Non „speranze" di revisione ma lotta cosciente per il rispetto del trattato di pace TASSA' PASATA ESCE IE SABATO la nostra lolla ORGANO DELL Ü.A.I.S; DEL CIRCONDARIO ISTRIANO ^ TERRITORIO DI TRIESTE Il progetto del programma elettorale del F. P. italo - slavo soddisfa le aspirazioni di tutti i de-mocratici. Studiatelo, diffondetelo DIREZIONE - REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE: Riva CasteUeone 2 — CAPODISTRIA, teL 138 ABBONAMENTI: Zona B: anno Jugl. 300; semestre Jugl. 170; trimestre jugl. 90. Zona A: anno L- 700; semestre 1>. 370; trimestre L. 190 — Jugoslavia: anno din. 90; semestre din. 48; trimestre dm. 25 1GL 7.- L. 15.- DIN. 2 Gonio corr. nella Sanoa Istriana Ee manifestazioni per il 1° Maggio a Trieste PER LA FACE, L'UNITA' E LA DEMOCRAZIA LE MASSE POPOLARI IN LOTTA Assemblea del F.P, Italo-Slavo I comp. Laurenti e Stoka leaders della lista elettorale Purtroppo il 1 Maggio di que-st’anino non è stato festeggiato da tutti !■ democratici triestini con una manifesazione unitaria. Invece di un solo primo maggio, Trieste ha dovuto assistere a ben tre manifestazioni separate, e ciò essenzialmente per colpa dei frazionisti vidaliani. Questi infatti si sono preoccupati di ottenere l’adesione della Camera del Lavoro, la quale però iba risposto negativamente a tutte le lamentevoli invocazioni dei vidaliani. S; comprende il perchè. Nel passato era stata la Camera, il sindacato giallo, a desiderare la partecipazione ad una manifestazione unitaria del 1 Maggio, perchè si sentiva debole. Oggi essa si sente più forte e rifiuta sdegnosamente di accompagnarsi a gente che vorrebbe guadagnarsi 1* biglietto di ritorno nella «grande famiglia Italiana». -E conmprensi-bile perciò che 4 frazionisti vidaliani abbiano sempre risposto picche agli inviti del Comitato organizzativo dei festeggiamenti dei 1 Maggio del Fronte popolare italo-slavo, conseguente combattente antifascista, antiimperiali-sta, per I diritti del popolo lavoratore e delle masse democratiche, contro i disegni della reazione. Nulla I frazionisti vidaliani hanno lasciato di Intentato per togliere alla festa del 1 Maggio il suo carattere di lotta. La voluta, ma non ottenuta, alleanza con la Camera del Lavoro,' il rifiuto per un festeggiamento unitario con organizzazioni sinceramente democratiche, la trasformazione delle manifestazioni, specie quelle pomeridiane in una ordinaria scampagnata di tipo socialdemocratico, il mascheramento delle manifestazioni sotto l’etichetta dei Sindacati Unici, per nascondere tutta questa attività dentaria, minacele, pressioni a singoli ed a gruppi, tutto ciò costituisce J ia caratteristica sostanziale del 1 Maggio voluta dai frazionisti triestini. Per quanto però si sia fatto e si sia brigato, la verità piano piano. ma sicuramente viene a galla. Il successo she ha ottenuto il raduno dell’OF a Općina, quello del 1 Maggio organizzato dal Comitato organizzatore del Fronte popolare italo-slavo, tanto alla Rotonda del Boschetto, dove si e svolto il comizio, quanto nelle ore pomeridiane con i] saggio ginnico e J le altre manifestazioni, sta a'di-ì mostrare che il nostro popolo co- | mincia a comprendere chiaramente dove i vidaliani lo vorrebbero trascinare. Non è possibile ingannare a lungo lavoratori e demo-l oratici che sono passati attraver-j so lotte dure, ma gloriose. Non è possibile spegnere nel nostro po- ; polo il ricordo di una tradizione che gli ha meritato il plauso dì tutti i democratici del mondo. Per Ingannare il nostro popolo non) sono sufficienti neppure trucchi fo'ografici, specie quando sono mal riusciti. I nostri lavoratori e | democratici non guardano alle apparenze. Essi vogliono vedere I il sodo. Le manifestazioni del 1 Maggio indette dal comitato organizzato-re del Fronte popolare italo-slavo, si sono svolte alla. Rotonda del Boschetto nella mattinata ed allo stadio «1 Maggio nel dopopranzo. Alla Rotonda del Boschetto si era già raccolta, malgrado un tempo estremamente inclemente una grande folla. Preceduti datila banda di Plavie, giunsero sul luogo del comizio, I gin- ■--‘1 J '•''i «««fo «n+affAria nrp- ceduti dalla bianca bandiera del-l’UCEF. Una folla numerosa seguiva ancora il gruppo dei ginnasti. Dopo che la banda ebbe suonato l’inno del lavoro, prese la parola il compagno Laurenti. IL DISCORSO del comp. Laurenti Riferendosi alla situazione del moivlmenito democratico triest.no, 111 comp. Laurenti ha detto: « Oggi sentiamo un profondo dolore perchè a causa, della mancata unità del movimento operaio, ii I Maggio viene festeggia- to In due luoghi diversi. Ognuno, cui sta « cuore l’uniltà, che sa che cóua sia l’unità, deve deplorare ciò. Perchè tutto ciò? Già mesi fa abbiamo voluto che per lo meno il I maggio venisse festeggiato dai lavoratori uniti nel segno denta lotta contro l’imperlal'smo I frazionisti hanno però spezzato II comitato del festeggiamento unitario. Essi avevano paura, del-i’unää ' ìterchè editino le tradizioni incancellabili dèlia Botta passata del nostro popolo lavoratore. Volevano invece festeggiare questa giornata nel segno della liquidazione, delle calunnie, deile menzogne, del revisionismo e della negazione della lotta pas- sata. Ciò noi non lo potevamo accettare. Chiunque ha. a cuore gli interessi del popolo lavoratore, vuole che il I maggio venga festeggiato sotto il segno deUVnu tà, sulla base dieùla lòtta contro rìmperialismo ed * suol servitori Questa lotta assume runa particolare importanza In questo mo. mento quando l’imperiàiismo centuplica i suoi sfòrzi p renta 'dl proviiofoe riùovb ifehttto. E’ perciò necessario che gli operai, come in tutto il momo, si trovino anche da noi in prima fila, uniti pér, essere degni delle tradizioni dei passato. La risoluzione dell’ U. I. ha avuto da noi un significato che non avrebbe dovuto. Un effetto dannoso l’ha avuto per merilo di coloro che si nascondono dietro l’Uniixne sovietica ma in realtà sono contro questa. La loro attività liquiidatrice ed il loro revisionismo fanno U gioco dogi' imperialisti. Un’enorme numero di! operai è disoccupato e la nostra lotta dovrebbe essere indirizzata nel senso di fermare l’offensiva del-l’impprialismo. Quando è -coc-cato iti momento, di passare alla offensiva, i • frazionisti spezzarono ffl nostro fronte unitarie. Lo Imperialismo tenta d* sfruttare ciò. Hanno indetto le eiezioni, negate fino ad oggi. In tutto questo periodo gli imperialisti hanno lavorato per minare le nostre salde fondamenta dell’unità e delia fratellanza. In questo momento tentano d.; intensificare, a mezzo delle elezioni, fazione contro il popolo lavoratore. Con queste elezioni la reazione cerca di falsificare la situazione di fatto. Essi tentano di ottenere l’aipprovazicne per tutta la cassata politica d,. difesa dei resi dui del fascismo e del neofascismo. Hanno indetto per mettere in pratica la lor0 politica e far vedere in seguito che ili popolo triestino è d’accordo con ’1 patto atlantico. I lavoratori non vogliono ciò perchè sempre sono stati costretti ad andare in guerra neM’intè.resse dei padroni e dei capitalist:. Ora, se sarà necessario, prenderanno le armi in mano per combattere unicamente contro gli oppressori e contro coloro che vorrebbero una nuova guerra », Dopo aver menzionato ancora uma ‘vetta gfe isforzii fatti per addivenire ad un accodro con IH gruppo di Viđali, foratore ha ribadito la protesta dell Fron. i te popolare italo-slavo contro il ' triodo con cui sono state indette e preparate le elezioni nella zona A. Nuovamente ha sottolineato che « Trieste è nostra. Vogliamo fi rispetto del trattato di pace. Il territorio di Trie- ste tìilvemtli seriamente ferri tono di Trieste e gli venga restituita la sua funzione che è quella di servire ail retroterra naturale nell’interesse diella nostra vita economica. « Il popolo di Trieste nga ahiamàto a pronunciarsi sul problemi fondamenta!; della nostra città. Venga nominato -iti governatore. I disoccupati non vengano forzati a mendicare un pezzo di pane. Trieste non ha paura del lavoro, gli operai vogliono lavorare ed in tutto il mondo essi sono noti come lavoratori capaci ». Al termine del suo- discorso, il comp. Laurenti ha invitato ancora una volta tutti 1 democratic. a combattere contro il frazionismo, per iti vero interoazio nanismo, por l’unità e la tratet lonza, Egli ha concluso ili suo dire inneggiando ail I maggio, alta fratellanza italo-slaiva ed alla unità del popolo lavoratore. Nella sua riunione di’ mercoledì, l’assemblea del Fronte popolare vtam-slavo ha approvato, su proposta del compagno Babič la lista l’UCEF con f loro vessilli, 4 voratori trasportavano i 'ritraiti uniti dei grandi capi del proletarlato compagni STALIN e TITO. Vennivaoo quindi le maestranze delle varie aziende organizzate nelle filiali sindacali, portanti cartelloni sui qualf erano precisati i successi raggiùnti nella gara di emulazione bimestrale. Primo era il gruppo dell’ADRIA; seguivano quelli della STIL, della FRUCTUS, dei salinai ecc. ecc. Accolti dagli applausi della folla, apparirono quindi t combattenti della libertà con le bandiere della lotta e nelle loro uniformi costellate di decorazioni. Ad un tratto gli applausi divennero più calorosi: entravano nella piazza, sfilando in parata, un reparto della gloriosa Armata Jugoslava, ed un reparto della D.P., varie bande musicali suonavano nel frattempo le canzoni della lotta. I reparti armati, erano seguiti diagli allievi deU’Accademfa marinara di Pirano con le loro chiare divise estive; alcuni portavano i remi, altri aereo modelli. Agli studenti seguivano i ginnasti, vestiti nei loro costumi sportivi. La folla fu generosa di applausi a questa sane gioventù che oggi ha dimostrato quale è la sua forza e la sua volontà. Purtroppo, causa la pioggia torrenziale, non hanno potuto partecipare al corteo migliaia e migliaia di pionieri, che sono stati trattenuti in locali al coperto, ed 'avevano le lacrime agli'occhi non potendo offrire A saggio della loro diligente ed assidua preparazione. Indi seguivano le filiali' sindacali, RUDA, gli studenti della scuola agricola dì San Canziano. i cacciatori del circondario armati, f membri delle cooperative agricole di produzione. con in testa quelli di Seghetto, poi quelli di' BUIE ecc. •anche loro portanti ì grafici indicanti il lavore svolto dal collettivo, ed i risultati ottenuti con il piano della semina. Seguivano migliala e migliaia, d persone delle varie località del circondario, portanti cartelloni e scrìtte inneggianti alla fratellanza tra ì popoli, alai pace, al 1 maggio, al-l’URSS,. ai comp. Stalin e Tito. Quantunque la Piazza Tito sìa ampia non poteva contenere l’imponente massa di popolo, calcolata a circa 30.000 persone che si stendeva anche alle vie adiacenti. Nonostante che Giove P-luvio continuasse a rovesciare l’acqua a catinelle prendevano posto sul palco i rapresentanti della Vojna Uprava, con il Comandante col. Lenac, alcuni ufficiali dell’A.J., i membri del Comitato Circondariale del PC TLT ed f rappresentanti diellè organizzazioni di massa. Per primo ha parlato il comp. Beltram in lingua slovena, seguito dal comp. Gino Gobbo fn lìngua italiana. Quindi il comp. Medizza, parlando in lingua croata. ha salutato la popolazione convenuta, ha accennato ai successi ottenuti con la gara di emulazione. e ai compiti che stanno dinanz1' a noi per la realizzazione (continua in 2.a pagina) 1. Laurenti Eugenio di Eugenio nato a Trieste, operaio, sloveno. 2. Stocca - Stoka Francesco fu Giacomo nato a Trieste »pescatore, italiano. 3,Solieri Ermanno fu Giuseppe nato a Trieste, ope-rio, italiano. 4. Dekleva Giuseppe fu Giovanni nato • Baccia -Matteria, avvocato, slov. 5. Reschitz Alma di Nicolò nata a Pola, impiegata, italiana. 6. Petronio Bortolo di Giovanni nato a Pirano, impiegato marittimo, italiano. 7. Ru pena Francesco fu Antonio nato a Vodizze, commerciante, sloveno. 8. Sorta . Giordano di Francesco nato a Trieste, operaio, italiano. 9. Ribarich Giovanni fu Antonio nato a Vodizze di Castelnuovo, eserc., croato. 10. Drassich Carlo fu Giovanni nato a Sterpeto, operaio, sloveno. 11. Hlavaty dott. Roberto fu Francesco nato a Trieste, medico, sloveno. 12. Luxa Giordano di A-malia nato a Trieste» operaio, italiano. 13. Krainer ved. Cancia-ni Valeria-Spe’a di Francesco nata a Divaccia, casalinga, slovena. 14. Bukavez Giovanni -Vojmir - di Giuseppe nato a Trieste, operaio, sloveno. 15. Bollar! - Bollar Edoardo fu Francesco n. a Trieste, impiegato, italiano. 16. Purich Francesco fu Michele n. a Trieste, contadino, sloveno. 17. Daniel! - Daneu Antonio nato a Trieste, medico, sloveno. 18. Ukmar Antonio di Francesco nato a Trieste» operaio, sloveno. 19. Maule Bruno di Agostino nato a Trieste, operaio, italiano. 20. Gerdöl Giovanni di Giovanni nato a Trieste, insegnante, sloveno. 21. Lipovez Francesco -Tine di Giovanni nato a Slivia, operaio, sloveno. 22. Škamperle Antonio di Francesco nato a Verco-gliano di Monrupino, calzolaio, sloveno. 23. Gionori Lorenzo di Giuseppina nato a S. Giorgio presso Šmarij, operaio, italiano. 24. Pernarčič Lodovico di Michele nato a Precenico, operaio, sloveno. 25. Kalin Ladislao di Michele nato a Trieste, operaio, sloveno. 26. Cok Antonia di Matteo nata a Trieste, insegnante, slovena. 26. Vitri Andrea - Peter di Andrea nato a Monfal cone» operaio, italiano. 28. Hrovat Ladislao di Giuseppe nato a Aidussina, commerciante, sloveno. 29. Gojca Giusto di Biagio nato a Trieste, operaio, sloveno. 30. Gregori - Grgič Albino di Antonio nato a Trieste. contadino, sloveno. 31. Giosafatto in Sluga Giuseppina di Maria nata a Trieste, casalinga, italiana. 32. Sciucca - Ščuka Alberto di Francesco nato a Trieste, operaio, sloveno. 33. Desko ved. Gnesutta Angela di Antonio nata a Trieste, casalinga, slovena. 34. Gregori Antonio di Antonio nato a S. Quirico - Pola, operaio, italiano. 35. Grii'anz Luigi di An- ■ tonio nato a Trieste, conta-I dino, sloveno. 36. Spanger Luigi di Giovanni nato a Trieste» falegname, sloveno. 37. Sancin Mario di Carlo nato a Trieste, operaio, sloveno. 38. Cattonaro Ervino di Pompeo nato a Trieste, operaio, sloveno. 39. Gregori - Grgič Andrea di Andrea nato a Trieste, oste, sloveno. 40. Capponi - Kapun Nada di Giovanni nata a Trieste, impiegata, slovena. 41. Parco Raffaele di Raffaele nato a Gorizia, studente, italiano. 42. Novak Giovanni di Giovanni nato a Trieste, operaio, sloveno. 43. Pockar Giuseppe di Sebastiano nato a Trieste, operaio, sloveno. 44. Mesesnel in Scuka Antonia di Giacomo nata a S. Daniele del Carso, casalinga, slovena. 45. Pozzi Salvatore di Giuseppe nato a Trieste, impiegato» italiano. 46. Pahor in Werk Vida di Michele nata a Trieste, maestra, slovena. 47. Faganel Giuseppe di Giuseppe n. a Trieste, impiegato, sloveno. 48. Grzancic Giuseppe di Michele nato a Trieste, fonditore, sloveno. 49. Fabrich in Scampi m Škamperle nata a Lussin-piccolo, casalinga, italiana. 50. Žnidarčič Federico di Giuseppe nato a Trieste, ferroviere in pen., sloveno. 51. Godina Silvestro di Bernardo nato a Trieste, pittore, sloveno. 52. Cossutta - Košuta -Angelo di Mattia nato a Trieste, operaio, sloveno. 53. Ukmar Silvana di Ermenegildo nata a Montal-cone, impiegata, italiana. 54. Suban Giovanni di Francesco nato a Trieste, impiegato» sloveno. 55. Coretti in Zalescek Alma - Janka nata a Trieste, operaia, slovena. 56. Mlhelj Giuseppe di Antonio nato a Trieste, operaio, sloveno. 57. Molinari Giuseppe di Rodolfo nato a Trieste, operaio tipografo, italiano. 58. Godina Ignazio di Giovanni nato Trieste, gerente, sloveno. 59. Scodnich in Scrìgnari Sofia di Giusto nata a Trieste, impiegata, slovena. 60. Stokovaz Antonio di Giovanni nato a Caste!venere di Pirano, muratore, italiano. La nostra Lolla II STREHI Primo Maggio a INTORNO AL Capodistria PROPRIO POTERE i lavoratori creano un migliore avvenire (continua In 2.a pagina) del programma economico, ecc. Infine ha preso la parola II Commissario del Distaccamento del» l’A.J. che, a sua volta, ha salutato la popolazione. Con fi suono e il canto delle canzoni della lotta la grandiosa manifestazione ef è conclusa. Subito dopo II colonel-lo Lenac ha ricevuto nei lacoli del Club della Vojna Uprava 1 rappresentanti del Potere Popo-lare, delle organizzazioni di mas. sa, degli sportivi, dai sindacalisti « del lavoratori d’assalto, rivolgendo loro brevi parole, per congratularsj con loro dei successi ottenuti, risultati che dimostrano come il popolo dei circondario è stretto attorno al Potere Popolare. SI è compiaciuto quindi con t rappresentanti deil'A.J., annunziando loro dii aver ricevuto poco prima una comunicazione nella qual® si rilevava che fl Distaccamento dell’A.J. era uno dei migliori deli’Armatai. £’ seguito un breve ricevimento. Nel pomeriggio, nei nuovo stadio df viaie Venezia, adomato di bandiere, 1 quadri dell® varie attività sportive si sono esibiti nel saggi ginnici, alla presenza di una folla di oltre diecimila persone nel mentre le bande suonavano. Un reparto deU’A.J. entrato in formazione serrata, ha eseguito, tra gli applausi della folla, un esercizio con le armi, uscendo formava il nome di TITO. Seguiva un reparto della D.P. che formava la parola N. Z. (difesa Popolare) e che a sua volta, eseguiva un esercizio con le ermi. Vivi applausi hanno salutato questi bravi figli del Popolo. Seguivano gli studenti dei ginnasi, assieme agli allievi della scuòla marna di Piramo, con 1 loro costumi ginnici, che si sono fatti applaudire. Ultimo un esercizio speciale compiuto con scioltezza dai giovani e con mirabile grazia dalle giovani. Applausi entusiastici hanno concluso la manifestazione sportiva. In piazza TITO, verso le ore 16, è seguito II concerto corate e musicale; infine la festa popolare co ni balli che hanno chiusa la manifestazione del 1 maggio. Nelle ore pomeridiane, ha a-vuta Ünizäo 41 saggio ginnico, alla presenza di molte migliaia di spettatori, malgrado il cattivissimo tempo, i ginnasti si sono presentati nella sfilata di a-pertura alla manifestazione, e nei saggi ginnici che sono seguiti, in maniera impeccabile, decisi a dimostrare che il v ecchio spirito delle masse popolari Triestine, forgiato da dure e aspre lotte, non è ancora infausta di una certa gente che Porrebbe liquidare tutto un passato ed una gloriosa tradizione di lotta. La manifestatone si è iniziata con la sfilata di tutti i ginnasti che vestiti dei loro multicolori costumi sportivi hanno percorso lo stadio in mezzo alle acclamazioni entusiastiche della donato lo stadio, già vi »tava entrando un gruppo di giova-foila in convenuta. Appena gli ultimi ginnasti avevano abban-nette che eseguì armoniosamen te un’esercizio strappando gli applausi alla folla. Nel frattempo a pioggia era cessata ed allora dinanzi alla tribuna vennero poste le paraleli« sulle questi otto ginnasti attrezzisti diedero prova della loro valentia. Altri applausi accolsero la conclusione di quest’esercizio In seguito i giovani ginnasti e ginnaste eseguirono alla perfezione un’altro esercizio loro assegnato. Intanto la folla die gremiva lo stadio et era noto-’ veemente ingrossata e fino sulle gruppi di persone che applaudivano la valentia dei ginnasti. Seguirono inoltre altri esercizi di ginnastica attrezzistica eseguiti elegantemente dai ginnasti che si erano esibiti precedentemente. Non era ancora concluso questo numero quando tutto 11 campo venne invaso da un vivace sciame di pionieri e di pioniere nei loro vivaci costuma, i quali pur essendo giovanissimi eseguirono simllm ante a coloro che li avevano preceduti gli esercizi ginnici par essi stabiliti. Segui quindi zi piu bel eserdzo del giorno eseguito alla perfezione da un gruppo di ginnasti e ginnaste. Durante a riposo si svolse a concerto corale di massa, dir-retto dal maestro Svara, nella qual’occasione vennero eseguite canzoni di lotta, fra le quali la canzone di Stalingrado, Bandiera rossa e lTntemazIionaJe. A chiusura di questa imponente manifestazione ginnica lei I maggio un gruppo di giovani ha eseguito un’esercizio ginnico simbolico rappresentante le fasi successive della lotta popolare contro l’oppressone fascista e la vittoria su questa. Questa allegoria si e conclusa con una danza popolare. La manifestazione venne conclusa con la sfilata dei circa 1500 ginnasti presenti La relazione del comp. Beltram Compagni • compagne! .formi»«» saranno partecipi della amo Italiano « formano insieme In occasione della festa odierna stessa sorte riservata dalle nostre vi porgo i miei saiuti e vi auguro successi ancora maggiori sulla via dell’edificazione di un migliore e più felice avvenir«. I festeggiamenti del I Maggio nelPan.no corrente, sono riusciti nel nostro circondario più belli • più maestosi dell’anno scorso. Mal ancora, come oggi, questi luoghi hanno visto « sentito questa festività. Ogni vivente al è sforzato di superare, gareggiando d’emulazione gli impegni assuntisi, per abbellire quanto meglio le case, le officine, le scuole, in una parola; di festeggiare degnamente la giornata intemazionale del lavoro, nel segno della lotta contro l’imperialismo, per la pace nel mondo, e per fi consolidamento del potere popolare da noi. Bono assenti soltanto I nemici del popolo lavoratore e del suo Potere, nonché I vida’.iani che, a somiglianza dei falsi profeti, sono andati blaterando dhe noi festeggiamo quest’anno il 1 Maggio senza le masge. Motivano ciò con l’affermazione che noi abbiamo tradito il fronte intemazionale della democrazia. E proprio la manifestazione odierna dimostra, nella maniera più eloquente, che non noi, ma essi hanno tradito il fronte internazionale della democrazia, tenendosi oggi sulle posizioni della reazione contro il Potere Popolare, sulla linea della passlvizzazione delle masse popolari per quanto concerne l’atteggiamento di queste verso il lavoro ed 11 Potere Popolare, esattamente come fa la reazione; tenendosi sulla linea delle ostilità contro le conquiste della lotta di liberazione come lo fa la reazione, contro la fratellanza italo-slava, come lo fa la reazione. Oggi questi «Internazionalisti ortodossi» sono dei nazionalisti e sciovinisti arrabbiatissimi al pari della reazione. Tali sono i fatti. Per teli ragioni i cosiddetti «Comin- masse popolari alla reazione. No. Nè le frasi, nè 1 maschera-menti della realtà con grossi titoli hanno importanza decisiva. Sono i fatti che dimostrano essere loro i traditori ed i nemici del popolo e del suo potere. La strada percorsa dal Popolo lavoratore, il quale ha sonqui-stato il Potere com’è nel nostro caso, porta in alto. Già coi primi passi si vedono 1 primi successi e molto positivi invero poiché hanno assicurato al nostro popolo lavoratore il lavoro ed ti pane. E questo è un grande risultato quando voi riflettiate che u-na metà della gante la Europa non ce l’ha. In mento di ciò va attribuito alia operosità dei nostri lavoratori, al generoso disinteressato aiuto del Governo e dei popoli Jugoslavi che, con slancio eroico, malgrado 1« difficoltà create dai boicottaggio economico — metodo specifico di convincimento u-sato dai paesi del Cominform — edificano ti socialismo, cioè un migliore avvenire del popoli della Jugoslavia. Dobbiamo inoltre porgere i nostri ringraiamenti al rappresentante della VUJA, comandante col. Lenac, come pure al Distaccamento dell’A.J. ed al suo comandante, col, Potoćar Stane, che per la grande comprensione delle necessità della nostra popolazione, meritano di essere considerati quali esempi dello spirito di sacrificio, elevando cosi presso questa popolazione la considerazione della nuova Jugoslavia di Tito. La giornata odierna non ha per noi soltanto il significato d! festa Internazionale dei lavoratori, ma è anche l’anniversario della liberazione di questa terra dall’oppressione del fascismo e dell’imperialismo. Queste terre sono state una volta per sempre liberate dagli artigli délTlmperlali- a Trieste uno stateremo che e derivato dalla forza madore delle circostanze e dagli accordi inter-nazionali, per portar« un contributo alla pace. Sulle vie di Trieste e dei dintorni oltre 8000 partigiani della IV Annata sacrificarono la loro vite negli ultimi giorni della guerra, senza tener conte di tutti coloro che sono caduti nei « lunghi anni della lotta di liberazione. Cortei, con oltre un centinaio di migliaia di partecipanti percorrevano le vie di Trieste quattro anni fa, festeggiando la liberalo ne della città. L’occupatore ed i suoi servitori, ti CLN a la Guardia Civica, erano sconfitti, n popolo ha preso ii potere nelle sue mani. Erano grandi giorni quelli; erano giorni di cui sempre dobbiamo ricordarci. Dobbiamo ricordarli perchè ai vecchi nemici del popolo se ne sono aggiunti dei nuovi che vorrebbero cancellare le impronta della eroica tradizione rivoluzionaria del proletariato Triestino. Sono i eomfa-formisti di Trieste, capeggiati da Viđali. Grazie a questo patentato frazionista messicano, Il 1 Maggio viene festeggiato oggi a Trieste in 3 luoghi diversi. Il Fronte delie masse democratiche di Trieste è stato spezzato. E soltanto attraverso le enormi fatiche di combattenti. ed attivisti conseguenti, esso rivive sulle posizioni conseguentemente rivoluzionarie, nella lotta contro l’opportunismo ed II nazionalsciovinismo dei vidalianl cominformisti, provocatori ed a-gentj dell’Imperialismo. Oggi ti retroscena della tristemente famosa Risoluione delTUJ, è del tutto chiaro. I danni causati da essa nel movimento operaio intemazionale sono incalcolabili. GII agenti dell’imperialismo che sono riusciti ad Introdursi persino nélle direzioni di alcuni partiti Comunisti, come ad esempio in Bulgaria, continuano la cam- pagna di calunnie, di menzogne ed insulti contro 1 Popoli Jugoslavi. Nulla però può Impedire che la verità venga a galla. Sempre più si allarga e penetra in profondità la coscienza che vi è qualcosa nel movimento democratico internazionale che non è in ordine, qualcosa che bisognerà appurare. Ed ecco, si è incominciato in Bulgaria. Verrà ti turno per gli altri ed anche per Trieste. Soltanto cosi si potrà riparare il danno e cancellare una macchia nera dalla storia del movimento operaio mondiale, la macchia prodotta dalla tristemente famosa risoluzione dell’U.I. Soltanto così si potrà regolare i rapporti fra stati socialisti, nonché la question® dell’uguaglianza dei gratuli e del piccoli popoli. A tal proposito ti merito maggiore andrà attribuito proprio al partito Comunista Jugoslavo, guidato dal suo capo geniale, ti compagno Tito. Compagni « compagne, davanti a noi stanno molteplici compiti: bisogna realizzare II nostro programma economico, H quale richiede un deciso passo in avanti per il potenziamento della nostra economia e della cultura popolare., Noi lo potremmo realizzare se nel futuro rimaniamo uni« come lo slamo oggi. Tanto meglio lo realizzeremo quanto più et stringeremo attorno al Potere Popolare —! più di oggi — quanto più allargheremo II front« Popolare Itelo-Slavo, come base politica di massa del Potere Popolare. I« realizzeremo se 'coltiveremo la fratellanza italo-slava se educheremo la gioventù nello spirito della democrazia popolare, se educheremo il nostro popolo nello spirito di sacrificio e In un giusto atteggiamento nei confronti del lavoro. Lo realizzeremo se riusciremo a mobilitare tutto fi nostro popolo lavoratore perchè esso porti a termin« tutti 1 compiti che ei vengono assegnati dal nostro Potere Popolare. Dispreizate ! fannulloni, disprezzate e combattete ! nemici che vorrebbero sparger« nelle nostre file le. scissione. Controlla-te l’attività del singoli a giudicate con giudizio, ma implacabilmente. Avanti in Lotta per la realizzazione dei programma economico. Viva il Potere Popolare garanzia di un migliore o più felice avvenire. Viva la fratellanza Italo-Slava, la convivenza • la comune attività per il progresso. AIREY-ACHESOH Un'iniezione elettorale Viva la Jugoslavia, U suo partito, ed5 il compagno Tito- maestro ed educatore dei Popoli Jugoslavi. Viva fi vittorioso movimento democratico mondiale eoa TUJI. S.S. alla testa. Viva il 1 Maggio, grande festa di tutti i lavoratori del mondo. Morte all’imperialismo — libertà ai popoli. La relazione del comp. Gobbo Compagni Lavoratori! I che si sta superando con l’afflu»- II 1 Maggio ci trova nuovameni- so dei lavoratori i cui arrivi sono te ritmiti, più compatti e più numerosi che mai a celebrare questo grande giorno di lotta e di vittoria dei lavoratori di tutto il mondo contro II gioco Imperialista. Noi ri siamo preparati a celebrare degnamente questa data con la gara di emulazione I Maggio che dal 2 fabbraio ad oggi ha generato un intenso lavoro in cigni campo delia nostra attività politico-economica e culturale. Come risultato di questa gara stà il magnifico programma ginnico, sportivo e culturale, e l’ammontare di parecchi milioni di lire, raggiunto con ti lavoro volontario, dalle nostre organizzazioni antifasciste. Questi risultati nei festeggiamenti del 1 Maggio, da noi, testimoniano la preparazione politica ed ideologica e te capacità organizzativa del nostro popolo lavoratore plurinazionale; testimoniano un profondo lavoro di educazione e di mobilitazione di masse in difesa della pace; testimoniano l’Unità del nostro popolo in un unico fronte popolare; testimoniano il giusto Insegnamento e la giusta direzione data al nostro popolo dal nostro Partito Comunista. Il 1 Maggio df quest’anno per noi non è solo manifestazione di lotta antiimperlalista e rassegna delle forze della pace, ma è anche festa del nostro popolo lavoratore per i risultati ottenuti nel campo del lavoro, è manifestazione della solidarietà del Potere Popo" are. Il Potere Popolare, quale forma di governo del nostro popolo lavoratore, dopo aver superato tutte le difficoltà create dai nemici interni ed esterni, ha saputo fare del nostro circondario u-na zona di attività e dii lavoro tali che 11 popolo del nostro circondario non ha mai visto. I nostri lavoratori realizzano il programma economico annuale con slancio, nonostante le diffi-co’tà materiali, e costruiscono e-d : fi ci economici, masazzlnf, scuole. officine ecc. La fiotta peschereccia e aumentata di molte unità; il piano per la semina è stato finora superato; l’economia co-muna’e si sviluppa e tutta la mano d’opera disponibile è occupata compresa quella numerosa proveniente dalla campagna. L’unico ostacolo in questa in tensa e vasta attività econnm!'<» consiste ne’ls «'•«»«’♦à d! remo d’opera _specialu..ats. Ostacolo. Iniziati dalla sona A e dallTta-lla. Questi indiscussi risultati delle possibilità del Potere Popolare non costituiscono il punto d’arrivo, ma sono solamente l’Inizio di una era prosperosa di lavoro e di benessere del nostro popolo no