ANNO Vili. Capodistria, 16 Gennaio 1874. ìs. 2. LA PROVINCIA ü '■/ 'ri ■ - ■ f»r i t giornale degli interessi civili, economici, amministrativi DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1" ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Oli abbonamenti si ricevono presso Redazione. • Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Sedazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. I signori Soci che non avessero ancora pagato P abbonamento a tutto 31 dicembre p. p. sono pregati a soddisfare sollecitamente al loro obbligo. La Redazione. Atti ufficiali delia Società agraria istriana. ad N. 15. Cariche Sociali per l'anno 1873-74. Presidente : Sig. Audrea Dott. Milossa — Eovigno Vice-presidente : Sig. Tommaso Sottocorona — Diguano [' ® Direttori : Sig. Tommaso Bembo — Valle. — Sig. Antonio Ce-con—Rovigno. — Sig. Federico Spongia — Rovigno. Comitato : Sig. Antonio Bartolo — Pirano. — Sig. Antonio Bigatto— Pinguente. — Sig. Eugenio Biscontini — Pe-dena. — Sig. Matteo Dott. Campitelli—Rovigno. — AVVISO. La sottofirmata presidenza, crede di dover nuovamente ricordare, che il giornale la Provincia continua ad essere l'organo ufficiale della Società Agraria istriana e porterà quindi gli inviti, le comunicazioni e gli altri atti ufficiali della .sottofirmata Presidenza. Prega i Comuni, i Comizi, i membri del Comitato e gli altri soci tutti a seguirne le pubblicazioni onde diminuire così alla presidenza moltiplici scritture, rendendole possibile l'uso di tutte le forze a lavori più produttivi. Rovigno 1 Gennaio 1874. La Presidenza. Sig. Nicolò Corva-Spinotti— Grisignana.— Sig. Andrea Danelon — Parenzo. - - Sig. Bar. Giacomo Laz-zariui — Albona. — Sig. Alberto Marchesi — Dignano. —- Sig. Pietro Dott. Madonizza — Capodistria. — Sig. Egidio Dott. Mrach — Pisino. — Sig. March. G. P. Polesini—Parenzo. — Sig. Matteo Rismondo.— Rovigno. — Sig, Francesco Sbisà — Parenzo. — Sig. Giuseppe de Susanni — Chersano. — Sig. M. G. Scopimeli — Lussinpiccolo. — Sig. Pietro Tommasi — Montona. Revisori dei conti: Sig- Antonio Basilisco — Rovigno. — Sig. Francesco Monfalcon— Rovigno. —Sig. Frane. Zaratin — Rovigno. ad N. 461 de 1873- AVVISO La sottofirmata presidenza fa nota la seguente comunicazione dell'eccelso i r. Ministero- d'agricoltura in Vienna. Secondo una memoria pervenuta al Ministero degli esteri da parte della regia ambasciata del Belgio , la Società Agraria del Brabante decise di tenere in Brusselles nel mese di Giugno 1874, una esposizione d'animali da razza indigeni — alla quale sarà annessa una esposizione internazionale di macchine agrarie e attrezzi rurali. I premi a ciò stabiliti sono numerosi e di entità.— La società si assume tutte le spese di trasporto sulle ferrate del Belgio, per gli oggetti da esporsi, avendo ottenuto franchigia doganale per le macchine e gli attrezzi che saranno ritirati all' estero, chiusa l'esposizione. La suddetta società è anche in trattative per ottenere una relativa diminuzione di tariffa sulle ferrovie estere. Oltre ai premi fissati col programma, sarà coniato anche una medaglia d'oro qual ricompensa per quell' esponente che avrà fornito la più importante collezione di macchine ed attrezzi rurali. — E infine organizzata una lotteria; il cui prodotto abbia ad essere impiegato esclusivamente nell' acquisto di oggetti esposti. L'ambasciata del Belgio esternava il desiderio che tale deliberazione della Società del Brabante. sia fatta conoscere a tutti i paesi della Monarchia Austro-Ungarica, e che questa prenda ricca parte alla suddetta esposizione. LA PRESIDENZA della Società agraria istriana. Desiderosi di dare la maggiore pubblicità agli atti della Giunta Prov., contenuti nella relazione generale della gestione dal 1871 in poi presentata alla Dieta nell' ultima sessione, offriamo questa volta ai nostri lettori quella parte che si riferisce al contegno della nostra Giunta, quando veniva decretata la istituzione di un ginnasio in lingua tedesca in Pisiuo, e 1' insegnamento obbligatorio della lingua tedesca nel ginnasio di Capodistria. Ed in questa occasione ci gode l'animo di far eco al plauso di tutti per 1' energico comportamento della Giunta. Eseguendo il deliberato preso dalla Dieta provinciale nella seduta dei 12 Novembre p. p., la Giunta provinciale ha aperto, in data 14 dello stesso mese al Nr. 3392, il concorso ai posti di docente nel ginnasio reale inferiore provinciale di Pisino, e per mancanza di concorrenti, ne rinnovò poscia l'aprimento in data 21 Aprile a. c., ed indi in data 19 Luglio a. c., elevando anzi in quest' ultimo concorso, in armonia alle deliberate norme fondamentali per 1' erezioni del suddetto ginnasio, gli emolumenti del personale docente allo stesso livello di quelli determinati dalla legge dell'Impero 15 Aprile a. c. per le scuole medie mantenute dallo Stato. Pendente quest'ultimo concorso, che neppure appieno corrispose alle aspettative della Giunta provinciale di assicurare al novello istituto scolastico l'occorrente personale, le pervenne dall' i. r. Luogotenenza di Trieste la Nota 3 agosto a c. N. 8469, colla quale, in riserva di ulteriori comunicazioni, le si partecipava frattanto, essere stata sovranamente approvata l'assunzione del Ginnasio inferiore di Pisino, nel-1' amministrazione dello Stato, e che all' effetto veniva contemporaneamente pubblicato il relativo avviso di concorso ai posti vacanti, dal quale rilevasi, poi, che l'istruzione in esso Ginnasio verrebbe impartita nelle lingue italiana e tedesca. Giunsero successivamente le promesse comunicazioni colla Nota 5 Settembre a. c. N. 1605 dell' i. r. Presidenza luogotenenziale, e coli'insertavi copia del dispaccio ministeriale 30 Agosto a. c. N. 9723, diretta dal sig. Luogotenente a quell'i, r. Autorità scolastica provinciale, allegate ai N. 11 e 12. Se in questo novello Ginnasio dello Stato fosse stata ritenuta per base dell' insegnamento la lingua italiana, la sola che si conforma all'antica nostra civiltà, e che garantendoci il patrimonio della nazionale coltura, assicura vieppiù il progresso intellettuale, e di conseguenza anche il morale ed economico della provincia, e si fosse quindi unicamente trattato di se- condare le mire del Governo col dare nel detto Ginnasio un maggiore sviluppo all'insegnamento della lingua tedesca, in guisa che la gioventù ne potesse dipoi uscire discretamente nella medesima perfezionata ; la Giunta provinciale, per chiudere una buona volta questa questione della trasformazione del Ginnasio di Pisino, che dura costantemente aperta da più che dieci anni, avrebbe ben volentieri afferrata la propizia occasione per addivenire col Governo ad un temperamento, mercè il quale conciliare possibilmente 1' esigenze di quest' ultimo coi voti ripetutamente e-spressi dalla Rappresentanza provinciale e dal Comune di Pisino: ma rimpetto alle nuove manifestazioni ministeriali, cioè all'indole del futuro Ginnasio, la Giunta provinciale deve confessare francamente, che le è venuto meno persino il coraggio di entrare in nuove trattative coli'imperiale Governo, perchè fosse dato a quello altro indirizzo più consentaneo alle vere condizioni del paese, e che ha provato una penosa sensazione, vedendo che l'imperiale Governo corra dietro a fini d'impossibile realizzazione, come lo ha abbastanza dimostrato 1' esperienza di mezzo secolo. Avuta per tanto la partecipazione del Municipio di Pisino, su quanto quella Rappresentanza comunale dovea per la sua parte deliberare sopra le proposte governative, la Giunta provinciale deliberava anche dal proprio canto di non aderire a quanto, nella sua specialità, veniva ricercata colla precitata decisione miui-steriale, deponendo nella offiziosa 22 Settembre a. c. N. 3102, allegata al N. 13, le ragioni del suo rifiuto. Come si disse superiormente, il Ginnasio reale inferiore provinciale non potè, malgrado i ripetuti a-primenti di concorso, e le esperite pratiche private, andar lieto di radunare in quest' anno tutto 1' occorrente personale docente, e si fu anche soltanto per questo motivo che la Giunta provinciale dovette con suo rincrescimento, desistere dall' idea di mandarlo ad effetto col principio dell'imminente anno scolastico. Oia sarà compito, dunque, dell'eccelsa Dieta di prendere in maturo esame la nuova fase, in cui è entrato quest'argomento del Ginnasio di Pisino, in conseguenza delle receuti disposizioni ministeriali, e di fissare alla Giunta provinciale la linea di condotta, alla quale dovrà essa in seguito ritenersi nella soggetta questione. Altro argomento, sul quale è desiderabile che la eccelsa Dieta rivolga la sua attenzione, si è quello della introduzione della lingua tedesca, come materia d'obbligo, nell'i, r. Ginnasio superiore di Capodistria, ordinata dal sig. Ministro dell'istruzione col dispaccio 9 Marzo 1873 N. 907, diretto a quest'i, r. Autorità scolastica ; e ciò dopo che lo stesso eccelso i. r. Ministero avea con precedente dispaccio dei 4 maggio 1868 N. 1767, diretto alla Giunta provinciale, e da questa pubblicato anche nella relazione generale alla Dieta degli anni 1867-68, dichiarato di dover togliere la obbligatorietà di siffatto insegnamento, che allora sussisteva, perchè contraria alle leggi fondamentali dello Stato. Questa disposizione venne rilasciata dal signor Ministro dell' istruzione senz' avere dapprima sentito, a termini del § 21 del regolamento pei ginnasi, il parere del corpo insegnante, radunato in conferenza, e senza che una proposta consimile fosse stata neppure avanzata dall'i, r. Consiglio scolastico provinciale, che »er legge dovea essere pure preliminarmente intorno i ciò interpellato. Ciò stante, i due delegati della Giunta provinciale all' i. r. Consiglio scolastico provinciale non po-erono dispensarsi dal constatare a protocollo, nel riascio della disposizione surriferita, prima, l'avvenuta colazione delle forme regolamentari, e poscia, quella di uno dei diritti fondamentali, garantiti dalla costituzione; chiedendo per intanto che di questa loro di-hiarazione fosse data partecipazione al sig. Ministro ell'istruzione. Continuiamo la pubblicazione dei Ricorsi presentati alla I. R. Commissione Provinciale per la regolazione della imposta fondiaria, contro la tariffa di classificazione concretata e stabilita per la provincia dell' Istria. dei comuni del distretto giudiziario di Pisino. N. 652. Eccelsa i. r. Commissione! I sottofilmati Comuni del distretto giudiziario di Pisino. in base al § 31 della legge 24 Maggio 1869 avanzano il presente Reclamo a cotesta Eccelsa Commissione Provinciale affinchè prese in riflesso le circostanze esposte iu merito ; voglia deliberare che la tariffa di classificazione stata concretata e stabilita pel distretto di clasificazione Pisino-Albona venga ridotta ai termiui che il Comune ha dedotti da calcolo esatto per le varie colture, e che propone come segue. Per gli arativi nudi. Anzitutto si deve far l'osservazione che gli arativi nudi in quanto a produttività sono di molto interiori a quelli dei limitrofi distretti di Montona e Buje; di modo che la, rendita da commisurarsi alla prima elasse dei nostri terreni dovrebbe in porporzione comparire molto minore di quanto fu stabilito nella tariffa. Inoltre si riscontra nella tariffa un'inconcepibile sconcordanza tra le poste delle classi intermedie; si vede la prima classe di Parenzo tariffata con f. 14. 50 e l'ottava con f. 1.40; si vede la prima di Pisino di f. 13. 50 e l'ottava di f. 1. — ; ora poi non si comprende perchè la terza classe di Pisino sia di f. 9, cioè un fiorino più alta di quella di Parenzo, mentre dovrebbe essere il contrario. Senza addur altri esempi la tabella delle tariffe presenta nelle classi intermedie ma discrepanza inqualificabile anche riguardo ai distacchi da classe a classe imperciocché fissate una volta le poste della prima dell' ultima classe, il riparto tra questi due estremi è di meno opportunità di calcolo, e però dividendo in quante si voglia parti, queste do-trebbero riuscire equidistanti, avvegnaché la bontà del terreno progredisce o scema a graduazione impercettibilmente e non già a salti per cui facesse duopo di fissare le distanze d'una classe all'altra in modo the ne risultino ogni sorta differenze. Questo si eh'è da notare, che le ultime classi di bontà danno risultati tanto disparati e che le spese di coltivazione non ribassano di pari passo colla minor produzione in svinili terre, cosicché per equità potrebbe farsi che li' prime quattro classi vengono tariffate a distacchi uguali e della quarta in giù si proceda a distacchi più brevi-Si viene adesso al calcolo per dedurre la rendita pei terreni di prima classe di bontà. Rotazione di due anni. I. anno coltura a tormento. Un jugero di terra di questa classe produce Metzen 12 di tormento, di cui il prezzo deve-i calcolare qual esso è nel primo trimestre dopo il raccolto cioè nell'epoca in cui vengono fatte le vendite in generale, a f. 4. 50 il Metzen. Metzen 12 a f. 4. 50.......f. 54. — paglia centinaia 8 a s. 35....... 2. 80 Somma f. 56. 80 Spese di coltivazione. aratura d'un jugero in autunno cioè giornate tre a un paio bovi......... semente Metzen l5/6 . . . . per raggualiare la terra due lavoranti a soldi 60 ... . per sradicare le -erbe selvatiche sei giornate a soldi 60 . . per segare il tormento sei giornate a soldi 80..... per legare i manipoli, caricare e scaricare giornate 11/ì a spldi 80....... trasporto del raccolto a domicilio ......... trebbiare e ventillare 5 giornate crivellare due donne a 60 . . f. 33. 85 f. 22. 95 II anno coltura formentone. prodotto Metzen 13 a f. 3. 03.....f. 39. 39 fusti crescenti sul campo vendibili a . . „ 3. — foglie scelte inesse a parte per pagliericci. „ —.50 Somma f. 42. 89 Spese di coltivazione. Aratura di un jugero in primavera giornate 2I/S.......f. 7. — semente 1/3 Metzen...... 1. 01 ragguagliare il terreno coli' erpice „ 1. — sarchiare sei giornate a 80 soldi „ 4. 80 rincalzare detto detto . „ 4, 80 rompere, sfogliare, mettere in treccie ed appendere, battere, crivellare 10 opere a soldi 60 „6. — trasporto delle panocchie al domicilio ........„ 1. 60 f. 26. 21 f. 16. 68 f. 6. 60 „ 8. 25 » 1-20 „ 3.60 w 4.80 „ 1. 20 * 1.50 „ 5.50 „ 1.20 Rendita del tormento.......„ 22. 95 „ „ formentone........ 16. 68 Rendita in due anni........f. 39. 63 Calcolata la Marnazione completa del fondo ogni 18 anni, cade nel periodo di due anni 1/9 di Marnazione con centinaia 74% che al prezzo di soldi 28 posto sopra il campo importa......f. 20. 90 f. 18. 73 che divisa per 2, dà una rendita netta annuale sopra un jugero, di.....f. 9.37 NB. a. Per Marnazione completa intendesi quando il letame viene spai so in modo che il campo ne venga, leggermente sì, ma per tutta la sua superficie coperto di letame. Per letamare siffatamente un jugero di terreno ci vogliono centinaia 672 di letame macero e pastoso, o come si suol dire letame fatto. Per mancanza di letame i terreni vengono concimati irregolarmente, saltuariamente per piccoli appezzamenti in modo però che ogni 18 ottengono una letamazione completa. Ma è notarsi che i terreni quanto sono inferiori di bontà vengono concimati ad intervalli sempre più lunghi, di maniera che le terre più cattive non vengono concimate che casualmente e molto di rado. E qui si è costretti di osservare questo sistema illogico, appunto per la gran mancanza di letame, poiché se si volesse ripartire il poco letame in modo da metterne di più nelle terre più cattive, oppure ugualmente su tutte, avverebbe che le medesime in complesso sarebbero portate ad una fertilità non ancora mediocre, da rie-scire evidentemente tutte passive ; mentrechè praticando nel modo sopracennato si mantengono in un certo buon stato alcune dalle quali per tal modo si è al caso di poter ritrarre un compenso pella prestatavi coltura e un raccolto per la propria sussistenza. b. Si osserva che la coltura del formentone riesce passiva anche nelle terre migliori, se si vuole, come dev' essere addebitar, la medesima, della quota di letame che le spetta nel periodo di rotazione sopraccennato. La coltivazione del formentone viene pur sostenuta onde con tal mezzo rimuovere la terra e tenerla' netta d'erbe per possibilitare la successiva coltivazione dei cereali. c. In quanto poi alle mercedi dei giornalieri si deve fare l'osservazione che laf* commissione distrettuale si attenne ai prezzi di una volta, che pur troppo ora non sono tali e che non v'ha speranza diminuiscano mai più. Adesso per segare il tormento si deve pagare ogni opera sia uomo o donna a soldi 80, e «osi pure per le zappature del formentone; pei lavori sull' aja non si hanno lavoranti a meno di f. 1. 10, le mercedi di trasporti e condotte fatte con carro sono maggiori di quanto lo dovrebbero essere perchè qui si hanno in generale particelle piccole, staccate ed a varie distanze quindi devesi pagare in ragione del tempo impiegato più che in ragione del peso carico trasportato. Per i prati. La prima osservazione da farsi è, che i prati delle nostre valli danno maggior parte fieno garbo, che questo fieno, eh' è cavallino viene condotto in vendita quasi tutto a Pola e Rovigno, e quel poco che ne comprano i maestri di posta in loco, in propizia occasione, passa a molto basso prezzo, quindi la tariffa stabilita per questo distretto non regge in proporzione con quella stabilita per Pola nè con quella di Parenzo, nel di cui distretto di classificazione è compresa la parte più ubertosa della valle del Quieto. Anche riguardo ai prati si riscontrano le istesse sconcordanze di classificazione avvertite per gli arativi nudi, la prima classe di Parenzo è tariffata conf. 25.— quella di Pisino con f. 23.— quMla di Pola con f. 23.—; e nella quarta classe Parenzo e Pisino hanno posta uguale e Pola minore di f. 2.—; così la quinta di Parenzo e la quinta di Pola sono di f. 5.— mentre quella di Pisino apparisce di f. 6. — 11 calcolo per dessumere la rendita netta dei prati di prima classe di bontà è il seguente : Prodotto dei migliori prati di valle a fieno dolce centinaja 25 f. 1.....f. 25. — guaime in un decennio centinaia 6 annualmente ............„ 3. 60 f. 28. 60 Spese di coltivazione. due falciatori a f. 1. 50 . . . f. 3. — asciugare e rastellare 4 giornate a soldi 70.........2.80 trasporto a domicilio ....„ 2. — porre il fieno in mete. . . . „ 1. 20 pel guaime falciatori 11/a . . „ 2. 25 asciugare e rastellare due giornate a soldi 60.......1. 20 trasportare e riporre a domicilio „ —. 60 f. 13. 05 reddito netto f. 15. 55 NB. Il guaime si raccoglie a qualunque costo perchè vi ha bisogno di foraggio. I migliori prati a fieno garbo danno anche 30 centinaja di fieno, ma pel valore di molto minore che ha il fieno cavallino in commercio ed avuto riflesso alla posizione e condizione delle nostre valli basse a fieno garbo e dai luoghi di consumo lontani, simili prati non devono venire tariffati in nessun caso ad un reddito maggiore di f. 12 per jugero. Per gli orti. In questo distretto non esistono orti tenuti in ispeciale coltura ne quiudi con rendita da parificarsi agli orti di presso le città. Qui gli orti appresso le case nei quali si coltivano erbaggi e si allevano delle piante fruttiffere, causa la siccità e la mancanza d'acqua d'estate inaridiscono se non che per la loro piccolezza e per certe opportunità che talvolta offrono-alla cucina, non si bada alla fatica che vi si presta, e in riflesso di tali circostanze non si possono classificare dietro la scala della tariffa che della terza classe in giù, adattando nella prima e seconda classe gli Oliveti, i quali anche in questo distretto fruttano di rado e rendono poco. L'oliveto di I Classe, dal calcolo fatto non ha rendita maggiore di f. 102 per jugero. 80 piante per jugero danno 24 Metzen. di olive pari a funti 260 che af. 24; 16 il c. danno..........f. 62. 81 Potatura giornate 4~/a Spese di coltivazione. a f. 1. 20 f. 5. 40 Zappatura 1 o 2 giornate 7 a s. 60 „ Per raccogliere le olive gior. 40 cioè 30 da uomo e 10 da donna a soldi 60 e 50 , . . . . * Trasporto del prodotto al domicilio .......... Spremitura il 11° al proprietario del tirchio......„ Ai torchieri per vitto, e trasporto dell'olio a domicilio . . . „ Letamazione 20 ti. per olivo a s. 28 il Cent....... Condotta e distribuzione del letame ......... Aratura f. 6 da cui va detratto il prodotto del seminato con f. 3 rest........„ 4. 20 23. 2. — 5. 71 4. — 4. 48 1. — 3. f. 52. 79 reddito netto f. 10. 2 Per le vigne. I vini di questo distretto sono inferiori di assai ai vini di tutti i contermini distretti; tanto è vero che prima della scarsezza di questo prodotto causato dalla crittoganima quella parte del nostro vino che passava in commercio ne subiva marcatissimo deprezzamento, sicché la maggior parte veniva consumata nel distretto stesso. In ogni caso prescindendo dal prezzo che corrisponde alla qualità, esso ne viene sensibilmente diminuito pella forte spesa di trasporto ai porti della Provincia da dove vien spedito ai rispettivi luoghi di consumo. Nel quadro della tariffa si osservano anche riguardo le vigne le discordanze che risultarono circa le varie classi delle altre colture. Parenzo ha nella prima classe f. 26, Pisino 22 e Pola f. 22; nella quarta classe Parenzo ha f. 13. Pisino f. 13, e Pola f. 12; nella sesta poi tutti e tre hanno f. 6. —Su questo proposito sì si riporta a quanto fu più dettagliatamente osservato parlando degli arativi nudi. Per far il calcolo a rilevare il reddito delle vigne si preferisce di prender in esame 1' arativo vitato che rappresenta la coltura generale adottata nel paese. Premesso che nella prima e seconda classe vengono classificate soltanto le vigne assolute e che colla terza classe comincia la classificazione delle vigne a filari cui sopra un jugero si calcolano N. 200 così dette fosse da una a quattro viti ossia in medio due viti col sostegno d'un alberetto, si prenda in esame il prodotto ed il reddito della terza classe. Sopra un jugero di tale coltura già da 20 anni a questa parte non si ebbe difatto che un medio di emeri cinque, che al prezzo medio attribuito alla produzione in massa con f. 6 per emero darebbe l'importo di f. 30. — Spese di coltivazione Potatura e legatura giornate 8% a s. 60........ vimini manelle 42 a s. 5 . . Riporto f. 7. 20 f. 30. — pali di sostegno in aggiunta agli alboretti vivi N. 100 a f. 6 il migliaio ........„ —. 60 zappatori 4 a soldi 70 ...» 2. 80 per mondare le viti una giornata „ —. 70 vendemia tre persone a s. 60 . „ 1. 80 trasporto peli'uva a domicilio , „ 1.— pigiatura, svinatura, ed approntamento di amasi tre lavoranti a s. 60.........1. 80 concimazione il. 6 letame per ogui fosso, cioè*centinaia 12 a soldi 28.......„ 3. 60 f. 19. 50 f. 5. 10 „ 2. 10 Trasporto f. 7. 20 f. 30. f. 10. 50 Aggiungasi la metà del prodotto di un terreno nudo di circa la terza classe; doppoichè i terreni nudi di prima e seconda classe o si riscontrano nelle valli o sono le cosidette vallicole imbutiforme, nelle quali non si coltiva la vite con . „ 2. 50 darebbe un reddito di . ».....„ 13. ■— NB. Il valore delle sarmenta non viene computato perchè pareggiato colla spesa del raccoglierle. Quindi la tariffa per la terza classe delle vigne la quale è il perno della classificazione pelle medesime non può ritenersi in nessun caso maggiore di f. 13. Si richiede perciò che vengano diminuite le tariffe della prima e seconda classe in proporzione, e così quelle delle classi inferiori. Su questo proposito si osserva che le vigne assolute tenute da possidenti che non lavorano colle proprie braccia riescono tanto dispendiose per cui vengono allogate verso metà del prodotto al coltivatore, rimanendo a carico del proprietario tutta la steura, la metà dei vendemiatori ed il trasporto a domicilio della sua porzione d' uva, nonché il concime. Singoli casi eccezionali di produttività riguardo ai vitati in generale, sono accidenti favorevoli che non devono influire a far regola a danno della massa. (Continua) A proposito delle deliberazioni della Commissione distrettuale d' estimo di Capodistria togliamo dal Cittadino. La seguente rettifica mandata alla onorevole Redazione dell' Osservatore Triestino, per la inserzione in quel giornale, venne da essa onorevole Redazione respinta con la seguente lettera diretta al primo firmato : "Trieste 6 gennaio. "Non possiamo pubblicate l'Articolo (intende la „rettifica perchè l'altro (intende la corrispondenza che „ne era l'oggetto) era redatto secondo dati positivi. "Con perfetta stima ecc. ecc. "Dalla Redazione dell' Osserv. triestino „G. Seitner.„ Giova rilevare che l'on. Redazione dell' Osservatore Triestino non è competente, nè era in grado di giudicare per positivi o meno i dati della corrispondenza accolta, perchè per ciò che riguarda la parte non ufficiale del foglio, essa non è nulla più di un'altra qualunque Redazione, e perchè nel giorno in cui fu scritta e pubblicata la corrispondenza, nè al corrispon- dente, nè alla Redazione poteva in via positiva, officiale, constare dei deliberati della commissione distrettuale dell'estimo fondiario di Capodistria, essendo d'uso che non avvengano pubblicazioni di sunti di protocolli od altro senza espressa autorizzazione dell' eccelsa commissione provinciale, a cui nella data della corrispondenza, avrebbe mancato il tempo di annuirvi. Difatti la seduta di cui tratta 1' articolo fu chiusa il 29 dicembre dopo le 3 pomeridiane, la corrispondenza porta la data 29 dicembre, e la pubblicazione seguiva il 30 dello stesso mese. Non occorre aggiungere di più per dimostrare che la corrispondenza dell' Osservatore Triestino non poteva basarsi che su voci a cui è lecito negare credenza, e che quindi i dati su cui si appoggiava non potevano nè possono dirsi positivi, ma siccome l'essere apparsa sull' Osservatore Triestino può determinare molti a crederla esatta, preme maggiormente la sua rettifica, e tanto più che una meno perfetta cognizione del deliberato della commissione di Capodistria potrebbe nuocere altrove. Ecco la RETTIFICA. L' Osservatore Triestino N. 298 porta una Relazione in data di Capodistria 9 dicembre sul deliberato della commissione distrettuale d' estimo fondiario di Capodistria, intorno ai reclami prodotti contro la tariffa di classificazione. In quella relazione non vennero esposti i fatti conforme al vero. Non vennero già eccepiti, senz'altro, dal preside, a senso del Regolamento interno, alcuni membri dalla votazione, perchè nella loro qualità di Rappresentanti comunali ebbero ad aderire alla produzione del reclamo stesso ; ma fiu dall' apertura della seduta (17 dicembre) sollevata la questione sull' ammissibilità, per le ragioni addotte, di due membri alla discussione e votazione, il preside, in seguito alla loro protesta li ammetteva alla discussione e votazione; subordinando la validità del voto alla decisione dell' eccelsa commissione provinciale, e che si ripeteva pel terzo membro nella continuazione della seduta del 29 dicembre. Stabilite così le cose in seno della commissione distrettuale, questa deliberava a maggioranza di voti (dei sei sottofirmati) la seguente proposta : Piaccia alla commissione appoggiare il Ricorso dei comuni suenumerati: in generale per ciò che in esso riflette la produttività dei nostri fondi campestri, siccome troppo alta calcolata dalla commissione distrettuale, ed in particolare per ciò che riguarda la tariffa aumentata dalla eccelsa commissione provinciale nella posta prati, e pregare essa eccelsa commissione provinciale a voler prendere in riflesso le circostanze di fatto sopraccennate, e a divenire ad una diminuzione percentuale della tariffa in complesso. Questo fu il voto della maggioranza composta dai sottoscritti. Posta quindi alla votazione la proposta del referente economico: piaccia alla commissione di deliberare ecc. ecc..... che quindi questa commissione distrettuale si trova materialmente impossibilitata di poterlo appoggiare (il Ricorso) ; — venne questa suffragata da tre voti: quello dell'i, r. preside, dell'i, r. referente economico e quello del secondo membro, l'i. r. ispettore sternale. Spetterà ora all'eccelsa commissione provinciale risolvere la questione sul diritto di voto dei tre mem- bri della commissione, ed all'atteso giudizio sarà deciso quale delle due proposte votate dovrà essere proclamata a deliberato conchiuso definitivo. Qualunque però sarà per essere il giudizio in tale questione, non potrà mai venir tolto il valore alla espressione della maggioranza assoluta dei membri di questa commissione, e dovrà essere debitamente valutato in seno all'eccelsa commissione provinciale di confronto al voto di maggioranza relativa favorevole alla proposta dell'i, r. referente economico. Capodistria 8 gennaio 1874. Nicolò de Madonizza — Andrea Bratti — Antonio Bartoli — Francesco De Rin — Antonio Pauletich Francesco Gabrielli. Notizie e documenti per la conoscenza delle cose istriane. I Gavardo di Capodistria. (V. numeri 13, 14, 15, 20, 21, 22, 23 e 1 della Provincia). 1659. 7 Agosto. Supplica di Zuanne Gavardo figlio del fu Giov. Francesco, nella quale, esposti con bella vivacità i meriti della sua casa, offre volontario suo fratello Antonio per militare nella Dalmatia ovvero in Candia, a proprie spese ecc. ecc. 1659. 16 Agosto. Il Senato accoglie 1' offerta e accompagna Antonio Gavardo al Proveditor Generale in Dalmazia ed Albania. (Senato Mar - Filza 504.) 1694. — Atti di un processo aperto contro il dottor Santo Gavardo accusato presso il Santo Ufficio di opinioni e proposizioni ereticali. Fra questi atti vi sono esami fatti a Capodistria dal Dr. Giovanni Tarsia figlio del Dr. Andrea, d'anni 31, abitante in contrada detta volgarmente atti Orti grandi, •— da D. Marchiò Elio Gravisi qui. D. Gravisi d'anni 23, abitante in contrada S. Chiara, — da D. Comodo Tarsia figlio di D. Lodovico, d' anni 24, abitante in contrada Santa Margarita, — da Pietro conte Borisi di Capodistria, abitante in Venezia, d'anni 28. Inquisitore generale in tutta la provincia dell' Istria era allora Fra Camillo Ronchi di Val Camonica, e Cancellieri di quel Santo Ufficio Fra Giuseppe Albertini. e Ottonello de Belli. — Mi astengo dall' esaminare il processo per non uscir d'argomento. Esso conservasi nell'Archivio del Santo Uffizio, Busta 127. 1705. — Giov. Battista Gavardo, figlio del Dr. Giuglio e di Marmetta Lugnan, nato nel 1676, è abilitato al posto di Cancelliere. Esso aveva fatto la pratica prima nella Cancelleria di Verona sotto il Podestà Bortolomio Gradeuigo, pel corso di 25 mesi, compiuti nel novembre 1701; poi come Vice Cancelliere a Cefa-lonia nella Cancelleria di quel Proveditor Anzolo Falier, pel corso di mesi 24, compiuti nell'Ottobre 1704. (Avvogaria del Comuu, Cancellieri I. 25). 1707. 16 Aprile. — Supplica del Dr. Giuglio Gavardo al Consiglio di Capodistria con cui domanda, per acni tre, uno dei due stipendii municipali vacanti, di annui ducati 50, a favore di suo figlio, Padre Filippo Maria passato a Roma nel Collegio dei Serviti per ammaestrarsi compitamente nelle sacre lettere, accennando come esso di lui figlio avesse già data prova di abilità nelle conclusioni sostenute in Firenze e nelle pubbliche disputazioni fatte in Città. Il Consiglio di Capodistria deliberò favorevolmente; ma alla conferma in Venezia ostò, pare, la Parte del Senato 16 Settembre 1662, che ingiungeva l'obbligo a chiunque volesse godere qualche dignità nello stato, non esclusi i Regolari, di ricevere la laurea del dottorato nello studio di Padova, e non altrove. (Senato Mar - Filza 800). 1708. 24 Agosto. — Lettera di Nicolò Contarmi Podestà e Capitanio di Capodistria colla quale informa il Serenissimo Principe, che è a dire il Senato, della deliberazione presa dal Consiglio di Capodistria ai 16 Aprile 1707, e ne raccomanda la approvazione, perchè il Padre Filippo Maria Gavardo Sacerdote Servita possa continuar li suoi studi nella città di Vicenza (non più a Roma), dove era stato eletto Regente. Nella lettera del Contarini è inserta una fede, originale, del Padre Odoardo Maria Valsecchi, Provinciale de' Servi datata 15 febbraio 1708, dalla quale risulta che il padre Gavardo era stato destinato dai superiori alla Lettura della filosofia nel Convento di S. Alessandro di Brescia. (Senato Mar - Filza 800). 1708. 21 Febbraio more veneto, ossia 1709 more comune. Communicazione al Podestà e Capitano di Capodistria, della parte presa in Senato di approvare la di sopra indicata deliberazione del Consiglio di Capodistria onde abbia il Religioso Filippo Maria Gavardo a condursi in Padova per conseguire in quella Università la laurea dottorale ecc. (Senato Mar, Registro 174 carte 265 e 264). Questi sono i documenti relativi ai Gavardo di Capodistria, ch'io ho veduto nell'Archivio, non credo però di aver veduto tutti quelli che esistono nell'Archivio stesso, e ritengo anzi che il tempo ne porterà a galla degli altri. Intanto giovandomi di recentissime comunicazioni avute dal più nominato sig. Giovanni, (al quale sento il bisogno ancora una volta di dar lode e di rendere pubbliche grazie) registrerò qui sotto i nomi di altri individui della famiglia che hanno coperto pubbliche cariche nella città e provincia native. La terra di Do Castelli al Lerne venne, com'è noto, lungamente governata da un Nobile di Capodistria col titolo di Podestà. Ora da un Elenco generale delle famiglie di Capodistria, composto dal sig. Antonio Lugnani Cancelliere del Sindacato di detta Città, abbiamo che non meno di 22 furono i Gavardo .che sostennero tale carica dall'anno 1668 all'anno 1794. Essi sono : 1. 1668. Giulio Gavardo 2. 1674. Alessandro Gavardo 3. 1675. Antonio qm. Olivier Gavardo 4. 1679. Giulio „ ' „ 5. 1681. Dr. Santo „ 6. 1683. Zuanne „ „ 7. 1711. Cristoforo „ 8. 1717. Lugnan „ „ 9. 1721. Rinaldo 10. 1731. Francesco qm. Francesco Gavardo 11. 1757. Girolamo „ „ 12. 1760. Zuanne qm. Francesco „ 13. 1767. Girolamo Gavardo 14. 1770. Giovanni qm. Francesco Maria Gavardo 15. 1773. Antonio qm. Francesco Maria „ 16. 1775. Girolamo „ 17. 1778. Zuanne qm. Francesco Maria „ 18. 1^81. Antonio qm. Francesco Maria „ 19. 1785. Giovanni 20. 1789. Alessandro di Girolamo „ 21. 1792. Giovanni 22. 1794. Girolamo Dai Libri Consigli N N ed 0 della Città di Capodistria risulta poi, che Gio. Antonio Gavardo quondam Gio. Francesco, Avo dei viventi fratelli Giovanni ed Antonio, è stato : 1753. Procuratore al Fontaco. Depositario al Monte Civico, due volte. Giudice, più volte. Procuratore ài viveri, due volte. Procuratore alla Sanità, tre volte. 1762. Sindaco: Capitano degli Schiavi, due volte. Consultore. Cancelliere. Francesco Innocente Gavardo figlio dell' ora detto Gio. Antonio, e quindi padre dei nominati fratelli sigg. Giovanni ed Antonio, è stato : Aggiunto presso la Prefettura. (Decreto datato Milano 17 Settembre 1806). Membro della Congregazione di Carità del Dipartimento: (Decreto datato Capodistria 7 Novembre 1807). Sindaco Deputato (Decreto Capodistria 17 Ottobre 1813). Tanto Gio. Antonio poi qm. Francesco, quanto il figlio di lui .Francesco Innocente, furono ascritti all'Accademia dei Risorti di Capodistria. Un Gavardo Nicolò, nato nel 1726, morto nel 1796, è stato Canonico, Arcidiacono e Tesoriere della Cattedrale di Capodistria, e un Gavardo Francesco Maria fu Girolamo, nato nel 1763, morto nel 1839, è stato Canonico della Cattedrale, e tenne la M'ansio-neria Zarotti. Un Gavardo Maria Francesco iu Pietro è stato Procuratore alla Corte di Giustizia di Capodistria nel 1810, sotto il Regno d'Italia, e un Gavardo Alessandro qm. Antonio detto Gavardin è stato nella stessa epoca (1810) Giudice di pace, e poi Presidente del Magistrato politico-economico di Capodistria. Qui fo punto coi nomi; ma non deporrò la penna senza dire pubblicamente il parer mio sopra uu dubbio che mi venne sussurrato più volte all'orecchio. Di Santo Gavardo, nelle Memorie Mss. della famiglia, come abbiamo veduto, si dice: -— che sostenne duello con Rossetto di Capua alla Corte di Ladislao Re di Napoli (1386-1414) — che diede all' armi venete la vittoria di Cereto (1452) — che ebbe parte attivissima e principalissima nella guerra co' Triestini (1463). A taluni pare che tutte queste gesta non possano essere state compiute da una sola e medesima persona, per la distanza del tempo, e quindi, non potendo negarsi i fatti di Cereto e di Trieste (1452-63) muo- vono dubbii sulla verità del duello e sulla conseguente onorificenza accordatagli da Re Ladislao di aggiungere allo stemma di famiglia una lingua infuocata fra due freni. Ladislao Re di Napoli, nessun dubbio, è morto nel 1414, probabilmente ai 6 di Agosto, dopo 28 anni di Regno, ritornando da R