ANNO Vili. Capodistria, 1 Febbraio 1874. N. 3. LA giornale degli interessi civili, economici, amministrativi DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. I signori Soci che non avessero ancora pagato l'abbonamento a tutto 31 dicembre p. p. sono pregati a soddisfare sollecitamente al loro obbligo. La Redazione. Atti ufficiali della Società agraria istriana. Dobbiamo assistere ad un ben strano avvicendarsi di fatti, e pur troppo di tristi conseguenze, sempre, in tutte le disposizioni governative che si riferiscono alle nostre scuole. Oggi registriamo l'allontanamento dell'ispettore scolastico provinciale signor Zarich, dalla sede del consiglio scolastico provinciale eh' è la città di Parenzo, e la nomina di un referente amministrativo per gli affari scolastici di tutto il Litorale, con la sede presso la i. r. Luogotenenza in Trieste. I nostri lettori troveranno tra le notizie la, deliberazione presa dalla Giunta prov., conforme all'incarico ricevuto dalla Dieta onde protestare contro l'aperta violazione della legge provinciale 8 febbrajo 1869, sulla sorveglianza scolastica. Con l'applicazione delle nuove leggi scolastiche del 1869, era venuta in molti la speranza di poter finalmente dar principio alla grand' opera della rigenerazione del nostro popolo, ed i migiiori patriotti s'affaccendavano, lieti, nei nostri scolastici locali e distrettuali, a togliere le molte difficoltà, d'ogni sorta, le quali s'opponevano alla riforma, causa la assoluta trascuranza in cui erano abbandonate le scuole fino a quel tempo. Nella certezza, poi, di assicurare il buon andamento dell'azienda scolastica, la nostra Dieta nella sessione del 1872 , in base alla esperienza fatta, aveva votata una riforma per cui si cangiavano alcune disposizioni delle leggi 30 Marzo 1870. Vane speranze! Ogni movimento sia dei consigli scolastici locali e dei distrettuali, veniva paralizzato dallo strano contegno della i. r. autorità scolastica provinciale, la quale trovava, ora motivi da opporre e distruggere l'effetto di ogni aito «Id Elisigli soggetti, ora con una lentezza d'ufficio e spesso con una assoluta inerzia otteneva lo stesso scopo, e riusciva sempre ad impedire il raggiungimento di gran parte di bene, che sarebbe derivato sicuramente alle nostre scuole se lo zelo dei nostri patriotti avesse trovato corrispondente appoggio in uguale zelo da parte di quella autorità. Quanto alle riforma proposte dalls Dieta, l'i. r. consiglio scolastico prov., mostrandosi te-pero della autonomia dei comuni, che non era per nulla chiamato a proteggere, dichiarava di non potervi accedere; venne poi negata la sovrana sanzione, come tutti sanno. La conseguenza di tutti questi fatti la rileviamo ogni qual volta si considera lo stato deplorevole di tutte le nostre scuole; meno poche eccezioni, le quali si riscontrano dove, per fortunate eccezionali combinazioni, i consigli scolastici hanno potuto sviluppare la propria attività. Ed a porre rimedio a tutto questo male — amara ironia — ci arriva la disposizione con la quale viene nominato un referente amministrativo per gli affari scolastici di tutte tre le Provincie del Litorale, con la sede in Trieste ; disposizione tendente a privare la nostra provincia di una istituzione alla quale ha diritto; e che minaccia la nostra autonomia. Condotte a questo modo le cose, noi dobbiamo con maggiore studio e con ogni sagrifizio attendere ai fatti nostri, e, come si può, far da per noi; le opposizioni, anziché fiaccare la nostra attività devono risvegliarla e dirigerla in modo da poterne ricavare il più largo frutto a vantaggio del paese, e toglierci di dosso la taccia di inerti, con la quale per solito chi è causa dei nostri malanni trova facile modo di scolparsene. (r.) CORRISPONDENZE. Pisino li 14 Gennajo. Quando per accidente venni a sapere che l'ex nostro Ispettore scolastico provinciale nella visita delle scuole fatta ranno scorso, domandò ad un fanciullo della scuola popolare di un capo-luogo di distretto giudiziario, cosa sia la proposizione elittica, e che lo scolare alzò gli occhi al soffitto e il maestro più di lui, e senza dubbio più di loro, se fossero stati presenti, ne sarebbero rimasti colpiti molti begl' ingegni del corpo insegnante di qua e di là dell'Arsa e sino al Varo ; 10 pensava di scrivere un articoletto in proposito : se non che tra il voler e il saper fare, c'era di mezzo 11 mare. Quest'oggi lessi nel Fanfulla N. 10 degli 11 corr., un articolo col titolo Lagnanze d' un Babbo, che s' attaglia al caso nostro veramente a capello. Non posso fare a meno di desiderar che lo leggano anche coloro qui in Provincia, che per soverchie occupazioni non siano lettori assidui del Fanfulla, ma che pur prendono vivo interesse di quanto concerne l'istruzione nelle scuole popolari. --A Borna 8 Gennaio 1874. Credo opportuno accennarvi un fatto, che interessa non poco anche la nostra provincia istriana. La Società* geografica italiana, che ha sede in Koma e di cui è presidente quell'egregio ed amabile uomo eh'è Cesare Correnti, ha fatto di recente acquisto di un antico atlante geografico dell'Ortel, dal titolo: Theatrum orbis terrarum, del 1570, stampato in Anversa. È una delle prime collezioni di carte goografiche, esemplare rarissimo, completo e d' un interesse primario relativamente all'epoca, cui si riferisce. Contiene un' accurata descrizione dell'Italia, provinciarum orbis primaria, divisa in 19 Regioni, fra cui ultima l'Istria. Le descrizioni sono tutte in latino, ma in latino barbaro anzi che nò. Ecci poi in fine dell' opera un catalogo degli autori di tavole geografiche a cognizione dell' Ortel, ai quali autori egli attinse. Avendo io potuto comodamente esaminare quest' opera, appena acquistata, mi gode 1' animo di potervene offrire quei dati, che di maggiore utilità sembratimi risultare per lo studio delle cose istriane. Poiché veggo con ammirazione sulla Provincia i bellissimi studj, che sulle nostre gloriose tradizioni va facendo il valentissimo cav. Luciani, colgo io pure una purtroppo rara occasione di poter presentare ai vostri lettori alcun che di nuovo e di inedito. Dell' Ortel ecco quanto si sa: Si chiamava Abramo e si firmava Ortelius. Nacque in Anversa nel 1527, morì nel 1598. Fu geografo di re Filippo II, il terribile mecenate dell'Inquisizione; cercò di far rinascere l'amore agli studi geografici, e fu emulo di Munster e di Mercatore. Percorse gran parte d'Europa raccogliendo medaglie, bronzi ed antichità, onde formò un interessante gabinetto. Il suo atlante è per verità il primo, cui si possa appropriare tal nome. Poi nel 1595 pubblicò le Veteris geographiae talnilae in foglio. Scrisse il primo dizionario geografico : Synonimia geographica, 1578, in 4.to, eh' egli poi rifece e intitolò Thesaurus geographicus nel 1596. Di questo fu fatta una seconda edizione nel 1624. A Jui si devono ancora l'Itinerarium per nonnullas Galliae belgicae partes, 1584, in 8.vo, l'Aurei saeculi imago, del 1598 in 4.to e Deorum Dearumque capita■ e veteribus numismati-bus del 1573 in 4.to. Eccovi il catalago di quei geografi antichi, che qual più, qual meno descrissero l'Italia geografica, quind' anche l'Istria: copio il testo dell'Ortel: 1. Augustinus Hirschvogel (Nureubergae Apud Ioannem Weygel), Tabula continet Slavoniam et Goriziani vicinasque regiones. 2. Benedictus Bordonius, Italiae tabulam, uti habet-Leander in sua Italiae descriptione. 3. Gregorius Amaseus, Fori Iulii tabulam, quae non-dum in lucem prodiit. 4. Iacóbus Castaldus pedemontanus ; Italia et pede-montanae partes (Venetiis, omnia per Matthaeum Paganum). 5. Nicolaus Nicólaius Dclphinas: Europam marinam, Antverpiae apud Ioannem Stelsium. 6. Petrus Coppus, Hystriarn, uti Leander Albertus auctor est. * 7. Wolfgangus Lazius, Corographiam Austriae ; item comitatum Tyrolensem, Histriam et Carinthiam edidit. La descrizione dell' Austria e delle sue città è alla tavola 27 ; ma, considerandola geograficamente e trasportando fedelmente la carta di Wolfango Lazio, l'Ortel non vi fa cenno delle Alpi Giulie. In questo atlante osservo essere le parti meridionali d' Europa meglio eseguite delle settentrionali. La carta generale d'Europa ritrae fedelmente l'Italia romana e veneta. L'Ortei cita gli autori principali deli' antichità che scrissero dell' Italia. C. Sempronio, M. Catonn, Polibio, Strabone, del quale è ammiratore, poiché lo loda colle parole : diligentissime, ut cetera, scripsit Strabo. Nomina con riverenza Tolomeo, ed accenna tutti i recenti, relativamente ai tempi suoi; descrive con precisione stupenda i particolari confiui d'Italia, le vicende delle città, i loro prenomi e la importanza dei luoghi. Insomma egli si dimostra uomo veramente dotto, degno d'essere ritenuto dei migliori scienziati del suo secolo. La società geografica non poteva fare un acquisto di maggiore interesse per i cultori delle scienze geografiche. Quest'opera contiene pure un'aggiunta del dotto Arnoldo Mylius, con un vocabolario, in cui ad ogni nome moderno di città, borgate, fiumi, monti, è annesso il nome antico. Così dice Aemonia, Histriae maritima urbs, Alsa, fiuvius Fori Iulii, et Ausa ; Altium, Algona, Histriae oppidum mediterraueum, così Terge-stum, così Formio, etc. ctc. A pagina 35 c'è la carta della provincia di Forum Julii o Friuli, ed in questa connette pure la parte settentrionale dell'Istria e dell'Alpe Giulia da Umago alle foci dell'Isonzo. Ogni nome romano porta accanto quello moderno. Dov'è Prosecco, Pucmum, leggesi: hinc vina a Plinio tantopere laudata. A pagina 41 scrive: Istriorum gens sententia quoruudum a Colchis (ut faiHa est) originem duxit. Urbes in hoc tractu Parentum, Iustinopolis, Pola, Aqni-leja etc. E più lungi : Plura de bis regionibus apud Mar-tinum Cromerum, Dominicum Nigrum, Volaterranum et ceteros. E probabile che una copia di questo atlante dell'illustre geografo fiammingo esista alla Marciana od ai Frari in Venezia. E. T. Continuiamo la pubblicazione dei Ricorsi presentati alla I. R. Commissione Provinciale per la regolazione della imposta fondiaria, contro la tariffa di classificazione concretata e stabilita per la provincia dell' Istria. RICOBSO dei comuni del distretto giudiziario di Pisino. Continuazione Vedi N. 2. Per i boschi. In quanto ai boschi si hanno i dati più positivi per poterne fissare la rendita. Però devesi in prima fare l'osservazione che i nostri boschi in confronto a quelli di Pola e Pareuzo si trovano in condizione molto inferiori sia per produttività sia per posizione a smerciare le legna. Le condotte ai porti sono assai costose anzi il taglio e trasporto delle legna è talvolta così dispendioso da superare i prezzi delle legna stesse non soltanto nei porti ma ben anco nella piazza del capoluogo distrettuale di Pisino stesso. In quanto ai boschi del distretto giudiziario di Pisino si deve asserire che i più buoni non danno una rendita annuale maggiore di f. 2 per jugero, prova ne faccia il miglior bosco, cb'è quello di Cerne di proprietà fedecomesso Montecuccoli nel quale sì à ogni otto anni un prodotto di passi 3'/2 ossia stroppe 7 per jugero che a f. 4j/2 il passo danno f. 15. 75 ossia annualmente ............f. 1. 97 pascolo per jugero.......... —.17 dibruscamento........... .17 f. 2. 31 sorveglianza per jugero........ —.40 f. 1. 91 ciocché si può verificare ispezionando i registri dell' amministrazione dei Beni Montecuccoli di Pisino. In merito ai boschi si è in debito di dover proporre che venga stabilita in ogni modo anche l'ottava classe perchè altrimenti non sarà possibile di comprendere in questa scala in ispecialità i boschi di saggio del Montemaggiore. È notorio che quei boschi non si tagliano che a piante mature e che tali piante per compire il cresci-mento abbisognano un spazio di tempo di 100 anni. Ora ammesso un tale bosco di 100 jugeri alla tariffa dell'ultima classe di soldi 60 dovrebbe dare all'epoca del taglio un ricavato di f. 6000. Si sa che il massimo prezzo a cui si giunse per quelle legna è di f. 4 il klafter cubo, quindi l'area di 100 jugeri dovrebbe dare una produzione di 1600 klafter cubi per corrispondere alla tariffa. La qual cosa è materialmente impossibile, e nel suolo roccioso del Montemaggiore nè anche per una terza parte probabile. D' altro canto la sorveglianza di 100 jugeri in quelle regioni costa f. 20. — ogni anno, ciocché sarebbero in 100 anni f. 2000. — aggiungasi l'interesse sui medesimi e l'imposte annuali col rispettivo interesse per un secolo, poi si comprenderà se simili boschi siano attivi o passivi; in ogni caso poi non potrebbero venire classificati che in una ottava classe ad una rendita maggiore di soldi 20 per jugero e cosi tariffati. In quanto ai boschi ritengono i sottofirmati fermamente che la prima classe non da una rendita annuale maggiore di f. 3. 50 per jugero. Se il prodotto stato assegnato dalla commissione distrettuale ad un jugero di terreno di bosco di prima classe non sembrasse veritiero si provoca un esperimento da farsi col tàglio di legna e condotta al luogo di smercio od imbarco onde ottenere un risultato preciso dietro il quale venga fissata la tariffa. Per i pascoli. È marcatissima la differenza di pascoli tanto delle nostre denudate costiere del terreno roccioso calcareo quanto dei derapati ginepraj del nostro territorio marnoso di confronto ai pascolivi di Pola e Parenzo dove trovano pascolo d'inverno gli animali bovini e lanuti tant'è che vi passano l'inverno tutte le pecore dell'Istria montana. Si avvertono nella tariffa le solite discrepanze come sarebbe la quinta classe di Parenzo con soldi 20 e la quinta di Pisino con soldi 25, provenendo questa da una prima la quale è minore di soldi 20 da quella di Parenzo. Se si volesse fare un calcolo della rendita dei pascoli, computandovi le mercedi dei pastori non si otterrebbero che risultati negativi. Conviene adunque prendere per base i prezzi di affittanza fatti all' occasione, e con questo ripiego si può equamente tariffare la rendita della prima classe a f. 1. 50 per jugero. Altri calcoli circa 1' erba crescente, il numero di animali pascenti, le mercedi di pastori, sono impossibili a farsi, qui dove soltanto sopraluogo si può acquistare una vera idea della natura e della rendita di tali terreni che gareggiano tra loro per sterilità e squallore. Per quei pascolivi che non si possono ammettere a una rendita di soldi 16 e non si devono calcolare come sterili, fa duopo assolutamente di aggiungere nella classificazione ancora una settima classe con soldi 10 ed un ottava con soldi 5 di rendita, essendovi di simili terreni pressoché sterili, molte migliaja di jugeri in ispecialità nel distretto di Albona e al Montemaggiore. Per le paludi. Le paludi sono di poca estensione in questo distretto. La rendita è meschina e precaria perchè talvolta neppur conviene d' approfittarne e tal altra vi si è impediti dal mal tempo. Quindi la I. Classe non si può tariffare di più di f. 1. 50 e la II classe f. 1. ■— per jugero, preso il periodo di un decennio. Eecapitolando quanto sopra i sottoscritti reclamano contro la tariffa concretata stabilita ed instano che Cotest' Eccelsa Commissione Prov. dopo esaminati i fatti esposti, voglia ridurre la tariffa di classificazione Pisino-Albona ai termini seguenti. La prima classe degli arativi nudi a . f. 9. 37 La prima classe dei prati a . . . . „ 15. 55 La prima degli orti a.......„ 10. 02 V2 La terza classe delle vigne a . . . . „13. — La prima classe dei boschi a . . . . „ 3, 50 La prima classe dei pascoli a...... 1. 50 La prima classe dei paludi a . . . . „ 1. 50 E così in proporzione equa tutte le altre classi cioè: 1 1. Clas. ii cum c. IV. CI. V. CI. VI. Ci. VI1.C1. VIII C. 1 f, s. f. s. f. s, f. s. f. s. f. s. f. 8. f. s. Arativo I 9.37 8.— G.— 4.— 3,— 2.— 1.— —.50 Prato . 15.55 12,— 9,— 6 — 4.- 2.— 1,— —.— Orto . IO.O2V2 8.— 6.— 4.— 3,— 2.— —.— -- Vigne . 17.— 15,- 13,— 10 — 7,— 4.— 2,— 1.- Pascoli 1.50 1,— —.75 —.50 —.30 —.16 - 10 -. 5 Bosco . 3.50 3,- 2,— 1.50 1.— —.60 —.40 -.20 Paludi 150 1, I sottofirmati osservano in fine che anche le tariffe state fatte dalla commissione distret. nonostante i calcoli e la premessa cognizione di causa, riescirono troppo alte; perchè non si deve giammai dimenticare che siamo sottoposti al terribile flagello della siccità che più o meno ogni anno porta la desolazione nelle nostre camapagne, oltre ai danni parziali della grandine e delle bufere che qui in Istria imperversano, sicché prese le rendite in un decennio, il vero medio e scon-fortevolmente poco, ed instano perciò che Cotest. Eccelsa Commissione Provinciale prenda la cosa in seria considerazione, perchè il Governo non richiede oltre ad una giusta base e ad una giusta ripartizione dell'imposta fondiaria, e perchè il bene dello Stato non scaturisce per estorsioni nè mal applicato zelo. Pisino li 20 Luglio 1873. Il Municipio di Pisino. La Podesteria di Antignana. La Podesteria di (rimino. La Podesteria di Bogliuno. Inclita i. r. Commissione del Censo ! In base alla Notificazione 8 Giugno 1873. N. 804 — c. p. ed al § 31 della Legge 24 Maggio 1869 sulla regolazione dell'Imposta fondiaria, i sottofirmati Comuni che si trovano oltremisura gravati dalla tariffa di classificazione concretata e stabilita per l'Istria dall'Eccelsa I. R. Commissione Provinciale in quella parte che si riferisce al distretto di classificazione di Albona e Pisino, insinuano il presente Ricorso perchè sull'appoggio delle ragioni che verranno addotte più sotto, voglia modificare la proposta tariffa nei varii generi di coltura, a seconda delle proposizioni che si permetteranno di fare e che non sono altro se non se la risultanza di profondi studii ed esatti calcoli tratti dalla pratica esperienza di lunghi e lunghi anni di possessori di terre, che dalla loro nascita abitarono qui e possono quindi con piena cognizione di causa, anche coli'esame dei loro'registri fare delle proposte che sono le più conformi al vero. Un tale accurato esame si rende tanto più necessario inquantochè quella parte del distretto di classificazione che abbraccia Albona è tanto svariata e per la sua posizione e per il clima e per i generi di coltura e pei singoli prodotti, da esigere una speciale attenzione nello stabilire le singole poste delle varie classi, per non commettere degli errori che potrebbero riuscire d'immenso danno alle poveri popolazioni senza arrecare maggiore utile allo Stato. Se nello stabilire o modificare le poste della tariffa, fossero stati presi in considerazione tutti i fattori, egli è certo che non sarebbero state fatte proposizioni così alte e contradditorie. Si è detto contradditorie in quanto chè esaminando e facendo un raffronto fra le classificazioni dei varii distretti, e fra le singole classi intermedie dell' una o dell' altra, il più profano deve conchiudere che la compilazione della tariffa non fu guidata come doveva essere dalla risultanza dei fatti, e sull' appoggio della Col breve esame che verrà fatto di ogni genere di coltura e coi calcoli annessivi e compresi negli uniti allegati si giungerà certo a tale conclusione e si acquisterà la convinzione che i redditi sono assai minori dei determinati, e che gli argomenti vennero desunti da circostanze e fatti locali sussistenti, senza che sieno stati alterati i prezzi prestabiliti quand' anche riconosciuti in qualche singolo caso non del tutto conformi al vero. Un fatto che in Albona ha portato una completa rivoluzione nella famiglia degli agricoltori, e che valse da una parte a far rialzare ed arricchire la classe dei comercianti dando un crollo improvviso ai possidenti, si è la Miniera di Carbon fossile di Carpano, la quale togliendo centinaia e centinaia di braccia all' agricoltura, fece innalzare il prezzo di ogni singola giornata di lavoro ad 1j3 e più di quello dei limitrofi distretti, ed al doppio dell' anteriore esistente in Albona. Le numerose e straordinarie vendite fatte ai contadini nel torno di una trentina di anni fa dai possidenti di Albona delle loro terre, sono la prova la più manifesta che i redditi non corrispondono alle spese e che la presunta ricchezza che si vorrebbe far apparire dalla proposta Classificazione si risolve in ultima analisi in una completa miseria dei proprietarii di terre. Che se a tutto questo si vogliono aggiungere le altre piaghe pur troppo ben note dell' Istria, vale a dire la malattia nelle uve, la siccità, e in mancanza di questa, la grandine, come successe qui due anni di seguito, si dovrà convincersi che al povero proprietario di terre rimane assai poco dopo la sottrazione di tante parti e che per conseguenza si avrebbe dovuto usare di ogni possibile riguardo prima di por mano e stabilire una tariffa così elevata. Ma per non dilungarsi più oltre sulle generali, miriamo nell'esame dei singoli generi di coltura. In quanto agli Arativi, viene dimesso sub A. \Tel medesimo dopo una breve esposizione del sistema avvicendamento delle seminagioni usitate in Ai-bona ai punti 1, 2, 3 e 4, ci siamo tenuti alla mag-;ior produzione dei frumentoni e frumenti, alternati innualmente 1' uno dopo 1' altro ed ai lavori inerenti, sterminando e specificando questi a seconda degli usi consuetudini inalterabili ed applicandovi i prezzi già stabil i ti. Dalle dette premesse si venne alla giusta »Delusione, che il prezzo massimo della I Classe scenderebbe tutto al più a f. 8. 19, e non già a quello Elevatissimo di f. 13. 50 stabilito dalla tariffa. Che se mai avesse a sembrare troppo alta la spesa ad f. N. 6, dell' allegato A. e quella ad p. N. 7 lello stesso, si propone uno speciale rilievo a mezzo apposita commissione da cui risulterà senza altro le nella fatta proposta ci siamo anzi tenuti al diotto del vero a nostro danno. Non si credette poi per amore di brevità di pas-are in disamina ogni singola classe, imperochè sulla »se della I Classe devono essere in proporzione dirimute tutte le altre per le medesime ragioni deve-endo alle seguenti razionali proposte: ivece di f. 13.50 per la I Classe si propongono f. 8.19 7_ » » 1 • » 5.80 » 4.50 „ 3.30 » ,, 2. „ 1.50 „—.80 Senonchè come si è già detto nello esordire, per (terminare il massimo della produzione da cui si ot-«me il calcolo apparente dall' allegato in A. non si me conto di tanti fattori che concorrono a dimi-lire, falcidiare e a rendere nullo il più delle volte intiero prodotto quale si è appunto la ^siccità così tquente in Istria, ;a grandine ed altro. È bensì vero « lo Stato abbuona una parte delle imposte nel caso dia sola grandine, ma nessuno compensa il proprie-rio uè delle spese sostenute ne delle rendite perite. Negli anni 1872 e 1873 a cagione di esempio, ultissimi possidenti di qui in causa della grandine delle troppo continuate pioggie non raccolsero nep-ire le sementi dei cereali invernali e primaverili e mono il rischio di rendere anche il prodotto del mentono se presto presto un abbondante pioggia m viene in loro soccorso. Per conoscere quanto scarsa la produzione di granaglie in Alboua, basterà il ettere che senza tener conto delle centinaia e cen-uia di sacchi dì farina, vengono annualmente imitati per la via di mare oltre a 5000 staia di fruitone. E dire che in onta a tutto ciò la prima asse di Albona è stata proposta in eguali propormi di Pola, e poco minori di Parenzo e nella terza i in proporzioni ancora maggiori; cosa questa che solutamente non può trovare la sua giustificazione, latti, mentre la posta della III Classe di Albona tende a f. 9, quella di Pola è di f. 8.50 e quella Parenzo di soli f. 8.— Un tale confrontò è assai ifortante e mostra appunto, come si è detto prima, » n ii il— il li V „ n 9,— il III V n V 7.— 11 IV li n il 4.— 11 V V » n 2.50 » VI 1) li n 1.50 n VII 1) iì n 1.— ii Vili che nella classificazione non si tenne una regola giusta, razionale e uniforme pei varii distretti. Passando ai Prati si dimette l'Allegato in B. nel quale "venne tenuta la regola stessa abbracciata per gli arativi nell' Allegato sub A. rimarcando solamente le distanze che moltissime volte, sono enormi dei prati dalle case dei proprietarii e dalle possessioni ove devono essere trasportati e facendo alcune osservazioni e confronti colle tariffe degli altri distretti, senza confronto più ricchi di fieno, meglio forniti di strade e con maggior facilità dello smercio, e specialmente nelle classi intermedie e più basse, le quali mentre per alcuni distretti vanno discendendo, per Albona e Pisino ascendono. Infatti nella V Classe, Capodistria e Pisino-Albona sono eguali, quando la I di Capodistria è di f. 16, e quella di Pisino di f. 13.50. Riportandosi pertanto a quanto si è detto nel-1'Allegato in B. si propone pei Prati la seguente riduzione della tariffa proposta, cioè: Invece di f. 23.— la I Classe di f. 11.25 » „ 17.— „ II „ „ 13.— „ III 8.— „ IV 6.- „ V 3.50 „ VI 1.80 „ VII 11 11 n ii ii ii ii ii * „ 8.50 „ „ 6.— 4_ » » » » 3. » „ 1-75 „ —.90 Nel chiedere sopra un tale argomento non si può fare a meno di osservare che è bensì vero che nel giro di quindici anni la massima produzione e di centinaia 25, nella prima Classe, ma è vero altresì che un tale reddito in causa delle continue e sempre più frequenti improvvise alluvioni viene reso nullo o assai danneggiato almeno 4 anni nel giro dei quindici sudetti. La spiegazione poi di si frequenti disastri, che un tempo si ripetevano assai di rado, la si spiega facilmente col diboscamento che negli ultimi quaranta anni ha preso assai sconfortanti dimensioni e che noii è frenato da alcuna legge. Per queste ragioni adunque non si può mai abbastanza raccomandare che sia modificata la tariffa pubblicata e accolta invece quella che dalle ricorrenti Comuni venne proposta come la sola che, almeno in parte, si avvicina al vero reddito, sebbene come si ebbe a dimostrarlo sia anche troppo elevata. Come risulta evidentemente dall'allegato ili C. gli orti propriamente detti devono essere paragonati agli arativi delle classi più basse, come quelli che nel Distretto di Pisino ed Albona, mentre esigono maggiori spese e una continua concimazione per la loro coltura, danno prodotti assai scarsi, in ritardo in confronto dei distretti collocati in climi più dolci e che non possono essere smerciati con profitto sulle piazze di Pola, Trieste e Fiume, nè far concorrenza agli erbaggi e frutta che dalle vicine Romagne e da Chioggia vengono importati in tutte le stagioni dell' anno. Dallo stesso allegato in C. si può chiaramente conoscere come anche la classificazione degli olivi sia stata sbagliata del tutto e -come il prezzo attribuito ad ogni singola classe sia troppo elevato e ben lontano dalla verità. I computi ivi apparenti non sono figli del capriccio, ma sibbene di una diuturna pratica, sussidiati da annotazioni tenute per il corso non interrotto di 22 anni dalle quali si potè stabilire con perfetta cognizione di causa il vero reddito. Per gli orti quindi ed olivi, col riportarsi alle cose esposte più estesamente nell'Allegato C. si propongono le seguenti modificazioni alla proposta tariffa nella ferma speranza, che le medesime trovate giuste verranno accolte, cioè: Invece di f. 15.— per la I Classe con f. 10.34 » » » 13.- ■ „ II „ „ „ 8. q 7Z, Tir fi_ » » » a. tu „ Ili „ „ „ n » 1- v IH » „ » 25 Invece di f. — sol. 50 nella IV Classe come a Cherso s. 16 v » n » 25 „ V „ „ „ „ 10 _ 16 VI 5 » n » » » * A » » » „ In quanto ai boschi, l'allegato sub F. esaminato attentamente servirà a mettere in chiaro e il metodo che si tiene in Albona per la coltura dei boschi e gli eventuali redditi che dai medesimi si possono ottennero. Nella compilazione di quell'allegato le ricorrenti si attennero alla pura verità assai facilmente rilevabile ed ai prezzi i più sicuri ed usitati. Neil' esame specialmente Iella I. Classe, non si tenne conto del pascolo perchè non si doveva nè poteva farlo. Infatti se in un bosco ii I. Classe si permette il pascolo agli animali come mai si potranno ricavare le sedici stroppe preventivate? (Continua). NOTIZIE. La Giunta prov., nella sua seduta del 27. p. p Dicembre, in Parenzo, deliberava : di accordare : al come censuario di Fasana, salva sovrana sanzione, !a addizionale del 100% sul dazio consumo del vino arne e spiriti ; al comune censuario di Pisino, a) l'addicale del 30% sopra le dirette, b) l'addizionale del 5°/0 sulla fondiaria delle particelle invigilate dai guarani, sul casatico e sullo pigioni delle case intra mu-ns, sull'industria e sulle rendite; nonché nel comune (nsuario di Boltonega il 40°/0 ; in quello di Sares il 0°,o; in quello di Charbune il 30%; in quello di hpliaco del 30% ; in quello di Verne il 39% ; in nello di Terviso il 50%; e quello di Lindaro del )°!0; sopra tutte le imposte dirette comprese le ad-iiionali dello stato. Assegnava fior. 500 a titolo di straordinario sus-iìo per danneggiati da un incendio alla Podesteria iCastelnuovo. Trasmette alla I. R. Luogotenenza una supplica Ila Deputazione Comunale di Isola, per la pronta ispensione dei passi esecutivi in corso per l'incasso ile arretrate pubbliche imposte, appoggiando la do-inda stessa in considerazione delle condizioni calami-se in cui versa notoriamente quel comune per causa Ài falliti raccolti. Prendendo argomento della repentina partenza del- l'Ispettore scolastico Prov. sig. Zarich trasferito in Dalmazia, senza che si sappia chi altro gli sia stato sostituito ael posto presso la I. R. Autorità scoi, prov., ed avuto riguardo altresì alla nomina anteriormente conosciuta di un riferente amministrativo per gli affari scolastici di tutte tre le provincia del cosidetto Litorale colla sede presso la i. r. Luogotenenza di Trieste, con che di fatto vanno a mancare alla suddetta autorità scolastica dna membri principali, e particolarmente contemplati dalla legge 8 febb. 1869, nella sorveglianza scolastica, la Giunta prov. delibera anche per prevenire che il suo silenzio possa essere interpretato come una tacita adesione a questo stato di cose, non conforme alla detta legge, ed affinchè non le possa essere imputato di avere contribuito con la sua passività al peggioramento dell'amministrazione scolastica, di muovere lagnanza in proposito a S. E. il Luogotenente, interessandolo a portare ciò a conoscenza dell'ecc. ministero pel culto e pubblica istruzione, affinchè questo possa provedere all'emergenza secondo quanto prescrive la legge precitata. Vengono liquidati ed assegnati al Magistrato civico di Trieste f. 1655. 54 per spese di mantenimento prestato dal Manicomio prov. di Trieste, durante il terzo trimestre 1873, a maniaci pertinenti all'Istria. Alla cassa prov. della Carniola in Lubiana fiorini 197. 45 per mantenimento prestato dalla casa di forza in Lubiana durante il III trimestre 1873 a corrigendi pertinenti all'Istria. Al Magistrato civico di Trieste, l'importo di fiorini 247. 26 a saldo del conto per spese di maternità in Trieste a gestanti istriane durante il terzo trimestre 1873. La Rappresentanza Comunale di Capodistria nella seduta del 12 p. p. Gennaio ha deliberato in seguito a proposta del Comitato scolastico locale, che sia provvisto per l'insegnamento del canto nelle scuole popolari a norma della relativa legge scolastica. Ed a questo fine votava un aumento di fior. 200 annui, alla paga fissa di 300 fiorini che il Municipio mette a disposizione, in aggiunta a quella di altri fiorini 300 che da la Società filarmonica, e 100 dalla chiesa concattedrale, per un maestro di musica. COSE LOCALI. Il nostro Municipio sempre intento ed occupato seriamente di tutto quanto può tornare di comodo ai cittadini e di abbellimento alla nostra città, ha fatto selciare a nuovo con bel materiale la via di Porta ogni santi, facendovi praticare nel mezzo un canale per raccogliere e sfogare 1' acqua piovana che in gran quantità si rovescia dalla ampia piazza del Brolo per quella via, nel mare. La via misura in lunghezza circa metri 200 ed in media larghezza metri 4. In un manoscritto dell'anno 1424, troviamo detta via registrata col nome di Porta Petronio-, anni fa, nel 1834, alcuni capi ameni, in occasione che veniva l'istaurata alla buona assai, stamparono su per i muri di quelle case, la leggenda Colle del Usato-, e ciò registriamo perchè questa denominazione è stata riportata su qualche pubblico documento trascritto nei libri delle No-tifiche. La modesta chiesa della B. V. dell' Annunziata, che s'incontra circa a metà della via, è stata fondata da certo Marino Bocca fu Antonio nell'anno 1445 e vi erano annessi una casa, un orto ed un casal destinati dal fondatore a ricovero dei poveri e delle robe loro, sotto la sorveglianza di un uomo da Ben. Al Podestà e Capitanio ed alla comunità di Capodistria era affidato l'adempimento di questa fondazionale disposizione del Rocca (Atti Zuane Tarsia Cancellano di Capodistria 1. Nov. 1445). Il Podestà, Giudici e Consiglio di Capodistria— Atti Avanzo da Bolzan—Nodaro Imperiai 12 Giugno 1495— concedevano la suddetta chiesa e sue dipendenze e condizione al Monastero di S. Nicolò del Lido di Venezia e rispettivamente A. L. Nicolò di Oltra da quello dipendente e questo nel 1775, passava in proprietà privata assieme alla detta chiesa, in seguito ad acquisto fatto dalla Repubblica Veneta che pose in vendita mediante pubblico incanto in esecuzione ai Decreti dell' Eccellentissimo Senato 3 giugno, 7 ottobre e 14 die. 1769. concernente la; Vendita dei beni e Conventi soppressi dei Regolari. Si legge in fine di quel protocollo- d'incanto, come lo chiamerebbero oggi, il seguente articolo : S'intenderà risolutamente vietato al medemo........compratore, suoi eredi e successori di far mai servir il Monastero, o qualunque altra casa o fabbrica per uso di Convento o per ricovero di Religiosi Regolari, il che venendo in qualunque tempo operato sarà il proprietario soggetto alle pene che dalla pubblica autorità saranno credute di giustizia.,, E col governo della repubblica di S. Marco non si scherzava. Ora torniamo a parlare della via Porta ogni santi. L'esecuzione del lavoro non può appagare dal lato dell'esattezza, quantunque per essere stato eseguito più ad occhio che con l'aiuto del livello, non si potesse attendere meglio. Dubitiamo poi che la capacità del canale praticato sia sufficiente a smaltire la massa di acqua piovana, la quale nell' abbondanza degl' improvvisi acquazzoni, scorrerà superficialmente con grande incomodo dei passanti. Si rimarca ancora che le colonnine poste evidentemente a riparo del pericolo di una caduta dal muro di sostegno, di fianco alla casa Bartole, non soddisfano allo scopo se non vengono congiunte con sbarre di ferro. 11 lavoro, tutto sommato, ha costato circa 310 > fiorini. VARIETÀ. Per disinfettare i vasi vinarii che hanno odore di muffa, s'introduce nel recipiente una pietra calcarea franiumata, vi si versano due o tre litri di acqua e, chiusolo ermeticamente, si agita in tutti i sensi. Dopo due ore si tolga il turacciolo con precauzione, potendo questo sfuggire con violenza, e si versino nel recipiente due o tre secchie di acqua pura, tornando ad agitarlo vivamente. Si faccia scolare perfettamente l'acqua di calce, risciaquandola ripetutamente finché esca limpida. Ad evitare poi che la botte aquisti gusto di calce sarà bene lavare il recipiente con acqua, che in dieci litri contenga un mezzo litro di acido solforico. Presi 33 grani di cloruro di calce e tre grami di acido solforico, per una botte di un ettolitro, e posti in 8 o 10 litri di acqua limpida, il tutto si versi nella botte dopo averla ben bene lavata. Si chiude, si agita come al primo caso ; dopo 24 ore si vuota, risciaquandola poi come sopra. E L E K C 0 dei benemeriti signori che in ricorrenza del Cape d' anno elargirono in surrogazione alle visite d' augurio le sottospecificate offerte a beneficio del Civico Spedale. Almerigotti Barnaba f. 1 ; Almerigotti Giuseppe f. 1; Apollonio G. Andrea e fam. f. 2 ; de Belli Dr. Cristoforo e fam. f. 5 ; de Baseggio C. Giorgio f. 1; de Baseggio Nicolò f. 1; de Baseggio Santa f. 1; Bartole Antonio e fam. f. 4; Barega Giuseppe f. 2; de Bosizio C. Luigi f. 2 ; Benussi Dr. Bernardo f. 1 ; Bratti Andrea e fam. f. 3; Colcuc Cristiano f. 1; Calogiorgio Giorgio e fam. f. 2; Cadamuro Marco f. 1 ; Cadamuro Francesco f. 1 ; Coverlizza Carlo f. 1 ; Demori Domenico f. 5 ; De Rin Francesco f. 2 ; De Rin G. Batt. f. 5; Dragovina Carlo f. 15; Dragovina Francesco f. 1 ; Del Bello Dr. Pietro f. 1 ; Del Bello Dr. Nicolò f. 1 ; Dandruzzi Nicolòf. 1.50Floriani Pietro f. 1; FaventoDr.Giovanni f.l; Genzo Giovanni f. 2; de Gravisi G. Andrea e fam. f. 2; de Gravisi Dr. Pietro f. 2; Gallo Dr. Augusto e fam. f. 2; Gallo Pietro f. 1 ; Garbini Pietro f. 1 ; Guglielmo Dr. Francesco f. 1 ; G. A. f. 2 ; Kersevany Giovanni e fam. f. 2 ; Lio il Dr. Zaccaria f. 2 ; Lukes Luigi f. 1 : Madonizza Giovanni f. 1 ; Madonizza Nicolò e fam. f. 5 ; Madonizza Dr. Pietro f. 5 ; Manzoni Dr. Domenico f. 1 ; Manzini Dr. Giovanni f. 1 ; Mason C. f. 1 ; Merkel Francesco f. 1 ; Mahorich Rodolfo f. 2 ; Menzel Ermano f. 1 ; N. N. 1 ; Pellegrini Giuseppe e fam. f. 2 ; Pauman Dr. Matteo f. 1 ; Pupola Felice f. 1 ; Presidenza Sali f. 2 ; Bota C. Girolamo f. 2; Rozzo Pietro f. 2; de Rossetti Scander Pasquale f. 2 ; Regancin Giovanni f. 1 ; Sca-rizza S. f. 1; Sardotsch C. Paolo e fam. f. 5; Stradi Dr. Elio Nazario f. 10 ; Sbuelz Carlo f. 1 ; Simsig Federico f. 1; Steffauutti Antonio f.l; Totto Conti Giovanni e Gregorio f. 5; Totto C. Maria nata Vico f. 2; Totto C. Orsola f. 5 ; Tacco Contessa Teresa f. 1 ; Tommasich Andrea f. 1 : Tunis Lodovico f. 1 ; Venuti Leonardo f. 1 ; Valenti neig Luigi f. 2: Visentini Eduardo f. 1; Vettach G. f. 1 ; Vicich Francesco f. 2 ; Zanella Giovanni f. 1. Assieme f. 155.