~~ m A *-f-— tt jn-iaa m CATTEDRA AMBULANTE D'AGR!COLTURA PER L_ A P RO V 1 N CI A O! GORIZiA • • ® m k H ... .11», ■ L. ■ !%,** >. n' Ti f i | , * ' ■. ' *'* v mmi - v - Dott. M. MARSANO ■ftm . ': AJ ■' ' DELUALTO E MEDIO ISONZO ’ fi • *?; v y Pg: pS-f ; 3 §fc P«*- c- 'V '4:' f, *4 N 'kivi 6 '«Ž; ;■; ■ ■■■/:•. ■ * §»■ * ? ■- • ■ra . yi' 'k7>' s GORIZIA PREM, ŠTAB. TIP. L. LUCCHESi 1932 ‘ X mm: • - '•'•■• ; - g . . CATTEDRA AMBULANTE D ’ AGRICOLTURA RER l_A PROVINCIA Dl GORIZIA • • • Dott. M. MARSANO I PASCOLI ALPINI DELL’ ALTO E MEDIO ISONZO GORIZIA PREM. ŠTAB. TIP. L. LUCCHESl 1932 - X 1 ■ * \ \ 4 INDICE Pagina Notizie generali. 7 Forme di proprietii — diritti di pascolo — godimento .. 8 Casere, ricoveri, provvista d’ acqua, concimaie, strade,, ecc. 10 Governo e utilizzazione.14 Miglioramenti.16 Schema di regolamento per 1’ uso collettivo dei pascoli .. . 22 La legislazione sui pascoli montani — 11 concorso dello stato nelle opere di miglioramento dei pascoli alpini.24 Prospetto delle malghe esistenti nella Zona deli’ Alto e Medio Isonzo .... 25 Fuori testo: Una carta topografica I PASCOLI ALPINI DELL’ ALTO E MEDIO ISONZO Notizie generali NelFeconomia agricofe delila zona del'1'AMo e Me¬ dlo Isonzo, i paseoli alpini esercitano una funzione dl primissimo ordine. II fatto che Ifelimenjtaizione del bestiame, tolta la stagione invernale, che rappresenlta poco piu della meta delfanno, e flaitltai per la massima pabte a spese dei paseoli inontani, e la migliore prova che l’indu- Stria del bestiame e di conseguenza anche quel!fe detle laititerie, sono in sftrefta e diretita relia z ione con lo slato piu o meno fiorente dele malghe. Neli cireondario di Tolmino esistono in tuitito 68 malghe che occupano una superfieie di cinca 25.000 ettari. Sono capaci di un carico oomplessivo di 6.000 capi grossi e di 12.000 capi tira perone e capre, per una duiraltla, medita d’laIpieggio di 90 g ionu i. Nel Tohninotto e nel Caporettano le malighe ven- gono monticaite in prevalenza con bestiame bovino e solo in piccola parte con ovini e ca pr in i. Neli® malghe di facile accesso e che presentano comlizioni favore- voltii di pascolo, vi si montirano proimiscuamoinltie bo v,im ed equini. Malghe per soli equ,ini ne ahbiamo una sol- tanto e preeisamente quella di Chern sotto id Monte Nero. Le malghe del Plezzano, per loro natura, povere e rocciose. molto ripitde e situate ad elevale altilthdini, non sono adatte al pascolo dei bovini e percio vengono monticate esolusivamenite con capre e peeoce. L’introduzione della tassa sui caprini, causando una torte diminuzione sul numero dele capre alllevate in que:lla zona, ha portato per conseguenza l’abban- dono di diverse malghe, specie di quellle pi u deva te, dove nes.su n aiitra utilizzazione e potssihile se non con la capra. La montiicazione, precedulta normahnenle dal pascolo nei maggenghi o prealpi, avviene in epoche diverse a seconda dele altiliudini della malga. Nelle zone a caratlere prealpino 1’alpeggio si svolige dal primi del mase di miaggio fino alfe fine del mese di otlobre. Nelle regioni piu alte 1’alpeggio dhra dal 15 o 20 giugno al 20—25 eelitembre e nelle regioni alpi- ne propriamente detle dal 20 giugno alfe fine di ago- sto — primi di seftembre. L’uhicazione di tali paseoli e per lo piu bučna ed anche adatta. ad un razionale alpeggio, poiehe si estten- dono generalmente tra gli 800—1800 metri, dove le sorgenti sono abbastanza frequenti e l’erba che vi cre- sce, molto nufriente e profumata, e asaai ajppetitia dal bestiame. Infatti la flora dei n os tiri paseoli e varita e rioca. Vi sono diffuse le graminacoee e le legumimose che con le loro numerose specie conferiscono ai pa- scoli un aMo valom* nultriltiivo. Acranto- a quesle t.ro- viamo piante appartenenti ad ailtlre famiiglie di scarso vatlore foraggero e molte volte dannose ed infestianti. 8 Per natura geologica il terreno ded pascali e in .generale favorevole alla vegetnzione dolle piante fo- raggere. Queste condizdoni vantaggiose si ri.sconl.rano nella zona di Tolmjno, Caporetio e Gnacova, dove ci troviamo in presenza di terreno in prevalenza a tor¬ ni azioni calcari-selcifere del giurassiico e del creteceo, mentre nella zona aldia del Flezzano predominano i terreni rocciosi e poveri, di natura dolomitilca -calea- rea del Trias; qui si noto scarsita di terreno agnario, dovuta principalniente alla ripidita dei vensariti i quali, permettendo e favorendo un forte lavaggio, so- no causa degli alfioramenti rocciosi che qualche volta sono cosi frequenti da r en dere difficile e periicoloso il pascolo anche alle pecore ed alle capre. Il čilima della zona e tipicaanente alpino; la neve vi cade aiPboiidainle e suilllte alte cime permane a lun- go. Si hanno torti sbalzi di temperafhira dovuti prin- cipalmente alTazione della bora. Le pioggie sono molto frequent.i ed abbondanti. 1 periodi di maggior piovosifa si hanno in aiutimno nei mesi di ottobre e novembre ed in primavera nei mesi di aprile, rnaggio e parte del mese di giugno. Forme di proprieta - diritti di pascolo - godimento Nel Tolminotto le malghe presentano forme di- verse di proprieta che variamo da comune a coinune e in certi časi anche da una fraz ion e alfa Ura dello stesso Comune. Vi sono malghe di proprieta oomunale che ven- gono cedufe in affitto ad allevatori del Comune riuniti in eonsoirzio e che le caricano col proprio bestiame. Questa e la forma meno frequemte e si riseontra sol- tanto in tre malghe e cioe: Colovralt, Predolina e Bo- sizza e nelle quali — bisogna rieonosoerlo — si hanno esempi di godimento abbasfanza lodevoli e redditizi. La forma maggiormenie diffusa e che ahbraccia piu della meta della super ficie dei pascoli e quella promisc.ua, in cui il terreno e quailche voltja anche il hosco sono di piroprlieita coimmale, men tre gl ! i abitantr di una frazione o di un gruppo di čase od anche sin- goli privali, godono il dilriltitlo di pascolo e di tognatico e sono proprietari dei fabbrica.tii. Si tratta dl anliehi diritti, quiasi tirtta fdssati nei libri tavofeiri, per modo che i paecolli vengotno in certi časi m!trati! alLente Comune per diventarfe privata com propadeta. Qui ci troviamo dl fronte a malghe soggefte ad uso civico, e peir le quaili, le atfuali forme di propadeta ed uso, da quanto asseriscono gli inte- ressatl. avrebbero avuto origine in seguito a, irregok- rita a v ven ufe 70—80 anni addief.ro, neM’aftio della isorizione delile proprieta nei libri taivolani. Gon la rivoluzione del 1848 i contadini oftennero il riconoscimento della proprieta dei terreni che essi Javoravano per conto dei nobili. Il Govorno di allora riscatto i fondi ed assegno a;i feudalari delile tacita- zioni In forma di car teli e di rendita. A pagare tali somme di riscatto furono obbligaiti i contadini a.i quall fu ceduto il terreno. Nei oaisi in cui si tfnatltava di vaste superfioi pa- scoilive o boschive gli acquisti venivano fatti anche dat comumi. Malte volte pero i comuni non erano in grad o di far fronte-afe spesa ed allora l'aequisito stesso, ve¬ niva fatto coltetivamente da piu agricoltori riuniti: e cio anche per impeddre che aiftri — esnti o privaifi — esferanei al loro Comune o alla ioro frazione poltessero renire in possesso- dei fondli. In tali časi la propadeta veniva iscritta a norne del Comune onde evitare le spese inerenti alle opera zioni di tr&scrizione nei libri tovolari, che sarehbero stote molto elevate, date le grandi diffdicdfa che presenlkva liaccertamonto del h' quiote della proprieta imdiviisia (dirifto dii pascolo per il bestiame esistente nella stalila, dirifto di legnatdco per i soli bisognd delila farn igliia., eoc.). E cosi si spiega. come anoora oggi, pascoM e hoschi cosidetti comunali, pur risultando i serif ti a nome del Comune, vengono goduti daglii aventi dirifto, se n za che questi siano tenuti a versare al Comune alcim compenso, aHTinfuori del rimborso puro e semplice dblla spesa a uteci pata dal Comune per imposte e tasSe. Lato lo stafo di confusione che regna nei riguardi della proprieta e godimento delile malghe dli questa caitegoria, non c’e altro che da auguiursii che le ope- razioni inerenti alla definjizione di usi ciivici, gia iniiziate, siano portofe a compimento al piu presto poBsiibile e cio anche al fine di dare aile malghe un assefto giuri.di.co definitivo che e fa condizione prima F 16 ’ 1 ' ogni ulteriore sviluppo economico e teendeo della- nostra alpicoltura. 9 Le malghe di proprieta privata rappresentano circa un terzo della superficie pascoldiva, In questa categoria distinguiamo malghe di proprieta dl un solo agricoltore, condo.tte direttemente dal propirietario che vi pascola il proprio bestdame e in cer ti časi auche quelio di terzi verso pagameuto di una deterininata tassai d’alpeggk>; e malghe di proprieta di piu agricol- tori che la utiilizzano collletdvamente e dove iil bestia- me da montiicare viene fissaito in base alte quote (na¬ mero di capi) spellamti ad ogni singoto comproprie- tario. Ad on ta vi siauo, come aibbiamo visto, svariate forme di proprieta ed uso, buoni due terzi delte nostre malghe vengono condotte direttamente dai proprietari di bestdame che sono strettemente interessatd neila buona e razionale Utilizzazione del pascolo. Per ognu- na di queste malghe lunziona un consiglio di ammini- strazione che stabilisce te norme e te condizioni di al- peggio ed esercita la sorveglianza sul buon andiamento del pascolo, mediante un capo alpe che vdene nomi- nato annualmente. Per te malghe di m more importainza al pošlo di un regofere consiglio di amministrazione, vdene nomi- na to annualrnente un Comifato, coni pošlo oomuno- mente di tre persone ed al quale vengono demandati tulil gli incaricbi e te funzioni inerenti alla condu- zione delila rnalga. In tut te te malghe la lavtorazione del la Mie viene fatfa in comune. Le spese derivamti daftTesercizio del caseificio, come pure quelle per la costruzione e manu- tenzione della casera, vengono ripartite fra tuliti gii utenti, i quali inoltre provvedono colletitivamen.te al rinettamentii, spielramenti ed alte alltre cure cullurali, in proporzione al ritimero dei capi di besliame di ogni singolo socio. Prealpe Pologar — Fabbricati e pascoli 10 Casere, ricoveri, provvista d’acqua, concimaie, strade, ecc. In cpieStli ulitimi arami iFu/tilizzaizione dei paiscoh ha raiggiunlto un ndtevole pPogresso. Bisogna pero su- bito notaire che i nilsuStati veramenfte lusinghieri otte- nuti in qu!allche zona, sono lonltani dall’-essere generali; di fronte allle malghe fiorenfi di TollminO e di qua'lcu- na di Caporetito e Pllezzo, staramo le malghe moflito tra- scuraite della Val Baoia' e di Vali Trenta e Coritenza. Le mallghe dela prima oaitegoria, trla cui Sleme- Medria, Colovrat, Pologar, Lom - One, Cima Merzll, rine la quantita di alirmenlo suffioiente i>er uma nor¬ male produzione di Jalte. Albua cura che si ha in queste mailghe e quella di provvedere il paisoollo di aequa per Labbeveratggio del bestialne dmiriamte la paisttana e nora soltanto aiUPusdta e alPem trata nei rilooveri. Trai le malghe dela seconda cutegoria si riscon- trano invece molte e graivi llaoune, prima fra tutte la maaicanza o la defioenza delile caisere per la lavora- Malga Sleme — I nuovi razionali fabbricati Zapleca, Zacraiip Bosizza ed altre ancoma, si distin- guomo per le buorae oondizioni d l i femtalita, per II razio- nale go verno e per Politima organi zza zlome. Sono for- nite di comodi ed 'appriopriati iabbriaati per la lavo- razione deli laltte, di ampie stalile caipaci dii ricoverare tuitlto il bestialne alpeggiamte, nomeh-e 'di aoqueldobti e serbatoi ed in generiale di tuttfo qmanto e richiesto per Pesercdzio d : i unai razionale allpilodltura. Merila pairticolare rilievo la pratica delPorario di pascolo seguita in tulite questle malghe e che consiste nel far paiscolare il bestilame durante tutta la giomata, senza limitare il paiscdlo a poche ore del mjaifeno e della sena, cotme si priatioa altrove, non permeiltendo cosi al bestialne — specie at quelIo dia latte — di inge- ziiome del laltte e dei riooverri per il bestiame. Ci sono ad esempio le malghe dela Val Bacia e del Poražena che per fertilita, giacitura, esposizione, aibbomdlamza d’acqua ecc. possono eistsere amnoveratte tira le migliorl; miamcano pero di falbbrioaiti e difettano nel metodo di ultilizza zione, veuendo momticate con .solo bestiame asciutto. In queste e diverse aillre malghe il bestiame e co- stretto a rimamerae aliFaiperto, esposto motite e gioramo a tutfe le iutemperie; pioggia, vento, neve, ©oc. ohbllgamo Panimale ad un forzaio logoraio di energie a ttatto danno dete produzione sia del laltte che dete čarne. Not e voli sono i vanfaggi che la presenza. di rico¬ veri portla a>l bestiame e quimdi alPeconomia delPa- 11 zienda alpicola. IntantO dove esistono i fabbricati si puo ant.icipaire la s l a.lita e ritardare la diiscesa del be¬ stialne, realizzando cosi degli ulili econoiniei rilevanti; iil bestiame si mantiene sano e vigoroso, si evitiano i dannii del oalpestiamento delFerba dovuto al pascolo nelle gioirnate piovose e con terreno bagnato, ed infine si trne rnaggiore profitto dal letame, permettendo una m iglične raccolHa e conserva- zione di questb prezioso pro- dolto che, impiega to con Grile- rio, reca. notevoili benefici aflla produttiviita del pasoolo. Nelle malghe della Val Trenta e Coritenza ed anche in alcune di altre locailiita, l’in- conveniente rnaggiore e da t o dalle cattive oondizioni in oui si I rova no le ca sere. Traftasi di baite prirnitive e molto ma- landate, costruite in muraitura a seoco e qu.indi del tufto i na~ datte allo scopo. LTnierno dr queste costruzioni presentu un'as pet to miserrimo; la lavo- razione del latte vi si svolge Un altra cosa che fa difetto e la provvista d’ac- qua; cio costituisce un serio ostacolo, sia alTalpeggio del bestialne sia al regolare esercizio del caseificio. Mancando l’acqua di sorgente e non esistendo ac- quedotti e serbatoi, diverse malghe devono servirsi dell’acqua piovana raccolta nelle pozze; acqua sempre inquinata di feci e di urine e quindi nociva. alla sa- Malga Zapleca — Casera e ricoveri lute del bestiame. In qualche caso l’acqua occorrente ai bl- sogni delfa latteria o viene prelevata da sorgenti che di- stano dai fabbricati due od anche tire ore di cammino, op- pure se non esistono le sor¬ genti viene utilizzatk la neve, anche quesita portala da gran- di distanze. Ora tutti sanno che l’ac- qua in maiga e della rnaggiore importanza. Percio una. buo- na conduttiura laddovt? esisto¬ no sorgenti, e buone cisterne o serbatoi dove questi manca- Malga Bosizza — Stallone e serbatoio no potranno sempre fornirla con sistemi antiquati contrari alle piii elementari nor¬ me della tecnioa casearia.. Di frequente si hanno da lamentare guasti e in- suceessi di intere padite di formaggio, dovuti alla cattiva lavorazione, ma piu di tuDto ai locali inadatti ed alla grande sporciziia che regna sovrana nei re- cipienti, nei macchinari e attrczzi ed in genere in tut- to cio che viene a contlaitito del latte. in abbondanza con grande bo¬ ru* ti cio sia per al bestiame sia per la pulizia della ca- scina e per 1’igiene del personale di custodia. E mentre stiamo padando di fabbricati non si puo fare a meno di segnalare un difetto oomune a molte malghe anche a quelle migliori, e cioe alla errata ubicazione dei fabbricati stessi essendo quasi sempre situati al limite inferiore dslFalpe, la qual cosa obbliga 12 i:l bestialne a compiere maggiore cammino noti solo, ma rende piu difficile e dispendiosa la distribuzione del letame. Altro inconveniente da rilevare e costituito dal fatto che in molte malghe in Tuogo di avere una o due stlalle suffieienti a ricoverare la mandria, si trova che ogni singolo proprietario o utente possiede una stalla proprda, aha cui costruzione e manutenzione provvede da solo, spendendo molilo di piu dl tfuanto verrebbe a spendere qualo/ra gli interessati costruissero in co* sviluppo di erbacce inutili, come ortiche, acetose, ro- mici e simili bellezze della caratteristica flora ammo- niaeale. La mancanza di ooncimaie fa si che il letame viene ammucchiato davanti le slalle e nelle immediate vicinanze della casera, trasformando le adiacenze del fabbricati in veri letamai e pozzanghere che rendono 1’aria irrespdrabile, compromettendo seriamente la pulizia e 1’igiene e danneggiando la lavorazione del latte. Malga Colovrat — Stallone e concimaia di recente costruzione mune un unico stallone per tutto il bestiame alpeg- giante. Tra i tanti svantaggio di iiuesto sistema primi- tivo ed antieconomico — per cui si ha nela stessa alpe un gran nuimero di costruzioni — il piu graode e quel- lo di rendere molto diffiooltosa la raccolta e la con- servazione del letame prodotto in malga. C.i rimane ora da dire qu i ailche oosa cinca le oom- cimaie e la viabilita. Qui dobbiamo subito notare che la raccolta e conservazione del letame in molte malghe e ancora difettosissima; mentre si sa che la buona cura ed il razionale impiego del letame e doppiamente ulile, poiche da esso si lianno vantaggi note voli nei tna-lti che vengono letamati, ma perche inoltre si evita la rovina di vaste superfici in cui 1’eccesso di letame accumulatovi danneggia la cotica erbosa favorendo lo Non e raro il caso in cui il letame viene lasciato cosi in abbandono per parecchi anni, senza che nes- suno si ricordi di distribuirlo sul terreno. Due sono i mezzi coi quali poter distribuire il le¬ tame sul pascolo in modo che questo possa trarne il maggiore vantaggio: a) trasportando direttamente il letame sulle su¬ perfici da concimare con piccoli carretti oppure a dorso; b) praticando la irrigazione concimante che con- siste n el far passare deH'acqua atlraverso gli escra- menti ammucchiati nella concimaia per poi distri- buirla per mezzo di opportuni canaletti sulle pasture sottostanti. 13 L’openazione va fatta due volte alTanno e cio6 una prima volta durante 1’alpeggio subito dopo con- sumaitai 1’eirba ded pascodp e una seconda volta in a li¬ tim no prima detle nevi. IAinico difetto di questa otti- ma ed uitdlissima pratioa e data dad fatto che se no n si eura con moTta didigeoiza la distribuzione detle ac- que gratsse e si lasciano rišita gnare troppo nelle de- pressioni e ned eanali, si viene a provooare un sovver- chio ingrassamento eni fa seguito la comparsa delFin- vadente flora ammoniacade. Nei rigoardi dedda viabi lita 'le nostre malghe si trovano in generale in condizioni abbastanza buone, e cio prineipalmente per merito della guerra, durante la quale, per necessita belliehe furono costruite da- pertutto e in tufte le direzioni strade e mulaitiere co- modissime che oggi tornano molto utili alPesercizio delle numerose malghe della nostra zona montana. Vi sono qua e la mallghe in cui le striade d’ae- cesso sono dei sentieri stretfi ed impraticabili tanto da presentare dei veri pericoli per il bestiame e rendere diifficile e costoso id trasporto dei materiali e dei prodotti. Maggiore diiffetto farmo le strade interne, le quadi talvolfa mancano ded tulit o; cio sta a dimostrare che purtroppo i vanJtiaiggi che da esse possono deri- vare sono ancora poco conosciuti. Esse servono a faci- litare e a rendere assai meno faticoso 11 cammino del bestiame alle pasture, con beneficio grande per la produzione del latte, della čarne e del benessere degii animali. Impediscono il formarsi e il moltiplicarsi dei sentieri suite ceste che colfandare del tempo denudanc tratti di pascolo dove poi si formano le frane. Infine facilitano e rendono piu economico il trasporto del letame dalle concimaie ai posti da concimare. Malga Prode s Dolla — Bestiame alPabbeveratg 14 Governo e utilizzazione Le condizioni di molti pascoli sono purtroppo inolto misere sopratutto perche non ricevono ffuelle cure e quei truitltaimeniti che sono tanto neoessari al fine d’impedire il loro rapido deperimento. Da molti si riti eno ancora che il paseolo non abbia bisogno di cure culturali di alcun genere. Il paseolo — si dice — essendo 1’asisociazione di erbe sponianee, deve essere affidato alle sole forze naturaili, e prospera e da erba menza e con la uto concimazioni, ripetendo sia 1’una che le aDtire anche negUi anni suecessivi fino a che si e riuserti ad a,vere urna cofka erbosa piu fltfe ed uni¬ forme. TJna pratica impohtantissima, ma che dai nostri montanari e purtroppo ancora quasi sconosciuta e rirrigazione: fonte di ricchezza foraggera, sia in pia¬ nom che in montagna. Malga Bala in Val Bausfzza) — Utilizzata con pecore e capre senza aver bisogno dd Javori c ul tura !i da pande del- l’uomo. E cosi non si prende cura di liberarli dal!e innumerevoli piefire, dalie erbe noedve e d!a-i oespugli infesthnti che sottlraggono al paseolo buona parte della superfide produttiva di foraggio. Queste operazioni dovrebbero invece 'essere oom- piute annualmente; k. loro buona applieazione mi¬ gi i o ra molito il paseolo con grande vantaggio della nutrizione del bestiame quando vi ritorna alfalpeggio. Anche la sistemazione del suolo e 1’inerbimento delle vaste superfici denudate in seguito alTazione delle acque, dovrebbero essere oggetto di maggiore in- teressainenfb. In sinndli 1 časi bteogna correre subito ni r j pari, con k seminagaone di buona qualita di se- Bisogna rdconoscere che difficoTta di vario genere rendono in montagna rirrigazione molto difficile. Vi sono pero in numerose malghe vasti tratti che si pre- sterebbero benissimo a questa utilissima prktica e in molti časi la spesa necessaeia per la sua atitnazione verrebbe largamente compensaifca dlai vantaggi che ne deriverebbero al paseolo. Laddove dunque le sorgenti ed i corsi d’acqua sono vidni a zone pascoli ve che non presen tano forti pendenze ne pericoli di frane, provvedendo alla co- sitruzione di catnali. prindpiali dai quali far par tire canaletti adaicttualbrd, si potrebbe con pochissima spesa inriga.re Masle superfici e oosi aumentare la produttdvita del paseolo. 15 Unkltira ragione, per cui certi pascoli alpini sono in continuo deperimento e dafa da-lla caftilva e irrazio- nale utilizzaiziome. Nelle mialghe «Idensda» e «Zastie- na», ed amebe in gualche aftra sia del Tolminotto che del Caporettano si introdmoe ail paseolo quanto pili bestiame e possifoille, senza pensare alle gravi conse- guenze. In cjuleste miallg-he 1’eccessivo sdirutitamenJtlo lia provoealo il dieperffmemlto dela. cdtica erbosa. percui il paseolo e in coritanua degradbzione e se nom si pene subito un rimedio, tra pnehi anni non sairanno piu in g Pad o di essere utilizzate. porzionato alla vegetazione ed alk produttivita del paseolo, in modo da permpttere in ogni singolo di essi un regoliare .sviluppo delilnim. Il bestiame dopo aver pascolalo per un dato nmnero di giorni in un appez- zamenlo, pasisa nel seooinido e, dopo il periodo stabiliio per il paseolo di (presito, nell terzo e cosi via di seguito. In cjuesta maniera sl viene a stabiliire un vero turno; il paseolo assicura il nubrimento tutti gli anni al bestiame deistinato alla montlcazione senza che na subisca deterioiramenti a causa di uno sfrutfamento eccessivo. Malga Bosizza — Pecore al paseolo E’ evidente obe il troppo bestiame non trovando alimento sufficiente e costrkbo a muoversi continua- mente in ce:rea di un po di erba per tentlare di sfa- marsi. Con cio 1’erba di continuo brucata e calpestata non puo eviluppansi; k cotica erbosa si rovina, si in- vecchk ed il paseolo, anche se buono e ferfile, in breve volger di tempo viene dkfrutto. Per evitare che i pascoli risentano danni daTFal- peggio e necessario utailizzarli piu parcamente, suddi- videndo la superfioie pascolativa in appezzamenti da utilizzare in successione con un nmnero di capi pro- Riioordiamo in fine un inoonvenienfe oomune a molite malghe e che costitbisce un serio osfacolo alla kiona e regOlare utillizzazione dei piaisooild e cine alla miaincanza dei prati. La taro impoitanza e grandissimia e per fant o tulite le malghe dovreb- hero esserne provviste per pater produirre k ne- oessaria guantita di fieno da somministirare al bo¬ sti a m e in caso di neve, pioggia o maltempo e oio al fine di evitare i danni che il dalpestamento duramte il tempo piovoso arreca al paseolo e per scongiurare il pericolo di una diminuzione nella produzione del kite. 16 Miglioramenti Passando a considerare la complessa opera di ri rostituzione e di miglioramjento dela nostra alpicol- tura, non possiamo fare a meno di rilevare che le malghe delila zona furono, per guattro lunghi anni, teatiro di operazioni guerresche le quali causarono im- mensi danni al terreno e in moTti časi amebe la com- pleta; distruzione dei manufatti. Finifa la guerra i co- Malga Rut rnuni ed i comsorzi interessali, validamenie appoggiati ed aiulati dal Govorno Nazionaie, voilseiro ogni cura al riprMino dei pascoli ajpestri, tamto che oggi tutte le malghe indistintamente s ono in grado di poter fun- zionare. Pa principio in quesito lavoro di ripristino i pro- prietari si sono tr ovali nell’impossiibilita di seguire le norme dettate dalla moderna tecndca alpestre, perche pri vi di mezzi sufficiemti e sen za aicuna direttiva tec- nica. Inoltire il ritardo nellia liguddazione dei danni di guerra ha reso ancora piu arduo il problema 1 , la cul soluzione fu affromtatja appena piu tardi con criteri razionali e con uniformita di metodo per opera delila Sezione di cattedra di Tolmino, la quale in gnesti uliti¬ mi anni non tralascao nessuna occasione per svolgere effieace e continua aziione a favore delfalipicoKnra, fonte principale di. benesisere e base di ogni svilluppo economico della noslra montagna. I/opera della Cattedra non fu diretta solamente alla ricoslruz : one di cio che fu distrutto o danneggiato dalla guerra; essa fu rivolta inoHtlre all’attuazione delte necessarie migliorie intese sopratutto a portiarle in migliori e piu razionali condizioni di funzionamento. E cosi fin dai primi anni di aittiviHa della Catte¬ dra. furono eseguiti sopraluoghi e visite in guasi tutte te malghe alfine di rilevame te deficienze e aocerlarsi delFentita e della natura dei lavori di miglioria da apportare ai paiscoli ed ai fa-bb racati delte sin gole malghe. ; . p i Malga Trebiscina — Utilizzata con capre e pecore Non appena ultimati gnesti aocertamenti, suben- tro 1’attivita del Segretariaito per k Montagna e del- 1 Istituto di Eeonomia Montana, i quali, sempre in stretta e cordiale colabonazione con la Cattedra, ini- zijajrono le progettazioni di numetrose migliorie, isltruendo nel oontempo te relative praltdche per 1’otte- nimemto diei comtrdibuiti sita,Halli, Furono compilati in tutto circa uma trentdma di progetti, di cui sei sono stati gia aittuati e gli aM:i sono in via di esecuzione. 17 Malga Colovrat — Stalla in costruzione I grandi sacrifici finanziari sostenuti dagli agri- coltori di Sottolmino per riportare la malga in condi- zioni da poter rispondere in tutto e per tutto alte esi- genze di un razionale alpeggio, rappresentano un bel- lissimo quanto raro esempio di intelligentelaboriosita che noi vorremmo venisse segurto anche per le altre malghe della zona. A dare un ma ggiore im- pulso allo svilluppo deH’a«lp'- coltura locale contribui, pid ' di ogni altra azione, il Con- corso a premi per i ! l miigliora- mento dei paseoli' alpini ban- dito nel 1926 coi fondi messi a disposizione deli’ Ammini- strazione Provinciale. Per l’at- tuazione di tale conoorso fu- rono assegn ati premi in da- naro per un complessivo im- porto di lire 30.000, piu tre medaglie d’oro, due dargenio e sei di bronzo. E 1’oitiimo successo che ne sorti eostitni un’ efficace inoitamento alle Un bellissimo esempio di ricostruzione ampliata o miglioratia ci e dato dal la malga Sleme - Medria di Sottolmino. Questa malga, durante la guerra fu com- pletamente distirufta sia nei fabbricati che nei paseoli; si puo anzi dire che in tutta la malga non sia ri- masto nepi ure un metro quadrato di terr-eno che non fosse sconvolto o lacerato, Finita la guerra i frazio • nisti di Sottolmino si misero subi-to ajltepera, procedendo a proprie spese e senza attende- re il riisarcimento dei danni di guerra, alfa raecdlta del mate¬ riale bellilco, alla colnuatura delte trincee, alla demolizioue delile caverne ed alla nacedita del pietraine. Provvidero inol- tre ad nna sommaria e prov- visoria ripanazione dei fab¬ bricati rondendo possibile la montirazione che pote aver inizio nelfanno 1922. L’ interessamento da par- te dei proprietari continuo an- che negli anni snocessivi e co - si si giunse al 1926, anno in cui il Consorzio, soleči tato dala Cattedra di Tolmino affido ali’ Istituto di Economia Montana rincarico di approntare un progetto completo di tutti i lavori di ripristino e di miiglioria. Alla attua- zione di questo progetto, la cui spesa ammontava a circa 350.000 lire, fu fatto fronte col ricavafo dei dan¬ ni di guerra e per la maggior spesa dovuta ate mi- gliorie, coi versamenti fakti dai soci. Malga Lom di Lubino innovazioni ed alle migliorie da parte di moitiissimi proprietari, tra i quali si inizio nna vera e profieua gara a chi fa di piu e meglio. Fu possibile cosi dl attuare importantj migliorie anche n elUa m m i nis t ra z i on e e n el I’ o rga n i zza z ione in¬ terna delte diverse malghe; e cio sia col diffondere la forma consorziale di conduzione, sia coirinirodurre in numerose malghe i re gola menil d’uso. 18 Concludendo si puo affermare c.he 1’alpicoltura locale e in via di promettenie svibuppo. I nosltiri mon- tanari sono animati daJlai migliort buona volonla e si interessano seriamente dcirimportanlc problema am che perche nella sua soluzione vedono bunka via per arrivare a d un maggiore benessere e progre.sso eco- nomico. Malga Zacraiu Malga Merzli = Pretoči — Fabbricati e pascoli Malga Predolina Malga Goricizza sul Rombon — Utilizzata con pecore e capre Tolmino — Pecore al pascolo Malga Sleme — L’ interno della casera 22 Schema di regolamento per I’uso collettivo dei pascoli / \ Ai fini di un buon governo dei pascoli e neoessa- rio che tuf ti i consorzi alpestri provvedamo a negolare Lesercizio del la malga introd uoendo 11 regolamento d'uso, dli cul qui soltto si presenltia urno schema compi- la.to appositamente e guindi adiaftabiile a tutte le miailghe delila zona. Art. 1. - L’utilizza.ziwie del pascolo deve essere fatta in comune, esclusa ogni forma individuale. Art. 2. - II governo delila mialga sta isotto k soirve- glianza del Consiglio di Amministrazione. Alla sua dipendenzia immediaita sita il capoiailpe che puo essere anehe il casaro. Art. 3. - Lialpeggio eomincera in primavera quan- do suita malga, a giudizio del Consiglio di Ammini¬ strazione — sentilo il parere del tifolare delila Catte- dra Ambulante di Agricoltura — vi šara erba suffi- ciente per nutrire il bestiame, ed avra termine appena borba šara esaurita. Art. 4. - Il carico veiira determinato amnuallmenle dal Consiglio di Amministrazione in relazione albesito delle opere di miglioramento effettuate nelbanno pre- oedente, e per la ripartizione delle spese equiparaite a capi normali, vale la seguente tabella: capo normale: vaoca, bue, giovenca di torza erba, ca valil o di un anno, coefficente = 1; vitefli, torelii e buoi giovani, sopra 1’anno o di se- conda erba, coeffiicente = V 2 ; vitelle, forelili, sotto 1’anno o di prima erba, eoef- ficente = A4; caipre e pecore adulte, coefficente = 1 U; cavalli e muli aduliti, coefficente = 3; cavalle coin ailievo, coefficente = 4; maiaii sotto 1’anno, coefficente = 14; maiialli soipra 1’anno, coefficente = V 2 . Art. 5. - Le spese per Lesercizio delLalpeggio ver- ranno sostenote cole taisise di paiscolo che verranno determinate annualmente dal Consiglio di Ammini¬ strazione e ripartiile in proporzione dei capi normali monticati da ogni singolo socio. Quelle r aktive al ca- seificio verramno pure determinate come le precedenti e ripartlte in proporzione del latte prodotto. Art. 6. - Il bestialne asciutto dovra pasoolare in lo- calita distinta dal bestiame da latte al guale devono essere riservate le zone piu comode ed ubertose. Le giovenche pregne oltire la meta periodo di gravidanza, possono essere condotte al pascolo assieme alle vacche da latte. Art. 7. - Ogni anno si dovra provvedere che sulla malga esista uma scorta di fieno onde servirsene nel¬ banno susseguente, specialmente alLinizio dela mon- tioazione, per ailimentare la mandria nei giorni di cat- tivo tempo. Tale scorta dovra pure servira per 1’al-l- mentazione del bestiame ammalato e convalescente, ed in qualunque caiso non dovra essere asportato dala malga. Art. 8. - Prima dela monticazione šara cura del Consiglio di Ammmistrazione di provvedere che i lo- cali e il ricovero del personiale, la casera, le stale per il bestiame e le Stirade per il bestiame e le strade di accesso slano in perfetto ordine. Dovra pure provve - dere che sul pascolo asiStano sufficienti abbeverafoi o che le 1 očali ta peroioolose siano eintate onde scongiu- rare eventuali sinistri. Art. 9. - Annnalmenite dovra provvedersi al gover¬ no dei pascoli ed affle concimaaioni. Il lavoro potra esser faitto : a) a cotf imo; b) & opera comune, in guanto ciascun socio, se- condo il numero dei capi normali alpeggiati, deve pre¬ stare un dato numero di giornate di lavoro, secondo guanto sfabilisce 1’assemblea. Art. 10. - Tutto il letame prodotto sulLalpe, la cs- nere ed altre sostanze concimariti, devono essere im- piegate nel m igl i or modo possibile alla fertilizzazione dei pascoli e non dovramno mai essere asportiate dalla malga. Art. 11. - Per k neoessaria sorvegllanza del bestia¬ me al pascolo dovra essere impiegafo un’adeguato nu¬ mero di pastori che saranno alle dipendenze del capo- alpe e che verranno pagaiti dailk Cassa sociale. Art. 12. - Sulla malga dovra essere stabiliito un re¬ go tare turno di pascolo. Turno ed orario di phscolo saranno di compeleuza. del capoalpe. Art. 13. - Il besilkme prima di essere condotto in miaigai e specie i giovani vitelli d’aHlevamenfo dovran- no essere suffioientemente abiituati al pascolo ed alla allimentazione verde, onde scongiurare gli inconve- nienti che possono verifdoarsi cambiando repentina- mente regime. Art. 14. - I pastori dovra n no usare modi che si ad- dica.no al bestiame, e saranno iin obbligo di denunciare al capoalpe le mulatu,ie e tuf ti i ca m biamenti che riscou- trassero sugli animali affidati ailla loro custodia. I pastori non dovranno mai abbandonare il bestiame durante il periodo di pascolo per attendere ad aitri 23 lavori. In caso di grandine, tem pokali od altro hanno 1’ofobligo di portare il bestiame in luoghi ripanati. e ri- cnri e nei časi di perieolo devono attenerssi alfe dispo- siiziioni del capoalpe. Art. 15. - Tuliti i reclami dei soci cointro i paslori devono esser present&ti ali presiidtente del Consorzio. AH. 16. - I pastori devono impiegare il tempo che rešila toro litbero nei rimeititameniti del pascolto e nella diistribuzione del fetame. Per questi lavori il Consiglio di Amministrazione puo aissegnare loro adeguati premi. Art. 17. - La legna occorrente ai bisogni dtel casei- fitaio dovra esser raiccolta nei luoghi' indirati dal Gon- siglio di A m m i n ist naz i one che dovra in pro-posiito atte- nersi alle diisposizioni della legge forestate, riitenendo il personate responsabile in caso di infrazioni. Art. 18. - Il casaro ha Tobbligo di pesare ad ogni mungi!ura il latte prodofto dalle vacche di ogni sin- golo proprfetario. Deve curare la confezione e conser- va zione dei la tt hci ni, lai registraziome sia del latte che dei prodotfti del latte e la loro distribuzione con con- corso del Consiiglio di Amminilstrazione. Deve inoltre attendere a tla confezione e riipartizione dei viveri pei il personate ed esercitare k sorveglianza sni perso- naile medesimo e su ttultte le operazioni retoJfeive all’al- peggio quando riveste anche la carica, di daipoalipe. Art. 19. - Per tatfo cid che non e compreso nei pre- sente regolarnento il Consiglio di Amminilstrazione se- guiira le consuetudini tocali d’alpeggio e si aitterra sempre strettamente ai consigli e snggerlimenti cho, caso per caso šara mio impartiti dalla; localie se z i o.a e di Cattedra Ambulante di Agricolltiura. Art. 20. - I mamili pofrainno esisere ammessi alTal- peggio solamente in seguito al oonisenso del Consiglio di Amrninilstraziane che dovra MmitSare il numero in relazione al siero disponibile. In ogni oaso i maiall dovranno essere mamtenuti al pasoolo in recintt. chiusi e dovranno sempre portare Tapposito ferro al grugno. Art. 21. - Le infrazioni al prcsente regolarnento, sila da part e dei soci' corne da parte del personale di malga, sairanno punite con multe nella misnra se* guente: a) per sopracarico, cioe se un proiprietiario vi fa pascolare piu oaipi di q učili che ha diritto, per capo lire 100; b) per bestiame estraneo che incorre nelPalpe od e pignorarto, per giomo e per capo lire 15; c) per bestiame che trovaši alLalpeggio prima o dopo il tempo fissalto, per giomo e per capo lire 10; d) per fieno, sirarne e conckne che venga aspor- tato dalla malga, per qle lire 10; e) per il non auitbrizzato abbattimento di legna, secondo il danno da lire 50 a lire 500; f) per ogni presita zione di ilaivoro non eseguito, per giomo lire 30; g) per danni colpevoli reoati al bestiame ed aglf edifici, secondo il danno da lire 50 a lire 1000. Le somme deri vate dalle accennate penalita do¬ vranno essere devolute per i lavori di miglioria della malga. Art. 22. - Ogni controversia che potiesse insorgere trn il Consiglio di Amministrazione ed i soci., tamto per la loro amrnissione al pascolo', quan'to per la fissa- zione delle tasse, ripartizione dei prodotti di oaseiffeio e per ogni altra causa-, šara deciso dia nn colllegio a.r- bitraie in oui ogni parte contendente elegge un suo rappresentanfe ed il podesta del Comune un arbitru. A queS'to gindizio e affidato raccomodamento deila contesa, senza altro appello. •> 24 La legislazione sui pascoli montani II concorso dello Stato nelle opere di miglioramento dei pascoli alpini Allo scopo di di f f ondere tra gli alpigfeni della zona la conoscenza dolile norme che regoiano la eon- cessione ded premi e dei mutui di favore per l’esecu- zione delle opere di migilioramento dei pascoli in mori¬ ta gna, riteniamo opportiuno riportare qui di seguito alcune delle principali disposizioni contenute nei re- golamento per Papplicazdone del R. D. 30 dicembro 1923, n. 3267, refetivo al riardimamento ed sila rifor- ma della legislazione in materi a di boschi e di terreai inonfani. . „ . . . a) Contributi Coloro che intendomo godere dei benefici stabilili dalPart. 92 del R. R. 30 dicembre 1923, n. 3267 devono presentare domanda uiTautorita forestale com le no- tizie relative alfe ubicazione del pascoilo, a:i dati cata- gbali ed ailllaitltualle sna farma di godi meni o e di ammi- .nistrazione. La domanda dovra essere corredata d/a'1 progetto dei lavori di miglioramento che il concorrente si pro- pone di eseguire e da cul risultino, per cia/scuma cate- goria di opere lia quumtilta ed il cosito unitario. Quando trattasi di pascoli goduti in comune e non esiste un regolamento d’uso, dovra provvedersi alla compifeizione di tale regolamento ed ‘allegansi al pro¬ getto dei fevori. L’antori'ta forestale, fatte verificare, occorrendo, le posdziomi del, lnotghi, trasmetlte la domianda ool pro prio parere al Mimisitero dellFAgricoltuira e delle Foreste. L’ammon'tare del contributo peir opere di miglio¬ ramento dei pasooili e corrisiposto iin base alPimporto dei lavori effettivamente eseguiti e dei prezzi uniitan risultanti dal progetto a/ppromto dalPauitoriifa fore¬ stale in misura vairiabille: a) dal 20 al 25% per i miglioramenti culturali consistenti nella seminagiome di piante foraggere e nella eoncima,zlome chamicai, qutalora quesfa abbia ca- raltere straocdinario; b) dal 25 al 30% per la. estirpazione dei oespugli, gli spietramemti, 1’iirrigazione, . il prosciugamemto di aoguitrini, la cositruzione di abbeveratoi, la condotta di acque piovame e sorgive, la sisfemazioine delila via- biilita, la cositruziome di ehiuden de, fei riparltlzAome del pascoli in sezioni, la sistemazione ed il conisolidamento del terreno; c) dal 30 al 35% per 'la cosi/ruzione di cascimali pel persomale e per fe confezlone e conservaziome dei prodotti, di fienili, sftalle e tettoile. Per i lavori di mdglioramenito non compresi tra quelli elenoaiti piu sopra, Pammontare del premio šara fissato, caso per caso, dal Ministero. Allo scopo di agevolare (la, compiilazione dei pro- getti, una pairte del premio non snperiore al 2% della spesa; presunljiva potra essere corrisposta ailRaftito del- 1’aipprovazione del progetto, direttamemte al proprie- ta rio od a mehe agli ©n ti o persone eni fu affidala la compilaziiome. Il contributo puo essere corrisposto anohe me- diante acconti proporzionajti lalFimporto dei lavori ese¬ guiti e debitamente accortiati. Gli acconti non potoanno, a/d ogni modo, supenare i due terzi del confributo totele. Il pagamento a saldo del contributo šara effettuato ad opere compiute in base al certificato di coMaudo. Le opere di miglioriia dei pascoli dovramno essere compiute nel termine che stalbiilira, caso per caso, il Miriistero all'a,tto deli’approvazione deli progetto. Qualora le opere non siaino eseguiite neil detto ter- mine, dl M iinistero revochera la coincessione del con tir i- buto. Qualora invece le opere siano esegudite solo par- zialmente, 1’aulorita foresta/le, nel caso che riconosoa che le stesse rappresentiino un effettiivo miglioramento del pavscdlo, ridurra il contributo in proporzione delil' opere compiute, nel caso oomtrario lo revochera. b) Mutui di favore Per 1’eseouzione delle o>pere di mdiglfioramentio nel terreni appartenenti a Comnni, questi, oltre ai contri- bufi di cui sopra, potrainno ofitenere, ,sfe dalla- Caissa De,posili e Prestiti, sia da [>curte di alltri Istiituti mutui di favore, amrnortizzabilii :in un iDeriodo non superiore ai 30 a/nni. Nei primi 5 anni i Gomuni pagberanno i soli in¬ teres®; nei 25 anni successivi, agli intereesi šara ag- giunta la quofa di ammortamento dtell debilo, Lo sitaito concorre al pagamento di una parte degli interessi ,sni mutui, in misura. non superiore a lire 3 di imteresse ammuo per ogni 100 lire di oapitalo concesso a mutiuo. QuesPuilitimo non potra pero oltre- passare la differenza tra rimporto della spesa per l’e- secuzione dele opere di miiglioria e di contributo concesso. Per il conseguimeUto dei comtriibuti e dei mutui di favore e richiesita una procedura alquan!o lunga e complicata. Se pero le pratiche vengono affidafe ad un organo compelenle. come il SegretariHito per la- Monita- gna, le varie difficolta possomo essere facilmente su- perate. Prospetto delle malghe esistenti nella zona delTAIto e Medio Isonzo 26 27 28 29 30 32 33 N.o d’ ordine 34 MANDAMENTO c 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 46 47 - -... i * I punti neri indicano la posizione delle malghe 1. Sleme l.a Medria 1. b Longa C.erce 2. Lopaci 3. Merzli 4. Scoliu 5. Ccrce la 6. LascasSez 7. Zaghermuz 8. Cerce Ila 9. Zastiena 10. Pologar 10. a Lasza 11. Dobrencia 12. Prode 13. Cauz 14. Reseli 15. Razor 15. a Plazie 16. Lom = Cucco 17. Stador 18. Rut 19. Colovrat 20. Covacig 21. Na Produ Dolla 22. Ciavi Verk 23. Tertenico 24. Gesenizza 25. Casone dei Cavalli 26. Otavnik 27. Temline»Zacotel 28. Monte Alto 29. Raunizza 30 Malga Grandi 31. Cuchigna 32. Cossina 33. Chern 34. Lescovza 35. Zaslap 36. Sleme di Luico 37. Idersca 38. Svina 39. Suzida 40. Zapleca 41. Zacraiu 42. Dolaz 43. Napoliu 44. Mia di Čreda 45. Mia di Sedula 46. Duple 47. Golobari 48. Predolina 49. Polovnik 50. Bosizza 51. Dernocla 52. Baban e Globoca 53. Goricizza 54. Gosdez 54. a Chernizza 55. Bala 56. Bucovez 57. Mangart 58. Coritenza 59. Mosenza 60. Zagreben 61. Monte Nero 62. Zascalo 63 Plaši 64. Sonzia 65. Lepoce * Trebiscina 66. Zaiavor 67. Zapatok 68. Veverizza 69. Cukla (abbandonata) 70. Jama (abbandonata) H Ule 11 llZO - f>nV-."L ’ : V!.. < . ■ ' 'Srt tim »s m $8$ - ■ ;■; ■ *' ... ■ . . . Wii- ' '; ■. • \ . ‘A-Vi ' . ,»• ’ i‘ ' . 'SrKrS.' ■ ...* r.-ffl.- . .’$!&."* •**" 'S-t J*’ SMRs TOLMINSKI MUZEJ - KNJIŽNICO K 1 oz MflRSANO M. I Pascoli alpini COBISS S i - ' . ' ;/ . ' , , ' ‘ vlS , * t ' ; - j- , & m. •mom Ul . £» p t ■ • -- * , * . n ' - vite 'umi ■ :V: * ' -j,?-: • L»l ; • . . ^ I 1 * r * 1 X ^ \ M« '> l 'W "ji , 1 . .•*. ! • V ' ; N -; ; v - iV,-' v r " •' ’■ ■ I m fSi tl W$m r ' * v'V ; . . V ~ : t'■ V •« r-" «5 :■ ■ • 'Vf-v a*ii a?i 'ii „T' __ ... 3*5 i ' ./J - ffe ^ » ■: L:,'.:;', ' .-:, v ' '> ‘-r' l t'tfit't .■ - :v h _ _ : .,i_. - 4'1 m ■ 1 'h MMk;, M*m . ■ j : y