BCIKB BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA CIVIDALE Apriamo Conti correnti in Marchi e Dollari a Residenti MOJA BANKA novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% * Tednik / settimanale • Cena 1.400 lir št. 11 (754) • Čedad, četrtek, 16. marca 1995 BčIkb BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA CIVIDALE Certificati di Deposito in Marchi e Dollari per sicurezza MOJA BANKA Cruder in Školč za boljše odnose Posvet v Centi na pobudo G S za Terske doline Un 8 marzo con l’invito a scendere in campo E stata una manifestazione culturale nella migliore tradizione del Beneško gledališče che ha fatto la parte del leone con la commedia “Zensko ročno deio”. In precedenza, a sottolineare la creatività femminile, c’era stata la presentazione di una mostra fotografica alla Beneška galerija dove espongono Laura Battich Isoni e Marina Ber-gnach proponendo immagini ricche di poesia e di suggestioni attraverso una ricerca molto diversa. Laura Isoni, triestina, trae ispirazione dal mare, Marina Bergnach presenta frammenti di Benecia. Questo il programma culturale dell’8 marzo celebrato a S. Pietro al Natisone ed organizzato dalla Zveza beneških Zen assieme alla Beneška galerija. Ma è stato anche qualcosa di più. In primo luogo un momento di incontro, ma anche occasione di riflessio- ne stimolata dalla presidente della Zveza Bruna Dorbolò e dal sindaco di S. Pietro al Natisone Firmino Marinig. Nella sala consiliare, forse mai finora così colma - e il sindaco ha espresso l’augurio che il prossimo anno la celebrazione della giornata della donna possa avvenire nel nuovo centro polifunzionale -Marinig, invocando la par condicio ha invitato le donne ad impegnarsi nella vita politica ed amministrativa, “a proporsi ed imporsi nelle liste dei candidati”. Bruna Dorbolò dopo aver ripercorso il cammino, le battaglie della Zveza ha ripreso l’invito a partecipare, proponendo la Zveza come punto di riferimento per quelle donne che decidessero di scendere in campo. beri na strani 3 Predsednik slovenskega parlamenta Jožef Školč in predsednik deželnega sveta Furlanije-Juljiske krajine Giancarlo Cruder sta na ponedeljkovem srečanju v Centi potrdila, da obstajajo vsi pogoji, da se odpravijo še odprta vprašanja med Slovenijo in Italijo in da se nastavi nova strategija gospodarskega in vsestranskega sodelovanja. To sta povedala na posvetu, ki ga je pripravila Gorska skupnost za Terske doline in katerega so se udeležili tudi vidni predstavniki obeh parlamentov, deželne vlade in obmejni upravitelji. Povedati velja, da sta pred samim posvetom Cruder in Školč s sodelavci sprejela predstavnike Slovencev iz videmske pokrajine. Na posvetu, ki sta ga uvedla županja iz Cente Michela Gasparutti in predsednik Gorske skupnosti Armando Noacco (v razpravo so posegli tudi deželni odbornik Arduini ter poslanec Stroili in senator Carpenedo), je predsednik Giancarlo Cruder podčrtal, da brez primernih inštrumentov si je težko zamisliti uspešnega sodelovanja ob meji. Potrebno je, da se od besed preide k dejanjem in da se končno izdela celovito strategijo obmejnega sodelovanja. Cruder se je lotil tudi vprašanja naše manjšine in potrdil prizadevanje Dežele, da se zakon št. 19 o obmejnih območji ohrani v vseh svojih postavkah in s tem v zvezi, da se zagotovi naši manjšini dogovorjena finančna sredstva. S tem v zvezi je opozoril na nevarnost, da tako italijanska kot slovenska manjšina postaneta talec v odnosih med obema državama, kar je nedopustno, saj so narodnostne skupnosti bogastvo, ne pa nadležen kamenček v čevlju, (r.p.) Z leve Školč, županja Gasparutti, Cruder in predsednik Gorske skupnosti Noacco Na pobudo kulturnega društva Planika in Glasbene šole Trbiž: revija zborov Poudarjena volja po utrjevanju kulturnega sodelovanja ob meji Battisti e Pirih a Taipana Taipana domani pomeriggio ospiterà un importante incontro che s’inquadra nella volontà di intensificare i rapporti di amicizia e collaborazione con la vicina Slovenia in tutti i campi della vita, anche in quello religioso. La Comunità montana delle Valli del Torre organizza per venerdì alle ore 17 un’incontro sul tema “Friuli sloveno: una sfida ed un impegno - una pastorale su un confine culturale” al quale parteciperanno l’Arcivescovo di Udine mons. Alfredo Battisti ed il Vescovo di Capodistria mons. Metod Pirih. Alla Santa Messa parteciperanno pure tutti i sacerdoti con le comunità cristiane al di qua e al di là del confine. Posvet v Čedadu v sobot Novo politično gibanje “Oglejski forum” organizira v soboto 18. marca ob 9.30. uri v cerkvi Sv. Frančiška v Čedadu posvet, na katerem bo tekla beseda o prehodu od posebnega statuta Dežele F-JK do federacije in v tem okviru bo še posebej izpostavljena gospodarska problematika. Po uvodnem poročilu koordinatorja Oglejskega foruma prof. Raimonda Strassolda bosta predavala prof. Renato Brunetta in Gian Nereo Mazzocco z rimske oz. videmske univerze. Sledila bo razprava s predstavniki političnega, industrijskega in finančnega sveta, nakar bo povzel zaključke prof. Flavio Pres-sacco. Kulturno središče sredi Trbiža je bilo v nedeljo prizorišče enega od koncertov 23. zborovske revije Koroška poje, ki jo vsako leto ob tem času prireja Krščanska kulturna zveza iz Celovca. Za trbiško manifestacijo pa sta poskrbela domače kulturno društvo Planika in Glasbena šola Tomaža Holmarja, ki sta ponovno potrdila, da znata prisluhniti potrebi domačega prebivalstva in mu pripravila res prijetni pevski popoldan. Nedeljske manifestacije so se ob številni domači publiki udeležili tudi dr. Peter Vencelj, državni sekretar v zunanjem ministrstvu odgovoren za Slovence po svetu, konzul Slovenije v Trstu Tomaž Pavšič ter predsednik komisije za kulturo pri SKGZ Rudi Pavšič. Pred nastopom moškega pevskega zbora SPD Trta iz Zitare vasi je v imenu prirediteljev Salvatore Venosi izrazil zadovoljstvo, da so sredi Trbiža drugič gostili tako pomembno pevsko manifestacijo. Zborovski reviji Koroška in Primorska poje, je nadaljeval Venosi, sta postali že stalnica tudi v Kanalski dolini. beri na strani 3 S. Pietro: sono tre i candidati Saranno quasi certamente tre le liste che a S. Pietro al Natisone si presenteranno alle prossime elezioni amministrative. La Lista civica, che amministra il comune da 15 anni, si ripresenterà con parecchi nomi nuovi, se é vero che una parte degli attuali consiglieri ha già deciso di non ricandidarsi. Nel corso di questa settimana si svolgono, nelle frazioni, le “primarie”, consultazioni aperte a tutti i cittadini, che sono chiamati a fare delle proposte. segue a pagina 2 Intervista a Chiabudini pagina 2 četrtek, 16. marca 1995 2 Per le elezioni amministrative del 23 aprile a Cividale Il centro - sinistra punta su Bernardi La sua carta d’identità dice che ha 70 anni, ma é un menzogna: ne dimostra almeno trenta in meno. Giuseppe Bernardi, medico in pensione, civi-dalese, é ii nome che la Lista civica di centro-sinistra propone a Cividale come sindaco per le prossime amministrative. Gli chiediamo che ci faccia il proprio identikit, e diventa difficile fermarlo, tanto parla spedito. “Ho avuto un’educazione liberal-radicale, sempre segnata dall’idea della democrazia. Dopo questa pulsione, ho avuto contatti, durante la guerra, con amici che la pensavano come me, rafforzando certe mie idee. La lotta partigiana mi ha aiutato a capire e a dare tutto quello che avevo per quella causa. Poi mi sono laureato in medicina ed ho lavorato come assistente nell’ospedale di Cividale (a cui devo tutto, era un ospedale che funzionava, richiamava gente anche da fuori provincia). Questo fatto dell’ospedale mi dà molta forza per cercare di fare qualcosa, per salvare il salvabile”. Lei ad un certo punto é entrato in politica... Sono stato anche vice-sindaco, negli anni ’60, e-letto come indipendente, ma il tipo di conduzione politico-amministrativa non mi era congeniale. Sono uscito e ho fatto una Lista civica, negli anni ’70. I cittadini hanno risposto, allora. Dicevano tutto, di me, che ero comunista, che ero fascista, ma la gente ci ha premiato. Io davo, e dò anche oggi, una grande importanza alle persone, alla pulizia, alla trasparenza. Poi? Poi ho fatto il medico, non mi era possibile conciliare lavoro e impegno amministrativo. E oggi torna in campo. Come mai? Avevo già deciso di andare in pensione e vivere in pace, riuscire a concretizzare tante cose che prima non ero riuscito a fare, ma ho capito che finché uno sente dentro qualcosa, fin- Giuseppe Bernardi ché ha un mattone da portare alla casa comune, deve farlo. Ho accettato con entusiasmo e gratitudine la proposta di diventare candidato sindaco di una lista di centro-sinistra. Che lista sarà? Sarà aperta a tutti, e tutti lo metta in neretto. A tutti coloro che vogliono fare qualcosa per Cividale. Sarà sganciata da carri impositivi, fatta da cittadini che hanno voglia di cambiare fortemente la situazione attuale. Bernardi spiega poi che ha accettato di candidarsi anche “per combattere con tutte le mie forze i raggruppamenti di destra”, boccia la politica “squinternata” di Berlusconi e Fini e, tornando al locale, non dà certo giudizi positivi all’amministrazione uscente guidata da Pascolini. E’ fiducioso: “I cittadini ci premieranno”. Di nomi e programmi non parla, anche perché é in ballo, mentre ci incontriamo, un possibile accordo con la Lega Nord. Di problemi etnici non vuole parlare (“non e-sistono, siamo tutti alla pari, siamo in Europa”). Usciamo dalla sua bellissima casa, passeggiamo per Cividale nella domenica primaverile. Bernardi incontra gente che gli fa i complimenti, lui non manca di dire “conto anche su di voi”. Mi prega di chiudere l’intervista con un aneddoto. “Una mia nipote - dice -é andata a scuola, in seconda elementare, e ha detto alla maestra che suo nonno diventerà sindaco. La maestra ha subito chiesto di quale partito, e la bambina ha risposto: di tutti”. Michele Obit S. Pietr sono 3 i candidati sindaci segue dalla prima Domenica la riunione si é svolta a Vernassino, lunedì a Clenia, martedì a Ponteacco, mercoledì ad Azzida, questa sera sarà a Vernasso, domani, venerdì, a S. Pietro. Nomi, quindi, é difficile farne, anche se paiono probabili le ricandidature di Nino Ciccone, Giuseppe Blasetig e dell’attuale sindaco Firmino Marinig. Sulla sponda destra, Forza Italia e Alleanza nazionale hanno trovato un accordo con il Partito Popolare per la formazione di un’unica lista, ma c’é ancora dibattito per la scelta della persona da candidare come sindaco. La sorpresa dell’ultimo momento é però la decisione della Lega Nord di correre da sola, come gli esponenti leghisti hanno ratificato sabato sera nel corso di una riunione. Già deciso il nome del candidato sindaco: sarà Renato Osgnach, di S. Pietro, dal 1975 al 1980 sindaco di S. Leonardo per l’allora Democrazia Cristiana, partito che ha lasciato abbracciando il movimento di Bossi. La privatizzazione in Slovenia La Chiesa e i suoi beni Il passaggio dall’economia di stato a quella di mercato rappresenta per la Slovenia una delle questioni più importanti per il suo futuro. Niente di strano, dunque, che propio sui problemi economici e sulle proprietà si stia svolgendo una vera battaglia politica. Secondo la destra i partiti al potere non offrirebbero a tutti le uguali opportunità per entrare a pieno titolo nel mondo economico e bancario che in sostanza rappresenta la chiave per entrare nella torre di controllo di ogni paese. Paladino di questo tipo di argomentazioni è il presidente del partito socialdemocratico Janez JanSa che in più occasioni ha rimarcato “il tacito accordo cattocomuni-sta per la spartizione della Slovenia". A parte le argomentazioni di JanSa, che per lo più sembrano mirate alla promozione personale del leader socialdemocratico, sta di fatto che il processo delle privatizzazioni stà entrando ora nella fase terminale. Il primo passo è iniziato con la distribuzione dei certificati ai cittadini che potranno investirli nell’aqui- Dopo l’accordo del PPI di San Pietro con Forza Italia e Alleanza nazionale Chiabudini: sono contrario “E una scelta di cui sono venuto a conoscenza leggendo i giornali e mi ha stupito” Cosa sta succedendo al Partito popolare di San Pietro al Natiso-ne? Se lo stanno chiedendo in molti dopo aver saputo che per le prossime elezioni comunali del 23 aprile si è deciso un accordo con Forza Italia ed Alleanza nazionale alle quali si è aggregata la “Lista per ritalia”. Il perchè di questa decisione, dopo che a livello nazionale è stata bocciata la proposta di Rocco Bottiglione, lo abbiamo chiesto a Giuseppe Chiabudini, presidente della Comunità montana delle Valli del Natisone e capogruppo del PPI al Consiglio Comunale di San Pietro al Natisone. “Debbo dire che questa domanda me l’aspettavo. La risposta è molto semplice: non lo so. Sta di fatto che sulla decisione di alcuni rappresentanti del PPI locale di aggregarsi a destra non ho avuto il modo di dire la mia. L’ho letta sui giornali e debbo dire che sono rimasto stupito e contrariato. Prima di tutto va rilevato che a San Pietro non esiste la sezione del PPI, perciò c’è da chiedersi chi sono coloro ed in nome di chi hanno deciso per una tale soluzione. Personalmente mi dissocio da questa posizione anche perchè i programmi annunciati dal cartello di destra sono stati bocciati nelle ultime due tornate elettorali amministrative”. Lei ha detto di non sapere niente. Qualcuno, però, avrà deciso di allearsi con FI e AN? “Dopo aver letto la notizia ho telefonato ad alcuni rappresentanti provinciali del partito che mi hanno parlato della possibilità di un accordo, ma niente di definitivo. Come si è arrivati all’accordo non lo so. So invece cosa bisognava fare. Prima di tutto convocare tutti gli i-scritti e fare un giro d’orizzonte con chi rappresenta il partito nelle istituzioni locali. Questo non è stato fatto: da me non è venuto nessuno, nessuno ha parlato con me”. Ha intenzione di ricandidarsi? “Dopo trent’anni di attività politica è giusto che lasci. Se avessi l’intenzione di continuare, certamente non entrerei nella lista assieme a FI e AN. In questo logica non mi ritrovo e penso che questo non sia l’indirizzo che al Partito popolare è stato dato da don Sturzo e da Ivan Trinko”. Rudi PavSiC sto di quote dell’azienda in cui lavorano oppure trasferirli in fondi di investimento. Molto più importante in questo periodo è stata la fase in cui le aziende dovevano presentare all’Agenzia per la privatizzazione la documentazione in cui veniva indicata la modalità per passare al regime di libero mercato. Su questo fronte problemi e differenti interpretazioni della legge non sono mancate. Le maggiori aziende slovene comunque hanno optato per la privatizzazione con l’emissione sul mercato delle loro azioni. Un capitolo particolare delle privatizzazioni è rappresentato dall’ enorme patrimonio boschivo che dovrebbe tornare nelle mani della Chiesa. Non va dimenticato che oltre il 50 per cento del territorio sloveno è ricoperto da boschi, di cui una grande fetta è proprietà della Chiesa che diventerebbe il più grande proprietario terriero della Slovenia e dunque un soggetto economico di primaria importanza. Ed è sul ritorno dei beni alla Chiesa che nascono le prime difficoltà anche perchè secondo alcuni l’acquisizione dei terreni da parte della Chiesa, nel periodo antecedente la prima guerra mondiale, non è stata del tutto “legale". Sino ad ora l’arcivescovo di Lubiana Alojzij SuStar ha mantenuto una posizione conciliante sostenendo la tesi che alla Chiesa venga restituita una “certa" quantità di boschi per permetterle di amministrarsi e reggersi autonomamente. Questa soluzione, però, nella realtà cattolica slovena non è condivisa da tutti. I “falchi” chiedono la totale restituzione dei beni, altri, invece, vogliono “trattare” per avere dal governo la via libera all’insegnamento della religione nelle scuole ed alla gestione di alcuni centri educativi ecclesiastici. La soluzione, così si dice, verrà presa prima della visita del Papa in Slovenia, annunciata per il prossimo anno, (r.p.) 1,5 miliardi alla comunità italiana Protesta dei pescatori I pescatori della costa slovena sono preoccupati per il loro futuro. In Slovenia, secondo loro, la pesca rappresenta un settore economico dimenticato da tutti. Non esiste una strategia nazionale per sviluppare la pesca e non ci sono incentivi da parte del governo per un progressivo recupero del settore. I pescatori chiedono di essere equiparati agli agricoltori (questi ultimi godono di particolari sovvenzioni dallo Stato) e che venga abolita la pesca come attività dopolavoro in quanto la superficie delle acque è troppo limitata per permettere che la pesca sia estesa anche ai pescatori-dilettanti. Aiuti alla minoranza La Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia ha stanziato un miliardo e cin-qecento milioni di lire a sostegno dei programmi di sviluppo della comunità italiana in Slovenia e Croazia. L’assegnazione, ha sostenuto la presidente Alessandra Guerra, risponde ad una precisa previsione di legge ed è la dimostrazione dell’interesse verso i connazionali, specie nel momento particolarmente delicato che essi stanno attraversando. Il contributo vuole essere anche una risposta alle critiche del PDS, mosse alla Giunta, in quanto “troppo assente riguardo ai problemi della minoranza italiana”. Su proposta dell’assessore alla cultura Tomat la somma è stata assegnata all’Università popolare di Trieste che indirizzerà i mezzi sia per interventi su immobili, sia ad attività culturali. La destra protesta Per la fine di aprile dovrebbe tenersi a Capodi stria una manifestazione di protesta contro il governo sloveno per la “sua debolezza” nei confronti dell’Italia. Ad organizzarla è la destra slovena, in particolare il partito nazional-sociale sloveno che è contrario alle modifiche della Costituzione ed alla restituzione dei beni a-gli esuli. Turisti in Dalmazia L’industria dell’ospitalità della Dalmazia punta sui turisti italiani. Secondo alcune previsioni il progetto di ospitare mezzo milione di turisti italiani non è campato in a-ria. Lo ha detto il responsabile della Generalturist, una delle più grandi agenzie turistiche della Croazia. Secondo gli operatori turistici della costa dalmata la concorrenza si può battere con la qualità dei servizi e coi prezzi contenuti, oltre che con le bellezze naturali. La meta del mezzo milione di turisti, però, non sarà facile se si pensa che l’anno scorso in Dalmazia hanno ospitato 9.500 turisti italiani per un totale di 43 mila pernottamenti. Anche nell’Alta Valle dell’Isonzo vogliono incrementare il flusso turistico e-stivo. Per venire incontro alle richieste turistiche a Caporetto si sono attivate quattro nuove agenzie. Buoga Sofija (Carla) na koncu ga je ušafala... an pokušala. Vse tri pod režijo Marjana Bevka so nam ponudle kiek zaries liepega. Kajšan porCe: “ekko, že spet hvalijo njih reci”. Vsak od tistih, ki je imeu parložnost videt komedije pa lahko potardi, de so ble zaries pridne, de so znale dobrò pokazat tri ženske karakterje, adan buj Cudan an poseban od druzega. Kulturni program za praznik žen, ki ga je an lietos or-ganizala Zveza beneških žen, so obogatili z lepo fotografsko razstavo v Beneški galeriji. Marina Bergnach je pokazala “marvice Benečije” pune poezije, Laura Isoni, ki je iz Trsta je v obiektiv ujela muorje. Pruzapru so dvie razstave zlo drugaC med sabo, ki pa lepuo pričajo kuo novi matajur četrtek, 16. marca 1995 Dal 19 al 23 aprile a Trieste, Gorizia e San Pietro Na pobudo kulturnega društva Planika in Glasbene šole “Tomaž Holmar” revija pevskih zborov Splet koroških pesmi na Trbižu V pozdravnem nagovoru Salvatore Venosi podčrtal potrebo, da se tudi v Kanalski dolini utrdi slovenska kultura Kultura V Beneški galeriji so odparli fotografsko razstavo Marine Bergnach an Laure Isoni Liep užitak an smieh z Beneškim gledališčem Scuola: Festival delle minoranze s prve strani V svojem pozdravu je Venosi podčrtal naslednje: “Pesem naj nas v teh Časih bodri in naj nam daje poguma, da ne bomo omagali pri ohranjevanju naše besede in da bi ostali zvesti našemu rodu, našemu jeziku in da bi ostali pokonCni ljudje. Naj ne kloni naša hrbtenica, da bomo lahko izkazovali drugim sorojakom voljo pri vztrajanju. Casi so taki, da ljudje oklevajo, da se oddaljujejo, da gledajo, kaj bo. Na naš raCun se marsikaj govori, dobrega in lažnivega. Menim, da je treba kljub vsemu vztrajati in nadaljevati na začrtani poti”. Janko Zerzer je v imenu KršCanske kulturne zveze ocenil za pomembno dej- Kamunska sala v Špietre je bla še ankrat premajhna za spariet vse tiste, ki so paršli gledat komedijo Beneškega gledališča za 8. marec, dan žene. Vse tiste, ki so muorli stat po koncu, je špietarski šindak Firmino Marinig po-troštu an jau, de je upanje, de bo hlietu Beneško gledališče igralo v novem teatru, ki ga v Špietre zidajo an je že par striehi. Komedija “Zensko roCno dielo” je storia vsiem le naprej se smejat. Vam na bomo pravli kaka je pravca, zavuoj ki se troštamo, de puode an lietošnja komedija ku lanska po naših beneških vaseh. Recimo samuo, de protagoniste so tri žene: vduova (igrala je Lidia Zabrieszach), ki kar se tiCe moži je imiela zlo jasno idejo, kuo se je trieba obnašat z njim: “Trieba jih je šCet”; Sofija (Carla Loszach), ki jih je tarkaj pretarpiela z možam, de sej’ malomanj pomotila an potlè je nardila... mier; Santina (Anna lussa), pobožna, že v lietih, ki je samuo pomagala te starim, te buozim an je takuo želiela imiet moža, de La scuola rappresenta per ogni comunità una delle istituzioni fondamentali, la base sulla quale si costruisce il futuro delle giovani generazioni e di tutta la società. Per le comunità etnico-lin-guistiche minoritarie la scuola riveste un’importanza ancora maggiore in quanto è una delle garanzie per la stessa sopravvivenza. Si capisce dunque la scelta del regime fascista che in uno dei suoi primi atti sul confine orientale ha chiuso le scuole slovene operanti nelle provincie di Trieste e Gorizia. Dalla metà degli anni ’20 dunque si è tentato di cancellare anche in questo modo la comunità slovena. Gli sloveni si sono organizzati e anche nel periodo delle resistenza ha cercato di colmare quel vuoto. Ma è stato soltanto con la liberazione, nel 1945, che le scuole slovene nelle due provincie sono state ripristinate. Quest’anno dunque la comunità slovena celebra il 50. anniversario della riapertura delle scuole slovene. Come? Con un Festival delle scuole delle minoranze linguistiche dell’Unione Europea: “Evrošola ’ 1995”. Si tratta del quarto Festival di questo tipo,- i primi tre si sono svolti in Bretagna, nel Galles e in Frisia - e vi parteciperanno 12 gruppi di ragazzi provenienti da tutta l’Europa. L’ospitalità per i gruppi è curata dalle varie scuole, mentre i ragazzi verranno accolti presso le famiglie. E una scelta questa dettata da ragioni economiche ma soprattutto dal desiderio di favorire il più possibile le relazioni tra i ragazzi sloveni e le loro famiglie con i coetanei europei. Le manifestazioni principali si svolgeranno a Trieste e Gorizia, ma al Festival prende Kulturni spored, ki sta ga povezovala Marco in Aleksander Tolmaier, so uvedli Ciani moškega zbora iz Zi-tare vasi pod vodstvom Pavla Sterna. Sledil jim je dekliški zbor iz Škocjana, ki je pod vodstvom Helke Mlinar zapel venCek Bajukovih skladb. Gost letošnje Koroške poje je bil mešani pevski zbor iz Podgore (Gorice), ki ga vodi Mirko Špacapan. V drugem delu popoldneva sta bila na vrsti še moški zbor SPD Bilka iz BilCovsa (Mirko Lausegger) in mešani pevski zbor Pevskega društva Sele (Roman Ver-del). Za zaključek pa sta zbora iz Podgore in Sel skupaj zapela Polanškovo “Koroška domovina”. znajo žene guorit an skuoze fotografijo. Za kronako naj povemo, de je razstavo od-parla an predstavila Donatella Ruttar, Antonella Bucovaz je pa prebrala an par poezij. Iz poezije na fotografijah an v besiedi smo pasal v tisto, ki živi an se Sieri v muziki. Davide Clodig je na kla- Lidia igra uduovo virju odparu drug part programa an zaigru najprej adno njega kompozicijo an potlè še adno klasično skladbo. Potlè je šla besieda Beneškemu gledališču an našemu slovenskemu kulturnemu ustvarjanju. Praznik žen je v parvi var-sti kulturni praznik, je pa tudi politični moment. Takuo v besiedah špietarskega šinda-ka, ku v tistih od predsednice Zveze Brune Dorbolò je par-šla na dan novuost telih administrativnih volitvah. V vsaki listi kandidatu muora bit almanjku an part (3) ženskih kandidatu. Tala je parložnost, de se ponudite an buj aktivno vključite v politično an administrativno življenje, je jau špietarski šindak. Bruna Dorbolò, ki je na kratko prehodila življenje an dielo Zveze beneških žen, je ponovila vabilo ženam. Je cajt razbit monopol moških na oblasti, je jala, an žene morejo puno dat an ponudit. Muo-rajo pa premagat strah, buj zaupat v svoje moCi an znanje. Zatuo Zveza beneških žen - je jala - se ponuja ko tist prostor, kjer bi se lahko kandidate srečevale, pogua-rjale an najparvo kjer naj bi Pobožna Santina (Anna) ušafale vso podpuoro an opuoro za zaCet hoditi buj številne po teli poti. (jn) Manjšine, ki se bodo udeležile Slovenske Evrošole 95 Evrošole se bo udeležilo 14 manjšin, še dve pa bosta kot opazovalki sodelovali pri glavnih manifestacijah Uradni udeleženci Evrošole Opazovalci @ Baski (Španija) © Frizijci (Nizoz.) ® Slovena (Avstrija) 0 Italijani © Baski (Francija) © Nemci (Danska) ® Ladind (Italija) (Sloveniji © Katalonci (Fran.) (jo) Danci (Nemčija) 0 f!ur;?ni © Bretonci (Fran.) (n) Luž Srbi (Nemčija) © Valižani (VB) © Sev. Frizijci (Nemčija) ©Skoti (VB) © Irci (Irska) parte attiva anche la scuola bilingue di San Pietro al Na-tisone che offrirà ospitalità al gruppo bretone. All’iniziativa, promossa dal Bureau europeo per le lingue meno diffuse, parteciperanno Baschi (Spagna e Francia), Catalani (Francia), Bretoni (Francia), Gallesi (Gran Bretagna), Scozzesi (GB), Irlandesi (Irlanda), Frisoni (Olanda), Tedeschi (Danimarca), Sorabi (Germania), Frisoni del nord (Germania), Sloveni (Austria) e Ladini (Italia). Sono stati invitati a partecipare anche gli Italiani della Slovenia ed i Friulani. I diversi gruppi arriveranno in regione mercoledì 19 aprile e vi rimarranno fino a domenica 23 aprile. Il programma è articolato in quattro giornate: la prima è stata denominata giornata delle minoranze e si basa sulla reciproca conoscenza; la seconda è la giornata dell’amicizia ed è dedicata a diverse manifestazioni sportive; la terza è la giornata della gioia; infine l’ultimo, il giorno dei saluti, sarà dedicato al tema della pace. Il significato educativo e culturale dell’iniziativa è più che evidente, senz’altro rappresenterà per i ragazzi un’esperienza indimenticabile che contribuirà certamente anche a rafforzare la coscienza della propria i-dentità. L’appartenenza ad una piccola comunità etni-co-linguistica - ha dichiarato il presidente del Bureau Donali O Riagain - dà a volte la sensazione dell’isolamento, di qualcosa di piccolo ed insignificante. Ma non è così, in Europa siamo in 50 milioni, (jn) Številno občinsko na nedeljski reviji Koroška poje na Trbižu stvo, da so predlanskim prvič gostovali na Trbižu, kar potrjuje voljo po sodelovanju in medsebojnem dogo- varjanju. “Letos smo sklenili, da se je treba spomniti na tiste glasbene ustvarjalce, ki so odšli v svet. Prav je, da jih spoštujemo in jih imamo kot del našega skupnega narodnega telesa”. četrtek, 16. marca 1995 4 ŠkolC in Cruder za odprto mejo V Centi srečala tudi Slovence iz videmske pokrajine s prve strani Jožef Školč je posebej izpostavil voljo Slovenije, da se premostijo Se nerešena v-prašanja in da se v perspektivi za jutrišnji dan ustvari pogoje za tesnejše medsebojno sodelovanje, še posebej na obmejnem območju. Opozoril je tudi na težave naše manjšine in na njeno različno pokrajinsko stvarnost. Predsednik slovenskega parlamenta je bil mnenja, da je treba odslej večjo pozornost posvetiti videmskemu območju, ki je manj o-bremenjeno z zgodovino in ki stvameje gleda na odnose med sosednjima državama. Na srečanju slovenskih predstavnikov z obema predsednikoma (srečanja se je udeležila tudi predsednica parlamentarnega pododbora za manjšine Jadranka S-turm-Kocjan) je Jole Na-mor, predsednica videmske SKGZ, opozorila na položaj slovenske manjšine v videmski pokrajini, ki še vedno čaka na priznanje in varstvo. “Veliko skrb vzbujajo finančne težave, s katerimi se soočajo slovenske ustanove in negotovost v kateri živijo. Tu je problem fnančnih sredstev za leto 1995, ki so nam bila zagotovljena, ni pa še jasno kdaj jih bomo lahko dobili, da ne govorimo o sredstvih za leto 1994, ki jih naša kulturna društva še Predsednika Školč in Cruder sta v Centi sprejela tudi zastopstvo Slovencev iz videmske pokrajine vedno pričakujejo. Prizadevanja za ohranjanje lastne kulture in jezika, da se ohrani večjezikovna in večkulturna podoba Furlanije v povezavi s plemenito tradicijo Oglejskega patriarhata gredo tudi v smer razvoja, po principih, ki so bili sprejeti na evropski ravni”. Fabio Bonini pa je v imenu SDGZ predlagal, da bi prišlo do ustanovitve gospodarske delovne skupine, ki bi imela nalogo ustvariti pogoje, da bi na območju vzdolž državne meje res prišlo do novih in stvarnejših gospodarskih pobud tudi v vidiku pomoči, ki jih ponujajo razni evropski projekti, (r.p.) Šolsko središče na letnem občnem zboru V ponedeljek, 13. marca, so se člani Zavoda za slovensko izobraževanje z-brali na rednem letnem občnem zboru v Spetru. Ker je obnovitev organov po statutu predvidena v-saka tri leta, je bila na d-nevnem redu le razprava in odobritev letnega načrta dejavnosti ter odobritev obračuna in proračuna. V uvodnem posegu predsednika Pavla Pe-tričiča je prišla do izraza zaskrbljenost zaradi težkega finančnega položaja, v katerem se Zavod nahaja posebno letos, ko še ni nikakršnih jasnih uradnih zagotovil o obnovitvi državne podpore, ki jo je v sicer nezadostni meri zavod prejemal prejšnja leta. Obenem pa je predsednik podčrtal, da je že številne težke trenutke uspelo premostiti, in izrazil zadovoljstvo nad opravljeno potjo, še zlasti ob ureditvi sedanjega sedeža, ki omogoča dvojezičnemu šolskemu središču boljše delovanje. Finančni položaj pogojuje tudi načrte, je pojasnila ravnateljica Živa Gruden, ki je nato nakazala naloge, s katerimi se bo vendarle treba v tekočem letu spoprijeti. Mednje gre uvrstiti prizadevanja za pravno priznanje oziroma parifika-cijo osnovne šole, skrb za dopolnitev organika, organizacijo intenzivnejših popoldanskih dejavnosti za bivše učence in hkratno prizadevanje po uvedbi pouka slovenščine na državnih nižjih šolah ter končno še razširitev dejavnosti na Tersko dolino, kjer je zavod lahko računal na pomoč in sodelovanje krajevnih uprav. V razpravi o obračunu in proračunu pa so zlasti starši podčrtali pomen prispevka, ki ga z mesečno članarino sami dajejo za delovanje šolskega središča, tudi v zvezi s polemikami, ki se občasno pojavljajo v množičnih občilih glede javnega finansiranja šole (s tem v z-vezi je tudi padla pripomba, da se javna podpora v obliki davkov, socialnih prispevkov in drugih pristojbin v bistvu v celoti vrača v državne blagajne). Z vpisom otroka v dvojezično šolsko središče se starši odločajo za pot, ki je vsekakor dražja in v m-nogih primerih tudi povezana z nemajhnimi teža- vami (razdalje, usklajevanje urnikov, zgodnje v-stajanje in pozni povratki za otroke iz oddaljenih k-rajev); gre torej za zavestno kulturno izbiro, ki je našla odgovor v zasebni pobudi zgolj zato, ker država s svojo šolsko strukturo zanj ni znala ali hotela poskrbeti. Naj ob robu še dodamo, da je vprašanje finančne podpore zavodu prišel do izraza tudi prejšnji petek ob obisku učencev dvojezične osnovne šole v deželnem svetu, kjer jih je sprejel podpredsednik Miloš Budin. V pogovoru s podpredsednikom so poleg običajnih vprašanj v z-vezi z delovanjem deželnega sveta postavili tudi specifična vprašanja o tem, kako dežela skrbi za Benečijo in gorska področja nasploh ter kako posebej pomaga špetrski šoli. Miloš Budin je v odgovoru povedal, da je v tem trenutku dežela nemočna zaradi zamud rimske vlade, da pa proučujejo možnosti, kako bi dežela lahko sredstva anticipirala, kar pa je seveda odvisno od večine, ki se lahko glede tega vprašanja oblikuje v deželnem svetu. Lettera al Direttore Analisi politica non sostenibile In varie occasioni la rivista Studenci ed il suo direttore Riccardo Ruttar che è presidente per la provincia di Udine dello Svet slovenskih organizacij (SSO) ossia della Confederazione delle organizzazioni slovene prende in esame il lavoro, la vita organizzata e comunitaria degli Sloveni del Friuli. Attribuisce molte od e-sclusive “valenze negative” agli opposti estremismi politici che in quest’area hanno compresso il flusso vitale della comunità stessa. Fa intendere che ci fu la strategia delle due gambe: una contro l’altra: uno schieramento che interpretava il bene, la virtù e l’altro -le organizzazioni slovene -(che non c’erano, salvo il circolo di cultura “I. Trinko”, istituito nel 1955) che conturbava, strumentalizzava, imponeva progetti che la gente non capiva. Anzi condivide che «dirsi “sloveno” era come cucirsi una stella rossa sul berretto» (Se kazat “Slovenec” je bilo glih ku paršit ardečo zvezdo na kapuzo, pag.4). In questo contesto connota negativa-mente anche la chiesa locale «che fu vista più volte insieme con “la croce e la stella” il che provocava ulteriore confusione politica». (Judje an posebno politiki... so videi vič krat kupe križ an z-vezdo). Questi giudizi falsano la verità, offendono, denigrano le tante persone coscienti, i-dealiste, libere da condizionamenti o arrampicamenti che con coraggio e costanza hanno sfidato il potere, i gladiatori, gli opportunisti per testimoniare la presenza e la cultura degli sloveni in Friuli. Questi resistenti al nuovo fascismo democristiano hanno dato vita al circolo di cultura “Ivan Trinko”, dedicato al poeta, insegnante di teologia e guida della sua gente, fondatore con don Sturzo del partito Popolare e suo rappresentante in Provincia. In successione sorsero altre associazioni autonome slovene e cori sorreggendo una visione rinnovata della politica di confine, smascherando i disegni di intolleranza, portando una boccata di democrazia, opponendosi alla prepotenza politica, affinchè perdurino e non muoiano canzoni, preghiere e la vita culturale della Sla-via. Operavano insieme senza distinzione sacerdoti ed architetti, insegnanti ed operai, contadini e studenti. Si opponevano come potevano alPesproprio culturale, alla guerriglia psicologica poiché soffiava forte il vento tricolorista che doveva ripulire le valli dallo “slavo”. Allora la DC presentava nei comuni liste di maggioranza e di opposizione. É naturale chiedere al sig. Ruttar dov’erano gli opposti estremismi se la DC era il partito-stato. Le istituzioni erano sua proprietà. Essa a-veva il monopolio di voti e di successo. Non desiderava nessun dialogo. Solo gli sloveni friulani riuscirono a portare oltre la “cortina delle valli” un po’ di dialogo almeno nelle osterie. Gli sloveni organizzati defascistizzarono un po’ la zona, ruppero una certa retorica, liberarono feudi e riserve. La Chiesa era prigioniera del potere. Solo i sacerdoti come don Mario Laurencig, mons. Angelo Cracina, don Rino Marchig, don Emilio Cencig, don Mario Gariup, mons. Valentino Birtig, mons. Pasquale Guion, don Natale Zuanella, don Arturo Blasutto, don A-zeglio Romanin, don Mario Cemet, mons. Marino Qua-lizza ed altri ebbero il coraggio di difendere il caldo nido delle tradizioni e tutelare il senso di coesione degli Sloveni. É blasfema quindi l’affermazione del Ruttar quando dichiara che «lo sradicamento con effetti sull’uso della lingua locale è causa delle organizzazioni slovene”, perchè la sua non fu mai voce preoccupata per la comunità avendone trovato soltanto la tavola imbandita. Ne’ si capisce come possano contenerne lo sradicamento «con iniezioni massicce di lingua slovena nel centro bilingue di S. Pietro al Natisone (pag. 21)», se e-gli ritiene ciò un attentato alla genuinità e scorge l’ombra di ulteriore disfacimento. Sappia però che solo le organizzazioni slovene furono e stanno dalla parte della gente, delle sue tradizioni, della sua lingua naturale. Lo dovrebbe essere anche il Ruttar, ma non ama infarinarsi. Allora si dimetta, poiché pur egli è colpa di questo sradicamento sia come responsabile di Studenci o ancor di più come presidente della Confederazione delle organizzazioni slovene regionale. tecnp adria I rappresentanti dei vari circoli di cultura operanti nella Slavia friulana, da lui definiti “più o meno improvvisati paladini senza mandato” (pag. 21) hanno diritto di sapere chi egli rappresenta e da chi è stato eletto? Che cosa fa per la crescita dell’autocoscienza etnico-linguisti-ca per poter poi egli usare «quell’arma, quel macigno da gettare sui tavoli istituzionali»? Ci illumini, lo sosterremo, perchè pur noi non intendiamo «firmare deleghe in bianco». Affronti i problemi, si ponga a servizio per realizzare qualcosa di nuovo e liberante e non diffonda rinuncia e buio. La nuova politica degli Sloveni deve parlare alla ragione, deve agire con rispetto e con chiarezza. Anche una politica provocatrice o di aggressione non a-ma discostarsi dal dialogo e dall’offerta di nuove vocazioni e disponibilità. La schiena curva della politica al padrone di turno non è più schema degli sloveni del Friuli. I cosiddetti “estremismi” o i “filo-sloveni” e non “slovenj”, gli “imbullonati alla sedia” hanno ottenuto almeno tra tanto abbandono, il riconoscimento chiaro e preciso da parte di Giovanni Collino sul suo foglio “Confine orientale” n. 11 del 7 giugno 1989, in cui scriveva: “E storicamente accertato che la minoranza slovena delle Valli del Natisone, entrata a far parte del Regno d’Italia nel 1866, ha dato prova, da oltre un secolo, in pace e in guerra, di essere una minoranza linguistica di sentimenti profondamente italiani”. Gli Studenci si uniscano almeno a Collino, identifichino i fatti delle organizzazioni slovene, poi eseguano esercizi di simpatia senza però disconoscere il lavoro degli altri e mettere a repentaglio la comunità. L’albero si riconosce dai frutti! Coltivi allora i vari modi di slove-nità, ma non l’addomestichi, ne’ la cancelli. Viljem prof. Cerno INSTALLAZIONE ANTENNE LABORATORIO RIPARAZIONI TV • VIDEO • HI-FI ELETTRODOMESTICI SOLO DA NOI PREZZI ECCEZIONALI CIVIDALE DEL FRIULI - V.LE LIBERTA’ 28/D - TEL.0432/700739 ra..UH. v ?TlXM<3LS j*W4j'4 ba c4w* (< .< / JP-J-L- Au/lL /ìt) <’ J< 6/m.t n /« yu>et Ječ/ut J /UfL, CHlJù t't/rnlY/wjf i/a /< .U'tjY /'{’at/f; / - 7 / La Banca Antoniana porta a Cividale la forza della sua tradizione e l’esperienza di una grande Banca. Alessandro: 110 e lode BANCA ANTONIANA Largo Boiani, 20 - Tel. 0432.701481-701471 Tu saboto na placu svetega Ivana v Čeda-de sta se srečala dva parjatelja, ki se nista bla videla že puno caj-ta od tega. - Ehi Bepino, tudi ti imaš potučen auto an oblekan kapot. Se vide, de nisi imeu an ti sreče po sviete. An to-ja muroza Katja? - Muč, muč, na stu-ojme še vprašat, me je pustila - je klavarno odguoriu Bepino. - Kuo je tiste? Sta pariela takuo zaljubljena! Nimar sta hodila okuole z roko v roki. - Oh ja, ist sem biu nardiu vsake sort reči za njo. Za glih reč sem biu paršparu dobro su-du, pa an dan me je pejala na BCTKB an mi storia uzdignit vse sude za ji kupit vižo-novo peličjo. - Antada? - Antada se šla, me j’ zapustila! Poštudie-ri, jala je, de na more hodit takuo štimana z adnim, ki ima vas oblekan kapot!!! *** Druga dva parjatelja bogataža sta pila an taj dobre malvazije v gostilni “Al buco”, le dol v Cedade - Kuo j’ tiste, de si takuo žalostan? - je vprašu adan te druze-ga - ka’ ti se j’ zgodilo? - Maruška me j’ zapustila! - je odguoriu te drugi. - Čudno mi se zdi, se j’ kazala takuo za-butana tu te še zadnji krat, ki sam vas sreču. - Oh ja, do lanskega lieta, pa v tel ih cajteh? Kadar je zaviedala, de sem ja miliardar, pa v taljanskih lirah an ne z niemškim markam, je šla z adnim starim bankierjam gor v Ni-emčijo!!! *** Gor v piču par mizi sta dvie Zenice pile dva kapučina an se med sabo menale. - Sem videla tojo hči tam na placu - je jala adna - mi se zdi, de j’ se zlo dobro gode od kar živi v mie-ste! Ki diela? - Oh - je odguorila mat - pruzapru na vi-em, pa viem, de od kar je pustila naše buoge doline je ratala ’na prava šjora! Mi je pra-vla, de tudi puno španciera, posebno ponoč, an sem pru vesela za njo, buoga hčerka, mankul ušafa nomalo dobrega aja-rja!!! Kronaka —— Černečje: tela je naša Devetica Napisana je bla 1900. lieta, sevieda po sloviensko Lažejo tisti, ki pravejo de tle po NediSkih dolinah se nie ankul pisalo an prebie-ralo po sloviensko. Lažejo, kar pravejo, de tiste, kar mi guormo nie sloviensko narečje, pač pa nieka čudna govorica, ki par ha j a sam Buoh vie od kod. Kakuo me je pargrielo par sarcu, kar go par Čer-neč (kamun Sriednje), se je v ni e ki trugi skrivalo an hranilo, kar tle vam prepišem. Je molitev, ki so naš te stari molil za Devetico, kar so nosil Marijo od družine do družine. Pod molitvijo je napisano: Cernetigh, na 29/1/1900 an podpis A. Sambrielatz (družina Kon-stih). Preberita jo an bota vidli, sevieda le če nečeta bit slepi, de je čisti slovien-ski jezik, tisti, ki so ga guo-ril tle par nas an ki na žalost se zgubja. An je le tisti, ki ga guorjo “tam po tin kraj”. Sevieda, s tem nečem obednega prepričat, vsi vemo, katera je resnica. Skoda, de le kajSnemu tela resnica mu nie ušeč. Molitev O moja preljuba Mati Maria! Približal se je prehitro čas ločitve, kako milo in britko mi je tvoje poslovilo!! O kako slabo si bila pri meni pogostovana, kako slabo postrežena, kako po-manklivo pocescena! O pri-sarčno ljubjena Mati, odpu-stimi mojo pomanklivost in mojo nemarnost v tvoji službi! Dovolimi da ti svoje vbugo pregrisno serce darujem, in tvojemu dainemu popotuvagnu ponudim. Pri-serčno želim, da bi bila vedno pri tebi, da bi bila ti vedno pri meni o Maria! in da bi se tu in tam v vencnosti nikdar ne ločila. Zdai pa o moja ljuba Gospa prosim te daimi svoj materni žegan! Zegni mene in vse mene drage. Zegni in posveti mojo hišo in vse moje imetje. O mogočna delivka dušnih in telesnih gnadi, glei kako hrepeneče so naše serca, kako ti rado-sno naspruti bijejo, kako z otroško ljubeznijo k tebe kličejo. Bodi nam sto in stokrat posdravljena in počesčena. O Maria pridi, pridi se sko-rai h nam in ne pozabi nikdar tega mojga spremljeva-gna na novo prenočišče. Spomni se posebno tekrat, ko bom nastopu popotova-gnu poln strahu v nesnano vencnost, ker ne vem kai me tam čaka. Takrat prosi za me ljuba Mati, spremime ti pred prestol mojga ostrega sodnika, prosi ga za me in preskarbimi venčno sta-novališče v svetim raju, kir mi se na bo več bati, da bi se kadai ločil od tebe, in od tvojega ljubesnivega sina Jezusa Kristusa. - O parjateljca spreimi Mater Jesusovo na njenemu trudopulnem popotovagnu, v hudim Zimskim čašu, v njenem neomadesanem materinstvu, Ne častjo pa le nacoi in jutre, ampak prizadevaj se da jo vedno bres nehanja častila bodeš. - Bodi pozdravljena pre-čista Devica. Zelnasprimem te pod streho svojo, Bodi meni zvesta pomočnica. Varuj na smartno uro dušo mojo!! novi matajur četrtek, 16. marca 1995 Bepo an Milja 60 tiet kupe! Al zagonata, ki dost liet od tega se je poročiu tel par tle na naši fotografiji? Šti-erdeset? Petdeset? Glih šestdeset! Poštudierita, šestdeset liet od kar sta ratala mož an žena. Praznovala sta diamantno poroko! Je bluo 2. marca lieta 1935, kar Giuseppe - Bepo Vogrig an Emilia - Milja, tudi ona Vogrig po prei-mku sta se poročila. Za praznovat šestdeset liet skupnega življenja sta preložla senjam na nediejo 5. marca. Okuole sebe sta za telo veselo parložnost zbrala vso družino, sinuove an hčere, navuode an pra-navuode, saj sta Milja an Bepo Polonkna iz Velikega Garmikà imiela srečo ratat tudi bižnona. Pru za praznovat diamantno poroko od mame an tata je daj taz Kanade paršu sin Giuseppe an iz Belgije pa hči Dorina, ki sta se parložla drugemu si- nu Sergiu, ki živi, kot mama an tata, v Velikem Gar-mike an druga hči Marija, ki živi pa dol v Orsariji. Vsi kupe so šli na Staro goro, kjer par maš so zahvalil Boga an Marijo, de sta jim dala tole srečo. Po maši so se pejal v Dolenj Tarbi, kjer so praznoval ci-eu popudan. Cajt je biu tudi za jo zaplesat an Milja an Bepo se niesta nazaj potegnila! S spomini sta šla na njih mlade lieta, kar za zaslužit kaj-šan frank an veredit družino sta muorla iti dielat po sviete - Bepo je dielu 30 liet v mini! -, lepi an žalostni spomini, pa kar je važno je, de sta šele kupe, zdrava an vesela. De bi uživala še puno srečnih, zdravih an veselih dni jim iz sarca voščijo vsi tisti, ki jih imajo radi, an tudi mi. Vse narbuojše jim želi tudi sestra an kunjada Antonia taz Polave. Presso l’Università “Federico II” di Napoli Alessandro Diodato ha conseguito, con il punteggio di 110 e lode, la laurea in Scienze biologiche. La mamma Gianna Bu-covaz - Lazarjova di Sve-rinaz, il papà Alfonso, la sorella Raffaella, la nonna Elena Trusgnach , anche essa di Sverinaz della famiglia Rožna, il nonno, il cugino Marco Primosig e vari amici hanno assistito con entusiasmo e commozione alla discussine della tesi sperimentale svolta nel campo della biologia molecolare intitolata: “A-nalisi delle sequenze che modulano la trascrizione dei retrotrasposoni Line(s) in Drosophila melanoga-ster”. Si aggiungono al plauso anche gli zii, cugini ed amici che vivono nelle Valli, certi che Alessandro avrà un prospero avvenire, ricco di soddisfazioni. Liepa novica je tele dni paršla dol z Napoli, tle h nam jo je paršla pravit “tetà” Lucia iz Lies. Con giusto orgoglio Alessandro “posa"per il fotografo con la sua tesi di laurea V tistim mieste, kjer živi z njega družino, se je na Univerzi “Federico II” laureti Alessandro Diodato. Tle par nas, posebno v garmiškem kamunu, je poznan, sa’ že od kar je biu majhan otrok parhaja vič-krat z njega družino v rojstne kraje njega mame, ki je Gianna Bucovaz - Lazarjova iz Zverinca. Alessandru, ki ima 25 liet, mu vsi čestitatjo za li-ep uspeh, sučeš: tetè an strici, kužini, vsa druga žlahta an parjatelji. Čakajo ga, de kupe z njim uzdi-gnejo kozarce na njega z-dravje. 6 novi mataiur li J * * > • IWJ ---------------------————— Mimmatajur 18 - Un pezzo di storia economica della Slavia, quella dei castagnari VENDITA: / PERSONAL COMPUTER / STAMPANTI / FOTOCOPIATORI / FOTOCOPIATORI A COLORI / FAX (CON SEGRETERIA - CARTA COMUNE) / REGISTRATORI DI CASSA / ASSISTENZA TECNICA QUALIFICATA Se il tuo problema é la casa HT hai una nuova Jr possibilità hL jED ELLE immobiliare di IUSSIG LUCIO j S. PIETRO AL NATISONE (UD) - Via Azzida, 82 - Tel. 0432/727819 | Venerdì gli alunni della scuola bilingue di S. Pietro hanno fatto visita al Consiglio regionale a Trieste dove sono stati ricevuti dal vice presidente Miloš Budin. Altra tappa della gita il castello di Miramare ARREDAMENTO PER UFFICIO OLIVETTI SYNTHESIS olivelli Pittaro CIVIDALE DEL FRIULI (UD) TEL (0432) 731509 MANZANO (UD) TEL. (0432) 754872 I cjastinars! - annunciavano i ragazzi dei cortili friulani quando li vedevano arrivare, quelli delle castagne, con il carretto, il cja-rus, a due ruote. Al traino del mezzo un povero diavolo, sudato e impolverato, talvolta aiutato dalla donna che spingeva da dietro. Scarpe di pezza, i žeki, o gli zoccoli, alla bisogna la mantellina che riparava alla meglio dal vento, dal freddo, dalla pioggia e dalla neve. Scendevano a frotte, i castagnari, lungo le valli della Sclavanie a fine ottobre, con i loro raccolti, castagne e mele. Giungevano nelle grandi aie friulane prima delle feste dei morti (za Vaht, si diceva lassù), per barattare le loro castagne con il granoturco già ammassato dai contadini della pianura. Quaggiù la polenta era abbondante, lassù scarsa, e bisognava provvedere con tutti i m ezzi. E il mezzo più conveniente, per quanto avventuroso, era lo scambio diretto. Chi possedeva un cavallo, veniva giù, v Laške, con il suo bel carico e se ne poteva andare lontano per fare gli affari più convenienti. Oppure c’era chi si associava con chi il cavallo lo aveva. Ma lassù, dove le vie di comunicazione erano impervi sentieri, non c’erano cavalli nè carri, il castagna-ro doveva provvedere lo stesso, e si adattava di persona allo scopo. Sulla schiena fino a valle, poi assumendo la funzione dell’asino. Così venivano questi strani convogli e si spargevano per le strade fangose del Friuli, fino a raggiungere talvolta il Tagliamento e superarlo, con il carretto carico. Puare int! commenta Silvio Visintini, l’anziano cerca di un domani, di una garanzia di vita. Lo Stato, come sempre, era lontano ed aveva lo sguardo rivolto ai sogni imperiali e di conquista. Mentre i sogni di tanti giovani, di farsi una vita decente, di farsi la propria famiglia, si dovevano rimandare di giorno in giorno, di anno in anno. Come aveva fatto Olga Klevdarjova, che aveva contrastato con ostinazione la proposta di Giorgio di sposarsi subito. Giorgio sbarcava a Napoli, reduce dall’avventura africana, l’ll dicembre 1936 ed era congedato il 15, con il premio di smobilitazione di 600 lire. I suoi progetti di restare laggiù erano sfumati, e da tempo ormai sognava di tornare a casa. “Spero, scriveva quando ormai si permetteva il cara davanti al nome di Olga, fra qualche mese di essere in Italia e così molto facilmente avrò la possibilità di vederti”; da parte sua, era deciso. Lei invece, ostinata, si opponeva. E si capiva la ragione: non poteva andare sposa senza un corredo in perfetto ordine, in u-na casa così, dove la signora Emma era stata la sua maestra e dove le sorelle brillavano per finezza ed eleganza. Giorgio poi, non era uno qualunque; era un ufficiale della milizia, un comandante. E il corredo, Olga, ovviamente, se lo poteva fare solo rimanendo, per il tempo necessario, dikla a Milano. (segue) M.P. Olga Klevdarjova Dikla a Milano con la preoccupa contadino di Perserean, dalle parti di Pavia di Udine, che racconta i suoi giovani anni e la sua vita di lavoratore saldo ed onesto, come deve essere quello friulano: i giorni dell’aratura dei campi, quelli della semina e della falciagione nelle praterie assolate - i falciatori che avanzano obliquamente in squadra con le falci a mano -, la raccolta delle foglie nei filari di gelso per alimentare i famelici bachi da seta, per averne poi i bozzoli preziosi. E dopo: i lavori della stalla, le storie di tori infuriati, i racconti dei vecchi. Silvio Visintini, 87 anni assai ben portati, dalla fisionomia bonaria copiata dal papa polacco - stanza numero 11 del reparto di chirurgia seconda dell’ospedale di Udine - ricorda le cose d’un tempo insieme ai “colleghi”, curioso di ascoltare e di dire la sua, sempre in friulano. Lingua che, bisogna dirlo, in contrasto con il luogo, appare qui in ottima salute. Ricorda bene, i cjastinars, anche Virginio Ceschia, di Cussigna, come tutti i “soci” di questo originalissimo club della stanza numero 11, che dura appena una settimana; letti bianchi, peraltro, in luogo delle poltroncine. Giornali di vario orientamento con l’immancabile Messaggero Veneto dell’ “incredibile” Gervasutti, TV portatile, a volume adeguato, di Luigino Sbrizzi, collezionista di reperti della ci- Tarpeč, hiša Klevdarjova viltà contadina, compresi i diplomi del duce per le mucche lattifere. Un club pluralista, salvo la comune avversione per l’ignaro Unto di Arcore. Il tema principale sono le vecchie storie di un Friuli che non c’è più: storie di vita vissuta, di lavoro e di fatica, di guerra soprattutto, con le sue sofferenze e le lacerazioni di tanti giovani anni consumati in Africa, nei Balcani, in Russia, a fare la guerra e la prigionia. Nuf ans, nove anni, mi hanno portato via, della mia gioventù, conferma un “collega” di un’altra stanza, uno che però vuole dimenticare e celebrare piuttosto, con Visintini, la sua bella cantina al ritomo a casa. E c’è anche questo pezzo di storia economica della Slavia, quella dei castagna-ri. Vista da loro, dai Lahi. Ceschia ricorda: a casa loro vigeva la consuetudine di dare, in cambio delle castagne, le pannocchie più piccole, i civons: misura per misura, e la misura era il tamés, un cilindro basso di legno, detto anche drac’: tante castagne, tanti civons. (E qui si spera l’ortografia non sia la più riprovevole tra le tante dettate dall’inventiva dei filologi friulani, spesso dimentichi del rispetto che si deve ad una lingua romana). I Visintini davano invece il granoturco sgranato, sempre un tamés di granoturco per uno di castagne. La strada dei castagnari era lunga e faticosa, bastava guardarli; allora occorreva dargli, per l’amor di Dio, un pezzo di polenta e formaggio, e procurargli da dormire, nel fienile. O meglio, te tombe, nella tromba del fieno nella stalla riscaldata dalle mucche. Così quaggiù per la vigilia dei morti si faceva festa con le castagne arrostite sulla piastra dei grandi fornelli friulani e lassù, sulle montagne della Sclavanie, si farà festa poi con la polenta fumante. Puare int, conclude il vecchio Visintini, cui pure la Provvidenza non ha mancato di riservare fatiche e dolori. La Sclavanie: contadini, artigiani, operai, diplomati, ragazze, famiglie intere, paesi interi vivevano del poco che veniva dai poveri campetti e dalle misere stalle, senza strade, senza luce, senza negozi, senza servizi, lottavano alla giornata in Šport novi matajur Četrtek, 16. marca 1995 Risultati PROMOZIONE Zoppola - Valnatisone 0-0 Ponziana - Juventina 0-0 1. CATEGORIA Sovodnje -Gonars 2-0 3. CATEGORIA Cettic - Savognese 1-2 Ciseriis - Pulfero 4-1 JUNIORES Valnatisone-Tavagnacco 2-1 GIOVANISSIMI S. Daniele - Audace 0-10 AMATORI Chiopris - Real Pulfero 0-0 S. Vito -Drenchia 0-1 Magnano - Pol. Valnatisone 1-1 CsgUdine -Vai Natìsone 02 Bar Campanile - Lesfeza 5-1 PALLAVOLO MASCHILE Percolo - S. Leonardo 1-3 PALLAVOLO FEMMINILE Bagnaria - S. Leonardo 3-0 Prossimo turno PROMOZIONE Valnatisone - Polcenigo Juventina - Ruda 1. CATEGORIA Palazzolo - Sovodnje 3. CATEGORIA Lumignacco - Savognese Forti e Liberi - Pulfero JUNIORES Cussignacco - Valnatisone GIOVANISSIMI Audace - Fortissimi AMATORI Reai Pulfero - Montegnacoo Povoletto - Drenchla Poi. Valnatisone - Gjambate R. S.Domenico -Valli del Natisene Bicinicco - Bar Campanile PALLAVOLO MASCHILE S. Leonardo - Mortegliano PALLAVOLO FEMMINILE Palazzolo - S. Leonardo Classifiche PROMOZIONE Pordenone 39; Pozzuolo 32; Aviano 30; Zoppola 28; 7 Spighe, Cordenons 26; Juniors 24; Tricesimo, Caneva 23;; Cussignacco, Flumignano 20; Valnatisone, Serenissima, Maniago 18; Spi-limbergo 12; Polcenigo 10. 3. CATEGORIA S. Gottardo 33; Stella Azzurra 29; Moimacco, Ciseriis 28; Savognese 27; Lumignacco 25; Nimis 21; Faedis 19; Paviese 16; Forti e Liberi 14; Fulgor 12; Asso 9; Pulfero 8; Celtic 3. JUNIORES Tricesimo 35, Palmanova 34; Man-zanese 30; Gemonese 29; Pozzuolo 28; Trivignano 21 ; Aquileia 20; Cussignacco,Torviscosa 19; Valnatisone 15; Fiumicello 14; Tavagnacco, Serenissima 11 ; Basaldella 10. GIOVANISSIMI Audace 26; Chiavris, Moruzzo 19; S. Gottardo 16; Ragogna,Nimis 15; Tar-centina, Fortissimi 12; Cassacco 9; Colugna 7; S. Daniele, Tavagnacco, Tricesimo 0. AMATORI (Eccellenza) Reai Pulfero 30; Warriors 25; Monte-gnacco 23; Chiopris 20; S. Daniele, Vacile 17; Invillino 16 Bottenicco, Pan-tianicco 15; Troppo, Pieris 14; Rubi-gnacco 12. AMATORI (2. Categoria Povoletto 26; Carpacco 24; Drenchia Ziracco, Fandango 21 ; Rodeano, Re-manzacco 18; Cantinon 17; Redskins, S. Vito Fagagna Piaino 16; Dignano 11. AMATORI (3. Categoria) Gjambate 31 ; Anni 80 Ud. 29; Valli del Natlsone 28; Poi. Valnatisone 27; Cavalicco 20; Real S. Domenico 17; Magnano 15; Ghana Star, S. Lorenzo 13; MHab 11 ; Csg Udine 10; Vides 7. PALLAVOLO MASCHILE Paluzza 24; Pradamano 20; Codroipo 18; Povoletto, S. Leonardo, Artegna 14; Mortegliano 12; Asfjr, Percolo 8; O-spedaletto 4; Tricesimo, Buia 2 PALLAVOLO FEMMINILE S. Leonardo 14; Reana, Rodeano, CassaccolO; Ugnano, Gonars, Trivignano 8;Bagnaria 6; Palazzolo, Dlf 2. • Le classifiche giovanissimi, a-malori e pallavolo sono aggiornate alla settimana precedente. Polisportiva Matajur: un mare di successi La Polisportiva Monte Matajur di Savogna si è confermata vincitrice anche quest’anno del Gran Prix Vogrig di corsa campestre organizzato dal Csi. Gli atleti del presidente Marino Jussig sono stati infatti protagonisti anche nell’ultima prova svoltasi a Treppo Grande. Nella gara individuale si sono imposti: Mattia Cendou (terza vittoria consecutiva), Petra Maver, Simona Stres, Vanessa Ia-cuzzi, Edvin Kosovelj, Branko Velikonia. Succes- si anche per Stefania Mi-scoria, Brigida Aggio e Giuseppe Puller del Gsa Pulfero, mentre Davide Rossi del Cs Karkos si è classificato al secondo posto. Sabato prossimo nella sede provinciale ad Udine verranno consegnati i riconoscimenti individuali a: Domen Rouscek, Petra Maver, Edvin Kosovelj, Simona Stres, Stefania Miscoria, Brigida Aggio. Alla Matajur andrà il 7. trofeo Carlevaris (riservato alle categorie giovanili maschili), il 7. trofeo Sport chiama donna ( tutte le categorie femminili), ed il Gran Prix Vogrig (tutte le categorie). Il Dopolavoro ferroviario di Udine si è aggiudicato la 2. edizione del trofeo del Cinquantennio (assoluti maschili), secondo posto per il Gsa Pulfero e terzo per la Matajur. Da rilevare che nel trofeo Gran Prix la Polisportiva Matajur ha distanziato di oltre tremila punti la seconda in classifica, il DLF di Udine. Foto ricordo ai termine delle fatiche a Treppo Grande Iz Barcellone dve medalji za Slovenijo Na svetovnem dvoranskem atletskem prvenstvu v Bar-celloni nismo sliSali slovenske himne, ki jo namenjajo zmagovalcem. To pa ne pomeni, da izkupiček slovenske atletske reprezentance ni dober; ravno nasprotno. Drugo mesto Britte Bilač v skoku v višino ter tretje mesto Brigite Bukovec v teku na 60 metrov z ovirami je izvrsten rezultat za malo državo, ki se je v barcellonski areni kosala s svetovnimi atletskimi velesilami. Bilačev nastop je bil nadvse uspešen do 199. centimetrih, ko pa so letvico dvignili za nadaljna 2 centimetra, se je slovenska atletinja morala predati in prvo mesto prepustiti Nemki Astafejevi, ki je prekoračila mejo 2. metrov (201 cm.) Če je za BilaCevo uspeh že nekaj “rutinskega”, to ne velja za BukavCevo, ki je s kolajno na Članskem svetovnem prvenstvu dosegala najveCji uspeh v svoji karieri, ki se obeta dokaj uspešna, (r.p.) Brigita Bukovec je v Španiji dosegla svoj največji uspeh II Real Pulfero fa la cinquina Per la quinta volta nella sua storia, è un record che sarà difficile eguagliare: il Reai Pulfero ha vinto il girone di Eccellenza del campionato amatoriale del Friuli Collinare. Sabato i ragazzi del presidente Claudio Battistig sono u-sciti indenni dal campo del Chiopris, dove hanno cercato invano il successo. Un palo ed una traversa centrati da Stefano Duga-ro hanno salvato la terza forza del campionato da una sconfìtta. Lo Zoppola, inchiodato sul pareggio dalla Valnatisone, deve dire addio ai sogni di gloria. La politica di ringiovanimento attuata da Ezio Castagnaviz sta dando i suoi frutti: Stefano Rossi, Luca Mottes, Massimiliano Campanella quando sono scesi in campo hanno dimostrato di meritare la fiducia che ha riposto in loro. Sconfitta del Pulfero a Tarcento, ospitato dal Ciseriis, dove gli arancione sono riusciti a segnare il gol della Domenica 19 marzo organizzata dalla società Pescatori sportivi di S. Pietro si svolgerà a Cornino la gara sociale. Partenza ore 8.30 dal piazzale della chiesa. Dalle ore 11 alle 12 la gara poi il pranzo e le premiazioni ad estrazione. bandiera con Saccavini. Goleada dei Giovanissimi dell’Audace sul campo di S. Daniele. I ragazzi allenati da Bruno Jussa sono andati in gol con Massera (4 centri), Duriavig e Clavora (2 reti), Tiro e Colapietro (un gol a testa). Nelle prossime due gare con i Fortissimi e il Nimis in trasferta i biancoazzurri si giocheranno anticipatamente la vittoria del girone. Non finisce di stupire la squadra amatori di Drenchia che anche sabato, a S. Vito di Fagagna, ha ottenuto la vittoria grazie alla rete di Massimo Gus. Raggiunto in anticipo l’obiettivo salvezza, i ragazzi del presidente Roberto Tomasetig si giocheranno nelle due restanti gare il secondo posto valido per la promozione. In terza categoria mezzo passo falso della Polisportiva Valnatisone costretta al pari dal Magnano. I ragazzi del presidente Pietro Boer in formazione rimaneggiata sono riusciti a pareggiare con una rete messa a segno da Giovanni Dominici. Le prossime due gare saranno decisive per l’eventuale promozione alla categoria superiore. Gli amatori Valli del Na-tisone dopo il cambio dell’allenatore hanno vinto ad Udine con il Csg grazie alle reti messe a segno da Pollauszach e Clavora. Stassera alle 20.30 recuperano a Savorgnano la gara con il Gjambate. Gli Juniores della Valnatisone si avvicinano al centro classifica Vittoria del rilancio La squadra alla ricerca del nono posto utile per la Coppa regione VALNATISONE 2 TAVAGNACCO 1 Valnatisone'. Birtig, Ble-dig, Valentinuzzi, Pozza, Moreale, Campanella, David Specogna, Durante, Lombai, Bergnach, Tomasetig. S. Pietro, 11 marzo - Meritata vittoria degli Juniores che hanno vinto e convinto contro i biancoazzurri di Tavagnacco. Anche oggi mister Ezio Castagnaviz ha dovuto fare il miracolo per mettere in campo undici ragazzi. Squalifiche, malattie ed alcuni aventiniani hanno ridotto all’osso la nutrita rosa di inizio campionato. Terminato il primo tempo in parità, al 14’ passavano in vantaggio i locali con Durante che infilava il portiere ospite in uscita. Un “abbraccio” troppo affettuoso in area di un difensore a Lombai al 26’, permetteva a Campanella di trasformare il calcio di rigore concesso dal diret- I difensori Federico Golob (a sin.) e Stefano Moreale tore di gara. Alla mezz’ora veniva espulso Moreale e i locali difendevano in dieci il risultato a denti stretti. A tempo scaduto il Tavagnacco riusciva a siglare la rete della bandiera. Savognese, t CELTIC - SAVOGNESE 1-2 Savognese: Predan, Oviszach, Flo-reancig, Caucig, Terlicher, Stulin, Blasu -tig (Chiacig), Cernotta, Dorbolò, Sturam (Stacola), Rot (Trinco). Udine, 12 marzo - I gialloblù, visto il pesante passivo (14-1), subito domenica scorsa dai padroni di casa a S. Gottardo, pensavano di fare un solo boccone del fanalino di coda. Così non è stato, gli udinesi sono scesi in campo determinati, cercando in undici di difendere la propria porta dagli attacchi dei valligiani. Il caldo primaverile e la tattica attuata dagli avversari hanno infastidito la Savognese che ha sprecato una serie di palle gol nel primo tempo. L’infortunio di Blasutig, all’inizio della ripresa, ha fatto scendere in campo Flavio Chiacig, risultato in seguito determinante nell’acquisizione della preziosa vittoria. Passavano in vantaggio al 14’ gli udinesi con il loro primo tiro (imparabile) nello specchio della porta difesa da Predan, favorito da un’errore di Sturam. Per fortuna ci pensava al 26’ Chiacig, con un calcio di punizione a portare la parità. Tre minuti più tardi il giocatore-allenatore metteva sui piedi dello smarcato Luciano Stulin il pallone del successo. Con le due gare che restano da recuperare, la Savognese ha la possibilità di insediarsi al secondo posto che porta agli spareggi promozione. četrtek, 16. marca 1995 PODBONESEC Ki dost nas je Tudi tle v našim kamune, kar pride cajt zaštiet, ki dost nas je bluo na parvi dan lieta an ki dost na zadnji, vide-mo de smo zgubil kaj Snega človieka, nas je nimar manj. 1. ženarja 1994 nas je bluo 1.357, 31. dičemberja 1994 pa 1354. Nas je na manj samuo za tri osebe ja, pa je tudi ries, de se nie rodilo puno otruok an otroc so bodočnost (futuro). Lansko lieto se jih je rodilo 7, umarlo je pa 30 judi. Tle h nam je paršlo živet 60 ljudi, proč jih je šlo pa 40. Takuo, ki pišemo v rubriki tle zdol, na začetku lieta 1953 v našim kamune je bluo 3.839 ljudi! Laze Pogreb v vasi Po dugem tarplienju je zapustila tel sviet Maria Mucig uduova Birtig. Učakala je zaries lepo starost, 97 liet. Na telim svietu je zapustila hčere, zet, navuo-do, pranavuoda an vso drugo žlahto. Umarla je na svojim duo-mu v Premarjaze, kjer je tele zadnje lieta živiela, pogreb pa je biu v Lažeh v pe-tak 10. marca. DREKA Kras Zbuogam Beput • mmm Vsa Dreka tista, ki živi šele v vaseh pod Kolovratom an tista, ki je dol po Laškem se je v petak 10. marca popudan zbrala gor par Devici Mariji za dat zadnji pozdrav Beputu -Giuseppe Namor an za po-troštat žalostno družino. Beput, ki je imeu 72 liet, je umaru po kratki boliezni v čedajskem špitalu. Za njim jočejo žena Ničla, hčere Dorina an Lucina, zeta, navuodi an vsa druga žla-hta. Beputa pa bojo pogrie-šal an njega parjatelji an jih nie imeu malo, takuo ki je pokazu an njega pogreb. Duo ga nie poznu tle po naših dolinah? Je bluo za-dost ree Beput an vsi so vie-del, de se je gauorilo od tistega dobrega an kuražnega godca iz Krasa. Godu je na številnih sejmih, kadar so jih šele napravjal po skednjih an tud bulj pozno, an ko se je zbralo nomalo ljudi v njega ostarji na Razpotju je nimar z veseljem uon ve-tegnu njega ramoniko (na sliki). Nega cajta, kar so ble šele majhane, so mu pomagale an obie hčere an takuo je ratu “trio Namor”. Potlè je le napri godu an je nimar imeu kakega, ki mu je po-magu basierat. Rad je tudi pieu, posebno naše slovien-ske piesmi an jih je poznu brez števila. Poznu je tudi puno slovienskih pobožnih piesmi an je z veseljem pieu tudi v cierkvi, kjer je zadnje cajte učiu cerkveni zbor. Nam bo manjku - je jau mons. Marino Qualizza, ki je mašavu na pogrebu kupe špietarskim an tarbijskim famoštram, Cencig an Ma-teucig - manjku nam bo njega glas, manjku nam bo tudi zak je biu nimar dobre volje, je znou narest veselje pa tudi potroštat, kadar je bluo potriebno. Naj v mieru počiva. Družini naj gredo naše kondo-ljance. NED1SKE DOLINE Caritas kliče na pomuoč Če je za narest kiek dobrega naš judje, po navadi, se na potegnejo nazaj. V ne-diejo 5. febrarja pred naših cierkvah so tisti od Caritas ponujal piskuline vsieh barv, vsak je dau kar je teu v Buogime an muormo reč, de smo bli kar radodarni. Tisto nediejo, po vsieh naših farah se je zbralo 5.642.000 lir, ki so šli na Center za pomuoč življenju iz Čedada an Centru za pomuoč te mladim, ki ga vodi gaspuod Larice. Tisto nediejo smo vidli, kakuo so naglo “zmanjkale” vse piskuline zatuo bi bluo pru, de drugi krat naj žihar par-nesejo blizu vič rož. Preča se pa spet ponovi druga umanitama iniciativa, ki nam na bo pru nič košta-la, ki pa bo zlo hnucu za narest kiek dobrega. Miesca obrila, le tisti od Caritas pridejo pobierat po vaseh (ka-da an kakuo povedo gaspu-odje nunci med mašo, zatuo lepuo poslušajta jih) stare oblieke, šuolne, obutve, borše... vse kar na nucamo vič. Sevieda, ahtita, de na bo arztargano al pa previč poglodano. S tem bomo pomagal zazidat hišo za potri-ebne judi. Tarčet kamun, Sriednje pa ne SREDNJE V Dolenjem Tarbju je potrieban nov muost Med Dolenjim Tarbju an Sriednjem je lesen most, ki je ratu nagobaren za promet. Oblasti so postavile na obeh koncih mostu table, kjer je napisano, de je nagobarnost, če se skuoze vozi težke peze. Tel muost je biu naret med parvo svetovno uoj-sko, kar smo imiel tle blizu fronto. Oblasti se nieso Studio immobiliare BRAIDOTTI Una soluzione in più per vendere o comperare casa Informazioni senza impegno Via De Rubeis 19. CMdale - Tel. 731233 novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Soc Izdaja: 'oop. Novi Matajur a.r.l Cedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst/Trieste lì Včlanjen v USPI/Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 39.000 lir Postni tekoCi raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Cedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - SeZana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500.— SIT Posamezni izvod 40.—SIT Žiro raCun SDK Sežana Stev. 51420-601-27926 OGLASI: I modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% potlè ankul brigale za po-strojit tel muost an takuo seda imamo takega mostu, ki ne služi vič. Dolenjtar-bjan godernjajo. Kamjoni, ki vozejo v to vas muorajo napravt čez pet kilometru vič cieste an za prit do Dolenjega Tarbja muorejo iti skuoze Cedad an Staro goro. Na kamunu pravejo, de kar bojo imiel sude bojo nardil nov leseni muost. Ce je ries, de imajo nami-en narest nov muost, naj ga nardjo iz kamana takuo tist problem bo za nimar riešen an tud koštu bo manj ku iz liesa. PODBONESEC Bo Tarčet spet kamun? Med ljudmi od vasi je vsak dan venč zanimanje za spet postavit gor stari komun Tarčet. Sada so nekateri začel podpise pobierat za napravt prošnjo na notranje ministrstvo. Troštamo se, de ne bo šlo dugo naprej, ko bo imeu Tarčet spet svoj kamun, saj je en zakon, ki je pred lieti paršu v veljavo an pravi, de vsi kamuni, ki so bli razpuščeni v času fašističnega režima, imajo pravico bit na novo postavljeni. (1.1.54) Ki dost nas je V preteklem lietu se je število naših ljudi zmanjšalo za 93 duš. Na začetku lieta nas je bluo 3.839, med lietom se je rodilo 64 otruok, umarlo je 46 ljudi, proč jih je šlo 178, paršlo jih je pa 67. Nie bluo doma 489 ljudi, med njimi narvenč part so emigranti po sviete, ki imajo še resi-denco tle par nas. SPETER Bomo imiel fabriko od marmelate? Nieka italijanska dita je imiela namien nardit v Spietre adno fabriko marmelate an distilerijo an je zatuo pošjala pred kratkim svojega zastopnika, ra-prežentanta, de bi v naši okuolici mu kupit kos sveta. Ceglih je ponuju lepe sude za zemljo, jo ni mu ušafat. Tuo je velika škoda, ker če bi bla v Spietru taka fa-brika bi lieuš prodajal naše sadje an le grede bi naš judje ušafal dielo. Za tuo bi se muoru inte-resat naš kamun. (Matajur, 16.1.54) SREDNJE Na bo vič kamun Al sta čul? Pravejo, de bojo premestil naš kamun v Svet Lienart. Tuole nam nie pru nič ušeč. Zaki bi se muorli mi obračat tja dol, ku smo se nimar sami upravljali? Naš kamun nie takuo majhan, de bi se na mu sam uzdaržat, sa’ placavamo dauke. Trieba je rajš, de bojo šli na kamun taj-šno možje, ki bojo znal lieuš kamun vodit. Tisti, ki so sada imajo malo kompetence, sa’ videmo kakuo se malo brigajo za nas. Imamo še vse cieste za postrojit, vas Oblica je šele brez nje. Tajšan kamun par konfine kot je naš bi na smeu bit takuo zapuščen. (1.2.54) SVET LENART Ki dost žvine je par nas Miesca dičemberja lanskega lieta (1953) so našti-el, de je v našim kamune 431 krav, 483 jenic an telet, 45 konj, 12 mul, 252 uci, 37 koz an 371 praset. (16.2.54) “LA MARMI Dl NEVIO SPECOGNA LAPIDI E MONUMENTI S. Pietro al Natisone Zona industriale 45 tel. 0432-727073 Informacije za vse POLIAMBULATORIO V ŠPIETRE Chirurgia doh Sandrini, v četartak od 11. do 12. ure, brez apuntamenta, pa se muore imiet “impenjativo”. GUARDIA MEDICA Za tistega, ki potrebuje miediha po-noC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvi-čer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Cedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. AMBULATORIO DI IGIENE (certificazione patenti - libretti sanitari - vaccinazioni) Sv. Lenart v sredo od 12.30 do 13.30 Speter v pandiejak od 8.30 do 9.30, v sredo od 11.00 do 12.15, v petek od 10.00 do 11.15, v saboto od 8.30 do 10.00. CONSULTORIO FAMILIARE SPETER Ass. Sociale: dr. LIZZERÒ v pandiejak, torak, sriedo, Cetartak an petak od 8.00 do 10.00 Pediatria v pandiejak od 9.30 do 12.00 v petak od 9.30 do 12.00 Ginecologo: dr. SCAVAZZA v torak ob 11.00 z apuntamentam, na kor pa impenjative Za apuntamente an informacije telefonai na 727282 (umih urada od 8.30 do 10.30, vsak dan, samuo sriedo an saboto ne). KADA VOZI LITORINA Iz Čedada v Videm: ob 6.10 (1), 7.00 (1), 7.30 (1), 7.55 (1), 9.00, 10.00, 11.00, 11.55, 12.28 (1), 13.00, 13.28 (1), 14.05, 15.50, 17.00,18.00,19.20,20.00,22.20 (2) Iz Vidma v Cedad: ob 6.30 (1), 7.32 (1), 7.57 (1), 8.30 (1), 9.30, 10.30, 11.30, 12.30, 13.02 (1), 13.30, 14.07 (1), 14.32, 16.32, 17.30,18.30,19.40,22.00 (2), 22.40 (1) feriale; (2) da lunedì a giovedì e festivo NUJNE TELEFONSKE ŠTEVILKE Bolnica - Ospedale Cedad.......7081 Bolnica - Ospedale Videm.......5521 Policija - Prva pomoč............113 Komisariat Cedad ....731142-731429 Karabinierji.....................112 Uffficio del lavoro Collocamento ..............731451 INPS Cedad...................700961 URES-INAC.....................730153 ENEL Cedad 700961-700995 ACI..............................116 AC1 Cedad.....................731987 Avtobusna postaja Rosina........................731046 Aeroporto Ronke Letališče........0481 -773224/773225 Muzej Cedad...................700700 Cedajska knjižnica............732444 DvojezCni center Speter.......727490 K.D. IvanTrinko...............731386 Zveza slov. izseljencev......732231 OBČINE - COMUNI Dreka.........................721021 Grmek.........................725006 Srednje.......................724094 Sv. Lenart....................723028 Speter........................727272 Sovodnje......................714007 Podbonesec....................726017 Tavorjana.....................712028 Prapotno......................713003 Tipana........................788020 Bardo.........................787032 Rezija..................0433-53001/2 Gorska skupnost-Speter 727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 20. DO 26. MARCA Sriednje tel. 724131 - Manzan (Sbuelz) tel. 740526 OD 18. DO 24. MARCA Cedad (Minisini) tel. 731175 Ob nediejah in praznìkah so txlpaite samuo /jutra, za ostali Cas in za ponoe se more klicat samuo, ce riceta ima napisano »urgente«. BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA FILIALE DI CIVIDALE - FILIALA CEDAD Ul. Carlo Alberto, 17 - Telef. (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 CAMBI-MENJALNICA: martedì-torek 14.03.95 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 14,00 14,90 Ameriški dolar USD 1645,00 1715,00 NemSka marka DEM 1165,00 1215,00 Francoski frank FBF 329,00 343,50 Holandski florint NLG 1045,00 1091,00 Belgijski frank BEF 56,70 59,15 Funt Sterling GBP 2633,00 2747,00 Kanadski dolar CAD 1172,00 1222,00 Japonski jen JPY 18,15 18,95 Švicarski frank CHF 1404,00 1466,00 Avstrijski šiling ATS 166,50 174,00 Španska peseta ESP 12,70 13,30 Avstralski dolar AUD 1236,00 1290,00 Jugoslovanski dinar YUD — — HrvaSka kuna HR kuna 300,00 310,00 I NOSTRI RISPARMI 100 lire sono diventate: Azioni in Italia Fondi comuni azionari Italia BOT - Buoni Ordinari del Tesoro BTP - Buoni del Tesoro Poliennali CCT - Certificati di Credito del Tesoro CERTIF1C IATI DI DEPOSITO - BANCHE (am) se investite nel 1990 1994 91,28 90,82 139,43 98,53 161.53 108,11 173,48 98,51 179,69 108,02 160.54 107,65 A cura della Banca di Credito di Trieste - Tržaška Kreditna Banka