ARI o JDE S CR IT T TONE Geografico-Hiftorica, Sacro -IVofana, Antic o-Moderna, PolUicaT^aturale, e Poeti^^ Mart, Golfi, Sen i; Piagge PortiBarcKe, PeseKe, Pronioiito^MpiTtiBofcHiJ^^ ^IcariiMiniere, Gemme E^ichezze, eMoiiete; Is C r i tt to tii^ L tiigi t^gi^over iit^Torze, Ar inate. Gtterre, ALeanze, Acqutstt^erdtte^Tregue^Txate dt Pace, Relt^oi li C laLtftralt^ cd Equeftrt;Co i ict^, e Miffioiil; vescovacLi, Aixivescouadt, e EitriarcatL; Leggi^Collu ml.Habltt.Blafo i il^ Accadenue, HuomtiiL lllustri Ed ogni pivi e^atta notitia DI TUTTE. L IS OLE i (^ü hsse/'vaiio/u cleg^L SCOGLI SIRTI, SCAGNl E SECCHE DHL GLOBO TERRACQUEO. ^ Aqqiunüi 'i anckc i Ritni/tti clc Dominatori di cssclj. O R K A T O Dl l}x^<:Cynlo--diöCL Jcwole Geoi ne he. Thpc^x^khe, Covö^iufic/Iicjc^^ ScGno^ti^ichd^ldixw^ ePotcmK^tr^ichč; Z4 ma^^iore ^ijluoiAadanc^ ed iiso dMla. J^a/vt^aiion^ K in. SupplimtJitü Dei yir^Vcdunu cLd Bloo/u. TOMO II DELL ALL ANTE VENELO. Opcra^ e Studio ^ Maestro viiicenzo CorojicJIi Mui: CoiiV: Cosmografo cdella Sercnhsima Re publica dil^victja, e Prolessore cli Geograßa /i' SPES„JL DKEL' ATTT O Et K M D C I. X X X X ^^ f IIIMa. 6%'Tfo i^h /(W S ■ tf^^-^jo.^ O , mc th 47% ^^'^Tna-r^^ "d-Js^ia^ it -^^t 0 - ■ • V * • M • T?«- r ■ i:- r' rf 1. f ä- ■ 1. I ■ * .-t. ■1 'l. t . ... ■ ^ ■ i.t ^: k"' ■( J- ' -fr C Ä'x ■ . I > -i' ■ . ' ^ 'S ■ I . ■ \ / . ^ * • ■.; r ■ • • ■ ^ ■ ^ t i'i" ' '■-•^f' ' ' ^' -^I. i ^ r Vi > . V 1 ■ ■ 'j- ^ -T. -i ^ i r J u ' v. i»'- j'-, * t ;"v ■ . • ff. , - ■f' - - , ' r - J t-. s.: k. t ■ J. . v ' - i TI' .-"ii (, t i t 'i 'v ■ t >4 ■ •■■ * «i ■J» ' -J. > -f: V v: 1 - _ I ^ J" ■ ■ - ■ ; • - - ■ 4. . . ■ . - i , 1 1 ■ / ! ■ ' \ -■ ' ■ ' ' "f- . vv Nv; ....., - ■ l./rm^ Fv^ ^..... • ♦' ■ Sit. >■ f 'i ■J t.- - J tif^. ■ N r- --r'. ~ a'- . -V . ■ 1 ■ ■ k- , k -i t VL ' ■• '"J-- 1 ^ttf- ■ A " ^ • t . ■ . ' 4 ^ , I - i , '. -T > \ . t . r. ^ ■ .1, ■ . ■ ■ , . ' ' i •• i . <■ t i \ - ■-if , >-t -— v i" i- A L L s e r e n i s s i d i a D V C A t i. i' m a n D I t o v monferrato a ETC rcr- I •V V m V- J ^ ^ T V^ / M a ^ * ✓ " A • * . ^ • * ' * • ' ' ' t . • r. ' - - ' • • ^ . • » * " * ~ «X S * - » - • V . pw'* • - s « - * -3 5 5' • . K i»» 4«/ 'f ^ ^ S ' - • •• " • • A' •• . ;r H • ' •J r* sJ T -s- ' ' * V I* '" f m - ".«t» • • V •V, :A C -mm. - . I n ^cs-ii ■If* . K J .J » V • > »_ . T l iiz^ ^ T' ^ ^ ^ k ' T.r - \fe A' ' » m f »C • r ft--'. i A'- . f M 5. '.-'S. 'f S • - y ^ * ^ »»V • j * V T Seremjßma ^ltex^a ^gfa a. V^-^-Ij Emerario parve ä molti il difegno di quclF Artcfice , che volle rarrliinrlere in ima picdola Nnre meta Mliade diOmero ; mä moki farfe ftiiiicranno piu audice il mio , mentre mi fbno ar-rifchiaco di reftrin^erc ia un an^ufto Rkratto tucti gli Eroi ddla Voftra Augufta FamigÜa SERENISSIMA ALTEZZA , c in -una femplice Lecccra tucci i fregidel Voftro Nome , E pure Io ,pre-tendo in con ardita intraprefa d'havere rkrovata U maniera di ben lodarVi ^ e di far coniprenderc in una occhiata il fanguc ^ da cui fortite , per matters in cognicione il merito , di cui Vi fregiate A'Voi fan corona gli Eroi GONZAGHl , Voi rendete k foro la VoflraGloria,; E(]l Vi corceg^riano incorno quafi parcecipi delle Vo-ftre Vinu , c Voi in tutti Vi compa^^tite q laO un Epilogo dcHe loro; elFi hanno moko da Voi, Voi mjito da e/Jl: e in cjsi nobile cambio non ben diftingue la maraviglia chi piu riceva , ö piu doni ; c fe in Voi palfi la loro Fama, 6 in Ipr fi rra^fonda la Voftra . Chi legge .que' nomi giä confecrati alFctemita , vi riconorce,c Capitani,. ä quail furono neceffiia Ic vittorie ; e Principi , che dicdero regole aPrincipati ; e Jngegni , chc proteffero infieme , cd accrebb-ro le Scienze . Mä chi fi ferma su Voi, fi rammenca di quell' alto geni o nio guerriero^ che Vi porto ä favor dclla Fede contra üNemico Ot^ tomano ; ravuifa quefla faviezza , con cui reggeftc i Voftri Popoli ; e inchina quella nobiltä di Talenti , che Vi acquifto trä le Lettere il grido di Mecenate. Cosi in Voi folo, SERENISSIMA ALTEZ-ZA , vengono ad unirfi , quafi linee nel punto , le Glorie di tut-ti ; e pare , che la Natura habbia in piu fecoli lavorari tanci Eroi nella Voftra Cafa , per paflare ä pcrfettionarfi in Voi folo. Ella non per altro vä differendo il darVi il Succcflore in un Figlio , fe non perche defpera di poter dar Velo eguale; e teme di offenderVi col farlo nafcere minore. Con quefti rifleffi , SERENISSIMA ALTEZZA , parmi d'havere abbaftanza giuftihcaro il mio ardire ., Nel Voftro Ricratto Vi coronai deiraltrui vjrtu, nella mia Lettera Vi parlai delle Voftre, e dedicandovi un mio Libro, ho voluto porvi al piincipio un si Au-gufto Ritracco ^ e un fi gran Nome , perch^eg i divenga doppia-mente Vortro ,e per r autoricä dctla Prefcnza , e per T impcgno del Patrodnio . In lui bggerete una gran parte di quei Mondo , ch' c ripieno della Voftra Fama, ed aicuna delle mie Tavole Vi porrä,6 in rimembranza qualche trionfo de Voftri grand'Avi, 6 in defiderlo alcun Ciima daJegnaUrvj il va'ore dd Vnftro Braccio , lo^_che gran tempo vivea con una impatience ambicione di palcfarVi la mia humi-lilfima rivereriza, nulla ho fapuco offerirVi piu convenientc alla Vo-fl:ra Grandezza , che co! tratcenerVi Tldea neH'ampiczza di tand Mari , e porVi fotto lo fguardo il fito di tanti Regni , La nobiltä delJo Studio,e la dignirä dei S ^ggecto e degna degli Otj.dcl Voftro ripofo , c merita i divertimenci dclie Voftre publiche eure. Ecco pertantofodis-fatti i miei yoti , e coafolaco ilmio olTequio, Nulla aitro mi reftapcr compimcnro della mia Lcrtera ^ che d efprimervi i piu vivi , c piu finceri acceftaci d'un:cu0rc divoco , Faccia il Cielo , che una Vita fi necelTaria ä tutca la Terra non finifca , che con i Secoli, 6 fe la Terra non e degna d'una fi rara forcuna , non ritorni VOSTRA ALTEZZA SERENISSIMA che mclco tardi lä ai , ä raccogliere tutce ie Corone del merito , e tuttl i premj dclle yirtü .. Qyefta e la publica fperanza , e'l comun defiderio di tutti r cuori . Querto e il zclo piu giufto del mio , che fi gloria poter con tutco il piu profondo rifpecco rafTegnarfi , D. V. A. s. VENETIA 1697. Hü mill/s. Ubbädientrfs., & ObbI Jgatifi. F. VinccDZü Coronclli Cofmografo Publico. i folaria del P. Gorondli. i DELU ISOLE DELL' OiCEANO. I s o L E BRITTANNICHE. T)st fifa/i "Hi Bfit-Wnifif. PifJ» di "Df-s/tr. Erminata Ja dtfmtthne deli' Iße M McSterramo c* inokrUmo a quelle dcW Occano , prtncipUndo dalle Brktanntche . A ^ttrße per due ßrade potiamo giugnerc, ö con ufiirf dallo S t ret to di Cibrattarra y facettda a camim. Unna t o , doppo il ina^io di Leghe , neW In^joilterr^ lo share o . O' pure parteado dalla Francis » tragtttando la Manka dal PoHü dt Calais niila Pkcardla pn lo [patio di fette Le^he verjo fOaafo , approdare ne^ Pofio diDovet^^ che concede a queßa grand' Ißla r mgrejfs. Som dagli Autori chiamate l/ole Brittannjche quelle , c hoggidi comengonot Regnt ddia Gran Brettagna, me /' Inghilterra, la Scoria, e /'Irlatida cm dtre Ifole minori ad eße adiacenti. Brettanitie pure furono le medeßme det- .■ff Britianr.t- Lttft wiiTCit U da Diofiißo Ahffandrtm\ m^ la niaggiore ( nella quMe hsggids fono inchf i Regni d' Inghilterra, e Scotia J vteneda Tolmeo mmmata Albionc, e da altri per eccellea^a ancbe Brktannica,öBrictannia, quafi tra Brittann»che Ja principal- y e pero ß dexta Brittaniiia Maggiorc a differenxa dell' Irlands, alaine yalte cbjamata Brictanniu minore . Som queße ßgnoreggiate- tutte da m folo Re , che porta 4 titolo di Brittannico, bdella Gran Bretragna, e giacchao collocate air Occafo dell Europa neJ vaßo Oceano tr^ i gradi 50, e 63 di U-titadine Settefftmnale J e gradi 5, f 15 longitudlne , fra il /X, e XXXIII. Clima^ e tra ti e Paraklk^ pcrcto il lom Giorao magghre^di h^rc 10. A primavifia femhrano u» nuovo Mundo per lavafiita dellaloto eflenßotiey circativallate dalleFojfeprf)fonde dell'Ocea-m,ßatjcheggiate dalle Mura mpemrabili di dirupate, e ßjß'ofö Cofiiere\ fpalleggiate dagli AntemuraU fempre formidabili di piu kßgmFor-te^^e J e mumte di Popolo innurrferabile, che nel valore contfaßa la preminenior ad altre Nationi pih potenti delt Utttverfo . Ptio giußa-mente gioriarß quflla Ge^te co Galli antkhi di mn paventar altroy che i Fulmmi del Oehy bavendo gU altri Elementi m fuadsfefa ; fnen-tre k ricchezz^ 7 ^^^ eßbifce il marc > il ftiola, che ferapre ride fecondo, la clement^* dell* Aria iti quel Clima ajjai temperata , la ßcu- '' rezza de' Porti , che ß vendom piU cofpicui coJ traffics , I indußriofa fagacit^ degli Habitant), e la vicinanx.a de famoß Regm dell a Fran-della Spagna (oltre la comunicätione facile^ che le apre Oceano colje Provincie piu rmote dellVniuerfo ) fanno rifplemiere !eBrit-^amicbe fr^ t Kegni pih formidabili' ftella potenca , e trä gU Emporj piit dovitioß del Mondo. INGHILTERRAx. Otto il nome di qucfla grand' Ifola fi compren-dono comuncmente i due Regtii d'I/ighilterra j e di Scotia ; cd al prefente il Sovniiio di effi Jigno reggia ancoia il tcrzo delf Irland^ , oltre T Ifok admcenti, chc rendooa piit rifplcndente, e dovi-Komi di' tiofo il Diadema dl quel Potetitato . Varlc fono ifbitUfa ^^ fie^^Qii^iiJatiom , ch' in tempi diverfl ottenne quefl' Ifola : jf^ primicranientc detta Albion , b da alcuai Giganti Figliuoli di Ncrtuno chiamati Albioni, creduti i primi, ch' ij^ cfTa ha-biraiTero; b dalla candidezia dc' macigai, chc formano lei'ue Sponde inainatc dal Marc; overo tiaiJe fiie Mofitagne , ch' -^IZ'J'rl Montananza compajono a' Naviganti col candore d' Alabaftro. incendio di Troja , qui vi Ii rifugglarono que'miferi /fl Cr an Cittadini, e difcacciandone i mentovati Giganti colle rcpli-Hfftt^TgHa. ^^^^ Xenzoni, {bttomifcro quell' Ifola al loro Dominio: onds isv-dd-ffla Capitale deir/n^j&i/jffrr^ , ch' c Londya , chiamafi ancora_> Tfü^'*'* J^oSgi^ii fuoi f*oeti national! NuavaTroja . Fü fiiiTeguente-^fijfff.'j-mcnte dcnominata Brett agfta da un tal Brit t atme , che la fbg-giogö , afcrivendofi il titoio di Re della tn«de(jma. Indi Tim-provi/a irruttione de' Saflöni, ibtto la condorta della Regina Angela , invafe quefto Gmn Regno, dividendofi quel Popolo belücoib le follanze dell' libla , e cangiaxidole il nome di Bri-tagna^ oBrirtantiia in quello di Asglia, per immortakre tl nome deiU loro Eroina Angela . Altri vogliono, ch' il Rž: Eg-bcrto originario dagli Angli Popoii delta Baflä Saflonia, doppo ch' egli riuni i lette Regni tta fe fmembrati in un folo j gl' i m pone fie 11 nome d i AfigJe , b EtigleUnd. Finalmente akuni Moderni furono d i pa re re, chc la vaghez^a delle biondeggian-ti chiome , e iba^e difpoijtione de' colori nel vol to di quella cf > ^ bellicora Natione, aprifle Tadito a' confinanti Pope- li di chiamarh ccJla voce fincopata Atigh , quafi fbilcro Angia-li imarnati , per la vaga fi me tri a delle loro pellegrine fattez-7,e . FÜ quella fem pre riconorduta per Regina di tutte 1' Ifole da' Latini co^nomt di Brittannja , ed Anglia ; da' Greci j{hti fitm A^e^w; da' Franeell Afigkterrej dagl'Italiani In- 4vtrß. ghiherra\ dagli Spagnubli IngJaterra^ e dalla Natione d i eiTa^ England . Le dimenfioni, e fiti diverfi, che le a(regnano i Profeffori Geografi,nacqucro folamente dal modo divertö^ ch'eßi loflbr-^l/T^i^i' lo^o calcoli, e mifura ; atce(bebe molti compafl^n. urm, do V Ingh'iherra s'cftefero ncli'lfole adiacenti de lie Or cadi; altri comprefero fbtto la ilella dimenfione anche le Ebridi ; altri poi la fbla circonferenza della Qran Bmtagna y e chi le ac-crebbe la lunghezza , calcolb prudenremente il giro dc' Pro-montorj, e Scni di efsa- Seeondo Tolomea 1' Ifola della Gran Brettagtja rifiede trä i gradi 8,e 31 di longitudine > tra i 51, c 63 di latitudine Settentrionale ( comprendendovi le Ebridiy e Ic )etra'l IXjC XVI Clima; e 18, e^j Paralello ; di Parte II mo- modo cU'il fuo gionio maggiore edihorc io minuti i5.Lafua lunghezza , fecondo Strabone , c di 4300, 6 4400 itadj ■ ^ß^^ß^^^ Marciano Heraclcota la fa di 5115; Cefare di 800 mila paf-fi: Solino di Xifilino , c Dione di 71 ji ftadj . Diodoro Siculo di ioooo: Piinio > ed Agrippa calcolarono la fua lar-ghezza di CCC miU Pn(Ii: Xifilino le attribuifce almeno 300 . fladj ne' lati piii raccolti ; c 1510 ncll'ampiezia maggiore : Heraclcota Cefare I>P.Diodoro 7500 fladj. 11 eir-c^/^iri, cuito poi fecondo Celare e di joooM-P- Ifidoro ^ c Pirca le concedono 5815; Solino 4.S75, e Diodoro 4150^3 ftadj, Nellc poftre T»lvo1c la comprendiamo tri i gradi 50, e 61 di long;-jiVöb^^,«, tudinc , abbracciandü 1' IJhle del Ferro , e di Schetland ; c trä gli c aä di latitudhic Setcentrionalc . Trov^afi collocata di-rimpetto airOUanda,Zelanda, Frifia, Bafsa Safaoiüa, e Da-nimarca; dlvifa dalla Scotia co'Fiumi Solwai, e Tuvede, com- ^^^ parifce di figura triangolare: hen' q vero, che le lue Colüere i ono irregolari, per la divcrütäde' Capi, c diftigu3ghan2.a delle Spiagge. Ella fil foi dl' RcmjtiJ trips rti ri eoilc fcgacnti dptiominitiorii (Ji Brittanmaprimi ^ triiartiZ"* fh'abbrscciiv* U pirte Merwämiiale l Bf iff Bnwrä/ffWjr > che eon te*e v a l-Occ!deDtale, e BrrifiiffHU MfJ^m* , che fomprcndeva Ja piü Stttfiitrionile de! Fiume Trtnto , L t ftefTa divificmt fü fii(nfguenTfm&nte ibljncciara dagli Mtichi ftrittcmi, (he »Hat tat i fie ll* Fpfle d i Crifto, fucidivifero in ttfr Provintie EccleJiadicJie, ö fia MetrapoU la BrittAnnia prima contcnev^ 1'Afcivefcovado di Lcndra y fuetjä^ quelle Jurrh, ^^ c [a ttryt Taltro di CierJtfon . Ml efltrudoC poi {labilitl , ä intrufi iieiJ' fnghilterta i jifgi^tüj Safloni , prcferirono 1' [dol»tria al Sagrofanto Ev.ttigcio , t poftetgando divifiont i^f^pj/ftra EceieCiartica iiflle trJ ruentovjte Frovincie , prcirofio J'lnghiltefra in fecte Regrri . Indi fiimirono gj'ipcenri lii gli AI t ari profan i delle Deiii fneRiEigii icrt lin' al ismpo dtl Rk Kent, iiquaie elfeAdo ftito cotivertico alia vera Re ligi PJie Jail' Apoftolo An-glicioo S. Agoftino, Monaco del Gran Patrlarca 5. Benedetto , riftibili r ordinc pri- ^^ j ^ micro del'fl Proviacic Eeclefiiifticht , che all' hora furono diilribtiite in pii Diocefi f " ^ ' e 7erfa 1" anno Honorio Arcivtfcovo fti Cautorbia Je fuddivife in Parocthie , IfSfr^j. Finülmetitc i I Ri Egbert o , ch» riilufle i (etre Regni ia un folo , vol la an Mr' egll ^^^^^ r-Jtirt diftribülfc quel vaKilfirno Regno in piii Prg^incic , ö Sihirti f vocibolo derivat o (ta Sf^Kt Styrt paroU Salfon:!, che fijnifiea. comparto, ö divilivti? ) indi le Sehirtt furi>na Tud- ^^^ ? dillmtc in UuttJniii ^ ch'i lo fteflb cfie dire in dieci dccinr, ed ogni Jccina compo- ' DEvjH d i ditai Famigtie, Parjand» poi del Silk-ma prefsntc , dcvefi con fide rare t'la- (jg^i^r ghilterra fecondo il LJuvcrno EccIcfijAjcg, e Tcinporalc, ü lia Politlro; ilGcverng EcckfiaQico diftingueii i» due Provincie , b fii ArcivefcoVidi ^ tioi^ dl , 'J'' e A.* Jtrc i . Alii Mtnojifti d i Crnfw^ru vjvojio f^ibordinati in quality d i Suftrag.inei Ji ' ^ Vefcovi, doidi Loiidii, ^J^inchcllerj Bath , c Wels , Worcefler , Cich«l:tr , S. J"J'-'^ä"««-Dividj Eli, Btitlol, Nor t ■«'ich J Glocertre , Coventri, e Uchfidd, Salisburi , Hereford, Ptierburoug, OsTord, Aochefler, Landaft j Lincolne, S.Araph, E^c^ler ^ e Bangirf. La Mftrspeii d' jorch coniiene tr^ ioli SufTraganci, the fono dj ,I!)urliam, Ciirlile, e Cheiler : in c|uella i6 DioccG niimeranfi 544 Digniti , 6 Prthende^ 60 WjV?.'?,*' Arcidlacotiari, a' quaJi iuggiacdono i Dfcad Rurali , c'banQO pol ta. preniineini I'u; S'"'"'' pra iiParochi , overo Piovani . Priim che Enrico Vlli prevaiicaffi coU' affameril mnftfi^t4 il CLCoIo di Capo della ChJeli Anglicana , vi fioiivano feicuntu qua:aiiracinque M'j- ^it^^O' nslltrj gai-ertjati da' Religiufi illuilri per pieii , e -^otcrini , tri quali dilUngiieviiBn /w/i-trectniu feicanrafei Convt-nri rtilJ'anjiuo piovento di dijt«fitolire Srsrlme , clie poi l^'^raßari , feiviiong al R^ per a u men t ar« il fuo Krario : e difcacciando pofcia dal Regno tue t i « Ctnvfmi i CI3 till rail, inl'eudü quci kS^niuirjagli ufiprofani » di l^Uj^icß. fecondo il Dominio ti^niporalc (tralafeiando per hora d i far men t ione del Pa k fed i Galies } dividefi 1* inihihimt in ii:i Circoli, dovu s'apronu i fuprenii Tribunal' d-Ju T^iAßsns vültc I'anno . Mii nellt ntjilrt i-ue Ta»'«!;; la dividiarno in due parti j dut nel ^Jt- 'f giio IniMhtrra fuddivifu in 4(3 CoiitiL- (ohrc r Ifole ailtacenti > dtUc fjuali faremo L'P-jT 'ifi regillro nel proptio luogii } e ntl Principaio di Galks fudJjftinto iti :itrredödici Cnn- fijrjy-.^t^/f, tt^e ■ Aktini poi fegüoiiü divjfione difTiiiente t insncre piriiiiuno il R^-giio inqu.i::ro' portioiii dillinCe j jlfegJiaiido alia prirna le fette Con lie piu Settentriimali , che ns yl/^M di. fcorfi Secoli form;iviTio il Regno di Nofihu-rtitr/afd . I ti:jtfli pui di efic foao 'Vtr- vij.'e f , ihumž^Und coJIa fua Metropulj d) Bdrwichi Cumlcfhtfd 0011 (juells di CarÜla ; bltrrii di tIm» J e Duulteit coll a Capital» dello fteffo nome, W/ßnomud con K.cndale; L M e rid io nfl le, o Jj/vci ^jUi ; fu ddi vide udo fi poi ctdauna di queftt |ia C ti i n fei vincie, üGonieeHiilintc. F/inf collaCifiidique(\oHome, c Ci)yšfSffii cofti- ei t jjj^fjojj^j [jpfifi^aOj^n^jdjilaportioneScEtentrionile. Li TcConJa i quelU di ISetn^g ■ con uma Ci C [ i del lo He iTo n o m a (j! t re l^utbsn, ed A6trc^tfvit:y. Sic ^Ufi Meii%imiry, che ol * . J trtlaCiiridL'l fuonomecuntiene qiielJedi Lamurilling, eLenidos. Indi trovafi 1'altr* di Cff/Mrttvi», che di U den o m in jt ione a Iii Git ti Capitale» e Bangor, che ne' tempi aa-tlcliitra un'Abba tin. JWjri*««^, Hi riech. Ball, Abitdo»)', e Barmouch formano U quuni^ > AnghftyiV uitiiAa , noneHenda alCro tlola (eparan, ch« contienei luo- nhidi Bwwuiifif,eNeucburg, com4din'moncIfuoproprionicctiode 11*1 Tole adiucenti, TrikPcovincie pöi, öfiaConretdiCaLlesMcriSionalfi, 6 SouEh*)^ales, ciene il priiiio rangoquellatliCjfi^fji'"', che ol t rt Is Gitta del fuA nome, conrieneancora T» It rad i Lliji-beiier. pamiret K , if. P J t fj/i, e Hepfst cofl i tu ifeo no 1J (econda, G Umvtfßnt, do ve Ton o Cardif, Laadaf, Aber-avon, e Swanfey t i ene il terio iuogo . {(sdanv colla Citti di|lo lic(Totionie,eKni^non foriiwno U tjuarta . Suecedc poila^iilnta üBffKitfK colle Cjttl . ,,., di Be a It, eU Hiiy ■ t i n al mtn t e Cs;rttisnd*H c he cotit iene A bc rmarle, e Ky wi I le i, d i E r r^fiJW- jv J ^ aiL 'ui 1 i nia d j que fte P lovi ncie: On tä-? »rriti o alcuni maderniGcogiafi, cheinferiftono fitJti C/^. ^ DuCito d i M^t^ta nel Pr i n cipit Ü d i Gj.! les, no n riflet tendo,cheeglineFu fmemb nto Ai Enrico VUl. I'iz.'i 111*' f.'ürf.- tH-f/lKtUffi 'Sir ill /i\ lit. i^alt, StrunJa. s.'-'ß iiirni. tn offti r.if'iTii. Jit; Muri. 1-. IJ . jtf'ii Trrvint if'/i . Saj/h iiru. minfjf^ AftaticofTi poi Ja Natura con applicatione particolare , per rendcrc piii licto il ibggioriio in quefto Gran Regno dell' In-ghiltmi^ J fccQndanilo iin'ali' ukijno palmo del fiio terreno , e c-fv^Mxa dorando quel CieJo uoUc piu benigne influetiic dell'Uuiverfo; d^fpnria^ wtLcJoLhe ardori eJiivi fi rendono mitigati coJla frequenza_j (ielJo Piogge, c colla fbavita dc' Zeffiri, di manicra ^ che sfer, zano aflai nieno quelle Contrade, che nclla Spagna, I rigori del freddo ij rendono colä rempeiati da vapori caldi, ch' il Mare vicino cJala princi palmente nel tempo del Vcrno . Infbmma, equilibrato il Clima , c 1' ottima tcmpra del Je Stagioni, rie-umpftm. fee tanro falubrc ncl bene complelftonare i Corpi ^ che pQchif^ iiiTie infermita a>iliggono T Inghihena: ami quel Regno fa-rcbbe unode'piu Iclici del Mondo, fe Qgni quinto luftro jquaß indifpenfkbiimentc non fbiTc flagcUato dalla Pefl:e> per I'elcrc-r/Trft'^ffr^j icenza del la Marea, cli'ogni teräo ičttcnnio s'in frač idi fee; in-J ju Ka. ^^^ efalando vapori peftilentiali , arruota la falce di morto , per atterrarc con le ftragi femprc lagr ime voli gli Habitaiiti di quel Regno . Nel rimanente del tempo godono ogni /bfpirata delitia nclla fertilira dcllc loro Campr.gne j neir amenita di . 'tfhrä quelle Colline arricchite d'Alberi fruttiferi, edammr.ntateda y fQjt^jitiofi Pafcoli , che fervono ugualmente, e pe'l luantcni-mento di copiofi Armenti , c pel trat ten i men to dc'Selvatici-T-ii' j^/tfl. iii^ che aprono T adito alle Cacce delinofe , nolle quali con yran genio s impiega queila Nntione . Pervengono alia per-tetta maturita non loio i fructi^ecccttuandone I'Uva] raa an-che turte le fpecie delle Biade: in oltre le fecondita del Mare femprc abbondante nc' Pefci, e h pingiiedine degli Armenti accrefcono notabilrnente la Itima di quel Regno . Vi fiorifce pure jl traffico delie Lane pii; prcgiate , coUe quah ü teflbno L. M- ^ '^'-che rannuo commcrcioj calcolatoda'Perhi, cccedela ibmma di due millioni d'oro. Non hadabbio alcuno, ch'il Cliinafa^ Iiibre habbia parte nel raffinare quelle Lane ; ma Ii de ve an-che attribiiire la qualita pcregrina di eiTe ad altra cagionepar-ticolare , ed ^ , che neir Inghilten^ non trovafi nc pure uii_. Lupo; onde /i lafciano le Mandre delle Pecorc in ogni tempo jafcolare in quelle Campagne j che s' ingraflanodi quella ibave iberra , concorrendo Ic ruggindc nor turne ä depurare quei fiocchi Jbpraiini delle Lane , ütorzaron/i poi gli Autori nel ^ 'flfu yf ton:iprobarc divcrfe ragioni interno al non eiler de' Lupi inj quei Regno ; mä non llringono piü per T Ifighilterra , chc_j ugualmenrc non ü poffino applicare alia Scotia cfiftente nell' I Tola medefima , ove con ibmmo dan no del Regno i Lupi Iquarciano gli Armen:j . Si pub ben dire , che la clcmenza^ di di quel Cielo ricfca antipatica alia natura di quelle Fiere, nci-lo Ite/lb modo, ehe i'lfbla di Malta, ed altre Rcgioni furono efentate dal toiTieo degli Animali velenoli . Non fblo la fu-^^Jz/jX perficie d i quel fuolo ; ma ancora le vifcere dcUo fteflb fono prodighe di copiofi M'meraH di Stagno,, Piombo, Ferro,Otto- j-, ne, Älume , e Virriolo ; oltre le vene flimatc dicertcLaftre vtift. ofcure , le quali fervono per coprire i Pakzzi piü cofpicui fe-condo Tufo di Genoi-a . f^antunque poi i Monti dc Regno provedano abbondantementegli Habitant!delle bifognevoii Ic-gna v'abbiucciano nulladiraeno un certo Sajfo bitmint^o > che in abbondanza trafportano dalla Scotia per tal' efletto , Irt ibmma non imancandovi cofa alcuna per la necefiaria fufTiflen-za , piovendo il Cielo fopra quel Regno le piü defiderabili influence ^ pare, che rhabbia diftinto da tanti altri, ibrfe anche di maggior'eftcnlionc. Beu & vero, che s'il Climanon vi fta- _______ giona rUve per ifpremcrne il Vino ; cib non ifminuifcc pun-/rr-f;, to le deli tie di quel la Nations ; poi che na v ig an do nclle Con- ^^ trade piu rimote dcirUniverfo, vi trafportano anche i Liquori piu prcgiati ; elsendo provifta la Plcbe colle bevande falubri ^ c refrigerant! della Birra, dell'Idromel, e del Cidro, Dcvefi poi concedere fenza contraflo veruno la premineuja agl' Inglc-fi nelle fattezK peregrine del vol to ; ed anche forfe nella fot-tigliezza de' Ipro ingegni i il che fece regillrare ^d un gran fj^utnkh fapiente del nC|ftro Secolo , che fe i Vmeü nafcom pel G over no p ^riffg/f/f föno net Moftda per pul'tre h Artt. AÜa bella ümetriaj del Corpo corrifpöndoiio ugualmente i tratti corteli; pregian-dofi ogni ben jiiito Ingicfe d' eccedere nclla civilta, principal-mente co" Foreftieri . Quefta Natione dilettafi fommamentc d i fontiiofi Con^itl; ond^eggefi, che i Sovran i de' Sccoli paf^ ctnviA läti, come pure i Primi tj del Regno bauche t ta van o la loro^"""'^' Corte con immcnfb- difpendio : attcfbchc Riccardo Con te di Corn aval lia , Fratello d' Lnrico IH /blenniz;^! le fue Nozze ^ con tanta diverfifä di vivande, che ne furono riempiti trenta mila Piatti . Il Re Odoardo II prolbndeva in un /bJo de'fuoi foletini Conviti 36 Bovi , e joo Cartrati , oltre il numero ^^"Sff lempre grandc de' Volatili, RinfreičbidcgU Antipaßi, ePof^ pafti. Ne cib de ve recarc niaravigJia , mentre la cop i a degli Armentj , che nudrifce 1' Ingbthena furera nel numero ( per quanto nc fčri0čix» gli Auton piti accreditati) ogni altro Pae-ie d' Europa . Rifervanfi i Sovrani , c Primati del Regno^ alcunc Bofcaglic pc'1 divertimento delJa Caccia , havendo pnm^ti d*} cor a numeroft Parchi , ne' quali rinchiudono i Šelvaticini piu ■ rar i ä fblo fine d i fčrvirfene ne' Conviti ^ per accrc/cere lo fplendore alla loro inagnificenza, EfTendo eftremaiTiente ama-tori delle Pompe , pregianfi delia varieta del veftire , non e(-fendo meno taltofi de Fraüccfi nelle loro nuove inventioni, c vtßh,, mode piacevoli degli ornamcnti . L' Mtötna degl' Inglcli e un_, ^^^^ ^^ meftuglio del vecchio Saifone J Normanoj eFrancefe; haven-^ do ancora qualche cofa deli' antico Btittone , del Latino , c del Danefe, e colla diverßtä de' vocaboli sfiorano cib , c'han-hü di pulito» e di vivace 1'alt re iingue. i Roms ni, fbggiopta c' hebbero hgbilterr^ , v' intro-dnflero Tldioma Latino; doppo i Sadbni nellc Provincie da_j nentjivl-eiii occupate infegnarono il lom Jingua^gio , e i Normanni vi riti^^^y-favellavano Frpncele : anä quella liugua vi hebbe tal' incre-^'-men to, che fi trattavano le Caufe ^ e f5 predicava in Fi-ance-fe ; cd anchc ncl tempo prefentc gli Auvocati fi fervono delle Ibttigliezze Francefi nelle loro Ringhe, e PhKiti. I Regiftri pero, gl'Atti giuridici ^ i ProcefTi, cd altre Formole Legali fi fci*ivona hoggidi in Latino . Per regolare quel Regno hanno introdotte varie Lcggi chiamate da loro Dirkro^'' Comtie , i Statut}^ U Chile J la Canonkn^ let Legge de' Farejikrt , \{i MHitare, e quella di'WOräitiatJxepariko!ari. II Dh-kto Comuat^ non c akro , ch' il coüume , b IIa con fuet udi nc del Regno , che la prelcrittione del tempo gli diede Ibrza di Legge : r So-vrani poi conneflero i Statuti^ e la Le^e Civile , che prefTo di lore non e altro j ch'una raccoJta di do, che le altre Nation! hanno di piu liguardevoJe, Q^efla Legge t'h col progreflb del tempo ricevuta nelle Cor t i Ecclcfi a fliehe , nell' Amiraglitä , rtcll' Univerfita , « nella Corte del Marefčiale ; dove fi giudi-cano i deli t ti commeffi fuoi-i del Regno , i Contratti Oabiliti ne' Paefi Foreftieri , e le diflerenze , che poflbno nafcere trä Cavalieri b per la precedenia » b per le Armi . La kgge Ca-mnka d' Inghllterra , chiamsta alrrimenti i J Dmm Eccleßaßl-CO del Rc y confifte in una congerie d' alcuni Canoni de' Con- cilj; V^it t .-j;- Lr^^r Cd-mn'u». cilj , di piü Dccreti Pontific?, di moltc autorita dclla Scrittu-i-a ^ c de' Santi Padri , c' hanno /liracchiato nel tempo d'-Enrico VIII per autenticare la toro credcnza. Quella Legge , ehe chiamano Fänrßier , b degli Straaim conccrnc i foil deli tti commeffi neUe Selve , b nc Bofchl , come pure do , ch'apparticne alia Caccia del Regno . La M'dkare non hä vigore , che in temp" di Guerra , Ogni Gitta pub ä fuo pia-cere coll'intervento del Magiftrato ftabilirfi nuovi Decrett , A//' purche non contradichino agli Statuti del Regno, e quefta Legge ordiftMyt. chiamaScomunementedeirOrciinanza, GliantichiSalfoni puni-vano rare volte i convinci Rei coll a motte ; mä fecondo la-j qualita de i delitti, b h condatinavano ad una pena pecunia-ria, bpure gli cavavano gli occhi, b tagliavaiio Joroil nafo , ^^^^"'"overo le parti, che diftinguoiio il SefTa . Hoggi(ü i rcati, pe' quali condannano li mortc, fono gU arti proditorj, i Monetary , le fcllonie di lefa Maefta, ed altre enormita piü detefta-bili. Lepite UKiverfttaallai cdebri prefs'il Mondo , e cofpicuc neli' InghHterra fono quelle di Oxfort, c Camhr'^fs: la prima,^ dfoJ^r coiripanfce ingioieJJata da un' infigne Libreria arricchira de manofcritti di tanti huomini illuftri partorin al publico be-nefido da quel Regno . Vicmo a quell' Arienale de' Letterati t^h^ifps- trovafi ua Salone fpatiofo tapezzato colle Carte Geografiche di tutt' il Mondo, e Q^adri delincati da Soggetti pi;i periti ^c' babbiano fatto rifplendere I'Arte delta Pittura. J^ßXImvffßA viene confidcrata trä le quattro principali deir Europa tanto per la fublimita degl' Ingegni , ch'in cfla fiotirono, quantoper I'antichita della fua fondatione , che fu jnivffjftA ^'j^jinQ 871,0 fecondo Candemno ncl 8 S 9 dal Re Alfredo , f ^^ ^^ Collegj. Nel tempo d' Enrico III ella heb- ^««wraA' be tantQ grido , che numerava 50 miia Scolari di divcrfe Hationi; ed in ogni tempo i Profe/Ibri piü famoß ornarono quella nuova Atene delle Scienze piü peregrine , Cambrsget e riguardcvole, non folo per efTere ftata fondata dalla rcggia ^ ' " munificetiza d'Edoardo Prime ncl liSo ; ma anche peri dodici Collegjj che Ic formano nobile Corona. Laradunanz-a di moltl Dotti nel tempo di Cvomuel diedero Y origine qlla Sofipfd Reale iniUkma^ ch'e y n'Accede m ia dellc piu cofpi-cue d''' Mondo, per la protettione , e privilegj Reali, con i quaU rifplende ; come anche per U fublimita ^egl' Ingcgni , che iempre piu vanno perfettionando 1' Arti , per I'a comuni-catione, c'hanno coH'altre Univcrfita de'Lctterati. Fü poi ftmpre fccondi Genitrl« de' pi'i Sjpieiiti HeroL, e' habbiin.? illufti ato 11 MonJa, k graDJ'lfoli J'/fl^ij/w^M, she comprenJene) fuo rccinto »nche il Regno J i Scotia, ? tTiljfeiando di teflerelmigo Citilcgo di tyqti JiuoTiiini illuihi, e perSan-f f,f tUi, t per Dottrini) ci baileiri di far jBentiaoe rolocii pilfiggia , chc quel Regf/a "e'iHi t Patri* de'pii poJerari Atlant! del Viticano, de'piü prorojii[i Teologi , c'habbii-no penetrito gli areani d«lla Divinici , e fmedollit* le fclenie piü r-conditc della ira" quäll il B^dä?, it i^tßri) Ai^an/iro lü Altn, f he fu il pri mo » gjmraentjfle i qinttra librideL Maeftro deiJ® äncen^c j * partori allx Cliit-ra di jfrmi/.M '^aiittii •Jtlirtfrn. Jit: liaHf 0101 gran lumii deile Ciittfdre j i PaJn delle Scuole , i FlageiJi dpIl'Herch^ , cd i Corifei Helle Scj'eJi« S. Ronsven tura, e 5. ToitiartKl'AquiGO. La Scotja prcgiill Tom-matnentedi ohii^tmi riuttf S(»ta jirte/b comntiennente cot Toptatftolo di DotroreSot-tile, e dj Principe dfi'£i:o la II i ci, arcrrirno propUgnator« del concetto immacaljtd di r/JCflJ-rflj- Vetginf. Doppo il tempoMejiat«^ che vivcva ntl IV Sccolo, vi fiorl 'ff*' griQ iiumtirodi PerPone dotte, e Siiitt, cnme Aitaitsfi, GiV; ffyciw y FJtmt , Gugdi!-Pia di M/ilnmhiri ^ Enriro HuWilKtaH^ Atuifii J- Vitt,rt^ S Tain^o dt C'iniorh'ut ^ Gif. d\ Scliieffii \6girt!) Hi. lioTid^n , AltbauJrc KtcKant , Sfcf-*»» , « GuiMtiin dCf idj^fjff^ s. EVrtTjumJfa, HehtTta OapttB»^ Rm: Gisle't Gio: A S^trt&ffeo , f,Uttft Pa* f/j, (fi^wjf iJifOfl, Gif. Pcffd», Mjiittt! VVtrntir/ifltr j NiioiM Getltait , Ahtnt di Lintia , Tamtjt VVälJffiff j Titw^/e VVt&'f^sm , Tof»a/b tia^crr , AOj-it ^ Gii>: Ij/ändff^ !{ina!d» PoU^ flirif^J Gio. Sa/ts^ Gf» Pif/f^ ü CMctlitrt Ra* Htiits ^ K'ifvh, ed in grau numerüd'iihri^c'fiaggidl compongono kSocieti Rea-Jedü'FificidViiKMwj-ii. l'itfeojc'ha fatto il CUta!ogotJegJi Scrjttori di queOü tt.egiit),ne pomiitbpj^ dlmiStojCcento neJ fno Libro ßümp4to dtl föt^, Nelrefto ancorcJiedop-po toScifmad' Enrico Vill U Teologisi fia lUta corrotu ccn Je niütationi delk Rt-ligione,)'^: vedüto uondime-no fiorire le Arti^ ele Sticnieioll indüftffi, edaflentbi« di molti grandi huomiiii > che fi fono fL-gtialaij Hella. Ttdbgia, filofcifia, Medicini ^ Matemaiichc, e nt-U» , principiImente nella Tragedi* , odla quafc raoJto i (iiltttano gl; b^iefi. Gl'IngHi fonopoi tanto ri/öluti, chefannoammirarei Pilo-n {e loro imprefe col motto ^ o 'vincsrdy 6 taonre ^ h pero vero , che qucftfl Natione tiittoche bcIIico{ä tratta con tanta clemen-za j ^fitbilitä ^ c veneratione le Dame, che diedei'o luogo ad if^hiitip'a Proverbio : che r Itigh'dterru. ßa tl Paradifo ädle Fmmiae- , f ^ Jafrrtjo de' Cavdli- Per giudič^rc le Forze dell' I/ighilm-ra , jmm If bafta rifiettere, che non /i pub irijcrter p jede neirifbla , ^cütäiii- non per via de' Porti, che lb no muRitifiimi , e con t raft a no 1' ^«■jimi**/-ingreflb alle piu potenti Ar mare dell'ÜnivcrS?; okre che la^ t'jp^f- ^{anka rendefi pericoloiiflimacol fuo continuo HulTo, e rifluf ib : cd il Mare , che la divide dair Irlanda , trovaß fbmma-mcnte moleftato da perniciofiflTimi Scogli, e Secche , che mi-nacciano naufragj inevitabili a Naviganti ^ che ardillero ap-proflimarfi . La Reina Elifabetta nel 1588 rintuzzb la quaü invincibile Armaca di Filippo II, mencre oppolc alle fuo Parte IL Forzc Jvfitt* di P,/rii ta- gM. Forze 76000 Fanti,e 17000 Cavalli . Eduardo IV , ed Žn-rico VIII armarono contra la Francia final numero di Vafcelli, c fcoriero il Mare con 50000 Soldati a piedi, e 10000 xu^""'" a Carallo, oltre 100 pezzi d' Ardglieria ^ e copia grande di proviande , e munition! , Affai piii form i da bile rendeß la_j Potfß^ä Ingkfe nel prefence Secolo, per eflere rinfbrzata coll' p^^^k^ unione de' due Regni di Scotia , ed'Irlanda; onde per hiUn-ciare le Forze dell' Ingb'iUena , baflera dar un occhiata allcj Relationi del Botcro , che calcolb trova['vlii tre miiiioni di Perfone , con quaranta otto mila ottocemo vcntidue Paroc- num^^^ chie : cinquaata due mila ottocento VilUggi , fenia compren-'^ dere le Citta, e Fortezze . II Governo di queilo Regno e tem-pcrato dal Monarchico , ed Ariftocratico , fuccedendo iaMo narchia d^l Padre at Figlio; e mancando la Linea Mafcolina ^tf^^t' della Reggia difcendenzji, anche le Fem mine dclb ftefTo fan-gue mancggiano lo Scettro del Regno. II Primogenito del Rfe nafcc Duca dl Cornuallia , indi viene folennemente d ich i ara- Titen d*} to Principe di Calles, coirirnpofitioned'un Bireto Ducale Ib-ur'il Capo del Fanciullo , e d' una Verga d' Oro nelle fuo mani. Gli antichi Re d' IngMtcn^ pregiavanfi afTai piu della ret-ta Giufiitia , chedi tefbreggiare , per quanto ne fcriflč Poli-doro; Difcebant paupeHate lußiüatn : ma doppo che Enrico .c'' VIII apoftatb dalla Fedc Cattolica , confifcb le rendite che tu poi chihiKm-cangiato in una Corona di raggi, ed il Manto d' honore pro-^"'""'' >rio di quefladignitä . / fieguono TOrdinede'Conti, e jcnche quefto fia un nomeantico di Carica, al prefenteeftert-defi ad eflere D ig ni ta iblo cono/ciuta in InghHtevra doppo il viffenü. Regno d' Enrico VI, che dominava nel iju . I Barom non furono pel palTato in grande Aima; attefoche leggeli , ch'un_» Conte ha veva fotro di fe fino a dicci Baroni , ed altrettanti Capitani fubordiaavan/i ad un Barone : I principali Cittadlni chiamavanfi Baroni, e particolarmente quelU di Londra veni-vano fregiatidi quel titolo decoroib, che fbtt'il Regno d' Enrico Illvcrfo lanno 1116fiaccrcbbe notabilraentenella ilima; B anno- lO —-MBÄKr i € ' m. S-^Tuit^aj rhe JCaj ^........ t/ C ' HaJtn^frrr fihar- Mol - \ "'V iS'i.. n^'^'nito,, LOcdicaW Ti^tei O / o 3arwir]t_ i/ iCfe ^ O MORO ■'^CiiraTorc di 7h t ouerff ^iif/i^ L- -H Ti ÄiT^J _- V \ S ife/wajr^ r - km IlUTUe Mfias [r Q ""'Vi, ^fH ; vnt/rtPft^ Z^irnOej P Ajr^ WftuiskA ^prly Salaloit^ l' Ijoia diMatt, LL' Ja lolomeD 'Kam N. f^atžarh m^M. A Wi Sartnta >ijg'st Z>ij/iiuher Whithoa^f ic (Jtet atDunf/W, O Mfi/t^mmnu^n RE DIRLAISTDA I Rautnj-^^the O ^iffltu dltaha J w r^ ^^^ ^ ^ Li^ke dt' Trancta ferüiit} i ^ f /T It l6 'f. 8 16 ^^ Jfii/f /rt SeHenirionaU drli In/fhilterfii ^ifkk^rn "o. 0 J3E/ Siftvlniä^t iS ^ A TSTetflc^ i"'/ prOfiSrmfanim ^ifynif&fn ihidci Oti^ Ybrt^ EhcfPtaml Zburatttrn-'^J SUčkhef iäb/V'' OrrfLeft. O palesnj^ cJJjii^i^^ J-eltye SanSal^^-^ Srutt utt Jl tj 'hrieheftet M Novtk oliin J Brtdc^ Bay Jfčrtaj Cac*' Xirte/tr/i4 'iunw er-rarCJUUStt O [«yrj -ilBTimiM - Ja"' ■ ..Andrej-tPtüij .Aiitiimum^Aitt. ■»Hffiniff^*^ ■lll!lj:iij.in — Miii:iri[j]n-^ --■ (^|B|||||i " |^]||HHII|I ■jfT/AüAi^pJl Jiff^j^n 26\ yS^lcPtrith ^Mitxo Criorno 0 rrjhyt Jirmitf&!n S Jikinnkufn — jwrnaaa TAe T^as-kt , JSetarü CFs-JUs * i I C -mminiB fafj]iiiL..,rfr - ; du' yic-annoverando frä quefti i due Arcivefcövi del Regnö ; anzi fii ^Ads'^' ' (per maggior decoro d eil a dig nit a J che niuno porefTe conregiifre qucfla honorcvolčiča , quando no(i havefle inilltj ^l^ävljf^i d annuo proven to. I Vavafibri teanero akre volcc ' il lore doppo i Baroni j ed crano quclli, ch'efeguivanq griiitereiTi di magpior' importania , ed i cofüandi piu rimar-cabili de' Duchi, Principi, Marchefi , c Conti. 1 Kobili infemri y 6 del fecondo rango (bno diliinti i a Cava-lieri, Cavalkrizzi, e üentilhuoniini : i Cavalkri (\xM\v'ii[oti^\ dtSp^T* i n u a 11 r 0 O rd i ni j t ra qu a ii s a at t po ngono q le 1 i i de i ia G^/rr 1 f m, ortiixi. J) fia ligacciodella Gamba ; impcrocheG/if/irnell'idiom;l la^la fcfignificaligaccio, 6 CintolajCOiTiedira, II titolopoi dj Milord Tirofo^i applica{i indifterentemente a i Duchi, Principi, Marcbeß , M-LrJ. Conti, Vifconti , e Baroni , de* quaü fltiTbgucnremente i\ riporta il Catalogo , e quello di Sir ad ogni Cavaberc del Regno ■ iecondo Ordine de' Cavalicri chiamafi i BansrtUi i il ter-/// i»«(iieIIo de' Cavjlini iiel Bagno^ c gl i ultim: quclli, chefono ^^urie o-" K flights, b Cavalierly ed alcune volte Cavagli^ri i^clio Sprone dOro. Ogni Ordinedcgli accennati Cavalieri trovafi nel /li^i^u Privilegio , che le loro Mogli portino il titolo di J/cItX- Ladic , cio& Dame. ICavallerizv y o Scadieriy che akre volte non fignlficava alportare lo Scudo nelle battaglit y divenne poi titolo tv jfjv^j-decomfo , e di dignita fott'il Regno d i. Ricearda II verso il r^So- Finalmente i Gfntilhmmini privati fono gli Huomini OfurUiue- Dotti, b vero quelli, che vivono d'entrata Tenza efercitaro il traiHco, h altra profellione mecanica , e qucfti facilmente ibno ammeifi nel CongrcHb de' Nobili, purche fieno lecterati, Arti^iifti. c non s'auvilifchino, dome habbiamo det to ■ Gli Artegimi poi col rimancntedel Volgo, fecondo il pratticato tra I'akrc Na-tioni Europee, tengono 1'ultimo luogo. / Mihrdi d* queßo R^gno, chäM^lasm cavati dalh St aH d'Inghikerra del Chamhsrldtn?, V^iad , Leti, ed altri fom i rcpßraii ne! fffgisente Cafalogo y k Fartiiglie d/ quäli fino dißinte iti caratUrff corßm. DmSi Mi/oFi/t, Abcrmile tätflli Famiglii JUiifl^/, Barwicli J^tffw'V , Bcauford Stf»-Tiuthi Mi-BucKingiim VtitUtriy Grifft on Stnvar/i ^ Nifuchaftci C^fMwiÄ/ri , Nur Fol cÜ hr^i. HeuiitrJ^ K-ichtcnOnt StuVjir^Ltrur/r , Sommeritz S/jim^us , Sour h a m p t m Jr-v o. i erf hUntff/MilfffJt, HaliUx de!!» Famiglia , Tuinchcfter PavuUa , Vntucefler MirfbcS Sif^^trftt. Jiiilut^t, Crnti MfUr/&i AI i sbu ri Jel lä Fa miglii Btnft, A n gl e fey Atttttily, A rlin g C on Siknit, Bi-ifie (jWJJh/A, BereK.!ey St!tkhy , fi;rcKshire Wfi^s^r-/, EctTord ((if/Jr/ ^ BreKnacK. Satlfr-, BiigdeWltirfjrfr^ff, Briftol D^i^j, BurfarJ Busliiigcun fi^Jf/if i C»of- Csnrr MÜL mrvan Dffmrf,CarlisIt ifpoTrirrf, C^rrfigan Sfuj/w/j Clicflifriield GIam Hf/* latiü. ityf^ Clare lido n Kydt^ Graven Crjw«, Cduwjijf CjjAdTjy, Danby , Denbineh Tiuldtni , EVrhy SranUy , Devonihir« Qavendifeb , Dorltrt Ja^Aw/i, EffexO/Jf/ y Ercefier Cft-f/, Freiersh*m 5. Giovinui j ö BuliingbtocKt Jültiftn ^ Guilford M^tihand^ Holland ff H im I igt an HüßAing: y Ifalt di Ttnet , Km t > K i ngllo n pittrepftit, T ,ey teil er Siitniy, L iclifcild i «, Li ncol n Clfro», Li Qd ü y i^rtyty Mecksfiild Orard, MauchHer, MuHWrtfu , Middelfee S*euiiJ* Critnßt(d^ Montgomery Hf.^r-tj MdUliB''!^^NoTthamptOiiC™/it Be^ läfi: Bf/Zütfj) ll«rK.ley di St ratio a Jftf K/rji , Biton Eiftn j RioociCe ÜTevil j Bulcer de Bs*»»! Ml- MöifpjTcK Builtfy Butler de Werten Batfff , Ciringron S/nhi , C*rtere: CartiM-fr , /tfdi. Chindos ÄJ-ZW/) CoiJveritrrCtfn^fjtfr;?, Corn Willis C^r^rriiit/Äf, , Con- yetl Dijcrji 1 Ciomutl Crernut'y , Dar^s Lt/fUMrti , DirLy, e Menj^ Jiarty , Eftriclt HovVArdy £urr Ewrf, Fei ras J'i(>/fj' , FisiWalter Miidmey, Frefche-v\\\e trtfhtvill*y Gsurd Gerufd-Jiyghiy Qtcy ^eTth^^mn ^ Grty ieW»rK Qrey, Hat-tonWff/Mfl, HejbctrdiChesburi H/crff/j Howard d'Efingbam Htvv/ird y Htifjsdcii Ctrjr, Hot Iis He////, La ATerc Lacigdile LuifgJgfi , Laigh de Stondtiy Lti^b ^ Lcfcinton Sattut^ Lovdacc , Lucas Luijtiy Lumlty ^ Miinard Afni- Ksvd^ Mohutl Mohfiny Morley, e Montegalo Parker^ MonUigu de Bougthon JVfon-tat^u, Mombiay HcvvarJ^ NofJ di Tichfield üati , Noti eys Btriit, Nottb s^efth , Taget fagsif Pavtitt y l'etre Ptirty RocKirngham rs^t^rt, Sand ii de ia Vine S/tndiiy &lourtun itäutttn Tenhaim To'Wt^fKndtnTovi/v/riidfHy Witd Warte Wirthon W-r/W» Wjlloughby di Pariiam "^iUughhyy Vaughan Fj«-j^rtrt, Widi'ln&tciü psrUm'rtit ^^ Parlamcnto dtWInghilterra & quello, in cui fi difcutono i punti piu important! ^ c fi digerifcono gli aftäri fpettanti al Güvernodel Regno : que^o non h akro , che unaradunanza b aflemblea generale degli Stati, che comprende la Camera^ Alta j e la Camera de' Comuni . Tre ferie d'Ordini com-pongono leCamere predetre, cioe il Clero , la Nobika , c i Comum , La Camera alta dd Parlamente ^ compofta di 171 Peribne , ha- fWf'A» CJ- havendo per Capo il Ri, b qudlo^ ehe prefiedc in fua vece . La Nobika , b fia i Pari A lnghtUerray che concorrc alla mera Alta , divided in /ette Claffi ; cioe Dne Arcivcfcovi , vcntiquattro Vefcovi, dieci Duchi , era quaij trc devonO effe-re di Sangue Realc ; tre Marchcfi j cinquanta /ei Conti j ve Viitonti, c faflanta fette Baroni , che chiamano Milord; La Camrra Bajfa , o de Commt h formata da 80 CavaJicri , ler le 40 Concee deli' Ingbilterra ; da 12 akri Cavatjcri , per ■ Ci^wj ,e dodi:i Contecdi Calles ; da' due Habiranti per cadaiina delle 20 Citta J, C hanno giurifdittione di deputare 1 da qiiat-tro Habitant] per la IbJa Citta di Londra ; dalH 16 Baroni , per i cinque Porti del Regno; da quattro Depurati per le due Univerfita di ^^o Artegiani per i68 picciole Citta , c'hanno la facolta di porer deputare ; e finalmente dalli dodici Artegiani , ogn'uno de' quali e norninato per un ßorgo partkolare del Paefe di Calles : fiche, fomrnando tutu la radunanza^ j compone il numero di jofiDeputati, I Figliuoli de' Duchi , e Baroni uon cntrano nella Catrvra Aka tin' a ranto , ch' ilp/^«^" Rb noa li chiamicon Lettere , e Patentiefpreile, anzi entran-do nellc Aflemblce devono sborfare ranto denaro , che baftij/;^/'^^ pc'i mantenimcnto di trenta S'oldati per lo fpatio di trc anni nella Provincia d' U!ker in Irlanda. La Camera Bt^jfa troviCi^"'""' Ulmente fubordinata alia Camera Alta, che nulla trattafi m Catfitrs efTa fen^a la dipcndcnza di quella . Lo fleflb pub dirfi dclla^ Ter^a Cameray ch'invigila fopra gl'interejri piu ardui, e nego^ ^/«f " tiati piii difficiÜ, che daßa lunghezza del tempo , o dalla ne- jj^l" ^ gligenza de'Miniftri filbflero arrenati nel Regno ; mperoche \ fei ConfigUeri, edil Prefidentc, che la ibrmano, non po/Ib-no determinare, b conchiuderc cofa veruna fenza laflenfedel loro iiovrano. Non riconorcc minore dipendenza C altra Came-rrfchiamaWi^/ Giro y ccmpoka da Per/one riguardevoli merito , quali girano la Monarchia, per afcokare le doglien- c/r«. zc, equerelede' Popoli angaiiati dai loro Giudicj ordinarj . Vi fono inoltre gli Offitiali piti illuftri del Regno, c'hanno la lopr' intenden^a di eflb ä mifura del loro tnmi/tero ; quah fono il Gratid Amlraglia , il Gran Canceliere , il Gran Teforifve, il Preßdeme dd ConßgUo del J?r , il Gran Ciamberlmoj il Confjf-ßabik , ed il Marefctak . QueHre due ultime Digniu non_» hanno ingerenza alcuna, ecccttoche in tempo di Querra , b nelfe fontiani Colenni, come ncli'lncoronatione , b Marcbia. del loro ihovrano . II primo Oßicialc del Regno , ä cui fi cop-ftdano le fbrze principali, ed il nervo piu potente di effo , fi b /' Amiragl:« Dircttorc fu premo dellc Flotte marittinie . II Contertabile tiene I'incombenza d'invigilare, come Capo Generale fbpra TA rmata Terrekre . Bcn'c vero , ch ogni Provin-cia polfieds il fuo Contcftabile , e che lo (leffo nome s' artri-buiiceancora a i Procura tori, c'hanno oificio nelle Citth, eda Commiliarj delle Parocchie . Okre gli Oificiali piil coipicui pocofa menrovati, rifplendono decorofamcnte il Segretariodi Srato , il Cuftode dclla Corona > c Spada del Regno, ed i -rww, Governatori dellc Piazze, tra quali tengono il prinig luogole S/^cV cinque feguenti ^/'/i^^ttgr, diPouvrey Plitb ^ Rumnet ^ f S ant-wkh. Entrando nel Governo antico, fott'il quale V In^biker-ra (oggiacque tempi pnmicn ( tralafciando i racconn volofi d'alcuni, ch'adombrano il candore veridico dell' Hifto-^'' ria ) habbiamo pur autenticato , che Giulio Cefare primo c,^//. C-Impcratore de' Romani, nato di Lucio Cefare , e di Aurelia^'-/^':"^ nel 654 di Roma, b 98 anni prima dell'Incarnationedel Ver-bo , fbffe il primo trä Romani , che foggiogafle , e rendeflc tributarj i Pcpoli della parte Meridionale della Gya/t Bretta-gna airimpero Latino, Ma i Brettoni fu'l principio dell' Im-pero d'Augufto 44 anni in circa avaoti la Venuta di Crifto , impatienti nel fbpportare il Giogo Latino, tentarono pii^ voU te di fcuoterlo dalle fpalle , b coile ribellioni , b colle batta-^ie, e per quanto fi sforzaiTero dopprimere I'Armi Ramane, o^ni attentato nufd vano , e co i piii fmiftri fuccefTi crebbe-role Catene della loroSchiavitu; di maniera che V Imperato-re Claudio d@mb i piii feroci, e fotto I'Impero di Domitiano V Inghilterra fi vide auvinta tra i Ceppi flranieri , gemendo jrigionicra fotto i Carri rrionfali del Popolo Romano . Tra-curando i Vincitori adormentati tra le calme del trionfo la^ vigilante Cuftcdiadel Regno nuovamente foggiogato, diedero Campo direfpirareai Vinti Brettoni, iquaUrichiamandoiloro fpiriti guerrieri, collegaronfi co i Pitti della Scotia, c'habita-v vano la parte Setrentrionale dell'Ifola , ed in poco tempo in- firati- Amirag/ša ^ -..-V,' v»; v -T rTv-.r?, .v % .TT " - « fmnfem le Catenc Tervili, di Tea cd an do ne i loroNemicij «con ^"tjtf'fi irrutcioni fi comprarono la liber d primicra . I Saflbni vi furono anche chiam&ti, i quali doppo elTer^ impaidroniri di quelle. Terre divifero la Gran Brettagaa in, dr^rfi piccioli Stati, oltrc i fette Regni di Kent, di Nortumh^ii^fid , Suffix , d', di Merck, di Weßfex, edi Eß^tigk^^o'^ghihcrra Örie». tal^, I Sovrani di Kent fono calcolati al numero di ^^ legge. Egberto ü refe tanta iormidabile, cli' in breve fottoraife al fuo difpotico Impero tutti gl j Srati » e Re-gni predctn, ordinando, che tutti fi chiamafTero col folo nonie Ingbi/i^yyä ; il che facce/Ie nell'anno delianoftra Salute Sor. I Süccdlbri di qnefto Gran Principe regiftraci nel ieguenro Catalogo cinfero il Diadema del Regno fin'all'anno roiy, nel g^T"^,/'' Camtto dl Danimaica invafe quell' Ifola , e trä le belli-ICI7 che ftragi fvenb Edemondo II, fälendo su'l Ti'ono per traboc-,carnc Ii ii Novembre del 1035. I SuccelTori del Regno fu-rono i due figli Haroldo , c Cmiitn II, che verfb I'anno 1041 .""'pagarono il tributo alia Natura, morendo V uno doppo Innga iie£ ijitermita, e T altro d' appoplefia Ir lo di Luglio . AH' bora Alfrf^o , ch'era Fratello d' Edemondo II, fii univcriälmenre jtffrfj, ri^ acclamato alia fuceeffione di quella Corona , cl/ iiidi fponra-rtsint» ia neamente rinuncib nel 1401 al fao Fratello S.Edoardo III, Sw/'' ^^ ConfelTorc . Qt^efto Re preferi la contineiua agli au" vanraggi dclla Prole , vivendo ncll'Innocenza verginale colla fua Spofa Edita ßn' all' ultimo refpiro della fua anamirabile vita > che terminb T anno ro6S, lafciando il dio Stato a Gn-glielmo fl Cow^wj^rffoff, Figlio Naturale di Roberto DncadiNor-mandia . Non fenza contrafto fil ftabihro qiiefto generofb itf^rfijjf" Principe su'l Trono; imperhchc H'jyoldj II, Fi gl i o dl Hodovi-no Conte di Ketit fitibondo di regnare, s' Intrufc nel Soglio ; mä Guglielmo. il Canqmßatore pe'1 mantenirnento dello Scerrro Tfli-M Gw Reale precipitb J'Invafore con piaga mortale dal Tronoj dop-F la battaglia d' Haitingne feguita Ii 14, Ortobrc del 1066. Guglielmo Ufcio Guglkhm II detto il Roßb , Roberto //, i'it^LTi ) il ^ I ? S- Sufana della Cafa di Blois gli fucceffe per c;iiira di fua Madre Adele , Figlia di Gugliel-svrhait j^o iJ Conquiflatore ; ma eflendo morto nel ji54; Etirko H della Ca/;i d'Anion pcrvenne alla Corona per le ragioni , che vi haveva Mahaud jfua Madre , Figlia d' Enrico I. Eama fo-pranominato M^ntello-curto, ch' cgli havca fatto coroiiare Re, itif.^ar/c I mori avanti di lui nel i iS3. RiccarJo Caor-di-ttrontr altro fuo Fi-gliocontinuü la Pofterka . Nel 1159, cinfe rufseguentemcntc la Corona del Regno Enyko Figliuolo di Gio: di Gand j ch' era Duca di Lancaftro , il quale acciecato dalla libidine dire-i(if/drJtJt gxizxe , fece dentro ofcuro carcere morirc d'inedia Rkf^r^o II per ufurpargli lo Scettro del Dominio . E' certo, che la Corona apparteneva legittimamcnte ad Anna j Mag lie di Riccardo, Figlia d'Edemondo Duca di Jorch, il che fece nafcereollinata contefa tra leducCaCe di Jorch, edi Lancattro , fottolaDivKa dclla Rofa bianca , e dclla Rofa ro(Tä . Qi^Ho, cHl- nomina-y'^yi^^' vafj Ertfiro IF, lafcib Evrko r. Padre d'che fii fpo-gliato del Manto Reale dz EdaardoIV^ Figliodi Riccardoj Du» , ca di jorch , a cui fü tagUata la tclla , Lafcio egii due Figli ' Edoitrdö VII, e Riccard^ III^ a quail fuccefTcro £«^0 VII Du-sL„ru» ca di Richemont, ed Enrico VIII, che haverebbe meritato * grandi Elogj dalla Poftcrita , fc per la foverchu patTione , c' hebbe per Anna Bolcna , non havefic previiiicato - Edsardu yj heijhe fufseguentemenre nel 1547 lo Scettro,dienel 1553 üi confegnato ä Ghvanna di St^dch , Figlia di Carlo di Grai ^^ti-i'i^^ . i;)Lica di Siiflblch e di Maria Sorclla d' Enrico. VIII; ma gl' In'ilejl diGipprovando d'humiharii Vaflalli ä quefla nuova Re^ gnante , recifero il Capo com nato di Giovanna , e confcgna-lono il maneggio del Regno ä Mana , Figlia dello ftetlb Enrico Vin, e di Caterina d^Arragona Iha Moglie pnmiera_j . Indi nel ijjS Elfabfsra na.ta. d'Ennco VIII, e d'Anna Bo-lena fall fu! Trono Reale , e donainb quel Popoli fin' allan-no 160^. Proclamb Efifabetta sil T ultimo periodo del Tuo vi-rlegittimo 1-Ierededi quella Corona Giatomo VI Re di Scotia, Figlio di Maria Stuarda , e d' Enrico Stuardo Ducadi ■ fii VI na tarda reflitutione , overo una fpccicj tri ^{egKi in di riparatione , ch' Elifäbetta fece ^Ih Csfa ^ituarda j riflei-«-üw^zd' havcrie contro ogni ragione rapito lo Scottro , air hora qua:ido tece recidere II Capo innocente di Ma^ cr^rt tm- jia Stuarda . U Re Giacom tmm 1 tre Stati dMnghilterra , di Part, II Sco- Marüf., Scotia, e d' Irlanda in um Tola Monarchia fott' il nome dcUa Gran Brmagna\ e mon nel ifizj. Carlo prlmo fuo figliuolo gli fuccefle nel Regno, ilquale fEi fatto morire dalla fellonia di Farfax, e Croranelc . Queflo fecondo guadagnb gl'animi del" Pe>polo , e fi fece acciamare Protettore dclla Monarchia» nel- ^r'""**'* laquale viOe/In'al 1658 piii fortunate d i queüo meri ta ßo uno sleale , e traditore . Rkcardo Cromaele fuo Figliuolo fi'^J'A' /f«-lufingb d'haver la fcite in pugno al pari del fuo Cenitore, cendofi anch' effo fucceflorc della Corona fotto lo l^ciofo ti-tolo di Protettore ^ mä qucfla violertza non potendo piü fufli-ftere, fu ben toßo precipitato dal Soglio: mentreilCido pro-oL'SL tettore dcgf Iiinocenti rimife Cai-/o //fop/il Tiono de' fiioi Progenitori nel 1660. Morto C^rÄ fucceile nel Seggio Gmcö-mo II Figlio di Carlo nel di cui Regno con jflrani acciden-^^ ti eflb viven.te verlo il fine del 16S8 e fubentrato Guglielmo Enrico Principe d' Oranges , come piu chiaraniente fi diftin-gue nel regillro del leguente Catalogo. SuccflJtonff^ Cronohgka dci VII Re , c^hanm ßgnoreggt^u unk .. . tamentendl' IngbUterra . I ^ Kent , Hf nglftd, EiV, Otiie, Irmerico j Ertf berto j Ejibalilo, Ercomberto Eo-berto, Lgt^rio, EJerico, "Withredo , FHbtrta, Eililberto I, Ahico, Edilberro II, del'- to i\Ptrnapt, CiitreJo , S^klrcto, ed Eclieiculp . ^^ II jy tä Suff*, AI Ii, 6 Elit, CifXe, EtKelvach , fieruHo, Alditi, b AlJuila . ^ J"/-£11 ^^^ F-ß^i^j:^, Ufn,Ti(iilo,Redwiil >Gttrj>uLil.lo,5ibeito, E^rko, Anni, EAcl-fi^ ■ herco, Ethd I'ardo , Edulfo , JSlvoltio) Be urn as, EfijEjttL-l j Eiiioliierru, ^Jituindü , XVIT d" Guthormo, fdErico. Bßai^lf, töi Sexefcdo y Seccardo, Sjglbetto Sigiberto II detto i I piceiolo, Svvi^elmo, Sigh«:ro, SubU, Sigherardo jSenfreddo, Offa^ Sccredo , XI' Jf; Sutredo . ftx, V is" Mvm>, Grid a, Vibba, Caeflo, Pendo .Pedal, OiVin , , E[ helred , Keored, Ceolred, Erhelbiri, Berorrd , Ofa, Egfert ,Keniilfi>j Kenelmo,Qeolwifo, XXTf di Biirnulfo jLüdccano, Uc.halco, &etihulfü, Buthredu,Celwlfo , td Aluredo. Miriie . VI lijdi Urn amitflands, Idai, Alia j Eijlric j , Elislfriddo, £d jci i, Ofrico, Ofw^ldo , /X tii Hsf-OfMfi, Ecfrfddo . tumkfrUn- V ] i IQ di '^tßßx, Crrd i eo, Kdn n CO, Ce JIII fnCijlrj ca, CjoI w! h, (^ichel mo ^ Ke-d* , nevaJK., 6 C-n^JCach, Efcuviii, Kenuvidi ^ C^'dw .il, In is, lit bell «d, Ciltred, Sigibet* XVU lA tO| KineVJib, Britherio, Egbcri:s,cbe rummiTc [utti «jut^J Stati. ^/ß/ig. Cromhgm de i Rs, ch foli hm governata I' Ingblkfrra, NtUor piincipiö iregtiare Egbcfta, Sji EtheluHo, BJ7 E:helbil^l^Ja, b Edsl^al-do, Ä60 £tbtflberta, !fjö Ethdrcdo, Sjl Alfreddo, 6 900 Fdaafdo I, ji 5 AdeU llano, 9^1 iidiivjjido čJuiiio, 953 Eigai-,^;jS.EdunrduEthekedo , 1016 Eilcncuid®!!, lOi^Canuto I, H^rulJu f, lo+oGaaato JI, lO+i Alfredu, loj.^ S EimrdollI,To56 HiroMoU/', 10SÄ Guglielmo ij Conor« , J0S7 Guglielmj Sutreßa/ir JI, TO. Roberto Jf, T TOO Enrico /, 11S Stefano, 1 r Enrico 11. Hertrira Jetto CifiJve/^?/-MjirtttUa-Curt*, I Ricc^do I Ciore di l,i?ana, H 93 Gioranni, 1116 Enriio 1)1,1171 t* Eduardo/, Ö/V, ijo;EJuardolf, 4V1 r jiS Eduardu 11 6 Vf, 1577 RiccarJo H, Eni-ico |V, i^ij Enrico V, i^^ii Enrico Vf, i^ii: Eduardo T ö V Jf, 'i ■ Eduirda V, ii Vm, 14S3 ilf ifKj Enrico VH^ tjo^ finrJ^o VJfIt IJ47 Eduardo V/, ii I?Ci ÜfsvaitmuffSu fetiK. I j; J Miria , Ijjif filjiibetta , iStj^ Gji(omoI, r6ij Cicio /, 1643 Carlo 11, i6Sj Giicocio U, ičtf Gugltclmo Ptm-eipe d Oraagti. Armf. Spiega il Re ädta Gran Brettagaa lo Scudo inquartato nel piiino y e quarto pimro pure inquartato di Francia , e d' In-gb'Jtcrra, ch' 6 un campo roflb con trb Leopardi d'oro> 1' uno fo-pra laltro armati, e lingviati d' azurro ; il fecondo d'oro con pj dtiu un Xxone roilb firuato dentro ad una doppia cinta fiorita, contrafiorita dello ftellb colore per la Scot ta ; il terio coli' A r-pa d'oro per \ Irlanda . La Corona caricata d i Croci patenti neireftreraitai e di Fiori di Giglio, vicendcvolrnente polti T-uno con T alt to, UOrdine de Ii a Gar tier a yh del Cjä/o/wo , e at-torno lo Scudo nel la maniera j c' habbiamo rapprefentato nell' efpoflo Difegno. Monete , L^ Monate pift ufuali di quedo Regno fono il G';acobo , chc vüle It Schellni ; quattro Pennini , b quartro Scudi, e mezzo Giulio . La Ghma , che importa ^^ Schclini ,041 Giu-Ij. Nel Crono, b Scudo non entrano, che g Schelini> biiovc Giulj, eme2.zo. Lo ScheUm il computa 11 Pennini, b i^li:!-iocchi; il Pems'tm ^ Fardini: c la Lira Surlina, che non Ii t rova in /pecie, vale 4 Croni, b Giulj. Avanti T Incaniritlone del Verbo vede^afi fepolto quel Regno trä le caligini dciridolatria; ma doppo la venuta del Redentore (per qnanto riferifcono gli Annali del Regno) ricevecte l- UsH/-la Fede del Sagrofanto Evangelo da Giuleppe d' Arimatea . m«* Suileguentemente poi ncl fecondo Secolo Eieuterio Papa vi ' mando Fugato, e Damiano in qualit:i di Milhonarj Apoito-lici, per contermarc i gist convertiti nella Fede , e convertire ii rimanentc alia fequeU del Crocehilo - Cib fecc regiftrare ä Tertiillianoi die viveva nello Acllb tempo , che la Brctt^iina inacceHibile all^. Poten?.a dc Romani rellallč foggiogata dalla Fede di Gesu Criflo : & Brittannor.m inaccfßa Romanis loca, Cbnßo vevQ'fMta; il che fi de ve perb intendere deJl' Ifole Ebndi, 6 di quellaparte Settentrionale della Gran Breitagna , ^ C die che non foggiacque al Dorainio de* Romani . L'Apoftata Pe-iagin nativo dclio fteßo Regno Tu il prtmo^ che nel quarto Se-colo macchiaflc il candore illibato dell' ortodoßa čreden za ; ä Im s' oppofčro animati dallo Spi rito Santo il Beato Germano d'AuicerrCj eS. Lupo dl Trojes. Anzi i! Regno di Francia co-adiuvü notabilmcnte all' eßirpatione di quell' Erefia , ed i iiidori di ranti Huomini iJluftri per iantirä , e dorrrina nfta-bilirono i Dogmi Evangel i ci nel loro prirtino /pJcndore . Se-pz/tf?« jI-dato il tumuko , e le tarbolenze furcirate da Pelagio , /cate-pcß^Tt, naronfi nuove fiirie dalia Sallčnia y ed inondando la Bmra-iuptr^m,.gMa , infettarono colle Tuperftitioni la calma del Regno ; um «i-j'/j/r^ la Divina Providenza oppofe alio fcandalodegl'Idolatri il cat' tolico zelo del la Regina di Kent, che feppe cosi bene in fi mi a. tj li^iifa re le VC rit a irre fraga bili della noÜra credenza al Re fuo Ma-f, S'f!'. ' ^^^^ vokntieri , ed i Sudditi al fuo efeinpio s arrol-larono fort' il gloriofb Srendardo della S. Croce. All' hora tti, jrWtf- Papa iS, Gregorio Magno v' invib Agoftino Monaco Be- nedettino a iblo fine di confolidare quella Natione ne' dogmi Evangelic! ; il che gli riufcl con tanta felicita, che il Popolo J. ^j^^Jifflj^' acclamb per Fa£toi e , Vefcovo , ed Apoflolo dell' In^Mter-tfcUmatt Tä . Da quel tempo la Cattolica Fede vjdefi ftabilira süJa ba, jvw 'f/ ^^ fondamen tale della pieth a /egno tale , che i Sov ran i del y^f/r/tJj Regno intraprelero freqsicnti pellegrinaggi verlb i fäcri Liimi-nari di Roma a Tola contemp ationc di rivcrire il Principe de gli ApoUnli , e gli altri Santuarj dcH' Italia : anzi vollero fe-gnalare J'integrita dell' animocolla pieta de' tribLiti , che annua imen te pagavano alia S.Scde Romana; indi feceroogniat-tentato pofiibile per ifradlcare irampolli peÜifirid'alcune Ere-fie , che ncl tempo d' Enrico II vers' il iiCo fcrpcggiavano nel Regno , il che ereguirono con tanto zelo , che gl' infetti da' fäUi Dogmi furono banditi, e bollati nella fronte con fer-TO roveme in contrafegno dclla loroperpetua infamia. Infbm-ma ia puritä della Fede confL-rvofri con tanto fpiendore per lo ipatio di molti Secoji ncl Rcgm ä' Inghilterra , che ierviva di norma agil altri Rei^nanti, e Regni, ciie militavano fotto le Bandiere del Rede nt ore . Viffe dunque quel vaflo Regno al-lattato dalla puritä Cattolica (in' al tempo d' Enrico VIII, che ne' primianni del fuo Regno imito le vefligicde' fuoi Anten a ti , e con fervore veramentc Rcggio impugnb la penna_j per cancellare gli abominevoli document! , e nefande Ereiie deir Apoibta Lutero , di mamera the egli fti decora to dal- ^Htiti thisttiitji dat Sitgti* ta ft » Ji ] H ff «('en }{,biidia J« li-^rtir/ia (Jt^/ifli. parte lupcriore , che intrapreie, td clegui il ripudio legittima Confbrte Catcrina d'Arragona, per i^pofäre Anna^ Boiena Damigella del Ja Regina Carcrina , e Figlia di Giovanni HI Duca di Cleves ( che poi ripudio). üentita tale fu-yiclin rifblutione dei R^ da demente VII, loammoni paterna-mentCj aihnchc ritrocedelTe dalle lue deliberationi; mafempre pib fermo nel fuo penfiere Enrico , aggiugnendo alla contn-macia la büldanza di voleHi coftituire Capo della Chiefä An-glicanij obbligb il zelo del Santo Pontefice a dardimai^o alla ^Spada ddle Cenfure Ecclefiartiche, per le qiiali niente enien-dato il Re apodatbdalla Fede Cattolica: Onde furono introdotti jiel Regno, e negli Ecclefiallici ancora 1 lälii Dogmi di tanti Erefiarchi, trä quali fi numerano Ereßarcbi . I Zt/eii^rmni^ che ntgano ilpeccato origiflale , la iifctfTtS JcDi grafU , /ncluTgcn-Vjtti^^üani. ze. f itfW<»w\chefcgiionoIi 78 capi JeI loro f :t!fo Dircttore Luttroil quale moll i.^rir,.'«;. fuffntito dal Vkio, cdebrEinJogH Sponfnlicon Cittr^nu Ji Boren Monaca, U nutte iS C^ihintfii . ftbbrijo IT^ä. 1 ^iicramtntati ^t Pr^left ^^ ftiH. tti Sttrarj Gilvino, i quali feguono i fuoi Ci-Jltoeapjciroiici : queJl'empio ^refiar-tamori irjiferamcnteiortofD da vpi mi, invocjnilt>iJ Dcmuni 1 J'uo Maellro Ii ry Maggio Frftm i driratii. ftmiflf«, thcal folo fneii<övarle , TMrrono ntl cuore rilircui efi fängtie fftddo pe'f tcrro-re ^ imperbciiefcanftllbdal Manirülonio turti iianti Msttiri ,Confe(Töti, eVefginica-noni E'ati dalla Chiefa , afTerendoellere irsHegoi Hellj memoria de' Pofleri CmiJHor:« Ai Beatiicd m vecede'Dotfori della Chiefa, che i Fedtliriverifcono cojTieSinti aurencicai! per tali dii Vaticano j fofiitul queft empio i piil nt fandi Ei efiarchi, ctsme liutero, Cdpi-110, Erafino , Buccio , Melamtin:, Faggiö,edaltn fimili infam! ,eh>glj videfc4ffrmente efal t grli prcri'il Volgo: in foitima qudllaCeraAedi-fotrerrii da' Lttamui della perditiotie leceneri piü jjifami ^ folo fine di pjrofanare eon efla i Saat uarj, t gl'h ari della ChJe^a Ortodofsa, ApciLulici;, Romaaa . f^nf-ccliii /iJMarti.-mlegii Tutti i Sartji. Ts pBi-i I ÜfiHi ii'i Vatj Err-(tauhi, d i Calvinifti , fiiliitati in quefto Regno nel i i quiili, olti e gfienornii erftnidiCal-vino, fifotnnliimeriiiatidtreenripititä, tavendo fonima iDCipatia coUa Cs-ntc d'ultrc Se 11 e, clie tion i m ii a 11 o i ampo co nel vcflire . Suttftt^ Ceimufi, Nftl'iifi hsn, t Frffi-n furono gli Auroripfincipjili di c]utfta,che alert TOlceji.inorl fui ioil iconvolKinnenti \n/iiperr/{nt- ■ ^dipm^nti vugliono icheo^ni C hie! i l^arocchialc fia i ad: pen den t C j e nuf / fli fpirfero il loro vclcna ne! Tempo di CrtMTiütl . / Xw^^mj i'mnu tutte le loro atrioni 1 kaautri f^mando j onde ckj inain Ii Jache Trtmanti, nt p^-rmettono chcalciiiiö Iri loro fi chiami dtni Trt- Si gn I) rt, ö P nI roin:. Lt ii^ü k- fl ie poi fu L a: e nc I R. e g no dal 1' A pofla ta P«/a^jc fn glcfe di tmnii. Natiaiie, nonfuroiiudi mnior<;coiir¥guenia,et!ilSurboaliiChiel'idi Diü; ^ pwCb vnrj,, Vei/cet» C he fe 4 uefto moftro i n ft rna le fü pa' I ori to d a ir J ^iiV/rtTd i el I s fü alTa i p; i tlco n da n e I la AtK^fiata, quantitidff'SaDCi MaitiriicnLimeroliGonieiTuri, cficr^gnano gloriofi ncll' tii-pireo , CB pwa '' Regno dl Carlo T , eflendu il l^arlamcnto quafi tutlo cumpoJtodi Puritan), fol-VttfU- levaronfi contia kPerfona Reale ^ obbligandolx ä lafciareil Capo tr^lemani delCar-intnsa f^n ncfice ; fk«'e vcrfl , cIieCt.rlo//fuo Fjgliolo, fediile in parle le Uirblil of^iV b air Inamorata fua, qual ella Ii fb/le j e che Vedendolo alcuni de Fuoi Jiaroni, e ridendo di quell'atto, eflö dice/ieloro , ch' in^ brevefarebbe in modo, chcquclGflrn/;«^ farebbe cenuto loro in fornma veneratione, Fece dunque T Ordine, e nello Sctido bianco mi Te la Croce rof la, ed a'Cavalier i diedc una Collana^i j^/T d'ore coll' Imagine di S. Giorgio pendente, e la fop rave tie dell' Arma bianca con due Croci, una di dietro, Taltra dinanzi, ac-cibche psrogni verlb la villa loro appariGe magnifica, e rifpleri-dente . IlRe, chen'cCapo, portanc' giornidi cerimonia un Mantellodi Velluto violetto, foderato diDaniafco bianco : fb- Ha.i:^t prail Maiitello ha una Croce ro0a nelloScudo d'argento : nslla . fiiagamba iiniitra porta una Gartkra turchina , arricchira di ^rlSJ^ finalto, edi pietre pretiofe , cdunafibbia , dove ii:a ičritta la folita divifa del r Ordine. Al Collo parta il Ciliare dell' Ordine, che (bfliene In-%ura di S. Giorgio col la medefima divifa ; c fopra il Giuftacuore, b fopra il Mantello ordinario porta una Stella ricamata d' argento con S. Giorgio nrf meizo. I Cavalieri, det-iidelBdgwu, fonopiu antichi nell' LsghUterra , che queUi della Garüera, e d' una iftjtLitione piii certa. Giigiielmo il Conquifta-tore, e i Re fuoi Succeffori port a r ono d i Franck in Jn^dterr^ la fbrmadicrearequcfti Cavalieri. I primi eletci flirono chi a mati del Bagm , e de lie Cm-om per le tre Cor one d' oro, che rlca-niate portavano inunoScudofbpraUnnillrafpalU , qitnle opi-ni one perb vicne contrartata. Porta vano nellelblenaita la Sot tana diVeliuto, bZendalrolTb , cd ilgran Mantello turchmo » rintorciato, edinnodatoibprala/palladntta con un cordone di fcra bianea in forma di Croce. I Cavalkri dd S, iftltuiti da E nrico V. Rfe d' InihUtena nel 1415 nonhannogranteftimonioneir fflorie, nfe feguito, 6 pra--tica nel Regno. Sui^cede lo fleilb de' Cavalieri de Ha T avola mion-Ja ibndati da Arturo R^ della Gr.m Bmtagua : E i Cavalieri de Ho SperandoTo tanto in Ingh'dicrr^ , che in Scotia fono {lima-ti antichi ^ malapraticadiquefti e pureperduta. Coficilj , e Si/iodi . Piirleremoin generalL-'Ow;//, che iii viripcmpi li fonocelebraH iti /njhilTerra , per J1D11 havct ccrleiia del liiugo precifo, ove furonii c-.invoc:tti . Sippiamo pei-6 il^lb Cfcij^ aiit Sil tica > clie ne fi Bed:: ,chcnel.:(.^6 fu cuci/iicitti un C^iicilio, per abulir« I' firefieabii-miiiCTüli di Pek«io jč clE) fi efegnico dalb dilig^-niii, c il-Io de' Sartti Gci'mano d'Auxer- 44^' re, e Lnpo di Troies, Inviati tola dali» Frand'i :tqufi fine; Poplnioce piü coniunefi fiit-tprcrive jchefoffeceic'iratoiS.Albans, 6 Vertilam . Nel jii, S.Dubricu i"u eietto i,i ub Cuncilio Arci-efcavodi Carletjn y mirrpiiliuianJqgl' errMii de' Pdagiani , fempfe pii OT/jIl-pertinacl neldivuigaie i J oro fill fi Dogmi, fiirono condannati ncl Sinodo radunato I'anno 5T tj. fndi Ajioftino Monaco, ehe fit poidettg I' ApoÜolo dcEl' InibittiHa congrcfb mi'al- ' jrl, tri Aficmbiea de' Padri ver/b il ^04, per quin o >ie fcrifie il Venerabüc fifda , nella quale /r. .' i-C. fü diflrutrounoscifmaimovatnentefurcitjcociicalaoskbratianedtlh FefU di l^afqus . jff/ ^t: Teodoro diCantorbia ten HC pure unConcil if) nel per l uniane Jelia Chiefa, eduo'il- js,'.'^ tro nel b 61?o cotirra i Monotelicij e crtdeil^che furono eonvocati ad Htreiord . Nji 70[, 705,« joji l^tdntironvocarono un Siagdo per gli affari della Chieii Gjlixajia - /1 ItuJra Cif ■^UltdclU inanJiats. m! fit. feet pure «onvoiira uii'^AfTemblei varfo J[ 711. Toti'!! Ponrificito di PapiCo- Cirrt IrM- 'tfi'ino 1 ntlla quife (i mttii del MicnniDnio 111 i Hretont, SafjoJi i, e Stoiiofi col con-carsodi tutiiiGrandidel Kfleno. NclÄj^Jii^ Mag^i® fiimneun Cmitilio in LonJra «ifJji. tli Egbarto Ri de' Saisoni Occidentals , nel quale fii decretsta la fefta di wJ Sa tit' Agofl i rt o Ap oftolo d' /n gtiil rertä. Vcrfo U S^o, 6 P leimo n do di Ca n i »rbii cclc-br& an CoociJiopev la rtfliurationtdelli Ijifciplitiii Eccleliaftlij . 11 Regno d i Dinimar-CiiK' ntS ^^ poco favorevdleallaChifii, »ndü il f^spa Pormofcrfi quereltrcol Imon Re Edo, JC g^^if ardo, die ad if^ani^a del Santo Pontefice free c /rigregir« un CoDcilio. Sul f^M dei X fcw loperla lifttiurationedeUa Difciplini Bcclefiaftiea ii ctlebv6 purenti ConciUo; actefochc gli Ecdelkftlcitotilmente rilaflitii , pigliava-io Mvj^iscon grandiiCmofcind^fo He*^?«' , ,,, ddiiSan Diiiftincanikimö pure qua'io ilMifo iaun'alti aCojidMu coilvocato vcrlöl'anno 969,a^70. Nel 1071 RipJlimentidecifa la p tt^afuneJi LinfrifltcdiCmtortia, ctlefo-ftenevad'hivtrecri. iPitlatjd'LighilttfrailPtimiro . S. Volftano Vefcovo di Worceflsr Y""''^**' ntl loj+fCi depoftcKialla fua digniciin un Coi-ciliibolo, ml pocodoppwfü ri flab i lito neL htuS 1C7.). lafmSede. S. AnTelniofTi PrcIidcnttd'uQConciliotinitoHit ro95 pec I'tlettioiit di Pap* w/io^j, * Urbano tl.Nel iTOi ftcotivocato iinCondlto in Londra, nel quale Turono depofti, e W/ iroj fo(i Jail natisi i Ecd^Hailici dl mala vita, e mcilteCliif Te ■ fiirono provifte di Paflori . Lo floflbamiune cclebri) pat ün'aftro S-Anfdmo di C^atitorbii, Jiel quale puli» GujlitlrrK« tkpifiiciä, di M*ItiiBfbury,cEit!äiertpp3rti iCatiortl .Nelirij-, alli jSectembreGioi'snnldiCiemi »sU CardinaleLegafo teilfl«un'alcroGoodlio nell» Citri di VcflmuaAer, nlel qütle-fuiono / " a f H- Canon i Kigiflrati da Matte« Paris . Nel (fc^cro nunt?» pe'J fuc- ! corfttdi Terra Sinti , doppfl die Saladinw hubbe foggiogata GkruraleitiTtie. Fü celebcafa W/ irjs. un'alcroConeilione! ii^i, in cui fi ftibilirono Canoni j-eglftrati daH'iccennatu Auto-ffff/n^j. jg Nel 114} füeonvocato uo'altroCöUcilio.pd raantciiimeiito de' Dintti Ecclefiaftici. miiibj Ufi radunanTa ds'Pre lat i d'JngliüterrJ pofuS TotnaTo in tuojo di Tibanddi Canrortiii enel.1175 faceqwll rtilsmliiw tSCaniKii cancevnrnrj gli 4vantag£l delU ■ flf/1114 Chiefa ripottitf-da Ruj^itroöoueJen.Nel 1114 Siic(il6 Lt^^ito dilU. Stjiti Sede tie renne 1(1 [ 1 j7 , iiel qusle fii airjliitu il S^ Gioiiann 1, deito Senia Tsrra , diilTiiterdetto. Otrone Ti-« r~el ri65 milmente LegatJ dtlla S. Sede ne^ünvticö iin''alti-o Nationate :iei 1157 neili Chief* di S-('»oio,inc[iifurona£Ubiiiti Oitiünijperdjrerfi iflterefliititlaCfiierjjpeT quintone Tcrif-flff I j Jb. t tco Paris. Ne 1 r.id Ä il Ca etil n a [e O ttabo n 1 Legsita de 111 S Sede n e celcb rö u n 'at cto per U riforltii Je' cüftumi j e di U ä poci> ne fü temJto un'j Ii ro ctjo gl i Ebrei, die furono difcacciati dal ^egno . r ^44 GugHeimo Arcii'-efcova Ji Caniotbia ne coagreg^ UDo^i in cuJ fiXconJannatQ ['Gre Harn UvjclefTo, e quello Condlio fü poi conrernriitto da Papa Urbano V/. T«reufo Rondel SuccefTore del predctto Arcivtfcova anltematiKb iS Propa-fitioni crroMe del mentovat» Eretico nel Cundlio, che renne verfo it r Prima di terminare la Defcrittione di quefto fi celcbrc, e no^ biliffimoRegno, pare,che la convenienza c'inviti ä dar'un oc-chiata dl paiTaggio allaCapitaledeiringhilterra , ch'h Landra^ Octä delle piu colpicue non ibio deH'Europa , niä di tutt'il Mondo , C^fla chiamafi dagringlefl Londo» ; dagli aatichi Sa/lbni Lonäen-Ceafl^r, eLondsn-bykg; e da' PostiNova Troja. Ella non h fblamente la Capicale del Regno ; ma anche il Seggio del Monarca della Gran Brettagna, divifk indue parti dalFiumeTamigi, che gli tbrmauii varto, eficuro Porto^ che fi cons'mgnc con un bcIliiFirno Ponte. Credefi a nche j che la fua fondatione habbia preceduta 356 anni quella di Roma; e chi vo-Icfle contcize piEi precifc Ibpra .queflo paiticolare , legga PH-iüo>Tacito, Am mia no, MarceIUno,c principa Iineiite Carrideno. Nel 1666 queftainfigne Metropoli in quafi divorata dahorri-,bilc incendio, äfegnotale, che nel rccinto ddle fuc muraglie numeravanfi fbftentando un gran Globo, fbvr'il quale compa-ri-va un Gallo; dimaniera, che tutta la machina compuravali clcvnra da Terra 641 piedi. Q^eft'ammirabile ftruttiira fu prin-cipiatanel 610, terminatanel rizi^e mifcramente sfigurata dal Rogo mentovato nel 1666. In memoria d'accidcnte/iinfau-fto fü eretta in Londra una Culonna j ne' Jati della quale ß leggo-nolefeguenti Ifcrittioni Htl Z.Atc MifriJiftfeJt. AünoCttillii MDCLX^/, IV Noöis Su jre n'rt-ii , iiin^ ki Orientsm peJtim CCIl. interuaJIo^ (]uÄe!t huiufce cofiinins altitiHj ^ iguis wurtej per omnes populabundus fere-baturcum impetL, Sc fragore Incredibili XXCIX TenipUjPoitK, Pra;toriuni, ,/EJei publica s, Ptucliutro p h ia, ädifilaf, Biblinthecas, Infulat.um mignamnumerum, Domuucn CCHpooooooCC VicosCD abrurapfi:. De XXV/. Regionibus XV, Tundituidekuit, ^liasVlil. lat^eiai, fir femiiiftas rin Jarentur AlTei, Vici ad itgulam rtapqndprent, Clivi complznarencur, «periientur AngiportUS, Fora, & Maeefia in Areas fepofitaieliminarentur: cenfuit «riam , uti Jjngul® Dumus murii in-regerrtKitconeJudeientur ; univerfajin fronwm pari ilticudine conmrgerent, omnefque Parietei faxo qBadratu, au t cofilo latere folidarertur, utjque nem in i beeret ultri Jepen-nium scdificando imraorari. Ad bze lirei de termini* orituraj, lege Jats praifcidlt; adiecit quoque fupplicationeiAnnua^, & ad «ternara Pdller«mjntnteiiam H, C. P, C. r"* F«Öinanter undiqut refurgir Londinum, majori celeritate , vei fplendote incertura * ^'''f^""*' UnutJi Triennium abföWIt, qua d fjeculi opuj credebatur - A//'int if m fjfnm}$A dtlla Safi ^ Ugg* f'nitrit I/crittierifj t te fitguty »^iunfA ne/16^1. Colomuihacerefli fuitid perpetium memotiam Eiorribiliflinid inceadii huius Urbij PrsTeftantjt: Hocexcitarunt ^&produxere Pipifl« dolo ^ & proditione initio Septembri« anno jD. N. Ml>CLXW,ad^perlicicndani ipforutu horriJatn coofpirationem » ut t o I lete nt Reli^ionen^ Prot eflantt 111 ,.3{-antiqu«m Angli« Über t item, u: Papifmum , Bc fel:v^- i a t em itit rod lic* ren r. t^lel Lit p nrtfKtsU, ^tcli^do Ptrižt Eqar Prtet: Lan? A. D M DCLXXt, .PrtiduSa litim. Gearg: Watermti -fiq»^ Pr^. Roberto Hanfon Ei^u: Pt^: Guliel. Hoö*« Eqil: Prg: Roberto Üinir .Eqn: Pr(; Jofepho Sheldoa '£qu! Pj-?; PerfcS* Thoma Datiej Prr; Urbii Anno Dom: M. D. CLXXV JI, Le Fäl>bTiche piu ccfpicue di efla fono ü W^iub^tll^ U Tcne di ^^^^ ^ ^ Londra , la Chieja di , ^ Borfa , ;/ PaU^^o della Clul.ActtoCuildbaU, edU Ponte . Il Pallazxp di Wttehall, 'Wkhai ferve di foggiornoordinario a Monarchi , 6 Sovrani della Gran Brcttagna , ed h fituato nel Borgo di "W^cftminfter, ch'e airOccidente di Londra : egli e archicetrato aU'antica > con molti Appartamenti clevati fopra l'ali d'una gran Corte - II piu rimarcabile di quc/ta foncuofa fhbbrica e un grand' di moderna ftruttura con moke Fineftre pofte in &cda della PiazzA. Indi limmenfe ricchezzc , c le fuppeUcttili d'infinito valore accrefcono lo fplendore a quclla Regia, al pari delle Statue inappreziabili di ßronzo, e Marmo, che adornaao 11 Giar-dino di quefto magnifico Palazzo, Non riefcc meno ammirabile al congrefib de' Letterati la fua tan to rinomata Librena arricchi- Lürtti*. ta de' pill dot ti, e ricercati Volumi . H materiale poi di quel tefori rende anche maraviglia alli Spcttatori, per la quantitä delle Gemme indlate nell'Oro, che fbrmano dovitiofä coper-taä molti de'meatovati Volumi, traquali ino{lrafi!que]lo,che la Regina Elifabetta compofe , e dedicb al fuo Genitore . Ed accibche nel Regio Palazzo fpicchi r^rtrficio degno di ftupore ^^^^ mogniangolo; vedefi /'Ow/o^w di quella Corte, ch'cveraraen-^^pf' te un miracolo dcU'Arte , rapprefentante un Moro , ehe ficde fopra uix Rinoceronte ^ e muove il Capo ogni vol ta j che bat-tono rhore , cotteggiato da piiiFigui-e , moko diletteuoli agli Spectatorr y che vi füTärro l'occhio. Vedefi ä lato d i qucAo urißl- ^ c'ha la coniunicatione col preccdente pel mezzo d'una Ringhiera coftrutra ä modo di Galleria ; accrefče la vaghczza alia regia ftruttura di effo un'ampio Giardiao, in cui I'arte accompagnata dalla Natura van-' no ä gara per farefpiccare dclitie proportionate pel folazzo di qnella Corte; tanto piil che dal Giardino entrafi in m Maglh di duemilapaffidilunghczza, ch'e il paflä lorio nelleStagioni pill temperate delle Dame, eCavalieri, ch'allo fpirare dc'dol. ci Zeffiri ripercofTi dallc Piante frondofe , dii^fte con vaga or-dinanza, ü traftullano trä quelle delitie, Indi ft trafportano ttel Pisrrco vicino, incuigodonogli/pettacolidclle Fierc rinferrate, come pure i voli degrUccelli piii ftl vaggi. La Chlefa di ^eßmln-fier era altre volte un^Abbatia deU'Ordine di S. Benedetto, fi-tuata in un Borgo di Londra , che fil poi deftinata per refer-citio della Religione Anglicana. Q^fta fü pre/čielta da i Sovrani per la loro incoronatione, e fepoltura, campeggiando fregia-ta da fuperbi Maufolei, incfoftari di Marmi piü prctioß, e bron-zi pi El elaborati, che fitnno ft u pire TA rte, I piii cotifiderabiii fbno quelli d'Enrico VII, e delta Regina fua Spola, architettati col bronzo, e fcolpiti con delicatezza indi-cibile, Nella ftefla Abbatia veggonG pure due fpatiofe Sakjhog%i-di deftinate per le AfTembl^« del Pariamento , eperle Radu- ' nanzc d eg Ii Sta ti Ge ne ra 1 i de 1 Regno. A m mi rafi pu re nella pa rte Orientale di hondra il fimofb Caßfllo, chiamato dagMnglc-fi Tbe-Touver, cio^ Caftello della Torre, pigliatido qucfta d«- ta Tarre. nominationc dalla gran Torre di figura pentagona, cd irrego- lare, ch'inalza I'ardita fua fronte nel mezzo della Fortezza , e quattro angoli di efia Torre ibno fiancheggiati con altre quattro di figura rotonda , i quali , col rimanente de!Je Mura , fono bagnate daunaFofTa, c'ha il fluflb, e rifluflbdal Marc. Ren- dcfi ma^giormcnte confiderabile quefb Ca/lelJo dagli Ofiiciali D iüvi- M Ifdlariočlel P. Coronelli. ^tS' Arft«*!*. mtrn: Main/Tj tfHi/ritt VtjhAf AUirt. dcUt Zf£Ca y ch'in eflb per l&piii fogliono &re U loro refitlenza, invigilandoalCunio delle monere d'OrOj e d'Argento, ch'ivi improxicano con fomma politia pel bitbgnodi tutt'il Regno. Nel recinto di quelle Muta Tinchiuiiefi parimenti il formida-bile Jrfenak di Londra i ftimato il piii munitodell'Univerfo, ■fdoppo quello di Venetia , in cui s'atnmirano ^ tr^ Tatrrcccio ArtiiRffis prodigiofodeU'Artiglicna, duePei/i ; U primo de'quali vomi-pf^ifj* ..j^ fgjj^ ^Qit^ f^fte bocche diftinte, e I'altrotre; Vi Ii confecvano fimllmeate altri tre Cannoni di Legno cer-chiati di ferro, de quali Enrico Vill. fi fervl ncirafledio di Bologna in Francia. Nclla parte poi del mentovato Caflcllo, che corrifponde al Fiume, vedefi il Gran S^rra^io deftinato if"' per le Fierc indomire, chene' Covili diftinti fogUono cotlocar-fi d'ogni Tpecie. Vicino ä qucfto e una forte d'Abiflb coperto dairAcque, incuifi precipitano i Rubelli di Stato; «partedel ^j.Cadavere SCt^muek (Q\\t fii dishumatodallafepoltura Regia, 'chei fuoiParteggiani havevangliprocaratoj fu gittatoinquel-la voragine ; I'altra parte del Cadaircre lU appeft sü Tinlamc Patibolo della Citta; ed Ü Capo di quel Scditiofo iü collocato jf*9 Cflp* SÜ la Torre, eve per I'ordinario ß pongono le tefte de'Rei coa-vinti di fallo di lefa Maefta. Doppo I'incendio del 1666 fbpra le rovine deirantico edift-cio , detro volgarmcnte la Borfa , riforfe la mod^nta Barja di ibtituoÄ ftriittura per opera dun ricco Mercante , chiamato Totnafo Gresham, che mnamorato dellc Sckazc fondb Tannua penfione per i Profeflbri di efTc , accioche Icgeflero nel Colle. gio Gresham > pure da lui con fommodifpeadioerctto. Lafiib-Berfa^ brica poi della Nuaua Borfa /erve per il Rendevos generate de'Mcrcanti, ch'ivi concorrona d'ogni Natione per difinirc i loro interefTi priticipali, c le difference, chcpoteffero nafccre dal traffico , Dividefi hoggidi la. CittA i« 16 ^mrikrt, cd fe . governatada un Configliode' Seaatori., chechiamano Ed^rmen in forma di Republica, havendo cadauno di quefti la foprin-tendenza della fua Contrada. Anticamente il Govsrnators deUa Crfr^ occupava il Magiflrato Son rano, in luogo deJ quale Ric-cardo I. vi ftabiH due ßaglivi; cd II Re Giovanni ne luogo de' precedenti perraife, che s'eleggcflero dalli dodici primi Capi deL la Citta uno coltitolodi Maire annuale, c due Vifcontit I'u-node'quali fe chiamato Reale , e Taltrn della Citta, // Maire poi di Land fa tienc Cafa aperta , e la Tarela apparccchiata tut-to Tanno , per oitcn tad one della faa grandeiza ; fuole ancbe pafTeggiare per la Fiera, che fi celebra k S. Bartolomeo da' principal! del Regno , addoflandofi airhora una Toga rofTa , con una granCollana d'Oro, e I'Ordtnedelta Garticra, ofiaLigac-cio: e quando efi;e dallaGitta, portafi avar-"'^' pom pa Iblenne una Spada., uno Scettro, ed un Biretoj indigli altri Senator! I'accompagnano veH:iti parimenti di roflb, iedeii-■do fopra generoii Deltrieri. Jncremrnro deW laghllterrä. La Monarchia d'Inghiherra s'incaminaya a pafli di Gigante al fuo maggiore incremento , dilatando la vaftita de' fuoi ifo'm-^f** confinifott'il Regno di Willelmo il Conquiflatore verfbl'anno T^Cittiä, I6 J quando egli ineftb la Normandia al proprio Diadeina. Anzi in pochi Secoli quella bellicofa Natione fece tanti progrelH, ® finumerofe conquillc , ch'eUa vide ampliatoilfuo Dominio 'jeii inihM- ne'quattroCardißi dell't/niuerfb. Enrico II foggiogb Tlbernia: Edoardo Il.fuperö la Guafcogna^e la Con tea di Ponthieny:Edoar-do ni. inalzb le Bandierc France fi, a r roga nd o/ene i I ritolo di Sov-rano;cd Enrico V, fi refe tantoformidabile, ch'egli debellb qua-fitutta la Francia. Indi Enrico VI. ncl 1431. fü coronato in Pa» rigi Monarca dells fte/To Regno; Giacomo VI. Re di Scotia tn-corporb il fuo Stato coll'Ingbilt err a. S'atiati che furono di conqui-tftiF^^Z ftarepiii Regni nell'Europa, veleggiai-oiioncirAmerlca, impof^ fcflandofi deile Bremude, delia Virginia, cdella Nuova Inghil-N/// A/s. ■ fpinfero parimente 1'Armi poderole nell'Afia, ove a'impa-dronironodi piüiuoghico/picuirpettantiairindie Onentali. Fi-nalmente Carlo 11. s'introdLifleanchencirAfrica , mentre egli AS. nel 16 6 8 hebbe la Citta, e Fortezza di Tanger iii Dote. Ben' h vero, che lo fčettro d'una fi vafta Monarchia fi fpezzb nel fuo decrement:© col la ftefTa facilita, cli'egii per^'enne all'auge dun tan-to Imperoj mentre nel 1+50 Carlo VH. Re di Franda difcaccib gl'Inglefi dal cuore del fuo Regno, reftringendoli 3 CaUtit dove " pure furono fu (leg uentemente debellati dalla Regina Maria ael rt,if a^^fie. J J J Ondeal prefcncei Sovrani della Gran Brettagna non pof fedono tampoco un palmo di Terra nclla Francia; e pure, fecoa- do ■itr'» pliaCt V. dfMh la Fr»nfi*. At<}uilti doil coftume de' Potentati > confervano tuttaviail titolo , ieVIn- tiuUs d legne del Regno giä poflčduto. Varie /bno le prctenfioni degV In! glefi fopra la Danimarca, cTOlanda; coftringendo queflaad un ttTsuti jy rigorofotributo., per efercitare la Pefca nel Mate vicino; c sfbr-zando quella di conccdere il palTaggio libero nello Stretto del Sund, ftnza ehe k Danimarca pofla efiggere conrributione veru- ^^jr^JJJ^ jia fopra i Legni fpettanti aWInghHterra. Incredibili ibno perb le tenioni feguite träquefte due Nationi,e principalmete nel 1664, 0w-, airhora che f ii fpario copiofiflimo fangue d'ambe le parti, a foJo effetto di elimerli gli Olandefi dal mentovatoTributo, b di man* /w fß'tfi*-tenerfi gl'Inglefi nel predominio antico del Mare. La Brittaimica Natione, che fempre feguace del trafiico, c di folcarc I'onde fpatiofe dell' Oceano , hebbe anche favore-vole la Natura ., ^he provide lefpiaggc deirifola col com modo riguardevole di uumeroli J^or/*. Tra i pil ficuri, e frequeJitati de' r*rti quali godono la preminenza T>üvre^ ch'aprel'adito per approdare ■ nella Francia ^e quello di Rocheßer col fuo famofo Arftnale, in cul Peru , tj .fi vannoinceffantemente compaginando !e machine marittime 'il^J^'J'J' pel traffic©, e per le battaglie navali: anzi queflo s'obbliga va ne' icorfi fecoli di mettere nel Mare 11. Vafcelh per la Gnerra; come pureiquattrofeguentii/'Hjff^f J Rumneyy Samdiuvlcb. cd Häßingi. Git altri fono S.Margbmta^ volgarmente detto Margir, Harvk, ch'^unPortoRealecapace d'ogni gran machina., alpari degU feguenti di Famouth^ Plimoutk, Darmouthi Sontampton, e Pool. So-no ugualmeme celebri i Promoatorj, co' quali quefto Gran Regno s'avania nel Marc . Bornoy, e Braycbypult chiamato da To-lomeo Cangamrum Promontorium, da Taci to Cangorum, c da altri Cängatiorum, fono afiai ri no mati, Capo di S. David^s fe il piü Occi-dentale, che s'efteade verfo I'lrlaiida, chiamandofi ancora OSio-prutrum Promoatorium. Landefend^ gia detto Bokßum, fpicca il fuo ■Capodalla parte piü Occidentale del Regno, auvicinandoü alle Sor Ii nghe. Qi^ello di Lefardj al tre volte chia mato Daraoftium, & Occrinum Promontorium, occupa il fito piü meridionale. Nfjfe, e S. Johatt s'aftacciano verfb Calais nella Francia. L'ultimo di Sprun^ conofciuto dag! i Antichi fott'il nome d OceUumJ^romontonum.f forma !a bocca, colla quale G fpande nel Mare il Fiume Number. Ad^mtn^ Numerofe fono ancora le adunanze dell'Acque, che inaffiano VlTfghUterra , e formando profondi Fiumi, concedono I'ingrefTo a i Legni piü vafli, ches'auvanzanopiti leghe nel Regno . I piü cofpkui fono il T^mlgi, laSaverna, I'Bombrff, Öuß,Trme, Staf- ^^^ fordy Lichfieldj Darby, Noti^ghanty Li»colmf, cd alcr i. Jfoh Spettanti aU'Inghikfrra . Fra lelfoleaJiacenriaiJeCofteOrjecitali AU'Ingkiitfrr* la pii tipofta a[ ScKeWfione i , , quslla li }ie/y,Ftrftt^Far*tt^* C^kfT fono i Meiro giorna: ie Str/ingut^h SiUy^nyxe fttftiu- ^^ dono i IJ J) dagrAntSchi deitf J/Z/j/rem forma rotonda JI veggono cinted'hor- rirfc balitje riguardanu il Mn'io giomo dell'lrlajida,« rOecid«Me dellMnghiUfrra.^Di Jr/j, Antiehi SiSnra, t tri te died pjü ri no mare la princip2lc,larcib fccittoSo-lino SiUarum IrtfirfiimjitfJffv^m Gtm Efitntfua J?a«)ii//fwr^Jwr(Damnonip malim /cribeie^ turhijfamfnintfi tÜßingtiH-tuiafhtmiitnefMfn nurtf cofiedtunt marim vnußum : nufsJinAt ,jrf numrtitifrtrtfuiiint; li/ifil rt/^ ^ampiuiir ■ t»utiitfi»titiHttctJfMTimpttiut ^ gnimfrttijifarimt : litsfptfcs!unt\fiitnti*mfuHftetumpariifT viri^AfftfmiftM tßfm^t, Ifa!a di . Trentimfjlia (JiMeitogiatno 1 Setcentiiope,e5 diOrienie inOccidtntt s'cfleude!'/' fo!i di M»Hf detra tli Cefa re Afi>rt»ida Plihio da Tdlom«) AfjH^di.^ quiß JW^bj Beda JVfufljtMiidiGlida Euie/na^ddsi'In^UÜT^I/tf/m^/riedigi'ht' vtrßikiNt. bitanti M^iti/t^. jif^n , E' collocara fccondo Ctf»re j. GiiUiirtim in meiioalcorfodtlli Brettagpa,«! /tlanda; fi situatinitt. divide in pin j Bo reale, ed AuilrtlejConti ij. P*iö«hje , c CafteIJi,cioi mtfio giorna^Vug//it airOriente,P«/,c S^la'^^ufi all'Ocafb . Hebte altre vojtc i ptoprj Ri^ed ho- Ceßi/n. raid pofliedunoi Cotj d i DerbicjUnode quält fi-dice R-^otodtU'i/blaiAlI^rma Tacito, cht Ptfijiri- nuoto ziel Concicience per luoghj piludafi ^che S^ecoiiio Paolino facelTe lo ftelli3;e in alrro luogO le fcguenti piroie rapporta-Af^n« tfim Vrt/Umm ftdti^ uä't itt' ■4tSffituil/'nptfßititniiin/b(rff ^ pTfßdi* ^fi/iume txci/ii. IfiU An^ltfiy . Angirfty i r TToIj ^ Eutro-piodice,ciie VefpafianoImpwacoteaEgiQnfequeftVfdlaall'Impero Romano ' uranfe^ Carnt/ey^^ii J'^rfiit thiamata, e Jirfiyt giä det ta Cf/irrny fono i. Jfole rel Mare dl Francii ' all 'Occtd e tv deUa Nor müd laj« d a 1 Set ten iHone della Ure t tagn a ^ Je q ual i a It revol te apparrc- ^^"^ßy nc vanoalla Norrnandla , ed boradipetidonodairingtiilterra, comedircmo, defcrtvtndo \ quelle della Francia. Nel Golfii d«lla Sahirna Co no Je quattro Seimig eioi f/attJitify St^el-wr, Cildti^ Leitdßtyf oCcttday. LeiXole di L^m/ndoucrebbonogodere piü tofto il titolo di ^""^f*-ScogJj, c he d' ffole peir Ja Joro dimin Uta eilen fibne.Ä^i eJb aJ tri A ü tori fono AiCcxi r te nua 1- AUrt IftU ^ te altre IfoJe vicine-aJJ« Bi ittinnicbciPlutarco tw oflervigran numero di diTertc,dedicate i Demonj, ed Heroi, e in u na favoleggiauo, che flis carcerato Sacurno, da Briireo addor-mentato , e fexvito da piü Demonjcol nome feconilo Avieno di Ptfa^^. Artemidac ip- -preffo Strabüjie cj lapptelšnu im Ifoli vicino alla Brctragna | ncUa quale fi facrificanai PfUf'-' Csr*tc,eProferpint. SCOTlA / •i k * . - '" . Ii ^ ' • i i ' . C* ». • . ' •v- a , w / • • • • .' " [J • ' •• • • v ' JU**' • r .-•iT* Srtirfs/jf^- Jt Jirnto nrr»- SiTt, * Cli' Korm nmi. Hivifä in 4iut f^irri. ifi^j Pff tiimif. Ahr SI «ißffrt d*l Mftnpcii. C^ß. A/A I'ertllt. fi Pm W^ tia, UM tfutQistm. SCO Iln parte Scttcntrionale aell'Iibla raftilTima deir Inghiltcrra formafi il fecondo Regno della, Gran Brettagna ^ voJgarmcnte cono-fciutci col nom? di Scotia . Q^fta alitor i ente confina coll'Oceano Germanico , all' oc-cafo vcdefi Tlrlanda ; 1' Orcadi col Marcj ___ Dcucaledonio bacdano le Tue fpondc Sett^n- trionali ; ed al mezo gforno il Fiuoia Tueda, e i Moi>ti The-viotei la dividono dalJ'Irtghilterra . La fua lungbezza maggio-re comprcnde 157 miglia > e la largbezia, arriva. a.Ui 180 , trovandofi tra i gradi 55 , c 59 di latitudine Sctt^ntrio-jialc , e 12 , c 19 di longitudine^ Totto il mezzo del X verlb il fine del XIII Cltma, e nc i, Paralelli XXII, e XXVII, di modo che U fuo Giorno maggiore e di here 18 , e minuti jo . Dalle diveric Nationi , chc yi s' inrroduflfero , h dalla varieta degli Idiomi, varieanche färonoledenpmination.idi cfTai I Romani Ic diedero il nome di Calciknia da I vie j no Mare Deijcalcdonio-Qiwlli di GalJej la chiamarono Albama , b dalla biaßchci-za degli Habitanti, o. dal candore dc'Saffig chc in effa fi veg-gono , Cr Ingleli, e la Nationc del Regno la riconofcono col yocabolo di ScblaiiiT KirK-brid , e KinKarditi, Nella Proviacia di Striveling Sterling , Calleiidar, Gambernald , ed Elphing-fton. NelU Provincia di Lilintquo Liiintquo , e FalKirK. Nella PtMuincia dt Louthiane Edem bur go gia defcritto, Leith, Dum-bar , Hoddington, c DalKith. Nella Provincia di Calidesdah Glaßrow , Hamilton, Bothweil, Rimfraw, Palfay, cCruy-fton. Nella Provincia di Nit bes dale Dumfre^'S, Sol way , Caer-laverocK, Morton, Avau, cLochmabain. Nella Provincia di Te'fedale Peblis , SelKircK, Lauder, ed Ecclife . Nella Provincia diEjkdale non fe alcun luogo rinomato . Nella Pnrvincia le Marchie Aka Rofčburgo, Yedburgo, BaffaHum, cLoch^ mabain . B nella Provincia Ziddesdale Harlay, e BraKenfay. Ttä i molt, Fiumif chc irrigano il Regno di Scotiä^ i principal! fono quclli di Tuvede , Vuhittcter, Tyn , EsK , Lirh , "ort J cLet. II Tay, nelquale cntranoi FiumiGarri, Indaur, Brower, Tilt, Ardit, Shie, Dee, Don, Ytan, ed Ugie , quali tutti sboccano nel Mare di Germania all'Oriente - Quel- Sf^^. h , che fi fcaricano nello ft ellb Mare al ScEtentrionCj porta no il nome di Speyn Lollye , Avonfindorn , Fyrt de Dkornoch , Languyal ^ Amfler, ed Avon.' Egli altri Fiumi, che fi rea-dono in quel Marc all'occafo , fi noniinano Logh , Ouyd , Irwin, Ayr, Dum , Gyrvca , Luys, Dee , Nych, Annan, e Liddes. Gli Sco^eß folio doppo i Pitti confiderati per i pill antichi Po- AMirUti K>li della Gran Brettagna ; mä Torigine , e 1' etimoiogia del oro nome iono talmente ofcuri, che i piü tftruiti non hanno potato di cio apportarci aleun lumc certo . Divcrfi Autori , <;he preftano fede alle Favole , hanno creduto, che Scota Fi-glia d'un Re d'Egitto fondaffe quefto Regno , imponendogli il di lei nome. Enrico Arcidiaconodi Hantigdon, chafcritta r ifloria di Erettagna , ftitna , che 1 Sco^^^eß [icno ufciti da Cantabri diSpagna, che (ono i Navarrefi d'hoggi giorno. Bu- '' canan li fa bene origin a rj di Spagna; mapretende, chediicen-dinoda iCelti, che paffarono i Pircnei. Matteo d'^eftm^nf-ter foftiene, che venghino da i Pitii, e dalle Donne Ibernefi ^ di&ut^nM e che la divcrfitä delle due Nationi diede loro il nome de' Sföfi. Qi^fta ragionc perb e convinta dal mcdefimo Beda , il quale rapporta, che i Pitti ricercarono le Fcmmine agli .Sto^-■ [f^ d'Ibcrrüa. L'opinionc di Camdeno, chealleriice efferc verni ti,e nominari dai Sciti ^ pare ä mcJti la pi?l ragionevole , come fe anchc Ja piii Icguita. Qaafi tntti gli Storici Sco^^eß re-giftrano lafondatione di quefio Regno dal Re Frego II , che rr,g,utt-principib a rcgnare nel 411, dal quale tirano la continuationc M 't 4i cutti i loro Re. E vero perb, che precendono , che qyeilo u/t.^""'* ' Re non fece , che J^abilire il Regno , e che gia era formato joo anni avanti la venuca del Salvarore dd Mondo fortoFrc-go I , che regno vedo il 4.10 di Roma, come habbiamo no-tato di fbtto. neiia Serie Cronologica di derti Re . Aggiungo-no , che doppo quello Frego il loro Regno haveva dLirato fin al tempo del Tiranno MalWo, chc I'haveva rovinato. L'an-no 1286-, £>1190, come diconoaltri, Alefibndro III cfTendo mor to fenza FigJiuoli, inlbrfe lunga con Cefa per ladi lui fuc-celfionc tra Roberto da Brus, e Gio: de Baielleul deMa Ca/ä_, di Harcourt, tuttidue ufdti dal iangue di Scotia dalla parte di Donne. Eduardo Re Inghikerra nominato da i due Gom-petitori per eflere giudicc di quefte difterenze, diede la Corona a Bailleul. Doppo ia ricanquiftata da Roberto Brus, che mori nel 1529, lalciando D^ivid II Hio Figliuolo , ch'effenio niorto nel 1370 fenza Prole , hebbc per Succeffore Roberto E II lilillllLIIH||l||lll 7£näFl XoU-ej^an. Hums ta jSiL Se-He/ztnan^ 3. S -LaffS ........ Manti J^Fl^'^e^..... ^ftj'j-a. TTiMj'/äfn- '^cijuf dfipt^ Ärdermffutk Mead te/"*^ f Jfe^SA TTlMSi ä xiicrathsiX 3T 1 frdtrwS j^il'" 0 ■ 0 %MirZ ISO X^^ fža^o y ZeyhiitA ' Z 1:0 S J' J'f^t * 0 ' ' Ii ZaqÖ , TTaujfl Jjt^ah-u .inniniia — n o _ ................. Gfrifimer- ^ fev,' Ab undone Sch^ciitoA ) ix ..... - B^echy^ yr V T f Bre.chiaia ca^ Mi jr^euaiVL — _____ _ _XJHoßilak '>uinnofyr Casr yuy ^attty M A R E * četrti ■ Jiari'pcJi TjU^I c^t . P -- - . —■ o Caf^d ^/fime Ttiy ^^^icms Ca/h i ^a/rneriHüi-i -------------III I^y I I (■/nr Ta-y^Iii^l J'iJv'J'j-aJi. Tauus, TticUo * 57 fSulnJi'ew ) Tanutii \Bacony JiaUUf.^UJ-ltV' yr ^rrf^üJ^fo/i» - QiWi ■o. ¥4 CrifüM^- č'rami: ' t^^JiviUX < ^ ^ jj C Xitso ifi^- , J rtiblammi-ii'--^ E R M A K I CU it'I-demhuryo Häenk attt^ J^rth et Forthea h^uarium i Bodch^ia a/t; * fJWij^« I V*. ^rü J X .-I;;'...... ČtvA.i _____ JCrltin^ tfrki , : J- TSJtZ J JP^ rji : y^-rjr-r^ jft Crxft I MB RI CXJ riyjtwwrl f^-^T-T-en . ^ -K. Jt jTJVT. O r^fl D A 'c^ft^n 1 Is o L A .-I- The mM&^ ^^^-atttr^, S^ie^ii^ffz IPrafn. * GJ^a^ea. r h/tf'^ b ^o/iLfchi y V " CatAift^JÜrt .-V S-j-lhj Jifad '^wytnt^nth Latn^t'Wun. I / Sem^tl^ (trt^miJl- J---fyr- ■■ »"^i^fiS i • ■ j "" "" H / ji arrrzcJt •ifedc eda J'liumte I u«. t ^ ' — Tl..■ ■ A n fjinait/ f XTj'^.Tt Hjtr^jtnujj^^ Cru^r^ai ^ I \ iiinnrtlJct' ; hditn , t^- ^ ^nnSi ,---- , -iK Tojii-^fti A' yifnrL /Jfirit- ^ , ___J'ciifl' ^f V T\fc T . ^^ P Ö X ^ " li = y Xirki^*"^ rhfltn 4,2 öAü IL JJjllfTfÄlfllM« ^^ / Tt .V lUjtZ^, { 'Iv^Aiirn •ufe i 1 ^ D nrntt ^imßahrtiifh tfi'-'tdorth Cch-tl. 1 jT ipJiiuuf 1 V^JT / ..Al^/fr O ^^hnJ J'titrii •ifSlit iii^iiiiimW liiipt: I^orhjr Jia^iAnt^A. hdla^k i>n. v-F ■mut. m O Mezxo^^ior/io iß del Ducadi Saw? [8 II «Jella Famiglia Stuarda. llParlämento , ch' e T AfTemblea »Ajfimih» ^cgYi Stati del Regno , fe campoflo ili tre Ordini , cioe del Clero , delta Nobilta, e dd Popolo . Oltre qiiefto vi^c uru Parlamcnro fiflb ad Edcmburgo , come habbiaaio gia det to , il quale fu ftabilito del Rfe Giacomo V. Oicefi , che avanri di m , ve n' era iino Mobile , il quale fi radunava nellc Gitta per amminirtrare Ja Giuftiti,i , ed interpretaie le Leggi . b^lai^.'*' Oltre qiiefto Parlamnto i ScoZicfi hanno ancora qualche Corte Sovrana, e GiufHtieri per le materic criminali, e ciafcuna Provincia, oltrc gli Ofliciali ordinarj ha MnVifconteEre^tarhy che ^iiidica lemiterie civili, e criminali . Quandoil Rcvuo-Ic convocare gli Stati, il Cancell'me aiivertifce i tre Ordini, e daf-TiTma-ft cunü di eßi prefcieglieotto Dsputati: £ Jo Stato all'hora di-^n^tao* Contndi J edin Gitta, c'hannoi lorootco Deputati par- ticolari ; di modo che 1' Ajfemhfea & com porta di ji Perfonc , non compreligliOfficiali del Re, e del Regno. Succeßove Crmologkä dei Re di Scotta. Frega Iverß? rinfH)4io dj Roma icjni) aoiii 2,5. Ferthaire i j. Mane 19. Doipi-«lilltt iS Render a6. R.ruiho 17. Thereo rz /o II, Doiiaido Ii £4. CrAtlinio 24> Fincofmaco Ronuco i. Angufuiii j,, Fetelmaco Ciigenio i jf 6 r i- NetP aiino^i I (Ji tioftm SalQtc principih i Kgnare Frego Tl- Nel 417 Eugenio !); JvTel ,, 449 Doneirdo Nel45^Cofti[icjiii>/- Keliö^GongaUöLNel joi Gorano, i^Conrans. ^ugetiio [II. Nel 5j8 CongalJo If S'd Kintel . Nel 570 Aidun : Ncl 6d| Kf n net h.b Chen net. Nul öoj fiugenio IV: Nel 611 Ferehir, fc fernuarhd /. Nd 6^6 DonildolViNfilSjoFerchirtt. N«(663 MaWuin : NeUSS Eueenio V: Nel 692 Euge.. üf. tOQ VI Nei 70J Anibercelet, Ö AiflbirKiltt ; NeJ 704 Eugätiiö Vrt: Nil 711 Mordjcli: Hel 7?oEtui/i:i ,0 Etfin : Eugttiio VIII' Nd 764Frisgo III: Nel j6j SolvitKie : Nel7«7 Achaio. Nel Si^jGongillo. öCoanit/f-'Nel 824 Dongal, i Dom Ido V: Nel Nf/Z-Soo 8^0 Alpin®: Nrl«J 3 Ksnn« h I: Ncl »j? DomUo V; N^fl 8; S CuftAntiw II Nd »74 Ethc Nd 87) Grfigorio : Nd Donjal, h Donildo VI Ntl 90J Coftantino Uf: Nel S74 Ethe; Nel S7 J Gregotio: Nd 891 Diingal, 6 Danaldo VI; Nel Coflititino I h J.V/: C300 Nel Malcolmo 1; Nel 9 (S rndulfo . Nd Düffj Nd 97J Cüleno , Ö Culmd r Nel oS5 ICieiintt 7//: Nd o^^Coftantimi IV: Ntl ime: Nd ToCf^ Matcolitio, h Mflco. lumbo r/. lOU Donildo,6 Duncin; Nd itMoMicthabeT j ö Macbt lc : 1057 Hr/iiOO Mileol™" ■TT" Nd 1094 Dnnaldo , b Diiricin :N«l 1094 EigarJu; Nd 1105 AlelTacitlro I delto il Forte: He) 1114 Da rid /: Nst 111; Milco!mo, Ö Maicomcm / V: Nd itöj Gu^ ^tieEmo,ile(toil Le»ne.-Nel Tii4AlefT*iidro Jl-Tielii46 Aleflinrfro HI- Po i jovernö il Regno Gio." BiÜleul jil quaie non fil iHunCffil Tr^no prima dfi He! rp9nivjd II: Nd r|7o nStuirdu." N«l i j9GGio:detto R.obsrtoIJ I. Nd T40S Giacomo [t NtlT457Giatumo Ji. Nd 146(7Giacomo ]fl.Nd 14(1^ lUcomalV; Nd iji^ Gijcon^o V. Nel [J41 MariaStujrda.- Nfl ijS^Gkcomo Vi;N:l löij Cado/;Nel 1649»? 60 Carlo H, Nel 168J Ciatomo VH.> Ndi6»8 EarScoGuglielnioace, ' Mi'tife /i-. Hi! 140'^ Milanii delU Scpt I Milordi delU Scotia , che regißnarm , [ono da tim cavati dallö Stäto ddrInghUterra dd Cba^^la'ine, VoodyLeti, ed altri^ e k di efjt reßam per magghre dißmtione fffpojk CMalcgo fegu^ate ia Carattere corßüo . jmdi MilerJi ^ Hamlltüll della Famiglia Hamiltort, Gordon , QtrJaa^ Lcnoi SfVfar^^ Tinfhi Mi' Qneensberrye Xt^ugLit . /triff M atchKf MilstA, A t hol Douglis ÄrshikiU^ M on tCTüfe Grakmf . MiTftt/f Cfui Albercorn HJtm/rfrt, AbuyneGur'Jtr«, Air lie Ogj^t«, Aire, e Metithtiili rJi. C ritiaiiit, A n Stfiin/in , A iicra m Gf ™ , A rro 1 f fii.v 1 B J Ici rres LinJfiy , Ifouc ha m CoHtt Mi' Braid, Albin , & Holland Cjm^*//^, BucK.leu.-bJr« , Callander Ltvingfiati , JtrM. Cini va i i) Dtf/trf/, CarricKe Sf »vrtr^, Ca AT! j K* nJ/y, Catnei b GairnefT Simhrs, Crav-fo rd Linßy , Da 1 hou Ce i^arnfty ,Dundonald C»nchr*,t:f , Dumfaiml j 11 g Sp-ujt , D Li rnba r. ten Ii f Ullas y Dundee G fjc^*»™*, Dnjlfrcyi t; right on , Dyfert Murray , Edling fivrjw , Eä'i^nton Mtfwf^iHBjTv, FinlatorO^i/i«, Forf.tr Dpej/jj/, Galloway S/xii^W, Gleicaine Cwffifl^ijm J Hsidingtovrne H^nUta»,Home Home, Jro-win Cdmr/ii*//j Kennowic H^y, Kdmiinod^i hoyd*^ E-incarden ErUft, Kinghorn ijcn , Kin tur K^Uft, Kdlie EriKint , L iJi 1 i t h gaw Lt^in^on, toudo mi Campb/i'l, Leben L.esle y, t^ We t .\fßrf, 1.0 ti: Wa n C^rrf, Ma ITI Eyj K/yijt, I ilarshat IK eri, M d for t Dra™n* ir/, JUi;? H1 eto n, MUiHtrun, u r-ton, Dsw^Zv, Murray S/f^^rrf, Ne'Sifbrug Ltfii^ßstty Nithisdaie Mitx^tfi-, North fcJfe Cjrrti^iii,Panmevire Atjj^/j/j Perth Drurnmats^^ Rcthef Lr.r/ry,RDxb[irg Sei for t Mmc-SoutJiesK C^tritr^it, Sterling SmJinf,., Tarras S«.*, Tragnb-jre Staii^iri/, Ttivtrdale ifjj, Viteym« F^v^im-r, Vigton Vkmrnin^b^YtH Viaffittaxii^hSfMsft, y tfeersti Mi//>rJij A r h u t h ne i düll a pa migl i a Ariirr/wt ^ Du m ba r Q,>HflMt , CJii m blon e Vi/ienti OfiruKt, FalKland Girpj;, Frendraujjft CwA^m I;-jving li^rarn^ ^CenuieSre Ciar/fffji^KilCyth MiUrJi, 2.t nivsße» , K i n gdoti Siffttm , N e uv ha veti Cifnty , 0\eu tord Ma^ Kr// , J'refton G ra&ame, StorrtiiJDihiWtfi'i'jjf . Bara*ii Mi/ifriÄ,Ba,liticriiiocK delJi Famiglia EŽf-^g^ttH ^HamSi; Oit'Ätv, Bargen y H'tr/ii!-tafcm l^i- tan, Bdleni StUt»dt», Hlanryie Smvtrd^ liort WicXe Bt't^i^K/, Burleigh B,üfourt > ItrJt. Burnet U' a n d T wi! r, Ga m ro n e F- iff a x, C a rd r;^ f^ £1} K t.ne, Cirrn ic ha d C,6rmuhatl , Ca t hca t C t Cat blufft, Co i u vei 1 Gehwil-, Coo per E/pfiinnJit:}^ Cr a tum ont St-) urn^m Doöft-nion t, & M ade rt y^r OsinJfli'JJ/ , Gi aij Ö Craitßan^ D li ffi t S- i-'rlnnJ^ Du n K tli G a /iti^ J-;libincK Murray^ El p h in g t on E.Jft^w^W* jFoibts Frr^.*/, Korfire d'Afton jfßaw,, Foire-fltr Ferrtßtr y ftiiet fr^^^f ,Giayde FovihGi-tf^, ledbourgCirj-^jHacKerton Fi&t/itr^ AirKudbright L,ovat -Ff^^fl', Londortf^ i/.'/ri, MeWil Mf/W^, Mordington Narine thirintf^ Naper di Marchefl^n N.rp/i' j NeAJfarc*; KeucareK , Olyphant olypbAHf , Pleftligo Furits^i ReacK Mai/ray , Rollo ^r/'e , RoflEc I^cjff RutheL-ford l^«-iktf BfJf Rut hue n JJwj-j^.vM, Saltan Fr c principal men te ncl i^iAp^'ti. FrumentOj i Fmmi , cd il Maredi quejfto Regno compenfano quella penuria coli'abbondanza del piupretiofo Pefce. Gü Ar-mntl poi nori lono m.eno nLimsrofi per Ia /quifitczza de' Puf- . coli , che quajt jn ogn' angolo ricuoprono le falde di quci Monri, clc pianurcdclle Valli. Frtittana parimente le vi Teeredl quel terreno fempre gravide nelle Mmere diverie del Ftrroy Pkmbo y Azzurro jÖra j ed Argent o ; o J tre la finezza de'fnoi ftL. ma t i (Tt mi JVLtrm}, e cjualche p«o d' Ambra grlgta. Bcii e vero ^ cbe Tela Natural mo.'trb prodiga nt Merulli, e nelle TpedtLj diverfe d' Animali proficni , e principalmente ne' Cavalli di flima, clla voHepoi tramifchiare ad una tanta felicitä le ichi^ re moleftilTime de' Lupi, chje noji regna no nell' Inghi Jterra. j,»;/. PcrefTercgli Sfü^?^/; duePopoli diikrenti ndl' Idioma , dive rfifica no anc he trä loro notabilmente ne'coftumi. Q^lli, che ' parlanolnglefe, comelbnoi Gentil-huon^ni, c gh Habitant! nelle Provincie piu coTpiciiedella Scot/a, lonoi piüciyili, inge-gnofi, e tra.ttab.ili. Q^dlipoi, che pariano Idandefe , foiio i Lerf aitß^ piü aufteri, e meno civili , imperbche il loro fbggiorno e nelle Montagne , dovefono ralmente fortificati daJIa Natura , che gli ftefli Romani col h form i da bi le poten za delle loro arm i non pote r ono g La ma i fo 11 omet ter Ii; cd a nche ne' tempi noftri fcce-rofronte, e poferoTargineaH' autoritädegr Ingle'i Pariamen-fau^f'^ ' t a rj. Qi^ tla Na t i one fi 1 ve H re fieg ue tu tta via i a n>aggio r pa r te K""*'"'* • degli andamentide'loro antichi PredeceHbri , principalmcnte ne 1 velt i re, n e 1]' a r mi, c hs ibnc^ are h i, e ike t re j e neJ 1 a rozia fa- -t"" J tß* > vella: Geflanp pero d' dfere Antropofagi, come pure d cfercitar- ' ß neir altre fuperflitiofe barbaric . Injfomma, parlando general men te de* fono dotati della medefirna indole , che f'"''^ gl'Inglefij iieguono volentierila profčillone miiirare ^ fortinel-raiiverfita, ciiihnti nelle far iche, ed idola tri deJ Ja propria opi-nione. I Re di Francia hebhero icmpre buon' animo per gli Sco^^eß i men tre al loro valoie , e ie delta ii conftdb fempreV h cuftodia ddla Perfona Reale . Verfo li 200 anni deppo la Rede nt ione del Mondo , il Papa. Vittore inviü M ufionarj Apoftolici neJ Regno , accib V i i- ' luminaflero ne'Mifterj del Sagrofhnto Evangelo ; e con aflai fe^Iice progreflb , lafciando quci Populi 1' Inlcgne infernali , abbracci-irono il troncodeJ Crocefiflb Sign ore. Ma nel qui ji to Secolo , (btco il PontiEcato d i Celeftino II, le ca J/gin i deli' Erefie imprefiero qual^Jie macchia ful candore del Ja vera , e Cattolica Fede ; onde i 1 Clero d i Franci a v' inyib fubito. Sagri Minirtri per eÄirpare la Zizania , che lc Furie d' Ayerno fe-minaroi^o nel Campo vitale dell' Ortodoffa credenza . S. Ger- «f f^T^ mai;o d' Auxerre j e S- Lupodi Trojes furoßo i fblmiiii, ch'in- pf \ißabiii-ccnerirono gli fpurj dogmi di Pdagio; e ridullero le Pecorelle "" fmarrire dalTinganxio aU'Ovile dellaloro etcrna ialute . Dop-po quefto tempo la Religione Cattolica s' e fempre mantenu-t a ilhbata nel Regno > fin' al tempo- di Giacomo V. Rž; di "Sco. ß^ tla y che mori ncl 15,42; poiche all'hora ftrpcggib di nuovo il toiOcodc'Proteftanti nelle vi fcere del Regno - Üen^^vero^ che ilzelo J elapieta femprc commciidabile del prede t to So vrano, s'oppofecon tanto calore alii Erdiarchi , ch'egli, quaJ balfa-. mo vitale, rifanb griinpiagati dall' Eiefia , e riftabili la vera sirW'-^ Fede nel rrono del fuo anrico fplendore . Ma doppo lamorte UEtJ,. di Gkcomo V, c di Maria Stuarda fua Figliuola , fii nuova-ir.ente oppreßo il Regno dallo SciHna de' Hov^torl; tanro pi 11 che Giacomo VI R^ pure di ScQiia , cd il primo Re d' In-ghikerra di qaeflo nome, allicvo degli Eretici, ubbriaco dal ve len o mortifero dell' inft:delrä diede in quel fuo furore un crollo alia Cattc^Iica Fede ; obbügando le Chiefe della Smia^ ^^^ conedittoreggiodi fotroferiverfä all' empie dottrine diquei w,i-trJic^fn-niftridiSatanaflb. Qnefla Ia Ja forgcirte di tante calamita de^^'"-plorabili, che anche nel Secolo prefrnte affligge i tre sförtu-nari Regni della Gran Erettagna. Due ibno gli Arcwefcovadt Artivffra. ddla Scma \ ii primo equeJJodi S. Andrea , ä cui foggiacclono^^^^'^J"'" i Suffraganei di Aberdeen, DmKcil, Murray^ DiimbUm , Bre^ j«-cb'm, Edemburgo, Roßa, Caißtiaf > ed OrKnay . L' altro Arci- ' vefcovado fi e quello di G'/ayrow, acui/bnofubordinati i Vefcü-vidi Vubithnnj Argiky equello Jjo!e Ebridi. ISOLE - Sfrpafi" ^ g-l' guar/All nl ^ di FfüfLif. Pure-.. ISOLE APPARTENENTI ALLA SCOTIA. __ISOLE OCCIDENTAL! r i^Uttc rifolc dipendcnti dalla Jforid (ono divifein OccUenta- lui. Dicefi, che di la fortiile la Famiglia Reale Sruarda^ che I liyOrcadi^^Zeländkhe, Lc Or^i/f/jf^/i, che gl'Inglefi chla- fono i Vifcnnti hereditarj di queft'Ifola, !a quale e afTai baiia , * mano Tbfttvefieshhles, ed i veri nat urali Scoizefi Inch-Gail^ fertile i ii gra no, e pafcoli > e conti ene Caftel 1ü Games, ö K^mpoi. J». '' fi troT-ano nel Marc Dcucaledonio ^ b pure ia quello d'Irlands, Mcrmcy Rojheib , Oimbrc^ HslUn-Lsnsovü ^ h ne' Golfi vicirti, e vengooo comuncmcnte chiamatc da' Mo. HelLn-Timr ^ Sanäa, cdAvone. derni, e da* Scrittoridegli uldmi Secoli Hchndiy dagli Antichi A Poiicnte-Libeccio dell'Ifola Fhde e la picciola Mfvmc , ' & Hvmodsi. Plinio lib. c. 16 num^ra 7 balTa, febrile, popohta, tnlllc pafli lunga , e 500 larga . Sra ^''„i^ jkmodety e 30 B^budss: Tolomea $Hd^budes aiTegna all'Irlan- elTa collocata nel medefimo Golfb airincontro dclle Rive del da^ e 7 Afmodes: mä i Moderni megJio iftruiti ne con ta no pi ii Paefe di Lcimoa con alrrirda quaß coji grande , che quclla_j rC^j^^Kiv^^ Skiff f ^-itfw^Vpiugraadid'oga'altra. di Eiithe , detta Rofneth di /imil forma , e fercilin. Nel fla- Sonoquefteabbondanti di Biadc> Salmoni, Aringhe, equalcuna detto Golfb affai prefTo di Buthe fi trova la graade, e picciola ii^fnirh. particolarmcMtedi Conigli J Daini ^Cavalli, ePecore, Gtihabi- CtinAn poco diftante 1'una dall'altra , abbondanti chi in gra- ' tantiignoravanoanricamcnterufbdelleBiadejvivevanadilatte ; no , chi in Bertie conCorna iarghe, fatte in forma di e Pelccj-ed e rano govern a ti da un Rž;,che non poll^cva co(a veru- che i Grcci chiamano Piatkerotes. Succedono a quelta Tat tre d' ctme t.jw- ^^ ^^^ propriojanzi vcniva alinicntato dal Popolo. Qi^fto Re non H^UartrLsaeovv, cioe a dire Ift^e dc' S ant t: HelU.'i-T'mor , cioe ä ^ vaUitj:« ha veva alcana Donna pa rti cola re; mä ü gode vala prima, che dire Ifola de Porti: Sanda all' incontro di Capo Can t ire ; ^t)* htm ijn^ji. gli a^gradiva, e cosi vivevaienza aJcun, deiiderio, e fenzafpe- mille palH diftantc da efTa Avofif^ cioc a dire piena di Pom raiiza d'haver Figliuoli, che fi poteflcro dir fuoi . Hoggidi il dove le Flotte de' Danefi fanno il loro ritiro. Pöpolodeirifole attende aU'otio Ccnm ambitione , civilta, cj J^öh Radmt;, C^^ray ^GJgay., Inräy cScarhe. finit. Religionen confuma le commodita acquiftatc dagl' altri cotl. Di la da Capo Can t ire dal la parte di Ponenre-Libeccio vc- tanti fudori , e fatica; ufa manrclli piu per auvilupparfi, che defi Tlfola Radlne^ 6 Raclkd?, pigliara per quelladi Ridma^x i/tüJj^w per coprir/i ; Ci pa fee di caccia, e peiča; dorrae sii la niidaj Tolomeo , c Rkrea di Plinio , nom;n;ita tLi qualcuno Ä^i-Terra , e fi ferve per Capezxale d'una pictra, chrdy giacendo all' incontro dell'Irlanda 4 miglia da efia diilan-Cfm'iiVf Tntti i R& di Scotia (perquanto se ricavato dalle piJi anti- te . Altre 4 miglia da Capo Cantire h Caväy: prelfo di quelta chs memories hanno fempre pofledute qiiefte Ifole fino aIRe Girtiy y lunga 6 miglia; poi Iura hinga 14- , afläi popolata Ronaldo, Fratello di MiJcolumbo, o MalcoHno lit , chelcj le Sponde, ma in mezzo piena di Bofchi, abboii-iante di Cer-diedeipontansamenteal R^ di Norvegia , perche ne' fuoi bifo- vi . Due miglia di la ü quella iXxScarbey poco habitata 1+ migni lo fbccorrc/te. Le Corona diDanimarca , edi Norvegia Ic glia lunga; uno larga i tSopo tii clfa fbno make Ifble po^tj tenneropcr queAo mezzo r6o atini; ma battuteda AleiTandro fiderabili , fparfe per quci'b Mare , cio^ B:Uacb , C.wrrft'Al , III J le abbandonarono . Confidando aeJle proprie fbrze i loro' Longayy le due Fhks ^ le tre GravsiCfx loro fopranomi di hnci» Habitant!, hanno altre voite tentatodim^tterü in liber ta y e_j. Culhrfvine ^ Dumcbav^lj de Lupi y Bclaahuf , Vihrans' , d^-' V'l-Gi:^ n «f^/- ^^ ^ ^^ ndofi h a n p roci4i:a to di ft a bi I i r fi un Re pa rt icolare; a^ e g u a- teilt ^ Lmighc ; Seite ^ Sonne ; i e tre u 111 m-, de Ii c q u a 1 i a b b o n dado ufijfm-x\ ^ che uno del la Fa miglia Donaldo, de t to Giovanni, s'ufur- no in Grano, e Pecorc. Nagw^Q^ß^ Eisdalfs y Skennie ^ TbU'h\ pö il nomadiR^j mafemprc fbno Itati rimcfli nel lorodovereö. Udsrge^ rifo/tj Reak^ Daffe^ cioä ä ditcNegra, d^lla, Clhhju, la per amore, b per fbrza. Le relidenicordinariam^nte foiio ftate TirUnhe y lal^et-de; quelle degl', delle Caprt ^ ini/f ^BkW/veggonotre. Sepolcri dei de'Ahr'idigue y Lij'more, altre volte Seggio Vefcoval^^j Re di5f6rjd,lrlanda,e Norvegia. Nel re fto in alcune Ifole gr huo. del Paeie lunga 8 nfiglia, larga due, Quelle det t mmironofelvaggi^einaltrenoiiricofiofcono verunoper Signore- d] Btebir^ Si^i/ti-, d\iTrajet, ditRock'r^ Crejfey VlCol:^ Yenendo hora al diCcorfo parcicolare di efTe, troviamoj che Ardifftare^ MaraJllIe ^ Bermiv y prima Sacro ^ Mihcbaf- ifMmt,. certi hanno porta tra I'Ebridi verib ilNord I'Hbla di AUa atti- gir^ DrinachL> copertadirovine di Cafe grandi; quelle del Bor. ^/Jyj/^' nente all'Inghilterra, ed altre di poca confideratione prefTo al go di Forgerora abbcndante di Selve, Ranfe y e IC^rvers. Capo The Mulle of Galhuvay . Alife^ 6 Elije tut ta fa (Ti, piü to- La piu gran de dalla parte deir Occafb doppo Jure ^ Tk Urt^l lif f^f' dfil^e. M^rhtii^ hä gran quantita di. Gonigli, e d' UcceUi Marmi, &ttu Poland- man ; ma iioggi t loggiorno det iVlac-L,onciis, die ve li trat- J^^Yj^J Ge^e. E' ugualmente diiknte dalla Provincia di CarieteaSci- tengorno nel CaileJlo di Diinyuveg. Produce quantita di Gra-rocco Levante J che dalllrlanda ä Potiente libeccio, e dal Pae- no, Pecore, Ceivi, e Piombo ; e irrigata dal Fiume Laye fe di Cantj-re ä Ponente Mae/tro, havendo la fiiafituatione nel ,ha un Golfb ieniinato di varit: Jfblette, cd un La go d'acq i a_> Golfo Dumbrinon Frjtb , b Golfb della Glottc, b diCiuyd . dolce, nel quale 11 vede Tlfola Fahngame y che ferviva di SegA*" Settentrione 24 miglia d'Ahfedirimpetto alia Citta d'Aire, gio Reale a chi affumcva il nome di Re di tutte I'Tlble iudet-ij.Atran, C ä'Irvin fi v^dc nello ftcfib Golfb 1'Ifola A'Arran , tolta daj te . Le fiedc vicina quel la d i Ronde piu picciola, de tra altri-qualcunoper quella di Glotta d'Antoni no, lunga Z4 migliij , mpate I'lfola del Canßglhy pojche vi era una Corte , dove 14 Jarga 16., b fbli 8 fccondo altri. Hä un Porto molto iicuro ^ de' Prindpali rendevano continuamente giuflitia , e tratrava-^rtfiLavt-^Q^^Q l,amelai y ch'e un Golfb di Mare circondato da Monta- no gli afiari di S'tato A' mezio giorno d'Yle fi veggono I'l-^ gne afiai alte, dove ft pub entrare, ed ufcire con ogni vento, fole di Coiurne , Mul/nom , Orif/Ke , S. Bngüia , Copsht j c fenzapericoio.Si veggono da per tutto alcuni Monti ,enon e It^erfg, Bcätb y tejuy Naoßg , Rinarde , Cave , T archer tt^ , rü\ ehe la fponda del Marc, chefia habitata; Vi fono non ollan- Acimiarre ^ Grande ^ di Figura d buomo ^ di Im^ e Stachst. Verfo Se buoni Pafcolij e Terre, cheproducono quantita dlgrano . langolo Occidentale di YIe veggonfi Overjc , c du M^rcband , ocud*»». Si poi nclla Monfagna Capra ,bChfire copioib numcro di b Alercante : ä Ponente Mae/lro Vßkrnße , Tanajie , Neßt , cw/" ' Cervi; c'l Golfb diquetl'lfola havendo fempre la füa acquain Tijferan: S miglia da Yle tirando ä iierrt^ntrionc Orvaf?fay col-calma, abbonda tahriente di Pefce , che, fe i Pefcatori ne pi- I'liola de' P-oycelli^o lontana , c 500 palfi d'Ot vanfay qiiclJa //if^^r gfiano in un giorno piu di quellOi che bifogna, rigcttano il /0-^ di Co^y^w/^jy, Verio i 1 Settentrione di quelhi giace Mule tcnuta_j pra pih nel Mare, comc in una Conferva. per quclia chiamara da Toiomco jV/d/wj, tia Plinio iV/f/^: E di-if m,/,. t S O L A F L A D E. ftante iz miglia d'Yle , Linga , e larga 14 , inontuofa , raa Prcflb riiblad'Arraiigiace nello flcfib .Golfb la picciola Ifo- fertile in gra^ ; ha moIu' Selve, quantitä diCervi, un Porto i/.Fi^Jt, I2 (ii FUde piena di Conigli^ cd a Greco,Levante dellamedefi- aflai ficuro, ed alfiacontro deirifoladi S. Colombo dne Fiiimi d'Arran quella di Buthe , 8 miglia lunga. , e 4iarga ; hä abbondanti in Salmone, ed akri piccioli non /enza Pcfce , Vi una fola Cirt;; di fimil nome col vecchio. Cartcllc di Rothe- fono.in oltre due Laghi, e ciafcuno coniiene un'Ifola con un_, TitcUd,} fay ^ dettoBuchanam Rofay, donde il Primogenito dclRedi CaflcUo ; il Mare vi fa4 Golfi, tutti pieni d' Aringhe , co- Scotia piglia il titolo di.Principe diJfofw, Duca di Rothe/äy, landovi due miglia lontano una Fontanad'acqua falfa con mol- S(t%.* e Si nifcalcona to di-Jfor//* i prerogativa concedut.1 dalla Regina tiUovi, luflri come Perle, che poifi convcrtonoin Conchiglie, Mana ad Enrico Milord di Dailey, avanti che ii fpofafie con overo Oilriche nello fpatio di 12 hore , A'Pcmente-Libeccio s' ^"''V^'''-Parte II. lui F in- t n loue. [ d eUa ---uniiiiiiiifinriiniJ - — '■■■I')'i*; I"''lil MpL .......rBLatre Breekyn 'Ra.noch Fynlairpr Mj-.^.......... BraoA-^lhal»--^'- 3u^ti.(ift-------. CoithfUj..........\Tkurs0 Contadi dciia ..........i.jf JV^ti/ Ab&t-dom Scotia Xett^iLt^L Ö di la delThj-p^rraj...........Ms^lft Pe^.^...........^.jBrf Rasse_______________J /trathnuiuifL....... Sutheftand.. „: _ - MiiHllliitlii^ FlUlIMIIIIJUllIuf Seti^ni^i/"^ nrmftjiiiipfftiinF -L fijfflBffliipBir _ IjmaiMBuiirtifr- Cxtta,M Z^uog&i ' Capitall d i clascuAO. Vrouw-Cia 5 COTTA, Ital-SCOTI^jiJ} Ing jJ^.CO^SB f Frcuic LA ^SCO TXA J Zat-% ■„ Chanonrj Tun^ ^^orrta ' Annan Arrvn Sandali 'Remft^tif M 4 V Ann^dail______ Af^Vrt............. ........- Cart^.k. Cantyi-............. Cuni^kam........ Cluydej^-dad______I G-las CO •kdail.........\l£tnfrw nh ............mfA/i^rva \Oalla way.......-VVilhern Co Uta dl äeilal-^/^............1 ^ Sc o ^MeriSi) / Knap okle.....J S^uln ö di del ^ Loikaht^........^EiJ^ljvjg 2 3 o X v M. M A. R E * MUUa d' JiüZia. ža J i^? M^&a. iži Sčai^ J/1 Sal^- Oftrjulj f JeU^ Stir\sii}fi£ ^ C iie^&altfi^fLiüAi OrcJldrj ^ii^It —* dL Djj^imarv^a. js^ ^ 3U dt Sroita - e Ja C^i*-^ uMI Sritanlcc htAhfira iitoli di- -^Xu^^^ J- Čjjinjrutni. d' JnaAi/ur^^ tlll|lfjlP'lllltJlll'l>WI m^l -. iT H^—^ 6 JJJ J.8 ^J, z «wAir At Ify^t^u^ LO. 8 JjCirh^ al' ttn hora. di' Carrtttie u .•'Ju.iik^^hOmiJR'jLJtiin ■to X-e^he dTnftmJtizi dt u^Hntre. C D I JW^'v l1 51 Lidisdail ^....... I^ettnox -......... Lame........... Mei^he.......... M^mtfith........ ^edJ-s-Jjxil_______ elita, C Zuo.^ Capiiali M C-ias C ujt a Sere mita^^io 'Vuiibrttiirt CclJtri^ham Bunhlatn / TUg/iijlmt ^ ^;£ t o; s.A s I'S Str^th&r^n - ., - - ^ Tiuedail. . ...... Tu^edad........ St^ilin^ Ähem^fAy J^adge-rton — \TebiJs O M/v Ki. t ^ ....... \ ^OrMfJh/m: j^o 8o ijjö JÄ SfOo tiwha) -ik-., LÄfirr 11 IS: O C^j- Yaiy fe' V* ^ Co. v* o H H . ^ffMtüs O ,6o S ■ .j; y I.? -i ^^ajntejifSi^uari- fl ^ i'C n.^J I T^iM^errt Ttvm * fl ' ^ ^ TiSXaAuim-Ffi?*/! * I W Stpe/jrfO Steiiii' Svtlfcrit-.iflwi. ß if^Etff*. Aitttifiu,; incontrari^bla ^t\\c.Cohmhff\ a Greco-Levante Ere, tutte due h^f^attf«- ferti]i in Biadc , Armenti , e Pefci . Due miglia piii li e T-"ft-Xlf^*^' I^ola hue i det ta volgarmente Tcolmkilj cioc a dire la Chiefaj S. Colomba nominata da Beda Hy, & Hw, dove fü altre volte ftflbilita le Sede Vefcovalc deH'Ifole nel picciolo Borgo dl Sodore , cd in cui vedeß il Sepolcro comune de' Re di Scotia doppo Frego II . E' larga un miglio ^ lunga due ^ c trä le_) molte Sepolture , che fi vedono , ve ne fono tie piii riievatti_» dc 1 ra 1 r r e col 1' lib ri 11 ion i fegue nt i, E ^ueßo il Sepokro ^e Redi Sfo-rijjj volendo che vi «iacciano 4.8 Corpi di Re . Neiraltra ila fcolpito: E' /jucßa ii S^pokro di Re d" Jrlanda , dove 4 ne /ono flati rinchiufi i c iielj* ultima fi legge . E queßo ti Sepökro de' Re di Norrigi^, dove 8 fe ne confervano. All'incontro di lone ß veggono'fei picdolc I(ble chefurono //tf/j^Airt'f-^i^fe dagrantichi Re, e da Signori ddrifole al MoiiaHero di S. Colombo . Q^ella di Soe , benche ricca iiipafcoli cf^uifiti per le Pecore, ritrae ad ogni modo maggior utjk dagl' Uccelli Marini , c piü da da loro Vovi , Ha per viciaa I'lfola deila Femmhie y Rudam, Rer'mge ^ Skfnnle , la quale ^ diftante 500 pafli da Mule t lene il fuo proprio Curato (benche i Pa roch i a-iii il trattengano per Tordinario ä. Mule) e vcde le fue fponde /empre abbondanti di Conigli . Piü di milie pafTa lontano mi-rati rifola Eorfe diftante due miglia duDi^lv^y, la qualeefleha cinque d i lunghezza tutta fcminata di Grano , Trecento palft avanti e Gmatre da mezzo giorno a S-ttentrione ]arga un nii-glio, e due Kinga. Quattro miglia da Gomatretirando a mezzo giorno fe I'lfola 4 piii okre la grande, e picciola mbuyg cinta talmente^i Safli, eScogli, com pari fee infuperabi-le. Fatto un altro jniglio fi trova un'Iibla colla Terra quafi tutta nera, di Ici^no infracidito > e di Sclvc veccliie , e percib cbiamata Ifbla de Mon^des ^ cßendo ule il nomedi tjuellafbrte jf.Mtjtadei terra, che gli Antichi nominano Mo^e. Succedeu quefia I'lfola Lmge , lunga due miglia ia meta minore di quella di , Baca , 6 miglia dopo d all a parte d i Pone n te e Terrey b Ti-lunga 9 y 3 larga fbrnita di tutto il nece/iario, cioe a dire ßiade, Armenti, Pefci, e Uccelli Marini; hä antora uaLa-go d'Acqua dolce> con un CaRello vecchio , e con buon Porto . Due miglia di la ß vede quelJa di Gnnne, altrettanto in-nanzi Collen lunga iz, larga x , afTai fertile . Poco lontano e Calfe , quafi ricoperta di Bofchi ^ fieguono poi le due Vcrces ed akre due col inedeümo fopranome fbno ali'incontro di Capo Mule; piCiinnan;:icompari/conolcC/(?j[fprj vala dire Tur chine; ArdanndriyV^} a dire Ißjla Aha delCavalkre; de'iMpi^e la Grande/itw ^ che da Levante a Ponentee luoga 16 miglia , 6 larga fi piena di Bofcbi, di Montagneanki alte, d'Uccelli marini det-ri Solandes, e poco habitata . Q^actro miglia di la a Scirocco Levante fpunta Tlfola de' Ciwaili e 500 paffi diftante queU la de' Porcelliy con tutto il neccflario al vitto. A' queftaß au-yicm-^no Cannay ^ E^be y picciole, maafiai fertili, SoabretUsle r^kit fit pradetta dl Flade appartengono al VefL-orc* deir I/blc , Duc^ miglia dopo \f^3tcriay e V Ifbia di Barray , lunga 7, chcj s' eftcjide da Ponente Libeccio k Greco Lc-vantc , ed fe afsai/'J^/?^"] fertile in grano , e rinomata per la Pnfca del Merluzzo , Tra ■ Barre , ed Euft fi frapoiigono le picciole Ifole d' Orhanfay , Aitrepik Ovtay, HaKerfet, Garuiang ^ Buye, Haye Hellifay, Gigay^ Liagay, pitisit^ F er ay > Fuday, Er/fcay .. Spicca a Settentrione delJe fudette 1' Ifola d* Euß , detta in Latino da Buchanan V'0ui.. Quefta lunga miglia, larga 7, ha i' apparenz,a d i 3,1 lb le per il fluflb del Mare , chc vi paHa indue luogbi : e numera moki Laghi d'Acqua dolce, ma it Läghi j' principaleelungo j miglia, in cui fi prendeun Pelcc, che non fi diftingue dal Saimone , Cc non dal Ventre bianco , e dai dorfb nero . Avanzandofi due miglia verfo Levante fi vedtj AhrtTftU. Heffcherdi'sVle'tUes y ch'apparteneva ni Religiofi di Jone ; poco pill lontavo a Settentrione liavef-Kere , dove i a certo tempo, dcll'.anno fi piglia gran copia d' Uccelli marini, ch'ivi vanno a ricoverarfi. Seflanta miglia di la verfb Ponente Maeftrobab-biamo 1' Ifola d' Byyb y abbondante in Gj'ano , Armenti , ifelaHyti, e l^cialmente in Pecore,, chc fono piu grandi , che quelle di, tutte I'aitre Ifole .. EJla c lunga un miglio, elariga altretran.-to; ma per violenza deli'code ma rine vi ibiso poclii, che 1' ab-bondano, e gli Habitant! ignorano quafi tutti gl'aimi, che ogni forte d i R el lg ione . II Signore de IL* Ifolati perb man-da annualmente doppo il Solüjtio d'Eftate un Procuratore ad efiggervi 1 fuoi- diritti okre certo numero d' UccelÜ , Vitelli niarint, e Caftrati induriti al Sole , conducendo con eJEb lui. ua Sacerdotc , b al pre/ente altro Minifbo capace di battez-zare i FanciuIIi nati in qucll'anno, Ma ritornandoallTfola d'Euß ii trova al fua Settentrione quella di Valaye, larga un miglio, W* Umga 2. Tra il Capo di Nord dell' IfoU d' Eull giace 1' akra d'üsjrf^y, le picciole di Soe, Stromey Pai^ay, Barneß^y , G/ff , Lhigey Qalinfay , Hee y FereUy, le due Sennes , Tarmf<^y , Slegänes, Tfiemen. Cinquanta miglia dall' Ifble diLeuves, tiran-do a Ponente, ve ncfönqakre , chc,gl' uni chiamano Fiava-Kes j graltri Sucre ^ b Aßli aflai montuofe , e pient di Pecore ielvatiche . Verfb Settentrione poi e QavveUan , cioc Ifola_» rude , LambCy F lads y Kella fay ^ la grande, c picciola Beme^e^ Kivej Ic due Euyes, Vexay ,Pabay ^ la Grani/^v^ww, dettaCfl«^ g],wra per la feconditä di quefti Animali ; la picciola S'tgrawxf , e i' Ifbla de' Pipnel con ua Tempio , ove i Popoli vicini crc-doiio, che i Pigmei foflčro gia fepolti, attefoche trovanfi tut-tavia alcune tefte , ed offi piccioli di Corpo humano , A' Sei-AM'/ rocco Levante dell'Ifola di Lewesy fi vede h^Fiahiky quelle d'j-,.;,. Adamo , degli, Agnelli, Hulmene , Vwcmlle, Haverc , Lax^ , Ere , del olombo ,, Tore, Lfurte , Scalpe , Flade , e Beute-, : Nella parte Orientale fe una ftrada fotterranea a voka di lun-, ghezza dVn tratto di freccia, fotto ia quale i piccioli Vafcelli vanno a vela, b a Remi, fuggendo la violenza dd flufib, die cagiona gran pericoIo prefTo il Capo vicino. Ma tiraiido, pi.uä Levante fi trova 1' Ifola Vecchh Qaßelhy forte per natura , c fufficientcmente proveduta, di Grano, Pefci, edOvi d' Uccel-, 11 Marini, che vi nidano . Dalla parte , ove le Sponde s'iriot-trana verfo il Golfa di Bnenne e I lfola En. „ quafi tutta coper-ta di Bofchi unico rifugio de' Ladri , chcdevaftano tutto ilo^z/i a Paefe ; come e quella di Crulnorte ^ piu avariiata aSettentrio-ne . Nella medeiima parte h I'lfola d/ Preti, abbondante di ;3afi:oli,e di Vovi, d'Uccclli Marini, havendo per vicine quel-e d*Afnlk f Hahmße , la picciola , de' ^Zavalit, e Mertaike . Tutte le otto ukime Ifole fopradette fono pofte avanti al Golfo , chc dicefi comunemente Lagodi Brienne. Dalle dette Ifole , fi va ver/b quelle di Harayy e Leuves , jj^ che fi eftendono a Settentrione in 60 miglia di ionghczza ; e 1Ö , b focondo Leslc 50 tii larghezza ; ma quelle itue parti fan no una fola IfoJa, atte/bche non fono foparatc da braccio alcuno di Mare , b Golfo, m a folo da limiti di terra ; ne J re-fto ]a parte del mezzo giorno e comunemente chiamata Ha-ray. Candemno piglia per I'Ebuda piü occidentale di Tolomeo Y Ifola di Leuves , nella quale internandofi ia mplte parti il Marc, forma diverfi feni tuttf pieni di Aringhe , e qui fi pi-^f^^^if glia ancora gran numero di Balene. I Signori della medefiraa fono foprachiamati Mae-CIuydy oCloyd ^ cioc a dire figlio di Claudio ; Lcfic, e le Carte nominano in Latino quefl" Ifola_p Leviffa, e Buchanan Qeougus. S'efiänta miglia da Leuves , ti-rando al Greco Levante, giace la piccioia Rona , bafia , piana, na, afiai popolita, e gl'habitami viyono quafl fenza lume di RcLigionc. Quelle, che n e Padrone, vi lalcia per ^colti certo numcro di Famiglie con tanti Animali, quanü fono ba-Itanti per vtverc , .e per fard pagare i diritti j face ado coa-4urß a Leitves ciö, .che loro avanja . Liingi 16 miglia dalla ,tui/J(trdy. (bpradctta fi vedc ä Ponente quell a di Svifkera^ , lungaunmU gUp , mä fenz' herba , ha bit ata Iblo da Üccelli , de qua Ii gl' Jlb'ani dJ Clcm ..piglia:io Barche intere , feccano la loro Carnc.al Vento, fi fi fervono deJla pinnUi ch c tiitta fenza^ fuüo. ■ . : , ^ 1 S O L E O R C Ä D I. Mf,Ortaii. Opink^iff IPTKS ai nu. iatrad'tffft- dfU'arU^ t .dtiTfrrrn*. MüTtftfÖl* jüP^it, CiBa ufatt hte lin» Vi^rtf Opinis»! infer-nil aih Ju 4tttt. PefftJfsH ^ttsrfiJtlJf HH^tfirnt, CliStttAriA Comi AtUt Ofcadi. L'Ifble , chiamate dag]' Antichi Orcädi, hoggi O.rkuay > ö Orkney , /bno fituate ä Grcco Levante deH" ultime Ifble E-bridi, ed all'occafo dclla Scotin , parte ricl Marc Ducaledo-nio ) e parte in quello di Germania . Tolomeo Üb i. c.^. ; Pomponio Jib^ c- , edaltri Antichi mmierano fino a 30 le Orcadi ; Plinio , e Marciano 40; /ornande 34; Ifidoro non_* Tema errore 85; Solino mä i Moderni, meglic inforaiati della veritä, non ne contano, che 52.. Diquefte, 13 fono po-polate , molte difertc , e pero date in pafcolo agl'Ani mali , eflejido ancora afläi bafTe, flrette , e di fi poca rendita , che appena vi fi mantcngono Famiglie, ehe lacoltivano ; i'akre part i non iöao, che nudi faiTi . L'aria e fbttile , e (ana; h terra non pub fofferire alcuno Serpente , ne altra Bcflia velenofa ; fe propria per produrre orzo , e vena , quafi tutta_j fenz'alberi; il vivere nondimeno h a buon mercato , c fi hanno 100 Uova di Galltnc per manco d' una Ga^ctta. Le Pccorc fänno Agnelli in un Parto; i Cavalli/b- no cosj piccoli, che non uguagliano la grandezza degl'Afini , rnä fbno forti. Vi fegran numcro di Jäuoi> Capre, quantitä d'-Uccelli Domeftici, e Sclvatici ; il Marc c quivi tcniJc aKaidi Peičc f ma per i continui vend riefcc tempeftofo . Gl i ha-bitanti di queft'Ifole fono b'ianchi, robufti , e vivaci ; tra efli non Ii rrova nc pure un' infenfato; molti pervengono ad eftre-ma vccchiaja Tcnza ioggiaccre a malattie, e per6 i Medici han-jio poche Qccupationt. Coli' Orzo , c colla Vena, ehe raccol-gone, fannoPane , e Birra^come il loro cibo fono Capre_j , Vacche, Latte, Butiro» Formaggio , UccelJi Marini, e Pefcc; majle iMercantivi afportano il Vino, lo bevonocon grandc_> avidita . Hanno una Ungua differente dall'Inglefe, eScozzefe, aflaifimile alia Gotica i ritraggonogran denarodaquei diNor-vegia , e da altri per i Panni grofli, che loro vendono, dal Bu-tiro, dagl'Olj d'inteftini de' Pefci; e da Pefci medefimi, de' quali parte fiilano, e parte feccano al Vento - Afterma Tacico, che quefte Ifoje /leno itaterinvenute , ed acqujftate da Agricola - Eutropio, ed Orofio vogliono, chefie-no ilate agginntc all'Impcro Romano da ClaudioImperatore. Donaldo Bano , che ufurpo il Regno di Scotia, le don6 alRe di Norvegia , perclie lo fbccorrefle j e cosj quefti Re le banno poficdiiteper lo /patio di t6o anni^ finche AJefTändro HI Re d i Scotia le ricuperö ä tempo del Re Magno IV. di fimilnome, parte per lorza, parte per capi tolar ioni . Aquino Redi Nor-vegia nc conicrmo il polTaffo ä Roberto Briiis, eCriftiarno I. Re di Norrcgia, e Danimarca, concedendo in IfpoCn fua Fi-glia ä Giacomo III Re di Scotia I rinuhtio tutte e prctenfia-iV] , che haveva fupra Tlfole fudctte , e ne trasferi in fuoGc-iiero il dominio con Apoftolica conferniatione . Cio non oftari-te , al narrar di Botero nelle fuc Relarionl par-1, Vol. z. lib. 3, per accordo fatto ncl 1554 il Re di Scotia riconobbe per Sovrano di efle ilRc di Norvegia , pagandogli per compenfb dieci marche d oro ncJJa fua afluntionc al Troiio,ed hora gli Stuar^-di difccndenri d'un Figlio naturale di Giacomo V. godono il titolo di Conte delle Orcadi. L'lfbla piü grande, e principalc h M^j^WW (prefa per quel-la J che gli Antichi hanno chiamata Posmna ) lunga ^o miglia, affhi popolata, con due Parocchie in Campagna, ed una Gitta chiamata da' DancH, allorache n'era no pofleflbri , Cracvta-ca^ ed hoggi da Seozzefi Ki[cua ^ b Krikuvale , Tienc qui vi la fua rcfidcnia un Vefcovo, che pofHcde ancora un CaftcUoyun' alrro ve ne gode ii Re , in me^zo ä quali e un Tempio aflai niagnifico, e tra quefto, e cadauno Caftello ibrgono moltfLj Caie J che gli habiranti chiamauo due Gitta , una Regia, 1'- l!altra Ve/cavale . In fcl luoghi dell'Ifola fi troi'.ano niinlcj'^ di Piombo , c di Stagno s'l flno, die uguaglia quello 4i ' novag!ia;nel refto e diilante 8 o miglia dalla Provincia di Cathnc%. con la quale forma lo Strettodi pintbfaud. Deatro queüo Strettb fonofparle molfefia leal tre chiamata 5/owi'.(afnii-&rtiIe Iw if^-. diftante foUr 4. miglia dal Paele d i Cathnes) comprc/a tra Orcadi ^ s) per eflere vicina all'Ifoladi Bretragnaj si per che i Conti di CathnesT hanno fempre pofleduta. A' Settentrione della medcfim^ s'incontra prima I'Ifola' naldfe,^ 6 Ravalß lunga 5 miglia , e'l Porto di S, Marghefita af!ai cotnmodo^ Un poco piu ä Levante di que^a veggoari due picciolc I/ble incolte, le quali dcflinate per pafcolo d'Ani-r ". ' mali J nominarono i vicini, cioeadirpiane, e copertc d' herbe preflö all'acqua, A'.Settentrione di Eurre ibno letre Ilble di SouaeyFlate^ e; Fare, piLtdi la Hqy, e Valis, creduteda alcuni due, da altri. ua'Ifo- ■ la fola, poiche circa gli Equinotrj, quando leMaree fonopiU infuriate, ritirandofi i flutti, refta la Sabbia fcopcrra, e didue fä unlfbla ; al contrario poi compariftono due nel riceflb del jtff«^^.» Joro fluilb, Hä quella la Montagna pih grande di tutte Ciidi y che s'eßende i o. miglia in lunghezza, 8 in diif^anzada^ ofcsiH, Ronaldfe, c piu di 10 da Cathnes. A' Settentrione hä I'lfoladi Grainfe fituata nello Stretto tra Maynland^ e'l Paefe di Cathnes . Ad Occidente ^ fenza Ifolc, e Scogli, mä dalla parte del Settentrione dell'lfola di Mayn-land fi vede Coheß^cßcndo Skapinfi verfo Levante , lutiga fe'i miglia J e due diftante da KirKuval: Rose e ä Maeftro di Mayn- r/i/t Jivtr. land, lunga parimente 6 miglia ; di la tirando verfo Levante, vedefi Ogkfey , dove fecondo il Volgo h fepcllito San Magno, ed a mezzo giorno /la Vf^er , che Buchana no nomina Vera . SieguoJio poi Gerjhy , e Gerfol; non Jnolto lungi h Vueflrs^ , detta de Leslfe Pappauveßre , diftante 80 miglia dall' Ifola^ ■Hetland, cShetland. Pappefirame ^ So m;glia da Hethland , c quafi a mezzo di queila llrada I'lfoJa di Faire , cioe ä dirc^ Bell' ^ola J aflai miferabilc per le continue incurfioni dc' Pc-fcatori Inglefi , Olandefi , ed altri . Vengono ancora collocate trä le Orcadi Ethe, b Hetby, prefa per XOatis di Tolomeoi Sanda ^ Kobunfe ^ Biriie , Ovifk^Ik , Northrmsbf, c qua 1 che alcra . I S O L E SHETLANDICHE. Oppofte alle Sponde della Norvegia in r 00 miglia di di- if.stfthn^ ftanza dalle Orcadi ä Settentrione delle medefime compari-fcono rifble Sbetlaadkbe , h H^tblandkhe y cosi nominate dall' ifola di Shetland , b Hetland i da qualcuno Sathlandiche „ ciofe a dire Terre de' Sciti, e dagli Antichi jEmod^. Sono collo-catc ne' gradi 6z di latitudine Setrentrionale; 19, e 2c dilon-gitudine . Le loro ricchezie confiftono in Pefce fecco al Sole, in Olio di Balenc,in altri Pefci , e Pelli di Animali diverfi per le quali gfOlandefi , ed altre Nation! portano loro tutto^--^'!?'. jI neceflärio al vi t to , Menano i di lei habitanti ftnz'alcuna infermita lunga , c_j felice vitae molti confervandofi vtgorofi , e robufli ^ oltra-paffano gli anni di un Secolo : Sono grandi, belli, e for ti , vivono come quelli delle Orcajdl , c veftono civilmente, come i ii'tfi/afii. Germani a proportione de lic propric fbrze > imitandoli anchc ncl mifurare , e contarc . Attendono allaPefca , falano parte del Pefce J che pigliano , e 1'al tra fanno /eccare al vento , per pagare col dcjiaro , che ne ritraggono, Ic contributioni, c per provedere di vi ver i, e mobili le loro Cafe. Hanno Ia_j u^s^fr-lingua Gotica vecchia , aflai fimile aUa Tcdcfca , e godono tranquillitä grande di fpirito. La maggiore di tutte queft'Ifo-le e Netbland, 6 Gbetland, preia da qualcuno per rantica_j nnUaKj. Thüle, Tukima dclle conofciute dalla parte det Settentrione , detta da qualche antico Thyk; dz Piloti Tedefchi (^lli , ehe la pjgliano per Tuk^ apportano in provala fitua-tione datale da Tolomeodi, 63 gradi di latitudine , che edi poca difJerens^a dalla noftra. Safibneil Grammatico lacplloca na la Scotia , e la Nomgia; Solino ia fa lontana dal Capo di G Ca- sUnAittm da Tclii/niiiy i ■Caledonia, quanta c la navlgatione di.due glornatc; Tacito dice , che fU da lontano veduta da' JRomani , ^viaggiando in-torno alle Orcadi; c Mela la pone.all'incontro .dclla Gttä di SM/^iijft. Berghc di Norycgja. Noi .dunque aftcrmiamo.eflcrcal Greco ^kJs!^'^ .deJIe Oi;cadi, diftante.daircftremita della Scotia per lanaviga-,tione di tre giorni , lun^a 60 miglia , e larga ia qualchcj luogo i-fi. Le part! prellb al Marc , .copiofb.di.diflcrenti Pe-Jci , fbno quail tutte habitate .j majn quelle .del Mcditerra-Jico non fi .trovano , che ^UccelU. I primi, che dimoralTero in queft'Ifola , itiangiavano mi* herbe » frutti, c radici ; la lonobevanda poiera dlme-Jsipfimi le .con biada , .quai^o -potevano haverne: Nel principio di jirf tant,. pj^iijiaverali paftevanod'herbe frä loro Armenti, pofcU dilat-te I e cuftodivano i frutti della Terra per T Invcrno : Dieci ^ ^^^ miglia dalla medefima verfo Settentrionc fi trova I'lfola Zf^/., ^unga 10 miglia> larga 8 (mädi tal natura,,che.non foffix^al-^Arj' animale , che i vi non ßa nato ) proved u ta da ^Mercanti fwj/ . jj Gcrmaiiia di tutto quello , che pub farlc bifögno. Tra queft' IJo)a , e la Terraferma ,di Norvegia ß frapon-^iZtT^* gona moltc Ifble Minori , come Z'mge , Orne , Big^r , tj San Ffr , Novc miglia da e(Jä ycrfo Settentrionc ftä Wße' , lunga püi.di.ip miglia, larga 6, afiäi dilettevole, mä cintsu js/rrtjipp ^^ tcmpeftofo Mare. Vie „ Ure,c Linge fono in mezzo ad nnfiit- , e r Ifola di Z^al; tuori di la veggonfi le due Skeni^, e ^afitJtr. ßffrre , che la riguardano all'Occafb : A' .Poiiente giace Balze , Homege , FotUn^ lunga 7 miglia , altrettanto lontanada S.daZeaK Sieguono poi verfo Xerraferma molte Ifole di poca confiderationc airincontro delle Cofte ,di Levante, come Msck j le trc Skfnie Orkntait , Cbuaife , Noßundt?, Braß , c Mufi . Dalla parte de 11' üccafo le S^m^ .OccidentaU , Rottie , le due Paype , Vonn^de j Vallc , Trende y Burre , Ic ie4uc Uaur^y e tra.dae .altre ie Hohne. äeil Ay'm^tjye. .11 Mate , che bagna le ipiagge dslVIfole Orc^dij e.riempito %fitg*jiv* di quantitä di Pelci , e particolarmente di Aringhe, leqitaU fcadtli^A' nuotäno , che in compagnia, ed .in certi fondi , .c'han-finjfif, no qualche yolta dieci , b dodici leghe di langhezza> .edue, i) tre di larghczza. Yanno quclli Pe^ci Ii .ttiiiti , che-tra i' «no , ,e l'altro non pafitrebb ro gli atomi . La pe£ca di e(li fi faceva anticamente nel Mare BaUico prelTb le 5piagge_j della Livonia , e Pomerania , dove (c ne trovava quantita .xirif ifAtii prodigio/a , che fi piendevano colie ntani, cd i Marinari ^//sZtrf '^^^^vsno difficoltä dl vogare nell* acqua i Remi de' lor o ' Schiffi . Doppo certo tempo, abbandonato il Mare Baltico , fi fono eftefe alle Colle dclla Norvegia verfb Tlfola di Mer-ärAfig y cd in quefti ultimi tempi fbno venuti ä fchierarfi al Settentrione della Scotia , preflb PSjhle Orcadi , dove di con-'fueto ,ii fa la prima pefca nc' mefi di Luglio , ed Agofto . Verfb il fine d i quefto abbandonano gli accennati Pefci le delte .Ifble,, e frguendo le corceiiti del Settentrlone > iiporta-no jicl Settembre verfb l'Auftro , dove i peff atoii, c'h an no , cofi 11 m e d^i niegu irli, fännod'ordinariola feconda Pefca , a 11 'alt tezza di Germu , Gitta del Contado di Jorcb in Ingliikerra. nrif, *ß* ^^^^^ Pf/t-^ , che chiamaß delle Aringhe fkchk , fi fa tra Calais, e Dieppe, doppo il Mefcdi Settembre fino verfoNatale T clic le Ai-inghe rivoitano il Capn Lc/ard , pofto all'e-ftrcmita occi den tale dtlla Terra d i Cornvaille j paHando poi per la parte occidentale dell'Inghilterra, per riguadagnarc il Settentrionc de J Ja Scat hl. Lt; buone Pefche fono iblite farfi fo-pra forjdi , che non hanno , che quindici , 6 venti braccia_» d'acqua , dove la nioltirudine ddlc Aringhe rcndc il Mare graf-fo , e lucente . I S O L £ DEL F E R O. O' F A R R E. Ancorche.queftMfble appartcngano al Re di Danimarca , non C pero , d>e non vadino dciji:ritte u ni ta men te colle di-pendenti da!la Scotia^ ä cui Tono piu vicine, che ad altra Terja . Seno fituate tra i gradi 6z t e di latitudineSettentrio-nale j 14, -z .15.d i longitudsuae , che fonnando quafi un Semi-■r''""^'«".) circojo, con eftctideril dal mezzo giorno al Settenfrione nel 'njß'-'^ii, Mare-Caledonio tra la Scotia, el'Ifole Orcadi . Le principali Jfi F er C. ion o ^Strowo , Bortic y Oßro , e Saido , ä quali fanno quafi corona le altre , e cominciando la numerationc delle piu au-llrali, la prima e Monnkh-Samhy^ piu toflo-Scoglioj che Ifbla; Stcerdmir , Scauh , Mulfo , Colßer , M^^enei-hdm , Mm^ftiei^ la pju Settentrio.nale. Antih .Autcri .J che parlano .ikUa Scot ta. Hettore Boctio, ^Giovanni le Maire , .Georgio Bucanam ^ ,e Giovanni Lesle Vefcovo di Rofle hanno fcritto Tlftoria di Scotia in particolare . Tonjafo Dempfter ne hä publicata una fbt to i 1. t itolo d' .^ppaKatui ad Hißonam Sctuc^tn., II Vene r a bi -le Beda > 'Gildas jI .Savio , ; Goffredo di Monmouth , Gu-glielmodiMalrticsburi, Roggiero.di Hoveden, Enrico d'Hun-tingdon, Ethelvetd Ingulfe , Jean Aifer ,aviti, Baronio Spende , Cluvcrio, Sanfon, Du-Val, Brie:, Baudrand', Moreri, Hof-man,, edaltri ne parlano nelle loro Opere. Si pm leggere anche Speed , Seidene , Ortellio , Munfter , Merula , Godouvtn , Rebbe, Uflero Baleeo, Guglielmo, Gamerario , &c. Numero dclle Čontee, Cittä, Ville , Parocchie^ Caßelii, Parcbi , Setve ^ FiutTjif , e Ponti del Regno if Inghilterra. Ä (J k 1 Ö v > . 5 .š ■3 Ic .u n Š t = fZ ■ Ö o. K. Ü N r. i 1 r? >i ■! ij 0 6 ii U A s E X . T t iJi. I U 4 ■•t ro SURREY. 0 0 b 0 (7 4 1 7 Ml DDLiiSKX. 1 X . 1 0 4 0 1 5 SOU I'H AMP 1 iJ N, I r IS 1 ii 4 5' DÖüCEi i fcK. 0 Q iK 0 Z 4 i? ijf' t L T. 1 I ir 1 J^ Jf s Ü M f K i h i. 7. ? > T iS :, 1 9 4r IJ E V U N. I t 40 ■i<14 1 ii 0 t; 0 K. i^i ^ ALL. 0 0 ij ' ISI 6~ 9 0 7 51 t S S t X. O I ir I 46. ij I 7 1.6 HARTFORD. 0 0 1« . 110 0 0 I »4 O K }•■ 0 R (J. I I 10 loa 0 9 4 } 16 BUCKINGHAM. 0 0 II rfij (J M 0 t '4 HARK. 0 0 11 I40 t M 4 J G U 0 C t Ü f E R. 1 t 20 iOO 1 19 1 1 11 i U r Ü L Jt. 0 0 iS 464 T 17 0 0 (i NORUFOL t t z6 0 0 0 i ■TJ H UL A N U. 0 0 X .' +7 0 4 0 0 10 N UR IH AMP ill I T II L ? r HUNTINGTON. 0 0 ! 7« Ü 7 0 I 1 ^ B E D tr 0 R Ü. 0 0 10 1 r6 0 li D I C I 0 3 0 T 0 t 7 W AR W H.K. : t 11 rj* 0 r 0 I 7 LEICftÄ rt-R. 0 0 II iOO i 'i i p to S T A V 1' 0 K D. u r iz IjO f .r TI 0 (C C J-, S r E 7 iji ? i™ I S H R 0 f. G .J tl_ 170 u 7 r» M i H t: R Ji i- Ü R D. [ T K .76 7 I I 1 11 L i NCOI. N E. I 16 z Ii 0 9 ■J NO i 11 NGH rt M. 0 0 11 a I« I J 17 IJ A R H V £. 0 D S 4 14 I M il C H e 5 K R. 1 I "iT I« 1 9 VOR CK, 1 I sH 14 If LANCASTER. 0 0 S 6 [ li H DU K HAM. I I ( 6i 4 0 11 iO WESTMORLA ND. 0 D + : 6 ; 10 1 if 1 CÜMBERLANU. I I « IJ K i 10 No R 1 humberland. 0 □ II 40 rt 8 I 10 MONMOUTH. 0 0 6 141 7 if 0 tj f4 GLAMORGAN. E D 1 7 [1 0 tb i RADNOR. 0 0 4 S 0 i lä 1 K K ECXNOCK 0 1 1 7° 4 0 i? 'i C A R LJ1 Ü A IN . 0 □ 4 77 0 □ 4 9 CARMARDEM. 0 0 6 jt 4 1 ♦ lO 16 PtMriROCK. I 0 .41 J i i> « 7 MONGOMtR V. □ 0 6 ? 0 0 li 6 M KRiON E TH . f 0 J ?4 2 0 [ 0 7 D H B ■ G H. 0 0 1, H ' 6 ä « 1. J T. I 0 i. 14 4 z 0 4 T A NG LEi fc V . 0 0 Ji- 0 ° 1 K 1 GAERNARVAN. T 0 r 0 0 6 lorale tu 1.6 64; Ji] 'bF - L' ISOLa Csnt 'ts 4 Cini , Vifh , l^ghiL ttfr* ■ L- IS01.A D' IRL AN D A. KetMdfU' .foUd If, Cerne/fp^ tura dnir In^thttTa. Teltmti !a pOHt mtUa i.Ta^sls. Opinitm Jiffrrtnti pJt'JAjf in tinifnt Pnriacit. Sui/iSiilßr P7im/t, Jitiia St> (anJt. 'jifih r*r- ^itfTJ . VtlU principa Ii. TtuiUtti. Cttfi Op!' Jäir J/hia . Affii^Jil» 1 Tfrtifica-lieni . Peru. C^l'fsU deih JJi TrinitA. Arie furono Ic denominationi , collc tjuali gl j antichi rlconobhero V Ifbla d' Irlanda , Ariflotilc, Strabone, c Claudiano le djcde-roil nome di : Gioverfaic, e Solino Ju-verßa \ Tolomeo la nominb Iverm, cd alrri Overnia^ g Bemla . Ce/ärc fii il primo, ehe la chiamafiTe Hybemia j ancorche alcuni altri, cliefiorirono ne'Secoli precedcnti a queflo Scrittore, la diccflero Irjs, ^hU Säcrata , Ogyge , e Brntagna^ Occident ab - I Scoizefi , che vi fi fl:ibilirono, confufcro ilno-mc di queft' Ifola con quellodel Regno, da cut trafTero 1' ori-gine, denominandoja Scotia , o vero Ahm , ed Alh'.n . I Poeti IrJandeii ne' loro Vaticinj Ibgliono comunemente attribuirle i nomidi TirvoIaCi Tctinlanan^c. Bamoj ed alprerentegl'Iftilani conferva no tuttavia l'ancica deiiominadone d' Erinacbidv^ Erm^ o Mer, vocabolo, ch' efprime nel loro Idioma materno Popöü OcddmtdU, per efrereairOccafo dell' Inghllterra. Da quefta la fc-para il Marc procelloro d'/r/W^;congiugnendo le Tue Spiagge Au-ftrali col Marc Ydrg}nco.A\ Ponente rOceanoOcciderkCale bacia Ic fue Spoade,e verfb U Settentrioite il Mare Deucaledonio irriga le fuc Co.^iere. Tolomeo la colloca nella prima trä le dicci delle Tue Tavole dcir Europa, e la numera anche per la prima trä le 34 Provincie, nelle quali divide tiitta quelta Parte del Monde. Noi feguendo il parere de* piu acc redi tati Au tori T h abb i a mo fituata tra i gradi 51, c 5 6 di latitudine Settentnonale; ed 8, e 14 di Ion-gitudiiie; rinchiufanelX» & XlCliraa, eXIX, eXXVI Pa-raleHo, adegnandoleperGiorno maggiorehore 17. m. 50. La^ lunghezz-afecondoMartiano Heracleota e di 1834 Stadj, quanta n' aflegna di largbezza, ciofe mtglia 117. Tolomeo la mi-iura in l^rghezza ftadj 2560, ^inlargbczza 1060: Plinio la fä lunga 600 miglia, e Jarga joo: Morifotto neU'Orbe marittimo al cap.54 leitende in lungh^^za ^o miglia Germaniche^e inlarghez-za^o. Mä Candenno> cli'fe üplü rečen te, e pi Ei acc ura to, le da in lunghezza40omiglia d'Italia, c 100 inlarghezza , benchc mol11 Moderni le foglipao attribuire dimeniione uguale coirin-ghilterra, Tenzaperb comprendervi la Scotia, Dividefi 1' Irtanda in cinque Provincie, cioe Mamomä, 6 Maun^ fiey verfo r Auftro: Lagert a, b Lemßer ver/b Oriente; Connachtk^ b Connachtry^ Comauch, c Conacia ver/b Occidente; t/^fr ycrroSettentrionCje Media detta neir Idioma dcgl' Ifolani Msath^ b Meth defi nel AJ'trgCltta, e Luoglv prln^lp^uli nelP IrUnda , antmierati nelh prcprlp Conth . La Qmtea eti Ker t con tie ne A da rt, Trailey, Dingle, Vuhi-di J A rdferd, Ker i, e Achadew. La Coniea dl Di^w^WDonneboy, DoneKyne, Ardej-, c Bantrey, La ConteadlKorckc, 6 QwKo Kor-^ Ke,InifananjKinfalljKiibenl, Kirnaglofi, KisKarnanj Yoii- PravuKui gball, Rofie, Cloney, c Bourcnan. La Contca di atcrford, Water ford, D anger van, Glafcolman, e Lifmora. La Cornea di U-mJrkk, LimiricK, KilmallocX, DrohoIiafK La dl Tipperart y b HDlUrojJit, HolicroHe, CaHcl, CarycK, ClonmelJ, Enicieyj Bishops, Fiard, Turlus, Boircs, e Dixjmor, compre/i tutti aelia Provinciadi Mounfter , La Contea di K'tlkeny abbraccia KilKenni, Thomas-toune, Cai, laiT, Inis-tcog^ A rcher, e Garen. La Ccntea di Qüterku^, 6 Cd-teriagb J Caterlagh, Laghlin , ArKIoe, Tulo, Clan more, cd Ati-Ker. La Cmtea di Qmcnfs^ Qj^ee neflo u n e, D 0 nog h more, e Da r- c-ta, # ro. LaConteadi K'mgf ^ Kings couns,Gcshil, AüHa, LacKiii »e Rofcrea. La Qontca di Kildjtte, K i Id a re, Cabre, Mai norh, ^„»j/tr. ed Athy. La Co.i:ea di Wehford, Weisford, Fern«, RoiT, Enif. cortjPaflhglOjeDuQiCinan . tea d Dublin ^ Dublin gia defcritto MetropoIidelRegiio, Vi^:lo, Houth, e Glandeiowc -Tutti contcuutinsllaProvincia di Lcinfler. h^iContcadi Eaß-MeathQQvw^icnAtTvym^yhbny ^ JÜTelles , # Navaa, ed Ardbrecan. La Cofitea di ^eß-Meath^ Molingar, 0 Colnmacnos. L^Conteadt Loßgford,Longford, Adrag>eTolIa3h. Contenuti tutti nella Proviiicia Media. La Qmtea dt Tuvomund,-:vj,mzxVi ClarCjiCillenerog, BoiIe,e /Cil- jarimente verib Oriete. La Provincia di Momßer fuddivi-,e Contee di Kerty, Defmandy CorK, Watetford^Umlrick^ Tipperaryfi S.Qroce. Quella di L^inßer qomprende le feguenti: Kil Ken«^, Caierloui, ^l^enes, cio^ Contea della Regina , Kt?igf Contea del Rfe, lOldarc, "^eisfordy e Dublin. La Media abbraccia quelle d' Eafi-Meath y e Weß-meatb, ch' e I'ifleflb, che Media Orientale, ed Occident ale, con Longfard. Nella Provincia d i Con-nacbty ibno collocate Ic Cojitee di Tuvo^mndy b Clare, Qalluvay, Majo ySkgo yL^trim y tRofcomam. Finalmente T t7/föWd contiens quella di Louth, Qatian, Femanag, Managan, Armagh, Donn^ Art-trim, Colram, Tir-oen. Tir- Qonell, b D unghell, Olfre 1' acce n nataj divifione mole 1' Irlaada poiledere nel fuo recinto varle Con-trade d i rima reo, tan to per la feconditadel loro terreno , come per altrcclrcoftanze degli Habitanti, che le rendono coni-raendabili , Leprincipali TonoFOT^ii^jO^d/, , O^r, cd Oi--mutid net quartiere di Leiniler; Slan^Fonr, e Dglvin nella Media: Fri/, e neir Ultonia; Cofmayy Tomimdy ed alcune al-tre nella Momonia . La Gitta capitale di tu tea f Ifola e Dublim^ detta da Tolomeo jEiÄrfs^; In^QÜ Devel'm y c.D uplift; da* Latini Duhü-tiia yhDuhUmm forrjficatada an Gaftelloreale da robunifTimc^ Torri, Fofle profbnde, eda un'Arfenalc , in cui regna l'.-ib-bondanza delle provifioni da bocca, edell'armi, Lemuradcl-la Gitta fono fulHcienti ä fär petto co! fuo rigorofö Terra pleno alle Bombarde nemiche , ed arintuzzarcgraffalti piu oRi-naridellc Falangi oflili . SciPorte concedoiio Tingrcilo aque-fla Gapitale, in cui, olrr^lafontuolitadi molteFabbr^che, e'I traifico feiTipre copioib de' Mercantt y trovafi il famofo CoUegio, 6 come a kr i vogli ono, lacelebrcUniverilta^ cUe fü eretta nel 13 2 o fotto gii aufpicj della SS. Trinkä. Parte 11 Altrs lälow, La Qofitea dt Qalluvay, Galluvay, Agorro, /iTingofiOwne ) Läs^ii Jti-iCilmaculli, Athcnry, Clonefbrt, iC'ilmaduac, Tuam, ßalintu- tjPjrfsiid* her, Lougreaugh,Millich, Ballinclare, Gortefmgueri,Palifch , Portumna, Aldn, cd Arin. La CcnteadiM^^o Mayo, Moore, Bo-resÄarie, DonenÄafil, Portnahaly, e Crcnay. |La Conrea di Slego BilJe, 51ego, ^iIlaloy, ed Achonrie. La Contea di hetrim LerJirim, Athonry, e Jameftowne. La Contea di Rofcoman, b Rofecom^fi Ro^ fecomen, Omacoghlam, A t hol 11, ed Eliing, tutti raccolti neila Provincia di Connachtj'. La Contea di Louth häLau th, Ca rling fordj D \i ndal^, Do n ne- ^ gall, Drogdaghe, b Drogheda, ed Ardea. La Cö/ttea di Ca van Ca-van', Äilmore, ^iimologerog. La Contea di Fermanagh InisAtlling, i-iPfem^ieia Glunts, Newtoune, Tempo, e Llsnarge. La Contea di Mjnagan ^ • Monagan, Cloghan, Bishops, Jeer, Llsgold, e Mang. La Contea d'Armach Armach, Owen, Maugh ^Carlomont, e Glaüremin -La Cornea d$ Don, ö Do^^ne New!, Doun, Conner, Dromorcj, Strangfbrd, Argla, e Dondrom. La Contea d'Antrim Knocfregui, Antrim, Belfait, Bencor, e Coner. La Contea di Colran ^ b Col rana Col rana, € Dcria, b Londonderi. La Contea dt Tir-Om .Sera-bane, Omcy, .y.Patritio Ifola, Dunganon, Clogher, ? Xo^vne-fbrt. La Contea di Tir-Conell, u DimgbaU Dungal, Tn-conel, Ra-pho, Baleshang, Boile, Lifibrd , Suine,Rothmoler, Finne,Stra-nurland, Lctter/:enni,Collagh,Doc, Bishop,eS. Helena,com-preii tutti nella Provincia d* ültonia . I Fiumi pi£i prlncipali, che irrigano queflo Regno,fbno Grcac, BlacÄwater, Cumrha, Es/^, Fjnne, DUe, Dirgh, Banne, Glan- jT/^^^^f^ raven, Legan, Gusber, c Nc w ry, i q uap u i^cn do dal ia Provincia JL ^u)^ d'öhoniacvi.uixrvo nel Marc dalla partedi Jettcnnlone , I Fiumi Yarren, Boy ne, Liff, Brey, , Baro, Slane, Barow, e Nare, bagnando la Prvvlnciadi hagenia, sboccano nel Mare dalla F/awJ jÄ/Zj parte d' Oriente. Dunchet, Suif, An more, b Üroad watter, Lu-yc, Bande, Arlgidlii, Baiitri, Lonia, Flefc^', Mang, Duil, Frc-gus, c Shcn.ion fono i noml deTlumi dclla Pf-owfflivU Ii confondono col Mare dalla parte dd Merigglo . Finalmenrc quelli di Suc^c, I^gh , Borace^ Moaena, Moy,e Slego, fcorrendo per \^Froi'inciadtCmnnviay s'immergono neli' Oceaiio dallij Fim^drH» parre d'Occidente. c"nZ(u.* Trä i haghi di qucfl' Ifola hanno ncme quelli dl Earns > , Suilli, Ncaug, Foylc, Gone, Alyne, Ree, Garogh , McfcÄ ^ "i' • Loughbcn, Dcrigit, Niniti, Silon, Ennil, e poch i altri. II Glima delf Ifola, e V Ana, che vi refpirouo gl i Habitami, ancorche h LI mid a , riefcemoltoialubre a'Nationali, e nociva agii Straiiieri; aticibche quefti patifco;iüJiuI]i,diflenterle, lori di capo, ed altre infermita, che guarifcono coirAcque vite, "'"'' {iiü^tc nsW Jrl(t/iday le quali diflecca no T umore peccante del H lover- - WiW 'O Jl K O^regcrirSaund^^ , Streita dt GfVffOl' iLta Stnalk ILm TJie Bl ^ % Clonef-ert- Mittffikl , , Ä 5» % i Ji ^ _, O ^ Danomf^t : ^ ^ TE ^ ^CZou^hu fi/i CZjira/rt ^ ., t^L^cfiyn. VffanAoßi Qalvsnty mnuLckan fQ M ' Cond ure 'Ii ------ -.j. JWff Greckan ( Jyre^a^ Ir/iit"'' "^JMXiffufot Donyj'ihpkyUi CatnC&Utt^ Ferj-s^ X -Mtne-nd Bb^jk 1} llfT-O. al' iT iSiaa/wl^ immmm Gnund, ■mam oitm ARE SGafStfA Thenn ^oune XiXrj ntyßfUtn g ^ QS^e CL/- -Ü 0, Clent au^ C Zkr-it^Üi n^dmr/* it i^ra/vM I 311 ■/t Vj eftpl v^^fl/tiff-^ y B.Botkyre. .....' ahatnß^'""'...... froch.^ f^ A OOiznfff^La.;^ B.» Udt^ ]Tf ij^^^ii?^ G-fvunäs ^con.^ Ar'cßcl^ttA . Htu/tBri-. BSpel^ ^Cixm Lisjn Senuf, Ptst^. Scen 0,01 S±tWa. ftum t. j Ait ^Ca. m ^eaU i LatrlenonS BJfonyen \ atifM. W Jj-Jafuiu. PSgj^Z«CJMtatacA ■ ■., £ ///rrf^ ItLnefy.ctiJrj Z Ca. ton A Ay ^ Gf-e^uutd is> ^ ™ "Wj-At J 3 Sc >—»/r^iL Dantjiwr-e. \ Hi iT.^ ft JVTAö'^fCÄ p Ci:^-. JUfsei ± (Vjii CaslufM y » lai, mjfyn. ■A X 'it 1 Rfitraans u-gt. T/rioah BKd^ ih J B^pr-noai 1 * 'S Conilaa^h. J® V CassJJial. ' ..... Bant-hoM^ JfoltjA^ 3 Ft^e.r 7 ^COaäej ^ , Sti^fufi^., ä C tTr^//t-/'r ^ JC/'ft? fRafianiia ^ ÜLTA J^^i^m'sLiatx L-£:hand Arm rag h ....."'.A t^^'^^J Clonefneti ■ Coj-n^ j^it BaLfi H Glan. Cory ^s cl ß ahx^ra. tirOT^rt X^BRcyrfi-Coftjl^'^ f isla C-lhyttt.t^ f- O Ä D Rarst H I Ip^arde ^ccfar-d Sixütn T CChner Cmyk new ^Ptith 'Grounds ik Kd Cam btfßl liW^-j t^lenfid ■dtuJly B-Bijiim. '^Clüti.'f Cl^cit^i .. ^ChLUxrk * ' ' ^ f f Liiujiriayfte MfdeLS^^lyghs C Bol lUfdoi^h tey CajrcA Jr^i Cnrikdi' Wit ft •H. • z ystri^e SyUy^^ PetniS^ Caryk niSA Mtfkßh^h. Ciaataafraj- -ft khnT C CA ^MeFnshnntn rtwi Incol^gh ,Z>unh Hotlffßl^t, m i'hnyumegt. loft^ij ' ^ Gii^äor ^^ \ ^ Ja ^Gida^ Sofkbtig % ■ V % / Parte iteridionale^ Q^iLscn ffn, ^ ^Z^edic Uta. Jai- PJVtAiijrtro Coran^lliy^ Cotttttr^t-aßo detla Set-tJttsLma Mcpuhltca ANMl ^ BAVOER,^ PatTiai'ca- ui jr^E^jLTTA , VArt^ate della. Halmatia.^ et c ' u ^^^ / v ^ / i: R CUM. ü it tv III^H™™'-'!! I? f Jff^xL? &iorno^ aiiiinniiiini Ttsfftf^t.) rtih nilk ^ Ut- ibverchio humido . Q^lli p chc Tenia diffidio vivono moJti anni, provando la ibia in-iermita delJa Morcc mevkabile . In moki Juoghi di quel Pac-jji/Ä ^^^^ ghiacdo per la frequenza dclle piogge , e de' f«. ventj icirocchi j che coniervano I'Aria raddolcita ; onde poco a propofito rcrifie Claudiano all'horche diede il nome di C|la-cuk all' Irlanda. Vogliono di piü ücrittori di fede , che i Pra-rt/hcam-ti^ e ie Campagnf fie no fem p re verdeggiantr, non rice ven d o inoleflia alcuna dal Verno , 6 dalle Brine , che negli alrri Paeü fogliono fpogliare le Campagne » divorandoli V erb^j . vi riefcoao di tanta foftaiiz-i , che gli Armpnti in poche horc pigljano nudrimento flifficknte per tutra lagiornara: anzi , Te gli Animali vi pafcoMero , fariando J'ap^rito.j frc-quente larebbe il pericolo > che fcoppiairero Tul Campo. Tut-ra rifola e feconda anche nellc Biade ; ml le Contrade di Fhigall J e di M^ath ccccdono cosi nella ierdlita delle medeli-ine , cheglirolani fbgliono cliiamarle il Granajo ^.^Wlfbttda. E' perb verOj che tutre le fue Provincie non producono vino; ed in ccrti luoghi vi cokivano alcune vki, piü per vagheggia-relelVondi, chcperla raccolta de'fmtri , che non pcrvengono giamai alia perfetta ma tuvitä pel foverchia humido del fuoChma. Quclla Narione beve perb de'megUori Vini dell'Europa , na-vigandoli dalle Spagne , Francia , ed altri Pae/i fecondi di puturuJf queflo pretiolb iiq-aore ^ Pcnuria nclle Legne la Provincia di ^fi""' Leinller i ondc ne' i^ro cotidiani bifogni abbrucciano certo Pictre bicuminofc, che trsiportano dall'Iiighilterra . In alcune di qucfte Regioni non fi fen tono gjamai i rimbombi de* Tuoni, nb le fcolie dc Treinuoti j mä le niolcAie , infer! te^ dalla frequenza de crudcliflimi Lupi, Ton o forfe pit; potablU del nojofo ft repi to de' Tiioni, e dello fcoppio ftridente dc Fulmini . Lc loro Montagne , c Valli nudrifcono Armeiiti fcnia Kuincro , c principahncnte Pecore , approfittandofi po-fciadclle Lane J pevteilernqCoperte, dcll^ Carni, chcfalano, c delle Peili, per Tufo proprio, come pe'i traffico co' Stra^ nicri, £f)bifcono parimenti le fueCollinc, e Valli copiofi Selvatl-cini per la deiitia della Cacqia ; come Cervi > e Cinghiali; n-' Monti piü alpeih'i fogliono annidar&le Aquile , cj varic^ fpccic d' L/ccelli di rapina , chc fccndono ralvoka nellc Valli T^r/; (-on danno notabile dcgl' Ifolani : Moke Valli del Regno nu. Äk''dnfconofpintofi Deftricri , che aumcntano notabilmcnte il commercio per la quantita delle Nationi flraiiiere , ch'ivicon-"'^'-^'^''corrono ä tal'eftetto . Merita poi dciler regi(trato cib, chcaJ-cuni troppo corrivi nello fcriTcre , e forfe poco verfati negU arcani della Natura giudicarono per favololb . Volano 'nelle Provincie di quei\'Hola turme d'Uccclli, ehe i Nationali chia-j^ano Bmjafi Qiiefti nafcono neJla fegucncc manierada cer-t.w/i. frondi, h rami di cefpugUo gammofo, ch"! Mare trafporta verfo quelle fpiagge : ed in certo tempo dcternünato dalla_» Natura tra quelle Gomme comparifcono piccioli roftri ; ijjdi fbrmanfi ie tefte degli Uccelli, sindurano I'offa , fi cuoprono cülla Polpa , crefcono Ic piume,. poi itendonfi I'Ali, e final-mente ^ rompendo col roilro un picciolo ncrvecto , che litie-ne auvinti al ramo^ fpiccano il voio , che uguagliafi nella ce^ lerita ad ogni akro Uccello pih veloce. QuciVi Animah non ft palcono d'altro, che di Scorzc d'Alberi, e d'alcune cofe, che jredano fulMsrc. Refta poi dccifo, che la Polpa di quefti Vo-atili non Jia, akrimenti Carne , ma Pefce ; mangiandone i Cattolici, cd anche i Rehglofi piü aufteri ne' tempi delle Vi-gilie, c^eila Quarcllma* La fecondka del Mare provedequel Regno di pretioia pefcagione , e principalmente de'Salmoni» Angui^le i cd in akuni Golfi quantita prodigiofa d'Aringhe » s^/'Kcm , muQvono le Nationi aflai remote ä trasfenryifi pe'i lucro. Ä^^confiderabile, che fi ncava da quelh Pefca. Nello iteffo Mare fi pefcano alcune Perle , non gia da paragonarfi nella per' fettionc, e candorc colle Orientali . Ne la Meiiia picifo Fufre fono trc Laghi, a quali s'apie vicendevole comunicationepe'l mezzo de' Canali, cd ognuno di quefti nudrifce una fpecicdi Pefce trä fe^differentia mä tutti praioC y emoko ftimati: A' cafo poi, che i Pefci d'un Lago guizzaJTero ncirakro , h chc fubito ritornano nella priftina habitatione , overo fmarnta^ la ft rada J in pocbehore vi muojono. I Nationah del Regno fono per lo piti di datura aka , afTai ben Luj-p Cäre. Letf Cafftt. Jii P*rlf jy Ahri Ptfti. ben compleflTionati , e rohufli : i loro capelh ibno ordinaria-mente biondi, biancheggiano poi nel Volro; e fi moftranoGo-rtantiifimi nelle auverfita ; fopportando , b diifimulandq con_» petto virile i finiftri incontri della fortuna . Prima , ch' il Sa-grolinto Evangelo vi fpiegafic i fuoi gloriofi Stendardi , quel ^^^ Popolo languiva trale foke caligini d'infinite fuperfMtioni, c trZ'^^l^. dciridolatria . II primo cibo, che le Madri porgevano alia bambolcggiante Prole , era pofto su la punta d'un Pugnale , 6 d'una Spada_, MoJo£ti" del Padre ; indi IVfibivano a i loro Bambini ; perfuadendofi, chc con quel rito fi aumentafie lo fpirito gucrriero nell' animo dc' loro Pargoletti. Da quel tempo poi , che rinacquero coll* onde del Santo Battefimo, fi fono a ienati dali'acccnnate con-fuctudini ; glonandofi nel vi vere civile , e ne^ tratti correfi , fstii^fd»^ priiiciplmcin;e co' Stranieri . B' perb vero , che co.nfcrvano tuttavia un fangue , proclivead accenderfi ; ne ibpportano volem ier i , che a leu no h mottcggi, b loro dies parole ä dupplica-to fenib per mpdo di fcherto , fen^a rifentirfene fut Campo; come piire profeflano fcrma coftanza nell" amlckia verio quelli, che amano. I Cittadini fanno grande ftima degli Huo-mini lettcrati, applicandofi la maggior parte de'Cavalieri allo7cwj>i ftudio dell'Arti liberaU, ed alle Scienie fpecolative, nelle qu^-Ii rieičono profbndifiimi per la jfottigliezza de' loro Ingcgni. I pm qual^ati dl queßo Regfio portäm tl ikoh di MdorS, che ß di-fi'mguono in Ducb't, Marchefi^ Vifconti, e Baroni. Tra quedi ban-no Im^ i feguetjti cavati dalh Stato d' InghMurra ddCham-berlainfy Voody Lm^edaltrt^ k Famiglkdff* quali fmo ngtßrate in caratt^n Corßvo, Duch'i MHardiyOimoatdtllz Famiglia J3«fÄfr,Tircontiel J^S^ruin. f^f' Märcheß Mslordi Antrin della Faoiiglia MarcdomeL ContiI^hrdi Arglas della Famiglia Cromuel. Arran, jSw/Zf*-. iif^V' Barri^more, Barry. Bciloncon, ihrkhved. Catbres , Vangba-' m. Carlingfbrt, Taaf. Caftelhaven, Touchy . Caflelmaine , cowVASf-Palmer . Cavan , Lambert. CorKe j Buyle, Clancarti , Mar^. carti. Clanricard, Burg. Defmond, Feilding. Don nega 11, C^i-cheßer. Dovunc, Pocn^. Drogheda, Moor-. Eafl: Meath, Bra-baron . Fingall , Pk)iht. Inchcquin , Obriea. Kildare , Fkx_ Gerard. London deri, Rjd^euvay. Longford , Aufigier. Monte-Aleffandro., Montgomery. Mountrath, CooU. Orven, Brogbi//c. ■ Ra nnelagh J lofiee. Rolbcoma n, D/Hoft. Tho m mon d, Briano. Ty-roiie, Lofiver, Vatterfbrd, T/tlbot. Vuell-Meath , Nugeftt; Vfjconti Milord} Beaumont della Famiglia Beaumont . Befing- * ton, Boik. BL'ovunKe,rj Brovunhr. Burgh,BulKley, Cäsheh. Buthler-Schenn, Buthlcr. Caftel tovune, S^ßderfett , Carington , Srairb . Charlemount, Caulfeild , Chavuoroth , Chaumroth. QhoXmontUcyyChlmondley. Claine, Dmgan. Clare, Öhrkl\ Gullen, Cwr^fiw.;-Dillon, Dillon. Dovune, Davu-ney. Dungarenon, Trovor . Dungarvan , Soyk. Fanshavu dc Dromore, Famhavu . Ferfaix , Ferfalx . Ifermoy , Roch . Fitzharding di Beerhaven, Ber/Jey. Fitzuvillan, FltiftyilUm. Galmoy , ^utkr . Ganmaleyra ., D^pfi , Germaftoro , Pre-ßon . Grant^rd , Eorhes . Grandifon , Vuillerf . KiUueta^he , Camay . Kilmuri , Necdhäm . Kingland , BramuveU . Lanes- ; broug, Lüfc. Loffus d'Ely, , ^umbhy , Bumky . Ma- cegnis, Macegnss. Malcarone, Shffi^gton. Montgarret , Bta-ler . Mulliiieufc, . Net tern yil , NetteruvU . Ogle, Catterlougb , Pouvera-Court, VuingßHd. Ros, Perfans. Shannon, Boyle. Sarsfeild , Kibnallok. Schudamorc, Schudamore . S t ran fort, Smith. Traci, Trad . Vakntia , Annasly - Uven-man , Venm^iYt. Baroni MHordl Alta m della Famiglia Amiy , Balishanon , Folht . Baltimore , Cahert . Bij-ningham , & Athenri , Bir^ ttingham ^ BouurK ele , Bourk. Bcrctron , Berttron , Calre , Butler. Cartel Connd, Bourke. Carte! LUnd, Herbert. Cartel Stuard , Stuard. Colonel , Coote . Col rane, Hare. Coote de Col reine, Quote. DandatK , Qeorgio. Duaamore , Havuly . Dunfany , P/vw^^f .iFitiuvllIam , Fituuälam . Geashill, by . George-Dandalcb, Ghrg)o, Hout, S. Lorenzo . Killard , Allington, Kingfäle , Bourey . Kingkon , kmg . Lifcnavu, & Kerry, Fiz-Errico. Louth. Pknket, Monagham , Blam. Sal-ne, F lemming, Santri, Barry. Sherard di Lcttrim , Sberard , Strabanc , Hamilton . Trimlefton , '^ranuvell VuicKlocu , Mdtnardj Upper-Ofiery, Fi'^patris, I Cibi piCiulitati di quefii XTolani confißono nelle Carnl di Bu#> t Buc J Pcdorc y C(i Anlmali lelvaggi , edcndo malto amaton del la Cacda > chcin quelle coiirrade rielc; moito dilcttevolo per I'abbondanza delle prcdc fquifite. Si diicttano parimenrl ctitifimtmi nel condirfi varie fpecie d'Erbe, radici, Botiro mefcolato col-la Farina d'Avena ^ latte^ c poco Pane . In moki luoghi ca.-vana del languc alle Vacche , e condenfato ch'ei Ha dall' aria ambience , lo mangiano perdelitia , ciö che ad alcra Natlone fjißm^ riurdrebbc ftomacbevoJe , L'Idioma e dupplicato iieH'IfoIaial-^•ftfUrittr cuni par la no JrJand^ffy ed aJtri allaatico Ingle fe , regn:indovi ntit ifi} che fpaccanoj b trapaflano un SoU dato da una parte all'akra . II fecondo rango { iu cui lipongo-no il nervo deU'Efercito , e la decilione del Campo di 3acra-GjÄi^/rt^. glis ) e compoflp d'tfuomini robuftiffira'i j guerrieri, c ferod, dc-fti dagriiblani GalleglaJJi. Quefti portano nelle lUani lunghc Scuri, 6 fienoMannijc tagÜcnti > e penetrando le Imee nemi-qhe, ne tanno tanra ftrage, ch'in breve tempo , b perdonola II tiriü J ° disfanno TEfercita . terza Serie , detti Kar/^i , e jcarm- un'adunaiiia di PL-doni ^ che Ibno Soldati di Spada , eflendoll ancheauyezzatiairarnii da fuqco, le quali doppo il combaftimen-^o gittano SÜ i Gada veri de' loro Nemici ^ ferendoli dt nuqvo, non ailicurandofi della loro mortc fintanto che non hahbiano ad i/jasrtfji^^^ recifb il Capo dal Bufto . Gli ulcimi fono Palafrenieri , ytUfrtni!- ehe fervonola Militia ä Cavallo; e non portano altre Armi , fuorche alcune freccie, che lanciano contra i Nemici nel vedc-re i lo.ro Padroni a Cavallo tVä i maggiori pericoli della zutta , Quanda poi gli Eferciti s'avanzano al pombattimento y tutti i Süidati di quefta l^attione gridano 3 petto fpaccato Ph^rro ^ Pharm ( voci j colle quali pretendonq animarfi vicendty^Imen^ ^^ ^^^^ pLigtia, alle ftragi , al trionfa ) Le foae degf IrLndcfi t,'- ' ■ furono cosi potcnti, che i Conti di Timi^ e d i Tir^cofi/l! mite-TO in ordirtanza mila connbattenti per cadauno , all'horche nd i^S, fiiollevarono contra il R^ d'Inghilterra. Oneljigno^ x^fffgAr- re di Connachty. in un batter d'Qcchio radunb pure 14 mila_j t^nomini ä Cavallo, e n mila äpiecli pe'Imantenimento del-Patria libertä contra Havad Dominante anch'e/la dell' In-jiW. giiilterra . Che non fece Tomafo Giraldo, il quale in poco tempo amn^afsb urJE(brcitq floridiffimo di 40 mi s, Combattenti ä Cavallo , e tant'altri ä piedi ? Verita irrefragabile, die fe^» quefla potente Nationc fi foile fenipre mantenuta unanimo nel conüglio, ed unita colle forze, (i favebbe cqnlervata invin-cibiJe nella propria libertä; e prima havcrebbe ibggiogatel'al-tre Nation» > anii che di vederfi fog^iogata da'Prin,cipi Stra-jji/}i,ritfi nieri. Le rivoUitioni appunto , e Ic difcordie , che bollivauo ^tz/ö Grandt delllfola ne 1171 aprirono 1' adito ad Enrico IE /l^jpf/^iL d'impoficflarfi nel Regno, con ten ta ndoß deltitolodi Stv/iore, e non altrimentc di Rc dell'Ifola ; mä Enrico VUI tu dichiar^-rata Re d'InghiUerra, di Scotia, Irlctnda^ e lafel. niem.di Paolo VI I'anno i|;55 conferino quefla titolo di R^ ^Irlmdny quando .Ia Regina Maria promife ubbidienza alia Santa Sedcj Apol^oJica a nome del Regno d' Inghiltcrra , L'anao poi 1641 TMuth; ^cuni Nobili bd'Uljhr, approfittandofi torbidl nuovamcntcrLircitari nell'lngiiili^rra , formaro^io il difegno di tfarirtan- fcuotcf' U giogo, fotto ü quslc gf^meva ü R^gGO. Dublin Ca-pitale ticW^rLndei dovea eličre la prima imprtfaj onde alii 21 Ottobre fi machinf> di fbr|^endcrnt la Fortezza; n a run heb-be effltto il tentaiivo de' Rubelli. Si hunirono poföa i Congiurati, e con buon numcro di Gen-Farif JI te da. teCoIIettitia fäccheggiarono ,"e diftru/Tero alcune Citta. S' la-timDrirono pertanto alcuniSignori Cittalici^ ful d-jbbio di r(;-Air annoverati tra i Rei di lef^i Mu ti, e ^^i.Ti jliji djlla felb- ^^ nia onde tem:nlo, che i Pnritani , 0 Cilvtnifti fi (er/idjro Cattofifi, ddToccafione per farli fc^ceiare d,il J^ega j coHa p^rdi ta da lis loro folTaaze, ü tra^ferirono in DMik , p-r rar co t.ire la loro preffo G-i/Jtshm P^rfon , e G'^vxial OirUk fuJlicairi al Govcrao politicodal Rid'Iajhilrcrra ; andeUbiraaa iCat-tolici fbrze fufaji^nri di Ibrmiiiir^ gli A'.ito:'i di quel to/bidi , o^.-t,. purche fbfle loro coaceduta la lib^rta di pigliar 1' armi a tal'-elf^tco- Ml la cup'tdigja, c militia , che ana;d:iva/l nel pjtto di quei reggj Miniitri ^ fotzo b fpeciofo pretefto di minor mile , ricusb lajuco de' Cattolici , per poterli ua giorao auvÜLipp.irc ill un fafcio co' Seditiofi, ed impo^Teirarli de'loro beai ; corns in eftetto tentarono. Dal che nacque poi, che i «Cattolid la^f-priti , riafTunfero i loro ipiriti, p pieni di valore ihibiliroaotra eifi uaa Lega o/?enfiva, edifenfiva nal 1641 in Kdk^fiy , conj ptogretfi , e fort una co^i profpera, che in du3 ainni fča-ciaro- '^"'tai-ft. no i Protcftinti dal Cuore del Regno, coariniaiuii alle Spiag-ge marittimc. L'opcrare de' Cattolici rair^reno la quietc d^U' ' Irlanday e la tn^atc di Carlo I R& d'laghilterra, ch-una giulU diffidenza contra i due Gjvšrnatori Irla^ida , e ' " privandoli deH'oiHao, impiegb n:l Gaverao dl qu^ftj R-gn j Giacomo Mnrchefe d'Orm.m, Perm! Iča Cattolici il lib^ro dir-citio della vera Religione, die in quel tempo ripiglio tl Tjo «^f priftinoincremcntoi c ii puo dire, ch'aini:)ra fbllbro reclfi gl' infettiger mogli dellere/ia, che nel tempodeirApolUta Earico VI11 vi fecero langtiire il Cattoii-hiJln j, Alcunifcriflero, macoa po::o fbn-iameato , che i'Apotlolo S-Giacomo fbfle it primo, che pLiblicafTe iSagri D^gmi dell' E- Pfitti Pra-yaagelo nell' Ifola : le relatioai piu autendche per6 c'infegria-no, cheS. Pd/nf/o Fig I io di CalphLir^ c parto duai di Saa Martino, folTe il pri mo Miilioaario Apo'blico d;,l:ia:ito per quell'Kbla da Cdeltiao I- Qj-Mr, lavigoi'ito dallo Spin to j priJtlif- latria ia tanti Santuarj d'aa^Mivi iiiaijontta; lafjianiavi n^l'^""""'" 45S la Religiqae Cattalica it^bilita in taf form i , chj pzr an-tonoraafiaTIfblad' hlmd.t ri o [ a a v 1 (1 I' ^ Vj di . D i quel ' ^f Tempo la p-^rita del C itcalicaitm j vi fijri fsmpre ilJib.ita, Tin-taatochc allorktanatoii Enrico VIU dal Vacicaao, s'latrufe ne' tre Regai Terella^ ia quale dilattofi pji con mig?ior bailors lott'il Goverao d^lla Regiaa Elifabetta. Indi i C jnti di Th^ Offf, e T/j^-CdW/prefero T armi nel x 6 o ö pe'l riilabilimnro deU '^ la Religionc CattoHca (?> alm^no (srviroafi di qasl pretefla , per coprire alcuniiiai politici) ufjiroao in Cim^jj , prefeiita-roao la battaglia col fuccefTo tanto infeltc; , che tojcbai Cat- ^ ' '' tolici di foccombj^re coa d^trimrnro n:):abile della Feie, ch= languiva i^elle Truppe eftinte, e de' Saatuarj profanati nello! f'poglio de' Sacri Ar redi . Fii p^i TLifcitato mova turbin; cort-tra gli EccJeliaüici nj[ 1614, airhiracli'd Vice-Rb col Cjafi-güo d'A'/iiWjt fecero publica re in Dublin Cipftale del Ri^a^ un Editto, coa caifish:iniivanaiSacerdoti Cittolici dilTIlbU ia termine di4o giorni fartorigoronirj.iii peae . M4 q'-ie.1i H^"^'' rifugiarono nellc Muat^-^gne, e inojhi pifi alpellfi, ove U C.it-/«a»-tqlica Fede fi m?-ntenne tempre cjI iaa pnm:> caniara. Paria ndo poi del Sifbm i, i'nCLii rrovavufi giä il govern d fpi rituale deli7r/ri«c^j,eradivitbin cinque15 Suffra- drfi^^ß-^-ganei , benche per Tavanti 50 fienfi caatatele Cittä Vefcovnh diqueflo Regno. II primo Arcivefcovada ( ch'era aache Pri-J^i^'-jj-mate di tutra THala ) fü queilo di A'mich eretto da E^genio III in MeEropQr!r:'.a3 nel 1151. I fuoi SafiVa^aaei erano (ei,ciac; di M}dh ercttoncl 1150, poi unita aquellodiCluan aeJ is6S: 0( Cloghr^ c'hivcva altr^e voJte il fuoSeggio k CI uns?: Di Dj.v-ne, ä cui ta unito quello di G:)aer nel 14+i : Di L^ndmi^fy quivj flabiltto nel 1164: Di , che pjrta unch- U titolo d i Tir-Co/talUnftf; E d i Kdmra erettoncl 1454. L'A 'civ^jcovadi ^ di Dublin i I ti t ni to nd 1151 teneva i quattro Su.Tragaaei di KiUarCy Fsrn^i^ f^JPo'» chefii poi unito ä Dablj- no . U ^fk/fjcovddy dt Cashel haveva fbggetti i Ve fco vadi di D;cj/i*/-Em^ky, L'mirivh, Vaterprd^ SorJy Chn'y, R }lf, KdUlo, A^dart, C Ki'jt-ftfir^ Edd M'tropditfim dl To^taj eraaodichUrati per Suf-fragranci Muy ^ E^jih/j ^ Clonfert ^ Kilmncough ^ KdUU:^^ fd A-chamy, M:i hoggid?, c!iei Re d'Inghilcerra doppo Earico Vill fi haano aflunro il dj.nialo fpiritaab , chiam;indoii Capi d;ila Chi^fa Aiglict'.na, T e (e rci ti o autorc vo 1 e d i que i P r ^iat i e nor a bi 1- i men- -tMimiiiiiiiiiiitiiill iiiiiwiiiiwu ii|jiiiBii[iinniiiiT lO iMhiiiHiiiiii' Settcntnone, miiiiiiniiui'.ij|[p2 ....... mi iiuiun Tke^oi-rlkj ^ürLia, -T k. W i/ ^wlla. d'ltalia oJ^Aiyin Kamshtaä V» Pf nto ftu^r TeUti^ M ^ lUustrirj'ie. B A^ U O PA^XKJjt K C A ^ ^ £ r r e^t c - >1 Z S Si I Liar- ^Mountaya Tre^rteUca, .-.V^ v Jt mfartt^'Ttru^ 1 ^^^ i A ^ighfyn I. JUcma JlicinAPtol:^ ^üiuiia^nt:^ Vi (euf 'it 7oruba y ^ f > t » ^Kylttu^re, it Biyliifdjjne. Hi llebe^ Saiut i^Aukes rok j 0 N I> OhiJSUsurt, o O rM, ^— BaU^ft^n ClancurL CjJ^ff tu l^r^^^di^ - *■■ t'-lfe. vt^ ■■ AntU^tti .0 Foffäad aitt Tar-boy SniTiii & nelßnife ümrmai^ iLT^'tiduyh * Ajijtnm^&lititArffu Shi^ IL BfirtiQs _ ^tove a l-eaf^ " "bJfijftV/ ' " IWi/tf otor- ^^iHderßel hmien 't^JMiir Read C ■ Orw^i^AC ____ ^ _ SM^lUn^ckokd^ r E/vv Veatlifh, o acf L - A Ajitila^aiui^tj a — ^ors-an. ^ ) Vtnd^rius Cj-ofielS topLuuLZ. Heliiii 1« Jfarrvn-r 'er ^ . jyintia. at-jT-iüdl '-STaJricitP ^a? nof' Jhe Bl^ucdvp-j Cot^le^ j ib ZtLtJ- Piili ^ _______ S-T&rbat ^Beninijlbi-i* ;ßclicke Chafbrai- M •iJ ic r -ib- jf ---- Tul Xyllalüj Cau^ Xykilüj it Se.rk ntin Mare 'Y Ot^&r I'f'^'ijti^^t- G-ojrroßh Coufieu^s M iISB \tret i-iras 3Cftna-J ikusUilb Duujaiioit.^ S^Afma.ifiii Bent A ' s - BiUMilr-^^hb ■■ ^ it iL KdL^s^^ ^^rsa^u^^i jyjPTHf Stiuftfj^-d ^ ttAai^ j. if ^ ^ \ Bal^V .......... [^ÄißW i -n t fi/ui/t Jieck TiilbatC L Ü/fitfrj' Citftel "hf Jifon^ ^ariD^/bt -dltntteti Votenons toun. w^auavt ylohnt Tvint Mola^^ ■ Mith ■■■■'v £ XCatly^for^ Xru-tur M-^eu^ti lOJn takki MeJ-ie. X ■ ^ J^onjk. j3Xore 0 Sovkyn CReni ^emjci ^antu-afi TDoslenfe^S./ " BeUa.trwt ^atteJooi' CcLLTi X,ea,m i Shmi f-O/a^ftaj. H Ja l^ffryvur jr iCZeiter it Jibc^ü^ ijušiet, Vimthe. L—^ 8 ' Tiene Manta^ha* M-'.X^agh Cuttnc?! t ^^ 'S ip t X>un3al 'ene Caflel ^naifh^ T^oint ^.ar^-ngßjrd Maaen. iJfilU^Jl 'qm-U. V MB OarfVC'J & ^ r^-Ate^^^aitiP'^ CJ WM>ry(ij etviynfoun ! to lux Mctie Cnr^h ^ lloeqar S. Jr^^ifa ^^ l T Ssi^j^ Si/VfJ. ^Clardat ___________,, ^ tiHyaiv w^ i f I h' if J wot h. R X A D A 10 ^jte^TJLC u Giomo /a ate Head n^ci ^.Mih S ray IB ermets-Ifarvl Corujg 9Id Court HPuMin Capitals di quejia JU^no, deitCL daUi , JUiäni^ubUmimtfiagtLlnfftAfi ^e^teUn,-» dalli Ibei-ne^i^ul^ltdagli-^ntl . J da (lll.^ rJ'hd un J^o rio sictuv, ntd^ tuipoco oj-em^so' DM! ...mk ii^iiMr ^iniiii III null iiniT menreclecaduto,el'OrdjnetliqLieldommio fpirirualc ha .cangia-ta totalmente faccia . Qrm^hgta de ( Irlanda , fubtkata da Sev$r':no Reatim , e Giovafim Colg/SKO , neila cjUaJe ß fuppo^c ejjere nato Qttßo r amia dfl Motido 4407, Wi-ZifS« Nel 1566 avanti Crifto Slam I, s'ufurpb il tholo di Re > prefe il cognome di Fluv'to . Ncl 1565 Juccefle 3! Re^no Roderk-<> di lui Frarello . Ncl 156^ Ca/iaio j e Geanano infic-me , Fiatelli di Roderico , Ncl 1559 Scangsm FratcIJo dcgli ulrimi due fudetti . Ncl 1554 Fiaco N i pote di Roderico j uc-cifore di Scangano - Nel 1549 Rioadilo ^che amma/!f6 Fiaco. Nel 1543 Figlio diScangano. Ncl i^^^Eofodh, Ni- Nf! 15M pßt^ di Geanano J il quale etTendo vintoin Biittaglia ciaNuado, jt.c, ft vacante la Corona 7 anni. Nel 1511 jVa^rž) difčendcnre^j dalle Tribii Dca, c pero acclamatoper R^Denatia. Ncl 1501 ßr^aßh Flglio d' Eulatano pure delJc dettc Tribii . Ncl 1495 Lugio delle mcdeilme Tribü, detto Lsnfada , cioe Lungoiiu-no . Nel 145 g Eoccdio Fiatello di Brcafo, detro Dapda > Nel 1^85 Dealboito. Nel 1575 Fmcq , chc am mazzb Dealboi-to. Nel 1565 Mac, CujII , Mm , Kea^^, e MtJf, Cr/en, t utti t re Fratelli, e N i poti di Eocodio. Nel IJ55 /hmo, tdErimcfi ve-nuti dalla Spagna - Ncl 1 ^^4 Enmon folo , e/iendo nwto iii_. battaglia Iberio . Nel i-^io Mu'mco^Lmgneo^ c Lai^Keo Vi^Vma-Ii d'Erimone. Nel iji? Euro,Ot^bo, Fe^rcne, c Fer^na figli-uoli d'lberio. Nel Irialo Figlio d' Enmone . Ncl ijo^ Figlio a' Irialo , Nel 1186 ConmJitf Figlio d' Ibeno . Nel 1156 Tigfrnam , N i pote d' Errialo , uccifore di Conma-lio ■ Nel 1106 Eofod-a III. Nel izoi , e Sebatichh Nipoci d'Iberio , Nei ttSi Eocod/o IF^ Figlio di Conmalio . Nel 1141 FiacoIIIy die ucci/c Eocodio. Nel iriS Eocodh V ^^'"^'Mutno , il quale vinfe in Cuerra Fiaco ■ Ncl 1097 Angußo Figlio di Fiacd J che ammaiz6 Eocodio . Nel 1073 Emeo , Figi i nolo di Mumo Eocodio , uccifo in Gii^rra da Roreatto . Nel 1051 Roteatto Nipote d' AngufTio , chc fii fiiperato in_j Guerra da .S'edna . Ncl 1017 Sedtta Nipote di Kcarmnao , ucciio da Fiaco . Net 1021 Ftaco IV, Parricida di Scdna, da Muncinonio pnvato della vita^ e del Regno, Ncl looi Mu-Nfi Tcoj flfffijowio, dclla iUrpe di Eocodio, tnortödi pelk. Nel 997 Al-A^rgdodh, Figlio di Muniimonio, ammazzatodaOllamo. Ncl 990 Ollamo Figlio di Fiaco IV. Nel 950 Fmatto Figlio d'Ollamo . Nel 9^0 Shmlh Fratcllo di Finatto. Nel 915 Gedsa , Fratello di ilanollo, uccifö dal Succeßbre. Nel 901 Fmo^^ FigliodiFirutto, uccifo da Berngalio. Nel SSr Y^emg^lh ^ Yi-uccifo da Olildo . Ncl F69 Oim , Figlio di Slanollo, ucciib dal Succeflbre . Nel 855 Siorna SanghLch uc-cifo dal Succeflbre . NclSji Rote/ttro II brucciatxi. Nel Bjr Ellmhy Figlio di Roteatto, uccifo dalSuccenbre. Ncl 8 jo Gil'-i:^?üÄ)NipücediSiorna , uccifo da Arturo. Nel £11 At^ut-o^ Fi-ijfi So9 d'Ehmiü J uccifo da Nuado . Nel 809 Nu^tdo //, Figli^ uolo di Gilcadio , uccifo dal Succefiore . Nel 769 Ere^tfrigo , Figlio d'Anuro, uccifo da Eocodio VI. Nel 760 Eocodio VI uccifo dal Succellore . Nel 759 Fimh Pronipote d'Ollamauccifo da Scdna Succcflbre- Nel 758 Sedfia Figlio diBrcafri-go, tagliato ä j^zzi da Simone. Ncl 718 5/wwfff , Nipote di Nuado, mor^o in Guerra . Nel 711 Duac^y Figlio di Sedna, uccifo da Muredaco . Nel 706 Murfdaco , Figlio d i Simone . Nel 70 5 Endeo II. Figlio di Duaco . Nel 6 g ^ Lugadio , Fi-glio d' Endeo j liccifo dal Succeflbre . Nel 8 64 Sicrlamo ^ Fi^ ■glio di Duaco , xiccilb dal Succeilbre. Nel 6 68 Eocodh VII, Figlio di Lugadio, uccifo dal Succellbre. Nel 656 EocodhWlll^ e Coftango Nipoti di Muredaco j il prirao uccifo , il fecondo cacciato dal S'oglio . Nel 651 Ltigadh //, Figlio d' Eocodio y A.c. ~ uccifo da Conango. Nel 644dinaovorcgnaCowrfw^t) folo. Nel 634 Arturo 11, Figlio di Lugadio , uccifo dal Succeflbre . Nel 617. Fwfo IV uccifo da Olildo. Nel 620 OUhh 11, Figlio d' A rtu* ro J uccifo da' Ongiuiati. Ncl 611 Eocodio IX uno de' Congiura-ti. Nel 604 J Figliodi Siorlanioj una de'Congiuratl . Nel 581 Duaco //, Figlio di Fiaco, uccifoda Liigadio, Nel 571 Nf/J7t Lugadio III^ Figlio d'Eocodio, ucciib dal Succeflbre . Nel 564 Ajdo Nipore d'Argcmam . Nel 545 Dtiorht Nipote d' Ärgern aro J uccifo da tre Schermitoä d i Spada . Ncl 5 i i Kmbaito Ko-gnato di Ditorbomortoall'improvifo. Nel 501 Macu Regina Congluntadi Kimbaito. NeU94-Rfrf«,Fighodi Lugadjo, uccifo da Ugonio. Nel 474 VgoNio Magno, Nipore d i Diiaco , uccifo daBucadio fuo Fratello, Nel 444 Eucadto , Figlio d' LJgonio Fra- A.C. P.C. A.C^ Kr/ 6it Fratricida. Ncl 444 Zfo^^^J-ioucciforc di Bucadio fuo Zio . 442 Kobtaio ucciforc del Fratello. Nel411 . Nel ^ C- M'lgeo J Figlio di Ä:obtaco, uccifo dal Succeflbre. Nel j 86 Modcor-bo Nipote di Reac'b. Nel 379 ^Äg^/^wi/Nipote di Lauradič . Nel 561 letaiigko Figlio di Melgeo. Nel 554 Fcrcorho, Figlio di Modcorbo, uccifo dal Succeflbre. Nel 343 Co»U, Fig Hodi Jeran-gleo J amma^zato. Nel j 23 O ;IdöIJI, Figlio di ConU, uccifo dal Succeffore. Nel 298 Adnwarh, Figlio di Fercorboj uccifo dal Sue-ceflbre.Nel ic^iBo-odhX, Figliod'Olildo^uccifodal Succeffi->re. ^/c Nel 176 Ferguflo. Ncl 265 Angtijfmin, Figliod'£ocodia,arnmaz-, zato .Nel 155 Conalh, Nipote d'Eocodio, uccifo dal Succeflbre . Nel 1^0 Nla , Figlio di Adan^ario, uccifodalSuccefibre .Nel Encko III, Fjgliod'AnguUio, uccifo dal Succcflbre. Nel 205 taano, Figlio di Fergufio, trucidatoda Roderico. Nel ^ 99 Rodff-rko III Nel 169 i^tmaro, Figlio di Nia uccifo da Brefalio. Nel 160 Btvfalb uccilb dal Succe/fore. Nel 149 Lug^dlo IV, Figlio d'- ^^ Inatmarg, uceifb dal Succcflgi'e. Nel 13 4 Congalio, Figlio di Rode lico ^ uccifo dal Succeflbi e. Nel 119 Duiüco III, Nipote di Lu-, gn d io, uccifo dal Succeilbre .Ncl 109 Facklmeo, Nipote d i Rode^ rico , uccifodal Succeflbre. Nel a j Eocodio XI. Nel 81 F^ocodk XH Fratello deli' Antcceflbre. Nel 6 9 Bderßbelh, difcendcnte della Fan;:iglia d'ArigulTio, uccifo dal Succeflbre. Nel 6 3 Nuado II, uccifo da Conariodoppo h a vere regnato, me zz anno. Nel 6 ^ Conam Magno, FigliodXderlchcIio, uccifo da Aingicle Red'Inghilter-ra , Nel n 'LugadioY, Nipoted'Eocodio, mortodidolore . Nel 13 Concovamo, Pro ni pote d i Nuado,, uccifo dal Succeflbre . Nel i % Crhntamo II Figlio di Lugadio; nei quaranno di detto Regno, nacqueChrillo Signor Noftro. ColtinUtitient Cre^f/c^irl tiii ifTrkndit Jsppthi vmui/t. dt Cfi.Ü JpK! prftinti . MortüCiiiTitannoperimpi oyiii ci■ lafatu Cj'ißc. ildU Finjigliid'Angufno, ucciib diJ SLt«r(rore. Ncl 17 Fi^ff Vir, Fig 110dr FeraJac-o, ac-cifci in un Can vito per 3Üutj;i di Cjrbieo R^di Dimitriiic«, Nel Cjtrireo mDrt.0 üll 'itn-prouilo . Nel Jfjdctio a' voti del Pojiolo , uccifo Tuütniju FlgUo d i . Nelj!^ Tuflifd/rt uccifo Ja Ma!j,.immaiiato. Nt'1 567 /fi-^cjFjgliod. AinnurOjU^cifo in Battaglla. Nei d i l>it:rmitici,c Cp/m««» t'jgl o di Myticrtj^rtj, entiambi in diverJe BüTtagliecflmtL-Vcl exjo jfi'/o r/f, fjgliodi Domnafdo, mciiru in . Me 1607 Motfcdo., figliwd'Aijio ucci- -F-C. fc dal Succe^ion?. -Vc^ 610 Pronjpute di JUunecriCO a m ma tiaro. JVo[ 61..1 nomn^Uf / f, F Ig 110 d' A ido /J", mu r I ti Ja n: * in e 11: e, Nt-' 6 j 9 Cc-W/s Jl,cK fJ/aet Fig [ i u ^ 1 j d i M uelci pho N,^/ J. mnrti chi in ima, chi in ahra .Riittiglia . 6j6 EUr/^fUf e Diermitit Figliuüli di Aido ''C. J { f, ni n i: i d! pc £lt. We I 6 !ä if ■Sfuthns/ ata F>^ I io d IBI3 t-t n g co uccifu . Nel 6Ü ^ K atifuLiihj li t:-cifo dal Sucrtflbft. .Vel Fina^h ^ .Vipotc di Aido Hf obilico iivGutrri. Wel ^Jjoi.^iJf^-y^j'i', .Viputedi Doinnaldo, marto iJi Cueiri. W^d Figtio >li D^™nildo, u"c- N^/ 65 eiftt.da un fulmjne. .Vtl S^t ftfg^tio Piüi]ipQ:tdi Aldo rtmpu del quale p jo vs 1nie- P. G, le, argento,e fangucjm jrtp in (jusrra. JVl! jr^ ffl^wö, Projiipote di Abidu lll^ uccifo dalSuci^lioitf.JSicS 71J Scitptd'AiduuccifiJ inBatraglia dalSučctllore .Vul 719 FAj^rrfjtftfFiglio di Loijig^ko. Nel 716 jfVc, f igliodi JVrgaliü^uccillj d^l Suicc(li>re. ATel DomitaUUf /i/JeilA Li.ieadi Dieimetio. .yd 777 Niseis, J-'igliodi Tergallo rjtii-acüii in UL'4 Solicndim; monu in coficeltu di Santit,^. .VeJ nun ads , dt Domnüldi) ;; i, mui iu piitii^me, ..VflEli ^Kjfjl V, JfjgUodi JViellu JJjriiürtoinGutfrra. -WtfO'i- FfiJ l-'i^liodi Doncado, murtct con gtan firititnento da Crilliano. Nel SjC ^ulh lU f- jalto ' d i A idej I i/. Nel S6f TMjgj0j da JVTorvegia, il C|uale 1.1 vend o invara i I Regr.u, ftl per or Ji ne di Malathis Ri di Midh precipiCatci in un fiiMne. Nel Ä7S Ma/rif^t*, Nipote di Doncado, raiJfCo con gran pen i i men t o de' Tuoi pL-ceati. Nd 894 jitJ^ V dtlla Stii-pi di Niellj mprtj p q ' ' jxni.itinte.Nel ^[0 F^ßriffü /-'h^Eüdi Malachia.Ncl Ktelfs I V^Figliw di AiUo V^ucci^o in I jueira da'Dantfi pieffo Dub I mo. Nrl 9jr, y/,FiaJiodi Manno,morrö sli'imprn- V i ro. -Ve I p ;6 C^n^^witice d «1 la t., 1 nea d A idi>, u cci fu i u G utn'a lia* Da ncfi , Nel ^^ i^fiinn^i!- ty, / „ ^ a ^ 1V Njp^fodi N^iello IV, Nu I MuLicki^, Njpoie dl f iano foriatos cedtrc ! linpero i „ J* Urianno .NdiOii iriJArp,dtllaStifpt-di Decato, tdintonellaGucrracoiUra i Daiiefi. JVd t M-thchU ff, rifiiperarü il Rcj^jio, trefli Altai-i alU 6. altri San- ^l,en;iuri lajuamsnle- .Vel IC4I D(f«(Wfllll,t'f^liodl ariano,fjogIÜ^ Nel ^ , I Ttfiiflksto, Fj o 0 i J» t i d I iJr iano, naprto pi a m en t e, Nel r 104 H m urt o ^^ ^ ^ piamiote, Nel 1114 r^r/f^j« U,ddla Stiip:;di ttiCodiü,rai>rw piameJtte.-Vl ^ ^ {hsH.ic» della. StirpL- d i Niello, ilqualf rinchlu/bü in un Monaiterö, fini ranT.iTTifntci füoi gioi lli - Nei 1161 UsAfüif m figliadi Tctii.>;lblco , poi EarUo II iU d' InghittO'ta di- N/^ T ! Venne Slgnare d' Ibcrnia ■ ■ ' P. C A If ton , {it ft jr lane jIk-IC IrUfi/!^ . Silveilro Gernrdo, e R.iccardo Stanihurd harjno Itriliu in pcute Tlftona^^ri-Affl^rf, dttlk qviale gii £toricideir Inghilt^rra, e delta Scuiiii r:\Rno itnciit meniione. ^un h lamo qilivi ilüfu Nümi, poicheglj hib bis mo reg i (i tat i fcrjvendoöi que' Regni, Aggingnla-mo folo ä ijuelii Gio; Co I ga n (che pubtJciJ Off I [667 in Roma una Tivola Crünologitide i Stritt tt I Rt dellVrW^ ). U Padr« Lub in Agaflidiano fianceie ( c'hiin ijueftiültimi anni ftatn- dtl!' Ir/nif paLi pna. Tnvola Geografija della medefmia irulaair»! erutfita,cünieiali fono lalnt Opere j^ti. da eflb publicate) Pompon 10 Mela, Plinio, Siilino, Siritonet Tolomeo, MafinOjOncliü, MunlteijCloveriOjßijCtero ,Zdller, Rjccioij,&c. SPITZBERGA. nV rt; Nf/ P.C. P. C. ti*^ Vil C. N// 55 T i'.Q. ScMp'ilf ri Spiriitf. Noffiliiiß' remi. ^a/it^iii Sttffr^. G V^ifta Mi Paünf , Ifp^nioni ijt-rnrna ^Hs JvflffBJ Ztmila. SPITZBEPvGA. Li Olantlefi , die nel 159S folcarono 1'ondc deU'Occa-no Glacialc , fcuopiirono h terra Sertentrionale dl Spkihi^rga ; cosi detta , per liaveve trovato ne' fuoi Li-di quantkä d'i Montagne acuminate : attefochc Sph^ preflb i Tcutonici fignifica acume : e Ber^ vuol dire JVlonLiigna . Se-coßdo poi lä varieta ddle Nation! , varie atiche furono Je fue denotninationi ; mentre a kun i Autori la didero Spi^^i^fr^ , e gl'Inglefi Nkulmät f che fignifica tiuovo Paefč . Eila giace ver-fo il Settentrione trä la Groenlanda , e laNuova Zembla^, , lie' gradi 77^ e 81 di latitiidine Bor&ile ^ e 40^ e 60 di longi-tudinc, di modo che il fuo Arco apparente c di gradi e minuti 50, Siamo piu che certi, nel nortro Emisfero non cf-1erG ičoperto Luogo pih Settentrionale di quefto; ma fin'hora niuno c Aatg certißcato , le quefto nuovo Paele lia Ifbla , Penifola. Mol t i/lupi fco no, ch'in quel U Zona GUciale i Cada-vet'l fieno per lo piu mcorrutribili ; il che forfe deri\^a dallec-ccHivo fjcddo . La Primavera, e 1 Autunno fbno iviStagiom cosj cteroclire , e caliginole per le iolte iiebbie , che appensLj vi Ii fctiopre la Luna fopra il fuo Horizonte . Le lue Spia§ge fono aflai feconde nella Pefca , c principal niente ädL' Baknf , k qua] i i vi Ibno cosj fmirurate , che alcune eccedono 100 pie-di in lunghezza ; gli Okndefl partono ordinariameiite dal. jo-Tmp* Paefe per cola il mcCc di Maggio , c ritornano nRÜ' Ago-J^ Ptfi« fio , ö Serterabre , come diffufamente defcriviamo nel primo B^u- Iq^^q noftro Atlante a carte 6r. 75. e 151. LA NUOVA ZEMBLA. -- " Varie ibno ancora T opinion! circa \^l. -Q^Hlofi(]ne!lo, ebe Ibbilila Rt- V J i g i o El tf pf Oterta n C^ i n Danimira, meji trff a van ti dl IU i v i fi 0 rj fem pre li Car to Ii c;t, J opp J ^! " HJtoldo, che principiä it regnafe verib il e che ii feCki battoiare. Crijti/r/so 111 Figlio di Federico 1 ftce tcaduire la Ktibia in Dtf/A^^, e rcgr>lü ilCleru Procct^anie ■ Gli Aucari fanno Ulli gran nuinerationedi Ri tavololi doppo Dan; in?L come raieabt inu:ile Tare il ni tj sj taccontodiqüefÜPriftcipi fmaginari , UabbiamocredutOb.jaap.tediripurtarek"uccelTio- ^ ^ iieCronclogicjdappaHaraido, iiHetoldolViqueiionomi:, clsciiiece CjÜtiaau , cfie CfilV^^'^ principi^ EL i tgnare vejfo T a:ina ^''""'' Succeßtone Cranoh^tca dc i Rc di Danmarca doppt>l.£}n7w 950, nu :o if. Ncl tcäf J Uiaö i o. NcI 1J Eiico I//. 7. Nel r i Ci Heroldo VII, 6 [viin.-U ^ n jo K Nel TiT I' -s Ä O AT .'vil-- mrt" orciöÄrÄ DELL' EUROPA, pol p- Cosmografo , CaraiidLi. f// IliiLs-trisrinia,et^c^eU^nlLFStn%o Si^nor'e , GiJi? VJ.NNI M JJLA , Stmitore AmplissinhO, _ T^Ha S'emem^stma Re^huhÜ^adiVenei^^ ^ f-iietitria 3 0 Mt^ä'ii dltatča. d t Ffcutcta too i- ntta ficf iuvcv cotoj-c if O'" ^^ \ iOrcUfArl, ' J-FTTi O TT 70 VJ T Tspx^ JJI OTO' jjOLAy; i /cj^j-itL fu-höi^- Ifcntr-Xolmo^ M , I iflS Yi^ ßs ZV.-« .'Ha/trta j > --s:----- ^'Vponi Kor ■ja h. tJeiu JafSThti -it y- f^ut .^UA n 0 ^ V V ^ /"Vj-^rUe ft^pcdnta j J^jtJtKjt al J?r'cli Z^animasVa/ i-fandü " 60 It n '•J r^ittiü Irirlü^tini} U A i? ^ jipiJirUita ^ Čar^K ~ rtwn^rJ'eo^ffEa. aia^g , _rj'OZ j-^CfU 'iil-^'-.fLt itm/iiM ^nji-ieit^Vifa^.dnvne fj jfjT jfjnn^iicD. j J^CX^TlufKJIf. -y-M ^ J^l^idiJTa rftTijjTi^ -^r-iiO-ulrji __ . . Gti/an 1 Curh i ''Ctiiitir f -yhia iT-ÄOism ' ^^. . - - - fluf / yAI:'^ 1 J If: Xj« fr^ - ^^ iielTfi: nä JTittiimarea^f (tia /iJ^ui-^iiWiriidft^— i f^i^afnJHiJW ifiusfii J W^Of! nun t'hAntV , ^hf. Jdiitli che J-ia j J t 1 Jf^tt'-ne^ JVl Ojtzjy^/ V CcrJ; -/tinruin TJOXJt J» I^wj-Ain, Irel*nd,l&rl an Jf, f< t leximA, C-Ch JJi t:. rfui <1 Jf^^rrt he m ^fvtftJ^ j t ■«Lr /ta 'ieO'p C O ■•L'-, 60 J^irrtitt, JTt/Atr Jlaml r. 7 fjn-rt^ '3 - ft; tfmhuryo ■^erthi^ fiiiif . JPStC JtelnVi Z«- thf i.iorIiiigT4: /........-/i r L. J O ^ra. It/ffitr- fl Jfi 'jr .fJT\r JfaibfAoK ^JB. J? - / yjii-ojr^} -A-' .......... ___^ ova^ Ii. JKuwJ TT" i^-^lkJ^euu-aru. • "-Zarnfjyf^ -V V ^ ^ ^ 5ö s '-■JPÄrter...^- TA f. Ä./ 'kuTiS^fy . 1 L ^iuJa ^ Zeheft C ulaTjra 1 ^^ ß....... Ffx t cula (jra .■ ■ • JPii 'Xp ifct-ta Oy 9 ,Bl- fVaT-l'H^C ____ ^aV ^ ■ 'E'?' t rta/üm off ■ "^Min ^ffhla IB^tU'Liei ZJarda ■ " * ruij ■ ^ ., Air«— S ^A rnfi-ti J'-Tiucti ^J-.JtCarvt T-JTjmalaio Z&turt jaifUttTe \tlr Mat-£ Ji M j j'aim,^ o - -fy^^^iTurna J JÜ '^uiirsi, firniio ■ jtf^. f'O >......■■ i "-t ^iaJVJo. ö if- -T J? a'^r I 'TcMtej- e A ^ ^ ^ ^ ng _h_> f ' _---- ^ dry jrf-at^ T X Ä di Jffpi' ^IHHZZ:: lo ^ 1 ßo z£! Qjia rn o 3S f.o io Kel rr^jEncoIF, 4. Nfel rr^; Canuto V, S. Ne! rT;j Sutin, öjuensm H T, i. Ne[ 1157 fildtmjire I, zt Nel i tiij Cauuto VI, t S. Ncl iiOi Vsldemire II, 40. Nel ri^r Erico VljS. NeltijoAbsIj., NeliijiCriftofanuJ, 7. NeUij^ Encito Vil j cUtto il Vecehio 17. Ne! ti86 Erico Vid detto il Giovane 55. r^l' C^fto^ino II, Ii.Mel 13 ; J Vi!(leraaf 41- Nel i ^7S Mirgliirita con Aquino ^7. Nel i^ri Kticc} [Xfü dcpo-ftotitli45S. ArnaebttSäuntii. Nel 144jCritlafinorf/, j.NcIt+^S Criftiemo^ fe Cn-ftia[ioJ,i4. NelT4Sltiio^'a^^ii^. Ne! jjr^ Griftierpodertu U Nerone del Nurt depoftfi) 10. Nd 1 JiJ t'ederico f, de t to ilPadtico Ii - Nel I jj^Criitierno HI, 14 - Nel Ijj^Fedetica■ 39. Nel I jSSCriftlernO iV j 6ci. Crijterne tktt« Nel 1648 Fedetico Iti, ii. Nel Crifllertie V, i] quaJt Eedeprefentementf uel reg 510 Tran d. L'uhi:Qa pa migi La Reale d i DanirraK» häf:itto due Branehi Ducali Siridei'-Burg,e d L CfißinmV Gottorp-Holfteia J öHolÄein- Criftierno, hCrifitons V, Wggidi rcgnantein Kjj^nJdwtf Pji^iUtfm-*'illtito!i JVurWyjjw j Vinidfrumf Gsf^ornm^uf y Dax Sittvvtiri ^ Hulfit^^ St^rmMtiif^ ^Diitmuffm-ur» ^ Ceinei O/iitti^argi, ^ Uslmgnhaßif. fentt „ P-' e^To Fielio Pri möge 11 i tli d i federico IX/, ti i to nel 1646 Ii ig April* Hi iflitnito, b pi £b to fttJ ri 11 auriro I 'Ofrffflj Dsfifiregtr^ > la fond it iüne del quale Vieii 'att I'i bu i t a ä 'W'aldcmact H ■ i -Ed ha per Fratello unico il Prendpe Giorgio nato nel i S j ; Ii 11 Apr Ik, Prffffipt ■iarita:oli7 Agflftuncl löÜ^cün AnnaScuariUfigtfi del RfiGiacomo, eSardli djlVIa-c'tffSLt« > ■M^oe''« d'En "CO d'Orange ( c'hoggidl fi trova nel Tronod' /nghilterra J mortt m iHUJfitte tti d'anni ji II 7 Geanajo del 1635. Lq Scudo Ji H/tiit/fiffca i triparti to re t tarnen te, e rorir.ontato cfi due ortliti I, ö di dodiei punt i. II prim J d'utto feminato d i Guori ro (H con er? Lenini Lespardati d'ai urro, coroni-tj,liügii:iti,t.'darmi:id oro per Daih/tnn-a. 11 i I roObcpn I^eonecoronato d'orocontr» med accectiJ'argenco , manicatad'oroperia U III vtrmiglio col LeoneLw- pardato d'oTO fopra nave cuori dello (lefso, difpjfli iu figura d i Ta feil 4 5 p« 5 per la Gtf-jia in V »etmiglio con un Dragont^ coc^aato cf or o per ta Sf/ivi/t. U V d'aiurro con 3 eoron*; d oro per Sve/ia. 11 VI rofto con un Agnello Pafqualcd irgentci, che foftient una bancferola de[ medellmi^ rtietallo con una Croce rofaia per la GotUndi^ _ U VI[ d'oro con due Leoni L^opar^^ati d'aiurra f>sr SUvifc. L'Vilt rofso con U" I'eTce corona to d'argen to psr X'hlanda, Sopra qutrfti otta e ^o minuti di longitudine, fott'ii Circolo Ar- quafi tutta coperta dairiftefla . Altri poi la nominarcno liUn^ K la Norvcgia , e la Groenlanda, dipendcnte dal Re di ^a-^ cioe Paefedel ghiaccio / per la quantita nojofa, ch' ivigli hi^nä^ Jr'iJ'fiSi Danimarca . Angrimo, Scrittore molto cclebre , e nativo Aquiloni algenti col freddi rigidifllmi condenfano. Furonoal* Wjmm. (JcU' hlandd iftelTa , defcrifle la fua lunghezza dal Levante al cuni , che fcriflero VIsUnda eflere due volte maggiore della Si-^ Po^ cilia cilia , ma rlnianc sncora indfcifo qiv^fto pun to . Teodoro Torlaccio d* Hola nella füa difcrtatione divide in tre modi queft'I/bkr II primo , (httorrifponde ai quietroC^r.iinl del MonJo, cioiSettenicionale, Meri-dlonate, Orientile jedOceidetiNle. SeTOiidoino^Jineil GovtrnoEcclefiaiUco diviroiii due Dioceli Hn/tx/f^ e Sebjtlhferft. Teno inrivwiiei Ptovincie fetnndo T Otdiiie Politico -P ir:tS«1- La paite Scttentrionale ddU prims divLälone fupera I'a! t re siella fui grjndeifü ,tome an-chepetefTcre megli o cul ti vi [i y e chiamifi rnftiUndingA Pitrduniur , cioe Q J id t a o ta Set ten trio nile: ch'aU'Occidente Ticonofce pt'J fuo confine il Gölfo ^fj/ird'»// atl'O-tieiiteil Promontorio l^ngni^tff: eiiiineiio gsorno i Ttf^u^yl^ vafti Dcftrti, che ^»itMi jfreg'iuo lafaccijdj quciriToIape'! mcLid, 11 (Jadran te OrientiJe, derto voig^rmtn-te Anßfirdini^ nordungitr, omo, fecondo il Vočabolo corrotto, dicm G ferve jI Morji* tote, Außh/tiiitga, a D core he vafla tielli fna dimenfiont, noti i molto popols ti, e con ft— guenterarnte gamend!iniaggioi'paTtefoCcoUfteiilehorridezzi de'moi H^rupi alpeflti, terminafido verfo il Serttentriijhe col Promontqrio ion^j bitjf; i mcuo gLO]ni}col Fiume Fjitu Mtri ■■ ® vetfo I'Occidente eo i U^rrt't Teffum }. La parte Metldiom- ' dettatomunenieiite Fier^^'K^^wr Tcutjpftfi ftfntinaiitcverfol'Oj ieiite col Fiumc piedeltodi ^f'Sftf/jiii'nt Vefirti Spleynfafaniti ; al Settentriunccoi Ttfqtttri-. all* Otiidente col Fiume AIbi, chesbuceantl Golfu Fiualroente la parte Ofci- dent ale dell Vj/aWrf nominstl Wtßfin^in^i ritfJapfHr , « non ; trovi Ufcl-1 fuoi limiti v*rfo 1" AuiUa iielle fpiigge d«I Fia/jft AlAi: ed al Sectenttion« nd Goifo ^uraßerd. Secpndo 11 Gu vetno Ecclerullieo VJiUnJ-i ^ iJJvjfa in dui Ve fco vidi, b (la Die!cefi,la prima (T^^^risj E/, Jr^üÄJ'/-JVy'f abbracciai (JuadrS^i Orietitak,Aiiflrilf,evl Ofcidetalc detl' tUfi'^ßuo. L'iW ............- ■ ■■-- - Yrtvin't Ol itnlaii ftpiit Or^int. VHt//nfi^OV^ra HnUSti^^f^caatieiic ilfoJti Qr^drinteSettetitriona-le afliipiilcorpiciiodesL'altri, pei eflereraegHo hibitato, epe l li^aggior nunnsrodtlk Piovincle, in CHI fuoJe ruddividerfi. DodicifonO 1p Ptefctfure , 6 Provjncie dtrllMfdU ^ licue in ([Bel linguaggio Titug j bSyj/ar due firm t e ftell'h/WdOritn tale dominate Ma/,7 Tiding, e Skapuftli Tkni. Q^el I e d ella pa rt« Mi tid iona! e f(jn t> t re , ci oi T^/^, eKfjTiiry. 11 Q^arfrante Occideacalacanticne puteL-tte feguen- Fieavt int ^ j j ^ 'j-icti-J-iw Tkiti^s Tborn^s Thing, e TsJihuftrdiK Thing, Pi nalmcfl te 1 £ Portion e Uorea-Oääumaß . alibiiccia le qutttro uit ime d'HUfna , Hegrami TMng , WaJln Tbl Kg , * Thing Eyaf Tiint;, SiiddivifUfiancora ogn'unldell'icceBuate Provinne in alcwai'I'ratti di T erra , b Pieftttuteminori, che chiaiiiano nell'Idioma mateinu Happij deile qmU tratta aflai dlffuCimente Angrimo Jwnst. Lc CI tta principal!,che contengono in circa ^^o Parocchie, fbno atü prin- n-^Ila parte Scttentrionak, e Schaloti> nella meridionale, oltrc la Fortezza di Bcjeßadio Seggio del Vice-Rfe deirifola fpedkovi dal Re diDanimarca ncl 1, ali'horach'egli cangib il Go verno A-riftocratico in Monarchico - PretendonogU Habitant! d'eflerc o-liundi (iairAfia, vantaiido la loro ^i^ccndenzada un Principe der-taOdin,c> Ottin, il quale,berügliato dalle Armi Romance , che Pompeo comandava nella Frigia niinore , rrovö per iipe-diente di pigliare la rttada verfo il Settentrionc, e di rifiigiarft ni^W* hUnäa con alcunc Truppe del fuo feguitOj che in breve_j popobrono quelle Coacrade, prima dilcrtc > ed inhabitate jil che fi rcnde probabile per i riti, e gcrogiifici Aßaftici pratica-ti da quella Natione. Vuoleil predetto Cronologifta Angrimo, che nellanno millenmo della noftra Redencione to eta I'lfola^ abbracciaiTe la Fede Cattolica , abiurando Tcnipieta deU'Idtv ^''t/Zf- l^tria ; cioperb non ofta> che prima diquel tempo nonG tro-ifLi^td, vaflcro molti Cattolici framiichiati co' Pagant, ch'in maggior c^tttfifK^. numero oflequiavaao su gli Altari rinferno, nientre i Crillia-ni , allattati nel vero culto del Supremo Monarca , efibivano ^^^^^ il divoto tributoal vcro Iddto . Qucfto Pac(c e gcneralmente * laflbfb J cd otnbreggiato dalle Montagne, il che non t. copendole con Pelli d'Animali piti robufti, ed in alcuni ko-ghi, /cn^a ultcriore difpendio , a guifa delle Ficre s'intanauo negii Antri, b Caverne di quelle alpeflri pendici . iVr la pe-nuria poi dd Terreno nelle öi^^de , compongono il loro Pane ntiJt EipiJ- colla Faiina de' Pefci prima ieccati al Sole , b prefs'il Fuoco : lie bevono altro liquore , ch'il latte, overo I'Acque crilUIiine de' loro Font! tanto falubri, che gl' Llandeß ibno tra gli Euro-pei i meglio compleflionari, c cosi robufti , che vivono molti ^^ anni Ccnzsi medicamento di /brte ver una. Hanno poiun Lago ^ ranto mirabile, chc le fuc Onde cangiano in Pietre tutto cib, che dentroii gitta: cd il Monte Hecla, b HeKJa vomita in-ceiTantemente caliginofe fiamnie, come l Etna ia Sicilia , cd il VefTuvio prellb Napolt. Le fpiagge de' Golü fono le piCt ha-Partf II bi- bitate, e frequentate da Vafcelli Inglefi, Dane/i, d'Ambur-go, e di Lubecca^ che nel tempo ifteHb , in cui ibuvengono i'Ifbla di varie coie necefTarie; tra/portano pure dalla msdefi-ma Sego , Butiro , Olio di Balena , e quantita proiigiofa di Pefce fecco, Oltre gh Armenci, e Pefci numerofi ii^ecceffo, nudrifce quel Paefe Corvi, Fatconi, ed Orii bianchi, con al- Amm,h cuni Cagnuolini moko vezzoü^ e JHmatianchc dagliStraniert, che ne trafportano in altre Regioni pel trattenimento, cpafTa^" • otio delle Dame. ISOLE, CHE CIRCONDANO LA NORVEGIA. Alla Corona di Danimarca appartiene la Norv^gh , Regno montuofg^ fterile, freddo, vafto^e'J piii fettentrionale deli'Eu-ropa , cosj denominato daHa fua fituatione . I Latini Jo chia-mano Norvepit, quelli del Pae^e NorH^f^ e per abbreviatione Nor^e , ed i Tedefčhi Nortwegttij o Norwegen , divifb nc* ein- n^i-w^m que Governi d'Aggerhas » Bergenhus^ Dronthemhus, \Var-dhus, e Bahus. Hä per Capitale Dmthdm, o K'idroßa fecon- atcA. do i Lati ni; le altre fue Gitta fono Opfo , Wardhus > Ton^ sberg, Bergen, FridericKflad , Saltzberg , Stavanger, c Ba-hiw . I fuoi Confini ibno aU' orto il Fiume Gahna , ed lunga catena di Montagne , dctte il Monte Sevo, b Savo r c'l Mare Baltico , e l'Oceano al mezzo giorno j all' Occafo , cd al Settentrione . II detto Regno da quefla parte e futto cir-condato da un numero ben grande d'Hbledi vari e grandezze, delle qua Ii principiamo la defcrittione dalla pi u Meridiojialtu. La prima dunque, che s'inconfra paflato Gotteburg,žr Hyng^ di-pendente dal Governo di Bahus, che dal 1658 in qua appar-tiene alli Svedeß . Coi ufcire dal Mare Baltico voltando il Capo Lidefnes , b der Neus per entrare nell'Oceano , pafl'ito Stravanger, troviamo Vlßs Carmen ^ Vtfire, Syck , Mußbrtii > ^uuiffU, Blofm , Syk\/i/oog , Jhvver , Harmnus, Bauh , Wthyvsr , Or-/1^1, Klovemn^, SwpiKoe, Bonäo!^, Yj^rck, igerl'and^ch, Hjnn-, Ramfoe , Erfibobn , Suertosks , Wirholm , Voghelfy Grjp , OdiUtt ^ V^yfU , , SmuUen, Fick-^er, Taryn , e t Sjhk Nmntffdael /ono 1'uiti me prima di paflare il Circolo Polartij Artico . Dentro di quefto incaminandofi verib il Polo medeli-mo, fi trova pure il reftante di quefte ^piagge tutte feminate d'un nuir^ero quafi infinito d'altre Ifole, trä le quali hanno nome quelle di Hsilfgd principale , che fregi la Corona dt Danimarca . La fua lun-ghezza e di 16 leghe , e la larghezza di i j, b fecondo la Träfe d'alcuni altri, che la fanno lunga due giornatc , e quafi altrettanto larga . E' petb ammirabile , ch'in un recinto cosi limitato fi trovino 15 Citta , liCafeReali, e 67 Parocchie. La Capitale di quefl'Ifbla h Coppeahagert^ dettadagliHabitan-ti Copürihafen y Kkb^nhaven^ da'La tin i Hafnia, coUocata iicllo St ret to d'Orefiind con un buon Porto, ed u naCi t taddia confide rabile d i moderna ftruttura'. Abfalonc Huido, bHucsAr-civefcovo di Lunden, c Vcfcovo di Rofchildt , che vi vea n?l XII lecolo verfo il 1165, fcce iabbricare una Fortezza , per frenare le fcorrerle de Corfari neJTillefib fito , ove hoggidi e ütuata Ja Gitta di Čoppenl:iagen , che fu poi chiamatacol co-gnomc del fuo Fond a t ore Aad-Hues . Q^a che tempo doppo i Pdcaton fabbricai-ono alcune Capaiine aH' imorao di quefta L For- Vtrß AU-ffi/j SfJ- Bßtitßtni. Citth^Cnft Pa- tidbit. C^pit/sffi'r Capifuh dtirif. Sua Tit- . nm'^iT wiME MA R T T> I ^ Suecan daU L T I C O 6 O s T" E iSL* t-r. iJ^SaJr ^OJ-TÜi-x: lAt/fir tt^jj^tjr vy ir JlMJ-Ül ffrffjviaj^j tfadii^ y^^jurirn Ö, un \ l- .^Hrv/tm. -Ftoftv i -J- J «^iSfjsMrtiif- j^^J . .............. o __ ■/li-iSfjtN^ -O .....XT^P p rr^ o - - Jr, 7 "^'"^Siv'jifliKini ^iAir VV^ J \ S V. ko JiS» v o rifi^ir/f^tir .....I -ZjsS^^ MPCfU^ut JjiuirifiiaC-ji Ch^/tfi f ..C/^vteifattv t ^ , ^TÜJ-JVft „ 11 ■ j I ft I--V'ff- r^ ot aXtvifiMiict O ^"^o ^ Ü ^ , ^^ .XT' ■^f^casa O-^Afrtin 0 (p ii^ti*^^ El'JtT'J Z/t' i MAIfCJ^ 5/ fvy ' l^mrJtiwf ^CrlRJL m \ ■ _ Xrii. ifA M aiA/i. J'iiiaai'Jc iJffv&a:^ oj tX. IrtvJn^r f '.ftuiiMtr v-T^f-"- I O/i^^ CäfTttt-fi-f^^r it^Äiiia iXfftA^tc^ Cj \ V" ^^ VJ-irtt '■ A ^ ■^KiiCfnioi-fir '■■■AJ 1 — -Y O f&stti-S^f^ 1 ^mjAVio LI?: D 1 ifitf/vfJifiir O - (/"jAflf*^ ' Oy- , "" ' ^^V CUriJWtt Ojir^a t C Jfi/iir Q --I «J^iWW ^ 1 0 ^Mlilpmtri^ fi - f._______f I. - r > V «nrfflanf ÄJji^^jicij'/- .^aVJVmfM'- Xj- V ^'•zaif^f Ž tfifvtnv i ( t \oXjiA-. _ i .^aüfitta^^H^P^- ----- je 7 / C r^ J? If »Vk r , 0___ ■fiB^j/Zria TU„Pt BraS/t. Vmvttfiti fameftt lu-.^xv^h FortciTa ; indi ds.] congre0b dc' Mercanti vi furono cretti alf p-/-!^. cuni Ma^ia^-zini . Etoppo !o rtefib fitp invaghl' molri NobiJi , che vi coftnilšciofupcrbi Palazzi ; e nel corfo di pochi an.ii quel riftrerto d i terra refto cosi popolato da ogni conditionc , e qualitä di Gentc , che i Re dt Danimarca vi pofcro il Seg. ntmare/t • gio Reale per Tamnento del traifico, e delJo fplcqdore di qud luogoj ch'in brevi luftri ü refe una deHe Qctä piu cofpicuc_j tra le lituate verfo il Settenrrione . Per la copiaprodigior^i con fei piedi d i Diametro; tnirat-olo deir arte, e fttiporedegr Ing;egni piü raffiriati del Mond o . D^ qupfla fi pafia ncITaltra piu grgnde col beneficio di varj Ponti: gue tampeggia )a R^aie inagnificenza, st nella vartita delle Contrade , e Ürutturn fuperba della flia Chiefa j ing^M. p Pal^gi ; come nella Cittadella , c forte Cafiello di Taillp-botc ^ che al prefentc s'apre per ia Dognna . Accrefce nota-bilmcnte lo Cplendorc di quella Rcggia 1' Uniucrfitä föndata^ pel 1474, overo, comc vogliono altri , nel 1478 da Criflia-no I, e privilegiara al pari di quellfi di Bologna neU' Italia dalla felice memorja di Si.(l:o l V fommo PotitcEcc. Quivi pare, che Bellcna, e Pallade reherzino nel tempo mcdcfimo n ä loro colla Pace , c coli a Guerra ; aprendo i Cittadini Ic Ac-cademic nella Cittä i cd i Bronzi hofliU le breccenelle mura,, 1 Rcenanti del h Svetia inondarono fpefle voJte col maggior nervo dclle loro. forz.e , il recinto di quefla Dominante ; prindpalmente Carlo Gull:^vo ncl 1658J e 1659 tsntb horadi ^J^j-iZ^Df ibrprenderh , hora di ftrin&erla alla refa can oilinato alled'O j rTMWf, jj coraggio. djc' Cittadini , ed il petto Diamantino della_i Piazza rintuzzb tante; volte ijÜ affalti nemici , quanti furono Gfrfii^ i cimcnti de iivedeli . Gerne tuttavia qucft' iJöla , come il ri-^«^^"'^'''^manente della Danimarca,, fotta il Giogo dell' Ereile, apoüa-tando dalla bcde , c Fedc Cattoltca nella profanarione de'San-tuari > del Sacerdotio , c Sacri Riti , per adcrire alle fälfitä , e fogni de' P:oteftanti. Ji^rfibiid La Icconda Gitta di qucft' Ifbl? e RoefcMä notabilmcntc_j> j/!- decaduta dal fuo anpico fplendor? ; ove al prcfenre altro non^ t^-] (i vcde di cofpicuo , che alcuni Maofblei de' piu antichi Re , che figtioreggiafTcro !a Danimarca . Una dclle piit itn porta nti Piazzc di queft'Ifoia, come anchedi twtt'ilRcgno, fi eil Ca-c-A/ÄWi itello di Crommhurgo pofto alle Sponde del Marc, cinqueleghe crc^ur- da Coppenhagen ; eg i fti ideato , e coflrutta da Fedcrico Se-condo , con la vaga Gitta d' Elfenor , h Hclzenoer all'iticon^ tro del Caftello di Eitzenborg , Tutti t Navigli', che pafiano dal Baltico sirOceano, fono obbligati a pafiare per loStrettO: del Sund , il quale fepara gl acccnnati Caftelli; e ndJa Gitta d'Elfenor pagano il diritto al Re di Danimarca per havere i WK^rj/^ PaflaportJ, ed inokrarli neli* Qccano , Finalmente T aria di /fii- ^ri» queft' Ifola h tanto falubre , ch' el la inyitb i So vrani del Rc-gno ä fiflarvi il Trono ; ove , comc nel eentro di tutt' il fuo TfitiJitd dti Ttrf 'Ki Outt, PtfiM, Dominio , provede opportunamente a* bifognr dcllo Stato . fCorrifponde poi la fbrtilita del Territorio alJa inoltiplicita de^ gli Habitanti; imperbche le Bisde, che vi fi raccolgono , fono di fovrabbondanza al Paefe ; e gli Armenti, chenudri/ce^ non fono nella quantita jnteriori alle Ficre lelvagge , ch' ad ogni pafTb s'inccnrrano in quelle bofcaglic , c fervono pel no-bile divertimento delta Caccia alia Gente piii civile i appli-candofi la Plcbe ^Ha Pefca , che in quelle CoÜiere riefcc co* piofiifima tanto pel bifosno deir ifpla, com? p?! traffico nellc Provincie pih remote , F U Y N E N. Uno Stretto del Marc Baltico verfo Ponente fepara V Ifola Fuymu , detta anche Fmia , dalla precedente di Sciland : Ä Mezzo giorno poi dividefi dal Cherfoncfo Cimbrico col mei-zo d' un' altro Canale tanto ftretto > chc ivi pare unita colla Ter- Tei-ra-ferma , La füa eflcnfione maggiore non eccede 11 Ic-ghe , come pure la fua larghezza rte abbraccia quattro fole; dividefi quefto si breve recinto in 24 Gov^crni : Gitta , e ^„a r^-Ca fie Hi Real i , 115 Tempj , j;i Fi umi j S 8 Stagni, e due i* Capi^molto pericplofi. Entr^ in quell'I&Ia un braccio di J^a-re , come irna lingua di due leghc , che fi avanza mezza lega diftante da Nieuburga , il quale ciTendo piti profondo in_» certi hioghi rende il paffaggiotpericolofo. LTmperatoreOttone I vi coftrune una bella Gitta chiamata col fuo nome O|;tojiiia, air horche Heraldo abbraccib la Fede Cattolica ; ma hoggidl cql vocabolo cor rot to chiamali Otenjl'Cy ovcv'OeknJhc-. Gitta di gran traffico, fi iiiolc I'adunare U Nobiltaper leConferenzo del bupn Govcrno , che ordinariamente fuccede verfo T Epi-fauia . L'altrc Gitta principal! , che circondano la preceden-tc y come part i della circonferenza i I fuo centro, Ibno Hybur-ch^ Sienborgy Faborcc y Ajjem ^ JBt^gfw, Mjddelfart ^tl^ttemuy ^ e^Kettemytick, I Caflelli Reali pi li cofpicui fono l^euhurg, Hagen^hm, l^m-gagd y Efckhurg , ed jl Palazzo di Rugard Ibggiorno del Go ^ff*'^' vernatore . Preifo il Gaftello di I^genfibov/ trovafi un' altro Monte J dove Gio: di Rantzow Generale deir Arrnata di ^ri-ftierno III fconfifle nel 1533 le Truppe del Co: d' Oldembur-go . Queflo iiiolo & general men te pmgue , si ncll' a b bond a n-23 delle Biade , come nella quantita prodigiola degli Armen-ti, ed Animali felvaggi , che fer vono pel inantenimento del commercio colla Germania . GP Ifblani fono alfai diflnvolti , e.nati per la Nautica , in cui riefcono mirabilmente , tra®-cando non ^lo nelle Sponde del Baltico , ma s' inoltrano ncl-la Noryegia, Svetia, RufTia, Germania , e Paefi Bafli ; ovc ricavano ibname d i rim a reo per le merci raccoiltc nel P Ilbla , e difpenfate neli'accennate Provincic . ISOLE OIPENPENTI DA SIELAND. Sot to rifbla d i Sie fand {ono com u nem en te comprefe quelle d'jlwrf^rr, Hueney e MsnCy ö Menedaad. jimager^ a 1 tri men te de t ta da' Danefi Aomacb , trovafi ä Mezzo giorno 'della Gitta di Coppenliagen, hmga 6000 niilla paffi, clarga4ooo. Q^ft' Ifbletta col fuo breve filtretto nefce fommamente vantaggioia a quella di Sieland per la (ertilita del fuo terreno y e princi-palmente nelle Biade 1 cije alia giornata fi tragittano nellc-» Barchette con altre robb«; neceflärie alia fuffiflenza della Corte , edel fuo num.erofiff^mo Pepolo ■ Gira 81öS palTt geome-trici r I Tola A' UaeWy ö "Wi-c» collocata nel famofo. Stretto d'-Orefund tr^ la Scania , e 1' Ilbl^ di Sieland , trž: leghe diftan-te da Coppenhagen all'Oftro Scirocco; due d'Elfenor , altret-tanto da Elzemburg di Scania, che ie e al Greco ; ed una Icr ga da LandsKron , pure Gitta della Scania, che fealluoMez^. 7.0 giorno. . Quefla ^ refa celebre dal piu eccellente Matema-tico , che fiorifle nel fecolo XVI col nome di Ticone Brahe j nobiliirimo germqglio d^ una delle piu illuflri Fatniglie di Dämmana ; il di cui vaf^o ingegno , per fbdisfarfi meglio neH'oi^. fervationi de' mot i Cel eft i, profufe piu di duecento mila Scu-di d' oro nelle Machine y ed Iflromenti Matematici, che collocö jKiinel celebre Palagio, J b fia Caibellod't/r^rwi^r^r^ocoflrntro pure a fue fpefe nel centro di queft'Ifbla, chc non e altro neJla fua figura , e fpecioio recinto, che una vaga Collina. Nella forami-ta ftendefi un' crbofa pi an 14 ra , ove icaturi/čono limpid i Rufcelli , i quah inaffiano le falde mol to fecondc nelle Biade ^ ed Animali si domeflici , come iclvaggi. , che notabilmente impinguano il traffico , e compilcpno le delitic di quel tratto, di Terra . Trovafi poi al Mezzo giorno d i Sieland T altra piu riflretta d i Mene , b Men , le di cui Sponde fono fern: nate di nojofi intoppi nella ftequenza de' ma ci g m , e Scogli, che la^ circondano : el la contiene una plcciola Gitta con un Caflello Reale, detto Elmelund; luoghi poco habitati per eflerepenu-rianti de' viveri . T/iUArm, ftrtilifi dti fu» ut. rfM . JfaU Hut-nt. Stuft*. TUofV Bf^ hi Ma't'tt- tite. C4/l e principalmenre nella Segala , edOrzo, fouvenendoal bi-fogno de' Paefi circonvicini coirabbondanza de' fuoi copiofi rac-colti. Oltre le accennate, gU Autoridi miglior cognitiotieJcoU locano fotto YlfoUt^Fuynen quelle di Remfo > Endeb, Bbeh, Fe-HOy Boh, Brando j 'löwe^ Aggetnii ^ HeUenit, Jordo^ BlMolm^ fo:tt r^/ä ed alcune altre, corne quella di Samfoe d unaibla Lega di luu-ghezza; e pure la fertilitädel fuo terreno ammette molti ViU kggi popcjlatiflimi > i di cui habitant! /ono tutti applicati all* Agricolnira , ed alla Pefca ; ca van done prove r* t: di confidcra-tione dagli Stranieri, che fmontano in quella llrifcia di Terra a provederfi di varie cofe necefsariepe^l vittOj c per corredarc Ic Nävi. ISOLE AL PONENTE DEL CHERSONESO C J M B R I C O. NeirOceano Germanico, che porta ancora ilnome di ^eß , riliedono molte Ifble al Ponente del Cherfonefo Omhrko potTedute dulla Goro na di Dammarca , La pi^i meridionale chia-maß Wüigknä credutada Tolomeo l'^ola ds Stt^om^ vicinsLj '{J^jif' alle Foci deil'Eyder, ch era altrc volte uaita al vicino Cominen-; mä daU'im'peto , c violenze continue dell'Oceano rimafe quella lingua di Terra fmcmbi-ata, e circondata tra i Geppi dell' onde. Avanzandoci poi vers' il Settentrionc,troviamo i'lfole Forr, Veret suJ, SsJä preflb Tender, Ren'm, h Rim^ M)nfiOj h Mannu , e r-ne prellb le fponde di Nu min d fotto Rincoping, ' ISOLA DI GOTLAND. finjifn* Ainfiiaifi CitUvJL Citri M VVii^' rtiiritit ft/pifut- Vff^tiuta dalpfirmtrf hfirt. ^ N quclla parte, ch'il Marc Baltico e detto Öoß-Sfe, ^ trovali l'IjhUdiGotUndy prefä da alcuni perl' nmg}a di Plinio, iituata ä Levante della GotiiU> , daila quale non e, ehe dieci, ödodicileghc di-ftante ; cd al Greco dell'Iible di Boruholm, e d* Oland. La fua maggiore iunghczza fe di i S leghe di Germania 1 e larga cinque: ella contiene loo Xerre, 6 fiena Vi\Uggi, ed una fola Gitta nominata Whby , h ^isbt^, col fuo fortiifimo Gafte lie; altre volte la Ci ttä era in tanita il:i ma, e conliderationc, non foJo prcflTo i Nationali ^ ma anchc preflo i Foreftieri, che ttitte le ditferenze, che nefcevano tra le Flotte ma-rittime, 6 Mercanti delle Gontrade circonyicine, reftavano decifc ne'fuoi Tribunali. Vedeii anche ai prefente qu^lche raggio del fuo antico fplendore nella föntuofitä delle nohili(rime Fab briche, m-croflate colla finezza de' marmi; negli Archi di gigantelca flrut-tura; nelle Porte di Bronzo ^ che fbno tanti sforzi dcüarte; fenza regiftrai'c molte altre mcmorie, che la magniflccnza di quei Gi t-tadinifcolpUcai-atreri indelebili nel Ferro, nel Rame, e nell' Argento dorato . E'veriffimo, ch'ella e notabilmente decada-ta dal fuo luftro priiniero per la diminutlone del traffico,e per Tautorita limitatale: Tuttavia moftra d'haver Petto aflai robufto nelle fuc nuove fortificationi per contraftare ringrcllb ä Nemici piü Partff 11 ^ po^ potenti, Ubbidira altre volte al Re di Sretia ; ed al prcfeate ri-conofceper Sovrano la Gorona di Dünmaua', äcuitributa ioj vihu^f.,»* omaggio di fedeltä i doni, che la Natura largamente qiiivi profu- K*'^» Je nella copiadcgli Armenti, ? principalmente ne'generofi De-ftrieri i come pure ne' Bofchi popolati dalle Fiere, e ne' Montoni ailai ftima^i per la lunghczza dcüe loro finifHme Lane, e pel Capo armato da quattro, c tal volta da ottoCotua. Sono abbondanti 1' ondecrif^alline, che irriganoleGontrade diqueiriibla per ren--derla piü fertile nelle Biade > C pretlofi Pafcoh, accioche nullaj manchipelfoftentamentode'fuoi Habitant!. SuolequcfFlfola^ tra le tante perfettioni elTer mancante nella fUtura degll Huomi- , ni; atte/bche molti fbno cosj batu, epiccioli, ehe fenza ingm-riaponnoliannoverare fraNam, e Pigraei: Mä dove manca iU^ i""""'"' CoTpo, abbonda lo fpinco: imperocbe quefti mezzi Huomini fö-no tanto coraggio/Ii che non tem.ono puntodi cimentarfi colic machine piü alte, e talvolta riefce ad eifi far pruove del loro valore, atterrando montagnc d i Garne. Sono general men t e a rdi t i,e mol-to eiperti ncl Marej ricavandone ibmme riguardevoh per le co-.. piole Pefche, c pelcommcrcio, che vanno almeno in parte col- ^^^^^ ^ tj van do co' Stranieri: vcndendo i marmi, che ca van o nellTfbla; comcpure Armenti, e Pece fecca, e liquida, ehe raccolgono nel loro recinto. M .LISO- .h ÄJf Seiten j^^.tf'to-riJie, Ll' ouc tri-oijra^ic/fc thlFa. j /■ ;fo in tflatL ^ JJJ GERMANIA ' ^{itirp W^ ,£-1 /rilfir. ij/ife- [ Sftr'iiLf/ii^lmi m k. T! ^eJLoata. jf, e jrjJosoio , ' ^'"'^^lojj^aß Coronoll^ V T TirfJi LJheeti/ Z M ui, > «i Ti rrrrajjIlA ft ^ ^ l ii] Vi JHV/jr/{L' 'y^irC tI Sttstel emuryit 'vWrJef j-iar' Tn'trniLr jJL _______ Um^'^n. Vi \ K K tiMfKir^ ^ jeiirr/i .-JJJJ TlWftrtyj h'h s V Xn-^fr M I JV ^ S-rert'-ii- i 4r ■ JiiVU i^n/tn 1 /.-Y.^Tu,___ . - Od?" JWftu« JI,^ .....' I P' Si r^mffcnt^!^' — .f Ig iiS^ J___■^jigyjMJijiyT'^ . Jg£> >>|il| ■ Jfaj '■-■sXon rüL' f-vT. ■hrry onibit- - A^'^fV^ ^ryKl^ - v., 1 vC^ntihtuller^ llltj- i^iiz^iv f9\ , _ J^ /JX^ JHeAtei-rJj r^JtfJ '^ftuf^ - ----, OJ-nt,,,! ■' O Thws-r^ Xt^arna^ i^JTsaiix SiJff^'M V-*» .... "Vh^tus^ " jlEV JKti ^V^ Jjlž«' , V" J'iliw ■s . "Prpy-jns - .Jrf™^^------ 'r'oj-^ji tjpa^Ji. ! ^ 11 ^ -o^-jtÄÄ! ffirfittiln^ ytätFiöi^e tn^ii riifiii*, -BtTin- \aifrirl i jjj. ^iiimttlU J ir^« IhaPfStfiur - o t .■'^"^T^'iKi .t' i-' . Äiiy O ft I A ChaJtiil»n äsntu^^rf rit I -^/TfLinzir o Ot^f 1 •• 1 j>ßA Li rt' J!a uiicnti. il\ J^Tixnoit^ ^ I fXyrart^ Mi/frr.i- ^Jjr^iUi i i I^imjf^' iT____ Cift-^uyft. nmjv/ i . , l-J'J LTi-l - Jt^mtAf I t . JJ/rinJÄ I \&urji .tTi^nH'ti IjYOf. ö o ^^ SeaitfiiA-r tSöa;- ^ '■ "u ■.JVTUVW I^izcA _ Ja HB JK^V . JPolrtri Tf 3liajrra.\ 0 ■Vd. iÄ&r-A -iVrii-rfn Vi» tfhfTiJi: Ti-ait TP?^ Mi; ^iTtJJiIc Ii. aa j 2,0 / # £ Trta 1 Sj-e/cii Kjfql □(EBsa: 5a- r-// I f. lii Gifnbslm. CiClA. Tfrifsfif, L' ISOLA DI B0RNHG:,M, 6 BORING^.A. Q^efU giace pnrc trale tkfce ondofe lirl Baltico, al me^io giorno del Paefe di BieicKingeii delU Scania, cd al Levante deU' IfolaSciland,lungatreleghe, ed alt^rertanto larga . Credetrero alcuni,chequeilafolicilPaeie de' Buriani diXacito , chiaman^ dola ßurundhdm j comcs'cila piglialfe Ja fua denominatione da' Buriani, il che non c totalmente improhabile. 11 fuoDiftrL-tto , t ^(j^^gi-^Qoveri^i ^ unCaftelloReale no- minato Ham^rhaiife», e tre Gitta competenceniente popolate, cioä Nixe j Runde, e SvaNfteblcr. II Territorio e moico mig Ii ante ntl-la ftconditaai fudetti ; eflendo af^ti liberale neüe Bigde, Af-menti ^elvaticini. Vicinoäqucft'Ifohi trovaii un buon tondo^ che Terve di jlbllievoa'Naviganti j all horche moleftati dalle tem.-pefte j i vi gittar.o 1' Aucore per fotrr^i rli d;il naufragio. Le merci principal! > che il trafjxjrtano da qiieilo re..-into, fbno Botiro, La-: ne j ßiade, Garni Siilate de' Buovi, c Gaflrati, i quali ri^rcono di fapore fquifito: pochi Pefci, e quantita prodigioJa di Pelli" d'ani-mali, fidomefljcj, come fei vaggi. q^lla fuimpegnata per Id f- fpatio di 50 anni ä quel Ii di Lubecca daT'ederico I Rfe di Danmar-'ijol"' ' (^i premendopuiäFederico II di riunirla alla Corona, sborsb ä tarefiettü il denaro in Lubecca, rifcattandola dai Tal ieno Dominic. AI Settentrione di q ucfFIibh föno i iicoigli pur troppo. famoü Je./ Ej-rf- d' Erdiifolm, ove i rnifcri Naviganti trov.ino benefpedö iepolte col-htfit. 1 a V i ta le loro fpera nze, e prin cipa 1 ni ^ n te n e I tempo del i^A ut l; u no. L' IS O LA D' O ES' E L. Preflb la Livoniai al Greco dcUlft^la Gotland, in un Golfo deirOoa-.Scevedefi rirolad'O-y^'/j de:taaiicoi-a O^c/, Eiifcl, ed Ofelia: la di cui lunghezza e di r 4 leghe, la larghezza 7, e j 5 di circuito- GontjcncSParocchie, edue Gitta, chiamate Afne^-Ts'd'lefth burg, e Soiiemhurg, mu ni te da due fbt;ti CaflelJi, vale voli ad op-porfi gol petto de lie loro fortificationi äi Permrbatori del la Pace . Nelle Gitta habitano i n circa quat tro mUa Huomini j e pochi an-j^awj A ni fbno vi fi numei-avano pi 11 di 3 o Famigliecofpicue, fi pel fau-H-ditssH, ^yg nobil^, con cui craao impaftare; come per le gloriole Impre-fe, che diedero.hato alla t:romba del la Fama per publicarleairirn-rnortalira. I Gavalieri Teutonici diedero quefto Paefc al Rcdi Danitnarca^ e da que[U Corona füpnlleduta fin'all'anno 164Ö, quandp la fbrze inafpettatedella Svetia la fottomifero al loro Do-minio. Una fbla lega diflante d'O/f/vedefi Vlfola Dagboe, che non altro di confiderabile, fuorche t due GaflelU di Ptf^i^ß, cj Dageroort ,che pure ubbidifOono alia Gorona di Svetia- LSOLE DEL DUGATO D' HOLSTEIN. _ , Uiislfatu^ bHt.yf^i/ty ptovinriadeIllG«rTiinianiilUBaflaSi(ronia,i(-ompreralKig-r Dani mi rca, poi che am parte appartiine i quella Corona, I'jltrnl Duci A^Ho/. fit* £. qmj^j d i v i fain qua« to parti t Tu na d elit qui Ii ti ene il nome A'Ktlßtin, 1. "iliradi Pi trna: feil, & DUiWirK, e 1'ultimidi ^jghevf n. Le priori pili Cttti ("(itia Lubec», ed GITTA Dl K HamburgOjchsfo^Q ffanTi-ai^chs ■ ClücKdsrft, Brnns'mttfl, MilJsrp, Pinnen^iirg t df^^^i Rensbur^,ciin tjtia laConiJ^ t)iSe.ffebfrg ippirrengüdfial D.tnimirca ;Kie!, Ol- riiraii.' denbur^, Lun li-'n ctin alcune Ifik-.ii t>uchiA'. T'uttj quefli Pjefi !iAnno Ii Lsveinbiirgo , ctlil IVIarct.lv>i-m:inicial! Ocr:irj: 1[ SIcswicbalS.-tcenrrioJie, e^al giirno 1 Eibl, cht Ii ftpufi rfa'lL-D.icsf Hi ftrc-ni«« , «Lüneburg, Ped«ico riuc»d'/JaWrin , eJi ha f.ittu fabbrlcire FeflerLcfl^nl ijpi's il Leidfcojtdifegno „■, r dl ÜibiJjrvi il coinmerdotTi . 1H^'J/s/iJt i irvgita da .n'jlii Fiuini: Fe Tue ricebeiiecon- 'v'''^''^''-fftuno Hflli Pifca, e ne! traTptirtüde' Porti,ches'mgi iL^r=r!n ne'Bofchi. Orirhii' d:'ila Cüfa de Durhi d' Hoißeitj. J.a Ca Tide' Ducfii A" tiif'/linn, ^ fi iitijhit prBteiidtdJ'ci'nderedall'inrj« Fimigüa di Saf-fqnia , fctndata d* Viti Krni? il Grunde, cre^Iuto il quinto Avu di S'gifredo [, Cciucdi Ol- Tiifrfit.-ffia dtmburgo iieHa Vclifiilifl , Ji ci/i Linea Iritfj [uiminö irt KcJer co , che fi efpfifeil fup- ^^UnC^h jilicJo *1 qualu fj[) Paiie!lepi^iiTie noiie Adelaide red i rar Ja del Cfin-te Dülmenhorfl 4 e i;clle itcundi: verfo l'anjiu 1413 tft-duvige Figlk di Gurardo, eSurelia Hi AdolfoüiSchn'e.i>b"u'g^Coiitf H OlTacii j Duca Jelk furia Meridional«, Ät.) Vedova d i [iiUaiFare Du ca d i Muoa.lebjur£ ,Tll.jrl 1410, kf<:iliida CfißijiTno ehe fiegiie , e Maüiii|jo KiLcellierediSovbo.iatcCiiiunjcodt tiremenil qualefr maritbTiel 1458, emttrl rel jdoppohaverh.ivuti rne Figlioli rmrti net! Infantia,eGerardoil Bellicafo, !> i! & i I Cu ragjj io fo, Cu 11 te d Olde mbu rgo . Cfijli/trn^ / d i (j 1 le i lo b ojiae, ih e fü R i di Da n Irii ir- / ca per la rafcamjndiCionc d i Addfo fmi Zio ma tern ale, che Jo fcce iuoeKde y Otfetin? sll'hora dall'Impsratore feJerico 111, V^titleiTi Siomartn., e tigeren in fe udu dell'I rt pero, e Dirmatfeti it^ feud o fuo proprio . , ü Cfi riarno / fp^sö Dorutiia di Bran- deburgi? ,dttore diSii^bnia , ton sui hehbe Ctißidr?tj Jf, ehe fi.-gae; Fransefco m^rt.i giovane , ed Elifaberti maritata nel ijM&Gioachifio I. t!i;t:oi-e di Brandeburgo. Crißiiirne il ni iri in prlgione ncl IJJ5, ^^ havfndo havulodiEjirabL-t^aSorclladeU Imtieritoffr Carlo V,Fjlippt>,e MiHimilkno mot-tigiovaiii ( tiiuvaiini iniirtoin Ungheria ne! i jji; Dorofci^JVlugije Ji Federico U , EleC-tore PtJ at i n o , c GriHj :m 1 iTi:i ri t a r4 i n p f i !T(C noiie coa Pra n celco Sforza Du ca d 1 N5 i.Ia ft u ; cd in fiXOTide in P'ranccTco Dura dt Lore na, fa^e^irc f, f igli^j d i CriiUartio I j fti pa r imen-tK R^di Uaiiimarci , e piorL nel 1: Sposn piimi nel ijoo Anjia fjgüa di Giov-jnni Elftiore di BrandebuT£o mort j nel f j 14 ^ e poi Sofi.i , Fi^^l la di B X Duca di Po- merania morti nel 1 Dt-l prime l.etto hebbt Cr/^/arjiu IH , cüe (ieguc, e Dorutei liatanel. r454, niarir:(ta 1'jnno 152 j in Alberto I Ducadi PriifUa , emurtj nel 1547 t f jg 1 i uoli de 1 fecondo Let t o f (1 rojio G ] o van n i mor t o nei t j l!f O ^ Adu i fg ^ c' h i fa t to i 1 Btun-ccid'^olfaciaSlewicK,, Fedürtco VulMvod'HilJefhüim j Coadiutortdi Bremen , mor-to nel i jjS,- Klifabfttt^i maricitta prima i Magno , poi ad Ulrico , Duthi di MecKlebutgi Anns inoiti nelJ' infintia ^ c Doiorei Moghedi Criftofs^io , Duca diMecKelbtirg, mor'-tanel \ ^j^firilliafno ill hebbi /-Viiif^efl ff, chefiegue j Giovanni, che fe« il Branco di Cfißiant Sundeburg ; Majgng A(nmiiii!lracor(del Veirova död'Hapfel, il quale fposb Maria Ni- JII, pote Hi Ra[]liii Grinde Duci di Mofcgvia j che Ju volle fare Re di Livonis; Anna Mogliff d'Augufto EicttoiediSijflünil,' e Opi ütca mat.taca. in Guglidmcj Duca di ßranfuich . i-'tJuriii) II Ri di DanimatCi, che mgiln.cT IjSSj fptjsü bei (jji) Sofia Figtia d'Ulrico Ff^ifa It Duca d i Meciilebufgj e n'h*bbt CrifiUrm IV, cb« liegue , Uhico mor to gioi'an^ y Eli/a-betta nata nel i inacitata ncl I j^o in Enrico Duca di Branfulch ; Anna nata nel FivÄv/« Z mai'iUU a nel i r7ii mititata ncl I nel [ jHj i&Giacotno Vi RÄ tli m- Scotia , d.elliGran BretUgnajinorCa Ii 4 iMiit-xonel 1619; Aügultanata liiS Aprile de! ij^o, maritata in Gio -Adolib Dilta d'Holfi' cii j ed Ed UV Ige, tnariiaca in Criaiana 11 El et tote d i Saifonia, CrißiarHa,l V moil nel i fi^S, _ havendo hau viu d'Anna Cri[Una , Fig^liadiGioichino-Federico Elettore di I^-indcbur-■ * bü, Crißiarwe\st,ta d i Dan i marca , muttonci 1S47 fenia iafciar polleritä d i Maddak- ' na-Sibilla di Saffi)[iii, Figlia d^ll'ilettore Gio-Ciorgio; FwiriVjj //I,fhe fitgue j ed Ulrico uccifo nel 15 Jiell'Armata dell'Luperatore. Fsdtrit^ III morl ntl) ^avendo havüto , , diSoStAmtliadlLune biirgo QfiftisTtis V R6 dJ Dan i marca v 1 v e n te, č 'W prefa alea nia , conCatlotta d'Hi(Ija-CalI(tl 5 Giorgio Principe di Danimarea tiato nel i6j j liii Apri- }.'> le, mititatoU 7 Agoflo nel i6Si con Anna Sruirda, Figlia del Re Giacomo d'inghilter- J'""''" ra ; Anna Sofiai mari!ata in GiojGioryio Principe Slettorale di Salloni»^ Pederica-Amelia , MogLie di Griftiaiio-Adolfo Duci d'JToiratU^Sandcburgo, Gughelraetta - Em eft in 1 nata nel 16 jCijC ma.ritata nel 167t con Carlo Priueipe Palatino EjflttoraUjed yiri«-Etf n or* -Sibi n B luarit ita n ei 16 So h Cj rlo XIR4 di Svet ia, I E L L , O^ Kil* A Lie Foci del Fiume Sventitio j chefcaturifcc dalla Pabdt-i Pelenenfej^fituatala Gf/adi Kv//, ö Kil, da'Latini rico-jtw; nofciuta col nome di Ckknitm , circondata dall' acquc del Golfo Col- Colberger, che la rendono ifolata j ne' gradi 54,6 minuti 50 di la-titudineSettcnrrionale ; e ^idilongicudinc negli ultimi confiiii del Ducadi ^Wßfin, diftante quattro leghe da Lubecca ft Mezz^ fijor- ^ glorno, fd altr^ltinte J* Flejiitu^o iiroftafis. E'qgtflj an'EmpotJo afTai.fiicqiientsto, ^ provifladicommodoPoito, edi f^rteiia-pofta jn emluente öto, oi nita ntll anno 166y ji ^/»d'unaffJebi-e Accademia, Quivi ogn aiitio li ronvcca TArse-mblea del JL)^cato d'Jfolfi-tjj gncorche fii ftata malamente Svedefi crittici-in qucfti Ultimi anni. %r Jrr" P"" Pucatodi SJtftis fc I' fobAf^, f Aißi,, JungK? 4 trghe, Jarga IpAiJft^ fül&dfje - Un'angufcoSrrftto U fepir» dalla parte piü confidcuijjle del pr^d«;:« Dufatuj nelluogoappunto, dou'4 U magiiificiForttiiadf SjniletburgQ, tppirtinEiii«i Dufhi d'Hol/itia ciie purefuiono dttti Sünderbuigenfi j aticciche al pieJenteil Ri di Dani-«Qirca n'hjtbia la Sovraniii, e Damititoindipendente. EUa i moko popolaia, e ndle fue PtJfiAutä SeirenudrifcequantitidiCprvij ed altri iVn^J^ali, che Tttrvmio d'util« tüicenimento daS ^ di 'agl'tfolani ai^atoti delli Csicii. I Fiumt., ed iJ noJi fano mt-flo correfi nflll eGtire J3a»iiaarfa j p^rti pjii preiioJi nclli Cppia de' Pefci - L'/fuIc poi F^mirn , [ poco fa roccaia 4i pjrsaggiojda Litini ,qi»elle rfi i^^fl», # FW, tutte dipoti con fide ritiune, ippartengOJIO pane ll Ri (Ji Oanimarca, ir k metial.Püc« d ttoirtein . Qg^jlli? ffi Ferd, eArfät^ci Arra/i troTkft una foil mei^a lega diftintc Jaquella d'Alftn-f conEeinndo U Air- Citti,eOirtellc}diK.opin&(uttQla giurifdittiortedtfl Piincip« di.HjiratiaGiue.liijare.-Bi quefto Brancfl piindpi.iCo in fFi^iio cilGiowinnt il gioi'aiie nstro |j ij fWatio'nel »crtwd , t I fÄijcheTposönel i6itSafiaHediitfiBe,Figlia.(ij Frincefco Oucidi Saw-Lauve^nWrg, ii(«tndtn-^a e di Maria di Branfuich Da quefia ^ nato Ghvaam mortö giüvanc; Pmncifn Piiippt m-äii Princi- to ne I išlSjlnorto iiel 1650 itil'rancia: Cri^ianoakto n el (6^7: Mafia Elifa^ttJi^ nita ped'HeSf»- ncl ifiiJ, e maritata nel in Qbrgio.AlVrtoMircliefe di BrandebuijoCiilembich tiftGJtt^K" Cafk /J/Afrffliuono neU intkgtii / Jj/m Ed^Vi^ nata Jiel,:r6 .o, madtari tiel in ^»»X ■ Mauvici o Puoa ili Sa/>oji ia,e morra nel 16 j 1. ^ deift n ato a »J J ^J i, Angifßa nato aet.f £ } j , iriititato ntl ■■ ^"»flo > Ducid'Hulfatia, Sunderbourg : Ctißitm nata nel (naritata inCrifliano Ducadi Safionia.' nat4 nel iS ;6, mtriuta nel iSj j in Criftjano-l uifii, Duca d i Lunlebuigo Sc HtJavigf^ Mti iiel ifutdßrs/td pji en Niffidßrjtfulgih lunga-ToJci tteJeghC; e Irr^a una , epUreColla fuj feriiiiti »oimirabile nudrivi commo- . ila men tc o [ to mil 1 Per fone, the n e 11 abba ndanli i El fole n t Iti, i gu i la d I Giu men t i, riCit-fitoi/ifJiA- citraüdoaliaragione, ord 1 van o rceJcraginiefetrandej e feditiowi contra tl proprio Princi-gübahirjM' apoÜatandö dali» Nat jra , iiictuilelivano eon fitijueMti Efomiciiij .antra In pro- ti. pria fptde .,11 Duca F*deriCo vi fi trasftri jin* volta j fperaijdo di pMare -melle Furictu- multuanti » h m!U denitJixajJelle fueejOTratiooipaterne ; A eoHt-maefU.di Pf^ns^jw arms.to Ji flagelli iontriili oftinati-" ma^ ciöfii un'acctcfcer i] TofTico 4 quei Rtrfpi, i ixjptTäehe t en t iron o d'it! fieri re con t ra i Utfgittimo Sovrano callo fparo d'un Pena d'Artig! jeria jchearterröun Ca val Id for 10 t*Carri)iiadel Principe; ilebegli diedegiuAa ma-^ .J. . tiva d'liftntirfi dallllola ^ di maledirc !a ffilo'hia d j quel Riba Id i j aggtungendovi Mgjfifitt^ . ^ ^^^^ J. ^^^ . pmffffO rtiiart affigati dafS- Atq Uc irelU Ur* aJttrigia ^ ßttmt la Principe, « pocodoppo fcoppiö il fulmine dell a divin» vendetta j poictie nel »6^4. aper-fri^ttf. Cataratte del Geb , apritonG leNuvole inpiojge, esbüccando Aiognlpalmo di Terra le 5argenri, iimndarooo Je Fjmtiiiie quel Aiolo mitedetto j affbgarono fei ra Ja Safsai J, , quafl tutpe k ^«ledt^lianimali, eriduJtero quetl'lfolaid un» talcon- ffenafida/r ^ (.fjg pjrevaun miicro avaiiLodeirantico Cflaos» prj.icfae l*»cque foilera collocate iff «C. jj^ p oprj fcni Doppo quellugaftijocoQ.eeffc il Duca molti privilfgjaturti quel Ii, che vi fl fortero portat i ad h ib 1 tirln i e leti ta n do 1» per 14. a ntii da (ig II1 aggravio, 6 G abel la, »cci o cJieiimovjliabitaijN c<iva(refo«n piücutire iJ fuo tmeao. üliOlandeJi nun furono Hi^ai^/atis ajrinni rjp<™latlaiijidi vicjucotftro Einehe naoltiCattoUciied ivi ognunopuö vivere ftrd/H lßU nel]^ fiu leyge ,, (enta cKe il Principe raolefti veruno. AppartJ« n 1.- pure a 1 Dbv «1 'ifuict ta di HeiUgiinui, diilipre fei rfjl Fi u me Eyder , If- HtiJii- ed aitrett»ii:ed*lleFoci(I Ellji^. Gli Habitanii ( aticoirhen&tifieiic?piüd;mjUe Periode At«/. tii.JV5annari,e Pefcfltori) fipreetanu ne'Jorocoltumf, Habiti,ekJngusggio tauTQparti-eoliri, dienon conwigonoconalcuni Natione deH'Europa . L'Jfoiaper fua uahirai moliö forte, iiön pottffl.iovifientrire, fc non per uti Ponte ftrectifliitiudi , e gl'lfo- lani li fo aq maggiormeute afTicuiati can IS. petU (ti Cm none, cbe dummino il reciato di ^Hftlle Spiagge. ISOf^S, OE^ F/C/JtfE Tri i FiumidetUQerminii noji occupa ruicinto lüogo quetlo^Etfj* ^ poitfhe gli.Anti^ rt - - ^, chi I'hanno refo Celebre cwi iorci Scrjtti f e Fatti memo rabi J iec! ^ chiatnaio ila trffi AJSis y VitZ^a ' ^ ■ Ti dt a d ice J cii e t rsw li fua o i igi iie da 1 la M iTnia > mi Fabri t io dt fcf i ven- rmmt t^toa j^io pjü p,-ecifamente, lo ti naCcere di uadici Funti, da' Sufluninomiijati Fiitmi, J q uali C unifeontnti un Catialc, fubitoche forg >no da un lu^>go Jell* Selva rfircini , cliiamato Ri-fenberg, d'urtdici Fjntarij, Is qyalivenendo 1 rtncioncrarfi in un mwlefiito Ajfuo, fornja-DO un Piume. che vi ere fern d j i mi fun, i;hii fi^illuirtana dali« fua fcatmigine. Havendo f'""' ricevuto^icl fuo fcDJil tributu de'Pjum; My [de, Eg. a. Sala, td altri ,e bagnate malte Gt-h rmdottfi fi, vi fi [lalmente ^ con fundflre le fut acqye nel Mire Gennjinico in £~a(ff rj., e mmuti tO. tn^ltiaff. di latltadinir fet entr nnAi^, ed in gradi jo;o mintiti^^. di longtu lme. Qiciotto iegh.' primi d*tifcire d alle fut foci , allargaBdofiiiiampioftno.fervodipi»rgndeFo(reunitacoirA!-Ciffi fter, e Bi i! am a! la Ci ctä d A m bu f go, lirperi le, A me it ica J fo e p^ Uw j c r.c«., , - d-Am&ur- ta nel Ducatg d'HoIfleme con ti^i iuofi girl ibbruccTa um moltitudine J'Yole gf. : fertili, e ben coltivate , di figure diii'eL™», L ^ Med d pade, viHda. N? ti C is, Nil.i nde, Olirotjot Und, Savolei:, Schonen, Smaland , >udrjmai;la(id, i 'ava-nhus, Venn] in d , Upland, ^carogothland, e W eftmanie . St et Keimf/iuata fopra dt-vetfclfole, MaCapj[aie del Regno ttjltre foiioCalmar , Carlutlad , ChriflihiioiWJl, Lincoping, GotTcmburß, Upfäle, Noi Koping, Touvn , Riga ^ pd altre. Iit^idiSati incoia Pidionedijlli Po.neun la , d tili Ducfj ii Bremen , diBihus in Noi vegja , e di di-\ei fe a rue Sigiioric Ifole , fopratfl qirtli fari fondita ta prefentedefeittjooe. L'lria di querto J^aefe i-. aflai filubre, i-irend . jli habitantiordiniriamenti.- fmo icentoanni, e qual-cuno a rri V, i 111T 4;:. Le laro rice bene con ftftoao neU'ahbonda uta . Mori nel lafciando jlGr*n Paru II. ... - Gnfttve-AJoIfti, che fiaoinjswsto iiellaBattigliadl Lirtien nel t«; Griflina fua F:^ gUfuccrfle, c ntl fece una tin unci» volontariadi queflo^tato in favareii fjq C"- gmo Carlo Guftivo » Figlio di CaJimiro Duca di Due-Ponti della Gaf» Pilatinadel R ei^v, * di Caterina Sorella df Guflavo Adolfo. Carlo Adolfo moil nel (66c. i kit endo Ilfciato un Figiio,cloiCarleXj.clieregna hflggi »Iprno, Gw: Lcctenj hifantq un lllotia della rb approvire tuttocioche dice . //Gowrflcdi quefto RegflP devedirfi Mon^ch.co: gli grand'affiri iL Preocipe eonvocigli Stati, ehe fono compollidi Nobutl .delCl^ro, di M^^anti, edi Paefani. La Nobihi vi mwda i Primngeniti delle two Famiglic11 Clcro deput'a due Preti dieiafctina ComunitiLe Citti danno dueMercanti: e ciafcun Tert:i^ Ho nomina duede'fiijihabiUptL GliaEtriafTariJi riportanoaduno^dc ferie Configlf, che fono 11 ConligliodiGiuftitia^ al quale prefiede il Gran Gmftiuere »^accompagriita da quaitro Senaiori, Ja fei Centilhuoipini, eda fti.Potiori. 11 Configlio da Gi^rra, il Con-ftgUodell'Armiragliti, qi^tto dtlla-CaDC^sUcria ,ddle Finanle ,il ConfJglio del Cummw-cio, cdelleMontagnt, I ciaque primi OiKcj fi chism:ino GranSignon »che fono Tutor, firfft, . del Ri , e go verna no il Regno nella fua miijariii. La Sv^tU hi cinq^i^ G gtuerali, öuattroGran PrrfidentfdiGiuIlitia j e 19. '' Ri. 7J»/i(t/fcinoftatjaltreYol:e b^oni Cattolici j neirultimo iewlo Vact^ccarono ai feniimcntidl Lutero , ii^i qualifiTono ftabtJiti doppa cbe Carlo Jevö dil Txono fuo Nipo-, teSigifmondo.' I loro ^^tfcovi, Pjpti, e Diacoiii iauo man tit ile loro.Chiefe non fono d itfe rcu t i da Ue noft I e: li Ci fe de* P re t i el la Cam pagiia dai'Ot! t> f< 1 ^'^te d' allo ggio publ 1- BechJtaßUi CO pet i Piffaggleri. Nou devefi ommettere la maniert fingolare, colUqualecoltivino qus-fti habitant i Je lütoTerre : Non vi fono Caoipi d» lavorare j gli Aiairinon hanno rania forza per fenrietela piet i-ede'l^^ro Terrenied il fuoeo foloicipace di ntirjrÜ diUa neeef- jif^^ fiti abbruccianole Selve intere,ondedoppo la loroconfu matiatie feminano fopta le cenen, ^ iÜts»g!t ÜsmiMqutß Vrindpi/hanmTMgnMe^tit^ Svtti*. Alerico nd 1916:e:rico /r, Ä (H fp'pranominato il Saiio, b 1' Eloquetite nel J, ^ Ri d. Svtti»dtpps U di . Haidau nel . Sirard nel 1 era. Erico iV. nel 10 j. . HaiJan II. fopranominatO Berg (km nel 18t. Unguin n«l I^..RagUlldo nel lO;. Amuddo ^ nel 11a Haquin nel ii^, Oiien, Alver, /ngo nel »40. FiellJ»aeU6a. Irgtfl nel lyKJerun- ^ der, öGermondü nel jSi. Haquin Ring» nel EglUe'lM^endelKiaiU nel Gothar, nel 40 J. Adel nel 4 J j .Often nd 4^7. Ingemat, b Canuto tiel +j 1. HailUn nel ^ f j. C^rh IV, Q^k V, slg^r, Sr.. V, TotiiU, Bt*^» , Akri^c, thtgii Aftkbit^f j,»^^*»i * 1V Princ,pi d^Ua S^m*. giorne, Ö Beni. II nd 780, b Soa. vi^mript^Utt^ rC. l^L Herot tieir 8 J4 Carlo VI nell ^s6. Biorti nell'SSS. Ingd ndl-»« J-Olioi. f IL rtel 900. Erica VI Bederhar ntl 907 Erico VII. il Vittoriijfo nel jKrEHco VU . nel M''-6 sSo t^lao n. nd loji Hy^^ ^cfij Prrnw/w^^;« itUpfrkpfa^^^'t''*"'^-^* l^^ip^r^^ t^ "'Pf" . Ammi il Carbonado nel idi^. Emondo I. nel 10J5, Itaqum iu.... " "" 1041. SienchitneUo^^. Ingo nel loj^ HallUn FrirellQ dMnga nei 1064, ('jJippu, d HaElianneJ loSa Ingo I v. Figlio di Fjlippo tJd rr to. Ragnaldone] IIla Sverchei^II. tiel.ir40.Ericolx^. fopranominato " ---- wi-i... wtt . ^ .. Uprimo ÜH-mt di ((} di Svtiia^pai^ht pittilr. Canuto Fig! 10 di S- Erico nel r ibS. ävercaer Jf. nei f 191 ______________ vinni I. neltiT^, Erico Kl nel 111}. Valdemarne! tiji. Magno PAJaltojiel iLij^Ti- j* j * get Figlio di Magno nel ti^r. Magno W. detfi Smet uel 1 jrj Eiico XW. »vveltnAti dä tnAtcniat S-rt- nato il Santo. Nd i r6o.C»tlti VU. nel i lÄi. Otao U. f^ed f^a a nel r 16S. Svercher li. nei f r9i.:Erieo X. «t un. Gio- ^ ^^ Crirtofano ü ßayarefe nd 1441. Carlo Vli I. dettotJ Can Lifo nd f44r CfiJtiano f. nsl 1457 Srenoflure il Vecchio j Amminiftratoredel R^gno nel 1471. Scenoflui* Regenta, fr ''* ' Amiainirtritorenel ijo*. Svantofure Regente, h Amminillratore nel 1 Sienollure Aimniniftratorr nd 151». Criftiano if, rferto il Tiranup ;iel jj^o/XjuIUto ji, nd t riJ Erico XI V.nel i j6o Gio vatiiti J (/. n«l i jö^.Sigifmondo /. nd 1594 Carlo /X. d i Sade ^ mania nel i äoo GulUvo Adolfo if/. {opranominat o (1 Grand« nel 161T,Crillina nd i^u. morta 111 onaind i6Sj. Carlo Gm[;stoX, nel 16^4, Carlo.XI. nd (tfio. Afm4 y i jaU/m del S .Jivri*. Porta tEli lo Scudo inq|^uartato:i»ricno,^.quir£o punta d'aiurro con triComtied'oro.dif-ptjfte due (opra Tu a a, c h 'i 1 '/n fegn* ii SVffia j J t lacon do, e terto 4 b» rregia co d 'a rge n C o j ^' d^f «d a^urro col Leoned'orocoranato di rofio per Pinlaada. bopiatuitit ej-J t^Hto nt,o Scu- ■Jfr-do inquartato del Palatino del Reno, e di fiavieri j I o Scudo i^mnde teutjto da due Leoni ''' ■ diorocoruHiri^linguati,edamnitidi-TCriBlglio. ' IfnUift^a /* fM/i i fffraUto StttY.fIin . Capiratedel Regnodella Jivlirf^ JJiJfKp/j«, detta li*imia d*' Utini, SeggioorJinlrio (Id Ri, «abbricata fopra fei picciole /fole, e d ue Borg h i, Le /fo I e fo n o J/wÄj/«, I^dtrhclm^ S t,-X no ftretre, e tanuofe: lafui principa le t Regarinfgatan , ornatadi belle Cafejc'hsn no lino ßpr^ye Iti cifiqutSulari -Quiifi Ii vede il Palačo de' Nobili,cfeiimato Kiddiiciiuiet, luogodeUe Die- A, . le üeneralj.,qüaiidafonoconv[jcateiJtivJCe;« "NdlaSitlideirAiftmbJicii vedonol'Ar- U-.diSt^i^ mi Titoli de'Conti»Baroni Gent ilhuomini di tutto i| Regno . In quell a meddi- Mm. ma rfola 4 i I gcan Mercato di Stora'Tctgtt, ed il CaftefJo del Ri; vi fi trova ancora il Tem- haia^jš dr pio d I dediča to i S. Nicola coperto d'Ottone ^ il chei comuneaglialtri Tem- iJotiti. pi» ed a 1 la ma^ ior pa r te deli e Ca fe L*ißk di JJ iddrhtlm j h itgH t un i ta i Stu^kelm s r^» AIj-. MU un Ponte d i legno^dov'i il Tem pio d i ClofiuJiirK ch'sltre volte i flataChfcfadc'Fraa- , cefcani, nella; qua le fonu ftpolti due RidiSvetia. ^snunjfeim Ifoladti fi nomina- Ifofadi.liiJ VI !'7roliJ^rJWoB«i,aH,hora chevi fi piofeGava la ReligiotieCattolicajperche m qudtem- dt'i>i£l'EccIefiimciivafiePa«c/Ilqni, oltiwieD^cinnedfg:i Animali, eFrumento, J^/t-j rf; cnepurei lato S'afpettimti , Li Stlvadi J/flJi.w^*, checuopre la PejiiibJa di Jafmuti* da provcde tutt'il di legiie nec«ilarie, Spal confumo de'Camini, comt per le t«. l-abbriche. .'Vumerofa NabiltltroiPifinelftiodiftrettü, ch'inaltatrofei, e ptegiifi fom- '^»^'«f^^lf^^mianiLcfeiti, e fptendortudcl fuoSingue lliuftre. I Principi Domin ant i " ifoLa ftirooo "^iiU J cht virteneUYdolatrial'aHno jjS^i cui fücceffeil Principe Gfim^ Nel tioO CrHf:-, i Critč fignoreggtä £itti> Je foudamput^di Lubeccaj jü/amgnt* 111. •Dansfi ^ iri/mar. Ci'titA/fä, .f Ptfte. PoJftJf*ri. ep^^silltGo«rnollell^'°l'"^tl^I4r.a^Prin^^e , che fmtfitellö la Citti fondati -did füo Anteceffote . AI Defiinto i^if Tuccefle T^//*, che fü view da "WaMimar Ri di Danimaica lt«äi tfltcJf il Dominio k Jarimar fratelfo fji Tesla, che lix i I pri mo Principi Cat- tolico conv(rtlcodalpre AhraJit-f e che faranm da Noi fujfeguentemente defcritte per obbliga del nofiro ajfmto , J medeftmi Paefi vengotio con altra divßone dßimi netle VII yfirt/. Povincic Unite deW Olanda , Zelanda j e BalTa Gueldria : nel Contado di Zutphen , Frifia, Overjflcl, Signoria d' Utrecbc, e Signoria di Groningue: enelle Provincie CattoUche, che fcno Fiandra , Aitefla , Hainaut , Luxemburgo , Brabante , Mar- w (t.-' chefato del S.Impero ^ Malines > Namur, e Limburgo. Perb il nafiro fujfeguente difcorfo mn far^, che delle Provincie d'Olanda, Zelanda, fFiandra, per rkrovarß m queßi, e particolarmente nelle due prime namero hen grande ^'lible . ISOLE DELLE VII PROVINCIE UNITE. Fiumi 'Fiumi rtt' ormano ana^ P^tfii"'^*- sitt jjJIe y tl Pro- It. jV' Etjt. thtst che qiiette fono fitua-re verlb le Foci dclla Mofa, e del Reno nella parte Settentrionale de' PaeA Baffi tra gii Stati del Kh di Spagna nclla Fiandra . Devefi an-che aiivcrrire , che le Guerre Civili de' Paefl BafTi principUrono nel 1566, Ic quali hanno continuato fm aU "r"«^ ^^ Pacc di Munfter pel ■ f^+S, le fi eccettua la Tregua di ii anni, chc fii maneggiata nel 1609 da Enrico IV Re difrat:-■ cia - II timorc deli'Inquiütioae fü principalc ortgtne di quefte Gucrre ; iJ go\^erno del Duca d' A ba > e la mutatione dellaj hmtJtßmt Religions con qualch'altra no vi ta T äugumentarono : II reg-gimento del Cardinale di Granvelle, che poco contentavaque* Popoli, fü motivo , che dalla mormoratione procedefleroalia ^^^^ rivolta- Filippo 11 Re di Spagna ordin6 ^lla Ducheflä di Par-fl-™^ c^ma Governatrice de' Paefi BatTi Ja publicatione del Concilio di t^T.'lj Trento, e di ftabilirc TInquifitione, G Ii Stati del Brabante fi op-pofero^e tra quedo mentre i Religionarj animarono il Popolo, cos^ chc la Governatrice, tfemendo d' una rivoka , fa coftretta di fare una dichiarationq , che rivocava T Iaq:ii(itxone . Mä quelle Genti prevenutc dagl'infegnamenti de' ProtcOanti, minaccia-vano contra la Nobilta ; oade temendo , 6 ftngendo di teme-rc le forte di qucft^ j fi convocarono ä Gertrudemberg^ e fe-cero una Lega contro di efTa per la conferva done della loro li-berta. La Governatrice era mortificata di tale cofpiratione, ed ilConte di BarIcimont,chc nonan^iava molto quelll,che Tha-vevano ^tta , le ri&ri, chenonerano, che Mefchini , Quclli faputa rinfinuatione , pofero Cul Joro habito la figura d' una.* Scudella di'Iegno, e prefero per motto della loro divifa Servi-tori del Reßno alia B faccia. Ma come che quefto fbfTe il fegno S „X'd'una föllevatione generale ,.i Religionaij corfero alle armi ; h"" principiarono a cqnyocare 1* Aflcmblee , ed impadronlr/i dir qualche Citta, fprcixando tutto ci6 , che i Cattolici i^mava-no di piü fäcro . II R.e di Spagna , invib poco doppo il Duca d'AIba, ^iiiomodi rperimentata condotta, ne' Pi^efi ßafli > ü quale ncl governo di cinque anni, ufändo atti di pienagiLtfütia^ , fententib ä morte piu di dieci otto mtlle Pcrione colla confif* catione de' loro Beni; onde s'acceiero maggiori gl'iacendj. E fieiv do perö ft ata faccheggiata Ja ricc^ Gitta d' An^^crfa Ii 4 Novembre del 1576^ lePrqvincie Cattoliche, temendo i medeilini in-; contri, fi unirono li 8 de|lo llefTo riieie ä Gand con quelltu d* Olanda, e Zelanda > ch' e ciö, che viene chiamato la Paciß-^ catione dt Gand. Tra quello me nt re gli Stati fem pre piEifi rta- ' ^ailivano, c fi univano ancora altre Provincie j di dove venne il nonie di Provincie Unite, 6 pure qucHo de' Stati Generali delk iif*dtd,i» Provincie Unite. Nclle AfIembJee d^nno la loro vocecoii quefl' " ordine 1 Gucl4ria con Zutpl^en , Olanda, Zclanda, Utrech, Frifia J Over-Iftel , e Groninga con le Ommelande. Ciafcuna di quefte Provincie in via i fuoi Depu tati alf Haja , dove il fbrmano tr^ Collcgj,6 AßembleCj gli Stati Generalij ilCon-figlio di State, e la Camera de' Conti. K neceilario, che tutParte II te Crr/(*H* i FNJtndri. Prevmcit V nit* - AJTm^lh Pfavitdt 4i Q^^tU'it Cnmps^t ttlshi Jt' id! ff tinti . Ammin- Ptr.ti^ v) la_» quarta in Zclaada , e la quinta in Frifla . Le Provincie Unite iono si potent! , che podbao mettere cento Vele in Mare , e le loro Armate Navali hanno frequcnremente battute quelle di Spagna , c fatra rcHilenLa a' Francefi, ed Iiiglefi. Non vi c Stato nel Mondo di si picciola eilenfione , c' habbia sl gran numero di Fortcize , e che lieno meglio difcfe dalla natnra de' luoghi : mä qiiellr ripari no:i impedirono > che il Rč di Francia non vi fäcefleConquille maravigliofe l'anno 1672, con la ridüttione di rrž Provincie , e piü di Piaize con Ii derabili, in meno diunafbla Campagna; chefurono poi reili-tuite nella Pace diNimega del 1678 per i motivi giä noti. ISOLE DELL' OLANDA- U una , anii !a principale delle VII Proviacie Unite , e rOlanda, la quale da anchc la den^minarionc atutte l'.tltre, o/j-^'a che formano gli Stati Gsaerah . H^bbs queltä akre voke noms di Battavia da Batton Figlio del Re di Cacteä , Popoli venuti dalla Germania al rapporto di Tacito i poi quello d'-Olanda da' due motti Teuton ici Hol^ e Lant ^ che vuol dir«Lj Pacle vuotq y quaf e quefto Tcrreno . L' Olanda h una Peni- situ^^t^i» fola , b piü tofto compofta di malte Ifole j maravigliofa negli effetti della Natura , e pmdigiofi in queüi dcIl' Arte ; che Ii pui) dire di pin ? vederc in un riftretto di terra , e d' acqua del giro di 200 rr^iglia I'Qccana da tre pirti ; due Fiumi cosl grandt, che le ierpeggi^no ; tanti altri Rami dt quefli , che rinondano ; ua numero infinito di Canah navigabiii : piü d i ^""■"ä-*"-50 buoqe Cittä mu rate ^ le piü belle, delitiofe, e fbrti, c'hab-bia il Mondo J la maggior parte circondate dalTacque, che le rendono IfoUte, oltre 400 buone Ville tutte bea popolate, e pill di ^000 Caic Cimpire^ce con nobililfimi Giardlni. Verlb quel la quanto pik e ftata icarlä la Natura , tanto mag. giormentc c prodiga 1' Arte ; poi che non vi fono Montag ne , e fi veggono tante Selve, che non ficredono effetti deli'Arte. Non VI tl fa^brija Carca , e pure quivi ü ftampano piü Li- ^^^ ^^^ bri, ch' in quahivoglia Luogo del Mondo; non vie Liao, che ben pocj , epurc vi fi fa la miglior Tela deli'Uai ve rib : Non O vi yi fono Bofchi per produrre Legna , e v: fono impiegati ä la^ FloretoI.Nel lOÖiGertrudodi SafTonia-Nel io66 Robertoil Fri- vorarnepiftMaertn Legnajvoli, chenonneha un Regno; non fon.Kel 170 Goffredoi! Gobo.Ncl 1075 Thicrri VI.Nel 191 Flo- vieGrano, eTatbondanzadclPane efcmpregrande, okrechc rento II, il Graflb: Nel iiijThiern VII. Nd FlorentoJ^f^ ^'t'tiof.Ji ie nc fornifcono piii Provincie ilraniere: Noji vi fono Vigne, ed III. Nel 1190 Thierri VIII, Nel 1Ada. Ncl 1104 GugJielmo i JVIagazzitii di Vino fono infimtt; non vi na fee cos' alcuna, c ü I. Net 1115 Florento IV, Nel i ij s Guglielmo IL Nel 1155 Flo- Hfigotjaditutto: non vi fono miniered'alcuna fšrte, epure non rento V. Nel 1296 Giovanni I. Nel 1299 Giovanni Ild'Hainaut. vie parte del Mondo, dove fit ratflchi^fi mäneggi, es'aggiripiü Nel i504Guglielmo IIIdettoilBon. NeJ Guglielmo IV. oro, cdargento, piu ftagno, piii ferro, e piii ramc. Di Porcellana nel i 5 Margherita inaritar^ inLodoyicodi BavieraImperatore di gran prczzo, di Pitture di gran flima, e di Mobiii di gran Nel 1^51 Guglielmo V.detto rinfe/ifato. Ncl 1358 Alberto. Nel pui:teiza forpafTä ogn'altra. Innnc fipu6 dire con Scaligero , 1404 GugiielmoVI. Nel 1417 Jaqueline Nel 14^6 Filippo il chcro/rfflf/ddalcftelfa ^^unaterraingrata ,e fterile,cnuJJadime- Buono,Ducadi ßorgogna .Nel 1467. Carlo I'Ardito. Ne 1477 no nclla fua poverta na turale e ricca, e feconda - Quefla Provin- M aria di Borgogna . Nel 1481 Fil ippo II Arcidiica d'A uftria. Nel cia era altre volte un Paefe tutto d i Bofchi; mä media nte una_j 1506 Orb Imperatore V-dinome .Nel 15 5 S Filippo HI, e II di temperta, ch arriyö ncirS6o , e chiiife Timboccaturadel Reno nome dd l^edi Spagna. vicifioaCarvic, reOb tutto ilPacfe inondato, ed abbattuti gli Albci-i, elömmerfetutteleCafe,pafsb il Reno a congingnerfi ISOLE DELI,' OLANDA. ' colia Mofa. Mä, come neU'Olanda raancano hor.i i Bofchi per legna, la Natura v'ha provedutD per la neceflita del fiioco con una Sotto la giurifdittlone dell' Olanda fi comprendonocomune- tcrra, detta Veenes atfiffima per abbrucciare. UOlanda e cosi mente I'lfole di Voom, C,ofreds, Someniiych, 6 Vorti, Corm^ijck, Fkr- XouSl piana, c ben unita, ehe nun fi fvuoprono ne Monragne, ne Col- ^'ih'dk poflc tra '1 Fiume Mer we, c le Foci della Mola. Verio il Set- bne y fe non le Iiune,chQ fono ceiti Monticellj in Haga, Harlem, tentrione poi giacciono I'altre di Tesiel, Vkla»dt ^ Viemgen^ Grinfij eSevenhufen alzati dall'arena, gittaravi dalla fliria dell' Oceano Utmkj & Etife. V JjoU d Voorn e divifa in Weß^Voom, ed in Ooß nellc fue fponde > che iervonodi barriera all'Oceano ftcffo, ripie- Voorn; iia per fua capitrale JSw/, 6 Brila fituata neH'imboccatura ne tutte d'un gran numero di Conigli, che fervono d i profitto, del Fiume Mof^, di modo che cur ti,i Vaičclli, che dalla parte del e di piacere, Per ripararfi del Tim petuofe onde deU'Oceano deva- Mare navigano per Roterdamo > blfogna, che approdioo prjma, iioalcune Dighe,dellequali Jepripcipali lönoquelle d'liTel, del- bchepaffinoperle muradi queftoluogo: Cspitano quivi tiitti i la Mofa, di S'parendam , c di Nedem^jc Moire fono Ic Fami. Paquecbotsche vanno, e che vengono d'lng lilterra con le Jctte- glie, che gadono una rendita pludi quindici mi lie Scudi Roma- re del la Porta, e con Pafleggieri, oltre ul gran numero d' akri Va- ni ;piu di 100 quelle di died mila; e piu di 100 di cinque mila in fcclli ,che portano non picciolo profitto agli Habiranti. La Gitta circa. Generalmente gli Olandefi fono di ft^tura grandi, di bello, £ munita di fortificationi rcgolari, e di buona Guarnigionc, orna- c candido a (petto, d'un carriinare grave, e pofato, .e d' un co:, ta di belle Stradc ^ e b^ioae Fabbriclie - E' anche rinomata per ha- w.fj, fd vigorofo, e robufto ; mä, quel che piu importa, non mcno dtl vere fervito d i prima bafe alio rtabilijnento della RepubJica > jlj corpopoffiedonoraninr^orifoluto . Veftono , e canibiano fbggc loro Religioxic- II Conte diLamay la prefcd aflalto fenzasffe- aiPufQ Francele: Spnofobrjnelmangiare, bevonocervilia di piii dioncl 1571, havendo prima fatco raunare uaa Florta lJ forti della bianca,cdelia bruna idell'amara, edelladolce. Le Per- Douyers , con la quale capita to, la foprefe/enza che gli habitant! fuae:riccbe ,c ptucivili tengo^oin Cafaqwalche picclola provigic- haveßero fa:ta minima reliflcnza'. Nclla medtiima vedefi pari- * i75- ne'4i Vino, equellodel Reno e piu in ufo. Godono le Donne non nientl la Citia di Gcrdit, e mdti Villaggi di rimarco. Q^ella poi r.icno liberta di quelia degli Huomini; Je Vifitc perb nop fono il di ^/^^-Wco»-« non ? altro, cb'iU^^iie di Goere^fe j all'incontro di rf.^tß- fän/tjf, comuni, ehe in Francis \ mä pero moJto piu fpefle.che in Italia , Bro'^sr-baven: cd e un'Ilölctta, che comprende la Gitta di Gocrc T""""- Gern:^oia, e Spagna. Grandiflima e U libcrta de IIa cofcienza, e diflantedue Icgheda Griel, che altre volte foleva eßere fotro Itu, uguale queila dt 1 parlare, e dello fcrivere; nou oilance che incon^ gi urifdittionc d^lla Zelanda, L'Hola di Somers^^ck, detta d alcu- taminata fi conlervi la pace tra gli h^bitanti, e la venerariorve ai ni Worn, cortticnc molti Villaggi, cd il principale, ch' in altri Magiftrati, NonvieProvincia nel Mondojdove pi^di que/Ia fi tempi eraCittadigrantraffico, chiarnali collo iWIö nomc dell' faccia tr^ffico inunagrandillimaabbondanza d'ogni qualuaque Ifbla. L'akre iXCarrndyck, e PierfchiUe fono due Ifblctte, che Tttg^co, forte di Mercantia. Scmbra, chp la Natura habbia fatta l'Olanda abbracciano piu mucchi di Cafe, habitate da' Paitori per Tabbon-, 7"rfhiJU. propria alnegbtio, e quefto fi fc accrcfciuto per effbre proprio il fito daiiza de' gralfi pafcoli, che in eile trovano pcl IqÄentarnento de' al tralHco noTi folo rifpeftoalla vicinanza del Marc da tante partij lora Armenti. Turce quefle Ifole fogliqno da molti effcre comma äcau(^ del gran numero de'Fi umi navigabili, e de' Canali , prefe fott' il nomc del Facßdi Weom, C^antopoi all'Ifolc Olan-che fono pieni notte, e giorno di Cafe nuotanti. La Pefca dell' d^fi del Nord ^ fituate nel Golfo di Zuyderzee,non fono piLi attcm- ^^ TtfeafA- Aringheii fVima l^minier^doro di ^juerta Piovincia^la qualt_> patedi dnquecentoanni; imperochc nc' fecoH antecedent i jirt^ht. mol to de i^e ä G gl iel mo B uec Ke Id ( c' ha i n ven ta to i 1 modo^d i flu tcvafi caminare perterrada Taxd a, Vtcrlngen i m ä gl i A riet i & r-)arle) morto nel 1^47. Non vie Nations alcuna, c'habbia piti ä mati dalla violeiiza deli'onde, urt^ndo fenza ripofb ne'lidi di cuorecertlpa^^arempihonorevoli^comcfifaln01anda.Quan^un- quelle Tcrre, s'aprirono col tempoalcLini Canali, e colla divi-que grandi fieno i Datj, ele Gravezze, che ftächerebbEro ogn'altrü fione diedero TefTere ä quell'Ifble . Texel^ detta da' Lati ni Texuliay Popolo, contuttaciononfifaviolcniaalcuna per coftringcre a H'Ifola piu fpatiofa dt quei contorni verfo 1' Oceano,afTai ben pagare. Tengonoil pr i moluogotrUe principal i Faniiglie quel le munitadall^ Naturacon alcune Gollinettedi Sabbia,cherepri-rsm-^TK ji j ßreäei'odes, di l^nßhcfen, e d'Egrnont; folendofi dire per prover- rnono il furore dell'onde; come pure dalla parte del Golfo di Zui-pt , ^ ^ ■ mb'dijjimi; \ Vafienam mtkh)jftm\, e h Eg- dcrzee s'inalzano robuftiifime Dighe ^ che flagellate da 1 Mare^j, rmnt r'lcch'ijftmt. Tra le altre, c'hanno 1 uogo negli Stati fi nomina- riutuzzano il fuo orgoglio collo fpezzamcnto inceflaate de'Hutti. no Botfelaer, >Scbagc», R^phorfl, Opdam, Matenas, Ar- Nella parte dirimpetto^H'OIanda un Forte, equattro Villaggi fen, Arquel, Kenemhcurg, Haferjou, Duvenvordes^ Warmonds, Bron- cqlle Tprri prefidiate, difendono fjfHcientemente quef^'Ifola da // cho^'ß y Polancs, Marbff!eJJ?s ^ Aiquemode, Gaudf 'taen, Sevenhuyfen, qual fi voglia attentato nemi co. El la e in oltre il rendez-vous d'u na '^^^^tuZr* Vanderlacn, Benthuyfe, Ofmel^ ed alive. qua oti tä i neredi bile di Va fceJli, ch'iyi s' u nifcono per afpettare il ^^"vlfJJut^ L'OIandafu erctta m Con^ca da Carlo il Calvo in favore di ycntofavorevole ,che li fpingainalto Marc . (^^fto e yn Porto oknJ^ Thierri Duca d'Aquitania, che fti i J pri mo Conte ;e Tlmperatore il piii famofa del Mondo per la fua grandezza, capace di rinchiu- ^.ttoUpih ^c^Hüa!" Carlo V. I'ulumo. Durante il Regno di fuo Figlio Filippo II Re di dere tutte le Flotte dell' Europa^ nia per akro il piil pericolofo di/js-r^/i Spagna,gh Stati Generali delle Provincie Unite diGueldria ,Ola- tuttl per la difficolta d'approdarlo, non pocendofi fare, che con da, Zelanda 6cc., dopf^ havere dithiarato il medefimo Filip^ II certi venti, e con una grand'efperieriza de' Piloti, ne fi pub encad uto dalla Signoria di quelle Pi-oviiicie^intrsprefero colla ibna trare col corfo del ventod'alto Mare, per il pcricolo di dar nella Afi'mt il deli'Ar mi il (Joycrno dello Stato Pol i tico ,e sbandirono dalle loro Sabbia. Moito piu incqmnnodo ancbe fi rcndeiquellijcbe voglich V^Ztet^ Terre la Reli^ione Cactolica per abbracciarc la PreteJfa Rifor- no ufcire da qucllo Porto, non potendo/i far cib, che col mezzo mata: del Ventodi mezzodl,b del Nort. Le altre cinque Ifolc d' VlhUnd^ tmtxti. • Sutcej^one Crmologka de' Conti d'OLmdä, Flktmd, ^iemingen, Grsnje, Veex^ e di Em hanno quale he grido, Aim ^ Neira 6 3 Thierrj I Ncl 90^ Thierri II. Nel 947 Thjerri III Nel b per la Pcfca copiofa, o per i Formaggi pretiofi, e per i Cavalli di 98S Arnoldo.Ncl 99j ThierriIV. Ncl 1039Thierri V. Nel 1049 ilima,chcincfleit propagano. VI. CIT- Sri Citti^ e' Ifaiffto tale niglt Srazi , LE VL CITTA^ PRINCIPALI DELU OLANDA POSTE IN ISOLA. Mfterdam, Rotcrdam, Leidem , Harlem , Delf Dort» e Gouda Jok) h fit Ort a ^ 'jueß^ Provmda diiV Olanda , c* h anno voto nel Corpo delli Stati Generali, e ßm ^latr JalU Natura ; onde U farm ^mvi la defcrktion^ mn far^ j um del ttofiro aßuJJto , obbl^ato di riportare non folo V Ifijle ^ Mari , de La^i , e Fiumi . Ciafcuna di queße confirva quaU che cofa dl particolare , e töhaxe la graßd^XX^ r ^ ^ popolatione , non mvidiano l' utta all' altra nella hMt^xV^ dellff F ab* hrkhe ; tieli' er dim? degli Ulbert, f »ella puUte^^a delle St rade . ^on hahb'uma uoluto ir^olfarci n^lla dffiritthne d' ahr^ Cütä dl queßa Prffifincia di minore couditkne delle ^tccetmate, hcncbe ßetio pure Ifolatc , pokbe cid farebbe m Non fimr mat ^ e vetremmo a fcoflar^i dalla giA propnßa hrcvsTa. ^»ffisrdam itltlrepeA ^fll* Olisn-d* . AMS TERDAM. A Metropoli dell' Olanda ^ e delle VII Provln-cie c Anißerdüm ^ detro da' Latini jpnßeloda-mum y popolato da i lO miJa Habitant!, una dcK le piu belle , ricchc, e förti Cittä dell' Europa, c pcrp meri tarne nte nominata il Miracolo del Menilo e TEmporio dell' üniverfb , Trae il fuo nome dal FiLime Amftel, e la fua origine da un Caftello f^'rißfj"'' ^'^^J'^cato ßpra que/lo Fiumc , lä dore fi gitt:* ncl Tye . Gi-nsm," ra il fno circuit» al preTente diaci mila pafTi , ed c munito dl gran Baftioni , ditlaiui gli uni dagli altri 15a pafTi , con^ rriuragiia krga ^ e tutta di pierra , e con Cordondoppj lavorati ^iir incorno con Parapetti fortiffimi. Le fuc Foffe iono d' ac-qu^ correnrc , affai profond« ed i Canali la dividono in piii parti; onde viene ella cofliituira da 'piti Ifole sü le rive d* uaji Mare orgogliofo, dal quale e npirata con forciifime Dighe. II cIn'aiT'tL pit-'f^iolo Fiume d' Amltel, ehe palTa nel metzo della Gitta vi Udividono. lorma il gran Canale d' AhirnjeracK , che ricevcndo il flufla del Mare ^ diverli Ponti , che unifcono le predetce Ifole . Trä quefii il Ponte Nuovo , pofto all' iraboccatura del Marc fc iino dö* piii belli, e" delicioß , fcuoprcndoü ia cflo ciö, chtj di pii^ riguardevolc e nelU Gitta, e quello, che pafla nel Mare , Sopra tuttö e famofo il Por^o per U moltitudine incom-parabile , per la dive rfitä maravigliofa de' Navigli ^ e delle Mercaatie, e pel numcro infinito de' Marinari ^ e Piloti, che futto Ta uno fpettaeolo degao d'ammiratione . Vi e ancora il deli'Imperatore , quello dei Signori , e V altro del ' ■' ■ Cinghiale, che Ibno. Urgm ^ c proibndi. Le Strade fono belle, grandi, c fbmmam nte pulicc : le Botteghe de' M«rcanti riem-pite de Panni piu pretiofiv e rari; trovando/i in eile clo , che r-j/ärifAf la China , e 1' Indie ha di p'm ncco. Trä Ic- Piazie > Tcmpj > ^f/"^"*- ^^ magnificeiitiiriiTii Publici Edificj s'animirano il Palazzo della Citc^i j e la BorGi . La diverfita delle Nationi , de' loro habiti ^ e del loro linguaggiö non place meno, che la ric-che^i^ > e la beltä del luogo . La Cafü dell' Indie merita an-cora-d'cflere conüderata per i gran Magazzini di Mcrcanticj diftcrenri, ciic vengono, dal Ba Itico, c dell' iodic, dove i Va-icelli Ölandeii fi portano ogn anno . Si veggono ancora diverli jtv^rßy t AiTenali; quello de' V^fcelli dtjlla Flotta deirindie, e 1" altra uMfff», ^ Guej-t^ fono contigiii . S'acccndono nove med deiranno di notte in tutta la Gi.uä da per tucte le Strade pid di 12O0 gr^ndi Lanrerne, divlfe, e difpofle in maniera , ehe ilbminano ogni parte, La Guaraigione confille in otro Com-pagnic. pagatc dagli Stati della Provincia » che le flabilirono iiel nc IS7Ä, Vi Tono anche 6 a altrc Gompagnie di 250 Borglie-5cr iina , comandati da altrettanti Capitani , e due Colon-li ; oltre alle Giiardie di notte di giro» decte comanemen-rc Raetel. Qual fia la rendita dd Publico ß pua argomenta-W'^i^re dalle l^fe grandi , che, fä quella Gitta di pagare ogn'anno '' " a beneficiodegli Stati Generali In comune piü dt nove mill ioni dt Fibfini; onde hannoragione gli altri di dirc , che la_. Gitta'd'. Jmßerdüm.. jlerve di rainipra d' oro aüa RepubJica-)^^ . Durante i fette anni di Guerra dal 1671 final 1679 fpcfe dal-la fua parte pitt di 60 miÜiopi di contributione agli Stati Generali 1' e nella fabbrica delle Mura della Gitta ^ del Palaizo Publico, c di altri EdiHcj ha sborfuto piii di 45, milionl. R O TER A A M,. Dal Fiume , e Dam, ehe ftgnifica chiufa,, traclafua Of^fw^ denominatione la famofa Qmi^l^x, Roter dam , decta con poca mutatione da Latini Roterodamum ^ due leghc diRante da Goii-da , ed una da Schekkm, fäbhricata Secondo Roberto Genalis, e Tfircmio da Ruther Rt; di Francis T anno 89 doppola Nativitadel Salvatore . II Fiume Mofa cosi riguardevolc neU' Olanda la bagna da una parte , e slargandoli, forma uno de' piüilimatijecümmodi Porti di tuttiiPaeli ßaili, ch'ž la ragio-Parte il ' , nc ^fttrdjnit. ne, per la quale quefta Gitta ^ divenuta la piii ricca, mercantile, bclla, e fanKifa deirOlanda, levarone Amflcrdam , po-polata di cento fdlänta mille Perfone incirca, e digraanamero de' Mercanti . Q^fta Gitta pub dirfi una ieconda Vene-tia , mentre i due Fiumi Efchaut^ e Reno palTano innanzi dt cfla , e doppo havertic collcgg lata una piirte entrano per via nata, di due gran Ganalidi detitro, ed entrati, ne fbrmanoaltri ( dt modo che i Vaicelli vanno coagrancommodoquafi da per Hatto ) e comparte la Gitta in piü Ifblc . Sopra uno de' raaggio. ri Canali fi vede un Ponte maravigliofo lungo 68 pafl"i, e lar- ^^^^^^ go piu, in una parte del quale fi vede la Statua di bronzodel r^^U^'f celebre Erafmo coii quefla Ifcrittione Eraftmf nam Roteroda^ m OSi. 27. Anno 1467, obijt Baßle^e- ii Julij Afino 1556- Füque-fto Iiiventore delle Turbe , die fi abbrucciano in luogo di le-gna, come anchefti Tua inventione Tarte di maneggiarele Vele per navigate con ogni qualunqus vsato . Si trava Roter- ^jfH^^a. dam munito di for t i Mura , oltre g h Argini, profonde Foli;, c Caaali, che lo circondano. C^ivi fi trova in ogni tempo numero infinito di Ha vi per la Francia ^ Scotia , Ingbilterroj , Spagna, Italia , c per T Indic ftefle . Beile fono Ic Gonrrade con Strade uniformi, adornate di vaghi Edificj: molte anchc le Chiefc magnifichc , partictJarmente quella di S, Lorenzo , con un Campanile di maravlgliofa ftrurtura . Am mi rabi le a il PaIaz.zo Publico de'Magiftrati ; T Arienale comparitče non A-ßnah^t folo di buona Ilruttura, maanche adai ben tornito: LaBjiTa & uno d^' fuoi piu iontiiofi Edificj per i Mercanti. LEIDEN. Tolomeo riconolče col nome d i Lu^dmum Batavjrum-h G; t-tä , che da Noi i chiatnata Lddi'n , da An ton i no n^l llio ici-.vf.w^ 'i nerario Caput Germanorum^ di/čofla tre leghe da Delft, cmque d'Harlem , Gouda , c Roterda m , 7 Am K-rd^m, D>: c ed Utrecht, e due, e mezza dell' Haja. Prefiime quefta elTe- . rc dal 1575 la Metropoli delle piü famofe Accademie ddl' Europa , e pero una delle fei Capitali della Provincia d'01an> da , e Capo del Rhinland, popolata da 30 mila Habitant! di ogni forte di Rehgione , havendo fotto di fe 49 Borghi , e Villaggi . Le Strade fonoellrcmamente nette, larghe,luaghe, laftricate , e divife da allai belli Garvili . l/na Libreria ^ ben-che picciola , che raccoglie numero grande dl Libri , e parci-colarmente Manofcritti. Un Giardino fingolare di Bottanic , SitisIarliX cd un Teatro moltocelebre per 1'Anatomia; 1'Offer va tor i o , b Torre Aftronomica , Ja Piaita di Doels , ed una quantita di altri belli Edificj la rendono affai maravigliofä . La fua fi-tuationc t mol to vantaggiofa , poiche li trova fopra T anrico letto del Reno in un Paefe pieno di Canali con njolti Prati , e Giardini, che I3 circondano. Abbraccia nel fuo circuito Ifble, portandofi in barca dalT una all'altra ; oltre 19 altre che ü polfono commodamente abbordare con 1 + 5 Ponti, che fi numeranp. Bcnche quefta Gitta fia forte in fe fteffa, e bea munita di Cannonii Monitioni, e d'un'eccellcnte Arfenale , con tutto cibi la rende inefpugnabilc il coiUnre zelo de' fuot Popoli verfo la loro liberta , II Drappo di Leiden c il piü ac-crcditatQ delle Natiaii Scranicre . Nel tempo della Religion? tXvT' Cattolica v'erano cinque Monafterj di Munache al prcicnte■ cofivertiti in ufi prufani . II nuovo Tcmpio in forma roionda pub pal fare per uno de* meravigliofi d' Europa . Si veggono moke altre belle Chiefc , particolarmente la Gattcdraie, che nel iixr Venne confegrata ä S. Pietro , ornata altre volrcj/^Zn'.'"' d'un' aitilfimo Campanile, f^itto precipitate dal Tremuoto f-anno 1509; Ii Tempio di noilra Dama , che ferve per 1' utb Val lone; e la Ghiefä di S. Pane ratio fa fabbricata alfa i fuper-ba nel 1^44. L'Hofpitale degli Orfanelh trattiene d' ordina-no 700 Fanciulli; Due altri ancora fono gli Hoipitali, 1'uno 5er ie Per ione vecchie, che non pofibno guadagnarfi il pane , a.ti^ per i poveri Pdleerini . In oltre fufiittono moUe CaP re, Beapps di Mi. ri / PA MTB ' S EF ITE:tfTRIONALE HQLLÄN DA, uulga fTEsYTlRlESZAN D ""EIT TI^O O K DBK Q/U A R T I^ER.. NöL LabvraP^rto del F- Casmo^rafa CororitUL, in. Veir&iia. twm Je] Skf j/t Haf/ffli. TittrfJat^ ftjincui ririnchiufčrOjComeinChiolTri percarita moUi.Huotni-Jii, e Donne cadenu , Furono celebrati in qiiefta Citra i primi cfcrcitj tiel Calvlnifmo ncl 1650. II fuo afibdio fu uno dc' piti famofi ticlV ifloric, e durb piti di novc raefi fmo che ncll' Ottobre del 1574 venne del fjtto libcrsta , li^ A R L E M. Suffraganea del Vefccvado d" Utiecht,h fcconda deH'Olanda,^ Hi^rlfm ydctt2 da' Latin i Hsrkmtm^ Cittägra tide,forte, bel la, ric-ca, e popoiara, fitaara fui Fi ume Sparern, che per renderla Ifölata non ibloväfcrpcggiandocoilerneacqne leMura tutte della Gt-täj ma pafTando aach? per il di lel me/,70 con Canali di verli, fcnia tlniore d'innondationc la com parte in piul/öle > allequali fi paffa con mokrplicatiPonri. E'diftanteuna lega dal Mare, tred'Arn-Hcrdam, cinjjiie da Leiden, colle quali tutte hacamunkatio-chtr"" comm^o de' Canali , eifendo ftato efcavato del 1667 tjutUo j che va ä Ldden . E' una fa vola il dire j cije quefta r"» ii'^r/f"' Qtia Ha /tata fbndaca da Lern , Figüo d'un Re di Frilia : e bcn piU credibi'^ i che i Norm an ni l'hahbiano fübbricatanel IX iecoio . Fa quafi tutta incendiara nel i^^jt e nel 135.1: folFri molto nel 1191 ptr la fiirtione de' Cafambroti, ehe fe nc reiero Padroni , non üflante , che i fuoi Habitanti fbfTero inolto valorofi , come fi fecero con o leere ne IIa Guerra di Levante j fadlitando laconquiibdi Damiera fotto il KeS. Lodo-vico nel 1149- Papa Paolo V. vi fbndh il Vcfcovadonel 1559 alle preci di Filippo I I R^ di Spagna ; c Nicolb Nieulandt iie Ili il prinno Vcfcovo , il quale piiblieb alcune Ordinatiant Sinoduli ncl 15&4. GoftiedoMierloo Doinenlcaaogli fuccefle, mä fa caccktü di.' ProrelUnti nel nel di cui anno Ii ri- voltarono gli Hobitanri, cd abolirono l'antica Religione Ca^ c*tt«h(a. tolica ) doppo havcre faccheggiati , c proranatl i hioghi Sa-cri - Poco doppo la Citri fii aflediata da Fcderico d i Toledo , Figlio del Duca d' Alba , e doppa vigorolä reJjrtcn-za di Otto mefi fii prefa a dircretione > e maliliima tratratoj dalli Spa^iiuoli ; ina i Coniederati la ri prefero doppo . Tra Je Citw pri 111a rie della Provincia fl !oda d'unagrande anticbita , ed il fuo Prevofto täccva gran figura ne'Con cilj , oltre che nclla fua Cattedrale fe ne fonocelebrati coli' intervento del Ponteticc -DELFT, O DEL F. II Fiumc Schia non fojo circonda tutte ie Mura di Ddft, Bdpbl, c Delph'ium fecoado i Latini , ch& la rcndc Ifolata , e puUta i mi anche diramandofi in rivoii dii^erfi ^ la fepara inoltc altre , col corfo de' quaU purga la Gitta da ogm im-monjitia» e rende aflai falubre 1 aria fua . Fu quefta fkbbd-cata in pianura £r& miglia luagi da Haja j e dt^id da Leiden da Goffredo il Gobbo , c' ha veva conquiilara Gianda . Alberto di Bavier^ roverfcib le Tjc Maraglie, cd il Csf-tcllo , e nei 1536 reftb da fuoco cafuale incendiata . Rit-fabbricata poi raffenibra Cittä nuova, econferva 11 vantodel-le principali dell'Olanda, anzi gode il terzo luogo, Nel 1584 rel^o qumi il Prencipe d'^Oräge aflälli nato da Biildaffare Gera rdo Framcontois : meritano eflcre vedutela Piazza del Mercato , TaMt il Palazzo del Stat-hudcr , I' Hofpirale grande, e ben mante-ce/picM. nuto; un Giardino maravigliofb;, mä /bpra turto e degno d'-ammiratione il Palazzo Publico per i Magiftrati > nel fontuo-(b Fronti f'picio del quale in Latino fi legge la fcguente Ifcrit-z/rriffifw t ione . Q^ßii Cafa od^a y, ama^. pun'ifce conferva y edhomra - I "^pSnit)^' Cattivl y (a Pac^y i I^Iiiti^ il Dirim^ ed i Bmm. Due fono le fue Chiefe^ Y una, e i'altra belliffima j ornate di Sepolturcj d'Huomini celebri, e que IIa che ferve , comc di Catcedrale > siifi»!^ A hä una Torre col concerto di piu di mille Campanelle , che Ot^w- tucte fuonano ncl batter dell' hore con dolce linlonia i ornata ISOLE DELL La Z^Ianda ch iamata dagli Habi ranti Zt-eLndt^fzhc comprendc fecondo lopimone d i moki//f^c/f giadettCv^^rÄorifj&f^, inipe-netrabile ä qua! li fia potenza dalla parte di Terra lerviva anti-camcnre di (oggiorno ad alcune Squadre de' Popoli M^ttiaci overo, fecondo il fcntimento d'altri Autori > di rifugio-allcL.» Zf-Truppe de' Marini'^ indi corfeggianddla i Daneß y le diedero il nome di Zecland^ che fignifica Paefi- dd Mare , per eiTere un adunanz.a di riolte Köle , fituatc trä Ic foci del a Schelda , e della Mofa , al Settentrione dell'OIanda j all' Occidente del Mare Germanico,al mezzogiornodcUa Fiandra, ed äl Levan-^.ßt»7tnf. to del Brabante. La hinghezzadi queft'Ifola, prefa dal Levante al Ponente iie' confini di WcJftrapelle , luogo dclfHöla di c;;f J -s Den ■ TUttti Ci> ti V tfgiiu. Camt Ttf« IfiSala, Slti Pr.i^- PffßlMUff^ lyijij'ffa JÜ Jptgrta Uert . Pfuinf A Df!/'- di maravlglioß tremoli , folendo qui vi gli Srati ordinäre Icj Sepolcure de' Grandi Ammiragli, edaltri Soggetdeminenti. DORT , a DORDRECHT, La prima, o per dirmegüo, la piu antica trä le fei Cittä ^ c'banno luogo nell' Aflemblea degli Stati d'Gianda , c Dort, ö Dardrecht , che ran to e ä dire Traghetto dl DoH , perchcj quivi'era aJtre volte un Trag b et to per il pafläggio del Fi ume Dort, che augumentato di Fabbriche s'c refo celebre Citta . ■I Latini la chiamano Dordrachum i e tiene anche V epiteto di CnA l^er^in^f perche cliendo ftata aflediata nel 1^04 dal Duca dl Bfabante , doppo havcre foggiogata la maggior parte deir Gianda con ftragi inaudite , ijuelVi valoroli Aflediati ob-bligarono ü loro Nemico alia fuga , E' qweila fituata in Ifola tra i Fi umi Mofa , Merrue , Reno ,, e Li-nghe nwgnihca-mejite fäbbricara, e riccfl, ha ven do ibla tea le altre di querto Stato il diri;to d i batter Monete . Fa ella diilaccata dal Con-tinentej e refä liblara daJl'inrtondatione ieguita delli 15 Novembre nel 1411, ne! quale fjrono allörbite dal furioibOceana 7z Ville, un niintero grandc di fimoii Chioflri , e Palaz-zi riguardevoli; perendo in tal naufragio centa mila Perfonc j. c piu del doppio d' Ani mal i. Caufa. di cio fü unContadino, il quale invidiofö del b^ns d'uJi fuo Vicino , defiderando impo-verirlo y fece un- btico nell'Argine , che ripara il Marc con intentioue poi di chiuderlo ibinmerfa, che föße IarCa(ä del füo Nemico.: ma Tacquaguadagnando forza , nonhebbe pih tempo al rhnedio . Tutto cib , che pub pretenderfi da una famo-ia Citta, trovafi- epilogato in- qucüa di Dori: In tutte Thore vi paflano. nunicrofe ßarchq con Mercajitie ttafportare da Paefi diverfi : la Pefca e copio/idiina , parricolarmcnte di pretiofb üulmone: la Ciiie/ä, dovc ü predica, e an rid hi ili m a,. e cele brc per ii fuo dpcantato Sinodo . La Principclli di Neuburgo , Sorella deli' Imperadiicc, e delJa Regina di Portogallo, divc-nuta Spofa del vi ven te Carlo II R^ di Spagna , VeRb due me-Ü in quefta Gitta ä caufa del ritardo della Flotta d' Inghil-terra , che^ doveva ccaidurla . G a U. D A. Sorto Ftorento V. Conte d'Gianda nel 1171 fti fabbricata la Citta di Gouda , col medefimo nome chiamata dagl' Italia-^^^^^ ni, e Latini J cinque, legbc dillante da Leiden. t^lU, benchc occupi r ultimo luogo trä le fei Cit^ä principali deli'Gianda, h perb-delle piu inefpugnabili del fuo. Stato , non folo.. in ri-guardo delle fue Mura n^ä pei le fuc FofTe d' acqua Umpi-diifiraa, e corrente, formate da una parce dal Fiunne Iflei e dalle altre dal Fiume Gou , cheambi s' unifcono , doppo haver divifa la Cittk in piu J[ible , ehe ü comunicano con Ponti di- »^ibnw ver Ii. Vanta Cmda tra le molre altre fin gol ar i ta fomma net-^"""^' tczza> ed una gran bellczza : le Fabbriche fono alia moderna, C quafi tutre-ordinatei le S'trade ben laftricate, č grate al paf-feggio: il Palazzo ad ufo de Magiftr^it: c fmgolare,: la Chie< fä Maggiore nella magnificenza uguaglia ogni altra della. Pro- Udiit^mr. vincia, e ticne tre gran. Mercari abbondanti di turto^. II fuo Popoloc una quint' eHenza di Nationi diver/e » che braman-do la lofo quiete , vengono quivi ä ritirarli. Nei 1671 cor/e quella Gitta la fuaparre d' infaufli accidenti , comuni in tal tempo a tutta T Gianda-, poiche, ha vcndo ordinato i Stati Generah. d'aprire TEccIufe per aihcurare coli' innondationi la Cir. tä da ogni pericolo ; i Conradini del Territorio, non volendo foi^erii^ di eflere ibnimerri, ii refero Padroni del Palaizo Publico, per 14 hore, faccheggiürno moke Cafe evi fCi non poca dilhcoltä per actjmefarli. A Z E L A N D A. ^ fin' ^ qucllo df Tolen , eftendefi in circa 18 J(;ghc ^^^ dal Brabante: c !a fua largh.eiia dal mezzo, giorno al Setten-trionedaJ luogo d^ EJlewoutsdie deirilbla di alia CittLi di Browers^haven dell'lfbla di Scow^n ^ di 14 leghe. Trä le /edici Ifo]e,che forma no laT.eUndity le prtntcipali fi ri-ducono al numero di otto i ciož; W^k'kere» , Zt^dbevelant , '^dfmdyck, Orefawd, Sfow^n j Nooi^fhfve/^nt , Dtiv^iant, e > fono riconofdute da g h Habitant! col nome d i Brooßer- Schfldt ■ C quelle , che fi Icuoprono al fuo mezzo giorno verib la Fian-dra, fi chianaano ^epi^Schldt. e'ffi) piif **fpiCUt ^rtm*. ekmit. ^runi. Le fue Gitta piu cofpicue fono M^dfJbuvgo , Fkfsinga , Zi-rk^effi k Terrs Gff^, e Tolen , ohre lOi Villa^i ; müiti de' quäl j furono dalle replicate Innondationi alTbrbtti, e principi-mcijtc negU anni 1304., c 1509; all'hor che Tcatcnatefi ron-de voraginofe da' limiti prefcritn dalla natura , ingojarono gran p^ne di quel Paere. Le Acque ftagnanti , e paludofc , che in alcune di quefte Iföle eccitano crafli vapori , e nebbie foltiffime , portano feco lana poco falubrc: b per6 vero, che ncirifble di Zu^heveUnd^ e ^sichren refpirafi 1'aura afiai piti temperata , per la diligejiza degh Habitant!, ch efpurgano i contorni da tutte quelle immonditie , e fracidumi, che poflb-no cau/are alterationi a prcgiuditio ddCorpo humano, "^aI-cheriin^ ^'^X'ü ancheaffai nohilitata. ed accrefciuta da molfo dclitie nel bell' ordine degU Alberi fruttifcri , e dc fontuofi Palagi. I morbi contagiod, b peftilentiali affliggono di raro quelle Regioni; ma «nayplta che vi ferpeggino , refla fpopo-laro tutt'il Paefe. La maggior parte del 'Acqua , che fcaturt-fcc in quel contorni, rieipe nojora al palato, falmaftra, ctor-bida ; i Pozzi d'Acqua dolce ü trovano folamente nella Gitta di Ziricz^e , nell Ifola di \^alcKercn , in Middelburgo, e Fle/finga. Ne' luoghi di Domburgo, c Souteland zampillano alcuni Ri^oli molto Aimati, die paiTando per le Sabbie delle CoUinc, fi rendono limpidiffime , e moJto Jeggere, IlSuoIoe generalmente piano feuza Montagnc ; c dove il tet-reno alcu-ni palli s'inaka, ivi regnano i Cotxigli, die in quei contorni notabilmcnte (i propagano . Ferttliffiaie fcno quelle Coiitrade, cd in particolate nel f rumento, ed altre Biade, attefoche uno di quel Cain pi frutta per due dtl Pacfc confinante: auii 11 grano e co-s\ perfctto, che riefce pi^^ biancQ, e piil pefante, chs in aleun altro luogo. Abbondaiio parimcnrciie'CoriandoU, Herbe medicinah di prcgiata virtii ^ Peri f Pomi, Noci, ed akfi frutti; ma le Viti con fomma difficoka v aJhgnano; c Cc talvolta arrivano a gcrmo-gliarequalche grappolo d'Uva, non fi ftagionano alia mat urita. I PafcoU vi riefcöno fqui/itifJimi y e nudrifcono Armsnti ec-ccdenti nel numero, c nella bonta delle Garni. Se leCollinct-tc di fkbbia bianca , dette Dtm? , c le Dighe makatc collar terra argiUofa framifcKiata co' Icgni, e conpietre , non rcpri-mcflero I'ontlc orgoglioie del Mare; quelle Ifoie farebberogii ^i^^iAtiv/ pilile volte ingojatc , e lep^lte Mare . I Nationali übno ' per lo piü gran bevitori, corriipondendo anche col mangiarc eccefTivamcnte alia robufteiza della loro Corporatura - fono molto Civili trä loro , di forte che rare volte importunano i i Tribiinah per la deciiione delle loro differ^nae . Sono an-• cora moito accorti nel rraifua , e tal volta vincono gli Olande- ii nella dilinvoltura de' contratti vantaggioii, c riefcono gene-raiments eipertiffimi nella Nautica , ^olcando I'onde d' ogni Mare, si pdcommcrcio, come per le pefcagioni piu ceicbri . Alcuni di quei Piloti navigano in Francia a provederfi d i Sale ^e Vino; alrri nelleSpagne per rimrtarne Olio, Vino, Alume j Tf^fitr*, cZuccaro. Molti nel la Livonia, PrulTia, Dan^jca, Polonia^ e Daniniarca , per com p rarfi Segala, colla quale fan no piu comu-ncmente il Pane: b nell'Islanda ,e Norvcgia pe' legnaml da fab-briear le Nävi, e Vafcelli: b veramente in Egil to, Cipro, Inghil-tetra, eMofcovia, per varie altre mcrcantic , e principalmente neH'ultima per le Pelh: Veieggtano parimente ne' Mari piil re. motid'^lMondo Nuov'o>coftcggiando tutte I'lndjcj per pro veder/1 dcgli A romati, Gemine,e Droghepiü A i ma te pre/lögli Eui-opd: Oltre le Merci ibreftiere, che fpacciano, hanno Ic proprie degli Armenti ,e della Pefca, ricavandone ibmme di gran rima reo. Ne dcvefipaflare fotto fdentio rartificioamnnjrabile,clieoflcrvano ^^^ pürificare, ed aumcntare il Sale groflo, e nero, ch'ai'portano ^lü dalle Spagne ^ poiche lo fiinno bollii-e coU'Acqua del Igro Mart_» in modo tale> chediccntolibredi Sale Spagnuolo nericavano 14s Ii brc piii netto j candido, e ben pur i fica to, che fov rab bond an-, do airufo diqucll'lfole, lo vendono aelllnghil terra, e Daminarca, Q^fte I&le polTedute per piü fecoli da' Normanni, e Danefi ^ püffßcTi ehe le rapirono aforzad'Argeni, e Dig he dal Ion de voragino{t_, AJl'ij^u. del Marc i furono alia perfine ibmmerfe al dominio de' Gqti d' O-landa, MarimperatoveEnticcIII, havendoinveftito nel 1007 aBaldovino il EarbuEoCo:di fiandra I'libiadi Walthren^ con alcune altre lue vicine; nacquei o fi? 1 e difcüu-dle, e ßnguinoie bat tag lie tra i f iammingbi, cd ülandcii; che furono mifis^tc-» pel mezzo del Mat rin^onip di Fiorenzo V,Fij;^uolodi Guglielmo R^ de' Romani, e Beatrice Nipote di Margherita Conte/Iä di Fiandra,cedendo i Fiaraminghi il diritto, c'havevanojfbpra la Ze-Pitrte IL lan- "LtUti.^ e'sii.t jFj laiida, che all'hora fticretta in Contado. Ad ogni modo ripullulb certapretenfione nelPanimo di GuyDampierre Conte üiFian-; dra, e beneprefloiVaporbh minade'fuoi difegni; poiche , non petendo tollciare, che 1 Conti d'Olanda fignoreggiailero ^ ackeren ; al Capo d'un rioridiffimo Efercito pretendeva coHarnii alia mano decidere k Tue ragioni - Continuoifi la guerra collolpargi-nientodi copiofofangued'ambeleparti per lo (patio d i piti an ni; fin tanto che la Jolanda, j Gianda, Hai no, c Frifia pervcnnero nel- jisrT,f^>ftf. la Gala di Borgogna ,indiinqueJlad'Aaflria ,e^i^ahnentefort'ilÄ"■ Dominiodella Republics d'Olanda, fbrmando una delle XVil fue ProvTcicjprovhla HmmhragHofi di due generali cliia- Ami'figHo f mati Rcfttroeeßre, che poflonodecidere le Gaufe principal i, tanto nel civile, come nel criminalc, potendo anche condannare a Mor-te; dipendono perb daU'Haja negrintcrefn di Stato, come fänno le altrc Provincie Unite,membri diquerta Republics d' Gianda. II Linguaggio de' eFiammingo»benche perfrequete com- ti^zsi^Jt/i mercio della Francis,c'hanno colli Mercanti, pariano anche quafi tutti Francefe, come pure Italia no, eSpagnuolo, che apprendono facilmente, perl'Lifojcne Ti fä ordinariamente di queile Linguc nel com mercio - II Popolo di qucrto Pae/e riceyetre la Fede del S. E-vangelolanno^izoperlapredicationediS, V/iUebrod AI prefen-tcperb non profeflano, ne perniettonoaltra Setta, ch'il Calvinif-mo ■ e lo Stato Politicoe cgmpofto dalla Nobil£ä,e da Girtadini in corpo. ISOLA DI . WALGKEREN. Que/1'Ifola fuole eflere da poch i chiamata col fuo nome proprio di Wd/rÄfrf^: b WdacrkyixivLi Ii Francefi,partendo da Gales, e ve-Icggiando verfö rOIatida,la chiamano col nome generale di Zflan-dd, fbrfe perchee la princi pale, e la piu opulente di tutte riiblo ifija.' della Zelanda, ancorch'ella non habbia piü didied leg he di circui-to. Confina verfo il mez^o giorno colla Fiandra, e la picciola Ifo-ladi nelle Tue quattro Gittxdi Middelburgo,Ulifringen, cm^«;. Armuyden,c Campyeer,prcgjafi di ftareä fronte, gareggiando nella Ibntuofitä delle F3bbriche,e nellopulcnia del trafH-ocoUal tre Provincie fue confinanti. La Ga pita le tra quefte Gitta (i e Mid-delburgo, 6 MiUeburgo^ cioc ä dire i?orgo in mež.io alia Gitta, e da' ^'^ff/j"'' Latini chiamata ^ißtdkburgm, d M^teUi Caßrum, diftante $ leg he pisift fri If da Eclufe, ed una da Veere, e Fleiinga - Ginta di forte muraglie, I'^n'^f'tre. colle Foiieaßiti profbnde, fiancheggiate al di fuori na altra robu-ftima Muraghainvigorita dalla Contrafcarpa, ^ baftante per refi- ^f^tifc^rh. flere ad ogni fbrza nemica. Attribuifcono alcuni la Tua fbndatione a Metel! o Romano di Natione, m a len za ve run fonda men to, poiche Middelburgononfu n^I princi piojch^un picciolo V:liaggio,in-grandito dagli habitanti di Borfdle nel 11 j 2, che poi ä poco ä po-cose rcibconfiderabile. E' certoperbjchcqueftaGittaeairai mercantile, ed il Porto di Ramue mezza lega diflante,ä cui fi pa/Iä per due Canali, molto ßcuro, c com modo Ja rende piü confiderabile, vcrto ^ e mercantile; impcroche eflcndo frcqucnrato da'Vafcelli Francefi, K'""»*^ Inglefi, e Scozzeii, accrefcono il traffico aJIa Cif ta,e le ricch-zze ä queUa Piazza . EUae popol uitlima, abboudante non fblo nel bifb-gnevole pel fbftentamento; madi pLu fcconda nelle del 1 tie,adorn ata di moke lingolarita riguardsvoli, comc il famofoOrologiodi valore piiidi cinqnecentocinquanta mtla Fiorini: ma il gran (blte-gno, b fia Argine, detto dagrifolaai Sas, fu d'lma fpcCa. immen-fa, come anche la l abbrica di quel /bntnoilßimo Arlenale^provilto abbondatemente delili arredi marittimi,come d'ogniattreccio mi-htare. Si vedono ancora copiofi Palaz.zi d'ammu'abile (truttura, j,.,^ . che aumentano la vagTiezza di quel le Cotrade;come pure una Torredi fmifurataaltezia, che con ardire gigante/co, s'inalza verib ic Stelle vi altre volte fi veneravano Edificj Sacriallai belli,bora rovinati dagli Eretici,e convertiti in ufo profano: lanobile Abba-tiadella B.V. deH'Ordine Premonflatrenfe jch e ftata fi celebiriLj nelUZe[anda,e lioggidi it Palai.z.o della Gitta, in cui fi radunano 1' A^^emblee Generali di quel la ProvinciaX'Entrata diquelVAbba- ^jt/i'"^'» tia ruapplicataalVcfco7o,airhorcheMiddelburgo Pnütta Ve-fcovalc fotto Paolo IV nel 156 i;elaGhiela Gollegiale d i S- Pierro fu convertita nella Gattedrale. Nicolb a Gaftro di Lovanio ne fu il primo Prclato; ma Gio: di Strien, Carlo Filippo di Rodovan,e gli altri Prclati non hanno gia mai havuto il feggioin Middelburg«, perche quefta Citta,c la Zelanda tutta ha veva di gia abbracdata 1' Ere/ia .Ella /bftenne un fbrmidabile a f fed io nd 15 7 z,che fen za ri-X)fb la tormentb lo fpatiodi due aniii;ma doppo una fi lunga,e va- f»*"-oro^a refiflcnza fotto la condottadi Mondragon granCapitano Spa g n u olo, che coftb fet te mi II j 0 n i d oro a IR Č C a t tolico; fi n a 1 m5- Puftdat^, te fii coilretta di piegarfi,apredo nellc fue brccce I' ingreflb al Prin. cipe ' f J Ptru. Satdf^^in it.'VH, Arftflalr, ciped'OrangCjChe la foggjog6rottoil<^ominiodeg]i Stati Uni ti . fJ^tScL che da' Natiot^ali chiamafi Uuß^gen, e Ja fcconda Gitta f^div/ if. di queJi'IfoUjC niete iofcriore aila prccedcjite nel iho fäinofb Porto , ch'e unodc principal i cllAenti nL''Paeli BafH, tre füle Je^he di-/I:oft4 da Middelburgo. Non perdercmo il tempo neirinveJUgare r etjmologia dcl fuo nome, e 1' origin^ de J la fua fondatione, come hannofattoalcunind r i empire inolte pagine co'fhvolofi conglo-Tofii^tata cle'loro raccöti dircmo folo,chc AdoLtbdi Borgogna fignoreg-Ji Mfo giandolanelXViecolo (avanti ch'cllaföflerott'ildominiodella di fio^ä-^ff-r c^fa d'Oran^e)l3 fecc ci rcondare ci valide inura,e h refc tan to ce-lebre^chefb ftimata la Chiavedc'Pac/i ßaf[i,^ncürche prima foifc Tin luogo apertOjC campcftre, e folo fcrviffc pel pafi^ggio nella Fiä-dra.NeJ certi Poppli FjamminghideU'Ecluie rinvaferocol Tu (Jj ['iitm, geneirale faccheggiodi quelie poche Cafe, che in quel tepo fioriva-no ■ E Secoio XVI gli Stati delie Proviacie Unite Ja djedero in r^JJ/z^r OftasgioaU^ Regina Elifabetta d' IngbiJrerra,all' horaehe i Dii-chj d'A 1 va, e di Parma di fegnavano di forprendcrl a. Avnemu^dm non c altrojch unEorgotra Veria^e M:dde!burgo, lotano fei kghe dairEchife; cio non olhnte, non dec:;(ie punto k Hi ma del Cuq fa-f^rr. ^ Porro,ch e unode' piti celcbrideirEuropa^af^bliandovifi coc- tidian^tmcnte mmicroie Flotte della Franciajd'Ia^ihliter rajdi Bar-■ baria,deJrind?e^e del Mondo Nuovo. Qocfic ä mjfiira del loro numero sccrefL'ono I'opulenza di quel nobilifrimo Emporio,che pure apre 1 'inyre/lb «el Cana le,che cond jcc ä Dordrecht. Vtrm^b Vecre^ r*ri4. cCampuecrCy da i France/i chiam.iroe^»Jj(5VT,dhlante due leghe da Ahrc Ptrit Fl^üioga; E' pure proviita d'cn ottimo Poi to, in cut fl ffaricano la magglor parte dellc mercantie SV'Oizefe; ed acciodie nulla vi man-cafie per reder copiafo il Ato traifico,apeif? la Natura un vaftoCa-naleti-aquefta ,e Middelburgo, per la perpetua coniiinifatione,ed incremento nel cornmercio hh icro, II luo Arienale e »no de' piü cofpicu? della Zclanda,proviilo ne' Bron/.i milit;*ri,edaurecci ne-ceflärj, per larmamcnto d'utia Flotta reale. La Pefc^ poi de J Je A-pff^^if A^ ringhe^ tantocopioia in quei conrorni^che baflcrebbe cfla Tola ad tt/ts f, arricchire il P^cJc,pf 1 nunieroprodigioibjcliezieeqvaglianom rut-tele ProvinciedeirEurcpa- Gli a!triluoghidic[ucn:' Iiö!a,benche apertijgodonoilprivilcgiodi Gitta,efönoW eßcäpeliej Domhttrp^ " ' f)SouielanddueleghcdaMiddelburgo,edaltretrantoda Flefiiagain iöAima quslVH(i]aemoltodovitiora,cU piävagadi tuttel'altre de'Paefi Bafil: abbidifcccol tiroiodi A^archefatoal Principe d' O-ff^fhr^ft r^ngc. I fuoi Habirantilonüd'ingegno moltoTottile, valorofi nel induftriüfij- m a Ibverciiianrienre prochvi airiibbriachciza fi g Ii H uomi n 1 ,co nae ie Don ne;chc pe r a 1 tro fono a fl a i b e lle>c i vil i ,cd A- ornate di pi Ei lin^u^ggi, come del Francefe, Itaiianb, Spagnuolo ; grißiaiu., j^^ji fiammingoöilpiü comunc. ISQLA D I Riconofcoao i Lati ni qucft'Ifbk efillente nel Gontado di Zela-dacpl vocabolodi Scaldta, originate daiUSchelJa Fi ume nci Bei-gio.Griiqlani pei'pnella lorofavclla maternafoglionocoirjune-menre chi^mar a ^f-^owcÄ, ovcjto Scon^-en; il di cui giro hoggid) uo s efteiiiie pm di 7 leghe: ma ne' Sieuoli paffäti pri mache l'ingordi-^ S'Xji-wi gi^ del Mare ne afiorbiite una gran parte, rcLtcnfioii^ della m^de-fima Icoprivaü mol to piu ampi?, ed era li prcifo Tlfola di Hort-So-velandy che altre volte gli ha bifap ti äü Je fponde delilna, e del I'al-tra fomunicavano infiemf. La Tua Capitale chiamafi IJrk-^es tre-giatacolleFafce dcldottoLeyino Lcmnioj unode'pia acdamati Medici del fuofecolOjche irnmorta'"!!! preiro i Polteri co' parti del fuolbttilifrimo pLibti':atial Mondodalpo/lumo Figlip Guglielnio. Que.'k e anche la Metropoli del ßcoofl:pr-SciieId,Seg-gio del Governatore, che ticne il Tccondo 1 uogo negli Ordi ni delU ProviAcia; fb parirneafc la Citia piiiantica della Zejanda fondaca, come dicono gli Annali del Paefe^i'anno 849 da uno nominato Sv ringutjdirtante cinque le^iie ,e meziada R^im^e, e 6 da Middel-burgo. Fu ne'tempi andati famofii pel commcrciojc frequenzadc^ Mercantijche approdavano Del Tuo 1'orto, hoggidi arrenato ä gran danno della Gittk,chcjcit> lion oftaate,e mol to ricca pel trafKco del Frumcnto^^ale bianco, Pefci falati^ed Arn>entt.L'altra Gitta vien detta due picciole ieghe da Z-iercz&e,i di cui Habitant!Hon^no menocivili,trd induflriof: nel particolare delle mercijc nel cotrattarc co'Stran ienjche gli altri Popoli della Zeläda ISOLA DI Z,UID-BEVELAND. Tra rifokjclie foggiaccio ^o alle fcoflč de' Tremuotj, ed all'ago-nia deirjnodatlonijqUL-lla d i Z,uidbev(Linä puoflldir? ti na delle pi£l . ., berfagliateda fimili riagell i; impcroche ne' .Secoli paflati il fuo rc-ZZü. cintos elteodtfv-a a leghe, e nel 15 30 ingojoüi trä le iae voragiiil il Mare piu d; died le^he di (jucirL^ola , e Tepclli neUe iue vi (cere 1 Vil- T>!4Vttän4 Gamtt Tre/A"«"' Villa ggi d i Sccud:^, Co^urrve^D'^yvenec^Lodyke, Brnvck^^Crsshe^Stee' ndkt, Evartfu'/tf -t j ^ Ri/ianü! ^ Cracf.'ndij ky Musre^ Nieulant, e la Gitta d i \ maniera, cbc i 1 fiio antico qtiartic- re Orientale non c^ierya alfro v? i t iglo,che la Gitta di Rommwael ^ che cuttavia Ci con^rva trema nt^jConribattendo con for7.e inqgua-li contra l'impeto dcH'onde manctime.Anzi il ruroredcirOceano ftciib ri(b!a,e ladivi/e in due parri: laSettentrionale piä picciola m detta Nort-B^^velviJ, ovc e la Gitta di Qortcbsnmi e l'altra mag-giüre chiam^ifi effere avan^ata verfo il Zuid,b lia al mezio giorno, no min ata da' Latini Bevelandia. La Cittä princi-?ale di querta c Qoes^ 6 T^'r^ojfsük'i antica^e viciwa ad un ramo dela Sc^Jelda, iapra il quales'efrende mediantedue Fortini j che co-munica no poi coli a Ci ttä, ch'^; una del le piu for t j, c m unite della Provincia; efTendofl atiche refa famou nelle guerre paJla te, per I' impre/e de' Spagn uoli^ che ani mnfa men te s'a v^nzarono pe'l mezzo de' Fortini ad efpugnarla. f^iei contorni furono ftmpre fecon-di d'lqgegni fiiblimi,ed il VilIa^g:o di BarUfids va/itafi delle Cune d'Adriano Banandio Antore deJle Gronichedel Brabante. Queft' Ftrtift/i. Ifola efbrnmamente fcTtile principal mente nel frumentojpretiofi Pafcoli,ed Armenti,iri cui con fa/te il traiHcopiunotabileiprova pari menti I'infiuenze d'una Aria molto faUibre, e le delitic ne' fuoi ben golti vati Giardini; come p ure il trai i ullo nel la Caccia,che nelle bofcaglie di quel mi/eroavanzodel Mare rieice molto guflofa. Nelio/"patio, ch e trä I'l/bledi Scowen, e Nortbeveland, giace quelladi Or^fjndMquale^eflendopure Ilata a/lorbitad^lMare, H if.ofrf^^ pub dire ,ch'elia fia rmata,overo rip^fcaradagli Habitanti dalPin-gorde fauci dell'Oceano, col beneficio delle Dighe terrapienate; e ci6e(eguiroriomQlli dallafertilita indicibile del fuo ter re no, che rende firutto eccelTivo per ogni /emenca, che vi fi gitta, DwWd^fi^cpure un'l/bletta fituataprellb quelU di Sconwen che gira in circa quattro miglia, ed aj prefente appartiene alla Gif- f"/"-tkdi Ziriczee, iidi cui Aiagi/lratouni Dttvdand coli' libla dt Scou' wen fuaconfinantc pel mezzo d'una ri/cia,6/aa Diga terrapiena-ta . I Villaggi principalidi que/t'libleru /bno M^ukeifck^öudekerck, fj'//^^ Viarme, ff Cäpel^ ' Tokn j0 Tertohn e un' Ifolq pre/ib ü Brabante>cd abbraccia due Cittä :1a pri ncipale piglia ladcaominationeda]rifola,percher£)//^'''''^ ^ nella fua lingua matcrna fignifica Datio^ö Qabeüa, cb'ivi pagano tutti i Legni agli Stati delle Provicie Unite. L'^ltra chiamafi Ala-fr/^-M^i/yr^ picciola SI, ma ben fbrtificata, ed ubbidilče alia Gafä di Nafläu; com= pure il Vi J Jagg io d i S.Annf-lanS Jituato prcfib I'I Tu le t ta dl Ph'itipUand^. La v ic i n a nza del Br a ba n te, an t ip at i co a 1 la Zelanda,diede motivaagl'I/blani d'afficurar/i colle buone fortift-qationi contra i'incurfione nemicaionde coilruOcro le ilie Gitta tra "i^ifnJtR gli atemurali de'Fortj elkriQri,accoppiat3 alle FoJfTe praföde,e Tor--^""''^''"'''-rapieni valcvolia far frotc ad ogni fini/tro attcntato. Trovafi nello ileflo Mare aleune altre Hole di poco nome, chelervonolbiaraen= te a pafcolare gli Armenti deU'lible piü cofpicuc, da Noi Tin 'hora de/crifte. L^ ISOLA p£' EATAVI , O^ BETV>{^E. Frs!'A Iveo antico del Reno al Settentr ione, edil Fiume Va-bal a Mezzo giorno comparifceri/ola de' B^iavi, Quero Batuwf , cftefa inlungodalla divifione, che fail Reno all'Oriente, dove hoggid^ ^ collocatoiIForte Schern Ksn-Scbam ^ i mo alle Spiagge deirOccano Germanico aH'Occaio: dicefi anche parte della_j francia Belgica, b un tratto di terra de'Bat ra vi, a quali ella die-de il nonrie, appellandofigVQUnd^ßBatitvi: vogliono parimente, ch clla coftituiicaunapartedelDucadodi Gueldria, e della Te-trarcJiia di Nimega ■ Divide/i poi in SuperioreaU'Oriente ,cd In-fe r i ore vcr/b T Occa fb. Scbe>i Kefi- Scham e u n a Fo rte zza d i fb m m a r^t^nf importania, eretta da Marti Ac Schenc^ nel 15 8 6 in quel fito, ove il Renq dividendofi in due parti, ttna dclle quaü forma la prcdetta IfoU, Que/la Fortezza cdi /ömtna importanza,per eflere la Chia-Yc del Reno, ove tutte Je Mercantie, che vannp, e vengono dallu^ Germania ne' Paefi Badi, ibno coflrette di pagare la Gabel la; i u anche molte volt-e berlkgliata dalli Spagnuo]i,eprjncipalmente_. Totto 1'Amirante d'Arragona; ma i loro tentativi hebbero fcmprc vani fucceHi, per la cuflanza degli Afledtati,e robuftezza delle fue Fortificationi, Gib che non fecero gb Spagnuoli col piantarvi piü voltel'a/lcdio,riufci ncl 1655 Ii 18 di Luglioal PrefidiodiGuel-dria , che la forprefb coll'attacco inafpcttato dalla Piazza. Q^efti perb non la pofledettero due foli giorni pacißcamente, attefoche il giorno legtente i! Principe Enrico Fcderico d'Orange cinle ia_), s^ti^/utn Fortciza cqI fuo poderofi/fimo eferdto-, e doppo l'a/iedio di novc_j meli fe n'impadronj a coflo di moito iangue, per la perdita conü-derabile di 3 o milic üoldati. ISO LE iffUdC EstitJii. r folario del P. Coronelli. ISOLE DELLA FIANDRA. Hem't/iß^ tt/rti Ails F'rnmifa. Sud t»tij(- ■I. S m Ci'W J, t Ttrrt. Sot Jfeh, Suadi'u'fjit-n*. Vi^nJta Fisfit/u/Mja FtoJtJra CMUusna, Fi^uJra Ifnpftimh. Sun TJtrtf miWUHf. SP*i VfTt^ ßUn. trtrla in Vutad« , A Prima Contca de'Paefi Baßi ^la Provin-cia della Ftandrä , da' Lati ni noniinataj TUndrisy dagli Habitanti Wrf^ff^^rm. Hä per füoi confini dalla parte di mezzo giorno l'Arteiia, l'Hainaut, e Ja Piccar-dia; AI Levante tiene pureTHinaut col Brabante: AI Settentnone l'Oceano Germantco colle ibci deirEfcaut, chiamatolc Hont , che iepara la Fiandra dal J a Z^Ianda: Airoccafo il Ma* re d'InghiJterra, ed una parte del Flume Aa col la con:a deli' Artella, che riguarda le Cittä di Calais , e di Bologna . Ven-tiotto fono Ic Citta rfecinte di Mura di quefta Provincia eftre-mamcnte fertile . Numerofe fono le fue Terre confiderabili , oltrc lequali ficontano 1154 Villaggi ; 48 Abbatie coninJini-tä di Priorati , Collegj, c Mona/terj. Tutte quelle Cittä , e Borghi fbno ü preflb l'une agli altri , che i Spagnuoli , chc_j feguivano Filippo II, credevano , che tutra la Fiandra non., formafiTe che uiia Cittä. Trä quefte fono Lil/a, Doncherchen » ( Calais y con i lor o RUbm , che connumeriamo trä Tlfolenoa fenia Ibndamento dt ragione , come efprimcremo k fuo luo-go, Nel refto laFiondra fi divide ordinariamente in tre parti > cioe mFiattdra Futrtminga ydovc fl parla la lingua dd Pae-fc j- in Fiandra Gallic ana , dove fi ufa il piil de lie vol te la_j Ijngiia Francefe ; ed in Fiandra Imperiale a caufa della Contca d'AIoIt , cb'^ ftata molto tempo fotto la dominatione dl Ce-fare . La prima h contenuta dal Marc fettcntrionale fino al Fiiime Lis , cd abbraccia le Citta di Gand Capi tale del Paefe, Bruges, Ipri, TEclufc, Oftenda, Nieuport, Doncherchea , Berg, S. Vinoc, Grav^eJIine, Courtrai, cd altre. Laßconda, ch'& la FiOfidra Gallxatia, b al Sectcntrione della Fiandra Fiam-minga , a mezio giorno del Cambrcfi, ai Levante dell'Efcaut, all'OccidentcdelFiumeLis; e conticne le Cltta dl Lisle , Do-vai y Tournay, &:c. La t^r^a, cioe la Fiandra Jmpntak , e con-terminata dall'Efcauc, e Dender; e, come habbiamo detto , abbraccia la Contea d' Aloft , ed i fuoi quattro Ufficj. La Fiandra fecondo qualcuno hebbe quefto nome da Flamdebert, Nipote dt Claudioac Rc di Francia > il quale havendo fpofatji Blefmda j Figba di Golducre Re de' Ruteni, caccib i Romani dalla Gailia Belgica, Alrri dicono,che quefto nomevienc--da Flandrina , Moglie di Liderico It Principe diBuCj e gran Foreßere diFTandra^ che la goverao fotto i Regni, edautori-rä di Carlo Magno, edi Lulgi Debonnarie fuo Figliuolo- Viene ten uto , c'habbia havuto fei Graa Forefikri coniecutlvi ; de' quab il pri mo fü. Liderico Figlio unico di Saluart Principe di Djon , che Clotario II Re di Francia elev6 a quefta dignitä circa Tanno , fe le Genaloglc degU Hentiingi , e di fimili Autori ion vere , bene he i piii dotti Genealogifti habbiano icritto contro dl loro . Potiamo beiisl accertare , che la Fiatt' dra e ftata eretta in Contado da Carlo il Calvo in favore dl Ba-dovino Odacre, b Ardenne , Ibpranominato Braccio di ferro . Lodovico Ibpranominato 11 Malain , perch^era nato a Malo , h ebbe il Bi'ahanteda Marglierita fua Spofa Figlia dl G10: III Duca di Brabanre , e non lafcib , ch'una Figlia JiominataLjf Margherifa , maritata in prime Nozze ä Filippo dl Rouvres ultimo Duca di Borgogna ufcito dal Branco di Roberto Re dt Francia, e poi aFilippo detto T Ardiro , quarto Figliuolo del Re Giovanni , ramo del fecondo Branco dc' Duchi di Bor-gogna . QuelH ultiml furono Conti di Fiandra fino ä Carlo I' Cf Ardito , amniazzato avanti Nancl nel i477 1 che neu iafcib ch'una Figlia nominata Maria, Moglic di Mallimiiiano Arci-duca d'Aulh'ia. Crcdefi, chc i Fiammlnghi fbflcro convcrtitl alia Fedcda S. Eloe Vefcnvo di Nojon , poi da S. Amando . Doppo h mor-tc di Carlo I'Ardito i principal! Configlierl del Re Luigi XI procuravaiio di fare fpofarc Maria fua Figlia ä qualcuno de* Principi della Cafa di Francia : Ma quefto Re . ch'era cltre-mamente fo/jpettofo , e gdofo , Timpedi fempre , temendo, che non divemffe troppo potente . i* J^^g/ji/oÄ pofTedono hoggi paftjf»'* giorno nella Fiandra , Oftenda, Nieuport, Dandermondc^ , Alofl: , Njnove , Bruges , Gli OUndeft I'Echife , Axel , Hulft ; I Francefi Gand , Ipri , prefe dal Re Luigi XIV nel 1678 , Tournai , Breg , S. Vinoc, Lisle , Dovai , Ou-denarde, Courtrai, Armentieres, Doncberchcn, Gravebnes, Furnes , la Baisse , Bourbourg ^ Menin, &c, Succeßlme Cromlogica de^ Conti di Fiandra. Principiamo quefta SuccefHone da Badovino iopranomlna-to Braccio di Ferro^ Gran Foreftiere di Fiandra , perche fa-rebbe un amare le iävole il volere regiftrare Liderico , crl^l^Z ed altri antichi Foreftieri. Dunque fit verfo I'anno 860 Ba-dovino I , detto Braccio di Ferro , mor to nel 877, ö Nel 878 Badovino II detto 11 Calvo . Nel 918 Arnoldo I detto il Grande > b il Vecchio . Nel......Badovino lU fopranominato il Giovane . Nel 963 Arnoldo II, detto il Giovane . Nel 9S9 Badovino IV fopranominato il Barbuto. Nel 1054 Badovino V. detto il Lisle . Nel 1067 Badovino VI detto il Möns . Nel 170 Arnoldo /// detto finfelico . Nel 1071 Roberto I detto 11 Frifon , b di Caflel. Nel lOgj Roberto 11 il Gerofbhmitano . Nel itn Badovino VII. Kel ij8 Carlo di Danimarca detto il Buono , Nel 1117 Guglielmo il Normando detto 11 Cliton . Nel 1118 Thier-ri d'Allacia . Ncl 116S Filippo d' Al/äcia nel 1191 Bado-vino VIII detto il Coraggio/b . Nel 1195 Badovino IX Impcratore di CoRantinopoli . Ncl 1106 Giovanna . Nel 1144 Margberita I-di BorhoR-Dampiffrre . Nel 1175 Guido di Dampierre . Nel 1^05 Roberto ///detto di Be. tune . Lodovico L Ncl ijix Lodovico II detto dl Creci . Nel 1346 Lodovico /// detto di Male . Nel 1384 Margherita // Nel 1404 Giovanni fenza pa ura . Nel 14 ij Filippo /// detto il Buono . Nel 1467 Carlo // detto TAr-^^^^jj^ dito . Nel 1477 Maria dt Borgogna. Nel 1481 Filippo d'-, Auftrla IV. Nel 1506 Carlo /// , e V Imperatore . Nel 1555 Filippo V , e //Rfe di Spagna . Nel 1598 Ehiabet-ta-Chiara-Eugenia , Net 165$ Filippo VL Nel 1665 Carlo IV,eIIR^diSpagna. ISOLE DELLA FRANCIA NELLE SPIAGGE DELL' OCEAN O. puliti di ft/rfi^ fir Na de Ik pit) belle Reghni, de' pHt potenti Regnty c di'Ue -piti ilhßri Monarchie del Mmdo e la Francia ; € fe nonfojff U rl^ guardo d' ejfere creduti troppo partiaU verfo qiießa Nations , la diremmo U prima , c piu cofpicua dslt Europa , com' e il piii afttico Regno della Criflianlt^ y coniatidofi 13 Secoli della fua fujßßen^a , ed una fucce^m mitimtata di Re. La fua ß-tuatione € tra i gradi 41, e 51 di latitudim Settentrionah ; 15, di longftu^e y bagnata dall' Oceano verfo t Occidttu , ff, dove iiem molte Ifole , che fußegaentmentc defcriversfm ; dal M^diterraneo vcfjo il giorno, dove purf tiene alcu-' ne altre Ifde, c hahhiama efpaße nella prima Parte di queßo Volume, dtre h numerofe pqßedute da queßa Corona tra k ^tUli, ed altre che ci nßa/30 da defcrivere . La fua lunghe^iaj £ larghena, ch' e i^uaß uguale-, s' ffler^ d loo hghe incirca , cont'^ua ai Paeß verfo ^ßtnfitiu, ^fffjgf^i/ifyf^f. ^ ^ feparata daUa Manka , 0 Canak ^ Jngbilterra dalb Brittaniche , ed ha la Germania j e /' Italia all" OrierOie . Per jj&n replicare cid, c habbiamo poßo ne" margim ddk due Tavole Geografiche della Francia y e nel coatorno del JOtratto di Luigi X VI qui in fertig cmmetteremo k Cronologie dei Re ycle diißrentt comparfitmi del fuo Rfgns ffp^^if^ ff^H^ prime i e t di Im fatti Broici epilogati ncl fecondo. L 1 L L A. K^tm^itu I Latini nominarono Lilla Infnla , (Ž? InfuU : 1 Francefi cita di i^iiif 5 liig perche era altre volte circondata da diver-Pane II fc fe Paludi, che U rendevano libla , le quaH disfatte dall'ln-duftria degli huomini non piil fulliftono . E' Lilla una Cit- ^f"''*' tä ne' Paefi Baffi della Fiandra s^ la Duelle, fabbricata ncl 1007 da Badovino IV Contc di Fiandra , detto il Barbu* R to O io Lr*v V/ t A N D^ ^e , - p er II -/i .-'if-.'.- ■.-■vV!^ i-.-.'l- ^^oRGI'O CQC fc ^^lafore^erlujsi"^" .dJPI® CO . ; ■ " ' " .......... ...... ..,_____, -..............J . •"• »i,'^ ......... ■ — ' - - nm ' ^ f T ^ a :b\ X> s^Jk. "otilt ff \ 4 A SOJ Yeti-auch Jr y •CU * CoeafuPy \enbaueki teJ-Vi iOjiJea. --ii 7fA rxtu 3 ^ c. ham S-Catcl fouirfuiy ' Stetoftiensj CaJ ^MneS ^_ -- Muf^fCfUtt "Wänt^ fltf/-^ Tr^^'iLU M \ ' } X^ZoUy^- f t , 1 . ^ Ail'/. MV^ ■■ ' •e/tl if\xrUxßtt(t ^amirteci Aj XbF-Uti ^ . .ii. -rr ■( Tfhttfith ?rt l'htfl triftLle \ji. M .HT £ 7-r ^ cy^r 'flr ^pfUe •Äs. tfOJf^n veL /i 'jz^r-ifrn.}^ üTU-Caf ^r-f faniuff 11 rati "Jftvne ttftf XrmI IBA '^treaie ''Shlhtke n K n flieaem Ckpßclü, D JUres y ^ ,,....... iheeq Ca. trm Co^X \ .........."At^tiU^h 'Coff \EfX J» j) ^^i'UuU'ixmp l T (jJ'i S&a KUlff J/ H jj ScaU' t4L ^JfjUf^/l iM . I Milita dikitia kiwUii n I^he dL^riXnaüt •-m-a. i^Sei-äln jji I" t-i e CJTf/' 1 Le^hc di &erfna/Uii i hu win ea/tc commutu ut ßtarc 'i» — Ml ' Lj S^ I terxeour^^ ^rMin It Z^iuu^m lAys ib Cour't-« ■i^tJW^Xctar JBStä (ail'» CSacj ^iptrutnt^ ^ imrenrif^ fj // ^ lEjcuI^i. l ' -Siirflj?, J/fixfttwiif. ---mami— ,__ Jt i/i JJmchff iatt . to, e circondata di muraglie 4a Badovino V Tuo Figliuolo Pr^r^gMi- net 1406. La de:ta Citta e bdia aflai , gode il titolo di Caphale della Fiandra Gallicana > ha fra I'alrre Chicle I^j ColJegiata di San Pietro , fbndata dal mcjitovato Eadovino, cd al prefente e la piu confiderabile . Fiiippo TArdico vi rta-bill ßcl 1385 una Camera de' Conti , ed lia in oltre unaj CaftelUnla alläi grande j che contienc plü Villaggi ibtto di ^t^ui^aiM ■ Fii LHia pre fa , e Taccheggiata diverle volte , ma ulti-ja Lui^i mamentc fortomefTu da Luigi XIV , c rimafta alia Franci a ^^^ per la Pacc d' Aix la Chapellc feguita net 1668. Quefto dtf^A/ia, invicto Regnante ha fatto elevare una Citcadella, fianclieg-ti-grtißt^- gjj^j^ ^jj cinque JSaftioni reali , e '1 Fiume Duelle vä ä le fuc dupplicate fbfFe diftinte con mczzc • onde , oltre a quelle riuove fortification! j si c accrefcluto wn £orgo alia Citta , che la rende iriolto grande, Qui ü fanno diverfe manifatture > e fi aumenta lemprc piu ] I com-mercio per le Mercantic , chc vi Ii afportano col mezzo d' un Canale unito al Fiume Lys; ondc al prefente h forte , ben munita, c ricca, nel modo, ch' efprime V eübito Difegno, DONCHERCHEN, E SUO RISBAN. Ei iniglia da Calcs, cinque da Nieuport, etr& da GravelUna vedeii fopra Kola il celebre Rh-ba/if e pocopiii avanti DoncbercbffH, da' Lati-ni Dmquerca , c DttnlCerca , Citta con For-rcz^a rtiunita ne' Paefi Baffi nel la Contea di Fiandra, circondata , e divifa dall' acque del-r Oceano, e de' Pal udi, chc fcorrono per lo fue Fofle , paflatio anche per la Citta nel modo, ch' efprime r efpofto Di/egno , Verfb il 960 fortl quefta i fuoi natali dal Conte Badovino III il Giovine; Figlio del Conte Arnoldol. FittJ^hnf. Alcuni credono , c' havefle tale denom'tnatione dalla parola Fiamminga Kenhe , che vuol dire Temph > perche la Torre della Ch'idk b la prima , che in Mare fi fcuopre ; altri pre-rendono, c'habbia Torigine, ed il name dalla vicina Abbatia di Dien . Carlo V la refc confiderabile con la coftruttiont^ d' una Cittadella, ed il Marchefe Spinola le ha data la comu^ nlcatione col Mare per mezzo d' una gran Diga . La Pc/ča^ deir Aringhe pero e ftata quella j che 1' ha arrlcchita , ed i fuoi Corlari 1' hatino riempita di Bottini, e Spoglie dc' Mer-canri Olandefi, ed Inglefi. Giovanni d'Avcnes Conte d'Hai-naut fii ii pri mo Signorc di Donchrchn , il quale la ven det te Awf^* TOi a Gui Conte di Fiandra . Succellero ä quefto Roberto di Fiandj-a, FigHo del Conte Roberto III di Bettune ; Jolanda fua Soreila fpofätafi con Enrico IV" Conte di Bar; e Roberto di Bar Conte di Maile, e di Soiflbn . Non hebbe egli corLj Giovanna di Eettune altra Prole, che Giovannadi Bar Figli-uola unica , la quale portö queila ricca e redita nella Ca fa di Luxemburgo per il Matrimonio con Lodovico di Luxembur-go , Conteftabile di Francia , feguito li 16 Luglio del 1433. Pierro di Luxemburgo lore Figlio lafcib Margherita di Savo-ja , e Maria di Luxemburgo Conteifa di S. Paolo , e Dama di Do/fchercbffn , la ^uale prefe aleanza con Francefco di Borbon J Conte d i Vandomo, quarto A vo pa tern ale del Re Lo-dovico XIV il Grande . II Marefcial di Termes s impadronl di detta Citta T anno i$gS; nei 158^ il Duca di Parma ; nel 1646 il Principe di Condž: ultimamente defimto , all' hora Duca d'Anguien ^ e nel 1691, li Spagnuoli , a' i^uali levata nel 1658 dal Marefcial di Turrena , fu nello fteflo anno im-pegnata per cinqueceato mila Franchi agl'Inglefi. Ricuperol-I'a finaJmente Lodovico XIV T anno 1662, e rimodero)Ia con nuove Fortificationi , Fece anche eriggere fopra Ifoletta i«- avanti il fuo Porto il Risba» , dove trattiene S. MaelU d' or-tJrÜfr'* Prefidio 4000 Huomini - II detto Porto per efler com- modo, viene molto frcquentato; le Stradeiono afläi belle , e gh Flabitanti hanno gran concetto nelJa Nautica - Priiuipif C A L E S, E SVO RISBAN. Cahf , Ö Cahth f fccondo i France fi , e uno de' piti ant ichi Porti deir Europa , e de' piü rinomati nel T Illoria Romana fotto il nome d' Jcfm PoHus , poiche diede 1' ingreflb nell'In-ghilterra a Giulio Ceiare per portarfia cercare un nuovo Mon-do di la da' noflri Marl > ed unire al fuo Impero Provincic , che la Natura hh fe para to dalle noil re Ter re con un' Elemen- ■ to . Egh e fituato all' incontro di Dover : il fuo Tcrritorio con quello d' Inghikerra forma lo Stretco , b Pallo di Calah , c* hä fette ieghe di larghezza ; d i modo che in tr^ höre coa ^^^^^^ ^ ventü favorevole fi pafla da ua Regno all'altro fenia cämbia- c^Z. re pofitura . E' beii noto , che Eduardo IV impiegb trfe let-timane iti pafläre qiiedo Traghetto con uaa Flotra di cinque- Afmdta cento Vafcelli, che portarano quaranta mila Soldati capaci di iaretremare i pi£i coraggioil al^lo flrepito delle Trambette . Mä anche palefe , che Dio , ch'fe 1'Originale dci R&, ed il Protettore de Regni, maneggia ä fuo placere i venti , e pre-fcrive alle Flotte gli ordini , che devono ollervare. La Cittä, chc prima non era , che fempiice Borgo , fü circondata di Mura da Fiiippo Ccnte di Bologna > uno de' Malcontenti , che fx collegarono contra la Regina Bianca , Madre di S- Luigi j e fotto Badovino IV Bella-barba fCi principiatoil fuo Porto . Qi^efta Cittä di forma triangolare e una delle piii impDr- jJiCtT tanti Chiavi degli Stati della Francia, e fi rele alia dilčretione di Edoardo III Re d' Inghiltcrra coro na to di Lauri , ch all' hora haveva raccolto nclla Pianura di Crecy: ma cib nonfü^CrfÄ/, che nel 1^47 doppo ha vere fo/lenuta la fame ^ e Tincommo-dicä deirafTediod" un'anno fenza chc Fiiippo R^ di Francia potefle föccorreria ; onde Giovanni di Vienna , che la coman-dava , deflitutodi fbrze , e privo d' ogni f^ranza , veden^ dofi da tutte le parti riftretto, la cedette a'Nemici; edil Rfe, e la Regina vi furono in Per/bna con tutta la Nobilta In-glele piu tofto per tellimoniare il coraggio , e la fedeltä d'ua Popolo viiito , che le conquiÜe , e teliclta d' un Principe^ vittoriofo , Gl' Ingleü , che per mczzo diqueflo Porto fi van-tavanod' ha vere alia dntola e Chiavi della Francia, la confer varono i 10 anni, ßnche il Duca d i Geu fa-doppo nove , b dieci giorni d'a/Iedio h conquifto ful principio del 1558. L' Arciduca d' Auflria Alberto , G over na tore per Sua Mae-fta Cattolica ne* Paefi Baffi, prefe Calais nel 1596; doppo due anni fü refä al Rž; Enrico IV per uno degli arricoli della Pace dl Virvins . (^ando la Citta cadette in mani del Duca di Geufa y era difefä da tre Ball ioni , riguardatido il quarto 1'-Auftro verfo k Cittadella; ma poi k flata regolarmente forti-ficata dal regnante Luigi XIV., e le fue munitiojii coniiflono in nove grati Baftioni Reali, oltrcäquelll delJa CittadcIIa, ed airre Opere , turte inveflire di pietra con recinti guarniti d'- j-v/jf«-üttimi Forti , di modo che hora e una delle piü flimate Piaav'^"' ze del Regno . La di lei Foffa c doppia , afiäi iarga , e pro-fonda , e vi paffa il Fiume Harnes, che fcorre , e bagna lt_> jr^^. fue Mura : di verfi Rufcelli, che adacquano moke Paludi al -lü intomo, venendo a fcaricarfi nella medefima Foih, s^unif-cono ä coftituirla Ifola . Sc non vi foffe il Ponte di Nieullai, guardato da un Forte dello fleflb nome , non potrebbc acco- ' Itarfi a quefla Piazza , che in pafläre per le msntovate Palu-di ; nc pu6 entrarfi nel fuo Porto , che con licenza della_. Guarnigione de! Risban, il quale färcbbe parimenti Ifnla , fe jion fofle unito al Continente per mezzo di lunga Diga , II det to Porto fe divifb in due , nominato unoil Cadegrai ; V' altro piü grande ö chiufo da due Moh ben muniti , ciitran-do parte del Fiume nella Cittä , parte nel Canale , che fer-ve molto ad imped ire i I com mercio - Ca/w fe Cittä non mol. to grande , ma aflai ben fabbricata ; ha belle j e dritte Stra-de y frä le quali Ja piu confiderabile e quel la , che principia if/^^j alia Porta di Terra , c fino al Porto s' cftende , corrifpon-fJ^f}^ dendo anchc nella Piazza maggiore , dove c jl Palazzo della ^idt-Comunita , e quello deli' Auditore colla Torre Duguet ^ oltre diverfi Forti , Monafterj, e Chiefe magnihche . C A- ISO- I S O L E ALLE SPIAGGE DELLA NORMANDIA. Ctrana dt FfäTtdn, J/w^ ttnfi' Sui tfnU, "Divifa ö jilrn^^fB^J' ß. J^idetia in FtevincŠM . Jfif'/UnsS j thfeiJeVdJ-tatwn* fpt Tr'iPfia, ^JJidiartr} J vellt A Hcrmandts c una gian Provincia ticlfa Fran-cia con tirolo di Ducea j T uno de' piti important! Govern i del Regno per cauja della fuo-» ßtuatione ibpra il Marc, e per la vidnaiiza al-rinshücerra , Refla ella collocarn tra i gradi 48, e 50 di Isdtudine SettentripnaJe , iS, c_> xj di longitudine , conÄaaado coli^ Piccardie , Ifola di Francia ai Levante ; colla Beaufle, la Maine » e le Ferchio a Mczzogiorno; al Sctrentrione, ed all'Occafo col Mare Brittanico ^ 6 Canale dclla Manica j che la divide dali' Inghilrer^ ra T Nelle Aie Spiagge U Normmdta ž; femin ara d i mol te Ifb-le J dalla quale dipendono , che faranno il foggetto della fe-guentc noftra D^fcrictrone. Comprendc queRa una parte deiran-ca Neiiftria, che era de!la Francia Occidentale, efbttoi Romani fii defia leconda Lionefe nella Gallia Celtica : la Divi-Twae iua piii comune h in Altii , che contiene i quattro Bail-Jaggi d i Roveii, Evreux; Caux, e Gifors; e Ba ffa, che ab-braccia i tre d' Alengoa > Caen , e CofLantiii , huvendo per capitale Roven . IK Re Clodoveo ridufie qiiefto Paelč in Pro-vincia , la quale fü una parte del Regno di Soiflbns . Poi i Normanni , Popoli veauti dal Nort , doppo havere corfeggia-te le Code dei Mare , ü gittarono nella Francia nel tempo di Carlo il Calvo , e vi fccero ftragi crudeli ■ Quefti Cor/ari du-rarono incirca 80 aani , a' quali ogni reliflenia era inutilt^j; onde f(j necelfano render loro tributz poco honorevoli j n^tan-te /brnme d'argeato Tervivano , che ad invitare maggiprmen-te queiti Barbari alle prede . AilMiarono tre volte Parigi , i di cui Habitanti ne! IX Secolo reftarono si malamente trat. tati, che nelle puüliche Orationi pregavano Iddio, chegli libera fTc dal furore de' Normanni . II Rb Carlo il Semplice ie-ce con loro un Tractaro, e per maggiormente ammollire la barbaric di eifi diede iuaFigliaa Rallon Capo di quefti Popoli, Gli aifegnb nel 911 la det ta Provincia col tirolo di Ducca, ä con. c,«- ■ dir ione , che riducefle la medefima alia Fede , ed ail' ho-raaggio della fua Corona ; ondc ii tece battezzare , ed alVunfe il nome di Roberto y il quale fü Padre di RkcarJo I, detto d Vccchio J e ibpra nominato ßjjz.'^ paura , che lafcib Riccardo 11, chiamato riiitrepido, morto nel 1206. Hebbe quefto per Succeßöre Roberto i/, il quale di Herleva Moglie d' un Gen. tilhuomo hebbe Guglieimo , detto il Eaftardo , poi il Con-^ quiftatore , perchc vinfe T Inghiiterra^ e mori nel 10S7. Q^e-Jto Re lafcio Roberto, detto Cofcia-curta, Guglieimo i IRoilö, ed Enrico I, che fi ufurpo il Regno d' Inghilterra; nž^ hebbe altra Prole, che um Figha chiamat^t Mahacet, I4 quale por-tb quefli Stati ä Gofiiredo V di tal nome , detto MarteLo , Coiite d'Anion. Di quefto Matrimonio nacque Enrico II R« d'Inghilterra > Duca di Normandia > e Padre d'Enrico , detto il Giovine, 6 iVIantello-curto , morto avanti fuo Padrenel riäj; Riccardo fbpranominato TOrgogligib, oil Cuor-di-Leo-j]e; Goffredo, e Giovanni. Q^flo, cognominato S'ans-Terre > fecemorire fuo Nipote Artus, ch' era Figlio di Godredo , di modo , che per tale Parricidio , e per altri deJitti di fellonia fil pri vato nel 1202, del fuo Ducatu di Normamtid con un' Ar-refto della Corte di Parigi; non mori pero che ne[ iz 16. Co-si quefta Provincia rivenne al Re Filippo Augufto^ efCiriuni-ta alla Corona , fino che gl' Inglefi la levarono alia Francia forte Carlo VI, alla quale poi fno Figlio Carlo VII la ricupc-ro . Tre Principi della Cafa di Francia portarono il titolo di Duchi di UormandU , cioe Giovanni Figlio di Filippo di Va-lois ; Carlo Figlio dei Rž; Giovanni ; e Carlo Figlio d i Carlo VII, c Fratello di Lodovico XI, il quale hebbe in dono quefta Provirtcia doppo la Guerra , detta du Bkn-puhlk ; ma poco doppo la rcftitui ; in modo tale , che mai piü e ftati_: difunita dalla Corona di Francia . ISOLE DELLE SPIAGGE S ETT ENT R ION ALI DELLA NORMANDIA, DIEPPE, I 'Dieppe Citta gra-^ de.cbelladel-la NormandU , aU fiti Mercantile » ba- j gnata daH'acquedei Mare Brittanico, c' e minuti lO di lon-lr:: gitudine ; 49,e mi-'' jiuti jodilatitudine Üettentrionale nel TcrritoriodiCales, II leghe diftante da RovenJ e 18 da Havre de Grace. Viene clla da'Latimdena-minata Deppa , ei fe qui deßrritta per cffere fe parata d a Ii fuo Borgoper me^J zo del Flume Ari ques, Ö Arcium,che taun Porto Jungo j ma ftretto , capacif ^^ di molti Vafcelli ä FjWV" Arquts . P^lkt riguarda il Porto,laCittidaIIa parte d i terra viene difefa da un buon Cafleilo, edilTra-ghetto üno in Inghilterra e di 14 höre- Pill volte fu pre-fä , e riprefa nelle Guerre d' Inghilterra colla Francia dop-pola morte d i Filippo II verfuil 119 j. Neir ultimo Se-colo 1 quando vi era-no inforte diffen-fjoni civili , ie ne u fur par ono il domi-nioghHugonotti, i quali Jkccheggiarone con barbarie in-audita i (acri Tempi, c poi la dicdero agl' Inglefi , Nel I jöifiireflituitaal Carlo IX, mkdi li A poco fi vide a.f- Jintfß. caufa del riflufTo del Mare , che moko vi crefce . Sono i fuoi trettaä ibttometterfi nuovamenteallafervitüdegli Hugonocti. Habitanti affai rinomati per le loro Navigationi ne' Paciilon- Morto .Enrico III, ii htirb in Dieppe nel 15891! Rc Enrico il tani ; e perche fanno gran negocio de'Papagalli, che trafpor- Grande , il quale nella Battaglia d' Arques ruppcil Duca di tano dair Indie , come pure s impiegano nel lavoro d' odi di Maience vicino alle Muraglia deila Citta , che t'ii ancora pre- Balene, e d'Avorio . Le Stradt della Gitta fono aflai larghe, fa da' Collegati, e nel 1594 li diede al Criftianiflimo , ibtto Cf^-fj-^,/ t le Cafe belle , ancorche non molto ake . 11 Forte detto du del quale gode prcfentemente imperrurbabilc la fua quiete. xty"^' Parte 11 Pol- S HAVRE 'jur Ol in,ijiii,i>,'iriiiiniMii!i A ^ iiiiiiiiMiiniiifmjBBf - •"■-'g.'FlT'iwnnü._ Iv iti» diprüiui«^ ^ ■-— HriiifiiB»nm:m|pninr ta a-tf- f^ f^j-üapji to ■■-■■ri'..^ DTTCA^O la a m 'a {•it; JS^. m.............. cc. '^fßhfy VfUt Eii^ ^ n Cap M la'Sa0U€ fhifuilfe^' TS UFr£rne *faiLrhert , PdmjnumJ Garn a rAcj- Pt^tthie ^fnj ngueuiä^ IfUTeitt Fnfft^'^/f / '' ; , VUuuitle ^^^ CiA^tebrt^p ä.' yLirj^alpttf iraBöne oelle^^tč XtSitaU, oS^UižUiille O^tiTcn Tyfiuuiiu ^ Ojsfmjint I-amptv ^ ti f ra jrffUfa^us. ■jc ^rrtcl/^l „ --------jlr^Uiii^ ÄjJjifÄ J^aftej/^ O UeS^^trufO. At 'c/ißi^eJco uato t ^scottato iAlSaii'a £ "PrioPUtc t Tarkurie^ i ßaUia^lc S EUi^t^ ^nnctp cLto BDt^cthf X-^izT'cAesaix} S-S^norid V^TtrcorUudo CcuTZpO diSatta^lü^^ ffff/tfutZU apufi 'ftf G-F QiStÄJt'fiiÜt jSformaJuuSt Caaiält n I- leTirtrt**^ ^ A^^f----- j-irj^i-u IJcrsaj- Ulli ^ ^^^W^C Dtl j^Si_ anattieiUf R \ tfiU it b »"t ^tuiUiMtit ^r-tau^ Crtjp- iettiiU T r-Ss/f. rnMf^rt ^ti^ky Slojufii^ Offish t ■r'U7lU- Ar-ratfWf , CfoJAik 3ifu/tr de. w ^taf R O-raüu ffjjxboccatuj^^ •/rtajjn ' inearuitU tffVH^' ■mtiU^ d .Ar^tul Moü^s U "Pi/iamf U. Tatvtdl ^ete/tarmlr 1'^ue Comit TUl&ot J^atffes o- c/rpurrutrr j^icrfi fk'r V !« J H fimütt/te / Crrcsti>n. vtu*rr reAjn J ffife, iff'Hi stria- ^ . sc J lrtci:>k Otvnurn L J^VUKtÜt Sande ft4yf ta n hn _ert^J- „ C C fO s A CrmtiiüIU ^StDtnyf MSiififf'ttUf ^^^^ "^iTi^jiHt __ ■ Jfinttla tifi^kr' jtuJfer-tril/t UtatiMt, Watvrt^ Frfj t^Oifias ^ SoniUui, Cler „ ^ ' ^oi^tyutLtl n mee ^ ^^^^...... tmr-jjRrrtwnf Ferttt. VffneaU^ S-acitsV Ji^j-i 'efj oxu-y 'j-i-jw-pj" , ^^ ^ ■ r - rvMcf B WW ^J-ioutmf/^ ^euttmj „l, , , ^ ^^ 'o rma^ / 'jFrvrtlf^f rfVrtri^ml VfSrr-s Vfrrnenf^ Jlarrefäe' T^tfrtiUJtrtt fe-ifrrTKT- Jt fttx exiXL^ «i^jÄ- o '^-ii-xJ-A.,./ SF^^t ....'TT A 11 ^ IsMeti __ 'tur^t^n -v« ^SfÄrtirt fCr^ltiä" M Jfarv/lfJ- fnarfAf p, ■v. '^ii'lljSStTUuSüW tirni- iX CkjunftiH^ ftrtv J ■ _ Tfj j'^bU z, _____ u r vtHayJivt ViUeä^ii Jit art- j&Jc iTcir-eara. KaTinaüar : .i i Z/fttcatLfč -w'bi Ccni^'uiUi ^JfftliJJl ' jSaSv^TitrfiBr.-j- rttne^ti o «J&. j^^r -Si;— ■1^'vf 'F' Luraö-,.- / 'It . T i.. . - y o O ftjjEjntOrjoh jS^x/nci ^ -Äif^ f^t^l " K V -./' - if ■ « LJO^^y. Pin'Ur^ J/rr- / , fT,x'ttt>liJ OtMil^ liAl^J (- o SWr^nt laCane-ifftiin /' ^It-fTaUTMuUe ^ yi o TuftrtOiX jej . ■D„ jr: .»■'K^iSuJIf J-^^ TS- ^ s? if Mj t> CfttonMüs- ^yt Q ® ifv V. lejt Oi-getvujc 'iiffA ', jIeäj: VO u C Ke -s^ßaW ^ Jiia^^^j B^zä^U JÄ,^ ° fl: wiiu^^^^, U 1 Titituu^uuft^J^^ Irj^J^uiV^tY-j- , ^CtTBj-iati OK'. v •it VtfJiutiUJ ^iP mutt JCxftte^t ■J" (TU 7*" rl^ Li Ch^sre. ' f*^ tojxi^Oiyt , isOSJ^ä^at ffi^ii^ny vtfjiu . o e-V t. JFjy J^nM^ufJj^, Sbttiart rik E a^iÄury i^nratUe _6 'jVfAjtyr V ? JÜpt fC vt» /p Sf&et-^naia T i i •i ^ f 'eJ-i if K JE r G jSf A JliU^y v '^Xenijeisftf SfAjihfii ilu b Ou^e. ara: dfoijmcriiLf f i^e^iijfux dficX J^fni^l^j ie dJjte. i^rt-i» -H -a a s J« FiJ^rr^ , 5 11 a = ^ —....... ~ V" M/Jntfui-j- i v a ^. i - 'y ■A^H P. TlZ/iMiiu-^fm/tipijene/ fr* Vdrset^n* / IttrwfX a S^O-eoryes Jbi Jhiutii &Ut iU Qih^r Dsurdiznt 1 until u. /rr C-fti^li E^rsn^:-,-. ■■Mr; J" ^^ %o ^--T.: Aa gentle etron filL/tfftt Damgnitru B ■ X {^sariuUU ^ ■ ^i^iJštaruil/t ij Mez^'kn 10 7 i O ŠO ij Ifolario del P. CoronelJi. HAVRE PE ORACE. Tm'tßcata tranuf- jftl I M'Jfori- A ir imboccatur^ dclh Scnaver^-fo 1' Oftro vedefih famofa Citfä , Cj Porto d' Bavrff ik^, Gract, b di Gratia, dctto da' Latiiii PrtUi Gratiče, cotij ben regolpta Cit-tadclla , lo leghc fotto Roven tr» Harflcus , c Fcf-cap J formata da piu ' irolette, e dalla parte di Terra-Ferma_j damolteaUre cor(> nata . Francefco I R^ di Fraiicia prin- ^' cipiba fbrtificarla , acdbcbe fervilie di riparoalJe invafioni degl' Inglefi , e per ' quefto medefimo fine lauraentb Enrir coIlNel isSifot. toilgovernodiCars 10 iX la preferogli Hugonorrij c la reftituirono agl'Inglcfi , V ü^no fcgueute m teiTipo i che vi faceva gran firage la PeAe , fu ailediata Francefi , e d'A Cnnte di Vf^arvich , the la difendeva , li 17 Luglio refa con tutta 1'Artiglieria, emonidoni, per quarto fifieno stbr^ati gU Hugonorti ,hanno mai potutc ricuperar-la J come pure nel 1569 iccero iiuova cofpiratione ; ma ifcirza fruttg. Lodovico Xll^ le aggjimft; pi^Forcilicationi, e iicU' I Coletta contigua al'io una CittadqUa con quattro Baftioni i-eali in fna difela ; ondc di prefcnce riavrc dt Grace con-numcra trk le piü importantl Piazze , c Chiavi del Regno , come dimoftra la fua Figura , Le Ifule di 5". Mamu fbno piü oltre J avanzandofi all' Occafo ; e I' ultima di qiicfla Jipiag-jfshPdh, gig ^ p ißjla FSs ijtuata in fäccia a Cherburgo in picciolo Šeno y prima d' arrivare a Capo dc la Hague • ISOLE ALLE SPIAGQE OCCTDENTALl DELLA NORMANDIA. Sotto il nomc dell' Ifole Angh'fcs vengono comprefe rurto le fituate nel Canale ddla Majiica sii Ic Colic Occidental! delU Normandia , le quali , benchc appartene/Tero a!tre volte , come pii v'lcine alia Ducca , dctta pure di Normandia ; ad ogni modo ; quanfunque nel 1464 Carlo VII Re di Francia ncuperaile la Nonnandia tolfa a iuQ Padre da-, gl' Ingleü , fono tuttavia rimafte alia Corona d'Ingliilterra , unite alia Provincia di Svatompton , L'lfola J^rfy^ h Jar-f^y y fecondo Amonino Ctefärea , 5. leghe diftante da quelle Colt? , altrfttanto da Garnefcy , e 30 dall' Ingl^ilterra, t di. vifa in XII Parocchic con V Ifole adiacenri di SaJit* A(-btino y cd Ilarh \ ancorchc non abbracci , che i due Ca-i t ell i d i Montorgueil , ed Elizabeth , Garttefiy pili Occiden, tale J c mag^iore dell* altr rtia condgua a Brebou , Petit Cm , ed altre : Or'tgtiy , overo Orny in Faccja ä eapo de la Hague cinta di tnoJtc,» Ilblette fü chiumata pritna Ridutia, Lungi 3 miglia da Teiraferma all' rncontro de He Foci de' Fiumi Cavciuon , Ardee, e iiee vedeii elevate uno Sco-glio ne' termini della Bietragna , e Normandla . Egli e Mante San Mkhde , od aocbe Motite del!a Tomb a , prelb da molti per Promontotio , anzi per quello rteflb , che Tolo-meo d i lie Ocrimm , vallro macigiio , divifb ds Terralenna colJa diPtania di j lcj.',he , A' tempo del Filippo Augu-ftofuconquifiato da i Brittoni con pococontrailo; incnticnon c>a p J (0 xmw- /apififitTCt, s. yiano u , Tftft reJ Hirne ti' Aft-ghij'n . fß!» hfffS Vir'iß in ■Xltt-arec-fiiiH' Ifsla jJir-7 tnjfy (fUt ft JlJi fitti. IfähCurt-, SwVa, Pi- f If Cers , id a'lrt . ifnh Ofi- Siin tfn. eradifcro , chedaj una PaUficata ridoc. tain cenerc dagli AggrelTori ä fbrza diPece,cdaltroBi-tjjme amico dellc fianime . Indilori-rtaurb in tal guila Filippo y chc lo re-jfe infuperabile ; e lo fteilb famofb Te-pio, chc ibpra di ef-ib al dl prefenfe fi fcuopre,ft parimen-te coflrutto dalla^, munificenza reale del mentovato Mo-jiarca. Sono 50 an- a«. ni incirca, ch'il Ma- ■ re ritiroffi dalle fue Sponde i di maniera chealprefente tc S- Mfcw noiijfff.jwüAi-godc pih titolo nej";^""'" di Capo , ne di 5coglio,ellendofolo pn fcmplice Saf-fo , che da lontano comparlfce ä guifa piramidalc di Torre : cd a' fuoi piedi giace un numero di circa roo Cale . Nel la fua rbmmita al prefente comparifce nn Monaftero di S. Benedetto, dotato coll'annuo provenro di ventimila Franchi: * la ftrurcura fti partodella picta com menda bile d'un Vclbovod-Arfanchenel 770, confecrata all'Arcangelo S^Michele, edal jnedcfimo dellinara per fbggiorno di l i Canonici» che orticia-vano quella Chiefa . I Duchi di Normandia introduflero ir^j vece de' Canonici gli acccnnati Religiofi , fortiticando cosl b^-ne il fuo recinto, che riefce iqnpraticabUe al Nemico di porvi U piede- Pre/lb il Mmte S. Mlchtek fiede acurainato um Scoglto col nome di ; Infacciadi Graville fopra picciola Penifo!^ avanzatain Mare giacciono'concor mate da jnfidiofeSccche I'lfo-Ictte ^dft/r^-jb ij^o/j-'i^C^rfw/i^accompagnate daiUScogli leiSouv^-ges^ hs Sovetrdei^ les Minquiemjes Maißm^Banc Cr^f/f^^fiwr dff Cotirin-v'iik jRocdeCartmt ^ Peron^ cd altridi minor coniiderationc. ISOLE ALLE SPIAGGE DELLA BRETTAGNA. I,a ßrettagna, rpppre/entata in figura d'un ferro da Cavalloj e una gran Provincia deila Francia con tirolodi Ducea> dagli Anri-chi chiamata Anmrka > e da' piu Moderni Brittsnma M^^or , per diflinguerla dalla Gran JBrertagna , che abbraccia I'lnghilterraj c la Scotia. II fuoficoe träi grudiC49 di latitudineS'ettentrio-nale, e 14,e 18dilongitudine,circond.itaall'OrtodalleProvin-ciediMaine jed'Aniou;aKSctrentrionejOccafb, eMezzo gior^ no bagnata dair Oceano Atlantlcojc cinta da buon numero d'Ißj-le , e Scoglt tutti piccioli . Di quell a Provincia , e dell' Üble da eflh dipendenti, ch*erano Ibggette a' Romani, ne tii Padrone Giiilm Cefare fino al tempo di MalHino ^ che fatfoli procla-marc Imperatore in Inghilterra I'anno permife ad uno de' fuoi Luogofenenti y chiamato Covaa ^ e fbpranominato Hma^c, di ftabilirfi un Regno nella Gallta Ai-monca.Uavo rale Sovranita lino che Clodoveo, e ChiJperico obbligarono i Rc ä contentarn del titolodi Contc J ma ritornarouo poi nellof^ato primiero lecofe , quado^litoal RegnoDagobcrto II, gli refe tributarj^edimoaro-no in qucfto ftato lino air anno 7 ff 7, nel quale Carlo Magno .i so-milbXa bramadella liberta indullcquc'Popoli ä fufcitare cor^iu-re contra il Ri Lodovnco Debonnarie, e CarJo il Calvo: intripre-fcro doppoanchcimaGLierra, ndla quale relbiido uccifb iJalo-mone !oio ultimo Kfe , il Pacle iu governato da'diyerli Principi fj no air anno 111che ^/^cf ertditaria della Brettagna/poüö Pie-trodi Drmx y dettoMavalerc . I Siicceliorldiqueltoal nLimrrodi dieciThäng poßeduto con tirolodi Diic^a fino all'anno 1491, che A n na Fi gli % u nica di Frahc^ß o // u I ti mo D uca fpoib Carlo VHI^ poi Lodovm X//Re di Franci a j i qaali riunironoqueltaD^.'ca 1 a C oro na. Stxcelhne Tffi/eS^iifft i M-. malti ihr ijo j jif Jf FsftJzH («ntijtit Ji F-init!^ . r at Vhm. Succeßtmr Cronoh^ie^a de^t Antkhi Re, 6 Conti S Enttagnä. Cittifit^ dttto Metiadrc, morto nel ^9;. Orrf/Zufl nel ^oj, SnUmsit AutJrat f J, tf CjjBfi nfl +.! S- Budit n el 44.8 HWdetto il G rn nde n?! 4 84. Heei f/ det to I'l nfingirdo Jifll j t o. dl t "tJ T94- üctilit n«l Salstfusm II nei 060 Atiiin A/fopranomjnsto il Luit- Vtsm'tit^Tt. po DoppiJ la norte di que-ft'tillimo la Brettagni fü governita da JuAt^tly e doppo di altri picolflli Signori , cht fi flabifirono i a div jrli Luoghi, cio^ Hitnttlto DcrwJ«?, boiA*-Con'e di CfjTHOvaille, Jl^y^» fuo Pratella > Sw; ^tith y e Tiamilto P'pi»jSn'al7S9, cht Carla Magno v'in viö fuoi Luogo-tetietlti, e fünirt^if» U Provmcia tteljSj. >(«mrtwLMOEO-t«ientefotto Luigi detto le Debati narre., ftfecfiRidi qucfta Provincial düvemorinfJl'Äfii, lafdando Htrttfptit^ chefoftenne ^ffai bene La gu«r* contra jl Aidi Praneia , e Rieirunsiiito neU' nel rijo, Cfflanxjt Conctffa di Brtttagna fposö in prima None Goffiedo d* In-fihilterra , Coate d' Anion , n'hebhe An» I ifTafTmato da fuo Zio nel iica. cmV^ di Thovirj ttrii Mariro d i Coftania nel ur j, Ecco quali furi>iio i Contidella Bret-tagna. Codania hebbe dal medtmo Guido Ahs muri tata nel izij ia Pietro di Dreufc dftro Miucler , .f^jgtio di Roberto I numinito il Giovine. ISOLE NELLE SPIAGGE SETTENTR^IONALI DELU I5RETTAGNA S. MALO' SOPRA LISOLA S. ARON- Hu^ ~ ^opräTärCofta Šettentrionalc dclla Brettagna ne* conSm deHa gono dodici grofTi Cani per vlglla nza: PafTato S.MaIo li vcggono V Normandia Ä la picciola, ma ben munita Citta Vefcovalc, Porto Ifole Se^amhe^cd Agot.Lc Mas de Fmle ^ una. Ifola fituata ai Capo Ä Jf, dl Mare,C ceJcbre Emporio di S. Mala^ 15 jniglia diftante ail orien- del medcfimo nomc,alimconrro del quale h il Bancojdetto^t t^i- std, Vtfff ^^^^^ , 4. aU'occafo da Dola, e i + in Scttentrione da Ren- ßres b dflk Oßrich^Coprz cui ü pub dar fbndo in 6, ö 7 braccia d'ac- nes. La diiTefo alcur.i Mackvium, ed aUri Maciofimpolis da Maclo- qua-Äor-Evr-i'/rfrjff e uno Scoglio aflai rimarcabile; L'lfoUS.Michsh «- rfc,ed hora h unita alCon- hoc confifcaca alii Conri di Ponrhicure b pofta ^ travcrfb di Pirn- J / p;«- tinente per mpiio di lungo molo, cotn'efprimc il noftri^Difegno. pol. Profeguendo! il viaggio verfo TOccaro fopra le medefimtj d»i Qh^^^ ^ ^^^ Chiavi del Regno del a Francia; produce ef- fpiagge s'incontrano rifole Ver^yS.Mande, S.Gueltas^TavecjCiran. " rf perti Pilotjjdetti nel proprio Idioms ki M^hvm^ da Noi Malomic J?, Milliot^ GrandTaureau, hi fept Isks^ Tr'ta^ot^y la Mirovenms, c T- r,per npn efjere da' Nimici forprefa, chiudofi la fcra le Porte ri ten- Ifola ds Baf^ 6 BarJa^Vulum?. di quefta Cofta Settcntrioiulc, ISOLE NELLE SPIAGG^ OCCIDEINTALI DELLA BRETTAGNA. pEr cofltinuare il noftro Camino Voltiamo ftlle fpiagge Occidei'itali del-la Brettagna, dove prima, t roy iamo 1 a_> Citta , e Porto di Ct/ifatt, Conqm > Ö Cqti^uf- fius fecomlo.l Lati-ni cinqi« miglia-» prima. 4'arriyare a Breftj hi qualo , bcnchefiaftatafab- bricata fcpra Peni-fola , pfei- eflere at-taccati^ al Conti-ncntc con lingua di terru angufta, c ru ftre;u, viene non-dimeno connume-lara tra Tlfole per eflere ftata daquel-io {taccata con rc-plicate Foffc. m P IfoLt d'Oveßant^ det-ta prima , da Plinio Uxanth , Parte J L i & Afcantoi , da_» A ntoni no Uxant/Jp-ffrf, e lapiiigrande deU'altrCjdi otto miglja dicircuito, ek Ibla habifata da al-cuai pochi Villag-gi . Doppo fe ntj incontrano tant£_. altre , che fareb-bero baftanti per fbrmareun Arcipe-Ugo y tra le quah ü nominano Bamce, Balanee y Maknne , Tr^/tf'/i«, auxChirff. ßkns J d&Ovsmetieiy Bfrtiguer f J^ero/t' AhrrifiU tS JJa^č^he rto X ^^ Clotü^iß 7X Ciotot^t^ JU Sy^ ^^htißlet^iß JT a č^taui^to I/J Sg^ Vi? JZ JJ^ifSer^ JZ 'yn & il'/u^^r^iif JZ . y o J^Aiet -i JI jj Chi/c/sf^^cia ZJJ ^ a.1 A de ml^ ; Jie 3-i yjrajicia d«]]a SecojjS^a Stijfite, deth def C arJoamgieiif. F&^lria Sj^ JtOiiauiciy J- 1.6 Ci^^a JZ Sy^ JodoLdco JZ JWVj*' jS „ (LÜJoulco JIZ fTtariaSd^, {Cd^mant;, fr^t^töSß^ SuJic JO I Soj^ Cär^lp 7ZI y j7 -i J- Sohcf^ta y m^ ^^ Z^diJs , J J ff; 7 ^ XoJou^o Jl^ J^ . [i - J 64' Lota^i-a y^ ■ Š 6'ZodpuiCo T" I vf fl FiJ^anL'ia de]Ia . ' ! tei'za tipi te, iletfi apitienl, ® .} jJugtiQ } J-feru^ico J o So J'Jtff^JO J , 1 T.oJoutco I^JJ hy'^c Fäifpfjo IZ Jlitf shodotu^co ) J^il^^ü UI Ta, M ^ v Our nese Sfirjiia IUI J /JJSfl' jtuivrtcJtif Vjta^ A. JSrvd^ Jtbr^aiJi, I fih^htJh JSr^^j-a. TJ&üJjiyiCf J ''■Tht^ia^/i J'fftuf «t , LanitMe räicci^ ..JIM-Z -XaHTF^ULCiLT -X- ■ /-ft^ClJT [j'Jre&^J S-JTrhcft » ■i-^aif -•^lewuu^n T lAoTi^Eit, m. # 1 > j. J-ai«^ ^Afv ^pQtiuwrt^nAt kl C^rv^f,^^ ¥ f^iMj^r^- -Mitie/lrme < Ar^J if. JLa JT«; l&f k/uJBf l^äiwii/mi' fJLotiHm I' ^ Ib Jjoi^uicol?^..^e-ri jS ^yjS {xiouatifii , {rior-tit. jjt [jXjCdJ-LJir jßuoiw J^ Car^ irzii jß j^^SZoi^UiC^ JCJZ y ) Frtci^z^^&rco X 3 i ^^^yUe-'hr'i^-o JZ ^ - jJ^ F/ JZ, JHej-ij 6 jSSo Cof^ JJC jy JJT jß J o doik^oJTZZZ , fyjZ o ^ißuj^o JCIT^, il G^r-etnclr, /^t^iiJ'io, iZ Cp ru^iLurtttio j V - 1 m: > ^ /tf V . tnne-T ^ člfium ^Smr/rrTOa '^rffu / Je I (jVrnuic^ Dü/wi- iira itti/lfSlj, TfuttJ"*^ 'Jiurad'u i Off- yient. trrutX, Sjil" J de R&i _r JJtuL JUaffinit ftitiii^ TTT.trifft Sji U V ^ & j: S- Jteftjj-^ I d'OL ■ yjj^rtif * J^P U.r J'^-f * " Tf/ TT /ig. 7 Za - OüX'träms jy« J*«!- de ffrHi* ^(f^^^^f^^i?^™^ f ff* '^^litrrJtlr ' * 11 S^inteT * Sajitonesi ji- jF^ Tjfryoiraj i'rnO'Ui . ramnvL^ ^ £ uascoQficbj'' s T . ' rtu C Ji^IS HM jiT'xnf J-arart^I}- C alc 'RÄNCIA ^MTICA, e rODERK^ S>edlcaMM M^ E n I o ^^ oiim. "(1 " X T^J^BEL czrs'^^ an^Jv Ll Fec/eXiwi^ Aj. - I rin/wr Oajr/ iJSt/Sla ^ > ireftinirr X. ja a-o yo ^o Je^h^ di O-e-r-nvuila- — . .-------|-|-,|i|-- jf je Sa ■mfä telotTAy jebmSii rpmp&Io Rai , f^ti .Olertrn yOmv > wSiffroiu^ 4I ff^t [ ^Jf r S T Titrruläan tj- . z^diinum. ^nuffKtrum * TjK^ ■- ffniMNf.'"'iiFiiiiniiinl - ■ ~ ................ iii^inBF O «g Mc^z^o Giomo _X_ eli 2,0 n to 07082218 Tfaf/i Grf ) fi/ If A SJi/f 1(3* / atrimtnie Cemidt CtrnfVinHi ISOLE NELLE SPIAGQE MERIDIONALI DLLLA BRETTAGNA. Ufdri dal)a Rada di Brcft non troviamo in quofla SpiaggU altre Dole , che eol voJgerfi alli m^ridionale , dove in facda di ßlaver fbno fituarc quelU dt Gr^vais alläi habirata , ed un numero quafi infinlto di picciole Ifoiettc , Secchč, e Scogü , trä quaii fono notninati les Eßocs, V/fo/^ de Samt^ , h CbatZi ks Burilet^ y k Grand Stevede, le Eove , k Ckurearo , la Cbcu-te, k Pffcaux , /d Pirouette ^ e (es Tripien! Beil'lsh , h Cakn^fus e una dello Kiw^i/ A?, k'i Icghc diftan-te dalla Terra-Ferma , la quale era lUntico Patrimonio de' Conti di Cornovaille , che la donaraao ai Religiofi di Kim-pcriai j quali rhanno poi anche alienara IJ flio circuit« c di Ictte Icghc) fertile in Pafcoli, e d'una fituationesl comrnoda^ che tutti ! Vafcelli di Ponente > e di Le^^ante fbno obbligat! d i ricercarc pafläggio ; cd hä uii Ointiale particolarc per lo Tpirituale , AI Settentrioae di Bcirih fona l' Ifolette , che /i nomin a no ks Catdmaux^ Cbambre äehivat ^ Hey de , l:s Chat-^^ c molte altre iiicültc . Morbi^m ^ una raccolta di mokc liö-le , fin ^l numcio di trcnta , dellc quali la principali fpno l'lsle au>; Moines , ds^x Dards , aux Oyfet^tsx » Tßjlon j Bwcde, cd altre, dove gia niai ß trovano Aniniali velcnofi . LaMük^ la Cahaße, U Four, Bajfelouvff, U Blanch? , Pkire perße, Pierre-mat uf , e Chauvet ncm fbno, che piccioli Scoglictti, e ŠJecche che r::ridQno dHäftrolä la Navigarione , L'Kbla Antrain Ibpra la Loire c tre leghc diftapte da Nantes: e quella di N.D^me de Bovi&^ prcflb d^l baflb Poirii U quale b 1'ultima dipenden-te della Brettagna , e di quelle Ipiaggc Merid'onali. Hä eNa un Borgo , che porta il fiio nome j ed e com gr:^ndc ^ che oc-cupa tutra Tlfola ; ma ilTuo Territürio non ^ , che Paludo-fb, in cui a iä quanthä di ^iale. ISOLE DELFIUME LOIRE. hih Jififf' II Fiutne Loire forma divcrft I&lc da Orleans fino % Nantes, ciofe quelia Rpfelin , un quarto di !ega dirtante (Ja'Meun, rilöla Aux-Oyes , d'una lega di circuit© un poco piü ä balTo , ifjiiri^Ht W/f/Ji. ^ntrairi, t JJ.Djljfjrii-Jtf W/1. riiolc di Batigfni^y fbtro i Ponti , di SoO p^iiTi di c midla aU'inLOiitio di Čbanmofti d i loo paffi . L' IftjU avan-ti Pigeon all' in-ontro di N.D, dihan Dfßr , Iimga un quarto di Jcga^, e larga mi^ie pafli ; L'Ifold avanti le bec de Oß^y d' h»it. una m;zza Icga ; 1' Ifola in '^retenay avatiti ia PiÜe de S. Marc j dl mille cinquecento paflj; Hjhla ä» hec du Ober , de Fremont y all'in con t ro d i Frocnicres ; de la Chapslle blanche ; du Port d' Abkvoir ; dc Chuse i I'lftJa , ch e fotto di Monfo-reau, di Vilkbcrmkr, d i Latttjuiquan, d i Rfl/Ji-w, di Pare tiuUmc alHncontro di Tournay , di ^,Maur d'una lega di longhezia. Un altra Ifola dirimpctto alk Chapelle Becuhalle una bga > e mezzia lunga ; V Ilola di con h Chiefa di N. D. aflai rinomata per la devotione , cbe quelli del Paete vi hanno ; d i Tanera^ , di Manr-jean ci'una gran lega , ii*I/Jgrafid^, la Ba-(aiHoufi avanti S. Florens, d i Foulas \ I'llbla detta aux Afo/-nes 6 de' Manaci ^ I'l/bla Sacliercs lotto Eneennis , ciafcuna di due mille paffi ; 1' Ifola Ahbrucmta , 6 BruBe , preflb Chapoin ; 1' lioJa aux-Oyes, 6 dclle Ocb^ alj' incontro di Ma-ulnes , e di Reiidrece . Ve ne fono ancota moltc altre ha-vendo il Fiume tre , b quattro leghe di larghezza nelle fu^^ pod. L* Ifole formate dal mcdefimo fiume Loire , che appar-tengono alia Turena , fono 1' Ilola des Canes preHo il Borge Zr ^tJnudes Vecifues ; quella di S. Jean > e des Haßeliers preiTo Am- " bojfe ; r Ifola Tribon, e du Lavoir preflb Bondefir ; 1' Ifola Mäboüdem vicino a Vervou ; d i Rocbe^ourbon preflb Tou di T or cay alfincontro di Tours; quella di Verger un poco di lotto ; d i Maille , 6 Luynes ; du BuijJanSertbefiacy dj rim petto i Maille y Dfuyneau prellb la Pille S. Mars; de Cher prel^b Langel ; des Trots Volets preflb Ingvande ; di San Manin un poco, pili fotto d' Ingrande ; de la Ghapelle-'^lancb^ alf incontro del Borgo del medcfimo nome ; du pefit San Martin preflb il Porto d' Ablevois , 1' Ifole de Chose ^ the fono quat-tro prefTo 1' una dell' altre , due leghe fopra d i Caades ; quella di Sa» Cofm fbrmjita dsi un branco del Fiume Cher entrando nelle ioire ^ ]\ quale Fiume Cher vicino ä Lan^ gefl: fa I'lfola Brebemon , piii grande di tutte le prenomina-te . Le Loire ancora forma 1' Ifola Sant* Aubin preüb d' Angers , dovt ficeva i Fiumx Sartc j c Mayne . ISOLA BOUCHART. ZSOJL^ JKOjrCJZ^^RT LtUitM- Da Chinon nella Turrena nc'confini del PoltEi dlpende comunicando con due Ponti ä Terra-Ferma. E'quefk anti- thutišPa- jßy Boucbart, da' Latini chiamata Jnfula Borardi ^ fituata^ co Patrimonio d'una famigl» cclcbre delU Francia , alla-j S?^»^ il Fiumc Vienna , poco avanti , che fi renda tributario quale qucfto nome a f^s^to frcqucntc , e da Cui £ paflato in^ xyTrim^j^ll^ Loire, fette leghe diftante da Tours verfo Mirebau , qucllodi Trimovi^le. CO- ISOLE ilolario del P. Coronelii. ISOLE SU- LE SPIAGGE DEL P0ITU\ ^E' gradi 46; fi J-> 47 di latitu-dine Settentitona-18 di longi^' J,i püitä. tudinc eftendcfi tra 1 la Saintogc airAu- I ftro, cla Normandia ^ Borea il Cm-tdäa dt Poisu , che akre volte era parte deli' Aquitatiia^ , bagnatadal Marc_> di Guafcogna - Sit le di lui Spiagge fi trovano 1' JfoU di If,!* di i^druBofl/J/fi-, laqua^ le non hA piil, che una lega di circul-to 3 avanxando U fua lunghezza da Oriente in O,cciden-te in figura afiai ir-regolare , poco dit cofta dalle Foci del Fmme Loire «el modo, cU' efpricac erpoHo Difegno, ^ier . m . Otto leghe da queftadiftante, fopra Ifbletta in pic-ciolo Seno fituata, c fabbricato U Forte Aiguillon.IRoma-^/C ni furono Padrom del PKtu iörtoUno* I med'Aquitania , c J perconfegucnTa aa-i che di quefte poche Ifolc ad cflb conti-gue, eda luidipen-denti . I Vandali 'fotto il Rc Croco ' Tovinarono quefto ; PaerenelV.fecotoy^^f^" e i Romaoi lo lafcia^ rono durante 1' Im-pero d' Hoaorio a i Vifigoti,cacciati poi da Clodoveo il Gra* . de vcrfo il jio doppt) p il Combattimeto di Civeaux-Fmalmen' . te h ftato unite alia Corona del Criftia- y - VAJ-LUIU^ »J»*» ™ X^o Ände' in ulti»i an- nefU alia F««cia, e a" Poftm. ISOLE ALLE FOCI DEL FIUME GARONNA KELLA G U I E N N A. M' j E'gradi 45, c^ -, minuti" 50 di laiitudine Setten-trionale , e nc gradi 18, e minuti 50 di longitudine «1-triamo tiella Focc-> del Garonna „: h Crionda , che da; Roamün aBordeoa unMareraflcmbra . Ncl primo ingrefTc» troviamo la picdof-la , ma faraofa J/fr ifiU Jila di Cordovan , giä. jjctta JjitroSy fopra di cui fiede U ccle^ bre Torre , Farp dello fteflb ßomcj., che di giorno , e dv nottc rende a Na-viganti ücuro V U-greflb, e 1' ufci^ dal Fiume medeft-mo . Fuquena(c(^ mc habbiamo dct-Xo , e moftrato col fono quelle di Pati-rat y S. Lambcrto , Tttßh» j Poyane j Ca' xauy Macau t Nfctt- ce^ edaltre, diciii, per effere di poca^ confideratione , fi ommetce la defait-tione. Altre Ifole nellf Spiagge de IIa G Ute ff na. Verfo il fine de' gradi 45, prima d-arrivare al picciolo Seno d' Arcahanj , che pure compren-de qualche Ifola in-colta, e fenza nome , iniTontrano ' quelle dette laMat- T * — 1 f 1 " * 1 te , la Pde , e qual- , ch'altra Ifola Flot-tante di piccioliill-ma eftenfione. Avanti d' ^rrivare ä Ba- to/delJ cit™» una illc pÄ grandi . .con- tutte nd.= Tavole nome,.ncdtc, an..dcl tattomutU,, f luoshi di Tau , Lairac . e Bisnac . P.i. otoo e d,shab™e. I S O L A DEL RE' O PI S- MARTINO. V Ogliono molti Aurori, chenc' Tcorß Sccoli quell* Ifola , che hoggi ü chiama iiel R^ , fqf fe h Valle di h-nt/tmifiä' grime , e fbggior-'Ifl'^L ^o violento de^ Rc-V- legati, 6 Mälfatto-fi efiliati ; i quali dietiero la denom;-narione primiera aU i' KoJa di Rfacuf , quafi fofle Reortirn Ac us J cio^ Pungo-lo, che penetrava il Cuore , e le Vi-fee re de' mi Cc ri con,-dannati . Ella ot-tenne ancora il nome d i l^fai > Ö ' ra ; e finalmente. fcanccllandone Ic dcnominatioai lugii-bri, re ft 6 fregiata col gloriofb t i told deir Jfok Re , Si'^uatitttt,, La ütuatione di efla trovafi nd Mare di Gafcogna , in quel la parte, ov' egli ricevc la denominatioiie di Mats Sdvaggta ^ ove^ ro Mer ne' gradi miiiuri 10 di Jatitudinc 5'ettcn- trionale , c gradi 18, minuti di longitudine . 11 fuo Ter-re no & e re/b cclcbre non folo preffo i Cotifinanti ; ma etian-dio preflo le Nationi Straniere , chc ne trafportano qiiantita prodigiofa di Vino > e principalnncnte le Flotte Inglefi, Olan-defi , e Normandefi. I fuoi Borg^^i hanno cinque Parocchic, ed i princi pa Ii, Ibno que Hi d i San M^^rtino (pi u popolato d' ogn' altra , che camunica anche il propno nome all' Ifbla ) e di Loye , detto dagU Habitant Isle per elTere feparato pel mezzo d'ttn Canale dalllibla . Trä i Borgbi minori ü numera i-Abbatia di Rivcdou ^ la flotte , S. Maria , le Bois , la Co-varda , Ars , les Porres j le Filieu. Dells Cittadella S. Martino gia Tpian^ita rimane folamente un Forte moko confidcra-bile , che fiancheggta il pertugio di Bretone, detto da* National i le Brem , munito d' Artiglieria fquifita , e fpal-leggiato da quattro Baftioni rinvigoriti colle inezze Lune. k' prode' Naviganti Lodovico XIV coflrufie dalla parte deli' Oceano una Gr^n Torre , fapr« iaquale s accende il Fanale» chc ierve di not te tempo per guida ä i Piloti i acciochc evi-^Cl^dclt tando gl' jntoppi nt' Sc ogli vicini 4dk ^dcns , fchivino i pe-n,xiy ricolofi naufragi . Tentarono gT Inglefi nel 1617 d' impadro-Ä nirfi deir Ifola coH' aücdio della mentovata Fortezza ; mä T-cfito da loro pretcfb s' arrenb inediante la vigorofh difefa del Marcfcial di Tories Gib: deCailar di S. Bonet , che coftrinfc gU Aggreflori di retrocedere, abbandonando imprefa. Lu^- Tmtna ä XI commatb priHat* Jueft' Ifola i C ^«f, chc non gli e loltodiftante, per giurifdittioni di 'lerzon , c Xa'm-inge fpettanti inj iuel tjepo ä Marghe-fita Arnboife Mot lie di Lodovico di Tremo vi lie; onde i idetti di quefta il-iftrcfamiglia pof fiedono ancora il Marcheläto di Nar-nßkr, ch' C un' a^ (ra Ifbletta vicina . [I Rfe Dagoberto jrofufe parte del fuo Trario per la co-truttionc d'un'intimne Monaflero ibt-^ gh aufpicj di San ^jUbertQjChefüpoi hftiHMßtr» fplendidamentc dot aro dal Re Carlo 'Magno. I Norman- tli nel 835. faccheggiarono 1' acccnnato Čojivento , e i Ma-naci Benedettini , che in eßb habitavano , furono cortretti d' abbandonarlo per quaJche fpatio , Iiavendovi fbtterrata il Corpo del loro Santo Fondatore . Oltre la Fofla dell' Oyc , cJie ferve per Porto da mettcr? in falvo le Nävi maggiori, hä pure molte Radi , Ira quali tiene il primato !es Peliffcs , dc £1- Martino , de Labic . II Contedi Santerre s' intitola ancora. Barone dell' Ifota Re \ e 1' Abbate di S. Michele in 1'Herrn Signore d' , e dell' Ifoletta deir Oye feparat^ da queUa M Re con un piccioJo Canale , Qt^fle due nclU bafTa Marea forinano una ^bla I Tola , imperqche fi pub commodamentc-j tranfitare dell'una neU' alcra a pic4e afciuto ; ma nell' efcre-fce nze dcIl' Acque ambedue reftano vicendevolraente diftintc dair ondc . Q^ella de V Oye , altriracnce Ogia , O^tac^ , ed Ogea , hebbe queflo nome dalla fua Figura di Uovo, e quaa-tun^jue non h^bbia , ch^uiia lega di giro , con tiene quattro in cinque Villaggi aflai popolati . L'altrat/f/ Re comprcnde mag-gior numero di Gente tutta ben' agguerrita , e competente-mente dilaplinata nelle Scienze : hä due giuri0ittioni fubal- _ tcrne, chc vanno in Apptlhtione alia Kochellc ; cioe quella del Baron delTIfola Rcfidente a S. Martino , c quella d' An j t,rn.. e deir Qye ilabilita ad Ars fotto il govcrno d' Hulnis . Voglio-no i Piloti J che i Scogli trä 1' Ifola di Oleron , c del Re Ii ad-dimandino Antioebes, e quelli neU' ulcire dall' Ifola del Rfe hs Bakmes collo Scoglio Oname , c che s" avanzino i primi tre-deci leghc in Mare . ISOLA DARMOUT. L ^Jfoid fi' Armofit una fbla lega dißante da quella d' Oleron , S dall'altra del Re , di J jgura ovale , d i due le-ghe y e mezza dilunghezza , ü fcpurA aH'Oriente dal-la T'errafcrma *pcr ftrctto Canale ; con fina all'Occidcnte col MareOceano; al Settentrione col Fiume Cendre verfoMaum-ryflbn , donde le Saline aiportano buon trailico, ed al mezzo giorno la bagna il Marc con trcacceßi airiföla ^ ciafcuno di nome diverfo - Nel Borgo di S.Stefano , come pr'incipalc_> , s'apre alia Giuftitia urt Tribunale j che hä gurifdittione ancora füpra !a Tremblade j c due alrri picciwli luoghi lotto il Go-verno diGrovage, proprietario del Duca di Richelie^i. Q^ habitano alcuae Nobili Famiglie ; ü raccoglie Vino , Biadc., Pece reilina , e fi fa Sale ; onde 1' libla h non poco dclitiola j C fertile . no- ISO- ISOLE DIPENDENTI DAL GOVERNO D AUNIS ISOLA O^OLERON. isoz.^ J}' t'aiy »temi AJn/Olf RcfTo gU Anticfu iono Tirie fe «SerarmiatMttM guentementedoppoU prefiidcIIaRocella feguitancl 16iJ^Hm-dcirifola J. cHiamata dagE Scrittoci naodaraii portaiuadeliitodiedcluogo ad una Fottez;ia Rale di cinque Okroji f h Ohron , b prcrc impci^sclicj mfliom; unodc' quaU fiancheggia il Porto del Caftello, edue alcuni k riconobbero^ iaOa il nntnc , al- s'avanzaoo nel Marc coftrutti fiil SafTo viuo dirimpetto alle tri Sutma j. LoronejtJrnir j, ct£ ^ISötoibctj&j® Ckw^ Terre di Bra vage, e di Marans. Di fcoft a nd ofi poi una Iblale- /'rf; j, aftri; Ijatfua JiraigtiiczzatfErt ga dal Borgo mentovato j s'in contra Do/a/Seggio del Barone i^a*? j^t Settentrione alßiezzogiorno non s'i^eiidcr piiiiii ciaipe Ecgfic; dell'Ifola ; Indi nel mezzo in diftanza di due leghe da Dolvit sjt/njfw. liarendone üna fbladi larghczxar ed il {uochruiCDaeaMiipTeiii- giacciono i due Borghi di S.Piero , e dt Bonnern^ y che coftitui- de dodici. Ella fediftante dall'Ifbla Alvr^rtom fösiW Ee;^, dar fcono una fola Parocchia con Ghiefe, econlaCafadi Rabayne forma ü Traghetto di Maumuflön^ edairifoladeJ R^trck^, Jotto la gloriofa protettionc de! Principe degli Apoftoli S.Pie- coftituendo quefta diftanza llCaitaled'Antiodüa:^ h- (f Aiato- tro . Gli altri liK^hi Feudatarj dellllola fono S. Giorgio, San fwy-che. Si slontana poi dalla Rocclla fecte- le^Cy e-fiaBrotia^ Dionigio col Portodirimpettoairifola del Rfe, e deJIa RocheU . fituatanc' gradi4?,. e-ya minuti'di fatita&ieSettcJitöeK la , Chaffiron, le Gambaudierc , Matha, Chaflelliers, e San nale,e 18, e sodilongitudine.DaPoiTente-fipaiiajrajpijiid^^^ Vergean . Sovrabbondail rednto di elTa nelle Biade , Vino , leghe/cnzatrovareTerra;]ondcfidiceqiie£tapartere^bjcna»^ eSalc , che il Sole v' impietrifcc ; mentre gli Habitanti dell' Mondo. DallagranCoftad'Oflroa Libecuio'fitia ai Ferfcns. d!" Ifbia non ne pofTono fmaltire tanto> quanto ne trafficano co' Antioche nonfonoCanalipcrabbordaircndriibla; ma net trat- Foreftieri , Oltre il bifognevole per fbftenramcato dcH'huomo todellapictioU Cofta capace dTogin groCc Nasre ^ijadpia iiorifce nelle delitie de' Volatili pi« pregiati , dclle Pernici , bordo de' Vafčelh al Porto S. Denis con pcricolcrfa lU^^efib^ c c Fagiani; e tr^ i numerofi Armcnti n udri fee generofi De- pcrmanenza, comeafTai^ vicinak Pertuis des:Äoch£5.d'Aii- ftrieri , che accrefcono il cominsrcTo, c ricches^a del Paefc . tioche- ICanaljpoi fichiamanod«llaPenDti'ne;d'Ar&att; Un fi brevc recinto arma due mila Soldati per fna difefaj, Abraode; edel Porto del Caftello,doade-iiifijiGfa; Manföo prdla fenza incommodo veruno dell'agricoh ura , e traffico confue- ^^^^ ^ Momnitifon poilönP'dalGrccaall'Oikonel praCuK^ ro dellc fuc Conttadc dipcndenti dal Governod'Aulnis . «.«Trrm- - ■- - I ■ _ , : _ —— ----- --tiEtta !'Ifola divi- to,nominate rolgar-mentc Ic Coureair d'Oleron ^ abborda^ re fcnza pericola Legni di loo, h jao Botti. L'Cfcca-no^ che pafTad^iit-farno, & diftinguir d^Ir ^bitanti nel Mam denonn;inatla4O0 piedi ^ c larga 50 di figura quali ovata^ nel di cui mezzo fi feccro d'-i,t ugajale grandeiza due habitation! di legijo , feparate l' una_j ^mß if»" • jj^jj'jjif j.^ fg j ^ j-Qti pari divifioni coflrutte . Ciafcuiia lia-bita t ione haveva una Sala per la Guiirdia, un Anticaniera_j , Ttn£tim una Camera, ed nn Gabinetro Tcgretof. Nel mezzo di quefte a^rcki in due habitatiofii era un Cortile , una Sala di po^a grandczza_j, ^fiip Cow/fj-ffl??, con fineitre aperre", comune all'uno , e ovfKif^cti airakfo de' Plenipotentiarj, tapczzara d'Afazzi, con due Se-ili'i'sfj"'' "gii^ili ^ popgio > ed un Tavoiino nel mezzo , coti diic_* Sea belli Tcnza appoggioper i Signori Golomna, e Lionna^clic facevano Tofficto di fupremi Segretarj di^lia Confersn^a .j liu queft'libia s'h a veva acccifo da due parti con Pont i di Barche, Prim« I»" ciafcuna dclle Nationi havendo iatto il Tuo . Entrö perprirtio Ä ^^ Cardinalein queft'IfoJa, fcortatoda'fuoi Grandi,eGuardie: tilTž «fit- collo ftcflb numero,, equalitä di Genre comparve ancoradall:! fua parte Don Luigi.' e cosi qucfta prima volta, comelealtre hel veniire alia Conferenza dafcuno dc Plcnipotentiarj veniva fcortato dal Tuo Capitano di Guardia , e dal luo Maeflro di Ganlera - In que/ta manicra ciafcuno dei derti Plcnipotentiarj ii tcneva riellepropric Terre ; ed il Tavoiino pofto nd mezzo apparteneva la metä all'uno, e la metä all'altro; poiche uiij dritto filö> che fi vedea nel mezzo, era diviforio de' confini . prima Con- Nella prima con ferenda non fdroao , che complimenci; Don /pffl^-. Luigi parlö Spagtiuolo, ed il Cardinals Francefe; mä nellaltrč, coiTle ambcdue iiitehdcvano ä perfettione Tluliano, Üpagnuo. 1 lo > e Francefe , ogn'uno parUva nel linguaggio di fuö piaci- Auti^ritJt . II Cardinale haveva da S.M. Criftianiifitna Tautorita aflo-pimj Iura; mä D. Luigi la teneva dipendeare dal fuo , e Con-^jgjj^^ ^^ ^ ^^^^^ finds'cra /tabiliLadiligentifTimaStartetta. II Cattolico Re, cfuoContiglio sera portato nella Citta piuvici-na , di modo che in dieci hore ricereva S.M, rauvj(adi quan-to fitrattava^ cd in altrettante fe ne mandav^a la rifpol^a ; on^ de quello, chefi trattava in una Gonfcrcnza, fidecideva nell' altra per dar tempo aD. Lugi di rice vre rifpolta dal Configlio della Conclufione. Ufu Pami Due puriti, che parevano ad alcuni ipiu leggieri, fi refero wtftV^r ' P'^ dißicilijche pro ongarono lo flabilimerito della Pace, c la po-TranAtttii ftro quafi in pericolo di rottura. L uno fti I'articolo del Principe di Conde , che onninamente non voleva 11 Cardinaleac-cordare, che fofle ricevutonel pri mo poflo colli rellitutione de' carichi ^ c'haveva goduto , fopra di che prernevano molto li Spagnuoli, non vokndodarefcandalo d'cflere ftati ferviti dal Principe, c poi abbandonarlo nell a Pace - L'altto fb quell odi Pittarolo, pretcndcndo D. Luigi la reftitutione di quefla Piazza, e I'ufcita de'Francefi dall'Italia, fenzadi che diceva cllere im^ poffibile la Pace. FinalmenteD. Luigi pensb un Tr a t ta to molto fino per far rifblvere il Cardinale ad accnrdargli quelle, che fi chiedeva, toccante il Conde, havendogli un giorno detto . if'i'ftt^f färliärno piu di\ qucfi'Ai-tkoh , che cosi te/igö or dine dal Ri Afctndi, mk SignorCj da cut /era r^o/urofff/Hf^io CütißgUüd dare Princi, pe Ire Pta^^e in fovramta »eile front hre della FiiiDidra, e foAhfare^ in queßa manicva Sua Aitc^'^d Rcah, Quefio fii un femplicc tratto di politica di D. Luigi, al quale non penfava molto la Spa-gna . In tanto il Cardinale notifenti vokntien cantare talean-tifona, pareudoglidinonpocopregiuditioal ripofb della Francis d'havere un tal Principe difguftato ne' Confini ; Sovrano di tre fre Citta, che al ficuröhavrebbe acceib ben toftoqualcheguer-ra, onde maturate meglio leragioni^ che lo movevano ad cordare la gi-atia al Prii^cipe di ritornare in Frartcia; mä fenza lo " riftabilimentodelle Cariche; le trovopoco fondatc , per eßere cofa impo^fibile, che un primo Principe del Sangue potcUe^vivere in un Regtio fcnza impieghi; e ch'era meglio haverlo d i den-tro amico, c con Carichi, che di fuori Nemiea, e Sovrano di p^' treCittä ne'Confini. Credcva in fatti per certoilCardinale , che folfe intentione dcgii Spagnuoli di far cih^ di modo che con belle mäniere fece intendere äD,Luigi, ch ma vokva ilRefm , che S. M. Caitolkä faceße la Pace colla perdita di tre Ca-l Aj potendovi egli rimedlare con un ripiego leggiero; onde era contents di gtdtUre H Principe colla reßitutioae ditutte k fue Carkbe, ccosi fini qued'Arricola. Circa all'atrodi Pinaroh nein vi ftirinrtedio dl trovaremezzö termine per fbdisfai'e ambe le parti, parendo digran vergogna, ^^i« e di troppa imporfanza all'Italia di far la Pace, e lafciarc ii^j ^dzp-.j^ qucfta dominant! i Francefi. Di moda che fifccerodaD. Lui-gl molte propofte, nonfolo d'un doppio equivalente in danaro; madt piLi volerfesjli dar«; ancora due Piazzc in Fiandra, pur-chefi reÜiruifca Pinarolo al Duca diSavoja: onde il Cardinale dille per ultima fua rifolutione, che il Reju9 Signoreefanßuto di dar Par'igt al Duca , e di ßabHtre u» altra Reggta per Lui, pih toßoche reßitiüre' Piftaroh^ La qualcofa fece conoiccre a D. Lui- rl/f^ ..--gi eUTere impolfibile d'otcenere talpunto, nonollante che ncl principio fi fblfe dichiarato^ che non vi era Pace da fan' fenietU reß it fit tone iü Pinaroh-. per6 fiifbrzadi conchiuderla äqiulprez-zo fi folTe j perche ia neceifita premeva rroppod'haverla. Infom-ma doppo 24 Conferenze neiruldma, che fii tenuta li 7 Novembre, reftb da'Plsnipotentiarj concliiufti , e ibttofcrirta ia u/ti*ir Pace , e nelgiorno ilellb fe nc ipedirono Cnrrieri all'itno , ed" all'aUro Re , acciochc fi apparecchuflero ä quanta fäceva cefTario;. I principali artico i di qucßa Pace tiirono le Nüzzcj del Re di Franciacoil' Infanta , cort dote di 500 mila Scudt Lwj;; a-tt" d'orodapagarfi in tre rateoltre 50 mila di Gioje, e 10 ^ri'l^j per le fpille, come fuoldirfi: La rcftitutione reciprocadi raol-tc Piazze; mH in que IIa il maggiör vantaggiofii alla Francia: La liberta del Duca di Loreiiä, e lo ridabilimcnto HC fuoi Sta*- ti; La mutatione de'Prigionleri; La manicra d'alhitere ai lo*^''«^'-ro Confederati per Tavuenire: L'intero abbandonamento ds' Portoghefi da far/i dal Re di Francia: L:i riferva a ciafcuuo ne'fuoidiritti, epretenfioni fbipra i Reg ni , c Staü > ne'quali non fi trova rinuntia dei Re loro Anteccilbri : La rimcifa ne' godimentideTuoiBeniilel Regno diNapoli al Principe di Mo-nacü; ed altri ArticoU, che fi pofibno vedere in piu luoghi j cd in liilgue diverfe ftampati: Dal Re di Francia venae fpedito al Re Cartolico con Tu- ^ ^ iciba Ambafciata il Cmte S. Agnan , primo G e nt i Ihuo m o dela Camera per teftimoniare d;illa fua jiarre al der to Re Catto- Amhäp^f-lico la fua grand' allegrezza per una ral Pace , e per un nuo- ^^fAv^r vo Parentaco tanto da lui ii:imato, e defiderato . Venne que-fto Conte accolto o>n taati honori, ch'egli ritornato in Fran-cdnfef&b i che i Franceß non poteuam arrivare alla magnißcen- c]a. i^a ds^ll'i SpagnuoU m inc ritirb in Madrid nel Convento di S. Giufto deli'Ordine de' ronimiti , dove morl li u Settembre del 1558. in eta di 58 anni , e 7 inell manco ^ giorni, doppo havtre glorioiamente fbilenuto I'lmpcro anni, 2. iTie/i, e 14 giorai. U nico Erede di Carlo V era F'dippo JI nato nd 152 7, fat- ?, to Re di Sicilia, e di NapoJi nd 1545, Inghilterra ^ e d'- ■ Irlanda nel 1544^ Padrone de' Paefi Bafli , dd Ducato di Milano, cRe di Spagna nd 1555. Prefe Calais, fu Autorcj dell'Inquifitione Spagnuola ; peribic VII Provincie ddl'Olan-da> e TArmata di 60 VafceUi contra T Inghilterra. Nel isSo li fece Padrone del Portogallo; mori m eta di 71 anno, h tj Settembre dd 1598. Filippo Illy nato a Madrid li 14 Aprile del 1528» fucccflea n^'^j/;;. fu.o Padre Filippo Ily caccib dalla Spagna 900000 Mori, ed Ebrei; mori 1' ultimo Marzo del i ö 11 nel 4 3 di fua vita^ havendo regnato anni,doppo iiaver havutodi Margheritad'Auflria, Figlia di Carlo Arciduca di Gratz^otto Figliaoli, de'quali Filippo IFj nato nel 1605, lucceHb nd governo in eta d'anni rj/.^/r 16, mor to li 17 Settembre del 1665, fu ripienodi calamita, bcn-/*ftfW.-.. che fia ftato iempre favio, e prudente . Nd 1Ö14 fu disfatta la fuft Flotta preflb Lima nel Perii, e prefb S.Salvatore nel Brafi-le.Ncl 1640 iPortughe/i iilevarono dal DominioSpagnuoloye doppo la Cittä diNapoli ie glirivoifc . Nel 1615 fu maritato con Elifabetta di Francja, Figlia d'Enrico il Grande ,[c mor-r/^^^i. ta nd 1644, della quale hebbe Carlo Baldafar Principe di Spagna nato nd 1619, e mor to d'anni 17 nd 1646; quattro Figlie morte nclflnfantia, e Jagia Regina Maria Terefa, nata Ii xo Settembre del 16fS, e maritata col Regnante Monar-ca Luigi XIV nd 1660" Doppo il Re di Spagna fposo Maria Anna d'Auftria , Figlia ddl* Imperatore Ferdinando III, ddla quale hebbe MarghcTita Maria Tcrcfa fnata li 11 Luglio nd 1651, maritata air Imperatore Leopold© nel 1666, emor-ta li II Marzo dd 167^.) Maria Ambrolia Infante; il Principe D, Felice Profpcro; e D. Ferdinando Tomafo morto in Infantia. Di Filippo IV t anche FigUo Carlo II al prefe nte Reg nan- ^ te , nato la Domenica delli 6 Novembre nd 1661, baVtci* zato li II (Dicembre col nome di Carla-Gioachino-Giufepptj Antonio-Leonardo . Fti giurato Principe in San Girolamo di Madrid li 4 Ottobre del 1665; e nel 1675, edendo entrato nel 15 anno ddl» fua eta, pighbil governo de* proprj Stati , che nella fua minorita veimero rctti da fua Madre , la quale confidava il miniftero ä D.Giovanni d'Auftria, morto in eta n.c/ di 50 anni li 17 Settembre dd ndla medcfima hora, gior^ no, e mefc, che mori fuo Padre Filippo IV, di cui era Figlia naturale. Querto Regnante /jxjsb Ii 51 AgoHo nel 1679 Maria-Lodovica Figlia di Filippo Duca d' Orleans , e di Enriet-ta-Anna Stuarda , la quale fece la fua publica entrata in Madrid li r 3 Geiinajo del 16 So, e raori nel 16 S 9 ,onde fi rimaritb con ■ laPrincipeda di NeoburgoSorella dell'Imperadrice, della Regi- ' na di Portogallo , e delia Ducheflä giä Moghe del Duca di Parma . I fuoi Titoli /ono Carlo II per la Die gratia R& di Cafti-glia, di Leon, d' Arragona, di Napoli, delle due Sicilic, di ^f-" Gerufalemme > di Navarra, di Granada, Toledo, Valcnza , Gallicia, di Majorica, di Siviglia, di Cordova, di Merliga , di Cor/ica, di Jaen, di Algarbe , d' Algufcra , di Gibraltar, deir Ifole Canarie , dell' Indie , di tütt:i la Terra-Ferma > c Regno de i Mari Oceani , Arciduca d' Au^iria , Marchefe d'-Oveftcn, Conte d i Barcellona, Signore di Biičaja, Molin, Duca di Borgogna , Brabante^ c Milano; Conte di Fiaadra, Si-gnore del T i rolo , &c. Cacciati interaniente tutti i Mori dalla Sffagna , che_ per ji^; ; lavenuta di effi era divifa in molte parti , furono alia line_> . rimefle in un folo Corpo fbtto Filippo II, a cui fuccefTc-j Filippo III, Filippo IV, c Carlo II Regnante, c'hanno fti-^^ ■ mato meglio di pigliare il titalo di Rfe ddle Spagne, che quel- Y lo le Hud MAJIR 3D I O hm iAS CO uxc X^auitaniciim Mar^ * ff \ ione. olin ^^ Jiüietcftt O jiTS\ ut/lo -JkJkJk J^torH Jlit Ja tJ^^j/Sohr* rdM O CJ«. , jiarrreffT f X -iT S j [ 1 li i ^ fJC»nt£ v C -1 ' ^ ■ \ j^iuittn^ , < „ ..... . SiAientg, .•v t* JlfrUta/a % % te(tr\i J r ^ . lil ^ i^^mtafs rll/^ ' pue \ _jSctLi4n J^uej'csj V^ca. * i^ftfl^ti rt VT, M'omze^r'tlto Chastil/an «Vt» JUbtztefW^'-ff i • č/^/znoi^ LAi'trtJ' _____ ''o ^^^ A Bt ^ueipn^M ■atitfjftu 'JCAT. r. 3feien-Uv G O L F O -Z? J .f.yiruii^ L ^ O '.aJtfiff jCttfj Q ' .j^hroiwtum m frant. rojicon A 1 JUm^^t A» ^ '^.erJi bU J4f hifč •X'^Zra i 7 J -Wi^^^ ^ttondia \ Tofff it! jX/Jo^ \Ch> J^frstna i^iief'' .Jiod^rft^^ -iJfh^mb ^ ^ 4 -R r Cei^if i\ o n r < VdS^ivw oport * J-JI*^ \ y ------------------- k I ^Arf/tjY'i.S^^ •Z7<3 OJVA i Jiou -Uo ' A^ibr SaiinAT- . JUyhlo I cicala. i L4itttuuuite MadA J Zl Puu^ ^ W ' ,«• r yt SF' J'fnrrr^x ' 'r/istan^ i" , ^tolnj X C« ifitfcon A \ «C'JÄI ."^&ncfiAiit J JV ©rVK»»*»' Z^/rt*«» r Porio iMiodali^i'üu Turin, 35 A '"'^iiftt Jt/uftj^ i l Xat ^tania^ ...... 3/ a ^^cci * i//. ^ s.c Ctr'yfui.yc a^grttn Xth J^fnnn , M ■ E G-^O ^^ / -^F' t dr Ca^fCA •Vtic^i (Ut^Ai'tiUf • A '^Jfnaneflii -TOTlCr—35 •r/A^ * del ^ttwf^tior^ jZa boX^ tillTny.t. 'artit "errttnta ^^I'^nuiTum Jfianin Ix «* * , — ■ flTJ'-CJff L atitafiifa. r R C I ^ o X ^ & ^ «Ä T) Vbcc '^Tir^ v \ \ r -Vi- JV ^ jj ^ GOl fO 3Z Gf G- Jca^ J' jtalLi K n 1 T F, NA M A jS I ste • i» 38 N 137 Me'Z/7yO &iorno ^^ 6 lo (li Ca%na, Jjd'Arragona , di'era ftnfo sfTwnto da i Joro Piedtceflbri. I Titoli > coni qualiil Rt di pofliede. tan- Ti/^^r" tilfole, e Regni, fi riduconoatre , doe di Cafiiglia, ä'Arragth , ^ t/a, cd r:hrr voire di PortogaUo . Šotro il Rc^no dt Caßi^lia^ .' comprjfc Is da^ Cafiiglle^ Leon, Je Aßurie^' Gallk'ia , Eßre-madüta j Andiikßa , Granada > Mi. rcla , Blfcaja » Navarra^, Mllü'io, i > T a Ffanca-Contca di Borgognä , l'^/i? Ca- naricy V A'ncrica, e I'ij^/f Filijfpme . Sot to i I Regm d'Arragona Jbno comprefe V Anagona , la Cätakgna , Vakn^a , V If>la di jvf^jo^j^^ ^ e iVl/worif/i, 1 R?gn] d't Kapoü, 1' Ifok di Sk'dia , e di Sard'^gn^. Fu i i Regm d'Arrago.i.t uniro alia CalHglia n I per ilMatrimouio di Ferdinando. Re d'Arngona con lübella £ ercditaria della Ofligiia . Sotfoil Regm di Forti>gaUo^ c'hora ri-. (.onofccil ftio Principe particolarc , iono il Pcrtogalla , V Algar-be , la Gme^f VBthp'ta , VIndie O/t^nudi ^ c V Ifole Moiuccbe, Fiiippo IL fi reCc Padrone di qncüo Regno doppo mortc diD. Sebaftiano nel 157S, cd i di Jui SucceHbri (bno ftati Padroni 51 anni. Nel 1640 quctlo Regno hä jy jjcoaoičiuto per fuo Giovanni IV dclh Cafa di Bragan-za i c perb di c(lö taremo una dcftrxttione particolarc,qui parle re tno daltre Jßle dtpen^knt't daita Spagna^ chc di quelle, ch'in*, contreremo nel noftro viagsio, fenia punto deviarci. titoh B L A S O N E , D I O'ARMA DEL RE' S P A G N A. Jrm* , Ji ^Ufiitt dt.' sut Aft- Ttmri rttn-' psnUuti 0rrUmfMi ^tiHMric Attfic*. Carlo II RŽ; di Spagna,&c, porta lo Scudo divifo rertamen-te, nflla di ciii parte fuperiorc il pimo punto e inquartatodi Caßgltä , e Lfottj il fecondo all'incontro partito d'Arragcno-^ t e Skiiiaj nelU parte inferiore de!Ja partinonc porta innclbato il punto d i Que (to fecondo pun, to perö fi rit rova al- trimenti inquartato, ciofe il primo punco. A^ragona^ :1 fecondo. di Sk'dia , il terzo di Navarra , it quarto di GerujahmmCj e ncl inez7.n al Capo fuperiore lo Scndo di Portngalh . La parte inferiore alio Scudo h parimcnti inquartata : Primo roßo coa fafciadargento, che ddVAßunit; fecondo di Bcrgogna moder-nj; terio di Borgogna amka\ quarto del BrabanU\ lopra cutti c' nel mcz-iO unoScudetto divifo pcvpcndicolarmente; nel primp, di Fiandrä J nel fčcondo dargento con I'Aquik vermigliaj, che äi'Anvcrfa- Uia ancora nel centro dello Scudo un'akro Jfciidetto inquai tato; nel prhno , e quarto punto di Milam ; nel fccondo > e terio ^cW Jmpero , per U dignita Vicaria-to, ibitenuta dal Daca diquello StatOj c per c lie re quello Feu-do Imperiale ; ommittrndolaltr^Infegne'de'Rcgni> pereßer' cfpofle nella Cartuccia , che rappr^fenta la parte Orieatuic della Spagna . Lo Scudo tutto relU orna to deirOrdine delTo-foncd'Oro, e forniontato da una Corona Reale ferrata , neU la cui fbmmita h ütuato un Globo fimboieggiante ii Mondo COII ibpra la Crocetta. Succtfftone Cromloffica dei di S^a^nit äal ^12 fttto al y Noncl fermercmo ä parlare deiroristnc de' Goti, de' loro coftumi, nomij c diftinrioni ; nfe nella noflra Succeffioncj lara inierco A'anarko R^ dc'Viiigoti, il quale, eflendoveiiuto ä Roma ä rifirare I'lrnpcratorc Teodofio il Grande, mon nel 3S1 in Coftantinopoli; ne meno ^ Alarm , il quale fece mol-te ftragi jiellltalia, aflediü , e prefe Roma nel 409, e mori ä Cofenia nel Regno di J^Japoli I'anno feguente; perche s'ingati-nano d i mol to quelli , che ciö fcrivono ; non havendo nfe I'u-no , ne IVitro gii m^i poilo il piede nelk Spagna . Ataulfo y cflendofi accompagnato, coila Principcfla Placidia , Sorella^ deirimperatorc Ho nori 0 ^ fia alia prima , b alia jfeconda pre-ia , b facco di Roma j ncevc da quelle Impcratorc per fua_» dimora U Proviiicia Narbotienfe, pafsb TAl pi nel 4i2> fposb la fudetta Placidia nelh Citta di Narbona il primo giorao del 4.14, e mentrc ii ri tirava t'a lie Gallie nella SpagKa , fti am-maziato. da unö deIJa Tua Nationc in Barcellona nel 415 con fei de'fuoiFiglivoIi, c'ha veva haviito con qualche altra Fem-mina ; eflčndo pcco avanti mor to ii Principe Xeodofio ^ nato-^Ji da Placidia.. k E" y I S I G O T L Nel 411 Ataulio regno an ni j. Nel 4i5Sigerico 7, mcCi Nel 416. Valiia 3. b jj, l^el 6 Tcodorico I b Nel 431, Torifmondo t. Nel 43 j Tcodorico II. ij.Ncl 466 Evarico, 6 Evarigo 27, Nd4S4. Alarico i^.Nel 507. Ge-falico Nel s 11 Teodorico III 15. Nel 516 Almarico, b A ^Jti^^l ri 5. Nel 551 Thendis , b Theudas 17. Nel 548 Theudiicle b Tco4 cd i Svevi, Popoli ufciti dalla Germania, ed altriPaefi vicini del Settentrione, entrarono nelle Gallie Tultimo giornodel 406 di Crifto , ed havendo faccheggiato tutre quelle belic, e ricche contradc , s'intrufero nella Spagna ncl 409. Sicrc-de, chc gli Alani , de' quali alcuni reilarono neiJe Gallie T^sf^m fotto la condotta di Goar^ equelli, chc paflärono i Pirenei furono disfattl col loro Rfe Ataxc, quasi t.itti, noneflendori-* masti che pochi, i quali fi unirono a i Goti, lafciando il loro nomcalla Catalogna,4crta prima GotUa^ ^Alama^ poidaun nome compofto GothaUnu , c i Vandali aH' Andalußa , Vanda* lußa . Gli Svevi t de^ quali qui fotto mettiamo la SuccefTio-ne Cronologica, il ri tirarono princi pal me ntcne lie P ro vi ncie della Galiicia , e di Portogallo , e furono govcrnati da i Re fe-guenti , fin' ä chc furono interamente Ibmmeni alü Viügoti, contra i quali hanno frequentemente combattuto, Nel 409 Ermcrico , b. Herinanrico regnb anm - Nel 440 Rechila 7- Nel 447 RecHiaire 9. Nel is^ Maldras Nel 460 Frumario Ncl 463 Rcmifmodo, poi Teodomon-do. Nd,55S Teod^miro, b Ariamiro ro. Ncl 569 Miro[i ij. Ncl 5S1 Eburico x, E nel 583 Andrea il Tiranno. Rc di Leon, & deirAßurk in Spagna da D. Pelagla daWanno dt Salute 71 j ßa a F?rdmando L 1037. O Ff.'^gia B&nt i^H. rfV, ' mart* • D. Pelagh , chiamato Santo da qualche Scrittore , hebbc la fua origine dal fangue Reale dcgli antichi Vifigoti, havendo ricevuto uri grand'afl'ronto dal Generale de' Saracini, al quale s'era per avanti fbttomeflb , ürivoltb , c fu fcelto per Rc da i Crifliani Spagnuoli , ritirati nelle Montagne, luoghi quafi inacceffibih dell' Aliurie, e delle Provincie vicine del Mare, che riguardano il Settentrione ; guadagnb contra i Mori una Battaglia memorabile nel 717, b72 2., e doppo 18. anni, e qualche mefe di Regno mori nel 7^6 fecondo l'opinione pii comune ; portava egli il Titoio di Rž d'Oviedo , come fecero i fuoi Succeflbri fin ad Ordogno II, che piglib il titoio di Re di Leoai. Nel 717 Pelagiojche regnbaniii 18 .Nel 7 3 6 Favilla Nel 7 3 8 • Alfonfo 119.Ncl 758 Froila 9.Ncl 766 Aurelio 7-Ncl 775 ÜiloSa-razin RcggentcS. Nel 7S3 Mauregat, Baftardod'Alfonfo I, 6. Nel 789 V'cretnondo , b Bermondo I r. Nel 791 Alfonfo II dctto i! Cafto Ncl 824. Ramiro I, 26. Nel 8 50 Ordogno 12, Nel S62 Alibnfo III, detto il Grande 48- Nel 910 Garcia 3. Nel 913 Ordogno, b Ramiro IL i o. Nel 923. Froila, detto il Leprofo 1. Nel 9^4- Alfonfo IV., detto il; Monaco 7. Nel 931 Ramiro II, 18. Nel 950 Ordogno III 5- Nel 953 Ordogno IV, detto il Brutto i, Nel 956 Sancio I detto il Groflo 12. Ncl 967 Ramiro III 15. Nel 982 Vermondo II 27, Ncl 999, b 1000 Alfonfo V regnb anni 2S. Nel 1027 Veremondo III amn:iazzato ncl 1029, b nel 1037. RE' DI NAVARRA Verfo rSiS Tgnicb regnb 35 anni. Nel 850 Ximen, b la- ^^^^ nigues i. Nei 851 Garfias Innigue 19. Nel 870 Sancio Gar-^^^ iias Ncl 30s Garfjas II 10. Nel 9^5 Sanccioll, detto Abarca Succf/font CTeni'tpta ^nif^ Ji 'Letn.^t lirlif Aßut 'u - L Abarca N^:] Garflai; 111, dctro ü Tremohinte .... San- cio il Grands..... NcJ 1034 Garfras IV 10. Nel 1054 Sancto IV, der to i i Savio i o. Nel 1074 Sando V, Figlin di Rnmiro 10. Nel 1094 Pietro 14- Nel uoS- Alfonfb t6.^'^e! i^^/^Ra- tniro^Monaco........Ncl G^rflas V i^.Ne! 11^oSan^io VI-, dctto il Savio 43. Nel 1194. SincioV[[., dctto Vlnfervv: , c da altri ii foWPjfjioso Clcmemia, Figliuola di Raimondo Con-sn:o, e meiTo in prigione j morl Tea/.a Fi-^ttttliif^ glioli nel 11^4. Berengera, Tuna dellc fueSbrelle, fii maricata ftri/n), ^ RiccardoCo: di Leone , Rb d'lnghilterra , del quale küii la-fciü Figliuoli: raltra>chiamata Bianca, fa moglic di Teobal-do V Conte di Campagna , che mori ä Troyes li jj Maggio ncl 1101 in eta di anni incirca , lafciando la Moglic_j gravida di Teobaldo VI Conte di Campagna , che fucccffe, I di que.flo no me al Regno d i Navarra per lamort&di fiio Zio. Nel 17. J4 Teobado j dettoil Poftunio, e'l Grande zo. Nel 1154 Teobaldo 11 16. Nel 1170 Enrico, dctto il Grofib Ncl 1174 Giovanni i. morro nel 1504. Nel 1284 Filippo il Bcllo ^o. JVel 1^14 Lodovico Hutin portb il titolo di Re di Navarra dalla mortc di fua Madre fino alii S Gingno del che morl, latdandodi Margheritafua primaMoglie, Figlia di Ro-^^ Dujcadi Borgogiia, una Tola Figlia, detca Giovanna Rei' i-j'Hut-» na di JVavarra , che porti) queflo Regno nellaCafa de i Con i Cfj^-'i'^^vreux . Nel 1316. Filippo il Longo 5. Nel ijii. Carlo »rfff^. il ßelio 6. Nel 1328. Giovanni II. morto nel 1549. Nel ijiS. Filippo II. C^nte d'Evreux , detto U Buouo, e'l Savio 15. Nel 134^. CarloII.,detto il Brutto43. Nel 1386.CarloIIL, detto il Nobile 40. Nel 1425, Bianca IL 16, Nel 1445* Gio. Rž: d'Arragona 54. Nel 1479, Eleonora 24 giorni Nel 1475 Franccfco Ft:bo 4. Ncl 14S3. Caterina morta nel 1517. iSfe ' 1484. Giovanni d'Albret 58, dal quale nacque la conteiäcrä 1 France (i ^ e gli Spagnitoli per la fuccefTione . Cenii ^ e Re M Caßiglia dal 904, a 950. ßn al prefevte . La Caßigl'ta fu govcrnata da i Conti, e da D. Ferdinand© Gon-6 fecondo altri 904. lina Garcia, ilqua-ffc^osn-M-le morto ienza Figlivoli nel 1019, laicib queita iburanit^. k Nunna /ua Soveüa, Mogüe di Sanctoil Grande , Re di Navarra , che 1 ereile m Regno . Ferdinand© IL Re di Leoa uni alia ina Perfbna quefH due Regni verfo iliii?, etil unito all* Arragona :iötto Ferdinande , Ifäbelk nel 1474, le fi numera doppo la .morte d'Enrico Re di Caflriglia ; ö nei 1479. concando da Giovanna, Figlia d'Enrico IV, che Ii fees Religiofp nül Monaltcro di Coimbra. Nei 904,^930 Fe^dina^doGo^cale^. Nel 941, GarciaFrr-evri-z/c-r-'■"S'lb anni. Nei 990. Sancio 58, Nel Garcia IT. aliaLlinato z. Ncl 1019, Sancio Re di Navarra regnb 6. anni. Ncl 1035. Fernando, b Ferdinandoll. 30. Nel ioög. 5ancio II. 7. Nel 1071. Alfbnfb L 37. Nei 1109, Alfonfo IL Ncl I 111. Alfbnfo III Mil 1157, Sancio III i. Alfonfo IV il Buoao, ed il Nobile sg. JVcl 1214. Enrico I. Afel 1Z17 Alfonfo V 9. Wei 1226. Ferdinande. JJ2 ig^ AUbnfo VI. :I Savio 31. JVel Sando IV. II. iVel 1192, Fcrdinando IV. 17. ATcl 1312. AUon(b V//. 38. 1350- Pietro il Crudele 17. ,b 19. iVel 1369. Enrico Conte di IVn^emare //, lO. iVei 1379, Giovanni /. 11. JVel 1390. Enrico III il Valetudinario . 16. 2V?cl 1406. Giovanni //48. iVel 1454. FcrdinandoilCattolico, ed /fabelU^o, e 42, Ncl 1504. Filippo 7,detto il Bcllo d'Auflria 2. Ncl 1516. Car-Jo / /inperatore 39. Nel 1535. Filippo IL 4r. Nel 1598. Filippo/// Nel i6zi. Fjlippo/F. 44. Nel 1665. Carlo//. ISÖLE CASSITERIDI. Hanno la loro fituatione /'.(Jo/^Q^fifmiiÄsäleCoftedellaSpa-gna Tarraconefc, iecondo Plinio lib.4. cap. 16. Sono ftate an-che cosi chiamate da i Greci, perche da quefto tiravano quan. titä d i plombo , Anticamente folo da' Fe nie] erano frequen-tate(ccondoStrabone lib.3.,edll primoPiombo , chc vi th ca-vato, venne trafportato in Grecia da Midacrito ; cd Erodoto ci aflicura , che vi fi crovava anche lo Stagno, SecondoCio-verio , edaltri Geografi fono queftc due Ifole preflb la Cofta fcttentrionale della Galicia all'incoatro di Capo Ortcgucrcj, Pärtf JI dellc deI'equali una , ch'c ail'occa o, V-oggi Ii Jicesi ^ e l'altra, cb eal Levante, ch:.ijniita l'lfbladi S.Ckrijfio. I S O L E DI PORTOGALLO. 7/ Portogallo, R egno e red i t a ri o d e 1 r E' i r o p 1 , pf j o 'i ol 1: i ct j J*r - ■ a occidental della 5pagna, comprende una pa rte de!t a r^r;ca Lu-lirania , ed im'altra del Paele d"i;ii antic hi Callaid Br;iccarj, c'habitavano nella Provinci a , d etra iia^^gidi Tr^ las QueftoStato, chegiace ne'gradi 37,e4i di latitudine SVrren--'^'''^''* trionale, 17, cd 11 di Jongitudine, c uno d^'pia piccioii deli'-Europa; ma de'piü confiderabili per lafjafertilitä, ericchc^-za. Terrnina aü'Orto co'Regni di Calli^'iaj aifO^v-ifb con^ rOceano, a S'ettcnrrione con la Gahtia, a ine/jo giorno col Marc Atlantico, e con rAiidalufia. Di - icJc.': modernamt Fire in fä pari i , che ch; a ins no Cumanh^ , T ago , madura^ tra Dore ^ M.ngo , la Be'.ra , e V Al^^artr , bench queft'iiltirna fj chiamiancheccano.Tiedi R'^no, Gira tjtcopi-iieme Sjcmiglia d'Italia, 400 di cottadi i.iare, cd altre 400 dl terra; pndc viene ad havere figura lunga, e llretta , ca- ii eftcndc dal mezzo giorno in Scrtentrione per il rratto di 33a niigiia, non dilrrandofi , che 150 in circa nelU imsgiore faa larghezza. Contiene i3 Cittä, molte Terre grandi^ c.i Caltdla, che frä tntte pafFano i i numcro di 470, e piü di 43:>o i^arocchie. La Metropoli di tutte e Lz/i'&fld.' treunic detteCir-ta föno A rci VC fco val i, cio^ Braga, Lhbona ^(äBtora. Nove Ve/^ CO val i , c\oh Coimbra ^ Lamego^ Fifeo, Porto ^ Mint »da ^ Porta-Lfgr^', Guiirddy Leir:a ^ed Elvas. oOl' Bragan^a, Taursa, Lagos, F aro, e Sihis; c k quattro uit me ^ frag^^J^C compreie ncl Regno dell'Aigarbe, vengono govcrnate da nn^ cerco Vefcovo, che piglia il titolo dal detto Regno. Le Quattro Fo.tciiLe pnncipaii ibno ch i annate Cähe^äfrva^ S. Antorthj^ B^t- , ži^jf i.G.'tjwfabbricatefbpra Ifolc.L'irrigatoquelto Regnoda molti Fi L1 mi, i princi pa Ii ibno U M'mho^ il /"d^o, il Dcro, e U Guadiana^qnali nel!e fbci,che radcmbraao bracci iii Mare,rbnT:ano djverfc IToIer-te, e qualch'altra ie non trova su Je loro fpiagge, ma tattedi momi^nfo: Quclie , chc dipendono da Portogallo, fon-j Tf.ut"t inoite, C conliderabili, fparfe m Man diverfi,e m alcri Pacli, ^ '^■i o!rre*gliacquii1ari nelleloro Navigationi, Parricolarm^ntcnell'-A-nerica il Braßs in un tratro di Paefe , che prolang j 70a leghe; nell'Africa su le Cofte di Barbaria A/j^^gsfa; N:;'-le Coile del Regno di Maiocco Tttf:^ nsl Regno di Feiza Af-cai^'r; nel ßiiedulgeriJ CarT^yffrvit ; nel la Nigritia il Forte S. I^^illppo; ndla Guinea S. Gitjfgio di M:na, Cacbieu, A^ien, eCa- '^fü'f.r^f^J^. mi; in Angola S. Pa^h y Cambambi^y E}?baca , e Mimpun^i ; nelia Cafreria Sofala, e Tet? \ nel Zangueb^r A/j^-^f^to.Va , loä^ Mßmba^f, e Mcllndii. N^'ii'Oi:eano l'Ifok Terc^r^^ dt C^ipo Vfrdffy di Toi^ajo y dd Pr 'inüpi ^ di Ffrnand'} Pas , di Aii-i^ hofiy e di S. Ekaa. NelFAiia M^jcate^ e Calajatčf, S a IcC üH dell'Indie di qua del Gange Dm^ Dj'naon^ Smjke ^ S^cal^i^^ Ajferin , Mamra, Chauly Cca^ Barcekr^ Can*fi:ir ^ Craaxatw , Cocbim, Coulaci, Ncgrtfatan, Malta pur, e M^ßLpatan, Ncl f'e-gu Striam, nell'Ifola di CdhnChilao , J-ifarupattm , e parte., ^■tWlfola Manar con una portione dclJe Shlucch? ^ ed airre, d.d-le quah ä fuo luogo farä la propria defcritrione. Ii Portogallo e llato mol to tempo [b^getto a i Mori: Enrico "-'Mj^Vü di Borgogna, Ni pote di Roberto di Franda , Daca d i gna lo le\"b ä quegl'Infedeli, e per il fjo Matrimonio con Te-refa, Figlia naturale d'AIfinfb VI R^di Caliglia, nedivenna-'^^'''' pacificoPoilellbre. Alfon/b I fuo Figlivolo, fapianominatt;>Hcn-riqucs, fü fah:tato, ed in^oronato Re di Porrogallo ii 2 7 Lu-glio del 1139, doppo d'haver vinto cinque piccioli Re, b Generali Atori prelTo il Fi ume Tago. Queilo Principe convocb gli Stati del fuo Regno a Lainego nella Provmcia di ßcirro, Ibbilendola Legge, che porta il nomc deila Cittä, collaqna-Je i Principi foreftieri fono efclufi dalla Corona , come fe n'e vedutolefempio, G Ii Sta t i di queilo Regno pero con voca t i ncl e 1680 in Lisbona , derogarono alla detta Legge di Latnego per una Tola volta in farare del Matrimonio delia loro Infante Ehfabetta^Maria-Lodovica con Vittorio-AmadeoFran-cefčo rcgnante Duca di Savoja, che pol fvani per i motivi al Mon-do beii noti. Q^lli, c' hanno fignoreggiaro il Regno ( riftabih. Z to m.lw i J"? u. C / - V Š 'Mi^JtK \firjaLm jfii.-* I.A^k'lial ^ /r S JT ^ J J> J'Zi^ L-Jf^ '«•wir ^ . ^ ^ L OJt If Tf^ ^^^^ f -rtw 1 n A.X'O V /jZ;*«« * JLriArae' ' J^- yjL^^t*^ ^ .......'""JP^- ' -dSS« m. , '^^"TcSE^ ms. Ifil^mil * JiHK 17 3 / ^ Ji^üU« .J" _____ k^m' V IJt f.^Jifi] i ' f i: i:« y^pA v o r Ti:«' f ^^ f \ J-Ol XV S JA K vfc^ V xo -C/.: %u/o f-Jlnii al^l r^ ^ /t T, XO G L I <13, B Jini^i cjcSin^ Äi^iÄ'j- S^ccat-^M ^^ffaie^^jji^r^^^ ^^ a/^tlenj-i »s »i? .......J [""ir Ot-ieritA 0-, - '»^--«.^Ä^.sr*" ' 'q'S^^-a ■mrm .iilijii .JLiFIj iHUktiil J.2. H, Hülariodei P. Coronclü. to Ereditaiia ßelU Cafu di Bra5,:itua ncl j 640) fi Icgc^JHo^icl-h fegueiits fLicceifjnrie Croaolo^ica. Enricri di Borgogna ando in Ifpagn^ nel loSg, e man ncl rtf^t^e». r r 11, Nei 11J9 aUunf;; il sovt'rJl') AlloitfaI, detto Henric^ue/., c!ic regno 46 anni. Nol 11S5 Syndic I iVcl iiri Alfonlo n. 21. Ne\ Sanche U. cucLUito dal Tror.o , regno in ei^ fo ijünni, JVelii^x. AHbiifo III. ^^.iVcl t 179 Dionigio jder-to il P;idre della Patria, 46. Nsl 1^15 Alfbnfo IV, Ajpranq-mi nato il Fibres , Kcl 1357 Pietm il GiuCiitiere 10. Nel 1567 Ferdinanda Nd 1^85 Qiovanui I, dftto Padre delJ:^ Patria, 49- JV^'l 145^ Od oar do 5. iVel 14^8. Allbnfo V.fopra-noniinJito I'A^'i'icano 47. Nd 1421- Qiovanni II, detto il Gran* dc, cd il Severa 14, JVel i^gs- Emanusle il Grande 261. Ncl jSir. Giovanni III. JVcl 1517 Scb^ltiano ji. iVel Enrico C4rdinale un'anna, c5,mcli, Nel 1580. Filippo II. Rč tii^i'piigna, i8.i\?il 1598, Filippo 111, di xSpagna , JVel i6ir. Filippo IV RediSpagna, 16, iVel 1640, riflabilita la_. Corona ercditaria nella Gala dißraganij, p^ryenno a queftu Trono Qiovann: IVj dctto il Fortunato , i:heregn6 i^. anni. 1656. Alfbnf" Enrico IV, depoftonsl 1667. per la fua^ inliabilita , e confinato nell' Ifbla Tercera , t^uivi mori nel Piitrfii. A'queflo TuccefTe Fktro II. di lui Frarello , che afliin-j-M/;« fe U govern» ncl 1667. con titolo di Princip? Regnantc ; ncl con qupllo di Re , marifato nell^ Prin^^ipcflä di Ncoburgo, Sorella dell'Imperadrice , della Regina diSpagna, c della DuchelT:^ di Modana , Moglie deirLikimo defunto Du-ca di Parma. Ayma, 0 ^lafone di PortogaUa, ed AJga^-ve, tl Re S ?Qrtc^allo fpiega d^'argcnto con cinque feudi d'azur- ro parti in eroce, ciafcuno caricato di cinque m-^rr^r-e .iargen- ^» fo iitiiate in figura diagonale, mercara d*an poco di ne-o. Lo fcudo ortato di roflb con Tcttc Caftella dorn, e tre n.'lle föni- '' mita, due ne* Uti, e due nella parte inferiore. Lo (cudt? cir-condaio dalia Collana deU'Ordinc di Gesu Crifto, daiia quale pendc una Croce patente neirertremica vermiglia , nd di cui i«»™. mezzo rerta delineataun alp^a pi« picciola d argen to . Sotto la punta J ed at due ]ati del Jo Scudo Tpuntano I'e/lremira d'una Crocegigliata verde, ehe quella deU'Ordine d'Avis; e la Corona fcrrata , come gli altri R&, \l Regno d'Algarvt^m^^zt-genfo con la Tefta di Moro attorcigliata , inquartata in uhj b^/^« jw campo vermiglio , c' ha un bufto di Re in maeftä vcflito , c foronato d oro col Volto di carnagione. Le prime Ifole , ches'incontranosiile Spiagge di Pomgalk , iftUnti^ fono le poltc alle fed del Fiume Vouga airincontro di Avero, le quali col nome del Paefe fono chiamate Mambas, e Terras ia^iüui 1 (k Pao, e ia piü auvanzafa jn Mare ^ N. S. Arejascorvi^ic-cioJa Chiefa, tutte comprefe fotto il grado 40., e min. 50. di la-tit udine fettentrionale, e otto,emin. lo.di longitudine, Profe^ guendo h JVavigatione verfo I'Equatore ä Capo Mondego , ß trovano alcuni ScogU perniciofi ai Piloti, che fono tanto minu-xw/äüK c. ti, ed ignobili , che ne pure vengono riconofciuti coo nomo • parricolare. JVTe'gradi 39, e minuti 40. ddla ftefla latitudine, C nv'gradi 7. min. 30. di longitudine due leghe da Portogallo dirant=, ük collocata da Tolomeo London IftßiUj da Plimo, e Mela Erythiay munitad'un Caftello, fpa'legiata da altra Ifoletta minore, d paichc di la^ fi trovavanö lo Stretto di Gibraltaira , e a^'nT^^V ^ Colonne d' Ercolc . Puo eflcre , che per quelta lagioTie vi-^e fabbricato un Tempio ai medefimo Ercolc , a ^i erano' Gondottt i ßuovi di Girionc. Dicefi parimcnti , ch," in q^uefto' medefimoTempio GiulioCefare versole Ugrime, vedcndoivi affiiTa, V Imagine d' Aleüändro il Grande , mcntrt gU fouvenire cib- che di ftupendo hayeva quello' giä operato ia eta di trentatr^ anni . Silia luUico park ancora di Caähy con-fiderandola comc T ultima Gitta , dove fi, poteva approdare . Süio u^s- Atqm hommnt finem GadssCulpemque fecutus: ed il uiedefimo « ■ in altro luogo difle ancora Terrapum finis GadeSy aclaudtbus olim terminus HercuhU Calpir , B^tifque lavare Solts- eqm duki con-pittks ^ifuetm Flumms mda - poiche j ^ vol oft fingono^ che il Salc_> ■ Üanco dal fuo viaggiö^ diurno , quivi' t imracrga. y ripofaiido-ü nell' Oceano.. Appiano' nsL Volunre delier fue lirrittioni ri-porta. > che fia ftata quivi ritrovata Ia feguente , Helhi&rm in-jffritthnrßntis. Cartb^inenfis ad extrrmsm Orhh Sanophago tefiamento me^ hoc jußi mnd:€r , ut vtdmm ß m qmjquam mfan 'm ad t?ie vtfm-dum uyiuc adh^c kca perteirapet. Mä Antonio Agoflini nel X[ Dialogo de Nummis. antiquk c' iofegna eflere tale Ifcrittioaa fittitia . Fu queft" Ifola nel principio approdata dagli Tirri , c Fcnicj ; I fiioi primi Habirmri erano cekliri per le loro Na-VJgatiomj e gll hodierni ancora port a no queflovanto. II prii> cjdfr cipalc negotio di cfii ä del Sale y e dclla Pefca de' Toni , che thi püvta trafportano qu^fi per cutta T Europa. Vogliono, che Ejue£li'I(b-■ la fia ftata la Patna di L. Cornelio Balbo ^ e del Poeta Ca-clie viveva. nel tempo di Martiale ^ rl quale ne parla 1 s. Sfia^ . C^afi nel fitie deir Ifola d^la ^^ic^nn. .parte v'e tm picciolo »W*. ifo, chiufo da_j Bna lingua di terra, h &bbricata Ja 'ktadt Cadis^c{co-ale, eSuSraganea i Stviglia, railata in mcraFiorini 25a VerfoilMarehade Safli Ccofcefi, che le ----fervonoJi Terrapie- ^inA _ __ ni > e dalla parte di JPi»^ tU Tem - Fcrma ha profonda Foflä riempita d acqua-» ^ ;^ con due Baftioni ch' occupano tutta la larghexza dell' j Bjßiem^ -"-^Ifola; di modo che quefta Gitta moftra clTere un' altra Ifp-- laDa dafcuna par-^^ tedclle fucSponde, ' c particolarmentcj d^i UiJa- lUO m Ci". Sarti^ JLtrcuf C-C^rt^ J'ttrhii dstJl^aii J-. ^PxgfMtr J MiiTl rimnl drMinttds J'f'Hl/fffr-^ las ^ A -^^^ Väie et Caitrv ] -/Iiulcf ^ ^ ^ STirnt^^ JiämffJr 'jFaiifc ■y&ifr-a ^tA^ »dt /fii /ai'Aajjz ( ^ - Jl :triniuj*/l Jiio ^fii'JuT- Čnmin^Lifi jlr ^jVt C J-.tif/j -»«V's/ jJt IS«, dt- C^ITU/Jijji Jtv-K-is^iÄÄ^^rf' , CßJV -rfY^JVilSrifAaw tb Septime 1 miitA * ■ i > it"^^ Ji \ S J: OWQ --'-'■K J'radp JJiU^ Al JE« JL V^" ^r^jjcBWif /dila^L^i 'if"'- ..'IJJ'' A 'lialm. nfht-ecBt »■o »VmA? bi Jjame^dar -JiUnd* CfndA •Xur^* - I. — ^ - , Jfatt ■ rft ' , .. /S^ iV'' itfJ tä; rtf/Tppj-j-B^ > # liBlXta \f - -P^WHTiI JffoJtteJ- d^ Oc^ n '^JmTo^e 1 SaCredvrt JUari. JKi-ii™, J /Ma^tailla Car-fen FalertCMS tfentctrrt^n/ ■it^it^uiocLt ^-'fZliÄHi- ^ -VhJLidoIU JlKfiiif »/I E-iJ Met^iSii J.AU'^a 7tUX> iBs^ttm ii>ettor-b/n * fivj-air' Jtf- Oalff-ethiil M J"" JMffn. JKbJl Ca£(3 de 3d:ondei Jlia ^rčrUdf!^' lUa ČAJ-lO' ^lltaif.^ 'OoiUfti^i t^Ll^lUI te -Ar^iaiU) i intefiirv Itj ^Gifar. ^Hl'- L titfn^e -Wt t^^^ 4L ^ L / ■Hiwwit. XoA 5L Ilä-, ^ Cara Cnur'iii \itda.d i i'^t L I ^yrj^ a JipfVftcr JÄ/Za ____■ ■^/■^«flui. * JtJVIJt y-ici k. . jfrwKl » i^T p 1 V-E 1 , TT™ J-,r 'Sj^^J^^^jffijlf J iv ■ " I ^ Alf J". Vf-drv^ IFe-dsf^neif "C iJ-*^ Caaiw ft'T Caftrtu^ ■ ^rvinLie Ot/ioifiar^irxl JTcr Va^lr-ir^ CaJLiaj teivta hwii^tr^t \jtoč rnt'jB^ i S-SEir^n df Co/titmtri^ -/ Jliptr^ fj ■lirfu^Ttü ^ ___afgJJf-T/ 1 •J ß^Appe , Ei J-JOJI&C .r^^^pr^ ^ ■jifOtiqueiijif^ ^ ^ Cjuttfial^- f Jl^r^wmJf JiicurSfi/ ^^ , i ^jirtirvliwr Xitn. ^ JJ^isJr^^'f 'tr/imnci^ . I dt Jttx^tfii^ - 1 t.if'JLz^Uf .Piifh k" It- StlTI tOcjn \ jtrffvTTji^ a, jti^KJu-M Ji &J- . Jtsrrairvj-1 i riits '^rviiT^ia 3S\ JPttrJrof^titJn prt} cr- [■""t ü'.tßob ' sn?« X-ui.T'Ttt — . J5 Jt/J^oa- / s> JfJtlli fantae'i dt Cacen / -arw*-^ ^tf jlir/iana/i^li. i JJj^jl/jl Co'nftfi^^ I^Htir^elin^rtMilCi'rtii Ir [jaimcj-. fr ..... Odiiicta^ J.Cs. I Jf^ 37 -Hji flti/ii:^ ivj .jlIÜttnZitA L^AryM ^tUtX npfiij "ŠT -Ca/a-^in. ^ -.J Xinio, ^lnta^iL JUf jTir/iar / 'JJ^fl iJinfUJhtfo, C.S Vjnceiitš ii-r^ j 'L Gr ^ifft/e ÄiJto. ^ jtlnLettdtv C^lUi^J-de l^Brdi dtariß^ >7 CaaiL]e,i&,. i- f '■SxvmxjTtm. JSai^utlls^ ^if Coj^alla. X'ifrfjjioj'o J'-^Ct'Or^ti >7 Ms. ÄB Čalaiftd'^ 'f}a.d.MsAt OTThtm ÄTTOöMum . J"." \ ^rtadfi. JC-ör» J^VAruli, \ o .AhuJii tf.JiiHan ^ 'sjz Catnip /t/ ^ iM Jl ^ f / &OXF xa ^ /, ' lue Au ■ «A- 1 X^rtr-A j^eralii TLrriijilaj OcJtea. lat^alaiHHf. ^ifiteKe^ hinjirvj^ y^X^Ptitrttr d iitL Xr iTJ Jüirlar^f yjr Offtif^ zf^o ; . i i- /G l^erUflTl^lMU / O M nx J'tirit^, de 3 ays de E-tf if J^A J OUf^ 1 0 .jfr^AidifntH^ jio/i^JL fmhejiii* iJetiča^ riit/tt'a JIßjjtd Xor^. iTJ" d '-Mertnil O^njES.^ o T- T> I itor^ Jhibbco^ ------------Si^oi CirU^ 3lii -j^tni .Ambasciato r^ a C a t^ica , Qr h Jevcnißi^ Hepublica diT^i^lin lUio. deiS J'tdi-^ Str^atxfi - -'TCfBftjik dti JCf-^ i r— i. t) t, k. Co^ , [ XI Giti-tr P7 & f-Jttrrtit fifH» jra Tarifah ■ J-^-ÄXT^ro ' o aiBJLT^M , Fi-ctiim , rzn Tär-ta^hej-i rud "V \ L ^ % . -a O L F O M JL n n T K G Jl E D M ^ n i. iffia ISOLA AGREABILE- Ncl mezzo del Fi ura f Li0:i ndla Provincia d' Afgar tre ]e-ghe füle ciilh'intc dairOcean«, e ^o da feiza, h un'iToiachia-mnta 1" jigtci^bik, J) Delkhfa, dovc t uttavia f: veggono le rovi ne d'im'anrica Citra labbricata da^ii Afričani . Quiindo 1 Porro-ghcfi principiarono ä ftabilirli in Afiica , Jion era ha bi raca. j , A^Si" che da Pefcatori, e da povcra Getice; itiu il R^ di Porro^jallo, . ftimando ä propofito d i fornficai-la > pere he pote v a e ff ere foj-corfa facilmente per Mare , vi fpcdl una grände Armata Navale , che ritnonto fino U per il Fiume, e principib a fabbri-carvi uno Forteiza. AI fentir cif> il Rfe di Fezza unl quel namero di GentCj chtr puote y mä dalT Artif^lieria , che bat:ev,i tutta la Campagnn a rintorno, non gl i fü peimellb d'auvici-narfi in modo , che potellb danneggiarla , poiciache ii vidc^ coftrertoii Üarne fenipre una Ic^a lontano. Comequc- Ttntativi Prindpc dcfidcrava molio dt trovare modi per imped i ro n'r' tal Opera j che Järebhe fiata la rov i na dclle Provincie , uiij Rinegato gli propofe rinventione di fterminare tuttcirArmata Navale de' Critliani fenza pcrderc im fol'hiiomo . fece pero tagiiarc gran qiianritad'AIberi r.c'Borchi,che fono alle Spende dci Fiume , e chiufe il paiTaggio dello ileßö con una Diga pir-fTifict*- (Ji fietti Lcgiii, col Ja quale attr?iversb una mezza lega pin buf-T^L}^.^"* dal luogo, dov' eiano i Portoghefi. Mä per non venire ad una Battaglia pcricololli j il Ri* di Fczz,a lafciö libero- il trantito coJr oftaggio dt qiiakhe Prigionicre dt conditione^ii cui diedc poi la iibertä in grara riconipcnfa del buon trattaFnento, che il (ii Portogallo haveva fätto a' fuoi Figliuoli, allhora che "J. eranü fuoi priaioni . La Forrezza diinquc fCi abbandonata y ^„fii Pof- feoza eflere iiata doppo habitata, come iie pure la Cirtä. ISOLE FEDALLL Laiama colla fcricdeglianni hä oramai palelato al Mondo , IxTiHtUm che nel 713 lotto i J Cover nodi Rodcrico ITirono chiamati 1 Mori neile Spagne dal Co:Giiiliano>di jfbrte chequeitabarbnr:» Nut ione ftefe cosi profbnJamentele iuc radici, che gli Originarj del Pacfc hanno profblb , per lo fpatio di piii 700 nnni , Aidori , e te-^*''""-fori per ifl-irparii, e fnidarli da quei Regni . Riufc) bensi ä Ferdinande V di fbggiogarii al fbolmpero nel i49i,obbIigan-doli d' abbracci^re la Religioae Cattolica ; ma no« gia di tigare Tinnata fierezza di quell'Anime nere^ che feg ret a me a-"" te machinavano la diftruttione dello Staro , e lo fpiantamen-to di quell a Fede iagrofanta, che ibio in apparenza , e per addormentare i'armi di Ferdinande , profefarono. Onde Fi-lippo III, havendo fcoperte le mine de' loro pcrverfi difegni , c le trame della ielionia y fnidb , sbarbicb, sband^ quclla Pe-Ae da' confini dclia Tua Monarchia , ä fcgno talc , che Ii 18 ufrit^^^^ Gen. 1610 u(čiroiio dalic Spagne quafi looooo Mori, comprefc Ic Famiglie ^ Donne, e FanciuIIi, iinbarcandoii la raaggior parte verfü r Africa ^ altri per Coitantinopoli , e molti approda-rono ä Säk nel Regno di Feü.za , dove corredati mokt Vafcel-]i , fi diedero a corfeggiare il Mare , for to prctcflo di mole-ftarc i fbli Spagnuoli , eleggendofi pel ricovero de* loro Icclli Ic due Jjok Fgi^aUi y le quali unite da una parte allaTer- tmtre dt ra-ferma , e circondate d' acutilfmii Scogli i da l'altra forma-no un Porto aflai commodo - Governpvanfi quefte Genti ra- " " minghe nella Otra di Sale a modo di Repubhca; mä furono dcbellate, e fottomelTe dalla potenza del Re di Marocco;, ende fcacciate aiicora da qiiei conrorni, maggiormente fi ftabi-lirono nclic FcdaUl per 1' efercltio , e fVanchlgia de' loio la-dronecci , abbandonando in S de la fanuifa Mofcnea da loro chiamata SumrnaruJ}} , che sfbriatamente fui coÜruttada crerr-ta mila Cnlliani latti Ičhiavi nelle Spagne da Moule ]acoi> Almanzor nel tempo ddle iue con qui ft e. OLE A O R D I. NEI mezzo del vafloOcrano Atlantico tra I' ampiezzaj de' due Continenti del Mondo Vccchio, e Nuovo, ne* gra-AJr ifoi' di J 7, e 40 di latitudineSieti:encrionaIe, e 54?^ e 3 57 di ^ii^Ui^ longitndinegiaccionoleyi^^fjnd'jjchedalla diverfitädelle JVatio-afiin'iKf ^^' i^bberoanclie moltiplicatele dcnominatiom. I Latini le rico-oitutt\ nobbcro coi nomc di Azores Acäpitrum, per laquantitä de Spar-jtitffrf. ^ v' atlignavano nel tempo , ehe furono fcopertc , Altri le chiarnarono > per(.flere ftate icoperte daun' Ammiraglio di quella Nationc . Furono ancora nominate^ Tercerc d all' Ifola T^rccra , che lignoreggia qual Reina fo-pra di quefte . Da moki altri furono dette Supcrhri , perche fono pi^ vicine al Settentrione , e fiiperiori alle Canarie, Gli Spagnuoli le chäamarono Aj^aras . I Fran celi les A^om , c da-gl' Italian i fbno de rte A^X'^riS , c degli Sp^Jvim per Ja io-pradctra ragionc . Alcuni Autori crctlettcro» che queftefblTe-ro le Catkermlc di Tolcnieo , 6 le Cajjiterid) di PJinio - Si vcg* gono circcndate daperniciofi banchi, e da moleftiflimi Scogli, che pajono tanti Araldi infelici , che preconizino fieri lita , c nniferiei e pure dette Ifcle fono fertiliflimc , e ben coltivate : i^udrifcono A ni mali, e princi palme n te Buovi cosi flimati, che , t rf preriofita Ii (a crafportare talvokaanchc nclI'Europa. II frutto chiamato Batatas (che ere fee nella 1 erra come le Rape) d'ottiipa foUanza, ed'efquiilto faporc, riefce af^ai familiare in j/i^qucft'Ifoie . Gli Habitant! fono robidli, per I'aria falubre , ^^^ rcfpirano; e le non vi regnafle ufi certo maleparticolare , ^-rft^fr Q^jj^ fpecie di Paraliza, coine ancora un' akro chiama- to Ofangue t ch' b itna iiiifTione fanguigna , non proverebbero infennkä veruna, fuorche la deerepita, cdil Fio j ch'ognnno deve pagare alia natura colla Morte . II calcolo piü comu-ne de'Geografi riduce queft'Ifole al numero di /ette : ciofe la ^wjn/tU. ! Migfid, S. Maria f S. Giorpo , Pko, Ft^aly e Qraiio- fa. I piü Moderni pcrb aumcntano il numero^ aggiugnendovi quclla di Fhi^i, c delCufrvö\ b Corvo, le quali per eflere ieparatc c'i^.Ay?*. dall'altre , fono le piii efpofle all'infblcnza de'Corlari. Ub-bidifcono tutce al RediPortogallo, everfo I'anno 1449 quef-^^ ;yfatione principib ad habitarle. ISOLA TERCERA, Trä il fine del grade trigef mo■ nono, e principio del qita- dra- dragefimo di latitudine Settentrionalc , c trecentocinquan-tadue, etrecentocinqLianta-tre di longitudine fiedc la Capitale d i queft' I fole Terena . Volgarraente vienc c hi a mata V Ifola di Qrsft Qhr'ißo y c da' Latini Infula Tertia , che non circuifTc-» pcrb, che 40 miglia in circa , üendendofi in lunghezza da_j Oriente in Occidentc , di modo che ia larghezza ne ha poco piu di dodici. E' tutta circondata d' akirtimi diru pi, che fcrvono di muraglia al fuo circuito, edi una nojofa profpettiva ä chi j^gfjj/ r approda > e pure viene all' intorno habitata . Non e munita ^tr//* d'altroPorto, chediquello d'Angra in forma di mezza Luna, ailai bene cuflodito dalla Fortezza di S. FiUppo fituata a* piedi d' una Montagna j e quelli, che bramano approdare ä quefVlfb-Ift , fi fervono d i due Colonne collocatc fopra due alciflin^^c-r Montagne y affine chffi Naviganti , mirandole, indrizzino le prore verfo il Porto d' Aftgra Gitta Vcfcovale , Suf^raganea deir Arcivefcovado di Lisbona, Metropoli dell'Iible annefie , e Seggio del Go verna tore - Gli altri Luoghi princi pall ibao Pra-yaj S^Sehaßsarty S.Barbiira^ Ah tira y Quaha ^ Vtlla nmva , ed akre habitationi di poco momcntoj- macuttiabbondanodi Fru-mento, Vino, e Paßely ehe fcrve per latintura, c pe'l com-rr.ercio principale dell' Ifola. Scaturilcono pure ivia'cune Fon- fr,. tane cos! calde, che ibno fufRcienti per cuocere im Uovo; ed akre impietrifcono il legno. I loro Navigll fono fabbricati col legno di Cedro afTai comune in quell' libla ; comc pure un' altro legno det to Sangumho, pe'l colore fanguigno j con cui fii coper to dalla natura . Li Agoflo del 1591 arrivb iu Tercer^ lina Flotta di ^o gran Nävi di Bifcaja , Portogallo , e Spagna , e dieci akri piccioli Vafcelli de' Paefi Ball! , chiamati Flihoti , ch' il Rfe haveva fat to arreftare per fervirfene > e qualcbe Petachio , e f/^/wf^ Caravelle per convogliare la Flotta , chc veniva dair Indie Occidentali, e con queflo medefimo mezzo ricevevanole Met- ijji cantie dalle Nävi di Malacca , ch' erano in Tercera per traf portarle in Lisbona . Li 13 Settembre la fudetta Flotta, ap-proffiinandofi all'Ifola del Corvo, riconobbe 16 Vafcelli In-glc/i , che bordeggiavano , attcndendo la Flotta dell' Indie , ^ufl'hc^^ alia quale havevano di gia predaro qualche Vafcello . T^-f^^vaU ncvano per Ammiraglio Ti^mafo lUmev Inglefe , il qua!c-r ■ ve- ti ßsÄ ji ^ 'r . L ■•■■Os ^^OUlDll ■ J* J^ifiJßlC«!«* a, : I i üc/ IPcrtiiO^i- ..Pl -t ■ -t .............■ s^i ATliA^li ~ ° T ~ S. BltnJ^. t i» to ffUishJ" ■ 'i i / j ^l.e^t^] ! lia-Ti^- el M A« s4liOASSO, J J 1 I. J. Cannc J^äo «V___ ^^ rl r P O J-IKiLA, I Q U I N O T I A L J K Q U J D I A L L EQUATORS -----—-j^^miniiMniin raj vcilendo la forzi^ ceiU Fiotra Spa-gnuda , ordinb alJi . iboi J che non 1' at-taccalXcro. e no;i fi difunificro. Non of-tantcqucftocormiv lio il V. Amrmraglio Bkcardo iOivoonvelt, . collafuaNave cliia-nuta B^venge fi potto ad inveftire quc-ftaFiocta , n^ noii ciTendo feguito da* fuoicon ugualc ar-fhaggredjto Jtatc ^umtc y s J^^At Oonwni C t ^Jj O L'. u I I.del Cuerijo, £y del Co^o Fucr'to Ltrrt^to, h ko d C i3 Eomc/V ^mrta M/ Cuan/ü Urita d^l Gada 7//a deliTu. t/ trada i^ioiti^coaf^ ^anno cot/oazto it^rifnoiAle-ridtano prv/J^i e piccida, Jmioma^ Caprariay N'wa-riäj C CanAvia : Alcuni credettero , ehe per l'Ifola d'OwjÄ™, e Junonla li dovefTe intcndere que IIa di Porto Santo , c laltra di Madira riia fecoiKb la Aippiiratiüne jiiii moderna , con-o/i/flf^ni/«f tandofi fette leCßjj/rw, Tlfoledi Pcrto Santo , e di Mid'ra^ n? non vi fono comprefe . Altri vogliono confimdere la Pimtdm, e Lmccrctit; k Cttfper/a , b C^ptana con l;i Fnerteventuru ^ e fogliono numerare ]£ Cafiari'e ca'ictte nami /eguencl , Palma „ dd FkfOi 6 Fe-noj di Gomeniy di Tmerifä, h gr^mCüfiürui^ ^ la Fuei't^entura > e LAncerata . H Purchas v' aggiugnc aicunc Ifolette , comc Ißbos y Roca^ Craihfa^ S.Qhiai-a, Akgranqa^ ^ ed Ir^erm : overo, jfeconda il ^iamito , Vgcchh Marim , SQh'ia^ rn y Räca , Gratfofa , ed Ale^rm^ä . \J Or telijo iinifce ä quelle la Seh^ja , b U Dsßrta , die nelle noHre Tavole chiamia-mo Seh^tk^ , crcdendo efTcre quell' iite.'Iä , di' il San uro chiarrta Vfabio Marino . II Teilet vi nota ancora Yljola Cer-vi, dctta dair Orrdlio di Cow ; vTia pcrclic fbuo di sx poca confeguenzia , i:ou meritano considers tioni particol^ri. ^ C'^rt^W^- füno collocatc ndrOce^no Ar antico , guardan-all' Oriente la Cofla dell' Africa , trä i gradi 16, e di latirudine SeLtentrionale > c trail pruno , e fcrtjjiio g rado d i longitudine. Ancort.-hc qucfte fieno Jlatc eoi}ofciiite da Pllnb, Strabone, ed altri antichii ibno perij rrmailc /čpoJre ndroWio dair incuria de' Poilcri fiii'airanno 1405^6 come v uolc T Abtäte Baudrand fin'al 1548, nel quale Gib: Re di Caftigliace-dette tutte le iue ragioni lovia quefiz'Ifole ad linGenriliiuomo r-iv Fraaceič , nativo di Caux in Nonnandia , dctto Gjo; dißen-tancour, il quale provifto di tutt'jj neceOano, vdeggib alJaj j/JJ^'^' conquifta di queft' Ifoie, cd il primo sbarco, ch'egli fecc , fti iieir Ifola di Lfinarofa , dove coflrufie una Chieia ^ ed inij Convento ad honorc del Scrafico Padre S. Francefco . Indi ri-tornolJcne nelle IS'pagne , ccdcndo U fua gi^h iidirtione ( per quanto ne fcrive il Graimye) k Diegö d'Hcrrera per una cer-ta fomma di contanri , c queitu s^ impadroni ddl'Ilbla Fi^er-rm/fr//r4,chiamando]a cosj adhonove di San Bonaventura,nd ^iorno della di cui feilivita cntro nd Porto di queff Ifola_^ . Doppo tale impicfä (bs^atogö 1' Ijölf ckl Ferro , c di Gomfra^ Ipcrando poi d' ha vere lein pre la for tu na propitia , tentb di Ibttoincttcrfi Ic aUre ; nia noii i^ii riiiJd: Ondc, dirtrto dalla prudenz.a , fj rilolfe di cederc le flie ragioni al Re Ferdi-nandoj cbe fpedl una podere/k Ar mata aIl\iiIčdio ddla Qran Qatfaria^ e doppo un fiero contraüo d'antbe le parti, fu fuperata, e coftretta d' ubbidirc H Ferdinando; come pure le altre con-qiiiftate da Alfbnib de Lugo , e Pictro di Vcira , per coman-do ddlo fteiTo Rc. II fuolo ddie Cannri^ produce Vini tanto fqniliti , che non folo la fterilitä deUe Pronncie Settentriona-li , mä Ic piü ičiiiji ddl' Europa iüella ii pregiano d' imban-dirne le Menfe de' l'uoi Principi. A' qucfto fbavidimo liquore juettütt-- corrifponde Tabbondanza di iiiolte alcrc delitic ; imperoche , öltre il bifognevole di varie fpecic di grano, ch'ivi ftraccoglic in gran copia , tnpndiano Ijok , veramciite Fortunate » nelie delicatezzp Je frutti piti Iii mati , come Ar and , Cedri, Fkbi y t tebi, Grüffati, Perßciy C^me dl Zucchro.c D^ttoli. Vi germo-g la in oirre una cerra Pi^iira, dettu comunemente Orifelk , che dagü ..otamci , b /]a Senjpliciiti vierte creduta la FaUris Lt Diolcorwe - gli Habitant! raccoigono la femen^a di quefta I lanta, per pafcernc g!i UccelJetri ranto ftimati ndrEuropa, detli comunemcnte Canmm , overo ^ Canarla. NudriT-cono ancora molte akre fpecie d' Ani:nali tanto volatili , cc^ me quadrLipedi , e princi pa I n^enrc Buoiri , Capre, Anitre fei."'«^'^^ yatichc, ed alrri : non c meno rcrtile il Mare adla pretiofitä de fuoi Pefci , c bafli il dire, che lo Storione v'c tanto co mune , ehe Terve pe'l foftentameiito , e pafto ddla mvexa^ - ^^^^ » oli^^e » limpidijTimi Fiumj , hanno mo ti Fodi iabbricati dalfarte , ne' quali r onde procellofc,. ddla marea introduce J'Acqua falfa , che flagdlata da' ra^gi cocenti de! .Sole , s' impietrifce , c ü converte in Sale . I lopoh dl quci contarni robufti , vigoroü, fanilTimi ; di ' col naro fcbacaato, c largo, fpiruoli, cmol- föl to fotahi coraggiofi, ardui , %uaci dell' armf, ed amatori della Guerra . Vi fouo nmafti pochißlmi degli antichi barbari , ehe gli Spagnuoh chumano \ q^ali fi Tono nio-Dgcrat4 , umformando/i co^ co/lumi , e civiJtä degli Europci. Parlano poco , ma affai dolcemente > e ndla moltiplicita de' " loro hnguQ^gj , la Imgua Spagnuola e afTai comune , e beii intera da tutti , Oendo dunque la prindpale , e pib con-ßderaWe k Seggio Vefcovale ddrinqJilitione, c de Governatore dl tutte T altre libJe , ii quale decide genera mente 1 punti ayficoJrofr , e le liti pr« inveterate , ha-vendo dal Monarca ddle Spagne un'autorita quafi ruprer;.^... tutti la Fede Cattolica , e Tono diretti nello fpiri-tuale dal Prelato deila granC^naria Suffraganeo deli' Ardvef-covodi Siv.sl.ain Wna . Le Mcrcantie , che i Foreftieri trafportano daquea Ko e, confiilono principalmcnte nd Vinox.^«. ddU granC^nana, Pdli di Ca pre, Zucchcro , Frutti , ed altre cofe pretiol^ poco fi ipecißcace . ISOLA DELLA GRAN CANARIA. Convengono Eutti i Geografi, die quefl' Ifijh fb^Te chiäma-ta ancora dagh Antichi collo tteffo nome di Ca^aria ; c nelle noftre Tavolc giace ne' gradi 27 di hutudms Sctrcn-trionale, e tra h 4 m 5. di longitudinc . La fua lunghe^za e ÜI 40 miglialtahane; mliTevet, volendola di figura roton-da , non le afiegna, che li Icghe di Francia . In quefV Ifola , come Capitale ddJe fi trovano tutti i Tribunali qusfi fupremi , tanto nd Jo špirit ualc , quanto nd temporale; tenendovj il VefcoTO il luogo dd Sommo Pontehce, ed il Go-vernatore quello dd R^; di Spagna . Quell'autoHta tant'am-pla viene loro concefFa per la iontananza , e diffidle acceilb alle pnme Fonti ddl'autoritä inap^^ilabile . La generofa nie-tü de Mercantj accre-bbe lo Ipicndore a quefta Capitale ■ joi^ ^roche coilruiTc ndJa Cirta un Con ven to d i Religiofi di San Francefco , e moki altri difpcrli ndl' Ifola , acdoche qudi' am me rella/Tero opportunamente proviib, e con fö Ja te nc lo^ 10 bifogni rpinruali coli" amminiflratione dd .Sagramenti , c propagatione dd Santo Evangdo . G^/dar , c Gj^a fbno due Berghi , che pure ü tiovano m qiidt' Ifola , fregiati collo quahta fiibJimi fopra accennate, che i berngnimmi influlfidel Cido compartono ä qud Paefi . ISOLA DI FUERTEVENTURA. L'Ifola di Fuertevemra viene crcdiita Ja Cafperia di Tolo-mco c la CaprarM,6:i Plinio ; querta c U piü vicina all'Africa m faccia al Capo Bojados , prdlb la Terraferma di Bar- /i'^^Jr bana , fituata trä I'lfole Lanccrota, e Canaria, ne gradi 27 di latirudine iettcntnonale, e j in 6 diloogitudine ■ Ouattro belJe Platze pofte alle Spiagge dd Mare i' adornano va-gamente , che 1 ifola comparlfce un fontuofo 'leatro fabbri-cato dali Arte ; e Ibno volgsrmente chiamate dagl' Ifolani ' Situaiisnr, ikiia gr^a CflItarLt. AutoritA M V^fci- lili G Pernici, Tor core, ed altri Uccelli fono aHal familiari in queft' Ifiila , la quale t anctie frcquentem jnte bagnata da pla-cidilf Yje ibntane, c'hanno il fipore di latfc . AlLido di que-fto Marc nafce un' erba tanto peftitera , e velenofh , che fe Eri^prjfi-un CavalJone mangiaiTe , k di ki morte /arebbe inevitabi-/""" • le . Tra queft' Kola di Tener'^a aH' Orienre , qnella del Ferro air Occidente, e quella d\ Palma ä Settentrione & ütuata Vlfi-U Gomera , b di Gomer ne' gradi x 7 di latitudinc Settentrio- -nale , e priroo di longitudine , che s' eftendc nelJa maggiore fua lunghezza miglia in circa: Alcuni itcogiierri fcnza no^ me daila parte dell' Oriente la circondano : ina al prefente & tutta diierta , incolta , e disabitara , forie perchc flagellata daüe Guerre, b fconquaiihra dallc rapine, e barbaric dc'Cor^ fari , come quella poco fa mentovata di Lancerota . Chi perb coltivafle il fiio terreno , non lo troverebbe meno fertile dell' altre collegate , si nella ^retiofitä del Vino , come nclla copia dcJ Zucchero , ed akri frutti proprj ä queft'J/ble . Cc La I 'i cSciicnir^ionc f ISOLE CA^JARIZ Fo.^.vciJuftc tja cJ' Ciit^o/tca.^ c JcJci-i/fc da! CoroncilicAi. C Cosm^ra/bl^. dcila 5creiii/?inxa I^pttb: d i Vene ti a dcdicatu. fJIJ J ■^tt^ha J'Jlii/ta 3. 4. & (f 07 I cfUcccil. .Sl^v alvise i>a. «-VY^j-jcllj ■'i-aV»-. n \ \ \ J' TV^j conue!i ^TccLfftdo f/J^tr/v/p Ji -üii^i o. fci-x. pitif/K^JtJ^ n^/ . a/tfuoLr /sScon^otinato iuiiii /u j/ua Gc^ij^iti Iföle o' cj i^aTiTaa^es Ijcs S aJu Eire f , c fSu/iu/m iToie de VcccJii Ma-cjjii \ / / / Cap^ I drlLi U^OJl cOJ'i c/itatTuito j^f cäurcr^ ' '\ftara ijjioTc t/o/w ftn tcr-nune. a .Jlarmarč if'i^ue n£Mi c/vi /cciftj pajtstjn: fttu o/av, /'^tTtyffirt acAi.' ruhfus: Uti^tfif JnFfijJii^ji Coft. JifJ/ne qiiclla del Fer^ rlim» c r^/rf Palma , pafta ne gradi 7S di ]ariru4ine Set- ■ tentrionalc , e pi-iino d'i lougitudine , quale gl; Sp^gnua-li Ci rcfbro P^idrORi ne! 149> i-a /ua ninggior eflcnfione mezzo giftrr-Q in Setteatric.ne b di m.iglia m clrc^ i , lu^ quanrur,(jLie il fuo giro rdVi airai liiTiitacoi da lireiii confini, tur-grafPeiia del fno Tenitorb e tale^ chcnoae inferiore a quolla de' piu lecondi ; pojchc i! Vina, Zucchcro., ^^riitti, Arrncnti j ^.atte ^ Fornn,a|fgio vi ricilona molten pfquifiri . Vi ^bino un picclcjo Vill^ggio, nominara Sa»ta Ow? d?^ P dm a ^ moJti i5orshi , cd Montagni , ch^ gitu /iamir^e . Si vi-dcro ufdrcdii qqella ae^ 1(^77 Fuocln ibrtc^rrand , con tro mori di tcrr^ , che Ibao ailki rimarchevoli per laloro qualica^ c dur^^tionc , > ^^ tretnb nelJo fp; T^fmuot» le fpiaggCj e'l Tremuota accQmpasn;tto, da fpaventevoii ruoni di tutti i Santi j chiamandola da qucfti Pom-Santo , Giaccva »»ii^n- ^urfj einteile ^ioj-ni, nel qu^l tempo lu terra s' apiO in moki fepolta trk gli orrori de' Ilioi Difcrti , incolta , disha- ^p/i-f«« luoghi, La piii i^rand' apcrnira £ä fopra h Montagna , detta bicata , c ftcrilc d'ogni bene i mä doppo il fuo fcoprimento f tt ifl/ '4:;;dcllc C^prc J dirtante dal Marc nn mi^lio , q mezzo , dalla popolata , e dalla fagacitä dcgU Huomini r^fa fertile ditutt'il "'quale ufd fuora , che tramandana pietre, c qualchemi^ bifagnevole pe'l foftentamcnta de' fuai Habitanti, producendo -ATOk nerale liqucfatta . Lo Itefiö accidence arrivo in molti luoght Biada, ed altrc fpcciedigram, Bnovi ,Cingbiali>Lepri, Cera, convicini, ed in mcno d' un quarta d' hqra il tbceiX) verfo il Meie, ed altre delitie. Vi crefce parimcnte un' Albero j che V ISO L A Di PORTO SANTO. Neir Oceana Atlantico dirimpctto al Capo Ci^nt in n^i Sifutfirii gno di Maroccq vedefi 1' Ifüla di Pono Santo , ne' pradi di laticudine Sectcnrrionalp , e j di loqgitudinc all' Oriente deir Iföla Madcra , dalla quälet difcofta 18 miglia . L'Or-telio tiene , che qvieÜa fia 1' Ifola Cerne di Toloineo ; cd altri 1' Qmhsrk , b, la PJuvtaUa di Plinia : vi č pcrb maggiar' apparenza , che fia V libla Pf/ta di Tolomeo , mentre quefto ie attribuiice una latitudine , che s' iticontra colla nofira^ j ella s'eftcnde per vcnti miglia di lunshczza dal me^io gior-no al Settentrionc ^ c fii fcoperta per Ja prima volra da due , Ii Novembre poco dopp^> Lra.nantata U So- Gentil huoraini Portoghcfi , Giovanni Zarco , e Triflan VäZp^J^^*^ tremb nelJo fpario. di fi'^dici ießhj air inrorno de!, Jiel 141s il prinia d'Agaf^o, b,comeakri vogliono, il giorno f/f i/ T^tt. ittntU Ttrrittfi» « tffifit*. piede d^Ha Montagna fin a' diciotta VoraginI , ehe vomitava-no fiamme , e pietre bvucciate ; ma in s\ graq quantita , che formö cojnc im Fiume di fuaco , Prefe quelta il iüo corfo (a-pra le pianure Ä/ Canhs , e coUva con'grand' impeto dalla parte della Fontana Santa ; ma , effendo arriyaco preflb grari C3.hu , fi rivalco alia drirra, e Ci prccipitb verfb il Porten Vecchia, ch'e quello, dpve gli Spagniiali abbordarona, aU'hör Mir^^ptT- ^^^ Padroni dt quefl'Ifola . Li 20 Noveiribre fi fecc una fecondA apercura fopra la Montagna dclle Capre , dalla_» quale pure ufavario pietrc , c fuoco , con gran tremori ^ c_j tuoni^ cI:^e conti nu aro no piCi giorni , Leceneri, cheeranone-re fi fparferp fette Icgiie loncano , c t^itta il convlcino Ter-ritoriQj,rima{lo iiterilito, obbligb i Pacfani ä ritrovarc miglior afilo, allfiritaaaniofi daquefti Valcaqi. C^L'li'Iiüla pöi , che gli Spagnuoli chiai-nino H^erro; iPor-sU't^tic», foghcii i Francefi-if/z/^fr, b ismiglia iftSa'' r Oriente daU'Hbli Gjin^ra , iifuatanc' gradi 17 di latitudmc Scttcntrionale , e la piü meri^ionale delle Cana-tk \ ma parte piü Occidentaie tli clla habbiamo in tuttc le Tavole Qeograflche di quello noLtrp Atlante principiato ä iiumet^re i gradi di longitudinc ; torr^e nncora per l'Editto di Lodovico quafi tutti i Gso^raft moderni fanno pa^iare il primo Meridiano per quella parte . r^.yi pure aflcriiconq alcunl, che V IfoU eld Ferro fia lOmbrott > o la Pluvmlia d J P lir ' ' I" quciV Ifola nan ifcarurirce ne pu- re una Tola goccia d' Acqua dola: ; ina 1' inertäbile providcn-za di quel Dio , che negli e/ietti prodigiofi della Natura ci fcuopre alcuni barlunii d=lU iUa imp^jvfcrutabile onnipotenza, Aiit^fPf dotQ queflo terreno d'un'Albero marauigliafo, femprc coperta d' folti^Tima nuvola, chegiammat h ritiru, ne cambiadi %;ira, cccetcüatone stt T hora del niezzo dl, c^uando il Sole sfcrza con )iu vigore la terra , diffolvefi a poco a poco ladcnfita di quel-aNebbia, U quale fcconda laPianta d'un rugiadofo Uquore , che poi diftillafi dall' A1 bero in Acqua limpidiflima qual Cri-ftallo in certc Urne di Pietra , che gl' Ifohni hanno fatto collocare ä piedi del Tronco ä tareftetta , raccagliendone fin' i dodici Botti al giprno , quantita fuificicnre pe'l bifosnq del-r 1/bIa . Q^cfl:'Albero e d' qna grortez^a flraordinaria , le fo-glie aflai lai-ghe,, ed occupa mol^o /ito coll' c(Vcnfionc de' fuoi rami ; chiaiiiafi dagU Habitanri Caroe-y daßiiSpHgnuoJi Santo : cgli 6 fempre verde, come il Lauro; produce certi frutti della X/- grofleiza d'una Ghianda , ma d' un gulto ammirabiie , aro- Prultt Miff t Wi/attai§ , matico 1 C moltQ (lomachcvole. diHilla una certa Gamma chiamata da' Droghieri /änguc di Drago , I iScoglietti, che la circondano dalla parte di Scttca-trione, precludono a' Naviganti l'adito d' introdurvifi , noiij Jiayeii^ Porto, ma fblamente un Golfo aßai ficuro. L' I S O L A MADERA. Molti vogliono, che quefta fofle conofciuta da Plinio fbtt'il Home di Cerae Aflantka , e da Tolom,eo per t' Ifola d i G'mnonc, opinimt overo Autoiala , e da qualcano b noininata laRegmaäell' ^olc caula della fua bonta, e tertilita . Ne' noftri Secoli ftl fcoper- nAtutu»* , ta folo I'anno 1410, 6 iecondo altri 1418 da Gio: Goafalvo, e Triftan Vafco , a nomc del Re di PorrogalJo , che tuttavia il Padrone . Altri perb Tortengono con qualche apparenza di fbndamento , che (oSt prima riconofciuta da Roberto Machino Inglefc , e portano per loro ragione , che Gonfalvo, e Triflan vi trovaHbo un Romitaggio fabbricato dallo ftcflb Machjna , con 1' Epitatio fcoJpito di fua Moglie . Quefta fc-conda opinione dovrebhe efTere applaudifa, quando I'accenna-ta Ifcrittione non fia un ritrovato di qualche-partiale aila Na-rione inglefe. Ci bai^era dunque fapere, che queft'Ifola giacc lotto un Clima d'otnmi inilülfi , ciiendovi I'aria temperata , c molco falubre ; il terreno fertile d' ogni frutto piü pretiofo, irrigato d' abbondantiinme Fontane , c tanto copiofo di Fru- Ftrtiiui men to , ed altri grani, ch' ordinariamente readono feflantaj per uno, I fuoi Hdbitanti fono piU civili, cheqtielli delfc Ca-narie , e profcfllano cod^ntcmenre la fagrofanta fede Cattoli-ca, trartano con ogni cortelia , ed amorevolezza ne' loro com-^^^^^ mercj, che coniUlono in Zucchero, Meie, Cera, Aranci, Cedri, Limoni, Granate, Vini, eCorami. Lefuc Montagnc , ancorche frequenti , e non troppo alte , nudrifcono quantita notabiJe di Cinghiali, Pernid, e (^uaglie. 11 Vcfcovoelcrdfa la fua Qiarifdittione'fpirituale fopra 56 ChiefcP:;rocchiaJi quattro Hofpitali , ed 81 Romituggj . Vi fono inoltre cin-vr/ze**. que Con ven ti di Religiofi , che pi opagano coir efempio , c_j cojle fante predicationi ia fedc Onodolla del Redenrore; enel , 161S numeravanfi fin'a fd milh nonanta fci CaieCattoliche. ? La C ittä Capitaie ^ FuMyi'og2:\Qi'ao dd Governatore , ilata per I'avanti andiela ^^-t^ropoliuna di cutto T Oriente ; poJche c/w o;«-. I'anno 153S ^a fublimata dalia iedc ApoJtoiica a tale digni^^«^'- J tä , facendovi Ardvdcovo D.Martino di Portcgaiio. Doppa . , pcrbi cffendofi ftefa la CrUUanirä pergli fmriofi Regni d' Onen- .. % tc ; la Giunfdittione , e titolo d' Arcivtri. ovato {h trasfenm ^ alia Cittä di Goa, come coliocata in fto pih opportuno pji ■i' governo fanto Ciyilc , quanro Lcclelinftico di lut'c I'lndie ^ J reftando ia Ckta di Funchal folamentc Vefcovado, 11 quale i r. utf- ; AH'intorriQ ddl' Ifole Canane giacciono make IJbhits. , m\ tanto fterili ndr^nTcrc loro , che non hanno nfe pur una quali- tä , che rperiti d'clTcre commendata . L'lfoli^ poi di S.Bow/i^ -------------------------^ j- t ■ u d>ft, b , che pure alcuni chiamano 1' Ifola Jm^mata me con Porto Santo, cd Argnm iu Si-tiraganco di Lisbona^. -Äföpra defcritra , vicne da' piu favj Geografi fiimata favolofa ; Vi e anche inqueft'IfoU laCiltaäi S.Crccs piu coafiderabilciii ^ 'J:, önde da' npftri GJobi reali habbiamo cfclufo queft' £ntc di ra- Funchal, benche Metropoli. j t gioncj - ' * L'ISO- ISOLE DI CAPO VERDE. Ouefte ticonofcono I'orisine della loro dcnaminatio^, ^ ^ wn unCapo dlrimpetto alte tnedefjmc , fituato fopra la Cofta del origim Coatinentc deti' A tri\:a, chiamatoda Portoghclj C^^ol^erd^;bdal 'Lti^ni™ Marc, che Je tirconda fem pre verdcggiarire, c coperco d'una cere' captPr-iit. erbücartilaginüfä in tanrat-opia^ch'il Marc(embra tut: e denfa, Lh*' che nel fuo fofco colore pub alFom gliarfi alia Pece liquefätta ^ ie jnalatic vifonoinconlV^uenzaf.c-iaentj, cj.uč Febbn , diisentc-rie, doloridiventre, puntiire,ctta-tr^^c-i^jgironoori- VAüt ea- Ptrtt. ginar/i dalle pelfime qua lita d'un'Eicmsntopocomen, che pu-trelatto. Eliendo la loro fitiiarione era la Linea Equino^tiale, ed il Tropico di Cancro, ban no d ue volte i ■£ itate, come .mche due volte Tan noil So Je foprail loro Capo ;c qua ndoil Sole en t ra nel fegno predettodiCancro, ilchefacccde verloil äncdi Giagno, pria-TrmpSiii cipianoä cadere tantcpioggc contuoni , [.impi^ fjlmini, etem* pefte,chefembia fi fconvoJga tutta la Natura, durando l intem-periediqucllotempo fLatenatotalvolta fin' alMcfe d'Ottobre ; mugifconoi Venti Meridionali , e freme ii Mare , fla^cllando colJ'impeto dell onde ieSpiaggedi quell'Liblecoa tanto ("degno, che pare le minacciadognt moiiientod' 1 ngojarlc.Cit> non oftan-te,Tion lafcianogi' Uolanidi bencoltivare leterre, raccogliendone Ri/o,eFrumenro Turco,che^e^ve, in vecedel Frumento Euro-peo, pcrfar illoro Pane. Godonodipia I'abbondania nc'Cc* pfflft^^ dri, Limoni, Fi chi, Meloni, Cocamevi, Zucchero^ ed Uva, die Mf. raccolgonodue volte 1' anno . Altri frutti meno connuni , d. tti Binaries, I^names, Sat at es y e le JVüc/di Cocco lono allaJ fkmiliari la queicontorni. Nudrilconovariefpecie d'Anunali, c pnncipaU mente Caproni,e Pecore, pariandode'quadrupedi; ne penuriano di volatili piullimatiin Europa, imperochc i Polii , Tordi, iff ^ Pernici jQuaglic jTortore, Jindiotti, e certi altri Uccelh chia-niati da' Fortogl efi Fiamf-n^osjc^hc fonodellagrandezza d'un'O^a, ec hannu Tale rolle alparidelfangue, ed ilreftodclle pcnne bianche, v'allignano in q^antita confiderabile,c (crvono aU'H.io-mo piii per delitia, che pc'i traffico. 1 rattandoli delJe ricchez2c , c commercio pn nci pale, le Pel I i di Caproni, Pecore, ed il Sale , cheli trafportaan.ora nell' Europa, portano il vanto fopra I'altrc inerci ^ per la quantita prodigio/a,che fe ne leva neil'i foie del Sale, Bcävfßä, Mayo, e San Ja^o- Fin hora habbiamo regiftrato le qua-litaquaJitoniuni ä tuttel'Jlble i rellaci d'inferire le particoUri-JjJ^'^j* tä individual! d ogn' una. ^if^ff' L' llbla del Sale li chiaina con queflo nome, per la mol tiplicit i delleSahne,ch'inellaiitrovano, epe'lSale» che daquefta, pi^t che da tutte V aitre inlieme, i Portoghcfi ne trafportario. Trovaii collocata nei gradi 17 di latitudineSettentriona'f, c . 56 di lo i-gkudine: chcnella/i'a maggiore dimcn^jünel■.ons'e^l^ndepi^tdi dodici migliajveieg^-aadopeibdalle CananCjodaii,. parte fett: rartff IS. Ijijg, trionale, cllacompanfceallaidalontano, per effere piü elevata delJ' ai tre fuc conhnanti, ecc£ttuandone quella di Buonatiifia j Le fue Sponde fbno competcntemente fertili; ma le parti Mediter-rance aitro non producono, che falfi ,everfbSciroccorrovanfi le fue numerofillime Saline, ch' in vecedi rendere dovitiofo il Paefe, e com modi gl i Habitanti, atricehifoino il loroSovrano, e lalcia-no agl' Ifolini le fatiche, ed ua'abbondante poverta; poiche il lo TO /bilentamentoconjfifte in aicune Pecorc magre, t nelle Tarta-rug he, che fi t rova no in copja numerofa ne'coiitorni dell'IibJa. A^ Libeccw^ornatad^urt Porto, ma picciolo . Quindici mfglia di-ftante da qucfta trovafi 1'I tola di Buonav^ia , altrimenti Bt^-ra^ Boavißa^b BowwfiVfet cda Lnv'tm Infula Boni v}fnß \ forft cosi detta »per eflcre un poco piu elevata di quella del Sale, e perche la T/^/Jmt vifta da lotanoaflai bene la fcuoprejovero per la vaghezza delle fuc Colline, che da iungi ralJegrano la vifta dc' Naviganti. Verfb la parte Settenti iona le una lunga catena di Scogh coperti dall' ac-qua, rendonoallai malagevoleiltraniito;e neiranno 1il Va-fcello Naräendella CompagniadelP IndieOrientali naufragb tra quelti infidioli dtrupi .trovanfi pure verfbl'Oriente altri Scogli « che facilmente ü poflbno fchivare , per effere alquanto icoperti dali'acqua; ancorcheinquefta le Saline non fienocosj iiumerole, come ne Ha precedente; ella e perb pm fecondain Montoni, Paf^ coli, Uccclli,Tartarughe,e Pefctyedil fuo PortoverfoLibeccio, ^^^^^ e moito iicuro, con otcimo tondo, e piii vaftodel fituaio nell'Ifola del Sale. Seguitaamezzogiornodi Bimavsßa'm lontananza di 30 mi-glia ^ ne' gradi 15 dilatitudine fettentrionale, e J56 dilongitu-d 1 ne r llbia di Mayo, b di May, d i hgura rotonda > picciola, di lo^f-^* ^y^-fole miglia d'eilcrifione, e la piii fterile per I'aridita della terra , pe'lSole, chela perciiote^eperlapenuriad acqua dolce, che la bagni: nudnfce perb Capre, piccioli Cavalli, Afim Sdvaggi, Per-nici,edaltri Uccelli. GliHabitanti fbnoframifchiatibianchi, e ncri, aliiii induflriofi nel coltivare.quel poco tcrreno, che pub re-flare fecondatoda alcuni piccinii ruicelh, clie di tempo in tempo fcaturikonoda' piedi de* fuoi Monti. In fomma abbondano fb a-mente nel Sale, ch' il Sole vi perfettiona j ed i mpietri fee megli o , che JitiJli' • il Porto., che c'apfc neüi Cöfta Seiicntriona- le,c piccjoiosi, raä vago, etantoficuro, che vi fi poUbno gittar V ancore d' ogni Legno marittimo. AH'Occrdente dell'Ifbla Mayo iiegue quella di S.Ciacomo, b di S.Ja^o, ne' gradi 15 di latitudiij<_j rf^ f.c«, fettentrionale, e 555 dilongitudine , eJtendendoli in circa 40 migha nella fua lunghezza y ed e la piäcofpicua trä quelle di Cä-po Verde perh fer til i tä del dio terreno,e perle Gitta, chela fän^ norilplendereibpra l'altre; quella dic la fua Capital, j lituata fopra unaColJinaa/läidcIitio(a,Sededel Ve/covoe ver-Co l'üccidente reda fiancheggiata da una Fortezza mol to conüde-rabilfc, difcofla dueleghedal PonodiPraya , dove fbgliono ap-prodare quafi tutti i Vafcelli, che trafilcano in queft'l/bia ; e ver-iüMjeJtrotrovaij pur'un'altro Portojdettoda ipoitoghefi Por-ro di Camfos. Raccolgono abbondantemente ogni forte di Frutti, c prinzipaloiente Cedri ,Cocos, Aranci, l^ifo, Miglio, Bamba-ge, eCantiedi Zucchero nadrifcono Cavalh , ßuovi, Anetrcj , Pccore, l ollijoltre buonaquaotitädi Uccelli piii rari.e gulloli per imbandire le Men led' ogni gran Principe . La Citra poij dett^ di ^.TcMtf/e, non fe mcno confiderabilepc'lpoflo vantagiofb, e for- j. ^ te, oTe ella trovafi collocata. I Nationaii fbno la ma^gior parte T^wij-,, neri, emcglio compleifionati degli altri Habjtanti di Capo Ver-tie ; trattano a^ai cirtlmente^ ancorchcnei craiHco ü fsLctiuno conofceremoltofbttili, ed intcrellati. Slontanandoci po: 50 migha daH'Ifbla predetta , troviamo al Settentrione quella di 5-JVio/ö , pfla^J'Occidentedi Buona-viitam dirtanta di 40 miglia» fituata ne*gradi 17 dilacitudine fettentrionale, e J55di longitudine: alJavaftitadi querta non corrifpondela fertiijia cell antecedente, per la copia delle Mon-tagne , e Selve , ched'o^m pakeroinbreggiano , neadaltro iei vono, che per Nidi degli Uccelli, che in qucfto Paefe fj {^ropa- gr j^m^» gano i n tanto n umero, c he pare, che la Nat ura habbia alfegna- ' to quelle äclve per I' habicatione pnncipale d'ogni fpecie volatile. Nclia Punta Meridionalee unoScoglio, fo:t'ii quale poifono ri-cpverarli in tempo d i tempefla i Vafcelli con tanta ficurezza , come fe lollero m un Porto copettodall'ingiurie de'Venti- Poco piu avanti su la medefima Colla trovanfi due Porti, il piimo di Per^i^ira^ ed il lecondo di Fmr-Fol ^ b f ^ci/trp/proveduto d' ac-^ua etquilitiilima fempre frefca . L' Uoia üi S.Lui ia tiovaii trcnta kghe dif^ante da quella d i J. Vf^ ^^ i^d Anio* j^ÄföffwverforOccWente ne*gra3i 17 di Tatitudinc fetten t rioiia» lc, e ;;4diJt>iigitudinCj.cir£ondaiaclamoItiffimi Scogii , tutti ienia nome, fuarchc il pi b mokiio j c he fi chiaina Chao». Non vi i akro di rimarco in qucfl' lCoh, cccetco una Rada aflai buona di-rimpetto ä S.Vtacenzo; cfTendo ie fue acquc tutte torbide , e /al-maftrc; 1] fijorcrrcno flerilc, c poco h^ibicato; i fuoi Monti, Scirc q uali abbandonatc dagli UcccUi, m;ed.in quefti con-fifte la foitanza n(tiglioredtll'Ifola, attefothe gli Habitanti li nu-driflonocon queil.e Carni, etj afficano co' Portoglieii Je PelJi. Ne* jnefidiGiugno, ediLugJ^oIe fueSpiaggearenofe ifmofrequen-J^^^^^l^tatedapiü (quadredi Tartarughemarirtime d' inciedibile gran^ dezza,che pofano i'Uova ibpra e li cticinanoj fe rvendcKfetic per cibo pi Ei coafueto . J n tempo di Quarelima, e Vigilie. La piu Occidentale t rä Tlfole di:Cd^ Virr^r, .fe quel la di S.jUtn^ «Ä),colIocatane'giradl lÄ dilatltudinefcttentcionale , e 155 di longitudinc, ingombi'acada4ue arpnlTjmc'Montagne y quafi iem-pre co^^rte di Neve. Grifolani fe^ueftrati.dalla poverta vivono aüäi mifčramente, penuiiando fino nell a^ua; ne raccolgono aU tre J che pochi Agmmi, alcune Canne di Z-wcÄero, Palme, ^ Meloni. La fua Jungheiza e di ^o.migüa in drča, non contie-ne piü di Ä 00 Perfonc di rette nettem po rale dal fuo Governatore, , pea,b»hL C Capitano» c n^Io fpiritualc da un (blo Sacerdote, con un Mac-ftro di Scuola » pure Religiofb , deftinato perreducatione di quel-ia poca Gioventü ,che parla aßäi bene Portoghefc. Le piu abbandonateträ I' liblc di Capo V^de fono quclla del ^^^ Fuoco, 6 liha del Fogo, c ['altra di BMva; la prima. chiamafi del f^» J' Fuoco per le fiammc, ch' au^ampano nella fbmmita d' una Mon-tagna , e quelladi Brava, .fi nomina ancora Schaggta, c Dtferta, f^tt. " noti trovandoviß altit habitationi, che quella d' ua Aomitaggio fopra un Porto . IS OL A G ORE'A « O' G O R E E, IN poca diftarra di CapoVerde verib il Promontorio piJi Occidentale della Nigrifia , detto da Tolomeo Hefperium Ccrnu J da Mela, e Plinio Hefpertum Fromntorium; ne" gradi 14, C minuti 30 di latitiidine fetten t rionale, e trfedi tongitudine ,s^incontra Tlfola Gona, detta da* Fiaminghi ii»vtrfA,t- Ccrff'jtanto riflrctta ncl fuo giro, ch* ella non circuifce ptu d' una Irpa; ma dove Ja Natura fh avara nel concederle piü raÜa eftcn-fione; ivil'Arte fb prodiga neJ munire quel breve recinto coti due robufte Fortezzfi . La prima , collocata ibpra un' alto Mon- Motite, domina ; e battc quafi tutte le Sponde dell' Ifola^ . r altra,dctta-K<»£^»,giacenelbaflo vicino ^leSpiagge maritd. me, aflai piJl grande » e forie meglio munita del Caftello fu. periore , pel Magazzino , ed Alloggi dtlla Militia» ch in.» cisa fi ritrovano . Nel 16*7 qucft' Ifola fit ipontaneamcn^ te donara agli Olandefi dal Rfe di CapoVerdefChmmAtoBiramj i quali fubito T invigorirono colla prima Forteiza ful Monte, , ' difcgnata , e publicata in uno de' noftri Tomi delle Piaize : ne pafs5 molto tempo , chc fiancheggiarono il baflodella riva coUa > / I ' f . I M A F >: J.tt"™>, ; J - - " ; • . t 1 ...... ^ Vi J? £ L MAVC ^^ .'P rv-i;^™ /h .u'.j.^, /i-^t'X' j: . fiz ^^J^ T i: ^ _ ■ I nV-t > -t'' ~ fc ^k. m I j- C, Ci.iin. ■. > c. H« r™. ItV^^s T G o i'TI .V CK AWiN L .J^yurrf^ V J—. . : 'J? i" Č jV b „hrrt J} I Ä a OJ? M v-tlifj iv E7 W I 1 j' g (JjWi- tV p rC= -V E H O A J^ n" 1 US tji,™ T \S" 4 jHl ^ . ES^- ......... .... ' i T C Jto Vrji ^f""'"' ■" j-iT^ r^if^a t»', J ^■'"'ajf. ' ....... ____________ i 4 f jj-iP trf' ^rra.i ' . F 'C ^ O ~ j I ^-a M iKr UU-'.lJS jfhjnj,«- U .Vtl , b «^„bv..» ff ji. jTjr ^ ujn^rjij, hij^t'/fß WTrfrirp B H E ]jr ti L^mn Aü^ ■ a 7? T j 1} r) j A VlijP/f^, J.IONA I J ■ JJ' k / r J 5 s ^ i ISj ^ ^_ _ ■ [ ID I G ^^^ XJ ] T :___L .-iiBaEJtE, f colla fecoila for^ tificatione ; rcA CIÖ non oflante i riiölano hebbc ' petto arsaivigo roro^perTeiifte-renel alP- aiTedio^, che vi pianto Capita-v^Uvt- no fhlmes a no-ttfidf^irts jnc della Copa- ■ S^S^gmalngleftdeN ys^rf. r Africa, polchc doppo valida re--fiftenza di piit fiiorni, clla reftE) fiaalmente fog-giogata, debel-kta,evintadall' accenato Guer-riere. L ano fuf^ icguentealli d'Otrobre I'A-niiragUo Rniter laforprefe, ela riacquiftb aTuoi antecedeti Pof-. fefsorl, col foc- trä le fbirtffimc felve di quelle Rcgioni tröva-no il loro quicto foggiorno; atte-fochcicrsedo TI-fble prive d'ogni humano com-mercio , quegü animaletti non polCono provarc : le moleftie de* Cacdatori . In fäccia poi alle Foci del Fiumc S Domenico for-motaao alcunel-fölerte col nome aflai ^^-äJ^bw ■ delitiofe, ecolti-vate pm dalLa Natura, che dal-I'arte nellä vaga dirpoiitione de-gli Alberi fmr-tiferi, enel cor/b dell* acque cri-llaliine , ch'ac- PiOf. If. del F, corfo della FlottadelleProvincieUjiite; ritornaronodundlifi cre/cono I'amenitil del Paefe, ed ilrefrigeiio agli Haiiitan- gli Olandefi al pofseiso delllfbla, e del Ja Forrezza, che for- ti. II Principe, ch'impera /ovra quei Popolij tiene la fua Corte fe havrebbero ancora al prefente, fe le forzc della Corona di a Jantn poco difcofto dal Viila^gio di Catiheo afsai benpopola- S. M.CriftianiflSma xiirette nel 16 77 dal MarefciakD'Eftrt^s to da' Porto^hefi. V-Ammiraglio diFrancia, Fratello del Gran Cardinale di VlfohdiBife^s^ hBigtohau quelto nome, nan rhavefsero fuperata, impofsefsandofl confe- Dirimpetto al Regno di Guinala, verfb il mezio giomo del- guentementc di trutta Tlfblaj colla defbktione notabile del I'llbleBuramos, apparifcono quelle di 6 Bipobos in commercio Olandefe , cluebl« all'hora qttafi Tultinio tra- nuniero di 17. Tra quelle ^^ola Fprj»opraronope'Irlfl:abilimento del Vinte, muneraente conofciute fbtto 31 nome d'Ambötßs; trä le quali * ^ola M Principe, la piü Orientale & la meno itenl^, e la pjü^polata, ove piü .Qucfta riconofce rorigmcdella fua deno^inatione da un TV^ffl frequentemenre i Vafcelli davano fbndo afrAncore,pe'l traf- Principe di quei contorni,che fü tl primo,che fveUffe al Mon-rfr' Scoia- ßpQ SchiavijDentj d'Elefante,e Vino di Palme^con molto do la fUa cfiftenxa, fituata in due gradi di latitudine fctten-vantaggio degl'Ifo]ani,che fono i piii fcal tri,e raffinati di tutti trionale^ ^ 8 Leghe di/laute da Ter^ra-ferina dell'Africa ^ e 14. ^H Habitant! su quelle Cofla. Al prefente perbjeflcndofi nota- dall'Ifola di S. Tomafo verfo il Settentrione, Alle fue fpon-bil mente fminuito il .commercioj le vogliono vlvere, comic- ,de trovafi un Viilaggiodi ^.o 0 Cafe in circa, aflai beneargim-ne,ch'efchiDO ä procacciarß il ibftentramento in Paefe alieno. .ta, per ouviare alDrrirttioai, .di'il mare procelloib potefle a- ^ ' Difcoftandofi poi fette in otto lcghe,7edefi il Fi ume Camaro- prirfi co gli arieti de' fuoi flutti: quefto Parapet to e muni to di Scogti, che jiss^ Et ^dM/tjf r,che va formädo col fuo giro ri^ola de Baf^lh cir- cinque Pezzi d'Artiglieria, die gli Habitanti hebbero da un i/^Ä- -condata dalJa parte del :mare da urn catena di fcogli mole- Vafcelilo;, che naufi:agb sii .quelle cofliere . L'aria ri riefce Jail. /liffimi, ch'a fiore d'acquas eftendono verfo fciroceo competentemente falubre, ed Ü Paefe & d^afpetto a/Tai vago Dalla fi-equenza de' Fulmini, che icoppiano circa tre leghe per ia varietä degli Alberi fruxtiferi d'Aranci j Limoni, Coin diflanza dal Capo S.Giovanni, pigli« h fm denominatione cos, Canaedi Zuccaro, Bombagia,e Maadihoca,che madna- ci^t ife t-Jn-ifaßt Cor fco, che nell'Idioma Portoghefe figni fica Sama. no, e ne fänno Pane in vece del Frumento. II loro pafto prin^ Jfilaj^ tiMtf d'ltc Q^fta, ancorche non fia habitata, ferve pero di gran refri- cipale confifte nella CarneporcinajPolIi di piii fpecie, e Pefci ({u^aifL t , gerioa Naviganti, che fpeflb vi approdano per la provifionc si marittimi, comed'acqiu dolce. Ella e popolata da pochi deirAcqua doke; che fcaturifce in abbondanza in una Sel va, Portoghefi, Mulati, Neri, e da quantita di Schiavi, con-£he inalza la fua tur^ida fronte a 1 Greco.dein fola. Rapporta dannati airagricoltura dell'lfola, ed aU'efercitio jdegli ^tti il Sanicoche tutto .-quefto Territorio ßa copertod'Altifxi j pi ü fervili nella vicina di Lucbero^ ove coltivaao Ri fb, Tabac-il di cuilegno fia piil colorico, e piu roflb di ^uello del Brafile, co, Miglio, cd altre Piante ä proper:ione dc^rindutE di quel Ella vedefi collocata molto al bafso, tutta circondata dal fab* CUma. bione i eccettuato verfo il Maeftro, ove s apre ua fenodi Ma- Ifoiad'Annt^on. re a45 minuti verfo Settentrionedalla Linea, clif; ferve per Perclie da' P^ioghcfi ^ueft'Ifbla fu fcoperta nel primo Q gitcare I'ancorede' Vafcelli, e linontare nell'Ifola. giorno del r An no , TafcrifTero ä preludio felice dVn Anno J^dk di Pongo, e de Pap^gdil. _ buono, ch iamandola collo fteflb vocabolo fincopato Anno- II FiumeGahon j che Linfchottochiama Gaha ,ed alcuni hon, Qi^eflagiace tra'I primogrado, e minuti lo, 6corneal- [uat^n/*' Geografi Gaham, raccoglie nel fuo Letto numerofi Cocodn 1- tri vogliono, minuti 3 0 di latitudine meridionale, diilante f^^i'^f (i'" Ii, eCavalliMarini; queflodoppoilcorfodi cinque J^ghe j z 5 Leghedall'Ifola di S. Tomafo , e iaCapo Lopez-Goa- jf ^^ di ramandofi, da 1 eflere a due Ifolerte: la prima rarta ii no- zalvez fituato sü la Cofla di Terra ferma . Jäo , detra me di Pongoj o ver o , come voglionoi Fiami nghi,(fj/o/tf iSif/Äf, IJ ciKuatodi queQi (flerquantortafHcura Pir4n s (Si fei [eghe ffrancia in _ . , «tefoche la rdidenxa del Principe trevaf. in qaeft'Ifok. SS L^altrafichiama I'Ifola de' PapagMiij o Peruccbetti, per la lePiunt* — .........: . ■ n: ... moltitudine prodi giofa>ch'inefl& ve ne regna.Il Redi Poago £: lePiiintt, che poco,ö nullaalligninojitirEurnpa, tch'alle fpoiHle di quei Rivoti ianno gritiofo co' fuoi Frutti d'Anoitai jPatjstt, Munanai fniinntJ , Nedpfi'- ejTiu*^ e^ .ilf^ri. VL natimtntp il n if.i. ^ il.Ft-iiT'lipj^n ^Iia ^l^Tl^l^r.; Toxffixn dul h^ TOrtli ■ paRoIii, ambedue fcconde in Araaci, Bananas, Iniames,«d al- .pa rinomau pot«bbe megiio pipoiarU; m^k fua Rad^ imUaraizara ^ P^ . T■ *.r ■ 1-/• J 1- 1 • r • dallafrequeniade Banchi^ScoglijjntjmorifceulmenteiNavjgintLtfhein voocdW tri fruttl. 1 fuol JNatlOnah lonocrudeu, felvaggl j ianguma- pradarvJ, %£ono da qudlcpcricolole infidit, e fllfola rimane in pi6 luo^i pr^« KS'xi, ed.afcri vono a loro gran gloria d'ingannarc i Foreltieri: f Hahit»nti, non Uvendo titro,che un Boigo, 6 fia vinaggbcjrcocdatoda un robu- r l^ru. VIvonogeneralmeute.da Beltta, non conoicendo veitigio al- profcflanoiira^fcfsota E^ngsio, ^fTeudonati iflmtHndUFedeCattuiicida'Poc^ ßl^ß'^ i;uß0 di Legge ne' loro Matrimonj jframiičhiandofi i figli coghcfi,chtliflgnort£giinonel temponk. GU Hahiranti neri vajmo ignudi, ca- " mafchi coUe proprie Madri; e le figlie riconofcono il Padre in vece.di Mari.to. Le loro^fc ibno miferabili copertedi FogJie • di Bjnandf, eccettuandoße quella del Rfe, ch'^collrutta con Ifeladi S. Totnafo. miglior ordine. Mangiano in Terra ed il loro cibo coi^fte ne' ^^^ riconofcono gli Autori queftTfola, attefo- Bata^fles, Bananas Imam« ed altre radici holl.te , e die i Barbari k chiamano ; il The vet ; Ä^T talvoltafntte; cibanfl par:menti co Pefcifeecatul SoIe> e- nialafuadenominationepii vuIgata^qudUai^^^^Aper SÄ: d .alcune Carm aftumicate ^ne bevono fe non doppod havere ^^^^^ ^^ ^^ ^^ un Portoghefeiilla feftivita dedic^a j^angiatotuttocio chefimettono avanti, e confifte laloro i,qu^ft«.&,ntorcheprindpiba fantiikark con quel nome. bev^nt^ ncmnod. Pahne ecertoaltrohquore^ g^ce prelloilCapoJ^pez-Gonzalvez nd GoIfbEthio- no Mekfio Veftono^i d una fpeae d, tela da orotertuta plco^bpureSs.Tomalbprei^ame-tefottola LineaEquinot- colle f^rzfi d Alben, ed alcum s ammantano coUe Pelh de ^^^^ ^ ^^^^^^ ^^^ noncopronoilC^po, epretendono dornarfi la le aflegnanolatitudmeverunalaruafiguraM^a- focaa,trafigsendodlabrod.fottoconduepezzeta^ Avorto; conteaendo 40 leghe di circuito, izdilLgheL, ed alcum pertugiano d labro, e per quel forame fanno paflare ^ ^i^^ettanti di larghezza. iingua, ajcrivendo queüa moitruohtaa vezzo, e gentilez- lj cfit-kc^pitiie fichiama b rraveifata da dacrivoli a(i&i com- Sittüfthnt za. Le Per fonepiiiricche portano aU'orecchie, ed al nafo modi p« i'erpucgitione immondiiie Heiia medefima: «on contit^^ ^ fytr* ÄHf Iii d Gro • e la tinvera Gente in mancanra di nucn-o mp- P'" ^^ TO^Caft, che dalla parte marl rt ima fono aflai bene fianclieggiateda robufte M ^neiij a oro , e m povera^cnce m mancanza qi queito me- mungiiedi Pietr«, che nd 1607 fe« aitar« iiGovtmstorcPortoEhde per h ficur«« s tU D flsam? ■ S orna con aaeui dl Avorio^ odi Corno, efitmgono de'Cittadini, primimalenaridallefconeriede'Corrari. Tuttte leCafediqutft'i- Cittddi tuttoiUorpocondirerficolori.n««^^^^ faccia CO una tmtura diverfa da quella, ch adoperano per rin- fo^giornodeitaveniato«. Ejiirefta ptri> fr^iata ditr« tdk Chiefe i i» prima , dii^m «ere l'altra parte: iti fomma compaiono horribiliffimi ad ogni ^ , ft «njicrata rotto gu auipjn deir immactikt» c^ncrttjcne ^ ^^ „ ^ X L 1 j- tl Ta'traidedicaiUiS-iribelUconnefra iirHofpecUfcielateriai S.Seba(lia™djrjm- . W Ipettatore Luro^, ancorche pretendano di fuperare coHe petto aicifteiio, che pare coUcrteiTanome s'^tiroti- Kor, foio dsntro Sa citti ^ JJ.^^ Joro moftr^io/itä il feuibiaate piü vagod'ogai altra Natione. f'j«!Mutdü vertigj ^/tou» Rdigjo^^ oeik ^.. • Parte JI. r v « Portaup Jf«**«^ lÖi Ifolario del P. Coronelli. Tciietto J sill Citfi; iltielli i!i GiiMfini; dslla TtJ^Jn di Trimtä^ di J, jf^wr, coitiflart i tc i csrt a pro portiona cailiflsnijpe't comm acla,e cu i to m ors t! egl '1 fo I4-^iiMkdi ni. IlCaftellodiS. Scblftianopuflo sit h CoflafeitenIrionale dellaCiiti, e delGoI*- ^ FI r ___! DJI fl ■■ : * S rM fl rt MiH^ J"» » I 1 «-fiHiJ*-./! i-nC 4 CnT m T-J ■'^1% ■ 1 a ^ JTISi^i Mäihopi, ^^^^ ________.....-r___________________. -.....__________^ ßlkntMt. Qomin i o. M i r n r ia fte mpera ta, i n fei i ce j e ma llana cau sü U n: i mo rbi ii c IP E ferti to ■fcti; Ji E ff"Monarch^,ewipE. Vi«erc^mrlment«laCamornX- Komana relvati«,e un antidotoefqüjfitißfmo pe'l malefcorfcute, ' - Sotto rombredi<5uene&Jre, irr^EatecoIfaffequ«' U e1 r ^^ ripmpagano vane prfndp.lm.tite i Ciaehii- Sw r 7 ff , edeiehttc :onde ftmbra^che qudPIfoIa ß qu.reji, gUndoflcll» iJi^econditadefferabbandonitadalt'bumanocommercio, Jfok del Zäire. J^Ji^hfic. Gcvrrno FenUiia (^iro^ch'ogni anro fe.ne trüfporcano faori fette Vafcelli: vi crefcono patimcte le Vigns, Wf/ ZuC' rh'in parte fimfcono, ed b p-JrtttfriitMno tiitto j'jnno , hiveudotiLic volte State, carö,vin/>^ conictu:tIglialrrj,cheroiioroLtolaLineaEqLiinottiale.Raecolgono niolti frutti, v Cil il'tri pi'iiicipjlirttnt« Aranc:, Ficfii, MeloDid'Acfl^SiCedriiNociili coco^jPetfici, Ulü'e,e ffutti. Mandorü; mStquerti iiltimfcolToflb noii H ftagionino mn.i i peifetiione, si perlV-c" K^iim.-tü cefTo sldel chlore ^ comedtirhumidili. Per maticAnza d i Biade i Na t io Dalj fi /etvcino diz'i'rß. d i certc ra J ici jchc ch iamaiio Btti'm, Aeh^ftce, Marfiren^r, e S/tfisfitv i cotlequalifan-noilloro panf. Sdnoabbondinti nelleCarni di Mamo, Montoni, Ga pre, ePnrci, Di n d ] ot t i J Ocbe, A nctre, Tortore, Pcriiici,Storni,edaItriU<-ct)lj. fn fnm rr a qiieft" Ifolitfi potrebtte dire uu? copia (tel Paradifo terrellre j fe Taria; cortifpundeili: alJ'af-flucnia degJi Anjnia1i,e de'Fru:i,che produce. Tu t ti g i Habitant i Ibno v&riCattolici,cccctiofllctini Sthiayf, ii qualchtMcrcatitc, the non v'liannoil fbggiorno fiiTo , Nello fpirkualc fonodirettfda un Vefcovo, gbe r-, f rifiedcnellaC.ipiCalcjfdä Ettfiraganeodtll'Arcivcfcovo ni Li^bo^.a. Nel temporale p^j ^ jj Po rt n 11 o v'in Via II n Go Verna toie j con rni Giudice, the efcfdtano f tempo- Ij giijj^iti'a , aprendo il Tiibujiale ill JuagodtJk lojo t matrice • d.ell'11 u I a di S.'Pojma fo, Rolks, Cdhrss ^ Carecombj, altre, A fTa i v ic i na a i r I Jbla preJet ta d IS -Tn ma fo g iacc quel la d i P^Jhs, d et ta da' Fi am i n-ghi f^oUfthsi ect un folotragitto afiai com m odo pjrdite ftindo a i Vafct!li,repar3 i'uni Zf ffite dali 'a! I ra. Trk quefta, c tjue 1 la de iC^hi-i^ a !tra n on v 11 ramcH a ,cfie let tc Scogli jch laVstsrs. ma t i da' Po r t o gb BÜ foi/ettf Prdrct, cioe tffirt: Pvr rf. A lie Foci d 'li n Fiume nonmolroIungicijiU^EiuinottialejpiSib iflb peröcheTIfoU d i Ferdinandu P^j t rova (1 quelladiOrrfiwÄ' ;duve gli Olandefi cpHeEgianifo un orno, o fcirono vcBti huominidairlföla in unabirea, con Tamburo, cd un Jegno fcavato ä EUifd d; ilautO,iquali auvicinatifi a! Vafcello 01lndefc,cortefementerinvjtarQno d'approdarenell'ifola jilchefecefo., e fegnl tiidi larn pJcfioIo commercio, ö fia cam-biod'alcnnebagatelle di Ferra, ran airve d'Awirij , e tpgalati che furonO eol vinodi '!centiali,PiCl udine coll'j-Portoghefi nel gintnodedic.tto 1 qnel SSt'Ev^^eiiila. II Tto ttdtmoriojancoichc irriger o da piü Ri-vtfli d'Acqua £!(jlce,eginfralmc]ne IncolfojIleL'iljj edisiabicato . iPortogHtfi/coper-ta chcThcbhero, doppobreve dimort Decorfi poi 70 an ni nel 1615 rapprodöGarcia Loayfa, che vi troi 6 fcolpitone troucbi dcgli Alkti rijiftiiitla" ne del tempo de" fiioi prinii Scuopritori.. Nell'Oicano Ethiopico in gsradi,c jQmmn:;JjIat]tijdinpmeridionile,cffdi longi^ t-uJine fcoprirono i Portoßhefi nel pomo j^firnfoitum'] fola,cli'nppellarono cckIIo fteilönome, La natura moflroifi tan to a, vara vcrfo q [teil o Paefe, ch'altra dote non gti coacedlv''''"" Terren; arfo, cinrecondo,con una Catena d^fifpriflimi Monti privi d'ogni vcrdura,e Ttfuk gJTlef-Inii'iite l tantu flcrile, ehe non vi p trova iiiia (Ullad'ac-quidf.itce, nc nn piede d'Etba,?) frotided'AlnerO , Clii la vcde, iaconfidera pe'J ludi-bfia dfflE'Iibte, ab or to della namrj, nl iiroggioniodLlla (lerilitiregnantc. Vi finonta-no tilvütc^t i K.iviganti pet calefatar'i loro Nauigli, trovando nelle fpondeakune Tyi"-t aruchL' niä rit t i n ic d 't llraord: n a ria g tan d eiia, e d 'u n g U It o ecceile nie, fe r von o an-cora a gl i A m al a C i,per ricupeiare Tappet ti to jCibandiie lup: ufi .i jcLe fupte t^ufarf fin' ferniitl ,ed il vlag^io marittimo. "IVi qucfflroia^e quelladi S. Elena fi trovano Pffci Volant! delta groHeiiad'kin'Aringi, bavtndo Tali, come il Pefeeiiabmonc.'Ia Matura volk privilejjiare qucfli Natanci coJ volo, per Isfuggir Tivlditi troppo voraccdegli altriPefci piü gnindi, quafitiitti cotiginratldi fc pel lire Helle loto vifoere ipiü picciutij egli e pet& Vero, di'il Volo di qucfii dura fot tanto,chc Tali rellano hunietUtejiUancaa-db Is Ibriejairborche Tambieuteaereo le rafeiugi j e dlTecca ■ r J ^ '1" " jiniare> col a tettdlt-Tia nonTfr , Ö f fdette ; di forte che i Navigaoti Lcc^df^r^^ fenouiforzadi vento favorevole. ŠelU ck, rl n'Ttf'"? rfpofte^ I-altre^cbegiac- Sie™ ^fTaibenebabitatedaSlnteJlbertina, fen4 f.de^e I'"f«niti pibobbrobriofe,ed air.foddle Bcftie, feccn-001 he s inconhrano, sfo^ano moti difitfd inm-i ____r......P._____- quaJiSß dei F iwKf Z^eire. oicenita piUobbrobriofe.ed a I'tifoddle Bcftie, fn h '.""f ^W-^no i motidlfor'din.-vti dalb concupifceo^. .fiena^a, fen.a rink., ^h^y^D""^ matrimonio. Sono tenau per f.p^ftitiofi^eStrgani;dima- fta^Arg^nto,cienc. altre^cliegiac- Cm^^fCTt-Zfl /Mff/ia-mtä. Strtgrifit^ ed idoki-tri. .......> .e pLogge,e I tiutcj mrtroti rijiflJid.ino: di ibrteche Etiiblani habita- e r^ & »--f^^'Atte C...-, Ö fott.gktnd'Aiber^cTrconTati 5 f V- m d'A^eri il^n r n ' Terra, e fabbti.ate cofie fogtie .e ra- mi d AlE^eri. Nonoflante 1 Ilenticontinui cb^affiigonoqnct^« mifera Gent^fciiD rr- buR., vigorofi, e fanno tat voJta fronte al U ž di Congo p/r ef^merfi dal trib^to ; q^in 'o 3 / " n r"?'' ^ctla fuga, eiTendoagilimmi net man.gg^, , e £eh it Hi p7 Soldati. Ilcc^n.trcic ptii.cip^Lcon! dJtionlchÄ tiVU-chegrati-difj^.i^d tf.'uiß^e -IV/J-f vo- Avant; la Cltt!i di J. P^ö/odii^^^d, Capitate del Re^no d^ Angola fibbricata da' Por oghetl nel , p^r^ dagtiWd.fi 1641 ,%iace iS del „ r-^M ^^ SertetnoLiaie ^«t^ghediHantedul Fiume fl^.^^.ch'akre volt^ ricovr- ' V rjva neJffl file foci con (iciir<-iia of^ni fnrr^. Ji T , i s taline vi cofi ruf- " bio d'alcune bagatelle dl Ferra, con airre d Awiriü , e tegalati che furo n O eol Vinodi neJ!« fiie Foci con (iciireiia ogni forte d i Leg no c i Porto 1 hü II ä tal Palmc,con Ogni clviltipoiTlbilea Barbari fttiia fedc,e fi;Qia legge, furo no licentiati.Pii ftrodueForti. Hora dali'jmpüo , e vtbemsnza delfondealorbti n. airOixid£:e in un gradove jo minuti di latirtidine mcrid kiialL-,e i r di tögi; udine col!'j>- vciiigio alcnnu di q udla pridih magnific^M riJotta d'alloKEiare'fo cö la Na: u ra flfe/^ iti S. M^tfmi coi 1 den f; in.-; £ a, pt-]- e H er it a: i! feoper: a d a' Portogh e fi P' 1 Scfij 1IS. Qucft '1 fo s VÜ tdo da Li beccio 1 Pon e r e e d al G rt-t o h I i , nun coniparifce fotamcntcalcimi SiUMtitme dc/i' Ifola di S, Eiern' niü del^ 1'1/č'lit di Hrfiigerio rff'T^tirf' giT^t:. ■ f^nstfa-lubrr. BriijJiirjji, Cfv.dAtA d t alcutn /fhiiSgi coarrtx?/'. JnfcrrJiJ. ij.tp. JfiU äi S. Eknä, Nclli parte O ce Id en talced Mare Etbiopico, Jn gradi iS, e ininiiti di latkudine M^ridipqale,(;Z7diloo^ii:udine,loticano j^olcghe dal Capo di JJuonaSperania, 350 d'-AngQla,e jrodaIBratde,ncl ijoSflifcopetti rifi/a riS S. Ekna da, Gio: 1'imefird Portogbffe Vice Ammiragllodetla primi Flotta, cb'il R^ Enaanuele fpedl ficll'In' die fot to ta condotta del TA minira g lio Francefcod'Almeida . Queft'Ifbla noa hi piü, che fette teghedi circuiro,E le fue fjiandei'inaliano pet ognipartecon frontesiYngofa, (?d alps ft re, ch'inc.^.tenati contc Montagnc afiiii frcquenti dett'lfola, k q us li form a no le due Va 11 i priü cipali, La prt m s ,d er ta I a F tt/ji^ ^flh Cbhfa, i> /itZ/j CaptUa, perche da queftafiGlpjlTaggioadiinaChjefuola, öCappellina d'mi RbmiCOriö di^tro aduua mon^gna, L'akra verfo meii-ogiorno ft chiama ta Pof/tiy per laquantici in- creditiilede'PomiCranatij Araoci jcLimonijch'ella produce naturaltiiente, f";nia bef:#Ecib veruno dcirarte- AH'Orieiitedella pritna VallepoHqno eoprirfi i Naviganti dair ingäurie de' Ven t i , e git tare 1'a It core con tut: a ficurijua in un pic-ciolo fen o di Mart: d^ottimo fondo , ove fogliooo far'Acq in , calefatare k Nävi , e rifrig^rarfi le (lanca:e membra da iungtii Fi.iggi. Ocde qncft'l-foU . cilia mail ancora P'Otferia dt' Marimni , ivi cnllocata dalla diifina pro' videnia'i rtfrigcrio de' Pilutij ch'in quel fito fitrovauo fomnamente difcoftidal-l'ahle lfole,e iialla Tem-ferina. L'aria ^ch'ivi fi refpjra,fieftetE[nto falubre, cpLir-,chegrtüfermi i:i poco tempo tipigliano Jc priliinebariE j e qucgli, che vi capita-no fani, non provano le moleftiede' niali ,che fotto alrroClima Tugiiono :orn:iej::are la nn i fera natnra hun^ana . Gib non oflar.re i PotL>n ta.ti di Porfo^alto (rafcurarojio fcm-predimnnirla, popolaria,eeuttivareil Iba Tcireno sii'l dubQJo,ctic la lontanania di quetrifola, QOn potefTe (in cafod ailldio ncmicn) reltaropportunamenie Ibtcot-fa. Aniicoüedittoparucolarefilvietjtodjl Rtdi Portog;ilto\ che iSqddici delfiio Regno nori pot elTdi o il abi li rv 1 fi, I j fcia ndo 1 a per Ta fi 1 o, ed i I rico ve ro deg 1 'Ijjferm i d e' loro Vafcdli ^efpsdiroiioi tal finu un folo Romito pe'l fervitio, ecudodiadc'nacdc-fimi . Non cotfc mo it o tempo,che due Giffri,ed Lin IfoIatJO di Pavo, con due Fe m mine fu giro no,CO I benefitiod'un Lcgno legjiei'Ojda' Vafcelli Portoghefi,e eorfevo ä vico-verarfi in queft'Ifola ji It Montague in Jerti ancriinaceffibili, ch'in pochi annifi pro-Pagarono in numerodi 20, t qua!j feendevano per/čatinate gt'Infermi, e fpogUnrli de lepocberollaiiie,epco;iütini,ch'actiialmt!ntefir;trovavano pe't loro fbitentamento. Pen etra rono i Pot tog beb la crudcttidegli Aitflini,« ti riiblferod'inviar Tioppe,aceiö foid a iTe ro q U el b G e u te i mbefl ii! ita^c !j e dopp o brs ve co n tra [i 0 fb fogg ioga: conda t-■ta HellecaienÄill Portugailo ,ovecon pu'jJko fp^ttacolo paga'rono it fio, icoftodelia propria vita, de' loro horrendimisfütti, Öftre leaccinnate prerog.icii e j cherendono fpkndoriei queft'lfola i C vedono kSetvciiitered'Ebatio j I eg no motto previa tfj, con cui fogliouo gti Arteficioruarda fufellfitillededicau aUul:g Divino, uoiniiL-nocb'i fcriguij ed altre maTerie ( ocde cbel'opiniünedel Pigafetta himoItodeip'röbäbiJe: Quan-. "Si m,fera nelPipfecondita d.l ibo Territorio, i PoJ-toghefl v'J^nno Gedn-, Potni Granati, Ficbi, Ban^ mne., Noe, dlCocco, cd Uva, Vi fonomolri VilIaggi,d<=tti dagi XfoJani, Ü L."- ^ V^r ) .Vm ■ L^Albero,eh7gli Habitant! chun«- flr^t' ^l^h'^lx'ii^, e iPortogh^fi d, ff«:^,dot Alb.ro d^] k radl- '' inctcmetito . II fuo Tronco s'lDgrotTa , cd inal- . f.™ m™" ^ P^^''' diramai^doll cado™ in terra, ove iVf.'^rrj fn y Ir'CsFpo,rami,e frondi, te ciiaüd.l pe- ^el-', To ^bbalfano pur'aneb-effe f.oJo, ovL =01 rano A far'alti batbe, nuovo ci ni IV V tn ah rebiacoia frondofe, e cosi van no molciplicandofi t3n:o, ch'- Tp r D ^on tanti alrri Sgli, occupera talvolta b fpario d'un iiWhü " ' ril Faele. Ptrfone deans di fcde Jcri vono, come teHimon j d, i-i Vhe fotto una di que-Ite I'mnte pofiotionaicondefji con:inodamLUte joco Soldati aiin:iti; imrerochc le fo-|Ue (ono cosi folte, e i ramis'inchinauo in fortnad'Arco Cosl rafente ten a, che i raggi FfUtt^ Ai .oiari non pyflono penelrarvid^^parte verum - ti ftntiodi qucHa Pianta i fomigliinie ad ttJi 1- ICO grofio come un piig„o , « roITo tinto nclEa Ibprificie, come dentro il ftio fe- b^fc. no. CollaiuafcQ,iateffi)uoauiini drappi afTai roiii pet Tuib delta Plebe . Scavan-TriW T^tf- S^i JS'^^-'r i i i-ni nel tempo drem dil^ de! riHufloeba e falata. L, /^^/furonogii PadrotiidelPtfoIa; e nel r jjg. i PortOgiieC /7/i/, rcrefei o Signori j mahoggidl it Ri del Congo tafianorčggii, cavandone undid mit- cLcb'^lic k Ducati di provento, per laPefeadelteConchiglic,clL'i'/i fi trovano piüpretiufe, cbc ' tieJrmianeiitedfltleCollieiedelPaefedidettoPrencipe. f ^ ■ ^ß^^ al Capo di Biiotia Sferania • if^ que Ita parte,dov't;t Marede'CaSli ne gridi ^ f SmdtlC. dilatimdinenicndionalc^etjdilongitudiiieformadalleducpartidel CapodiBuona £ Sperania, icopcrto jiel 14^7 j b da Vafquti Gama,raolte Baje, b Senl, ne'^juali ^ poflono con ticun-iia i VjJeelJipigiiar Porto. Particolarmcnte 27 L-ghe tu3i d;.: Ca- " ~ p verff^Maeflto irovafi ta BajadiSaldanha ,cherlcevtll nomada' Potwt; habirantinclla Vatle, ehe la ciicondano.PretendeTomaro Roe, cb'il'Picfctituato 1 intorjiod)quefia BajiiJa«n'llb!ababit^trada jooPcrfonein c;rca,feparEtitdal Cont:- do^t/a. iientf deirAfricaiiSciroccod'un pro fond a Go! fo, ed al Levante d'un picciub Fiume, cnefono ioctojUffwTfl^/rf J bTaw/^i-, mi g! i altri viagglaturi non ci iriportanodi ir^ qiieft' folaalcunanotitia. La piä btlla delk Bajedt Capodi Buotia Spctania ^ T.iift i rM^" cheuojdiremmo S^/^d^Z/i, T^vsU, c'ha fei Ifghe diciicuito,dovi 1 Vafcetli dan- ^^ no fondo viono h. terra, cosl cb [amata per eftere collocata prtflb la celebre montažna , cbeportaqucfloiiome, dove gti Olaudofi h^anno fabbricato un Forte vtrrfo niezio gionio, cjme efprime TeCpollo DiJegno. Avant i Taper t ura di quefla, Jtiugi 4 migtia da Terr 1 Fcj ma e t ffi/n^d et ta ;fW/j//:>/rf, b per meglio dire unu Jfi^^iJjdel cni non fi hi VictT-Pai mitetzanepuredelfLionome- TraCapo Talhado, c Gapo S. Andrea trovati l ifo- IfCcn'e -lttt.iS.Ca:trm/i. Vetfo il Scud FarmaCaiiimutiVlü/aQo/n^xt^. e la Bf, a C Fom A Tai:.'Ery. If. de' Ca-msJi. C CMS. Ißla Ji I^äJ.'Tgufcer ISOLA DI MADAGASCAR. « DI SLORENZO NOii fono arrcora dccife Ic diflerenzc trä ;gl! ^ Europei ^ concerncuci i! empo prcci/b-, e TAutore, chcfcoprifPe qucftlfola, ßtuata rrä' i gradi i i,e ^fi. di laritudi-nen:ierid!onale,ctrali yo.ed So. IrMigirudme . ElU pu6 ra- giontvolniente rantarfi d'cHe-rc itftrola dellc raagglori M Mondo, c forfe lapiugrande* itendcndofi tiella fiia lunghez» c.^jf/rx" 90o,miglfa Italians: 240. iiu ^ff f/v^, Jarghezza :e itoo.ncllacircon-ferenza- Giace nell'Oceano mc-ridionale , b fia. Mare Etio-pico, allWiefite del Zangiicbar nelle fpiagge dcll'Africa, dila-taiTdiofi ncUa Zona torrida fbtt* il Tröpico del Capricorno, I i^ortoghefiafrenrconöjche Lor^AX.0 jiWü/rfFigliodi Frao- ccfco Alms'ida prirao Vice-JU Saä&tvtrt£>n& COMOlUiM, i " ' /tjuaJiir coM-^jiJ:, J- cvmmjse XS-Ct^Jbio 0 I s f-ut ft tia Juasi d* ^SoA .B l (t/urAifixA^, ^Jft yr 'irOJ ddl'ndie Oriencali, ae facef-i e la fcoperta nel 15 oS^ chiartW" dola poi col nome tu^elarc dd Vroto Miitke S.Cören^o; i>vcro ^.eri va toda M4decafe, nome, ca i 7\fatjonali riconoTcono quc-ft'ilöJa. G-^fpara Bernard-irt fjT^ corjtendcj ch'ella fia ftata fco-pci ta al di fuori fblarticnte Taiv i]o 1503 V eche doppo RmI PC' it.rc de Coitt'mbD pe net raffe Ic parü jtiediterranee delU mci dduws; In^li che Trißand: CM r per cwnaftfJod'AIfonfod'tt' btii^ucrque ne ibandagliafTc tutt'il rccitito. Goavegono fc»lo,cb'ct (lalbiaricanofciuta daPIiniorotc'ilaoinediCpc;»?; da Talo-ri mco cofi Qirelio dt Mtnurhitjs- cdagliArabi, « Periiaai no-minata Sarattdii?. i Fraiicefipoi C\ previa no apertameiv« d'haverc fatta laico pertade'Paefj,. e LuoghiiTtanttimifituatitralaßaja dAntongÜ TCffo XXKLU^ dl » C quell a di S. Agoilmo , efleadoö fortificati neirann{> in circa 1^40-. nella Provincia di Parcanofi ; chia-mando' quel Forte, coine pure tuttoquel Paefe Fort,df ßeDait-fhm. Qucfta Natione Vact n baifce ancora la fcopcrta delic Coa-tradefituacenclle parti ncdifermnet, dalla Proriticia di Vobltf f-.ff anghombf fin' aU'elfcrcmica meridionale dell'/fbia > dovc fbtw m9i(lftyMattüa!try Antauare ^ 6 Monan^artf Amboitfmene , Cbal' kmhouhn^ Noßi H^dm, 6 Santa Maria y Mafiareg»e ^U Prov'm-f jfl Lamamtffy Ivotr^n y Jromampo , Mommboulf > / coiuire , A^hefac J Ifoladcs Reßas , k ValU d Ambouk , la Provincia dA-xioj/iy A^rvhei^A^ y ^^rffr^, Carcmbaulff ^ Machicore, Maba-failty. Ivt^nheß,, IbtiScfloti w c Siveh. ConfefTa no t u t fa via i Fran-y che dal" yclcggundo i PorroghcfincirindieOricfi-13 Ii j habiwano fcinpjc gif rate 1'A n ::ore tic' Pofti di quefl'I fola, e rrrnr-f^/che efn Portogh^fi^ comc pure gliOlandefi ^habbianofcopcrto fpiagg^ rturictiiiTi; y ma che niuno liäbbia penctrato tant'd-tre, eome i France (1. II che ticne del verisimilc; poichü U ina^gior parte delta Cofla ineridianale dal Cup latapere^ final k P TO vin h: i a d i Caromhoule- t rov ali occupata da gl i Euro-^«■trrc». pfi, epi4nrj;p3)m?nte da' Francefi , die vicino al Galfb, der-l-j^ij(^.lelU ATatirux' , iönadi/efi darobuflaFartezza^ tlji.mi-it,! collt> (tefl^j aoiiicdcl Go!fb predetto, Gr uata tra'1 Capc^ t^i jaiarci'^', 9 l^iperg, e l:i pimta dclla Bn^di ThoU^itre-, In-f^j^"' dr f: J^mufüuthi jdtnoA^' Portoghefi la Bajadf f ^ Gd^.taf.!. Aippas'iucoDcra Ja Bujadt Caramhoak diicofta jo. leg he r. . j y j p Ii i ^, conoCi Uta da gl i Olandefi co3 nome del lora rjF fv.c; imperoclic, eüciidofi falvatlalcuni di quella Natione (fiitl raiifK-igiodun Va^-eilo, che veleggrava verfb l'IndicOrieti-ca! e ri -iratHl nclh Prwincia di Caremhule , furono miftr». Parie II meatc Qiorfto jnentedagliHabitant! dique!-rifola trucidatj . Scoprefi pol un'altra Baja fitaata ntlli pun- ^^^ ta msridionale di Madagafcar, j,/,''" cb' ordinariamente incontra-no i ^avigantj ^ che fi trafpor-tano vcrfo Flndie Orienrali, la quale riconofcono col norne di Bäja Soh\ 6 du [okiL Corre poi il Marc agitato da gli impe-rjj,^^ tuan fremiti del fuo fluflb , c rlflaflb trä queft'Ifola, e la Ter-ra-ferma, vers il Capo dt ßuo-jia fperansa, formando un Ca- cjmV tf-, nale aOai vafto, il qualecocedc ^ ringtclToa tutti t Vafceili Ea-I ropei (qaaado dal furoredelic tempe «Ii non ßcno trafporta. . ^ alrravc ) che s'incaminano . La va- e(lia(ijtte di quc.i'Ifola fi-dalla Natura informi d'divid;flinaltrcnello „ - . ^ r- - r» • /t- I P'atw« fuileg^teiti Prov: Atyfjty 0 diii Carcamjß^ Mtttacenßfafi Mi^a-To pant, U l^aHt d A nh^tle, il Paelc di Vobitsbavl, /rav» 1 «ps, Iconirs; f tttf.n.'xnahM num-houllf J A^acblmitfjt, Erin;iä/-a-J3? y VJfhf-angba.nhe , Ma^aca-^ttatan?^ Aatav^r?, ^ o^^^f j Ch^llembad» , , Sc- hdvfhy tfouhvilou j Andovoch*^ Mütnj^bahH, Adcimau»Mandfa-rety A'npatreyCarembnuk^ Ma-hafaI/e,Hjulo(/wej Siuechy laorafi-ffne, f MdcUtore. Tuttc qitefle Provincie fono affiii va'.le ; ma rultiim^la piiigrandc, havcndo 140. miglia dilargheüi. Vo-pdgrlr^* hitfa^tsbombe f cd Errngdram fono le piu popolate. Levi teere diqudTerrcnofimoilrano ugualmcntc fertili, e proiiglic nel fiagionare Minierefoprafined'Acciato, c di Ferro; coUe quali Fiitiftfn gli Arteüci Nationali fabbricano IcJoro Armi, cd ogni altrola-voro , 00a maggiore fäcilitä > e con r^^mpra piü Hnadt quello ri- /'Znlh. efcainqucftc Regioni agli Etiropei. Ben c vero, che, ie a NAtm-ra fSi ranto fagace ncl perfettionare je miniere piii baflc, moIlrolTi poi altrettantonegligenteneli'impritiofireil Räde' MetaÜi, ntte^ ibche l'Oro di queirifola, paragonato al noftro, decaJe fi^^^bil-mcntenella fuaperfettione, slperla paliidez?^, čomeper Iah-cilitä, con cuififtjuagliaal pari dei Piombo. CoiTipenfiino iabaf^ feiia deirOro i riccht Fiumi, che trä Tonde framifchjano quan-titädiPietrcpretiofe, comeCnftalli, Topaij,Granatc, Arne-tifti, Pietre Aquiline, Smeraldi , Zaffiri , Giacinri , A^are^ pu-u p^f edaltre Pietre chiamate da* Paefani Rabam^ngh^, che iöno q^eU "" ' Ie, che i Medici nomin^ino Hematbites: I pri ncipali di qyeiri pre-tiofi Fiumi fono Managaumu, T, Manarigbärt, MaJt^^tpam, Mandrere't y Manahauvcr^ Otiglah^ R^mum:rca , Aü^ßatrir, cd altri. VTeggonfi inoltrc lunghiffiaie Catene da Ire MonragnCj ^"»t^iif la maggior parte delitio/e , perei'Iere copertc d'Arana , CeJri> d'Ebano^cd altre Plante ftimatiirjaie nella pretiofitade'lorofnit-ti,e legni. Trovaadovifi Monti f|Mgliatj > non per t^iieJl^ finodel tutto infrurtuofj; imperoc!ie i\ ricavanj da' m.-dcfimi finilfimi ' marmi, che fervono per lafculrura, crtruttara di lup^rbi Pa-laggi-Fii pari men te provida la natura nel conced;.*r agJi J labiranti ^^^^ ^^^ bagni falutÜ-ericollollagnod'Ajqja calda, fltu.ito n^lla Provia- hüfft. cia dAmbotilk > ch e ri medio potcntiffi mo cont ra is malatie originate da gli humeri freJdi: quelfAcqua flefTä be^u^f da gli Af-manti riefce perfettiilima , come pure contra o.^ni infermiädi ftomaco. Nclla Provincia d. Nojfi z^xtoxv^akune Soi-gcnti, IcqLia- ^ ii hannoilfaporedel Ferro; e nella Provincia di Fan^hat^rra all'- qur £ Occidente del Monte HieJa rivolo d'Acqua candiJa , che bevuta häil Jäpore del Zolfo. Trenta Icghedifco'lj dal Maretrc^ vafi un^aita Montagna verfola VallcdAnhonlh, dalla quale ftra-turiiče pure un'altro Fontc d'Accus fal/ä, che 001 simpierri Tre in G g falc 6B m 7r ^to G ah o del OtidoJ^^ n ^ o \ I-iltf Sttn^^ Xii-i^i/i' hie/'tfjiittt • - ' fj S flltfht V o7ie 7~Tff"r'"'11111.11111 iBjp^, M Pi R \ J^ r: z^NCUKDyik * I \ \ ifo \ iM Cito (Tif eri" t hit ^unbo ^Batico dcS ^-il^ ^^ ^I Af tcop^rto da ■Cahrt'j jK jP/^frv AitauLi ou^ ^'^C-tii-idrLi, o irtihli: est(7 eN ^S OL Z ^ r/ C OM O RRA j-i r(tf*pe fir Ž t^^^ if. ^ * Sciinciij^a ^ .Mw lo Huy dif Jti4? Pin da Ria VcbTiLoi Tho Quix^nicuii^o^W ~ tič xhio jsmes Qjutiuujone nV/i^imf'jij- I-iicr Malottj] ^tiijouiin, iT t n-T t't'ftftn i jtA Jttnnny Z' •J"'' ^ «J- . Zr/fj- L /2, \ z' r' V3 \ \ / Isolii tii X; Crii t^oh. ■C, p- v \ ^Mi^atriiiti, T^ofn^tntjt'ii L* d* \€ IS-Jorgs--^l.Slago ' dir ^.^i^itamho O w iff} _ Jlijifin^idf Terra G^vsst^f^ p*"'-'" 'i A/iAy/ito m ' ^ i)-? ^ j ^ T,^ J- i i-Zrf^ f ^//I ■ " V' tjj- \ M^ X- lit: -Anoo^^i \ \ \ / ' «M - J/raiei^, tf jf k ZJ 'enramr ^m^jrtSywii, in S o. / /O aZ O^^-Baioy tic luciia V J BsJ'JCJ lic luiirif / Jx}ue r Cfiupitl'O m/ tp / Ä^J tN/'X'A L.,, \ SaJin \ A, lirf y** f" / t rt lic ^ \ \ N \ ciu füiti^r if^ ^^ Ii ..riüv ........ f^'K-:-:-1i i.'t f^ 'ttttf^ ^ \ v* Ci i _ ^ ^ ® S? ^ -iJ- i rrt? 7/Ü fff^'Jtaii'.ie Uuuer-f t SAi-itiid/f Minqhouroit Tht^f» Itl/I if , z %\R.AitcmsatU / / fa Mil/tott^ y ftjfiiriaitztiuuc Rj I ^ ' jil, ifif^tr.t u ■ ^ ^ lo m tjßtai^ / cu M^fan ^ci ^ " 11ti iffou/ottl atftfAir tl/liru ? litt Lyii irtt ■!/? Jhtpoidobtt Ittp Maiufnhane Miiji^hlicwutt. ^li^Ioiia/iartw /jf^ s :C ^^ s ^ ^ ^ / iujlutiit. 1 iialii Fnvi -esi \ / / ! t G... c-s-.r' nrcEtmi fap iWntkd {?U Jie ; : ms j 1 ^ J l Y ■ ^ ^ ll ^ n/^trruiSf, i ( '. rTliiin"" t J J ^V * S Hi ^ H ! Nf-- y Y jJj?^ ' ■ V % V äj. r\iri yi afhitißtuo^ ^Iti/mnahiirti ^^J^anunhixtirü ifM^fi, Isoia d'l mOAGASCAB; o dx S.LORENZO ßopc^faM Pofia^Mi mll'Anno , ^ SDeS^* Ittel ^i/FM-^ Corou^iliMC-^Cojnuy^r^ Jjb rmrxiA , _ CDeMcahi ^ Mil 'a. • S^r^^^^sslma^ IBI GRAX BT^CJ. ni TOSCAI^^ V V V ^ / Ž f 7 incf (ie Af/'ij!^ tirnitnhot^drott Jt fasjittrta^ii i-a A« f Ki Piti-tiieks^k ^ \ I Yip ^A A^oTT^'-or-p JJttifiJttu,^ I . vT ■SJJ&ruirtiA iSrlfti/f '■ e piti doke del o- nt>iuoj cq! q-iale fo2;iiono coinma^in -nre manipoUre uti certo liquorcjchc bevonoinvecedivin). Torchi^aaurisroübfrutto, d"tto B^nan/^! y da ciii ricavaqo wii'alcra fpscie di lievAnda atlki gullou. Lef":;lye nü'contqrni di Miii^hahai fouo fcunmamentc jf^fH^i-f^ Pt-'P^ bianco, cha r^ccolgono ne'mefi d'Agofto , Mt'tremhre, cdO.tobrc. Le Vaili prai'iconoquaiuicä pradigio-^fft-trfiu ^^ ti'una cerca fpfcie di Canape,detta dagrjiolani itri^ f*t-!' doli delle fue hi^]ic leccheda maüicarcIn vcjedel Talwcco, o rim^^nendorie fiordiri, s'addorm^ntanoj indifirifvcgliano conJi (piripr'jr^rtnati, c nioko gioln'i . (^clli, che ne mafticano, nonellčadoaiiveLsi, reftano ifcoÜJiti , e f uorii^ii Ic fee (H lo fpa-6 tr;; ^^iorni, Atcri AfiiiTixü SsU-a^gi non fitrovana j^/w.^f. iicririßla, f.iOi i die Ciaghiali, Porci SpinaH, iJerpsnti rmifnrati, mafi^nia v^lcno; e CocodnlH ncll? inirirriEne. Trattan- doli poi des!' Arm dom^ftici, afläi vi Ii pafcolana ß,iovi, BaHalj^Ci^pre, e n^oltiaUri;, ehe p jco co'i noftri Europe-icon vengo no. Ciii bramailčdi vcder ua ntratto dalla barba-rie coronata, cf^mini ErimbefciaTiticoftumi degl Ifoluni, chc^ ' finan t.mt^ alia propria natura,fino ad in rjdeiirc tal vol- ta cü/itra i Uambini appenanati, efpciniiidoli aii'jngordigiu vo-race dd le Fjere^ü fv.'nandoli cülic proprio m ini Q^^fti fbno i dog-raicrudrii; cd il toTlooletale, ch" üicchianoda ioro fupcrfririo-fl Siceri'itijdctti O //i.'rt^/}/, i quali pcrPijadoi:! i P.idn, c le Madri d efporre^lle pi^ iniudirecarnificine la prolc , che naf^ene' Me-fid'Aprile, od; MariO ; Ji purerotUcagi:)r[io, eTuItima Cet-^ timatiad'ogni Mefe; ctraqucftigjorniinfeliici fonaancora com-" rffms^^h- 'Mirtedi,e Venerdidcllanno: aiia:endoper empia, f infoJii'i cfciQ-'cacagjone, che la prolc natai-iqueigioi-ai predetti fia do-üi^Tj'i iTfiin^f^ Co'raiiatiQiie tan to maligna, che i opravi vcndoriufci-' ■ rebbs Parricii2,eprojIivraaJogni fjslcragine.Qji.idi fe,che per taf! nplL-irid^i'Cleaitoi'ifagrificanj aUa cruielti quelle Victime pernoncontravenireädeitami inferniiidiquei pfeu-do S^cerJoii - E' bene vero, ch' hoggidi s afrcn^ono in parte, a p^rfüaiion^, edcfempjo de'GriftJa:i3 , da limili apoftaiic della natura. L'idio.ni,con cui parJano,erirtelfo id o;ni luogo pref-fi i MitEonali; dür^nfcono folo (feco iio ladiv-riiti delle Pro^ vincie) nella triTAr^bn, I HrRg^im. 'ronLintia; havendoalcuni lacce.iroGreco, cdal-'jro 0 ff^jajf^f, 6 Ii,t "i.uerdjLi fi p are di 14, Caratten Arabi, fjnvendodalladeitraaihri.iifba. San:iin circa loa. anni, cbe quelle lättcre A rabe fdron^ porrate nell'Iibla , coIi'Alcorarjiid'oi-dinedel Raliibd M.'jcj, ch; v'inv-io certi A rabi, affincKc pi om tlgaflero qucii' e npia f^cta Gcnirricede'piit profäni errtK»» ti-lU Pruviaju Ji fjrpj^gia tuttavia nel (ecolo pre 1Č nee. La carta, d "Ha \ la^cH C^ra^Ay p;r iC;rivere, jy,^y^^cfattacolie fjoricd Alberii c icrivonocann^iccc temperate V» ffriff quafi airufäniadc'IIenofrre Penne,« Tinchioftroi um d^cortione d'unlegno^'ifcofo, chiamitodagl'lfoiani Turti fi cir- conndono, efl difcinguono con certi nomi corrotti d'Abramo, d lTacco, di M «e, d'Efter, edalrrii-niiii dsllantico Tcftamen-To;iIched p^rfj^id-jChe neTtcoli antit;hi originaffero daqualche Tribh Giudnica. Q^ioi Popoli fonodivifi in Bianchi > c Neri, ac-cordandoli tütti nc' cn Uimi, f neii'andare jgniidi , coprendofl lefblepartl, in ctii Na tu ra im preflc i l roßbre. Le Donne pitl chiavi non godono di quefto Pri vilegio, dovendo ub-bidireaquello, cheluccedclegittimamente al Defiiiito Principe. Convengono i Nobili, comc i Plcbci, all'horchc fono vi-iltati da'Gcnte del medefimo rango, esfera, defibir'ai Fore* fticrc una dclie piü belle Fcnunine, c'habbiao nella Cafa, la-fciandola per qualche fpatio di tempo in fua difpofidone . II loro traffico principals conliilc ne' biratti de" loro riveri, ne* frutri, e minerali, che raccoigono neü'Ifola, peraltre merci, dellequali penuriano. No:i hanno l'ufb deik monete, ne gnin^ praticandMare, per eiferepoco penti ncilarte di Navigarc- VisoLA Dl s. Marta. Cli Habitanti di Madagaicar non hannoaltroname, peref-pnmcTcl'Ifola dS. Mjttia f che quello di Hlhraim ^ che tlio-nerebbe nel nollro IdiOina, T Ißla ä^ Abtaamo : fituata tra i gradi 16, e i7dilatitjdmemieri£lioiia!e, dinmperco al Fiume di iAanangdirc , dieci miglia m circa diiLnrc da MaJaj^afiar. La fuacitcnlione dal meizo di al fettentrione e di 60. migha inj circa, "c la fua largct^ji non eccedc otto miglia - Circondano quelt'lfola infinit! fcogli, ch'in certi tempi non impcdifcuno pun-toil coribdclle loro žJarchette; trovandoii folamenteperrcoloib il tragirto in alcune lunationi, incuiI'acquanorabiimcntesab-ballai cd all'hora fi pefca ticlrccintodiqüegli inlidioii macigni quantita di Corallo bsauvO, chc riefce dt paragonata pert^rtio-ne, si per manipfjUre certi medicamcnti, coin^ per lafcolcu-ra. t^uantunque i'Aria vi rie/ca iVempcrata dal'c piogge coo!:i-nue , non dec-ide per que/lo la fua vagheita nella moititudine delle Colline veltite d'AI beri frurtiferi , cd irrigate daU'wnde crillalline, chc zampillano nelle fälde, per iiiaftiare ic pianur readäi ieconde nel Rifb, che raccolgono due voice i anno: come pure negli Armenti pinguiilimi , che liberamente pafco-lano per tutta I'lfbh, Alle colle Orie^tali del Mjre /1 frovaj quanrita notabile d'Ambra grigia , die i SuperibtioG Popoii abbrucciano (bpra i Sepolcri de'loro Ocfunti, che pure protu-mano coUegomme odorifere filiate da' loro pretioli kgni. Si trovano al prcfente died in dodict Villaggi , che doppo bilimentode'Francefi, si fono resi popoiati; di manisra talu_i cb'il Governarore , che foleva trasferirst la, per fuggiogaria coll^Armi, e tiranneggiarU ne gii eJorbifanti tribiiti; nonardifcepiü d'affaccurvisi pe'l cimarede'Frnn^esi. Nonoftante, che gl Ifolanisieno beneticari da'Fran:eii^ che Ii dirtcndono dalle prepotenic itranlere ; non v^iol r quel Popolo ftnngerealleanza, 6 confanguinita co'i Crittiani, ruene^ido j i cibilritoGiudaico.' fuole gloriarfi f|uel!i G'^nre d.'l ntqio di Zaffe-Hihrahn , cioe Schiatta, b difcendenz^ d'Abr^irn'j . II cheda motivo d'inferire, die quefta Nat ione ne' prinii üe^-oli, havelle qualche barlumc dclla leggeEbraica. Al mei/o gioro^ di quefta giace vn'altr'Ifolcttadi ligura tiiangolare j divifa ia fefteüä col beneficio d'lm Canale largo rrenta braccia, epoco piil di due profbndo, Nontrovaü in ella altro di rimarcabile, chegPefquifiti pafcoli, i quaii feivonoper gl'Ilblanidi S.Maria^ che VIconduconoi loro Armenti, Nella faa eftremita s'lnaUa-noalcuniScoglietti, che per lo fpatio d'una mezza lega nä fe ftcffi incatenandosi rompono le violenzede'flutti, cheilagella-no i^uelle fponde. t ' VJSO. ^^triti A'Vp Principi. U/a»:^* tif Tfaßft tit^l' Ißlf ni. foU, Situa'it^ i'ii'tuiaSi Qersitt-in*. AihttiffHi tiftri. Atnits^i^ V"- fiesjlitifw dtii in. iitir f/, J - I- fit tuA tjo-iii!^ , liditt^ ii fi'ija- 7>ifiäm'i*ii>-tieiii äeil' Jfok. Tojfe^nia. ltd' J^ran-trß. Suoßto. rhe vomita ßdsme. Tsnilita del Ttrre- BJ. del^fu-mfji/o. fmti di- ]fola di Mafcarenhas , 0 Borhon , UN Portoghefe, cbei^i il priino Scopritore di quenifola, fi fervVdel fuocognome , perchiamarla Maftorenbas , b co-'me a kri vogliono, Mfcarci^in: . 1 Francefi, che nel l654nepre-fero■il polfeabfott'il Govcrnatore d\ Madagafcar, decto Fla-court.a noitie della Compagnia f rancefe dell'Indie One«tah, la diiaEnarono rihde Bot^rbm . Ella hebbe ancora il iiomc di Sünf Apollom , forfe per cfier flat a fcoperta nci giorno confe-cra:o ä queIJa gloriofa Martire . AlJ'Orienre dj Madagarcar lotto i gradi di latitudine merldionale, e 80, e 81 di longi-tudine , comparirce qiiellofpatio di Terreno di figura sfčrjca, che gira piü di ioo miglia, fenza ricetro veruno di Porto: an-7A attornjatoda Scogli',preclude ad ogni VafceJlo la llradad'ac-.coftarvifi. Nel fuo Čentro innalzafi verfo leSferehorrida Mon-tagna, che inceflantemente vomita caliginofe fiamme, e bitn-minofiCarboni , fpingendoh con horrendo rtndore molte le-ghe diftanti trä la fpiaggia Meridionale , ed Orientale , ove fi vede una lunga Conrrada imhronztta da quelle Jiainme vorad. Ben'^ vero, ch'il rimanente dell'Ifola cangta I'aJpetto, attefo-che la belladifpofitjone delle fue Colline e Valli fernliHime invita ogn'uno ä vagheggiarle ■ Non vedcfi un palmo d i terra infriittuofo, e pare, chVIla fia ftara immiine dalU malcdittio-neiintverfale; iinperoche non fi coltiva il terreno , e ieininan-dovii fin d tre volte lanno, -fen^a Ipargere alrri fudori vi fi coglie il cento per uno- Il Frumenro Europeo,che i Francefi vi feminarono la prima volta , crebbe notabilmente di pregio, mentre nel tempo del raccolto compariva piu hello . puro, ed affai pth peiante del noflro . Crefcc in oltre l'afyienitä deirifo-h nclla (requenza de Rivoli che bagnano le lue Contrade; nelle fchiere copiofe degli Arnnenti; nelle Plante fruttifere del Pepe bianco, -deli'Aloc, del Tabacco, Ebano, Palme.eGom-rneodorifere . Non vi alliEnano Serpent! ^ ne altri Animalive-lenofi : fcorrono bens^ moTti Cinghiaii per le fue Canipagne ; e tanto nelle Tpiagge, che nel Maretrovanfi numerofe Tarta-ruche di i^ifurata grandezza , e nelle Selve volano türme di PapagalU di vaghiffirxio afpetto, per la foave diipofitione delle Dißfff-ifa/t^ t/g' Srtjfrorj circa u/au^ rticrp dell* Ifaft Cq-niärre. •tis, tit niitma fei. penne colorite, colle quali furono coperti daJla natura ^ Circa i^ndoi Tanno 1654. diedero .prtncipio i Francefi a ftabilirfi in quell'Ilbla, e nel tempo fteffö aßegnarono i nomi ä i Fiumi princijaaii della SiS medelinia, che lonn la Grands Itsviere da V^lkt , de S- .des Rochffft^ la RJvicre Or/efitale ^ fclh dc S. Etientte^ de S. Gtliet. r,wm. Ifole di Comorre . ^Rä rifola di Madagafcar, e la Terraferma dl Mozambico X fono collocate TJjw di Comorre , dette znch^ dl Cmarre ,€0. more i c Gmara . pufono prefeda Vincenzo de Wit per IV/o/f Ladroni: ne s'accordano tra loro gli Autori, difcrepandoiiel cal-■colare il numero precifo di queft Ifole ; imperoche il precitato Vnicenzo ne nrnnert) IbSamente cinque ; il Sanuto trfe > al tri quattro , ed alcuni ne regiltrarono fin'al numero di otto . Noi nella nofira Ta vola di Madagafcar ne delitieamoiej;cioe Anga-zefia y Molalia , Maioua , Jvamiy^ San Cnfiofavo , e lo Spirito S^to^ quafi tütte in uguale diflanza» formandonna figura irregolare nel Mare di Zanguebar^ tra i gradi 11, e 15 dl latitudine me-ridionale,e 7i,e74di Jongirudine, ciafcwnadelta ftefla diflan-za da Madagafcarje dalle Cofi i ere di Mozarabko. Turtequeft' Ifole, e particolarmente Mol alia Cono copioft di Buovi, e Peco-re , di pretiofi Volatiii , ch'in effe fi propagano ; e. di Pjante d'Aranci, Cedri, Nocidi Cocos, Bananas, Betel, e Zuccaro, che /enza fatica degli Agricoltori efibi/cono in quantrtä confi-derabile la dolcezza de' loro frutti - II Rifo pol e il grano piü comune , che fi raccoglie in quelle Pianure , Quella d'Angaze-, 6 Gaßdßnün contiene altre habitationi , che quelle de* Mori^ molro fa ga ci nel traffico de' loro Armentl, e frutti ,che trafportano in diverfi luoghi di Terratcrma^ ove fi provedono di tele y epanni Te/Tuti coJle Bambage pe'l bifoguo ordinario delle loro veftimenta . Penurianopoi general mente nelle ßia-de, di maniera che non hanno altra Farina, che quella diCo-cost colla quale impafiano rl loro Pane . Oflervauo impreterN bil mente una le^ge di non lafciar giä mai vedere Ic loro Fetn-mine ä i Foreft leri y fenza efprefia licenza del loro Capo, decto Suha;i j il quale offequiano come Sovrano. i^^hBca-dartxa diH* Mih lalia. fidfa bdii-lastt /p.'ff dd" Mori" Ttmtfia di Biade. iiwf de' IW^^ifB- ^Itre Ifvk alt Oriente Mt Jfrka nelt Oceam Jndico. Cerrw. airOrientctU M^-- dagafcar ne' gradi 4'i. di Jongitudine, e 21 di latinidine mcridionale . Ella fu cosj nominata dagli Olandefi (sü Tmcertezza del fuo vero no me ) airJio-nore , -e memoria del Principe Mau-riciod'OrangesdcI-la Cafa diNafiau. La prima volta, che i vi approdaro-no, füereduta r^"' la di Dm Galopes] ed alcuni altri credet-terOjche fbfle quella di Cerne Icoper-ta dai Portoghefi, Tr'nni fco- prlwi di - t /• V- ifd. Olandefi furono 1 primi, che la fco-perfrro nel a' 18. Settembre nella fecond a navtga-tJone i che fecero all'Indic Orientali, AT A TJ tmm^mk iS = MC'T.'TLO Cfior-fto^ L Circuill, Torto. tripiarono ad habi-tarla nel 1640, all' hora ch'efll vi co-ftruflero una for-cezza. Oltrc Ic^a-tiefe Valli , vi fi trqvano Montagne altinime quaß fem-pre coperte di Neve , e da nuv^ole '•denfiffime . Il ter. '' Teno e tanto fafso- .....Ib , e ri^pertodi A öelvaggi , _ » che fem bra una Selva; ^ i', t - - -con tj nu a ta Äei va ; ^A^^^^^^'gfVa quefli alcotit hanno la cortec-le_________dentro nero come la pece; alcuni ftima-, che quefto fia '^r^^^^^S^'il vero Ebano . In Selva ab-bondano i Volati- Ifok di Diego 'Rodrigmi 0 di Diego Rois % e C altre di Primieras^ Jngoxas, ed XJd^ues, 'Ifola di Di^ß ovcro fecondo i Portoghefi di Diego Ro. di efsa folo , ch'ella fii fcoperta dall'accennato Diego» \\ qua- drigm ^ <ä Raäaigo, h fituäca fbtt'11 3,0 grado^ diflante all' le non pofe lludio veruno per renderla dimeftica colHiabitatio- -Oriente in circa leghe dall'Ifola Madagafcar . Fin' al ni, e coiragricolture del fuo Terreno . l.'Ifole chiarnate da' prefente fi trova dishabltata , cd incolta ; ac altro ü puö dire Portoghefi Jlh^f Primieras^ cio^ Jße prime {ona fituate dirimpet-Pme IL diciša H h to alia to alia Cofta di SofaJa ne' gradi 16 di latitudine meridionale. Quelle if^gaxas in numero di quaetro fi trovano collocate pref-la di Moiamblco . Di 14 dal Capo Sebaftiano ft fc/f 'ZJii- veggono moltc Ifole di varia eftenßonc , denominate Ucf^ues, le quali ibno pofle SÜ k Cofta di Sofala vcrfo il Settentrione ibtto i gradi 24 di latitudine mcridionalc diftanti nova leghe dalla Terraferma dirimpetto al Paefc di Matuca , Qucft' Ifo^ le fono otto» e talvolta died , e dodici Icghe diftanti Tuna dali' Älfra : Ic piccole vengono formate da cerri fiumi, che partono da &faJ3 jonde fipjio dire che Äflmo cif che furono rihabitate da' Portoghefi , ogni Capo di Cafa fbfle Padrone del Ja fua Ifola ; poichein ciafchedu-na di eife fog^ornava una fola Famiglia confiflente nel Capo, fua Moghe , Figliuoli , e Schiavi dell'uno , e Faltro fcifo.ol-ire alcLini Amici , e Parenti i quali fi davano vicendevole aju-to contra l'invafione de' Neri confinanri verfo la Terra ferma. Sono la maggior parte picciole, non havendo ch'una mezza le-gä , b tre .miglia di giro ; quefto perö non pregiudica punto a IIa loro feconditä , efscndo mol to delitiofe ne' copiofi Agru-jni , Palme , Fichi, che germogliano due voltc l'anno, qual-che poco d'Uva j ed erbaggi d'ogni f^cie ; oltre la fquifitezza dell Acque , che loro fornminiflrano i Pozzi . La maggiore di qüejVArcjpel^o e Tlfola di J^rimba , che fü la prima i^pcrta da PortoghcfiT, in cui fono fparfe in circa vcnticinque Cafe trä quelle quellcde' Portoghefi, che fono i Padroni, c quelle ie' Meß/s^che fono Ii Schiavi . Ogni trfe anni vi capita un Religiofo Domeni-cano da Goa » che ii conferma nclla vera credenza coir am mi-niftratione de' Jäntillimi Sagramenti; concorrendovi gli Habi-taiiti deirifole circonvicine , per efser iftruitt , e ricevere gli ajuti fpiritua-li deirAnima. Queftelfblepenurianogeneralmen-te nelle Biade j mk la quantita degli Armenti, come Buovi, Vacche , c Capre , ch efse nudrifcono; come pure Ja c<^ia de* Volatili, compcnfano quella mancan^a ; attefoche da vrmus vi fi trafportano le Biadc j ed il Rifo , che cambialio colle Carni ^ e Pelli de' loro Ani mali. La foconda ffola trä le quel la di Oybo , afsai minore del la precedenre ; mä ugnale nelle dehtie , e fertihtä del terreno , inafhato dalb fre-quenza de'fuoi ^retiofi Rivoli » e ri coper to con si beirordine di Piante fruttiierc , ch*ogni Spettatore lo confonde con un vago Giardino . Quefta fupcra^ a conditions dellalrra, si ncll' ana falubre , come nel Porto iicuro , in cui fi pofsono gittare I'Ancore conne altri vogliono, dai Ta-mari . Qy^ke diverfita d'opinioni hebbero lorigine dal la fu-perfitnule inveftigatione ddT Ifola ; attefoche in una parte git Habltanti Ibggiornanti tra dirupi, come le Ficre; ijti un' altra parte fono meno felvaggi , cd habitano nelle loro Cafe difpofle in forma tii Vülaggio . Ne' luoghi poi flrerili , e p^.uir'anti d'ogni bifoenevolc pe'J vitto humano niuno^ene tampoco le Fiere vi fi rermano, Ne' Vi 11 a ggi V egg on fi a 1 cu n i Te mpi i , eh e no m i n a no Moqua-mos , con i tetti cosl bafli, cli'un Huomo non fi pubalzar I'it-TO ne' fijoi piedi : ogni Tempio hä tre Porte , ed una maniera d'Altare , con una Cr^ice nei mezzo formata da due Baftoni, cbe termina no colla figura dt flore di G ig! 10 . Le due qualita del freddo algente , e del caldo ecceliivo vivono in pari in queft* Ifola ; attelbche il priirjo fngi?it)rna negli alri JMonti fennpre coperti di Neve : ed il iecondo habita nelle Tue Valk irrigate d'alcuni rivoll ; ma le fpiagge fono talmcrtde oripnata. Te/apii. /r^^i/ff , e cidJa ec' CflflVO. Titv- df!nx(t di Titfcoli , ^rmsuti , eyblatili, Di di iJrrfgiJ, jd' ^inlrra SenftMlitä dtpravdXa. tiitfO nelh nüprita (ff' fi^liftolwl. Bärharie contra fepellifcono , come fe foiTero morti , Quando poi un Capo di Famiglias'aiivicina alia morte ; egli chiama i Tuoi Figliuoli, i Domeftici ,gli Amici,e i Congiunti per lafciar loro trž rac-cordi, una piü efnpio deir altro ; cioc, che non cangino la Legge de' loro' Antenati: fecondo di non «lle^rß co' Foreftie-i"!, ed il terzo di vendicarft iempre ingiuria_. II traffico principale di queka Natione confi fte ne' Datroli, frutti di Palme, A]ohf Sangue di Drago , Rifb , edincenfb, chevendo-no agli £urop^i . Non trovafi ^Itra Fortezza in tutta Tlfbla, eccertuandone quella , che iJ Re di Caxem , 6 di Fartas co-ftrufTe preflb Tamari , ^ che Tri kan di Cugna Portnghefe ft>g-giogd nel 1507 dove laicib per Govematore Aifonfo Norogna, ■con ifperimenrata Guarnigione ; mä gl'ifolani fubornari , c ibmentati da' Maomettani,tumukuanri ribellaronfi contra il nuovo Govematore ; onde il Re EmanueJe riflcttendo , cbe queft'Ifola gli havrebbe recato difpendio affai piü grave , che non era Puriie , il rifolfe demolire la Fortezza , ed abbando-nare qnel Pacfe di nuova conquika ; che fu poi governs to da un Cacico , inviato da un Re dcH'Arabia Felice , ch'e quello di Caxeni . Poco tempo rimafc I'IfoIa fotto queiffo Dcn^inio; poiche I'uvidita infatiabile de' Turchi nel 15? S la ridu/fero fotto il tirannico giogo del lorogoverno ; fe perb vero , che dop-pn breve tempo eilk f u refä , con certe conditioni , ä CerifJb, «no de'Principi legiDtimi , ch'akre voke la refiero. il fuo Popo o ž giudrcato neHe loro dikerenze j e litiggi da ■uno , chechiamano Cacko, o Hodamo, il quale fententia in-^ppellabilmente in tutte. le conte/e tanto civili , come criminal) : Egli porta per contrafegno della iiia autorira un Bako-Ke, ed una Croce lunga due in tre palmi ; il che fece fofcri-vcre alcuni che queka Gcnte ne' tempi antichi fbfle Cattoli-ca , ancorche attualmentefiano tutti Idolatri ^ adorando k Luna , dallaquaJe fperanoogni bene , e temono ogni male. La relatione di Tomafb Rhoe Ambafciatore del dMn-ghikerraci akiciira , che nel 1615. quattro fbrti di Popolo ha-bitavano quek'Iff}la:GliArabi erano i primi cola inviati dal R« di Caxem:I fecondi erano di Schiavi condennati da quel Principe ä prepar are I'Alo^ : J Beduini,antichi Habitanti deHTlb-la » tenevanoil terzo rango ^ i quali rifugiatifi nelle Monta-gne fbrfe per fchivare le crudeltk della Guerra, furono all'bora richiamati ad habitare Je VaJIi colla conditione , ch'alle-vakero i ioro Figh nella Setta Maomettana - Gb ukimi pot erano certi Huomini felvaggi , chabitavano ndle Selve ^ co' me le Fiere , feaza praticare Perfbna veruna del Mondo , ca-minando tutti ignudi ; in fbmma fetal Genre havefle Tani-ma fenfitiva , e non ragionevole , non vi farebbe dikererza tri c(k , e le Bekie piü fiere , ed indomite . Ci fono poi alcu-ne Ifolette di poco moinento , che rendono omaggio colla loro dipendenza a quella di Sacotir^ ; e le prime fono dette ^or HcrtJiämt ^ cioe de^due Fratelli; 0 d i duos Hetmänas^ d i due Sore! le . Indi airOccidente d i Socoicra trovafi quel la d'Ahbtidal- S^ccirdi rfe' tnori" bondi ä' propriß^liy (d ^tttid. TraffifO. i^eHitnt !fo- inm. La fadctta IffU* gO' itTjätü da un CacK^ 'Vfurpata ^a'Tuichs. al Cet^b. Cc^ertto dcjl' IJh^ Imt. Cotitfi^re' ^ni Jrl Ctyi-erna^ tore. Dh'srß hithifffrti TieirifoJa. Jßlfdes HftWfJWJ, dmts Hcr- Curia , afläi piccrola , edi niun conto per la fua innara fteri- D'^lha-litä , AJTincontro del Regno dMt^fi giace pure un'aitr'Ifola daJCum, vo!garmente detta Barbara , nome , che appartiene anche ad ifo^A una Cittä di Terraferma ; fe fue prerogative cr>nfifl-ono ne'Pa- Ba>herj-fcoli , ed Armen tl ; e gli Habitanti d i eiTa fogliono imitare nel vekire , e ne' cokutiii la Natione confinante d'^c/. /ß/e del Mar Roffo. Nei mezzo delVimboccatura del Mar Roflb incontrafi I'lfb-la di Beb-al-Mčrtdeb^ che nel noflro Idioma fignificherebbe Porta d'afßhüone . Rimane poi divilb il Mare predetto in due Canal) ugnali da quek'ifola , che trovak quattro fole miglia dilUnte dall'Arabia , ed altrcttante dalle Cokiere d*Abiflinia, di rim petto al Capo di Zcila ; di modo ch'il Re delT^itro chiudeva anticamente queki due Stretti , h fia Canali colic catene di ferro . La fua fituatione h tra' gradi 11, e 50 minuti di latitudine SettentrionaJe ; ed il fuo circuito comprende in circa due leghe di Francia . Ella compart(ce i^nuda , fpo-gliata generalmente d'ogni verdura : e pure trä gli Arabi , ed Abiiitni s'e fparfo pib volte copiofb fangue pe'T pollefib della medefima , impadronendofene hor queki , nora quegli ; fin tanto che i Portoghefi deciiero queke dikerenze colla defbla-tione , e rovina generale di quelle pocbe Cafucce, 0 fia Capan-ne prinia coftruttevi daile predette Natjont ■ ä fegno tale, ch* boggfdi ella fi vede totalmexite fpopolata , e fčpolta nelle fue antiche miftric. Ißla di Maz.ua, SU' le fponde Occidental! del Mar Roflb, doppo 1'Ifola d i Bvh.aUM:i7äcb incontrafi quella di M^na , b M^at^ ^ e Maf-fuba , poco dikante da Terraf^ma all'incontrod'Arquico , fot-to i gradi 15 , e 40 minuti di latitudine, coll'eftenfione di milic , C du cento paffi in circa . Gli Abitlini n'hebbero il dominio Cn'all'anno 15271 quando llngordigia infatiabiie del Trace la I i foggio- ^oU di Bth'ol- SltMti0)K. fparß pt'l 'poJJjrJTo delta ms-iießma . To{fi06fi ATverfi. FtrttHu). OuaM df^ljb^ luni. SUOigiinJi e cfmst äeU' Ißh Daliua, Fert'üiiä. Trßftdi Gfm/n^, r TeyJe. 'Ff^fefiQ. flf dcgl'' Jfo!em}. tlioma. ILxbin. trciießini. lß!a , f rfi ÄtwJviVf. Cop^aili Coya!/0 hitiKct. Torts, CuArfil' äella L'äta. ibegiogo fott'il di Itti Impero tra quefta , e l'Ifola Do'^fdt coi ^ ftimava intuperabile : mä Tanimo guerriero degli golfö con Armata poderofa airaffedio di efTa , e doppo haverla torme nrata lo fpatio d' alcuni giorni ; s* impadronirono della medeüma , che fubito fmantellarono sü gli occhi del Nemico. F aflai pingue ne* Pafcoli , nudrifce Armenti di auadrupedi, cprmcipalmentediMuli, ed'Afini . Trä quefta, e a Terrafer-ma trovall una fp'iaggiajche non farebbe cattiva, per gittar TAti-core de' Vafcelli, s'iJ vento auftrale non Ja rendcfle pericolofa. GJlfolani rieŽcono buoni Soldati ^ e fe non foffero cosl lafcivi ^ maggiorraente fi temerebbe il loro valore: veftono per lo piu di Ck)ttone,bfia Bambagia,erieguano i delindeH'Alcorano. Rifie-dono 1 nefla iin Liiogotenenre de) Pafciä ^ col Giudicedclla Dogana , Oiciotto in lo leghe diflante da Mazua^ fono i gradi 14,e 3.0 minuti d i latitüdiiie Settentrionale vedefi collocara i'l/bia Daläca ^ 6 DeJaca, Ddeca , e Dal&quacan, aflai lunga , eftenden-dofi ti fiio giro 80 miglta . II dima riefce molto falubre agli Habitant!, per la fquifirezza dell'aria temperata , come per la firequenz-a de' Rivoli d'acqiia dolce , che I'inaffiano : quefte due qaalitA, efiendo quafi ftramere ne' Paefi confinanti, allet-tano mold, che in efla fi ritirano ä perpetuarvi il loro foggior-jio . E' vero » ch' ella fi_ vede moleftata con frequenti intoppi delle Montagne j tuTtavia feconda ne* Pafcoli, mantienequan-tita di ßuovi , Cameli j e Capre . 11 grano piü comuiie, che mietano , fi e I'Orzo: ed il Mare vidno riefce fertilillimo nei Pefci , e gemme pretiofe delJe Perle , ehe in quei comorni fi pefcano - Ella e nella maggior parte popolata da Huomini neri , moko coraggiofi , e giurati nemici de'Maomettani: la lo-ro profeffione princi pale e quella d'eflere Corfari , infefiando cmdclmente que! M ari vicini con d an no norabile de' Navigan-ti Stranieri; benche fi proteflino d'efcrcitar quelTArte per la dcfolatione de' Maoinettani, perdonandola bene fpeilb alTal-tre Nation! . 11 loro Idioma breve j i vocaboli di poche filla-be , ofcuro , e dif^erente in tu t to da quello degli Abiffini, Ara-bi , e de" Turchi. Si cuoprono folamenre dalla Cintura in giü» andando ignudi nel rimanente del Corpo . Hanno ii fuq Principe , che Ji iignoreggia , con alciine Ifolette circonvjcine ; e la pill parte degli Habitanti fono Criftjani Abiflini, ed il riitia-nente del Popolofiegue le pazzie dell'Alcorano . Vicino alle Coftiere dell'I/ble hor hora men to vate , trovailin un picciolo Golfo quel la di SvaKen , d Svijcbem , 6 S-uaquk , che contiene una Gitta dello ftefTö nome - Qiiefta trovafi circondata dalli Scogli, chenelle loro radici gcroiogliano quantita di Coral lo bianco , molto ftimato da' piü periti Medici ,-per gli effetti maravigliofi ^ che n'efperimentano aIJa giornata nella cura de-gl'Infermi . II fuo Porto fi rele molto celebre ne' fecoli paffati: imp.roche i Criftiani d'Ethlopia cola s'imbarcavano pe'l viaggio di Gerufalemmer ed ancheal giorno prefente vi capi-tanodiverfe Nationi , che fo g lio no tra (Scare nell'Egitto, nel grau Cairo j e nell'Abi£finia . La Guarnigione della Gittacon-/ifte in tre mila Soldati fotto la diretrione d'un Pafciä, ch' il Gran Signore vi mantiene doppo ch'egli l'invafe; onde il gio-go de' Cittadin: fi rende mfopportabile per eilcre violentati di pagare efbrbitanti tributi al pred et to Pafciä ^ pe'l mantemmen-to della Militia ; come pureä Baien , che fbggiorna nel Continente . L'ltöla maggiore ^ che giace nel Mar Roflö e Ißenßofse dell' j/iU (dZeikn. v^ß dtlV ■zjo- qiieliadi ZslUm^ ch'appartiene all'Arabia Felice , fedici leghe diflante d'Aleppo i eltendendofi dal Settentnone al mezzo giorno forro Taltezza di 17 gradi . La fua lunghezza arriva alle leghe , e la larghezza non eccede !e 11 . Viene da Plioio nel libro 37 al cap.S.defcritta ancheinquefloMarei^oo'ftadilon-tana dal Continente Arabico i' Ifola Cbitis , detta altrimenti Tcpazhn per i Topazj, che quivi nafcono » e perche in ellä Airono k prima volta ritrovati da quegl'Ifolani nell'efcavare la tcr-»'ä »cercando radici per provedereal loro foflentamento . Di jßJaTcptt-queft Ifola fä menzione Di(^oro Siculo, eftendendola 80 (ladj in lunghezza , benche nel lib. 3, la chiami col nome d'Ophioäe^ quafi vogha dire Serpentina , dalla moltitudine di horribili Ser-pij da' quali era a 1 tre voite Jfrequentata . Fii poi efpurgata dai Re di Aleffandria , a^fine di potere fenza impedimenti efcava- aWü/j-re quefla gemma, la quale offufcando ii fun fplendore nellalu-ce del giorno , e la notte tra le tenebre rifplcndendo , viene contrafegnato il luogo , per poi efcavarla nella commoditä del giorno. II medefimo Diodoro , Agatharide j e Strabone ripor-tano , che flfola venga per ral pretiofitä gelofamente cuftodi-ta » e che non fia permeflb fotto il rigore della mortc di sbar-carvi . Lo fteflb c infegnano Fotio ne[fa fua Biblioteca , dove sbarcansiT rratia del Mare Roflö, e deJl'Ifole adiacenri airArabia; eStra-bone nel lib.xvj, Crefce ilTopazio in quefl:' Ifbla in s\ gran mole , che d'un folo fcrivono fofTe fcolpita la Statua d'Arfinoe Moglie di Tolomeo Fikdelfo di quattro cubiti d'altezza, co- ^Mfua mc fi le^ein Plinio . Alcuni poi dubitano, fe quelJo fJi ve- d'^rßnoe ramente Topazjo , 6altra Pietra della di lui fimiJitudine ; im- d'asiTvpj-peroche c'infegna Boerio nel Iibro fecondo de Gemmiscap.54, ch'il piü grande Topazio non ecceda mai il pefo d'undici libre. Taverniere nondimeno nel fuo Itinerario hbro IL capir XX. narra , ch'il Gran Mogh poiTiede un Topazio dt 158 ceratj , compratoä Goa per du cen to (elTänta due mila Fiorini . Epi^ _ -fanio dice , ch'i Tebani havendo ofterto un Topaz'o alia Regina, lo coJIocaffe, come gran tefom, nel mezzo del di lei Dia-dema . Tali Topazi (i trovavano anche al^ rempodi Mois^, ed erano tenuti in gran pregio , mentre iervivano per adornare i Rationali, ö Pettorali del ^mmo Pontefice , ne'^uali trä i quattro ordini,in che erano difpoUe Je 12 pietre pretiofe, cheli guarnivano jteneva il fecondo luogo ilTopazio- £'queltochia-mato dagh Ebrei nelTEfbdo -A cap. iS. Piidatb ^ dagli Arabi dai Turchi Giircrget ■ ed alcuni tengono, che fia il Cri-folito degli Antichi. La veritä e, che Plinio ne numeradi due fbrti : I'nno , chedeclina al verde, chiamato Praffotde, I'altro all'oro, detto C/jirJip^M, Ifidoro, che lo numera trä le Gemme verdi, ne fa uno di color verde grolfo col nome pure di Pra^oide;^ Taltro verde pallido detto Callavia : ma, fe quel verde non tien ^iallo, e nel corpo, e nel tralparire mortra acqueo colore , iion e altro, che una fpecie di Berillo : Quando e di color d oro af^ Wi intenfb , e nell'aria , e nel lampeggiare manda i fuoi lumi gialli, come oro ^ da alcuni žr chiamato Zatfiro . Varie fbno le yirth di quefla Pietra dagli Autori defcritta, cio^ , di fiagnare '' il fangue , di fanare le moroidi, lafirenefia, I'lra , e le luna-tiche palfioni; difcaccia la malinconia, e la lufTuria; mitigala trirtezza, e rende gratiofa la Perlbna . II Medico di Clenrtenre VI, e di Gregorio XI coH'anello di quefti Pontefici 3 in cui era Legato un Topazio, toccando i buboni^niänavano gJi appefla-ti da quefto morbo. {iiff'ermf ß dJf/t Zif-ßro. Viviit dtl I SOLE ADIACENTI ALU ARABIA. Sito detr IfaU SsyHnit' Atl Ttm- HO, Ci^e pitt ufate. Lttßivie. Jfo{a di Soridm , 0 Zoheth, Sin hora habbiamo defer! tte V Ifole del Mar RoJIb che fi> gliono eifere riconofčiute colla dipendenza daJl'Africa ; al prefente convicnc inoltrarci in quelle , che fono adiacenti all' Arabia Felice . Trä querte tiene il primo rango quella di J'fr;. d^n , che gli Arabi chiamano Zobsth fltuata ne' gradi zi di la-titudine Settentrtonale , afTai vicina alia Terraferma , ed aJla Cittä di Tor, che le giace in faccia in diflanza di leghe dal Monte Marfovan- Al Levante trovafl dirimpetto ad un capo deirArabia , che s'inoltra in Mare died , <> dodici leghe ; al mezzo giorno dell'Ethiopia; al Ponente della Trogolditica; ed al Settetitrionc della Paieftina . Quefta & aflai ben popolata, havendo moiti luoght , con buone habitation! : penuria ge-neralmente nel frumento ; nž raccoglie altre Biade , che Or-zo , ed Avena , wn qualche pocodi Rifb ; qiiantitadi legu-mi , che fi mangiano in vece di pane , ed afiai buoni frutti. Nudrifce numerofe Pecore ■ ma i loro Agnelli Cono perfegui-tati dall'Aquile , che abbarfando il volo , ftringono Tafledio, c precipitando sü la preda , afferrano trä gli artigli » fvenano col roftro , ed in pochi bocconi inghiottifcono quegli Ani mali . H Cibo principale degli Habitanti fe il Pefce , che il Mare vicino produce in copia confiderabile : profcfTano Tempietä di Maometto , e fono fommamenti feguaci delle lafcivie piü obbrobriofe , curandoli poco di fuperar gli Animali ne' ioro difofiinati appetiti. L^Ifo- L'lfola, che gU Arabi nominano Cadetfioih , riceve dagli Europe! la denominatione di Certiaran , fituata preffo T Arabia, di-fVante 170 leghe da Ziden , 50 da Dabcca 3 da Zazen Cit-tädel Regno d'Aden , 44 da Beb el-Mandcb , e 15 gradi Ion-tana dairEquatore , quafi nel mezzo del Mar Roflo . Urreta nella fua Ütoria deli'Ethiopia le afTegna 11 leghe di lunghezza, ed 8 di largliezza . La Natura providela di due Portt Bcfdanic, e Kalracei : i i primo hk il fuo ingrefiö molto pericolofb ; ed il fecondo trovafi jpalleggiato da una buona Fortezza , che di-ftnde anche la Citrk vicina , ch'al prefente non contiene piü d i 300 fuochi ; Hiä ne' tempi andati trovavafi molto dehtiofa j ornata di ftrade cofpicue , afTai mercantili , e frequcntate da-g!i Stranieri . Sovra di quefta Alfonfo Alburqueque fcaglib ii fuo giuflo furore, fepellendola trä i miferi avanzi delle fue rovi ne ; onde s'ofcurö Tantico Aio fpiendore, e fil quafi defehtta dalle vifite de' Naviganti , abbandonata dal rraflico primiero, ed infelvatichita nel iuo terreno . Folti/fime fono hoggidl le fue macchie, nelle quali zampillano acque pretiofe , che inaf-fiano le fue Contrade affai fertili, ie fb(fe ro col t i vate. De' Dat-teri, ed il Gengaro fan no la loro principale raccolta ; e fe non haveflero il Mare fecondo ne' Pelči, nel Corallo bianco, ed in alcune Conchiglie di Perle, fe la pafTerebbero male . Gi'Ifola-ni fononeri , deformi, piccioli di_ ftatura, Maomettani di Religion e , e confeguen temen te beftialine' loro coflumi Van no ignudi, coprendofi ibiamente le parti vergognofe , e s'efercita-no nei corleggiare quel Marc vicino nelle loro mifere Barchet- te Sito rifH' ^da dt Camiran- Vorti, Forts^^ fhf diffn-Aek Citti). Defek-ime. Vefca, di Corallo bianco , e VerU. OuitUtU dt^^o-laai. rnü^v........................t...... £ i A E . . s ■ffr C" -U ^ - ' llWllliiiiifc, ■ ^ ' ............^ ^^^^^ ^rahL J .....^..........rsi^^^w®^-' .................- " J? Y ! ^^^ ' ^ 1 nI ^^^ ^^&LsUi^ 3t T Ji A C _1 » ^ r . C -n % ► * _ . ' * -ris s ^ k W.' • ?!5- .tVv •# t ft f • ^ J I r ' H . • v . 9' * Ji 1 t v • - 4 1 « ' . i ^ ' i r ar ^ I f .» 'A' » 0 rt, C • . 'r I T .J ' t : U' -"I • • » <• , 'A I r t • i v ■ { \ / v v . ... 4 f v > •t ' * / • . \ . •* 1 tf - - - J»». f -X •> t • M ••• • t < a. V ^ C*- > . » i > •h- N V -n.- d— • 4» t I' v .«v A •v •■'C" • -V:. V -r K. Enare ^'Mcri. Sitna t m-mätlPIfo-la diClirta-Muria. te faCc\Ate con funi, forfe per la mancanza di ferro , overo per rignoranza deiFArte.Gemoiio poiTptto latiraanidc del Turco. IfoU di Curia-MurU . SBaglibil famofo Thevet airiiorche egli confufe I'lfola di Curia-Maria con qucJIa , che i Perfiaiii chiamano Cuiba\ ingannolTi parimcnri Ramufio , die non la diftinfe dalla Dio-fcoride ; miperochc la verita del fatto e, che quefla h difti rita , t Teparata da quelle , cnmc la fperienza fece oflervare a' pit; periti Naviganii , cd alii piu occhiuti Geografi . Giace dunquequefta poco lontana da quella di Beb el Mandeb , e quattro I^he diftante da Terraferma , ove e il Regno di Fra-tach, al Settentrione del Capo Guardafur . Ofbrio ci aflicura, cheJk germogli Blade , ancorclie The^er s'ingannj in quefto particolare-conie anche fece nclla confufione del fuo nome Egli rrttßco. c perb vero , ch'il traffico principale degli Habiranti , e Ja ric-chezza maggiore, che pofliedono > contiftono ne'corerchi bian-chi di Tartaruca . Anche quefli fono abbagliati dalla Sefraca-liginofa , e /empre deceltabile di Macone ; e vengono sfcrza-ti nel temporale dal fuo tirannico impero. ' Ifok del Golfo d'Or m us . NEI Golfo d'Ormus fono Tacque due volte il giorno regolar-mente portate con molto i m peto dal fluflb, e nfluflb ^ il di cui efi^etto G vede anche nell'Eufrate ; imperoche cgli ^ si forrementc fpinto contra il fuo proprio cor/b, che tornain die-tro molte miglia, malTime quando fblha il vento di mezzo ^orno ^ poichc airiiora l'acquc falfc del Marc arrivano fm'äBaf-fora, che ne ftä 41 miglia lontana , Le tcmpefle fono inquefto mare afsai ordiiiarie, e farebbe aäatto innavigabile.fe nel 'una, e Taltra fjxinda non vi foftero in di^^erfi luoghi molte Ilble, rra quali fi numerano Fkicria , los Ratoties , A)-cca , K^^rg ^ p C^rgi; Mali>gan , Om^s , Kčii, LareK , Angavi, Q^ixomo , Gulfal, Bjharm, ed altre, delle quali farä il noftro fufseguente difcorfo. Servo-no quefle a' Marinari di ricovero , obligati ritornare in diecro dal oro viaggio . tre b quattro volte per la violenza de' venti. V c un luogo tra gli altri afsai pericolofb, cd alle ten^ftefog-getto vicino al Capo Moßandan , dove fono Scogli ienza nu-irrero , chiamati Salmas ^ uno de' quali gli e tanto vicino, che pare fi attacchi ad efso . In tniefto ftretto perb il Mare e fem-pre turbaro^ c vi fi formano Voragini si fpaventevoli, ehe per qualche rempo fi potrebbe calare una ijietra> fenza ch'ella fof-ie tocca dairacqua ; onde il pafšo & da' Piloti molto temu to -e! ben vero »che, trovandofi inafprito il Mare, nefsuno ardifce pafsarvi ; e quando perde queflo grandWgoglio ^ non giä con vele, ma bensl con j remi per Tincofiartza de' venti fi palTä ; c con ragione, perche le Nävi vi fono por rate con fopragrande vclocitä , c tanto al Promonrorio s accoUano ^ che quali paf-iändo lo toccano , per t i more d i non urrare nello Scoglio , e dalla voragineefsere ingojati . I Marinari Maomettani , che vi pafsanot vi gettano dentroqualche cofa comeftibile , im* tnaginandofi, che fotro vi fia una Gitta , dove g Ii huomini vi-vino^ e trä di loro trafücbino ; cd una volta uno d i quei mef-chini ftis^ pazzo , che non contento di havervi furtü gittare tutte lefue mercantic , cgli fleflb vi ß pi-ecipitb ,dicendo, che vi ha verebbe fatto un gran guadagtio . Queflo Golfo nel cre-fcere del fiufTo fi dilata fopra la terra per lo fpatio d'alcune mi^ glia, maffime nel lido di Perila, perche i vi la terra fe si piana, che dä campo libero all'onde gonfie del Mare d'inoltrarfi» od ritirarH ä modo loro , fi che i Nocchieri gjungono in terra prima di vederla . San no tuttavolta efTere arrivati nel fine dc\ Mare , quando vedono Tacque pallide > e quafi gialk per la mefchianzadi quelle deU'Eufrate , ed all' hora pigliando il piomboj mifiiranol'altezza dellacquavedendo, fe vi e are^ na , ö fjngo attaccato, rifenfcono dove fieno arrivati . E' il Colfo d'Ornats abbondaötifSmo in Pefci, ch'^ il principal aH-mento dl quefti Ifolani, i quali fvenrrandoli gli efpongono co-sl aperti agli ardori del SoJc per feccarli , e fenza altra cotrura Ii mangianocon Dartih , che fruttificano in quefle Ifble - II Pefce maggiore jche pigliano, c il Serro ,detto d^Ii Arabi Ser-Mahi , chefuperain groflezza i piu fmifurati Tonni, i quali armati di lunghi, ed'acuti denti, divorano gh huomini,quando pofTb no in cont rar Ii nel Mare Frefco ^ delicatifTimo , di dura digeftione ; fälato poi e molto piii fano,e ne portano quefti habitant! nei Barili in gran copia neirindie , dov'e in molta flima . Si rrovano ancora qui vi alle volte groffifTime Ba-lene , e numerofi Serpenti , che dalla terra colle piogge ven-gono nel Marc flrafcinati. In quefto Mare vi nafce gran quantita di Corallo nero, e le Perle di eflb fbno le piü pretiofe, delle quaii quegli Ifolani fknno gran traflico . Tuttc queflr'Ifble prima dcirarrivo de' Portoghefi erano popolate • mä per le loro ßxirrerie non fbno habitate al preiente, che o^ii, Carga, Babarem , ed OmM , V alcrc fono refe del tutto diferte , cd inculte. Pitne II. Ifda Jfola Vittorid. A Quella ftrifda di Terra, chiamata Vittorij, ricopcrta di fab--ti bia, devefi piü tofloattribuire il nome di &;oglio , che d'Kbla, perefTeredeficiente nelle conditioni di efä . Collocb la Natura quefla lingna di Terra nel Golfo d'Ormus verfo le fpbgge dell'Arabia ;e fu refa molto celebre al Mondo nel prin-cipio di queflo Secolo, all'horche D. Hernando di NorognaFi-gliuolo di D. Antonio di Norogna, diede una fänguinofa fcon-fitta ä i barbari Oiromani coH'jmpadronirü di nove Galce nemiche, e fiaccö di si fätta maniera l'orgoglio del Trace, che per anni /1 vergognb di fblcare quell'onde. Sii la medefima fpiaggia trovafi pure Tjfola äe bs Ramcs di figura rotonda, ele-vata , e afiki vicina a Terraferma , di maniera che vifta in qualcne lontananza , pare ch'ella fia congiunta col Conti nen-te . Dicefi comuneinente, che non vi fla Piloto veleggiante neJ Golfb d'Ormus j che non vi fir i queflo Terrene per prove-derfi d'acqua, calefatar le Nävi , b per afpettare vento favo-rcvoie. L'Ifola d'^ca poffiede tre leghe di lurghezza , ed una di larghezza ; fi veggono in quefta molti dirupi ne' macigni fpez-zati dclle fue Montagnc coper re per akro da verdeggianti Cef pugli, ne quali fogliono annidare numerofe Pernici, mä dipo-ca fbfianza , iier eflere fpolpate, ed arfe, facendo curra k fua pompa nelle loro penne . I Paefe non fe tutto habitato , an-corche vi fi trovino Pafcoli foftantiofi, ValJi iquifite per l'agri-colturaj Macchie frequently e molri Pozzi d'acqua doice ; im-peroche l'inquictudine de' Corfari , ( che vi fmontano in pic-ciole Barchette per mancanza di Porto, che rice vi TAncore de' Legni maggiori ) molefla frequentemente co' ladronecci quei miferi Habitant! . Nella parte Set ten trionale del Golfb Perfi-co vfdefi rifbla , ch'il Texeira nominbi^fl>s , altri la ricono-fcono col nome di Cars^, ed alcuni la prefero per Ylcana di To-lomeo.La firuatione di quefta trovafi in faccta di Regh Ce^aäin, ch'fe sti le Cofle Perfiane . Sbaghb anche quivi il Thevet nel concederJe 25 leghe di lunghezza , e cinque di larghezza ; at-tefbchc il Texeira, che la mifuro palmo ä palmo, non le con-ccde, che due fole leghe di circuito, con una fpiaggia co^rta a' venti Maefirali . Gode poi le prerogative migliori fra tutte i'altre collocate nel Golfo Perfico, effendo fecondiffima d*ogni cofa bifognevole ; il che la rende cofpicua per la frequenza de' Foreftieri, che vi concorrono ä delitiarfi , e principa menre gh Ambafciaton Orientali, che vi fanno il loro sbarco . Ivi pure s'impaftano pretiofe Porcellane, fabbricandone Vafi coirartifi-cio piu raffinato ;e quefta pafta fi compone colle fcorze d'Oflri-ehe, gufci d'uovadeirUccelloTeice , ed altn materiali , che ripongono fotto terra per lo fpatio dl 40 anni almeno , accib f.he fi raffini, e flagioni per megho impretiofire i Vaö del loro traffico ■ Llfola rtudrifce quar.titä conüderabile d'Animali pic-cioli; ed il commercio principale di quefla Natione Araba con-fille ne Vafi predctti , ne'pretiofi Diamanti , e neli'inBnita delle Cipolle^ che compartono nell'Ifole vicine . In fomma la bontä del Terreno , e la moltiplicitä de Rivoli , che l'irriga-no, accoppiati alTinJuflria degl'Ifblai^i accrefcotio notabilmente le delitie , e la ricchezza di quel Paefe ■ All mcontro della Sufiana , e particolarmente della Gitta di Saufa, pure nel Golfo Perfico comparifce l'Ifoletta di Mulugm^ chiamala da Thevet Molucm , il di cui breve rccinto non ci fomminiflra contezza veruna di confideratione. Jßia d Ormus. NEllo AefTo Golfo Perfico dodici leghe diflante dalle fue Foci giace rifola d'Ormwj-, chiamata diverfamente da' Lari-ni A^'mmia , Omttüam, ed Otß^ana ; dai Tartari NteroKin; e Maf-feo la con fonde coll'C^iVw d i Plini o . Trovafi ne' gradi 27, e 45 minuti di latitudine; tanto fterile,ch'il fuo terreno produce po-chiffimo Grano , meno legna , ed univerfälmente efauflad'ac-que dolce ; eccettuatone un picciolo Rufcello, che fcaturifče a Tcrii vpaqufj fčoperto nel 1596 dal fuo Sovrano^detto' Fcrr^gutxa. Cib non £ flante rifplendeva ne* tempi andati nella fontuofitä delle Fabbriche; nel traffico opuIentifTimo delle mere: piü pre-giare; nella coi iade' Viveri, che vi fi trafportavano , c nellc delitie piii fofpirate , ä tal fegno, che per antonomafia , chia-mavafi la Vernix äsU* Aßa , ed il Diamante äeW Atsdlo del Mondo . II Clirna di quefto Paefe e molto fano , non oftante che nella State i ca Idi vi rcgnino in ecceffo, il che coflringe gli Habitanti d'immergcrfi iie' truogoli pient d'acqua, airhorche vogliono pigliare un poco di ripofb j ed i coperti, b tetti delle Cafe fono pertLigiati, come nel Cairo, per ricevere rinfrefco da' zeffiri, che placidamente vi fbfBano dalle q horc fin'alle 11. H Verno vi principia nelfa meta di Novembre , e dura fia'ä Gennajo: il rimanente delle Sragioni pu6 uguagliarfi al Clima d'Italia , Le fojfle terribili de'Tremuoti affliggono di tempo in tempo notabilmente il Paefe* di maniera che i So vrani dell* Iiola fi ritirano nella Terraferma , per efimerfi da quelle vio- K k lenze, Scenfittä ii^' Turchi pTfffo Vii-ioria, F'ivura Mr irda äs hj tones. Eßeyfßcne dell' JßU d^^Areca. ^.'rfKiii^, o Cdfge. Sue prtro-gative- Ftibbi'tra lii T Of cellar: e. Ttogi-o prinapak. irdß M Steriüti, Detta ms-ticurrtenre la yenetia ilell' C lima tt/fai faiiO bin-ci}t molto CäidOi Trmueti "ß"' ßf-qsitmi. 'f Mak ncUe Cqfcic, Di -ieio ti'i he s l^mo d'Ui>ä. lenze, come pure dalle moleftie del caldo . Inefla Ti formano S^e. due fpede di Sale \ il primo, detto minerale, fervc per mani-polare alcum medicamenti, e fparfo fopra le Carni,le corrom-pe,ed infracidilTe, in vecedi confervarle. II fecondo e un Sale comune, che il Sole condenfa aH'horche i rivoÜ falli, che fcor-Tonojier Tlfbla » li Teccano nel tempo delU State . In alcuni ■luoghi, e principalmente nelle fponde del Mare , gU Arteifici raccolgono aicuni SaflTi legeierifiimi, de quali fi fervoiio per la Caft. coftruttione delle loro Caft : e quanto pifi ne cavano , ahret-tanto la Natura re riproduce nel medeßrno luogo, ed in poco tempo h una cofa maravigliofa, che queft'Ifola prqduca, e nu-Qi^ru- drifca nella Ilia fterilitä alcuni (^adrupedi,che pajono Volpi, pfdueVc- e numerofi Uccellij come Pernici ^ Tortore, ed altri vola tili; attefbche in efla non trovafi altr^acqua dolce , per abbeverare qucrti Animali, ch'il Rivolo di Thmmpaque. Alcuni diiTero,che Cbe acqua quefti bcvino I'acqua falfa, il che hä troppo poco del verifimiJe beviMJo, colla ragione naturale,la quale iniegna,che la fete s'originidal laifb i onde col bevere i'acqua CaICü , in vece d'eftinguerfi, s'ac-cenderebbe. Altri vogliono, che gl'Ifblani, per mantenere que-gli Animaletti nell'IftSa, getrlnodcl grano nelle Campagne.ed efponghino in certi vafl del I'acqua dolce pe'l loro foftentamen* to; mä n^ pure quefta ragione ci pare plaufibile,per efleretrop-po difpendiofa - Diciamo dunque meglio, che gli Uccelli vo-lino alia Fonte Torumpaqas, b in Terraferma , d che bevino le ruggiade raccolte sii i faffi; 6 vero che neUlibla fienoaltreSor-genti d'acqua dolce non ancora fcoperre dagli Huomini, come per ranti Secoli fii quella di Toruitipaque, icoperta fblamence nel 15^6- Poche fono le malatie, che affliggono git Habitanti; mi una fola jprevale forfe i molte altre, regnandovi un certo male nelle Cofcie, ove s'aprono piaghe , e bullicano vermtni della iunghez^za di tre braccia in circa , i quali poco ä poco li cavano con gran deflrezza jC qualche dolore deli'lnfermo: rompendofi loi uno di quefti AnimaIi,caufano dolori di fpafimo a'Patienti. ^'Ifbla refta generalmenre ptovirta ne' viveri dallaPerfia, Ara-)ia, e Mefopotamia, ed il tntto vi fi vendc caro, pc'l coito del trafporto: non bevono Vino d'Uva, che in (ecreto, pe'l divie-to, die n'hanno dalla Legge ^ onde bevono acque diftiHateipiä O vili, o vero acque delle lore Cifterne la Plebe . I Portoghefi s'invaghirono di queft'lfola.crcdendola onninamentenecelTaria -per falicitare i vantaggi del traffico nellTndie ^ onde il magna-nimo Duca d^Alburqueque nel 1507. la ftrinfe coU'aiiedio , cd ^LsßfM- P"chi giorni fe ne refe Padrone ; ove coftruife una robufta mT.idroni Ciitadella, per far fronte a' col pi nemici, ed in tale guifa afli-M'jjhla. curb la quiete de' Portoghefi in efla per lo fpacio di 115. anni. Mail toffico dell'invidia ferpeggio in queito mentre nell'aiiimo degl'Inglefi, ePerfiani, che col lega ti afiicme, radunarono po-derofii armata navale, cinfero con barbaro furore la Piazza» e WWf, coftnnfero gli Alfediati alia refa nel 1621,ad i 25. Aprile. All'ho-y/'S' P®' rovinofTi lo fplendore dell'Ifola, pel trafporto del com. ^ mercio ä Gomoa, 6 Gomhfu , chiamato da' Perfiani S<2}}dtr-Ahbixfi: Dvy:o ^tV psrimenti imantenani la Fortezza, e i Portoghefi difcapita-Tofiazheß^ rono da iei in fette mtllioni . Al Regno 6 come ahri fcriffero, Omia , ubbidifcono I'lfoledi Kds , LareK , ed Q^'xomf, c Cuifiil. Que II a di Km, 6 Q^'is, cli e r bo fa n o m i -na S^xt e porta nel mezzo dello Stretto di Bafsöra,la quale fu giä capitale d^un Regno, ed hoggidl defoIata,per Tabbandono del traflico, e per le inolcfte fcorrerie degh A rabi Nautaijuif , e Nihbdttr CTudelidimi Corfari, che fpiantano il Paefeove mettono il piede; di modo che quert'Ifola i ve nella memoria de'Po-^^ deri ä mali ftenti col nome . Laltra dil^eK giace al mezzo giorno di quella d'Ornnf , quattro leghe diftante dalle Cofüere dell'Arabia: luogo altre volte il pm nobile del traffico de" Portoghefi, poiche vi sbarcavano tutte le Mercantie della Perfia, Af^äm ^ in poca diflanza da quella di Q^ixoma che prima dell' invafioni Arabiche, dava ricetto ä numerofl Navigli, per I'ab-bondanza de' viveri,ch'in cfTa regnavano; mä al prefetitegeme fepolta nella fiia defolatione. L^IfoJa di ^i^xoma^ chiamata da qiielli del Paefe Bnsct^ e da altri Qiixima ^o^pma ^ e Le^ha^uo-cirt,i rff/i' collocata in vicinanza della Terraferma della Perfia dirim-l/bJa Ok;- petto al Capo B^cü^u, diftante diciotto leghe da Bah^m , e tre .viifliar^ da Ormns, Ella ha due Citta principali la prima detta Arhsz , e Taltra Homed^ dove il R& d'Ormus allbldava grofla Guarnigio-ne all'arrlvo del gloriofo, e formidabile Alburqueque . Gli altri luoghi {quo Lapht por to, DargaboiJ^Chm^c Strm'm, Nel Vahft dc' i Portoghefi raccolJero t loro fpiriti guerrieri, doppo la ^onfitta Toneghiß, d'Ormus, e i'impadronirono di efla ^ incui, per maggior ficu-rezza» innalzarono I'antemurale d'lma poderofa Fortezza , per contraftare fin'ad un palmo di terreno aH'oppofitiom nemiche-Reggevafi ne' fecoli giä (čorfi con tanto luftro , che gli Arabi la paragonavano ä fronte d'Ormus,sl per I'immenfita delle ric-cbczze procedenti dal traffico , come nel lo sfarzo degli Habitant! , delitie del fuo recinto, e maeftä delle fabbriche - Com-Magnifi- parifcono tuttavia^ trä le fue rovine i miferi auvanzi d'un Ar-ctrrifiredl qq trionfale » Obelifchi , Piramidi ; e nella fommita d'una Montapa veggonfi ancora i framenti d'un fontuofo Mauib-leo i cfril Rh Lecha coftrufle , pe'l depofito delle fue Ceneri, con ifd Km , Ifola l«rcK. con magmficenza inarrlvabjle \ ie fpefe proportionate ad un gran Monarca : il che ci denota , che ne' priHini jfecoli ella folfc il centro, ed il Cuore de' penfieri reali . Nel medefimo Golfo di Perfia vedefi pure I'lfola di Gufd , ^ GuJfd , nel di cui Mare , come in quelle d'Ormus, fi peCcano Perle affai grandi , e forfe !e niü ftimate tra I'altre dell'Indie Orientali» Gomparifcono in oJtre quantita d'aJtre Ifolette quafi de/ertc, e poco habitate, per le fcorrerie infbpportabili de' Corfari,che fpiantano t e de fol a no ogni luogo ove fmontano . II nome di quefte quafi derelitte fono Daxed^ Ccjar , Dotfie Fhrcr , Cictdcm , C Cwi, Pheluy che i Portoghefi chiamano Pdmiro^ ed il Barbo-la Firatr , Andreuy , detta Andrmi ^ Lar , b Lara e quella degli cosl detta per la quantitä de' Votati li , c^ in efla ofcu-rano I'aria . Qtiella poi di Tü^fiane hä fei Jeghe di giro , vaga, bene popolata, e molto fertile, come pure provifia dalla Na-tura d'un'ottimo Porto vers'i 1 Settentrioiie . Nudrifče alcuni animali fimili ad un Gatto , le pelli de' quali ibno molto pretiofe, & odorifere al pari del Mufčhio. Iföla di B^harem^ La principale Ifola ^ che domini 11 Sofi ž quella di Babrtm^ b Babarm , prefä da molti per VIcdria di Xolomeo . Que* fla pure_ vcdefi ccllocata nei Golfo Perfico , trä Ba&öra , e rifoia d'Ormus, cento leghe diftantc da cadauna di queftePiaz^ ze . (^lefl'Ifbla e molto copiofä d'ac^e , le quali fbno perb la maggior parte falfe, eccetruatone il Pozzo proföndo di Nmtah. E' maravigUofo Tartificio degli Habitanti , che ü provedono d acqua dolce fbtto Tande del Mare , ove na/cono gran vene d'acqua dolcc, e limpida preflb Matiama; alcuni Huomini agil i ed elper ti del fito s'immergono con Urri ben chiufe , raccolgono quell'acquc , indi Je trafportano nel I'lfola per venderle . 11 fuo Territorio non produce Biade di Ibrte veruna,ma folamen-te firutti ; ed il Rifo ch'e i I loro cibo ordinario, trafportafi da Ormus . 11 traflfico, ch'annualinente fi fa in quel Paefe delle Perle,importactnquecento mille ducati,oltre cento niille,che nafcondono ^per non eflere depredati dal tirannico dominio del loro Vuarir . _Vi concorrono infiniti Mercanti d'ogni Nations ä provederfi di quelle gem me , attefoche quefte j e quelle di Giulfar , b Gonfar fono le piti p reg i ate per la loro rotonditä, candore , e grandczza . Si pefcano ordinariamcnte nella vicinanza deirifole di I^tif, Lafen , Barecbator , Xnkaßhsr , j4bui , Seran, Dßve, Di^^s, , Ascevi, Zerecbo , Z^eJmphfafmaJ', S\rhii'!iiß^ Aidane y TeJffhrmjkh y Cherizcm , Dihci y Sarha , Agimaity Rai, Emol^ovifn , Rafi^inr , Daoi , R^jfirclcbirne , Sircoreor , Cafab , CoazjfTf Mijfende^deradi y Lw^i, D^'he , Chorf y Chdh , , Sue t Ivkilar y CarajaS, Tevlj, Golai, Fur-Gaiile, Sam , G^medts y Batba, e y^di . II tempo poi , ed il modo d i far quefla pefca , fi legge nel noflro Atlante Veneto Tom, I, a carte 153.G!i Habitanti di qiJcfVITola fono Arabi, colla Guarnigione Perfiana ; ed il Go-vernarore detto Fi^^rhr dipcnde dal Re di Perfia : ben'č vero ch'altre voke ubbidiva al So vrano d'Ormus . I Portoghefi lb n'itnpadronirono nel 1520; mä (^iafi un Secolo doppo i I Sultan di Xiras , havcndo fuperato il Forte di Comoran de' Portoghefi , s'intrtife parirnente nell'lfbla di Baharsm nel 1601- Noa hebbe pero hinga fuiliftenza in efi!k, poiche I'anno fufleguente, Xa Re d i Perfia fe ne refe Padrone , fugando TUfurpatore della medefima . I" Cafa Teß-Adtl' te ^ T-n-if piu ß/tt- Ifck di Tcßiartyt fittdäti. ITok di Baharem. tAntKU-liwabtle dcgi' Ift. hms, Ttrritsrls. Trajfc* di Ta le. Tffcd di Terlt. HabdiSfiti diveiß, Divcrß po^tjfü^i • Ißla di Diu^ ■JfoU d' fslata. Dtverfl fono i nomi , co'quali viene chiarrata queft'Ifola ^ i Francefi la nominano l^e de Dien j i Nationali Di^^ , e Div? Ncvxdäta j i Lattni Ditm . £JJa h ütüata nel Regno di Guzarate nelle Foci di Cam boy a preflö Terraferma , 30 leghe diftaute da Cambaya , 10 dalTingrefiTo del Golfo verfo Nort , e so da Surate . Dal primo Meridiano gradi loS , dairEquatore gradi 10, e minuti verfo Set tentr ione . Credefi, che gli Anticii la nconofcefTeio col nomedi Baraee , Aiamba-ter , PaiaL ^ e Deka , appartenente altre Volte al Regno d i Cambaya , ed hora habitata da' Popoli Baniani, Beameni, Gentiii , e Maomettani , La priiTia volta , che i Portoghefi vi mifero il piede , fecero un trattatodi vicendevole amicitia per il trai^ico col Rc di Cambaya , di forte che il Re permi-fe, chabitaffero l'Ifola , dove , eriggendo buone fabbriche, verfo lanno r535. nefono rirnafti afio oti Padroni . La Citta h alfai vaga , s^ per la quantita delle Bottcghe piene di varie .merci , come per la flruttura dellc fueChieie » e pe'l recinto delie fortilfime muraglie , che terminano tielle due eftremita del Porto,molto confiderabile per la ficurezza, che vi trovano i Legni , come per la /čalinata lunga 50 paffi , che ferve pe*l trafporto delle mercantie dal Porto alia Cittä. Vi fono dueCo-!onnc,6 Piramidi,la prima foftiene TArma delR^ diPortogal-io, e l'altra _hä fole tre freccie, che appreffo gl'lfolani fimboleg; giano^ che inevitabilmente bifogna pagare le Gabelle , e Daij al fuo Sovrauo , Diritnpettoäquefto Porto trovafi la Dogana, che 'Komi divert deW IfokDiu. Sitt- iAcijisißä" tadd'ToT' togUß ntl Commtr-cii. che nel fuö ingre/To hä k Croce con due Stendardi; indi tro-vafi una vafta Corte circondara dalle Botteghe, e Magazzini, ove fi ripongono le Mercamie. h\ iia angolo della Citd ve-Faitex- (lefi una buona Fortezza fabbricata da'Portogheli con ammi-rabile giuditioj triangolare nella fiia figura, circondata qua-tfile- fi tutta dal Mare, domina tutt'il Porto, ed ^ cos) bene muni ta , che i Periti la ftimano inefpugnabile, per effer'anche ^ yerjTo la Terra fiancheggiata da due robuftiffune muraglie, conlerueFoireaflaikrghe> e profbnde p'lcne d'acqua d'un Fiume vicino. La iicurezza del Porto, che jfi chiude ä cate-naj e la quiete, che vi godono i Yafcelli cuftoditi dalla Fortez-7.3. y fanno, che queftlibla refli ibmmamente frequentata da* Negotianti della Camboya , Surate, Mare RofTo, Mare ' Perfico, Ormus, e deglialtriluoghi dell'liidie. V'appro-dano tutd volentieri, pel dovkiofo rraffico, per l'amenitä deirilbla, e per I'abbondanza de'viveri, ch'in cfla a buon prez2o fi trovano; imperoche queila Piazza, doppo Goa, e Paru II la piti la pill opulente, la piii dclitio^a, e la pi 11 ricca di tuttc le al-tre efiftenti nell'Iudie. IIfuoClima, clafUa Aria licfcc f;n lubre ä tutre le Nadoni, ed i Soldati dellc Indie vi vcnp^ono rinverno per delitiarfi; ogn'uno gode la liberta di cofcienzn, vivendo nella Tua Religione. In fomma il traffico incrcJibi-le, elafeconditadel Terreno , che niidrift^e ogni Ibrtc di Q^drupedi, e produce tutto il nece/Pariope'l foll:entr.mcn-to dell' h uomo, rendc q uc/to 1 uogo dj fbmma i m p or t n lüa a ^ ^ ^'' ^ la Corona di Portogallo. E* per6 vcro, che doppo che i Frn n-cefi, Olandefl, ed Ingleft hanno inti-odotto il trafhco hi Camboj^, Surate, ed altri luoglii; fi c notabilmerite fail-nuitoinquellalfola. VJfok mid'ivc.^ Princ i piano in otto gradi di lati tu dine Settentrlonale, c terminano in qtiattro gradi di latitudiiie merl^ionale L'Iß^ Maldwey eftendendofi in lunghezza zoo leghe, e non dila-tandofipitidi 30, ö, come altri vogliono, 3 5.diftanti dal Ca- idäläii^'. LI po Co- Craniä. po Comorin, di Ceilan, e di Cochin cento cinquanta leghe. I Portoghefi partendoü dalle Spagne per Marc contano quat-Dwifi in tromiUecinqiiecento leghe. Soao quefte naturalmcnte di* tyPrvin- yjf^ ^ ftcoado la fituatione de' luoghi, in tredici Provincie, ' che nominano Atdhnij abbracciando ogn'una di quelle gran moUk udine d'liblette; mä ci6,che rendemaravigUa j e men-Argir^ ta d'eflerercgiftrato ^ fi ^, che la natura fiancheggib il recin-wWf. «t-Q (^uefti AtoUoni con banchi di madgno cosi ben'ordinati, che lion v'e Artifice huinano, ch'arrivi ä forniar un'Argine ditantavaghej^za, e per fett: one. Quivi urtando, e riper-cuotendo I'Onde impetuofe del vafto Oceano , fi trovano relpinte per la refrattione caufata dalla robuftezza di tali tSer/rtue ' ^gni una di quefte Provincie hä trenta leghe di gi- S PtJ- ro, efonocompartitecontantafimetria,cheunperitoGeo-. fn^tra non puö diltribuirle piü ugualmente di quelle hä fatto la Natura. Principiano con bell'ordine dal Set tent r ione, e terminano ä Mezzo giorno, divife da Canali, alcuni de'qua-liibno larghi, altri ftretci, che tjnitanaente col Mare for-mano tante figure ovate,e quafi s(eriche,qu3te /ono le predet-te Ifolc. Quefte /ono recinte d'un numero per cosl dire infinite d*altre lible grandi, e picciole. Alcuni vogliono, che ritoii ^,/gl'IndianinecontinodiciaretcemiUe, graltri undici, altri dfUt 11 mille j ed il Rfe delle Maldive ne' fuoi titoli fi ferve di que-M^iidi vt, ^' I f jj^Q nujne ro, Icr i ve ndo Ihr am Sultan R e d'l treäici Pro-•vhck y ff dtdodki tntUe Jfok. Mä dalle continue correnti j e dalle gran Mar ee, alcunediquefie refiano tal volta aflbrbi-te, e confeguentemente frainui/cono ä proporrione gU Habitant! f fccondo le varie di fpofitioni della Di vina Providen-za. Nonmancanogli Autori, iquali credono, che I'aggre-gato di tmte quelVI/ble habbiano I'ifiefia bafe continuata, e divifa fblo da' Canali iempre pacifici, e cosl bafil > che della i^aggior parte fe ne vede 11 fbndo, di maniera, che fi potreb-beropaflareapiedifcalzi/enoafoflero i Pa'imm Pefci gran-'Hmmi^ii ^^ > ^ fanguinarj, che divorano gli Hiiomini, 6 che loro rom' pono le braccia, e le Gambe, quando grinconrrano. Il fbn-c/i^art do di quefti Canali b laftricato di pungentilfime Pietrucce lini il i al Cor alio bianco, de t to in loro lingua Aquhy, che ier-ve per fare il Zuccaro di Cocos. I Canali, che fi pofiono tra-gittare co' Legni magglori^fono Maloi-madou^ Caridott^Addou^ eSuädöu; ma gli altri Canali, poco fa accennati, ii folcano con picciole Barchette, che in qiiei conrornl fono innuraera-bili, non trovandofi Huomo tanto miftrabi le, che non hab-bia la fua > ed i piü Commodi ne hanno moke. Viaggiano in quefti LegRetti con molta deilrezza, e fpirito, inoltrandofi continuamente, fenza timore, nelle Ifole confinanti; e Ttttttfdo perche fei mefi dell'anno la corrente le porta verfo L,evante, diju ita- e gli altri fei mefi al Ponente, cosi la Madre Natura provide ogni uno di detti AtoUoni di due bocche , acciö ch'in tutti i tempi quella Gente poffa evitare i pericolofi nau-fragj. Pochifiima Acqua trovafiinqueftlfole ; onde con fom-K^fm Jtiu diligenza raccolgono quella delle gronde. I nomi de* 13. IJ Prtviit- Atoilom f o vero Provincie, principiando dal Set tentr ione, * fono T'illadnu-matU, detto da' Portoghefi Caherä de las Jlhas, ciož: la prima delle Ifole. Ilfecondo MiUa-dove-madove . II terzo Padypolo. II quarto Malos-madou. II quinto AridtoUon, II ferto Mali-AtoUon, ch'ž la principale, per I'lfola di Malfe Metropoli deiraltre. II iettimo Paulh^m \ L^ottavo MoUuC' que. llxvoxioMiUandom. 1\ A^Amo CoUo-madom. L'undeci-mo A^oumath - II duodecimo Sovadou. II terzodecimo Addou f e Povä Mollucquff, che fono due ; ma per la loro vidnanaa, gl'Ifijlani U pigliano per un folo Atol' lofte. Efiendo queft'Ifole viclne all'Equinottlalc, fi pu6facil-inenteinferire, che fono foggettc alHntemperanza dell'A-ria, c flagellate dall'cccelfivo calore ; tuttavia eflendovi la rotte rempreu^alealgiorno.'l'ardoredi quefto refta temperate dalle copiofc nigiade di quel la. VogUono alcuni, che le Maldivefieno flate altre volte ha-Üsw S" titelte da'del Ceilan i queftofi difcofta ßJfiJfi' dalverifinule; poichegl'Habitanti di quelle Provincie fan-c "^""^Sgrc^to'li varie Nationi, come facilmente fi racco-'' glie dalla varietänotabile de'loro linguaggi, e dalle diverfi* tade'Iorocoflumi . Nellaparte Settentrionak ( ove il paf- iagio. fagio, ed il commerdo de* ^reflieri & freqüentato ) fbßo af^ lai piu riverenti, e civili, che nelle Piagge Meridionah; non vergognandofi quefti di caminare femprc nudi, fenza coprirfi tampocoquelle parti, ove la Natura imprefse Teru-befcenza. Generalmente quefie Nationi fono perfpicacifiime d'ingegno ; riefcononelle Lettere, e prindpalmence nell' Aftrologk; coltivanoancoratutte le Ärti mecaniche, cendo fpiccare la fubl i mitä de^ loro talenti, e con ducono a 11 a perfettione ogni artifidofb iavoro. Sono coraggiofi, ed ar-mtggeri ; m a vendicativi, perdonando difficilmente le m-giurie. Le Femmine fi pregiano grandemente del loro colo-re olivafiro, e fanno pompa de' loro lunghi, e neri CapelU. AgliHuomialfevictato (eccettuandonei Signori grandi, i Soldati, gli Ecclefiaftid, ed i Pellegrini, che fono ftati alia Mecca ) di portare Capelli, e Barba grande; e fe alcuni bramafičro Tornamento della Barba » la poflono portare alla Spagnuola, cioe picciola , overo i muftacchi grandi. Que (I'Ifole fono veramentc im peroclie fono tu aa can ti di Frum en to, d i pfrhtß^- Rifö,ecli()aoUe altre cofcneceflariepeliTtantenimento civiledcU'Huofno. Vi von odi ntJetu/ffti-^ certeiadicl, le qualirerfono DrdiniriamentediPane, e con:ipanatic(i i E' per5>Ttrt) ngit Mal-chefonoabondaiiti ne'Ptfci, e fanno le loro Mincflred'un certogra no picciolaalJa Jivt. fomigtianiidel Miglio, cheracralgoDo pure in queft'Ifole. 1 Topi ,c ie Fornoiclierie- t epi , t icono molefliflinie, e portanodanno cosl notibileagli Habitant!che fono coftretti di fabbricare i loro Magaiimi nel Mare fopra certi Pilaftri, ch'inaltano, per difsn- ptrmt 'uft. derfida un flagello tanto perniciofo. II R^di quelle Provincie foggiornai hiaVe Ifoli So^^otn» fitüata quaCnel mezzo di lutte le altre, afTjipopolataper laCotte j TtibunjUi, Mer- dti ^^ ca nt i, «daltraGentejchelacurioGtii, 6 Tin terefli vi conduct: qucft* perö , ancor-chelialapiAccmnmodjpe'lfitod'ijna Dominante, riefte nulladimetio d'aria poco falubie, crida, einalfana.. Lc Cittl di quefti contorm non fono rinthm/e, dntedaile Muraglie, Terripj'eiii, bFofle; mä tutte apriTe , conleCufe imrfedi g^^Ai quä,diliefeutaordine. LeiikbitationidclPopoIofonofaW)Hcatedi kgao diCocos, dflljt Crf-coperredallefogliedelroedefimo Alberoj miquellede'piüconimodi ,e civili foKO U, CO ftru t te di Piet ra fca Vit a da I fon d o del Mare CO n i nd u H ria, ed art i ficio m irabile. La Reltgione, e Fedc,cbe profe(rano,e l'empia Setta di Maomet to, che qui vi ferpeggii jw, eon piü bol t OTe, che nceli ikri Regni foggettlalla Tirannide Mtifulmana j impero- i^smit ehe pToft»n no lc I oro (oiUnie i n libbric^i re fontüo fi fli me Me fch ire {cos 1 eh i ima no i ^ ,, loroTempj ) rivoke aU'OccIdente, veifo ilfepolciodellsbiledel loro faifo Profe- ^ Matts. . Ogni Meiehlti hi t ni Porfe» cul fuo proprio Poiiu , in cui fcendono per gradini ^^^ ilavarJldtlle loio colpe, credendo femiaiiiente , che quell'acque tavinOj con Iff foituredeiCorpo, lemacchiedell'Aninaa. Si circoncidono nell'etkdi fetteanni jCc lebranomolreFelte, eprmcipalCTieutietiittii VeuerdldellVnno. I loto naefifono lu-nariaU'uraniadogU Arabij egliHuominip^Jiano Moglieinqaell'eti, che piii loro fi. piacej mile Femmine non poilöno maritariimvanti Ii r j anni. Ogni Huomo pu6 haverett^Femmine uelmedefimo temfto,conobbligo d'habitareugualmSte conogn'-tinadicITe! noa porta no Dote ; ed ilMaritopuö ripudiare per tri volte laMogUe. Subito che loro nafce uu Bambino , lo lavano fei volte al giorro neU'acqua frcdda > in-di lo ungonocon oJio ,ed uoguentimanipolatii queflo fine- MoieiidoiloroCongiunti, avantidi fepeUlrli, ufano gtan diligemanel Cirti ii-vate per fei volte dill inte; poi Ii lepellifcono vicino alle MefthUe, e per fcgno di fcor-Tuccio,fi Icvano il Turbante. llGovernodiiutto quefto StatodtlleJWrf/iÄtijf dipeude da'Staturidifpot-ici del loro proprio R i, ch 'i mo Ito rem uto, e rifpctt ato da* VafliJ Ii, Qtjeiio So vrano proved? oppottunaniente tntte le fue Provincie d'un Governs tore, col nome di , che To- . noSacerdoti, eDottori deila loro Legge je quefti W^^riconofconoun loro Superio- i^ofo™* re, c'habita nelle Iß!a Ji MaR^ chiamato Psndigtt^ che doppo il R6 4 il primo Gi ud ice d i i Ufte q u eile Pro vi n cie. Ptpah Tutto il Popolo di qucflo Regno divided in quattro OrdinI: II prtnjo oomprendc il Rfr chiamatoI^ftjitani, k Regina detta Htmqtiiiliivit,con quelli,che fono del fanguts t^uaOraor- reale, tutti i Principi nominatiCrf/a«/, Principerfl dettaCflm:»™^ , e Etan Signori del Regno: II fecondoordine^quelbdelledigniti, Officj , egraJi, ch^I Ri dillri- Csmiu bifce: li tertoidellaNobilti fejjia Carica : ed il quarto dicefi quello delU Plcbe, ^^/^fl iJ t Popokccio 1 Sivratta , Ccneahgtade' Ri deWJ^ok Maldw^ e matäthne di queßo Stato. Sono in circa Coanoi, ch'il legittimoSovranodi queft'Ifole fii ibbandonato dall*-obbidieniade'Sudditi, per la fc:ditione fufdtata da un gran Perfonaggiodel Regno, cbeiltibondodidominare, fi^min6tart«turbolenze, ch^il Dominante legittimo 1j rifolfe d'abbandonare lo Seettro , td il Regno; pofeia andoflene ä Cochin, dove ri- // fg^ cevetterAcquadulfantiflinio Battefimocoii la Regina Con forte, e moiti de'fuoipii liffiMj/jj fedeli Amici j lafciando ^ cli'il fuo Emolo s'eflingueflela Jetenell'tirurpatione del Re- q^ gno.Scrifle poiilcfivcl'tito,ecat:oltcoRiletttraaflettuofiflltnaiiVioiSuddit],cr(;Ttan- telica, doli i fua imicationejd'abiurare glicrrorideli'Alcorano^bbracciando tie Ii a Ctoce del Redentore 1 dog mi Evangelic! della vera faluteichiedeva parimcnte i. fuoi Vaflalliil tributoordinariodovvroglicome legit ti mo So vrano d i quelle Provincie i ed in caib di lefiflenza, proteflavafi, ch'in breve, mediante I'ajutodc'Portoghefi j haverebbe cmtoilRegiioconpoderofa Armata, ^rcotttingerei Felloni, eRubelü all'efeni- , tionede'prgprjdoveri. Refcrifl^e I'infolentito Popolo fqmentito dall'Ufurpatore, ehe ride vail delle fue efortationi, e che pi b non lo oonofoeVano per Iqro So vrano j mi • lol0perunflinegat0,eebelelor0Sciablen0nerjln0 d i tempra inferior? i quelle de* Portoghefi. Alle infolente del Popolo oorrifpofeilvero Rö con un viVorofo Efcrci-to J ch'all'ifbnte ^rtöili airaJTedlo di Mfii^ capitale del Regno, e riufcl i Portoghe-ßd'infrangere la pietra dcllo fcandalo coll'uccifione del R4 (purio, ed'^impadronirli di , ^ queft'IfoU, d»tidone fuhito i I pofTefTo al luo l^ittijlio Prencipc, aificurandogli la Co-ronacoU'etctcioned'unabuontFotteita. Indifi portorao i tut te le altre Ifole per fog- /y giogarleairubidienzadelloroSignore, trucidandovi ttiiti j Parteggiani deldefunto "i Felloae j ed in quella manien fi refeiopadroni del tralBco, ed il Cattolico Ri Rl rifti-bilitondfüoTrouoilafciandoIafopriiititeiidenüdelRegno i Portoghefi, che per lofpitiodidiecianni Mcificanwnte governaronoqueiPopolt, In tanto bolliva iltof-fico d'un odio impIacaWle nel petto del Padre, e de' due Fratelli dctl'uccifo Ufurpatore IPertegiv det Regno,contro de' Portogheft {imperoche radunatamoltaGeute^ bumetole Ga- ß e^atl Jee, fi rititarxino nell'AtoIIon di Oejtd&a verio I'Oflro, dove fifiiriifcarano in tal gui- ^j'J^wAfA fa, ehe t Portoghefi non ofavano tragittare il Canale dell'Atollou Cmdsu. Oi piü col- ii, legaronfi quefti Rnbellico^rfari t^labarifpromettendo ^qtiefti la meti del bottlno, incafocheiPortoehefireflaflerofupMaei, deballati, c vinti : ne trovarono difficile Malt y^-I'imprefa j attefijcne Jpiarone la oongiuntura, ch'il Commandante PorToehefe di Af®- giogate ife* li uicl dalU Piaiu cgn bugii numero (U£<}Idiici ^ iocuaijuAtMi fvrfo ^s^i» ^ ed all'- i^itSflff. bati horiforprcreroconifctUtagenerale I» Pimi, fircliejgUrono il Paercj edivlfccoil tor- tiiio^ chcfü(lieonfi che vi fi teflpno: Vcrfo il Settentrione 30 leghc fono ciaque Ifolc , dette di come ancora per eHereftara altre volte Capitale d'un vafto Impe- TXiVändurou, che tutte infieme non hanno piil di fei in fette le- rp; ^^ al prefente (cccettuandonc alcuni edificj, che fervono agli ghedi giro, diftanti 80 leghe dalle Corte di Malabar, viven^ Artcficide'Drappi diSeta , c Bambagia) vedefi quafi il rutto do i Popoli fotto r ubbtdienza del Kh di Canaiior, che polTiedc dal tempo rovinato, e dillrutto. Turumba h un picciolo Villaggio ^ in circa jo altre Ifolc ncl predetto Regno delle Maldi ve, chc di poco nome; ma paffkndo avanti, troTafiil Borgo detto Brffl- gli furono cedute 60 anni fono da un Rfe, pe'l foccorfo prefta- dura famofo^e popolato di trc inquattro mille Habitanti/ituato sü . togli nel tempo , ch' alcuni feditiofi fufcitaroao una ribellione le Sponde del Canale di Marin: Qmvi, per t'ordinario, quattro ?a- contra il Signore delle Maldive . Queft*IfoIedi DivandumuCo- dridella Coinpagnia di G^sü fogliono ri/cdereper la direttione 'i^Jm • no habitate da Malabari Maomettani ,quafi tutti dovitiofi pe'l fpirituale de' Crtftiani,ed altri quattro nel Borge di Tarn pe'I rac- traffico continuo, chc ncll' Indie, e princip^mente neÜe Mai- dcfimo fine . Nell' ifteflä Ifola h un'altro Villaggio, ö (ia Borgo , divf efercitano . I Joro cortumi, e linguaggio fono dell' iftcfla detto Mayol, dal quale dipendc il Govcrno di cinquanta fettc altri natura dcll' altre Ifole confinanti, havendo quafi tutte relatio- luo|,hi, & Ville tutte habitate da Criftiani, coiirertiti nel 1 s ed nedi ibmiglianzaa quelle dclle Maldivc . IlTerritorio j oltrc alcune lettere ftarnpate da'Padrt Gefuiti habitant} nell'Indie ci la perfettiotie dell' aria faiiifiima, gode ancora ona fertility com* diedero nel 1517 U diltinn relatione > ch' in diciafette Parocchie Afl* jjctcntc. Quando i Corfari Malabari vanno infeilando il Mare, di queft' Ifola trova vanfi da cinquanta mi la Criftianl. Nel mezzo lanno capitaie di quefto Pac/e per i neccßarj rinfrefchi , chc^ di queflo Paefc, vedeü il Forte Banehas, che domina la maggior ^Hpikm. loro vengono fomminilhati da quegl' Ifolani, pafländo di tanta parte dell' Ifola, finaimente ella ha un Porto di picciola eftenfift- corrifpondenza co' medefimi ^ che per lo piü s^apparentano inj ne; mä profondo, il di cui ingreflb fi rcndedifficile per cagiSB4i' quefl;' Ifole. uno Scagno, che forge nclla fua bocca. ISOLA PALOVIS , C DE' DEMONI- ISOLA DI BOMBA I N- PafHite Ic Maldi ve 12 gradi di latitudine Auftrale, fi trova A'Mezzo gior no deli'Ifola di Salfettc , trovafi un'altrapic- jgTtfW i'ifüla Bahvii^ hoggi deferta, bencbeprima habitata. Fiique- cioladettaBo/w^^in , dalla quale 11 ftaccaper uno ftrettoCanale, '^jJh^A/ fla dominara da un Principe detto Argidc» Sovrano di molte Ifb- detto di Mais. Ella gode nclla ftrettezza del fuo recinto, la pianu- • le , e Regni , il quale havendo piu Figliuoli , diede ad uno ra affai fertile, eccetto nella punta di Ponente, dove ella ž un poco dc' fuoi piü cari nominate Ahdenac T IfoJa predetta con un Te- cleTata,ed alpeftre, come ancora una fquifita Fortezza di tri ßa- ibrodi fomma rilcvante. (^ftoPrincipe n' hebbe pacifico il ftioni, cuftoditida 16 pczzid'Artiglieriapercadauno . IPortO' pofTcffb, col fuo Fratello maggiore deli* ifteifo nome del Padrc gheli cedcttero quell' Ifola agi' Inglcfi coü' occafione, chc V Infan- Argiae, per lo fpatio di tinque anni; ma rimanendo indivifo il tedi Portogallo t u concefla in matrimonio al Re Brittannico Gar-Teforo, fotto h cuftodia d'^^^ifff^^, ch'efcludeva il Fratello , tdnSfsttS- ^____, , , ^ ' . . i löll, Trä queflo Forte, ela Terra-ferraa difefa dal Forte Crfr^-man, fono tre aitre picciole Ifblette , nnafituata vcrfoPonente tutta piana, mä circondata daScogh ,che minacciano inevitabilc naufragio alle Nävi, ch'ardiflero d'inoltrarß verfo 1' Ifola. Q^l- ' c nega vagti la divilione del me de fi mo; irritato Argtac, collegof fi contra il .proprio FratelJo col Re di Bengala, dal quale otten- nealcuni VafccIii ben^armatt, ecol beneücio de'medefimi vo- „ , _ /«w„mitb tanto fuoco contra Ahdeaac y chcgrincendi6tutta laCit- la di mezzo & affai alta, e cdcbre per una Pagöde intagliata nei Aiiä Cftti. ^ g confücrb al furore della fua f^da tante Vit time , quanti faifo, arricchita di molte figure >di aunicrofi Idoli, e di 4.0 Colon- cranogl' Ifolani fedcli al f\io Principe legittimo . Furono per£> neincirca, che la foflengono, Pocolungi dalla Pagbdepredetta ^ i trionfi d' Argiac funeflati dall' auverfa fön una, reftando mor- trovafi una bel la Cifterna d'acqua limpidißtma, e fana. La terza __' T"- J:____Jl.^ ^ T _ ___■ ■ ^ ^__^ »^K^ __T* talmenteferito, di forte, cli'egli fii coflretro ritirarfi, co" Tc foriconquiflati , ncll'lfola, cvedentlofiimminentela inorte , j^^^^^^^diltnbui ä iuoi intimi il Tcforo; indilafciö berede dcll' Ifolaj Pahvis il Dem_onio, pregandolodi confervargliela fin'al giorno ^iu» jijpt. GiuditioUniverfale , Iperandoin queltempo ritornarfene ■ agoderla . Terminate le fue horrende beftemmie, fpirb, e fii fepoltü nellc vifcere de' fuoi Congiunti j fecondo il coftumc di quella Natione, la di cui legge coiTiandava , chc la fepoltura piü honorevole degli Amici, e Parenti fofleil ventre de' loro i/D^w«;. ^"Siuriti. II Deoionionon fbpigrod' impoffeffarfi , e farfi ^nsp^ßif, riconofcere colle fue ftravaganzc Infernah berede dell' Ifola , A^^Vt-iCegno tale , chegli Habitanti futono coftretti d'abbandonar- Parte II h di quefte Ifoiette c la piü vicina al Forte Carcman, nella quale gl* Ingleii coltivano alcune Saline, ch' arxivanofln' al Forte Sivaghi^ ISOLE DI CASSO , QUIMADOS, E D A R D E S. Vicino ä Chaoul Gitta de' Portoghefi, giacc V ^oladiCajfoi if^aCujff* nella quale un Principe detto Sevagi pollledc una Fortezza * Poco piü avanti trovafi un' altra Ifoletta con la fua Fortezza^ Dtva , comandata pure da un' altro Principe detto . o«^««*. Quefti due Signori, ancorche vicini, e molto limitati nel lo- f»"»» tri ro^tato , fono perö neraici raartali, e confumano Ic loro^!^^'^ M m tenue LN J S O BELL' INL) O BL NJ. t, H—T^rfOL A pl TJi^fhr.n/a d/rJ P. LoronrUL l^eAlor-e. .. aMicL der^ ^Z^Hft^t P^di^ dat F. Č^i^ML^r^, , Jer^russima J^ß^bUoa Ji Vemtia.> ^l' IlLiifirissimo, et EcceJlenbsj'jjno ^Signoi ^'^mura '•t'l^mri, T TjüJiTr' wwjriT' rWBjL lyt ^^^ TZO c fetten ti -l^rič ^rocxiriiloi^c m SATI 'Metrco, . J! mr iiilllilillUi'lJjllMmllillULL X i J' VOL O O ' 2-Ö\ tfchc^Aj-i "a - ^ - --^ ^^ n. Jmaandt |MÄiiniiHJI(ll|:- inu™"l'l ■^^sr Ef-ß vraf irHrUxii^? ^ la. ""Xo/Ua^rtt jfÖ i -Ä' ZUirai! SjU O^fTuJ^ } M tCvtihcfy^t ^/tiertvt , Oj^ddwi ^rv^ a V / f tr-iJirm^ Pürnu/iu \y o ^iäe'UNty I tare äi ieiJi L.ambäie% J&J / -wrd __fjj«.« e j !FitrniX>su T ^ J^cnjitawi JüT/vliAti -i^U a . D GOZTO Ifl ap 3t j'c^tJ^c^ti-a, el Ciäxt dar PaWeä'a/, čaibo Jj^j-Palmaj'. ^ M ^ xo J? X L a A 'J^ O-, Tante 'i^trurrt Ji Zmii^it > m FortMäi^T J. ^ * . V JfL^ j C &AX&E TIC-U S Si:N-JfS * hrSOLA^ VI C X I itJ- ^ ...........-........................ ij .................. i z: r^rJ V 1 /77^ Tir., {jfitJubia LVontelJil ' 4 ^atiJlrAri^ia ^ i ^f^m I ft iyFiUlai^ ß-T-(*ffZ Oc* fss*'" y*«-- —-- -----l JjijulJ^ ej-LUe /wJJ ^ TifrJeflü tlel ^olc^ ov (]ii iJcJe^il M -f^iUratcUJt a 7 .'T ' i^aii iiit "si Cb'cftii - ■ 'm ruJia^itt^ ft^an dlo V uailx ^&r^ . Cfr^Jiuf ■J- CjilLPKjrTTri^ JTdiioca -tirt^tififisniia, M.. Ckil,^ J/Jr^-Äi/Ti JKj^ii^/iS dc O Um/U. CO-tl^OT} l'-piviij^t J OytkMfKin^. jP - ^hts^-^-m^ ^fcmrutoHU' aJiffU ......vaJ^ J CJiJZAO di OHn^. ^ >--- ^IwJc dj/indemaon j.^ Le Zrcle dyinda^na^OJi > yi-J^iiMiria dij.r Can/i9nt yi-^atieriad^ y Cärw^ C-Jijäf^ Jt CtS^i , S". CrrioVi f, Tjnln^^^. t dcmuiü „ delia. S-'-B^Jä- ^eHgJ^&Mil t'itaiiithn C atintM o cjrtt^ifi if-T"""' j.Xji'vrjutA (i^ZJ^E tatmrrrc '■ i-i/tfi^iti- 1 ^/ftf^n-t/trrri^i^ri "'at-. -------- ^ XT? j Ji'ii OilLaf do Spitihieii\ i ^^^ ir,. 'uiaaia dtJUe^ ■„c^dlmrd ----^ ^ iSCa/uwt^ Jf, .K.W, > jv; l^sj/j^-zm i/j:' J"' -afl^ .^BteaJf "i-J^de / dejteistfi. •^/Utt^dr J". ^vr^ «l'MC tenue entrate nclle conuimc guerre. polici Leghe primA d'ar* livare ä Goa , fi vedono alcune ifole fterili d' ogni bene, efe-condedi tutt?JGmifcric, ripienc di perniciofifiimf ScogIi,col tcrre-uo cosl arfb, come le I'l fole tutte foflero ftate confegnatc alle fiam-w« PoJ^t^sti^^i vengono dcttc Isias Qmmäiks. L' Ifola Xf"*"" Bardfs non fi divide, che pf r nn Can?ilc dalK altra di Goa: quella vicne accompsgnata dadiverie , nia d'ugual giro , c gi:andez-za , c fbno d i S. Lauret ^ Corgi ^ Calvi^ S. CboUmo, Divar, Jvdga major, Jvaga mwor j e Goavella; c tutte quefte fornnano dclitiofa corona aH' I/bla di Goa, coH'Ifoladi Salfmfy ch' & una delle maggiori, copiofa ne' Viliaggi, e ben popolata, la quale, ä di-ftintione dell' Kola di S^irerte Ba^ain, chiamafi 1' IJbU di Sal- iS ta. I S P L A GITTA' y^trit/nf»-mnatiitti. PI G O A, Queft' Ifola ^ tanro celebre prcfTo il Mondo , clie fra le al-tre deir Indie Oricntali pu6 vantarfi co« giullitiit d' efierne la Regina, per rimmenfe doti, ch'agara concormno ad omare il fuo DladeiTia , e renderla comendabÜe , EIl.i fü ancora chiamata Tilfoare , men t re era fignoi-eggista da I Principe d i Zabalm; ed 1 Portoghefi la riconofčono col nome d i Ti^uart. Giacc ne' gradi 4 j, e 49 mi ni»ti di latitudine Stt tent riona le ntlla Penifbla del Gange, formata dal FiumeMandova , the la cir-f/'^'^^condä. Qi^ftanel jjio li 15. Novembre fu conqui(lata dal fruftj'A/- grand" Ammiraglio Alfonib d' Alburqueque alia Coiona d i Por^ ■ togallo; cd in poco tempo vi fii ftabilito il piu dovkiofo, nobile, e magnifico Emporio ditutte T Indie Orientalin ed atdo nuJla Icmancaflcperfarlarifplendere fopra le fue vicine, vi fu eretto MP Arfi'i^ Tronope fuoSovrano, c'hebbeil titolodi ViceRe ; comcu r^fff' anche la Sede Arcivefirovale; la Corte del Parlamen to ; uaa fa-niofa Inquifitione; il fuo Porto, diepubannoverarfi co'piüce-iebri delMon^ ; e la infigne Metropoli di tutti gli Stati, cht_> r« Ffr- 'is^ll'SOriente ubbidifcano alia Corona di Portogallo. Per ouvia-rcalle ftorreric, chc pote/Tero tentare i Nemid ä dan no dellaj • Citta, $11 le due puntedella Terra-ferma (tra i quali il Fiumtij» sbocca nel Mare) furono erette due regolate Fortezzc: quella , fh'^ sti la punta Meridionale, chiamafi Mourssougofi y e 1' altra , ch* fc ful Capo Settentrionale fi nomina Agcada. iu I'apicc Occi-dentale inalzafiun'altrorobuftiffimoForte, ch'a Iireilo corrif ppnde alle due Fortezze precedent!. AvanzandcTci sü pe'I Fiume una lega, troviamo un' altro Forte cuftoditoda niinnerolb prc-ptjjk ttrft fidio, e diretto dal fuo Governatore ftabiiitovi dal VicvRe tolT J*^ i aflbluto dommio. Qui vi tutti i Legni vengono fermati, vif uti, ^ cortretti d i pigliare il Paflaporto tanto nelT entrare, quanto iiel-J'uicire, pagandounacertacontributione,0fiatrjbLito. 1! Fii;-medi Matfiiova, cheinaffiacircolarmente le Sponde di queft' Ifola, non> di minore vcneratione , ch'U Gange a gli fuperf^i-^io^i Bracmani, ed altri Idolatri, effendo che in certi tempi vi fi porta no da i Paefi Ion tan i, per farvi Je.loro vane, e ridicole pu-Fdi-frM*« ri^ationi. AllcPiagge dell'ifteflb Fiume campeggiano infliii-Stifrifjt' fe Cafe di delicie, che vanno for mando un vago Tearro ä gV oc-chideiSpettatorii e quefte furono febbricate dalle Perfone piü civilidi Gaa , mentre i Portoghefi erano nell'afcendente del lo-ro fplendore. Daquefte, ed altre delitiefparfe fuori della Citra , potra ogn' uno faci mente inierire quale po/Ia cfiere Y interno fuo ^ fplendore; edin vero, ancorche la Natione , ch'al prefente fi fmia^tt- trova in quefta Capitalc, fia notabilmente decaduta dal fuo lu-ftro primiero, per i fallimenti, e perdite confiderabili, che pofčia fminuirono il traffico ä tal legr.o, che in comparatione de' tempi paflati, appena vi e rima (toil nome : mil Jadi meno le fuc Cafe comp^noarchitettatepiCi pe'l foggior no de'Principi , che per quello de' Cittailini. Lc fabbriciic /acre delle Chiele, e de* Con-»hi>t:j!ft*. venti ionodi Jlruttura cosl ammirabile, che 1" arte non pub ften-ffiT/i-AT ^^^^ P^^ ' Rifplendono-fopra V altre Chicfe quelle de' Pa-^ dti Gefuiti, che in una delle piü celcbri confervano le facre Ce-grand' ApoftoloS. FrancefcoXaverio, che regeneri) qua-fituttor Oriente col fagrofanto Evangelo , ch'ancor'hcggidi ' viene ammirabilmente propagato daU' ardore iftancabile di quefla /apicntiffima, e nobiliflima Compagnia di GesU. I Con-ventif cleChiefc de'PadriDojncmcaiii, ed Agodiniani fono poco fttm ^ifv». poco inferiori alle predefte ; e quelle de'Padri Tcatini, cCar- it-r^r,-, .^ mclicflni Scahi, ancorche non arrivino alla magnificenza dcll' ' antecedenti ; tuttavia iono dclle piü vaghe di Goa nella loro n" 'ca. La Cattedralc dedicata a S. Caterina, ed il Tempio del-ifericordia fono inarrivabilt nella fontuofitä della loro ftrut-tura, nella pretiofitä della fupellcttile, facti arredi, eneircli-giofo decoro , col quale fono oflidate . II Palazzo del ViceRi^^f^"'^'-čolla vafta fua magmficenza, e con gli adobbi ineftimabili adat-tati almeritodi untanto Principe , edalla fontuofita di quella gran machina, accrefcono notabiJmente Jo fplendore alla fua_> Metropoli. Mk cib, che fbpravanza i termini del credibile , fi fe Htfptt^. V HofpcdaJe, ch' al ientimento de* piti Peri ti, fupera nella grandezza della fua cftenfione, e nella copi® delle fueentratc , que-glidiS-Spiritoin Roma, di Malta, c di Milano ; curandovill talvoltahn'ä ^000 Infer mi T anno . Quefto & governato , c di retro , si nello fpirituale , come nel temporale da' Padri Gefuiti tanto bencmeriti per la carita , e zelo incompara-bile , con cui alfiftono nell' adempimentw del loro minifte-ro con efattezza praticato in tutti gli altri incontri. 11 ViceRfe, C i Grandi della fua Corte fi fanno ordinaiiamen-te portare nelle Palacbine , che fbno ccrte Letrichc coperte co' Padiglioni a guifa di letto, e quattro huomini Jeportano con gran vclocitä, e deftreEza fopra le fpalle . Queftamanieradi viag-glare e aflai commoda , c molto praticata da tutte le Perfone civilidcirindie, si Gentili, come Maomettani, da' qualipoii Portoghefi ne apprefero Y ufo per maggior cornmodo , fchi-vando cosi la noja del caldo foverchio , che riefce affai moJefto inquei contorni. II Paria mento di Coa efercita lafovranJta fopra tutti 3!'af-fari civili , e criminali; eccetto, che non pu6 condannate un_p Gcntilhuomoa morte fenza J'ordineefpreflö di Portogallo . ^^ JfyI';:' ViccRcj ch'feU fupremo Intendente di tutte le Caufc , radu-naordinariamente, nel triennio del fuo Governo un rail Hone d'oro, eciž> fenza alteratione della retta Giuftitia , efiggendo folamente i fuoi diritti, eragionevoli provenci della Carica cosl decorofaj . L* Arcivefcovo di quefta infigne Dominante efercita p^rimen- ^iimpt^t-te (col confenfodelSbmmoPontefice^ la fuaautoritäillimita-taiopratntt'il Clerodell'Indie. Altrevoke ha veva molti Suf-fraganei, alcuninella China; quelJo di Cochin nelleCofte di Malabar; quellodi Mafcate Citta nell' Arabiasa'i Seno Perfi- ^^ co; e quello d'Ormus; oltre alcuni altri nelle Coftiere deir^^J/Wr^ Africa di la dal Capo di Buona Sp^ansta , che ricoiiofceva^>"-per Metropolitano T Arcivefcovo di Goa. L'lnquifitione, compof-ta da due Padri col titolo ^Inqmfidot mapr^ ed Inquiftdar minor, alia quale prefiede !' Arci vefcovo, vi s' eicrcita con gran feverita , ^»tf^J^^'*^ abbrucciando frequcntemente gli Ebrei, cheattiizanoil fuoco ddle follevationi, edifcordieadannodella Cattolica Fede , Iro fomma queft' IfbJa fregiatada tante prerogative, gode ancora^ terrcno aflai fertile , ma pococoltivato ; impeixtche grHabi-tanti feguono piü volentieri il tralBco sii'I Mare , die I'Agri-cultura , e s'in qucfto Paefe poco fi raccoglie ; vi rcgna perb I'abbondanza al pari d'oga'a tra Provincia piugue , c piü fc-conda. La Citta non caltrimente cinta di mura , e pure vantafi con ragione'd' effete una delle piü fort i del Mondo ; attefb-che nel fuo giro fi trovano fette buone Forttzzc valtrvoU ä far fronte , e rintuzzare ogni attcnturo ncmico ; anzijf^^čia il folo Fiume , che drconda T Ifola , e lo Stngno detto Goa-da J ch' abbraccia tutta la Gitta , pajono antcmorali fulfi-cientl , per affbgar'il furore di qualfilia potente Auvcrfario. L- Guardie della Citta fono tanto ocubfe , c gelofe fopra quelli, ch^entrano, ed efcono dalla mcdcfima , che fcrivono AtiSe Qft^f- sü1 braccio nudo il nome d'ogn'uno , formandoae poi un re-giflro pe'l buon governo dei ViccRc , che a' foli CattoUci permette di portar armi. Soggiace quefl'Ifola , come i Paefi drconvicini alle piogge continue di fei mefi I'anno , di modo, che la Citta in quei tern-pi fe molto fangofa , e per I'intemperie de'tempi hanno privi-legio di trasfcrire le Fefte natalitic di N, _S. G. C fin al mefe Privi/ffif. di Febbrajo, 6 di Marzo . Gli Habicanti di quefl' Ifola fono didue forti , Nationali , e Foreflicri . I Nationali fono fud-divifi in Bracman't , Canartm , e Cuhfthmi tutti Idolatri , e Gcntili ; nü i Bracmani fono i Sacerdoti dell'Idolatria : i Ca- .J^f*''^"' ' mrim fr > • ^ • •• M« . » • ®« • - • A s r t 't 4'' v i-» , r« . t » > r> "l T 1 ^ \ V. « w -1 M «1 .ji ffi > " a •i- / *" * v« > Vi • i ' ' « . mam * •-TZ' J . -M. » i > »' • t'f»' \ / o : I f.i ■ r > • - • • • ..r . .A ® v . t ' i", o • s » ^ ' V» ^ i- vi-:» ' • • . / - ' » •' J "i • f . \ n > J:: 4 % a» . if. v v k« « • « « > - ? . • . i ^ % -.a V5 - , • ft ✓ " I» - ♦ * K' \ . •'."•.•'V- ' « 4 . • * ^ ' Jt ■-•iT J. ' -v' v A. v 'I : • 1.' • • ^ . - y « •: ' -T rv ; • * . ' • 4 -r > •J « * - Karlni fi fLiddividono in Gvili , e Plel^ei ; quelli profefTano il traffico , e quelli la pefca, con altri efercitj vilifOmi j cd ablet^ ti. Trä Forcftieri viibnoi Portoghefi proprictarj , c Padroni deirifola, che la/čiano libero li foggiorno a giianrichi nationa- chitn ; c verfo Terra^ierma fi veggono moke altre IlbJertc fen-za nome , alle quali fuccede quel la di C Cci- y^rf/ji«,-ht t detta dagl' Indiani Tsmr'tftm , b Tgnaßr'm , ehe fignifica t^iiirhrii Terra didclitie, ö Paradiiö Terreftre , Htuatarrai gradi n^, titS!"^' c iJjdilongitudine, ey.e lO.dilatitudineSettentrionale, ova-ta nclla fua figura , che circuifce 240 leghe, Junga 78,e lar-Jaf Galh , fi trovano alcune Ifolettc dctte Ilbfot d'Ang^Uttyay £140. Lcricchezze, e le delitie di que/t' Ifola fecero fbfcrive-cosifcarfe di prerogative , ch' ilnominarle bafti , per haverlc re molti Autori di prima clafTe , doppoiJ ßoccardo , ch'ella XßUii^^ comendate - In faccia poi atla Gofta d' Onor , fi trova un' al- 1' Ofir di Salomone, e la Taprobana degli Antichi , della tralfolettadel medefimo noma , come Batecalla , erifo- quale Plmio , Strabonc , c Totomeo tanno particokre men- Auim. la di Mar'm all'incontro di Bacamr , decorofc ncl nome , tione, Ancorchequeft'ultimo defcriva Ja Taprobana piu gran-ml efaufte d' ogni qualitä, che meriti defcriEtione . A' quefte de di quello fia CeiL» ; quefto non diltrugge V opinione del fegue l'ifola ^ Aricbcdiw ^ co^i nomiwata da Mafteo , e da al- Boccardo , eflendo chegl'lfolani ci alficurano , che le llrava-tri Aakdive , ed A^madlvf , di/co/la da Calicut 50 leghe, cd ganze, evicended^ltempo habbiano conceflo all"ingordigia dd un migho da Tcrra-fcrma, vicina alle foci del Fiumc Aliga^ , ^^^^ d'mgojada m buona parte . Trovafi ancora qualchc di- neir altezza di 14 gradi , e mezzo verfo il Scttcntrionc . 11 iuo giro fcdi ij miglia, ed havendo iinPortoafTai capace, le Flotte talvolta vi fi fermanoäcalefatar'i Navigli, eproveder-Tide' viveri , cd acque, ch'ivi vie/cono pretiofe . IMori " ' e 1 Maomettani Ijanno /oggiogate Ic Tue vifcere , diftendendofi Wrfw nclle parti Mediterranee ; ma le Piaggepaganp tributo alRe rvii*- dl Harfmge, 6 (Ja ßi/haga, che godela fovraaita fopra diefia. vcrfita tr^ gli Autori circa il tempo prccifo del fuo rcoprimen-^«'A^^^f-to: alcuni voliero, ehe ncl 1509 Giacomo Lopez de Siquaira Generale d'una Flotta Portoghefc fbffe il primo , che la fco-ftrifle . Mandello pero fcrive , ch'elJa föflc prima fcopertarjel X S06 da Lorenzo figliuolo d i Fraiicefco Almeida , e ch' all' hora ne pigliafle il pofieffo ä nome del Rc d i Portogallo, Gr j Ii flu m benign i jUiui ild fuo climi fecamf^no txlmenre il T^rr^inü Hi qu eft M fill ) oh' elit produce in abbondari^i pretiaHnimj Trutii di varie iortf , m^ cosl fa pariti , che ea^edono notabilmeutt tuifi gli^kii titl!'ifole circanvicine ■ Ilgrano pfin* FtrtlJlti eipate, cheprijdacE, til ftif« . mi in canta abl>ondanti , ch' ogQi grjnello n\:\li Alf I/ii*. T^rra gtrm^fiiii «jiiattro In c'mqut fpklie , edo^n'Q:ta diquefte tcatica d'una eopii innumeribilc d'altri grinflli. 11 f^i/iptt ^ ilK*ttu!t , e l^QntnttiU fa no gli Allwri p.ö Albr* lingo 111 i dell'/foil i ed il pritiio tJi quelli « dell ilteir» , e ^ru^fetii d'un'Albcro di tutfi^tU^If Vifctllo t le di eui foglie fono cosi fmifurate ntlla brghL-ua , cll'una fola i capa-«didoprire, c diferidefe quinJici iiu'e.iti huainini dalle pbgge , ediH'iltrif ingiurie de* Tempi . I! KtttaU llilli un liquore pi ttiofifCrao , che frrve d i bevanda ä Njtio- g/titit^ nail , e inoltine cavano unt fpecii diZaccaro afHi perfetto : ie foglie di quell' Al- [jfhf. bero fono dunflime , al pari d' Pgii Irs^" P ^i robuflo » t le fibbre, che If fr^metii-no ^ fono piü fiide c^d'l'illefli: corded" act-ia:» , ä ftgjia [b[Ie,chi! gl Iniliürii ne fijrma-nale Corde, eleGomeat; rii'lor» Vifcelli ; e^ in defi:i^ni.i di quefte j fibljiican^ Ic loro Funicolleridici ^'uit'Arbjfcii[o detto HguntKisl-. Le Selvs fono abbon. danjtilUnae d AlberidiCaoiiclU, chifimcc.Igono ogni due anni, nel mefe di MarEo öd'Aprile, Ufdandüli poi rj gtorni al ifole, pigliano for'a, frigrinfa, e vigors , ^ - ... ^ queita PianU hi cjualche fomigliania col Lauro , tanto nellt fi>glie, oome ne'fnicti j > /a ^ r fu p pi i ca r J O, d t ri CC ve r 1 i for to i a fu s p rote t ti on e a nome del e quell i cot ti tjc ll'^ cqui r -1 ma J1 no un pet t'0^1 ia^, C he rafl&ed J a m j ■ i nd U ta ^ n 4 f« aAo ^^^ Re di Portogallo, orterendogli imo Iccttro d' Argcnco per con- SgokriSnt^ u SnTdei Rt f STccI''m'utr^Sf« ^^"/"^y*» tocearll, citcondano^ii Alteij pr^iijl«:gi?ti coti certe funi«I[e nodate, alia di cui vi!!» i jl' Frinti Ji^ gode la fovraaita /opt ISOLE DELLA COSTA DI MALABAR. Ancorche T Ifola di Chyes ßa la prima in ordine sü queftcj Piagge ; quella di Cr^/j^^-^ir , ö Gt-aa^andf le deve eflere prc-ferita nella dignita, coine Capirale d' un Regno dell' ifteflb noTne , IS leghe difcofta da Cafianor ^ e 10 ^^Cocb'm^ in logra-^i , e jO minuti di latitudine ScttentrionaJe . Era quefta al-trc volte mol to habitata , c mercantile, concorreiidovi varie Nätloni ,c principal man te i Criftiani di S. Tomafo, ch' inviaro-no AmbafciAtori a Vafcodi Gama, quando.pafsb nell' Indie Sett* Ke dt PortogalJo, otterendogli imo Iccttro d'Argcncoper trafegno di vaflallaggio, il che fü loro conccffo. Habitano fra-mifchiati gl' Idolatn, Arabi, e Maomettani; mäi CattoUci, coU'affiftenza del zelantünmo Alcffio Arcivcfcovo di Goa , fi fono adoperat! con tanto galore , ch' in paco tempo riduffcro tütta V Ifola alia vera credenza, criggcndovi un$;;minano perl' iflruttioiie deila Gioventii, un Vtrfcovado per la cuflodia di quel iniovo Ovile, e un Conventodi Rcligit-ili di S. Franccfco ^^ ^^ propagatioHe de! fagroiänro Evangclo . Queli'Ifola ilet-p-JfüL^ fc pöt:^ tempo lotto rimpcrode'Portoghefi, ftandochefüqua-^^'-l fi lubito foggiogata dagli Olandefi, che poi h cedettero al Re di Calicut : Secondo il ÄjWm«^ quefto Principe continua T af-loluto dorainio fopra di efla. Sicgue un' altra I/öletta di poco giro detta Vaipm , divifa da im ToJo Canale da Craagamr , c (Jochim f quefla ancor che aflai iimitata nei fuorecinto , c pe-rb ornata da ampio , c fupcrbo Palaazo giädel Vcfcovodi Ctiiti fono afiai famjjliari ^ ml i (bli maf- Aii Ifthtr (fhi fono profiili de i denti. Tri tante psrfsitttoiii, uii' animilt rtiöltftifflrtio fomigliinte lila Fornaiea, iaconjmatla afsii gli Habiranti, la dicui ™i ficicurs cagiona taato ialo- AnlmAh re, come la fcottatura d' iin ferro rovenre, imprimendo il fegno, che nun cosi ficilme:i- moirßijfi^ tt f( fc^ncella . Vi C rravany incor* molte Scimicafsli curiafe coa Certe Bitte biati- mo . chcj checopronotutc'il mento con le guan^e ds un'orecchio ill' iltro , tri !e ^iwli Stititit Jencfrovanoakmiecöl volto, e corpo taijtotindide , diep^jona ventrandi Vecchiooii üstttiti ml Is vighe'-ia di quelle 6 inorridira daduealtre fpecie d'animili, chiamiti ^ Serfuitrt tlttftotnU ; Iiprimo£ tinSerpeatect^lfrnifurato, cheinghiottirebbe un Caftrito inte-/^/wraf». lifesondöi foinieUinteid uaRifinp^amacante , grofi o con» it Pugno, co' pirdt Afimth N a fchi- SeHet^ Jö] ti-io/te JL R R A C A --- Zhahitn .Af t^af / Uefh/tf^uha /-.A^ftwJitür I'AKoVort * I tfrs t}S Aleuatttitdai C de iiSc^xraihl t' ,/n^o T" H.W«.—1-t—Migf ----■ Ifas , ^Pegu REGNO DI \ llARTABAltf Cut, y ffe^iAi-ir. au Prc^nravi ^ Jpö-t?'^ Jc V f I'dfrCacdf , [ aj'ctrtKlao I- cleMcu^i^ ^ile d'AjvJkinAOn V W ajvot/(fa fMtjra I OiSün r ei Ja I- Criiirrrgtf^ XeTWTct Cflnh^ld ■ C I L ^ / nor t /Vjtmfm/I I /'"ZariJie ] C-S citirale T-Paryti Sli'/ ' 'thvfDtt fajHtbfit IJ O i A. nenni-iett -dcJ En^. rlf PaxartiT '.^^aiftci, Q Qi^aipt cJer ■JI no \ 'jo I X UiC o fl StflnlLa ■^CaniiifT -t' Vtt/aJi i. ^ ■'^.■fi H 1 Oi-E »PTiti^ , - rT^fptiff^fi C.iv 'Oyn / Um ■nt-» ivu o "panampit^ ° \ V Ci? V: ■A / Golfc iti'fiite Mintioi'a^ C Caiaiite' l-Ai -4 N I X A 'auitf I cMoJmt^e Au^nez f' ^Cai^i^dciHir T' lil fta/t, di FrAtiiia f J . ise i A Jje^hr di if pa L^rta. M^lla d IijS^Ueerrti y,XtejhA Cainum di M/f^k-j C/trcerej- i Cäfftarttf^ t^TürtTttl^ .OJ C A Ml Jo I A ^ 1 pazi ji Ir^tt Cite Andel 'ijt.Hl fQaivtfurabar IJOtE m J'JVt^iwirtJj Cittmi jA" ! l Atheni \ ISotuidA ^ h J-lr,oBjlS. V' iSotahrftra ■Siatto jAfortifit ^ßanJta. f^antolJ, ^Ltfrrtofi v / irir/rtrJ' 'anJtft^ ^uel^iar J' J'f^mair^ \ \ / f / tv ÜÄÄ,^ / N, V ■ F I ' Ma/ar "i" s 10 N D I E O ■patanf./ i I 1 Tut^Kot»,' ^ C-Vira.-^ \ C' Pthr L&Ssrit' \ ■RA ^ htiinia. X ^Asrvti M Pjjji "ZVtirfj^ tAuiMJaJr ^ D E li ~ E [ /iufwr ^rV/zAaA-/-r de JJotiiiM Emctg^-Jie,?. o' di S. (rioii-infit - ...a iTiifeoiic ContaJoJ' MatunaAf^^ Ttiiißtrfe ^Co^atTi fBottiro JiSt/Of CAr» * Qttahu j S. Je- ■ . ; p^rfiiivifAJrn ß-f 'e: * \ Jof fi^hnety-äJ- \ I Poj}pA^P IPaniairff Tajiiono ^ PW^ ^ Borneo O L A ^S-lean Iwr-trmtai Tttmhar JtAui&^ H'fra U Hor/nala Onf-ae/ ß-i Camton • 'f Wfr"^ f- S-oqueran S.An/fin-'^m^ ^ , j I- rnn^ifre "^-BÜV^r rcfV £ ^ M^ud-t 0 r^j o' Ct'r'^ola Eqtiin,QHa,te M - tiaton RTaU P-SAtiiotiio j^cin rtf- A^r-t Oyj-Jritja jtffliF'ii'iniic: —^— ^Hitt-anjf j ' Jia naJs A terotai J-Cfutn \ "meyiff j JV^ 7 ((T j IP- * ^ V^rfo/ o A jyi Mahr-T- ^orioio 'ail- o "o J^^eäatflf 7*itou JAMTBI tf^ Cflj-Ji A IjmJjv HolU^^fi. Suitftriet/ Lati' ^ i'IttUttAI^^ \ ÄJ/fwr, us. Clair- J'' * ^ «STBwfiTTj I \ tJctV>-i»4 Prm^Cit ^/ajw --"Ji O R. ^ ■/e ' CTamCrei ' "Manoi'A r Bqustfoffj O Co-oufalat* JkmhalmitA < ^ Giti/hume ISO A ^'""C E1.LEJ3 £S (te. -i ^ Ptfr« Teilt Arbrpf- ^itlUfJ T'Manrtfp Cltm^uift I C^jjdai-ji] \ / tjftrt iv ■> Conihnj- . _ _ £afifit(Mii 'Bit/nAoi iacasar , C E R A ^ P O V retvt Z- Zf ch/tpehf' m afu^fp I 'S O i A \ t^ämma Ol litipran ^ ^^ fttnaitteu ^ — ßii/itfti^na/i vy./ /jj/i t ; v \ h / «ti ^^^ ** F LO R R S -L V CeStit^^.,-^ '■Mai/nut A A ClJiXJL mra^tnAii r A. T o v s m f J i f ^ ftTfT0 Ttrnor H I .D O ' ßata B^i I D iffn^en Terra di Die men E <• T erri di /Irnhem i/tfr> I? jj^ J s N U OVA HOLLAND A f \ fkt^t p«~ thfß, Awiaß-^Jpmt f Si/f/i-Jlfif Iti t^i'ide-flitri. im. A i ^trtightß^ t/i Iftiam. ^utüti fthifofiillmi, n»ro dt corpo, e Wriltiitio ill'a^tto ili chi lo m!« - N'elie frtnu^nti mepuretieiAiQj Fmmi pcoJuce o^j fc,« di Pkcre p;«ior. ecc«tuan.We il Di,-mm«. U «f«ddlePeck riefen^fJaicopiofa nopiüprctioro pe'latidore , t netlelia, f.1 iljiü ftimito d^jli Art(-fici per eW miLa fua piii alta Montagna, detta Piro ^^ A^iam, h queUa dovc vanno in Pcllegriaaggio i profani , e fuperftitiofi Saccr' doti Idolatri, UvoJeggiandojch'iviftanato » mortq, efepoiro Adamo; c ch^il Lago falfo fituato nella mcdefima Montagnafia ftato prodotto dair adunanza dclle lagrime vcrfare da Era lo fpatio di loo anni doppo la morte del fuo prediletto Figliuolö ^^i/r.'^/^^T/^ facilmcntc s' accoppiano in queft Ifola co dclig dcll'Alcorano, mentrelbno Ic due Seite, ch' ivi regnano , offufcando lo fplendorc delle doti , c quali-tä pellegrine , che per tatiti capi la rendono nel fuö decoro romendabile . Gl' Infcdeli inaizaiio moftruofifllme Statue de' loro Idoii , dl manicra , che ogni ft rada , ogni cantone ed ogni aagoloc profanatoco'JoroSimolacri : hebbero ancorauna volta in fomma venerationc miaScimia bianca , la quale eflcn-do pervcnuta neiJe mani de'Portoghefi ; il R^ del Pegu offerfe con grand' iftanze trecento miU ^-udi per ricuperarla , ma invano ; imperoche la pieta de'Por tog h efl per levare 1' adito airidolatria , pofpofero una romnia taiito rile\rantc alla vera Religione , che bramavano di propagare nclK Ifolacolla pcrdi-ta degl'Idolj . I Baniani poi collocano trä Je Ioto mentlte Dei* tk un tal Rawo , aflerendo trä altre pazzic , che volendo il loro Eroe paHare in queft'Ifola , tutti i Pefci fquaaioli s' unif-fcro, e ga leggiaflero sü la fuperficie del Marc , per ibrmargll un Ponte . II fuo Popolo fe moko grande nclla ftatura , nero, inagro, fmonto , c i^rchlffimo, fcguei^do gli appetiti del lora fcfifo, fen/o,fenza arröflirfidi commettere le Jaidezzc pifi immonde, chc nc tampoco i Bruti irragioncvoli potrebbonfi fantafticare; vanno tutti ignudi , coprendofi folamentc quelle par ti, incui la Natura fteiTa ftampö 1'cmbefccnza . Sono per altro indu-fbioii, lavorandocon gran difinvoltura, e politica intorno all'O- indu^rhf, ro , Argento , Acciajo , Avorio , Ferro , cd altre matcric, ricavandone , col beneficio deir Arte , opere ftimatiffirac an^ chedapiii fagaci Europei. Pompeggiano collorecchicperfosrate canche diGioje; con gliannellidi valore, ecoIJe Cinturc d'Oro ^^^^ finilTimo , andando ä gara nel caricarfi d' ornaraenti piil pre-tiofi . I Sovrani di queft* Ifola fono gli Heredi univcrfali di . , tutti 1 loro.Sudditi ; e morendo un Padre , non pub te-ftare l^^^f. cofa veruna a' fuoi Figliuoji : c peri) vero , ch' in certe occa-fioni I R^ concedono almeno la terza parte deJI' heredita pel mantenimento de gli Orfani , che non hanno il modo di pro-cacciarÜ il viverc . Quefta Natione h procliva alla Gucrra , maneggiando con fomma deftrezza 1' Armi , e nelle Zuffe fi vcftono con PeUi di Cocod*illo , che refiftono alle mofchetta-te i armano con Falci i denti de' gl' Elefknti , e fopra il loro dorfo affettano una picciola Torrc di legno , capacc di quat-tro m cinque Perfone ; indi per i Cancčlh del Ja medefima vi- « • brano dardi contra Ic Squadre nemiche . U Ifola conticnc nove Regni, cio& Catj^ie, Batrcalon, Ceytavacca, y^ula, Gäk, Cokm- r^« ho, Viiacem, Tnnqumak, e J^fanapatam: In qucü: ultimo i Porto- ' ghesifeccro prove fegnaJate del loro valorc , gaftigando fevera-iitcntc; il Re di Jafampatami^r havere fatto truddare piü di 6oo CriftiMi nell'lfola di Manar . Nclia giurifdittione di Trinque-malcs'intfTla Baja di Cotiarj, nellaquale forge la picciola^ola Sole, ccm'cfprimono i noftri Difegni, Fiiqucftadonatadal ^^ Ki Utinit jRi di CeiUn al CriftianifTirao , ed äccettata dal 5. ^e r Haye luo Luogo tenente IfoU ifa le ^uff Pč. nifkh ddGange, Xjtfi, d eßfis mcp w p^o
    ra^u ^X^ffUasL JtliSifiti JSr^vatiL JfJtoil» Jt^ritanKBata- ^trva- XJiiiwat ea. era. ßo- llfio^-piä^-3--TiiiPK iL Csti^L JT'JjwaE^a jj. ("l'. -J "- "^'^(ngda per pruiTiiftteiidogli I InvdUtüfitdet kpgno , dtiia Ci^tl, e Forteiu in čafli, che tol ftio a jut o, fi: nt ludtfto reß Psdjotii. t^ttfuafo il Ri dj Ca»di dalle copiofc , ed aUvantag-giofepromelTedtgfiOIandcfi, concrjbui col mäglior nervodelle fus Ibrie per I'attacco di (Jfl/r, cbe dopo uiii vigorofa Jiftffadegti ArietUsti Ci.lde fjtc'il dominiü degli Olsn-dell, i quali fecero rifarcire Ic mma, e vi collrulHei o mubuuna Porten» . 1J Porto di quefta frtqutn'a de' vtjiti Settcntrionali, cim fpiratio in quei retil, e titUefio dcU'atiuo piega i (uolfluiti veifo 3ct«nciione , fpi.ni di i vt»ti Au Ura Ii, ISOLE DELLO STRETTO Dl MAILAR. Giace all' Occidentc tra Ja Peniibla del Gangfc , dalla quale t fl:iltiintc dOque riilglia , ed all' Orieiife all' incöntro dclla S P^^^ SetEenti'ionale di Ceilan , V JjaletU di Mfinat , Ia_» quale da parimente il nome al Marc, ch'e :ra Ja Cofta , che s' cftendc tkl Capö Co^ofm ßn' al Banco di Chiles , e J' Ifbla di Ccilan j cHendo, ch'oltreil nome volgare dt Caßa della PefcM-pfß^ ifrfU riaj Tcxcira In chiama Coß^ dl Mm^^r , dove fi fa la famofa .pcfcadflle PcrJf . GIj Habitanri di qLieft'Ifola Jiomißas^aiifi CarraSy i quali [ibi-nentati dal Rc 6.\%fänapäiaa nemicogiii-rato del nome Criftiano J confagrarono üüe Hamme il Borgo di Patin , con 600 de'llioi Stantianci , per cflcre futi bat* tezzati da un Sacerdote ipeditovi dal zelo inarnvabile di San cM^nt^ Francefco Xaverio; ende , doppo quella ftrage tu detto il riw^Ä' de'Martit'i , II fangue fparfo di tanti innoceati, Tli ben rtriffghtß. prefto vendicatoda' Portoghefi, che preferoqueft'Ifola, e disfece-ro 11 Tiranno di Jafanapatan j indi sWicurarono nella PcJta delle Perle col beneficio d' ifqnisica, e Ben raunita Fortezza, la-fciandaal Capitanodi Mwdr Cavalicre Portogbele la jiurif-dittione delJa Pcka predetta, e la ibpraiatetidetiia det Gover-no politico deir Ifola , nella quale veneravansi ancora da' Po-polj circonvicini quattro Chiele , una dedicata alia BcarifTima Vergine, e tre altre Parocchiaü; ina hoggidi gliOlandesi, ef-iendosi impadroniti quasi del tiitto, non rimane a' Portoghesi akro y che un Forte, Non molto lungi da Tutueurin Piazza nella G)£ta di Pefcaria, trovasi l'Äbia de* Re > nella quale altre voltela pietäde'Porcoghcsipresidiavanoiina Fortczza pclrefti-gio, ed asilo di tutti i Crifciani oppreffi. iphiiti Nel GolfbafTai picciolo fbrmato dalle Pjagge di Maxapär, Cit-^^ ^^ ^^^^ ^^ Pefcaria preflb Panicale , c un' Ifo- ktta circondatada molti Scogli tutti fema nome^ che adaltro noa fervono, chcd'intoppo a'Naviganti. L'altre Ifob piiifä-nioic situate nello Strctto 'di Manar Coaodi Caredufrp, (wiraan-ifeii m-//* dkfi j della Vaeca, Ca^ejeu, RamKat; e quelle, che circondano r /fble di C eilan, fono di Camdas, bdu Repai de Dmi, Cahpatm y bCalpetnin, Atte'^okndapta, diRfgomho , Tonr^'em,cVultima ^ifthdii e quella del nella giuriidittione di Trmqu'mak ndla gr.in Baja di Cotiari, che fu data dal Re di Ceilana Lodovico XIV, come liabbiamo detto di fopra. iltrtlt tti JI/jBfrr . P^r//- // Ifolf Leptimc, ches' incoiitrano trä Ic ue Penjfole del :ange , fono qucl-e , che rertano forte dalle Foci del iume Gutnga. ^ che rr^tf m caturifce d^ileMo-XZL ägnedi ■ ed una di quefte trosi laCittädi Pipe. II Gange poicoU moltiplicita delle fuebocche, etFiu-tmipartoritidal La-^0 Cbiamaiyche sboc> nel Golfo di i Re> ^^^gni ^ Arracam , di ' C Pegit , e di Marta-hafty nc vanno for-mando uft numero _____considerabile.Q^l- ^ le di T^mifer'm con- tlguealle PiaggeOccideUtalidiMaUcca, ptt la loroquantitä fono quafumpcrcettibili, hrtte ßtuate trä i gradi 9. e 14 di latitu-dine iettentrionale, nonoccupando dl longitudine , che i gradi 13+) IJ 5)^ ij S. Tutte querte ricevono la loro denomitmtione daU la C itta dello fteHo nomc,die foggiace al dominio del Re di Siam. JNcI mezzo del Golfo , che va formandoil Gange , trä le due Penifole delJo flefio Fiume, giaccionö I'lfole d' Andemao»^ e di Ni- rßUj'An. coi^ar quafitixtic fottM Mendiano tjo. le prime fonocollocate t^ igradi 10, ei4£iilatitudinc Set tent riona le, e principiando dai Settentrionefrerfo 1'Auftrole piü celeb fl foil o Lcocofy Star,,a-däoH J Marcandm y Uaon,eCue Andmaon; quelle poidi Kk^ar, b ' fono al Mezzo giornodi quelle d'^Ädt-«^.«, trä igradi 6, c 10 di latitudinc Settentrionale : fecondate ndl' Ambra gti-gja. chemantienegli Habitanti pe'l commercio, e cambio, che nt- wafto CO Forcaisn, nel Rifo, cd altre cofe necefTarie per I'hu-niana fuffiftenza. Le pnncipaU, checortcggino Nicohat', fono Ca-remcubafy o , R^^a, Somhreko, chc forma u n Canak dc-1 v medefimo nome; Ifola SeguinUy chc da Ic/lerc ad un akroCanab detto Grande; tra Tlfolc poi d'AchmyCdi Seuada trovafi pure un' altro Canale detto di S.Giorgio, e nel termi nare q ueft' Ifole, e;i- ** ■ tnamo nel vafto Arcipclago di quelle della Sonda. ISOLA DI SUNDIVA. Trovafi la fituatione di queft'Ifola dirirapctto ä Shipur, folo fei leghcdifcofladalla Terraferma di Bengala, girando noa piü di 50 leghe J architettata dalla natura (che di tempo in tempo Cngolari- • zai fuoi parti coll'eminenza delle prcrogative)cmunita dalla me-defima iieTuoi ripari cosi vigoroft^che da fe fteia pofTono far fronte airardire nemico; Ella e ancora privilegiata nella fertilita del Sale, ch' ivi ß raccoglie in tant'abbondanza > che won iblo il fno Territo-. * riOj ma etiandio tutt' il Regno di ßengala ne refta fufficienteoisft^ teprovifto, trafficandofene pi 11 di zoo Vafcelli ogn'anno. Appar-teneva queft'lfoU ad un Re di Benga la, detto CaJaray; ma gl i fti p^f^d..:* ufurpata a viva torza dal gran Mogol, che poco pcrfeverb ncl fun poiTeifo ; imperoche i Portoghefi col confenfo deir accennatoC^j-daray net 1601 fe n'lmpadronirono^edalmedefimolegictlmo Prin- f/f^^" cipe ottennero la confermatione deiracquifto. Ma il Re ^Amcamy tlj.ß (fotto ladi cui protettione vifTe piii anni queft'lfolaj mat fodista:-todi quell'imprela, fcn^a il fuo previo confenfb; concepi gran ge- T.-nrer* lofiÄjtemendo, chc i fuoi Stat i poreflčro naufragar cou f; mil-jat- Jü- \r tura i ondc po/e lafledio, col nervo delle fue furze, ibcto la Pu t- -ZA, fenza perbconfeguir Tiatento, poiche la Natura, ed il valore t de'DifcnforijConcoifcroägara ncl rcfpingereil loro NeniL-q L'an- "'('"f*''-no funbgiicnte ( nun fisaprcciJämentcpcrqual marivu ) i i^or-toghcliabbandonaronoqucllorobLillitiimo antemurale, ritiran- Ats.taJ^ doH ne' Pae/1 d i Sittp^ir, BaccäU, č Chanä'^cafi, ecoa que:; ta nijiz-j il Rt." d'^rffrfwottenne ienz'armi cib, che no 1 puorecoafcguirj Ar^fkUa;, coirAcciajo amnuto dal fuo furcre , e rlmaic Padrone dvlf Itbla. O o JSÜLE " ^ ^itfmi Mt' IftU d,iU SiniAt I S O L E D E L L A SOND A. 'Nčči^ch i Fcrtogheß fotto M nme tklFKolt della Sonda , ( coü äemmmate dalkSintia di qufßomme)cmpmJako tutfeqüeh^ chffof^ Malacca , Sumatra, Borneo , |ara , /cMoIucche, le Filippine^ e tum P ültre lfde d qiiflia parit ; tmavia inereHih alia f^oroja dvifme Geogr^ca^ fom t ICo]^ della SonAz fulammte fo^iacchm le Irč S Jfumatfa , Java , e Borneo , Ši eßendlno ^ueße died gradi ugualme^te di quk, e diU dalC E^mnat^e ^ e tra i gradi 151, ^ J S s lohptMne, ß cme fi^ ftoß^i ^ifffrenti Globi , e aella prefente Tavola Geografica vengmo col ben^cm posti daW elm feparate , pro^ahdo hote i %, mrnu-ti jSj f f^^offd/ 11 ftel fuo ghrtio magghre. beit vero ^ che ^ feguendo I' optnhue de" Portogheß, mte quelle Ifole nmte nel numero ^ fe/rmamUpm vaßo , e numerofo ^Aräpelago ^eQ tuti U Mare.; onde di cadatma di kro formeremo , con ogni dißintkne .pojjthtk , la^ - defcrittkHf , Lufč^itr ßt Hums- Ü "M R Ä. SltvdiUm äi Suma" V'mfittfii. ^ffola Sutnatra s'iticontra nelT ufclre da IIa Peni-fola, che glt Antichi nommzvznojiureaCherfo-Hefus , hoggidi chiamata Malacca , dali a quale fi fepara can uno Stretto dcUo ftcfTo nome , detCo ancliediCingnpura J non piüche dieci mi-glia largo, diliiciliffimo ncl varco per Ic conti-RUe mfid!ie> che fr^quefiti Ilble, c Secche tefibfto a' Navigan-ti , AJcuii: vögliöntt ( fcnza fonda men [od'Iftom) che queft' Iföla flu ftafada<|u&lla fepai-ataper gl'iitipetuofi fiutri del Ma* rcj il che tralafcmmo dt difcurere^ comc alieno per hora dal "ößro afllintd . 5i iafciaparimencid'efaminare, Sumatra fJo^rZtMl' ähüzA Taprohana fecondo T optnione di kß de /' Eßaie , di MeHattft ^ e dimolti altri; ovcro YOphir , dove i Vafcelli de! Ri Salortiohe äödavano in traccia dciroro, ed altre cofe pre-su» ^tt,. tjofe . Tuet! c'önverigono, che s eHrendeträ i gra- di 131» e t^i di lotigitudine, e che ugiialmenre fi dilatl fei gfadi di quä , e di lä dairEquinottia/e, fäccndoladi figura pU ramidalc lunga 700 miglia in circa ^ e iSö larga-j onde quel-Ti , c'habitar.o nel di lei mcizo, dcvono (bpra elli haveredetta jttff fsWi-Ijiiea perpcndicolare. Da queda fituatione 'fi pub arguirc , ch^ il caloreintenfiffinio la flagelli , e quantunque la moltiplicita de Bofchi, c Laglit frequenti, ch'ivi. fi ritmvano , doveflero temperare il fiio Clima, e renderJo ialuhre ag^habitanci; tut-tavial'aria vinefceaffai molefta, e mal Tana mafßme .per i 'Fofeftieri . EnquErtVrolijltrevof- — te d ivi fi i n (] Uitt ra R fg n I ^ ^f ™ ■ f fecondn kil fj iti dicei ^ mi pcrche non fi ^ ä «jueflo v lag. gio j cliii per jJ commti cio » ch« piü fre<]ije:itc fi tTOV4 netli: Tue Pügge> fitraftt" ti d i penetritre Ic vifoere Äi quel PM/e^dovsifen'udub' bio, fi trovere bb^ro dovi-tiofffoßinze , ericche^ze dl pri-zio non Conofciure da gl' Habitant i ne' Udi ddP ffola . / Portofiheß non fjjino mentions , cf» di Regni Mediterri-nei, dechiam^tio Jrufra-fidan^ ed Arvatt, Q^IUpoi A'Atbim , Ptiiir^oifm , Ctirnparan^ZauJtit M^an-fitit fofto tuui sü le Co-l^ieTe dctMxre ■] e dl qui Stili Linea. Gif Olmdeft ^{fpfftt hanno fcDpeno it Rfgoo o/aK- dl Pa/iHifian colli commo— diti del Iotd commercio, c* SumsiT«. hanno nelP/foia d j Java « dove fi Tono ftabllitl^ -ccme fi [e^genelle loro fttlatiü-uä. I Ponog''«'' noD v-hün-no giurirdiLtione alcuna , tampoto VI poflbnotraf-fitair f^nia la permiilioae ffpretTa degli 01ap v ■princlplo dtlla Naviaifi E''« 4 perö munita d'un fort iflimo Ca Hello, che domina ,e d.feiide laCiiti. 1 fuoi habitanu fo-no di color olivaflra ,col volto rchiicciato, e piano , velitndo canaic« BiiTibjg]i, ö di feia. copj cndotlll capo d I ricciol Tui bante ddlaTnedcIimatrlfitura . Laiciano jtholort f Igliuoli, fin'alla puterli, vaditio ignlldl, coprendo foloiUt feir.iTUce Vvtsognofe coti una lift nd'Argen to. Qi^fto Regrro, come U maggior parte (äelle Coftiere d S qtell' Ifola, rdlaini^itod^ll^abominevaleSctca deldclirance Mai^otHettg , L& fteFtJitipol ddle Biade f chc fegtia in quell'^fola, vieDe compenfstadjilla fertility, ed abbonJanri dd r fa« emlglio,cameanchedalla copiagrandedi liuovi,BLifali, Capre^cCaflraii,Hferb^tldou tl Rid i far egli folo nudrlre quelli uUimi. Abbondanu pafjinente nell« d^litiedi vayfrüt-ti t ed Iwrte p-tit iül"e j come d'Aranci, L imoni, Bötianaät TamarindeJ, Batatas, Ra^^i Spinaci, c Laituch.- j che fervouo al loro ifitio cflttidlarto; ma delitiindo ntl tlibo, penanj nel la bevanda , Impcrochel'Ae iiu,&l*AracK,che fitinoditifu, b diCoco»j fono i lifjtiori Co' qua! i s'ellinguono la fete. /1 Pepedi Snrjtatrit j doppOtJuellodiCocJlim, i i I migliored'ogn'altro11 con Tu in« di queflo Aromato, rieTce eCCeilivo nellTiidie j elTetldo che ivi non m^iigiana vivandaj fe pr! mi non vi gic Cano.dentmun pJgno dl ^Jetlo Pepe Iii— tcro. Quell'Cfo Lima nda ogni anno alCttaja 10. Niv i caric he d i Pepe, e Ti o rto Con tate fino i mille Ballt: deflinaii per I'Europi in ua T^l'unna . Le Selve pot nelli loro ferciljti pajrjno ben ioltivatl Giirdini, paiciie prodjconoi» fanta copia i fructi, (?he baftereb&erd pernudrire tuttigli habitant!: fn oltreillegnodi Sandalo bianco ij tfafrälFamiliaie^ cč-meani:iicilCo:tone,fiGa Bimbagii,con cm teiloriQ i lotg vcfliti. Nel meno di t tleli^/fala vi i una Montagia, che arde, ed abhrutria corne il nolbo \^elfuvj(i iii /tilia, dilla quale Vogiiono, che fuüciniiJinencecoli una f on tana di Birum?, fnreinutOf e liqueritta daqUei varaoe, eJ atciviiTi no elemjjita . LWo anciirthe vl fia la mil iare j si ne i Flu mi, gomu nel-leMantagne, tuttivia rieft-e il piü bafsj.d'ogtji altra miiiiera ddl' fndie. ConianüMoiiete dclhiflL'Ta'aro, che da un^ parte h^nno un Malo pofto fupra una Sc Jia, e dali altra un S!» gnotc (bp nan Carro tri on fante tiracodaglt Elefaati:Hanno pari men t e uöa picciola rtfione-tadetta ':;mrf, della quale nedatino ^Joaperun Relledi Spagna < Oltre lecopidfff minle* re Hdl oro, vi füiiu quelle iJtli'Argfnto, del Ferro , deltoSfagno r f del Rame, Si)j] cui gittano la piü fbfferba Ar[i3lii;na ddl^Europa , e rotfisla piü fuoruofadel Mondo . Pri-iTW jcha in quell'1 Tula punütrafie I'inventione del CanJione, le loro armic^aao Zarabotta-ha, e darJi'iuvelenatl. Ci£> Itnalmttite , che fa ftupire i Pütemati deirEurnpa, fi 4 , chu II Ourpudi Gusrdiadiqud Reconlillein tri mille temmine, clis megliit (ifiiiamjrebfcero Ama oni, imperoche msneggiino maiavi^IiufanAutc beneTarmi, al piti di ugni ben'-ef-pcrto, eveteranoSoIditü. tSOLE ALL* INTORNO DI SUMATRA. ■ La grand" Ifola Sumatra viene cortcSg'ata da molte L'blcirte ihUgLi'ali htlla 'loro qualitJt, e graftdc^za^; if^^peroche alcunc 'Ibno habitatc, nltrre defercc, aitrc mag. giorl, altre mi non . Le principal! fono PulloVay, ove £i fab- pusuvi^. brica tahta polvere ^ che rufficifcnrtmen-te ft ne prove^gono tütter indie. ^ W^^üti^altralfo-i^^'^^' ifetta cotigua all*afi-ttcedeiite, con mol-ti Scogli fenža no-fne, fituati äll' in-čontrod'Achim:al. r incOmitiodd qucftiScOgli cornl^ 'pondono molfe Ifo-Je defertC', edincoK te y come Cocof. Bo- „ , /■• '"-fi Santa Via J Bamac, e Meje- td^Uttßil /rfDjtutte/ituatetra r£quatore,e tra il terzo grado di lati-'tudine Sertcntrio-nale.Paflato I'Equa-torefubito fi trova-'nö altre Ifoletfö d'uguale flerilita all'antečedenu ^ come Mitt^ toa», della Fortuna , quelle di Najfati ( dal nome della Regal r/^t Profapia del Regnante Soyrano della Gran Brertagna)checom-prendono I'lfble di Cncas^PctUn^ Wi/Z^-wf, Mifyftite ^ edaltrc:,-picciüle tiitte inhabitatCj e non arrivanoal quarto grado di la-titudine Meridionale. L'Ifola deli'/äj^wäo [ibmmamence mo-leftata da pernicioie Fiere ] e iituata ncl fulto grado , prima.» di entrare nello Strecto della Sonda , ndia di cui tbce giace 1' IfoU del Principe , contigua alia Java. L'llbla di Cacatova pro- ' ducc JmmWI' TMtri duce quintiti di Papagaüi, difTcrenti dagn altri, per kbian-cbczia del loro colore: quefl:a e Ihuata pitivicino a Sumatra, income anche quella dell' Impeyatore . L'a tra di Batica h la piu Aiitf, * cofpicua , e ta piu gratide, feparata da quelladi Sumatra con uno Stretto del medeflmo nome , ch' altrimente diccfi di Pa hmhany pel quale paflano tutti i Vafcelli , che folcauo il Mar re verfo il Regno di Siam • Queft' Ifola contiene una Gitta chiamata collo fleflb noinc di Ja quale abbonda d' ac- rfoUrn,!!* que . Avanti che i\ pervenga alio Stretto di Malacca ü trova-^rrrfrt m j^Q jiqIj Jautcom, Tmgpoi, Telegotofojo, Pidlo, Lajagen, tmg^n^ vtiatt*, cheformano nello ftefib Equatore ilCanalediConf^i- cao di N.S. Tcoperto nel i6jj da PietroBertolIö. Entrandofi poi ;iel Aidctto Stretto di Malacca fl trow^inoT^mng-Pantoii, Ta-nhag-Parparlataces, Tamong-mcdang, ed dtre innumerabili, che non folo Aancherebbero la penna nel defcriverle, mä ancora tedierebbcro il Lcttore , per la penuria delle loro prerogative. Nicol6 Conti Vcneto navigando da Sumatra venti giornatfu* con pro/pero vento , al riporto di Raraufio nel primo Volu-nie della terza editione de' fuoi Viaggi äcarte tcrgo, fcri-iftUJn-Y^^ che lafciö ä mano dritta ti^' Ifola nominata Andramanta y drat^ria. ^^^ ^^^^ Ißa{kitoro j di circuito 800 miglia. Matigiano gli habitanti di qucfta carnc humana , pcrcib niuno vi capi. ^ ta,fe non buttatodella Fortuna, perche giunto, ch'fe Thuo-Va^^ mo in qucfto 5uogo, preib da quefti Antropofagi, &ttolo inj "''p'^M* ■ pez,ii, fe lo mangiano . Noi perb di querta grand' Ifola noiL» habbianfio hoggidi alcun' incontro , nč la troviamo regiftrata appreßb gU Autori , ISOLA DI JAVA. Per diftinguere qiieft' I/oJa da un* altra plu picciola del mc-jsvtupii defimo notne , vienc comtinementc chiaraata Java maggiorc , 0 aßoliitamenre Java. Quefta, ch'i la piu Meridionaled'ogn' altra ddniole delta Sonda , s' eftende parallela ait' Equatorc di ftgura ftretta , c lunga dall' Oriente air Occidente , poco lungi dair Ifola Sumatra vcrfo Scirocco . Vicne ella divifa_» tua/fgitta, dallo Stretto della Sonda , largo zo miglia, cosi denominato i^a^ia, dal victno Porto, che pine diccfi di ß^jntam, il quale da an-chc bdcnaminarione ä tutte Taltre Hole di quefto contorno . Giace tra i gradj cmque , cd otto di latitudine Aufträte ; e trä Ii 40, e 153 di longitudine , MukiI'hannocredUta parte dal Contincnte, fiiiö ehe aeiranno 1510 fti fcoperto lo Stretto di Magaglianes , Gli Habitant! vantano la loro originc dalla , China, i I che vienc reib probabile dalla loro fiftnomla» c cor-t^i^hfil poratura, non diflerentiandofi daiChinesi nellalarghezzadcl-Mgsi Hah- tronte, c m a feel le, come anche nella picciolezza dcgli occhi - 1 popoli Mediterranei di queft'Ifola ibno Pagan i, clamaggior parte Pittagorici, che fcguono Ja pazza opinione della trafmigra-tione delle Anime ; ondeVaftengonodi matigiarc carne, epc. fee, credendo, ch'inquefti animali V anima ragionevolc efer-citi le fue operationi . Su Ic Piagge Settenrrionali profedano i Dogmi beftiali dell' Alcorano , inviando alJa Mecca per ha-vere Sacerdott Maomettani , ch* iftruifcano i PopoJi aegli ar-ticoli di quella profana creden^a , dalla quale poi , comc da radice inlet ta , puHulano general mcnte in q'jei Popf)li i rami obbrobriofi dell'okination«, dell' infldelta , della fuperbia ^ e della crude! tä T le re hcfča , [jS icmi He^lr habitant I Jtlla fa l a, fbno I'icci , Sciabla , Coltello , epQgnile : fono ti^u i Ime tit c M a 11 iili J e V encrt i i i ni pei oc Sic ii o n v j č h uumo n? 1 la -Ci t ti H i Utrni^m , che l.*{tiviit nonh;ibbja ttt, 6quatcro E-Vnmjiie, ed ükünine mjnCiiiiguiio fin'ä dtire i Ca I j : i! R i ti i Ch , cfi e i vi l eg tia-ifflPfjvte. CJ nel i^irij nem.inrereva tin nI «Limciodi |00. Qutlb ba: Ura Nalfone iion fi diffvreiiia ti^ i Pigliuoli Diiturali, c: Ifgictinii , bfcUr^doli andaicJ^nudi , coprenda Talaniciir« Jc parti vergognoffl alk Figliiiolc con lallre fl" Argiinto, m^ritandolcnclfa tencra cii d' CEto, Ü diici ani^i pet oiiv iare i i (J(fordini,cf)e, ptrraltrg fartbberu jhcvlc . Le Fem-minedi pti(ii:jonc vivono tanto irilcrrÄte j e folitarip , che noii fi lafcjaiio viHtare tie tampocQ d.Jfi propria Prole. Si «IlortoijrdinarUiTiefttedi una tela i!i ccttone., Ei i Teta , lA/Aöd«*«''■hecin£finointornoaJlaCinfura, ependc lin'alpicfTc : hatito uii pietmio Turbanre , (twili, kiriTiii du»' giri iiitunicjal f ipo, Qiiefla Nat ione ijon curaiuIcj/lddJe Sdmpe, fcri- Ve iiic: mcniori^ ibprs fogliL-d'AlbL'ri, fcrvL-pdon in vect di ptnna dicertc putice Jt ferioi jWp indjrut.ol.indoi!ctteft)glit' , It cotiiei-^-aiio fvl due Tavolette, lUoro AifjUto i compu» uritw't, Hocli lOciritteri. I^ScIve fütlo p; polati: dille Ficr* ptiii crudeli , come E.inoceruii:i , ^ Lcopa i d i, e' Tigc i, lU man i era , cb s ^ rin d i fo vri [tano i pericpli ä qtiell i ^ che nd 1' acceii- Firtr^it^ nati Forcfta va nno I raceog liefe I' /n«n To, il Mall ice, U Mina, c lo Storaw, ch* i vl (i dtU'lif^* f di t lit t a per&ttionc, (rJ in qgantiti con fidt rabile, luolltc »fct ivonoalcun i, troVar-■vili Lucortonl ,c Salamandredigrijfleaa ftraordinaiiai granseiii ■ Lc Formiehe nell' [ndie fono ii) ojnf luojo mftlcdiffjiM!; mi principafmejite SaMtltA neU'irobdi J »ne j non troifandofi drjppi, cht nda wnrumina, nc viveri j chfi lion COti-taminino . ^ Gli Atbcri di qiieft'iroli pruJucnno pretiofiffimi fi-EJCti, iquiij lianna gran/imilitijdine eon i [l0^tri pirlonfcv- un Trurto tinifi^rme al Ditcolu; i! Muti^i loprtidu- j^i^^fifM, C« come ii WiQJorlo; 1' ir^ una fp^cie di Poma; il Saimn-ii gcrmoglu il /Uo frutto fJ^ con foglicdiciiiqtuiir» fct picdidtF.ran.^clZd^ (injlnn<;ntc vl fi Cnivi il Saa/aUrü\ia, giallo , pJL mit dipendtnra . I Regn i princi pali , tCittiroiio Satira w, B/ttaiiayb Jfctfra^ P,t>,r&!t gHEunp»^ GliOUntl«fi, predon;ii[iiti dilloto intereffi: ,hebbero fcmpre la njirad'alloncaaare gli far ft^iart Euro pe i da quell' I fole, pet refta t i fol i Padro n i i n quelU pa rre dcll'Of len re de I co mmsrci a fili i» Bait-del Pipe; mi non ha-vendo pof Batavid , con Kne di farla Ca pitale del loro Impcro in quel Paefc i e vaglia il vero, quefla e la Gitta piii delitiofa di tut^ te le Indie , e pofta a confronto con le belle ddl"Europa , vi nafcerebbc contraflo per la preccdenza . Lc fue ftiade foiio diritre tirate a filo tra dne vaghilfimi ordini d' Alberi fem-pre verdeggianti , c framezzatc da iimpidifitmi Canali d' ac-quacorrente, che compongono im vafloFiume, il quale,dop-podi havcre lervito di Folla aUa Gitta, e Ctttadelh , corro cw^a^/j, placid amente ä fcaricarfinel vicinoMarc . Ella rief« cosicom-moda a fuoi habitanti , che podbno camiuarla tutta all' onv bra de gh Alberi, e nelle Barctie per i GanaU : lefuc Cafsj fono collrutte con artificio afiki dilcttevole, La Gittadella ha quattro Baftioni riveftiti, c bea mutiiti diCannoiie , connu-merofa Guarnigione , non iölo per difsnJerc gl' Indiani , ed Europei , e per ibccorrere le altre Piazze; ma per fareojten-tatione della loro grandeiza agJi Ambafclatori , e Principi , che vi coiicorrono da varie parti del Mondo, 11 circuito di ß/s* fttf/a e afiVi grande , e fbmmamente popolata da moltiffime-» Nationi, Mclai, Mori, Gliinefi, edaltri, ciiepagano tributo per poterc iiberamente efercitare il commercio : gli ulfimi fo- ^ , ^ no in numero di quattro in cinque mila, La Gitta inalza per j^rwX. Armanna Spada con una Corona di Lauro. DoppoBaffU/tf eBafatva^ IPalamhuan^ che dä il nomc al- ^ lo Stretto, che fepara 1'Ifola di Java da quelladi Bali. A'dieci ps^l^uih Ifigiie, piiivcribil Grcco, ß wova U Cittadi Panamas fO TUtfMÜiia lamiiipfiiMif- Seite r triane - 'llftlliiria^ u/Sfiy/t/i d'JCaJii ll Gan^e i^noruia. u Canu ui^in^ k'Mapi di Gixt^o, Hu^ho, et^^Jho^ ohe sorto . ptcyj-tofi nell'Jjidis^tyiuantCJ 14-0 iffliniiiiUNiii; "'inib "«iirNte . cftießo tem^o ^llJTaMtanit frjmo neäii afctirte. '^"^mI^n'm................. ' fiiaU /tt^t^UA cfi^ trtel d^lIl^iVM 5 ^ f iii ^ran ßccarso; jjifnirr n&n che mre uolte^ Cio la T^rrvi sareihe S^ri^^ r et 'PU^ß, k\ f v^^/A ............. V P/iro^amtJV ^ hodorou r, > J n rrr j-'^tbitfcek o - ... S" F' JCV Louhfcn ® f ifiibaivi: I 1 StPffhif/f Cufuan ^ f T ' \ . N .' qu^da hd \ji-iqtne. il erff'l', \ I i h^-" ^ VA< ! inJ - f P o. \ CandsJi^i Cittu frrttßcam RabelXtnir. o" ^id uoJrtfjtrf^sa.erifn^sa...^ "i ''I I J \ f . .......iV- kd . { % kt" ^^^^^......it- ^ . y SnJlockPopaiL (kremen^- ' X Jf ^ / fe \ ............;........- i^rT^- * ^ .■••'xv r Jfeff /T .JJk ; f- T i^ttScA f ■ . 1 \ H ^ttoch ; ^ . j ■/ i ^ ! te / Rskia. -H-'. J^aJm Mug / v^i^ IsT J^sj^AaJt , 1 — .-r 'B- AIT/ i 'Vutri^iitlX . ^ m A ^ I ^^mOmnf >S HaJiia M-2JÜZ slntif^rd : LAllamaka.doue V/ —"-t---'- UMnninnt aartno -rt ! ureSfaT^ ^ '-. Cfiutrtint^^^ tiSuheu, \ ■ ■ \ Turescon y ejidoT^ie ^^a^'^l.i^^dip^ij'j^cn^^idM^ j-i/iieiitirA .0 lÄt! iliußtio. xrr V" Ra-uipi. ifjeAa^J^i m ^ M ir^csnaj* ; Um 'l-F. f/hAanaf _ ^ejema T J M O C V IL S ^ ^ M ' ' J'^'" rni, ck 'es/yrtp f^lL ' S Jt R ^ jfivi^----------i- tifirnhm in mot^o tak ch^ htso^n^ «"il s:ertlir'si depicpt»lP & (ii^Tf^ttepSf ' ^ut^tf! irtoTidafJOfi^ rvtideffh'ü. ■ fe ia Campa^na. ■ ^^ G- IT E ^ £ S A f; i-...... jriv 5 ......^ V ^hnhxrt J v lü \ ^^Si^oS^e \ K M ti -" ■ ■ ■ ......^ i:.' ^Sa^rufui. o tidetL a_ ......... .....^ i-I^JPa,^ / A^JC^ T ■ ^ J- ^ ■■ IV. dmte\ iMttodir» li^ \ p^'naionidiSuuo '■ ' t J: / JrCt/i/vSander-^ j ■ J Isnaga v ^^ H J^ \ /"""tr ^ai-jiol ^^ •\J < jm:hoI \ ^ Jfariral j k v U^^^k s. > \ - t \ / C 'i, f i ,•{ (TOTCfO t^/ < ibž'"' 1Z ^ ^ ^y fyg} p f Scnatvti _. ■ TmipQt^ M. ^txnnarvt ^^ L-'f ' i?0ia'0 -^^Twamiifr ^emarre J lerimuii, ''r-am \cic0 IST Ö -Sc Idln., ojn * S L ami -Bn TipOunti flU^L 'Cahljtt, ! O \ i. ^ :BeZoclo \ ^ ■ ■.. :BiLmal . -...... i Hecoiit Cfiitor o i a Tttrtiia > -C '' J'J^D O C JT I T O Rl Saronifför^ CalcQaiia t- Jja ' t? \ r^^i i . / a ■^tnea^ a Ct^colo Troj&^/g} dt Cartcr-p^yS dell', .s,a. ß. ^iTl ate J^^tdur-atn JBuroJl O -, JkTo ant^M o ^ la Jtetn \ Pandwr^ i D E Jfaiie^i^g^Q I y A" _ o i r Coiwscm, '^Jfit^ffora TE—~ 'JUfhüMet'it i^ani^ina oH Jiltfiitis Li" "Ju 'rUfJVl/ I jsr I? o Satcpapc, MoIa-dcJiTi TicrrteTiLo iMltJltiiilifeil^j. .0 o, X/JJIWWO I Jlah.iipqr' f Jfor^ii, ^ \o Jtfl^fyi'H 'S S ifkh^a o O JPfiuWrc o ^J^refctt: O^c t -Bar-ivti/fW •o-la Xt^adi Mat de Catsc « a^t i ■cStTa fitito a 1 f^tindi JCaiigttn .io^a fCkiiarSJie, fCar-p a ^TVlftlia Tt J?^ : Ojl M yocrr- Uift. VÄI? ^ ra^i^oT-ej ■b Jiiiri.iiti . T-Bct^al Su/ua Vrtp\ Vhffuf ^ Cotm^ipari7r: -fe P ^rraca/n-.i rj^caojn 'VLLep iT M.V OrenpahiU, ! O ^UtJfl/tf JP OiuJ:. GOZFO J} I B JE isrl^-^ L ^ TSt. 'IS'i'Ht'l'lfri:' j i''i J^aiHii.Fin (> P E G tr iS afflfjmiinpirtsiTfi ^ilŠI "VilmiKI«: JjZO Gior-tlo l'3o 'iiklill^iithil^iilO ^tJ^Hr, fi fa gran commerdo de' Schiavi , che portano ä Malacca il pepe Iimgo , cd alcune vcllt per Ic Feminine . Sieguc ä Jato MMHfit- i'^'WJ'/virdwuna Montagna folfurea, che iiel principit> yiBvfl, di i vomitrare fuoco con tanta violenza , ch' mcendit) ( oltre gU j^jjjj notabili) da died mila Perone . Le Terte Coronate di Palambuan , e di PAtiarucan Cono Idclatre ; ma quella di PäjfarucaUf diftante fei leghe da Panantcdv, profeJfa V em-pla &cta di Maometto. A' Paffarucan li t a un gran traffico di Garnitro, fmtto fimtic alia Fragola y col quale i Mercanti di Quiliu fabbricano Corone, che pol fpacciano per tutte Icj Indict . Piec! leghe d i la vcrfo Qccafb ö la Citta di JoaHan , che ^^ ^^ Porto afTai capace ibpra un bel Fiume y dove i Vafcel-^tman. li , che vetigotvo dalle Molucchc per andai"^ ä Ban fan fi pro-rtntratu- vedono d'acqua, e pigliano ritifrcfchi . Sopra lo ftcßö Fiume e la Gitta di Gemci j c' ha il l'no Rc , al quale tutu gli altri 'jJZ' ^ ^^ di Java parlano con tanto rifpctto j come fa foflero fuoi fl/ jy Schiavi , e prcffo qucfte due Gitta li raccoglie il Sale , chcj JwS'Z^' portano ä Bantän . La Cirtä di Smshayn , che iicguc doppo ÄwJIX^ti quefta , ha p'irc il Tuo proprio Re > che comanda ancoroj jMÄ^cif-^iia Gitta di Brntdam a fei leghe di la vcrHi 1' 0:-cafö , fog-giornando ä Ciäaye Gitta fortiMcata d' una robutU mur^igliij ben fiancata ; ma il fuo Porto non c molto ficuro , per eder troppo efpofto ä i Venti del Mare , Dicci leghe di la vei ib il Greco e la Gitta di Tuhaan^ che c la piii conhdcrabiJe di tut-ta rjtbla dcippo quelle di Bantan^ e Batavia , alle quali cede n luogo , £1 per !a vaghczza , come per il traffico . Doppo filtre cinque leghe piü avanti fempre verfo Greco ü trova Ja Gitta di Caj^m abbandonata dal traffico j come pure quelloj di ^Undalkaon habitata folo da Pefcatori. Caminando cinque leghe verfo I'Occafo s'incontra la Gitta di Japara fopra una «il;"*^ lingua di Terra, che per lo fpatio di trfc leghe s' avanza den-tro il Marc , fituata fopra un bei Fiumc, ed un bupn Porto ^ ehe che la rendc aflTai mercantile: il fuo Rž h molto potente; cd altrc volte prctcndeva la fovrranitä fopra tutta l'lfola , c per tal fine fi dichiarava nemico apertodi qucllodi Baatan. AvaO' zandoci poi dnqtie leghe di lä di Japara verfb 1' Occafb , ve- pMi^ oa». defi la Gitta di Pati, tre leghe difcofta da quella di Dauma , che ricoDofce per fiio Sovrano il Rž di Matavan^ e quelio di Ta^M j lituati »ella medelima Baya . Poco lungl compari-fee la bella, e forte Cittä di Charabmn alle Piagge d' un Fiume j e finalmente alzano la loro fronte le Cittä di Dermayo , e Mmucam, che, oltre il proprio eišcre, non /ono diftintc da circoftanze di rimarco. isolette, che cirgondano l'isola di java maggiore. Nella cir con ferenda de II' Ifola di Java maggm^f fi contiene rifoletta di Madura dirtante 40 leghe da Baly , 16 dall' Ifb-le Patermßft^ in Ä gradi di laritudine Meridionale, e 150 dal r^Vp^nr primo Meridiano : quelta ha il fuo Principe particolare , che foggiorna ncHa Cittä d.* AnoUabaya y 6 Rßshay. Non ammette t^*, commcrcio ver uno , eccettuandone quel lo del ri(b , chcj qui vi nafce in grand' abbondanza , e neprovede i luoghi ä lei vicini . Gli Habitant! vivono di rapine, corieggiando il raare fino sü le Corte del PegU , e i Vicini fbno coftretti di toüera-re i loro ladronecci , per timorc d'efler impediti nel traffico , tVnf"^'" e trafporto del loro rifo: fono quiyi frequenti i Banchi di fab-bia, che fomrnamente moleflano i Naviganti. uola di java minore. ]E' horamai noto al Moi>do Intero , che Marco Polo Vene-to Patritip fpffc iliprimo, che fcoprilfe ambedue le IfoJe di JavM Java maggior^ y e ill Jäva m'mrff ßtunte nell' Oceano.Iiidico ; imperochc cgli ritortiato m IcalU ae publico in Genoi'a rela-nit^St tionc Hncera , Cio lu poi confermato da Nicolö Conti , an-■ctrni Ye- ch' elTo Cittadino Veneriano , i I quale aiTcrill'e coltantemcn-te d' haverle vedute co' proprj occhi . Chi ne bramaflc piii diflinta certcm , potra rileggere il Secondo Tomo del Ra-mufio : tuttavia , eflendo anchc tal volta i raggi terfifTirai del Sole appannati da foltc niivole, cosi non maaca chi s' oppon-ga a quefta veritii irrefragabile , negando I' efiltenza ddla Ja-^ aa minore J träquali, il Dottilfiaio Abbate Baudrand lafh'ma ^Aud^nd ^^^^^^^^ ^^^^^ feguenti parole ; Java rn'mor poniiur quaji Infu'a Xfnin,!} ampla Aß^e m Oceano Indico , verfus Qnum Jäv<£ ßijuU ^ qua id-Time L f(J JavA major vocahatur i/j pluribuf Tahuhi Gfogn^ch Stsculo čla-pfa mctßi , frä ah omnibus rfctfttmibm , & ex iitarijs Nataaruffi^ omnmm comprtum eß^umcam ejfe tantum J^ivam JnfuUm^ eamqttc peramplam , & ohhngam ; nuJlam vero hfulam Javam mmrem-,, ^u^ iäeo orn'mHur hiammbfisTahuhi rue/ifiorikuf, Con pace pcrb di qudl* infigne Scrittorc ; armari di vaJidiffima ragione, non potiamo fofpettare dell'efperienza, che ne hcbbero gl) acccn-nati Aiitori Marco Polo, Nicolb Conti , c rn0eguentementc molti Europei , che non Tolo videro , ma etiandio dcfcrillero rcfiftcnza , j1 fito , e le quallta dclla Java minore . 11 nolh'o XitittjUnt Patri tie regirtro , che queft' Ifola era efpoib in qud vafto Aürtrale alle furie de' Ven t i , cd alla violcnza dc Trcmuoti f chc ncl luolenipo era divifa in otto Regni , tu ch' cgli perfonalmente ne girafie fei ; aiizi il Ramufio lafcib Hif^f^^i ? ^^^ jLuoghi fcopcrti da Marco Polonell'IndieOrien-rali , lieno poi fUri Jicgli anni Tuilegu^nti da Nocchicri Europei riconofLiuti per ven , real i , cd tli ft en ti : che maggiore pro va fi pu b ddiderare in qucfto £uto , d i ta n t i celebri Au-toii , muniti dalT cfpcricnza ? onde dobbiamo fbttofcrivcrci gnifta il documento del J o btü^^irira : Dml'mqucte finfum , ^ f^jov, ^^iff^'re ratiof!C!fi, mhedllitüs eji Imellecim ■■ puüdunqueconchiu-^f iJlii[ione, che Ja y^t^t fbfšs vera nella efirrenzii j e non chimcrii^ata , ccli'aigjorno d'lioggi clla "ft. habbia 1'antiko fuo Sifcema , qtmndo nonfofse Jrata dailcftra^ vaganti ^cnpenc del t^tn^o, b delJaNatuni diifiitta, perdcn. do la dtnci-ninarior.c di vera i/bJa , per la unionc a quaU che vjcino Ccntinentc, il the lin'hora non cunJta di queJta , come refrcrienza ci fcce limarcarc di lantcaltrc. Parimente pub teiletfi per certo, che I'lfola Baiy non fiahi ^ava mifiore, , " ' " pti iijiuiu jtrt-irouj iiaiamtjuan; Ja Jiiva m/nore deve hriVere afsai niai5äioi'ecli:ensione, per com-prendere nel fuo feno otto Regni dilnjiri; inoltreella ii trova in si to afsai diflčrenre (-fccondo la relations i/e v fa di Marco Polo ) da quella di Baly^ pofciache partendosi cgJi dalla Java fnaggmre , navigb ver/6 Garbino retteceiito miglia , e trovb If.ifi rHoIe di Sondur y e.CoWjwr dishabitate. Lafciandoil predct-^^^.ctn- to noilro Patritio quefte due Ifole ä fianco , veleggib per Sci-rocco da 50 miglia , e rirrovb la Provincia, b Regno diLo^ cach : indi navigb altri 500 rnigha per mezzo di , e fcoperfq if.äi p^ r jj^ladi rentam , dalla quale inokratofi circa 100 mielia per Scirocco rrovb V Ifola di ^ava minore ; ondc dalJadiverJitadel J;to Ci puo evidentemcntc infer! re , che 1' Ilbh di BJy noj-u IIa qnclla di Java minore, • i s o l a e a l y, B^/y If*!a Qucfta C ütu'dtü. iH gradi 9 di latitudinc Auftrale , c 154 Ä'ir J""'™'' Meridiano verfu Ju psrte Orientale dclVlfo- la di Java , dalla quale fi diftacca per uno Stretto del mede-fimo nome , detto anche di Balambuan , cd aH'Occidentalcj dalJ Hola di tumbo , framezzandovi un folo Stretto, chepu^ re di Lumbo Ü chiama, dov'e h picciola IßladiTabuleiro, La . fua figura e triangolare, appoggUndola fua bafe verlb 1'Equa-tore, e la parte acumi;^ata mira il Polo Auftrale ■ dove t fi-IL'I^' Capitals, chepoffiede il nome delPlfoU : il ^ pompa d iii\ füpcrbo Palazzo, ove egli roggioirna . Gli Habitanri fono Pagam^adorando cib,chclamattuu, nell'ulci-rediCafa, mcontrano : &no neii, hannocapelji creipi, non yellonodifierentementedall'IfbJc vicine; noa poru no barba fradicandola quando prindpia ä crefcerc . Non vi c buo^^o Che non habbia molteFemmine ; ondc ae fJegu.-, che V Ifo'l Parte 11 tj^ " fia popolatifllma, e clje numerl piu dirf^icento mille Perfo-ne . Sono partmenti-ntimerori , t^^copinfifHrnj gli Armenti , che nudnlconoj comeBuovi, BufaJi , Capre , Porcic Ca-> ' valli , m^ piccioli . Hanno Selvc intere di'Aranci , Liinoni JjaL^'-e Pomi Granati : ne mancano le S'clvaticini , per la delitia della Caccia, come Pernici y Pa von i j e Xürtore. isola di l umbo' All'Orientedj ^aly h collocata ne' gradi S di latitudino^',Ä; Mendionalc , c ig+ di longitudine V Ifola di Zwa^, edair^'"''^-Occidente di Cumbava , dalle quali vicne flaccafa per gli Stretri del mede/Imo nonie ; che preflano I'adito al pafFaggi^ da un mare all'altro . Qmvi mancano le prerogative ^ che me., rittno raccordo ; ont^e tralafciamo di perdere il tempo nella fua piu diff't^ lieferittiune. ISOLA DI CUMBAVA. _ ^^ Succtdc ne' gradi pure 8 di latitudine MerjdionaIe> e i^-jp^u^L-di lon^itLidine I' Ifola di Cfiffibava air Oriente di Lumbo , cd airOccidcnte di Floret , e viene feparara dalla prima con. lo Stretto deiriilefTo nomi, e dalKaltra con quello di Sulufape. Al Settentrione eomparifcono le picciole Ifoletrc di Guaape y^itJJf" Coria , cd Ara^rado Iterili di circollanze , dando confine in^ quefia parte all'Ifole della Sonda colic Moluccho . ISOLA p 1 P U G N I A R A N. Giace qiiefl:* Ifola iri faccia alio Stre:to dcIIa Sonda , fotto Sitaatisßff , Talcezza di cinque gradi , e rnezzo ver/b [1 Settentrione : go^tCiitÄjj de elia , e parcorifce oiori ft^avidimi , che fi diflbndono lun-^^JL*'' gi t-e leghe . Gli Habitant! profeflano, come loro principal' cfercitio , di pefcare cogli Hami ; vanno tutti ignudi , fono di color oli/aitro , e porrano i capelii dlftefi , e lunghi . AI-tro nan fi e ricavato di qusif Ifola fin'al prefente , folo chc fuori del Tlio rednto fi veggono tre altre picciole Ifolette fen-za nonie . ISOLE DI BINTAM. Marco Polo Patritio Veneto molto efperto , e fublims nel- . 3a Na.ifica chiamb nellc fue relationi que/r Ifbla col nome d i Pentam , che poco varia da qucllo di Bint am-, Ellae fituara di la d i Malacca in circa 40 leghe nel Canalc , o Scretto Singapura . Viene irrigata da un gran Fiume , che vi fcorre i -dtji. per il mezzo, fbrmandoyi un Porto capace di molti Legni . Sopra qucfto Fiume erge la fua decorofa fronte la Gitta di Bin-tartly che comunlca il fuo nome all' Ifola > 11 di cui giro ^ di crenta leghe in circa. ISOLE PATER NOSTER. Al Settentrione deJIe tr& Ifole di Baly,Lumbo, e Gumba-va f[ trovano i n gradi 7 di latitudine Meridionale , e 151 di cLppt/"* longitudine 1'Ifole dette Pater Hoßer , overo , fecondo i Fran-J«'"' » ' ccli, le Cbapekt ^ cosi denominate, per ilgran numerodc'fif '/^v ficontigui, e dalla Natura infilzati ä guifa de' Pater nofter d' un Rofario . Sono diflranti dalf libla di Madura' t 6 Icgh«_j , c fbno tertiliffime in grano, e frutti , e molto popolatc , Ol-tre le predette Ifole , che fono nella vidnanza di Java, fe ne contano altrc piix picciole di poca llima, chc vanno fbrniando una Corona alle loro Sponde . Nella parte jMeridionale vi fono irh Ifolettc intitolate Ciappes ^Troui SeLtm y ch'fc lapiudil-coila . Varcando poi lo Stretto della Sonda , s' incontrano 1* Ifole del P renege , nominate CUppes dc Barbantello , d i Greto-rut y e Coper , PafTato lo Stretto auanti il picciol feno di Bia-tam troviamo le feguenti: De^ Cacciatoriy de'Can} j Cm: ter Ja de-gl'i Oliandeß ; P.Doa^ P Jupstit Mady ^ P.dugrandMady . Sor-montato que ft o trovafi Pullo Babi}^ lib a dos Cafiukres ^ bdetVe-neurs ; Isle des Mangenrs des homines, Isles des Armes de Hsorn , /f^pp* Isle lottgite y ou la Grand Cuißne ; la Petive Cutßne y Isle de Br-jn-cKborß , S, Agnes . Nel Golfo poi fbrniato dal la Pia^gia d i Battavia fi nnmerano 1'Ifole Middelburg , Atnfierdam, des Pin-gcons y Scbicdam , de ToaneJiiers , Inquietude , Haaerbm , Roter-dam, Hoorn, Edam > AlcKinaer, EncKbuyßn, Leyden, e du Pere Sonet . Finalmente paffato quefto Seno troviamo quelle di Carimanlana , Pulla mandali'ea , P/?//o Gaviao , I'/as das Vaccas y Arasiburd, PulloCaLi^n-an ,c Lucieira, b quali ellenJo po:o di;Fc-renti nellc loro qualita daJr antecedenti , rcrminiamo !a nai'-ratio deli' Ifble della Sonda , e di quelle, che le fonodlp,^n-dcnri , c vicine , diflinte con piinti eftefi nclle nojlre Ta- ^-r.-voL, e G'obi Geografici. Q^q llbla Ifolario del PXoronell. 1 S O 1. A DI B O JR. N E O .titnt • vafte deU'Indifi Orientali campeg-gia quella di Bornea^ dt figuraiquäfi^fcri* ta, tagliataaotwz-20 dair Equators ^ dacuis'eftcn^ ver-fo Scttcntrione gradi rctte,'cmeizo,, -verfoH'^Aunrociii* que . Xlla gira ghe 150 tri Ugradi -jtfjjp«-tudbc. ^ivi crr^ Ai* |iO .alcuni Autori confondcndo/ciae-dcfimatldo 'queft* Ifola colla Gran Jtt' va , impcroche da Marco ,Vcneto fa-rono'vedutc, .c ca-/nofciute Teparacc,« diftinteJBtffWo con. VienffpiEt Regni.an-corchte poco fin' ho-;Ta dagli Europe] pe-'CiftA ^ netrati ^ e cono/ciuti; fi fatino pari) 1 loro nonai ^ tj^L quali 11 fVJ .Regno di JSwwo (die prcfla Ja fua dcnominationc airnbla_#^ ■pa/fjß- tienc il prime ranga fuuari> nclla tii Ici Piaggia Scttentriona-Ic ; indi fieguono quelli di ^Patvo^ A^or y Bendarmäß» alle foci d'unPiumediquello nomc . MaruJo j Tamanaios ^ Lavo ^ Sticcitdam.y edaltri. LaCiträ di Borniiy'ü rendc maravigJioraj per cflere fiibbricara ncllc Paludi > corns Vcnctia,, di medo , chefimno d'uopo-i traghctti, per pa/far da una ftrada all' al-ctttftft , ^ra. L*Argenzo a dice J che con tiene tre mi la Cafe; rak gliOlan-fctf"" t defi not! ne daiino, che düc mila. La miglior Ca nfora di t uttc 1' In-di^ vieneda qucft'IfoJa, come ancororo, c' I ßcioar piü pretiofo. Xili itpagnuoli iuronoaUrc^olte Padroni del Pontö 'di ^jucÄa ■ Metropoli; mMa pefltjnainfluc^iza deir'ariili coftrinic ad ab-bandonarlü. I popoli diquefto Regno (bno a(lai fpiritofi , in> CKßnmi piegando pero maUmcnrc i loro calenci nc' ladronecci, e Cof (wie niare, firerndoao molto-odiofi äiloio Confinanti'. Le Cit-■tadiqiiefto Regnononlüno müUo habitats ^ toitanc queila di Borneo , il di cui Rž ßjggiaceaila paiza crtdenia deli'Aicorac no, comelapüi^artc degliXiblaiii habitaati sk Ic Pkgge-.dd Dinare; a sriäUrl Ste-'dicerranei Yo no mi-■ieramcnte ^auvinri ^tri 'le CÄtenc dell* Idolarrja. II primo ;eiorno'ä' Ottobrt-» ^del iCO) gUÖlan. defi ffcerj in unj trattato col Re di Tfjtrjr* ■ Sambar^T lo ftabi-;limento 'del com--mercio de'li>iamaii-:ti xhe Ti 'tmvana -nel cuore deM' Ifola^ fvifcerandoli -quelle MoAtagne j ^ndi -conclurero ua' :altra 'eonvehtjoncj ^co'l di Sorwo ^ ;per il tral^co del Pepe all' erdufionc Am-boina., JBanda^ rnoit" ahre: Icßcoadf^ ci^ formam le vere Mäucche , fon^ Ternate, Tidor , Machian, Motir, Bachian., ■fi^//^' pojjedute dagii Olaaäeß-; ^efie jßuaßuatf v'^rfo la Coßa Oaidimale dt Gilolo , edakum vi aggiungoHo Florcs de'Por. tttgbiß ^ Jieuro, Banda, Maratay^, Ouby, ^leta , Bijton , Gabona , Solayo , e malte altre , tbs per la i'oro moltttud'ine pojjhao Jmnare Ja d m vafio ^rapeLt^ tra i i^it^ 10 di Luhudtne Mm'ld'mak , e tre di Setttmrme ; etra i gradi tst^e 175 di lofigUii-VJtl!^^^*'^"^' -Afc/ reßo le Mdlucdic. [oft^ adthri MutiaJ' Buvoj^-per h loro prerogarivc, f commerch, racco-llesdoviß tre vohe i'anno Nod tf?^- jmaeta vert^ay e conjiße nel candid ^ &baratto delleMifrc-afU^. Sotto hetlicoß^ edarmtg^t^ tnakeggiaado coa .grm deßr^^^ia U-avm'i i pioiofabbrkate da t loro SiBoi»^ fiegmno 1' Jdo/atria-^ e i'^coicano . L'aria rieche mikft fermcßfa agii Europei ^ per la ^opia d( crafi^ .S pici^lenü vapgiicvoIe al vitto , c delitia dcli'huoino . N VI e palmo di terra , che non (ia bene col ti vato : 1 p-afcovi vi pretiüli ^ ed il rito in ^ran copia , Ü1' lloUiii üiio-irti^ha- no- i pcguam , eä i siamefi. kon^ un secolo, th'mno tut-,j^j^^ ti idojatri , ed»! prcftntc profcflino il maomettifrao vo* «vrv« gliono alcuni, che ne* secoli pafläci qucflopopoio tohe antro-• pofigo, čiofc' üncoratorc delta ctrne huimna , c che per tal fine i r& dellc mohcche intiaflero i loro rci ad cfTcre divorati da quefta barbara natione^j al prclence per6 fono domefl'ica-ti dal contlnuo commercio » di manicra^ chc fano piü civili » crattabili , c ftdeli di tutte le indie , ancorche offefi , fi mo. tj^^j^ ftrino irricondliabili . dt novembre fin' k mario vengono rr^illjr. molcftatr dalle continue pioggc , che i venti di poncnte> cj greco T'apportano-, ed in quefto tempo la piaggia fi rendo impraticabite, e -ceila ü commercio co* foncftieri. ^A'ffi/ä, t» ni : le fue qualitä fono jpoco diÖci^uti di quelle di Gllolo, trä ambon , e celebes forge quclla di in trž gradi , v*/* m c mezzo di latitudine meridionale , 75 leghe diftante dalle**''" molucche . II fuoterreno fe fertiliflimo di rifo, cannedizuc-caro, fighi> mandorle, sagü, meie, porci, caprc, e polit . gli habitanti andavano ignudt ^ fenza^direttione di capo, chc li regefle , feguaci deli' idolitria ; mancl isösquat-J'-A/m;-trt> mila abbracciarono la fantiftima fedc gattolica. 11 ri di ternatc vi hä quilche giuiißiirtionej poiche di tertipoin tem* pp, infegnoditaflallaggio, gli dannoquattro mila huomini. ' al setteiltrione'di btirü'fi ved£quelladijwd^j& , ö Xdh , 50 leghe difhintc da ternatej lontaiu due ^radidall' equato-z'^v re dalla parte di Mczäo giorno. * • _ ______, _ _ au'occafo di ternäte dodicimtghe in circa, fcoprefi r-^tf. t porto fbrtiffimo del medejilno nomc . gli altri regni Ja tß Mem , provifla d'un porto capace, c d'un celebre kx- W*^***- contiene qneft'i/bja iei regni, c il piit conhdcrabilefequel-. lo di ^^a^at htuato a mcizo giorno dcu' ifola, con unaot- fono Cron, Sattguht, Cavr/patta, Gmgtm, e Supära mamente fb bactuto dagli olandeii. i s o l a di g i l ö' l o. che uiti- 'qgefta viene conofciuta da' portoghefi col aome di bawhi- fenale, dove fi fabbricano tutti i vafcclli del rž ditemate, ed il tuo commercio vieae frequentato da' mindaaaeti. in nove gradi di latitudine meridionale, lonrana 161 grado dal pimo meridiano, alza la fua decorofa fronte 1' ^ola di Ti. , fertiliffima di rifo, fichi, zuccaro, limoni , aranci , mandorle, 'gcngero , e cannella . vi icbno selvc intere di ^^ ^ n^ de Mof^ , da' molucchefi ^mana , c-da' spagnuoli cohj sandalo bianco , e giallo ed akri legni di itima . in alcune si/tftfur.^ i clla ^ fiwata all'oriente di celebes > cd ah' parti di qucft' ifola trövanii bufali , porci, caprc, polji , c occidente dellaterradipapous, tagliatadall'equatoie,dacui papagalli di varj colori , caminano nudi, portano al braccio, ii prolunga tre gradi nel settentrione, epoco jäüdt uno verib cd al collo picciole catencd'oro: hanno la loro lingua partko- l'auftro: la fua longitudine fe trä i gradi 165, e 170 di figu- larc, fono idolatri, e tengono, che quelli, che muojono in^ ^tni'^ir ra irregolake , c pivt grandc di celebes . produce quantitä di Timor^ vaditioä viverein malacca 300 leghe difcofta. lefcm- w"'- rifo, sagü, e tartarughe d'eftraordinaria grandezza"; gl' ifo- mine fono moltöliberalt di fc fteffe verfogli huomini: ncl 1510 lani fono bene proportionati, mä sclvaggi, cnonämoltotcm- rcgnavanoquattrofratelli, perquanto ne fcrive il texeira. ' po, ch'erano antropofagi, come qucllidi celebes, edal pre- non e che cinque leghe diftantc>'ifbladi Mailua da quella rif/ja«'- p'^ humani . conticne due regni, dici/öä), e di dt timor, ed otto gradi, e meizo d all'equator e vcrfo to ftro. mktlfyfi. , .. ■fttii'** <^'' lßhdä i porrando il nome deüe loro cittä capitali , alle qua tf/^^w/i. .jj fljgmjiio momcyny e toh. clt spagnuoli fignoreggiano le citcu dl Sahugo , e PiJoh di-flante fette jeghe di m^tleya , e verfo 1' occidente comanda-uo a quelle d i Ternate^ ed' AquUanap . tengonoancoradalla parte d' oriente le fortezze d i Joh , 6 to/o, Ifxau, e J^/^^ugo , < gli olandcfi V) prcfidiano quelle di Jacema , e Zahm. le fue montagne fono altürime, e fterili ; mä al contrario poi le fuecampagne abbondano di pepe, da loro chiamato lw^* : fono sclvaggi, ed antropofagi; vannonudi, eccettuandone il j«. tempo , che guerreggratio> copronfi avanti, e dietro con grof-fa pelle di bufelo ; inviluppano i loro capejli , e barba inj ccrte canne intrecdate con fog lic d'al beri . U -ißU Sohr , b tftUstii^. comcaltri vogliono sohe b vtcina ä quella di timor> cfoiodiecl queft' ifola contf ibuifce a ri di tcrnate per fua militia., leghe difcofta da celebes, dali' equatorc otto gradi, e tre quarti J ««t:, f.___f..! —t rf II* ff I ..../•'tel '.I J! ■ ___:________j' m j-...... J ordinaria dicci mi quantitä di fortiffi me piazze fituate ibpra le montagne. ■gofale gomesnar-»ichequefti prin-dpi mantengano ni^im^roc quarto RÖ cofTiedc T) R verfo ilsud , il di cui rfefoggiorna nclla cittä d' Adoaare , e T F ivr T A 1. L Alfi mt. ■gran numeio di pca mine tanto fecon- di Ciifiio haveva Cci-cento figliuoli. gli habitant vetib ti kort fono sel vaggi, vivendo nc' dcärt fenzaf^ j «ie; legge, priwdirt ct^ntogo^ , cbcj lion fanno cofa fia^ fefo, mifura, c mc^ neta ; adorano idoli, ovcro tut to ci6, che prima in--contrano neu'ulcire dagli antrijasetta ottomana princi-pia ä dilatarvi cue iafette dottrin^ come ancbc 1'ufo-ddle lettere artbiche , melitfe priffia era-no lenza alfabeto . ncl regno di cho^ furbno vifitati -da^ nel 1601 i portoghefi vi prefidiavano unj_j 'foftezza-ella c abbo-■ da n te di vi veri, con> l'aria temperata; in-oltrc vi crefce un cer-to legno, che i portoghefi chiamano Pao i^« f*»-di Sohf , col compongono un per-fctto antidoto contra i veleni. ne' fiumi, e nelje rive del mare pcfcano candidiffiirte perle dl -varia grandezza , gl' ifolani Co- Sy-W/J nobianchi, e di cor-poratura robuftoj , hanno la fua lingua^ particolare , col pro-|)rio re , quale ncl 5' ftzzuffö CO* porcofihefi, iaccndo-ne flöge , oltrc-j ;graa numero di schiavi. non man- ^^^^ . cainqueft' tfola un^ hj^'lir!" tfiU buon nurtiero di cattolici, gwemaVi netlo fpiritualc dalla pietä, czclode* padridomentcani, che ivi fono ftabtliti. s. francefco xavorio alcuni villaggi allattati dal fagrofanto seguono VJfikdiPapm , 6 P^pwij dettc anche di Cätam , ifiUAPt. evangelojiquaü, «oiralfifteaza di quel bio , ch'iltütto reg- trälequali vicne comprefauna lingua di terra, che s'eflcndc gc vanno fradicando la zizania deua perrerl^ crcdenzt, cinque gradi dair equatore verio mezzo giorno preflö la nuo-u Jßa d'^iinbom ^ce ä levante di quella di borü, econ- va guin^ ; i fuoi habitanti fono ncri al pari de' cafri , pa--fina con gilolo verfo il nort, lontana dall' equatorc all* au- gano tribute al rž di tcrnatc di qualche quantitä d'oro , chc an^tf^, ftro tri gradi, c njczzo, habitata da maomettani ^ c paga- i vi abbonda, okrc T ambra grifa, c copia d' uccclli detti del t jj^rffiz ffi: rr para- lin' ico- PattuUfo. Molted r n Tli Tir ^iA A ttc irolctte le fbr- ^ ^ ^^ ^ A JV U Ä mano nobil corona, «omjponendo Arcipelago porti larc dctco ^Ihs ä ttv, "foui. La ričinanza-del^ Molucche > e le jiro-priet^ romlgliaati ^ ch' eUa ha con Ic rnedefimc, fecc sba-^lare alcimi Auto^ TI, ncl rcgiflrarlA tri _ il nutnepo di qucÜc» ^^ il che y fcconoo i pi a periti Geografi, fe Alienodal vem . B iuofico C in diAaa-. ZA dair Equatore dt qiiattro gradi vcrJä 1 Auflro» C due le-ghe dair IfcJa C/> ram, havcndonc lo-lo 1+ di circuito , p VerfolaparteOcci- 'io^ dentale del!a Citd Capftalc viŽ una Baja di fcileghe, In tnii aprefi un bel Porto coperto ä grjnfylii de' Venti : Ja Baja^ predcrta s'incur va ta nt' oltre neirilbla , chc s' it mare nonj _ trovafTe T argine d'un piccioJ Illmo , taglierebbe 1' Ifola pel ' inezzo. Eflcndodunquc quaü divifa in diieparti, iwHa princi pale fbno edificacc qnattro Cittä con fette Borghi e neir altra vedefi il C^Rdlo d' ^whvina , con vcati piccioli Borghi XirAtnf^ poco habitati , Quefto Popolo era al tre volte Antropofago , divorando fino i propij Parenri , giunti in eta decrepita , ovcro -afäitti d'infermita incurabšle. Seguono il JVIaomcttifmo > framifchiato d'infinite fuperftltioni : fono naturalmente timi' di , ftupidi , C infedeli, priw d' ogjii arte , e fciolgono i anatrimonj ä loro piacere-, .11 Paeft reAava incolto» coperto di 'Seivey-Tnä hoggidiife refo da'Jl'induftria fertilrßtmfo, producen-do, oltre la copia de' pretiofi Garoßini, ogni altra Tpetie di . faporitiffimi fiutti, come Citroni, Aranci, Cocos, Bona nas, ii,7. e Canne di Zuccaro; illoro Panefefattodi riro. Queft' IfoJa fü fcoperta da' Portoghefi fottola condotta d'An-'J''-^^'''^'tonio Abro ncl 1515, che poi vi feceergere una Colonna, per jCegno del poHcflb, che pigliava a nome del Re di Portogal o, come anche per marca deJ fuo valore, havendopenctratotant' tjltre, che dä Jiiuno de'fuoi Preceflori fü fuperato . Nel 1605 per I'ijitereflc del coijimercio iegui una fiera tenzone tte gl i Okn-■defi ,e Portogbefi, con la peggiodi quefti, che perfero il Caftello zuftff -^^^fitrUKmay la Gent«, ed il primo vigore del trafficoie queHi,i-mpaid,'»* dnonitifi del Forte, fi refero fbrmidabili, non iblo in quefto, mä Coubdlay overo dclla Vittoria, d'iJirfn j e Z^w, havendo munito il:primo con öopezzidiCannone, e6oo Soldati di Guarnigjone, di maniera che, doppo Batavia , quivi . ^ il migljore, epiu.potentero^giorno, c'habbiano gli Olandefi «lelle lodie ^ sotto quctco ao hoc £1 tenfono mol^ ^e altie ifblecte ^ che cort^iatto -quelladi ksmia, an^ coiche quelle pio> -dole habbiano il lo-ro prqjrio nome , •come ntra, camd-. fhtpif Va^r , Pulh* w^e Pülöri». QikI-la, c'hä il fbo nomc parcicolare di bam-leghe dianted' ajnboina» h^ trä di tun-;hezza, e fopra uaa qiilarghtzza,efteii-«dendoiddal ^ten-trione al mezzo giorno jn forma d) Xt^^ ' CavaHo. £IIa con-jp€ictic alcuni piccio-"li Villaggi di poca Timarco, cio^ O^y^r-tan J tonikr, Ctmbor, ip fono offinatilTi- , minella cedra deli' Alcorano , convocandofi fpeflb nelle loro Mefchite , ove mangiano ciö, ch'^gn'uno vi porta . Fanno ancoralc loro Aflcmblee fopra una Montagna fituata in un"' Bofto nel mezzo deir Ifola , dove quell i di Pukxvai ^ e La»-t-or J che Ibno loro aleatt j vi ft trovano per dcUberare fopra gli affäri publici , havendo continua Giierra co' loro Vici-ni - Mane^giano con gran deftrezza si i'armi bianche , co-rne quelle di fuoco, veftendoi piEi civili Corialetn, e gK altri d' inferiore conditione fi conteritano d' un Cimiere d' Accia-■jo . le loro galee itwio legiere , ed hanno ä -fiore d'. acqua d* apnbe le spon de un palco in. forma d.' ali , ovc vogano gli sforzati m. do r incombenza alle femminc d' ogni altro regiftro. fa . in quefte fei ifolette non vi h palmo di terra, chc non-'''' germogli aiberi di noci mofcar^ , eccettuatanc quelladi Gth mättap} fäü llerile, per un monte , che yom«a fuoco , coa danno notabile degl' ifolani . gl* aiberi fono fempre carichi di fiori, e.frutti , e quefti alcuni verdi , akri maturi i raccogliendoli trh volte t anno » doe d'aprile, d" agof^o, edidicembrc; maqueui d* apriic vengono fempre preferiti agji altri . neir ifola di baaiia gli olandefi hanno fäbbricatodue for-tezze , di Najfau , e B^l^ka , ambedue fregiate d'un' ottimo porxo , ehe ferve per reprimere le slealtä , e feditioni di quel popoli, che la fola förza pub dominare. quei^' ifola e popolata di died in undid mha perfone , trafficando con quelli dclla ^ cofta d i carcmain^el vefti, rifo, porcellana, veil uti," damaf-chi, taffeta, searlatto, viveri, e munition! per la guarni-gione delle fortezze . I S O L E MOLUCCHE rigorosamente in tese, ^tH^Ut Iftlt at* turie/* W^/i H^ii- ttrti, jlUgSo' irHfiri , # NnnurclienconTwetKiin^Invimcro düV If/r lUt/urthr ( coitie habbtamo dettoj ijnabuonapartedi^tllr,che formano PAitipel^oOrientale ,tiitUTra fecotid» ] 11 igo rp della G tog ra fia, t ri J fo I e Mt/uulv fi vohü fol amen t e a n ooverare le ciixpie ^u e ni i, cioi Ttfaa/r, Ti^itf, Mirti/ , ÜMibiiun, e Barhiam, che gl tidii Pagani n :iniinavano Cö^, Dctff, Jtftfm///, itfrfw, e JVff wf, Queft'ukima vienetagliäta in piü pjttidil Mire, chepm Ifolette ne ^wrma^nul Ja di meno j eptr la vicmania ^ t perch t ubbidifcono adunmedefitno Principe, litengonoil folo nomtdi Sock'urn . Sono t^irte fituatefotro I'lfteiTo Mflj-idiaoo, qua C alia vifii l'ufiadaU'dlrra , e nonoccupanoin lutto , cht^i^ iditiiodA^ chela non occupa pi^d'un meUDgraded^i lacitudine v^rfo 3 Nord j f lapiüMeridionale ün grad o virfoWeizogiotnü. La terra Fiefre laknenearida y € fpugjiofa, iht non Jbloaflfirbifcecon ingofdigia l'ieque, cbecidoiio d>lCielp, nü d; piüai'id^nicn^ trMaJinn dJ j^tCl Tpfxenti.^ dijpanicra ^ reib piiv.u.-de'tiin» triburi; cU>nDD oltdufe, il SoJeaonpoTeitdopeiiüCr». 1» lefueielvq , niconfumareivapori, ch efrono dalla ttrra , virefla fcmpr* hurtiiditi baflevoleper ilbiftigtio drirerbe^ e degli Aiberi , che fono fettilifliraii nel produrr«frurri di Binaries, Cocds, OtrcjnJ', Aranci, legnodiSantJalo^ td ogm Tperiedi Aiwtiati. Penürianod! HiaJe , u Ri/b^ maJanatiM-a (li fufficienremeiKe provifto ^ quetU mRDCjiii 'a CUM una fptcitdj cihu ^ Qhe.po robüflidi cGijH)^ cptr la lojüJtflrtiis päü habili arllafiuerra, c'&e dj laTOto della Ompagnji,; vivono molto, sncorchepreitoincaaytjlirftinoi fiino oniaofi > e eiwili co'ForeitieH, mi ircppo f&mjJiari, ed impottiuiiJieUe diminde. Vfiionff alia Chincfe ^ c Ic Fujninineilarcianoortdcegi^r j ■cspi conduce pel- irafflcare can gli Arqmati« 1 Cfj/rcfi f orcupiindu^jiia bucns parte derrOriente,-(iTccerc aiiroKa PadrtHii-di quefl'ilble t e i terrtnt. |jBi^, f ßi/innmis ät^ P^li. : i loto efcnipfo i P-erffaiii, rd Arabrvi s'infroduiftro^e con efli loro I* ftiperftitiofa Srt- coa Ifirtt pepf^ ts/io' Per- H i J «•n eund' iftiniA t d' tfTer smmtJii , e prefcriti nd lno^o , iovi i l^oriosficfi dircgnjvine fibbrlcare un Forte pe'1 poITtflö di qucft' Ifule U-'siAw MPIr^if fntta tla Jlegondri VL TPtrUfitjf jF/eriip,— tstfitifijh^ mtrti^' comp van t«. prpcfiiiliva RidiPortogallj, p«i'p:t(iJ(?ie ilpirritocii Carlo V., hjvci fjtto vtd;- vj [ o i/Tjifedtl men! e nel la fnd te fji t o A Ifo n (o d' A1 biirq ue rq ne, e ehe j er.i ret ira ro co n po ta to Jiif »t tionedil reco" 1'AUtoritidi Colomeo ( beuche ingaiiiiato da un f4li(j fuppoüo in cift^ ch^egli mene jo gradi trd T Ijido j e^l il Gangs jdavecon ifttPti Ce n: cunüno dirci j) che Jf Muluc/kt eflffndudilLnlitOOlegfae » che fanno in cirei gradi da MaUcca verfo l.Occifoj duvev*noappirtenere allaCoronadi Olliglä. Ferdiiiaiido hebbs rurdinedaU'lnipjiilore Ji an-darcä prendemeit puikflb j epcr ril'cffirito paiti da S.t-Ucar Ii ii Sttttmbre del r ji cd liivrrenti del Mite J' obbligarono ä defcetidcre nelle Manili , dovee^li f^i miferaitience jCon de' fiioi, trucidato. GjiiialtJ üjmti d'Ei-pinofa , t'StbalUsno dfl OiDO, vi ftcero doppo ejujtltiie flibilimtnto per l lmptractire, eH^gendo ii eiuiamtntodi t'edelrad» Suit/tn-CtroJa Ri dt Ttietimt prccedöre di Sfh^a &nKglt dl Sf/tnif AUtniCT Ki di Ti.trt i e da Suiu:« J*-/«/ R.idi Gilolo itni il potlefiodi quell'llulc eradi lant'imptirtniti a' Port hell, pev ta continuatione deJ commerciu lUbilitovi ite-gli Aruifl^ii, chcEsMrqtutti glisfoiTipereonfeii'iirvjfi; it che non fil troppa difficile , impcroche J'lmptra t ore er »otcuparo nell'üurop J, cd era molto poeo inioTrmni degli incersiH dell'A ill i perehc i Ptirtogheij impedivjno Ie Nävi CiUigtjjre dt paliare p«r dC-podi ßjttni Speraiiia, come ancufiperche il pair»ggiü vtrforOcčafo riurdvisldiScile, ne tan.-pueoboggjdj lUcrvonodj qud pjfJb. l^uIJadimeiio, nouwflandocoli^l'aitid'oiljlifi, ß troviro efpediente, che i Commifsarj delle due Corofle s'unifiero i Segavia net i jij Gli OSaiidf fi fc ntfono doppo impufsi'fsatj J e U rivolutione, che s'3«t-fe in Poicogatlo ntl 164O, feptli nel fiJentio le pretenfioni diqueJlo Rejjrio Ibprjdi efie; di manjeia , chj piü non fe neparlx^ Tenon quauio habbiarnedectoncJ noflio pri mo Tomo delt Atlaate Vend C > dove £ craita^el pcim« Meridimo ,icari( j col.4.« cartc ^.ct^l.t. ISOLE D I TERNATE. XlUik d, Cttmma^ Ummfi , t /W ßikri-tit. A piü vafta trä I'^Ifble Afo/wrrj&i'^ come quclla, chc tienc il primato fopra le altrc , b quel la di Tgr-n*ts , venti otto eghe diftantc da Banda , di' qua della Linea Equmottiale,di otto Icghe di circui- _ to , La Citta CapitaJc di queAo Regnoe Guam- jiiyuiT.iiia , fituata alle iponde del Mare, ridotta in lunghcz-za di iniJJc cijiquccento fa(Ij , con una fola Contrada . Ltj fue Cafr /ono fabbrkate di canne, ö dt Icgno ^ comc anchele loro M eft. hite, e Palazzo del Re ; il iuo Porto non c ficuro; onde gli Oiandeli d anno fondo alle loro Nävi avanti Td'mgam-ms rra 1' Hole di Ternate ^ e di Tidor^ cd iina rnczza Jega km-S'iirn II gi da Malaja . I Frutti piä pretiofi di queft* Ifola fono i Ga-Tofani , chc i Pcrfiani chiamano Cttlafur , gli Spagnuoli Öä-vos J i Franccfi Cžou , per la fomigliaoia deÜa loro figura CO* cbiodt brdinarj ; gF Ifblani nominano il Cao Albero S't-gtr , la foglia Varaqua » ed il frutto Chtimque . QuetV Albert) e fonriigliante al Lauro , fuorche Ic foglie fono mcno larglic, e quando fiorifcc , T aria s' imbal/ama d' un /bavilljmo odore: qiicrto frutto nafce bianco , indi col tempo il fa verde , nc comparifce ncro, fc non doppo, cb^cgii c colto . Qwelte Plante nafcono da fc mcdefimc , come i noftri Cafta^iuri, e folo düppo otto :iiini fi fecondano di frutti j i qualj fi racco'^onodi S i due ciimi t-'of- V A'lt /fmf. 'pf j.i.'fi't' tfd (jJfiri-xi . üiie in due annt . Si dicc comuncmcnte ^ ehe le folc Jfo'cj Molucche producano i Garoiant ; ma cib s'ailcrifcc , ö peiche iötto Molucehf /1 comprendono moltc akre^lfule ctrcotivict-ißfU^tht HC, ö pcrche Ic cmqtic nominate^dcllc Möimthi; Tohd It pifa-ftr-frutto d'oga'-altro Paefe -cilendo coftartte , eÜ ' infällibile, che molcc altre Ifolcj oltre Ic Molucchc^^ fonogra^ tiate dklia Natura-di produrre fimile ifrutto , cotine le /čguen-t! Ihs , Mcyturanä I^Cavaly, 'Sübu$p, Msn^ran, iiamocordka, Am^ hotnaf l^srattuU, cd airre . Ncl mczizo deü' Kola Tcmatc inal-m^jt h ^^ frönte la piil alta Monßgna di ^ticfts Cferttm- , nclla drcui fotnriiitä s' apirc uno'Spcco tatrto profbßdo , jfjm,», ehe pare habbia la iua radice nelcentro dclla terra , vomican-do princi pal mentcnc'due Equihottifiarti me, cfümo, chcinfcC-itanoTaria viel na. In quelte cinque liblcdelle non v c dif- ferenza di Stagione;!e loroSelve fbnopicncdiccrti Animalifimilt ;flllc Lepri, che Ii n udri (cono co' friitti, cd habitäno negli Alberi. Ijiokrevirc^nanoScrpentiTmifuracj,c'haniio fin'ä jq piedidi MfJZ'/' lo^^Sli^^'Z^fl) 1 quahnofifonoperbnoctvi agli Habitant!. l S O L A D I T I D O k ^Godc Ic prcrogaftvc di Tcfnatf Ja bella, e ddltiofa IfbJa di Tii^oy , altrimtfatidenftTW/^r*» , cH en do ugua Ime nte fertile , e piit grande di quella . Gl'I/blani s'occupanoaeoltivare, ed inaffiare le Pi^ntc de'Garofini, «con qucAomcizo ne racL'ol-gonoil brutto alfai piil betio , e vigorolb , di qucili > chc la-'(ciano oper-are alia foU natura fcdi» vertin' ajuto delt'arte . Ltim M ^^ di Sandalo bianco h cosi diligentemenre colcivato tn^ w.doh. queit' Ifbla y die vi crefce mi^liore di cutte T Indie Orient j ii, Sei \c^hedil[äaicdiTeraaietrkTi(/or^ c Machiafi vedeli I'lfo-la di Mütil, chiamat4 dagl' con noiTicdi Miw, la quale giace direttamearc /otto la Linea. Le GuerrefepdIironoqueil:' i Tola in cos! mifero (Uto, cb' elia rimaff pcrqualche tempo fpo-poUta^defcrta^ cfciiza memoria del TlIo priIHnoeffere. Scorfi, «cheiuröno aleuniannf, v'appnoiörAmiraslio Vf^'itterf Olan-dde,chs viedjfiji) un Forre dal la puree del Settentrione, e po:o i pojo fi (TijItipli^riro.ij^liHtbitAnci^w'apicaaJaifsnedairilblc dp convidnt-.r principalmcnte d i GiJolo, ove, nel tempo delle Gutr-rc , fug£i rono moiti, per Ic a fprcxic praticate contra di ioro. Un grado dirtante dall' Equatorc , e ij leghc difcoflada^ ^/nfi/a.^ Machian^ S^-ica.Vlfoh JÜMoiJsiaB^ ovcro BaiAätt, Bamaa tfyuifiij^. mi G^Tpfa Hi . (futrrtfta- Jili. di ctii 'Rfehon foggiače connefailti shrj nel rc tribute äqticilo-di -Tfrftäte ^ 6 ^ quell odi T^a'or, efTcndo^gii ^Sovranoj c iodiptmiencc . La terrilitadiqueilo P;tc(e, el'ab-boi^anza de*'Vivtri thevi ü raccolgono j impoltronifcc taK mentc gl'I/bJani t tli'il Regno altrc volte ranto cOnfideiabile sipcr lafuagratidezza, come per i foggfetri /brmidabili -, che vi {\ aliignavano; hoggidl appena merita il nome di Regno-^ pfr lafcariciza d' huoiftini di qualche raleilto . Gli Olanddli prt-fidiano pure imche^ti ijtitA'^fela uh "Föfce ^aflri celcbre, ^ctto 'Bartftwiiir y (^iic ineatena k'liber ta dcgli otiofi, e mi (cri Nationali, L'iirok dt VöWÄirfö fti foggiogata ncl 1601 daü'Ammiragliö Paiilvati Garden Olandeft, chc per mrglio adieurarll nei ptiflfef-fo, vifabricb rri FortCize: la prima c quella d i Cmficquta tuata ibpra un'cmihcnza, conquattro Ballioni piccioli , c af-. faiirregolari . 11 Forte di 'J'rfj^/o ^ parimcnte collocato su'I dor-to d' una Cbllina, con altri qüättrö ßafttotii piugrandi , tdii^ cofti dal Mare 170 paffi : -qucfte Piazzc penuriano fommi-menccd'acqua, non e/lendovi altro, che un Pozzo copertodii una mczz'd Luna in quella di T^aß . Tdhillola naa hä , che äiit Bailioni tanrc dilcofti Tuno dali' ialtrö che non polibno comandare ä ructa ia Cortina . Qi^eft' Uola tri buta ria al Rfe di Ternate ^ -e quantunque il Juo giro £ia di ftttc leglii t Töle^ tiJlläJimend elia e cosi popolata, chepadfäre lenza^ aggravio , z 100 huomini d' arme . Inolcre e pinguiifiin.i_> ne' viv^cri, c per I'abbondanta del Sagou-, c de'Garoßini-» che produce, non la cei- ad al juna dellc circonviciac . ALTRE IS OLE DIPENÜENTl DALLI M O L U C C H E, Oltrc^i cinqü; I/ble chiamafcco'l pioprio fioificdi Mahtchf-^ Te ne numerano ancora fettanraiuc iiipcnilcnti dal R? di Tei-hä-te f tiute ficu;ite nel medc^iimo Arcipdago , aLuni dcllcquLi-h n'hjbbiamo Topra defcritre , e Jealfrc principali fono Cjsjoä^ j' rtf Bara, Na^Moha^ Ta'ßrf, D.tf ^ Sai^aJe TotoU , -fi,«/ ^ ' " GayäsipiX,^ Goro.tra^t, J yh^to, 'Tammf, Manac/o ^ 'DmUh ^ Litb^* fVfj ^iffti^^ Gjh, Toh'tyf> ^ Buto^c Sangiejt; trä le qua Ei vene ibno, clics'allontanano dali'Ifola Ttrnjtu fertanta L-^hc , go-deado quiü tutte la iertilitä .tkll^ Miiuschi n'Stj pretiöüti dcgli Aromäti > che producano. n t/Ti J 5 O L E F I L I P P I H E . If,}* pint /fcfnr. tt^* rtU-gtlHüHtJ . L fctmofö Magagi'mnef » ne! 15^1, o !xra^ ch' egti fece ilgtro dA Ghha Terractjufi , fit il.priiTjo, cbe fcopn^e agli Europ.'i I' Ilole Filippine , AÜe ifuaii faiHmeHtc far^bbe ßato impoßa il di im n^^mt, /j? fn^e jl^yt^vhuta,. Sebaßja»» del Cava f the gli haveva ßsna campagttia in queJV ammirabih navigation! , s bigot t it 0 daiU mufte ^di Magagtta»^! , chf fh-trucidaio in queße medefune Jß>le , fe ne rkoraa in Spagaa , fe/t^a inahrarfi n~ll' impreja del hro poße{p> ; ne p/ü fi pjrld di queßa nuova Regione fin aH' anno i; 6 nei i^mle D- f-ttigi VeUfco Vice Re della nuova Spä^na , invio hVschele di La- p*tth4 /v-guafpe d foUare '^uefla Mare » Hqu^tk apprüdö feli:emcnte ft^ll'accenaate Ifole , cbf nomino Filippine , per immmdari^ 'iiZ-^f'Th 'gti^Kfe Monarf^g Fil^po // Di^d^ prmctph a' [ml acquißi neW IfoU ijJI Ceba , dov),' fenmßi h fpatio di fii anmi ; i»d} /-jifijrf. tjome del ff^c Regnonfe .........._ . .andcjje/ff aiP-mprefa di Luf on» che doppo breve co»tr^o gli refe ubbtdten-^a . Gt Indiani le cbiamatto Lnfm , dal notne de!la f^u vffia ; jwrf i PortQ^eß k'n^minaito Manilla, dalla Cäptiale d'W /foU Lu^on . Jl /oro numero e tanTo conßderahile , chc fin al prefente^ T tf ft epi. fjfi^fjQ fff f^ ^ifre cert a cottfe^'^a. Alcvai ae .difiinfero mtlle , e cents babkate ; Altri afcefero fin al numero di undid mila ^ anmverando frj tutr.t tiri^ it ni-fwr»' ^'-'^ß^ > ^^^ diiafitno tm aggregatö tanto amfnfo , ed una maßa tanto inSßinta. 11 nofiro fin* fi v di defcrivere le piu ctfpkn,', /-»- j'äaado^ ch' H ßlenfto celebri .^elle kpocQ mms y frifve di circoßm^e , che merkino la ccmparfa tra il numero delte feguemi colhcate a v£!nte delU CoßaJrCtmhja in circa loo kgbe in Marc ; all' Occafo dell' Ifole de' Ladrcni , f quafi tutte JottD la Zona Torrida Soa^ ir»i bcm ppFer<^ative, che non ßh / Cbineft, m^ ancora gU Spagnuoiivießmtano con notabile vamaggh ilcommerch, Gli Hahiiami fogliono ordinariainente corrfpondereadle lorp fatitbe älUt fertilita del fmlo,'Cdkkjaadolo congraH diligeni^a, ene ricavana Biade , Riß, frMttfd ogni forte J edAromatiin copia confiderabih . / PafcoU ^uivi rief ono pretiofi^ Hebe fi puo de dürre dalla f^uantit addle Vaccbe ^ "Eafali^ Cervi^ e Ongbiali pingmßmi; di modo ^ che fcno fatörliidalla Natura di ogai cofa »eceßaria , e hifognevoh u per il mantenuneirto , /' ^ ^ Cm___ AHan.-i»*- ^itmirtf if*!,. po il }oro volontario (jbbandono > tiißero ^uakbe tempo fen^aCapo , che tt governaße, il che partoti gravi difordidltra gV Jfilani , e diede P aäii$ fädle^gtf Spagauoli di foggiogarne buona pafte ^e^ueße (cb'altre voire crano Idolatre) hoggidi ßno Cattolichfma-quelle ^ cht noH ßno paßedtae J^/^tL \ditlh Spagne^ prcß'ffano.1' ew^ieta del Maomettifmo, o che confervano tantico enore del Pa^an^ino. ' ISOLA DI LUCON. f^Li Spagnuoli chiamano ral voka V^la ^ Lia^oa col nomc_> ^ Manilla Nuova Caßiglia > per J a C m i J i t ud J n e, c h f : ro va-'i'X'"^' qucflo tcrreno , e quelJo di Cafliglia nclIc >pagnc . Fra r Ifolc Filippine quefla h Ia piii Settcntrionalc ^ c l:t piii grandc, fituatatri igradi ii, e 15 di latitudinci'ettrfi^-iion:i-le; e 155, e 161 di longitudine , guardando la Cbiiu dVri^n-te 70 leghe, ed il Giapponc 150 per Greco. La f'a hinjAhci-xa Č di io^ Icghe; la fua larghezza inuguale ; cd il giro di di J50. Lfiiptty e Manilla fono Jefuc Gitta, la prima c credii- SttU^tiimr ta liivolofa , la ftconda ^ Ia Capitale di queft' Ifola , daHa.^ quale riccve ancora la fua dcnominarionc ^ queflafe fituaca in 14 gradi di lacitudine Settentrionale Topra una lingua di Tcr-ii-ti«. ra ncl Je Tue Piaggc OccidentaH , die fcrma il Golfb di Cacu-tc, diicfa da due Forti di iegno. DaJl'altra parte vienc bagna-ta da un Fiume , chc fi patla fbpra Ponte di icgno, Ellacontie-nc va^h^ilimc Ic fue Contrade, lun^he, cdafliii dintte; lefue Cafe / enti r P. C^^iimacJutes,. ,-■ -r^-J A ö' i Jj^e DELL ''■«V. ÖMltfiaJVwMAr di Car^t-tJ^' ; aiAalc-unji j'KrrrJrltstUftvfB^, anen ehiam^ra Canp. ' Tm - , f'ü'm. (j L 1 Ji/r/i.. Vl-T^ Ii™* i«» * 'i - ^"fti/rw t^nirm C Jtfai-c dt .■ttJ- V itj"«. .....% 'i|UFVw U friH ftrinci- \ j'bfiux^^^ lif tfvmins^,^«'' ttuzftin^ti^ tta U ii'tsjj-c. \ \ J.dnr Miil^ii, Š '■■A-A, _ f ^JJ^ws dl j ■g'-v 'k 1, xil "ÖT- \ \ d"! f.d^uAiini 'o ySLtn t Mt. ■ - - Vrf ^ /Äj^Uli'j V J / W? k r TtPtati^ j/nri T.JtjH^t,- __ J. 3 I ?|ll|||tffllHlll||| -p IS OX A JlJTHTrta^äT'fc»'--! Ill ■ ...... ^ mi-Gd —rmTTq]jm _ .lu^mim^i ^ ^ / t « A«»*»»* ^ > i. "t 1 ' \ ^^^ " ^^ , ; . > - • t . « v» ^ . . .... . —. - .»Ti « « f.; ■li. .fcc-*,. ... • S - - Xr^ ^^ 'Ä __v -V * V V ■ •«V • • «rv . ^ XSf .. -1 t ^ —-t - ■, - ..-fW-«. . Jiar- ' ^«z • . . . V . i t I f .'yf . t'- - .. L ♦A»"'" - • ^^ i » V • i^fC I * t. ^ .A ^ i T I V 1, y i. . r ^-nru i 'A /i J" J m C^fo ibno fäbbricatc tuttc dl p;ctrc alia moderna, con fotitaa-fi appaitamcnti; e la Gitta e cost vafla, chegli SpagnuoH fbno itattcoftretri di trmccrarfi in una parte, formandone una Citta-dellaperlorodifcfa in ognio;:correni,a di tumulto, bfüllevatione. ri> J Ji. Le Chieie fono fojitiiofiiBmc, eJ in gnu tiLimjris, cm moUl ConveiwJ^ eque)Io He*« , « gl' Agoftiniauieil piüintico indi vi furono Itjolliif i Frinesfcini, D^i^isnicani, Ago-X'fll'i-eittf fliniant Seslii-, eGefuiti I qufifti hannolifoprsiaramlenTid on Ccl!e£ä'9t ' ' Dortit-filiala- n it i n i J' uti' a 1 c ro. IlfuoCillello, dettaJiS Jago, none dj grm «nfiätratlona j etJ il fuo Ginnone ginr- n'lüntf^. mrtif? v'uDnrridftfici ollrs i Sulditidi preWiüi di qulttro mili liiJiini , t vent i mila Chinefi ritirjti in u« QiMrticrtliingiuntirodiniurchistfoddliCitti, cKiamito PafijHfy ovc efercitano tuttc r^^'ii-rM Artii te lor^iC^re, ancorchcdiJegno, meriranod'eirer «gh-gjiire coti attentione j rLä/bafi p« liloro artificiora difpofitiotje, c beiti mir^bilc, an che prefia Je Nat i on i EuiopL-e. /n MitfiilUa ribbricinoGiJeoniafTai piügrindidiquellidilMcditeiTanso, ficenJa venire 1'AncoredaGoi^eichiodidalhChina jcfenrfoelicopioriilimi di legno , e can^p; . P'l'/K Vtf. pf™*^ arsuntualGoveri^j fpirituiledi quelt'lfüU con t itolo d i Vefcovo » Ri il i'adre ffi.» diU* DomenicodiSalitirdeil O.^liiiede'PredicaCiiri ,conficr5to in Madrid n el I j 79- Mi ho gidi vi ciiiede nn' Arcivefcf vu , c'ha U giuri/ilitrioii« fpiritu^ile fopra tune Je Fijippine , contft Vefcovi iuaiSuffrjgjnei, cioJ (]i]ellodellaf/retij.TfjaeiiiO^gitydn f queUo; di Cw(-fV^ne!iiProvineiadiCJine:tinei tajM, e qurllud^J Mini di Gesi ntli* lCo\x diCt^a . fl i Eecl^ fii I Hei s fEciir J no com bane i 1 D jmi n io tem por si e per gli Spa--gnuoli, chsl'Arcji/efcovojcal titolodt ViwRi, fapjgire le annue impafitiani di died (teali per Cefti feaii cuntrailo imighiabiledaglVfjiaiii, initcgnloro iatnmi pontua-TW^W^i-j^^ /uoftrenclla(nede(im.iCittljJRaCatto!ic3 vi hl ftaiijico'mi Coiifiglia generate fitpYtma ^„cerflefltetüttiglf atfari, cd intcieffi HeJ Go verno palificü , le appilJuloni de' PfOCtlfi, Jtilt Pfiffig Ic ft nteii W J e re vi fJone delie ca ufe e iudici: e i n ll t re O Hi di q ueft' ffüJe ; e I' A rci vefro vo , * in (jtialitiiii ViceR.^^, tieneH piiiiio rango uel decco C'jngrefiO . La feconda [(bla dellc FUippins in ordinc alia grandezza_> , auvanzata vcrfo Auftro , conflnarite colle Mducche , h quella di Mindanao , 6 Mjgtndano ^ e V^ndenao , creduta una dellcj Brfr;^'? di Tolomeo; collocata m i grndi 5. c g.dila^ //i/o titudine Settentrionalc, e rr^ i gradi rj^, c 156 di longimdi- . La fua larghezza, ch'feda Levante al Ponenre, s' eftende ä 100 leghe , cd ililio giro ä j3o, öfecondo Hereraä joo, Lc priacipali Citth Tono Si/^a» > ButrUn ^ PimiUraft y c Cam-guiti; läXcvLiiiv'i mcitovüi Cailon, Pavaodoi f Suhut^ Rapito ^ e Su^ riaco. Q^ft' llbia fLigoverii:ira It> fpatio dimolrianni da'pro-prj Rfe, e f'ti T iilrim;i> cbc gU Spagnuoü fo^giogalTero al loro s^ift donninio . G Ii Habitant: vatino quaü tutti nudi , e molti al-loEgiano Topra gli ^Jbgri piü emijienti . Soglioiio cavarfi Tan-gue dal braccio, c daJJo fbmaco j e lo bevono per contraie-gncj, ehe vivono iltibondidelia pacc, iepslJendo il iätiguc , Gc-roglincodellaguerra, nejJ'ohlii^i-:>ne dentrole proprts vifcere. Verfo Je Piags« ÄVr:cncrioLi:iii di Miitdiinuo giace l'lfola, det-ta dag Ii üpagtiijoli Biset.-is St-.^rM's , o de Btienns ^»ffigm , volgajrmvUte di ^»s« Ghväfiai , Ja quale & eilende per lo fpa-tiodi 10 leghc, di figura triaagolarc > e gode quafi le fteflcj prerogative dell'antccedcntj ; come pure Tocto i mcdeilmi in* tluffi vivono Ic Tue conftnanti di Bohi ^ > o Ktgm , Cj Paragoa, detta anche PuUoa^, ö Calamianes, creduta la Ja^acate di Tolotneo , Q^efta e Ja piü Occidejitale delle Filippine , di figura lunga, e itretta, c'ic s' eftendc da Levante a Ponente Libeccio trM'Ifoledi Borneo, e di Mindoza, trä gradi otto, e qijindiei di latitudinc Settentrionale, c 150, e 155 dilongitu-dine. E!k viene governata da uti Rc , Va/Iallo di qucllo di Borneo . QueJlo PopoJo ha di paiticolarenn certo vinodilHl-''Sf' liito dalrifo, e cerri frutti del fapore de noüii Fichi, lunghi unpiede, egrodi comcil braccio . LMfoladiCc^tf, wtxoZuhu , l.ubut ^ cl^ebti^ detfa ancora dagli Spagnuoli de/o/ Pmtados; impcrochc i fuoi Habiranti ü di, pingon« il carpo con vari coJori: vicnc anche iiimata una delle Bartißff di Tülonieo, looran:4 da LlKjOii 150 Jeglie , da MeJ-fane, e Gathigam iO: la i\i:i Jlj 11 lUi-d:il .Sudai Nord e di 30 Jeghe , fregiando la fiu Cap i tale col riintiifimo Ncine dl Gr;^ , Kabitata da Caftialiani , cd :irricc!iit;i d'un'ottimo, e lIcurifiiiTio Porto, incur pero 1'ArgonaMagaglianes Dflw/S Ii ^^ Aprile del 1521, con trentaciiiqucdeliarua compagnia) incontrb il naufragio della (ua vita , Veftandovi mireramente dagPlfoIaniuccifo. Altri/crivono, checib fuccedefle neirifola diitfdfrf«, doppodicOerfi inipoflh'fato di queUa , che prima.j ubbidivaadun Re particolare, ed al prefente riconoice il Go-vcrnatoi-e delle Filippine, come fannoquelle di M^jfaae , Bu-tbuatiy e Cahguan , che rendono omaggio a' Comandanti Spa-gnuoli . Vivono di rifq, e di pe(čc, mangiando in terra con Icgambe in croce, come i Turchi, Quefli, nel tempo, che i Spiigniioli vi furono mandati da Carlo V., adoravana Iddio , nominandolo Ahha coll' abate le mani al Cielo , ed altri atti di vcneratione poco differenti neirefterno del vero culto, ch' cfibifcono i Criftiani ali'Altiflimo Fadtore dcirUniverfo. AU Voppoflo poi le Ifole d^Jloqtm^ ediCoyo ^ coÜocace in 11 graP avte II J i di di iatJtudine Settentrionalc, rcndevaiv)illoro omargio, c_> tribiito al Principe dclle tenebre, ringranandoil Demonio dc' beni rempofali , e delle ricchezse , che fbgnavano originate'"' dall'abiflo , come difpenfä tore liberale delle medefi me. Alieni da quefta tctrifTima caligine ibno gl i Hsbitanti dell'Ifbla Ahuys, i» Bahay , che s'eftende con la fua lunghe/.r.a trenta leglic dal Mezzo giorno al Settentrione, ed e I-.inga dieci tri I'lfbla di Cehti al Mezzo gionio.e la Tanda]a al iiettentriorte.Quedi fono do-vitiofi nelle loroMiniere,cnellapefcaddie Perle, riconoftrendo quefte prerogative difpen/ate dalla prima Caufa, cdalla Natura, Tra rifole piti Orientali delle Filippine, quella di Tandaja it c una , occii pando i I terzo iuogoin grandczza, diftantedaJ-TEquatore ver^ it Nord 11 gradi ;eftendendo(i 40 ieghe in lun-ghezzajii in larghezza,e nella fua circonferenda iöo;Ellagodela Afm fttif maggiorparte dellecircoftanze,che rcndonoconfiderabililefue confinanti , okre il commodo d' alcuni Porti afliii frequentati pel commcrcio. Quefla fii la prima, chcriccvefle il nome di FiJippina da' fuoi ii'copritori, quale denominatione s'eßeiepoi ätutte le altre da noi ün'hora defcritte. ALTRE ISOLE DELLE FILIPPINE. Q^fi innumerabili fono le Ifole fpettanti alle Filippine , che cl reltano da defcrivere, ma eJTendo quafi tutte dotate colie me-deßmequalitä, ßtuate fott'un medefimo Cielo, e quafi tuttc foggetre ad un'iftenö So vrano , per non ripcterccio, che fin* hora habbiamo fufficientemente regiftrato , ci contenteremo d'arrollare le principal! nel feguente Catalogo, cominciando da iWLT;^rf/f]tuataaiPOccafbdi Tandaya , Junga 16 leghe . Panay c^nt/t^,, jt lunga 140 leghe J clarga istra I'l/bla di Negoaf , e quella di Mindora, che pure poflTiede 15 leghe d i lunghezza, e 12, e mcz»-^^/' za d i larghezza, forma n do uno Stre t to col la parte Auftrale dell' r.t. Ifbla ManiHa confinante. Vc ne fono inoltre 18, 6 zo fregiatc col Rome delfi Re j b del Cofal , e molte altre denominate los J ar dims; preilb di que fie fi vedono quelle d i PUhgo ,, e ViI a» . V Ifole poi de' Mar mart , b de A?/ Matelotes , quella de Arracffei y e^iS.Jmn^ h Palmas fono confinanti con le Mo-lucche - BaKlaghe trä quefte e confiderabilc pel giro di n, c pill leghe . Finalmente I'lfoladi Kapid ilcuata nel luogo dagli Spagniioh L "rto Embocadero dt; Kapul^ termina i con fin i del ntimei'oqiiafi innumerabile delle Filippine l^imofe per le doti peregrine del loro ftftema, come ancoia per la tcd^ ^nt-tolica, chenellamaggiorparte, inafHataco'fiidorj, fatiche, a fangue di tante zelantiffime Religioni, vi trionfa. I O L A , E GITTA' DI S I A M. Rendendofi celebre per piu capi il bel Rejno , c famofaj ajj' Ifola dl S jam , merita anehe d* cffere con qualche d i flint ione rcgift ata, e defcritta frale tant' altre Orientaii : Varcandofi dunqijc nell' ultimo riceflb d' un Golfo dello fleflb fuo nome di Siam ^ feminato dall' una, e Y altra parte d' un numero quafi, f^rtii^* jnhnitod'Ifolc, la maggior parte fterili , cd incolte , fenza rue, e d i poch i ffi ma con fi dera ti o ne; mä a ii va n z andoc i nel le fuc tbci, s'incontranodall'una jcTaltra parte triplicatiForti;i primi due dctti BanKoKy i due feguenti di TlaKiu^ el'ultimo, ch'ed'ima fola parte,chiamafi Tlaquan. Doppodiquefto, nel mezzo d' un limpidifTimo Fi ume trovalj ifoJara I' inclita Gitti di Sia/» ; le di cui robuftifllme Mura fono inafHate , e circon-. date dall'acquc placidiffime del Fiume Ella vienefia;™- cheggiatada diverfe Torri, che inalzandofi in forma di Baftio-niirregolari , la rendono förmidabile. LeF3bbriche,e Palazzi della fua Signoria riefcono maeflofi ; maiTempj> Monaflcrj, e le Piramidi dorate di prezzo ineftimabile , la rendono fbr-fe la piEi riguardevole nella fu:i magniiicenza di tutte 1'altre , che campeggino trä I'onde Orientali. Vedeli inoltre verfb un' angolo della Citt^l, il Regio Palazzo , ugualmente vafto , cd ^ ammirabile nella fua artiirciofa ftruttura , fbrmando un' altra j-««. Gitta nclla Gitta medefima; imperoche egli viene recinto dalle fuc mura, e numerofi Torrioni, diftinti daquelJi delta Gitta princi pale, collo fplendoredel Joro arrificio inarri vabile. Tro-vafl quella Gitta fituata ne' 15 gradi di latitudine Settentrio-nale, e di longitudine; Dentro vi ferpeggiano molti Ca-nali navigabili, con Ic loro Barchette ovate , edifinvoltiffime al pari delle no ft re Venetiane, chiamate Siameß y Cruttg-fi-ayu-tha-ya], overo Crung-tbeppa ppra-ma-ba-na-Kon ^ enovijutbia , Odia, come fcrive qualche Autore. Non vi e Natione nel Mondo , che non frequcnti qucfto Regno cofpicuoi imperocheosn'unofenza moleftia veruna,vi r t trova H 138 liolario del p.CoroMelli. r tittifif futnr^iii df itat* k jH»titni pn la lihtf /fH/fl^. Jljiihl -Al' tfih tSi ^imitit trova la liberia S ffercitare H culto dclU propria Rdigiorjc;! Chr-nefi perE) fuperano, 5J nel numero , come ael traflSco gli akri foreftleri , II R^ i'l Stam fpedifce Vafcellia Surate, Bengala, Moča, cdinaltn luoglji per i\ cotuna^rcio; mU Siof^eßedcri-dopoco habili alJa Navigp.tionCj come gl'altri popoli dciriu' die Orienrali, gü Europcri Tono qiieJIi ^ ehe ne h anno la condot-ta. Indoflana i Si^mß iUalico lubito tbgli Qrientali, c diffe. reariano ben ibio moUo nclia manicradi copiird la tefta, ne^l modci ch'cfprimono gli efpüfEi Di'^iji , c' habbianiQ ritt-atti dagH Ambaiciatori, ch'eranoin Parjgi ( mentre ci crovavamo colonel i^BgOinvjati d:il Re dl Siattj a Sua Maeftä Criftianif-iima, ed eranq di color ulivjgno, e GentcafJ^i llolida. Tra Ifolettedi qiK^Üo Colfudevecnerc pr^firitaall'akre^ quella di Pallo Tymoa, oT'maba in gradi j di huitudinc Sercen-trionale, e 140 di longitudine s£i ic Piagge Ori^iitaiidj Mal:;c-c^Tendo ch'ella gode neJIe Cue deijtit>fc Q>HifLe coperfc ca d* Alberi la varieta de' iaporitiflimi fiütti, c b lue Valli nef-pono di vaghifljmo afpe.tto , ii per la tbcoivJt« del tfiicuo ^ come per eilti*' irrigate dall' onde criftalßne de' fuel Canal! , dove i Giovanl vaano ä carlcare 1 lore Navigli coir Erba pre-.tiofa, volgarmcnte detta Betel. ISOLE DEL FIUME CAMBOJA DELLA CONCINGINNA , E DEL TUMKIN- II Fiurne di Camboja , c) di Mecon , che riceve il norae dal j:;^ Paefe, pe'l quale cgli Tcorre dal Settentrione ä Mezzo giorno , Cmt^». principia ä formave col luo letto , ne' gradi 15 di latitudincj Settentrioiiale, Rumerofo aggrcgato d'lfolegrandi, epicciolc; continuatido a fare lo fteifo nel rimanente dei fuo corfb , fino che sbocca nel Marc vicino al Golfb di Simt . Voltando poi alle Piagge della Coacm't/ifia ne' gradi i ij vi fi fcoprono moire Ifolctte radunate quad in un gruppo , allignaiidovi prodi-gLofa quantita d* Uccelli , che i Popoli vicini trafficano co' Gjapponcii, e Chinefi . Piii avanti sü la medcfima Cofta fi crovano I'lfulc Pulo-csambelk ^ c 1' altradi Puhcatan avare bora ncI preftarci noritie, che mjritino Ü luogo in compagnia^fw/jMMi. di tante altre; ondc iiamo coAretti ii paßärle fott'il lllentio. I S O L BD I P E N P E N T I D A L L A CHINA. iftU^ih* Uimerofo fluolo d' fffrfrijiaMt UCtiH^ IM J'fole,di varit gran- tle/ie Lircondano neMiti Oiienttlc ^ e Mtri-dionale il vido Imrcru delil Ciif*. Prjtna perb . ehe ci porti?niQ alla dcf^ «riCtione Ji qucflü , ptf iodi tappi tfcnie- rcmo 11 Pieft, fti cat d i» .. ,„ pen . La J dun- ^tdtfU pii Omatale , c P*"'* rimo ti Rcgräne d tU'A ctlebre pcT it {uiferciLita , perlericcheH* > pel graa numero de' Tuoi b^ibiticicJ ^ t per la b«lleua dclle^ fue Cittä t conofcjuta da To-lomeo iott o il nonrie d i na'urn /Jf^ia- A' Se t ten t (ione IJ luigi fatefii dc'Mon-ti OtCüCiju Ja circ&iida k p ÖLiVf! (jiiQ quttU irte:** piüdiäoq pt-TÜ nowt-Il-ntf; [iiCi vülti^ hiiiiiü fitti) uruittmii ia quello Regno i 1 at t uri , L'OeeiinJ Mdico lac.Jige ali' Oriente , t nI Meno E lot no > vecfo i I quale coa-iin« mehe con il TunK.in , Ali' Occita termina cu* Monti Danus), che fepa» S4i*i C*nß- rano Tartari , cd altfe Natiotii . Atcuni divido na qaeHo craxi Regno in XV, akn In X Vi Frovincie, öüoverni; mii* püj accrtraticonipailit^onei in XV. Äel rtjJo j rliVfori^ Br^iifo^ J'itl^i'iü^'tdithijiu tu(to il fuo Stit» , 4,>}m cii- t-' 1 cKe EÜ fono dii>endenti, fi noiiiininu Laale , Chxi.ti.io, li^intit , J-wi-» n*' .... üna mokitudjae di tant'siltrc , sine" che fiequtnci 1 incontriiio per le di o fi, fheelTeprovjiio ternperamentodiverfoi Noi habbutmci dtflJa Ciifu, [c Ii buona legola flava no Ri del Ciet« j mi hoggi^Jl Tono introdotfe fri laro Sette d' Idolatrb different i. Li prima ^ quelU del Ri, e de' Nobili, che of-feriicuno Sagtificj a§li Aflri: L s fccondi confiflerj i primi de' loro Rž, e FiiofoS , C(jme piccLole Divin ick : E IIa lere* , chepiüinfaftidi-» fcs I Mictitcti Ki-angeti« , i^qiiTili dc^li AOrologi, « (di molti Stiegcmi, Gli Att-türi credono , chs 3. Toma fo vi habbix por (Uta Ei Fede Ctiftifl^naj e checertuni -tuctavis ne eonfervibo qual-ch« ombist i;ome vedonvifi jin'Idolo cofi tri teile , Pit ture d i dodifi Tenerabiil Perfonaggi j t un Quldro d'. ^nii Giovine , che ports un Figlio in briccio doppo il fuo plrto. Tutto ci6 viene di* ipeculaiivi Tpiegato per UJi min^ro della S S- Triade , d«gli Apollolf, e delU Brali Vergiae. /Miomettani, e i Giadei fi ttovano quivl ,llabiiiti,e S. Francef(;oXi/-J. veriti , C hiveva dflfiderato T r ingteffo in queflo Regaa ^ per fcrainarvi la parola DiVina J mori nelt'approdarfl atl' ffoi» Sangheu . t Padri GeJaiti pcrfc, che fono dati prefcelEi col^ k mnlte Mif-iioni , rendono baflante tt-ftimonio , ch' in quel Regno eliftin« piä di tetif o ven- dt" CitTttf, Tri Sttu Vintrtdott ilCrißiMt*^ t* ti Ji i^nattt» frnift. CHm. Jla'J*, L^rfurtt , Pd^fCatBfr y Miwaann , Puiü-Tio , V»jict är ^urin-Ttnatjo ^ dt* ijiit itipifi- ■ffa^f^Jc^f, Ct/igf^ite ^ Chuix^n , ccnüm ditai d#U» 1 circündano (j«e(tVmperO, tiie iic' LagJii, lei Pi o v incie. E^a ^randez 11 di ■] ue ilo Sta E apprcndi4nQO pffö dalle rcUtioni , chcK . . . , ^ _______ cel'infegnij ch'il PaeftiaflairigiJo verfoilScttentnune^ mit'aflaiil pgr«) ch« 5U Habitatiii viiiono fin'alladecrrepiti , grämaiwißiitidi I'efle . / Tfenjuati alt res) fono fftqutiiti^ e rprofondanoleGitUintcie , Oltrel'abWdjnt;*dtl terreiio raaeamcchi-yr/jwrtfj, tiquefticontorni ditlle Miniere d'oru, ed'argmiu, daileperk, fpctiiifie , fete, miif' (Jjto, mim fit mre , liuo, cottone ,iLicchfro , ambrigri^t;!, fute , canfora, £enj>eTo , Ifth A' tdiltri «romiti - Q^nttti dc'Fiuiiii gii dtfaicti nei «ültio prjiuo Tomo i cirte 11} yiiiflrt. fcorronoptrla , nelte fccide'quaJi, e ncl loro en fa tengono iriolte IfoJc ancort. ^"ilti ' fonoil Finme Kiin^, che per la (ua valkita <1 .-iiiam.iio Figlio del Mi e, e 1* Horn, ch'irrigipiidi äoa leghedi i^atfe . Gli Habiuaci di Terri-fermi, che J '^ffii» gliocchi itläipicdoli, il nafo Ichiiia ) ciminano con gravili, fonodvili, poti:ici, induftriüfi, mj gsioli, ed^-varii ondculvolti vendo- fn xi-^Oi" p> A S nPAKPI Klfl I ■ T a I n r I-k 1 »X'v .___^______________...«J-., L.. Mt^lü« tl mik Crifliani, oade Ci psffa fpenre nuggior« iuti einen to i prö dol Catwlichif-. Divfßone dclla China m XV Provmh , m MetropoU , CUt^t Cbkß j Mijfiom, Reftden-^e , c FAmtglk. noiproprjFigli j e tiloi j aityiFiti ncU'ac, Rieonofcevano prima ^ue' Popoli iin folo Dio j che nomi" navsno' XV.fJrtffi-Wf tl.-tl'upjfj... 1 Z\tti. Chitfe Miffioni RcfideniejFjmiglie t. Peciiini 3 4 11. Xlnli i ? i ' 1 !lt Xcrnh a r07 17 L V Xantuiii 6 ijl 11 T i^luiiun it rao I 1 VI iucbten 464:15; Vil. HuL^uam lOi! ii V ll NimÄin H 1 to 1 i 196JÜ16 IX. CileKiain 11 1 3 i lliilJJ X. lS.ja.mii "H 67 ? 1 XI. FoKisn S S i <0^100 XJ i .QuamiLini 10 7il f 1 i Xlll.Quamfi ir 99 1 1 T»67(9 XIV. Yiinnan ii «4 XV. ^^ueichcu i 10 _ Stmifio H12 177 19 [üriB7Ü5 EttTJÄ^i in ny Pfttmth , tßU Ji 'LauU t * dATtTtitf IfcU A , r d' Ansen, Hfifcaj,^ J-'i^ura. Piami. Ltit^l^i. ISOLE NELLE PIAGGE MERIDLOÄ^LI DEL QJCJ A N T U N G. JJIJoi^di Vcad^n J Norvegeff ^ Brcdams ^ d: Kordsr 'Wächter fono le prime ad inco^trar^j nella Ciiitia alle Piaggc del tung, la piti Occidental«:, e Mcridvonalcdellc fucqumdici Pro-vinde. Ne invidiano le preroga tive della noflra beli a Europa Ic due Ifole di Lmh, c d'i CbautiSa^ per lu vaghezza de' loro numc-rofijcpopolati Villaggi;pei-laIituationein un Clima tantofalu-brc, che, fe Taria iramortalafie gli Huomini, quella^ cli'ivi Ii re/pira, n'hävrebbc il privilegio , II Villaggio di Cama ogni aJcro piü celebrc pompeggia ^ ornaco di cinque emi^ nentiffirne Torn di pietra, che fervono di Faroco' loro accefi Fanali a' Naviganti in alto Mare , ricevcndone beneficio no-tabile nello (chivare i furioü aßalti d^' Pirati, ch' in gran numero corfeggiano le vicine Colliere . II loro Terrkorio ^ tan-to fertile, che vi fi raccoglie in abbondan^a rifo , ed ogni aU tra i orte di G rano, cd i Pafcoli vi riefcono di tanta fqu'ifitez-za, che gli Armenti, e prmcipalmeate i Buovi , cd i CavalU pervcngono ad un'incredibile grafle^sai inoltregodono gU Ha-bitanti nel foggiorno di tantc dchtie la dolccz,za della liber^ ta, fabbricandofi ä "loro piaccre leliCggl pc'l governodella Po-licia->. Dairifola dl Cbautuho Cx palTa k qiiella di Coreha^ dovc non vi e cofa alcuna di rimarcatok , fuorch' il paffaggio alla fua^ viel na d'-^cofl defer ta , ed inhabicata per le violcnze eferci-tatevi da un'Armata, !a quale crtidelmente fpopolJ» il Pacfe, ehe per altro fe ftato conofciuto fertile d'o^ai coia ncceffana al vitro humarlo. Scnia partirfi dalla Provinda č^i^^tung perua folo ftretto Caiiale di Veati miglia di krghez?;a , ripienod'in-fidtofe Seccbe, diftacca/i dalia China V Ijoiad'Hitttan in faccia aila Provincia di ^^^ntung. E' queila quali di figara stcrica , circondata da raoltj Scogli , irrigata da' Fiumi Nanfiang , Lung, Lugnan, Ki?nfien, Nantu, c tnolti altri . I luoghi, chelarendorto popolata fonoCangaa, Y'ai,Lufigcbuen , Teng-Kiao, Linfcut, Nieuru, Van, Lohoei > Hoeirujig, Veachang, Tiiiggan, Ciuling, Changhtm» Ciicn, Lmcao, Chinyu , ed altri. Kiuncheu c Ja Metropoli di queii'libla , e tra i Monti ivi s'inaUano quellidi SiefLing, d\ Kiiiii, di Ciexiug , c Tao-cung . Pallhta VlfoJa d'KwJx^« in gradi di latitudine Settcntno-nale , tiovafi il GoUo d i ALf^Ao, 6 di Cast on fe mi nato d' un mücchio numcrüfo d' Ifolc ; ira qaali Ja prima , c piü Meri* dionalc e quell a di Sunchan ^ b Sancbsu^ c Smctan^ ovcTApo-Uolo delle Indie, il miracolo dc' noflri Secoli , lo flupore de' Portcri S, Franccfco Xavevio terminb gloriofamente la fua vita , doppo di he ver in;i[be:*3ro lo Stcndardo della Santa Cro-cc , edallattato co'1 Sagioianto Evangelo quafi tuttc T Indie Orientali . Qliivi pcniiifero i Cbi;ie/i , che i Porrogheii con-fervafiero le Ion) vner;;anti(; in alcune Capanne fabbricace colle frondi d' Albeii d i qucllo Paefc defer to, e pocohabicato. . I S O L A D I MACAO. siudtir Venti leghe in diflanza di 5ti>nhm , trovafi 1' Höh di Ma" ^fli" cao in un Golfo dello ilelib nr-ni^ in lo gradi di lacitudineSct-tcntrionnlc , c jss-e Tjydi fongirudincj avantiil J<.cgnodel-per h Cltiina, iklU di jl^üiwa«^ ,all;i e coiuigua lina lingua di tcria cliiuTii con uiu i'urua, psr laqualc i Porto-ghcfi vcnivaiio Jieceiiitiin d i fare paiiare Je loro mei-cani ic^ > che wfcivano, c ch'entrav;{no si nelTltohi > coinc nella Cittä trnih Cii- di acciocbe foffč loro prcclufo i' aditodi sfugire leGa- belle efbrbitanti del Redčila China. QlicAo giogo fi> bcnepre-Üo /čoflb dagli ftcili Porroghc/i; imperochei Mandorim diC^«-ton f cosidoveaappcUarliquerto Popolo) concefTcro queft'Ifbla «ffjt'ueZ. a' Mcrcanti di Poitogallo , ch' in breve tempo vi fabricarono una Gitta riveftita di buoni Terrapieni, e principiarono a ref-pirarc da quella penofa lervitu . Queft' libla č difefa da tre Fortezze fopra trc Montagne , che formano un triangolo : la principale viene munita da 54 pczii fmifurati d'Artiglieria , ed in queila foggiorna 1' Imperarore . Nella fcconda , che fi chiam a S^'/iofa de Upentta di Francia]^ non vi fono, che Ro-n»iti, conic ancora nclla terza nominata^^m Sfmradc Guil\ Parte U. qufr Mfrrfps/i Manii. M^rrfjH J, Pr^ttfe/f^ ^Cavfrie. Meia di cuHedirlu Csavtiai Jari fti di quefti ofTervando qualche Vafcello lontano, che vienedal Giap-pone, da Manilla) bdaqLialchs akra parte , fuonano ^op''^ quelle tre Montagne Je Campane , per auviiare quelli delJaj Gitta > che pure e fortiiicnta da quattro £obu;litiimi Bafiioni, r uno verfo terra » e gli altri fopra il Mare . 11 princi pale di qnertj Baftioni fembra da Jonrano una b;lla Cicd per i fuvVi ti<,"ditf~ Terrapieni, e per la copia de'Quartieri, n:;'qualialtoggiano i^* Soldatl del Prefidio j inoltre vi fo:\o Peric, Mulchio, Argento vivo, ^^^^ inar^entato, Porcellane, radtci della ChinA, ed inSmte altrc opere a rt i ii ciofe, che part or i fco no gl' j ng eg n i i n d u ft rioli d i q uel Paefe. Le Relationi piu moderne ci portano, che gl' Indian; habbiano nprcib [ nel 1668 J aiportoghefi tuttocib^che poife-devano tla bile in queft' Ifola • QacftoGolfoj chepiü tOL^o dovrebbefi chiamare Arci pela-^^^ go, contiene ancora r Ifole di La^non, Psdo-Cataa ^ Mmndorl/Ljy'»"' > ti-Puk-Th, Vi\fc& di' F ana larga cinque leg lie pia vicina a 1 erra fer-ma, che quella di Sathoan , chehä nn'alta Montagna, ed una Collina vicinoal Mare, che da lontano fcopronfi da'Naviganti , come fe fbrmaftero due Ifole diftintc . ISOLA FORMOSA. 1 Francefi cbiamano qiieft'lfola Bdr hk \ i Portoghcfi Lii- v^rUdt,:^ que]o\ grHabitann rW/ftf/iVf;^; ci Chinefi Paccand^ \ s'eften-de trä i gradi ir, e mei^o, e 15, e mezzo dz latitudine Set- ^«t^U^* tenrrionale; e i gradi 164, e 166 di longitudine. una catena di Monti altilfimi, che nudrifcono in grancopiaCer-vi, Lepri, Montoni, Piccioni felvatici , cd un'altra fpecic d' Animalichiamati nel lingLiaggio del Paefe Luvany , che riefcono laponti al palatOj e gnftoli al pari dc'prmii. Lefue Val-li fono fcconde di Z.uccam j Gengsro, Can nella, Noci di Gocco j ed altii Aromati. Queilo Paefe e moUo popolato , niimcrandot^isi frequently fimi Villaggi, ch'ubbidiicotio quält tutci ä Sigtiorl difterenti i ^/^jfj^^, dal che nafcc, ch'^ tra lom fono femprc alle mani, cd in con-tinueGuerre, bperpuntigli, 6 per la manurentionedelle loro giurifdittioni. I fuoi ViJIaggi principali,cpiu rinomati Cona^Sm ni^^ipit karnyManda^^, SouUng, Backdoatig,Taffdcaa^ Tijfulcaft, Teopan> e • Tef'urang. QuelFultimoefituatoträ le Montagne, diftantc una giornata, e mciza dalia Forte^zadi Zelandia, chiamata altrc yolte Tyovan. Gli Habitant! fono robulti/Iimi, mäferociy gi-ganteggiano nella loro altiera corpora: ura , tie Ii vergognano di laiciarfi vedere, c di caminare fcmpre nudi . Le Femminc c^^w fono meno alte , e vanno veftite, ecccttuandone due volte al j^/ giorno, in cüi compafono nclla publica itrada , per lavarfi y»^. fenza habiti di forte ver una, Sono per altro fcdeU , cd ainato^ ri de Foreftieri , per quanto ne rifer'ifcono gli Olandefi , che rice von o da IIa loro cortefia frequenti rinfrefch; veleggiando nel-le vicine Cofticre . AI contrario poi il Villaggio di Soulang e xa j^r, ^ folo habitato da gcntc povcra , e mefchina , rilafTatiflima ac' ^ Vu fuoi Ii J tiititt ttnifj Ptrturitif- fuoi coftumi, fell?.» fedcltä, anzi prodira a qualHvoglta gran trad im en to per Tintcrcße, che la p redom i na . II Cuo Territo-rio , ancorche fertile , rimane nella maasior parte dalla lüro pjgritia, ed infi.ngaidagjne incujto: e per maiicanza d'Ani mali, ■che arinoquelpoco terrcno , i:he. per mera necefUta vanno fe-minando; Tenzapieta, e venm riguardo alladebolezzadelSef-{o Ii firvono in fimil t ^ccend-j dclle proprie Fem mi ne . I loro raccoWi confiflono in RiCbj Meloni d'acqun, alcunikutti, Cj tftrvsved radici : c dali'jfteilb Rilo cavano una certa beranda , cii' ub-triacaalpari del vino . Non v'eCapo ne' lorO VilUggi, mu creano om' an:iodoilici Configlierid'etamaturasl, mä chenon pa(riTOli4oanni: Tau-toritadi queflo Magiftrato e affai lijiiitata , poiche trattandofi tij. di quaichc affarcimporcante ,gli H^bitanri Jd Villaggioli con-vocano ia im Tcmpio, doveogn'unoproferillejUuoientimen. to, deliberando ilpopolocibjchegli pare pill con ven ienrc . Of-Ktn peg«- fervanoimpreteribilmenc:' un'altra Lei^^c, chcgii Huomini non fri'ZTzi poflano marirar/1 avanti T eta di z i anno, nž porta re cappdli prima delli 17. II Iorolct:o conßftein una Pelledi Cervo diftcfoj lopra )a terra. Ci6,ch'oßerviamodipiü crudcle, bajb;iio, ed inhumanotra que/ta Natione, fie, ciicle Donne parrurienri , avantt T eta di 57 anni, vcngoiio violcntate di parroriie a v;ya CfuJfbä >. iäitando bro un altra Dunnafopra il Ventie fino , dis ntf^jf I'agoniz^nte Mndrc tramanda b fqa prole /etrLivivft ^ h mor-Tturitn- Quando gli huomini pjfTanf>retadi40 anni, abbaJidonano la propria Cafa , ritirandofi ordinariameiitci« qndiadelfa loro Moglie;maquclli, chenons'aminogJiano , go.ionofempre ia_, proprialiberta iiella Cafapaterna, cfonoi pji: coafidesati del SuftHmfi» Popolo. La fupellettilepiu pretio^, che orni Ic loro Cafe, con-fiW-t. fifip Hclleterte de'Cignali, e Ccr^i con Je Inro Pr'li . Fanno ^noltrepompa nel moflrar^ quaichehabito teiJuio di pelodj Cane , che cingono di colore roflo, come anche .li gloriano nelle lore armi, chefono Zagaglie, Scudi, Spade, Arclii , Frecpe , e Mannajc , Non fj fcrvono di libro per leggere, ne p:nne per i/cri vere ; profellaiJounaReJigione, die pafla per ira.iition? d:il Padre al Figlio. Crcdonol' immortalitadeil' Anijr;i, e IciielljlLono i Ca-proprie Cafe , di^-^po d' havcrli /eccan per novt^ A/i-ir^wrf^ giorni al fuo:o . Sacri/icanoagii IdoliCervi, trfle di C:gnali , ^A-c«- ed a i tre cofe ^ al preicnte pc.'rö molti äi q^eili iJaibari Hanno abbracciaro lo Srcndardo della S^nra Croce , porraco-vi> e dagli Europei Cartoljci, che v^hanno inrrodorto 11 com-nicrcio ; e dal fervido zsIq de' Rcligiofl, ehe ralvolta collo sborfo del proprio /,ingiie inaffiarono Ic indici dclla fanta Kde. Gli Oiandefi vi hanrvj fabbricafe uicun; Fo teiie per aifi-curarfi 11 tralTico , e per deviare ia navigarione dsgü Spagnuo;i vcrfo la China , ed 11 Giappone ; mä quelli prevcdendo il d:-FtrtfA^^^^^ degli Oiandefi , fecero cdificarc l'^importante Forte neU6i6,; meditando ancoradi allontanare gli Oiandefi jtfufto ^a- dATyovan j f^dlronoa quelV ef?ctto una FJotta formidabilcj , jl/fT" che aflaliu da tempera cnidele , fii diverrira dal dilegno . I Portoghesi fiabilitl ä Macao nudrivano pure anch' efli qualche auverfione contra gli OlandesJ, di maniera, che ordi-rono varj attentat!, perisloggiarli daquei contorni; mä fventb _ iamlna dlqueft'imprcfii fenza danno vcruno de' loro Nemicl» fmllhtf Scorgendesi dunqne gli Olandcsi rccondati dalla Fortuna ^ fiabi-t»ra'* git Uronodi renders! afiöluti Padroni del commercio, cper tal line ifijijarono la Fortezza di Xelandia , riufcendo loro d'impadro-nlrsi ancl^edel Forte Spagnuoln di KeJang^ ibggtog^irono tutta ' plfbla al Jorodomijiio, chcduropacifitxi fin* all'anno 1641- , Žfi^rt«' quale lucceirc , die moki Ladri delle Montagne defer-Ji tuttd /'tc di Suchum J Provinciadella China , invafero, e s'impadro-nlronodlmoIteCiEta; indi si moltipjicarono in tanto numero , che divisi m otto annate > ^l:cchcggiaronQ Provincie intere, ien-^m^idif-'^'^ riparo Tufficicnte alia loro barbaric , armata al pari dalla tMttia JÄ crudelta , che dalla Fortuna . L'Imperatore pcnsb di ftange^ QfaHiit^. ]' orgoglio di tanti Rebclli, ed imaglnoffi, ch' il temperamente pill efpedicnte fo£Ie di rompere un' Argine del Fiume lhang per Ibmmergercgli Aggrcflori; ma Tcfitodi queftarifb-iutione fü tanto deplorabilc , che Tonde in vece d'aftogare t ^awri-Nemicl dell' Impero , /bmmerfero la Citta con 300000 Ha-mtnUfugu- ijit^iiiri ; dal che accorroffi Tlmperatorc ä tal legno, che dif-perato s'ajppiccb ad un' Albore ; lalciando tih FigUuoll , due de' quali furono firozzatl da Licmgo capo de' Rebelli . Qucfta crudcliinma ftragge fi; fchivata dal terzo Figliuolo del dctunto Impe- Imperatore, 11 quale per vejidicare la morte de'{uoi Fratelli , c porfreno aJrimplacab le crud^Jtadi tanci Barbari, chiamb In ajutoSoooo.Tartarl ,edisfece il nervo princi pale de'fiiol Nemi-ci - Ma poco durb il fereno deiU quiete in queflo Impero; poiche dila a poco tempo Chmcbjiung fitibondodi regnare, faC-citb nuovi torbidi nel P animo dc' Chinefi makontenti, e gli riu/cl d'unire tre mille Navig'i, ti d' impadronirfi di tutto 11 commercio dclle Indie; onde i Tartar! ingdofiti ddla fuapre-potenca , projiirarono con d? fin vol tura di farlo capita re a Pr-hn , ove , col veleiio , termmb infelicemente la vita ; 11 che penctratofi dal FigUuoIo , e Fratelii , radunorono di bel nuo-vo rArmata Navale, refčro Impraticabill quelle Cofticre , s Im-padronjrouo deir Ifbla Formoft , e di tu tre le Forcezze degli OUndcfi. ISOLE DE* PESCATORI, AirOccidentc deli' Ifbla Formofa in gradi ij. di latitudine SectentrionaJe, e 163. d! longitudine , fi trovano VIfo/f d^' Pe- pJ^^'jj"* fcätor't , rrä quail fi con rano Svia , Compfida , Tahoa-pequena , Dtucete , Tahoa - ^ands , Deriha , F^coi, dos Ladrois , Pe-dra y Dcful, e Pefcadores, che n' e ia principale. ISOLE DELLE PI^GGE ORIENTALI DELLA CHINA. FoKien fe la prima Provincia del la China , che riguarda T Oriente air incontro dell'llbla Formnfa , colla quale fa un Ca-nale , nel di cui principio b I'lfola Quemot in 24 gradi di latl-^^gwmA tudine Settentrionale. La contiguaProvincia di Chechiang, ha neile fue Piagge tre gran Ifole , dette Sciang-xan , Cangeque , c Cbiufcan. La Provincia di NanKing, chc viene dietro , tiene ^ ^^^ V I fole d' Hoangfu , Cungmmg , Skchsu , Chenxa , Psx^n j Jo- pJ^^J^f JuRga . La Provincia di Xantung hä quelle di Km ^Ju-di xa^ SiaoUo, Talao, Teahng , St/ifo, Tifnhcng. Entrando finalmente ^ re! Golfb di Cang, h Enieada de Nanquin fi contano I' Ifble* x^ta^s d i Tengchfu , Caon'fao , Taße , Xamum , Moxe , Tung , Pifi-gyrrftg y CfngHi , Taohoa , XinUm , e Xanghai la piu Settentrio-11 ale alle rod del Fiume Linlioang , dove e una Fortezza per guardra di Cona, * Mnlti hanno creduto, die la Corha-t detta akrimenti Corai ^ optnUai TtmncmY^, e C^c/?, fia Ifbla, e come tale da qualcuno efpreffa nel-le .'ueCarte;Noi jfeguendo I'opinionc degli Autor! piü accredl-tati, r habbiamo defcritta nelle rioftrc T:ivole per Penirola ■ L'Kbla Ctedwfenella China ver fo la Colla della Provincia ^^^^^ ^^^ diChcKiang, incuifiniiro il pitcioIoRfe dlLu, aU' hor che,^,,. fiiol.bligacoda'Tartar!, @i:idivenutiPadronidella China, fot-to la protcttionede'quali fj mifcro moiti di que'Chinefi . Di Ja viene, ch'e molto popobta , echevi fi coiitano fettanta duc-jt picdoleCitta. I Tartar! dnbitando , chequeftoRfenonfacefle qLialchesbarcoinTa-raferma, trattengono grolla Guarnigione neila Citta diTinghai, che Te moico vicina, comc ci riparta_t Martino Martini, eHicvenot nel Volume I S O L A DI Q_U E L P A R D. Tredlcl legbe lontana dalla Pcnifoladi Mn verfoil Setten-ti ione , trovafil'Kb!a di leghe di circuit© , I^r la quale bi fog na paOare y per approdnre ndlii Terra fer ma; ma il viaggio riefce foininamentc periLololo , iaiperoche fi trovano iemuiati infinit! Scogl! dali' acque cope rti, e 1 Vafcelli, che non poElbnoaccofiarfi alGiapnone, pomai dali'impeto de' Venti («Isß (Bpt/-verfoqueft'Ifola , corrono fem pre gran rifchio di frantomarfi tra r infidie nafco^e di quei Tatn. Q^lP Ifola h moko ben popo-lata, alhgnandov! rüttele rpede d'Ani mah l le fue Montagnc ibno beti coperte d' Alber! tal volta frutriferl , e Ic Valli prodii-cono Ritb , Blade , e piti forte di fnuti comuni a quei con* torjii ^ Q_U I N S A I. Sopra Ifüls diverfa in grsdi d i latitudine Settentrioaile , <11 vi fa da mold Caüsli diti' j,/ acquedel Lsgo Si-hu ncl Cata^ , bChiD^^freffo iL FiiimcCieijtaiig40 miglia diftinK^al Osi fni-Mare nel Regno di Mingin viene poll a Ja Mateo Polonoftro VenetianoU porceDtor*, e valUCifiideJ feui'^J', non cunofcintadi ToJomeo, controverfapt'r6 ancodi'moderni p^jj;^ Geografi. Hanno tlcuti i creduto , che quefla IIa flelTa, che Pf Kin i e Mariino Martini ^^^^ ^ fl ima., clie Bi quella. j che noi al pre&aie chia»ianio H^tr^chu , prinuiiadell» Pro^incja r itafJt Cfiequiim > gü Jet (a Kt'i^fu^ ecJagli fniJotti Kbt^^y, eioiCittä imaatmtt . Fi J, ^^ eiTi Sedemle verfo I'mno di noftra (alute i JOO, b quale fii poi nominata tiifitrrt. Vud' } e'fr/firi, ma iruflfi Awrip*jti mf/i/i. Si gTorijtKTafläf Mt'InrSeoftumi milFj cJvanrfoft If fcirpe , Je,cfc«iaKamigliaSii"Mhjbbiatetiuto i! fuoSeggioRealein quclU mL-d^rima C^tti fin' aliempo^ theliHn-TartariO'cricntülicaceiaruitoiialCitJtjo, eicti ä d'rt djlWp^iirt) Setcentrionali, ii Üin Tarrai'i Occi.-itiitiji. No n furo no que Hi si :o[lo viiKi, che videro neliofleffoUmpoI'armide l:>ro Nfmiti vitToiipfi auv.iniarfi (inonel Rejn^rii Mingin , , ,, doKe fjggiogaronö le Provincic JV)eri£li£jn:i[icii qtiffllo Srito . Vengono di Marco Poll d ^ fcriitJ iHfl recititu dtlle Mura gl ie d i gwft/Ü, e de' Tjoi ßorghi dodici miia Pont i d i tlrut- ^"""f.. {u r a miribil c,fc>£ 10 i q Uli i pafli le Na V i i n jlljoraf c, t r i {] uelli bi fog na, cKe compren da gli di Trionro J Potiti de' Plefi anche brilani, nan efTendo comjJrenfibile,come in unaCitt3)benche fuppoftadiToomlgÜididrtuiio, vi |»fIino elTi-re ciodici mila Ponti Sfu tfTtvi- jiftrutturisiraagüificij mentre in Verie:iat che fonoiiücqutntipšccioli, noßfene Bumtranojche^^, (Mntatj anche quellt di Icgno . Con iBiipyre > e maravigfiofa ordine Ii Jcfcrive fibbfieacafoprairolir, eSecchenelJ» pirte Mcr^loJisledel prt:Ietto I.igo Si-iiii d i figura o vata , che s' aÜQng» miglja 40 dali' Occafo ali* Aullro , fi ajfarga fj,jg]ja jOj e 100necircuifw. E' divif^da ren-i-fcrm-idaun Canale iargqjin miglio ) is^BTnAfe-^[[jqujil^pttüEpadipetil mexiodiSoPoiiti . Lefue Sttade fono ampliffijne ^ poiche hijinonelmeiiol'aciqiie, fopijlequaliiiivigjnp commodameate gtoiFe Nävi ^ e di ■ Utiicantu IcCal'c funo le vie cecreitri, filiciEe, cuttedirittc^ larghe, coq poggioJi di fe-e^, dere,ewnordinevsgf>rt3bilice. LeCaftfonodipietr» ,«-iTHttotii, ele ptubartefonoin cinquc Saliri: ufino Znvecriite di t riOillo ftniplici j e chlorite. Vi fonomnlti T#mpj , Ii crui ri«c Kä, e grandtt^a nccedf ue He d'ogn i a icro ^ cb'tn qti«da nuc hi n a Mondi tfe ft vtggon»- Tfiquefti s'itifiilra il vicino*H» Reßdeiwi teile, ottojono , eon cinque Ttmfj. teile d i Gu pole Tum fopral'altr* ^ con tri Puttid pereiaJiuna con belÜflimi eolonaiti y fre^iati d'oio . Ogii' unildelkorto parti hi tri Porte di mcCallo, alleqUitli fiarcendaper rcj.liai . N uine ra fi fon 0 i G iardini, c le Cafe de' piacftri, e Pakcii diiaeizoinigliaiiiquadro. Di Gi^rJiiri, mtgliopcfogqjfacciata foBoquet dflJi dieetGovefnitoridelli Citti ; e di (oro i pü grand e quel lo del Cap itino de' Tatt iti. Ntl m«iB o d el Ii G tti ecceiie i I Palaxio fuperbo W-liomigliidicircQiEOion quJttroPorttpfincipali, XoSate Regie j c quel la del Pf Gran Con figi io i quadnca coliefueficce , che riguardanq i quiicro Cirdiiii d«L Mon- Pi/rifJt/ (lo ■ NeltnetiQ diogni fafcfita i un'arapla Porta, per la qiule entrino ttifticoloro, aUi qualiedovutal'imininiftiitioncdiquellapartedegli4oR.egiii, ch«queflo R-ihifcgget-f i. Nuniera per defcritticMie fatta dal Tartaro imperaton un millione » e feiten to mi la Cile )inciaicunadellcquali ficanipLitano ij Anime. rommi Ivne tali le matavigli« ■arrateda Mireo Pulodi tale Git t^, che la faiuio fofpettare i motri favolofa , «Attitia. ISOLA DEL GIAPPONE. II Giappotje , 6 Giapan h 1' IfoU pm rcmota , c Oricntalo dcirAliaijcI Mare dcUa Chinia, ficuata trä i gradi 30, c 40 di latitudinc Scttentricjnale, c 171, c 1(ii longicudinc, comprc-fe r Adiaccnti, chctuttc pafTano fbrtocjucfto nomc ^ diftantc dallaChina vcrlo i' Oocidcatc 60 Icghc , e ^oo dallaNuova JtL^ijhU Spagna, che le giaccairOi'ientc j c noti fi fepara da' Tartari itim^pp^ di J upi , chc Ic fbno al Scttentrione, chc per lo Stretco di Zm-*' ž^**» Sangar^ c'häin circa 10 Icghc dilarghciza- Lc trč pili confiderabili di dettelfblc fono Nipbon , chc /Jgnifica origi-ne dcllo fplcndorc, que(la e la piü vada di tuttc Jc altrc fegueari nelfuodrcuito: impcrochc lafua circonfčreiiza , iccondo Gu-gliclnio AJanioInglefe, arrivaa Soo Icijhe : chiamafi ancoraj colnoiiie parttcolare d i Gmp-^me , che da poi la dcnominacione airültre iiie confinanri. Xhno , c Tonfa Ibno Ic due altre piti imponanü» e tamofetra le Giapponcsi. Le altrepiüpicciolc, C meno cclebri foao Friamh y D:[ma, S(quk^ima, Papm, Cof/-fie ,Cornil!^ jCaßn/ftma fCiiKcßuna J I/bi edel Gotioy Cofiqaff , S. Cbiarä j Öem, c T^anaxh^ß la piii Meridionalc dellc a! tre . Allc_» PjaegeüeucntrioiialiJel Ciappone s'incontranoT Ifole di SitfiicOy ove fano coöiofe Miniere d* Argento , e quelle di To»-^oxij^a in^ranimmcTO fotioil medefimo nomc, olrre quelle j che piu s' aiivici n.inö alio Stretco di Zungar. Querto famo/b Im-pero viene com Linimente divifo in cinque Provijicic , chc fb-no, Jamaytfsro, Jstfan;^!} ^ Jafggeit, fronto, & Occbh , fenza an-noverareic Provincie di Jrfj-iLoüC J cC/j/fKoK, lequali, al rap-conrengono i Regni TeguenniV<7fl5:^/0, Jnamt, Sfiito J yßumi, b Juxnm), A^^ut, Fcqu\, Jnaha, Ekb:f, Mim^i^nca , Fäüma J Tetmba > Tango, B^iroßi, Xmutfäro, Xzrnato , In^utm y ^y, Jefbtgen, BcniH ^ Inga ^'X'lma y Mino , Cmga, Noio , "Jstcbu, Fka^tti, Xhnam, ö^jW j Mica^^a , Cay ^ JsuSingo y D€C£tL^y Cbancnquf ^ T^ttqm'i), Furang.t j lin y Muct^xi, X'tmmojULjue, Sanga-ml^, Xdtt J Eotigi}, F^gtfn, Arinta ^ O m ur a, S aß mis a, 6 Sticama , F'm^ , Cbiiiigen, Chirmgo, Btii^en, Tojo, o Tr,njU, fhnkjo > Ahuy 6 Ava, Scitjoqui, 0 S*muqu. > ü, ü Hya, olrre I'liole di iWo, Voqui-, C^uxh ma, /^«d, ^a^i, tk lammxima, cia(cuna delle quali fa un J^^cgno. Mäiao altrc volte era la Capitaledi quejb'Impero ; mahog-sidi ysdi viene fregiata di quclla prerogati va - L'altrc Citta piii nommatenelprcfcnte Secolo, fono /i^acufa^ BuotT^y X'tmaao , Suratiga, Satcuma, Tonfa, ^-nrnguchi, Arima ^ Ava ^ Eungo ^ Dm-go, Farma, F/rati4aj Oyatna»O^^^rf, ed altrc ä proporrione degli accennati Regni. Paef« i fotro un Cicfodi faluberrimi in fluff! jjl per i'aria purgati, eomt per U feconftitidelterreoo, ch'efibifeequjintiride'piüpretioli Metilli , comtl'oro ,eI'ar-dtWifth. g« n to, o 11 re Ic P«rl F, gl i A n I m J li ^ che nud ri fee, funo Elefa n t i, C^ val I i, eJ al tri ord i Bi-rj , cccettuiiiduneperä i Cornuti, chefouo rariffimi inqueJk parti. Abbondaaadi rifo^ flt 0, miglio joltrelfi-uttifaporitiflimidi variefptctti tiivimineifio Laghi, eFiuml, chepiacidamcnte fcorroiio per quelle Con t raJe feribendanelloro pafläg^iu j Peiči preti a-PrrftgMivt ft 1 ehe eon ten go no nel lorofeoo, agli Habitant i j iquiU fono robulli, l»n proportii nati» ^ftRimH- fani tdi cuiorolivaftro, e fli longa vit*, Sonoambitiofi, e fpreitino fwilmente 1' altrui Mtfi. operaiiont; ml jll'oppofto vitfono amicidelta fedeiti, fijceri,eciä, c* hatuio oel cuoie , pilclaiu» fe^ia fintlonc ^coiv la lingua i oadc »a r^fionc , uit toodHno Autei*, li clü« Ptrtt U. Tengono il colore DCTo per fi:iibobd'il!eg:etia, ed ilbhnco pergcrpgiirico d i me Iti na, pregianilofid^havtrtdcnci nt?ri, equflli, che 11 hannJibianchi, fmoimenolUmaci, Net gu'lo /uno contrarj 1 Nor, dirprcitindo !enolireHeiiL-ntc/rc ; dimaniera, flic i mi-gliori loro condiment! riefcrfno di naufca (ItJTiacaiJlf prcifo gfi riuro^J . Lc eor}ronanz; Ctrßam (telil (loftl^ M ^ fiel riefet dirpiacevule a! loro u, Sono ittolrrectwi nüarciali , pf»-"- per la loro ficur«ia, itirermgand^j repaijt.^mmte c uiti i Porefl:eri fopra Ifnoovtij' Pac lijd'onde vengonf>jeibugiirdireßitno fe/criminteeilligati, D^ppo i;uefledi!>getiie, gfi nelTi Com m iilar i fi n nu fci rica rt I e M iv I , a bi [ i fcufl o i I pit f. z« a I te mer cbII t re , v sbD r{inO con fedelti, e fenJjingannoi'cqu'valcntedenarn perle müdeRmt, jjsn p^rnn'ttHidü y che i Mercinti eftTsnei fpaccinofe Ion merci nelleCjrti Hdl'lful*. La Tavola dell' Imperatore ,e fueC^noibinei difpen^tiofa d i Teflon i I'anno i sfiffi tfrr— per la fuigoardia Ji fpenJe ToTomieid'oro, di forte clijjii Co; te,eli Miljciu cofSauo ogn' itiaitri an no i8 Ton ne J d'oro aiP fmjwij tore, ■ ^ Ijoprra- La favella , 6 fia 1 i n gu i io de' G iappo n tfi fufijma mente s bborj Jan te , ba vcndo pi ü j a,, terminiperefprimerequaliivogliacoripir^italareJ alcunid honofc, gli alfrididif^ir«- (ji^WffW-zo i q uell i woferi I CO no a vam 1 Princi p 1,« perfon c i i v 111 ^ que i co i U Gün t e bafTt, e Po- Li^ua^^ pollccio- Tieneingrati vcnirr4tione.i]uiRtitkd'Hunmmi ,e diF^-nimine confacrateijP ^^ aiap-idoli profeiÜino una re rta vicadi^ botica, da loro (limita religio fa : qucdi nel [inguag- p^mt^i . gio Giipponefe fuoo volprmentea->WnatJ Srn^i ^^ Jona divifi in due Clafl), trj di loro Xdsram Oppo(U,ediftijiri net Vdlire ! i phml fbnoGrigi, eglialtriBiaiichi ; tni njsl numerofi -/'jj^/;, ^pcT quant0 babtiiacno d' alcine relation) de^ Padri Gcfuiti^ che in una picciah Pruvirr eia vieratiopiidi^ooGafedi quelii Bčn^i . Jnorpellaio coll'ipocrifia, ed artiftcj rtjsl j otJipp*-bene le Joro operation), ehedannoadmttndere miilefrortofei i Papoli f e pirticoiat- „/jfi^s/r-mentelorfaniiocredcTie,checinqueprecettiJelfa loroLe^genon poflonodal Pupolo eiU:. „^^ ; reoHervati, micherlli Bafl^iliol&rpantipettutrigliaJirl- Qtiellicinque ptecetti confi-^^/^ ftono net 1)00 aiTiallare, neli'afleoerfi dalla cirne d'Ogni inimale amaliato, nel non rub- ff^Jjui. bare, noji foro icire, e n ell' afli oetwa pe rpe 1 u a d i ^e »er V i tio. Que II i f al fi Saee rdoti, Son^i, yff^ ^ öminiflridiSatinaffös'itilmergonopwiiaogni fpeeiedi vitia, fjEendoli lectte-le infatnie rfjj/, J, g pül fporche J e lefpnicitie pi^ horrende che huuiho del Man do palfi i ma gin irfi, per vet-(eodo laiagione lo HeiTo ordine JeiJa Natura. Q^iflo vafto An pero moira o m poca t>1tentatjDtitr nel gran nuR)ero delle fue Untvcrfiti, e nel Tempi o fiinofodi , che hi ttxjw Scudid'anauaeritriti, fj iJiiodaun Pri icipr, chiamatocjlli* ftelTa tiotnt Day w,ill4dicuiGarafilappoggtati I'autoritilriipiriale, el* fopraintendentj del Tempio . Mi la Fortuna, fempri idabile nel corfo delle hum* ne vinfjide, orciir6 bene prefto la gli>- . . riavJiquefltiJVl^njarci, iniperocbi i Caii', ch erano due Cafe delle pjü Cofpieue nell'li»-pero , ribtllitndofi alRegnante« ed ufurpandofi il diaderaadella Munafchia j depofnro 11 'y^'j"', iFgictimo 5 e di loggia gare :11t to I Impe- Ün'Srfiftt rDfottoilloTodifpoticödornifliOjComehavevanofattoio lanti altri Rrgni deil Indie iranuibtr^ Orientali. Prefe fuocu qacfta mina Infernale, e fcoppiäitanto dan no de i Cattolici, che I'/mPetitore feee tfucidare tutti qudli, eh* aiWrii-ano all'EvaitgcU t fema diftintionc Mt Cati^ di fello, e dieti , pioibefilocon tiuoiii editti ^ fiitto p prirt:;ip«lmenre dalla parte del Mare, fpic-cando mirabilmente fopra glialtri Edificjla fbntuofitadc'Tcm-pj, e r ar t j licio mara vig ioib dcllc fue nurjicrolc Torri, Pe'l mei-zodella Citta fcorronomolti Canali, ch'aumentano le fue de-iitici e s'ella fofle Uftricata, emeno fangofa , potrcbbc cam-pcggiare ä gara delle piü belle deli' Europa . Congaxuma ž; la^ quarta Gitta, che nobilitaquefVIfola, e la prima, ove i Portoghefi ftabilirono il loro comraercio , elevando fbpra Teminen-za un fotituoib Fanale, cheapparifce fcttc leghc lontano , ed un CaftcUo, con quattro Baftioni, afläi ben luunito, e prefidia-to da numcroia Guarni^tonc. 3£K ISOLA Sitaaüfm dtU' Ifelm fffflj*. Sut Citti prinftpaJi. VH^t^X.' JtlU Citri iü Harnet-imki. Lm Citti jii Cengr^ iCiwMt Mt^hii d'ltalui ^."■itfiiB" JUHI 10 Tč S, e^j/ic t/i Fi'tiiictix »C"-ifflB^ir^ niA'a t'Tf p Z-^ifti^ til opiaqHt^ I.eijhe A Itmnffna ~y~ w Vr ' ,jr Je Jjjifhe Ci^t^itnttfit iii. .iM^fV J " ^ \tj ' SLiiii C hit test V J __al_'II _ J jmiiiii rmiHirBiF^'^'^''^^ 17S '79 I&t M atJJii Ajiji.' Cttta Ciipi Yitpi, e seifijto iiel l'oro Gotie/yiaiore Tiaß& Ito fU CpIU g ft tf7f TO TJ^S t Ai IWI1 /r^^š ' irtlfse, t^i Jill ttie^ ed J^ccNt GJi Si • i>tiittot'i uesimtc nc> Y U V X T R KT T o T):E, O S Ajsr o.qV oi^ Ivndo J-' iiiit^. S^-STDO xsni^^i. r?- ■ fl ' ^Atjuitii ■ \MJe ^fSthei, iif Bitnf f'^cffitiT l-Ll/iJ ifc-, "^ijaj^^ I ' : ^ay rita i ^brt&i^iu^ Claeher-i k ■Si^AittpA TilftXffUtt / SllCAtiX ■Dtua; i J^tia^ktlX C lU a^'t'iir " Ot'/Pi 'trnti / i'-Silfrfittlfj / da y/'"" / Hi ff ^ I. KX^fli"! dJjTf/^u»/ "x ^ . iFo^i ]sr I ITA T A ^ ^ Jla/i^ tba r/Jf^ \ \ \ \ tjd: TittlO / / J S3 fC'^otndla / / D- Casuturir^a/ JL. Itie Cii^^sortit iWoLltrin I 'r T r. ' xtF^t'&OlTiy . / / ^iiEt v ^ " V --------... - "ä"^-., m ta p / / / ^ -JTi Xi-^ae^ j/ S-ß-^ jy^ii 7 1' Oiiiinti * iiSjtl^l^lH.; " ■■■ LCi i^m ^^ ' r^^ 'jili'CiIf I rv I^^J^ I ntduy flint, \ 36 \ i W2 / 7 i I> t"* l / i ^ i C o v,/-o- Sai-zitijUi TÜTJTli / "jT,. /«.-.rr™: \ " / ____'Tifnitn/e 'V ( '-V / C- K'mO (hl Coijipie \ I A ^^ I JsoU Roft,^ / t/ / ^^^^^ J J W / 7 v- '^ftltx-uxi'-ir ■ A \ > " /! I ■J^. J V re' (tt 773. ^73 7/ n Me^ -j^Giorno ^n .............................................. tjs 180 rffi idu. t83 \ \ (t tiettde piv/j i\J)onit^fitCOPcidoani \ _ ^std pOfjtL't l^t.ilin aVhise^rui ^ de Uit GeotjT-tihti mmiMi zH ciyfiiiwinnfftjiiiiiBJinniBBMB ^ 1 s o h A. DISMA. r sittMP ^^^"" Canait h divifa la picclol' Ifoletta di Dißna dalla Citt^ Ift/» Di/- di Nangafaf^jui ffituAtz, come habbiamo detto, ncU'IfoU di Bongo J alia qiiaieficongiugnc con iin Ponte leyatojolungo 130 pat fi J c 50 largo. L' Ifoletta edrcQiidata da' ?ali, nelis quale h fi-tuatoil Ma.[?azzinodell3 Co;npagnla OJandefe dell* Indie Qrien-mjijzx'"» tali >chc prima appartene^aa* Portoghefi , Q^ando gli Olande-Ci furono cortrecti d' ibbandonarc Fivando , e ritugiarßä Uan^ oU^fi. g^j'acijui, hebbero licenza da' Giapponcii di prcvalcrfi di quc-ftoMag,azzino, 11 quale hä due Porte , una ,checorrifpondc al Poijte ieyatojo, doye fi ipacciano Ic mercantic ; e Ja fcconda conducc al Golio col bcneiicio d' una Tcalinata magmfica , al di cui piede äpprodano i Vafcclli mcrcanrili, che portano Sc. te blanche, Bambage,Pelli, Ricamij Velluti, Broccati, Taf-fctadella China, Damalchi, Tele, Tapeti, 2; uccara bianco, fiira^ano g Qcro, Noc) di Cambodla, Pellidi Cocodrillo j Corame rof ^^^ Cera» Accifljo, üolimato , Cailia, Colori per far Porcel-lane, Canfora, Mufcliio, Pellidi Cervi,cBuovi^ Carta,Pe-pc, eDcntld'Elefantc. Queflelbnolc mcrcanti^conrbttear-dm^nametite da' Chlncfi j oltrc le varicfp^cie diqueJic delltj altrc Nation! . Qt^fto Magazzino confifte in una gran Gal lena, neldi cui mezzo ^ un banco lunghiflimo , e proporcionn-tamenpc largp, che fepara piu dl 590 Camcre piene di mei-ci . 1' accenjiato banco ii trafficano tutte le mercantie ncl mefe d'Ottobre, toine tempodetcrmrnato pel concorfo univerfale de' GiappDnefi,edellealrre Nation! ammeift al cominercio. Nel tempo, chcla Compagnia Olandcfeprincipio il ftiofta-bilimentoä NrfW^rf/di^^^^ rimper.iiorc del Giappons jQadwf die^ v^tuAfir ^Jei feguentl ordiiti aXonfiglieri principal« dcllo Stato . Voi mn permetteretft ^^^ Gi^tp^oneß , 0 VufccHo della medefma Rapt' tkfie faccia vela per ahn Paeßy edam^naTj^frete tutü quelli, chcj vor ramo opfrare diver fame nt e , Sequefir^rere iVafidU y k mcrcanüe ^ e P 'iloXi ßft' a nuovo ordme, Punbetefe veramctite tutn; Gi/ifponeß, cb^ capiterafimd^' Paeßfiramerl . Impedlref i progreft deUa Rch^hnr Caitolka > edü^i uno, chefermer^ um d/ loro SacfrJo^t, havna 100 d' isrgento ; cd in (afo i che ^tmkbe Na^e caniradicaa ifi;fß' or^ dine, la fare te immediatamentc arrefiare d.ilia Guarnigioijc d' Omfra, tlunfaräperme^'i ad^kttn Giapponefl' comperanda Forcßkri cafaal ct/fia; m4 iarettohbiigatiiUrämtitiadeicanfö de-le Nav» F,,r,'fiiere avmti y ch fi d'tßnbuifcano k mercantie, deiltr t^uali autßerefi^ alle cirque ChtaCäp'italid^l noßro Impew ; e tmi i Mcrc&nn di que-ße faraufio tenuti ritrovarß4 Natigafacqui a' crnque deJ fettimo meß ^ altrimente nonfaramo aparte ddli mere an t'le. Qaefti j c fimill Editti Imperialloriginayanfi dalJa malitia coroi:ata,c dall'odro irrecon-äliabilede' Bonzi contra i Cattolici; oflufcando lalucc della_j veritä, per mantcnere plii facilmtnte i Popoü fepolti träleca-liglni palpabili de'loro nefandi error!. ISQLA DI TON SA. Fri i grad! 35, e 34 dl latitudine Settentrionale ; e r74) T^Sfi ^ ^^ longitudine , ^trovali l'Ä di Tonfa, h Xicon fitua-Ca al mezzo gioriio delf Ifeladel Giappone, ed all' Oriente dl Bongo. " ' I S O L A DI F T R A N D O. Firando & aiTal piti picctola deli'antecedent! , ne' gradi 54 di latitud^ne Šettcntrionalc , e 173 di longitudine , tra I'lfoJcj del OiappoTte, edi Bongo all' Oriente, cd all'Occidenre tra Tc' ^uicx'ma i e potto . Avanti, che la Compagnia de* Merciinti deirindic Orientali flabilificTOin queft'ifbletta 11 commercio, vi crano due loli VilUggi poco popolati , t mefchini : e'! Sl-gnoredell*Ifola habitava In una Cafa ruftlca, c mal*ordinata, "jM JuT non potendone fabbricar' altre per la povertä del Paeft. Mä dop-umttnffi*. po, ehe vi fti introdotto il traffic©, I' libla fi rcie dovitioßi_» y p ben popoUta , e'l Signore della medefima s' ^ incivilito , per le Gabelle , che gl! pagano i Mercanti, ch'in quantitä prodigiofa vi capirano . G Ii Olandeßper rntrodurvifi ^ fabbrir carouo una Contrada intera , e dove fe ne coniayano due (b-le, hoggldl fe nc veggono fln' ai numero di quaranta. IJ Ma-gazzino , che appartiene alia Compagtiia dell* Indie Orien-(T/V-ifi^/'tall , e tütto fabbricato dl legno ; ed c/Tendofi la Com-h^pt^^tcTt pagnla obbligata nel 1640 di rifabbricarlo tutto di Pie-f^ji'aftL tra per maggior commodo , e ficurezza detle loro mcrci , T »Inipcratore di/äpprovb fimile dlfegno pe'l timore, che un tal' Cdificio potcfle fctvire un giorno di Forteiza per moleftarc i Na- Nationali : ffi ancora cornaftdato agli Olandefi di ntirarfi k Nangafacijui, II Porto di qucft' libia, havciido la bocca aflai ftretta , c piti adattato a' Legni Giapponefi , che a 1 Vaicelli Europe! , che non vi pntrano fenza manlfello pericolo. ISOLA DELLA TERRA DEGLl STATI. Trä i gradi 3 e j S di latitudine Settentrionale; e 94, e 9 5. di longitudine , di figura lu.i^aj e ft ret ca glace 1' Ifola, detra Sitt Jsllt Terra de gU Stati, ütuataträ la Tartar ia di J upi all' Occiden-re, dalla quale efcparata per lo Scrctto, ö Canale di PiecKOf ed air Oriente dalla Terra di JelTo per mezzo dello iitretto d' ^ Jfr"»'«^ Urhz^ . Altre nonvi ž: di rimarcabile in quefta, che due Pro- JtltJ^* montorj nominati d" con nna Montagna>der- ta della Corona, la quale va terminando ncl Mare, verfb la Tartar la dijupl. TERRA DI JESSO, E' ancora problematico , c indecifo , fe quefta Terra di y^.lßt oyffo,yedz0f cy^co, fiallbU, 0 Continente; impero-y/I//. ' che noti ü ne hä altra contezza , che quclJa aJiäi confufa da-tane dagli OJandeli, doppo la loro na viga t i one del 1645, Q^-fti vanno credendo , chc la Terra di yejfo lia un' Ifola di va-ih Citenilionc tra la California all' Oriente , e la Tartaria di J upi , fitaata tra i gradi 41, e 47 di latitudine Settentrionale ;ci 96 verfbli ioodiloiigitudine. Diconodi piu, che Matfa-ma 'f^ 6 Maifmni fia la Capi tale in una Provincia del piedefirao noms; che gti Habitant i rienopicciolidi ftacura, meno oil vaftri dc'Gjapponefi, e c'habbianola barba, ed icapellilunghi , la-iciandosi da"" mcdefimi coprire quasi tutta Li faccia . LeFem-mmc apparifcono piii blanche , che gl! huomini; si dipingo- ^«rttid^ nolc labradi turchino,cportanoalieorecchicaneläi, e pendent! d' Argento. La loro Religionee ancora incognita, ne tra di loro si p rova regola d'alcun go ver no, f'uorchc ogni huomo hä due Femmine, che s'occii pano alia fabbricadclleloro Nävi, c prcparano ItrvtvandeperiloroMaritigelosifsinildcllc Mogii , capitandovi Fore flier i . GilOlandesiriferirconoancora, cheqiicflaGentenon sia co-sibarbiira ne'collumi , coineapparilcononella filbnomia; \m.- *!/""> perOuhcdovendosi truvarc, e trartyre co' Foreflicri ,si veflonogli habiti piu civili, ialutandoli c^jh varj inchini di capo, abbaflando piti volte le mani, ecantandoj bro compliment! con voce tremo-ia, aii'iifanza d'alcuni Giapponesi, i quali vanno ancora invitaa-do nd linguaggio. Le loro Cafe fbno iopra le pendici delle Colli-nc, cd i 1 loro cibo ordinärioconsidc ncl Lardo, cd oglio di Bale-na, conaltri Pefci, cogniiorted'Erbe. FabbricanoIeloroBar-cne con tronchi d'Albcri, fervcndofene per la Pefca, e principal- ^ ^^. nicntccontra J Lupi iVta rini,e Ic lialcnc, ch aflaltanocon ccrtj t,tjpi m^w u nein i, c ramponi di ferro, trucidandole per I'ufo loro cottidiano, ™ 1 Poifano fl'mpre al canto an Colrclio, I'ArcOj c le Frccce, ferven- " dofcncneila Cacciacontragh Orfl jCervi,edaltri Animal!. Barattano 11 loro lardo ^ e Ic Jingue delle Balene fecche ^^^^^ ^^^ al fumo, rolio di Pe^ce, Pelli di varie fbrti, e penned'Uc-cell! co'Giapponefi, i qualiincambiamentorendoiioRifo.Zuc-caro, Drap pi di feta, Pippcdi Rame, Tabacchiere, edultrc galanterie, AncorcliequefloPaeiefiaconHaante , e pocodilcol^o dai Giapponc, feparatotiai fnlo Strcttodi Suntgar^ nulladimeno grimperatori Giapponefi non hanno potu to rit:unofccre le Ter re diflanri dalle Piagge, ancorche v'habbianoinviafi Erplnratori ben provifli d'ognicola neccflana, niaindanio ; poiclie la fierczza_j degli Habitanti Mediterranei afccndc ä tai grado, chc riefce in-, doimbiltLj . S»nti»T, ISOLE DESCRITTE DA MARCO POLO VENETO, SITUATE NELL' INDIE O RIEM T ALL Ncl fecondo Volume de' Viaggt di Gio: BattifVa Raraufio ncl Libro 3. al cap-4, c fufleguenti, viene riportata la relatione d' al-cune Ifolc de fcritte da Marco Polo, i! tuate ncl Mare Indico, dove ne con ta 7440. No! habbiamo qui riferite quelle , che dagU Autori mai ibno ftate mentovatc ne avanti, ne doppo il detto Marco Polo, fcnon coilc relation! diquefto, fupponendofi daal-cuno parte di efle favolofc , h immaginandofele fobbiffate dall' onde: altr! pcrb foftengono , chc con nomi diifercnti rengano hogeidi conofciute, ISOLA DI ZIAMBA. Partcndofi da Zaitwm, dopo havere navigaro i joo miglia, ü rrova una Contrada notninaca Ztamha, molto ricca, e grande,recta dal proprio Rfe, idicuiPopoIiidolatri parJano il proprio lia-guaggio.Furonoquefüfatd tributarjnel iz68 di Cublai graoj Can de* Tartari, con obbligo di prefentare ogn' anno a quella Co-ronaunlirnlcato rmmcfod'Elciaatj, ecerta quantitadi Jegno d' c^r^ ■ Aloe. In queft'Ifola non fi pub maritare alcuna Doiizclla di con-Ta-tah. veniente bellezza, fe prima non t prefcntata al R& , il quale trattienefeco, fegli place, maritandola poiconafibgnamento di M fee Pelo di conveniente dote. Nel i z8o capiratoquivi Marco Polo, trovb, zk^J" ^^ liaveva 315 Figfiuoli, e riporta, che Tlfola, oltre reflereabbondante d'EIefanti^ cd'AJoe, hä Bolchi di pretioib' Ebano, col quale fanno lavoridigi'and'indudria. ISOLE DI SONDUR» CANDUR, PENTAN, E M A L A J U R. s-ieAi/' vcr ib Auftro, Ion rant da! 1'I fob di Giava 700 ml- ' glu Ü trovano due Ifole difabitate, I'un^i maggiore, detta So/tJur ; iBft^Br , laltra minore jchiartiataCizWfor. Lung! 550 miglia parimsnci vctCo Au.Llroi 'incomxsiVJfo/aPe/ita!i^ plena di Sclve d'Albert odoriferijCpjüoltregomsgliaTKbla, eRegno di MaUjur aflai fertile,c mercantile flgnoreggiatadal proprioR^, cht? ufa parti-colare lingnaggio. ISOLA DI GIAVA MINORE, DI NOCUERAM, E DI ANGAMAN. Da 11' Ifola d i Pentan fi naviga 100 miglia per Sch'occo per ar-dfez/fci^M air^o/tfi/f/Z^GirfiJrfm/wrf , non peročosi picciola , ch'il taisnfe'*" fuocircuito non fiadi due mila migÜa; divifain otto Regni, ogn' uno governato dal proprio R&. Sono q^ieiti di Fe/i^ch, di Baf/tn, di Samara , di Dragoja/t ^ dt Lanih'i^d't Funjifr (dove cava no fariua_» dagli Alberi J ma di ducaltri dell i quali Marco Polo non ri porta il nome. Cenrocinquauta migEia diibnre dal Regno di Lambri sittif^w veribTramontana fi trovanadue Itble, I'una detta Mocu^ra^, I' //3Ä Ntf- altra Angamaa: nella prima gli hibiranti vivo no com:: bsflie, nu-jlI^JI^v^ di ,e idolatri, nc hanno Rb, die li gn verni. Ab bon da di Sandali bianchijcrofiit,Nocimofcate,Garofani, Veriino, cdaltri Aro-inati, Angaman e un Ifola grandiflima, i di cui Popoli fono A nto-pofragi, che vi vono pari menti come Bertie, an d hanno i lea po, i denti, e gii occhi ilmili a queili de' Cani. Le loro Vittoraglie ib-jiorifl, lattCj e carned'Animalidiverfi. ISOLE DE* LADRON I. CalandodairifoJedel GiapponeaJl'iiigij vcr/o I'Equatore , fi trovanoqueit'Lfolc,chefonoalicltremidonrntabdclnoftro E-tnisfeno. Eranoagll Antichimco^nite.e noi dobbiamoriconofcer-SS^ n^'ofcoprimentodalfamofo Magaglian^s nell mtraprefa ddgiro ^ef. ' delia Terra, doppo havere tro vato u no Scrsrto a 1 Me^ao g to rno ,dell'America,acuiimpofcil fuonome. Gli Spagnaolt le no;niaa-^^^^^ i cioeädire d^* Laärom dalla profeffiDn^ di rubare, che f acevano qnefti fuoi habitaati: Da altri furo no chia-mate Jfih^/Ia Sapana dü normd'am dielTe, Hanno finalraente nel 1668 cambiatocoUa Religioneanchcil nomc^eirendo loro dal Padre Diego Luigi di San vi tores con altri fuoi Co.np.igni Gcfai-cß'LZT ri ftatö impoftoquellödi Mariana ad Ir^axe di M iria/j pare, come vogliono gli Spagnuoli, per perpetuarequello diM.tna-Anna d'Anftria ReginadiSpagna,fott'idicui aufpicjturoao rihabic,ite. L'KblecomprefeibtroqLieRononie^önoquafi innumerabiti ,c da fe fole forma noun' ArcipeUgo intitoiatodi S.Laiartj, il quale s'eftenderräi gradi 18 di latitiidineSetcentrion^le, e 17S, e 18 8 di longi rudine, che ±a la Teparatioae del J Oceana Orientale^ lirt^M^" ^^^ Ma re del Sud, 6 PacifiL;o. Q^lcüno ne /uimera cin']uanta,:Tiä quelle j che fiirono illuminate del Santo Vangelo per ine£zo del ^X/'/' tredici, lequali cominciandodal^ ' la qiiartad'Oftro verfo Libeccb, e vencndoa ünirc a Tramonta na verfo Greco, fbrmano una mciia Luna, Trono p rop rijifimo alle pianre di Maria, c Di v i Ts del la prorettione, ehe godonodi que-flaSovranaReina Iioronoaii(nangiäcomeliconfondonoa cij-ni Geografi, mä come apprefib gii /cn'ile il P. Äan vitorc^, che Ji niutöin altrettanti Sacri, volendofarCriftianoancheil rerretio ileilb )ft)no per ordine, come liegue: Gagfj, ch cgli c h iamb S. do-vami, chec la piü principalem Ic Mariane ,edi iSo lcrre,che numcra, la Capitals di tutte nelia Putgia di itrt Nfmt- Tramontana: Zapana^ detta ; Aquigumi S.Angdo; Trntan^ Buof/a FifLt Mariatia 1 Smpaft, i" Giufeppe ; Antitajam^ S. Gwaibimo ; Sarigan, S.Cario ; Gugnm, S.F'drppo i Älamagßgn, la Concetuon^ ; P agon, SJ^am; Agngan, S.France fco Xavem ; Aßhnfiß, }' AjJ^»^ tkne;Mnug,S.Lorenzo. L'altteda noi conoiciute, a'quaii r^un in Parte Jl tra- tramutato i I nome, fbno, MaUhrlgOf Ö MalA^frgOy la piü SeN tentrionale , la Engkfe, hlngbfe^ fcoperta dagl' Inglefi nel Se-colo pafTato, Mana, 6 ManaQ, Ota, Bata, Cbemoca, Guana ^ G re* gaa J Artomagan, 0 Oramagan, Bldlma, 6 Saavedra , Chereguan , Guahan, Mat an, Bai aba, Bacin, Bidivia, de Matehts, dos Areci-fes, Pulo Vilan, e le piti Meridional! di tutte fono dos Martym , cdos Avesy Ö äfgU UccelB. II CI i ma i do Ice , c Cslabrc ^ t ben che fe Sett^ntrional! fl^^na alquanto piü fremde delle MtridäonaU ,in niuna perO fouo fiejldi, Ö «Idi tccefTivi , ni provano i fpaven-Cätw . tod trcmuoci , a'q^uU ^'lig^iacciornj le vicine Ifolc . 11 Paeft motituofo , tramezza-CD di Palui^i , e tutto rics^perto d' uii' tieiba fpiuofi . hi qiiiinrjtk d' Alberi ^ TtitTi Ftftiütit^ difleienci da j noftrt, irrigiti da mol t i Fiuiwi , e la foU Ifola di Guan ne con t an o Mmi , * pift dl JO ififtili (lipefcigiMfi . Noi) vi tegnjino Annniili velenofi ; ni vi fi veggono fiumi, akii Urteil 1, che alcum fimili db T'-irtore, jqiuli prendoi-.o nou permangiare, ma per HiichjudeHi ntUc Gabbifi , e inf^gnar luto di parkie . Sin' hor^nvn fi fono qui- \JtttUi, vi trava te M i friere d* oro , d d' .irgenta , ne df f oia pr«riolj i «ppretiiflo melt o il feiTü , cba tr^üliucaiio con j poveri iVuTri %lle Lsavi Sp^gimole t t con le Concbe di Tartiiruciie j ch'^ L riccfioiiu lifi Toro Paefe Sonp frc ^ Tiragudun cuti due Fiumi . l^rcifeguen-do al Settcntriune , coniigui) ilia Terra dj S Ign^tio di Agagiia , ( dor ^ la Chie* f;i , e Cifa prinapalc de' P. P. Ccfuiti ) vi fono trt altri luugtii ^ an doppo 1' altro di buün foisdü per mitfetfi Jl cuperto daill' iugiurie de' tempi . N-cirHbla Zapana , ö J. Ani^ , ctctti dagti habiranii i^ra , i ün Porro itli* incontro delia Teira Socanrago» & S-i^ittroI'eifo Grtco i zri migüi pü ai'aiiri gH'Auilra ve n' i un'altro da tutii i Venti C[>p;rta . NeH lfnli Sii\fitt i , ö S. Ciuftppt vicino alla 'i'tira di Kaufaii i pure buoii Porto : conii; ne Tun« tMtr« 1' altre Hole proV4?dulo. 11 Pidre Crjlirt ndij fui Ind-a Sjrra vuole j t lie quflU I'opoli traggano la loTO ori- . _ gine dal CiLippoiie . Gran.la c il numetOLÜ quelli h-biiatiti, menti'e nelPIfola fola di ' , Ga^it fe 11(1 caniaiitf cijiqiunta «liij , in altrc quiraiiti mila , In altremeno , divifi in varle Popjlatioiii , le mt^giari iislle piajui.-e di jO-, di rjo Cjfe . Nelle Mantagjiedi 10, di ro, eincbi; di S,: leCafepü poli(e fono di legBO di CoCco i Tfit- , ti iiruiraJi fj^ladi pjlcm , cai iuRim:n:e ttifjci j divife in 4 flame «on le loro Poire, eCjrrtcic tefruci di p.ilTi.i , ctii fervono una pei' dormire , U ftcond» per mangijtrc, %■ { Ii t^Tti pjr ciici-i5.re , e la pi^ capace ptr lavorgre. '' di coljre bigia oiruro , pi^ churu per6 d j qUe'Io da'' Filippini , e di ßatura maj^iore, pii carpaleici , e fotti degli ßurapei . Le Donne portano la capeflacura artat luagi , e coa divtrll bagni la lendono bianf.i , all" iMontro rJngono oeri 1 -Fa-'^TI'« denti . Gli huotnini fi ladüno la t'.'djt ^ Ivfciatido folo ful cranio un ojHfftftto tondo » f tß 'fo^*-altu nn dico . M:i[>tenguiiii Uni fiii alia dterepitil di 90 anui , eb' i loro ordinaria, coinuneanche quella JicsnCo , muJjcandoH folo nell'occorrcnu cali'erbe , che iVrpe^ ricrtta hi loro illli'gnatü. Altro abbi»t;aiTi-nto nfju hani» , che -quello deJIo dato deH" innocenia., benche MoJf i(i viciofi i l pr^jirArr ch'i cfl-ne Tabaceo in ftonda, cbe tcngoiio d Wmario in bo«i . Non ferve dlmaoJa-^^ rs , fa fappiano alcuoe fcieiiK arti quei, che ignoravanoitno de i quACtto elcFTienti ^ bat^i^aK* n«fapfvaiio, cfie vi fblte fuoco ncl MaJido ^ ßnch« nel naufragio del jS il vjjdero ac-«ndete Jl i SpigniwU, ad ogni modo preAimono d i e litre d i maggior ingegno di tutte le altr» Kitioni. OLTervana inviolibilmenf e t Nabili di non accafatfijii mu ra'PIftbei, «^/j, £ i quili per miggiorcnente coaftrvar« lo fpteodore della nobiltä , hanno llotd Majjrafca- ^^ t i , ö fiä rt o Pern cor j ina lie n ab i U di Cttcc bi, Pia ta ti i, ad al t ti S rabi U j q na li eredi ta no □ gii i il Figlio deldefunto , mi il Fratall« , 6 Nipote , ebfi prendetid» il poifciTo fi mut* il nfl-me ill (juello del Fonda tore delia Famiglia . A' que t di bafTo lignaggio ni mjno ft pcr-merte mingiare , überein cafx de'Nobili, de' quali in Agatfgni ve nt fono jj Cafe , deni Gamorri , Pet Aiinff ii fervono di Pie: re col le Fionde, di l.ance', nell* punta delle qui' Aratt. llinveoe di fcrrapongo so da trfe, öqmttro liuguette la^oraLe d'olTa humane »the rom-p'nJtifi con fa ci liti, ctm ahiettanta rcflano fii^ den tro le carni , ed utcidono intviti-bflrnsnte, fen", che fiafi gii mai patuto t tovare rimedio contra tal vdsno > Moo haouo fcjii pirripiiani, mi fi Icbermifcani^dai colpidejli Auverfarjcoll'agilifide* lot« moti. Sonj qaerti Populi fema Dio , fciiii Ri » e fen a Legge » privi d' t)gni forte di politica civile : ni in tutte I'Ifole , ne tri ft; i Popoli banno Gipo ^etiirto , che gli ^ gav^eriii. L prin^-ipali vi von o da So vran i , formindo in oj^i Popolationfi cerra forte di Uenublica , in cui C prendomo i pircri » feflxa per«> L-ffere cenuti id ofiervare i decre-ti j elfendii irt bitia d* ogn uno il fare ppo , che vider0 pafiare Nävi degli Spagnuoli , e OlanJtfi - ma aii hovi cadderu »n:.he i i niiic.oerrort, cjoi ^ ihe ttuti gli buuttiitii , Terre , ed altre cufi;, havclk ro havutJ or^giiic da «tta. Tetn deil' Ifuii d i Guan, la wtaii»ti dalla loru trente > ed origii c , dimentitraroiifi anviw delb Ungua , e pciciö i Foreltieri feiondo eifi non s • fanuonmiia lingua , epaiLno coitie matti ; coil ia prtpria jgnoiiinia di iion jnten-deie d linguagglo Hiiinitio pi;ur;t Ld ^i^n iiiiisi di tutti gii altti. In lali tcfJii Jimiftiu , fn-C) ific il \'ti ciitile Fsdn^ i u^S' Sanvitorej di Bui^ci de Iii etTnpsjPia di Cciii gli tigtieri. (tll> tcsua M iaPio Batrefiitio , ha- f^u^ ^f^t,^ vendüii ;r,maiHtgjti ntrgli arLii;oli rfell;. I tdcitn ftrvii^t predjtatjoni. Sj partiegii i tal j efttito ii Migajo (^ti t6jo da Cifiti: per d nuuvo Mtfico , dovc traiienutofi , coniu ptire r.elJL i iitppfrt ten dclUCaitoJ^ca Rtii|>ciie , liij Ciugno del I^e^arrnü all ifola dj Guan ]idU T«ia d Agfidgna, atUidtfded ntjmc di i. Igira-tiu ,ii Agad^nu, fcjidimlo in tda h piima Cfi>tfi, i Catadtlla Ciirjsgn'a CÜif* RipaircrdopoiiCi^nipagni nell 'stlEtL- Ifolt, in du« aniii ccritmi ü Loni'ertiiojioalla fede ^^^ djCi illo luitc It f^piacetfttredici, n^ä ccntiptiando ellu le fut pierititicoi neliaPopola-lione di Tumhon, dilVoila lei nitglia (fi Asjidgna, te{\b tiufidalo li 1 Apfile del 1671 negli «nni dl fuq < Li , 31 dl Rtlicitnc , 12 de! lüü itiivü ntll Indie, e j d q falata. I Porn , e Fiaj^ge piticonofciute , Atjuada 15 Icglie ver- ib 1' Oriente , detto ancora Prmifre Terre , S. CiaCQßio , S. Af'ärca J S, GtroUmo , S. Nkolo , e ia Haiiviti^ delta ß. V. Par* ic il Paele^quei Naviganti, cbelo fcopnrono, ugnaliTJcntea' rntno , e ter t i Je j circondato da mol te I fü le t te , che forma-vangli vago diadcma ; e le principals Jbno ioi Crefpos > Eucna-imiiuev* > 6 Biionapuce , Makgem , Cnymana , c VoU^nt . Ali'oc-cidenre dclla Nnova Cki/iea trovafi la tfrr^t de Papouf , ch' eftende la fua pmita fin ioito 1' Equinoctiale j cd il popolo, - the toltiva quel ta parte di P^efe , i cbiamato collo lie Ho no- me GUINEA» mc Papom , b Papoai , Gen te tanto valoroßt , e flim^ta n^l-la fua ičdelta , chc tnolti Principi deli' Iiole conftnanti le af-foldano , per la loro cuüodia , come per appunto praticauo Potenrati dell' Europa cr^ Sviz^eri, Non maocanogli Autori, c'hanno creduto, chequefta Terra Ji Papous fia uo'Ifola da fe üeilä , feparatadalla Nmva Gume ama la vcrita dd facto, ^ t»^,^ I'opinione pih cotlante fi e, di Papms, ela f Guinea formano una ibl' Ilola rra i' Equinottiale, e I'ottava gra- n^iJ^f^r-do dilatitudine Mcridionalc, e traJi 166,e 180dilonairudiac. JsU lfi>i*.. ISOLADI PINES. Nelfa noflra Accademia fi trovaun picciolo Libretto fta m pa-toäRoven nel f66S da Lorenzo Mauriy j tradorto dall' In-glefe nel Fiammingo, pofcia in FranccrejiJ quale ci narra i I Tue- 'tCf^," ccfTodi quattro Vak^lli, che parnrono dall'laghjkemjmcn-treregnava la Regina Elifaberta ^ I'anno 1583 li rj Aprile , c pa dara c' hcbbero J' J fola di S. Lorenzo, furono allalki da cx-ii- r^npe/f^* deliiJjma tempcfta , cheduropiii giorni iiella i'uaiaqLiiecadine procclJofa f^mpre coftanfci di matiiera, ch'iJ pxiinod'Onifinrc ^ urtandoneUe Sirti, e pcrcuotendo vagaboudj nc'Scogli, (pei-xati j Legni , cd arenare le fpeianze dc'Naviganii , rduro-ng mileiamcuiie in^ojan daJ naufra^io , ^falvandoü Iblü un ^^ ^^^rirt Qio^. Y^cfUi. He , chc , doppo lungo contrafto , approdarono in un' Ilbla_» ^ella Terra Auflrale del tutto dishabitau , Nel progrefTo del tempo un VafcelloFtammifigo f« fpinto da' Venti alle Piagge di queft'lfola, c troyb , che (jucftc fei Perfone s'erano molti-plicatc fin'alnumero d'undiciin dodici millc habicanti, chcj fljetpmV^ parlavano Inglefe . V Ifola fii chiamata Pinei coi nome del 'tpopihtß 'Giovanc, ch* appcllavafi Jmi , ö CeGirg%t> Bims, il quale arri. Vato aireti di Si anno, ed il feflagefimononodel Tuo arrive ncir Ifola; trovandofi sii 1'ultimo periodo del Tuo vi vere , be-nediffela ftiaProle, pregandoS. D. M. , che la moltipljcafse , c 1* illuminafTe nella perfetta cognitione del fägroiantö' Evan» gclo; e nunierando folamente i Figliuoli, Nepoti , c Prone-JJiiii'^^po" vi venti deiruno, e I'alcro fefib > netrovb 1789. Manon f- havendo altra relatione , ed il corfo diquafi trent'anni oon ha-Vendoci certificato , n^ fomni^lmftrato altre notitie deli'efiften-za , e pofitjone di qucff Ifola , habbiamo fofpe/a la fua deli-Ntfflci^ neatione ne' noftri Mappamondi , 'fin tanto , ch* il benefitio f^'^TJr ^ellc fiavigationi ci dia contezza misliore , e certezza incon- ISOL A E GITTA' SEVARINDA F A V O 0 O S A. Ki. : r JlHttft kimata Apa-ertfe. ti-ljttrla /ii pSfttftdt. Chtk A ^Snttiadm * Paiicfiij tn^t fit- whfa r mjleria ^^/patfti Partoriroflo 'le Stampe di' J^efeiio MkhaUt in Parigi nel I-677. quatcro Tomi in ii, che ( fecondo il giuditio de' piüt Prudent j J contenevano un favolofo racconto > ch'un'AuCore, t) beiringegno jnventö ; perfuadendofi, ch'il Mondo gli pi-ef tafle quel la fede , che ineritano 1' Iftorie piü ventilate tra fa-pieiiri del Mondo , che vanno in traccia de'la fola veritäi. Finfe queflo Scrictorc innorninatoi checerti Nocchieri Per-fiani, veleggiando nell' Indie Öriencali foflero fpintt dalle fu-ribonde tetnpcfte verlb la Terra Aurtrale , c che icopriflero certo Paefc, c Popoli, derti Savarambt. Pervenuto poi , doppo qualcbc fpatio di tempo , orecchie di Srvans gran Sa-cerdote del Sole in Periia la fcoperca di quelle fltiove Pravi ncie , fil perfuafb da un Giovanc Veneto ( gran virCuo(b , e buon Cattolico , che fatco fchiavo haveva pro vato le vicendc della fua raifera forte, ed era di ven uto final mente Maeftro del fu-derro gran Sacerdote ) di portarfi alJa conquifh di quel nuovo Paefc : -il che fii efeguito , e di buona voglia quei Popoli fi fbttopoiero at dominio del S^ät'is , che in un' Ifola cdific6 una Gitta, che fEi dal fuo notne chiamata S^varmäa, ovc pure co/lruflTe un fontuofb Tempio dedicato al Sole . Quindi nacque , che i Popoli di quelle Provincie, che nella pri m'I fij-la £i chiamano 'Prißarambi, e nell'altra Stracarambl j fottopo-fli, chc furono all' impero di Ssvarls y furono tutti appellati S^varaTtibi . Q^l'iiJ riHrttfo, e!' epilogodf<]ue! fognt), MoUe for;o ragiont, thi fanao credere, cheilrafconlo fudetto fij una mera lartntioiie j imperodh« J'Antore Jl arrofCfoc^ e vcrgDgna/idjpMbJicariiiiruo.iom^f pernon foggiacer forfe ^ qucHo di cnenzognere . Crete tl fofprtio, peril ttmpt), in cui afTerifrt tfsere flatc fcoperte quelie Provincie , attefufKc ^diil 1417 prcfcnte, fono rcorli quafi tr^ Scroti, net quali taAti fapicn« ttfBmi/rtorki, e Uengrjfi, chediedero conteiza cfaltiilima di ogniaiigolodi Temnuo' vamente fcuperra , non iraj trä na<: in si lurr^u tempo la noritia di quel Paefi, ccoQ%iicn£<;mei!t(;iniiniiginiiri. iiiolcte jalienafiai ugiii probiUUii, ciie in quel tenjflj ilgrjn^ceii^ote P^iflano (lominafie 1' Itriptio dfll* A(ia y pcifhe 1' empia Legge dfir Alcoräno faggitigö molt f Sf coif a van ti quellt PioTincie fotlo il fuo t(rannico Inip«-rci, Di qneila /yf'peudafi Junquela crtdenii, come pure di qiuJkdl the viene dcfcriCi^t.in gcadi miiiuti ji Ji kritud^e Settenlnonale , fcopcrta iecondo il publico n-iiTiirdlo M 17 rtgijflodcl TÖfJ cull' OL'Cifiane » ehe jl VafctUo detto lo Sparvieta Ol^nil. r,' fu Ivj ^Uuto dalL- tempetlc, ci.mt Ij leggenelta rtlAtianetradotca dit Fiannmin-£u M.nmtjii, LireiiHuo.pti höia I' /fuJe fofpttte, e forfe iromaginirieda il nalLro coifa P^eS mLi^ ed e^iflt-^nri . LA GRAND' ISGLA DELLA A U S T K A L £. TERRA trevare giuftitia al Seggio dell' Amiraglio , dove framifcbiaro-no co' lamenti la diftinta dichiaratione del lore viaggio , come pure le qualita del Pa^fe nuovamcnte /coperto a cui die-dero il nome Merid^onah . DilTero, cfleremolto fertile, fn^ruid^ trovandovifi diverfe Radici per fare aßai belle tinture j Ani. mali di varie fpecie; Uccelli vaghiffimi per la finezza dellc^ piume, con cui ftirono dalla Natura veftiti; Pefci aflai pretio-fi, ed altre fingoiaritä di rimarco , Gh' il Paefe fia mediocre-. men^e popolato da Genre docile , e ben compleflicnata , an^ c*ßumtJt-dando la maggior parte nuda , e principalnientc i Giovani" coprendofi altri co Manti tcHuti colic penne de' lofo Uccelli fin* al .ginocchio ; e Ic Femmine dalla cintura fin* ^ mezza^ gamba . Le loro Habitation! vengono compartite hora in 40, hora in fio Gapanne , ed ogn' una di quefte radutianze ub-bidifce con puntualita , ed oflequio incredibile al fuo proprio Sovrano, ^ Principe , Altre armi non portano»fuorche TAr-CO, e le Frecce , fervendofene piii pe'l trattenimenio dellu Cactia, che per gucrreggtare , egodono frä loro una pace con^ tinua y fchivandoal poliibile gl' incommodidelle Battaglie. c aupkntaria. Vienc riputata da alcuni Jßa la Carpentaria dsiCc feparata , Rkri perb ptjr^ble conjecture la creddrto unita Colla Nuovaj c nu gm Guinea ; mä come di quefta non habbiamofin'hcraakr^coa-teize, che delle Tue Piagge Occidcntali, come refta danoief predo nclln proprie Tavole , cosl non potia mori porta re mag-e^". giori notitie licl fuo lUto . Fii quefta icopma daCarpentario Olandele ns' gradi oito , e diciafette di Utitudine Meridiona-le, e cciito ottanra di longitudine al Mezzo gior no della Nuo-fnvnw» va Guinea , all' Oriente della Nuova Olanda » c dal proprio Hü me la cl'^i^in^) Ust Carpcmr Laniit. 'kuova olahda. Trovafi qutf^a colla fua vafta eftensione Vituata tri i gradi lOj e 35 di lütitudine Meridionale , e 14.7, e 190 di longitudine , divifa in due parti dal Tropico di Capricorno, igno' randosi -a-ALiora 1 flioi termini precis! Vfrfo la parte Orientale. Gontrovei tono gU Autori. fe quefta sia Ifoia, ö pure um por. tione della terra Auftrale , le di cui Sponde furono navigattu da Marco Polo, nominandonei Rcgnid\ BfarhfLwacbte Ma-lajur da lui visitati, fecondo la fcde autentica, che ne ßiil Padre Terra Rofla . I Moderni foglkmo cbiamare tutt^ll giro della fiia vafta ef-^^^™ t«nsione col citolo di Nmat Olanda ^ 6 JVtf w//oflaWr dagli Oiandesi -^X^ quefti non furono i fuoi primi Scopritori, fono al meno quelli, che colle loro Navigationl vi haitno ape rta nuova ^mujitm fcrada per approdarvi . Furono parimente dagli Oiandesi di-^/ «)nn*-vife le fue parti colla varieta delle denominationij chiamando "" quella parte. che cade fötto Ii 21 gradi di latitudine Terra Comotdiay che fcoprirono nel A'gradi 16 corrifpondt la Terra di Edeh , dove pervennero nel £ 61e quella , che giacc Ibtto i gradi 30, fii nel denominata colnomedel- Ti^sA la Terra di Lern», Poco, 6 nulU fin' al prefente s'e penerrato dellc qualita, e coftumi di quefto Paeie, bpcrchei Navigan-ri poco vi si ftrmano per la Icarfezia del traflico , 6 perohc gli Eui-opei non si fono ancora impadroniti de' fuoi Luoghi , cönie aßerma 1' Abbate Baudrand . ISOLE DEL MARK DEL SUD. Vcrfo il Polo Antartico fi 'trova hTert-a Außtak , ftacca-TtirttjSff ta iiall'uno, c J' altro Continente Vecchio, eNuovo , che fa jr^uiß/a crejci-c fia Ifolata. Viene attribuito, ch'eilafofle fcopertadal ' Capitanü Gonoevtlle tiella Gitta di Honfleur in Normandia , clw: nel 150 j vi fü fpinto dalla violenza de' Venti all' bora, ch'egJi veieggiava iiell'lndic Orientali . Quei^o Signor:_, fece un'efatta ddcrittione sii le qualitli di quel fuolo , e coftumi degli Habitant! : indi ripatriofli ^ c per autenticare h fcoperta dl quel Paefc fin' all' nora incognito , conduHe feco un -Figlio di quel dove mife i piedi in terra . Mä il fini- ^^^^ ^^ Equipaggio cadeflc ndle thtfiopnr^ man i.d' un GorJaro Inglefe prefib le Corte della Normandra^ Zm^ ^^^^ virta^irjfda Jarfei : ricorfero gh afiahti Francefi , per ^^ ' Pam II ti'o- Ifok di Salomona. Air Oriente della Nuova Guinea ^ verfb le Twe del Polo Antartico , e della nuwa Z-elanda fi veggono ^ Jfole di Sa- jf/p hmone in numero di a o. , le quali ( per quanto ne fcrive 1' Abbate Baudrand ) furono I a prima volta fcoper te dagli Spa-^"''^ ' gnaoli lotto la condotta di Aharo di Mendo^a nel 1567,, che verfb i"»»!*. Tanno 1600.. refe Tanima al Creatore in qucft'lfole . E per-che.gli Europei non fi curarono di ftabilirvjß ; altra relatio- Aria^iu^ ne non fi cava delle loro prerogative , iblo che godono Tin-fluenza d'un' Aria afiai tempera ta , oltrel'abbondanzad'iiqui^ fiti Pafcoli J ch' inipinguano loro copiofi Armentl . S« rende mokoprobabile I'opinioned'alcuni , che vogliono queli'1/bIe ZfZ cfi^ cflere habitate da um'' aggregato di varic Nationi ; atterochc tanto ne' coftuml y nella fifotiomia, ncl Hnguaggio, coinenel colore fono trä loro norabilmcnce differenti , Altrc nociric^ tion habbiamo di queft' Ifolc, ecccrcuanJone i loro nomi, che ^jjjJ «[f^ fono conüderabileper la fua lunghezza di 150 le- ghe , e 1Ä di larghciza , coa un Porto molro ficuro , cliia-inato deU Eßrella. b eit^lU ScrJa , perche fi^jrma cinque Scni jieili Terra , che moftrano la figura d' una SrcUa. S. Giorgio , Marco, S. Nicdo, Arracifh, Guadalcanal, BoTicrvißa, S, Di-mas J la Florida, S. Giacotna, S. An^ta, S, Cateriaet, 5, Ct'ßqfam > ie tri Mark J H Nomff dt Z>«, t Ißa de" Rami ^ S. Gcrmano , Se-farga^S.FrancefcOffGtiadalufna. II P. Alanfo d' Ovaglic della^ Compagnia dt Gcsü , che fa la Storica Relatione del Regno di Cile, riferifcc, che I'ifole di Salomone fi trovano all' Occi-dente del Peru ne' gradi fette , e dodici . Le defcrive afTai in mimcro' , e di molca gr^ndezza , trä ]e quali nc conta-j 18 per principaii , dando di circuito ad aJcune miglja 1500, ad altre 150. TERRA D £ Q^U I R. Pictro Ferdinanda jQ^ Spagttuolo fotto gli aufpicj dl Filip-fo III Ri delJe ^pagne veleggiandoael i4o6 a Mezzo giorno den* irole Solomon! , s'mcontrb nella Terrä di OffÄ-, cosldetta Tfffm Jl dal cognome del lUo Scopricore. Vogliono molti Geografi , che^^/^^ quel Pacfc fia im'adunanza di molte Ifole flaccate dal Conti-nente , prek'icndo all'altre piü ptcciolc quelle di delh^"^ Spirito Santo , e della Njf&va Zflanda . II prederto Fcrdmando ^ir parlb con qualche ecceflö , aü' hör ehe defcri (Tela Terra del-lo Spirko Santo iiguaie ndla fiia dimenfiojie ä tutta T Europa, cNaroIia fin'al Mare Cafpto , e che i Paeüda luifcoperti fte- ^sitjtj* no fotto la Zona Torrida, eftendendofifin alVEqainotriale; peroche , f^cib foflc in ogni pane vero , farebbe molto proba-"'' büe j ehe in uri Paefc cosi vafto ii fbHero horamai ftabiliti gli Europei cof loro č-ummercio ; e che altri Piloti havcffcro ten-tato di penetrar^ 1' eitenlione di quelle Proviacie , dandone al Mondo quaL-he coacezza , comc in pochi anni fecero quellt dcir America , doppo che CHilo£ano Colombo , cd Ameri-cö Vefpucio fcopjrfero quel Nuovo Mondo . Sofpendiamo dunquc per hora Ja credenza , aftenendoci di coHocar ne' no^ Jdrri Mappamondi cib , che da Pcrfbnaggi autorevoli , e moU to periti ne' Siltemi del Mondo, ftimarono immaginario, cd alic-uo dal probabilc. NÜOV A ZELANDA. D' ^Evefi ctM-regge-re r errore ,in cm trafcorfc un^ noftro IntagliatorCj che fcolpl i! numc-än-fffwr-jq i68o. in aicuni 4c' noftri Planisfeq del Mondo Nuovo , in vece del fuo legit-timo 1654, ndqua^ le fü iixtperta la_* r -Jitaova Z^laada, che 'da molti viene crc- r-rf^j p^«« AiTtff/tif tineiice della I er ra AuArale. Altri vogliono , che ßz un2 portione di qudlcj vafte contradc poco ft mentovatc , c_) fcoperte da Pietro Ferdinando Molti la riconofčo-no fott' il nome d' Ilbla dillinta > c Ic-param col benefi-cio de'Golfida ogni S&l^nžrijofte J MfaafT. o XiT 1 JSari i ^X/ o VA Capsf CifrigM O'fUtO I'Ojrffc ife^ttaie c^sü, ^ Jeff« TZMJlJt VHGLA STATI^dei ^{häaftd&s'i VT ■rJo^JL^ Sity f a " ü d^rAtmtJ-ivti w If^ftiwxif A ^ssOiz^ Giorao atu CtOlJ' «ondaiio i\ lijogo Jrili r« refdenia. I S O L vaao t 4 clie (intono fpie Tiii^m gjire da gli Europei . Ijepritmft. loro Cifc rifEomighaaa »I* le noftre Ghiaceiire di otto ia luve piedi di diatnitro,« foprtiljäci, i>dodki d al' , l«ia imicuiili Purtctinta bar» , che convitApie— ga ril ancora una Perroaa di UtiJiocre llatura ^ per «ri' trirfi . Le lorotaavetfi-tioni funo lunghe^ e molto Ctmpfi. riojjfe ^ per !■ atfectationi, "»Ž*" che v' inTerifcoito ad DjniA-rnometisö : p^r falunrft , abliifjiinci li tefli fin' agU gftiocchi , t le Perfone piÄ civiU protlranG in terra , ptf: tfgjio d i (Mi ri irtf reirte afsef^uio varfo gli imici, Ä Cünaiuoti , in ul ßuira n veri fcoao. n do ro£ c j n/l^fij Ji nodeliberjrelopra quxlche Sttu . fittodi con rcjueoEi, ^ mi-teriiili Ststo, G coiivt^ciiiu nelloro , cb' 4 lina fabbrica cofLriitca äcil' of" fett o . Qiiefto Popalo t mul to beliicoro, e novaft fpelfü qbIIc Battaglie con. troaivicirtu LcFemtniae fonodilTjlute, fcsitre , e ' fommamtnre impuJiche - ' Hariiio it loTO propria R^ , chs chSartiauo Htnrit* j e perdift.BgMrlodil Volgo, gli formaiiO una Corona d i ^nne h lan che ^ ia^hlrlaa' da Ad o la poi can alCT'C pjc-tiole plumt verdi, e rof-ndente da (tiecir. Continentc. Trk tante diverßtä d' opitiioni , tutti d' accor-do gli Autori dellc medefimc, coafeilano , di non ha verne ■ Futrt;Af*-notitia , che quella deile Coite Occidentali ; ondc ^('(rr.jm'" ancora Noi neUe noltre Tavole, ä bello ftudio , habbiamo i^fttwt. lafciato T altre parti iatcrminate , trk i gradi 30. e 45. di la- titudine Meridionale , e e yo di ^onf^Sm, P^ifo Ne'gradi 17. di latifdine Meridionalc , di longitudi- la quale ne «oftn Mappamondi habb.amopolto un Aften^o, „e fi fcopcrra /al Prefidente Giacomo le Maire xef 6.un' per dinotare il luogo precifode noilri Antipodi di VenetiaPa- Ifola , che gli OUndefi chiamarono di Coco^ tria deli Autore, ' , . - . . D I C O C O S da f^Vi ISOLA DI HORN. . , , -----------------— > per la quantitay?«)/«*.' Cüniiderabiledegli Alben diCo^-os , ch'ivi allignavano . W do m qualchedj.taniadalh medefima , cila comparifce di figura piraniidale . I NationaU Tono roburti , aflai ben fatti , agi-Ii Notatori -------• '' - .. > ö tjt St/rifii^, hltnJa^Kf . ^^^^^ le diedeil nome d'Har/* in memoria della Gitta diquello nome, che giace al Sctteiitrione deli'Olanda . Le Coltiere di queft* Ilöla ibno geocralmeiitc fterili pe'l terreno ariiccio , e fäbbio-nofo^Llie Ic cuopre , peaeirando poi ncllc parti MeJiterranec» s" inconttano ü'equentÜlimiintoppidi Montague tra fe lleflein-catenate , cli'aicro non hanno di buono , che fpeili Rivoli d' aoque pretioie . fecondc pero fonole fUe VaiIi tanto nelle Piante , come negli Aninutii d i varic fpecie . 11 ibiito nutri-ciAi dtgii niento degli Habitant! c la cajrne Porcina , il žrutto Cocos , c la Rad iced'A cona. 1 NatiiibJtülüiLi^Um^g^Jor partegiglli , ed aicuni olira^ri , g'iTidi , roKufli, c No' taCDiimt^^tO dffiflvolii j^nonel giuJicio profoadi, c>|»iffOaopre(ti> CutCu cijj ch üfftc ignudo , come d rimanencc della Plebe , nh diftinguefi dalla mcdcsKna , Ic non congiiatti odcquiosi di vaflalUggio, che i fuoi Sudditi glj xendono. ISOLA DE' TRADITORI, Nel tempo medesimo, che fq fcoperta I'Ifola di Cocos, tro-vom quella de Traditon , cosi detta , perche i fuoi Habicanti iotto colore , e fin to prerelio di voJcr amicbevolmente rraHi-care con gh ÜlandeJi: unafquadra di mille Ifolani aflälirono t FrW«,-. Varjeili con tanro lUrore, ed impeto, che fe 1' A rti. "'s'; glieria -L ^lieria non gluocava contra 4 Felloni, gli Europe! rcftavano ^.^'■/''^j* vittlma delUloro barbaric . Abbonda il fuo terreno negU Al di Cocos , e radici foftantiofe , chc nominano Ubei ; e tutti rkonofcono un Rfe nationaJe per loro Sov rano . Nume-AUn T/h comitiva d' akre Ifblette drcondano quella di Tradltorl \ c htu, le piii nominate di quel giro fono Ihnden , VUegen , Vert a-tier , Gop de Hope-Home , tu:re picciole , Aerili , c nidi tie' Ladri. ISOLA DI CALIFORNIA. Sttff^ *J ^fitußettt diJ/' lf S. T mas, Cane j Parum , S. demente, e S. Calelma, Jfok alle Ptägge delk due Amevkhi , h agnate dal Mare del Sud J principiando dalla Coßa detla Kmva spagfta aerj» il Mezzo ghrno. M NelTiifcire dal Mare di California , ed avanzandoci verfo it mcizo giorno , in facda al Capo Cinaloa , incontriamole due Ifolc de Monaci 18. leghe dirtanti da Terra- ferma, d ore, con flcu-rezza , fi portbno gittare 1' Ancore . Indi feguono le due al-tre Ifolette di Mazatlan , dietro le quali e^ un Porto del me-defimo nome . Ne'gradi poi 13. minuti ^o. fi trovano trfe Ifo-ifthtud,}^ lette in uguale diftanza , det te Ui ires MarUf . II Lago di ^^tecoacaii i che fi fcarica nel Mare del Sud, in gradi ij. e minuti 30 di Jatitudinc fpiegatonellanortra Tavola delU Nuova Spagna, coniienc T Ifble di Tecojnartan , Tampunbi ^ Xeitacat-lan , Aquacapan , c molt'altrcrntiominate ; c nelie Foci ddl* tfoUitft^ ifteflb Lago giacciono quattro Ifolette di poca confideratione, col nome proportionato d' Idas Deßertas , Per il Rio B.irran-nia , 6 Barravia s' en tra nel Lago Capela , b Cepalium V/fjr^^i» Ma^e , nc'gradi 165 dilongitudine > e tra li 2.1,, c di la-titudine Settentrionalc , nelle di cui Piagge jbrge Sfole Pa-Xf.p*ta£B- aaccratf : Cosi nel Lago del Mefico/iruato in gradi 170 di Jon-gitudme , e iodi latitudineabbracciaalcunealtre Ifole . Non VI mancaiio Aurori , che attertano, chela rterta CtiUdelMtß. fofie fonJata 1^11,6 901 fecondoaltri, fopra moUe libJe š fimiliiudinc della noftra di Venetia col nom^ di Chemißaa, P'^^^'^^La.veritäe, che Ii ij Agorto, nel 1511 tu rovinata j c prefa per nome de\Spagnuoh da Ferdinandu Cortcfe, dove anche müri Ii 2. Dicembre ncl 1547, nel qu^ie fü dichiarata quella Cjträ Arcjvefjovale , doppo io anni , ch' crailata fatta Vc-Jjfd in^n- Icovale , Ma tinalniente Ii Scttembre del 1629 inondata Ais„m. dairacqucdcl Lago, vi perirono 40000 habiranti . AI Greco Levante , nove Leghe dirtante dal detto Fiume Barrania, ne' šradi minuti icj i] tro(^a 1" Ifoletta di S. Aadrea fl-egiita d' AI beri , con un buon Porto verfo il Greco ; dove il Marc, bacciando quietameiite le Piagge , ammette !o ^candaglio di braccia 17 nella fija profonditä . Neil' isgreflö della Baja di Xaliji.0 in gradi ii minuti ^o fono portc cinque , 0 iei liblet-te Icnza nome • e nel &mofb Porto d' Arcapulco , in gradi 17 minuti ^o ( dal quale partono annualmente i Vafcclli per Ic Fi-Jippine ) nella CoJta Occidentale fcoprefi un' akr'lioitrta tut->>;(:. attorniata da'Scogli , chc ad altro non fervono , che d'ia- Jei irti iiUti*r. Cerrt/t, Parte U, top- toppo ä Naviganti , e di tiafcondiglio a* Corfari . Preišo il Fi ume Gtsi^atlatt in gradi 16 minuti 40 rt vedono pure tre al-tre Ilolcttc fenza nome , e fenza dote veruna di rimarco. Quella pcrb di S. Catmna, e di Andrea vidne al Fiume Xi^ Pfttm^n capda., cd otto leghe dirtanti dalla Baja di Guatimda > ancor- f chc circondatc daltc frequenti Sirci ; fonoalmeno feconde nel m, f^sj. Tubacco, Bambage, ZoUb, Partei, e Cacao . AH' imbocca-tura del Pnrto di Rio-Lefsa fpunta un'liblctta , con due Scogli (ituftti prciTo le Ccitiere diNkaragua . Nd G0IÄ delle Saline giacciono rifole di Nroja , e quella del Cam, con un Porto afiäi commodij ps'l refrigerio de' Naviganti Partaggieri. Trä Ic Piagi^e di CojUt-Bjcca , e quella di Varogua, s' interna pure un'aUro Go'fo i>minato d' una copiofa moltitudine d' Ifole , fuffi^ienti per ibr nare un'Arcipelago , tra le quaii le piü nominate ibno la Barisa , di Matia , d i S.Marta , Montuofa , er^n^. C(th,ya j S^tcaro , t quella dt T^abacco c la ^hU graadc , c la^J^'f pi.i Orientale, che concede la denominatione a tutte 1' altre dd Güiib prcdetto. ISOLE DE' GOLFI DI PARl'TA, E DI PANAMA. Prima d' entrarc ncl Golfo di Panama , fi trova tra l Capo S.Maria, e la Punta di Chame il Golfb diParha^ nella di cui crtremirä in 7 gradi , e 10 minuti forge la Cittä di Na ta : il numero ddl'ifolc;-, e la quantitä de' Scogli fparfi nd Golfb predctto , c cosi grande , cb' i vi pare /iali fpeziato il Conti-nente, per aprirc Tadito ä quell'ondedi circondaretanre Maf-fc fadofe y C del tut to infcconde .OJtrepaflTandoil CapoCbame, {fiUi^fi-s' entra nd GoUo di Panama , denominate dalla Cittü di que-Ito nome che fii abbrucciata da' Venturieri nd 1670; indi " riftabilita dalle fbndamenta su le Sponde dello rtefTo Golfo in - liiogo piLi commodo , pe'1 commercio degh Stranieri , c ficu-rezzade' Spagnnoli- Vicino alla nuova Citta compajuno fette s-at^tf^-Ifolette , ch'altra qualitä commendabiie tion poifiedono, fuor-^'"'^-"'-''-che quella del proprio nome Ottoifullio, Oiioque, Maof .Tctqua^ o Tavoga, Tavo^iuilUy Perrico^ e P/rfw^fwiro/. Nell'uicire dal Golfo di Panama^ dodici leghe dirtanti, verfo Maertroia-8-gradi, e minuti 30 di latitudine , c 194 di longitudine ^J trovano T Ifole di Cubagua » e delle Perle fcoperte da Gafparo Morales nel igt^, c quella di Pachgus vcxCo T Occidente , a(iai piit picciola deU'aotecedcntc . II Golfo poi di S. Miguel^ bdi S.Mi- m^iu ff^-cbele in 7 gradi, c minuti 30» e ripieno di mohiilime Holet-te fenza nome , per effcre totalmente prive di qualita com-mcndabilj. Da querto Golfo con breve tragttto fi pub partäre al Gol/odUraba , per poi tragittare dal Mare det Sud ä qudio del Norr. Piu avaniata nel Mare giace I'ifola di Cocof , b di ifft^Jic»-in gradi 5 di latitudine, c ^85 di" longttudinc i efen-^^ za variare paralcllo fi trovano gli Scogh, detti Malpelo, in gradi di longitudine tutti all'Oriente del Capo Corriemes ultimo confine della Tcj-ra-fcrma . U Ifola di Palmes b vicina alia Baja di S. Bonaventura quattro gradi dirtante dalla Linea verfo i I Settentrionc , laqualc ha due fole leghe di giro . In gradi tr& ^^^^^ di latitudine trovafi poi quella di Gorgona eccelfivamentc alta, ed ombreggiata dalle proprie Sdve , c ßofcagÜe, ch'in ognt parte la coproiio . Otto leghe di/lante da querta , trovafi r Jfola del Galla, che noa ne circonda piCi d' una , e difcorta Co-\o nove dal Capo Magaglianes , tra quali trovafi il Porto S. Cruz • J^ole oh re la Linea verfo Mizzo giorno nellü Piagge di J^to. Scnza partTrc dal Mare del Sud , palTata la Linea , entrati neirEmiifero Mendionale , nd prjnio grado dilatitudme, sü le Piagge di J^tc ncl la Baja ds los Cafaques, s' incontrano le due Ifolette di Golapeps deferte , e del tutto abbandonatcij •u^j«.^*' Nel primo grado, c minuti dieci vedefi V Jfaladeila Plata , b fia del Argento^ dirimperto al Capo S, Lorenzo , cinque leghe dirtante dal PortoVep , c di due Ibie leghe di circmto . For-mando poi le Piagge di Q^to trä i gradi due , e quattro un^ Gollb , lcoprefi ndla di luicftremitä , dove sbocca il Fiumc Cuniaquily chc bag na la Gitta dello Itellb nome, i'Ifoladi Ptt- xifo/ap^ na , ch'e una dcllc maggicri di quelle Corte , con qualcho A ail habi- habitationcjcd tuvanzandofi nel MarecolleSirti incatena«j ar-riva ad unirfl »WJfo/ma dt S. Chiara . La Citta P^rtA , tlic fu gli Olandefi coafccrata aJlc ßamme iiel 1615, hä il fuo iptrtt, I»orto cinq lie gradi diftancc dall' Equatorc, chi- apporra Tom mo ibiltevo, commodo > e rcfrlgerio principalmentc ä Naviganti di GuatimaJa J chcpaflano colä per invlarß tolle Joro veic vcr-{6 il Peril, dove Ci crovano I'Ijhk , o dc' ne'era- di fei, e JO minuti : dove terminano le Piayge di , tro-vanß altre üble » che pure ritengono ii mcdefimo ncoic di if.dtiLtt- l^f^pi ^ C 1'ultima di quefte ^ fenz'acqua dok nc* gradi 7 minuti 40 offčj-vafi un' Ifij-letta tanto abietta nel fuo efierc , chc fin' -hora fen giace fcn-t/oJifuzz norpc . In poca diftanza trovafi pur' un'altra d' ugual baf^ finia^mM. , C cosi povcra , chc mol ti Autori la paflarono lott' il {ilentio . Ne* gradi lO crgnno l'incolta frontedueMqnti, ofia s/ fpogliati daJla Natura non j^j manto decorolb dcllePiantcymä ancora d' ogni palmo ■di terreno; lafčiantiole come ludibrio-dcin^üle > che nioflrino Vofla fnudatc ne'loro dirupi . All' ingreflb dd famofo Porto deila Citra di Lima, Capltaie dd Pcrü (che nd 16BS reflö mi-kramcnte fommrr/a da la violenza d' un Tremuoto J eompa-.''' ^'/jic/d dt CalU& aflai bene coltivata dagU Habitanti d' un fuo Viliagjjio i^:apolatilhmo , e ben di&fä dalla Jrortc/.za cofpi-cua fabbrjcatavi dagli Spagnuoli , per la ficurezza del Porro. Pafiata Lima , prima che fi t rov i la P^nta di Sangallan , s'in-i^u. -contrano fei , b letre IfoJertc fchieratea profilo Tuna doppoT altra , e terminano all'ißcontro dclla fudctu Punta . Fnjal-mentc ne' gradi 14 finilcono Ic Coftiere del PerEi coll' Ifole di Guaxay h G nana , ed un'altra di Lohoi ; amenduc ileriii , defer te , c fenza un forfb d' acqua dolce : ddJe qiiali potreb-■bcfi dire verificata la maledittione , che diede il Signorc Iddio ibpra i Monti di Gelboe : nec Ros, nec fiuvk cadi'fit fup^r -vqs. ISOLE APPAilTENENTI AL CHILL ^^Ic' gradl 15 di latitudine JWerldtonale , dove priniHpta il Chili J hole bagnato dall'ondc pacifiche dd Sud , in poca di-ftanza dalla Terra-fcrma d i que Regno giace /' Ijoktu di S. . if,i,ttMdi Felke J b dsiVentudadas čii poca confideratione . Conti nuando ■s.nUft, la navigatione sü I'ifleiie Piagge verib il PoJo Antaftico fi tro-vano nel grado 30 diitanti dall'Equatorc le rrc Ifclette col no-mc d i Tot oral , MfiMllottfs , edi Paxaras . Un poco piLi Ion tare da Terra-ferma nel grado di latitudine veggonfi le due Ifole divan Fernandez, la pib Orientale dl quelle e ne' gtadi tffU Ä 157 di longitudine , e viene detta 1' libla di Tkna , per cire-re la piu vicina al Coiniiiente ; I'altra afTiki ptU berlagliata ^lail'onde marittime , pe'l iito dove tutti i venti contrailano, jfti* A I ifold di Fui'-ra in gradi 155 di longitudine . Q^efls, ^iJ». ancorche piu picciola della prccedente , fc perb moko piu fertile fi ne'Pafcoli , co'qi;alt nudrilbe quantka di Porci , Capre, edaltri Quadruped!; come nel Legnoiiandalo > e copiofe fon-ti d'Acqua molto pretioia . ScrifTt Alfbnfb d' Ovsglie nativo ■di S- Giacomo di Cb'de , chc Ivan Fernandez fcopritore di quelle due Hole , Ic lafciafle con tellamcnco efpreilo alia Com-pagnia di Gesu , tanro nel doniinio temporale , come (pifi*. tuale . Dirimperto alia Cmdad , 6 Cittu de la Conception del , e fiiggiorno del Govcinatorc, ne'gradi 37 miiJjf^l di latitLidme vedcfi I' libla di Sh^viqa^yna aflai avan/.ata den-tro un feiio Ibrirtatolc diilla Natura. ISOLA DIfS. MARIA. J. JW^fM Di rim petto al Golfo d' Arauco due fole leglie in diftan7a dalla 'lerra- iermjt, ne' gradi j7di latitudine auftraJe » e 197 longitudine , frovafi Ž //üA* di S. Maria ; le di cui fponde ■ fono allai aite , e fembra ^ ch' ella fia ilata ftaccaradal Conti^ nentc da qualche fconvolgimento tcmpeftofb del Mare , b da quakhe cictllo di violctitc Trömuoto . Ella fe competencemente fertile nel frumento , ©rzoj čd al tri fr uiti . II fuo Marc , che la circonda produce una i|*:cic di Pefce , detto Seches , c' iia gli occhi fonugJiÄjiti aJk Perle- piü Enc... 1'Ana, ch' ivi Ii refp^ra moUo falubre per gVi Habütantl, ftd i frirtH rketono ^ifi,, ♦ dalla medijiima rotabir incrcmento di bontä . Giorgio Spd'A*^^'. bergen la conquifl6 nd 16mä per non ha Verla muftita d' ' aicun Forte ^ che la difeadcflc , prefto fc ne impadronirono gli Spasnuoli , ISOLA DI MOCHA. Qiief^a fe iin'Ifbla a/Tai yafta neJla fua eftenfione , e molto fertile jn ogni (orte di fructi ; gtacendo nc'gradi 3 7, e minuti 50 di latitudine Aufliaie , e 19S di longitudine fei Leghe di-ilante dalla Terra fern:«>r igtial Rio Biobio . Ella viene eo-nofciuta non iölo col rome di Mpcha ; mä ancora con quel lo di Liuben^o di pendente üalla Provincia di Darauco , che giace sü le COltiere det Chilt , dalia quüle diridefi col beneficio d* unCanale molto proibndo . SottoTlfbla trovafi una Rada d* ottimo föndo i e molto iicura da' venti , ovc , fenza perico-Jo y poiično i Navi-anti gittare V Ancore , e provederfl^ d' acqua dolcc. Dalla parte del Scttehtriöne il fitodi qued'Hola e molto baflo ; ma vci fa il mezzo giorno molti Scogli vanno forma ndole un'Argine, dove fi fpcizano V altcrigie deli' ondc ct/fnmt matittime . Gli Habitanti mantcngono tante Donne ^ quan-^f^fi hjH-te ne poilbno nudrirc ; e qticlli, cht! fbno pJÜ numeroli nella Prolctemminile, fonoftimati i pibricchi. 1 Joro coflumi s'al-fimigliano ailat ä quelli de' Turcht > (edendo in terra collc-j Gambe incro^riate , dandofi in preda dellc lafcivic piti nefan-de , e faccndoli molto familiari le vendette ; ondc alcuni fe-guaci del feafo fuggono dal Chili , e dal Dominio ragio.ievolt; de'Cattolici per apollatarc in queit' Ifbla- ISOLE DELL'ARCIPELAGO DI CHILOE. O' C I L I. La denominatione di queft' Arcipelago pigüa lafua origin^j d:i]V IjoU Chiloe : Ii chiama ancora 1' Arcipelago d' Aveud iii una Provincia confiiiantedcll' iftcflb nomcjinternandofi nel Regno che giacesü je fäJdc Occidentali dell'Amcrica Me-ridionalc, trä i gradi 41, e 47 di latitudine Auflrale; c tri Ii i96,e jcodi longrtudine ; formatodali'acque dd Marc Paci-'ficocolla molticudiuc icnipre gravide djpiw libliJ , inuguali nd-la loro eftenfione , e circonferenza ^ qitafi tiitte fen?^ name eccettuandone quelle di Chams ^ e Cnäfo . Lapiti commendabt-jfc, si pčf Is vaftits, coiYiH per le fuc prerogative y ftimali fenzoj contra/lo quella di Cbf/c^ trä j gradi 4^, c 46 di latitudine, e Z56, e 198 di longitudine , nel di cüi Seno rinchiudefi tutto r Arcipclago, c*hä due foli ingreiTi: 1' uno pe'l Golfo de los Coro-nadjs , cb' & !a bocca Set tent rionale ; V altro per qudb de (as ^ Mftuis goh Meridionale, Chihe^ OA, hChilve^ eCäßrOf nomi- ra cj^i.^-, nafi laCittä capitale in gradi 44, e 50 minuti di latitudine,ir-rigata da due Jimpidiffimi Rivoli, che baccianole fuemura ; c cultodita da un forte Caftello pe'I mantenimentoddla fua liber-tä. 1 raccoiti piücomuni confiftono nelT Or^ö, Maiz , Fave^ Meie f e Cera; mä gli akri ieminati difficilmente pervcngono /^fffM alla pcrfetta maniritä per la mölellia detle piogge troppo Irequi-nH. Fabbricano gl'I/blani pe'I traffic»i lom Maca^^ che fono certe Giubbe fenza rtianiche , ed i Crognt , ch' u/ano :n vcce dd manfdlo - Ancorche queft'Ifola fblie i^ata occupata ne tciT^pi andati dali'Amiraglio Olandofe Georgio Spilbergen; egli fu j-^rb toil ret to di ben prello abbandonarla fotto la pc^ tcnza degli Spagnuoli , che fi rende fbrmidabile ne* contorm di queir Arcipelago. ISOLE DELLA TERRA MAGELLANICA. Ulcendo dalla grurifdirtione del Regno di Chili , cd en-trando in qudla de lie Ter re MägelUnkhe , prima d' arrivare Auip^Uf* nello Stretto deir nleflo nome , s'incontrano varie ordinanze di piü Ifole , frafniichiandoli le pib grandi colle piü picciolc, che formano un' altro Arcipelago marca to ndla Terra-ferma. V l^ola di Madredt Dks predomina nella fua ampiezza tucte 1'airre , ed i fuoi Capi piü noti , e coCpicui ibno quelli de Its x^«. Jmocentei , di S.A- oßin, eddla Roja.Quelle di Rocca Parüda fcno le piu picciole, e ienza nome partj^olare -, come ancora le lituate nella bocca deho Stretto Magellanicofi chiarnano co' nomigenc-rali öt los EvßngelißäS; h Lyj'crliriges, lof Apoßolos yh Suger^EyUnds. TERRA Chfüai , r malft iltrt. TERRA O DI DEL FUOGO MAGAGLIANES, Nel 1519 Fcrdinando Magaglianes inoltrandüfi nelloStret-to dcir iftelTo fuo nome , sbarc6 »elC Jfcla , ö Tena del Fuogo^ cosl nominata pc'1 Fuoco, ch' egH vide nello Ičoprirla ♦ ^eita Terra , ch' 6 ä mezzo giorno -dell' America , confifte in una grand'Ifola., che s'eRende traigradi 53, c 57dilatitudjnemc-ifoit M^ t\6S^on3Xei c tra i 290,6 ^ di longitudine, compre/e molre al^ ^ti/ankit, ^ drcondano , comunemente inteJe fott ■ il no- me . II PortoS.Giuliano{o\e. nell'anno lu- detro il fitmofo Ferdinanda gaftigb ftlcunifcditiofi de' fuoi Va-fccäli) c6.il Porta Deßre fono sti la Cofta Orientale della Terra Iflagetlamca . L'ultimo, ch'e quello de los Trahapf^hk nel fuo jngreiTodi mezza lega due Ifoietfe , overo Scogli moltoperni-ciofi a Navigaiiti; imperochenon /1 fcuoprono dair aIto mare' S(j>gn ptf. c tavolta ne anche da vic'ino, perche coperti dalKonde ffuttuanti' • prcparanoU naufragio , e'l Tepolcro ä chi miferamente v' in-toppa . Gli Europei Spagnuoli , ch'al principio vi fi (tabiliro-no, fi fono coJ progrefib del tempo dilpcrfi, c morti da I la f-arne, j/xf^W« P^^ le mifcrie, e penuriede'viveri ; efiendo il tcrritorio deile ■woTii^tfif Piagge fterilcj e kfincatod'una ccrra (abbia <;andida , icn/,a Erbaj e feni'Alberi ; abbondatice fbhim:?ntc «ei^ dyi- ce, che/er^e benefpeflba' Marinaridi refrigerio, Molti furono i fämoli Piloti, ch'approdaronoin qnefl' Ifob doppt) Ma^agliaftesj C prjncip^lmente Drarli^ f CajJiHii' , Ol'tvl^r de Nor^ , h^Iair^^ Scourben y edalcri ; mä niuno fin'hora fi e iiioltraco ä penetrate le parti Mediterranee , iotfe difamtnati , c auviliti dall' ia-iecondita delle Tue Coftiere. XSOLE DEL MARE DEL KORT , Dt^gU Stati , ed altre ait Orkme ddt I[ola di Magägl'tancf. la Tffrra , h Ifole de^t Statl ( paefe nuovamente fcoperro aiella terra auftralepreflb 1'ifoladi magaglianes, all'oriente deljo strctto del mairc ricrovato nejji 16 di gennajo 1616, ed all'occidentedi browcrs, dove la prima volta fee fero gii clan-defi rcl 1643 ) trovafi ne' gradi s s, ■ e 5 6 di latitudine mcridiona-le, e 314, e 317 di longitudinc . e'perö vero, che i geografi non s' accordano trä loro , eflendo, ch' alcuni aflčnfcono co-opi!>ut>ijt- ftantemente, cf&re queftaterra untfola j altri poi vogliono, '"" ma ctki poco fondameato, ch' ella fia parte del continente della terra auftrale: opinione, che t rova applaufb preflb i noe c hier i, c gli autori piii periti , ed accreditati . cio, c'habbiatno di certo da giacomole maire nativo d' amftcrdam( ilqualediedc nome ä quefta Nuova Terra degU Stati) n & , che trovarono in quel marc, come pure nellalcro del nord quantitä di balenc, pinchini , ed altri pefci fmifurati , che procuravano d' evita-re , come moftri pcrnicioil del mare , e fepolcri natanti del mifbri paffaggieri . oi^rvarono , chc la Terra dcgh Stati fenibrava tutta finaltata di verde: c queila di Mauritio di Naj-ritrovata pure nello fteßo tempo , apparve veftita d'un can do re fomigliante alia neve , mo! to ba/sa nella parte set-tentrionale , inajzandofi poi co' dirupi fcofcefi , ed afpre mon-tagne verio il mezzo giorno . scopnrono parimente in qucfto medc^^^k> viaggio molte terre , che parevano lible, in poca diftanza tra ftflefle,che furono chiamatetfrwrf^j, ewowa, ed Ifele di Barffevallc. qi^jli poi (y//koj7;/vt)coitiparircc firäque-ite come una dclle maggiori , puila joj « ocddcntc , c-d air oriente dell'ilbla mageuanica. finalitientc hi nomin;ka Diexo Ramres e lapiii aujlrale di tutte quelle , cbc fin' hora icoperte . TERRA DI BROKERS. Quefta viene cosi denomiiiata dal uio pri mo Scopritore, ch<_j v'approdb nel 1643, lafciandoci indubbio,sdUfbrmkin'l(bla ^^Čftcfla, ovcro s'ellafia.congiLtntacoIIa fbpradetta degliSta^ ti. Siamof^lo certificati, ch'dla gtacc ne'gradi e mi^ nuti di latitiidine Meridiona le, e 517 di longitudinc, yjrOrie»-te delia poco f^ mentovata . ttr/i tr» Gte^rafi. ailri Mtßri tit! mm. ^tre Ifck dipendenti dalh Terre Magetlafiiche nel Mare del Nort . Cofteggiando le Terre Magellaniche bagnate dal Mare del Nort , incontriamo jael noltro regreflTo in gradi 51 dilatitudinc r/i&Ji alle Fooi del Rio Gal legos quattro I/bJctte, delle qitali altro noa M!* ■ habbian:io, ch^illoro nome d i Sahallo . Riculando alii gradi 50 dilatitudin« , trait jii, e 514 di longitüdine fi trovana le trc I/blc, dettedi Syhold^ 6 di ^aerds, ovc giunfe Giacomo le Maire nclla fua Navigatjone del 1616; mä pü Occidentali, vicino ä Terra fcr ma, ibtt'il niedeßtno paralel to veggonfi due Ifolette, la prima de las Arenas fituata nelleFocidel Rio della Cruz i comeraltra deksLeom nella Baja di S. Giuliano for m a ta da 1 Rio di J van Serrano, ingradt49 trovafi pure un'al-»-^/f^i«^ tra Ifoletta dello ftedb nome i mä, perchefurono toccate fblo di paffäggiodaquelli, chelc /coprirono, non cihannoHipuCDdef-ciiverc gl'iafluifi , qualita, c prerogative delle medcfime. ISOLE DEL FIÜME PARAGUAY. Tra i Fi umi piii celebridcli' America, e piii ^rafti della Terra fuoper ta ncl 1513 e quello del Paraguay, accrefciuto da II' acque tributariedi tantialtri mentovati nel pri mo Tomo del noflro At-laFjteä c. I g6. Querto contiene nel Tad Seno quantifä innuniera-b:le d' Ifob, che pr^/To gil Europei fono conofdute coJ folo titolo genera iedeir I Tole del Paraguay , che nella fiia origine dilatan- ^^ dofiin ifpatiofb La^^o col nomade l che quelle di Darepoiifr^ di 5. Catcrina, e di Seco, le quali d ipcndono Ja IIa Capitaniata delh Spirit o Santo. U Ifolc Cepe, Taperka, e Tapoam veggonli dirim-petto a IIa Capitaniata di tutti i Sami , Quella d i Pernambuco hä foggette riibJe di S.Akjßo , con quella di Wakherenprovi-fta di due buoni Fortini . Parte IL Ahe ßbb ISOLA VlftU trfwiwif*! VaUtMi Ptrltgh/ mi^ftH^t-rtU Pi»^'- isola tamar r ca. La Capkaniata S Tamarica ^ la piii picciola , e limitata di tuttd'altrGdodiciPrcfctture, 6 Capituniate tici Regno ddBra-fi\e; attcfbcheil Cuo comando vienc quali riftrecco , e com-^rxdinto ^Ltil'JfoiaTifittarka t o Tam^tracaj Jttnaraca^ che vantafi perunadelle ptü fertiKtiel fuo tertenodi tutte l'alrrc_» confinanti . Nc mancarono rivali, che s' mvaghiiono dcll«_) lue moke prerogative; Imperochc ncl x 6 j i.Hermaiio Goch friede c Steincallenfcls Luagofcnente Colonello dclia Gampagnia dci-rindic Occidcnrali approdarono coli'Armata Navale di 14 Va-fcclli prcfidiati da 1160 tra Soldati, eMarinari, nelle Spon-de di quefl' Ifbla; e doppo tutti gli sforzi poffibili pracicati nell* attaccodella Fortczza di I^oßra JVwwtu-d^ifCojjff/^rip«, chci Por-teghefi d i feie ro con valore, e coftanza a mini rabile, furono co-ftretti d'abbandonarelafTedio,e ritirarfia Pernambuco, Äbbri-caadouna Fortezia in un'lfoletta vidna col nome d' OtaftgffSy che fti afTai bene munita j r preßdiara per poterß lungamente difendcre . L'anno 163J MathiasVan-Ceulcn, unodc'Diret* tori dclla CompagniadeU^Indic Oricnraü delle Proviacie Unite, riaßunfe rimprcfa ., con Sigifiuoßdo Van-Schuppen Capo dcila Militia, emoltialtri» ehe Ii 17 di Lugliodicdero principio a bcrfagliare la Piazza con tant' impero, ch' alli 19 Te ne relero Pa li ro n i, in ii ta ndole i! nome ^ii? /d Concept ion y : n q uel lo d i Schu^ pen Generale della Soldatcfca- jsole della capitaniata di maragnan. "DaqiitflaPrcfetturadipendono dFVerfe IfoJe fituatc in uoj Colfodeir ifteilb Home di Maragaan , trä il iecondo , e terzo gradodilatitudineMeridionale, c 334, c dilongkudinc . La piu Occidcntalc, 'e la piCiTafta Ubla d i quefta Capita nia ta ^ ifM queWndiTaiip^ra : ali'oppofto poi quella di S. Antta fc la piti Tmtp^f*. Q|.]entalc, e la plü picciola ; fra queJledue giace la piü confide-labile, bonchedimezzanagrandezza di 45 leghedicirciritcr , e cinquc in Tel diftantc da Terra-ferma da una parte j edall'altra -fblo due ill trž:. Vi Tono 2 7 Viliaggi,chianaati Oc, b Tavgy ogn' mio quali confifte in alcune-Capanne fabbricate co'Troiichi d' Albcri, c coperte coHc toglic di Palme, che reflftono afTai lun' gamcaiteallcpiogge, cd altreiiitcmpcrie de'tempi. llptimo VillijgiofituiittnülaPunt.Tj dove (i fi no q ta nol vejiire dallTfoli di S Anna, NfWM thiamsfi TimMu; g|i altrj lorto Iffp^ri, Carn.tapiff, Etdvtc, Itn^n^nvt-, Affttnyiruv/, jTjjjy ; PimUttivt^ Onrf/fw^flifr/i, ^(ffi^i^i-rf^til pill griudcditmti, «1 fuggioinodt;] öüiirüuvi-' chave, üprincjpileSignoredi tuetal'ITola. Seguono poi , ^aticvarttn ^ Otar^f Utijgitffiip, Marat I. ttafi^p , Tapin,itßö.t, Ttrouj, ^ , A Kettuxt, Ca rtna HC», StKt /if. Aifilht. fttttXXi* fnpitAfA f/itiH O'na- Jti-ttit. e Htu^čtft^-tuht fr.HfaicH- it tftt li ptcci&( 0 , 0 Jry- O ttrjfturoupi , , Patemu-tu fv , F v »t ar , ollruquctli VJliggi v'i il Furtedi S Luijji, tabbricaio da i Fran«ü iiel ffrrrft^ i6[> siJ« pu»u d uti TafTu iitactrJlibjJt p^rcollo ndle Tue rjdici dairoadc voraginofe t ""'jf del More. Lc Surgenti freiineiitiffisne , th« irrigano (jucll' /fuli, tcmkmo il fuo tiarrena ^^ 'Ž J molto fettjie jcdelitJolointigiii Tpecit di frutti, e Cinnedi Zuccato, che in abtoud»«- ifr , u eemioeI'»»o sf" 1'amcnc V;il(Te cielle fut Colline ; dove Piirt protJiiEanfi eU ammjli dttSufl*. ,1 J^F (V,r,-, fl _______:i -ji. tlMuf^le äfirijtl» h fütto un faflb» fcavato dalla Natura in foniu di Cliieia^ . Dalla pane Orientale, quafi ä mezzo 1'Ifbia , trovafi una picciola Bilja in forma di mezza Luna, dovefi vede uno Stagno proprio per fare Saline. Nel 1611 i Francefi trovarono nel fuo recinta un Portoghefe , con i8 Indianiträ Femminc, e Maf-chi confinati in quel luogo da* Pernambucani , per condurii poi a loro piacere nell' Ifola di Mar^gnan . Si pub regiftrare ancora , come di pendente dal Brafilc , lo Scoglio, bSecca d Abrolho^dQZts. ancoraf^/^Wj'eflTendo in j gradi, c iS minuti di latitudine , e nel 351 di longitudine. ISOLE DEL FIUME DELL' AMAZONI. Senza verunconträfto , anziper dcbito digiuftitia devefian-noverare )/ Fkm^ ddle Amä'i^pm tra i maggiori del Mondo ; si per r imrnenfita dell'acque, cheraccoglie nel/eno , come pel CO rib di 1356 Leghe con tate dalJa fuaorigine fin' alle Foci, ore cgli fi rendetributarioal Mare . La fua laTghezza non e Tempre ijgualc , occupando in alcuni luoghi una lega > in alrrc due, e trh; ma nel a fua imboccatura , ovc fi ipandc nel Mare, s' ortende fin' alle 84, Direfie, che T Aritmetica fofle penuriante di ^ ^^ ^ cakoli , oflervando ilnumero impercettibile dell' Ifole, e See-^iiieminati trä I'onde di quefto Fiume ; mantcnendo trä loro«^' ■ una continua fubordinacione nella gra^dczza; atte/oche nioltc girano quattro , e cinqueleghe; altri'dieCi, quiiidici, e vetiti. Mä quella,ch'chabitata-da'Toupinambous, negira piu di 100. Vene fcup ancora ungran numero di picciole dcftinate dagli Habi- , tantinelle maggiori, perftminareil lorogi-ano ; le quali rcfla- frtn If >Mi. 110ogn'anno inondate dal Fiume , che , a guiia def Nilo, in ' vecedi fierilirle, feconda ammirabilmcntcil loro tcrreno. Le Go- / if J" le differenti, colle quali queflo Fiume vomltafe fleflb ncl Mare, for mano un' altra infinita d' Ifblc differenti nella lorü figura, cht fono ordinai'iamente comprefe ibtt^iinome elelf Ijhie elelSok. ISOLE DELLE COSTE DEILA GUIANA. Unsdelle vafte Rcgioni de]]'America Mendionalcc/^ chcprindpia dalle Foci del Fiume dell' A ma/onijC terming ä quelle del!'Crenoquc irrigata ndfuolungo dall'onde del Nort . Lc prh-nc Ifble,H:hevi s'in«3ntrano,fonOjß^j(?i'^ 'Wet^hi peKpt y jirepDCo, žt C^hario, e . UJjo/a Cajsana e verfo il Capo detto del Nort, dirimpetto ä Meziogiorno ad un Fiume, che princi piail fuo cor fo in Calibs Pacfe della Guinfca ne* gradi 5 dilatitudinc Settentrionale, ejis di longitudine. II fuo giro comprendeincirca venti leghe > fbimandoakuni Capi riguardc-voli,comeCon^bolo, Riimacä, e Ma^f/r^;abbonda ne' J^-ivol;, che placidamcntefcorrcndo le fue Con trade , reiidono commodo, e di le r CO agli Habi ta nt i, come an cx>ni ag 1 i ^St ra n i eri, cb e capi t a no alle fuc Sjpäagge per far'acqua. Accrefcono notabilmente le deli-tie di quefto Paefe lc vafte Pradcrie, quafi lempre verdeggianti, che nudrifcono varie fpecie d'A nimali, si domeftici j come Scl- //»(U jtinm , J^tfitfi'/ dtJitiaß, ^rtjß. ni hijiLiurudor,:ttj cusl aeuto, e pen tiranu;, cite ricunofcono (^l pari del Qine^ Lvefti-j^ule J Ittro Ni]iijcial fuU üilutc Jtlle tirade^ Suno univftfilmeiite fpidturi j luquici ^ e ■ nuilto tojifli . Ciu, the rende iiiJlfperabile quelt'liula, la violcau, the provano lc fuL- SpunHi-luillufio , eiiaiHfjdti Maici la fre(jucnt,i de i Baiuhj, S[ca per prpfcguiii; il viag£to ; il Mai thc/c di R.oy-ViUe condutiterc deüiFlotts, f& ptoditoriaraeir» trucidaco sü'l Mare da i fuwi Com pig ti i 1 e la Colon il reflÄ d 1 (Tipata . Ci & di ed e il cirupo a pc r t o egi i Ol Alldefi d 'i nip j-draniriT, Tenia fpargiitwatodi CttigüCi deli M folj j per duevoltedilliotc furono vaJoroili-ilietrccdffcaceiati da L Francefi. NtliS^ffjl MnJ-efoaled'Etricifratello del irivence Ca^-dtnale fi Jccinff cnn itlidll all'lmprefadi efla. Le habitat iotfii piü cofpiciir fono qticlk di MiiujCfd^jfrmirrf, di fie ijf'j, «di Maj iff ur>, ienita iSelvi^gi, chu (onodi mifiD- rerilievo: I'aria vi tie Tee molco falubre, e ttfmpeiata j ancorch« l'/ful;t nou fca difcbfta piÄdi tjuatiro gradi dali? Linea verfn £(.-t[nntriune^ il thecagitma, thelenottl fempre iiciio ligualiiigiorni. Oltrt itommtidifin'hora accenflatt,* godoiiD I'dbbjndanta nelle Selve, ripienedi SaKsgina qmdrupcde, e volatilej idii M^rc d'inrrirnoiomp'jniite Pc--fci afTai preiLofi , pe l bilogno ,edi;titia delPlTola. Ludovico XHI vi fece iriygsri! uh Kortu confiJerabik per a difei'a di i FrauCcü ftantianti tltl Borgo ,cbe cfiiamafi pjceiJ Fac/r /. h-^i, Jttdicu! f^gura cottfifteinunQuadro itregolare-jcon gran|[oli,chegijaTiUni>il ilargo, coperti da BalUoni diHinti. L» pane oppofta al Marc retta fitniLiienie diftf* d i mi mi'jt7.u M.iÜioiie, edauna fpededi Redan, cheformaquattroaaeoli :iglicrtti. La lofsaelira-vata i for d i Tcalpelli nelfafso; nun i peiü Jnoku prof(jndj ; mi ben»( copi.ru da nvjl-tiordinidiPalitrate. Le Batterie dclla Foneiia funo ferapre dilpofte vj.Tiicare drage fop rail ßorgo , e verfo i! Mare, in cafo d i füll sva nune j di afiedio ntmitü - Dtn-troil Forte, olireiJi Guacnigione, vi habira i! Goternstoic, alšai bine provillo di ar-recii militari, e del nectfwrio per ji virtodc i Diftftifori. Avant! la predett' Ifola di" Čajema ve ne i ono mokahre, che le fbrmano nobile Vanguardia, e le principal! Ii iiominuno , Ve/ Mammcllfs, h Pere, la Mffr^ ^ I Enfant, V Enfant pertih, cd ua poco piii iivanti ičopre(čne un'altra, detta la Kothe äes HutU^i ■ Intorno poi al Forte Corrou fi veggono Vlfokdc DiavoL^ aflai meno nume-Tole di quel Ic, che ri fiedono nelle Focidel Fj u me M arron s, d o ve FliasSiiu- vtntttnntx. Aria fältt^ hf,. CstsitJeJi^ tiaj^. t'tr.c S'. i/iv Qjit-.i''-nn.'srt Aim IJf/^ iht fena äVntHCt-itnna. O «fMWff- gringlefi pofltedotioun Forte attomiatod'una moltitudine in- iftcflb paralello della prcoedentc, defcrta, cdcrcUttadalllSpa- d'Ifolette. Finalmentc tcrminano I'lfole di queftc^ gnuoli all'hora, che fi fminui il traffiro dellc Perlc . Cofticrc Ic trh fituatenella Bocca del Fiumc ElTelCebe , oye gli Dair undecimo grado di iatitudine rcfta tagliata F IfaU BUn- Olandcfififonoaiiricuraticoirercttioned^un Forte. ca, in 311 gradi di longitudinc , diftante leghc da Mar-«. g he r i ta, ci rcucndonc fe i - A n cora que fta fli ab ba ndon ata dalJ a_j 1S O L E FOR MATE DALFIUME ORENOQU E. Natione Spagimola , fervendofenc folamentc per traftullarfi neiJa Caccia delle Caprc fclvatiche, approdandovi verf^il Po* Nonibno rnenonumero/e i'lfole , che riconorcono il loro nente. Iiruoterreao&tanto rni/erabilc, chenonzampillavine jfitu^titw efTere dal Fiume O^eaoquc , che !c preccdenti : le piCi nomi* {Jur una goccioia d' acqua dolce ■ L' ifola Tortua diftantc dall* di i^^^^'j.nate fono quelle t^Althule quartro gradi difcofle dall' Equa- Equarore it gradi,minuti 15,quafituttafaffofa , e ftcrilcj ■ fj. tore : quella di C/^ama arriva al quinto ; e quella di S.Tt>- proveduta fblamente , dietro ilCapo, cheguardail Libeccio , maß al icfto, con una Forcezza dcU' tfteffo nome . Gonfian- d'una Salina, ch'ogn'anno ne'mefi d'Ottobre , c Novembre dofi poi il Corpo di quefto Fiume gTganterco nell' accogliero efibirce tanta quanrifi di Sale, che fe ne carica no pi Ei Nävi. La tant'altre acqued£*Torrenti, Fiumipiii piccioli, Sorgcnti, e fuaColla vcrlb Sciroccoigrandinata da tanti mucchi faflbfi Rivoli, avanti d' entrarc nel Mare, forma molte altrcl/blc_j chenon permetconoringrefib, 6dtgittareT Ancorc fenza mad i varie figure j e d'inuguale gratidezza sii Ic di verfe bocche deU nifcfto pericolo. Mii al Capo Greco trovaft il comrnodo di calefa-Je fue vatliflime Foci , chc fono comuncmcntc comprefcj tar'i Vafcelli, tira ndoli sul'arcne delle Sponde. fotto i due nomi di ^mmoKa , z^xPdamos. Difcofiafedicilcghc dalla ror/Ä^» verfoilMaeftro, giace VJfo- r/t/^f^,^ /tfOrf^ž/Z-sne'gradi 11^040 minuti; ombreggiara dalle Monta- ISOLE SOTTO-VENTO. gnenc' Jati Orientali, cd Occidentali. Ilfuoterreno efalfo , "" rpoglia-to nella maggior parte d* Albert , totalmentc dcfHtuto IS OLA DELLA TRINITA'. d' acqua doke, e inhabilc all' Agricoltura. Non piti, chc fei Alle Foci del medefimo Fiume Orcnoque in gradi ro di Icghe diflantedairOrchilla apparifce I'-gW« fiat'f^ , verfo Po- li^Udtil* latitudine , e J14, e 316 di longitudinc vedefi 1' Ifola dello-^ nentc, in ^ gradi, e 45 mitiuti dall'Equinottialc: meglio p;-.^ , TrMtA. Tym'itd ; la di cui eftenfione maggiore e di 54 leghe : diftac- rbla chiameremo una lunga ferie di Saffi , e Scogli conrinuati cata d-!la Terra-ferma , ch' ivi e la nuova Andalufia collo Jo Ipatio di cinquc leghe al Ponente , che Ifota . All' Occafo Stretto deiia bocca del Dragofie , cosi denominato dal cele- di qtiefte rafTofe pendicis'inalzadal Marc un'Ifolctta in forma bre Ainiraglio Criftofano Colombo , pel pericolo inconrrato di mezza Luna, colnome di Petitn Av^s ^ chc s'eftende poce» , , di naufragilrvi nel J49S. Ella contiene purc un Borgo, dctto pij d'luia Icga. AU'OdentediefTa negiaceua'altra la mcdi piu San Ghifpppe , su le Sponde del piccioJo F'mme Catone , cli' e picciola, chia mata iäfp'il/^MW»: dal nomefi pub arguirerellere nella Cofta Meridionale . Gli Spagouoli , che fignoreggiano abietto diqucfta lingua di terra, in undid gradi, c 45 minuti queft' Ifola, vi raccolgono quantita prodigiofa d'Erba Regina di latitudine , e 509, ed un terzo di longitudinc incontriamo per färilTabacco , Canne di Zuccaro, ed altre bagattelJe di X IfoU d' Ave s, chc (fccondo alcuni content! nella p ra fuperfi^ f i p rezzo mi nore. ciedellecofčjde nom i na a nche Ic prede t te d' Orcbtlia , ddla Roc- JSOLAMARGHERITA. de P^thss Aves , e d^' Lupi Marini. Ellae tutta piana , mi ' t paiado(a, ftagnante, generalmente priva d' a^qiii dolce , c d' Otto leghc dl/lante dalla Nuova Andalufia, in gradi ii di aria pcrtifera- M:t ci6, cli'c peggio, ve r fei i 1 Setter: trio ne fcoprefi htitudine Settentrionale , e 513 di longitudinc , trovafi 1' tutt.iattorniatadi perniciofifTimiBanchi^b Scogli,die talvolta co-JJbU IvUrgheritay che non ž: minore nel fuo circuito di iio perti legi^icrmentc daU' ondc , preprano iiitidiofo naufragio a"'""^-iniglia . Quefta fti molto fprczzata da certi Naviganti , ch' miferi NavigMti : come per appunto fuccefse Ii 11 Maggio ^jfaminando le öualitä del Suolo , lo trovarono Aerile nell^ ^ ieffe Vafcelli deJ Rč Criftianifsimo , chc intoppando ■n- i 11 . 1 1 1 ^ ^ . _____L'' ..TT''______-.r.^___I____ ______ ■ t t pcfcano ; di maniera , che mifteriofo e il fuo nome impof tole dal Colombo , che la fcopri nel 149S; imperoche dalla poi dcir^fo/d^/'^i/i-y ^ b della Vachet^ , che rM M- quantita dclJe Concbiglie , ch'ei vide , ne fcce ia confeguen- nonha millepaffi di lunghez^a ; circondataanch' efsa d' alcu-za , che quel recinto fofle deftinato dalla Natura per i' Era- niScogli, chc incatcnandofico i prccedcnti, formano ua buonj rio delle Pcrle; come in fatti, ancor' al prefente , i Schiavi Porto, ovci Vafcellipofsono approdarefensa pericolo ogni tal- di quei contorni fono deftinati alia Pefca delle Perle. II modo, vol ta, che fe n' i ntracci il Can a c . .che praticano nel pefcare quelle pretiofe Margheritc si h, cliefi ISOLA Di BONAIRE, fannocalaredalla Barcanei fondo del Mare in certc Celle, do- Del XII grado di latitudine refta divifa VIfoladiBondre\ iA VC fanno diligente perquifirionc, palpando ogni minuzzolo di Jo/jC 5b minuti di longitudiac; cd o t to leg he d i ftantc da quella terreno , ogni forame , e fiffura dt quelle laftrc, dove foglio- d' Aves. II fuo circuito ž di 17 in 1 fi leghe in circa, e vcrlo il Mac- no formarli le Madripcrle , e quando non pofTono piü tenere ftrotrovail una Rada alTai commoda a' Naviganti, dove tal völca J^H^ffj^^' il rcfpiro , fcuotono Ja corda , chc tiene la Cefta , acctochc_j fccndono,si perrifarcirei Legni, comeancoraäprovederß d'ac- Btnaht. qLiclli di löpra Ii ritirino üjbito in alto . II cibo ordinario di qua ■ Vicino ä quefla vedefi un'altra afiai picciola, fcparataj quelli mifcri Condanhati confifte in una vi van da afduttaj , lolamcnce dalla precedente col beneficio d' un Canale; vipor- clic confcrva piü lungamcnte il refpiro . I Mercanti di qucft' tarono gli Spagnuoli alcuni Quadrupedi, ch'in poco tempo Ci Ifola mantengono fin 40, e j'O Scfciavi per cadauno alia fo- fbno notabilmentc propagati , Crefcono nella medcfima moU la contemplatione dcll' accennata pefca , Trafportano tuttc_j tialberi,chelervonopermanipolareunafiniiitma tintura di co- Aiitripn ^sTp^u, Perle ä Cartagena , ove una Conrrada intera ad akro non lorerolTö. Nel rimanente i 1 fuo terreno riefre nel ia maggior par- l*tmturm, s itnpiega , ch' a polirle , c pertugiarlc . Hoggidi perö rima- tenttrofe,6fiafalfo,chelorendeinhabiliairAgricoltura.Siegue ne quail diftrutta la fpccie di quelle Gemme prctiofe dall'avi. nel 11 grado di latitudine, e 307 di longitudinc V Ifola di Curasao ifpia^, dita de' Mercanti, ch'in quct contorni del Mare non hanno Otto leghe diftantc da Terraftrntia , tra quella di Bonaire air laiciato un pal mo di terreno fenza vifitarlo, c fpogHaHo di quef- Orien te, ed Oruba, ö Aruba airOccidente: la maggior fiia lun- ta nobile ftmente . fihezza e di 10 leghe, e tri di larghezza, inaifiata da molti R i voli, Air Oftro deirifbia Mar^herita comparilce quella dt Cuhagua che la fecondano rtclla fquifitezza de' Pafcoli.Nudrifce copioJi Ar- ififaiii ^ Settentrione dclIa'Terra-ferma,dallaqualc trevafi difcofta cin^ menti ,e principal mentc Buovi ,eCavalli felvaggi. U Erbe, ch' jjue leghe, in gradi ^ 11 di longitudinc, e i o,minuti 50 di lati tudi- ella germoglra, fono molto ft i mate da' Bottanici, per b rare pre- ^'f* «■.il, HC. Elia c tantö picciola, chc non circuifcepiü di trfc leghe,priva di rogativc, e virtu,~ch'in efsa fperimentano. Dodici leghe in diftau^ acqua dolce, ed al pefcnte fpopolata, cdabbandonata dalii Spa- za di Curasao eomparifče I'ljoi^ di Oruba, 6 Aruba, nella quaie^ \f>ia om^ gnuoli , doppo, ch' h cclTata la pefca dellc Perlc neir IfoJa^ trovafi una Piaggia afsai commoda, c di buon fbndo per gittare V Margherita - Non poflede altro di buono, ch*una Rada aflki Ancorc, e fmontare in terra. Nei fuo recinto di ci.iquc leghe er- corn moda verfbilSettencrionc. Diicoftandofipoiquattro leghe gono lafua tu rgida fronte copiofe Monragne, ed una t rä q tiefte VÜlT*^* in circa ver ft) 1' Occafo, s' incontra V Mena di CfKh. fotto com nari tee acuminata ä guifa di Piramide . Parte IL iftcf- Ccc ISOLE ISO LE NELLE PIAGGE DELLA NUOVA SPAGNA DA CARTAGE'NA SINO A= S. GIO: D' ULUA. CARTAGB NA J £ L' ISOLA D1 CARBIi. Nfo dc*plEt vaiti,eic' piilcoirtirtodJ Porti dell*America ^quello della Ctttk di Cai'CflgS^iia> krgo ^$0 paÜTi, coperco da un' I^bla , chä altre volte chiama< vafi Co^go 5 hofgtdl ticonofciutft col Home di Ca^ r^x di due Tole leghc di luftgheiža, ed alcrectante di larghcztä. QuefuCittä| avatiticbe gli Spagtiuoll s'impadro* niišero di iftolte PröTinCjencir Ancierica, non era altro, ch^ uä, ridotto di Pcfcatori aflai bene agsuerritt>cömfe mib Pjetro Eredra Spagnuolo,cheael 1t bramandod'impadrotiärrene, non ardl gii mai d'azzuffarll apertarnenrc con quel Popoli; m3t pHWUröd* addormentafli col ibnuifero de'Aratagemmi, e con qüeftl i-eftaro-rv^ d,* riofiiperati. Se poi ilCavälieti FrancefcdDracK nel 158 S volle ctfu^ßi^ t pure fogfiiogarli alle fue fortte ; noii tfovb altro fpediente, cho co'fuochiamficiali, un gran numero : donde poi trarpörtö cefoi-i prodigSofi d'öro, e d^argento, xjlcrc 130 petxi d'Artiglieria . Q^taCiltiedellc pititonfidefabilidella Cofta ScttcntrionaleM'Affierica Mcridionale^ per eße« anche al we-fente fianchcggiata d'ottime fortificationi; c gli ^gnuoU laj dcnominaronoCrf^/dtjfw, per la foniiglianza del aio Porto co-|)crtod'un'iroIa> con laCittadi Cartagena in Spagna < La refl- den. denza, eSede Vefcovate co'Cotiventidi S. Domenico, e diS. Franccfco la rendono piii corpicua > accrefcendole notabilmenrc lo Tplendore coIU morigeratezsa de" coftumi , e profonditä dellcdotcrine . FofinaafiditeaJtri ingreffi ä Cartai^na äairifoU Xavs f uno diftance mena lega dalla Cirtä , largo 900 pafli, cj moltopro&ndo^ l'akt^üna kga diftance dal precedcncc, dctco hocmChka^ largö fjure pafTij m^il CanalenavigabÜcnon i^piti largo di bü^cciai e 10 profbndo, equcUo iilmigliO' Je » checonduea alpoftoi Vicitioaüe Coftiere di Z^/w ( do^^cj trovafi ima Čitt^i dell'iftelTo üötM, afläimercantile, pe'i Sale , 't Pefce, ch*ivi fi fpaccia ^ i Mercanti ftranieri) ibno 1' ffilf Cara-mati t B^tru, FuäfU, t Tm^tu^ä, tutte avanti il Golfo d' Urabaji ' dove sboccando 11 fiume dflrien, forma diverßflime ilb^c - indi arrivahdoalk clrtädeirifleitooomčcoftrutta,e fondata nel i jö^ dal bachelief eficifo» ü trovano 1' Iß^a GorJä, Pkds < proviila d' ftcqua dolce) tmagre^c cattivai^ laccia alla moatagna dt saru* biagio. avajiti poi, chcfigiungaal portö-bellö, d'onde partono i vafcclli ca ricati d' ofo, e d'argento nel pirü per le üpagne; fi tfovano 1' ifolette de ks B^ßimentot, t de Ut Mariat. inoltran« docldoppo nellostrerto di panama in 10 gradi di laritudine , inalzafi lo Scoglio, dctto Bfcuda dt Veragua, preflb 11 Fiume Baien, r.ftudt a QueJle di X AnSr^ Tono efporte, ftl avanzatc oeJ Marc in gradi v 40 TtrtfJi S. Tftff», StK* A JtffUM^r. e 40 minuti.diiatitumne Šettentrionale, circondato^a perni-tf*!*As ciofiffimi Banchi . L'altra poi di S.Caterina h molro piu inter-c«#7w/mtandMarein gradi di latitudinc , pcröfott'il medeiimo Meridiano . Habitavano in cfla prima gl' Ingicfi , riconofcen-dola col nome Prowi^Ä?;/*; mä nel XÖ70 fe n* impadroniro-no gli Spagnuöli , e fü muaita d' uti buoa Forte erctto jfocto gli aufpicj di S. Tcrcfa ■ Al Scttcntrionc di quefta mirafi un' altr' Ifoletra , cd ainenJuc godonoiaviccndevole comunicatio-ne , col bencficio d' un gran Ponte di legno . R^maSr e una gran Secca in gradi 14 di laticudine , e z^j di longitudine . L'iroledi Serrana^ eScrofieUaforiohmaCc^e^l naufragiodi tanti ümmfr^ii chciVifuronoicgojatidaU'ondevoraginore del Mar« : Ic ff*iMHt\, primegiacciono nc'gradi 14di latitudine, e 296 di longitudine. L'alcrc in gradi i S di latitudinc , c 295 di longitudine. J^aksu le Coße j e Golfo dt Honi^urai. ^ IlLagodi Nicaragua , che pe'l mezzo del Rio Defaguadero sbocca nei Marc , in gradi 1 i di Jati tudi ne , e ago di longitudine , forma ncl Seno d iver ft I/blc, riconolciutc fbtto il nooie di jfii* JiManglam. AlSettenerionediqucnragiacciono 1'^/ifriS^/^rPfr/f ; g quelle chia«»atc Ui Vtäcffs fono tre Ifolette dirimpctto al C, de G raci as a Dios, sü le bocchc del la ßaja di Honda. SantamiUa, b SMMämii- Millan fe fituata in gradi 19 dt latitudine y a picdi d'una SVcca ao' jofifTima a poveri Naviganti ^ che fpeflb, col la fperanza, v'arrena-no la for tuna, e la vitaiftefia. Ovc il Marc denominafi propria-irentcGoIfod'Honduras, fi trovanorilb'edi Guajma^ o Gua-^ naba di Zyott, Lnymada j Vtilä, cd altre tuttc fcoperte dal Colombo . ISOLA DI ROTAN. Incontrafir JJfoi?^ J?o/^»ne*gradi 16, eromiiuti di latitu-dine Settentrionale,ene'z86 gradi di longitudine > col girodi ro leghc in circa, diftante datia Terra-ferma 5 leghe, efcttcdaj ctUifit ■ ^ icoprono Montagne, ma bciwi amenc CoIIinct- teafl'ai pompofamentc tapczzatc dalla Natura col I e fron do ^e Cue Piantc. Verio rOflroücßdefiä gui fa d'una lingua di ttrra nel Mare, ove rcndefi moko facile I'approdarvi con ogni forte di Le-gnoienzapcricolo vcruno. Mala parte Settcntrionale contrafta rii)gref!b, perlaquantitadc'Scogliincatcnati^ctutticongiura' ti aidannode'sfbttunati Marinari, ch'inopinatamente vj urtano. Lerclationi del Sig. Cabaretciafiicurano, che i'libla nonpenu-ria pun to d'acqua dolcc, e cl:c icoprcn qualchc inditio d' etfcrcj jflata altre volte habitata. ^mtif Sir^t ptr-nfrif/f. ISOLE NELLE COStlERE DI jtfCATÄW. Di ri 111 petto ä quefleCofticre giaccioao numerofl mucchl di terra,öfia IfoJedi yaria crtcnfione nella grandezia , e giro : la pruTia ^ la Difconouda, ö fia Xlncogmta tutta cinta da Scogli, che lau /«.v-non permettono d'approdarvi, acciöfcnegiaccialemprc fcono-• fciuta nelle fuequaiitä. Indiftaniadileglie diciotto trovafi l'altra di "Lar^a ; indi Ic trc Ilblette comunemente chiamate il TrUn^olo : k \6 leghe poi dal Capo DeJgadofbnopoftcdalla Na-tura quelle d'^rf^frfj, td^B^rtneja: allontanati , chc fia mo 25 leghcdallo fte/lb Capo, ne i neon tria mo tri a I tre nominate Hfgrd-ksy c queWc de los Alcarasei J b d^gli Scorpktm, tutte alPincontro dellc Sponde Sctteatrionali dijs/c^ran. Dalla parte vcrib Levante cfampeggiatio Je quattro Ilble de Mt%m, b delh Femmme, pref-ib Je q ua I i s' i n a 1 la Coi^urne!, bdi S,Croce, a llai rigu ardcvole ta n to im^ ji x. nel giro di 45 Icghe, come nclla fertilita d'ognt forte di frutto , Herbe, Uccelli, Meie, eCera. AU'hora,chegliSpagnnoltta fcoprirono; grilbianirendevanoomaggiocon urlijCanzoni, cj Profumi agl' Idoli d i marmo, c di terra, profe/Tando ridoIatria_» apertarieiriti, fuorcheneJla Circondßonci ilchcci aprel'adito d'infcrire, che prima quell'Ifola ßa ftata fcopcrta, c addottrinata da altre Nationi. PafTata finalmente Ja Punta d'Antonio Sardo, in gradi i9dilat!tudine, c^y6 di JongituJinc fi trova YIfolaäe Sa-cr^ciofj cosi nomiaata dagl' Idolatri, che i vi fi affbllavano per ^grificarecoilorocoflumi deteftabili a i Moftri Infernalifcolpiti nelle Statucdi quelle mentite Dcita ; anzi Gregoyio Laet, nell'Hi-ftoria del Nuovo Mondo, ri fen fee, che la prima volta, chc il Capi-rano Grialva sbarcb in quell'Ifola; egli vi trovafle un'AI tare, con alcumCadavcrifagrificatialDemonio, tutti inxuppati nel proprio fa ngue, col pettofcannato, e aperto j colicgambe,e brac-ciatrinciate, e fvenatcdifnefco. Gli 5pagtiuoli fi cleftero quefl" Ifola per il depositodella loro mercantia; nnia le Larve frequently i Fantasinii, e Spcttri notturni Iiobbligarono alia fuga, ISOLA DI S. GIG: DE ULHUA. Queft' I Tola conticne una Citta del fuo nomc, come altri vo-gliono, di S.Cru^y per cflere ftata coperta in giorno di Vcnerdi con-fccrato aila rimetnbranza del la Paifionc, e S'antifnma Croce del Redentorc . Ella si re/e celebre per eflcre ftata il principio deili^, conqitiftedi FerdinandoCorre/e , che vi sbarcb la prima vo!ta_, con 500 5pagnuoIi ncl 151cd ivi sifortiflcb,e fece fronte ä tan^ ti mi II ioni d'lndiaiii, per nondircalla parte piü gi'ande del Mon- ' de. Preisodi quefragiace mi'airralfolettaingradi i3j e minuti di latitudinc iettcntrionak, e 174, minuti 50 di longituJms munita d' uu buon Fürte - YslsfO M' iJ* ISOLE DELL- AMERICA SETT ENTR.10NALE . "Divi/tm AirijiU m^attntt a/l'Anuri-Cß Stttelt-trUntit, I dlvidono primieratriefite le adiacenn all' Ameri« ca Scttentrionalc in due Clafli diftinte ; cio& neir Ifole dci Golfadi S. Lorenzo poae äll^Orkn-te dei Canada , e ftcli'irolc AntillibCamertA. ne . Trä quelle del Gölfo di & Lorenzo occupaj* ilpriffioluogo Tlfola ^xTcn«Umva , detta da-gl' liigleß ^e^fmnd-lmi, che s' eftcndc da Mezzo gior no ver fo ii Settentrionetriigradi 47, « latitudine ; c larualongitü-i/i/* Ädmeecomprefäträ Ii ii8. I pnmt Europci, che la fcopnrono ß^i j ä 14 Giugnoavantiil Mczzogiorno ^ fuionOGioifanni JI-IÄ? Cabofta ^ e Schaftiano foo Figlio Veneti , d'ordine d' Enrico fifi^t*- SemnrtöRfcd'Inghiftcrraj fioitiinaildola^ÄÄi^Ttf/do;, perla tnol-titüdinc di za della Linea fcoprefi 1' Ifo!a di S.GJ^^ vanm in forma d i ,rhezza Luna , che poifiede 50 leghe di lungheiza, ed una fola di larghezzio , habitala da i F ran- ccfi, j qualivipefca-noquantitaconfide-rabiledi Baccalä. Al Settentrione di que-flafono collocate Ic Tettč Ifole Ramhi fchierate pe'l lungo dell'Ifola C.Brf/owje nel terminarc di queftc s incontraj hnä , cffe fupera k anteccdcnti ncHa fua eÖenfionc, c nella ficu- , rezza del ftro Porto * L'Ifola poi di $,Päoh ^ fituata cinque leglic diftantc dal CÄrffP^vcrfoilSettentrione > c 18 dal S.Ra^ . pocadiftanza verfo T Occidcnte ne giaccionoalcune altre ncche nelfolo nomcu^ BrkH, M^gaucki, c ; Avanzan- ^^^^^ doci fotto i g® 4j,e minuti J5itraviartlo 1 ö Sable, cosld^ta, percfferencllcärenofcfuePiaggc mo^". ^n. >' tolofa ä i Naviganti ; ncl fao bcl mezzo trovafi una Sor- Strtf JftU J^AWÄ-/. ^gente^d^acqua dolce i che noft pottfndoß fpanderc , per Tal-tezzfl dellc Sponde , fofnw uno Staguo afTai grandc. ISOLE DEL FIUME S. LORENZO, IfiU A J chttttu, II Gran Fmme 'S. Lownzo trae k iua origine da molt'i La-'er'^ine dti gH ^ .träcjuali fono d'eftraordinaria grandezza quclli di Fronte-nac d'Ene , degliHuroni, degrilinois , e Šuperiorc, tutti malrapprcfcntati nelleTavolc Geograflche . Noi colic notitic fbmminiftrateci dai Lettcrati dclla Francia colT occafiaiie dcila fabbrica cola de'noftri Globi per 5. M^iefta , fmmo flat! i primi, i» chegVt habbiamo con fondarncnn veridici delinsatl nelle Mappe . Sono tuttl d'acqua dolcc , nuvigabili con gran ßarche,, fiioii che !*Inverno per i fariofi v^ervci che vi ToiHario-, con cor-nati da feitili rerrcni , abbondanti di Pcfc: , c feminati di molte Ifble - Moke ancorafe ne-iiicontrano ncl corfodiqucflo Hume -J ch'^-il motive, pcrche quivilo dcrcriviamo . T/fjj iPOf L'JJ^A* d'Orkant e la priina, che fiivedc montaTido il Fiume S. tttm. Lorenzo poco diflante dalla Gitta Vefcoiralc di Q^becK , ^^^^^ Metropoli dellaNuova Francia , cmok'altrc fe n* a tt rova nodi picciole prima d^srrivare at Lago S. Pietro , -tutte perb Ten^a nome . AlleFocvdi guefto Lago.fc ne conta ana mrilcitudine.^ r/aZ/jW^dette ddU Trelle^ tutteaifai belle j fruttifere di Vigne^ Alba-Tnfit. (ji fiJoce , edi Prugne diverfe , all' intorno dalle quali ft fa abbondante la pefca ^ e ncl fine iafchiera comparifcono I'Ifok K*-ift Richelieu . RiccvcndoilFiumeS. Lorenso V acque delFiumc Richeliii , cosidctto dann Forteivi iabbricaro» prima d'an-i-yare.al Lago Champlain , forge nel fuo mezzo piccola Ifok .coiraltro Forte ^S,Amt£ti dctto pure della itf^r/j?,sincor quelio ^^^'"^'■ornato di qualche Ifola , deJlc quali fc privo H Lago del S. S. Sagramento , che gli corrifponde . Kir orna ndo poi ncl Ftiimc S. Lorenzo , fubito paJratoi! Lago S-Piecro., e SRkhdn'u Pi*- giä defcrkta , liabbiamn 1' JfoU Piatia e qucUc dcS. Ghvanm ä JSof^rfT/i, ed akrc Icnza nome »itqrte minute , ed incolte. di Monti-Rsak ,, e quel la di , I'una cftefa io legbc Francia , 1'altra fcdid, fbna amhi h;jbi:atc ,, e irLittiferc .j jffs^Ter*^ alle quali fanno corona 1' Ifokttn dl S, T^rffty ed alt re anche di iA; minor con fideratione . Doppadi queftetrovaflil Lago S.Luigi., h I'.'Ifola Pffrct , cd il Lago delledue Monugne , quelle^ che ^eomun!calef^e acquecoIFiumfiOutaovac, el'akro con quelle ■ del Fiume deglMriquois, i quali ban no parcecipatione con i prc-detti cinqiie l^ighi , che fußcguentemcnte dcfcriviamo-j/Vf/^ I] iago Ontario b des Iroquois , lungo 'i$o leghe , j^ zsJargo, detto hoggidi di Frontenac dal nome del Forte ele-■vatonellefue JTpondc daunodt queft'^illLiftrc Famigl-ift di Ptiri-gi > ha moke Ifbleancora^ tra le quali hanne nome quelled' jr/Tj'^Krf»*^Kagonfahny e ii Ganghenrchont. Daqueflo fi paffa per 11 Salto di ' " Niagara alLago d'Eire , 6 Teio^h- Rontiong , Confj , e du Chatnel quale non e alcuna Ilbia . Indi pafTando nel pic-Lago dt TfiKeto , 6 dellc Acquc falate , entriamo nel ^''jfhU Lago degli Huronl ^ detto AlgoiiKins- MiKigange , in i^ifl -Cj^/f cui fi conta un nunfjcro ben grand d'liole , eie principaii fo-no quelle, ddU Mtjßone , iü S. Smerne, t di Mif-ßhiimaKlnaK , Da quefto Lago li pu6-tranfirare al Lago dcgr j^j'^/^ji-'lllnois, b Michigami , c'häpure le Tue I/ble fopra uua delle ■ quali C il VUlaggio di PoteovaramU ^ che fheTiicKeraj, Sucfe f^o re n el G* v eT»o ^ R ieclrd a M O«)' re, prociir6, eolla Tuanigilan Fa fnidare^iietla Ptfte, perdare luögo agli Habifarjti d i liafsumei^ 1« Iüto fruiiUo'fL fitichi; oei colcivare qufcll^/fole. Intraprere pot il Generale Bütterotifl i6T9di tnoltlpljcafegliHabiranci co1l'intfoduttione d'iltre joa Perfone d* smtiiiSelli, dlvideudoBdogm famjgliiiil-fgoqmrtieredji Iavoratc,,perevrt;ite ojnl tu- ■ m HI I tu an t e CO n fiifjone ^ th e po I e i ÖJ ni fee re 11 i qUf 11 e n uove Co 10 n ic . Le Strmn Jt fatio, per lo pid , rlrccnH»eda Srogli, e dir[fe'da moli 1 Golti, c Porti ^ come Tl pub v^ere la deHfieatione delPairncTiu DiregnoL Cl"/iigiefi permtgli» aflieurare il Iflroftaititinien-■to in vl-collrufstro, m dive hl rempi, ^i.'uiit Forteue di rrniaico. IlClimidi que- ■ fte Region i rtricemolto puro, tempenm ,e'falQbrp, qmfi efente dalli moltftiade i^hiae-■«, e della Neve, libero d' ognl Aninftil? vilenofo j e Tnolto attoalli coltura p«f !e Bii- de. LeSpuirdedel Mareeiibifcono ,o1tre lePefli, numeroÖ Pefci afsji difTerwit) dagU EuTo|*i jc«mepurc gt; Uccelli di varie fpene. SequelleConrrsnJe non fofltro veflitedallo ■■fcnftpid de'flridenti fulmini , e dilla penuria delle Sorgenti d' Apqua dolee + riufeirelb-bero delle piü'dtlitiofe rfelMotjdo , t) per I* fecondi;i del terteno , ck'oltre I'lbbdn-: danza delle Bade j (^ermogiia in o^ni angülo pretjofi Agrumi , e principilmente Ce-^ridi fquifito fnpnre , ed altri frutti i cnme perlacopia tlelleBalcne, e VitelÜMlrl- ■ ni ( olrie gliaitriPefci^ cJie fcheritnoin quelle fpoüdc j.principalraente oel Mefe di tCcnnaja. 1 S o L E lučaje. eit U C^mpagHt. Kutvt G*-Uni* istr»- IJtU , Stalltet Gfiß , tht fitrt-t/fam \ ItS^rmuJe. dim, ätlP lit a t Btfmm^^ t'ffMy , Vitim M*-rini. JflU Fietfit ■Airineontro deila.Florida , ^cd al Setteatrione delU Cubaj veggon/i r i/ble Lucije y tiranneggJatedanumerofitfimlScogli, SiegUtri*' -eSecche , che ä^i Navigaiui vierano l'ingrefTo nelle medefi me coi.lom Varc<-lli , e Ja piu Setrentrionale, ledicuiSpon- dcfbno pure tanroimbaraziatedairbfidie di quei macigni ma--riniimi .,.che.appena le-Barchcttepiü picciole vi fi pofTono accofta-re. JLjiff^yciflf^ff^ troväfj diftantedalla Linea 27 gradi, e 30 mi-jiuri.,-ed^ Ja piii valln nci Tuorecintodeirakre fue Compagne : alcuni lachiamaiono :incora cd nome di Tucapneqnc ' Bahama poÜiedcifl circa 15 Jeghc-di lunghezza , ed^ dilarghczza, la gualeeoncadc iliUo noinealvicino Canale, cheapreil gio a.tutrc ?e Flotrc-dclla Spagna y havendo go leghe di lun-.ghczza., c di largliezia , e/pingeii/uo rapidocorfo vertb il ücEtcntiionc- ^O^/ffftteo^ 'h•Oi}tf4ter&^;^r^m{c^ ^% leghe,.pofl:a all' Mimhra} fono tr£Scoglietti nell'-efircmi-ta de i Banthi di^ß^/«;, i quali-minacciano inevitäbilc naiifragio a cui tentarte d'iaokrarfi per quel Canale . Ahaeoa c nel mezzo delle Secchc di Bitffitir , havendo 1-3 ieghe di lunghezza ^ e fei larghezza . ^checantky trovafi alJ'Oneme vicina ad^^'rffod. Curatfo c di ix Icghe di circuito ^ provif^a di una Sorgente di Mim^Tai-. acqua dolce ■ Ne'gradi trovafi Gu^nahani frcgiata d'un.» bnon Porto dal la parte Set ten trionaäe,ede abbondante d'acqua dolce . Quefta fü Ia prima ičoperta dal -Colombo nel 1491, che le diede il nome d i S. Salvadore y e con fonfima ragione ; ■im pero che eil a lo /älvö da IIa morte tramatagÜ con empia_j ccugiura dalk rua Gcnte , che poco rnnanzi cofpirb d' aflb-gario nel Marc percUe non ritrovarono cosi prefto la Terrae fčrma, conform;: iI Colttiriboper ani»Barli airimprefa , ft compromifc . Canima non ediflantc ^ che feftte Icgbe daiC«^;?^»^^^/; in cl^ fa rcarui ifcono Fonti d'acqua dolcecd fc deile pi£i moleftate dal numcro aggrcgato de i Scogli che vietano 1' ingreflb nel fuo rccirtto dt i ^ leghe . Triangoh c al giorno-di Cua- Gaan^x«- ■nabafti , il di cui sccefTo non e meno difficile diquellodelle an- ' ■tecedenti . Sii'l grado 13 fpunta Tumto , che contiene 17 leghe di lunghezza . Sa»ta»a giace nel mcizo di Yameto , e Tr'tmgoh , Magdfgaana e la ptii Occidcntale di Caicot, cd hä in circa dieci leghe di giro. Mirapoyvos , che fignifica aUvertitepure Ahn -y/. vQi, fono tre Ifole crrcondate da molti pcmidoß Scogli , che preparano ravineaimifcri Naviganti, edagli incaiiti nelt'ifco. prire leloro fraudolenti infidie . L'IlbleO/^ö;formano un cii> €olo, e fono divife da piti Canali, ingombrate all' Oriente da nojofj Banchi ; ma nelia parte Settentrionale pofibno acidftarfii i*neki t»;^ Nävi gl i con quäl che ficurezza in un fondo di t z braccia d' ac- ^f^j' qua . Air Occidetite delle predette ne i gradi ^l s' af&cciano qLieUedi t^ep inccppate da perniciofiffimi Banchi congiurati alprecipitiodeiMarinari . QueIJa di J. JWiir/d pollain vicinan-za delle Coflicre della Florida > i elende per il fuo lungo unjj Banchi , che Ifole. I S O L E A N T I L L ' J^-AmUli fttt 4* Ctißefaa Ctitmh. Q»Ui Utfy ^nattr da* Ril Gontineute deir AmcticaMendion^le, eljpme Orisntile deli'Ifola S. GfoviDni di PortoRicco, vi fono molte Kole» cht compongono h figuridW Arcontir Ocean®, chv poftino il iioms d' ji ari!jidril'j} mtrieaf perthe form4»e upa lungaCatcüi avaotiAj^-W^/f deirsccinnaci Paire del Monda . Chia-manfi ahcora CjwJÄ-/, ö Catniisin , fifuate t utre tri ( g]4(ii lo, c lodi latitudine Settentrionule. Griflofaro Colombo fii jI primo, che iie fece la J- . i. J » - -1--------1---------------------------------------------Quelle v dali» Natura in un Qi m J., la dl cui aria ribice ai prer^otc ■ mol to fina, f tempe tata a gl i Habitancf; e ne* Secoli precedent! non iziatdalli gjiiuai «mu male con- Nuntif» \4fm-ifyU Äfaiin, ffm gnantCM-rigji' i Iti Ftßiltittm. EiitT pei par t i fc o M JI H le q ua ctro Sf a^ i jni i erteiiclo, cli s le p| cig^e pri 11 c i p ia iio m e (Te ve rfa i 1 Mefe d" A ptile » e feHM n ocab i le Jn termit t en la, diiran ü fi n'ä i Novmbre "Üo^^Öl-peib aTi Vd^htiza inelleacti viTi .eggiil Sole, coma tieU'lfoTadi Rodi j nel cimincnte de 11'Anno vi regnapoi una Iiccitieftrema . CitEipeggia in quelle Con trade fempte verdegEisuite una ^r/pji/f, # «Ifife (c ffflndj ,e le fog Ne dug I i Alberimaii iiiatidifconc, rfie Tubito non germoglinp nUovi rampolli: ed il loro TerTitotio puö deßnaraecite annüverirfi tri ip[ü (e- yid/ir/jJ(- condidelMotido, .ioaffiato diTU TretiiJvnu de' RitoIi , Fiami , e Laghi . che producono Pefci d'ifquJfito fipore, e different i dagli Knropei - Vi fi ttovano parJmente alcune SorgentL j i j: t> , r ^ i'ifetmiti . Conciioce pur'ivi.il .Sole nelle vi/rere deJlAterra alcnn« Miniere , e ptmcipalmente -di Crifliilo e di Pt^' di/it mtjf. Zolfo.^Lapingueditieiif.iibüaniide; lom rc rctjo riefte nocu'a princi pi i mente alle Viti, che fruttano benridue volttl* aniio; miil lortyrino poco" fi coiiferva: comt pur^ il Frümen-tonanričfee dif^üella pcrfettione , ncfUtJgiuna cüiiie nei Campiiaeno5raffi ®?^'^™,tinjj*dffiderabiJČ, E' btnevero Au^ß ^ Ji'errcaltreErbefi tliSTrLh- P«i"rifačilraenle quella dci CatMÜ ^ ä JeaJtrrfunoi Frattc^ß^Sp^^Dt^^ (gii SüVra.iidella^JWiWfdi, Qai^ , Jyw^jiwwJ* ,) In^lifi^ ^Qitn^ß. Orto moltiplicano i raaraviglia, « pervengono a Ho flat o delia perfec— infcco nod quelle Regioni : la .priiiH ori|ijiijrja i Minttt'di CrißiilUy t ^Ze/fi, Naritiiti ^ifiirtmri. 1 S o L A D I L primo nome , cbe gli Europcl diedcro ali' Hola pili Meridionale di ruttc /' Af^ilii , ±"ii qucllodi Tabago ^ e i^inquama anni ^no, che non lolot^i akeratöquelto nome, mä rotalmente cangiato in quello deiU nuoua Oual-cbre., b lecondor ortwgrafia de'Fiamminj^hi ____"^akhre. AI i' Or ie ntc conHna cdla Ed/bada^ al Mczz.0 gjorno nun h iii(,jlro iujolb dalJe Piflgge del Conri-tieist. ''neme; all'Occidente trovaii in liccia deU'Jiisla delU Trinita^ ■edalSettentrloneconfin.icoirakre Aatdh , Elia e difbntedail' Equacore cirando vers' il Sctrt-ntrione undici gradi , c Tedid minuti ; lunga dodici Je^he , e 1-arga quattro , cd in alcuni luoghi manco II Tuo circuit o e di ^o le^he comprentlendo i Promoncorj , e'inigüe di Terra j .cJii: s'aiivanzano ßcl Marc. La fua ügura e Ovale, prottrdcndo/i cDin'un Gomito preflb il Golfb , cli'altre voice cliiamavaii Root ^ Clip Buyir , ed hoggidi eglife deLto Lampfias- b^ye . Ancorche quelt' Ifbla fia la piu vi-cina , tx^l"Aot'tiiiy alia Linea Equinonialc, eche confcguicn-TtMi fji,tcmenteel!ado-vrebbeefleieroggetta ä i calori intenfillimi; tutra ■timptriiit via i Vertti y chevj fpi rano dal T Oriente , e tal vol ta ancoSet-^tluf"" tetUrionale , lc pio^jgc , £ kruggiade tret^ueuti , vanno tcm-perando, Noit trot-ano in qBüd'lfuIa MonfagneiinccefCbili» ri Stagni fangofi, ni Selve im-penfl^^iibili-, cömeinakiHiialtriluoghidell .»"mniiiano bensidi tempo in tempo /irfiVjjJ iÄy dfliciofeColljnejTrameiiateda feitilifljine Valli je Piarmre ricoperte di Cedft, Palme , Tfrrfm. C»ntiella,eda[titPiantepartiColirialPat;fe, iiltreTabbondan^aindicibiledetl'Erba Regina, con cüi fi fabbrica j1 piü purgatrfe, e legUtimo Tabacco ; e forfe per quell a ragione Venia la pe'1 ti more, e diffidenza, che nudri/čono d i reft are foggiogati da' me-defimi . Confervano pure un"" odio irriconciliabile contra gli Arovagues v impcroche tuttii Caraibi j non iblo diquefl'Ifo- c^^gi-^r^ Ja, oiäanchedelleconänanti, fi congregano pc^lReadevof gcne-rale delle loio Truppein S.Vmenzo > a folo fined! reprimerei ^Im;«® ladronecci , fcorrerie , edaltri atti d' oftilitä della predetta Natione . Ben* ^ vero,che gli Eiiropei fono ammeffi coaqual-che civiltä nelle loroPiagge , co i quali trafficano i loro vi veri, etrutti incontracambio di Coltelli, Specchietti, Forbici , ed akre mcrcidi pocopfezio , che gli Europei fi portano . Sono per C ^n Jld JiitHa.y , 0 Jf^ ---------..... I ^ Boiji'C ---- -J- jS"—^ / ' . -L ---------- 1 ' ^f ISS:: I i ! i i jf ..........- "I 1 i M .......- J Ml-"—^--------------i ! g H 9 . ifiii't'ioiil 1 « i" 1 ^ fc . ; i! __________________! i J \ 1 ^^^ 'Uuii^ 'itttlfU L f itia ČAa^f, T M ^ JI i ^ fp- ancf L......... - -'V ■ iir-f d t n/a Hniet Ky K rte.i CrjAiaiUjesjma^i t tf.jj J«": ju? J"'«,-jjf^ticff/a ^ ^a/F. Caron^A ! Jtllßo Jflil : ^iwi f t ^Äi' V'" "X G ^ ^ :sr T E. I Si ji^/^ vVJ^' C iL JkH tO. H? ^^^ -i 5 «/'//tAim perlo pill gllHabitantid] efia Genre beJlicofa , e molto cfpsr-tancir Arm!; poiche gli attacchi plh vigoroli, c' habbiaiio^liYik-' to le Colonic de'-Franceil .j ed In^leli , fLirono,impre(e di quell' Ifolani. 1 S O i. A D E L L A BARBUDA-. quafi nel üio mezzo due afpriflime Montagöe, che dalungi-fi Icopmuo , col p.oinc i/w Pkom ds S. Aloufic; a' plcdi delle qua-Ii campeggiafio beJlilliine Valil bagaate dalle Sorgen« , ed or-nare dalla-frequenia degU Alberi . I S O L A .D E L L A M A R T J N I C A. S^tffatlefSi, t grantifi^ Pi>pitUta Zvrtati ft^ i.M iikiiun-Vil- ■ frrf, cbtfvT' fKi/ie taßa Citri. SUuiiiiiitt dfü'IßU di ^.Llieta. "t V fsneti • inift^Mti 'ntirjftfa. Ne*gradi i^,eminutijodi latitudinc , nU'OijcntediS. Vin-cenzo , e diS. Lucia , s'incontra Tlfola dcihi BarbiftU ^ dctta dagl'Ingießdella iJrfr^if^, laquale hä ij le^hs dicircidto, cd un folo Fiume , coa.molti Ä'tagai , e Confcrve d' acqna dolce -J che fiipplilcoiio alla peniiria ilt-llc Sor^-cad ; olcre-che Ja piü parte dellc Gafe h an no i loro Pex/.i feuipre abbond.inn dl queirElementocatttonecefläno, Icosl bene., clie nel numeravanfi lo mila Änime , oltre altrettanti Schiavifteri , che Coltivano quel rerreno adäi fertile nell'Erba d'i Tabacco, Gengcro.^ e Zuccaro, tanto ri noma t o nel Mondo, perlafua fquinceiia, ancorch^: quellod'altri PaefllofLiperinel candorc. Leaccennatc prerogative renJono 1' Ifola popolanfTi-ina, e mercantile: c chi non tulTc pracico d i quel Paefe, giudi-cherebbelaradunanza dimolti VillagglafTai viciniiinodairaltro una gran Gitta; an^iglt anni fcorli inoltiplicaronli in talguifa sliÜabitanri., che flironocoilretti, perla fcar/čzza dcIl'Habi-tationiditrairportarfi in parte nelContinenrc vicino dvll* America. UUbhd'iS.Almß^.j b di S.'Lma giiice ne' gradi 13, e 1$ niinuti di latitudine Settentrioiiale . Q^eda era gia dishabita-■ta , e viijtata fblo di tempo in tempa da picciolo numcro d' Indians.per cagione di farvi la Pefca ; ma nelT anno ißgo i Francefi de IIa Martin^ca s introduileio in tlTä ibttn k dirct-tionc del Signore di RofJelaa , per il comando dcl LSignore du Parquet ;, cd in^pochi anni Ii refe afliü h.tbiraca . Trovanli Riconorcono gl' InJiani T Ifola Mariinkä col nohte di Ma-ämlm , e i Francefi Martinique \ fituara nc' gradi 15 dt latitudine Scttentrionale , havendo iediei leghe di lunghezza, altrettante di larghezza , e 45 di circotiferenza . Querta e una delle piü celebri , e de lie piü popolatc dcJl' Antilli, ancorche Ipuntino in efla copiofe Montagne popolace daJie fole Fiere , e coi^rte d' Alberi, che germogUano frutti peril pafto de'Cin-ghiali . Vi fi trovano due Nationi , cioe g ' Indiani naturali del Paefe c i Franee/i , che pofero i pnmi fbndamenti di quefta Colonia nel 1635: con queita dißercnza per6 y che gli originarj del Paefe fx rirtringono nella quarta parte dell' Ifola, e i Franceii occupano U rimanente dclla nuedefima ^ ciož: tsb Quartier! j ogn uno de'quali hä il fuo Governatorc , un Cor-x> di guardia , ed uiia Chiiifa . I Padri Gefuiti -vi fbno affai >ene iiabiiiti in un Luogo moho delitiofo , chianiato la Rjvierfi (Ä-j Jefuim, iin' al prefeate le Cafe /ono coftruEte di tavolc ; ccccttuandone il Forte, ehe domina la Piaggia, aflfki ben ma-nito d'Artiglieria. Due fono i migliori Porti di eHa-; cioeCwA ^ff'fac des Sal'mef, dove -ž uno Scoglio, detto k Diamant \ e l'altro chiamafi Je Crenage. . Vedefi gran numero di -Gente nelle Tue Contrade si per l'aria pLiriticata , comc per la fertilitadel ter-reno , e la ilcurezza de' fuoi Porti , che concedono l'aditoa^ ial fäcile per approdare in clTa : anzi ne' mede/imi gictano V Ancore quiil tutti i VaL-eüi , che vclcggiano vcrfo 1' Indio Cccideatali . Siiutthnt-y tffan/ft'jja dtir ißu MminiiA. tuii Frsit* ctß pTi/ttt' pitrear ^d hiiUaria. Pefti /itHt M^ftifiita t Pefie/df/t ptr/a^mt^ dflParia^t ptrUftus»' Ali Jil «rrnwc. d iP l/iJj ISOLE ANTILLI VF/RSO IL SETTENTRIONE. ^Vai^ '-r'Utte l' Ifalc Antillif che ß/^a colhcatc vn-ß i! Smefjfrhfn;, vesgcno pm frequentate^ chequdl-tdi Tabago, (iÄ Granada, S.Lucia; ^ttefoche i Lfgni rhifnfcatl Jt^Ua ^Unhtk.^^^ e chjho^iwia a S, CrißpftHta ^ poßlßü tijüarle a^a doppo i' alira y.ffn^a pufitofrafl^r-f^no piü jj^re il hro via^^io , I S O L A D O M E N I C A ; O' DOMENI QJÜ E E'.gradi 15, e minüfi 10 di latitiidine Setccn-trionale fcoprcJi rZibU DomOika , b lia Dom-mquey c'hä in circa 15 leghe di lunghezza; nel di cui mezio ergo no -la lero incolra fronte hor-ride Monragne habitate da moftruofi Scrpctiti di fniirura£a grandezza . Non. Ii-trovanoincfla Fluropei, eßendoliabitata da -iöli Ciribi > Gente guerrieraj , ttf tirwfrf- ^ ^^ fpiritofa ä paragonc degü alcri Popcili Anierica-iifnf, ih ni: la quale tiene in fomma v^cneratione iJ loro Cacique riveri-2nche dagli alfri Indiani^ a tal tegno, chcquandoefconoin iyf/jflJX- Battaglia contra gli Arovagim loro capitafi Ncmici , portanoil -Cacique fcioe il loro Sacerdotc Idolatro ) cor pompafolenne , i/>jf;,i,.prcceduto da maeftfjra Vanguardia, Q^iuunque püi il tejre-di e/Ta s'iijatfj" daIJa i-nolciplicita delle .Sorgen t i , e müitri -buon'afpetto J,- tuttavia gl'lfolani il dilcttano aflai piu deUur-iiaij edel la Pefca ^ che dell' Agricoitura. L'-^Äjpoi AUi'ij^alaaie liede ne' gradi 1-5, e nrinUt; 50 di la- Settentrione della Martinica j cdequafi tutta pia-hitre- na , ricoperta natural mented'A Iber i, c (odantiosi pafcoh : 11 ^sjQ p^pt- mafle i Franc-esi di flabilirvisi iiel 1645, ovepare coltruf-/Af^fffirti^ fcTO una feuona ,, c robufla Fortezza; e do.ppo j colia loro vi-J^^^^^^^^gilanza , fii refa molto fertile , cd abbomiante d' ogni bifo-gnevolc per la fuEfillcnia di ^^uclia Colonia. Trk la J^omnujue ^ c ia Guääalupa si trovano tre, -b quactro Ifolet^-e in poca diÜanza una dali'ultra , penurianti d' acqua^ doice: raa. 'indLiftria de i Francesi, che T haauo rde habita-rfmaftf^ tc , vi ic-avarono alcunc Cifterne, nelle t;uali conlervasi tant' jf, acqua dolcc, che barta per il mantenlmerjto di quella Gente-Sooo conolciuie col jaome dffs Sai^tf., cioe de i iiaiiti, collocate air Occidcntc della Murriff/Vrf , e nella ftefla graduationtj. 7/i/j d^iSi Occidciuc d i quella de i ^ianti si trova quella degli Uccdlt , chc in quei Ma;j jiuu e riconafciuta, che col nome ufato da i Frances], cioh V Jkaux Oyßaux e qucfta dcnomiDationc le e ..aflai bene appropriutii per la quaiititä inn d mera bile d' Ucccl-' ■ Parte JI H, Ii-, ehe in efla si propagand; e principa!mente lielPdrena del. le liic Piagge , ove for man o i JorO nidi . La fituatione d i e/sa tfovafi a profilo deiracqua, e tanto baflä , che eÜa non fi di-ftinguc dal Mare , fe non quando -i Legni giugnono alle iucj Sponde: , , La Deßderata fe di flante dicci leghe dalJa Guadalupa , ne i gradi 1-6, C minuti 8 di latitudine ; ftl cosl de no m in a ta ^^ Criftofano Colombo nel fno fecondo viaggiodeJJ'America; at- fWi^J-ecfoche fü äa prima Terra j che egli all' hora fčoperfe , e per cfserc rtata 1'adempimenro del Aio defiderio ; -come pure ntl primo via^gio quclia di G/Mmham , fu d a Ho ftefk) nomina-ta S. Salvador , per i motivi accennati nel propno luogo . AI prcfente foggiacc al duminio de i -Franccsi-, chcaddimefticano Ü fuo Tcrreno infclrattchito dal corfo d i tan ti Secoliä dierro; e iärebbe molt o piu commendatile, fe le fuc Piagge nonföks- J/Jf^', TO inorridite dalla moltiplicirä de t Banchi , L' 'Ifbk di Guadalupa & una delle piu vafli ^ C) fecondt tra quelle, che pofsiedonoi Francesi nel circuito deile Aatilli; che prima dagl indiani nominavasiOrfffwrrf, e glifipegnuoh vol- , . •lero cangiarlc la denominatione < La di lei situ at ione com-dJ^r/Ji prcndesl nei gradi 16, minuti 15 di latitudineSettervtrionale, tra le äö leghe di circoniercnza, e nove in dieci di larghezza ; " divifa in due parti da un braccio di Mare detto la Ä/uK'r^ Sa-■IfC. La Parte Orientale c^iiamata Cab^s-Terre ^ o Gran Terra ; e la piu Gccidentale Bajf^-Tem • la prima conriene due Saline, attefeche 1' ardorede i raggi folari impietrifcono Tond^j del Marc in perfettifTimo Salej c nel mezzo sMnalznno gigan-tcfclic Montagne, che a i loto piedi concedono il ripofb ad alcu- Maniii ne ameniflime Valli bagnate da piu Fiunai^ e Rivoli , oltro ^^^^^ le Sorgenti d'acqua minerale . I Francesi, che in e{sa si (tabi-lirono nel refcro coli'induHrria abbondante il fuo Tcr- ritorio, c hoggidi ridonda in Rifb, Manioc, Patates , Gengero, e Cannedi Zuccaro. Q^nto poi alio fpirituale i Padri Rifonnati di S. Domenico traraghiino indelbfll con zelo ve- F ff ramen' 'Mttiente Apoftolico nclla vigna dd Signore; 1 Padri Carmeli-tani., e Gefuiti, .che G fono ftabiliri ncl U Bdjp- Ttne, fi rno. brano iftancabili , colle ioro Miffioni., cd aitri eieccitj fpiritiiali ndprocurarelaconverfioae^ ed incrementoalla tälutcdi qtksli' Aninte^ c permaggiore fiiffiftcnza deJ sCattoÜchifmo in qucli' Ifola, .comcancora delk cjulcte-tc napo rale, i Friancefi vi-hanno ■coflrutta una fortCiza con fid era bile , forto gli^yfpicj feinprc Ttrttii*. rgionofi.di Santa iMWrirf, ^/icuara ncHa Cahs Trrrg, La ftconJa 'parte chiamataiBrfJ/tf-.TfW contiene una^ plcciola" Citta col la Ilia Chiefa paroechiale, olco; i due ulctmi Convenri pocota irt5nn>Va-ti; edinpocadiftania vedcü it Caftcllo del GuvernaCorC, di rtf-buflra-ftruttura, aflat bene munico d' Arnjjljeria v>c fpalleggiatb ^ da ibrti muraglic:. Xra la Barbade ä Scrt^nrrlonc-, ■ tf la Guadt-^^^ giürno^, ne'gfadi ij. minuri lo. di laricudinc tro- , jM , f/ut .vnft VJ&la Anr^Oit, Ö Aat 'tgue ^ ö S. Maria-d^ .Anfigua-'^^^ che nön .f^/ffut. ijapiüdi 7 l^ghe di Jungheiza^ e molro irfu^ualc nctla fua^'ar-ghe^^a I numcrofi Stogli, ehe la circohdailo ., 0 la^ molcOlfl-de-TuolBänehj impoflibilitano q-iiafi'l'aqcclso: ricslle iiie Spönde; idi rnaniera , che pc'I pafJdt« tu uredüta diiäbirafä', äncoreliel'' iflf^o fagac&d«gl' tn^ci^ Ii fbflb gTäfinc-rodotrc n^IJa rn^dölfiii& , otfi hannofcavato niolti Poizl, perla mancanza de'Rivol^ 'o FontI, ed in poco.tenipo fi'ibnooolä norabilmetice propagiti; .topiü-chegli Aniniali fi domtltici, & Sulr^n^gi , öönic jibre-i" Pfe-A ^ e fiion o Ti u) ne ro/i pe' 1 be-n efiü i o drl I a ?50 ■ fo fttf rftö hVt? n to. ManJ'tnat, ■ Ricmcedendb mane&di un grado Trov.lfi i' Ifb'^v di; 'Mm- icoaidcnomißatadia^i Spa g nt löl i per la (imdir^ltuie',- ch'L4la ha eolla rtiont^ignä di MonJčrrato preiTo Barcc!iö!ia in -Tpagna.^ -non o flan tech'iticila fi troviuo flabiliti gl' Inglefi^ confen^a itifcMÄa- futravia lo itcflb nome: due Jeni h picdtjh - Golti le fetvoaö di kä^tffum Porto; ove molti Naviganti Tmontanoper provedei^fi d'ac(jua • dolce.,dd la o e ab bond a tit i ffi tm, Ifp!* imr* Qj^lla poi, che daglMngleii vienc chiamara '.Biirhoud^^ .e da' 'FranccfiJB/jridi/(f , trovafl ne'gradi .18 inimiti lo di latitudine Setefeiltrioflalc; ali'OrientediÜ Martino, cd al Vtt-ntrisned' Änrigoa, Uiinga iri cifca cinqUe leghe , pofla rarcnrtc.all'acque marittimcj ehe t«l volta fpingo no i (atri flu tri bcn" avanti neU' Ifbla,- perla baflezza del fuo rerrcno. G T Inglcfi vi haano llabi-c^/»»J-^*-JlttaunaCölonia, ehe con pö:a fauca raccoglie tLiu' ilbifognevo. ;]epe'lfuo mantcnimento; aniila fua abbond;inxa e tanto invi-id■tatada^Caraibi, .che tireguentemcnte Tincmda no colle lorofcor-rerie, foggiačende alle Jic (le moleli i- Paftred'Antigoa ,eTVton-fcirat. AH'Occidcntc del Montßrrat.^ ed al T Oriente di Nie-ves, ne'gradi 16minuti 5-5.di iatiruiiine Scttcnti-ionale, incon-trafil'irola , hRotoficLxj cosl detta per eflcrc di^figul-a '^ifl 46 sferica; niatanto picciola,, ed eminente,, che da lungi fembra j^oiüt,: una Torre; e pero .vero ,cl>e da ogni parte i Naviganti fi pofTbno accoftarealle Cac Sponde, pe'1 buon fonJodel Ntare, necto nella ifuacirconferenda d'ogfiiintoppodi.5coglio, ?> IS.iflco-.. Ne"*gradi 17, e minuti 20 di latitudine Settentrionale rificdc 1* Ifola (ü ißu Ji TilvffS^ -colla fua circonferenza di fei Jcghci inaljandou nel bet mezzo torre^iante Montagna-ricoperfa fin'alt'aprceda una ferie Lafläi bene ordinata d' Alberi, eh'accreTcono b vagbezza dcll' Jiabi tat ioni,; impcröchelc Cafe pri ncipuao nel iu t. U -CfiM'»^-Jano per Tarnen a pofitiane.y ^foavemfluenzadcl fco Qjma; fituata ne'giadi 17» [^inuti4odiIatitudinö Sctt«ntrionalf. Iii cflaiGo-crWrn-r, vcrnator: Generali.dcUe Naöoni Fraaccfc^ ed Ingiefe collocaro-^eggiodel loro fo^giorno, sj per la capacita del fuo reanto 'J.criß,f. ^s ^stc , come pci la vaghezia ^ c iäcilc comuaicationc coli' airre drlC Antilli. U alcerigta dtflie "Montažne, ^-chff ßtfl di let mezzo incrociandqfi , e con gigantefjo ardire s' inalzano verlb leStelle, partifcono ritoU in qüattroQ^artifei-i;■ due pofleduti da i Franceft , c due -dagi''Inglcfi, :c''hanno piü Rivöli, ch' ina/fiano le loro jontrade; m a i Francctl pojfiedono le campagnc piLpiane, epiui habiliall'agricolctira, GT In^Ie(r fono^ntora pill numcroUjChei Francefi; mameno fortifieati, e ficuridaU* fpj«^»/ linvaijoni itraniere: poiche qudVi fonodifesi da quattro buont Forrezze miinircd' Artiglieria -valsvole ncllo fpizzare IcSponds -dcU' Ifjia, in cafti d' incucsi :)ne nemica. fnoitrc vedtsi sh la punta tß Sohle C er t a F J r t i fi ca t ioae rego iare, 5ch; itb t m a una C i tt^d d-la ; mäil poflö piü gelotb& la Rada, chiamata Baffe Terrt, doviJ ■ giornb, X notte-vegliano le^entinelle, e giranole RondCj "eher ■ cndodifcono quel poito con fomma attcnnone . E'perb veno^ che gl' Inglesi hanno anch" sfTi le' loro J'ortezze. ^£Ha fii provifta' dalla Natura d'una 5alina molro-vafta alle Sponde d'unpieciblö (iiolfb; ove eredono gl'.Ifolani, .che plü dentro le vifcere delb» ^^ Terragli Aitri vi habbino concotco Ji perfettione Ainamimcrad* '6r<> : maper efJere qi^ella Piaggia comune adambcle'NationlVjJ""" ^ :niunavüülc moftrarfi la prima nelmättere Tnano all'Dperi, cd" indagarneTefi[tenia, everitä dePfatto; "tanto piüj cheasiirtiP imprefasi richiede una fpei'a eforbjtanrc,-e foi^ intolIfrabilCj pe'l prefente ^ ä q-jei topoli. Mel t 643 la pie ca dei Cattdlici Fratl-ccsi i nt rodu fie neiP Ifola ie due Religioni tanto ccfpicue neilff' Chiefa^d^ Dio de' Padri Gefuiti, c Carmelitini., pe'l goi^ernö c^r-^fA/*, fpintualedi quell* . Ani me: .non fii niinoreil zelo de' medesimft verfo gl'Infermi tanto Ifolahi, come fbameri, peni anaUcbi "'' rtruflero uncapace Hofpitale, che fu dotato d'ogrti bifognevo- iifp taf* lepe'l loro mantenimento. Gl'Inglesi poi hanno quattro belle Chiefeofüciate ičcondo il R'ito AngJicano; enc'loro Quarfieri., alcurfi anni in qui, si ^bno anche meglio aflic urat i con plantare ne' luoghi pill cofpicui b'loneFortezze , che poflbnocontrafVa-reriingreflbad ogni ^potence Nemieo. Al Jetrentrione delPlfola di i, Grirtofano nei gradi 17, minuti 40 di latitudine jettentrio^ nale, companfce molto da lontanoT Jfola-di S. -Bußachh., an- r^^^j ^ rorche picciola, per non haver piüdi 5 legbe ^di orcuito ; 'inäl- is-n^jriJ»» .zasidail'Oceanocon ia figuraPiramidale^'ladl cui vifta porta fbl-'lievoa Naviganti-in alto Mare, btambsi d' incontrare terra-, e di mertersi alcoperto da'fremftiprocellosi dell'onde. GliOian-dcsi .v'introdudero neS 1655 una Colonia di mille , e fciccr.t^j huomtnivquantunque 'non^i si fcopraibrgenteveruna d' Acqua 'dolcc.; sifrono pero induftriati collo ftaecamento dc Poz-ri , e •delle Gifterne. Qi^fl:' Ifola ^ comunememc ftimata la piii torte, e lapitirobufta frä T Antilli,, s^per k situäfionc., e ägura eh'cllahcbbedalla natura, come perle foriificationi artiilciofe ehe vi furono erette dalla /ägacitä de'gli OandeJl;; iqualidomi--nanoll miglior Porto deJ fuo rceiato. 11 numerofb Popdo, la moltiplicitadelleCafe, cdilterrcno colttvatofin' ad ua palmo , in cui feminanounaquantitä .prodigiofa di Tabacco, accmfce la vaghcxzadi quel piccioio Paefe, aibbondante in ogni fpecie d i latili, coma pure nella pcfca copiofa, ehe le efibiice la. vicina^Jir--con ferenda dell'Oceano. AlGrecodeirifoladi S.Oifh>feno vedefi quella-di S Bartoh^ meo fäflofä , alpeftre , equafiinhabile aliacoltura ; 'il fao acceflb c mokü d i i li eile ^ pcM poco töndo, e.per Tin fidie de' Scogli coper-■ti; onde.pare, che'J a natura la formafse piii per anno vera rlaträ gU altri aborti de' Scogli, c!ie per rendcrla habitata. N^'.gradt 17, m. 40.di IatitudineSettentrtorvale,^irOccideh-vte di quella di Š. ßartolomeo giace tlfolä ^ Saba, ch' in lontanan- ißu za apparifce un n«do Scoglio^ coUa fl-ente fcoperta dall' ondej mala Gompagnj'a di S-Eu'ftachiov'introduiscalcuni huomimv'if«*;^""' che latrovaronocompetentemcntchabilc -aiPAgricoltLira - 5iegue r I fb 1 a -üÄ iS, -M^rtim d 1 fta n te quas i ü n g r ado d 1 laf it udi ne 5c t tc n-trionale dall'-antecedente, ^lungaictteleghe , elarga quattro proviJia di buone Saline . G Ii ^pagnuoli vi coflrußero un Fort« ; rnä poco doppo /1 n-foUero di abJjjandonar iMfbla, per alcuni iini poütici , e def^ trufsero le Tue Fort ificationi , il che diede adito agli Olandcfi dcir Ifola di S.Eurtachio d'jmporsefsarf] della medefirfia , cht in poco tempo la 4-crero babitäta . 5crvi quefl^ mtitatione di fvegliarino alJa Natione Franctfe , che prima degli Spagnuoli l'haveva pofkduto; onde ponatifi nell'Jfola ^ •convčniieroamV-chevolmentc con g Ii Olanddi d'habitarla in Joro compagftiaji dividendofi trä c(li i Quarticri della iriedesima j il che /uččef-ic circa T anno 1648. Sz poi la Natura fü icarfa ftelle fca- turi* , .1 !■ I MW—» -iri"«!!! —^— ^^^ sBrione 3 L An C / P £ L AGO J K £ / M-tdati^ri^ o J. J i' T A C N U O X Sdal -tj-^.' St^.- Ili/fftn^^-. I Cocro , turigini d'acqua dolce » I' Arte vi Cczvb quantita dl buone Cl-feWW fterne fufficienti pe'l bifogno degU Habitanci, La pelča delle Tar-taruche, I'erba del Tabacco, JeGomme odoiifcre, elaquan-. titadei Papagalli, edaltri Uccellf ia rendonocommendablle. In dirtanzadidici^ Ibli minuri di ]aritudine JietteatriondJe, fiegue T/t!a An-1'^ cosl dctta pefla fua li.ingliez.za ferpeggfanre, e tortuola; ladicuifuperficiegoiieritmenicadelle Pianure , liabi-' ® coUivatedagl' Inglefi, die nelh circonterenza d' un La-ini^f^fi- go erellero le habitation! , coniiitendo il loro principule efer-ckio nel coitivare 11 Tobacco, enella Pefca. La fulfeguentc, ißhs^f^-dis giace nc*gradi 19, fä detta dagli Spagnuoli Sombrero, che jMfB ^ *d' fign'ifica Cappello,per la figura conbmiledi elikjlaqu^lc gerne nel-lafuaincoka , delcrta , e disabitata folitüdine ; come pure ia lua vicina, che porta il nome d Afiegaäa, uvero Nayce, at torn lata da peniiciofiliiiiii ßaiichi, AirOrience di Porto-Ricco, ibt-ifcUM* to la medesima latirudine, veggonsi I'ifelc delle Vergtni; Ic quali, I'^i^ondo jlcalcalo piii commie , fono tredici , iiuiguaii neiialo-^/J/ffi//. ro grandczza, c h'gura, iiifeconde, e flcrili d' ogni fru-tco: ne. fotiü d Ota te d' a] t ra prero g a 11 va , Tolo cli' a in met to no fac i 1 mc n -tealleloi-oSpondeiLcgni de'Narigknti. lni.-ontra[i poi al mez-iogiornodelle Vergiiu, ed all'Oriente di lAartoRicco I'lfoletta Ir^lllf' üppartenente a i Dane(i: Ja piti parte de'Gtograft ^ ■ träfe urano que ft'libletta nelleloro Tavole, e parhndo deiraltre vicincj paflanoqp.cfla fcttoil filentio; forfeper laTua pocacllen-iione, pernoi^icenfiirarUdi trakuragine. Seguealracizogiorno kartell diS. ■ iff di S. Toraafo ne* gradi iS di latitudine un' altfa Ifolelta disabi-tata, colnomediJ?(?>^af, all'Oriente di Porto Ricco. Ä'.Cwfc la pi i Meridionale, ed una delle piü cofpicuc tra P ifoJe Afit 'dii, fituata ne' gradi 17., minuti 40 di laiitudine Settentnonalo ; £li Spagnuoii Poccuparono difcacciandone i Caraibi , che ia_, chiHtnavano Ay-Ay^ ina i Francefi net 1650 ie nc reftro Padroni , /ignoreggiandola con moita geJofia , per la fomma te. conditä del ilto terreno, e peril Ilto auvantaggiofb^ in cui clla gtiice; priva ddParprezza de'Monti , e copioia , si neile deli-tie delJa .Cacciagione, come nelJe Fonti, Fmmi, c prctioü Paf-coli, che nudrifcono molte fpecicd'Armenti. Infommaqucil' Ifola rende genera t men te cömmodi, e dovitioii gli Habitanti^ che in oltre fi prevalgoao delle ilie Sponde abbondanti nella^ Pefca , e ficure nei Porti. E' pero vero, che/4 Spagnuola , ö S. Domiffgo ßtuata trä i gradi 17, e 21 di Jatitudine Setten-trionale , c joi, e JO9 di longitudine j Ja contende coli' al-tre Anftlli nelJe doti deiJa maggioranza , quaiitä peregrine , e ferrilicä del fuo Territorio . GP Ifolani prinderi Ja nominava-no J^frj/^wjd > ed Haiti , che vüol dire Terragrande\ ecibcon ragione, per la vafta fua eflenfione di 150 Icghc di lunghez-za dal!" Occidente alP Oriente , 60 di larghezza da Mezzo giornoal Settentrione ^ e 360 di circonferenz-a-, II fiinofo Amrniraglio Criliofano Colombo fcoperfe !■ Ifoia Spagnuol* tiel 1451, e nel metJefimo ten;po cJtl füo prJmo v/a^gjo pent vi pufTledonc nitro, ehe una h a b itar ion e fgpra I e Coflie r« nc] I uogo , d tt t o ä e t^b dt e 1' ert^^i < io prtn ctpi 1 e d eg^ i Habit an t i nel le Piagga, olrre il com m trdo, ( quelto dtllii Peftt ätjfe BiJtnt, td aUri MoAri rnarlni) de i miali cavxno un ncco piwento ■ CAYERNITTES ISOL^ Sono qirefte picddle Kolc Heu ate prcflb Ia Corta Occideffta-Je dcH'Ifola Spagnuok , nclU <]uale fi vi per pcfcare le T^r-ytrnhtH, tanichcj ^:hequm 'regnanograndi, cd in grande abbondanza . Da una di querte si cavano piEi d'i 20® libre di carne , fsma. contarcil grafiö, che fi fönde , del quale gli Habitant! Fran-■cefi, e Spaguuoli si (crvono per mangiare v Lcgumi . ISOLA DI PORTO-RICCO. Neiringreflb del Goirode]Mcslco,airOnentc ciella Sp^gmiO* •laj ne' gradi 19 di laticudinc Setcenrrionalc forge dnH'ondcLj marittime Tlfola di Porto-R/ao , -6 i. Gicv^nsi dl Forto-Rkco , rt'yifl/wMJ aitrimenti detta da' Po poli originarj n ictii-^s tma . Pü fcopcrta dal tanto celebre Criltof^LHO Colambo nel 149 j, che la dedicö alia gloriofa proxetrionedi S. G.o: Batt 'fia, noini-nando la Citta Ca pitale Porto-Riifo , alalia sicuix-iia del lüo Porto vi C i no ^ ehe per l'appunto arriccbifcc qiieil' üfola cnlla moltiplicit^ de'dovitjosi Legni, che in edb giornahnente ap-prodano . Trovasi dilhnte dall'Ifola S. Domngo in circa 16 Je-1, e rjö dal Continenrv dcir AiiiCncÄ Meridiünalc ^ cb.it k < Mezzo gier no . La fu a Innglicaza m e! J: ende per !o fpa-do lil 50, come altri vogliono, 35 leghcj e 10 ne contre-ne la fua larghesia , foroiando Ja lig Lira d i uii quadro bislun-go. Refpirano gli Habitanti un* aria molto temperaia , fog. giacendo lä due foli Mesi del V«rno , che ibno Diccrabre , c Gennajo . E' pero vero, che nel Mefe d' Agollo , vi si fcatc-nano con tanta furia i Venri , che talrolta ftrappano gli Al-beri dalla radice, e por^ano altri dan ni notabili. GallegEi^^otelEi fertilitkiefueCampigoe; eptreflčre troppoftcotidetieUrmtD^el iStriMfit il i^intlsfilfranopfril rlmanente itll« Stuncnti; paiche la Pi;intt del GuAish) ^^trntL ' produce uns fptcie di mel» ^ eoUa polpi rodeggi+nt e ('r»mi fchiata da mol t i graiitUi , i -^lua) i cadendo In ter tB, di latan d a1e fbe rad iei i £ nifa della G rsmig ii t» ed i n t e mpo, ombieggiandoSli-iltrJfeimi, rendutiof^ael terreno ohntnamefite inutile-. Retidefi m tri' to Hngolareair Ifela , che gli Arrtenti Europci j' infdrofifcoau In «JT*, Ai tiJ ininjeti , , clie nua fi pofloiiodoiainaiT fe non con gTin d fficolti . IjC Tu? Cjiitrade non forn) pe-Fiumtregf. j^^ij Fiuflii ^ ^ht iJ(pportiin«ineBte Insifiiitio H Hfrrena t i pii lijioiTJBti fotio fet^ Gttidnf ^ Art^» , Gahiaäo , cd altri j aUuni At quiili XiPirwi, f* f(,| mino Helle bro^oct, commodifTimi Porti, per «ieuwre oijni gnn^ [^ejno . funo antof*™lti Torfrnti diiHi natnra arrlcrhiii etfirartne pi ttioft ddl* oro t tti qutfti na4ofo> jaan^tMiffH , i; fonoi pi« telebri. A Irrt'volte ie Miniere deli" oro , ed'argenPo le n Je va n a dov i t ioli gl j Sp;» j; nVio I i principal me n t e si 1 pj-i ncJ pi o, cht vi II fa rono b i 1 i-^»tfsftfo fni, hivjndo (jutft i fülltet atoli terrtnDdl cftr, h.igsitH , ptr la mancinti d'Opera-jfMri^/» . rj ^ apperti rironofconoil iModj prerWi mttiliH. ÜTsduim twn el 1 aurantiggi') d un (.-erto balfamo tjnto filubre , per jaldare lepfighe , e [nr.]ii:.irir le p«fli in frig id ite da legnc SaH' petnJcivfi fiamorii e^uelloblniine vitale illlls^ifa Albero , molto f)iii>iliai* tieli' fo- Ifnla, ■dett^eil Td^tfi^Wrfrj/p , ä-üa T-mitrtKU , JI Lf^"» Sanm ^ ^ hi lajtriT^Vifrtti 'JcII'iH' Tccedenfeliqtiore vicreftepureinabbonHitra - Pref^sole rivc del Mate ■pietiolj Atborcelli AJht) vt^ germogliatio (*rti fmtti, iquali, «adendalisll act^iia, ffjtio tofTic^o mortifero i i Pefci : KfA". «niil'orTThr« jieffi tM^re pernicioriHima H gli Huominl, ch' lü con lid* rata me nte ri porazno (cTto i toedefim i y diinaniew, cbefeuna ^oceiola diiiipada cjtde dalle loro frurdi Vt/fti,} pf- ropr-a lafflJKia , ö ihpn k niatii deHkddwfnerjt^co, vl hfva la pcJJe Igulfa d^iracqna fot-Tffllt!^ :e , Dipiu^l Irhdwiij frfnVtmo-dJ 645 dt lunglaezia, (itiiata gradi 18 di latitudine Settcntrionale, foggiogata dagliSpagnuo-iinel 1493; mal'anno 1654 gl' Inglcfl fe nereferoPadroni fbtto ^^"spl* lacondocta dell'Amiragho Pen, daiquali fü poi divifa in fette gp^j/j, p^-Paroccliie, in 1714 famiglie ^ che coilituifcono 15198 habitan- ^i^^ifßf ti: i nomi delle Parocchie fono Ps^rto Ksale ^ S.Caterini^^ S-Cfc-vanm, S. Andrea^ S. D.ivU^ S. Tomdfo, S. C^idon-. diciottö Porti con-cedonoringreilü flcir llola, e qucllidi maggiorgridofono Pcrto ^eak , Portmorant, Old- harbor, Point- JVf^jw/^, e Porta Antonie, ■ N«I giro poi della ^dWd/i-ij Ii numerano molte Ifolctte chiamatä co' ßomi generali d i Fmninges^ MaUla^ Ran^Sy Rivera, cd al tre , ISOLA ÜERRANA. ■^fWrfWiife unIfbUtra la Giamaica, elc Cöfte di Nicaragua» tosl chiamatada un Gcntilhuomo nominato Serrano, cbeparft colla Flotra di Spagna nel tempo di Carlo V. gittatovi dalla terrt- ^ ^ pert a, che fr a nie il fuo Vafcellö ne 1 faifi di quefl'Ifbla. Serra- t^f^L. noliialvoa nuoto, ma non vi irovb herbe, nearbofi, ni acqua , nel precorrere j che f«cc deli' Ifola, c'hä due leghe di giro, feniAhavervi trovato alcun rinfrefco. Spin to da ti a fame prefe qua le lie Graiicio sü le Spon de del Marc > col quale ß cibo per qualche giorno : poi havendo ve-duro ufcire dal Marealcunc grofJč Tartaruchc, trovb il modo d' ammazzarlc . Doppo ha vere viflko rre anni mangiando carnc di Tartaruca , e di Granci, e bevendo acqua del CicJo rac-colta nelle Jijorze delle mcdcsime Tartaruche^ trovb un'altro intelice fal vato da iin naufragio, abbordando in queft'lfola. Gli die- -de querta Compagnia qualche confolatioBe , colla quale vifft quattro anni continui , ncl fine de^ quali , un Vafcello > che vi pafso in az-zardo , Ii riceve, c ii conduffc in Spagna. L' ultima timo mori per iftrada ; mi Serrano fii condotto fino in Ger^ strrant mania , c prefcntato a Carlo V. come un' huomo ftraordina-SSeV rio, iX)iche haveva tutto U corpo pelofo come ua" Orfo , c la barba , i capelli gU arrivavano fino alJa cintnra . L' Impc-mtorc gli fcoeprefcntcdiquattro millc ottöcento Ducats dapi-gliarenel Perü, maperdb non ftipiu ricco , perche niorl an^ dando in Panama per riceverli. SAM BALES ISOLE, Vlfole, dette Sambales > fono alTai picciole, e preflb !a PenifbU di Jucatan nella N uora Spagna ^^crfy il Golfo d' HondLiras. Si trava inqueftc TAmbra grigU si buona,che i'OnentaIe,f7efcata da qual-che Americano tributario delli SpagnuoJi , nclle Piagi^e del Mare, gettatavi dalla tempefta • iSQ L A DI FR.ISLANDA. NelletioHrrc ftampe anrecedcnct regiftrammo le varieopinio-m jincui s'immerreroalcuai Ingcgni per opporii üll'efiften/.a de!-la Frhlanda, c frä efii 1' Abbate Bavidrand. Alcuni altn (enza ne-garla credetcero J chc le peri pet jc tie! tempo jC Je ft rava ganze deli* Oceanos' habbiano ingojato iicl centio delle iuc voragini quel ter-reno prima fcoperto, e conofci uto dal Mondo. Noi pc;r6 fra Ic fin' ora de fc ri t te d a re mo 1 iiogn alia Frhlmda-f vd i cdu ci del le Rcl a t io ni di quciV l{bla ftampnte m Venetia dalU nobilifli mn FaiaigliaZe-najricavareialleaiireiiticbc tL-Ltimonianzc, e daiie iettereirrefra-gabili ^fvifii di Nicola, cd' Antonio FrateÜi diqueiVinltgncGa-^iaftne in fa^ch'appradaroHoiaeirauiioriiLre^tieiicerninreaÜ^altro , cd m-■'Jf"' V'jaronoin Venscta Icdiftinte notitiedi quel Pacfe. Ondes'aliena onninamentcdal verifirnilc? > chequeftatan:' illuftre Profapia vo^ le;fe mendicarfi nuoro rplcniarecoIT inganao latcefo, ch' in qud ^ami^iH^ tempo la ftirpe Zena era giii immerlä neir üceano de' piü gloriofi fu e Nicolö Zeni Fra teil i di fco pri fT^ro prima del Colombo, e del Vef- D:ioil Mondo Nuovo deli'America nelloropatlkggiodalUjFf-tf-^^^^^^ lall'EftotiJanda. Abbagliafi pari men tc il Kaudrandall' hora, i^iTänd^ ch'egU di paflaggio riferifcc-il /entimentod'altri Autori, cli'afcri-vonoä Nicolb Zenolofcoprimentodi quefl' Ifbla ä nomc del Rž di Dani m area y poicbe tutti i difcorfi de' Geografi Topra U Ffhlatt^ ^a derivano dalla forgente Hiftorica de' Nobili Zenici quali,dando drflinta contezxa del viaggio, dell' Ifbla, del Signorc dclla mcde/I-ma, ed alcune altre parricolarita, non s' arrogarono gia mai d'eifere ftati i primi fcopritori; ej mol to meno fi fognarono di far quel vinggioingratiadel Re di Danimarca- Dalle parolepreciie dell' HiftoricoraccGntorefteranno diffipatc Je tenebre > ch'abbaglia-rono la vifla di quclli, cbe trä gl' iotoppi dcUalfo fmarnrono la ve. ntadelfatto. msii Ißona. 'pi,t]ijJ'tfarfcri,^fif„Ua /na Pmrria, i ft «tij mjf jG,"™, t d btnorr. Lj^jiJt/iiiia , rmttflu/t'Navt Jt h Jutpreptit.tKihtwty cbt ampUjfimthitvt^f iföfitert Jt' neßri Mari y epJiJfattU Streti» di Giiilttfr*^ navi^aleutti 2) ptr i Oc^ano , ftmfrt Itrttndtß Ttrfo {» Iramtntana^ tftm'iirntdi videt I' If^ilttrtt /4 Fiitmirit , devs ajfi*!t*lf in t/ti Mirt da titiagra» firttttta , ptfflcighrtii dat dti' V-tutl, fin\ t fipttt A v.t ßf* (ft j ^uifttdt fi)u/niepu/c*prtHdtT*Trajtn)Hpal/nJtpiitTr^ir/f' (smrs tjutllt fitrijpita ievsfta , fimppi ntif Iftia Frii^artJa .i ftiVMndsfi^ltbnctnixi y tiran partt dtilt rehh-^th^traito iA ia, , equeßi fjl*at»a I ^Sd. Dnfcrivendo pui Nico 16 Zeno le coiiilitioni Je I Pcincipt Jeirifoli, d* cm rcfl5 beni-x:enJititm jnamente acCoUo , fogging ne. Bra C4>jluiififH SifjKft^ tpajfed^/na akunt tfitr dfttt Pt/-tfif Prmtipt %»da , ^rü'tsda d-J Mei^tgitrm , /tpiu riffht, t pt^if.trt di tun t fUtUd pjrti , t fi ^ffirtfei^t ciininavj zitmui , tdoJtrt Uprttfttn t/nit JSgaare^iava ft^ Itrra ia liffd» di i'erani po^m daiSafmnda vwrfi Sffiia- GcCo revideiua p[ä chiaradcilx luce Me^rid^^iu, che non fil giä ni41 aeatioOf veruiu, ch'il Ji. Oxn imarca h ü bbia havutupartenel lii^gg lo d i Nico ZfnOt Che poj Ji fcoperi« della Frip^ndit aoa lUta ct:i quelta inJr^ne Fnmiglia , Cfiitmu*' ^ riccDglie e^idennemcore d4lLi continmtioDe dill JfJiiioiii ) fhe cus3 parla; Nitfji ar-f.f ^^„f jfjf vtn If' UdideJi» Fri/htndu il Principe Züj-ntii p^ria ia Lutiair j f UtmAtdh^ (h Gtnti erdu^ j idid^vt VifniLMHff , i/mputr , cht ven w»m d Italia , f ehf rra/to kutmini Jt imiitßtat Pitfg , fk pnfo digiandiJ}imnAVit^tn\a, Eoco, ehe/ Lrifijw jcoli Cuis'eiptetlii (]uel Sig.:o- r f wile fue i Iii e rrog» tionij d i mo ti ra, che quel Paefe habb i a h » vut o pi ima co n J fpu nd to u cgll'akte Nitioni Europee, eche Ga Halo iflrutio in quel uobile Jtnfuaggjo djUe mc-ilefime. Dipili 1'dprelHoni di giubilo, e leaccnglienie «jriefiflim« , che fecequel Si-gnotei MicoJiiZeno nd fen t ire, che tjuefto era Italiano, i uJi'incUtio maiiifefto , che quelli G«ntc habbii havuto altre voire notlti* tleg!7:aliaQi , cd /ulta ; e eun(cEuentc-» men te ^ che quellonon fia II:ttOil prima Sc oprl tore. la olcre dalla Frißti/tdj fcrif-ftilmedefiniüNicoiiji Vcoetja , t pi eg* Antonio Tuo Fratetto d' inrraprendere quel CtfiU^ ^ nanandogti,oUreleaLcrcpat[lcQla.Tiri,cheiti HUGajfopui'e dciU FriOaDd^t} ftffft tbifi Sprtndi PtftT jjf tmBt* tcpi* , cht ft tstctrftitfsimtlu ^{t^sy t ftnt firnifct la fiatidr^y i' puttdt atSf Ittghfitfrra ^/a Scotia ^ iai^irvtgiSy t ittSmimaua , Daquedo fola capicolo d i Jetton (I ^/iT. pu^>iuf«ire,chtfijz4uciu0n fofseilprcmo trigli Eirropei, che appruJafio inqudl'Uj-13} itK(ocbepriroi colli FiM/idrJ ^ Ing^kilttrra^ e-con qiieft'JJfllaeraTictEdfivtile i] eom-J/iy jV njereio, e principal men te nel nunwrofo Pefce , che i Frifiandeft ricavavano dx uno di Jff Aggiunga-fi u na r: fleiütjne fopra 1 'Hifloria de' Nobilj Zeni, che ri ferifce, chc liKidlNorvegialjgtioregjiafsdafffy^rfiMUjptißiich'^^ ZJemoi m facefse Ji frisUmi', Parte II con. eosqulfla ? dunque dicaft, che t Imen O ta Norve^Si, Re^no pu« Europeottiaver« aoiitta, «CflgnititMiedifliPiidella ff-VTitJjiaf« ^ pcijna che il Cavitiere Nicoti Zeno «apitafje in Regiome - Ma eceo fbrfe lo SeojÜo, in cuiürtÄ il Baudraod: quelfo , p«f aft rajo- _ , ligne Geograf» , ajntenfqtfidel fob frontlfpicio dejrKißoria Zen*, c^e verjtmente^mii^ J*^ f ' to d' atöhbobgi», fidirttfo in quefla JUifi . Dtlip {(»primtmo dtfVlftia Frit/anda , /andjf J Engtiit/a'/ia y ^ Jearta fattf per dttt FtatdU Zim M. tlUali il Česali*-M Antfftlo i Oiide y ftiua inoltrarfi uelli lenura j equivocb 1 'acceaUxta Seri ttorf^ piglianHoil voeabolo dj Seeprinttma (fheivi iigni^ca arrive ^ ^ io^relTo ) p«i I'mvejittD-ii e pn m^ c la g I i Enropri d i q u eli' t foJe Fil an che alqu j nto co rn vo I' (^edö Baud rand n el 1' a rmovcraiB ia T-r iiU nda tri 1 '1 fole favoJ oft , ailc£n and d la fpuria ca itfalt! ■ ^uladna aStttm ßißUmtuM iivtr aliei Authčtti ; imperöche fe moJt i AuiorJ tacqueio reGitenia di quel Paefe y di tre pub eftete lacaflone ^ U.dimcntii:aHia de' 5crLttort, b I'mvidia , ovtra Is penuriadellipienicogniiicinedel medermio. DüVeiti perä>ric«cdare rifleflbBa.udrand di , che egli reglE^rü ncliuo Ltxic*n Ge^graficunt * parlando n^Ua fit a (cuten^va d i varjiuo-güi faVoIoG , fume anchf drila J'rHÄjndii, tjii^ >i»pi notfnmr inplutimiiTabalij Qea^ra^i-fii . Sf" egli cotifelfa qneil'ffola coUocata in molte Tavole Geograficbe i dunque fi tr<>-vano incora inolti Autori, ch« laconfefTano reate .Chi non Tcopre la man i fell t cant radii tionc del Baud ran d, met t endo ^ con fronto le Tue diverTe maniercdi parkte ? dr ra /^cioi dell* Tritläfsda ) ^tltutn fit^Itnuumimfrali^i Atnhs^rt^ t queft'altr« diametralmenteoppo" fta : Sip} mi atvt its piwifuit Vs tu rt j Ö t^^raphUit, Ni |[li bali a d i t ip« t« rt ^ t h e o*« f u tißat uii jf; tnetitre nt i ftioi V^olunii conccderante al tre pa rti delJa Terra pet vere j ancorch« t gli conFenl d igiiorirc l.i lorü p reci fa fituicione, qualicji, damiitJo ^ *d ahre circoflan-Jfi: came 1'Osif , fanteaItterJt\omate-, ediinitieilcdatutri i e pureniuno ei si dlfcjfi-4re iOn diftmiiuijc, e chiaretia le dori, e prerogatiireinternedi quelle vere ("rovia-cie A'Noi^lunque^ barteridrcCiJloMf Ia Frirlanda tr^ i PaeüSettencrion^ll tri laSpiti' berg;j 1 e la Terra ui VTitie, Teeondo Ja Lomuae opinioDe d«i piü Periti' Con pace dun— qut di qüefto Au t ore , gli rieorderemo j che appartiene alia fo 11 infinit a effitacia della di-niua volontedt annientar«, e fcancdlare dairefitt^nza rtale i Paeli da luicrcati, GROENLANDA. Lo (ludio coilante de' piil peritl Geografi, e le dilige nze mag-gioride'Naviganti ^ per anclie non ci hanno fomminillratacon-tezzadjftinta, ič la Croe^landa üs I sola, overo parte del Coiirinen-te^ieir AmericaSetreiirrionale. lien' e vero, che j Popoli di Nor-vegia ne' fcorii Secoli, trafEcando colla CrocaUada, per lo fpatici disooannij regiftrarono negli Annali alcune noritie di qiielk Terra, che per venu ted nelle mam, riferircono, come ver/b li 770, 0 come alxri vogUono, circa Ii 9S j un Geiitilhuomo Norvegele, clii5mato£rnco injolpato reod' homieidio, refugiolH col proprio ^^^ üeii itore,detto Torvalle, nel 1' lrlanda:0ve doppo la morte del Pa- if. cm^ dre tu pure acGufatod'un'alcro fi mile delitrOj che lo coftrinle aU - la fuga per trovarfi un nuovoafilo: ed eflendo flato afflcurato dalla peritia d' un' Irlandcfc ritrov^arfi altre Terre piJi Settentrionali dc r IrianUa; /i po fck Marc j c doppo una fcliceitavigatione vers' il Polo, Tcoprl Terra, in cui poie ipicdi, e nominolla Groenlatfda, che nel fuonativo idioma Ijgniiicava Term verde^ per la vaftita deliecampagne Tcrdeggianti,ch' ei vide. Enicoeflendovifi flabi-litOjfecepenetrarelanuova fcopertaal Redi Norvegia , a cui fbttomife la GrocnUnda-. abbraccib il Rc Toffer^a cortele,eipcd^^n-dovi una Colonia, v'impofe un picciolo tributo, per contrafegno " ^r-r^.:-di fovranita. Mä acl 1156 gli Groenlandeß s'ammutinarono, neu- ■ fando di /bggiacerc ä queliegnale di vafl'al laggio ; onde il Re Ma-gno, che fignoreggiavain quel tempo la Norvegia , rintbriato'ß'';^*//'^«.--dalle Truppe dl Danimarca , Tpedi vigorofe fbrze Navali nel la^ GracnUndti^ che rimifero in dovere,cdaJJ'ubbidicnzadel Rt:I'al-terigiadiquei Popolt. Occorfepoi ncl 1385^ chealcuni Mcrcanti Norvegefj fofpettidi fellonia preilbla Regina Margherita, cheih quel tepo maneggiava lo Scertro del Regno, furonoarrefbti afo-lo fine di tarfi render conto deirultimo tributo, cVelfi dalJa Groen-la/ida trAfpott3.rono nel Regno; imperoche farono da male voli in-col pari, che feminafPero torbi di, e fuicitailero folicvatioiii prefTo 1 Groeulandiß, per ifminuirc j proven ti deU'Erario Regio - Ancor-che i Prigionicri Mercanti fi gitiftificaflero innocenti; null adi meno vietb ia Regina Totto rigoroiepene la conti nuatione del traffi-Qocow-Acrocnlatjdäy renzalcrprelJa hcenza , Q^el nuovo editto accoppiatoai lucro tenue, e poca utilita del traffico; raftreddb di si fatta man ic ra! Mercanti, che da quel tempo rrafcuraronodi ibU care quel Tonde, ed hanno fmarrito il luego preci fo della Colon ia Norvegefe ftabilira, come li e detto, nella Groenlanda. Scorfero quaf] due Secoli, prima chc altri Piloti fimetteJTero aU'imprela di pn^^^, vele^igiare verfo quelle nuove Cottrrade: e nel 1577 tentb, ben- Cimimiarf^ che inutilmente , d'approdai-viMartinoForbificr Inglefe. Nel 1588- M agno Hergninghen fi mife alio fle/lb cimento; ed ancii' J'-* egh fiiccitrettodi ripatriare ft nz^ Tinten to. I'ndi Criftiano IV R^di Dani marca negli anni 1Č03, e 1606 vifpedi quantity di Gcnte per il medefirno effetto, e quefti approdarono nelJa parte O^cidentale, come diremo piü a baflb; e P ultimo tentativo fit fättö nel 16^6 da una Compagnia di Mercanti, che s'unirono aIJa Tola contcmplatione di fare queila nuova fcoperta > e di ri-ftabihtvi ii commercio 1 pnmi, chefcefero nella Gmnlanda ^ pattitUm la biparriroiio in Ofifrhurg, b Paefe Orientale, e Veßerburg^ b fla -Contrada Occidentale. Indi 1' Ofierbur^ otrenne da' Navigan-ri y che fufleguentemente vi fmoatarono, il nome di GroenUnda antica, laquale e meno diftante dall' Europa, e Noi la term ine-remo a fdrwf/ fbrmato Ifoletta Maarmo , c da altre , ^f'^f*** ^ ■ Hhh divifc divi&ilalJo'Strettotli forbisljjer.fcoperto nel 1577. Le Cue prin-J^^J^f-^cipali'habitationi, cluoghi confidcrabili fono ^//i^Ajg/Jofrt/^ Be^-' iveßerd La parte Ocd- .dentale della Groenlanda verforAmerica Scctentrionaleifb fco-cid^lvft"fperta daun Capitano ilnglefe, 'fpeditovi I'anno fopradet 1:0 1605 Cnfliaao IV Äe di Danimarca, fotr© la coFidotta di SoIslCe-■ lindenau GentilhuGmoÖancfe.» chedoppogiunmi toflcggiaro-no le parti Orletitali^ e Oi:cidcntali di quelU Terra., incontran-do frequentiPortlmoltoficuri, ed'ottlmo fbndo; Paefi di beU' afpetto, e ptatiure afTai dilcttevoli per la llip&r^Me wrdeggian-tc, con cuificoprivano . Prefcro parimentc quattro Huomini Selvaggi., chc:ieco conduffero, forfc per efiggerc col tempo no-titiepiüdiflinre^i quella Regionc. ,Ai Porti plti confiderabili c lnoghidi maggiorc importanza impoicro coH' Idioma Danefe i im~ nomi ftgucnti: Ue Sir Tbom^s Smtm Bat, D^ mch'irti- ^e, De fifiMHti. AJf^rfi? Somäy Sje Wederhdme Sunde, Be Sir Uudku Digs Kapc , De Hope Satiäffvßn, De Home Sound, De Gilbert Sound. Cliitta. L* ATiidiqvolPaefc* molto rigid*per 51 freddo ecceffivo , e ghiacei coMiiiui i vi S' inco II ttanü n el Varno i foffi j n ö i n o 11 rc g I i A q ni i oni tafjto mo [elU, C be q uel 1'Ocea-.Boficondtüfatal voluLo fpaiiodi T jolt^he in duriffmi ehiacci . eritiuoni conti- .nuciL£Lijrsidifumo(iiir|amcnCA, the n^llepsrri h^cditeri'anee (i tia^^o coplofe mtnie~ ' ■ MdiZiolfo, L* Piertpii frequenci J darineggitio quelle Spontt« t «"iIi SUie- te dej NavigitJTi, Tono gli Örli biancbi, irtjiipitt mjlcrti dfii neW j impcriche quegJi cjmi-, J , nano fsil ghiaoaio, fi gittmo nell'acgui, le l^pinti dilli farne fianoltrage dei M»rinirt. ^a it '' 1 [«J arjcma I i poi del [* O rcstdariia fo np mo 11 □ d i formi , piccfoJ i d f ftat ti i a, pu no le tU i n cl i' aliro , dirupi ^ balze, Cavernc^ e prccipirj. rtnü d-:ii ISOLE AL SETTENTRIONE DELL A CANA'DA- Con molto coragglo, connaturale alia valo rofa Natione Ingle-inoltratofi Enrico Hudlbn ne' gradiöz di latitudine Setten-trionale, e 310 di longitudine, pcrvenne iiel 16 r 1 ad ujio Stretto j che lo condnfle in un gran Marc eftefo dal ^ctrentrione in mezzo Sua drtit^ glorno, trai gradi 5o,e 7odi latitudine, c tra Ii 270, c 190 di migMitnt. longit udine. Dal fuo Scopritorc fu chi atnato the Bay of Hud/bn, ediFranccfilonominanoaacoraLaBaye du Nord . Numerofc Ifole reftano abbracciate daquefto Marc, e le principali fbno quel-Jo dl CkarltOfRos, Vveflons^ Bare^ the BaKers- Do^en, Seleepers, Mi^n^ ßdiHadi^ts y Saltshety, Mlj edaltte mancoconfidcrate, comeci teftimoniano Lodovico Jolliet, e Radiffono, clie giä pcdnanni navigorno quelle parri. ißU Gif Ulfola Giacobea, dctta dagl'I oglefi th J^mes Jüandy e da," Fran-ciitt. p ^^ ^^ Jacqtas, h una parte affai ampia dclk Tcrre Aitichc eftera vcrfo 11 Settentrione era lo ^crettö dl Huifon, eqaello^di Du visaed 115enodi Ba^fins. Si dilataqjeftadiU'OcCäro Hiberno neir Ortoeflivo, e fücosi detioiiiinata in honore del Rž Britan- ^^' ^nico-dagl'Inglefi, che la fcnpriroao, mäTolo nc' Littorali^ nž vi c pi a ntäta ale u na Colo n , be nche va fla ^ i a ^ a fua g u it dezza. Nella Baja di BafHns { ch e la piii Settenttionale d'ogn' altra ) 'sajj Ji efte/a traigradi7o,e 80 di latjtiidine,e zyo^e.^oo d i longitudinc.^:^-^'-fcoperta da Guglielmo Baffins parlmetc Itiglcfe nealiianni 1615, ^e 1624 vi ibno pure alcutielfoie., trä le quail hanno nomc'tjuella ÜjfiC/ttif apparifconoqucite picdolc, ed -incolte, e ■vengöno^^^'"' .colic altrc elprefle nelk noftrc Tavolc. JSOLE DISEGNATE IN ALTRI TEMPI NEL C.IRCOLO AR T.I CO. 'Senza difsonanza, 6 controversia veruna convengono tiitti i pMjeja^ 'Geografi,chedcntro ilCircolo Articosi eftendano I' ultimecftretfti- »'»/i?«''«, tä boreali deir Europa, Asia, ed America . V Asia vi siauvanza ' co' confitii JettcntrlonaJi ^iella Tartaria. -S'inoltra 1' Europa con .qualcheportioneddla Nof-vegia, Scandinavia, eMofcovia; el* America vi mette capo colla Greonlanda. Vedesi poi I' lslanda ta-.gliatapelfuo mezzpdallo fteflb Circolo Polare; tra il quale., ed il ccntro, ch'cllPolo, reftaunolpa^ionotabiledella sfera., in cui J da cinquant* anni in qua ion o Hate fatre murationi di tanto rilievo , che gl' Ingegni ^lü ftudiofi s' afiäticanortiofTi ■dalla curiofitä per faperne il veto . Nel la noflra Accademia-i confcrvanfi cfertiplari quafi di tutte ie Tavolc Geografkhcj -antiche, e moderne ; edofTerviamOi che nel ^elineare ie parti Polari convengono cosl poco, che pare che ogni uno frhab-re«^.'«»' bia fabbricato un Si Item a di prc^rio capriccio: imperbctie nel-le leconde lafciando ilxurto vuota ,, qudlo fpatio viene occu-pa to con qualche dii:a \ dove ndle prime «oa vi ^ poriione , ne Terra incognita^ ma il turco fi diftingue in quattro Jlblcj molto vafle circoodate dairOceano, e divife tri fc ftefTe daj-■quattro Strctti di Mare , ^ille di cui Fod veggonfi quantität d" al tre llblctce . Altri poi, noncurandofi ddla delinear iono iicirifble predefte^ dilegnano quantka 41 Mofitagne trk loret incatenute perrieinpire lofpatio diqael Gircolo - ^ ua* Idea Geografica dtqudl' ultiine patri Settentrionah molto cu-riofa; nefl penetra, fe db fia un'aboizo verldlco deli'ogge:to veduto; o vero ünto dair immagi natione, ed in jiarte ricavato dalle relativni fondatiffime di Marco Polo Parrrtl o Ycnefio. 11 Pttiuccini 5 che nel 161^0 diedeallaluCe ütla Defer it t ione UJliverfalcdella Terra (cg-iTiepLiLehinnE>f«tco tant;iaUrl>' e deprive in un'Angol»della fua graii Tavolt 11 circala Art;c3, riduceadaquflla parte ßcir«le In pi*no, per mcglio mtencjctre ciö , che egll pruielU ricav^to dai f^mufu Mercature, che pure nel I jJOpublicii It UelcrtttiP- iedjtuttaJa reiTK. Nel centro prccifij dt-l Pola Artico defchlk i'aocenrtato Pe:ivccint»£rti in p''"*''^ JjlUniadiqUiCtrogridi di Miictn circa, flail cortejgio delle guatrio lloi«;^ co i loro Stfetti jCpii Fiuiiii, chetri bruiipjriiii, fortnatio ä Ganalidi qtilla divilioneAfle-£Tiatido polia kticuJine detrifolt? rnjj;^iori, egli vuule ^che ia minore a:rrivi ai nove gradi in [uugo , niarCimedirinipijt-i^ j^urapa, fujJerai diidici gr^ll, uneiidola iol la Nuo va 2em bi a tni coil mod a H ji d i fiere n i e J i queU li ri feri i cono ie re la tion i pttX maderne . Dipiij C ncctntifttu Peivuctintdtlineö.piviliu I'Ifcla cotifinatwe coli'Europa iunga cicetiad'jlpc illiini !Vl!f deUaCaiamtfan/h^tpaWifahA Qvfsia. A'piedi drtuttA la Tavula fpiegö [ri le attr? no-tit ie , ehe i4i quelle ificinanic del fokj Bur^ale I'Oceano coti rapid o I. A falle II.». Agidgna. 147.1. Agjemü^t. t. AgimtD Agnes 119. t. t. C. A^reabiJ^i, TortettE erettani J« I Riii Portogillo ib. Porto {TS- t. uiera Alini'gnin [47. !• AII t. Albania 1 j. t, S Albino 64.1. Albionfli. r, Alciranes 157. i, AUaatr III. 1. Aieftitiitr«!^ t, Alegrinca j J..I. Alsmarca 1)1. S, AlertioijJ.i. Alifc 19- AlfcB tpiJ'^B Ducatodi Sle u ich 4^ r. rorteitadi Sundeburgo , e Pofft-foii ib- Alti di:"CaiJil«riii. I- Altulc FJJ- S. AUifiet^i. r.j Amigserj7.i.t40-»i Am^ne 1 P ^ r«ctnCi:iont1e Lu- c»ieT5S>.i> Amboinaij® i.e t ii.e lU, t.BoTgni, Ciirk, coftumi degli h ailtanti, fec-tjlit^ dsl Tuula t f*rn , Scoprirori , lutTi Jtguitaui, trjigli 0!?nde(i , c PoitDgfien 13 1. Anboifci for.r. tiiScoiiegliSchUuit ed'iicreroei^ d I or. t-Ambon r jo. z-Amätclliie 11^. I. Amfrerdam , Gttl ifol. Metropoli dell'OIanda^i. 1. e 129-2. Acrcnuli diiKifiCinili , £i«mi, Po>to,Pre- Togatluc t e Tut Ipe/cantlLiali I. Ariamba 12. C [ jO. t. AAäta;am 147, 1. Aoceuiiri,. t. Antlitdiüe i ig. d\ etr^ib. Anchut t. Ancon ij^. 1. JI Paru. Po [tO ) C Sour^tio An- Andemaomi^, 1. Andenes I"}. 1. AndiaK.! [12.1. Andiaminla 13J. T. Andrani 1 ti. iS. Andrea 119. t, * rjI. 1. i. Porto i!i. i.fuo primo VefoiuOjcSeggio d tu V. Re ijr.i, Aiidreuy iji, t-Ansgacta j. i. AneMt'dondstmiJi j. 1. ngatn 111. t. e 112. t. e ^47. f, Angaman 1. Angaiefii, hitbitiu da'Mofi/o?. i. loro Icggj ib. Afigeiduia Ji t. S, Apgelo »47- J. AngLoifes 64. i. Afiguxsj 107.1. Ap^illa r. jfnkdiue jjf. c* S, Aiijii J.eijo.I. eijj, i.e tj4. Aonebon lai. z. Antigoa /61.1. Binclii, « Sragli ib. Antiguei6i. J. Antilligj.».crfrM-i6i. i.djmz, Ttr-tiUcä, figura , gloino aUggiDie , minerill ^ numero diefTef «ht durino fifi mefl feaia mjaimo ditDHG, qualitideJ Vino, C de' Ni-t)oi]aUdju«rIi, regoli d i vi iure per gl i [Iran i C rl , S^-oprirorc , £tü ,5oJ« ted Uta quiuiognj giorno j caraeiu I Rodi t (na vag brau 16a jtütoUl» ^l. 1, S. Antonio ^7. I.e jI. t, Antrain 6S. r. AntrosC^. i. Aphrodidt Sf. i< Apeofit» 92, r. 5. Apollonia T07, I. z. »■bfcondania i' Ebjfto ncTö , ediGatti relui£(i 107. t. d reu i to, forteiy , t Porto ib. Scopr^tort loj. t« Apponi ijif. 1. Aquigiiün 147. t. ArambiitD 129. i. Arbonch« 54. i. Arcomyi. i.», AidMuridri 11. i. Aniiefcare 19.1. Arec^ [ir.t..2.dbbati43iiiu di ?£raicJ II I, f.qmlitädtIPaiftib. jtrecirci 147.1. AreHjjijj.i,eiJ7, t. Argento 15 t. 2. Afcpoto JJ4. a. AriHude Hootnn^, z. ArinDU{>7£. 1.1, Armntia I ji.jt. Arnba t jy.2, S. Aroneöj-, i. Arracitej jjj. 11 jo. r. Arran ij. I fao Pottvlb. Arr(W4j. i. Arwii. 1.(45.1, Ar TO" 4J. ^rfeti^i.*. Artomagan I47.I. Atuorado 119.1, AruftfLdoijj. 1. A/cJutosej 1, Afcetifioue loj.t.Ptrci volintt^e Tar-ta ruclw m a rit titiw ifü 1 grofTe, e Auoae 19. i. /iuorcdo I S^.i- Aureii.durfoiieruLS Pejüiu. 114. t. jfuxcbriliens 65.», j(ui Diircs 6S. f. AuxMoincs A u K-Oy es «S, I, rfiuc Üyreauft iS. i, Ay Ay t. u.l, diores j^ccipJtrunt Si. ^noridi ig. 1. 2, Bac2t;ii frutto fpecia-le deii'ir. SB. 1.1« rfok SS , cd OCingue l^tie d'klernilj^ ib. fliib, 5 C O G L I. de J miiOte in Cofla.ntjrofo!i Jfo. T. Atautfo, P^d«;'»'iJtgot! y fpoiatofi CD 1 la P rim ipf fla Pl a Cid il ,5o rt) I a df 11 /jTiper. Onorja j riceue da qufllo la f'r(jiuincja Narboiniiifi , muoreio Barctllon;i vccifocfn Jei fi^li di Vii I^aiiuiiCilG So. I. C05E NOTAßlLI. Abtolho Sc. 154. t. jlatiocbes. 7*. 2. PERSON^GG/. SifgiüftinD MiffioiJir]!) neUVaghil-A terr^di quin te vt i te a Ud Chiefä di Dio 11. t-AtbioaiGjganti 1.1. .ffleflkiidia III. ^^di Scotia , mi^rto (enia fuiceftkme ^ cagionedi g ra n contefe, e pitTenfioni fbpra del Regno 15. t. r^upcrji rilolc Orcidj ij. I. Atfoalod'^rburqut<]ueG[and' ^mmh r^gllo CofiquilUitore d^U'/jt, Goa 111. I. ^ltoaTa t, R^di Portogallo^cpnuvesti gli(Uti t Hütrilirce U Leggedl Ll' mego J1.1. pcrche de ro g*ta ib V jji-c«cinque R^, & Gfofiab Ivlori ib. AI m m cor Rid i Tidor tja. Aluirodi Mrudo^i fcopiitore delt'/» foltd^ SaioiTiDne .t 59. i-^tfjuife Moftu Kob. rtn. fc^rl al R.4 d i rtogallo fn le aiue /fole quelle dlCipo Verde ^j. T. j4luife iviortö Ptucura-tore ÜS. Matcro 97' izmeri CO V^rpucio Scopritor« d* nv n LLOUO Niondo I «. .ifnabaElfli ,Scttadi Eretici Ii.r. j4ngela , l^egim «k'SaflToni, Lnuadtl'- /nghiltetrai. 1. yfntipod) della Citti di Veuetiit <]BaIi iiena 150.1-jftfiQCte , Moglredi Tolnmeo FiUd^l-r«, rcolpitaiuftaiBa Jn vnTopa* liodi 4, cablii diaheua r 10.3. j4tanaricQ, /(e cJe'Vifigoti , venendo iifomaper viütafc Tcodoüo it grS- de , Acliim,Regno godu 10 vn Pefgato-re 124! C;tEa,eCitlieiio min« de^Uniite alia fuilodji. del Ri ib-Habjtatui, fi4- i.ioia armi,co(^-tumi,!! Reiigioui ii|,i.Mia«r4li ri4. t.Monete quiulconiale 114.2.^01 ta-gna con fuJitaoa di Bitumeib. Pepc quanto abbo.idante ib. qualiti de' fljoi fruttiib. ac^ua, cbeh^il faporedel^otfo loj. Acqus, che s' iflipefrifce in fak lo^. i" ^Iga^ljai, ^niouij J dt ciii £ caua jl muft bio IJ4. .^mbi4 grig^a bruccidta. fupeHliiiaia-raente Topta l Sepgtcride' üerutill 106. X. Amburgo , Citti jfii7eatici Iraj>erja!e fit mra ntl Diicito Hol fte la 4 j. i ■ 1 S O L E B 6. Aba/ijj.i.pefcaai perle ib. B;ica II. r, BaciUos tjS. 1. i.Scoperta ijS.i BLK-an 1^4 [. Kdcha 112.1. Üachian i p.2. e i j2. t. e 143. r . feiti- lita> e lüriediBerneveldt 1^4.1. Bacin 147. 2. KacMan r ^4. I< fiadivia J.^J. 1. ikbima t i. PafTigg]*) delte f Joe te Spagnuab ib. ßiharom I II, I. artifitiu mirabile , e trafHco delle Perle degl'ifolint ib. Eahrem tri.2. BaiiiOghe [ )j.2. ßjlanei: t. SaUif.d^fUjrente datl» Jjva Minore III) 1. Balte 14.1. Banca 125. r. Bstndaijo, abbondania di Kooi feite j e d'altri (rutti , AfTembleej efercJtio, rriigione j trafSco degl'-Ifolaoi 1 Jl, i. eftenfione,figura, for-teaie,Poiti, lito, e VilUtgfiideir-If. ib. Bandy 65.2, Bintac 124. z, Banuaajioai. Banne« Baquian t Baraeern, Barbadi 160 r.e i5r, i .drciiito, frut-tt , pnpolatloHC , cVülaggl tbt. t. Birbade t<2, i. Barbetjjie 5)^, t.z, Bitborea roj. i. bat- Earbouile i^x. i. Barbuda j6i. 1. barde« 116. J. divifa per lui Canalt diirif-diGcalb. Batej66.J. 7 b« ^ttei£i6£. t. baircf^ior iix. Barica i JJ. a. BarileiitS I. Biriengou Ä4. i. Barottuy zi. 1. l^arnobaLle ijj. 1. ftariay n. i. BarioJonwo tSi.i, Sci'^ g!i ib. Blru B^iuTcci^y I. tSas6/. 1. baila r it Hille 1^4 1. Bairtlouve iS. 1. BAlLimeatosijä.Zi Bata 147.1. Bitaba 147. (iatiiillault 63. 1. BJTecallji N^ r. Batnchmad^Mttro ijr.r. Bacoit [;o, i, ßatWejS. 2.4cqui{lit*di Enrico Fe-derico Prtncipe i'Orangeib. cliiau« del Regno ib. cotne fornuta if, ib Fürtet^ ib. Barchar: 1. Biu^ency dS. z. Baut^e t. Bay eil. t, t. Beatb i^.r, Bab-al- MenJeb loj}. 1. Sangue fpirf« pel fuo polteito ib. fituatioiiE ib. Btcb de Cber 6K. i. BetC.iai6a. kellacb 1$ He llevifte 1^0.1. ßelt'liteöä. r.eiJ9. I.e 15®- Belnahuc t^. i. (ätnigurrfif. i. Beubie73. I.e 76.1. iJtoorftericfleldr J4 1- BBoVias7^ I.e?^' Berlenga t. BcruwliiJJ. I- ßertnude 1J9.1. cbtna, copil di perle , di Pefci »e Uccelä I j9.1. de-aominatiopt , efigürarj^. |. for-tei.ie,Golfi, ingteOb peric*iofo , Porto , Scogli Sito IJ9. 1. Terreno »(Tai fei tile t Topi di quanto ditiDfllJS-i-BerneretJ, 1. eiz. M-Be veren 160.1. Beveft Beuro t jo. z. Bidima 14^. I. BiJi«ria 1+7.1. Bieruliet JJ.J* Bigge 14. t. Bigiohuf 99.1. Bileto ijax. Bille-Verder+J-t- ßiotamtis.i Cltti , Fluttw tf«^ to , «fuoStrettoji^t. Bircl£oIra4i. i* Birie Z}. 1. Bifchop-farroj4.l. BifegM 99. 2. Blinche6S.i.ei;J' A BoN 4^8 Indlce dclla Scconda Parte. Blotm If, Niufngiad«! Vifcel-IbKirJen ib. pj.X'ScoglUb. Boe^lecK lo[. r. e mi. i. BoKq 1. Bombam ijj. i.Cinile, Fortij iColfij Poffeflori t t Scogli ib. BomWjoi, 1. commercio» hibititio— fle elegl' irokni j Miniere ferro toj. z. Bombffjiio^. T, Bonaire i^j. i. ciretiito , fiifa ifläi commada , iita ibv Bonjipa« I. Bondoe t, Bouedie 63.1. bojigo uj.j.cittiprincip»u j e jo- ra ib. ■Boni vifuj 1. Bonnevuie 97. l. Bonuno 101.1. ßott! I jT.i. e 1^4. i.eiji.f. Bpomoey Boqueramja t, Biirban toy. i, Borde 14.1.2. Boringiit^. Boriquen id^, i. Bat reo d ill i Uta d al la lira Minor* I JO. r. J. figuM, grjndeizi j Regni, fmgolarici, efui (itujtione i-Cirti poiU in Ligttrtc come Veiictii ilO. t.comrnercip Jtf Diiimjuti i;a. coftuiiii Jegli Hibjrta/iti jj». r. Holetie , che la circojidano 1^3-2, Rfgni , cbewntiene K^o. f. Bomhulm^j. i.e I. iiniTpe.;nati k (renine 1. boJTeuine Botichirt6S. I. Baue 6S. r. Bavja J14, N. Oaine de Bovin äÄ.j. boyiiuf j6j. 1, Brando 41. j. Brafc I. f. BratWerjy.». Brav» ^J. I, e 9S. 1. Bra vas i.e Itt)^ t> Brebac Brcbis 19.1, Bredam r^^. 1. Bvclwmoa 68-1 • Biehoufi^.!. Brerenay 63. t, Bietoti 15 g. ).. Briegos 99. i, S Grigidi 19.3. Briofl ijS- i- Brltt»nniche i- Port«" ^ Porto di Qouer ib. Broetm. r. Broncfehortl J19-1- Ei-oWer-bausn jo. i, B^g^^P'^>indecifo , fcCalfol» , ö n6 BrdesSÄ-i. B'lenas En lei jn es j, Boenai Senalesi^^-i. Buer» 97. t. BLtiflbn-Berthen »US 68.1. Buotiavilla 97.1,2.« ijo> 1' Baanatrilla-Mariaiia ^^^^ Bun 13+ I- Buer» mos 1.1. Bur te 14. Buli ijai-eiji. t. B Cacatoua 1abbondantc d i P^pi-gal!i biancni Iij. i. Cit»,-an J J 5. J, Cacere^fj;, i. Cademoth no.i. Cadiejeu ri^. Gadis /f. tj^ I. Chiaue della Spagna 8;. i.Cittldel nome dell'/rgj. a. Coloniadt'Romani S;. j.Colonned' Ercole 85 .ii f»rti /mmerfiooe delSolšiidPOceano Sj. t. Porto I. Rendel —vout de' Galeoiif Spa-gnnoli ib. Tempil! d'Ercale , in ruf GiuUjjCefarever^ii lagMnne jcp>er-cheSj. I. Termine delta nauigatio-neib. Vicini alio Stretco di Gibral-tarra,!H' VI ima dellc Citri da paterfi appiüdii'e S j. 1- Cagiyan iJJ. r- Caiima ijj. I, Caicoi 159- Caiefliia, fcopertadäFraticefi ij4i.a. rii lalubre, cacce , capi riguarde-uoli j forte Loigi, Praderie delitio-fe 6rc. ib. Caioa 134- T. Calumiauei HT-r. Caiapatin II}-1. Galedouia ij. i. Caleguan i? J-1- Gales Ciuä irol. deUe pi^ importanti de IIa Prancia öo.i.fortifirtta da Uuigi XtV. il Grande in forma rMulare ib-Porto famofo ib. St ret to ib. 'IVagbetto per r rnghjlterra ib. Calfni. 1- Galiforma 151.1. ereduta Penii ib. Ic ,che lafir«iQda[io, pefca di perle, ! quaiitä del fuoio ^ Scopi'iCDil ib, Calii. WUliiBj. I.] eil- ciluo tf», i. forteiw, c Porto ü. 1 dp^ntin lij.I. c Cäines6Ä. Cingetjue Ij i- e t^t-S. Ganiba es icol-Cannay li. 1 Caito jyi. 1 Parto ib. Canton 1^9.1 ' GaoliPeüta.T^a. Caaoiao 144,1; Gaoi 84- (. Capelet 1, 1. Capelle blanche 6!. i Gapo Brettin Jjj. i .efttniionsj Golfo Labrador, Purtt T fifü ib . Capy Ktrde81.e91.1.® ejTii. 1, 698. I. i,atia poco fana 1 qqlni godutadue volt* 1* anno Cocne e perihe, feriiliti, IjoJe, tu o RijSto-pricori, lito, e tralfico 93« Capraria 91,. Caraeomba 101. fi cortefie degli tiabi- tanri Ib. Caradii izj. r. CataiV>E£ ]6o.-Caramati a. Caray 1 Cxtdinaiu: u Caredüfreiij. f Carenieab«iij.t> Carejtijj. 1. Garge lir. i. t-frabbic* cfi Porcellititt fixe prerogaciut, e tral£coib CarJmanüna itji.i, s Carla 147.1, Carnnen n-t, CarnicnbiT iij. Carpentaria dabiofa 1 ft üi JÄlt HJ- * Carre ijt.z. Canuucira ifr.x, Cafabiix. t. cafadore» IJ9.1, tafariflima 14j. 1. cafpeira^i. i. i. cadlcendiSi. calTo (1 f, a. Farteiia ib, S.CateIiaaffi, t, S. Katarina jOl. a-e. fjo e rjr. 1. e I jJ. 1, ly. I,Forte ü S. Tersla ijj-1 Secfadifcacondurib. cstiretidi JS, 1 catiua 156. X. j Caüaljj I r, Caualyi j4. u Caue a. Cmfey64, 1. Cautibo 13 if, I. Caotuba 1)9- i, Caxau69.1. GayernLtte» 154. 1. pefcaJi Tartsru- ciie alTal grandi, egrallijtb. Caymana J47.1. e 14?. 1. g«bu j}4. c i j^. T.i. cicci Capitilecol SaatinimonomediGefil 1j5. 1. luo-g*d e 11 a retorte de 1 fa m ofo a rga 11 au-ta Magaglianes ib, Porto ib. Viuere degi'j folani jk-geitau ^1-3. r 19. i la. 1.1. e i> JÜberi dl canneha^ 1 j 9. i. Anima-u, cfie nudtifce 119.». circuito ^deliti« , fcitiliiffrutti, ricchtti«, e üto 119. 1. abbonda.iia di perle , ed altre pictrepretiofe. iio i.coflu-mi degll folani i dota tri, e feguacidl Maoinettti no. i. Gale Cirti piü confijlersliilc preft dagli Ollandefi iij. i.noufl RegnijcbtpoiDedeno. 1. Pico d'Adam 0 fua moitagna fa-mofa 110 I, ramö eoltocatotri lg DcitidaBauiam 113 i.Simolacrid' Ido i i t I. Son pri raetit o deil '1 fo ii 1191-CeiloniE^. j, i-Ceitam IJ f. t. Celebci ijo.c ut, 1. listenfi5ne,fer-i I tJlicl, e^n 1^0. i.A.piftgsi mofe-fte, qualiti , c ReligionedegUha bitantt, fuoi ß,tgpj ib. Centuri« 92.1. Geougaiia. t. Cepe 15^.1. CerifcQ tci. 1. quality dcf terreno j c- frnoda fatancori ib, GefuejS. i.eioi. i.e (07.1, Gerne Atlantica lOj. i. Gen 64. r. C; fares £4.1.1. Oux]ma 14;. I. Chi mbre de botut . Chanü;[|;S.i. Chioj joi. 1, Chjirltät r. Gharubrtde houattfS. i. Chiti6S.r. Chiumoftt63. z. Chaufe I. Cautibo i^S. 1. Clia«tuboi^9. t. Chelb iTi. 1. Gbemiflaii/^i. Chemcici r4.7.3. Cfienfa 141. i . Cheregaan 147.1. Cfitres j/9.1. Chtriiorn Jii.e. Cheareana 6E T. CheureöS. i. Cheureatoßi. i. Cheufcin 141- i. Cbenxan 1 jll. L e 1. Chiarnpaij9 z. S. Ctiiarä9i.i.ei4;. 1. eijt.!« Chiefa 19, 1. cbilož iji. I, Arciephgo , Citti Capita Ic , CartelIo jefteiifion« raccolti , fito, trafficodegli hab/tanti ib. Chitii, fertile di Topiti j uoi. modo di efcimrli ib. pio* il chi fmonia oell' ir. ib. Ckonos 153. Chorf. III. 2,. Chofe 63-1. S-Cbriflofino 107.I. eiJOi-eiSl. 1. elima, denomination« e diuilio n? 16 a. 1. (orteiia ib. midiered'oro, of-pitale , Rellgione CactoU« intro* dottaui da Francefi, Saline 16z z. Cbnalfe 14, t' CiaiiceriadegliOiUadeG 1. Cingnl J4t. 2. SCipfiauoSi. 2. Ciquanteotjj.i* ^ Ciquatero 159.*. 0^0^014;. X. gtappesiji^. 1. S.demente Clefles la.t. Cobcfei]. 1. Cochtijj. r. Gochim tip- i. Cocgj It j, r, 1. e IJ4. ž.e jjo. 1. e 151 1. CodifcKijtr (?oefiai4j-coiar r II. a. CollenIX. i.t. Golnecam 158-1. c^olombo 11, z. Sl Colombo ^9-1. CoJunefus^S. i. Collier 14.1. Cotuanfay 19. i. ColumbiipaijÜ-l-Cot urne 19. i> Co magre Com are 107. St comm.idos 1^0. 1. coroofe 107.1. diüerljti d' opinion;circa al loro numero ib- fiaota , fertiliti ib. comprida 141.1. conceit ione j 47-concicinna iJJ. i> condor. 129.1. CO n ferenia ft. comun e a i la Frwn cia, ed all«Spagna7i:i. Abboccanwnto fe-gnitoin efli de detti due ^e 7ÄJ t: ifppartamenti dieflj ,e loto Min i ft ti 76:1; Aiticoli detla Pate ßabilitaui. ji,! i; 1! Denominatiunedonde jJTij-ueniitale7j.t.: conielif'a , conquer Citä/folata delta Btetagna r- PoTto ib. content! löl.l. «mar jn.i. COP4IH9 tcorai Penis-141.1, coral r JJ-1- cordinaux cordouin 69. i. Faro dello fleffo nome alTii cel*bfs da chi fiibbricato 69. corca corebutt^. [ ' * corendifc^ jo. a. corgi tiS.i ertjji, r. corlira. coria ti^:!. Corifeo lOT. T, Cornilla. r4j,t. Coro 91 I. CorlKct an.«. CoßäS.a. Coüque (it. f. s.CofmobY. a, ootiBufa^j. COXO Coyo jjf. 1. Cotumsl rj7.1, Cncuixea i^. t. miniete di pfomb« lUgno äniiTioto Cringanor 119 r. x. ete^sr47.1. creflei^. 1. s.crocetyt.a.er57.z. {«ftillti ifj. 2 la pi^ cofpicua ( emeridlonjile dclla AntiJli ibj. 1. Pottiib. Crommel r j7-1. Ctuling ja. 1. Crumotce 21. t. s.Cru2ijr,i. Porto Ib. cuan 147. t. Cuba gj. 2. e 2. CitH corplcufl , che contraltano tra loro il primata eilenßone miggiore di tuttc J« An t Uli ib. Miniere d'oro y Montag na d i bit ume 1 ptopofits per cale-i fatarNaui, Potto , Promontoj; , Rendevouä deTafcelli, che dilP-A mer i ca pafTano nelle Spagne, 6» tuarione 164. i. Cubagaa|i;i. r. e [5;. t. rada alTai ccimmoJa i^j. t. Cudego 11. Cuc-Andemaon CuernoJlS. 1. Grand Cuiline j ^9. t. Petite Cuifin« 119. i. Culbrevine 19. a. Culnetam 15s. t. Gumba va a^u Cumbce 19. 2. Gungming 142. C. Cunno 34.1. Cupe iji. Curaccua tff.i. curay 12. i, Cutia-Muria m, 1, eirore di alcuiii ne IIa fua iituatione ib. Retigiouc , c traeco ib. Gu3ria4jS. i.i. SCOGLI. C. CAnnibilcf Caraibeniäa Chaoti9)$. u PERSONAGGI . C CAlvinidl, Setra di ejief jei ii. 1. Cambanidone Imperatore dal Giappone i4j.*- Carlo GuAavo Ridi Suetix 40. i. Curlo magno battii t Mori nclla gna77. I. Cütlo Martello disfa i Mori iieU« Francia 77. 1. Carlo r Red'In ghil terra fatto morlre dallafellotiia di Par fax ^ e di Cro-muete 9.2-p«rmctte libero i'elerei-lio della Religione Cattotica 19. a. Carlo ei. r^ d'[nghitrerra 9. i. CarJo ii. vjvenie Rideile Spagne 14.». fun i mttrimotiij i. e 77 .1. nomi etjtoli77.1. Carlo v, Imperatore , e Ridi Spagn* 6ol I. 85. 2. e 164. a. autotedellt gaiad^AuAriain quefto Regno 77. 1. fabbricalaCJtta'dcliadi Oonrhet« eben 60. i.nnuereinS Giullo 77-pretetifionifopra je Moluccfie tj^. rinuniia gli Stati i Filtppa ix. hl« Figlivolo 77. 1. Carlo Vi i. r4 di Francis ritoglieagjv tnglefi Ja Norinandiaf]. 2. e 64. b Ca 110IX. Ri di Francia licupet a dicp< pu ät.2. Curia gintil cacciati da lie parti merl" dionali d eil« .Tpagne d^* Romaai 77.1. Celeflino I. Sommo Pontefice 29- a- CJaudia Imperator« ajgiunfe »I fua Dommio rt We Ort* Ji ä.rfomü I piü ferotj dell' /nghilrfrra 8. i. CUuditfneRi di Francil J7, r. Ciodoveo RidjFiauciaridufle lQ Pro (iinda la Normandia 61'1. Cfotirio IL rti Francii . Q-illierno 1. Ri di Nortegia , « Dam-marca , per ti matrimonio d i fua >iB^iiconGiacomolII. Ridi Scotia tiotmnö cui re le ptetenfioni, c|le hivea fopra I'Ifole Orcadi ij. r. Cfiilierji!) la. Ri dj Danimatciftfoe tradutre [aBibix in D^nefe , trgo- IbjlCieroPcDtedante ^anfif' fe te Truppe dfit Goflte di pl<3cm-burgo 40.1. Criflierfto (V,R.4 di Dinimjrci e rS6. t. Criflienio iV. il prefente Hi di D»ni-marca ijß. 1. Riftaural' Online E" q uell re Dj n ebrogjco 36.1. Criilini, Figlia di GüHavo-Adglfa il Grinde Ri di Suetii, fuuceduta i quefla Cjrnoa,pet abbr^iare la Reiigione Ciitti^Ifci nef^i^ülÖritia liQuntia in favuredel fuoCugtnoGar-lo GhIUuo, t'i^lla d i Garimirv Dues d i due-Pont i della Cafii Piilatina ,d<;l Reno, e di f;aterma Sjrelli d 1 ^uüava-Adulfo 45. -1. muorc in riJlnfana CoJombo Scoptitore d'uji Mondo Ngovo Jjai. C tfj^li" J60. Cuba Guanidiitiii ! 159.1. Porto ricco 164. 1. i. Spi-gnuola 161- « visela Ja. feconda volti neirAmetl« 1 frotrtuele awlamato Protettote dell'-j/nghilterra fuo preeipUJo 9. i, . pCOSE notabil;. CAntiellat aromato, the fi trova nell'/f. d i Ceitan i T9.2. olio, ehe fe ne rieavj ib. quüli:^ del fuo Aifee-ro lb. tempo J in chc fc ne Ji lirsc-cokaib. Capo d i BuMa^pTriHirad*t*hircoptr-t J , e do ve fituiio t oi- a. B/jr ib. Ci rtftfii n 11 CI 11 i de fie pj i Cf .JI iHJe ratii-li di'lU t^Pa Jtttjntriomle detl'A- merica MefjdionlJe I r. fuo Porto una de'piil t^afti f,«.dr-pjü -com-ntot^idelL'Amtrica 1 i. Cirad'Auftrijctujiedivjfa ntlleLiMe Sp» jinualfl ,,e Gerin»ntca 77.1 ■ Cafj de'Duclii di Olftcin 44,1. Ca fa d' Oi ange , e iiTiprefe iatte di J^icncipi di eiTa jj- 2. Sortometti.-■Mjddtlbuigo jf-i. e >6.1. fkffJn-ga r. Maerte^rdycK, e S, Anne J and« , la Foi a di ScfienKen-Sclians 56 fuheiitra al Regno d'-/ngliilcerr(i9. Cadi g I la come, e da chieretti i^ Re-gna 2. Cataiogna, Regno della Spagna don-de hsTelle la d en 0» i nit ion c! • Olitl* ioipeto, e^a pi£l vafti, erimn-ta ^^egignedell'Aiia i J»- r. ßarche, chequivificoftumano 13B. i- Cbie- fe, Citti, clima « tonfini , e rru-deltkde-GenitOTjveiioi prpprj fijli 1J3,1.1, djfptraticme del Re j delia J{;e£ifta y c del teflo della Ca fi reale, mortitHiti^UCeHefTiappJccati ijE. 1.1, diT i (ione d i Pro vi tic it , Metropoll MiiTioni, Reürfcm.e^ ßfc. fiu-oii I r.Geluiti di q:uanto frutto , jjS. i, Habitintidichijjumero y e i^ualiti J jÄ- Ifble , che la cir-caadaoo^ C Tue dipuftdenti IjS. Midiere d'oro , e d'argenca j jK. 1. Mutaglia famofa rj*. i. Religion g a,, S. Tomiifo y'intrtiduce il Ciiflpi ncfimo 1 jS. 1. Toi bidipotratlvi da' Tarrari ijS. i, i. Tieiiyioti ifüj 1 S O L £ D Alt 112.1. Dahloe 44. i. ästisjl-i. Dalaci 110.1.elima, fertiüti, giro, hi-bitij id j onia., pe Tea d; gemrnec perje , rtligione , t vit* dcgl' Ifgltui ib. ^aUmuaeaniiar, dale« I Id t. llP^rr, K, K Dame Je Bovin 6S. r. N. Dime de bon Delir 2. Danep 75- j OaDt Til. a. DarcpGufa 1 i r)ai:de3 11 f 1. Dars 73 I. Daden Eiland im. I. Dat - gras -broec- 4.J I Dat - Ja nd at- de J K. eye erß ieee j 4. ( t' Dixeal III. ■ Debe ira. 1, Delaci t ro, r. Delf,6 De!f[ Ci ti4 del le principal i d eil' Oilands i, Deliciofa SS. r. □ilmepbtalmas itj. 3, Delta III. t, Denfer jJ- i. Deriba 14 j. 1, Dec^Siel p. t. ÜiS - Areiai t. i Df j Can BS ^ S. i. Des Faifons 76.1, DesHaailierjtfS.:^. Des Trois Valietfs ÄS. j. Deferta gz. I e 151. i Deiiderita fS/. 1, dach i rcoperti,eper-che coii cbiamaiiib, Dctour ] rg. i. Dcticete 141.1. ßibei.rjt..i. DiegöRadaifo 107-1, Diego Rodritjve J07 1,1. Diego RoisiO;. i. 2, Dieppe Gin i ifolat» dcila (^ormandia 61. 1. Porto 61. 1. Trigfistco per /nghilterrsib. fue Victade ib. 65. f.e z ii.i.t:lima .ij.r.commercioj iij, j. ff:tilitä i ibrtenaiij. j Pi, ramiciitPuiti, PofTeflori j ütolil 1. IrafEco IJ J, J, 5. DimasjjQ. j. difcDnDUi^i i fj. s. dircoriosda 1J7. difiertaf ijT..!. diima 14;- j e 14^. i. editto dell'Im-pct.delGi3ppoue(4$. i.ineicintic , jjtuatione&c. diuanduroa rjj. 1, DiuariiS.i. diueiu. t-d)UeNeuutat3iit«tt diumuN*. doe 1J4 1,. Duinc trc.c. dgmenicj i6r. i «[Tereltio , eqiuUt^ deel'/folani, 6 del Cacique loroSa-ccrdpteib. Dftmenique i^i.i. doming(j 1. t i^j 164. doncatti to. I.. doiichei'flieii Citti tfol. de'Paefi Bafli ti eili Cün t h d i Jipnd ra 60. Ci tt a-delli^-rettauj da Carlo V.io. i. come paiTatauellaCafjdi !^x«nbur(o ib. impejmta igl* inglefi i]>. Pefca dellc Anngheib. Porto 60.1 PreJi-dlo ib. Riceuuti in Vendita da Gui Cootedl Fiandtaib. Ricuperita da Lu^fei XI V. U G tan de ib. RltVan m-Uiftaxoui da queftflMQiiar» ib' doit dondo [J4. i donGalopuioi t. Dort, b L>«nirecht<;ittllir drilt cipali deli' Ollanda ^4. Jt.Cilta Vereine J4 1. Ditnora latta in elfinialla Princi peir» di Neobargo Regi"» Spagna ib. Danruj cagionato da vn Conudino ib, Pefca del S iilmone j^. I. Sinodo tenuM nelUfuaClii^u Jf ■ t. (äoful 141. i, Doueri 1. doten 14^. I, drinache 19. t. dirnyneay 68.1. dfili« 1 ij.i, d ti BuifXon Eiert homey (S-Hermanis loj.!- Düßeij.j. dutauioreS.i, «iüluayii I, ^^«raciioiiel rj. i. dum lin 154.1, «•upetitS- 6S. L. (^u Porch d^Abbeuoit^Si Ii ^HiKlaat 54-1. S • O G £ 1; PEJISONAGG» o T^ if ifufama 1 mpeiata te del G fappfc 1.J ne I4J, *. Domitian o Anperatore Signote dell'- /ngbil terra Dob al do Ban Ufutpa tore del Reg nod i Scotia 13 I. COS^: UOTABIW. p DAöiraarei ^egno primi elettiuo, bnraereditarioij,^. Coppenagen Qtti Capitale tb.Cronologta de' Ifidnptj r anno »ouecento trfti jtf. 1. DiuiJione jj. En t rare Reggie ib. Pftfca dflile Aringhe ib. Poteuia antics I.R i pre Pea te, e fu a dilčen-denia Sb.Riilauratore deii'OrJinc i]tieftre Danebrogico t6. r. Scudt? di Din i marca j^.i. Tirol i del J^ t. dtcreto contra gli Otiofi t So. I. ilesHuiflres, Banco , fopra cui flpvb , dar Tondo j. DiüiiJone delJVndie fatta da Aleflan- dro VI. SoRuno Pontefice r^^. donne , ehe di ÄO1 od anche 3a Ann i coDcepifcono j e partorifcona figli- .»011.154-1. {SO L T^ Belo 4t. s. JTi tbridir.^. tdam 115.2. Egheaa I. Eglefe 147.1. Eifd.j!re 19. A. Eiarona 73 t. Elbufd^^' S. Eleni 1 QJ^ flbbonJjnia d Ebano lO^.t. 2-ca mino m t ti a ,cliau, frat-tidiuerfi, ofterta de'Mannari j feni d i buon fondo 101, t, ElifeiJI.I. ElJeron - holt 45. r. Ellurondafiuin Ciaitas jj. 1, Emergo c;:iion iit..i, /firtiodi ij. l. Emolgoaien lil.- a. £ int-l^ buyfen I 1. Endelo 41. Ejifant 154. 1. Enfiot peidik Ij4.lt En» J. Ünfe i-Golila 31. Epidium 19. !• Ere. 1. Etifcay 14. 1. bt ft holm 37 i. E^thia S^ f. e Sj, fl Efcocia I J. I. EfcolTe i;, i. Ethe i^. J. Ea m. . Eiungellftot lfi< Eutftl 44. 1. Euft It. i. S. fuflachlo t Si. 1. cfrcültö, Colcaj. degli OUandefi. Potto ib. ali'anno neJIa Tintrfi J.t. ficeiic in firfor fTi. 1. oitig^io (a Gilt i di PJsflinga i. flifcjle ai-1. ri atui^a i' rmat a q u afi inuincjbi Ic di Ha de 19. i. e z j. r. 1, Fil ippo R ^ d i Spagn a 5. z ■ ftaiuengos r ^ i. i. £manuifllo R^ di Portogollo io8- 2. .e J flate *j. 1. ici^.^. I Hauine« za. 1. Enrieo di Borgonäifpofatoficon Tere- fl;eland 50 1. fa,fiElja naturale di Alföfo fr.^i di fioces S?, i. e Sj. *. e fJO.etfJ.t. CaltigliadiuMinc paci^co ppITtflorv fiorida i^;^ ■ deiPortojiUo Si,a, ^ floriTm^p.j. Enrico z inc^rorpara jI J^egno di U.eiit farJ4f( Ir conquelIodMnghiii«ra4. j. bre 41./. En ri co.i ■ Ri di f rancia, 64 I. a u menta forgerj n j T p. j. le. foi^iHcKioni ad H>iU:e d« Grace üormngei 1^4.2. 64. J. formofasj. 1. e. i;S.:l.e t}f t. «.T4t> Enrico Jmper, yj. i. i-i. arom»ti i a. eoftumi Rtaui- Enficoj. R^diFrancia 61. gititj ib. ciudelci pratifata ecntraie Enrico4, Ri di Francia j. 2. e 47. T.. J^üiine parturient i 141. r.et^ ricerea-Enrico j./{žd'InghiiterraiiliCui iCatu ta t^U huomini pet maritarfi,e poT-Ueridel S. i^- i. tarCSpciIi4b,Fimniine,cbe coltiu*. Enrico 7. d'fngKilterta ijJ T. nola tfrrii guifi di Giuroenti ib. £nricoS. d' /ngiiilterra ehiamatodi- forte di iteUngh ib. forie 99 i Jf. fenfure dflla Chiefa Romana 11. i. 1. frntti?^. t. ojjo mo(\i ato a'Poo ama ftnodajameate /fnna tiujena 9. togheficotragliOllandcfi r+i.I.Pol^ X. aima contra fa Francia j.i- confifca fefarj ib. ti^aifa^ciia degJi liabitanti te rendite i tutti gli Ecclefiiftici del ib. i4i.i.fituatiofle;ijjf.2. Suppelet-J^egEio per4ncprpoiarle aH' Etario j tille ridicoja delJe loro Cafe T4I. i, ^egi ojf.i.diuentito Xpolbta fi d i - Tr [b ü nale di ujlitia tb. V jUa gi i jj . ciljata Capo JellaChicfa ^fngiicana 1. i. 2. e 4.1, 1. « (.i.i. e ti. fi. forme4n 1. Prtnde i I titoio d i Re d'. fngh ilteria, fo( tuna.114. i. diScotia,ed"/rla[ida.i9. ,i.rip[idta la I foriunite 9i.1. fuat Ifgittiina Cunfurte Caieij a d'I futUfe24. I. ArragonUipoilii Btplena 1,1. i rnsnnr / fornö^..!-bra 11 Ducatodi Monmuth djl Pnn- J S. frjncefc»,!^o.i. S C O G e L I. cipsto di Galles 4. t. Viene fcomuni' cato diL Som. ^ont. Cleniente timo iZ'1. GOSE NOTAB;/Ld ELba, (iiimedeJIa German ia4f. .-t. Fiuini, che lo rendono ruaggiore ib. (fale, cibe lu bagnano ib. üiaorj^i. ne, eraini principih tb. Eriort, iiieuitrafcorfe vno.de'noftri Intagliitori nello fcolpiie i Humeri JI e' notici RUfoir« r j del M daJ« a uo • uo ij» U I S O L « Falalf 74.4. 1 I. t. X. Erdeholm Efto« 4463. t. erjow^C^/ E.doitAj JfT T ■, n pr JIÖ D, che fii ch il -matüij^d' ingbiUerra j i. Tito. li diftribiiti k fuoi figi moli ib-Egberto, Souranodi Keni, fotiomife tutti gU Stati, e Pegnl delU Giati Brettagna, ordinando, chc in autieoi' re fofTerhlamata colfolo nODKd^ln'^ ghiltelca ^ t. Faire »J-2 Faifanj 75. (. Fiiiic Falangi me Il^ Jv Falftrie^t. Fililer 33. a e 4T Pap« aj. a. e 14 Fayal SS. i-Fcdalli Sn. I. 1. S. Felice iji. I Ferneren jj. 1. e Fernem 45.1. Feno 41, I, Feray »i.^l. 3. F« 14..I. Ferdinandina i. Fcrdioando Uarono t. Ferdinanda Pio 81. 1. Ferelsy 11.1. Firmen .4^, ;t. Jemand» Larontio tf^. i. a. aBion-danza diSaluaticinj dviitie, frutti, radeaJTai commode 154 I. ^tagiao .p«r far Sile 154- Z. Fero 14.1. Feito J. t.e 14. i.e 92. i, e pj, t. «90. r.eijS. 1. Alberoprudigiofo di.1'acqua agl* Ifolini.., c fiutti del ■nedeiimo I. Ferula abboDdantefliperl«iixxi.2 Fiamminghe n.i, Fiofewer J7.S. Fifro^l. Fierro I. Figuera Figura d*huomo ij.z. S. France fco Xauerio f47. ri. fratic0f£3fiOj.2 e 1 53. .2. ftans tyland ta 0.2. fremont 43.1. .frereLouyi. rjÄ.i. friJlandaitfj r.-i, condicioni del fiio Prtncip* 1. errore di queiliicbe llegano la fua rcaieeliiicili* 16 j . t. 1. pifTaggii? fatta in efilj , « relatio-T; ^^ publica tajne da Antonio j e Nico* 1Ü Ženo 1-6f-1, a. ncft'e,che ui (1 prS-de i n E ra n copia 16 ;. r p ruoufi autcn-■tiohi: d cfl'effete dcir ly ti J' i, X, Fuday- a. Fuerti I JI. T. Fuerteuentiira 1,t* Ft: inen 3 J- Z' FhId 14. Fuoto 47.^11 Fuorre FIqt. Gatile Tuyncn 57' i-e^O. i-1. CafiellireMI, C Cteti 40. a. fjumi ib. gotjerjio ib. /foledipendenti40..*.e I4. j.J^otti düll' .4rmata del Con te d' Oldem-burgo 40.-a. S G O -G L Farallonj tfi i. P E «.S O N A G Gl JP Federltm Ri OHrogoti 4?.r Federico t.Ridi Danimarcaa. ifttroduile il - Ltileranifmo neJ fu® J^egno JJ ^ pofeio pegnol'/Ula di Baringraä queidfLtibecca 44.1 . Federico fl. Ridi Danimarca rifcatti« r Is. di B«ringra impcgoat« da Fede* tico 44-Ferdinando Ri dl Airigona 164» Ferdinand® d I P«teina Portoghefe ScBpritare deli' h, Stieotora 10^ i, Fc td i n a ndo IJI. Inj per. 7 7. l-Ferdinando F. Ri d i Spagna «J, i.fece ehe i Mori del fuo Regno ab-bratciaf?ero la %llgione Gartoltca ib. Filippo di Roueri Tltimv Dues di Borfogna 57.1. Filippo t^^io dl Maflinailiano I. nij»er.. Redi Spagna 77 r, I Felippo ti Rt Francia 61.1 filippinei24 Conimercio , dcnonsina-] Filippo II, Spigna^?. i. e jai tione 1 fertiiiti, nomtro^reJigiont j fco- ptiioTe,e S.Filippo 14J.1, '1 Birbria4i.i.e4y.r EgbeftoJlo i, 2. Eliiabetca Regina d'lrghi I tem dfchia-ra Teredeilla fua Corona nelP vlti-nio di fua vita^, I fomenta i piü poster« V cr^^ii ^luat» fpendeu I HI' I fiolestj-i gsnia firando 145. r. e 14?. i. comrnercto t antipatia cotiira i Crlftiani 146. " Porto, tjqiWÜUd«! Piefe J^-1- nt* ecoliiuaT-0 lUerreno i gUrfa cti GiunieiUi i- Fiandia prima Cüntea de'Paefi Bafll n I. Abbafie J7 1. Cirti 57. 1. Dcnomi natmne 57f Dimfa in.tr^srti 57. 1, firttc.ii in Dmato ; j t.Poffeflbri di-,i.Sei ^raii Fo[dUeri.j;. .1. Sucre^öiie Cronoii^jcide'fuüi CÄ-ti j7 j^.Terie^cDnfitfarabi;! J7. t. Vil- „ ta^gi i7-1- .Fiiin-tedeKe Amsiiant J vtio Je'mag-giori del Mundo 154 f, fua efttnfio- lie jelfoleli^-i. FUrtlet gos, feCfmdo i Port og hell/ono cert i V c«l d fUa graiidetla d i, VU O-c« ^7. i. FlottaSfiagnuoU diifittaprelTo Lima neiPtiü , epredo S. Saiuitgra ntl Fogiiedl Albero cipad dl copHr« ilalle ■pioggefinoi aomili huymini llj'!' Fü ffepi ene d i Sa In et r □ 5 oä ■ . Fraiifiti V!)o dt'pJft »at^Vi ttlli, illkiftri,e potepti ^egni del Wando Crilhanti 57. /fnle , chepoffiede 57. Xluolt Cieo^räßche ,57 R. j 1 rar to del Gran Luigi X; V. Monarca regnant« 5 7. Succe lIj one gi 0 qb lo gica di 'fuoi RiSj. I S O L E, .G- GvJteHf-S- Gabona. [j0.t. s. ÜLibrjek Pone dell® Steflb nomtib. Gidtiia Sj Galcottaf J Oaliiisay 11-palletJi 1-Gallo r J 1.1. Cialop«iOaijr,i. ,Gira?da i Ji.r. Gair^coroua t H-crangfieüi ciiont t fg. 1. paiiiilna IJi»-'* Cap' de Naj« • Notn» ijl. I. cardial IU- Carca Is mag^iore delle Bcrmude Garueliän Garukpgii-i' Oifidiaio; 1 {J^HIQUS^.I. Caydüpi ,IJV .Cclc^rrh aii.I' S Germano ijO. u Oerfoliji. CefJoy i J.2, Geuraftill t^-Chetlandj^-i C-2+. I. Ulacobea 166. I. granaeita,< £tO 166.1. S.Giacomo 97.1. e loS. 1. e I50. i. C(ama.cai64.i> Ciipaoi^j.i.s. rt ■ 1 Giappone Ii. piü rtmotaj e Orientale dell'Afia nel Mar d^Ua China 14J. 1.1. GittaCapitile,td altre, eh'ma ^ eanfini i6.feTtilifi,idalatrJi, inga,]- ntde'BonfifBlfiSacerdüti e loro vj-tibc[li»ttj ffoLdiptndcnti jlinguac- pa giOf fninicjvd'argentOj'Pran^nc'e 1 14}- i- qualitidcglJ.tiabitanllL4J.i. z Regiii tb. Religiooe cartotica intro- doccaui da S-ft'^nc.Xauerio , epecä det to ^poftoludd Giappjne 14 j a. R tcche^re 14 r (. 1 Seopr itori 14 ]. 1. Spffe eforbitauti drfl'lmper. t4i.i. Tempio fiTnofo di Di/ro , che hi ioooa fcudid'aüü^aeacraca 14j. .1. Gicoian lis ß. G ig atmen e i J. r. GigiyiJ- l.ela.i' Gilolorijo i.jt.Ciitl jfftenfioTie, Tea-CündiL^ dcjlc Donne, («rrihtä del fuo lojfigHri jfoneMc , ^uaUi dsgll hi-Jjiraiiti , religion ej^ra^rributo di cni' ■litie al Itt di reri^att IJ1. .1-S. Giqcbino 147-1. S. KiOrgroSS. i.a.e i. ei^a. I. Sel- uediParttl z- S, Giouanni i jo. i..e '; j i. e 147. i.fi- ^ui'a.ijS. I pefca del facalijb. S. Gioidi ffpchiia I j^.i. S, ciouannide Ljfbona, Cini,erarte£- 11 ifol I, S. Cto; di Porto Ricco 1^4 1. S. Gjoaanoide JiJlua JJ7-1. Oire S. CJifolamo IiS.I. j,Gitir6ppei47. .1. Ülottais-i. Giiafoiji i- Goalf.iiH. I.I. « T. autorici del fua i^rciuL-fcoao 1 iS. i Citti ^ e fua jForteiia i.CunTuiftatore 11S. ,1. Cütpo dl S. France fcoXauerio 118. I. Emporio pii douiEioib di tutfe J' IfidieOrbntaJi ti,3. J- Fafebriche de-liiiure UÜ-1, (ivine Ma-xdoua t [ J. J. Forteile i)?..i.ö.sbi!:anri didioeife: iorii iiK.x it^ i. HoijjicaleaiTMTij-rabile viS J. [nquifitioiic 11.Ä i Metropoli di tutti gli Sutidal ilidi pQr tügillü nell Indie i. Parlamento J. Porto J t. prMliltgiu di trajferlre Is-fefle Natlliiie del PJ. S. G G. fino al ilVäfiä di fabr^iio^i" Mario ri*. i.SerledeJl Arcjutfcouo , t dal vic«r Ri iifc. Iii 1 iltuatjone it8. 1. Teinpijm-ifiLiifici 11 t. trafficoal prefenle fminuito iiS, ,1. ValoKcf^'PortogheJ] uj. i» Goatiso 141 X. Guauclla i 8> i. Gfjeved« jOl t, ■ GoiUiin^j..);. GoJat 1II. 1. Goraara 107-1-Gomaiire ji-t. Gomel 91 1, Gomtra iß.i.gi.t.e^l.z.e^i.f,, Gotda 156 iGorJa ^S. I- a. FortetM ib: Goree t. GorgadJ p7 r. Goigogna ijr .1. Gurj^oriti 97. GorontajiD ) GtUnd4i.i. 1-Gottoi4V I. e 146.-1. Gouda , Cirtä ifol, 4ellepr'ncipa[j deir~ OUandi J4 i-CooTadiuidelfuo Ter-ritorio re(i padjaiii di.t^Haper lo ipa-^ tiodi ^oteib. Golu coj.x. Grainf« 1 j. i- Gi aiiada i6g, r-1 climi, e rertiliii,i6o i.comperptitdal^^di fj-ancia ib. Griiiaditlfj 160 i. Granadinsi6o. z. GraiiCaaltii ^t.i. j autorit^ del Co-uernatore) deli'/nt^ 11 ij] tote, edel fuo VefeoaojV, GrtndfiJ I. GfundCtliCneitj t. Grand Taui'Can Grjusde 19, z. e 6 J. 1. C ij I, Grande S^uäne^lL i, Graudes flics 155.1, GranginorJ^. i> Gras-broeenlanda indecifa , feiii /f, & parte d eJ Ckint Inen te del Py^ merica Set-tencrjonale 1. clima 166. i co-meperuenuta alRidi Noruegia i.tsdcCjitfllie» iu- .tfodottaai iS6 I. Jüojiti confiderabi-']i l66- 1.nnododigueneggiai-e 16^6.1. fartitioiie 16;, i.et66. 1 Porti x66. .1. qualitkdelle FJere, « deglj babitan-t i j66. I. Scopriton 16/. i. e i. tentatiuldi rinilioae, e come fedate, [ Grpuais 6S. i. CnpU»- Gaabin .147. 1. (Juadakatial 150. t. GuadalLjpa , vnadelle p!^ fecond« ^ t vade If. oel citcuito delleAntilli lÄi. 1. diuifioneiöi.i i. fertiUtäiiÖi.z. ;fortetw I. Religiori, che procu-Tano la falu^^dcll'anime i6Z' i. e .1, [ito 161. z, ctwdalupia jjO. r. Cuafo-TJi.A- Suaiaiiajj;. I. Cuan I47-.1. ,1. r,nnne:o cfegti bitiati 147. r. Configlio di State r^O- z. femnniri« fumrasmsnte impudicbc, e !oto Jft came dillinto dat^olgo ib,qualLCi Tualo^edtgli Habiuuti ijo. l■ Hc^^plrale 7j. I Hoy II. i eij.i. Hu 1.:. 1 Sepolture de L Ri lb. Jfpene40i r. Huiftes 6 J. 1. Hulmeiie zi. z. ^fj-ng J7 1-Hytii.i. S G O G L H. PERSONAGG^ if, Aroldo J V. Rid- Danimiret di-uenutofsdele jj-a. -tiünoito Imper. I S O L E. JI. G/acntnoCornelis VanKoJfe jfinmi-ragliüditUifütta /i^sleie TO7..I, g iaco mö Lopei de 5J(iHi?ia,-G e ne raJe d* • vna Hfttta Pürtogheie,acoptifoie d til' /S.di Ceilan 119. z. gtacomo riuni in vn Regno ftlo ti ti d'Jnghilterra, ftlanda, eScoliä J. giicomo ir. Ri d' /jighiiterra 9. giacamaK. Scotia rŠ./.i. i giacomo Vr di Scotia., e'lprimo di tal nome if^id'/nghilterra ,iS. t. edit-t« contra U ifeligione Catcolica per I dijatare laPratelUnte iS, 2. giorgioSpibelger Aminiraglio OJlandfi-fe I jj. 1 glauinna diSijfFolK ^eginsd'/ngliilter- jadecapitata^. D-Glouatmi d" rfitftiia figi j o natu rale di Filippu i V. Ri di Spagna 77.1. giotianni lIJ. Duea del Brabaote jy. r. giouanni/V. dellaGafadj Braganta ac- clamito i^^fcdi PorlDgallo Jo-.i, gjouanjjt Duns Scoto jit-giottaanifedetico, Elettoredi SalTiiaJa fa t to prigion i ere di Caf io V. 7 7.1, glousiiui /=imEntcl Pcttoghefe , Vice ArnmiragiiodelUprtma flotta, c(i'-tl Enianuele fpedi Jielle /udi« j04. I. g ioua nnt;iantjo\rGeneraled iCrifl ie r-nodi Daniniarca4a. ra4.o. 1. giolioCe/jre primo /infier. de'/^omani 8. 1. fino ^quelternpo padrone düllj Normandiae delle fue ^fole'64. 1. fottomttte UGran Krettagojij.i. vii ä fcoprire nut>uo M^ndo 6a i. giulio MiEtarino Cardin ale 16. 1. P&-tiipoteiitiario de IIa Pace fl abi lita trä Ii Francis , e la Spigtia ^ golduere Ri dtr'J^^uteni 57.1. gorgoti« 97. J. grjn Mogol raj-1. gugLielmo BnecKcld inuetitort de[ modo difalarele Aringhe jo. J. I gug Heimo Enrico J^rlncipc d'Orange compone le dlfTereme tra g U Ollinde Ii , e /nglefi iij. Si mariti con Maria Stusrda figlia del Ducadi Vor-, cK jS.i.SubentrtalRegnodsilagrä J Brettagna 9.1-e 36.1. [ güglielmo lU Hs' RoBiiia i 5 j. j. "COSE HAaerlem Up. 1. Hibreffeii.i. HacIiUirj65,j. HatIvyis.iöÄ-T. Hainani351 r Crtti-Oapi+iiIfjEgitrs,1iii- mi, Ltiogbi, MoBtij eScogli 1 1. Haiti ■fcstÄeiäjrj.i iJamerftft j7, Haray zz-1 Harte/ za. i. JJarlem Citri fwl. .dele >prjncfpali Ol lau da 54 I .abbanden o del Ii Religio .tie Catcolica per la ProufUAte ib. Tempi profauati ib. JTsrmauj HitOiCMlJ.i' Haroncha 1 J4 Haftcliers 6J. 1. Jfaueas.I. Hausrezi. Hau« ■ Keten. i, Kaure Z4. n Hiyc za.s. ff ebridi 19.1. Hebude ij r-Jfaiibudei 19.1-Hetii 1. Hci!igatid4i. i,»4f-t. Heilig(ind4y. i.«]?. -i-Heil ige laud- J 7.1. Helglitidefiialni 45> Hei lan - Leneouo 15,1, Hnllan-Titior r^. a. H;el!eJi;s4t. 1-Hellifayivt-fielfcherdes- VielllfiSiiJU Jaeri9i jferas 71. i. jjermanoiIOJ. 1. fiermodfii ij. Ii //ernaes 64.1. jferocemoAa jyj.I Hefelo Jj. i. Hcftwndi 97. f. Hetlaoiljciieij.i. Hetlandii.i' Het/ij t-jfeydic Hiera 71.1-Hierro 96.1. Hoangpj 141.5. ««y J7-Holme 24, Holmei tJ. HolmIa45.a> Holmoij.j. „ lion- COSE NOTABJLl. H A ur« de Grace Cittä ^«11 a Fran C!a64.i.berragliat5dalla Pefte64. I fortifieationiö^ Occupat* dagli Vgo' florri64.'i. PortöLi>. Hi mit hi t (I, pietre pretiofe itrouat« nell" Is, di Madagafgar IDJ.X. Hal fat ia ProHincia del la Oer mania nel-.la Baffa Sairot)ia44 r. ßiiiifa iQ pic-tj44.i.Ori^incdeUa Gar» d'jJijira-tia,^) d' HoliUin44.1. Sue Cirt^^l- I 3 O L .E J /acquet L66, 1 -/adiui Z. S. lago, la piEi coTpicui aellMfofe Hi Ca« po Te rde 97. t. Ji. CittkCapitaie üi. forter.ia ib. Fort i ib. lamiiica Z. ellenliuiie, LPaiocthie^ Pot t i, Ptf (feircntji fito ib. ramaique 164 1. lamej Mand 165. /an 19. fan ti M syeti Ej laoilt t fi fi. iardinej.I jo..£ti /arou 1J4. /arfey 64, T-/afmunda Penis-^S.i. iaua /s.piü me ndi anale Sella Son Ja 11 i.Citti,e fuoi Potii itj. i. fei^cilitä i^f. I .t Ur* iij. t. fitimicopioli di pefci,eC(wodtil ti izj.'I. babitanti, e ]otoirmi,ljraaa> mta,larci«te,iliiKlodi feruire, quali^ delle Donne, e Religione, 11 j. t. quad]ru|>ed<,cheui abbonduio 115-1, quitntiia Ji formichi! perniciofa 151. t. i^egni 115. t.. irolL-tte^cbe lacitcoq-dano 1 z^f. 1- Porti I. a. faua Minore uS. i.e-ii^. 14^.1 di chi creduta fauolofa 1. pritoue detla-fiia .efillenia iRealti t, Taiacate J^j. t. ^caria lii>S. dolos p9-S- lean 6S. J. ieco 14^. l> icd^o i4$>t. lelmbuyj?.!. ItrUy 64. t, leu öj, !-a /gnatio 147. t. Inglefe 147.1. Ilario 64. !■ lloque^tjf' t. fluio 7;, I. /I uro 73.1. fluconaTJ.i- /lybstro 134-»' I Imerfg 19.». Incognita InfernoI. iBjhilteffa Hegma Jeil'If rl. X, Ar-ma s, 1, Ciitiera Aiti S. 1. 1. Ca-nwta BitTa 8 i. Cimera del Giro S. I. Ciftelli jt4. i, Citti 1. Cojidlj [£. z. Canquldiicori I. Cgntee 14. i. ConvJci fontUüJi t- Divi^one 2- Ei'clie it. 1 Eftetifione r. i, t- Fiuaii i.Go-vu'na EccieQaftlco i. z. Liav«rni] Politico I. J, HuomiHi/Huilti ij dottrina > e fautiti j.i.Ifaiedi-PtfQtltnti 14 i.Liiie preg:ita4.i i.Leg-gi 4, r. J. i.Londra Citcä le t. I. Mancama di Lupi 4- i, Wfiordi S r. Moacrtj. 1 O.ficiali iJIufln dd Rsg.10 3 1, adin* quefln ri. i. Pifctji24 i, Patis-h^ento S. I. I'ji'iJElii ^4, i Pt'ile -foliU paCicliOgni ludta 4. I. Ponti I. f orti 5. t. Pqcenia. 5. r. i, i'fineipito di üillts 4 1. J. i. Seht 14. 1. Siciodj tenuc^i nell'-/nghiltemii. i. Strada p^rappro• dtrvL I. I- 1. SuccetCcine CroQ^Jo' gica del Re, -c^e parie iit compa- giiia, * pirteflaiii'hanno fignortg giata p 1. Ii- I. Titoü de'tigHdul Rt 5. i. Titoli ds^ Nobilij. ».S.t. rille S4. 3. Viiiaeriiti conCpicus J- Ingrande fS, j, Inih-halle 19. r. liliHiwxiJt(H43. f, Inquwtudo r. /fjirtnit Mail i. Iordo4f. lovc 12. I. /onteoUu laj;. i. /qua 14;-1. iraven^i I. Ires nv- Jrlirtdi If. r. a. Bandt) (ie' Citlolici 1^,2. Citti) c UuugJii priucipiii ij. 2, deMaJf. de'&JÜti 151.1.. Dtfeor-die Civili 19. 1 i. Diififa m cinque Provincie ij. I. Dublina Cit-ti Opita)e2j. I. fiumi ij. 1. /Jio-ma ip I. LagKI zj.t- Militia I, Mjiürdi zS. 1. Pefciie An-guifie, d i Aringke, di P^rle , e Ji Sul-jtiotii jB. I. t^oietJti 29. 1. Propa-gitioiie del Vangelo 1. Ri ji. I. J, Ri J ill g bil terra cumc di-vtJiuto iiguot d I qijcfto Rtgno jl I, Strittori, cheparUna di eil* ib. Stato Eiclelialliio »9, 1. Tributo al d'liieliilverra aS! i.VnlLHsvfitkcelc bre 15.1 Jfab^lJajjO i fja eftenlioncje Portit ib. ifapio T Ifc 11, (■ IsKn^e la. I. jsiknda /r, 3? ^ ptmcipaJl I Q--l)eUata da'Da-nell 17, 1 L>jvifio[is j. ■briclie cretre con oiTi di Pefei I Gouerno Ecf lefiafliCd J7. r. Hccla Jllonie J chfi v omit a film me con" tinuc J7. I. Lago mirabile J7. I, Reüsi-Enie Cattolici 57- i- Vice Ri 37.1-Ifnw rg 191-Jim a raca jJ4-1-Juaga MaioriiS. I. luaga Minor itS.i. S. lasnijj.i. /Ulnar 107.1. luaU Fernandei ijl. I. lurttjn 1 J 7-1, luglasi? J-!■ i U lin a 46. I. iiumcro df hsbitiilli fcatteiiati da S. Ortone Vsfcouo Bitnbergenfe ApoHoio deTomer*-ni 4j6. Juiiga J. 41- 2. lununia 51.1. Jura r. Jutland! Petiie /uAi 141. 2- S C O <7 LI. I S O L p. KKiiganich{Hi ly^.r. Kaitentou ij^. i. Kainos J7. i, Kapul termin« d*l[e PjJjppiae ib. Kirg III r-Kat» ijJ-i. Keisil ]. t. K.ellofay Et- i* KercK. 37 1. ÜereK -'«'er d er 4 J, t, iveruere »9. 1. l$.et'bibLirgi) i. Kel Citti ffol 4^ t. t- Accademla celeb;« 4J. i. forteüia 45-. Luoga di AiT^mbli^a de' DiicKi di OUleia T. Por^a ib-iitQ44. f, JtieUngb J7. z. KircAboll 41 1. iCifcua IJ.I,. fCm 141. Xiuchu ^ Kille t, Kluueoingli 37.1. Kobij.iff Kofiunlghjlin tj-l. Koitanijirilm 4J. 2. Kri-tu/ale aj. t Miniere d [ Piombo, * d i ftsgno rt m i le a di Gorno- nagliaij.i. S C O Q t I. K K Ra^etinc i;t. E. person AGGI-K. cOSE NOTABILl Aqueri , fetti di H^rMic;. rt. JCtLiula , Albero , che fn-Tce nell'-If. di Geiiin, e tramatiJa liquors pre-riofo 119- X. fuc fofili« piii dure d'uD LiCBluJ ; C fue übbrie, con cui Ü form.ino Sarti , e Gomene de' ValTelli, piä dure delU Corde di atciiio iti I S O L E PERSOtstAGGl- COSE NOTABJLI. ^Ndependentij Setudi Htreticiii. Ih- LAbaquf 154.1. Labc La e 1. Leidcnj Gict^ ifol. dell'Ollxnda ji. Arrenaleji. z. A^io i. intro- duttione del Galvinifmoji^j.JfoIe p. z. Metropoli della piö firaore ^ccadiiniedeirfiuiopa ji,2. Pteio-gitiuc ^T. 2. ieones ijj.i. LeiTo fj.i. Levit* a ieucj li. 2. Pf fca Je jtfringhe ib. Leyden 115-2. lili a , Citti «ttt. delia Francia tiiTae-fi Balli J 7. z. AcfiaitlaU dal G tam J,uigi£*. I-Ca mera de'Go nt i quivi HabiUti ib. Capita le delJa Fiandra CjUiiWitiKCitttdelU elevauri dal pit- pTtd^ct^regnintt MpQirn Lima 111. i. X-icdlile lt. ff Ling. II. I. Liiiganix;,.!. Llngjy 11. 2. J^mge 1 a.e 14. f, Lifmote 19. Lobos I. C 15 £> t. e Ij J Lofjren J7 t■ £l0^dDbTiiX4. f. £,ongajr 19. t' Longue t. i> Loppen LoveueniiufTL CtQita^ jj. j. S. ^»retiio ö^-e i47.i. lavanJo lOi. i. Albero fingoUre ib. frittti div^rti ib. pefca del le Gone bi-gUe ib pricai püdeirori ib. Vjllagi ib-Lout-Pulu-iout IJ0.1. iiucaie vi Jabbrica Ja Cittadei-la ^4- a. LodovjcoXJ^^.HQraiLJe, JJidiFrao-Cli viuente J7.i.Acquifta iilJaje W fafcbrica la Ciltadella tfo. f, Alta una Ton« i btnefitio de' Naui-gantia^ lo fcoglia deüe dileiie 7a. i. lortificaCalestfa.2. Jtfarirafi collVa-fancadiSpagna 76.1.077.1, Riäue in donol7f.del Sole dal Rt dj Geilan itj.i. Ricupera Doncherchen , e vi erifigei! Risban tfo, I, riflaura ma-fnllicamente il Faro dell'iT di Coi^ douaii ^9. 1. Tue gran Vitt a tie in Fiandr* 17.1. torenio Alnieida Jcopritore dell'ifo- ladi Afad.igifcir 103. r, Lucuf Ri di Gilolo haveva figlh uohT}[,li. D, Msiidei de Haro PleqipDten-tiaiiQ delU Pace conchiufa co'due RiFraneefe, e Spagnuolojft. 1.1. D. Luigi Vehiio F Ik Re della Nuo- vaSpagna t {4-tuteco Apoftata rt.i. S G OG r r. cose notabilj i iago delle Acque SaJiteijj.i. jLagD Gapela 1^1. I. iagoduChat 159.1. I^ago Cuntt 1^9. I. JLaga d'Eire J 59 . t. Lagodegli Hiu«niijj. i. Lagodegl'/IlaotjJf^/I. L^igjo des Iroquoia par« /fTon'Wc JIJ9.1. /.ago S. iuE^I I. di M«co»caij J jt. ij, del MeGcD i ji. i. La^jode' Michigarni 119.1. L a go de lie due Slotitagiie ijj. i. tagk^di N icai f 7. j:. Lago O:ttarfo 159^ I. Lago di n hu 141^. e 24} i LigodiXtiocb ij^antiong, 1J9, j. Lagü dl Tr.4cy , Ö fuperioti 159. t. Ligo Tficheio (jjl.j. tagodi\ff^ecer46.1. 4,1111a Capitale del Peril n«| j6J.S. (Iiiferanaiiitpiü namer fa djlla vijlenta del Ti'emtioto Ija.*. .Lodi delta PamtgliJ Žena Patricia Ve- Qdta I S. toreniü dume alfa i tonfirferatile , fuoi Laghij e on^ne t i. I S O L E.-M Macao 139.1, a comfnercio della China J J 9. 1. G.'fi Veil to Je' rtegoiari j i. fijrteiTe ' 59 i.a fottiScafionj , e SeutjuelledelM Citri 1 Patlb per la Chi la j j^. 1, PafltiToii j j^. 4 Ctuatloi>c I ^9. I M^ca^i [ 39. 2. M;i.ucau 69. MaiGlii^i 11 I. Micbian , iribwtarfa al-R* diTern«e iji. e J34 J. 1. ab!>ond:nia di ia-god J e Girafaaj 134, 1. lucttt-tt ib. Midagsfcar IT. maTgiare H fimnte oc foEoil MjnduiJj.j. r. loi. t-fc icqua di fapore dti /0II0 , e del fcrfo io>. r. z. ^itelicii Srre-goni (»J, 1. autoritide'/noij'.^ncipi 106. >-BiJcdi Caninb^mle, deGal-iioui, del Sole, c di Thjlaognre 105. I. Bacbarie de»lc /fufjui loi. i. Ci-miCcriodcgliOllaadefi fc5i. j diitin-liantde'^^opjli 1. Dogmi ato-minenoii de'Sacerdociidolatri icÄ. i FortflHi* ioj. I. foiTe di (alnitro loä 1. Fiumi prindpaJl lOj, i. iinguaggio to^. I. Maiml tiniHinii jb, Mercantia dlFemnjine loi. (. MiaiettJi ferro, e Acei^.lo lOj'. modo di icriitere lOS.i . Oro d'jiianjaqijilitijb- Pepe bianco ic5. a. Pieire prcdofe iqj. 1 PrimiScopritori dell'T roj. r. Pra-uiiicie dieffiib-Religiojie loS. ».Sa-rtidottiaä-t.traiiicoiüfi, j. Vrjnta ridicola '05. t, Z^annareWo Diaioä. 1. MadaninnSl.!. ^{addilena 15S. 1. Ivladeia 95.^ .deEU reginadell'Jfble ib. fertilitaib.funcale Citti Cipita?e ib. Ciurifditionedel Vefcouoib, irafiSco ib. MidredlDioiiJl-f. MiuluTa tti. t.. «129.1. Maelftrom 37.2. MaertenfdycK 5«. MagagltaajsijJ-M^gaguan« 159.1. MagalelJ. t.. Maggellanicheijj. i, Mibuudeaii a. Maille a. Majotta 107.1» Mait 6S. I. MiilJeäK.i. l\llic^ ÄJ. t.. MaUWia 147, i. Mstaca Pealf 124. i. Malaien 147. I. Mil Albfirgoii;,!, Malcos 19.1. Maktiue iij.i.e 114.1. s. rfreininita-raUaltiilimi 114. I. j^enehdo della natura ib. Gana 1 j ib. CI if» a ib co n g iu racantrall Sourano 114, coflumi ib> Denominationi ibid. Pivife in tre Provincie , fe Attoloni , e loro hoitil ^14., r. Genealogix de' : J(eii4 i.Güuemoib. Habitanti , e lorofiualitä 114. 2. ifoJe e, loro numero 11 J, 1. e 114.1 Male If. Capi-tale, feggio del Re ir^.i.mirratioui di llato 114 z. Palmoni pefci, che ä diuo' lano g!i li:]ominiri 4.1. Popolodtui-foin4.Ordiniu4. i.Ridieir: coa-uerti to a 11a noH ra feii e I) 4 1, R.el igiQ.. jie , erittib.Sofcrittiom. delfudetto JJii 114.!. VicendSjiij.i. Maldunadn Mtli MiWii+'i. Malegens 147. f. c [. Malicutiij. I. fruttlib. inii'pM-den re ibi &cth« pBficolofelV Malilla 164. 1. Mallua ijo •$. Mali^ Gitta delli Francla nell^ Bte^tagn pri ma ifol bot 1 tinita Jungo Mnlo al ConTJnente 65. i. Gbiave dc] ftegno della Fiaacietff. I, P oite cuftod J (e da' Can I in tem^ di xiutte äj.j.J'gttpij. [. Mälugan III. I- Mair.meHei Man 19.1. Mana 147-1. Manado tji^. z. ManaoÄ^, 1.6147. 2. ß rai. j. e ri{< t. Borfv de Matt if I ri i.i. forteiaa, COTera^i dellclferlcj Aiage dfi'CrifLiL ni ib> S. MindeÄf t. Mandorin 1^3. f.tiJp.J* mangeurj d« hommifi 1*9. i. ManglareEi57 1. Mamila J J4. i. e IJ J. .S.c I t Mauou 64. L-Maiifeli^äS. 1O3. t. ManuH^i. a. M10U i Mara i^j-a. Maraguati 'J4. T. TertIliri del liiolo iol Cviilidlojoilbj ftiitri.iirpii ib. forte L.uigi ftbbficato da'Franceü ib q u a li ti d Egl J babi t j nt i ib. Ralig io.lt GattuJicis jju:raJ la Tciiiie de gl i babitantJt ellenfitnw, RaJadibUüii fondo, e fimalioflcdell' Is. il»' JVfoggtneJ 14. a-JVfoggefles-holtu JVfpitie» t. J^olalia (07.1. JVfolennf ifollua Iji-S^- AfolMhafglr I J. J.' Afolucantit.i. Mtlucii [ ja jtfoiuiche ai.;t.ti24,j.e r^o.abbofldan- jadiNucimgftate^* di altrifmtti, « comequeiii vJ allignano 130. cibo , roiiiimi, ftfonomia, teligione/impli-d ti, e traifico dcgli iubitanti IJO-c J;J-elitna, diuifione, ^iiaiicä de! ter-itii» > efifuitioai ^iO. C Ifo-ledipendcutiiu.i, PuirelTjrie pre-ttnrioni, cheviKannogli SpigtmoU J^ioluca: J 3 o. Moa» 164 t • JWbnaCü Aiirino ^6.7. Jiiaasidet It- I. JVlone JI -i jVfonif h Samby 14 .1. Moiitid 41. t JWünpiangen tip. 1. e IJO. I-JtfontaUo tS6. I. JkfoBr-iean (iS 1. j^opte Monao» 46. ». Jtfontf/^eale 159. 1 • JWonteSerratoifti.I. Montteel JS$-I-^ontucfa ijTiit Jtfortian 68.1. JVJore IJ4 klorie j!4> i-^r^seii. K /douli^i. j.ei/4. t.fortefabbritato- ui(la6liOIJan PoftO » PofleiTori ib qualiti d^lTerntorioio^. j.Scopntoie loK.i. Jfugers T57.1- JVfule 19 J. i.PtrM-di Atinjhe, e Porti II). a-jWulmores I J. i. Wulfo 14- i-jVIulugan i. J\auradile i JVJufe 14 I' JiluxjUcnes 151« T. S G O G £. I , JWcjite s. AfieheJe fc. 64.1. -Cfjjefa Ji S, Benedetto «{Hciata prima da Cano-tiiei orada ReligialididettD Oidine 64.1. Occupatp da Bj-ittuiii 64, 1,Reib inrup^rabiic dal Fitippo jiuga' 11064.1. Miinbias 1. PE^SONAGGI M MArco Polu Patritio Veneto , Seo-f^itore deir/r. laua maggiate , Minore 1 c niülte altrc i.iS. j. e rjo. r e e t43. t.j, M^rgbtrita Maci.i Tertfa ^iglia di Fctdijijndo lil. Jmper .■ Moglie de[ viutii^e /naporatort Lecp&ldo I. 77,1- Margherita, Regina di Noruegia ifi;,;. maria Annad'Aiiflii;!, Muglic di Fi Jippo [ V. RčdiS[iiigfli e 147. i. maria figlia di Enricu Vfl . confiitnj:a Rt-gln^ d'JngiiLlccrra , di Scotii, e d'irlanda da Paulo VI. S.5. P.R pcomcitcubbidien^aaila Santa G hie fa S.otrLa.na a njmt di cucto il Re-; gnoib. mdria Lodovica , Hglia dt Filippo Duca d 1 Orleans, e di Earieua-jfn-na Scuarda, gia tie del viven-reCario //. Ri di Spjgnj 77.1. matia Terefa, Figlia d i filip^ ly. Ri d j Spagna , nitrita ra tu regnante Loduviso KIV, jI Grande ^e di Ffancia77 z. S, M^rcfüC prima MilTioaario ApoAo- lifj nsir IrJacida 1. Martiiniliano-^rciJuca d'Atiflria 57. i. m au rk i Ü P len c ipe d 'Ora J] ges dei ia Cala di NalTiu lOi. f. Metellodi Natione Romana foiiiato' rtdiMiJJelburgofij. C05fi NOTAB/Ll W M Are rftlintlco 97. r. marcBaiticoi4,j,PercadiAir£he ib. mar« di California jji, r, mare Ccpjliurti I jE. t. mate del Nord r a. marc Pacifico I Ji. a. innre RofTo dtvifo in due Canal i , « quellt chiuCi antjcatnente con catena d 1 ferro ja. 110.1.2. j JI.I, marelieI Sud 1JJ. t. marc Vernaeio ijr i. iTuiredi Zangufbjr laj. a, raercaiuia dt KeLTimine nell'ifi;>la Ma- dagifcar lof-Ciili dal Mciücö t fecoaio altüni fon-data fopra mo Ice /fule I fi m ill rudi. ne lid Iii noli ra di Venetia , col notne di Chemiftan , poj innondata dill acqiie del Lago con morte di 40000 hibiianti iji. I. iTiii)ii:redi Acfiaio 1 oj. A. miiiicrc di Argciito ii 13S. i< miniere di Ferro loj. a- e t; j. 1. miniere d'Orq ri5,l. e 1 I. miinercdi Riime iij. a. miiiiecediSiagno ti;. t. mododi pefcare le PecleiSf. t. montagae Sulfuric , che vomitatio futjco 107. I c iiK. j.e i^^.E. morjcame in[rodotci,e fcaeciaTidaHc £pagneS£. a. üggono in jfirica ^ e in CoHanttoopoli TlcDveraa^ nelt'lfolc Fedalli S». 1. Sutnmataffe Jora M uffhea fabbricata per torta da joaüo. Chrifliani 77. 1, 1. e £g. 1. S C O C LI- N Malfons ^4' 1 JtValpelo 1 s AfJui^uierf s 64- * G M 3> noti- N^rij4 t. Naguifoge 79. 1. Na ima i ^O-i. NijaijT-Naüfig J9-1. NaimonlUisr G^t, Nallaii [r.djnata dagti OUadeil al i^e di Capo-verde 98 .1, Nave r 56. i. NcfraKim I M. I. Neciice 69.1. Nefel^. a. Ncgoas i^j. 1. Ncgombo 113. !■ Ncgfa 19. i.e p.i, Negriliüsij7.2. , , tr ■ Net bland al i.ribo, equaljtl deTuO) pi i lai hibi tanc i J.Situiticme da - »k tale digli Autori 13, i, e I4.1. Ne''}? fou nda-land i j S. 1. Kieobar lij.i.atnbra gri^ia,e traffifO ib- Nicoia S. Ni coli S7- PoJ'^^J Scogib 1 dove in :tempo di ten^lU poflbno £. curameme ricuuerarii i V^alcelli, $7.1 NicubariiJ.J. Nieues i, Nieulandt.J^.t, Nigtos tjj. 1. Njploti 14 J. I i Nivaria ^i. 1. e ' Niues I. Colotiia degl' io^leC, ion te d'acquä ca Ida ib. NfJadflrantl 45^. tertjliii ib. habit an ti , t lorO ca gi ona te da|I 'a.cqije jjumero , «qualiti ib. maledittione data loto dal proprio Principe ib. ri-fopolatione ib. Nocueram 147. ^. ^bbojidsnia di pjii acoDutn]]. Nüla; j}4 > Nome di Dio rjo. 1, Noinmedael j7. i. Njortbeuerant J4 Nord-foel-oe Noidei Ji9. r Nord^t-^f'acbet ji. Northronche aj.i. Nortv«gen 46. I. ej39. t, Noßi-Hibraim 106. i. Hartuii4e24 1. Noyetattorniata da perakioH iantchi NuoüiCafliglia 154,1, Nuoua Segovlaijij., I, Huova Zenibfa 33 Sye Gamb4j.i. 5 c o g r f. N pejtsonaggi N jJOSB NOTABILI. N Njfpoli Citti famttfa jivoJveJ] M» Spagua 77. Nijer fiume piüe cel h re deti'Africa dopo ti Nilij 99. ] ,fuu £urfa,e iful, 99,1, Naci Mgfcate 1. qualitä del Jjro ALbure, etcmpO) in fuirenc fa la racpoliaii. Normandii Wovjficia detJa Francia Äi. 1. Cort che conditioJie data k Roberto Capo de Normicidi jr. Dathl ri-du t ta m Provincia ib. DjVifione ib. ffole ib Jj.jiicqtiilUu Ja Pilip. -rfugu- fto Redi fraociaSi.i. Toliai foria dagU/ngleC 61. i. Viene ricuperata dal Cailo VlLdl Franeia ib. Not Veg ja JJegnofogertoäquellodi Da-nimirca 37 2- Circ^ C^picale, edaltre ib. Divila in (Jouerni ^7.i. ^foJej che lo cJrcondaiio ib. Pefca d i Xtiligtie nellefu{:aanei4.t. a. I S O L E OAnfayii.r. Ocetij OchaäJ. i-Ocddetitali 19. r. OJdeD 37- a-Cfe^o i ofit 119. i.e 114. j. Ogea 69 1. C 71.1 ÜgiaÄ9 1, £71.1. Ogiaca^^. f.e7i.i. Ugins 111, z. Oglefiy a J. 1. St-polci o d I S. Magno it-Oiaö^. 7J. 1. Ollaoda Penis- 47 j, Citti Metropoli,ed *ltre porttin iL ji. j . i. j4 i. t.cej-meerelta in Contei« jo i> farniglie Nu bil i ib- ifole übe rti d i Co Iii« nla jo r Pefca ,di /^riIlghe ib. Prerogative 47.1. JO. 1. RdigioHe Ca t talita abbindoiiaia per afluntere lapie-t tfa R iform i ta 5 O I. Su L ce Itioae Cro. iiolo^iea de'fuoi Conti ja i. 1. Tiaf-ficu 50 1 NuouaOlIandadubbiofa , Te Tiü I Tola , b ptJJ^e una port ionv della Terra i^rile 149 J. Rcjni Olde-gamb 1. Clde 01de-Wcf(Ier4f. t. Oleron 73.1' 1 ■ Po t CO 1.7 i i- Strttti ib. Oloro7j. I. Oiabrio .91. T. e i. Omb'0!i96. J. Ooll-Voorn jo. t. Opbfode i JO. a. Opbir 124.1, oqui 14?. J-Oritmagan 147. i. Oranfayzi. a. Orbaiifay .il. t- Oicadi if. I.«. I1.19. T.I J-1- Pec»re < iche fafittO ^re Agnelli in un pirto J3.13. I. Pefcl ÄVringhe [4. I. i-Poffeilbri anrichi, e^refenti col ti-itolo di Conti r^rreüO CtaLt animal' velioafiib. Orchi]Jajjj-S. Orcfand Organa ij 1 ■ s-Oiigny Py I' Orio 37.1. Orifmc 19 ürKnayaJ.a-Oi L-aris I I' Ormus, I» Vetietja dctlMfu , e 1 rilamance d^fll'^^nello djjl ftfonJo I n clJma 111.'. divieto di bete Vino di Fua iri. 1. Malattii, che vi fi patifcono lit. J. PoHeirorl tU. 1. qualitidelleCafe , de Qaadrupcdi, ede VoUtili 11? I .Sali lb. XremLo-ti afliifreqtreati JII.*. Ormuntium iu. Orne 14.. t ornel 47 Oiny 64. J. Oru-iray 19. Ornba OfedoO 46 1. ■ 0felis 44. I. Ofpitali! 76. 1. Ölieriadi;'Mar.inari 1011. Ollro 3 4. s. Ota 147.1. Ottoque IJl. a. Ottof^uilU JJi-I' Ouakhce i6v. 1t Ouby Jjo OucmeDe5 6j. x, ouetfe 19 I. oueftam ßj-r* Oui^ylt. a. Oüiältelee 13-1. Oybo loJ.l. Oyeji, 1. Oyq7J. J. Oyleaux 153.1.« 100.1-l' Oi«l44 i. i C O G I I Q Rcaiiifji.i. personaggi. o DoarJo II. Rt d'Inghilierra , i I ^ quale in un fob Canv i t o con Tu maita [iuoilitäOaCallrati, eccj(..i. Odoard o Hi. Jtt PappiiiveEke ij. a, Pappe « Pappilironfe i^. i. paragoa la piu ociidentale .detlTfulc Filippine / j j. t fiu figaia , gyuerao, efiio ib. Pararoi iji- r. Parc-an blanc6S. Pargos ijj. 1. Parifien t J9, r< Patala i- Pater Nofter If che hi it füO Principe particolare 12S. 1. Banehldi Sabbia iiS.a.denotniaaiitiaedoiide proiu* tiutale 119. t. Pitiris 69. i. Paiacoran iji. i, Paxaras 1 jl. 1. Pecoi T39. t e 141. z. Pedra 139- t e 1. Pelmro ira.i. Peloe 64 1. Pena 9S.2. Pentam la^.i.et^r. 1. Pete PcreSonet r 19-1 Pernarnbuco 15 3-Perricoi Jl. 1. Perot JJ9. t, Pefcaux6ir. T. Pefiguiro 74, f, Petit Gets 64,t. Petite Cuine lij. J. Petices Aues I jj. I. Petten^H»- Pexan 141. a, Pbelut III. I, Pia logo 135. PiKta jf9. [. Piciguella £4. t. Pico 89. 1. abbondanii ii Cedrt ^ « i>eixo Ä9. 2. S. PieCro t jS.i. Pidfrt-Maint 63. i, Pierre-Ptrree6S.i. Pierfchiliejo. I. Pile 6 9. a. Pimpo 1^5,1 . Pi nasi 56. Pine^crejutafauolofaT49. I.COin»-» fcBpcrta , epopalata 149. Wngeons 119.a. PiQgyaiig 141, J, Pintados MJ-Plata ijj.i. PlaticeiOteJ 1>. PJuitaJia ^t. I. Pluuialla^^. 1.3. Pals JJ9 a. /'omona ij.2" Poncas 101-1. Pongo loi. i.el j8- *.Care,cittj habl-tijornamenti moftruofi , traffico di fchlay i, vei 1 i r idiooli viri beftiale dt* gl'I foi a n i J. i-G net re de' loro ib. Pocos I p. a. Potondan 96. r> PorqaetteäÜ. [. DU Port d*Ableuoir 6S- 2. Potto Rieco fcopetti da t Colombo J.I, Albeti vtnefki, balfanoo pretio-fojCittäi Capiulcj clima,efteiifione j foi te t a, F i u mi, i^gno Sa n tu, Po r t o, nccheixe, fito, Torrent! coll" atene d'uto J traffico ib. Vicende IÄ4.1. Porto Santo 96.1 Albero , che Jidilla certa gom»ia, detta faiigue d i Dnga ib. da cb i fcopert a> e perc he btbbe UI nome ib. PoterrieueÖJ. 1. Poulas^a.r. J'oyatie 69.1. PoiM- Nero 91.1, Pa- 1 p^- PriRiierai T07. s. Prouidtn^aij7. T. Fugnaran i-PuUMII I^J. I. PuSlo 115.1. PuiJo Baby 119. i, Pullg banäe rJ4. i. PulIoCakmliD Pulio Doa TZ^ :t. PulIaGatijao 1*5.1. P, dii gracd Mad 1 ty. a. PullaM^DdalJca P.dupedit Jfiadj il^ 1. JPulJoTi^an »19 1. JhiUoTimaoni^S. k PulJoTioi^ir. I, C iJJ. S-PulloTymon 13a. i. Polio Vari ay. l.jria» Piitlowat I J*, t Pulio catan l.ct^Sl. PuIloCacon t;^. i.c 1. PulJüciiiDbcJlo J, e I jS. J. Pulcrin ija, pülo Vilan 147. J. Puua t{. delie tutggtori dtlle Coflc i!J qujtor jt.s. 5 C O G L I. P ^ Ergn £4.1. PEitSONAGGI P PAiofo /V.Sommo Ppn tefi« jS. 1. Paolo T-SommoPontefice^. Pefca d i r üigb e do u e fatta a n ticamen -te,e doue facda al prr/ente 24. 1, Prima,Secondij e Terza pf foi 24-1 Pefira di Coral lo bianco 106.1. Po rl 0 gallo ,/^egnoEreditarloxiell 'Euro ■ paüi.i.i.Atci üe{couÄd L j e Su fFra ga-pci3r.a.Arina,eB[afone£[.r,j Au-turik che ne pailano ^4.i.Cjtra, CaJle-la,Parocehie,e Terre Sr. diuifions figura^ grandelia , e Jito ßl. 1. FoT-teixe-jlKiumij/role, e Scoglfji. t.e Ä4. 1- Lfggtdi LameEa,e/ua deroga a tau ore d i Vittoiio AmaHe« Duta Vfuente dl SaPO'a Su 1. Lisbona fna Jtfctropoii ä 1.2' Paefi goduEl in parti diu et fe S r ■ 1 -come ribel iaco C da I ü Spj gna 77.2-ricolto i Muri Si i, riror-oato nfil'pollcflb delta Ca/a d i Bra-giniaSo. I. Siiccefione Crotiolojica de'fuüi i^i Puriiani Seitadi ErerieJ 1 S O L E /-^Vaisiii.i Vj {^aj Äorae j 11, r. ac^ uifta ra di Por-t^cTib.Qrti ib. fortexia ib, magr ifi-centa Rtaliib minWeo I. a. Queioffia III. i.c 141. Quelpaert e ei eduta fiuülofa r49' I. (ljuejpard 144.1. t^eiiomü tiz. I. Quemui )ii. 1-Querouroe6j. i. Quicaro 1 Q^imades 1 ij.l.e Ijj, z. Quinam IJ9. 1. QaJnfji, Cit:a ifül. nci Regiiotfi Mangln 14.2 i.Canali 14J. j. ciiruico ib. denominaCtoni [41. i. Z.ago i^j. j. Piilaiio del Ridi die« jnfglia di giru ib, J'qoti al numcro dl 11 mita ib. PoCCc" fTori ib. quality deUe Cafe , de Glardi-i, e de Tempi j i b^R eg n I /u bq idina i i Ib.Sede RealeIb hto ;4z.£. C^uintaüa 101- 1- Qnir, Terra ifol. j jQl i. efteofioneib. Scopritori ib. Q^rimba loS.i . 2.;abboxidanza di Ar-mfnri.edi Volatili roS-i. derolutio-neio*. I. quiliti deJ ruoIö> e Wi partf U. frut- fnitti Ib ripapolctitnc ib: SupritArlib. Quirimbane toX> Qmrqueli 1. Quiüiqueyna j jj -1, Qüixi HÄ.I. . Quixuma iii. i. S C O G i PEifSO^GG/ QVa« Imperatore det Giappone 146, t. 'COSB, NOTAflILI. QVebech, Metrgpoli deJb actoiu Frincia jjj.r. I S O L E R RAarreii.i.Porto ib. Racbra i^. i. Rjicliode 1. Rachine 1. J^ameoi i. ^ainKat Iij. J, Ramfoe J7. i. Ranas 164. t, Ras lil. J. RafaelcKimt JIi.l, Rjafagiarija 1. f^atcneti JI. J. z^ RauaJfe z. Reacus 4J. 1, e 7*. 1.1. ti 01,1. Realei^. a. iiteiciuroque ». J^emJb 4 t. 1. Reiiim4T. 2. Repasdc Dieii la». i, Repelv I (5 X. Repefin 05.*. RerlngeiJ.. i, Rey6erfle£es4j. Rjchclleu 159. T. Ricina 15, Jf^icrea 19. 1, i^iderhoim 4J. j. mita ton P^nte di Legnoalt'JlbJa di Aflj^olmib. Rid una t« Rmarde r^.i. ^fjoGambiejp.!. Rio Grande r, ri> Jarin i. Rip«-iicraj66. j.. Rotlen-eyiaiirro». i. Rocca^l. i.e tjj.i, Rocea Parfida jji. i, /^ocbfi r j^.r. Roccht-Caurboji i, Rocb defHuitret i J4, t. Rochei z. R0C091.1. Rodondi 164.1. Jt.DUecie£ lOj, I K o lies lOf. 1. Ko na la.i. Ronaklfe IJ. 2. Porto ib. Ronde i^.i. Rnquej Z' Rort J7. IJdsibff-t. Kofeij.i. RofeliraiS, I. Rofters6S.a. Rofneth 19,1. R«(l4j. 1. Rota 147.4. Rücan t;J. t.eij-j. i. RoterdiraCittiifülJeli'Ollanda « i a. Arfenaic e,,». BorAib. Pantemara UigUtffu ib.Porn p. I firnjlirudine con ^ envtsa J1.it^ttua di ironio erettaal ceicbre ,tpercheib. i^otonda tlk-oornioaljujie, e fiau- ra ib. * J^ijtt!ex4. T, ^oude 6 J. i , j^adanc ».1. Rugto If. e Pcincipaco 46^, 1. a/Torbita in pattc del Jtfare ib. CanaJe ib Circ-uiio 5 PofleilbrJ, redi Samara 147. i> Tcdi Sambas 1. nediSamuqHj 143- r- ridiSan£aniiel4j. I. lidiSanguitiijJ,!. ridi'Sanfjqui 141. i, ridi Sfcuma 14}.!. Iii di (ism ijj.i.£ljl Ii. r^diSofalj löS. 1 ridiSucama T4;. t. ridiSüccadanoija i. red^SueuESo. 1. r£ di Sumatra 114.1. tediSuno 14j. i. itdeSHpara 1. lidi Sutubaya iiS i, ridiTabülieronj i. Ii di Tagair i, ridi Taminatoirjo. r. riž dl Tamba 143.1. ri di Tango 143.1' r^ dt Teto ate t^di Ton fa T43. j. ridi Taft 14J. J. ridi TriaquemmaleJii.i. tidi Tüticmijijf^ 1. ri di Vilacem rii. i. ri di VifigotiSo. i. 2, fidi Voqul 14J, r. ri dl Xamafcira 14j. r, t^'dl .Xamato 14J. i. i:^diXiid I4j. 1. tidi Xima 14^. I, r£di Xirnano 145.1. r^di Ximionoiuqiif r^j. i. ridiZeJiefi^^ I. i^dl Zlambai47.1. riccaudq, FrateJio dl Enrico 3. ri Jl Tn-jbit terra, Conte di Caroauallia, empi nelle fue noijte trenta mila piitti 41. rjcardo 1, ti d' liigliilrerra iotrodufc-p jeliuo regno jl titoJg di Marchefe roberioridi Francii J7,1, jobewoa^.dctlaFamigliareaIc Souarda [1 di Scotlaij^. R.uderico vltioioridc'Vifigoti cortie re-fofi padrone del le Spagiie 77,1. i (produce in e^ei JViaritfT 1. perdecoiU Corona. Ja vi ta 77.1. r:lther ridi Franciafqndaroredi Rater* dam 51. J. cose notabtl/, I S O L E S S^auedra 347. a. S,bai6» i. Sabailf 1J J-J-ablefiS-i' SabugO JJ4-Sjcho*i I Saere. 2. Sarifieioi' f7' i-Sadot-fJ-T-S»mti6a. I eiSi.i. yaipan H? '- Salijberyi66.i. Sallero?7.i> Salomoni 149.1, eljo. t. clima, deno-m I natisne, habir»nti differenti, e nu-niero 151. Salfttredi Bieain jtj.i.e irS. i.Borghi Tcftle Barcip^is Porti, e ^'illagoi ü j.i, Sair«tre.dl Go« nS. i. S Saluadfltee Ijfj.i.e i5t. i, dichifco-perta^e per^hc CQÜ denotujtiata i; 9.x Sam JU. I-jamanarjf?!. jambales i^j- i-. Ambra grigla aflal buonaib. Sancbaa ij». 1. erjj. r. Sancheu fs. enag(!n CItti Cspitale 17.1. 40, i— [jQgÄ»U40.j. Ere fie ib, Globo d i Ti-coue Biahe ib. /fc3edipedentidi que-l!adi5eliand 4a 1.1. Jtfaufolei Scicbi 40 [.PorCO de'Afercati ib. J^ggio rea-Je ib- Vniuetljtkfamoraib ib. Seile 5elam ri^, 1. . Seland 571-Seleeperi r. Seluagoiarjj. z. Seluaii 91. t. Seluitlca^}. z. SsQida tij.i. Sept ^sles tf;, z. Segue 131. Sequieii[n4r43. i. J J^ccan [ I. Seranellitj7 i. Serpentina 110.2. Ser rana 164. i.detiominatLOneib.] Sefarga r ja, t. Set te i'letfe laa. 1. Seuarlndi cteduia tauolofit 149. Semoe 19. 2. Seuoeiii.i. Seute IZ. 1. Sfitelfoietfj-. a e rjö 1. Sei.ambe6j 1. Slapinle Ij. 2. ShcolandiJ. 1. ShetlanJlcherj. I. e ij. 1. denomitia" tioni> qualitidegll bab 11 ant i, e nc-cheiieij, a, Sialand J7.3. Siam /s. t} f. 1. A mbtfiatati i nulat J dal faoriaS^.Cri(iiamfllma r} S.r.Barch« adoperatein que' Canal i IjJ-I.l.Ci tacol nomedell^Jfolt IJi. 1. e 1,2. Concorso di tatte le Nat looi Ijg r. fabbri C be, Pala gg i, i 'Tempi i b for. ti ijj.i.Colfofeminatod'ifoleib.Hc bitjde'SiamellijK.i. SiangKam IJÄ. Slaoltoi4a.a. Sicotoraioj.i.J* abbonJanndi jfloi. d'ifmbra grigia ediiätiguedi Draga lO^.T.birbatiepratlciticongl" In— termi.ib.climaib eflenfioneiofjr— tem vfurpata di Turchi 100, i.Go-vematore 109,2. HabitantidiuerJt ib -/foJe lipfndenti ibribel{ioAe ib ricor diichelafciano^tigli) Padri mori— bondi Ib. rico olTeruato netia nafclta de fsnciulii 109,1 fcoperta dell' Ii. ib. fenfualir* ib-Tempi eome fibbri-cat i ib. traäico 109. z. Sicut bera 109. z-Slecheu 141.1. Sigrame iz, t. Sigtame »i. i. Sild4t. 1. Silli^7. i. D SLS- 474 Indice dclla Seconda Parte S. Simeon e i jp-1* Sirbenii ro iT a. i, Sircorear iiz.». Siunet^.x. SKtnnteip^ 2. e 12. [. e i. SKici^. I.« 2J..J. SKinnaca »i, SlcgiDf s I J, z. Sitiullen 17.1. Sonbtetille t- Sobreroi^.i. SocDtoraroi) I-l. Soe2i-I.a. SofaEa log. i.i. Gtti Cspital« loE. i, Fortciia I oS.i.tgovierM J oSii.traf-fi™ 10812. Sol*yo 1^0.1. SoJor T J i.i, antidotocontcii Vclui ib. degri folsjii ib-Stunbreiro i.eT. 5om/brersi toa t. SomerfdycK J p. I. Sontiui t£9. t. e 14.7. T. Soridin 110- I.cibapiü vfata qiialelia , lafciuic degli habitant! roiJite d« t ter tmo, e fituatione dell^lfolc ib. Smitiei.),!. ^gnuDla Ä5. J. e 16 J. i. Ch ti, edattri luDghicofplCbi f ^inia,roinmcrcio, <;fetcitio dcgr/fö3anj,fettiljtä del fuo lo, min iere d oro,e d i ri mc,pe fca de l-le Ba Itn f ,e (J i moi\ r iJWariiij j 64,1 .Spi Citti iiol-TgdiCiiico i¥i,I. 2. Spjgdberghjy. S.Spint0 45 i e ID?.^.«!^«, I. Spinbei-6a?? T-denominationj , pefca deli« fialene) Jcopritori lito jb. SEi^frj7.2. StacbaM;?.!. >Statieadiiu»ii}. 2. Sti-no ^ 7. t. Stctitne 6«. i. SrtKolm Citti Fabbncata fopr* /f 45.1. ■ rme , e titoJide'Coati, fiaroni^ e Gentilbunmini dJ tutto t\ RegiiO werf u te nella Sala deirAflembiei ib. ii-blioteca 46. i - Ca ppe !i a R e a le i b. Ca-fleilo J t PalM;4) del i^t diii:fo in tre CorN ib.Graii MercattJdiSfora Töj> ■get 4 J. 1. Porto ib qual iti delle Urade ib. 1 empiodi Storas JCir ibn copei to * utto d] OttODC ib.Torte dellf tre Co rone I. Stoerdineer 14.2. Stoine 13. i. Jtroiirte.il. 1-Sciomo 24- SuiKen 110. t. Cittä, e fua GuiTtiS^ionc ib. Porta ib. PofTsflbie ib. J^cogli ib, fuaquin iio. I, SUB Hi. 1. Suerto£tj Suger-Eilaads I ft. 1. Suia r4z. SuisKtray ij, t-Süifo 141. z. Sulaeh ijo erji. 1. Sumatra j 14. 1.2. ffletifone, figuro» £ quality ib. Rtgql 114.1. {Ieo ib. Stret* lodidifEcjIe Varco ib. SuiidJua ut J. 2. PoffeObri, Tito ^ tcaiHco dj Sale ^^fjccnde ib. Suptriori 88,1-Suroy 37.1. £Wyiiüei7,2, SyboM SycK J7.i. Sy|d4J. 1. Syleoogii.i, S C O G L 1. Souarde5£4. Sounages 64. Set te P i etre loi. t. P ERSONAGGI. Sj4 luart Principe d i Dion jy. i. Scipione Afrjcaueil Gtouane 77,r. 5coti,figliad'vij Rfedi Egijto, foüdairi- sedtfl Regno di Scotia 1 J. i. Serrano GentUbuomo gnuo1o,Capitano d'vna Squadra di CarJo V. 164.1. Tuoi accident!, e qualifä dicorpo j S4 1. e 16$. I. Seuarij gran.^csrilotedeESoIe Ja Per H s 149.1. SiftolV, SommDpotitefice40. r. Sultan-.iJlraaneor ijidi Tidore I i j. Sultan-Bongbe^ii di TetJiate 13). StiUsn-Corala RiJi Ternate fiultah-ltiruf /f^i di Cilolo J. Swell üne flidi Da ni marca 4^.1. COSE NOTABlll. SClmia bianca ven erat a nelJVfidi Cci-Ian, la quale pcruenuta in manode' PoftogJieilj a^idrl Pügü Offert joo m i 11a feudi psr tifcattarla lii. i. SfGiole, fiume, che nudrtJce -duaqtiti di Ca u a Iii A cq uat id je d iCocodriJ Ii 100* 1, Serroj Pefce plik grolTo de Ton ni, che diuoragJi huominiiii. r. Sofala,Regoo deih CafFteria nell'Afrjc4 lO&.f SoTgf Bti, ehe hajuiB i I fap«« del ftrro 103.1, Spa- , Spagnt K^fnoffuoi couCnijitluiEioai^ep^ tetij grijidei^a, e fito 77. i. Aetna, 6 aiafajie delRÄ So-1. Habita tori 77-I. Mori come iotrodotriti«l ^«no, e comefcacciattiaj.PrimiPofl'Btoti ib. ftan cümprefi in vn ibio corpo,e pof-fectuti To t to titolfdjiftfrBnti?/. i. SoI SucefBone Cronologtca jde luoi RA 77-1- So. i.a. 81.1. StagnoGofldsiiB.t. Streccods Bsnbraiia.I. Strettvdella boccadel UTa^anef jj. L Stricto di Cingaputa 114.1. StrettodiCumbaua Stre tro d i Daui^ t 66.1 ■ Stretto di Diemfln 144. i. Stretto d i Fopbifter 166 - X Xt terto d i G ib l a Itai ra t Stretto de iutrtbo j, Stretto di MagagiiDes iij. i ^ ISJ. I. Stierto Magellanico 152. t■ ScrcttodelA^ai^e [jj-1-Stretto.dj Mia ica d' Arima J. 1. Stretro d i A/aynland j j. i. .Stretto d i NaiTau .3 j. 1, Stretto di P.ilambuaB, cfie fepara P/fčj-ladilaud da qucliadi Sali a^. 3„ x. tap.i. StrettocU /'alini)!n iij-i, Strttco-di Pief ho 146,2. Strettodi Pinihiandt 13.2. Slrtttodi Singapuiaii^ z. StFetto deiJa fonJa 114. 1/. s. e i.i^ j. StrettD dl Suiniira 114.1, e i St ret to de I Sud JJ-a. SlittCodififigai i^i.i. Štreitodi Vriei T 1. Strerto di V^uergatr j j. r. cJ 65. J. StiettodiZungariij. I, SiLclia,?(«gna delt'Hurt^pa prima eletti-uiijiora fat tO herei^Jitario b BlaTone 4J.1. Clima^coniiDi ibJCä-figli digerfi 4J. j.Cronologia de'/uoi J^6auanti,f dopo lanafclu delf4.5.G. C-jb.dcnoiuji!atiünijediuiüottiin Pro uincie &C.45. t.Guuei-no Jkmodu fm. go I are d i fctjiinaieie raccoglieie )l fru men£0 45.1 Qialitide'loro £ccle(ia-fiitijc Keli^ione ib.ricciieiie^j. i.£tt>. Kulm CucaCJapicalc iI S O L K T Aba li^. 1. Xabacco i6a TabagoJii piü luendiontle delte Antillt J ÖO. r. aro maf i e a 1 tri fr« ttt, CO n fini, decteto contragliatioßjdelitie, fertility fiaura, Fortemgouemo, PoITes-fori, uto, vola tili Sec. 160. i. Taboagrande 142,1 Taboapequeiiai4i. x. Tabuleiro 1i> ./juimati, che vi atibond an 0 L19. z. qua I it^degl i kabit an -ti, cfie adoiaDO ciä , cii« ine un t ratio p eil "v fare d i Cala r. Tabuquo Tacfioa 141.1, Tiffucle t ^4.1. Talao 141, i. Talcgotoloio t * J. J. Ta-ticufiieo tjj).i. ramirap9. 2. e 'oo 2, Tamaraca I jj. j. Taniarica 1 jj. 1. Tamiaa I^. 2. Tämpü rchl I j 1, T > Ta n sifte f ^ t. Tanaximii4j. 1.1. Taadata i^j.t^. TiJiday U prima h. che riceu«He il pome di Filipp j ne, c la piii 0 tieotai -dl e([eijj.a, Porti ib. ttoib. Ticietay 58.1. Teniieng 142. i. Teühong 142.1. Tanga pat ao hj.». Tangpoi iij. I. TanioJig-Afadang üj. T. Tanion^-Parpar fat act s ijj, j, Tanionj - Pontait 125. i. Taohoa 141.1-TapericaiJl.i. TapoaniiJ^i- Taprobana J13, i-eii^-L Tarafal0 5»'i-Tar'nfayii t-Tarfcherieia. 1. Tartefon Ky. I-Tartugues ifii. I. Tirynj7i- TafcontS.i, Tafie I4i. i. TaAlane 111,1.Portiib. Taijpera 114.1. Tau Tanec^y.!, Tt uoga 151.2. TatioquilU r j). 1. Tccomartati T5T. 1. TelegotofDio i^j.i Tenarißm n j. 2. r«nafirim 115.1. Tenaflerim i»j. i. Ttuaweia iif. i. Teneriffa Is ■ 91. i. i. i, abbondatlla dl Zuechatro, e d'aitri frutti 51}-j. Er-bajieftif«* fb. frttti, (i)e iwtorino due dueToltet'wnoJb. Miniere dt Zolfo ib' Pico di Teceriffk Montažna delte piü fublimi del Mondo ib. Tengeheu 142.i. Teilung ^42.1. Ten Ion g 141. £• Teqiexima 146- Mjjj.i, Tetcera 7s. 81. i. 88. j citti Metröpöll dellc Ii. annefe gg.i.CoJiflitt* in es-fa fe^ito de fpsgrjoli, ed Inglefi B^. 1, Enrico dt Portoga llo conÄna», e morconeli'ft. flott» arriiwfa nell' ft.88, 2. Fontane prodjgioft il». fortetia ib- Naufgli di Cedro ib. Niufra gio preflb Tccceti , 8j). i- Porto SS.!, TereereSi.s, S. Terefa 1 jj. I. Ternate i^o, 2-« (J J-'- ß 1 - ätböti-dan^ach Carofani I ] J.Z.. anomal i dive rfi rj4.,j,CittiCai4tate, eqtialiti delle fue Cife IIJ. J JWonte che vo-■mitafiaiDme ij^-l- P^irto ij^.t. Terra Aunralei47.i 149-1,1, qua lit i de! fuolo^degU habitat)ti 149.2. fcopti-tori diefTa t eloro ipfortunio i+fT, Terra delfuogo 15 j. i ■ ifole-j che la cir-condaiio mifeiie, Porti ittorniati di ScogÜ} fcoptitarie riruatione ib. Terra di leffo 146,1. Cacce, Citti CapI-talctpefca diBulene, e Jji. I. eijj. I ifo. I- Canne di luc-cliaro loi. j, Cafe di che coArutte lol i,Cattedi'aleje>^altreChiere "Ol. 1. etoi. r. fiutti loi-gouernoioi-quadtupedi 101,j. voiatilitoi.i- Tendoxima 14;. 1. TonioneSanffton ti^-i. TonKinij^. 2, Tonne! liers ilp. 1. Tonfii 14]. i.e 14$.]. Topation HO. 2. c«G tlen*minsta d all a copia de'Topatij che vi nafcono ib.pena contra chiatdüfeabarcjire nJfll'Jio-laib. To qua r j-1, Torcay 68, a. To re 41-2. roroe4'-3' Torrita 46.2. traffics ib. Tortoa I jj..». Tortu q ua i 1 - Toio le 1J4 ■ I. Toto ral I jl. t ■ Trabero 65, t, TrajetlJ.i. Tra no J7. i, Ttiiiena 4 5,1 • TrelleljS.r, Tiiagotifij, 2. Trjanfioloi57. Triaicheij. 1. Tribon 68. ±. Trigueliti i, Triniti ij5, I, Borghi , copia di Eierlji Regina,e d'al tri frutti ib, Tripietj6g. Triilaj] 5J, i. Tes res Trols roleti 6J.1. Trommel 37- s. Tronde 24. l» Trousii^. I. Troxilloi57-t. Tudura Ttiemen li. 1 Tule 1^.2. Tung 141.=. TuDioncSatiAlon t* Turchine ji. i-Tuflbn 6p, t. Tutilmene 21. f. S C O G L I. •"J^Omelaae 64. PERSONAGG T. •^jpi^uofania Imper-del ff iapponer4j, TeodoHoil Grandelmper.So. r. Ticotie iJtahe j matemaiicofamofo^o. i.i. TomafoRh« Amb*fciacore JeUJid' Tnghilterrs 109. jl Toocooehoo Jmper. delitiappone lit.z COSa NOTAfilLl . T Al 1 Al bero, che na fee ^e^ ris. di Ceilan ^ d'aUetia, egrofletia. d'vn Albero di ^^afasllo r ij).i,fue fo-glie capacidi coprire r^. ni 10 mila iiuomltii daile piogge ib-TaiiokGeogrifica fatuofadel retrucci niicfuo-coHtennto 166. i. topjtiodaucritrouato ia pnma voka no a.modoperifcauitrld ib.quellodi Gia iflogol-di I jSXIiraii cSperato in Goa per d učen to fe/Tanta mila üorini ib. picgio di efw i^.dctjotainationl attii- bLiiteglf-ib.quan.lo detto Ziifiro ib. Ali v i rti ib, 1 S O L £ VAcheJ iJJ.i-Kaier 1J4.1-Vaipim 119. t.» Valaye VaVii percife creJttta due Ifole ij.t.Mon- tagoa pi^ alta d^lie Orcadi it, Valle 24. T. Vandaliciie Vandeti Ij^'i- Vaffo de Fariaf jS.t, ttj^. fc Vayeu 37.1. V ci ques 108.1.1. Pefca di perle I o?, a. Vderge IQ. J- \^eccEiioCafle£Jo it*. Vecchio Mariaoji.*. Vedeli 4J. I. Vejo 155. i- Velas 147.1. VenendenaoiJJ. Veneurs nj. t-Ventudadas i ji. t. Venn-1. Veranul* IJ4. t-Vepces IJ. I. Verde 19. i. e Sj.a-fJS®-Verger6S. 2. Vciraderi jr. i. Verte jjS.i. Veflrolltn^?.*. Vexay2i. i-Vlecoilleiii. Viciofaj ij7'i' Vie 24. r. Vieregen 50, i-ViA'erane Vilan IJ F-1* Kitlebermier^S, 1. S. Vi«cenM^7.1'CpJ- I, ei 60,2.« TÖI-t, Pooolatiout, Reiidtuoui(telle Trup pejfitotöo. i.spia^ge frequtntatedi Squad rsdi Tartariii;he Mariftimedi ^ andfitaincr^Jibile i.ftudiode-.gU habitamii 1. Vifingxe 4.6. i. Miga, che vi-fi rede li- gato, eperche ib, Viftüias.3. Vit t or ia 111. I. S. fcoafitta dMa quJm äTurchi iii.i. Vi;a:iia7J'i- Vlieliiid' JO. t. VnyerlJ.a. ro^lio 17- i- Vo!lln46.t. Voi5tlcdei4' r-Vorn jO- t-VreK|0. 2. Vredomia46'a-VtiliI57-'- Vtfir«j7.i. Vuefofls I Sä-1, Vueflre 1 j. i-Vuyer zj. 2. Vitatitiffena i. Vxantusäj.I' Vvaerdsijj.1. Vliegen 1 JI .T. Vlioland 50.1 Voghrls J7.1. Vokani 147, i. Vonden 4^ r. Voqui 14J. [. Vre 14. r. VsahraflelSl. 1-Vfedom 46.1.1. VtrccA jai. Vv«je 14.^. Vvaicre tSo. r. Vvalan'ie5j, a- Vvikhereu la, ja: l-Jj; l:4-MJjLf-elbargoCitti, Capitaie tb. Arfci»le 5J. a-Orologi o di valore di di JO 00 o. fiorini fj; a-Potto d i- Rai». Tie 5 J: 1. Tetrpij profinat i dagU Ere-tici feeotida Citt^ i> Data in Of[iggia ad «liJkbetta Ra* g; na d 't n g bi Iterra J 6:1-Po no pib mofo de* Pit-C Bafi r6: i^Atnemay-den,e Verisj^fl.ÄrfenalcibFeÄ« d' Ariighe yff.' i: Vvaren 37.2. Vvaller ijg.j. Vvaterfay »j- r. Vveen 40.1. Patri* di Tic« fte Brahc Vveüdani jj.i. Wefter-Scheidt j'4. i, XSf^eit-Voorn jo-j. WetaUi54. z. Wiäro 24-1. Wienni gen JO 1. wigerfand och jj. 2. uciHsmi 114-1. w i fm a r , Cin i an feat ica afol j,S. r, C ft^ tiufella, Porti-, e foOeiTori.ifr. w^ithalm 57.1. wolfcrfJycfj 14. 2. vcoäin 46-1.2. wollini Iii he» Werder 4S. r T/oornjo, 1. wthoHer37,2' W'fte li^i- fi G O G L I, UEragua rigi»Tf4.i. PtiRSONAGT. COSE NOTABlLf. f S O L E X*mi»cn 141 2. Xinghii 14.1 «S, Xenocailitt m.r Jticon 146.1, Xilolotjii- Xrnao I, a, Xintum J,. Xulai|4-1. Xullo ijj, 1. S C O o L I personaggl Ka. RediPerfia iIl-J Xongufama /mper.del Ciappone U^^^t^ Xunchi Tartars Ri.diNiuclie ijj. i GOSfi NOTABILI ish L B YCoImO ii/i. 7le 19. t. 2. Yucaoneque 159. 2. Vumeato 1 t. S G O G L I. PERSON ACGI COSE NOrASlLf I S O L £. Zjpana 147. i.e 1^7.2. Zai la 1J 7.1. Zeal 14. wk Zebu t J j-1. Zeeland s7-i> ejj4. r. Zeilan [iO> 1, eri9. t. Zeknda J J.2. artificio nel purificife il Sale J J. t. Cilti pid cofpicue j j. rco-meerettaln Contea jj. 1. Pt^lToii J J, t. 2,tra/Gco jj. I, a. Nuoua ZeUndacoutrouer&dagfi Auto« ri n&l prapriojiome r5a I. a. Ze lau d .|2 > Zlei aadich« t p, NuouaŽembla Moftri Marini ji. r. quaiiti degl' ffalani jj. I.Rettgione 1. Rigori deghlacci t-Scopricoci Zerecho Iti. 2. Zeytatid 37.1. ZaiirahUer r 11-1, Zi^mba /s. gousrnata dal proprio Ht, benctie tiibutai ia del G ran Can de' Tartar IE47.1. qua li til del fuolo, de' frtitti,edegU habitant i ib-Matrimoajib. ZigargaSt.i. ^inge 24 t. Zipangac 145. 2. Zobetli I JO. i,e lit. t. Zubii 13J-1. Zubut rji, i; Zui d- Beaela nd f 54, i,e J J. t. dstlni ri-ceuti dalle^ inondationi^e da'Tremuou tijÖ.tj.PatriadiAdrüjioBou indi» ^ Autore delle Croiiache delBrabante Zyon ij7. I. S C O G L /: PERSONAGG Zfl nathi JfuaiioNpb. ven.Ca pita no, e Cafttll an Q delU Fort ezia del Te ne-doi79. 1. GOSC NOTAniL;. ZAnhi^rre no me attribuito k Dioda-gl i htbitanti detle I Tola d i Madaga-Jčar fo5- r. Zembl iani^ Popoli | che sdorino il fo- le, la £.una, e Tronchidi Albeii J Zuufellani, Set ta Ertticale 11. ^ I t F I N E ONOMASTic Di tutte rifole contenute nel prefente Volume; O Difiinti qndU Ma Seconda -Part, con * AniriCmo J. ' n j„ * tt. Au r * If. Atiieoit™.» * rr, AbbldlNCsrli tCf. t Tr. Abintii IX, Abborda tij. i ir, d-Abrimo I«. t TAAbr^d 14 1 ■■ ir. Abdriane t». t + rr.ASbriirrilt»«.! tr. Ab/ofuit^i.i Ir. AbfyriidEi rift. i ir. Al>/yit(rt 141.1 «If.Abul. ni.* Atiur* ijr- * Ifw Accipirriua TOf. i Ir. Acliuiitnriii!;. 1 r. Arhffimbfy Tr». 1 ^-ir.ii-AcJirnf >17-1 * Ir. Achnii:lrl-C 1 Ir. ArliinartKigBri 114. r Ir. Arbne i^i. I rhr.Attinfrli t^J,* Ir. Acib t]s. I If, Acitün ijfl. I ■"Irvf, Acmodn 1 * l fr Acquanpin jji. 1 If. AfijuemOTiF J05,1 If. jr. Acuri I ^ rr.d' Adiiüo 1 Ir. cfff. r Jf, Formate d«!J'Adice ee, i ir. Aimi SS. I ■T/. Andiimijjii Hf. 3 »tr. Ahdj-aiilf in. » 7r. S. Andcei i. tlg. m.f tSt. i.t '■Ift^. Andr» iif. 1. * icr t.t If. An[Jrv.Ofttu tlj.» * Ir. Andr«r^ ni .1 If. Aodro iSJ.t.Ftii. r.e. t.i. nJo. 1 ^ ir. Andj-ui 117.1 * ir. AhFgaili «(, I * Ir. Ancvvolindimi 11 j, i ^If. Anjiin in. 1. e III, r. i * I?. Angimin in'j.i If. An^icJia TOf.i. jr. Angfiduii iig.i I If. S. AnaMa iij.i I ^'ir.S. Arigrlo ir. S. Ahgdo dell» PalTTre ri^SnEiolini jSS. t.ü iflf.i If. An^illri, i. e 1,J. , f ir. Afidloifttij, I Ir.ArisoJtrf iSS.i * J f. An^x» Tc^.t; * If. Angiiilli 1(1, I *ir. Anicdivc 119.1 Anni J47. 1. f [fo. 1.» i((. 1. e * If. AnndSon lai, 1 ir. AnT4nrEi ii.t ' rrir. AtoinAccipitrumli, , If. AtiOyridL • I * rr. Aijoridi n.r.i Ir. Aniri ijo.i E ' If. Bihar i it.i ir. ' If. Rinl^Di itt.i.z ' U Bacan 11^., ir. SifciiiTii iif.j ■ir. Biel« i.i.i ' V: fjo. 1.»i jj. I. f M4. i. fHl.'f ir. Sinnig?-' * ir. Boaiin 1 M-r * If. R^^fiviB i^f.i * If. Bali«ma tfo.i ^ Ifn QjliareEa jfi.j * If. Ulhl^cm tii.i rr. * If. ill'O/ientf Jcll'Arrici -ÄntliuHi,., n» 11 • O c«Jio jflrfj™ TO, I J r. A nri i h * t ,r p ........... ArrJ«Penu mij^qlore ii luE. ' Jr. AliiiJli Ir. 1, e tfci. i - K t. e tit. I «i.i r I. = T». ,, , . E.K.n^ht , ^rr.AfuNfir. A.timiio ■ ? IriAncjdcg ■ e 'tf' t -Tr.AfuNf 11.1. If. Ajadgna i Inf. AjiEha ' laf. Agar Ka pal U joj. Inr. Afärliufi 14!. 1.1 Ir. AiiTorrmiifF. t * tnlT Ac^^rnit 41. 1 * Ir. AErlmin 111. t + If. drjli Agneltlii.i '^Tnl. A^naj nj-i rr, A gnu ft 17 J. 1 T ir. AiDTsr. Ii 1 *ir. A^Kgtbiä« SJ.i.i Tf. Afiigtn ijff, I tr, Ajtgiiairj. 1 Ir. Aiaata itr-t If.Aleleifi.t fir.AWuifEo:! 4 7r. AlatnA^kian tii^j. 1 *7f,A]iitibitfr i * fr. Albania ip-, i * Zr. Alhani} t rr. Alban Tflf. r' rr, Atbrnea iti. t *lr.d*^liAlbi:ä rt.» tf. AltiroJa Si. i *Ir. Alt^ionc r. 1 * If. Alhona inr. ' If. liff Iw AlrariTIn tfi. 1 * ir. AHinc in. 1 1 If. Akkila^irf 134. t * If. Alsgfinriw. I * If. AlcEiiTirci r t7. t *ir. di S.AlrJItjirj, I If. Algrlbcno 71 r. I If, Aliant« I Jr. Alifuri rciD. 1 If. Ajirto J40.1 «tr.Adae Ifir. Aniipii'lpi'^jf,! If. Ancipara nifi ir.Antijaxi, «J.t,-JI, I If. Anijiia * Ir. AntiJTi 174.1 * AhtčUlani.i If. 5. Anrojiio trj. i ■ If, S. AncDnio e og i 'If-Anrfairrf.i I ' ir.Anrrot fr/.i I ■ Tf. AproAci pj. I j Ir. A »rop ca luj. t I Inf. Aptioi a^L I f. 5. Apollonia 107, t.i rf. S S. A^ciisii „.r ; 1 f; d« ApolfolOi ifj.i ^ ir.Apti«[il 1)3,1 Inf. Api Paruf T4>,t Tnr. AqttvCradätv j-s.i ■^ir. If. dcgli Anbl 1.1 ' rr. Ariniburff ii^.i If. Arbc 141.C ijd. r.i, t liT. " If. Arbofirtsj^.t * If. Arcöiir, 11, 1. t * rr. Ardanridri n, I * If. Arditftirr ifl. 1 Iftf. Ar#lri[ni 71 r- J * If. Arfci I, I, » * If. Arrif« 147. . * If. de Areau m. i < AtepoeO I«. \ Ir- Ari^el de Gfier? loj. » tr. Arientieri Hfo. 1 If. drLl-Araento rrt.i rr- Arginuff, 1,7, ». e i;*. , If. d,gif Ailibrogi jop. , ik , I rr.S. Anino Jj. I, / jifi. - ir. Aliamrsii r Inf. Alm a yum it;, i I f. ALmuntm/ joj". f If, AlflIH 1, i ♦ir. Alfi «.i ♦If. Aifpndr. C * tf, AlAa iff. i * If. Alu CaaaJi«; ti. , ■•ir. AtUrl ir^,» *ir.AJiuleifT.r * If. Aluifie iii.t.i ^ ir. Amtne »ft. t In r. Anurbi(Iu i]^. i * Ir. drJ üume deile Ainitzoni * l/il'Ämböiin ijo.i. e ij,. J * I^''Anib(iir«6 tci, t * If. AmbtJi ijo, 1 * If, drli' Afliarirt Sm^nttJo-Jiaie »j-l * ir.iJls Pi^tjgc deli« dueA-ni.rKke bisn«, 'lilrbiudi; Kit.I 'ir. Barbuda iKl.t ' ir. HarelierFe if.i ' If. JJirdc3 * rf.Birrt«., *rf.cheBa(tdiii«.( ■ If. BaKer: 1 n.i ' If. iariiijfi.i ■ If. Biiileti fiS.r : f;- B^lrisoti 54.1 If. BirnflTijrit.T * Ir. BirnobuJlE If. BirijuiIJa jöj.i. * If. •ir. Biira ir.d=S. Baftojunifo Idt.l ^ ir. Bira ift.i * If, Barufrr r If.j Mf.dfEiicr.t If. ElJIi 19.1 ' ir.TiilTc iH.i *tf. EiffeluuvtifI.i Binum •II.Bir« n.i* * ir. Birenrina im.i 'Vr 'Cf.l. If.Tr^BorjOftj p to, I. *tf.deapmboii,p7.,. *lr. Boniliff iff.i' 11. ^«nijot If.Bonedieij.,. If. £anriia ' ir S^T jih tjtutftqicmf lir.j. ; Jnr. Boni Tiru, If. Bcnnrvic 77.1. if. ^nanio 711.r. . V; Vi^ülart tto.r ' fi' B^f^minoi.i. ir.Baol TJ,. f ,,, ir. 3»rtian lo-j.i. ir. del BdrdoniiJi,,. i. e « tf. S. Arone jj., *lf,ArTo*4t i 'If. Ari-niidr.t rf. Afrralra ttj, r If. Artemicem IJ9.1 Ir. Arteurircm 1 ij.t If. Artie jfo.i. jf- Ariontacan If. ArTQrado 117,1 If, Afcaniotier.i ' r/; Aiiii ii.i * ir AKlo Satro 19,» rr, Alinira toj-.i ' tf. Aftirjbeii,! If. Afpellijg,,! 7 V- A j F^incipianqo a» J. il.^^riä' * """»Spi^in ir. Afpell^^gjp.i I f. Affli .Ii irV " II-.rncu4. ,. ^ir. Borneo IJC.r.i, 'f- Boraiidi.li If. aorjfonief rij.t, Jf^ dfl JDoiforo 'irlfio iSj. " ir. dSf .i. ir.BoremKaiJ.,.!. Ir. BotncelJe tM.j. . JJ- W^idde i^J.,. If. BoDcEijtt. rr ^virin.t. • If. BorU 1T4.-1 • tr ^^"""IfBoTin.«!.!. 11. Boy que If. Braar rf.,, i. II, Brate rii.t, , If. Bfirliia ' If. Era Id. t A ' -If. dipeiiäcntl dil Biafile 'fj.i rr.iiritEii ' f.KratVTri p.x i<.r.B,»E.c= ir^., J I. EI;iv3 ,7, i.r^.i If. [a* Bravii«.t.eit«.t ' If. Prebit M.x Ir. E/ediin ija., i'^r^t'^f'^""' J"-' If. Btefitftionij.i, ' Jr. BrfIitnnv(.T Inr. JSrcntalnft.;, * If, ttteteui^iii.i ' If. a J Je S J] i 1 e^f dr Ua Bf er» gni if. I.l. (Ji.i If. Bieton i^J. I ir. BtEvilaiiiui t^i.i ' ir. Btirjfctgg. I ■ tr. i. Urieii^a JIJ.I tr, nelJe fori drl Porjo HEindifi 1.1 ' If. Urion ijl.i * If, Bilccanirhr 1 'If.I!ro«.,t,T ' If. JlfonrKtorft t to. 1 jr. Broiiiioloi7.i,eBi. j,i ■ If-Ut^OTTEr-tiTrn tcj.i * Era-miniieirifojftfitrfola It. Bttramaijt,* Mr. Burhe rU Ir. Eltret ii.t InlLBybliiij,,, -ir I/. C»«« lfD.1 If- Cacamo in CtCtjTI Tff.I if.Cad., Jj-. - Iv 'f.» ir.CaJanura lio.i^ If Cil.r.tin rr.Calee jjj., ■■ ir. airdanji ftr-i 'ir-Ctlet®:! ff-CJarrkenaJe I f^, ' If. Ciaiubr« de iont «., i'i^^lffa If r.i • Ir. CJiati iS., rr.CianHioot«!.! *Tr.CbaBft«,,, : If-Ckaur»it3 . jo.t lr,ChaiiHilB IIS., ;l;rf.Ci,eib .It.i f iIk?^™'f'-' ir.CheinecU 4.1 If. ChciKOra 14,., If. Ckvi-cari • ir-Ciete^uifi J ^If.Cherefi,,,,^ ' If.Chet^iiorji iii.i ir.CWfo i^. e , Mj. iij^. f f ' ' • If-ti Pon,ntr del^cierftncft ^probf ECD ^r. i T JpOJ i j; i i Pf fli r. I« . Inr.Dietiniai»,., * ir-Calete !<('>., •Ir.CaJiaot;!,, JrS i f o •rr'c.r^^-' II. Cilvi tij.,, ^ JOl.l.r ,01.1,1 •I^Ciffljfin t II. Gründe ™ , - ir 'J'« , {{i Cambalain7is>.x i f ^^fna »rtf.1 ^»"hrdonJi jpi.i rr. CijiJiarl ,,,1.1 ir.^Ardrabj u±.i If, C«di]uiii(!,„ If.Carednfh! p tj. t ir. CirPBtnOt« ir. Ctrric rrr.i irfaritidiSri«,che,nd«i I rr. Carmen ,7.1 Ir,CirebjrriJ7.i IJnf.Cafparliiis 147., I VlViT^^^^^^tbiora, ft I fi.Tfoli,^,., I, {l-jSr^Tif iri-i )• If-Cafii ^ II.C,arad{prei IJ 7.1 CtJpfirla ti.'-t ir. orpia POT,, rr. Cafflo I r. cofliacjfla fvs. i.i.rjil, i . tf I I. ton are 1(17. i J rr. del tOH„dst If. CChmifioCIŠ JOO.! If. rommpirf 107,1 ir. tSe toniMOgonfl Vtnttj» i.ji.i ; tJ?™. tronreiticnr £., ir dcHo„«tionf ir. dry J eooriotpjiM , If. (onrffi tf. tie ri rondü»T4 00« A VOlry»4.i If, ecndkir ijg.r — .... L.J liri [/. Cieuj-eanu «J.i ■ If. Cirure 'f.t ^rrr^—------ • if.O(ra7pr.i Ir.CiftcIlodi leH If. Caitei ir, Ciflfllo ai fteontmauft JO»).! ir. CiJti?! Jicrioifr.t ; .n rac.I ' Inr. Car«! ,4S., If. S.Otaldo Ld.i ;if. S-Ca.^nn" ri.i rf. s. Caterina j.j.1 If. S. Cat»riiiai!ji.i.e .nr. i etjp,! e,,,.., , ir.CatiieriifiK,, " Tnr- Cavalii tt-^.i " Inf. Civalil t M. I ir If- CaviIiJtia ji.i • rf. CaviJy If. CtVinatlijfT.f Jlj/^-vacrtutipit., •irCavep^.i If.Civp jfi.i ir.ciiiis, 1J7.» If. CannOE ip t.t ir. Cuiil ljf.( If.CauttSi i,,., * If.Caufeyif., If- C>utibo I i), t ' If. CiPiiubo p J J. t * If. CIKtunarij'eä., irUru^in rfJ.j.e,. .ji-PiVTP^'?»" ir.S. Cillr* 91,1, g ,J, Ifl.! ir, CJilfnefJj ir. Cilefili , I^dtlCtili'i • ir. _appattei,inti D ctili 'of J oy*'» 'fi-i rr. s. Ciijirentn,;^.! If, Clitnolo 140.1 rr de^aCJÜnr'..f,j|,, ir. dp pen If curl dilU Ciim iji-i.i ir.Cileg^ii f,. ,, eij.,,,,, I f. Chandra ■ If. C hon O! rr J., •ir.Clporfjri.i Inr- ChorvinbUiri.i ■ ir.CÄoiiÄj.i " Inf. du-iciurylT. tor, t ' If. S. , ifO, t.eiii.,., T »' e • If. CI aal fr 14,1 Ir. Cia ipg. i.e jj, Ii-"t*''"'^»-! rr. Cpctpria I Od. I, I/-Ciri.di' T-e^.r.^Tij. -Ij». [. i 11). lino aliie.,:,. Irif. Cimaclun sS.- ^ .......It.J * If, coria j IiiT corie* 111.1 * Ir. rorlfco lOi 'If. cornJIa Id P.I 'ir.raro,,., ^^ Inf. GmoT).,., . If. cor iiri,.,., 10,,p ..c , * If. de-cajilEli ,p,j,ejDt. j. «ifi.i 'If. fonijjjeran.,., (..fonigfieri ini.i.t *rr-con<]uff if., ir. dil rontadodi LieJini 17^. rr. dJl con.,^0 d^ Nön. II. del (ontido d I Sebeniio Eor.i * ir. dri fOFitatfodlSpilii^rTi 1. e 174. 1.1 ir, delfoniaffi! di Zan p^c If. del eontJninre Naoy» If. del fontinen« VeecLii 4. j If.eisiuar iti.i If. era ifO,i.eifp.r * If. topei itt.i ir.rnprHid'AlbcEl, Birnedl Parrel i, r tarich, d'AniiniJj, flottintipei Mij-r 4.1 Jfcot-ia jj,,i. cifj,;. If, roprArta rj^.» ' eorat Pcninji.i Mr. del tor,L1 J,.. Ir. tOTCiia i<).i If. tnrcrEi-lKetena ita.i If. cOrrira-KlgEa iii.p ' If- tordifiiLi , -'ir.ccrdorib ei.j *corea Pmir. 141,1 *Ir. careAn rjo.p If, corelaiio puy.i ir,>;.r Inf. cypirifi» iff ir. iJj.i ff, CTrnor. TDT,I ir. eyilnTaiSJ.i.e tjj.i if. «ciremillk cirtondita it crnio mil) IAJIC ■ Ir.Dofdi^i.r Tr. davEt pteihite diJ^tttr- rirr i C*ni ij^.i. pcitlic ta. ■ Ir. no¥«t 15j. t *If.Do»n TM.i Inf. I^KC^ntiq« Inf. D'leunt«« jo)-* Inf, DuraflM)! IC'Drigonfre foil. F •ir. Dri;iac]it it. t 'If. DrorftMvyiJ.i Inf. DrimiSx i.t I7tii Inf. DrvuCi iri.i 'If. Dfiy* m.i * ir. Dual tj«miiui (Of. i * If, Da £uiron Bccclianicr 'U. nuffc tj.T Tf.Hu tsvolrö.t Inf. iSulkbium I7S.I 'If. D[ElTt)f II. I IrUiimili itJ.j.erflf.i ' ir. Dumr]i«ncJ i^.i ^ ' If. JJmisiiiit H.i •«If. Pililflfjj.l.»4t.l If, Fa in j« niti.e ttf-l If. Fuuiiiip.t If Pannifi ifj, ' 171.« If. FIT» rfji- i.eiffi 1.1 *If. Fi«it, i.tt4. I,» If.Firica TL Pitö el7.t It, faitr Prnif. i.t If. FivJanini oi. i.r tea.i If. Is.1 * If. Fidiiti ll.i.i If.F«lca
  • t " [f.Dajlmc+i.t ir Jiiilii rfO.l •rr.de^Dwni lOj.a ' If.Daii 7j.t ♦ If. Dali« JI o. I ' If. Dal(iiqican tfO.T •If. Dilecaiiro-i It. d<|la Dalmaria jjj If, Di^maU f!!. 1. p I9f(f • Jr. N. Uimc dc BoTln «I.1 * If. K. Dame de 63.1 If.Damieu i!.«.r r. * L'oftanilnQ- If del UitiublD i-eiSi. f lit-r.a. e r.j If. ^toribit« daJDinubio iS 1.1 ■ IfLDaoJ iti.i • Ir.Dirrpoufi IIJ.i If. DiriinrlU dl to: poll "JO'I InDirlanrlli di tf^anig idj. » iiS.i. e tS4. I.I If. DiTdinrlJo delli Msres I r.Dard^nelln diP;itra To ■ ij. 1 If Ü^iid^nrllc di KoaElia Ir. äitdini 1X1,1,1 *Ir Ditdei jrr.i ^ir. Bifs11 1 'If. DiSjn HIand.:iOi,» 'ir DaE-fp-if-tioeeK 4,1 *lr, Dat-lacidT-d«: iLcy^rrf. 'IrüaKealtJi.i *If. Debtf 11,1 iL D krampi JOJ.l ' DflK» rio.l • Dclf, 6Delfcf^.t If. DfliOi iSi.T. e iSf.t 'If.D^ictoftSS.i *ir Ddmcpliiainai iji.» ir.J^flD Maffiure jii.t If. DelcMiiiSmij.t If D;[otiM. •If.Delta 111.I If. DrmeTrial ^Jf If. S, Urnecrio ic;. e 711,1 - Jr df'iViuonj M J, I • ir Detlef,,., ' ir>T>iisetiE S. Märtin s!.^ ' If DuVorrd'Ableyoji iJ.i *lr. d' ♦Il.DuveUntH* , * tr.di fErdlnintfo Pao Ii.i * It. Fcrfliy T J.I ir. Fermaco 1^7.1. eijg.i * If. F^rm^n^f.t If. Fernien ffi Ferminaiit.i « If Ferfltq.i l^criea liy.i f ir. drl Ferra i-i.» 14. >.«91. ^i. «üj. v e ifä.t ir. Ferula ico.i.i -I* If, riimmiriEhF gi.i Fiaciil iTS.r ' If. diJIi Fiandra 17S.T Ir. Ficiria töf.i ■* rr.Fielcvver jj.i + If, del Flero ji.i * tf Fierro jtf.r *If, Fi^rra 34.1 * If. diTiffura d'hiomc If. Fiiippiiu 4.1 ' If F-bilo ^t.i ■ If, tbieo * jr.E!viiiii.t * If EfaaAii Pt- « * Inf, f.hyfSji j57.t I Inf. F.chlJiaifn 179. i ir. Edim: i73.i.e t jj.x If. Ecliiniiill »41.1. irilL Dft.T YJ- " ^ I ir, Efeftiidi »J.1 If. ElTro riij, t If Uronij Inf. Dfo/iirn Menü ijr.t ' If Durlb* 1,11.1 •If Dir.Sir[.41.r 'If Dei-Atf.^s Jf4.T -If *If Deifiiforri id.i Mf ' ir.L>« froiiVaHet! jsT.j * If dcfcrittc d.i Manol'olo P^itmcIO Vrnetoid^..! ' If, DnlWit^üi,]. t rri.i ■ If. Defiderara I«1.1 * jr, Ueicmr ifs.r Jf. drtrr i fei Seftieii d'Ai-tino jj * ir, Deacec« 141.1 If-Dia 1517. Btij.i.etn.i If Dijbeie 104. I, c lor.i Jnf Pi mum iw.x tf Diiporia isf.i IV' de'UiiTWi ij^.i.B IJM -IfOlb.iiri.i ^^ If, Didimi ^.r. aflj.i •If Dle^pJladaiBOiM.r * If. Dle^a Rodr^tte ih.i DifM.Taji 107,1.1 * If Uieppedi.t.a If. uu* 'If.S. Dlmasifa.r iBf Dimaltii7>,i If. DIDO IIKI If. I>iOinediea 7J. i ' 'J* ' I nf* Djon yJiadti 111.1 ,e J ij, 1 If. Dlo/toride ' 1 Inf.DlMlii ,7,.! * If Difcnncnida rf7,i 'If Dircoria^da irt.M •If.DlGeriaiif,.," ' If Divandurou jif.i •ir.Dirar iiB.i •If. Dive Til,» •If DiT* Nevdiita it 1,1 If. diTiA pej nwjio d* nn nutaiKi.i * Ifilljumira.) If Do-Cttne'j. •If. Doe, Id, t 'T». >1^179.1. e *If.I]D9ie m.i * Ifi^mrn^qiif * It^niingo jj, IJdj.J If. DönJna At., * If Dani:i.k »10.1 * Ir DonebeicheA dlj.l •If DonDefin «9,1 •If Doniforj^l.t •If, Don GaJopfl„at., jr. Doroufa liS j.e rotf. » » rsf.i *lf Daidreciyt rj.i.i 'If-DO»«.!.»^ If Hi^e11,1 ' Itl-ibif ji.i Ilif. .'iijiHl" JOJ. t ifjf. jj^itnjnj. 1 Inf .Italia 179.1. e rij.i * Inr, -tgid»ij7. 1 Inf 171. i Inf. .£giliuia [«!. T Inf. joi. I I nr. Äffimprui jo^.i Inf. AUini iIS.i Inf i7f.i Inf-Btflrn 145.1 If -Ejifoesiii.» * If «^iefc iij7.( * rf, F-ildili^ 1J.» Inf 1:1 ip til« *Jf. ijarota .jt-i + Il,d*I humt^lba'df.r I If Elbard 91.1 If. E Leu fa I Inf. Elruiij-7.1 Inf. Elcftorliic.t Inf If.S. E]cnai|, i.e^d.i.t * If S, EIrnt ICT. i.t If Eleo TV7.T. Klift 19,1 If HtlJIji:iJ.i. Jf Ellcicn.hoJtuvrcn ilj.l * If. Endelo^t.i * If. tnfiiir ff^.i * I f. E ■ ifi nt pei d i if+.t If Enjjla T^i.i. e i^r^.t,» If. Enoniti iij.T Inf. Eno nil lOf.i If.Engs t J J. I * Ir. EmTo-i * If Enfe 50.1 If Eoilroi.e iao.1 *If Eotfe ii.r Inf tpagris 1J7.I * Inf F-pldium ij.i If Ufli Inf Eprapfllii ■ ff E!f. FlofctaJ.i.eJj. eifj.i IfFt( . ii rT}a ____tori da If I), t Inf. Flurum j^.t If FIotiantL divenuEe Teirfni If. FluTEuann If. Fo^lle^Nuofe .SS.t If Fcfllie-Vctthn tlJ.,». e 171.' If FtDnfr{'a4.t If eon Tsnte d'olio di sdoir frajfintlfllmn dl tolarc ^an^igna ros! diilinTO in mare p«r lt> fpicia d-i j. mi. ^ rr'^Ford 4f,t " Ir. Forr4r.I If FurfoU JDC.i * Tf For^eioot if.s If, Fi^rinü i^.a If Fiirmenreta ^07-f Jf Furmitki .17.1 «If FiiTmlniee i£4.i If Oalldfa "lai.T 'If deiliGiA«di«4f.i *ir. Gai^u tfd.t Jf Gamnifl ifi.JinftJI.t Caiidls 11 i,t If Gaiidiich J00.1 ir. Ixau dQ! 11}, T,e j3a.T rf €laul0iii]-i- ejoo.i *]f. G*yiitipa ij4.t ' If Ge:örch 11.( tf Gcmellajä.i Inf GenElum 1.1 tufC^Q^Tli tf.GeibfC jsi.i.i.« ■ If S. Germano ifO.i • If Oerföl " ir. Oerror ii.i If di Gesa triHo IJ. 1. ■ If- Geuriftilk ij.a If, Deiitec m ■ If, Ghetlsnd ij. T.eii|.i " [f-Giicabea ISS.r.t If GiicömO , c Uchmlns 77.1.67!.! T f. Gtai de Poflbn jQp.i If Ürai deKöTjfVJ.r ■Tf Grsiiofa SS, r.t jt.r * tf GriTtn-Iröff*-'^ ' If Gravei ij-i If Grtvifta id If del[»Gretia • t. t'fi;. * If Gresuj 147.» ' ir. Greil-VVeiderJijj.i * If Cretomtng.i * ir. Grinfe p),i < ir.GriÄoij^.l If. OrefB rfn.i. e jof.x Mf Groie-VVerdfl^r-i ^ v ,, „ .. ifOroonlandaindeeifi, ft tirmundi Pemf 4<(,i • If Tibadl • If Jacques ]««,« * If Jadl III,t *If s. t ago ?7.t.t Tf UiyH/i If9.t ' If Tama i C* tS^.t ' If auiaique idL^.i *If. amei hlaiid,rM.r e " If. an ij.T If. Jandrn iflj.f 'I' If JanM Mayen Eflandc ti.i Mf Jinqa I34.T * If dels^ [ardiJici ijf.t *If. Jai-cvv ifj.i ir, J«fi:vf4,l llf JarK tro.l lia IfoLa IM-I • If Grovaiiri.i If-Gryp- jT.i If, üniban 147.1 • If Guadilcartal IftJ.r IfGusdaloni iji.t. e rpfi ' Jf C'Dadalupa i ji-1 •jif. G u nape ifll.i * If Guiinf 11.T Inf Gyiiedbusnj. 1 II 'If. Hatrrlcm iij.t 'If HabiefTe «.t -If HirKlnlt'iAS-t • If UstlJ0>fti i«.r ' If Hainan jjj.r * If HMCI Id),'. • If HaKerfet ti.i If. fjaliull its. t. t E91. irjf.T Inf F^atiinefur ijj.i ' If Honartfcii 17-» 'If. tli rar If. * If ]ata rtj. i.e, 1. e |i|, i.t ■ If, Java Minore nS.i.e 119. i.t.e t47.1 rr. Jjaawff tjfit If Icari4 ifis.i "-If IcJiria jii.i. f in.i If. IcarocIts.t If IcWqfaij-i.t in Ir&tlivoelia tfd.t If Jenufa 1C1. 1-1 tf. lew 1*7.1 'If. de los Idolos'sn.t 'ir. di S. leanrf.i. ' If. Jecan i^t.t ' tr. *TO T^.i If Jedso r.ji.s elmbiiy j7.t If. L Giotgii>d^Arbara tSJ. 1 e rjl;! • ij. Hatecy t-t.i- If S. GiorgioMifa'"*^®-1- *If. Hirlrm 54.1 rtl. r.l. « 11,1 Inf. Harmiuf jj.l ' If. S. Giovanni r jo. i.e rjf. • fr, H»rm/fns J, ifT47.r. d jj^J.i ' Inf Haronha ifjj.i 'Jf S.ClSTjnni di ftocliira • if. deiUalteilfrfeS.l IT?-"» 'If Ha« IT.t * If. S. Gifh'inni di liibana 'rf. Havete 11., Mr.HaTef-K*rrit,i .. . io: ePaolo 14.1 •IfHauiei4-r 'If s. Giovanni di potto 'ji. tta^en.t Ki«&ifay 1.1 " If kiikuvale ij. r.t If. kriufiut ti4,a If. kubiei iS9ri .•If. toWJulO«!.! •If loiit-Polo-Int TJli * If I.ncaie ifl.ei;?' a l+If- LoeajnotiiiK ift.i i'lf- LurlienfO ifj-» i *If, Lofbero 1.^1,» r. e T«i. f.i. ' If IiiCicir4ii4,t "If diS, LudEoii].! * If LKon ltd. i.i. e ' If Gnafo ift.i. r/. Gftld77.1 ' If. GaltlTa ijit. * If Galcoirai ift.T * If. Gaietti 1(1,i •If.Gaiytifty'n.i Tr.Galiola (fi.i Jf tiaüEijiÄf,!. i * If Goroncino IJ4.1 *If Gotlajld Iff.1.1 'If. Gano 14J, I.e i4d.t •If Gaud i f4i If Csaoipf. raij.ii t i^. 1. e jon, i.a • Jf.GOM lOn.r If Grabufeior, am f. t If- dritdo 17,1. e to. r • If Grain(E if., • If. GranCanarit 91. r.i ' If. Granadl r«.r.i •If. GranadiUet rrfo.i •If. Grxiiadini 1(5.1 • If GiindiJ.t 'If Grand Cuifin« j,9.t I Crisd-Cr«£ jcj.t InfH^budei 19,1 rr. Hefateatij-T Inf. Hetatonntfis 177.1 * If He« 11.1 If, He frit! a joo ' rr, [jeiligand ' If-T!eiJijland ijf, r. c 17 i •If HpiU£»landj7.i If Hckne i9i.j * If. He] g Ian de lbs im ' If Helfan -LtneOTO ly.t "If. He|[an^dinori9.i I Inf Hollcnii 41-1 « If Hdlifay «-t ' If Helfehetdei-Viflllei ti.t If. Hemeri* ijj.i Inf, Hip&eCtiagj.t * I f Hera 91, r 'If HciacTi,!' Tf Hetmra Eof .1 * If. dvtHeinann loj.i * If- d« Hermdiei 19.« ' If. Hern» fi^.r ■ If HerocemoKa iff.a * If Hefelo ji.t ■ tr, Hefperidi at,» * If. Hetlanditbe»,,! ' If. Hftlind M.» * If Hecy ij-l ■ If i\cyAiielt.t If Hirefla^S.i If Hidreja 191.t [f Hi»aM.i.i ■ (f HietaTl.r If lIlFcetjii.r If Hierareoi S7.1 " ir, HierrO If HirEuralen ' If Hills If- Htpaia jri.i tr. Hifietia i^.i If, Hippo If d.I •If. fioangpa 141,1 ■If Hoeyi •If Holnifi^.t ■"If Holm et I,.s * If, Holjnia 4r.s ■ If. Hoi no 17,1 * ir. HondeE * If li le Coftf deJ Golfo di Hondur» jj7.t * If. Honnea« t^.i IfS-HonoiaEojEi,» * If, Hoom-tif.» ; Inf Horm.oiU,.t If Horn tfo.i.i : Vr 13'' IfHortt.x, eit.i •If.HiHi.i ' *lr. Huen5 4E. ■ ' • If ]rrJŽy'(i4.r If Tfiulo ji.i.i, " tr. Jeu £9.1 ir. jrjij.i If IrenetinMS^.i.rifr.r Inf. Igiiiun] iic,t • If.ai S, ifnatio 147.1 ■ If Ingle147.J ' If Ilariorti.T If lllanada ijj., If. IJJua icj.t. e nr. t 'If llo^ut^ ijr.j.i ' If liviu ■},., ' If- IlufO 7i.r 'If lluiona 7 j. T • Jf iJybjTO J 14,1 if Imbiafii Inf. Imbrafutn if^g.r If. Imbio J7J, r.i ' If Inierftg 19.a Ir- tie!I'lmpetatore 114.1 If. In an mr 117.1 • tf. Ineaucata9t.i.F9<,i - If. •If tnfernosn.; ' ir, dcirinfanno 114.1 ' If Insm ^ if^^JiS^ilfSfaf.i.e^.r If d'lngiiKirra ,,,-1 ,e 4.1, J. e f.i,t,Bg.i.i,* i.ij. i-l. e IJ. I.i.e rj.t.f • If- Infrinde iMI.t •If, Inib- tali I,. I ' If tniuiOKima 141.1 • If Inquietude 11 J, 1 ; Inf loannii Maij r«.i if for do 41.^ II'. Ice 141.1 ' If love it-r if lotri iSo.l ' if. iQureoliu iif^i 'If, Irayenaif-r If, dl S. Irrpf • If Irc! 734.1 ■^If d'frljnda ij^.T.t. e j). i, If- If a 17J.J *If.Iribtllitfo.r ■ir.irsiilo,)i., *If.rrrWair4, 1. t, e 117. 1,1 •tf-Iftii.t If, Ifelceiij.i.i 'If IsfuttC «1.1 'l^dUilanda j> r. I, e Mflristrj t9,t If Ifia e 171-, I,, If Icaca^.i. e jf teaerufv 11 j. i ' Jf Itmaj-aca st4,f If Itiiburtki Tir?! If dl s. Ivan " -If Ivanar 107.1 ^V-Ivm feraandej tft.i • If luratmijj.i *ir. lugl^t ijj.f If luica jc7.a Mflull^Vr.. M fluni;» 141.. 'If Junünia^i,! If Iura jso-i ir.Iun4,,r " If- Labaque 174,* If La beedfCiJle dj.i If. Lab^nuAi jDi.i • If-Iadarjr,i If. Ladara ' I f. de' Ladroni 14a. '47 • If tadu^aitland 4r.; IfLagia iij.eiif.! tf Lifiuf» i40.i If-LafuAa ijfc.i.i • Ir, Laj»j;en iif.r ■ tf laltandjj.i ' If Liland J J, a • If lambs 11.i • ir, di S, laniberto «.t Inf- I.unellum 111.1 ' If. Lantjenwjj.i • If. Lamon I jir. I .e tj^., Tf Lampedefa joo.i if Lam^dsfa i.ejOJ.: ■ If. LanigaU 91.1 ■* If Lancnoti 51.1 "If Itn jrland j j- i, e 4r. r If I.anga jjr If Langultier piccolo j 1 t.i If L«pac^ia If Lapctbei 1I9.1 Jf lapidura joc.a "If dnZ-apiAii lOl, r.l r It. Laplimbergue itfs.i ' If Laquefo 1^9.1 ' If. Caj in. a. e Tii.i ' If.Larant- a, eiii.i ' If- larek rri. i. e iji.i If. Latifiaagf.a ■■ If LaTen Mt.a If Latia 1:7- I- < aff.i If. Laftovo iW.i ' If Laiif iti.a If Latoa ' If l-mlo in.I *lf-I,ano)r«r-J ' If. LanquiDuaAl < If dl $, Lanr^icd.i If LaurtneJlc joi.i rf. Laura jji.r. e 'If. L«eil.a ir, Laymada If7. r If. Tarftecto nwjto i. If. i^sjaretio VecfliiD jli.i.i. e^a. 1.1 If d I S, Lauaro 47- i-t Inf- LebifLCimstrf.i " jr. Lccha Ti 1.1, 11.t If Leffnda nj.i ,' If teideaj-i.i. 074.1 If LembrO 17S.T.1 Jf, Lemno i.i.e 171.1 If-d LS. lena 4«. t If Len^eflre sJc.i tf Lengrino iSc.i If, Leone iff.i ■ If deiteon» If J.a ir. Lipida if4,E If, Lepäaifi-i tf ieri» tf^.i; JI. Lcrlno jii.a If Leiins If, Lerio p 1.1 If Lerojf4.j.i.ejii,» Ir. LirOi 1^4.1 If Lyrnrfoi fjt.t * If. lyforlingn i M I f. tet te if4-r igi.l.e 17^. i.s Juthnd»Pcnif,jj.f lf.luicai4i.j if HuiÄri([7.» •If HiiljBfiKn.i Jf Kabangameltl^r.r ir. Kariarvav«!« igj,r • If Kagonicbon 15«,, ^ If Kaireatou icg.i • If Wliiijf 'If. Kar»in.T If kart f4,.,. If. karkax iptt If kptapliit 15J., ' If Itata Iii.t 'Ifkelmi.t If keleviiiii, i(j. J MfkelloAy If. kcrek. 11, t Mf, kr^rt-i-Vetder 47.1 If teiftmincaoT* iSj'a • If. ketTiburjl.rt., f iSf.t If Lcibo •IfLelTo jj.i If fcviutoicq.a If. Leuradla 17J.1 If. L«ucariat.r ' If Ltllaf^.a. e^o,/ If Lima ] I J.ft Jf Limoni a 143.1.1, r i^.r.i •If I,iildillea,.t ' Tf. Lina ii-i ' If Lingan iif.i ' If. Lin^ay 11.a ' If- Lin^ ii.i.et^.r If, Linola ]co,i.# jor.r tf Linns JI r.l If Lipam 97.1 Lf. Li[>aii}7.i.eico.i If, Lipfocouralia iss.e.r [9fL If Lircablincaj7,(,e3S. HJO.I If Lilindraifj;. i, e iSc.r • If Lirmore i^.i If. ^'fla 147-1.t J t- I.« Iff.l. e If- Llirra ijj.i •IfLoboii yj. r. e ifi. t. t If tofiiugine joi.t •If delfiimel CoiK dt, r.t • Inf. Lffndobiii gj.t 'If tongayij.i, ' If Longue 119,1 ' If dt Lappen 17,1 Inf. lotenenTiuni CiTjeai S-Lnrento 14.1. «ni.i ' If di S. Lorenzo roj, e t47. If del fiame S. Lorcni« Clolfo diS. Lorenio ij8.it If Loreto* 1.1 IJ 1 If LBiiniti.i ^filvioriagLtci jct,» If Marajefttj < • • If. Macao iji If Maori« 171-,'. rtlgi,!' •If MacaAar ijj.a 'If Macau 'ir. MacCluydaa,» • If. Macbiain iji.c 1 u.i.a If Macom 17}, 1. e 110.1 IfMarraifS.i If Mactii I9f. e ifd, a. ? i79<.i, e ttfi.t ir.MaerOifl igt.i If.Madafarcitti.i 'If Madagaftar lOj. i.i. r I«. r., ' If. Madanioia ifi.i *If MadaleaaTcI.a ' If Madera J^.i • If Madre di Diet if i.t ' If Maduia iiB.i.e nj.t ' If.Maelftron j7-t • If. MaenenidVek fÄ.i • If. Maiaglianet rfi-T ' If ili'Offldfnte dell'If. di Mifaglianes if4.a ' If Mjt^a^aaa if9.a • If. MagJeTi-i • If Maggellanielie 171,1 'If dlptndenti dalle Yerre Majeilanlc^eiul Mate det Norf If).» • If Maggiore di qiiante ne (ono al Motido quale fi» J 01,1 If diS. Magno J4.) If Magra^iigf.i ir.Micnalone jcS.r.s ' If NlahouiIeau ♦If Maon tij.i • If. Mara iji • If Marafnin tf4.r If. della Capicamau diMa. tajnan 1^4.1 • ir.^atagnaAJ rKi» + tr. Maram baya 1 fj.t ' If Maratay ija r tf Mnncband 19.* 5 *If S, fcftrco ijc-r If S.Marco di tafflj f^.a 'IfMarcondao ni.t. - Tf del Mare del Nord t7J,r • If del Mite Rofio idl.% If MaieEtlno 97.1.1 too.» ■ Tf. Marganctl t fg., tf di 5. Marghcrira t r^. i. « ilo. r.l. e jii,» • If di s. Marg^tita 177.1 «If diS.Muia n,r.. icc- p e ti9,1, e ^iK.x. etfi.i. « If di S. Maria di Gaia ^4.1 tf> di j.Maiia delle Gracle u. t.e ff. i.i. er«. t,i. eel- » If. Ill k. Matla di Naum ' ?f. Tre Majie rjo. Er c 111,1 'IfMariaa* 145,1.» • Inf. Maj-iai ' If. ftUrijtlui« Iff.I •ir. ^'Mutovi ijf,« -rr.Mijifiiui+i ir.M>Tni■ t ■«J I • laf. Mirtyjm 147-i-* • tfiMiibit rif.i It. Mircrtjft« * ♦ • I/.Mtmirri^p« 'If. MifilHf"^" ■ If.M.idt fr«)i «r« • If.MtfcnJ*"''«"'^' • ir. Miflicor* If. Millbhe it.i • tr. MsfioSi '«,1 • If. Mitin f ir-i.« M-« » •If, MitoUtn iif, t, t • l^JMueltholi« • It. M*it> «1.» -ir. diS. MiHM 'Ot.i •If, MitunDf* Ir.di Muria {1,1 M/. M44iä-. • It. di S. Mtur ir. s. iv(»iiT* < r-fl,l .1. r I-T*.! ir.Maiirf 1?»-If.ifawl"* • II. ii Mturitio 107' > ■ i&t. ■ • Inf, M** i Hones h)-i,i • If, Mir «7 1 'ir, M«r*n Iti.i • If.Mtynlmd • It. Mnitlan if i,t ir-* 14-1 • tr, im. 1,1110,1 *rr, M«iiiii • If, M»ao Ifj.* i]'-" ■ir, Mfriet^-I Tr. Mrilf joii-" InT. Mediimnn J,t • If. Mt'' Tr.McIrfili.'. f Inf. Mtfimphvlura ifl-i If, Mfjrni I«!. 1. r I7A1 If. Mrln ff, M0 4i.i. •Ir, ouf^y • If,deH'Oeeuw lii' •Tnf.Ocoiitj.» *rr.d»IUOt4ri(J.t ' If- Od»>r" Inr. Ocnopi* "'»'•i ■ If,Ö?ftore .j>f- - *If Mitnpingrnijt.«.«!^!?.! * If, (Irfrl ^ ' If. MoBt*Co^il^^*4.l■ ' ir,MontJ«n «i.i * ir Mofiinnon«" ^ ' Df, Monte atH'Ora M-» 'If, Möiirtllf»!' 'Jv.t ir. Mom (Sirilo Io*i * If. Monte Sfjrit lu.i »ir. Montferf ' ir. Monrnoft !Tl-i »Inr Moibiin it.f * rf.M«*if4f» If, tr*-» + If. Mbrie "M^i Tf. Mwolinj I If, Mütwr ifOit •ir ir.Vtatilfn- «'«»JJI T * If, Mnflf t t J4. I TtMeuiil tii.i * ir. Moiter^i.? * If.Mozimbico 10! .^f loj.i ir. Monrmciio 07.1 Inf. Milt« ijfii* *tf. JeMoiHi if7.» + If, Mule ig. 1,1 * Inf. Mulman^ * If. rtulfo it. Muridi + If. Muuiiiiltf 19.t 1 f. Muriim 17.1 .e Jt-1.« p.' 1.1 jS. r.i. r J?, i.t If,\lurjfapoll ijis.i Ir. Mwli^Pi-cfi * If. MafeK 17.* ' If, Moffom) * Inf. b^uKitloiiTi ift.i Inf, Myrenocitj.t JE;if. MrHai iTsifi N ' I', Ni IM.« ' If. NAj[UiroBe 7(1.» *If.Ni(nnijo.i ir.f3inAot4t.i.>. r ir, Niuifoip -nr. Nu» 1(1.1 ir.ofiT in;'»'* ' * If-0911 «9. T f * • 7>'» If. Oainie Vji.j ' InfTöffirj» iii.-t ■ ir. (j^lrlFTiJ.! * ir.Ouo. t.« if. ICTJ.i OljnJiPenir. i-'^o,«. * 71.J.i. f ftr If.OldrJfjanib « If. i>ld»-VV«i|(r^j.i If, 01 MI mi 141 * If, urit« 44.1 Inr OiTnt»^T^'t.*lf+'' * ir. Ouibim^s.t,*?«,» * Ir.Ombron vf.i ruf. On i s 14.» Inf. OnDnot;T7iA - ir.Ooft-Vooin to.» * If. Onflipd» 1 10.» ^ Inf.Opblr 1^4.-1 Inf. Ophiiifi tjg,i-e i7t. l,c lt(.i.» fJ7.1 Inf. Üpunf7.:i.« * If. Oqiii [4j,i «Ir.Otmiiin I47,t ^If-Orimr«^ 11.» *ir.O[cnlii-J- tf.t.1^1.1] ■ I(if,P»pMi IH-" * iflr.PipcBi«/J0-iji.i * Ir>P*ppa!fr'nrt ij.i ' 14, t ' If, • tr. pMi^qi rir-* ■ tf. d»l i«Jn» 'FJ-1» ■ Inf.PiHroi ifi.i If, i7«.f • Inf, Pargot If J,* If.PirtniD 140* i.r>cTrJ.i ir. Ponud^rt Hff.i.i If. Pon>a 11Ir if If. ie-'PUfMlli 'tr.4 P*r«!lH 17,^.^4,1 ■ Inr. Pojrtotifj,! ir. Paro iH.i. e 1414.> I* I{. Poj-ondqnT«.* t Inr.Poichlrli itv.i < Jnf. Ponptiriitl;, I. «t^l.i,« If 0.1 In/. PiTp^nil^ 'I»-" " Tiitdel GolfttdiPtrlta ni.a Inf. ^orquiKiUi fii.t f If.ilimro4i.t ir.R,»nino It J.I.I ■ Ifi ILtAin 41A ' ir. Rtpii^ePin i»t.i Tf.Rfp^Jr in.i * ir. Repel]n Hj.» ■ I^. Aitinjui.« 'Inf. Fj(jrgetfti,e£eMM If, Rtrne lof.ith"!«» tij.i lar. Inf, Rkodi» ajs Inf. Rihiudift J 11.1 fnC iUbaudat ju.i ' If, Itibuudln jii.i ■ ir. ftulirliCL 1 ' If. aicinifp.i • tr.Riir« iP-f Jf.KiiidrrfcoiOl 4f.t If. rir5rf4. i.efil-i.eijf,! 'jr. Pomuetie kS.i - if. Ridunid^.i I ii]«.i ' If. ij>iPondMlbintii'st,i • If. Rim^r.i y f" U B ■«■•d A.iB'k^Sv Tf^ ft A ä^s-mr- mmr .m ' .-f.a. i ir. Melofi Ji. J.f»t.i.:ttr«.r *ir. Naoüfti.i 1 f. Meloi I p. 1. * 'S«." .r t >T ir. Nojio II di Ruann tn#i, I .t Tf, M^laiac« rio.t Inf, MemHiariui ijjj.i ' ir, M«pt4=-i • If, MiMietl&liil43-t ir. Me^t^f^aJQl,■ If, Menorra jo«. ir, Hcrtur^o itif.i •ILMMJ- jJ4,i If, M«-(OU TJ^i.t If, Merlna 171,1 • ir. Mcrnati?,! lf,M*roet.i. 'iJJ.i Ir. Meraptit^.r. f iji.i If, Meropi« »(S-* •If, MmftMfigli 14.1 • tf, Marcaiti« it. a ir-Meft 111.1 ir, Mtlbla I.f if<.i • If, Mtiianc ijf, 1 •lf.Mfftir)ia.i Inf, ^f^riponf^m 14t, Jt. Metrlino lil.i.e 177, f,i,t 1,1, e 17I. i.j ir, Mrtapi liJ. T.a jaf.i • tf. Mfyr»r«n*f.l. rtf.f.t tf. Meiro ir.iiS, Miiielerto. ' If liS.MIcIwlM?,] If, Mit me 119. J . jr. MicoleiiT.t If, Mi eon* a. « »»7.1.« iit-t • l/.MrddelbvtMinj.i 'If. i • It. Ml£W!l i). J. e iij. 1. I I'^Tmü • If, Millar if^ii ■ I/. Milllo;«f ■■ ir. Milo ill. 1, ejf7. ct]f,!, Inf. ' If, Mi^t^tnao« .t • ir, H^indartJjf.L ir, Miaoidi »r I^Mirorlra ;07.],i ir.lkiibarqiur ^ tr. Miniwg iT^.i • Tf- \)i>iniui J>4.» If. Utnr» tf7,» Inf, Miny^a ijj:.» • If, Mint ami 14,» • If. Mi»toD (7-1 • Inf, MJi-apeiTOi • Inf, MliDirfniirt tff.» • If.Mircl^o (14.1 • ir,.Mir e 'lf, Paxoraasorbej 111, t rnf.Pa** m t jot 171.1 ' I/. Peroifl, iH't' ' * ir, Pedia 1 ]«. 1,1141,1 If, diS. P»dia*i If. Ptitgir jQi.i tf.P.iafjinj,! tf, PelalKia " If. Pebivro 1 ri.a tr.Porl, tr« Jir.i tr, Pon»-Cjoi*]M.i If. PoricciB^ Jir,f "ir.de^Porri Jr,diTrf Poirl tJ^t Mf, [f. Ktojatin ^j.i Tf. Sipn Jjl.l iir.R.ifiadr'ralrpni 7f.» I' If, Ripanna iM.a Inf.Ilipaliianuin tnp kipildiniisi jii.i If. Aina ifo-i ■If. K.iTPti iti-i ' It. S,flbleii-ETl»nf jMr.Hwa 01,»-';"-» tf.Rflct» Pifiida iTi * ('If.Koci* iri » • If. Rorhe-Courl)MifI,i ' Ir.flacliedetHvitiet if+i ' If, .Rotb4r • If, f.oco«i,i If. Ko4iiJ7-'.V ' KI.I,!.* m. - If, Etodonda i*^.« • tof, Rallerifi toi.i ■ 'Inf, Roll« itt.i If. KomanoTifi 'Ij.r 'If.flona n,i ' If, Rnftildrr ijt If, nomif H.a * if, Kirmaiifti*r ty.i If. Niireco if»,i * If, IViHiu «3,1 If. NAirnnofliD 'it4.i fnf, Mir««]«.! If. Vare vfd.i [f, tnr, SiulDcni 11,1,1 If, Ntaf^ij«.! Ifif, Nmiäeiji.i -inf, Niius iri.i If, Stt 4,1 * If, Nirrolifm rli.l *ir. Neriiif «tf, Nefe HJ.I * Inf. Vf goH "Mf. Ntgumbo * ir, Nr^ri lt. I. e jl.i If, Nferf ».7,1 •If-Nc^rllloi Ir, Mfjrf^pontt t. Iff, I e.Uf. 1.1. f -Hi. tf, N"ifii III.I * If, del ftpnc Nero'i44,i Tur.KfAc Tif.i •ir,ND^lilaiuli],i,ii4,i If.Niubl'tld.i If, rifucftH + T.tiej. fjll. ], r I J7,.i. e * If, Neifvfeiand.lainJ T7I.1 Ijif. Hirtri« iSI. It« 1,1. t'lfT. 1.1 tr. Sirobir rij.a + ir. Nifati If i.i tr.di S, Nltort j4-i.*rS,t,i e7f. r. (•7, i-t 1^1.a ■ If, dlS, Nimld si, i,t If,;iiS, Nical» drl Lido jt t.i ' tnf, Niralilr IIJ,a If, Nlentlandr " Inf. Sifvet rsi,i If, Niculinrfr jj.i ' Inf, NitTOt »J1.I Inf.Ninm lof.a If, Mio I i. r 141.1,1 + Inf. Niphon 14J, nofiu; Iff. * if. Olefanif4.i * ir, Orgini 111,1 "Inf. Orlgnat * If, Olio JT-' If.Otifllie 19,1 * If, C»iVni7»T.» ^ If. d-Orlrtiu If7,1 » Inf, 0»*nn III. 1.1. *ff. dtlOolfod'Ofintt i<(,r »Inf. OtBHirinni iii.i If, Orne If, OrJiel J7-1 Inf.Ornui*|.I * If, deH'Dinr d4,t «rf.Idfll'Oro ilf.t ir.Ortiaiir' Iftr,Ofrj-|!i*gl.T,* nj.rrf * ir.Oiiabi iff.i ir, OT« ifo.t iroremnf +I.I «ir,orrdoji,)f,i *ir,Oftlia 44,r 144.1 ' If. drtl'Ofpirale 7<,i ff. Olino it^.i [f,Ofi If. Ovrftanttff.i tr, Oviaro ito.1 tf. Oviay li,» * tf, OTirkelte ij.) Inr. 0*fr* If, Oybo icl.i lr.O?n 7j,r If. Ovreau^t rcf.r. 1 rM. 1.1 tf.Oa.-l44.i If, Niraii ilf.l. e IfD, ir.SiAiJaiir.i inf. NifviunfO-i * I nf, NiTirit 41 .r. t J I, t * laf. Nim f ir.Noidftrand 41. t *lr, de'N1 ' If, pa^K 147.1 * If, Pieqn 147.1 ■If.Pila'iii,! Inf. Palam^ii^i.», i. e Inr, Palilti«,» tr. tie Pallad^ j4,i If.Pain* 4,1.«141.» If, Palmara Til,« If, PalnairiatS.i If, Palmaiola IJ J ii jn J, r I p.t ' Inf, Palirf^ifi,! * tar, P>laTlt|i>f,i.a Tf, Pimertc J7r,i nandia«i,i.t, e«^. i.a * If. KortJtrsnehii}.« 'If, Narrt^en 4«,^, rifv.i ^ If, [he circondana la Nof. * If, NalK'Hibjalni iim-i * If. Naftre-paoi« "'If, Ncftande 14,1 *II.Noi« * Jf. Kuova L;ani£jia i u,t Ifr STyAyiCllJnei *lt. Nuora it^via i^.i Ir.Nuov.i<«T>ta4.r,jj,,,., If. Nye Cimb If- NridlemaTO,*!!;»« ijr.j Inr, fl/piaa Phim* •tr. del Gnllii dl tf, Piniyca ito.i ir, diS,7anaaia >|],i If, Panajt a So. t Ir, Pap Ml ■(«.■, »100,1 *ir.PaiiaTijf,a If. Pant tlet If,>ll£4a i}d,) f r, Puitaiiiin JO], 1 ,c jor.i ir.Pintciian* n»,! ir, dJS.Paoia 110,1,» rpf.* *ir.diS,PaDlo'fI,i If, Pipidanini ill,) •If, de' PapaaalJi lOi.i If, Pipti.adiil all.t * Inf, PapiBi 14J ,1 ~ Inl, P>pu> iif,t Penif. chiamaTc Ifol« 4,1 Fenir. fade Ifale 1,1 ' tflf. Pentan iig, i.a 141,1 • If, Peer If4-1 • tr.du PfrfStner'n», t ' if, delkPrrleifi. i.eif-»- ■ It. Ptriijmb«« ifi-i ■ tr.PnrifO tfJ.j " If. Peroi "i-i,! tf.ijlePi-iaSTdd Peri tfi.t II. d;^P:^r'ijccbtrii lOl.l *jr. de'jTrfcaiorl rjt. i. ^ 141.» If. Prfri-nm 1*4, < ir,Petit (ii-i ' ir. Petit-Ott *4.1 • If. Petite Cum' it?.b tr.Petici^Avei iff.i tr, Pelltir ri4.x ' Inf, Pen« ml.» 'tAf.Piaria MI'I Inf. P kar mime i ff. I Iiif.,P*rniHt9f« If 1.1 titr.P^aroii£i,l • Inf. PWüijta.r Inf, Plen if* T4i,> inl^phiirbi I7t.l Ihr p kidM. Invent J11.1 Inf, Pilileiera.MJ.' Inf, PSiloerindioi i^'.t Inf, PlQci 111,1 Inf, Pheenica 171,1 laf. l^balefandj« 141 tat. PhrMoni» 'Of-' If- PialofO iif,i If. Plana tof.i, t fol'i •ir, Pimajfa,! ■ Jf, PicisnolU 14,1 • If, PicoJti tf. Pieinio^a je. T ir,dlS. Pieim n>f.i,*ii7.i *lf, diS, Pierro Tfl.i tr, di j, Pifiro Caftc*lbi tf, di t. Pleno d'Orio ji.i Peni r, d i S. Pietio iti.i •ir.Pieite-MaJue «i.i • tf. Fitrfehilleföyl 'If. Pile «J tr. Pi In iql.» if, Pilicurl ifio.i ' Inr PiBpcl tr Pinara ST^I • Inf, Pinat if*,^ tiif. Pill« 4,1 • Inf, Pinn 14?,* *tr, Pm^rsni 114.1 ii, Pinf yint 141,1 ■• Inf. PiMadäi i]f,i If. Piftapls ijo,! If.P,r.af«i9f.( If. Pitarufa 117.1 Tf, Fiiufkl iSf.i tf. Pitiai*!.),» 17g.a ir, Pitnmare 111,1 Inf, Piiarf' naij 01^191,1 lnr.Pityfifit»i,i tnf, Piiiufa iM.a If, Placid* 147.1 If. PlMi 147.1 lf,Piinirla jil, l,e]i],a jf.Planafca jcH.i Jiif,PJaniei fit.i •tr-Plara ,ji,i If.plitea tjj-.i • If, Plitif»rArq Inf, Plat« III-» If. PHiolwlilU.t.tlJf.l If. Platoia«.*^ Iff, PKsa iti.1.» ijf .1 Tf. Pl^if ih-a tnf, Plaicatii If.Piumaf* Jit.t Inf. Plvsib**ia ICT.! • Inf. PlaTialla If. Potefla 1)9.1 • tf, all* Spiajge dtj PoirA ti.t.i • If. Poll rf».» If, Po:e^ine Ir, Po1«in*d'Ailano <7.1 ]f:Pol»in» di fariira 4^,1 If, PaII«rine dil GaiaoneM.i t r. r*!rcir< d i KoTi^o W. I, I r. Po lleandr a 1M. ui rf If, Polihijf.i ir, i,f 141.1 * Ir. dfl Principi ti.i.f Tn.i,tr. Ronlnilf,' # 1 »4,1. c j 17' tnf ( FJ-a Inr,PiintiipOLili.T ' Tf. Iter ri-a If. Pr lu [Ibra 14^ j • (f. Roi 1«. t Inr.Ptot*ntlH7,i If. flofe »f4-t Ir. Proijda t,l,e I rr.T.i, e tlf • [r, Rofe aJ-1 tr. PraduiO c + Jf RofEhm at,l ir Piooiiero ]a.i + ir, Rsfufi jr, Pioie [tl,t, e tii.l • [(-, R,ofDier]t I r. Pf on i c hio I fö,a - I f. do ft 41,1 " ir.delta ProTidenia IfT.i ir, RolTi ii?f.i ff. delle ProyJncir Vnit« ' i f. Rai* ' tr. Koian Iff.I. a ir7, If.Roteneir 311,3 *ir, »4uiier;4.i If, Saiandib * If. Sarar 111,1 If, Sadtgiia *, i,t II. » icj ' ir, S vif«! 147'" ' tr, Sa»niia4.i ' tr. dr'Saffoni^i.i tr, Satabello iti, a, eilj.a IC- Satttya^Jf.i tf, Siuin Ml',^ Ir. $lTI>Äa Ii;.a 'ir, Stnree 114,1.1 ■•ir. Stalle Ji,i.a ' tf. Sealdia jvl.i If, Scandia 1)7. a ' If. Srai^e ifJ If, Stai-jwotn i4J,i.e 14S. 1. " tr. ScÄiTC^a.i 'tf.de Scaapilii iff.i * tf. Sdiilü .14..1-tr, Setinia ifB.l ■' If^jeberland t.i. «if,;i * t f. 5tbredaia in^.i tf.SfhipföIiii 4t.a tr. Seiirfi jj^. f i-a-» Hf.t. 1 Inf.StUtit »t4.i ir.Scbretiew il»-i * If. Scianeim tjii,i tf. Stis itl.^.i. T id, 1,1, e |,i, r 170. I,ei7l, r.z Inf,$ciTii 194,1. Ir,Scire 1(7.1., I liT. l.l- eid.i Ir.Sei(nnoJa<7-t ' jr,Sti[]indi. a lr,Scemb.eTa (Of.i ■•ir.icoilnf:. f.i. e i^.l.l.tll, 1,1, r ilK t i.a ir. appaneneiiri alla;S(öfia If, 1.1,» If. I,t. eil, I ' t^ Scot land ^ f. I * tf.ScoYvenf^. ef(,i If, Snona i^.i If, Scull 'II, 1-* aif, 1. t JOl.l Inf. Scfia il|,i Inf, Stri on If. Sryl^lt 11 l.l If, Sdillii.j.i,! If. Saofifxan 1 tl.i - If. di S.itbaftiino If J.I ' tf,£ero ifj.t Jr. di S> Secoiido fi, 1,1, e fi. Jt. SiiinHifCv« Ir. dii.Sif* aii,!.«!«!.^!.« If,Sir« tnt;. Sirhiaijf.t tr, ttrlano ij&. tin ■ If. Siulie r».a ' •If,Sk.e«nle f]ka. «II, i, t T^'Skiei».!.* 11J ■tr, • * If,Sternal,a If, Sminu i^t-*-* 171.« If, Smoqultn irti.1 "If, Smalltn tf.* •If.Sotbi^tilfeii.i ' ir. Wbtero i*j,f 'If, SiSFan^ra iov.i,a •If, See »i,r,j >ir,SAfala ICS,1,1 If, lolaria , If. Solari t^f.1 * |f. ilei Sole III. >, e I ij, I, f IM-« If, SloUir I If, Sc4cr (lT,i If. $oka If. 1, r If 4.1 ^ If, Swmtireito 1 ti-». ® t«j,i -* tr. SonbKrai ifc.1 * If.-Snmertfdrelt fc,i 'If. delil Sandi ii^.i 'If, Sendii. ti«,i,Ti»7.i tf. Sotatot tt4,a ' tS Soridan 110.a SoroV .oArC ne 114, • If, SofnDU it4.« * ir. Sonn* 11.1 -If. dell^Aptjrtii 77 «If.detliKuoiaSoa 47.1. IfrPfiri 171,1 tnf. Pfyfliia Iff,! Irf, Pl^alei ijf ,i ' If Pu^nann 114,1 + tr, puTaoin ■ ' tr.pull» [If,i * If. pkiie^abiJ iii>,i ' If. pullo fiande 114,1 * ir, pullo Qalamian itp.i «ir.^üllaEJnaiL».!. ' Ifl pulloO^Tlaa 117.1 ' t r, pullo Mandl I 117,1 * ir. P. da peyt Midi! IT^ I * tr.Pullo Tifan iia.i *ir, pHlloTinaon ijl.i ' J f, pbUo Tio 1 il,l. f I rf ,1 * If.piitla Trniifi I il.r * ir.pitllOTYlf tjl.l * ir, pulocann ijf. 1. r 1 jt. * I r. pul acirgn i jf, I. e 1 jq, 1 * ir. pulaciuibL-iii) 1 If. I. c iji.i *liif,putirlLn iji, 'If. py to Vila a 147,1. * tr. pbna If 1.1 tf. pnpilii Inr. pbySea 147.1 Inr.pyr^iji 14 J.v ir, plrra 147,1 Jnr,pyili)4i.i f07.i Inr.pjeinfa t If, Roierdamfi.i.v 'If, Kotaada idt,t t^ Roitic 14 J 'tr, Rond^Sfj. Tf.EoyiAno 141, H- Rudtnf 11.1 Tf.Rude >K. i ' ir, Ruaeo r If. Rvm 11.t tr. Hupe d'Andiiatda ilf,! ■if, R«peC[irojiiia4*,i ■ If. Rupedei Moitar^ Mtrl- 'ir.ftTai^r-i Inf.jtj-nplillljl.l Ir, Qnait 111,1 * If,11 toil* 111.1,1 ' If,<^ai«pa I 11, I, t 141,1 If. i^LiiTiiro '^■1 If, ^ilpaeiie ' tf, l^ue^pa«d 141,1 ' If. C^nnjccie 111,1 * If, C^emai i 11,1 * If, nueisurot Sf.l Iar,UuarqurHi*i jci, t.» ' tr, Qiiirire if 1,1 * JnrQuimidoi iif.i..« tfj.i " Jof, Quifia in JV. 1 If. Qv niminin 141.1 ' Lf. i^inßil 14I.1 .e 141-1 ' (f. Quintan« JDl.l ' ir.tAir iftj.» ■Il.lJiiiil;iai.aj1-1,1 * If. ClLiKiinii 111,1 If. QuaAime «1.1 'irftaarJtii.i ir.Ktti lu.t " ir. Aatkra if,i ■ ir iiatiiiiide'19,1 -Jf,Raei,neif.a - laf, Kanaoiff],! -If,de'*a«i /,0.1 " It, Ham kar 111, t 1 If. RaniAie 17,1 *ir, K^pai ltd,« • tt. RlBft IfTl *tr. Ralri],i ' If, Rafaelrkint 111.1 * If.flafkgilr fU.l. ' IpT- loi Haicnei 111,1.1 tr, Rjva iji.i 'If.Ratiatirrij.i 1/, Ra-rfonacf. i.«.«7i. 1, t Tt-'7««-1 'ir, driHi)ij,,,«iTt. ^ ■ ir, SiiTtlta 147.1 If, Sitiai!«,! ' ir^^abali-.l If, S->-*lfiie jltfi.t Mr.^ibilia :ri.i ' If, dil-i Sabbit * If, Sahle Ift.i ■ ff.SibiifDip^,t Inf, iachn »£,1 * ir.SnSoaii il»-l rr,Sarfa(i7,ll.(l.»,l,t IJJ.V r I tr, £irrlta L4J,r * ir.iifieli, 1 ■ lnMiirifitia» iff,! ' If, Sado i4j,i If.SjM-ViToWa it4,i ■ rr.dnSainieri, i.e Ki.i - frSajpan 147-» tr. Sakiaadafi ud.t Jr. SalidiMiope 1C7.1 ir, SilimiSi iSl.i.ei»4,* Inr.Silrniflia liM tr SalaAli itt.i, e 1*1 tf. Sale ifD.i [f, del Sale 7-, I, a If, Salebrtja» jof.i If.4al«br»nna joj.i If.SiHni i«i,i 'tr.SaHi^erT lid,i * If.Sillera J7,l tf, Üalononidt-a * tf, Salomoni 147. ». « iffl. ■ ifi,i 'tf.&airtna dl£iriln iif. 1, If.Sairert* diCoa nl.r If.di S.S*ly»dor Iff. 1, t idi.i Tf, SlfB 1TI.1 * If. jiBaniif?,* If, SiSindiac^i idi, 1. 1, • adj.i i ir.'^nlialfi i^f .1 tr. SlIDO ill, l,T tjt, I. >. • ifM,» Iftf, jamqtli, s, )7a.l.»lb,l tnr.Simothricii if 1.1,a •tr.S«Bijre4i.i *lf,Salwka6ijl.t,ptjt.l * If. Sinei«u ij9,t *If. Santiaiei J9,> * If.Sanda IS,» If,Sa»dalioiiiBi,> ' If, Sindo 1. * T4J .t * Ir.Sanjltn ■]4,i 'If.Sannifiiie jia ' tr. S^friu ]7,a ' If.Suna if.a * If.&t(ituiilllif7,l .* tf, Salit dai Haiuire 101,1 ItVSuieiiai i,a, r a^. 1,1. e i4j.i.], *Jf. See»fi r-» * If, ^rfuSlLTC Pl],l If. Sf^ie 17^.1 *ir,Sellalld 17,1,140.1.1 'lf,Se■lel^l * If, Sclam iiJi.i * If. Selind 17.1 * If, ^rlct^trl tXt.I ' It. SelTfufia ic],i •If.Setvirni.i * ir.Stnada iij,» - ■ Lei S«pt Ifn cf.i ' ir, $equr ip ■ If.^Bieiiiiii i.ij,i * If. Snan tij,i * ir^ äerajieEla 1.^7,1 ir.SeifiPotu:,» ICSvftatt, tr, StrfijiOirt.a [r.SnKo Ijf.i tr. 170,1 Ir-Secffiji^J. i.i ij).l ir, Serpu 147,1 li.StipililalilljCf-l * If.Seiprntinai-ic.i Inr, lerpcBtii 4,i.Tif4,;i Inf. »riphou ijt.r ' If. ütrrana If, di S.iciTol«4l.i,a Ibf, StrrphHtijf.r If. Sefiija 4j, * ir.tfl'infa i)D,> If, $eltibfiE ifO.J ' ir. SeiTePisir* iCi.i If,ltUtPDSlll.'l.C If »'»f-a Ir,diS-S>Tir11lda4,i ' ir.^evirindi 149-,! .> ir. Seriino lp.^,l ir, Sevioln iij.a 'If. Sctint 14. • * If, Jytvnnii.i *;lf. Si-ure i 1,1 * SeEtr irntrAf.i.e t J0.1 ' jr. Staaitibt «f.a tnf. Sfilteria ill.a Jf.detliNuoia Spajni ir7.i ^ir. nruirite allaSfiafnaj ft alia Frantia <«11 " Jr. Spijniiola tf. 1. »lej.i.« ■«4.1 Tf. Spilnatori; if 1.1 If, Sr^o lie. 1. e iii.ti tr. ^eciei.iH. 1. e ipi. 1. t Htf.t ir.Spffc» r?r,i * Ir. Spifii iSi, t.i If, Spigelbeifih tt-' * J7.t If, S^iniLong« 197, eii9. i, c iw.i Tf. dis. tpirirof?.!- » rl . i-a ' ir.dlS. Splrii04f.a.eiu]. a. e ifü.» rr. SpiabfrgI 4.1. e IJ.I -* tr, Splrtbetfa ir.Spoiidii,ci£J. »litt I. e iflT.i, ei]f. If, Sqnirft iLfi.T ' tf. 17-• * If. Sractit i».t * Jf. Sfiitai ifl.i " If, StlfLC 11,1 If. Stalim ene 17J, ■.■.«174.1. 1. e 11i..i.i Jr.StalliiiJi J7j,i If. Siilsminiqil.i Ir, StMOpb^n« iji .1 tf. Sran-balia i^.i .e 147. ■.■. If, SiaAtlijiJ ijo./,e If I. 1.1. tr,S4eT|indii,i ■ tf, ShtilandlcSeif, t, If. i^ifmaBaga-lf4.a 'Ir. Siajind ;7.a * tf, üian I jf.j. f Ijt. 1,1 ■ If. Sian^naf^ I * ir.siaclao 141.1 tr, Sicandr« i4J .> tbr, SirtAm 141,1 If. Si [bin 1^1.1 If, Sifitla j, dallr iooiJ lot, l.f If, Sitiii a M i nort I ji .1 Ir. Slrino ijtf.i. t a^it I.i tt. Sleao 141.1 Itlf. SlcqHl 14T.I ' (ttotota iCf.i.a * ir.Sicutbeta icf.i It. £ldr> itt.i,« ipi.rrfi^,* * tr. Slatliru 14t.a Jf.Sifinorj«,i.a,j7,..j» If. Sifania 144,1 ir.Sifiniaj«,* ir. ^Ifrinif If.Siaiaaie a>.i If.SjId4i.i •If, Si Ut 17.1 ibrni ■* If. fyerrl.» •If, fiiertntkwTH.a ■ Jf.fiij|v.£iluaa itt.i If. fiita 441,1 I* ir, futriiecir at.* ■ + ir.fyira.41,1 I' tf.nilaf£«jo,t rj<,( ir.Auiani^.i I* ir, rvirllr* 114.1 A I* tr. all'lmoraa 41 Stmar^ 114.1 ' ir, fkindiyl M 1,1 ' ir. fujeiicri II,t Jf.Atrlnaer • If, AiroT »7.» ir.rtti ' If.fniyree -If.fTfcaidirj,-a If $y[in« ']f,Syek 17,1 iJif, $;4eria lit^ ♦ InPSrldi^fj.! ! Jt Syl^tof J7,t I. J, typhnyiiji;.« Jf.^T:raij7,i.eUf,» If. ^v[jeij7,t ♦ Int. t7i. i.i.« ir. Sapfnl^ 114,1 •f>i . ■ It. Afale if.1. lf,Sipiente:i!t.l Jf.Sa^BHina 194.» Inf, Slaibinüiij9,> tf.Sibnji, I.a 149,1 di S, Sim tone If p, I tf. S in If 149,1.1 ir, Siinpleglvll 4,1,e 111,1 If,;Sinitran ili.i Inf. Sintid' 111.1 tf.SJnopeiti.i If. SinovA rie.i ir,SiQ ail.i Inf, SlphiHi } if.1 trSiii ijf.1 Jf. ^irarufa loc.i ■If.Slrhcniafs iji,t If.. Jirtfrcoi it 1,1 ' ir. Tibi it#,-t • lr,TablnO tA>,e • Jf,T«bigO ifcr if. Tibi,« jö}^ T> •)a4. I,* If^abatKra ini,» • ir. Tihoa-irande 'If. TlbOl.DqiHDa 141,1 Tabrtta joi.i • If.TahuUlm 177.1,) • If.Tabnqkin ij4.i , * If.T*rbot 141A fir-TaJhrs 144,1 IndiceditutterHole If-Tifoifli Jnr.TaJkyllill Ijt.t * If. Till VAU», k t(. Painu t. e tta.i Ir. Tijin (Uf t* rf. T»i«oP9aio + rf.Ti-litvikitii Ijf.t * TT. Tiraari etcM.t " rr. Timiriciir^.t *jr.Tinnrica ifj.t ir.TiHlillt T^t ^-ir.THupBickiftjt.t. ij.« *tr,Tillil[ifnl i^J.I.li ir. T^nchm^.t *ir. TiniLjirfr-i + If.TinJaf -'Ir.TtnfUTil.i tr.TincJiin^ i-^i-i. * rr. TmcEiSJ-^ I^j.t ir. df Tmaip^^M ' ir, TtmpoL n(.i - If.Tii-iiünj.Mfdini TIT-I ■fli; Tiiiion^-Pitpirfitifts UV.i If. TtniflPg-Pöftnit + rr.Ttrto» i^i-t * i r. TjptrLc» Itl-I Inf. T^p^o: Iii.' * [f, T^potm ifj.i * If, TipTiliiiin tto,T,tn,1.i *rf, Tir»^]« »t-i ir. Tir»n fit y 11,1 If. Tifllft )ö(.i It T«rnroon r^.i * If. Tjfthtf it IM * If.Tij-ttfaftäf,! * ir.Tircuqii*! lii. i .i ■* rr.Tiryti pi.t *ir.T.rcon«j.i Mf.Tilii 141,1. , '.lITiflliM iri,i Ta fTutTj. J.i, r ij}.. 1.1 + If. T«ip(« TM'i . »If-Tiu"«.! * rr. Tav+r«r.» * If.Tiyodt M VI Ir. Jy^otMi T0.1.>. e 'Cf .t . t ir, TiviqUiWa ir.TsTOlEinj 1(4.1 If-Tiupiosinfi« t.t Inf. TiKui 17;.I If.Trf^ctM I t lil,J. » ir.Triioi Jfi.i , tf. Tfcomikritn lii. 1 rf, TeiibittliB 'M-f tf, Tclifi t J f.« Inf.TelfVmit ti(.i • If.TtLe^oiofofO itpt Inf-Tilonb «r*'* Inf. Ttloi 14t. 1. e "-l»-* I r. Ttrjii ru fi . * flf-« •If. Tfnirifim •If.Tfnufirim n».i ■ If. Trninerim (tf.i ^K.TermTTi» "l-i Tf. Tem)i"i Jj-i •rf.TevJi rit.t tnf. rfntriiTf.f + ir.Ttin rfr.»' rf. Tkibriri in t.t tr. ThtiiiEi t f. tSAfi 17 t.* , tr.T^ttfcK^,J.t rnf.Thmfm iT^.t Ir Thrainuri ifr.i Inf.TlilftiHS.x If. i, i.fiw i. f .4;.' i. e ffl. ifitenriloa^-'- «^j*- '-i- » tf. thmmftirm iji.t If. Trn fi-ift If. Teuer lift 9t, i.r Jj-t.m rr.Tmü^ns'^i.i * rr, Tfuhoiig T^t-» rr. T>!iiDit|n.i If. Trtiiiciro I ' Tf. Trqoii!*iiM T. iri.J rrTfr*piM iCT.i ir. I If.Terrf^iTf TOT-T * if.terectiii: i. ft^ .1.1, »ff, Terrfrf h-i rr.Ttrfur 104.1 ir, tf.Trrnüt-l-t ■ fr. Tcrnirt tjo. 1. e iM.t ■ If. Teran ir^.i ^ sr. delliTt"» A^nftrilt .. e 1.11. i.s JtU» Tern del ftioco 1 'ft-i Tf. iletliT< e • [J-.TihaiiiJ.i f Ir, T^func irs.i J + Inf. Tif i-.i/i ril.i * ir.TiJor Jj-, e ijj. * If.Turtl I[x.[ * ir. Ttj;» , [q., Ir Timimfi iSr.i, rtli.i Inr.Tis^i; iio.i 'Tilfturt jil.i * Inf. Tijnof [jo.i.e rjr, t.a iM.i rr. Tin jjs.t ir. Xinci 1(0,1 If. Tim ] ji. i,e iTl, 1, eajo, !,l, Hfc, eij]. t,i * rr, ifsriiTsrmftrfffo [rfKii -Jr Tin i in •If, »(»Jli TprrJ fjJJ ' Jr. Tiuctn««;! 1,1 • rf. tffil» Tin* di Pipodi (.(s. 1. t * lf,Trrii ilejii S»Ei t^i, t ■ tf. Tum dtp» 14,1 * If, Ti-rrry ti.i ■ If. Tercli fl.j - If. Ti?rtö[fn rs.» ' ir.ltfte 11.» ' I f, Teirctiru^tifliritt. 1 I/',T*rrtp-}lii iit.i. f »SJ,i Ir.TtogluSi t^f.! i-------- I'iCX''^"'''' '^J'* ir, Tirry ji.t ir. Tiro iJfLi Tnr.Tirpn it If. Tirmnbi If.TiiTfrJJI rt.J If, Tit,njii.r * If. Tt>bu(iiia ij^.r ir. Tolrn f, C J f. TonnlioyiTlfi iS ■ir.di S, Tomuiirq ti, i.e lai.i.t- rioi, I. r if(. i,t 'Jt f. e isi.i "I^Tundoiiiiiii 14J.1 ' rr. TonJoiif iiinfisn ii^i ' tf, Tonliia j * If, de Tanntirirn tt^.t * If,Tonfi JJU.I,* ii|<,i * rr, TopatioJiTjo.i "If.Tooui Tf.l •ir.TöreiTdj rrTotceiJo "If.Torc ijT.V , Ir.Toro lar.j ' Ir. To(0e4i .. tf. Tot« diCil io ji,t If. Torre del Fir« fj.i I r, Tppre 4i S. Vi ru e njo t jf ,t If. TorrJr^iii f j j j * If. TurririJV^,! If-Tortpii ifftj Jr.Toi-toriiSf,i * I r. Ti.-tfu1 r )■ 1.1 Ti, TorrulLi ifi.i * If. Taruj^m tji.1 * If.Tarnlir 1 * I r. l ir. Vtitinoe -TM. r, « Hf, 11 j.t * I f. Sorto Vmra ■ Iff I r * ir. Veniadidii ift,! ' If. Veri ij-m * If, Vtrimilt iji-r 'Ir.Viretlrf'.t I " If. Vtflrt r^. * If. VTtrcftt itt.r •If-VTHh» M.n * If. VTTti y .1 * If. Vxanriltsni ' * lnf.V»niiii 4T.I *ir, VVttrd» ifj.» *rr. Verde ij. »-t «f- i. r ' If. VVafert JtVirCi ror.i ■■ If. delliV*«» ft J.! I i.f tff. t * ijir Vit h« iff.± If.Vnlri 407.1 ' If, VxjTf iJ4.> * If. Vlipim iit.r.l If,V»ljyr 11,1 ir,VMliJ[ Cpnipirn« 17t, r If. (11 I'ompit;« t-^.i - Inf, Valit ij.t If, VilJf ir.VniKi iflt. I If.Viiidiliite^f,! -If. Vinden 'If, di'Vifftlll^f.x *If.ViR:» drfugi ijt.i. E ijij.t * If. Vtrpn J7-1 ' If. dfgU Vtfflli m, I,* 147 1.1 iiSfi. t.e iti.i ' ir, Vciques 10«. r.i * rr.vdtrjpiiK.i « Ir. VrtvRio CtffieLlo 11.1 ' If. VecfAlo MJtfiutt V-*lr. VetlelJ^f.i rf.VfgUi 141-' >44<< * If, VVro n?,» ft,, ■irvcrcer rf.r 'If. Vprr,<(rr-ri.i • rr. Venn >rJ.f ,*ir. Vemoltfn FT-» ir. Vrxijf 11.1 If, Vitliaro iii.i.^ * [r.Vitcolll'n.i Ir, U; Viridfll lff.t If, Vie i" rr. Vierjngen t^^.t 1' rr. Vilterinr I* If, ViliHiJT-i ir, - ir. ViJScttrmifT ffl.i . ^ I* If, di i. Vrnttnio <17,1,^^3.'* If, VVilLomi 114.» • It VV.Ucri« f f. " Jf. VViJclier«! i.f rf' 1 ■ 1 I, e ft. I ' jr. vv>n*r 119,1 ■» ir. VVwrAy ti,i If, VV*fn4C,l tf. VVerr^wjy iftj.t ' ir.v\'end.stiic]di}r4,* • ir. VVfft-VflOrn fo.t • If, VVenJi IH.I VVldro If, VVi»lftV^-IJJ!to iJ),i • If, VVifftnjgcji jo.j. • ir. VVigrtfttdoih J 7.J ' ir. VeJit i4-r,i fDcndrn^Ci r If, I.«1.1. e^.T. i.e jt, E.f. el^.E eif.r.i.tf^.E.i.e 17. E,j. r iS.i.x.e tü.t.i. e 1«, (.1, t n,f,i. e eie- 1,1. f 17.1,1, t \t. e jS, 1,1. t ji, i.f.«!^), 1.1 If. Von Dtj I p i [[Oil i^ri.t If, di S, V'l^neiifa 1. t- eiso. I, r lii.i *ir. Vjfingjrt- JM-I •Idf, ViJlpi r-H,i If, Vililitti.i If. Vitiliam J-II. I.I * ir- de- Vicnu Ir.Vittotli iii.t,i rr. Viviro 177,1 If. Vine Iii, ' Tnf, Vllirui fi.c •ir.Vliertftifi.. * tr.Vlirlindt ro.i vr. vjionndjo.i * ir. VnytTit-i * If. Vo^Keh J7,i * If. Vtjliu *lf.VoTciiiJ '1(7.» * If. Vallinjq«.! " If. ViindJO (i.i ' ir. Vaniiedei4-c If. Votn J«.X ir. Vfajraiiii ifi.i.'*lr4,t ' I r. vre 14.1 ^ ir. vekfOii * It, * If.Vfedenit * If, Vfsi™'4S.i-i If-Vltifa»S-i.cr03,* if.Viiti-rr.i- rr. vvi Im 1140.1 ir-vviriicjo, jr-' * Jf.VVolferfdj^fli.«.!. ■ir.VVolin 4<.r-v -»If. VVolJin3fc!it.VVnifcr • ?f. Vvorn T«.! -ir.VVtJiOTrr 17.1 ' If. VVtftt .4.1 If. VuhCaiRllC J7.1.t iDQ.t I r. VultinJc c ire.J /If. XäBlTtl fijl.t F + If.'.XiBjIiti Ir. JCirnovif» 74.» • If. Xenotctlin tjit If. ]firoc> 4.1 Xi(OB iqiJ.r ■•If-Xileloijr.i ir. l^imo r4)-'.i • ir. Xintum 141.» • ir-Xu(*i(4.i •If. Jtulloijr.t • If. TculiaWl JJJ II. Terr* ttivi •ir-Tktfl.-,.» * If- Twijonrnu* (Jf,T * If. Tgncntn^iff.» ' in ZtbiccO iri.i tf. ZtcySrloTj;,« 'fc,* If. 7.1 fian 1147. + ir. dt| Ziirt 10».* Ir. ^intbi» irc.i If. Kmn i(j.f 1-^.1.e 1(0.1 . I.e tti. r.i •Jr. '47.'-e •T7,» If. 73ri r4<.i.!.( * If. T-Mm* ij7,i I If. If. 7tiill. i.e ijl. i.f *ir. leiltfl.i 'If. Zfbu 11;. I 'ICZeelmd I * ir. Xtilan 110.1. t (17.1 *lr. Belinda ]]. 1, e fT-i ,1 h" ir. NvDTt /rliind« lifo.!.", * ir. Zeknd M.1 * If. ^«Jinditit 14.1 ' ir.Ntiova irirbi^jj. i.i. r ]t. r.i.t ^i-r inf. EtpSjjrii iii-i Inr. tepJitfii i if.i I r. retbi pi ' ir, lertcbo j i!.i Inf. itiiphii ira.i Tf. if, irrifnro t]<.i If. «Ta ;ci'.i * Ir. ityljmd iT-i + If, itirrifilker n',: * If. zrintri 147, r ' Jf, ligirf« t'.i If, linHiT^c... .. + If,ijnn* 14.1 If.iipingic i4<.i If. iliiin tfc.^ ' Ir eobelli lie. t,« t;a,i I f. xcttoror* . 1 * ir. Bit™ 1 jf.i * I r. lubur 1 * ir. 1, ^ rj-. '. e ' ir lutcci I Ö Giildecfi 1«, liS Ir. tuti if^it-+ ir. O N O M A S T I C O DegJi 5cpgli dercritti nella Prima, e Seconda Parte delMfolario, Difltmi qmili di queßmliima con tt^fierifmo di tal * fiftu da ^mlii ddlaprim^, cheJonoßnZta^HerißnOjrjealtrofegno, Sf. itbflrcidgi (37.1 ' S«. \t>rcllo if^.i S r, .i Ji i tenli Ä i t' IfaliJi Cw. fu I>f.1. Sr. dpH'AfivIl« iii.i $c«4atighe rif.i Sr. Agi^Ii« iH-i >f. Al(Wfp 147-1 Sr.S.Ainiino 14.1 .x^ e irj.i 141.1 Sc. ^Andrea Tfr.l K. Andrei del Ptlijo r AM ■•'S!, AaiiOElietTi.i Sc. S. Anrani,) iif.i Sic. Apiiiij^.t . -St. Amiltre iti.i , tic. dcU'Afiuo r47,i .Bit Se. - " ü«, £»«eau tri £ Jancft jd^t. Sc. delle Hiltti« 71.* ÜcSinc ücejti t(.t.e «t.t Sc. »ire(fl« , 7 .$c. ^inue nt.-F .£r, Xlifcan St. fobaji li^r't . 5c,TFF^cc«ni crt-i ' Sociftese ti Vteroon jcl.t h. Brrfcon.jai.i , ,: Sc, ütioni 141,* Sr, Euan t^oali^jio 100.1' CniUrd.i^fbi - .' ..' ' -.Q- \ - . 5«, Cilipgijiijtn ' <• St, Cilojcrl if-T-' S^.t.'ilmtirmiioiiei jia, 1 S(, dtitriiiiJr;di CiTitioiai Sc, del l-^anjli." dJ Kui'-^rid rj*.: ft^idf (^14,1 Sf, L'aJiiip'«ul* * Sf.f-Tinitulri isi Sf, dcl-tiniU Librel jo^^i Sr, jlCipa db Mifipin iBf.i ' Sc, Clirsrb« 11(1 Sf, Cttirfdi Ji.i.f Sf St S CiUxn J^T.i et, «JiftcU« del .Vovaiif.f Sc. Citergu Sc, S, Citrrlna T41. r Sc. CmusU ISO,! r. Cct^auris ]40,r St, Jr*(;efiH 171.1 Sc, ChimeTt »41,1 fr. Chion fl.r Sc, CliiirluiSt»)'-^ ■ Sc, CifcfijD i^D.r Sc. y. Ciprjino 114, f .y r ; r. 1 Sc, j- Cieiseiice 147.1. e iff A Sc.Ciiiijllo iii,|T,i 4r, (Tilin Catfaidl II 1.1 Sf. Coribiirnjt.i St, Colol^lii Af.i V.UJviJin iii.r Sr. CondilsAidl J Ii, t Sc, dt' CobifU iiV.i Sr.-Cärtdt t4i,i Sc.Cotne;ot:jä7.i it, Ceromti ire.» Sc. delltCorrenrliJf.i St, de'Cor* II 1,1 Vi Cllitl llM.t ^.«rMflii^r.i jt.O-iftliiia itt,i jf, (JtrieJiri 171.1 ir, T)ii<}f it. Di*r St, Tliimince if, 1 Sc. dt] Diayalo Sc. l>oi Sc. iJoniuiii^r., Sr. l>elicliio [73,1 Sc. Döraiu jc7',i Sc. UltfCinert 1^5,r ic, Utirtnico 144 Sc, Fand if II (nf.T Sc. Tiirmn 1,-7.1 StvFrii:tlli]Oj.i. - £ Sc. EcJi;i rif,j if. Ejeo Sc. ügilll l^.I-Sc, tgfji ipo-t »Sc. I-rdlioliii44.i Sc. IjIthini iSi.i Sr. F.ffoaii.ipj.i Sc. El» 147,1 • SiT. HnoeiiJ,, Sc.S. Ejüfeiaiiirrr,»' 5c. S. Clbrirlld ifr.r " iSf.Gittniflini.i ■ Sc, GiidurojtntHKii.i Sc. [4.] ic. ü ir^ta .10«ntent> Itf )Q4, i GitiionOritnrile jsj. i .e r.jj.j ; * Sr. ilrGiiirt tJ-i,i Sf. Grnci iif.i Sc. Cjtna ,1 Sc, Uiadt^irrs Sc. dtl Gjginrt 117.* Sc, S, Giargid 14^.1,« ifi.I,^« -■Tl. 1 Jr. S. UiFoUtna i^i.t Sc. G.irdtidi f i.eijg.i ,Sr, (jtJK) r47j Sc. Sc, OomeniiTc irft.e tjt.f,i Sc.CriJetii:., Sc. Orni lit ji 1.1 ,$c, Ouj'jjDifA iix.i ■ St. Mitrir jio Nuevo i Sr.i -Sc- Nai-irll» Vetch/o iSf.» i-ig"«'" 'tt'' -^c- JVaTirii» Vercitro iHf.» c, Limcrrii d< Mnitcinc iff.t Ne;ia yjj.i t. [.«ziirtrcu G.-tndf 14-.1 S. Isitcik. ^.ij. (, e 1I7. ■ Sc. Z.irci!ili 1J [ t 'ff;'. St. Sc, dij^tai/.tfl :tii.i 5r. IrfrMt lOi.i I.eüiKinii"!,! Se. r.fitTi j^i}', i i Sr. ("Url,. 147.1 St.Libiufi tiT.» 'ikc-f iiui'[^i-.i Sr. I.ijctiTi !.((, 1 . Sc. t>riii .fo.H Sc, I.U(iiV4£ij4.r I < , OicUiit p.t Sc. Lylhd 1^7,1 ' jlc /<4.1 -Sc.tun^hiiciiuni rjc.r.e tfDvi St-Orf.Iiii L i,,7.i irj, 1. t, = ij, O Sc.Fe ti jli«ni 9 7.1. t Jtoo, i * ÜC. FlrjlLani r)ri,i Sc. Farionj lll.t I jc. FirSfriIi3f.T ^ Sc. FriFili^ tla.t Sc.Fjarllrilo.i Sc. FliiTi Hill Sc. Foianitult iif.i St. Porca iff.i „ S«. FcrmicLi lOf.r ' Sc; F^riiifbt di Gioffetttt ' Sc^, Ki-tgIcTtt Kl.« ito.i ■ . - ' - Sc. Fornücte dJ I,inttdöAti ' I no.r it. Iloritiifqi ■ ■ t Se. Iipft ipa.i Sc. IlKO Ift.l Jf. toroicltlle dt,!"' ^ ^ri WlleTormrtoJ» jifji^ '.«■t J. St, Iihjnifttii.i kt je. delit Mtdonna lof.i.e 1 fi ■ 1 . DfiCl. 1. C 171.1 *Sc, Miironifj.i • Sc, Mtipele ifi,! Sf,MM4TEiiiT, 1 Sc. Mitcmi Sc. MirCtfli it,r * Sc. Ption&i.i Se. Ptti^EidhKJlf.i jc.PeiiiiiU 111, e 1. in.» S«. FeiiipidelJj St. FcTrijtiaiu) iCi.i Sc. Petiini 147. i.e i^».! St, Plipci Iti.» (c.S. Ficr. di Ntmbo r4i ,i St. i^iecti Liidi tof.i Sc, Pitfr» N»»» ii|.i Sc. S, Pinto If 1,1 Sf, Piiiaftlcuae 1 iTrf ^t. PflU-cUJ itf.i It, Pgao Ifgu ^e. de' FatcelJi itr.i SctPorci löo.i Sf. l'ortAg i^.t Sr. Poro 190.1.« 5c. PotehL ijj.i Sc, dt' Porri97.i Sc. Ii Perm d i N'i-trtrino Uj Sc. i^.r Sc, FiiftonirEQ .1 Jtc.PrcVfnillc iSj.i Sr, fturtrdiflfis.i Sr. M/if 1111.1 Sk. ruaii It^ili Aiboei Jcn,i <3. fl Sf. VathioTj-o.i St. KicoiKi jor,i Sc. Uw 115.1 ' it- Kor. de c:irm'rt •St.R[)( dt-CoiMhCAillF ii,! ' Sr. iloclmPlicK Sc-Rofriiiji.i St. Romtni lOif.j , Sc-dr'llcirdvni Ki.i • S[.lIiiJio;i7t.i SfvKidiiiEii.i • Sr. del Silbksne t^f.t Sf, f^kpiatiri.t St. fatiffjci (4».t St. ille fip^mw St. fiftno 1*1.1 Sc. fifoni 1U.1 Sc. fafiCi tJII.L.CtA.1 5e. fotda [Jt Silbi 1.^.1 • Sr, tovfr^ri i4-T ' Sc. fouvigt* 44. L Sf. ftE^irrf 1C111 Sc. J>IT<' 1 (r,I Sc. itridiDCE{ Tti.t Sr. fu ^ICiiii Jf-^.s Sc. Tigo.Msjd'jC7.i ' Sf. Taier|ai;e St. tiifenico d'Aibe Sf. rejiDufti (Kj.t ir, tcuii Villi ito.i Sf.l, rtodm in. r.i Sc. cciineo rrj.i $c, rcfli ]ii.i Sc. t«JIi \ Sc. rcrredi Mitisctn ttt.r Sc-tetTt diRwijliann ir4.i Sir. di tti^ali/fhT ■fljcvraHD il Porto di qiielii, Ueti«f4(), ilj.i V Se. Vim !)«.■,« ijg.i Sc.VeccHii77.. ■■ ^Sf.VtrtFuitfC.t Sc. Verjada If0.t Sc. Vcrnrc* 1U.1 ■■Sc.Vlfiiij4V» If, S. Vitci jf. dti Vo*e igo.f ■ I Xafniii« XcTO^impaH.i (if OP* 1(1.t j t 1. ' 'i ■ f >t m -^W. . ' ' I h t, »J f.. . i-.i« 1 - J * : ., ■ , -t fc; ■ 4. A » l ^ - ■ i . ! • , IL I 1. i t f I IN E. ' 'i 1.. 4. *. ■ i ■ ■ PdHn'int, di trt Torti ^ cioc hianco dalle Api , nsro dalle Carbbbe , ^ /w^A'.r roffo dui Zuccaro. Non vi mancano Mmcnili, eGemmc pre-'""tiofe, comc Alhms, Stdgm,Ferro, Z^Jfo, 'Agate, Diafpri, Sme-■ ■'if^ianta raid'}-, e la Pietra Arrilmnto famofa, che fiUndoft comeil lino , ^/fl^ ci/^ fbrmandofis rele , fi rendono incombuAibili , anzi Ii lava-no dalle macdiic col fuoco; onde gli Antichi, qiiando ufava-no d' abbrucciarc i corpi de' ]oro defunti , gV involgevano in dette tele , per confervaiTLc ie ccnerl. Vogliono, che A grip pa fofTe il primoj chc dalle fuc miniere cavaiTc 1' Om , cd il Ra-^ h^SS'ti^ ^^^ Civile Črufocco fi cava il Fkmh . IPafco-Ii d'Herbe niidrifcono Tylorit^nt di grafleiza rale, che la loro carne fi rcnde al mangiark ftoiinachcvole / come le code loro Tono di ftravagante frizura , e-di (Iraordinaria grandezza ; ma le lane nefcono cos'i fine , chc ne fanno Ie Pannine piti fli-mate ; come pure del pclo di capra lavorano quel CiarabcU lotti, chc foiio in turte le parti della Terra fingolarraentc ce-iebrati, Benche neOliti Porto efFetdvo naturale habbia T Ifola » vi fono perb alcuni fiti cos^ ben coperti , chc poiTono con ilcu-^»ftHavi ^^^^ darvi fondo i piii grofft Navigli , coine il Famagofla^ , P» ttisv,. Limifto, Pafib, Crufocco , c CerJnes ; onde conti- nuamente vi approdano Lcgni ■ ftranicri , che facilitandolc il commercio, vi moltiplicano Tabbondaaza, c Ic ricchezzc , co-si che nei tempo, ch' fe ftata Totto il Dominio delJa Republi-^ttWw- ca Veneta , nc rirraevÄ di Decimc ordinanö , c di Datj ogni anno cinqueccnto mila Zccchini; c cinquanta mila in circa ne haveva di rendite il Clero Latino^ c Grcco i Molto piii ncri-cavano i Turchi, perche oltre le ftraordinarie angarie, fi fan-no. pagare da' Criftiani let Piaftrc annue per tcfta , lafcian-do oro percib libero Tefercitio della Reiigione . Ma neli' etä primiere tantc, e tali erano i tefori di que/l'Ifola, che Cina-goQwiff*» ^^ fuoi Re fit celebrato come il piil ricco de' Rcgnan- ^/"■'da ^ ^l^ando neir anno 56 prima deIJa vcnuta di Crifto , il iamofo Catbne f£i mandato dalla Rcpublica Romana ä pren-Hcitii, da derne il poflcflb , dicefi che ne trafportafTc ad arricchire'-l' Era- C4fMt. ; r^ ^ 11 —____________^-i- ■ la prima Citta , ( ä cui die le il fuo name, chiamxn-dola Ch'itccn ) nclla Merld'}na!e JeH' [fola Tul Golfo cht.il'Ji- hoggi derro dcilc Saline ^ c la fccc ihu refideiua Reale ; ^ctlf"'^"' me pure fu Rei^ia d' uno dt novc Re , che vi dominava inj tempo del grand' AlclTandro, che git do;-! o fp^^da mira bile per la tcmpra , c per la Icggerezza . Li refcrr) :inche celebix- il Filofofb Zcnone , che in cl{:i h ebbe i I Natale , c V Atenicfe Zft^teFi-Cimone J che, cfTendnvi mnrto, hejb^ dajali Habitanti culto d'Heroe;ridotta fin al men te ne! ripienodi GiarJini, e d' ogni friitto ^ era girt Fcudo di Ciiiarione, b Garite Lufi-gnano , che ne ta pri vato ^dxill' ultimn Rč Giacomo , e po-fda da' Veneti vend Lito a IIa Fam-glia Padachataro ; mä doppoche i Tiirchi H fono impad:'on:ci del Regno, no-i re;la in querto luogo , c lie una Tur re diroccata , ed -.ilcvinc picciolc Capanne di P.il^ori ^ e di quelli , che lavorano nelle profTime Saline . Amathus fituata anch'eHä nella Sponda Mcridioiiale vicino ä Capo ddle Gatte , con bcliiilimo Pnrro fhtto dalJ'arte, era una delle quattro Gitta dedicate alia Dea Venere , da cui fh^^fß^'^" dcnominata l'Iibla . Fü eretta da' Fenicj , ed hcbbe il noms dalia Famiglia di Amath Figliuolo di Canaam ; h piu tofto dagli ftefTi Fcnicj , perche ä riporto di Fotio in Teopornp.o Atnatuij furono cbiamati i Fcnicj . Altri han crcduto , cbeii primo nome ■ lo riceve/Te da Amathone Figliuola d'ErcoJe ; ^ b pure da Amarhiifa madre di Cinara, edAvad' Adone , che in eflä veneravafi come Dio ; cd Ovidio favoleggiö, che Venere fdegnata con que' Cittadini per havcr trticidaro alcuni Hofpiri, Ii crasfbrmafle in ßuovi comuu. Rcftb poi annovc-rata frä te nove Cirtä Reali , indi fatta rcfidenza de' Djchi. Vienc creduto, chc ddle fiie rovinc t^blte fabbricara la vecchia i-"''/^'"' Limifsb ; vedcndosi tutfavia in quel iito molti avanzi di fab-brichc antiche aflai rigirardevoü. Paphos Ja vecchia , b Pahpaphos edificata da Pafo Figliuolo ^^^ di Pigmaleone prcfio ä Capo Celidonio, ccn portosicuro, an-cb'eflä confagrata ä Venere „ e residenza Regale , Ma il Re Citma, PhtEttifia crp^o , fKuT^iS. rio di Roma 500 mila Talenti d' argento , ciob ^oo^ milioni di Micenc Agapenore Prefctto dclT Armuta di Agamennone , doppo Ja dirtrurtione d i Troja giunto in Op'^o ilibbricb nn' aU tra Cirtä > ä cui pure diede il nome di Pef^hci > g fCi poilbdit-fa da Lino deJl) nove Re . Haveva un Porto bdli/Jimo , mafl^p-s^v hora h guaflo dal Mate, e come i Veneti per dubbio tradimenti diroccarono due Callelii , che la cull odi vano .cost poi fono cadute Ic fuc mura» c le Cafe, ond'e ridotra in_. äbietto Cafale quefla , che col nomc di B^jfo goticndo il fire-gio dclla dignitä Veičovale, &rtata ncl tempo, che la poiTede-vano i Criftiani, una cofpicua Cirrü . Fu ancora Patria di S. Barnaba , il quale e/lendo ftato de' primi , che rinunciando Äp^^Tfl" a' beni temporali , volle ieguire le infegne d i Gesii Crocefii^ Co y coj portai-e a' picdi degli Apoftoli tutte le fue ricchczze , ch' crano molte , hebbe T honorc di cOerc aggregato al Col-kgio Apoftolico ; onde ritornato nella fua Patria , c trova-ro j che nel gran Tcmpio di Venere , con forme V invetcrato detcilabile coftumc , gli Huomini, e Ic Donne inlicme vi Ta-gnficavano ignudi, egli poftofi in orations fece cadere Jepol-to in miniitc rovine quel Tcmpio profäno j ed mtroduße la_) di/a^Ttfca-Crifliatia Rcligione prima in quella Gitta , indi nel rimancn-"-re deirifbla , dovc fu poi martiriizaro fötco 1' Impero di Nc-rone uell' anno di CriEto 61. Prima che Agapenore fabbricaf-ie in Pafb il p redet to faniofo Tempio , Venere veaiva conj c^M» parricolari bonori vcnerata ncl C^VitWo Gjigo j onde LIcofro-ne Ja chiamb Go^gcrum Regma y Stefano Tinritolb GoJgia Fems ^ e Theocriro in Adonia dice, che Golgo folTe nominato unFi-ghuolü di VeJicre, edi Adone ; e Plinio , che niimera in Cipro quindici Citfii, mettc per ultima Colgos, dclla quale per6 da' piü Moderni non vien fatta mentione . Cythsrat 0 Clterca, dalla quale h=bbe Venere it cognome , y La fua niimcrofa antica popolatione ha per lungo tempo poichc condottavi dalla Ci):tä Afrodifia fü quivi nudrita , ^^ TOm^^fr-. -________^^T** _ l___ __r. _____ . K_____ _____I___I /*.—!, »^fcl^T-^l i rt rrv^j-^Hi r^^^TT-'l At firtrt. TV*'*!-. ^ di Sc udi Con i-ari nom.! VcfitlequelT;' iroli dagli Antichi cunofciütl. Cftih;t, b Cii'ti/i74 Ii chia^ mai'oflo GiofcEu, ed altriifa Ctthi/a li^Iiuoladi /ivan, c Pronipote di Hoi , che doppo il J^nnmiiff^ (Tiluvio fit il pi imo i färniar. i Hanta , fome fi ri«va auche da.1 Gencli c. tO, cd i popoUr— Ttnt! dtH Ij,^ fibb icfincfovi laprimaCini, b cui pur i{i«Jeil füa iioraic - Corae p^iii rtchia- IJtiia. ^ nabnu'hcliCilicia, dacift füi/ei inviilda 1'opiniouedi quelli^ che *ffermirono flCe« Ceftifo,* Ifola perla vioicniii dd Maredilli medefinia fticcati ■ I^fbbe poi i nami dt Cb.-nma, ophisifa ^ e di C^fji/fm j 6 per Ja quaotitidi cosi fttti Seipetitj, che vi /i [j-ovairano ; ö opbtufä^f meglio, comesfl'rinmno PlinJo^tStefunoidaTuoiPromoncotjj che in figura di follevatt Cffüßim. (Jyi ni Ij fjjiiio mjlliuifrjmente ^ppifirt, come purecantö Üvidio Ai^'Ke it!t! ^mir.-o ^neta/am fuiSuj d/ptt^ Ctmu ro. Meljj' rret-t era: , ii/a^i etiti/t nst/nn rraxirt Ctr^ftt , tno'fcji. Jttkjitiar.ih la chiimü Sttabone tJal Tuji pjomontotiopii octiJen tale, ch'l atifhe iL Atboman- plüfubUmc , b pUrcdalUClJ ti tti tal nome, che fi eiettadl Athdmilile Figliuolo di Te-fco, claenffjbbrici pure un'alt ta uella Ff^gia. Nicoitratn la nominö 4/^/i/ds uji pro-Ajptl'tt, fond I 111 mo L1/;«, e^liptfci abbontl;(ti[iJlimo. Cy^w» la difftf pure to (IHTo, alludfndo Cryptifa, itjj fua bafli forma, onJtfnon piiicfTert vemaJcone , /V^i ill, ch e V i rc£n iV, e v i c r t fl i- un i i 11 i fan lo fi. Saf/imi lij fü da Teuc to Fra ttl lo d' A ja cf den o-Sufamtnia. minaca, mentre cJil Padic Tt?limone fcac^iato dali'llula SabmtEia nclGolib d* Kpgia , (jiiiv; licoveroJl, c vierciri t.i Q[|;i tij-uardevtiJcdirllo llciro noiTit. L-tpirfbej , 5 Lfipathia niedtfijiumcnttilaimadclk f-itr regie Citi;\, cli:; godev.i unitoad un'ottimo Portouii' Atfcnile coii cofpicuo , cht. fiiviunJu ^li Ilritnierj ä puitirfi ad jnimirsTlo , vcni^ra con r«Je(ifcaJiooc i i.-]'j Cdlliinifcio/jtchE/riJTia. CŽ/j-j-c* da CiEera fua Mtfropu] j rdi plü cht-a It I u Ve h^vehdo Vtnefc fjtto függiui nu , diede motivo a' Pucti di cn.ü Kiuh cfii. ap^ ptllaräa , Mir vi füno um nent i .Vn'ti i>rf , rht I haniiü chiiimata ^'/n-niVfrt daTinicJ, fiit Ja CC£i>p:ir(iJio . M.'k tini.lmt [|te ,^-d uriiiverfiilnK-nti: ludvlta CÜ'RO, llo;i jinjTud'iUln; ' I-'j^Liuola df1 ReCmavit ,c.;nicaicun'h::rinoprcccrodti(rcrma[eifti dal 11 i-Gm rllhiur,!^ Cink Afrodslii; ijdalla llf.lTa Dea Venere , the iij Grecd KvyTit; clujminij-a ; tda'C-ipiel(i ,ci^[.'flum>.Ton vi iialVoiio mi ccnfoi me il pJttie di Stef.mo , d'KLflatio , dil iiochifri, cd altri huurtilrti crudili di jIcuHl- Piaiiti; Cypftj chiimaic ^ dcllc riiirjli liim-Jiiamcnte^hbdn-rlii , C^itilc pi üdln (jlia Ftfri j che non Ibnu gü il ld;;Ll[lr(J, Cdlllfi ijturji hjti crediuo,mA jltrti iiure pillodorofo,0 piü lx:llo,dl cüi il migllort nafcc vjtino al Ni-loj- il ftcoiidu |u'.j£[i tfcHL-qiitUcj, cht fi trova iiu'Giardifii d'Aicaluna Cilti della Ciu-dča, fd il tcrxo qiiffdodi 1 l L-dffcb( an^h'illi la dicoiio Cjs'/Jkit , 1 Fr^ncLli Ciy- prf; i luiThi Ku&fss, gli Aj-jH chufmhir^ e g|i Jih id ickjtwr. i"iempito nentaibtte grode;, e famofe Citta , che furono an. ^udi^ fu-^^^ ripartite fotto il Dominio di novc Re ; ^ma la maggior /urtn^j^f^- parte hoggidi fono talmente rovinate ^ che non fe ne vedono nc pure Ic veftigie ; altre ridotte in piccioli Cafali non riten-gono , che il nome; c folo quattro confervano il titoIodiCit^ ifidtftti/i ^^^ ' Limißd i Nicosia y Fawagcß^ , e di eile Je due uJtime folc, c' hanno col titolo anchc la forma-, e la ilrut-rura_, . Cctbm y il prcacccanato Pronipotcdi Noe , erefle in qucfto Re* hora ij vedono i iuoi ^ntichi pregi in grofli pezzi di fino mar^^f mo fepoiti frä 1'herbe del Cafale Conuua abbondante diBamw«, bagia, e Canne di Z-uccaro . . Quattro Cittä fece fabbricare Tolomeo FiladeUo in quefl' vi Ifaia ~m honorc di fua Sorella Arfcnoe con dar loro il di lei nome . La prima pofla alia marina tra Ic due Pafo c hoggi-di cambiata nel Cafale Afä'me , dal Porcacchi dctto Cafal yj^ Aud'mo . Della feconda fi vede qualche rovinato" veftigio ful AfßTut, Golfo di Peotaja nel Csfale Lef^^rc , h Uuca dctto hoggidi Aaaaaa ^fjfan^ Ale^andretta ^ ab-bogcJante di Zucca-n, eBamba^e. La terza Mcditerranea ^^^^ era nella Contrada ^Tßttee ) Baffo, tlov' hoggi imidiAr.h jI Cafalc At^os -DeJIa quam piii fortunaf a deli' altre fi confervano i pre-' ^ ginelJaCutadiF^- ' fnagojia. In tempo de' Romjni f^t chiamata Amw^ußa , & Jlr/rntt. ^'»'»ofßei cJa Tolomeo , hej^tJi da al tri i^rf Avgitßä. Fpt -Wsm^l^ßf. " P/f ''«"Ti , perche fl^ londiu foprj vivo faflb , iicinpu6 eiifre iminaU , c di' Bi Lufigtiani fitu «11 d tre pit for C t con 1'ar^ te, C i Veneti finirono dj forlificarla , Le fue in Ufa fojio d i t^ro JJqüadrafu JtfJJ^r- coil grofTe, (he vj pofTono T/^a ^j;. panj« ^üf Cam al pari» mit*. .. ^. , . - » piü di Te i' ful fao Terra-pieno 5 ch'S largo dodici pafli , Un Cavaliere aJ di detitro sliiffimo fcuoprc laCampagnaj edaJ-lapartedittrr* tri Baftio-tii,edun Paraperio in quat. ^to pifdi d altsiia Ja difen- todcgl' altri , per-che frequcnte £ i I con cor (o del le Nävi , che da ogai parte del Mondo viapprodano, per cfTere la fua Spiag-£ia coperta , e di buon tenitorc: fei miglia lungj da tC-ioCi vedono le ro-vine deJIa prcdct-tai^moia Amathm a.far fcde baflanr« fuc antiche grandezze, Murium , cosl chiamata da Marico air ro fi^imtj. lo di Cijiara , che _Ia crcfletrc miglia di^bnte dal Mare, hoggid) chiaman Cafalc Marino, in cui fccc S. £lenaj Hadrc del Gran_» Coftanrin.o la fun xit bora Cafel ^rara , mi impcrfettacoji [aii difuguiili j eJ an^üU quo verlo marina, e jli "Itrl verfo tena. LI ''uo intfco circuits i poco ptil di due oiiclia 4 hidue Porre, una dftti di Limifsii, con dupplicati panti levatni ; 1' altrs deUi mirrna , clic rifporide imttio il Pofto, foimato con alcuoe Stcchedilii Mtura , ed ijucatu dail'artt, in modo > chcjion allargandorilafiiabofcapiidipafla^o, Ii cliiudei cattiia, eirejidofi (lato fopra una detle ^i^ofljia file pun te i tal'cfferro eretio un Torr J one i^Tii forte. Coti tuite quifle prerogative psrö ^ TuffW cofli-en/iecedere (jeU'anno T^ji all'Ottamaiia prepoten 11, chedoppo hai^ere 'xm Tr'f/ri. f ^ 4 rf^sjffo tecedeiitt c cosj i dif^ndettti di quello prcfčro il fo p racog no me d i Pifcopia. Voglionoalcuni , chc fblič fondara daCurieo Figliuolo^ Cina-ra , e Fratello d' Adoiie ; ed in tempo dcgl' Impcratori Gra- noti clierv^i £ran numero d'inSr räafca^utTunr gocda Tröwera pure una Citd trä il Cafale Pilec Santa Nepa, di cu: not; h vcdono piü anche le vcfiifiie. ^ fabbricat^ da Tcucro Figliuolodi Talamonc, come, xrr-' c dvctun^to , doppola diaruttione di Troja-;-difcofta'due migiu aa! Mare , th poi chiamata dal Rfe Cofta iaaiv dt S. Catcnna / che Tu in elTa martirizzata ; & hoggU di la .nia>Tiano F^mapßa vcccbia . Fiiori di eda v^defi il fito, UQi^ era la pugione di dc.tta Santa , c la Chiefa di S. Barnaba ApoitnLo ncl luogo , 0/bebbe la palma del Martirio , vi-cjnaa e .'i e luu Caveraa, h pozzo , nel quale il Cao Confo-brino ^vlarco lo gjtt6 iniiemc col libro dcgli Evangelj fcritti-di mano dell'Apoi'tolo S, Matreo , ritrovati poi per revelatio- J t U ilUUli^ J l„U lU Ll^inU'sJ "t&l XIM Lll. Iftl-vil 1 J 11' r I - 1 ci filda'Dachi , che mandavano in Cipro per Goveniatori ri- tempo dell Imperatorc Zenone del 476, ed in luogo de. dotta in-Cafale ; diftruggendo anche Crotnio gia groda Terra ^ npo[t' ov'erano condotti ä precipitar in Marc quelli, ardivjiio di toccarc il Tcmpioad Apollinc HiUte nella vidna'Sei v a cotiiä-grato ; cd in queÜo fito i Veneti havevano detemiinato di fabbricare una Forte^za , chc circondata dal Märe farcbbe ftata infuperabile . Oftenta perb tuttavia nclle fuc ro*,'inc Li Kiagnificenza di grande Cittä , non mancandovi Palaiii di beiJa ilruttura , benche dishabitati , eja maggior parte ro^ vinati da'Tiirchi , che ne vendono le Pietre , c i Crifllaiii ufano d'habitare in Cafe humili , e.bade con picciole Porte, accioche non vi en tri no i Turchi a Cavaflo y come iogliono p^ticare con moka infolcnza. Poco lungidaelfa hannoi Padri rrancefčani un Convento cinto di mura con buona Chie/a, che fä altrc vnltc dc^Greci , ed i Rcligiofi vi vivono d' ele-inofine raccolte da' Mcrcanti , che sbarcano in PifcopU , dcc-ta anche da alcuni Am^a^cifendo folita ogni Navede' Veneti, che approda in qucllUiSpiaggia dar ioro un Zccchino. NfJiutf ^^^po^^o^ J che vLiol dire Citta nuova, fu da' primi R^ Lufi-V*gnani edificata prelfo al Mare , in vece di Amettbu^ dilUutta da Riccardo Re d'Ingbiltei-ra , quandosbaixü in qucllaSpiag-fdegnaio pel nega to ricovero , contra il Tiran no Com Carpafia , e Carpaßum , e Carpajfo fondata fopra il Capo S. Andrea verfo Oriente con Porto , hora ^ picciolo Cafalc coJ Off^j/'^ ^ nome di S Giovanni , e vi fi vedono poco lungi !e veftigie del Tempio di 6arpedone Figitvolo di Ciiove . Poco diflanre da ' queda era pure un'altra Gitta det ta Eka , e ia groOa Terra ClicL-s J antico nome del Pronnontorjo , ambcduc ridotte bog- eu^^^ gidi in abietti CaJaii. Diodbro afFerma , ciie vicino ä Carpafo fbae una Cirtä chiamata Urama, il che Herodotc^afierma nella lua Clio , dicendö y che havclfe il name da Venere Urania , il di cui cd to trafportarono i Fenici da Afcaloiia in Ci-pro , e Nenno nd L.^. parlando dellc C;tca di Cipro cantb . . . -Ager ÜranstE Urbif, Ci^m celfo cmtmm^ polo , qu^ nonien adept a eß, P rop! et muiatos in. Ittcida jyJcra c'tvcs , AH a Argworutn fü" la prima Citia ^ che in quefto Regno fabbiicailero gli Argivi j poUa alia marina , cd hoggi c il Ca- tarum'^h-falc Accatbu. Aphroä'ißum Gitta antichifHrna , e fabbricata prima che re- xvni gnaflero i Dei , fenza fapcrfene il fonda tore ^ fü bensl fhrta riHorare da Giro Monarcadc'Pcrfi , ina hoggidl non fe ne vc-^""''' gia , lUVn^iiULu i ijt-^atu iiiwUvi-nj y k.uiii.1^ ii * imuiju , "peno , La chtamarono Nemcßa, perche ivi prima era un Bof- " _ , ■ j n -i- • i- j t n 1 fo , poi iu detta Lirrjßo , cd hebbe 1' honore della dignitä ^ AntichifT.ma Cyprj^ una delle Cap^t.h del Regno , fh al Vc/covalc ) crtendo llata adornaia con molte fontuofe fabbri-che di Chtcfe Greche , c Latine .. Ma il Soldanb del Cairo toralmentc la diitruflč , quando tolfe il Regno al Re Jano Pri mo ■ Fii poi di miovo rifabbricata ; e di nuovo anche ncU 1573. abbrucciata da' Turchi , torn<> pure in qualche parte a rimetterli, ed hoggidi le fue Habitatroni compongono ungrof fo Villaggio J che riefcc- piü ppjumedo , civile , e piü popoU- tempo de'Greci convertita in Cafale fotto la Diocell di Ceri- ra C viatT— nos y C credefi j che hog g i di fia un Villaggio j Comemo no-"'-mi nato. Mac^iria , che fEi anche nome delTIfola , fituata nclla Aia _ marina verfo Tramontana , c anch'cffa ridotta in Cafalc d i ' poco nome. Sußifle ben si nclla medeüma Spiaggia Scttentrionale neu lllpjll, HWOWl, j mifinii Idtiib]^ MWiilii ir miotl —: : mm'i I usEau PARTE MERIDIONALE DELI del P. Coronelli Co/iBOgrafo PubJico asjEirt ARCIPELAG If Fr^b % o OL F o Jp J icyoniiini Marc ^ C '' C , ^iTMiif^H^, if i, ; acte* i Hi. J SatlugUi dii t>,tth" juJTB DaL /ji^HwtJ J, i daU,^ Liui^t,, ^WAth^. han^ u t-iporhjfc ^t^ueitb FHtr^if lUtL, M^rn, ^ut^a "F^ofJTfj Ter-ta tirf f^'J^ Jjn^fro dA Cer^n . . Ji^ ..... "^V Za-ijji^ ^g^ ÜiitixpUj J, CalajiKUl ^ ftfj^ iTuiiniulü ... . ^ jfg ' ■ Ste iS Si linUj^LiL rt t'Ärri^^ . Siiant B-TMa^tia J, j MltJUi rrir Aujlji^ ..........ijjjf * L,ifiif Bwdal^ JVI,.^ s ^^ -^yj i Aß ,£s{ J, ^/jC ^n^fd d/ 'Konunua Jä. J^ Xi$ Balbt^lin Ji Fatrat/t J.„j rf/7 , --------- A if rf^J .. .....s^Af ,tfy tsH upuhttw utaft. lic rifc-Ai da! Xj^f . ' -PI (Bftr ^uej-tr FiOix^ f^'ahfi-r ni^ /f I>iri^m,c.ht. j-t fßutiiejra nIt ^un^ Inmt Artta nvAvtmn ^nur-Jraidf ttn'alttf t^H'A.rxifi^ljijjf ij Mat aralani^ Boc^i Jai itA i.r Borca de Sjioila ilSiim Ttrtfti!» , ^ c7 piti-b, ^Ofii f^litr-t^ytru' Ut "Hk Jr n-nt/rn& jj T*, hcl tg^f Ji jitfvh r , JiU *' / \ , T" ' M' ' ' ' ^«-j» Jh Crifrt' tT/iK. IJtfttif^rti.ri 7* eir^!^, rf D ^^tC tr etmf^ ^fusfir * 'i f .Alllitf t Vjl^llfillJ I, ifia fi^ja'j j^fjT-i . C i' r/ dj Maj!- i? J A. J-Atlf onr, Anaiaoy * I ^r^ti ifa Thr'^Ai tf Vfd, ; /Vjji J^lCsetif^y. .'•ir-- A I, F iif i e-irriJfit^t' ./■/rJ h--.: 1, XYUji T NjjWI rfi-Rottvüiij J:^ C^vr^ Arr V- NT / > ■ Y^^uylicciim JUm^e [ J*ltfI'tt Ciilaitf^f f » Urr^ttjUar nt*rt j rrnic^letiirtf^jfm^! 7. J'' -fJuiJjr Ar ,rt, Ij/ ^^ v. A Ri. Kl \ \i Hit Jfitiff i.CeJii«) ^r j/ir cl ttiai«. M I N'-^ Ih J*'.''lil,.' jij^fr^iii .1.11'Ji.*!.. J, S J J, Ojftitfj^ ' ^tfi^. i 'irrrifinjJ ./VjJii, /"fx/il-j^lJ , ■, v J , i-, r J , \ph -ittJit, j.-in.^itt.' fi L J-J-1 H^frt^- -JJ . JJšr*-»!' 'L' / l^il Jj-J . .f tjj.f^^arntcfTtc^ü^ /'/rjl^' t/'("»JI.-it, inJi jKi/jut' r CI ti i J Zrj tV/^Mii/ T ^JtJT Ijifidvr hjite^ /K D J ]'*tltia B JWnU, rhfCt.T^^riti S-riiie LAfucaii-rif I Ur J.A fem' i^^J-tWi"".' JTI-/ f I(Jo (■ /vu/mrff JaijTu-»■ACT*/ irtTil^tiUt' Jltf v/ f J? ^ J - i 'rt t-Y-'- . •* 37 Udlx^-J LT J-JI t. Gr^iTo JVlartj, (liAiiciij S + iT .t^fttfc't t yr- t .Jvr i' J .i F.; PAMl i/ti \ JUittnulftri. - "t Jw/^ ' o- MiintiiÄ Mil -I.Milo^ Itf ^fur IfclüJ 'T M--./: 1 iÄ I t^J C 7C T pin * CAAÜiftefif ^ J'a^titi J^üttt id J tf " I^nj tjii it l^Jtt*^ part tat KffÄ? ^ "Colp C Juna^ ^ \ «i-i L-Vv «.^af^i^ f- O /{'Am * C 4.1'lv 'ji*^ ^ • ftr/f^ CtTIi Ur ^ r 1V ^i-TJ I '"rf jf^ 1 jhr^aty" r- - ■ - ' ^MKß'ilti S'ifU slifii^ n -. J fv^ 1 I'lppitltlJ + V Mi r A Ji- 7: /? I (^■X JiiiptittJifd ih O CamirXff 1 ■1 c A , J? (JiA h dl C. Rampani, ■ ^uajjitf dr FlcoJ> 'Uja' FtAj Z" (t najt lie VfV-l/A^TiT rit^f t'in ael i-ffß . jßf jr.;*.,,.,,« fcj^i 1 h .Vi'*?' i/rf ^ltra Ur Jejh v Wif Aiytui, cht Ift /ÜF^J »W ■rj^tt*- wn Tft^te ^nprrio A ^(f.-SuAa^iir rttt iS^t prvnje a ntt r' J. Jiifa ^ If^tr 6 tvtjfpr,e ntl nTii. KKi^ J J/-,/«. vÄf nepr^if. « \ fiinT^i / "/"i \ y ci^ V .-ijr-'L \ : v^ ...../ ^ (Rtg^irn'm I 7 M A E E S- fn dat> it ftvr ' da čaar ^dJVj-.- I v Č-Tr^ff^i^^^^in^m^iilUa -il ' * Jlft/ioXM-fri^f Cfrdi^ji^.-ri' rt fU V «J? J.7A <■ ^/jutji \ ...... X^aconjcuj Sinu^ ^ A...... U A ^E E > ^' ' S C A B p , A T o ^ - * 3ocu ' ft »J O m J^r/ uj-tf urc-iVd,// ^rrvdsas iit JtinHdJ . Jjtrtar-a^ » p^. fU-al', ■ , . , / , -if V',,*- ' BfS'Inffmo. ftatjtfnff h Fe^h . i-Ar ^ttpffriAits 'f 7 a;" E T I -C u M A \ 11 ^ 1 Ar lil tuovi-ui /v PA H T E D t L- ■ M A K. t D T A P I E N Z A ^. ■ C&r^^Üu, »I * Jf-r^ '' -^FoT^jnuA * tfclvAriv r ■ • JcOiZan^rtKi 4^'At^^ia- . " ■ cm, bivJi ^^snarvä „ . C*^ ürnruinf tut iŠSŠ ..pffHiÄt ja r^crOi Tmi-tii atVt I^^H dcUm Cantjt ....... ....... ----JVi /ijv '€At ■A« he/ rf^ % i-UVA J r-« k . / )r CAKPATHIUJf^ I» Ji 'S f*«" JI* JI'o CsirfiaiilU f,fitiijt-^''-'^ r"" /*"' Hfrf'YiVr f Ttort»«^» /.i M A R Strab t v S / .i* v i'' v Asi' J'^ß-l 7 /viTd i// J nrll'Ampfh.ya tknno >6 ip/ltv j/ jtlln jhfrra.citr arša par-t m/rr- fcjir i-tyj^rtil /JJ/iy^/.^f W rfj CanJui [a SiuLi.SpinAlAru^a , e Guralfuff ^ncO'Advua 4 j. j dJJuc^iic J par J C I'lfsk d* Tvtr, et ah'-i Jcc^ft K 1 T o H I o jj J. J S Q-L t;'J«; v -A o / Jf HIT .Arni fL^ J ■ foM J? J ^ Co^fl^l > •i t /L ' v' - .(C ■ S»' £ A C T ^ Jiimr Ji ..-I"'" IJ o J' -L i- / Jö-fuj, ClAudut * ■ CrauAoj *■ W'yy suvj v K F V ^^ V .A V Ä "C v »8 -t O V / Crvtii Jsuij uuola jyt^tif Aftmt JiiteMi -tl'i,ite tfc'ihj cioi^iili , ^^rrtiuii urijeihiibitiuit nun^nuf '.ulur/^tmu r-r^n^ JJ4^i->viili JT^™, r Tujifjj-rri iLITL AJ, ' f ^f^tw Al CanAia \ . ' Lfii yuuf/i c^rdindAl jšenlt. ^acarpn, Jftii iirv, j liai-tl, Meint, I'AiLrhJrr, ^nAjirr.r, JfacUja Urj/ y "" Cnfttt. HecoLmiyok, eJ uLtmaifitTittUkii-I 'i ^LrniilJ tuylt anru dr! XcnAe ■ ft f 1 Cr-^tg, nci ^ji di J^jüJtd, ml f Ccit. Le UtttlSf per- h Ssiaant AlUfL Jnipiraljirt d-iwi ftMtciUa,<.rt ^aa! annr jr it^trnfuJrvrurvnff i^h Sitf^^fm 4 f^T AifXffC ^ pf-titurr iti Cjnitanllnefvti.rit Li JtrJr a/JVairi^r- j;; tr Ji Mfr^rvSs, e fueHr ml IJUf la ifT'lrfl-' a- ^'f^ Vfttrtt. ijuati ^pe Jtjif tinta, t^ti j/t anj j:^' J'a»rvre ffutiraj f lA l't£ft ■/( fntif! arrcd4f>, 1 firrvrlii' jTorfrvA Tt^f tif^ '^iirjCf d^ Ll rtffrutt li^S^ ^^ifAt.^. t Ja ^tuia nS'^tiut^ en. , fpnw tiif^t^tatutnle Jt Srq. ^ nf/Li tit\fffwt J^fftt t/i C^ndiMt MARM m£ jj/i tejr ran k o. mm imtfj^mum o 610 j: rjzr 6 ^ M G 1 o H N ^ 6 9 i jm'^.; Al A N ] A v SzžteJbšrioru: J o C I P u o J ol im A N U U xS T I Q I L I ^ J. JimAlli ik O^mpti} Prpm-- vSinu.s * (7. Andre a elides e*trema * Vra booJf,* hoc Gst CAuda. Bonis* )Tendnr(t [ Jliiäx ■ /' jf h'tuiretum P- ^ ^ \ \ S}' Adieoratji Litus * v o o ^ v % \ O - __CtlSiirint ^^ w ~ o ^ Ar. / Lf^ta « J Oi^i-mt Catmt «J""/.vir i' ^rjt^iaio , * o y Capo s. Pifanc^ o EpipJiani; Promt 'F— ^ o -* ^^ "ajroia lubrhtv Ms ^ Jf \P 0 Tfvrtf/u/a Q SV/,. 'r/iriria C*tijoro •iitc J-Am 5? Cahptitan J-Z J- Ti^fljn^r». O „ . ' „fLrff^/ O o / Jttfff lÄ^i To D Je Q.-iesr^tri^ ^rhirttiA e ^T™ o 1 - o 0 > /CaAA^* „ O f X/'iäiA O Jß O - J^dl-fA ftvt^tiisr'uk^. Cof-^iOt AS r^ff ' ™ * M' CW, - ^^ Tyioiinuct _ ■ * ' :fthtrt p ■^tv Ufi» fMtenäe Jif^.n ~ t> D ^ ^ « • V iV* p - J.^ems 4 Pshejii'i ■ '' ^rr -fWn i> .. . QtlitUl \ y^/y« > 0 O m