©Slovenian Entomological Society, download unter www.biologiezentrum.at LJUBLJANA, JUNE 2003 Vol. 11, No. 1: 31-39 UN NUOVO DUVALIUS DEL "GRUPPO CERRUTH" (SENSU MAGRINI, 1997) DEL LAZIO MERIDIONALE (ITALIA) (COLEOPTERA: C ARAB ID AE: TRECHINAE) Paolo MAGRINI1 e Marco BASTI ANINI2 1 Via Gianfilippo Braccini 7, 50141 Firenze, Italy 2 Via della Pace 15, 58022 Follonica (Grosseto), Italy Abstract - A NEW DUVALIUS OF "CERRUTII GROUP" (SENSU MAGRINI, 1997) FROM SOUTH LATIUM, ITALY (COLEOPTERA: CARABIDAE: TRECHINAE) Duvalius laurentii sp. n. from Central Italy [Chiavica n°l senza fondo Cave, N° 603 La/Fr, 500 m a.s.l., Amaseno (Frosinone); Ausoni Mountains; Latium] is described. The new species differs from the species of "Cerrutii Group" already described from Latium and Campania (Duvalius cerrutii Sbordoni & Di Domenico, 1967; Duvalius oscus Franzini & Franzini, 1984; Duvalius carchinii Vigna, Magrini & Vanni, 1993; Duvalius vannii Magrini & Sclano, 1998; Duvalius bastianinii Magrini, 1998; Duvalius bertagnii Magrini, 1998) in its habitus and male copulato-ry apparatus. Key words: Coleoptera, Carabidae, Trechinae, new species, Italy Izvleček - NOVA VRSTA RODU DUVALIUS IZ "SKUPINE CERRUTII" (SENSU MAGRINI, 1997) IZ JUŽNEGA LACIJA, ITALIJA (COLEOPTERA: CARABIDAE: TRECHINAE) Opisan je Duvalius laurentii sp. n. iz srednje Italije [Chiavica n°l senza fondo, N° 603 La/Fr, m 500, Amaseno (Frosinone); Monti Ausoni; Lazio]. Nova vrsta se razlikuje od doslej opisanih vrst iz "skupine cerrutii" v območju Lacija in Kampanije (Duvalius cerrutii Sbordoni & Di Domenico, 1967; Duvalius oscus Franzini & Franzini, 1984; Duvalius carchinii Vigna, Magrini & Vanni, 1993; Duvalius vannii Magrini & Sclano, 1998; Duvalius bastianinii Magrini, 1998; Duvalius bertagnii Magrini, 1998) po zunanji morfologiji in obliki samčevega kopulacijskega organa. Ključne besede: Coleoptera, Carabidae, Trechinae, nova vrsta, Italija 31 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biologieAfftetiBllifimologica slovenica, 11 (1), 2003 Nel proseguiré le nostre ricerche sulla fauna ipogea del Lazio meridionale, abbi-amo raccolto in una grotta dei Monti Ausoni un Duvalius di medie dimensioni, che alio studio é risultato appartenere ad una specie inédita: la sua descrizione é l'ogget-to della presente nota. Duvalius laurentii n. sp. Localitá tipica: Italia, Lazio, Amaseno (Frosinone), Monti Ausoni, Grotta Chiavica n°l senza fondo N° 603 La/Fr, m 500 s.l.m. Serie tipica: holotypus Italia, Lazio, Amaseno (Frosinone), Monti Ausoni, Grotta Chiavica n°l senza fondo N° 603 La/Fr, m 500 s.l.m., 28.VII.2002, leg. P. Magrini e M. Bastianini, coll. Magrini; Paratypi: I S stessa localitá, data e raccogli-tori dell' holotypus, coll. Bastianini; 1 $ stessa localitá, 23.111.1997, leg. P. Magrini e G. Sclano, coll. P. Magrini. Descrizione Un Duvalius anoftalmo di dimensioni medie (lunghezza totale dall'ápice delle mandibole all'estremitá delle elitre 4,80-5,06 mm; media 4,90 mm), di colore giallo-rossiccio uniforme (fig. 1). Testa grande (massima larghezza 0,86-1,06 mm; media 0,96). Solchi frontali completi, profondi, arcuati e regolari. Regione oculare rappresentata da un'areola fusiforme biancastra di media estensione, circondata da un sottile margine nerastro piü sclerificato. Tempie pubescenti. Chetotassi cefalica senza particolaritá di rilievo. Antenne lunghe e sottili: 3,22-3,28 mm (media 3,24 mm), comprese 1,49-1,54 volte (media 1,51) nella lunghezza totale del corpo. Pronoto con lati regolarmente arrotondati e sinuati, glabro, piü largo che lungo: massima larghezza 0,99-1,02 mm (media 1 mm); larghezza della base 0,64-0,67 mm (media 0,66 mm); lunghezza sulla linea mediana 0,83-0,88 mm (media 0,85 mm); rapporto fra la massima larghezza e la lunghezza compreso fra 1,15 e 1,19 (media 1,16). Angoli pronotali anteriori salienti e acuti; angoli posteriori leggermente acuti, spiniformi all'ápice. Doccia laterale di media larghezza, regolare. Delle setole mar-ginali, le anteriori circa in corrispondenza del primo terzo, che é il punto di maggior larghezza del pronoto; le basali anteriormente agli angoli posteriori, nel punto di maggior restringimento del pronoto. Elitre appena convesse, glabre, mediamente allungate; larghezza complessiva 1,63-1,73 mm (media 1,66 mm); lunghezza dalla setola periscutellare all'ápice 2,702,82 mm (media 2,75 mm); rapporto fra la lunghezza e la larghezza complessiva compreso tra 1,63 e 1,67 (media 1,65). Omeri ampiamente arrotondati; linea basale delle elitre obliqua. Doccia elitrale abbastanza ampia e regolare. Strie elitrali fórmate da serie di punti ben evidenti, le prime sette ben visibili e impresse fin quasi all'apice, l'ottava visibile solo anteriormente; interstrie appena convesse. Quattro setole del gruppo omerale della serie ombelicata, regolarmente disposte ed equidis- 32 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biologiezentrum.at P. Magrini, M. Bastianini: Un nuovo Duvalius del "Gruppo cerruttii" (Sensu Magrini, 1997) del Lazio méridionale (Italia) tanti fra loro. Tre o quattro setole elitrali discali; la setola discale anteriore posta fra la terza e la quarta omerale o fra la seconda e la terza, le altre in posizione variabile. Triangolo apicale senza particolarità di rilievo. Rapporto fra la larghezza delle elitre e la larghezza massima del pronoto compreso fra 1,64 e 1,69 (media 1,65). Zampe sottili e slanciate; i primi due tarsomeri delle zampe anteriori del maschio più dilatati dei successivi e inferiormente provvisti di faneri adesivi. Tibie anteriori non solcate. Edeago dell'holotypus lungo 1,19 mm (fig. 2), robusto, non slanciato, con la porzione distale incurvata verso il basso e ápice sottile; bulbo basale grande; ápice del lobo mediano, in visione dorsale (fig. 4), arrotondato, asimmetrico e inclinato a sinistra. Lamella copulatrice robusta e sclerificata (fig. 5), lunga 0,77 mm, in visione ventrale conformata a doccia e con apice asimmetrico; in visione laterale regolarmente arcuata (fig. 6). Parameri molto lunghi e robusti, forniti ciascuno di quattro setole apicali (fig. 3). Derivado nominis Dedichiamo questa n. sp. al giovane Lorenzo Magrini di otto anni, in segno di incoraggiamento alia sua appassionata attività entomológica. Note comparative In base alia morfologia esterna la n. sp. risulta difficilmente distinguibile da Duvalius cerrutii Sbordoni & Di Domenico, 1967 e Duvalius bastianinii Magrini, 1998, che sono geográficamente le due specie del "Gruppo cerrutii" (sensu Magrini, 1997) geográficamente più prossime. Tuttavia la forma délia lamella copulatrice (fig. 5) la separa nettamente a livello specifico da questi due taxa (fig. 7 e 8). Le altre specie descritte di questo gruppo [Duvalius oscus Franzini & Franzini, 1984 (fig. 11); Duvalius carchinii Vigna, Magrini & Vanni, 1993 (fig. 12); Duvalius vannii Magrini & Sclano, 1998 (fig. 9) e Duvalius bertagnii Magrini, 1998 (fig. 10)], tutte geográficamente più distanti, presentano, oltre a differenze varie di edeago e morfologia esterna, lamelle copulatrici nettamente diverse. Il polimorfismo delle lamelle copulatrici è in questo gruppo molto spiccato, ma solo a livello interspecifico, mai intraspecifico, il che giustifica la piena validité di tutti i taxa finora conosciuti. In base aile specie recentemente descritte, si puo ipo-tizzare una suddivisione del gruppo in tre sottogruppi: quello nominale, che indiche-remo come "Sottogruppo cerrutii", al quale apparterrebbero il maggior numero delle specie (D. cerrutii Sbordoni & Di Domenico, D. vannii Magrini & Sclano, Duvalius bertagnii Magrini e altre in via di descrizione), composto da taxa a distribuzione tir-renica, con più di due setole discali elitrali e forniti di una lamella copulatrice con un fanero mediano impari; un secondo, che chiameremo "Sottogruppo oscus", costitui- 33 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biologieAfftetiBllifimologica slovenica, 11 (1), 2003 to per ora da due taxa a distribuzione appenninica (D. oscus Franzini & Franzini e D. carchinii Vigna, Magrini & Vanni), con due sole setole discali, ma sempre con un fanero mediano impari nella lamella copulatrice; un terzo, che indicheremo come "Sottogruppo bastianinii", costituito da specie con più di due setole discali e lamella copulatrice priva di fanero mediano impari: fra l'altro le lamelle di queste specie (D. bastianinii Magrini e D. laurentii n. sp.) presentano un apice particolarmente asimmetrico e soprattutto i due peduncoli basali della lamella molto più sottili che in tutte le altre specie. La presenza del fanero a livello della lamella richiede un esame molto accurato della medesima, dato che è sempre fortemente adeso alla concavità ventrale e puô sfuggire all'esame: abbiamo ad esempio accertato la sua presenza in D. oscus solo di recente. Note ecologiche La n. sp. risulta, all'interno della Chiavica n° 1 senza fondo, estremamente rara, dopo infatti la raccolta da parte di uno di noi (P. M.) e Giuseppe Sclano nel 1997 di un primo esemplare femmina con l'uso di trappole e i resti di una seconda femmina nel 2000, solo nel 2002 siamo riusciti a reperire in caccia diretta un primo maschio che ci ha permesso di inquadrare correttamente la specie. Un secondo esemplare maschio, sempre raccolto nel 2002 mediante l'uso di trappole, è risultato di scarsa utilità poichè privo di edeago e dell'estremità delle elitre, sicuramente a causa di qualche predatore. Il reperto del maschio è risultato fondamentale perché prima era ipotizzabile che la n. sp. altro non fosse che una popolazione méridionale di Duvalius cerrutii. Nella medesima grotta convive con la n. sp. Duvalius ausonicus (Vigna Taglianti i.l.) che risulta molto più comune. Duvalius ausonicus appartiene al "Gruppo franchettii" (sensu Magrini, 1997), questa seconda specie si présenta ben distin-guibile dalla n. sp. perché molto più grande, convessa, con solo due setole discali e una lamella copulatrice molto più grande, allungata e di forma totalmente diversa. Risulta intéressante osservare come, nelle grotte dei gruppi montuosi del Lazio méridionale prossimi al mare, convivano assai spesso due diverse specie di Duvalius (una del "Gruppo franchettii" e una del "Gruppo cerrutii"): la prima, più specializ-zata, nella parte più profonda della grotta; la seconda, meno specializzata, nel tratto iniziale. Gli esempi sono ormai molteplici, oltre a quello sopra indicato ricordiamo Duvalius lepinensis Cerruti, 1950 e Duvalius bastianinii Magrini, 1998 in Ouso di Pozzo Comune N° 274 La/Roma; Duvalius lepinensis ametistinus Magrini & Bastianini i.l. e Duvalius sp. (Gruppo cerrutii) dell'Ouso dei Maiali N° 254 La/LT; Duvalius auruncus (Vigna Taglianti i.l.) e Duvalius bertagnii Magrini, 1998 della Grotta dei Serini N° 587 La/FR, etc. Ringraziamenti Desideriamo ringraziare tutti i colleghi che hanno collaborato aile ricerche: Giuseppe Sclano di Empoli, Augusto Degiovanni di Bubano (Bologna), Arch. 34 P. Magrini, M. Bastianini: Un nußvdPDJ^fi/ßfltiygftogifglp^ig^^^pl' (Sldtfit@rMSgit?H>il, Lazio meridionale (Italia) Riccardo Consorti di Prato, Ferdinando Magini di Firenze. Un sincero ringrazia-mento per la loro collaborazione anche all'Ing. Marco Bognolo di Trieste e al Dr. Stefano Vanni del Museo Zoologico "La Specola" di Firenze. Riassunto Viene descritto Duvalius laurentii n. sp. dell'Italia centrale [Chiavica n°l senza fondo, N° 603 La/Fr, m 500 s.l.m., Amaseno (Frosinone); Monti Ausoni; Lazio]. La nuova specie si differenzia dalle specie giä note del "Gruppo cerrutii" precedentemente descritte di Lazio e Campania (Duvalius cerrutii Sbordoni & Di Domenico, 1967; Duvalius oscus Franzini & Franzini, 1984; Duvalius carchini Vigna, Magrini & Vanni, 1993; Duvalius vannii Magrini & Sclano, 1998; Duvalius bastiani lii Magrini, 1998; Duvalius bertagnii Magrini, 1998) per la diversa confor-mazione dell'habitus e dell'organo copulatore maschile. 1: Duvalius laurentii n. sp.: habitus (holotypus <$)■ 35 Acta entoinologica slovenica, 11 ( 1 ), 2003 3 2: Edeago in visione laterale di Duvalius laurentii n. sp., senza lamella copulatrice (.holotypus S). 3: Parameri di Duvalius laurentii n. sp. (holotypus S)- 4: Apice dell'edeago, privo di lamella, in visione dorsale di Duvalius laurentii n. sp. (.holotypus <$). 36 P. Magrini, M. Bastianini: Un nuSvo Lazio méridionale (Italia) 5: Lamella copulatrice in visione ventrale di Duvalius laurentii n. sp. (holotypus S). 6: Lamella copulatrice in visione laterale di Duvalius laurentii n. sp. (holotypus S)-7: Lamella copulatrice in visione ventrale di Duvalius cerrutii Sbordoni & Di Domenico, 1967 (topotypus S)- H fanero mediano impari, nelle specie in cui è présente, è celato all'interno délia concavità basale della lamella: sia in questa specie che nelle seguenti è stato spostato in basso, in modo da renderlo visibile. 8: Lamella copulatrice in visione ventrale di Duvalius bastianini Magrin 1998 (.holotypus S). 37 Acta entoinologica slovenica, 11 ( 1 ), 2003 9: Lamella copulatrice in visione ventrale di Duvalius vanni Magrini & Sclano, 1998 (holotypus <$). 10: Lamella copulatrice in visione ventrale di Duvalius bertagnii Magrini, 1998 (.holotypus <$). 11: Lamella copulatrice in visione ventrale di Duvalius oscus Franzini & Franzini, 1984 (paratypus 12: Lamella copulatrice in visione ventrale di Duvalius carchini Vigna, Magrini & Vanni, 1993 (paratypus <$). 38 P. Magrini, M. Bastianini: Un nuovo Duvalius del "Gruppo cerruttii" (Sensu Magrini, 1997) del Lazio méridionale (Italia) Bibliografía Franzini A., Franzini G., 1984: Due nuove specie di Duvalius Del. dell'Appennino Centrale (Coleoptera Carabidae). G. ital. Entomol., 2: 175-180. Magrini P., 1997: Première révision des Duvalius s. str. Italiens (Coleoptera, Carabidae, Trechinae). Les Comptes-rendus du L.E.F.H.E., 2: 202-292. Magrini P., 1998: Première révision des Duvalius s. str. Italiens (deuxième partie: atlas biogéographique des Duvalius italiens; ajouts et corrections de la première partie) (Coleoptera, Carabidae, Trechinae). Les Comptes-rendus du L.E.F.H.E., 3: 55-149. Magrini P., 1998: Diagnose préliminaire de deux nouveaux Duvalius (s. str.) du Latium (Coleoptera, Carabidae, Trechinae). Les Comptes-rendus du L.E.F.H.E., 3: 151-159. Magrini P., Sclano G. ,1998: Un nuovo Duvalius del Lazio (Coleoptera, Carabidae, Trechinae). Acta Entomol. Slov., 6 (1): 47-54. Magrini P., Vanni S., 1991: Descrizione di una nuova specie di Duvalius del Lazio, Italia. Opuse, zool. flumin., 75: 1-6. Sbordoni V., Di Domenico N., 1967: Una nuova specie cavernicola di Duvalius dell'Appennino centrale. Fragm. entomol., 5: 165-180. Vigna Taglianti A., Magrini P., Vanni S., 1993: Descrizione di un nuovo Duvalius del Mátese (Casería). Fragm. entomol., 24: 147-157. Received /Prejeto: 21. 10. 2002 39