ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 saggio scientifico di rassegna critica di letteratura DOI 10.19233/ASHN.2017.03 ricevuto: 2017-01-10 LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: AGGIORNAMENTO SISTEMATICO E NUOVA CHECK-LIST Amelio PEZZETTA Via Monte Peralba 34 - 34149 Trieste e-mail: fonterossi@libero.it sintesi ll Molise, con una superficie di 4438 kmq, si trova sul versante adriatico della penisola italiana al confine con Abruzzo, Campania, Lazio e Puglia. La regione e molto ricca di specie vegetali. Infatti, alla fine del 2010 i taxa di piante vascolari conosciuti erano 2440. Le ricerche floristiche successive hanno portato ad altri ritrovamenti che hanno ulteriormente arricchito la flora regionale. Alla composizione del patrimonio floristico concorrono anche le Orchidaceae. A causa delle recenti revisioni tassonomiche e delle nuove entita segnalate e/o descritte e necessario riconsiderare i numeri della loro presenza nel territorio regionale. Di conseguenza il presente lavoro e finalizzato alla compilazione di una check-list di tutte le specie, sottospecie e ibridi appartenenti a tale famiglia. In alcuni casi si discute lo status tassonomico di singole specie. Inoltre e stata fatta l'analisi corologica che evidenzia la prevalenza dell'elemento Mediterraneo. Parole chiave: Molise, Orchidaceae, check-list regionale, elementi floristici the orchid flora of molise: new systematic update and checklist ABSTRACT Molise is a small region of 4,438 sq.km, located between Central and Southern Italy on the Adriatic side of the peninsula, bordering the regions of Abruzzo, Campania, Latium and Apulia. It is very rich in plant species; in fact, at the end of 2010, the number of vascular plant taxa identified in the area was 2,440. Subsequent floristic research led to discoveries which further expanded the database of regional flora. The compilation of the floral heritage also included the Orchidaceae. Due to recent taxonomic revisions and new entities marked and/or described, it is necessary to revise the records of their presence in the region. Accordingly, this work is aimed at compiling a checklist of all species, subspecies and hybrids belonging to that family found in the Molise region. It also discusses the taxonomic status of several individual species and provides a chorological analysis that highlights the prevalence of the Mediterranean element. Key words: Molise, Orchidaceae, regional check-list, floristic contingents 13 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 INTRODUZIONE Il Molise e situato nell'Italia centro-meridionale, si estende tra la dorsale appenninica e il mare Adriático e comprende 136 Comuni ripartiti in due Province: Campobasso e Isernia. Con la superficie di circa 4438 kmq, dopo la Valle d'Aosta, e la piu piccola regione italiana. Sino al 1963 costituiva un'unica regione insie-me all'Abruzzo e in epoca preunitaria vi s'includevano diverse parti che ora appartengono alla Campania. I suoi confini attuali sono costituiti dall'Abruzzo, il Lazio, la Campania, la Puglia e il Mare Adriatico. Il territorio molisano si sviluppa all'interno di un range altitudinale che va dal livello del mare sino a quote di oltre 2000 metri poste sul crinale del complesso Monti della Meta-Mainarde e sul massiccio del Matese. In particolare: il 45,3 % del territorio ricade in ambiti montuosi, le aree collinari occupano il 31,7 % e quelle pianeggianti il 23 %. La zona montuosa e costituita da vari rilievi tra cui i piu importanti sono: i monti della Meta (2241 m) incluse le Mainarde (2039 m) posti al confine tra Abruzzo e Lazio, il Matese (Monte Miletto 2050 m) che segna il confine con la Campania e i monti Frentani che degra-dano dolcemente verso il mare con colline poco ripide e dalle forme arrotondate. Le aree pianeggianti, a loro volta si trovano lungo la fascia costiera, nella parte centrale (piana di Boiano) e a occidente (piana di Venafro). Il resto e compreso nell'area collinare. E consuetudine suddividere la regione in Alto Molise con vari gruppi montuosi che rappresentano la prosecuzione dell'Appennino abruzzese e Basso Molise collinare e costiero. La linea di separazione tra i due ambiti e costituita dall'isoieta di 1000 mm (Fondi 1970). Nonostante la limitata estensione, il territorio molisano e caratterizzato da un'elevata diversita geologica che si rispecchia nei suoi caratteri fisiografici e paesag-gistici. Dal punto di vista litologico, invece, e costituito da sedimenti d'origine marina antichi cui si sovrappon-gono depositi continentali piu recenti: arenarie, argille, conglomerati, gessi, marne, rocce calcaree, depositi fluviali clastici, affioramenti evaporitici, detriti di falda, formazioni miste argilloso-arenacee e calcareo-marno-se, etc. I principali e piu importanti fiumi che attraversano la Regione sono: il Sangro (120 km), il Trigno (83 km) il Biferno (120 km), il Fortore (98 km) che sfociano tutti nell'Adriatico e il Volturno (160 km) che nasce in Molise e poi prosegue in Campania per sfociare nel Tirreno. Tranne il Biferno, tutti gli altri fiumi scorrono in Molise solo per brevi tratti. Essi sono alimentati da vari affluenti dal corso piu breve e dal regime torrentizio: il Vandra, il Verrino, il Callora e altri. II clima regionale man mano si procede dal livello del mare verso l'interno presenta molte varieta e tipolo-gie in base ai valori che assumono i parametri termoplu-viometrici. Infatti, ha caratteri di mediterraneita lungo la fascia costiera e di continentalità più o meno accentuate in corrispondenza dei rilievi montuosi. Secondo Paura & Abbate (1993) esso è condizionato: - dall'Adriatico che, essendo un mare chiuso e poco profondo, determina condizioni di ridotta marittimità; - dalla catena appenninica che limita il transito delle correnti caldo-umide provenienti da sud-o-vest; - dall'esposizione alle correnti fredde provenienti da nord e nord-est. Le precipitazioni seguono un gradiente crescente procedendo dalla costa al massiccio del Matese e vanno da oltre 670 mm annui di Termoli posto sul li-torale Adriatico a 1900 mm di Roccamandolfi (Ferro et al., 1997). Nella valle del Volturno la piovosità supera quella della costa adriatica e si mantiene sempre oltre 1000 mm annui. La temperatura media annua varia da ca. 8 °C a 16 °C; la media dei valori minimi del mese più freddo (gennaio) va da ca. -2 °C (Capracotta, 1450 m) a oltre 5 °C (Termoli) mentre la media dei valori massimi del mese più caldo (luglio-agosto) è compresa tra 11 °C e 25 °C. Secondo Lucchese (1995) sul massiccio del Matese per circa sei mesi la temperatura media è inferiore a 10 °C. Ferro et al. (1997) facendo riferimento all'isoterma media di 10 °C che va da Boiano a Capracotta, suddivi-dono la regione in due settori situati a est e ovest della stessa che presentano entrambi un incremento di valori di temperature medie annue: la fascia costiera adriatica e la valle del Volturno. La variabilità geomorfologica e litologica dei suoli, l'esposizione dei versanti, le diverse tipologie climati-che, la bassa densità di popolazione, diversi aspetti di natura antropica e altri fattori locali di dettaglio contri-buiscono alla formazione di ambienti fisici molto diversi che accentuano la ricchezza floristica e la complessità fitocenotica. A causa della posizione centrale nella penisola e della varietà dei suoi habitat nel Molise si osserva: - la presenza di associazioni vegetali tipiche dell'Italia centro-settentrionale e dell'Italia cen-tro-meridionale. - la penetrazione di contingenti floristici di diversa origine geografica: asiatico-orientali, nordici, est-europei, sud-est e ovest-mediterranei. Nella Regione sono presenti: - 132 specie anfiadriatiche o appennino-balcani-che (Pezzetta 2010) che evidenziano le migra-zioni floristiche avvenute in passato e le affinità floro-vegetazionali esistenti tra le opposte sponde dell'Adriatico; - 222 specie di origine occidentale (mediterra-neo-atlantici, ovest-mediterranei, ovest-europei, mediterraneo-macaronesici, etc.) che a loro volta testimoniano antichi flussi migratori avvenuti in direzione orientale nel corso di diverse ere 14 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 geologiche dai territori emersi del Bacino del Mediterráneo e dell'Europa occidentale (Pezzetta 2015a). Inoltre, come ha evidenziato Lucchese (1995), nel Molise: - a causa della posizione di regione di transizione tra il versante tirrenico e quello adriatico, varie specie d'origine mediterranea hanno una distri-buzione bipolare e sono localizzate oltre che lungo il litorale adriatico anche nella valle del Volturno; - diverse entità mediterranee raggiungono il limite settentrionale di distribuzione geografica; - alcune entità nordiche e subalpine raggiungono il limite meridionale del loro areale italiano; - alcuni taxa dal Gargano e dalla Daunia risalgono verso l'interno della regione; - altri taxa diffusi lungo la costa tirrenica vi trovano il loro limite interno peninsulare. Dal punto di vista biogeografico, secondo Giacomi-ni e Fenaroli (1958) il Molise rappresenta un ambito di passaggio tra la Regione Mediterranea e quella Medio-europea, mentre Biondi & Baldoni (1991) fanno presente che la separazione tra le due regioni biogeografiche avviene lungo la valle del Volturno, il Matese e il Bacino del Biferno. In base alle diverse tipologie floristiche esistenti, il territorio molisano si puo ripartire in tre zone: la fascia costiera e delle colline litoranee, la zona delle valli interne fino alle medie altitudini e la zona montuosa. La fascia costiera, bassa e sabbiosa è lunga circa 35 km e comprende: piccole pianure alluvionali, cordoni dunali e brevi tratti di costa alta localizzati presso Ter-moli. Essa presenta alcuni tratti poco antropizzati che dal punto di vista vegetale sono caratterizzati da cenosi prative, macchie dunali, garighe, vegetazione alofila, pinete litoranee e comunità dulci-acquicole, aline e psammofile site presso la foce dei fiumi (Stanisci et al., 2007). Negli ambiti delle colline interne in cui non sono presenti campi coltivati e aree urbanizzate, sino all'al-titudine di 1200-1300 m, si rinvengono querceti misti caducifogli, radure erbose, prati-pascolo spesso ricchi di orchidee, ambienti di gariga e macchia mediterranea. Sui versanti argillosi soggetti a frane o modellati a calan-chi, si sviluppa una tipica vegetazione xerofila costituita da graminacee, piccole piante legnose ed erbacee adat-tate a sopravvivere in tale ambito inospitale. Tra i 1300 e i 1500 m d'altitudine sono diffusi boschi misti con faggio (Fagus sylvatica), abete bianco (Abies alba), varie specie di aceri e altre essenze arboree e, boschi puri di abete bianco tra cui i più interessanti sono quelli di Agnone, del Monte Campo e di Pescopennataro (Bosco degli Abeti Soprani). In vari ambiti montani che potenzialmente dovreb-bero essere occupati dalle faggete, l'azione antropica esercitata con il taglio degli alberi e il pascolo, ha favorito la sostituzione della vegetazione arbórea con prati-pascolo secondari di vario tipo talvolta ricchi di orchidee (Fantinato et al., 2016a, 2016b). Inoltre sono caratterizzati da rupi e ghiaioni popolati da una flora specializzata ove si registra la presenza di molte specie endemiche e rare. Le formazioni forestali della regione occupano circa 71.000 ettari corrispondenti a circa il 16% del territorio. Di questi circa 52.000 si trovano nelle aree montuose e circa 19.000 in ambiti collinari. Il resto e occupato da campi coltivati, terreni incolti e/o abbandonati, aree antropizzate e prati-pascolo. Le ricerche floristiche sulle Orchidaceae del Molise Nel territorio molisano le prime sporadiche noti-zie riguardanti i ritrovamenti di piante sono d'epoca prelinneana e risalgono a Fabio Colonna, un botanico napoletano che opero tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo. Tuttavia le prime citazioni e pubblicazioni di una certa importanza riguardanti la vegetazione forestale e/o le ricerche floristiche risalgono agli inizi del XIX secolo con Pepe (1809, 1834, 1844), Scarano (1811, 1812), Gussone (1826) e Tenore (1827, 1831-42, 1832, 1834). Poi proseguirono con Tenore & Gussone (1835, 1842a, 1842b), Terracciano (1872,1873, 1874, 1878, 1890), Jatta (1876), Falqui (1899) e Fiori (1899). Agli inizi del XX secolo opero Villani (1906, 1908, 1910) e negli anni successivi le ricerche floristiche registrarono un incremento. Tali studi si limitano a piccoli settori e piccole localita ben delimitate poiché sino al 1963 il Molise e l'Abruzzo costituivano una regione unica e per questo motivo non e stato mai analizzato nel suo complesso, né ha stimolato le ricerche volte alla sua conoscenza autonoma. Anche Pignatti (1982) nella sua flora d'Italia riuniva le due regioni e non forniva indicazioni precise riguardanti la presenza o meno delle specie nell'una e/o nell'altra. Per avere una prima e completa check-list della flora molisana bisogna arrivare al 1995 quando Lucchese pubblico il saggio "Un elenco preliminare della flora spontanea del Molise" in cui se-gnalava la presenza di 2422 taxa. In seguito Conti et al. (2005) segnalavano 2412 taxa e Peruzzi (2010) tenendo conto dei nuovi ritrovamenti fa presente che e composta da 2440 taxa corrispondenti a circa il 28% della flora italiana. Le nuove ricerche favorite anche dal fatto che nella Regione e stata istituita una facolta universitaria di scienze, hanno portato a nuovi ritrovamenti e ora si suppone che la flora regionale possa essere composta da oltre 2550 entita di piante vascolari. Per quanto riguarda le Orchidaceae presenti, diverse citazioni di ritrovamenti si trovano in alcuni scritti prima citati ma sino a qualche decennio fa, al pari di tutte le altre famiglie, le conoscenze complessive riguardanti il patrimonio regionale erano praticamente sconosciute. E' sempre Lucchese (1995) a fornire la prima indicazione segnalando la presenza di 63 specie e un ibrido. In se- 15 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 guito Rossi (2002) riporta per la Regione 57 taxa, mentre Conti et al. (2005) ne riportano 61. Altri studi e ricerche successive hanno arricchito il patrimonio orchidologico e contribuito a definire in modo più dettagliato sia la consistenza numerica sia la distribuzione dei singoli taxa. Tra coloro che hanno dato un nuovo impulso alle ricerche, vanno citati: Michele Marinelli che ha operato all'interno dell'Oasi naturalistica di Guardiaregia-Cam-pochiaro, il Centro Studi Alto Vastese, che ha organizza-to escursioni botaniche in alcuni ambienti molisani della valle del Trigno, Romolini & Soca (2011, 2012, 2014) che hanno anche descritto un nuovo ibrido dedicandolo a Capracotta, Delforge (2015) che ha descritto una nuo-va specie dedicandola alla Regione, Pezzetta (2015b) che nel suo saggio monografico ha riportato 78 entità tra specie e sottospecie e sedici ibridi, Souche (2008), Tandè (2012) ed altri appassionati e studiosi anche stra-nieri citati in bibliografía che hanno trovato nel territorio molisano un ambito ideale per osservare quanto già esistente e/o scoprire e descrivere qualche nuovo taxon. Nel recente volume curato dal GIROS (2016) si am-mette la presenza nel Molise di 69 taxa di Orchidacee mentre altri segnalati in precedenza sono considerati assenti. In generale negli studi recenti si osserva che la presenza di certi taxa da alcuni è confermata mentre altri la escludono. Alla luce dei nuovi ritrovamenti e dei pareri discordanti sulla presenza o meno e/o lo status tassonomico da attribuire alle varie entità, si rende opportuno compilare un nuovo elenco facendo notare quali possono essere considerate effettivamente presenti, discutibili e/o dubbie. MATERIALI E METODI L'elenco floristico è stato realizzato tenendo conto dei dati ricavati da: la ricerca bibliografica, alcuni siti informatici, le segnalazioni inedite di vari studiosi e le ricerche sul campo dell'autore. Esso comprende le specie, le sottospecie e gli ibridi, mentre non sono prese in considerazione le varietà cromatiche e morfologiche. Alla luce delle nuove scoperte, descrizioni di taxa e recenti revisioni tassonomiche, vanno escluse dalla flora molisana Ophrys fusca Link subsp. fusca, Ophrys fusca subsp. iricolor (Desf.) O. Schwarz (Ophrys iricolor Desf.), O. holosericea (Burm. fil.) Greuter subsp. holo-sericea, Ophrys lutea subsp. minor (Tod.) O. Danesch & E. Danesch e Ophrys illyrica S. Hertel & K. Hertel. Di conseguenza tutte le loro segnalazioni storiche o non sono state considerate o quando possibile sono state assegnate a taxa affini. Per la nomenclatura si sono seguite le indicazioni riportate nel volume "Orchidee d'Italia" (GIROS 2016). Per l'assegnazione dei tipi corologici, si è tenuto conto di quanto riportato in Pignatti (1982), Pezzetta (2011), Delforge (2016) e GIROS (2016). Per la consultazione del materiale bibliografico si è ritenuto opportuno tener conto dei lavori sulla flora molisana pubblicati dopo il 1985 e di tutte le opere a carattere generale che riportano segnalazioni di Orchi-daceae successive a tale anno. RISULTATI E DISCUSSIONE Elenco floristico Nell'elenco sotto riportato le lettere maiuscole indi-cano gli autori delle segnalazioni e hanno il seguente significato: AH: Steffan & Steffan (1985); AX: Bianchini (1987); AY: Canullo et al. (1988); AZ: Conti et al. (1989); BX: Hoffmann (1989); BY: Biondi et al. (1992); BZ: Paura & Abbate (1993); CX: Conti (1995); CY: Lucchese (1995); DH: Daiss & Daiss (1996); DX: Meo & Damiano (1997); DY: Hennecke & Hennecke (1999); DZ: Pirone et al. (2000); EX: Abbate & Giovi (2002); EY: Rossi (2002); FX: Blasi et al. (2005); FY: Conti et al. (2005); GX: Viscosi et al. (2007); GY: Allegrezza & Biondi (2008); GZ: Ciaschetti (2008); HH: Faurholdt (2009); HX: Gianicola et al. (2009); HY: Hertel & Presser (2009); LX: Gransinigh & Buono (2010); LY: Griebl (2010); LY: Romolini & Soca (2011); LZ: Taffetani (2011); MH: Bruno (2012); MM: Palermo (2012); MX: Romolini & Souche (2012); MY: Tandé (2012); NH: Carli (2013); NX: Romolini & Soca (2014): NY: Conti & Bartolucci (2015); NZ: Delforge (2015); OX: Pezzetta (2015b); OY: GIROS (2016); PX: Serafini Ivan (comunicazione personale); PY: Marinelli (comunicazione personale); PZ: Muller (comunicazione personale); RX: Oasi Guar-diaregia-Campochiaro (2016); RY: Souche (comunicazione personale); RZ: Meo e Damiano (comunicazione personale); SX: Tandé (comunicazione personale); SY: Molise alberi (2017). 1. Anacamptis coriophora subsp. fragrans (Pollini) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Eurime-diterraneo (AX, CY, EY, FY, OX, OY, PY, RX, RY). Tutte le segnalazioni generiche di A. coriophora sono state assegnate alla subsp. fragrans. 2. Anacamptis laxiflora (Lam.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Eurimediterraneo (CX, CY, DH, DY, EY, FY, HX, MM, MY, NZ, OX, OY, RY). 3. Anacamptis morio (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Europeo-Caucasico (AX, BY, CY, DY, EX, EY, FY, HX, MY, NH, OX, OY, PX, PY, RX, SY, RZ). 4. Anacamptis palustris (Jacq.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Eurimediterraneo (CY, FY, NH, OX). 5. Anacamptis papilionacea (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Eurimediterraneo (CY, EY, FY, OX, OY). 6. Anacamptis pyramidalis subsp. pyramidalis (L.) Rich. - Eurimediterraneo (AX, BY, CY, DX, DY, EX, EY, FX, FY, HX, NH, OX, OY, PX, PY, RX). 16 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 7. Barlia robertiana (Loisel.) Greuter - Stenomediter-raneo (CY, EY, OX, OY). 8. Cephalanthera damasonium (Mill.) Druce - Euri-mediterraneo (AH, AX, CY, DX, DY, DZ, EX, EY, FX, FY, GY, HX, NH, OX, OY, PX, PY, RX). 9. Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch - Eurasiatico (AX, CY, DX, DY, EY, FX, FY, HX, OX, OY, PX, PY, RX, RY). 10. Cephalanthera rubra (L.) Rich. - Eurasiatico (AX, BX, CY, DX, EX, EY, FX, FY, OX, OY, PY, RX). 11. Coeloglossum viride (L.) Hartm.) - Circumboreale (AH, BX, CY, EY, DY, FY, OX, 0Y, PY, RX, RY, RZ). 12. Corallorhiza trifida Chatel. - Circumboreale (AH, CY, EY, FY, NH, OX, OY). 13. Dactylorhiza incarnata (L.) Soó subsp. incarnata - Eu-rosiberiano (AY, CY, EY, FY, HX, NH, OX, OY, PY, RX). 14. Dactylorhiza maculata (L.) Soó subsp. fuchsii (Druce) Hyl. - Eurasiatico (GY, OX, OY). La specie nel Molise raggiunge il suo limite meridionale di distribuzione geografica. 15. Dactylorhiza maculata subsp. saccifera (Brongn.) Diklic (sin. D. gervasiana [Tod.] H. (Baumann & Künkele) - Paleotemperato (DX, DY, FY, OX, OY, RX, SY). Il taxon e inoltre segnalato per il Molise nel seguente sito informatico: luirig.altervista.org/ flora/taxa/index1.php. Zito et al. (2008) segnalano genericamente il taxon per l'Appennino centrale e meridionale. Bianchini (1987), Hoffmann (1989), Lucchese (1995), Pirone et al. (2000), Abbate & Giovi (2002), Rossi (2002), Blasi et al. (2005), Cia-schetti (2009), Gianicola et al. (2009), Carli (2013) e Marinelli (comunicazione personale) segnalano per la Regione Dactylorhiza maculata s.l. In Molise spesso s'incontrano popolazioni con caratteri inter-medi tra fuchsii e saccifera che rendono difficoltosa la discriminazione tra le due sottospecie. 16. Dactylorhiza romana (Sebast.) Soó - Stenomedi-terraneo (FX come Orchis pseudosambucina Ten., OX, OY). 17. Dactylorhiza sambucina (L.) Soó - Europeo (AX, CY, DY, EY, FY, HX, NH, OX, OY, PY, RX, SY). 18. Epipactis atrorubens (Hoffm.) Besser - Europeo (BX, CY, EY, FY, OX, OY, PY, RX). 19. Epipactis helleborine subsp. helleborine (L.) Crantz - Paleotemperato (AH, AX, BX, BZ, CY, DX, DY, DZ, EX, EY, FX, FY, GY, GZ, HX, OX, OY, RX). 20. Epipactis meridionalis H. Baumann & R. Lorenz -Endemico (BX, NZ, OX, OY). Recentemente e stato descritto Epipactis lucana (Hertel & Presser 2015) un taxon diffuso dalla Basilicata all'Abruzzo che in vari ambiti sostituirebbe E. meridionalis. Di conse-guenza e possibile che le nuove ricerche portino ad assegnare tutte le segnalazioni di E. meridionalis al nuovo taxon. 21. Epipactis microphylla (Ehrh.) Sw. - Europeo-Caucasico (AH, AX, CY, EX, EY, FY, HX, OX, OY, PY, RX, RZ). 22. Epipactis muelleri Godfery - Centro-Europeo (BX, CY, EY, FY, NZ, OX, OY, PY, RX). 23. Epipactis neglecta (Kümpel) Kümpel - Centro-Europeo (OY). 24. Epipactis palustris (L.) Crantz - Circumboreale (CX, CY, EY, FY, NH, OX, OY). 25. Epipactis persica subsp. gracilis (B. Baumann & H. Baumann) W. Rossi (sin. E. exilis P. Delforge) -Sud-Est-Europeo (AH, CY, FY, NZ, OX, OY). 26. Epipactis purpurata Sm. - Subatlantico (LX, OX, PY, RX). 27. Epipogium aphyllum Sw. - Eurosiberiano (AX, CX, CY, EY, FY, OX, OY). 28. Gymnadenia conopsea (L.) R. Br. in W. T. Aiton -Eurasiatico (AX, BX, BY, CY, DY, EX, EY, FY, HX, NH, OX, OY, PY, RX). 29. Himantoglossum adriaticum H. Baumann. - Euri-mediterraneo (CY, EY, FY, HX, NH, OX, OY, PX, PY, RX, RZ, SY). 30. Himantoglossum hircinum (L.) Spreng. - Mediterraneo-atlantico (BY, EY, OX, SX). Ad avviso di Conti & Bartolucci (2015) tutte le segnalazioni del taxon per il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise vanno riferite a Himantoglossum adriaticum. Non riportata per il Molise in GIROS (2016). A sua volta Delforge (2016) fa presente che il taxon e assente nell'Italia centrale ed e specie vicariante di Himantoglossum adriaticum a sud del Gargano. 31. Limodorum abortivum (L.) Sw. - Eurimediterraneo (BX, CY, EY, FY, OX, OY, PX, PY, RX, RZ). 32. Listera ovata (L.) R. Br. - Eurasiatico (CY, DY, EX, EY, FX, FY, HX, OX, OY, PY, RX). 33. Neotinea lactea (Poir.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Stenomediterraneo (DH, OX). Conti et al. (2005) la segnalano con dubbio per il Molise. Non segnalata per il Molise in GIROS (2016). 34. Neotinea maculata (Desf.) Stearn - Mediterraneo-Atlantico (CY, EY, FY, OX, OY, RZ). 35. Neotinea tridentata (Scop.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Eurimediterraneo (CY, DY, EY, FY, HX, NH, OX, OY, PY, RX). 36. Neotinea ustulata (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase - Europeo-Caucasico (CY, DH, DX, EY, FY, HX, OX, OY, PY, RX, RY). 37. Neottia nidus-avis (L.) Rich. - Eurasiatico (AH, AX, BX, CY, DX, DZ, EX, EY, FX, FY, GY, HX, NH, OX, OY, PY, RX). 38. Nigritella rubra Teppner & E. Klein subsp. widderi H. Baumann & R. Lorenz - Subendemico (CX, CY, EY, FY, NH, OX, OY). La specie nel Molise raggiunge il limite meridionale di distribuzione geografica. 39. Ophrys apifera Huds. - Eurimediterraneo (CX, CY, DX, DY, EY, FY, HX, MH, MM, MX, MY, NH, OX, OY, PX, PY, RX, RY, SY). 40. Ophrys argolica subsp. crabronifera (Sebast. & Mauri) Faurh. - Endemico (CX, CY, EY, FY, HX, MX, NZ, OX, OY). 17 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 41. Ophrys bertolonii subsp. bertolonii Moretti - Appen-nino-Balcanico (CY, DY, EY, FY, HX, MH, MM, MY, OX, OY, PX, PY, RX, RZ, SY). Sono state ricondotte al taxon tutte le segnalazioni di Ophrys romolinii Soca il cui status e controverso e di Ophrys ber-toloniformis (O. Danesch & E. Danesch) H. Sund., segnalato da Hennecke & Hennecke (1999). 42. Ophrys bombyliflora Link - Stenomediterraneo (EY, FY, MX, OX, OY). 43. Ophrys fusca subsp. funerea (Viv.) Arcang. - Stenomediterraneo (OY, PZ). Conti (1995), Hennecke & Hennecke (1999), Abbate & Giovi (2002), Lucchese (1995), Rossi (2002), Conti et al. (2005), Gianicola et al. (2009) segnalano per il Molise Ophrys fusca subsp. fusca. 44. Ophrys fusca subsp. lucana (P. Delforge, Devil-lers-Tersch. & Devillers) Kreutz - Endemico (MX, OX, OY, PX, RX, RY, RZ, SX). Molto probabilmente sono da ricondurre al taxon le segnalazioni ri-guardanti Ophrys fusca subsp. iricolor, un taxon segnalato per il Molise da Lucchese (1995) e Conti et al. (2005) che invece Romolini & Souche (2012), Delforge (2016) e Biagioli (in GIROS 2016) consi-derano non presente in Italia. 45. Ophrys holosericea (Burm. f.) Greuter subsp. appennina ("Romolini & Soca) Kreutz - Endemico (MX, OX, OY, RY, SY come Ophrys holosericea s.l.). 46. Ophrys holosericea subsp. apulica (O. Danesch & E. Danesch) Buttler - Endemico (CY, DY, EY, GX, NH, OX, OY). 47. Ophrys holosericea (Burm. f.) Greuter subsp. dinarica (Kranjcev & P. Delforge) Kreutz- Appen-nino-Balcanico (HY, MX, MY, OX, OY, RX, RY, RZ). Sono state ricondotte al taxon in esame tutte le segnalazioni di Ophrys scolopax. Secondo Fau-rholdt (2009) l'entita deve considerarsi una varieta di O. fuciflora (holosericea). La specie nel Molise raggiunge il suo limite meridionale di distribuzione geografica. Recentemente Delforge (2015) ha descritto per l'Abruzzo Ophrys personata cui, a suo avviso, andrebbero riferite tutte le segnalazioni italiane di Ophrys holosericea subsp. dinarica. Ciononostante, poiché nella Regione O. dinarica forma numerosi ibridi che andrebbero rinominati, in attesa di nuovi studi e ricerche, in tale sede si continua a utilizzare la vecchia denominazione. 48. Ophrys holosericea subsp. gracilis (Büel, O. Danesch & E. Danesch) Büel, O. Danesch & E. Danesch - Endemico. (MH, MX, MY, OX, OY, RY, RZ, SX) 49. Ophrys holosericea subsp. pinguis (Romolini & Soca) Kreutz - Endemico (RY). Specie nuova per la regione. Stazione di rinvenimento: Isernia. Le descrizioni di O. appennina e O. pinguis portano all'esclusione dalla flora molisana di O. holosericea subsp. holosericea (Burm. f.) Greuter con cui le due entita sono da porre in sinonimia. Tuttavia la presenza in natura di piante con caratteristiche intermedie di difficile classificazione e il fatto che le differenze morfologiche tra le due specie sono minime dovrebbero condurre a una revisione tassonomica e altri studi e ricerche. Inoltre come sottolineano Romolini & Souche (2012) il taxon e sintopico con altre specie appartenenti allo stesso gruppo. Ció porta alla formazione di vari ibridi, accresce le difficolta di classificazione e pone seri dubbi sul rango tassonomico in quanto rende in-spiegabili i meccanismi di isolamento riproduttivo da cui il taxon si e generato. 50. Ophrys holosericea subsp. tetraloniae (W.P. Tesch-ner) Kreutz - Appennino-Balcanico (DY, FY, HH, MH, MX, OX, RY, SX). Non segnalata per il Molise da Rossi (2002) e in GIROS (2016). Ad avviso di Hertel & Presser (2009) il taxon e presente sulle montagne dell'Italia centrale. Delforge (2016) lo segnala per il Veneto mentre, a suo avviso, tutte le sue menzioni per le altre regioni italiane devono essere assegnate a specie diverse. 51. Ophrys incubacea Bianca subsp. brutia (P. Delforge) Kreutz- Endemico (MX, OX, OY, PX). 52. Ophrys incubacea Bianca subsp. incubacea - Stenomediterraneo (CY, EY, FY, HX, OX, OY, RZ). 53. Ophrys insectifera L. - Europeo (CX, CY, DY, EY, FY, HX, MX, OX, OY, SX). 54. Ophrys lacaitae Lojac. - Appennino-Balcanico (CY, EY, FY, MH, NZ, MX, NH, OX, OY). 55. Ophrys lutea subsp. lutea Cav. - Stenomediterraneo (CY, EX, EY, FY, HX, MM, NH, OX, OY, PX, PY, RX, RZ). 56. Ophrys molisana P. Delforge - Endemico (NZ). Sono state ricondotte al taxon le segnalazioni di Ophrys illyrica S. Hertel & K. Hertel e quelle delle entita osservate nei pressi di Montenero (IS) che secondo Tandé (2012) sono attribuibili a O. araneola o a O. ausonia. 57. Ophrys passionis subsp. majellensis (Helga & Herm. Daiss) Romolini & Soca. - Endemico (DH, FY, MX, OX, oy;. 58. Ophrys passionis subsp. passionis Sennen ex Devil-lers-Tersch. & Devillers (sin. O. garganica O. Danesch & E. Danesch) - Mediterraneo-Occidentale (AZ, CY, EY, FY, HX, LZ, MM, OX, OY, PY, RX). 59. Ophrys promontorii O. Danesch & E. Danesch - Endemico (MX, OX, RY). Non segnalata per il Molise in GIROS (2016). 60. Ophrys sphegodes subsp. minipassionis (Romolini & Soca) Biagioli & Grünanger - Endemico (LY, MX, OX, OY). 61. Ophrys sphegodes subsp. sphegodes Mill. - Eu-rimediterraneo (CY, DX, DY, EY, FY, HX, OX, PX, RX). Romolini & Souche (2012) e GIROS (2016) segnalano per il Molise Ophrys classica, un'entita controversa che secondo Hertel & Presser (2006) rientrerebbe nella variabilita di Ophrys sphegodes. 18 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 62. Ophrys tenthredinifera subsp. neglecta (Parl.) E.G. Camus - Stenomediterraneo (CY, EY, FY, NZ, OX, OY, PY, RX, RZ, SX). 63. Orchis anthropophora (L.) All. - Mediterraneo-Atlantico (CY, DY, EY, FY, HX, NH, OX, OY, PY, RX, RZ, RY). 64. Orchis italica Poir. - Stenomediterraneo (CX, CY DX, DY, EY, HX, MY, OX, OY, PX, PY, RX, RY, SY). 65. Orchis mascula L. (s.l.) - Europeo-Caucasico (CY, EY, FX, FY, HX, NH, OX, OY, PY, RX, SY). Vari ri-cercatori (BX, LY, OY, RY) segnalano per la Regione Orchis mascula subsp. speciosa (Mutel) Hegi (sin. O. mascula [L.] L. subsp. signifera [Vest.] Soó), un taxon che ad avviso di Gulli & Tosi (in GIROS 2016) e di dubbio valore tassonomico mentre Pe-razza & Lorenz (2013) sostengono che e esclusivo della catena alpina centro-orientale. Lo scrivente, tenendo conto di quanto espresso da altri studiosi e non riuscendo ad accertare a quale sottospecie vanno riferite le segnalazioni di Orchis mascula s.l. ha ritenuto opportuno riunire il tutto nell'ambito di un unico taxon. 66. Orchis pallens L. - Europeo-Caucasico (AX, CY, EY, FY, OY). 67. Orchis pauciflora Ten. - Stenomediterraneo (CY, EY, FY, HX, NH, OX, OY, PY, RX, SY). 68. Orchis provincialis Balb. ex Lam. - Stenomediterraneo (CY, DY, EY, FY, HX, OX, OY, PY, RX). 69. Orchis purpurea Huds. - Eurasiatico (CY, DX, DY, EY, FX, FY, GZ, HX, NH, OX, OY, PX, PY, RX). 70. Orchis simia Lam. - Eurimediterraneo (CX, CY, EY, FY, OX, OY, PZ, RY). 71. Platanthera bifolia subsp. bifolia. (L.) Rchb. - Paleo-temperato (CX, AX, CY, EY, FX, FY, OX, OY, PY, RX). 72. Platanthera chlorantha (Custer) Rchb. - Eurosibe-riano (CY, EX, EY, FX, FY, HX, NH, OX, OY) 73. Pseudorchis albida (L.) A. Love & D. Love - Artico-Alpino (CY, EY, FY, NH, NZ, OX, OY). 74. Serapias bergonii E. G. Camus - Stenomediterraneo (DY, FY, MH, OX). Non segnalata per il Molise in GIROS (2016). 75. Serapias cordigera L. - Stenomediterraneo (CY, EY, FY, OX, OY). 76. Serapias lingua L. - Stenomediterraneo (CY, DH, DY, EY, FY, LZ, MY, OX OY, RY, RZ). 77. Serapias parviflora Parl. - Stenomediterraneo (CY, DY, EY, FY, OX, OY, RX, RY). 78. Serapias vomeracea (Burm.f.) Briq. subsp. vomera-cea - Eurimediterraneo (CY, DH, EY, FY, OX, PX, PY, RX, RZ). Non segnalata per il Molise in GIROS (2016). 79. Serapias vomeracea subsp. longipetala (Ten.) (Baumann & Künkele) - Mediterraneo-Orientale (OY, RY). Secondo Rossi (2002) le due denominazioni sono da considerarsi sinonimi e pertanto si riferi-scono allo stesso taxon. Secondo Delforge (2016), all'interno dell'areale di diffusione non s'incontra- no mai popolazioni pure comprendenti un'unica sottospecie tra le due riportate. Lorenz (in GIROS 2016), a sua volta sostiene che all'interno dell'areale, singole piante possono essere attribuite sia a una sia all'altra tra le due sottospecie e di conseguenza alcuni studiosi considerano la subsp. longipetala, una varieta abbassando il suo rango tassonomico. 80. Spiranthes spiralis (L.) Chevall. - Europeo-Caucasico (CX, CY, FY, OX, OY, PY, RX, RZ). Ibridi 1. Anacamptis xalata (Fleury) H. Kretzschmar, Eccarius & H. Dietr (A. laxiflora x A. morio) (MY, OX, PZ, RY). 2. Anacamptis xgennarii (Fleury) H. Kretzschmar, Eccarius & H. Dietr (A. morio x A. papilionacea) (OX). 3. Dactylorhiza xserbica Fleischm. (D. incarnata x D. saccifera). Ibrido nuovo per la Regione. Stazione di rinvenimento: Montenero Val Cocchiara. 4. Ophrys appennina x O. dinarica (OX, RY, SX). 5. Ophrys appennina x O. lacaitae (HX, MX, OX, RY). 6. Ophrys appennina x O. tetraloniae (HX, MX, OX, RY). 7. Ophrys dinarica x O. gracilis (OX, RY). 8. Ophrys dinarica x O. lacaitae (SX). Ibrido nuovo per il Molise. 9. Ophrys dinarica x O. sphegodes (OX, RY Come O. aranifera x O. dinarica). 10. Ophrys gracilis x O. lacaitae (OX, PZ, RY, SX). 11. Ophrys gracilis x O. sphegodes (MY, OX, SX). 12. Ophrys lacaitae x O. tetraloniae (OX, RY). 13. Ophrys xbilineata Barla (O. bertolonii x O. sphegodes subsp. sphegodes) (RY come O. aranifera x O. romolinii). Ibrido nuovo per il Molise. Stazione di rinvenimento: Montenero Val Cocchiara. 14. Ophrys xcouloniana P. Delforge (O. bertolonii x O. promontorii). (OX, RY). 15. Ophrys xcapracottae Romolini & Soca (O. brutia x O. dinarica). (NX). 16. Ophrys ximpresciae Soca (O. dinarica x O. pinguis (RY). Ibrido nuovo per il Molise. Stazione di rinvenimento: Rionero Sannitico. 17. Ophrys xlyrata H. Fleischm. (O. bertolonii x O. in-cubacea) (EY, FF come O. romolinii x O. incubacea (RX, RZ). 18. Ophrys xpiconei Soca (O. bertolonii x O. dinarica) (MY, OX). 19. Ophrys xterrae-laboris W.Rossi & F.Minutillo (O. promontorii x O. sphegodes) (LY, OX). 20. Orchis xbivonae Tod. (O. antropophora x O. italica) (GX, OX). 21. Orchis xcolemanii Cortesi (O. mascula x O. pauciflora) (CY, OX). 22. Orchis xpenzigiana Camus (O. mascula x O. provincialis) (LY, OX). 23. Serapias xintermedia Forestier (S. lingua x S. vomeracea. (RY). Ibrido nuovo per il Molise. Stazione di rinvenimento: Forli del Sannio, Isernia. 19 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 24. Serapias xruggieroi Medagli & Turco (S. parviflora x S. vomeracea) (RY). Ibrido nuovo per il Molise. Stazione di rinvenimento: Isernia. L'elenco floristico sopra riportato e costituito da 80 entita distinte tra specie e sottospecie. Tale numero, facendo riferimento agli elenchi pubblicati in Peruzzi (2010) e GIROS (2016), costituisce il 3,27 % della flora regionale e il 35 % delle Orchidaceae presenti nel territorio nazionale. Risulta nuova per la flora molisana: Ophrys holosericea subsp. pinguis. All'insieme delle specie e sottospecie si aggiungono 24 ibridi, dei quali sette mai segnalati in precedenza e di conseguenza l'ammontare complessivo dei taxa riporta-ti e di 104. Pezzetta (2015b) per la regione segnalava 78 entita, la lista attuale ne riporta 80 con un incremento di due unita. La Regione Molise con la legge regionale 23-021999 tutela le seguenti specie di Orchidaceae comprese nell'elenco, cioe ne vieta la raccolta, la distruzione e il danneggiamento: Epipactis palustris, Corallorhiza trifida, Dactylorhiza incarnata, Epipactis muelleri, Epipactis persica, Epipogium aphyllum, Ophrys apulica, Ophrys crabronifera, O. insectifera, O. lacaitae, O. lutea, O. tenthredinifera, Orchis laxiflora, Orchis palustris, Orchis simia, Nigritella widderi e Serapias parviflora. Facendo riferimento a Lucchese (1995) le specie piu diffuse nella Regione, in ordine decrescente sono le seguenti: Orchis purpurea, Epipactis helleborine, Anacamptis pyramidalis, Dactylorhiza maculata s, l., Gymnadenia conopsea, Cephalanthera damasonium, Neottia nidus-avis, Orchis italica, Ophrys apifera ed a seguire tutte le altre. Come si e potuto notare, la presenza in Regione di diverse entita riportate nell'elenco non trova unanime consenso ed in certi casi lo status tassonomico e messo in discussione. Ció e la conseguenza dei problemi tasso-nomici non ancora risolti che portano a dare valutazioni diverse ad alcuni taxa critici e dei diversi punti di vista e criteri di classificazione adottati dai ricercatori. La tendenza in atto e in generale orientata verso la descri-zione di nuovi taxa tenendo conto di sottili caratteri morfologici che portano alla riduzione dell'intervallo di variabilita dei caratteri stessi per ogni singolo taxon. Tale metodo di classificazione sistematica ha qualche limite. Uno di essi e costituito dal fatto che riducendo l'intervallo di variabilita, la discriminazione dei caratteri in alcuni casi puó diventare molto difficile se non impossibile. Un altro limite e dovuto al fatto che spesso tra una specie e un'altra molto simile certi caratteri sfu-mano e non acquistano connotazioni precise. Alla luce di queste considerazioni, per non cadere nell'effettiva impossibilita di riuscire a classificare un individuo e raccogliere piu consenso sul suo rango tassonomico, si ritiene opportuno adottare criteri di classificazione sistematica piu attendibili scegliendo meglio i caratteri diagnostici e accettare una definizione di specie ampia- Tab. 1: Generi delle Orchidaceae molisane e numero di specie. Tab. 1: Rodovi kukavičevk v deželi Molize in število vrst. Genere Numero specie Anacamptis 6 Barlia 1 Cephalanthera 3 Coeloglossum 1 Corallorhiza 1 Dactylorhiza 6 Epipactis 9 Epipogium 1 Gymnadenia 1 Himantoglossum 2 Limodorum 1 Listera 1 Neotinea 4 Neottia 1 Nigritella 1 Ophrys 24 Orchis 8 Platanthera 3 Pseudorchis 1 Serapias 6 Spiranthes 1 mente condivisa che considera i caratteri morfologici ed altri aspetti. Fino a quando non si arrivera a un unico e valido criterio di classificazione, i risultati delle ricerche saranno sempre molto opinabili e non forniranno mai notizie chiare riguardanti l'effettiva consistenza numerica sulla flora di un territorio. Dalla Tabella 1 emerge che le varie entità di Orchidaceae si ripartiscono in 21 generi e di questi il più rappresentato è il genere Ophrys con 24 taxa. Seguono i generi: Epipactis con 9; Orchis con 8; Dactylorhiza, Anacamptis e Serapias con 6 taxa e poi tutti gli altri con valori inferiori. Com'è visibile in Tabella 2, il valore di densità di Orchidaceae per 100 kmq di superficie regionale (1,81) colloca la regione al primo posto su scala nazionale. Seguono la Liguria (1,59), la Valle d'Aosta (1,53), il Friu-li Venezia Giulia e la Basilicata (0,91), l'Abruzzo (0,9), l'Umbria (0,84), le Marche (0,75), la Campania (0,59), la Calabria (0,58), ecc. La Tabella 3 evidenzia che nel Molise la famiglia delle Orchidaceae incide con il 3,28 % sulla flora regionale. 20 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 Tab. 2: Densità (D) regionale delle Orchidacee in 100 Kmq di superficie. Tab. 2: Gostota (D) kukavičevk na 100 km2 površine po posameznih deželah. Tab. 3: Incidenza delle Orchidacee sulle flore regionali. Tab. 3: Pojavljanje kukavičevk v regionalnih florah posameznih dežel. Regione Orchidacee presentí N Superfice regionale S Densità specie Orchidacee D D = (N/S) x 100 Valle d'Aosta 50 3262 1,53 Piemonte 76 25408 0,3 Lombardia 68 23844 0,28 Trentino Alto Adige 67 13619 0,41 Veneto 75 18264 0,44 Friuli Venezia Giulia 72 7845 0,91 Liguria 86 5410 1,59 Emilia Romagna 81 22451 0,36 Toscana 96 22994 0,42 Marche 73 9694 0,75 Umbria 71 8456 0,84 Lazio 97 17203 0,56 Abruzzo 98 10794 0,9 Molise 80 4438 1,81 Campania 81 13595 0,59 Puglia 102 19345 0,53 Basilicata 91 9992 0,91 Calabria 88 15082 0,58 Sicilia 77 25711 0,3 Sardegna 65 24090 0,27 Regione Orchidacee presenti N Totale specie piante superiori presenti T o/ % Orchidacee Nx100/T Valle d'Aosta 50 2190 2,28 Piemonte 76 3630 2,09 Lombardia 68 3332 2,04 Trentino Alto Adige 67 3043 2,2 Veneto 75 3587 2,09 Friuli Venezia Giulia 72 3347 2,15 Liguria 86 3324 2,58 Emilia Romagna 81 2821 2,87 Toscana 96 3541 2,71 Marche 73 2713 2,69 Umbria 71 2396 2,88 Lazio 97 3431 2,83 Abruzzo 98 3409 2,87 Molise 80 2440 3,28 Campania 81 3102 2,61 Puglia 102 2352 4,34 Basilicata 91 2694 3,37 Calabria 88 2787 3,16 Sicilia 77 3106 2,48 Sardegna 65 2620 2,48 Tale valore percentuale colloca la Regione al terzo posto dopo la Puglia (4,34%) e Basilicata (3,37%). Seguono Calabria con 3,16 %, l'Umbria con 2,88%, Abruzzo ed Emilia Romagna con 2,87%, Lazio con 2,83%, Toscana con 2,71% e le altre Regioni con valori inferiori. Come visto, nella regione diversi taxa sono al limite latitudinale del loro areale di distribuzione nella penisola italiana e, talvolta, in Europa. Infatti raggiun-gono il limite meridionale di distribuzione geografica : Dactylorhiza maculata subsp. fuchsii, Nigritella rubra subsp. widderi, Ophrys holosericea subsp. dinarica e O. holosericea subsp. tetraloniae. Raggiunge il limite settentrionale Himantoglossum hircinum. Com'è ben visibile nella Tabella 4, le Orchidaceae presentí in Molise appartengono a 19 diversi corotipi, un dato confermativo che anche per tale famiglia l'ambito in esame rappresenta un crocevia di correnti migratorie con diversa origine e distribuzione geografica. Lo spettro corologico (visibile in Tab. 4 e Fig. 1) mo-stra la prevalenza del contingente mediterraneo (37,5 %) con 30 taxa. Seguono il contingente eurasiatico (23,75 %) con 18, quello endemico (16,25%) con 11, l'europeo con 10 (12,5 %) e infine i contingenti mediterraneo-atlantico e nordico (6,25%) con quattro. La consistenza numerica delle specie appartenenti ad alcuni corotipi è passibile di variazioni temporali con 21 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 Tab. 4: Corotipi delle Orchidacee molisane. Tab. 4: Horotipi kukavicevk v dezeli Molize. Elementi geografici Numero taxa % Endemico e Subendemico 13 16,25 Endemico 12 Subendemico 1 Mediterraneo 30 37,5 Eurimediterraneo 13 Stenomediterraneo 15 Mediterraneo-Occidentale 1 Mediterraneo-Orientale 1 Eurasiatico 19 23,75 Eurasiatico s.s. 7 Europeo-Caucasico 6 Eurosiberiano 3 Paleotemperato 3 Nordico 4 5 Artico-Alpino 1 Circumboreale 3 Europeo 10 12,5 Europeo s.s. 3 Centro-Europeo 2 Appennino-Balcanico 4 Sud-Est-Europeo 1 Mediterraneo-Atlantico 4 6,25 Subatlantico 1 Mediterraneo-Atlantico s.s. 3 Totale 80 100 il procedere delle conoscenze botaniche. Infatti, in un recente volume sulle orchidee della Croazia, Kranjcev (2005) segnala la presenza nella Dalmazia continentale e/o nelle sue isole di Ophrys holosericea subsp. gracilis e O. sphegodes subsp. brutia. Se saranno confermate, il loro areale si estenderebbe e anziché essere considerate endemiche italiane rientrerebbero nel corotipo Appen-nino-Balcanico. I contingenti mediterraneo, eurasiatico ed europeo sono rappresentati da quattro diversi corotipi ciascuno mentre i contingenti endemico, nordico e mediterraneo-atlantico da due. Facendo riferimento a Poldini (1991) e tenendo conto delle loro caratteristiche termi-che, i corotipi sono stati riuniti nei seguenti tre gruppi: - gruppo macrotermico comprendente le specie appartenenti ai corotipi stenomediterraneo, eurimediterraneo, sud-est-europeo, appenni-no-balcanico, mediterraneo-occidentale, mediterraneo-orientale ed endemico;1 - gruppo mesotermico comprendente le specie appartenenti ai corotipi euroasiatico s.s., europeo-caucasico, centro-europeo, paleotemperato, mediterraneo-atlantico ed europeo s.s.;2 - gruppo microtermico comprendente le specie appartenenti ai corotipi artico-alpino, circumbo-reale, eurosiberiano, subatlantico e subendemi-co. Al primo gruppo appartengono 47 taxa, al secondo gruppo 28 mentre al terzo nove taxa. Questi dati dimo-strano che le orchidacee in Molise sono maggiormente diffuse negli ambienti caldi, sono presenti in una rile-vante proporzione anche negli ambiti temperati e non mancano in quelli più freschi. In particolare: le entità euromediterranee sono tipiche di ambienti aperti e delle schiarite di bosco; quelle stenomediterranee pre-diligono gli ambienti aridi; le entità nordiche, europee, subendemiche, eurosiberiane, europeo-caucasiche ed euroasiatiche s.s. sono a loro volta tipiche degli ambienti temperati e temperato-freschi (boschi, pascoli montani e ambienti umidi). Il 16.25% delle orchidacee è costituito da entità endemiche e subendemiche, che contribuiscono a fornire alla flora regionale una forte connotazione territoriale. Una di tali specie porta il nome di Ophrys molisana poi-ché il suo locus classicus è sito nel territorio regionale e in questo momento, non si conoscono stazioni della stessa in altre regioni. In base alle caratteristiche del loro areale, i vari endemismi possono essere cosi distinti: - Endemismi peninsulari, diffusi in modo più o meno continuo nelle regioni italiane: Ophrys appennina e O. holosericea subsp. gracilis; - Endemismi dell'Italia centrale: Ophrys molisana, O. argolica subsp. crabronifera, O. holosericea subsp. pinguis e Ophrys sphegodes subsp. mini-passionis - Endemismi esclusivi dell'Italia centro-meridio-nale: Epipactis meridionalis, Ophrys fusca subsp. lucana, O. holosericea subsp. apulica, O. incuba-cea subsp. brutia e O. promontorii. CONCLUSIONI Gli ambiti regionali più ricchi di orchidee sono: il Matese, la Riserva Naturale Regionale-Oasi WWF 1 Nel gruppo macrotermico sono state inserite le entità appennino-balcaniche che appartengono al genere Ophrys e prediligono ambienti caldi e soleggiati. 2 Nel gruppo mesotermico è stato inserito Epipactis meridionalis. 22 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 ■ Endémico ■ Mediterráneo ■ Eurasiatico ■ Europeo ■ Mediterraneo-Atäantico H Mordico Fig. 1: Ripartizione dei vari contingenti floristici. Sl. 1: Delež vrst glede na fitogeografsko opredelitev. Guardiaregia-Campochiaro, la riserva MAB Colleme-luccio-Montedimezzo, la Zona di Protezione Speciale Lago di Gualdalfiera, il territorio dei comuni di San Pietro Avellana e Pescopennataro, le Mainarde, l'area tra Capracotta e Isernia e i territori attorno ai passi del Macerone e Rionero Sannitico. L'elenco floristico riportato dimostra l'importanza del patrimonio orchidologico del Molise e le conside-razioni su di esso ripropongono il tema della corretta definizione e caratterizzazione dei singoli taxa. Per questo motivo non si riuscira mai a stabilire con cer-tezza il numero di specie effettivamente presenti. Ció e anche impossibile perché varia di continuo anche la flora. Importante, come detto, e la corretta definizione e caratterizzazione dei singoli taxa. Come ci ricorda Popper la scienza non e un sistema di asserzioni certe, o stabilite in modo definitivo, e non e neppure un sistema che avanza costantemente verso uno stato definitivo: non puó mai pretendere di aver raggiunto la verita e neppure di essere un sostituto della verita, come la pro-babilita. Sebbene non possa mai raggiungere né la verita né la probabilita, lo sforzo per ottenere la conoscenza e la ricerca della verita, sono ancora i motivi piu forti della ricerca scientifica. RINGRAZIAMENTI Per le informazioni fornite si ringraziano: il personale del Museo di Storia Naturale di Trieste, Giampiero Ciaschetti, Severino Costalonga, Angela Damiano, Paolo Grünanger, Michele Marinelli, Carlo Meo, Ivan Serafini del Centro Studi Alto Vastese e Rémy Souche. 23 ANNALES ■ Ser. hist. nat. ■ 27 ■ 2017 ■ 1 Amelio PEZZETTA: LE ORCHIDACEAE DEL MOLISE: ACCIORNAMENTO SISTEMATICO E NU OVA CHECK-LIST, 13-26 kukavičevke dežele molize: sistematska dopolnila in nov seznam vrst Amelio PEZZETTA Via Monte Peralba 34 - 34149 Trieste e-mail: fonterossi@libero.it POVZETEK Dežela Molize se nahaja ob jadranski obali italijanskega polotoka in pokriva 4438 km2 površine. Meji na dežele Abruci, Kampanijo, Lacij in Apulijo. Dežela je zelo bogata po pestrosti semenovk, saj so do konca leta 2010 ugotovili prisotnost 2440 vrst. Nadaljnje floristične raziskave so še dodatno dopolnile regionalno floro. Med novimi odkritimi vrstami so bile tudi kukavičevke. Na podlagi recentnih taksonomskih revizij in novih odkritih ali novo opisanih taksonov je potrebno preveriti njihovo število na območju dežele. Pričujoči prispevek tako predstavlja nov seznam vrst, podvrst in križancev iz družine kukavičevk. V nekaterih primerih avtor razpravlja o taksonomskem statusu nekaterih vrst. Opravil je tudi horološko analizo, ki nakazuje prevladovanje sredozemskih elementov. Ključne besede: Molize, Orchidaceae, regionalni seznam vrst, floristični elementi BIBLIOGRAFIA Abbate, G. & E. Giovi (2002): Flora vascolare della riserva MAB Collemeluccio-Montedimezzo. Webbia, 57 (1), 83-114. Allegrezza, M. & E. Biondi (2008): Studio fitoso-ciologico dell'area forestale degli "Abeti soprani" (Alto Molise-Appennino Centrale). Fitosociologia, 45 (1), 161-170. Biagioli, M. (2016): Ophrys iricolor Desf. In: GIROS 2016, Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee: 199. 2° ed., Il Castello, Cornaredo (MI). Bianchini, F. 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