Za tvojo reklamo novi a m; %‘Wm tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Trieste št. 32 (873) • Čedad, četrtek, 28. avgusta 1997 V soboto 9. avgusta pomenljiva slovesnost na pobudo Planinske družine Benečije Slovenski napis na Matajurju V cerkvici so spet položili plošči, ki so ju bili nekateri “neznanci” odstranili - V vasi Matajur je bilo Srečanje Slovencev v spomin na Izidorja Predana-Doriča, kjer so predstavili dve knjigi E se la gubana fosse per caso nata a Gubbio? Uno pensa di avere l’esclusiva, e invece... Invece succede che il turista i-gnaro caracolla per le stradine di Gubbio, cittadina umbra di indubbio valore storico, architettonico e culturale, entra in un negozio che offre prelibate specialità culinarie del luogo e si trova di fronte ad un cartello che, magnificando le doti di un prodotto in vendita, suona più o meno così:"La gubana, dolce tipico locale che si suole accompagnare ad un buon vino bianco”. La gubana in questione non ha la forma tipica del nostro dolce, a chiocciola, sembra più uno strudel, ma gli ingredienti sono gli stessi. Per la cronaca, costa anche tantino. Tutto questo basta, comunque, per far sorgere il dubbio che tra le tante interpretazioni sull’origine della gubana ci sia anche quella che riguarda Gubbio (gubana da Gubbio?). Tanto, una più una meno... Nell’elenco sempre più folto di “verità” aggiungiamo anche quella presentata dalle Pagine utili della Mondadori, la risposta berlusconiana alle Pagine gialle. Alla voce “i sapori delle terre friulane" si viene a sapere che la gubana è “il dolce tipico pasquale, il cui nome secondo alcuni deriva da buba-ne, in friulano cuccagna, abbondanza". Alla fine tutto questo bailamme di interpretazioni inarrestabili - che si inserisce in una recente disputa tra le Valli del Natisone e Gorizia - riesce perfino a far sorridere. A partire dalle questioni che riguardano il dialetto sloveno delle Valli, siamo abituati a sentire tante “verità", ovviamente una diversa dall’altra, dietro cui non sempre si celano approfondimenti e studi, l'uso insomma normale e quotidiano del proprio tempo e della propria intelligenza per cercare di capire un po’ meglio chi siamo, (m.o.) Dva posnetka slovenske maše na vrhu Matajurja V soboto 9. avgusta je bila na vrhu Matajurja pomenljiva slovesnost za katero je dala pobudo Planinska družina Benečije in se jo je udeležilo precejšnje število ljudi tako iz Nadiške kot iz Soške doline. Po slovesni slovenski maši, ki so jo molili Božo Zuanella in Marino Qualizza ter nadiški in kobariški dekan Dionisio Mate-ucig in Franc Rupnik, je bila namreč ponovno postavljena v cerkvico in blagoslovljena kamnita plošča s slovenskim posvetilom “Kristusu Odrešeniku in Brezmadežni”. Leta 1901 je bil zgrajen na vrhu Matajurja obelisk, na pročelju katerega je bil omenjen slovenski napis, je obrazložil v pridigi Božo Zuanella. Ko je bila pred 35. leti postavljena nova kapelica je sloven- ski napis zginil, oziroma vzidali, skrili so ga v temelje cerkvice. Sedaj se je po zaslugi beneških planincev vrnil na vidno mesto. In je vidno znamenje za vsakogar, ki pride mimo, da ni Matajur neki kraj, ki spada v okolico Čedada - je poudaril Zuanella - pač pa slovenska gora, kraj, kjer živijo slovenski ljudje, (jn) beri na strani 3 IW vT*r Drenchia, allarme per le strade dissestate Allarme viabilità a Drenchia. Lo lanciano un centinaio di abitanti del piccolo comune delle Valli del Natisone. Cento firme per una petizione possono sembrare poche, se raccolte in una cittadina o in u-na città. Sono invece la metà dell’intera popolazione, per un paese tra i più spopolati della nostra zona. A Drenchia gli abitanti sottolineano all’amministrazione comunale “il grave stato di disagio legato al dissesto idrogeologico delle strade del territorio di Drenchia”. In particolare si tratta della strada rurale Paciu-ch-Cras, realizzata una decina di anni fa con fondi Cee, della strada comunale di Paciuch, della strada turistica Clodig-Cras e di quella provinciale Clodig-Pe-ternel -Lombai -Cras. Secondo i firmatari queste vie di comunicazione necessitano di interventi urgenti dopo i danni, dovuti soprattutto alle abbondanti piogge, che provocano non pochi disagi alla popolazione. (m.o.) segue a pagina 2 Un milione per ogni nato, la Provincia vuole ripopolare L’iniziativa interessa anche molti comuni della Benecia Drenchia, Grimacco, Prepotto, Pulfero, S. Leonardo, Savogna, Stregna, oltre a Resia, Lusevera e Taipana. C’è quasi tutta la Benecia nell’elenco dei trentasei Comuni le cui famiglie, secondo un’iniziativa promossa dalla Provincia di Udine, in caso di una nuova cicogna in arrivo nel corso di quest’anno avrebbero diritto ad un contributo di un milione di lire. Un progetto che testimonia, secondo il presidente dell’ente Giovanni Pelizzo, “l’attenzione che rivolgiamo nei confronti della famiglia”, ma che rappresenta anche un tentativo di ripopolare le zone di montagna della nostra provincia. Un contributo che rappresenta “una provocazione”, secondo Mario Bandii, assessore provinciale ai servizi sociali. I Comuni prescelti sono stati quelli che, secondo i controlli sui dati statistici effettuati dalla Provincia, hanno registrato tra il 1951 ed il 1991 un regresso demografico superiore al 40 per cento. Conti alla mano, della Benecia resta fuori solo il comune di S. Pietro al Natisone, che nel corso di quei quaranta anni è passato (solo!) da 3.088 a 2.208 a-bitanti. Dimezzato il rapporto per S. Leonardo, mentre per gli altri comuni le percentuali sono catastrofi-che. segue a pagina 4 Alla scoperta del museo della Val Trenta A PAGINA 4 Zupan Rezije izvoljen prejšnji teden Paletti predsednik predalpskega parka 4 Luigi Paletti Zupan občine Rezija Luigi Paletti je bil prejšnji teden izvoljen za predsednika vodstva ustanove za upravljanje naravnega parka julijskih Pre-dalp. Nieeovo plebiscitarno izvolitev gre razumeti tudi kot priznanje za dolgoletno delo, ki ga je Paletti vložil za konkretizacijo te pomembne pobude. Park je bil ustanovljen na podlagi deželnega zakona 42 iz lanskega leta in predstavlja soliden korak naprej, ne samo na ožjem področju varstva narave. Gre za nov instrument politike usklajenega razvoja teritorija, kar je za gorata področja še zlasti pomembno. Celotno področje, ki ga zajema park, meri skoraj 10.000 hektarov, od tega je v sami občini Rezija 55%, ostalo pa si delijo občine Pušja ves, Bardo, Kluže, Resiutta in Moggio Udinese. beri na strani 4 Četrtek, 28. avgusta 1997 2 Il problema messo in luce da un centinaio di abitanti del piccolo comune Drenchia, allarme strade II dissesto riguarda la viabilità provinciale, comunale, turistica e rurale Interrogazioni di Gasparin in consiglio comunale e in Comunità montana dalla prima pagina La vicenda, dopo che le firme sono state consegnate al sindaco Mario Zuf-ferli, giungerà sui banchi del consiglio comunale e su quelli della Comunità delle Valli del Natisone. E’ Stefano Gasparin, consigliere di entrambi gli enti pubblici, a mettere in luce il problema con due interrogazioni. A Zufferli chiede quale sia lo stato attuale delle strade e quali provvedimenti intende attuare l’amministrazione se le segnalazioni dei cittadini corrispondono in tutto o in parte allo stato dei luoghi. Al presidente della Comunità montana Giuseppe Marinig, Gasparin, consigliere del Ppi, ricor- da che lo stesso ente nel dicembre scorso aveva approvato all’unanimità una mozione con cui sollecitava la Provincia e la Regione a migliorare, con opere e finanziamenti, la viabilità ed i trasporti nelle Valli del Natisone. Il problema della viabilità non riguarda quindi solo Drenchia. Ciò non toglie che, come spesso accade, la sollecitazione non ha a-vuto seguito. Gasparin chiede quindi “quale altra azione la Comunità intenda svolgere nei confronti della Provincia e della Regione al fine di ottenere e di consentire interventi non più dilazionabili della viabilità nelle Valli”, (m.o.) Una holding intenzionata all’acquisto dell’azienda Veplas parlerà tedesco? Non è ancora un dato certo, la via d’uscita dalla crisi della Veplas di S. Pietro al Natisone. Sono soprattutto i sindacati a invocare cautela, ma un dato positivo è ora rappresentato dal piano di recupero dello stabilimento elaborato da possibili acquirenti tedeschi. La Bga, holding appartenente ad un gruppo che fattura circa 26 mila miliardi e dispone già di sei aziende in Italia, sembra dimostrare intenzioni serie. Potrebbe entro l’anno acquisire a tutti gli effetti la Veplas per poi riconvertirla alla produzione di tubi in resina per le alte temperature. Novità positive potrebbero esserci anche sotto il profilo occupazionale. Resta l’interrogativo che riguarda la durata dell’esercizio provvisorio e il pagamento delle retribuzioni per i cassintegrati. L’allarme, lanciato anche attraverso il nostro giornale da Piergiorgio Domeniš, dovrebbe rientrare entro settembre. NekoC so bili popravni izpiti. Bili so dijaki, ki so jim naložili tudi pet popravnih izpitov in so se vse poletje potili na knjigah. Z italijansko politiko bo nekaj podobnega. Kajti jesen prinaša kup problemov, ki jih bo treba rešiti. Časa odlaganj je konec. Prodiju ne bo težko, saj ima za seboj obdobje velikih uspehov, predvsem na področju gospodarske sanacije. Zagodel mu je samo nepričakovani valutni vihar iz Amerike, ki je s podražitvijo bencina povečal pritisk na sicer rekordno nizko inflacijo. In vendar. Prodijevo vlado čaka naježja preizkušnja, od katere je odvisno njeno preživetje do konca mandata in najbrž tudi zmaga na prihodnjih volitvah. To je reforma socialne države in pokojninskega sistema še posebej. Prodi in Ciampi sta celo poletje tuhtala, kako to izvesti na najbolj neboleč način in s soglasjem sindikatov ter komunistov. Kar pomeni zaščitni naj-nižje in socialno najbolj ogrožene sloje. Govori se, naprimer, o “koti 90”, ko bi priznali pravico do predčasne upokojitve delavcem, ki jim vsota starosti in delovne dobe znaša 90. Naprimer: 35 let delovne dobe in 55 let starosti. Morda bodo v tem primeru plačali še “davek na predčasno upokojitev” ali kaj podobnega. Predvsem pa bi morala vlada okletisti “pokojninsko džunglo”, v kateri se skrivajo nedopustni privilegiji, ko bivši direktorji prejemajo po 40 milijonov mesečne pokojnine in podobno. Če Prodiju uspe presekati gordijski vozel socialne države, je na konju. Potem lahko tudi utrdi koalicijo in prične s komunisti pogajanja o njihovem vstopu v ministrski svet. “Balon d’essai” je spustil že pred počitnicami, ko je dal razumeti, da bi komunističnemu gospodarskemu referentu Ne-riu Nesiju ponudili ministrstvo za južno Italijo. Ugledni bančnik je vljudno odklonil, medtem ko so Berti-nottijevi sodelavci izjavljali, da je za to potreben politi- čni dogovor, nova “koalicijska pogodba” z Oljko. V tem primeru bi komunisti zahtevali zase štiri ministrstva, kot jim po njihovi volilni moči pritiče. In med njimi vsja eno “težko” ministrstvo. Kakšno? Cossutta e na to vprašanje odgovoril, da bi rad bil notranji minister. Vendar morajo prej mimo še volitve v Apeninih, kjer bo Di Pietro izvoljen v senatu pod Oljko. Ta bo imela od tega koristi samo, če bodo Di Pietrovi pristaši pomagali Oljki na upravnih volitvah v Neaplju, Rimu, Genovi in drugih velikih mestih. Kaj pa bodo delali poslanci in senatorji, medtem ko se bo Prodi trudil za pogajalskim omizjem socialne države? Pred počitnicami so vsakemu podarili prenosni računalnik, ki se lahko poveže z “Internetom” in bankami podatkov parlamenta in vlade. Zanje prirejajo septembra posebne tečaje, saj je to mnogim španska vas. Nekateri so računalnike že podarili sinovom in hčeram, drugi pa se bodo mučili, da bi razumeli, kaj je “Java”... Upajmo le, da bodo v Montecitoriu našli medtem tudi nekaj časa, da bi se lotili zakona o zaščiti Slovencev. Bog daj! Začel seje raziskovalni tabor Ta teden se je v Kanalski dolini začel 17. mladinski raziskovalni tabor, ki bo trajal od ponedeljka, 25. avgusta do sobote, 6. septembra. Prireditelji tabora so tudi letos Odsek za zgodovino pri Narodni in študijski knjižnici, Društvo mladih raziskovalcev iz Trsta in Gorice ter Društvo slovenskih naravoslovcev in tehnikov Tone Penko. Soprireditelja pa sta Slovensko kulturno središče Planika v Kanalski dolini in gibanje Znanost mladini iz Ljubljane. Vodja tabora je ravnatelj NSK Milan Pahor, ki mu pomagajo že preizkušeni mentorji štirih raziskovalnih skupin. Roberto Dapit vodi etnološko skupino, z drugo etnološko temo se ukvarja supina Mojce Ravnik, skupino za preučevanje ljudske arhitekture vodi Irena Nartnik, Danila Zuljan pa je mentorica jezikoslovne skupine. Pristop je po že utrjeni metodi multidisciplinaren, delovne prostore pa je dalo na razpolago Slovensko kulturno središče Planika v Ukvah. Odločne reakcije za nadškofovo izjavo o 55. členu Počitniški dnevi gredo h koncu in v Sloveniji je že videti znake obujanja političnega življenja. Politične veljake je bilo v zadnjih tednih slišati in videti bolj na strankarskih šagrah in taborih, za popestritev debate pa je bolj kot kdo drugi poskrbel slovenski metropolit, nadškof Franc Rode. Veliko odločnih reakcij v različnih naprednih krogih je izzvala nadškofova-izjava, izrečena v njegovem že znanem napadalnem stilu, ob praznovanju Velikega šmar- prekinitve nosečnosti. Pahor je še dejal, da bo Združena lista branila to ustavno in civilizacijsko pridobitev, ki velja v mnogih sodobnih državah (v nasprotju s tem, kar trdi slovenski metropolit). Pahor vidi pravi odgovor na to vprašanje v izvajanju globalnih ukrepov v zvezi z družinsko politiko. Oglasil se je tudi predsednik Slovenske nacionalne stranke Zmago Jelinčič, ki je škofovo izjavo ocenil kot nedopustno, glede na to, da je Cerkev po ustavi jasno loče- Nadškof Franc Rode na na Brezjah. Rode je dejal, da “je v slovenski ustavi sramotni 55. člen, česar ne poznajo nikjer drugje na svetu, ki je v nečast naši deželi, saj pomeni tisoče in tisoče mrtvih, nerojenih otrok”. Zaradi boljšega razumevanja gre omenjeni člen ustave napisati v celoti: »Odločanje o rojstvih otrok je svobodno. Država zagotavlja možnosti za uresničevanje te svoboščine in ustvarja razmere, ki omogočajo staršem, da se odločajo za rojstva svojih otrok«. Se najbolj rezek je bil v množici komentarjev eden izmed avtorjev slovenske ustave France Bučar, ki je dejal, da je Cerkev s to nadškofovo izjavo udarila v državo in demokracijo. Zaskrbljenost nad ofenzivo rimso-katoliške cerkve je izrazil predsednik Združene liste so-cialnih demokratov Borut Pahor, ki je ocenil, da skuša Cerkev naprtiti krivdo za nizko rodnost v Sloveniji ustavno zagotovljeni pravici do £ 1 na od države. Nekateri predstavniki Janševe socialdemokratske stranke in krščanskih demokratov so škofovim izjavam sicer pritrdili, znači-no pa je, da se vidni desnosredinski strankarski voditelji glede tega vprašanja niso posebno izpostavljali. Iz tega je mogoče sklepati, da se zavedajo, kako slovenska javnost naplošno ni naklonjena ostrim tonom in nestrpnim stališčem, ki jih izraža škof do drugače mislečih. Tak odgovor dajejo tudi občasne raziskave javnega mnenja, ki potrjujejo, da so Slovenci večinoma verni, vendar obenem tudi občutljivi za pridobljene demokratične svoboščine. Zato mnogi komentatorji ocenjujejo, da utegnejo sporne Rodetove izjave ugledu Cerkve celo škoditi. September bo v Sloveniji vsekakor vroč, še najbolj zaradi napovedi sindikalnih bojev ob zapadlosti nekaterih kolektivnih delovnih pogodb. D.U. D litorale sloveno ‘invaso’ dai russi Ritrovato sub scomparso Dopo due mesi di ricerche è stata ritrovato nel lago di Divje, ad una decina di chilometri da Idrija, il corpo senza vita di Benjamin Gorkic, 33 anni, sommozzatore che apparteneva ad una speciale unità operativa del ministero degli Affari interni della Slovenia. Il sub si era immerso nelle acque del lago maledetto il 17 giugno scorso per un’esercitazione di routine, durante la quale probabilmente è stato colto da malore. La costa “invasa” dai russi Afflusso record di vacanzieri nelle località turistiche di maggiore attrattiva del litorale sloveno. Sono soprattutto i turisti provenienti dai paesi dell’est ad aver scelto queste spiagge quale meta delle loro vacanze. Si calcola che nel penultimo weekend di agosto nei principali centri turistici del comprensorio costiero carsico, da Sezza a Lipizza, ab- biano soggiornato complessivamente 14 mila ospiti, con un aumento di circa il 10 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I primi dati statistici indicano che nei primi otto mesi e mezzo dell’anno all'incirca l’85 per cento degli ospiti che hanno soggiornato nel perimetro costiero carsico sono stati stranieri, in prevalenza austriaci, tedeschi, italiani, scandinavi e russi. Gli ospiti nazionali rap- presentano soltanto il 15 per cento. Altri morti sulle vette slovene L’ormai tristemente famoso “triangolo della morte”, il comprensorio alpino attiguo al lago di Bohinj, annovera altre due vittime della montagna. La prima tragedia è accaduta domenica 24 pomeriggio nei pressi della vetta Miselj, vittima il medico Zdravko Cerne, di 68 anni, di Radovljica. La seconda tragedia si è consumata poco dopo ad alcuni kilometri di distanza. Vi ha perso la vita al termine di u-na impervia scalata verso la cima del Kosuta il tecnico edile Alojz Likar, residente a Škofija Loka. Festival del pizzo ad Idrija Una quantità enorme di pizzo di Idrija ha preso letteralmente “il volo” verso i paesi di tutto il mondo. Infatti anche quest’anno il tradizionale festival del pizzo - tenutosi nel corso della settimana - di questa cittadina slovena ha richiamato numerosi visitatori, si parla di decine di migliaia, che non hanno potuto fare a meno di comprarne almeno u-no. Il pizzo più bello prodotto quest’anno è della studentessa in pedagogia Lidija Vukanič e, come vuole la tradizione, verrà esposto presso il museo cittadino dedicato a questa antica u-sanza, che è anche una fonte di reddito per diverse famiglie del luogo. ima Stojan SpetiC Kultura — — — V soboto 9. avgusta v vasici Matajur na Srečanju Slovencev V spomin na Dorica Po sveti maši, ki jo je daroval msgr. Guion so predstavili dve knjigi, ki sta zbirka uPiše Petar Matajurac” in “Pod senco Trikolore” Pavla Petričiča četrtek, 28. avgusta 1997 Mimo je že eno leto odkar nas je Izidor Predan -Dorič tako tragično zapustil na srečanju Slovencev v Matajurju. Med sorodniki in prjatelji je še živa bolečina za tisto izgubo, med tistimi, ki smo delali z njim, ki smo prevzeli delo, ki ga je on z majhno peščico ljudi začel, je še vedno močan občutek, da se Doriča premalo pozna, da je še vedno premalo ljudi po naših dolinah, ki bi vedelo za krivice, ki jih je utrpel kot nedolžna žrtev hladne vojne. Premalo se ve za njegova prizadevanja in skrbi v prvi vrsti v prid beneškega človeka, za njegove socialne in ekonomske pravice, za spoštovanje njegove jezikovne in kulturne podobe. Zato se tudi hitro razume, zakaj je ob prvi obletnici njegove smrti prišlo do publikacije kar dveh knjig njemu posvečenih. V okviru vaškega praznika, ki ga je letos organizirala pro-loco Vartača, smo v soboto 9. avgusta v vasi Matajur počastili spomin na Doriča najprej s sveto mašo, ki jo je daroval msgr. Guion, nato pa s predstavitvijo knjig Piše Petar Matajurac Piše Petar Matajurac in Pod senco Trikolore, ki jo je napisal prof. Pavel Pe-tričič. Po prisrčnem glasbenem uvodu Beneških korenin, ki jih je številno občinstvo zelo toplo sprejelo, je najprej naša urednica Iole Namor pozdravila goste, med katerimi so bili sen. Darko Bratina, predsednik Pokrajine Giovanni Pelizzo, predsednik Gorske skupnosti Firmino Marinig, sovodenjski Zupan Pasquale Petricig in drugi upravitelji ter slovenski konzul Tomaž Pavšič. Nato je spregovoril Vladimir Predan v svojstvu podpredsednika kulturnega društva Ivan Trinko in kot Doričev sin. “Ce smo danes še vedno tle in si pridobili nekaj pomembnega kot so slovenska društva, časopisi, vrtec in šola, upamo kmalu tudi zakonsko zaščito, veliko priznanje naj gre tudi njemu, ki je za to žrtvoval dušo in telo vse življenje”. Doričevo preganjanje, je nadaljeval Vladimir Predan, čeprav je zanj pomenilo veliko trplenje in dolgoletno žalitev se je za nacionalistične, šovinistične in trikolo-ristične sile spremenilo v boomerang. Zaustavil se je nato ob procesu, ki je bil zgrajen z namenom ustrahovanja, se je pa spomnil tudi, kako 7. Zbor Beneške korenine poje v Matajurju maja 1954. leta, ko je na njegov 22. rojstni dan bil Izidor izpuščen iz zapora, se je zbrala velika skupina ljudi in prijateljev, ki ga je pred zaporom veselo objela in odpeljala domov. To poglavje Doričevega življenja je v svoji knjigi “Pod senco Trikolore”, ki je izšla v slovenščini in italijanščini, obravnaval prof. Pavel Petricig. Gre za trilogijo, ki jemlje v pretres do- godke povezane s prisotnostjo tajnih vojaških organizacij v Benečiji, vlogo tri-koloristov in vrhunec politi-čno-vojaške krize med Italijo in Jugoslavijo leta 1953, ko je bil Predan aretiran. Nato Petričič obravnava na osnovi dokumentov poglavje Predanovega procesa in prihaja do zaključka, da je bil obsojen že pred procesom, v trenutku ko je bil ar-tetiran. Druga knjiga, predstavljena v Matajurju, je posvečena ustvarjalnosti, polemični osti, satirični sposobnosti, pesniški žilici in tudi sočnosti slovenskega jezika Izidorja Predana. Vse te njegove lastnosti so prihajale lepo do izraza v rubriki Piše Petar Matajurac, ki mu je omogočala veliko svobodo v izbiri tem in s katero je spremljal beneške bralce nad 25 let. Izbor iz rubrike, ki ga je naredila Iole Namor je sedaj izšel v knjigi. Razdeljena je v pet poglavij: v prvem je etnografsko gradivo, v drugem najobsežnejšem so smešne in zabavne zgodbe, v tretjem so politični spisi, v četrtem je poudarek na manjšinski problematiki, zadnje poglavje je pa avtobiografsko obarvano. Zanimivi predstavitvi so sledili posegi Renza Matte-liga v imeu Zveze slovenskih izseljencev, predsednika Pokrajine Pelizza, predsednika SKGZ Pavšiča in senatorja Bratina, (j) s prve strani Ponovno je bila ob tej priložnosti pritrjena na zid tudi plošča, ki jo je v spomin na lansko 25. planinsko srečanje postavila PDB in je bila odstranjena od nestrpnežev januarja letos. Upamo, da ostane na svojem mestu, v drugačnem primeru jo bomo spet postavili in se spet srečali ob podobni slovesnosti kot danes, je bilo rečeno na ma-tajui skem srečanju. Matajurska svečanost, ki Matajurska svečanost seveda ima svojo simbolno vrednost, je bila tudi priložnost za potrditev naše navezanosti in zvestobe lastnim koreninam, obenem tudi izraz upanja, izraz volje ohranjati svojo identiteto. Te misli je izrazil v svojem kratkem pozdravu predsednik PDB Igor Tuli. Se bolj so prišle do izraza v nastopu mladinske pevske skupine Beneške korenine, ki je pela sveto mašo. Po slovesnosti se je srečanje še nadaljevalo v veselem in prijateljskem vzdušju, v duhu prijateljska in miru, ki ga gojimo ljudje ob meji. Na svečanosti na Matajurju smo srečali več prijateljev in znancev iz Soške doline, med udeleženci pa je bil tudi poslanec v slovenskem parlamentu in predsednik stranke slovenskih krščanskih demokratov Lojze Peterle, (jn) Priložnost, v Ulici Nazionale 42 da vam bomo še bliže in vam nuova banca di credito di trìeste BCTKB nova tržaška kreditna banka dal 1° Gruppo IS, BANCA il ANTONIANA POPOLARE VENETA L'opportunità di esservi ancora più vicini, per offr Četrtek, 28. avgusta 1997 4 Parifica della Scuola elementare bilingue di S. Pietro Firmata la convenzione con il Provveditorato Come annunciato all’apertura dell’anno scolastico la Scuola elementare bilingue di S.Pietro al Natisone opererà come scuola parificata. In seguito alla decisione del Ministero della Pub- blica Istruzione ormai mancava solo la firma della convenzione fra l’Istituto per l’Istruzione slovena ed il Provveditorato agli Studi di Udine. Un’ultima osservazione L’iniziativa della Provincia interessa la Benecia Un milione per ogni nato dalla prima pagina In totale, si calcola che nei comuni interessati all’iniziativa nasceranno circa duecento bambini. I genitori che avranno diritto al contributo saranno comunque quelli che dimostreranno di possedere un reddito annuo inferiore a 80 milioni. Per ottenerlo saranno sufficiente procedere ad un’autocertificazione presso il proprio Comune di residenza. Il progetto della Provincia, del quale si sono interessati nelle scorse settimane anche alcune testate nazionali, ha provocato una polemica tra lo scrittore Carlo Sgorlon ed il sociologo Bruno Tellia. Il primo si è sbilanciato in una pessimistica previsione riguardo il sovraffollamento della popolazione, affermando che tra 1500 anni gli uomini saranno talmente numerosi che la Terra non avrà più spazio nemmeno per respirare. Dalle pagine della “Vita cattolica”, settimanale diocesano udinese, Tellia risponde che “il problema serio non è quello di trovare un modo per limitare la crescita della popolazione, ma quello della distribuzione delle risorse, della qualità della vita e della giustizia sociale”. Al di là delle considerazione che riguardano l’intero nostro pianeta, Tellia rileva anche che “l’andamento demografico del Friuli costituisce un serio problema perché le nascite sono nettamente inferiori alle morti, perché l’invecchiamento è crescente e perché la capacità di attrazione di nuova popolazione è debole”. del Provveditorato riprendeva il verbale del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto nel punto in cui c’era un esplicito richiamo all’autonomia della scuola. Ribaditi i reciproci doveri e diritti, l’autonomia è stata infine riconosciuta. Fra gli impegni della scuola c’è il mantenimento del tempo pieno, con l’orario di quaranta ore settimanali in vigore e dell’iscrizione alla scuola di tutti gli alunni che ne faranno richiesta, fatta salva la precedenza ai residenti. I primi giorni di agosto la convenzione è stata finalmente firmata da parte del provveditore agli studi e del presidente dell’istituto per l’istruzione slovena ed è stata depositata presso l’Ufficio del Registro. La parte attuativa passa ora alla direzione, ma l’anno scolastico non vedrà particolari innovazioni se non la trasmissione dei documenti di iscrizione e di svolgimento dell’attività scolastica alla Direzione Didattica di San Leonardo, la distribuzione dei libri di testo e infine il rilascio dei documenti di idoneità e di licenza di valore legale. Il consiglio d’amministrazione sarà convocato al più presto e si permetterà un bel brindisi al successo della scuola. Paletti predsednik parka Predalp s prve strani Na vprašanje, kako namerava ustanova za park pristopiti k delu, nam je novoizvoljeni predsednik odgovoril, da gre za avtonomno telo, ki je bilo ustanovljeno po določilih deželnega zakona, sedaj pa je treba zgraditi utrezno programsko in organizacijsko strukturo. Luigi Paletti je med prioritetami navedel potrebo po vspostavitvi in opremljenju primernega sedeža ter zaposlitvi potrebnega osebja, kar bo možno z letošnjim finančnim prispevkom Dežele, ki znaša 3 milijarde lir. Potem bo deželna uprava iz leta v leto obnavljala finansiranje ustanove, Paletti pa je podčrtal, da so še druge možnosti Črpanja finančnih sredstev, bodisi iz evropskih skladov, kot tudi iz vsedržavnih, ki so predvideni za te dejavnosti. Na vprašanje, ali z uvedbo parka ne obstaja tudi morebitna nevarnost vinku-lacij je Paletti dejal, da je v območju parka prepovedan edino lov, vse drugo pa bo treba urediti z ustreznim pravilnikom. Vsekakor je predsednik poudaril, da park ne sme biti nikakršna vitrina, paC pa mora predstavljati priložnost tudi za razvoj družbeno gospodarskih dejavnosti. Un ricorso a Scalfaro per l’agrario IST,T“T"-..ftw;r«™si 3 Tihi Giunge fino al presidente della Repubblica Scalfaro il “no” del consiglio d’istituto dell’agrario di Cividale alla decisione del provveditore di Udine Monaco, che con un proprio decreto ha stabilito la trasformazione dell’Ipsa “Sabbadini” di Pozzuolo da istituto autonomo a sede coordinata dell’I-ta “Paolino d’Aquileia” di Cividale. Il consiglio d’istituto dell’agrario agli inizi di agosto ha inviato al ministero della Pubblica istruzione un ricorso straordinario a Scalfaro per l’annullamento del decreto. Secondo Renzo Cocean-cig, presidente dell’organismo scolastico, “il provveditore ha violato le norme di legge non tenendo conto della proposta del distretto scolastico, che era stata fatta propria anche dagli organi collegiali dell’Ita”. Srečanje pesnikov v Medani Goriška Brda z Medano in okliškimi kraji so ta teden prizorišče 2. srečanja mladih pesnic in pesnikov Evrope, ki poteka pod geslom “Dnevi poezije in vina”. Organizatorji festivala so Študentska organizacija univerze v Ljubljani in Občina Brda ob sodelovanju domačinov-vinogradnikov. Mladi pesniki prihajajo iz Švedske, Škotske, Irske, Estonije, Gruzije, Slovaške, Poljske, Bolgarije, Španije, Portugalske, Italije, Bosne in drugih evropskih držav. Nocoj ob 20. 30 bodo v Gradnikovi domačiji v Medani na sporedu branja del skupine pesnikov, nakar bo ob 23. uri na gradu v Vi-polžah jazz koncert. Prav tako bosta bralna veCera s koncertoma tudi v petek in soboto ob isti uri, eden v Novi Gorici, drugi pa v Medani. Il museo di Trenta racconta la storia della valle e del parco naturale del Triglav La Val Trenta si fa conoscere La Val Trenta è di un verde abbagliante anche nei giorni di agosto. Verdi sono i prati, i boschi, verde è l’acqua della SoCa che attrae escursionisti, turisti che fermano l’auto a pochi metri dalle rive, e si specchiano nel torrente. Per arrivare in Val Trenta da Kobarid si sale verso Bovec, poi, dopo il paese, si gira a destra verso il VršiC. Poco prima che la strada si inerpichi verso il passo (siamo già all’interno del Triglavski narodni park, il parco naturale del Triglav) ci si ferma a Trenta, un gruppo di case più consistente di quelli trovati lungo la strada. Quasi al centro del paese c’è il museo della Val Trenta. * * * Profuma di nuovo, il museo. Da poco ristrutturato, è invitante già nell’atrio, nel settore informazioni dove è possibile comprare libri e souvenir della zona. Si seguono le frecce e si inizia, nelle prime stanze, con la storia geologica ed i reperti del Triglavski park e della zona di Bovec, poi le informazioni sulla popolazione. In un’altra sala è ospitata un’installazione, opera di Andrej Zdravic, con otto vi- nista e ricercatore delle Alpi Giulie. Ancora avanti, e si entra in quella che sembra una cosa fuori dal tempo, e forse lo è. E’ la ricostruzione della casa slovena di una volta, con l’isbà, la “peC”, il focolare, la stanza da letto. Una scritta all’uscita della casa ricorda il senso di quella ricostruzione: “Iz preteklosti v odgovorno prihodnost” (“Dal passato verso un futuro responsabile”). Nelle ultime sale viene presa in esame l’architettura della “Bovška hiša”, contraddistinta dall’uso della pietra, da muri massicci, da tetti ripidi, lastricati all’esterno, recinti. Termina così un percorso di sviluppo lungo e lento verso la realtà odierna, che si è lasciata alle spalle molta fatica (la fatica di chi vive in luoghi lontani dalle città, e campa solo con le proprie forze, con le cose della terra) ma anche tanto orgoglio. E ora? Il futuro è anche non dimenticare, ci ricorda il museo della Val Trenta. Per chi lo vuole visitare, è aperto fino al 31 ottobre dalle 10 alle 18. Michele Obit L'edificio ristrutturato da poco ospita un percorso tra notizie, ricordi, video e fotografìe gente che si dedica ancora all’agricoltura, anziani che riposano nel pomeriggio davanti alla casa e poi si recano in stalla, per l’ultima mungitura. Fotografie fanno vedere i volti di un tempo, gente qualunque che ha dedicato la vita ai propri campi, agli ovili. Tra le tante immagini, anche persone conosciute a-gli amanti della storia della montagna, come quelle che ricordano Julius Kugy, alpi- deo messi in sequenza che mostrano - e soprattutto fanno sentire - l’acqua calma e i piccoli ingorghi della SoCa. In altre sale troviamo informazioni sulle piante e gli animali che abitano il parco, sulle loro abitudini, la loro presenza più o meno costante nella zona. Stanze che riportano solo fotografie, stanze che invece fanno vedere gli arnesi della vita quotidiana, quella di ieri certamente ma in alcuni casi anche di oggi. Perché la vedi, qui, nella valle, la Sopra l’edificio ristrutturato che ospita il museo della Val Trenta e presso il quale si possono anche affittare degli appartamenti. Qui a fianco un orso imbalsamato, ucciso nella valle alcune decine di anni fa Kronaka novi mata j ur Četrtek, 28. avgusta 1997 “Saudade” do lepe Amazonije Tam živi Gianni Bergnach - Matičcjov iz Dreke “Paš duo bi jau? Po navad, kar se misli na ferje se študiera iti na muorje al na gore, ki so blizu duoma. Iti v Amazonijo (Amazzonia)... tuole pa je na posebna sanja. Ce pa kajšan ima sina al bra-tra po sviete, an kilometri, ki te ločijo (dividono) od njega te na strašejo; če se deneš na pot zavojo ljubezni, ki te veže do tistega človieka, čeglih je duga an nevarna, se na prestrašeš. Gianni Bergnach - Matičcjov, je oženjen že vič ku ’no lieto z Marcio, ’na “morena” od Amazonije an je šu živet v Belem, v Parà, nad Brazilom. Rojstvo male Gra-zielle an nje karst so ble par-ložnost za jih iti gledat. Ka’ smo poštudieral, ko smo paršli v Amazonijo? Je velika ica (36 stopinj, gradu!), je težkuo še sapat an je vse puno komarju, ki ponoč te na puste spat. Vse tuole pa pozabeš tu an magnjen... kako veseje je videt vse tiste otroke, imajo lase an oči čarne čarne an se tolijo po pot, skačejo uoz hišah an ko pridejo pred tabo, te gledajo, ti guorjo, ti se posmiejéjo... Kakuo so vsi vljudni, gentil an te poklicat v hišo je njih veliko veseje. Kar jih pride kajšan gledat za nje je pravi senjam... se na študiera na cajt, ki teče napri, se na gleda na uro... nie obedne sile. '-■oris Kar štieje v tistem momentu, je človek, ki je med njim. Kake lepe dneve smo preži-viel v tistem kraju! Gianni je teu viedet vse go mez Italijo, go mez Furlanijo. Takuo smo se menai ure an ure go mez naše vasi, hosti, senože-ta, kjer smo preživiel naše otroške lieta an on je šu z mislijo na njega Dreko, ki na nikdar pozabe an jo bo zmie-raj imeu v sarcu. Vsakoan-tarkaj se je parkazu kajšan puob an nam ponuju njih sadje al kako domačo pijačo. Okuole an okuole vse zeleno, pari, de v tistim kraju je nimar polietje. Je pru ries, Amazonija je poseban kraj an kar ga videš ankrat, ga na pozabeš nikdar: tam je življenje, tam je puno mladine po poti an po hišah. Kar smo se pozdravili za se varnit v Italijo, naše oči so laščiele od “saudade” (nostalgia): nam zak smo muorli pustit tist poseban kraj, njim pa zak so bli žalostni videt iti proč domače ljudi, tiste ljudi, ki jih imajo nimar v sarcu. Zbuogam Gianni, zbuo-gam Maria, Clarinha an Graziella. Se bomo spet videli druge lieto... “Se Deus quiser” (če Buog bo teu)!” Telo lepo pismo nam jo je pošjala družina Bergnach, ki živi v Lecco an je naročena na Novi Matajur. Jo zvestuo publikamo an se troštamo, de njih želje se uresničijo. Naj gre njim naš pozdrav. Poseben pozdrav tle z naše lepe Benečije tudi Giannu an njega družini. SvetLouranac Se ankrat so par liepi cierkvici svetega Louranca v Gorenjim Marsine ponovil domači senjam, ki je začeu s sveto mašo par kateri se je zbralo tarkaj ljudi, de še nikdar ne takuo. Paršli so iz vsieh vasi naših dolin. Bluo je puno emigrantu, ki so imiel fajno parložnost za objet njih te drage, ki žive tle doma. Takuo, ki smo že pisal, Marsinci žele postrojit telo lepo cerkvico, ki je iz XIII stoletja (secolo). Zavojo tega vsi Marsinci so začel že vič cajta od tega zbierat sude med njimi an na dan sejma, 10. vošta, so zbral še 1.230.000 lir! Doloženi h tistim od priet imajo do seda vsega kupe 14.698.000 lir. S telimi sudmi prekrijejo cierku an jo zarajhajo. Sevie-da, je trieba napravt še puno diel, za de se na podere zatuo vsi tisti, ki jim stoji par sarcu ta cierkvica, lahko parskočejo na pomuoč an napišemo še, de v ta namien so v Spietru, na Banco Ambrosiano Veneto odparli tekoči račun (conto corrente) štev. 2365-51. Vsak polože kar želi. Marsinci vam bojo zlo hvaležni an kar puodeta na njih senjam vam v zahvalo ponudejo vsake sort dobruote! Tiziana Lauretig -Lenkcjova iz Gniduce an Roberto Stulin -Mateužu iz Gorenjega Tarbja sta se glih an miesac od tega, 26. luja, oženila. An tle jih videmo subit po poroki, ta pred cierk-vijo, ko se počivata priet, ko sta Sla kupe s parjatelji an žlahto se veselit. Se ankrat jim želmo vse dobre jih prave... Začeu je že v Sauo-dnji an go par Hloc za svet Jakob miesca luja, potlè spet gor po Sauodnji na Matajurju, potlè tam v Bar-nase an na zadnjo pa na svet Rok v Skruto-vem: takuo je šlo, de naš buogi Giovanin ni ku jedu an piu cieu miesac luj an vošt. Seviede, gor na dva miesca baldorje, tudi njega močan fizik nie mu udaržat an tu pan-diejak zguoda se ni zaupu ustat uon s pa-stieje za se varnit na dielu an se je začeu kumrat, de ga povsie-rode boli. - Bieš h miedihu -mu je jala njega žena Milica - ti bo dau kaj-šne medežine, ki te bojo ozdravile. Pa gor na an tiedan, ki je jemau tiste medežine, ki mu jih je biu predpisu njega miedih, je stau nimar buj slavo. - Giovanin, muoreš iti v Videm - mu je jala žena Milica - na posebno specialistično vizito dol h kaj-šnemu profesorju, Cene na ozdraveš nikdar vič. 2e drugi dan potlè, ku je začenjalo sonce ustajat, Giovanin se je pobrau v Videm h te narbuj poznanemu profesorju, ki, seviede, je biu dol z Sicilije! Vič ku ’no uro je durala vizita, ker Giovanin ni lepuo zasto-pu kuo je guoriu sicilijanski profesor, an kadar mu j’ potuku na harbat an mu jau : - Mi dicca signor Giovanni tre volte trentratre! Giovanin, ki je biu nimar dobar tu aritmetiko, mu je hitro odguoriu: - Novantanove! Pa počaso, počaso, sta se rivala zastopit an potlè, ki Giovanin mu je poviedu dost je popiu an pokadiu na dan, an kuo je “gorka” njega žena Milica, mu je profesor resno jau, sevieda po si-ciljansko: - D’ora in poje, u vine abollite, sigarette stop, e fare l’ammore sollo di rade! Giovanin ga je lepuo pozdravu an za-hvalu, sevieda tudi plaču, ku je paršu na prag pa je zaueku: - Milica, nardimi hitro an brulé, bieš du tabakin po tri pakete cigaretu marke Stop an za snubit borna mogla hodit du Grade!!! Ist sem Andrea “Tala dva, ki me varjeta sta moja mama Gigliola an muoj tata Claudio, jest se kličem pa Andrea. Ce lepuo pogledata bota vidli, kuo san podoban mojmu oči, takuo pravijo vsi tisti, ki me hodijo gledat. San se rodiu 16. junija an moren reč, de iman veliko srečo, ker mama an tata sta zaries barka, se imata puno rada an za me prou puno skar-bjo. Tel miesac smo imieli veliko fešto: jest san dopu-no dva miesca življenja, tata an mama pa dvie liet, ki so poročeni (v torak 26. avgusta). Jest Andrea, njih te mal, vsa naša žlahta, parjatelji an vasnjani jim želmo veliko srečo an ljubezen v Ruscovi družini. Naj me na zamieri moja teta Omelia (ki me previč va-rje), če ji povien, da želim, da tud ona bi kiek s cajtan spekla... Te draga moja teta Adriana, ki se je poročila v Hlasto, me je šenkala adne-ga kužina, Emanuel. San pru zaries srečan. Za Ema-nuelna an za njega družino želim zdravje an srečo v življenju.” An vsi mi želmo An-dreu, ki živi par Mašerah, de bi rasu lepuo. 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Vi tornerò sopra più avanti. Prima di passare oltre a trattare delle iscrizioni, mi pare utile presentare una veloce panoramica dei resti archeologici dei Veneti antichi. Seguiamo ancora G.B. Pellegrini. Cominciamo da Este: cippi e stele funerarie, stipe (corredi di doni votivi o ex voto, recati al santuario della divinità chiamata Rei-tia), lamine, (tavolette alfabetiche incise); ‘chiodi’ o stili votivi con iscrizioni, piedestalli, urne cinerarie. Padova: stele figurate, ciot-toloni, vasi. Vicenza: iscrizioni lapidee e stipe votive con Iammette. Treviso: lapidi e urne cinerarie; Oderzo: dischi fittili e ghiande proiettile di bronzo. Bellu- Le letture da parte degli studiosi della grafia degli antichi Veneti - 7 Le iscrizioni venetiche Le lettere appaiono scritte alla rovescia e le frasi scritte anche da destra verso sinistra - Restano numerosi interrogativi sulla struttura della lingua Stele figurata di Padova (IVsec .a.C.) con l’antico motivo dei cavalli e del carro. L'iscrizione, che va da destra verso sinistra e poi verso il basso, è piuttosto rovinata. Con qualche energico adattamento interpretativo la scritta ricostruita dai venetologi è «steropei a - ugerioi ekupetaris ego». Vi compaiono le ultime due parole, che si ripetono in altri reperti, ma l’enigma è irrisolto. no: situla e spatole. Cadore: cippi sepolcrali, frammenti di bronzo, situla, con centro particolare a Lagole con numerosi manici, coppette, statuine, situla, numerose lamine, brocchetta, frammenti di piatti e punteruolo di osso. In questa zona appaiono le scritte riferite alla divinità Trumusijat. Agordi-no e Monte Pore: epitaffio su obelisco. Valle del Gail: a Gurina frammenti di lamine, arco di situla, verghette di bronzo; a Wiirmlach i-scrizioni su roccia. Avendo esposto in precedenza la situazione del Friuli, della Carnia e dellTsonzo-Idria-Natisone, ed ora quella di San Canziano e Negova, possiamo fare un passo a-vanti e trattare delle iscrizioni. Va premesso che una buona parte dei reperti archeologici è costituita da oggetti di cui è facile osservare una funzione rituale funeraria: cippi, stele funerarie, urne cinerarie (vasi di terracotta di forma biconica in un primo tempo e quindi a forma di situla in cui venivano raccolti i resti della cremazione dei corp). Altri oggetti sono collegabili agli usi funerari perché venivano a far parte di corredi che accompagnavano il defunto nella dipartita. Altri oggetti sono da mettere in relazione con il culto di qualche divinità, come Reitia ad Este, nei suoi santuari. Per quanto riguarda le lamine alfabetiche, prima ancora di parlare delle interpretazioni della scrittura venetica, dirò che sono gli oggetti più curiosi. Costituiscono tuttora un appassionante enigma archeologico. Le iscrizioni venetiche sono considerate abbastanza facili da leggere, per quanto le singole lettere appaiano scritte alla rovescia rispetto alla nostra abitudine e le ‘frasi’ siano scritte via da sinistra verso destra che da destra verso sinistra. Questa grafia pone tuttavia alcuni problemi: l’incerta interpretazione di qualche segno, l’assenza delle minuscole, l’assenza di uno spazio o di un elemento di separazione fra parole per dividerle Luna dall’altra, la presenza di puntini non interpretabili come segni di interpunzione o di separazione, le variazioni locali e nel tempo. Alcuni segni mostrano delle ambiguità di interpretazione per il fatto di essere costituiti da tratti rettilinei verticali e obliqui, senza curve. In alcune iscrizioni si osserva l’inventiva dell’au- tore nel combinare testi bifronti, cioè leggibili allo stesso modo in ambedue le direzioni (palindromi), oppure testi leggibili da sinistra nella prima riga e da destra nella seconda e inversamente (bustrofedici), come si usa nell’arare un campo. Dalla presenza dei palindromi e dei testi bustrofedici arguiamo il gusto degli antichi Veneti di comporre dei giochi alfabetici ed una particolare attenzione per la scrittura. Passando alla lettura delle iscrizioni venetiche gli studiosi si sono trovati di fronte a questi dati: a) le scritte sono alfabetiche, in cui un segno o un gruppo di segni, corrispondono ad un suono; b) i segni alfabetici assomigliano a quelli etruschi di derivazione greco antica; c) i testi scritti non hanno una base letteraria, ma esclusivamente epigrafica; d) non è stata raggiunta una soddisfacente traduzione dei testi, ma sono state offerte delle ipotesi. Come è successo per la lingua degli Etruschi (che pure è studiata sulla base di 9.000 testi) molti autori si sono scervellati per offrire una lettura definitiva della lingua degli antichi Veneti e trame delle indicazioni sulla sua struttura. Si sono trovati daccordo su alcuni elementi, ma hanno lasciato aperti numerosi interrogativi, dichiarando francamente di trovarsi spesso a brancolare nel buio. Paolo Petricig (Venezia -7) Usatala san mišico vhostu An dan z mojimi starsi an telò smo Sii v host Cedit, da tu jesen bomo buj lahko brali kostanj. Maina an tetà so grable listje an tata je sieku danà;jist san letala gor an dol po host an gledala okuole. Naenkrat san uSafala adnò majhno žvino. Vprašala san, ki more bit; tata me je odguoriu, de je majhna breberca. Smo jo pejali domu an smo ji dal ime “BarSCak”, pru ta-kuo, ki se kliče host, kjer snw jo uSafali. Smo ji dal za jest mlieko. Čez dva ti-edna snu) ji parbližali an oreh an ta žvinca ga je hitro pobrala an sniedla. Mislili smo, da če je orie-he, na more bit mlada žvinca, pogleda! smo tu bukve an vidli, da je nu>-Skardin an ne breberca. Za tistega, ki ne vie, kaj je moskardin, povien, daje nutjhrn hostiui mišica. Ta mišica je zlo živa, /xi saila je žalostna, zak je zaparta. Preča jo bonu> pejal če v host an jo spustimo. Ornella - SarZenta Iz Vartaca 1997 Manki an mrience Če je hla liepa ura se je moglo hodit plavat dol na Nedižo... Poliete, kar je finila Suola, vsi otroc an veliki so imiel puno diela po sanože-tah, je bla trava za sieč. Možje so siekli, pred pu-dne po navadi, ženb an otroc so trosil an prapot ve- bieral. Po kosile se je obar-nilo travò an zvečer se je naredilo lonce al pa kopo. Otroc so nosil vodò za pit dielucan. Kar tuole veliko dielo je končalo, se je moglo hodit plavat dol na Takuo je Martina taz Svetega Lienarta narisala suojo hišo (Vartac 1997) Nedižo, če je bla liepa ura. Moja mama an moj stric Petar so šli od berina pried s pot, zak so miei mankè ujet za vičerjo. Mama je daržala slak, pa muoj stric je počaso, poča-so kamane tu vodi prekla-du, vilce je daržh tu desni roki, ko se je sčistla vodà an je zagledu, al so manki, na naglin jih je ustoknù an mami dau tu rokò. Manki so se zlo putgal an no malo težko je bluo na slak jih nastaknit. Punokrat se je rivalo ujet an kajšno mrienco, ne z vile, ma z rokò, se je šlo pod kaman an von jo je parnesu. Kadar se jin je pa-rielo, de jih je zadost, so šli damu. Nona, de jih je moglà očedit, jih je vargla tu ožed, takuo se nieso puzgal, oprala jih je lepuo, posuSila an vargla tu moko uSeni-čno. Tan na furnele je bla ša-rokà padiela s sajinan; kar je biu gorak, jih je notar vargla, an ku so poarmeni-el, so bli nareti. Alessandra - Špeter OBLAKI Samo dva oblaka sta popolnoma enaka. Katera dva? Sport novi matajur Četrtek, 28. avgusta 1997 7 Vainatisone Al via con la Coppa Regione Domenica 31 agosto inizia la stagione ufficiale della Vainatisone con la prima gara di Coppa Regione che vedrà gli azzurri impegnati nel classico derby a Civida-le. I sanpietrini hanno rinnovato il loro organico: sono arrivati Roberto Focardi, Massimo Galluzzo e Stefano Paviotti dal Trivignano. E’ invece passato al Corno Federico Sturam. La Coppa Regione continuerà domenica 7 settembre con la gara Valnatisone-Pro Romans e domenica 14 con l’ultimo incontro tra la Vainatisone e l’Edile Adriatica di Trieste. Lunedì 25 agosto, agli ordini del tecnico Claudio Moratti, hanno iniziato la preparazione gli Juniores. Di questa formazione molto ringiovanita fanno parte Al-mer Tiro, Elvir ed Almir Besič, Tiziano Blasutig, Si-mone Bordon, Matteo Brai-dotti, Giovanni Carlig, Gabriele Colapietro, David Coren, Massimo Della Vedova, Ivan Duriavig, Alessandro e Paolo Massera, Gianluca Peddis, Flavio Po-dorieszach, Walter Rucchin, Andrea Spagnut, Mauro Specogna, Marco Domeniš, Davide Del Gallo, Federico Clavora. Gli Juniores affronteranno Azzurra, Buonacquisto, Bressa, Cividalese, Faedis, Lestizza, Cussignacco, Flu-mignano, Fortissimi, Mere-to Don Bosco, Lavarianese, Natisone, Sangiorgina Udine e Union 91. Venerdì 29 e sabato 30 agosto si corre la 33a edizione del Rally delle Alpi orientali Auto rombanti nelle Valli Successo di partecipazione per la sedicesima edizione della cronoscalata ciclistica Blasutig vince la Tiglio-Tarcetta Il giovane di Cedron ha avuto la meglio sul torinese Radina - Floram prima tra le donne Acquista sempre maggiore importanza la tradizionale cronoscalata ciclistica Ponte del Tiglio-Tarcetta organizzata dalla “magnifica comunità di Tarcetta” con a capo Giovanni Clignon. Giovedì 14, per la sedicesima edizione, si sono presentati al via, in un pomeriggio di bel tempo, 39 appassionati del pedale. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, è riuscito a spbqtarla Simone Blasutig di Cedron con ir tempo complessivo di 1 ’41 ”80. Ha avuto la meglio su Roberto Radina, di Tcrrino, “sponsorizzato” dallo zio A-medeo, che lo ha fatto giungere appositamente per vincere la gara. Il divario tra i due atleti è statò di soli 5”. Al terzo posto è giunto il primo “under” Luciano Lesiz-za, di Azzida, giunto al traguardo con un distacco di 9” dal vincitore. La prima donna classificata è stata Gemma Floram di Pegliano che ha fatto registrare il tempo di 2’45”40. Tra le “under” ha prevalso Stefania Miscoria che ha confermato la vittoria di categoria della scorsa stagione. Ha resistito ancora il record stabilito nelle scorse edizioni da Michele Oballa (l’32”). Questa la classifica generale: 1. Simone Blasutig, 2. Roberto Radina, 3: Luciano Lesizza, 4. Giordano Chiudi, 5. Silvano Bevilacqua, 6. Federico Fon, 7. Mario Miscoria, 8. Damiano Tropina, 9. Matteo Specogna, 10. Davide Venturini, 11. Paolo Duriavig, 12. Andrea Birtig, 13. Davide Duriavig, 14. Giuliano Gubana, 15. Nicola Me-neghin, 16. Edi Cudicio, 17. Marto lussa, 18. Giovanni Clignon, 19. Federico Anzo-lini, 20. Paolo Venturini, 21. Gemma Floram, 22. Stefania Miscoria, 23. Michele lussa, 24. Anna lussa, 25. Dario Furlan, 26. Pietro Banchig, 27. Imo Zobbi, 28. Luca Zuf-ferli, 29. Cristina Miscoria, 30. Lorenzo lussa, 31. Pietro Corredig, 32. Giovanni Tropina, 33. Giovanni Specogna, 34. Valentina Specogna, 35. Mario Melissa, 36. Mariano Zufferli, 37. Giorgio Michieli, 38. Aldo Mucig, 39. Luca Mucig. Trekking a cavallo nella zona lagunare Con la partecipazione di oltre 35 cavalli, i cavalieri del Circolo ippico Friuli o-rientale hanno visitato ed ammirato, di recente, le bellezze panoramiche del territorio lagunare di Terzo d’A-quileia con un trekking di rale e sociale con itinerari ogni giorno diversi. Il presidente del sodalizio Paussa si è complimentato per l’organizzazione ed ha dichiarato ufficialmente chiuso, per questa stagione, il ciclo di trekking ippici i- tre giorni che li ha portati a^niziato dai monti e quindi vedere anche le testimo- passato alle Valli del Nati- nianze storiche ed artistiche di Aquileia. I soci, provenienti dal Cividalese, dalle Valli del Natisone, dall’Udinese, dal “triangolo della sedia”, dall’Isontino e Spilimber-ghese hanno così arricchito il proprio patrimonio cultu- sone e quindi sul Carso, per terminare nel territorio lagunare. I Cavalieri si sono dati quindi appuntamento per i cross che si svolgeranno in settembre a Cosizza, sulle alture di Nimis ed a San-guarzo di Cividale. Tri kolajne za Tanjo Športniki naSih društev se tudi med poletnimi počitnicami kar naprej udeležujejo pomembnih državnih in mednarodnih tekmovanj, na katerih dosegajo tudi izjemne uspehe. Zadnje dni je navdu-šujoča vest prišla iz Bordeauxa, kjer je na evropskem kadetskem prvenstvu kotalkarica društva Polet z Opčin Tanja Romano osvojila kar tri odličja in sicer dve zlati in eno srebrno. Najprej je Tanja prejšnji četrtek osvojila zlato kolajno v obveznih likih, kar je bil prvi evropski naslov v njeni karijeri. Po tem blestečem začetku pa so se uspešni nastopi nadaljevali še naslednje dni, ko je zmagala tudi v kratkem programu. Kot zadnji je bil na sporedu prosti program, pri katerem je Romanova dosegla srebrno odličje. Z dvema zlatima in eno srebrno kolajano je tako postala evropska prvakinja v kombinaciji- Nove le prove speciali per i piloti impegnati nel campionato italiano e in quello sloveno Da seguire la gara di Pietro Corredig e Sonia Borghese a bordo di una Peugeot 205 Il 33fi Rally delle Alpi o-rientali - in programma venerdì 29 e sabato 30 a-gosto - si arricchisce di nuove attrattive e di nuovi piloti. Oltre alla confermata validità per il campionato italiano due litri, la manifestazione è valida per il campionato sloveno, mentre quello italiano per le auto storiche fa le prove generali per la prossima validità europea della specialità. La prima tappa per le auto storiche ini-zierà venerdì da piazza Libertà a Udine alle 15 e si concluderà nel capoluogo friulano, dopo un circuito di 163 chilometri, alle 19.30. La seconda sarà ripetuta sullo stesso percorso il giorno successivo. Nove prove speciali impegneranno i piloti per il campionato italiano e per quello sloveno, che prenderà il via sabato alle 8 a Udine per concludersi verso le 19.30. Nell’ordine le prove saranno quelle di Masarolis, Porzus, Tribil, Trivio, di nuovo Masarolis, Porzus, Tribil, Trivio e Masarolis per un totale di 146 chilometri. Per il campionato italiano due litri gli equipaggi iscritti sono 106. Con il numero 51 prenderanno il via Pietro Corredig e Sonia Borghese a bordo di una Peugeot 205 Rally. Nel campionato sloveno rally i partecipanti sono 28, mentre 14 sono i piloti delle auto storiche. A stagione agonistica ormai avanzata si può fare il punto sui risultati ottenuti in campo rallystico e nella velocità dal pilota di S. Pietro al Natisone Pietro Corredig. La prima gara è stata il Rally di Piancavallo, dove ha avuto a disposizione una Peugeot 106 gruppo N della Hobby Car di Brunello Demitri con cui ha vinto la speciale classifica di marca. Con la stessa macchina a fine giugno al Rally del Tronto è giunto secondo di classe dopo una dura lotta con due avversari. All’inizio dell’ultima prova sterrata, infatti, il terzo classificato si era fatto sotto e lo incalzava ad appena 2”. In quattro chilometri il driver di S. Pietro ha tirato fuori lo smalto dei tempi migliori rifilandogli ben 11” e chiudendo il discorso per la seconda posi- Pietro Corredig. Sopra con la Peugeot con cui ha preso parte all’ultima edizione della Cividale Caste/monte zione della classifica. A luglio si è tenuta la Cividale-Castelmonte che ha corso due volte, a bordo di una Peugeot 205 gruppo A (con cui è giunto terzo di classe) e debuttando con una storica Alfa Romeo Giulia super, classificandosi decimo nella sua categoria. Ora fervono i preparativi per il Rally delle Alpi Orientali ed il pilota sarà a bordo della stessa Peugeot usata per la Civida-le-Castelmonte con a fianco la moglie Sonia Borghese, da quest’anno sua navigatrice ufficiale. Vittoria nel minicross per l’atleta di Azzida Luca sul podio a Povoletto In occasione della “Quarte d’avost” che si tiene a Povoletto c’è stato spazio anche per il ciclismo con due gare molto sentite. Sabato 23 agosto si sono presentati al via 92 giovanissimi che hanno dato vita al minicross. Nella categoria G/l è salito sul gradino più alto del podio Luca Zufferli di Azzida, che gareggia per i colori biancorossi del Ve-loclub Cividale-Valnati-sone del presidente Ivano Cont. La società cividalese, che nella scorsa stagione ha ripreso l’attività giovanile, è stata premiata dal primo successo stagionale. Domenica 24, invece, è partita da Povoletto la tradizionale cicloturistica che si è conclusa a Capo-retto. Anche in questa ga- Luca Zufferli ra c’è stata grande partecipazione: oltre 260 gli a-matori al via. Tra questi ciclisti due facevano parte dell’Atala, Gianni Sartori e Giannino Cautero, rispettivamente di 72 e 80 anni d’età, che hanno ricevuto riconoscimenti speciali. Trekking a cavallo nella zona lagunare četrtek, 28. avgusta 1997 GRMEK Seucè - Oblica Andreina an Claudio sta se oženila 2e an tiedan priet, v saboto 16. vošta so v Oblici začel praznovat za poroko njih mladega vasnjana, ki je tudi župan, šindak srienj-skega kam una. V petak 22. zvičer je biu pa senjam za celo vas Seucè, odkod je doma no-viča. Muormo še reč, de naj v Oblici, naj v Seve, so za noviče parjatelji nastavli dva lepa purtona. Na koncu je paršu pa dan poroke. Bluo je v saboto 23. an popudan, v cier-kvi na Liesah, sta se Andreina Trusgnach - Pečuo-va iz Seucà an Claudio Garbaz - Konšorju iz Oblice, Klaudjet za parjatelje, oženila. Okuole njih se je veselilo zaries puno ljudi. V Seuc so vsi veseli, sa’ Andreina je parpejala v vas zeta, v Oblici so nomalo buj žalostni, zak so “zgubili” Klaudjeta. “Troštamo pa se, de manjku dokjer je šindak našega kamuna nas bo hodu pogostu gledat, troštamo se, de nas na zapusti!” so nam jal vasnjani. Andreini an Klaudjetu želmo, de bi bluo njih življenje srečno an veselo. SVETJL£NART Hlasta Se je rodiu Emanuel Hlasta je luštna vasica podutanskega kamuna, kjer tele zadnje lieta so se rodile nove, mlade družine an pru v adni od telih družinah i-majo od sabote 23. vošta adnega otročiča. Tisti dan sta Stefano Carlig iz tele vasi an njega žena Adriana Laurencig -Cerikova iz Carnegavarha ratala tata an mama puob-čja, za katerega sta vebrala ime Emanuel. Puobčju želmo vse nar-buojše na telim svietu an se troštamo, de le v teli vasi mu pride runat veselo družbo še kajšan drug otročič, da se bojo kupe tolila. Seda pa tata Stefano an mama Adriana ga bojo mu-orli pejat v Mašerah, kjer ga čaka njega majhan kužin Andrea (tisti, ki je kupe z mamo an s tatam na peti strani!). novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Maiajur a.r.l. Čedad / Cividale Folostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trsi / Trieste m Včlanjen v USPl/Associato ail’USPl Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 49.000 lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 2500.— SIT Posamezni izvod 70.—SIT Žiro raCun SDK Sežana Stev. 51420-601-27926 OGLASI: I modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000+ IVA 19% Hrastovlje Zapustu nas je Fiorenzo Chiuch Vsiem nam se je huduo zdielo, kar smo zaviedel, de nas je za venčno zapustu tudi Fiorenzo Chiuch iz Hra-stovijega. Fior, takuo so ga klical parjatelji an vasnjani, je biu Tin dolenjih tle z naše vasi an je imeu 65 liet. Fiorenc je biu zlo poznan po vsieh naših dolinah, sa’ je biu jagar an je daržu kupe z ženo Paolino oštarijo v Hrastov ijem. Na telim svietu je zapustu ženo, sina Gianluca, hčere Giovanno, Claudio an Anno, zeta, majhano navuo-do, brate, sestre, kunjade an vso drugo žlahto. Od njega smo se za venčno poslovili v Podutani v pandiejak 25. popudan. Kravar Pogreb v naši vasi Umaru je naš vasnjan Antonio Cesnich - Tonut Ciginu za parjatelje an te domače. Imeu je 72 liet. Tele zadnje lieta svojega življenja jih je preživeu v ri-koverje, venčni mier pa bo počivu v Kravarje, kjer smo ga podkopali v pandiejak 25. vošta zjutra. Gorenja Miersa Smart parlietne žene Učakala je zaries lepo starost, 85 liet. Klicala se je Lidia Tomasetig an je bla doma iz Gorenje Mierse, kjer je tudi umarla na svojem domu. Zapustila je brata Gina, navuode, prana-vuode an vso drugo žlahto. Od nje so se poslovili v pandiejak 18. vošta v Podutani, kjer je biu nje pogreb. SREDNJE Oblica Hitra smart mladega moža So ga vidli zdravega an veselega tisto vičer priet, v gostilni par Adi. Kar je šu damu za povičerjat je lepuo pozdravu vse parjatelje. Drug dan, zjutra, so ga uša-fal martvega v hiš. Takuo nas je za venčno zapustu Giorgio Vogrig -Ceku tle z naše vasi. Biu je še mlad mož, sa’ je imeu 58 liet. Giorgio je biu zadnji brat velike Cekove druži-ne.an z njega hitro smartjo tudi tela hiša ostane zaparta. Pogreb ranjkega Giorgia je biu tle v naši vasi v četartak 7. vošta zjutra. Puno judi mu je paršlo dajat zadnji podrav. Se an pogreb v naši vasi Po kratki boliezni je zapustu tel sviet naš vasnjan Giovanni Emilio Vogrig -Miljo gor na Robu tih po domače. Dopunu je biu 71 liet. Od njega družine so ostal še sestra, kunjad an navuodi. Za venčno bo počivu v domačem britofu tle v Oblici, kjer je biu njega pogreb v petak 22. vošta popudan. Zamier Zbuogam Giovanna Go par svetim Pavle go par Čemeč smo v sriedo 6. vošta popudan zadnji krat pozdravili Giovanno Duga-ro, poročeno Qualizza iz Zamierja.Jmiela je 64 liet. Giovanna se je rodila v Kocjanovi družini v Gniduci, oženila pa je bla Benia-mina Blašcjovega taz Police. Ze puno liet sta živiela v Zamierju, kjer sta bla kupila hišo an kjer je Beniamin dielu za kovača puno puno liet. Z nje smartjo je Giovanna v veliki žalost pustila moža, sinuove Germana an Marca, neviesto, majhano navuodo, sestre, brate, kunjade an vso drugo žlahto. PODBONESEC Marsin Smart mladega puoba An tisto vičer je biu šu v gostilno v Tarčet, vas, kjer je živeu. Priet, ko jih je po- zdravu jim je jau, da gre damu an de zaključi svoje življenje. Na žalost je bluo ri-es. Kar Claudia, gaspodinja gostilne, kak minut potlè ga je šla gledat, ga je ušafala že martvega. Zgodilo se je v sriedo 6. vošta. Claudio Iu-retig - Madrono po domače, Miha za parjatelje je imeu samuo 38 liet. V veliki žalost je pustu parjatelje an žlahto, posebno bratra Tiziana, sestre Milvo, Fabiolo an Giuseppino, kunjade an navuode. Na njega pogrebu, ki je biu v petak 8. vošta popudan v Marsine se je zbralo puno ljudi za mu dat zadnji pozdrav. _SPETER^ Petjag Smart v vasi V Spietre smo podkopal našega vasnjana Erminia Butterà. Zapustu je ženo Pio, sina Marietta an bratra. Erminio je biu med tistimi puobi iz naših dolin, ki so šli vojskovat v Rusijo an je imeu srečo se varnit damu živ. Puno liet je dielu kot destar, predvsem v podutan-skem kamunu, zatuo ga je poznalo puno ljudi. Bjarč Zazvonila je Avemarija V videmskem Spitale nas je za venčno zapustu naš vasnjan Emilio Massera. Imeu je 72 liet. Žalostno novico so sporočil sestra, navuodi, pranavuodi an vsa Zlahta. Njega pogreb je biu v to-rak 26. vošta zjutra v Spietre. KRA VAR kliče na SENJAM! 29. ples s Kekkoband 30. ples s “Tequila” 31. Ob 11. sveta maša s precesijo, popudan igre za te male, za te velike, šport ... zvičer ples s skupino “Pal” Miedihi v Benečiji DREKA doh. Lorenza Giuricin Kras: v sredo ob 12.00 Debenje: v sriedo ob 15.00 Trinko: v sriedo ob 13.00 GRMEK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak ob 11.00 v sriedo ob 10.00 v četartak ob 10.30 doh. Lorenza Giuricin Hlocje: v pandiejak ob 11.30 v sriedo ob 10.30 v petak ob 9.30 Lombaj: v sriedo ob 15.00 PODBONESEC PEDIATRA (z apuntamentam) doh. Flavia Principato Podbuniesac: v sriedo an petak od 10.00 do 11.30 v pandiejak, torak četartak od 16.00 do 17.30 tel. 726161 al 0368/3233795 doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 10.00 an od 17.00 do 19.00 v sriedo, četartak an petak od 8.30 do 10.00 v saboto od 9.00 do 10.00 (za dieluce) Carni varh: v torak od 9.00 do 11.00 Marsin: v četartak od 15.00 do 16.00 SOVODNJE doh. Pietro Peilegriti Sauodnja: v pandiejak, torak, četartak an petak od 10.30 do 11.30 v sriedo od 8.30 do 9.30 SPETER doh. Tullio Valentino Spietar: v pandiejak an četartak od 8.30 do 10.30 v torak an petak od 16.30 do 18. v saboto od 8.30 do 10. doh. Pietro Peilegriti Spietar: v pandiejak, torak, četartak, petak an saboto od 8.30 do 10.00 v sriedo od 17.00 do 18.00 SREDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak ob 10.30 v petak ob 9.00 doh. Lorenza Giuricin Sriednje: v torak ob 11.30 v četartak ob 10.15 SVET LENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.00 do 10.30 v torak od 8.00 do 10.00 v sriedo od 8.00 do 9.30 v četartak od 8.00 do 10.00 v petak od 16.00 do 18.00 doh. Lorenza Giuricin Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11.00 v torak od 9.30 do 11.00 v sriedo od 16.00 do 17.00 v četartak od 11.30 do 12.30 v petak od 10.00 do 11.00 Guardia medica Ponoč je »guardia medica«, od 20. do 8. zjutra an od 14. ure v saboto do 8. ure v pandiejak. Za Nediške doline: tel. 727282. Za Čedad: tel. 7081. Za Manzan: tel. 750771. Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. Ambulatorio di igiene Attestazioni e certificazioni v četartak od 9.30 do 10.30 Vaccinazioni v četartak od 9. do 10. ure Consultorio familiare SPETER Ostetricia/Ginecologia v četartak od 11.30 do 13.00; Cedad: v pandiejak an sriedo od 8.30 do 10.30; z apuntamentam, na kor pa impenjative (tel. 708556) Psicologo: dr. Bolzon v sriedo od 9. do 14. ure Servizio infermieristico Gorska skupnost Nedi-ških dolin (tel. 727565) Kada vozi litorina lž Čedada v Videm: ob 6.10 *, 7.00, 7.26 *, 7.57, 9.*, 10., 11., 11.55, 12.29 *, 12.54, 13.27 ‘, 14.05, 16.05, 17., 18., 19.08, 20., 22.10.(od pand. do čet. an ob praznikih) Iz Vidma v Cedad: ob 6.35 *, 7.29, 8.*, 8.32, 9.32 *, 10.32, 11.30, 12.32, 12.57 *, 13.30, 14.08 *, 14.40, 16.37, 17.30, 18.30, 19.40, 21.50 (od pand. do čet. an ob praznikih), 22.40 * čez tiedan Bolnica Cedad .... 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoč ....113 Komisarjat Cedad....731142 Karabinierji 112 Ufficio del lavoro .731451 INPS Cedad .700961 URES - INAC .730153 ENEL 167-845097 ACI Cedad .731987 Ronke Letališče.,0481-773224 Muzej Cedad .700700 Cedajska knjižnica ..732444 Dvojezična šola .727490 K.D. Ivan Trinko .731386 Zveza sbv. izseljencev..732231 Dreka .721021 Grmek .725006 Srednje .724094 Sv, Lenart .723028 Speter .727272 Sovodnje .714007 Podbonesec .726017 Tavorjana .712028 Prapotno .713003 Tipana .788020 Bardo .787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost.... .727281 \ Al je še kaka gora, kjer tisti od Planinske družine Benečije se ni-eso še splie-zli? Težkuo jo bo ušafat, predvsem če je tle v naši deželi al v Sloveniji. Ce se lepuo z m i s 1 i t a, lansko lieto, poliete, so nekateri od njih paršli do varha Mont Blanka, ki kot vsi vesta, je narguorša gora v Evropi. Na teli fotografiji jih vi-demo na Triglavu, v Sloveniji, kamar so se spliezli v nediejo 3. vošta. Od čepar-ne, stoje, so Silvio, Lara, Matteo, Erika, Rosina, Romano an Gregorio, ta spried pa Mirko, Igor, Livio, Flavia an Aldo. Zelo pridni! Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 1. DO 7. SETEMBERJA Sauodnja tel. 714206 - Premarjag tel. 729012 OD 30. AVGUSTA DO 5. SETEMBERJA Cedad (Fomasaro) tel. 731264 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, zìi ostali čas in za ponoc se moie klicat samuo, ce riceta ima napisano »urgente«. šli na Triglav! Mi smo