tali SULLA ienOr YNX L lpi Sud- LIFE ici e nelle A RISPOSTE E TTO ti Dinaron e nei M vazione OGE ANDE onser PR zo e cor IL inf DOM E ’estinzione della linc e di r e l VI enir Prev con misur BRE LINCE Contenuto 1. La biologia e lo status di conservazione 4 2. Lince e gestione venatoria 7 3. La lince e l’uomo 12 4. Il progetto LIFE Lynx 14 5. Percezioni del progetto e della lince 20 6. Altre preoccupazioni 22 7. Domande relative al turismo e l’economia 26 8. Domande aggiuntive provenienti da seminari, presentazioni, incontri ecc. 27 Kataložni zapis o publikaciji (CIP) pripravili v Narodni in univerzitetni knjižnici v Ljubljani COBISS.SI-ID=27994115 ISBN 978-961-6822-67-1 (pdf) Pubblicazione divulgativa Progetto LIFE16 NAT/SI/000634 LIFE Lynx Brevi domande e risposte sulla lince e il progetto LIFE Lynx - Prevenire l’estinzione della lince nei Monti Dinarici e nelle Alpi Sud-Orientali con misure di rinforzo e conservazione 1° edizione Editori: Urša Marinko, Manca Velkavrh Pubblicato da: Università di Lubliana, Facoltà Biotecnica, Dipartimento di Biologia Design: Agena d.o.o. Foto di copertina: Matej Vranič Altre foto di: Jaroslav Vogeltanz, Renato Pontarini, Marcin Grzegorzek, Kawka_ production, Miha Krofel, Marko Matešič, Matej Vranič, Faculty of Veterinary Medicine, University of Zagreb Lubiana, 2020 2 Brevi domande e risposte sulla lince e il progetto LIFE Lynx Prevenire l’estinzione della lince nei Monti Dinarici e nelle Alpi Sud-Orientali con misure di rinforzo e conservazione I grandi carnivori suscitano spesso ammirazione, a volte paura e sempre curiosità. In questo bollettino puoi trovare le risposte alle domande più comuni che abbiamo ricevuto durante la fase di avvio del progetto LIFE Lynx. Risposte a molte domande tra cui cos’è una lince, perché e come abbiamo iniziato le attività per prevenire la sua nuova scomparsa dai Monti Dinarici e dalle Alpi Sud-Orientali, cosa abbiamo preso in considerazione e perché lo stiamo facendo. Speriamo che l’opuscolo diventi un’importante fonte di informazioni per le persone che vivono nell’area del progetto, nonché per i membri della squadra di lavoro. Con esso vorremmo offrire uno sguardo al nostro lavoro, nonché aumentare l’efficacia dei nostri sforzi di comunicazione. Abbiamo risposto a una serie di domande provenienti da diverse parti interessate: cacciatori, agricoltori, membri di ONG, persone che vivono in aree in cui potrebbe essere traslocata una lince o chiunque del pubblico in generale sia interessato a questo argomento. Il progetto LIFE Lynx è iniziato il 1 luglio 2017 e durerà fino al 31 marzo 2024. Dal momento che assicurare la sopravvivenza alla nostra popolazione di lince è un compito a lungo termine, per raggiungere questo obbiettivo, abbiamo pianificato attentamente le nostre attività. Durante questo progetto raccoglieremo e analizzeremo i dati sulle precedenti reintroduzioni di lince, pianificheremo e realizzeremo la traslocazione di almeno 14 esemplari, terremo d’occhio il successo della loro integrazione nella popolazione attuale, usando telemetria e le foto-videotrappole e, naturalmente, coinvolgeremo abitanti locali, scuole e altre parti interessate, organizzeremo alcune attività di ecoturismo e svilupperemo percorsi tematici e didattici sulla lince. Questo opuscolo non è una descrizione di tutte le attività del progetto, ma fornisce una buona visione del nostro modo di pensare, pianificare e lavorare. Se non avrai trovato le risposte a tutte le tue domande qui, puoi controllare il sito Web del progetto o contattarci e seguirci tramite i contatti elencati di seguito: E-mail: life.lynx.eu@gmail.com / info@progettolinceitalia.it Sito web: lifelynx.eu / progettolinceitalia.it Facebook: @LIFELynx.eu / @progettolinceitalia.it Instagram: life.lynx / progettolinceitalia Youtube: LIFE Lynx / Progetto Lince Italia Vimeo: LIFE Lynx 3 ranič atej VMo: Phot La biologia e lo status di conservazione della lince 1. Cos’è la lince? La lince è il più grande felino in Europa, un animale adulto misura 80-150 cm di lunghezza, compresi 20 cm di coda. Le femmine sono mediamente 15% più leggere dei maschi e pesano tra 18 e 22 kg. I maschi più grossi possono superare i 30 kg. La lince è caratterizzata da una folta pelliccia marrone-rossiccia con maculature nere, bianca sulla pancia, una coda corta e un ciuffo di peli neri sull’orecchio. Ogni esemplare ha una maculatura individuale che la rende riconoscibile dagli altri individui. La maggior parte delle lince europee vive nelle foreste, poiché la copertura vegetale è importante come area di rifugio e di caccia. 2. Di cosa si nutre la lince? La lince è un predatore specializzato nella caccia di ungulati di taglia medio-piccola. Nella maggior parte dell’Europa, anche nei Monti Dinarici, la preda principale è il capriolo. Ma in altre aree come anche nelle Alpi Sud-Orientali, preda anche camosci e cervi (femmine e piccoli). Può cacciare anche mufloni o prede più piccole come lepri, volpi, roditori o uccelli. 3. Quanti capi preda una lince? Le prede di lince sono abbastanza grandi (ungulati); se consideriamo un capriolo, allora parliamo mediamente di una preda a settimana, circa 50 animali all’anno. Ma se le prede sono più grandi, come camosci o cervi, il numero si riduce a 35-40 animali o anche meno. Considerata la grandezza del territorio di una lince e una densità media di ungulati per le nostre zone, possiamo stimare un prelievo di 1 capo ogni 400 ha per anno. Ma dobbiamo considerare che in una popolazione vitale maschi e femmine condividono uno stesso territorio e che quindi il prelievo totale della specie lince corrisponde a circa un capo di ungulato ogni 200 ha all’anno. 4. Di quanto territorio ha bisogno una lince? La media della grandezza di un territorio della lince comporta 21.500 ettari per i Monti Dinarici e 25.000 ettari per le Alpi Sud-Orientali. Generalmente i maschi hanno territori più grandi delle femmine. In popolazioni vitali ogni territorio è occupato da due animali adulti, una femmina e un maschio. I territori di animali dello stesso sesso sono invece separati (si sovrappongono per piccole porzioni solo lungo i confini del territorio). 5. Dove vive la lince in Slovenia, Croazia, Italia e negli altri paesi? Un tempo la lince viveva in tutta la Slovenia, Croazia, Italia alpina, così come gran parte del resto dell’Europa continentale. Nei Monti Dinarici e nelle Alpi furono completamente sterminate all’inizio del XX secolo. Dopo le varie azioni di reintroduzione degli anni ’70, hanno ricolonizzato gran parte dei Monti Dinarici, una parte delle Alpi Nord-Orientali e una piccola parte delle Alpi Sud-Orientali, ma la popolazione ha iniziato a ridursi nuovamente negli anni ‘90. Oggi la lince è presente ancora in alcune parti dei Monti Dinarici in Slovenia e Croazia (Snežnik, Javorniki, Kočevsko, Menišija, Rakitna, Hrušica, Nanos, Trnovski gozd, Gorski kotar, Velebit, Lika), ma é estremamente rara nelle Alpi slovene. La popolazione dinarica e delle Alpi Sud-Orientali nel nord-ovest si estende anche in Italia (Friuli Venezia Giulia) e Austria e a sud in Bosnia ed Erzegovina. In Europa, popolazioni di lince eurasiatica sono presenti anche nelle Alpi occidentali e nei Monti del Giura (Svizzera, Francia), nei Balcani meridionali (Macedonia, Albania), nei 5 Carpazi (Romania, Ucraina, Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca), nella Selva Boema in Republica Ceca, Germania (Baviera) e Austria, nella Foresta Palatina e nei Vosgi, nel Harz e nella Foresta Nera (Germania), nei paesi baltici (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia) e naturalmente nella Fennoscandia (Finlandia, Svezia, Norvegia). 6. Quanti cuccioli ha generalmente una lince? Il successo riproduttivo di una popolazione di lince dipende dall’offerta alimentare dell’ambiente, in primis dalla densità degli ungulati di cui si nutre. Quando raggiungono la maturità sessuale iniziano a riprodursi e mantengono la fecondità fino a 12-13 anni. La stagione riproduttiva è concentrata nel periodo di febbraio/marzo, quando le femmine raggiungono l’estro che dura una buona settimana. Dopo un periodo di gestazione di circa 70 giorni nascono da uno a tre, eccezionalmente 4 piccoli. A causa di un’alta mortalità infantile, solo metà dei piccoli sopravvivono il primo anno di età. Molti studi europei sulla riproduzione della lince indicano che alla fine del primo anno di vita, ogni femmina ha un successo riproduttivo compreso tra 1.2 e 1.6 piccoli. Fa eccezione la Svizzera in cui questo successo con un valore di 0,7 è più basso. ogeltanzv V oslaJaro: Phot 7. Quanto vive mediamente una lince? La lince eurasiatica in cattività può superare i 20 anni di età, ma in natura raramente arrivano a 18 anni. Nonostante questo potenziale, la maggior parte delle linci muore molto prima a causa dei diversi tassi di sopravvivenza durante le loro fasi di vita. I giovani che sopravvivono il primo anno, disperdono dal territorio natale in cerca di un proprio territorio, diventando poi così residenti. Il tasso di sopravvivenza delle linci subadulte e in dispersione in Europa va dal 36 al 62 %. Non ci sono dati sufficienti per descrivere il tasso di sopravvivenza delle linci adulte in Europa, tuttavia i dati dello studio di telemetria in Scandinavia indicano un tasso annuale dell’81-83%. Si tratta di dati di una popolazione cacciata di cui tuttavia non sono note molte altre cause di mortalità. 6 ogeltanzv V oslaJaro: Phot Lince e gestione venatoria 8. C’è ragione di preoccuparsi per gli impatti negativi a lungo termine sugli ungulati dovuti della predazione della lince? No. Le popolazioni degli ungulati autoctoni (caprioli, camosci, cervi) che rappresentano la base trofica per la lince nei Monti Dinarici e nelle Alpi, sono stabili. I predatori naturali dipendono sempre dalle loro prede, così l’abbondanza delle prede è un fattore limitante per la densità di popolazione della lince e non viceversa. Inoltre le linci hanno sviluppato uno spiccato comportamento territoriale che consente solo basse densità di popolazione e quindi una conseguente predazione (“uso”) sostenibile delle loro popolazioni di prede. Una lince adulta uccide da 50 a 60 ungulati all’anno (se caprioli; se invece una parte è data da camosci, più grossi, il numero può scendere a 45-50, se preda anche femmine e vitelli di cervo il numero può scendere a 35 – 40). Se prendiamo in considerazione la dimensione media di un territorio di lince (ca. 215 km2 per i Monti Dinarici e 250 km2 per le Alpi) e la densità stimata di ungulati è compresa tra 3 e 12 per km2, possiamo notare che l’influenza sugli ungulati è sostenibile. Oltre all’impatto predatorio diretto sugli ungulati, la lince li influenza indirettamente anche con la predazione di piccoli carnivori. Specie come le volpi sono predatori importanti di giovani ungulati, specialmente nelle prime settimane della loro vita. Quindi la predazione di lince sui piccoli carnivori riduce la loro abbondanza e il loro effetto negativo sulla sopravvivenza dei giovani ungulati. In questo modo la lince influenza positivamente le specie preda. 9. Gli inverni rigidi possono avere un impatto negativo sui numeri degli ungulati diminuendo il cibo disponibile per la lince? In generale, il numero di prede disponibili per la lince in Italia, Slovenia e Croazia è sufficiente. Anche in caso di inverno rigido (con perdite nelle popolazioni di ungulati), rimane ancora abbastanza cibo per la lince. Lo spettro delle prede della lince dipende dalla disponibilità. Se una specie di preda è scarsa, la lince può passare a un’altra specie. initaron to P ena o: R Phot 8 ogeltanzv V oslaJaro: Phot 10. Può esserci un effetto negativo combinato sugli ungulati dato da un inverno rigido e un aumento dei piani di abbattimento? Vi può essere certamente un effetto negativo di un inverno rigido sull’abbondanza degli ungulati - a causa della morte di animali deboli e vecchi. Ma questa è solo una parte dei processi naturali, che sono importanti per il funzionamento degli ecosistemi. Tuttavia, inverni rigidi in combinazione con un maggiore abbattimento, possono ridurre il numero di ungulati. Quindi, dopo inverni rigidi, dovrebbe essere preso in considerazione un adattamento delle quote di abbattimento. 11. La lince avrà un impatto su specie di ungulato non autoctone come il muflone? É prevedibile che la lince avrà un impatto sul muflone, ma in questo momento non possiamo ancora sapere con precisione quale e quanto forte sarà. Il fatto è che in passato la lince non ha mai sterminato alcuna specie di preda. Tuttavia, poiché specie come i mufloni o i daini sono introdotte, ovvero alloctone e non sono adattate ai carnivori europei autoctoni, è possibile che gli effetti della predazione della lince siano più forti di quelli sugli ungulati autoctoni (capriolo, cervo e camoscio). C’è anche la possibilità che grandi carnivori come i lupi e la lince possano sterminare localmente il muflone o il daino, trattandosi di animali »ingenui« che non hanno sviluppato un istinto antipredatorio contro di loro o semplicemente perchè l’ambiente in cui vivono non gli concede appropriate vie di fuga. L’impatto potrebbe essere ancora più forte se queste specie si trovano in allevamenti non adeguatamente recintati (protetti da elettrificazione). 9 12. E che impatto ha su specie come lo stambecco o il cinghiale? Un impatto bassissimo, quasi inesistente. Sullo stambecco perchè lo stesso vive in ambienti di elevata altitudine sopra il limite della vegetazione forestale dove la lince compare solo raramente. Solo d’inverno quando alcuni stambecchi scendono sono stati documentati isolati casi di predazioni su giovani. Sul cinghiale l’impatto noto è ancora più basso perchè è una preda troppo difensiva e aggressiva e la lince la evita. Sono documentati solo pochissimi casi di predazione su striati e giovani nei Carpazi. Mai nelle Alpi o nei Monti Dinarici. 13. Qual’è il piano di gestione a lungo termine per la lince, se la popolazione si riprenderà? E se si espande? Di quante linci abbiamo davvero bisogno? Quante sono sufficienti? Gli attuali sforzi della Slovenia, Croazia e dell’Italia sono diretti a fermare e invertire l’attuale declino della popolazione. Una volta ottenuto ciò, la nostra popolazione di lince rimarrà comunque isolata e piccola e continuerà ad affrontare molte delle stesse sfide. In tali casi esiste solo un’opzione per prevenire un rischio di estinzione, se vogliamo evitare di dover traslocare periodicamente gli animali: consentire la connettività con altre popolazioni di lince. Questo lo si può ottenere mantenendo o aumentando la connettività naturale, consentendo così alla lince di spostarsi autonomamente, e/o creando delle »passerelle ecologiche« (stepping stones), tra popolazioni vicine con misure di connettività »artificiali« in cui gli animali vengono traslocati e scambiati attivamente tra le popolazioni. Nel progetto, stiamo affrontando entrambi gli approcci. Per aumentare la connettività naturale, con l’introduzione di un nucleo di linci creeremo una passerella ecologica verso le Alpi orientali, che costituirà un passo importante verso il collegamento delle attuali popolazioni di lince nelle Alpi nel contesto di una metapopolazione più ampia (ovvero un insieme di popolazioni che occasionalmente si scambiano individui/geni). D’altra parte, siamo pienamente consapevoli che la nostra popolazione potrebbe aver ancora bisogno di assistenza in futuro. Il piano di gestione della popolazione a lungo termine con obiettivi specifici per i singoli nuclei sarà preparato alla fine del progetto, quando saremo in grado di includere tutti i dati e l’esperienza derivanti dall’attuazione del progetto. Occorre inoltre tenere conto del fatto che la lince è una specie territoriale che autoregola la sua densità. Pertanto in una determinata area sono presenti solo due linci adulte (un maschio e una femmina) con potenziale sovrapposizione tra i vicini solo lungo la periferia dei territori. ogeltanzv V oslaJaro: Phot 10 tion oduc a_pr awk o: K Phot 14. Chi decide dove saranno rilasciate le linci? Il team del progetto in collaborazione con le riserve di caccia locali. Un fattore importante nel determinare i migliori siti di rilascio è stata fornita anche dalla mappa dell’idoneità ambientale per la lince, che ha tenuto in considerazione anche la connettività con le popolazioni vicine. È importante tenere conto dello status attuale della lince nelle aree di rilascio. I rilasci vengono inoltre eseguiti in accordo con il piano di gestione nazionale. 15. A qualcuno è permesso di visitare le linci nelle stazioni di rilascio? Data l’importanza di prevenire il disturbo delle linci, è importante mantenere riservati i siti di rilascio. L’accesso ai recinti dei siti di rilascio è consentito solo a un piccolo numero di persone, tuttavia abbiamo concordato che al momento del rilascio stesso, i membri del team del progetto, alcuni soci delle riserve di caccia dell’area in cui la lince verrà rilasciata e i giornalisti che documentano l’evento, possono essere presenti. 16. Qualcuno potrebbe chiedersi: perchè non rilasciare anche specie preda come caprioli, cervi e camosci? Semplicemente perchè non è necessario. Tutte e tre le specie sono abbondanti e per quanto riguarda le due specie preda principali, il capriolo e il cervo in aumento. Localmente sono tanto abbondanti da provocare danni sensibili alla rinnovazione forestale e alle colture agricole. Inoltre non hanno problemi di riproduzione e variabilità genetica come la lince. Si tratta di specie frequenti con alta vitalità tanto da essere oggetto di gestione venatoria con piani di abbattimento e piani di regolazione numerica. 11 elrof iha K o: M Phot La lince e l’uomo 12 17. A cosa è utile la lince? A cosa ci serve? Le foreste dinariche e quelle alpine (dove la lince è ancora presente) e i loro ecosistemi cambieranno per sempre se scomparirà una specie come la lince. Come predatore di punta mantiene popolazioni sane di ungulati selvatici e influisce nel processo evolutivo delle sue specie preda come il capriolo, attraverso un controllo numerico e una selezione. Inoltre salvaguarda indirettamente la crescita delle piante (rinnovazione forestale) che a fronte di alte densità di ungulati vengono brucate e la crescita risulta limitata. Le sue funzioni sono pertanto essenziali per gli ecosistemi sani che possono fornire ulteriori opportunità e benefici per le comunità locali, come l’ecoturismo. La presenza della lince rappresenta un importante valore aggiunto per l’attrattività di un’area. Oltre agli attuali vantaggi, abbiamo anche un importante obbligo morale di salvare questa specie autoctona per le generazioni future, un desiderio largamente diffuso nelle genti che vivono in questi territori. 18. Cosa succederà se la lince inizierà a provocare danni a animali domestici di piccola e media taglia come ovini e caprini? In caso di danni, i membri del progetto e gli ispettori dei danni offriranno agli allevatori supporto in forma di misure di protezione efficaci e, se interessati, metteranno a loro disposizione attrezzature necessarie per l’installazione di recinzioni elettriche a protezione delle greggi. I danni al bestiame causati da grandi carnivori sono comunque compensati dall’ente pubblico, se sono applicate misure di prevenzione. Tuttavia, quelli causati dalla lince sono rari. 19. Cosa si può fare se la lince uccide comunque bestiame domestico? Gli animali da allevamento possono essere protetti efficacemente con adeguate misure di prevenzione come l’uso di recinzioni e reti elettriche, ma anche includendo un cane da guardiania nelle greggi. Se si verificano comunque danni, gli agricoltori dovrebbero segnalarlo alle autorità competenti, avendo diritto a un risarcimento da parte dello Stato. 20. La lince può uccidere il mio cane? Il mio gatto? La probabilità che la lince attacchi un cane o un gatto non è impossibile, ma molto bassa. 21. La lince attacca l’uomo? Dovrei essere preoccupato per i miei figli se vanno a scuola a piedi o se giocano in bosco nelle aree in cui vive la lince? Non ci sono casi documentati su persone attaccate da una lince. La lince è una specie molto elusiva e la probabilità anche solo di vedere una lince è molto bassa. Ha paura dell’uomo e lo evita. L’unica situazione in cui possono essere pericolose per le persone è se ci troviamo di fronte a un animale affetto dal rabbia silvestre. Una brutta malattia che comunque colpisce anche tutti gli altri animali e in questo caso possono essere pericolosi anche predatori minori come una volpe o una martora. Oggi per fortuna la rabbia è praticamente debellata nei nostri territori. 22. Come pensiamo di prevenire uccisioni illegali di lince, come erano accadute in passato? Non c’è modo di prevenire completamente l’uccisione illegale di animali selvatici e lo stesso vale per la lince. L’Associazione dei Cacciatori della Slovenia insieme ad altri partner del progetto, ha tolleranza zero nei confronti dell’uccisione illegale di tutti i tipi di animali selvatici, sia della selvaggina che delle specie protette e tutte le nostre attività mirano a scoraggiare e ridurre la possibilità di tali azioni. L’istituzione di una speciale unità investigativa della Polizia in una delle azioni del progetto è unica in Europa e mira allo stesso obiettivo. 13 elrof iha K o: M Phot Il progetto LIFE Lynx 12 23. Chi è responsabile di questo progetto? Il progetto LIFE Lynx è una collaborazione di beneficiari di cinque paesi, di cui 3 condividono la popolazione di lince dinarica e delle Alpi Sud-Orientali. Sono partner del progetto in Slovenia il Servizio Forestale Sloveno (soggetto coordinatore del progetto), l’Associazione Cacciatori della Slovenia, l’Istituto Conservazione Natura e l’Università di Lubiana. I beneficiari del progetto in Croazia sono la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Zagabria, l’Associazione BIOM e l’Università di Scienze Applicate di Karlovac. In Italia i beneficiari sono il Progetto Lince Italia dell’Università di Torino e l’Arma dei Carabinieri – Raggruppamento Biodiversità. I beneficiari dei cosiddetti paesi donatori sono invece l’Associazione Conservazione Biodiversità dalla Romania e l’Università Tecnica di Zvolen in Slovacchia. 24. Quanto costa questo progetto? Il budget annuale per 11 enti ed organizzazioni partecipanti in 5 differenti paesi è di circa 1 Milione di Euro. Il progetto durerà 6 anni e 9 mesi. 25. Chi paga per questo progetto? Il programma LIFE dell’UE è il principale contributo finanziario del nostro progetto (circa il 60%). Gli altri contributi finanziari sono coperti da cofinanziatori e dai beneficiari del progetto. 26. Non si tratta di un enorme spreco di denaro? Non abbiamo problemi più importanti di cui preoccuparsi, come la salvaguardia dei posti di lavoro? 1 Milione di € viene speso all’anno (per 6 anni) per la conservazione della lince in 5 differenti paesi e 1 Milione di € viene speso mediamente per 0,18 km di costruzione di un’autostrada. È inoltre volontà di una larga maggioranza di persone in Slovenia e Croazia, ma anche in Italia, che la sopravvivenza della lince sia assicurata per il futuro e ciò può essere ottenuto solo tramite l’aumento della popolazione, come sarà fatto in questo progetto. Che non si riduce solo alle operazioni di traslocazione e rilascio; ma devono essere affrontate anche altre importanti questioni. Nel corso di altre azioni dovranno essere sviluppate le linee guida per la pianificazione spaziale, l’istituzione di un gruppo task force della Polizia e la comunicazione con i cosiddetti gruppi consultivi locali. Non tralasceremo di prendere sul serio le preoccupazioni delle persone, in particolare delle categorie che operano in natura e offriremo supporto. Tuttavia non possiamo mettere la natura sempre al secondo posto. E i grandi predatori sono un elemento importante e imprescindibile di un ambiente equilibrato. Infine ricordiamo che con questo progetto stiamo anche creando nuove opportunità di lavoro sostenendo l’economia locale. 15 27. Perchè le persone locali ranič non sono state consultate al tej V riguardo? Nessuno mi/ci ha iaM chiesto se era giusto rinforzare o: la popolazione della lince. Phot Un sondaggio condotto 10 anni fa nell’ambito del progetto Interreg »DinaRis« ha rivelato che la maggior parte del pubblico locale che vive nei territori rurali, forestali e montani in cui vive anche la lince in Slovenia e Croazia sostiene il rafforzamento della popolazione di lince, perchè si tratta di azioni necessarie per salvare la lince dall’estinzione. Questo supporto è stato la base per un’attenta pianificazione del progetto. Di conseguenza, le genti locali che vivono nell’habitat della lince e nelle aree di reintroduzione sono partner essenziali in questo progetto. Sono stati utilizzati approcci partecipativi per lo sviluppo di tutti i documenti di gestione nel progetto e inoltre utilizzeremo i dati ottenuti nel sondaggio sugli atteggiamenti del pubblico per verificare il sostegno dello stesso per le misure che verranno attuate. Diverse parti interessate, gruppi di interesse e il grande pubblico saranno pertanto direttamente o indirettamente informati, consultati o inclusi nella pianificazione e attuazione delle attività del progetto. 28. Qual’è lo scopo delle manifestazioni pubbliche locali e perchè dovrei partecipare? D urante la preparazione del progetto e già nel corso di operazioni antecedenti allo stesso e che avevano la conser vazione della lince come obiettivo, sono state organizzate diverse manifestazioni pubbliche in cui si è presentato lo status attuale della lince 16 e le azioni necessar ie e previste per la sua salvaguardia. M olte persone hanno par tecipato. Anche rappresentanti di diverse categor ie direttamente coinvolte. Altre invece hanno diser tato o boicottato tali eventi. S olo un confronto diretto e costruttivo tuttavia può por tare a una soluzione di potenziali problematiche e conflitti, per cui non par tecipare direttamente a queste manifestazioni cor r isponde alla non volontà di cercare soluzioni e impedisce di contr ibuire alle scelte gestionali che saranno intraprese. 29. Perchè non sono stato invitato, informato sulle riunioni o sugli eventi organizzati per le comunità locali? Diverse presentazioni e incontri pubblici sono stati organizzati prima dell’inizio del progetto al fine di informare il pubblico, soprattutto quello locale. Abbiamo informato i media locali che hanno pubblicato le nostre informazioni e abbiamo pubblicato le informazioni e attività sui vari social media a nostra disposizione. Stiamo cercando di utilizzare tutti i mezzi possibili per continuare a pubblicizzare il nostro lavoro e gli eventi pubblici. Naturalmente possiamo migliorare la nostra attività di informazione e a tal fine ti preghiamo di farcelo sapere, in modo che possiamo perfezionare la nostra comunicazione in futuro. Non esitate a contattarci a: life.lynx.eu@gmail.com – info@progettolinceitalia.it Grazie! 30. Perchè è stata scelta la lince carpatica piuttosto che quella balcanica per rafforzare la popolazione dinarica? Storicamente c’era una singola popolazione di lince che si estendeva dall’Europa centrale, tra cui Alpi e Carpazi, verso i Balcani. Solo più tardi questa grande popolazione si è frammentata in popolazioni isolate più piccole. La distanza dalle Alpi Sud-Orientali del Friuli, e della Slovenia e Croazia alla popolazione dei Carpazi è simile alla distanza dalla popolazione dei Balcani e la lince di entrambe queste popolazioni è molto simile morfologicamente, ecologicamente e a livello comportamentale. Tuttavia, la popolazione dei Balcani è oggi molto piccola (stimata in una trentina di animali), in calo e probabilmente soffre di consanguineità, mentre la popolazione dei Carpazi è grande (stimata in circa 2.800 animali), geneticamente varia e molto sana. Ciò rende la lince dei Carpazi una popolazione donatrice molto più adatta per il rafforzamento della popolazione alpina e dinarica. Inoltre anche la cattura di animali per la traslocazione non avrà un importante effetto negativo sulla popolazione dei Carpazi, mentre potrebbe compromettere seriamente la piccola popolazione dei Balcani, dove la cattura del numero richiesto di linci non sarebbe fattibile durante il periodo del progetto, senza compromettere la sopravvivenza del nucleo balcanico. 31. É vero che la lince balcanica preda principalmente lepri e piccoli roditori, mentre quella carpatica caccia ungulati? No. Recenti studi sulla dieta della lince balcanica in Macedonia hanno dimostrato che anche la lince balcanica caccia principalmente gli ungulati (caprioli e camosci), esattamente come la lince della popolazione carpatica. Entrambe le popolazioni cacciano anche lepri, uccelli e altre prede minori, ma queste non rappresentano mai la principale fonte di cibo, né per i Carpazi né per i Balcani. 17 32. Le linci carpatiche che si stanno rilasciando potrebbero mettere in pericolo la »purezza« della lince balcanica? (La lince balcanica è elencata come sottospecie, anche dall’IUCN) Non ci sono prove scientifiche che la lince “balcanica” e la lince “carpatica” appartengano a sottospecie diverse. Guardando alla distribuzione storica 200 anni fa, è chiaro che la popolazione alpina di oggi era collegata all’attuale popolazione “balcanica”. Pertanto, stiamo parlando di due diversi ecotipi della stessa specie, che sono stati creati artificialmente dopo che l’uomo ha sterminato la lince dal bacino della Pannonia. I futuri collegamenti tra queste popolazioni potrebbero essere utili anche per la popolazione di lince balcanica, anch’essa minacciata dalla perdita di variabilità genetica. In effetti, nel prossimo futuro la popolazione dei Balcani molto probabilmente si collegherà direttamente alla popolazione dei Carpazi, che si sta diffondendo verso sud-ovest attraverso la Serbia. In questo modo, verrà ristabilita la connessione naturale tra la lince di queste aree, indipendentemente dagli sviluppi della popolazione di lince dinarica. 33. In Slovenia e Croazia ci sono già molti orsi che si stanno espandendo anche verso le Alpi, il lupo sta aumentando ovunque, e ora la lince . . . perché? La presenza di grandi carnivori è importante per l’ecosistema in quanto aumenta la biodiversità e l’eterogeneità dell’habitat. Influenzano l’ecosistema controllando il numero di prede e di mesopredatori (i predatori più piccoli). Limitando il numero di erbivori e modificandone il comportamento, aiutano a ridurre la pressione sulla rinnovazione forestale e influiscono sulla distribuzione dei nutrienti (azoto e fosforo). Limitare il numero di mesopredatori aiuta ad alleviare la pressione su altre specie di piccoli mammiferi e uccelli. Specie diverse svolgono diversi ruoli ecologici nell’ecosistema, quindi orsi o lupi non possono sostituire la lince nella sua funzione, ma è necessario l’intero ordine dei carnivori autoctoni per garantire il funzionamento naturale degli ecosistemi forestali alpini e dinarici. Inoltre, sondaggi pubblici tra gli abitanti in Slovenia, Croazia e il nordest d’Italia hanno dimostrato che la maggior parte della popolazione locale vorrebbe che queste specie sopravvivano qui anche in futuro. Attualmente vivono circa 20 linci adulte in Slovenia e circa 50 in Croazia, mentre in Italia ci sono meno di 5 individui. I numeri di linci di questa popolazione sono in declino dagli anni ‘90. Il rinforzo con nuove linci non imparentate è necessario per il recupero e la conservazione di questa specie e per ricollegare le popolazioni alpine e dinariche. L’obiettivo principale del progetto non è solo quello di aumentare il numero di linci, ma di aumentare la variabilità genetica della popolazione e di favorire la distribuzione e la connettività con altre popolazioni di lince, in modo che la popolazione abbia una possibilità di sopravvivenza nei decenni a venire. 18 ogeltanzv V oslaJaro: Phot ranič atej VMo: Phot Percezioni del progetto e della lince 34. Perchè in Slovenia, Croazia o nelle regioni italiane delle Alpi Centro-Orientali come in Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia dobbiamo avere »tutti i grandi mammiferi carnivori d’Europa«? Non sembra ingiusto? Dal 2018 tutti i paesi dell’Europa continentale ospitano almeno una specie di grande carnivoro. Orsi, lupi e linci sono presenti in circa metà dei paesi europei, che hanno riconosciuto la loro importanza e sono stati in grado di preservarli attraverso l’adozione e l’attuazione di leggi che li proteggono, l’opinione pubblica che li supporta e una varietà di pratiche che rendono possibile la coesistenza tra grandi carnivori e l’uomo. La Slovenia e la Croazia in primis, ma anche diverse realtà in Italia sono buoni esempi di come conservare il patrimonio naturale per le generazioni future. Questi paesi e queste regioni da sole sarebbero troppo piccole per ospitare popolazioni vitali di grandi carnivori. Ognuno deve contribuire con le proprie quote alla conservazione di popolazioni comuni di carnivori, sane e sufficientemente grandi da poter sopravvivere a lungo termine. 35. Non abbiamo già abbastanza grandi predatori? L’abbondanza di grandi carnivori dipende principalmente da quante persone sono disposte ad accettarli in una determinata area. Il numero può differire in modo significativo tra i diversi gruppi di interesse e per quanto riguarda le specie. La capacità portante biologica di un habitat idoneo a queste specie è generalmente molto superiore alla capacità portante sociale, ovvero al grado di tolleranza della gente a livello locale. La popolazione di orsi bruni in Slovenia è per esempio quella con la più alta densità nota e in alcune aree sembra aver superato la “capacità portante sociale”. In risposta a ciò, la popolazione viene controllata attraverso la rimozione regolamentata degli orsi. L’estremo opposto è dato dalla popolazione di lince, che negli ultimi decenni ha subito un incredibile calo del numero. Quando la sua caccia fu vietata non ci furono praticamente lamentele, anzi, iniziarono i pensieri e i progetti per salvaguardare e rinforzare questa specie. 21 ranič atej VMo: Phot Altre preoccupazioni 36. Dovremmo preoccuparci se la lince si espande e sposta verso aree scarse di cibo? È un problema per la lince? Secondo lo studio sull’idoneità ambientale della lince, la maggior parte delle aree delle Alpi Sud-Orientali e dei Monti Dinarici in cui verrà rinforzata la lince con traslocazioni, è altamente idonea per il felide. In questa zona ci sono habitat con abbastanza prede (caprioli, camosci e cervi). Le principali specie preda per la lince sono presenti in tutta l’area del progetto. Vi sono tuttavia aree con densità di popolazione di ungulati più basse a confine e al di fuori dell’area del progetto in Croazia (ad esempio parti della Dalmazia e della Lika). Se una parte delle linci traslocate dovessero migrare verso tali aree, è prevista una ricattura con lo scopo di riportarle in aree più adatte, dove avranno anche la possibilità di incontrarsi e accoppiarsi con altre linci. reb y of Zag ersit , Univ edicine y M inarer Vet y of acult o: F Phot 37. Cosa succede se »troppe linci« venissero uccise in incidenti sulle nostre strade e autostrade? Secondo la nostra esperienza passata, è altamente improbabile che ciò accada. Se tuttavia si dovessero verificare tali eventi, discuteremo quali misure di prevenzione dovrebbero essere prese. Se un animale traslocato viene ucciso o muore a seguito di un incidente stradale, il team del progetto concorda che dovrebbe essere sostituito con un nuovo animale per garantire che un numero di animali sufficiente sia traslocato per ridurre il problema di consanguineità della nostra popolazione. 38. Trasporto delle linci – ci sono problemi relativi al benessere animale? Gli animali saranno trasportati secondo le pratiche veterinarie comuni per il trasporto di animali selvatici. Le linci trasportate saranno ben seguite e accudite secondo le normative vigenti sugli standard di benessere degli animali. 23 39. Cosa succederà se le linci della zek Slovacchia e della Romania non zegor sopravviveranno in Slovenia e Croazia? Esiste una soglia (di linci morte) che cin Grar attiverà una “pausa” nel progetto? Tutte le attività del progetto saranno o: M attentamente monitorate. Gli individui Phot traslocati sono tutti muniti di radiocollare e saranno attentamente monitorati. Siamo consapevoli che un certo numero di linci può morire e adotteremo tutte le misure precauzionali per evitare che ciò accada. Il direttivo del progetto ha messo in atto meccanismi per affrontare eventuali situazioni di crisi. Un’alta mortalità di animali destinati al rinforzo rientrerebbe sicuramente in questa categoria. Dato che stiamo facendo tutto il possibile per evitare ciò, non è stata ancora stabilita una soglia specifica di linci morte che porterebbero a un fermo del progetto. 40. Le popolazioni di lince nei paesi donatori di origine sono abbastanza robuste da sopportare la rimozione degli individui necessari al progetto LIFE Lynx? Sia la Romania che la Slovacchia hanno popolazioni di lince sane di diverse centinaia di animali. I dati preliminari raccolti nelle aree di cattura di entrambi i paesi di origine hanno mostrato che le densità di lince sono relativamente alte e che gli animali si riproducono regolarmente. Pertanto, riteniamo che gli individui territoriali rimossi verranno rapidamente sostituiti da animali più giovani. Monitoreremo la situazione anche dopo la cattura e traslocazione delle linci per garantire che le popolazioni di origine non siano compromesse. 41. Come facciamo a sapere se le operazioni di cattura avranno un impatto sulle popolazioni di lince in Slovacchia e Romania? Questo può essere determinato con attente ricerche condotte prima e dopo la rimozione degli individui; le aree di cattura sono monitorate attentamente, prima e dopo le catture e traslocazioni. 24 42. Perchè saranno rilasciate solo 4 linci in Croazia e ben 10 in Slovenia? Uno degli obiettivi principali è connettere la popolazione dinarica con la popolazione alpina. Per raggiungere questo scopo, rilasceremo 5 linci nell’area alpina sud-orientale della Slovenia - per creare una nuova isola, un nuovo ponte di collegamento (stepping stone). Altri 5 animali saranno invece liberati nella parte dinarica slovena per aumentare la possibilità di una connessione tra queste due popolazioni. E ulteriori 4 in Croazia. La lince dalla Slovenia si sta disperdendo anche verso la Croazia e la lince dalla Croazia si sta disperdendo anche verso la Slovenia. Questo interscambio contribuisce a ristabilire la variabilità genetica. 43. Se vogliamo che le linci si diffondano nelle Alpi, anche in Italia e poi in Austria, perchè non le liberiamo direttamente anche in quei paesi? Alcune linci con buona probabilità si sposteranno e disperderanno dalla Slovenia anche verso l’Italia e l’Austria. Se le liberassimo direttamente quì, invece che in Slovenia, la distanza tra la parte alpina e quella dinarica della popolazione sarebbe troppo grande. Il nostro obiettivo è quello di collegare queste due parti in modo che la distanza tra le due popolazioni corrisponda a una distanza geografica ottimale. Inoltre va ricordato che come azione propedeutica a questo progetto LIFE Lynx, nell’ambito del progetto UlyCA (Urgent Lynx Conservation Action) in Italia la popolazione di lince è stata già rafforzata nel 2014 con la liberazione di due linci (di provenienza Svizzera) in Friuli Venezia Giulia (Foresta di Tarvisio). E in Austria, dal 2011 al 2017, cinque linci sono state traslocate dalla Svizzera nell’Alta Austria (Parco Nazionale Kalkalpen) per formare un nucleo di popolazione alpina nord-orientale. 44. Possono dei turisti essere accompagnati nei siti di detenzione e rilascio delle linci? No. Per prevenire qualsiasi disturbo non necessario della lince, è importante mantenere riservati i siti di rilascio. Il progetto sta preparando una selezione di materiali informativi e divulgativi che possono essere utilizzati nel settore turistico. Nell’ambito del progetto svilupperemo percorsi tematici di lince in Slovenia e in Italia, insieme alla “Lynx Walk” - una guida elettronica in diverse lingue per il percorso tra la Slovenia e la Croazia, adatta a turisti e scuole. Il percorso sarà dotato di segni di riconoscimento della lince e informazioni sulla reintroduzione. Dopo il progetto, parti dell’attuale recinto di detenzione delle linci verranno spostati sul sentiero tematico. Per maggiori informazioni vedi lifelynx.eu. ranič atej VMo: Phot 25 atešič ko Mar o: M Phot Domande relative al turismo e l’economia 45. Le varie agenzie e organizzazioni turistiche possono utilizzare foto, video, dati della telemetria prodotti nel corso del progetto per promuovere le destinazioni? Durante il progetto, verranno prodotti foto e video dalle foto- videotrapole, nonché mappe dai dati della telemetria. Creeremo una selezione di materiali che possono essere utilizzati dalle organizzazioni turistiche nell’area del progetto. Le organizzazioni turistiche sono incoraggiate a utilizzare i materiali per comunicare problemi di conservazione della lince e per lo sviluppo di forme di turismo sostenibili e non invasive (ad esempio, corsi di riconoscimento dei segni di presenza della lince, seminari d’arte e vacanze di pittura, ecc.). 26 Domande aggiuntive provenienti da seminari, presentazioni, incontri ecc. ogeltanzv V oslaJaro: Phot 46. Perchè gli animali utili al rilascio non sono stati allevati allo ZOO di Lubiana? Una delle conclusioni della nostra recente revisione degli studi sugli sforzi di reintroduzione e traslocazione di carnivori del passato, è stata che è preferibile utilizzare animali selvatici agli animali nati in cattività. Ciò si basa in gran parte sul fatto che i programmi di traslocazione dei carnivori hanno avuto più successo (31%) quando sono stati utilizzati animali catturati in natura rispetto agli sforzi compiuti con animali nati in cattività (13%). Il tasso di sopravvivenza degli animali selvatici catturati e poi liberati era più alto (53%), rispetto agli individui liberati che erano nati in cattività (32%). Sebbene ci siano alcuni casi di programmi di traslocazione di successo che hanno utilizzato animali in cattività, tra cui la lince eurasiatica, ci sono diverse problematiche associate all’utilizzo di individui nati in cattività, che potrebbero compromettere il successo di tali progetti. Questi includono: 1) ridotta capacità di cercare e uccidere le prede, 2) mancanza di timore di altri predatori, 3) capacità di trovare tane adeguate per allevare i cuccioli e 4) evitare l’uomo. Pertanto, i carnivori in cattività dovrebbero essere utilizzati per questi progetti solo quando non ci sono altre alternative. Siccome in questo progetto abbiamo la possibilità di ottenere linci catturate in natura, useremo solo individui selvatici. 27 AUTORI Rok Černe Manca Dremel Paolo Molinari Anja Jobin Molinari Miha Krofel Aleksandra Majić Skrbinšek Urša Marinko Meta Mavec Hubert Potočnik Vedran Slijepčević Manca Velkavrh INFORMAZIONI SUL PROGETTO Nome: Prevenire l’estinzione della lince nei Monti Dinarici e nelle Alpi Sud-Orientali con misure di rinforzo e conservazione Acronimo: LIFE Lynx Riferimento: LIFE16 NAT/SI/000634 Durata: 1/7/2017 – 31/3/2024 www.lifelynx.eu @LIFELynx.eu / @lifelynx.hr Life.lynx.eu@gmail.com Con il supporto di EU LIFE fi nancing Partner Co-fi nanciers??