bčIkb BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA FILIALA ČEDAD Ul. Carlo Alberto, 17 novi tednik Slovencev videmske pokrajine MOJA BANKA ČEDAD / CIVIDALE • Ul. Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/70% • Tednik / settimanale • Cena 1.200 lir št. 32 (627) • Čedad, Četrtek, 6. avgusta 1992 bčIkb BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA FILIALE Dl CIVIDALE Via Carlo Alberto, 17 MOJA BANKA Concluso con uno spettacolo pirotecnico offerto dal Comune Piccoli dorati pesi sul piatto del festival Malinconica aria di smobilitazione, in questo torrido inizio d’agosto, a Cividale: il Mittelfest è finito. É l’ora dei commenti, ed in questo momento di particolare attenzione all’impiego del denaro pubblico, per alcuni anche di bilancio. “Ma v’è stato un ritorno?” si sente chiedere in politichese, domanda che crea inquietudine nella sua complessità e che ha spinto anche me, abbandonata l’euforia del festival, a mettere alcune voci in questo bilancio per rasserenare gli animi inquieti. Dopo anni di parole e tentativi, la nostra aspirazione e speranza di fare di questa terra di frontiera punto d’incontro di popoli, si concretizza sotto i nostri occhi. Per due settimane, ed io vorrei fosse per sempre, il Mittelfest ha visto popoli di lingua diversa, uniti dal segno di una cultura, attirare l’attenzione del mondo su Cividale e sui suoi dintorni dove la reale mescolanza di lingua e tradizioni viene ancora volutamente ignorata e vissuta in clandestinità. Questo, unito al conseguente messaggio di pace,-di pacifico superamento di barriere e confini, di appagamento della curiosità culturale per le peculiarità altrui, posto sul piatto del bilancio, basterebbe per far scattare l’ago della bilancia a favore del Mittelfest. Da buona valligiana, che giudica Cividale la propria cittadina, pur tralasciando le cifre che sono facilmente con-tabilizzabili dagli organizzatori, io vi aggiungerei anche un mucchio di piccoli dorati pesi. Bruna Dorbolò segue a pagina 4 Di nuovo sul Matajur per riannodare i fili Per un attimo ascoltiamo la nostra voce, uniamoci insieme a Montemaggiore (Matajur), per ritrovare quello della nostra storia e realtà che ci tocca e ci commuove. Riscopriamo il deposito di fede e di cultura per consolidarci tra sloveni in un pubblico proponimento di fare e creare una finestra aperta su di noi. Insieme cantiamo i ricordi antichi per salvare le visioni e le speranze di oggi e di domani. La nostra terra si può vivere e valorizzare! Però bisogna realizzare un’altra storia per la nostra gente. Bisogna riconoscere la sua fedeltà alle radici, la sua autentica comunità, gli strumenti dell'anima e le garanzie che tolgono ogni fonte di emarginazione e permettono di reggere la realtà nativa, di interpretarla e padroneggiarla. Camminando insieme sapremo meglio inserirci ai bisogni e alle speranze delle nostre valli; offriremo più adeguate risposte ai problemi, potremo essere garanzia più forte di valori che sono parte della gente e vengono intesi come istituzione della democrazia. Saremo la voce della comunità e lavoreremo con chiarezza in raccordo tra gli interessi ed i diritti con più Matajur 9. avgusta - Montemaggiore 9 agosto Srečanje med Slovenci Od Kamenice do Matajurja Program: ob 10. uri masa v cerkvi Louranca, prvi de! kulturnega programa; ob 13. pik-nik in kulturni program “Gor za celam” Programma: ore 10S. Messa in sloveno nella chiesa di San Lorenzo; programma culturale ; alle 13 pik-nik presso la Baita del Pino e seconda parte de! programma culturale autonomia, più verità, più autenticità. Una nuova generosità politica ha ormai vinto i giudizi precostituiti, perchè i tempi, i sentimenti sono diversi e non permettono più di svilire una posizione senza precisare la propria o il proprio progetto. Noi siamo stati sempre aperti al dialogo, cittadini liberi, ossia cives pieno iure, per aggregare realtà vive, valori e fiducia. Il nostro sigillo è la fedeltà alle radici e al dialogo. Altri lo rifiutano nelle istituzioni ritenute proprietà, considerando di avere ereditato una verità che si costruiscono a difesa. É tempo di dar vita ad un territorio di incontro, a creare uno spazio ed un’apertura con più collaborazione con il mondo che ci circonda. Le spinte che tendono a conservare le preclusioni del passato ed alimentare avversione verso chi intende fare della propria identità occasione di crescita per tutta la comunità, sottraggono potenzialità alla nostra gente, riducono a folclore, a museo. Guglielmo Cerno segue a pagina 4 Poklon hrvaški kulturi Ranko Marinkovič «Težko je najti smisel življenja v teh krutih dnevih vojne. Ne morem veC pisati in razmišljati. Ne morem vec spati. V spomin se mi je uti-snil grozni prizor štiriletne deklice, ki so ji prerezali noge». Tako je hrvaški pisatelj Ranko Marinkovič opisal svojo nemoč intelektualca in hkrati tragedijo hrvaškega naroda. In še najbolj pretresljivo so njegove besede odmevale v ploskanju skupine mladih beguncev, ki so iz Dubrovnika pribežali v Italijo, v Čedad. beri na strani 3 Le migliori marionette sono croate Il ministro croato per la cultura ritira il premio del comune di S. Pietro Anche S. Pietro al Natisone ha voluto dare la propria adesione al Mittelfest. Lo ha fatto con la prima edizione del premio “Marionetta d’oro”, la cui consegna è avvenuta nella sala municipale giovedì scorso. E stato il sindaco Giuseppe Marinig, dopo il saluto dell’assessore alla cultura Bruna Dorbolò, ad indicare il senso dell’iniziativa. “Siamo con il Mittelfest - ha detto Marinig - perché significa il superamento degli steccati ideologici e delle barriere politiche che proprio qui, nel cuore d’Europa, creavano problemi. Il premio è anche un omaggio al cividalese Vittorio Podrecca, padre delle marionette, la cui famiglia è origina.-ria proprio di S. Pietro”. La giuria, composta dal regista Giorgio Pressburger, dal maestro Carlo De Incontrerà e dalla signora Noella Marson, moglie di Cesare Tomasetig, ha quindi dato il proprio verdetto. Pressburger, dopo aver ricordato la propria passione giovanile per le marionette, ha indi- cato nella compagnia croata ZabrebaCko Kazaliste Maldih, che ha presentato “Mastro Pathelin”, quella meritevole del primo premio. A ritirarlo (si trattava di una riproduzione in oro e smalto di un “piccolo” di Podrecca) è stato il ministro della cultura croato, la signora Girardi-Jurkic, che nel suo intervento ha sottolineato come prima di ogni altra cosa una nazione debba essere presente con il suo stato d’animo a livello positivo, quindi con la sua cultura. Il secondo premio è stato assegnato ad una compagnia di Praga, la Divadlo Minor, che ha presentato al Mittelfest i due spettacoli “Il gioco di un cagnolino e di una gattina” e “Il vagabondo delle stelle”. Il terzo riconoscimento è infine andato ai giovani di Mantova del gruppo Festina Lente che hanno presentato “Memoria di una scimmia -Odradek”. Soprattutto un incoraggiamento, come ha commentato il regista Pressburger, per la loro giovane età. Michele Obit Mittelfest: Tomasetig tira le somme intervista a pagina 3 Comunità montana al dunque Prosegue il dibattito, aperto la settimana scorsa dall’assessore provinciale e capogruppo socialista alla Comunità montana Aldo Mazzola, sul futuro assetto di questo Ente, in particolare quello delle Valli del Natisone. Oggi (a pagina 2) interviene il presidente Chiabudini. Nasvidenje Cez 2 tedna Za dva tedna tudi nas Novi Matajur gre na dopust. Vrnemo se spet v vaše hise v četrtek 27. avgusta. Želimo vam prijetne in vesele počitnice. Nasvidenje! Andiamo in ferie Pausa estiva anche per il Novi Matajur che tornerà nelle vostre case giovedì 27 agosto. A tutti L nostri lettori auguriamo buone vacanze. Arrivederci! Četrtek, 6. avgusta 1992 2 Viljem Cerno izpostavil vprašanje šolskega centra v Spetru Videmski Slovenci srečali La Gango Načelnik socialistične skupine v Poslanski zbornici Giusy La Ganga je med svojim obiskom na Videmskem sprejel tudi zastopstvo Zveze Slovencev iz videmske pokrajine, ki ga je vodil predsednik Viljem Cerno. Srečanja, ki je bilo v Mar-tignaccu, so se udeležili tudi deželni socialistični parlamentarci in elani deželnega vodstva. V svojem posegu je Cerno izpostavil stvarnost slovenske narodnostne skupnosti v Italiji ter Se posebej njenega dela na Videmskem. Ugotovil je, da se Slovenci v teh krajih morajo dnevno boriti za svoj obstoj in da imajo zelo malo sredstev na razpolago za njihov razvoj. V prvi vrsti gre za vprašanje Šolske ureditve, ki naj bi se uresničila s pravnim priznanjem dvojezičnega Šolskega Zastopstvo Zveze Slovencev na srediSCa v Spetru. Čeprav le delček v mozaiku kompleksne stvarnosti slovenskega zamejstva, predstavlja Sola za Benečijo najpomembnejši temelj bodočega obstoja. Ob tem so zastopniki zveze podčrtali nujnost, da parla- srečanju s poslancem Giusyjem ment odobri zaščitni zakon, ki mora enako upoštevati Slovence v vseh treh pokrajinah. “Ker smo v zaCetku zakonodajne dobe”, je dejal La Ganga, “menim, da obstaja možnost, da bi tudi zakonski La Gangom predlog o zaSCiti Slovencev prišel v obravnavo. S strani stranke, ki jo predstavljam, predvsem pa ob nujni pomoči deželnih parlamentarcev, bomo storili vse, da bo vaSa skupnost pravično in celovito zaščitena.” Na Hrvaškem zmagala Tudjman in predsedniška Demokratska zveza Predstavnik italijanske narodnostne skupnosti v Saboru bo sociolog Furio Radin Il voto croato per Tudjman Franjo Tudjman è stato rin-confermato presidente della Croazia superando di molto (56,5 %) il liberale Dražen BudiSa (22,7 %). Basso pure il consenso espresso al rappresentante della destra militarista Dobroslav Paraga (5,13 %). Per quanto riguarda il rinnovo del Parlamento il partito di Tudjman, l'HDZ, ha ottenuto il 42 % dei voti nelle elezioni a sistema proporzionale (con questo sistema è stata eletta la metà dei deputati), mentre con quello uninominale il numero dei deputati dell’Accadizeta è di gran lunga il più numeroso. Sarà Furio Radin, sociologo di Pola, a rappresentare la comunità italiana aI Sabor di Zagabria. Radin, infatti, ha superato il suo antagonista Elio Velan, giornalista di Rovigno, che durante la campagna elettorale si è distanziato dai programmi proposti dall’Unione degli Italiani. DobrSen del Hrvatov se je odločilo za “status quo” in za predsednika republike potrdilo Franja Tudjmana. Njegova Demokratska zveza pa je žela uspeh pri obnovi parlamenta in iz Se neuradnih podatkov naj bi v Saboru imela od 70 do 80 od skupnih 120 parlamentarcev. Rezultati nedeljskih volitev vsekakor uresničujejo napovedi, ki so dajale Tudj-manovi stranki prednost, niso pa so se uresničile napovedi o odločnem napredovanju desnice, predvsem pa ekstremista Dobroslava Parage, ki je v predsedniški preizkušnji dobil le 5 % glasov. V Istri, kjer pretežni del prebivalstva je italijanske narodnosti, se je uveljavila takozvana Dieta, ki jo je podprla tudi Unija Italijanov za Istro in Reko. Kar zadeva posebno manjšinsko listo, na kateri so kandidirali predstavniki italijanske manjšine, je Franjo Tudjman prevladal sociolog Furio Radin iz Pulja, ki je bil uradni kandidat Unije. Njegov neposredni tekmec, Elio Velan, ki se je distanciral od programov Unije, pa ni dobil zadostnega Števila preferenc. V tekmi za predsedniški stol je Tudjman dobil nad 56 % glasov, njegov neposredni tekmec, liberalec Dražen BudiSa pa le nekaj nad 22 %. Se manj uspeha je doživela hrvaška ”pasionaria” Savka DapCevic KuCar, ki je zbrala le 6 % glasov. Kar zadeva volitve za obnovo parlamenta je Tudj-manova HDZ na listi s proporcionalnim sistemom zbrala nekaj nad 42 % glasov, hrvaški socialdemokrati 17,7 % glasov, Ljudska stranka in Parogova desnica pa po 6 % glasov. Račanovi prenovitelji, ki predstavljajo najmočnejšo formacijo na levici, niso presegli 6 % glasov. Šestdeset poslancev pa je bilo v parlament izvoljenih po večinskem sistemu (uninominalna okrožja). HDZ je dobila veliko večino poslancev in to tudi zaradi neorganiziranosti opozicije, ki ni znala dobiti skupnega jezika, da bi se zoperstavila Tudjmanovi stranki. Chiobudini: “Comunità da salvar Per l'Assemblea della Comunità montana che si è riunita recentemente avevo preparato una relazione dettagliata frutto di una consultazione di opinioni espresse in varie sedi, di documenti e di conoscenze conseguenti la fase prepratoria del documento che l’Unione Comuni Enti Montani (UNCEM) ha presentato alla Regione in relazione al riordino delle Comunità montane. Su detta relazione, di cui vi ho inviato copia, si è sviluppata una discussione più ampia che ha riguardato l’assetto amministrativo di tutto il territorio e quindi anche la sorte stessa di nove Comuni e quindi la necessità, di conseguenza, di informare e sollecitare l’opinione pubblica sull’argomento che diventa vitale per l’avvenire. Plaudo pertanto all’iniziativa del Suo giornale di aver attivato questa partecipazione alla consultazione. Cercherò in forma semplice di fare una sintesi a tutti comprensibile dei termini del problema che ha aspetti molto complessi. Si è partiti dall’esame dello schema di legge sul riordino delle Comunità che la Giunta regionale ha preparato e che deve attuare entro l’anno come previsto dalla L. 192/90 e dalla L. 10/88. Le proposte sono note: ridurre il numero delle Comunità montane da 10 a 5 mediante l’accorpamento: Car-nia, Prealpi Giulie, Prealpi Car-niche, Collio, Carso. In seguito si discuterà su compiti e funzioni delle Comunità. Chiara la risposta unanimemente espressa dalla nostra Assemblea ma anche da altre: - non ha senso il riordino e l’accorpamento se non si individuano prima i compiti e le funzioni delle Comunità; - non hanno senso le stesse Comunità se non si provvede ad un adeguato e continuo finanziamento dei piani di sviluppo delle medesime; - tutti si sono pronunciati in ogni caso al mantenimento dell’attuale assetto o quantomeno attuare un perimetro che comprenda i territori veramente montani delle Prealpi Giulie; - è stata sottolineata in maniera forte la necessità di individuare le Comunità non solo come dimensioni amministrative ma soprattutto per il loro valore umano, quindi etnico; - la dimensione è strettamente legata ai suoi rapporti con le Amministrazioni comunali. Approvati i Gli statuti della Società finanziaria di promozione della cooperazione economica con i paesi dell’ Est Europeo - Finest SPA con sede a Pordenone, e del Centro di servizi e di documentazione per la cooperazione economica internazionale, con sede a Gorizia, sono stati approvati nei giorni scorsi dalla Giunta regionale. Sono previsti, com’è noto, dalla legge sulle aree di confine e sono costituiti ad opera della regione Veneto e della nostra regione, individuata dal legislatore nazionale come attore primario, per la promozione delle attività economiche e degli csambi con l’Austria, i paesi dell’Europa centrale e balcanica e con quelli dell’ex Unione Sovietica. In particolare la Finest, alla quale partecipano oltre al Friuli-Venezia Giulia e Veneto, anche il Trentino-Alto Adige, le provincie autonome di Trento e Bolzano e la Simest (Società italiana per le imprese miste all’estero) e che ha un capitale sociale di 120 miliardi di lire per il triennio 1991-93, ha per oggetto la promozione di inziative di collaborazione commerciale ed industriale. Per quanto riguarda il Centro di servizi e documentazione per la cooperazione economica intemazionale di Gorizia esseo prevede la partecipazione oltre che del Friuli-Venezia Giulia della regione Veneto e dell’Istituto nazionale per il commercio estero, quale centro di servizi per gli scambi, anche in compensazione e per l’attività di documentazione e informazione agli operatori economici. Il Centro fornirà zutta una serie di servizi integrati che vanno dall’informazione sul contesto normativo dell’ambito del quale le imprese si trovano ad operare e sugli aiuti cui possono accedere, alla fornitura di notizie e statistiche, dal’assistenza tecnica generale alla consulenza, all’assistenza ed all’orientamento per singoli progetti. In agricoltura 12 miliardi e 204 milioni: questo è l’importo che la Giunta regionale ha approvato per la concessione di contributi in conto capitale per investimenti strutturali nelle aziende agricole del Friuli-Venezia Giulia. La somma è stata ripartita nella misura del 67% tra le aziende singole ed associate e del 33 % tra enti e società cooperative. Le colture pregiate, specificatamente la zootecnia e la vitivinicoltura, sono stati i settori nei quali sono stati ammessi a contributo anche gli interventi edilizi, quelli infrastrutturali e quelli tecnologici volti al contenimento dei costi di produzione e del miglioramento qualitativo dell’attività aziendale. Il criterio della localizzazione, come ha sottolineato l’assessore Benvenuti, ha inoltre previle-giato i territori montani. I contributi sono stati erogati a 274 beneficiari che avevano inoltrato domanda entro la data del 31.12.90 presso i competenti ispettorati regionali, mentre i criteri seguiti sono quelli in vigore l’anno precedente. L’assessore Benvenuti ha sottolineato la priorità che è stata concessa sia agli imprenditori con meno di 40 anni, sia a quelli ultraquarantenni purché alla gestione vi partecipi anche uno giovane. Il presidente della Comunità montana Giuseppe Chiabudini E su questo punto che si innesca la discussione che è aperta e che coinvolge tutti. Può lasciare nell’indefferenza la sorte delle Comunità, ma quando si tocca il Comune ogni cittadino è coinvolto per tutta una serie di interessi pratici, affettivi, storici. Da qui la necessità di ampie consultazioni per facilitare le quali stiamo predisponendo un questionario. E di tutta evidenza la difficoltà dei Comuni di mantenere le strutture amministrative per assicurare i servizi ed assolvere ai compiti sempre più gravosi che Stato e Regione affidano loro. C’è anche la necessità di meglio razionalizzare l’utilizzo del territorio su territori più ampi (Segreteria unificata, unico ufficio del Personale, ecc.). La Legge 192 offre varie possibilità di soluzione di questi problemi: - la Comunità montana può essere relegata ad assumere sul territorio uno o più servizi propri dei Comuni (la nostra Comunità ad esempio già svolge quello delle pratiche edilizie). Per svolgere questi compiti necessita una Comunità piccola e snella come l’attuale; - i Comuni possono fondersi in uno o due Comuni a valle. Ma in tal maniera i territori montani saranno destinati ad ulteriore emarginazione e degrado e verrebbe cancellata l’immagine storica del Comune (Vicinia) così radicata nel nostro costume; - i Comuni possono accorparsi per la gestione dei servizi mantenendo il Municipium ossia la presenza democratica ed elettiva dei Comuni originari. Per necessità di spazio e semplificazione ho fatto una sintesi sommaria del problema che, come si vede, è assai complesso. Ci sono aspetti tecnici molto complicati, ma più delicati ancora quelli politici e di consenso. Il riassetto delle Comunità montane è compito della Regione, mentre il riassetto dei Comuni parte dalla volontà delle singole Amministrazioni comunali. É giusto che se ne parli per tempo e con serietà. Un assetto amministrativo territoriale efficiente, snello, economico, rispettoso della storia e sensibilità dei cittadini è la base del benessere e dello sviluppo socio-economico della nostra comunità in avvenire. Auguro larga e competente partecipazione al dibattito che il Suo giornale ha aperto. Giuseppe Chiabudini Četrtek, 6. avgusta 1992 “É un Mittelfest già consolidato” Bilancio di Cesare 3 Na Mittelfestu poklon Marinkoviču in Dubrovniku Prijateljstvo in solidarnost “Kafka” un po’ noir La chiusura del Mittelfest '92, venerdì, é stata affidata al film ‘‘Kafka" di Steven Soderbergh. Un film intenso, con il protagonista Jeremy Irons perfetto nel ruolo di Kafka. Non si è trattato, comunque, di un racconto biografico. In una Praga inquietante il protagonista vive, perfettamente assemblate, le vicende dei suoi racconti. A metà strada tra Fritz Lang e Frankestein, con sprazzi di “noir" e di humour, il film vive per tre quarti in bianco e nero, per diventare a colori quando Kafka raggiunge il castello, dove biechi personaggi si dilettano a fare esperimenti sul cervello di persone rapite. Kafka (non Franz Kajka) riuscirà a tagliare ifili del macabro meccanismo, ma, uscendo dal castello si renderà conto di non aver ottenuto, comunque, la libertà. “Il vagabondo delle stelle" del Divadlo Minor di Praga, regia di Karel Makonj Cesare Tomasetig, coordinatore generale del Mittelfest, non nasconde la sua soddisfazione per questa edizione ormai alle spalle. In questa intervista traccia un bilancio personale, rilevando ancora una volta il ruolo unificante della manifestazione dal punto di vista culturale. La scelta di Kafka si é rivelata secondo lei vincente? La “paura” che la gente aveva nei confronti di Kafka era in realtà un luogo comune. Ci sono alcuni suoi libri molto profondi, ma l’aspetto più significativo è che descrive situazioni nelle quali ognuno di noi si può riconoscere. Credo che attraverso il festival la gente possa imparare ad amarlo. E un risultato culturale che non ha prezzo. Contento dell’affluenza del pubblico? Sì, la gente è comunque venuta agli spettacoli, seppure la questione delle lingue diverse abbia creato qualche problema. Come affluenza è stata sostanzialmente pari a quella dello scorso anno, segno che il Mittelfest si è ormai consolidato. La sua soddisfazione più grande? La presenza di giornalisti stranieri, veramente eccezionale. Sono venuti da tutta Europa segue dalla prima Mestoma je bilo res ganljivo v Četrtek zjutraj, v cerkvi sv. Frančiška, v Čedadu, kjer je bil v okviru Mittelfe-sta dan solidarnosti z Dubrovnikom, z mestom ki ima večstoletno kulturno tradicijo in kjer se odvija vsako poletje gledališki festival. Letos ne. Odpadel je zaradi bombnih napadov. Na Mittelfestu so Zelili izkazati svojo solidarnost Dubrovniku, prizadetemu prebivastvu, prekinjenemu festivalu in v prvi vrsti hrvaški kulturi. Zato so izročili priznanje Marinkoviču, enemu najbolj pomembnih hrvaških ustvarjalcev, ki je po zaslugi založbe Hefti iz Milana bil preveden tudi v italijanščino. Na prireditvi so sodelovali hrvaška ministrica za kulturo Vesna Giradi-Jurkic, deželni odbornik za kulturo Antonini, podpredsednica deželnega sveta De Piero Barbina, Cedajski Zupan Pascolini in številni kulturni predstavniki.Uvodoma je spregovoriu direktor Mittel-festa Cesare Tomasetig, ki je predstavil pomen pobude, delo in lik Marinkoviča je nato osvetlil ravnatelj italijanskega instituta kullture v Zagrebu Mascioni. Nato sta odlomek iz knjige hrvaškega pisateljaprebrala igralka Alma Priča in Andrea Zuc-colo. V imenu dubrovniškega festivala he nato sprego- Slovenski oktet v cerkvi Sv. Frančiška voril njegov direktor Slobodan propsero Novak. Zahvalo Mittelfestu in pozitivno oceno pobude, ki spoštuje vse kulture in jezike, prispeva k zbliževanju ob upoštevanju vseh različnosti je na koncu izrekla ministri- ca za kulturo Hrvaške Giradi-Jurkic. Nato staodbornik Antonini in Cedajski Zupan Pascolini izročili priznanja. Sledil je nastop Slovenskega okteta, ki se je predstavil s sporedom klasičnih in dalmatinskih pesmi. ciuti quelli di Pressburger e di Corsetti, ma le cose presentate da Tabori, forse difficili da capire sul momento, ritornano poi nella memoria. Il prossimo anno tocca a Menzel. E un personaggio con una sensibilità artistica votata allo scherzo, al divertimento. Sta pensando ad un Mittelfest centrato sulla commedia, che non deve solo far ridere ma anche pensare. Michele Obit Il direttore generale del Mittelfest Cesare Tomasetig per vedere il Mittelfest, e quasi tutti hanno rilevato come sia diverso dagli altri, ha una sua anima, come ha detto Tabori. Abbiamo unito dei popoli, e non è una cosa semplice. Credo anche che Cividale debba essere orgogliosa di questo. C’è qualche spettacolo che l’ha colpita particolarmente? Ho visto spettacoli di livello molto alto, anche se, come molti, ho capito a fondo solo quelli in italiano. Mi sono pia- Non c’era solo Kafka: tra gli autori due scrittori sospesi tra sogno e realtà Le marionette del “Divadlo Minor” di Praga e /’allestimento di “Blaubart/Barbablù” Con un notevole successo di critica si è conclusa la seconda edizione del Mittelfest, dedicata a Kafka. Parliamo ora anche degli altri autori presenti al festival, perché ormai “Kafka è intorno a noi - ha detto Jiri Menzel, il direttore artistico del Mittelfest ’93 - apriamo i giornali e siamo pieni di Kafka”. Due scrittori, anche se diversi per formazione e mentalità (Traki e Saint-Exu-pery), a mio parere, sono accomunabili per l’ambivalenza sogno/realtà, per la contaminazione uomo/marionetta e per il senso che hanno voluto dare alla vita, oltre che per i rispettivi travagliati vissuti familiari, come fu pure per Franz Kafka. Il “Divadlo Minor” di Praga ha portato sulla scena cividalese del teatro Ristori la vita e le opere di Antoine de Saint-Exu-pery, poeta e pilota, abbattuto da un caccia tedesco nel 1944, noto per “Il piccolo principe”, romanzo per l’infanzia. “Ho voluto proporre questa drammatizzazione - ha detto il regista cecoslovacco Karel Makonj - rispettando tutti i testi di Saint- Exupery, con l’unica variante emotiva dell’uccisione della volpe”. Recitato in lingua ceca e italiana “Il vagabondo delle stelle” (Poutnìk Hvezd”, come si intitola lo spettacolo del Minor, ha visto interagire sulla scena attori con pupazzi, manichini, marionette e burattini. Tramutati, con opportuni travestimenti, in ridicoli folletti, oppure in magiche donne tuareg, questi attori hanno catturato l’attenzione dei bambini e del pubblico adulto, che hanno ricambiato con numerosi applausi. Incide sull’etica e fa riflettere la fantasiosa “storia dell’aviatore e della sua giovinezza - ha concluso Makonj - che qui è rappresentata simbolicamente dal Piccolo principe”. Allestimento molto raffinato in chiave estetica anche quello di Blaubart/Barba-blù, spettacolo per marionette di Georg Trakl, autore austriaco morto suicida nel 1914. Cesare Lievi ha curato la regia di ambedue le versioni (di una bellezza straziante) presentate a Cividale al teatro Impero: in tedesco quella del Burgtheater di Vienna e in italiano quella del Centro servizi e spettacoli di Udine. Gli attori a volte paiono delle marionette dai movimenti meccanici e futuristi, tipo il Teatro magico di Depero. “Il mondo delle marionette - ha detto Lievi -affascinò sia Trakl che Kafka”. Barbablù è un incubo erotico dai colori e dai suoni appassionati (Mahler, Schubert, Sibelius, e von Zemlinski) mixati dal rock sintetico di Klaus Schulze. L’immaginario collettivo rimane colpito dalla scatola nera dove si tiene la rappresentazione, che è quasi una sequenza di tele a olio di Klimt, Munch e Kokoschka. Oltre alle danzanti donne allucinate ci sono le rose rosse accarezzate e poi strappate, il coltello, il giovane, il vecchio, il velo nuziale, la testa mozza e la fuga tra gli alberi, che ricordano i garofani di Pina Bausch. 11 cast del Css è formato da Sandra Cosatto, Silvia Filippini, Rita Maffei, Marco Mrellini, Sabrina Pelican, Gian Maria talamo e Alkis Zanis. Elio Varutti Foto Reinhard Werner Četrtek, 6. avgusta 1992 4 Optimistično gledanje bivšega vladnega predsednika Peterleta Dobre perspektive Slovenije v letu 2000 Preteklost v določeni meri Se obremenjuje normalno in sproSCeno dogovarjanje med Slovenci, predvsem tistimi, ki svoja politična gledanja postavljajo na ekstremna gledišča. To bi lahko sklepali po 4. srečanju treh Slovenij, zdomske, zamejske in matične, ki ga je Svet slovenskih krščanskih izseljencev v Evropi pripravil prejšnjo nedeljo v Zabnicah. Na njem sta predavala prof. Jože Pirjevec in Lojze Peterle. Predvsem Pirjevčevo izvajanje, ki je skušalo dokazati evropskost slovenskega naroda in težnje samega komunističnega režima, da se otrese beograjskih spon, je sprožilo veliko negodovanja v prisotnem občinstvu (prisotni so bili tudi koprski škof Pirih in vrsta družbenopolitičnih zastopnikov iz Slovenije), ki je slovenski komunizem primerjal najhujšemu fašizmu in Se veC. Lojze Peterle Peterletovo izvajanje o perspektivah Slovenije je bilo dokaj optimistično. Ugotovil je, da z lastno državo, delavnostjo in povečano narodno zavestjo se bo dalo premagati Se najtežje ovire. Odprto pa ostaja vzgojno-moralno vprašanje, ki je Se danes dedič prejšnjega komunističnega režima.Bivši Jože Pirjevec vladni predsednik je naglasil potrebo po enotnostni ter po veri v Človeka. Izločiti je treba iz slovenske družbe, kar nas loci. Glede zamejstva pa je ugotovil, da v njem živijo Se nekatere nepotrebne obremenitve, ki se pojavljajo z večjo moCjo kot v sami Sloveniji. V zamejstvu naj bi bilo veliko ljudi Se Čustveno vezanih na Jugoslavijo. Le-ti niso Se povsem sprejeli poteze o osamosvojitvi kot nujno in edino rešitev. Tudi zaradi tega, je bil mnenja Peterle, se z večjo težavo udejanja skupni slovenski prostor. Slednjega bi moral v prvi vrsti oblikovati Svetovni slovenski kongres, kot izraz hotenj vseh Slovencev v domovini in zunaj nje. Na žalost pa se je tudi ta organizem strankarsko okužil, kar mu tudi jemlje potrebno legitimnost. O politični stvarnosti je bil bivši vladni predsednik delno kritičen in ugotovil, da je težko razumeti, kako manjšina lahko diktira večini. Zato si je zaželel, da bi nove volitve prinesle zaželene novosti in da bi se stranke boljše profilirale. Peterle je bil tudi manen ja, da bi bilo treba zreducirati število strank. Rudi PavsiC Skrb za manjšine Potreba po nujnem in stalnem povezovanju med domovino in izseljenstvom O evropski integraciji in o manjšinah je tekla beseda na dvodnevnem posvetu, ki ga je v Tricesimu pripravil združenje ALEF. Uvodna posega na posvetu sta imela prof. Silvana Fachin Schiavi in Ferruccio Clavora. Prva je izpostavila vprašanje brezbrižnosti, ki jo do teh vprašanj kažejo uradne institucije, predvsem šola. Ferruccio Clavora pa je izostril vprašanje izseljencev tretje generacije v odnosu do matičnega naroda. Ugotovil je, da se mladi izseljenci vse bolj zanimajo za svoje korenine, za svoj jezik in za svoj narod. Z dvodmevnega zasedanja združenja furlanskih izseljencev ALEF v Tricesimu Una finestra ap Si svolgerà da martedì 11 a domenica 16 agosto la quinta edizione della rassegna “Una finestra sul futuro” che avrà luogo a Prato di Resia alla Rozajanska kulturska hiša. La manifestazione è organizzata dal Circolo Culturale Resiano “Rozajanski Dum” in collabo- razione con la Z.S.K.D. -Unione Circoli Culturali Sloveni e con il patrocinio del Comune di Resia. La mostra ha come suo obiettivo presentate e quindi valorizzare il lavoro, la creatività e l’impegno dei Resiani in tutti i settori, dall’agricoltura al tempo libero.Come già in passato, alla rassegna parteciperanno numerosi espositori provenienti da tutte le frazioni e da fuori Resia. Tra le novità di quest’anno va segnalata la rappresentazione teatrale della Coop. Damatrà in italiano e resiano, che si svolgerà nella Piccoli dorati pesi sul piatto del festival Il Mittelfest si è concluso con un suggestivo spettacolo pirotecnicoofferto dall'Amministrazione comunale di Cividale segue dalla prima Cividale viva, Cividale bellissima, con piazze, mura, porte e chiese che già tanto parlano di storia e che ora sussurrano ed urlano incantate parole in diverse lingue, sublimi musiche che mettono a modo l’animo e ricoprono la cittadina di un velo fatato, ed il fiume, la superba forra, viva per incantesimo nella notte, come nel più bello e terribile dei sogni di un bambino nato sulle rive del Natisone.“Lis acacis svintulavin” dice un notissimo canto friulano che parla del Natisone, ed anche in queste strade, complici del regista, assieme al rumore della cascata, le acacie stormivano rendendo terribilmente vere le urla delle rocce, le parole degli attori e cir- condando di misterioso fascino, sulla riva opposta, la bianca meta illuminata, che catturava l’animo e lo sguardo distratto dell’improvvisa frenetica vita nella selvaggia forra.Se immaginavate di andare a Cividale a bervi un tajut, vi trovavate accolti con una freschissima coppa di pregiato spumante che vi lasciava piacevolmente storditi ed immersi in quel mondo che in casi come questo si chiama Arte. Questo è l’internazionale biglietto d visita che Cividale si è guadagnata con il Mittelfest, che va preziosamente conservato ed utilizzato estendendolo alle Valli, e che naturalmente va messo nel famoso bilancio. Bruna Dorbolò serata di apertura martedì 11 alle ore 21.00,la quale, prendendo spunto da una favola resiana, rappresenterà la tradizione del raccontare le favole nel territorio della Val Resia. Tra gli attori prenderà parte anche la poetessa e novellatri-ce Silvana Paletti. Sempre la stessa rappresentazione si terrà anche nella serata di domenica 16 agosto a Prato in occasione della “Smarnamisa”, la festa di ferragosto della valle. Oltre a questo quest’anno sarà possibile visitare diretta-mente alcuni artigiani che lavorano il legno e i cui lavori saranno esposti anche all’interno della mostra, a Stolvizza sarà aperta anche una casa tipica resiana. La serata di aperturasi svolgerà, come già annunciato martedì 1 1 agosto alle ore 20,30. La mostra resterà aperta al pubblico dal 12 al 16 agosto con il seguente orario: 10-12 / 20-22. Luigia Negro Cerchiamo quello che ci può unire Bisogna riconoscere che Pierre De Coubertin, il quale nel 1896 reintrodusse i giochi olimpici, è degno di essere ricordato come uno dei grandi benefattori dell'umanità. A Barcellona sono riuniti atleti che rappresentano pratica-mente tutte le Nazioni del mondo. Sono atleti appartenenti ad ogni razza, religione, lingua e cultura: dalle più ricche alle più povere e che tuttavia gareggiano su un piano di parità. "Non è importante il vincere, diceva, ma il partecipare." , perchè lo scopo di De Coubertin era di suscitare nei partecipami sentimenti di pace, concordia, fratellanza e smetterla coi nazionalismi, razzismi ed egoismi causa di tanti lutti e rovine. Con ciò non è detto che le olimpiadi libereranno il mondo dalle guerre. Sta infatti scritto che il mondo “positus est in maligne" e forse le stesse guerre rientrano ne! misterioso equilibio della natura, ma non eiste un altro modo per riunire i popoli della terra in un confronto amichevole che non sia quello dei soliti politici giramondo esperti nell’ ingarbugliare ancor di più le cose. Se la pace perenne ed universale è un'utopia, non lo è invece la concordia in casa propria, diciame, tra pesane che convivono su uno stesso tettitorio come, ad esempio, tra noi sloveni delle Valli. Come ben si sa, i nostri vecchi sono vissuti per secoli in pace tra di loro e per secoli si sono aiutati vicendevolmente, fino a quanto perdettero la loro autonomia. Ora, tra quelli che desiderano, non certo il recupero dell’autonomia, ma il recupero dello spirito che li affratellava e la riscoperta delle antiche radici, affinchè la nostra gente non venga certo dispersa nell’anonimato della massificazone, è necessario un pieno accordo. In Itaia, durante la guerra il compito della Resistenza era unico per tutti i combattenti. E’ naturale che ciascuno aves-. se i propri convincimenti politici, ma tutti erano impegnati nella lotta contro il fascismo ed il nazionalismo: l’obiettivo comune era la riconquista della libertà. “Cerchiamo ciò che ci unisce" diceva Papa Giovanni XXIII. Perfino i lupi in tempi di fame si riuniscono a caccia facendo ciascuno la sua parte a prò di tutti. Comunque nel nostro piccolo non esistono progetti per rivoluzionare il mondo o per intraprendere una lotta politica, anzi non c’è nè una destra nè una sinistra, esistono soltanto delle associazioni e qualche necessario punto di riferimento. L’eventuale mancanza di concordia potrebbe dipendere semplicemente da fattori personali, quali: la gelosia, l’antipatia, l’orgoglio (primeggiare!), lo spirito di contraddizione. Quest’ ultimo difetto trova la sua motivazione nella istintiva affermazione della propria personalità. E' uno dei primi impulsi nella vita degli essere umani, precede di molto la logica ed il buon senso, i quali quando arrivano - se ci arrivano - salgono sul podio olimpico al più per la medaglia di bronzo. La madre di un bambino si lamentò col medico di famiglia: “Dottore, la pastiglia che avete ordinato per mio figlio, non so come fargliela inghiottire. Si rifiuta con tutte le sue forze." “Oh, è semplice - disse il medico - mettete la pastiglia sul lettino e ditegli: guai a te se la prendi! e poi voltatevi dall’altra parte." Così fece e dopo dieci secondo la pastiglia non c’era più. Dovremmo ricordarci che siamo cresciuti. Pasquale Guion Domenica sul Matajur L'incontro avrà inizio alle ore 10 con la celebrazione della messa segue dalla prima 0 eventualmente a mezzo di pressione verso gli altri, la nostra ricchezza linguistica, la nostra cultura, il nostro patrimonio vivente di canti e tradizioni, la nostra vita, che invece dovrebbe essere organizzata e politicamente rappresentata nella realtà statale e scolastica. Non cerchiamo un datore di pane, nè il liberatore che rialza il caduto, ma colui che opera per il giusto trattamento costituzionale della comunità linguistica quale è la nostra, che attende da quasi 50 anni una legge di tutela che la tolga dalla sua marginalità. Con ragione e diritto aspiriamo ad essere riconosciuti quali società naturale degli sloveni della provincia di Udine per esprimere la nostra esistenza in parola, in gesti, in colori, in suoni per essere fieri del fiore che ride sul Matajur e sul Canin, per lodare la nube che piange o il mondo ereditato dai padri che troppo a lungo era stato muto. E giunto quindi il tempo di non vivere più in silenzio, da inespressi, ma di dire che anche l’odore del nostro fieno e i suoni del nostro lavoro non vanno più sviliti ma riappropirati e orga- nizzati in specifici diritti,. Per questo ritroviamoci insieme come sloveni con i vicini friulani ed italiani, perche anche nelle convalli di Resia, Valcanale, Torre e Natisone riprendano a fiorire terra e sole, lingua e canto della nostra comunità. Guglielmo Cerno Da Vukovar a Resia i bambini croati con VArci ragazzi C’erano anche bambini e ragazzi di Vukovar, cittadina croata rasa ormai al suolo, tra gli ospiti della colonia estiva organizzata dall’Arciragazzi di Trieste nella bellissima Valle di Resia. Perchè proprio a Resia? Gli organizzatori spiegano: perchè in questo luogo ci sono le strutture adatte ad accogliere dei ragazzini, ma soprattutto perchè il territorio della Valle e la sua popolazione sono molto simili e vicini culturalmente a quelli di provenienza dei ragazzi. I ragazzi croati erano davvero sorpresi nello scroprire dei toponimi in una lingua simile alla loro. Četrtek, 6. avgusta 1992 Kultura, Sport an... turizem Jeseni n Organizira ga Confcoltivatori - Čedad Društvo upokojencev, penzionanih od Confcoltivatori iz Čedada je organizu an izlet v Lusemburg an v Monaco. Izlet puode napri štier dni, od 10. do 13. setemberja. Odhod bo 10. ob 15. uri taz Fuojde. V petak 11. setemberja zjutra se pride v Lusemburg, se puode gledat evropski parlament. Potlè se puode vsi kupe na kosilo. Ob treh popudan bojo igral na balon ekipe Amicai europeenne an Ceniebola. Po tekmi bo dobar rinfrešk za vse. Ne bo manku kulturni program. Po vicerji vsak puode lahko gledat miesto. V saboto 12. zjutra se puode pruoti Monaco, tle se pride okuole pudneva. Po kosile.vsak se bo lahko spre-haju po mieste, ob 19. uri vas popejejo na oktober fest. V nediejo 13. zjutra pokukata Se nomalo v miesto an popudan, po kosile, se var-neta pruot duomu za prit v Fuojdo okuole 10 zvicer. Ce Zelta druge informa-cjone se moreta obarnit h glavnemu organizatorju Adu Cont (tel. 730153 al pa 728545). L’associazione pensionati della Confcoltivatori di Civi-dale organizza una gita turistica, sportiva e culturale in Lussemburgo e a Monaco di Baviera. Si parte giovedì 10 settembre alle ore 15 da Fae-dis, in Lussemburgo si arriva venerdì 11 in mattinata, alle 10 è prevista una visita al Parlamento europeo. Alle 15 ci sarà un incontro di calcio tra le rappresentative della comunità europa Amicai europeenne e Canebola, a cui seguirà un rinfresco con prodotti tipici della nostra terra: strucchi, gubane, formaggio, grappa... Non mancherà il programma culturale. Sabato 12, alle ore 8, è prevista la partenza per Monaco di Baviera, all’arrivo sistemazione in albergo, pranzo e visita alla città. Quindi ...tutti all’Oktober fest. Domenica dopo pranzo partenza verso casa. Il rientro è previsto alle 22 a Faedis. Per ulteriori informazioni potete rivolgetevi all’organizzatore Ado Cont (tel. 730153 oppure 728545). Pismo Petru Matajurcu Lačnim ljudem ni zadost besied An ist se vprašam, če je Kristus paršu zastonj tarpet Dragi Petar Matajurac, pru tiste dni, ki si pisu in se vpraSu “Ali je Kristus paršu zastonj tarpet” časopisi so dal novico, de cerkvene oblasti po mnogo lietih diela in Studiranja so pripravili novi katoliški katekizem v katerim spoznajo darzavam pravico smartne obsodbe. Najvecji dar, ki je Buog dau clovieku je pamet (razum), in človek se na more odpoviedati najvecjemu božjemu daru Četudi se tuole včasih zahteva od ljudstva v Njegovim imenom. Kristus je strogo sodu hinavstvo (ipocrisia), ampak danes bi se lahko jalo, da je ta ki na svietu kraljuje. Hinavstvo in besede, kot da bi se lahko šlo napri samuo z besiedami. To je Žaljivo pruoti buogim ljudem kot, da buogi ljudje bi bli samuo množica bebecu, pa ni takuo, an je zaradi tega ki donas najbolj velike in vazne ustanove kot sindikalne organizacije, nekatere politične stranke an cierku, ustanovljene za dielat za pravico, posebno za buoge ljudi, so v krizi an vsi za isto napako, ki je pomanjkanje resnice an zatuo izgubljenega zaupanja. LaCnemu Clovieku je buojš an realen kompier ku najbuojše kosilo slikano na platno. LaCnim judem nic ne pomagajo vazni obiski an govori, tuole proti lakoti, je ku da tistim ljudem bi pošjali kakšno ladjo puno kulinaričnih enciklopediji. Donas je prvič v svetovni zgodovini, ki na cielim svietu se uveljava edini sistem, sistem kateremu Kristus ne sluzi za viero, ampak kot “slogan” za konsumizem. Jezuš je znamka nekaterih hlaC “jeans” (Ne boš imeu drugih hlaC zunaj mene). V njegovim predzadnjim potovanju na Poljsko je papež sreCu vse škofe iz vzhodnih drZav in jih srCno zahvalu, da so v tistih darzavah ohranili viero Cez petdeset Met komunistične prepovedi. Pru je bluo jih pohvalit, kar ries viera je preziviela petdeset liet prepovedi, Zau je, da sedaj ne bo preziviela vic niti deset liet kapitalizmu. Kapitalizem na potrebuje viere, ampak konsumizem, an Cez deset liet, Ce bo še kaj ostalo, tuo ne bo vic viera, ampak samuo folklora. Pazit, se varvat za na imiet otruok je za cierku glavni grieh. Ko pa otroc za prezi-viet muorajo ropati, krast, cierku spozna darzavam pravico smartne obsodbe. Tisti, ki imajo hrano v roki na potrebujejo očitne nasilnost, buogi ljudie so prisiljeni sami priteči in buogih ljudi jih je ries puno na svietu. Al je torej Kristus paršu zastonj tarpi-et? Na tuole vprašanje bi muorli premišljati posebno tisti, ki imajo v ruoki možnost Življenja an smarti buogih ljudi, cierku ukljuCena. Dragi Petar, sarcno pozdravim tebe an tvojo družino Bradač Cieu bošt bojo sejmi po dreškem kamunu DreSka pro-loco je vekus-tala adno zaries fino. Za oziviet manjku za an dan vasi kamuna je organi-zala vaSke sejme. Parvi je biu v saboto 1. vošta v Debenijem. Zbralo se je puno vasnjanu, nieso mogli parmanjkat njih parja-telji taz Lombaja, ki so sli cja, ku v precesiji, po stazici an z lampadinami. Festa je bla kumi začela, novi matajur Odvogomi urednik: JOLENAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Čedad /Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst / Trieste m Včlanjen v USPI / Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 18987 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 32.000 lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - 2iro raCun 50101 - 601 - 85845 — «ADIT» 61000 Ljubljana — Vodnikova, 133 — Tel. 554045 - 557185 —Fax: 061/555343 Letna naročnina 700,— SLT Posamezni izvod 20.—SLT OGLASI: 1 modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% kar se je uliu močan daZ, an tajsan vietar je začeu pihat, de je napravu an kako Škodo. Skoda, pa lepuo je, de judje so sparjel vabilo dreSke pro-loco an za an par ur se vsi kupe zbral. Zad za Debenijam drugi vaški sejmi bojo v Petarnie-lu, na Briegu an v Ocnem-bardu an se troStamo, de tudi po telih vaseh judje lepuo sprejmejo iniciativo. Majhani sejmi za zbrat kupe vasnjane, an tiste ki žive dol po Laškem al pa po Italiji an po sviete an ki seda, poliete, se varnejo damu za an par tiednu. Lohni takuo, čeglih samuo za an par ur, bo v vasi, takuo ki je blo ankrat povsierode tle po naSih dolinah: glas judi an otruok, piesmi, ramonika an življenje. Velik guod pa bo 16. voSta, za Rožinco. Tisti dan bo marcialonga, ki iz Solarje vas popeje po vaseh dreške-ga kamuna. Vsega kupe je 8 kilometru za prehodit. Za se vpisat bota muorli iti ob osmi zjutra na Solarje, kjer ob 10. začne marcialonga. KoStalo vas bo 6.000, pa vam Senkajo tudi ’no lepo majco. Tisti dan, če vam je ušeč malat, piturat, bota mogli se udeležit, partečipat tudi na ex-tempore an namalat na platnu lepote dreSkega kamuna. Ex-tempore začne ob 16. uri. Vas Debenije, v dreškem kamunu, kjer je biu parvi senjam Iz Kobarida v Ceniebolo “Pohod prijateljstva”. Tako ime so dali organizatorji dugohoji (marcialonga), ki bo v nedieljo 6. septembra an ima namien povezat Cenebolo an Kobarid, al buojs rečeno, ljudi, Slovence, ki žive na adni an drugi strani konfina. Tisti, ki želijo sodelovat iti na dugohojo se muorajo uSafat v nedieljo 6. sepetm-bra ob 9.30. uri zjutra v Starem Selu, blizu Kobarida, pred gostilno “Pri Franku”. Od 10.30. uri bo start. Pot po kateri se puode an ki je bila v starih lietih zlo prehojena, saj so bli stiki med vasmi zelo pogosti, gre mimo Borjane, Podbiela, RobediSč do Cenebole. Vsega kupe je 18 kilometru. Organizatorji pa parpravjajo an krajšo varjanto za tiste, ki ne morejo na duzim hodit Pogled na Cenebolo Pru je poviedat, da pobudo, ki jo organizava čenie-bolska Pro-loco podpirata kamuna Fojda in Tolmin. jih prav Lucijan an Liljana sta se oženila tu sboto v luštni beneški cierkvici. Dobro kosilo so pojedli, pozdravili Zlahto an parjatelje, nabasal valiže tu njih maj-han auto, an se pobral v Benetke. Ceglih donaSnji dan se more zdiet nomalo čudno, mladi novič so bli zlo nadužni, zatuo ki, kadar Lucijan je hodu uas, ni uSafu nikdar same muroze, ker mat an oča so jo nimar varval an posijal jo pred njim spat. Po pot sta se poguarjala go mez sonce, daž, dielo, pardielo an takuo napri. - Oh, pogledi Liliana na tisto tabelo, za 20 kilometru so že Benetke - an ji je luožu roko za rame. - Buj dol, moreS iti an buj dol, sa’ sma oženjena, an ni vič oči an mat er de nas gledajo - je jala Zena. Za kajsan kilometru potlè, Lucijan lože roko gor na pet ženi an jo nomalo pobuožca. Glih tist moment je zagledu drugo tabelo an jo pokazu s par-stam ženi: - Pogledi Liljana, za 10 kilometru je Benetke! - Buj dol, buj dol - je ona godernjala ljubezni vo.le napri. - Kam buj dol - vpraša nadužni Lucijan - v Firen ce?!?!?!?! * * * - Tata, tata, mi muoreš dat 10 milioni! - Ka’ jih bos nucu? - Moja muroza je v dru gim stranu! Oča nomalo pogodernja an mu da 10 milionu. Za kajsan tiedan potlè, se parkaže pa te mlajši sin. - Tata, tata, mi muoreš dat 20 milionu! - Ka’ jih boS pa ti nucu? - Moja muroza je v drugim stanu! Oče le buj jezno pogodernja, an mu da 20 milionu. Za kajsan miesac potle, se j’ parkazala pa mlada hčerka. “Tata, tata, vam muo rem poviedat, ka’ mi se je zgodilo!” - Poviejmi, poviejmi hčerka moja. - Sem v drugim stanu. - Oh, čast Bogu, bo cajt de se tudi kiek inkasa v teli hiš!!! Senjam za člane sekcije bivših rudarju Organizavajo jo kupe z Zvezo slovienskih izseljencev F-JK gor na Kaluže blizu Dol. Tarbija v sriedenjskem kamunu Tudi lietos sekcija bivših rudarju, minato-rju Zveze slovienskih izseljencev je organi-zala an pik-nik za vse naše može, ki ankrat so bli rudarji, za njih družine an parjatelje. Ze puno liet se nasi bivši rudariji zbierajo v polietnem cajtu (od junija do voSta) an tele zadnje lieta v srienjskim kamunu, gor na Kaluže, an liep prestor gor zad za Dolenjim Tarbjam, kjer tudi tarbjan napravjajo njih sejme: gorè je Ze vse lepuo parpravjeno: so kioski, je brejar, senožeta lepuo posiečene, hladna sienca an pot blizu. Pik-nik bo v nediejo 9. voSta. Srečanje se začne ob 11. zjutra. Kot je že navada vsak bo muoru poskarbi-et za jedilo, za kar se tiče pit, tiste pa ponude secjon bivših rudarju ZSI. An lietos bo kieki vič: ponudijo jim tudi an buono za ’no grilja-to.Sevieda, ne bojo manjkale rimonike an naša slovienska piesam. Ce bo daž, se odlože pik-nik na drugo nediejo. Skoda, de glih lietos telo srečanje pade na tisto nediejo, ki bo spet “Kamenica”, srečanje vsieh Slovienju, telekrat na Matajurju an de ni bluo moč združit kupe vse naše moči. 6 novi matajur n • • Četrtek, 6. avgusta 1992 E#VfZZZZZZz Biu sem za sudata blizu Novega Miesta (Novo Mesto). Setemberja lieta 1943 smo se pa vraCal damu. Bluo nas je puno. Na rama-nah smo imiel ruksake an puSe. Komandant nam je jau, de bi bluo buojs vrieC vse dol od nas, de puodemo buj lahko napri. Napri smo hodil vsi arz-streseni, adni so tiel iti rauno po pot, drugi pa ne, zak so se bal srečat Niemce. Dakordo so se kladli General an Kolo-nel. “Niesam teu iti po ciesti bau sem se Niemcu” Nekateri od nas smo odločil iti uoz poti. Ist san biu od 65. skupine, po pot san uSafu tiste od 62. skupine. Med telimi je biu tudi tist, ki potlè je ratu muoj kunjad. San ga vpraSu, Ce Ce iti za mano. Je jau de ja. On nie imeu nic, ist pa ruksak. Niesam teu iti po ciesti, nieke judi ki san uSafu na pot san vpraSu, kuo iti pruot San Pietro del Carso. So nam pokazal pot, tisto manj nagobarno. Hodil smo po hostieh, kar smo zagledal ’no hiso. Sli smo notar za vprašat za jest an oblieke Civil. So nam dal tuo an tuo, za jih zahvalit sam jim pustu muoj gvant sudaski, blaguo vuneno, bri-sauke. Potlè smo se spet dal na pot. SreCal smo spet mojo skupino, ki je bla decidla iti po pot. Oni so bli sudaSko oblieCeni, mi pa Civil. Tenent mi je parSu blizu an jau: “Bravo Vogrig, tu con la tua lingua puoi arrangiarti qui, noi purtroppo no.” San vargu vse proC: dokumente, fotografije, vse, de Ce me uSafajo Niemci, na bojo viedli duo san. “Dajmi toje škarpone, ist ti dam pa moje 2ekè... ’ Potlè smo sreCal partizane slovienske. Adan mi je vpraSu Suolne: “Ti gres damu -mi je jau - ist pa gren ujsko dielat. Dajmi toje Skarpone, ist ti dan pa moje žeke.” Takuo je ratalo, an takuo san lepuo hodu tu tistih žekah, de je ki, kar pa san parSu damu, so bli do konca poglo-dani. Dol pruot Gorice smo pasal Cez ferovijo, sta parSla dva alpina an nas vpraSala “Ka’ se bojta iti po pot?” Ja, ist san Su le ob strani, oni pa rauno po nji. Vidu sam stre-jat gor na nje. Na viem, ka’ jim je ratalo. Sii smo po host an parSli na stacjon v Gorici. Dol je bluo puno judi, puno sudatu. Pravli so, de nas popejejo s trenam pruot Vidmu an de nas bojo puSCal po njivah. ParSu je glas, de iz Vidma guon gredo Niemci. “Treno seje na žlah spraznu...” Treno se je tu an Zlah spraznu. Ist pa san se na anj nabasu an se peju pruot Kar je biu dol notar so ga bli zaCel strejat, pa on se je rieSu. “Po pot je bluo puno Niemcu” “Kam gremo?” san ga vpraSu. On je teu iti po pot, ist pa ne zak so nam bli jal, de po pot je bluo vse puno Niemcu. “Ce jih uSafamo, jim damo an zlah tu Stomet” mi je jau. Ben nu, sma Sla po pot. Srecai smo tri Niemce. “Dobar dan” smo jim jal. “Buog ga di”, mi je adan odguoriu. “Niemac je znu lepuo guorit sloviensko” Cudno se mi je zdielo, de zna guorit po sloviensko. Sii smo napri, sreCal smo partizane. Jih je bluo vserode. Mi smo le napri hodil, ja, velik perikol, nagobarnosti so bli zad za nam. Bližali smo se našemu duomu. PaS ka’ me je Čakalo? Al san biu uSafu vse Žive, ka’ se je bluo spremenilo v moji družini. Ben nu, na koncu smo parSli v naso jubjeno reCan-sko dolino. Za prit taz Novega Miesta do Hlocja smo diel sedan dni an osam noci. Ki reci sem preživeu, ki krat san študie-ru, de je paršlo konac dni za me. Ja, pa nie bluo ki, ku se dat kuraZo an iti napri, pruoti duomu. Potlè smo uSafal tudi mojga kunjada Sandra, Eli-sea z ramoniko. Ustavli smo se dol par Hlocje, dole smo prespal, drugi dan san pa parSu damu. “Al je še živa tista družina?” Zaki san poviedu vso tolo Storjo? Zak malomanj obe-dan na vie vic, ki dost smo pretarpiel cajtu uiske, posebno te mladi, na vedo kaka bogatija je imiet frajnost, na imiet uiske. Bi muorli vsi se imiet radi, se na runat duSpiete dan drugega, bi se muorli pomagat med sabo. An potlè, zak Želim viedet, Ce tista družina, ki me je resila je Sele živa, ce se zmislejo na me. Rad bi jih sreCu an jih zahvalu, oni so mi reSil Življenje. Petar Škinjin: želeu bi jih objet Po osmem septembrul943. lieta je biu dober part italijanskih sudatu, alpinu, ki so bli v uojski v Jugoslaviji, zapuščen. Puno od njih so se vračal damu an utiekal pred uojsko takuo, ki so znal an viedel. Preberite, kaj je doživu Petar Skinjin iz Gorenjega Barda, an kakuo so mu pomagal se rešit življenje, kadar je bluo še njih v nevarnosti Vipavi. Partizani so nas vprašal, kam muormo iti. “Gremo pruot duomu, smo iz Hlocja” “Sedinta tle!” So nam dal za jest an za pit, potlè so nam pokazal pot, kam iti. Pruot Temovo, tam za Staro goro. Nardil so nam tudi ’no prepustinco za pasat. “Bota muorli iti skuoze veliko Celo, je zlo garduo an nagobarno, varta se” an glih takuo je bluo. Gor na varh pa je bla liepa planja, gor so ble an CieSpe, de san Se upra-Su adno. “V ostarijo je paršu Sandro Jelinkin...” Sli smo v ostarijo, smo snjedli an popil. Kar san pla-Cavu so parSli notar Sandro Chiabai - Jelinkin taz Velikega Garmika, adan dol s Hrastovija, ki potlè je Su v Avstralijo, adan Lah an adan taz Podbuniesca. Grede, ki san plaCavu, so jih partizani pejal proc. San ostu sam. “Biešte an vi za njim” so mi jal. “Ne ne, sta mi dal prepustinco za prit do tle, mi jo dasta an za iti proC, napri tle odtuod.» Su san Cah komandantu, tan par njim san uSafu tiste pet, ki so jih bli priet pejal proC. Jau san mu, de Cern iti damu zak moja družina me na vide Ze 28 miescu. “Ce gresta damu, 3, 4 dni anta prideta nazaj, mi dasta dire-cjon. Ce se na varneta sami, pridemo pa mi po vas.” Na koncu mi je dau prepustinco za iti proC.” “Ce puodeta naglo napri do nuoC prideta do niekega prestora, kjer vam dajo za jest.” Takuo smo paršli v nieSan ristorant. Smo jim poviedli vso našo Storjo, smo sniedli kar so nam dal, potlè an nunac nas je peju pa v senik spat. Drugi dan smo Sli po tisti pot, ki nam jo je on pokazu. ParSli smo dol pruot Ročinju, je bla ’na paserela, dol mimo so ble nieke hiše, tam blizu je biu an tunel za iti pod ferovijo, at zad je bla ’na vas. Sli smo pred nieko hišo. Smo vprašal za jest, za plačilo sam jim pustu nieke facuole an brisauke. So nam pulento skuhal, cvarCjo an dal so nam no staklenco mosta. “So pulento skuhal an nam dal staklenco mosta” Smo jih vpraSal kuo iti Cez SoCo, zak je bluo vse puno Niemcu. Žena nam je jala kam iti, vprašala je, Ce znamo plavat. Tist taz Podboniesca je jau, de gre on. Je bluo za iti Cez vodo, ferovijo an pot. Zad za njim je Su Se Sandro. Ist pa niesam teu iti, se mi je parielo nagobarno previe. Potlè je paršla Se na žena. Jala mi je: “Vas ist rieSem, vas popejem ist proC tle odtuod.” “Vas ist riešem vas popeiem tle od tuod” “Ja, pa kuo, tle je vse puno Niemcu” “Ne stuojte se bat” mi je jala. Mi je dala ne grabje tu ruoke, an koret Cez ramana. “Adno čičico je daržala ona za ruoke te drugo pa ist” Imiela je dvie CiCice, adno jo je vzela ona za Na fotografiji na varhu Petar Vogrig Skinjin protagonist tele štorije, tle blizu an dol zdol pa dvie fotografije alpinu od zadnje uojske ruoke, te drugo pa ist. Ona je daržala ’no korpico tu ruoke. Smo bli ku ’na družina. San se bau, zak smo miei za pasat miez Niemcu, pa san šu. Naj bo, kar Buog Ce, sam pomislu. Sli smo Cez pasere-lo, potlè san nieke jabuke potresu, CeCe so jih pobrale. Potlè san jo lepuo pozdravu, san uzeu grabje an Su gor po sanožet. Viedu san, de Niemci so me gledal. PoCaso poCaso san Su, šu sem Ca za adan garm. Cu sem mitraljo zad za mano. Adan mož je sieku travo, potlè sam spet sreCu tistega taz Podboniesca. Sušiu je blaguo, ki je biu zmoCu kar je preplavu SoCo. Uno striscione per un bel sogno Il rientro di Maria Paola Četrtek, 6. avgusta 1992 Quinto Giro delle Valli 7 Rispolverata “Suejupa Scia va n ia" Mercoledì 29 luglio, alle 22, è rientrata da Barcellona Maria Paola Turcutto. Un gruppo di amici ha voluto farle una sorpresa, innalzando uno striscione all’inizio della via in cui abita Paola, a Carraria. L’atleta è scesa dall’auto chiedendo il motivo dell’iniziativa, e ringraziando tutti per la spontanea manifestazione di affetto nei suoi confronti. La prova di Paola alle Olimpiadi è stata nel complesso positiva. Il rimpianto è dovuto soprattutto al fatto che la compagnia di fuga, nella quale aveva trovato collaborazione, ha forato nel momento decisivo della gara. Le due atlete si sono così viste sfuggire una medaglia che avrebbero meritato per il loro coraggio. Paola con la sua fedele bicicletta ha ora raggiunto una località in alta montagna per prepararsi al primo Tour de France femminile, in programma dal 13 al 23 agosto con partenza da Parigi e conclusione all’Alpe d’Huez. Il Velo club Cividale Val-natisone organizza per domenica 9 agosto il 5. Giro ciclistico delle Valli del Natisone, con in palio il Trofeo Provincia di Udine. La gara è riservata, per il secondo anno, alla categoria juniores, mentre nelle prime tre edizioni era disputata da dilettanti di prima e seconda serie. Il campione del mondo di ciclocross Daniele Pontoni è stato protagonista con un secondo posto nella prima edizione e con la vittoria nelle due successive. Il ritrovo dei ciclisti è fissato presso la Taverna fiorita a Vemasso alle 8, mentre la partenza è prevista dalla stessa località alle 9.30. Il percorso, di 115 chilometri, è il seguente: Vernasso, Oculis, Bivio Tarcetta, Tiglio, S. Pietro, Bivio Zona industriale, Azzida, Bivio Clenia, Ponte S. Quirino, Vernasso, da ripetersi cinque volte. Quindi Oculis, Bivio Tarcetta, Tiglio, S. Pietro, Bivio Zona industriale, Azzida, Bivio Clenia, Savo-gna, Jeronizza, Masseris (G.p.m.), Bivio Cepletischis, Savogna, Bivio Clenia, Azzida, Bivio Zona industriale, S. Pietro. Sono previsti premi in denaro dal primo al decimo classificato; per il Gran premio della montagna in località Masseris sono stati offerti dagli sportivi locali. Nei sei giri a circuito sono in palio sei traguardi volanti. tlEZ'ZAMA. SoRZEKTO RASfeo «AccftA s.Pterao ac rtArisone A vent'anni dalla sua prima edizione, ritorna l’escursione e marcia non competitiva “Su e ju pa Sclavania”, organizzata dalla sottosezione Val Natisone del Club alpino italiano di Cividale. La marcia si svolgerà domenica 30 agosto. A disposizione degli appassionati ci saranno tre percorsi alternativi di 12, 30 e 40 chilometri. La partenza avverrà presso l’albergo Belvedere di S. Pietro verso le 8. L’arrivo, entro le 17, è previsto nello stesso luogo. Il percorso più breve, attraverso il passo Macota, Mezzana e Sorzento, ricalca il sentiero naturalistico. Bello e vario anche il secondo percorso, che tocca anche il passo S. Giorgio, il passo Glevizza, S. Lorenzo e Rodda. Quello di 40 chilometri porta fino al monte Matajur. Come ha rilevato il presidente della sezione Val Natisone Renato Qualizza, i tracciati, che attraversano in prevalenza boschi e sentieri in terra battuta, sono interessanti soprattutto dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Sono previsti posti di ristoro e, a conclusione della marcia, premiazioni per i gruppi più numerosi. S.LORtWO PERCORSO tffn.IZ _______ ____________Kr*v4o PASSO .vTMATAjU* / / / PASSO «hUSVdZ.4 S. Pietro con 6 reti vola già É iniziato giovedì 30 luglio, a Scrutto, il torneo di calcio dei comuni delle Valli, valido per l’assegnazione del Trofeo biennale Gubane Giuditta Teresa. 1 campioni in carica di S. Pietro hanno iniziato alla grande, rifilando 6 reti al Pul-fero, che é andato a segno 2 volte. Nelle file sanpietrine da mettere in evidenza la grande prova di Paolo Miano. Venerdì si é disputato il primo incontro del girone B fra Stregna e S. Leonardo. Il primo tempo, molto equilibrato, si è concluso sul risultato di 1-1, nella ripresa il S. Leonardo è riuscito a prevalere di misura, andando in gol ad un quarto d’ora dalla fine. Ricordiamo che, concluse le eliminatorie, si giocheranno giovedì 13 e venerdì 14 le semifinali, domenica 16 la finale per il terzo e quarto posto. La finalissima si giocherà lunedì 17 agosto, alle 19.30. Il Cynar ubriaca a Luicco Si é svolto a Luicco sabato primo e domenica 2 agosto il tradizionale torneo di calcio a sei organizzato dal Club calcio Livek, al quale hanno preso parte 32 formazioni. La vittoria é andata alla compagine slovena Cynar, che ha sconfitto in finale la Carrozzeria Matajur di S. Pietro al Natisone con il risultato di 4-3. Al terzo posto si sono classificati Gli amici di Attimis, che ai rigori hanno superato gli sloveni del Cežar. Al torneo hanno partecipato anche le squadre slovene Barbarossa, Cez SoCa, Livek, Bar Kovačija, Razor, Ponikve, Kiss, Idrsko, VolCe, Zlahta, Zaga, Drežnica, Sampier, Oddih, Solkanska klet. Buona anche la partecipazione delle squadre delle valli con Gri-macco, Celtic, Otroci, Rodda club, Oblizza, Bronxteam, Masseris, Beltrame, Legno più, Bepo automobili, Toni club, Pulfero e Tercimonte. A Majano ha conquistato domenica la Supercoppa del campionato Amatori H Reai chiude alla grande Conclusa con l’ennesima vittoria una stagione da incorniciare per i ragazzi di Pulfero Il campo di Majano porta bene al Reai Pulfero, che domenica to il risultato, arrotondato poi da una doppietta di Paolo Miano ha conquistato la Supercoppa giocando con gli Amatori Figc ed un gol di Cencig. Da segnalare anche una traversa colpita della Novaplast di Orgnano. Dopo il primo tempo conclusosi in da Bruno Jussa. il risultato finale di 4-1 premia i ragazzi di parità sullo 0-0, nel secondo Bruno Jussa su rigore ha sblocca- Claudio Battistig, scesi in campo con qualche assenza. Sabato “Natison bike” Una dìsputa Ritorna a Cividale il “Tomeo dei borghi” di calcio, basket e pallavolo femminile, in programma per sabato 5 e domenica 6 settembre. La manifestazione, organizzata dalla Polisportiva Valnatisone, dall’Acat e dalla Coop. Libraria Borgo Aquileia, con la collaborazione del Comune, si svolgerà sul campo sportivo di Carraria. Gli organizzatori vogliono così riproporre un’iniziativa che negli anni ’70, presso il Ricreatorio, otteneva grande successo di pubbli- tra i bor co e di partecipazione. Quest’anno vi prenderanno parte il Borgo di ponte, Borgo S. Pietro, Borgo centro e Borgo S. Domenico. Il programma é vario, prevedendo per sabato, oltre alle gare di qualificazione, il concorso Acat per la miglior torta analcolica dei borghi e una gara musicale con i gruppi rock del Civida-lese. Il giorno seguente, alle 14, inizieranno le finali sportive. In serata è prevista la proclamazione del borgo vincitore. Organizzata dal Comitato festeggiamenti folkloristici di Vernasso, si svolgerà sabato 8 agosto alle 17 una gara di mountain-bike non competitiva, denominata "Natison bike", alla quale potranno partecipare gli appassionati che hanno compiuto almeno 14 anni. Le iscrizioni si ricevono durante i festeggiamenti e presso il luogo di partenza della gara, fino alle 16.40. Il percorso toccherà la Cava Italcementi, per proseguire verso Guspergo, Monte Spelai, Spignon, Cave Laurino, Torrea-no, Monte dei Bovi, Spignon, Case Clievis, per concludersi nel piazzale dei festeggiamenti dopo 25,5 chilometri. Ai partecipanti regolarmente iscritti verrà consegnata una maglietta ricordo ed al termine della gara verranno sorteggiati alcuni premi. Gli organizzatori raccomandano in particolare l'uso del casco ed il rispetto del codice stradale. Četrtek, ó.avgusta 1992 SPETER - Klenje - Koson Smo imiel noviče V saboto 1. voSta je bluo tle v Klenji vse veselo, ta pred hiso od Giordana Blaš-Cjovega iz Ušivce an Olghe Blazinove iz Oblice je biu tudi liep purton: imiel smo novice. Poročila se je njih ceca Eliana, pred utar jo je peju Cristian Codromaz taz Koso-na (vasica v kamunu Prapo-tno). Za reC njih “ja” sta vebrala mineno an zlo lepo cierkuco ta par Cjube (le v praponskem kamunu). Oku-ole njih se je zbrala družina, Zlahta an parjatelji. Vsaka poroka je liepa, an tista od Eliane an Cristiana je bla tudi zlo komovent, pieuski zbor Matajur iz Kle-nja (njega predsednik, presi-dent je pru tata od Eliane, Giordano) je teu narest mlademu paru an poseban Senk: Sli so jim piet parvo na sveto mašo, potlè pa na rinfresk, ki je biu v ristorantu gor na Klančiču. Par mas jim je zagodu tudi violin, vesoko se je uzdignu glas od adne pie-uke, ki pieje na gledališču “Fenice" v Benetkah. Eliani an Cristianu, ki bota Ziviela tle v naših dolinah, v Skrutovem, takuo ki sta Zeliela ona dva, pa tudi njih družina, Zelmo de bi bluo njih življenje srečno an veselo. Sarženta Smart mladega moža Premlad nas je zapustu Graziano Tomasetig - Kolet iz SarZente. Imeu je samuo 49 liet. Umaru je zavojo hude boliezni v videmskem Spitale. V Žalost je pustu brata, sestro , kunjada, navuode an vso drugo Zlahto. Njega pogreb je biu v Spi-etre v pandiejak 3. voSta popudan. Zbuogam Maurizio V torak 4. voSta zguoda-smo zviedel za Žalostno novico: v Cedajskem Spitale nas je tisto nuoc zapustu nas vasnjan Maurizio Cernoia -Mauriziu. Vsiem seje huduo zdielo, zak Maurizo je biu bardak Človek. Puno liet je kupe z Zeno darZu v rokah butigo, kjer sta predajala sadje. Tele zadnje lieta Maurizio ni imeu dobrega zdravja, pa vsedno je biu nimar gentil z vsiem, je rad preguoriu an se poskercu, tudi z otruok. Z njega smartjo je v Žalost pustu Zeno Livio, sinuove Paola an Claudia, nevieste, navuode, Zlahto, pa tudi puno parjatelju an vasnjane. Na njega pogrebu, ki je biu v Sauodnji v sriedo 5. voSta puno judi mu je par-Slo Se ankrat dajat pozdrav. Dus V spomin drage mame V sriedo 12. voSta bo dva miesca, odkar nas je zapustila naSa draga mama an nona Pierina Dus, uduova Gos-gnach TarCmunkina po domaCe. Bla je barka Zenica, vsi so jo imiel radi, družina an vasnjani. Z nje smartjo je pustila veliko praznino v družini, pa tudi v vasi. Z veliko ljubeznijo se jo spominjajo hčere Giovanna, Romea an Cristina, sinuovi Ital io an Renato, zet, navuo-di an vsa druga zlahta. Naj v mieru počiva. SREDNJE Dolenj Tarbi Umaru je Luigi Bordon V videmskem spitale je umaru naš vasnjan Luigi Bordon - Starnadu iz naSe vasi. Imeu je 68 liet. Luigi je puno puno liet preživeu po sviete, tu Venezueli. Nomalo cajta od tega pa se je biu varnu v rojstno vas an tle je ziveu. V žalost je pustu brata, sestre, kunjade, navuode an drugo Zlahto. Njega pogreb je biu go par svetim Pavle (Cernecje) v saboto 1. vošta popudan. PODBONESEC Arbeč Umarla je Maria Guion V Cedajsem Spitale nas je zapustila Maria Guion uduova Gorenszach. Imiela je 80 liet. Na telim svietu je zapustila sinuove Anseima, Beni-ta an Angela, nevieste, navuode, brate, sestre, kunjade an drugo Zlahto. Nje pogreb je biu go par svetim StandreZe v pandiejak 3. voSta popudan. mmss[EnSi^ Skrutove Pogreb parlietne tene V videmskem Spitale je umarla Mafalda Zuzzi uduova Crisetig iz Skrutovega. Na harbatu je imiela 85 liet. Mafalda je bla iz Skrutovega, pa tele zadnje lieta je Ziviela dol par hCeri v Vidme, ki je pru lepuo skar-biela za njo. Z nje smartjo je v žalost pustila sinuove, hčere, neviesto, zet, brata an navuode. Pogreb je biu v Podutani v pandiejak 3. vosta. PISE PET AR MATAJURAC Kamenica je ponos Beneških Slovencev Bil sem član, podpredsednik izvrkne^a odbora SKGZ. Na neki seji sem predlagal , da bi kulturno društvo “Ivan Trinko" priredilo kulturno srečanje med sosednjimi narodi na Matajurju. Na seji I.O. SKGZ je bila moja pobuda z zadovoljstvom sprejeta. Sklenjeno je bilo tudi, da nam bodo pomagali mladinci od Slovenske prosvetne zveze iz Gorice. Najbolj sta bila navdušena pomagača Mundi KoSuta in Dino Roner . Z našimi in njihovimi mladinci sta nam pomagala postaviti strukture za nastop pevskih zborov in ples za rezijansko folklorno skupino. Teden dni prej so v Klodi-ču s silo pregnali z nastopa pevski zbor Rečan. Tudi o tem sta govorila na Matajurju Izidor Predan in pokrajinski svetovalec Giuseppe Romano Specogna. Nato je iz parpravjenega oltarja odmevala sveta maSa v Stie- rih jezikih, v jezikih, ki so med nami in okoli nas. V jezikih, ki jih vič ali man poznano, so nam domači. Četudi jih ne poznano, nam njih melodija ni juSka. Sledil je kulturni program in ko je bluo najlepSe, je parSla nevihta, huda nevitha, da nam je vse poda ria. Zavojo logističnih in drugih težav smo potle poiskali bolj primeren in dostopen kraj. N jeke ga dne sta se peljala iz Stare gore proti Dolenjemu Tarbju gospod Emil Cenčič in pokojni Pre Mario Lavrenčič. Začarana sa bla od lepe planote, ki je glih an kilometer oddaljena od Dolenjega Tarbja, ob panoramski desti. Za par dni potle sta parSla na društvo Ivan Trinko in nam povedala o tej lepi gorski planoti. Nismo zamujali s časom. V sedli smo se v avto od gospoda Lavrenčiča. Z mano je biu tudi parjateu Toncin -Cebaju iz Gorenjega Tarbja, ki je biu vič liet blagaj- nik od druStva Ivan Trinko. Takrat sem biu '] predsednik. ParSli smo do goske planjave, katere ime je Slo potle v zgodovino. Nad lepoto kraja smo bli navdušeni. V Dolenjim Tarbju smo poiskali gospodarja sveta. Bla sta dva: Toni Duriava -Durjavu in Giovanin Beuzer - Cviču. Hitro smo se zglihali. Za napisat na manifest, smo povprašali kakuo se imenuje tisti kraj. Povedali so nam, da jo imenujejo domačini Kamenica ali Kamenika. Za manifest smo zbrali ledinsko ime Kamenica, ime, ki je postalo potem simbol, sinonim prijateljstva, sodelovanja in kulturnih srečanj med sosednjimi narodi. Na Kamenici smo se zbirali več let ljudje iz Benečije, Furlanije, Slovenije in Koroške. Kamenica je bla ponos beneških Slovencev! Ljudje niso vprašali “Al bo tudi letos kulturno sreča- m ATvA SALE TRATTORIA GOSTILNA Chiuso il mercoledì Zaprto ob sredah STREGNA/SREDNJE Tel.(0432) 724118 Si consiglia la prenotazione / Prosimo Vas, da rezervirate Cucina casalinga genuina piatti locali e selvaggina Pristna domaCa kuhinja domače specialitete divjačina nje' pač pa “Al bo tudi letos Kamenica?" In tako se govori o Kamenici, čeprav se varnemo spet na Matajur, kjer smo bli organizirali parvo kulturno srečanje med sosednjimi narodi. Nič hudega, če se v dobro pojmi zamenjajo. Duh Kamenice je prodrl v bližnji in daljni svet. Sel je tudi čez berlinski zid in ga podaru. Na svetih ViSarjah se že pallet srečujejo verniki iz treh dežel. Med njimi živi duh Kamenice, Mittelfest v Čedadu ni drugega, kot ponovna Kamenica. Po resnici povedano, kot slovenska kulturna druStva Benečije, nismo bili niti s Kamenico srečni. Nagajala nam je vičkrat slaba ura, pa tudi cveki, žeblji, ki so jih sejali na poti zbliževanja ljudi sovražniki človeštva in ljubezni. S takimi sovražniki človeštva se bomo Se srečevali. Mi, na Kamenici, smo bili Se srečni. Imeli smo samo slabo uro in cveke. Na drugih krajih sveta metajo bombe! Prepričan pa sem, da bo sovraštvo preomagano od ljubezni. Ljubezen je bolj močna kot cveki in vse atomske bombe. Zatuo, kjer se bojo zbirali ljudje z ljubeznijo, tam bo duh Kamenice. Obnovimo ta duh 9. avgusta letos na Matajurju! Informacije za vse POLIAMBULATORIO V SPIETRE Ortopedia doh. Genova, v cetartak od 15. do 17. ure. Chirurgia doh Sandrini, v celartak od 11. do 12. ure. GUARDIA MEDICA Za tistega, ki potrebuje miediha po-noc je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvi-Cer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediske doline se lahko telefona v Spicter na Številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na Številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. UFFICIALE SANITARIO dott. Claudio Bait Sv. Lenart v petek od 8.00 do 9.30 Speter v pandiejak, v torek, v sredo in petek od 10.30 do 11.30, v saboto od 8.30 do 9.30 Sovodnje v sredo od 8.30 do 9.30 Grmek v pandiejak od 9.00 do 10.00 Srednje v torek od 8.30 do 9.30 Dreka v pandiejak od 8.30 do 9.(X) Podbonesec v cetartak od 8.00 do 9.30 CONSULTORIO FAMILIARE SPETER Ass. Sociale: dr. LIZZERÒ v torak od 11.00 do 14.00 v pandiejak, Cetartak an petak od 8.30 do 10.00 Pediatria: dr. TRINCALI v pandiejak od 8.30 do 10.30, v sriedo an v petak od 11.00 do 12.00 dr. STALLONE REBESCO v cetartak od 15.00 do 18.00 Psicologo: dr. BOLZON v torak od 8.00 do 13.00 Ginecologo: dr. SCAVAZZA v torak od 8.30 do 10.00 Za apuntamente an informacije telefonai na 727282 (umih urada od 8.30 do 10.30, vsak dan, samuo sriedo an saboto ne). KADA VOZI LITORINA Iz Čedada v Videm: ob 5.55, 6.45, 7.25, 8.10, 8.55, 10.00, 10.55, 11.50, 12.30, 13.10, 13.50, 14.30, 15.50, 16.45, 17.35, 18.15, 19.10,20.10. Iz Vidma v Čedad: ob 6.20,7.05,7.45,8.30,9.30, 10.30, 11.30, 12.10, 12.50, 13.30, 14.10, 14.50, 16.25, 17.15, 17.55, 18.40, 19.40,22.40. NUJNE TELEFONSKE Š TEVILKE Bolnica - Ospedale Čedad... ....7081 Bolnica - Ospedale Videm.. 5521 Policija - Prva pomoč 113 Komisariat Čedad ....731142-731429 Karabinierji 112 Uffficio del lavoro Collocamento .731451 1NPS Čedad .700961 URES-INAC .730153 ENEL Čedad 700961-700995 ACI 116 AC1 Čedad .731987 Avtobusna postaja Rosina .731046 Aeroporto Ronkc Letališče 0481 -773224/773225 Muzej Čedad .700700 Cedajska knjižnica .732444 Dvojezcni center Speter .727490 K.D. Ivan Trinko .731386 Zveza slov. izseljencev .732231 OBČINE - COMUNI Dreka .......................721021 Grmek.........................725006 Srednje.......................724094 Sv. Lenart....................723028 Speter........................727272 Sovodnje......................714007 Podbonesec....................726017 Tavorjana.....................712028 Prapotno......................713003 Tipana........................788020 Bardo.........................787032 Rezija..................0433-53001/2 Gorska skupnost-Spcter 727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 10. DO 16. AVGUSTA Premarjah tel. 729012 OD 8. DO 14. AVGUSTA Cedati (Fomasaro) tel. 731264 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali cas in za portai se mone klicat samuo, Ce ricetti ima napisano »urgente«. BClKB BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA FILIALA ČEDAD Ul. Carlo Alberto, 17 Telef. 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