novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD/CIVIDALE • UI.B. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo I bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 650 lir Leto XIII. št. 17. (327) »Čedad, četrtek 24. aprila 1986 OB BENEŠKIH KULTURNIH DNEVIH V Ljubljano? f Preča, in za glih vam poviedat, junija od 9. do 14. bo v Ljubljani tiedan zamejske kulture, ki bo lietos posvečen Slovencem iz videmske pokrajine. Vsako lieto v Cankarjevem domu or-ganizajo kulturne prireditve, kjer sodelujejo Slovenci, ki ne žive v Sloveniji. Takuo lansko lieto so bli prisotni Korošci, lieto pried Madžari in tri lieta nazaj Slovenci z Italije. Takuo, ki videta Slovenci z Italije so na varsti vsake tri lieta. Za tele krat so odločili, da se bojo predstavili v Ljubljani samuo Slovenci iz videmske pokrajine. Kakuo je tuole? Telo se mi zdi parvo vprašanje, zaki mi drugi in samuo mi drugi? Tle muormo narest no štupienjo nazaj in nomalo pogledat na naše kulturno dielo, ki nam daje donas možnost se predstavit pred publiko, ki ima svetovni videš, v enim kulturnim prestoru, kjer prirejajo svetovno kulturo. Parvi odgovor je, da naše dielo je paršlo na tako varsto, de naši sosied-je iz taržaškega so nam dopustili, de bomo sami nastopali. Tole je priznanje za vse nas, ki že tar-kaj liet se borimo za našo sloviensko kulturo in za naše pravice. Zaupanje, ne smiemo pozabit, je na liepa rieč, pa viedmo lepuo, da če donas smo ga uriedni muormo takuo die-lat, de ga na zgubmo. Druga rieč je, da lietos je deseta oblietinca potresa in vsi vemo, kaki težki časi so bli tisti za Slovienje z videmske pokrajine. Moremo reč, in muormo reč, de smo prenesli buj lahko tiste težave, ker naši bratje iz matične domovine so te parvi paršli na pomuoč in ne samuo z besiedami. Hiše nove, nove teknologije za postrojit te stare so paršle h nam iz Slovenije in je pru, da se zmislemo na tuole in de donas zah-valmo matično domovino z našim kulturnim diele, ki moremo reč, je zraslo dost buj na naglo pru zavojo tistih težkih dnevih in z duhovno in materjalno prisotnostjo vsieh Slovencu. Trečja stvar je, ker šele donas Slovenci v Italiji čakamo, de nam dajo naše pravice in med Slovienju mi iz telih dolin smo tisti, ki smo narbuj zapuščeni, smo narbuj velik kaman na pot leča, ki bi muoru nam dat pravice, ki mi želmo in ki so napisane v našim kosti-tucionu. Zatuo je pru, de te narguorš reveži med Slovienju predstavljajo njih sloviensko beneško kulturo na sredu slovienske dežele. Za vse tuole gremo v Ljubljano in gremo s sarcam, ker lepuo poznamo naše možnosti in nečemo obednega učit al pa prehitiet, čemo samuo pokazat de smo, kje živmo in kakuo živmo našo sloviensko živlienje. Takuo v Cankarjevem domu bomo napravli razstavo za poviedat vsiem, tistim, ki nas pridejo gledat, kake so naše doline, naše hiše an naša kultura. Bomo napravli tri vičer, kjer pokažemo kakuo živi naša kultura. Parvo vičer napravemo no literarno vičer z muziko, s piesmijo in s poezijo. Drugi dan bojo nastopali naši kan-tavtori an tela vičera bo posvečena nar-vič mladim, ki iščejo novo pot in mi-slem, de naši kantavtori so nieki novega in posebnega v slovienski muziki in kulturi. Trečjo vičer, bomo gledali pokazat s piesmijo, z gledališčem, z muziko in s plesom kakuo se živi po slovienskih vaseh v videmski pokrajini. Seviede vse tuole ne bo zadost za spoznat Benečijo, pa bo pomagalo Slovencem iz matične domovine miet an majhan utis našega živlienja. Potle bomo imiel še druge reči, kot sodelovanje med našim tiskom in tiskom Slovenije, med našimi emigranti in izseljence z matične domovine. Bomo nesli v Ljubljano tudi našo kuhinjo in politične stike in še kieki druzega. Za an tiedan bomo gledal luošt no majhano Benečijo na sred Ljubljane in nomalo beneškega duha med Slovence, ki žive v svoji deželi, in ki dosti krat se zmislejo na svoje sosiede ki branejo ob meji sloviensko kulturo, samuo kar nas napade kieki velikega, kieki posebnega. A.C. Schiarita nella DC di Savogna Laurencig ritira le dimissioni È stato ricucito, almeno per ora, il grave strappo creatosi nella DC di Savogna e culminato nelle dimissioni da vicesindaco del dott. Luciano Laurencig che è anche segretario della sezione democristiana di quel comune. Il caso era scoppiato all’indomani dell’assemblea della Comunità montana quando era stato rinnovato il direttivo. Al posto di Laurencig, designato in un primo momento dalla stessa DC, è stato eletto nel direttivo il sindaco Cu-drig. Questa, aveva dichiarato Laurencig in quei giorni, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il giorno dopo scriveva la lettera di dimissioni, una lettera durissima in cui parlava di incomprensioni e di sfiducia del sindaco nei suoi confronti, «incomprensioni che hanno origine nella logica delle correnti» e muoveva pesanti accuse alla «rincorsa alle sedie» al di là degli interessi della collettività. A questo punto all’interno della DC è stato tutto un susseguirsi di incontri, consultazioni, riunioni febbrili che hanno avuto, come bene sanno quelli di Savogna, momenti drammatici e dove non sempre hanno prevalso le questioni politiche. Poi c’è stata la schiarita e martedì della settimana scorsa il sindaco ha comunicato al consiglio comunale che le dimissioni erano state ritirate. Ma quali sono gli antefatti? La DC di Savogna, ha dichiarato Laurencig, aveva deliberato serenamente a suo tempo quali dovevano essere le rappresentanze nei vari organismi sovracomu-nali, così come aveva deciso all’unanimità di riconfermare il sindaco Cudrig. «La mia candidatura al direttivo della Comunità montana era ermersa in quella sede ed era stata sostenuta anche a livello più ampio nella DC». Ma un giorno o due prima dell’assemblea si è venuto a sapere che a rappresentare Savogna nel direttivo sarebbe stato Cudrig, pare addirittura che questa scelta sarebbe stata comunicata a Laurencig poche ore prima dell’inizio dell’assemblea stessa. Evidentemente il fatto di essere «un pensatore libero» come è stato definito, cioè di non essere schierato con nessuna corrente non gli ha giovato. In consiglio comunale, motivando il ritiro delle dimissioni, il vice sindaco ha un po’ corretto il tiro, affermando per esempio a proposito delle correnti in casa democristiana che pur non condividendole, suo malgrado le deve accettare. «Visto che dobbiamo vivere in questo consorzio umano dobbiamo accettarne anche le regole». Gli accordi e gli organigrammi per gli enti sovracomu-nali vengono stabiliti a livello di comprensorio e quindi le indicazioni dei vari continua in 3“ pagina DAL CONVEGNO-DIBATTITO A LIEGI Malattie professionali dei mina •IMITATION du, I DE RETRAITH DIE PROFESSI! La Libia l’Europa gli Stati Uniti La crisi nel Mediterraneo sta diventando sempre più grave e sta coinvolgendo tutte le grandi potenze, con una «escalation» gravida di conseguenze. Come al solito, la vecchia e saggia Europa, sta cercando di metter un po’ di razionalità in un mondo impazzito che sembra aver perduto il ben dell’intelletto e vuole rincorrere ad ogni costo e raggiungere il traguardo della violenza. Gheddafi, il colonello libico, rappresenta ormai, a tutti i livelli, il personaggio che cerca di destabilizzare la situazione, creando tensioni, alimentando il terrorismo, portando l’uomo sull’orlo della guerra mondiale. Stiamo tutti o quasi affermando che il male del mondo ha un suo artefice e che ogni situazione violenta può facilmente essere ricondotta al capo del paese libico. Mi sembra forse un po’ troppo, ormai Gheddafi è diventato il capro espiatorio di tutto il terrorismo internazionale. In parte è vero, ma stiamo attenti di non gonfiarlo troppo e ad attribuirgli delle potenzialità che, stando ai fatti oggettivi, vanno al di la della sua portata. Ragioniamo a mente fredda e non lasciamoci prendere dalla psicosi del mostro, dal fatto che tutto il male del mondo possa essere legato a questo estroso ed infausto personaggio, c’è in fondo il rischio di creare un mito che può sfuggirci di mano e diventare l’idolo di milioni di fanatici. In fondo il Mediterraneo, se soffre del terrorismo lo deve in buona parte alla situazione palestinese ed è alimentato da tutti i gruppi che operano in quello scacchiere. La Libia, stando alle notizie in nostro possesso ne controlla solo alcuni gruppi che poi risultano minoritari. Pensiamo agli ultimi attentati, ai cen- continua in 2a pagina «Malattie professionali», questo il tema di un importante convegno dibattito svoltosi il 12 aprile scorso a Liegi ed organizzato dalla Centrale sindacale dei minatori FGTB. È stata una occasione di confronto e di dibattito il cui obiettivo principale era quello di mettere a fuoco le grosse difficoltà che incontrano oggi gli exminatori anche a causa dei nuovi interventi del governo belga tesi al risanamento dell’economia. È stata significativa per questo la presenza del direttore del Fondo malattie professionali di Bruxelles dott. Gerla-cher e del presidente dott. Raboz, nonché del medico consigliere responsabile presso lo stesso fondo dott. Vande Weyer. Hanno partecipato ai lavori inoltre il senatore Gaston Paques ed il deputato Onkelinx Gaston ed il dott. Decortis. Folta è stata anche la presenza di magistrati ed avvocati che difendono i problemi dei pensionati presso i tribunali del lavoro in Belgio. Poročilo o PRIMORSKI POJE berite na 4. strani Un grosso contributo al dibattito lo ha portato, proprio perchè nella sua relazione ha affrontato tutta una serie di problemi specifici, Ado Cont responsabile del Patronato Inac di Cividale. La sua relazione del resto è stata una sintesi delle rivendicazioni e delle richieste di coloro che ogni giorno e sempre più numerosi si rivolgono al patronato stesso. È importante sottolineare che in primo luogo si tratta dei pensionati'ed ex-minatori di tutta la fascia confinaria della nostra regione, ma non solo. Se infatti gli indennizzati per malattie professionali dal Belgio sono, riferiti al 1984, 635, le domande inoltrate dal patronato negli ultimi dieci anni ammontano a 844. Ricordiamo a questo proposito alcuni dei temi affrontati nella sua relazione da Ado Cont, come le differenti valutazioni tra medici italiani e quelli del Fondo malattie professionali che richiedono poi ricorsi presso i tribunali del lavoro ad esempio. Ha condannato poi la lunga procedura delle domande di ricorso presso i tribunali che richiedono tre - quattro anni di at- tesa, a volte; ha proposto di non sottoporre con frequenza gli ammalati di silicosi a radiografie ed analisi, dannose per la salute; di concedere gradualmente l’aumento della percentuale delle malattie professionali senza dover presentare domanda di aggravamento, visto che si tratta di malattie che nel tempo progrediscono. Cont ha inoltre proposto la modifica della legge che regola la concessione delle rendite di reversibilità che dovrebbe tra l’altro prevedere la concessione alla vedova del 70% della rendita anziché il 30%. Spesso i pagamenti delle pensioni e così pure degli arretrati avvengono con notevole ritardo. Il patronato Inac a questo proposito ha proposto la modifica del sistema di pagamento che dovrebbe essere effettuato tramite vaglia internazionale direttamente all’interessato oppure tramite un istituto bancario della provincia di residenza del pensionato. L’ultimo tema affrontato è stato quello del cumulo delle pensioni in base alla legge del 13 gennaio del 1983. Vse troštanje naših ljudi Vse oči od Benečije gledaju Chiabu-dina. Te nou president od Comunitè Montane, ki usi Benečani sigurno poznajo ku diretor Nediških puobu, ma sa go na njega ramana vse troštanje od naših judi. Za previč liet vse kar se je nar-dilo an kar se nie nardilo tle u naših dolinah, je bluo za stuort pozabit an nan stuort pozabit, de smo Slovenci. Politika ekonomika je bla besieda ki ried-ko smo čul an tle u našim čudnim mie-ru, vse guorenje an kreganje je bluo za: «ka smo?» Čudni ku naš mier an ku tisti, ki muorajo poardečiet, kar jih prašajo duo je njih mat, smo tle živjel pozab-jeni an če kajšan glas seje uzdignu, parvi su bli pru naši bratri ki su jal «na poslušajta, ki guori naumno». Je že nu malo liet, ke nimar vič ljudi su začel naumno guorit, an tud du Rime su začel guorit od nas, ma use tuole tle par nas je še buj Serokò leho skopalo mies tistih, ki mislijo de ni obednega grieha ree svetu ka smo an tistih, ki su odriezal njih koranine an čejo bit kar su jin jal de so. Chiabudini nje odriezu njega kora-nin an bi mogu zapunt tistu staru an na-nucno leho an usadit notre te nove zelene beneške lipe. Deb’ tuole ratalo an usi kupe jih parlijal, sigurno Benečija s tiste teške pot, ki že od numalo liet kajšni su začel hodit bi «dekolala». Te-lemu možu dobrih koraninah an z dobro pametjo keremu vsi od adnega an te drugega kraja od lehe su dal roko, gledaju sa benečani, s troštanjam de bo znu z vsiem tistimi rokmi dielat za naše doline an za naše ljudi. Vjetar iz Matajurja ALLA BENEŠKA GALERIJA Originale mostra di artigianato con il marchio «Made in Benečija Sabato scorso alla Beneška galerija di S. Pietro al Natisone è stata inaugurata una mostra che si discosta non poco dalle classiche mostre d’arte. Si tratta di una rassegna di pezzi d’artigianato, che vanno dal mobile all’arazzo, dall’arredo all’accessorio. Alla mostra, curata dal prof. Paolo Manzini, hanno aderito - sotto la sigla AA, arredamento artigianale - i maestri falegnami Dino Fasano, Paolo Jus-sig, Beppino Sittaro e Adriano Terli-cher; il restauratore di mobili antichi Roberto Bianchini con una cassapan-ca che mostra le varie fasi dell’intervento; gli intagliatori del legno Ivo Napoli e Giovanni Vogrig; gli artigiani di pietre e marmi Mauro Rizzi e Piergiorgio Serafini; le tessitrici di arazzi e tappeti Andreina Trusgnach, Antonella Pizzolungo e Sandra Manzini. La mostra è stata inaugurata dal presidente della Comunità montana delle Valli del Natisone, Giuseppe Chiabudini. In risposta alle sollecitazioni degli organizzatori Chiabudini ha messo in rilievo l’importanza dell’attività artigianale ed artistica che si svolge nei nostri paesi. Ha perciò espresso l’apprezzamento e l’interesse della comunità per questa iniziativa ed ha prospettato la possibilità di una mostra permanente da affiancare al futuro museo etnografico. Il sostegno della comunità è dunque assicurato e la stessa rivista « Valli del Natisone» potrà ospitare notizie sulla Beneška galerija. Anche Michele Carlig, del direttivo della comunità, ha appoggiato le parole de! presidente, segnalando soprattutto gli aspetti economici delle iniziative artigianali. Giuseppe Paussa, presidente dell’azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cividale e Valli del Natisone, si è detto gradevolmente sorpreso del ritmo di attività della Beneška galerija che in breve tempo è riuscita a farsi conoscere nella zona e fuori, imponendosi quindi come centro di cultura e d’arte di non poca importanza per il comune di S. Pietro e la comunità. Presenti alla inaugurazione anche il sindaco di Drenchia, Maurizio Namor, gli assessori Luigino Chicchio e Bruna Dorbolò con il consigliere Piero Jussig di S. Pietro, alcuni rappresentanti del comune di Faedis, diversi espositori e un folto pubblico. La mostra, aperta ogni giorno dalle ore II alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30 (domenica pomeriggio escluso) resterà aperta fino al mattino del 4 maggio. Dal sabato seguente la galleria ospiterà per quindici giorni il pittore istriano Aleksi j Žbona. All’inaugurazione interverrà il gruppo Istranova con canti istriani. La serie di mostre di primavera sarà poi conclusa con la rassegna di pittura «Liusso e i suoi amici». Občina Špeter prejela dekret za svoj prapor Pred nekaj dnevi je ob preprosti, zato pa nič manj pomembni slovesnoti špeterski župan sprejel dekret predsednika republike in predsednika vlade za občinski prapor. Dekret je izročil videmski prefekt dr. Larosa ob prisotnosti celotnega občinskega odbora, županov drugih občin v Nediških dolinah in raznih pokrajinskih in deželnih političnih osebnosti. Ob pozdravu gostom je župan prof. Giuseppe Marinig poudaril, kolika je pomembnost prapora za krajevno ustanovo, saj «Občina brez prapora je kot narod brez zastave». Prefekt dr. Larosa pa je v svojem pozdravu podčrtal in pohvalil zanos, s katerim krajevne uprave Nediških dolin rešujejo probleme prebivalstva, in trud za gospodarski, kulturni in družbeni preporod dolin. Omenil je pozornost, s katero vlada sledi tem naporom in skuška odgovarjati zahtevam posameznih uprav, obljubil pa je tudi, da se bo sam čim bolj potrudil pri reševanju najbolj perečih vprašanj. Svečanosti v občinski dvorani so se med drugimi udeležili poslanec Scovacricchi, deželni svetovalec Speco-gna, pokrajinska odbornika Pelizzo in Mazzola, predsednik Gorske skupnosti in pokrajinski svetovalec Giuseppe Chiuch, predsednik Letoviščarske ustanove v Nediški dolinah Paussa, župani, odborniki in predstavniki raznih po- X litičnih in gospodarskih krajevnih ustanov. Predsedniški dekret zaključuje tako dolgo birokratsko pot, na katero je stopila sedanja občinska uprava v Špetru, ko je zaprosila za lastni občinski prapor, kot ga ima večina občin v Italiji. Birokratski postopek je skušal poenostaviti predsednik vlade Bettino Cra-xi, ki se je potrudil, da bi kolikor mogoče hitro ugodil želji občinske uprave in prebivalcev. Gospodarstvenikom Agli operatori ZAPADLOSTI SCADENZE 25.4 INPS prvi tromesečni obtrok INPS prima rata contributi malattia e prispevkov za bolniško in pokojninsko pensioni per titolari d’azienda zavarovanje podjetnikov 3Q 4 Izdaja obrazca 770 o plačanih davč- Dichiarazione sostitute d’imposta - nih odtegljajih Tromesečna prijava davka IVA (za forfetarno knjigovodstvo) Mesečna prijava davka (za dvostavno knjigovodstvo) SPREMEMBE PRI OLAJŠANIH KREDITIH ZA OBRTNIKE POTOM DEŽELNE USTANOVE ZA RAZVOJ OBRTI - ESA Predsednik ESA, Faleschini je pred nedavnim na tiskovni konferenci prikazal nove ugodnosti, ki jih ustanova nudi obrtnikom pri najemanju kreditov. Do sedaj je ESA dodeljevala kredite za nabavo novih strojev in za nakup zalog do najvišje vrednosti 20 milijonov lir. Ta plafon je zvišan na 50 milijonov. Nove obrestne mere so: za individualnega obrtnika: če ima sedež na goratem predelu znašajo obresti 7,75, v drugih predelih dežele pa 9,25%; za konzorcije ali zadruge se krediti znižajo na 6,75 (za gorate predele) oziroma 8,25°7o za ostale predele države. ESA je pripravila še novo obliko kreditiranja, ki predvideva posege v korist podjetjem, ki se nahajo trenutno v denarni krizi. Ta kredit je neomenjen a obrestna mera znaša 7.75% za podjetja v goratih predelih a za ostala področja 9,25%. Za prve oblike kreditiranja je predvidevan praktično mesec dni od predložitve prošnje do odobritve, za drugega se pa lahko rok podaljša, saj mora ESA poizvedovati, kakšno je dejansko poslovno stanje podjetja. 5.5 5.5 mod. 770 Dichiarazione trimestrale IVA (per contabilità forfettaria) Dichiarazione trimestrale IVA (per contabilità ordinaria) VARIAZIONI SUI CREDITI AGEVOLATI PER GLI ARTIGIANI TRAMITE L’ENTE PER LO SVILUPPO DELL’ARTIGIANATO (ESA) Il presidente dell’ESA, Faleschini, ha presentato ad una conferenza stampa le nuove iniziative dell’Ente. Il plafond per i crediti attualmente esistenti per acquisto di macchinari e per il finanziamento delle giacenze viene elevato da 20 a 50 milioni. I nuovi tassi di interesse sono: per le ditte individuali: 7.75% se hanno la propria sede in territori montani, per tutte le altre zone nella Regione gli interessi saranno del 9,25%. Per i consorzi i tassi vengono ridotti al 6,75% (zone montane) e al 8,25%per le altre zone della Regione. Inoltre è stata presentata una novità: il credito di liquidità. Questa forma verrà concessa a quelle aziende che che si trovino momentaneamente in difficoltà finanziarie. Il credito, che non ha dei plafonds, verrà concesso ai tassi di interesse del 7,75% (zone montane) e del 9,25% (altre zone della Regione). Prima di concedere questi crediti l’ESA svolgerà tramite le banche convenzionate una indagine, per «tastare il polso» alle aziende interessate. (/k) Spoznavajmo naše kraje UKVE (Nadaljevanje) Za časa avstroogrske monarhije so že zelo zgodaj Ukljani imeli svojo slovensko osnovno šolo, dokler je krajevna cerkev imela še odločujočo besedo. Po letu 1870 pa je tudi za Ukve veljala uredba utrakvistične slovensko-nemške šole, ki je pa postajala vedno bolj nemška zaradi vedno večjega poseganja nemškega Schulvereina na Trbižu. Da bi v svojem namenu čimbolj uspeli so ob koncu prejšnjega stoletja ustanovili na Ukvanšči planini planinsko šolo. Tednik Mir, je izhajal tedaj (1882-1919) v Celovcu priobčuje marsikateri članek iz Ukev. Ti članki obravnavajo težki položaj v krajevni osnovni šoli. Po priključitvi k Italiji pa o utrakvistični šoli ni bilo več sledu. Svoj materin jezik so se Ukljani učili med stenami domače cerkve pri krščanskem nauku v sakristiji. Ko je tudi župnija v Ukvah bila v upravi goriške nadškofije, je v Ukve zelo rad zahajal tedanji knezonad-škof doh. Frančišek Borgia Sedej. Nadškof Sedej je tudi v Ukve nastavil primerne duhovnike kot sta bila župnik Češornja in njegov naslednik Viktoriri Stanič. Oba sta v medvojnem obdobju vzgajala Ukljane v narodnem in verskem duhu ter gojila ljudsko in versko pesem. Zelo dolgo je nato župnikoval v Ukvah benečan gospod Succaglia Zaccaria, nekaj let je župnijo upravljal žabniški župnik gospod Mario Cernet. Leta 1974, 8. decembra, je župnijo prevzel gospod Mario Gariup. Leta 1976 je bil v okviru župnije organiziran tečaj slovenščine. Tečaji trajajo že celih 11 let. Od leta 1978 deluje v Ukvah tudi glasbena šola. Tudi na kulturnem področju je v Ukvah zelo živo. Najstarejše društvo je Planinka. Tam delujeta še društvi Lepi Vrh in Ojsternik. Ukve so postale zelo znane leta 1976 ob prepovedi in izgonu tečaja slovenščine iz osnovne šole. Po desetih letih, leta 1986, se lahko trdi, da je krajevna šolska pa tudi občinska oblast zelo odprta potrebam krajevnega prebivalstva in so za mirno sožitje in za kulturni razvoj dani vsi pogoji. So pa kljub temu Ukve ostale v videmski nadškofiji še edina župnija kjer je slovenska liturgija ostala še neokrnjena in kjer se krščanski nauk še poučuje v slovenščini. Ostala pa je Ukljanom velika ljubezen do domače besede in domačega petja. Salvatore Venosi Segnalazione al premio Pav Il 12 aprile gli «Amici di Costantino Pavan» nella giuria, presieduta dal prof. Ulderico Bernardi, hanno assegnato il «Premio nazionale dei giovani Costantino Pavan per opere e iniziative sulle culture locali» selezionando finaliste: Piercarlo Jorio: «Il magico, il divino, il favoloso della religiosità alpina»; Camillo Pavan: «Drio e Sii. Storia, vita e lavoro in riva al fiume a S. Angelo e Canizzano»; Claudio Povo-lo (a cura di...): «Bolzano Vicentino». Al suddetto premio, al quale hanno partecipato 72 opere di ben 13 regioni italiane, hanno concorso anche Ferruccio Clavora e Riccardo Ruttar, ricercatori presso lo Slori di Cividale con il li- bro «Sloveni ed emigrazione. Il caso delle Valli del Natisone», edito dalla Zveza Slovenskih Izseljencev - Unione Emigranti Sloveni del F.V.G.. Quest’ultimo ha ottenuto in tale occasione «una segnalazione speciale» insieme ad un’opera inedita di Morena Pagorer. Ai due autori il merito oltre che allo studio delle condizioni dell’emigrazione in questa parte del Friuli, il riconoscimento della validità della loro opera anche al di fuori del territorio in cui lottano per far conoscere in ogni sede ed a tutti i livelli la problematica degli sloveni della provincia di Udine. dalla la pagina La Libia, l’Europa, gli Stati Uniti tinaia di morti del Libano, compresi i marines americani, agli attentati di Fiumicino e di Vienna, alla nave Lauro, all’aereo americano sventrato ad Atene, sono quasi tutti opera dei terroristi palestinesi e non di libici. Rimane da attribuire solamente la paternità dell’attentato alla discoteca di Berlino. Probabilmente il colonnello soffre di mania di grandezza e desidera la paternità di tutti gli attentati del mondo, sta a noi capire la realtà ed operare di conseguenza, senza farsi trascinare da falsi feticci. Gli americani e Reagan conoscono a fondo queste cose ed il personaggio che le interpreta, tuttavia cercano di dimostrare la loro forza e la capacità di intervento in ogni parte del mondo. Troppe volte la potenza americana ha subito lo scacco della sconfitta ed ora non lo tollera più, perchè il presidente deve salvare il suo prestigio. A questo punto è necessaria una risposta adeguata, a nulla valgono i richiami degli stati europei che, seguendo la logica della ragione e del buon senso hanno fatto presente agli Stati Uniti che alla rappresaglia seguono altri atti di terrorismo e c’è il pericolo reale che la spirale della violenza si allarghi a dismisura, fino a divenire incontrollabile. Se il ben dell’intelletto lo perde Gheddafi pazienza, il suo ruolo è li- mitato e non è in grado di destabilizzare il mondo intero, se invece a perdere la ragione è il Presidente della più forte potenza del mondo, tutto cambia ed i problemi si fanno difficilissimi. Gli statisti europei hanno fatto presente tutto questo, ma non sono stati ascoltati, è venuta meno la collaborazione fra stati amici e sovrani che basano la loro alleanza sulla pari dignità e sulla comprensione, guai se cominciassimo a temere la potenza americana, diventeremo dei sudditi, cui è lecito solo obbedire. Non avrebbe più senso parlare di democrazia e crollerebbe quel mondo che abbiamo edificato cosidetto libero. Essere europei significa comprendere il significato della storia ed operare perchè focolai di guerra non abbiano a sorgere ed a svilupparsi, discutere sulle tensioni ed operare perchè le armi, di qualsiasi stato ed a qualsiasi livello, non abbiano mai possibilità di operare. La pace si costruisce giorno per giorno, tassello su tassello, discutendo e riflettendo sui fatti, giammai facendo parlare le armi. Desideriamo e vogliamo la pace ed operiamo per mantenerla in qualsiasi parte del mondo. DP Viaggio attraverso le tradizioni popolari Una premessa (1) L'area geografica circostante l'attuale confine orientale fra Italia Austria e Slovenia è stato probabilmente da sempre un ideale punto di raccolta di pratiche tradizionali. Cuore naturale d'Europa e sede d'incontro e di scontro di diverse culture e civiltà, questa zona è stata storicamente testimone dei contatti e delle guerre fra popoli diversi, mantenendo nonostante tutto una sua unica identità a dispetto di tutti i possibili condizionamenti. Soltanto oggi, minacciata dal generale appiattimento culturale dei nuovi modelli di società di massa, complice il disinteressamento politico da parte del cosidetto «potere», la sua identità vacilla e con essa si indeboliscono o addirittura scompaiono le più arcaiche pratiche tradizionali. È quindi importante proprio in questo momento di sostanziali cambiamenti mettere a fuoco tutto ciò che ancora esiste nella pratica e/o nella memoria e può essere salvato per capire e per capirci. Una festa, un vecchio mestiere, un canto, una musica, una casa o una fiaba sono il segno tangibile delle presenza di una cultura legata a un passato che non potrà più tornare, perchè sono cambiate le fondamentali regole del vivere sociale. Ma nonostante tutto ciò continua ad esistere, aggrappata ai confini di una civiltà che stà per tramontare, aggrappata a terre e genti che vanno progressivamente mutandosi, ma quel che è importante è che sopravvive e resiste, sola, preziosa e insostituibile testimonianza delle nostre «radici» culturali. Grande è stata pertanto la sorpresa di colui che scrive quando, circa una decina di anni fa, decise di avvicinarsi alle genti che abitano la Val Canale, la Val Resia, le Valli del Torre e del Natisone e tutte le cosidette terre di confine; grande la sorpresa e grande l'interesse per aver qui trovato tracce fra le più arcaiche e che in Europa si possano trovare, a partire dalla quasi «magica» frammistione di pagano e cristiano in molti dei riti religiosi, per giungere alle stupende antichissime mascherate dei carnevali e delle altre maschere invernali, senza poi trascurare le originali pratiche vocali e strumentali nella musica popolare, e l'elenco potrebbe continuare all'infinito. È il calendario stesso che scandisce ancora in queste terre con immutata regolarità le occasioni della festa, del lavoro e di tutto il vivere sociale e, internamente ad esso, ogni singola comunità si ritrova, ritualizza scadenze, crea nuove occasioni, nuove funzioni. Leggere e cercare di capire il semplice susseguirsi delle ore, dei giorni, delle settimane, dei mesi e delle stagioni è l'operazione più semplice e complessa che un osservatore possa fare: esiste il tempo del lavoro, della festa, del pianto e tutte le occasioni del vivere sociale si intersecano e si definiscono attraverso una precisa finalizzazione dello spazio e del tempo. Ed è secondo questo metro, l'individuazione delle tradizionali scadenze popolari, che desideriamo tracciare gli itinerari di ricerca e riscoperta che comporranno questo nostro viaggio nelle tradizioni popolari. Walter Colle Dal XVII Congress I diritti delle minora Mario Lizzerò con il segretario regionale Viezzi al XVII Congresso del PCI La questione delle minoranze nazionali e delle lingue e delle culture regionali ha assunto nella vita dell’Europa e altrove nel mondo una portata crescente. Proprio le grandi trasformazioni in atto nella società hanno alimentato la presa di coscienza di gruppi e minoranze non solo etniche, ma anche linguistiche e religiose, che possono dare un contributo all’arricchimento dei singoli stati ed anche alla maturazione di una coscienza nuova nell’umanità di popoli diversi in una Europa unita. È compito del Pei suscitare una risposta alta e consapevole a questi problemi da parte di tutte le forze democratiche del nostro Paese. Il Pei concepisce la questione della affermazione dei diritti delle minoranze come una questione di democrazia interna di ogni singolo stato. Ciò non significa però sostenere che lo stato nazionale della cultura di origine debba disinteressarsi dei problemi o non avere rapporti con le proprie minoranze, che vivono in altri paesi. Ciò vale per il nostro paese verso le minoranze italiane che vivono in altri stati, come per i paesi nostri confinanti. Assurdi ed innaturali a questo proposito sono i timori per l’unità territoriale della repubblica. Queste relazioni sono invece essenziali al mantenimento di un rapporto vivo con l’evoluzione della propria cultura di origine da parte delle minoranze 1 comunisti non concepiscono una cultura di convivenza tra maggioranza italiana e minoranze nazionali come qualche cosa di statisticamente limitato alla reciproca tolleranza delle diversità nazionali bensì come l’ambito di una dialettica costruttiva tra realtà presenti insieme nello stesso territorio. Solo così la convivenza può alimentare un arricchimento culturale ed anche economico per l’insieme della comunità e saldarsi stabilmente in un rap- porto di conoscenza, di rispetto e di fiducia. Tutto ciò è possibile però solo se esiste una effettiva parità di diritti e cioè in primo luogo di possibilità per tutti i cittadini in ogni momento della vita sociale. Solo una specifica e complessiva sistemazione del riconoscimento dell’esistenza di una minoranza e del suo concreto diritto alla propria identità ed al suo libero sviluppo evita spinte altrimenti forti alla assimilazione. L’impegno del Pei per l’attuazione di questi principi è impegno coerente di un partito, che in ogni campo si batte per la piena attuazione del dettato costituzionale e per lo sviluppo della democrazia italiana. *** Abbiamo pubblicato parte della tesi 32 bis approvata dai delegati al XVII congresso del PCI. Nel prossimo numero pubblicheremo la proposta di programma che contiene specifici riferimenti alla minoranza slovena in Italia. continua dalla 1° pagina Schiarita nella DC di Savogna darmene - ha dichiarato Laurencig - come ho verificato con tanti amici non solo del mio partito, sarebbe stato proprio da questo punto di vista più dannoso». La ricucitura dunque c’è stata, ma l’atmosfera che si respirava in consiglio comunale era pesante e forse non sarà sufficiente «stringere i denti ed andare avanti» come ha detto ad un certo punto il sindaco Cudrig, anche perchè dagli interventi dei due «antagonisti» si intuivano due diverse concezioni nell’impostazione deH’amministrazione pubblica che potrebbe scontrarsi ancora. Laurencig tuttavia dichiara di essere convinto che altri strappi in futuro non ce ne saranno. «Questa esperienza è stata traumatica per tutti - ha detto. Da parte mia sono pronto alla discussione, alla ricerca dell’accordo nell’interesse della collettività». (jn) comuni possono anche cadere, ha aggiunto. Poi ha affrontato due temi specifici, entrambi di primo piano nel programma preelettorale della DC ed entrambi finora disattesi: l’attivazione dell’ambulatorio medico di Masseris ed un adeguamento dell’orario del medico ai bisogni dei lavoratori e dei pendolari da una parte, le riunioni di giunta nelle varie frazioni per sentire le necessità della popolazione dall’altra. Se questi problemi non sono stati risolti -ha detto in sostanza - ciò è dipeso da questioni oggettive, finora non è stato possibile farlo. Motivazioni queste che sono sembrate poco convincenti. Più convincente è stato forse quando ha detto che ha prevalso il senso di responsabilità, la convinzione che gli amministratori sono al servizio della comunità e che quindi debbono svolgere il loro compito. «An- I RISULTATI Azzanese-Valnatisone 0-1 Pozzuolo-Savognese 0-1 Natisone-Audace 1-1 Pulfero-San Gottardo 3-1 Prossimo turno Valnatisone-Flumignano Audace-Azzurra Prem. T orreanese-Savognese Giovanili Azzurra Rem.-Valnatisone 1-6 (Under 18) Valnatisone-Fulgor rinv. imp. campo (Giov.) Stella Azzurra - Valnatisone (rinviata) Valnatisone-Faedese 3-0 (CSI) Prossimo turno Valnatisone-Rizzi (Under 18) a Scrutto Valnatisone-Gaglianese (Giov.) a Scrutto il 26/4 - ore 15.30 Valnatisone-Gaglianese (Giov.) a Scrutto il 26/4 - ore 15.30 Valnatisone-Audace (Esord.) il 26/4 -ore 17.15 Lessi-Valnatisone (CSI) a Gemona il 26/4 ore 16.30 RECUPERI: Valnatisone-Povoletto il 1 maggio-ore 10.00 (CSI) Moimacco-Valnatisone (CSI) il 23/4 -ore 18 Stella Azzurra-Valnatisone-Povoletto il 1 maggio ore 10.00 Valnatisone-Bearzi (Esord.) il 29/4 -ore 16.30 LE CLASSIFICHE 1“ Categoria-Girone A Tavagnàfelet 35, Buiese 34, Spilimber-go, Cividalese 33, Flumignano 31, Valnatisone, Pro Tolmezzo 28, Azzanese, Olimpia 25, Bressa, Percoto 24, Julia 23, Sandanielese 21, Maianese 20, Chions 18. 2‘ Categoria-Girone C Torreanese 37, Sangiorgina 35, Dole- TUTTOSPORT VSE O ŠPORTU gnano 34, Stella Azzurra 31, Variano 30, Corno 29, Basiliano 26, Natisone 25, Serenissima 24, Audace, Gagliane-se 23, Reanese, Pozzuolo 22, Azzurra 21, Savognese 18. 3“ Categoria-Girone F Linea Zeta 42, Paviese 40, Pulfero 34, Aurora 32, Buttrio 31, Brazzanese 28, Manzano 27, Nimis, Fulgor 21, Savor-gnanese 19, Campeglio 16, San Gottardo 14, Faedese 13, Togliano 12. Under 18-Girone G Passons 38, Percoto 36, Valnatisone 31, Chiavris 28, Sangiorgina 27, Corno 25, Rizzi 23, Serenissima 21, Nuova Udine 18, Aurora Remanzacco 15, Pozzuolo 12, Azzurra Premariacco 9. Giovanissimi-Girone B Udinese 37, San Gottardo 29, Olimpia 25, Cividalese 23, Savorgnanese 22, Linea Zeta 19, Gaglianese 17, Azzurra Premariacco 14, Valnatisone 8, Stella Azzurra 4, Fulgor 3. Esordienti-Girone F Stella Azzurra, Cividalese 18, Manza-nese 12, Valnatisone, Aurora, Bearzi 11, Gaglianese, Azzurra Premariacco 6, Audace 1. Stella Azzurra e Manzanese hanno già riposato. Valnatisone e Bearzi una partita in meno. Valnatisone... salva!!! Il tredici (Specogna Daniele) porta un pò di fortuna! Entrato dopo un quarto d’ora nella seconda frazione di gioco, in classica azione di contropiede sigla la stupenda rete che permette alla Valnatisone di ottenere la salvezza con quattro giornate di anticipo. Una bella soddisfazione per Aldo Sturam & Tiziano Manzini, per i giocatori, i consiglieri e gli sportivi. Dopo la sfortunata esibizione casalinga, che aveva visto gli azzurri soccombere per 1-0 contro la Sandanielese, la squadra ha reagito imponendosi in modo limpido sul-l’Azzanese, formazione giovane, veloce e ben disposta in campo. Domenica a S. Pietro Valnatisone-Flumignano. Secondo successo consecutivo per la Savognese. Savognese «pirata» a Pozzuolo consegue la quarta vittoria in campionato a spese di un Pozzuolo che per pareggiare ha avuto a portata di mano un calcio di rigore che Vladimiro Predan ha neutralizzato con sicurezza. La rete della Savognese è opera di Žarko Rot che in questo finale di campionato si sta facendo vedere più spesso all’appuntamento col gol. Parte di merito va anche a Vertucci che ha calciato una magistrale punizione, ma il palo respingeva il pallone sul quale si avventava Rot che di testa metteva in rete. Dunque una buona partita dei gial-loblù che domenica prossima saranno di scena sul campo della capolista Torreanese. Audace... buon pari. Domenica prossima a Scrutto si disputerà un incontro decisivo per l’Audace che ospiterà l’Azzurra di Premariacco. Dopo il buon pari ottenuto a San Giovanni contro il Natisone, poteva passare in vantaggio la squadra allenata da Beuzer, ma la traversa ha detto no ad un bel tiro effettuato da Stulin Adriano. Passavano in vantaggio i padroni di casa nella ripresa, ma era ancora Adriano Stulin che dopo alcuni minuti portava la formazione in perfetta parità. Pulfero a quota 36! Altro incontro concluso con una brillante vittoria alle spese di un S. Gottardo, che ormai è l’ombra della formazione che in passato lottava per la promozione in prima categoria con la Valnatisone. Non intendiamo con queste nostre considerazioni togliere i meriti acquisiti dalla formazione di Carlo Birtig, anzi è da salutare con gioia questa vittoria che porta gli arancioni guidati da Daniele De Sabbata a quota 36, mai stata raggiunta dai colori arancione. Si sono concluse così le fatiche per il Pulfero che ha conquistato la terza posizione in classifica. Nel girone di ritorno protagonista indiscussa è stata la formazione arancione che su 13 incontri ha avuto un solo pari a Nimis, e ben dodici vittorie. Under: Aurora-Valnatisone 1-6 Valnatisone in formazione rimaneggiata al pari degli avversari, ma decisa nella prima frazione conduce 4-1, poi nella ripresa conclude il tempo con altre due segnature, ma a rimetterci la caviglia è Giovanni Morale che deve abbandonare il terreno di gioco in anticipo e dire addio al resto della stagione, così il suo primo gol realizzato è stato offuscato dal brutto incidente patito. Autori delle reti: Moreale Renato, Moreale Giovanni, Vidotti Luca, Barbiani Cristiano, Du-garo Antonio e Dorbolò Michele. Domenica prossima il recupero con i Rizzi sul campo di Scrutto. CSI, primo incontro e vittoria Dopo il rinvio di Moimacco la Valnatisone ha esordito nel campionato Esordienti-Pulcini nella seguente formazione: Cosmacini Andrea, Persoglia Antonio, Pierigh Alberto, Sturam Federico, Mulloni Cristian, Bergnach Andrea, Pinatto Nicola, Osgnach Michele, Becia Gabriele, Sturam Nicola, Mottes Luca (Petricig Fabrizio). I verdi hanno sconfitto con un gioco piacevole la brillante formazione della Faedese per tre a zero, mostrando ai pochi spettatori presenti azioni corali efficaci alle quali i presenti hanno risposto con battimani. Autori delle segnature Sturam Nicola, Persoglia Antonio, Sturam Nicola. Mercoledì il recupero a Moimacco e sabato trasferta a Gemona. Da un rinvio alValtro! Le avverse condizioni atmosferiche hanno fatto rinviare ben cinque gare fra la scorsa settimana e sabato 19. Sono state rinviate Valnatisone-Fulgor della categoria Giovanissimi; Stella Azzurra-Valnatisone per gli Esordienti; il recupero Valnatisone-Bearzi; la gara Audace-Gaglianese della categoria Esordienti. Quindi con la speranza che torni finalmente il bel tempo nella prossima settimana verranno (si spera) recuperate alcune gare. Presentata al pubblico ed alle autorità la nuova serie della Peugeot, presso l'autofficina Borgnolo Lesizza. Nella foto la 309. v Primorska poje v Spetru V saboto 19. aprila je bila v Špetru ena od revij Primorska poje. Kot mnogi že vedo, je Primorska poje doživela letos svojo sedemnajsto izvedbo. Letošnja revija predvideva 22 koncertov, na katerih bo nastopalo 132 zborov. Gre torej za izredno važno in široko prireditev, saj nudi možnost zborom in občinstvu, ki živijo ob italijansko-jugoslovanski meji, da se srečujejo in med seboj spoznavajo, kar ustvarja trdne medčloveške vezi. V Špetru je nastopalo šest zborov iz različnih krajev Slovenije, Gorice in Trsta, medtem ko so ali še bodo naši zbori nastopali v drugih krajih (Pod lipo, Nediški puobi in Trepetički). Na večeru v Špetru je številno občinstvo in zbore najprej pozdravil prof. Viljem Čemo, ki je govoril v imenu slovenskih organizacij v videmski pokrajini. Nato so se zvrastili zbori: moški zbor Ivan Kokošar iz Koritnice, mešani zbor Topničar iz Trnova, oktet Janko Premrl - Vojko iz Spodnje Idrije, ženski zbor Sovodenj ska dekleta iz Sovodenj pri Gorici, moški zbor Fantje izpod Grmade iz Devina pri Trstu in končno Zenski učiteljski zbor iz Tolmina. Pesmi so podali navdušeno in z velikim umetniških občutkom, kar je seveda občinstvo sprejelo zelo hvaležno. Večer se je zaključil od skupni zakuski. Novi Matajur odgovorni urednik: loie Namor Fotokompozicija: Fotocomposizione Moderna - Čedad Izdaja in tiska ^ 32Fif Trst / Trieste f ^ EST Settimanale - Tednik Registraz. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 17.000 lir Za inozemstvo 27.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 50101 - 603 - 45361 «ADIT» DZS, 61000 Ljubljana Kardeljeva 8/II nad. Tel. 223023 Letna naročina 600 ND OGLASI: 1 modulo 34 mm x 1 col Komercialni L. 13.000 + IVA 18% Ob kozarcu vina in prigrizku se je ustvarilo sproščeno vzdušje, ki omogoča prave človeške stike in medsebojno spoznavanje. To pa je poleg samega nastopanja tudi glavni cilj te pevske revije. Antonella Cromaz Slovenski Casa dello dijaški studente dom sloveno SREČKO KOSOVEL predstavlja presenta baletno il balletto pravljico animato Sneguljčica Biancaneve in e sedem i sette palčkov nani Torek/martedì 29.4.1986 ob/alle 9.15 in/e 10.30 AUDITORIUM ZANON UDINE GRMEK Hostne Na hitro nas je zapustila Argia Glavinova Bla je dobra mat, poštena žena an pridna gospodinja. Puno je dielala, še vič pa pretarpela u življenju. Argia Pri-mosig, uduova Primosig, je porodila šest otrok. Še mlada je postala udova. Za možam so šli trije sinovi: Toni, Mirko in Berto. Vsi so delali u belgijanskih minierah. Ostale so dve hčere, Emma in Ida, pa tudi zadnji sin Ernesto, ki je zmjeraj skarbeu za mamo. Argia je umarla na domu in obedan bi ne biu mislu, da se tuo zgodi, ko je šla zvečer spat. Drugi dan so jo ušafal martvo. Zaspala je za venčno. Nje pogreb je biu na Liesah u torak 15. aprila. Demografsko gibanje u Garmiku S tem člankom začnemo pisat o demografskem gibanju u naših komunah. Ne vemo še, kajšno je stanje po drugih komunah, troštamo pa se, da je buojš kot u Garmiku. Bomo vidli. O Dreki smo že vičkrat pisali, da umira. U zadnjem letu (1985) se je rodiu u gar-miškem komunu samuo an otrok, či-čica, ki se imenuje Ljuba Crainich, ki bo šla u zgodovino, u Storio, kot tata Beppino - Kejac in mama Mariucci Bu-covaz iz Les. Če bi ne bluo njih, bi biu šeu pa garmiški kamun u štorio, da se ni u njega vaseh rodiu u letu 1985 obedan otrok. Umarlo pa jih je 17. Deset moških an sedam žen. U komun je paršlo živiet devet ljudi: 4 moški in 5 žen. Iz komuna pa je šlo živiet po svetu 25 ljudi: 14 moških an 11 žensk. Na dan 31. decembra 1985 je živelo u Garmiku 688 ljudi, dvaind-vajst vič žen kot moških. Poročili so se samuo trije pari: 1) Vogrig Giuseppe in Maurig Silvana; 2) Vogrig Bruno in Pagon Marina; 3) Feltrin Guido in Qualizza Graziella. Na zadnji dan leta 1985 je šteu komun 32 ljudi manj kot leto dni prej. Osnovnošolski otroci iz Križa in s Proseka v Čedadu in na Matajurju Skupina osnovnošolskih otrok iz Križa in s Proseka pri Trstu je v preteklih dneh obiskala Benečijo. V družbi učiteljic so se otroci z dvema avtobusoma pripeljali do Čedada, kjer so si najprej ogledali mestno središče. Največ zanimanja je seveda izzval Hudičev most, oziroma legenda, ki ga spremlja. Malčki se seveda niso mogli upreti želji, da bi stopili do Nadiže in preverili če je... mokra. Zdi se, da jim je hladna voda odsvetovala kopanje, tako da učiteljice niso imeli posebnih težav. Spotoma so se ustavili pred sedežem društva Ivan Trinko, nakar so obiskali podjetje Beneco, ki je vsakemu poklonilo spominček v obliki «ob-vezice za znoj» (fascetta tergisudore). Končni cilj enodnevnega izleta pa je bil še rahlo rasneženi Matajur, kar je bilo otrokom v posebno veselje. Utrujeni in razposajeni so se zvečer posedli v avtobus in se odpeljali spet proti morju, v rojstni vasi. Vtisi iz Benečije pa bodo še dolgo časa živi v njih in lahko upamo, da se bodo k nam še vrnili, in bodo dopolnili sliko, ki so si jo v mladih letih ustvarili o tem robu slovenske zemlje. Naročnikom Vabimo vas, da poravnate naročnino: Italija: 17.000 Tujina: 27.000 Po avionu: Americhe: 50.500 Avstralija: 67.000 MALI OGLASI PICCOLI ANNUNCI A MERSO DI SOPRA (S. LEONARDO) VENDESI ABITAZIONE RICOSTRUITA - ferma al grezzo - mq. 70 ca, per due piani, più MANSARDA. Annesso piccolo ORTO. Telefonare 0432-295090 PISE PETAR MATAJURAC Tele so no mal Na balkonu hiše se pogovarjata brat in sestra. On ima deset, ona pa osem let. Vsak od njih je teu znat an MERCERIE ELETTRODOMESTICI FERRAMENTA CASALINGHI Deposito Pl BIG AS SCRUTTO - SAN LEONARDO SV. LENART - Tel. 723012 MARKET -DESPAR di TERLICHER AMEDEO viedet use. Nazadnjo je bratrac jau sestrici: «Al veš, de sem zvjedeu tele dni, kakuo se runajo, delajo otroci?» « Tiste je nič. Jest sem zvedela pa kakuo se ne runajo!» mu odgovori mala sestrica. Vsakdanje kreganje med ženo in možem * Šeu sem mimo hleva in poslušu taj-šno kreganje, tajšno arjuvilo, de sem se bau. Mislu sem, de bo mož v vilami nastaknu ženo, pa se je vse lepuo končalo s temi besedami: «Pomisli, de sem te muorla poročit, za zastopit kajšan šleut, kajšan norac si!» je zarjula žena. « Tisti, ki te pozna samuo nomalo, bi biu zastopu, de sem norac, kadar sem te šeu urpašat za roko!» ji mož zatakne usta. Šeu bom u Vietnam Zvečer se varne domov iz dela zgaran in že postaran mož, pa reče ženi: «Štuf, naveličan sem garat an se maltrat zastonj. Šeu bom u Vietnam!» «Kaj boš šeu delat u Vietnam?» «Dol so pobil puno moži in pravijo, de tene plačujejo po 50 (petdeset) taužent možem za večer, ki grejo z njimi spat» «Če je takuo, grem tudi jest u Vietnam!» «Kaj boš šla delat? Saj so žene, ki plačujejo može in ne možje žen!» «Šla bom za tabo zavojo radovjednost». «Zavojo radovjednost? Povejmi z drugimi besedami!» «Šla bom za tabo, da bom videla, kakuo boš živeu s petdeset taužent na mesec!». Vas pozdravja vaš Petar Matajurac D Banca Agricola Gorizia 1 Kmečka banka Gorica Ustanovljena leta 1909 GORICA — Korzo Verdi 55 - Tel. 31811 Telex 460412 AGRBAN Orologeria Oreficeria -Urarna Zlatarna Ottica URBANCIGH CIVIDALE - ČEDAD Via C. Alberto 10 Tel. 732280 - Optika Coppe • Taryhe sportive Laboratorio di precisione Agente comp. Singer Pokali - športne plakete Laboratorij Zastopstvo Singer Kadà greš lahko guorit < s šindakam Dreka (Maurizio Namor) torak 10-12/sabota 10-12 Grmek (Fabio Bonini) sabota 12-13 Podbonesec (Giuseppe Romano Specogna) pandiejak 11-12/šabota 10-12 Sovodnje (Paolo Cudrig) sabota 10-12 Špeter (Giuseppe Marinig) srieda 10-11 Sriednje (Augusto Crisetig) sabota 9-12 Sv. Lienart (Renato Simaz) petak 9-12/sabota 10-12 Bardo (Giorgio Pinosa) torak 10-12 Prapotno (Bruno Bernardo) torak 11-12/petak 11-12 Tavorjana (Egidio Sabbadini) torak 9-12/sabota 9-12 Tipana (Armando Noacco) srieda 10-12/sabota 9-12 Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoč je na razpolago «guardia medica», ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an u saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pan-diejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špietar na štev. 727282. Za Čedajski okraj v Čedad na štev. 830791, za Manzan in okolico na štev. 750771. Poliambulatorio v Špietre Ortopedia doh. Fogolari, u pandiejak od 11. do 13 ure. Cardiologia doh. Mosanghini, u pandiejak od 14.30 do 16.30 ure. Chirurgia doh. Sandrini, u četar-tak od 11. do 12. ure. Ufficiale Sanitario dott. Luigino Vidotto S. Leonardo: mercoledì 12.30-13.30 - venerdì 10.00-11.00. San Pietro al Natisone: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato 8-9.30. Savogna: mercoledì 10-12. Grimacco: lunedì 10.30-12.30. Stregna: martedì 10.30-12.30. Drenchia: giovedì 10.30-12.30. Pulfero: giovedì 8-9.30. Consultorio familiare S. Pietro al Natisone Ass. Sanitaria: Dr. Chiuch U pandiejak, torak, sriedo, četartak an petak od 12. do 14. ure. Ass. Sociale: D. Lizzerò U torak od 11. do 15. ure U pandiejak, sriedo, četartak an petak od 8.30. do 10. ure. Pediatria: Dr. Gelsomini U četartak od 11. do 12. ure. U saboto od 9. do 10. ure. Psicologo: Dr. Bolzon li torak od 11. do 16. ure. Ginecologia: Dr. Casco U torak od 12.30 do 14.30 ure. (Tudi pap test). Dežurne lekarne Farmacie di turno Od 26. aprila do 2. maja Sv. Lenart tel. 733008 Čedad (Fontana) tel. 731163 Manzan tel. 754167 Ob nediejah in praznikah so odpar-te samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano «urgerne».