QUINDICINALE DEI SINDACATI UNICI DEL DISTRETTO DI CAPODISTRIA Anno II - N. 1 Gli sciacalli sperano.... .... nello Stato Libero I rappresentanti più autorevoli della reazione nostrana, dopo la fine della conferenza di New York, sono tornati a riaprire il loro cuore alla speranza e, con la prematura certezza di riconquistare le perdute posizioni, si preparano ad accogliere trionfalmente da liberatori gli armati della reazione anglo-americana. Essi però non tengono tanto conto di alcuni importanti fattori. Sono ben sicuri i nemici del popolo lavoratore che l’Italia e la Jugoslavia firmeranno il trattato di pace alla luce delle decisioni di New York? O non potrà darsi invece che al ritorno del sig. De Gasperi dal suo viaggio in America (attuato per vendere l’indipendenza italiana ai trust capitalistici) le forze popolari italiane, desiderose di stabilire stretti rapporti di fratellanza con i popoli della Jugo-lavia, impongano al proprio Governo un accordo diretto con la Jugoslavia, sulla base delle proposte del Maresciallo Tito a Togliatti, estromettendo ogni straniera ingerenza, conscie con ciò di difendere il loro interesse? Ma anche prescindendo da ciò, le forze della reazione locale non tengono conto di un fattore importante: La volontà del popolo! Quella volontà cioè, che ha saputo lottare contro il fascismo quando esso trionfava ben organizzato, protetto dai suoi otto milioni di baionette, dai carabinieri e dal suo raffinato apparato poliziesco, quando era un illuso colui che poteva pensare che il fascismo sarebbe «tato abbattuto. Questo popolo che ha sacrificato i suoi migliori figli nella lotta di liberazione, per finirla con la barbarie e per conquistarsi un mondo migliore, non rimarrà certamente spettatore impassibile, di fronte ai tentativi di alcuni gruppi di privilegiati sfruttatori che tenteranno di strappargli le sue conquiste. Il venti-cinquennio di oscurantismo fascista ha insegnato parecchie cose al nostro popolo lavoratore, la lotta di liberazione, sì dura e sanguinosa lo ha temprato ; e nella lotta gli ha formato una profonda coscienza politica, gli ha insegnato che, soltanto lottando strenuamente e inesorabilmente contro ogni forma di oppressione sociale e politica, può impedire la rinascita di un nuovo fascismo. Vane sono le lusinghe che va spargendo fra il popolo la reazione, il popolo sa benissimo che il capitalismo internazionale non tenta di installarsi da padrone nel Territorio libero per far vivere i suoi abitanti nell’abbondanza, come la reazione vorrebbe fargli credere, sa che le forze che opprimono, sfruttano e seviziano milioni di indiani, indonesiani, cinesi, arabi, greci, spagnoli ecc. ecc. lottano per creare delle basi strategiche per attaccare un giorno i popoli di quelle nazioni in cui non v’è più posto per 1’ oppressione o Io sfruttamento. Anche se fra il popolo vi fu nel passato chi credette alle menzognere promesse di pace, di democrazia e di libertà che propagandava Radio Londra, oggi che i benefici dell’occupazione alleata sono palpabili in Italia e nella zona A, oggi che a tutti è ben visibile la spaventevole umiliazione del popolo italiano, alle prese con la più nera miseria morale e materiale, con una prostituzione che ha assunto proporzioni gigantesche, oggi anche costoro hanno conosciuto il reale valore della civiltà e della democrazia capitalistica occidentale. Non si dimentichi di ciò la reazione nostrana ! Non si dimentichi poiché anche se il trattato di pace dovesse essere firmato sulle basi delle decisioni di New York, specie dopo la firma del trattato, quando non ci saranno più certi protettori cosidetti alleati nel Territorio Libero, per la reazione nostrana, il peso delle nostre forze democratiche sarà ancora più schiacciante. Capodistria, 15 gennaio 1947 Prezzo Lire 5.— presso il Tribunale del Popolo di Capodistria 24 imputati alla resa dei conti - 7 condannati a morte mediante impiccagione. Gli altri, in proporzione alle loro responsabilità, al lavoro obbligatorio Alle ore 10 dell’ 8 corr., innanzi al Tribunale Circondariale Popolare di Postumia, nella sala del Tribunale di Capodistria, si è iniziato un processo di eccezionale importanza non tanto per il gran numero degli imputati, quanto per la lunga ed intensa attività criminale da essi svolta a danno della popolazione del distretto di Capodistria, durante l’infausta epoca del fascismo ed in particolare al tempo della guerra di liberazione. Il processo può essere considerato la storia politica di questo lembo dell’ Istria dal lontano 1918 al maggio 1945. Come in una pellicola, proiettata a rilento, il numeroso pubblico che assisteva al lungo processo, ha passato in rassegna la triste storia della città di Capodistria e della sua zona durante 1’era fascista, ed ha rivisto con la sua immagjnazjone ]e losche figure dei 24 imputati, classe eletta dei servi di Mussolini, squadristi, marcia su Roma, sciarpe littorio, capi fanatici delle squadre d’azione, resisi tristemente famosi quali persecutori spietati ed assassini di antifascisti sloveni ed italiani; in- VlatdU dei UomUm- A CAPODISTRIA Il giorno 26 dicembre ha avuto luogo nella locale Casa del Popolo il Pranzo di Natale e la distribuzione dei pacchi dono che la solidarietà del popolo ha offerto ai bambini più. poveri della città. La sala, invero un po’ piccola, al cui centro si ergeva il tradizionale Albero di Natale, adornato di ninnoli lucenti e di leccornie, offriva uno spettacolo festoso e commovente. 255 bambini, lieti e spensierati, riempivano l’aria delle loro gaie risate e del loro giocondo chiacchierio. Dopo il pranzo che fu ottimo ed abbondante, fra l’impaziente attesa dei bimbi, furono distribuiti 250 pacchi, contenenti un giocattolo ciascuno, delle frutta, dei dolci e qualche utile oggetto di vestiario. L’ iniziativa del popolo in favore dei suoi figli più sfortunati è ottimamente riu scita, se si pensa che la maggior parte delle offerte furono fatte dal popolo lavo-tore che oggi, nella situazione del dopoguerra, lotta contro gravi difficoltà economiche. Anche la reazione, sempre pronta a diffamare le più nobili iniziative del popolo, nulla ha potuto dire. La distribuzione è avvenuta alla buona, famigliar-mente, nulla, proprio nulla che potesse ricordare, sia pur lontanamente l’artificiale teatralità della befana di fascistica memoria. Finché sarà necessario, la solidarietà del popolo lavoratore non mancherà ai più colpiti dalla sfortuna, ma le masse lavoratrici sanno che soltanto lottando strenuamente e con volontà decisa, strette attorno al potere popolare, per 1’ edificazione della nuova economia popolare, si potranno guarire tutte le piaghe, residui della società capitalistica e dare a tutti indistintamente i figli del popolo, Pace, Benessere e Prosperità. A ISOLA In una accogliente sala messa a disposizione dalla filiale sindacale della Fabbrica Ampelea si è festeggiato quest’ anno a Isola il Natale del Bambino con una larga partecipazione di beneficiati, come mai prima d’oggi si è riscontrato.. Molto attesa era stata la festa sin dai giorni precedenti, attesa che si leggeva molto viva nei volti dei nostri bambini, i quali estatici rimanevano muti ad ammirare i molteplici doni che già erano in esposizione presso le vetrine di molti negozi della nostra cittadina. I desideri e le aspirazioni formulate in quell’ ammirazione sono stati così appagati per 400 bambini, figli di operai, i quali certamente invano, pur ricorrendo il Natale, avrebbero sognato il ballocco tanto importante per la loro soddisfazione e talvolta anche per la loro felicità. Cosi martedì 24 dicembre u. s. si sono riuniti i bambini i quali dopo aver consumato la colazione hanno assistito ad un simpatico programma di arte varia. Dopo di che ebbe luogo la distribuzione dei premi, moltissimi di grande valore (complessivamente Lire 300.000). E’ stato pure offerto il pranzo di Natale a tutte le persone bisognose. Grande è stata la soddisfazione dei bambini, in ispecial modo e molte sono state le attestazioni di simpatia e di consenso da parte della popolazione locale che ha saputo così degnamente apprezzare l’opera dell’Organizzazione Sindacale di Isola e di quella delle Donne Antifasciste e l’iniziativa del Potere del Popolo. A PIRANO Chiara e significativa dimostrazione di solidarietà e spirito di comprensione ha dato la popolazione di Pirano nella ricorrenza del Natale di quest’anno, il quale anno morendo lascia però fecondi i germi del generale risveglio delle forze del popolo che sempre più dimostra di unirsi in un blocco compatto per il mantenimento del suo potere e per il raggiungimento della sua emancipazione. Sin dal mattino del giorno di Natale, il pubblico piranese sostava incuriosito presso la locale Casa dell’ UGARG, dove era imbandita la mensa per i bambini, capace di 230 posti tutti ubicati nella spaziosa sala da ginnastica della casa stessa. All’ apice del ferro di cavallo formato dai lunghi tavoli, un Albero di Natale dell’ altezza di quattro metri colpiva lo sguardo per la sfarzosità del suo addobbo comprendente oltre duecentocinquanta caratteristici ninnoli. A mezzogiorno s’iniziava il pranzo, mentre in un angolo della sala una buona orchestrina suonava per i giovani commensali le note delle musiche popolari ed altre canzoni gradite ai ragazzi. Al pranzo ottimo ed abbondante hanno partecipato 247 bambini in un solo turno. Finito il pranzo è stata effettuata la distribuzione dei pacchi dono, contenenti oggetti di vestiario, pezze di flanella, scarpe, quaderni, matite ed altri oggetti scolastici, frutta, buoni per legna e carbone, mentre per centosessanta dei più piccoli, ciascuno un giocattolo, offerto dalle filiali sindacali della Salina, Cantiere San Giusto e Vigili del Fuoco. Grande e manifesta è stata la gioia dei beneficiati i quali hanno dimostrato di essere molto entusiasti della giornata trascorsa in comune in così schietta allegria, II parroco di Pirano, mentre avveniva la distribuzione dei viveri, è intervenuto per congratularsi con gli organizzatoci della festa per la sua piena riuscita, mentre ai margini degli spettatori una vecchierella mormorava le seguenti parole : «Ci volevano questi tempi per assistere a uno spettacolo così bello». Per questo «Natale del Bambino» organizzatori principali sono stati i compagni Giorgio Viezzoli, Delio Zennaro, Giorgio Maraspin Lero e la compagna Radivo Augusta ai quali va uno speciale riconoscimento. Essi hanno avuto il valido appoggio e 1’ aiuto da parte delle segmenti organizzazioni : Unione Donne Antifasciste Italo-Slave, Unione Giorani Antifascisti della Regione Giulia, Sindacati U-nici e Associazione Partigiani Giuliani. Alle ore 18.— del 10 corr. il Tribunal6 Popolare Circondariale di Postumia, rientrava nella sala, dopo lunghissima consultazione, ed ha emesso la seguente sentenza: Sono stati condannati alla pena di morte mediante impiccagione: Almerigona Paolo, Zetto Francesco, Zanchi Ferruccio, Martini Renato, Gerin Riego, De Petris Stefano, Stefanini Mario ; Sauro Libero e Brunelli Federico a 20 anni di lavoro obbligatorio e perdita dei diritti civili per 5 anni; Zanchi Romano a 18 anni di lavoro obbligatorio e perdita per 5 anni dei diritti civili; Padovan Giuseppe a 15 anni di lavoro obbligatorio e 5 anni di perdita dei diritti civili; De Villas Giovanni a 10 anni di lavoro obbligatorio e alla perdita dei diritti civili per 4 anni; Gerin Ennio, a 10 anni di lavoro obbligatorio ed alla perdita dei diritti civili per 4 anni e cosi pure Snaier-Salvi Alessandro ; Cofler Lino a 8 anni di lavoro obbligatorio e perdita dei diritti civili per 4 anni: Relli Giovanni a 7 anni di lavoro obbligatorio ed alla perdita dei diritti civili per 3 anni; Apollonio Fulvio, Porciani Lamberto e Cesiovich Elio a 6 anni di lavoro obbligatorio ed alla perdita dei diritti civili per 2 anni ; Almerigogna Pietro Senica Arturo e D’ Este Antonio a 5 anni di lavoro obbligatorio ed alla perdita dei diritti civili per 2 anni. Il numeroso pubblico che gremiva la sala del Tribunale ha approvato la sentenza con lunghi applausi. I beni mobili ed immobili dei condannati vengono confiscati in favore del fondo di assistenza per le vedove, orfani e danneggiati materialmente dal terrore fascista. Inoltre i condannati devono risarcire tutte le spese processuali. II De Villas Mario e lo Zamarin non sono stati condannati, perchè in attesa di venire tradotti al Tribunale di Capodi stria ove saranno processati. Con alacrità ed a ritmo accelerato proseguono i lavori al locale Cantiere San Giusto, dove le maestranze sono in questi ultimi tempi aumentate del venti percento. Il Governo Militare Jugoslavo, allo scopo di provvedere all’ occupazione dell’ attuale esuberanza di manodopera del nostro distretto è intervenuto appoggiando;material-mentele nostre industrie di costruzioni navali. Prova di alto valore tecnico stanno dando i nostri operai, i quali nel breve spazio di sei mesi circa porteranno a compimento la costruzione di quattro motovelieri per complessive 1700 tonnellate. Con segni di sempre più matura coscienza, hanno dimostrato di saper lavora re gli operai del cantiere San Giusto, i quali oggi hanno compreso che solamente in regime popolare potranno trovare la certezza del loro avvenire e la giusta fonte della loro pace e del loro duraturo benessere. Lo sport Della zona di dočarano E’ un tema questo dello sport che oggi è molto discusso e che molto bisogna popolarizzare ed incoraggiare, dato che la gioventù si va acquistando quella coscienza sportiva che prima le era preclusa dall’opprimente fenomeno del professionismo sportivo, il quale anche dello spore ne faceva una fonte di lucro alla portata sempre del circoscritto gruppo aiutato e sorretto dagli organi della classe dominante borghese. Nella nostra zona sotto gli auspici del Circolo di Cultura locale „Battaglia Belie“ retto da un gruppo di coscienti compagni i quali comprendono la grande importanza del vasto apparato culturale nelle zone di stanti dalla città, ciò che si è fatto in questo campo è stato molto soddisfacente. E’ in via di funzionamento una provetta squadra di calcio, la quale giucca ora nel torneo di precampionato dell’U.C.E.F., dando prova di combattività e di perfezione. (Tant’è vero che la squadra predetta non ha ancora perduta nessuna partita. Altre squadre di calcio di secondo grado sono in via di formazione, o perfezionamento. Molto curata è pure l’atletica leggera comprendente: una squadra di marci t maschile, una squadra di marcia femminile, squadre per la corsa camprestre (maschili e femminili), salto in alto e in lungo. Tutte le sezioni effettuano l’allenamento tre volte per settimana con puntuale regolarità. Dall' insieme delle varie attività sportive, se ne deduce che quando queste sono come oggi praticate in una forma prettamente popolare esse danno un valido e forte contributo all’educazione dello spirito delle masse lavoratrici possibilitate oggi a trarre dallo sport quella che dello sport stesso è l’assoluta e principale funzione. cendiarii, ladri, belve umane scatenatesi sull’ Istria in nome del fascismo. Ed ecco i nomi dei criminali: 1) De Petris Stefano (Nino) fu Stefano, nato a Capodistria il 12-1-1882, avvocato, già residente a Capodistria,“ latitante ; 2) Senica dott. Arturo fu Giacomo, nato a Volosca il 29-12-1884, già residente a Capodistria, veterinario, latitante; 3) Almerigogna Pietro fu Antonio, nato a Capodistria il 7-10-1890, impiegato, g'ià abitante a Capodistria, latitante; 4) Padovan Giuseppe fu Pietro, nato a Capodistria il 5 11-1887, già direttore della Tipografia Giuliana a Capodistria, latitante; 5) D'Este Antonio fu Antonio, nato a Capodistria il 29-7-1899, insegnante elementare, già residente a Capodistria, latitante; 6) Relli Giovanni fa Giorgio, nato a Capodistria il 23-10-1887, già direttore didattico a Capodistria, latitante; 7) Zetto Francesco fu Francesco, nato a Capodistria il 4-7-1894, già insegnante elementare a Capodistria, latitante, condannato dalla Corte Straordinaria d’ À. di Trieste a 11 anni di detenzione ; 8) Almerigogna Paolo fu Antonio nato a Capodistria il 5-12-1884, possidente, latitante; 9j Zamarin Antonio di Giovanni, nato a Parenzo il 6-10-1885, nullatenente, già residente a Capodistria, prigioniero in Jugoslavia; 10) De Villas Mario fu Ruggero, nato a Borgo (Trento) 1’ 8-2-1896, ingegnere, già residente a Capodistria, detenuto in Jugoslavia; 11) De Villas Giovanni di Mario, nato a Trento il 9-11-1925, già residente a Capodistria, studente, latitante; 12) Brunelli Federico di Cesare, nato ad Ancona il 15-1-1898, già abitante a Capodistria, meccanico, latitante; 13) Zanchi Ferruccio fu Giovanni, nato a Pigino il 10-2-1824, condannato dalla Corte Straordinaria d’ A. di Trieste a 8 anni di reclusione, latitante ; 14) Zanchi Romano fu Giovanni, nato a Scardona il 6-7-1920, già residente a Capodistria, latitante; 15) Gerin Riego di Umberto, nato a Capodistria il 2-8-1920, già ivi residente, latitante; 16) Gerin Ennio di Umberto, nato a Capodistria il 30-1-1925, impiegato, già residente a Capodistria, latitante; 17) Martini Renato di Antonio, nato a Padova nel 1901, residente a Padova, già Maggiore della mvsn a Capodistria, latitante ; 18) Stefanini Mario di Michele, nato a Camaiore (Lucca) il 24 12-1901, latitante; 19) Sauro Libero fu Nazario, nato il 14-5 1907 a Capodistria, latitante ; 20) Snaier-Salvi Alessandro (Dino) di Alessandro, nato il 9-1-1924 a Capodistria, studente, già residente a Capodistria, latitante; 21) Cofler Angelo (Nino) fu Francesco, nato a Castelvenere il 16-4-1913, già residente a Capodistrìa, latitante; 22ì Apollonio Fulvio di Francesco, nato a Umago il 17-9-1923, studente, già abitante a Capodistria, latitante; 23) Coslovich Elio fu Lorenzo, nato a Maresego il 25-8-1921, già abitante a Capodistria, latitante; 24) Por-ciani Lamberto di Quintilio, nato a Pistoia il 14-10-1901, supplente postale, già abitante a Capodistria, latitante. nel Natale del Bambino Sebbene già al popolo sia notoria la squisita bontà d’animo delle classi più abbienti del nostro distretto, non è male sottolineare ancora una volta la loro pronta comprensione nei riguardi dei sofferenti. Per la buona riuscita del Natale del Bambino tutti i ricchi del nostro distretto, ed in particolar modo di Capodistria, hanno superato se stessi in comprensione e generosità. Sin dai primi appelli lanciati dalle organizzazioni popolari cominciarono a fioccare le munifiche offerte dei più «ragguardevoli” cittadini; regali d’ogni sorta e favolose somme di danaro, tanto che il Comitato coordinatore fu preso dal timore di non trovare un sufficiente numero di bambini poveri a cui distribuire tutta quella grazia di Dio. Nobili, industriali, negozianti e commercianti gareggiavano a chi offriva di più, dimostrando il loro profondo spirito di solidarietà umana e la squisita .sensibilità del loro animo, mettendosi all'avanguardia in un’opera che si riprometteva di fugare, almeno nel giorno di Natale, la tristezza ai bimbi diseredati che, ignari e innocenti, conoscono già le privazioni e la miseria, frutti dell’insano sistema fascista. Famiglie, genitori, sorelle che in quel giorno vedeste i vostri bimbi sorridere felici perchè anche di essi s’era ricordalo il Natale, serbate eterna ri-conoscenza ai vostri più ricchi concittadini, pensate che, se i vostri bimbi hanno potuto avere un dono saziandosi, lo dovete ai gravi sacrifici sopportati dagli abbienti, che hanno fatto mancare i doni ai loro figli, che hanno privato la loro mensa di un dolce, per aiutare i vostri figli. Ecco i più generosi : GHINO de PAVENTO, farmacista, in una sola volta, Lire 50.— COR Ibi EMILIO, negoziante, con grave sacrificio per la sua azienda offriva in contanti Lire 50.— VA TTO VANI LIBERO, RIOSA A-L ESSA NDR O, CAFFÈ’ MINER-VA si privavano di Lire 50.— ciascuno. OSTERIA FRIULI Lire 20 ecc. ecc. Proponiamo per questi generosi la posa di una lapide al centro della città ad imperituro ricordo dei sarifici da essi sostenuti in favore del popolo. Decisa lotta del Potere Popolare Da Capodistria Contributi alla ricostruzione contro il mercato nero Alle profonde lotte che il Potere Popolare sostiene anche nel campo economico la reazione mira di contrapporre calunnie ed insinuazioni onde sviare il popolo da un attivo aiuto alle autorità popolari per la definitiva estirpazione della piaga del mercato nero. Esamineremo ora 1’ origine, le cause e le conseguenze del mercato nero, comprenderemo così come il risanamento delle nostre economie sia subordinato all’ estirpazione di tale flagello. 11 mercato nero va abbinato alla crisi di sottoproduzione ; crisi che colpiscono certi rami della produzione, quando le forze produttrici della società sono impiegate in gran parte a produrre mezzi di distruzione, cioè materiale bellico. Può darsi benissimo, che la quasi totalità della popolazione sia impiegata al lavoro, portando lo stesso ad una sottoproduzione di certe merci di prima necessità. Mancando queste merci in una data quantità, ecco che il loro prezzo comincia a salire, perchè diminuisce sempre più il valore della moneta, per effetto del-1’ inflazione più o meno elevata a seconda delle possibilità che ha un dato governo di coprire in oro la carta moneta, emessa per fronteggiare le grosse spese per la produzione di mezzi bellici, in tal modo la moneta perde sempre più il suo valore medio d’ acquisto. Scarseggiando certe merci, ecco che lo speculatore cercherà di fornirsi il massimo possibile, senza tener conto se lui ha bisogno o no di questa merce ; ma per il fatto che essa costituisce qualcosa, che potrà in seguito aumentare continua-mente di valore. Questo però non significa che la merce dovrà restare ferma per anni; lo speculatore può trovarsi senza fondi liquidi e per conseguenza sia costretto a vendere la merce, oppure parte di essa e qui arriviamo appunto al nocciolo della questione. Già in precedenza abbiamo parlato della scarsità del genere di merce ; per conseguenza, tesseramento con adeguato listino prezzi. Logico che lo speculatore se ne infischia di questa misura e non andrà mai a vendere al prezzo del listino, dovrà realizzare guadagni sempre più alti; ma per far questo dovrà indirizzare la merce nelle vie oscure, non controllate, cioè, nel mercato nero, ad un prezzo doppio, triplo ecc.: prezzo che non si stancherebbe mai di alzare, se non met- tesse un limite colui che compera. Questo ancora per il lavoratore non sarebbe il male peggiore, se la merce fosse ceduta così dal primo speculatore, ma il più delle volte una data merce può passare benìssimo di versi padroni prima di giungere al consumatore. Possiamo immaginarsi chiaramente le condizioni dei lavoratori in quei paesi ove non si lotta efficacemente contro questo morbo; per esempio in Italia, oppure ancora più vicino nella città di Trieste, dove spesse volte autorità civili sono in stretta connivenza con questi affamatori di popolo. Cosa succede invece dove il Popolo ha il Potere nelle sue mani: certo non si può dire che il mercato nero non esista quando, per esempio nel nostro Litorale, si confina con una zona che la possiamo definire il paradiso degli speculatori. Però il Potere Popolare ha intrapreso un’azione a fondo contro questo morbo, basta citare le perquisizioni e gli arresti a Pirano ad Isola e Capodistria ed in altri luoghi del nostro distretto per constatare che qui non esiste una connivenza delle autorità con gli affama popolo, ma bensì una lotta senza quar tiere, che sfocerà con lo stritolamento completo sia grandi che piccoli, secondo i loro meriti. Proprio due parole anche sul piccolo, sul minuto mercato nero. Anche verso la piccola speculazione il Potere Popolare tende alla sua elimininazione, per il fatto che ogni giorno, da questi piccoli specu= latori, sorgono i grandi speculatori, perchè dalla piccola alla grande speculazione corre l’ideologia benevola nei confronti del caos economico, nei confronti della guerra, nei confronti di tutti i mali che danneggiano la massa lavoratrice: non una sola volta si sono sentiti questi vampiri, in tempo di guerra, quando i lavoratori soffrivano enormemente, esclamare fregandosi le mani «che la duri». Ecco perchè oggi 11 Potere Popolare lotta contro la piccola e la grande speculazione, per eliminare questi elementi nemici dichiarati delle masse lavoratrici, per estirpare la triste ideologia, che si è infiltrata e sviluppata nella parte più corrotta della società, per evitare che nuovi elementi cadono nell’ affarismo speculativo; ed infine per stabilire una economia pianificata e. controllata, unica garanzia per la prosperità ed il benessere di coloro che sudano, che sacrificano ed ancora soffrono Ecco un resoconto parziale del contributo dato dagli operai ed impiegati di alcune nostre aziende nel piano trimestrale per 1’«Annessione alla Jugoslavia»: . , Operai ed impiegati della ditta «De Langlade» Ditta «De Langlade» Operai e impiegati Cantiere. Navale «Istria» Operai e impiegati Spazzol. Schnabel (ore 416 Va) Operai e famìglia Jaksetich Spazzolificio (ore 761) Impiegati Sezione Economica Distrettuale (ore 3868) Impiegati Sezione Economica Distrettuale (offerte) Operai e impiegati Falegnameria meccanica (ore 317) L. 30.049,— » 5.051,— » ' 33.444,— » 14.476.— » 30-622,— » 154.720,— » 10.190. - » 14.268.— Tot. ore N. 5362 72 Tot. L. 292.820.— a Capodistria dal aiorno 15 al 31 gennaio 1947 Mercoledì 15 alle ore 11.45 Operai Ditta Jaksetich. Ordine del giorno: 1) Relazione politico sindacale, 2) Elezione fiduciari, 3) Varie. Mercoledì 15 alle ore 19 Com. Citt. Sind. Un. Ordine del giorno: da stabilirsi. Giovedì 16 alle ore 10 Operaie Ditta Schnabl. Ord. del giorno : 1) Relazione politico sindacale,. 2) Elezione Fiduciari, 3) Varie. Giovedì 16 alle ore 16 Dipendenti Comit. Pop. Distrett. Ord. del giorno : Ij Relazione politico-sindacale, 2) Formazione Filiale, 3) Varie. Venerdì 17 alle ore 13.30 Dipendenti Com. Citt. LP Ord. del giorno: 1) Relazione politico-sindacale. 2) Elezione Fiduciari, 3) Varie. Venerdì 17 alle ore 17 Comitati Sindacali Ag'ricoli. Ord. del giorno : da stabilirsi. Domenica 19 alle ore 9 Comitati Sindacali Agricoli zona. Ord, del giorno: da stabilirsi. Pipetta delle Riunii Stillateti che si effettueranno nella Zona di Pirano dal 15 al 30 gennaio Mercoledì 15 alle ore 20. Riunione Commissione Sindacale dei Giovani. Giovedì 16 alle ore 15. Riunione Comitato di Fabbrica della Salina. Venerdì 17 alle ore 19 30. Riunione Sindacale di massa per Portorose, Croce Bianca alla Croce Bianca. Venerdì 17 alle ore 19.30. Riunione di massa a Sicciole. Sabato 18 alle ore 15.30. Riunione Comitato Fabbrica Salvetti. Sabato 18 alle ore 20. Riunione di massa a S. Lucia. Sabato 18 alle ore 19. Riunione di massa a S. Bortolo. Sabato 18 alle ore 16. Riunione Sindacale di massa del Cantiere S. Giusto. Domenica 19 alle ore 10. Riunione marittimi Pirano. Lunedì 20 alle ore 20. Riunione Comitato Cittadino Pirano. Mercoledì 22 alle ore 20. Riunione Commissione Sindacale Giovanile. Giovedì 23 alle ore 15. Comitato Fabbrica Salina. Venerdì 24. Riunione di massa apprendisti. Riunioni settimanali sindacali di massa alla Croce Bianca, Sicciole. Sabato 25. Riunione Sindacale S. Lucia e S. Bortolo. Domenica 26 alle ore 10. Riunione Comitato Marittimi Pirano. Lunedì 27 ore 15.30. Riunione Sindacale Fabbrica Salvetti. Lunedì 27 ore 20. Riunione Comitato di Zona S. U. di Pirano. Mercoledì 28 alle ore 20. Riunione Commissione Sindacale Giovanile. Giovedì 29 alle ore 15. Riunione Comitato Fabbrica Salina. Venerdì 30 Riunione Sindacale di mas» sa a Croce Bianca e Sicciole. Sabato 31 Riunione Sindacale di mas« sa Cantiere S. Giusto. Sabato 31 Riunioni Sindacali di massa S. Bortolo e S. Lucia. Ricostituzione della Commiss. Sindacale (iiovanile a Pirano Si è di recente ricostituita a Pirano la Commissione Sindacale Giovanile, con lo scopo di organizzare tutti gli apprendisti e affinchè siano maggiormente tutelati i loro interessi. La C. S. dei giovani, venerdì 10 u. s. alle ore 18 30 ha tenuto la prima riunione, alla quale parteciparono oltre 40 apprendisti di Pirano. Dopo sentito la relazione del locale segretario dei Sindacati Unici, i presenti parteciparono alla discussione, manifestando la loro comprensione sulla necessità dell’organizzazione sindacale giovanile. In chiusa della riunione è stata approvata una mozione riguardante la nomina di una Commissione di operai, i quali sottopporranno all’esame d’arte tutti gli apprendisti aventi diritto al passaggio nella categoria di operai semiqualificati. Deliberazione del Com. Sindacale della Zona di Pirano presa nella riunione del 23-12 1946 Dagli effetti del collocamento al lavoro dei contadini della nostra Zona e per la conseguente precedènza nel collocamento stesso, entrano in vigore le seguenti disposizioni : Disoccupati di I. categoria coltivatori fino a 1000 mq di terra, disoccupati di II.a categoria coltivatori da 1000 a 3000 mq di terra, coltivatori dai 3 ai 6 mila mq di tgrra, durante il perdurare dell’ attuale situazione economica, non potranno essere occupati se non in casi d’eccezionale bisogno economico, individuale o tecnico. Lavoratori dell'Ridale di Valdoltra dichiarati „Udarniki** 1) DERGANC Dr. Franc fu Franc, nato a Lubiana li 2.5.1911, dichiarato udarnico dalla commissione sindacale locale per il genere di lavoro svolto e cioè: Dando esempio di grande coscienza e di umanità nello svolgere il suo lavoro professionale e per aver durante le gare trimestrali dato la miglior parte di se stesso, trascurando anche gli affari personali per il lavoro di ricostruzione. 2) ROJA Dr. Zvozdana fu Augusto nata a Postumia li 8.4.1909, dichiarata lavoratrice udarnica, per essersi, in tutte le ore del giorno e della notte, messa a disposizione quand’era bisogno immediato della sua opera professionale e per non aver trascurato il lavoro volontario di ricostruzione nelle gare di emulazione. 3) CASAGRANDE Marija di Hugo, nata a Aidussina li 21.9.1914 di professione infermiera, è stata dichiarata lavoratrice udarnica per il suo lavoro svolto durante le gare trimestrali dando prova di coscienza e di volontà. 4) MARASSI Anna fu Giovanni, nata a Chiampore (Muggia) li 7.6.1897 di professione inserviente, dichiarata lavoratrice udarnica perchè nell’ ambito della sua professione ha cercato con 1’ esempio ed opera di migliorare le forze lavoratrici del proprio reparto. 5) MILOCH Mario di Stefano, nato a Valdoltra li 6.8.1910 di professione famiglio, dichiarato lavoratore udarnico per aver dato delle gare di emulazione esempio di coscienza e volontà facendosi distinguere dagli altri suoi compagni di categoria, per la sua opera. 6) LOREDAN Gioconda di Santo, nata a Muggia li 1.12.1918 di professione inserviente,-dichiarata lavoratrice udarnica per aver dato nelle gare di emulazione prova di attaccamento al lavoro e per essersi distinta nei lavori del proprio reparto. Lavoratori! Leggete e diffondete il vostro giornale Lunedì 20 alle ore 18 Dipendenti Poste e Telefoni. Ord. del giorno: 1) Relazione politico-sindacale, 2) Problemi interni, 3) Varie. Martedì 21 alle ore 16 Dipendenti P.R.E.R.A.D. Ord. del giorno: 1) Relazione politico-sindacale, 2) Elezione Fiduciari, 3) Varie. Martedì 21 alle ore 19 Riunione di massa a Semedella, Mercoledì 22 alle ore 19 Comit. Citt. Sind. Un. Ord. del giorno : da stabilirsi. Giovedì 23 alle ore 11.45 Operaie Ditia Marzari. Ord. del giorno: da stabilirsi. Domenica 26 alle ore 10 Riunione Apprendisti di Capodistria. Ord. del giorno : 1) Sindacati, 2) Apprendisti (condizioni) 3) Varie. Lunedì 27 alle ore 11.45 Operai Falegnameria Meccanica. Ord. del giorno : da stabilirsi. Martedì 28 alle ore 17 Operaie Stab. De Langlade. Ord. del giorno : da stabilirsi. Mercoledì 29 alle ore 11.45 Operaie Ditta Schnabl. Ord. del giorno : da stabilirsi. Mercoledì 29 alle ore 19 Comitato Cittadino Sindacati Unici. Ord. del giorno : da stabilirsi. Giovedì 30 alle ore 11.45 Operaie Ditta Jaksetjch. Ord. del giorno: da stabilirsi. Venerdì 31 alle ore 17 Filiali Sindacali Agricole. Ord. del giorno: da stabilirsi. Listino prezzi per frutta e verdure Il reparto prezzi presso la sezione economica del Com. Esec. Distrett. L. P. fissa per il Distretto di Capodistria i seguenti prezzi massimi per la frutta e verdure. I prezzi sono massimi e sono incluse tutte le spese (tasse, utile ecc.). 1. Patate nostrane a Lire 20,— il kg. 2. Cappucci . . . . » 22,— 3. Mele I » 55,— 4. Mele II » 48,— » 5. Cipolla . . . . » 24,— » 6. Aglio $ 198,— » 7. Pomi cachi . . . » 48.- » 8. Cavoli fiori . . . » 28 — » 9. Castagne I. . . » 34,— » 10. Castagne II. . . » 28.-— » 11. Spinacci. » 28,— » 12. Verze I » 20,— » 13. Verze II. . . . » 12 — » 14. Sedani » 42,— » 15. Salata » 50,- » 16. Radicchio » 50,— » 17. Noci ?> 90,- » 18. Noccioline . . . . » 90,— » 19. Mandorle . , . . » 90,— » Con 1’ entrata in vigore del seguente listino prezzi perdono la validità tutti i listini precedenti. Il guadagno netto del dettagliante non deve superare il 202/o- Le trasgressioni dei suddetti prezzi vengono punite in base al decreto sulla determinazione e controllo dei prezzi. Il seguente listino prezzi entra in vigore immediatamente. Redattore responsabile: LORI BRUNO Redazione: Via dell'Annunziata 801-A - Telefono 76 Stab. Tip. GIULIANO - Capodistria Tabelle salariali provvisorie Onde far conoscere a tutti le tabelle che regolano i salari del nostro Distretto, pubblichiamo un estratto del Bollettino Ufficiale N° 6 che regola i salari degli operai delle industrie e gli stipendi dei dipendenti dei Comitati popolari. Dipendenti Comitati Popolari ORDINANZA sulla provvisoria sistemazione delle percezioni dei salari e mercedi dei dipendenti statali di ordine pubblico e degli altri pubblici dipendenti della Delegazione del CRLN per il Litorale Sloveno, dei Comitati di L. N. Distrettuali, Locali e Urbani. N° 20. La delegazione del CRLN per il Litorale Sloveno, con 1’ approvazione dell’Amministrazione Militare dell’ A. J. per la Regione Giulia, Istria, Fiume e Litorale Sloveno ed in base all’ autorizzazione del CRLN per il Litorale Sloveno e Trieste, promulga la seguente ORDINANZA Art. 1. I salari mensili degli impiegati, praticanti, avventizi ed uscieri (messi) sono i seguenti : a) Impiegati Gruppo di posizione Importo a ? < j enti I ii III IV iii/i 17.982,— III/3 17.316 — IV/1 16.317,— 16.665.- 16.983.— 17.316,— IV/2 15.318.— 15.651.— 15.984.— 16.317.— V 14 319,— 14.652.— 14.986.— 15.318V^ VI 13.332,- 13.653.— 13.986,— 14.319.— • VII 11.988,— 12.321,— 12.654.— 12.987.— 13.332.— Vili 10.656,— 10.989,— 11.332,— 11.655.— IX 9.324.— 9.657.— 10.000,— 10.323,— / I X 8.325.— 8.658.— 8.991,— "I b) Impiegati praticatiti fino al 4° anno oltre 4 anni à) nelle funzioni in cui le classi di rango sono disposte dall’ Vili gruppo di posizione .... bj nelle funzioni in cui le classi di rango sono disposte dal IX gruppo di posizione ..... c) nelle funzioni in cui le classi di rango sono disposte dal X gruppo di posizione ..... NB. - Si deve tener presente che, essendo la nostra zona nella categoria di di carovita, i sopra elencati stipendi devono essere dimiruiti del 10°/o-c) Avventizi di I.a categoria delle istituzioni statali e di comunicazione 8.658.— 7.992.— 7.326.— 9.324,— 8.658,— 7.992,— II classe Gruppo di Importo Aumenti posizione I II III i 8.991,— 9.324,— 9.657.— 10.000.— n 7.992,— 8.325.— 8.658.— m 7.493.— 7.659.- 7.992,— IV 6 993,- 7.160,— 7.326.— d) Avventizi I 8.325.— 8.658 — 8.991.— 9.324 — II 7.326,— 7.659,— 7.992.— III 6.666.— 6.827.— 6.993,— I II 6.993,-5 994,- e) Uscieri 7.326.— 6.160,— 7.659,- 6.327.- 7.992,- 6.666,- ORDINANZA sulla provvisoria sistemazione delle mercedi e dei salari degli operai e dipendenti nelle imprese pubbliche ed economiche e private nelle istituzioni ed organizzazioni private sul territorio della Delegazione del CRLN per il Litorale Sloveno. La delegazione del CRLN per il Litorale Slovono con approvazione dell’Amministrazione Militare dell’ A. J. per la Regione Giulia, Istria, Fiume e Litorale Sloveno ed in base all’Autorizzazione del CRLN per il Litorale Sloveno e Trieste, promulga la seguente ORDINANZA Art. 1. Per gli operai oltre i 18 anni di età vengono stabilite le seguenti mercedi orarie: a) per i non qualificati da L. 30,— a L. 36,60.—. b per i semi-qualificati (autodidatti e commessi professionali) da L. 36,60.— a L. 41,60.—. c) per i qualificati da L. 41,60.— a L. 53,25.—. d) per gli operai capi stabili (capigruppo e capipartite) specialmente qualificati operai, di fatto equiparati agli operai capi da L. 53,25.— a L. 63,25.—. Art. 2. Gli scavatori delle miniere e gli operai addetti agli altiforni ricevono un’aggiunta Art. 3. L’ art. 4 si modifica come segue: Per gli apprendisti nelle officine industriali e nelle imprese industriali vengono fissate le seguenti percezioni: a) fino a. sei mesi di tirocinio L. 8.50,— b) da 6 mesi a 18 mesi di tir. » 11.50.--e) da 18 mesi a 30 mesi di tir. » 16.50.— d) da 30 mesi a 36 mesi di tir. » 21.50.— Art. 4. 5 si modi- speciale da 3 a 10 Lire per ogni ora. NB - Si deve tener presente che dai sopraelencati stipendi si deve detrarre essendo la nostra zona nella categoria di II classe di carovita. Il primo capoverso dell’ art fica come segue : Per i dipendenti in tutte le imprese, istituzioni ed organizzazioni private, vengono fissati i seguenti salari : 1-1 per il personale tecnico ausiliare da Lire 5.994,— a Lire 8.658.—, 1-2 per il personale professionale, amministrativo e tecnico da Lire 6.328. a Lire 10.000.—, II-l per praticanti impiegati con scuoia media da Lire 7.326,— a Lire 7.992.—, II-2 per i praticanti impiegati c. laurea da Lire 7.992,— a Lire 8.658.—, III-l per assistenti inferiori da Lire 7.992.— a Lire 10.656.—, III-2 per assistenti superiori da L. 10.656.— a Lire 13.332.—, II1-3 per amministratori da Lire 15.332,— a Lire 15.332.—, IV-1 per amministratori speciali (ger.j da Lire 15.332.— a Lire 17.332.—, IV-2 per amministratori generali (ger.) da Lire 17.332.— a Lire 20.000. L’ultimo capoverso dell’art. 5 è soppresso. il 10»/o Listino prezzi per il pesce fresco Il Reparto Prezzi presso la Sezione Economica del Com. Esec. Distrettuale L.P. fissa per il Distretto di Capodistria i seguenti prezzi massimi per la vendita del pesce fresco. I prezzi sono massimi e sono incluse tutte le spese (tassa, utile ecc.). Qualità del pesce Prezzo d’ acquisto Sogliole I Branzini I Astici I Passere Passerini Guati Calamari I Bavoso Razza Moli I Misto Sgombri Riboni e Barboni Rombo I Polpi Seppie Canocchie Minutaglia Menole Granchi Nici Asià e Cani Angudella Agoni Cefali misti Papaline Zottoli Orate Anguilla Sfasi 120,- 120,- 120,- 90.- 65.- 40.- 100.- 64. -40,- 100,- 65, -90,- 100.-100,-58,-65,-55,-14.-46,-33,-30,-85,-35.-90,-10o-35.-90,-120 -110,-90,- Utile del gross. 5°/o O CO ’2 CU T3 13 O Utile del dett. 15 0/0 © co ‘2 13 rd -5 13 © Impesta statale Imposta locale Tassa scambio 4 °/o Prezzo di vendita 3,— 3,— 3,-1,— 1.— 1,— 3,— 1,— 1,— 3,— 1.— 1,— 1 — 3.— 1,-1.— 1.— 1,— 1 — 1,— 1.— 1,— !.— 1 — 1.— 1 — 1.— 1,— 1.— 1.— 3.- 3.- 3.- 1.- 1.- 1,- 3,- 1.- 1,- 3,- 1.- I,- 1,- 3,- 1,- 1.- 1.- 1.- 1,- 1.- T.- 1.- 1,- 1,- 1,- 1.- 1,- 1.- 1,- 1,- e *2 cr* Te T3 « 73 o 156.-156.-156,-114,-84,-52.-130,-82,-52. ■ 130.-84.-114. 127.-130,-74-84.-71,-20,-60,-42,-38,-108,-41,-114,-127.-44,-114. 156.-140.-114,- Con 1’ entrata in vigore del presente listino prezzi, perdono la validità tutti i stini prezzi precedenti. Le trasgressioni dei suddetti prezzi vengono punite in base al decreto sulla deter-linazione e controllo dei prezzi. Il listino prezzi entra in vigóre immediatamente.