Abbonamento postale gruppo 2/50% - Tednik / settimanale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale - 45% - art.2 comma 20/b Legge 652/95 Filiale di Udine - TAXE PERCUE - TASSA RISCOSSA - 33100 Udine - ITALY - cena 1,20 € www.racebook.com/novi.mataju & r tarcento Stella, tre piccoli borghi dove il ‘po našim’ Ka j è nóvaga s è stato sconfitto da fascismo ed emigrazione ta-pod Caninon LEGGI A PAGINA 6 BERI NA 8. STRANI naš časopis tudi na spletni strani www.novimatajur.it n Lettera aperta a Berrà Sull'introduzione dell'istruzione bilingue nelle valli del Torre si è detto e scritto molto, non sempre in modo appropriato, e ultimamente si tenta di scaricare l'insuccesso (temporaneo, ne siamo convinti) su altri. Ultima sul banco degli accusati la SKGZ. Secondo l’ex sindaco di Taipana Elio Berrà, perché non avrebbe svolto un ruolo di mediazione tra le amministrazioni comunali di Taipana e Lusevera ed inoltre perché avrebbe appoggiato la soluzione delle scuole bilingui nei due comuni come sezioni dell'Istituto statale comprensivo bilingue di S. Pietro al Natisone. Ora è necessario ricordare alcuni fatti. L'idea e la proposta formale di richiesta di istituzione della scuola bilingue a Taipana è stata avanzata dall’amministrazione comunale stessa con una delibera del consiglio comunale del 7 aprile 2011 (l’analoga delibera del consiglio comunale di Lusevera è del 30 aprile dello stesso anno). La cosa importante è che la richiesta è stata fatta ai sensi dell’art. 12 comma 6 delle legge 38/2001 che prevede nella provincia di Udine “l’istituzione di scuole statali bilingui o con sezioni di esse, con insegnamento nelle lingue italiana e slovena, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”. È lo stesso articolo che al comma precedente riconosce la scuola bilingue di S. Pietro come scuola statale. La richiesta delle due amministrazioni comunali è stata esaminata da tutti gli organi competenti, dalla Regione all'Ufficio scolastico regionale, dalla Commissione scolastica regionale slovena al Comitato paritetico. Quest'ultimo, prima di esprimere parere favorevole nell'autunno del 2011, aveva anche sentito in audizione sia la Regione che l'Ufficio scolastico regionale. La SKGZ e la SSO, le due organizzazioni di riferimento della minoranza slovena, hanno accolto positivamente l'iniziativa presa autonomamente dai due Comuni ed hanno cercato unitariamente - come dimostrano le posizioni ufficiali assunte - di sostenerla ed accompagnarla in tutto il suo iter, (jn) segue a pagina 3 ‘Dežela naj spremeni svoj načrt za čedajsko bolnico’ V pričakovanju razširjene seje čedajskega občinskega sveta na temo zdravstva in čedajske bol- nišnice, ki bo v ponedeljek, 15. septembra, zdravstvena reforma, ki jo pripravlja deželna vlada, še vedno buri duhove. Deželni svetnik SEL Stefano Pustetto, ki se v marsikateri toč- ki ne strinja z načrti večine (kateri pripada tudi njegova stranka), očita čedajskemu županu Stefanu Ballochu, daje na srečanju z odbornico za zdravstvo Telescovo uradno podprl reformo kljub temu, da bo ta ošibi-la bolnišnico v Čedadu. Sklicuje se na vsedržavni zakon, ki predvideva določena odstopanja za manj razvite in odročne kraje, kot so Nadiške doline. Zato predlaga okrepitev čedajske bolnišnice, kar se popolnoma ujema z duhom deželne reforme. Čedajski deželni svetnik izraža določene pomisleke tudi glede projekta čezmejne bolnice, čeprav jo načelno sprejema in podpira. beri na 2. strani Nel 2014-2015 la Dante Alighieri di San Pietro ospiterà alcune classi del liceo linguistico Nino Ciccone Nino Ciccone è il nuovo dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo ‘monolingue’ di San Pietro al Natisone. L'ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, con un decreto dello scorso 26 agosto, gli ha affidato ‘d'ufficio’ l'incarico di reggenza. Ciccone, cittadino del comune valligiano di cui è stato in passato anche amministratore, ha preso servizio lo scorso ls settembre. Nella sede della scuola secondaria di primo grado dellTstituto a San Pietro (la Dante Alighieri), proseguono intanto i lavori di ristrutturazione della struttura. Secondo i piani dovrebbero essere ultimati entro l'inizio delle lezioni (il prossimo 10 settembre) e renderanno disponibili per lo svolgimento delle regolari attività didattiche le aule del seminterrato. Nell'anno scolastico ormai alle porte questi spazi verranno utilizzati da alcune classi del RICOVERI PRONTO /SOCCORSO PRONTO SOtCOUSOl nuovo dirigente dell’Istituto ‘monolingue’ come prevedeva il progetto originario, alle classi della media bilingue che, invece, resteranno negli uf- fici del piano terra della sede della Comunità montana. segue a pagina 4 Un’immagine del cantiere per i lavori di ristrutturazione della sede della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri liceo linguistico che quest'anno ha registrato un boom di iscrizioni al primo anno. Non andranno dunque, Planinska družina Benečije na varhu gore Ararat Od sriede, 6. vošta zjutra, zastava, bandijera Planinske družine Benečije farfoli an na nar-guorši gori Turčije, na Araratu (5.156 m). Gor sojo nastavli Germano Cendou, Giampaolo Della Dora, Alvaro Zantovino, Flavia Bordon, Franco Trusgnach, Roberto Coren, Adriano Stulin, Flavia Iuretig, an še parjatelji od Slovenskega planinskega društva Gorice, ki so tudi v Planinski Marco Jarc, Mira Grgič, Boris Mermolja an Vida Osredkar. Napišemo vič v prihodnji številki. TUTTI GII APPUNTAMENTI > stran _ pagina 9 i----------------------------------------- 1 Prav tako “Z veliko zaskrbljenostjo ugotavljamo, da nastajajoča koalicijska politika že v svojih prvih prepoznavnih korakih slovensko kulturo v strokovnem in političnem smislu marginalizira.” Iz odprtega pisma Društva slovenskih pisateljev in Slovenskega centra Pl /N predsedniku slovenske vlade Cerarju Pustetto: “La Regione modifichi la riforma sanitaria per Cividale” Il consigliere di Sei pronto anche a votare contro la maggioranza “Condivido l'impianto generale, ma non alcune delle linee attuative che sono in programma”. Continua a far discutere la riforma sanitaria che sta predisponendo la Regione. Con voci critiche che si levano anche dai banchi della stessa coalizione di maggioranza in Consiglio. Fra queste quella di Stefano Pustetto, consigliere regionale cividalese di Sinistra ecologia e libertà. Che precisa: “Al momento della votazione in aula valuterò il da farsi, ma è chiaro che, coerentemente con le posizioni che ho sempre tenuto nella mia attività politica, perché voti a favore del testo dovranno esserci delle modifiche”. “Prima di tagliare, da un giorno all'altro, 600 posti letto - spiega Pustetto - è necessario fare alcune valutazioni. Per delegare alcune cure, per cui oggi si dispone il ricovero in medicina, ai medici di base è necessaria una riconversione del loro ruolo e per questo servono tempi lunghi”. Inevitabile che poi il discorso si sposti sulhesempio dell'ospedale di Cividale, in cui lo stesso Pustetto ha svolto a lungo la sua attività professionale di medico. E non risparmia critiche sul disegno di ridimensionarne i servizi. “La stessa normativa statale prevede deroghe per le zone svantaggiate - spiega Pustetto -, considerando tali quelle che si tro- vano a 90 minuti di distanza dal pronto soccorso più vicino. Ora, gli autisti delle ambulanze di Cividale mi hanno detto che per raggiungere alcune frazioni montane delle valli, con codice rosso, impiegano 45 minuti all'andata e altrettanti al ritorno. È chiaro che se il pronto soccorso fosse a Udine si andrebbe oltre la soglia dei novanta minuti. Per questo sono contrario alla proposta di trasformare il pronto soccorso in “punto di primo soccorso” che non sarebbe attrezzato per i casi più gravi. Significherebbe, di fatto, abbandonare le valli del Natisone al propio destino. Per questo la mia proposta è che Cividale diventi un presidio ospedaliero intermedio, in cui, oltre agli ambulatori, ci sia un reparto attrezzato di medicina e una day surgery. Reparti che servirebbero, tra l'altro, a sgravare l'ospedale di Udine dai casi meno gravi. Sarebbe un progetto industriale serio che consentirebbe di avere le professionalità necessarie (con chirurghi ospedalieri per le consulenze interne e un anestesista) ad un funzionamento efficace della struttura. Che con queste caratteristiche incarnerebbe proprio lo spirito della riforma”. In vista del Consiglio comunale allargato del 15 settembre a Cividale su questo tema (a cui dovrebbero partecipare l’assessore regionale Telesca, i sindaci delle valli del Natisone e dei Comuni limitrofi della Slovenia), Pustetto si dice scettico anche sul progetto di una struttura tra-sfrontaliera. “Sarei assolutamente favorevole - dice - ma se la struttura fosse quella progettata dalla riforma che servizi potrebbe offrire ai cittadini sloveni?”. A chi gli contesta infine i numeri sui pochi interventi con cui si motivano le scelte della Regione su Cividale Pustetto replica che “i numeri bassi, se non ci sono, si possono creare determinando un effetto distorsivo. Negli anni a Cividale sono stati ridotti diversi servizi: non c'è il mammografo, il radiologo è presente a giorni alterni, come a giorni alterni funzionano anche alcuni ambulatori. E chiaro che gli utenti alla fine si rivolgano direttamente a Udine.” Di altri numeri invece, conclude il consigliere di Sei, si parla molto meno: “Uno studio della Bocconi ha rilevato come la sanità della nostra regione abbia avuto l'anno scorso (caso unico) un avanzo di amministrazione di 211 milioni di euro. E quindi perché ridurre i posti letto per gli acuti al 3 per mille quando ad esempio in Germania questo rapporto è all’8,4 per mille e in Francia al 6,4? È davvero necessario procedere con una cura da cavallo per un sistema che, comunque, è al secondo posto a livello mondiale?” (a.b.) Kaj se dogaja v Sloveniji Prispevki FJK za ovrednotenje jezika in dediščine slovenske manjšine Na spletni strani Dežele FJK je bil objavljen razpis za pobude posebnega pomena, namenjene ovrednotenju jezika ter zgodovinske in kulturne dediščine slovenske manjšine. Na razpolago je 101.407 evrov za leto 2014. Rok za predložitev prošenj je 30. september. Deželni odbor je 7. avgusta, na podlagi mnenja posvetovalne komisije, sprejel tudi kriterije, na osnovi katerih bodo predloženi projekti ocenjeni. Minimalni prispevek je v višini pet tisoč evrov, zgornja stopnja pa je 10 tisoč evrov. A v primeru, da gre za projekt, ki ga v sodelovanju predloži več organizacij oz. ustanov se prispevek dvigne do 25 tisoč evrov. Pri ocenjevanju predloženih projektov bodo najprej ocenili njihovo kvaliteto, inovativnost in v kolikšni meri vključuje mlade generacije. Nato pridejo v poštev domet in vpliv predlagane dejavnosti na slovensko manjšino, sposobnost skupnega delovanja več organizacij ter pozornost na mlade generacije, po točkah bo ocenjena tudi teritorialna specifika in izjemnost ter neponovljivost predlaganega projekta. Vse informacije kot tudi obrazci za vlogo prošenj so dostopni na spletni strani dežele FJK. Cerar ni prepričal Junckeqa, Bratuškova bo evropska komisarka Predsednik Evropske komisije Jean-Claude Juncker je za evropsko komisarko iz Slovenije izbral bivšo predsednico vlade Alenko Bratušek. Novemu slovenskemu premierju Miru Cerarju, ki sije prizadeval, da bi Juncker izbral prvaka DeSUSa Karla Erjavca ali evropsko poslanko Tanjo Fajon (SD), ki sta bila z Bratuškovo na seznamu slovenskih kandidatov, torej ni uspelo. Cerar je kot znano še pred tem podpiral potrditev dosedanjega komisarja Janeza Potočnika, a se je ta sam odpovedal kandidaturi, ko je ugotovil, da nima zadostne podpore. Po imenovanju za mandatarja pa je zmagovalec julijskih parlamentarnih volitev telefoniral Junckerju in poudaril svojo željo, da bi bil novi slovenski komisar predstavnik strank iz njegove koalicije. Sam Cerar je po pogovorih z Junckerjem povedal, da bo imel zadnjo besedo vsekakor novi predsednik Evropske komisije, ta pa se je, kot kaže, in kot so neuradno napovedovali že pred dobrim mesecem dni, odločil za Bratuškovo. Kot je izjavila njegova tiskovna predstavnica Natasha Bertaudi, je namreč Juncker iz Slovenije na razgovor, ki ga bo opravil s kandidati za evropske komisarje, povabil samo Alenko Bratušek. Ni pa še jasno, kateri resor v komisiji bo pripadel Sloveniji. Bratuškova je doslej omenjala proračun, promet in kohezijo, lahko pa bi jo celo imenovali na enega od podpredsedniških položajev, kot so napovedovali v Junckerjevem štabu. Med možnimi razlogi za izbiro Bratuškove med kandidati iz Slovenije, je, poleg tega da si Juncker želi imeti določeno število žensk v svoji ekipi, tudi to, da ima izkušnje z vodenjem vlade, daje iz krogov blizu libaralcev (ALDE), ki zahtevajo večji del evropskega kadrovskega kolača, in daje vlada pod njenim vodstvom primerno odgovorila na težave Slovenije, ki so lani skoraj pripeljale do prošnje za finančno pomoč, navajajo pri STA in iz Bruslja. Razdelitev resorjev bo vsekakor jasna šele po pogovorih s kandidati, ni pa še gotovo, kdaj bodo ti končani, saj Belgija na primer še vedno ni predlagala nobenega kandidata. Zaslišanja komisarskih kandidatov v Evropskem parlamentu pa so predvidena od 22. do 30. septembra. Drugi krog zaslišanj, v primeru težav s posameznimi kandidati, je predviden od 13. do 15. oktobra. Evropski parlament naj bi o komisarski ekipi odločal na plenarnem zasedanju od 20. do 23. oktobra. Njeno imenovanje za evropsko komisarko kljub jasnemu nasprotovanju slovenskega premierja bo za Alenko Bratušek skoraj neke vrste “maščevanje”, potem ko je Miro Cerar njeno stranko izločil iz svoje vlade, in to kljub temu da je bil program Zavezništva AB še najbolj podoben tistemu SMC. “V SMC ni dovolj zaupanja v stranko ZaAB, tudi zaradi spornega postopka izbire komisarskih kandidatov,” je tedaj dejal Miro Cerar. Z imenovanjem Bratuškove za slovenskega evropskega komisarja se vsekakor ne strinja niti Janez Janša (SDS), kije iz zapora prek twitterja napovedal, da bo del evropskega parlamenta glasoval proti Bratu-škovi. kratke.si Due procedure distinte per la candidatura Unesco della Postojnska jama Il Comune di Postojna (Postumia) ha aderito all’iniziativa del Comune di Mon-falcone per il riconoscimento ed inserimento nell’elenco del patrimonio dell’umanità Unesco per le località italiane e slovene del Carso, tra cui c’è anche Postojna con la sua grotta, principale attrazione turistica della Slovenia. Ma lo stesso territorio, assieme alla Postojnska jama, è inserito anche nella richiesta di riconoscimento Unesco del Carso dinarico che la Slovenia sta preparando insieme a Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Serbia ed Albania. Slovenske novice il quotidiano più venduto in Slovenia Secondo i dati della Slovenska oglaševalska zbornica (Camera delle agenzie pubblicitarie slovene) relativi al secondo quadrimestre del 2014, le Slovenske novice hanno una tiratura di 74.475 copie, di cui vengono vendute circa 49 mila tramite abbonamenti e circa 15 mila nelle edicole. Al secondo posto il Deio con una tiratura di 42.890 copie (circa 30 mila sono gli abbonamenti, circa 5 mila le copie vendute nelle edicole). Al terzo posto per quanto riguarda la tiratura Večer e al quarto Dnevnik (che però vende di più). Tra i settimanali, ad esempio Mladina, ha una tiratura di 15.588 copie (10.237 quelle vendute). Gorazd Žmavc verso la riconferma a ministro per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo Il premier incaricato Miro Cerar ha tempo fino al 9 settembre per rendere nota la propria squadra di governo che sarà formata da almeno 15 ministri (ma possono esserne aggiunti altri due senza portafoglio). Otto ministeri andranno al partito SMC che ha vinto le elezioni. Il candidato ufficiale per il posto di ministro delle finanze è l’economista Dušan Mramor. Al secondo partito, DeSUS (pensionati), spettano quattro ministri. Tra questi dovrebbe esserci, oltre a Erjavec che proseguirà come ministro degli esteri, anche Gorazd Žmavc, ministro per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo. Tre ministeri andranno a SD. Il sindaco di Ljubljana Jankovič dovrà difendersi in tribunale Il tribunale ha respinto il ricorso presentato da Zoran Jankovič, sindaco di Ljubljana, rinviato a giudizio dalla magistratura nel settembre 2013 per abuso d’ufficio e per aver ottenuto illegalmente (assieme agli altri accusati) un beneficio economico di centomila euro. I fatti incriminati risalgono al 2005 quando Jankovič era ancora alla guida della catena agroalimentare Mercator che aveva in progetto la costruzione di un centro commerciale a Niš in Serbia. Zoran Jankovič continua a sostenere la propria innocenza e afferma di non aver gestito personalmente l’affare in oggetto. Iz Nadiških dolin pismo Napolitanu o taborišču na Rabu Predsednik sekcije VZPI-ANPI Nadiških dolin Daniele Golles je pisal predsedniku republike Giorgiu Napolitanu v zvezi z italijanskim koncentracijskim taboriščem na Rabu in ga prosil, naj posreduje zato, da končno pade zid molka okrog tistega zločina fašistične Italije in predvsem, da se italijanske inštitucije končno poklonijo spominu tistih žrtev. Po obisku koncentracijskih taborišč v Auschwitzu, Dachauu in Te-rezinu je beneški Anpi junija letos nadaljeval na svoji poti spomina z obiskom italijanskega koncentracijskega taborišča v Kamporu na Rabu. Odprla gaje in upravljala italijanska kraljeva vojska od julija 1942 do 11. septembra 1943, ko so ga osvobodili. V približno štirinajstih mesecih je bilo v njem zaprtih 10 tisoč ljudi, Slovencev, Hrvatov in Židov, umrlo je približno 1500 zapornikov, med katerimi je bilo mnogo starih ljudi, žena in otrok, celo mlajših od enega leta. “Naša pot na Rab,” je napisal Daniele Golles, “je bila otožno in ganjeno romanje, poklon nedolžnim žrtvam vojne vihre. Kot italijanski državlj ani smo se na nek način čutili odgovorne za tiste grozote, za katere ni bil nihče nikoli poklican na odgovornost. Predvsem pa smo prizadeti zato, ker se s strani italijanskih inštitucij, ki predstavljajo vse državljane in torej tudi nas, nadaljuje molk glede tiste strani zgodovine.” Uvodoma se Golles v pismu predsedniku Napolitanu sklicuje na koncert Mutija v Redipulji in njegov simbolni naboj ter izpostavlja vlogo italijanskega predsednika pri spravi in oblikovanju skupnega spomina na vzhodni meji, kar je privedlo že do drugega srečanja s predsednikoma Slovenije in Hrvaške. Nato predsednik beneške Anpi opozaija Napoli-tana na vprašanje, “kije bistvenega pomena za oblikovanje nove Evrope, ki naj temelji na skupnih vrednotah in na zavesti o preteklih, sedanjih in bodočih odgovornostih, ki jih ima vsaka država, ter na naporih za načrtovanje skupne evropske hiše”. V tem procesu lahko italijanska država, ki je ena od ustanoviteljic Evropske unije, odigra primarno vlogo. “A to zahteva ne le dodatne korake na poti sprave, temveč tudi, da prevzame odgovornost za zločine, ki jih je zakrivila fašistična Italija na Balkanu. To je grozljiva stran zgo- dovine, ki je bila predolgo zamolčana tudi v italijanskem zgodovinopisju”. Krožek Anpi Nadiških dolin - se nadaljuje pismo Napolitanu - je izraz teritorija, na katerem je zgodovinsko naseljena slovenska manjšinska skupnost in je varuh spominov vseh, ki so se v italijanskih in slovenskih partizanskih vrstah borili proti nacifašizmu, ter skrbi za uveljavljanje vrednot demokracije in svobode, ki so zapisane v italij anski ustavi. “Medvojno in povojno obdobje je bilo zelo težko za našo skupnost, ki je plačala visoko ceno, daje ohranila svojo identiteto, slovenski jezik in kulturo, saj je bila več desetletij žrtev pritiskov in groženj s strani italijanskih nacionali- stičnih krogov. Vse to je izostrilo našo občutljivost do teh vprašanj. Časi so se spremenili, naša skupnost je zaščitena z državnim in deželnim zakonom, kar nam omogoča, da se kljub težavam, čutimo ponosne italijanske državljane slovenskega jezika in prepričane evropske državljane. Menimo torej, da so časi zreli zato, da se naša država pošteno, pogumno in s pravo časovno oddaljenostjo sooči s svojo zgodovino, tudi z njenimi najbolj temnimi stranmi”. Pismo, kije bilo poslano v vednost tudi predsedniku senata Pieru Grassu, predsednici zbornice Lauri Bol-drinijevi, predsedniku vlade Matteu Renziju ter predsednici Dežele Ser-racchianijevi, se zaključuje s prepričanjem, da bo predsednik Napolitano zastavil svoj ugled in naredil vse zato, da bo šestdeset let po tistih krutih dogodkih usmiljena roka v imenu italijanskih inštitucij postavila svečo in venec pred spomenik ter se poklonila spominu žrtev na Rabu. Scuola bilingue: lettera aperta all’ex sindaco Berrà - y Debora Serracchiani zaželela Cerarju uspeh pri delu Predsednica Dežele Furlanije Julijske krajine Debora Serracchiani je prejšnji teden čestitala in voščila obilo uspeha pri delu novemu slovenskemu premierju, Miru Cerarju. V pismu, ki ga je bila odposlala ministrskemu predsedniku, seje predsednica Serracchiani še predvsem spomnila “dolge zgodbe čezmejnega sodelovanja in miroljubnih ter delavnih povezav, ki so botrovale k temu, da so odnosi med Furlanijo Julijsko krajino in Slovenijo vzorni. Skupna pripadnost evropski družini, dostop do raznih programov in makro-regionalnih strategij Unije - je opozorila Serracchiani - so zagotovo pripomogli k procesu integracije, kakršnega še pred nekaj desetletji nismo mogli predvidevati.” Predsednica Dežele je obenem izpostavila, kako postopna skupna delitev storitev, na primer na socialno-zdravstvenem, transportnem in okoljskem področju, namreč “odgovarja zahtevi, da se našim državljanom nudijo storitve visoke kakovosti tudi v času gospodarske krize, ki večkrat vsiljuje težke reze.” Serracchianijeva je ob tej priložnosti tudi povabila premierja Cerarja, naj uradno obišče Furlanijo Julijsko krajino. (ARC/MCH) dalla piima pagina Tutti i passi compiuti sono stati concordati tra le due organizzazioni slovene e le amministrazioni comunali interessate nel rispetto dell'autonomia e delle competenze di ognuno. Che le scuole dei due Comuni, trasformate in bilingui, rientrassero nell'ambito dell'Istituto statale bilingue di S. Pietro al Natisone è apparsa soluzione razionale e realistica fin da subito e così è stata intesa anche dall'Ufficio scolastico regionale. Le ragioni sono molte. Lo status di scuola bilingue statale con un preciso modello didattico è stato riconosciuto dalla legge 38. E tale, con tutta la gradualità necessaria, doveva essere replicato nelle valli del Torre. Corsi di sloveno, istruzione parziale anche in sloveno, altre forme di sperimentazione sono naturalmente legittimi e si possono realizzare al di fuori delle legge 38 (a cui però si sono richiamati i due Comuni) nell’ambito dell'autonomia scolastica. Lo hanno chiarito bene il presidente provinciale della SSO Giorgio Banchig e della SKGZ Luigia Negro in un incontro ufficiale presso il comune di Tai-pana a cui erano stati invitati diversi amministratori (Nimis e Tarcento oltre che Lusevera) e la dirigente dell'Istituto comprensivo di Tarcento (ma non quella dell'istituto bilingue). In quella sede hanno pure dichiarato che le due organizzazioni slovene rispettano e sostengono le posizioni di genitori ed amministrazioni comunali, come è giusto che sia. La difficoltà principale per l'avvio dell'istruzione bilingue in Val Torre è contenuta nella stessa norma di legge dove si sottolinea che ciò deve avvenire “senza ulteriori oneri a carico dello Stato”, cioè a costo zero. L'amministrazione scolastica nel nostro paese è molto complessa, ed è bene sapere che l'Ufficio scolastico regionale ha un ufficio specifico ed una gestione separata per le scuole con lingua di insegnamento sloveno, che hanno un organico separato. A quell'ufficio fanno riferimento anche “le scuole con insegnamento bilingue sloveno-italiano della provincia di Udine”. In questo contesto la gestione del personale per Taipana e Lusevera poteva essere effettuata nell'ambito dell'istituto sampietrino, mentre era ingestibile per quello tarcentìno. Si tratta ad ogni modo di questioni amministrative che in alcun modo avrebbero toccato i bambini e le loro famiglie e nemmeno i Comuni, mentre l'istituto di S. Pietro offre con la sua trentennale esperienza tutte le garanzie sulla qualità dell'istruzione bilingue. Le scuole avrebbero funzionato normalmente, nelle sedi scolastiche locali, con la sola differenza che la direzione sarebbe stata a S. Pietro al Natisone invece che a Tarcento, una distanza facilmente colma-bile per via telematica e con una buona organizzazione. Il Comune di Lusevera ha richiesto la trasformazione della sua scuola in bilingue come sezione dell'istituto sampietrino ed è stato lineare in questa posizione, anche se al momento c'è molto disorientamento tra i genitori. Il Comune di Taipana ha prima spinto per la costituzione di un'unica scuola bilingue per i due comuni, ma Lusevera non era d'accordo. Di fronte alle posizioni discordanti l'assessore regionale Molinaro a suo tempo aveva lasciato cadere la questione. Successivamente il sindaco Berrà ha coinvolto la dirigente dell'istituto tarcentìno proponendo l’istituzione della scuola bilingue in quel contesto. Ad aumentare la confusione ed il disorientamento dei genitori, complice la campagna elettorale amministrativa, le innumerevoli riunioni con i genitori convocate da diversi soggetti, anche dalla dirigente tarcentina, non del tutto disinteressate e limpide dal punto di vista delle informazioni date. Anzi, se ne sono sentite di tutti i colori. Spetta ora alle due amministrazioni comunali gestire con pazienza e razionalità tutta la vicenda, cercando di dialogare e collaborare meglio tra di loro. E sicuramente avranno ancora al proprio fianco le organizzazioni della minoranza slovena. I genitori hanno diritto ad avere tutte le informazioni e che queste siano corrette ed ufficiati per poter farsi la propria opinione. Ma la domanda che si pone è: Taipana vuole ancora la scuola bilingue ai sensi della legge 38 o ci ha ripensato? Ogni sua scelta è senza alcun dubbio libera e legittima. Ma è giusto che se ne assuma responsabilità e meriti, e non attribuisca colpe a chi non ne ha. (jn) brevi.it Riforme, fatte le leggi mancano i decreti attuativi i Alla vigilia della nuova legge di stabili-; tà mancano ancora 59 provvedimenti at-i tuativi della legge di bilancio del Governo i Letta. Sta qui la paralisi delle riforme. Nel | nostro sistema tutta la parte applicativa I dei provvedimenti è demandata agli uffi-! ci ministeriali. Per dare avvio a tutti i prov-; vedimenti adottati dai governi Monti, I Letta e Renzi mancano 699 decreti attua-I rivi. Sulla scia dei suoi due predecessori I anche il governo Renzi: il 62% dei prov-j vedimenti varati ha bisogno di decreti at-I tuativi e solo il 38% sono autoapplicativi. Duemila partecipate in meno per un risparmio di mezzo miliardo La prospettiva è stata indicata dal commissario Cottarelli. Sono circa 8mila le società a capitale pubblico spesso con i bilanci in rosso. Il 20% è interamente in mano pubblica, il 28% è a maggioranza pubblica, la parte restante è a controllo privato con piccole partecipazioni pubbliche. In molti casi si tratta di scatole vuote: 3mila imprese hanno meno di 6 dipendenti e in circa la metà delle partecipate comunali il numero dei dipendenti è inferiore al numero dei membri del cda, 1.300 hanno un fatturato inferiore a 100 mila euro. Trasportavano clandestini in Germania, decine di tassisti veneti arrestati Sono decine i tassisti veneti arrestati in Germania con l'accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Avrebbero trasportato nel Paese, con pullmini o auto a noleggio con autista, centinaia di profughi dall'Italia sprovvisti di documenti. I primi casi risalgono all'anno scorso ma la polemica è esplosa solo nelle scorse settimane. Pierpaolo Campagnolo, presidente della Cooperativa tassisti vicentini difende la categoria: “Se i clienti sono presentabili e pagano non siamo tenuti a verificarne l'identità”. Streaming e download non hanno danneggiato il Cinema Secondo alcuni studi indipendenti, non commissionati cioè dalla majors del Cinema (fra cui quello della Fondazione Luigi Einaudi), la pirateria dei film non avrebbe danneggiato l'industria cinematografica. In Italia si è passati dai 14 milioni di ingressi nelle sale del 2005 - quando download e streaming erano fenomeni contenuti - ai 22 milioni del 2012. Alcuni analisti hanno osservato come chi scarica illegalmente da internet i film (ormai 7 europei su 10) sia in genere più portato ad acquistare dvd o ad andare al cinema. Trideset let je minilo od septembra 1984. leta, ko je v Špetru zaživela dvojezična šola in v tem obdobju stalno rasla. Začeli so z vrtcem, nadaljevali takoj zatem z osnovno šolo, v zadnjih letih pa dvojezično izobraževalno ponudbo dopolnili še z nižjo srednjo šolo, število učencev pa se od začetnih petih približuje številki 300. V tem dolgem kljub težavam uspešnem obdobju je dvojezično šolo od vsega začetka do letošnjega šolskega leta vodila ravnateljica Živa Gruden, s katero smo se pogovorili ob njeni upokojitvi. S kakšnimi občutki odhajate v pokoj? “Občutki so mešani. Po eni strani se oziram v preteklost: vidim, koliko poti smo prehodili od tistih prvih let, potem ko se je Pavlu Pe-tričiču porodila zamisel, da bi lahko imeli svojo šolo. Takrat pravzaprav še sami nismo povsem verjeli, da nam bo uspelo. Zavedali smo se tveganja, takrat ni bilo lahko in tudi s pravnega vidika je bil začetek zelo negotov. Po drugi strani pa me seveda skrbi prihodnost naše šole, čeprav popolnoma zaupam kolegici, ki me je nadomestila.” Vaše mesto je 1. septembra prevzela Sonja Klanjšček, ravnateljica večstopenjskega zavoda iz Doberdoba. “Zelo me veseli, da prav ona prihaja na moje mesto, in to ne zaradi prijateljstva, ki me veže nanjo, r S pogledom usmerjenim v preteklost in zaskrbljenostjo glede prihodnosti v Pogovor z ravnateljico dvojezične šole Živo Gruden, ki je 1. septembra šla v pokoj ■P Da bi bila šolska ponudba v slovenskem jeziku popolna, manjka še višja srednja šola. Je to za viden-sko pokrajino realen cilj? “Zdi se mi, daje naša šolska populacija še vedno premajhna, da bi imeli lahko primerno ponudbo na višješolski ravni. Bolj uresničljiva rešitev bi lahko bila, da bi slovenščina postala kurikularni predmet na jezikovnem liceju. Tako bi lah- ko naši dijaki tudi po nižji srednji šoli nadaljevali z učenjem slovenščine.” Bi ob koncu še kaj dodali? “Rada bi se zahvalila vsem svojim sodelavkam in sodelavcem. V vseh teh letih se je ustvarila lepa skupina ljudi, ki se zaveda pomena naše šole in ki je znala tudi v kritičnih trenutkih nastopiti složno.” (T.G.) 1 Ciccone dirigente del “monolingue” dalla prima pagina Questa scelta è stata comunque concordata dall'am-ministrazione comunale con l'Istituto bilingue stesso. Alcune classi delle elementari bilingue sono infatti ospitate nell'ala nord della sede del liceo linguistico e socio-psico-pedagogico (l'ex Istituo magistrale di San Pietro). In attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione sulla sede storica della bilingue in viale Azzida, che dovrebbe avvenire entro un anno e mezzo, si è scelto quindi di evitare, nel frattempo, un doppio trasferimento. I I temveč predvsem zaradi izkušenj, ki jih je nabrala kot ravnateljica v Doberdobu. V okviru tega zavoda deluje namreč tudi šola v Romja-nu, kjer je jezikovna situacija v marsičem podobna naši. Poleg tega pa so tudi tam na žalost imeli celo vrsto prostorskih težav, tako da je Klanjščkova tudi s tega vidika pripravljena. Ostaja pa še odprto vprašanje, če bo lahko kdo od učiteljev delno oproščen pouka, da bo pomagal novi ravnateljici, ki bo na naši šoli med letom prisotna nekaj dni na teden. Vsekakor, kot sem napisala tudi svojim kolegom, sem še vedno pripravljena pomagati, če je treba, še zlasti v tem prehodnem obdobju.” Omenili ste prostorske težave. Spetrska šola se z njimi ubada že od leta 2010, odkar je morala iz varnostnih razlogov zapustiti svoj stari sedež. Vam je žal, da odhajate, ko to vprašanje še ni rešeno? “Zelo. Želela sem si, da bi dvojezično šolo zapustila, ko bi bile vse te zadeve urejene. Zaprosila sem tudi za podaljšanje delovne dobe, a je bila prošnja zavrnjena. Sicer se zdaj stvari, kot kaže, premikajo in zdi se, da je videti neko luč na koncu tunela. Tudi Občina Špeter je sprejela dejstvo, da na starem sedežu ni dovolj prostora za vse naše učence, tako da že računa tudi na gradnjo prizidka, ki bi bil s prostorskega vidika lahko ustrezna rešitev. Še vedno sicer ne bomo imeli telovadnice in tudi z vidika prometa tisto območje ni najboljše. Baje pa namerava občinska uprava tudi ta problem rešiti in načrtuje ureditev parkirišč in krožišča.” Kateri trenutki so se vam najbolj vtisnili v spomin v tem tridesetletnem obdobju vodenja šole? “Ne morem pozabiti na začetek, ko nas je bilo malo in je bilo vzdušje na šoli pravzaprav družinsko, saj smo se vsi dobro poznali. Za nas je bil zelo pomemben tudi trenutek, ko je bila šola podržavljena, čeprav razmere niso bile enostavne. Veliko zaslug, da je vse hitro steklo, ima tedanji deželni ravnatelj Bruno Forte. V par tednih je poskrbel, da je bilo vse rešeno, prevzel je veliko odgovornost in tudi osebno tvegal. Upam si trditi, da če zadeve ne bi bile rešene takrat, bi verjetno še dolgo čakali, da dejansko postanemo državna šola, zato moramo biti res hvaležni Forte-ju. Zadnja pridobitev je bila seveda nato še nižja srednja šola. Imeli smo srečo, da je bila takrat pri nas zelo zavzeta skupina staršev in da smo lahko računali na naklonjenost deželnega odbornika Roberta Antonaza in samega ministrstva.” Pubblicata una ricerca sul cervello bilingue, tra gli studiosi anche Barbara Tomasino Neuropsychologia, rivista internazionale che si occupa di neuroscienze comportamentali e cognitive (http://www.jour-nals. elsevier. com/neuropsycho-logia) ha pubblica sul suo ultimo numero lo studio sul cervello sollecitato al bilinguismo (italiano-serbo) realizzato da un’equipe udinese della quale fa parte anche la dottoressa Barbara Tomasino, originaria di Subit di Attimis (la madre è Bruna Balloch, il padre era Romano Tomasino, tra i fondatori del circolo Ivan Trinko). Si tratta di un importante riconoscimento scientifico che premia un esperimento avvenuto nella sala operatoria del reparto di neurochirurgia a Udine. “Sostanzialmente - ci ha spiegato Barbara - avevamo in sala una paziente di origine serba, che mentre si sottoponeva ad un intervento chirurgico era sveglia. Mentre si toccava con un apparecchio per l’elettrosti-molazione un preciso punto del cervello la paziente che contava da 1 a 10 in italiano (che è la sua lingua acquisita) swit-chava o tornava automatica- Barbara Tomasino mente alla sua lingua madre, il serbo, e continuava quindi a contare in quella lingua”. Come riporta l’articolo, la stimolazione di altre porzioni della corteccia esposta non ha causato la commutazione della lingua. Assieme a Barbara Tomasino - che opera presso il Polo friulano dellTRCCS Medea di San Vito al Tagliamento - a condurre la ricerca sono stati Dario Marin, Mart Maieron, Riccardo Budai, Franco Fabbro ed il primario del reparto Miran Skrap, triestino di origine slovena. IL MATAJUR E LA SUA GENTE | Giuseppe Osgnacli Joško Nel periodo delle castagne era usanza dar la caccia ai ghiri. Là dove c’è una cavità in un tronco d’albero, c’è certamente un ghiro. Noi bambini spiavamo l’anima- letto e, quando entrava nella cavità, uno di noi normalmente maggiore per l’età, s’arrampicava e copriva il buco con il palmo della mano, stando in ascolto per notare suoi eventuali movimenti. Talvolta il ghiro se ne stava immobile nella cavità che i picchi gli avevano preparato, talvolta invece si faceva sentire. Allora, uno di noi protendeva una giacca con un lungo bastone verso il buco. Una manica della giacca veniva legata all’estremità e si faceva in modo da farvi entrare il ghiro, sollecitandolo con un bastoncino. Quando sentiva che il ghiro era entrato nella manica, legava la manica all’altra estremità e ci gettava la giacca con il ghiro dentro. Allevavamo alcuni ghiri, altri ne mangiavamo e ne vendevamo il vello ai compratori ambulanti che passavano per i paesi. Quando maturano le prime castagne è anche tempo di funghi. Dalle nostre parti raccogliamo i porcini, che in dialetto chiamiamo ‘babe’, gli ovuli rossi che chiamiamo ‘ardane’ ed altri che chiamiamo ‘pod-kostanjke’. La nostra zona è nota per i funghi e noi tutti ne andavamo in cerca e li mangiavamo con piacere. Camminando per i prati di montagna od inerpicandoci sui suoi dorsali, ci scambiavamo grida di gioia da un monte all’altro: Gobe, gobe, go-obe-e! (Funghi, funghi, fu-unghi-i!). In risposta ci giungevano altre grida da lontano: Puhi! Puhi-i! Pu.uhi-i! (Ghiri, ghiri-i, ghi-iri-i! ). Mangiavamo soltanto i tre tipi di funghi menzionati; altre qualità non venivano prese neppure in considerazione. Oggigiorno se ne raccolgono però anche altre qualità: le sivke, le štorovke, le lisičke, le turche ed altre. Il periodo delle castagne era anche quello della caccia agli uccelli migratori, lucherini specialmente, che catturavamo con l’uso delle panie, chiamate da noi ‘biščade’ e ‘špargoni’. Come richiamo, mettevamo un lucherino in una gabbia (štija), ben nascosta da canne di granoturco, e delle panie (biščade o špagon) in vicinanza di un albero. Allorché uno stormo di uccellini, adescato, scendeva sull’albero, si posava prima sui rami e poi scendeva sui bastoni coperti di vischio, cioè le panie. Ciò era loro fatale. Infatti noi bambini correvamo a prenderli, li staccavamo dalle panie e li rinchiudevamo nelle gabbie. Qualche volta sugli ‘špargoni’ rimaneva impigliato un merlo, un falchetto o perfino un picchio o qualche altro uccello. (6 - continua) GIUSEPPE OSGNACH-JOŠKO 'imajur a dente kultura .ž/yANir A Venezia bella accoglienza per il film di Gergolet ‘Dancing with Maria’ Anche il gruppo folkloristico della Benečija Živanit alla 49. parata folkloristica internazionale di Gorizia la scorsa domenica. Quest’anno quindici i gruppi partecipanti giunti da Bielorussia, Croazia, Argentina, Senegai, Slovacchia, Filippine oltre che da altre regioni d’Italia e Slovenia ‘Živanit’ s potresauko an početauko v Gorici Tudi folklorna skupina Živanit je zaplesala v nediejo, 31. vošta v Gorici. V okviru 49. festivala folklore jev nediejo popudan biu sprehod po centralnih ulicah (corsi e vie centrali) 15 folklornih skupin: naša, in še iz Gorice, Lienz (Avstrija), Stu ledi iz Trsta, iz Minska (Bielorussia), Magnana in Riviera, Buenos Airesa (Argentina), Kanfanarja (Hrvaška), Agrigenta (Sicilija), Maniaga (Por-denon), iz otokov Filippine, Kanala ob Soči, Senegala (Afrika), Ločnika, Vranov nad Toplou (Slovakja). Na čelu je godla godba iz Celovca (Avstrija), bli so še Sbandieratori iz San Gemini. Naši stari plesi še posebno “po-četauka” an “potresauka” so bli vsiem všeč, an vič ku kajšan je na robu cieste tuku po tleh s petam, ku naši pridni plesauci. Močnuo so tukli na ruoke kar so videli našo Anno Bernich plesat an gost na ramoniko. “Film straordinario, molto poetico, con grandi musiche, che destano profonde sensazioni”, ha commentato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al termine della proiezione alla Settimana internazionale della Critica/Sic alla Mostra del Cinema di Venezia, lunedì 1° settembre, della pellicola ‘Dancing with Maria’ di Ivan Gergolet, autore di Doberdob / Doberdò del Lago, prodotto dalla goriziana Transmedia e sostenuto dal Fondo audiovisivo FVG, frutto di una collaborazione italo-sloveno-argentina. Documentario che il critico e selezionatore delle opere in concorso, Nicola Falcinella, ha definito in grado di “commuovere profondamente”, ‘Dancing with Maria’ racconta una donna eccezionale, Maria Fux, energica e passionale danzatrice ultra-novantenne (negli anni '20 giunse dalla Russia assieme alla famiglia) che a Buenos Aires è diventata un'istituzione con la sua Ivan Gergolet scuola di danza-terapia dedicata principalmente, ma non solo, a persone con deficit motori e mentali. Il film, prodotto tra l'altro da Igor Prinčič (artefice del Premio Sic dell'anno scorso, ‘Zoran, il mio nipote scemo’), è l'emozionante incursione di Gergolet in un mondo poetico e coinvolgente dove la parola, il movimento, la musica, i corpi disegnano l'essenza stessa del cinema nei suoi significati più profondi. V Oblici so se spomnili na njih gaspuoda Janeza Župančiča Stierdeset liet od tega nas je za-pustu Janez Župančič, 18 liet far v Oblici. An pru v teli vasi so počastil njega spomin. Sveto mašo po italijansko an sloviensko sta zmolila gaspuod nunac Federico Saracino an monsinjor Marino Qualizza, v britofe, na njega grobu so vierni-ki iz Kreda med drugimi piesmi za-pieli tudi “V nebesih sem doma”. Puno ljudi se je zbralo za telo posebno parložnost, še posebno farani iz Oblice an Gorenjega Tarbja. Vsi, ki so ga imiel za dušnega pastirja, so poslušal besiede, ki jih je poviedu gaspuod nunac Federico an tiste besiede so jim storie prit na pamet puno spominu. Pred Župančičem je v Oblici služu gaspuod Mario Laurencig, pomagala sta mu gaspuoda Fortunato Blasutig, kije služu ta par svetim Pavle (Cerneče) an Alessandro Tomasetig, ki je pa skarbeu za faro Gorenjega Tarbja. Lieta 1955, potle kije Župančič skarbeu an cajt za Landar an za Ar-beč, ga je videnski nadškof Zaffonato pošju v Oblico. Dvie lieta potle je postroju stare an vederbane zvonuove obliške cierkve. Kako lieto potle je močnuo trieščinlo takuo, de se je posu turam an velik part cierkve. Farani so bli obupani, pa Župančič se nie podau. Šu je tuč na te prave urata, takuo de tu malo caj-ta Obličanj so spet imiel cierku an turam, še buj velike ku priet. H njemu an njega dikli Berti Mišič iz Kreda (umarla je marca lietos), so farani hodil za vsako potriebo, an še posebno za mazila an medežina, ki jih je on runu z zejami. Med farani je biu tudi an mlad puob, Rino Marchig - Na goric tih, ki kako lieto potle je zapieu njega parvo sveto mašo. Don Rino nas je na naglim zapustu malomanj trideset liet od tega, pa je šele v sar-cih vsieh tistih, ki so ga poznal. Za nove zvonuove se je veselila tudi dikla od famoštra Župančiča Berta Mišič iz Kreda (ta druga s te prave roke). Parva sveta maša Rina Markiča. S čeparne famoštri Costaperaria iz Barnasa, Župančič, novomašnik Marchig, Mucig iz Ruonca, Gariup iz Tapoluovega. V koncu je pa Jaculin iz Kravarja (slike Giacomo Canalaz an Maria Primosig) V ** • ; • V" '.f&'S. v;:!!! • f Župančič je poskarbeu za nove zvonuove an kar so jih pejal v Oblico, v Ješičah so jih ustavli. Oni so bli pod Kravar, pa so bli veseli za Obličane! A Stella, dove il ‘po našim’ è scomparso tra le due guerre Nella frazione di Tarcento con un abitante ‘speciale’, Toni Zanussi Igir m -- • * r : T, fj~ 7 f- ' / 1 ‘; Sfe//a com’è oggi e a sinistra in una foto del 1952. Sopra Toni Zanussi. In basso la nuova chiesa “Qui tra le due guerre vivevano circa 600 persone e sì, parlavano ancora quello che chiamavano il ‘po našim’. Ma prima il fascismo e poi l’emigrazione hanno dato un duro colpo al paese e alla sua parlata slovena.” Siamo a Stella, 700 metri sopra il livello del mare, la frazione più alta di Tarcento. Come paese in realtà Stella è l’insieme di tre borghi: Pobra, Michs e Boreaniz. Ed è in quest’ultimo che incontro Toni Zanussi, affermato pittore che qui da una decina di anni ha una casa-atelier, una sorta di ‘buen retiro’ dove immagina e realizza le proprie opere. Soprattutto a lui si deve una sorta di rinascita del paese, almeno culturale, grazie alla creazione di una Via Crucis artistica e della manifestazione Stella in Agosto. A Stella c’erano, come in tanti nostri paesi, la latteria, l’osteria, il negozio di alimentari, la scuola, la canonica. Fino agli anni del terremoto non c’era una strada vera e propria ma un largo sentiero, proprio quello dove adesso è stata realizzata la Via Crucis. La gente aveva di fatto tutto nel paese, non c’era grande necessità di scendere a valle, e nel caso un altro sentiero portava alla vallata del Torre, a Lusevera. La gente, ricorda Zanussi, parlava il dialetto anche a Malamaseria, Sammardenchia, Coia. Ma stiamo parlando di parecchi decenni fa. Il ‘po našim’ qui non è stato sconfitto solo dal fascismo ma anche da due altri fenomeni. Il primo è l’emigrazione. “Negli anni Quaranta e Cinquanta c’è stato il grande esodo - racconta Zanussi - anche se fi- li dizionario toponomastico pubblicato sul sito www.friul.net riporta anche i nomi in sloveno di alcune delle frazioni di Tarcento. Sono citate Čežarje (Ci-seriis), Kujija (Coia), Malama-zérja (Malamaseria), Sedila (Se-dilis), Smardénca (Sammardenchia), Stéla (Stella), Lófjane (Useunt) e Žumaje (Zomeais). L J no agli anni Settanta c’era ancora un centinaio di abitanti.” Poi, il secondo fenomeno, che si intuisce dal confronto tra una vecchia foto di Stella, risalente al 1952, e l’immagine del paese attuale: “Il terremoto ha praticamente distrutto il paese, la gente è scesa a valle o è emigrata lontano.” Restano, oggi, nei tre borghi, nove persone. Nonostante un anno fa sia- no nate due gemelle, non c’è una grande prospettiva per il futuro, non fosse che proprio grazie a Toni Zanussi Stella è diventata il centro di un piccolo fenomeno. Una scommessa tra il popolare ed il culturale, la chiama il diretto interessato. Gli incontri, che si sono tenuti per il secondo anno all’ombra del campanile della nuova chiesa sono organizzati dall’associazione In Stella, il cui presidente onorario è il giornalista Toni Capuozzo. Qui per un periodo Stella è diventata anche, con l’aiuto di Manuela Fabbro, sede del Centro interdipartimentale di ricerca sulla pace, un organismo che però poi non ha avuto il sostegno dell’università di Udine, a cui apparteneva. Zanussi mi accompagna nel suo atelier e racconta la sua storia. Orfano da piccolo, il suo tutore fu lo zio, don Vito Ferrini, che era parroco a Uccea. Nella vita ha fatto i mestieri più diversi, da cameriere a postino, falegname, e infine bancario e sindacalista. Ciò che ha avuto sempre è stata però la passione per l’arte, per la pittura, che lo ha portato a diventare un autore quotato anche all’estero. L’ultimo suo lavoro è stato per la nave Diadema di Costa Crociere, un’opera ispirata a ‘Le città invisibili’ di Calvino. Un ritorno, in qualche modo, perché sulla Costa Crociere Zanussi, quarantanni fa, ci ha navigato per lavoro. Usciamo in un pomeriggio che, da autunnale, sta tornando ad essere di tarda estate. Saliamo su un piccolo colle dove una volta c’erano la chiesa ed il cimitero del paese. Da lì si vede un panorama che nelle giornate chiare deve essere impagabile. Dice Zanussi che a volte si riesce a vedere sino ai Colli Euganei. Dall’altra parte c’è Stella, le poche case rimaste con già i camini che iniziano a sbuffare fumo. Michele Obit Knzev pot po stari cesti do Štele f Petnajst postaj za petnajst umetnikov. Pobudo so si zamislili sami prebivalci vasi Štele, v občini Čenta, ki so želeli povezati novo cerkev z vasjo po stari cesti, po kateri so se v starih časih vaščani spuščali s hriba. Pot se začne na planoti, ki se imenuje Ter, nato pa se vije in vzpenja po makadamski cesti skozi gozd. Vsaka postaja, ki so jo zaupali enemu umetniku, je basre-lief pobarvane keramike. Petnajsta postaja je blizu prostora, kjer je bila nekoč raška cerkev. Vsak basrelief ima v spodnjem delu napise v furlanščini, italijanščini in slovenščini. Umetniki, ki so sodelovali, so Sergio Mazzola, Aldo Micco, Claudio Mario Feru-glio, Bruno Paladin, Antonio Crivellari, Pietro De Campo, Gernot Schmerlaib, Dino Durigatto, Cesco Magnolato, Carlo Vidoni, Toni Zanussi, Giordano Floreancig, Gea Tanja Rusjan, Roberto Milan in Engelbert Demetz. JESÙ AL COLE PE PRIME VOLTE GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA JEZUS PADE PRVIČ POD KRIŽEM novi matajur Torre, NatisoneeCollio Gorski praznik na Matajurju 6. in 7. septembra 2014 Gorska skupnost Ter Nadiža Brda prireja tudi letos v sodelovanju z Občino Sovodnja, s turističnim društvom Pro loco Matajur, Planinsko družino Benečije ter alpinističnim združenjem Cai iz Čedada in Nadi-ških dolin Gorski praznik na Matajurju. Potekal bo v soboto, 6., in nedeljo, 7. septembra. Praznik, ki je posvečen goratemu območju in se letos odvija že 38. leto, ponuja bogat program. V soboto, 6. septembra, ob 18. uri bo pri planinskem domu Pelizzo gle-dališko-glasbena prireditev z naslovom Elogio del povero fante (Slavospev ubogemu pešaku), povzeta po knjigi Viva Caporetto - La rivolta dei santi maledetti (Naj živi Kobarid -Upor prekletih svečenikov), na kateri bosta ob glasbeni spremljavi harmonikarja Sebastiana Zorze nastopila Stefano Rizzardi in Gabriele Benedetti. S to gledališko prireditvijo želijo obeležiti stoletnico prve svetovne vojne. V nedeljo, 7. septembra, ob 7.15 se na pobudo podsekcije Cai Nadiških dolin začne tradicionalni vodeni pohod iz Gorenjega Barnasa (Špeter) do vrha Matajurja. Ob 10. uri bo pohod po Stezi treh občin. Gre za krožno pot okrog Matajurja, na višini 1400 in 1550 m, ki prečka tri občine in sicer Podbone-sec, Sovodnjo in Kobarid. Na poti so majhne višinske razlike zato je primerna za zdravo in nezahtevno fizično dejavnost. Omogoča spoznavanje Matajurja z vseh strani in seveda tudi bogato floro v zanimivem alpskem svetu. Možni so tudi drugi sprehodi po stezah, ki jih na pobudo Gorske skupnosti rzdržujejo člani krajevnih alpinističnih združenj in so optimalno prehodne. Priporočamo posebej steze Marsin - Matajur, planinski dom Pelizzo -Marsinske planine - Matajur, planinski dom Pelizzo - Dom na Mata-jurje - Matajur. Vse steze so markirane z belo-rdečimi znaki Cai, niso alpinistično zahtevne in so zato primerne tudi za družine z otroki. Vrh Matajurja (1641 m) pa ponuja čudovit razgled do morja, Dolomitov in bližnjih Julijskih Alp. Posebno zanimiv je pogled na Krn (Monte Nero) in Batognico (Monte Rosso), ki sta bili prizorišče dogajanja med prvo svetovno vojno. Planinski dom Pelizzo in Dom na Matajure bosta odprta in ponujala svoje usluge pohodnikom. Dom na Matajure je dostopen po 45-minutni lahki hoji. Ob 10.30 bo Pri Mostu start kolesarske dirke Špeter-Matajur. To je že tradicionalna športna prireditev za ljubitelje kolesarstva z vzponom 1200 metrov višinske razlike. Prireja jo športno društvo Ajello. Letos bo pokal posvečen spominu nedavno preminulega čedajskega odvetnika Giovannija Pelizza. Kolesarska dirka bo tudi priložnost za spomin nanj, torej na človeka, ki je bil tesno navezan na Matajur in Na-diške doline ter je bil pobudnik, skupaj z Gorsko skupnostjo, krajevnimi upravami in planinskimi društvi, prvega gorskega praznika na Matajurju. Ob 12. uri bo pri cerkvici posvečeni Odrešeniku slovesna maša, ki jo bo daroval duhovnik Natalino Zuanel- la, spremljala pa jo bosta pevska zbora Sveti Anton iz Kobarida in Cai Renzo Basaldella iz Čedada. Sledili bodo pozdravi predstavnikov oblasti. Za mlade in manj mlade, ki bi se radi preizkusili v plezanju, bodo gorski vodniki Cai iz Čedada posta- vili v bližini planinskega doma Pelizzo plezalno steno, na kateri se bodo povsem varno lahko približali tej športni panogi. Na parkirišču bodo na pobudo društva Pro loco Matajur, ki je nenadomestljiva opora za organizacijo celotne prireditve, delovali kioski z enogastronomsko ponudbo. Vabimo torej vse, naj pridejo v Na-diške doline in se povzpnejo do Matajurja, kjer bodo preživeli lep dan v znamenju športa, kulture in prijateljstva. Club Alpino Italiano Sezione <4 Cividale Plarinsko Društvo CAI Čedad Club Alpino Italiano S,Sezione Valnalisone Planinsko Društvo CAI Nediške doline GORSKA SKUPNOST TER, NADIŽA IN BRDA Comune di Savogna Občina Sauodnja MATAJUR »a 2014 pESTA DELLA MONTAGNA GORSKI PRAZNIK FIESTE DE MONTAGNE Planinska DruZJna Benečije Pro Loco Matajur Sabato 6 settembre e Domenica 7 settembre 2014 Sobota 6. septembra In nedelja septembra 2014 Ore 18.00 presso il rifugio Pelizzo rappresentazione teatrale "Elogio del povero fante” con Stefano Riccardi e Gabriele Benedetti V planinskem domu Guglielmo Pelizzo gledališka predstavitev “Elogio delpovero fante" sodelovala bosta Stefano Riccardi in Gabriele Benedetti DOMENICA 7 SETTEMBRE NEDELJA 7. SEPTEMBRA Escursione guidata Vernassino-Matajur partenza ore 7.15 da Vernassino (San Pietro al Natisone) a cura del C.A.l. sottosezione Valnatisone Camminata sul Sentiero dei tre comuni (Pulfero - Savogna - Kobarid) Partenza gara ciclistica San Pietro al Natisone - Matajur (a cura A.S.D. cicli 4R Aiello) - Trofeo Memorial "Giovanni Pelizzo" S.Messa solenne cantata in vetta - con la partecipazione dei cori Mešani pevski zbor Sveti Anton, Kobarid e CAI Renzo Basaldella di Cividale del Friuli Premiazione gara ciclistica Ob 7.15 Vodeni izlet «Gorenj Barnas - Matajur» Odhod ob 7.15 od Gorenjega Barnasa (Špietar) Vodili bodo člani Planinskega Društva «CAI Nediške doline» Ob 10.00 Pohod po «Poti treh občin» (Podbuniesac-Sauodnja-Kobarid) Ob 10.30 Kolesarsko tekmovanje «Špietar - Matajur» Pokal Memorial "Giovanni Pelizzo” (Organizatorj: A.S.D. cicli 4R Aiello) Ob 12.00 Sv. Slovesna Maša na vrhu Matajurja - pela bosta zbor «Mešani pevski zbor Sveti Anton» iz Kobarida in zbor CAI Renzo Basaldella iz Čedada Ob 14.00 Podelitev nagrad kolesarske tekme Popoldne v planinskem domu I «Guglielmo Pelizzo»: kulturni program, odhod vodene eskurzije na razpolago plezalno steno A seguire nel pomeriggio presso il Rifugio “Guglielmo Pelizzo": Programma culturale, partenza escursioni guidate e disponibilità di una struttura per arrampicata ODPRT BO ENOGASTRONOMSKI KIOŠK FUNZIONERÀ CHIOSCO ENOGASTRONOMICO CON GRIGLIA E PASTA