ANNO Vili. Capodistria, 16 Ottobre 1874. N. 20. LA PROVINCIA " giornale degli interessi civili, economici, amministrativi DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Atti ufficiali della Società agraria istriana. Nel verbale del VII Congresso della Società agraria istriana, pubblicato tra gli atti ufficiali, nel numero 17 del 1 Settembre p. p., venne ommesso di annunziare tra le Società consorelle rappresentate al Congresso, quella dì Vienna, della cui rappresentanza era incaricato il sig. Tommaso Sottocorona. DIETA PROVINCIALE. I. Seduta, 19 Agosto 1874 — Parenzo. Si apre colle . formalità d' uso — discorso inaugurale del capitano provinciale — presentazione del commissario governativo sig. Enrico Cav. de Clesius — si presta la solenne promessa dei neoeletti deputati signori Carlo de Furegoni, e Giacomo barone de Lazzarini — 1' assemblea rende onoranza alla memoria del defunto deputato provinciale Giuseppe Dr. Luciani, avvocato di Albona — si sospende la seduta non essendo in numero legale i comparsi deputati. II. Seduta, 30 Agosto. Si annuncia la presentazione da parte dell'i, r. Governo di due progetti di legge; a) per l'impianto di libri fondiari in alcuni comuni censuarì dell' Istria ; b) per la convenzione circa la regolazione dei rapporti dello Stato col fondo di esonero del suolo istriano. Si prende a notizia 1' annunciato impedimento di intervenire alle sedute dietali del deputato monsignor Vescovo Dobrilla e viene scusata la non comparsa dei deputati onor. sig. Rizzi, Barsan, Venier, Basilisco, Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Boccalari, Marotti e Madonizza. — Si accorda un permesso di dieci giorni all'onor. Don Ant. Spincich. Si approva l'elezione suppletoria del sig. barone Giacomo Lazzarini qual deputato provinciale dei comuni foresi di Pisino e Albona e quella del nob. sig. Carlo Furegoni a deputato provinciale per la città di Pirano. Si passa alla composizione dei comitati e vengono eletti per il Comitato finanziario : gli onor. Campitelli, Clarici, Madonizza, de Petris, Polesini, Rizzi, Sbisà — per il Comitato scolastico: gli onor. Barsan, Belli, Boccalari, Covaz, Scampiccbio — per il Comitato di revisione dei roso-conti stenografici: gli onor. Bembo, Furegoni, Grubissa, Marotti, Spincich, Ziz — per il Comitato politico-legale : gli onor. Basilisco, Boccalini, Parisini, Venier, Vergottiui— per il Comitato agrario : gli onor. Bogovich, Flego, Lazzarini, Madonizza, Parisini. Si incaricano della revisione dei conti consuntivi e preventivi il comitato finanziario ed il comitato scolastico. Si presentano sei progetti di leggi provinciali e precisamente. a) Progetto di legge con cui si dispone che l'imposta sulla rendita percepita pei fabbricati tempora-riamente esenti dall' imposta sulle pigioni non possa essere aggravata da addizionali per iscopi comunali, stradali e provinciali — assegnato per ! esame e ri-ferta al comitato finanziario; b) Progetto di legge concernente la rifusione delle antecipazioni fatte dal fondo provinciale ai comuni e ad altri gruppi di concorrenza legale — assegnato per 1' esame e riferta al comitato finanziario ; c) Progetto di legge concernente l'istituzione e la sfera di attività dei comitati stradali — assegnato per 1' esame e riferta al comitato politico - legale ; d) Progetto di legge con cui viene emanato un regolamento di polizia stradale per le strade pubbliche non erariali ■— assegnato per 1' esame e riferta al comitato politico - legale ; e) Progetto di legge concernente la regolazione e manutenzione delle strade e vie pubbliche comunali e delle consorziali — assegnat o al comitato agrario ; i5ä6- g f) Progetto di legge concernente l'attivazione di tasse comunali — assegnato al comitato politico-legale. III. Seduta, S5 Agosto. Si prende per notizia la partecipazione del deputato monsignor vescovo Vitezich che per gravi incomodi non è in caso di intervenire alla presente sessione e si accorda all'onor. Ziz, per essere infermo, un permesso per tutta la durata dell'attuale sessione. Si passa al comitato finanziario l'istanza di Alberto Thomann e compagni, diretta ad ottenere un indennizzo pei maggiori lavori da loro fatti nella ricostruzione dell'Istituto provinciale dei sordo-muti in Gorizia. Si rimette al comitato agrario il progetto governativo di legge concernente la conservazione della selvaggina. Si appoggia per lo studio ad apposito comitato composto dagli onor. Amoroso, Barsan, Petris, Scampicchio, Stradi — il progetto di legge sui libri fon-diarii e la domanda del governo, se uu miglioramento facilitante soltanto l'evidenza dei libri notifiche corrisponda appieno ai bisogni del paese. Si annuncia l'avvenuta costituzione del Comitato finanziario, che elesse a presidente 1' onor. Polesini, a suo sostituto 1' onor. Petris, a segretario e relatore l'onor. Campitelli; — del Comitato scolastico, ehe elesse a presidente l'onor. Belli, a segretario l'oaor. Covaz ed a relatori gli onor. Scampicchio e Barsan; — del Comitato agrario che nominò per presidente l'onor. Parisini, per relatore l'onor. Madonizza. Si approvano, senza discussione, sopra riferta del comitato di finanza: a) il conto consuntivo del fondo provinciale per l'anno 1873; b) il conto consuntivo del fondo di esonero del suolo istriano dell'anno 1873; c) il conto consuntivo per l'anno 1873 del fondo scolastico provinciale ; d) il conto consuntivo dell'anno 1873 ed il preventivo per l'anno 1875 del fondo delle Confraterne localizzate ; e) il conto consuntivo per l'anno 1873 e quello di previsione per 1' anno 1875 del fondo pensioni degli impiegati provinciali. Posto poi riflesso al conflitto di competenza avvenuto nel 1873 tra l'i. r. Autorità scolastica provinciale, relativamente alla riserva fattasi da quest'ultima di concorrere col proprio assenso negli assegni che farebbe l'i. r. Cons. scolastico prov. per titolo di sovvenzioni straordinarie ai comuni, deciso a sfavore della Giunta provinciale col dispaccio ministeriale 15 febbraio 1873 N. 1756, che non venne reclamato soltanto onde non ritardare l'emissione degli assegni, urgentemente richiesta dal bisogno dei comuni; la Dieta, assieme all' approvazione come sopra del conto consuntivo del fondo scolastico provinciale per l'anno 1873, delibera la seguente risoluzione: L'eccelso Ministero dell' istruzione colla sua decisione 15 febbraio 1873 N. 1756 sul conto preventivo del fondo scolastico provinciale dell'Istria per 1' anno 1873, ha leso il diritto di approvazione competente alla Dieta provinciale, la quale nella X seduta del 2 dicembre 1872 al punto III della deliberazione sul .preventivo scolastico dell'anno 1873 ne avea de- ferito l'esercizio in proprio nome all'inclita Giunta, e però resta incaricata la Giunta stessa di vegliare, affinchè non sia leso per l'avvenire tale diritto distale,,. Si accolgono, senza discussione, in seconda e terza lettura i progetti di legge concernenti l'uno la rifusione delle antecipazioni fatte dal fondo provinciale a comuni, o ad altri gruppi di concorrenza, l'altro con cui si dispone che l'imposta sulla rendita percepita pei fabbricati temporariameute esenti dall' imposta sulle pigioni, non possa essere aggravata di addizionali per iscopi comunali,"stradali e provinciali. Si accetta, con poche modificazioni, il progetto di legge provinciale, presentato dalla Giunta, concernente la regolazione e manutenzione delle strade e vie pubbliche comunali e consorziali. IV Seduta, 1 Settembre. Si passa al Comitato agrario per lo studio relativo la propo>ta governativa per 1' erezione di una scuola di enologìa e pomicoltura nell'Istria, o d'una stazione modello per la viticoltura e pel governo della cantina in luogo della progettata primitiva scuola agraria. Si prende notizia della sovrana risoluzione 3 Agosto a. c. colla quale S. M. I. e R. Ap. non ha trovato di impartire la sanzione sovrana al progetto di legge concernente la regolazione del torrente Cornalunga, detto anche Fiumicino. Si passa al Comitato scolastico il conto preventivo scolastico per 1' anno 1875 presentato dall' i. r. Consiglio scolastico provinciale. Vengono demandate al Comitato finanziario le istanze delle Società di studenti italiani a Vienna, e di quella di Graz, tendenti ad ottenere l'appoggio morale e materiale della Dieta. S'incarica il Comitato politico-legale dell' esame e riferta sulle istanze di San Vincenti e Torre, per la costituzione di queste località in comuni autonomi. Si accorda al deputato onor. Bembo, costantemente ammalato, il permesso d'assenza per tutta la sessione. Si sospende per ora la presentazione del progetto di legge sulla sorveglianza scolastica, e si demanda, per 1' esame e riferta, al Comitato scolastico : a) quello concernente le modificazioni di alcune disposizioni della legge provinciale 30 marzo 1870, sulla istituzione, conservazione e frequentazione delle scuole pubbliche popolari ; b) quello concernente le modificazioni di alcune disposizioni della legge provinciale 30 marzo 1870, sulla regolazione dei rapporti di diritto del personale insegnante presso le scuole pubbliche popolari. Si assegna allo stesso Comitato scolastico il progetto di legge, presentato dalla Giunta provinciale in seguito a ricerca dell' i. r. Consiglio scolastico provinciale, con cui si pongono fuori di vigore i § § 3 e 4 della legge provinciale 4 aprile 1870 N 23, e sostituiti a quelli i § § 23 e 38 della legge dell' Impero 14 maggio 1869 N. 62. Si approva il conto di previsione del fondo provinciale d' esonero del suolo istriano per 1' anno 1875, fissando per il suo coprimento un addizionale del 10 per °/0 su tutte le imposte dirette, compresa 1' addizionale dallo Stato. Si respinge l'istanza di Alberto Thomann e compagni per indennizzo nei lavori di costruzione dell' Istituto provinciale dei sordo-nauti in Gorizia. Si accoglie con pochi emendamenti il progetto di legge concernente la conservazione della selvaggina e si delibera di incaricare la Giunta provinciale per l'elaborazione di un progetto di legge sulla caccia da presentarsi nella prossima sessione dietale. Si accetta 1' altro progetto di legge provinciale siili' istituzione e la sfera di attività dei comitati stradali, con lievi modificazioni di forma. Si delibera anche il progetto di legge provinciale con cui viene emanato un Regolamento di polizia stradale per le strade pubbliche non erariali. Si accoglie infine il progetto di legge riguardante 1' attivazione di tasse comunali. V Seduta, 5 Settembre. Il Presidente fa alcune comunicazioni. Si distribuisce agli onor. deputati il programma dell' i. r. scuola reale di Pirano, del quale quella spettabile Direzione ha fatto omaggio alla Dieta. Si cede alla Giunta provinciale l'istanza dei rappresentanti da Clara, Studena, Scalniča e Lisac pel ristauro della strada della crociera da Ciana a Lippa, siccome oggetto di sua attribuzione; come pure la domanda del Municipio di Cittanova per 1' otteuimento del lavoro della diga di quel porto. Si annunzia la costituzione del comitato speciale per 1' esame del progetto governativo di legge circa i libri fondiarii, che elesse a suo preside 1' onor. Amoroso, a segretario 1' onor. Scampicchio, a relatore 1' onor. Barsan. Si scusa l'assenza dell' onor. Flego impedito in causa d' affari pubblici. L' onor. Belli e soci interpellano il commissario governativo sull' esistenza della dissenteria contagiosa sviluppatasi tra i bovini nel comune di Dignauo, e se, e quali misure di polizia sanitaria sieno state prese.— Il commissario si riserva di rispondere in nna delle prossime sedute. Si accoglie con pochi mutamenti di forma il progetto di legge provinciale concernente l'attivazione di tasse comunali. Si accetta, dopo esauriente e circostanziata reiasione del comitato finanziario, la convenzione proposta lai governo onde regolare i rapporti tra lo Stato ed il fondo di esonero del suolo istriano, incaricando la Siunta di presentarla al ministero e firmarla in nome Iella Dieta. Il comitato agrario sul rescritto dell'i, r. Mini-;tero di agricoltura intorno all' istituzione di una scuola inologica formula le seguenti proposte : 1. La Dieta provinciale accetta la proposta isti-uzione di una stazione modello di viticoltura e go-erno della cantina, con aggiunta di coltivazione di lberi da frutta e di vivai, deposito sementi ed at-rezzi, con la sede in Parenzo. 2. Autorizza la Giunta provinciale a stabilire l'accordo coli'Imperiale Governo la concorrenza nelle pese da parte della provincia, in aggiunta al sussi-io promesso dal Governo, ed a stabilire lo statuto ed ! l regolamento della stazione modello. 3. Mantenuto intatto il progetto per l'istituzione i' una scuola agraria in provincia, come> venne deli- berato nella sessione dell' anno 1871, rimanda ad altro tempo la definitiva istituzione della detta scuola in base a futuro deliberato dietale. Si accettano le proposte del comitato coli' aggiunta della proposta Amoroso: la Dieta provinciale esprime il desiderio che nella compilazione dello Statuto si abbia ad avere riguardo che il benefizio della stazione modello, sia, per quanto è possibile, generalizzato alla provincia, e specialmente mediante conferenze da tenersi nei vari suoi centri vinicoli. Si respinge la mozione Cova, al punto 1.° "che la stazione modello per la coltivazione di alberi da frutta sia istituita in altro luogo più adatto allo scopo. Non si accetta sopra riferta del comitato politico-legale l'istanza di Torre ed Abreza per essere costituiti in comune autonomo. Vengono pure respinte sopra riferta e proposta dello stesso comitato le istanze di S. Vincenti, Dra-guch e Grimalda per segregazione il primo dal comune locale di Dignano, ed i secondi da quello di Pinguente onde costituirsi in comuni autonomi. TI Sedata, 7 Settembre. Viene presentato alla Camera il sig. Ferdinando Zörrer, i. r. consigliere d'appello, delegato dall' Imperiale Governo ad assistere all' odierna seduta. Il Commissario governativo risponde alla interpellanza Belli fatta nella seduta del 5, circa l'esistenza della dissenteria contagiosa nella villa Zabronich e comunica quali disposizioni sieno state prese in linea di polizia sanitaria. Si incarica la Giunta provinciale di appoggiare presso il Governo la domanda del Municipio di Citta-nova per ottenimento dei lavori portuari. Si accoglie con lievi emende la proposta risoluzione presentata dal comitato speciale, circa il progetto governativo di legge, concernente l'introduzione dei libri fondiari. Si accetta sopra proposta del comitato scolastico la legge con cui vengono posti fuor di vigore i §§ 3 e 4 della legge provinciale 4 aprile 1870 N. 23 e sostituiti a quelli i §§ 28 e 38 della legge dell' Impero 14 maggio 1869 N. 62. Si accoglie ancora con lievi emendamenti l'altra proposta sopra riferta dello stesso comitato scolastico circa la legge colla quale vengono cambiate alcune disposizioni dell' anteriore 30 marzo 1870 intorno alla istituzione, conservazione e frequentazione delle scuole pubbliche popolari, nonché quella circa la regolazione dei rapporti di diritto del personale insegnante presso le dette scuole. Si accetta sopra proposta dello stesso comitato la seguente risoluzione: La Dieta provinciale dell' Istria, addimostrato avendo coli' accettazione delle modificazioni alle leggi sulla istituzione, conservazione e frequentazione delle scuole popolari e sulla regolazione dei rapporti di diritto del personale insegnante presso le medesime, la sua decisa intenzione di favorire e migliorare la popolare istruzione, fa noto che in breve possa essere regolata l'azienda scolastica in questa provincia in ossequio alla legge, ed alla sua posizione di diritto, e perciò mette a cuore di S. E. il signor Ministro del culto e della pubblica istruzione la soluzione della vertenza tuttora pendente riguardo alla sorveglianza 1'oißX scolastica nell'Istria, e da incarico alla Giunta provinciale di proseguire e trattare di questo vitale interesse in conformità agli speciali bisogni ed ai legali diritti di questo paese. Si approva il conto preventivo scolastico provinciale pro 1875 e si accordano le chieste graziali alla maestra Quarantotto, alla minore Goglia ed alla vedova Hribar. TII Seduta, 8 Settembre. Si discute ed approva con lievi modificazioni il conto preventivo del fondo provinciale dell' anno 1875. Si delibera risoluzione onde regolare l'accoglimento ed allevamento dei trovatelli a carico del fondo provinciale. Si delibera che resti incaricata la Dieta di far petizione all' Imperiale Governo perchè a sensi del § 6 lett. b. della legge 30 Aprile 1870 vengano istituiti nella provincia almeno due veterinari governativi. Si nota, onde coprire la deficenza del fondo provinciale, 1' esazione di un' addizionale del 16 p. °/0 su tutte le imposte dirette compresivi gli aumenti dello stato, e del 75 p. °/0 sul dazio consumo delle carni, del vino, delle bibite spiritose e della birra. Si accoglie la mozione dell'onor. Belli che suona: resta incaricata la Giunta provinciale di instituire un inchiesta nei comuni di Barbana e Dignano onde rilevare lo sviluppo delle epizoozie avvenute nell'anno corrente, e come, e quando sieno state prese le misure di polizia veterinaria, rivolgendosi occorrendo al signor Luogotenente per richiamare eventualmente a maggior solerzia le autorità sottoposte. Sopra proposta dell'onor. Venier si vota un atto di ringraziamento alla Giunta provinciale, al capitano provinciale ed al commissario governativo. Discorso di chiusura da parte del presidente. In seguito alle osservazioni fatte da un nostro collaboratore, nella Bibliografia pubblicata nell'ultimo numero della Provincia, sulla proposta dell' onor. Cav. Vidulich, accolta dal congresso agrario in Pirano, riguardo 1' annuario della società; sono pervenute alla redazione precise informazioni che spiegano le ragioni le quali hanno dato motivo a quella proposta, ed in parte le intenzioni della spett. Direzione della società, intorno al modo della sua applicazione. Considerato che molti e gravi difficoltà si opponevano alla compilazione di un annuario, ordinato iu modo che potesse riuscire di qualche utilità, e di decoro alla società stessa, si è ritenuto che per ora sia più conveniente pubblicare in foglietti volanti da distribuirsi a tutti i soci, quelle notizie che riguardano 1' operosità della società e che si destinavano a formare l'annuario, come i conti generali consuntivi e preventivi, il resoconto morale ecc, ecc. La redazione della Provincia, organo ufficiale della società, sarebbe incaricata, al caso, della stampa e distribuzione di questi foglietti. La regolare sistemazione di queste pubblicazioni sarà fatta in una prossima seduta di Comitato. CORRISPOHkDEìZE. Buje 25 Settembre. Siamo all'autunno, alla stagione in cui il possidente non vive più di illusioni e di speranze, perchè i raccolti sono a casa, e si può giudicare 1' annata quale lo è realmente, e non dalle apparenze che il più delle volte ingannano e deludono chi si fida di loro. Quest' anno però si può essere contenti quantunque non in tutto siansi avverati i pronostici della primavera, e magari avessimo un seguito d' anni eguali. Non già che vi sia abbondanza di tutto, perchè il frumento diede un prodotto soltanto mediocre, perchè il raccolto dell' uva sorpasserà appena la mediocrità nel complesso, essendovene molta in qualche contrada, e poca in qualche altra. Ma fummo esenti da grandine, da altre intemperie, nè le campagne soffrirono della siccità eh. il più degli anni distrugge il granone. — Frutta poi ve ne fu in quantità, ma qui forma poca rendita pel piccolo possidente e nessuna pel grande. La vendemmia è cominciata questa settimana, e di vino ne verrà confezionato molto, parte colle uve qui raccolte, e parte con uva acquistata fuori di distretto, che darà vino eccellente mettendo studio particolare tutti i fabbricatori di cercare uve buone e nate in buone posizioni. Certo che anche qui come altrove i diversi sistemi di confezionamento fanno pure diversificare la qualità del vino quantunque prodotto dallo stesso genere di uve. Ma questo difetto non sarà tolto in generale, se non coli' attuazione tanto desiderata e rac- 1 comandata della società enologica. Rimarrà poi questo eternamente un pio desiderio? Temo che sì, se si vorrà esigere che i possidenti affidino la loro uva in mano altrui per avere poscia una parte proporzionale del vino o del suo ricavato. Confesso di ignorare se questo sia l'intendimento dei fautori della società enologica, e di ignorare pur anco se vi esista qualche progetto per la pratica sua attuazione, ma io penso che 1' unico modo di attivarla sarebbe quello di costituire con analogo regolamento una società per azioni, allo scopo di formare un capitale per 1' acquisto delle uve, fissando la sede della società in un luogo della provincia da stabilirsi e da scegliersi opportunamente, fatto calcolo della posizione, delle particolari condizioni di trasporto e della maggiore o minore facilità di fare l'acquisto dell'uva. In seguito sarebbero da istituirsi delle figliali, o meglio delle stazioni dipendenti di confezionamento, nei principali luoghi della provincia per dare alla società un maggiore sviluppo, e per estendere il più 'possibile gli acquisti dell' uva. — Io credo che soltanto con questo sistema facile e pratico potremo avere in provincia una società enologica, in altro modo difficilmente. — Converrebbe soltanto che qualcuno si facesse promotore di questa società, e ne formasse uno statuto ; i socii verrebbero, perchè l'importo di ciascuna azione potrebbe essere relativamente tenue. Ad altro momento di più. Notizie e documenti per la conoscenza delle cose istriane. Al dottor Pietro Madonizza Deputato provinciale in Parenzo Egregio Amico, Pochi giorni dopo che ci siamo lasciati in Venezia, io mi sono recato, come vi dicevo, a Treviso, per far respirare un poco d'aria di terraferma ai miei bimbi. Ma anche qui, come potete immaginarvelo, mi occupo meglio che posso nella ricerca e nello studio delle cose istriane. E mi vo persuadendo che se Venezia abbonda in ogni suo angolo di memorie e di documenti per la conoscenza delle cose nostre, anche nelle città minori del Veneto, indagando, si posstfno spigolare delle utili e talvolta singolari notizie per la nostra storia letteraria, civile, politica. Probabilmente si potrà dire altrettanto di tutte le città dell' Italia. In Treviso esistono due Biblioteche publiche, la comunale e la capitolare, e ad entrambe va unita una discreta massa di MSS. E dico massa perchè con ingrata sorpresa dovetti accorgermi ch'essi non sono ancora distinti, classificati, ordinati, come dovrebbero essere in mezzo all' attuale progresso e indirizzo degli studii storici. Non potendo adunque giovarmi dei MSS, mi sono dato alla ricerca degli stampati. Nella Biblioteca capitolare però, abbenchè ricca, non ho trovato finora di veramente buono per noi che quattro dissertazioni del conte Gian Binaldo Carli. 1° Delle antichità romane dell' Istria, in cui si tratta degV Istri primitivi e della condizione loro sotto a' Romani, e della situazione degli antichi Li-burni, Blirj, lapidi, Norici, Carni e Veneti,,— in foglio, senza loco nè anno di stampa, e senza il libro II che contiene, come sapete, la Corografia della provincia attempi de'Romani, la dimostrazione degli onori e de' diritti della romana cittadinanza, e la descrizione degli Dei e dei Tempj. 2° Del governo, magistrati, tributi e calamità della provincia d' Istria dai Goti fino al secolo X, e dell' antica condizione di Giustinopoli o Capodistria nei secoli IX e X (Venezia per Fr. Storti 1760). 3" Della costituzione geografica e CivìTe'ctel-V Istria, Friuli e Dalmazia nel tempo di mezzo, e della promiscuità dei loro nomi. (Venezia Storti 1760). Dal testo di quest' ultima risulta che in detto anno 1760, il Carli non aveva ancora publicato le Antichità Romane dell' Istria, di cui al n° 1. 4. Relazione delle scoperte fatte nell'Anfiteatro di Fola nel mese di Giugno 1750. (Venezia G. B. Pasquali 1750). Non occorre ch'io dica a voi come queste Dissertazioni sieno importanti e come in esse ci sia molto ma molto da imparare. Bicordo che la Dissertazione Del Governo Magistrati ecc. ecc., è stata ristampata a Capodistria nel 1861, insieme al Ragionamento delle antichità di Capodistria, in cui si rappresenta lo stato suo a' tempi de' Romani, e si rende ragione della diversità de'suoi nomi; ma è doloroso dover insieme ricordare ch'esse ristampe non hanno ottenuto, nemmeno in provincia, quella diffusione ebe meritano. Quando l'Istria avrà un periodico per le cose storiche, (e lo avrà purché gl' Istriani lo vogliano), io non mi periterò di proporre che si riproducano sulle sue pagine anche le Dissertazioni indicate qui sopra ai num. 1 e 3. Portate in giro da un periodico, credo che sarebbero lette, e lette che fossero, diverrebbero certamente vital nutrimento a quanti sentono desiderio di conoscere ciò che è accaduto nel nostro paese avanti che sono nati. E giova credere che di tali uomini ne sieno ben molti in ogni parte dell'Istria nostra, chè chi nei tempi che corrono fosse contento di rimanere, giusta il detto di Cicerone, sempiterno fanciullo, meriterebbe davvero di essere collocato fra quelli che mai non fur vivi. Nella stessa Biblioteca capitolare ho trovato anche il Saggio storico della Contea di Gorizia di Carlo Morelli. Se ci sia altro di buono per noi lo saprò dopo il dì 23 del corrente settembre, perchè il Monsignor Canonico che sopraveglia la Biblioteca, è dal dì 7, in giro coli'illustrissimo Vescovo, nè v'ha, come pare, chi in assenza di lui sia autorizzato ad aprirla al puhlico. Nella comunale, che sta aperta il martedì, il giovedì e il sabato, dalle ore 10 alle 2, e la domenica dalle 12 alle 3, ho trovato tutte le Opere del conte Gian Rinaldo Carli, tanto le raccolte in 19 volumi, (Milano 1784-94) quanto le Antichità Italiche, che si potrebbero giustamente intitolare Antichità Istriane, (Venezia-Milano 1788-91) nonché alcune opere minori in edizioni staccate, cioè Delle Antichità di Capodistria — Della Spedizione degli Argonauti — Degli Anfiteatri, e particolarmente del Flavio di Roma, di quello d'Italica nella Spagna, e di quello di Fola nell' Istria, e qualche altra che non ha relazione colle cose dell'Istria. Ho trovato inoltre molte opere del Muzio, e alcune del Vergerio il seniore, del Santorio, del Tar-tini. Gli Statuti di Capodistria (Statuta Iustinopo-lis. ecc.) in quattro libri, col prospetto delle feste di precetto, e delle ferie giudiziali prescritte per l'Istria, col quinto libro contenente molte Lettere, Ducali, Terminazioni e Parti, e con Atti, Notizie, Parti e Decreti relativi all%_qarica di Capitano depli Schiavi; il tutto sTàmpàJoTcome sapete, a Venezia nel T5687 essendo Podestà e Capitanio di Capodistria Agostino Barbarigo, e Sindici il dottore Raimondo Fini e Carlo Vergerio. Ho trovato Le leggi statutarie per il buon governo della provincia d'Istria, delle Comunità, Fon-tici, Monti di pietà, Scuole ed altri Luochi pii et Offe j della medesima, con altre materie appartenenti all'Autorità della Curia primaria e del Magistrato, divise in libri IV, raccolte e stampate sotto il Reggimento dell'Ili, et Eccell. Signor Lorenzo Fa-ruta Podestà e Capitanio di Capodistria ecc. Anno D. 1757. Le Rime e Prose di diversi Autori in lode del Serenissimo Prencipe Nicolò Donato, raccolte da Nicolò Manzuoli Dottor di Legge Giustinopolitano, et dedicate all' III. Sig. Nicolò Donato nipote di Sua Serenità, (Venezia 1620). Una Oratione del Signor Cesare Barbabianca, dottore de Leggi Iustinopolitano, nella partita del- fT' I54(i| VIllustrissimo Signor Luigi Soranzo dal Governo di Capodistria. (Trevigi presso Domenico Amici 1592). L'assonto amoroso in difesa delle Donne dello stesso Eccell. Sig. Cesare Barbabianca Giustinopoli-tano (Trevigi 1593. appresso Domenico Amici). La Filliria favola boscareccia di Hieronimo Vida Iustinopolitano. (Padova appresso Gio. Cantoni 1585). Dieci de1 Cento Dubbi amorosi dello stesso Hieronimo Vida Iustinopolitano, raccolti da Agostino Vida Cancelliere délVIllustrissimo Sig. Capitanio di Padova, et dedicati alV Illustriss. ed Eccellentiss. Sig. Girolamo Landò Ambasciatore per la Serenissima Signoria di Vtnetia appresso la Maestà del Re della gran Bretagna. (In Padova appresso Gasparo Cri-vellari 1621). Questo fin oggi. Degli Statuti di Capodistria e delle Leggi statutarie pel buon governo della Provincia, ne ho veduto in Istria non pochi esemplari, ma mi è parso che, generalmente parlando, non se ne facesse il conto che meritano. Se ve ne capitano fra le mani, raccoglieteli, conservateli. Collo studio attento degli Statuti Municipali, che traggono origine da epoche ben remote, e non furono importati o imitati, ma sono nati in paese e sua creazione, si può rifare in parte il nostro passato, che attraverso di essi, e anche delle più recenti Ducali, Terminazioni, Parti e Decreti fatti ed emanati per la Provincia, si vedono abbastanza chiaramente i costumi, le consuetudini, i bisogni, le condizioni del paese stesso, nonché il auo stato economico, e 1' amministrazione publica, che tanto influiscono sulla intelligenza e sul carattere morale del popolo. Ma più ancora m'interessarono, siccome nuove per me, le Rime e Prose raccolte dal dottor Manzuoli, e le due Orationi del Barbabianca. La raccolta del Manzuoli è stata spogliata ed utilizzata dallo Stancovich per la Biografia degli uomini distinti dell' Istria, come potete facilmente verificare : non così le Orazioni citate, che anzi del dottor Cesare Barbabianca non trovo che abbia fatto menzione alcuna. Il tenore delle stesse Orazioni però mette fuor d'ogni dubbio che Cesare Barbabianca, (secondo ogni probabilità parente a quel Matteo che fu vescovo di Pola dall' anno 1566 all' anno 1576), sia stato non solo Dottore in Legge, ma anche uomo di lettere e cavaliere di spiriti generosi. Se non che 1' assunto dello Stancovich presentava difficoltà stragrandi, e in grazia di quello che ha laboriosamente raccolto, bisogna perdonargli quello che ha involontariamente dimenticato od ommesso. E ciò tanto più che nelle parole finali delle sue prefazioni (vol. II pag. 28) avvisa egli stesso, che molti altri, distinti istriani, restano ancora da registrarsi. Nelle Rime e Prose mi sono limitato, per economia di tempo, a scorrere quelle degl' Istriani, tanto per formarmi un concetto pratico della coltura provinciale a quell' epoca, e per prender nota dei fatti che possono interessare la storia e la cronaca nostra. E certo non fu tempo perduto. Fra gli autori di rime italiane figurano gl' Istriani Gio. Batt. Brutti con 3 sonetti, — Nicolò Za-rotti con 1, — Pietro Maurutio con 3, — Ottonello del Bello con 2, — Giovanni Cedro Precettore in Montona con 2; — e fra gli autori di versi latini: Giovanni Vida dottore in ambe le Leggi e 1' or nominato Giovanni Codro. Fra tutti questi spetta incontrastabilmente la palma al Vida i cui versi, a dirla con frase ormai celebre, sono pochi ma buoni. Le prose d'Istriani sono : — Un avvertimento a quelli che leggeranno, e una Lettera dedicatoria (24 Gennaro 1619), del Raccoglitore Manzuoli al Nepote del Doge defunto. — Una Oratione del Molto Illustre Sig. Pietro Pola Ambasciator eletto dalla Città di Capo d'Istria nella creatione del Serenissimo DD. Nicolò Donato Prencipe di Venetia, orazione che non fu recitata, perchè il Donato è morto prima che l'Ambasciata di Capodistria arrivasse a Venezia. — La Parte (28 Dicembre 1618) presa nel Maggior Consiglio della Città di Capodistria, di erigere una statua al defunto Serenissimo Prencipe, stato già Podestà e Capitanio della Città stessa negli anni 1579-80. — Una Lettera (29 Dicembre 1618) delli Giudici e Sindici di Capodistria, colla quale partecipano alli Nepoti del defunto Prencipe il tenore della Parte ora detta. — Altra Lettera (2 Giugno 1620) colla quale i Sindici Lucio del Bello e Gio. Batt. Zarotti fanno sapere ai medesimi Nepoti del Doge defunto, come la statua sia stata effettivamente eretta sopra la Porta mavgiore del Consiglio che guarda la piazza. — Un complemento del Dottor et Sindico Ver-gerio Favonio recitato nella partita del Clarissimo Signor il Signor Nicolò Donato Podestà et Capitanio di Capo d'Istria, il dì 12 Ottobre 1580, nel Tempio maggiore, al cospetto del Donato e di numerosissimo popolo ivi convenuto, secondo il costume, per congedarsi solennemente da lui che partiva. (Continua.) Ci è grato segnalare ai nostri lettori una pregevole pubblicazione del signor Giovanni Bolle, dirigente l'i. r. Istituto bacologico sperimentale di Gorizia: La malattia del Baco da seta. — Estratto dal giornale V Isonzo — Gorizia — Tip. Seitz. In essa vengono descritte con profondità di sapere e con somma chiarezza le diverse malattie del prezioso animaletto e se ne insegna ancora molto praticamente il modo di prevenirle e mitigarne gli efletti. Tale pubblicazione fu adoperata "per le lezioni ambulanti tenutesi già, coi più soddisfacenti risultati, in numero di 36 con 3500 uditori, nel goriziano dai dirigenti le diverse stazioni sericole e dall' autore stesso sig. Bolle. Non senza esprimere il desiderio di vedere attuate cosifatte lezioni, a grande vantaggio dell' industria serica, anche nella nostra provincia, dove, per quanto abbiamo potuto rilevare, il valente istruttore sig. Bolle, richiesto, si recherebbe di buon grado ad impartirle, — ci sembra non disutile, anzi molto a proposito di far seguire senz' altro lo scritto del sig. Bolle medesimo. Le malattie del baco da seta. Prima di descrivere le diverse malattie, a cui vanno soggetti i bachi da seta, secondo lo stato attuale della scienza bacologica, non possiamo fare a meno di dare alcuni brevi cenni sull' opinione del celebre chimico prof. G. Liebig riguardo le malattie che minacciano ogni giorno la bachicoltura, opinione questa ancor sempre condivisa da alcuni scienziati e da pratici allevatori, abbenchè dimostrata negli anni addietro erronea. Il prof. Liebig attribuisce la causa delle malattie del baco, unicamente alla scarsa quantità di sostanze nutritive contenute nella foglia del gelso europeo, e perciò la giudica poco idonea alla nutrizione del filugello, e ritiene dover la medesima esercitare un' influenza sfavorevole tanto sulla riuscita degli allevamenti in corso, quanto sulla sanità del seme che se ne vorrebbe trarre. A comprovare la sua ipotesi, il prof. Liebig fece eseguire dal Dr. Beichenbach 1' analisi chimica della foglia del gelso coltivato nella Bresciana, nel Piemonte, nel mezzogiorno della Francia, nella China, nel Giappone e nel Turkestan, e trovò la foglia di questi ultimi tre paesi più ricca di sostanze nutritive (proteiche o azotate), che non quella del gelso europeo. Egli attribuisce ciò alla circostanza, che nell' Asia si rivolge grande attenzione alla coltura del gelso, il quale viene regolarmente concimato e trattato come altri alberi da frutto, ed è perciò sua opinione che l'assenza delle malattie in quei paesi si debba attribuire esclusivamente alla causa accennata. In Europa all' incontro, secondo 1' opinione del prof. Liebig, i gelsi sono abbandonati alla provvidenza e non vengono mai concimati. Ora sentiamo le obbiezioni di chi tiene un opinione diversa. Anzitutto osserviamo che nelle provincie sericole dell' Europa, ove il gelso viene talvolta trascurato, esso non resta affatto esente da concimazione, essendo che si trova in filari sopra campi, i quali si concimano regolarmente per altre coltivazioni. Ora, le lunghe radici del gelso, mandando numerose e lontane ramificazioni, non è a dubitare che possano trarre profitto del concime affidato al terreno per le altre coltivazioni, anzi è generale il rimprovero che si fa ai gelsi di esaurire il terreno a danno dei vicini raccolti annuali. Debbiamo pure constatare che le analisi chimiche, su cui il prof. Liebig appoggia la sua teoria, sono contestabili ancora per la ragione che egli non tenne conto dell' umidità della foglia. Noi sappiamo che prendendo in considerazione 1* umidità percentuale della foglia, quella primaverile contiene circa tre volte più sostanze nutritive che quella autunnale, eppure si hanno degli esempi di allevamenti benissimo riusciti con foglia di tutt' e due le epoche. Come si possono dunque ritenere giuste le vedute del prof. Liebig, quando uno stesso seme allevato da due bachicoltori nella stessa località e con foglia I cresciuta sul medesimo terreno, diede ad uno pieno raccolto, all' altro raccolto nullo? Ciò non basta. Le analisi di foglia dell'Ungheria, di Gorizia, di Udine, di Padova diedero sempre un * contenuto di molto maggiore in sostanze azotate (ovverosia nutritive secondo Liebig), che non le analisi della foglia asiatica, e ad onta di questo gli allevatori di quelle contrade non sono stati risparmiati per nulla dalla malattia. Il prof. Liebig, per quello che ci pare cade in ua secondo errore, imperocché, come verrà in seguito descritto, la scienza definì cinque malattie del baco, fra loro per essenza ben diverse, ed il prof. Liebig invece non ammette che una malattia, e non dice quale sia, tenendo in nessun conto le recenti scoperte bacologiche. Infine noi sappiamo positivamente che nella China ed al Giappone le malattie qui regnanti esistono ed assumono proporzioni sempre maggiori, come lo dimostra per la malattia dei corpuscoli 1' esame microscopico dei semi giapponesi originali, che palesa un infezione d'anno in anno sempre più intensa, e come 10 accertano i Giapponesi stessi, che accorsero l'anno passato qui da noi onde apprendere gli odierni progressi nella bachicoltura, per poi applicarli praticamente nel paese loro. Noi non ci saremo diffusi in questa guisa in un argomento discusso già a sufficienza, se non vi fossimo stati indotti dal desiderio di persuadere quelli che contendono tuttora e con scritti e con parole contro 11 vero, e vogliono ancora trovare la causa dei flagelli della industria serica nella difettosa composizione chimica della foglia. * * * I vecchi bacologi annoverano un grande numero di malattie del baco da seta, ma la scienza le ridusse a varie forme di cinque differenti malattie, cioè: 1. La malattia dei corpuscoli, il mal delle petecchie o la pebrina. 2. La flaccidezza od i morti passi. 3. Il calcino o mal del segno. 4. La macilenza od il mal delle gattine. 5. Il giallume od il mal del grasso. La malattia dei corpuscoli. Il primo indizio di questa malattia si riconosce nel diminuito appetito dei bachi, e nella svogliatezza che hanno essi nel salire la foglia ammannita. La conseguenza della diminuita nutrizione si osserva nella disuguaglianza dei bachi, i quali a vece di progredire uniformemente nello sviluppo, in parte rimangono piccoli, ed in parte crescono normalmente. Sul medesimo graticcio e nei bachi dello stesso giorno di nascita se ne scorgono di differente grandezza. La disuguaglianza si rende più spiccata e più facilmente riconoscibile al tempo delle dormite. In partite malate non tutti i bachi entrano nello stesso giorno in muta, e mentre la maggioranza di essi si è spogliata della vecchia cute, una parte rimane senza mutarsi e muore o comincia la muta alcuni giorni più tardi. Questi ultimi bachi, i così detti ritardatari, sono quelli che furono i primi colti dalla malattia e sono anche i primi a morire. Siccome la malati ia dei corpuscoli si propaga con somma facilità da baco malato a baco sano, così si dovrà avere grande attenzione di allontanare dagli allevamenti tutti i bachi ritardatari, e questo si dovrebbe già fare al tempo 154ŽJ delle prime mute. I bachi robusti e sani sono i primi alla levata ed i primi a salire la foglia, mentre i ritardatari rimangono sui letti e dovrebbero essere gettati siccome sospetti di malattia. Solo con questa precauzione si potrà impedire una propagazione generale del male. E qui osserviamo che la medesima precauzione sarà da praticarsi anche in tutte le altre malattie, poiché la disuguaglianza dei bachi e la presenza dei ritardatari sono sintomi sicuri di malattia. Il baco affetto dalla pebrina ha un volume minore rispetto a bachi sani d' eguale età. Nelle ultime età la cute è coperta comunemente di piccole macchie nero brune che si scorgono a preferenza attorno il cornetto, sulle zampe e sugli anelli prossimi al capo. Queste macchie si chiamano petecchie, e perciò la malattia viene anche nominata il mal delle petecchie. A morbo inoltrato il baco rifiuta affatto il cibo, si denutrisce impicciolendosi sempre più, infine muore lentamente di consunzione. La morte avviene di solito dopo la quarta muta, ma la malattia intensa fino dalle età antecedenti e talvolta persino nel bacolino non ancora sbucciato dall'uovo. In tutti gli organi del baco malate si riscontrano moltissimi corpicciuoli microscopici, di forma ovale, che misurano in lunghezza 4/1000 di millimetro, in larghezza 3/iooo- Mercè le indagini scientifiche si scoprì, che questi corpicciuoli appartengono a organismi vegetali e sono una specie di fungo di ordine inferiore, e ad onore del loro scopritore vennero nominati corpuscoli del Gornalia. I corpuscoli si nutrono a spese degli organi interni del baco, e come tutti gli esseri organizzati si moltiplicano diffondendosi poi per tutto il corpo. A malattia intensa la moltiplicazione avviene così rapida da distruggere i tessuti del baco, cagionandone quindi la morte. Se il male invece è di tenue intensità, cioè se la moltiplicazione non avviene così sollecita da mortificare rapidamente l'organismo del baco, allora questo giunge di regola a imbozzolarsi. Dal bozzolo tessuto da baco poco ammalato ne uscirà la farfalla, che a sua volta avrà tutti gli organi infetti di corpuscoli, non esclusi quelli della riproduzione, nei quali le uova man mano che si formano rimangono pure infette di corpuscoli. Le uova deposte da farfalla malata conterranno quindi corpuscoli, i quali per tutta 1' epoca dell' ibernamento non accresceranno di numero; ma dal momento dell'incubazione comincieranno subito a moltiplicarsi e rendere infermicci i bacolini nascituri, i quali se non morranno nel! allevamento in corso, periranno di certo nelle generazioni avvenire. In tal gusa si propaga la malattia da un anno all'altro, e perciò la si dichiara ereditaria. Dissimo più sopra che la pebrina è pure contagiosa, poiché bachi malati in contatto con bachi sani comunicano la malattia in quest' ultimi, e questo avviene nel seguente modo. Neil'interno dello stomaco di bachi malati si trovano i corpuscoli, come in tutti gli altri organi. I corpuscoli si frammischiano col cibo e vengono poi allontanati assieme agli escrementi, che cadono sulla foglia ammaunita. La foglia così imbrattata viene mangiata da un baco sano, ed assieme ad essa penetrano nello stomaco anche i corpuscoli, i quali non tardano a moltiplicarsi e ad invadere tutto l'organismo, cagionando così prima o poi la morte dell'individuo antecedentemente ancor sano. Non si può risanare bachi affetti dalla pebrina, poiché se si volesse eliminare la causa della malattia distruggendo i corpuscoli, bisognerebbe distruggere in pari tempo il baco stesso. (Continua). COSE LOCALI. Il giorno 9 di questo mese è sortito il primo numero del periodico I/ Unione , cronaca capodi- * striana bimensile, l'altro numero sortirà ai 25. Il programma è chiaro e preciso : istruire il popolo, diligere le buone lettere, attendere agli studi di archeologia patria, occuparsi delle cose cittadine. Lascia da parte la politica, e le questioni religiose; destina 1' eventuale annuo provento dello spaccio a beneficio del locale asilo d'infanzia. Il programma è qualche cosa, ma quante parole non si dirono senza che poi vi si facciano corrispondere le opere? Ed in quanti modi non vediamo interpretata, da certa stampa, la santa missione di istruire il popolo ? — ; per accennare ad una parte sola, la più ardua, del programma. E però oltre che il programma bisogna conoscere chi lo bandisce, e nel caso nostro troviamo il nome di un egregio giovane nella qualità di redattore responsabile, il quale ha saputo certo pensare tutte le ardue difficoltà le quali è necessario superare per raggiungere i seri e delicati propositi impostisi. Che la nostra città sia matura, o non lo sia per dar vita ad un suo speciale periodico, a noi pare una questione oziosa, da discutersi oggi ; i fatti s'incaricheranno assai presto di giudicare; e dipenderà in gran parte dalla redazione il sapere metter le radici dove sia speranza di trarne alcun succo che mantenga la vita. Noi sappiamo che ogni occasione che si presenti di far bene, ogni movimento di civile progresso deve essere accolto con letizia da ogni onesto cittadino, ed è così che si deve accogliere il nuovo periodico, ed appoggiarlo. L' Unione si presenta con un cordialissimo saluto alla Provincia, rivolgendole parole che abbiamo assai gradite. Ricambiamo di cuore il saluto. Non sono questi i saluti che fanno i ferri, a capelli rizzati, prima di incrociarsi per ferire. Ed ora ognuno lo sa. Non sono neppure atti soltanto, di doveroso complimento, come qualcuno potrebbe sospettare, ma la stretta di mano di amici che sanno di combattere per la stessa causa, e tanto più vogliono stare uniti, perchè sono pochi, e le difficoltà molte. La Redazione.