Abbonamento postale gruppo 2/50% - Tednik/ settimanale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale - 45% - art.2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine - TAXE PERCUE - TASSA RISCOSSA - 33100 Udine - ITALY - cena 1,20 € PRAZNIK KOSTANJA NOVI GNOVIS Burnjak po našim na Livku L’autonomia speciale non si difende, an v Gorenjem Tarbiju bisogna esercitarla ogni giorno STRAN 6 PAGINA 7 naš časopis tudi na spletni strani www.novimatajur.it imata j ur tednik Slovencev videnske pokrajine št. 37 (1914) Čedad, sreda, 30. septembra 2015 Metti e togli Resia, questa la spedalità Ora: anche una persona sprovveduta, che non conosce nulla della realtà linguistica di questa regione e di questa provincia, osservando la cartina inserita nella pubblicazione ‘Tre lingue per una specialità’ della Provincia di Udine (la riproduciamo in questa stessa pagina) si renderebbe conto dell’anomalia. Possibile che lungo tutta la fascia confinaria sia presente una comunità linguistica di origine slovena tranne che là in mezzo? Per quanto stretta tra le sue montagne, la Val Resia non è mai stata esclusa dal mondo, neanche da quello più vicino, ad est, dall’alta valle dell’Isonzo che con essa confina. L’esclusione di Resia dal territorio dove, secondo la Provincia, esiste una comunità slovena ha evidentemente altre ragioni che quelle meramente storiche e linguistiche. Ragioni che non sorprendono: il presidente Fontanini due anni fa intervistato da questo giornale disse che “a Resia la maggioranza, quella che si riconosce neH’amministrazione comunale, ritiene che il resiano vada tutelato ma non sia un dialetto sloveno.” In tutto questo in fondo c’è, da parte sua, una certa coerenza, anche se fa specie sapere che a pochi giorni dalla stampa del libretto la Val Resia fosse ancora presente assieme alle Valli del Natisone, del Torre e alla Valcanale. Perché le cose vanno così: a dispetto delle leggi di tutela per gli sloveni e del territorio dove viene o può essere applicata, si può inserire o cancellare Resia a proprio piacimento in un contesto o in un altro. Alla fin fine, questa è davvero la ‘specialità’ di questa regione e di questa provincia, ma è qualcosa di cui non c’è da andare molto fieri, (m.o.) TUTTI GLI APPUNTAMENTI D> stran .pagina 9 Silvana Schiavi Fachin, la scuola di oggi e quel progetto della bilingue “La cosa più preoccupante della riforma chiamata della ‘buona scuola’ riguarda proprio le lingue,” spiega la prof. Silvana Schiavi Fachin, una vita dedicata alla ricerca ed all’insegnamento nell’ambito del plurilinguismo, in un’intervista nella quale ricorda come diede un apporto significativo al progetto della scuola bilingue di San Pietro al Natisone. leggi a pagina 5 ‘Trije jeziki za posebnost’: ozemlje, judje an dielo od manjšin v naši pokrajini V saboto, 26. setemberja, je biu Naslov je ‘Trije jeziki za posebnost’ Evropski dan iziku, an tisti dan so an z njimi nameravajo stuort spona sedežu videnske Pokrajine znat ozemlje, judi an dielo od vsieh predstavli bukva v treh izikih (po manjšin, ki so v naši pokrajini, furlansko, niemško an sloviensko). beri na 4. strani v Berrà je poudaril, da je dokument nesprejemljiv, ker ne omenja problematike Tipane in na splošno goratih predelov te zveze in niti Slovencev ter njihovih pravic. S tem v zvezi je namreč v besedilu statuta zabeležena prisotnost “antičnega slovanskega ljudstva,” pa čeprav spadajo v to zvezo tudi občine Bardo, Fojda in Ahten, v katerih se prav tako kot v Tipani izvaja zaščitni zakon za Slovence. Deželna uprava bo morala tako za Glasovanje o statutu medobčinske zveze ‘Tera’ je povzročilo pravi potres v občinski upravi Tipane. Občinski svet male občine v Kar-najski dolini namreč v četrtek, 24. septembra, ni sprejel predloga statuta, ki ga je svetnikom predstavil župan Claudio Grassato. Sam Grassato je predlog že podprl na skupščini županov občin, ki sestavljajo medobčinsko zvezo (unijo) Tera. Med zadnjim občinskim svetom v Tipani pa seje samo pet večinskih svetnikov strinjalo s predlaganim besedilom statuta. Med večinskimi svetniki, ki so glasovali proti predlogu statuta, je bil tudi Elio Berrà, ki je bil petnajst let prvi občan Tipane, v tem mandatu pa je bil do avgusta podžupan. Berrà je namreč odstopil in zapustil občinski odbor, ko je njegov naslednik Grassato na skupščini županov podprl predlog statuta medobčinske zveze Tera. Zupan Grassato med glasovanjem ostal brez večine V Tipani občinski svet ni podprl predloga statuta “unije Tera” sprejetje statuta imenovati komi- di zavrnitev rebalansa, ki gaje od-sarja. Da je vsekakor v vrstah ve- obril občinski odbor, čine nekaj narobe, je pokazala tu- na g. strani Slori in Zsšdi predstavila raziskavo “Šola, družina in zunajšolske dejavnosti” V sredo, 23. septembra, so v Trstu predstavili izsledke raziskave o jezikovnem sestavu in splošni angažiranosti mladih v slovenskih šolah v Trstu in Gorici ter na dvojezični šoli v Špetru. beri na 3. strani La Provincia onorerà Simonitti Durante la prossima riunione della commissione cultura del consiglio provinciale di Udine, si discuteranno modi e tempi con cui l'ente renderà omaggio all'architetto delle valli del Natisone (scomparso 26 anni or sono) Valentino Zaccaria Simonitti. L'impegno in questo senso è stato assunto dall'assessore alla cultura della Provincia Francesca Musto, durante l'ultima riunione del consiglio avvenuta lo scorso 28 settembre. L’ultimo punto all'ordine del giorno della seduta era infatti la mozione presentata dal consigliere di Sei Fabrizio Dorbolò, di San Pietro al Natisone, che, visto il consenso di tutti i consiglieri rispetto alla proposta dell'assessore Musto, l'ha poi ritirata. segue a pagina 2 Appunto “Sulla Val Resia la questione è aperta.” Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine 2 dalla prima Il testo, che Dorbolò ha comunque illustrato ai colleghi, ripercorreva sia le tappe della carriera di Si-monitti sia il suo impegno per la valorizzazione della cultura delle valli del Natisone. Simonitti - ha spiegato Dorbolò - ha ricoperto per due mandati la carica di presidente dell'Ordine degli architetti della Provincia di Udine. Si è impegnato per il recupero delle chiesette cinquecentesche in stile tardo gotico sloveno della grotta di Antro e di San Bartolomeo nel suo paese d'origine Vernasso. Si è impegnato, proponendo soluzioni all'avanguardia, nella ricostruzione post-terremoto ed ha collaborato alla stesura dei Piani per l'edilizia e regolatori in tutto il Friuli. Come ha ricordato il consigliere di Sei, ha ideato anche il periodico Paesi tuoi, rivolto anche ai suoi concitaddini emigrati all'estero, ed è stato consigliere comunale di San Pietro per dieci anni. Vista l'attualità del suo pensiero sui temi della tutela ambientale e considerata la sua capacità di dialogare e confrontarsi con mondi diversi (la cultura slovena da una par- Mozione in consiglio di Fabrizio Dorbolò La Provincia onorerà la memoria di Simonitti te, quella friulana dall'altra), nella onorarne la memoria. Richiesta poi II testo della mozione riprende- d'opposizione, tra cui lo stesso consapevolezza che la sua terra ‘superata’ dall'impegno assunto di- va quello già approvato all'unani- Dorbolò, dopo la mancata intitola-d'orgine fosse ponte e cerniera fra rettamente dall'assessore alla cui- mità dal consiglio comunale di San zione della via di Vernasso in cui si queste realtà, Dorbolò ha chiesto di tura. Pietro e presentato dai consiglieri trova la casa natia di Simonitti. L’intervento “Che tristezza leggere del Caso Drenchia” Incute tristezza la lettura dell'articolo pubblicato dal Messaggero Veneto di venerdì 25 settembre dal titolo ‘Il caso Drenchia’ sulla creazione di un centro di aggregazione giovanile, per due motivi: il primo riguarda proprio il quotidiano stesso che in modo spregiudicato sostiene che la priorità principale per il territorio di Drenchia sarebbe quella di ampliare i cimiteri, riportando per altro dichiarazioni rilasciate dal gruppo di opposizione che è già in campagna elettorale; il secondo riguarda il gruppo di opposizione stesso che nelle sue requisitorie non è in grado di fare una minima proposta che possa dare una speranza per il futuro di questo territorio che tutti (a parole) riconoscono abbia grandi potenzialità di sviluppo turistico. Sono certo che nessun privato investirà mai un centesimo di euro per un possibile sviluppo della zona. Mi rimane solo la speranza che si possa- no ottenere trasferimenti di denaro pubblico da fondi regionali o europei destinati alle zone montane. Se Drenchia si trova nella tragica situazione descritta nell'articolo ciò è frutto di una politica, portata avanti per decenni, di trascuratezza e noncuranza per i seguenti fenomeni: abbandono del territorio, degrado dell'ambiente, degrado delle abitazioni. Dobbiamo essere grati a quelli che, almeno nel periodo estivo, ripopolano i paesi, curano l'ambiente e le abitazioni. Ormai queste persone costituiscono la risorsa principale del territorio e meritano dignità e rispetto. A queste bisogna offrire quanto di più è possibile. Per questo si può giustificare anche la realizzazione di un centro di aggregazione che avrà il piano terra immediatamente utilizzabile per attività socio - culturali. Michele Qualizza Il comune di Stregna cerca due operai specializzati Il comune di Stregna cerca due operai specializzati per la manutenzione degli spazi e degli edifici pubblici e delle strade comunali. La durata del progetto sarà di 52 settimane e le domande con le eventuali candidature (da effettuare compilando il modulo apposito scaricabi- ^r le seguendo il link dalla hompa-ge del comune - http://www.co-mune.stregna.ud.it/ -) dovranno pervenire, tramite raccomandata indirizzata al comune (Comune di Stregna (UD) - Frazione Stregna n. 23 - CAP 33040 Stregna) o consegnate diretta-mente al protocollo, entro le 12.00 del 16 ottobre. Il bando è rivolto esclusiva-mente ai lavoratori con contratto a tempo pieno che percepiscono trattamenti previdenziali quali cassa integrazione a zero ore, posti in mobilità oppure titolari di altro trattamento speciale di disoccupazione. Per la graduatoria delle candidature verranno seguiti (in ordine di importanza) i criteri della residenza nel comune di Stregna, del maggior periodo residuo di trattamento previdenziale, del maggior numero di figli a carico, della residenza in uno dei comuni di competenza del centro per l'impiego di Civi-dale del Friuli e dell'esperienza acquisita in progetti analoghi. Kaj se dogaja v Sloveniji Arbitraža o meji s Hrvaško: nova elana tribunala iz Švice in Norveške Arbitražni postopek, s katerim naj bi rešili še odprto vprašanje o meji na kopnem in morju med Slovenijo in Hrvaško, se bo lahko zdaj nadaljeval. Kot je v petek, 25. septembra, sporočilo arbitražno sodišče, bosta nova člana tribunala Norvežan Rolf Fife in Švicar Nicolas Michel. Fife, tako poroča Slovenska tiskovna agencija, bo v petčlanskem arbitražnem sodišču zamenjal slovenskega člana Ronnyja Abrahama, kije odstopil v začetku avgusta, Michel pa hrvaškega člana Budislava Vukasa, ki seje za odstop odločil nekaj dni zatem. Abraham je sicer na sodišču zamenjal slovenskega arbitra Jerneja Sekolca, kije odstopil julija po izbruhu prisluškovalnega škandala. Hrvaški časopisje namreč objavil transkripte, nato pa tudi zvočne posnetke, pogovorov med Sekolcem in slovensko agentko Simono Drenik s 5. novembra lani in 11. januarja letos. Iz njih je prišlo na dan, daje Sekolec o zaupnih zadevah z arbitražnega sodišča obveščal Drenikovo in se z njo dogovarjal za taktiko vplivanja na ostale sodnike. Slovenska vlada je izbiro novega člana po odstopu Abrahama sama prepustila predsedniku sodišča Gilbertu Guillaumu, nato pa je nanj padla še odločitev o hrvaškem članu, ki ga Zagreb ni imenoval, ker se je enostransko odločil za odstop od arbitražnega sporazuma na podlagi dunajske konvencije. Hrvaška zunanja ministrica Vesna Pusič je tudi na razvojnem vrhu EU potrdila prepričanje, daje arbitražni postopek preveč kompromitiran, da bi bilo mogoče sprejeti kakršnokoli odločitev. Imenovanje novih arbitrov pa je po njeni oceni poskus, da se na dostojen način zaključi postopek. Po poročanju hrvaške tiskovne agencije Hina je Pusičeva dodala, “daje Hrvaška pripravljena razpravljati o alternativnih načinih reševanja vprašanja o meji s Slovenijo, od tega da gremo na Meddržavno sodišče do morebiti neke nove arbitraže". Uradna Ljubljana pa seje na imenovanje dveh novih arbitrov medtem odzvala pozitivno. Predsednik republike Borut Pahorje izrazil zadovoljstvo in ocenil, da ta odločitev krepi upravičeno pričakovanje, da bo dokončno določena meja med Slovenijo in Hrvaško, kot sta se z arbitražnim sporazumom dogovorili obe državi. Premier Miro Cerarje prav tako pozdravil današnje imenovanje obeh manjkajočih arbitrov arbitražnega sodišča v Haagu, zunanji minister Karl Erjavec pa je izrazil zadovoljstvo. Tudi v koalicijskih poslanskih skupinah so pozdravili imenovanje obeh manjkajočih članov arbitražnega sodišča. Sodišče je ob imenovanju arbitrov tudi sporočilo, da namerava skrbno preučiti stališča obeh strani, upoštevaje učinek hrvaške namere, da odstopi od arbitražnega sporazuma, in morebitne posledice, ki bi jih na trenutne postopke lahko imeli dogodki, ki naj bi botrovali hrvaški odločitvi. Sodišče bi lahko spričo navedenega strani tudi pozvalo, da predložita nadaljnja pojasnila, so še zapisali v Haagu. kratke.si Slovenia 2030 - Una specializzazione intelligente per uno sbocco tecnologico Questo il titolo della conferenza, ospitata dal presidente della Slovenia Borut Pahor il 29 settembre, il cui obiettivo era analizzare le reali possibilità di sbocco tecnologico ed i settori in cui è meglio specializzarsi. La Slovenia ha competenze scientifiche ben sviluppate sia a livello di base che applicativo ed è attiva in tutti i settori scientifici. Va migliorato invece il collegamento tra mondo dell’economia e mondo scientifico, tra i quali la collaborazione è carente. Proprio per questo la Slovenia ha preparato una propria strategia di specializzazione intelligente che dovrebbe portarla ad uno sbocco sui mercati globah. Settimana della lotta alla corruzione con un film festival dedicato La Commissione anticorruzione slovena, neh’ambito delle sue attività di prevenzione ed in collaborazione con la Cineteca slovena, organizza per il secondo anno di seguito il festival Film contro la corruzione. L’iniziativa rientra neha Settimana deha lotta alla corruzione. Tra ieri, 29 settembre, ed il 3 ottobre verranno proiettati in tutto sette film il cui tema centrale sono le attività corruttive, le lobby e tutto quanto concerne la corruzione. Tra i film prescelti anche quello su Snowden (Poi-tras), Wall Street (Stone) e le Idi di Marzo (Clooney). In programma anche una tavola rotonda sull’applicazione Supervizor. Fondi europei, la Slovenia accelera il loro utilizzo In un anno la Slovenia ha fatto grandi passi avanti neU’utilizzo dei fondi europei. Lo ha reso noto il ministro per lo sviluppo, i progetti strategici e la coesione Alenka Smerkolj che ha analizzato il suo primo anno di attività del governo. L’anno scorso la Slovenia era al 19. posto tra i paesi UE in base all’utilizzo dei fondi europei. Quest’anno è balzata al 9. posto, aumentando la percentuale dal 69% al 91%. Il ministro è fiducioso che la Slovenia riuscirà ad utilizzare tutti i fondi entro la fine dell’anno. L’obiettivo per la programmazione 2014-2020 è di riuscire ad utilizzare le risorse europee entro il 2021. Krško tra le città europee dello sport 2016 L’associazione ACES ha nominato Krško una delle città europee dello sport 2016 evidenziando come questa offra la possibilità, a tutte le generazioni, di praticare attività sportive, anche a livello ricreativo, come strumento per la salute, l’integrazione e la formazione. Krško, che ha inoltrato la propria candidatura in estate, è stata visitata dal presidente della commissione Gian Francesco Lu-patelli e dai suoi collaboratori Danilo Montanari e Berislav Čižmek. La proclamazione ufficiale si terrà il 18 novembre a Bruxelles, quando Torino passerà il testimone di capitale europea dello sport a Praga. 3 Jezik, šport in druge dejavnosti otrok in mladih iz naših šol Slovi in Zsšdi predstavila izsledke skupne raziskave Kakšen je jezikovni sestav in kakšna je splošna angažiranost mladih, ki obiskujejo šole s slovenskim učnim jezikom v tržaški in goriški pokrajini ter večstopenjsko šolo s slovensko-italijanskim dvojezičnim poukom v Špetru? Na ti vprašanji sta s skupnimi močmi in z lepim primerom medinstitucio-nalnega sodelovanja skušala odgovoriti Združenje slovenskih športnih društev v Italiji (Zsšdi) in Slovenski raziskovalni inštitut (Slori) s specifično raziskavo. Izsledki so objavljeni v publikaciji “Šola, družina in zunajšolske dejavnosti”, ki so jo predstavili v sredo, 23. septembra, v Trstu. Kot je uvodoma povedal predsednik Zveze slovenskih športnih društev v Italiji Ivan Peterlin, je bil eden od ciljev raziskave dobiti jasno in verodostojno sliko o tem, kakšna je danes mladina, da bi razumeli, kakšna bo bodočnost slovenske skupnosti. Z njim seje strinjal tudi ravnatelj Slorija Devan Jagodic, ki je poudaril, da silijo spremembe v družbenih plasteh in stopnjevanje intenzivnosti odnosov z večino k oblikovanju ustreznih jezikovnih strategij, še posebno v urbanih središčih, kjer je asimilacijski pritisk večji. Medgeneracijski prenos jezika namreč ni samodejni pojav, je ocenil Jagodic, in zanj ne more biti odgovorna samo šola. Prav zato se bo Slori, ki je od nekdaj strokovna opazovalnica za manjšino (pa čeprav so številni, kot je pikro pripomnil Jagodic, do izsledkov raziskav mlačni oziroma celo indiferentni), še dodatno posvetil jezikovni tematiki. O sami raziskavi je nato podrobneje spregovoril organizacijski tajnik Zsšdija Martin Maver. Na anketna vprašanja so med marcem in junijem 2014 odgovarjali učenci (torej gre za njihove osebne percepcije) zadnjih treh razredov osnovnih šol in dijaki nižjih in višjih srednjih šol. Skupno je na vprašalnike odgovorilo 2135 anketirancev med 7. in 21. letom starosti. Kar zadeva vidensko pokrajino, je pri anketi sodelovalo 112 učencev in dijakov. Glede pogovornega jezika v družini je bilo presenetljivo zabeleženih skupno 67 različnih navedb jezikov oziroma kombinacij. Izključno v slovenščini se doma pogovarja 35% anketirancev, 42% se jih pogovarja v slovenskem in italijanskem jeziku, 14% samo v italijanščini, 8% pa je navedlo druge odgovore. Kar zadeva samo vidensko pokrajino, so rezultati nekoliko drugačni: odstotek samo slovenskega pogovornega jezika je nizek (2,7%), je pa slovenščina prisotna v kombinaciji z italijanščino ali drugim jezikom pri 40,2% družin otrok, ki obiskujejo dvojezično šolo. Večina, 57,1%, prihaja vsekakor iz neslovenskega družinskega okolja. Prisotnost otrok in mladih iz družin, kjer slovenščina ni eden izmed pogovornih jezikov, pa je vsekakor vse večja tudi na Tržaškem (skupno 13%, 24,2% v občini Trst) in Goriškem (22,7%). Šport je najbolj pogosta izven- šolska dejavnost, z vsaj eno športno panogo se ukvarja namreč 83% anketirancev. V Špetru je delež športnikov rahlo nižji (79,5%). Med najbolj priljubljenimi panogami prevladujejo ekipni športi: odbojka (13,6%), košarka (12,7%) Organizacijski tajnik ZSŠDI Martin Maver, predsednik ZSŠDI Ivan Peterlin in ravnatelj Slovenskega raziskovalnega inštituta Devan Jagodic med predstavitvijo raziskave; spodaj posnetek s tečaja plavanja, ki ga letno prireja Planinska družina Benečije, edino športno društvo na Videnskem, ki je včlanjeno v ZSŠDI in nogomet (12,7%), skupno pa je bilo navedenih 44 panog. Na Videnskem je najbolj priljubljen nogomet (24%), sledita plavanje (20%) in odbojka (10%), navedenih pa je bilo 17 različnih panog (poleg že omenjenih še borilni športi, ples, gimnastika ali orodna telovadba, kolesarjenje, tek, smučanje, tenis, sabljanje, kotalkanje, veslanje oziroma kanu, košarka, strelski športi, jahanje in atletika). Kar zadeva izbiro športnega društva, je v Trstu športna dejavnost v sklopu članic Zsšdi prisotna v 61,5% primerov, v Gorici v 38%, v Špetru pa v 17,2% primerov. Pri tem je treba poudariti, daje na Videnskem v Zsšdi včlanjena samo Planinska družina Benečije. Od 104 učencev in dijakov dvojezične šole, ki se ukvarjajo s kako športno panogo, jih 74,7% zahaja v italijanska društva, 4,6% v društva v Sloveniji, 3,4% pa v druga. Sedem učencev ali dijakov dvojezične šole je včlanjenih samo v Planinsko družino Benečije. Če upoštevamo samo panoge pri italijanskih društvih, je med anketiranci iz Špetra najbolj priljubljen nogomet, sledita pa odbojka in ples. Izvajalce ankete je zanimalo tudi, kateri je pogovorni jezik s trenerjem in sotekmovalci v slovenskih društvih, ki so včlanjena v Zsšdi. Jezik treninga je v 68,5% primerov slovenski, v 22,8% primerov mešani, v 8,7% pa neslovenski. Sicer se približno 84% anketirancev s trenerjem pogovarja samo po slovensko, 8% mešano, 8% pa samo v italijanščini. S sotekmovalci pa se v slovenščini sporazumeva 51% anketirancev, 41% uporablja bodisi slovenščino bodisi italijanščino, 7% pa samo italijanski jezik. Slori in Zsšdi pa sta poizvedovala tudi po drugih izvenšolskih dejavnostih. Med športniki se jih 46% ukvarja še s kako drugo dejavnostjo, sicer pa se skupno z drugimi dejavnostmi ukvarjajo 1003 anketiranci. Med najbolj priljubljenimi aktivnostmi je glasba (45,2%), sledijo taborniki ali skavti in jezikovni tečaji. Kar zadeva spremljanje slovenskega športnega dogajanja, je 31,7% anketirancev iz špetrske šole odgovorilo, da sledi slovenskemu športu in to tudi preko slovenskih medijev. Un concerto per i settantanni dalla Liberazione I valori di libertà, democrazia ed uguaglianza conquistati per noi dalla Resistenza; la collaborazione tra partigiani italiani e sloveni nella lotta di Liberazione come nel caso della costituzione della Zona libera del Friuli orientale; la convivenza e la collaborazione tra vicini, nel rispetto delle differenze, in un percorso molto arduo nel dopoguerra, ma ora più agevole nella comune casa europea; il valore della memoria, l'impegno per il futuro. Sono stati questi i temi principali del bel concerto organizzato in occasione del 70. anniversario della Liberazione dall'Anpi di Civi-dale in collaborazione con la Zveza borcev za vrednote NOB, l'associazione slovena sorella del Col-lio-Goriška Brda, sabato 26 settembre nel teatro Ristori di Civi-dale. Di fronte ad un folto pubblico, dopo l'intervento del segretario dell'Anpi cividalese Elio Nadalut-ti, hanno portato il saluto delle reciproche amministrazioni comunali il vicesindaco di Cividale Daniela Bernardi ed il vicesindaco del comune di Brda Žarko Kodermac. Si sono poi alternati sul palco, con i canti che hanno accompagnato i nostri partigiani in montagna ma anche con canti di altri popoli nella loro lotta di liberazione, il Coro della festa di Ruda, il coro maschile Srečko Kumar di Kojsko ed il Coro popolare della Resistenza dell'Anpi di Udine. Molto apprezzata infine l’orchestra Brigata Garibaldi Band, che ha proposto celebri brani della Resisten- za partigiana riarrangiati in chiave jazz. Molto intenso il finale con tutti i protagonisti del concerto sul palco che insieme hanno cantato le celeberrime Na Juriš e Bella ciao. 1 AŽLANI 1 Sabato 3 ottobre dalle ore 14, ci troviamo presso l'ex canonica di Azzida per costruire l'album fotografico collettivo del paese. Tutti gli abitanti, di ieri e di oggi, sono invitati a contribuire portando una, tre, cinque foto del proprio archivio familiare, scelte tra quelle più significative per raccontare un momento privato o pubblico della vita e della storia di Azzida. Non è necessario che le immagini siano “antiche” o “importanti”, ma anzi sono benvenute anche quelle relative agli anni più recenti e che ritraggono momenti quotidiani, che però possano innescare un ricordo e un racconto. Per la realizzazione dell'album le foto verranno scan-sionate e stampate al momento, e restituite ai proprietari. Maggiori informazioni: 333 672 9588 - info@nedi-za.org Vi aspettiamo! Bukva v treh izikih, kjer Pokrajina predstavlja suoje posebnosti Od te čeparne Sandrini, Fabbro, predsednik Pokrajine Fontanini an Vicario s prve strani Gre za tanko brošuro, ki jo bojo arzdelili po višjih srednjih Suolali, kot je poviedu na začetku predstavitve predsednik Pokrajine, Pietro Fontanini. “Dežela reši sojo avtonomijo, je še jau, samuo če da večjezičnosti vič moči. Mi kot Pokrajina imamo tri okanca, ad-nega za vsak izik, škoda pa, de Dežela nam bo sadà z ukinitvijo Pokrajin uzela tudi telo nalogo (compito).” Po Fontaniniju sta guorila Lorenzo Fabbro, predsednik Arlefa, ki je deželna agencija za furlanski izik, an predsednik Furlanskega filološkega društva Federico Vicario. Obadva sta prepričana, de je prisotnost več iziku pomembna za sam razvoj telega teritorja. Potlè je Larissa Borghese na duzim pred-stavla delovanje časopisa Doma an katoliških društev na Videnskem, odgovorni urednik Novega Matajurja Michele Obit je pa podčrtu dielo slovienskih organizacij v Benečiji, ki gre napri že puno puno liet (parvo kulturno društvo praznuje lietos 60 liet) za valorizacijo slovienskega izika v vsieh njega variantah. Donas pa, je dodau, tiste kar nas narbuj mote, nie nasprotovanje našemu dielu, pač pa de so naše doline nimar buj prazne, an brez človieka se zgubta tudi kultura an izik. O niemški realnosti v Kanalski dolini je spreguoriu Alfredo Sandrini, predsednik kulturnega društva Valcanale (“Par nas te mladi težkuo ušafajo dielo, pa če znajo po niemško lahko gredo dielat v Avstrijo”, je med drugim jau). Župan Saurisa, Augusto Petris, je pred-stavu situacijo v vasi v Karniji, ki šteje štierstuo judi an kjer se še guori niemško narečje. Sauris poznajo tudi za peršut an za biero an s tuolim dajejo tudi dielo ljudem, ki gor živijo. Tuole pa nie zadost, je stuoru zastopit Petris, “za ohra- nit naš star izik v našem kraju.” V slovienski brošuri, ki jo je uredila Martina Valentinčič, ki vodi sloviensko okance na Pokrajini, pade uoč na odsotnost doline Rezije, ki nie še omenjena ne. Kar so mu tuole očitali, je Fontanini poviedu, de se zavieda, de “je vprašanje Rezije odparto”, dodau pa je tudi, de nie teu narest kiek pruot občinski upravi. Zatuo je pustu uon an teritorij, ki je pa vključen v seznam občin, ki jih zakon za sloviensko manjšino ščiti. Veča se razdalja med zamejstvi in osrednjo Slovenijo Slovenska manjšinska koordinacija SLOMAK, ki jo vodi Rudi Pavšič, sije zadala bogat srednjeročni program aktivnosti v prepričanju, da ni dobro, da tako pomembna povezovalna organizacija vseh krovnih organizacij Slovencev iz Italije, Avstrije, Madžarske in Hrvaške, stoji na stranskem tiru dogajanja in da je slovenske institucije ne upoštevajo. Ravno tako bo potrebno ponovno navezati stike s Svetom Evrope in s samim Evropskim parlamentom. To so sklenili na seji Slomaka, ki je bila v četrtek na sedežu Svetovnega slovenskega kongresa v Ljubljani. Na srečanju so ugotovili, da se veča določena razdalja med zamejstvi in osrednjo Slovenijo ter da je premalo stikov na institucionalni ravni. Tak trend pa vodi v postopno izgubljanje potrebne subjektivitete manjšinskih organizacij, ki nimajo dovolj priložnosti, da bi se tako na vladni kot tudi na parlamentarni ravni pogovarjale o strateških izbirah v odnosih med RS in manjšinami. Menili so, da je tudi predolgo mirovanje Slomaka prispevalo k povečanju te razdalje in da jo je treba na nek način zmanjšati. Tudi javnost je malo seznanjena z manjšinskimi problematikami ali pa prihajajo v ospredje le nekatera vprašanja, ne pa kompleksnost in bogatost vsakodnevnega manjšinskega življenja. Zastopniki krovnih organizacij so bili mnenja, daje treba poiskati take rešitve, ki bodo zajezile nižanje prispevkov s strani Republike Slovenije, ki jih je v zadnjih 7-8 letih zmanjšala že za 40%. Slo-mak mora prevzeti vlogo protagonista in povezovalca manjšinskih osrednjih organizacij, kot je to veljalo pred leti, ko je postal prvi sogovornica vseh državnih institucij in drugih sredin civilne družbe. II MATAJUR E LA SUA GENTE | Giuseppe Osgiiach Joško Un giorno, mentre il trombettiere suonava l’adunata, mi accorsi che mi mancava la cravatta di lana: qualcuno me l’aveva portata via. Pensai quindi immediatamente al da farsi per recuperarne una, non potendomi presentare all’adunata senza. Mi stavo avvolgendo le fasce intorno alla gamba e chiacchieravo con il compagno accanto, che era appena tornato dallo stanzino dei lavabi. Sul letto c’erano i suoi indumenti ed GIUSEPPE OSGNACH-JOŠKO anche la sua cravatta. Istintivamente mi balenò l’idea che non dovevo essere sempre io la vittima: pure gli altri provino a trovarsi nella mia situazione - pensai -, in accordo con le usanze, introdotte e mai stroncate dall’autorità militare, dell’appropriarsi degli altrui indumenti. Durante la nostra chiacchierata colsi il momento opportuno, presi la sua cravatta e, continuando a parlare, me la annodai al collo. Ora avevo tutto... Mi alzai, ma egli mi pregò di aspettarlo per uscire insieme. Poiché si stava facendo tardi, lo sollecitai a fare presto. Indossò in fretta la camicia, ma quando volle mettersi la cravatta, questa non c’era. Sorpreso ed un po’ adirato, disse, indicando la branda: - Guarda Beppi che mi succede! Poco fa c’era qui la mia cravatta ed ora non c’è più! Che debbo fare? -. Intanto erano già tutti adunati nel posto stabilito e noi due eravamo ancora nella camerata a cercare la cravatta. Egli non sospettava neanche lontanamente che potessi essere io il ladro occasionale. Ero dispiaciuto per quanto gli avevo fat- to e, nello stesso tempo, ne godevo. Non restava altro che scendere all’adunata, sia pure senza cravatta. Scendemmo con notevole ritardo ed i soldati, vedendoci, si misero a ridere. Tutti avevano notato, specialmente l’ufficiale di giornata, che il mio compagno era senza cravatta. Ci scusammo per il ritardo. L’ufficiale, in tono molto severo, domandò al mio compagno dove fosse la sua cravatta. Imbarazzato e rosso in viso, gli rispose: - Signor tenente, me l’hanno rubata! -. Senza dargli ascolto e senza discussioni, l’ufficiale gli inflisse cinque giorni di consegna. Per fortuna poi, da un compagno che ne aveva due, ne ottenne una e così si ripresentò all’ufficiale. I furti alle reclute erano innumerevoli. Naturalmente gli anziani, talvolta, si scontravano con la gente che non accettava soprusi. Il caso che sto per raccontare non fu certo l’unico, ma è significativo. Un anziano era rientrato tardi e, come al solito, ubriaco. Risvegliati dai suoi soliloqui confusi, dal suo sbattere contro le pareti, dal suo inciampare negli scarponi pesanti degli alpini, immaginammo subito che ci avrebbe disturbati. Cercavamo di indovinare chi sarebbe stata la vittima, quella notte. Entrato nella camerata, l’ubriaco tirò giù le coperte del primo letto, nel quale dormiva profondamente un soldato. Cercò di svegliarlo, ma la recluta era profondamente addormentata. L’anziano gli prese la mano e cominciò a scuoterla, poi lo prese in vita e lo tirò giù dal letto. Il giovane, stanco e ancora addormentato, respinse l’ubriaco chiedendogli di lasciarlo in pace. La sua resistenza ferì l’anziano, che gli ordinò di portarlo alla latrina, secondo l’usanza. La recluta si rifiutò, dicendo che era troppo stanco. L’anziano ubriaco, fuori di sé, gridò: - Ce abusi... -. (Che abuso!), ed afferrò il giovane per metterlo in piedi, mentre gli ripeteva l’ordine di portarlo alla latrina, con tono fortemente autoritario. La recluta, a questo punto, ne ebbe abbastanza. Senza pensare alle conseguenze, prese il fucile e colpì con forza l’anziano alle spalle, facendolo cadere a terra. (59 - continua) 5 La ‘buona scuola’, la penna rossa e quel progetto di scuola bilingue A colloquio con la prof. Silvana Schiavi Fachin Professoressa, questa intervista avremmo dovuto pubblicarla forse un paio di settimane fa, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, anche come augurio a studenti e professori, che per loro sia davvero una ‘buona scuola’. “Già, la ‘buona scuola’ voluta da questo governo. La cosa più preoccupante di questa riforma riguarda proprio le lingue. La prima uscita della ministra Giannini è stata: provvederemo all’apprendimento precoce della lingua inglese. Perché? Pochi insegnanti conoscono davvero l’inglese, il ministero offre a chi dà la disponibilità 50 ore per un’attività tra le più difficili, perché occorre conoscere bene una lingua e poi conoscere la lingua dei bambini. C’è questa ‘corsa all’inglese’ senza preoccuparsi di come viene insegnato, chi lo insegna e per quanto tempo. La seconda osservazione è sul fatto che si vuole affidare l’insegnamento a docenti in madrelingua. In primis così non si dà lavoro ai nostri giovani, e poi l’essere semplicemente un parlante nativo di una lingua non si traduce automaticamente in un insegnante professionalmente competente. Si parla poi della modalità CLIL (Content and Language Inte-grated Learning), che prevede l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica. È un metodo nato in Europa per creare nelle scuole, soprattutto superiori, uno spazio maggiore per altre lingue. Ma è pensato per l’insegnamento di contenuti, non per il perfezionamento di una certa lingua.” Insomma, motivi per segnare con la penna rossa questa riforma ce ne sono anche qui da noi. “In un documento di politica linguistica avevo già tratto delle conclusioni applicate alla nostra regione. Dicevo che era necessario sviluppare la formazione linguistica dei cittadini sulla base dell’analisi del contesto in cui viviamo, quello dove sono presenti quattro lingue. Ai bambini da noi non interessa imparare l’inglese per diventare un manager, ma appren- dere una lingua per un contatto, per curiosità, per fare esperienze concrete. Il principio fondamentale è che uno dalla propria vita precoce a quando arriva alla terza media dovrebbe imparare le lingue, lingue che si devono nutrire vicendevolmente.” Quando le ho scritto anticipandole che le avrei chiesto anche dei suoi contatti con la scuola bilingue di San Pietro al Natisone, mi ha risposto che furono ben più che contatti... “Eh sì! Tutto è nato da un incontro casuale, insegnavo a Buttrio assieme a Paolo Petricig, ci avevano affidato i ragazzi del Collegio friulano. Ero reduce da un soggiorno negli Usa, avevo vinto una borsa di studio, avevo visitato esempi di educazione bilingue, i ghetti di Los Angeles, l’università per messicani-americani, una riserva indiana. Quella è stata la molla: anch’io facevo parte di una riserva indiana. A Paolo raccontavo queste cose, lui per conto suo stava lavorando per poter avere una scuola nelle Valli del Natisone dove si insegnasse lo sloveno. Mi chiamò ad alcune riunioni, anche tese, qualcuno pensava fosse un’idea destinata a fallire. Alla fine Paolo ci riuscì e mi affidò un progetto didattico che era diverso dall’insegnamento nella sola lingua slovena. Si chiama ‘immersione parziale’. Iniziammo con i bambini dell’asilo, per 15 giorni lo sloveno al mattino e l’italiano il pomeriggio, poi viceversa. Il progetto comportava anche l’equazione ‘una persona una lingua’. Ma lei aveva già sperimentato questo metodo, vero? “Avevo fatto un esperimento di trilinguismo a Coj a di Tarcento, nel dopoterremoto: in friulano, italiano ed inglese. Con il professor Nereo Perini avevamo predisposto un progetto pilota per il friulano, dovevo trovare asili disponibili a questa esperienza: li trovai a Trep-po Grande ed a Gagliano di Civi-dale. Tornando alle Valli, con Paolo ci incontrammo con tutti i circo- Silvana Schiavi Fachin nella sede dell’Arlef, sotto ad un convegno organizzato dalla scuola bilingue e durante una presentazione, questa estate, del progetto ‘Fevelà cui mont - Parlare col mondo - Talking to thè world’ Nata a Socchieve, Silvana Schiavi Fachin si è laureata in lingue e letterature straniere a Milano, specializzandosi poi negli Stati Uniti ed in Inghilterra. Docente di didattica delle lingue moderne al-l’Università di Udine, è stata deputato indipendente di sinistra per Udine dal 1987 al 1992, presentando tra l’altro la proposta di legge ‘Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche’. Ha pubblicato articoli, saggi, rubriche riguardanti i problemi dell'educazione linguistica su parecchi gior- nali e riviste, ha realizzato un progetto pilota di educazione bilingue (friulano-italiano) in alcune scuole materne statali del Friuli, elaborato dall'Università di Udine con la sovvenzione della CEE. È stata presidente del Comitato scientifico dell'Osservatorio regionale della lingua e della cultura friulane. Ha promosso la creazione del Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell’Università di Udine. Si occupa della creazione di materiali didattici multilingui e multimediali. li didattici, ma allora bastava che una persona, una famiglia fosse contraria, ed il progetto non passava. Alla fine Paolo decise di partire con la scuola privata. Seguivo la cosa dal Parlamento, la documentazione spariva continuamente...” È un modello esportabile, quello della scuola bilingue? “A Sauris qualcosa è stato fatto con la lingua di origine tedesca, anche con pochi bambini. Per un periodo ad insegnare era una maestra di Ruda che non la conosceva, e furono i bambini ad insegnargliela. Ci sono maestre ‘storiche’ che hanno fatto cose bellissime, ad esempio Marisa Comelli a Faedis. Lì c’è però continuità didattica, in altre situazioni no. La mancanza di continuità è quasi la regola, purtroppo.” E poi ci sono le leggi. “Per la 482 ho fatto io la dichia- razione di voto alla Camera, leggendo tra l’altro una poesia di Zan-nier in friulano. Il testo è un compromesso, alla fine è stata introdotta l’adesione delle famiglie, sembra quasi che si tratti di una questione religiosa, di libertà di coscienza.” Tornando all’insegnamento bilingue, lo sa che nelle Valli del Torre il progetto è stato bloccato perché non si è voluto includere le scuole di Lusevera e Taipana nell’ambito dell’Istituto comprensivo bilingue di San Pietro? “Ma la scuola bilingue deve essere un punto di riferimento, deve esserci continuità con un’esperienza che è un unicum nella nostra regione!” Tra le tante lingue di cui si parla spesso ci si dimentica della lingua propria dei bambini. Lei di recente ha ideato, e realizzato con l’Arlef, un cofanetto di carte dove mostra oggetti e cose in tre lingue, in friulano, inglese ed italiano. “Ho cercato di offrire uno strumento didattico che parli ai bambini con gradualità, passando da semplici parole per quelli più piccoli a delle poesie. Mi piacerebbe presentare questo lavoro anche agli insegnanti della scuola bilingue, può essere un sostegno per chi in fondo tende sempre a proporre ai piccoli lo stesso materiale didattico. Ora spero di farne anche una registrazione, perché le lingue vanno soprattutto ascoltate.” (m.o.) 6 razno Burnjak po našim na Livku an v Gorenjem Tarbiju Planinska družina Benečije že od svojega nastanka organizava vsako lieto Burnjak. Te parvi je biu na Prehodu na 30. otuberja lieta 1993. Te zadnji pa lan v Čarnimvarhu. Lietos pa bo poseban, saj bo parvi čezmejni Burnjak an ga parpravja s parjatelji iz Livka v teli vasi. Bo na trecjo nediejo otuberja, na 18. Ob 8.30 se zberemo na sred vasi za iti par nogah do Jevščka gledat Nježno hišo. Tisti, ki bojo želiel, boj mogli iti še do Avse. Kar se uarnemo v vas, okuole pudneva, bo sveta maša po sloviensko. Po maši pa pasta, za pit an sevieda kostanj. Takuo, ki je navada Planinske, bojo tudi sladčine, ki jih napravejo družine otruok, ki ho-dejo v dvojezično šuolo v Špietru. Kar se s tem potegne, bo za pomagat teli suoli kupit igre al druge potriebe za naše otroke. V bivši Suoli bo moč gledat film o Nediži an razstavo go mez die-lo od društva Nit. Bo kulturni program, ki ga parpravjajo pru tele dni. Za lepuo spaijet vse tiste, ki pridejo na tel čezmejni planinski Burnjak, se bojo kupe trudil Planinska, društva iz Livka an vasnjani. ★ ★ ★ Burnjak, praznik kostanja. Tel je an senjam, ki se ponavlja v Go- renjem Tarbiju že od vekomaj. Lietos ga spet organiza domača Polisportiva Tribil superiore - Gorenj Tarbij. Na pomuoč so jim par-skočil še Tarbijan an tarbijska fara, Kmečka zveza / Associazione agricoltori. Srienjski kamun jim je dau pokroviteljstvo (patrocinio). Dielali pa bojo tudi “Razpršeni hotel Valli del Natisone (albergo diffuso)”, Pro loco Nediške doline, društva Srebrna kaplja an Potok. Burnjak bo ku nimar trecjo nediejo otuberja, tuo se pravi 18. Program je zlo bogat: ob 9.30 bo pohod “Natranke: po poti tihotapcev - sulla via dei contrabbandieri” s prò loco Nediške doline; ob 9.45 bo slovesna sveta maša an precesija. Ob 10. odprejo čezmejno kmečko an obartniško tržnico (mercato trasfrontaliero dei prodotti agricoli ed artigianali); ob 14.30 bo v cierkvi koncert klasične glasbe, godu bo Janoš Jurinčič; ob 15.30 v hramu, kjer je bla ankrat Suola, nastope pa ansambel Modrijani. Cieu dan bojo ponujal domače dobruote an pečen kostanj. Le v Gorenjem Tarbiju bo ogled zgodovinskega muzeja “Balus” o parvi svetovni vojni, v Gniduci pa zbirke Elia Qualizza - Kaluta. Bojo igre za otroke an, sevieda, na bojo manjkale beneške ramonike, ki bojo godle po cieli vasi. Iz vartaca na targatev po brajdah Otroc dvojezične šuole so šli bandimat Pokalco Otroc dvojezične šuole an vartaca se na učijo samuo v šuolskih klopeh, pa tudi na terenu. Takuo te veliki od vartaca so se pejal do Prapotnega, kjer jih je sparjeu Michele Pavan, mož od njih učiteljce Arianne, an jih peju po brajdah od kimetije Buse dal Lof bandimat, targat grozdje. Pa ne samuo, pokazu jim je, kakuo se rodijo žarne grozdja, kaj pride uoz njih, kar so zdriele an se jih stisne, kakuo na koncu rata vino. Zviedii so, ki dieta je okuole tarte an de je vič sort grazduja. Oni so z Michelam imiel parložnost spoznat sorto Pokalca (Schiopettino), ki se rodi samuo v tistim kraju v praponskem kamunu. Varnili so se v šuolo an že nieso vidli ure iti damu pravit, ki puno zanimivih stvari so se navadti tudi tisti dan m. ■BBM *0wk Upr i. 'mm L--% v mL ■ jJJi “LA MARMI” di Barbara Specogna Zona Industriale n. 45 SAN PIETRO AL NATISONE (UD) Tel. Fax 0432 727073 - Celi. 338.5983168 lamarmi@live.com - www.lamarmi.it Lapidi e monumenti, piani cucina soglie scale nei migliori graniti. IL NOSTRO STILE NON CAMBIA: DA OLTRE 60 ANNI QUALITÀ ASSORTIMENTO SERVIZIO PASSIONE MADE IN ITALY Un percorso da Topolò a Polava e ritorno Un’iniziativa inedita, quella proposta per sabato 10 e domenica 11 ottobre dalla Pro loco Nediške doline. Il titolo è ‘Un percorso esteriore per un percorso interiore’ e accomuna le camminate nella natura delle Valli del Natisone con la ricerca di pace e spiritualità. Si parte nella mattinata di sabato da Topolò, da cui attraverso il sentiero Cai si raggiungerà Polava, sede del centro buddhista del quale i partecipanti saranno ospiti. Al ritorno a Topolò sono previsti i ‘bagni di gong’ di Marina For- II centro buddhista a Polava te ed una cena organizzata da Carla e Sandro. Si dormirà nelle case vacanza del paese. La colazione, domenica 12, sarà a cura di Laura Birtig, alla quale si deve la proposta dell’iniziativa. In seguito i partecipanti percorreranno il Sentiero degli artisti per tornare in paese in tempo per il pranzo. Considerati i posti letto limitati, una ventina, chi è interessato a partecipare ed a conoscere dettagli e costi della proposta può contattare la Pro loco Nediške doline attraverso internet o al numero 349.3241168. 7 L’autonomia speciale non si difende, bisogna solo esercitarla ogni giorno Su identità, diritti ed autogoverno silenzio assordante e pericoloso Si dìs che la autonomie special de Regjon Friul-Vj e je in pericul e che al covente difindile. I atacs ae specialitàt regjonàl a vegnin fats soredut cui fai cuintri al Fridl e aes sòs specificitàts e chest al sucèt tintremai cu la poie dai politics di chenti. Che a mostrin di no capì che la autonomie si à di metile in vore ogni dì e di no visàsi de impuartance di fonde des minorancis e e de lór tutele La lingua batte dove la Regione duole. Nelle ultime settimane si sono registrati, a più livelli, nuovi e ripetuti attacchi alla specificità storica, linguistica e culturale del Friuli e quindi ai diritti e ai legittimi interessi dei cittadini che abitano in questa parte dello Stato italiano. Si tratta contestualmente, anche se più di qualcuno sembra non rendersene conto, di altrettante aggressioni all'autonomia speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, che comprende il Friuli stesso - ad eccezione di Sap-pada e del Portogruarese - e la provincia di Trieste. In questo lungo elenco spiccano, per forza e virulenza, il voto in Senato, a fine luglio, del nuovo disegno di legge governativo in materia di servizio pubblico radio-televisivo, che non tiene conto dell'esistenza della Legge 482/1999 e dei suoi contenuti, la successiva definizione delle circoscrizioni elettorali in base al famigerato “Italicum” e le reiterate ipotesi di riforma, formulate sia in termini formali in Parlamento che ancor più recentemente con dichiarazioni pubbliche ad incontri di partito, riguardanti la creazione delle fantomatiche “Macroregioni”. Ciò che colpisce in tutti questi casi è la sostanziale accondiscendenza nei confronti di queste iniziative da parte dei politici nostrani. Sia a Roma che in Regione, infatti, non si colgono credibili prese di posizioni critiche né rispetto alla nuova violazione della legge di tutela delle minoranze linguistiche storiche in materia di radio e tv, né in merito al mancato adeguamento della nuova legge elettorale della Camera alla specifica situazione della regione Friuli-Venezia Giuba, caratterizzata dalla presenza delle minoranze linguistiche friulana, slovena e tedesca. Addirittura, nel caso della macroregione del Nordest, tra l'altro proposta un anno fa da un deputato romano di origine friulana, nelle ultime settimane è stato proprio un parlamentare eletto in regione a rilanciarla! La società civile fa sentire la sua voce, ma pare alquanto inascoltata nel «Palazzo». C'è da chiedersi se si tratti di un problema di sordità... oppure se, nella cosiddetta «democrazia dei nominati», consenso, rappresentanza e rappre- sentatività non abbiano più alcuna rilevanza. Un'altra questione-chiave è quella della scuola: una Regione speciale in quanto multilingue come la nostra, dovrebbe avere una scuola speciale e quindi disporre delle competenze necessarie per averla e per gestirla. Se ne parla già da tempo - e questo è un bene - ma non c’è stato ancora nessun passaggio dalle parole ai fatti. Anzi: colpisce in termini negativi il silenzio e l'inattività di politica e sindacati nei confronti della cosiddetta “buona scuola” e del suo impatto sull'istruzione a livello regionale. Se si fosse tenuto conto della tutela delle minoranze e più in generale del diritto e del bisogno di un'istruzione “speciale” che accomuna l'intera comunità regionale, si sarebbe potuto operare diversamente anche in materia di reclutamento e selezione degù insegnanti: pluralismo bnguistico e culturale, diritti e quindi - o, ancor prima, dipende dal punto di vista - posti di lavoro. In ogni momento si sente dire, anche da autorevoli fonti, che la specialità regionale è in pericolo e che pertanto bisogna difendere l'autonomia. Che la Regione Friu-b-Venezia Giuba sia sotto attacco è fuor di dubbio, tuttavia la sua autonomia non va difesa o giustificata. Più semplicemente va esercitata quotidianamente, con la consapevolezza che essa si fonda, non solo storicamente ma ancor di più in prospettiva, sulla presenza delle minoranze friulana, slovena e tedesca e sulla loro tutela, principio fondamentale sia dell'ordinamento italiano che di quebo europeo. A meno che ci sia un problema di conoscenza, di coscienza, di «sotanance» o di autolesionismo. V Beamu močno omejili poučevanje okcitanščine V francoski provinci Bearn so odločili, da bodo močno omejili poučevanje okcitanščine in pouk v ok-citanskem jeziku v osnovnih šolah. Obseg teh učnih ur se bo zmanjšal za 81,5%, kar dejansko pomeni, da bi brez te vrste pouka ostalo več kot 50 razredov in več kot tisoč otrok. Ta sklep so v Bearnu sprejeli, ne da bi se o tem pogovorih z delavci na tem področju. Zato so se v tej provinci že mobilizirah, v sklopu protestnih akcij pa so izvedb tudi posebno kampanjo in poslah protestna pisma predsednikoma dežele Akvitanije in departmaja Atlantskih Pirenejev, ki vključuje tudi Beam. Irlande: sucès intal Nord pe campagne a prò dal gaelic La campagne Liofa, inviade intal Setembar dal 2011 dal ministeri pe culture de Irlande dal Nord cun ché di sburtà la int a impara e a doprà il gaebc ir-landès, e à cjatàt un sucès cence precedents che al à puartàt a incressi i siei obietìfs. Cun di fat, sul im-prin, la iniziative si proponeve di cjatà fur un miàr di personis che si impegnassin in maniere formai a impara e a tacà a fevelà par irlandès dentri dal 2015. A vuè però a son passe 13 mil bs personis che a àn za sotscrit l’impegn domandàt de campagne. I orga-nizadórs de iniziative a àn cussi decidùt di alca l’obie-tìf che si vevin proponùt e di puartà a 20 mil il miniar di sotscritòrs che si impegnin a impara e a doprà la lenghe dentri dal 2020. V vsej Franciji 24. oktobra protesti manjšinskih skupnosti Da bi se zoperstavib francoskemu centrabzmu in da bi zahtevah uradno priznanje zgodovinskih narodov, jezikov in kultur v tej državi, bodo 24. oktobra organizirah celo vrsto protestnih akcij. Pri pobudi bodo sodelovale vse manjšinske skupnosti, poleg Alzacije, Bretanije, Severne Katalonije, Korzike, Okcita-nije in Severne baskovske dežele pa bodo protesti zajeti tudi tako imenovana čezmorska ozemlja, kot so Antih, Reunion in Francoska Gvajana. “Suns Sardigna” e “Suns Europe”: a Cagliari ed in Friuli lingue e musiche da tutto il continente Suns ritorna, cresce e raddoppia. Il Festival della canzone nebe bngue minoritarie dell’Europa alpina e mediterranea, nato in Friuli nel 2009, si prepara alla sua la settima edizione con alcune interessanti novità, a partire dal fatto che quest'anno la manifestazione si terrà per la prima volta in Sardegna. L'appuntamento è fissato per il 28 novembre a Cagliari e come di consueto prevede il confronto dal vivo tra band o solisti che cantano in una delle bngue minoritarie di Italia, Francia del sud, Svizzera, Austria, Slovenia, Croazia e Malta. I partecipanti alla serata di Suns 2015, per l'occasione ribattezzato Suns Sardigna, saranno selezionati tra gli artisti che presenteranno la propria candi- ^■ datura secondo le modalità definite dal bando, che si trova in internet ab'indirizzo www.sunscontest.com. Fra tutte le candidature pervenute ab’indirizzo e-mail sunsardigna@gmail.com entro il 5° ottobre saranno selezionati da sei a otto finalisti che saranno invitati a presentare il proprio brano nel capoluogo sardo, sul palco Al torne 'Suns' e al nas 'Suns Europe'. Chest an il Festival de cjangon tes lenghis minoritariis de Europe alpine e mediteranie si davuelzarà in Sardegne, a Casteddu, e si screarà une gnove manifestazion che e à che di promovi la diversitàt linguistiche e la creativitàt. A tacà dai 25 di Novembar a rivaran in Fridl i sunórs, lis peraulis e lis visions de Europe «unide te diversitàt» : in collaborazione con / v sodelovanju z / in colaborazion cun RAD|° <©> KONDE FURLANE % J t FM 90.0 WWW.0NDEFURLANE.EU ROF del Teatro Massimo. L'approdo di Suns in Sardegna si inserisce in una più ampia evoluzione del Festival, che è stato organizzato per la prima volta sei anni fa. Dal 25 novembre al 12 dicembre di quest'anno in Friuli si svolgerà Suns Europe, il nuovo Festival Europeo debe Arti Performative nelle Lingue Minoritarie d’Europa che nasce proprio dall'esperienza maturata con l'organizzazione delle prime sei edizioni di Suns e che intende coinvolgere tutte le minoranze hnguistiche del continente, all’interno di un cartellone più ampio che unisce la musica al cinema e alla letteratura e che porterà a Udine e in altri centri della regione le voci, i suoni, i sogni e le istanze deb'Europa «unita nella diversità». È imminente la data di scadenza anche per la presentazione delle candidature dei concorrenti al concorso musicale Suns Europe, che il prossimo 11 dicembre vedrà sul palco del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” i due vincitori di Suns Sardigna e gli altri artisti selezionati all'interno di analoghe rassegne regionali e tra quanti avranno inviato un brano originale in formato mp3, corredato di tutta la documentazione richiesta dal bando, disponibile anch'esso su www.sunscontest.com. Il programma deb'intera manifestazione è in via di definizione, ma appare già chiara la sua fisionomia generale, che abbraccia tutto il continente e copre diverse forme di espressione artistica e di comunicazione. Il 25 novembre prenderà il via una rassegna dedicata alla produzione cinematografica e audiovisiva nelle bngue minoritarie, che sarà poi seguita da una serie di incontri dedicati aba scrittura creativa nebe bngue “altre” d'Europa e da concerti e altri eventi musicati itineranti. 8 Il PANA / XXI PANA Statuto delTUti, a Tipana il voto finisce in parità Problemi in seno alla maggioranza del sindaco Grassato Nella seduta del 24 settembre del consiglio comunale di Tipana Elio Berrà, ex vicesindaco, Donato Pascolo e Lara Vazzaz, tutti candidatisi a suo tempo a sostegno della Usta dell’attuale sindaco Claudio Grassato hanno votato contro l’approvazione dello statuto dell’Uti insieme a due consiglieri della minoranza. Il capogruppo della minoranza Roberto Bassi ha invece votato a favore. È così finita in parità la conta dei voti sul punto in questione: 6 i voti contrari 6 i voti favorevoli, tuttavia non sufficienti a raggiungere il quorum per l’approvazione dello statuto. Elio Berrà aveva già preannunciato il suo voto contrario all’atto, spiegando che avrebbe voluto maggiore attenzione verso temi come la montagna, la fascia confinaria, la minoranza slovena, l’equità nei trasferimenti e diverso peso nelle votazioni per Lusevera e Taipana. “Avevo invitato Berrà a partecipare alle riunioni sullo Statuto del-l’Uti - ha commentato il sindaco Grassato - tuttavia non vi ha mai preso parte. Le questioni cui fa riferimento Berrà, sono tutte state da me sollevate nelle varie riunioni, ma alla fine la maggioranza dei sindaci ha preferito dare un’impostazione il più possibile snella al documento, indicando solo i requisiti essenziali per far partire l’Uti. Lo statuto potrà poi essere migliorato in seguito, quando si capirà come effettivamente funzionano i nuovi enti territoriali. Quanto alla faccenda del voto, l’unico comune che ha proposto il sistema “una testa un voto” è stato Taipana. Tutti gli altri comuni “piccoli” non lo hanno sostenuto”. Ora per Taipana si profila barrivo di un commissario solo per l’approvazione dello statuto. Il problema è che il sindaco si è trovato senza maggioranza anche nella successiva votazione inerente una variazione di bilancio. Berrà si è astenuto sul punto perché contrario alle modalità degù interventi sul post galaverna. “Questo motivazione - afferma il sindaco Grassato - è completamente illogica. Gli interventi sul post galaverna sono seguiti dalla Comunità Montana, mentre le variazioni in questione riguardavano problemi di competenza del Comune che nulla avevano a che fare con il problema della galaverna. La variazione si era infatti resa necessaria per rimpinguare alcuni capitoli di spesa per l’adeguamento dell’importo necessario all’assunzione di lavoratori socialmente utili, sopperendo alle carenze del personale; per la copertura dello sforamento dovuto a maggiori costi inerenti i lavori aggiuntivi della struttura per i mezzi della Protezione Civile, richiesti dall’allo-ra assessore ai lavori pubblici Elio Berrà, nonché allo storno di fondi per spese urgenti necessarie al funzionamento degli uffici comunali (tra cui il gasolio per riscaldamento invernale). Insomma, per dirla in breve, Berrà prima ha proposto e poi si è astenuto sulla sua stessa proposta nonché su punti che sarebbero andati tutti a beneficio della comunità di Taipana”. Quale il futuro del Comune, dunque? “Se non dovessi riuscire a ricucire lo strappo, - risponde il sindaco Grassato - il commissariamento del Comune fino alle nuove elezioni non potrà che comportare ulteriori disagi e difficoltà alla comunità”. Il sindaco Grassato, infine, critica duramente il comportamento di alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Lusevera che hanno partecipato come spettatori al consiglio di Tipana. “Ho inviato una lettera all’attenzione del capogruppo di minoranza del Comune di Lusevera -chiosa il sindaco di Tipana - per comunicare il mio personale disappunto per l’increscioso comportamento avuto da tre consiglieri di mi- noranza di Lusevera durante lo svolgimento del consiglio comunale a Taipana. Sghignazzare, ridere in faccia, fare ammiccamenti ed altre gestualità, oltre ad esser contrario alle norme del regolamento comunale di Taipana nelle adunanze consigliaci, è una mancanza di rispetto al mio ruolo istituzionale ed al consiglio di Taipana nonché offensivo per tutta la comunità rappresentata. La mancanza di stile e la maleducazione dimostrata da tali consiglieri hanno, tra l'altro, creato disagio ad altri spettatori del pubblico locale, che poi, in separata sede, mi hanno fatto presente tale situazione. Per il futuro, ho già richiesto la presenza dei carabinieri per evitare che simili sgradevoli episodi possano riproporsi”. I6RSKA IN KARNAJSKA DOLINA/VALLI D£LTORJ*dE i DEL CORJMAPPO Lettera al giornale I rapporti tra Taipana e Lusevera Egr. Direttore Avendo assistito al recente Consiglio comunale di Lusevera dove si discuteva l’approvazione dello statuto della costituenda UTI del Torre, vorrei fare alcune considerazioni in merito ai rapporti fra il comune di Taipana e quello di Lusevera che, come emerge dalle cronache degù ultimi anni apparse anche sul Suo giornale, non sempre hanno corso sui binari della normalità istituzionale. Premessa doverosa: non parlo assolutamente a nome dell’attuale amministrazione di Taipana di cui non faccio parte ma penso di poterlo fare senz’altro a nome della precedente, a guida Elio Berrà, della quale ero vicesindaco. Venendo al punto più importante che riguardava lo statuto dell’UTI, la minoranza consigliare, oltre a lamentare il fatto di non es- sere stata minimamente coinvolta durante tutta la lunga gestazione dello stesso, evidenziandone - giustamente - la mancanza di qualsiasi attenzione specifica al territorio montano e l’assoluta irrilevanza decisionale cui saranno relegati i comuni di Lusevera e Taipana (unici comuni totalmente montani) fra le altre cose chiedeva se non fosse stato più opportuno cercare un’intesa o collaborazione con il comune vicino per esprimere una posizione concorde, quindi più forte. Sollecitato in merito il sindaco ha risposto per bocca del consigliere Igor Cerno affermando che l'unico con- tatto è stato con Elio Berrà non più di qualche settimana addietro, quindi a cose già fatte, dimenticando (?) che Berrà, fin dal suo primo mandato da sindaco (1999), ha sempre cercato - ma mai trovato - la collaborazione con Lusevera nella prospettiva di un’unione che sarebbe del tutto naturale per tanti motivi che non sto qui ad elencare ma che sono, credo, a tutti evidenti. Questo atteggiamento di chiusura è stato una costante per Lusevera in tutti questi anni e può riassumersi appieno nella formuletta ripetuta in svariate occasioni dal sindaco Marchiol - e purtroppo con troppa leggerezza fatta propria anche da diverse persone - secondo la quale “l’unione di due soggetti deboli non ne fa uno più forte”. Curiosa teoria questa. Dacché mondo è mondo se i più deboli ed emarginati hanno ottenuto qualcosa è perché hanno unito le loro forze senza contare che il “divide et impera” di antica memoria è sempre valido e dovrebbe insegnare qualcosa. Io stesso, in occasione delle scorse elezioni comunali quando già erano palesi ed imminenti le determinazioni della Regione sull’argomento, avevo prospettato ad entrambe le Liste candidate a Lusevera che questo divenis- se un tema centrale della campagna elettorale in entrambi i Comuni. L’invito, purtroppo, non è stato raccolto perdendo così una preziosa occasione per predisporre un percorso comune che - vedi l’incombente Programma annuale delle fusioni predisposto dalla Regione - volenti o nolenti saremo costretti a percorrere (speriamo non da separati in casa). Sempre auspicando che questa non sia un’ulteriore fonte di sterili polemiche ma stimolo di discussione -anche fra la popolazione la quale dovrebbe essere maggiormente informata su questi temi che la riguardano molto più da vicino di quanto possa pensare - senza ulteriori perdite di tempo, per un nuovo percorso a cui non c’è alternativa. Fabio Michelizza, Monteaperta/Viškorša KANALSKA D O LINA / VALCAN AL6 V Bovcu srečanje posvečeno Slovencem v Kanalski dolini, njihovi zgodovini, delovanju in ljudski religioznosti Na povabilo Zgodovinske sekcije iz Bovca so v soboto, 26. septembra, v kulturnem domu v Bovcu gostih Slovensko kulturno središče Planiko in predstavili knjigo »Ljudska religioznost v Kanalski dolini« Nataše Gliha Komac. Po uvodnem pozdravu predsednika Zgodovinske sekcije društva Golobar gospoda Klavore je avtorica knjige dr. Nataša Gliha Komac zbrani publiki predstavila monografijo, ki je izšla v slovenskem jeziku leta 2014 ter dopolnjen prevod v italij anskem j eziku, kije izšel letos poleti. Predstavljena so bila na platnu naselja Ukve, Žabnice, Ovčja vas, kraji z nekoč najštevilnejšim do- mačinskim slovensko govorečim prebivalstvom, v katerih je bilo zabeleženo tudi obredno umivanje in zavijanje lobanje v prt ter svetišče Sv. Višarje. Geografski in zgodovinski oris Kanalske doline je bil posebej zanimiv za prisotne, saj je Soška dolina tako ah drugače vezana na Kanalsko dolino in na romarsko pot Višarij. Sledil je prikaz prazničnega leta Slovencev v Kanalski dolini iz perspektive aktualnih obrednih praks. V nadaljevanju je kot ena izmed šeg življenjskega kroga predstavljeno slovo od pokojnika, in sicer tako iz perspektive ljudske religioznosti kot Rimskokatoliške cerkve, katere zgo- dovinska prisotnost na območju Kanalske doline pomembno določa praznično leto in vsakdanje življenje domačinov. Predstavili so tudi delo Slovenskega kulturnega središča Planika v Kanalski dolini, ki si skupaj z Glasbeno matico in društvom Tomaž Holmar prizadeva za ohrananje slovenskega jezika in kulture v dolini. Posebno pozornost so namenih še problematiki poučevanja slovenskega jezika na šolah dohne. Na zelo dobro obiskani prireditvi je bilo veliko domačinov, ki so imeli in še imajo tesne stike s Kanalsko dolino. Nekateri so v preteklosti delah s rabeljšvkem rudniku, drugi se še danes dnevno vozijo v službo v Kanalsko dolino. Med prisotnimi je bilo videti tudi nekaj obrazov ljudi, ki so prišh na prireditev iz sosednjega Rajbla. 9 Po sledeh krivapet s Polisportivo Matajur Polisportiva Matajur nas kliče na pohod po stazi od krivapet. Lietos je trecji krat, ki nam ponujajo telo posebno parložnost za okdrit, kje so živiele (paš al so še do-nas?) krivapete. Če nečeta zgubit tele parložnosti, pridita v nediejo, 4. otubeija, ob 9. ur pred cierku v Čeplešiš-čah. Kupe prehodeta deset kilometru po lahki stazi an par Mašerah vam odprejo urata od muzeja Matajura, ki so ga napravli s projektom ZborZbirk. Na hoji vam ponu-dejo kiek za popit an na koncu pasto an uodo. Plačata sa-muo deset evrov (otroc, ki nieso še dopunli 10 liet pa pet evrov). Po pasti bojo pekli kostanj an se oglasjo tudi naše ramonike. Če želta zviedet kiek vič, pokličita Marina (338 5877265) al Giulio (333 5214749). Domenica prossima, 4 ottobre, ritrovo alle ore 9 davanti alla chiesa di Cepletischis per partecipare alla camminata sui sentieri delle Krivapete organizzata dalla pohsportiva Matajur. Dieci chilometri tra le bellezze naturah di questo angolo dehe Valli del Natisone con sosta a Masseris per visitare il museo del Matajur. Iscrizioni (10 euro adulti, 5 i bambini sotto i dieci anni) con ristoro lungo il percorso, pastasciutta, acqua, castagne e fisarmoniche. Kultura, Izleti &... Srečanje pod lipami z Likaijem v četrtek, 1. oktobra Načelnik tolminske upravne enote in predsednik Fundacije Poti miru v Posočju Zdravko Likar bo gost Kulturnega centra Lojze Bratuž in Krožka Anton Gregorčič. Spregovoril bo o odnosih med Slovenijo in Slovenci v FJK. Dogodek, ki bo ob 20. uri v Kulturnem centru Bratuž na Drevoredu XX. septembra v Gorici, je vključen v Socialni teden. Pogovor bo vodil novinar Julijan Čavdek. Pesnik Ciril Zlobec v Gorici v četrtek, 1. oktobra Goriški Kulturni dom, Skgz in Zskd vabijo na srečanje s pesnikom Cirilom Zlobcem ob njegovi 90-le-tnici. Pesniški večer v okviru projekta Bunker 2015-18 bo v Kulturnem domu (Ul. Brass 20) ob 18. uri. Pesnika bo predstavila Nadja Marinčič. Corso di sloveno per adulti dal 6 ottobre al 26 novembre L’Istituto per la cultura slovena e l’Istituto per l’istruzione slovena organizzano un corso di lingua slovena per adulti. Le lezioni si terranno presso il Centro culturale sloveno a S. Pietro il martedì ed il giovedì: dalle 18.30 alle 20 per il livello base, dalle 20.15 alle 21.45 per il livello avanzato. L’insegnante sarà la prof. Cinzia Pečar. Per informazioni ed iscrizioni scrivere a: isk.benecija@yahoo.it o zavod_speter@yahoo.it Cerkvene pesmi v Ukvah v petek, 9. oktobra Ukovški cerkveni pevski zbor in Župnija Sv. Filipa in Jakoba iz Ukev vabita na predstavitev zgoščenke slovenskih cerkvenih pesmi, ki jih pojejo v tamkajšnji farni cerkvi, z naslovom “Bogu in Mariji v čast, ljudem pa v veselje!”. CD bodo predstavili v farni cerkvi ob 20. uri. Zborovski koncert v lieški cerkvi v petek, 9. oktobra KD Rečan_Aldo Klodič vabe na koncert zboru, ki bo ob 20.45 v cierkvi na Liesah. Nastopila bota projektni zbor Nediške doline an Mešani pevski zbor Hrast iz Doberdoba. Sledi družabno srečanje v telovadnici. Gledališče v Špetru v soboto, 10. oktobra Slovensko stalno gledališče bo v okviru abonmaja za Benečijo v sodelovanju z Inštitutom za slovensko kulturo in Kulturnim društvom Ivan Trinko ob 20.30 v Slovenskem kulturnem domu uprizorilo komedijo “Kako postati Slovenci v 50-ih minutah”. Dvojezična predstava na duhovit način predstavlja specifike jezika, tradicije in običaje Slovencev in je namenjena vsem, ki želijo spoznati slovenski svet in Slovence iz vsakega geografskega območja, ki bi se radi zabavali ob lastnih napakah. Igra Daniel Dan Malalan (režiral je zadnjo igro Beneškega gledališča), režiserka je Sabrina Morena, v video posnetku se pojavlja Alessandro Mizzi. Sodelujeta še Boštjan Zav-nik (harmonika) in Nikla Petruška Panizon (glas). Vstopnina 8 evrov. In Val Lepena con il CAI domenica 11 ottobre Il CAI Val Natisone con la partecipazione del gruppo Alpinismo Giovanile D. CoUini - SAF Udine organizza un’escursione sulle mulattiere militari austriache della Val Lepena. Ritrovo alle 7.15 nel piazzale scuole di San Pietro al Natisone. Sono previsti due itinerari, uno di livello escursionistico, l’altro per esperti. Il tempo di percorrenza deh’itinerario riservato ad escursionisti esperti è di 5-6 ore con un dislivello complessivo di 1325 metri. Capigita: Gianna e Donato (339/4950470) Approfondimenti Jesti tou Terski dolini compie vent’anni Si inaugura sabato 3 ottobre alle 18 presso il centro Lemgo di Ter la 20A edizione della manifestazione culinaria “A tavola nell’Alta Val Torre - Jesti tou Terski dolini”. Per i tre week end successivi i ri- storanti aderenti offriranno menù con i piatti della tradizione locale e piatti speciali a prezzi d’occasione. All’inaugurazione di sabato prenderà parola anche Costantino Cattivello dell’ERSA che illustrerà i risultati raggiunti dal progetto di valorizzazione del fagiolo Fiorina. Com’è noto, il legume tipico di Bardo insieme allo stak è stato iscritto nell’elenco dei prodotti tradizionali agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. La manifestazione “A Tavola nell’Alta Val Torre - Jesti tou Terski doli- ni” si propone anche come vetrina per gli eventi culturali, musicali e di intrattenimento che caratterizzeranno il mese di ottobre in valle. Si partirà il 10 e 11 ottobre con la Burjanka di Bardo. Ci si ritroverà a Sedlišča la domenica successiva per la tradizionale casta-gnata. Mercoledì 14 prenderà avvio a Bardo anche il ricco cartellone della manifestazione benefica “Mille note per Jenny” con una serata informativa dal titolo “Come lo stile di vita aiuta a prevenire i tumori?”. Sul tema relazionerà il dott. Alessandro Marco Minisini. Domenica 4 ottobre a Resiutta, in occasione della Festa dell’Agricoltura, la locanda Bar Do /Nova Coop in collaborazione con il Comune di Lusevera e il Parco naturale Prealpi Giulie allestirà uno stand per promuovere le iniziative ottobrine in valle. Saranno distribuite le brochure dell’evento e offerti assaggi di stak. arassi.—1 nuno di Lusever.i Komun Nitido o MERCATI o ESPOSIZIONI O °° o O O °o J XX EDIZIONE 2 015 Il TAVOLA NGLL'ALTA VAL TOR.RG J6STI TOU T6RSKI DOLINI Lepo je živeti v mestu, ki ima svoj lastni ritem, življenjsko pot, ki se razvija in spreminja, ne glede na to ali mu prebivalci lahko sledijo ali včasih zamudijo kakšno novost. Mala Ljubljana je, kar se tega tiče, še posebno spretna, saj preseneča in očara z vedno novimi triki: včasih je to prav posebno lep sončen dan sredi jeseni, spet drugič je nova klopca v parku ali nova sladoledama. Mnogokrat prebivalce razveseli z nepričakovanimi uličnimi koncerti ali plesi in, če smo res iskreni, včasih postreže tudi s kakšno manj prijetno novostjo. Vendar tudi v tem je čar mest in kljub temu, da so včasih presenečenja neprijetna, je zagotovo res, da v slovenski prestolnici nikoli ni dolgčas. Ko človek že misli, da je preizkusil vse restavracije, se pojavi nova, ko je prepričan da pozna vse muzeje, se kje pojavi kakšen nov razstavni prostor, skratka novostim ni nikoli konca. V tem duhu je prejšnji teden, točneje 23. septembra, po dveh letih prenove spet odprla svoja vrata Plečnikova hiša na Karunovi ulici v Trnovem. Hišo, v kateri je 36 let prebival arhitekt Jože Plečnik, je pred 100 leti kupil brat Andrej zato, da bi postala nov dom vseh Plečnikov. Hišo so nato kot muzej odprli leta 1974, Na obisk kjožetu Plečniku Pismo iz slovenske prestolnice stopni posamezni originalni načrti, zraven pa nameščeni digitalni ekrani za podrob-nejše raziskovanje Plečnikove arhitekture. Na v njej pa so še vedno ohranjeni Pleč- v vhodni veži obiskovalec spozna stavljeni stenah so izpostavljeni imeli izjemno možnost, da dostopajo do digitaliziranih Plečnikovih načrtov, po predhodnem dogovoru pa si bodo lahko ogledali in proučili tudi Plečnikove originalne načrte, ki jih Mestni muzej sicer hrani v depoju z ustreznimi klimatskimi pogoji, primernimi za hranjenje papirja. Največja soba v hiši je namenjena predstavitvi Plečnikovega dela v Ljubljani in hrani maketo mesta s Plečnikovimi urbanimi potezami in stavbami. V predalih makete so do- izbrani veliki Plečni- kovi ljubljanski projekti: ljubljanske Žale, Narodna in univerzitetna knjižnica ter Tržnica. Poleg te je še sobica, kjer so predstavljeni načrti nikoli uresničenih Plečnikovih vizij Ljubljane, med katerimi je posebne pozornosti vredna Katedrala svobode, umetnikova vizija stavbe slovenskega parlamenta. Zadnji razstavni prostor v pritličju je Urškina soba, v kateri je v času Plečnikovega življenja bivala njegova gospodinja Urška Luzar. Tukaj je predstavljen arhitektov osebni svet s fotografijami, predmeti in priznanji. Istočasno s hišo pa so odprli tudi prvo občasno razstavo, na kateri je predstavljena zgodba o prenovi. Potovanja v Plečnikov svet gotovo ne gre zamuditi, njegovo hišo si obiskovalci lahko ogledajo od torka do nedelje, za najbolj radovedne pa so organizirana tudi vodeni ogledi. Teja Pahor nikovi predmeti in sobe, kot jih je zapustil arhitekt. Novosti prenove, med katero so hišo razširili, je več. Poleg ostalega si v njej lahko obiskovalci ogledajo novo stalno razstavo. Vsebinsko se razstava deli na arhitektov opus na Dunaju, v Pragi in predvsem v Ljubljani ter na njegov zasebni del. Že Plečnikovo biografijo, ključne postaje njegovega življenja in dela, njegove sodobnike ter stavbe iz tistega časa. Arhitekt je od vajenca v mizarski delavnici očeta Andreja postal spoštovani profesor na Fakulteti za arhitekturo v Ljubljani in prejemnik številnih državnih in mednarodnih priznanj. V nadaljevanju sta pred- prvi dve ključni postaji njegovega ustvarjanja - Dunaj z Zacherlovo hi- šo in Praga s praškim gradom. Zanimiva novost je tudi to, daje po prenovi hiša postala pomembno študijsko središče, s posebnim prostorom namenjenim vsem, ki proučujejo Plečnikovo delo. Raziskovalci bodo In Promozione in attesa del derby di sabato a Faedis la Valnatisone ha superato lo Zaule Rabujese Due gol per un nuovo meritato successo Da sabato 3 ottobre ritornano in campo tutti, dagli amatori alle squadre giovanili I Giovanissimi della Valnatisone che hanno esordito pareggiando con il S. Gottardo I Pulcini della Valnatisone con mister Bruno lussa e Carlo Liberale dopo il torneo di Pradamano Lasciando da parte le polemiche lanciate dal titolo e dall1 articolo apparsi sul Messaggero Veneto ed il Piccolo di lunedì 28 settembre in merito alla mancata sportività da parte della Valnatisone per le perdite di tempo e i palloni nascosti denunciate dal ‘portavoce’ dello Zaule (nel recinto di gioco dei campi di calcio possono avera accesso solo i dirigenti ed i giocatori autorizzati, la società ospitante ha l'obbligo di mettere a disposizione per la gara tre palloni, l'arbitro in caso di eccessive perdite di tempo ha la possibilità di recuperare a conclusione di ogni tempo i minuti persi per le sostituzioni), quella che raccontiamo è la cronaca di una vittoria convincente. La formazione allenata da Roberto Peressoni, che è passata in vantaggio con la rete di Grion nella prima frazione di gioco, nella ri- presa ha legittimato la sua prestazione con il raddoppio ottenuto su calcio di rigore trasformato da Lorenzo Meroi e decretato per un atterramento in area di Michele Ovi-szach. Il successo ottenuto lancia la formazione di Christian Bosco al secondo posto della classifica in coabitazione con la Pro Cervignano. Sabato 3 ottobre alle 15 sul campo di Faedis la Valnatisone è attesa nel derby dalla 013. Domenica hanno iniziato il campionato i Giovanissimi della Valnatisone impegnati nella trasferta con il S. Gottardo. I ragazzi guidati da Luca Pecchia hanno chiuso in parità la sfida con qualche rammarico. Infatti ad un quarto d’ora dal termine erano in vantaggio 3:1 grazie alla doppietta realizzata da Gabriele Zabrieszach ed alla rete di Gabriele Quarina. Gli Esordienti inizieranno sabato 3 ottobre. I ragazzini della Valnatisone sono stati inseriti nel Girone C con Ancona/A, Chiavris, Forum Julii/B, Manzanese, 013, Tor-reanese, Ud.Un. Rizzi Cormor/A e Young Warriors. Ci sarà per la prima volta al via anche la formazione di San Leonardo Atletico 4 Valli del presidente Ivan Ruttar che giocherà nel Girone F con Asso-sangiorgina, Aurora Buonacqui-sto, Azzurra Premariacco, Fulgor, Rangers, S. Gottardo, S. Vito al Torre, Serenissima e S. Vito al Torre. Per quanto riguarda i Pulcini le due squadre valligiane sono state inserite nello stesso girone. Oltre alla Valnatisone ed all’Atletico 4 Valli vi giocheranno Buttrio, Fulgor, Graph/Tavagnacco, Manzanese, Moimacco, Nimis, 013, Paviese e Rangers. Nell’attesa di iniziare il campio- nato i Pulcini della Valnatisone di Bruno lussa hanno partecipato sabato 26 settembre al torneo di Pradamano giocando alla grande contro formazioni regionali che vanno per la maggiore. Un peccato che alla manifestazione la formazione valligiana si sia presentata con una formazione rimaneggiata a causa dell'impossibilità di due dei suoi ragazzi di parteciparvi. Nella Valnatisone si sta formando anche un bel gruppo di Piccoli Amici con l’arrivo di diversi ragazzini dal comune di Pilifero e San Leonardo. Dovrebbero iniziare a giocare da domenica 11 ottobre. Sabato 3 ottobre alle 14.30 a Podpolizza di Pulfero inizierà il campionato amatori della FIGC la B.C.Torean/Real Pulfero che ospiterà la squadra di Staranzano. Al via anche i campionati del Friuli collinare con la Savognese per il campionato di Eccellenza che ospiterà la formazione isontina del San Lorenzo. In prima categoria turno di riposo per la squadra Drenchia/Gri-macco targata Al Cardinale. In Seconda categoria l’Alta Val Torre ospiterà a Pradielis alle ore 15 il Dignano. Rispetto alla passata stagione ci sono stati dei cambiamenti nella rosa. Alle partenze hanno sopperito gli arrivi di Giovanni Mauro, Alberto Canola e Stefano Ceschia con i quali la squadra risulta molto competitiva. La speranza è di disputare come l’anno scorso un buon campionato. In Terza categoria la Polisportiva Valnatisone di Cividale giocherà in trasferta a Reana del Rojale sabato alle ore 14.30 ospitata dalla Dream Team. Paolo Caffi Podismo: vittorie per Elisa e Francesca Si è svolta domenica 19 settembre a Moggio Udinese la ottava prova del trofeo Gortani di corsa in montagna, a cui hanno partecipato 161 podisti. Protagonista la società Aldo Moro di Paluzza che si è guadagnata il primo posto della classifica per società seguita dalla socie- tà Velox Paularo e dal Gs. Natiso-ne di Cividale, al 18. posto il Gsa Pulfero. Nel trofeo Mirai al primo posto l'Atletica Moggese, seguita dal Gs. Natisone; nel trofeo Portatrici Carniche ancora l'Aldo Moro al primo posto, sesto il Gs. Natisone, decimo il Gsa Pulfero; nel trofeo Gortani sempre l'Aldo Moro protagonista vincente e settimo posto per il Gs. Natisone. Questi i piazzamenti ottenuti dagli atleti valligiani: EF 2. Sara Picogna; RE 4. Elena Francescat-to, 6. Chiara Mlinz, 7. Elisa Obal-la (Edelweiss Villa); RI 2. Lorenzo Brugnizza; CE 4. Antonella Franco, 6. Lucia Rorato; CI 1. Federico Bais, 2. Emanuele Brugnizza, 4. Francesco Dri; AE 1. Francesca Gariup; JM 3. Elias Rorato; SF 1. Elisa Costantini (Gsa Pulfero); AFB 5. Giancarla Mingone; AMB 3. Flavio Mlinz (Aldo Moro), 5. Michele Oballa (Edelweiss Villa), 6. Michele Maion. Domenica 11 ottobre con la prova a Tarcetta di Pulfero si concluderà la 48. edizione del trofeo Gortani del Centro Sportivo Italiano di Udine. L’ANGOLO DEI RICORDI VALNATISONE 1976-1977 A GAGLIANO (foto di Paolo Caffi) da sinistra a destra in piedi: Sergio Moreale (dirigente), Franco Carbonaro, Alberto Blasetig, Valentino Ba-lus, Walter Beuzer, Brun, Tiziano Manzini, Renzo Fantini, Franco Gervasio; accosciati: Vladimiro Predan, Amedeo Zuliani, Giuseppe Gottardo, Mario lussa, Bruno lussa, Luciano Bellida, Michele Coren. 11 kronaka “Nie puno, kar moremo narest za naše ljudi po gorah. Bi bluo že dobro, de bi imiel moči an sude za jim zbuojšat življenje”. Takuo nam je jau ankrat an kamunski konsilier adnega našega gorskega kamuna. Zbuojšat življenje pride reč imiet deste postrojene, luči po vaseh, britof posiečen, puošto, miediha, lekarno... Pa pride tudi reč jim stuort preživiet kak poseban dan v liepi an veliki družbi, v kajšnim novim kraju. Dreški kamun vsako lieto poskarbi za jim ponudit tak dan. Lietos so jih pejal na Hrvaško, v luštno miestace Umag. Šli so v saboto, 19. setemberja. Lepuo so se imiel, saj so pejal za sabo tudi godca, ki ga vsi lepuo poznajo. Je puoštar Franco Qualizza, Bernadu iz Sriednjega Bandimica an Opasilo cierkve na Liesah Le tisto nediejo so okarstil čičico, ki živi v Čedade pa je pogostu v Garmiku, odkoder je nje tata novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorni urednik: MICHELE OBIT Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst / Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: info@novimatajur.it; novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 40 evrov • Druge države: 45 evrov Amerika (z letalsko pošto): 62 evrov Avstralija (z letalsko pošto): 65 evrov Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT 03 S 01030 63740 000001081165 SWIFT: PASCITMMXXX Včlanjen v FIEG Associato alla FIEG m m Včlanjen v USPI Associato all’USPI Oglaševanje Pubblicità / Oglaševanje: Tmedia s.r.l. www.tmedia.it Sede / Sedež: Gorizia/Gorica, via/ul. Malta, 6 Filiale / Podružnica: Trieste /Trst, via/ul. Montecchi 6 Email: advertising@tmedia.it T: +39.0481.32879 F: +39.0481.32844 Prezzi pubblicità / Cene oglasov: Modulo/Modul (48x28 mm): 20,00 € Pubblicità legale/Pravno oglaševanje: 40,00 € Za Bandimico an Opasilo cierkve na Liesah je biu lietos senjam še buj velik, ku po navadi, saj le tisti dan so posvetil kapelco, ki je ta za cierkvijo materi Tereziji iz Kalkute an par maš, par kateri je pieu Mali zbor iz Svetega Lienar-ta, je biu karst Arise. Arisa je parvi otrok mladega para iz Malega Garmika, saj tata je Simone Chialchia iz tele vasi, mama je pa Eliana iz Čedada, kjer tudi živjo. Po maš, takuo ki je navada, so šli vsi na kosilo v telovadnico. Dobro an obiuno so tudi tele krat skuhal tisti od farnega konseja an skupina alpinu garmiškega kamuna. So uriedni velike pohvale an zahvale, saj se na nikdar odmaknejo, kar je trieba dielat za dobre dele skupnosti. An ku se že vič liet gaja, an lietos karminska aministracjon je dala podpuoro v sudih šuolarjem an študentom, ki žive po njih vaseh. Lietos so parjel telo pomuoč Sara Magnan iz Gorenjega Barda, Alessandro Ligugnana iz Hlocja, Sofia Gosgnach iz Slapovika, Marica Scuoch iz Topoluovega, Elisa Vogrig iz Trebeža (dol na Kaštelu), Giulia Predan iz Lombaja, Juri Primosig iz Hostnega an Giovanni Vogrig iz Velikega Garmika. AFFITTASI / VENDESI casa a Ponteacco (San Pietro al Natisone). Tel. 0432 730412 VENDESI fisarmonica diatonica Rutar. Tel. 0432 713279 - 333 9087364 Dežurne lekarne Farmacie di turno OD 02. DO 08. OKTOBRA Čedad (Fontana) 0432 731163 Škratove 723008 Manzan (Brusutti) 740032 Njivica 787078 Miedihi v Benečiji Dreka doh. Stefano Qualizza Dreka: v sriedo od 11.30 do 12. ure Grmek doh. Stefano Qualizza Hlocje: v sriedo od 10.30 do 11.00 doh. Lucio Quargnolo 0432.723094 Hlocje: v pandiejak an sriedo od 11.30 do 12.00, v četartak od 15.00 do 15.30 Podbonesec doh. Vito Cavallaro 339 6971440 - 0432.726378 Podbuniesac: v pandiejak an petak od 8.15 do 11. ure; v torak an četrtak od 17. do 19. ure Sriednje doh. Stefano Qualizza Sriednje: v petak od 12.30 do 13.00 doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak od 15. do 15.30; v petak od 11.30 do 12.00 Sovodnje doh. Stefano Qualizza Sovodnje: v sriedo od 8.30 do 9.30 doh. Vito Cavallaro 0432.726378 Sovodnje: v torak od 8.00 do 10.00 doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Sovodnje: v petak od 9.00 do 10.00 Il Dispensario farmaceutico della dott. D’Alessandro è aperto neH’orario di ricevimento di ambulatorio Speter doh. Valentino Tullio 0432.504098-727558 Špietar: v pandiejak, četartak an saboto od 9. do 10. ure ; v torak an petak od 17. do 18. ure doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Špietar: pandiejak, torak an četartak od 8.30 do 11.30; srieda, petak od 16.00 do 19.00 doh. Vito Cavallaro 3396971440 Špietar: v pandiejak an sredo od 17. do 19. ure; v četartak an saboto od 9. do 11. ure doh. Stefano Qualizza 339 1964294 Špietar: v pandiejak od 16.00 do 18.00 an v četartak od 9.00 do 11.00 ure Pediatra (z apuntamentam) doh. Flavia Principato 0432.727910/ 339.8466355 Špietar: pandiejak, srieda an petak od 15.30 do 18.30; v torak an četartak od 9.30 do 12.30 Svet Lenart doh. Stefano Qualizza Gorenja Miersa: v pandiejak an petak od 9.30 do 11.30; v torak od 16.00 do 18.00; v četartak od 17. do 19. ure doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 8. do 11. ure; v torak an četartak od 16.00 do 19.00 Za vse tiste bunike al pa judi, ki imajo posebne težave an na morejo iti sami do špitala “za prelieve”, je na razpolago “servizio infermieristico”(tel. 0432 708614). Pridejo oni na vaš duom. Nujne telefonske številke CUP - Prenotazioni telefoniche visite ed esami ....................848.448.884 RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale (Ospedale di Cividale)... 0432 708455 Centralino Ospedale di Cividale...7081 Petdeset liet od tega sta se poročila Bepo an Bernarda Cinquantanni fa si sono uniti in matrimonio, nella chiesa di Cepletischis Giuseppe Martinig -Bepo gu Štengah tih di Cepletischis e Bernarda Cudrig - Garbidnjakova di Gabrovizza. Le nozze d’oro le hanno festeggiate con i figli Andrea e Laura, con i nipotini Alessandro e Matteo, con la nuora Francesca, parenti ed amici “Ja, ja... kar sma se mi ženila, nie bluo ku donašnji dan. Tekrat si se muoru sam pomagat, poročno kosilo je bluo tan doma. Za Šenk kake šalce, gubance, peteline...”, takuo nam je jau Giuseppe Martinig - Bepo Gu štengah tih iz Čeplešišča, ki glih tele dni, na 18. setemberja, je kupe z njega ženo, ki je Bernarda Cudrig - Garbidnjakova iz Gabru-ce, praznovau zlato poroko, petdeset liet, odkar sta se oženila, saj je bluo lieto 1965, kar v cierkvi v Če-plešišču sta jala ja. Priet sta bla obadva po sviete za zaslužit kako palanko, ona tu Milane, on še v Parizu. Kar sta se uar- nila damu, Lapuž (takuo vsi poznajo Bepulna) je zavihnu gor rokave an postroju hišo, de bota tle doma živiela. Hitro potle sta se jim parložla dva otroka, parvo Laura, potle Andrea. Doma sta daržala oštarijo, an le grede dielala njive, grunt, seno-žeta, host. Seda uživajo penzjon an sta ra-tala tudi nona, sa' njih sin Andrea an neviesta Francesca, ki je z Jelin, sta jim šenkala dva navuoda, ki se kličejo Alessandro an Matteo. Žive v kraju Cerneglons, hči te stariš, Laura, pa v Cervignanu, pa hode-jo vsi zvestuo damu h tatu an mami, an še posebno Alessandro an Matteo h nonam. Njih zlato poroko stajo Lapuž an Bernarda praznovala dva dni: v pe-tak, 18. setemberja, sta šla h maš na Staro goro, v nediejo 20. sta pa zbrala okuole sebe žlahto an par-jatelje. Šli so do svete Lucije (Most na Soči), se pejal z barko po jezeru, šli so gledat tolminske korita an atu blizu so tudi vsi kupe jedli, nazdravili, piel, odparli Šenke... Pru an liep an veseu dan. Buog vam di uživat še puno drugih takih! Bepo an Bernarda zahvalejo Lauro an Andrea, de sta taka pridna otroka, de sta poslušala njih učilo an de niesta ankulpozabila trud an ljubezan mame an tat za jih le-puo veredit. Hvaležni so tudi Franceschi, kije barka neviesta an na-vuodam, ki sta se navadla od mame an tata jih imiet takuo rade. Na koncu zahvalejo vse nje tudi za tako lepo fešto za njih zlato poroko. Štierdeset liet poroke na Kuatarinci Nie vič ku ankrat, kar za tel praznik na Prievaie so se uračal damu še naš ljudje, ki žive po Italiji an po sviete, pa vseglih lieška fara le napri se zbiera gor par svetim Martine za počastit tel liep se-njam, ki pozdravja polietje, ki nas zapušča an jesen, ki parhaja. Tarkaj se jih je gor zbralo, de sveta maša, ki so jo pieli te mladi lieške fare, je bla na odpartem, da bi jo lahko poslušal vsi tisti, ki so paršli gor. Med telimi tudi ljudje iz sauonjskega kamuna, saj tel praznik je že od nimar na sorta povezave med telim dvieman kamu-nam. Gor so se veselil tudi za adan naš par, ki je tisti dan praznovau štierdeset liet poroke. Tela noviča sta Rosina Vogrig - Bujacova iz Garmika an Guido Zanon iz Čedada, ki puno njih cajta ga preživijo v Seve, kjer imajo adno hišo. Po sveti maš so se vsi “usul” na Plešišče, kjer alpini garmiškega kamuna so skuhal pašto za vse. Potle tisti, ki so se spustil v dolino po garmiški strani, so se mogli ustavt v Platcu, kjer ku nimar so tisti od Stellinija kazal stare meštierje an ponujal domače dobruote. An lietos staža, ki peje iz Pri-evala do cierkvice gor na bul je očejena, okliestli an odstranil so vse, kar je bluo nagobarno za iti po nji. Okuole an okuole cierkve so pa posiekli vse sanožeta. Je ogromno dielo, ki so ga lepuo nardil ku nimar le alpini an drugi vasnjani. Jih muormo pru lepuo zahvalit an pohvalit. "Jtače dtevze tičete ŽUPNA BATUDNA Ka kor: uoda, batuda, su, serkuova moka. Pulenta, kruh al burje. Moremo kupit batudo že nareto (kislo mleko), al pa jo narest doma. Če jo nardita doma, denita gostit mlieko (an dan al dva; če je gorkuo, kjer ga daržita, kor samuo an dan). Kar je gostuo, ga zdielamo al tu dažic (če jo imamo še!), al pa tu butiljone. Denemo uodo tu an lonac, jo osolmo an kar veurjeje usujemo počaso počaso moko serkuovo an le grede miešamo z leseno žlico. Vse tuole kuhamo nih deset minuta Potle doložemo notar batudo an kuhamo še nomalo. Kar je skuhano, moremo zdrobit notar koščiče pulente, ki nam je magar ostala od kosila al prejšnjega dneva, kruh, al pa, še narbuojš, burje (za telo sorto župe narbuojš bi bluo imiet purčinke). Če denemo notar burje, zlo dobro pride če pokuhamo vse kupe še nih pet minutu. TOČ S KOMPIERJAM AN MLIEKAM Ka kor: za štier ljudi nucamo nih 800 gramu kompier- L ja, maslo (mast) od 50 do 70 gramu, an litro mlieka, ma-jeron, osam debelih flet salama (ne frežak ne prestar), su, po par. Olupemo kompier an ga zriežemo na debelo.Tu no po-nu denemo maslo (mast) an kompier. Miešamo dokjer se na kompier nomalo ocvre. Doložemo salam an le napri miešamo. Recimo, de cvremo napri še nih štier, pet minutu. Doložemo mlieko, majeron, su an popar an kuhamo dokjer se na mlieko napije an toč je gost. Dobar je s pulente, pa če jo niesta skuhal, je dobar tudi s kruham. Jl