IMebbr. uso »O Ill-Mo. 110 la nostra lotta ORGANO DEÎ.L* U. A. I, S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE LA FORZA E LA MATURITA' DELLA CLASSE OPERAIA SONO UNA GARANZIA SUFFICIENTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE ilVENDICAZlONI SOSTANZIALI DEI LA VO RATO RI DIREZIONE — REDAZIONE — AMMINISTRAZIONE Riva Castelleone 2 — CAPODISTRIA, telei. 170 ABBONAMENTI: Zona B e Jugoslavia anno: Din. 180, semestre Din. 90, trimestre Din. SO. — Zona A: anno L. 1400, semestre L. 740, trimestre L. 880. Spedizione iri abboriamento postale DINARI 3. — LIRE 15. Gonto con. nella PERCHE* 1 2 LOTTANO i lavoratori triestini SOTTO LA PRESSIONE PELLA BASE PROCLAMATO LO SCIOPERO GENERALE Per un reale miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori I viveri oíferti agli scioperanti dai lavoratori istriani bloccati da sabato in Porto franco. Manovrando 1' apparato burocrático le autoritá ritardarne lo sblocco. La sfacciata menzogna dell'Unita in meriio Tredici giorni sono ormai passati da quando si é iniziato lo sciopero degli addetti all’industria di Trieste. Frattanto altre categorie han-no fiancheggiato l’azione, ed oggi vi é lo sciopero generale della du-rata di 48 ore, come previsto dagli organismi dirigenti. Ci troviamo in presenza dunque di una lotta che ha profondamente toccato la vita della cittá oltre che quella dei di-retti interessati. L’impegno che i lavoratori vi hanno messo, disposti come sono a lottare fino in fondo, dimostra che ragioni di lotta ce ne sono a sufficienza. Da che cosa traggono origine questi motivi che fanno sopportare ai lavoratori un duro sacrificio, sacrificio che significa ristrettezze, privazioni ed anche la.fame? Quando si é trattato di impostare la que-stione dell’agitazione in corso é stato ripetuto da piü partí, e ció non faceva altro che ripetere un diffuso stato d’animo delle masse lavoratrici, che una famiglia ope-raia tipo avrebbe bisogno di almeno 60.000 lire mensili per potere soddisfare alie sUe esigenze. Era, per cosí dire, nell’aria, la sensazio-ne che, prima o tardi, si sarebbe dovuto procederé ad una revisione dei salari base inquantoché, tutto sommato, l’operaio riusciva a per-cepire settimanalmente una busta paga di solé 6000 lire. Una revisione dei s'alari base s’imponeva anche per il fatto che, gia da quasi cinque anni, la guerra era ormai terminata e la vita é sempre ritor-nata nórmale, non vi era piü bisogno del complicato sistema di cqi> tingenze, legate, come si sa, ad un costo di vita variabile. Abbiamo detto che era nell’aria la necessita di una revisione in tal senso. Abbiamo visto invece che gli organismi sindacali, contrariamente alie aspettative dei lavoratori, hanno impóstate l’agitazione intorno ai problema dell’aumento di 60 lire sulla contingénza. Gia prima dell’agitazione gli industriali avevano espresso la loro opinione in mérito, íacendo presente 87 province italiane la contingénza era inferiore a quella di Trieste. Gli industriali pero non hanno detto nulla della gravissima s'ituazione dei lavoratori in cui questi sono costretti a vivere causa i salari base di fame. Purtroppo. .da parte dei dirigenti nulla é stato fatto per tenere in considerazione le esigenze e la volotea dei lavoratori. Ci si é inte-starditi a parlare delle 60 lire di contingénza, anzi, ad un certo punto, era sembrato che ogni movente reale ed obbiettivo dell’agitazione in corso fosse s'tato posto nel dimen-tiéatoio per mettere forse in evi-denza il fine speculativo, squisita-mente político e sciovinista, di cui erano apimati i dirigenti. Le ragioni dei lavoratori hanno prevalso fino ad un certo punto e sotto la loro spinta lo sciopero ha assunto forme relativamente piü decise. Da parte dei dirigenti é s'tato pero fatto tutto il posabile per venire incontro al desiderato dei lavoratori? Esaminando il testo dell’ac-cordo raggiunto fra le organizzazio-ni. sindacali e i rappresentanti della piccola e media industria, si ha ogni ragione di rispondere negativamente. Che cosa dice questo accordo? Si conviene tra le due partí che, con lire 56 di aumento sulla contingénza giornaliera, i lavoratori devono ri-tenersi soddisfatti in ogni loro ri-chiesta. Nell’accordo non si fa men-zione di una revisione del sistema salaríale e non é neppure compresa la percezione di una somma «una tantum». Questa composizione della vertenza legata, a dire il vero, ancora ad altri incontri tra le parti, non puó soddisfare certamente le aspettative dei lavoratori. della piccola e media industria, che poi so-no la maggioranza di quelli attual-mente in causa. Malgrado ció, nel bollettino N.ro 13 dello sciopero si parla con s'oddisfazione dei risultati ottenuti e per quanto in altre parti si parli in modo non lusinghiero dei grossi industriali, ci si rivolge a loro, alia vigilia dello sciopero generale perché recedano da una po-s'izione che é stata condannata, come dicono, da tutti. Ci si appella insomma ad essi. Nel commentare l’accordo raggiunto con la piccola e media industria si mette in ri-salto che le richies'te sono minimis-sime, quando invece é chiaro, a chiunque viva un pó vicino alia massa lavoratrice, che gli operai non chiedono una piccola elemosi-na, ma vogliono invece vedere ri-solto un loro problema vítale. E’ chiaro che ogni ottimismo, nei ri-guardi dell’accordo raggiunto, diventa ironía quando si prendano in considerazione le difficilissime condizioni in cui i lavoratori sono costretti a vivere. Che cosa significa tutto ció? significa che i dirigenti dello sciopero, nell’impostarlo e nel dirigerlo, non hanno tenuto conto degli interessi dei lavoratori. Significa che non si .sono preoccupati di avanzare richie-ste e rivendicaz'ioni per il cui otte-nimento la forza e la maturité dei lavoratori sarefobero stati garanzia suíficente. Significa ancora che essi sono permeati deillo spiiriito capito-lotardo in quantoché ad essi era suíficente una fórmale unitá di in-tenti, ad opera delle due organiz-zazioni sindacali, per poter parlare del «grande evento», per effettuare, insomma, una pura e semplice spe-culazione política. I lavoratori, naturalmente, non possono essere d’accordo con una tale linea. Essi sono scesi in lotta per veder risotto il problema del-l'esistenza. Non si accontentano perció dell’aumento di 56 o 60 lire sulla contingénza. Che cosa puó risolvere la loro situazione? Essi potranno ritenersi soddisfatti sol-tanto quando venga accettato il principio della revisione dei salari base, in relazione al nuovo costo di vita che si è andato stabilendo. Potranno ritenersi soddisfatti quando venga ad essi corrisposto inol-tre un aumento sostanziale della contingénza. D’altra parte non si deve neppure dimenticare che i lavoratori sono scesi in questa lotta perché costretti dalla classe pa-dronale. In questa lotta per la loro esistenza essi hanno dovuto sop-portare sacrifie! oltre ogni misura e perciô è giuisto che ad essi venga corrisposta una somma «una tantum», somma che si avvicini a quelle 20.000 lire a cui sono stati costretti a rinunciare in questi giorni, causa l’ingordigia degli industrial!. ■ Soltanto cosí i lavoratori potranno tirare domani le somme e con-cludere di non aver lottato invano. altre decine di La gara di emulazione in tutta la nostra Zona per la raccolta di aiuti in denaro e viveri per il proletariate triestino in lotta, continua con un crescendo sempre piü rápido, che fa prevedere che le cifre di cui siamo oggi iñ possesso verranno presto uperate di gran lunga. Infatti, la nos'tra popolazione lavoratrice sente come propria la lotta che si svolge a Trieste, sente e dimostra che i legami che si era-no stretti tra i lavoratori triestini ed istriani, giá durante la lotta- di liberazione e che si erano raffor-zati nelle lotte che erano seguite, sus'sistono ancora e sono piü solidi che mai. Dimostra inoltre che a nulla è servita l’opera nefasta dei vari traditori tipo Vidali e Radich, opera di scissione e di rinnega-mento del glorioso pass’ato rivolu-zionario. I lavoratori di Capodistria, di Isola, di Pirano, di Umago, di Buie, tutti i membri delle decine e decine di collettivi agricoli e gli agricoltori in generale portano con- Domenica 12 corr., con inizio alie ore 10, ha avuto luogo nella sala del Teatro di Capodistria l’as-semblea straordinariia del Comitato Popolare Circondarale, aüa presenza delia quasi totalité dei delegati. Dopo l’elezione della presidenza di lavoro, che risulta la stessa del-ultima sessione, il compagno Medica prende la parola e saluta il rappresentante la Amministrazione militare deli’AJ di Capodistria magg. Jakopovič a nome dei delegati presentí. Propone quindi l’elezione delle varie commissioni. Ultímate queste, si passa alia let-tura deli’ordine del giorno che è il seguetee: 1. Progetto del decreto aguardante le liste electoral! 2. Varie. Tale ordine del giorno viene ap-provato all’unanimité. Prende in seguito la parola il compagno Beltram, presidente del Comitato Populare Circondariale, il quale, dopo una breve premessa sul decreto in oggetto invita i delegati al piü profondo studio ed alia discussione sullo stesso decreto. Il comp. Kolenc legge quindi il progetto dei decreto sulle liste elettorali. Nella discussione susseguita, ven-gomo proposte alcune modifiche alio stesso decreto. Indi il decre- Ben comprendendo la necessita di aiutare urgentemente i lavoratori in sciopero, il Comitato di so-stegno non ha lasciato nulla di inténtate onde accelerare i tempi e fare in modo che gié neHa giornata di domenica si potesse procederé ad una prima distribuzione. Ma in questo modo si facevano i conti senza G.M., il quale è ricorso a tutti gii espedienti, pur di riusci-re a ritardare il momento in cui i lavoratori avrebbero potuto usü- Leggete in seconda pagina UN’ IMPORTANTE DOCU-MENTAZIONE SULLO S V OLGIMENTO DELLO SCIOPERO IN CORSO fruire dei viveri offerti dalla popolazione del Circondario istriano. Ed ecco corne e perché il contingente di viveri non ha potuto essere distribuito con la sollecitudine desiderata dal Comitato di sostegno: Il carico è partite da Capodistria subito dopo le ore 12 di sabato scorso. Il primo intoppo lo frappo- tinuamente viveri e denaro ai centri di raccolta. Nelle fabbriche continuano le sfide tra brigata e brigata e le gare individual), per da-re ore di lavoro ai fratelli in lotta. Questo é veramente un plebiscito di solidarieté che non puó fare a meno di commuovere anche l’os-s'ervatore, poiché é la vera estrin-secazione della solidarieté tra gli operai di tutti i paesi, di tutte le nazionalité. Sino alie ore 19 di domenica 12 febbraio, la somma di danaro raccolta sale all’ímporto complessivo di 1 milione e 128.000 dinari. Sono stati raccolti inoltre 13.935 chilogrammi di patate, 30.270 chilogram-mi di fariña bianca, 19.765 chilo-grammi di grássí, 9.880 chiíogram-mi di zucchero, 19.910 chílogram-mi di fariña di granoturco, 40.009 chilogrammi di marmellata, 9.740 chilogrammi di pesce conservato e 4.970 chilogrammi di sigarette. E questi quantitativi continuano ancora ad aumentare. Le donne del nostro popolo portano^ sempre nuovi cont.ingenti di viveri perché to viene messo alTapprovazione dell’assemblea. Viene approvato aU’unanimité. Nene vane, il delegato Gruber di Isola, espone all’assemblea il s'uo MONTENERO D’ÍDRIA, 12 — Si sono svolte oggi le gare da’pertura organizzate daü’U.C.E.F. del T.L.T. con ia partecipazione di un folto lotto di giovani ed anziani delle varie Société sportive. Nel prossimo numero daremo classifiche e cronache. sdegno per essere stato tacciato in altra sede da cominformista. Su proposta del presidente, viene formata una commissione d’inchies'ta per appurare il caso. Si è conclusa casi la assemblea straordinaria dei Comitato Popoia-re Circondariale per l’Istria. , VARIE Per la migliore realizza-zione del piano 1950 vengono tenute nell’am-bito del nostro circondario riunio-ne organizzatiye di studio per ü piano. I membri dei comitati set-toriali e di base dell’UAIS del di-stretto di Buie hanno preso parte in questi giorni ad un corso di studi a Buie. Studi nei quali vengono prospetate le direttive per la miglior organizzazione del lavoro per la realizzazione del piano stesso. se il posto di blocco di Scoffie, ove gli autocarri dovettero sostare a lungo, in quanto c’era un solo agente che poteva scortare gli automez-zi e costui, partito che fu col primo carico, non si fece più vedere; soltanto molto tempo dopo giunse un altro agente e quindi anche ü secôndo mezzo potè proseguire. Quasi tutti gli agenti della sezio-ne stradale dovevano trovarsi sabato nel pomeriggio, scaglionati lungo la strada che va dal posto di blocco al dazio di Zaule; pareva che tutti costoro foss'ero stati près» dal desiderio di superarsi a vicen-da in materia di scrupolosité nel servizio. Infatti non si contano le soste che furono imposte agli auto-mezzi dagli agenti zelantissimi; la verifica dei carico, ü controllo dei documenti personali, poi quello dei documenti di carico, ecc., tutti i pretesti erano buoni per interrom-pere la marcia dei veicoli. Quando finalmente il carico potè giungere a Trieste, era ormai trop-po tardi per poter s'brigare in giornata le pratiche per te svincolo. L’indomani era domenica e non si poteva far nulla... quindi fermo tutto sino a lunedi. Ieri mattina, il Comitato di so-~stegno sollecitava dal col. Marshall, il disbrigo delle pratiche ne- voglionô che i figli degli operai triestini non abbiano a soffrire la fame mentre i loro padri combat-tono una dura battaglia contro il capitalismo, contro l’imperialisrno d’oltre océano, e contro i traditori della classe operaia. La zona B del T.L.T. è in linea, è a fianco dei proletariato triestino; ora e Come riportiamo testualmente in altra pante dei giornale, l’organo del P. C. I. — l’UNITA’ — scriveva in seconda pagina del numero di domenica che un gruppo di scioperanti si erano portati nella serata di sabato presso la sede di alcune organizzazioni democratiche di via Ruggero Manna ed alla vista dei p-acchi viveri prontii per la distri-buzione ,aveva gridato la propria ostilité aiil’indirizzo dei «fitini». In quanto ai viveri, essi si tro-vano ancora giaecenti entro il recinto del punto franco a causa degli ostacoli frapposti dalle autorité allé operazioni di svincolo, in quanto agli scioperanti che si sa-rebbero portati presso la sede di via Ruggero Manna, nessuno li ha visti nella giornata di sabato. Perché questa sfacciata menzogna? a quale scopo? Il perché srè reso manifestó ieri mattina. Infatti circa tre miila scioperanti si sono raccolti in Piazza Goldoni per recarsi a protestare presso le varie autorité e richie-derne l’intervento nella vertenza allô scopo di affrettarne una conclusions favorevole. Procedendo lungo il marciapiedi e constantemente sotto il controllo della polizla, la colonna di mani-festanti, procédé per via Carduce! La maggioranza di essi credeva che ci si recasse all’ufficio dei Lavoro, ma quando la testa della colonna proseguí oltre, senza fer-marsi, i piü avyeduti compresero dove stavano per essere portati ed a quale scopo. Fu cosí che dinanzi alla sede di via Ruggero Manna giunsero in pochi: i registi e qualche ignaro di tutto. Tutti gli altri avevano abbandonato la colonna. Dunque la cosa è chiara: l’UNI-TA’ di domenica dava per avve-nuta una dimostrazione che doveva avvenire il giorno dopo e descri-veva con lusso di particolari de-magogiei l’indignazione dei mani- eessarie. Ale 9.50 precise l’ufficiale concedeva la franchigia doganale e gli ufíici della dogana ricevevano istruzioni per il rilascio del carico. Richiesto di rilasciare una lettera in proposito, l’ufficiale rispondeva che l’avrebbe rilasciata piü tardi, ma che non era indispensabile, in quanto tutto era ormai a posto. Dato che, malgrado queste assicu-razioni, il carico continuava a gia-cere entro i recinti del punto franco e~non c’era verso di faite usci-re, alie ore 11.30 venivano chies'te spiegazioni in mérito al co! Mar-shall, il quale rispondeva che la famosa lettera era giá partita o Su un altro fatto ancora invitia-mo i lavoratori a riflettere. Si trai-ta di un fatto molto sintomático, tale da poter aprire gli occhi anche al piü cieco e far ragionare il piü fanático. Intendiamo alludere a quanto scrisse «L’Unité», organo del P.C.I., nel numero di domenica. Ecco cosa dice in mérito ai vi-veri, in s'econda pagina, quinta colonna: « ... Non piü tardi di ieri sera (sabato), un gruppo di scioperanti recatici nel «covo» del fascismo titino, in via Ruggero Manna. alia vista dei pacchi viveri hanno gridato sul muso ai titini che guei * pacchi pfóvasséró un pó a cónse-gnarli...» Come abbiamo detto, i viveri si trovano tuttora in punto franco, dal quale non sono ancora usciti, purtroppo. Ció non ha impedito al fé-dattore dell’«Unita» di informaré-! suoi lettori nel modo s'opra ripor-tato. Se uno non puó avvedersi di come lo stanno inganhando, nemmeno di fronte a fatti di questo genere, bisogna ammettere che debba trat-tarsi pi che di un fanático, di un raro soggetto patológico. festanti alia vista dei viveri che. . . non c’erano per ¡a semplice e de-piorevole ragione che essi si tro-vano tuttora entro i recinti del punto franco. Questo si chiama ingannare spu-doratamente chi é gia stato abundantemente ingannato col farlo scendere in sciopero e mantenerve-lo tanto a lungo alte scopo di rag-giungere un vero obiettivo político nascosto da un falso e magro obiet-tivo económico. Trentamila lavoratori sono tenuti in s'ciopero per tredici giorni prima di fare quello Entriamo nel quarto giorno da quando i viveri destinati agli scioperanti, sono giunti a Trieste. Questi viveri, come ormai tutti sanno, sono il frutto di una entusiástica raccolta fatta dai lavoratori della zona jugoslava del T.L.T. Ebbene, non solo da quattro giorni, ma con il tempo perso per ottenere il permesso di importarlí a Trieste, é da ormai una setti-mana, che lo stesso G.M.A. divaga, in modo che la loro distribuzione non si puó ancora inco-minciare. In tutto questo tempo il G.M.A,, tramite i suoi subordinad, ha posto tutti gli ostacoli immaginabili per impediré che i lavoratori triestini in isciopero possano avere il concreto aiuto che i loro compagni della Zona B hanno messo a disposizione. L’interminabile trafila fatta negli uffici, dal piü alto al piü hasso, gli ostacoli, i contrattempi, stava per partiré... A farla breve, i viveri, partiti da Capodistria sabato a mezzogiorno, si trovano tuttora entro i recinti del porto, malgrado che il Comitato di sostegno non si sia risparmiato pur di sollecitare lo svincolo onde procederé alia distribuzione. Bisogna riconoscere che, dal cantó loro, le autorité non si sono risparmia-te per escogitare ed applicare mille pretesti, riuscendo a trattenere i viveri destinati agli scioperanti, entro i recinti del porto, per intere giornate. Ed ora i lavoratori giudichino e traggano le tero conclusioni. La sfacciata menzogna dell’organo del P.C.I. aveva pero uno scopo preciso, e tale scopo si è rivelato ieri mattina, vittime alcuni lavoratori in buona fede, guidati da un gruppo di registi cominformisti. Ma di questo parliamo in altra parte, trattando della fallita manife-stazione sotto la sede di organizzazioni democratiche di via Ruggero Manna. NOTIZIE DA TUTTO If MONDO BONN — II Ministero dell’econo-mia del Governo.di Bonn conferma che l’embargo sulle consegne di éc-ciaio della Ruhr alla zona soviética della Germania, ordinato alcuni giorni fa dal cancelliere Adenauer, è stato provvisoriamente limitato fino al 15 marzo pros'simo. Adenauer ha gius'tificato questo embargo con il ritardo da parte della Germania orientale, alie consegne quale contropartita alia re-pubblica federale. Si apprende inoltre nei circoli in- che si dimostrava necessario sin dal primo momento; lo sciopero generale. E per salvarsi dalle giuste critiche, si continua ad ingannarii tentando di portarli a manifestare contro il Comitato di sostegno, il solo che stia provvedendo a mitigare le loro condizioni di dis'agio con un’azione veramente concreta, il sote che sin dal primo momento ha smascherato i dirigenti dello sciopero rivelando pubblicamente i tero piani politici, nei quali gli scio. peranti avevano un ruolo di cavie da esperimento. le inspiegabili assenze, i se ed i ma, ecc. ecc. incontrati, indicano in modo inequivocabile una reía-zione tra questi fatti e la lettera del Comitato Direttivo dello sciopero indirizzata al Comitato di sostegno in mérito ai viveri stessi. Tutto ció dimostra l’esistenza di un fronte único che va da Vidali a Santin, da Palutan al Governo Militare anglo-americano di occu-pazione, per impediré che i lavoratori di Trieste abbiano di che aiutarsi, per continuare e vince-re la lotta per i loro diritti. II fatto piü grave è dato dalla pretesa che per i viveri destinati agli scioperanti sí paghino tasse e diritti fiscali che, in aggiunta alie spese degli autotreni e del personale inoperosi, finirebbero per assorbire rilevanti importi di denaro, destinati agli scioperanti. Da tutti questi fatti la classe operaia tragga le proprie conclusioni da aggiungersi alla esperien- riescono ai viveri dustriali della Ruhr che le consegne di acciaio, per le quali le formalité amministrative sono già State effettuate, continuano. D’altra parte l’industria siderúrgica della Ruhr sta negoziando attualmente con il Governo di Bonn in mérito alla consegna di acciaio alla zona soviética ufficialmente approvata, ma per la quale le formalité amministrative (lasciapassare alla frontie-ra zonale) non s’ono State ancora effettuate. L’industria siderúrgica della Ruhr insiste affinchè queste consegne vengano effettuate, dato che rap-presentano una entrata di parecchi milioni di marchi. La Ruhr difficil-mente potrebbe piazzare queste or-dinazioni nella Germania occidentale o all’estero. — O — LUBECCA — Il servizio di autobus fra Kiel (zona britannica) e Berlino è stato sospeso su ordine delle autorité sovietiche di control- 10 al posto di frontiera Lubecca -Herrenburg. Le autorité sovietiche hanno mo-t-ivato la loro decisione col fatto che il collegamento tra Kiel e Berlino per mezzo dei treni interzonali era largamente assicurato. Il servizio di autobus fra Flensburg e Lubecca da una parte, e Berlino dall’altra, non sarô sottoposto ad alcuna restrizione. — O — Industrializzazione in ribasso SOFIA — Esponendo il progetto di bilancio búlgaro per i’anno 1950, 11 ministro delle finanze Lazarov ha presentato uno specchietto detta-gliato delle uscite previste per i vari investimenti. Gli osservatori sono stati soprattuto colpiti dalla bas-sa quota destinata agli investimen-ti nell’industria, che negii anni pre-cedenti erano di gran lunga supe-riori a quelli degii altri settori. Mentre per l’elettrificazione sono previsti dei crediti per 19 miliardi 938 milioni di leva, quelli per l’in-dus'tria non partecipano al bilancio che nella misura di 7025 milioni di leva. Per il ministero dei trasporti sono destinati 5772 milioni e per le costruzioni 4230 milioni. Nei circoli stranieri di Sofia si parla di un abbandono dei grandiosi progetti di industrializzazione, ela-borati da Dimitrov ed i suoi colla-boratori, e si sottolinea in appoggio di questa tesi, che gié da parecchi mesi a questa parte la stampa búlgara non si occupa più dei proble-mi inerenti all’industrializzazione dei paese. Si parla inoltre che i la-vori per le costruzioni dei nuovo centro industriale di Dimitrovgrad iniziati nel 1946, saranno prossima-mente interrotti, mentre gran parte della manodopera ivi impiegata è stata dislocata in altri settori della economía. za giá fatta sulla politica tradí-trice del comínformismo triestino. — O — Disoccupazione in Austria VIENNA — La cifra dei disoc-cupati in Austria, secondo le piü recenti statistiche, ascende attualmente a 183 mila unita delle quaii 142 mrla usufruiscono dell’indennita dj disoccupazione. in confronto alia cifra ufficiale, comunicata al 15 gennaio dall’uffi-cio statistica, l’attuale numero di disoccupatd é superiore di 17 mila unita, rappresentate soprattutto dai lavoratori deH’edilizia. — O — PRAGA — Nel corso di una conferenza organizzata a Brunn dalia commissione statale per le assicurazioni contro gli iní'ortuni s'ul lavoro, il Ministro Erhan ha di-chiarato che nel 1949 si sono registran in Cecoslovacchia piü di 200 incidenti mortali sul lavoro. I LAVORATORI DELLA ZONA „B“ PER GLI SCIOPERANTI 0LTREPASSÄT0 ÜW MILIONE DI-DINAR! tonnellate di viveri raccolti ASSEMBLEA STRAORDINARIA del Comitato Popolare Circondariale sempre. ¡7« primo atto é stato quello di romperé la ÉfBliill Bit tfiíiiitfiiilihilIjifmiiiSilgiiiiii CONTINUA LA SERIE D'ORO DEL MEDUSA GIOVANI GAPODISTRIANIPIEGANO PER 3-0 DISORIENTATIGIOCATORI DEL MONTEBELLO RETI: Sabadin 2. al 9., Parenzan al 19. (rigore) De Pangher al 41. tutti del primo tempo. MEDUSA: Mondo, Moro, Lonzar, Corte, Parenzan, Bussani, Valenti, Vascotto, Sabadin I, Sabadin 2. e de Pangher. MONTEBELLO: Mattiassi, Balaben, Carmi, De Rossi, Tedesco, Pitac-co, Scrot, Žiberna, Mandanici, Combi e Febi. ARBITRO: Lonzar di Capodistria. NOTE: Terreno ideale, pubblico numeroso. Al 9. della ripresa es-pulsione dal campo di gioco di Sabadin 2. per scorrettezze nei riguardi di un avversario. CAPODISTRIA 12 —.11 Medusa ha fatto suo anche questo incon-tro casalingo mantenendosi per tutta la durata dei 90 minuti di gioco su un livello técnico nettamente superiore rispetto ai disorientati e disordinati avversari. Non è stata una Medusa proprio irresistibile: anch’essa ha palesato qualche la-cuna: vedi una certa fragilitá al-l’attacco, dove specie Tala destra Valenti non è mai useito dall’om-bra. Ma nel complesso la forma-¿ione giaiilo-azzurra con un Bussani imbattibile e con due terzini pron-ti e decisi nei loro siouri intervenu, si è dimostrata molto più omogenea ed autoritaria dell’anta-gonista. Con maggior frequenza nel primo tempo, essa si é abbattuta sul sistema difensivo avversario che spesso, troppo spesso, ha scric-chiolato paurosamente, specie perché Carmi non era in buona gior-nata e perché l’estremo difensore Mattiassi dava a vedere di non essere affatto sicuro della presa: di-fetto questo che a spalancato la porta al primo goals capodistriano. Nella linea d’attacco, come si é giá detto, la Medusa non é apparsa cosí bene registrata come nelle re-trovie: scarso Tapporto dei due interni ed al momeento di conclu-dere sfasato, il cannoniere Sabadin. Degno poi di citazione anche il grande lavoro svolto dal media- no Parenzan, che ha sorretto magníficamente il proprio attacco, specie durante il primo tempo. Nella ripresa questa mediana ha gio-eato estremamente arretrata. Perché? Quando si hanno ai lati due terzini come Mora e Lonzar, osia-mo dire che la mediana dovrebbe quasi giocare in attacco, o per dire, come Tinfaticabíle Carini ai bordi del campo: su sü muli. . . — II Montebelio si é difeso accani-tamente, ma non ha potuto evitare la sconfitta. Scarso gioco d’assieme e giornata infelice di qualche uo-mo, hanno determinato il crollo della compagine in una partita che, ad onor del vero, era attesa. Pochi gli atleti salvatisi dal grigiore generale un discreto comportamiento in difesa di Balaben e Car-mi, una grande attivitá svolta da Žiberna, e qualche tentativo di Fi-tacco, putroppo inutile, di daré un certo ordine alia prima linea, sfa-satissima nei due interni e scarsa-mente incisiva nelle ali. La storia delle reti é presto fatta. Dopo un periodo di gioco alterno il Medusa innesta decisa-■mente la «quarta» e costringe l’av-versario in córner. E proprio dal tiro dalla bandierna (9. di gioco) la testina dorata di Sabadin 2. (pensando forse ad una notte stel-lata) manda va la palla alta oltre la traversa quando bastava un sol colpetto di tacco per infilarla sulla porta a portiere battuto. Sette minuti piü tardi, nuovo tiro dalla bandierina del córner, mischia sot-toporta degli ospiti e tutti saltano. Solo Vascotto é ostacolato intenzio-nalmente da un difensore e l’arbi-tro non ha la minima esitazione a decretare il tiro dal dischetto degli undici metri. Tira Parenzan che insacca alia sinistra di Mattiassi. 19. di gioco 2 a 0 per il Medusa. II gioco del Medusa non cala ancora, anche se sporadiche azioni di disturbo impegnano la solida difesa capodistriana. La nostra laneetta arriva cosí al 41. del pri- mo teinpo ed abbiamo la terza ed ultima rete: Azione di tutta la prima linea giallo^azzurra che entra in area dei nero-verdi. Palla sul piede di De Pangher che non esita un sol istante a staffilare in rete. Nella ripresa il gioco dei capo-distriani calava di tono. Ne appro-fittavano gli ospiti per divenire minacciosi. Infatti per beri 20 mi-nuti premono in area giallo azzur-ra ma senza successo. Anche un tiro sulla sinistra di Mondo (per la veritá battuto) colpiva il palo. Riprendeva Mandanici ma anche questo tiro sbatteva if muso sul montante. II prodigioso Lonzar li-berava definitivamente Azioni alterne quindi, inconsistenti da ambo le parti,, sino alia fine della gara. L’espulisione di Sabadin I. avvenlva giá al 9. della ripresa, in quanto si faceva sorprenderé dal direttore di gara nel tentativo di sferrare un. calcio ad un avversario, dopo essere stato da questi giá per due volte colpito. Ma l’abritro ha visto (e non é da fargliene torto) solo l’ultimo atto del dramma . . . Gino Volpato to Campione del TLT di ciclc-cross con diritto a vestiré la maglia ros-so-alabardata. C0MUNICATI Mercoledi prossimo avrá luogo nello stadio di Capodistria con ihi-zio alie ore 15 l’incontro di calcio frá le squadre ODREG — QUARNERO Militant! nel campionato Jugoslavo di serie B. unitá di azione di sostegno che si stava formando, di creare diffiden-ze e sospetti, di interrompere se possibile lo svilupparsi dell’azione di raccolta, di aumentare ed intrec-ciare legami in tutti i sensi, solle-citare tangibili solidarietá da tutta la popolazione, dai lavoratori dei paesi vicini, quali l’Italia e la Ju-goslavia; sua prima ed esclusiva preoccupazione é stata invece quella di lanciare diífide, come un qualsiasi organo di questura, di insinuare, minacciare, sollecitare lo intervento della pubblica sicurezza contro presunti illegali raccoglitori di fondi pro scioperanti, mandare a monte se é possibile la solidarietá di classe, perché questa sostiene la lotta dei lavoratori, rianima la re-sistenza e pertanto sconvolge i piani opportunistici degli attuali dirigenti di uno sciopero generale effettuato loro malgrado. Sono queste le conseguenze di tutta una serie di cedimenti, é questa la linea sulla quale si sono impegnati di dirigere i cominformisti dei Sindacati Unici. La superficialitá ed il cinismo dell’attuale dirigenza dello sciopero in questa lotta sono comprovatl ancora negli articoli e nelle vignette che compaiono sulla «Unitá», dove i lavoratori della Zona B, s’ono messi al paragone dei tomari, dei pusillanimi, in questi iosidetti «argomenti» della stampa cominformista, che offende decine di migliaia di lavoratori del Circondario dell’Istria che stanno dando proprio in questi giorni una severa ed inappellabile lezione ai social-traditori di Trieste. Da Santin a Vidali Il Comitato coordinatore costituito dalla direzione del Comitato deilo sciopero ha iniziato la sua attivitá anche facendo diffondere dai servizievoli attdvisti di Vidali fogliettini ciclostilizzati invitantl gli scioperanti a non accettare i generii alimentari ed il denaro of- Importante schiarita della linea Tutto quanto hanno fatto questi due Comitati é stato fatto sulla tradizionale linea classista, sulla base degli insegnamenti e delle espe-rienze, sulla base dei principi fon-damentali della lotta di classe. Tutto quello che c’é di positivo nel-l’attuale siituazione dello sciopero, Ú risveglio della coscienza di mi-gliaia e migliaia di lavoratori, la riconqulstata fiducia nella lotta in altrettante migliaia sono i risultati deli’azion.e dei Comitati sindacale e di sostegno. Lo spirito unitario ha sempre animato questa azione e tutto oió che fanno i lavoratori ’ e gli organi del Potere Popolare in zona B per la vittoria degli scio-peranti triestini, sono una prova di grande coscienza unitaria, di sviluppata cosoienza di classe. II Comitato di azione sindacale considera gli eventi di queste set-timan.e a Trieste della massima im-por.tanza per la riorganizzazione effettiva delle forze sindacali della Zona A del Territorio di Trieste, per la riimobilitazione della grande massa dei lavoratori, giá attiva dietro la bandiera della lotta di classe. L’ostacolo rappresentato da una direzione sciovinista ed opportunista é stato in parte rimosso; una importante schiarita é avvenuta nel campo sindacale e politico di Trieste; i socáal-patriotti si sono tolti la maschera. Spetta ai lavoratori di procederé con la propria azione critica sempre pió in fondo in questa chiarificazione. II Comitato di azione sndacale si appella alia classe operaia triestina affinché si ferti loro dalla popolazione democrática del territorio di Trieste, mentre, e ció é sintomático, i pri-mi introiti del neo comitato sono rappresentati dalle offerte del Par-tito sociialista della Venezia Giulia e dall’organiizzazione democristiana ACLI, sebbene i dirigenti cominformisti e la relativa stampa abbiano sempre accusato il Partito socialista della Venezia Giulia di essere finanziato dall’imperialismo americano e di essere la ACLI or-ganizzazione parasindacale ascissiio-nista ed organizzatrice del crumi-raggio. Chi ha impedito una lotta conseguente? AH’accusa che il Comitato direttivo dello sciopero fa al Comitato di sostegno di essere stata la sua opera sabotatrice dell’attuale sciopero dei lavoratori delTindustria, il Comitato di azione siindaca-le per la ricostruzione dei Sindacati clas-sisti, promotore e membro del co-mitato di sostegno, si considera in grado di rigettare sdegnosamente rinsinuazione non con gli argomenti ingiuriosi sempre impiegati dai cominformisti, ma attraverso tutta la sua concreta, aperta ed entusiástica opera a favore della classe operaia Triestina e dei lavoratori delTindustria in lotta.. Non il Comitato di sostegno o quello di azione sindacale hanno indebolita la lotta con la loro critica, con la loro azione di sostegno ai lavoratori in isciopero, ma sono stati precisamente gil i attuali dirigenti dello sciopero che con la loro specu-lazione nazionalistica, con la loro tattica e con il loro opportunismo hanno impedito o per lo meno ostacolato, lo svolgersi di una lotta conseguente di tutti i lavoratori di Trieste per una radicale revisione dei salari e stipendi per la ricostruzione classista porti a termine nel piü breve tempo possibile questa trasformazione della situazione sindacale e dei rapporti di forza, affinché i lavoratori si rifiutino enérgicamente di essere trasferiti sull terreno del-l’odio nazionale, sul terreno della campagna diffamatoria contro i lavoratori del circondario dellTstria, contro la Jugoslavia socialista. II Comitato di appoggio agli scio-ranti invita i lavoratori ad intensificare la lotta per la rottura definitiva del tradimento, per il rico-noscimento delle richieste di principio e per una sollecita sistema-zione delle paghe e stipendi, previa ¡inmediata accettazione delle rivendicazioni a carattere continuativo e in vía provvisoria, e per l’erogazione da parte degli industríala di un tan'tum che si eguagli almeno alie effettive perdite che i lavoratori hanno dovuto sopportare per la caparbia intransigenza degli industriali, favorita dalla tattica opportunjistica e social patriottica dell’attuale direzione dello sciopero. II Comitato di appoggio agli scioperanti invita i lavorato-ri a porre con la massima energía le suc'citate rivendicazioni come con-diaione inderogabile per la ripresa del lavoro dopo la proclamazione dello sciopero generale e invita tutti i cittadini, tutti i lavoratori indistintamente a concorrere alia costituzione di un fronte único di sostegno ai lavoratori in lotta, fronte único che sia anche l’insupera-bile ostacolo ad ogni ulteriore tentativo di capitolazione e di tradimento dell’attuale dirigenza dello sciopero. SUI CAMPI DI GIOCO A Corelli l’ultima prova M camninnalo li ciclo - camneslie ¡M 111 CAMPIONATO TLT CALCIO Campionato del T.L.T. - Seconda giornata del girone di ritorno Per Cario Coretti aver vinto anche la seconda ed ultima prova del Campionato del TLT di ciclo-cross non é cosa del tutto nuova e difficile se si tien conto delle doti di questo corridore. Anche questa vittoria assomiglia a quella della prima pro. va, ottenuta cioè alia maniera forte, staccando di prepotenza tutti gli av-vers'ari. Anche quest’oggi ha avuto alie calcagna uno Zollia, ma ha sa-puto saggiamente liberarsene nella fase culminante della gara. Era le-cito supporre che oggi si sarebbe trovato a mal partito constatando alio start atleti della portata di Zollia, Javornik ecc. vogliamo dire che si fosse trovato in difficoltá a rinnoVare la vittoria giá una volta acquisita sullo stes'so percorso. Subito dopo la partenza comunque, ed al primo giro del percorso, si delineava chiaramente che Zollia avrebbe contrastata la marcia al corridore del Pedale Longerano. Ma Coretti se ne accorse, ed ecco l’interesse della corsa polarizzarsi sul finale di questo duello tra noti atleti. Nessuno si è curato più dei vari ritiri per forature. Anche Grio fu ben presto mes'so fuori causa dalla rottura della catena, ma con-tinuava egualmente la corsa con altra bicicletta. Ripresasi la sua macchina, il tempo perso era troppo preziosd e terminó la gara al 7.0 posto a 9’ dal vincitore. Diceva-mo quindi che di tutti gli altri corridori in gara, nettamente stac-cati per il forte treno mantenuto dai due corridori,. nessuno dava più pes’o anche se il giovanissimo Della Santa si piazzava onorevolmente quarto a 6’ dal vincitore. Dopa il secondo giro che vedeva in testa Coretti seguito a ruota da Zollia, i passaggi al terzo giro registrava-no nuovamente Coretti primo con circa 50 metri di vantaggio sullo accanito rivale. Al traguardo finale Coretti giungeva finalmente solo con 30” di vantaggio sul baltaglie-ro Zollia. Ecco pertanto l’ordine d’arrivo: 1) CORETTI Carlo del Pedale Longerano che impiega 47’2 ’ a compiere i 18 km. circa del percorso. 2) Zollia Boris del Centro Cicli-stico Istria a 30”. 3) Gardoz del Centro Ciclistico Istria a 4’. 4) Della Santa (l.o degli esor-dienti) a 6’. 5) Divo; 6) Javornik; 7) Grio; 8) Sirotich. Alla partenza 20 concorrenti, il cui starter d’onore era Aldo Plaino. In virtù delle due vittorie consecutive Carlo Coretti è proclama- A Capodistria: Medusa batte Montebello 3 a 0 Arbitra Lonzar, A Verteneglio: Aurora batte Verteneglio 4 a 1. A Cittanova: Nova Gorizia batte Cittanova 2 a 0. A Trieste: Arrigoni batte Pon-zianina 3 a 2. A Trieste: Firqno batte Opicina 4 a 0. A Trieste: S. Giovanni batte Gorizia 2 a 0. A Trieste: S. Anna batte timago non pervenuto. ARRIGONI - PONZIANINA 3-2 La squadra isolana ha sorpassato Tostacolo bianco celeste imponen-dosi con le doti della sua classe. Deciisamente questa vittoria la stac-ca dalla awersarie e consolida per riflesso il suo posto in classifica. Dell’incontro diremo che è stato giocato alla maniera forte e che la difesa Ponzianina ha avuto un improbo lavoro contro il quintetto di punta isolana nel quale ha bril-lato GORDINI e DE GRASSI. Bene la difesa sempre accorta e bene amalgamata sotto la regia di Cor-batto. AURORA - VERTENEGLIO 4-1 Sul difficile campo vertengliese i campioni del TLT hanno coito una significativa vittoria che premia la loro volontá di riscossa. Dal lato técnico della gara é presto detto. Superioritá assoluta giá dalle prima battute di gioco. Zetto ha fatto la sua riapparizione in squadra impressionando per l’in-telligenza di gioco. Ottima la difesa. PIRANO - OPICINA 4-0 Come nelle previsioni il Pirano ha battuto fácilmente l’OPICINA con una larga messe di retí ri-acquistando cosi la fiducia nel gioco e nell’assieme di squadra. Fonda ha impresso nella squadra l’auto-ritá del suo grado come un balsamo benéfico, anche perché coadiu-vato egregiamente da Fiumi e Grigio. Bene anche la prestazione di Venier. CAMPIONATO OI CALCIO Zona Asiriana A Capodistria: Medusa B batte Olimpia 2 a 0. A Capodistria: Partizan batte Portorose 5 a 2. A Strugnano Arrigoni B batte Strugnano 4 a 1 — Arbitra Pensó. A S. Lucia: Pirano B e Adria 1 a 1. stata velocissima sin dall’inizio e non priva di emozioni. L’Arrigoni B é andata in vantaggio. al 20. e 33. per opera di De Pase il quale ha saputo sfruttare delle papere della difesa awersaria. Lo Strugnano non si lasciava sorprenderé ma passava al contrat.tacco Signando la sua única rete al 35. con De Grassi Nerio. Ma fu per breve durata la sua reazione in quanto do-vette soccombere al la maggior classe deü'Arrigoni B. che addivenlva alia terza marcat.ura al 40. can un tiro di teísta di De Grassi Adriano. NeUai ripresa, su un gioco rilas-sato delle Strugnano l’Arrigoni se-gnava ancora una volta al 30. dopo un ennesimo calcio d’angolo su di-fettosa parata del portiere ospite. Marcava BOLOGNA. — lia diretto egregiamente Tincontro l’arbitro Guido PENSO di Capodistria ARRIGONI B - STRUGNANO 4-1 Un partita questa che si puó chia-mare stracittadina per il forte numero di giocatori che militavano nelle file dello Strugnano pur essende di Isola d’Istria. La partita è BELGRADO — A quango si ap-presi la nazionali calcistica Jugo-slava oltre a partecipare ai cam-pionati mondia'i che si svolgeran-no in Brasile, disputera i seguenti 4 ir.contri incernazionali: 28 maggio a Belgr.'do: JUGOSLAVIA - NOR-VEGIA, ai pr-iml di giugm JUGOSLAVIA — SVIZZERA ■ in Isviz-zera, 8 settembre a Stoccolma: JUGOSLAVIA — SVEZIA e.1’8 otto-bre a Vienna: AUSTRIA •— JUGOSLAVIA. CLEMENTE SABATTI Direttore responsabile Stampato presso lo Stabilimento tipográfico «Jadran» di Capo-