novi 00679 KULTURNO društvo .x.trinko* VTA IX-AGOSTO 8 33043 CIVIDALE tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD/CIVIDALE • UI.B. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo I bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 600 lir Leto XII. št. 20 (284) • Čedad, četrtek. 30. maja 1985 Qualche riflessione sulle recenti elezioni NA POBUDO DRUŠTVA ROZAJANSKI DUM Jezik in kultura Rezije v šoli La cultura resiana entra nella scuola A poco più di due settimane dalle elezioni del 12 e 13 maggio continua nelle segreterie dei partiti ma anche più in generale tra le forze politiche e sociali, l’analisi del voto. E queste elezioni, anche a livello locale, elementi di riflessione ne offrono e a tutti. Partiamo con le elezioni provinciali e iniziamo con la DC che continua a prendersi la fetta più grossa della torta. È fuori discussione che questo partito, per quanto radicato nella nostra comunità, perda costantemente consensi. Non dimentichiamo che solo 7 anni fa, alle regionali del 1978, la DC raccoglieva nel Collegio di S. Pietro al Na-tisone il 64,6% dei voti. Da allora ad ogni consultazione elettorale il calo è stato lento ma costante. Oggi, pur rimanendo sempre il primo partito, la DC ha solo il 50,2% e se è vero che rispetto alle provinciali dell’80 ha perso solo il 4,4% è anche vero che questo calo significa esattamente 455 voti in meno e le cifre aumentano sensibilmente se si fa il confronto con le tre successive consultazioni elettorali. In queste ultime elezioni amministrative inoltre le Valli del Natisone hanno perso il primato di eleggere il primo consigliere provinciale DC, infatti sono state scavalcate dal Collegio di Mor-tegliano e passano quindi al secondo posto. Questa tendenza alla disaffezione dell’elettorato DC quindi, se non si verificheranno importanti cambiamenti sia nella scelta dei candidati sia per quanto riguarda la disponibilità al dialogo e al confronto sui reali problemi delle Valli del Natisone, tra cui è sicuramente prioritario quello dello sviluppo economico e della tutela della minoranza slovena, continuerà con molta probabilità ad affermarsi. Ma in questa consultazione è stato «punito» dagli elettori anche il PCI che ha raggiunto solo 1’8,6% dei voti, perdendo il 3% rispetto alle europee, il 2% rispetto alle regionali e ben il 7,9% rispetto alle precedenti provinciali dell’80 quando però i soli candidati locali erano quello comunista e quello socialdemocratico, il che ha certamente avuto il suo peso. Le ragioni di questo calo sono probabilmente molteplici: il calo generale del PCI a livello nazionale, la campagna elettorale da crociate della DC, il cambio di guardia tra i candidati, la presenza rispetto all’80, come si diceva, di più candidati locali (ben sei). Ultimo elemento ma non certo per importanza è il travaso di voti dal PCI al PSI, considerata sicura l’elezione del candidato comunista presentatosi anche in un collegio della Bassa dove il PCI è forte. I vincitori di queste elezioni sono senz’altro i socialisti che infatti aumentano di 1 consigliere (da 4 a 5) la loro rappresentanza in consiglio provinciale. Questa crescita di consensi al PSI, generale in tutta la provincia, si è verificata in modo molto più deciso nel Collegio di S. Pietro al Natisone. Qui il PSI è infatti passato dal 8,6% al 17,65%, raddoppiando la sua base elettorale. L’ottimo lavoro svolto da Marinig come amministratore, ma anche il bilancio positivo di 5 anni di amministrazione civica a S. Pietro hanno sicuramente favorito questo successo. C’è poi l’affermazione del candidato socialdemocratico. Bene o male il PSDI ha tenuto rispetto alle precedenti elezioni. È probabile che a ciò abbia contribuito il processo di rinnovamento avviato, molto cautamente, all’interno del partito dove ancora oggi convivono due anime: quella arroccata su posizioni chiuse e conservatrici e quella più disponibile al dialogo ed al con- fronto. Anche la timida apertura alla questione slovena non è stata probabilmente estranea al successo del PSDI nelle Valli. Del resto nei comuni dove si è alleato con la DC, il PSDI se è servito come puntello per il partito di maggioranza permettendogli di conservare le amministrazioni comunali, non ha ricavato da quest’operazione molti frutti, come dimostra il voto per le provinciali. Ragioni per riflettere infine non mancano ai democratici popolari che al di là delle loro aspettative non sono riusciti ad aumentare i consensi che avevano raccolto alle regionali dell’83, ma hanno anzi subito una forte flessione rispetto a quelle, passando dall’8,4% al 6,5%, con un calo di 112 voti su 518. Più difficile ed articolato è invece il discorso sull’andamento del voto a livello di amministrazioni comunali. Significativa è stata la riconferma delle amministrazioni gestite da liste civiche a Grimacco, S. Pietro e Faedis dove a poco o niente sono serviti i pesanti attacchi della DC. Una serie di interrogativi pone invece, a livello generale, la mancata affermazione di altre liste civiche. Si è trattato in questa tornata elettorale solo di un arresto o addirittura di un’inversione della tendenza che aveva determinato un’alternativa alla gestione DC, introducendo importanti novità nella gestione della cosa pubblica, nella definizione delle priorità degli interventi con particolare riguardo ai problemi socioeconomici e della ri-costruzione e soprattutto favorendo una maggiore dialettica e partecipazione. Dove questa esperienza amministrativa non c’è stata, ha avuto buon gioco la campagna elettorale aggressiva e violenta della DC che ha inoltre dovunque spostato il dibattito sui temi politici generali, distogliendo l’attenzione dai problemi amministrativi, economici e sociali dei comuni, un piano questo dove del resto le sue posizioni sono decisamente più deboli. (jn) Vodstvo rezijanskega kulturnega društva Rozajanski dum je od samega nastanka društva, leta 1984, posvetilo posebno pozornost v svojem delovanju mladim. V tem okviru je letos društvo, ob zanimanju in podpori šolskih oblasti, dalo pobudo za ciklus 5 predavanj o jeziku, kulturi in splošni rezijanski stvarnosti. Predavanja, ki jim je sledilo 44 dijakov tamkajšnje srednje šole, so se odvijala med navadnim urnikom v šolskih prostorih. Pobudo pa je pohvalil sam ravnatelj srednje šole v Reziji in Možacu, dr. Iacono, ki se je udeležil prvega predavanja. Na prvih dveh lekcijah sta Aldo Madotto in Renato Quaglia predavala o rezijanskem jeziku, o njegovi pisavi in morfoloških zakonitostih. Rezijanska ljudska kultura s posebnim poudarkom na pravljicah in basni je bila tema tretjega predavanja, ki ga je imel dr. Milko Matičetov. Sprejel in predstavil ga je dijakom sam ravnatelj dr. Iacono. Le na tem srečanju je predsednik društva Rozajanski dum, Aldo Madotto, predstavil temo letošnjega natečaja v rezijanskem dialektu, ki je «Koj ni so nan pravile tuw škule od Rezije». Sedaj sta na vrsti še dve predavanji, 9. junija pa bo sledila v rezijanskem kulturnem domu javna prireditev, na kateri bodo nagradili udeležence letošnjega natečaja. Kako je ta pobuda nastala? Kulturno društvo Rozajanski dum, kot rečeno, usmerja svoje delovanje predvsem na mladinsko področje. Zato je že lani priredilo natečaj v rezijanskem dialektu na temo «Rezija, moj dum», ki se ga je udeležilo 13 dijakov tamkajšnjih srednjih šol. Predsednik društva Ma-dotto, ki je predstavil pobudo v sami šoli, je ugotovil, da je bilo navdušenje veliko. Ko pa so se morali mladi Rezijani pomeriti s pisano rezijanščino, je marsikdo odpovedal. Vsekakor se je natečaja udeležilo 13 dijakov in vsak od njih je po svoje skušal rešiti vprašanje, kako pisati v rezijanščini. Tako je padel predlog predavanj, ki so bila v pretežni meri posvečene rezijanščini. I dirigenti det Circolo Culturale Resiano «Rozajanski Dum», fin dalla costituzione dello stesso ne! 1984, oltre a programmare altre attività, si erano preoccupati di interessare in merito ai problemi della cultura popolare resiana anche i ragazzi delle locali scuote elementari e media. Già nello stesso anno è stato indetto fra questi un concorso che prevedeva lo svolgimento di un tema scritto in resiano dal titolo «Rezija, Moj Dum» (Resia, mia patria). Alto stesso, il primo della serie, hanno partecipato tredici alunni che, pur senza avere a disposizione nessuna nozione di base sulla grafia più appropriata, hanno voluto lo stesso affrontare la prova e cimentarsi col resiano scritto. Come Presidente del Circolo Culturale promotore, avevo potuto ottenere di essere prima a contatto con i ragaz- zi nelle aule scolastiche, dove ho illustrato le modalità pratiche della prova. Dall'entusiasmo riscontrato fra la scolaresca, sembrava all’inizio che quasi tutti avessero voluto svolgere il teiqa, ma non era così, perchè si dovevano fare i conti con le difficoltà della grafia, e non tutti se la sentivano. / temi svolti a casa nel termine di un mese, erano senz’altro pieni di significato e con spunti interessanti, ma per mettere per iscritto le espressioni i giovani hanno dovuto fare di testa loro, ricorrendo spesso per i vari segni ad espedienti personali. Quest 'anno si è rimediato all'inconveniente col fare edotti i 44 studenti del- Aldo Viadotto Ciakarìn segue in 2a pagina Na Svetih Višarjeh je gorelo skoraj ena milijarda škode Dober mesec nas še loči od večera, ko smo bili vajeni gledati krsni ogenj, ki je v vsej daljni okolici naznanjal, da so Svete Višarje oživele. V ponedeljek 20. maja zvečer po 21. uri pa je sirena žabnijških gasilcev klicala vse svoje člane na zborno mesto: naznanjala je požar. V župnijšču v Ukvah je zabrlel telefon: «Mario, Sveta Lušarje gori». Tako je župnikova mati sporočila vest svojemu sinu, ki upravlja žabniško faro in podružnico na Svetih Višarjeh. Žalostno in zaskrbljeno smo Zabni-čani gledali v 50 metrov visok ogenj, ki se je dvigal proti nebu na Višarskim hribu. Od vsega začetka ni bilo jasno, katera hiša gori, ker je bila Višarska gora zavita v meglo. Malo pozneje pa je postalo jasno, da gori tretja romarska hiša. Hitro se je na Višarje odpravila ekipa žabniških prostovoljnih gasilcev, ki so s svojim požrtvovalnim delom rešili še ostale stavbe. Na goro pa je bilo težko priti, ker so Višarje pokrite še z debelo plastjo snega. Gasilci so delali celo noč in še naslednji dan. Kaj je bilo vzrok za tak silovit po- žar? Lahko se samo ugiba. Možno je, da je kdo ogenj podtaknil ali, da je kdo v stavbi prespal in pozabil ugasniti svečo in je na to ob nastali nesreči pobegnil, ali pa je bil kak drug vzrok. Gotovo je samo nekaj: nastala je velika škoda, - po prvih ocenah za eno milijardo lir - , kajti na Višarjah ponovno zgraditi tako hišo ni lahka stvar. Letos pa ni na Svetih Višarjeh prvič gorelo. Leto 1807 je cerkev zgorela, ker je v streho udarila strela. 16. septembra 1915 je zažigalna granata italijanske vojske zadela cerkveno ladjo in so Svete Višarje popolnoma zgorele razen zadnje hiše. Bilo pa je svetišče hudo prizadeto tudi ob zadnjem potresu leta 1976, ko je razmajalo cerkveni zvonik. V lanskem poletju smo na straneh našega lista poročali, da bo letos na Višarjeh tekla nova žičnica. Toda vsi znaki kažejo, da tudi letos nič ne bo, ker se dela niti v dolini niso začela. Kljub temu pa bo svetišče letos v poletnih mesecih oskrbovano in tisti, ki bo hotel lahko pride na goro peš, kol se je dogajalo v starih časih. Salvatore Venosi 30. maja segue dalla la pagina La cultura resiana entra nella scuola la scuola media del Comune circa il modo pratico migliore per scrivere in lingua resiana. Si trattava di fare conoscere e apprendere le lettere adatte a rendere certi suoni presenti nella espressione orale. Ma era nostra intenzione anche illustrare ai ragazzi in maniera obiettiva la realtà della Val Resia in tutti i suoi aspetti, in quanto essi conoscono certamente quello che è attinente alle materie di studio, ma ben poco della terra in cui sono nati e vivono. Interessata l’autorità scolastica, si è ottenuto dì fare nelle aule e in orario scolastico, nel corso dell’anno, un ciclo di cinque conferenze sulla lingua, la cultura popolare e l’intera realtà resiana. Il Preside, il Consiglio di Istituto e gli insegnanti, considerando valida l’iniziativa, nel quadro degli indirizzi esistenti a tutti i livelli negli ambienti politici e scolastici responsabili, intesi alla valorizzazione delle culture locali, l’hanno accolta con favore, dando il loro benestare. Ed è stato questo un grande risultato, perchè la cultura resiana, così preziosa ed interessante, è entrata per la prima volta ufficialmente nella scuola, e per la porta «maestra». Alla prima conferenza, tenuta in febbraio, il sottoscritto, dopo i dovuti ringraziamenti all’autorità scolastica per la disponibilità dimostrata, ha fatto l’intervento introduttivo, illustrando i motivi e gli scopi dell’iniziativa. Circa il sistema grafico per il resiano ha fatto presente che quello proposto è adot- tato dalla maggior parte dei cultori re-siani attualmente all’opera, e ritenuto il più confacente. Ha pure detto che il resiano, essendo una lingua slava, in particolare, secondo gli studiosi, un dialetto sloveno, ha caratteristiche diverse dall’italiano, ha bisogno nello scrivere dì altre lettere e che pur essendo privo di una grammatica come testo scritto, ha le sue regole ben definite, con le quali occorreva fare dimestichezza. Renato Quaglia, membro del Comitato Direttivo del Circolo Culturale e valente poeta e scrittore resiano, ha successivamente trattato, anche con esempi pratici alla lavagna, sulla grafia e sulle principali regole grammaticali del resiano, indicando le lettere adatte e proposte per i diversi suoni. Alla seconda conferenza, in marzo, per rendere più facile quanto si spiegava, il sottoscritto ha distribuito ad ogni studente una tabella con le lettere che vanno bene per scrivere correttamente in resiano, parlando successivamente su temi attinenti alla valle e alla comunità resiana, per quanto riguarda le origini, le vicende storiche, la situazione socio-economica, la cultura popolare. Alla terza, il dott. Milko Matičetov, direttore dell’Istituto di Etnografia presso l’Accademia delle Scienze e Arti di Lubiana, ha trattato in merito alla stessa cultura popolare resiana e alle tradizioni, soffermandosi ad illustrare il significato delle favole, specie di animali. Il relatore ha proceduto, poi, alla proiezione di un film sulla eminente narratrice di favole Valentina Pielich, Wajtawa, di Sto/vizza, e su scene paesane. Nel corso di questa conferenza il sottoscritto ha dato il tema da svolgere per la partecipazione al 2° Concorso Dialettale Resiano, che è: «Koj ni so nan pràvile tuw Škule od Rezije» (Cosa ci hanno parlato nelle conferenze su Resia). Seguiranno le altre conferenze, di ricapitolazione e con le conclusioni, e il 9 giugno prossimo, in una pubblica manifestazione alla Casa di Cultura, ci sarà la premiazione dei partecipanti e dei migliori classificati al Concorso. Gli studenti dì entrambi i sessi hanno seguito con attenzione le varie relazioni, mostrando interesse con richieste e domande di chiarimenti, ecc. Evidentemente il vedere trattati a scuola argomenti di tale genere, della terra natia, della propria gente e della lingua correntemente parlata in famiglia, incontra il loro favore, per cui c’è partecipazione e buona disposizione a recepire, e ciò è motivo di soddisfazione per coloro che hanno ideato e messo in atto questa operazione culturale. Gli insegnanti hanno pienamente collaborato per la riuscita dell’iniziativa. Lo stesso Preside delle scuole medie di Moggio e Resia, prof. Iacono, ha voluto essere presente all’inaugurazioe del ciclo di conferenze e per ricevere il dott. Matičetov, illustrando personalmente agli studenti l’importanza dell’iniziativa del Circolo Culturale Resiano. È un traguardo il nostro certamente di avanguardia nella direzione di ottenere che i nostri giovani, oltre ad essere interessati all’apprendimento delle necessarie nozioni scientifiche e culturali generali, come le elargisce la scuola, vengano ad acquisire anche le opportune conoscenze sulla cultura della loro terra e sulle problematiche del loro ambiente di vita. Aldo Madotto Ciakarin O GLOBALNI ZASCITI Avdicije italijanskih demokratov v Senatu Ožji odbor senatne komisije za ustavna vprašanja je v drugi polovici maja zaslišal predstavnike demokratičnih organizacij iz Furlanije - Juljiske krajine v okviru priprav na sestavo besedila zakona za globalno zaščito Slovencev v Italiji. To predstavlja pomemben korak pri ugotavljanju stvarnosti v deželi, kajti doslej je odbor poleg enotne delegacije Slovencev v Italiji zaslišal samo predstavnike nacionalističnih organizacij. Najprej je senatni odbor zaslišal predstavnike borčevskih organizacij in obeh zgodovinskih inštitutov. Inštitut za zgodovino odporniškega gibanja iz Vidma sta zastopala Mario Lizzerò in župnik Marino Qualizza, tržaški Inštitut pa Giovanni Miccoli in Gagliano Fogar. Prišli so nato na vrsto tržaški vodstvo ANPI, Zveza bivših deportirancev ANED in Zveza političnih preganjancev ANPPIA. Poleg teh je senatni odbor zaslišal še vrsto drugih italijanskih organizacij. Med njimi naj omenimo CGIL, ALEF, ACLI, UDI in ARCI. Po tem krogu avdicij se je senatni odbor ponovno sestal. Ob odsotnosti poročevalca Garibaldija je poročal predsednik Bonifacio, ki je dejal, da ima ožji odbor za potrebno, da opravi še en krog avdicij v deželi Furlaniji - Julji-ski krajini. Zaslišal naj bi predvsem predstavnike institucij, to je predsednike sodišč, prefekte in predsednike odvetniške zbornice ter inženirske zbornice tržaške, goriške in videmske pokrajine. CAMPOROSSO / ŽABNICE RIFUGIO DOM MANGART DAL 14 AL 28 LUGLIO 1985 Mlada brieza Soggiorno culturale ricreativo per ragazzi autorizzato e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. • Corso di musica e canto • Corso di sloveno • Ricerca d’ambiente • Attività espressive • Escursioni e gite Iscrizioni: al «Centro» di S. Pietro al Natisone telefono 727490. Centro Studi Nediža S. Pietro al Natisone Immagini della Resis in Friuli «Abbiamo scartato l’ipotesi di una mostra a carattere storico e considerato invece la maggiore capacità, che oggi tutti abbiamo, di decodificare le immagini fotografiche, di ricavarne più "informazioni” di un tempo. Per cui abbiamo deciso che, dopo tanti anni, anche l’iconografia resistenziale andava rivisitata». Così è nata la mostra «Immagini della Resistenza in Friuli» allestita in occasione del 40 della liberazione a Udine e poi trasferita a Cividale, presso la Scuola Media De Rubeis. Inaugurata il 21 maggio rimarrà aperta fino al 31, dalle ore 8 alle 13. Prendiamo a prestito dal depliant di presentazione della mostra una frase di Tito Maniacco per chiarire ancora meglio il senso di questa iniziativa. «Davanti a noi e non dietro, questo è il senso della memoria. Allora il ricordo ci potrà tradire, e nebbia può formarsi, incerta, per cui le azioni fermate da macchine fotografiche da quattro soldi, non sofisticate e non pensate per il consumo, quelle azioni, saranno queste azioni, ora, qui, davanti a noi, perchè sono ferme mappe della grande isola del tesoro che è nostro compito cercare e ri-cercare ancora...». 40° DELLA LIBERAZIONE Non abbiamo dimenticato Le celebrazioni per il 40° della Liberazione hanno avuto inizio in Friuli fin dal gennaio 1985. Da allora si sono susseguite, con ritmo costante, attraverso incontri nelle scuole, presentazioni di libri, interviste, contatti con autorità e diverse cerimonie culminate con la consegna dei Diplomi di Socio onorario a 63 comuni della nostra provincia, in forma solenne, nel Palazzo dell’Amministrazione Provinciale. Vale la pena di ricordare che solo nel mese di aprile si sono avute nell’area friulana 46 manifestazioni. Nella foto un momento della celebrazione della liberazione di Udine avvenuta il 10 maggio. S. PIETRO AL NATISONE Soggiorni estivi ed assistenza Alla presenza dell’Assessore Provinciale Pelizzo, del Sindaco di S. Pietro al Natisone Marinig, del Vicesindaco Adami, dell’Assessore all’Istruzione Chicchio, dei responsabili della Casa dello Studente, si è svolta una riunione mirante la definizione del soggiorno linguistico estivo presso l’Istituzione Educativa, nonché l’analisi di un progetto pilota nell’ambito dell’Assistenza a particolari minori bisognosi presso la Casa dello Studente. Il Sindaco Marinig, nell’esprimere auspicio che il soggiorno estivo - culturale - linguistico per i figli di emigranti e rimpatriati per l’apprendimento della lingua italiana programmato presso la Casa dello Studente per l’estate ’85 trovi quel riscontro già avuto nei precedenti corsi soggiorno, ha richiamato l’attenzione dell’Amministrazione Provinciale sull’esigenza che l’assistenza fin d’ora praticata a bambini bisognosi si acquisti un ambito di maggiore qualificazione. Attraverso maggiore qualificazione un programma seppur pilota che prevede oltre all’assistenza convit-tuale, scolastica educativa, anche la presenza di operatori specializzati che attraverso un intervento individualizzato giornaliero rimuovano gli ostacoli (peraltro indotti da una particolare situazione familiare) limitanti il normale recupero e inserimento degli alunni medesimi. L’Assessore Provinciale nell’incontro con gli alunni ha ribadito la particolare attenzione che l’Amministrazione ha nei confronti della Casa dello Studente e l’impegno a prendere in considerazione il progetto di un’assistenza sempre più qualificata attraverso tipologie specifiche di intervento tra le quali anche quella prospettata dal Sindaco. Spoznavajmo naše kraje Marsin Na tem območju je veliko še živih ledinskih imen: Dolina, Dolinca, Za čela, Na grivah, Na kambriežah, Staro počivalo, Lušnica, V klančini, V kom-pavi, V strelišči, Ulaka, Čukula, Za bardan, Za roban, Jezera, Ledinca, Na rodete (voda) Kranjca, Pod klinac, Ko-stanjca, Dobje, Pod kraji, Za hostjo, Oplòt, Gabarja, V briegu, Ranca, Par močile (voda), Par Grač, Bruna, Na bruni, V babi, Za prehodan, Za klan-can, Japnenca, Glaboka dolina, Bazàn, Skriva skala, Na kremenu, Obanjca, Ravner, Melina, Ronk, Na ske(d)nju, Pod Žorž, V paloze, Rukinca, Kripje, Par patočce, Par vodici (voda), Med-viednjak, Čarna vodà (voda), Za urat, V rebrah, V kompavci, Na cvietneh, V garmonci, Planja, Hudaurinca, Hlevi-šča, V kote, V čufe, Pod javarjan, Na skali, Pod skalo, Na križe, Betidove čelo, Par tezi, Za lesniko. Ledinska imena na Dolenji planini: Globočina, Ta za čel, Ànova rupa, Na kraseh, Za baznan, Pod gačjo, Močila, V laziče, Gorenje četa, Sežna jama (rupa) tlaka, Za tlako, Za kremenan. Ledinska imena na Gorenji planini, ki seže do vrha Matajurja: Dolina, Na kajušinc’, Na sejmu, Na ske(d)nju, V medarjah, Na babi, Za babo, Za po-čalan, Na golin briegu, Ardeče kamje. Značilni priimki za Marsin: Zorza, Ierep, Marseu, Iuretig, Gorenszach, Medveš, Crucil, Battistig, Oballa, Cu-covaz. Na Gorenjem Marsinu, v zaselku Obale, se je rodil Ivan Obala (1824-1828 St. Vid ob Glini na Koroškem). Bil je duhovnik, pisatelj in pesnik. Bogoslovne študije je dovršil v Gorici, nato prestopil v tržaško - koprsko škofijo. Posvečen v duhovnika v Trstu 1. 1849. Pastiroval je predvsem po raznih krajih Istre od 1. 1850 do 1887, ko je prestopil v krško škofijo (Celovec). Nekaj časa je bil kot duhovnik v pokoju v Lipalji vasi v Kanalski dolini. Obala je eden prvih beneških pesnikov in pisateljev in je začel objavljati v 4. letniku bogoslovja, toda njegova literarna sezona je trajala komaj dve leti (1849-1850), ker ga je pozneje njegovo dušno pastirstvo preveč odtrgalo od slovenskega kulturnega življenja. Pomagal je Petru Kozlerju pri izdelavi njegovega Zemljevida slovenske dežele in pokrajin. V listu Slovenija je objavil 1. 1849 spis Nekaj o Benečan-skih Slavjanov, ki je najbrž prvi slovenski spis o Benečiji. V prvem slovenskem mladinskem listu Vedež je Obala priobčil 1. 1849 - 1850 deset vzgojno - moralnih ertič, dva naravoslovna opisa in tri pesmi. «Obala je bil poleg Petra Podreke prvi Benečan, ki je začel pisati v slovenskem knjižnem jeziku in po pesniški žilici in obliki ga celo prekaša. Škoda, da je prekinil svoje literarno delo pred časom, drugače bi se bil razvil v uglednega slovenskega pesnika». (Božo Zuanella) (Prim. PSBL, 10. Snopič, Gorica 1984, str. 514). Obala je pomagal sezidati podružno cerkev v Gorenjem Marsinu in je dal, v ta namen, 7.000 avstrijskih kron. V znak hvaležnosti so mu postavili Mar-sinci kamnito ploščo, ki stoji na pročelju omenjene cerkve in nosi naslednji slovenski napis: Dobrotniku / cerkve Presv. / Srca Jezusovega / Duh. Ivanu Oballa / Gorenji Mersin / hvaležno postavil / ta v spomin / 1897 - 31 marca. V Marsinu se je rodil tudi duhovnik Jožef Evgen Jakob Gorenszach (1878 - Čedad 1950). Posvečen v Vidnu 1. 1902. Kaplan v Marsinu in v Poduta-ni, nato župnik v Podutani od 1919 do 1939, ko je postal monsignor in. kanonik čedajskega kapitlja. Do 1. 1933 se je izkazal kot neustrašen borec za narodnostne pravice, sodeloval je pri sestavljanju Katoliškega katekizma za vernike videnske nadškofije skupaj s Trinkom (1928), protestiral proti zaplembi katekizmov in fašistični prepovedi, da se pridiga in uči verouk v slovenskem jeziku (1933), nato je klonil pred fašističnim pritiskom in se ni pozneje ukvarjal vsaj javno z narodnostno problematiko. Zbral in objavil Marsin-ske narodne pesmi (Luč, VIII/1932, Trst, str. 12-20). Od 1. 1918 do 1. 1939 je pisal župnijsko kroniko, ki je zanimiva za preučevanje lokalne zgodovine in se hrani v podutanskem župnijskem arhivu. Tudi duhovnik Anton Gujon se je rodil v Marsinu (1849 - Čedad 1917). Najprej je bil za kaplana v Štoblanku, nato župnik v Špetru. Užival je velik ugled ne samo v Benečiji, ampak tudi v Furlaniji. Ko je bil župnik v Špetru je objavil članek Gli Sloveni del Friuli v reviji Pagine Friulane, kjer dokazuje da so bile med furlanskimi in «ilirskimi» Slovenci že od nekdaj tesne medsebojne vezi. Zaradi teh trditev ga je napadel časopis II Corriere di Gorizia, a Gujon je zavrnil ta napad s ponovnim člankom v Pagine Friulane. Pokopan je bil na čedajskem pokopališču, a njegove posmrtne ostanke so prenesli po I. svetovni vojni (1919) na špetr-sko pokopališče ob izredno veliki udeležbi ljudi. B.Z. Novi Matajur odgovorni urednik: Izidor Predan Izdaja in tiska K, ^3=0!, Trst / Trieste r t IsSslT Fotokompozicija: Fotocomp Videm Settimanale - Tednik Autorizz. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 17.000 lir Za inozemstvo 27.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 50101 - 603 - 45361 «ADIT» DZS, 61000 Ljubljana Kardeljeva 8/11 nad. Tel. 223023 Letna naročnina 480 ND OGLASI: 1 modulo 34 mm X 1 col Komercialni L. 13.000 + IVA 18% 30. maja Stran 3 V Špetru S Stalno Gle Sport e regolamentazione giuridica V nediejo 19. maja je Slovensko stalno gledališče iz Tarsta paršlo v Špietar an predstavilo igro «Ta veseli dan ali Matiček se ženi» Tomaža Linharta. Telo lepo vičer je organizu Zavod za slovensko izobraževanje iz Špietra za zaključit na kako posebno vižo tečaje slo-vienskega jezika, ki so potiekal al pa šele potiekajo po cieli Benečiji. Sala nie bla pru nabita judi, ma tisti, ki smo bli, smo vičkrat močnuo tukli na ruoke za pohvalit brauro igralcev, ne samuo protagonistu, pač pa tudi tistih, ki čepru so bli samuo kompar-se, so bli takuo barki, de brez guorit al pa samuo z an par besiedami so se pru Pred kratkim je kulturno društvo Lepi Vrh izdalo brošuro z naslovom «Andrej Florjan rezbar in slikar». Brošuro je uredil Mario Gariup, uvodni članek o delih Florjana je pa napisal tržaški pesnik Marko Kravos. Andrej Florjan je po rodu Žabničan in se je s skikarstvom začel ukvarjati še zelo mlad. Njegove slike prikazujejo predvsem življenje na vasi, kmečki stan in vse kar je v zvezi z življenjem v gorskem svetu. lepuo karaterizal. Barki tudi tisti, ki so dielal ta zad: regist, tist od luči an zvoka, kostumista... vsi. Slovensko stalno gledališče iz Tarsta je paršu h nam samuo dvakrat Gansko lieto go na Liesa an seda v Špieter. Vičkrat pa je igru v Čedadu, v gledališču Ristori. Mislemo, de bi bluo pru, da bi vič krat paršli h nam magar s takimi igrami, ki bi jih lahko vsi zastopil, ne samuo de se buj spoznamo med sabo, ma tud de spoznamo nimar lieuš našo slo-viensko kulturo. Mislim, de gledališče je dna tistih po-tieh, ki so buj lahne za se ji parbližat. Pesnik Marko Kravos je med drugim o Florjanovih delih zapisal: «Vsa dela so ganljiva v svoji zvestobi domačim vsakdanjim motivom. Spretnost avto-rija pa se izkazuje predvsem v delih iz najbolj vsakdanjega materiala v Florjanovi rojstni dolini, v lesu». «V tem slikarstvu slutimo, včasih pa celo podoživimo univerzalno človeško nezado-ščenost, ki se tudi pri preprostih ljudeh izraža v težnji po trajnejšem vrednejšem v življenju». (SV) Un fenomeno basilare della vita sociale, come quello sportivo, non è entrato ancora, con il peso che gli compete, nella regolamentazione giuridica. Può sembrare paradossale, ma la fonte principale d’inquadramento per le attività sportive è ancora, pur con le necessarie modifiche introdotte dopo la caduta del Fascismo, la Legge 16/2/1942 n. 426 sulla costitituzione del Comitato Olimpico Nazionale (C.O.N.I.). Il Legislatore ha infatti poi taciuto in materia di sport, accontentandosi di emanare soltanto qualche sporadica norma di carattere prevalentemente amministrativo e finanziario e trascurando la necessità di un radicale cambiamento che contribuisce a definire il ruolo attribuito allo sport nel nostro Stato. Anche la lettura della Carta costituzionale non dà riferimenti specifici al fenomeno sportivo. L’unica positiva eccezione normativa è per la nostra Regione e per il Trentino Alto Adige i cui Statuti, contenuti in Leggi costituzionali, prevedono la specifica competenza in materia sportiva. La stessa notissima clausola compromissoria, a cui gli sportivi si sottomettono e che dà sostanzialmente corpo alla giustizia sportiva con le varie Commissioni disciplinari di ogni grado e con le decisioni che molte volte fanno clamore nell’opinione pubblica, è un’istituto di carattere privatistico. Il Parlamento dovrebbe quindi avvertire l’insufficienza della normativa vigente, prendere sollecitamente in esame le varie proposte di Legge presentate (ricordiamo per tutte quella del Sen. Cannetti e del friulano On. De Carli) e creare strumenti per un’organico criterio di collegamento fra i poteri dello Stato e nelle organizzazioni sportive facenti capo al C.O.N.I.. Le Regioni hanno già operato in questo campo ma la loro legislazione fino ad oggi si è orientata nel senso di prevedere finanziamenti e provvidenze per la costruzione, l’ampliamento e la gestione degli impianti, senza nulla mutare dal punto di vista strutturale, organizzativo e funzionale. Ma se per le altre Regioni vi era un limite costituzionale di competenza questo non vale, come si è detto, per il Friuli-Venezia Giulia. Al di là delle provvidenze contenute nella L.R. 18/8/1980 n. 43 sugli interventi per lo sviluppo delle attività ricreative e sportive e della L.R. 30/8/1982 n. 71 sugli interventi per la costruzione, ristrutturazione ed ampliamento di impianti base, è opportuno che anche il Consiglio regionale appronti altre Leggi-quadro organiche per lo sport superando la fase degli inter- venti settoriali, e per lo più modestamente finanziati, che ha caratterizzato in prevalenza la sua attività. Per quanto riguarda gli Amministratori degli Enti locali, che devono fare i conti con la Cassa depositi e prestiti e con l’Istituto del credito sportivo, segnaliamo che un miglioramento della situazione si è verificato con l’approvazione del D.P.R. 616 e l’abrogazione dell’art. 91 della Legge comunale e provinciale che ha permesso d’iscrivere a bilancio le spese per lo sport degli Enti locali. Infatti vi è già stata una grande crescita dei mutui erogati dall’Istituto del credito sportivo, in particolare dopo la promulgazione della L. 50/83 che ha aumentato le dotazioni economiche e ha dato facoltà di accordare finanziamenti non solo alle istituzioni pubbliche ma anche alle società ed associazioni sportive. Esiste quindi, anche a livello di base e di libero associazionismo, la possibilità di utilizzare un quadro normativo e finanziario che permetta agli sportivi di migliorare la loro condizione. Occorre però una revisione e rifondazione giuridica ed istituzionale per un settore dove, a parte le aspettative dei singoli, vi è un interesse preminente di tutta la collettività. Giovanni Rattoeletti Lucia Battocletti UKVE Brošura o Andreju Florjanu I RISULTATI la Categoria Valnatisone - Spilimbergo 1-3 2a Categoria Audace - Savognese 2-2 Esordienti Manzanese - Valnatisone 4-0 Pulcini Pasianese - Valnatisone 2-2 Valnatisone - Mortegliano 0-0 CLASSIFICHE la Categoria Centro del Mobile 45; Spilimbergo 44; Cividalese 36; Flumignano 33; Az-zanese 32; Pro Tolmezzo 30; Chions 28; Julia 27; Maianese, Valnatisone 26; Bressa 25; Bannia, Maniago, Codroi-po 24; Olimpia 23; Sangiovannese 16. 2a Categoria Tavagnàfelet 42; Sangiorgina 40; Na-tisone 36; Corno 35; Torreanese 34; Gaglianese, Torreano 33; Stella Azzurra 31; Pozzuolo 29; Azzurra 26; Audace, Savognese, Reanese 25; Aurora 20; Buttrio 19; Reai Udine 11. CHE FURTO, RAGAZZI!! Il signor Pirtali di Pordenone ha regalato ai suoi concittadini la vittoria trasformando un colpo di testa in fallo di mani e così lo Spilimbergo è passato a S. Pietro inguaiando la formazione di Angelo Specogna nella lotta per la retrocessione. Domenica 2 giugno attende la Valnatisone la trasferta di Codroipo dove serve assolutamente un risultato di parità. La Savognese aspetta il Tavagnàfelet al varco Domenica prossima a Savogna sarà di scena la capolista Tavagnàfelet che deve assolutamente vincere se vuol sperare nel salto in prima categoria. A Savogna attendono i neroverdi con impazienza in quanto nell’andata furono sconfitti per tre a uno. Si concluderà a Udine il campionato dell’Audace Reai Udine - Audace concluderà il cammino degli azzurri, che con l’ultima della classe possono incamerare una vittoria. Gli esordienti concludono il campionato a S. Pietro sabato 1 giugno, alle 17. Valnatisone - Aurora chiuderà il campionato degli esordienti della Valnatisone che cercherà di riprendersi dopo il poker subito a Manzano. [Spedii vaili Reditvam POST CAMPIONATO ALLIEVI Girone A DOMENICA 2 GIUGNO ore 10 Valnatisone - Percoto MERCOLEDÌ 5 GIUGNO ore 18,30 Passons - Valnatisone DOMENICA 9 GIUGNO ore 10 Valnatisone - Nuova Udine MERCOLEDÌ 12 GIUGNO ore 18,30 Percoto - Valnatisone DOMENICA 16 GIUGNO ore 10 Valnatisone - Passons DOMENICA 23 GIUGNO ore 10 Nuova Udine - Valnatisone DOMENICA 30 GIUGNO ore 10 FINALE A GEMONA 1° GIRONE A / 1° GIRONE B Podorieszach Romano, capitano della Savognese: generosissima la sua prova a Serutto. nata di Giacchino. Calcio di rigore assegnato alla Savognese per atterramento di Balus in area, calciato a lato da Cernoia. La gara continua con cambiamenti di fronte continui, la Savognese, su azione di calcio d’angolo, va vicina al pari, ma il tiro di Bordon s’infrange all’incrocio dei pali. Nella ripre- La formazione della Savognese con il presidente Bruno Qualizza, il dirigente Fedele Cantoni e l'allenatore Mulloni. Audace - Savognese 2-2 (1-0) Marcatori: al 5° Paravan (Audace); nella ripresa al 23° Sthlin Adriano (Audace); al 26° Balus (Savognese) su rigore; al 38° Jussig Marino (Savognese). Audace: Beuzer, Oviszach, Gariup, Buonasera, Carbonaro, Tomasetig, Chiabai S., Paravan, Chiacig, Stulin Adriano, Vogrig Giuseppe (Comugna-ro). Allenatore: Chiuch Bruno. Savognese: Predan, Zanutto, Perio-vizza (Tornada), Podorieszach, De Sab-bata, Stulin Gianfranco, Giacchino (Jussig Marino), Bordon, Cernoia Claudio, Szklarz Balus. Allenatore: Mulloni Gianfranco. Arbitro: sig. Andreatta di Spilimbergo. Note: Ammoniti Carbonaro, Oviszach, Vogrig (Audace); Periovizza, Tornada, Szklarz (Savognese); espulso Balus al 26° della ripresa. Al 32° Stulin Gianfranco infortunato ha dovuto abbandonare il campo. Scrutto 26 maggio — Il derby di oggi ha avuto uno svolgimento spettacolare, sia come risultato che come emozioni. L’Audace parte all’attacco ed al 5° conduce grazie alla bella rete siglata da Paravan. Bella azione di Adriano Stulin, la sua conclusione colpisce la parte interna della traversa rimbalzando al di qua della linea. Grande parata di Beuzer su conclusione ravvici- Jussig Marino, entrato al 18° del primo tempo ha siglato la rete del pareggio. sa l’Audace si fa guardinga ed al 23° raddoppia, Stulin dialoga con Chiacig, e si presenta tutto solo di fronte a Predan che trafigge con un perfetto rasoterra. A seguito di atterramento in area di un attaccante viene assegnato alla Savognese un calcio di rigore che è trasformato da Balus, che nell’esultanza viene pescato in fallo ed espulso dall’arbitro. La Savognese, alcuni minuti più tardi al 32°, perde a seguito infortunio Stulin Gianfranco e deve così giocare con nove uomini. Al 35° altra grande parata di Beuzer su conclusione di Cernoia. Al 36° è il generoso Podorieszach che conclude a colpo sicuro, ma Gariup respinge di testa. Al 38° il meritato pari per la Savognese: Cernoia dalla destra porge su un piatto il pallone a Jussig che trafigge l’incolpevole Beuzer. Prima della fine al 40° Chiacig ha sui piedi il pallone della vittoria, ma ha le idee confuse e calcia malamente a lato. In conclusione una gara combattuta che per come si era messa per i padroni di casa il risultato finale può essere beffardo, ma non va dimenticata la grande reazione della Savognese che in nove è riuscita a raddrizzare il risultato. Paolo Caffi Mauro Scuderin, Esordienti - Valnatisone, con la targa vinta al torneo di Buttrio, quale migliore portiere della categoria superiore dei giovanissimi. Stran 4 30. maja novi matajur SV. LENART Kosca Parva šagra v naših dolinah Po naših dolinah in vaseh imamo pu-no šagri an lepe sejme. Parva šagra u lietu se začne u Kosci, potle je vsako nedeljo v kajšnem drugem kraju. Ta-kuo se varstijo naši prazniki in sejmi od pomladi do jeseni. Zadnja dva praznika, ali sejma sta konec oktobra, Burn-jak v Gorenjim Tarbju an Obuorčah. Parvi pomladni praznik, ki se začne u Kosci, ga kratkomalo imenujejo Šest.. nedelja. Nikdar, kot na tisti dan, se ne zbere kupe tarkaj ljudi u tej fari. Lietos pa jih je bluo tarkaj, da njeso mogli vsi pasat u cierku. Paršli so tudi zavojo zlate maše, ki jo je daroval Monsignor Santo Tracogna, "ki je biu imenovan za famoštra u Kosci, potle ko je umaru don Rino Marchig. Pa gospod Tracogna ni nikdar prevzeu službe u fari, želeu pa je piet zlato mašo u vasi, ki mu je bla namenjena za božjo službo. Za zlato mašo mu je lepuo pieu pevski zbor Rečan iz Ljes. Liepa svečanost se je zaključila s procesijo skuo-ze sred vasi. Skrutovo Po kratki boljezni je zapustu tele sviet Emilio Crisetig - Brunič za parja-telje. Imeu je 72 liet. Njega pogreb je biu v Podutani v četartak 23. maja. Pu-no judi ga je spremljalo h zadnjemu počitku. Gorenja Kosca Dva para noviču v Kuoserjovi družini V saboto 11. maja je biu velik praznik za Kuoserjovo družino v Gorenji Kosci. Poročila sta se sin Paolo Simaz in hči Gabriella. Poročili so se v Čedadu. Paulu je nasadila rinko na parst Cernoia Rosanna iz Sovodnjega, zlat parstan pa je biu za Gabriello požegnan od mladega arhitekta iz Torviscose, ki se imenuje Roberto Duz. Vsim štierim novičam želijo žlatha an parjatelji puno zdravja an sreče v njih skupnem življenju. Ješičje Po dugem tarplenju je umaru v videmskem špitalu Clinaz Valentino. Imeu je 75 ljet. Njega trudne oči je za-tisnu v četartak 23. maja podkopali pa so ga v Kravarju v petak 24. maja. Biu je pošten mož in dobar dielovac. sine, hčer, žlahto an parjatelje. Nje pogreb je biu v Gorenjim Tarbju v torak 21. maja. star 82 liet. Biu je dobar an pošten človek. Podkopali so ga v Landarju v soboto 25. maja popudne. SREDNJE Oblica - Sv. Lenart U pandiejak 20. maja je bla podko-pana na britofu Svetega Lenarta Romilda Melink iz Oblice, ki je umarla an dan prej v čedajskem rikoverju. Irmela je 75 liet. V zadnjih lietih je Romilda puno bo-lehovala in smart jo je rešila tarplenja. Bla je mama od znanega mehanika v Ošnjem, ki se imenuje E. Predan. Zadnje leta svojega živlienja je Romilda preživela v Poštaku in Gorenji Mer-si, zatuo je bla tudi podkopana v Sv. Lenartu. Gniduca V nediejo 19. maja zvičer je na naglim umarla na svojim domu Gisella Qualizza, poročena Timpani iz naše vasi. Imiela je 73 liet. Buogo ženo so va-snjani vidli nomalo priet, ku je umarla zdravo an veselo. Vse tu an žlah se nie čula dobro, družina an vasnjani so ji gledal pomagat kieki, ma za nomalo cajta potle je umarla. V žalosti je pustila moža, Raffaele Timpani, ki je biu puno puno liet kolokator v Sriednjem, Urniki miedihu v Nediških dolinah PISE PETAR MATAJURAC § kajsnimi ljudmi imamo opravilo! U roke mi je paršu giornal «La voce del Friuli orientale» od miesca marca lietos. Videu sem, da je tudi «njim» po-šju gaspuod Marino Droli tajšno pismo, kot ga je že prej publiku Novi Matajur, na katero sem mu na dugo odgovor ju pod naslovom: «Ti povjem jest, kaj je minoranza!». Tudi diretor od «Friuli orientale» mu je odgovoriu na pismo, seveda po svoje. Med drugimi neumnosti, ki sem jih u tem odgovoru prebrau, je narbuj naumna tista, ki pravi, da če bi se bli čutili naši ljudje Slovenci, bi bli lahko drugač votai na plebiscitu 1866. leta. Piše, da so se čutil naš ljudje zmeraj Italijani (tudi kadar Italije ni bluo, op. P.M.): «... da! dominio Veneto al plebiscito del 1866 nel quale i comuni delle Valli optarono plebiscitariamente per l’Italia. Avrebbero potuto scegliere diversamente se si fossero sentiti sloveni, le pare?». Kajšno drugo izbiro, kajšno drugo «scelto» so imeli naši te stari rajnki na plebiscitu 1866? «A parte il fatto», da off lì <£$* Via Udine 54 FAEDIS X~ tel. (0432) 728161 FORNITURA - POSA IN OPERA PARCHETTI DI TUTTI I TIPI ESPOSIZIONE PERMANENTE A ^ L ŠPETER A zia Po kratki boliezni je umarla v čedajskem špitalu De Faccio Tranquilla, uduova Podrecca. Imiela je 72 liet. Bla je poštena žena an pridna mati. V zadnjih desetih letih pa je bla zaries nesrečna. Po potresu miesca maja 1976. je bla nje hiša posuta. Potle je šla živet z nje družino v Zamier, komun Sriednje, od kodar so jo odpeljali v špitau glih par dni prej ko bi se moria spet uarnit v nje rojstno Ažlo, kjer so jim končno zgradili novo hišo. Želela se je varniti v svojo vas, v svojo novo hišo. Škoda, da nje gnada nie bla uslišana. Nje pogreb je biu v Ažli v pandiejak 20. maja in puno judi jo je spremljalo k zadnjemu počitku. PODBONESEC Varh V četartek 23. maja je za venčno za-tisnu svoje trudne oči Natale Dorbolò U Banca Agricola Gorizia ) Kmečka banka Gorica Ustanovljena leta 1909 GORICA — Korzo Verdi 55 — Tel. 84206/7 - 85383 Telex 460412 AGRBAN ČEDAD Dežurne lekarne Farmacie di turno Od. 1. do 7. junija 85 Podbonesec tel. 726150 Čedad (Fornasaro) tel. 731264 S. Giovanni al Nat. tel. 756035 Ob nediejah in praznikah so od-parte samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano «urgente». ŠPIETAR doh. Edi Cudicio Špietar: v pandiejak, torak, četartak an petak od 9.30. do 12.30. v sriedo od 15.30. do 18.00. v saboto od 9,30. do 12.00. doh. Pietro Pellegrini Gor. Barnas: v četartak od 10.15. do 12.00. Špietar: v sriedo od 11.00. do 12.00. v petak od 17.00. do 18.00. Gor. Tarbi: v sriedo ob 14.30. doh. Renato Trainiti Sriednje: v četartak od 14.00. do 15.00. Gor. Tarbi: v četartak od 15.00. do 16.00. SV. LIENART doh. Lucio Quargnolo Gor. Miersa: v pandiejak an torak od 17.00. do 18.00. v sriedo an četartak od 9.30. do 11.00. petak od 10.30. do 12.00. v saboto od 11.00. do 12.00. doh. Renato Trainiti Škrutove: od pandiejka do sabote od 9.00. do 12.00. Telefoni utili: ospedale civile di Udine 4991, ospedale civile di Civida-le del Friuli 730791; questura 113; carabinieri 112; vigili del fuoco (soccorso) 22222; vigili del fuoco (incendi) 212020; pronto soccorso 730000; per chi viaggia; aeroporto di Ronchi informazioni 0481/777001; stazione ferroviaria Udine informazioni 208969, dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19; stazione ferroviaria Cividale 731021; stazione autocorriere Udine informazioni 203941; stazione auto-corriere Cividale 731046. DREKA doh. Lucio Quargnolo Kras: v torak an petak ob 13.30. Pacuh: v sriedo ob 12.00. rrinko: v torak an petak ob 14.00. GARMAK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak an torak od 15.00. do 16.00. v sriedo an četartak od 11.00. o 12.00. v petak od 17.00. do 18.00. doh. Renato Trainiti Hlocje: pandiejak, sriedo an saboto ob 14.00. PODBUNIESAC doh. Filippo Bonanno Podbuniesac: od pandiejka do petka od 9.30. do 12.30. popudan od 15.30. do 17.30. Črnivrh: v saboto od 10.00. do 12.00. doh. Giuseppe Ferretti Podbuniesac: od pandiejka do petka od 13.00. do 14.00. SOVODNJE doh. Pietro Pellegrini Sovodnje: v pandiejak, torak an petak od 10.00. do 12.00. v sriedo od 16.00. do 18.00. v četartak od 9.00. do 10.00. V novim Centru v Špietru so v saboto 18. maja inaugurai parvo butigo. V nji predajajo giornale, kartolerio, puno gjokatolu an tudi oblačila. Na fotografiji videmo an moment inauguracjona, ko guari špietarski župan Marinig, blizu njega stoje Francesca Cernetig, od katere je butiga, an mons. Venuti. SRIEDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v pandiejak od 11.00. do 12.00. v sriedo od 13.00. do 14.00. v petak od 9.00. do ,10.00. v saboto od 10.00. do 11.00. smo že stuokrat napisal, da so naš te stari zbrali pravo pot na plebiscitu, kajšno drugo «scelto» so imiel? Na eni strani absolutistična Avstrija, ki je tja-čila an mastila vse Slovence, posebno pa Benečane, katerim je bla odvzela vse tiste pravice, ki jim jih je dajala Beneška Republika, na drugi strani nova Italija, ki je rasla in se razvijala u Mazzinijevim in Garibaldijevim duhu. Če so rjes votai takrat naši ljudje, so pametno votai. Kduo bi biu takuo nau-man, tajšan norac, da bi zbrau rajš tistega, ki ga tepe in tlači, kot tistega, ki mu obecja frajnost? Plebiscit ni biu zatuo: «Al čješ al neč-ješ ostat Slovenec». Naši ljudje so imeli tisti krat «scelto» za zbrat adnega al pa druzega gospodarja in so zbrali te buoj-šega. Kje je bla Slovenija takrat. «Come avrebbero potuto scegliere diversa-mente?». Tisti, ki je odgovoriu na pismo, ki ga je pošju gospod Droli, je neobiektiven, proti štorji, na debelo obtesan, posebno pa injorant. Kadar sem prebrau tiste vrstice, mi je paršla na miseu nieka zgodba, ki naj bi se bla zgodila u nieki socialistični deželi. Zgodba je tale: . Po kasarnah in akademijah so vsak dan trobili sudatam v uha o oktober-ski revoluciji, o velikem Stalinu, posebno pa o vlogi, ki jo je imeu za revolucijo centralni komitat komunistične partije boljševikov. Niekega dne pa je paršu u kasarno star oficir, ki ni imeu nič skupnega z revolucijo, je biu pa lepuo podkovan z zgodovino, s štor jo in je napravu svoje predavanje. Tema njega konference je bla: Napoleonov napad na Rusijo. Govoriu je 90 minut in vsi sudatje so ga lepuo poslušali. Kadar pa je zaključil, so mu dugo pljuskat na roke. Star oficir (je biu kolone!) seje used-nu in jau: «Če kajšne reči njeso ble jasne, če kajšan ni lepuo zastopu, naj me vpraša, sem tle, de odgovorim na vsa vaša vprašanja». Na tuole skoči pokoncu an šergen-tin z lepuo oblizanimi lasmi in vpraša: «Rad bi vjedu, tovariš kolonel, kaj je naredu pruot Napoleonovemu napadu (agrešjonu) Centralni komitat komunistične partje boljševikov?». Kolonel ga debelo pogleda, potle mu je na kratko odgovoriu: «Sedni, kreten!». Centralni komitat komunistične partije boljševikov je biu ustanovljen vič ku stuo ljet potle, ko je Napoleon napadu Rusijo. Vas pozdravja vaš Pelar Matajurac Auguri Antonio! Giovedì 30 maggio Antonio Turcut-to di Cividale ha compiuto la bella età di 89 anni. Ad Antonio, che è anche Cavaliere di Vittorio Veneto, giungano i migliori auguri per il bel traguardo raggiunto da parte dei familiari, parenti ed amici. Nonno Antonio, ancora tanti anni felici e sereni! Agli auguri si associa anche la redazione del Novi Matajur.