ANNO III. Capodistria, 1 Aprile I8G9. N. 7. LA PROVINCIA o GIORNALE DEGLI INTERESSI CIVILI, ECONOMICI ED AMMINISTR ITIYI ' f ' 1 .J., . " . " k ,ifi-;ioB)o aiiió^ o! i3no'iJ jj>q ?r»Ìr$8" taq « «gitati DELL' ISTRIA. Esce il 1 ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno f.ni 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Elezioni comunali. Tutti sanno, come la nuova composizione dei comuni renda necessarie nuove elezioni per le rispettive loro rappresentanze, e come esse siano imminenti. In presenza di un fatto, che tanto interessa le sorti amministrative, e, diremo anzi, la stessa causa della civiltà della nostra provincia, crederemmo di venir meno ad uno dei nostri doveri più certi, ove ci tenessimo silenziosi. Non è questo il tempo di discutere, se ì nuovi ordinamenti territoriali dei comuni rispondano dappertutto al concetto migliore dei nostri interessi,. e se certe aggregazioni non siano piuttosto elementi di disunione che di accordo. Cosa latta capo ha, e s'era luogo a far meglio, conveniva parlarne prima. Presentemente le censure non servirebbero ad altro che a guastare gli a-nimi, e trarre fuori nuove ragioni di dissidio. Accettando il fatto compiuto, è- mestieri adoperarsi, perchè esso si giovi df tutto il bene che ne può scaturire, e vada via via spogliandosi degli sconci, che gli fossero congiunti. Ciò premesso, noi portiamo avviso, che rare volte, e forse mai, siano stale più d'ora importanti per noi le. elezioni comunali. Il tempo che corre è assai difficile ; e tutto si può perdere, se tutto il buon volere non è posto in azione perseverante ed accorta. Chi farà il bene vincerà; e chi si contenterà dei vecchi titoli, dandosi vacanza, o, peggio, screditando la propria causa con diportamenLi indegni, se li vedrà in breve consunti dalle tignuole. Dacché abbiamo lume di ragione, ci toccò sempre d' udire, che a dare maggiore impulso all' incivilimento dell' Istria, importava assai ricondursi ai vecchi sodalizii comunali, ossia aggrup>-pare le comuni della campagna intorno ai centri civili, collegandoli ad essi quali sotto - comuni. E Articoli comunicati d'interesse generate si stampano gratuitamente; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, asoldi 5 per linea. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Pagamenti antecipati. senza dubbio il pensiero è largo, generoso, e può essere anche mollo opportuno, quando s'abbia non solo il criterio di comprenderlo giusto in teoria, ma anche il proposito e b forza di bene attuarlo, e volerlo ad ogni costo vittorioso.. Ali ri -metili esso sarebbe una nuova sciagura per noi; sarebbe il trionfo dei sistemi esotici, forti della rustica insipienza, sulle idee più indigene, più tradizionali, più fruttuose per l'una e l'altra stirpe,. di cui si compone la nostra popolazione. Chi volle il nuovo ordinamento, e lo volle,, per fermo, con retto animo, pensi che nulla coni» essere pii nelle intenzioni, quando poi si lascino andare i fatti a caso, o come se li augurano e compongono i proponimenti opposti. Quaudo s" è stati coraggiosi a mettere in carta una grande riforma, s'è contralto l'obbligo di esserla sempre, finché la riforma stessa dia lutti i suoi frutti, promessi per renderla accelta. Senza di ciò- le buone argomentazioni non sono che arcadie, e inganni anzi, e perfidia. E chi portava diversa opinione farebbe veramente opera disonesta a pensare più alle proprie ragioni che a quelle del paese, che non ha nessuna voglia di vedere chi la pensasse meglio,, ma brama soltanto di conseguire il bene proprio, e sprezza le ambizioni e i puntigli delle persone. A dire corto, lutti i patriolti, qualunque fosse e sia il loro giudizio intorno alla formazione dei nuovi comuni, debbono proporsi, col massimo loro impegno, di volgerle al maggior possibile vantaggio della nostra provincia. E a tal fine, noi crederemmo erroneo ogni programma, che non mirasse unicamente alla causa dei profitti morali e materiali delle plebi della campagna. Preoccupiamoci soltanto del grande assunto di beneficarle, e tutto il resto va da se, allora. Tra gli avvocati avventurieri, che si anno loro sul collo, e noi che siamo stati sempre eoa- 500 sociali ad esse nelle liete e nelle irisli sorli, a-niici loro e fratelli e curatori dei comuni interessi, non può riuscire, un solo istante, dubbia la scella. I\on possono essere che i nostri sonni tn-iingardi o le veglie nostre scioperale e stollo che valgano a mettere in bocca ai nostri nemici una parola atta ad essere raccolta. Chi ama il suo paese non per vana ostentazione, o per salire più tronGi le scale officiali, ma pel puro desiderio di vederlo prospero ed o-uorato, deve sapere, eh* egli è chiamato ora ad assolvere un gran còmpito, eh' è una gran lotta quella che viene apprestata al patriottismo serio, e che a ritrarsene sarebbe come rinunciare alla pallia. Ma non è questo il solo ordine di idee, che si affaccia alla mente nel prendere a considerare le imminenti eiez oni comunali. Oltre che assicurare il bene, di che ci siamo invaghili, nel volere un rapporto, anche amministrati rvo, più stretto coffe popolazioni del contado, dobbiamo pensare a impedire che alcuno dei nodi seco'a-ri, i quali stringono Ira loro i maggiori comuni della nostra provincia, si rallenti e si sciolga. Alle vergognose gare municipali dev'essere fatta ima guerra implacabile. Nessun comune, per quan to illustre nel passato, deve mettersi di un solo gradino al dissopra degli altri. Tulio deve essere discusso da pari a pari. È a questo patto soltanto che Ira i nostri municipii si serberà inalterata la concordia, già provatasi, con lanlo onore, nelle prove più diffìcili. E se questo diciamo, ciò è (a che nasconderlo?) perchè qualche indizio di campanilismo ci sembra essersi ma: ifestato in questi ultimi tempi. Uomini che fossero così meschini da accogliere neli' animo gelosie di tal natura, che lasciassero agitare la piccola loro intelligenza da siffatte apprensioni, non meriterebbero un solo volo dai loro concittadini Essi sarebbero i naturali alleati di chi cerea di dividerci, e si mostrerebbero qualificati a ben altro olficio che a quello intemerato e nobilissimo della magistratura comunale. Più che non vogliamo esprimere, (rallentiti dalla carila del nostro paese, gli assennati nostri lettori sapranno comprenderci. La Provincia non ha la pretesa di dire cose nuove. Sono esse e sentite e vedute e profondamente comprese dai più. Ma è perciò appunto ch'essa se ne fa l'eco, chò officio della .slampa è pur quello di rinforzare il suono delie voci sane ed oneste. tb kt •oigtfi !i ojju! ------ ;l>rjj2ÌlKK|t- > . 'I Siamo lieti di pubblicare una cara lettera dell'illustre Amali, la quale riguarda anche noi, e con sì gentile affetto, che i nostri comprovinciali L'altro di ebbi il N.° 5 della Provincia, che ricevo regolarmente ogni quindici giorni, ed a cui dò il benvenuto come ad un fratello che tratto tratto ci porla le notizie di una parte carissima della famiglia. Fra i varii articoli di quel 5 mi interessò in modo speciale quello che Iralta sul bel libro del prof. Les-sona: Folere é Potere, per la ragione che aveva anch'io divisato di esporre il mio giudizio intomo allo stesso, e propriameute per mezzo della Provincia. Ora io vengo, come si dice, coli'ultima brutta sorte dei poltroni! ma per avventura sono ancora in tempo a dire in proposito qualche parola che non trovai finora in alcun foglio, e che starebbe bene, parmi, nelle colonne deila Provincia Ottima l'idea del Lessona, nell'insieme ben condotta ad effetto, ma appunto perchè egli è un nomo di valore, e le cose siie hanno un peso non comune, vuoisi esaminare l'opera sua anche nelle singole partì. In siffatta analisi vien fuori in un angolo del bel quadro un vuoto, che voi senza dubbio avete già veduto con quel disgusto che vi reca il disegno di una Italia geografica che termini al Benaco e all'Isonzo. E infatti l'egregio Lessona, dal momento che si è proposto di procedere, nella descrizione dei suoi caratteri, dal mare di Sicilia, viaggiando da una regione all'altra, fino alle Alpi, perchè domando io, non ha portalo un saluto anche ai bravi alpigiani «.Ielle valli trentine, e cigli ardili e industriosi marinai del Triestino e dell'Istria ? Esempi non pochi di una volontà fèrrea che raggiunge uno scopo nobile vi avrebbe trovato, come quel dottor Bernardo Capponi cui principalmente deve la sua nuova e fiorente vita Lussinpiccolo. E però mentre applaudo a! prof. Lessona, e raccomando la lettura del suo libro altamente morale ai miei figli ed ai mici scolari, faccio voti che l'autore in un'altra edizione prolunghi un po'il suo viaggio e non lo termini lino al Quarnero. Di un'allra cosa vorrei anche pregarlo, cioè di darci qualche ritrailo di alcuna bell'anima del sesso che si chiama debole, ma che pure è tanto potente quando vuole! Qualche eroina dei lavoro non slarebbe forse bene in mezzo a quella schiera d'uomini forti che ci presenta il Volere è Poterei E poiché sono in vena bibliografica raccomando all'attenzione vostra e dei vostri compatrioti la recente opera geografica dei prof. Alfeo Pozzi. (La terra nelle sue relazioni col ciclo e coli'uomo, ossia Istituzioni di Geografia Matematica, fìsica e politica secondo le pia recenti mutazioni e scoperte e con copiose notizie statistiche, commerciali ecc. ecc. Milano, tipografia Giacomo Agnelli, 1869,), nome assai favorevolmente nolo nella nostra letteratura per egregi lavori didattici, fra cui mi piace di ricordare, Le prime analisi del pensiero e della parola, edite due anni sono dall'Agnelli. Il prof. Pozzi, sempre accurato in ogni sua scrittura. mostrò in questa opera La terra che la scienza ; ^ij'froro a ih oliti/d;-.' ilg iMar .C'ioljl t«. : ' 'J t«Js 1505 In dnla olio settembre sub N. 27, la Società agraria ha qui rassegnato le proposte sulla sovvenzione peli' allevamento degli animali bovini, dalle quali e-merge che la sovvenzione stessa non può più impiegarsi per quest' anno. Ad offrire però la possibilità di potere nel prossimo anno distribuire a tempo debito là dotazione pel-l'allevamento degli animali bovini, si partecipa alla medesima quanto segue. Il Ministero di agricoltura accede alla distribuzione dei premi come viene proposto, soltanto gli sembra troppo avanzala l'età dei bovi e delle vacche da ammettersi alla concorrenza, e su di ciò il Mnistero di agricoltura aspetta una più dettagliata informazione, tanto più in quanto che in tutte le parti della monarchia i tori oltrepassanti 1' età di tre anni non sono più ammessi al premio, e vengono tenuti per razza soltanto in via eccezionale, come pure le vacche possono farsi coprire senza pericolo già dall'età di un anno ad un anno e mezzo. Se anche la qualità della razza e Io scarso nutrimento di codesti animali offrono motivo a quelle determinazioni, si crede pur non di meno di rimettere al giudizio della società agraria queste considerazioni; ritenuto che nel caso dell'introduzione di una miglior razza, verrebbero indicate altre determinazioni. Si raccomandano esperimenti colla introduzione detla poco esigente razza Bretagna, polendosi avere anche in Austria degli esemplari, mentre se ne videro all' esposizione di quest' anno in Hietzing pr esso Vienna. Questa i. r. Società provinciale dovrebbe ossele a portata di dare schiarimonli in proposito ed e-veirtualmenle anche di procurarne l'acquisto. Si ritiene opporltuiissima l'istituzione dei premi per le pecore, in considerazione ai motivi esposti dalla Società agraria, e si ritiene doversi anzi dare la maggiore estensione a questi-premi. La somma preliminata a tale uopo per l'anno -18G8, non si trova ostacolo che venga destinala prò •1809, per cui saranno prese all'effetto le più pronte necessarie disposizioni. Ancorché deplorabile, pure riesce spiegabile, dalle dimostrate circostanze locali, l'impossibilità di avere un veterinario che faccia parte della commissione di stima ed aggiudicazione dei premi. Dalla somma originariamente destinata pei premi si accorda anche 1' impiego di fior. 450 per indeniz-zo di viaggi e premi per tenitori di lori. In caso di risparmi si faranno precise proposte sul loro impiego nell'interesse proficuo per l'allevamento degli animali bovini e pecorini. Si aspettano più dettagliate proposte sull'impiego della sovvenzione per la frutticoltura, pel vino e per la ortaglia. Vienna, 8 Decembre -1868 di iit»0(Hp)ì o «insilimi •y'su i -A) fisaa^n Alla Società agraria di Parenzo Protocollo di Seduta del consorzio agrario di Parenzo del giorno 40 lelbrajo 1868 N. 18 Sotto la presidenza ecc. . \...... Il socio Dottor Amoroso propone che, 1. la società passi tosto alla società generale istriana di Rovigno tutti gli atti relativi al conferimento dei premi pegli animali ulili all'agricoltura, facendole conoscere come questo affare fu fin'ora da essa perlra-lato pel solo motivo che non esisteva ancora in Provincia una società generale che rappresentasse tutto il paese, invitandola a proseguire le pratiche su tale argomento pell'interesse generale dell'agricoltura; 2. che conseguentemente si partecipi all'Eccelso i. r. ministero ionie >.opo la costituzione della società Agraria Istriana, quoto consorzio ha trovato di passare alla stessa tutti gii alti relativi al conferimento dei premi pegli animali utili all' agricoltura, e di conseguenza prega l'Eccelso ministero di rivolgersi quindi innanzi alla medesima per la successiva pertratta-zione di tale argomento, e ciò in relazione anche al proemio del proprio rapporto IN". 27 del 1808. Posta a voti la proposta Doltor Amoroso, viene accolta a maggioranza. -(. ) Ri 3 ..Oliali]HB'l dl>A ■paui-viltiir.'. »;f j^M'AOÌ ilh I • -io';- oioq o oJmiq ileslB) idiilno i;. BEBLIOGUAFIA. -«»•:•'. i-ifii <>! i «milinn ■!•; .r-.M 1.1 ;» Maestri P. — L'Italia economica. Firenze 1809 un voi. pag 550. L. 5. — Niuno oramai nega l'importanza della statistica, e se conoscere le condizioni economiche di Un paese è bisogno imperioso per le conclusioni pratiche,» che se ne traggono, questo bisogno si presenta tanto maggiore per uno Stato giovane. Rilevando quanto fi* fatto dal giorno della sua coslituzione, e quanta via ancora resta da percorrere per attingere lo séopo ultimo a cui deve mirare, si riceve impulso ad attuare intanto tutto quello che si può; imperciocché per aggiungere il molto non è lecito sdegnare di tare assiduamente quanto è concesso nel presente. Ma la statistica in Italia non aveva àncora potuto prendere il suo vero posto fra i promotori della prosperità nazionale. Una lacuna dovevasi assolutamente colmare. Ora il Maestri, noto per il suo ingegno e per la sua operosità, soddisfece il vivissimo desiderio degli Italiani, presentando la traduzione della sua opera - L'Italie economiqtie, seri Ila in francese per l'Esposizione Universale. Ma ci esprimemmo male^ chiamando traduzione il suo lavoro; perchè l'edizione italiana riveduta, fu corretta e riccamente ampliata, cosi che, quasi opera nuova, si vantaggia di molto sulla francese. Nelle due parti, intitolate dalle Notìzie naluixili e dalle Notizie civili, coi dati più recenti, attinti alle fonti più autorevoli, FAutore fa conoscesce lo stalo dell'Italia sotto tutti gli aspetti, "che richieggono l'attenzione dell'economista. Senza fare un indice dei titoli delFopera, noteremo soltanto gli sludi meglio condoni e più interessanti. E sono r quello sui principali porli rispetto al commercio, con la toro posizione, le distanze ferroviarie, le vìe commerciali, la profondità delle acque, i fari, i lavori eseguiti, impresi o progettali; la statistica dell'istruzione, degli istituti di bene-licenza, finora sconosciuta, delle casse dì risparmio, delle società di mutuo soccorso; la commerciale e quella della navigazione; infine la statistica finanziaria dei comuni e delle provincie, e la pregevole monografia delle finanze italiane. Interessanti sono in questa parte le notizie storiche sui bilanci degli antichi Slati I-taliani, dei tempi anteriori alla dominazione francese al 4859, dove ci spaventano le cifre dimostranti quanto costò l'invasione staniera e la ristorazione: segue dal 4859 in poi la cronaca dei disavanzi annuì coi provvedimenti adottati. Se in alcun luogo si desidererebbe maggiore ampiezza, ciò è nelle statistiche di alcuni rami dell'industria e specialmente dell'agricoltura. Ma chi conosce la condizione della campagna, e sa come gli antichi catasti punto o poeo corrispondono collo slato attuale., e eoine i progressi nuo\i alterarono di molto la di visione delle colture e le rotazioni agrarie; e dall'altra parte considera la mancanza per molte provincie delle statìstiche industriali iniziate nef 1862 RECENTISSIMA PUBBLfCAZIONE DELLA DITTA TIPOGRAFICA, LIBRARIA, EDITRICE GIACOMO AGNELLI in Milano, via S. Margherita, N. 2. CONSÌGLI ai giovani DI NICCOLO'' TOMMASEO (Libro di lettura e di premio) Un bel volumetto per lire una La Dilla editrice non saprebbe come raccomandare meglio questa nuova operetta che riportando le seguenti linee deltale ria un esimio educai ore e saeerde-la esemplarissimo. Questo libro pieno dà vita e 4' affetto dovrebbe correr fra mani alla gioventù nostra per sentire e sapere la sua dignità, per gustare il bene della esistenza, per aprire 1' anima alle più nobili aspirazioni. ti Tommaseo, tra gì' illustri cbe ci restano d' un tempo in cui T educarsi a libertà generosa era opera molto seria, il Tommaseo è lo scrittore più costante che vanti P Italia, e dove c' è un bene da compiere, un nobile desiderio da conseguire, un difetto ed una malvagità aache potente e fortunata da rimproverare, la sua voce non manca all'uopo, che i' uomo insigne ha ben ingegno e cuore che basta. Cosi a' giorni in cui i giovani distratti anch' essi dal rapido succedersi degli avvenimenti, e talvolta fuorviati da parole che dovrebbero suonare altrimenti, egli così amorevole e così pieno la mente e il cuore della brama ardentissima del bene non tace: e le parole def libro che accenniamo sono tesoro di precetti che assumono valore della potenza dell' intelletti, dalla volontà del bene, e dalla esperienza di lui che sì affettuosamente li porge. Dir queste cose fu per me un. vero bisogno del cuore. Vorrei che tornassero profittevoli; e torneranno, ave allettassero chi sovr' esse fermasse 1' occhio un istante a provvedersi e leggere i pensieri e i consigli di lui che parla e pratica il bene. BERNARDI ANNUNCIO Alla Società agraria istriana pervennero dal Ministero di agricoltura cento copie della traduzione italiana delle due operette bacologiche del protessor Federico Haberlandt, intitolale l'una « Compito e sussidj degV istituti di esame bacalo gico » > e l'ai Ira « Il .baco da seta3 e le sue malattie ». Tulli quelli tra i soci eh e desiderassero i delti due opuscoli, che hanno un'importanza incontestabile di attualità, favoriranno di rivolgere le loro domande alla Presidenza della Socieià in Rovigno, la quale vi corrisponderà prontamente fino a che le sia acconsentilo dal numero degli e-semplari de'quali potrà tuttavia dispone. Rileviamo ora, che parecchi dei nostri Comuni si rivolgono alla Giunta provinciale, perchè essa abbia a propugnare la necessità di far comprendere la proposta strada ferrata dell'Istria tra quelle, per cui lo Stato presta garanzia. Trattandosi di interesse molto importante, quando, come si spera, la detta ferrovia abbia a congiungere Pola con Trieste, noi riteniamo che tutti i maggiori Comuni insisteranno nello stesso senso. Proponendoci di ritornare su di ciò con più agio, ci limitiamo oggi a questo cenno, richiesto dall'estrema urgenza dell'argomento. dalla Direzione della Statistica del Regno, non potrà a meno di ritenere come già molto quello, che il Maestri ne presenta. La lettura di questo libro, raccomandata a tutti quelli che si dilettano delle discipline economiche, e clie amano conoscere il vero slato, e quasi a dire, il bilancio o l'inventario, della propria Nazione, riesce di tanto pù profillevole in quanto che l'illustre Autore non si accontenta di raggruppare cifre con quella rara abilità che si ammira in tutti i suoi lavori, e di presentare tabelle; ma accompagna il lavoro con cenni, giudizi, e osservazioni critiche preziose; delle quali e governo e provincie e comuni e particolari vorranno trarre prò per sollevare sempre più le condizioni economiche dell'Italia. Ringraziamo dunque il Maestri per questa pubblicazione; e ancora. per la promessa che fece di continuarla in avvenire ogni anno, augurandoci di vedere eflèttualo questo suo ultimo proposito, che aggiugnerà nuovo titolo alle sue benemerenze. w. P. G. . àfe^WMW » (itini'io p) .nloba/h