Il comp. Stoka ha tl diritto di essere incluso nella lista dei candidati. Si rispetti questo diritto. TASSA POSTALE PAGATA EDIZIONE DEE MERCOLEDÌ la nostra lolla ORGANO DELL'U.A I.S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE Per il rispetto del trattato di pace, uniti nel Fronte popolare, avanti in lotta contro V imperialismo. DIREZIONE « REDAZIONE . AMMINISTRAZIONE: Riva Castelleone 2 — CAPODISTRIA, tei. 138 ABBONAMENTI: Zona B: anno Jugl. 300; semestre jugl. 170; trimestre Jugl. 90. Zona A: anno L. 700; semestre L. 870; trimestre L. 190 — Jugoslavia: anno din. 90; semestre din. 48; trimestre dm. 25 JGL 7.- L. 15.- DIN. 2 J Conio cofi noia Canoa Istriana CANCELLARE IL PASSATO «HE IENIOCIATIGHE IH IHBl£im E IBLilRIA L’organizzazione delle basii politiche, strategico militari in tutto 11 monde, costituisce per Timperialdsmo anglo-americano un’obiettivo che esso persegue sistematicamente. La creazione di questo sistema che è sostanzialmente offensivo rientra '.ertamente in quel primo complesso di soggiomamento di tutto «1 mondo che i magnati della finanza mondiale hanno elaborato per costringere l’umanità tutta a servire i loro interessi di classe. Gli imperialisti occidentali hanno dato fiato alle loro trombe per dimostrare che il patto atlantico è un patto difensivo Una simile tesi naturalmente non può reggere ove si rifletta che essi creano basi militari strategica a migliaia e migliaia di km. dai propri confini. Nessun uomo, sano di mente può ritenere che gli Stati Uniti d’America possano essere attaccati ed invasi da chiunque entro periodo di tempo valutabile, e ciò per ovvie ragioni. Ogni uomo invece, che aVv'q la testa sulle spalle, può facilmente immaginarsi una invasione dei paesi liberi e democratici dell’est dell’Europa. La stampa asservita all’imperialismo, uomini politici responsabili, prendo scienziati che hanno venduto la coscienza agli interessi di cricche, da anni ormai non fanno che parlar di basi militari, marittimi. terrestri ed aeree, di linee «difensive» di bombe atomiche ecc. E noto invece a tutti che nei paesi socialisti o a democrazia popolare non vi esiste disoccupazione che tutti gli, sforzi sono tesi alle pacifiche attività costruttive. Tra le tanti basi eh- l’impe-riailismo intende organizzare rientra anche Trieste. In questa città il movimento democrats oo-è stato fortissimo per il passato e gli imperialisti non si potevano illudere allora. Essi sapevano ohe la città poteva essere dominata in quel tempo soltanto con rigidi sistemi militari. Neppure 1 partiti cosi ^''ti italiani della Giunta d’Intesa, le varie escrescenze fasciste e neofasciste potevano costituire per l’imperialismo una garanzia sufficiente. Quantunque questi partiti e movimenti reazionari avevano goduto, come godono tuttora, il più oompleto appoggio della reazione italiana ohe tramite ii governo nero di De Gasperi ha venduto l’Italia all’insaziabile voracità dei magnati di Wail Street all punto da ridurla ad una miserabile pedina del giogo dì quelli, nondimeno il movimento democratico riuscì a contenere l’offensiva e respingere vittoriosamente tutti gli attacchi. La Risoluzione dell’U.I. ha prodotto, limitandoci solo al caso di Trieste, un danno incalcolabile al movimento democratico Oggi i partiti, della Giunta, i vari movimenti fascisti e neofascisti, hanno ripreso il fiata e nei punti più svariati della città, anche nei sobborghi, è dato trovare traccie rilevanti di una attività continua, testarda, appoggiata da mezzi che son sempre superiori alle necessità di quella. L’attività di questi partiti, pur così potenziata dalle imminenti elezioni, non può trovare spiegazione soltanto nel loro orientamento poilitico-ideo-lgioo e neppure negli interessi di classe relativi. Tutte le file che muovono e uomini e partiti finiscano nelle mani degli imperialisti. Nello stesso modo in cui gli imperialisti sarebbero ben disposti, ove le forze democratiche non lo impedissero, à riabilitare il regime criminale di Franco, così non si peritano a tormentare le vecchie aspirazioni imperialistiche in I-talia e segnatarilente nel Territorio di Trieste. Si osservino pure gli «slogans» elettorali della reazione triestina e dei ser-vittorelli di questa. Tutti vogliono essere italiani, puri al cento per cento. Gli appelli agii italiani si moltiplicano. Sempre più spesso spuntano i richiami all’irrendentismo: Pola, Fiume, Zara, ecc. Non si dimentica neppure altre città e territori che hanno costituito per il fascismo un’ottima parola d’ordine, convinta per trascinare il popolo italiano nel baratro onde far ritornare lo «impero sui colli fatali di Roma». Con quali risultati, si è visto. L’imperialismo guarda compiacentemente a ciò pronto a dare all’occorenza qualche iniezione supplementare di nazionalismo, di speranze pseudo-imperialiste agii illusi. Le elezioni a Trieste sono un fatto che trascende i partiti reazionari della città anche gli appetiti imperialistici dell’Italia di De Gasperi. Esse sono un mezzo di cui si serve l’imperia-Hsmo anglo-americano, -on l’aiuto dei servittorelli locali beninteso, per affermare il suo dominio incontrastato in questa parte dell’Europa, alle poi'-te dei paesi socialisti e democratici. In queste condizioni è assur- do parlare di elezioni amministrative. La parola d’ordine della frazione vidaliana: il comune al popolo ed il popolo al comune, appare in queste circostanze non soltanto leggera ed innade-guata, ma addirittura tragica. Questa parola svia le masse dai giusti obbiettivi di lotta e popolarizza la loro attenzione in una direzione che riserva necessariamente dolorosi disinganni. Le elezioni triestine sono un fatto politico di grande importanza ed esse avranno indubbiamente una notevole risonanza. Le masse triestine devono battersi proprio su quelle posizioni òhe danno la maggior possibilità per impedire un’affermazione dell’imperialismo. Esse devono lottare nel quadro del Fronte popolare contro il rafforzarsi dello sciovinismo, dell’irredentismo, contro i sonati di un’imperialismo, già stroncato, per il rispetto del trattato di pace e per la pacifica e fruttuosa convivenza con tutti i paesi del retroterra. In una tale lotta anche le elezioni amministrative possono essere di notevole aiuto. ------a Escursioni in Jugoslavia BELGRADO — L’agenzia turistica jugoslava «Putoik» organizzerà quest'anno delle escursioni alle quali parteciperanno 300 mila operai ed .Impiegati dei villaggi e delle città di tutta la Jugoslavia. Queste escursioni avranno come meta le bellezze naturali ed I monumenti storici nonché i grandi centri industriali e le cooperative di lavoro contadine dove gli escursionisti avranno la possibilità di osservare sui poeto la ri-costruzione socialista. 1 BUDAPEST. — Un commi nato ufficiale, pubblicato questo pomeriggio in occasione delie eiezioni, saluta «la brinante e comp età vittoria del Fronte popolare. 11 popolo ha votato con una se 4 aprian-te maggioranza per la democrazia popolare, per il piano quinquennale e per la pace. X lavoratori si sono pronunciati in favore di un’opera comune da realizzare con uno sforzo comune. E’ pure da notare che sacerdoti di tutte le Chiese ed m particolare i curati ed i religiosi cattolici hanno preso parte alle elezioni. Un’altro sintomo dell’atmosfera di pacificazione sociale e di unione è dato dal fatto che anche 1 vescovi hanno votato. Quest’atmosfera di unità nazionale si è manifestata non soltanto nei voto ma anche nella massima calma. Nessun incidente si è verificato». SOFIA — Ecco I risultati ufficiali delle elezioni municipali in Bulgaria, eccezion fatta per la città di Sofia e di 5 cantoni agrìcoli': elettori iscritti 4.542.325; votanti 4.216.388; percentuale 92,82. li Fronte patriottico ha ottenuto 3.859.240 voti pari ai 91,53 per cento. A Sofia la partecipazione degli elettori è variata dal 93,09 al 96,70, la percentuale dei voti al Pronte patriottico è variata dal 96,5 al 97,5. I risultati ufficiali definitivi saranno conosciuti più tardi. In base a questi primi risultati, si ritiene che il presidente Dimitrov sia in testa affla lista di Sofia, insieme con il vicepresidente del Consiglio Kolarov e con tutti i ministri che si erano presentati alle elezioni. METODI FASCISTI contro gli sloveni BELGRADO — Il numero o-dierno della «Borba» riporta un articolo intitolato «Attaedbi concentrici contro i dirigenti della minoranza jugoslava in I-talia» in cui si tratta di un’interpellanza del senatore Tessici e Sceiba in relazione al congresso del fronte democratico degli sloveni della Venezia. L’articolo ricorda pure quanto scritto dal giornale «L’Arena di Polla» il quale pretendeva che il questore di Udine arrestasse i funzionari del fronte democratico degli sloveni, ed afferma: «In tal modo i «tricolori-sti» fascisti dellTstria e la reazione sciovinista italiana desiderano soffocare secondo ia vecchia ricetta poliziesca dei tempi di Mussolini la lotta degli sloveni della Venezia per i diritti nazionali». La «Borba» ricorda quanto scritto dal «11 Lavoratore» di Viđali ed afferma: «Come è noto, a questa attività dei clerieo-fascisti contro a minoranza nazionale jugoslava in Italia si sono associati pu re i revisionisti del T L.T., quali tramite l’organo d; Viđali hanno iniziato una campagna contro gli sloveni data Venezia per il fatto che dopo ottanta anni di schiavitù e di soprusi si sono permessi di tenere il loro primo congresso a Cividale. Sostenendo la tesi che gli sloveni della Venezia non hanno diritto di combattere per i diritti democratici e la libertà, i fedeli affla fl,’f»!uzAone dell’In-formbureau del partito comunista del Territorio Libero di Trieste si trovano sulla medesima linea della reazione italo-sciovinista». Da questa settimana „La Nostra Lotta4* esce in due edizioni settimana: it mercoledì ed /7 sabato. LEGGE TELA E DIFFONDETELA! La gioventù e le elezioni LE USTE ELETTORALI PER ALCUNI COMUNI Sub» di Suino Nabrežina RIPIEGHI CAPITALISTICI Sulla tregua sindacale Evidentemente per incarico degli esponenti del. capitalismo triestino, il presidente di Zona dott. Palu’.an ha proposto una tregua sindacale per II periodo elettorale iniziatosi il 13 maggio a Trieste. Tutta la variopinta stampa al servizio del capitalismo e della reazione triestina ha fatto propria la proposta e l’ha calorosamente caldeggiata. Per 11 solo fatto però che I Sindacati Unici non abbiano, subito, senza discussione con i propri a-derentl, accettata la proposta, la suddetta stampa è partita all’attacco strepitando che i S.U. si rifiutano di concorrere alia pacificazione degli animi nel periodo elettorale, di' temporeggiare, di cavillare per esimersi dal sottoscrivere una tregua sindacale fino ad elezioni amministrative ultimate. A fare gli imbronciati, sono in teista naturalmente t democristiani. E si spiega: sono essi che particolarmente si ripromettono il maggiore profitto da una tregua sindacale. Sono mesi che a stampa democratica denuncia le tristi condizioni dei lavoratori di Trieste. Sono da mesi che una serie di questioni di primo piano per la vita della classe operaia e di tutto il popolo lavoratore di Trieste attendono la risoluzione. L’eliminazione del forte divario tra prezzi e salari, la disoccupazione che aumenta, le indennità ai pensionati, la crisi di lavoro della categoria dei marittimi, sono problemi che urgono e reclamano sistemazione. C’è in atto l’azione dei poligrafici per la revisione dei salari, quella del contratto i'ntegr- ' ’o dei panettieri e della mar ata corresponsione delle indennità del caropane, gli strascichi, dell’agitazione e dello sciopero degli j riconoscimento della superficialità di problemi sindacali all’ordine del giorno, quando proprio questi non ammettono dilazioni. La giustificazione della parite-tleStà della «prestazione», della ■compensazione cioè dei rispettivi «sacrifici» è balorda: non c’è e non ci può essere eguaglianza di rapporti e pertanto di situazioni tra gli sfruttati e gli sfruttatori e i lavoratori accettandole riconoscerebbero che le loro questioni pendenti sono schermaglie riflettenti richieste di ordinaria amministrazione sindacale, bisogni non inderogabili perciò, ma superficiali e pertanto aggiornabili'. La classe capitalista non. damai tregua ai lavoratori. Non ci può essere tregua per i lavoratori di Trieste quando i loro datori di lavoro, I dirigenti dei C.R.D.A., quelli del Comune e del Governo fanno il trattamento che fanno al propri dipendenti; quando hanno ostinatamente e caparbiamente negato il riconoscimento di migliori condizioni ai metallurgici, preso per il naso per lunghissimi mesi tfll addetti agli Enti locali e presentemente minacciano di gettare sul lastrico ulteriori centinaia di lavoratori e rifiutano dia anni ormai di far giustizia in favore del licenziamenti politici antifascisti. E’ anche una questione di principio. Il concetto di tregua nasconde sempre l’obiettivo di addormentare I lavoratori per un determinato periodo e in un determinato settore di lotta. E’ in ■ogni oaso favorevole alla classe possidente. Nelle elezioni per il Comune di' Trieste, la campagna elettorale dei partiti della reazione imperialistica è impostata su una linea Intesa a nascondere il carattere classista della lotta. Vogliono i signori esponenti La Democrazia Cristiana, che guida l’azione, particolarmente ha bisogno di trovare sgomberi da o-stacoli i settori del mondo operaio affinchè la sua propaganda elettorale possa, seminare un pò dì zizzania e dubbio nell’ambiente del lavoratori disarmato dalla vigilanza rivoluzionaria così come è avvenuto già in, questi ultimi giorni con la famosa conferenza aU’U.S.O. e avverrà con quella in preparazione a Mug-gla. Le elezioni amministrative sono un aspetto delia lotta d'i classe: si combattono contemporaneamente a tutte le altre battaglie. I lavoratori dei Sindacati Unici, slamo sicuri, rifiuteranno la tregua perchè sono contar! ad ogni forma di capitolazione di fronte al nemico di classe. B. Petronio 1. FUKS (Volpi) JOSIP, i* celialo — Nabrežina. 2. TINTA IVAN, operaio — Duino. 3. STUBELJ MILAN, contadino — Sempolaj. 4. MILIC (Emili) IVAN, contadino — Nabrežina. 5. ŠKRK (Skerk) JOSIP, con tadino — Trnovica. 6. KOCMAN Štivan. IVAN, oste — addetti agii Enti locali, ed infine dell’imperialismo conquistare il la gravissima vertenza dei lavoratori deCJ’IlVa. Tutte queste questioni assillanti la vita del lavoratori mettono la classe operaia triestina, la sua avanguardia e la sua organizzazione classista nelle condizioni di denunciare aperamente la manovra per una tregua. SI paghino prima i tanti «debiti» che il padronato iha vq.-so i •lavoratori, si riconosca sollecitamente e concretamente la gravità delle condizioni economiche del popolo di Trieste. Questo va fatto prima. Non è concepibile perciò che nel momento culminante dell’offensiva padronale possa entrare nel merito di una tregua sindacale. In linea di massima il concetto di tregua è un concetto legalitario, socialdemocratico che sancisce la logicità della collaborazione di classe negandone l’inevitabile antagonismo. La tesi di una tregua in periodi di elezioni virtualmente politiche, accettata, implicherebbe li Comune; clamorosamente maga •ri, per poter portare a termine, con la parvenza democratica l’o-_pera di disfacimento delle tradizionali fonti di vita triestine, liquidare ogni residua situazione atta a edificare una vita Indipendente del Territorio di Trieste, stringere ulteriori legami agli interessi espressi dal piano Marshall, In contrasto con quelli di Trieste, ed inserire definitivamente la città neireeonomia italiana che in effetti è quella dello imperialismo d’oltremare, di cui il Patto Atlantico è la brutale manifestazione della volontà di dominazione del mondo. Per questo hanno bisogno di tregua sindacale e anche politica; per poter lanciare con questa tregua, su ogni direzione e su o-gmi obiettivo, il getto rumoroso della loro propaganda, hanno bisogno di trovare per questo la classe operala passivizzata senza aver davanti ai propri occhi presenti i gravi problemi che la tormenta. Notizie dalla Jugoslavia BELGRADO — Il primo impianto par la estrazione di petrolio dagli schist! è stato messo in attività II l.o maggio presso Aliek-sinatz, nella R.P. di Serbia, dove si trovano importanti giacimenti di scristl. Tutto il macchinario di questo impianto è stato prodotto in Jugoslavia ed è stato montato da tecnici del Paese. * BELGRADO — U Governo dèlia R.F.P. di Jugoslavia ha pubblicato un decreto sulla costituzione a Belgrado di una scuola superiore per il commercio estero. Tale scuola Iba il compito dì formare i quadri tecnici per il Ministero del commercio estero della R.F.P: di Jugoslavia nonché per le ocou-tuzioni e le imprese Che si occupano delle importazioni e delle esportazioni. I corsi dureranno due anni. * ZAGABRIA — Quest’ anno presso l’accademia delle scienze e delle arti dì Zagabria è stato fondato l’istituto per l’igiene dal lavoro che è una delle prime istituzioni del genere in Jugoslavia. L’istituto si occuperà dei problemi scientifici che hanno rapporto con l’igiene del lavoro nell’industria, con la psicofisiologia del lavoro, com la protozi'one tecnica del lavoro e con le malattie professionali. L’istituto raccoglierà i dati statistici sulC’igiene del lavoro nelle imprese industriali e dirigerà i sanatori per le malattie professionali. La sezione per la patologia e la clinica del lavoro di questo istituto ha effettuato oltre dieci mila ricerche scientifiche sulle cause delle malattie professionali. * CETTIGNE — I contadini e le cooperative contadine del Monte-negro hanno seminato a cotone u-na superficie sei volte martore di quella dell’anno scorso. 7. CAHARIJA (Zaccaria) STANISLAV, contadino — Nabrežina. 8. CEBULEC (Cevoli) JOSIP, impiegato — Sesljan. 9. PERTOT (Pertotti) IGNAZ — Slovko, commesso — Nabrežina. 10. URDIH (Urdich) VALENTIN, elettrotecnico — Mav-hinje. 11. KRAVANJA (Gravina), o-peraio — Vizovlje. 12. GRUDEN GIZELA, casalinga — Nabresiina. 13. LEGISA (Leghissa) LEOPOLD, contadino — Duìno. 14. OSIC (Osi) in Marusié (Marussi) AMALIJA, casalinga — Prečnik. 15. MOKOLE ALOJZ, magazziniere — Slivno. 16)PETELIN JOSIP, contadino — Cervolje. 17. KANTE (Cante) LADISLAV operaio — Praprot. 6. ŠKABAR SIVESTER, ope raio — Veliki Repen 20 7. GUSTIN MAKS, contadino — Col 9. 8. LAZAR JOSIP, contadino — Veliki Repen 16. 9. FURLAN ALOJZ, oste — Col 15. 10. PURIC ANTON, scalpellino Veliki Repen 66. 11. HROVATIČ RUDOLF, operaio — Col 31. 12. BRANA ved. Škabar MARIJA, operaia — Veliki Repen. 13. ŠKAMPERLE JOSIP, calzolaio — Col 24. 14. GUSTIN JOŽE, contadino — Veliki Repen. 15. ŠKABAR ANTON, scalpellino — Veliki Repen 32. Gamu ne di Dolina 1. KRALJIC CARLO, contadi no — Boljunec 160. 2. STRAIN IVAN, — Dolina 18. contadino ope- 3. KOMAR LJUBOMIR, raio — Ricmanje 4. 4. BAŽEC ANTON, autista — Boršt 130. 5. BOLClC JOSIP, — Boljunec 12. contadino 18. GRUDEN ANTON, — Šempolaj. operaio 19. PERIC MARIO, — Sesljan. impiegato 20. MISLEI VITTORIO, imp. ferr. — Nabrežina — stazione. Comune di ßepentabor 1. PURIC JOSIP, scalpellino Veliki REPEN 70. 2. BIZJAK JOSIP, contadino — Col 10. 3. KUTIN IVAN, oste — Fer- netiči 3 4. PURIC IVAN, contadino — Veliki Repen 15. 5. GUSTIN LUDVIK, operaio — Col 8. 6. SANCIN JOŽEF, operaio — Dolina 95. 7. RACMAN JOŽEF, contadino — Grociana 33. 8 CUK JOŽEF, operaio — Dolina 209. 9. KOCIJAN n, Žerjal ANA, Kvatrice — Boljunec 218. 10. KURET SIVESTER, operaio — Ricmanje 19. 11. HRVAT URH, muratore — Boršt 41, 12. FIDEL IVAN, contadino — Grociana 38. 13. SAMEC ROZA, maestra — Dolina 17. 14. ZOBEC JOŽEF, Domio 68. operaio — 15. PRASELJ JOŽEF, pittore — Dolina 122. 16 PETAROS STANISLAV, o-peraio — Boršt 79. 17. PRASELJ M VRTO, muratore — Dolina 135. 18. SLAVEC IVAN, operato — Dolina 121. 19. SANCIN MARIO, falegname — Boljunec 65. 20. PREGARC MARIO, opera lo — Ricmanje 3. Steka, leader demouatica esclusa dotta tista Le elezioni amministrative a Trieste e nei comuni della zona A del Territorio di Trieste che già hanno avuto una fase preparato-ria sfavorevole per il movimento democratico triestino, dati gli ordini 33 e 345, registrano attualmente un nuovo colpo infetto alle masse popolari della città e dei territorio. Dalla Usta dei candidati per il comune di Trieste è stato infatti escluso 11 comp. stoka Franc, leader della lista stessa. Se non vi fossero altri casi si potrebbe forse ritenere per buona la giustificazione addotta, stando alla quale lo Stoka non può essere Incluso nella Usta In quanto residente da poco nella zona. Inyece è chiaro che con ciò si vuol colpire tutto 11 movimento democratico triestino. Basti pensare che perfino Leopoldo Gasparini, direttore del «Lavoratore», abbia sentito il dovere di protestare a nome delia frazione vida-liana, per la quale il comp. Stoka è un traditore, un elemento peggiore anche di quelli del M.S.I. Si comprende anche 11 perchè. Il compagno stoka è molto noto ed il fatto di averlo escluso dalla Usta dei candidati deve ripugnare e ripugna ad ognuno che non abbia perso il lume della ragione e non sia irrimediabilmente avvelenato dall’odio naztonalsciovinista. E’ certo che quando una «democrazia» e costretta ad adottare simili provvedimenti, vuol dire che si sente molto malferma ed ammalata. Il comp. Stoka ha tutto il diritto di essere incluso nella lista del candidati. A Trieste egli si è battuto per i diritti dei lavoratori. Ha dovuto andarsene via a causa delle persecuzioni di un regime criminale. VI è tornato e tutte le sue forze le ha dato nella 'otta per un migliore avvenire del -ostro popolo. Il fatto di averlo escluso dalla lista rappresenta un’ingiuria a tutto il movimento democratico. Le masse 'avoratrici di tutto il territorio si associano alla piote-sta del comitato elettorale del Fronte popws.3 ed esigono che se provvedimenti hanno da essere prest, questi s. prendano a carico di element, v.njti da ogni parte del-r'Italia •„ che con Trieste c’entrano coma voli a merenda. I giovani non sono formalisti; in politica meno che meno Apprezzano le cose chiare e le idee semplici. Cerne sono schietti neil’animo e nel cuore, lo sono nelle idee e nei propositi. Non si interessano eccessivamente perciò delle cabale e dei pasticci elettorali e capiscono poco dell’importanza politica di certe forme di lotta. Oggi è così. Alla fine del secolo scorso la conquista del suffragio universale aveva entusiasmato milioni e milioni di giovani cittadini. Ma vennero gli anni della reazione e del fascismo, che ha spento con le istituzioni democratiche, che le forze popolari si erano conquistate, anche .1 senso dell'esercizio dei diritti democratici nell’animo delia gioventù. Per le condizioni di fatto create dal fascismo e per la loro stessa indole i giovani d'Europa hanno accettato volentieri le ferme di lotta cospirativa, attivistica e quelle delle armi per raggiungere la liberazione deil’oppressdone nazifascista. La fine delia gu-i.a ha imposto alla gioventù democratica dei paesi capitalistici ancora forme di lotta molto rassomi-glianti a quelle del tempo di guerra. Ed i giovani non hanno potuto acquistare l’attitudine alla comprensione de: problemi elettorali e scino giunti al tempo d’oggi senza alcuna e-sperienza e con scarsa fiducia sulle capacità risolutive deile questioni economiche e sociali della gioventù da parte delle rappresentanze popolari in seno agli organi amministrativi e di governo. E’ la prima volta che la gioventù di Trieste partecipa ai diritti di voto. La gioventù in generale è colta cggi da una crisi morale e ideologica. F/ questa il riflesso .delia crisi e conomica e del caos del dopoguerra, aggravati dalle incapacità delia classe dirigente, corrotte e decadente, di risolvere almeno in parte i tantissimi problemi della gioventù. I giovani nella loro grande vita attiva, non sono fuori della vita attivi, non sono i protagonisti delia società. L’apatia * indifferenza caratterizza lo stato d’animo di migliaia e migliaia di giovani. Solo le centinaia e centinaia di giovani che hanno partecipato alla guerra di liberazione sentono l’istanza della vita politica e il bisogno e il dovere di prendervi parte. E’ appunto su questa gioventù che deve fare affidamento la democrazia. Questi giovani devono diimwstraire a tutta la gioventù come sia necessario accogliere le diverse forme dì lotta e le diverse armi che la situazione diversa impone. Oggi i giovani della lotta antifascisti e delle battaglie parti-giane devono conformarsi agli attuali aspetti della lotta di classe, le cui manifestazioni ed i cui metodi sono diversi, ma non per questo- meno efficaci, sebbene impiegati, nella lotta per la difesa della democrazia, della pace, per la risoluzione delle gravissime questioni investenti la gioventù lavoratrice. I giovani vedono che la guerra invece che risolvere ha riportare un’infinità di questioni nell’attuale bilancio deila vita economica e sociale della gioventù. La chiave della situazione della gioventù di Trieste non sta certo in sede amministrativa, ma evidentemente in sede politica. Per questo le forze democratiche di Trieste reclamano la priorità al problema politico statale. II capitalismo e le sue torze ausiliarie impongono ai cittadini elezioni amministrative, per girare l’ostacolo, scansare la questione principale e alterare la realtà politico economica della città, rimandando le questioni che riguardano anche e principalmente migliaia e migliaia di giovani senza sistemazione, con dubbio avvenire, con b e deboli diritti. Il programma elettorale del Fronte Popolare italo-s'avo è stato elaborato da uomini giovani. Esso fa perno si può dire sulle questioni generali delia gioventù triestina e riflette la posizione che il giovane d .ce avere nella vita dello stato. Ecco perchè i giovani devono partecipare compatti a questa lotta. Senza soverchie illusioni si, ma non pertanto con una visione ottimista sulle possibilità che a Trieste i giovani possano migliorare la loro situazione se nelle istituzioni comunali saranno rappresentati degnamente. L’assenza, la passività e l’indifferenza è diserzione. I giovani non scappano al cospetto di nessuna forma di lotta; i giovani che non sono invecchiati anzitempo e che non abbiano perduta la fiducia nella propria forza. Le elezioni amministrative s Trieste, che sono virtua'mente una palestra, un oampo di battaglia: è per essi un importante circostanza adatta per portare, magari con una certa giovanile prepotenza, alia ribalta della vita pubblica i loro problemi. Attraverso le elezioni i giovani devono ccnstringere i «musoni» della classe dirigente a guadagnare dentro alla loro precaria situazione. Attraverso i propri rappresentanti i giovani avranno la possibilità di fare echeggiare in s-ede di consiglio comunale e per tutta la vita cittadina la loro energica protesta e le loro impellenti necessità aftinehe chi ha la responsabilità sia obbligato a prendere di petto la tormentuosa questione dei diritti delia gioventù triestina. Tutta la gioventù di Trieste faccia proprio il programma del Fronte Popolare italo-slavo » sostenga con la propria adesione gli uomini candidati per attuarlo, tra i quali diversi giovani lavoratori. D. Rigonat Ut TIME DALLA GSNA SHANGHAY — Secondo quanto informa I’agenzia «Central News» il generale Lu Tao Yuan, comandante della guarnigione dii Wu Han, Iha annunciato che tutta la regione di Han Keu è stata e-vacuata dalle truppe nazionaliste. L’ordine nella città stessa viene assicurato dalia polizia locale non armata dalle organizzazioni civili della difesa e dai pompieri. La calma regna a Ham Keu e i giornali continuano ad uscire. Dalla medesima fonte si apprende che il Quartier generale di' Pai Ciung Hsi. comandante della Cina centrale, è stato trasferito a Hang Yang, nella parte meridionale della provincia del Hunan. mentre in posto di comando avanzato è provvisoriamente mantenuto a C-iaing Scia, dove il generale Pai Ciung Hsi si trova per il momento, La notizia dell’evacuazione della regione di Han Keu è stata accolta senza sorpresa dagli osservatori militari stranieri di . Shanghay, data la rapidità della avanzata dèi comunisti lungo la linea Ce Kiang-Kiang Si. PROPAGANDA a Radio Trieste politiche forniscono ad giovani ste I. Il Le trasmisstoni per la cam-' pagna elettorale avranno inizio il 16 maggio e continueranno giornalmente fino a tutto ITI giugno:. 2) Per gli scopi di questa campagna radiofonica le due stazioni seno da considerarsi staccate. Ogni partito potrà parlare sei volte su una stazione e, volendo, sei volte sull’altra. L'ordine in cui si susseguiranno i vari partiti è stato stabilito da un sorteggio fra i rappresentanti dei vari partiti coi seguenti risultati; 1) Movimento Sociale Italiano; 2) Partito Repubblicano Italiano; 3) Fronte Popolare Italo-Sloveno; 4) Fronte Indipendentista; 5) Partito Socialista dilla Venezia Giulia; 6) Blocco Triestino; 7) Democrazia Cristiana; 8) Lista Nazionale Slovena;. 9) Blocco Italiano; 10) Movimento Repubblicano Indipendentista; 11) Partito Liberale Italiano; 12) Partito Comunista T.L.T.; 3) Per i primi sei giorni, e cioè dal 16 al 22 maggio, Radio Trieste I mette a disposizione 12 minuti a partire dalle 13.20 e 12 dalle 20.20 in poi. I nume-di dispari parleranno alle 13.20 e quelli pari alle 20.20. Qualora le trasmissioni coincidano con una domenica, verrà osservato Il seguente orario; 12,40 per le strasmissioni meridiane e 19.40 per quelle serali. Nei sei giorni successivi al 22 maggio parleranno alle 13.20 i numeri pari, e alle 20.20 quelli dispari, e così verranno alternati periodicamente per 24 giorni 4) Durante la giornata del 9 giugno i primi tre partiti nell’ordine di sorteggio parleranno per 10 minuti ciascuno dalle 13.20 in poi, e alla Sera 1 numeri 4, 5, 6. Il giorno 10 parleranno per 10 minuti ciascuno i nu-méri 7, 8, 9 alle ore 13,20 e i numeri 10. 11, 12 alle ore 20.20. 5) Il giorno 11 giugno, vigilia delle elezioni, non ci saranno trasmissioni meridiane, ma tutti i partiti, sempre in ordine di sorteggio, avranno a loro disposizione 5 minuti ciascuno, ogni 10 minuti, dalle ore 20.20 in poi. discorsi verranno intramezzati da brani di musica seria. 6) Per Radio Trieste II c’è stato un sorteggio a parte, e le trasmissioni cominceranno alle ore 13 e alle ore 20. Le altre modalità saranno parificate a quelle fissate per Radio Trie- La nostra Lolla CRONACA DAL CIRCONDARIO LA GARA DI EMULAZIONE „PER TITO E’ dato ormai il via alla lla tappa del programma Ferve intensa l’attività di lavoro in tutto il circondario per la gara di emulazione «Per Tito» che si concluderà al 25 cove, mese. Le varie filiali sindacali e i vari collettivi di lavoro gareggiano l’un l’altro per realizzare nel più breve tempo il piano di lavoro proventi.ato L’emulazione è vastissima, lo slancio lavorativo supera quello delle gare precedenti, i co ipo-nenti delle varie filiali sindacali e dei collettivi di lav ro 01 ogni località, si recano a! lavoro con le toro bandiere e i loro arnesi cantando le canzoni della lotta. Si sta dando così un concreto apporto alla ricostruzione della nostra bella Istria e si inizia la seconda tappa del programma annuale di ricostruzione. A Capodistria le varie filidii sindacali locali, hanno lavorato il giorno 12 corrente sui var. obiettivi locali, canalizzazione dèlia città, demolizione di catapecchie, scavo dii canali e abolii, menta di pareli! cittadini ecc. Centinaia e centinaia di giovani e anziani si sono recati sui posti di lavoro e, con lo slancio emulativo che gli distinguono, hanno lavorato tutto il pomeriggio. La filial« sindacale dei lavoratori culturali La dato 120 ore lavorative, procedendo al’escavo di circa 50 mitri cubi di terriccio (il lavoro è stato svolto dai componenti la (brigata di lavoro che diretti dal comandante Egidio Novel hanno superato il programma giornaliero di lavoro). La fi" ■-le sindacale della Vuja, ha lavorato in piazza Brolo. La D. P, ha proceduto alla demolizione di varie catapecchie presso porta Muda ecc. A S. Antonio hanno partecipato al lavoro 68 compagni che hanno eseguito 228 ore lavorative estraendo il materiale occorrente alla costruzione della cassa cooperativistica. Similmente avviene nell« altre località del circondario. H Comitato Distrettuale del-l'UAIS di Buie ha inviata al Comitato Distrettuale dell’U.A. I.S. di Capodistria una lettera del seguente tenore: Il Comitato Distrettuale di-rUAIS di Buie, in occasioni della ricorrenza del 58 compleanno del compagno Tito, in- terprete della volontà e del desiderio del popolo lavoratore, che sempre nel Maresciallo Ti to ha avuto fiducia, sia nella lotta di Liberazione, com« nella lotta per il miglioramento del l’economia, per i! consolidamento della pace della fratellanza e dell’indipendenza tra i popo'i, lancia una fraterna ed emulativa SFIDA che contempla i seguenti punti: 1) Quale distretto organizzerà il maggior numero di brigate del lavoro ed avrà la più aita percentuale nel lavoro voloni .-rio nell’ambito del programma annuale di ricostruzione e costruzione in rapporto al numero deeli abitanti. 2) Qua!» distretto sistemerà nel miglior modo le sedi deì-l’UAIS, regolerà e metterà a punto l’amministrazione nonché procederà alla regolaz’ono delle quote con la maggior percentuale. S) Quale distretto mobiliterà il maggior numero di giovani per la staffetta che porterà i messaggi del paesi al compagno Tito. 4) Quale distretto darà 'i maggior contributo di lavoro all« azioni intraprese dal P.P. per il rafforzamento della nostra economia e conseguente miglioramento dello standard di vita della popolazione 1-—,a. Questa è la sfida lanciata dal distretto di Buie a quello di Capodistria. ‘Sfide delio stesso tenore vengono lanciate da settore a settore, da collettivo a collettivo, da brigata a brigata, A chi andrà per prima la band'e-rina transitoria? Ipterrogativo al quale darà la risposta lo siar-cio emulativo dei compenenti le brigate dei lavoratori d'assalto, dei giovani, dei democratici del circondario, i a-—' a1 arri a! men le con il toro lavoro, ecu', a loro dedizione • con il loro sacrificio dimostrano a tutto il mondo che nei circondario 1-striano, il popolo lavoratore, fedele alle sue tradizioni di lotta e alla linea politica contro ’imperialismo lavora e lotta per l’edificazione di un migliore avvenire abbattendo tolti gli sciovinismi e liquidatorismi e "" r-cia sicuro sulla via additata dal compagno Tito, sotto le bandiere di Lenin e Stalin. Due parole agli agricoltori Non si esercita più l’agricoltura senza possedere un minimo di cognizioni, come non si esercita altra industria senza conoscerla bene. Dovere d’ogni agricoltore è quello d’istruirsi. Sa l’agricoltore non ha un’idea del come vivono e si nutrano le piante; se non conosce quali sono I materiali di cui abbisognano per crescere • dare un prodotto; se non conosce la natura dei terreno nelle sue diverse caratteristiche; nei suoi difetti, nei suoi pregi e nelle sue esigenze; se non conosce il letame nella sua composizione e non sa come deve essere conservato per Impedirne le perdite a cui va soggetto; se non conosce il valore e l’uso dei diversi cornicimi cftvi-mici e non sa adottarli alle varie piante; se non oonosee la macchina animale e il suo funzionamento; se non conosce i principi della alimentazione di bestiame, se sa spiegarsi il perchè di certe malattie e la loro natura onde prevenirle • combatterle in tempo e con buoni effetti; se tutto ciò non sa, almeno medie linee generali, l’agricoltura che egli pratica consisterà nel sodo empirismo. sarà ancora l’agricoltura tradizionale di tempi ormai sorpassati in cui bastava produrre solamente quando necessitava ai propri bisogni. Oggi Inveoe l’agricoltore deve produrre, oltre che per sè, anche e specialmente, per bisogna di tutta la popolazione, e prima di tutto produrre le matèrie prime por la nostra industria. Per giungere a tanto, per svincolarsi dai legami dei vecchio tradizionalismo, bisogna appunto istruirai, con la stampa, con 1 corsi professionali, e con 1 consigli, degli esperti in malteria di conoscitori dei moderni dettami della scienza agraria, dalla quale non può assolutamente dissonnarsi la pratica, senza, senza cader* nell’empirismo e senza che venga sottratta adda popolazione tanta ricchezza die la terra può dare. Bisogna dunque istruirsi. Ecco 1« condizione primi ed essenziale perchè nel campo agricolo il verifichi e »1 raggiunga quel progresso di cui c’è tanto bisogno per elevare le oondizioniì economiche de', nostro Paese. PRODUZIONE AGRICOLA BUIESE Lavoro sempre più alacre per il programma economico La cooperativa agricola di produzione «Primo Maggio» ,y Buie-Brazzania aumenta costantemente li numero dei suoi membri. Ultimamente altre quattro famiglie sono entrate a farne parte, cosicché attualmente essa risulta formata da 54 famiglie. I membri della cooperativa di produzione hanno accolto con entusiasmo l’inizio della gara di emulazione 1. maggio ed hanno elaborato un piano nel quale era prevista la piantagione di so 000 viti. Per la realizzazione di questo piano tutti i membri hanno dati il loro apporto cosicché alla fine della gara di emulazione le viti piantate risultano a 40.000 ed il piano superato con un largo marg ne Per la realizzazione del programma economico annuale si stà alacremente lavorando. E* prevista la coltivazione di ortaggi in vaste estensioni di terreno. In tal modo la popolazione di Bule e delie località vicinori potrà essere rifornita maggiormente con la produzione della cooperativa. Lo slancio lavorativo dei componenti il collettivo di produzione è ' davvero ammirevole. I risultati saranno certamente ottimi. La volontà e la costanza con cui 1 coo-peratlvisti al recano al lavoro, sono davvero grandi. Essi ben ricordano che. negli anni passati, lavorando per proprio conto ricavavano quantità di prodotti agricoli non bastanti per mantenere la famiglia. Ora con il lavoro collettivo ferve un nuovo ritmo di vita operosa e tutti ne ricevono vantaggio. Le autorità popolari sono di gran aiuto alla cooperativa, . Prova ne sia che, nei Umiti delle loro possibilità, forniranno alla cooperativa le macchine agricole di cui abbisogna per la lavorazione meccanica della terra. Nella coperativa agricola «Fratellanza e unità» di Seghetto il lavoro procede sempre con il ritmo iniziale. Gli ex coloni dei no-blU De Franceschi ora dedicano il loro lavoro per u benessere della collettività. Per aumentare la produzione sono stati seminati oltre 3 ettari di terreno a patate. ’Partecipando con il lavoro volontario alla gara di emulazione «1. maggio», è stata iniziata la costruzione della stalla per l’allevamento dei suini. Nella armonia del lavoro collettivo, e nello slancio lavorativo per l’aumento della produzione, l cooperatori di Seghetto si trovano a lottare contro i kulak i quali cercano in tutti 1 modi di sabotare il lavoro e con tutti 1 mezzi. Tempo fà essi hanno tagli-ato 1 fili di ferro che servivano per i fUarl delle viti e, quasi siò non bastasse, hanno tagliato anche 30 piante. Concorsi a premi per la cultura croata SPORT E MASSE POPOLARI Mercoledì II corr. mese si è tenuta nella sede dell’UCEF per la Istri* una importante riunione dei responsabili tecnici di tutto il circondarlo, convocati dalla segreteria dell’UCEF per analizzar# 11 la voro svolto sinora dalla sezione istriana dell’UCEF. SI è inoltre discusso su vari problemi e su alcune manchevolezze riscontrate Binerà nell’asione pratica. In base alle relazioni dei vari responsabtli ed In bas« alla discussione ad esse ze-guita, sono state formate «leun* decisioni che la segreteria completerà e renderà pubbliche. Sinora nel circondario era stata dedicata una apertale attenzione * cura *!la sezione calcio che da sola non rappresenta lo sport, ma che è solamente una delle sue ramificazioni. Se possiamo ritenerci soddisfatti di avere nel nostro circondarlo ben 32 squadre di calcio partecipanti a vari campionati, dobbiamo però comprendere e ben considerare che sono Importanti anche gli altri generi dello sport e cioè: L’atletica leggera, la ginnastica artistica, la pallavolo, la pallacanestro, la pallamano eco., oltre «Uà vasta categoria degli sport nautici, categorie che sino ad oggi sono state trascurate. Evidentemente la direzione dell’UCEF 0 meglio qualche dirigente non valutava su fft c entern ente il ruolo dello sport neU’elevazlone ed educazione fisica delle masse lavoratrici ed al posto di sviluppare lo sport di massa dedicava il suo lavoro a piccoli gruppi sportivi ed al solo caldo. Ciò è dovuto al fatto che questi elementi sono ancora perva-*i di residui di professlonalismo «sportivo, ciò ohe spiega le loro preferenze per il calcio e la noncuranza per le rimanenti attività sportive. Come esito di tale riunione allargata. ed in base al lavoro sinora svolto ed alle deliberazioni prete, la segreteria dell’UCEF affida a tutti i dirigenti sportivi, alle società ed circoli sportivi ed in”*ne a tutti gli sportivi i seguenti compiti: 1) La direzione dell’UCEF dovrà dedicarsi ad un Intenso lavoro p*r l’elevazione dello sport di massa, addottando a tale scopo i dovuti provvedimenti organizzativi prima dei quali deve essere il rafforzamento della direzione stessa con elementi che siano all’altezza dei problemi da risolvere e compresi dell’importanza dello sviluppo generale dello sport. Inoltre dovrà essere crcti-tutto’ un comitato coordina’ar« t Buie. I dirigenti le commissioni tecniche dovranno curare che le basi mobilitino le masse nello snort attivo. e le commissioni stesse dovranno esser? composte da Cementi che sappiano impedire che formano parte delie aoe’etè sportive individui an «sportivi. In uno parola il nostro snort drve esfw-e affidato a dirigenti che ahble-e cura dello snort popolare e del suo continuo sviluppo. 21 I nostri paesi, le nostre fabbriche. le nostre scuole ancor oggi si trovano quasi senza Creoli sportivi. E’ quindi nostro compito precipuo di fare ogni sforzo per la creazione di tali circoli. Per quan-concerne I« fabbriche ed 1 paesi, la sezione ginica dovrà organizzerà collettivi ginnici e con un buon lavoro organizzativo potrà allargare lo sport con l’afflutre di nuove tom sportive ___ 3) I già funzionanti circoli sportivi devono iniziare immediatamente il lavoro di massa. Ciò significa non soffermarsi su una specialità o categoria dello sport, ma costituire ed organizzare le varie categorie, e cioè: pallavolo, pallacanestro — atletica leggera, sport nautici ecc. Con questa attività bisognerà attirare tutta la gioventù sui campi sportivi. 4) Poiché è »entità sensibilmente la mancanza di quadri, rpetfa alla segreteria 11 compite di organizzare corsi di Istruttori per io sport. Solamente In tal modo potrà essere dato l’indispensabile aiuto ter ‘fo alle »«sedazioni sporti-ce ed ai circoli di educazione fisica. 8) La segret,eris deil’UCEF ha il compito di elaborare un iettagliato piano di lavoro, Impostato sulla necessità deilo sport di massa per I il giusto elevamento del quadri [ istruttivi e dirigenti, per la costruzione di obiettivi sportivi come campi sportivi, palestre ecc. facendo si che all’esecuzione di tali opera concorrano gli sportivi con il lavoro volontario. 8) Deve essere istituita una com-misisone che avrà il compito di controllare ed amministrare 1# palestre esistenti. U risolvimento di tali eompiti e lo sviluppo dello sport nelle masse popolari oltre che corrispondono alle finalità dello sport da noi sono anche l’unica via per la sua elevazione qualitativa. La segreteria de’l’UCEF può contare sulla collaborazione di tutti gli sportivi, dt tutti i dirigenti e sopratutto delle organizzazioni democratiche come: L’Unione Gioventù antifascista, l’UAIS ed 1 Sindacati Unici. Ultime disposizioni per la raccolta dei residuati L’Unione del Circoli di Cultura Popolare Croati dei distretto di Buie La Inde.to un concorso a premi fra i vari CCP inclusi nella sua giurisdizione, alio scopo di sviluppare la cultura croata. Tutti i CCP Croati del distretto di Buie potranno partecipare a questo concorso, gareggiando nei seguenti punti: 1) Miglior sistemazione ded Circoli stessi. 2) Baccolta nel minor termine delle quote sociali per Canno 1949. 3) Aumento del numero dei soci dei CCP in rapporto alila popolazione di nazionalità croata della località. 4) Nel maggior numero di riunioni tenute dal Comitato del circolo. 5) Nella formazione di nuovi cori, di gruppi dii dilettanti e nel-l’attivizzazione di quelli esistenti. 6) Nel numero delle manifestazioni culturali! da tenersi sino al Festival. 7) Nel’.'organizzazione dell’ospitalità nello stesso tempo. 8) Nel maggior apporto di massa ai Festival. 9) Nel numero dieT/.e conferenze culturali per il Popolo, e nel numero delle persone presenti ad esse. Questi sono i punti del concorso. Presso l’unione edl CCP croati det Buiese e già stata formata una commissione che giudicherà I fi lavoro svolto da ciascun CCP prendendo in considerazione tutte le particolari condizioni di o-gni CCP (cioè numero di abi’anti. distanza dal centro, possibilità resile de’l’apertura di uffici e sedi, conoscenza dei’a lingua, lavoro culturale svolto siinora sul posto ecc), cosi ogni CCP avrà la possibilità di poter vincere un premio. I PREMI SONO I SEGUENTI: 1) Premio lire 20.000; In base all’ordine del Comandante del Distaccamento deiil’AJ diel TLT dd. 16 settembre 1947 e Su relazione »1 Decreto delegazione del CRLN per il Litorale Sloveno e del Comitato Popolare regionale dell’Istri a dee 20 febbraio 1947 ed a! Decreto del Comitato Popolare circandariale de’U’Istria del 3 agosto 1947 suiti'autorizzazione del Comitato esecutivo di emanare decreti ed ordinanze sul campo economico, fi Comitato esecutivo del Comitato popolare circondariale dell’Istria ha emanato la seguente ORDINANZA sulla raccolta e l’acquisto degli ossi, carta e cartone, straoci e rottami di vetro e di metalli. Art. 1. Gli ossi (crudi s cotti) dh© rappresentano un’importante matera prima, devono essere raccolti: a) da tutti i macerai, b) dagli esercizi adibiti all’ali-mentaziior.e dei lavoratori: i ristoranti pro operai ed Impiegati, le mense ed economie, c) da tutti gli altri esercizi alberghieri ed istituzioni turistiche nonché dalle caae di ricreazione feriale, d) da cofflegi e convitti, e) dalle cucine dell« brigate di lavoro, f) dagli ospedali, sanatori ed altre istituizdonl sanitarie. Art. 2. Oltre agl? ossi devono ventre raocolti anche la carta e cartone, stracci (di cotone, lana, lino, canapa, jute, set* naturale ed artificiale) come pure I rispettivi cascami, nonché i rottami di vetro e di metallo. a) da tutte le imprese cittadine di nettezza pubblica eh« a tale scopo dovranno curare le ricerche nel depositi d’immondizie è consegnare i rifiuti ail® imprese di cui ai-’art. 3, b) dai comitati che a tale scopo devono organizzare la raccolta dei rifiuti per le case, rispettivamente vl'e. Art. 3 Tutti 1 rifiuti raccolti dovranno venire consegnati all'impresa autorizzata ala raccòlta. Art. 4 Per la raccolta del rifiuti saranno stabilite delle gratifiche. . ■ ■ i -------- Tutti i trasgressori alla presente ordinanza saranno puniti con la mulita «Ino a Lire 20.000 — I gerenti delle imprese, rispettivamente istitulzioni, di cui aill’art. 1 e 2 della presente ordinanza: 1) se nell’impresa, risp. Istituzione affidata alla loro direzione non si raccolgano i rifiuti già specificati. 2) se I rifiuti non vengano consegnati alle imprese di raccolta, ovvero vengano usati «d altri scopi. Le multe vengono sanzionate dai Comitati Popolari distrettuali. Questa ordinanza entra Un vigore con il giorno dalla pubblicazione Capodistria, ii 5 aprile 1949. AVVISO IMPORTANTE Le Imprese, istituzioni ed i singoli vengono invitati a presentare al più tardi entro Q 20 maggio coir, la fatture per qualsiasi merce fornita, prestazione d’opera, trasporti ecc. Le fatture presentate dopo tale date non verranno prese in considerazione. alcomp. Tito In tutti i villaggi, in tutte le località abitate, anche le più lontane e remote del Circondario, fervono i preparativi per l’organizzazione della staffetta che porterà sino ai confini delih nostra zona con la Jugoslavia il messaggio in cui la popolazione attesterà, unito agli auguri per il 58esimo compleanno del maresciallo Tito, la fiducia nei Dirigente della nuova Jugoslavia e nel Comitato Centrale de PCJ la cui giusta linea conduce la Jugoslavia verso il socialismo. Il messaggio augura’e conterrà anche la promessa della popolazione delle città e delle campagne che tutte le volontà e le forze sono tese verso l'adempimento de! pro-gramma economico annuale. La vasto organizzazione di questa iniziativa si deve alle organizzazioni di massa quali l’U.A.I.S., l’U.D. A.I.S., Gioventù, S.U. ed in generale a tutti i lavoratori delle fabbriche e dei campi. I-a partenze delle staffette avvu,-.mo precisamente giorno 20, nel 2 distretti del Circondario. Gli atleti dei due distretti, da tutte le località, convergeranno, in un primo tempo, nei loro rispettivi ca-pohmghi. Buie vedrà l’arrivo della staffetta alle ore 12 del 20 maggio e Capodistria nello tesso giorno alle ore 18. La staffetta del Distretto di Buie proseguirà quindi per Capodistria passando per Sicciole, Foirtoro-se, Pirano e Isola. Da Ca di-stria quindi, il giorno seguente alle ore 9,15 de! mattino, avverrà la partenza che porterà il messaggio sino al posto di blocco di Risano dove verrà consegnato ai compagni jugos'avi che si Incaricheranno di farle pervenire, per il giorno 25 maggio, a Belgrado nelle mani del compagno Tito! _________ 2) Premio lire 10.000; 3) Premio lire 5.000. I vari CCP sono invitati a giovarsi di tutte le possibilità per la buona riuscita del concorso. Per ogni punto realizzato, bisogna inviare la relazione all’Unione del CCP croati a Buie, che potrà a-vere l’esatta evidenza del lavoro svolto da ogni CCP, e cosi meC miglior modo aggiudicare i vari premi. Oltre ai premi materiali Indicati che porranno essere aggiudicati solamente a tre CCP 1 rimanenti CCP avranno un’altro premio e cioè i ringraziamenti e la riconoscenza di ogni cittadino croato, per II lavoro da loro svolto per iC suo sviluppo culturale. Avanti per la realizzazione dii questi nobili compittl Avanti per lo sviluppo della cultura popolare croata! L’Unione del C.C.P. di Buie AUMENTO delle pensioni Il Comitato Esecutivo Popolane Circondariale per Fistri« ha convalidato l’ordinanza con la quale vengono notevolmente aumentati gli importi di penatone a tutti coloro che la percepiscono dalle Assicurazioni *oci*li, • vengono aumeta'ti gli Importi delle indennità personali di assicurazione per i casi di Infortunio sul lavoro. Con le medesima ordinanza vengono aumentate anche le pensioni a tutti gli statoli e parastatali, nonché alle loro vedove ed agli orfani. Agli aventi diritto aria pensiono, od alla Indennità, e chè abbiano compiuto i 65 anni anni di età, spetta,oltre alla pensione od alle Indennità aumentate, anche una aggiunta speciale, per vecchiaia, deir.’importo di lire 1000 mensili. A coloro invece che hanno compiuto f 70 anni di «tà, tale aggiunto è di lire 1500. Detti aumenti decorrono dal 1 gennaio 1949 ed i pagamenti corrispondenti sono lnialaiti in questi giorni. Anche con 1’orđTnanze fu argomento il Potere Popolare ha fornito una nuova luminosa prova che tutti 1 provvedimenti da esso adottati hanno Ho scopo precipuo di migliorane ed elevare le condizioni sortali del popolo lavoratore, nonché di quegli strati e categorie della nostra popolazione completamente trascurate dai passati regimi • che dovevano vivere delle sole briciole elemosinate. H Potere Popolare sta ora riparando, nei limiti detle sue possibilità; a simili torti. Naturalmente 1 pensionati (hanno anche II diritto alle carte ah bonarie e per tessili come gli 4»-peral e gli impiegati. SI invitano nuovamente i pensionati e le vedove che non aves-serio ancora 'compiuto !e formalità relative alla pensione, a farlo quanto prima nel loro stesso interesse, presentandosi presso I rispettivi comitati Popolari locali o cittadini dal quali riceveranno tutti f Chiarimenti « g'.i aiuti del caso. _ NEL CIRCONDARIO ISTRIANO Le elezioni U.6.A. In prossimità delle elezioni dell’UGA nel circondario che a-vranno luogo ii 12 giugno p.v. si sta sviluppando gra la gioventù lina gara di emulazione che ha inizio con la gara di e-mulazioru- Per Tito e si conclude con il 12 giugno. Il comitato Distrettuale della Gioventù di Capodistria ha elaborato un piano di lavoro per questa gara di emulazione e nel contempo ha lanciato una sfida al comitato distrettuale della gioventù d' Buie sfida che contempla i punti appresso menzionata. Nel programma di lavoro d’as-salto: la gioventù eseguirà sino al 12 giugno 31.345 ore di la voro volontario per la costruzione. Verrà dato il massimo impulso alle iscrizioni dell’UGA in modo da raggiungere il 102 per cento. Sempre nel distretto di Capodistria verranno mobilitati 100 giovani per la brigata giovanile del lavoro che darà la sua opera sulla strada Monte-Villamova. Nel campo della cultura verranno presentate 10 rappresentazioni culturali, 10 conferenze a carattere cultura-ile, 5 cori giovanili. ‘ Nel campo dello sport verrà 'svolta una efficace attività organizzativa culminante con l’organizzazione delle staffette giovanili per portare gli auguri al compagno Tito Costituzione e formazione di 5 nuove squ id e di calcio e 5 di pallavolo e pallacanestro, verrà inoltre Intensificata la mobilitazione dei ginnasti sul terreno. Variazioni (l'orario sulla Trieste-Capodistria Gii orar! della linea di autocorriere Trieste - Capodistrìa, gestita -dall’ente autotrasporti Adria, dopo le ultime variazioni risultano i seguenti: Partenza da Capodistria ore ? Arriva a Trieste ore 3: partenza da Capodistrìa ore 15.30 arrivo a Trieste ore 16.30. Partenza da Trieste ere 12.00 arrivo a Capodistria ore 13.00; partenza da Trieste ore 17.45 arrivo a Capodistria ore 18.45. Programma di lavoro nel distretto di Buie Con l’approvazione dei vari comitati settoriale e di base dallo UAIS del distretto di Buie, è stato predisposto dal Comitato Distrettuale delI’UAIS un piano di lavoro d’assalto prò ricostruzione da realizzar« con la gara di emulazione «PER TITO». Il programma è vasto, e per essere portato a termine In breve tempo necessita che vengano mobilitate le più larghe masse di popolo le qua’! devono dare li massimo apporto di operosità. Neccesslto che le varie brigate giovanili, le brigate del fronte ecc. si mettano Immedia'amente all’opera poiché mancano pochi giorni alla scadenza della gara di emulazione ed il lavoro da compiere è molto. Affrontando e realizzando questo nuovo piano, sY opera attivamente nella seconda tappa del programma economico annuale per l’inizio di una vita migliore delia popolazione del circondario. Diamo ora per settori II programma dei lavori da effettuare: Nel settore di Matterada lavoreranno 160 compagni, che daranno 1260 ore lavorative per la costruzione della casa del cooperatore per la costruzione. Nef. settore di S. Lorenzo verranno eseguite 1100 ore lavorative per l’estrazione di 350 m. cubi di terra, ossia lo scavo delle fondamenta della casa del cooperatore. Il settore di Salvore darà 800 ore lavorative per l’estrazione 200 m. c. pietra, per- ta riparazione di strade. Nel settore di Madonna del Carso verranno effettuate 350 ore per lavori di' ricostruzione. Il settore di Seghetto effettuerà 500 ore lavorative pro ricostruzione. Il settore di Buie per la costruzione della casa cooperativistica darà oltre 1000 ore lavorativo. Per Co escavo di pietre, H settore di Ma-russlci darà 500 ore lavorative. Ad Umago verranno effettuate 1520 ore lavorative. A Castel Venere parteciperanno al lavoro volontario 160 compagni che daranno 800 ore lavorative; Caldani® darà 200 ore lavorative. Il settore di Cittonova ha predisposto un vasto plano di lavoro che trattiamo a parte. Il settore di Vorte-neglio darà 150 ore lavorative pro ricostruzione. A Momiano verranno effettuato 500 ore lavorative per la casa dal cooperatore H settore di Cra-8izza darà 2400 ore lavorative ed è il settore che s! è assunto l’Impegno più. oneroso, affermandosi per 1 migliori dal circondario. A Villamova verranno effettuate 720 ore lavorative. Complessi- vamente 1700 compagni eseguiranno 14.670 ore lavorative sui vari obiettivi di lavoro. Per la realizzazione di questo piano è necessaro ohe tutti si mettono al lavoro, portando così un concreto contributo »I benessere della collettività. Listino prezzi frutta e verdura L’Ufficio prezzi del CPC per ls Istria comunica i seguenti prezzi per l’acquisto e la vendita ai dettaglio della frutta e verdura. I prezzi sono massimi con Incluse tutte le maggiorazioni e sono valevoli per tutto il circondario. P. d’acquisto di vendita ciliege I. 45 lire 59 lire ciliege II. 45 99 49 ciliege industr. 12 «9 18 .99 fragoloni 140 117 fragole 350 99 440 99 piselli verdoni 60 99 77 „ piselli lì. 50 64 99 radicchio I 80 99 202 „ radicchio n. 40 9* 51 (9 salatina 80 99 102 99 salata lo foglie 40 9« 51 99 spin aci a 40 9» 51 99 asparagi 100 99 128 99 prezzemolo 50 M 64 99 Il presente listino prezzi è in Vi- gore dal 14 maggio. Le trasgressioni ai suddetti prezzi verranno punite a norma del decreti sulla repressione della speculazione e del sabotaggio economico. Sono state denunciate al referente legale del CPD di Capodistrìa le seguenti donne che vendevano verdura a prezzi maggiorati: Dense Stefania, Vittori Ude, Degrassl Carmela, Giorola Antonia, Frsgia-como Gladlmlra, Parma Giuseppina, Marchesan Anna, Chicco Virginia e Chicco Palmira. li C» C Popolare . acquista strumenti Allo scopo di costituire complessi bandistici in alcun© località del Circondario, ii Centro di Cultura Popolare italiana per la Istria è disposto ad acquistare da enti o privati I seguenti strumenti a corda ed a fiato: 3 dar ini soprani in si; 1 tromba in. sì; 1 tricorno soprano in si;, 1 trombone tenore in sì; 1 genis in mi; 1 baritono In si; 1 basso in fa; 2 saxsofonì tenori « contralti; 1 batteria completo o a pezzi; 2 fisarmoniche; 1 eontrabasso. Per Informazioni ed offerte di vendita rivolgersi ai Centro di Cultura Italiano di Capodistria (piazza Tito) giornalmente dalle 8 alle 12 « dalie 15 aito 18. Nel campo organizzativo oltre alto numerose riunioni di massa, ai procederà alla regolazione ed al pagamento dello quote mensili per la gioventù. I Pionieri avranno uno speciale compito e cioè: raccolta del materiale vecchio: tra il quale 20 q. di ferramenta, 2 q di carta straccia 3 q. di ossa 1 q. di stracci. Verranno inoltra formati i vari reparti di pionieri ove ancora non lo fossero, orgahizza nuove iscritto i. Verrà eseguita la mobilitazione dei pionieri per fi saggio ginnico del 12 giugno (3000 di essi verranno organizzati dal comitato distrettuale dell’UGA di Capodistria). Per il sviluppi culturale del pionieri verranno organizzate 5 rappresentaz'oni cinematografiche, inoltre verranno costruite 3 case del pioniere e precisamente una a Tla-podistria, una a Isola ed una a Pirano. Oltre a ciò 15 rappresentazioni culturali concluderanno ii programma culturale. I Pionieri stessi ormpiranno 5000 ore lavorative pro ricostruzione ecc. Nel campo del lavoro di agitazione e propaganda verrà data una spedale attività per la diffusione della stampa democratica, verranno formati 10 nuovi giornali murali, verranno scritti 1000 articoli sui giornali murali e 100 articoli per i giornali giovanili. Per la giornata delle elezioni verranno fatti i fuochi di gioia sulle colline e organi aito rappresentazioni culturali. SULL’ INTERNAZIONALISMO DI BRUNO D'ESTE Gli uomini si misurano dal fatti e non dalle parole, dice un proverbio popolare, e si addice a quegli uomini che parlano bene e razzolano male. Uno di questi • 11 commerciante D’Este Bruno. Egli fà tanto chiasso ora,, dopo essersi liquidato da sè stesso, come uomo politico, già durante la permanenza in carcere. La ormai tanto famosa risoluzione dell’U.I. lo ha trovato già cadavere. TI suo ripugnante comportamento nella cella «dei politici» ha obbligato 1 compagni, che, tra parentesi, erano e sono vldallstl come lui, a cacciarlo fuori dalla loro collettività che non rispettava. H suo egoismo e la sua Ingordigia non comprendevano le sofferenze di quel compagni che erano giovanissimi e che avevano una pena da scontare superiore alla sua. Gli giungevano da Tsola pacchi e pacchi di sigarette e tutte le teneva gelosamente per sè, mentre 1 suol compagni di cella dovevano elemosinare qualche «pessima deca» dai detenuti «comuni». E dire che il buon popolo di Tsola Inviava tali sigarette per tutti 1 detenuti politici. fi compagno Pizzulin che deve scontare 16 anni di pena — ha pianto, quando il D’Este gli ha rinfacciato che doveva mangiare meno perchè nulla gli perveniva. Qnando poi lo hanno messo fuori di cells egli, per scherno, gli Invitava a trangugiare la brodaglia della prigione mentre lui st gustava 1 saporiti pesci che gli mandavano 1 pescatori di Isola. Egli si preoccupava solamente dell* sua posizione e della sua pancia. Ha fatto schifo a tutti in prigione, D’Este, anche al criminal!; uno dei quali anzi lo ha schiaffeggiato. SI ricorda di onesto edificante episodio? SI sono scambiato le qualifiche di «spione» e gli e stato rinfacciato di essere già stato In prigione per contrabbando « bigamia. Con questo suo comportamento egli corrodeva 11 collettivo della cella dimentica che senza l’unità e la concordia la vita In prigione eo-stlntulsce un vero martirio. La cella sino a quando è rimasto lui, ha peggiorato anche dal lato ideologico politico, dato che non si curò affatto di elevarsi assieme al compagni, irta degenerò l’ambiente con l’Introduzione di letture di giorna-ltnl e riviste pornografiche. Lo ricorderanno per tutta la vita 1 compagni detenuti Pietro Vidal, Godnič, Buttignon, Zanninel-lo e gli altri, ma lo faranno con un senso di disgusto. Chi forse lo ricorderà con senso d’amicizia è 11 comandante del carcere al quale era legato con stretti vincoli di amicizia dato che gli aveva promesso qualche rogatocelo!!! L’assieme di questi fatti, dimostra ampiamente qual’è l’interna-zlonalismo in pratica di Bruno Deste — commerciante di Isola. Successo della companio istriana Ne teatro Ristori — colmo di pubblico — 1 compagnia Capodi-* Inaila di prosa, diretta dal m.o Francesco Lanza, ha presentato in du« repliche la commedia brillante ta tre atti di D, Benedetti «Lohengrin». La commedia, piacevolmente presentata, ha ottenuto un lusinghiero successo presso il pubblico Capodìstrtono, fi quale ha più volte applaudito i giovani artisti prodottisi suda scena. Egregia è stata la direzione dei M.o Lanza al quale deve essere attribuito in gran parte fi merito dei successo. Ottima è risultata la Licia Fa-vento nella parte dì Lia. Efficace la Luci* Scher (Marianna) un pò petulante la Piego nella parte di Cesila la cameriera. Buoni pure Dario Scher nella parte del marito di Marianna, Antonio Grio in Edmondo e il Pao-lato nella parte dell’amico Giulio. Mario Lanza nella parte dell cav. Ravelllni si è pure distinto. Un pò più di vivacità non avrebbe guastato. A-dattainenti scenici molto ben e-scgutti. La commedia 4 «tata accolta favorevolmente dal pubblico Ca-podSstrtano, fi quale desidera rivedere in breve calcar le scene del nostro teatro I bravi artisti. Il nostro desiderio è Ohe vengano presentati lavori a carattere progressista più ederenti all’epoca In cui vìviamo. Abbiamo la certezza che sotto la direzione del maestro Lanz-a, questa nostra aspettativa sarà appagata quanto prima possibile. A.S. RISULTATI ALL'„ADRIA“ Merce 1 comuni sforzi iù si duole — perchè è la sua voce, la voce della sue rose, delle sue donne, dei suol fiumi, dei suoi giardini, delle sue notti violente, la voce del suo popolo rigoglioso che fu infranta in quei primi giorni del luglio del 1936 dalla scarica assassina dei moschetti fascisti. A volte avete la sensazione di stare davanti ad un trovatore, un cantastorie, che se ne vada accordando la sua chitarra per crocicchi e le piccole piazze delle città iberiche, per cantare favole brevi a qualche gruppo di fanciulle incantate, sorprese sotto il sole; o è piuttosto un lamento notturno, lungo mormorato tra i mirti come un fa tremare di piacere: Tres àlamos inmensos y una estrella. En el rio un àrbol seco ha florecido en circulos concentricos. Y he sonado sobre las aguas a la morenita de Granada. (Tre immensi pioppi — e una stella. — Nel fiume — un albero secco — è fiorito in cerchi — concentrici — Ed ho sognato »opra le acque — la moretta di Granada ) Sono i modi popolareschi della sua poesia quelli che vi convincono di più: pure se vi affidaste solo ad essi non avreste inteso che una metà della sua musica. I modi, i cantari popolareschi, quella rapidità di concentrare in un’immagine un gruppo di sentimenti gii dà la occasione dì tessere con pochi versi una melodia con risonanze lunghe, che a lungo durano nell’animo del lettore: per un momento egli vi scopre un sentimento Ìntimo, sempre possibile in voi, e ve lo lascia vivere, palpitare dentro: Sentite sospirato canto d’usignolo che cl questi pochi versi di «Cacciatore»: SUL FONDO DEL MARE UNA CIVILTÀ’ SCOMPARSA PARLA CON LE ANTICHE TORRI DELLA CITTA’ DI Scriveva Bakù ... V acqua marina bagna le loro pareti e già il mare ha abbracciato la maggior parte delle torri... MOSCA, agosto. Le misteriose rovine, celate sotto le onde del Mar Caspio, hanno attirato già da antica data Tattenzione dei viaggiatori. Con un tempo chiaro e tranquillo si possono distinguere sul fondo della baia di Baku i resti delle torri e delle potenti e solide mura che le univano fra loro. Cosa sono queste rovine? Un antico castello, una fortezza, an accogliente cortile, un serraglio? Chissà. Quanti secoli or sono un architetto sconosciuto ha innalzato tutte queste costruzioni? E quanto esse si son posate sul fondo del mare? Nè i cronisti del tempo, nè la scienza hanno dato una risposta a queste domande. Solamente nel libro del geografo arabo del XV. secolo Ibi Ayasa c’è una frase che, descrivendo Baku, potrebbe forse riferirsi alle inghiottite rovine: «... L’acqua marina bagna le loro pareti e già il mare ha abbracciato la maggior parte delle torri.. .» * * * fortezza, giacché per simili edifici il passaggio sarebbe stato troppo stretto. Il passaggio porta in un cortile interno, come d’uso nei castelli e negli accoglienti cortili dell’Oriente e corrisponde pure a quel sistema di passaggio usato nelle costruzioni adibite a dimora. Ma nei serragli dell’antichità le camere per i viaggiatori erano poste nell’interno del cortile e correvano lungo la parete interna di tutta la costruzione. Come si fa allora a conciliare questi contrasti? Che è stata dunque la costruzione di Sabail? Le rovine hanno atteso per lunghi anni le necessarie investigazioni. Ed ecco che nell’anno immediatamente dopo la guerra una spedizione della Accademia delle scienbze dall’Azerbaigian s’è portata sul posto. Non a caso il direttore dell’Istituto dà Storia è venuto con noi per aiutarci nell’opera dei nostri scavi. Si sono fatti dei rinvenimenti di grande significato storico. Il direttore degli scavi, I. L Dza-far-Zade, ei conduce verso »ina massa di ben pulite pietre squadrate, pietre rese lisce tanto dai vecchi maestri d’arte quanto dal mare. Tutte queste pietre sono state scoperte dalla spedizione durante l’anno in corso. Ci sono qui, accanto» a tre scolpite, scoperte ancor prima della guerra. Su parecchie di queste, oltre alle usuali lettere, si vedono raffigurati un cammello accovacciato ed una testa di toro. Su due pietre, la iscrizione finale è circondata da una cornice. In lingua fars ala è scritto: «L’ha costruita il maestro d’arte Zeyn-ad-Din insieme con Abu Rashid di Shirvana». Dal che si vede che l’antico architetto, costruttore di Sabail, dovrebbe esser stato originario da Shirvana, cuore dell’Azerbaigian. Ma non sono queste importanti questioni attirano la nostra attenzione. Dzafar-Zado si indica tre grandi pietre, trovate lungo il secondo passaggio dell’edificio, pas- saggio scoperto di recente e stret- arabe. Su una pietra di questi bas- to come il primo. Queste tre pie-tre ci trasportano nelle profondità dei secoli. E pensare che fino ad oggi a nessuno era noto ene Baku fosse una delle più antiche città del nostro paese. I ricordi su Baku, tanto nelle cronache storiche quanto nei riguardi dell’Oriente r.on sono andati oltre il decimo secolo. Durante i recenti sca/i eseguiti a Baku nei cortili appartenenti ai governanti medioevali, Shirvan-shaki sono stati scoperti i resti di edifici dei secoli Vili e IX. Queste tre pietre portano la storia di Baku fino ai primi secoli della nostra era — epoca della lotta del popolo azerbajgiano contro i conquistatori Sassanidi dell’Impero dell’Iran. Queste pietre sono certamente parti di altri grandi bassorilievi murali. Sono scolpiti su loro delle figure, dalle quali facilmente si distinguono gli sforzi fatti per incidere le figure di belve, caratteristiche nell’arte delle epoche post- E’ chiamato il Mao Xse Tung dell’Indocina. Ho Chi Miu, capo supremo dell’Armata popolare, è il rivale Un leggero vento gonfia le vele. Soffocante calore estico ed abbagliante spendore delle onde. La spedizione archeologica dell'Azèr-bajgian viaggia verso le rovine di Sabail Capo della spedizione è lo archeologo Ishak Mamjedovie rsa- : far-Zade. Ne fanno parte, oltre i collaboratori scientifici e gli operai necessari, anche parecchi studenti, giovani Innamorati delTarchec'.ogia. ■ Con tutti questi viaggia anche 'il ; direttore dell'Istituto di Storia A ■ A. Ali-Zade. Dopo venti minuti di viaggio la nave arriva al nastro sabbioso delle fossilizzate rive del piccolo isolotto, che custodisce la misteriosa «Città di Sabail». Non molto tem- : po prima dell’ultima guerra le to-i vine di questa città posavano sulle ! profondità marine e nessuno ardi- i va disturbare la quiete delle co- j struzionl inghiottite. Ora qui fetve | il lavoro dei nostri scienziati, i qua-) Il intendono svelare il mistero di Sabati. Ci portiamo lungo le pietre, lun- j go i resti delle mura e delle torri, j sulle quali per dei secoli non si i era posato il piede dell’uomo. Il ; primo giorno degli scavi ha portato agli archeologi un ricco dono. In mezzo al caos delle mura che glaggiono sullo tsolotto e sul bassofondo lungo la riva, sono state trovate 35 pietre completamente squadrate e della misura di 30 x 70 centimetri con impresse varie iscrizioni arabe. Fino alla fine della guerra, erano state trovate 250 di tali pietre, e su ognuna di queste v’erano parecchie parole-pari certamente di qualche grande iscrizione, incìsa sulle pareti esterne dei fabbricati. E che significa questa iscrizione? Il fatto rappresenta un rebus complicato che ancor oggi non è stato risolto dagli archeologi!!. Giudicando dalle dimensioni delle pareti, le pietre con le iscrizioni dovrebbero essere ben più numerose di quelle rinvenute. Su alcune pietre le lettere sono quasi sparite, per essere state corrose dall’acqua marina. Su certe si possono leggere dei nomi: «Muhammer Ali», «Menucjarh». Ma purtroppo una frase intera non si è ancora potuta trovare. Una delle pietre ha dato però la possibilità di strappare uno dei tanti veli del mistero di Sabail. Su questa si può leggere una data —l’anno 632 dell’era mussulmana dell’Egira, che corrisponde agli anni 1234—1235 dell’era nostra. E questa è stata Invero una fortuna inaspettata, giacché nella stessa Baku ed intorno a questa vi sono ben pochi monumenti storici appartenenti ai secoli XII—XTIL Ma che Sabail sia stata proprio eretta nel XIII secolo? Non sembra veramente l’iscrizione essere di molto anteriore se confrontata con Io stile delle stesse costruzioni? Una parte della costruzione è stata per mezzo degli scavi ripulita dal fango e dalle pietre. Le mura di questa costruzione, le quali mura si suppone avessero raggiunto un’altezza di 8—9 metri, sono state demolite. Si conservano solamente i resti delle mura e quindici torri. Davanti agli archeologhi queste rovine si disegnano come fossero lo Inizio dii mura interne ed esterne, di paraventi, di passaggi e di piazzamenti militari. E’ stato scoperto un passaggio nella costruzione, ma questa scoperta è venuta soltanto a render più fitto il mistero di Sabail. La larghezza del passaggio raggiunge in tutto 120 centimetri. Attraverso ad esso può passare non CALMA SUL MARE DI HRANO sorilievi è raffigurata una tenta di cavallo bardato, su di un'altra si vedono ie zampe anteriori di un animale. Il' direttore dell’Istituto di Storia Ali Zade dice: — Non vi ricordano forse queste figure 1 bassorilievi di Persepolis? Su queste l'epoca dei sassanidi si esprime chiaramente e tipicamente. Le pietre che abbiamo trovato rappresentano il primo monumento che parli della vita e dell'alta cultura avutasi in questi luoghi milleclnqueoenlo anni or sono. Egli passa alla terza pietra. Su questa vi è scolpito — quasi del tutto rovinato dal mare e dal tempo, ma pur sempre distintamente comprensibile il muso orgogliosamente levato di un cavallo della lunga criniera ondulata. — Ecco un frammento — dice Ali Zade — che è ancor più antico. In esso è caratteristica la piena assenza di espressione nella figura. Qui vi è del primitivismo artìstico ma non ostante ciò sentiamo la f rattezza dell’artista che ha eseguito la testa e la criniera del cavallo in modo veramente plastico e del tutto reale. Se le prime pietre cl hanno trasportati all’epoca dei sassanidi. questa terza pietra ci nor-ta senz’altro nei secoli ancor più lontani. La prudenza necessarissima nelle ricerche non gli permette di esprimersi ancora con un pensiero confermante essere questa pietra una testimonianza certa dell’esistenza di un antico potente stato rii Medi, antenati degli attuali azerbajgiani. Se questo fatto potrà venir affermato, allora la storia di Baku passerà ad un mlllenio prima iella nostra era — il che porterebbe l’origine della città a circa 25 secoli fa. E quale è stato dunque 11 motivo della costruzione di Sabaiì? Si può pensare che essa non sia stata costruita in una sola volta. Dobbiamo pensare invece che 1 primitivi edifici della stessa siano stati ricostruiti parecchie volte nel corso dei secoli. Nel centro delle rovine gli archologhi hanno scoperto una specie di spiazzo elevato, tutto riempito di pietre cementate, in parte crollato sotto la pressione delle pesanti masse di pietra rp-partenti alle muraglie. Sono stati scoperti pure 1 resti argillosi di una canalizzazione, molto simili a ciò che rimane dei vulcani fangosi e del numerosi condotti di gas che si vedono ancora nelle vicinanze di Baku. è una parabola di immagini rapidissime, cariche d’importanza: i sentimenti sono enunciati dalla sola posizione della parola — poche note insistenti che dentro vi aprono un paesaggio di sola anima: Alto pinàr! Cuatro palomas por el ayre van. Cuatro palomas vuelan y tornan, Llevan herldas. Bajo pinàar' Cuatro palomas en la tierra stàn. (Alta pineta! — Quattro colombe vanno per l’aria. — Quattro colombe volano e tornano. — Portano ferite — le loro quattro ombre, — Bassa pineta! — Quettro colombe sulla terra stanno.) Elegante, d’una gentilezza quasi femminile, come le colonne arabe della sua Granada, pure è del suo popolo che egli trae il sentimento solenne di un’ampia, mediterranea, calma che è piuttosto un adagiarsi esausti, spossati quando comincia a fervere dentro una nuova iniziativa, che si indugia a mettere in effetti. In questo diffuso languore s’inserisce anche quello che è il sentimento della fatalità, delia tragedia. Un legame alla terra, alla carnè, che nessuna, la più martoriata elevazione a Dio non riesce a spezzare. Seguirò passo per passo martirio per martirio, colore per colore, la vicenda delia creatura terrena col sentimento eh’è sempre ima vicenda di carne, di sensi - che è l’avventura di questo dio mortale che è l’uomo, legato alle pietre, agli alberi, all acqua al sole da un vincolo di sangue: è i! «Llanto por Ignacio Sanchez Mejias» — (Lamento per I. S. M.) un torero famoso, gagliardo, adorato dalle folle, E il lamento e il ricordo dell’eroe caduto si disperdono nelle cose che hanno goduto della sua presenza — mortali e fuggitive, come lui era mortale e fuggitivo. ...te has muerto para siempre, corno todos los muertos de .a tierra corno todos . los muertos que se olvidan en un monton de perros aoagatos. (...sei morto per sempre — come tutti i molti della terra — come tutti i morti che si dimenticano — Raggi magici .Ca luce imdsi&iU (continua in IV pag.> in un mucchio di cani spenti). Tra le prime vittime della guerra civile, cadde Federico Garcia Lorca, il più autentico poeta spagnolo, vivo dell’amore della sua terra tanto da far dimenticare gli uomini della sua vita. Ma noi non possiamo dimenticarla più: Lorea fu fucilato dai nazionali, da «quelli di Franco» il 17 luglio 1936; aveva 37 anni. A parte tutto il resto, ogni altra considerazione — fu un terribile, madornale errore, politicamente parlando, che tanto sarà più grave da scontare quanto più Dieci anni or sono era un giocattolo per grandi scienziati: una curiosità di laboratorio.. Durante la guerra fu una arma segreta utilizzata net due campi. Oggi, è uno strumento magico di cui nessun Industriale e nessuna massaia potrà fare a meno. Non è un indovinello, ma potrebbe essere la definizione della «luce invisibile»; i raggi infra-rossi le cui applicazioni aumentano ogni giorno. I raggi infra-rossi sono le irradiazioni emesse, ad esempio, da una semplice lampada elettrica insufficientemente riscaldata prima che fi filamento diventi luminoso. La loro lunghezza d’onda è lievemente superiore a quella della luce visibile. Emessi da un corpo che si scalda, nati dal calore, i raggi infrarossi sono in grado di fornire calore quando il loro fascio invisibile è diretto verso un ostacolo. E’ questo calore che permette loro di asciugare in cinque minuti la carrozzeria di automobili e ogni altra rivestituta verniciata. Un esperto americano ha calcolato che l’impiego degli infra-rossi ha permesso di risparmiare, con questa sola applicazione, due milioni di ora lavorative ogni anno. Se le applicazioni delle «luce invisibile» sono ancora alquanto rare In Europa, gli Americani le utilizzano sempre più. Al pari dei «radar» altro ordigno di guerra, gli infra-rossi consentono alle massaie degli Stati Uniti dì cuocere un ottimo pasto In pochi secondi. La luce invisibile è altrettanto rapida della luce visibile. Un attimo basta per fare sette tolte il giro della Terra. Il tempo di girare un commutatore e di rinchiuderlo l’arrosto è soggetto ad una proiezione intensa di Infrarossi. Il tempo di pronunciare «abracadabra» ed è cotto. Ma gli infra-rossi non sono soltanto utilizzati per le loro soie virtù calorifiche. La «super-luce» che si impiega quando la luce comune non ei consente di vedere. Il professore Sanniè della direzione Giudiziaria di Parigi impiega giornalmente la fotografia all’Infrarosso per scoprire nel corpi di reato dei particolari che non apparirono alla luce «normale». Cosi pure l’esame alla luce invisibile consente di vedere con straordinaria chiarezza tutte le trasformazioni fatte sopra un documento, svelando così 1 falsi, le firme apocrife, il falso biglietto di banca, il falso bollino della carta annonaria. per quanto ben imitati tutti i suddetti falsi non resistono ad un esame con gli infra-rossi che avranno senza dubbio nel prossimi anni un campo di applicazione anche più vasto e meriteranno il loro nome eli «raggi magici». H'aùuc cuttute suite ieue dei Vomì* Gl! agrohidogi mieiurlniarii del bacino del Donetz hanno sperimentato nel 1948 la coltivazione di erbacee, cereali e legumi-passa il tempo, Ma egli è rimasto j nose rare In queste località e là, sulla bocca, nel cuore del suo adatte per il foraggio al bestia- popolo, garanzia per il futuro, simbolo dell’eterna giovinezza, gagliarda e irruente, piena di sangue di Spagna — è rimasto a nutrire la malinconia per tuttociò che è nuovo, che è vivo, che è palpitante,, terribile accusa contro un regime di oppressori: la Spagna di Franco non poteva che fucilare Lorea. La Spagna che ritroverà Lorea, sarà la Spagna che avrà ritrovato sè stessa. Tardarà mucho tiempo en nacer, si es que nace, un andaluz tan darò, tan rlco de aventura. Yo canto su eleganoia con palata rs que gimen y reeuerdo una brisa triste por los olivos. (Tarderà molto tempo a nascere, se nascerà, — un andaluso tanto puro e cosi ricco di avventura. — Io canto la sua eleganza con parole che gemono — e ricordo una brezza triste per gli olivi.) Ma noi confidiamo che non tarderà tanto tempo. Ma noi confidiamo che non tarderà tanto tempo. Iter dì iiSento.* La genesi di questa <. ente oscura a molti 'ha dato le prime manifestazioni parecchi anni addietro e l’ancor embrione non sembrò affatto dar fastidio alla passante Arte Europa, tanto che fino ad oggi si è sempre tralasciato di prendere - la minima posizione in tali confronti. Ed è proprio oggi che si sta formando quasi una barriera protezionistica in Europa per cercare di abbattere 1 infi : a- del resto troppo ardua quando zione dell’arte negra. Ma i' fat- i campi sono tanto dissimili, ma è la necessità che impone che noi rendiamo il valore che si merita Io non sono conoscitrice della musica moderna. Ne sono solo un amante. Certo è poco. La musica moderna. Che eo-s’è? Un pestar di tamburi, coronato da uno starnazzar di trombette, il tutto accompagnante i'1 grido rauco di una vo- solo un carro, ma anche un cam- to stesso che noi ci siamo portati sulla difesa, aiuta a dimostrare e convalidare il progresso dei!’arte negra, sopratutto nella musica. Lo spirito negro ci si presenta esuberante dal quale scaturisce ancor grezzo ü sentimento della libertà represso a viva forza per molte centinaia di anni. Non possiamo noi comprendere quest'arte se non penetrando neilo spirito dei suoi uomini, se non vedendo sulle loro spalle ancor le piaghe recenti dello staffile, se non fermandoci un attimo a contemplare la loro terra mi libera; allora sentiremo il iamen-to, sentiremo la melancori ca nenia, capiremo la lotta travolgente dei loro sentimenti ed im- mello someggiato od un cavallo. DI conseguenza, si abbandona la idea che questo sta stato un serraglio. E la costruzione non do- parerem» ad apprezzare quella ««azza inferiore». Ma non è per questo che s; deve credere che !a luova corrente tenti di superare il preče- če squassata? O forse è peggio? No: peggio di cosi si muore e non ce la farei a dirne. Degradazione. Pura e sempii-se. Ohi non ha visto uno sguaiato moneüaccio «saltare« ad un angoiìo della strada o siotto un portico o in una sala come un infuriato, un pezzo di -metta musica? Certamente tutti, anche voi che leggete L’ho visto anch'io. . Degradazione per chi non vuol capire che elevazione è libertà di sentire e di godere di ciò che ci dice il cuore e vivere come ci piace senza etichetta, convenzione e peggio. E’ libertà la nostra, intesa nel tempo e nello spazio, protesta al’a ricerca di qualcosa d’altro dell’opera 17 in do minore per cui sono obbligatori la grinta ed il frak ondhe a quaranta gradi all’ombra, o dal «mosso leggero o pesante» E questo qualcosa d’altro noi Io troviamo in una ove un negro schiavo, pazzo di Idendulo schiavo di una menta-libertà, afferra un ordigno iu-jlità anch’essa schiava delia tra-cente, forse una tromba, e ian- dizione. eia ai soie bruciante note st.M-ziantì, mentre altri negri, intorno, mormorano tutti qualcosa che è forse un tempo accompagnatore di quel suono drete-rato, ma che è anch’esso una melodia profonda, cupa e triste che fa sognare, che fa sentire in bocca ili sapore amaro di cacao e quelito di crudeli frustate e, nonostante, nell’anima la gioia di vivere. Questa musica da tanti dì-sprezzata è nata da un sentimento sublime: libertà. li desiderio angoscioso di libertà l’ha inspirata, e questa angoscia si sente nelle sue ruote del vero jazz. Il sentimento che accomuna tutte le razze ha prodotto questo e non è degenerazione ammirare ed amare ciò che io vuoi esprimere, non è colpa di noi bianchi, progrediti, il sentire istintivamente simpatia verso l’espiressione di un ideale che veramente ci è tanto caro, anche se esso proviene da un povero negro, avente però un cuore come id nostro, capace di sentire come sentiamo noi il massimo impulso verso la mag-gicre delle ispirazioni umane. Ed è questo che non si vuol capire. Si vuol difendere la dignità, negando al proprio libero Ed è tutto questo che alle volte ci spinge a giudicare tanto severamente la musica moderna, e appigliarci a ciò che di essa può parere non melodico e non musicale. Eppoi noi non ce la prendiamo mai cod vero jazz, ma coll’espressione sfrenata di allegria che non è jazz, venuta più tardi, quando lo schiavo fu liberato e volle tradurre l’espressione musicale della sua angoscia in quella della sua felicità, e quando il bianco completamente profano in materia per ciò che riguarda il sentimento inspirante specialmente, tentò ancor più disgraziatamente di imitare il negro in un modo più confacente al proprio gusto ed a quelito dei suoi simili. Carlotta Diamanti me. Nei camp- koìkhozian! dei distretto di Selidovski nella provinola di Stallino sono state se* minate 12 specie di nuove piante, I cui semi erano stati Inviati dall’Istituto dell’agrfcoltura socialista dj Kiev. Quasi tutte harano germogliato benissimo nelle terre de! Donets. In primavera nelle zone centrali e settentrionali lei Dombas si avranno 400 ettari di nuove colture a semenzaio e 2000 ettari nel 1959. £'ata udatàe Sono state recentemnte eseguite delle »prove con l’aeroplano senza coda, « Ala volante ». Que. sto apparecchio, che possiede due motori a razzo, è interamente' costruito in metallo ed ha una apertura d’ala di 27 metri. La forza d’ascensione è di 1440 metri al minuto e può . all’altezza dr 10.S00 metri volare per 1500 miglia alla velocità di 330 miglia all’ora. Esso viene considerato quale 'H prototipo degli enormi aerei da trasporto che verranno costruiti In futuro. Sega eleama a mona Br.,. .che freddo, passiamo sopra a S. Croce Tra i nuovi prodotti dell’Indù stria polacca una grande importanza ha la costruzione di una utile novità, la sega elettrica a mano, mediante la quale è possibile segare con molta precisione pezzi assai minuscoli di materiale e fori rotondi. La sega pesa 1 chilogrammo e lavora mediante un motore di 150 awtt con 3.000 gin al minuto: possiede un braccio di 26 mil. Umetri che può ventre allungalo o raccorciato di altri 10 minime-tri, a seconda dello spazio riservato al taglio. Il taglio ed l denti della sega sono fatti di acciaio durissimo e possono segare Ü legno fino a 20—30 millimetri di spessore. Oltre alla sega per il legno esiste pure un’analoga tega per il metallo, la quale può segare lastre dallo spessore di 2 millimetri. XùkomoUue a wapMe ùscaidate um* uapoie di cai&atte- In Germania (Zona , d’occupazione sovietica) si stanno svolgendo le prove per S riscaldamento delle locomotive a vapore con la polvere di carbone. Gli e-sperti stanno preparando 40 locomotive, dhe verranno trasformate con opportune installazioni. In tal modo verranno ad essere utilizzate grandi quantità di polvere di carbone, che fino ad or* La nostra Lotta ULTIMISSIME INTERN AZIONALI^ ™£I/M7ITÒ Commenti delle sulle colonie Izvestia italiane If MOSCA — Commentando la discussione In corso nella seconda parìe della terza sessione deìl’as-semblea generale dell’ONU sulla sorte delle ex colonie italiane, l’osservatore della «Izvestia», scrive:'«^’ ancora bene impresso nella memoria di tutti Patteggiamento tenuto a Parigi dai rappresentanti- britannici ed americani, i quali avevano tentato con ogni mezzo di rinviare la discussione sulla sorte delie ex colonie italiane. Come venne rivelato più tardi, SI blocco anglo - americano a-veva bisogno di tale indugio per poter raggiungere un accordo dietro alle quinte della sessione dell’assemblea generale dell’ONU sulla spartizione delle colonie j-taliame. Nella seconda parte della sessione, è stato seguito un atteggiamento analogo, con l’unica differenza òhe nei frattempo l’Italia era entrata nel patto del’Atlantico settentrionale e che i negoziati dietro le quinte sulla sorte delle colonie vengono ora condotti con la partecipazione dei rappresentanti italiani. = -;-fl f Il redattore mette in rilievo che mentre tali negoziati stavano progredendo, ì delegati britannici ed americani all’ONU non risparmiavano 1 propri sforzi tendenti a posporre nuovamente una decisione in merito, nel corso della sessione. La proposta britannica di aggiornare la regolazione della questione è stata appoggiata dai delegato americano Duties, mentre Bevin e Sforza erano impegnati nel negoziati di Londra. E’ un fatto molto significativo, osserva il redattore, che Raccordo raggiunto da Bevin e Sforza non fa parola delle precedenti richieste americane nei riguardi della Tripolitania, ma contiene u-na riserva, in base ala quale il rappresentante americano farà parte assieme agli altri e fino al 1951 del comitato consultivo provvisorio che verrà creato sotto lo amministrazione britannica. E’ un fatto che, quale risultato dell’adesione italiana al patto dell’Atlantico settentrionale e della esistenza d’un accordo bipartito italo -ameri cano nel quadro del piano Marshall, tutti 1 territori Italiani sono stati posti a disposizione degli Stati Uniti per la costruzione di basì navali ed aeree americane. Di conseguenza, le affermazioni d££ Sforza, secondo cui l’accordo da lui raggiunto a Londra «salva gli interessi italiani in Tripolltanila e «preserva_ lo onore italiano nella questione dell’Eritrea» mira a trarre in inganno l’opinione pubblica Italiana. Sta di fatto che l’accordo di Londra stringe ulteriormente il cappio anglo-americano al collo del-l’Itaiia. ’ i :. i ! Dalla Jugoslavia TITOGRAD — Nel Montenegro si sono Iniziati 1 lavori di miglioramento della pianura di Bje'-O-pavlicl dove, per mezzo dell’irrigazione artificiale, oltre 6.000 et-' tari di terra improduttiva saran- SKOPLJE — Gli apparecchi radio ohe un tempo erano considerai in Macedonia come una rarità, penetrano sempre più tra le masse popolari. Oggi in Macedonia si contano 14 mila apparecchi radio, cioè E doppio di anteguerra. 1 ! !1L ) i ji v i j-ri p: p p i - LE ELEZIONI NELLA GERMANIA Schiacciante vittoria del Congresso del popolo BERLINO — ILe 'elezioni al «Congresso del popolo» si sono aperte domenica alle ore 8 nel settore sovietico di Berlino e neaia zona orientale della- Germania. Le operazioni di voto sono proseguite lunedi. Tutta la stampa ha dancìato appelli alla popolazione chiedendole di partecipare in massa a questa manifestazione e di pronunciarsi favorevolmente alla ricostruzione dell’unità tedesca, alla conclusione del trattato di pace ed al riti- Creale per la dittamaziene Il precesse di Tirana BELGRADO — Riferendosi al processo di Ko.c Zoze e dì quattro altri dirigenti del partito comunista albanese, iniziatosi ITI corrente a Tirana e dove questi dirigenti ven-go-no accusati disvere come «trozki'sti» avuto dei legami con «la cricca di Tito», la «Borba» scrive oggi: «E processo ha luogo a porte chiuse; i rappresentanti della stampa non sono autorizzati ad assistervi ed il resoconto del processo viene comunicato esclusivamente dall’Agenzia telegrafica albanese. Il contenuto deX.’atto di accusa e le azioni di cui sono incolpati gli accusati scoprono II vero scopo di tale processo che deve servire a-g’4 iniziatori della mozione del NELLA CIMA BN FIAMME NUOVE POSIZIONI DU'MMATA POPOLA» FRONTE DI HIYANKSIN — La agenzia Cina informa che unità dell’esercito di liberazione cinese che avanzano verso sud da Hang Chou si sono congiunte presso il nodo ferroviario di Tzu jet, a più di SO miglia da Haag Chou, edile truppe avanzanti dal Kiang Si. Le truppe di liberazione controllano ora più di 350 miglia di ferrovia dello Tze Klang-Kiang Si, cioè dalla capitale della provinca del Ce Kiang, Hang Choù, sino ad un punto che si trova a 40 miglia dalla capitale della provincia del Kiang Si, cioè Nan Ciang. Le truppe popolari che avanzano eofcitinuamente nella regione di Fu Ohien hanno liberato i capoluoght di distretto Pu Ceng e Hien Kiang, quest’ultimo il punto più meridionale raggiunto sinora dall’esercito di liberazione. Nel Kiang Si orientale, le truppe di liberazione si sono impadronite di Nan Ceng, importante incrocio stradale ad 80 miglia a sud-est della capitale della regione del Kiang Si. Nan Ciang. Nella loro.avanzata lungo la ferrovia Haing Ceu-Ning Po, le unità dell’esercito popolare hanno liberato il oelebre centro vinicolo di Sciao King, Parallelamente all’avanzata delle truppe, viene ristabilito 81 traffico ferroviario nelle retrovie. Nel settore centrale della strada che congiunge il Ce Kiams Si sono state ristabilite le comunicazioni su un percorso di 100 miglia fra Chaneìzav e Tun.gs.pang. Nel corso della rapida avanzata deii’eseraìito di liberazione, Ce troppe del Kuomintang fuggono in disordine o altrimenti consegnando le armi non appena si trovano di fronte alle truppe popolari. Al passaggio di Ci Yang Tnang, a sud di Hang Ceu, le truppe di liberazione hanno catturato 1000 ufficiali e soldati del Kuomintang tra cui 1C comandante e il suo sostituto. Nel corso delle operazioni è stato leggermente ferito un solo combattente dell’eseroito di liberazione. Dopo un breve scontro armato, unità popolari hanno catturato il S corrente presso il nodo ferroviario di Yatog, net Kiang Si o-rientale, 1500 fra soldati « ufficiali del'Kuomintang. Da Pechino l’agenzia Nuova Cina rende noto che l’esercito di liberazione nazionale si avvicina nelCa sua rapida avanzata aE/e regioni. liberate di Cing, dove importanti forze popolari regionali e par'igiane attendono il momento propizio per entrare in azione in coonerazione con le truppe regolari. Circa 46 mila membri delle truppe regoCiari e più di cento mila partigiani controllano sette basi strategiche alla frontiera del Kuantung, Kuangbi, Munan, Klani? Si e Fukien e me'i’isola di Hainan. Queste basi si estendono su circa 100 distretti. Le regióni liberate della Cina del sud erano state cosiitui+é dal 1947 e da a'5o-ra attraverso ’e varie fasi della lotta contro i Kuomintang, si sono progressivamente empiate. Il reclutamento forzato e le gravi tasse ffscai’i imposte al popom dal regime ‘de! Kuomintang sono state la musa del passaggio in massa della popolazione ale forze di liberazione. I disordini interni in seno al «dlan» del Kuomintang si sono soprattutto accentuati dopo il passaggio del Fiume Giallo da parte del'.’esercito di liberazione nazionale, condizione che ha fa- ze regionali. Tutti S tentativi del Kuom'totapg di annientare 1« forze popolari sono rimasti vari. I-noltre, a partire dal febbraio dell’anno passato, le truppe popolari hanno costantemente migliorato le loro doti combattive, passando dalle operazioni difensive a quelle offensive. Nel secondo semestre diel'l’anno scorso, spezzando cinque tentativi di accerchiamento del Kuomintang, le forze popolari hanno fliberaito cinque capoluoghi di distretto eliminando tremila soldati e ufficia1'-1 del Kuomintang e facendo 1000 prigionieri. L’isola dii Hainan ha una p articolare i'mporanza strategica fra le basi delle forze popolari. Nel-corso del tre ultimi anni sono stati liberati 350 mila abitanti di quest’:sora e sono state costituite 22 amministrazioni di distratto. Attualmente sono itn corso i tovori per la ricostruzione dell’isola. Le forze popolari di' Hainan sono pronte a passare sul continente attraverso lo stretto e ad aiutare, l’esercito a liberare la Cina del nord. Dichiarazioni di J. Duclos PARIGI —, Durante un discorso pronunciato nel pomeriggio allo stadio di Buffalo in occasione del quinto congresso nazionale dell'unione delie giovani di Francia, ä presidente dei gruppo parlamentare comunista Jacques Du-clos ha dichiarato: «Le potenze occidentali non vogliono sistemare il problema di Berlino a quattro, vale a dire con l’Unione Sovietica. Essi vogliono utilizzare la Germania occidentale non denazificata e non smiSitairizzata come base di' operazioni contro l'Unione Sovietica». Duclos ha ripreso poi le critiche contro il piano Marshall «i cui misfatti ormai non si contano piu» ed ha esaminato le conseguenze del Patto atlantico. «Ecco — ha dichiarato Duclos — come si concretizza il patto atlantico con le su,e propaggini: l’alleanza militare di Bruxelles, e la Unione europea, dì cui ben presto la Germania occidentale farà parte. E poi? Senza dubbio Franco entrerà nel Patto atlantico dove è stato preceduto da Salazar. Tutto ciò ben inteso viene fatto in nome defila democrazia». Denunciando infine «i preparativi di guerra ...e dì Tores CAEN — Il segretario generale-del partito comunista francese Thorez ha parlato oggi a Caen nel corso dì una riunione alla quale assistevano circa 4.000 persone. Dopo aver violentemente attaccato il Piano Marshall, l’oratore è passato al problema indocinese chiedendo delle trattative dirette eoo Hociminh. Passando alla politica interna Thorez ha criticato la politica seguita dal governo e si è scagliato contro gii impegni presi tendenti ad importare grano dagli Stati Uniti. Egli ha riaffermato concludendo la volontà del partito comur.sta di' non fare la guerra contro l'Unione Sovietica. Thorez ha dichiarato fra l’altro: «Ho quattro figli e mi rifiuterò sempre acchè essi versino loro san- Cominform ed ai loro agenti di Tirana quale strumento per continuare a condurre la campagna contro la Jugoslavia, per continuare tale calunniosa campagna la quale esige prove e fatti che devono essere fabbricati nel corso del processo. E’ a tale scopo che è stato redatto un unico atto di accusa, e costituito un tribunale propizio, organizzato in una parola il processo che deve dare nuova forza alla calunniosa campagna che ormai ha perduto il suo slancio, che deve fornire nuove prove e nuovi fatti i quali possono essere procurati soltanto in questa maniera. Un tribunale disonesto può soltanto servirsi di mezzi disonesti. D’altra parte — continua la «Borba» — il processo ha lo scopo dì eliminare dalla direzione del partito gli elementi operai e permettere così al gruppo degli intellettuali di Henvar Hoxha e di applicare la politica di avventura stimolata e sostenuta dalla mozione del Cominform. Lo stesso fatto che tale processo si svolga a porte chiuse — sottolinea la «Borba» — conferma fi suo scopo e le Intenzioni degli organizzatori di questa oscura oac-cia del Comiofonm al materiale d’accusa contro la Jugoslavia. Un processo pubblico sarebbe naturalmente più convincente ma esso offre pochissime possibilità di dimostrare quanto è necessario: confermare cioè con le deposizioni deti testimoni e degf.5 accusati l’atto di accusa, vale a dire la propaganda del Cominform. Si tratta di un processo segreto, nascosto all’opinione pubblica, di un processo cospirativo del quale verranno pubblicati soltanto del resoconti ufficiali. Non si nascerà pervenire all’opinione pubblica nessuna parola di tale processo che npn risponda al desiderio ed alle tendenze del suoi organizzatori. H processo a porte chiuse permetterà di esercitare la più brutale oppressione contro gli accusati. t Uno dei. principali »copi di questo processo segreto — aggiunge la «Borba» come risulta chiaro-mente dall’atto di accusa, è di rispondere In modo conforme alla morale del Cominform ai giusti rimproveri del partito comunista jugoslavo secondo E quale la Unione Sovietica nei suoi rapporti con i Paesi a democrazia popolare applica dei metodi che non rispondono al carattere socialista di tali Paesi, e che di fronte a questi ultimi l'Unione Sovietica misconosce il principio della eguaglianza dei diritti. Mat finora la propaganda dalfuffloio d’in-fo rotazioni non ha potuto e neppure osato toooare tale questione in una maniera seria. Unico argomento utilizzato a tale scopo e-ra di ripetere all’Infinito le frasi secondo cui l’Unóone Sovietica applica nel suol rapporti con i Paesi a democrazia popolare 11 principio deäl’eguaglJianza dei diritti. Il processo dl Kod Zoze e del suoi compagni — sottolinea la «Borba» — deve servire all’accusa dell’ufftoio dTnformazioraì contro la giusta lotta, condotta a fianco della direzione del partito comunista jugoslavo, de! comunisti jugoslavi saldamente uniti al loro popolo per dei giusti rapporti' fra i Paesi socialisti. Tale processo è stato inscenato precisamente per dimostrare che è stata proprio la Jugoslavia la quale, nel rapporti con un piccolo Paese a democrazia popolare, si è servita di metodi dt asservimento e di saccheggio economico, ha attentato alla sua indipendenza ed ha cercato di trasformarlo in. un suo satellite economico « tvoli-ti'co. Così, imputando alla Jugoslavia ciò che quest’ultima rimprovera con ragione all’Unione Sovietica, il Cominfom utilizzando I suoi obbedienti satelliti In Albania,' tenta dii distruggere la fermezza e la fedeltà ai principi della lotta dei comunisti iugoslavi e di comprometterla egli occhi del movimento internazionale dei lavoratori. Il processo che ha luogo a Tirana, conclude la «Borba», non potrà negare l’enorme aiuto materiale che la Jusos’avla ha accordato al pooo'o albanese. Su questo aiuto, è già stato scritto qualcosa In Jugoslavia. E’ stato necessario tufo un libro per citare le cifre, I documenti e le lettere di ringraziamento dei dirigenti albanesi per tutto l’aiuto concesso dal partito comunista la creazione del partito oomunista albanese daH’organizzazione della lotta di liberazione nazionale in Albania fino al rinnovo del Paese ed all’edificazione del socialismo, dall’offerta di un aiuto morale, di un aiuto ai quadri del partito e di tecnici fino al grande aiuto materiale manifestatosi nell’invio di viveri, materiale da costruzione, macchine, trattori mezzi di trasporto', fabbriche e centrali elettriche e crediti ammontanti.« 2 miliardi di dinari. -D- BELGRADO. — Il giornale «Borba» dì oggi scrive che il processo a porte chiuse di Tirana contro 5 dirigenti albanesi in lista del partito e dello Stato ha nettamente rivelato l’intenzione del gruppo di Enver Hodza di liquidare brutalmente gli ultimi residui del nocciolo operaio del partito comunista albanese. «In questo processo — scrive il giornale in un suo editoriale dal titolo «Crimini sotto gli auspici dell’ufficio d’tnlonpazioni» — sono giudicati degli innocenti i quali non hanno negato oggi ciò che essi professavano Ieri. SI giudica dei comunisti i quali pongono la morale e la loro onestà co- munista ben più in alto di quanto non lo faccia la cricca di Enver Hodza. Quel comunisti che hanno lottato contro i tentativi intesi a far entrare nella direzione del partito comunista albanese uomini che non hanno quasi nulla In comune con la classe operala, si trovano oggi sotto i colpi di un accusatore che con il pretesto della lotta contro il trotzkismo cerca di liquidare i residui del nocciolo operaio nel comitato centrale del partito comunista albanese. L’immorale risoluzione dell’ufficio d’informazioni — prosegue la «Borba» — con la sua ostile campagna verso la Jugoslavia ha fornito a uomini come Enver Hodza la possibilità di sbarazzarsi di quel comunisti che rappresentavano un positivo ostacolo alle sue megalomani aspirazioni. Essa ha pure fornito la possibilità agli imperialisti di concentrare i loro attacchi contro la classe operaia e di sfruttare largamente la scissione avvenuta nel campo socialista. La risoluzione dello ufficio d’informazioni ha pure fornito a vari nemici nascosti la possibilità di battersi il petto e di giurare che essi sono gli unici difensori dei principi e della morale comunista con l’unico scopo di attizzare le passioni frazioniste e con metodi fascisti liquidando 1 loro avversari». PAN O RAM A DEL SABATO Quest’oggi apriamo oon una conclusione. E sarebbe infatti ora di porre un punto fermo su questa questione berlinese. Nonostante i km. di carta stampa-, ta spesi a spiegare come tutta la facenda si sia svolta, ben pochi hanno saputo (o hanno voluto) dare le vere ragioni di questo accordo; si continua infatti a voler ignorare un protagonista di capitale importanza: il popolo tedesca E ben difficile convincere questa gente a fare da bilanciere, a vivere nell’ «aurea medio-critas» della via di mezzo, per essi ormai v’è una sola impellente- necessità, quella di un’unità tedesca, tesa ad una pacifica ed indipendente ricostruzione. Ed a tutti questi desideri corine hanno risposto le potenze occidentali? Sempiicemente con la creazione di una repubblica tutt’altro che indipendente, e destinata ad uno sfruttamento economico e politico molto degno della guerra passata. Ne è‘ seguito naturalmente sentimento di simpatia tedesca verso l’oriente, e per non venire al peggio i veri creatori della repubblica di Bom si sono affrettati a concludere lo sblocco di Berlino. Niente dunque la tanto rtrarn-bazzata politica di intransigente ’«mazza americana, ma fifa vera e propria di pregiudicare le posizioni strategiche europee. Eccoci ora ai preliminari di Parigi, A quanto si dice i tre sostituti occidentali hanno dimostrato una volontà di camminare a passe» pari per un sicuro successo della conferenza. Fino qui tutto va bene, senon-chè c’è di mezzo una dichiarazione del dipartimento di stato americano intitolato «costare la pace», ove però questa pace puzza un pò troppo di pel-vere da sparo. Secondo questo livello si dovrebbe creare un fronte poderoso ed armato sino ai denti onde impedire una invasione dell’Europa! Ma di grazia (visto che gli americani l’hanno già fatta) chi dovrebbe fare questa nuova invasione: forse gli abitanti di Marte? Parole guerrafondaie dunque, pericolose sotto ogni punto di vista per il loro carattere sobillatore, e per la loro lontananza da ogni forma di ria vicinamente. Si avvicina a grandi passi la decisione rolle colonie italiane. Per quanto se ne dica il rincitnillito conte è stato fregato per bene. Dal totale delle colonie prefa-scìste si è arrivati ad una molto ipotetica restituzione deila Tripolitanla. Ad ogni modo per rendere sempre più incerta questa restituzione si favoriscono già ora i moti di protesta senussi, anche se questi alla fine plaudono all’Unione Sovietica. Il congresso del Partito socialista Italiano 'ha segnato una hanno conquistato il il 51,20 per cento del totale dei voti, alle destre poi non è rimasto che il 9 per cento. Netta tendenza al fusionismo, tendenza all’unione compatta delle masse lavoratrici ed alla formazione di un saldo fronte popolare contro tutti gli imperialismi. Non c’è che da compiacersene. Questo è nuovo filo da torcere per l’On. Sceiba, che con 1 suoi a busi legali sta dando sempre più prova di ima mal-celata rabbia. Infatti è ben noto il risultato nullo ottenuto dalla sua proibizione alla raccolta delle firme per la pace. Un vento di democrazia sta spirando sull’Europa portando nuova forza e volontà. In Ungheria si sono svolte regolarmente le elezioni ammirti-trative con una netta vittoria del Fronte Popolare che ha ottenuto il 96 per cento dei voti. Anche la Germania orientale ha formato il «Consiglio del popolo tedesco» ottenendo il 60 per cento dei voti. Queste notizie non rallegreranno di certo gli ambienti capitalisti. E per concludere, qua!i nuove.dalla Cina? Mao Tse è giunto a 8 km. da Shangai. U rombo dei suoi cannoni assessiona le truppe nazionaliste in fuga. La città non ha più qualsiasi forma di difesa organizzata. Solo ad attendere, nel buio dei meandri sta 'il popolo miserabi-le con gli occhi fissi vnrso quella luce che di minuto in minuto si fa sempre più vicina ed abbagliante. POLmetJS Agitazioni in Libia BENGASI — L’agitazione regnate nella Trìpoiitania in segno di protesta contro 1 piano Bevin-Sforza si è estesa alla Cirenaica. Slamane, la follia sii è ammassata davanti agli edifici dell’amministrazione britannica di Bengasi. I poliziotti' britannici sono stati assaliti dai manifestanti, mentre la bandiera inglese veniva strappata. La bandiera senusita è state innalzata su diversi edifici, oltre a venir portate in trionfo per le vie della città. Le autorità hanno adottato speciali misure di sicurezza, neli’e-ventualità che I torbidi abbiano ad aggravarsi. Si fa notare che è la prima volta che in Cirenaica si registrano manifestazioni aatibritanniohe. IL. CAIRO — Da fonte autorizzata si annuncia che la bandiera senussita è stata issata sulla moschea di Tripoli. Secondo informazioni pervenute al Cairo, i manifestanti non si accontentano di emettere grida ostili aliRItolia, bensì reclamano l’unificazione della Libia sotto l’autorità sovrana detlTemlro Ibriss Ed Senussi, ro delle truppe occupanti. In tutte le località della zona e del settore sovietici giganteschi affissi hanno rinnovato l’Invito ad aderire al «Fronte nazionale». Numerose Imprese hanno an nunciato la loro Intenzione di recarsi In gruppo alle urne nel corso dèlia giornata per le elezioni al Congresso del popolo del settore sovietico di Berlino e della zona orientale. Le organizzazioni di massa hanno rivolto ài loro membri l’invito a partecipare attivamente a questa manifestazione in favore dell’unità. Wilhelm Caennen, segretario generale dei ComsigfUò del popolo, ha sottolineato l’Importanza particolare delle ’elezioni In un’intervlista concessa ad un rappresentante dell’agenzia ADN della zona sovietica. «SI tratta — egli ha detto — di far udire la voce del popolo tedesco alla Conferenza de; ministri degli e-steri a Parigi. Non possiamo votare secondo a principio delle liste stabilite dai partiti, poiché il nostro sentimento nazionale ci vieta dì dare ai Congresso popolare il carattere di un «parlamento speciale per la zona orientale» e di mostrarci altrettanto separatisti del consiglio pat^a mentore di Bonn». «I candidati sono stati nominati in comune, — ©gli ha aggiunto, — da tutti gli aderenti alle organizzazioni politiche secondo principi Identici per tutti.- Il voto è segreto e diretto». al tre DI CRONACA Anche Cittanova, situate allo estremo limite della nostra zona del T.L.T., vuol dimostrare concretamente il suo attaccamento al Compagno Tito portando a termine per il giorno 25 una importante somma di lavoro sia nel campo della ricostruzione che in quello, vasto ed importantissimo, defila cultura e dello sport. La breve esposizione che segue è quanto mai eloquente, dà una visione chiara dello spirito che a-nìima i lavoratori della cittadina. Nel campo dello sport la gioventù completerà la sistemazio ne del campo sportivo ed eseguirà il tracciato dèi nuovo la cui ampiezza ed attrezzatura dovrà soddisfare le sempre crescenti e-sigenze. La piantagione dì 60.000 piantine la semina di grossi lotti di girasole renderanno la situa zinne alimentare di Cittanova, nei prossimi mesi migliore. I collettivi agricoli, la gioventù, i Sinda ceti, si sono impegnati a fondo iniziando subito i lavori di sterro e di preparazione del materiale occorrente per il riattamento del canale d’irrigazione della Valle dèi Quieto, per la costruzione di un monumento in onore del c duti nella lotta di liberazione e per altri importanti lavori. I Circoli di Cultura, italiano e croato, hanno indetto per I prossimi giorni delle conferenze di indole culturale ed una recita. DAL BUIESE Invito alla F.M.S. Andrea I collettivisti della cooperativa agricola di produzione di Buie «I MAGGIO» hanno inviato al Comitato di Fabbrica della F. Macchine S. Andra una lettera invitandoli ad effettuare una visita nel collettivo per constatare personalmente i grandi passi fatti daü’eoonomia collettiva nel circondario istriano, ed inoltre per affratellare maggiormente gli o-peral della città con l lavoratori dèlia campagna. La lettera è del seguente tenore : CARI COMPAGNI Fraternamente Vi invitiamo domenica prossima 25. cm. ad una visita presso la nostra cooperativa agricola di produzione. Desideriamo avere fraterni' contatti con la classe lavoratrice Triestina intesi al rafforzamento dei legami tra città e campagna, legami indispensabiUi nella lotta comune contro l’imperialismo nemico deOi’umaniità. Saremmo veramente lieti di una Vs) conferma in merito entro venerdì 23 corr. mese comunicandoci sì N.ro dèi partecipanti. Approvato l'accordo danubiano BELGRADO — La convenzione sul regime di navigazione danubiana, che era stata firmata a Belgrado il 18 agosto 1948, è entrata in vigore,al’atto del deposito presso il Ministero degli esteri della RFPJ degli ultimi strumenti di ratifica, quelli della Repubblica socialista sovietica dell’Ucraina. Gli strumenti di ratifica della Ucraina sono stati rimessi al vl-cemim'stro degli esteri della Repubblica federai® popolare jugoslava, Alex Bebler, dall’incaricato d’affari dell’ambasciata a Bel. Cavalca Tito in testa alla colonna lungo un sentiero di montagna. sopra la vetta, ghiaccio, fango intorno. Giù nella gora un rio torbido mormora. Si trascinano in cielo plumbeo nuvole: fumiga, per la nebbia, la pineta. Egli cavalca e nulla vede e sente. Dove il pensiero lo trasporta? In quale mondo egli vive? Perchè quelle rughe sulla sua fronte e intorno alle sue labbra? Egli si ferma ad un tratto e sobbalza. Gli si erge innanzi un bianco spettro di neve e di ghiaccio e diffondendo gelo, gli parla: «Dove avanzi temeràrio? Questo è il mìo regno. Voltati • riguarda 1 poveri ragazzi che conduci laceri e scalzi, nuda carne umana. misero sangue che il mio fiato agghiaccia. Dove li guidi, tra doloree morte?- Statuc di ghiaccio io faròdii voi, rigidi e fermi nell’oscurità notturna nella luce meridiana su queste strade di montagna, segno di mia potenza e ammonimento agli uomini perchè nessuno tenti l’impossibile. Voltati e fa ritorno alla pianura per riscaldare Possa al focolare, umile e mito. La suprema legge umana è: «Vivi come meglio sai», disse, e al compagno Tito brillò acceso lo sguardo, scintillarono le pupille: frustò il cavallo, sorpasso lo spettro e lanciò un grido alla vetta: in alto, «Avanti». Il Cavalca Tito in testa alla colonna lungo il sentiero sempre più duro e ghiaccio. Un altro spettro ora gli sta dinunzi e gli sbarra il cammino. Desta orzerà. Stecchito e giallo. Pende la sua pelle, scricchiolano le sue ossa dome hco4 in un vuoto sacco. A Tito parla: «Fermati» Guardami. Tu da lungi mi conósci, ma mai ancora mi vedesti in tutta la mia orrenda figura. Io ognor ti seguo, per le terre predate, come un’ombra siedo in ogni cortile, accanto ad ogni foeolar, nelle stalle, la mia mano fruga ogni sporta, ed il mio nome è Fame. Scendi dal tuo cavallo: io vo montarlo. E condurrò il tuoi poveri ragazzi u per le foreste, i viottoli e i deserti dove soltanto 'il merlo e lo scoiattolo trovano cibo. Abbassa il tuo vessillo ed il nero mio drappo solleva. La mia vittoria qui festeggiò. Aspetta. I tuoi sogni abbandona e fa ritorno giù nella valle. Semina e raccogli ' che nulla al mondo importa più del pane; solo nel ventre è la felicità. Queste redini dammi e fuggi. Tito dal cavai scese: ma non si voltò. Prese dai suolo una zolla di fango la schiacciò e nelle fauci la gettò di quel mostro, gridando: {' «Avanti, avanti.» IH E’ giunto Tito con la sua colonna sotto la vetta av»",*a dalle nuvole. Ancora un balzo. Ma ecco un altro spettro 10 guarda assiso su uà roccia. Gli occhi ha di civetta e come volpe il muso, denti da roditore, ed angolosa è ogni giuntura sua. Lo f issa e dice: «Da dove vieni, avventuriero e dove t’aggiri? Mi conosci? Io sono 11 padre di tutti i dubbi. Io sono 11 foriero della disgrazia e dell’abbattimento. Son colui che con l’unghie aguzze fruga nelle vostre coscienze eternamente. Tomba che chiude i pazzi sogni umani. Che vuol Perchè tra lutti « sofferènze conduci questa folla? L’ideale è frutto che matura sopra il ramo che non è dato ad umana mano attingere. La vetta a cui tu tendi, fino al cielo s’innalza. Avventuriero scendi a valle adegua le tue azioni alla tua forza e misura il tuo passo sulla terra. Ma il fulmine tuonò s ~ra la vetta, e il 7' to' sollevò la nebbia; l’acquila stridette sulla nuvola; brillò 11 sole ne’la sna gloria r nda. E la voce di Tito, come foggia ristoratrice, scese sulle geentd assetate di sue parole: «Avanti.» Netta accusa sovietica al favoreggiamento di Franco PARIGI — La radio sovietica ha diffuso oggi un articolo del giornale «Krasnaja Zvezda» in cui si accusano «i padroni angloamericani di Franco» di aiutare potentemente «la cricca falangista» ed in cui si dichiara, iin merito ad un articolo di un giornale londinese dove si chiedeva il riaiiaociamento delle relazioni diplomatiche con la Spagna: «L’iniezione di dollari e di sterline è Runico mezzo per mantenere al potere 11 regime di Franco. Nè Il popolo spagnolo, che geme sotto il giogo dei sanguinario dittatore, nè il popolo britannico, che chiede la liquidazione di quest’ul-tima fasciata in Europa, vedono un interesse nel riaffermamonto economico, politico e militare del regime di Franco. Gli unici interessati ad appoggiare il regime franchista — prosegue la «Kra snaja Zvezda» — sono i propretori del Times e gli espansionisti anglo-americani, padroni di Franco. La coscienza e la volontà dei popoli amanti della libertà chiedono alle Nazioni Unite di liquidare il regime franchista in Ispa-gna e ciò costituisce un importante ostacolo all’utiUzzaziOiiie di Franco da parte del blocco angloamericano a scopi aggressivi». Commentando poi le dichiarazioni. fatte recentemente dal vicesegretario per il commercio degli Stati Uniti Blaisdet e dal capo dèlia delegazione americana afila commissione economica dell’ONU a Ginevra, Averei Harriman sulla necessità dì estendere le re azioni commerciali fra l’Europa o-rientafiie e l’occidentale, la «Krasnaja Zvezda» afferma fra l’altro: «Tali dchlarazioni costituiscono un’ammissione del fallimento della politica americana di diìscrimi- oecidentale ed orientale. Esse di* mostrano fino a qual punto tale politica è insolubile e rovinosa per i popoli occidentali. Tali dì— ch'faraziomi costituiscono pure una ammissione dell’esistenza di una nuova e profonda frattura neli’e-dificazione del Piano Marshall». Su fiali (dalla III pag.) E qui l’archeologo Dzafar-Zada esprime un pensiero maturatosi in lui da lunghi anni: «Nell’Azerbaigian si è manifestata l’antica religione degli adoratori del fuoco. Non appaiono forse le rovine di Sabati come i resti di un tempio di rgnicoli? Questa Ipotesi dice molto. E' possibile che lo spiazzo elevato sia stato un altare degli igni-coli. Le strette entrate e le infissicele paréti sono pure un argomentai a vantaggio di questa ipotesi, giacché gli antichi templi degli ignlcoli servivano contemporaneamente anche al deposito dei tesori. Di questo parlano anche 1 resti delle celle che si trovano nell’interno delle mura della fortezza. I canali che abbiamo scoperto sono analoghi a quelli che abbiamo visto in altri tempii di ignlcoli e dovevano servire certo per lo sfogo dei gas di nafta. E qui, come ben lo sappiamo, la nafta e II gas si trovano facilmente nel seno della terra». Ed egli si indica 1 getti gassosi che appaiono non lontani dall’isolotto. Il fracasso dei lavori di perforazione, 11 rumore delle navi, il mormorio della città e le vecchie pietre di Sabati sono 1 testimoni del millenni che pesano sulla cultura della capitale dell’Azerbaigian Sovietico,