ANNO VI. Capodistria, 1." luglio 1872. N. 13. GIORNALE DEGLI INTERESSE CIVILI, ECONOMICI, AMMINISTRITI VI. DELL' ISTRIA, ED ORGANO UFFICIALE PER. GLI ATTI DELLA SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA. Esce ii' t ed il 16' d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno f.ni 3"1; semestre e quadrimestre iu proporzione-.. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si slampano gratuitamente;- gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, a soldi 5 per linea. — Lettere e denaro franto' alla Redazione. — Un numero separato-soldi lo. — Pagamenti anticipati. ATTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. V e r J> a 1 e della Radunanza di Comitato dei 25 aprile 1872. (Continuazione e tinr?, vedi u. 12) m.) fiacchine agrarie invendute. Il vicepresidente comunica che delle macchine agrarie offerte in vendita il Sì6 gennajo sono ancora invendute il dissodatore dei prati Talpa — Fissore, l'auto acutor Y Sì, quello N. 3 a due cavalli* ed un iiicalzatore. La presidenza si riserva di offrire queste macchine nuovamente in vendila quando g ungeranno quelle recentemente commesse. n. ) Provvedimenti di sicurezza agraria. II segretario ricordando il succedersi di fatti che seriamente minacciano la sicurezza agraria, ed: in relazione alla lodévole iniziativa presa in proposito dalla Giunta provinciale, propone a nome della presidenza di associarsi alfa stessa nel chiedere provvedimenti ed innanzi tulio la convocazione di una conferenza, cui si affidi lo studio di quanto potreb-hesi fare tanto dàlia legislazione che in linea di polizia pe sanare quella piaga che minaccia cotanto l'avvenire dell'agricoltura. . Data lettura del progettato scritto il comitato ut anime vi aderisce,, incaricando la presidenza di darne pubblicazione per esteso tra gli atti ufficiali delia " Provincia. „ o.) Esposizione viennese di. latticini. Si da comunicazione dello scritto dell'i» r. Ministero di Agricoltura col quale es o> dichiara di accogliere con piacere le proposte avanzate dalla presidenza in seguito a deliberato del Comitato sociale dei 25 gennajo intorno all'esposizione viennese di latticini, accorda un secondo stipendio di viaggio a condizione che sia prima esaurito quello stanziato dalla Società ed invita nello stesso tempo a nominare eventualmente d'accordo colla Società agraria triestina un rappresentante nel giuri. Il Dr. Amoroso riconta, come le condizioni no- stre di fatto di latticini, sieno tali da non potersi ripromettere grande utile dai provvedimenti che in proposito si prendessero: Esigersi da chi voglia con profitto visitare 1' esposizione di latticini una certa coltura e cognizioni speciali nell' argomento, ed essere difficile trovare tra di noi e una cosa e l'altra nella stessa persona. Preferisce egli l'invio di un alunno ad una accreditata fabbrica di formaggi, ove si può imparare assai di più clie dal visitare un' esposizione. Il sig. Hizzi ritiene che non- si; possa in oggi toccare il deliberato dell'anteriore seduta, ma che se non si presentassero persone idonee per l'invio all'esposizione, allora si potrebbero benissimo provvedere di stipendi uno o due alunni per lo studio in una fabbrica di* formaggiai Dopo qualche discussione il Comitato aderisce a questa proposta.. p.) Statistica di latticini. II Comitato ordinatore dell'esposizione viennese dì latticini divisandoci pubblicare in quell'occasione una* statistica sugli animali bovini e ovini e sui p/odotti; degli stessi! ricerca, la presidenza di procurargli i dati risguardanti l'Istria entro il mese di luglio. per cui questa nell'assumere l'incarico deve attendere dal Comitato e dai Comizi ogni miglior appoggio. m, E'data lettura dello scritto del Comizio agraria-di Capodistria dat. 4 aprile a. c. N. 32, con cui fa mozione perchè il professore Ottavi sia invitato ad un'escursione per la Provincia. Il Dr. Amoroso ed il Bar. Polesini constatano clie realmente il professore Ottavi nei due mesi delle vacanze fa delle escursioni nelle provincie, incui viene invitato, verso l'onorario di 40 franchi il giorno. Il presidente ed il Bar. Polesini ritengono cbe l'utilità che si potrebbe trarre dal proposto provvedimento non sta in proporzione colla spesa, del resto non possibile nè alla Società nè a tutti i Comizi. Trovano poi che un escursione del prof. Ottavi non sarebbe che tuia cattiva applicazione del progetto di un maestro agrario ambulante a suo teinpj cotanto combattuto. Il Sig. lìizzi non ritiene clie nel breve tempo conc< sso alle proposte escursioni si possano imparare cose, clic già non sieno scritte nei molli libri deli' illustre professore. IL Bar. Polesini no.n vuole però negata ogni liti 1 i ( a al propos o pn vvedimento e soltanto ritiene che la Ni ci età come lale anche per ragioni finanziane ii.mi possa so b;.rcarsi all' esecuzione dello stesso. Propone quindi che riconosciuta l'utilità del provvedimento proposto con lo cvole iniziativa dello spettabile Cunitz o agrario di Capodistria ne sia data comunicazione a tutti gli altri Comizi ed a quelle Comuni principali nel cui distretto non esista Comizio, e che raccolte le varie dichiarazioni sia poi provveduto alla escursione m quei distretti, che ne assumano la spesa. Il sig. Rizzi conviene etiliprima parte della preposta Polesini, ma ne emenda l'ultima nel senso che comunicata la proposta del Comizio di Capodistria a Comuni ed a Comizi agrari sieno rimessi a dirigere le loro dichiarazioni al proponente Comizio agrario di Capodistria, il (piale oltre all'onore dell' iniziativa vorrà certamente sobbarcarsi al peso della esecuzione. Il Dr. Jmoroso appoggia pienamente la cosi e-mendata proposta Poh sini, che messa a voti risulta quindi accettata. IV. Riferisce il barone Polesini. Ricorda il concerto preso nella conversazione agraria precedente il congresso di Ai olia di tenere a Parenzo in occasione del V congresso agrario u-jia esposizione olearia, svestita di qualunque apparato, destinata però a dare una fedele ima^ine della nostra produzione ed industria olearia ed appianare la via ai miglioramenti nella ste sa necessari Rata lettura degli avvisi 22 settembre e gennajo a. c. X. 422 e ricordalo i! deliberato preso nella seduta di Comitato dei 25 gennajo a. c, ohe affidò lo studio dell'argomento al ig presidente F. Sbisà, a! sig A Danelon membro di Comitato ed al relatore, prelegge egli a nome della commissione un progetto di regolamento per la proposta esposizione olearia, che senza discussione risulta accettato. Su ciò propone il relatore stesso che sienó provvedute alcune fia-chette di otto di oliva straniero tanto soprafino che fino mangiabile e comune da macchina, come di Lucca, Provenza e Puglia, perchè servano di comparazione cogli ohi istriani e di raffronto dei rispettivi prezzi. Accettato con riserva di affidare l'esecuzione di ogni pratica alla commissione ordinatrice cui già se era appoggiato Io studio. Su ciò svolse il relatore una ulteriore proposta della commissione, perchè «.ossa servire ad argomento di studio per la conferenza olearia, che giusta il già ricordato concerto del congresso agrario di Ai-bona dovrebbe accompagnare l'esposizione. 1-a commissione partiva dal fondato sospetto che le varietà di olivi coltivati nell'Istria non sieno le migliori nè per a qualità nè per la quantità di olio, ch'esso producono, e desidererebbe quindi di veder fatta in opportuna stagione una esposizione di ra- miceli; ol ivo col fruito attaccato e colle seguenti indicazioni. a. il nome col quale è designata nel comune o nel distretto la varietà di olivi cui il ramiceli») appartiene ; b. la quantità proporzionale di quelia varietà nel comune o nel distretto di fronte alle altre varietà; c. la descrizione della pia ,-ta nel portamento, nelle ordinarie dimensioni, nella forza di resistenza al freddo, al secco e se sia soggetto ai seccumi, ad altre malattie, agli insetti etc: - d. l'abbondanza o la scarsezza di produzione nella quantità di olio; e. procento dell'olio sopra una data misura o peso di fronte alle varie altre varietà coltivate nel comune o nel distretto. il relatore accentua come specialmente le due indicazioni ad d ed e non possano ottenersi che in seguito j(I un programma reso pubblico a'meno un anno prima, ma ritiene che sia bene occuparsene già ora e di fare nel primo anno quanto si potrà, cercando di snebbiare qualche idea e di concretare il programma per mandarlo ad effetto e compimento negli anni successivi. Ri fronte alla grande importanza che avrebbe la conoscenza di tutte le varietà d'olivo coltivate nell'Istria, della loro sinonimia e del loro merito comparativo sotto parità di trattamento il relatore raccomanda lo studio della prop sta della commissione. Aprrta la di cusaione il relatore ricorda come già il Gasparin si sia meravigliato del tenue contenuto procentuale di olio (ielle nostre olive, che dal professare Ala x della università di Vienna fu tro vat" nella nostia carbonia dei 21 a 22 % mentre l'oliaroia dà nella bassa Italia il 30 ed 0/° di o-lio. Molto ma uon tutto doversi ascrivere al terreno ed al clima, e quindi molto dipendere dalla qualitn dell' oliva. Scambiate in proposito aitre parole il comitato accetta in massima siccome utilissima la proposta della commissione, rimettendone lo studio alla conferei, za che si terrà in Parenzo in occasione della esposizione olearia. Ricordata su ciò la decisione presa dal Comitato nella seduta dei 25 gennajo a. c. di fare l'acquistò del diàgP«ietro Palmieri per esporlo e provarlo .all'esposizione olearia di Parenzo, il segretario legge ,in proposito alcuni dati contenuti nei numeri 2i del 187 1 e 7 de! 1*72 dell'" Italia agricola,*,, ii«ncbè la lettera scritta alla presidenza ai là febbrajo di quest'anno dal professore Palmieri di Napoli, cui essa erasi rivolta. Risulta che il diagometro costa 170 lire 0 può aversi dal macchinista dell' università sig. Giovanni Bandiera, che però sarebbe dificile farlo qui pervenire per ferrovia sensa guasti. Conviene quindi o (ii affidarlo a persona o prender special accordi coli' amministrazione delle ferrovie, ed essere poi molto utile che qualche persona si rechi a Napoli per apprendere in poco tempo c con sicurezza l'uso dell' istromento Cosi essersi praticato alla fiera olearia di Terni ed all'uopo porsi l'illustre Palmieri a di-sposiz «ne della Società. Presa pur grata notizia delle cortesi offerte del chiarissimo professore, e riconosciuta l'importanza dell' istromento, ii Comitato ritiene però che questa sia più: commerciale che agraria e di fronte alle difficoltà del trasporto ed alla necessità di un viaggio costoso deli era di decampare per ora dall'acquisto in anteriore seduia deliberalo. V. Ricordato il relativo deliberato della seduta di Comitato dei Gennajo a. c. è'data lettura del riscontro tanto del IJ.r Radoicovich che dei tipografi Apollonio e Caprin: Il primo si dichiara contrario dal fare due edizioni con omissione di due capitoli nell'edizione popolare, mentre, i secondi spediscono una prova del carattere stampato sulla carta scelta per l'edizione popolare e cliied-.no per le due edizioni di complessivi 1800 esemplari di fogli 16, compresa la legatura. copertina e le incisioni intercalate nel testo fni. 600. Valutate le ragioni addotte dal chiarissimo D.r ladoicovich si decampa dall'omissione di due capitoli nell'edizione popolare, e si conviene di stampare una edizione ai ,700 copie sopra carta ordinaria ed una di 100 di maggior lusso, adottando però caratteri maggiori e più rotondi della prova i-spezionata, sul riflesso che it libro è destinato a passare anche nelle mani del semplice contadino. E lasciato poi alla presidenza di offrire all'egregio traduttore un numero conveniente di copie di ambedue Je edizioni. VI. Il segretario premette la necessità di prender parte in qualche modo alla esposizione mondiale e dacché non è forse più possibile di pensare ad un esposizione agraria collettiva propone a nome della presidenza di concorrervi con un lavoro statistico (feser.ttivo 'dell' Istria, che abbracci oltre alla statistica dei prodotti, uno studio geologico, una descrizione agraria e la statistica politica, commerciale e marittima dell;! provincia I)op<> lunga discussione è accettato il progetto della presidenza, affidando la compilazione del lavoro ai Signori A. Covaz, C. Defrancesehi e D.r Piccoli, cui sono posti a disposizione i dati già raccolti dalla Giunta provinciale. In questa occasione il segretario ricorda, come il sig. Cav: de Mayersbach sia incaricato dall'i, r. .Ministero di agricoltura dell'assunzione di dati sta-f siici sulla vite per contribuire alla formazione di una gran carta della viticultura della Monarchia, che corre obbligo alla Società di appoggiarne il lavoro e che mentre facea quinci a nome della presidenza analoga preghiera ailComitato, annunciava pure, come il sig. Cav. de Mayersbach si sia offerto a cedere i dati da lui raccolti ai progettalo lavoro statistico. Il Comitato preniìéi- grata notizia di tale collaborazione e si (beh Predisposto aàiappoggiare voro. VII. Ne) riilÈssn che tra tanll'argomenti cui il Comi-lato è in questa seduta chiamato a petrattare, esso, non potrebbe occuparsi col necessario interesse dell'/ importante ordine del giorno del congresso agrario ministeriale, si adotta di rimetterne Io studio aduna; prossima seduta possibilmento speciale. Vili. Preletto il dispaccio dell'i, r. Ministero d'agricoltura 17 febbrajo a. c., che invita la Società a nominare e far conoscere entro il mese di maggio un delegato al congresso agrario ministeriale, e si riserva di completare il numero ei delegati col chra-marvi nomine eminenti della pratica e della sicurezza il Comitato senza passare ad una votazione formale vi acclamò il sig. Mar. de Polesini, che però declinò l'incarico non avendo la probabilità di potersi allontanare dalla famiglia nel mese di novembre di quest'anno in cui cade il congresso generale. Accettala tale rinuncia riesce eletto in sua vece ad unanimità il segretario sociale D.r Piccoli, il quale ringrazia il Gomitato della fidui ia che mostrò di avere in lui ed accetta l'incarico sommamente onorevole a lui dato, quantunque non possa nascondere quanto lo agiti il pensiero della d fficnilà di rappresentare con decoro gl'interessi della società e dell' Istria tra uomini eminenti per sapere e per pratica. IV... Data lettura del regolamento pel II congresso generale degli agricoltori e selvicultori austriaci, elio va a raccogliersi nel settembre di quest'anno a Linz, il Comitato in relazione ad analogo deliberato dell' anteriore seduta 25 gennajo aderisce pienamente ai provvedimento iniziato dalla lodevole Società agraria dell'Austria superiore ed incarica la presidenza di annunciare la sua partecipazione con riserva <1 farsi rappresentare al congresso e di versare il contributo di fni. 5 dove ed a chi verrà destinato. Quanto gli argomenti da petrattarsi al congresso il Comitato ritiene doverne lasciare la fissa/,ì< ne alla iniziatrice Società agraria di Linz, non senza però avvertire, che la pertrattazione di tutti gli argomenti, che poi si tratteranno a Vienna, sarebbe cosa desiderabile ed utile e costituirebbe in certo mo o pei delegati al congresso ministeriale ia piii autorevole publdica opinione. X. E'data comunicazione de' due scritti delle lodevoli società agrarie di Trieste e di Gorizia relative al primo congresso agrario c.omune già tenuto a Trieste ed al secondo da tenersi a Gorizia. il Comitato sperando che quest'ultimo abbia a tenersi in stagione, che non impedisca alla Società nostra di farvisi rappresentare, si riserva di delegarvi uuo o più rappresentanti, quando conoscerà il tèmpo approssimativo della convocazione. XI. Ritenuta la necessità di maggiori ricerche e studi per toccare lo norme del concorso a premi di bachicultura. 11 Comitato delibera di mantener ferme anche per quest'anno le noniie dell'anno decorso. Viene pure preso notizia del concorso al premio Gravisi stabilito secondo le modificazioni proposte dal fondatore. Si approva infine la fissazione di 4 stipendi per alunni da inviarsi all'istituto bacologico di Gorizia come pure la concessione di uno stipendio ad ti» giovane bachicultore di Dignano. XII. Riferisce il barone Polesini: Udita una esauriente esposizione delle condizioni delle pecore nei distretti di Castelnuovo, Cherso e Vegli,-v, constatato il rilevante reddito delle stesse di fronte alla nessuna esigenza di trattamento e messo in sodo per quanto risguardi la razza da preferirsi come dei tr>' prodotti, carne, latte e lana all' ultimo non debbasi avere clic secondario riflesso preferendo invece (pieIle razze che emergono in prima linea per quantità di carne. il Comitato delibera: 1. di escludere lo stanziamento di premio per allevamento di pecore. 2. di concedere a chi in seguito di inchiesta ne facesse domanda e verso determinate guarentigie montoni c pecore di quella razza che fosse richiesta; 3. di rivolgersi all'i, r. Ministero d'Agricoltura perchè incarichi l'ispettore agrario presso l'i. r. Luogotenenza di Zara di fare anche per l'Istria 1' acquisto di montoni della stessa razza che veune colà introdotta e vi fece buona prova; 4. di provvedere perchè a suo tempo sia introdotta una mandra ovina forestiera da stabilirsi e sia tenuta presso la futura scuola agraria provinciale. XIII. Ricordato il deliberalo dell'anteriore seduta di Comitato dei 25 gennajo si dà lettura tanto del riscontro del prof. Barbo, direttore della scuola enologica e del relativo stabilimento di Klosterneuburg, quanto anche di una nota del Comizio agrario di Capodistria dia 22 aprile a. c. N. Ii6, con cui fa mozione, perchè si voglia considerare se per avventura non sia desiderabile di sussidiare alunni da indirizzarsi ad altra scuola interna od estera, ma residente in paese nel quale le condizioni enologiche e viticole sieno meno diverse dalle nostre di quello che quelle dell'Austria inferiore. Il D.r Amoroso constata innanzi tutto che a Klosterneuburg oltre ad una scuola di viticultura e-siste il maggior stabiliment dì vinificazione, ehe si conosca, ove l'alunno può apprendere praticamente e scientificamente tutto quanto si riferisce ai migliori sistemi di confezionamento e conservazione di vini,-che gli stipendi dovrebbero destinarsi appunto alla vinificazione,-che in questa industria la diversità di condizioni enologiche non deve trattenersi dall'inviare alunni ad apprendere quella perfezione, da cui pur troppo siamo tanto lontani,-e che trattandosi più di pratica che di teora non richiedesi nell'alunno perfetta conoscenza della lingua tedesca. Resta quindi deliberato di stanziare uno stipendio di fni. 400 dal sussidio della Provincia e di chiederne uno eguale allo Stato per inviare allo stabilimento di vinificazione e conservazione di vini di Klosterneuburg due alunni da due diversi distretti, c di proseguire in tale provvedimento per pili anni successivi, imponendo agli alunni condizioni che si facciano ripromettere dal loro invio pratica utilità. XIV. inferisce il segretario: Espone come l'i. r. Ministero di Agricoltura abbia concesso alla Società nostra per apicultura fni. 50 nel 1869, fni. 60 nel 1870 e fr i. 60 nel 1871 assieme fni. 170, dei quali furono spesi fui. 67 „ 66 in 9 cuffie da apicultura a maniche corte ed l a maniche lunghe, 9 esemplari del trattato di apicultura del Sartori, 9 delle Api del Bastian e 2 jdel Buon Michiele, racconto di apicultura, restando quindi alla Società fui. 102 " 34, cui si dovrà aggiungere il sussidio del 1872. Hitencre la presidenza di dover tracciarsi anche in questo argomento un programma certo, il quale costantemente seguito conduca a scopo determinato. Lo scopo dover esser quello di difondere nelle nostre campagne l'apicultura ragionale, di innamorare i nostri contadini dell'apicultura, di trarli fuori dalle vecchie abitudini d; grossolani sistemi c verso le regole studiate di un sistema ragionale. Il mezzo essere suggerita dal chiarissimo Alfonso Visconti di Salicelito, segretario dell'associazione centrale d'incoraggiamento per l'apicultura in Italia, traduttore delle Api del Bastian, strenuo scrittore di apicoltura. Il mezzo da lui proposto essere confortato di ottimi risultati già ottenuti e consistere in una specie di mezzadria nella coltivazione delle api. Proporre quindi la presidenza di accettare in massima quel sistema e di farvi quelle modificazioni, che sono richieste dallo scopo della Società, intenta qui unicamente e senza volerne fare oggetto di speculazione a promuovere l'apicultura. Proporre quindi: 1. di accettare in massima il sistema Visconti di mezzadria nell'apicultura; 2. d'impiegare il sussidio dello Stato per apicultura nell' acquisto di libri, arnie, sciami, camicie, smelatori e quanto allro per un apiario si richiedesse ; di concedere un determinato numero di apiari a mezzadria verso riserva di un terzo della rendita netta per un quinquennio, con ciò cho scorso lo stesso lutto il materiale resti del mezante. Accettato ad unanimità; XV Ricordatigli alt; corsi in proposito già nel 1870, letta nella traduzione italiana la nuova mozione dell' i. r. veterinario sig. Krein tendente a sostituire ai majali nostri !e razze della Stiria o della Carinola, c comunicati infine i pareri del Comizio agrario di Parenzo, e dei Signori Bartolomei e de Susanni, il comitato si dichiara contrario alla sostituzione della razza stiriana di porci alla locale istriana. XVI a.) Riferisce il segretario: Data lettura del dispaccio dell'I. R. Ministero di Agricoltura dd. 17 aprile a. c. N. 2761, 165 con cui la presidenza viene invitala a presentare le domande di sussidio pel 1875 non più tardi del 15 maggio, e volata conseguentemente la urgenza, 11 Comitato di chiedere pel 1875 i seguenli sussidi : 1. per animali bovini .... fni. 3000: — 2. per abbeveratoj.....» 5000: —• 3. per macchine agrarie ...» 500: — 4. per vivai di viti e fruiti . . » 500: — 5. per pecore e formaggi ...» 500: — 6. per sussidio di amministrazione f.ni -400: —■ 80: 150 : — 800 : — 4600:— 200: — 500: — 7. per acquisto tli semente 8. per apicultura......» 9. per bachicultura ...... 10. per la scuola agraria ...» 11. per biblioteche agrarie . » 12. per la statistica.....» 13. per l'invio di un alunno all'estero per lo studio della confezioni di olii » 800: — b.) Visti i rilievi assunti dall'i, r. Capitanato ditale di Pisino sul proposto abbeveratoj nel cole di VLacovo presso la Villa Dimi-nich, il Comitato votata la urgenza accorda all'uopo al lune di Albona un sussidio di Ini 700, affidando la reglian'za del lavoro al Con*.iz:o agrario di Albona ronunciando la caducità dal sussidio o dalla parte ^ercelta dello stesso pel caso che il lavoro non incomincialo eniro il mese di giugno e compiuto ro qvcllo di novembre. c. ) Fatto cenno dal sig. Soltocorom delle opporli» di provvedere di concerto colle società agrarie Gorizia, Rovereto, Trieste e Zara alla traduzione iana dell'opera .. Eludes ect. " del professore Fair, si delibera di attingere prima sicure inf'orma-iii se per avventura tale traduzione non slia làceu-i. Non restando altri argomenti da per trattarsi si a all' 11 poni, la seduta, già sospesa ad 1 ora e resa alle k pomeridiane. Elenco Ile offerte per l'acquisto dei manoscritti «Hitler, conforme al programma pubbli-Io nel il. 4, a. c. della Provincia. Riporto v. n.° 12, f. 875.15 ettabile Municipio di Pinguente . . f. 10.— 5. Adolfo Clarici, Podestà » . . » 2. — Silvestro D.r Yenier v . . v 2.— Antonio Bigatto v ..vi.— Pietro Cerovaz » ..ri. — D.r Fonda » ..»!.— C. Fabris » - . » 1. — Somma f. 893.15 Alla sottoscrizione per l'acquisto dei manoscritti 11' illustre Pietro D.r Kandler mancano ancora i Mu-cipi di Pola, Rovigno, Dignano, Parenzo, Cittanova, mago, Pirano, Isola e Muggia; nonché quelli delle ole del Quarnero, e quasi tutti i rispettivi loro citrini. Vogliamo lusingarci, che non tarderanno a con-jrrere alla degna impresa, ed è il meno che ci pos-imo aspettare dal loro patriottismo, dalla loro civiltà dalla loro gratitudine verso il benemerito Trapassato, quale ha tanto amato, e tanto illustrato tutta questa astra Provincia. A Pola specialmente osserveremmo, ìe se il busto votato dal suo Municipio ad eternare 1 memoria del compianto D.r Kandler fu bell'atto di maggio a Lui che particolarmente amò quella Città, on basta ad esimere dalla concorrenza per l'acquisto ei preziosi manoscritti che giustificano la decretazio-e del Monumento. ioir> Gli istriani se ben guardano al proprio interesse, non possono rimanere indifferenti alla questione cbe ancora ferve sulla direzione cbe sta per prendere la via ferrata Rodolfiana verso il mare Adriatico; non lo possono per la influenza che essa deve direttamente esercitare su quella parte della penisola cbe non è Trieste, e per quella, massima, cbe Trieste in particolare va a subire per essa. Chi abbia seguito, con qualche poco di quella molta attenzione che merita l'argomento, lo sviluppo delle ragioni addotte per 'convincere che la linea Trieste - Laak sia tale che, di confronto a quella del Predil, appaga meglio le esigenze commerciali tanto di Trieste quanto del 'continente di cui la rodolfiana è sfogo al mare, non potrà ribellarsi alla convinzione dell'eccellenza del nuovo progetto, e non solo in riflesso alla maggiore facilità della^ sua esecuzione e conservazione, ma ben ancoe più, in riguardo ai vantaggi che per la sua direzione prepara al commercio dell' interno di confronto a qualunque altra linea fin'ora fatta o studiata, e quindi all'utile di cui non può a meno di essere fonte a Trieste e con esso a tutto il paese prossimo al suo sbocco al mare. Noi vorremmo richiamare oggi l'attenzione dei nostri comprovinciali su questo argomento e, per quanto è possibile per noi, spingerli a prenderlo a cuore, a parlarne, perchè anche le piccole voei hanno virtù, se non sono sole, e, quando la bilancia pende incerta, ogni granello può essere quello che basti allo squilibrio. È bene aver mente a più ragioni per le quali all'Istria deve premere l'eseguimento della linea di Laak, queste, che oggi esponiamo in modo quasi assiomatico, forse potremo sviluppare, se ajutati, in. ■seguito, e sono: Che ciò che è considerato dai triestini adatta aì bene della loro città, e lo è veramente, si manifesta utile all'Istria tutta, la quale è posta, rispetto a £ paesi dell'Europa centrale, nella stessa posizione dr Trieste, e che, per di più, non commerciante sol» ma produttrice, può giovarsi per due modi del vantaggio di una strada migliore verso i centri interni di aquisto e di smercio. Che la linea di Laak, come è progettata, spingendosi, per lo sviluppo necessario alla salita, verso levante nell' Istria, corre ad intersecare, 0 quasi, la linea Pola — Divaccia vagheggiata dal governo per ragioni militari, e quindi può servire, dal punto di intersecazione verso il Nord, come linea strategica da Pola al centro dello stato, e, dal punto di incrociamento fino a Trieste (ed è ciò che più importa a noi) come completamento della via ferrata istriana unendo direttamente Pola a Trieste. Che infine, se anche le altre ragioni non fossero bastanti 0 buone, ce ne è una indiscutibile ed ò questa, che l'avvantaggiarsi di Trieste è condizione quasi indispensabile del nostro risorgere perchè da quel nostro vero centro dobbiamo aspettare e mezzo al lucro ed appoggio a tutto che sia eccellente scopo e valido modo per ottenerlo. 10 u A vieppiù onorare la memoria del compianto nostro concittadino, il dottore Giovanni Andrea nob. Manzoni, la cui gravissima perdita abbiamo, del nostro meglio, deplorata nello scorso Numero, riproduciamo da altro giornale una bellissima commemorazione, dettata dalla verace stima di chi potè condegnamente apprezzare le profonde doti scientifiche del benemerito ed indimenticabile defunto. ■nrrrrr w ■«wgiww^wwHff^w^ww .■i.'i»"1 "iaii»!|p;m.bm'.|pm Cesano necrolog;ico. GIOVANI ANDREA W DE MANZONI Habcs in ilio quid mireris, habes quid imiteris. (S. Bernardo.) A mezzo del primo giorno del passato giugno, 11 Nestore dei medici istriani, il D.r Giovanni Andrea de Manzoni, finiva i suoi giorni colla tranquillità del giusto che sereno attende gli estremi della vita; li finiva incoraggiando i suoi cari che desolati Io circondavano. Coerente alla massima di Seneca: mortem liniere dementis est, egli, affranto da penosa infermità che lo addolorò per circa dieci anni, abbandonava questa terra con devota rassegnazione, senza che mai una parola di lagno sfuggisse dal ano labbro, senza ohe neppure una lagrima gli bagnasse il, ciglio. Nacque Giovanni Andrea Manzoni nel 1798 a Capodistria, e percorso con isplendido successo nell'Euganea Atene lo studio d'Igea, orrevolmen-te quivi nel 1818 ne venne insignito della dignità dottorale. A quell'epoca pubblicò una erudita dissertazione latina sull'acido prussico e sull'acqua coobata di lauroceraso, lavoro citato poscia dal Giacomini in una sua opera. Questo nostro insigne medico, che in seguito col continuo ìndio e colla continua meditazione si procurò una gigantesca ed ordinalissima dottrina, appurata da angusto vaglio di critica, non ci lasciò alcun altro scritto: nè per. questo a giudizio nostro fu uomo meno grande. Alla sua immortalità nella repubblica scientifica furono inciampo e l'insaziabile brama di tutto apprendere, e la straordinaria modestia che gii offuscò l'importanza del suo sapere, soffocandogli fino dai primi anni il desiderio, quasi istintivo della natura umana, di tramandare il proprio nome ai posteri; modestia invero tanto più ammirabile nell'età nostra smoderatamente tipografica, che offre largo campo agli inutili conati delle mediocrità operose. Egli avrebbe di sè levata alta la fama, se uno sviscerato amore per la patria non lo avesse trattenuto a Capodistria. Come Plutarco, l'egregio uomo avrà pensato; che chi nasce in una piccola città, deve-rimanervi per impedire che diventi an?-efìra più piccola.. Modesto, come dicemmo, cansava con aeco tezza ed energia tutte le facili occasioni della pi cola sfera sociale in cui avrebbe potuto brillai mai accettò incarichi eterogenei al benefico mii stero, pel quale logorava la sua fibra. Appena ] tornato nel 1818 dall'Università gli venne affida l'ufficio di medico comunale, e più tardi quello i. r. fisico distrettuale : sì l'uno che l'altro disili pegno colla coscienza che ad un perfetto geni luomo creano i sentimenti del dovere e dell' < nore. Il nostro Manzoni avea la singolare propriet difficile talora a buon numero dei più sperimenti medici, d'indagare rapidamente e con accuratezj le potenze nocive cagioni del morbo, di esaminaj l'idiosincrasia dell'individuo, d'instituire, in un parola, nel tempo stesso diagnosi esattissima, f« lice o sgraziato presagio, metodo curativo il pi opportuno. Non abbracciò mai alcun sistema, tut li conobbe a fondo; e poi facendosi giudice di tul ti, ne trasceglieva il meglio, come l'ape che s'in fiora per succhiare gli umori più convenevoli I comporre il mele. Non disprezzava il corredi scientifico degli antichi medici, nè giunto all' eti senile, quello dei moderni, poiché la sua massimi era che il rannodare l'antico col moderno saper è sempre vantaggioso, segnatamente in modicini La pienezza delle sue cognizioni non lo pi teva lasciare sconosciuto nel suo paesetto; epped in breve ebbe fama provinciale; fu apprezzato ] chiesto di frequenti consigli a voce ed in iscritta come lo attestano le dotte lettere che et scrivevi in provincia, e ohe mandava fuori. Dalia sua pei sona punto traspariva la sapienza medica, lettera ria e filosofica di cui era adorno; manteneva» scevro di vanitose apparenze; di tratto dolee e modesto, rifuggiva dallo impietrire i ^st.gi teai trali o la fiorita, armonica, e vuota dicitura: discorreva alla buona, ma discorrendo conquistava tosto la simpatia e l'ammirazione di tutti quelli che l'udivano. Siamo certi che le lagrime de' suoi concittadini durante i funerali irono la più cara ricompensa che egli avrebbe potuto desiderare. Morì a 74 anni, dopo di essersi occupato indefessamente per più di mezzo secolo nella immediata conservazione di tutti quelli che a li i ricorrevano; avern do di frequente l'aurora ecelissato il chiarore della sua lucerna, mentre cogitava studiando sopra svariati testi per meglio decidere e determinare sulle dubitative evenienze della malattia, o mentre si trovava per la seconda e terza volta dopo l'occaso al capezzale di qualunque che giacente fosse per grave morbo. Insomma, come ebbe ad esprimersi la Provincia, per lui la professione di modico fu un apostolato. Capodistria mesta ora piange la perdita di quest' angelica creatura; ma la sua memoria splenderà gloriosa per lungo tempo in mezzo ai di lei abitanti. Pel bene dell'umanità impetriamo dal Sommi che l'onoranda memoria del D.r Manzoni a destare faville di emulazione. Dall' Istria, nel giugno. Il sig. Tomaso Luciani ci scrive : | n La lacuna rimasta nella mia dei 31 maggio [supplita col n." 4500, quattromilacinquecento, I a tanti e più ascesero in complesso le filze, Igistri e i documenti sciolti restituiti a questo ihivio nel 1868 dal Governo Imperiale. » I v In questa occasione non so resistere al dell'io di aggiungere che la spettabile Giunta pro-Iciale proseguendo onorevolmente il disimpegno l'incarico avuto dall'eccelsa Dieta, ha doman-jo all' Archivio copia o regesto di tutti i doranti che riferisconsi all' Istria, anteriori al 1400, (quanto non sieno stampati nel — Codice climatico istriano, — nelle Opere del Carli, o in Ire Raccolte di non difficile acquisto. — I Fra qualche mese adunque l'Archivio storico la provincia sarà arricchito di documenti rari, loti ai più, e, fino ad epoca recente, di diffici-jsimo accesso. Ma io sporo d'avvantaggio, che kcelsa Dieta, vista la loro importa-n»» otoil^a, (decreterà la stampa in continuazione al nostro Idi oc diplomatico per metterli sempre più a porla di tutti, v ! „ Finalmente, a primo saggio degli studi che Lsono farsi in questo Archivio sull' Istria, pre-foto la serie, non completa, ma ben copiosa dei luti e Provveditori o Podestà di Pola messa infame anni addietro dall'attuale Direttore nob. cav. |eodoro Toderini. Il nostro Kandler in provincia In era rieseito a raccogliere che cinquanta nomi, Ivertà eh' ei lamentò giustamente nelle — Indi-pioni per riconoscere le cose storiche- del Lito-Ile. (1855.) — In epoca recente però erasi rivolti a questo Archivio, e il sullodato nob. Toderini [li aveva ceduto copia del suo lavoro, ma non arivi» in tempo di farne la pubblicazione. Il presente saggio, interessante per se stesso, lovrebbe, o m'inganno, rendere anche più desiderile in provincia l'acquisto dei MSB. del Kandler, lerchè dimostra la vigilante operosità del bene-nerito uomo, che perfino dal letto del dolore pie-biava vicino e lontano, per tutto dove sapeva che •sistemo cose istriano, e lo faceva in modo da ottenere risultati spesso soddisfacenti, talvolta superiori alle stesse sue previsioni. Oggi intanto sieno rese grazie al cav. Toderini che per la seconda volta cede alla provincia nostra il suo faticoso lavoro. In tenni labori - » e Provvediioa^ o Podestà «li (al tempo Veneto durava la carica 16 mesi.) 1220. Gio. dalla Torre 1294. Martino dalla Torre 1331. Bertucci Miehiel 1348. Andrea Morosini 1349. Maria Badoer 1350. Andreolo Badoer » Gio. Carelo 1351. Andrea Zane 1362. Pietro Corner » Andrea Loredan 1363. Ermolao Darmer 1364. Dardo Polani 1364. Andrea Loredan 1365. Andrea Grade ge « Bertucci Corner 1366. Marin Sanudo 1367. Francesco Venier 1383. Pietro Temer 1385. Andrea Paradiso 1385. Nicolò Foscariui 1386. Domenico Bou 1400. Giacomo Zorzi 1408. Pietro Miani 1413-14. Nicolò Barbaro 1415. Cristoforo Marcello ti Anarea Loiedan 1418 detto * Biagio Ver ier * ijeonc ximiu 1421. Bernardo Sagredo 1423. Matteo Barbaro 1424. Bartolomeo "V ettari 1425. Giacomo Friuli 1425-26. Gio. Balbi 1427. Bertuccio . . 1428. Pietro Morosini 1429. Matteo Maadeft'o. 1430. Nicolò Raimondi 1431. Giusto Venier 1432. Marco Navajer 1433 Benedetto Barbaro 1435. Gio Dplfin 1437. Matteo Gradeiigo 1439. Giacomo Priuli n iNicolò Arimondo , Benedetto da Mula 1441. Leone Viaro 1442. Antonio Bondulmier 1443. Micbiel Leon 1444. Giacomo Friuli 1445. Micliiel Caotorta 1446. Trojano Boti 1448. Lorenzo Gradenigó 1450. Benedetto Soranzo 1452. Alvise Venier 1453. Alvise Morosini 1455. Pietro Zen 1456. Marin Balbi 1458. Marco Barbaro 1459. Paolo da Riva 1461. Gio. Zulian 1462. Bertucci Gabriel 1463. Francesco Leon 1465. Federico Vallaresso v sotto i Patriarchi 1466. Francesco Barbaro 1468: Giacomo Zorzi 1469. Troilo Malipiero 1471. Leonardo de Ca dn Pesaro .1472. Priamo Contarini 1474. Massimo Valier 1475. Frane. Bondulmier 1477. Miehiel Emo 1478. Pietro Gritti 1479. Pietro Corner 1481. Marin Boldù 1482. Fantin Valaresso 1484. Gio. Battista, Calbo 1486. Marin Corner 1487. Pietro Guoro 1488. Stefano Priuli 1489. Andrea Malipiero 1493 Gio. Fraue. Marcello 1494. Alvise Zorzi v Andrea Die io 1496. Marco Trou 1497. Bortolo Calbo 1499. Marco Navajer 1500. Lorenzo Gita 1501. Faàtìn Pesaro 1503. Francesce da Canal lout. o;». Ii\.atlf,. Btuiiwti-1505. Antonio Temer 1507 Vincenzo Salamoi^ 1508. F ancesco Zane 1510. Gio. Zorzi 1512. Gio. Balani 1513. Giacomo Brago, 1515. Antonio Badoer 1516. Nicolò Bollili 1518. Giacomo Ze.i 1519. Alvise Saiamon 1521. Carlo Bembo 1522. Leonardo Loredan 1529. Gio. Francesco Balbi 1."» li). Cristoforo Civran 1532. Miehiel Quirini 1533. Marc'Antonio Zorzi. 1535. Ber ardo Morosini 1536. Donato Balbi 1537. Marin Bragadin 1539. Gabriel Zorzi 1510. Alvise Morosini 1541. Daniel Quirino 1543' Carlo Zen 1544. Leonardo Pisani 1545. Marc'Ant. Emiliani 1547. Marc' Ant. Pa.ruta 1548. Gerolamo Calbo 1549. Gerolamo Miehiel 1551. Matteo Mocenigo 1552. Nicolò Venier 1553. Nicolò Miehiel 1555. Pietro Mocenigo 1556. Gerolamo Zorzi 1558. Gio. Manolesso -30 i S, 1559. Gio. Donà 1560. Luca de Mezzo 1562. Sebastian Trevisan 1563. Francesco Capello 1565. Lorenzo Raimondo 1566. Francesco Bembo 3.567. Benedetto Malipiero 1568. Giustiniano Badoer 1569. Paolo Zane » Alvise Zancaruol 1571. Troilo Malipiero, 1572. Cesare Michiel 1573. Nicolò Duodo 1575. Gerolamo Malipiero 1577. Nicolò Michiel 1578: Albano Michiel 1588. Filippo DiedO' 1590. Paolo Pisani 1591. Domenico Diedo 1592. Forrigo Malatesta 1594. A lessavi. Pasqualigo 1595. Giacomo Malipiero 1596.. Stefano Bollani 1597. Andrea Bembo 1599. Francesco Duodo 1600. Zaccaria Giustinian reteiito 9 marzo 1601. assolto 15 nov. 1602. (vedasi Capi del Consiglio dei A.) 1612. Lunardo Malipiero 1614. Pietro. Boldù 1615. Antonio Longo 1616. Gerolamo Polla'1' i«i7 yij0 Avwgaro 1618..Luca l'otianl 1620:. Sebastian Querini 1621. Ftancesco Bragadin 1523. Cristoforo JWdo. 1624. Al"^0 Uolfih Gerolamo Pòllani' 1626. Bartolomeo Magno 1628. Viatico Cosazza 1633. Gio. P.etro. Barozzi 1634. Luca Polani: 1635. Angelo, Donà 1637. Gio. Battista Marin 1641. Antonio Bragadin 1643, Gio. Contarmi: 1644. Gerolamo . Zusto 1646, Domenico Orio 1648, Davide Trevisan 1649. Andrea Gritti 1651>. Vincenzo Malipiero 1653..0ttavian Zorzi 1654. Filippo Balbi 1655. Nicolò Foscarini 1657. Benedetto Contarmi 1658. Almoa-ò Barbaro 1659. Antonio , da Mosto 1661. Baldissera Dolfìn 1662. Nicolò Bragadin 1663. Angelo Bembo 1665. Paolo Corner 1666. Gio. Soranzo 1667. Giacomo. Foscarini 1669. Matteo Soranzo, 1670. Lucio, Balbi. 1672. Marco Loredan 1673, Mariti Riva 1-674. Bernardo Gritti 1676., Camillo Zane 1677. Paolo Pasqualigo 1678. Gio. Andrea Trevisan 1G80. Alessandro Friuli di Alessandro 1681. Benedetta, Trevisan 1682: Giacomo Trevisan 1684. Alessandro Friuli di Ferrico 1685. Marco Balbi 1686. Ferdinando Priuli: 1688. Angelo Corner 1689. Gerolamo Marcello 1690: Giacomo Vittori 1.692. Pellegrin Baseggio-1693: Lodovico Balbi 1695. Stae Duodo „ Alessandro Dona. 1696. Francesco Trevisan 1698. Gerolamo Barbaro 1699 Marco Bragadin 1,700. Tomaso Morosini 1701. Giulio Pasqualigo 1703, Domenico Balbi 1704. Giacomo Barbaro 1706., Andrea Baseggio 1708. Andrea Semitecolo. 1709. Pietro Loredan 1710. Bernardo Balbi 1712. Marin Badoer 1713. Nicolò Giustinian 1714. Domenico Trevisan """ Vf,, A nt C , - '- 17,17. Giustm Dona 1718 Nicolò Venier-1720.- Gio. Vitturi-]72l. Gio. 13att. Baseggio "1722. Giacomo Pasqualigo 1724. Angelo Donà 1725. Giovanni Baseggio 1726. Gio. Pasqualigo 1728. Gio. Falier 1729. Andrea Trevisan 1730. Michiel Ang. Somenzi 1732. Al moro Tièpolo 1733. Benedetto Marcello 1735. Iseppo Pi'iuli f » Gerolamo Soranzo 17,37. Francesco Antonio Pasqualino 1738. Gio. Batt. Malipiero 1739. Pasqua! Cicogna 1741. Gio. Frano. Sagredo 1742. Pietro Morosini 1743. Agostino Soranzo 1745.- Gio. Battista Corner 1746. Pietro Vinc. Sagredo- 1747. Alvise Bragadin 1749. Pietro Aut. Bembo 1750. Gio. Frane. Moro 1752. Domenico Soranzo« 1753. Francesco Donà 1754. Antonio Cicogna 1756.....Bembo Valier 1757. Antonio Longo 1758, Lunardo Balbi 1760. Gio. Dom. Loredan 1761. 1762. 1764. 17.65. 1767. 1768. 1770. 1771. 1773. 1774. 1775. 1777. 1778. Simeon Marin Giovanni Querini Gerolamo Marcello Gaetano .Minotto Mario Conrarini Giovanni Balbi Gerolamo Zorzi, Antonio Corner-Pietro Pasta Antonio Donà Pietro Alessandro Manolesso Pasqual Cicogna Nicolò Pisani. 1779. Vincenzo Donà 1781 Giovanni Cicogna 1782. Francesco Bembo 17.84 Antonio Morosini, j 1785. Alessandro Bou 1786. Marchiò Balbi 1788. Angelo Maria Orio* L7S9. Antonio Barbaro 1790. Almorò Gabriel. Ro- mieri 1792. Francesco Balbi 1793. Andrea Dolfìn 1794. Zan Alvise da Mosto 1796. Antonio Cicogna Ho tizio. Con vera compiacenza abbiamo rilevato, che Finge gnere idraulico Signor Faunio possa venir qui a Capo distria per rivedere il progetto-tecnico della-regolazioni del nostro Fiumicino che scorre sfrenato con grave dan no in mezzo alle nostre più. belle ed ubertose vallate di Centora, Trieola, S. Barbara e Pradiziol; e sarebbe ormai tempo, dopo quasi un secolo di vane deplorazioni! elle questa opera la quale tanto interessa la nostra economia agricola venisse compita colla-costituzione di un Consorzio di tutti gli interessati; opera che aumenterebbe di molto la nostra rendita agricola, e che si può-dire.tornerebbe di utilità,provinciale: e sia lode perciò.alla nostra Giunta provinciale j la quale penetrata appunto dall'imi portanza di questa regolazione, offerse al nostro Municipio di sostenere la spesa occorrente per-retribuire il sullodato sig. ingegnere Faunio, il quale pei- incarico della sienoa-fece i lavori perla regolazione-della Valle dei Quieto e dell'Arsa. E precipua lode sia data al nostro operoso Municipio, che ripigliando con tutta prei mura la più -/ulte tentata esecuzione di questo per noi vitale progetto, se ne occupa- alaeremeruo onde vederlo al più presto compito; come d'altronde vorremmo che gli interessati smettessero le taccagne riserve e gii egoistici, ostacoli, che tinora lo fecero tallire» Ci viene fatto credere,- che da parte del Governo verrà spedita una commissione nell'Isola di Sardegna per fare acquisto di stalloni e cavalle, onde mandarli a Veglia per migliorare queila razza di cavalli, e che a far parte della commissione sarà chiamato il nostro intelligente cittadino signor Nicolò Bartolomei. Desideriamo che la cosa si avveri. Come faremo a mantenere tre bagni marini, che tanti appunto quest'anno vengono aperti qui, senza contare il bagno mili are, che ha la-sua naturale concorrenza? Bisognerà fare un appello nelle Gazzette di oltre Alpe onde chiamare qui forestieri, i quali ogni anno o per salute, o per moda, vengono a bagnarsi nelle onde dell'Adriatico. Nò qui mancherebbero di conforti: perchè troverebbero buoni Alberghi, a screti; oltreciò godreb te per eccessivi calori, di un orizzonte vasto e ridente: comodi o ben serviti batelli a. vapore li porterebbero in un'ora a Trieste, varie, volte al giorno, e viceversa. Si faccia dunque questo appello nelle gazzette di Lubiana, Graz e Vienna, e vedremo scendere numerosi i bagnanti di-oltre Alpe, ed i tre bagni e gli alberghi ed i fìtta camere faranno ottimi affari. ppartamenti e stanze a prezzi di-nero di aria pura e non soffocan- ti^, IH GIUSEPPE TO.MJELfrf? NICOLO' da MAUOMZZA Redatterr.