©Slovenian Entomological Society, download unter www.biologiezentrum.at LJUBLJANA, DECEMBER 1997 Vol. 5, No. 2: 79-87 ANOPHTHALMUS SEPPENHOFERISP. N. DEL MONTE CANIN, ITALIA (COLEOPTERA: CARABIDAE: TRECHINAE) Marco BOGNOLO Trieste Abstract - ANOPHTHALMUS SEPPENHOFERI SP.N. OF MONTE CANIN, ITALY (COLEOPTERA: CARABIDAE: TRECHINAE) Anophthalmus seppenhoferi sp.n. from the caves near snow-fields on the Italian slope of Monte Canin, at 1830-1850 m altitude, is described. Some features of the new taxon are compared with those of other Anophthalmus with pubescent pronotum, particularly referring to the position of setae of umbilicate series and to the shape of ligule and copu-latory piece. Izvleček - ANOPHTHALMUS SEPPENHOFERI SP.N. Z ITALIJANSKEGA DELA KANINA (COLEOPTERA: CARABIDAE: TRECHINAE) Opisan je Anophthalmus seppenhoferi sp.n., ki je bil najden v jamah blizu snega na italijanskem območju Kanina, na višini 1830-1850 m. Podana je primerjava nove vrste z ostalimi vrstami rodu Anophthalmus, ki imajo dlakav pronotum, s poudarkom na lego ščetin v series umbilicata in obliko ligule ter lamel osrednjega kopulacijskega dela penisa. Introduzione Nonostante il massiccio del Monte Canin rappresenti una delle più imponenti aree carsificabili delle Alpi Giulie, con diverse grotte che superano i 1000 metri di profon-dità, dal punto di vista biospeleologico appariva in evidente contrasto la scarsità di dati relativi alia fauna cavernicola rispetto all'abbondanza di biotopi favorevoli alia vita di 79 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biolojjteferiliEiirtailnologica slovetlica, 5 (1), 1997 coleotteri endogei, in ambiente superficiale altamente fessurato, ed ipogei. Nel corso del 1997 perianto ha inizio una serie di ricerche condotte da me e dagli amici del Centro Ricerche Carsiche "Cario Seppenhofer" di Gorizia, abbinate all'esplo-razione di nuove grotte; durante tali ricerche è stata rilevata la presenza di un taxon inédito appartenente al genere Anophthalmus Sturm, 1844, all'interno dello stesso ben differenziabile da tutte le altre specie conosciute, tanto da giustificare l'identificazione della nuova specie descritta di seguito. Anophthalmus seppenhoferi sp.n. (Figg-1-5) Località típica: Italia, Monte Canin, Foran del Muss, m 1830-1850 s.l.m., diffuso in diverse grotte poco profonde al margine di nevai residui. Serie tipica: Holotypus d, Italia, Monte Canin, Foran del Muss, m 1830 s.l.m., 12.8.1997, M. Bognolo leg., coll. Autore. Paratypi: Italia, Monte Canin, Foran del Muss, m 1830-1850 s.l.m, 1 9, 13.8.1997 e 3 d, 14.8.1997, M.Bognolo leg. (Coll. Biološki Inštitut Jovana Hadžija, Ljubljana (Slovenija), Coll. Autore). Diagnosi Un Anophthalmus alticolo, specializzato, di dimensioni medio-grandi (mm 6,35-6,6). Corpo slanciato, coperto da una fitta e lunga pubescenza; capo robusto, con tempie rigonfie e solchi frontah incompleti. Antenne del maschio raggiungenti, distese all'indi-etro, il terzo posteriore delle elitre; il décimo antennomero è circa 3,35 volte più lungo che largo. Pronoto pubescente, di aspetto lucido, più largo che lungo, più largo del capo; sono presentí due setole marginali per lato (anteriore e posteriore). La micros-cultura del pronoto è impercettibile anche ad ingrandimenti di 80 volte. Elitre ellit-tiche, relativamente strette ed allungate, angolo omerale poco marcato; primo punto del gruppo omerale della serie ombelicata allineato con i tre seguenti lungo il margine elitrale; sono presentí tre setole discali. Edeago con ápice lungo, arcuato verso l'alto; Lamella copulatrice di medie dimensioni, circa un quarto della lunghezza dell'edeago, di forma subtriangolare in visione dorsale, costituita da un unico pezzo omogeneo privo tanto di incisioni lungo la linea mediana (in visione ventrale) quanto di lobi sporgenti sia in visione ventrale che laterale, alla base come all'apice. Il sacco interno è ricoperto da un fitto strato di scaglie chitinose. La ligula è piccola (meno di un décimo della lunghezza dell'edeago), sclerificata, ventralmente di forma ellittica, arrotondata all'apice. I parameri sono muniti di quattro setole apicali in posizione distale. Descrizione Lunghezza totale (dall'apice delle mandibole all'apice delle elitre): nei çj mm 6,456,6 (Holotypus mm 6,6; media mm 6,53); la 9 mm 6,35. Pubescenza: sparsa e lunga su capo e pronoto; sul capo inclinata in avanti, sul pronoto all'indietro. Sugli antennomeri è densa ed omogenea; sulle elitre è più fitta, 80 M. Bognolo: Anophthalmia seppenhoferl spunoidel Monte Caniflpitalia (ColeopièetEafeSarabidae: Trechinae) lunga ed è inclinata all'indietro; l'intervallo tra due setole consécutive su una stria risul-ta sensibilmente minore délia lunghezza délia setola stessa. Su ogni stria le setole sono disposte in modo da formare approssimativamente un'unica linea longitudinale. Microscultura: sul capo è presente una fine reticolazione in maglie poligonali rego-lari solo nella zona del eolio; la parte restante, cosí come il pronoto, risultano appar-entemente lisci se esaminati ad un ingrandimento di 80 volte. Le elitre sono invece densamente segnate da una microscultura in maglie trasversali irregolari, distinguibili nítidamente su tutta la superficie dell'elitra stessa. Corpo (Fig. 1) snello, sensibilmente allungato, di colore fulvo pressoché uniforme. Capo e pronoto lucidi, elitre lucide nel maschio ed opache nella femmina. Capo allungato, più stretto del pronoto, con vertice depresso. Il capo risulta comp-lessivamente convesso, con tempie distintamente salienti, raccordate bruscamente al collo; solchi frontali incompleti, raggiungenti la metà délia fronte, appena divergenti verso l'estremità posteriore. Mandibole tozze e robuste, falcate anteriormente. Labrum con margine anteriore ispessito, debolmente incurvato, con lati pressoché par-alleli fino alla base, che è rettilinea. Labium prowisto di sei setole, con dente mediano bifido. Palpi mascellari e labiali moderatamente allungati. Margine anteriore del clipeo e soleo clipeo frontale rettilinei. Il clipeo è munito di quattro setole. Sono presentí due setole sopraorbitali per lato. Antenne lunghe, robuste, distese all'indietro raggiungenti il terzo posteriore delle elitre nei maschi, superanti la metà nella femmina. Il décimo antennomero è circa 3,35 volte più lungo che largo. Pronoto trasverso, di poco più largo che lungo (rapporto lunghezza/larghezza: holo-typus 0,92; media dei maschi 0,91; femmina 0,98), più largo del capo, con massima larghezza al quarto anteriore, in prossimità del poro setigero anteriore. Base rettilinea, leggermente sinuata al centro, larga circa quanto il margine anteriore, che è anch'esso rettilineo; lati arcuati, formanti un leggero angolo nel quarto anteriore, appena sinuati posteriormente. Angoli anteriori e posteriori ottusi. Nella metà posteriore del pronoto sono appena visibili dall'alto i proepisterni. Doccia laterale sottile e regolare. Impressioni basali ben marcate ed unite da un soleo trasversale. Margine anteriore del pronoto liscio; Tarea basale è segnata da una rugosità irregolare in linee longitudinali appena visibili. Disco convesso; linea mediana evidente. Setole pronotali posizionate lungo il bordo dello stesso: quelle anteriori nel primo quarto, quelle posteriori in cor-rispondenza degli angoli posteriori. Elitre ellittiche, allungate (rapporto lunghezza massima/larghezza massima: holoty-pus 2,05; media dei maschi 2,06; femmina 2,08), debolmente convesse, con massima larghezza circa al mezzo. Margine preomerale obliquo, convesso, quello postomerale lievemente arcuato; gli angoli omerali sono arrotondati. Doccia marginale profonda, visibile dalla base fino all'altezza dell'ottavo poro délia serie ombelicata. Apici delle elitre separatamente arrotondati, con angolo suturale ottuso. La serie discale è composta da tre setole, generalmente allineate sulla terza interstria, molto spesso spostate esternamente quasi in corrispondenza délia terza stria. La posizione delle setole risulta comunque molto variabile; nell'holotypus la prima setola si trova circa a livello délia seconda setola délia serie ombelicata, la terza setola poco oltre metà elitra, la seconda è intermedia a queste, più vicina alla terza. Primo poro del gruppo omerale délia serie 81 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biolojjteferiliEiirtailnologica slovetlica, 5 (1), 1997 ombelicata nettamente più avanti del secondo, spostato verso l'esterno tanto da risultare allineato lungo il margine elitrale con i tre pori seguenti. Questi primi quattro pori sono pressoché equidistanti uno dall'altro. Il quinto poro si trova circa a metà del-l'elitra; il sesto dista da questo quanto il quarto dal terzo. L'ottavo si trova in prossimità al termine délia carena apicale; il settimo è posizionato anteriormente all'ottavo ad una distanza pari a quella tra quinto e sesto. Poro iuxtascutellare presente, triangolo apicale completo. Zampe robuste ed allungate; i primi due protarsomeri del maschio sono distintamente dilatati. Zampe ed antenne ricoperte da pubescenza fitta e corta. Edeago (Figg. 2,3) di grandi dimensioni (lungo nell'holotypus mm 2,125), con bulbo basale rigonfio ed arrotondato. Lobo mediano fortemente arcuato nel terzo basale délia regione mediana, piegato ad angolo sul lato dorsale e quindi regolarmente arcuato fino all'apice; questo risulta molto allungato, nettamente saliente ad uncino in visione laterale. Sacco interno cosparso di fitte scaglie chitinose aguzze che impedis-cono la visione délia lamella copulatrice in trasparenza dall'edeago. Lamella copulatrice: in visione dorsale (Fig. 4) simmetrica, di forma subtriangolare, stretta ed allungata (0,235 volte la lunghezza dell'edeago); la massima larghezza si trova in corrispondenza délia base; dalla base i lati si restringono regolarmente fino all'apice formando un angolo acuto; Tapice è arrotondato; in visione laterale (Fig. 5) il bordo superiore risulta pressoché rettilineo, quello inferiore fortemente sinuato; la zona délia base è più ingrossata, convessa; Tapice è molto sottile, praticamente piatto nella metà anteriore. Ligula piccola (0,0824 volte la lunghezza dell'edeago), sclerificata; ventralmente appare di forma ellittica, con base tronca all'estremità posteriore, all'apice ben arro-tondata; in visione laterale è di forma subtriangolare, appuntita all'apice. I parameri sono in genere muniti di quattro setole apicali in posizione distale. Derivado nominis La nuova specie è dedicata agli amici del Centro Ricerche Carsiche "Carlo Seppenhofer", che hanno contribuito in maniera determinante alla campagna di ricerca. Distribuzione e note ecologiche UAnophthalmus seppenhoferi sp.n. è noto finora solamente délia località tipica. Le grotte in cui è stata rinvenuta la nuova specie sono sitúate nella zona di Foran del Muss, tutte e tre a breve distanza una dall'altra, comprese tra 1830 m s.l.m. e 1850 m s.l.m. di quota. La prima è una vorágine molto ampia, a pareti verticali, profonda all'in-circa 15 m; le altre due, posizionate ad una quota maggiore, sono piccole grotte sub-orizzontali di facile accesso; tutte le cavità cítate risultano completamente illuminate dalla luce esterna. Queste inoltre rappresentano dal punto di vista strettamente spele-ologico Taspetto minore del carsismo délia zona esaminata, che si mostra profonda-mente fessurata e nella quale sono già state rilevate numeróse grotte anche di discreta profondità. 82 M. Bognolo: Anophthalmia seppenhoferl spunoidel Monte Caniflpitalia (ColeopièetEafeSarabidae: Trechinae) Quasi tutte le cavità esplorate presentano depositi di ghiaccio o neve più o meno estesi. VAnophthalmus seppenhoferi sp.n. è stato raccolto tuttavia solamente in grotte poco profonde, o comunque fortemente influenzate dalle condizioni climatiche esterne, come nel caso délia vorágine; in taie situazione infatti, a differenza dei pozzi più fondi esplorati nella stessa zona, la temperatura si manteneva leggermente più ele-vata (in agosto attorno ai 3-4 °C); qui la nuova specie vive tra i detriti, anche fino a 60 cm di profondità, in prossimità di nevai residui in scioglimento durante la stagione estiva; non è da escludere che la nuova specie possa trovarsi anche al di fuori delle grotte come endogea allorché temperatura ed umidità presso depositi di neve esterni raggiungano i valori ottimali rilevati nelle cavità descritte. La coleotterofauna associata comprende: Anophthalmus manhartensis fuartensis Colla, Oreonebria diaphana bohiniensis Müller (Carabidae), Pretneria saulii Müller (Cholevidae) e Necrophilus subterraneus Dahl (Silphidae); in prossimità dell'imboc-catura delle grotte, ma abbastanza diffusi ovunque all'esterno, sono stati rinvenuti anche Trechus longulus montiscanini Jeannel e Cychrus schmidti Chaudoir (Carabidae). Tra queste catture rivestono particolare interesse quelle áe\X Anophthalmus manhartensis fuartensis Colla e délia Pretneria saulii Müller: il primo, oltre che délia local-ità tipica (Monte Jof Fuart) era già segnalato del Monte Canin ma solo per il versante sloveno (Daffner, 1996); per la seconda, descritta nel 1941 su esemplari raccolti sul versante sloveno ai margini di un nevaio, risulta ancora sconosciuta l'armatura genitale del maschio e costituisce pertanto un'interessante occasione di studio per il futuro. Osservazioni e confronti Anophthalmus seppenhoferi sp.n. risulta essere fortemente igrofilo; popola zone detritiche altamente fessurate al margine di nevai residui sul fondo di piccole cavità. In tal senso, per la particolare nicchia ecologica occupata, risulterebbe associabile al ristretto gruppo di Anophthalmus perinivali di alta quota quali A.nivalis Müller, A.man-hartensis Meschnigg, A.manhartensis fuartensis Colla, od ipogei fortemente criofili come A.pretneri Müller (e sottospecie), A.haraldianus Daffner, A.nivalis montismata-juris Colla, taxa riuniti da Daffner, nella recente revisione sugli Anophthalmus, in un unico gruppo. Rispetto a tutte le specie a pronoto pubescente finora conosciute presenta perô significative differenze sia nella morfología esterna che in quella edeagica tali da caratter-izzarlo unívocamente: elemento assolutamente inédito è la composizione del gruppo omerale délia serie ombelicata, che risulta costituita da quattro punti allineati lungo il margine elitrale, non presentando quindi il caratteristico primo punto spostato all'in-terno, la cui posizione relativa al secondo punto è stata utilizzata in passato addirittura per designare Tintero genere Anophthalmus (Porta, 1923). Unitamente a ciô, si puô notare come nella specie in questione sia pressoché assente (ad un ingrandimento di 80 volte) la microscultura in maglie poligonali sulla superficie del pronoto, tipica delle altre specie di Anophthalmus, comprese quelle a pronoto non pubescente (A.schmidti Sturm, A.scopolii Sturm...); ad ogni modo si tratta di una caratteristica che sarebbe opportuno verificare con maggiore precisione mediante microscopi a forte ingrandi- 83 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biolojjteferiliEiirtailnologica slovetlica, 5 (1), 1997 mentó per tutte le specie conosciute: infatti, quelle che normalmente si presentano come maglie poligonali più o meno regolari, si rivelano a forte ingrandimento come una distribuzione confusa ed uniforme di scaglie chitinose (Colla, 1993). Più netta risulta la diversificazione a livello edeagico, facendo riferimento in parti-colare alla lamella copulatrice ed alla ligula. La lamella copulatrice, in tutte le entità congeneri a pronoto pubescente, presenta sempre in visione laterale degli uncini ventrali nella zona apicale e mediana (gruppi hirtus, mayeri, temporalis sensu Daffner) o perlomeno lobi uncinati in posizione mediana (gruppi micklitzi, ajdovskanus sensu Daffner). Ventralmente inoltre, la lamella copulatrice si presenta bilobata alla base (gruppi hirtus, mayeri, temporalis) e sempre bilobata all'apice, con uncini che possono essere più o meno rivolti verso l'esterno. Questo carattere risulta oltremodo significativo se si considera che in quei taxa che presentano i lobi apicali tanto rawicinati da sembrare congiunti (A.alphonsi, A.fallacio-sus), questi ultimi sono in realtà divisi da una netta incisione mediana che percorre la lamella per buona parte délia sua lunghezza. Relativamente alla ligula di Anophthalmus seppenhoferi sp.n., al di là delle dimen-sioni estremamente ridotte, si puô notare che ventralmente ha una forma ellittica peculiare, con ápice convesso, largamente arrotondato; ciô non awiene in alcuna delle altre specie note, in cui Tapice è bilobato, più o meno profondamente concavo al mezzo, con lati sinuati, mai interamente convessi come accade invece nel caso délia nuova specie qui descritta. Ringraziamenti Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno aiutato nelle varie fasi della realizzazione di questo lavoro: in particolare, il Dr. Božidar Drovenik di Ljubljana e tutti i ragazzi del Centro Ricerche Carsiche "Cario Seppenhofer" di Gorizia. Riassunto Viene descritto Anophthalmus seppenhoferi sp.n. (Coleóptera, Carabidae, Trechinae), ipogeo, nivale, raccolto sul versante italiano del Monte Canin in alcune grotte alla quota di 1830-1850 m s.l.m.; vengono confróntate le caratteristiche del nuovo taxon con quelle degli altri Anophthalmus a pronoto pubescente, con particolare riferimento alla posizione delle setole del gruppo omerale della serie ombelicata e alla forma della ligula e della lamella copulatrice. 84 M. Bognolo: Anophthalmia seppenhoferl spunoidel Monte Caniflpitalia (ColeopièetEafeSarabidae: Trechinae) Fig. 1: Anophthalmus seppenhoferi sp.n., Holotypus Ö : habitus (dis. M.Bognolo). 85 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biolog^gjfltigjfl^^nologjca slovenica, 5 (2), 1997 Figg. 2, 3: Anophthalmia seppenhoferi sp.n.: edeago, visione dorsale e laterale, scala mm 1,0. Wm Figg. 4, 5: Anophthalmus seppenhoferi sp.n.: lamella copulatrice, visione dorsale e laterale, scala mm 0,10. 86 M. Bognolo: Anophthalmia seppenhoferl spunoidel Monte Caniflpitalia (ColeopièetEafeSarabidae: Trechinae) Bibliografía Coila, A., 1986: Ricerche biospeleologiche "Anophthalmus nivalis montismatajuris" n. subsp., cavernicolo del M. Matajur-Prealpi Giulie (Coleóptera, Carabidae). Atti Mus. civ. Stor. nat., Trieste, 39 (3): 185-198. Colla, A., 1993: Anophthalmus fuartensis n.sp., endogeo nivale del M. Jof Fuart-Alpi Giulie Italiane (Coleóptera, Carabidae). Atti Mus. civ. Stor. nat., Trieste, 45:17-27. Daffner, H., 1992: Anophthalmus bernhaueri broderi subsp.n. aus Slovenien und Anophthalmus ajdovskanus haraldianus subsp.n. aus Kärnten (Coleóptera, Carabidae, Trechinae). NachrBl. bayer. Ent., 41(2): 37-43. Daffner, H., 1996: Revision der Anophthalmus-Arten und -Rassen mit lang und dicht behaarter Körperoberseite (Coleoptera, Carabidae, Trechinae). Mitt. Münch. Ent. Ges., 86: 33-78. Governatori, G., R. 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