ORGANO DELL'UNIONE ANTIFASCISTA ITALO - SL AVÀ PER IL CIRCONDARIO DELL'ISTRIA \ 2^—^ f Direzione - Redazione - Ammin. R. Castelleone 2 - Capodistria tei. 170 ANNO IV. No. 186 1 Cape distrìa, Mercoledì, 18 aprile 1951 3 Din. - 15 UR IN QUESTO NUMERO POTRETE LEGGERE 1. pagina; Lia gara d’emulazione trimestrale La marcia partìgiana nel buiese Il ruolo del direttore nell’impresa Sui problemi del trattico Il saluto di Zagabria alle salme dei partigiani italiani 2. pagina: La nostra gioventù alla Doboj—Banjaluka La situazione sanitaria del Circondario Aratura e semina 3. pagina: L’India e Pandit Nehru ; Un racconto dj Darif> 4. pagina: Campionato T. L. T. Gara ciclistica a Lubiana Attualità internazionali ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e nella R. F. P. J. Anno din. 150.—. sem. din. 75 — Ì1 ruolo del direttore nell'impresa economica ______L'emulazione in onore al X. Anniversario dell O. F. e per il I. Maggio Aumenta costantemente l'attività IN TUTTE le località del capodistriano L’entrata in vigore della legge sui Consigli deglj operai ha introdotto degli elementi oltremodo caratteristici nelle funzioni del direttore di fabbrica od impresa, dal punto di vista della direzione generale della nostra economia. Finora il direttore era il dirigente, unico responsabile, dell’impresa, con le più ampie competenze c facoltà, dipendendo unicamente dagli organi amministrativi-operativi. Al suo fian-esistevano soltanto organi consultivi: le filiali sindacali. Attraverso queste ultime si svilupparono le forze sane dei lavoratori che ebbero cosi modo di esprimere le toro volontà. Con l’entrata in funzione dei Consigli degli operai, il ruolo dei direttore e la sua situazione verso il collettivo di lavoro muta nell’essenza, come pure il suo posto nel quadro generale della direzione economica. Il direttore diviene così l’organo esecutivo diretto del Comitato Amministrativo. La legge dà al direttore dell’impresa un settore dj lavoro indipendente, talmente indipendente che nè il Consiglio degli operai nè il Comitato Amministrativo possono toglierlo. Il direttore infatti dirige la produzione ed il funzionamento dell’impresa o fabbrica, organizza il processo lavorativo e dirige inoltre direttamente la realizzazione dei piano. Si tratta quindi dii un compito organizzativo diretto. Ciò significa che il direttore, durante il lavoro, è un’autorità assoluta. In ciò la legge sui Consìgli degli Operai mette in pratica gli insegnamenti di Lenin. E’ infatti giusto che nel tempo di lavoro, nel corso dell’organizzazione dei lavoro dell’impres'a, nel corso dell’assolvimento dei compiti, nessuno abbia la possibilità dj interferire nelle competenze dei direttore. Perciò la legge stabilisce che il Comitato amministrativo funzioni collettivamente e prenda le sue decisioni soltanto nelle riunioni. Il membro del Consiglio deglj operai e del Comitato amministrativo, durante il lavoro, è un lavoratore come un altro, subordinato al direttore. Nelle sue riunioni il Comitato Amministrativo risolve tutti i problemi del lavoro nell’impresa: cjompila j piani base ed i piani operativi (sui quali Pòggia tutto ju lavoro, dell’impresa), compila le proposte per l’organizzazione interna, risolve i problemi più importanti inerenti i rapporti di lavoro, ecc., tutto ciò che prima era di competenza esclusiva del direttore. In tale modo ii direttore ora ha il compito di realizzare direttamente la volontà collettiva dei lavoratori. La stessa v'olontà si concretizza così nella direzione dell’impresa. I lavoratori, in pratica, si dirigono da soli, mentre si realizza la fusione dèlia direzione collettiva con il ruolo di dirigenza individuale durante il lavoro. E’ logico che il Comitato amministrativo, come anche il Consiglio degli operai, può censurare l'operato del direttore per tutto ciò che egli compie durante il lavoro e porre i problemi dell’organizzazione diretta dei processo lavorativo. Le deliberazioni del comitato amministrativo sono obbligatorie per il direttore, in quanto esse non siano in contrasto con le disposizioni, i piani e gli ordini degli organi del potere preposti. La legge non eleva il direttore al di sopra dell’amministrazione collettiva dell'impresa, ma fissa soltanto un’aumento considerevole della sua responsabilità. Perciò il direttore ha le attribuzioni e le facoltà necessarie per poter assumersi la responsabilità del suo compito e che vanno dalla possibilità di sospendere eventuali illegali deliberazioni del comitato amministrativo finché non interviene a risolvere la questione l’organismo del potere preposto, fino al compito di dirigere tutto l’apparato tecnico ed amministrativo dell'impresa. Egli può disporre dell’impiego der personale, trance nei casi in cui l’impiego venga deciso dal Consiglio amministrativo stesso o dall’organo preposto del potere, come pure decide sull’assunzione o la ripartizione della manodopera. Può anche decidere sui licenziamenti e sui trasferimenti; in quanto non sia contrario alle disposizioni di legge (ad esempio il direttore non può licenziare un membro dei Comitato amministrativo in carica). Il comitato amministrativo può risolvere tutti i reclami dei lavoratori su eventuali licenziamenti e trasferimenti. Caratteristica è poi la facoltà del direttore dj stipulare a nome dell’impresa i contratti, che risultano validi solamente con la sua firma, beninteso in base alle deliberazioni del Comitato amministrativo. Il direttore dell’impresa ed' il comitato amministrativo, benché rappresentino un’unità, dato anche che il direttore è membro del comitato amministrativo stesso, non sono la stessa cosa. Ancora il direttore non è l’espressione del collettivo di lavoro. Egli non viene scelto dal collettivo di lavpro, ma dal comitato amministrativo dell’ente economico superiore. Con ciò gli vengono attribuite anche alcune funzioni di organo dello stato, custode della legalità e del piano, nonché una responsabilità separata sul lavoro dell’impresa. Queste particolarità devono essere intese come di passaggio nello sviluppo degli elementi di autodirigenza del collettivo dj lavoro. Il-successo nel lavoro del direttóre dipende principalmente dal fatto che rappresenta un’autorità effettiva, basata sopratutto sulla capacità, sulla sua esperienza e non su un’autorità che poggia sul fatto che eglj è un funzionario nominato. Trygve Lie in «Jugoslavia Dotpo una permanenza dii 4 giorni a Belgrado, il Segretario Generale delle Nazioni Uinlite, Trygve Lie, è partito il 15 u. s. per continuare ij suo giro politico ohe lo condurrà nei paesi del Miedio Oriente. •. La visita nella R. F. P. J. dell’eminente uomo politico ha assunto una particolare importanza, dato il delicato momento intemazionale in cui il fronte comiinfoirmista aumenta le sue piresisioin/i provocatorie sui confini della Jugoslavia.' - Durante le giornate belgradesi, Trygve Die è stato ricevuto dal Maresciallo Tito. In vairie altre occasioni, ,i,I Segretario Generale dell’ON-U ha avuto lunghi colloqui con il vice-presidente del Governo Federale, Alexsan-deir Rankovič, coli ministri Djilas, Boris Kodrič e mumeros; altri rappresentanti del Governo delia, R. F. P. J. Trygve Die ha avuto sincere espres-“ stoini di simpatia par ila Jugoslava e per la lotta che essa conduce per la pace, per la 'libertà e l’Andiipendenza. E’ gli ha dichiarato che questa aziiane è molto vidima all suo cuore ed al suo modo di pensare. Durante il colloquio con il Maresciallo Tito, li Segretario dell’ONU ha dirmi amato ohe in quelle brevi ore ha vissuto uno degli avvenimenti più si-gmiiifiiaativ.i della sua vita. ZAGABRIA. — Tir-anta bare, ricoperte di corone e di fiori,- seguite dall’affetto . dei ipopoli jugoslavi, hanno riportato iin Italia, dalle terre del Montenegro, della Serbia, della Bosnia e della Croazia trenta caduti delle divisioni partigiiane «Garibaldi» ed «Italia». Trenta figli, migliori del. popolo italiano, trenta fra i migliori comifcatteimti itallianii caduti in terra jugoslava pier iTonore delTItalia democratica e per lavare la vergogna di cui si era coperto l’eserciiito fascista con l’aggriessione, e con le atrocità consumate a danno -dej popoli jugoslavi. . ■ Dalla casa di Cultura del I. Rione, trasformiate in carniera ardente, dopo aver ricevuto durante tutta la giornata l’amaiggio del popolò, i trenta feretri, posti su uind’icj affusti di cannone, hanno, attraversato il centro di Zagabria fra due ali di popolo schi e» rato in reverente saluto. Quaranta corone dell’A. J., delTU-niome Combattenti, del F. F. A., dei Sindacati, dei P.P.C.C. di Montenegro, Serbia e Croazia, del Consolato e della Legazione italiana, dj organizzazioni di massa politiche e combattentistiche, tre compagnie d’onore della guarnigione di Zagabria, il Ministro dej Governo Federale, Mijalko Todorovič, il capo di stato maggiore jugoslavo Dapčavtič, l’addetto militare italiano ed 11 rappresentante del Ml- La decisione dei Presidente Truman di esonerare da ogni suo incarico nell’esercito americano il Generale Mae Arthur, costituisce indubbiamente il più notevole avvenimento della trascorsa settimana. Esso chiude un capìtolo dei contrasto esistente tra il generale Mac Arthur e l’ammiinistriazione politica statunitense, contrasto che risale a diversi anni addietro e che ebbe occasione di manifestarsi in diverse Circostanze, ma che sotto magli ultimi tempi era divenuto .particolarmente acuto. De minacce- dj Mac Arthur di estendere te o-paraziomi militari al territorio conti-nem'tale cinese e le sue dichiarazioni in merito alla -eventuale utilizzazione delle fo-rze militari di Gham-g Kai Seek cantra la (fina -Popolare, avevano creato una -situazione del tutto anormale. Era quindi evidente che un tale stato dì .cose non avrebbe potuto durare a lungo, tanto più che le affer-maßicihj. di Mac Arthur, costituivano delle ottime armi per la" propaganda di Mosca, tendente a far credere che le Nazioni Unite perseguano nella penisela coreana degli scopi aggressivi. Le ultime dichiarazioni di Mac Arthur avevano suscitato in tuttj i circoli politici e su tutta la stampa dei Paesi Occidentali, una viv-a reazione. Dopò le dichiarazioni del Ministro degli Esteri canadese P-eairson, il quale -aveva dichiarato che le dichiarazioni del Generale americano costituivano una 'interferenza nociva-meli campo politico, qualche giorno addietro veniva .Eervono .fcvtlutto.il distretto,di Càr podiistria i 'preparativi per i festeggiamenti del X. anniversario della costituzione dei Fronte -di Liberazione. -Le organizzazioni di massa svolgono un .intenso lavoro organizzativo per la preparazione e 1’,addobbo delle sedi. dell’-UAIS cittadine, per la preparazione di spettacoli, culturali ecc, II 27 aprile L’Uniane dei Combattenti distribuirà -alle madre e vodove dei caduti nella lotta dei diplomi e decorazioni alla memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita lottando per la libertà. -Nel frattempo, la gara d'emulazione trimestrale và assumendo sviluppi ancor maggiori. Nelle due ultime■ set-timàme liti tutto HI distretto i membri delt’UAI-S hanno dato parecchie migliaia di ore di -lavoro volontario per la realizzazione degli obbiettivi locali. • ■ - « -u m -Nel settone di Portorase sano state effettuate 530 ore per l’elettrif-teazio-ne delle basi di Samtiane e Flesso, per raddobbo die-lle sedi detl’UAIS e per il plano in generale. A Carte, la papoiaznonie locale ha dato un grande contributo per la costruzione ideila casa del cooperatore della quale è stato coperto il tetto, por la riparazione della scuola di Malto; per l’elettriifiicaziane -ecc. Ben 2800 sano le ore volontarie; effettuate in questo settore. Si è compiuto anche un -altro passo per la decentralizzazione ,e idemocratiazazione del potere ,-popoIarie con l’elezione di varie commissioni -ohe aiuteranno il CPL nel suo lavoro. nistro italiano a Belgrado, le rappresentanze del Governo, delle. R. R. di Croazia -e Montenegro, dell’Unione Combattenti, del F. P„ e del F. F. A., dei C. c- del Sindacati, eoe., quasi tutti i lavoratori italiani di Zagabria, che le imprese avevano lasciato liberi dal lavoro, ed una coda di popolo componevano l’immenso corteo, a-perto da-trenita'cdse-taj,-di venuto cremisi, partati da membri đettl’A. J., sui quali spiccavano le decorazioni al valor militare. Con brievj parole illustranti il valore delta lotta di Liberazione dei popoli Jugoslavi, Il significato dell’apporto dato a quesi;a lotta dalle due divisioni partigiiane Italiane e ricordando come la lotta per te libertà, rjmdiipendenza della Jugoslavia e l’u-gu-ag-li-anza dei popoli continui ancor oggi nel nostro paese contro nuovi insidiatori e nemici, il Ministro Todorovič, a nome del Governo Federale e dell’Unione Combattenti, ha consegnato le salme alila rappresentanza della delegazione dei partigiani italiani ed ai familiari dlei caduti presenti alla cerimoniia. Ha chiuso, esprimendo l’augurio Otte le salme dei trenta Garibaldini testimonianze di fratellanza iitalo-fugoslava, ricevano Sn Itala quegli onori deli quali questi caduti sano res.f. degni «combattendo ed immolando la loro vita - in Jugoslavia per la-causa d’Italia ed a dimostrazionie che oltre Adriatico viveva un . popolo democratico amante -della pace e della presentata alla Camera dei Comuni laburista, una mozione con la quale si invitava la Camera britannica ad esprimere Ha propria sfiducia per l’o-iperato di Mac Arthur, quale comandante Militare ÖeiH’O. N. U. in Corea. E’ oggi pressoché certo che la decisione di Tnum-an è stata adottata in seguito; alle pressioni esercitate dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dal Can adà. -Sul. piano intemazionale il siluramento di Mac Arthur avrà senza dubbio delle Tiperousstoini d-i una certa entità. L’alimliiraaziane del generale statunitense, deciso sostenitore del maggior nemico del Governo di Pechino’ vale a dire di Chang Kai Seek, potrà senz’altro facilitare il raggidngi-memito -di un accordo con gli attuali dirigenti cinesi, se quest, sono veramente animati dal desiderio di porre quanto ipiù -riapliidamemte passibile fine alle 'ostilità i-n Corea. La destituzione di Mac Arthur è avvenuta d’altra parte nello stesso momento nel quale da varie parti viene sollecitata la ripre-san tìeiirattiiviità- intesa a risolvere il con-fl'itto coneiano, e nel quale la stessa situazione militare sui fronte della penisola asiatica, sembra, facilitare il raggiungimento di un accordo. Il dissenso esistente tra Londra e Washington In merito ad alcuni problemi -delTEstremo Oriente è però intona lontano dal venir meno, anche dopo l’allontanamento di Mac Arthur. L’atteggi amento assunto dalla Casa Bianca riguardo alle proposte avanzate . Ad Anciarano i membri della gioventù hanno effettuato ila piantagione -di -altre 12.000 piantine di pini nella zona idi Mante Maro. La popolazione del paesino di Fie-roga ha aiutato validamente d tecnici ,ed operai deU’-ELTE nel lavoro di elettrificazione dei paese, effettuando 1.300 ore di lavoro iper -lo scavo delle Buche per i pali di sostegno, per il tra-oaiato delle linee, per il trasporto di materiali ecc. Favori,ta da iun magnifico sole primaverile si è svolta domenica scorsa nel distretto di- Buie urna marcia piar-tigiana, icui hanno partecipato circa «000 fra partig-iianii, attivisti, giovani e -lavoratori. L’etntiusiiiasmo con iij quale tutti si sono preparati alla grande festa dei combattenti è stato veramente grande. Già alla vigilia si potavano vedere per le vie-delle cittadine e dei paesi molti partigiani che indossavano le vecchie (divise. Domenica ali-alba è stata data la sveglia al suono di Sirene, campane musiche e canti. In ogni località pulsava uIT-unisono 11 cuore dei combattenti. fraternità dei popoli che si levava contro Tonta di cut voleva coprirlo il suo governo fascista». -A nome della delegazione italiana- e dei familiari, il partigiano Fin-occhi prendevg , in consegna le salme, ringraziando-le autorità ad I popoli jugoslavi, esprimendo l’augurio che il sangue versato e la fraternità d’armi servano ad avvicinare sempre più i popoli ed a evitare ai mondo altre tempeste ed altri lutti. Alla stazione, fra le truppe irrigidite sull’attenti -ed una massa di popolo a capo scoperto in oommosso saluto, le salve di fucileria hanno dato l’ultimo saluto a questi eroi che tornano nella loro Patria, lasciando in terra jugoslava il perenne ricordo della fratellanza di due popoli nella lotta per la libertà. La grandiosità delle, onoranze nella capitale croata, ha commosso i familiari dei Caduti, presenti alla cerimonia fra culi la madre della mediagLia d’aro Bonetti, la vedova della meda-ila d’oro Riva, la vedova della medaglia d’ar-gein-to R-evendi-no, il padre della medaglia d’argan-to Piantarida, che hanno pregato la stampa di farsi Interprete presso la popolazione della loro commozione e della loro profonda riconoscenza verso i popoli jugoslavi, ili Potere popolare, ì fratelli d’arme dei loro cari per tutto ciò che essi hanno fatto onorando i caduti, i loro compagni e tutti glj italiani de- da Londra .in merito al trattato di pace con il Gla-pptme, dimostra che glli Stati Uini-tii sono tuttora ir-reme-V itoli hi sulla questione del riconoscimento dell’attuale Governo di Pechino, a-i cui rappresentanti Washington nega il diritto di -sedere in nome della Cina al tavolo della pace con il Giappone. Le prospettive che si aprono con la ripresa attività attiTO. N. U. sembra però che siano tali da superare tale dissenso e da aprire la via ad una rapida eomposizion-e del -conflitto coreano. Sta ora anche al Governo della Cima di dimostrare che le sue affermazioni pacifiste, anche se espresse per boeda del Ministro nord-coreano, non sono solamente materiale di propaganda importato da Moscia. La visita del seig-retanio generale dell’O. N. U, Trygve . Die, nella capitale jugoslava, ha posto nuovamente la situazione dei Balcani- in orimo pia-no tra le questioni europee. Al Governo di Belgrado sono pervenute negli ultimi -tempii numerose note di protesta da parte di Budapest, di Soffia e dj Bucarest, cliirca pretesi incidenti la culi responsabilità viene fatta ricadere naturalmente sulle autorità jugoslave. E questa urna vecchia manovra, con la quale li Cremlino tenta dj dare una qualche giustificazione alle accuse lanciate contro M piccolo Paese socialista, accuse -con le quali si tenta di convincere Toplraione pubblica mondiale che la politica Jugoslava cds-ti-tuisc* urna minaccia per -la pa-. Amebe a Vanganello sono state effettuate 1400 ore idi -lavoro volontario, per la -casa del cooperatore-, per la riparazione di strade ecc. In, questo paese viene dato un notevole impulso ain-che all’attività organ iizzati-va e culturale, c-om-e pure per la realizzazione del piano di semine primaverili. ,A Flesso, domenica s-corisa, urna quarantina di lavoratori di Capodistria ha proceduto alTatobellimemto dei par- celle cittadine si formarono i battagliami, che mell-a loro marcia attraverso -i villaggi si completavano con. i ©ruppi locali ed ubiti proseguivano verso Maru-ssiici, ove ha avuto luogo il camoanitnaimemto di tutte le forma-zìi-oimi. Precedevano bandiere e musiche, mentre alti si levavano gli inni a rievocazione dei fasti -e deU’eroiismo della lotta di liberazione. Man mano -ohe si avvi-cim-av-ano a Mamiči i reparti ingrassavano. A Ca-stelveniere isi formò la I. brigata-, a Buie la II., a Crasizza lain. Quivi vennero fatte le solenni consegne dei vessilli -di combattimento. maaratici, amanti della pace e della libertà. Mentre il corteo si scioglieva ed i familiari dei caduti ritornavano in albergo, urna vecchia contadina croata si avvicinava laro e con commovente spointairoei-tà fraterna baciava la 'mono alla madre della medaglia d’oro Bonetti. Il cuore dell popolo chiudeva così la manifestazione del 13 aprile 1951 destinata ad essere uinia 'nuova data nella fratellanza di popoli liberi ed uguali. Un problema attuale e costante, alla cui soluzione tende il piano economico annuale, è quello del traffico. Ciò per motiv; evidenti, raippre-sentati dalle maggiori esigenze, derivanti dai’J’aumento costante della nostra attività, economica. A questo scopo Infatti sono stati «terraiati ben 110.418.000 din., vale a dime il 22% degli Investimenti tritali. É -véramente il problema del traffico richiede un’interessamento parti- concrete ce nel mondo. Con ciò si vuole preparare il terreno politico per una e-ven-tuale aggressione contro la Jugoslavia. Il gioco dj Mosca è pericoloso, im quanto è oggi iudubbio che l’opinio-ne pubblica mondiale è convinta più ohe mai della necessità di aiutare la Jugoslavia a difendere la propria indipendenza e la propria libertà, in questo modo si difende nello stesso tempo i-a pace in Europa e meil mondo. «Io so che la Jugoslavia appartiene al campo dei fautori della pace e che q-uesto Paese- si vale di ognli opportunità per rinsaldare il r-uiqilo pacifico delle Nazionali Unite nella politica mondiale». Così ha dichiarato Trygve Lie a Belgrado, esprimendo certamente il pensiero della stragrande maggioranza dalTapiinii-ome pùbblica intemna-zi anale. Prima dei Segretario generale dett-l’O. N. U., il Ministro jugoslavo Milovan Djilas, aveva riconfermato la posizione indipendente e pacìfica della Jugoslavia -affermando: «La Jugoslavia si trova oggi iin una situazione tale .per cui non è inclusa e non ha alcuna intenzione idi -iredlud-ersi in qualsiasi buaccio, mentre è contemporaneamente costretta a difendere la propria iindipenideinza nazionale ed in proprio sviluppo socialiste. Questa -situazione è -alTortiigine della fermezza con cui la Jugoslavia aderisce -ai prìncipi dell’O.- N. U., e si può persino dire che nella presente can-giiun-tiura la Jugoslavia stessa simboleggia tali principi ad in genere la -lotta per la pace». co ideila locale casa di riposo, effettuando alinea 200 one di lavoro volontario. Nel settore di Isola, sono state assunte 150 nuove iscrizioni al locale CICP ad è stato costituito nelle scuole medie un gruppo filodrammatico di 40 membri. Anche U CGP Sloveno ha dato una forte attività. entusiasmo Ogni .brigata comprendeva anch-e gruppi di ciicliptj e cavalleria. In un -bosco nei pressi di Marussici venne -consumato il rancio. Dorme del popolo dei -paesi limitrofi recavano caste ricolme di viverli, come al tempo della lotta. Fra esse c’erano madri di caduti e idi combattenti, che ancora oggi sono sempre pronte ad affrontare 11 sacrificio se ciò fosse necessario. Una di .esse ottantenne, percorse più chilometri a piedi. Allegramente e con ottimo apetito fu dato fendo alle -provviste, dopodiché la marcia riprese. La II. brigata ebbe il compito di (Continuazione in IV. pagina) colare. Prendiamo ad esempio il problema dal traffico passeggeri con automezzi, rlproimethemidoci di trattare in altra occasione quello delle merci e materiali. Troppe ìncrangru-enize- risaltano ancona in questo settore. Benché gli organi competenti abbiamo fatto dei tentativi concreti per migliorare la situazione (lo comprava l’arrivo recente di nuovi e moderni autobus) ed abbiano il fermo proposito di fare ancor di più, è necessario anche eUt miniare le deficienze d’órdine tecnico ed amministrativo che già esistono e la cui triasc-uir-aniza n-oin sotto frena o-gmi miglioramento, ma provoca difficoltà e spesso danni che poi si ripercuotano inevitabilmente a carico di coloro che, per servizio o per altre meiceiìsità, sono costretti a viaggiare e su-H’anidammto del traffico in generale. , Diamo uno sguardo alla situazione niella -sua realtà. Nel Circondario e-sistoino diue- imprese autotrasporti: l’«Adria» per ij distretto di Capodi-striia e la «Promet» nel distretto di Buie. Duie autoparchi quindi. L’-«Adria» gestisce 11 linee regolari con 32 viàggi giornalieri per complessi-vii 864 km. Per queste esigenze Timpresa dispone di 8 a-utobus (di cui soltanto 4 in efficen-za), meiatr-e ne--cessiitertebbe di 15. La «Promet» gestisce 6 linee regolari con 14 viaggi giornalieri con u-n ic-hilometr-agigio di molto inferiore a quello dell’«Adria», disponendo di 7 autobus effluenti. Appare subito evidente la sproporzione fra la situazione delT«Adria» e quella della «Promet». Mentre la prima è costretta a sfruttare fino ailTiniverosimile il suo parco autobus, la «Promet» fruirebbe addirittura di un margine di riserva in mezzi, se questi fossero più raziomailimete -impiegati. Questo fa si che j’efficanza delle disponibilità dai mezzj in generale sì riduce contiiniuamente per l’eccessivo logorio cui gli autobus d-ell’«Adria» sono soggetti, (Sarà bene pteaisare che lo stato d’-ef-ficenza delTaiutoipar-co è appena dei 30 % al posto del normale 75 % ). Ciò dipende dal fatto che da una simile decentralizzazione dei parco risulta impossibile mantenere in etti-ceinza tutti 1 mezzi, poioh-è le riparazioni non sono effettuate sistematicamente (come sarebbe necessario data ÄSSiüüLÜÄ S. H. F. Z. Domenica scorsa ha avuto luogo a Capodistria l’assemblea dell’Unione dei Circoli di Cultura Popolare Slovena (S.H.P..Z.) L’assemblea ha ascoltato la relazione del comp. Humar Jernej, segretario, che ha parlato sui compiti e sul lavoro svolto. Alla relazione è seguita una larga discussione, dopodiché sono state approvate le deliberazioni, tra cui quella di appoggiare l’iniziativa per la costruzione della Casa della Cultura Slovena a Trieste. In conclusione è stato eletto il Comitato Generale e il Comitato di controllo. I delegati hanno eletto pure una delegazione che si recherà dal comandante della VUJA per renderlo edotto dei problemi della cultura slovena nei distretto di Capodistria, Cucchi aggredito ■■ ■ - a Ferrara FERRARA. — Un episodio di brutale v-iolen/za, che sta a dimostrare come nel P. C. I. Timtiiimidazione sia divenuta un mezzo di coesione del Partito e come, ito mancanza di argomenti dj primeiipio, si ricorra aj terrorismo individuale (-condannato dalla teoria e dalla ipnassi rivoluzionaria marxi-Sta-lan-mista), sii è verificato a Ferrara ai danni dell’onorevole Agucchi e del dott. Coccoimi. Aldo Cuochi, subito -dopo Taggressione, ha dichiarato: «Me l’aspettavo un giqrino o l’altro, non perché personalmente m-i sentivo più o meno in pericolo, ma perchè sapevo perfettamente quali fossero ile forme estreme a cui è costretto a ricorrere oggi il P.- C. I. e con quali sistemi intendono -applicare la -democrazia glj ex campa©™». la scarsità dii manodopera specializzata) e comporta inoltre spese rilevantissime a causa detti’amministrazione separata di due enti. Aggiungendo a ciò le difficoltà nel rifoimimento dei pezzi dj ricambio e le deficienze dell’attrezzatura delle officine, ognuno ben comprende come neoesaiiti porre un rapido ed efficacie ■rimedio nelTiinteresse dalla nostra e-conomia e dei viaggiatori in parti-colare, che non sarebbero più costretti ad attendere invano gli autobus (come più volte avviene) o viaggiare con autobus poco efficenti, che possono generare incidenti dannosi alla loro incolumità. Il rimedio potrebbe essere ricercato nella cantrailizaazioine dell’auto-par-co paisseggieri per evidenti ragioni. Innanzitutto per ciò che concerne la manutenzione diei mezzi, lo sfruttamento più razionale degli stessi, il maggiore coordinamento, lo sfruttamento più sistematico della manodopera speciiali-zza-ta, Timpiego più e-conomi-co dt> materiali per 1-e cji m-portazicini nccessitamo devise estere, ecc., tutto ciò ohe potrebbe ridurre le spese, soddisfare le esigenze ed accontentare i passeggeri. Questa è la pratica già introdotta ed e&ptìrìmeintata nella R.F.P.J. Ad esempio in Slov-enia, come pure in Croazia e nelle ailbr-e repubbliche federate, su un territorio dieci volte ipiù grande del Circondarlo dell’Istria per superficie e venti volte per la popolazione, esiste una sola impresa -per Ji trasporto dei passeggeri, la S.A.P. -mentre rari sono I distretti che gestiscano in proprio .linee regolari ed anche in quest; casi si tratta di assolute necessità per le località troppo distanti dalle strade e dai centri principali. Il C.P.C. per Tifitela, vagliate tutte le possibilità ed i vantaggi, ha deciso di can-bnalliizzane le officine riparazioni ed iij magazzino di rifornimento deli materiali. Con ciò sarà senza dubbio compiuto un notevole passo innanzi nel miglioramento dei traffico. Sarebbe però necessario oentralie-zare anche il servizio autobus di linea, lasciando ai distretti il parco trasporti merci e materiali, tassi e le officine meccaniche per le riparazioni spicciale. Formuliamo questa nostra proposta ai lettori ed agli interessanti, pregandoli di trasmeterci le loro opinioni in -merito, facendo eventuali contro proposte. j IL REVERENTE SALUTO DJ ZAGABRIA 30 EROICI GARIBALDI MORTI COMBATTENDO per la pace e la fratellanza (Dal nostro corrispondente di Zagabria) ......................................................... LA RASSEGNA DELLA SETTIMANA POLITICA NEL MONDO Per la salvaguardia della pace necessitano dimostrazioni ___Circa 6.000 partecipanti alla marcia partìgiana nel Buiese UH* STUPENDA DIMOSTRaZIlllMF di disciplina, forza ed La II. Brigata schierata nella piazza di Buie Per una più rapida realizzazione del piano IL PROBLEMA DEL TRAFFICO RICHIEDE LA MASSIMA CURA VITA DEI €DI^€@R9DA[&D© IJ contributi della nostra gente nella nuova Jugoslavia La JÈl Aiaiuia e semina Una realtà che fa riflettere i nemici del popolo La situazione sanitaria COMPITI DELLE FILIALI SINDACALI in continuo miglioramento to tutto id nostro Circondario si stanno intensiflicasido in questi giorni i grandi laivoiri agriooilj primaverili, approfittando della stagione che, anche se non del tutto, sta ociientaindo-»i verso 11 bai tempo, dopo le lunghe e pérsiatieiniti pioggia che hanno imperversato per mesi e mesi. Il sanatorio per le ìlattie polmonari di Ancorano verrà prossimamente inaugurato. In corso kvo i di adattamento dell’impianto ospedaliero di Valdoltra Questo è il momento in cui i coltivatori, appoggiati, ed aiutati dai Comitati .popolani e dalle organizzazioni di massa, devono impegnarsi a fondo per .portare a termine àn tempo utile V lavori di aratura e dii semina che si affettiamo in. questa stagione. Affinchè questi lavori possano procedere apiedWamente, necessità in primo luogo che tutte le macchine agricole disponibili nelle campagne sinno utilizzate in pieno e che se ne tenga una evidenza aggiornata. Bi-*o@.iia evitare in tutti i modi delle soste nello sfruttamento delle macchine; perciò, quando il loro impiego hi dn ajpipezzameinto dj terra od in una .proprietà ' cooperaitìiviistica o privata sia terminato, le ’aratrici e le seminatrici devono passare immediaita-memie sul terreno successivo. Non deve succedere ohe qualche ccintiadmo privato, proprietario di macchdinie a-grifcOle abusi, di questa sua proprietà adone: laralola più del necessario per non cedette iln uso ad altri o che immciraimmte pretenda il pagamento ih foi; Za lavoro per l’uso delle macchine. Occorre ohe le or-gainlizmaziomi di massa nelle caminagme porgano il loro aiuto a quelle famiglie di contadini'le qua’» man hanno sufficiente mano d’iopena per portare a termine 1 loro lavarli, In ognj località del Circondarlo esistano certamente famiglie le quali, o perchè i filali lavorano nell’in-duBtria o per essere composte preva-lanteimente da .danne e vecchi inabili al lavoro, non sono in grado di lavorar® i loro ciairnnl un modo che re du io quanto potrebbero,. Occorre prestare a queste famiglie li massimo aiuto ed in lesivo utili«. Le organizzazioni di mama niellile campagne dovrebbero tènere .uin’evideoza di tali famiglie comprese nel territorio della loro gturis-dizien.e per avere la conoscenza esatta del'-a quantità di terreno che deve esser© arata è seminato. Il piano di aiuto* queste famiglie deve esser discusso ed approvato nelle riunioni di massa per stabilire le periscine che saranno adibite ali lavori e i giorni ito cui devono essere effettuati. Da qualche tempo e sitato costituito preasio in Comitato popolare circonda, iaìe per ristala ili consiglio per to sanità. Questo muovo organo ;dap-pilmia ha svolto 'funizioinij consultarle, per poi graduailmeinte assumere quelle esecutive, alla pari dei consigli costituiti presso le varie repubbliche delia Jugoslavia. Esso Ira io" scopo di risolvere tutti i problemi che sii presentano dii frante ail PP sia nei campo sanitario che In quello dei-l’aisslstentza sociale. Ama,laghi consigli verranno pure istituiti miei due distretl, mentre presso i vani CPL del nostro circo dair io sorgeraianio gt; attivi per l’assistenza sanitaria e sociale il cui campito sarà dii risolvere sull posto tutti .[ problemi comoernenti 11 futi-zi'Cnaimento delTorganiezaziiioinie sainita-r;i:a e sociale (colonie estive, asili incanitili, amùultetori madid eoe.). Con la creazione di questa rete di attivi ,1’ongar.l izzaZiioine sanitaria ne * ritrarrà un notevole beneficio, poiché verranno risolti alla base nume, osi .praMami che prima erano di com etenza dej distretto e del cir cordano « che intralciavano il regolare svotamento del lavoro del servizio sanitario. . Il aahiaigiILo per la sanità presso ij CPC per ristate, ha già tenuto allevine riunioni nelle quali è stata posto In d’scùssicine il migliorami ito dell’attuale rete a&padaliera. NelTulti-ma fiiuinioime, tenutasi la settimana scorsa, è stallo 'prcihoeto al CPC per' Su'proposta del doti. Sitetic di Bu-TIstria; rant.iilame.'ito del reparto del- ie, il consiglio si è interessato pres- roeipeiSàle di Isola e l’adattamento del so le organizzaci ani d ifmassa òccioc- reipartq ; màitffit'ie mi|e’||ilve presso To- chè venga dato il massimo im '.toso all’ ispezione sanitaria e1 vengano ef-féttuatì' ctotrofli ih .tutti" gli esercizi Preoeideintemente su queste cotenne abbiamo iillustrato in linee generati quali sono i compiti immediati dei nieo-teletti Consigli operai. Abbiamo pure aocitininiàto ohe la soluzione dei vani problemi si presentava difficile, vuoi par le diifiico.ltà insite nei problemi, vuoi per la. inesperienza del nuovo organismo, composto da elementi che, per la prima volta, si trovano imaar tesati a dirigere un collettivo d‘i lavoro. spediaù^ di Pirano. ' Per la 1 ; tdisfensabile apertura del :pa-tó.;b£l'i:.it,r|iicó .presso l’aapedale di repar Capcidiitto a e: per l’allargamento del reparto gin.ecoiioigico ideila stesso o. spedale, è stato proposto che vengano trasferiti nella Casa, di Riposo de,[ Vecchio dj Isola, ora in via dii sistemazione, tutti coloro che attualmente sano accolti presso fospedaile di Capodiistria. La casa dea vecchio ad Isola, situata in una invidiabile po-sizici ve, potirà ospitare -mi.» sassa tiha di degenti, i quali potranno godere di urna maggiore assistenza di quanta ne avessero a Ciapodistria. Anche ij sanatorio per le malattie poimaniari di Angariano, verrà aperto proeis imamente. Esso avrà là capienza di 100 tetti, mentre vengono effettuati- i lavori- di adattamento deì-l’impianto ospedalière 'di VàiKloltra. In kal medo amiche la defi(cehza sanatori pier le mtìGài-tte póSpSìtó'’ veri"s rà elitnlinata. ■ f - itsten': E’ stata poi presentata aPQÖmfitato Esecutivo, del CPC pfer lTstrt&'Tà^ proposta dii -procedere all’am.-'fB'àèiientò dt T ospedale di Buie, che ha una ca-piieimzà d. 25 Ietti!, ’ qifitrtgi, ■ iinsuffi.ee; té' ai '.bisogni. Tale .proposta , e 3’5tata presa In esame e v«mà4-5i&wsimStòente' ’ attuata'. piu,biblici dei nòstro circondario. Analogo cOneprao dovranno dare le organizzazioni dii massa in' occasione della prossima campagna di vaccinazioni antivaiolose eid antidifteriche. Sono stati inóltre trattati e discus- si aleuinii (problemi minori quali il ri- fornimento degli ospedali di ortaggi e frutta secca e fresca, di medicinali eoe.,- quindi: ili consiglio ha deliberato di munirsi pirassimamente per controllare ia portata a compimento delle proposte applicate. Da quanto sopra esposto chiaro e-meige che la situazione sanitaria e dell’assistenza sociale nella nostra zona, va continuamente migliorando. Con l’aiuto dei potere popolare la popolazione lavoratrice ricéve' ognj assistenza possibile e, gli ospedali loca-' li, tìó:r - o.efSonfcuni adattäffianti pótram no bàstare in linea generale per ie occorenze della nostra popolazione, Da semplici lazzaretti più- lo Smistamento degii ammalati negli ospedali di Trieste quali erano prima della liber àzfdne, orà detti ospedali sono divenuti istituzioni ospedaliere modello, dotate di attrezzato a sanitaria moderna, fornite di medicinali rari ecc. SUCCESSI E DEFICENZE delle cooperative agricole Occorre Infime che gli agricoltori affranitiino umtailtaa difficoltà. Ne.l corso tifi lavori primaverili IO. bestiame da lavaro, sottoposto, a sforzi maggio- Leggete e diffondete LAMOSTRA LOTTA r’ necessita di una alimentazione più abbondante, ma è proprio in questa stagione che si risente nelle campagne la scars'tà dei foraggi, .prima dei nuovi raccolti. Tuttavia ©li agricolto, ri devono tutto fare affinchè il bestiame dia lavano sia ban mutnrto, e eiò per il suo (massimo rendimento lavorativo. JSfteigli scornai mesi si sono tenute le assemblee annuali delile cooperative di produzione del nostro Circondario, dalle quali sono apparsi i successi e le def.iice .ze n»j s Tiare so-cisitista della terra. Il successo produttivo raggìn i ito ha d imostrato 1 valore di una giornata lavorativa, vale a dine ohi più ha prodotto più ha diviso. Perché quello del piato predittivo e delila sua realizzazione, è il problema che 'deve .preoccupare le varie cooperative e le loro direzioni, perchè da ciò dipende il tenore di vita de; cocivenatari stessi. Dalle calcinine di questo giornale abbiamo. già ti lattato vari problemi e compiiti delle cooperative, come: l’im-partamÉa del lavo, o a norma, 'a c ?a-zicne delle brigate e dei gruppi, la ret’.'ibuz cine dei generi in natura in base al lavoro effettuato ecc. Sarà ■però opportuno accennare anche al-T'im orta-za che irl'ivaste lo stretto tegame delle brigate e dei gruppi con il piano preduttiiivo generale. Come risaputo, ogni cooperativa cornila preventivama .ite il piano animiate. dato ohe la pianificazione ha un’i.mport!?n,za fondano:ntrle .nell’economia socia’,ista. Ma La pratica ci ha iTmiastnato ohe ciò non basta, rivelar, idoisi la (necessità ohe il piano generate sia a adi/ìso tra le brigate e poi fra i gruppi. Prendiamo ad esempio una cooperativa nel cui piano genanate di produzione figuriino X q.ti di verdura, uva, altrj lavori di stagliane. I gruppi’ e le 'brigate sono' iinterieasati a comasca e i loro compiti dea piano, iinnarn-zitvitto arer il loro orienta,men to, poi per il lavoro da effettuare per. la sua realizzazione, ad ar «he per il suo superamento, che porterebbe ..in gruppo al conseguimento di un .premio che può arrivare fino al 50.% del valore dèi prodotto extra. piano. Con tale sistema passcmo essere pure puniti quei gruppi che i.nan .realizzano il piamo, dato che l’incuria danneggia la collettività. Per risolvere mieli mi©lior-e modo questi ed altri problemi, ' necessita che i briigadieri e qapigr.upipo delle icoQpeirative si iriùiniiiscano piiù sovente, per .controìlare l’iesaouziane e per .gli scambi delle iniziative e metodi idi lavoro seguiti dai vari gruppi. Nella nostra quotidiana lotta per lle-diftoaizionie del socialismo, dobbiamo • essere quanto più è possibile realisti, qùir.'d’, se (vogliamo realizzare ili nostro piamo produttivo dobbiamo prendere le necessa.liie m isure, oirgainiizzati-ve ’ che ci -possono gairiantlre l’esecù-zicine del pii amo di produzione, poiché da esso 'dipianderà .il tenore di ■vita dei nostri cooperatori, fattore che dimast erà .. ancora una volta l’n-■disc’ ssa superdiorlità'dei settore socialista dèlia temna. B. R. Ciò nonostante ci sono ancora certuni, succubi del CLN e di congreghe dei genere i quali preferiscono andare a, farsi curare a Trieste. t,Da questo fatto deriva che il CLN, fruente di alti appòggi e quindi di ampi poteri a Trieste, fa ricoverare immediatamente i suoi «protetti», mentre i triestini devono attendere lunghi mesi per. essere ricoveratj nei loro ospedali. ; Questa ingrata realtà dovrebbe essere sempre tenuta presente da tutti gii onesti cittadini del nostro circondario. La mova presidenza dell’ Unione d. Italiani Il giorno 10 c. m. a Capodistria si è tenuta la .prima riunione del Comitato Esecutivo dell’Unione degli Italiani dei Circondario Istriano. Dal suo seno è stata eletta la presidenza dcHT’riione degii Italiani, che risulta composta dai seguènti compagni; i Crollini Dante, Fusilli Leo, Sabac Clemente, Agarinis Nazario, Cuzzi Egidio, Grassi Luigi, Benussi Romano, Boiisi Giuseppe, Battelli Ettore, Bussani Ida, Gorian Antonio, Bevilacqua Luigi, Depangher Antonio, Micheli Maria, Posar Silvano. A presidente del Comitato è stato eletto il comp. Agarinis Nazario, a vice presidente il comp. Borisi Giuseppe ed segretario il comp. Sabac Clemente.., '■ Sarebbe un grande errore se nei nostri ' organismi sindacali si diffondesse la tendenza a disiihteiressarsi completamente dei vari problemi del Consigliò operaio e che la filiale delia fabbrica Sj, limitasse sà lavo o prettamente sindacale. Oggi, come non mai, fino alla completa abilitazione tìeii CancligW alte loro funzione dì dirigenti idaH’eeanamte, Torgainizzazio-ne sindacale deve adoiperarsi per dare ii maggior contributo ai muovi organismi. . Campito quindi di ogni filiale sindacale è di interessarsi affinché il Consiglio operaio tenga regolarmente le sue riunioni e di aiutarlo ned suo lavare, discutendo nelle riionioni sin. dacali le deliberazioni del Consiglio operaio e del Comitato Amministrativo affinchè il maggiore .numero di lavonatorl sia a .camoscenaia dei problemi del’.Torgano dirigente e quindi siano attivizzati per la loro pronta soluzione. La filiate1 sindacale dovrà studiare inoltre lé: forane ed i'. metcdi piu a-degirati pfer migliorane ii lavoro dei conisigi’ii, ■ 'ptOm'xivprdo dTlle cons,utaži ani di gruppi di operai con i migliori lavoratori della fahbr ca. con le ìrKjg’iloiri brigate, «se. Questa iniziativa darà, i più grandi frutti se, oltre alle diisiouissianii, si inizierà pure lo studio delle viarie ordmamze e- decreti relativli ai compiti dei consigli e del ramo di produzione a cui appartiene il ibaliettivo dj lavoro. L’onBaini'izziaiz'phè sindacale della fabbrica dovrà euirare anche che il prestigio1 del Consiglilo non venga a Himliniuire -nei confronti deli lavoratori., anzi lin ogni occasione dovrà porre ti .Consiglilo nei’.'ia sua giusta pai -to. ne di ma'ssimo tìngano dirigente del collettivo di produzione. Ma il lavoro dèlie filiali non dovrà limitiansi à ciò. Esse dovranno agire pure |iin seno al Consiglio nel senso di elevare il livello politico —> cuiltura'e diei membri' dello stesso e prospettare «al Consiglio cerbi problemi che non sano stati trattati nelle, sue ri,unioni sia perchè reputati erroneamente poco importanti sia perchè ,rem|piic®meinte sfuggiti . aU’atten-z'ane dei membri. La filiate sindacale , dovrà mftiine esercitare un serio cantrplilo se le decisioni dei Consiglio vengeno attuate ed accertate sé i suoi, campohenti sì interessano effettivaimeinte dì portare a termine il, Jaro lavoro. Sc'caBtò dopo - aver - portato a tarmine il. compito relativo alTabilita-ziewe dei Consigli, operai alle funzioni dii dirigenti, le mostre .filiali sindacali. potranno, .assumere, iprogr.essi-vammte in piano la loro vera funzione di educatrici delle masse operaie e dj piradunare a tutti i nostri lavoratori, la ppssibità di godere una vita .sempre più bella e decorosa. Febbrile preparazione per i festeggiamenti del I Maggio Questi! sono alcuni dei priiniairpati problemi agricoli che devono essere risalti affinchè i grandi lavori prima-. ver ili producano ,i frutti che devono dare. Ai buon lardameimto di questi lavori devono collabonare, oltre tutti i coltiva tari, coapier atari e privati, anche le organizzazioni di base nelle camipagnie, ne .ccimmiisglarsi distrettuali per Tagriooiltura e principalmente i Consigli die, cittadini, ohe sono a diretto contatto dei coltivatori. grano, ecc. roti à .’.a di.rezici.ve garantire ìa rea'^lvziorie del piamo, se non si adotterà‘ino preventivamente del prevvechmi'pti engavizzativi? L’etperieniza ha dimostrato che bi-scrria fissane in precedamza alle brigate e ai gruppi quanto ciascuno dovrà produrre, 'tenendo presente le varie colture crevùste dal piamo e le va-fe qua’ità dei campi che devono essere larvaratj dalie brigate e ■gnyrrci. Fissato un tanto, bisognia. anche stabilire che per la nealizzazioc n® di X prodotto sono necessarie X gkmnte lavorative e mon dii più. Netta ma imale Tiiuintiane menslte dei r.-e.sidfnti daYe .cooperative die! buie-se, .issi è ccinstsiiato che le cooperative le quali man hanno seguito questo c-ite-’o, non hanno realizzato il loro piano di semina primaverile ed OLTRE 700 GIOVANI PARTECIPERANNO ai SAGGI r: ' ■ . -'3. ^ -a. ■.* ?. j • . Gli studenti del Liceo di Capodistiia si produrranno in numeri special. Can Taw!c/inansi dei festeggiamenti dei I Maggio, anche, la praßaragutne dei nastri' giovami gininàsti prosegue con ritmo accelerato, Im tutte lie olttaiMne e paesi àeW’interino i igioiviani préiiifemò 'riatt'è alle prove per i prossimi'saggi ginnici;' che verranno eseguJiti negli ambiti cit- ; taidini. .'Si prevede'.ehe nei distretto : di Gapddfatria: oltre f08ùglavahi pren-derainnip parte a questinsaggi. À ’Pirand squadre Si igiavarti si stanno :ò:igari!Ìi2Ìza'rido pèr of fi-ire sur'catn-po di S. LiuiC'i’à uno spettàcolo di’ ga-giiiaifidià e dii giovinezza. Sono in. via di costibuzionie 2 squadre di pallacanestro, una maschile ed una fem- tàmenite Fdiftteresse della nostra po-potezioné äaitpratriice. Quest, ultimi esercizi veirlramno eseguiti da 16 sminaste e đurer«mo cami.-ileisisiivaimente una quind ciha di miniuti. Al saggio di Gapodistria pirendeiran'-ino parte, pure squadre .gininiche della D. P. e de.1TArmata Jugoslava. l-uani Alla costruzione della nuova linea ierroviaria parteciperanno due brigate di giovani lavoratori e di studenti del nostro Circondario Come già accennato su queste colonne, sono ora in corso i preparativi per la formazione di una brigala di giovani dei nostro circondario i quali parteciperanno, assieme alia gioventù jugoslava e di altri paesi, alla costruzione della nuova fereovia Doboj-Banjaiuka. Per otft| .ere alcune precisazioni a tale riguardo ci siamo rivolti ai seguenti compagni che maggiormente si interessano per la costituzione della brigata. Ecco quanto ci ha dichiarato il compagno Mario Vouk segretario del Comitato distrettuale della U.G.A. di Capodistria. «Il XV Plenum del Comitato centrale delia gioventù popolare jugoslava ha deciso ia costruzione, ad o-pera delia gioventù, della ferrovia Doboj-Banjaiuka come importante o-bìettivo del piano quinquennale. Questa ferrovia è la terza che viene costruita dai giovani Jugoslavi cSt' concorso della nostra gioventù e del paesi stranieri. Lunga 92 chilometri, essa collegherà il nodo ferroviario Belgrado-Va-Ijevo-Banjaluka ed indirettamente Zagabria con Sarajevo. La nuova ferrovia consentirà un maggior sfruttamento dej centri minerari della Bosnia, effettuerà il trasporto del minerale di ferro di Ljubija alla ferriera di Zenice, riducendo l’attuale percorso di ben 156 chilometri e faciliterà il traffico fra Belgrado e Banjaluka. Percorrendo poi essa le zone boschive della Bosnia, ricche di 150.000 ettari di foreste, faciliterà un maggior sfruttamento del legname, oltre che favorire Io sviluppo dei centro (ìj Doboj. Alia sua costruzione parteciperanno 80mila giovani delle repubbliche della Jugoslavia che scaveranno oltre un milione di metri cubj di terra, che costruiranno diverse gallerìe per una lunghezza complessiva di 2 mila metri costruendo anche 30 ponti. I lavori hanno avuto inizio il giorno 1 aprile, quando i giovani si s°no messi all’opera con grande slancio su tutto il percorso della nuova ferrovia per assolvere nei termini prefissi l’impegno da essi assunto di fronte ai Partito ed al compagno Tito. Le migliaia e migliaia di giovani jugoslavi, già all’opera sulla Doboj-Banjaiuka, sono un’altra prova della volontà (fi pace, confermando nel contempo la decisa volontà della eroica gioventù jugoslava, pronta a difendere la propria patria contro qual--siasi aggressore». II compagno Aido Petronio, membro dell’esecutivo del Comitato distrettuale deH’U.G.A. di Capodistria, cosi si è espresso si’j preparativi rer ia formazione delia nòstra brigata: «La proposta fatta alla recente conferenza annuale circondariale e distret. tuale delI’UGA di contribuire ancte quest’anno alle azioni di lavoro delta gioventù j"!>oslava, è stata accolta con entusiasmò. La brigata sarà costituita da giovani onerai, da piova».’ "■ n-re■••( (a intellettuali italiani e sloveni delie va*ie località del distretto. Benché manchi un mese alla s”a partenza, già sono pervenute numerose le adesioni dei giovani. Posto citare ad esempio gli attivi dj Pira-nò con 20 giovani, quelli di Capodistria con 30, dj Portorose con 10, di Corte con 5, di Semedella don 5, di Smarie con 8, deH’Arrigoni di Isola con 10 e cosi via. Tenuto conto che i lavori dei campì sono molto in ritardo per le note ragioni, gli attivi dei giovani si sono impegnati di sostituire j partenti, lavorando volontariamente i loro terreni. Analogo impegno è stato assunto dai giovanj operai delle fabbriche, i quali assolveranno i compiti previsti nei piano anche per i compagni partenti. Anche la gioventù studentesca dimostra entusiasmo per essere inciusa ne1-!e brigate del genere. Benché manchino due mesi alla partenza de"a brigata studentesca, che seguirà la precedente in argomento, numerosi studenti hanno già chiesto l’appartenenza, ossia 75 dell’Istituto Nautico di Pirano, 30 della scuota agraria dj S. Canziano, 20 del Ginnasio Sloveno di Capodistria, 20 della scuola Magistrale di Portorose, 14 della scuola Biennale dj Economia ed altri. Le nostre brigate — conclude il comtptagino Petronio — santo varamente volontarie, formate da giovani coscien- ti che sono persuasi di edificare un migliore avvenire». Ed ecco, infine quanto ci ha dichiarato il compagno Eugenio Brajko-vié che detiene un primato nella partecipazione alle azioni di lavoro volontario deila gioventù del nostro circondario; «Già nel 1946, quando la gioventù jugoslava diede inizio alle, grandi a-ziooi di ìavoro per la ricostruzione e la prosperità del suo pàfse. mi trovai fra { giovani alla costruzio» ne delia ferrovìa B: èko-Bàaovtei. Ai primi dfU’aprilc 1847 mi trovano nuovamente fra i giova»j jùgoslavi nei cantieri della costrùenda ferrovìa, Tindimenticabiie SàptaziSarajevo. Allpra in 7 mesj e mezzo vennero costruiti 250 chilometri djUferrovia. Mai dimenticherò il gioitalo 16 novembre dì quell'anno. Alle ore 9 d'ej mattino 30 mila brigadieri erano riuniti ad attendere li grande momento. Gli aerei volteggiavano su In alto: le ; artiglierie sparavano a salve; il maresciallo Tito era con,nói ed ii primo treno arrivò in oraifo, fra le entusiastiche acclamazioni ed j battimani dei costruttori della ferrovia. Su quel primo treno c'erano anche i giovani costruttori del nostre circondario. Nel- 1948 un’altra azione mi vide fra le brigate de nostri fratelli Ju-sostavi — Questa era là maggiore opera del pianò: la costruzione della grande autostrada «Unità e fratellanza». Compagni, figuratevi centinaia e centinaia dj chilometri di unà nuova strada ampia e modernissima che doveva collegare Zagabria con Belgradi- Proprio in queH’anno è sopraggiunta la famigerata Risoluzione che mirava ad intorbidare le acque. In effetti, a che cosa è servita? U-nicamente a rafforzare ancor più le nostre file, a farci superare più la norma. Questj i risultati della risoluzione dei Cominform fra i giovani costruttori dell’Autostrada Bel-grado-ZagabTla. “ Non voglio dilungarmi, mi limito a ricordare i successi della «Branko Ba-bif» e della «Antonio Bonifacio». — Sapete quanto abbiamo costruito con questa ultima a Nuova Belgrado? Un palazzone alto 6 piani con oltre 100 appartamenti in due soli mesi di lavoro. Questi successi sono nostri, sono della gioventù del nostro circondario. Ho !a certezza che la stessa gioventù saprà, conquistarnq-nuovi e maggiori quest'anno, partecipandoci lavori sulla Doboj-Ba.njalujtà., — Sono certo che la nostra gioventù anche quest’anno saprà tener alto il simbolo delta fratellanza ed unità col suo entusiasmo e slancio operoso». Questa è anche, la nostra certezza. Provocazione a Giern Appreriidl .amo che nella notte lira venerdì e sabato,’ c’oè tra, ì .gio-pi 13 e 14 de;l m,eise eorreinie, degli sconosciuta sono pieinetrati lineila chiesa del vtillaggio ài Gilerh, nel settore di Borst. Essi ‘si sono iintradotti mette chiesa peir la finestra, doipo aver rotto' la vetrata. Neti’in tanno hanno messo a sagginando vari oggetti sacri. Gli origami cleil potere, avvertiti del-l’acoadiuto molto im nitando causa te trascuratezza del custode, hanno iniziato ùin'irt'Ohiastà suiil’iaocadiuto per rintracciare ,j‘(colpevoli. Il fatto stesso diimqstina alTevidenza tnattansi di urna vite ed intenzionale prevenzione della reazione e del co-mimfcrtn, nel tentativo di intaccare l’un,ità e. te cipmipaittsizza della popolazione dl: Giern. ■ :ah L’iaccaid'uito è veronie-Ke deplorevole e richiede la più severa punizione, ipencìó inviti amo, .tutta la popolazione a, diare il suo .'aiuto agli .argani del potere popolaire ipeir .rinitraociare i provocatori. ..... ,i Comunicato Si avvertono gli interessati clie do. mani, giovedì 19 corr., alle ore 17 precise riprenderanno le lezioni de! Corso Universitario di Matematica nella aula IV. A del Liceo «Combi» di Capodistria. Hls PER IL MIGLIORAMENTO DELLA NOSTRA AGRICOLTURA Esperimenti di viticoltura mimile; E’ prevista, pure a Pirano, l’oi gandizzaiz'one dì uin,a gara ciclistica dénòin#niàta «Giro di Pirano e Por-lanosa», alla quale parteciperanno numerosi giovami della- città. alla scuola agraria Nella scuola si procede pure allo studio della zootecnia e della frutticoltura ILa (Scuola agraria di S. Canziano è Tunica semola del genere esistente nel nostro eincQUidario e nel T. L. T. Essa compì rende urna superficie di 35 ettari dj terremo coltivato ile. : Quest’ammo sono stati ultimati i lavori per la sistemaitiizrene del terreno in marniera da 'impiegare urna parte nel'ia vitltccitura, n iiiiiiiiimiiimij|iiiiiiuii!iimiiiuniiiMiiiiiiiii!ii» Aqiche a CapiOdistriia la giovmtù si prepara per dane alta ipopolazione della città, unta dimostrazione di quanto essa ha .progredito nel campo della educazione fisica. Veramente non tvttj i . giovatili partecipano alle prove; si nota un pò di assenteismo fra i gióvani impiegati megli eniti, aziende eòe. Viceversa J,a gioventù scolastica, ed in special modo gli studenti del tiréeo Č. GOimihi, si diistìriguono ne"la ^à-tèic'r>aziòine e nel progresso dei lo-o esercizi. Tre anni e tre memi ad un gruppo di frodatori Il giusto verdetto ha punito esemplarmente dei disonesti che approfittando delia loro posizione henno sottratto 114 305 din alla „Vinoplod" di Buie , LUSSINPICeOLO, 10 — Anche per gli abitanti della generosa isola di S. Pietro dei Nembi, che durante il periodo della guerra di liberazione hanno lodevolmente, collaborate con le truppe partigiané, è giunta l’ora della luce elettrica. Infatti in questi giorni, alla presenza degli abitanti dell’isola e del- 1’ ,0!i,',st!'.;drng'e ilè studentesse <3.el,manr zior aitò liceo, sotto la guida dèi compagni Jan.C'WSiki e Ze-liai. p -ndri.r- ' rànnò in ra hiuimerio sipieci.aiie. che attrai...à certamente l’attenzione degli spettatori, ve inaiano «ff ettuàti ' esercitai svile narafi’e'ie, sulla sbarra, trave ecc. da 25 giovani ginmaste. l’ingegner Ognjainov, che ha diretto'; lavori, è stata inaugurata la centrale elettrica che, nonostante le numerose difficoltà impreviste, della mancanza di mano d’opera e del materiale occorrente, è stata 'ultimata nei tempo previsto, L’lnauiguraziome della centrale, i cui lavori sono stati iniziati nello scorso armo, ,ha incontrato la piena soddisfazione di tutti gli abitanti che si sono resi conto di quante comodità e piaceri offra l’installazione della luce elettrica nelle case. p. G. A»,che g’I esercizi con figurazioni ^E arche el ti am de Oivcina», «Co som la tori de ti Trieste mila» ... ed «In mezzo a' mar» rich’ameranno cer- P,teùUè... . . . la direzione del Caffè della Loggia, nonic-stiante le numerose proteste ed i reclami dj dui si è reso interprete più volte questo giornale, continua ad aumentare1 ■ r prezzi delle coniti maz/’civi, non attenendosi alle prese izio’i dieglli organi competenti in .materia? Il Giudizio Distrettuale del Popolo . di Buie, ha .processato la scorsa settimana un .gruppo di impiegati ed addetti alila ditta «Viiricc tal.» di . Buie,;. quali, nel periodo dal 24 novembre 1950 ài gennaio del 1951, hanno - operato rilavanti .isotitrazionii e frodi in danno dèlia ditta stessa. E’ risultato infatti che Garnboc Valentin, August Jakac e Peter Kova-cte Ivanino falisiifbeato.'fatta e di.ria vepidita dii vino e di distillati per Tim. orto camiriessàvo dj din. 114.305, che hanno riscosso per proprio caute . de. i a ditta. . Le loro falsificazioni e frodi vennero sco lerte da, tri ai' ir, ■ ; jja ato aimiminißtrativo che li deferirono alte giustizia. Nel co iso del processo le loro colpe r'isri'iiai.renio pienamente comprovate e par,ciò il giudizio diel popolo ha infli tto loro le seguenti pene: a Gam-boc Vallentin 2 anni e 6 mesi di privazione delia Ubanti personate, con la rifusiaie del danno causato alla «Viiaqploidr>; ad August Jakac 6 mesi di priiviazioine dalla libertà personale- eid a'. Peter 'Kovačič 3 mas:. Il immaraso pubblico che ha assistito al processo, ha manifestato il suo piano consenso per il giusto verdetto di contato», E non poteva es-sere dive,damante .’pai confronti ■ di quetili ohe, coi il loro aparato disonesto, causavano, danno alla mostra e-cpnomiiä per 11 cui potenziarne.:ito il nostro popolo lavoratore prodiga tutte le aule forze e si -adatta a qualunque sacrificio. Ferimento di un tredicenne Come io. dimostra ili seguente episodio tutti i richiami e gli avvertimenti mon sono ancora bastati a far s,j che tutte te armi ’ e miuhliZioini rinvenute vengano segnalate agli origani competenti per il loro ricupero e rimozione. Scontro automobilistico Nella mattinata di martedì 10 corr., nei pressi di Scoffiie, lungo la strada fra questa località e Capodiistria, si è verificato' uino scontro fra un chimi on ed una auto dj lusso che, Infatti ij trediicanine Plahuta Graziano da Maresego tempo fa ha rinvenuto nei presisi del paese un moschetto Italiano arrugginito e lo nascose .senza avvertire i genitori od altri. fortumatamenite, si è oa’eluso se za ferimento alcuno. Danni non indifferènti herno imveee riportato dai cozzo .sia il camions come l’auto. Fermo di un reduce Gli organ j della Difesa Popolare harno proceduto a;i fermo, per gli aoceritamein.ti del caso di certo Angelo Kleva da Mallo il quale tempo fa, era fuggito dalla nostra Zona, nipariainido a Trieste. Domenica scorsa, ritirata Tarma dai rtrmr.O e:»i, volle servirsi dalla Stessa per i suoi «Sortii. Ad ura cerio 11.. ,,.o ; priritò pài- gioico il moschetto coltro il fiiatèfl’o Claudio, premendo centro il grilletto. Diggr adamante ite ma era cairicà, il congegno di sparo funzionò e il Claudio rimase gira, vernane ferito dal colpo. Accorisi i - famiiglli airi, al rumore dello spano e della guida del ragazzo ferito quest; vanne subito trasportato ail’ospediahe dj Isola, »rt : Commemorato Anche C apodi,stria ha ricordato Giuseppe Vendi. Mercoledì 11. c. m. nume. osissimo pubblico si è dato can-veg.no al «Ristori», dove, sotto gli auspici del locale C. C.P., ha avuto luogo il concerto commemorativo. Pre-seuteiio. da carde parole .del comip. Bo-risi, il comip. Feirfogiia leggeva una breve ma chiara ipiroilusione che ppono-va in giusta duce la figura dell’Uomo e del Musicista. Seguiva quindi i] concerto. Festeggiatisslmo, 11 maestro Mitassii presen bava il muovo coro del Circolo ,di™.Cultura ohe, da poco costituito, ha mostrato d’aver raggiunto u® nobevo-]e affiatamento, ponendo pure in risalto le sue vaste possibilità, nonché il valore di parecchi dei singoli elementi. Forse um pò deboli e immature ji? sezioni, femminili,.. Comunque, ci sembra lodievollssima , l’iniziativa di questa costituzone che mette in evidenza le capacutà singole e collettive dei nostri lavoratori ohe, dopo la giornata operosa, trovano entusiastica energia per manifestare, attraverso lo 10 spirito musicale, I’esutoeranza di una innata. gentilezza d'animo e sensibilità ohe solo l’Arte può soddisfare. Apniva il concerto in coro dell’opera « Emani», cui seguiva quello della seconda scena all’Atto II. dalla Forza dèli Dèstiino. Piabevole sorpresa il soprano Bruna Urtaanz, che, com ottimo timbro di voce e sicura intonazione, cd ha fatto ascoltare la popolarissima me.cd.ia. Ci sentiamo in dovere di spronarla a coltiva, e la spa voce, se questa volta, ha avuto qualche attimo ,di in.ee tozza, con maggior preparazìo-oi’.e, potrà raggiungere accenti di alita ea;, «is»»!«. Nello stesso brano bene figi rav^cijime solista il basso GLusep-, re Tr.fjjtr-rl^i alternava a; due cori il tenore GiP'Vàflni Ve.zer che eseguiva l’aria «Uè miei bollenti spifiti» dalla «Traviata» e «Quando la. sera .. •» dalla «Luis» Millier». Altre volte lo ab-,twamo seq-tito e ammirato la sua no-tevole s.i.nsibi.'.ità e la sua buona volontà. Quello che gli marca però, è una decisa nitidezza del .timbro che, specie nel registro acuto, compromette j suor sforzi. Questa volta però ci è sembrato partiicioterimèntè' controllato nell’em’sisione é neH'articolazione, dimodoché nion possiamo che lodare la sua prestazione. A conclusione, ma effettivamente al centro della serata; nientemeno che 11 terzo atto dèlia «Traviata». Qui il protagonista, bisogna dlnto, è stato il m. Mil-ossi. Egli ha aniimai-to la massa corale e i solist! con una mirabilie e indovinatissima incisività dej movimenti e una chiara visione deffio spartito. Accompagnatore saldissimo, ,hia contemporaneamente diretto l’esecuzione e, veramente, qualche momento, ci è sembrato quasi che, lui: al pianoforte, il pianoforte suoni da solo. Il soprano Silva Castellami, nella parte di Violetta, ha notevolmente risentito di un’1 incidentale infreddatura; eeimiuraquie vorremmo da' lei maggior sicurezza d’iintoniazione e maggior coerenza espressiva alJVOll«ghe..faitecppe-ta panche il (timbro dalla sua voce ci seimlbra chiaro e piacevole. Pietro Copiarti , melile brevi entrate di Germa-* no, ha egli .pure dimostrato buone qua' tà che iihBhbbii’amenite, saranno sfruttate a profitto. P- e- durante l'ultimo sciopero degli auto trasporti «Nessun stato europeo ha il proprio il diritto esercito inviare Asia» «Molto è stato scritto sulla complessa, imperscrutabile mentalità Indiana, ma, sie esiste la volontà di corni renderla, essa non appar ì-rà più complessa delle altre. L’insistenza degli occidentali di misurarci con il loro metro, fa sorgere in noi il sospetto che vi siano dai motivi reco uditi». Così scriveva moti da molto un gionaallista indiano. E nelle sue parole v’è molta verità. Il popolo indi ano teme, non vuole l'Imposizione di u.n.a volontà altrui; troppo a caro prezzo esso , ha pagato il lungo periodo di. schiavini dallUmperiialiEimo , coloniale inglese. Ma nei 1945, con l’avverato ail : .patere dal partito laburista; la m®g-gionapiza idei : Parlamento britànnico decideva di dane all’,India l’feidiipea-dfi za. Si .concimava cosi, cctn la vittoria, /la lunga lotta per l’indipendemza de; popoli indiani, guidata' dai loro figli migliori, quali Gandhi ad i Ne-hnu. padre e figlio. La giovane borghesia lipidi ama, il cui ruolo in questa lotta fu indubbiamente d’avangua.diia, regge oggi le sort; del raet-e tenendolo ai di tuen! dai blocchi e guardando con slmnatia ogni mavrimemto di indipendenza dei ipopoli asiatici. H progresso teanieo occidentale non è penetrato in Indila cm lo stesso impeto rapido -con cui è penetrato, ad esempio, nei Giappone, dove, ai relativ,amante alto livello tecnico, non carriispomidcno adeguati rapporti sociali. NeWIndta questo processo è più lento, condizionato quasi dalia graduale trasformazione dei rapporti interni. E’ infatti nel programma del maggiore uomo politico ilnd'iàMiO, Nehru, tutta u-na serie di riforme sociali. Per questo .l’India che Sj presenta agili sguardi dielU’ooaideiute è. ricca di contrasti. A.b-fciriimo meb-apoli, come Calcutta, Bombay, Niju Delhi il cui aspetto non differtace,per ululila da quello delle grandi metropoli europee. In tutte notiamo * jll madanniiissimo centro degli affari, del commerci, delie bianche, degli uffici, governativi, la città occidentale insomma. La periferia però si presenta can vie strette e tortuose, un for-nMeaiiia di «ente dalTahito eterogeneo, una infinità di botteghe microscopiche dove s,i vende ogni sarta d’anticaglie, Balle statuette di giada per i turisti, alle sveglie di nlKel, dalle spezie de- Nessuno aveva dettò una parola sul suo lavoro, nessuno l’aiveva ringraziata: e lei čemprese che sarebbe stato giusto che le, avesse ringraziato loro per averle permesso dii lavorare e di conoscere una gioia non ma! provata: là gioia di essersi resa rea’.mariìte utile. Pur ante la strada, guardando le •facce dei suoj compagni, aperte e sor-! d£«ti, non paté faine a meno dì pensar^: oggi io ho ilavorato per qualche ora. Essi Jiap.no lavorato già tante volte e anche per me, per il mio benessere. Come non ho pensato prima che quello che viene costruito è sempre ed esclusivamente per noi tutti e che .ara mio dovere dare ij mio aiuto? £finsegnante (racconto di Dario) lo si vedeva ,benissimo: ma nessuno lo avrebbe dietto dai nulo c i il quale trascinava una canrettima piena di pietre che vuotava, poi sulla strada. Elisa sj sedette poco distante, sentendo il desiderio di osservare quella domina. L’aimimlrava e nello stesso tempo avrebbe voluto chiederle perchè si affannasse tanto, mentre a-•vrebbe dovuto rimanere a casa per riposarsi delire fatiche se., mthi La-sciadse ai ©iovamj .'ili compito di trascinane simili carrette. Ma, non disse nulla e, per un momento, si senti inferiore. Guardò le sue maini bianche, curate e le confrontò con quelle cal-icse della vecchia la quale, quasi seintiese su, di sé gli sguardi insistenti di Elisa, ogni qualvolta le passava accanito, .le mandava un sorriso. Elisa ricambiò il sorriso. Gli altri neppure s’eramo accorti della ragazza che se ne stava comodamente sedata, sull'erba a gaia dare e, se .pur se Aerano accorti, non l’a» vevaho degnata d’uno sguardo. Eliisa si senti a disagio e pensò che era meglio andarsene silenziosamente senza farsi vedere. La vecchia, che iin quel momento passava' con la canrettiinia vuota, vedendola alzarsi, le chiese: «Vieni ad aiutarmi?» Elisa la fissò sbalordita. La denn,a continuò: «Possiamo fare così. Io .riempio la carretta e tu la porti a vuotare. Ti va?» Elisa, come in sogno, facendo uno .sforzo superiore alle sue forze, trascinò il carico fino sulla strada dove un uomo, senza dir nulla lo vuotò . .. Elisa riportò la canrettina vuota e rifece la strada ipèir più volte. Non ne poteva più dalla stanchezza, ma continuava perchè si sentiva stranamente leggera e felice. E quando la — Domenica. Glorino atteso per una settimana antera e poi, come al solito, perso inutilmente. — Questo pensava Elisa mentre lentamente si vestiva, Dalla finestra spalancata -entrava 'un’arietta fresca ohe tacerla sentire la primavera — e l’allegro.rin-guetitlio degli 'uočenim; invitava ad uscire. ' 1} solle ena sorto da qualche ora, ma la strada era ancora silenziosa. Elisa 'fini dii vestirsi e, senza alcun entusiasmo, chiuse la porta dietro di Sé. Quando fu all’aper.to, si fermò uin Istante. Usciva serza a'cu.nia meta, col solo desiderio di svagarsi e di riempire la sua vita troppo vuota e monotonia. Quale strada avrebbe scelto? Meglio dì tutto la campagna: solitudine e purezza. . , Si avviò. Sentiva dentro di sé la solita rabbia die la pr endeva ogni giorno, tha* ispeci alimente la domenica e che le dava la certezza dì essere inutile a‘sé stessa e alia comunità intera. Eppure poteva diire di' prodigarsi in tutti i miodj giarnalimemite e di essere instancabile. Però i suoi pensieri non (potevano essere mai lieti e, forse, ila prima ca|isa era proprio lei stes- Quando arrivarono alle porte della città, ii! capito si fece ancora più forte. Ed Elisa ;/cantò, con maggiore entusiasmo quando s’accorse che alcuna sue eollieghe la stavano fissando in-crèdule e sbalordite, osservando il suo vestito isdriuiscito e le sue scarpe impolverate. E in quel momento si senti superiore a loro. Il gruppo si fermò ed un giovane le chiese: «Compagna, come ti senti?» Elìsa sorrise e con voce nuova rispose: «Benissimo. Questa è la più beila giornata della. mia vita, .perorò finalmente. ho la coscienza di aver contribuito am/oh’.io a qualche cosa». via di Calcutta i madre. Nel periodo della seconda guerra mondiale, Ghaindi e . Nèhru continuiamo ,a lottare per T indipendenza deM’Imidia, ma in modo però da non ledere gli .sforzi della Gran Bretagna in /guerra. La, (prigione -si. apre però d,i ìiìuovo per Ghiaradi e Nehru ed altri 500 dirigenti del Congresso. Ma l’India è in fermento; Sir Cnirms viene inviato in India a promettere l’intì4t pendenza. Um sanso profondamente. a-puto di obiettività realistica distingue tutta la .paVitl/oa estera di Pard.it Nehru. Un giorno nel non lontano 1947, Nehru ebbe a dichiarare: «Nessuno stato europeo, chiunque esso s.ia, ha ili diritto di inviane. i:l proprio esercito in Asia-contro ripopoli asiatici. Lo spirito delia nuova Asia non lo sappor. ta.» Neh™ sosteneva l’lnldoimeisia contro l’Olanda. E’ generalmente noto l’a'tteàgiiaimento assunto da Nehru nei cct fronti del! Governo di Mao Tze Tumg. Nehru ha sempre cercato im butte le occasion« di avere buoni rapparti con la Repubblica Popolare della Orma e ha compiuto ogni sforzo passibile per urna composizione del conflitto coreano. A ' presch dare dalle violente contraddizioni ,de;H”cir.diinamento interno, rimane 11 fatto che la politica estera indiana nell’attuale situazione inter-r„azionale. è un indiscutibile apporto alia causa della pace e, come tale, deve èssane' guardata con simpatia da tutte le forze del progresso de li’umanità. . E’ quella la politica di un Paese che si è apnena liberato da una egemonia e che non vuole vedersene cadere addosso un’a/ltra! Manifestanti in una gli erboristi alle stoffe colorate. Nell’interno, la traiditziomie offre maggiore resistenza ai costumi deli’oiccideinte. I templi, le case, i ponti, i giardini ci stupiscono per la. loro forme fantastiche ied i loro colori bizzarri. .LI. cm-temipttiamo con interesse, pof ci accorgiamo ohe una profonda e misteriosa armonia collega questa architettura ec-òeriitrica agfli altri aspetti nel paese. Questo è l’iaapetto dj Venares, la città sacra suill’anicoria più «Sacro» Gange. Nehru, i.l primo uomo poHitico dell’Ln-diiia, colui che ha Riniunciato di recente al titolo dj Paindit «saggio;», ha di fremite a sie compiti morto difficili che ipraveng-ono non »soltanto dalla situazione interina indiana, ma anche da tutto lo sviluppo degli a/vvejmeiniti in Asia. Jawaharliail Nehru nacque nel 1899 nieil’India seittentoianiale da una famiglia dii ibriamii.ii molto ricca. Ebbe nalil infanzia .educatori iiniglesj e si laureò allìuniivensità di Camlbnidge, frequentò per due animi l’mivcrsità di Lo'd-.a, stuidiianido giurisprudanza. Nel 1912 ritornava tn. India dove si dedicava alla professione di avvocato. A 23 anni icamimciò a dadraarsi alla politica. Nahru lappar temeva al ’partito del Congresso e seguili fia con molta simpatia ;a paliitioa ai Giaìmdhi. Ebbe parte importanti iris,ima nella fusione del part to del OonigneSsi'o con la Lega mussulmana che vedeva così unite le forze maggiori nal’/a lotta per l’in-diiheimdanza deiU’Indiia. Nehru venne limitisi'icorato mólto Spasso ^ IO assommano gli an/n.i complessivi di detenzione'. Nel 1933, in seguito a maltrattamenti subiti dalla polizia, gli è morta la Spulciando qua e là nel campo della scienza ■ Passarono parecchie persone in gruppo, Uomini e donne, più donne che uomini, .cantando; anioh’essi andavano ve.só la campagna ed erano forniti di ipiaconi e badili. Elisa non potè fare a meno dii sorridere. Andavano a lavorare. Ma cosa credevano di ottenére con la loro bravura? . Specialmente le donine ... Si stancavano e nient’alitiro. Pensavano forse dii poter raggiungere' qualche cosa? Donne erano. E, secondo lei, le donine per certi lavori non erano adatte. Mentre il gruppo si allontanava, Elsa osservò che, oltre alle giovanissime, ce Aerano anione delle an-vsìafiéi"QùaHe poi avrebbero fatto molto1 . Il sorriso konico non’‘diispar- Dalla clorella proteine alimentari. - L'actinidia chinensis nuovo li in Europa. - Gli ucòelli si drogano? Il plasma sanguigno delle puerpere Da alcuni mesi a questa parte nel- di ulna ìihteraasainbe pianta cihesé, risultati curativi, la stampa (e specialmente quella a- l’ActinLdia chinensis. li dati dal co.itls imeriCanial sono comparse notizie sul- L’actnifllla apparitene alla famiglia ne impiegando r la passibile utilizzazione alimentare delle camèlie e del tè. triniamo ^ Plas. di talune alghe. Non è manicato qual- ‘ A Parigi la pi,araba si è sviluppata puerpere, che chimico ottimista i| quale, di assai beine: uin solo àlbero a fiori Non è ta prjn fronte "au-timore che llàumentò de- fèmmliniiili (ila piànta è diotoa) ha da- delle pueipi mognafico dtùl’yimanità mjinaccL di por- to àn media 100 kg. di frutti all’an- ■ :tllCóiari; sia Ieri tare gli uomini alla fame, ha indi- no. Ogni frutto pesa 20 a 25 grammi. globuline, ottenm cato metla immensa, mossa delle al- L’albero ncriesce .berne presso i muri. rale • sono di ghe, prcsenitj'melle acq,ue: dei mari, l frutti sono ^ustosiiššimii e. rassoditi efficaci nella «uè dei laghi e. delle varie raccolte ì- non. .mafciri. si conservano a lungo. ^ mm-biilo. idriche, una preziosa eB economica sor- t’alfte io dà" fniitti dopo cinque anni '_________ gente di alimenti. di vita; H,, ranca to può calcolarsi In modo speciale si è detto che dal- ìin 80 — 100 quintali per ettaro, le alghe davano potersi ottenere pro- i. frutti sono, riachj di vitamina. C teline alimentari bene utilizzabili per (acidò aisconbrio): nè contengano il ___ nutrire l’uomo. L’idea d| uitilizzarè z y m ohe dice cóme essi alarlo dieci jtBM le alghe come alimento è stata eia- vòlte ritt, ricchi dèi Timatie In questa fc .? ta ^ ‘ borata inizialmente dal prof, J. E. vitamina. IS feti "y Urna ventina di arami or sono uh giovane ,st; idrante idi Melboumie (Australia) segnalava, allìarnitologo' praf. A. H. Crinhota un fatto curioso: egli aveva osservato ohe gli stornelli raocdlgomo cól bécco delle formiche nóie.ridbiìe poi ih piccoli ammassi sotto le ali. Chrasbaiirn ha confermato ih pieno l’o-serwazionie; ed In vani paesi (e per specie .onniifcoicigiche .divèrse: pettirosso, starine, eoe.) iilirKlievo è stato coivtrol-isito positivamente. Le .fcnmliahe caratengono dell’acido formico, e siicMnaoreintte gli uccelli non le beccano, per rmanigiar.le, ma solamente per formare ipallottoii/né Che pongono sotto ile all, . v, . .. A gi'uBiicane da \ ."urti toro com-portamimt! dopo questa ouniosa operazióne, si è spirati a pensare chè gli uccetti trovano un piacere oonsidere-vole nel fenomeno. E’ cioè potrebbe Barasi che essi si dragamo iinebbriàn-do*i così come - fa l’uomo co'il’àlcool. Ma può anche essere che l’acido fo-mi co delie fo-miche giovi a liberare ®'i uccellili da parassitt iincomodi e molesti. I riisultati altamente benèfici del cor ti itole :n.eilila cura del reumatismo antlcola-e sano staiti sanato ‘«ti dal premio Nobel dopo ohe mumènose prove harano, stabilito Ha realtà .degli effetti.: terapeutici di questo complesso prmomiiico. . Oggi il doti. Louis W. Granlndr, del Queanes Generia! Hospital dì Jamaica (Long Island) annuncia che Al Mnseo di Sta ila Naturale di Parigi si segnala — dopo le prove di ócf tiw-aeiome —- io possibili it a di ottenere anche nei nostri climi i frutti Veduta dei pozzi petroliieri di Dolnja—Leudava Pagina 4 -'«rf-r-.-’^■rrrtro'v*W\ nä Colpo di scena nelle finali del campionato di calcio det TLT SOLI A QUOTA CINQUE I RAGAZZI DI CORSI A S. LUCIA FORSE IL TITOLO CON LA VITTORIA SUL S. GIUSTO AD OPICINA PIEGATI GLi ISOLANI QUANDO LA SQUADRA NON INGRANA MONTEBELLO ARRIOONI 2-0 sui mùnti isifsag» m-m........... ' ,-ì <•« ^ % ^/mi y ■* u m: WW4 - . PIRANO: Dapretto I, Rosso, Stocca, Contento, Kerić, Argentin, Dapretto II, Tagliapietra, Dudine, Fiumi e Krisman. S. GIUSTO: Favaron, Ravasini, Urbani, Bonazza, Tiene, Campagnolo, Braico, Vatta, Bole, Mangaziol e Vii-latóre. ARBITRO: Soave di Trieste. Il Pipano ha dovuto fattore più del previitsto per import; sulla compagine triestina, ormai rinfrancata e sicura dii se. Dopo i. due smaicchj iniziasi» ajd aperta dell’Arrisami e del Mantebello meEBuno probabilmente pensava iche iqiueistia squadra potesse ostacolare la strada a quelle che vanno per la maggiore e ohe sano anicara in lotta per il’aiggiwdicazione dell’ambito titolo di campione del nastro Territorio. Ma d-omeiniica essi hanno smentita tutti con la .laro prestazione battagliera e volitiva che ha dato molto filo da torcere ad un Hrano abuli-co e sfasato. E’ accertato che la causa principale del mancato gioco del Piraino sta neU’assemza di Remar, che deve rimanere un, mese ia riposo per T-i-n-cidemte toccatogli a Isola. L’attacoo senza Remar non va, lo si >è visito chiariaìmeinte domenica a S. Lucila. Infatti il suo sostituto, Du-dime, ipur (segnando due reti, ha fatto molto -rimpiangere Tassante. Per dì più le due ali hanno reso memo del solito, per cui il reparto è vissuto più sugli spunti