ANNO VI—N. 33, Sabbato 16 Agosto 1851 JEspe una volta per settimana il Sabbato. — Prezzo anticipato d'abbonamento annui fiorini 5. Semestre in proporzione.— L'abbonamento non va pagato adaltri che alla Redazione. alcuni podestà* veneti DI ROVI6NO ed alcune memorie patrie contemporanee. (Continuazione.) 1717.18. Agostino Dolfin qm. Ant. (suo ingresso li 15 aprile 1717) Fu preso dal Consiglio nella Seduta dei 23 maggio 1717 di contribuire D.ti 50 da 1. 6 dalla Cassa comunale per essere impiegatiinun reliquiario di argento chiuso da cristalli, e di ornata manifattura, onde locarvi il piccolo frammento del Legno della SS. Croce, donato in quel tempo a questa chiesa Collegiata da persona ecclesiastica. Perchè le strade di campagna e di città, ormai sconcie, rotte e rese impraticabili, fossero riparate, e tenute anche in seguito nette ed in acconcio secondo il bisogno mediante rebotte di tutti gli abitanti, fu preso nella medesima Seduta di nominar di anno in anno quattro P r or editori, senza salario, alte strade, autorizzati di eleggersi quattro Caporali per ordinar la reboti a, e commetter pena di 1. 5 ai trasgressori dei loro ordini, da esser divisa tra i più puntuali al lavoro. Questo buon provedimento dovrebbesi riattivare in oggi pel riattamento e conservazione delle strade campestri del nostro territorio, da lungo tempo vergognosamente abbandonate di ogni sorveglianza, per il che sono affatto impraticabili con sensibile incomodo e danno degli uomini e del loro interesse, e defatigazione degli animali. Il Senato Veneto in data 7 giugno 1717 accordava l'investitura supplicata da questo Comune di pochi fondi i esistenti dentro Rovigno, verso la fatta oblazione di e- J scavare a proprie spese la Fossa, che lo divideva dal continente (ora turata fin dall' anno 1767, e in dove presentemente sono le due piazze, 1' una delle le g ne, 1' altra dell'erbe'), e mantenere il lastricato della Piazza. Questa, eh' è la Piazza grande, ov' è 1' orologio, era dun- . quo prima d'allora lastricata come in presente. Onde riparare ai derubamenti di biade, uve, olive, e di altri fruiti, fu dal Consiglio deliberato il 1. agosto 1717 d'instituire una Guardia campestre di quattro squadre di dodici uomini l'una, diretta ciascuna da un Caporale e da un Vice-caporale; la quale perlustrasse la campagna, e i colti in fragranti fossero sottoposti al Podestà per la pronta amministrazione della giustizia.— Converrebbe anche in oggi fosse attivata da questo Municipio una zelante Guardia campestre di buoni cittadini per freno ai derubamenti ed ai danni, che continuano pur troppo a commettersi nella nostra campagna da gente malintenzionata, indiscreta e viziosa. Per riparare ai gravissimi disordini di questo Fondaco cagionati dal poco esito a causa delle proviste particolari, dal che nascevano le dispense sopra dispense di grani e farine in somme eccedenti, e quindi gì' intacchi, la Carica di Capodistria in visita proibiva li 9 maggio 1718 Io scarico di grani e farine per conto privato, e la compera dalle barche neppur per uso di famiglia nonché al Collegio delle Hiare, nel caso di dover far pro-vigioni per via di partite, di definir l'affare senza l'approvazione della Carica medesima. Per aversi questo Podestà ben meritato da questo Consiglio per l'indefessa premura dimostrata nell'animare la popolazione all' escavo della pubblica Fossa, eseguito nei mesi scorsi, fu preso dal medesimo li 10 luglio 1718 di presentargli due Sottocoppe d'argento del peso di onde 35 l'una, improntate con l'arma Dolfin e del Comune, d' acquistarsi però dalla Cassa dei Salariati. Onde non venissero danneggiati i porti di Valdi-bora e di 8. Catterina, fu deliberato dal Consiglio li 10 agosto 1718, che i Giudici del Comune ogni anno nei mesi di gennaio e febbraio avessero a far escavare la pubblica Fossa, sotto penale di D.ti 100 per cadauno in caso di ommissione, e di 1. 25 a chi gettasse fuori dalle finestre entro la stessa Fossa immondizie, e qualunque altra materia. Più tardi nel 1720 venivano eletti a quest'oggetto ogni anno due del Consiglio con titolo di l'roveditori alta Fossa. Fu pur deliberato, che mai più in seguito fosse da concedersi a chi si sia investitura di terreno, neppure in minima quantità al di quà della pubblica Fossa, in pena di D.ti 200 a cadaun trasgressore per ogni concessione, e di nullità dell'atto medesimo. Fu deliberato ancora in quella Seduta, che ogni anno dovessesi elegger da esso Consiglio due l'roveditori alle fabbriche, anche questi però senza salario, acciò invigilassero sopra le fabbriche sì nuove che vecchie di tutta la Città, massime nei borghi Dietro castello, fìrio-vier e Correrà, onde tutte le materie, cioè pietre e rovinami fossero asportati in appositi siti, dove non potessero essere respinti dal mare in danno dei detti due porti, in pena a cadaun trasgressore di D.ti 50. — Anche in oggi dalla Podesteria si dirige con buon intendimento il trasporto di siffatti materiali alle due spiagge di Val- dibora e del Lago per acquistar terreno sul mare a ingrandimento di quelle Spianate. (W. 1701.02). 1718.19. Bernardin del Mezzo qm. Zorzi (suo ingresso ai 15 agosto 1718). Li 18 settembre 1718 fu preso dal Consiglio, di riparare in buona forma la cadente facciata verso s. Damiano del Palazzo pretorio, e che venisse appaltato con buona economia il nstauro dei tetti del medesimo di cinque in cinque anni. Dalla Ducale 19 novembre 1718, che commetteva il possesso del jus di fondi concesso come sotto il Dol-fìti al Comune rilevasi, eh' erano diggià preparati i materiali per lo lastricato della Piazza. È quindi all' epoca della Carica del Mezzo, che si rinnovò il lastricato della stessa, come fu rinnovato a recente memoria. Fu deliberato dal Consiglio li 11 luglio 1719, che in seguito quando Chiese di estera giurisdizione venissero a visitare come per lo passato processionalmente il sacro corpo di S. Eufemia, fosse per onorificenza tanto suonato 1' organo alla messa cantata dai loro sacerdoti come di antica consuetudine all'altare della santa, quanto di poi fosse aperta 1' arca per divozione dei medesimi. Per toglier le frodi dei beccaj col macellar di nascosto le femmine di animali, facendo passar le carni per quelle di maschi, con pregiudizio della salute degli abitanti, e specialmente con più grave pregiudizio degli ammalati, fu deliberato nella Seduta dei 10 agosto 1719, che la Corte ossia beccaria (ora Corpo di Guardia militare), ove si macellavano gli animali grossi, dovesse star sempre aperta sì di giorno che di notte; che losse subito fatta aprire, e levar via porte e finestre, fatte arbitrariamente dai beccaj per nascondere le loro delinquenze; e che in nessun tempo si concedesse quel luogo a chi si sia, dovendo sempre restar a comodo di tutti : sotto pena di D.ti 100 a quel Giudice che per fino proponesse in Consiglio qualunque concessione, che d'altronde anche al caso deliberata veniva dichiarata nulla; ed in aggiunta il proponente fosse privato per dieci anni di entrare in Consiglio, e per venti di esercitar pubbliche cariche. Per scansar ogni pericolo che poteva nascere dal deposito della polvere tra l'abitato, il qual era nel piccolo locale dentro il fondaco sotto il pubblico Orologio in Piazza-grande, fu preso dal Consiglio li 17 settembre 1719, di ristaurare a tal oggetto una torretta di quelle sul monte di S. Eufemia, ed era quella che fino a recente epoca sorgeva al cantone verso tamontana dell'attuai cimitero. Mancando 1' organista al proprio dovere coli' om-mettere di suonar 1' organo in alcune funzioni ecclesiastiche, fu preso dal Consiglio li 5 novembre 1719, che per T avvenire fosse assoggettato alla pena di un ducato d'argento ogni qual volta mancasse nelle fesività in cui si celebra la messa in terzo, e così ai vesperi ed all' ore canoniche mattutine, secondo 1'uso antico; la qual pena da applicarsi alla Sacristia di S. Eufemia, e li Sacristani tenuti a non pagarlo del suo salario, se non dopo quattro mesi e con Fede del Cancelliere capitolare, sottoscritta almeno da tre. Canonici dell'eseguito suo dovere, in pena ai suddetti di risarcimento del proprio, e della privazione per anni dieci di sedere in Consiglio e di esercitar pubbliche cariche. Dalle riportate deliberazioni si rileva sopratutto quanta energia avevano quei rappresentanti il Comune : eppure erano la maggior parte poveri e rozzi campagnuoli e pescatori, ignari di quella civiltà, che declinando la forza dell' animo, danneggia al pubblico reggimento. Per togliere il pernicioso abuso introdotto dagli Of-fizii di Sanità dell' Istria e dell' isole del Quarnaro, di ammettere a libera pratica bastimenti che tenevano carico e viaggio per Venezia, e di permettere anche qualche discarico, col pretesto che procedevano da luoghi liberi: cognizione questa soltanto del Magistrato alla Sanità, — il Doge per deliberazione del Magistrato medesimo con Proclama 24 novembre 1719 proibiva per sempre ai suddetti Offizii di dar più pratica a tali bastimenti, e di permetterne il discarico, sotto comminatoria, che la pratica stessa non sarebbe fatta buona, ed i ministri severamente ed esemplarmente castigati. Considerando quanto difficile poteva riuscire ai sudditi la restituzione in contante delle biade che ricevevano a prestito dai fondachi per le semine, e volendo possibilmente coadiuvare alla sussistenza dei capitali dei fondachi stessi, Zan Domenego Loredan podestà e capitanio di Capodistria con Terminazione 9 dicembre 1719, approvata dal Senato li 23 detto, ordinava non potersi introdurre farine e frumenti sotto pena della perdita del cereale, e della procedura criminale contro compratori, venditori, padroni di barche, e facchini che ne scaricassero in qualunque città, terra, o luogo della provincia. neppure in case private, procedenti da altri luoghi dello Stato, senza espressa licenza del pubblico Rappresentante, affine fossero divertite 1' inchieste a pregiudizio dei fondachi, nè vendere pane in altro sito che nella pubblica Piazza, nè quello fabbricare di altra farina che di quella del fondaco, in pena della perdita del genere, e di severo castigo, nè poter esercitare il mestiere di pancogole, se non se quelle che si fossero date per tali in nota nella Cancelleria pretoria, onde per tal modo conoscere le contraffacenti. (Continua.) iscrizioni »i capodistria RACCOLTE DAL PROFESSORE LOSER (Vedi i N. 29, 31 e 32 ) Tra le due fineslrea destra del portone del corpo di guardia: MAR • ANTONII CONT • PRJET • OPTIME MERITI OB VRBEM CALAMITOSA TEMPORIB DIYINITVS PROPVGNATAM CIVES IVSTITIA ET PIETATE PR^ECIPVA GVBERNATOS AD ME M ORI AM GLORILE SEMPITERNA DOMINICVS ALMERIGOTTO ET HIERONIMVS SERENO ZAR • S1ND • POS • M D C VNANIMES H P ■ L • A destra dell' ultima finestra. NICOLAI GRIMANI PR.ETOR • PILEFECTQ • FV//// IN OMNE AD//// IVSTIT • MVNIFICENT • ACCVRATAM FRVMENTOR AC FRYG • PROVID • CIVITAS DEBITA LAYDE ET AMOR HOC PIGNOR CORDE SCVLPTVM MARM PROSEQVITVR MDCIII. ........8 K OTUHZOMAl 0IAA rti NAT OPP.PEI H • P • L • Sulla finestra anzidetta: IOANNI FVSCARENO PLATEA PARTIM DIRVT • ET TOTIVS YRBIS BENEFICEN • REP ARATORI OBSEQVII MONYMENTVM POSYIMVS MDCCVII. In pergolo sopra le tre porte di mezzo : CLARISS • PILETORIS D • MAYROCENIINSIGNIA OB PRECLARE ACTAM PRAETVRAM A GRAT// CIVIBV • PRO PERENNI POSITA MONYMENTO MCCCCLXXX. TRIVMPHALE NOMEN VINCENTIVS BEMBO VINCENS AVOS GLORIA I'OSTEROS VINCIENS BENEFICIIS PRvETORII FACIEM TVRRIS VERTICEM TOTAM THEATRI MOLEM .ETERNITATI POSYIT TROPICA MDCLXIY. IO • MINOTTO PRtET • INTEGERIMO (sic) OVEM OB ADMIRABILEM EIVS IN HANC PATRIAM LIBERALITATEM VNIVERSA CIYITAS NON SECVS PARENTEM OPTIMVM ET PR^ESENTEM SINGVLARI BENEVOLENTIA COLYIT ET ABSENTEM SEMPIT • BENEFITIORVM MEMORIA PROSEQVEVR MDCXI1I. SEBASTIANVS CONTARENVS EQVES OB EXIMIAS ANIMI DOTES ET BENEFICIA QV^E PILETOR ANNVM AGENS XXXII IN HANC CIYIT-ET PVB ET PR • CONTVLIT AB OPTIMO QVOQ DIGNVS BIMORTALITATE JYDICATVS A destra delle due porte verso ponente: IO-ARSENIVS PRIOLVS YRBIS CERTA SALVS ET FELIX TVTELA PER OVEM LAPIDEI PONTES INSTA VRATI DVO COLLEGII LATERA EXTRVCTA EXTERI SALIS CONVENTIO LETHALISSIMA CIVIBVS SENATVS DECRETO RESClSA HIC AD CVLTVM POSTEROR CEV GENIVS CIYITATIS ET NOVA PALLAS EXPONITVR MDCLXXIX. A destra di questa: MARINO GRADENICO RECTORI PROVIDENTISSIMO OB INSIGNES YIRTVTES EIVS ACTAQVE PR^ECLARISSIMA JVSTINOPOLIS CIVITAS EREXIT MDCVIII CAL MARTn. PRvEMIVM VffiTYTI SCELERI ' QVOQ * POENA FYISTI MDYII Neil' arco del portone del corpo di guardia : ,0 PI^F \ $ ì -v % La facciata ha in oltre più stemmi con diverse sigle. Cosi nell'ala della scalinata un marmo tripartito, avente nel mezzo il leone, a sinistra S. Nazario, a destra lo stemma, se non erro, di Sebastiano Marcello del 1570. Sul casino di sanità: PETRO GRIMANI PROYISORE VIGILANTISSIMO PILECLARISSIMO SENATORE MDCCXIII. Chiesa di S■ Nicolò al porto: DIVO NIC NAYTARYM PROTECTORI PR^CIPVO IDIBYS APRILIS DICATVM HISQYE DIERVM OVADRAG INDVLG QVOTAiNNIS ADIVNCTIS DECORATVM IOANNE EPISCOPO IVSTINOP. CONCEDENTE VITO MICH IAC COREL IVSTO CAMPANAo BARTH ALBANEN NICOLAO CLEMENTE TOTIVS ORDINIS NAVT NO PROCVMNTIB an sal cnDxcnn. Sopra la porta d'ingresso della sala maggiore lo stemma, se non erro, dei Bembo coli' anno 1542. Nell'ala verso ponente V • M • M D I X Altra più in alto F • N Ivi pressò antica aquila, come 1' aquileiese. Altra. IO • M • MDLXXXV Il grande arco del palazzo che chiude la calegheria porta nella chiave l'epoca 1472, di più uno stemma, come sembra, dei Marcello, colle lettere: T Finalmente sotto: DENONTIE COL RITO E SEGRETEZZA DELL'ECCELSO CONS • DI X- IN MAT • DI SEMINE E CONTRABANDI DI TABACCHI E CONTRO AVTOREVOLI CONTRAFFATORI (sic) IN QVESTA CITTÀ E PROVINCIA E DENONZIE SEGRETE CONTRO CVRIALI CANCELLIERI VICE CANCELLIERI COADIVTORI 0 ALTRI CHE ESERCITASSERO CANCELLARE IN CONTRAV VENZION DELLE LEGG 0 PRA TICASSERO ESTORSIONI 0 AL TRO IN OFFESA DE RIGVARDI DELLA GIVSTIZIA CRIMINALE r t. - ; - - •. ' ' ■ In piazzai Bartoli: ,,.('. HIC PRIMVM SISTITIT FRANCISCVS I AVGVSTVS P • P IVSTINOPOLDI INVISENS EIVS VOTA HVMAN1TER EXCIPIENS OB TANTI MVNERIS MEMORIAM CIVES GRATI ET EXVLTANTES HOC MONVMENTVM EREXERE ANNO M D C C C-XYI NONIS MA1I