NNO V. Capodistria,. 46 novembre 1874. N. 22. GIORNALE DEGLI I1TERESST ECOOTiq. 1MJ.INISTRAllfI DELL' ISTRTi ED ORGANO- UFFICIALE PER. GLI. ATTI DEEEA». SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA'; Esee il 1' («1 il l'6« d' ogni mese. iSSOCIAZIONE per un anno f.ni o; semestre e quadi>r-«tre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, a soldi 5 per linea. — Lettere e denaro franco alla Hedazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagament i-aniicipati; [TI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. E6-4 AVVISO Essendo state offerte per semenza alla sottotta presidenza della Società agraria istriana centinaja di patate primaticcie che ebbero al-iposizione economica agraria di Trieste onore-e menzione e che già fecero in Istria ottima va, vengono invitati quegli agricoltori che degasserò farne acquisto ad insinuarsi per iscritti all' ufficio Sociale o presso i Comizi od ai siri membri del Gomitato entro il corrente mese. Il prezzo è di f. 2.50 il centinaio, stando pe-a carico del compratore' il trasporto da Pisino luogo di destinazione. L'ufficio Sociale è pronto inoltre di offrire ai ipratori tutti quegli schiarimenti che venissero derati. Ebvigno," 10 novembre 1871. La Presidenza. DEL CONCIME ì migliore confezionamento e relativi argomenti. memoria *) di p. vittori. È perfettamente noto,, come per la buona qua-del concime l'agricoltura in sommo grado av-ilaggi, e quanto esso valga a rinvigorire l'azio-produttiva de'campi, restituendo ad essi quelle lanze delle quali principalmente abbisognano, on-riparare al sofferto anteriore depauperamento di 1 ìlle impiegate per alimentare le produzioni vege-rimettendovi il dovuto equilibrio. Il concime fra noi generalmente usitato e rico- nosciuto il migliore,, egl' é il concime animale in un allo strame dall' orina imbevuto» Contiene questo nel maggior grado la facoltà fertilizzante abbondandovi l'azoto, oss>ia sostanza alimentare delle piante, senza di cui la nutrizione e sanguificazione animale non avrebbe luogo, se non che in un modo stentato ed imperfetto assai. L'azoto è" ben noto à cultori tutti delle scienze chimiche, fisiche e naturali; è tale sostanza gasosa che facendo parte della composizione dell'aria modifica 1' attività di troppo potente dell'ossigena od aria respirabile, di lei principale componente. L'azoto, di per se, gas inetto alla respirazione animale, per legge economica e provvidenziale della natura è destinato, per converso, a cibo e nutrimento delle piante che 1- assorbono, in se lo immedesimano, valendo ad esse come a noi il pane e la carne; e quindi, coni' anche avviene di menzionare ne bacologici studii, che le foglie de' gelsi talor di troppo azotate sarebbero cagione di alcune malattie de'bachi, come il Lipoma, o mal del grasso, ed il giallume od iterizia, null'altro viene infine a significare, se non che, son fornite di eccedente vigoria di nutrimento; Dimostrata qui l'importanza dell' azoto nella vita vegetabile, la sua inettitudine alla respirazione animale, e da ciò appunto il suo nome derivante da greca vocer resta ad aggiungere come nell' aria noa vi esista soltanto 1' azoto, ma eziandio l'acido carbonico o a dir meglio il carbonio,-1'ammoniaca, e divisibilissime particelle di materia terrosa, formante il così detto limo atmosferico che vi sta sospeso trasportato da' venti, e queste sostanze tutte compresavi 1'umidità cui l'aria contiene in qualunqae grado di divisione e secchezza, hanno un' azione lor propria nella vita de' vegetabili, e brevemente toccando delia parte che vi sostengono, ci faremo a dire t Che P acido carbonico egli e quello che di lunga mano contribuise alla respirazione delle piante, come l'ossigene a quella degli animali. Che l'ammoniaca, quale prodotto della putrefazione e decomposizione animale, è un mezzo spedito ed efficace, acciò le piante ricevano più prontamente l'azoto, e torna perciò indispensabile alla vegetazione.- Clic il limo atmosferico, rappresentando un terreno volante, contiene in se (pie1 principj terrosi e salini de' quali abbisognano le piante crescenti sulle roccie nelle più alte sommità de monti, e che ritrarre non possono dal basso per la via delle radici. Clic T umidità, o vapore acqueo, essendo ialine il conservatore della naturale morbidezza degli esseri organizzali, allorché cessasse di espandersi nell'aria, tutto si ridurebhe d'un' aridità estrema e l'aria medesime d'una seccherà « divisibilità tale, da rendersi incomportabile al nostro organismo, c quindi animali e piante perirebbero. Alla concatenazione della vita vegetale, a quella degli animali, all'azione ed influenza che esercitano sulla prima le eostani&e che testò nominammo, e di conseguenza su l'erbe e piante di che si nutrono i secondi, voglionsì annoverare eziandio quali essenzialissime sostanze, ,i sali, gli alcali ed i minerali che disciodti da quel grande solvente universale eh'è l'acqua, vengono dalle piante appropriali ed assimilati, l'er il che, in seguito delle sino ad or menzionate cause efficienti siili' esistenza delle produzioni del terreno, e partendo dal principio assoluto come lor mercè I5 organismo annuale si sostenghi, di lievi scorgiamo qualmente le sostanze dianzi -contenute nelle piante, per mezzo delle secrezioni a-nimali, da cui il letame da concime deriva, sono alla terra restituite. I studi chimici comprovarono cogli esami sulle ceneri de vegetabili, l'esistenza de'sali, degli alcali e de' minerali, e comprovarono quindi 1' esistenza della silice nel sottile gambo de'jcereali, poiché senza di essa sostenere non potrebbe il soverchiaste peso della spica, ed un terreno il quale non contenesse della silice in combinazione d'altre sostanze sotto forme do' cosi detti silicati, non sarebbe atto alla produzione del frumento e d'altri ecreali aella loro complessiva chimica conposizione. L'azione del concime, del quale qui innanzi in ispecial modo avremo a trattare, viene corroborata dalla parte che vi prendono il calorico, la luce e Y umidità, concorrendovi al mantenimento ed alle modificazioni proprie alla vita de vegetabili. Senza il calorico, la germinazione non riceverebbe il desiderato sviluppo, il germe non acquisterebbe vita, e ia sorgente del calorico non è solamente ne' raggi del sole, ma Io è pure nel centro della terra, ed i vulcani'cel dimostrano. Le modificazioni che la luce può operare, 1' azione Ch'essa esercita sui colori, sulla vita organica ed inorganica, sulle varie preparazioni dell'arte e della chimica ' stessa, ci chiariscono di quale influenza essa sia fornita, ed il carattere deleterio di alcune piante che crescono in luoghi ombrosi ed oscuri, viene attribuito alla di lei mancanza. L'umidila, al posfuttr, concorre a favorire la germinazione per l'assorbimento del terreno più o nien svolto e preparalo. L'esperienza ebbe ornai a dimostrare che la produzione e l'accrescimento de'vegetabili, viene ad attivarsi, quando loro si procurano certe sostanze in prima contenute nel suolo e da essi assorbite. Abbiamo di già veduto come gii escrementi degli animali e dell'uomo provengono dalle produzioni del terreno delle quali si nutrono, e come a questo vendono rimandati con ^ue'principj che per lo innauzi cenfeneva, ed un terreno che a lungo andare non 1 ricevesse, cesserebbe dal produrre. L'economia agricola è arte ad un tempo e scienza, dice il celebre Liebig. Ad essa spetta la conoscenza delle condizioni della vita de'vegetabili dell'osigece de'loro elementi r d ile sorgeuti delb loro alimentazione, e ad una delle prime condizion della lor vita, s' appartiene il conseguimento di quelli data proporzione di sali, d'alcali e di terre alcaline di cui ciascuna piatila viene, dalla natura e dal 1' arte, mediante i concimi, fornita. Premesse queste nozioni che reputai opportune onde ispiegaré le cause che influiscono sulla vegetazione in generale, sulle sostanze trasmesse dal ter reno alle piante e da queste agli animali che se ni cibano, e considerato come mercè le forze della natura, maravigliose sticcedonsi le combinazioni e le trasformazioni e avuto riguardo infine all' importanza del concime e del migliore di lui eonfezionamemo che forma il nostro principale oggetto, prendareran anzi tutto ad esaminare il sistema de' letamai all'aperto, qoeilo dei letamai coperti a titola economico, quello infine a metodo più perfezionato. Dei letamai all' aperto. Il sistema di lasciare il letame, ad uso di concime, ammonticchiato ed esposto del tutto all'azione degli agenti atmosferici, come d' ordinarlo suolsi fra noi, è ben lungi dal corrispondere come mezzo ac concio allo scopo propostosi, a quello cioè di aver< un buon concime da ingrasso onde favorire 1' uber tosità del terreno e renderlo fecondo a quel gradi che meglio bramerebbesi. 1 letamai mantenuti in tal guisa ed esposti i tutte le variazioni della temperatura, non possono dir si tali da offrire un concime quale essere dovreb he. A recarvi nocumento concorrono la pioggia, fu midità atmosferica sovrabondante, la secchezza del l'aria di troppo eccedente, e n'avviene quindi citi la lermentazione al concime necessaria non compie si, o non può compirsi nel modo il più conveniente, non succedendo nelle sostanze minerali, saline ei alcaline la dovuta relazione, non succedendo ia perfetta maturazione del complesso della materia. Un letainajo esposto alle pioggie ed a -tutti gì accidenti atmosferici per quanto aver potesse in si parte calorifera prodotta dalla natura e dall'ammasso di che si compone, non mai sarebbe atto a fornire un concime perfettamente elaborato, poiché I; pioggia penetrando ben oltre la superficie di que agglomeramelo di cui si forma, va ad arrestare ù buona parte 1' azione calorifera che richiedesi perchè la fermentazione abbia bene a compiersi, e n'ac cade perciò che il processo d' elaborazione rendes tanfo ed imperfetto e che l'efficacia del concimi venghi diminuita, e diminuite vengano pure le sos tanze principali alcaline e solubili in esso confenu te, le quali sen vanno in non picciola parte dispei se, alimentano pianticelle ed erbe che fanno di s florido, come inutile e rigoglioso ingombro. E coni la pioggia e 1' umidità eccedenti sono al concime i danno, del pari la secchezza dell' aria tendendo c troppo ad inaridirlo, il rende duro e compatto da nn si facilmente dividersi ed amalgamarsi col terrene Dal sin qui detto comprendiamo quanto incoi veniente sia e quanto non consentaneo all' interess l' agricoltura, I' ancor ben troppo usffato- metodo confezionare il concime all'aperto. Ma non è Santo che da tale improvvido sistema gli interessi l'agricoltura ne vadino a soffrire, ne segue an-! che la civiltà e l'igiene ne restano offese, e co-pure i sensi e F ini in agitazione, da potersi dire, za tema di errore, come dal vario grado di puli-:a pulitezza, misurare si possa il grado di civil-di un paese. E quanto poi alla causa dell' igiene nuocer posto i letamai qui e là dispersi all' intorno delibato c di frequente assai vicini, esalanti ne' gior-caldi delia state, come in quegl' umidi dell'autun-e del verno effluvi che ammorbano, non liavvi chi isappia e come l'aria possa divenire viziata da per-iosi miasmi e resa alia salute nociva, allorché so-ilutto imperversano malattie epidemiche. Dei letamai economici coperti. Abbiamo veduto quali siano gli inconvenienti del-confezione del concime all' aria aperta, ci l'are-i qui ad esaminare i vantaggi del concime confe-inato in luogo chiuso. Un buon confezionamento del concime, Io si può mere in fatto, sotterrando il letame in una buca astanza profonda e della voluta capacità^ porta-appena fuori dello stallàggio, ond'avesse colà en-ad elaborarsi e a serbare intera la sua forza; però e^,li è da avvertire che ove non prendansi une precauzioni, in sè stesse assai facili, lo sco-propostosi non potrebbe essere abbast anza bene giunto, e le precauzioni sarebbero il difenderlo jli agenti atmosferici di cui dicemmo, dalla piog-per quanto possibile; e ciò in via economica si fare sovraponenilovi abbondante quantità ili fog'ia-a cui abbiasi ad aggiunger alt-ia quantità di pa-i, coprendo in fine il tutto con del terriccio. A-ibbesi con ciò il vantaggio che oltre il riparare toncime dagli effetti dèlia temperatura, il'fogliame a paglia infracidindosi convertirebbero esse pu-in letame da concime. Facilmente scorgiamo co-questo sistema sia ben da preferirsi a quello siati ora comunemente in pratica, e come per la sua ile ed economica esecuzione, da ogni campagnuo-da ogni possidente il più piccolo potrebbe' esse-addottato ; ed ancor per viemeglio conseguire u-buona conservazione del concime, e per impedi-per quanto possibile che la parte liquida, la più iva, che potrebbesi formare non venisse dal ter-10 assorbita, imporla che il basso fondo della bu-o fossa, venghi pigiato con una trave, od altro esimile mezzo, allorché il terreno il richiedesse, jiiesto metodo, quantunque non tocchi a quella magli' perfezione che qui appresso io mi propongo di lostrare di molto vi si avvicina, e corrispondere a sufficienza in via generale all' igiene ed al civiltà. Dei letamai a metodo più perfezionato. In correlazione a quanto qui sopra vi è detto, per dimostrare il modo ritenuto il più acconcio e lionale onde confezionare il concime, quanto or io per esporre, presenterebbe tutti i caratteri che l'argomento risguardano. Nel luogo il più addattato del cortile, nel cam-i o presso la casa colonica, si escavi uaa fossa della capacità ritenuta convenire alla qualità? del letame da conservarsi, e la detta tossa sii faccia murare ne' Iati ed al fondo a pozzolana, aftinché ninna delle parti liquide del concime vi avesse a trapelare. Al di sopra siavi ima coperta ili buon tavolato- e «a botola che aftbia? bene' a chiudere; e tale coperta potrebbe anche bastare ; ma ove si volesse -usare maggiori precauzioni e per la pioggia e pe la conservazione del tavolato;- io sarei d' avviso di porvi riparo innalzando una tettoja coperta a tegole Còlà entro il concime, perfettamente difeso da tutte le moleste influenze della varia temperatura, senza nulla emanare di disagradevoler nulla perdendo dille sue parti essenziali, compie per intero il suo processo di fermentazione: le sue parti solide venendo bene compenetrate si elabora e si matura nel modo-dovuto, le sostanze azotate' min-frali e saline ed alcaline ,che contiene del tutto vi rimnngfno, per* citi l' azione fertilizzante v a-ie mantenuta nell'intera'sua-forza, ed il di lui confezionamento può' dirsi- allora razionale, buono, anzi perfetto. Il liquido denso che-suol formarsi al fonilo, non andando' minimamente perduto, nè venendo dal terreno assorbito, essendo facile a raccogliersi e contenendo in se disciolte le parti saline le più efficaci, è il rimedio il più potente e Balsamico per le piante intristite: escavando all'" intorno di esse un circolo alquanto profondo e versandolo entro, o dilungato con acqua, oppure concentrato come uscì della fossa, affinchè abbia a comunicare con le radici, ed il vario grado di sua concentrazione vorrassi adoperare a secon'a dell'età e' e della natura più o men (liticata della pianta. All'epoca destinata e quando le pari solide abbian bene fermentato, sollevata la botola si estrae il concime disponendolo per alcun giorno su di uu terreno arioso pria di trasportarlo ne' campi, se il tempo non traesse all' umido od alla pioggia. Io non credo di andar errato, o Signori, ed o-so sperare, che tanto l'anteriore, e meglio questo sistema di confezionare- il concime, s'ano per corrispondere alle esigenze. Se cotesto poi, di cui qui facciamo parola, abbia del pari a corrispondere all'igiene ed alla civiltà, sono certo che non si vorrà-metter dubbio. Delle secrezioni umane Seguendo I'argomento del concime animale che sino dal principio venne dichiarato il migliore, e che è fra noi il solo adoperato^,, non vanno dimenticati gli escrementi e le orine umane di cui in particolare terremo parola. Le parti escrementizie e le orine umane, a preferenza di quelle degli animali, contengono in maggior copia le sostanze azotate e saline e costituiscono perciò il migliore de' concimi. L'orina degli animali in generale e sopratutto quella degli uomini, è ritenuta un ingrassativo tra i più vigorosi e potenti che si conoscono. Contiene tutti i sali solubili del sangue e degli altri liquidi della nostra economia organica, e quindi per mezzo di essa si vanno eliminando il sale marino, i fosfati, la soda e la potassa che ritornano alla terra sotto quella forma. Ne soli i sali, qui detti ed altri, contiene l'orina, ma aziandio V urea sostanza molto azotata che le dà il nome, e che nelle varie sue combinaa'o-ni ed in unione agli altri sali fa dell'orina il più vii- garoso degli ingrassi. La di lei energica azione è appieno riconosciuta e comprovata da agronomi e scienziati -distinti. E qui, vogllonsà ripetere le parole di un chimico dottissimo, il Girawlin,«emesse in proposito: u È veramente deplorabile, dice egli, il vedere quale'sciupio si fa dell'orina in quasi tutti i poderi ove in generale non -si trae profitto che di quelle di cui gli escrementi solidi -sono impregnati. Si perdono cosà in grande abbondanza i principii fertilizzanti c di stimolo, e fra l'altre cose tutta la potassa che le piante digerite dagli animali racchiudono sotto ila forma di sali organici. ! coltivatori che a-bitano nelle vicinanze delle città dovrebbero comperare le orine de' pubblici pisciatoi, che lor si venderebbe quasi per nulla. E per assorbire il carbonato d' ammoniaca eh' esse contengono sempre farebbero bene di aggiungervi altre sostanze Coteste urine lor servirenbere per inaffiarvi i loro letamai, per sollecitare la fermantazione degli avanzi vegetali desinate a formar concime e per irrigare i prati naturali ed artificiali. Cosi facendo moltiplicherebbero i Joro ricolti con poca spesa e supplirebbero alla mancanza del concime ovunqne ogni dì più notevole." Dal qui esposte vediamo quale sia l'importanza dell' orina in riguardo all'agricoltura e come dovrebbe essere in particolar modo considerata, e non tenuta in ispregio come in generale avviene. In Italia, i Luchesi, i Pisani e gli abitanti delle campagne limitrofe a Napoli sapevano e sanno unicamente apprezzare il suo valore, e sarebbe a desiderare che in generale venissero imitati. Delle Fogne. L'argomento delle sostanze escrementizie limane, mi conduce a parlare di que' canali sotterranei destinati a ricevere immondizie, a sgorgare acque immonde, e che appurato fogne si appellano. Le fogne, allorché le case ne fossero possibilmente provvedute, oltre il raccogliervi le sostanze escrementizie della famiglia, potrebbero prestarsi anche «ili'uso di cesso, ed io sono d'avviso che la formazione di una fogna, in molte case, se non in tutte, non sarebbe per essere di grande difficoltà e di molto dispendio. Per una fogna aduso domestico, basterebbe un tubo di zinco di conveniente larghezza che avesse a correre nel vuoto del muro, o lungo tutto od una parte del cortile, oppure dell' orto, ovvero in altro luogo, a seconda delia possibilità e posizione della casa, e che ben coperto, collocato fosse ad un metro di profondità allorché avesse ad attraversare uà piano retto, usando particolar cura di preservarlo da ogni minimo grado di ossidazione proveniente da u-midità. Essere dippoi vi dovrebbe una capace fossa, murata a pozzolana nella quale il tubo avrebbe a metter capo affinchè le materie fecali ed ogni spece d'acque immonde che l'attraverserebbero, entro vi si r.accogliessero. Non è a dirsi come dovrebbe esser ben chiusa. A seconda della località e disposizione d' arte, !a fogna di cui qui è discorso, servir potrebbe anche ad uso di cesso. Il concime raccolto dà cessi domestici fosse pur anco diseccato, è pur esso attivissimo a cagione della grande abbondanza di azoto che racchiude c per l'acido fosforico ehe contiene, come sostanza trasmessa dall' organismo— del-1». cui composizione fa parte. L'acido fosforico come abbiamo vedufo esiste nell'orina,"ora la sua esistenza la conosciamo anche negli escrementi. È ben nolo; come sia in combinazione chimica ed in data quantità nella sostanza del polmone, del fegato, dei reni,' «onte in ben maggiore quantità e combinato alla calce ed alla magnesia, costituisca in gran parte la composizione delle ossa, e come infine accoppiato con Materia albuminosa e grassa sia contenuto nel cervello e nella sostairza nervosa. Ritornando nel concime in ("svariate combinazioni in un od altri sali vi prende parte attiva e significante nello sviluppa della vita Sì vegetabili, a chimici principi di molte produzioni del terreno, a quelle infine che non poco interessano l'agricoltura, come sarebbe per offrirne esempio il frumento Facendo seguito all'argomento de'concimi animali interessa ancor il vedere come imperti all' economia agricola il distinguere la loro particolare na-1ura e proprietà onde farne conveniente uso. 1 cultori della scienza agricola ben sanno come di una tal distinzione vi sia mestieri a seconda della loro origine, perciò ci faremo a osservare : Che il letame del cavallo, del mulo, dell' asino <è caldo e leggiero e conviene sopratutto alle terre solide, argillose e fredde, eh' esso divide, riscalda e rende permeabili agli agenti atmosferici; Che il letame del bue e della vacca, più grosso, più compatto, si applica in generale assai meglio à terreni leggieri e sabbiosi, rendendoli più atti a resistere al soverchio calore estivo ed alla evapora* zione dell' umidità. Che le feccie de' polli, de' piccioni, dè conigli, essendo da tutti ritenute un letame il più caloroso pe' grani e sostanze azotate di chè si nutrono, è perciò conveniente alle terre fredde sottili e magre sulle quali si spande pria di rimuoverle coll'arafro o colla vanga. Che il guano, sostanza escrementizia di uccel'i, e che ci viene qual concime esotico dalle coste del Perù e dell'Africa, appartiene alla medesima categoria, ed al pari delle feccie de' colombi essendo e-nergico e caldissimo non va usato iti eccesso e senza discernimento. Esso deve essere mescolato con altrettanto di terra ed abbisogna di copioso inaffia-mcnto affine di sviluppare la sua azione fertilizzante. Delia vigoria degSi escrementi e dell' orine u-mane abbiam di già éetto e facilmente comprendiamo come la loro applicazione risguardi que' terreni che più abbisognano di potente ingrasso. (Continua) *) Letta in una eoferenza del comìzio agrario di Digsano all' iniziarsi della sua attività. **) Fra le sostanze da aggiungersi, secondo il chiarissimo autore, una discreta ouantità di calce potrebbe supplire allo scopo, e viemeglio quando fosse recente; del resto l'orina può essere adoperata nel suo stato naturale. Nota di P. Vittori SEZIONE AGRARIA, INDUSTRIE AFFINI. Medaglia d'argento: Madonizza Nicolò, Capodistria, por saggio di azienda rurale ; — Godigna Giacomo Cav., Capodistria, per un toro:; — Sardotsh Paolo Cav., Capodistria, per un cavallo; — Petris Gerardo, Cherso, per imboseamento coli'Ailantus ; —Sottocorona Tommaso, Dignano, per allevamento bachi e campioni bozzoli ; — Baseggio Giorgio Cav,, Capodistria, per sete »regge a fuoco; — Peschle D.r Alberto, Pisino, per refosco spumante; — Ghira Andrea, Rovigno, per noc-tiuole; — i. r. uffizio forestale di Montana, per quercia ed olmi di notevole dimensione. Medaglia di bronzo: Polesini barone Giampaolo, Farenzo, per capre d'Angora ; — Zetto Domenico, Capodistria, per vini diversi ; — Paoli Luigi, S. Giuseppe, Talle di Zaule, per refosco; — Corva Spinotti, Grisigna-na, per refosco ; — Madonizza ^ ieolò, Capodistria, per Tini e liquori ; — Gravisi marchese Andrea, Capodistria, per vini e liquori; —Tomasich Francesco, Capodistria, per refosco e liquori; — Yìdali Narcello, Dignano, per tino rosa; — Madonizza Giovanni, Capodistria, per marsala e liquori; —Zetto Domenico, Capodistria, per olio di oliva ; — Craglietto Antonio, Lussingrande, per olio di oliva ; •— Antonovich Antonio, Lussingrande, per olio di oliva ; Cav. Rismondo Matteo, Rovigno, per noc-ciuole. Menzione onorevole: Filippini nob. Pietro, Parenzo per aratro d'invenzione; — Godigna cav. Giacomo, Capodistria, per galline; — Petris Gerardo, Cherso, campioni sandracca;— Labignan Antonio, Rovigno, distillazione olio del ginepro ; — Giardo e Cecon, Rovigno, per frumento, seme Ghirca ; — Comizio agrario, Dignano, per grano turco; — Comizio agrario, Parenzo, per frumento:— Godigna Giacomo cav., Capodistria, persele grezze a fuoco; — Zerjab A. S. Giuseppe Borst (valle di Zaule) per refosco;—-Driolin Cipriano, Capodistria, refosco e moscato; —Comizio agrario, Dignano per vino comune;—Bcnussi Giovanni, Dignano, per vino ferrano;— Craglietto Antonio, Lussingrande, per vino nero conune;—Sbisà Sebastiano, Parenzo, per refosco; — Craglietto Giorgio, Lussingrande, per rosolio e spiriti ; — Terzi Eugenio, Volosca per olio di uliva ; — Yidulich Giuseppe, Lussinpìccolo, per olio di uliva; — Letich Antonio, Lussinpiccolo, olio di uliva ; — Madonizza Nicolò, Capodistria, per olio di uliva ; — Godiglia Giacomo cav., Capodistria, per estratto d' aceto ; — Susani nob. Pietro, Chersano, per patate ; — Jacic Don Antonio, Salvore, per collezione di pere ; lo stesso per collezione di uve. Premi in denaro: Gruiinann Angelo, Parenzo, per invenzione trebbìatojo f. 20.; — Bonalin Giovanni, Cit-tanuova, per ferro di cavallo applicabile senza chiodo 1.40; — Pangere Giuseppe Dollina (valle di Zaule) per un ronchetto con bilancia f. 15 ; — Siega Eugenio, Parenzo, per costruzione seghetta pofcatoria f. 20 ; — Calo-giargio Giorgio Capodistria per un toro ( razza Thiene) f. 60; lo stesso per due vacche (razza Thiene) f. 40; —■ ttodigna Giacomo cav. Capodistria per due vacche f. 50; 8G0 Doz Matteo di Buje per una puledra f. 30 — al podestà di Dollina ( valle di Zaule ) Laurika per coltura di vi-vajo forestale ed introduzione di acquidotto f. 75; — al Comune di Cabileglava per vivajo forestale f. 75; — Jacich Don Antonio, Salvore, per mandorle varie f. 25. VARIETÀ. Indagini fatte in quanta è Istria non mostrarono monete di zecca celtica, uè di tracica, uè di Liburnica, il che non toglie speranza che celtiche se ne rinvengano nel!' interno, traciche alla spiaggia deli' Istria inferiore nelle regioni di Histròs, l'odierna Yistro, capoluogo dei Traci istriani. His-tros od Histropoìis nell'Istria pontica coniò monete di due moduli, l'uno maggiore ed è notissimo, l'altro di modulo piccolo, come un da cinque soldi d'argento moderno, con da un lato la leggenda HisTiwjs e se ne rinvengono abbondanti nella Russia interna, alla spiaggia di Redouthalè, e nell' Armenia, testimonianze delle linee di commercio battute dalli Istriani Pontici. Abbiamo notizia che monete celtiche si rinvengano nel Litorale!? in Croazia nella Stiria, nelle due Austrie, nella Moravia, non è molto che in Boemia se ne è rinvenuto abbondante deposito. Non se ne trovano nel Tirolo. D'una di queste monete abbiamo veduto il calce in carta, fatto nel 1825 dal Conte Novello, di S. Giorgio di Noga-ro, comunicatoci dall'Abbate Yatta di venerata memoria, smarrita appena sceperta. Era di argento dell'intrinseco di un fiorino di argento, da un lato recava testa maschia barbuta di un Re, con doppia corona, l'una di foglie, l'altra superiore a questa dì perle. Dall' altro lato cavallo, e sopra il cavallo figura in piedi, sotto la pancia del cavallo, sigla in lettere che si direbbero latine. Rimonte* rebbe a tre secoli prima dell' Era volgare, di una delle numerose zecche celtiche, una delle quali stava nel Carnìo superiore. I Celti d'Istria, che sono i più antichi in queste parti d'Istria, facevano estremo lembo del suolo abitato dai Celti del Norico. Dei Celti istriani si hanno prove che avessero civiltà avanzata, ancorché inferiore alla romana, la moneta di S. Giorgio di Nogaro mostra qualche avanzamento nelle arti. I Romani quando assoggettarono l'Istria conservarono allì Istriani le leggi e le instituzioni proprie, una provincialità durò a lungo ancorché ristretta alle città non romanizzate. Sarebbe opera patria, la comunicazione di monete celtiche. K. mercato dei bozzoli'. 1871.. Quest'anno vennero presentati alla pubblica pesa le seguenti qualità e quantità di bozzoli, di cui registriamo anche i prezzi corrispondenti, raccolti da apposita commissione municipale. Bozzoli nostrani funti 12,884''A a- f. 1.44 %„ fi. 18,630.84% Bozzoli Turkestan funti 914% a. f. 1.15y10 fi. 1,055.83 Bozzoli Giapponesi riprodotti funti 19,713% a f. —.992/10 fi 19,556 1& Bozzoli di qualità infériore funti 796% a fi —.33#o f. 265.35 Totale funti 34,307 3/3S Totale fi 39,508.19 Rileviamo pure elle oltre le suddette quantità le nostre filande acquistarono in provincia funti 4,825 d'i bozzoli, però ne'ignoriamo, il prezzo. mercato dell'uva. 1871.. A formare questoi mercato concorrono- gran parte dei Comuni di questo Distretto Capitanale. Quest'anno comparvero alla, pubblica pesa e vennero vendute per la massima parte- in questa città, le seguenti quantità e qualità d'uva. Refosco funti 268,889 a soldi T fi 18,822.23: Uva 134,743- ». 3%, » 5,254.97 funti 403,632. £ 24,077.20^ Anche questi dati furono tolti dai. registri municipali. prodotto sali di capodistria. 1871. Quantità complessiva di sale da fabbricarsi prescritta dalla I. R. Finanza Cèntinaja 148870.69 sopra un area di tese di Vienna quadrate 709,134 di saline; Sale consegnato nei R. Magazzini Sale bianco Centinaia- 92544.69-a soldi 455/i0 il % f. 43,107.83 detto Cèntinaja 27441.— » 35V10 « 9,741.55. Sale- greggio Cèntinaja 28885.— * 31 c/ia » » 9,098.77 Centinaia'148870 £ 60,948,15- NB. Il prezzo di soldi 35 'fin per % pagato per li: Cent. 27-,441 di sale bianco di privato deposito, è stato un prezzo eccezionale,. acconsentito-per ragioni che non; giova ripetere-.. AVVISO DI CONTO ttStt Inerentemente a deliberato della Dieta provinciale-| dell'Istria d. d. 50 Settembre a. c. viene aperto il concorso pel conferimento dei seguenti stipendi provinciali : ci) d'i dodici stipendi da f. duecento annui per studenti poveri istriani, frequentati le Università, o gl'Istituti, politecnici, dedicandosi allo studio della facollài medica, legale, matematica o filosofia; b) di alti:! ventiquattro stipendi da f. cento per studenti, poveri istriani delle scuole medie, ossia dei ginnasj e delle scuole reali. Gli stipendi agli studenti della facoltà filosofica saranno a circostanze pari, accordati di preferenza a quelli che si dichiarassero disposti., richiedendolo il bisogno, di prestare il loro servizio nelle scuole medie della Provincia- Ogni studente, che abbia ricevuto uno stipendio; lo conserverà sino alla fine dol corso universitario, gin-nasiale^ o delle scuoli reali; ma dovaà venirne tosto privato qualora se ne fosse reso immeritevole o cangiassero nel frattempo le sue condizioni economiche Quegli studenti, che si trovassero nelgodimento di uno. stipendio minore, avranno sempre la preferenza nel conferimento dello stipendio maggiore, passando allo studio universitario, o ad un Istituto politecnico. Ad ogni stipendiato correrà-l'obbligo di frequenti re le lezioni dell'Istituto dubblico,. presso del quale si troverà iniscntlo, poichs in dilfetto Io si dovrà, considerare decaduto dallo stipendio. Qltreciò la.Dieta provinciale ha deliberato, che a , quelle persone povere istriane, che si dedicassero ab lo studio della pittura-, della scoltura, e della musica vocale ed' istlumentale, e non.fossero altrimenti provvedute di stipendio, la Giunta provinciale possa assegnare degli straordinari sussidii erogabili dal fondo provinciale. Coloro pertanto che aspirassero ad uno dei suindicati stipendi o sussidi, vengono invitati a presentare, entro it termine di giorni ti dalla terza pubblicazione del presente avviso, a questa Giunta provinciale le suppliche corredate dei certifidati del precedente anno, c della ottenuta inscrizione nell' istituto che frequentano, facendo altresì constare in modo attendibile dello stato delle condizioni economiche delle loro famiglie. Quelli che avessero diggià prestato a quest'effeb-to le loro suppliche sono dispensati da un'ulteriore insinuazione; Dalla Giunta provinciale dell' Istria. Parenzo. 2 Novembre 1871. AnniiiiazSo liiMsografico. VOCABOLARI ITALIANI DELLA LINGUA TECNICA Vocabolario «li Agricoltura compilato da EUGENIO CANEVAZZI Nel segnalato decennio che completò 1''unificazione d'Italia un progresso incontestato fecero le arti tecniche precipuamente. Nello sviluppo di questo progresso si fece chiaro un bisogno: un Vocabolario per esse. Il Governo questo bisogno comprese ed affidò ad ma illustre Commissione, istituita per Reale.Decreto, la compilazione di un dizionario italiano della lingua recaiCA, composta dei -Signori fanfani Cav. Prof. metro — Prcsìd. bechi Cav. Prof, emilio canevazzi Ispettore Cav. Ing. eugf.nio conti CaV. pietro La Commissione si partì il lavoro facendo del Di-lionario Generale quattro Vocabolari dell' Agricoltura tioè, della Meccanica, della Chimica industriale e delle Arti domestiche. Ciascuno de'membri s'incaricò della compilazione di quella parte per la quale avea fatti ipeciali studi. Ciascun membro però solidale del lavoro degli altri e ciascun Vocabolario compilato in modo da fare un tutto da sè in rapporto strettissimo col complessivo. Parte e tutto sempre all'approvazione della Commissione intera assaettati. Ed oltracciò, il E. Decreto permettendo alla Commissione di associarsi quelle persona che reputerà con-tmienli per compiere il prorio mandato, se ne dee inferire che la grand' opera, iniziata, appoggiata e favorita dal Governo, reca seco l'autorità degli uomini più eminenti e più competenti. Il Vocabolario di Agricoltura fu affidato all'Ing. Ispettore Cav. Engenio Canevazzi, non tanto perchè Egli ne avea coacervati i materiali con molto studio e fatica nel corso di molti anni, ma più perchè il Canevazzi ri è acquistata meritamente bella fama di Agronomo e di Agricoltore con molti pregevoli scritti agricoli, fra quali la sua già celebre opera di Agrotimesia, originale e classica per la nuova maniera di trattare la scien» la e l'arte della stima dei campi. E piochè il sottoscritto Editore ebbe a fortuna di pubblicare quell' Opera che guadagnò tanto pubblico favore,' va certo ora di assicurare questo favore di nuovo all'Autore ed a sè colla stampa del Vocabolario dì Agricoltura. Questo egregio lavoro pure assume veste originale del tutto. Basterà a dimostrarlo riassumere in breve i concetti che lo informano e gì' industriosi modi con cui è compilato. Non è il Vocabolario chi Canevazzi una paziente compilazione fatta sui Vocabolari esistenti. E il risultato della lettura e dello studio di tutti i testi di lingua che trattano di Agricoltura e di scienze affini o ad essa ausiliarie. Non basta: V Autore fece accurata igiudiziosa scelta di molti altri libri autorevoli di scrittori toscani da' quali potè raccogliere le parole tecniche t il loro significato: ni dì ciò pago aggiunse all' opera quanto gli venne fatto, con pazientissima indagine di raccogliere di voci e di modi in una serie di escursioni in Toscana, e della Provincia Fiorentina precipitata. ente. Per siffatta guisa V Autore presenta un Vocabolario in cui tutte le parole sono convalidate ed illustrate, o da esempi eli scrittori classici che fanno testo di lìngua, o da opere agricole che formano autorità, o da modi di dire ■dell' uso vivente che alla più sana origine associano il pregio della chiarezza e della espressione. Ma se tutto ciò acqueta e contenta il letterato, non bastava, negli intendimenti dell' Autore, agli agricoltori ed agli agronomi. L'Autore approfondito netta scienza e nell' arte de' campi, seppe scegliere quegli esempi illustrativi che sono ad un tempo precettivi, e in guisa che il lettore agronomo sul-ki parola ■cercata trova un vero insegnamento d'agricoltura. ARa per fine, veli'intendimento di compilare un'opera che fosse di universale ed uniforme linguaggio intorno ■all'esposto subbietto fece copiosa raccolta, in Toscana, nel Veneto, nelle Province meridionali ed in Sardegna, di proverbi sull'Agr icoltura generale e speciale, esattamente applicandoti a qvelle parole che meglio ne riflettessero il senso e lo scopo. Il Vocabolario è redatto etn ordine alfabetico rigoroso: ed all' oggetto di agevolare il rinvenimento delle parole lo volle susseguito da un acconcio Quadro di voci, ordinate e distinte per varietà di materia in ordine alle divisioni che loglionsifare dell' Agricoltura generale. Dopo tutto ciò H sottoscritto Editore non si perita di assicurare gli Agricoltori e gii Agronomi Italiani che nel Vocabolario del Canevazzi offre un libro: per lo scienziato che medita e scrive, pel pratico che ama trovare l'appoggio di un'autorità su ciò che opera, per l'insegnante che dee mantenere nell'istruzione proprietà e uniformità di linguaggio, pel dilettant e ancora e per la gioventù agricola che s inizia agli studi agronomici, perchè, al postutto, questo Vocabolario è Veramente uu comodo, utile, facile ed istruttivo libro di Agricoltura. Bologna 1. settembre 1871. Giacomo Monti» PATTI D'ASSOCIAZIONE. L'Opera consterà di circa 40 Fascicoli di pagine 40 ognuno in 8." grande, carta, sesto e caratteri come al presente Programma. Ogni mese uscirà non meno di un Fascicolo. Il prezzo di ciascun Fascicolo viene fissato in L. 1 Italiane franco di posta. Le Associazioni si ricevono in Bologna dall' editore Giacomo Monti Piazza San Martino N. 1610, non che aU l'Ufficio del Giornale d'Agricoltura del Regno d'Italia nella Scliciata di Strada Maggiore Tipografia degli A-grofili, in Casale presso l'Amministrazione del Giornale di Agricoltura II Coltivatore, e nelle altre Città presso i principali librai. Avviso. Il sottoscritto rende avvertiti i suoi gentili avventori dell'Istria, aver trasportato il suo deposito di Spiriti e Petrolio nella propria casa al numero 23 posta nella campagna in contrada Piacentino, Comune di Lazzaretto, poco distante dalla strada postale di Buje. Capodistria, 10 novembre 1871. Domenico Marinaz. Essendoci staio gentilmente comunicato il catalogo delle piante utili e dt ornamentò, che vengono allevate nei vivaj pubblici di Sennino presso Capodistria., di Gorizia e Roditti, lo pubblichiamo ben volentieri col desiderio che ci venga fatto anche conoscere il prezzo delle piante in esso dkscrittè per invogliare li nostri comprovinciali a farne- provvista. Catalogo dello piante di utilità e di ornamenta allevate nei vivaj pubblici di, Monta Sennino presso Capodistria di Gorizia e Roditti. Località Nome delle pianti num. desìi . , individui I n' complessivo Scrinino Gorizia Sennino Gorizia Sermino Gorizia Sermino Gorizia Sermino Gorizia Sermino Gorizia Sennino. Gorizia Sermino Gorizia Sermino n ■n n Gorizia Sermino n Gorizia Sermino Gorizia Sennino Gorizia Sormino Gorizia Sermino Gorizia Sermino Gorizia Sermino Gorizia Sermino Gorizia Roditti Sermino Roditti Sermino. » V Roditti » Sermino Gorizia Sermino Gorizia Pomi n Peri » Gelsi » Castagni Noci » Ciliegi » Persici Mandorli Visciole Acacie 5) Aceri Ailanti Avornielli, Cytìsus laburnum Frassini, Nocioni .. ji Orno. Avorniello n tì » Catalpe . Tigli . » . Gleditsie » Castagni d'India o selvatici » n n Melie Aceri, Acero negando ri n v Olmi V ... Celtis australis. Lodogno n il n Pini neri » « .. Pino- bianco n n . Pini teneri » strobus n » marittimi Abies excelsa » Pino » » » » Larici Ibisco diverse qualità di alberi esotici a foglie aghiformi e larghe 15080 39988. 55,018 83854 30510 114,364 80195 9675 89,870 822 4415- 5,237 3312 10402 13,714 7281 79876 87,157, 720 829 3,752 712529 641239 1,353,768 886 10003 10,889 72,100 720 25,175 678283 3616345 4,294,628 56,524 39239 149530 188,769 1496 19388 20,884 469? 10729 11,189 2133 114980 117,113 31209 2250 33,459 87211 397348 484,559 19192 24739 43,931 153689 799 1643380 1,797,868 28748 573870- 602,618 29,520 24,069 600 606740 607,340 240,951 75928 3983 79,911 11818 829 12,647 1,0,479,293 Ufi. DI GIUSEPPE TONDELLI. NICOLO' da MADOISIZZA Reattore.