matajur UN ANNO DI IMPEGNO FECONDO novi OBISK V REZIJI IN SREČANJE Z ŽUPANOM H IL GIRO DEL FRIULI TORNA SUL MATAJUR tednik Slovencev videmske pokrajine v dreSkem kamunu za veliko NUOČ... ČEDAD / CIVIDAIE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajur@spin.it • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1,00 evro Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERgUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy št. 4 (1334) Čedad, četrtek, 29. januarja 2009 nas casopu tudi na -» spletni strani S www.novimatajur.it A proposito di tutela del resiano Un’inaccettabile intolleranza Non parlano resiano, non l’hanno insegnato ai propri figli. Non vivono nemmeno a Resia. Eppure a Trieste come a San Pietro si presentano come i difensori della “resianità“, con un’asprezza e con toni spesso più adatti allo scontro in osteria che alle sedi istitu-zionali. Chi non ha argomenti, si sa, alza la voce per sopraffare chi non la pensa come lui. E queste persone, si è visto a S. Pietro, non accettano e non sopportano che qualcuno agisca e la pensi diversamente da loro. E qui sta il vero pericolo, perchè senza rispetto non c’è convivenza, e l'intolleranza genera solo odio. I “difensori” della resianità (ma anche dei nostri dialetti in funzione antislovena) poi lo sono a parole. Non hanno nulla da far vedere, se non qualche petizione o lettera ai giornali. Non si sono mai preoccupati se a Resia soltanto il 20% dei giovani parla abitualmente resiano. Sono invece pronti ad attaccare e discreditare chi giorno dopo giorno, anno dopo anno, fa parlare i fatti. E questo è inaccettabile. Non si può tollerare che si cerchi di intimidire chi apre al resiano nuovi spazi nella comunicazione pubblica, in trasmissioni della RAI, su inviti e pubblicazioni, chi cerca di coltivarlo con le giovani generazioni, e non è facile vista la pervasività dell’italiano che riempie ogni istante della nostra vita. Perchè non è certo lo sloveno che minaccia il resiano, sarebbe ridicolo sostenerlo! Come è emerso palesemente anche a S. Pietro, l’interesse di questi gruppi è squisitamente politico e si inserisce in una lunga tradizione antislovena. L’obiettivo immediato sono le prossime elezioni comunali, quello di medio periodo smantellare le leggi di tutela in provincia di Udine e sfinire la comunità in sterili battaglie di retroguardia perchè non alzi troppo la testa e si accontenti di quello che ha. In questo dima il Governo italiano è alle prese con la relazione sulla protezione delle minoranze linguistiche per il Consiglio d’Europa, (jn) V četrtek, 22. januarja, so se v Špetru zaključili Beneški kulturni dnevi Kako lahko raba lokalnih govoric prispeva k razvoju gospodarstva O povezavi med manjšinskimi jeziki in razvojem gospodarstva sta spregovorila tudi Marco Štolfo in Luigia Negro Massimo Duca in Franco Fineo sta spregovorila o možnostih, ki jih nudi uporaba furlanskega jezika. Predsednik Arlefa Massimo Duca je prepričan, da je jezik neke vrste zastava določenega teritorija in kulture. “Pri nas je lepih krajev veliko, od drugih z geografskega vidika podobnih krajev pa se razlikujejo predvsem zaradi furlanske kulture, kije tu razširjena. (T.G.) beri na strani 5 Tudi zadnji sklop predavanj v okviru letošnjih “Beneških kulturnih dnevov” je v občinsko dvorano v Špetru privabil številne ljudi, ki so hoteli zvedeti, kako lahko raba njihovih lokalnih govoric prispeva k razvoju teritorija in gospodarstva. O tem so spregovorili predsednica kulturnega društva Rozajanski dum iz Rezije Luigia Negro, Massimo Duca in Franco Fineo z Deželne agencije za furlanski j ezik (ARLEF) ter Marco Štolfo z Glavne direkcije za šolstvo, šport in mir Dežele FJK. Gledališče Ristori - Čedad 8. 08. 8009 ob 16.30 DAN SLOVENSKE KULTURE “...in čujem te; klavir igra...” (Kosovel) posvečeno 100-letnlci Glasbene matice v Trstu Program bodo oblikovali: Mešani pevski zbor Jacobus Gallus, Otroški pevski zbor Glasbene in dvojezične šole iz Špetra Mali lujerji Harmonikarski orkester šole Glasbene matice Špeter Godalni kvartet GM Tadeja Kralj, harfa igralca Danijel Malalan in Maja Gal Štromar scenarij: Tatjana Rojc, režija: Gregor Geč Tensioni durante il consiglio comunale S. Pietro, prove tecniche di campagna elettorale Tra accuse reciproche, an- ai tre primi cittadini (oltre a nunci di esposti alla Procura quello di S. Pietro, quelli di e poco altro, si è consumato, Savogna e di Pulfero) si è as-sabato 24 gennaio, il consiglio sunto la responsabilità dei- comunale di S. Pietro al Na-tisone convocato per risolvere la presunta irregolarità in una delibera comunale riguardante una modifica allo statuto dell’Unione dei Comuni. Situazione, almeno secondo la maggioranza guidata dal sindaco Tiziano Manzini, sanata: il segretario comunale con una nota inviata l’errore - la delibera non era stata votata da almeno due terzi del consiglio - mentre è stata riapprovata, dalla sola maggioranza, la nomina del liquidatore dell’ente, lo stesso segretario comunale, per evitare un’impugnatura della delibera precedente. Sono rimasti però i contrasti con l’opposizione che ritiene la questione tutt’altro che sanata e che in seguito è uscita dai banchi del consiglio in occasione del voto per il bilancio preventivo del 2009. In mezzo, una serie di accuse che non hanno certo contribuito a rasserenare gli animi, facendo capire che la campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno è già iniziata. Prima di giungere alla discussione sul bilancio, l’assemblea ha approvato (Lista civica e lista La nostra terra hanno dato voto contrario) la determinazione dell’aliquota lei per le aree edificabili (rimane al 7 per mille) e dell’addizione comunale allTrpef (0,2 per mille), (m.o.) segue a pagina 2 Scelta per concludere le celebrazioni per i quaranta anni dalla fondazione dell’Unione emigranti sloveni -Slovenci po svetu, la mostra fotografica “Deriva nei continenti”, inaugurata venerdì 23 gennaio nella Beneška galerija di S. Pietro al Na-tisone e visitabile fino al prossimo primo marzo (il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30), rappresenta in realtà non tanto una conclusione, quanto l’inizio di un lungo percorso. Le fotografie, provenienti da una quindicina di nuclei familiari delle Valli del Natisone, assieme ad alcuni brevi video e ad un pannel- lo con l’albero genealogico di due famiglie, sono solo una piccolissima parte del patrimonio iconografico legato all’emigrazione dalla Benecia. L’esposizione riguarda in particolare la vita degli emigranti negli Stati Uniti ed in Canada, ma è evidente che quasi ogni famiglia della Benecia, oggi, conserva un suo piccolo archivio di quella “memoria condivisa”, come l’ha chiamata nel corso dell’inaugurazione il presidente dell’Ues Dante Del Medico, che è parte fonda-mentale della storia della Benecia nell’ultimo secolo, (m.o.) segue a pagina 3 Pisatelj Boris Pahor ponovno kandidat za Nobelovo nagrado Slovenski pisatelj, akademik, francoski vitez legije časti ter najvidnejši slovenski intelektualec v Italiji in Evropi, Boris Pahor, je bil letos spet predlagan za Nobelovo nagrado za literaturo. Po poročanju tednika Finance je predlog za visoko priznanje tržaškemu pisatelju dala Univerza v Ljubljani, kije Pahorju lani podelila častni doktorat. Aktualno S. Pietro, approvato dalla sola maggioranza il bilancio 2009 Prg e finanza derivata, l’opposizione attacca Minister: odnosi s Hrvaško lahko gredo le na boljši dalla prima pagina L’assessore Mariano Zuf-ferli ha quindi illustrato le opere pubbliche previste per il 2009. Sono quattro: l’impianto di sollevamento delle fognature di Vernasso (la spesa prevista è di 74 mila euro), la prosecuzione della rete di canali di scolo nel capoluogo (180 mila euro), la manutenzione straordinaria della scuola media (250 mila euro) e l’adeguamento degli spogliatoi della palestra della stessa scuola (120 mila euro). L’opposizione si è astenuta. Non così, come detto, sul bilancio preventivo. Il sindaco Manzini ha lamentato la cessazione del finanziamento per l’Unione dei Comuni (circa 90 mila euro), ha parlato di “equilibrio di bilancio garantito senza aumento delle tasse, a parte la tassa sui rifiuti solidi e urbani”, il rigoroso controllo dell’amministrazione sulle spese di energia elettrica e riscaldamento e lo stop alle indennità della giunta fino al giugno, quindi fino alla scadenza del mandato. Suggerimenti, ma anche riserve, sono venute dal revisore dei conti, che nella sua relazione ha tra l’altro parlato di “possibili tensioni nel caso di spese obbligatorie” ed ha indicato la strada delle convenzioni o di una riorganizzazione dell’ente per evitare spiacevoli sorprese. “La relazione del sindaco tralascia fatti importanti come la mancata presentazione del Piano regolatore, che doveva essere proposto entro dicembre, e la questione della finanza derivata” ha lamentato dai banchi dell’opposizione Fabrizio Dorbolò. Giuseppe Marinig ha parlato di “mancata volontà politica di completare le opere già iniziate" e di “scarso e limitato senso del governo e della cosa pubblica.” Simone Bordon ha chiesto delucidazioni sulla mancata adesione di S. Pietro all’associazione intercomunale. Per il sindaco “i costi dei servizi sono più che dimezzati, certo, il servizio non è più quello di prima, è leggermente peggiore...” L’assessore Teresa Dennetta ha chiarito che sulla vicenda dei derivati l’amministrazio- ne si è mossa aderendo, assieme ad una quarantina di Comuni della provincia, ad un’iniziativa appoggiata dalla Regione per chiedere una valutazione dei termini del contratto stipulato con l’istituto bancario. Sul Piano regolatore Manzini ha da parte sua ammesso il ritardo: “Oggi la bozza è sul mio tavolo” ha aggiunto. Il bilancio è passato con i sì della maggioranza, mentre, come detto, l’opposizione non ha partecipato al voto. In conclusione di assemblea, tra le interrogazioni, quella su una dichiarazione rilasciata ad un organo di stampa dall’assessore Den- netta e rguardante la divulgazione di dati errati sugli iscritti alla scuola bilingue di S. Pietro. Ha risposto Manzini: “I numeri riportati non potevano certo essere riferiti alla scuola intera, si riferiva alla prima classe della media bilingue. Questa amministrazione in ogni caso dimostra con i fatti la validità del suo operato, come dimostra la promessa di un finanziamento per la manutezione degli edifici della bilingue espressa dall’assessore regionale Molinaro. L’assessore Dennetta - ha concluso - farà parte della giunta sino alla fine del mandato.” (m.o.) “Strinjam se, da odnosi med Slovenijo in Hrvaško niso najboljši, niso pa slabi. Po tistem, ko Slovenija ni dala soglasja za zapiranje in odpiranje nekaterih poglavij v pristopnih pogajanjih Hrvaške z Evropsko unijo, so odnosi v občutljivi fazi. Lahko gredo le na boljše.” Tako jev intervjuju za revijo Mag povedal novi slovenski zunanji minister Samuel Žbogar. Na položaj zunanjega ministra je prišel z dvajsetletnimi diplomatskimi izkušnjami. Ker je bil večino tega časa, tudi zadnjih osem let, minister za zunanje zadeve Dimitrij Rupel, je veljal za njegovega človeka, vendar so se njune poti razšle najpozneje na začetku lanskega leta, po tako imenovani washingtonski depeši. Že takoj na začetku mandata ga je doletelo naj-hujše zaostrovanje slovenskih odnosov s Hrvaško do zdaj. Kaj konkretno je povzročilo slovensko blokado hrvaških pogajanj, je minister povedal, daje Hrvaška prek svojih pogajalskih pozicij v pogajanja z EU vnesla bilateralne težave s Slovenijo. Slovenija seje odzvala tako, daje zaščitila svoje interese. Kdaj pa se bo Hrvaška pridružila EU? Pogajanja nameravajo končati do konca 2009, se pravi, da bi lahko pristopno pogodbo podpisali spomladi 2010. Ratifikacije ponavadi trajajo eno leto, tako je bilo tudi s Slovenijo, in smo v letu 2011, dodaja zunanji minister. To bo v Sloveniji leto pred novimi državnozborskimi volitvami. Ali se bo v tem času sploh mogoče izogniti referendumu o vstopu Hrvaške v EU. Na to dilemo Samuel Žbogar dodaja, da ljudje bodo morali imeti občutek, da glede meje poteka neki dogovor, proces, ki bo pripeljal do rešitve, dobre za obe strani. Ta proces mora potekati, preden bo Hrvaška končala pogajanja. Če jih bo in bodo glede meje še vedno tam, kjer so zdaj, bo položaj zelo zapleten. Nekateri ugotavljajo, da sedanje slovensko ravnanje spominja na italijansko v času, ko je v EU vstopala Slo- venija. Slovenski zunanji minister se s takšno primerjavo ne strinja in ugotavlja, da obstajata dve pomembni razliki. Prvič: ko je Italija pogojevala slovensko članstvo - in to je trajalo kar precej časa - ni šlo za življenjski interes Italije. Sloje za nepremičnine. Slovenija je nasledila neki sporazum, po katerem so bile nepremičnine urejene. Potem je Italija prek EU dosegla, da je Slovenija celo spremenila ustavo, in to veliko prej, kot bi bilo treba zaradi članstva. To je druga razlika. Ustavo so spreminjali že za stabilizacijski sporazum z EU, čeprav bi po evropskem pravu in pogajalskih pozicijah to morali storiti šele ob včlanitvi. Ob imenovanju je bil minister precejšnja neznanka. Nekateri so ga imeli za Turkovega človeka, drugi za Ruplovega, nihče pa za Pahorjevega. Kako pa je prišlo do njegovega imenovanja? Predsednik vlade, ugotavlja Žbogar, je želel na tem mestu nekoga z diplomatskimi izkušnjami. Verjetno seje ozrl po veleposlanikih na ministrstvu za zunanje zadeve in očitno ocenil, da bi lahko on uspešno opravil to nalogo. Kar zadeva njegovo bodočnost, pravi, da je vse odprto, vendar je o tem prezgodaj razmišljati. Ponosen je, da lahko služi kot minister za zunanje zadeve, in v tem precej uživa. V prihodnjih letih, dodaja, čaka Slovenijo precej velikih izzivov. Seveda pa bo njegova prihodnost odvisna tudi od tega, kako uspešno bo opravil mandat, (r.p.) Campo di calcetto, ripartono i lavori Jnlii Una segnalazione scritta, che esprimeva dubbi sulla validità dei calcoli strutturali della copertura, ha bloccato per lacu-ni mesi i lavori del campo di calcetto di S. Pietro, adiacente la palestra delle medie. Lo ha spiegato sabato il tecnico comunale, Marco Quai. Dopo numerosi approfondimenti, fatti anche dalla Commissione provinciale Lavori pubblici, il progetto è stato riconfermato. La struttura doveva essere conclusa dalla ditta appaltatrice in luglio, lo sarà invece, ha garantito il tecnico, entro la fine di febbraio. % ima Stojan Spetič Lučaj stran od mojega rimskega podstrešja se nahaja Campo de' fiori, romantični trg, kjer zjutraj prodajajo sadje in zelenjavo, zvečer pa je mestni salon s pivnicami in enotekami. In vse pod mrkim pogledom Giordana Bruna, ki ga je inkvizicija tu sežgala na grmadi. Pravzaprav je na grmadi zgorelo kakih tristo nesrečnežev - krivovercev in homoseksualcev. Tudi slovenski protestant Peter Kupljenik. Na tem trgu ni cerkve. Povsod drugje pa so. In notranji minister Maroni je podpisal okrožnico, ki prepoveduje manifestacije pred cerkvami. V mislih je očitno imel muslimane, ki so med demonstracijo zaradi izrael- skega pokola v Gazi pokleknili in molili pred milansko stolno cerkvijo. Toda prepoved pomeni dejansko kršenje ustave, ki ne omejuje pravice do demonstracij na javnem prostoru, le da se ljudje zberejo brez orožja. Očitno je Maroni ustrelil kozla in s prepovedjo ne bo nič. Očitno je, da ta vlada večkrat stre-lj a mimo in računa le na reklamni efekt svojih napovedi, čeprav ne obrode sadov. Obseden s problemi varnosti je Berlusconi napovedal, da bo v mesta poslal nadaljnjih 30 tisoč vojakov. Eno desetino vseh oboroženih sil. Celo obrambni minister La Russa ni prepričan. Opozicija pa poudarja, da bi bilo bolje, če bi za varnost skrbela policija, kateri naj vlada da nekaj več sredstev, moštva in bencina za obhodnice. Svoj čas je Berlusconi napovedal rajonskega policaja, po angleškem zgledu, a tudi iz te moke ni bilo kruha. Pa bi vendar bilo pametno, če bi po predmestjih krožile obhodnice, podnevi in zvečer pa policist, ki pozna ljudi in njihove navade. Za Italijo je varnost zares problem, a ga nekaj več vojakov na ulicah ne bo rešilo. Kot vojaki niso pomirili razmer na področjih, od Sicilije do Kampani-je, kjer organiziran kriminal - mafija, kamora, n'drangheta, Sacra Corona Unita - dejansko nadomešča državne oblasti in obvladuje vse, od politike do gospodarstva. V primerjavi s tem je poudarjanje posamičnih zločinov, kot so posilstva, gola propaganda. Berlusconi je v neslani šali dejal, da so posilstva neizogibna in da bi morali vojaki zastražiti vse lepotice na polotoku. Bridka resnica pa je, da večino posilstev beležijo v družinskem okolju in ne na cesti, kjer je dežurni krivec vsak cigan. kratke.si Più aspri con la Croazia, ma favorevoli all’adesione all’UE Interessante l’esito dell’ultimo sondaggio condotto in Slovenia per conto del quotidiano Deio. Uno dei temi centrali affrontati, i rapporti sloveno-croati. La maggioranza degli interpellati (53,3%) ritiene che la Slovenia doverebbe avere una posizione ancora più severa, il 36,3% ritiene adeguata la politica attuale e solo il 7,6% è per un atteggiamento più morbido. Gli sloveni non sono tuttavia contrari all’adesione di Zagabria all’UE. E’ favorevole il 53,6%. Sì alla ratìfica del protocollo di adesione alla Nato La commissione parlamentare per gli affari esteri ha dato il via libera, lunedì 26 gennaio, all’adesione di Croazia ed Albania alla Nato e raccomandato al Parlamento sloveno di ratificare il relativo protocollo. Hanno votato a favore 16 deputati su 18. Non ci sono stati ostacoli poiché nella documentazione presentata da Zagabria non ci sono questioni che possano pregiudicare la questione del confine, come è invece accaduto nell’iter per l’adesione croata all’UE. A proposito di collaborazione con l’opposizione L’iniziativa di partnership per 10 sviluppo che dovrebbe portare ad una maggiore collaborazione del premier Borut Pahor con Janez Janša, leader del maggior partito d’opposizion,e viene vista in Slovenia positivamente. Secondo un sondaggio del Deio ben il 49,1% degli interpellati la ritiene necessaria, è contrario il 38,6%, 11 12,3% non sa. Tra coloro che sono contrari all’iniziative, 1*81% sono elettori della coalizione di centrosinistra al governo. Visita del premier Macedone a Lubiana Martedì 27 gennaio il premier macedone Nikola Gruevski è stato per la prima volta in visita ufficiale in Slovenia su invito del presidente Borut Pahor. Oltre ai rapporti bilaterali al centro dei colloqui il processo di avvicinamento alle alleanze euroatlantiche e la sitauzione complessiva dei Balcani. Gruevski ha incontrato anche il presidente della repubblica Turk e del parlamento Gantar, inoltre ha fatto visita alla Camera dell’economia. Kanin, piste chiuse per almeno 2 settimane A causa del danneggiamento di un pilone della cabinovia, il comprensorio sciistico del Kanin è stato chiuso. In questi giorni i responsabili della società ATC Kanin stanno verificando il danno, provocato da una slavina tra le stazioni C e D e le modalità di ripristino. E solo allora si saprà quando riaprirà al pubblico. Questo è il secondo danno agli impianti di risalita, entrambi sono dovuti alle straordinarie nevicate. Sul Kanin il manto nevoso è ora di 8 metri. Minister Samuel Žbogar Kultura Da sinistra Aleksej Kalc, Dante Del Medico, il sindaco di S. Pietro Tiziano Manzini e l’assessore regionale Roberto Molinaro durante l’inaugurazione. Sono intervenuti anche il direttore dell’Ues Renzo Mattelig e Michela Predan per il Centro studi Nediža dalla prima pagina Così, in realtà, il lavoro (di ricerca, di catalogazione, concretizzatosi in questa fase anche con una bella pubblicazione) è appena all’inizio. Un lavoro che ha preso avvio, ha spiegato il ricercatore Aleksej Kalc, nella baia di New York, a Ellis Island, dove tutti gli emigranti, appena scesi dalle navi, venivano registrati. Dall’archivio di quelle registrazioni, oggi consultabile anche su internet, è emersa una cifra di 2400 arrivi dalla Benecia, ma la ricerca è tuttora in corso. In una seconda fase del lavoro si è voluto dare un volto a queste persone, alle loro famiglie, alla loro vita lontano da casa. Ora il desiderio dei promotori dell’iniziativa, l’Unione emigranti sloveni ed il Centro studi Nediža, che così apre il suo 35. anno di attività (lo ha ricordato Michela Predan), è di riversare questo studio, come si è detto ancora da completare, su internet. All’inaugurazione ha preso parte anche l’assessore regionale all’istruzione e cultura Roberto Molinaro. “L’emigrazione - ha detto - è stata un fenomeno da non dimenticare, con queste iniziative si comincia a ricostruire una dimensione che purtroppo le nostre scuole dimenticano. Una mostra di assoluta attualità, questa, anche perché avviene in una regione che nel suo piccolo ha una vocazione europea.” Molinaro in precedenza aveva visitato, assieme al sindaco ed alla giunta di S. u 55 Il "sogno americano dei nostri emigranti Inaugurata la mostra “Deriva nei continenti Kot kontinentalno, tako je tudi čezoceansko izseljevanje bilo pretežno moškega značaja. Med 2.053 izseljenci je bilo namreč žensk komaj 300, moških pa 1.753 ali več kot 85%. Njihova starost je seveda sovpadala s fizično najbolj zmogljivim življenskim obdobjem. Kar 50% vseh moških je bilo namreč zgoščenih v generaciji dvajsetletnikov. Lepo število (10%) jih je odšlo na delo v Ameriko še mlajših, med 15. in 19. letom, dobra četrtina pa je bila stara od 30 do 40 let. Večina (okrog 60%) je bila še neporočenih fantov, 40% pa je doma imelo ženo in večinoma tudi otroke. Aleksej Kalc, iz publikacije “Odplavljanje na celine” Pietro al Natisone, le scuole presenti sul territorio. Tra questa la scuola bilingue. Informato sulla situazione dell’istituto dalla dirigente scolastica Živa Gruden, l’assessore ha assicurato il suo impegno perché la giunta inserisca nel suo bilancio una posta fissa annuale per la manutenzione dell’edificio scolastico, caldeggiando però anche la proposta, da parte del Comune, di un progetto per un nuovo centro scolastico, (m.o.) Iz Madžarske v Gorico, skupinska razstava v Kulturnem domu V petek, 30. januarja 2009, ob 18. uri bo v galeriji Kulturnega doma v Gorici odprtje skupinske mednarodne razstave mednarodne likovne kolonije MONOŠTER 2007. Ob tej priložnosti bodo razstavljali naslednji slikarji: Baky Péter (Madžarska), Borsos Péter (Madžarska), Paolo Cervi Kervischer (Italija), Csuta Gyòrgy (Madžarska), Endre Gòntér (Slovenija), Goce Kalajdžiski (Slovenija), Karàcsony Kata (Madžarska), Metka Kavčič (Slovenija) in Kovàcs Ferenc (Madžarska). Dela umetnikov bo na otvoritveni slo- vesnosti predstavil likovni kritik Joško Vetrih. Razstavo prirejata upravni odbor Kulturnega doma in Kulturna zadruga Maja iz Gorice v sodelovanju z Zvezo slovenskih kulturnih društev, Slovensko kulturno gospodarsko zvezo in Zvezo Slovencev na Madžarski. Razstava bo odprta v Galeriji Kulturnega doma vse do 16. februarja 2009 po sledečem urniku: od ponedeljka do petka, od 10.00 do 13.00 in od 16.00 do 18.00 ure, ter v večernih urah med raznimi kulturnimi prireditvami. K osmi ediciji gledališkega festivala v Mavhinjah Sportno-kulturno društvo Cerovlje-Mavhinje se aktivno pripravlja na osmo edicijo Zamejskega festivala amaterskih dramskih skupin, ki bo v Mavhinjah od 27. junija do 5. julija. Festival se odvija vsaki dve leti, priprave pa so že v teku in z njimi so napovedane tudi novosti. Spremembe gredo nedvomno v pozitivno smer. Organizatorji so sami razumeli in obenem tudi sprejeli kako kritiko in kak nasvet. Festival je bil časovno predolg. Marsikatera predstava se je neprimerno zavlekla. Nekatere skupine so nastopale z deli, ki so nastala veliko pred festivalom. Tudi samih predstav je bilo preveč, neselektivnost pa je nekako “razvodenela” dogajanje. Oder na mavhinjskem trgu so popravili že za prejšnjo izvedbo, sedaj bodo razmere za nastopanje na odprtem ali pod šotorom še boljše. Na trgu bosta dva odra, kar bo zmanjšalo premore. Boljše bodo luči in ozvočenje, kije bilo nezadostno. Podobne izboljšave bodo opravili tudi na odru pod šotorom, saj so gledalci v zadnjih vrstah komaj kaj slišali. Organizatorji so skrajšali trajanje festivala, ki se bo odvijal od 27. junija do 5. julija. Odločitev bo dobra za vse. Med vsebinskimi posegi se nam zdita bistvena dva. Prvi je ta, da bodo v kategoriji za odrasle skupine lahko nastopila amaterska gledališča, ki se bodo predstavila s premiero, to je s prvo izvedbo predstave. Novost bo ustvarila tako številčno kot kakovostno selekcijo. Težje je nastopiti prvič in zahtevnejše je pripraviti predstavo za Mavhinje. Mladinske in otroške predstave bodo lahko nastopile kot vedno, vendar te skupine niso bile problem: ne številčni in večinoma niti kakovostni. Druga pomembna odločitev je, da igre ne bodo smele trajati več kot 60 minut. Odločitev je pravilna, saj amaterji težko zmorejo ustvariti gledljive predstave, ki trajajo uro in pol ali celo dve. Teh primerov je bilo na festivalu v Mavhinjah kar precej. Enourna predstava je primernejša za igralce, za občinstvo in za same organizatorje, ni pa nujno enostavnejša. Omenjeni kriteriji bodo verjetno omejili število gostujočih skupin. Za nekatere organizatorji že vedo, da jih ne bo, zato bodo več prostora odmerili gostujočim skupinam izven tekmovalnega programa. Mavhinjski festival je bil preveč “za ključen krog”. V tekmovalnem programu bodo lahko nastopile skupine, ki delujejo v okviru slovenske manjšine v Italiji in drugih slovenskih manjšin. Širitev v slednjo smer bi bila dobra in hvalevredna. Kategorije ostajajo iste in sicer odrasla, mladinska (od 11. do 19. leta) in otroška (od 5. do 11. leta starosti). Leta so torej pomembna za otroško in mladinsko skupino. Zadnji rok za vpis bo zapadel 31. marca 2009. V bistvu imajo odrasle skupine čas, da postavijo novo predstavo. Glede ostalih informacij naj se interesenti obrnejo na naslednje naslove cerovljemavhinje@libero.it. Vsako sredo bodo na društvu v Mavhinjah od 21.do 22. ure prisotni organizatorji in sicer na telefonski številki 040/2916056. Informacije bodo nudili tudi v uradih ZSKD (Trst, Gorica, Čedad, Rezija), ZSKP (Gorica) in Slovenske prosvete (Trst), (ma) “Molti mi hanno chiesto nel corso di tanti anni che effetto mi fa avere questo numero. Mah! Quasi nessun effetto, se non fosse così me lo sarei fatto togliere. Invece io lo tengo, finché vivo, fa parte di me, della mia storia perché aver fatto qualcosa per liberarci dal nazifascismo mi rende orgogliosa e proprio non lo voglio levare.” La Giornata della Memoria, il 27 gennaio, quest’anno forse come pochi altri è stata celebrata con una particolare attenzione alla testimonianza, da quella di Primo Levi, lo scrittore italiano che meglio ha saputo usare la parola per descrivere qualcosa di indescrivibile, a quelle dei deportati, vivi o già deceduti, che hanno lasciato un senso del loro triste destino. Le parole sopra riportate, “Nessuno credeva ai miei racconti...” L’orrore dei lager nella testimonianza di Maria Rudolf contenute nel libro “Tutto questo va detto” (edizione Nuovadimensione), sono di Maria Rudolf. Nata a Gorizia, aveva 17 anni quando, giovane staffetta partigiana, venne arrestata e quindi deportata nei lager tedeschi, prima ad Auschwitz e poi a Flossen-biirg e Plauen. La sua storia, raccolta da Gabriella Nocentini (nel libro anche la postfazione di Marco Coslo-vich) è raccontata come un flusso continuo nel quale si mescolano i terribili ricordi e la quotidianità del momento in cui quelle parole sono state raccolte. Un “distacco” nel tempo che però quasi scompare quando si tratta di parlare della deportazione agli studenti delle scuole. A loro va spiegato cosa significa essere un numero (prima T88492, poi il 60301, in questo caso), sapere che all’appello, se venivi messo da parte era perché eri destinato alle camere a gas, eppure trovare ogni sera la forza di pensare che ci sarebbe stato un domani, che si poteva sopravvivere a quell’orrore. La liberazione giunge nell’aprile del 1945, il ritorno a casa dopo un viaggio di ven-totto giorni. Ma “nessuno credeva ai miei racconti, nessuno ne parlava” ricorda Maria Rudolf. E poi la novità di un confine, l’aver la- sciato la propria casa, a Zolla, da cittadina italiana ed esserci tornata da cittadina jugoslava, per poi vivere il clima di tensione, a Trieste, di quel periodo. Molte cose sono poi cambiate, non una convinzione: “Il campo di concentramento è stato una grande lezione, perché io so che cosa vuol dire un pezzo di pane senza doverlo desiderare la notte, so cosa vuol dire avere un letto comodo, so cosa vuol dire essere rispettati e non umiliati...”. Una lezione, un’altra tra le tante (eppure, purtroppo, sempre di meno), si spera con un sempre maggior numero di ascoltatori o lettori. Che la memoria non sia un’ossessione, ci ricorda in ogni sua parola Maria Rudolf, ma sia rispettata e serva a comprendere e a non ripetere simili orrori, (m.o.) Tutto questo va detto La deportazione di Maria Rudolf Gabriella Nocentini Aktualno MUNICIPIO Polemica con S. Pietro dopo lo scioglimento dell'Unione Convenzioni per i servizi, Pilifero e Savogna ci stanno Il Comune di Pulfero, assieme a quello di Savogna, si sono accordati per gestire in convenzione alcuni servizi precedente-mente coordinati dall’Unione dei Comuni, per non disperdere il patrimonio acquisito con impegno e costanza nel corso degli anni. Il tutto verrà formalizzato nei prossimi consigli comunali. Glas naših prednikov Lo fanno sapere i due sindaci, Piergiorgio Domeniš per Pulfero e Lorenzo Cer-noia per Savogna. “Prendiamo atto dell’inizio della campagna elettorale nelle Valli del Natisone, purtroppo all’insegna della disinformazione e delle falsità” affermano poi a proposito di alcune recenti dichiarazioni del consigliere regionale Roberto Novelli e di alcuni amministratori locali di centro-destra. “La scelta di far cadere i percorsi aggregativi fra S.Pietro, Pulfero e Savogna - affermano Domeniš e Cer-noia - ha responsabilità ben Nella replica del sindaco di San Leonardo alle osservazioni proposte dal gruppo di minoranza, vi sono numerose cose false. Tralascio i vari punti da lui “analizzati”, ponendo l’attenzione sulle affermazioni in cui il sindaco dice di “non aver mai speso tempo per occultare nessun problema, ma per risolverli”, “di aver lavorato, come gli altri componenti della maggioranza, con onestà, disponibilità e trasparenza” ed ancora “siamo e saremo sempre disponibili a fornire, con dati oggettivi alla mano, tutti i chiarimenti che ci verranno richiesti”. Le suddette affermazioni non sono vere e per dimostrarlo riporto un esempio concreto e dimostrabile di come non ci sia la disponibilità e chiarezza tanto ostentata. L’argomento riguarda l’annosa questione della strada San Leonardo - Castelmon-te. Premetto che tale strada, realizzata una quarantina d’anni fa più o meno, non è mai stata “regolarizzata” (espropri, inserimento in mappa, ecc.). L’anno scorso precise: allo scioglimento dell’unione concordato a febbraio del 2008 si era arrivati con un accordo chiaro e condiviso per proseguire questa esperienza attraverso l’associazione intercomunale ed il mantenimento degli uffici già aggregati da ormai otto anni. Evidentemente poi qualcosa è successo, pe-riché il sindaco di S. Pietro e la sua maggioranza hanno bocciato l’associazione intercomunale da loro stessi proposta”. “La spocchia del consigliere Novelli nell’accusare una parte di fare propaganda - continuano i due sinda- ho scoperto, del tutto casualmente, che verso la fine del 2007 è stato effettuato il rilievo del tracciato ed effettuati i frazionamenti di tutti i terreni interessati. Credo che molti non sappiano neppure di tali operazioni. Personalmente non ho mai ricevuto alcuna notifica nè avviso relativo. I frazionamenti sono stati firmati dal sindaco, ma non è dato sapere in base a quale autorizzazione, visto che i proprietari non sono stati interpellati. A seguito di tale “scoperta” ho richiesto, per iscritto, informazioni e chiarimenti riguardo a tale modo di operare (secondo lui onesto e trasparente). Due delle richieste indirizzate al sindaco sono state ignorate, alla terza ho ricevuto una lettera a firma del tecnico comunale (non del sindaco) che, tuttavia, non chiariva tutti i miei dubbi. Mi sono allora recato in municipio per un colloquio col sindaco che, arrivando con comodi venti minuti di ritardo, non sapeva nulla del caso e si sarebbe informato. Ho fatto presente il mio disappunto sul mancato obbli- ci - ci fa chiedere dove era lui, profumatamente pagato, e dov’era la sua attenzione a tutto il territorio delle Valli quando la Regione distribuiva 1.850.000 euro a 26 Comuni tutti di centrodestra, e ci fa chiedere cosa sta facendo ora perché finalmente la Regione dica ai Comuni cosa intende fare per il riordino e la razionalizzazione degli enti Locali, visto che oltre a distruggere la legge Iacop niente ancora si è costruito o proposto. Rinfreschiamo infine la memoria al sindaco Manzini ricordandogli che durante la presidenza Domeniš le funzioni dell’Unione conferite alla stessa da 9 sono passate a 12, come evidente segnale di ‘avversità’ a qualsiasi forma di collaborazione con il Comune di S.Pietro”. go di risposta alle richieste di un cittadino e, verbalmente, mi ha assicurato che mi avrebbe contattato per i chiarimenti. Il giorno seguente mi ha indirettamente informato che, per capire e risolvere il problema, dovevo recarmi presso il progettista che aveva redatto il progetto. A seguito di questo incontro ho inviato una quarta lettera che, ad oggi, risulta ancora inevasa a distanza di oltre tre mesi. Questo sarebbe il modo di operare con onestà, disponibilità e trasparenza? Questa è la disponibilità a fornire, con dati oggettivi alla mano, tutti i chiarimenti che vengono richiesti? Questa è una presa in giro, una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. So per certo di non essere l’unico che attende risposte e non ne riceve. Il titolo stesso dell’articolo, “Ecco perchè non ho pubblicato quell’articolo”, la dice lunga sulla trasparenza e sulla disponibilità: le opinioni ed i punti di vista diversi da quelli della maggioranza si censurano. Complimenti. Daniele Vogrig Ko so neka skupnost, narod, država v stiski, se pogostokrat vrnejo z mislijo na prednike, na tiste, ki so bili ustanovitelji skupine, ki so ji posredovali cilje in ideale. Preteklost je v našem spominu in je razpoznavna. Sedanjost živimo in jo razumemo in seveda tudi doživljamo na različne načine. Prihodnost ni gotova in odpira različne možnosti, zato je sklicevanje na najboljše, kar nam je nudila preteklost, pomembno. Ameriški predsednik Barak Obama se je tudi v svojem govoru po predsedniški prisegi večkrat obrnil do prednikov Amerike, ki so osamosvojili državo, ji dali ustavo in zapisali deklaracijo o človekovih pravicah. To so naredili v težkih časih, sredi zime in neštetih nevarnosti. V svojih posegih je Obama že prej priklical v sedanjost Abrama Lincolna, Roosevelta in Kennedyja. Cilj je bil jasen: opozoriti na osnovna demokratična načela in na pravni red, ki so povsem odpovedali v bankah, na tržišču, v vojnah, v katerih so ZDA vpletene. Izguba smisla za skupnost in odgovornosti zanjo je bila eden izmed najmočnejših akterjev krize, v katerih so se znašle ZDA in z njimi industrializirani svet. Sedanja italijanska vlada nima z Berlusconijem kakih zglednih vzorov iz preteklosti. Vitez je človek televizije, veleblagovnic, blišča in podobe. Zanimivo je, da ko vlada Berlusconi, dosegajo najvišjo stopnjo priljubljenosti predsedniki republike, ki se sklicujejo na ustavo, na enotnost in na patriotske čute. To se je zgodilo s Ciam-pijem, tako je sedaj z Na-politanom. Tudi v Sloveniji uživajo predsedniki velik ugled, ko se sklicujejo na ponos domovine in na njena najboljša dejanja. Imamo Slovenci v Italiji in v Benečiji zgodovino in prednike, ki so nam lahko danes v oporo, ki nas lahko bodrijo in nas opozarjajo na napake v času, ko tudi Slovenci v Italiji doživljaino dvojne težke trenutke: kot vsi ostali italijanski državljani in dodatno še kot Slovenci? Mislim, da imamo, na kaj biti ponosni. Kljub maloštevilnosti so Slovenci znali razviti svoj jezik, svojo kulturo in svoj narodni ponos. Znali pa so tudi biti prijazni do soseda, saj je prijateljstvo s sosedi zapisano v sami slovenski himni, to je v Prešernovi Zdravljici. Slovenci smo se uprli fašizmu oziroma zgodovino so obrnili iz smrti v življenje tisti, ki so se pridružili partizanskim in narodnoosvo- bodilnim enotam. Boj Primorcev proti fašizmu pa se je odvijal že prej, ko je fašizem preganjal Slovence. Mali narod je znal dvigniti glavo, ko so mu jo veliki hoteli odsekati. To ni retorika, ko še danes nostalgiki, neskesani postfašisti in nam sovražni ljudje lahko dvigajo glavo, nas žalijo ali celo zanikajo naš obstoj. Slovenci v videmski pokrajini so imeli različno zgodovinsko preteklost od Slovencev v Gorici, Trstu in v Ljubljani. Ljudje iz Beneških dolin, iz Rezije in iz Kanalske doline pa niso brez zgodovine. Njihova zgodovina je v mrkih stavbah sredi zelenih gozdov, je v vsakodnevnem boju za kruh, je v trpljenju posameznikov in družin. Ti naši ljudje so morali zapuščati domove in se razkropiti po svetu, kjer so opravljali najtežja dela v rudnikih in v tovarnah. Kljub temu so jih italijanske oblasti pred vojno in po njej sumničile protidr-žavnih dejanj, jih z raznimi grožnjami ustrahovale in preganjale. Vseeno so ti ljudje znali zapeti, se zbrati in v svojem narečnem jeziku pripovedovati zgodbo življenja. Boldrini, un eroe della libertà. A Ravenna il ricordo dell’ANPI e di Walter Veltroni Un messaggio di Giorgio Napolitano. “Le esprimo il convinto apprezzamento per l’iniziativa, che tiene viva la memoria di un uomo al quale fu conferita, con impegnativa motivazione, la Medaglia d’Oro al Valor Militare, e che seppe impersonare gli ideali e i valori della Resistenza”. Con queste parole Giorgio Napolitano si è rivolto con un messaggio al presidente nazionale dell’ANPI, Tino Casali, nell’occasione della manifestazione in piazza del Popolo, a Ravenna, per ricordare la figura di Arrigo Boldrini “Bulow” a un anno dalla sua scomparsa. Ad alternarsi sul palco - davanti a centinaia di persone - il sindaco della città Fabrizio Matteucci, Sauro Mattarelli, presidente della Biblioteca di storia contemporanea “Alfredo Oriani”, Armando Cossutta e Walter Veltroni. Tante le adesioni, compresa quella di Oscar Lui- V tej zgodbi je zapisana globoka potreba po socialno pravičnejši družbi, po družbi, ki dovoli, da vsakdo govori materin jezik in da “po svoje rožice sadi”. To je zgodba o trpljenju in svobodi, o zatiranju in demokraciji. Takšno so nam jo posredovali naši predniki. To je smer, ki ji moramo slediti tudi v času interneta, mobilnega telefona, televizije in you tuba. Kaj nam pravi izročilo? Bodimo skupaj. Ne bojmo se drznih izbir, dela in težav. Bodimo ponosni na svoje korenine, na svoje delo in na svoje sinove, ki gredo v jutrišnji dan. Izobražujmo se, spoznavajmo naš in druge jezike, investirajmo v znanje, tudi če se nam vedno ne povrne v denarju. Izognimo se jezi in vulgarnosti, ki jo je v naši družbi in po televiziji vse preveč. Nasveti so verjetno odvečni, vendar se mi zdi pravi čas, da spregovorimo tudi o poštenosti, morali, etiki in o spoštovanja do drugih. Če so nam predniki zapustili občutek za ponižnost, ga je potrebno premagati, vendar ne preveč. Ta svet, ki nas obdaja, je preveč aroganten in nesramen, da bi nam prinesel dobro. Tudi nekateri veliki gospodje in politiki so vulgarni in arogantni, ko bi inorali biti ponižne jši in bližji ljudem. Naši predniki bi nam rekli: izogibajte se jih, mislite z lastno glavo. Mi smo že preveč trpeli. Zdi se mi to bistven nasvet v teh časih. gi Scalfaro. “La chiassata vile ed indegna di alcuni provocatori - ha dichiarato sdegnato Cossutta riferendosi ai recenti insulti della destra proprio alla volta di Boldrini - è un’offesa all’antica e nobile città di Ravenna che si onora di considerare Boldrini e Zaccagnini tra i propri figli migliori. Ed è un tentativo rozzo ed imbelle di voler colpire la Resistenza stessa, che nel nome di Boldrini si riconosce”. Non è mancato un riferimento al recente tentativo della maggioranza di equiparare i partigiani ai repubblichini. “Si dice: bisogna capire i ragazzi di Salò - ha continuato Cossutta - che cosa c’è da capire? Essi, giovani e vecchi, fecero una scelta precisa, forse per alcuni anche in buonafede; ma sbagliata. I repubblichini non furono un esercito nazionale, furono degli sgherri al servizio dello straniero, dell’occupante tedesco, furono i rastrella-tori dei partigiani, i torturatori degli antifascisti, gli impiccatori dei ragazzi della Resistenza. Furono e sono nemici della Patria”. Lettera al giornale “S. Leonardo, il sindaco non parli di disponibilità e trasparenza” — Aktualno------------------------------------- Manjšinski jeziki in razvoj gospodarstva na zaključnem večeru Beneških kulturnih dnevov Kulturni turizem je v Reziji lepa in pomembna realnost Četrtek, 29. januarja 2009 s prve strani In prav s pomočjo fur-lanščine moramo privabiti v naše kraje čim več turistov, katerim pa moramo nato seveda nuditi tudi primeren sprejem,” je povedal Duca, kije tudi mnenja, da lahko uporaba lokalnih jezikov in kulture ustvari tudi nova delovna mesta, kar še posebno velja za terciarni sektor. Finco je nato podal rezultate raziskave o uporabi furlanskega jezika v marketingu, ki sta jo med letoma 2001 in 2006 opravila Sandro Sillani in Franco Rosa. Ugotovila sta, da so potrošniki raje kupovali izdelke s furlanskimi imeni, saj so bili zanje prepričani, da so pristnega izvora in kvalitetni. Večja uporaba furlan-ščine bi bila lahko torej iz ekonomskega vidika zelo koristna, prisotnost furlan-ščine na tržišču pa bi zajamčila njeno ohranitev. Raba vsekakor se ne sme omejiti samo na imena izdelkov. Luigia Negro je povedala, da v Reziji tako imenovani jezikovni oziroma kulturni turizem ni novost zadnjih let. Že pred potresom leta 1976 je namreč v dolino prihajalo veliko slovenskih turistov, ki sta jih privlačila predvsem rezijanski jezik in kultura. Še danes prihaja večina turistov iz bližnje Slovenije, njihovo število pa se je zelo povečalo. Leta 1991 je v Reziji začela delovati Zveza slovenskih kulturnih društev, ki j e s pobudo Spoznati Rezijo (od leta 2003 zanjo skrbi ustanova Naravni park Julijskih Predalp) v sodelovanju z organizacijo Pro Loco pospešila razvoj turizma in s tem domačinom nudila več delovnih mest. Veliko je bilo narejenega tudi v sodelovanju z občinsko upravo v obdobju, ko je bil župan Luigi Paletti. “Če bi morali vsi zapustiti svoje vasi, da bi dobili službo, bi bilo nepotrebno, da bi se še naprej borili za ohranitev svoje kulture,” je povedala Negrova. Turistom so v teh letih tudi s pomočjo diapozitivov predstavili dolino, bogato rezijansko kulturo, pripovedovali so jim pravljice ali jih zabavali z ugankami in jih učili svoje plese. Na srečo imajo za vse to na razpolago kulturno središče, ki so ga dale zgraditi slovenske oblasti popotresu, v katerem je prostora tudi za 250 ljudi. Ko so s pobudo začeli, so v Rezijo privabili osem skupin oziroma avtobusov (približno 400 ljudi), lani pa je bilo skupin več kot 100. Jasno je torej, da nudi kulturni turizem veliko možnosti za nadaljnji razvoj Rezije, poleg tega pa je stik s slovenskimi turisti koristen tudi z jezikovnega in kulturnega vidika. “Slovenski turisti nas sprejemajo Predavatelji Marco Štolfo, Luigia Negro, Franco Finco in Massimo Duca, v sredini Giorgio Banchig, ki je večer povezoval, spodaj del publike take, kot smo, in nam vlivajo dodatnega poguma. Poleg tega pa nam to omogoča, da še boljše spoznamo svojo kulturo in jezik, saj moramo biti pripravljeni, da odgovorimo na vsa njihova vprašanja. Tudi sama sem na primer rezijanski Oče naš spoznala šele takrat, ko sem ga brala slovenskim turistom.” Stiki s slovenskimi turisti pa domačinom omogočajo tudi spoznavanje standardnega slovenskega jezika, kar bo obenem pozitivno vplivalo tudi na ohranitev rezijanskega jezika in kulture, ki jima sicer zaradi vpliva italijanskega sveta grozi izginotje. Marco Štolfo, direktor deželne Službe za jezikovne in kulturne identitete ter za deželne rojake v tujini, je nato spregovoril o zaščiti manjšin in o povezavi med manjšinskimi jeziki in promocijo teritorija, na katerem so prisotni. Zaščita manjšin torej ni nujna samo zato, da se uveljavita načelo enakopravnosti in vrednota različnosti, temveč ker nudi vsem, tako manjšini kot večini, možnosti za gospodarski razvoj. V Evropi obstaja veliko primerov, kjer je manjšinam uspelo, da so svojo specifičnost izkoristile tudi z ekonomskega vidika. Iz razprave je prišlo na dan, da so tudi v Benečiji že opazili, da privlačita njiho- va kultura in narečje številne turiste. Tako je na primer v planinski koči na Matajurju, ki jo vodi Planinska družina Benečije, ob koncih tedna vedno precej ljudi. Ko pridejo prvič (večina se jih namreč rade volje vrača), se vedno pozanimajo, kateri jezik uporabljajo upravitelji koče, in tako izvejo, da je tu prisotna slovenska manjšina, ki govori nadiško narečje. Med razpravo je prišlo tudi do neljubega dogodka. Majhna skupina Rezijanov, ki jih močno moti, če kdo obravnava njihovo skupnost kot del slovenske manjšine, je na izredno nekulturen način napadla Luigio Negro. (T.G.) Incivile attacco a Luigia Negro ed al suo impegno per la Val Resia La stessa appartenenza del resiano alla numerosa famiglia dei dialetti sloveni, figurarsi quella della comunità resiana alla minoranza slovena in Italia, è purtroppo ancora fonte di scontri molto accesi. È accaduto anche all’ultima conferenza dei Beneški kulturni dnevi a San Pietro al Natisone giovedì, 22 gennaio. L’incontro aveva come tema il collegamento tra l’uso delle lingue minoritarie e lo sviluppo del territorio e dell’economia, con particolare attenzione al settore turistico. Su questo tema è intervenuta come relatrice anche Luigia Negro, presidente del Circolo culturale Rozajanski dum, che è da anni l’anima e la promotrice di tantissime iniziative finalizzate alla valorizzazione del territorio della Val Resia oltre che della sua ricca tradizione culturale e linguistica e che da sempre dichiara apertamente di far parte come resiana della minoranza slovena in Italia. Nonostante l’intenso lavoro ed i tanti successi ottenuti anche nel campo specifico della promozione turistica della Val Resia, a tutto vantaggio della sua economia, Luigia Negro è già da tempo vittima di aggressioni verbali, attacchi spesso incivili da parte di un gruppo di persone, per lo più residenti fuori Resia, che ritengono inaccettabile il collegamento tra lo sloveno e il resiano. Alcuni tra questi sono intervenuti anche alla serata conclusiva dei Beneški kulturni dnevi, evidentemente con l’unico intento di alimentare nuove polemiche. Con particolare veemenza è intervenuto nel dibattito Franco Di Le-nardo, coordinatore dell’Associazione Identità e Tutela Val Resia, che pur dicendo di apprezzare il lavoro del circolo Rozajanski dum, ha affermato di non voler aver più niente a che fare con le sue iniziative se sono finanziate con fondi per gli sloveni e organizzate dagli sloveni e ha polemicamente restituito il calendario resiano 2009 ricevuto gratuitamente alla Negro. Al-l’operatrice culturale resiana è stato anche chiesto di smettere di parlare in pubblico delle origini slovene del resiano perché, ha detto Di Lenardo, la stragrande Poimenovanje mostu po Haiderju in sedanja volilna kampanija na Koroškem Protislovenski in ksenofobni politiki so vedno na delu. Skupina pre-napetežev iz Rezije neolikano napada Luigio Negro? Poslanec Saro napada v Rimu slovenski zaščitni zakon? No, v sosednji avstrijski Koroški gradijo in poimenujejo mostove. Koroški deželni glavar Gerhard Dòrfler (BZÒ) je v okraju Velikovec poimenoval novi most čez Dravo pri Lipici po njegovem slavnejšem predhodniku Jorgu Haiderju. Deželni glavar ni vprašal za mnenje kolegija koroške deželne vlade, ampak se je za poimenovanje po preminulem Haiderju odločil kar sam. Smo pač v predvolilnem času in Dòrfler je želel pokazati svojo moč. Zanimivo je, da se otvoritve mostu niso udeležili domačini in niti župana Rude in Pliberka. Poimenovanju pa so nasprotovali slovenska Enotna lista, Narodni svet koroških Slovencev, Zeleni in mladi socialdemokratske stranke. Kot omenjeno, si takšnega poimenovanja niso želeli niti domačini. Predstavnica Zelenih Zalka Kuch-ling je poimenovanje mostu označila kot “nepotrebno predvolilno gesto”. Slovenci so dejali, da “Haider ni bil graditelj mostov, temveč po-diralec temeljev enakopravnega sožitja”. Si morda želi kak “podiralec temeljev enakopravnega sožitja” iz videmske pokrajine svoj most čez Nadižo ali Tilment? (ma) maggioranza non condivide le sue tesi. Alla più volte ripetuta richiesta di escludere il resiano dalle leggi di tutela per gli sloveni, ha risposto molto bene il dr. Stolfo, direttore del Servizio regionale per le Identità linguistiche e culturali, elencando tutti i benefici che la Val Resia e i suoi abitanti hanno ottenuto in questi dieci anni dalla legge 482. In seguito all’episodio di S. Pietro, che è solo l’ultimo di una lunga serie, Luigia Negro ha già ricevuto moltissime espressioni di solidarietà da personalità di spicco sia della minoranza slovena che della vicina Slovenia. Il presidente regionale della SKGZ (Unione Culturale Economica Slovena) Rudi Pavšič ha dichiarato che gli attacchi alla Negro ricordano i tempi della guerra fredda, di Gladio e dei gruppi para-militari e che devono considerarsi come attacchi a tutta la comunità slovena delle Vaiti del Natisone, del Torre, della Val Canale e di Resia. Rientrano infatti nella strategia di quelle forze politiche che vogliono cambiare la legge di tutela che riconosce la presenza degli sloveni nella provincia di Udine. Evidentemente le forze antislovene di destra non sono ancora capaci di fare il passo culturale necessario e capire cosa sia moderno ed europeo. La SKGZ intende fare tutto il possibile per difendere i rappresentanti delle organizzazioni slovene dagli attacchi come quello alla Negro, che non hanno nulla a che fare con la convivenza democratica di persone ed etnie diverse, conclude Pavšič. In merito è intervenuto anche il presidente della Confederazione delle organizzazioni slovene -SSO, Drago Štoka, che ha ricordato come i resiani con il loro dialetto sloveno facciano senza alcun dubbio parte della comunità slovena in Italia. Nel condannare il comportamento del gruppo di contestatori ha espresso inoltre la sua solidarietà alla Negro. Solidarietà e sostegno politico è arrivato alla Negro anche dal consigliere regionale Igor Gabrovec, che ha sottolineato come i contestatori della presidente del Rozajanski dum facciano parte di noti gruppi che si sono sempre opposti all’inserimento della Be-necia nelle leggi di tutela e che sono anche i principati promotori delle iniziative in Consiglio Regionale, che hanno come unico scopo l’annullamento della tutela della lingua slovena nelle sue forme letteraria e dialettali. Il sostegno a Luigia Negro e al suo impegno a favore di Resia e della sua cultura è arrivato anche da parte dell’europarlamentare sloveno Jelko Kacin (LDS) per il quale gli attacchi nei suoi confronti sono da considerare come un ulteriore pressione sulla comunità slovena in Italia. L’Associazione degli slavisti di Trieste, Gorizia e Udine (Slavistično društvo Trst Gorica Videm) invita la Negro a continuare, nonostante gli attacchi ricevuti, nella sua lodevole lotta per il mantenimento e lo sviluppo del ricco patrimonio linguistico e culturale resiano. (T.G.) Aktualno Tako se začne “Beneška Slovenija”, ena od zadnjih pesmi, ki jih je napisal in uglasbil Anton Bir-tič - Mečanac. To je tudi naslov Cd plošče, ki mu jo je ansambel Beneški fantje posvetil in je pred kratkim izšla. Na CD-ju je 16 pesmi, ki zaobjemajo 40-letni časovni lok, od začetka petdesetih let tako rekoč do današnjih dni. Vse je napisal ali priredil beneški glasbenik, nekatere so ponarodele, kot v primeru pesmi Vince rumeno, ki jo je Anton Birtič napisal leta 1963. Glasbeni sestav “Ansambel Antona Birtiča Beneški fantje” je deloval do Birtičeve bolezni. Trije člani, ki so v glavnem vseskozi delili z njim njegovo glasbeno pot, so si takrat zadali moralno nalo- Sabato 17 gennaio, Sant’Antonio Abate, si è celebrata a Clenia la consueta sagra dedicata al Santo Patrono, caratterizzata dalla ormai celebre “Gara degli strucchi” giunta alla sua ventesima edizione. Attorno al dolce tipico delle Valli del Natisone si è sviluppata l’intera festa, organizzata magistralmente dal locale comitato di paese presieduto da Romeo Mo-schioni e aperta il giorno precedente, venerdì 16, con l’insediamento della giuria di esperti presieduta da un giudice vero, la dottoressa Raffaella Gigantesco, presidente del Tribunale civile di Cividale. E stato Tanno delle conferme per quanto riguarda la gara culinaria, che ha visto di nuovo primeggiare la cle-niana Elsa Tomasetig, seguita da altre due “esperte” locali, Rosamaria Iussig e Velia Chiabai. In crescendo il numero dei concorrenti, saliti fino a 33, che lasciano ben sperare per le prossime edizioni. Il dato tuttavia più importante va visto nell’impronta che lascia un concorso di questo tipo, in quanto rappresenta indubbiamente uno stimolo ad apprendere l’arte anche per i più giovani, altrimenti meno sollecitati a farlo... La serata si è aperta con la celebrazione solenne - tenuta da un amico della comunità di Clenia quale è padre Mario Vit assieme al foraneo mons. Mario Qualizza - e cantata dal gruppo dei Nediški Puobi. Al termine della funzione religiosa, nella splendida cornice della “Explois”. Con l’allegria delle fisarmoniche i festeggiamenti si sono conclusi sotto il tendone allestito nella piazza di Clenia, a degustare l’ottimo menù di Sant’Antonio (polenta, brovada e muset, minestra di brova-da-bisna), gli strucchi “kuhani”, cotti al momento e molto apprezzati e ancora gli strucchi fritti, offerti in graziose confezioni con la storia del maialino di S. Antonio. Festa del patrono a Clenia, successo per la gara di strucchi Trentatre concorrenti nella 20. edizione del concorso chiesetta di Sant’Antonio Abate, le autorità - l’onorevole Carlo Monai, il consigliere regionale Roberto No- velli, il drammaturgo Giorgio Pressburger e il sindaco di S. Pietro Tiziano Manzini - hanno premiato le tre si- A lato e sotto immagini delle premiazioni ed il quartetto di ottoni “Explois” gnore vincitrici dopo aver portato i saluti e sottolineato la valenza del concorso degli strucchi fritti promosso a Clenia. Ha chiuso la serata culturale il bravissimo quartetto di giovani ottoni prej ustvarjal in od takrat dalje posnel še pet velikih plošč v Zagrebu. S svojim ansamblom je tudi veliko nastopal v raznih krajih Slovenije, ostal pa je bolj na periferiji in nekoliko v senci. Tudi zaradi tega je pobuda CD plošče, ki je pravkar izšla, pozitivna. “V bližnji bodočnosti”, dodaja Ivan Erzetič, “bomo posneli vsaj še eno zgoščenko. Zanjo imamo že pripravljen in naštudiran material. V dosegu pa nam je celotna Birtičeva glasbena zakladnica”. Upati je le, da bo Anton Birtič zaznal, da mu je bil narejen ta poklon. Vsekakor gre za pobudo, ki na svoj način prispeva h kulturni rasti Benečije. Beneški fantje Antona Birtiča izdali CD ploščo z njegovimi beneškimi pesmimi Moja dežela, Beneška Slovenija, kjer me rodila je mati moja, sončne planine, zelene doline, pod Matajurjem pa jaz sem doma! go, da ovrednotijo njegovo bogato ustvarjalno delo in njegove beneške pesmi. “Ker Tonija ni več zraven, a smo še vedno njegovi in igramo samo njegove pesmi, smo ime dosedanjega ansambla preimenovali v Beneški fantje Antona Birtiča, pravi kitarist skupine Ivan Erzetič. Sestavlja ga pet glasbenikov: Marko De-ferri, harmonika, Ivan Erže-tič, kitara, Jože Nanut, bas kitara, Maks Čušin, bariton in Vladimir Čadež, tenor. Zgodba znamenitega ansambla Beneški fantje, kije že v začetku petdesetih letih opozorjal osrednjo Slovenijo na realnost Benečije, je precej zapletena. Ustanovil gaje Anton Birtič, za katerega, kot pravi njegov dolgoletni sodelavec Ivan Eržetič, lahko upravičeno rečemo, daje bil pionir slovenske narodno zabavne glasbe. Birtič je eden od tistih Benečanov, ki seje zaradi svoje narodne zavesti in sodelovanja v partizanski vojni proti nacifašizmu moral po vojni zateči v Ljubljano. Tu je doštudiral, zbiral, zapisoval in izvajal glasbo iz svojega kraja. Najprej je sestavil instrumentalni trio, pri katerem je v duetu prepeval tudi Benečan Egidij Bucovaz, ki je prav tako živel v Ljubljani. Nato je leta 1952 nastal prvi slovenski narodno zabavni ansambel, Beneški fantje. Po desetletju velikih uspehov in številnih nastopov se je leta 1962 skupina razdelila na dvoje: en ansambel je deloval v Ljubljani in ga je vodil Egidio Bucovz, drugi, B ir tiče v, pa v Benečiji. Anton Birtič je potem še na- Harmonika Marko Deferri, kitara Ivan Erzetič, bas Jože Nanut, tenor Vladimir Čadež in bariton Maks Čušin Dvojezična Otroci v špetrskem dvojezičnem vrtcu zelo radi poslušajo pravljice, ki jih pripovedujejo njihove učiteljice nto di italiano, sloveno e dialetto di S. Pietro ci si annoia mai Anche nelle realtà piccole si possono trovare istituti scolastici di elevatissima qualità. È questo certamente il caso del Centro scolastico bilingue di San Pietro al Natisone (composto da asilo, scuola elementare e dal 2007 anche dalla scuola media) che, con la sua organizzazione didattica, rappresenta il più importante strumento di dialogo e di conoscenza fra due culture, quella italiana e quella slovena. Il primo a nascere è stato l’asilo: i primi dieci bambini hanno iniziato a frequentarlo nel lontano settembre del 1984. Ora, venticinque anni più tardi, i bambini che lo frequentano sono ben settanta e provengono da tutti i comuni delle Valli del Natisone. Nel centro hanno a disposizione una grandissima sala giochi e tre spaziose aule che vengono ogni volta trasformate in base alle attività che sono in programma. I bambini sono divisi in tre gruppi d’età, ma tre volte la settimana si formano anche gruppi misti per abituare i bambini ad aiutarsi tra di loro. I piccoli imparano da quelli più grandi che si sentono così molto responsabilizzati. L’insegnamento è bilingue, cioè i bambini imparano in ugual misura sia l’italiano che lo sloveno secondo il modello molto efficace un insegnante - una lingua. Anche per chi è di madre lingua italiana l’approccio avviene in modo molto naturale, come ci ha raccontato la maestra Mirjam Simiz, attraverso il gioco, le fiabe e le can- autunno i bambini hanno conosciuto gli animali della foresta mediante filmati, diapositive, ma anche attraverso brevi passeggiate nei boschi, durante le quali sono stati accompagnati da Giovanni Coren che ha fatto loro vedere dove vivono le volpi. Anche per Natale si è scelto di far recitare ai bambini una fiaba sull’amicizia nella quale i protagonisti erano gli animali. In questo periodo invece gli allievi dell’asilo bilingue stanno conoscendo gli animali fantastici, quelli che compaiono nelle fiabe bene-ciane. Invece delle gite nei boschi le maestre organizzano incontri con i nonni o altri familiari che vengono a raccontare le vecchie favole a tutti i bambini. È anche questo un modo per mantener vivo il contatto continuo con le famiglie e con il territorio, aspetti sui quali all’asilo bilingue puntano tantissimo. Anche le attività extradidattiche sono moltissime. L’asilo è collegato in rete attraverso il sito I ragazzi del fiume e partecipa al progetto Sentieri - Stezice incentrato sulla particolarità linguistica e culturale del territorio. I bambini ogni anno preparano degli oggetti artigianali per il Burnjak e per il Mercatino di Natale di San Pietro e negli anni scorsi hanno preso parte anche al Carnevale di Pulfero. Ci sono poi anche lezioni bilingui di canto e joga, visite di rappresentazioni teatrali, gite e numerose altre attività. In-somma, davvero non ci si annoia mai. (T.G.) Glavna tema letošnjega učnega načrta so živali. Otroci so spoznali tudi lisico in se naučili slovensko pesmico o “lisički, ki je prav zvita zver” zoni. “I bambini cominciano piano piano ad abituarsi alla nuova lingua e nel corso dei tre anni scolastici acquisiscono un livello di conoscenza sufficiente per poter frequentare poi senza problemi la scuola elementare bilingue.” Durante le attività didattiche principali sono presenti sia l’insegnante di lingua italiana che di quella slovena. Entrambe comprendono naturalmente l’italiano e quindi i bambini non hanno difficoltà a far capire i propri bisogni. Il programma didattico, diviso in più unità bi- o trimensili, ha ogni anno un tema diverso. Negli anni passati i bambini hanno così conosciuto la vita nei boschi, V velikanski igralnici je tudi bazenček z raznobarvnimi žogicami, ki je tudi najstarejšim otrokom, ki obiskujejo dvojezični vrtec zelo všeč (na sliki levo) Ob dvanajstih se otroci zberejo v veliki jedilnici, kjer dobijo okusne jedi, ki jih vsak dan pripravijo kuharice Cinzia, Iris in Nataša (na slikah spodaj) nella foresta, nel castello, le figure fantastiche come gli škrati (folletti), le krivapete, i troll. Si è parlato anche di ecologia ed educazione alimentare. Quest’anno il tema principale sono gli animali. In Četrtek, 29. januarja 2009 8 Il consigliere regionale Pustetto sullo stato di diritto, i diritti dei laici e la pietas Englaro ha scelto la strada della legalità e della trasparenza “Io sono un laico che vede i propri diritti messi giornalmente in discussione in uno stato confessionale.” Il dottor Stefano Pustetto, consigliere regionale della Sinistra arcobaleno, è lapidario e non usa mezzi termini. Il rispetto delle diverse sensibilità e culture è alla base del vivere civile, sottolinea, e ricorda l’episodio in cui un grande cattolico come De Gasperi si oppose all’ingerenza della Chiesa. Oggi si è rotto un equibbbrio e “la parte cattolica prevarica i diritti dei laici”, afferma dichiarandosi preoccupato ma anche convinto che “bisogna smettere di arretrare”. Comincia così la nostra conversazione sul calvario di Eluana Engaro e della sua famiglia. Abbiamo saputo che il dottor Pustetto è uno dei volontari che si erano messi a disposizione del policlinico Città di Udine e del primario De Monte per dare seguito alla sentenza della Cassazione ed interrompere la non-vita di Eluana. Non ne parla volentieri, teme strumentalizzazioni politiche, ma poi il medico cividalese conferma. “Ho chiamato il dott. De Monte e mi sono reso politicamente e professional- Stefano Pustetto mente disponibile" dice e ricorda che molti medici e infermieri friulani avevano aderito spontaneamente e a titolo assolutamente gratuito. Le pressioni, le minacce vere e proprie sono state moltissime, afferma, e a tutti i livelli. Anche nei confronti degli infermieri. Come sappiamo, in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione che disponeva l’interruzione dell’alimentazione di Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo, il policlinico Città di Udine si era dichiarato disponibile ad accoglierla. Dopo un lungo la- (...) Chi ha potuto osservare una persona in stato vegetativo permanente sa che le cure non si limitano a fornire l’acqua e il pane, come è stato detto. La nutrizione e l’idratazione artificiale avvengono attraverso un sondino che introduce nello stomaco elettroliti, microelementi, proteine, farmaci ed altre sostanze. Inoltre, un corpo in quelle condizioni deve essere mantenuto libero da infezioni, dal rischio di embolie polmonari, da decubiti, da alterazioni metaboliche che possono causare la morte. Per non parlare della manipolazione da parte di mani estranee che devono lavare, massaggiare, spostare e anche svuotare l’intestino una o due volte la settimana. Le tecniche che si utilizzano oggi, solo poche decine di anni fa non esistevano e le persone in queste condizioni si spegnevano naturalmente.(...) Ignazio Marino, chirurgo e senatore PD da La Repubblica 31.07.2008 voro preparatorio, era già stato firmato il protocollo, stilato anche in collaborazione con una clinica tedesca, che definiva nei minimi dettagli tutto il percorso da compiere, poi un automezzo era partito da Udine alla volta di Lecco dov’è ricoverata Eluana. In quel momento, con una tempestività rara per gli standard italiani, tutto è stato interrotto dalla disposizione del ministro Maurizio Sacconi. Venerdì 16 gennaio la clinica udinese ha formalizzato il suo “no” per timore di ritorsioni e perché non si era sentita tutelata nemmeno dalla Regione. Quella del presidente Tondo è stata “un’azione pilate-sca”, afferma Pustetto, “non si trattava di una questione tra un privato cittadino ed una struttura privata. Avrebbe dovuto schierarsi apertamente, in Consiglio regionale, in favore di una sentenza passata in giudicato. Tondo è venuto meno al suo ruolo istituzionale”. “Si è dimostrato che lo stato di diritto non esiste” rincara il consigliere regionale senza nascondere l’amarezza e la preoccupazione per l’involuzione politica che stiamo vivendo. “Se è vero che l’argomento è molto difficile e tocca le convinzioni più profonde del nostro essere, è anche vero che tutte le nazioni più evolute sono riuscite a legiferare in modo da tutelare tutti i diversi credo dei propri concittadini" dice Pustetto e aggiunge: “I nostri pavidi politici, di destra e sinistra, complice anche una pesantissima ingerenza del Vaticano, non hanno fatto niente costringendo di fatto la magistratura a supplire a questa vergognosa latitanza. E adesso che una decisione è stata presa, questa stessa classe politica non sa far altro che minacciare chi, senza violare nessuna legge, esercita la pietas che dovrebbe esserci in ciascuno di noi”. “L’ho già fatto e intendo nuovamente esprimere solidarietà a Beppino Englaro e ringraziarlo”, conclude. “Sta facendo una battaglia per affermare la volontà della figlia e per tutti noi. Senza forzature, ma con tenacia. Tra mille tormenti, sacrifici e difficoltà, basti pensare al lunghissimo iter giudiziario che ha portato alla sentenza della Cassazione. Ci sarebbero mille scorciatoie, ma lui ha scelto la via della legalità e della trasparenza. Con una dignità dalla quale abbiamo tutti da imparare”. Il caso di Eluana intanto è ancora aperto e Udine è tornata al centro delle cronache. Testamento biologico in un disegno di legge Il nostro paese deve ancora legiferare sul testamento biologico. Si tratta di votare una legge che permetta ad ogni persona, se lo vuole, di indicare quali cure e trattamenti ritiene accettabili per se stessa nel caso in cui un giorno, per incidente o grave malattia, non sia in grado di intendere o volere. E un diritto che oggi ogni paziente esercita tramite il meccanismo del consenso informato, che è obbligatorio per legge e permette di poter rifiutare trattamenti o cure a cui non ci si vuole sottoporre. Un disegno di legge in questa materia è stato presentato il 28 aprile 2008 al Senato e sottoscritto da 100 senatori, primo firmatario è Ignazio Marino. Le adesioni vanno da Anna Finocchiaro e Levi Montalcini a Marco Follini, da Emma Bonino a Nicolò Ghe-dini. Hanno sottoscritto il disegno di legge anche tre senatori della nostra regione: Tamara Blažina, Carlo Pego-rer e Ferruccio Saro. 27. januaqa Dan spomina na holokavst, da se več ne ponovi V torek, 27. januarja 2009, je bil 4. svetovni dan spomina na holokavst. Razglasila ga je novembra 2005 Generalna skupščina Združenih narodov in pozvala vse države, naj se na ta dan spomnijo žrtev holokavsta, načrtnega poboja več kot šest milijonov Judov med drugo svetovno vojno s strani nacistov, s tem pa naj se ohrani spomin na te grozote tudi za prihodnje rodove. Združeni narodi so v resoluciji o določitvi svetovnega dneva spomina na holokavst, ki jo je na predlog Izraela sprejelo 90 držav, ostro obsodili vsakršno relativiziranje in pozvali vse države, naj se zoperstavijo zanikanju nacističnih zločinov, pa tudi vsaki obliki verske nestrpnosti ali diskriminacije. Izbrali so 27. januar, dan osvoboditve naj večjega koncentracijskega taborišča Auschwitz. Ta dan opominja mednarodno skupnost, daje bila posledica holokavsta poboj šestih milijonov oziroma ene tretjine takrat živečega judovskega prebivalstva skupaj s predstavniki številnih drugih manjšin, tako nazorskih kot tudi preostalih. “Na spominski dan na žrtve holokavsta se tako z vsem spoštovanjem spominjamo vseh žrtev tega temnega obdobja človeške zgodovine: Romov, Sintov, duševno in telesno 'iJjBKT jf; IP T., !» « A ' jflfl Sw L \ Sl ]BÉ prizadetih, pripadnikov različnih verskih ločin, političnih zapornikov, Slovanov in med njimi tudi vseh Slovencev, ki so bili iz kakršnegakoli razloga internirani v nacistična koncentracijska taborišča. Holokavst je zahteval tudi številne žrtve med slovenskimi Judi, še zlasti v Prekmurju, kjer jih je v predvojnem obdobju živelo največ. Skupno je bilo iz Slovenije v koncentracijska taborišča, kot so Ravensbrùck, Auschwitz, Mauthausen, pa tudi posamezna delovna taborišča prepeljanih okrog 63.000 ljudi”, je napisano v izjavi slovenskega zunanjega ministrstva. Kot vemo, je grozljivo izkušnjo uničevalnega taborišča doživel tudi slovenski tržaški pisatelj Boris Pahor, ki jo je opisal v avtobiografskem romanu Nekropola. Šestdeset let po koncu holokavsta je dolžnost mednarodne skupnosti, da prepreči izgubo zavesti o grozotah, storjenih med drugo svetovno vojno. Resolucija OZN zato države poziva, da razvijajo ustrezne izobraževalne programe. L’intervento L’intangibilità della vita, il confine tra la vita e la morte Eluana Englaro e la sua famiglia sono vittime di una straordinaria esposizione mediatica e contemporaneamente pedine sulla scacchiera di una cattiva politica. La destra al governo è supina rispetto alle posizioni ed alle richieste della Chiesa a tal punto che un Ministro ha in spregio le decisioni della Giustizia. In uno stato di diritto, il parlamento vota le leggi e poi le rispetta. In Italia lo stato di diritto sta diventando un’inutile appendice. Com’è possibile? Ho scritto diverse volte che l’attuale destra mercantile ed alcuni esponenti di primo piano del Partito democratico (Bi-netti ecc.) nascondono il proprio vuoto culturale e morale prendendo in prestito i valori dalla Chiesa, in cambio le danno il potere politico che supplisce alla sua evidente crisi “spirituale”. Il Vaticano conosce perfettamente la crisi delle vocazioni, sa che le chiese sono vuote e che numerosi fedeli nella prassi quotidiana non rispettano l’insegnamento della Chiesa. Ciò che non ottiene con il proprio insegnamento, la Chiesa lo consegue per via politica ed afferma i suoi principi con l’arma della politica. Ciò non fa bene allo Stato e nemmeno alla Chiesa, ma è così. Il caso Englaro esaspera ulteriormente la posizione della Chiesa che in parte è positiva, in parte tende invece al fondamentalismo. Dopo un percorso molto lungo la Chiesa ha definito l’intangibilità della vita umana. Non è stato sempre così. Nella storia ci sono periodi oscuri in cui la Chiesa ha assecondato delitti contro l’umanità. I massacri compiuti durante le Crociate, la conquista dell’America e l’Inquisizione sono indiscutibili. Anche durante il nazismo ed il fascismo il Vaticano non ha condannato con chiarezza e pubblicamente le malefatte dei due regimi e ciò avrebbe avuto una grande importanza almeno in Italia. Il clero poi si è diviso. Alcuni sacerdoti sono stati vittime della persecuzione fascista e nazista, altri hanno collaborato con entrambi i regimi e prima ancora, nella guerra di Spagna, con il generale Franco. Fino a ieri, per così dire, la Chiesa non ha condannato la pena di morte e gli stati dove viene eseguita. In breve, per la Chiesa ufficiale la vita non è stata sempre intangibile. Il mutamento si è verificato, nel bene e nel male, con gli ultimi papi ed in modo particolare con Paolo VI che, nell’enciclica Humanae vitae, ha condannato la contraccezione e la pillola. Giovantii Paolo II e Benedetto XVI hanno mantenuto la stessa posizione. La contraccezione stravolgerebbe la finalità stessa della famiglia che è la procreazione. L’atto sessuale è dunque soltanto un mezzo per ottenere il fine della pro- creazione. Da qui in poi la Chiesa ha respinto fermamente alcune possibilità per l’uomo e la sua vita, offerte dalla tecno-scienza. La Chiesa si oppone all’interruzione di gravidanza, alla fecondazione assistita, a qualsiasi intervento sull’embrione, vieta l’utilizzo di embrioni a fini di ricerca e così via. Vieta anche l’eutanasia sebbene contemporaneamente sia contraria anche all’accanimento terapeutico che non è semplice da definire. La persona è dunque intangibile dal momento della fecondazione alla morte, perché la vita non è proprietà dell’uomo, ma di Dio. La tesi non è nuova, l’avevano definita già i padri della Chiesa a cominciare da S. Agostino che era estrememente severo nei confronti di tutti i piaceri corporali a cominciare da quelli sessuali. Una coerente difesa dell’intangi-biltà dell’essere umano è per la Chie- sa un mutamento nella direzione giusta. Per i laici e i non credenti è invece discutibile ed inaccettabile che la stessa Chiesa abbia posizioni radicali ed allo stesso tempo ambigue in tutto ciò che riguarda la sessualità ed il progredire della scienza, che pure ha bisogno di posizioni etiche. Da una parte dunque la Chiesa vieta la fecondazione artificiale, dall’altra difende la vita artificiale di Eluana Englaro. Combatte contro ogni forma di eutanasia, lo stesso papa Giovanni Paolo II nella sua lunga malattia ha però ad un certo punto deciso di tornare libero “nella casa del Signore”. La situazione peggiora ulteriormente quando il Vaticano impone alla politica italiana ed alla comunità le sue posizioni che non sono sempre coerenti, chiare e accettabili per tutti anche in senso morale ed etico. Ace Mermolja Kronaka Liepa pravca od Mirka an Anne, šestdeset liet mož an žena! Ankrat sta bla an puob an adna čeča. Obadva sta bla iz Pacuha, on je biu “že” velik, imeu je 29 liet, ona je bla pa šele ku na diòica, imiela je 16 liet. On je biu že paršu iz uiske, je biu že po sviete, ona je bla nimar doma..., ku de bi njega čakala. Na 27. že-narja lieta 1946 sta se v cierkvi par Devici Mariji na Krasu oženila. Bila je peta zjutra... šele lepuo naštimana, ona v novičo obliečena an s škarponmi po sniegu, sta šla veselo an zaljubljena na medeno luno, na “viaggio di nozze” v Benetke. Tri dni, ku tu adni lie-pi sanji! Kar sta se varnila damu, an tiedan potlè on je spet šu v Belgijo, kjer je die-lu v mini. Kak cajt potle, kar vsi dokumenti so bli par-pravjeni, ona ga je dotekla. V Belgiji sta živiela puno liet, kar sta se varnila damu sta šla živet v Manzan. Njih otroka sta dolè zrasla, pa tata an mama sta jih lepuo na-vadla: nikdar pozabit na roj- stne koranine! An takuo tudi ona dva ljubeta naš slo-vienski jezik, naše navade an kulturo, ku njih mama an tata. Takuo puno, de kar Čeča je zrasla, se je oženila an imiela otroke, je tudi nje tuo-le navadla. Takuo čeglih žive vsi v Laškem, je buj lahko jih srečat v Pacuhu, ku du Manzane. V torak, 27. ženarja, je bhio 60 liet, odkar protagonisti tele liepe pravljice sta oženjena: on je Mirko Zuo-dar, ona je Anna Matteucig - Belhova. Hči Viviana, sin Claudio, zet Daniele, navuodi Chiara, Valentina an Lorenzo se bojo kupe z Mirkam an Anno veselili za njih diamantno poroko v saboto 31. ženarja. Še puno, puno zdravih an veselih liet pun ljubezni jim želijo pa tudi vsi tisti, kijih poznajo an imajo radi! Še tuole doložemo: Mirko, po navadi ste vi ki pravte puno liepih an zanimivih stvari an pravljic vašim otrokam, navuo-dam an njih parjateljam... tele krat lepo pravco od vas an vaše žene nam jo je poviedala vaša Viviana v imenu ciele družine. Laurea per Elisa Mugherli! Con il massimo dei voti lo scorso 17 novembre Elisa Mugherli di Ipplis si è laureata presso l’Università di Udine - sede di Gorizia in Relazioni pubbliche (Corso di laurea in relazioni pubbliche di impresa). E cosi Danilo Mugherli e Francesca Sdraulig festeggiano la seconda laurea in famiglia dopo quella di Michela. Ma ad essere felici per Elisa ed orgogliosi dei risultati da lei ottenuti lo sono anche Michela, Diego, le nonne Genoveffa Marsincuova di Ussivizza / Ušiuca e Cristina Jurmanova di Oblizza / Oblica, i parenti tutti e gli amici. Ora Elisa, dopo le fatiche dello studio e la gioia per la laurea, spera di trovare un’occupazione ed è questo che le augurano di tutto cuore tutti quelli che la conoscono. Elisa, con la tua grande forza di volontà hai superato molti ostacoli, di certo risolverai anche questo! Congratulazioni da tutti quelli che ti vogliono bene ed anche dagli amici della Planinska družina Durante il viaggio in Sicilia lo scorso autunno, Flavia ed i suoi amici hanno avuto tra le altre belle esperienze, quella di salire su un vulcano! La Sicilia è una terra ricca di bellezze naturali, storiche, architettoniche e culturali Seda, ki že an cajt, ki smo se varnil damu, gledamo fotografije an naši spomini gredo na tiste lepe dneve, ki smo jih preživiel v jesen, kar smo se iz Špietra pejal v Sicilijo. Po pot smo se ustavli v Toscani, v miestu Montepulciano, kjer v adni stari hiši, ki je bla zazidana lieta 1500, smo pokosil. Kar smo paršli v Napoli, nas je že čakala barka, ki nas je “pejala” do Sicilije: niesmo vidli ure prit dol. Se je dielu dan, kar smo stopnil na tla v Palermu an od tu smo se pejal do luštnega miestaca Monreale, na pu brega Caputo. Monreale je tajšan luštan kraj, de je škoda na iti manjku ankrat v življenju ga gledat. Popudan smo šli odkrivat pa Palermo: katedrala, Reggia dei Normanni, Teatro Massimo, Cappella Palatina, San Giovanni degli eremi- Vsako miesto an vsak kraj ima kiek posebnega Iz Klenja v Sicilijo za odkrit bogatije tiste liepe dežele ti.... Kar se študiera na Palermo, se na vie, kakuo je lepuo telo miesto an kake lepe stvari ponuja turistom! Drugi dan smo se pejal v Cefalh, kar smo si ogledal vse lepote telega kraja, smo šli v Milazzo an od tu z barko do otoka (isola) Lipari. Tu dva dni smo se z barko vozil od Lipari do Vulca-na, od Stromboli do Panaree. Vulcano nam je ponudu njega posebno “lužo” (fanghi)! Smo šli tudi plavat, saj čeglih je bluo že v jesen, muor-je je bluo pru toplo. Stromboli smo ga vidli iz barke zvičer: varže ratingo iti gledat vulkan, ki se le na-pri kadi an iz njega teče oginj. ŠU smo odkrivat tudi Mes-sino an na koncu še Etno: vesok je 3.343 metru. S fu-nivijo se peješ do 2.935 metru. Iz varha telega narguor-šega vulkana ciele Evrope lahko videè Eolie, Siracuso an okuole an okuole vse vasi do muorja.... Priet, ku smo se spet varnil na barko za zapustit Sicilijo, smo šli gledat še Ca-tanio. Tisti, ki so kupe z mano preživiel sedam dni za odkrit tel zlo liek kraj Italije, so bli vsi veseli, za kar so videli. Zahvalem vse tiste, ki še ankrat so mi zaupali an šli po sviete z mano, an se tro-štam, de čez malo cajta puo-demo odkrivat še kiek liepe- ga! Flavia Iussig Sabato 7 febbraio, ore 20.00 Sala parrocchiale di San Pietro al Natisone ASSEMBLEA ORDINARLA ANNUALE DEI SOCI DEL C.A.I. SOTTOSEZIONE VAL NATISONE con il seguente ordine del giorno: Nomina del presidente dell’assemblea Relazione annuale del presidente della sottosezione Approvazione dei bilanci consuntivo 2008 e preventivo 2009 Presentazione programma attività 2009 Tesseramento per l’anno 2009 Varie ed eventuali. v Sport Četrtek, 29. januarja 2009 Risultati Prossimo turno 1. Categoria Valnatisone - Cjarlins Muzane 1:2 Juniores Valnatisone - Serenissima 1:2 Allievi Valnatisone - S. Luigi 1:2 Donatello - Valnatisone 6:1 Moimacco - Pagnacco 3:1 Giovanissimi Valnatisone - Udinese 0:2 Pasianese - Moimacco 1:2 Bearzi - Valnatisone 7:1 Calcetto Merenderos - La Viarte 4:5 EAP Udine - Paradiso dei golosi 2:6 Pallavolo maschile Poi. San Leonardo - Stella Volley 2:3 Pallavolo under 13 misto Poi. San Leonardo - Pallavolo Faedis 2:1 1. Categoria Risanese - Valnatisone Juniores Torreanese - Valnatisone Allievi Valnatisone - Cormor Union’ 91 - Moimacco Giovanissimi Valnatisone - Udinese Union’ 91 - Moimacco Moimacco - Ricreatorio Latisana Tolmezzo Carnia - Valnatisone Amatori Bar Centro - Filpa (31/01) Sos Putiferio - Colugna (31/01) Sammardenchia - Pizzeria le Valli (30/01) Poi. Valnatisone - Collerumiz (31/01) Calcetto Paradiso dei golosi - Boca Juniors (2 /02) Artegna - Merenderos (2 /02) Pallavolo maschile Il Pozzo - Polisportiva San Leonardo (31/01 ) Pallavolo under 13 misto Il Pozzo - Polisportiva San Leonardo (31/01 ) Classifiche 1. Categoria Aquileia 39; Maranese 37; Cjarlins Muzane 33; Union Pasiano 29; Codroipo* 26; Sesto Bagnarola 24; Prata 23; Risanese 22; Ancona, Valnatisone 21; Paviese* 18; Torreanese, Ricreatorio Latisana 14; Varmo** Palazzolo 13; Aurora Buonacquisto 12. Juniores Forum Julii 31; Valnatisone, Serenissima 29; Pasianese 27; Tre Stelle, Cormons 21 ; Sedegliano 20; S. Gottardo 19; Torreanese 18; Varmo 17; 013 13; Azzurra Go 5; As-sosangiorgina 4; Fortissimi 3. Allievi (Regionali) Pordenone 37; Brugnera 35; Donatello**32; Sanvitese 30; Virtus Corno* 29; S. Luigi* 22; Extra** 16; Valnatisone**, Pro Cervignano** 14; Cormor*** 13; Fincantieri 7; Pomlad* 2. Allievi (Provinciali) Tre Stelle 35; Bearzi 34; Union 91 28; Forum Julii 26;Azzurra Prem. 25; Moimacco 24; Cometazzurra 22; Buttrio 16; Rangers 14; Poi. Lestizza 13; S. Gottardo 12; Serenissima 6; Cussignacco 4; Pagnacco 1. Giovanissimi (Regionali gir. B) Ancona** 35; Itala S. Marco* 34; Ponziana 32; Azzanese* 30; Sacilese** 25; Trieste calcio 17; Bearzi** 13; Tolmezzo Carnia 12; Valnatisone 10; Aquileia* 0. Giovanissimi (Regionali gir. C) Tamai* 36; Donatello* 34; Moimacco**, Fiume Veneto Bannia** 27; Sanvitese* 22; S. Giovanni 16; Pasianese* 12; OI3** 11 ; Ricr. Latisana 8, Pro Romans 6. Giovanissimi (Sperimentali) Donatello 27; Bearzi 26; Ancona *22; Tolmezzo Carnia 20; Pasianese 19; Nuova Sandanielese 15; Manzanese 12; Valnatisone, Reanese, Pagnacco 11 ; S. Gottardo 10; Azzurra 3. Amatori UISP Filpa 16; Bagnaria Arsa 14; Drag Store FT, Me- reto di Capitolo 13; Bar Centro 10; Pozzuolo 7; Flot And Cool, Rangers Monfalcone 6; Rangers Terzo, 4; Enoteca Sandi Rojalese 1. Amatori Collinare (2. categoria) Moby Dick Rojalese, Sos Putiferio, Bar Pizzeria le Valli 16; Campeglio 14; Axo Club Buja 13; Pizzeria al sole due 11 ; Billerio Magnano, Dinamo Korda 10; Sammardenchia 8; Colugna, Reai Buja 7; Gemona 4. Amatori Collinare (3. categoria) Blues 15; Savognese 14; Colloredo, Poli-sportiva Valnatisone 13; Racchiuso, Collerumiz, Piaino 12; Montegnacco 11 ; Pinga-longalong, Tuttomeccanica Trep 9; Il Savio 6; Friulclean 5. Calcetto UISP Paradiso dei golosi 21; Merenderos 19; Santa Klaus 16; Cussignacco 14; Boca Juniors 13; Reai Feletto*11, Pizzeria da Raffaele 10; La Viarte, Santa Maria 9; Città di Carlino*, EAP Udine*, Artegna 8; Copia & Incolla* 5. *Una partita in meno - ** due in meno. Classifiche amatori aggiornate al turno precedente. In vantaggio con Primosig, la Valnatisone non riesce a resistere alla rimonta della formazione di Pradamano Juniores agganciati dalla Serenissima Capitombolo casalingo in Prima categoria - Allievi e G CSI, la tappa di Villalta Confermato anche nel 2009 l'alto gradimento da parte dei crossisti del CSI per la tappa di Villalta di Fagagna: la partecipazione ha superato le 350 unità, un vero e proprio record. In campo societario il meritato successo è andato al GS Natisone, rappresentato da 52 atleti a dispetto del periodo di influenze e andato sul podio nelle categorie individuali con Beppe Pagano e Francesca Gariup (primo Amatori maschili B e prima Esordienti femminili), Alice Preve-dello e Federica Qualiz-za (seconda Senior femminili e seconda Amatori femminili B) e Filippo Pagavino (per la prima volta terzo nella categoria Senior maschili). I podisti del fiume saranno di nuovo protagonisti domenica prossima, 1. febbraio, organizzando, al fianco dei Tremendi Run, la prova di Purgessimo. Sono ripresi regolarmente i campionati di calcio della FIGC e delle giovanili. In Prima categoria capitombolo casalingo per la Valnatisone che si è fatta sorprendere tra le mura amiche dalla Cjarlins Muzane. La formazione guidata da Ezio Castagnaviz non sta attraversando un buon momento di forma. Gli ospiti sono passati a condurre dopo soli 45”, raddoppiando all’inizio della ripresa. A siglare la rete della bandiera valligiana è stato Gabriele Miano che ha trasformato un calcio di rigore, concesso per un fallo di mano in area di un avversa- r“t%žo I ragazzi della Prima divisione maschile della Poli-sportiva San Leonardo sono stati superati al tie-break dalla Stella Volley. Nel prossimo turno (sabato 31 gennaio, alle 18.30) trasferta a Pradamano ospiti della Flu-system. Successo della formazione Under 13 misto della Polisportiva che ha superato la squadra di Faedis per 2-1 (25:22, 29:27, 21:25). Sabato 31 alle 16, trasferta a Pradamano con la compagine de II Pozzo. Classifiche Prima divisione maschile U.S. Friuli, Pippoli Team Up. 27; Aspa Lg Computer 25; Flusystem 21; Aurora Volley 20; Poi. Blu Volley 18; Caffè Sport 17; Mcf Pasian di Prato 16; Poli-sportiva San Leonardo 11; Stella Volley, Rojalese, Volley Ball Udine 8; Codroipo 5; Edildue Ausa Pav 0. Under 13 misto Pav Udine 21; Polisportiva San Leonardo, Pallavolo Faedis 13; Danieli 9; Il Pozzo 7; Aurora Volley 0. Dalle Valli alla Maratona di New York Gabriele Gosgrtach, centrocampista dei Giovanissimi Regionali del Moimacco Mercoledì 4 febbraio alle ore 20.30 è in programma a San Pietro al Natisone il recupero di Coppa Regione tra la squadra locale ed il Medea, gara che è già stata rinviata per tre volte. Gli Juniores della Valnatisone con un successo sulla Serenissima nel recupero giocato sabato 24 avrebbero conquistato la vetta del girone. Purtroppo, dopo essere passati in vantaggio con la rete di Manuel Primosig, sono stati raggiunti dai ragazzi di Pradamano. Nella ripresa, la formazione locale non è riuscita a mettere in pratica il suo gioco ed è stata punita dalla rete del successo degli avversari che hanno legittimato l’aggancio in classifica coi sanpietrini grazie a due prodigiosi interventi del portiere che ha salvato il risultato. Due sconfitte per gli Allievi Regionali. La prima è avvenuta nel recupero con il San Luigi. Passata in vantaggio con la rete di Samuel Zantovino, la formazione guidata da Luca Pressacco è stata raggiunta dagli avversari che hanno raddoppiato con un gol contestato portando a casa i tre punti. Nella successiva trasferta ad Udine con il Donatello è arrivato il tracollo con una sconfitta tennistica, gol valligiano di Riccardo Miano su rigore. Proseguono la loro corsa verso le posizioni alte della classifica i Provinciali del Moimacco che, con la doppietta di Feletig e la rete di Nicola Sturam di Sorzento e Rino Fantini di Mersino hanno corso e concluso con onore la prestigiosa Maratona di New York 2008 Giuliano, hanno regolato il fanalino di coda Pagnacco. I Giovanissimi Regionali della Valnatisone hanno affrontato la “corazzata” Udinese a Torreano. I ragazzi di Giancarlo Armellini hanno impegnato gli avversari che hanno chiuso la gara mettendo a segno due reti e centrando due legni. In tre occasioni i giocatori valligiani si sono trovati soli davanti al portiere avversario fallendo altrettante opportunità. Nell’altro girone una rete di Federico Bait ed una di Gabriele Gariup hanno permesso al Moimacco guidato da Arnaldo Venica di espugnare il campo di Pasian di Prato. Tracollo degli Sperimentali della Valnatisone sul terreno del Bearzi dove sono andati a segno una volta sola con Coren. Riprenderanno il prossimo weekend i campionati Amatoriali della UISP e Fri-uli collinare con le nostre formazioni in lizza per la conquista dei titoli nei rispettivi gironi. Prosegue nel campionato di calcetto il dominio valligiano con il testa a testa tra le due squadre di San Pietro al Natisone. Il Paradiso dei golosi nella sua ultima esibizione ha violato il campo della EAP ad Udine. Una sconfitta inaspettata quella rimediata con La Viarte per i Merenderos, impegnati nel palazzetto dello sport ducale. La squadra del neo presidente Aldo Martinig precede in classifica i “cugini” di quattro lunghezze. Paolo Caffi PRVAK SPORT PO SLOVENSKO Četrtek, 29. januarja 2009 Pust v Ruoncu že od tele sabote! V saboto, 28. februarja, bo tudi vičerja Ma al vesta, de Pust je že paršu? V Ruoncu so se za cajtan parpravli an takuo v saboto, 31. ženarja, začnejo njih “tournee”! Zberejo se ob 19. uri v Opalti an puodejo pustinat v Klavoro an Sku-bino. V saboto, 7. februarja, puodejo le od 19. ure napri, an le iz kraja Opalta, v Lahove an Zejac. V saboto, 21., se zberejo pa že ob 9. zjutra an puodejo v Skubino, pastošuto jo snejo v Opalti. V nediejo, 22., se zberejo v Podboniescu, kjer je kamun. Pustinat puodejo po Podboniescu, v Špietar, v Tarčet, kjer bo tudi kosilo. Po kosile puodejo še v Podpolico an na Log. Za zaključit lietošnji pust... v saboto, 28. febrarja, ob osmi zvičer, vičerja par Škofu v Podboniescu za vse tiste, ki želijo preživiet posebno vi-čer v družbi parjatelju an... ramoni-ke. Če četa prit na telo vičerjo, upi-sajtase do nedieje, 22. februarja, (334/8977678 - 339/1741488, vam odguori Moz). Domenica alla scoperta della grotta di Antro Gremo v Bratislavo an Auschwitz G.S. Azzida Valli del Natisone parpravja potovanje v sarcu Evrope: Bratislava, Krakovija, Auschwitz an Dunaj. Iz Ažle se puode v petak, 3. julija, ob 5. zjutra, varne-ta se pa v sriedo, 8., zvičer. Adno nuoč prespijeta v Bratislavi, tri noči v Krakoviji an adno nuoč na Dunaju (Vienna). V programu so ogledi Bratislave, Krakovije an Dunaja, an še Auschwitza, solin v Wieliczki, samostana (monastero) v Czestochowi. Potovanje košta 630 evro (pullman, hoteli, od kosila parvega dneva do kosila zadnjega dneva), vodič (guida). Za se vpisat: Antonello 0432/789258. Pohitita zak je še malo prestoru! Il centro speleologico di San Giovanni d’Antro organizza domenica 1. febbraio, in occasione della festa della Candelora, un’escursione guidata nella grotta di San Giovanni d’Antro, oltre la parte turistica. Si dà così modo di vedere un paesaggio “sotterraneo” in genere riservato ai soli speleologi. La visita è indicata anche per le famiglie, infatti la grotta, essendo a sviluppo prevalentemente orizzontale, non necessita di attrezzatura e di - * fai ? doti fisiche particolari. E’ consigliabile: vestiario non nuovo (ci si sporca!), non jeans che non permettono libertà di movimento, preferibile una tuta, stivali o scarponi, guanti, ricambio completo per l’uscita ed eventualmente... un panino! I ca-schetti e l’illuminazione verranno forniti dall’organizzazione. Info e prenotazione visita (15 € per carburo, lampade, assicurazione, pastasciutta) al 339.7779367 (Bruno) entro venerdì 30 gennaio. Ritrovo: ore nove in piazza a San Giovanni d’Antro SVEJLENART Kozca Žalostna novica V špitale v Gorici je v mieru zaspala Lina Pontoni, uduova Specogna. Imiela je 85 liet an na telim svietu je zapustila hči, sestro, zeta, navuode, pranavuoda an vso drugo žlahto. Zadnji pozdrav smo ji ga dali v četartak 22. ženarja popudan v Kozci. ŠPEJER Petjag / Belgija 04.02.1989 - 04.02.2009 Caro Doriano sono passati 20 anni da quando ci hai lasciati, ma nei nostri occhi e nel nostro cuore ci sei sempre, sopratutto per la mamma Agnodice e il papà Pieri. Mi sembra ancora di vederti correre sotto il portico novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst/Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 35 evro • Druge države: 40 evro Amerika (po letalski pošti): 62 evro Avstralija (po letalski pošti): 65 evro Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT 25 Z 05040 63740 000001081183 SWIFT: ANTBIT2P97B m Včlanjen v USPI Associato alPUSPI dei normi come facevi con quella tua vecchia bicicletta. Vivo nella certezza che ovunque tu sia veglierai su tutti noi che ti amiamo e ti ameremo sempre tanto. Sara PRAPOTNO Kodermaci Oblietinca V saboto 31. ženarja bo sedan liet, odkar nas je za-pustu Luciano Velliscig. Biu je iz Kodermacev, živeu pa je v Corno di Ro-sazzo. Z ljubeznijo an žalostjo se na anj spominjajo žena Gina an sin Marco, sestre Lucia an Lidia, kunjadi, navuodi VENDESI a Oblizza (Stregna) casa da restaurare, parzialmente abitabile, con terreni. Telef. 0434 869782 ore pasti, cell. 347 0506029 solo ore serali. an vsa druga žlahta. Sette anni fa ci ha lasciati per sempre Luciano Velliscig. Originario di Codro-maz, Luciano viveva con la sua famiglia a Corno di Ro-sazzo. Con amore e tristezza lo ricordano a quanti lo hanno conosciuto la moglie Gina, il figlio Marco, le sorelle Lucia e Lidia, i cognati, i nipoti ed i parenti tutti. SRJDNJE_____________ Adno lieto od tega nasje zapustu Silvano Je šlo napri že adno lieto, odkar nas je na hitro zapustu Silvano Qualizza -Hlaščanu iz Sriednjega. Z njega smartjo je pustu v družini an miez vsieh tistih, ki so ga poznal, veliko praznino. “Tutto va avanti come sempre... Il sole continua a scaldare la terra, la pioggia la bagna, gli uccelli volano e cinguettano come sempre... Il mondo continua a girare e le persone vivono la loro frenetica vita. Eppure da un anno qualcosa è cambiato nel cuore di tutti quelli che come me ti hanno voluto bene. Voglio dirti “grazie” per tutto quello che sei stato per noi: grazie per la tua semplicità nel rapportarti agli altri, per averci mostrato la tua fermezza nell’affrontare i problemi della vita, per essere sempre stato pronto a regalare un sorriso a chi era triste, per non aver disprezzato nemmeno le cose più brutte, per aver amato le cose più semplici, per la tua allegria, per le tue lacrime, per i tuoi abbracci, per aver sempre perdonato chi faceva del male, per la tua presenza che non ci abbandona mai, per tutte le emozioni che ci fai ancora provare quando parliamo di te. Grazie di esserci stato, per averci dato la possibilità di amare un uomo davvero speciale! Ma soprattutto gra- zie per non essertene mai andato.” E. 1 m V nediejo 1. februarja ta pred vsako cierku v Nediških dolinah piskuline za dan življenja. Domenica 1. febbrario davanti alle chiese delle Valli del Natisone primule per la giornata della vita Caritas Nediških dolin [pr7tEŽAVAH s KRČNIMI ŽILAMI IN ODPRTIMI I RANAMI SE OBRNITE NA CENTER ZA ZDRAVLJENJE VENSKIH BOLEZNI V PORTOROŽU - DR. SCI.MED. J. Zimmermann, specialist kirurg. TEL. 00386 31 837 218 I Planinska družina Benečije TEČAJ PLAVANJA IN PROSTO PLAVANJE Corso di nuoto e nuoto libero od 7. februarja do 18. aprila vsako soboto od 19. do 20. ure v bazenu v Čedadu TELOVADBA - Palestra od 3. februarja do 30. aprila torek in četrtek od 19. do 20. ure v telovadnici srednje šole v Špetru info in vpisovanje: Flavia 0432/727631 - Daniela 0432/714303-731190 Pust se parbližava an ti buj mladi že naprav-jajo oblieke an maškere za tist tradicionalni an veseli senjam. Tudi Tonina se je zmisnila, de manjka manj, ku an miesac za pust an de bi rada povabila damu za telo par-ložnost nje bratra, kije že puno liet v Švici, de bo videu naše beneške maškere, naj te liepe, naj te garde. Zatuo je poklicala nje navuoda Perinaca an mu je j ala: - Ti, ki znaš pisat kiek po italijansko, mi napišeš mojemu bratru v Švico, ker gor na tar-kaj liet, ki gor živi se je pozabu brat po slovien-sko. Ist, ki pa na znam pisat po italijansko, ti poviem po sloviensko an ti mi naredeš prevod (traducjon) v italijansko. - Dobro nona, povej-mi. - Alora napiši: dragi brat, te invitan prid gledat beneške maškere za “Pust”, an če na boš mo-gu prid za “Pust”, pridi pa za “Veliko noč”, ki ti napravem štrukje te oc-varte. Otrok je pisu, na koncu nona ga je vprašala, če je lepuo prevedu (tradotto). - Ja nona! - Alora preberimi! - Caro fratello, ti avvito per venire a vedere le maschere veneziane per il “Lascia” e se non puoi venire per il “Lascia”, vieni per il “Grande buio” che ti preparo le strucchie dell’orto. - Mi se zdi pravo, Pe-rinac. Alora povejmu tudi, de telo zimo smo imiel tajšan velik mraz, de Rožci Kuosovi ji je figa tam pred hišo zmar-znila, pa jo nie dost brigalo, ker je bila stara an malomanj suha! Al si napisu? - Ja, nona! - Alora preberimi! - Questo inverno, qui da noi, abbiamo avuto un freddo così grande che alla Rosa del Merlo si è ghiacciato il fico davanti alla casa, ma poco le interessa, tanto era vecchio e quasi secco! - Doložimi še tuole: tu nediejo bo svet Duh gor na Varhu, kjer bo mašavu pre Kleto an piel bojo “Pod lipo”. - Domenica sarà san Odore sul ramo dove dirà la messa il parroco don Anacleto e canteranno sotto il tiglio! VENDESI Golf nera 1900 diesel, anno 2000, 6.500 euro. Tel. 392 2188443 Četrtek, 29. januarja 2009 Tudi Planinska na tradicionalno “Železniki - Dražgoše” Nočni pohod za na pozabit na grozote nacizma Na spominskem pohodu Železniki - Dražgoše, po poti Cankarjevega bataljona, se jih je lietos zbralo parbli-žno na 500. Med telimi je bla tudi skupina Planinske družine Benečije. Tel pohod spominja na spopad Niemcu na dražgoško dolino 67 liet od tega, kar so v tistim kraju ubili 41 vasnjanu an 9 partizanu. Nie za vsakega. Se hode celo nuoč po sniegu, po ledu, po mrazu... vseglih pa se jih zbere na puno. Pridejo iz vsieh kraju Slovenije, pa tu- di iz drugih dežel. Na koncu se jim v Dražgošah parložejo še drugi za počastit tiste sa-ruote, ki so umarle za branit njih domovino. Lietos jih je bluo parbližno šest taužint! Naši planinci, ki že vič liet hodejo na tel pohod, so nam jal, de nuoč je bla liepa, luna je lepuo sijala, an četudi je biu led, seje lepuo hodilo. Na varh tega je bla še ankrat tudi parložnost za srečat nove ljudi an kupe preživiet kiek posebnega. Kam po bencin / Distributori di turno NEDELJA 1. FEBRUARJA Esso Čedad (na pot pruoti Vidmu) Tamoil v Karariji Beneški planinci an duga varsta ljudi, ki med 10. an 11. januarjem so se podali na spominski pohod “Po poti Cankarjevega bataljona” Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 30. JANUARJA DO 5. FEBRUARJA Čedad (Fontana) 0432/731163 - Premarjag 729012 Povoletto 679008 VREMENSKA NAPOVED ZA FURLANIJO JULIJSKO KRAJINO DEŽELNA METEOROLOŠKA OPAZOVALNICA FJK ARPA OSMER Tel. 0432934111 - www.meteo.fvg.itslovensko@osmer.fvg.it / a fp ? ii 'a Z o a e 4 12 20 SPLOSNA SLIKA Obširen ciklon, trenutno prisoten nad Italijo, se počasi pomika proti Balkanu a še vedno vpliva na vreme pri nas z občasno vlažnimi severovzhodni višinskimi tokovi. Četrtek, 29. januarja Po vsej deželi bo prevladovalo oblačno vreme, možne bodo kratkotrajne razjasnitve. Ponoči in zjutraj bo v spodnjem nižinskem pasu možen nastanek megle v pasovih. Ob morju bo občasno zapihala zmerna burja. Petek, 30. januarja Po vsej deželi bo oblačno do spremenljivo. Ponoči in zjutraj bo v spodnjem nižinskem pasu možen nastanek megle v pasovih. Ob morju bo pihala zmerna burja. Nižina Obala Nižina Obala Najnižja temperatura (°C) 0/4 4/7 Najnižja temperatura (°C) -1/3 4/7 Najvišja temperatura (°C) 8/11 8/11 Najvišja temperatura (°C) 7/10 4/10 Srednja temperatura na 1000 m: 1°C Srednja temperatura na 1000 m: 1°C OBETI V soboto bo verjetno zmerno oblačno do spremenljivo vreme. Možno pa bo tudi več oblačnosti. Ob morju bo pihala zmerna burja in proti večeru se bo hladilo. Srednja temperatura na 2000 m: -4°C Srednja temperatura na 2000 m: -4°C ... . Zmanjšana Megla vidljivost Ure sonca Sonf megla jasno zmerno obl. spremenlj. oblačno pretežno obl. nizka obl. OG’Beso.e - - Srednji veter Padavine (od polnoči do 24h) I ali več 6-8 4-6 2-4 2 ali manj lokalni zmeren močan rahle zmerne močne obilne c / 3-6 m/s / >6 m/s i 0-5 mm i 4 5-10 mm 4 4 4 4 10-30 mm 4 4 4 4 4 4 >30 mm Nevihta Sneg i Miedihi v Benečiji v torak an petak od 17. do 18. doh. Maria Laura 0432.510188-723481 Kras: v sriedo od 13. do 13.30 Trinko: v sriedo od 13.30 do 14. doh. Pietro Pellegriti Špietar: v pandiejak an petak od 9. do 11. v četartak od 9. do 12. v torak od 16. do 18. doh. Lucio Quargnolo 0432. 723094 - 700730 Hlocje: v pandiejak an sriedo od 11.30 do 12. v četartak od 15. do 15.30 doh. Maria Laurà Hlocje: v pandiejak, sriedo an v sriedo od 16. do 18.30 doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Špietar: pandiejak, torak an četartak od 9. do 11. srieda, petak od 16.30 do 18.30 petak od 15.00 do 15.30 doh. Flavia Principato 0432.727910/339.8466355 doh. Vito Cavallaro 0432.700871-726378 Podbuniesac: v pandiejak, to-rak, sriedo, petak an saboto od 8.15 do 9.30 Špietar: pandiejak, torak an četartak od 17. do 18.30 v sriedo an petak od 10. do 11.30 v pandiejak, četartak an petak tudi od 17. do 19. Čarnivarh: v torak od 14.30 do 15.30 doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 8. do 11. v torak an četartak od 16. do 19. doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak od 15. do 15.30 v petak od 11.30 do 12. doh. Maria Laurà Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 16. do 19. v torak an četartak od 8. do 11. doh. Maria Laurà Sriednje: v torak an četartak od 11.30 do 12. Za vse tiste bunike al pa judi, ki imajo posebne težave an na morejo iti sami do špitala “za pre-lieve", je na razpolago “servizio infermieristico” (tel. 708614). Pri- doh. Pietro Pellegriti 0432.732461-727076 dejo oni na vaš duom. Sovodnje: v četartak an petak od 12.00 do 13.00 CUP - Prenotazioni telefoniche visite ed esami 800 423445 RSA - Residenza Sanitaria Assi- doh. Tullio Valentino 0432.504098-727558 Špietar: v pandiejak, četartak an saboto od 9. do 10. stenziale (Ospedale di Cividale) 0432 708455 Centralino dell’ Ospedale di Cividale 0432 7081