ki ^»JA^ANKA FILIALE DI CIVIDALE FILIALA ČEDAD tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / Št. 23 (766) • Čedad, Četrtek, 8. junija 1995 abbonamento postale gruppo 2/50% * Tednik / settimanale • Cena 1.400 lir Videmska Škofija an z njo vsa Cierku v Furlaniji je nardila Se adno Stupienjo na poti povezovanja Slovencu an Furlanu an z vso nje moralno močjo je Se ankrat potardila, de muormo vsi odkrit našo identiteto, bit spoštljivi do naših koranin an ponosni na nje, narest vse kar je v naših močieh, de bojo še buj močne an glaboke. Tele besiede so Sle furlanskim an slovienskim ljudem, ki morejo an muorajo kupe hoditi po teli poti. “Dvie velike nasreče smo imiel mi Furlani,” je na špietar-skem srečanju jau pisatelj Riedo Puppo. “Parva je bla, de so nas gledal prepričat, de nas muora bit Spot bit Furlani, druga je pa bla, de so nas prepričal, de niesmo mi te zadnji, te zadnji so Slovenci”. V Spietru je bluo čut puno modrih besied an misli. Velik pomien pa je srečanje imelo tudi, ker je videmska škofija povabila narbuj vesoke predstavnike oblasti, inštitucij, naj povedo, kaj dielajo an kaj mislijo narediti za de se furlanska an slovienska kultura ožive, de poženejo še buj glaboke koranine. Takuo smo Cul besiede predsednika Deželnega sveta, rektorja Univerze v Vidmu, dekana viSje teološke Suole, predsednika Pokrajine, an za domače aministratorje podžupana iz Spietra. Idejo, de je trieba valorizat an obo-gatiet furlansko an slovi-ensko identiteto, ki se' odraža v jeziku, vieri, kulturi a n znanju so vsi podparli. Podobne misli je ponoviu v njega pridgi an videmski nadškof Battisti. Tuoi e je pomembno samuo po sebe, daje pa tud kuražo ju-dem a n društvom, ki že puno liet se za tuole tru-de. An tisti, ki jo na misle-jo takuo, ki so celuo na-spruotni taki usmeritvi? Cierku je tala, je jau don Corgnali, zatuo se sami postavljajo mn z nje. Tisti, ki azganjajo polemiko an šierijo sovraštvo, po besiedah papeža Janeza VIII “pa naj se ži-har zgubjo v magli”. (jn) La ricetta di Oleari Riguardo l’ospedale di Cividale “L’ospedale di Cividale si sta smantellando alla chetichella, si sta spostando il personale, si stanno trasferendo addirittura mobili ed attrezzature. E noi non ne sappiamo nulla! Certo, bisognava intervenire al momento del varo della legge regionale 13, ma allora nulla si è fatto ed ora si possono solo raccogliere i cocci.” Così ha esordito il sindaco di Cividale Bernardi all’incontro tenutosi mercoledì 31 maggio a Ci-vidale con una trentina di sindaci delle Valli del Nati-sone, del Manzanese e di tutta l’area che aveva nell’ospedale di Cividale il suo punto di riferimento, incontro a cui ha partecipato anche il dott. Oleari, direttore dell’Azienda sanitaria del Medio-Friuli. Ancora più dura la denuncia del sindaco di S. Pietro al Nati-sone Marinig: “ Le valli del Natisone che negli ultimi 20 anni hanno perduto il 60 per cento della popolazione si vedono ora chiudere quasi tutte le scuole pubbliche, l’ufficio di esattoria, si sta smantellando il distretto sanitario, non c’è più l’ufficiale sanitario. Come si può pensare che la gente non le abbandoni?” Le risposte tanto attese sul futuro dell’ospedale di Cividale il dott. Oleari le ha date e chiare. Medicina ge- nerale sarà trasformata in residenza sanitaria per anziani (RSA) ed avrà a disposizione 80 posti letto, di cui 15 a rotazione per situazioni critiche. Rimarranno gli 8 letti per il trattamento di dialisi. Verrà mantenuta l’area di emergenza che funzionerà 24 ore al giorno e sarà fornita di un’astanteria con 6 posti letti, di cui 2 monitorizzati. Ma l’ospedale di riferimento per acuti è quello di S. Daniele. La riconversione dovrà essere graduale, ha sostenuto il dott. Oleari, e dunque per un periodo di transizione rimarranno altri 70 posti letto che verrano progressivamente eliminati entro tre anni. Ortopedia verrà aggregata all’ospedale Gerva-sutta che assieme a quello di S. Daniele fa parte della nostra Azienda sanitaria. Il punto nascita - come l’ha definito Oleari - dal 1. settembre, se la Regione approverà questo piano, verrà abolito. Naturalmente ginecologia, ostetricia ed altri servizi tecnici funzioneranno ancora ma solo come day hospital. É chiaro d’altra parte, ha aggiunto il dott.OIeari, che mantenere la situazione attuale significa assistere ad un inevitabile ulteriore decadimento della qualità del servizio. segue a pagina 4 V nedeljo naš čak referendumi V nedeljo bomo odšli na volišča, da bi z DA ali z NE odgovarjali na 12 referendumskih vprašanj. Tako veliko volilnih lističev zahteva, da se vsakdo pripravi in informira preden gre volit. Prejšnji teden je Novi Matajur podrobno zapisal, kaj pomeni vsak referendum in kaj se zgodi, če zmaga DA ali pa NE. V tej številki pa smo vam pripravili shemo, v kateri boste brali, kako so se stranke opredelile za posamezne referendume. Povejmo, da bodo volišča odprta samo v nedeljo in to od 7. do 22. ure. Štetje glasov se bo začelo v ponedeljek zjutraj. beri na strani 4 A Liessa giovani e identità “C’è un tesoro dentro di me!” Questo il titolo del terzo incontro foraniale dei giovani delle Valli del Natisone, organizzato dalla consulta giovanile a Liessa di Grimacco domenica 28 maggio. Ma che cos’è questo tesoro? I 50 ragazzi che hanno partecipato all’incontro lo hanno scoperto attraverso un affascinante viaggio dentro se stessi, accompagnati da don Paolo Bagat-tini, stimmatino di Gemona. Il tesoro da ricercare -come si legge in un comunicato - era costituito dalla propria identità personale, un elemento “immateriale”, ma essenziale, per costruire la propria vita in modo pieno . segue a pagina 4 A S. Pietro al Natisone convegno su “Friulani e Sloveni in Friuli” La voglia di riscatto I rappresentanti delle due comunità hanno sottolineato le difficoltà passate ma anche un nuovo spirito di collaborazione e le prospettive per il futuro In sala consiliare a S. Pietro recita della scuola bilingue Nel paese di Zizzanija Divertenti scenette in lingua italiana, slovena e nel dialetto locale Il sindaco di S. Pietro al Natisone ed i relatori del convegno organizzato dalla Diocesi Strano destino, quello di Friulani e Sloveni, due popoli che, in Friuli, vivono a stretto contatto da oltre mille anni, ma che spesso si sono ignorati a vicenda anche se portatori di uguali diritti e valori. Ora é venuto il tempo di conoscersi e, soprattutto, di iniziare una nuova strada comune. Così sabato a S. Pietro al Natisone si é tenuto il secondo momento d’incontro dopo quello di Cividale, avvenuto nel 1991. Dal convegno, promosso dall’Arcidiocesi di Udine in collaborazione con le Comunità montane delle Valli del Natisone e della Val Torre, alla presenza dell’arcivescovo di Udine monsignor Alfredo Battisti sono giunti nuovi impulsi e nuove speranze: “Rafforziamo e coltiviamo le nostre radici” é l’appello lanciato dal moderatore dell’incontro, il direttore del settimanale “La vita cattolica” Duilio Corgnali. Un appello rivolto alla gente comune, ma anche alle i-stituzioni, a partire da quelle politiche. Ed ecco allora - primo ad intervenire dopo i saluti del sindaco di S. Pietro al Natisone Marinig, dei presidenti delle Comunità montane Chiabudini e Noacco, del presidente della Provincia Pelizzo - il politico Giancarlo Cruder, presidente del Consiglio regionale. “Le minoranze devono rappresentare un arricchimento” ha affermato, aggiungendo che “una reale tutela deve affrontare tutti gli elementi della vita di u-na comunità”. Anche se “le competenze principali sono in mano allo Stato”, la Regione qualcosa ha fatto: la commissione cultura ha di recente licenziato una nuova normativa a favore della lingua e della cultura friulana. segue a pagina 2 Michele Obit Gli alunni della scuola bilingue di S. Pie- alle famiglie hanno in conclusione portato tro al Natisone, con la loro recita di fine an- il loro saluto il presidente dell’istituto per no, ci hanno portato venerdì scorso nel pae- l’istruzione slovena Paolo Petricig ed il vise di Zizzanija, divertendo ma facendoci cesindaco del Comune di S. Pietro Bruna anche riflettere. A loro, agli insegnanti ed Dorbolò. (beri na 3. strani) BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA MOJA BANKA | četrtek, 8. junija 1995 Parte del pubblico presente al convegno di S. Pietro La voglia di riscatto di Friulani e Sloveni dalla prima pagina “Un passo in avanti” per Cruder, “un fatto eclatante, anche se insufficiente” secondo Corgnali, che in precedenza aveva ricordato “l’assurdo oscuramento dei programmi Rai in sloveno nella provincia di Udine, degna del peggior oscurantismo di marca totalitaria”. Sul filo di ricordi personali Bruna Dorbolò, assessore comunale alla cultura di S. Pietro al Natisone, ha spiegato come in passato “l’uso della lingua materna spariva non appena ci si avvicinava alle istituzioni”. Ma poi é venuta la voglia di riscatto, rappresentata, secondo la Dorbolò, anche da quanto l’amministrazione di S. Pietro ha saputo fare per la cultura slovena. Brillante l’intervento di Riedo Puppo, scrittore friulano. “In Friuli avevamo due disgrazie - ha ricordato - essere stato educati a ver- Incerta origine del breviario e del messale Libri in glagolitico restituiti a S. Pietro Nel 1906 V argomento fu trattato da Josip Gruden nel suo “Glagolica med beneškimi Slovenci”. Per il resto poco si sa dei due preziosi volumi, un breviario ed un messale -il primo risalente al 1648 e il secondo al 1741 - che sono stati restituiti sabato sera alla parrocchia ed alla foratila di S. Pietro al Natisone, dove erano stati rinvenuti negli anni Sessanta. “Si tratta di volumi scritti in glagolitico, una lingua cirillica che non ha niente a che vedere con il cirillico attuale. E' invece una lingua che possiamo definire slavo-ne-croato, una variante del croato antico" spiega don Božo Zuanella, parroco di Savogna nonché studioso del passato della Slavia friulana. Quale sarebbe la provenienza del breviario e del messale? “L’ipotesi più probabile - osserva don Zuanella - é che qualche nostro parroco, attorno al 1800, li abbia ricevuti in regalo da un conoscente proveniente dalla Dalmazia. In quella zona, ad esempio in alcune isole come quella di Krk, ci sono ancora tracce di quel linguaggio”. Secondo don Zuanella, i documenti, in particolare il breviario, sono importanti. La questione della loro origine e del loro ritrovamento a S. Pietro é però ancora a-perta. Qualche risposta certa potrebbe arrivare da una ricerca nell’archivio parrocchiale sanpie-trino. gognarci della nostra cultura e non essere gli ultimi, perché gli ultimi erano gli slavi”. Stoccate, da parte dello scrittore, sono andate ai politici, alla Filologica friulana, all’Università di Udine. Un riconoscimento, invece, é andato ai parroci, che “senza leggi e sovvenzioni” hanno saputo conservare la lingua friulana ed il dialetto sloveno. Ecco allora monsignor Marino Qualizza spiegare l’impegno della Chiesa a favore delle minoranze nel senso “della cordialità, dell’ospitalità della lingua materna, del superamento della paura e dell’ignoranza”. Infine il rettore dell’Università di Udine Marzio Strassoldo - rispondendo anche ai rilievi di Puppo -ha ricordando “il contributo importante dell’ateneo udinese, che tra quelli più giovani é ormai il più completo e di elevato profilo qualitativo”, pur rilevando difficoltà dovute alla mancanza di un riconoscimento formale e alla dipendenza rispetto a realtà esterne. Le conclusioni del convegno sono state tratte da Corgnali: “E’ stato un momento positivo perché ha dato a ognuno la sicurezza della propria identità: nessuno si é vergognato di essere sé stesso”. In serata si é celebrata, nella chiesa di S. Pietro, una messa presieduta da monsignor Battisti alla quale hanno preso parte il coro “Ro-sas di mont” di Ovaro ed il coro di S. Leonardo. Michele Obit Comunità montana: i delegati dei comuni Tutte le nuove amministrazioni comunali delle Valli del Natisone, elette lo scorso aprile, hanno già nominato i propri rappresentanti in seno alla Comunità montana. Ecco i nomi, comune per comune, ricordando che i sindaci sono membri di diritto dell’ente montano. S. Pietro al Natisone: Giuseppe Marinig, Nino Ciccone, Paolo Blasutig (maggioranza), Sergio Mat-telig (minoranza). S. Leonardo: Lorenzo Zanutto, Beppino Crisetig, Andrea Bernich (magg.), Giuseppe Chiuch (min.). Stregna: Claudio Gar-baz, Vilma Martinig, Patrizia Cijan (magg.), Andrea Qualizza (min.). Grimacco: Lucio Paolo Canalaz, Fabio Bonini, Giuseppe Crainich (magg.), Vanni Rossi (min.). Savogna: Pasquale Petri-cig, Pietro Martinig, Pietro Zuanella (magg.), Michele Oballa (min.). Pulfero: Nicola Marse-glia, Camillo Melissa, Corrado Cencig (magg.), Paolo Briscon (min.). Mancano all’appello i delegati del comune di Civi-dale, che verranno nominati nel prossimo consiglio comunale in programma nella seconda metà di giugno. Il dialogo tra Italia e Slovenia Un “film” previsto “La storia infinita’’. Questo il titolo da film che potremmo dare agli attuali rapporti tra l’Italia e la Slovenia. Mentre fino a pochi giorni fa sembrava che non vi fossero ostacoli per la firma del trattato di associazione della Slovenia all’Unione europea oggi la situazione è radicalmente cambiata ed il 12 giugno non ci sarà la firma del trattato. Il veto italiano è infatti legato all’ andamento della trattativa sui rapporti bilaterali che si' è arenata e non ha prodotto i risultati sperati. Cos’è successo? Secondo noi è stato tutto programmato: i negoziatori della Farnesina si sono detti ottimisti pur sapendo che nei rapporti bilaterali la situazione é ancora ingarbugliata e che alcuni punti focali del contenzioso sono tutt’altro che risolti. Sono i soliti: la restituzione dei beni abbandonati e la tutela della comunità slovena nel Friuli-Venezia Giulia. Importante, però, dare la sensazione che la volontà di risolverli c’è e che i rapporti continuano in modo positivo. In questo senso vanno lette certe affermazioni di magnanimità verso la Slovenia che ha tutto il diritto di entrare in Europa. A questo punto la sceneggiatura del film prevede l’entrata in scena del cattivo, in questo caso la Slovenia, con il ministro degli E-steri Zoran Thaler in testa, che con il suo massimalismo (tutela per la minorar--za slovena e in particolare il problema degli Sloveni nella Provincia di Udine) impedisce che i rapporti bilaterali giungano a buon fine. All’Italia, di conseguenza, non resterà che prendere atto della non volontà del paese vicino di dialogare per cui bisognerà continuare con il veto all’ entrata della Slovenia in Europa. Tutto previsto, dunque, anche gli ultimi atteggiamenti dei nazionalisti locali che da sempre ci hanno raccomandato di stare attenti “ai nuovi barbari di Lubiana", a quel “popolo di terza categoria che va relegato nel calderone balcanico. Altro che Europa!” Molte volte succede che, per cause di forza maggiore, anche i finali dei film vengano cambiati. Noi lo speriamo dì vivo cuore anche perchè la proiezione che stanno girando alla Farnesina ci rattrista e allarma contemporaneamente. Questo film-verità non ci piace per niente. Rudi PavšiC Neuresničena Vprašanje zamejskega parlamenta ali narodnega sveta ali zamejske skupščine, ki naj bi pomenilo nadgradnjo zdajšnjega skupnega zastopstva Slovencev v Italiji, je v zadnjem Casu zašlo na stranski tir. Dosedanja pogovarjanja znotraj manjšine so potekala brez pravega voznega reda in zato je bilo tudi usojeno, da bo tako zastavljen načrt neuspešen. Podobno se dogaja med Slovenci na Koroškem. V sosednjem zamejstvu so se namreč katoliško opredeljene organizacije, v prvi vrsti Narodni svet koroških Slovencev, odločile za vsezamejske volitve, iz katerih bi izšlo zastopstvo vseh koroških Slovencev. Temu pa je nasprotoval laični del organizacij, v prvi vrsti Zveza slovenskih organizacij, ki so svojim članom svetovale, naj ne sodelujejo pri volitvah. NSKS je volitve tudi brez podpore ZSO pripravil, da bi direktno imenoval predsednika in člane Zbora narodnih predstavnikov. Po podatkih organizatorjev volitev se je udeležilo nekaj nad 4 tisoč oseb, kar so pri NSKS ocenili za pozitivno. Nasprotnega mnenja pa so bile laično-levičar-sko opredeljene organizacije, ki so ugotovile, da je pozivu NSKS sledil edino potencial Enotne liste, ki je na zadnjih deželnozbor-skih volitvah dobil nekaj več kot 3.300 glasov. Za kroniko naj povemo, da sta v balotažo, ki bo med 18 in 28. junijem, za mesto predsednika prišla Nanti Olip in Pavle Apo-vnik. Ne glede na izide balotaže, eno je gotovo: tudi po teh volitvah na Koroškem ne bodo imeli enotnega zastopstva in novoizvoljeni Zbor narodnih poslancev ne bo predstavljal vseh Slovencev. Tv slovena: difficoltà finanziarie Mano d’opera straniera E’ in aumento il numero dei lavoratori stranieri impiegati nelle aziende slovene. Nei primi tre mesi di quest’anno i permessi di lavoro è aumentato del 60% rispetto allo stesso periodo nell’anno scorso. Attualmente gli stranieri che lavorano in Slovenia sono circa 48 mila, di questi meno dei due terzi sono impiegati a scadenza annuale. La maggioranza dei lavoratori proviene dalla Croazia, dalla Bosnia e dall’Ucraina. Inflazione al 13,5 % In Slovenia l’inflazione registra un lieve calo, infatti nel mese di maggio i prezzi al dettaglio sono aumentati di mezzo punto. L’Istituto di statistica sloveno precisa che nei primi cinque mesi dell’anno i prezzi sono aumentati complessivamente del 2,9 per cento. Calcolata su base annua, l’inflazione è attualmente attestata sul 13,5 per cento. Conoscere i castelli E’ uscita in questi giorni una pubblicazione trilingue (italiano, tedesco ed inglese) sui castelli in Slovenia. Nella guida si parla dei più noti castelli e palazzi sloveni tra i quali il castello di Bled, il palazzo di Dobrovo sul Col-lio sloveno e la Villa Zemono nella Valle del Vipacco. Convegno sulle minoranze Si è concluso a Portorose il convegno internazionale organizzato dal Partito democristiano sloveno assieme all’associazione dei democratici cristiani europei sul tema “Gli ostacoli nell’attuazione della carta delle minoranze nel processo di allargamento dell’Unione europea”. Il presidente della DC slovena, Lojze Peterle, ha sostenuto che va privilegiata la logica della qualità piuttosto che della quantità in quanto la seconda privilegia il più forte. Tagli per la TV Riduzione delle paghe del 7%, meno ore di programmi e riduzione dei posti di lavo- ro (120). Questa, in sintesi, la ricetta della dirigenza della radiotelevisione slovena (comprende anche TV e Radio di Capodistria) per sanare un deficit di circa 9 miliardi di lire. Strade insanguinate Nell’ultimo fine settimana in Slovenia si sono verificati numerosi incidenti stradali nei quali sette persone hanno perso la vita. Anche in questa occasione la causa principale degli incidenti va ricer- cata nell’alta velocità e nella guida in stato di ebbrezza. Il gotico in Slovenia Si è aperta a Lubiana una delle maggiori mostre degli ultimi anni, dedicata all’arte gotica in Slovenia. Si tratta delle maggiori e più importanti opere che sono esposte in tre gallerie: alla Galleria nazionale, al castello Cekin ed al Museo nazionale. Il 16 giugno verrà inaugurata al Centro internazionale di arti grafiche la ventunesima Biennale d’arte grafica, una delle maggiori mostre del genere nel mondo. KJE, KAJ KDAJ Soggiorni estivi Il Centro scolastico bilingue di S. Pietro al Natisone informa che sono ancora a-perte le iscrizioni per due interessanti iniziative estive. La prima, il campeggio in Val Trenta, che si terrà dal 3 al 9 luglio, è rivolta ai ragazzi del secondo ciclo delle elementari e delle medie. I ragazzi dai 6 ai 17 anni che invece preferiscono il mare possono partecipare al soggiorno a Portoro-se dal 31 luglio al 10 agosto. Informazioni ed iscrizioni entro il 15 giugno presso la Scuola bilingue (tel. (727152/727490). Iz Spetra v Gorico V torek so v Kulturnem domu v Gorici odprli razstavo “Benečija v miru in vojni”, ki jo je ob 50-letnici osvoboditve pripravil Studijski center Nediža iz Spetra. Fotografska razstava bo na ogled dva tedna. Koncert v Špetr V soboto 10. junija ob 17. uri bo v občinski dvorani v Spetru zaključni koncert Glasbene šole. S tem nastopom se zaključi tudi šolsko leto za gojence, razen za tiste, ki bojo imeli prestopni izpit v naslednje leto. Cenebola vabi na senjam Pro-loco Lipa iz Cenebo-le vabi na športno in kulturno manifestacijo, ki bo v soboto in nedeljo 17. in 18. junija ob sejmu Svetega Juana. V nediejo zjutra bo pohod prijateljstva od Podbie-le ali Robedišč do Ceniebo-le. Od treh naprej pa bo v vasi pravi senjam. Ob nagrajevanju bosta zapela rezijanska pevska skupina Rože majave in pevski zbor Pod lipo, nato se začne pa ples s slovenskim ansamblom Argonavti. Slovenski planinci V nedeljo 11. junija bo v St. Mavru pri Gorici srečanje planinskih društev iz F-JK in avstrijske Koroške s planinci iz Slovenije. Gre za športno-kultumo manifestacijo, ki utrjuje prijateljstvo med sosedi in se vsako leto drugje ponavlja že 24 let. Naj povemo, de bo 25. srebrno srečanje hletu v Benečiji. Letos ga organizira Planinsko društvo iz Gorice, ki pričakuje čez 400 ljudi. Zbirališče okrog 9. ure je pri šoli v St. Mavru, v Gorico A cura del prof. Roberto Dapit Uno studio prezioso Roberto DAPIT LA SLAVJA FRIULANA Lingue e culture Resia, Torre, Natisone Bibliografìa ragionata BENEŠKA SLOVENIJA Jezik in kultura Rezija, Ter, Nadiža Kritična bibliografija Dvojezična šuola je an za lietos zaparla nje vrata Zizzanija je tu Smiešna an živahna zaključna manifestacija Zizzanija je an prestor, kjer se vsi kregajo, od žvinc do ljudi an kjer so puno krat ljudje skregani tudi z dobro pametjo, ku recimo kadar taržaška turistka naberè pun plastični žakjac jabuk an se krega z gaspo-darjam, de tiste jabuke so nje; al pa kadar se meštra krega z nonan zak če poviedat majhani navuodi pravco po sloviensko; al pa kadar mlada čečata briše tabele s slo- vienskim imenam vasi an se krega z domačim puobam, ki jih brani. Ki narest v takuo naumnem svietu? Trieba je, de nas kajšan pospriča, de bomo buj barki (an de začnemo nucat pamet! doložmo mi). Tala je pravca, ki so jo parpravli za konc lieta učenci Dvojezične Suole iz Spietra. V petak v kamunski sali je bluo vse puno an vse se je smejalo. Kuo lieuš zarobit šuolsko lieto? odkoder se bodo udeleženci po skupinah (do 10. ure) napotili po italijanski strani na vrh Sabotina (3/4 ure hoje). Tu, blizu ruševin cerkvice Sv. Valentina, je v programu razstava. Po povratku v St. Maver bo, le pri šoli pasta, za vse organizirane skupine. Sledil bo kulturni program, v katerem bodo sodelovali godba na pihala, recitatorji in 2 pevska zbora, ter izmenjava daril in pozdravi. V primeru slabega vremena bodo priskočili na pomoč skavti in taborniki, ki bodo postavili šotore. Srečanja se bo udeležila tudi Planinska družina Benečije. Zbirališče je ob 8.15 Pri Muostu, ob 8.30 pa na trgu Resistenza v Čedadu. Sono 502 compleanni Smo se smejal ja, pa nas je obletavu an špot, čut iz nadužnih otroških ust, kuo smo te veliki previč krat naumni... Skoda, de glih tisti, ki bi imiel narbuj potriebo jih poslušat na pridejo mai blizu La chiesetta di S. Quirino in una cartolina degli anni trenta Per iniziativa di un gruppo di abitanti del Borgo S. Quirino di S. Pietro, è stato festeggiato anche quest’anno l’anniversario della costruzione dell’antica chiesetta. Essa ebbe nei secoli, essendo fondata fin dal 1250, una storia illustre ed assunse l’attuale forma nel 1943 quando fu ristrutturata dal maestro Martin Petrič nel 1493. Lo ricorda una lapide murata sul fianco dell’abside. In epoca antica sul luogo della chiesetta ci fu un tempio alla dea caccia, Diana, e prima ancora una necropoli preistorica. La chiesetta assurse a simbolo della Schiavonia da quando, sotto i tigli ed il prato adiacente, si riunì l’Arengo a cui parteci- pavano i delegati (decani) di tutte le vicinie di Antro e Merso. Nel secolo scorso la chiesetta decadde e si parlò di demolirla perchè era ridotta a fienile. Invece la chiesetta di S. Quirino fu riaperta al culto e oggi, dopo il terremoto ed il restauro, è il monumento più antico di S. Pietro e monumento ai caduti. Con una tradizione che si è rinnovata per la terza volta grazie al gruppo di volonterosi la chiesetta è stata questi giorni ripulita, falciata l’erba, addobbata di pušpan e ornata di grandi festoni colorati per il suo 502. anniversario. Per la festa è stata celebrata una messa ed organizzato un rinfresco. I cittadini della Slavia friulana che desiderano approfondire la conoscenza di se, ma anche gli studiosi che si occupano del nostro patrimonio culturale e linguistico hanno da qualche giorno a disposizione un validissimo strumento di lavoro, una bibliografia ragionata sulle valli del Natisone, del Torre e la Val Resia. “La Slavia friulana, lingue e culture” questo il titolo del libro, pubblicato dal circolo culturale Ivan Trinko con la cooperativa Lipa di S. Pietro al Natisone, ed il cui autore è il prof. Roberto Dapit. Lo studio è bilingue ed è ordinato in 14 sezioni tematiche: Fonti antiche, Idee e storia delle lingue, Dialetti della Slavia friulana, Dialetti sloveni, Friulano e dialetti, Lessico, Onomastica, Contatti di lingue, Lingue società e territorio, Codificazione e didattica delle lingue locali, Letteratura in lingua locale, Tradizioni popolari, Strumenti di lavoro e Storia. Già queste scarne informazioni danno un’idea dell’importanza e dell’ampiezza dello studio che, come ha dichiarato l’autore, “è uno strumento di lavoro che permette di affrontare una qualsiasi ricerca nel campo linguistico o antropologico”. Venerdì 16 maggio, alle 18, il libro verrà presentato dai prof. Dapit e Milko Ma-tičetov nell’aula magna del liceo Diacono di Cividale. “Ti pa na boš brisala naših tabli !" Aktualno Futuro incerto perla Veplas Notizie preoccupanti giungono dal fronte sindacale ed occupazionale. Il gruppo Sarplast, che ha sede a Siracusa, ha chiesto infatti l’amministrazione controllata per l’azienda Veplas, sita nella zona industriale di S. Pietro. La richiesta, dovuta a grandi difficoltà finanziarie, riguarda anche la Vetroresina di Po-voletto. La Veplas, che produce tubature in vetroresina ed é specializzata nelle applicazioni navali e nelle piattaforme, attualmente conta 37 dipendenti. La Sarplast conterebbe - i dati sono stati comunicati dall’azienda - un fatturato di circa 115 miliardi a cui fa fronte un debito di circa 24 miliardi nei confronti di banche e fornitori. Sono comunque dati su cui i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto chiarimenti. La parola sul futuro della Sarplast passa ora al Tribunale, che dovrà nominare (per la verità la decisione avrebbe dovuto già essere presa) un commissario. SDGZ vabi na obisk novinarje Slovenska javnost je premalo ali nezadostno informirana s politično in kulturno stvarnostjo Slovencev v Italiji. Z namenom, da bi podrobno predstavilo slovensko gospodarstvo v Furla-niji-Juljiski krajini je Slovensko deželno gospodarsko združenje, ki povezuje vse kategorije slovenskih podjetnikov, priredilo celodnevni obisk pri nas, na katerega so bili povabljeni specializirani novinarji iz Slovenije. Obisk, ki bo v petek 9. junija, se bo začel na Tržaškem in potem nadaljeval v Gorici in v Benečiji. Comitato Prodi per le Valli del Natisone ASSEMBLEA martedì 13 giugno alle ore 20.30 sala del Bar centrale a Scrutto L’incontro è aperto a tutti. La ricetta... segue dalla prima D’altra parte ciò non è possibile viste le limitazioni imposte dal bilancio regionale oltre naturalmente alla ridefinizione del settore attraverso la legge n.13 che impone una razionalizzazione delle risorse finanziarie, tecniche ma anche del personale. Perchè il progetto funzioni è naturalmente necessario affrontare tutta una serie di problemi, ha aggiunto Oleari. Uno di questi è quello di dare risposte adeguate, naturalmente con un processo graduale, scindendo la do- manda sanitaria da quella sociale. Le degenze in ospedale possono essere ridotte per esempio anche potenziando il servizio di assistenza domiciliare. All’incontro di Cividale si è sentita anche la parola referendum. Intanto martedì è stato presentato in Consiglio regionale un primo gruppo di 1.200 firme per ognuno dei 9 quesiti referendari, proposti dai comitati per gli ospedali di Cividale, Gemona, Maniago, Sacile e Grado, per abrogare alcune norme della legge regionale 13. Incontro su iniziativa della forania L’identità dei giovani segue dalla prima É un tesoro composto da elementi che ognuno può scegliere e da altri che sono immodificabili, come l’essere nati nelle Valli del Natisone, in un ambiente cioè con determinate caratteristiche sociali e culturali. Ma alla scoperta di se si frappongono anche diversi ostacoli, ha sottolineato don Paolo, come la pigrizia che fa vivere senza progetti, oppure i modelli proposti dai mass-media che lasciano insoddisfatti perchè irragiungibili e poi fanno sottovalutare i propri doni personali. Infine don Paolo ha proposto diverse strade per scoprire la propria identità. Divisi in piccoli gruppi, i giovani hanno poi discusso con molta vivacità questi spunti sottolineando da un lato la difficoltà di non omologarsi ai modelli dominanti e di esprimere se stessi e dall’altro la gioia e la consapevolezza dell’importanza di trovarsi a dialogare su queste tematiche. L’incontro - prosegue la nota - si è poi concluso affidando tutto a Maria, con le parole del nostro canto tradizionale «Marija skoz življenje» affinchè come dice il testo “accompagni la nostra vita come una barchetta, proteggendola dal vento e dal mare tempestoso” e ci doni la forza di essere sempre coerenti con la nostra identità, personale e comunitaria, avendo la certezza che se crediamo che Dio è buono, sappiamo anche che ci ha creati così per essere un riflesso del suo amore e allora non possiamo seppellire questo tesoro solo perchè la maggioranza della società insegue altri modelli. Frančiškanov ne bo več na Višarjih Do konca meseca bodo zapustili svetišče Kulturno društvo Planika iz Kanalske doline je na dan slovenske kulture opozorilo na nevarnost, da slovenskih frančiškanov na Sv. Višarjih in v Zabnicah ne bo več. To bojazen so utemeljevali tudi z določenimi političnimi pritiski, ki naj bi postali močnejši po nastopu desničarske Berlusconijeve vlade. Bojazen kanalskih Slovencev je v teh dneh postala stvarnost. Slovenski frančiškani, ki upravljajo svetišče na Višarjih, so namreč dobili pismo videmskega nadškofa, v katerem jih obvešča, da morajo do konca junija zapustiti svetišče. Povedati velja, da pogodba o upravljanju bi morala zapasti čez leto dni. Za to odločitev, tako so nam povedali, naj bi bilo krivo slabo gospodarjenje oziroma neprimeren način evangelizacije, ki jo uvajajo slovenski frančiškani. Iz te skope razlage je težko razumeti, kakšni so razlogi zaradi katerih se je videmska škofija odločila za takšen korak. Nekatera sredstva obveščanja predvsem v Sloveniji so glede tega vprašanja podčrtala, da videmski nadškof ni privolil, da bi v Zabnice in na Višarje prišla nova skupina slovenskih frančiškanov, ki bi zamenjala zdajšnjo “ekipo”. Ob tem dodajajo, da odhod sloven- skih frančiškanov pomeni “hujši nacionalistični pritisk”, kar bo vsekakor ošibi-lo dosedanje prizadevanje obmejnih cerkvenih struktur za utrjevanje prijateljstva in sodelovanja. V teh dneh smo skušali na videmski škofiji izvedeti za podrobnosti o tej odločitvi, ki bo vsekakor sprožila določena negodovanja in bo verjetno postala tudi sredstvo določenih polemik. Moramo reči, da uradnih izjav nismo dobili in da lahko poročamo le na podlagi “pravi se”, “slišali smo” in “naj bi se zgodilo da...” Škofijsko pismo slovenskim frančiškanom naj bi bilo posledica dveh dejstev: slabega upravljanja oziroma določene nepozornosti do vernikov furlanske narodnosti. Glede prvega nismo izvedeli, kaj posebnega, tako da je težko ločiti dejstev od nepotrjenih vesti. To zadevo bo lahko objasnil sam nadškof, če bo želel javnost seznaniti z odločitvijo, da slovenske frančiškane odstrani z Višarji. Glede evangelizacije pa tole: slovenski frančiškani naj bi bili posebej pozorni do slovenskih oziroma avstrijskih romarjev, manjšo pozornost pa naj bi pokazali do furlanskih vernikov. Rudi Pavšič LE INDICAZIONI DEI PARTITI PER 112 REFERENDUM I QUESITI REFERENDARI Pds Forza Italia An Rif. comun. Lega Nord Ppi Bianco Verdi Ccd Democr. Laburisti Pri Unione federai. Ppi tuttÌ$UlX“ Palmella Rif. Unione Slovena ^ Rappresentanza sindacale I * scheda gialla SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ NO SI’ * NO NO - SI’ - SI’ - -y Rappresentanza sindacale II " scheda avorio NO SI’ SI’ SI’ SI’ NO SI’ * NO NO - SI’ - SI’ - Rappr. sind. pubbl. impiego scheda grigia SI’ SI’ SI’ SI’ SI’ NO SI’ * NO NO - SI’ - SI’ - a Soggiorno obbligato ^ scheda rossa * SI’ SI’ SI’ SI’ - SI’ SI’ SI’ SI’ - SI’ - SI’ SI’ ~ Privatizzazione Rai 3 scheda arancione SI’ SI’ NO NO SI’ - NO NO SI’ NO SI’ SI’ - SI’ NO s Licenze commerciali ® scheda rosa NO NO NO NO NO NO NO NO * NO - NO - SI’ - fj Quota sindacale ' scheda verde chiaro NO SI’ SI’ * * - NO * NO NO - SI’ - SI’ - o Elezioni comunali ® scheda azzurra NO SI’ SI’ NO NO NO NO SI’ NO NO - SI’ - SI’ NO q Orari dei negozi ” scheda viola NO NO NO NO NO - NO NO * SI’ - NO - SI’ - 1 /. Concessioni Tv * ” scheda verde scuro SI’ NO NO SI’ SI’ SI’ SI’ NO SI’ SI’ SI’ NO NO - SI’ • « Spot nei film * ^ scheda marrone SI’ NO NO SI’ SI’ SI’ SI’ NO SI’ SI’ - NO NO - SI’ • y Raccolta pubblicitaria * ^ scheda celeste SI’ NO NO SI’ SI’ SI’ SI’ NO SI’ SI’ SI’ NO NO - SI’ Kronaka rave.. TV • VIDEO • HI-FI ELETTRODOMESTICI SOLO DA NOI PREZZI ECCEZIONALI CIVIDALE DEL FRIULI - V.LE LIBERTA’ 28/D - TEL.0432/700739 Bojo igrale tele skupine Mali nogomet, kalčet na Liesah se počaso po-časo bliža. V petak so ve-bral, kada an katere skupine bojo igrale dna pru-oti te drugi. Preberimo, kakuo je slo. V “Girone A” so A. A. Elettrica Udine, Drenchia, bar Al ritrovo -Ponteacco, Bergnach. V “Girone B” Bar da Mario - Carraria, Gelateria Dolce Freddo, Pescatori Alborella, Permaflex. V “Girone C” Gan-ners San Pietro, Pizzeria Lo spaghetto, Antares Ci-vidale, Bar Crisnaro - Sa-vogna. An Se v “Girone D” so pa Skrat, Black eagles, Bar Centrale - Azzida, Carrozzeria Matajur - S. Pietro. Tekme, gare bojo od osme zviCer napri. Parve bojo v četartak 15. junija an bojo igrale A.A. Elettrica Udine pruoti Drenchia; Bergnach pru-ot bar Al ritrovo. V petak 16. junija se sreCajo Bar da Mario an Gelateria Dolce Freddo; Permaflex an Pescatori Alborella. V pandiejak 19. junija bojo na varsti Ganners S. Pietro pruot Lo spaghetto; Bar Crisnaro pruot Antares Cividale. V torak 20. junija bojo igrali Skrat an Black eagles; Carrozzeria Matajur an Bar Centrale. Vse te druge partite vam jih prepišemo drugi krat. Liesa vas čakajo, na stuojta parmanjkat! Sembra sia aperta solo funzione del rifu "Peiizzo" Strada pubblica o no? “Rifugio Peiizzo: chiuso” “E’ vietato il passaggio il comune declina ogni responsabilità”, così sta scritto sui due cartelli che ho a-vuto modo di fotografare nel marzo scorso. A voi questa foto dice qualcosa? A me fa porre delle domande: la strada Za kuatarinco lieta ’53 che porta sul Monte Matajur è privata del Rifugio? In questo caso potrei anche capire il cartello e la strada non pulita, non sgomberata dalla neve, però se fosse così, dovrebbero anche dimostrarlo, che è privata (chi l’ha pagata?) Se invece è una strada pubblica, come penso che sia (quindi di tutti noi contribuenti che sosteniamo anche i i costi di manutenzione, pulizia ecc. ecc.), vorrei sapere perchè non si è provveduto a pulirla. Quei giorni c’erano decine e decine di turisti sparsi su per tutta la strada e le pendici del nostro monte. Chiaramente sono saliti percorrendo la strada a proprio rischio e pericolo e tanti erano davvero indignati per questo, come lo ero io. La strada era praticabile quasi fino in cima, ma se mi fosse successo qualcosa, avrei dovuto risponderne io. Il dubbio rimane: quella strada è privata del rifugio ed è percorribile solo se questo è aperto? Grazie per l’ospitalità. Pio Bertolutti tecno adria Ankrat so hodil na muorje v Misano čez šestdesetlietniki iz Rečanske doline; lietos so šli pa v veliko mie-sto Rimini. Muoj partner Franco mi je že telefonu an mi poviedu, de se ušafajo zadost dobro, četudi je nomalo dažeuno. Mi je tudi poviedu, de vse ženske se saldu zbie-rajo okuole njih banji-na, ker ima vas žuot ta-tuan. Pa namest imiet narisane mlade čičice al pa kajšne modrase, ima napisane imena od vsieh prestoru, kot je biu za banjina. Gor na adni roki ima napisano Rimini; gor na ti drugi Misano; gor na adni nogi Grado an gor na ti drugi Lignano, gor na harbatu Jesolo an gor na trebuse Caorle. - Gor na piželine pa, ka j’ tista za dna vas, ki nisem nikdar čula i-menuvat - je vprašala ta narbuj kuražna žena an vse te druge so ra-doviedno poslušale, ka’ ji odguori. - Oh ja - je odguoriu hitro banjin - Sigurno, de zdaj se bere Ca...bia, pa moja mu-roza vsako vičer pre-biera Castellamare di Stabia!!! Zveza mladine Bile so težka leta. Teroriziranje in preganjanje vsega kar je bilo slovenskega. 2e leta 1945 so Amerikanci ubili v Skrutovem mladega Iva Primožiča iz Poštaka, ki je bil kurir komisarja Gregorčičeve brigade, sedaj generala v pokoju, Franca Cemuglja - Zorka. Po zahrbtnem uboju farmacista Penasa in njegove žene - zločin, ki smo ga vsi obsojali, ki se je zgodil v Skrutovem 3. septembra 1945. leta, se je začel pravi lov na slovenske čarovnice. Takrat so bili v Svetem Lenartu zaprli več ljudi, posebno družinskih članov bivših partizanov, kateri so odšli s svojimi edinica-mi v Slovenijo, v takratno Jugoslavijo. Iz svetega Lenarta je šla tudi pobuda za ustrahovalni proces proti takozvani “Beneški četi”. Z ustrahovalnim procesom so napihovali videmski časopisi, posebno “Messaggero Veneto”, vsaki-krat, ko smo pripravljali v naših dolinah kakšno slovensko manifestacijo. Ze sama manifestacija in zahteva za slovensko molitev v cerkvi, je bil glavni greh, ki ga je bilo treba, na vsak način, preprečiti. Posebno hudi, in ne samo verbalni napadi so bili namenjeni, s strani trikoloristov, na gospoda Angela Kračina, župnika v Svetim Lenartu, ki se je upal, šele pod fašizmam, kristijansko podkopati trinajst slovenskih partizanov, ki so bili izdani in postreljeni 31. maja 1943. leta v nekem potoku, nad Zamirjem. Mons. Kračina je bil preganjan tudi zaradi tega, ker je pravil “Bu-šini” tistim, ki so bili zatajili svoj materni jezik in kulturo. Našo slovensko molitev je vsak dan opravil v cerkvi svetega Lenarta. Slovenska molitev je bila obvezna zanj, tudi ob pogrebih naših dragih. Te- v Benečiji - 3 ga mu niso mogli dopustiti in odpustiti trikoloristi iz svetega Lenarta, katerih prvaki so bili in so še v “Gladio”. V takšnih okoliščinah in razmerah je delovala naša mladinska organizacija: ustrahovanje! Udeležiti se slovenskega športa je bil greh. Moliti po slovensko je bil greh. Poslati svoje otroke na slovensko šolo v Gorico in Trst je bil zločin proti državi. Boriti se za socialne pravice delavcev, za oblast socializma in komunizma, je bil manjši greh, kot potrditi svojo slovensko identiteto. To je zanje pomenilo izdajstvo domovine. Med tem so molzli Rim. Posebno jim je šel na roko “Ufficio confini Roma”, urad pri predsedstvu vlade, ki je trikoloriste subvencioniral, pa tudi druge desničarske organizacije - celo nekatere sindikate, ki so delovali za obrambo italijanstva v Nediških do- linah. Do danes mi ni znano, da bi bil tisti “ufficio” razpuščen, ukinjen in celo mislim (misliti ni greh), da nekatere organizacije pod masko obrambe italijanstva v naših dolinah, šele uživajo njegove dobrote. No, kljub vsemu smo vzdržali. Za praznovanje 1. maja 1949. leta je naša organizacija uspela spraviti v Trst dva avtobusa, približno 100 mladincev iz Benečije. Tja smo se pripeljali 30. aprila in prespali po zavednih in naprednih družinah. Naslednjega dne so nas tržaški voditelji razdelili v skupine po dvajset. Mojo skupino je vodil pokojni prof. Zorko Jelinčič. Ogledali smo si “Primorski dnevnik” in njegovo tiskamo, kjer so nam novinarji in tehniki obrazložili, kako se ustvarja časopis -dnevnik. (gre naprej) Izidor Predan Liepa novica nam parhaja iz Gorenjega Barda “Tle sotiviel Bogve kolikokrat je ta slika preplavala Ocean v pretošelju svojega lastnika. Posneta je bla na Kuatarinco, velik praznik na vrhu svetega Martina, miesca setemberja 1953. lieta. Na fotografiji so mladi fantje iz vasi garmiškega kamuna. Ze puno od njih ni več med živimi, pa še zmeraj živ in veseu je lastnik, gaspodar fotografije, Virgilio Vogrig - Peginu iz Zverin-ca, ki živi že nad 40 liet v Kanadi, pa rad parhaja v svoje rojstne kraje. In tudi lietos je med nami. Dau nam je fotografijo, da jo objavimo v liep spomin živim in martvim. Nove al pa postrojene hiše se donašnji dan odpe-rjajo dol za krajan, dol v dolini, buj ku gor po gorskih vaseh. Roberto Ruttar - Moho-rinu iz Hlocja pa ni šu po teli pot. Varnu se je v rojstno vas njega tata Beppi-na, lepuo je postroju hišico v Gorenjim Barde an kar je bluo vse lepuo na mest, je poklicu družino an parjate-lje, de se bojo kupe z njim veselil za tuo. Sevieda, obedan nie teu parmanjkat na tel “likof”, ki, čeglih je ku na kapljica v velikim muorju, nam daje upanje an trošt za življenje naših vasi. Roberto, pridan si an vsi se troštamo, de vič ku kaj-šan puode po toji pot. Uživi puno puno liet vašo rojstno hišo, ki, lohni, če ni bluo zavojo tebe, je bla ostala zaparta, prazna an žalostna ku puno, previe, drugih po naših beneških vaseh. INSTALLAZIONE ANTENNE LABORATORIO RIPARAZIONI Četrtek, 8. junija 1995 Il sergente maggiore Giorgio Venuti non può che avere una visione locale deH’andamento della campagna di Grecia. E’ facile intuire, inoltre, che il soldato è consapevole che la censura violerà la riservatezza della corrispondenza privata. La lettera sarà aperta e le frasi ritenute inopportune -o perchè contenenti informazioni sulla posizione dei reparti, o sull’andamento negativo delle operazioni militari, oppure sullo stato d’animo, ossia il morale, dei combattenti, tale da minare l’assoluta certezza dei parenti nella vittoria, o Dio non voglia, di incrinare il mito della rocciosa invincibilità degli alpini - saranno inesorabilmente tagliate con inchiostro di china e rese illeggibili. Il soldato si preoccupa anche di non suscitare inutili ansie nei cuori delle mamme e le spose con racconti personali troppo realistici. Come si è detto, la lettera di Giorgio non è mutilata dalla censura, salvo per un nome cancellato, ma le sue parole non sono tali da tranquillizzare Olga del tutto. Più di ogni altro elemento opera nel sottufficiale il controllo della propria coscienza, in cui ogni dubbio è rimosso dalla convinta a-desione all’ideologia fascista e dalla retorica dell’eroismo alpino sempre in grado di superare ogni ostacolo ed ogni nemico, in qualsiasi situazione. La declamazione dell’eroismo nella vittoria, ovvio, come dell’eroismo nella sconfitta, sublimano le sofferenze e i disagi in un e-quivoco artificio retorico. Le lettere degli alpini di Črni vrh, di Čeplešišče o di TruSnje sono spesso stentati Fallisce tragicamente il piano di conquista della Grecia - 9 Olga Klevdarjova “Così... si migliora questa yy saggi di poche righe in italiano (“Io sto bene come spero anche di voi”, scrive a casa il Čeplieškin). Altri tentano di scrivere in sloveno, ortograficamente approssimativo. Questo, non l’italiano, è la lingua in cui si comunica in famiglia. Altre lettere sono elaborati di giovani istruiti, che hanno fatto le scuole, e proprio in questo caso sono più frequenti le proposizioni convenzionali suggerite dalla radio e dalla stampa: clichè, diffusi a piene mani, dell’invincibilità e del valore, dell’eroismo e dell’obbedienza sacrificale del soldato italiano. Il tutto ben distante dalla rabbia impotente delle truppe in balìa di u-na guida impazzita. Il più turpe esempio di doppiezza lo dà Benito Mussolini, quando contraddice in pubblico i commenti che gli sfuggono in privato. Diceva ipocritamente, il duce, nel discorso pronunciato il 23 febbraio 1941 A.XIX: “...Sia detto una volta per tutte che i soldati italiani in Albania hanno superbamente combattuto; sia detto, in particolare, che gli Alpini hanno scritto pagine di sangue e di gloria che o-norerebbero qualsiasi esercito. Quando si potrà raccontare nelle sue vicende la marcia della “Julia” sino quasi a Metzkovo, tutto apparirà leggendario". Non ricordava certo più il suo sfogo privato del 24 dicembre 1940 con Galeazzo Cia- no, che poi era il ministro degli esteri, a commento delle tragiche notizie provenienti dal fronte greco-albanese: “Nevica. Il Duce guarda fuori la finestra ed è contento che nevichi: Questa neve e questo freddo vanno benissimo - dice -così muoiono le mezze cartucce e si migliora questa mediocre razza italiana”. E tanto per chiarire si consideri che quella campagna costò più di 13 mila morti, 50 mila feriti, 25 mila dispersi, e - giacché parliamo di neve e di freddo -oltre 12 mila congelati. Un inizio di congelamento se lo prende, al piede, anche Alpini in Albania, illustrazione tratta dal quindicinale “LAIpi no" del 1 marzo 1941 -XIX Giorgio. Non per questo, tuttavia, la sua fede vacilla. Così infatti vede lui la penosa ritirata: “Sebbene costretti a ripiegare perchè uno contro venti, abbiamo inflitto (ai greci) delle forti scoppole tanto che ora sono costretti a stare fermi per riordinarsi. Come sempre, anche in questa (occasione), i leoni delle Alpi come disse il Duce, hanno fatto il loro dovere infliggendo delle forti perdite al nemico. Alla Voiussa allo Smolika, dovunque erano gli Alpini hanno tenuto in iscacco per giorni e giorni il nemico smorzando la sua baldanza. A Sella S. Attanasio in poche centinaia abbarbicati alla terra come la gramigna per ben cinque giorni, contro migliaia abbiamo tenuto duro mettendo più volte in fuga il nemico... Al contrario di quanto dice la radio inglese, la Julia non è affatto distrutta ed è pronta a vendicare i suoi eroici caduti. I greci non potranno mai vantarsi di aver messo in fuga gli Alpini d’Italia. Causa la nostra grande inferiorità di numero abbiamo dovuto ripiegare, ma l’abbiamo fatto sempre col petto rivolto al nemico. Spero fra non molto verrà il momento buono anche per noi e ti assicuro che li faremo correre talmente, da non lasciare loro nemmeno il tempo di guardarsi alle spalle...” E Giorgio prosegue con le raccomandazioni che già conosciamo, aggiungendo una frase che per il momento può apparirci marginale, e sarà invece l’accesso ad u-no dei Sette Flagelli della Provvidenza, “...anche se o-gni tanto qualche scorribanda di poco piacevoli inquilini annidati nei nostri indumenti ci faccia lasciare di scatto il lavoro che stiamo facendo per grattarci rabbiosamente”. Fa solo cenno invece, ma solo impersonale, a quello che deve essere stato per lui l’azione più pericolosa, fino a quel momento, della guerra: l’episodio di Sella San Attanasio. Lì, da poco giunto al fronte, il 13 novembre 1940 - XIX, in un momento grave e delicato (così dirà la motivazione della sua croce al valor militare) riuniva i propri alpini e li conduceva al contrassalto cooperando a respingere il nemico. La lettura critica di tutto questo insieme ed altre informazioni, nobilitate da tutti gli spunti patriottici che si vuole, ci consente di appurare: primo, che la Julia, inoltratasi lungo la Voiussa (Vjosé) oltre il confine ed il ponte di Perati, poi in direzione del Metso-vo, corre il rischio di essere completamente accerchiata sui monti del Pindo e deve ritirarsi, difendendosi in situazioni militarmente disperate e proibitive dal punto di vista ambientale, con gravi perdite causate dalla pressione sui fianchi da parte dell’esercito ellenico, dalle sue audaci infiltrazioni e dal tiro delle artiglierie; secondo, che il piano elaborato dallo stato maggiore in base agli ordini di Mussolini è clamorosamente fallito, ed ormai si combatte, retrocedendo, in territorio albanese; terzo, poiché tutta l’armata italiana è in ritirata, e la Julia non è più in grado di tenere il fronte e deve essere rincalzata da altre truppe alpine delle divisioni Cuneense e Tridentina e dei complementi della Julia. Alla fine di gennaio la Julia, (qui si confermano i comunicati della radio inglese) è ridotta a mille uomini. Sarà ritirata dal fronte per un mese di riposo e vi tornerà a fine febbraio per la difesa delle nuove posizioni, con ulteriori durissimi sacrifici. (segue) M.P. Poročilo o zanimivem študijskem izletu učencev 5. razreda Izlet v Soško dolino Od Kobariškega muzeja do trdnjave v Klužah in v dolino Trente V torek, 16. maja, so učenci 5. razreda, z učiteljicama Luano in Antonello, Sli na izlet v Slovenijo, v SoSko dolino, kjer so si ogledali marsikaj zanimivega. Preberimo poročilo Martina, ki se začenja z obiskom kobariškega muzeja- “V veži so bile na eni steni slike vojakov, ki so umrli v vojni in na nasprotni križi. NaS vodic je bila neka ženska. Najprej nam je pokazala prvo nadstropje, kjer so bile Stiri sobe. V prvi, beli sobi, smo videli neko orodje za napravlja-nje topov, pasti in velike škarje za rezanje žičnih ovir. V sobi zaledja smo videli drugo orodje in neke slike vojakov. Vodič nam je rekel, da so vojaki najprej pisali domov starSem, kar so hoteli, potem pa so morali pisati samo lepe stvari. V črni sobi so bile slike mrtvih vojakov. Ta soba je bila tista, ki me je najbolj prizadela. Četrta soba je bila krnska, kjer je bil relief Krna. Bile so označene vse vojaške jame. Potem smo videli tudi druge sobe, kjer smo si ogledali vojaške uniforme, slike in knjige nekaterih pesnikov in druge stvari. Potem smo šli v drugo nadstropje. Stopili smo v neko sobo, kjer smo videli drugi velikanski relief. Sli smo v majhno sobo, ki se je imenovala “jama”. Ta soba je reproducirala jamo, kjer so se skrivali vojaki”. Iz Kobarida so se učenci odpeljali v Kluie, ki bo letošnje poletje prizorišče zanimivega kulturnega dogodka “Blitzart”. “Sli smo gledat tamkajšnjo trdnjavo. Trdnjava je bila iz kamna in cementa in je bila precej velika. Potem smo šli do hidroelektrarne. Tam je bil neki gospod, ki nam je vse pokazal in povedal. V hidroelektrarni je bil zelo velik ropot in nismo skoraj slišali to, kar nam je povedal”. Med potovanjem do naslednje postajanke je učiteljica Luana pripovedala zgodbo o “Zlatorogu”. “Po nekaj več kot pol ure smo prišli v Trento, ki je vasica v trentarski dolini. Vzeli smo naše Sendviče in smo šli peš do brega nekega potoka. Tam smo kosili in se tudi igrali. Ob 13. smo se spet vrnili v vas in smo šli si ogledat etnološki muzej. Bil je precej majhen, toda zelo zanimiv. V eni sobi je bila tudi pravljica o“ Zlatorogu”. Toda to kar nas je največ zanimalo so bile nagačene živali. Odšli smo iz Trente in dospeli do Mlinarnice. Mli-narnica je bil kraj, kjer je istoimenska reka prihajala iz neke jame. Bile so tudi skalnate stene iz več barv. Voda je bila mrzla, toda zelo lepa in čista. Prišli smo spet do kombija in mislili: “Sedaj bomo šli v šolo!” Ni bilo res, ker smo se ustavili v dveh krajih: v cerkvi svetega Jožefa, na križevi poti so rimljanski vojaki imeli obraz od Hitlerja in Mussolinija. Potem smo se ustavili tudi pri žičnici. Uporabljali so jo, da bi peljali debla dreves iz nekega kraja v drugi. Stopili smo spet na kombij in šli spet v Kobarid, do bara “Čučabela”, kjer smo si vsi kupili sladoled. Ob 16. uri smo se spet vrnili v šolo zelo zadovoljni. Zame je ta izlet bil najlepši ne samo ker kraji, kjer smo bili so bili lepi, ampak tudi ker smo videli osem krajev in ne samo enega ali dva kot na drugih izletih, kar mi je bilo najbolj vseč, je bila Mlinarnica”. Martin 5. razred Dve spominski sliki na zanimiv študijski izlet in na zadnje dneve osnovne So- “— Sport =——————— I gialloblù sconfitti nello spareggio promozione dal Martignacco Savogna, ko a testa alta Con un grande secondo tempo recupera lo svantaggio con Flavio Chiacig sfiorando il raddoppio - Nel finale di gara gli ospiti colpiscono due volte SAVOGNESE 1 MARTIGNACCO 3 Savognese: Predan, Dre-cogna, Floreancig (Stacola), Caucig, Chiacig, Oviszach, Trinco, Cernotta, Rot (Stu-lin), Terlicher, Podorieszach. Savogna, 4 giugno - La Savognese non ce l’ha fatta. Sarà il Martignacco a giocarsi la promozione in Seconda categoria con il Stras-soldo. I savognesi, però, possono ancora tentare il salto inoltrando la domanda di ripescaggio per eventuali posti vacanti. Il Martignacco visto a Savogna si é dimostrato più squadra riuscendo nel finale a conquistare l’intera posta in palio. Al 1’ una conclusione di Terlicher si perdeva a lato. Continuava i suoi attacchi la squadra locale con Chiacig che mandava il pallone fuori di poco. Il portiere Predan usciva bloccando un tentativo di Rosso. Era poi il turno di Terlicher al 12’ a calciare una punizione risultata troppo telefonata per impegnare Del Pino. Rispondeva il Martignacco con Lavia che mandava il pallone sopra la traversa. Al 17’ occasionissima Matajur in spolvero nel “Corri e gioca” Si é concluso domenica a Latisana il circuito di corsa su strada indetto dal Csi e denominato “Corri e gioca”. Buoni i risultati ottenuti dalla Poli-sportiva Monte Matajur di Savogna, vincitrice del trofeo maschile e seconda in quello femminile. Individualmente hanno primeggiato nelle rispettive categorie Stefania Miscoria (Gsa Pul-fero), Simone ed Andrea Gorenszach e Katia Franz (Matajur). Domenica prossima inizia a Rigolato il circuito di corsa in montagna con partenza delle gare alle 9.15. La Poli-sportiva Matajur dovrà difendere la supremazia che dura ormai da diversi anni. Audace, finale scoppiettante I Giovanissimi dell’Audace hanno vinto la gara di andata delle semifinali regionali per società pure battendo in casa l’Isontina grazie ad una rete di A-lessandro Massera al 15’ della ripresa. Spettacolare il gol del difensore, ottenuto su calcio di punizione da circa 25 metri. Domenica a Capriva si svolgerà la gara di ritorno. Per quanto riguarda il torneo Mola-ro, dopo il pareggio ottenuto dai Giovanissimi contro il Buttrio, ieri sera si é disputata sul campo del Bearzi la seconda gara eliminatoria. Gli Esordienti con i successi su Manzanese e Tavagnacco hanno conquistato i quarti nel torneo Lorenzutti. Il centrocampista Cernotta per Podorieszach, che non speva approfittare di un pasticcio difensivo degli ospiti. Alla mezz’ora passava il Martignacco con Rosso che, servito dal fondo da Bertoli, non aveva difficoltà a mettere il pallone in rete. La Savognese cercava il pari impegnando Del Pino con Terlicher, Chiacig e Podorieszach. Al ritorno in campo nella ripresa i locali erano più determinati sfiorando il pareggio con Terli- cher che vedeva il pallone respinto dal corpo del portiere. Al 17’ su calcio d’angolo di Terlicher Chiacig di testa siglava il pareggio. La Savognese si sbilanciava in avanti lasciando ampi spazi che favorivano i contropiedi degli ospiti. Al 25’ una conclusione di Chiacig faceva gridare al gol, ma era il Martignacco a raddoppiare al 36’ con Rosso e a triplicare due minuti più tardi con Bertoli. (p.c.) četrtek, 8. junija 1995 Prenderà parte alle finali Uisp Il Reai vola a Montecatini REAL PULFERO - RIVA DEL GARDA 2-0 Reai Puìfero: Monutti, Gariup, Benati, De Biagio, Montanino, Claric, Peres, Dugaro, Liberale, Paravan, Barbiani. S. Michele Extra (Verona), 3 giugno - Nonostante le numerose assenze dovute ad infortuni (in particolare Fa- II rigore trasformato da Bruno lussa nel match di Maiano brizio Vogrig e Bruno lussa), i ragazzi del presidente Claudio Battistig hanno meritatamente conquistato sabato 3 giugno il passaporto per la fase finale valida per il titolo italiano Uisp in programma a Montecatini Terme dal 22 al 26 giugno prossimi. La gara, iniziata con oltre mezz’ora di ritardo a causa del nubifragio abbattutosi sulla zona, é stata dominata dai ragazzi allenati da Severino Cedarmas. A11’8’ del primo tempo ad andare in gol é stato Andrea Benati, imitato al 36’ da Lorenzo Peres. Oltre a queste due segnature, va rimarcata la sfortuna di Carlo Liberale che per ben tre volte ha visto respingere dal palo le sue conclusioni. Il ritorno a casa dei giocatori valligiani e dei loro sostenitori, avvenuto a notte inoltrata, é stato come sempre festoso. Jadran spet v B-2 ligi Po izredno uspe-Snem prvenstvu so si košarkarji Jadrana zagotovili napredovanje v B-2 Ugo. V odločilnem srečanju proti tržaškim “bratrancem” Sci volane so res zmagali z majhno prednostjo, resnici na ljubo pa je treba povedati, da je slavila ekipa, ki je največ pokazala. To je sicer tretje napredovanje Jadrana v B-ligo v svoji skoraj dvajsetletni zgodovini. Nobenega dvoma ni, da zasluge za takšen uspeli nosijo vsi, igralci, trenerski kader in seveda vodstvo združene ekipe. Brez kolektivnega dela takšni rezultati ne bi prišli, kar potrjuje potrebo po na-daljnem združevanju moči. Kar zadeva igralce, naj povemo, da je bil najboljši Jadranov strelec veteran Boris Vitez 5 666. koši (povprečje znaša 19 košev na tekmo). Sledita mu David Pregare (546 -15,6) in Dean Oberdan (499 - 13,9). (r.p.) H podio più alto per Laura Dopo gli ottimi piazzamenti ottenuti nelle gare di discesa “mountain bike” in Garfagnana, a Ventimiglia e nella prova del campionato mondiale a Camp d’Ail (Francia), Laura Bellida è riuscita, domenica 28 maggio, a salire sul gradino più alto del podio nella gara top class di Capriolo (Brescia). Una doppia soddisfazione per l’atleta di Ponteacco che due giorni prima aveva superato con buon esito un esame universitario. Purtroppo la sfortuna ha costretto Laura, che gareggia per la DBS di Bassano, a fermarsi momentaneamente nell’attività sportiva per un incidente occorsole durante un allenamento serale. Conclusa la “massacrante” Buttrio - Faaker See - Bovec - Buttrio, domenica appuntamento a Faedis Vittoria ai rigori nel torneo per Allievi “Mocarini” Triestina dal dischetto Cicloturismo, le tappe di Povoletto In luglio ed agosto due importanti appuntamenti - Per la IV d’Avost si raggiungerà la località di Vaporetto Nonostante il tempo inclemente, ha ottenuto buon successo di pubblico e da parte degli addetti ai lavori il torneo Allievi “Angelo Mocarini” organizzato dalla Valnatisone e dalla Gaglia-nese. La manifestazione, svoltasi al Polisportivo di S. Pietro, ha visto la partecipazione di Udinese calcio, Nuova Triestina, Rappresentativa comitato provinciale di Udine e Rappresentativa Valli del Natisone. Nelle semifinali si sono imposte l’Udinese sulla rappresentativa valligiana (3-0) e la Nuova Triestina nei La squadra del gruppo ciclistico di Povoletto al gran completo Continua l’attività sportiva del gruppo ciclistico Povoletto. In occasione della festa del vino di Faedis la società ha organizzato per sabato 10 giugno una gara di 67 km con partenza e arrivo nella stessa Faedis. Altre due gare sono in programma, organizzate sempre dalla stessa società, per la sagra di Attimis domenica 8 luglio (70 km) e in occasione della IV d’Avost in programma il 27 agosto (100 km). Quest’ultima gara, partendo da Povoletto, raggiungerà Caporetto per ritornare poi alla località di partenza. Nel frattempo i ciclisti dell’associazione - tra cui figura Ado Cont -hanno preso parte alla tradizionale “maratona” che li ha visti protagonisti, assieme ad altri 1500 atleti, su un percorso internazionale, passando attraverso Italia, Austria e Slovenia, per un totale di 283 chilometri. confronti della rappresentativa udinese (2-1). Sabato scorso si sono quindi affrontate per il terzo e quarto posto le due formazioni sconfitte. Il primo tempo si é concluso a reti inviolate. All’inizio della ripresa con un gol di Beltra-mini é passata in vantaggio la squadra valligiana. La rimonta degli ospiti nei minuti finali della gara é stata determinata anche dall’inferiorità numerica dovuta ad un’espulsione. A contendersi l’ambito trofeo erano le due squadre più titolate. Per decretare la Bordon, Golop, Tomasetig e Bertolutti protagonisti del torneo vincente si é dovuto atten- traversa dei triestini. Paran- dere i calci di rigore. Nei do il primo rigore, il portie- tempi regolamentari c’é sta- re alabardato Razza ha dato to equilibrio con un palo la vittoria alla squadra giu- colpito dagli udinesi ed una liana. Četrtek, 8. junija 1995 DREKA Debenije Noviči v vasi 2e puno cajta niesmo imi-el noviču tle v nasi vasici, pa v saboto 3. junija se je spet zgodilo an vasnjani so lepuo poskarbiel za oflokat z rožami okuole Mihielove hiše, sa’ novič je biu pru v teli družini. Oženu se je Roberto To-masetig (njega parjatelji ga kličejo Os). Pred utar dol v Remanzage ga je pejala liepa CeCa, Gaia Malisan. Z njim se je veselilo puno žlahte an parjatelju. Robertu an Gaii, ki bota živiela v Čedade, želmo puno srCe, zdravja an veseja v njih skupnem življenju. PODBONESEC Gorenj Marsin Žalost ta par Čjukuove V videmskem Spitale nas je v petak 2. junija za venC-no zapustila Letizia Oballa, buj poznana kot Guida. Bla je Čjukuove družine, kjer se je rodila 10. febrarja lieta ’33 Seda je živiela du Mojmaze ta par bratre Bepulne. Z nje smartjo je v žalost pustila njega, brate Ivana, ki je sudaški kaplan an Marca, sestro Marijo, kunjade, tete, navuode an vso drugo žlahto. Nje pogreb je biu v nediejo 4. junija v Gorenjim Marsine. “Come tante, tantissime persone, valigia in mano alla ricerca del lavoro e del pane, prima Torino, poi Roma. -Takuo so napisali nje bratri. - Di carattere allegro e socievole. Amava la conversazione e la compagnia. Aveva sempre una parola, un piccolo gesto per tutti. I funerali sono stati celebrati domenica 4 giugno a Mersino. Quante persone a darle l’ultimo saluto! Una folta rappresentanza di ufficiali, sottufficiali e militari per essere vicini al fratello mons. Giovanni loro cappellano. La S. Messa è stata celebrata da cappellani militari: don Severino Mo-randini, don Franco Millima-ci e dallo stesso fratello. L’ha commemorata il fratello con parole commoventi mettendo in evidenza il suo altruismo. 1 fratelli mons. Giovanni, Marco, Giuseppe e Maria ringraziano tutti quanti, direttamente o indirettamente, sono stati loro vicini.” SPETER Barnas Zbuogam Sergio V Cedajskem Spitale je po kratki a hudi boliezni umaru Sergio Corredig, imeu je 65 liet. V žalost je zapustu ženo Ileo, sinuove Andrea, Flavio, Claudia, Maura an Sandro, zet Vannija, majhanega na-vuoda Micheina, brate, sestre, kunjade, navuode an v-so drugo žlahto. Njega pogreb je biu v petak 2. junija popudan v Bar-nase. Sergio je biu zlo poznan po vsieh naših dolinah, je puno puno liet uozù koriere. Sandri, pru takuo vsi družini, naj gredo kondoljance vsieh nas an od pevskega zbora Pod lipo, kier pieje. Cedron Pogreb Na naglim je umaru Pasquale Pittana. Imeu je 71 liet. Iz čedajskega Spitala so ga bli pejali v videmski, pa vseglih mu nie nič pomagalo. Na telim svietu je zapustu brata, sestro, kunjade, navuode an vso drugo žlahto. Pasqualin je biu v cajtu uejske paražonier od Angležu, ponudli so njemu, kot drugim ujetnikom, če če iti kot volontari se borit proti nacifašizmu v Jugoslavijo, takuo Pasqualin je šu v prekomorske brigade. Sodelovau je za obrambo Tita, ko feldmarešjal Gòring je biu napravu dessan na Drvar: varglo se je iz luhta 10.000 parakadutistu za ukrast Tita, ker Gòring je biu obljubu Hitlerju, de mu ga šenka za rojstni dan, pa partizani (“Sli smo nuože, na nu-ože”, je rad pravu Pasqualin) so rešil Tita an njega štab od tega napada. Pogreb Pasqualina je biu v Gorenjim Bamase v nediejo 4. junija zjutra. ^SOVODNJE^ Barca Žalostna novica Na naglim je v saboto 3. junija zvičer umarla Ermenegilda Feletig - Pinkove družine iz Bare. 17. junija bi bla dopunla 82 liet. Gilda je bla uduova že puno liet. Imiela je pet otruok: Mirello, Mirka, Omello (ki nas je premlada zapustila že lieta nazaj), Anno an Lucijo. An pru dol par hčeri Luciji v Vidme je živiela tele zadnje lieta. Je imiela kako majhano težavo s sarcam, pa obedan bi ne biu mislu, de umarje takuo na naglim. V saboto vičer je šla kupe s hčerjo Lucijo na nieko fešto, ki je bla blizu svojega duoma, a po pot je na naglim umarla. V žalost je pustila sina, hčere, zete, neviesto, navuode, pranavuoda, sestro, brata, kunjada an vso drugo žlahto. Nje pogreb je biu v Sauodnji v torak 6. junija popudan. Governo je dau sude za fare SVET LENART Kravar Bomo imiel britof Pretekli tiedan so začeli v Kravarju zidat britof. To di-elo je bluo zlo potriebno, ker do seda so muorli pod-kopovat v Svetim Lienartu, ki je pa od vasi deleč vič kilometru. Pogrebi so bli zlo težau- Studio immobiliare BRAIDOTTI Una soluzione in più per vendere o comperare casa Informazioni senza impegno Vìa De Rubets 19, Cividate - Tei. 731233 novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Cedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst / Trieste m Včlanjen v USPI/Associato all’USPl Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 40.000 lir Postni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Cedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500.— SIT Posamezni izvod 40.—SIT Žiro raCun SDK Sežana Štev. 51420-601-27926 OGLASI: I modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% ni, posebno pozime, kar je zapadu snieg an so muorli vičkrat daržat marliče v hiši, dokjer nieso očedli cie-ste. PODBONESEC Log - Podvaršč Imamo muost Končno se je ljudem iz Podvršča le uresničila želja, de so paršli do muosta, ki iz Loga peje čez Nedižo. Cielih 20 liet je biu v programu, ljudje skoraj ne puobnajo, kada so začel die-lat parve pratike za nardit muost. Med tem je paršla tudi ujska an takuo se je di-elo zaulačevalo iz lieta v lieto. Po tarkaj lietih so kupe spravili vas material an tudi ljudje so pokazal dobro voljo par dielu. S pomočjo tehničnega urada an z dielom domačinu so muost dogradili. Dug je 50 metru an darži 120 kuintalu pezu. (Matajur, 1.10.95) PODBONESEC Čarnivarh Bomo imiel ciesto an mlekarinco V teh dneh je kamun uša-fu sporočilo iz Rima, da bo ministrstvo za javna dela (ministero dei lavori pubblici) dalo 8 milionu lir za nardit ciesto, ki bo pejala iz Kal v Čarnivarh. Kot je znano, Čarnivarh je vas, ki niema nobedne ci-este an zatuo muorejo ljudje prenašat vse na harbatu. Puno cajta so guoril, de bojo zgradili an mlekarinco, a tudi tuole se je zavlačevalo do telih dni. Nekateri so bli pruot, drugi pa za tuo an takuo nieso paršli do obe- dnega dečižjona. Nazadnje so domačini zaprosili governo za pomu-oč an takuo je te drugi tiedan paršu iz Rima odgovor, de bo governo plaču za gradnjo speže na pu, tuo se pravi 3.200.000 lir. Modernasta mlekarinca je bla pru potriebna v teli vasi. V nobedni vasi v Beneški Slovenij niemajo tarkaj žvine kot tle, sa’ pardie-lajo vsaki dan 20 kuintalu mlieka. Par izdelovanju sie-ra an masla na duome se zgubi dost mlieka an tudi izdielki niemajo tajšne cene, kot v mlekarinci. (Matajur, 16.11.56) SPETER Nove fare Do lietos v Beneški Sloveniji so ble prave fare sa-muo Spietar, Svet Lienart, Dreka, Landar an Arbeč. Vse te druge slovienske du-hovnije so ble navadne ka-planije al pa vikarije. Tudi tele so lietos ratale prave fare. Kakuo se je tuo zgodilo? Ker v Italiji duhovnija, ki Zeli ratat od cierkve an od governa spoznana prava fara, muora dati governu adan fond za skoraj adan milijon lir, tega pa naše kaplanije ne morejo dat, ker so rieu-ne. Zatuo se se naši duhovniki že puno liet boril, de bi governo dau kajšan kon-tribut za ta fond. An lietos je paršla ta gnada od governa, de je dau za vsako od naših duhovniji kontribut za 700.000 lir. Kar je manjkalo so doložle same duhovnije. An takuo 22 duhovniji v Beneški Sloveniji so ratale fare, ki so priznane tudi od governa. Tele fare so: Platišče, Prosnid, Črnivrh, Laze, Brišča, Marsin, Ruonac, Barnas, Ažla, Sovodnje, Gorenj Barnas, Matajur, Tarčmun, Kosca, Liesa, To-poluove an Svet Stuoblank par Dreki. (Matajur, 1.11.56) Špietar Suola za zidarje an mizarje Kakor je znano v Spietre so niekšni korsi, kjer se mladina iz Nediških dolin uči za ratat maringoni an zi-dari. Kar pridejo h koncu s telim korsam gredo na die-lo, venčpart po sviete, an tam si služijo kruh s svojim meštierjam. Srečni so tisti, ki imajo svoj meštier, ker so povserode dobro plačani. Takuo, ki smo poviedali, venčpart teh, ki so se naučili mizarstva ali zidarstva, ušafa dielo na juškem, ker doma ga ni, nobedan pa se na nauči meštierja, de bi ga lahko opravlju na domači zemlji. Vsi vemo, de v Nediški dolini je vič velikih gjav, kjer kopajo an dieljo kama-nje (Tarpeč, Lipa, Tarčet, Ažla, Čarnivarh an takuo napri). V teh gjavah dielajo dieluci, ki se nieso nikier učili tega meštierja. Dielajo takuo, ki se jim pru pari, a pravega pojma o mineralogiji niemajo. Ka’ bi ne bluo dobro, de bi opdarli kors profesional še za kamnoseke? Tisti, ki je buj šuolan zna buojš die-lat an takuo se more tudi di-elat buj pametno an šfrutat lieuš gjave. (Matajur, 16.11.56) — Kronaka - Informacije za vse GUARDIA MEDICA Za tistega, ki potrebuje miediha po-noC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvi-Cer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. KADA VOZI LITORINA Iž Čedada v Videm: ob 6.10 (Cez tiedan), 7.00, 7.26 (Cez tiedan), 7.57, 9.(Cez tiedan), 10., 11., 11.55, 12.29(Cez tiedan), 12.54, 13.27 (čez tiedan), 14.05, 15.50, 17., 18., 19.08, 20., 22.10.(od pand. do čet. an ob praznikih) Iz Vidma v Cedad: ob 6.35 (Cez tiedan), 7.29,8. (Cez tiedan), 8.32, 9.32 (Cez tiedan), 10.32, 11.30, 12.32, 12.57(Cez tiedan), 13.30, 14.08(čez tiedan), 14.40, 16.37, 17.30, 18.30, 19.40, 21.50 (od pand. do čet. an ob praznikih), 22.40 NUJNE TELEFONSKE ŠTEVILKE AMBULATORIO DI IGIENE Bolnica - Ospedale Cedad 7081 Certificazione patenti - Libretti Bolnica - Ospedale Videm 5521 sanitari - Sana e robusta costitu- Policija - Prva pomoC 113 zione - Vaccinazioni Komisariat Cedad ....731142-731429 Sv. Lenart Karabinierji 112 Uffftcio del lavoro v sredo od 12.30 do 13.30 Collocamento 731451 Speter INPS Cedad 700961 URES-INAC 730153 v pandiejak od 8.30 do 9.30, v sredo ENEL Cedad 700961-700995 od 11.00 do 12.15, v petek od 10.00 ACI 116 ACI Cedad 731987 do 11.15, v saboto od 8.30 do 10.00. Avtobusna postaja Rosina 731046 CONSULTORIO FAMILIARE Aeroporto Ronke Letališče 0481-773224/773225 SPETER Muzej Cedad 700700 Ass. Sociale: dr. LIZZERÒ Cedajska knjižnica 732444 od pandiejka do petka DvojezCni center Špeter 727490 K.D. Ivan Trinko 731386 od 8.00 do 10.00 Zveza slov. izseljencev . 732231 Pediatria v pandiejak od 9.30 do 12.00 OBČINE - COMUNI Dreka 721021 v petak od 9.30 do 12.30 Grmek 725006 Ginecologo: dr. SCAVAZZA Srednje 724094 Sv. Lenart 723028 v torak ob 11.00 z apuntamentam, na Speter 727272 kor pa impenjative Sovodnje 714007 Podbonesec 726017 Tavorjana 712028 Za apuntamente an informacije tele- Prapotno 713003 fonat na 727282 (umih urada od 8.30 Tipana 788020 Bardo 787032 do 10.30, vsak dan, samuo sriedo an Rezija 0433-53001/2 saboto ne). Gorska skupnost-Speter 727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 12. DO 18. JUNUA Sriednje tel. 724131 - Manzan (Sbuelz) tel. 740526 OD 10. DO 17. JUNUA Cedad (Fomasaro) tel. 731264 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali cas in za ponoc se more klicat samuo, Ce riceta ima napisano »ingente«. CAMBI-MENJALNICA: martedì-torek 06.06.95 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 13,50 14,00 Ameriški dolar USD 1595,00 1660,00 NemSka marka DEM 1128,00 1175,00 Francoski frank FRF 323,00 336,00 Holandski florint NLG 1008,00 1049,00 Belgijski frank BEF 55,10 57,40 Funt Sterling GBP 2537,00 2641,00 Kanadski dolar ČAD 1159,00 1206,00 Japonski jen JPY 18,70 19,50 Švicarski frank CHF 1372,00 1428,00 Avstrijski Šiling ATS 160,40 166,90 Španska peseta ESP 13,10 13,60 Avstralski dolar AUD 1148,00 1195,00 Jugoslovanski dinar YUD — — Hrvaška kuna HR kuna 300,00 320,00 dTTÌTd BANCA DI CREDITO DI TRIESTE dLIIvd tržaška kreditna banka A CIVIDALE - V CEDADU Ut Carlo Alberto, 17 - Telefi (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 IL VENTO DELLA RIPRESA L’esperienza passata dimostra che a prezzi bassi é tempo di comprare per non perdere l’opportunità di fare soldi. Per questo la sottoscrizione di fondi diversificati Cisalpina può essere una buona idea. 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