Ivan Klajn CDU 805.0-56:801.24 Beograd PRONOMI, A VVERBI E PREPOSIZIONI "Bruciava gia quando mi ci sono sdraiato" e il titolo della traduzione italiana di un Hbro umoristico americano, nell'originale When I Lay Down on lt1 • Ricostruen­do la frase intera in entrambe le Iingue (si tratta, a quanto pare, delle parole di un uomo che spiega come si e sviluppato l'incendio in casa sua) otteniamo: ( 1) Il Ietto bruciava gia quando mi ci sono sdraiato ( 2) The bed was already burning when 1 lay down on it dove il pronome it sostituisce (o "rappresenta", o "pronominalizza", a seconda della concezione dei pronomi da cui si vuole partire) il sintagma the bed. Echiaro che an­che in italiano, partendo dalla struttura di base ( 3) Il Ietto bruciava gia quando mi sono sdraiato sul letto si potrebbe avere una sostituzione analoga a quella dell'inglese, cioe ( 4) Il letto bruciava gia quando mi sono sdraiato su (di) esso La frase e certamente grammaticale, ma alquanto pesante. Percio l'italiano preferi­sce eseguire una seconda sostituzione, "condensando"2 il sintagma preposizionale in ci e ottenendo (1). Conclusioni quasi identiche valgono per il secondo periodo dell'esempio ( 5) Ti piace la tua pelliccia? Il suo proprietario c'e stato ammazzato dentro!3 che tradotta in inglese suonerebbe: ( 6) (Do you like your fur coat?) Its owner has been murdered in it! Ancora una volta, Jo stesso costrutto potrebbe valere anche per l'italiano come struttura sottostante ("Il suo proprietario e stato ammazzato in essa"), ma per spie­ 1 Di Robert Fulghum, ed. Frassinelli, Milano 1990. 2 Per questo termine si veda R. Simone, Punti di attacco dei clitici in italiano, in: /talia linguistica: idee, storia, strutture, a cura di F. Albano Leoni (e altri), Bologna 1983, 285-307, in particolare a p. 290. 3 Manifesto della Lega anti-vivisezione, citato in Panorama 9-XIl-1990, p. 67. gare la comparsa della parola dentro e necessario presupporre "ammazzato dentro di essa", o addirittura un (bruttissimo, ma indispensabile per la derivazione di ci) "dentro ad essa". Costrutti analoghi, con cilvi e parole definite come "avverbi" nella grammatica tradizionale, si hanno negli esempi seguenti: ( 7) Egli rende soffice il terreno con uno strato di foglie, vi stende sopra dei ra­moscelli ... ( 8) C'era Giovanni, e mi ci sono seduto vicino. ( 9) Ma perche mi ci avete messo assieme?4 Oltre a cilvi, compaiono nello stesso ruolo (logicamente, poiche anch'essi, co­me cilvi nella maggior parte dei loro impieghi, sostituiscono un sintagma a + so­stantivo) i pronomi atoni dativali: (10) Tutta colpa della campagna che ci hanno scatenato contro. (11) Non c'e stato nessuno che abbia patito, agonizzato piu di lei. Ma tutti le sono stati contro, perche non sopportano il suo male. (12) Tra Cannero e la foce del Tresa mi si aprivano davanti le acque di casa. (13) L'Orimbelli la fece accomodare sulla panchetta e le sedette di fronte. (14) Non amiamo piu Ciriaco come una volta, ma non gli stiamo di certo ad­dosso col fucile puntato. (15) II nostro cane alano Molok ti e corso addosso abbaiando.5 La combinazione di un clitico con "avverbi" come dentro, sopra, davanti, di fronte, contro, addosso etc. e un procedimento molto frequente nella sintassi italia­na, sul quale pero invano cercheremmo il minimo cenno nelle grammatiche tradizio­nali. Ora finalmente ne da un'analisi particolareggiata Luigi Rizzi nella Grande grammatica a cura di L. Renzi6 • Evitando di parlare di "avverbi" (persino in esempi 4 II primo esempio edi ltalo Calvino, Lezioni americane, Milano 1988, p. 7; gli altri due si trovano in M. Berretta, "Ci" vs. "gli": un microsistema in crisi?, ne! volume della SLI, Sintassi e morfologia della lingua italiana d'uso, a cura di A. Franchi de Bellis e L.M. Savoia, Roma 1985, a p. 125. 5 Gli esempi provengono: (10) dalla stampa, citato nella Grammatica italiana di L. Serianni, Torino 1988, p. 391; (11) da E. Biagi, Amori, Milano 1988, p. 78; (12) e (13) da P. Chiara, La stanza del ves­covo, Milano 1984, p. 78 e 173; (14) da G. Pansa, Cartefalse, Milano 1988, 260; (15) da A. Moravia, II dio Kurt, Milano 1968, p. 53. 6 Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di Lorenzo Renzi, Bologna 1989, capitolo 10 (spec. alle pp. 521-530). quali Vado su o Gianni abita accanto egli vede soltanto "preposizioni senza comple­menti"), il Rizzi chiama "preposizioni polisillabiche" le tradizionali preposizioni "improprie" e le divide in tre classi: (1) quelle che, per formare un sintagma preposi­zionale, richiedono l'aggiunta di a (accanto, addosso, davanti, incontro, intorno ecc.) o di qualche altra preposizione (invece di, prima di, fuori dilda, fontano da, insieme con); (II) quelle per cui l'aggiunta di a e facoltativa: dietro, contro, dentro, sopra, sotto ecc. (p.es. dietro la porta = dietro alla porta); (III) quelle che non am­mettono una seconda preposizione: dopo, verso, circa, senza, durante, malgrado, secondo ecc. Queste ultime ovviamente non sono interessanti per il nostro argomen­to (con la sola eccezione di senza, che puo apparire in costrutti come "Ne sono ri­masto senza": percio lo stesso autore, a p. 526, considera la possibilita di inserire senza piuttosto nella classe II come caso speciale, cioe con l'aggiunta di un di cancel­lato in superficie anziche di un a). Commentando esempi come (16) Gianni ci si e messo dietro (alla porta) (17) Ci sto accanto (18) Gianni gli si e messo dietro (a Mario) (19) Mario legira intorno (20) Le vivo accanto e altri, evidentemente analoghi ai nostri esempi (5)-(15), insieme con quelli