ANNO Vili. Capodistria, 16 Settembre 1874. N. 18. LA PROVINCIA giornale degli interessi civili, economici, amministrativi DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1" ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno flor. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Atti ufficiali della Società agraria istriana. N. 462. Ordine del giorno della III Seduta di Comitato indetta pei 17 Settembre 1874. , 1. Lettura ed approvazione del verbale dell' anteriore seduta. 2. Conferma del Segretario sociale. 3. Sopra varie domande di sussidi per abbeveratoi. 4. Domanda di sussidio per orticultura del comune di Canfanaro. 5. Stazioni di monta. 6. Sul deliberato del Congresso per 1" istituzione d'una Società enologica. 7. Sui Comizi Agrari. 8. Sul Comitato sociale. 9. Altre eventuali comunicazioni. Eovigno 2 Settembre 1874. La Presidenza. N. 448. Settimo Congresso Generale della SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA tenutosi nella città di Pirano ai 9 Agosto 1874 (Continuazione e fine Vedi N. 17.) Pur troppo con questo sussidio non si ottennero finora risultati degni di considerazione, e massime nel passato anno fallì completamente. In vista a ciò si ritenne opportuno di adottare delle misure più ener- giche ed efficaci, e fu deliberato di far raccogliere tutte le macchine di proprietà sociale sparse nel paese e depositarle in adatto locale nella sede della Società, ad ispezione di chiunque, e vendibili a prezzo relativo solo ai provinciali, ed inoltre di costituire l'ufficio sociale in agenzìa di commissioni per l'acquisto di macchine e d'impiegare la sovvenzione dello Stato unicamente nella compra degli esemplari modello da tenersi in deposito ed a coprimento delle spese di trasporto, corrispondenza ed esperimenti. In tal modo la presidenza spera di promuovere maggiormente la diffusione di utili istrumenti agricoli irei"paese, poiché si ebbe opportunità di convincersi, che non è già il prezzo di favore al quale si vendevano, quello che provoca la compera e l'uso, ma invece la loro facoltà lavorativa, ciò che non era facile per la presidenza, che si vedea costretta a far acquisto di macchine o non bene conosciute o non esperunen-tate in paese, e quindi di nessuna pratica utilità. Per l'anno corrente la presidenza si vide posta nella dura necessità di rinunciare al sussidio, che 1' eccelso Ministero graziosissimamente offriva per l'incremento della sericoltura nella provincia Istriana. Esperimentata la quasi assoluta inefficacia dei premi per bachicoltura stabiliti nei passati anni, e visto che ad onta d'un simile provvedimento si ebbe pur troppo a notare 1' istessa mancanza di bachicultori come in antecedenza, e che lo spirito d'intraprendenza cercò di curare il male nella sua radice, e propose all' eccelso Ministero l'istituzione di premi per l'impianta-gione e cultura dei gelsi, di cui l'Istria ha tanto difetto, e senza una relativa abbondanza dei quali è impossibile qualsiasi avanzamento nella sericoltura. Ma 1' eccelso Ministero non trovava opportuno di approvare un simile piano, adducendo che a ciò era già provveduto ancora dal 1869, essendosi istituiti dei premi generali per la gelsicoltura, ai quali tutti i cittadini dello Stato possono concorrere. Rilevata però l'impossibilità che i possidenti Istriani aspirino ad uno di detti premi fu di bel nuovo innalzata domanda al Ministero per 1' approvazione del piano tracciato dalla vostra presidenza, e non avendo finora ricevuto riscontro, si fa voti affinchè venga accolto favorevolmente e così si possa ripromettersi un miglioramento sempre crescente in questa nobile e lucrosa industria. Quest'anno inoltre fu rinnovata la domanda per qualche tempo abbandonata di un sussidio ad incremento della razza ovina, ed a ciò fece principalmente decidere la speranza di poter arrecare qualche miglioramento nelle gregge in particolarità del Distretto di Castelnuovo e dell'isola di Cherso coli'introduzione di buoni esemplari riproduttori, di cui soffrono gran difetto. Dacché la presidenza d'accordo col Comitato sociale aveva abbandonata la sovvenzione per apicoltura generosamente messa a sua disposizione dall'eccelso Ministero di Agricoltura, una qualche attività palesossi in tale industria nell' isola di Cherso, ove forse più che in qualsiasi altro luogo della Provincia abbondano gli elementi atti a dar sviluppo ed estensione all' apicoltura. D'un tale avanzamento dobbiamo mostrarci grati al Comizio Agrario di Cherso, il quale seppe con tutto io zelo incoraggiare gli apicultori ben disposti, e nello stesso tempo comunicando alla presidenza un rapporto in merito, dal quale si rilevò come con mezzi assai tenui si potrebbero ottenere dei risultati soddisfacenti. E perciò veniva votato di chiedere un sussidio di fiorini 120, onde impiegarli nella fabbricazione di arnie a metodo perfezionato e nell' acquisto di qualche opera istruttiva sulla materia con riguardo speciale alla detta isola, non trascurando però di prendere per quanto possibile in considerazione anche il restante della terraferma. Anche nell' anno corrente la compilazione della Statistica dei prodotti venne assunta dal vostro Segretario, il quale nutre fiducia di poterla completare e presentare a tempo debito, qualora non gli venga meno l'appoggio dei Comizi e Municipi nonché di altre prestantissime persone, ai quali tutti si rivolge caldamente pregandoli a essergli generosi di cooperazione. Un lavoro di tanta importanza non è certo di facile esecuzione, e ci vorrà ancora del tempo e ripetuti esperimenti prima che si possa sperare, non dirò di formare un quadro fedele dello stato della nostra agricoltura, ma che soltanto s'avvicini d'assai alla realtà. Noto v' è pure come anche la Provincia concorra annualmente in appoggio della nostra Società con un generoso sussidio. L'eccelsa Dieta provinciale dietro domanda della presidenza faceva ascendere in questo anno il sussidio da fiorini 600 a f. 1000 di cui già venne fatto 1' assegno. Così grazie alla generosità della eccelsa Dieta la Società vide aumentati i propri mezzi per agire con sempre maggiore energia e procedere più velocemente verso la sospirata meta. Compiuta per lai guisa 1' esposizione di quanto la presidenza fece nell' amministrazione delle varie sovvenzioni, non mi resterebbe che toccare brevemente delle cose interne della Società, ma pur troppo debbo arrestarmi, poiché sia pel breve spazio che ci disgiunge dall'ultimo generale Congresso, sia per le cure che si dovettero dedicare all' amministrazione dei sussidi, che soli richiesero massima parte del tempo disponibile, come ancora causa lo stato anormale in cui 1' uffizio sgraziatamente si trovò posto, non fu possibile spiegare tutta quella attività che si avrebbe desiderato, e la vostra presidenza perciò si vide paralizzate le sue forze da cause indipendenti dal suo buon volere. Posso però fin d'ora affermare che ricostitui- tasi su base più solida e sicura, essa presidenza nei restanti mesi dell' anno corrente e più assai nel venturo , saprà compensare esuberantemente le innocenti mancanze passate e richiamare la Società a vita novella e più rigogliosa. Accolta tale lettura con segni di approvazione, si passava al punto terzo dell' Ordine del Giorno. lì Dr. Cristoforo de Belli propose che nella lettura del verbale dell'anteriore Congresso venissero ommessi tutti i discorsi e tutti gli allegati in genere, limitandosi soltanto alle cose essenziali ed alle deliberazioni. Accettata tale proposta dal Congresso, il Segretario prelesse il verbale del VI.0 Congresso Generale, che unanimemente venne approvato. ABGOMETO IV. Resoconto economico. (Consuntivo 1873 e preventivo 1875) Il Segretario dava lettura del Consuntivo per l' anno 1873,. e dietro mozione del Dr. Cav. Francesco Vidulich ed accettata dall'intiero Consesso, prelesse soltanto le conclusionali della relazione dei revisori di conti. Il vicepresidente indi poneva a voti le due seguenti proposte dei revisori ; 1. di approvare il conto sociale rettificato per l'anno 1873 — portante un Introito di . f. 2724.03 di fronte ad uno esito di . . . . ■„ 3812. 78 2. di riconoscere ed approvare l'antecipazione dei fior. 588.75 fatta alla Società dalla spettabile presidenza cogli altri fondi da essa amministrati, e di autorizzare la restituzione dell' antecipazione medesima coli' incasso dei canoni arretrati ammontanti a fior. 1238. Queste due proposte vennero unanimemente accettate dal Congresso. Indi il Segretario dava lettura del conto di previsione per l'anno 1875 portando un introito complessivo dì fior. 3200, un esito di fior. 2975, quindi un civanzo di cassa di fior. 225. Il Dr. Cav. Francesco Vidulich chiesta ed ottenuta la parola osservava come la pubblicazione dell'annuario oltrecchè portare un grosso dispendio non riusciva di certa utilità come dapprincipio si presagiva, per cui esso proponeva che „d'ora innanzi resti sospesa la pubblicazione dell'annuario ed incaricato invece V Uffizio della Società Agraria a pubblicare di volta in volta in fogli volanti da distribuirsi ai Soci tutto ciò che credesse necessario di essere portato a generale conoscenza Posta a voti la proposta, venne accettata ad unanimità. Il preventivo pel 1875 venne pure approvato nelle cifre esposte con la modificazione proposta dal Dr. Vidulich. ARGOMENTO V. Proposta di modificazione allo Statuto Sociale presentata dalla presidenza per deliberato del II Congresso. Per difetto di presenza del numero dei Soci richiesto dallo Statuto, questo argomento è nuovamente rimesso alla pertrattazione d'un Congresso successiva ARGOMENTO VI. Nomina del presidente, del vice-presidente e di tre direttori. Fungono da scrutatori i signori Dr. Francesco Vidulich, Dr. Giovanni Lugnani e Antonio Salvetti. Sospesa la seduta per alcuni istanti allo scopo di rendere possibile ai soci di concertarsi, e raccolte indi le schede, 47 portano il nome del Dr. Gerolamo Manzutto, che tra vivi applausi è proclamato Presidente della Società Agraria Istriana. Il sig. Presidente ringrazia il Congresso di questo atto di fiducia ed affetto. Raccolte le schede per la nomina del vice-presidente, gli scrutatori annunziano che 46 portano il nome del sig. Antonio Cecon, che viene quindi proclamato a vice-presidente della Società Agraria Istriana. Raccolte le schede per la nomina dei tre direttori, gli scrutatori vi annunciano eletti i signori Matteo Cav. Rismondo, Dr. Giuseppe Basilisco e Tommaso Sottocorona. ARGOMENTO VII. Nomina di sedici membri di Comitato. Raccolte le schede per la nomina del comitato vi riescono proclamati dagli scrutatori i seguenti soci: Angelini Giovanni fu Luigi di Rovigno con voti 47 — Bembo Tommaso di Valle con voti 47 — Biscontini Eugenio di Pedena con voti 47 -— Campitelli Dr. Matteo di Rovigno con voti 47 — Corazza Angelo di Montona con voti 47 — Corva Spinotti Nicolò di Grisignana con voti 47 — Danelon Andrea di Parenzo con voti 47 — Facchinetti de Giorgio fu Michele di Visinada con voti 47 — Madonizza Dr. Pietro di Capodistria con voti 47 — Marchesi Alberto di Dignano con voti 47 — Nacinovich Ernesto di Sta. Domenica con voti 46 — Petris (de) Gherardo di Cherso con voti 46 — Polesini Barone G. Paolo di Parenzo con voti 46 — Slocovich Leopoldo di Pisino con voti 46 — Tommasi Pietro di Montona con voti 43 — Vatta Domenico di Pirano con voti 46. ARGOMENTO VIII. Nomina di tre revisori dei conti. Il vice-presidente fece la proposta al Congresso di conservare a revisori dei conti gli stessi dell'anno decorso, e tale proposizione essendo accolta ad unani- mità vennero proclamati revisori per l'anno 1874-75 i signori: Antonio Basilisco di Roviguo Francesco Monfalcon „ Francesco Zaratin „ ARGOMENTO IX. Determinazione del luogo di riunione per V ottavo Congresso Generale. Raccolte 52 schede gli scrutatori annunciano che 47 portano scritta la città di Montona e 5 quella di Pola. Quindi Montona risulta proclamata a sede dell' ottavo Congresso Generale della Società Agraria Istriana. ARGOMENTO X. Eventuale deliberazione sopra argomenti non posti alV Ordine del Giorno. Interpellato il Congresso se intendeva chiedere la pertrattazione di qualche argomento non posto all' ordine del Giorno, il Dr. Cristoforo de Belli deplorando la scoraggiante fiacchezza dei pochi Comizi Agrari costituitisi in vari punti della Provincia, e onde risvegliare la loro attività e far sorgere tra essi una nobile emulazione proponeva, che ogni Comizio fosse obbligato a produrre alla Presidenza della Società A-graria i verbali delle sue sedute, che per cura di quest'ultima sarebbero pubblicati nel proprio Organo Ufficiale. Tale proposta venne votata d'urgenza e senza discussione alcuna accettata ad unanimità. Quindi il Dr. Francesco Venier parlando a nome di tutti gli abitanti di Salvore partecipava al Congresso, come 1' abbeveratoio costrutto in quella località e già sussidiato dalla Società Agraria ebbe in seguito a soffrire dei danni piuttosto gravi, di modo chè sul suo fondo 1' aqua si disperde e manca per soddisfare ai bisogni della locale agricoltura, e perciò raccomandava caldamente alla presidenza di voler prendere in considerazione un tale fatto e prestarsi sollecitamente affinchè se possibile si intraprendessero le opere necessarie per rendere quel serbatoio servibile e di pubblica utilità. La proposta venne riconosciuta d'urgenza ed accettata a grande maggioranza. Esaurito per tal modo ogni argomento di pertrattazione, il Congresso esternò per acclamazione un voto di ringraziamento ed un saluto alla città di Pirano, cho in modo sì commendevole esercitava la più schietta e cordiale ospitalità. Il Dr. Francesco Venier a nome della città rivolse gentili parole di ringraziamento a tutti i presenti, e su ciò venne dichiarato chiuso il settimo Congresso Generale della Società Agraria Istriaua. Il giorno successivo si tenne nella Sala del Casino di Società gentilmente concessa all' uopo 1' accennata conferenza sul vino, ed il nuovo eletto presidente Dr. Gerolamo Manzutto prelegeva dapprima agli intervenuti i seguenti telegrammi: Illustre Presidenza Società Agraria Pirano Capodistria invia saluto ed auguri alia Società Agraria Istriana convocata nella gentile Pirano per il settimo Congresso e fa voti perchè sempre corrano prospere le sue sorti. Il f. f. di Podestà Giuseppe Pellegrini. Presidenza Agraria — Pirano Cittadini Dignanesi inviano cordiali saluti intervenuti al Congresso, un evviva ospitale città — augurio prosperità Agraria Istria. Società Agraria — Pirano Il memore affetto degli egregi compatrioti radunati Pirano rallegra ringiovanisce mio spirito. Evviva l'Istria! Tommaso Luciani. Presidenza Società Agraria Istriana Pirano Conversazione propugnare consorzi enologici — Prima arte poi vino. Colombicchio. Indi il podestà di Pirano conte Carlo de Fur-regoni dava lettura del seguente telegramma pervenutogli da Digna.no : Illustrissimo signor Podestà — Pirano Prego farsi interprete mio portando uu evviva all' Istria, all'Inclito Congresso mentre di qui lo invio alla città di Pirano. Giovanni Antonio Benussi Podestà di Dignano. Indi il presidente dichiarava aperta la conferenza, ed il signor Francesco Sbisà chiesta ed ottenuta la parola mostrava la gravità della questione posta alla discussione, e che per trattarla convenientemente ci vorrebbe molto studio e riflessione. Nonpertanto proponeva come assai opportuno che il Congresso avesse a nominare in tutti i punti della Provincia delle persone intelligenti ed esperte, le quali avrebbero l'incarico di preparare il progetto per la costituzione del tanto vagheggiato consorzio enologico Istriano, il quale progetto in seguito sarebbe portato alla discussione ed al caso anche adottato. Il Dr. Giorgio Franco proponeva invece che in ogni distretto fosse scelto un Comitato speciale inca- ricato della compilazione del piano in parola, potendo all' uopo questi Comitati porsi di comune accordo l'un coli' altro e così sortire più agevolmente nell' intento. Il barone Giampaolo Polesini presa la parola, partecipava, come alcuni deputati istriani al Consiglio dell' Impero, fra cui esso ed il cav. Francesco Vidulich presente, già da qualche tempo intavolarono delle pratiche in proposito, e compresi dell' assoluta necessità di provvedere efficacemente ai bisogni della nostra enologia, influirono per quanto stava nelle loro forze onde giungere ad ottenere qualcosa. Difatti postisi di concerto col cessato e benemerito Luogotenente barone de Ceschi, questi proponeva all'eccelso Ministero l'istituzione in Istria di una scuola enologica con una sezione anche di pomologia. Secondo 1' avanzato progetto la detta scuola avrebbe un corso biennale, e per esservi ammessi basterebbe la prova d'aver percorsi gli studi elementari. Gli studi sarebbero invernali, e gli allievi dovrebbero vivere dentro l'Istituto, e nell' autunno di più verrebbero dal maestro praticamente istruiti nel confezionamento del vino. Il maestro terrebbe pure delle lezioni domenicali, e di più avrebbe l'obbligo di recarsi nei vari distretti della Provincia e tenere pubbliche lezioni e conferenze sopra argomenti di enologia e viticoltura. L'esponente quindi desiderava che un simile piano venisse appoggiato col voto morale dei presenti, ed il presidente provocato tale voto, tutti 1' accordarono per alzata di mano. Il Dr. Andrea Amoroso in seguito proponeva d'incaricare la presidenza di esternare all'eccelso Ministero dell'agricoltura le sue vedute in proposito, e di portare a conoscenza del medesimo il voto oggi espresso. Tale proposta venne accettata ad unanimità. Indi fu nuovamente aperta la discussione sulla proposta Sbisà modificata dal Dr. Franco. Il Dr. Francesco Yidulich esponeva il parere che l'affidare l'incarico di preparare il piano in parola a dei Comitati non condurrebbe mai a risultati soddisfacenti, e che inoltre le forme stesse richiederebbero l'impiego di maggior tempo, mentro v' è urgente bisogno di fare il più sollecitamente possibile. Perciò proponeva di affidare la compilazione del progetto alla presidenza della Società, che potrebbe volendo attingere informazioni e pareri da chi meglio credesse, fosse pure anche dall' estero, e quel progetta poi presentato al venturo Congresso verrebbe discusso e deliberato. Quindi il Presidente poneva a voti quanto segue ; „La presidenza della Società Agraria Istriana „resta incaricata di prestarsi per la costituzione di „un Consorzio Enologico Istriano compilandone i „rispettivi piani e servendosi all'uopo di tutto ciò „che crederà più opportuno e corrispondente allo „scopo.'1 La proposta è accettata ad unanimità. Il Dr. Francesco Vidulich ripresa la parola lamentava come nelle conferenze dei Congressi su materie veramente agricole non si venne mai ad alcun risultato pratico, appunto per la mancanza di proposte concrete sugli argomenti che vengono pertrattati. Perciò esso proponeva, che negli anni venturi la presidenza scelga il tema del quale il Congresso dovrà occuparsi, e nello stesso tempo nomini uno o più referenti, i quali si assumano di studiarlo e di fare in > proposito quelle proposte che più crederanno opportune, e che poste alla discussione del Congresso verranno dallo stesso deliberate. Posta a voti tale mozione è accettata ad unanimità. Su ciò il presidente dichiara chiusa la conferenza. CORKISPONUESTZA. Pisino li 8 Settembre. Delle tante cose che pur troppo non so ispiegarini, c' è anche quella, che talvolta uomini di buona intenzione, quando dovrebbero dir sì, dicono nò, e viceversa. — Così mi sembra sia stato il caso nella seduta distale in Parenzo de' 5 corrente quando fu votata la proposta fatta dal comitato agrario sul rescritto dell' i. r. Ministero di agricoltura in questi termini : „La Dieta provinciale accetta in massima la proposta istituzione provinciale di una stazione modello di viticoltura e governo della cantina, con aggiunta di coltivazione di alberi da frutta e di vivai, deposito sementi ed attrezzi, con la sede in Parenzo." Vi fu chi disse: „Io sono persuasissimo della stazione enologica in Parenzo, e credo d'averne concepita l'idea forse prima di nessun altro, tanto è vero che ne feci la proposta ancora nel congresso agrario tenutosi cinque anni fa a Pisino, e da quel tempo sempre accarezzo 1' idea stessa. Però la sezione pomo-logica qui trovo un assurdo e in quanto alle condizioni telluriche di questa plaga e pelle condizioni topografiche e di rapporto verso tutta la Provincia. Non trovo quindi consulto che la Provincia si accinga a tale spesa iu un luogo dove non si prevede il buon esito, mentre si troverebbero altri luoghi a ciò favorevolissimi, ove il buon esito sarebbe sicuro. Propongo adunque che il punto primo della proposta del Comitato venga modificato ed accettato nei termini: La Dieta provinciaie accetta in massima la proposta istituzione provinciale di una stazione modello di viticoltura e governo della cantina ed attrezzi, in Parenzo, con aggiunta di coltivazione di alberi da frutta e di vivai, deposito sementi, da praticarsi in altro luogo della Provincia più adatto allo scopo." Parole proferite invano ; e pertanto gli esperimenti di pomicoltura veranno fatti in Parenzo. Forse si pensa che a poter sapere di certo se una cosa riesca bene o male, se ne debba far prima la prova, non fatto calcolo del danaro da spendere nè del tempo da sciuparsi. Ma io credo che chiunque abbia la più su-perficiaie idea delle condizioni dell' Istria, saprà che il terreno arido ed inacquoso e la siccità perdurante fanno l'agro di Parenzo assai meno atto alla pomicoltura di confronto alle tante altre buone posizioni che si trovano in Istria ove gli alberi da frutto attecchiscono di piena vita. È vero che nella proposta governativa è fatta speciale menzione della coltura dei fichi, ed a Parenzo ne gustai d' eccellentissimi, mentre qui mi devo accontentare di que'tardivi; ma chi compilò la proposta non intese già che venga propagata tale coltura affinchè la popolazione possa pigliare le buone satolle di fichi freschi, ma bensì affinchè diventi un ramo d'industria anche la confezione de'fichi secchi, ciò che pur troppo a Parenzo e nella penisola istriana non si può fare come lo si fa nelle isole del Quarnero' dove i fichi sono maturi già coi primi d' agosto, e possono quindi venir disseccati a sollione. Anche i mandorli ogni anno zeppi di fioritura, sono per influssi meteorologici cui è soggetta l'Istria, in media assai poco fruttiferi. I frutti adunque dai quali possiamo sperare proventi sono quelli che possono trasportarsi maturi, senza che perdano il buon gusto nè altrimenti si guastino, e sopratutto quelli che sono buoni per -essere disseccati. Tali frutta sarebbero qui in Istria in ispecialità le ciliegie, i peri, i pomi, i susini ed ogni sorta prugne, le noci ed i castagni. I semenzai ed i piantonai dovrebbousi fare là dove tali piante bene allignano e dove c' é terreno vasto e posizioni idonee per diffonderne la coltura ; ed un altra volta potrò dirvi in che luogo meglio che altrove qui in Provincia tali esperimenti dovrebbonsi praticare. Pubblichiamo la relazione sulla visita commissionale di revisione politica della ferrovia istriana Pola-Divazza e Eovigno-Canfanaro. KELA/ìIOXE sulla visita Commissionale di revisione politica della ferrovia istriana POLA-DIVAZZA e EOVIGNO-CANFANARO Il giorno 19 aprile riunivasi la Commissione a Pola e scioglievasi a Trieste il dì 14 Maggio 1874. La componevano : il sig. Cav. de Meyersbach qual Preside, il sig. Commissario Ministeriale Gerstenbraud pel Ministro del Commercio, il sig. Maggiore Otto Fux dello Stato maggiore pel Ministro della guerra, due Ingegneri delle ferrovie, per ciascuna delle tre Sezioni ferroviarie, due Ingegneri della Luogotenenza di Trieste nell' interesse delle strade erariali, i Delegati delle rispettive Podestarie, i Capitani distrettuali, il Delegato della Giunta provinciale, assistito dall'ingegnere provinciale. A Pola si univano alla Commissione due Colonnelli, 1' uno del Genio, 1' altro di Marina, soltanto pella revisione della stazione di Pola e della traccia cadente nel raggio fortificatorio. Il Dr. Campitelli pella Camera di Commercio assisteva alla Commissione a Pola-Dignano-Canfanaro, Villa, Rovigno e Pisino. Fu proposto che la strada definitiva conducente dalla città di Pola alla stazione ferroviaria debba essere costruita lungo il mare a spese del fondo di costruzione, ed in via provvisoria che rimanga per intanto l'esistente ruotabile, che si stacca dalla erariale presso il ponte dell' Arena e mette al Casino Bosquet lungo 200 metri circa, riparando alla meglio, per la quale riparazione occorrerà impiegare l'importo di fiorini 300 circa. 11 giorno appresso 20 Aprile incominciavasi la perambulazione del progettato tracciato, soffermandosi la Commissione presso tutte le strade, che vengono attraversate tanto carrozzabili che campestri, e presso gli sfoghi d'acque, decidendo sulle correzioni da farsi e sulle opere d'arte di ponti e tombini. Nulla d'interessante da Pola fino a Dignano; soltanto che il tracciato fra questi due punti venne sensibilmente corretto dal secondo progetto iu modo che Dignano e Oalesano rimangono ora a ponente della linea (distanti pochi metri), mentre col primo progetto restavano a levante della medesima. ■ Il Comune di Dignano chiedeva che la stazione propria fosse eretta vicino alla città sui fondi Sottocorona; ma dopo avere esaminati i progetti, i Rappresentanti si convinsero che il sito desiderato non era il più propizio tanto per linea che per livelli, ep-perciò sentite le dichiarazioni anche del Rappresentante l'i. r. Ministero della guerra, recedettero dalla loro domanda. La stazione venne quindi stabilita a S. Lucìa, località adattatissima, a tramontana della città, piana e distante solo 300 tese dai primi caseggiati. I comunisti di Zabronici, poi, desideravano avere anche essi la formativa vicino i propri casolari, ma recedettero essi pure, sentite le obbiezioni della Commissione. Per giungere alla stazione di Diguano dalla città basterà ristaurare la strada esistente, che conduce a S. Lucìa, ed allargarla di qualche piede, spendendo per tale ristauro l'importo di circa f. 600. Per la stazione di Zabronici occorrerà in seguito regolare ed allargare il sentiero campestre, che esiste e che servirà d' unione della stazione stessa colla strada erariale lungo pressoché un chilometro. La spesa non dovrebbe superare i f. 1000. Dal villaggio Zabronici alla staziono la strada d' accesso verrà regolata dalla impresa ferroviaria. Si giungerà a Canfanaro, sito di stazione più lunga delle altre (650 metri) e di diramazione del tracciato per Rovigno presso la villa Morosini. Fra Canfanaro e Rovigno sopra una distanza di 20 chilometri veniva stabilita una stazione intermedia di feriuativa, ed il progettante determinava di fissare la medesima presso Villa di Rovigno. Ma siccome il tracciato non passa pel villaggio sibbeue alla distanza di un chilometro dal lato di tramontana, quindi fra il villaggio ed il canale di Leine; così la stazione di ferma tiva sarebbe stata egualmente distante dai casolari, in sito isolato, senza alcuna via di comunicazione ; mentre, fissandola nella vicinanza di Sossich, poteva essere utile a chiunque approfittare ne volesse per recarsi a Rovigno e Pola, giungendo dal distretto di Parenzo, ed in parte da quello di Montona. Più la stazione si sarebbe trovata al crocicchio delle strade di Rovigno, Sossich e Carme, e la spesa per la costruzione d' una apposita strada per la stazione si sarebbe in questo modo risparmiata. Quindi si è creduto opportuno di esprimere il desiderio che tale formativa, in luogo di Villa, fosse stabilita iu Sossich, tanto più che le esigenze tecniche lo permettono e la spesa non ne verrebbe aumentata. Ma quantunque tutti i membri della Commissione trovassero fondato tale desiderio, esso non potè essere definitivamente accolto, attesa l'opposizione fattavi dal Commissario ministeriale. Perciò si è dovuto a protocollo dichiarare quanto segue: "Il Rappresentante della Provincia esternali desiderio, che la formativa, la quale secondo il progetto attuale sarebbe posta nelle vicinanze della Villa "di Roviguo, venga trasportata nelle vicinanze dei "Sossich, e ciò pei seguenti motivi: "La formativa non è situata nella villa di Ro-"vigno, ma alla distanza di un chilometro abbondante, "quindi per arrivarvi sarebbe necessaria la costruzione, di una strada, la quale richiederebbe una spesa "non irrilevante. "All'incontro, stabilendo la formativa nelle vicinanze dei Sossich, la nuova strada non sarebbe più "necessaria, perchè dalla Villa ai Sossich vi esiste "già una strada parte postale e parte comunale car-"rozzabile; e perciò gli abitanti della Villa non a-"vrebbero bisogno d'incontrare nessuna spesa, e i "loro interessi speciali non soffrirebbero alcun danno, "essendo di non grave importanza la differenza che "esisterebbe tra la distanza dalla Villa ai Sossich e "la distanza dalla Villa al luogo della progettata fermativa. "All'invece fissando la fermativa nelle vicinanze "dei Sossich, gl'interessi generali ne risentirebbero un "sensibile vantaggio, perchè la Provincia ha già stabilito e progettato una strada, che in continuazione "di quella già esistente da Visinada a San Lorenzo, "debba correre da San Lorenzo per Cui di Lerne ai "Sossich, e dai Sossich continuare per la contrada di "Carmè a Valle, e quindi giungere a Pola. . "Evidente è, adunque, che la fermativa