SUPPLIMENTO ALLA „ PROVINCIA" PER GLI ITTI DEL È i SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA, inm» " .'. ■ - : j; . . 'I. , ATTI UFFICIALI. ■ ut', j'j uigo ib itoti! staftnir.uiiu'.i' .o.tw» oi^-ruj» Vendita di animati bovini della razza da latte della valle di Taufer sotto il prezzo di acquisto. ai ■■■ •,>■■)■: aiasirntifloiq ttrrf, ,onr;i'> : io ó N. 514. -.'t; ria.»ttd£Mfl'*:iù|}nj .crt'ldn?. nloiìL'p r, A fioa'Lf/tii». Allo scopo d introdurre nella provìncia Buoni animali riproduttori di una razza bovina da latte furono acquistati dalla presidenza della Società agraria istriana dal relativo sussidio dello Slato un toro e ventuna armente (*). della razza tirolese della valle di Taufer, che verranno vendute a pubblico incanto al maggior offerente sopra il prezzo di grida alle condizioni del seguente Regolamento d'asta. 1 Non si ammetteranno all'asta che persone le quali o per possesso o per qualità personali o per fidejussione di altra idonea persona fossero riconosciute dalla commissione di vendita sotto ogni riguardo adatte e ni obbligassero per iscritto a strettamente attenersi alle prescrizioni di questo regolamento. 2. 11 prezzo di grida pel toro sarà un terzo del prezzo totale di costo e quello delle vacciie la metà. <§. li. Xel prezzo totale di costo sono comprese oltre al prezzo di acquisto tutte le spese occorse sino al momento della vendita.^ 4. Il toro dovrà essere serbato alla riproduzione per uno spazio di due anni dal giorno di questa vendita alla pubblica asta ed ogni proprietario originario o successivo dovrà permetterne l'accoppiamento verso una tassa di monta non superiore di un fiocino* g. 5. II toro dovrà essere tenuto ed alimentai» in modo conforme allo scopo della riproduzione nè essere indebolito con accoppiamenti troppo spesso ripetuti. §. 6. Le vacche non potranno nè essere macellate, nè uscire dalla provincia per uno spazio di due anni dal giorno della vendita e dovranno pure essere tenute ed alimentate in modo da cooperare al miglioramento delle nostre razze bovine. 7. Il proprietario' del toro o di una o più vacche non potrà vendere questi animali ehe sotto le medesime condizioni, restando egli stesso responsabile verso la società, a meno che la presidenza non avesse espressamente accettata la sostituzione del novello possessore. §. 8. Soltanto in caso di provata malattia o d'in- —-:-H- .'l'I ' " I (") Sono tutte pregne. successo nella riproduzione potrà la presidenza permettere la rivendita incondizionata o prescindere in tutto o in parte dalle condizioni contemplate dal presente regolamento. 9. In questo caso potrà la presidenza a seconda delle diverse circostanze esigere la destituzione totale o parziale della differenza di favore goduta nel prezzo di acquisto dal possessore o da suoi preautori. 10. Colui che frustrasse per intelligenza con altri compratori od offerenti lo scopo della presente asta, si riterrà decaduto da ogni diritto risultante dalla stessa e dovrà o restituire l'animale od ove ciò fosse impossibile pagare la goduta differenza di favore. 11. Colui che non mantenesse le condizioni impostegli dal presente regolamento d'asta sarà tenuto a rifondere alla società oltre alla goduta differenza di favore uel prezzo di acquisto anche una penale di fiorini cinquanta per ogni toro e di fiorini venticinque per ogni vacca. 12. Gli animali verranno consegnati il giorno stesso della vendita al migliore offerente verso pronto pagamento del prezzo di delibera. lii. La vendita avrà luogo a Capodistria il giorno 1 a Pisino il giorno 20, ed a Dignano il giorno 24 corrente. 14. A Capodistria si offriranno in vendita 7 vacche, a Pisino 7 vacche ed un toro, ed a Dignano 7 vacche. Si 15. Gli animali non venduti nel luogo, peL quale erano destinati, accresceranno il numero di qnelli del luogo successivo. f6. La Commissione d'asta sarà composta da uno speciale Delegato della Società agra- ria, dal presidente del relativo Comizio agrario e dal podestà del luogo, ed essi sceglieranno tra loro il presidente. 17. La sorveglianza per la fedele esecuzione delle condizioni stabilite dal presente regolamento resta affidata ai membri del comitato ed alla presidenza dei comizi, i quali avranno il diritto di visitare di tempo in tempo questi animali riferendo in proposito alla presidenza della Società. Rovigno ai 9 ottobre 1870. La Presidenza. (*") È in tutte le tre commissioni l'egregio sig. Nicolò Bartolomei di Capodistria. AVVISO i\. 514. 1 comizi agrari, le Comuni, ed i membri del Comitato sono pregati di voler dare per atto di cortesia ampia e sollecita diffusione all'avviso d'asta relativo alla vendita degli animali bovini della razza lattifera della valle di Taufer llovinno IO di ottobre 1870. La Presidenza. provvedimenti contro ii. maltrattamento degli ammala. notificazione colla quale vengono ripubblicate le vigenti prescrizioni risgnardanli la punizione del maltrattamento degli animali. L' Eccelso Ministero dell' interno ha pubblicato li 15 febbrajo 1855 sotto il N. 2504 — 45 P ordi-Jianza emanata nel giorno stesso di concerto col .supremo Dicastero di polizia, in forza della (piale chiunque, in modo da destare scandalo, maltratti pubblicamente animali, siano questi di sua proprietà o meno, sarà da punirsi dall' autorità politica, e nei Ino— ghi ove trovasi un' autorità di polizia, da quest'ultima secondo il § 11 dell' ordinanza Imperiale 30 a-prile 1854 (Aro. 9f> del Bollettino provinciale). In seguito a queste superiori disposizioni la Luogotenenza trova di richiamare alla memoria iu is-pecial modo la propria ordinanza 18 gennaio 1853 ]\. 8259 — 904-ili, giusta la quale quei macellai, mercanti di bestiame, economi rurali, o caret-lieri che trasportano vitelli viventi od altro bestia-ini; da macello coi piedi legati e distesi sui carri sono da punirsi per ogni capo di bestiame in tal guisa caricato con una multa di due fiorini in favore del fondo dei poveri di (pici comune ove succede il fermo. Tutti gli altri maltrattamenti di animali, qui non enunciati, coi quali viene daio scandalo pubblico, gitila il 11 della suliodala sovrana ordinanza '40 a-prilc 1854 (A. 9(> del Bollettino prov.), verranno puniti in via disciplinare senza pregiudizio della giudiziaria procedura penale che fosse del caso, con multa da uuo sino inclusivaniente cento fiorini, o con arresto da sei ore fno quattordici giorni, secondo che 1' una o 1' altra punizione appaja per le circo-Manze piii conveniente o più efficace. Le Autorità rispettive sono incaricate della se-■\rra esecuzione delie prescrizioni presenti. Trieste li 7 settembre 1870. Pel Luorjolcncnle. V i. r. Consigliere aulico fillleil m. p. meglio ancora potrebbesi fare sciogliendo nell'acqua qualche poco di potassa o di soda oppure invece, dell'acqua semplice, adoperando dell'acqua in etti fosse stata infusa della cenere. Se anzi si sciogliesse nell' acqua una piccola quantità di soda, che costa pochi denari, si otterrebbe da ultimo del bicarbonato di soda; sale che assai utilmente e largamente si impiega per la fabbricatone delle acque ga-zose, le quali mediante semplicissimo e poco costoso apparecchio ed un po' di pratica, si possono preparare anche nelle famiglie private. I-asciando però da un lato queste distinzioni, metodo senza dubbio migliore nella confezione dei vini, è sempre quello di mantenere i tini chiusi piuttosto che aperti; lo che risulta da tutte le esperienze che si fanno tuttodì e che si erano già fatte sino da oltre 40 anni addietro e narrate dal predetto Pollini. F E perchè adunque dopo tanti anni continuasi tuttavia da un gran numero di fabbricatori di vino, se non dai più, nei metodi antichi del tenere aperti i tini, sottostando cosi ad una dispersione assai notabile di vapori alcoolici non pure, ma col pericolo di introdurre nei vini stessi, coli' inacidirsi delle vinacce esposte all'aria, il principio dell'acetificazione? Noi non sapremo addurre altro motivo che la tenacità del seguire le antiche abitudini, e l'ignoranza dei buoni principii che debbono condurre quest' o-pera, la quale per giungere a buon line deve essere del tulio diretta dalla chimica. Speriamo che col lavoro dei comizii agrarii, dei quali è compito pure la istruzione, si diffondano anche le nozioni di questa scienza che è la base di ogni opera di rurale economia; e gli istituti tecnici comprendendo pure 1' Agronomìa compiranno I' opera di quella istruzione, senza della quale è affatto impossibile il progredire in ai te qualsiasi ed in agricoltura. (Dal Periodico la Vite ed il Vino.) Bibliografia Geppone da Samontana ossia Le faccende dei Contadino — 365 sestine con appendice dei Dott. Domenico Ciotti. Empoli — 1870 L. 1.50. Togliamo dall' Italia agricola intorno a quest'opera i seguenti cenni bibliografici; " Lettore se ti piacciono i campi più che altre " cose leggi questo mio Scherzo, così non guarda-a re a difetti come non guarda I' amante a quelli a della sua fidanzata. — Se non ti piace, get-u talo via; ma se ne hai fa dono di questo libretto a' " tuoi contadini, certo che v' impareranno qual-" che cosa, come io spero. Tu potrai soddisfare " anche meglio a quella passione che ti domina, u perchè tutto viene dalla terra „ — son belle parole colle quali il Giotti stesso annunzia la seconda edizione del suo Gcppme e meglio che quelle noi non «apremmo trovarne per esprimere che i nostri ietlori tutti dal più al meno infarinati d' agricoltura non sciuperebbero tempo nè quattrini, anzi si procurerebbero diletto ed istruzione se qualche ora dedicassero alla lettura ili questo libretto, ove non ambagi di discussioni, non sfoggio di teorie, nou lusso di ariate forme letterarie, ma esposti troverebbero con un parlar sodo, alla buona, famigliare insomma precetti sani, utili, razionali, frutto dell1 esperienza di un maturo agricoltore. E lui, il Gappone da Samontana, che carico d' anni ai ligli o raccolti attorno ai desco frugale o sul limitare della casa o per via andando al mercato ilice quali in ogni me-i se dell'anno esser debbano le cure dell'intelligente contadino, e approfittando della vena pel ritmo ingenita ai nostri fratelli di Toscana, le dice in ver* si che sgorgano facili ed eleganti sena' ombra di ricercatezza. Non vogliamo qui istituire un confronto fra le Georgiche, capolavoro di gusto e di stile, la disperazione di quanti si ostinano ada poesia didattica, e le. modeste sestine del Giotti; pur diremo che in queste v'ha copia di retto senso e un'esposizione piacevole, precisa, di cose a cui per la verità non è a-gevole dare un colorito poetico. Le diverse operazioni di coltura, la concimazione, la semina, 1' avvicendamento, il taglio delle piante, l'innesto, l'allevamento dei bachi, delle api e del bestiame, la coltivazione della vite e la fabbricazione del vino sono faccende che interessano i più soltanto per la conclusione del dare e dell' avere, eppure Geppone le tratta ed espone con tal passione e siam per dire con tal effetto che passando da un mese all' altro si arriva leggendo all'ultima sestina della prima parte col rincrescimento che l'anno non abbia qualche mese dippiù. 11 Ciotti ha per altro provveduto in parte a soddisfare questo resto di desiderio aggiungendo in via di appendice un centinaio di sestine, nelle quali ancora 1' amico Geppone aecovac-ciùto intorno al fuoco dopo essersi rinfrescalo il becco con un bicchiere di vin santo, dice a' suoi ligli Viili cose e di men bassa sfera cioè tratta dell' influenza dell' aria, dell' acqua, del colore e della luce nella vita vegetale. dal dì che all'ubertoso seno La nostra mano un piccol seme affida Fino a quelV altro in cui venendo meno La nostra mano converrà che ancida, IVaria ha bisogno, d'umido e calore Se no non nasce, o appena nulo muore. Ma quando poi fuor dalla terra spunta D'uopo ha di luce, che dal sol ci viene Se no vivrebbe scolorila e smunta, Siccome prigionier che sconta pene. È questo il riassunto e quasi il programma dei-fa seconda parte dello scherzo, ove il Gioiti ha compendiato con bella ed attraente torma i priacipii car- TIP. DI GIUSEPPE TONDELLI. dinali della fisiologia vegetale, deducendone saggi ammaestramenti che vorremmo vedere universalmente intesi e professati da chi si interessa di cose a -glicole; principi! semplici inconcussi che non vogliono essere posposti a tante ladre ciarlatenerie messe in voga e accolte con altrettanta leggerezza ai nostri dì a vantaggio delle tasche di qualche furbo ed a scapito di quelle di molli credenzoni. L'agricoltura è la prima industria; essa non disprezzi i nuovi portati della scienza, anzi largamente usu* frutta per ogni verso; è amica del progresso, ma anzi tutto della verità, della schiettezza e sa che la prima legge economica per essa è quella di approfittare degli agenti . aturali. Sicché ci congratuliamo coli' Autore che ci fa vedere come questa convinzione sia penetrata nel suo Geppone, e a questo auguriamo rapida ed ampia diffusione da far presto esaurire anche la seconda e dizione. Cosi nè occorrerà una terza, e poiché ogni edizione vuol essere riveduta e corretta, adesso per allora diremo ohe uel •è»tarmt«i-fi'<:..fi.'> i\n » b'i alitisi odwtbq. ij . .''^q H «in:.'- 'vi-.wttello^' I uiìini a • fini di ai' i stnlaitnn a r • < f • Che è proprio necessario al filugello, Geppone> spenderà più bene il suo fiato se si rivolgerà a persone inesperte dell' allevamento, anziché alla sua Marta e alia figliuola, le quali, come egli stesso premette, conoscono già assai questo mestiere cui da tant' anui accudiscono. - »- rr mu C'ulqqn , H» «v\ > VARI ETÀ* CONTRO IL KISCALBAMENTO BEL GRANO. Ecco un nuovo metodo pratico del signor A. Frontini di Lesino, quale è esposto in una sua lettera al Bollettino dell' Agricoltura. Piglio una botte qualunque, non importa se sia inservibile per odori « muffa e vi faccio passar dai due fondi un travicello a guisa di asse, le estremi-tà del quale arrotondate poggiano su due cavalietti sicché la si possa girare. Disposta così la botte la insolforo con una miccia di zolfo cioè a dire con brandelli di tela intrisi nello zolfo liqut fatto. Quando la botte è satura e la miccia spenta per mancanza d" ossigeno si passa alPopera e riempita la botte per due terzi di frumento la si fa girare per alcuni minuti. Trascorse alcune ore si rinnova la insolforazione o con altra miccia, o adoperando la macchinetta del signor Tubi, cosi nel giro di dieci o dodici ore il grano è perfettamente sanato. Il metodo è della più facile applicazione anche in grandi animassi, due botti e due uomini possono risanarne un centiuajo di moggia al giorno. :>.; - >- ■ !i • i* . .. ,„•:; 'I ■ : > -.:■ : i.biijiup •mio » hioixoajmq élidab ?>1 óim; •»!. ; NICOLO' de MADONIZZA Redattore.