UN NU OVO DUVALIUS DEL MONTENEGRO (COLEOPTERA: CARA- BIDAE: TRECHINAE) Paolo MAGRINI Firenze Abstract - A NEW DUVALIUS FROM MONTENEGRO (COLEOPTERA: CARABIDAE: TRECHINAE) Duvalius droveniki sp. n. from Montenegro (Yugoslavia) is described. The new species belongs to the Duvalius pilifer group (sensu Jeannel) and appears rather close to Duvalius durmitorensis Apfelbeck, 1904. From the latter it is distinguished by the different shape of the aedeagus and copu-latory apparatus. Izvleček - NOVA VRSTA RODU DUVALIUS IZ ČRNE GORE (COLEOPTERA: CARABIDAE: TRECHINAE) Opisan je Duvalius droveniki sp. nov. iz Črne Gore (Jugoslavija). Nova vrsta pripada skupini Duvalius pilifer (sensu Jeannel) in je verjetno sorodna vrsti Duvalius durmitorensis Apfelbeck, 1904. Od nje se loči po drugačni obliki edeagusa in kopulatornega aparata. Egon Pretner, uno dei piu attivi e validi entomologi di questo secolo, al momento della sua scomparsa lascio incompiute alcune descrizioni di nuove specie, fra di esse una piccola serie di Duvalius da lui stesso raccolti nel sud della Jugoslavia. Lo studio di questi esemplari, conservati presso il Biološki Inštitut Jovana Hadžija di Ljubljana (Slovenia) mi e stato gentilmente affidato dal Dr. Božidar Drovenik e la loro descrizione e 1'oggetto di questa breve nota. Duvalius (Duvaliotes) droveniki sp. n. Localita tipica: Montenegro, Črna Gora, Hajla - Prokletije. 129 ©Slovenian Entomological Society, download unter www.biolosflffifeiitCTitCBllnologica slovenica, 6 (2), 1998 Serie típica: Holotypus (5, cartellino originale: Crna Gora, Hajla Prokletije, 9.VII.1967, Pretner, [la quota di raccolta non è indicata]. Paratypi: 1 Cí e 6 99, stessi dati de\Vholotypus*. Tutti gli esemplari sono conservad presso il Bioloski Institut Jovana Hadzija di Ljubljana (Slovenia), salvo due paratypi (99) conservad nella collezione dell'Autore. Descrizione Un Duvalius anoftalmo di piccole dimensioni (fig. 1), lunghezza totale dall'apice delle mandibole all'estremità delle elitre 3,88-4,27 mm (media 4,08 mm), di colore gial-lo-rossiccio uniforme. Testa in proporzione piuttosto grande, con tempie nettamente convesse, larghezza massima 0,78-0,86 mm (media 0,82 mm). Solchi frontali profondi e nettamente incisi. Regione oculare rappresentata da un' areola fusiforme biancastra di media estensione, circondata da un sottile margine nerastro più sclerificato. Chetotassi cefalica senza particolarità di rilievo, tempie glabre. Antenne corte 1,97-2,23 mm (media 2,12 mm), comprese 1,82-2,06 volte nella lunghezza del corpo (media 1,91). Protorace leggermente più largo della testa, con lati regolarmente arrotondati e sin-uati avanti la base, non trasverso, 1,20-1,34 volte più largo che lungo (media 1,27). Massima larghezza 0,90-0,99 mm (media 0,94 mm); larghezza della base 0,59-0,64 mm (media 0,62 mm); massima lunghezza 0,72-0,77 mm (media 0,74 mm). Angoli pronotali anteriori salienti; angoli posteriori acuti; doccia laterale piuttosto stretta, regolare. Due setole marginali anteriori, in corrispondenza circa del primo quarto; le setole basali in prossimità degli angoli posteriori. Elitre piuttosto strette e allungate: lunghezza massima dall'omero 2,15-2,34 mm (media 2,28 mm), larghezza complessiva delle due elitre 1,22-1,41 mm (media 1,35); rapporto lunghezza/larghezza totale 1,64-1,81 (media 1,67). Omeri ampiamente arrotondati, linea basale obliqua. Doccia laterale ampia anteriormente, progressivamente e regolarmente ristretta verso Tapice. Strie elitrali formate da serie di piccoli punti, ben impresse le prime 4-5, evanescenti le altre. Quattro setole del gruppo omerale della serie ombelicata, regolarmente disposte nella doccia ed equidistanti fra loro. Tre o quattro setole discali, l'anteriore in genere appena al di sotto del livello della seconda omerale, le altre in posizione molto variabile. Triangolo apicale senza particolarità di rilievo. Rapporto fra la larghezza delle due elitre e la massima larghezza del pronoto compreso fra 1,38 e 1,51 (media 1,42). Zampe corte e non slanciate; i primi due tarsomeri delle zampe anteriori del mas-cilio corti e tozzi, più dilatati dei successivi e inferiormente forniti di faneri adesivi. Tibie anteriori lievemente solcate. * - Egon Pretner aveva giá designato la serie tipica, tuttavia il ó da lui indicato come holotypus risulta privo di edeago; con ogni probabilitá era stato preparato su un vetrino che, non essendo attualmente presente al Bioloski Inštitut, é da considerarsi perduto. Ho designato pertanto come holotypus l'unico altro maschio disponibile, relegando il <3 senza edeago a paratypus. 130 P. Magrini: Un nuovo 1 1. Duvalius droveniki sp. n.: habitus (paratypus 9) 131 ter www.bíoiogKcta entomologica slovenica, 6 (2), 1998 6 2. Edeago di Duvalius droveniki in visione laterale (holotypus) 3. Apice dell'edeago in visione ventrale (ingrandito rispetto alla precedente) 4. Lamella copulatrice in visione dorsale 5. Lamella copulatrice in visione laterale (ingrandita rispetto alla precedente) 6. Parameri 132 P. Magrini: Un nuovo Duvalius del Montenegro (Coleóptera: Carabidae: Trechinae) at Edeago lungo 0,80 mm, molto robusto e arcuato, con bulbo basale mediamente esteso (fig. 2); ápice in visione ventrale (fig. 3) allargato a spatola e fornito di numerosi sensilli. Lamella copulatrice di forma peculiare (fig. 4), costituita da una lamina rettango-lare ad angoli stondati ben sclerificata, intimamente adesa al sacco: a questa lamina è connessa una struttura a doccia meno sclerificata, ma rigida (simile a quella dei Duvalius italiani del "Gruppo bensai" (sensu Magrini-Vanni)). In visione laterale la lamina sclerificata si presenta ampiamente concava e forma con la parte meno sclerificata un angolo acuto, rígido e non modificabile (fig. 5), il sacco (asportato nella foto) awolge il tutto. I parameri, abbastanza regolari, sono forniti uno di tre e l'altro di quattro setole api- Derivatio nominis Dedico con piacere questa nuova specie all'amico Dr. Božidar Drovenik del Biološki Inštitut Jovana Hadžija di Ljubljana, che gentilmente mi ha affidato in studio la serie di esemplari del nuovo taxon depositata presso il suo Istituto. Affinità Per la peculiare forma dell'edeago e soprattutto della lamella copulatrice Duvalius droveniki n. sp. non mostra affinità strette con le altre forme balcaniche, comunque la presenza di tre-quattro setole discali, le piccole dimensioni, i tegumenti glabri, l'aspet-to gracile, Tarea geográfica di provenienza (appartenente all'Egeide Settentrionale), ci inducono per il momento a inserirlo nel "Gruppo del Duvalius (Duvaliotes) pilifer" (sensu Jeannel); nell'ambito di questo gruppo la specie sicuramente più affine è Duvalius durmitorensis Apfelbeck, 1904, del Montenegro, anch'esso endogeo, con il quale condivide i caratteri prima citati salvo la pubescenza delle tempie. La nuova specie presenta infatti tempie glabre (anziché setolose come in Duvalius durmitorensis Apfelbeck), antenne più corte, striatura elitrale più evidente, edeago molto più corto (non uncinato all'apice) e lamella copulatrice ben diversa. Ringraziamenti Ringrazio sentitamente gli amici Dr. Stefano Vanni del Museo Zoologico "La Specola" deU'Università di Firenze, Giuseppe Sclano di Empoli, l'Ing. Marco ed Enea Bognolo di Trieste e il Dr. Mirto e Theresa Etonti di Pieve d'Alpago, per la loro cordiale e fondamentale collaborazione. Riassunto Viene descritto Duvalius droveniki n. sp. del Montenegro (Črna Gora, Hajla Prokletije); il nuovo taxon viene per il momento inserito nel Gruppo del Duvaliuspilif- 133 ogical Society, download unter www.bioiogteetentaintaniologica slovenica, 6 (2), 1998 er (sensu Jeannel), ove risulta in particolare affine a Duvalius durmitorensis Apfelbeck, 1904. Si differenzia comunque nettamente da quest'ultimo per la diversa confor- mazione di edeago e lamella copulatrice. Bibliografía Apfelbeck V., 1907: Zur Höhlenfauna der Balkanhalbinsel. Wiener Entomologische Zeitung, 26: 313-318. 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