ACTA CARSOLOGICA | XXVI/2 i 24 ! 265-275 LJUBLJANA 1997 | FEDERICO DE COMELLI: GLI STUDI IN MERITO ALL'APPROWIGIONAMENTO D'ACQUA POTABILE PER LA GITTA DI GORIZIA FEDERICO DE COMELLI IN NJEGOVA ŠTUDIJA O OSKRBI GORICE S PITNO VODO DI MAURIZIO TAVAGNUTTL Izvleček UDK 556.3(450,36)"18" Di Maurizio Tavagnutti: Federico De Comelli in njegova študija o oskrbi Gorice s pitno vodo V prejšnjem stoletju so v Gorici sklenili rešiti vprašanje pitne vode. Pripravljalnih raziskav se je lotil F. De Comelli (1826-1892). V zvezi z izkoriščanjem izvira Mrzlek je raziskoval jame v okolici Grgarja. Zaradi tega ga štejejo za pionirja tamkajšnje speleologije. 1887 je končal študijo, ki je bila tudi kasneje vedno upoštevana (Taramel-li 1903). Njegov projekt "Mrzlek" (to je danes najpomembnejši vodni vir v vsej regiji) ni bil odklonjen zaradi pomanjkljivosti, kot piše Boegan, ampak ker so ga šteli za predragega. Ključne besede: hidrologija krasa, zgodovina speleologije, Italija, Slovenija, Goriško, Mrzlek, De Comelli F. Abstract UDC 556.3(450.36)"18" Di Maurizio Tavagnutti: Federico De Comelli and his study of water supply of Gorizia In the 19th century the decision to settle the water supply problem was accepted. F. De Comelli (1826-1892) started the investigations. He proposed to use the Mrzlek spring and therefore he explored caves in the surroundings of the Grgar village. That is why he is considered the pioneer of the speleology of this region. In 1887 he finished his study which was also later considered as a basic one. According to Boegan the project "Mrzlek" (this is the most important spring of the whole region) was not rejected because of imperfection but it was too expensive. Key words: karst hydrology, history of speleology, Italy, Slovenia, Nova Gorica region, Mrzlek, De Comelli F CRC "C. SEPPENHÖFER" V. Diaz 13, IT - 34170 GORIZIA, ITALIA LA VITA E LE SUE RICERCHE La ricerca di fiumi e acque sotterranee in genere, e sempre stata una delle attivita principali dei gruppi speleologici. II Friuli Venezia Giulia, tra I'altro, vanta antiche tradizioni in questo campo: troviamo infatti giä nella seconda metä del 1800 studiosi ed appas-sionati che si dedicano attivamente a questa nuova scienza per la quale viene coniato il nuovo termine "speleologia". E' proprio dal nostro Carso che deriva, inoltre, il termine "carsico" universalmente impiegato per indicare il tipico paesaggio calcareo traforato da doline e grotte, mentre con il termine carsismo viene definita quella scienza che studia I'instaurarsi di tale fenomeno. Stimolato da tali premesse e grazie all'aiuto del Centro Ricerche Carsiche "C. Seppenhofer" di Gorizia per le ricerche storiche, ho riesumato una vicenda legata all'ambiente isontino del 1887 in cui spicca una singolare figura, quella dell'ingeniere gradiscano Federico de Gemelli. Verso la fine dello scorso secolo, Gorizia era alle prese con un problema di vitale importanza: quello della ricerca d'una fonte d'acqua potabile capace di soddisfare le esigenze della sua sempre crescente popolazione. E' vero che la cittä disponeva di un numero di pozzi artesiani pubblici sufficienti a garantire i bisogni igienici e alimentari della popolazione, ma i goriziani deU'epoca cominciavano a sentire in modo sempre piü insistente la necessita di un vero acquedotto. E' proprio in quegli anni che molti studiosi o addirittura semplici letterati, si occuparono di questo problema a dimostrazione che i disagi di doversi rifornire alle pubbliche fontane, anche per le piccole esigenze, dovevano farsi particolarmente sentire a tutti i livelli sociali. Una vicenda storica questa che ho voluto approfondire, in quanto avevo casualmente scoperto essere legata a dei risvolti della storia speleologica della nostra cittä, mettendo in luce, tra I'altro, I'opera di un ingegnere gradiscano che per gli studi di idrologia sotterranea eseguiti in quel periodo, deve essere senz'altro rivalutato e considerate, oserei dire, tra i piü grandi precursori della speleologia moderna. Gosi, sotto quest'ottica, dopo un'accurata ricerca sono riuscito a raccogliere una Serie di dati che, seppur frammentari, sono sufficienti a comporre parte della storia riguardante la travagUata vicenda della ricerca d'acqua potabile a Gorizia e soprattutto e venuta alia luce la storia di un personaggio affascinante e dalla cultura veramente pohedrica: Federico de Comelh. Federico de Comelh von Stuckenfeld nacque a Gradišča da nobile famiglia nel 1826 e vi mori nel 1892; suo padre Giuseppe fu ricco possidente terriero. Sposo Anna Galvagni da cui ebbe tre figli e tre figlie. Tra questi Attiho fu pittore di fama e lavoro soprattutto a Londra ove mori nel 1929. I de Gomelli abitavano a Gradišča dove un magnifico palazzo che porta ancora il loro nome, rimane a testimoniare la loro presenza in questa y/ r'( .......Elb vp<»»> UV. m \ iihv-n I • 'f-' ^Nv '1 ' / I >' isp.k'a argaro 'J k ^''KlUVCtti- cittadina. Federico studio e si laureo in ingegneria a Vienna ed inoltre fu uno scrittore di notevole pregio; dopo ii 1848 capeg-gio col Favetti il movi-mento patriottico goriziano, esprimcndo cosi tutta la sua vocazione irredentista al punto che dovette ab-bandonare il Friuli per-che perseguitato dall'Aus-tria. In giovane etä lo tro-viamo in qualita di redat-tore deir "Eco dell'Isonzo", un giornale la cui stampa viene effettuata dalla Ti-pografia Seitz a Gorizia, ma la cui redazione si tro-va a Gradišča in Casa Comelli. Nelle mani di Federico la pubblicazione diven-ta ben presto un'arma per diffondere il proprio pa-triottismo. Con gli stessi intenti pubblica la stren-na per il 1855, intitolata "il me pais", scritta quasi interamente da lui. Come scrittore ebbe in prosa uno stile sostanzioso, solido e ricco di pensiero; alcuni suoi articoli comparvero anche sul "Politecnico" diretto in quegli anni dal Cattaneo. La sua fama di poeta inoltre ci viene tra-mandata da quattro poesie pubblicate su "il me pais": Buona sera, II varda-fuc, II ciant dell'armentar e II ciazzador. Ebbe la stima e l'amicizia di noti letterati e studiosi dell'epoca quali il Cattaneo, il Prati, il Fusinato, il Crispi, il Correnti, il Martini, il De Guberna-tis, il DairOngaro, il Dupre cd altri. In esilio dircssc i lavori della ferrovia umbra, ed inoltre elaborö numerosi altri progetti, ma a noi piace ricordarlo soprattutto per la pubblicazione di uno studio riguardante l'approwigionamento d'acqua potabile per la cittä di Gorizia, opera che, dopo la sua morte, meritö il plauso da parte dello stesso Torquato Taramelli impegnato anch'egli a risolvere l'analogo e spinoso problema. Dopo trenta anni di esilio Federico ritorna finalmente nella sua cittadina natale. Ad un primo esame ci sorprende che una mente abituata al calcolo ed al pensiero razionale come quella di un ingegnere, possa conciliarsi con l'attivitä di scrittore, poeta e non da ultimo ricercatore d'acque sotterranee. Ma se facciamo un'attenta analisi della vita di questo illustre personaggio, possiamo constatare come, nel corso di tutta la sua frenetica attivitä, la parte emotiva emerge quasi sempre su quella raziodnante dell'ingegnere. Possiamo infatti notare proprio nel suo lavoro, sullo studio dclle acque sotterranee del Merzlek (Mrzlek), come egli si sia dedicato con vero e proprio entusiasmo al problema deU'approwigionamento d'acqua potabile per la cittä di Gorizia; dagli studi eseguiti risulta evidente che egli va ben oltre il proprio compito professionale. Si trasforma percio in uno speleologo e con pochi amid esplora sistematicamente numerose cavita nei pressi di Gargaro (Grgar) (ora in Slovenia). Furtroppo non ci sono molti dati che documentino l'attivitä di Federico Comelh nel campo speleologico ma presumiamo che sia stata notevole. A tal proposito ricordiamo una dettagliata relazione sull'esplorazione della Grotta di Gargaro, esplorazione che egli compie in merito agli studi sulle acque sotterranee del Merzlek e che pubblicherä nella sua pregevole opera, presentata aH'Amministrazione Civica di Gorizia, riguardante il prowedimento d'acqua per la cittä. Questa relazione a mio awiso č un raro esempio di studio speleologico condotto con cognizione, scrupolo e metodi professionali, ben difficilmente riscontrabih in altri analoghi lavori apparsi in quell'epoca. La pubblicazione di questo lavoro, infatti, sarä presa per molti anni come punto di riferimento da numerosi autori, che, come il Comelh, hanno cercato di risolvere I'annoso problema dell'acqua potabile a Gorizia. Tutti pero confermano Ic ipotesi che da tempo I'ingegnere gradiscano aveva formulato nel suo lavoro, e doe della non convenienza finanziaria e impossibilita pratica a realizzare tale impresa. Pertanto il progetto di alimentäre I'acquedotto goriziano con le aqcue sotterranee del Merzlek fu definitivamente abbandonato per ragioni pratiche e non perche gh studi fossero stati eseguiti poco correttamente come sosteneva il triestino Boegan. Infatti, tra gli autori che si occuparono del problema, il piü autorevole, Torquato Taramelli, in un suo lavoro (1903) riferendosi alio studio eseguito dal Comelh sul Merzlek afferma: - Devo pero ossei-vare che allora Piaata M sottermei ii Gargaro. Spiesaziotie della ptanta e del riepettivl settepitinei. a lagttjiso alia foWa, AtUsza <»r litnno di ctmpttffna m. S7H sttl tivelo dd mare. ft Foiha scop«^: jn-of, m. 11.30 ; inaca^ihüe dull'alto, ma in comunicazione, mediants «« pmsaggif* col pimio b- a — b Discesa erta ma praticabiie, « cielo hbero, fino u m. ll^a sottn i{ piano rU cnmpagna. b Altesza sul livetin del mare vr 366.70. b — C Piano iiicliiintif sotteyyaneo, ri-pidissimo^ t:i. 6 liisiriiigini^Hti) detUi ffrotta. d — e Partft jtih depresm. S/öjtho aequfi, in ctti guizjuno de^ ra-Hoechii prof. o^h r PuntoiiitkiUu; asciaito illSiT. Peiiii^to ijrnticabHc rerso g Indhiaiioiie de//h sfrati dip6- ndui-ii icy" TO - n — 0 Acmta; pro/'unditä media 0.50. 'J cinpcmiitra dcir ucqnit t'f 1. n Bntccw Morlfj. pm-iityitj di scurico dtiUv tteqiie. II I-fj7 Uonbit'f dtdie ncqne }mi> alhi noijlkt. OUrc il pa-tii'jio ccdai umi pic-caki gratiti ri&dicntt. 2^u.isaieo. K^izn cnntinnazione v-mbile. JDireziotie vernf* il Motita Santo, „ aUa vetta del monte Kobllih (Veggasi hi carta miUlurc). Le punicggiale segnuino le dirszioiii riferiie mjirufei-ra. Ji^tese: Ramo ^jriiictpftZp b — I, lungliezza sr.ihtppatrf sulV nssc j/i. C4.Ö0 Mamo Parne ' — o, sviluppo C. Ä. C — r. « liiasmmto delte altezse barovietriche: iü -pianif di cainpagna .... jfj'iucipiu del pf/zztr d i disce$s(i (b. nllczso rilevidu) putito C - 4i\00 sao.7o 2o5.(M} aöü.cAf Tetnpenthtre sollcn^mee: ptmto f S m — o t ž»*" U B (icqtuc. 110" ^ „ ariu \ \10° 1 „ mancava uno studio diligente della Merzlek; e questo fu eseguito ed esposto nel miglior modo dal compianto ingegnere Federico Comelli, autore di una relazione molto pregevole, pubblicata nel 1887, sulla quale e indispensabile che richiami l'attenzione della spettabile Amministrazione Civica, poiehe, non avendo potuto trattenermi a lungo nella regione, debbo far tesoro delle osservazioni e delle considerazioni di questo Autore, che ben a ragione dichiara di "aver studiato con passione e giudicato senza passione" e che ha considerato l'argomento della provvista d'acqua per Gorizia con larghezza di concetti, estendendo le sue ricerche a motte altre fonti,... -. Lo stesso Autore, sempre nella sua relazione presentata aH'Amministrazione Civica di Gorizia, nel precisare i rapporti stratigrafici tra il Monte Santo e l'opposto Monte S. Valentino, cita nuovamente il Comelli avendo quest'ultimo affermato: - ... le condizioni idrografiche interne della Merzlek non mi sembrano tali da potersi con asservanza assicurare la riuscita d'un lavoro, nel quale siano i mezzi meccanici eliminati. -. E poi aggiunge: - Sebbene non abbia a lamentare di aver incoraggiato la ricerca della fönte ad altezze tali da non richiedere l'innalzamento meccanico, tuttavia, se avessi allora avuto in mente il concetto che mi sono fatto dappoi dell'andamento delle acque sotterranee nei terreni permeabili e particolarm-ente nei calcari, non mi sarei nemmeno azzardato a proporre lo scavo del breve cunicolo di presa alio scopo di tentare un leggero sollevamento di una parte dell'acqua della fönte.-. II Taramelli, nel corso di tutto il suo lavoro, cita continuamente il Comelli dimostrando l'estrema validitä dell'opera di quest'ultimo. Bisogna inoltre ricor-dare che Federico Comelli, pur non essendo stato uno speleologo nel senso stretto della parola, si dedicö attivamente alia esplorazione delle cavitä circos-tanti il paese di Gargaro. Sebbene queste esplorazioni siano strettamente collegate con lo studio del percorso sotterraneo del Merzlek, dimostrano come quest'uomo, oltre ad essersi dedicato con vero amore a questo tipo di ricerche, abbia precorso i tempi, impegnandosi con criteri rigorosamente scientifici in una disciplina nuova per l'ambiente isontino dell'epoca, anche se per la veritä il goriziano Carlo Seppenhofer, suo contemporaneo, aveva giä esplorato alcune cavitä vicino alla nostra cittä ed aveva cominciato un'attenta opera di sensibi-lizzazione presso la cittadinanza. Ritornando alio studio del Merzlek, il Taramelh aggiunge: - Secondo ogni probabilitä le acque che si perdono nelle fratture del calcare, entrando nella massa di questo a preferenza per quelle numerosissime foibe che appunto si osservano nell'altopiano di Laschik, nel raccogliersi per originäre la Merzlek e le fonti che la fronteggiano, si abbassano rapidamente in corrispondenza alio stesso altipiano; epperö il Comelli giudica che "l'andare sottoterra alla ricerca di quelle acque sarebbe uno sprecare tempo, lavoro e quattrini" (pag. 22). L'autore (il Comelli, n.d.a.) non ommise di studiare accuratamente le foibe della valle del Gargaro, cosi nella loro topografia come per la temperatura delle acque; traendone sicura dimostrazione che da quelle foibe non pud essere alimentata la Merzlek, dicui le O S- cä o s-ns CS u xz vi L. S^ 03 ti O CO "as B O H-« g «O L. ^ L. 0) su s CD O S •mam O t. a> B fS