ORGANO DELL'UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATOSI Anno Vili. — No. 393 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei. 128 FIRMATI A ROMA ACCORDI E C ONVENZIONI ITALO-JUGOSLAVI IL CONGRESSO SOCIALDEMOCRATICO DI TRIESTE La prima visita ufficiale di un membro del Governo jugoslavo in Italia dalla fine della guerra ha su-gel-lato la felice conclusione di tutta una serie di negoziati economici fra i due paesi. Il compagno Osman Karabegović del Consiglio esecutivo federale a nome del nostro Governo e il Ministro per il commercio estero, Mario Martinelli a nome del Governo italiano hanno firmato il 31 marzo a Palazzo Chigi ben 6 strumenti, fra accordi e convenzioni. Gli accordi e le convenzioni che gettano salde, e ampie basi .per una fruttuosa collaborazi an/e economica tra i due paesi sono: 1) Accordo commerciale con validità di un anno e tacitamente prorogabile di anno in anno. Esso prevede ima vasta liberalizzazione degli scambi e comprende le liste merci senza vincolarne i contingenti e influire sulla struttura delle importazioni e delle esportazioni. Il valore previsto degli scambi è di 60 miliardi di lire. Alla vasta liberalizzazione concordata viene attribuita a Belgrado particolare importanza in quanto lo scambio di merci ohe intercorreva finora fra i due paesi aveva un carattere stabilito e non mutava malgrado le due economie avessero compiuto grandi passi nel loro sviluppo. 2) Convenzione di commercio e di navigazione che regola i principi sui quali si baseranno gli scambi commerciali, -i trasporti, i dazi e le tariffe tra i due paesi. La convenzione ha la validità di cinque anni e potrà essere prorogata automaticamente. 3) Accordi sul traffico di confine con i quali viene regolato lo scambio merci fra le zone di confine di Trieste e Gorizia-Udine e le zone (jugoslave limitrofe. Il vai ire complessivo degli scambi passerà da 2 a 4,2 miliardi di lire fra Trieste da una parte e Buie-Capodistria-Sežana-Nuova Gorizia dall’altra, e da 1,2 a 2 miliardi fra Gorizia-Udine da una parte e Sežana-Nuova Gorizia è Tolmino dall’altra. Ai fini di uno svolgimento più favorevole di tale traffico, sono state concesse age volizioni doganali e sono stati stabiliti conti appositi presso la Banca jugoslava di impartaz’lone-esportazione e presso la filiale della Banca d’Italia a Trieste. 4) Accordo per i pagamenti nella regolazione delie questioni finanziarie degli scambi. Questo accordo è ■particolarmente importante perchè stabilisce l’apertura di un credito manipolativo senza interessi, dì 6 miliardi di lire. Finora era stabilito un interesse del 4,3 per cento. 5) Protocollo sul traffico aereo, valido per due anni. Prevede fra l’altro Fistituzione della li.isa aerea regolare Milaao-Venezia-Belgrado f. della linea stagionale Roma-Ra-gu-sa-Belgrado. 6) Accordo per il traffico stradale, della durata di un anno. Regola il traffico dei veicoli tra i due paesi. In occasione della firma dell’accordo i due Governi hanno proceduto ■reciprocamente ad uno scambio di lettere sul traffico ferroviario e turistico, concordando di convocare al più tardi entro sei mesi una conferenza degli enti interessati per la regolazione delle tariffe ferroviarie e dell’apertura di nuovi valichi ferroviari tra i due paesi. Sono previste inoltre agevolazioni in campo turistico. Tutti gli accordi dovranno essere ratificati dagli organismi competenti dei due paesi. Senza attendere però la ratifica verranno immediatamente applicati raccordo commerciale, l’accordo per i pagamenti e quello sul traffico di confine nella zona di Gorizia. I due governi hanno inoltre con- cordato sulle possibilità e necessità della collaborazione tecnica nel settore dell’industriia e dell’agricoltura ed hanno espresso il proposito di stipulare un contratto per la pesca sull’Adriatico. Dopo la solenne cerimonia della firma il compagno Osman Karabegović ha fatto una dichiarazione in cui ha rilevato che gli accordi di Roma costituiscono una solida base per lo sviluppo di più ampie forme di collaborazione economica nelTinr teresse di entrambi i paesi. Il Ministro italiano del bilancio, Vanoni-im un brindisi pronunciato al termi- ne di una colazione offerta in .onore di Osman Karabegović ha sottolineato da parte sua come il primo scambio di visite ufficiali di membri dei Governi italiano e jugoslavo ponga in rilievo il promettente sviluppo dei rapporti tra i due paesi. «Con la collaborazione dimostrata nella soluzione di grossi problemi politici quale quello di Trieste, e con la collaborazione nel campo economico — ha detto il ministro italiano —■ i due paesi contribuiscono in rilevante misura alla pace in questa parte del mondo.» Scrivendo nel gennaio scorso sulle decisioni adottate dal Consiglio generale del P. S. V. G. .di Trieste, sottolineavamo che esse rappresentavano il fatto nuovo forse più rilevante degli ultimi mesi. Pur esprimendo alcune riserve, più che altro di carlatterel contingente, sulla linea .politica dei socialdemocratici triestini in un passato non lontano, ci auguravamo che alle dichiarazioni programmatiche seguissero atti concreti ad avallarne la prassi. Oggi ritorniamo in argomento e ce ne dà occasione il recente Congresso del P. S. V. G., conclusosi con l’adesione dei socialdemocratici Gii studi atomici in Jugoslavia al servizio dell'industria di pace La produzione dell’energia atomica in Jugoslavia, dopo le recenti discussioni sulla stessa all’Assemblea Federale, è ritornata nuovamente d’attualità in seguito all’intervisita oomeessa alla Tanjug dal presidente della Commissione federale per l’energia termonucleare Aleksander Ranković. Le dichiarazioni .generiche sull’argomento, fatte dal Presidente della Repubblica al Parlamento, avevano generato nell opinione pubblica oltre alla sorpresa o alila soddisfazione, anche un pò di incredulità sulle possibilità di -attua-ziane d^l programma atomico nel nostro paese. Ciò è del tutto comprensibile, considerate le notevoli difficoltà che un simile programma richiede. Comunque, dalle dichiarazioni di Ranković si vede che nel campo teomonucle-are la Jugoslavia è molto più avanti quanto comunemente si cre-devda. Difatti era opinione che i reatori atomici avrebbero dovuto essere importati. Invece i lavori degli scienziati nei tre istituti di Lubiana, Zagàbria e Belgrado, come anciie le possibilità della nostra industria sono ad uno stadio talmente avanzato da rendere possibile la produzione nazionale dei reattori atomici che più convengono all economia del paese. Tuttavia con questo le difficoltà e i problemi non sono chiusi poiché l’applicazione dell’energia atomica su vasta scala richiede in primo luogo misure che rendano l’industria in grado di produrre F energia atomica e nello stesso tempo misure at- ri I LAVORATORI ITALIANI SCONTANO GLI ERRORI DEI DIRIGENTI DEI PARTITI DI SINISTRA FRUTTO DI PRESSIONI MA ARCHE DI ERRORI la sconfitta della CGIL alla FIAT «Parlando con ' ministro americano della difesa, Wilson, l’onorevole Sceiba gli ha comunicato i risultati delle elezioni per le commissioni interne della Fiat di Torino. Tali risultati erano stati fatti pervenire al primo ministro per cablogramma non appena resj noti-» -iDai giornali italiani). A prima vista può sorprendere che un fatto sindacale italiano possa essere lassurto a fatto di importanza internazionale, tanto da essere oggetto di discussione fra il primo ministro Scerba ed. il ministro amer.cano delia duesa e formare oggetto dj animati commenti ida parie di tutta la stampa della destra internazionale, oltre ohe di quella italiana. In realtà, alla Fiat di Tor.no con le eiezioni per le commissioni interne — che hanno visto la disfatta, più che la sconfitta, della Confederazione Italiana del lavoro — si è veramente avuto /un fatto di grande importanza politica che dev’essere esaminato a fondo non solo dalla destra internazionale (che ne gioisce) e dai lavoratori italiani, ma anche, e sopratutto, dal mar mento operaio e democratico mondiale. Ciò in quanto le elezioni alla Fiat non sono, come si suol dire, piovute dal cielo, ma hanno le loro cause profonde in una serie di errori del movimento politico e sindacale della classe operaia italiana. Non è possibile limitarsi a constatare che il padronato ha messo in atto tutti i mezzi intimidatori possibili per influire sulle decisioni dei lavoratori della Fiat. E non è nemmeno possibile limitarsi alla constatazione che ha influito sulle elezioni anche la minaccia dei rappresentanti ufficialj degli Stati U-riiti di togliere le commesse di lavoro agli stabilimenti qualóra la C. GJ.L. risultasse in maggioranza. Chi così facesse, dimostrerebbe di voler seguire la tattica dello struzzo. Sia per evitare proprie responsabilità sia Per convenienze d, tattiche politiche che hanno portato nuovamente in Italia al prepotere, ed alla prepotenza, dell padronato nelle fabbriche ed alla soppressione di ogni libertà per ; lavoratori delle stesse. Seguire la tattica dello struzzo significherebbe dare una patente di vigliaccheria e d; immaturità classista ai 60.000 lavoratori della Fiat. Il che non è. La via da seguirsi è un’altra e viene indicata da queste due domande: «Perchè il 63% dei dipendenti della Fiat ha votato per sindacati /Caduti nell gioco del 'padronato facendo precipitare dal 63,2% al 36,9 per cento i voti della C.GJJL.?. .Come mai la stragrande maggioranza dei lavoratori del massimo Complesso industriale italiano ha Ceduto ai ricatti ed alle minacce ■di licenziamenti massicci fido al punto dj far esultare la stampa reazionaria ed ant-ioperaia di tutto il mondo?. Rispondere esaurientemente a tali domande porterebbe ad un obiettivo esame dell’involuzione della situazione politica e sociale jn Italia, fornirebbe le indicazioni circa la Via da seguirsi per impedire il risorgere di forme fasciste nella vicina repubblica e, sopratutto, de-muncerebbe gli errori compiuti da coloro che hanno la responsabilità della guida politica e sindacale del proletariato italiano-. Non è questa la sede per un tale esame approfondito, però basteranno alcuni accenni per indicare in quale direzione i lavoratori italiani dovrebbero dirigere l’esame stesso. Innanzitutto il «fenomeno Fiat» è tutt’altro che isolato. Rasti ricordare che nei giorni scorsi a Reggio Emilia — centro proletario dell’Emilia — i lavoratori delle «Offici'ne Reggiane», qibbedendo all’or-idi.ne dei cosidetti sindacati liberi, abbandonarono il lavoro per partecipare ai funerali: di due attivisti democristiani uccisi in una località vicina. Ciò mentre le destre e glil agrari speculavano su quei due morti per discreditare le organizzazioni politiche e sindacali operaie. Anche a Reggio si: è dunque «ceduto al ricatto della fame e dei licenziamenti». Il che denuncia una situazione economica disperata per i lavoratori, ma pone in luce anche la scarsa capacità di resistenza di fronte alle imposizioni del nemico di classe. E qui si ripropone la domandai: «Come si è .giunti a tanto a soli dieci anni da (quel 25 aprile 1945 in-cui: — cacciati i nazifascisti — i lavoratori 'italiani credettero di aver conquistato, fra le tante, anche la libertà dalla fame, dalla paura e dalla intimidazione padronale?» Abbiamo detto che le elezioni della Fiat non sono cadute dal (cielo. Di-fatti da dieci anni a questa parte coloro ohe hanno le maggiori responsabilità per il movimento dei proletariato italiano, seguendo una politica non classista e di compromessi adeguati a fatti di politica intemazionale e-strane,. 31 movimento operaio, hanno demoralizzato e depresso le pur combattive e coscienti forze ope-Taie italiane. Lo sciopero politico è un’airma formidabile per il proletariato. A patto che si usi tempestivamente contro le minacce dirette del nemico di classe e non se ne abusi per m-otiv; che esulano idalla lotta proletari a. In Italia se ne è abusato e si è fatto il gioco delle forze della reazione. Conquistato un diritto di struttura bisogna che la classe operaia lo difenda con i denti e con l’unità. iCfò in Italia non è stato fatto ed i Consigli Operai di Gestione — sbandierati come la mass ma conquista sociale della Resistenza — non esistono più. Lo stesso dicasi per la riforma agrariia. Sconfitto Con le armi il fascismo — ed i suoi finanziatori agrari ed industriali! — non se ne deve oonsenti-Te la rinascita. Oggi invece, a causa dei compromessi e degli errori commessi dai dirigenti dell partiti ■di sinistra, il neofascismo domina praticamente le p azze se non ancora la vita politica. Questo mentre tutta la lotta dei lavoratori italiani è stata indirizzata dai loro dirigenti sulla via dèlia gretta politica di partito e dei compromessi a scopo parlamentare, diretti a sostenere nell'arena intemazionale un blocco contro l’altro. QuesQ errori, questo opportunismo dei dirigenti oggi si pagano da parte del movimento operaio italiano. Da amij i segni premonitori non sono mancati. Nelle elezioni politiche del giugno 1952, pe-r esempio a Torino, Milano ed in genere nelle zone industri-alj ,si è avuta una flessione di voti a danno dei partiti socialista e comunista, voti che aumentarono invece nel sud contadino ed affamato. I d.rigenti del P.C.I. e del P.S.I. finsero di non rendersi conto della gravità del fenomeno. Oggi, di fronte alle elezioni .della Fiat, fingere non è più possibile, rimediare forse non sarà facile. E ohe facile non sia lo ha dimostrato anche il congresso del P.S.I. fi quale ha avuto — per bocca di Nenni — in primo piano le preoocupazi o-ni di alchimia parlamentare senza far richiamo alla forza e-d principi classisti del proletariato italiano. Forza e principi senza i quali la situazione interna italiana continuerà a scivolare sul piano inclinato della Fiat e delle Officine Reggiane. Cioè sullo stesso pi-ano inclinato che nel 1922 consegnò al fascismo trionfante i lavoratori italiani demor 'ralizzati -e disorientati. Faure alla "Pravda, Il Premier francese, Edgard Faure ha dichiarato al corrispondente della «Pravda» che la distensione internazionale dipende dagli sforzi di tutti i Paesi interessati. Esponendo I proprio .punto di vista nei riguardi della dichiarazione di Bulganin per l’ulteriore sviluppo dei rapporti franco-svoietioi, Faure ha così proseguito: «Tale dichiii/azione rappresenta -un fatto molto significativo e positivo. Ritengo ohe -la distensione -della situazione intemazionale debba avvenire con la presa in considerazione -delle legittime richieste di sicurezza dei vari .Stati»- Commentando -Fintervista, la «Pravda» fa notare che -le dichiarazioni del Premier francese «provocarlo altre osservazioni sull’essenza delle questioni.» Il -giornale conclude quindi dicendo che i-1 Governo francese antepone al sistema delle conferenze tra Oriente e Occidente, la conclusione di accordi unilaterali tra blocchi di Paesi. -le a far sì che l’industria possa assorbire l’energia prodotta. Fra le prime va annoverata la possibilità di ottenere l’uranio dai minerali inverali e-d ulteriori ricerche geologiche in questo senso. Un’altro problema ohe la Commissione -termo-nucleare dovrà risolvere è quello dei quadri. A tal scopo i programmi universitari saranno completati con le materie nucleari e con altre misure atte ad abilitare un sufficiente numero -di persone nei l-avori inerenti l’energia atomica. La materia è ugualmente complessa e di non facile soluzione per cui la Jugoslavia, uno dei membri fondatori del centro europeo per l’energia nu-clieare, intende mantenere, anche per il futuro, la più stretta collaborazione oon la Francia, l’itajia, l’Inghilterra, il Belgio, la Svezia, la Svizzera, eoe. paesi con i quali finora ha mantenuto contatti nell campo delle ricerche termo-nucleari. «I nostri istituti scentifici. — ha dichiarato Raniković — sono aperti a tutti coloro che con buone intenzioni intendono contribuire al reciproco scambio di esperienze in questo importante campo soen-tiifi-co.» Le sue parole, oltre tutto, sono anche uriin-dicazio-ne -della via che dovrebbe essere seguita nel campo atomico fra tutte le nazioni affinchè -la disgregazione -del-Pato-mo si trasformi in una fonte di benessere per l’umanità e non di distruzione. Brevi dal mondo Giungeranno prossimamente negli Stati Uniti 12 studenti sovietici, tra i quali alcuni redattori di giornali giovanili. Gli studenti sovietici visiteranno alcune oi-ttà e università a-mericame. Il vice-presidente -del Governo della Germania Est ha scritto nel «Neue Zeit» che la protesta dei commissari occidentali contro Faumento delle tasse sul traffico -tra Berlino e la Germania Ovest «è stata inviata ad un indirizzo sbagliato». I partiti -della sinistra a Singapore hanno riportato uriinattesa vittoria alle prime elezioni per TAs-semiblea legislativa tenute in base alla muova costituzione. L’ESEMPIO PIU’ SUBLIME «Nessun dubbio invece esiste più sul denaro francese percepito da Mussolini per la campagna interventista de «Il Popolo d’Italia», nel 1914—1915. Dopo le varie testimonianze di lulien Luchaire, Tasca, Roberto ecc. e le diligenti ricerche del Salvemini, quella brutta pagina di storia patria può ritenersi completa. Il denaro francese pervenne a Mussolini da varie fonti, ben compresa quella delTambasciata francese in Roma. Tempo, fa, un noto storico, Maurice Vaussard, che nel 1914 era un collaboratore di Luchaire, direttore dell’istituto francese di Milano, mi scrisse di essere in grado di confermare che i sussidi passati a Mussolini da Palazzo Farnese non superarono i diecimila franchi al mese. Non certo una grandissima somma; ma allora neppure disprezzabile. Tanto più che, come si è detto sopra, non era la sola fonte francese; vi era anche quella dei socialisti francesi. Il compianto senatore Facchinetti mi spiegò un complicato sistema, la cui esistenza a lui risultava in modo indubbio, con oui II denaro veniva fatto pervenire al direttore de ,11 Popolo d’Italia’. Forse non sarà possibile per qualche tempo ancora conoscere l’ammontare esatto delle somme versate al futuro duce per ravvivare il suo ardente patriottismo. Ma intanto un altro e forse più grave problema è sorto in questi giorni: dopo l’oro francese, Mussolini accettò anche quello inglese dello ,In-telligeince Service’? Ciò sarebbe accaduto non in occasione dell’entrata in guerra dell’Italia, ma durante le buie giornate di Capo-retto, quando il fronte interno italiano sembrava crollare sotto l’avanzata nemica. Fu allora che, il nome di Mussolini venne fatto alla »Military Intelligence’, il famoso servizio segreto del Comando britannico in Italia come quello di un potente capopopolo di Milano che era stato di aiuto nel portare l’Italia in guerra e che allora era incerto da quale parte della barricata dovesse combattere’. «Un piccolo e tempestivo aiuto —- ha scritto il colonnello britannico che portò a termine l’operazione — avrebbe potuto consen-varlo dalla parte nostra. Telegrafai subito a *Srir George Macdonagh, direttore a Londra della »Military -Intelligence’ e gli chiesi di autorizzarmi ad avvicinare questo sconosciuto agitatore. Egli accettò e mi diede i mezzi per sussidiare un movimento di resistenza. ,Lasciate fare a me — fu la risposta che Mussolini mi fece pervenire dal mio intermediario. — Mobiliterò i mutilati di Milano ed essi romperanno la testa a tutti i pacifisti che osassero tenere nelle strade comizi contro la guerra’. Egli mantenne la parola ed i Fasci di Mutilati, i prototipi dei fascisti che marciarono su Roma, fecero fuori i pacifisti milanesi. «Chi ha lasciato questa importante testi- UN’ANOMALIA DA ELIMINARE NELLA NOSTRA ECONOMIA Troppo alle le spese edili Dati incompleti affermano che lo lavori procedevano a maggiore o mi-scorso anno in Slovenia sono stati nore ritmo, in base ad accordi orali, effettuati lavori edili per un valore Tale fatto, oltre al deprecabile vez-oomplessivo di circa 30 miliardi di zo di modificare continuamente i dinari. Nell’insieme -di questi lavori progetti già elaborati, ha influito, an-m-olte sono le fabbriche ed i coni- che nelle altre imprese, sia diretta-plessi che hanno oltrepassato gli in- mente che indirettamente, sul costo vestimenti stanziati: la centrale elei- dei -lavori edili. Son fatti evidenti ed trica di Medvode di 10,3 milioni, ia emersi lo soorso anno alla centrale ferriera di Jesenice di 188,3 milioni, termo-elettrica di Šoštanj, nella fatala ferriera di Store di 49,8 milioni, brica di carta di Videm Krško ed quella di Ravne di 9 milioni, la mi- altrove. niera -di Velenje di 15 milioni, l’a- Gli esperti ritengono che i lavori zienda petrolifera Nafta Lendava di edili risultano più costosi dal 10 al 82,7 milioni e la fabbrica alluminio 15 per cento, quando vengono effetti Kidričevo di 133 milioni. Vale a tuafci senza i progetti anche perchè dire che le imprese hanno superato l’investitore non riesce a bandire il -gli importi programmati di 482 mi- concorso e lascia mani libere al col-ioni di dinari, non solo causa la struttòre di calcolare le spese come maggi-orazione dei prezzi dei mate- meglio gli aggrada. Così dalle amali-iriali, specie del legno, ferro e ce- si effettuate dallTstitu-to di revisio-mento, ma anche per delle spese in- ne, risulta che le spese di regia pregiustificate. sentate dalle imprese edili sono spes- Prendiamo ad esempio la ferriera so superiori alle spese reali. E se -di Jesenice. Qui, come è stato con- neppure allora l’investitore controlla statato -d-all-a speciale commissione le spese o non dispone -di possibilità nominata dalla Camera repubhlicana tecniche di controllo (succede an-dei produttori, i progetti dei lavori che questo) si comprende come i co-n-on hanno avuto una -preparazione struttori possano approfittarne, spe-tempestiva e dettagliata cosicché i eie nelle -località dove i comitati po- ______________________________.--- polari sono interessati al massimo realizzo di utili da parte delle imprese edili nella loro -giurisdizione. I progetti ed i preventivi spese oostituisoo-no poi un oapitolo a parte. In prevalenza i progetti non ten- -monianza, doveva divenire in se- -g-ono conto delle possibilità materia-guito una della personalità più no- li. Così ad esempio a Lubiana si è te ed illustri della politica britan- elaborato un progetto per la costru-nica. Nel ventennio fra le due guer- zione di una scuola alla periferia di re, egli ha occupato infatti tutti i Poljana. Secondo i-1 preventivo, le più importanti posti ministeriali al spese avrebbero dovuto ammontare di fuori di quello di primo ministro: a circa 150 milioni di dinari. Nella si tratta di Sir Samuel Hoare, era revisione del progetto e -del preven-lord Templuwood. Nel modo con rivo, un’altro architetto ha prepara-cui Mussolini si comporto nel 1914 to un contro-progetto ohe, accanto e nel 1917, vi è già la spiegazione ad una soluzione architettonicamen-della sua condotta alla fine del 1943, te migliore, avrebbe consentito la ri-con le sanguinose conseguenze che duzione del costo della scuola di 44 tutti sanno. Che cosa sarebbe avve- milioni -di dinari. Purtroppo una auto di Mussolini se nel 1914 von massa di progetti edili non viene Bulow, il quale non si stancava di sobtopiosta a revisione alcuna e tal-ripetere a Berlino^ che ’doppiamente volta neppure a un controllo saperda chi presto dà’, avesse preceduto ficiale. il collega francese nel finanziarlo?» Quest’anno per la costruzione di (Da «Il Mondo» dedl’8 febbraio u. s.). abitaz»ni ® Slovenia sono stati stan- ziati oiltre 4 imbardi di dinari. Con Ora che in Italia è stato operato un importo talmente elevato è morii! rovesciamento di posizioni fra fa- male che sia -posta all’ordine del seismo e Resistenza; ora che si stan- giorno la questione dei costi nell’e-no rievocando le «virtù eroiche» e i djjizia, costi ohe potrebbero essere meriti del messia di Predap-pio per di gran lunga ridotti con una più ricollocarlo sugli altari, quale ogget- razionale organizzazione, non solo to della perenne venerazione e rioo- dei lavori stessi ma soprattutto dei n-oscenza degli Italiani, abbiamo ri- progetti. tenuto doveroso documentare su qua A Lubiana, ad esempio, i cantieri li basi storiche concrete e Anconfu- di lavoro sono sparsi in un vasto tabil-i facesse perno Tincandescente raggio e l’impresa deve organizzare patriottismo del pote-nziatore dell’ita- per ciascuno di essi delle speciali lianità e del forgiatore degli Italiani, condizioni e servizi con una notevo-Tut-to ciò, naturalmente, nell’eserci- le dispersione delle forzò e dei ma-zio delle nostre funzioni di italiani -teriali cosa ohe non necessiterebbe «venduti e rinnegati» che così spesso se le costruzioni fossero concentrate e volentieri ci vengono attribuite dai in un determinato settore che rap-vecchi e nuovi seguaci di quel mes- presenterebbe così un complesso -ur-sda, perciò dai Veri e degni italiani, banistieo. Preo* 1» din — M Ure ABBONAMENTI: Annuo din. 420. semestrale din. 220, trimestrale din. 110 Spedizione in c. c.p. PROMETTENTI SVILUPPI Sulla buona strada DEI RAPPORTI TRA I DUE paesi il socialismo triestino? 7 GIORNI di Trieste al P. S. D. I. A parte quest adesione, die è affare tutto loro, ^ il Congresso socialdemocratico di 1 rieste ha dimostrato un atteggiamento positivo nei riguardi dei maggiori problemi politici, eoono-mici e sociali. Il prof. Lonza ha sottolineato la necessità di una radicale riforma della struttura economica cittadina. In altre -parole si chiede non l’elargizione di aiuti interessanti, più o -meno, solo determinati ambienti monomoMs-tici dell’eoon-omia (grosso capitale) e -della politica, ma un potenziamento -della produzione. Sulla medesima linea è la richiesta della zona franca e dell’autonomia regionale a statuto speciale, osteggiate più o meno apertamente dagli stessi ambienti, di una giusta distribuzione -di un. fondo di rotazione per il miglioramento -della -struttura economica -del territorio, ecc. Il Congresso del P. S. V. G. ha prospettato po-i la necessità di rispettare le clausole -del Memorandum di Londra, miettendole sollecitamente in pratica, e ha preso posizione contro gli atteggiamenti della stampa sciovinista e irredentista, notoriamente ostile alla loro ap-plicazione. Da non trascurare il -fatto che si è auspicato pure il miglioramento dei rapporti italo - -jugoslavi, e ciò in un -momento -in oui gli ambienti irredentisti più accesi cercano in ogni modo di creare difficoltà (attacchi della stampa sciovinista al nostro Paese, disinformazione della -pubblica -opinione sulle trattative anoora in corso, arresti di antifascisti, espropriazioni forzose di terreni di proprietà di Sloveni, ecc.) e di compromettere le prospettive di una collaborazione più stretta fra i due paesi confinanti. Tutto ciò è un indizio che i s-o-oialdemocria-tici (triestini hanno abbandonato (per sempre?) il facile terreno -della -demagogia patriottarda -per dare alla loro linea politica, anche se per ora oppena percettibilmente, una -base più realistica. In questo sta il lato maggiormente positivo del Congresso. Manterranno i socialdemocratici di Trieste questo corso e. ne migìi-o-reramno ia direzione? A questa domandò è ancor arduo rispondere. Almeno per noi lo è ancora. Rinnoviamo tuttavia Faus-picio che ciò avvenga perchè — lo ripetiamo — nessuno -più di noi potrebbe compiacersi se il socialismo a Trieste ne venisse a guadagnare. a. -b. L’incontro dei „Grandi" Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia hanno avvi ato contatti e discussioni per stabilire di comune accordo ciò che si dovrebbe fare per preparare una conferenza dei quattro «Grandi». Scopo di questi contatti è stabilire la data e il luogo de-U’incontro degli esperti occidentali, i quali concorderanno pure l’ordine del giorno dell’eventuale conferenza tra l’Occidente e l’Oriente. Si ritiene che t Governi delia Germania Oce dentale e dell’Austria verranno tenuti al corrente dei lavori in quanto una conferenza dei Quattro «Grandi» toccherebbe necessariamente problemi che interess-ano direttamente questi Paesi. I Ministri degli Esteri delia Gran Bretagna, della Francia e degli Stati Unitj si riunirebbero in occasione della prossima seduta del Consiglio del Patto Atlantico, che si terrà nella prima metà di aprile, ed aliora potrebbero decidere di inviare a Mosca delle proposte per la convocazione di una conferenza internazionale. A Londra e a Parigi si ritiene intanto che la visita del Cancelliere austriaco a Mosca, Raab, potrà essere importante al fine di tastare qual,- sono le intenzioni: sovietiche. Le impressioni che Rabb riporterà dalla su-a visita a Mosca potranno indicare in qual misura l’Unione Sovietica è pronta a compiere dei passi concreti per la distensione in Europa e nel mondo. Dal canto suo Eden ha dichiarato la settimana scorra, cariando a New Castle, che le potenze occidentali stanno discutendo sui preparativi per trattare con fURSS. A suo parere, non è il caso di attendersi immediati risultati. Anche il Presidente deglj USA ha avuto curia di frenare certi entusiasmi circa la possibili tà di un incontro tra Occidente e Oriente. Nella sua consueta conferenza stampa settimanale, Eisenhower si è dichiarato disposto ad incontrare l’Unione Sovietica, facendo notare che questa rimane per ora una semplice e-Ventualità. D’altra parte, il Presidente degli Stati Uniti è più favorevole a un incontro ai livello dei Ministri deglj Esteri che all altezza dei Capi d' Stato. Un incontro dei Ca-pi dii Stato dovrebbe neces-sar amente portare a delle conclusioni, -in caso contrario essi ne u-scirebbero col prestigio scosso, ed è ciò che teme Eisenhower. In certi circoli europei di sinistra si è propensi a ritenere che la conferenza dei «Quattro» si allontana nel tempo dal momento ohe è stato approvato il riarmo' della Germania. C’è da sperare tutta-via che finisca per prevalere l’opinione della Francia e della Gran Bretagna, molto meglio disposte degli Stati Uniti ' a ricercare una via per l’incontro con l’Unione Sovietica. La conferenza di Bandoong Una diecina di giorni ci separano dalla conferenza afro-asiatica di Bandong e già nella città giavanese cominciato ad affluire i membri minor' delle varie delegazioni. Dai 18 al 25 aprile ben 29 Paesi dell’As'-a e delì’Africa discuteranno sui problemi, spesso intricatissimi, dei due continenti. Alcuni Paesi hanno respinto l'invito dei Governi promotori, che sono quelli di Ceylon, Pakistan, India, Indonesia e Birman a. Hanno accettato invece di partecipare alla conferenza la RP di Cina, :1 Giappone, l’Afganistan, la Cambogia, l’Egitto, la Costa d’Oro, l’Iran, l’I-irak, la Giordania, il Laos, R Ubano, la Liberia, la L;bi-a, il Libano, lil Nepal, le Filippine, l’Arabia ’.Saudita, j Sudan, la Siria, il Siam, la Turchia, il Vietnam e lo Yemen. Tutto un mondo, dunque, parte-Iciperà alla conferenza di Bandong. Sono Paesi j cui problemi interni sono spesso comuni; essi tuttavia non conduco-no sempre una politica internazionale parallela. Alcuni di essi sj trovano anzi nell’orbita dell’uno o dell’altro blocco. La conferenza afro-asiatica ha unì’importanza che le è riconosciuta dagli stessi Paesi che non la guardano con occhio benevolo. Questa è la prima riunione internazionale di così vaste proporzioni alla, quale non partecipano nè l’Eu-Irop-a nè l’America. Ciò non significa tuttavia che ia conferenza sia rivolta contro l’uno o l'altro dei due continenti. Si tratta invece del primo tentativo di opporre, su un piano molto vario, rcsstenz.i ad una politica ancoro influenzata di pregiudizi nei confronti dell’Asia c dell’Africa. E’ da attendersi dunque ui:a larga e irbera discussione d, tutti i -problemi che interessano la grande maggioranza dei Paesi a Ban-Idong. Non è un segreto che un posto -mportante avranno le question ni econom-'che, social,- e razziali. Ma quello che, secondo il pensiero dei Paesi promotori e dell’India in modo particolare, dovrebbe -essere il fine principale e la caratteristica deflila, conferenza di’ Bandong, è una solenne affermazione del principe detia coesistenza pacifica e de1 la collaborazione tra iStati a differente ordinamento interno. Per il fatto stesso di superare i confini tra i blocchi che, separano il mondo, là conferenza afro-asiatica costituirà un significativo contributo alla pace e all’amicizia tra i popol. IL PIANO SOCIALE del distretto di Buie La scorsa settimana le due Camere del Comitato popolare del Distretto di Buie hanno approvato il progetto di Piano sociale per l’anno corrente. Si tratta di un documento Ohe conferma il costante progresso dell’economia distrettuale oltre a fissare ,j! suo preciso indirizzo nell’anno in corso. Tale indirizzo è alquanto differente di quello degli anni passati. Infatti la caratteristica fondamentale dei piani sociali del passato era rappresentata dall’inizio della costruzione di" nuove fabbriche e opere, mentre quest’anno costruzioni nuove, in linea di massima, non se ne fanno poiché lutti i mezzi disponibili vanno assorbiti per la portata ,a termine o [per la ocntinuazqne delle opere Iniziate, per il potenziamento e la modernizzazione degli impianti e-sistenti, per l’aumento dello standard di vita, e per gli investi-mentj nell’agri coltura. L’indirizzo non è cattivo o meglio, un indirizzo diverso non sarebbe nemmeno possibile, sebbene i mezzi finanziari a disposizione Silano superiori di quelli degli anni passati. Una cosa non riusciamo però a comprendere nè ad accordar^ con la stessa, cioè quella riguardante lo standard uj vita. In un punto del IV capitolo delia II parte del progetto del piano sociale Sj afferma che il livello dèlie N retribuzioni per Panno 1955 sarà quello del 1954 con gli aumenti previsti dal piano sociale federale. Tali aumenti vanno dal 0 al 110% a seconda dej rami. Ora, è inoto che le paghe nel 1954 nei distretti di Buie e Oapodistria era-noo notevolmente superiori a quelle degli altri distretti della Jugoslavia e non è umano che in uno stesso paese esistano territori privilegiati. Non è detto con ciò che siamo propugiratori df una riduzione de'l-leretritauziomi nel nastrj due distratti, a meno che alle stesse corrisponda un’eguale riduzione dèi costo di vita. R teniamo però che sarebbe opportuno non promuovere una ga- ra al rialzo e procedere aglj stessi aumenti relativi (maggiori in importo assoluto) effettuati dagli altri distretti. In altre parole, ad ogni aumento di paghe in Jugoslavia, dovrebbero fare eccezione i due distretti per conseguire l’auspicata equiparazione. li distretto di Oapodistria h,a agito in questo senso, procedendo addirittura alla riduzione dal 3 ,al 5°/» in tire ra,m!’ riduzioni che hanno però solo lo Scopo di equiparare le paghe fra ramo e ramo nell’ambito dello stesso distretto. Il maggior rilievo del Piano sociale lo ha l’industria che dovrebbe aumentare la propria produzione idei 108%, in primo luogo facendo fuzionare le industrie nuove, pòi sfruttando con maggior razionalità ajljj impianti esistenti e perfezionando l’organizzazione del lavoro. Esiste a tal proposito un serio problema emergente dal fatto che il reddito lordo in base ai pilano aumenta del 32% nei confronti dell’anno passato con un corrispondente aumento del reddito nazionale del solo 25%. Ciò significa che le spese materiali sono fortissime e la produttività del lavoro bassa. I mezzi finanziari stanziati per l’industiria aumentano complessivamente a 648 milioni di dinari, dei quali 450 milioni vanno previsti per 'l’erigendo cementificio di Urna-go. Gli altri rami produttivi fruiscono di investimenti per 202 milioni di dinari, dei, quali l’agricoltura 52 milioni e l’industria alberghiera 44 milioni. [Non è indifferente la somma di 15 milioni prevista per l’a-rtigiana-to, con 1 quali si prowederà aU’a-pertura di altre 20 officine artigiane. I cosideftti investimenti improduttivi, comprenderanno lavar; per lun valore d'i 322 milioni di dinari, dei quali 182 milioni vanno per le abitazioni, 40 milioni per lavori di adattamento e asfaltatura delle 1st rade Buie—Umago. La cultura beneficierà di un importo di HO milioni di dinarf che verrano spesi in gran parte per i lavori ccnclu-tsivi alla Casa di Cultura di Umago e per l’inizio dei laveri al ginnasio della stessa città. Infine nel campo sanitario saranno investiti 15 milioni, dej quali 10 milioni per Completare i lavori alia Gasa delila salute ed rimanenti 5 per llaoqui-sto di uniautoambulanza. POLITICA TARIFFARIA nelle aziende Fiumane PIUME, 2 — E’ stato discusso giorni fa,’ in una consultazione generale fra i rappresentanti dei collettivi di lavoro cittadini, :,1 problema dei regolamenti tariffari. Ne è derivata uri-analisi abbastanza aP' profondità ideile espedienze ricavate nella massa in pratica dei principi informatori: e delle prescrizioni legali pi materia. Innanzi tutto, si è constatato che le ragioni di un certo ritardo nella presentazione delle proposte dei regolamenVi tariffari atJljapprova-zione del Consiglio sindacate ö t-taidiho (124 collettivi di lavoro ossia jl 94% aveva ottemperato alla consegna entro il termine stebillit-o del 28 marzo) vanno ricercate nel fatto che molt,, non ne hanno compreso l’importanza per lo stimolo a un sollecito elevamento dell’effètto, Luci e paesaggi primaverili a Piesso lavorativo di ogni singolo lavora- IN MARGINE ALL4ASSEMBLEA ANNUALE DELLA CATEGORIA PROBLEMI DEL Giù giù, verso il vertice della penisola istriana, circondata 'dal suo azzurro mare e dalle magnifiche pinete, traviamo Pola sempre operosa e sempre dinamica. Di giorno nei cantieri, nelle fabbriche, sino ài più piccoli laboratori artigiani, alila sera nei suoi ambienti culturali. Proprio a quest’ulti-ma attività dedichiamo oggi 1-a nostra carenata su Polla, allietata in questi giorni dia allearne magnifiche giornate primaverili che ridestano un’apoteosi di rigogliosi par- Peaoe di aprite m * pescato in marzo FOLA, aprile —- «La me dà una de barboni, per favor...» — «Eccoli, pronti e bei, la vedarà che roba ...» Di che roba si trattava abbiamo cisto dopo, gustandoci le belle triglie serviteci con sollecitudine alla popolare trattoria «da Piero», come la chiamano tutti, quella piena di movimento ed in felice posizione dietro agli alberi del Mercato. «Ma la sà che le me gà da anca de vede, parona ...» «Macché vede, le sarà al massimo de ieri...» E passino per pescate ieri, solamente che la nostra curiosità arriva sino ad informarsi dell’«età» del pesce in questione, tanto più che da più parti abbiamo sentito lagnanze sulla qualità e la freschezza delle razioni di pesce messe in vendita «da Piero», razioni che, tra l’altro, non hanno affatto la qualità di esser regalate ... Alfine, dopo parecchie sonde, le triglie risultano arrivate al mercato di Pola solamente 5 giorni prima, con alcune coccie italiane fermate nelle nostre acque. Felice la posizione della trattoria dietro al mercato, particolarmente a mano per i controlli dell’ispezione commerciale, che giornalmente passa e ripassa le bancherelle del mercato. Ed allora, per non lasciar gabbare in modo così sfacciato i consumatori, dati alla mano, proponiamo agli organi di controllo una più solerte attività e più frequenti visitine al ritrovo in questione. Questo anche per evitare che qualche gabbato, troppo nervoso, abbia a sollevare nel laćale un pandemonio, il che non sarebbe per niente ingiustificato ... (rf/ m * v - ? Le fondamenta in pietra dell’oieofioio di Barbariga chi, sparsi iin tutti i rioni della simpatica città dell’Aremia. Xl via lo diamo con una visitina al Teatro dei Popolo, di recente completamente rimesso a nuovo ail’iritemo. La stagione attuale può esser definita la più proficua tra quelle sostenute sin’ora dal dramma locale. La buona cernita dei repertori e l’ingaggio di un complesso ©he si è amalgamato in modo davvero sorprendente han (fatto si che il pubblico, palese intervenga ora in ogni ordine dj posti a tutte le «prime». E solamente nella prima metà della stagione, ben 8 sono state ile «prime» varate, la maggior parte delle quali messe in scena con successo dal regista Cmobori e dallo scenografo Deželic. Proprio in quest, giorni il dramma dell Teatro di Pola ha dato il suo nuovo lavoro, con il quale è stat,a ufficialmente inaugurata l,a seconda parte della stagione. Si tratta dell’operetta «Mam-zelle Nitouche» dj Florimomd Ron-gé-Hervé. Gran pubblico e successo completo, parte del quale va attribuito alUinsperata prestazione dei dilettanti, ai quali sono state (proprio affidate le -/arti di punta del lavoro. Questi debuttanti sono usciti dalia scuola di musica cittadina, l,a quale da alcuni anni lavora con lodevoli risultati con uno stuolo di giovani assidui e dotati, curati dal noto maestro Dusan Marcelja. A rendere più consistente il lavoro dei dramma locale, periadicamente rende visita al pubblico palese il dramma italiano del Teatro fiumano «Ivan Zajc». Martedì sera, ili noto complesso ospite, già altre volte applaudito a Pola (Ultimamente con «La Looandie-ra») ha colto un’altra messe di consensi presentando in modo brillante la commedia drammatica :ne va. Ora Tom, ci dica per favore come i vari membri della sua famiglia -entrano in sala da pranzo per fare la prima colazione. Voglio dire, arrivano uno dopo l’altro per solito nello stesso ordine ogni mattina, immagino. Chi arriva per primo; è Lei forse? TOM: No. My mothers comes. INSEGNANTE: Entra per prima Sua madre. TOM: Yes, my mother comes. INSEGNANTE: Chi arriva dopo? TCM: My fathers comes. INSEiGNANTE: Viene Suo padre. TOM: Yes, my father comes. INSEGNANTE: E Lei è .il terzo? TOM: No, my sister comes. Joan * comes. INSEGNANTE: Terza ad arrivare è sua sorella. TOM: Yes, Joan is my sister. She comes. INSEGNANTE: E Lei viene per ultimo? TOM: Yes, I come. My mother comes — she comes, my father comes — he comes, my sister comes — she comes, I come. INSEGNANTE: E, finita la colazione, in quale ordine escono di casa per andare al lavoro? TOM: ì go. INSEGNANTE: Lei va per primo? TOM: Yes, I go., INSEGNANTE: E dopo di Lei? TOM: My father goes. INSEGNANTE: Suo padre parte? •TOM: Yes, he goes. INSEGNANTE: E suo padre parte solo? TOM: No. My sister goes. Joan goes. Joan is my sister. She goes. INSEGNANTE: Dunque, Lei arriva per ultimo a colazione, ma invece va a lavorare per primo. TOM: Yes, I go. My father goes —- he goes, my sister goes — she goes. (INSEGNANTE: E Sua madre rimane a casa? TOM: Yes. MR. GREY: Tom! Tom! TOM: That is my father. Yes, father! INSEGNANTE: Beh, Tom, che cosa fa lei quando Suo padre chiama? TOM: I go. Good bye. INSEGNANTE: Good bye! Arrivederci! Ah è Lei, Joan! Lei sta cercando Suo fratello? JOAN: Yes, Tom is my brother. He is here. INSEGNANTE: No, Joan. Suo fratello mi ha lasciato in questo momento. Quando Suo padre chiama, Lei sa benissimo cosa fa Tom. JOAN: Oh, yes. Tom goes. INSEGNANTE: Si capisce. Sa, Lei e suo fratello sono un pò come Tibby e Rover. Rover stuz ioa Tibby, chè naturalmente fa di tutto per evitarlo. Tom stuzzica Lei, e Lei cerca di non incontrarlo. JOAN: Yes, Rover comes, Tibby goes. Tom comes, I go. INSEGNANTE: ,Oggi, una volta tanto, Lei fa il contrario. JOAN: Yes, Tom goes, I come. (Tom ritorna). TOM: Yes, Joan. I go, you come. INSEGNANTE: Tom dice: «Io vado, tu vieni». Notate che nell’inglese moderno non si dà mai del «tu». Si usa invece la forma unica «you», che corrispon. de all’italiano «voi». Tom, ripeta. TOM: I go, you come. rNSEGNANTE: Sta cercando qualcosa, Tom? TOM: Yes, my book. TOAN: Your book, Tom? ^OM: Yes, it is there. It is or? that table. JOAN: No. It is here. It is on this table. TOM: Oh, thank you. MR. GREY: Tom! TOM: Yes, father! Goodbye! TOAN: Goodbye! ITNSEGNANTE: Arrivederci (Tom esce e ritorna subito) INSEGNANTE: L’ho detto troppo presto. E’ già di ritorno. TOM: Oh, Joan! My coat! JOAN: Your coat; Tom? TOM: Yes, Joan. My coat is on thet seat. JOAN: No, it is here. It is on this seat. TOM: Oh, thank you, Joan. GREY: Tom! TOM: Yes, Father! Goodbye! f O A N : G o odby e ! INSEGNANTE: Arrivederci. (Tom esce e ritorna subito) TOM: Joan! JOAN: Oh, Tom! You go, you come, you go, you come! INSEGNANTE: Appunto. Va e viene continuamente. Cosa c’è questa volta? TOM: My hat, Joan? JOAN: Your hat? TOM: Yes, my hat. My hat ih here, Joan, NEGLI »TUDI DELLA B.B.C. La T ¥ e I# cinema potranno andare In questi ultimi anni si è siane della BBC, ha dichiara- derlo. Io, per esempio, ho at-parlato molto della concorre«- to, riferendosi ai programmi teso 7 anni prima di poter veza. .tra televisione e cinema e televisdivi: dere il famoso film «E venga del pericolo che quest’ultimo «La televisione è ancora gio- la luce» di John Uston, men-venga sommerso dalla prima, vane e non dispone di mezzi tre ci sono voluti 13 anni pri-Se avreste l’occasione di recar- finanziari atti a procurarle at- ma che il noto film di Viscon-vi negli studi della BBC, ren- tori propri e ad attirare perso- ti «Ossessione» arrivasse a dendovi edotti dell’intero siate- ne che si sono già assicurate Londra.» ma televisivo inglese, riuscire- l esistenza in qualche altro «Non bisogna dimenticare •te a capire molto più di campo. Adesso stiamo tentali- poi varie forme nuove che quanto lo possiate faTe in mesi go di creare un secondo pro- jqm va assumendo (cinema-• mesi di congetture. gramma per dar modo ai tele- scope, cinerama, rilievo) e Primo di tutto tenteremo di spettatori di sciegliere quello cyle ia televisione non può «piegarvi la televisione inglese cbe preferiscono. La televione ad0tfare_ Essa tende (pei con tutti i suoi 'difetti e van- deve formarsi un pubblico qUant0 riguarda i films) ai do-taggi, così come appare nelle proprio come la radio. 1 ra- cumentari i quali sono di ease dei tele-spettaitori. aio-ascoltatori hanno la facoltà maggior effetto per un pub- La fotografia degli -aippa- *_-CÌfF?.fTf blico, di_ Poche persone, men- reochi (televisivi di oggi, è mi- sono di Ivro gradimento e non fre fi cinema tende a spetta-tengono l apparecchio aperto cofc cjle attraggano un gran tutto il giorno. Se i^tele-spet- numero di spettatori. Non bi-tatori facessero altrettanto, sogna dimenticare che la tele-molti si annoierebbero di me- visione è guardata da due o na>> tre persane, mentre le sale ci- Per quanto riguarda i raip- nomato grafiche ospitano mi-porti tra cinema e itelevisio- gUaia di individui ad un temne Paul Rotha ha dichiarato: ( p0 «E’ vero che in un primo i tempo la televisione riuscì ci j Ad ogni modo la cosa mi-. . . , - . . distogliere una parte del puh 0 %liore è lasciare che la jac- rnizaa nel pomeriggio e termi- Wiccf al cine^ ma ormal%,venda segua il suo corso: la na alle questa è una cosa sorpassata, differenza tra cinema e tele- Quali sono le deficienze di ^ suo apparire, la televisione visione si creerà da: se. Ognu-un tale sistema? Innanzi tut- orovocò una tale sensazione na delle due troverà il suo po-to nella stanza dove si stà fa far molti Vacquista- guardarido la 'televisione e do- rorao senza rendersi ben conto gliore di quella che si ottiene con i soliti proiettori di 16 millimetri, è più chiara e priva di disturbi. Sei persone possono seguire il programma seduti alla distanza da 1 a 5 metri. Per ora, su questi apparecchi, si può seguire solo una stazione (BBC) vale a dire, un solo programma che PER LE VIE DI LUBIANA Simpatica tradizione degli studenti in mineralogia Sni nosili schermi ARCO DI TRIONFO LUBIANA, marzo — In ci-ale con la quale i mina- sicvatchia o in Austria per caratteristiche uniformi nere e con delle lampade da minatori ;n mano, gli student} in ingegner à mineraria e metallurgica dell’Università di Lubiana, hanno perco®s0 recentemente le vie •della capitale slovena. E’ tori si coprivano al momen- poter studiare ingegneria to di calarsi nei požzi, a di- mineraria, fesa dell’-umidità. Nei 1923, presso l’Univer- In occasione di qualche di Lubiana fu creata festa, i minatori s; raduna- pure la sezione metallurgico-vano presso l’imboccatura mineraria da cui sono usci- sono delia mini era, ed era que- finora 320 ingegneri misto il momento più adatto nerari e 121 metallurgìa:, così, per la per colui che volesse entra- [Essendo questa l’unica Università del genere in Jugo- sto presso il pubblico.» Opta! Il salto oltre 1Ü la pelle è fatto quattordicesima volta, l’or- je nella loro cerchia. Il can-mai tradizionale «salto oltre didato doveva saltare attra-la pelle», la cui origine ri- verso la pelle che veniva sale al 1923. sorretta da due vecchi rni- A causa della sua impor- natori, dopo di che si scie-tanza, Tindustri-a mineraria, gl eva quale «padrino» uno g à nel medio evo, godeva hi quest} che aveva B com-d} particolari privilegi. I P-to di guidarlo e sorvegiiar-miihaitori avevamo :tjelle leggi lo ne,l suo difficile lavoro, a parte, il proprio tribunale Essendo ila metallurgia e potevano liberamente spo- strettamente cölfegata all’in-starsi; da un luogo all’altro, Austria mineraria, coloro che Essi S{ univano In corpora- lavoravano fn codesto ramo zionj e, dato il faticoso e si univano a; minatori con-pericoiloso lavoro, furono i dividendo i loro usi e abi-primi a fondare le coisidet- tudinf. Queste tradizioni, più te «associazioni fraterne», o meno modificate, si tradii voleva entrare a far par- mandarono nei secoli tanto te di tali associazioni, do- da penetrare anche nelle veya saltare oltre l’apertura Scuole a carattere metallur- pertoed^'pozzi- P™più dela miniera che allora non gico-minerario. Un tempo da aveva le dimensioni di oggi. Più tardi ad essa si so- slavia, la sua importanza e-ra rilevante e ad essa convenivano gli aspirant; ingegneri del ramo, da tutte le parti del Paese. Cerne si svolge oggi il «salto oltre ia pelle»? Già alla sera della vigilia, coloro che vogliono entrare a far par-società dei «minato,T&», vengono condotti in fila indian,a per la città, dal tecisidetito «bruemajor» (una specie di capo). La sfiata, in fila indiana, vorrebbe significare la discesa che un tempo i minatori effettuavano attraverso le strette . a- anziani si radunano nella stituì un pezzo di pelle spe- costretti a recarsi in Ceco- noi non esistevamo tal, scuo- sala addobbata per la festa le e i nostri: giovani erano ve prima sii discorreva, si leggeva, si ascoltava musica si niomava ecc., non. si può fare >iù niem-te del genere in quanto il tele-spettacolo assorbe l’attenzione generale. Vengono eliminati 'tutti gli altri modi per -trascorrere la serata come, ad esempio, la lettura di libri seri e interessanti che un tempo occupava ile serate di molti. Oltre a aio, i genitori temono che ila televisione di- di che cosa si trattasse in realtà. Si notò allora la diminuzione dell’affluenza del pubblico nelle sale cinematografiche. Passato il primo momento, quando la gente si rese conto che possedere il televisore non lignificava avere una sala cinematografica a casa, tutto ritornò allo stato normale.» «La televisione e il film hanno una sola cosa in comune: sono ambedue formate «OBLIVON» MEZZO MIRACOLOSO CONTRO LA PAURA UUIUNBIKDIMIMM? Chiederanno Ira breve le padrone di casa ai propri ospiti _______ _ Dopo aver inghiottito due no per una mancanza mo- stolga i ragazzi dallo studio e fa figure che si muovono. La piccole pillole ovali, il fanti- imentanea di alcool. loro stessi dal lavoro. differenza che passa tra loro rio E. B. Reavey lanciò la Gli stesisi programmi poi, è tanto grande da costituire sua cavalcatura a gran ga non sempre incontrano il favo- due cose inavvicinabili. I pro- leppo sulla p sta ^ da corsa re del pubblioo. Mentre in Un esperimento di massa, fatto fiat dentista A. P. Trot- sione. Più tardi ebbe a di- von, sedette al volante delire: «Ad un tratto non ri- ila sua automobile e ... andò a sbattere contro un’al- America essi sono vari, in Inghilterra hanno per lo più un grammi televisivi si devono 'superando tutti gli ostacoli. vedere subito, cioè al momen- Festeggiò la vittoria bevente in cui vengono trasmessi, do whiski più del solito, se- carattere educativo e spesso perchè poi non si avrà più dette nella sua automobile e .farsj eSfrarre qualche den- « ... .. -> T I . t I —. - , CI 2. _... « . - r< n Al /-Il 1v> 1 nodoso, 1-a cui parte più iute ressante resta pur sempre quella sportiva. Paul Rotha, capo del setto- per sempre e si può re cinematografico alla televi- mandare il momento di l’occasione di rivederli. Il gui dò verso casa. Alcuni film invece rimane inciso giorni dopo dovette compa-sul nastro di celluloide ri- ve- Nel regno delle "stelle Tire dimanZj al tribunale. Venne condannato al pagamento di 20 sterline per u-'briachezza e gli fu tolta la patente per due anni. Rea- tralizzazicne de>lla paura, Wilkinson disse che per o- ra non poteva rispondere, cordavo più che cosa dove- ma che fra due annj ciò sa- vo dire, ma non scom- tetr"'n«!11 gSinetto^dentistico rrtibe stato possibile. Il peri- .posi. Lasciai che il sugge- = colo che la droga, agendo iritore mi indicasse la paro- sul cervello, riesca, a lun- la e tranq-u! Ulamemte conti- go andare, a mutare il ca- muai. Quello che mi preoc- rattere dell’uomo e a fissa- cupa è rindifferenza con la •re Ia paura in un determi- quale affrontai la situazio- _ nato posto del cervello, non ne. E’ pericoloso perchè può sospendere^ la Ubera vendita può essere trascurato. portare au’inco.scienza e al icjei]jl> Guardando da questo se_ feriali in costruzioni navali si I membri al parlamento condo angolo d; visuale, non i;roVa ;n fase evolutiva. Setolo. prendono prima dii fare 'si può non notare che l’evo- (bene le lamiere diaccialo qualche discorso importan- luzione^ nella tecnica delle siano rimaste a lutttoggi il te, gli studenti prima degli 'costruzioni: navali è un pò materiale principale, il meto-esami ; Ronny Moore, il n,uo- R risultato, dello sviluppo do dena costuzione si diffe-vo campione inglese di cor- dell’aviazione. Tolte alcune rem a ofa notevolmente da sa su moto-cioletta, amml se precise formule, quanto di quello che era in uso tra, le di averlo bevuto prima del- comune rimane tra la nave due guerre. -Il montaggio della gara; persino il marito e l’aereo è ben poca cosa. i,a nave, eseguito un tempo creo una amp.a cerchia di dell.a regina Elisabetta si Tuttavia è un fatto che i ,cc.i maggior numero possibi- ccinsumatori, tanto che m «rinforzò» con l’oblivon pri- canteri navali non possono je di piccoli pezzi, è ora aB molte città inglesi ess0 vie- ma di decollare coi suo ap- ignorare le conquiste del- frontai-o con un piccolo nune ptr quantità consumata, parecchio. l’aviazione. L’aereo, in altri, mero di grosse parti. Se con- -subito dopo le popolari a- L.oMivon non è una nuo- termini, fa una .serrata con- sderiamo quanto tempo è va invenzione. Era stato in- correnzà nel canapo de; tra- slato così guadagnato e l’e-. .. , i. • • „ , , „ , . ventato alcun; armi fa da sporti alle navi, le quali si norme sviluppo registrato nel che b sprezzabile pc-r molte giovani donne. Essa serve loro alcun; fatti che rendono lo- americkni quale mez- vedono così costrette a mu- frattempo dalla marineria, anche da trampolino per il salto verso il cinema e si sono blivcm degno di attenzione. _ tare quello che era una voi- n0n dovrebbe esserci diffici- spirino. A parte tutta la re-La televisione rappresenta oggi una meta tutt’altro dame che se ne fa, ci sono. verificati già vari oasi d; «stelle» della TV passate def- E' stato dimostrato che esso zo contro l’insonnia sotto il nitivamente al mondo del cinema. Ci sono di quelle che lasciano lo schermo cinematografico per quello televisivo, come pure di altre che lavorano per tutti e due. Faye Emerson (qu; sopra riprodotta), ex maglie di uno dei figl; dì Roo-svelt, «stella» della televisione inglese, si è fatta pure un buon nome quale attrice. Oltre al desiderio di gloria che anima un pò tutte, nome di metil-pentinol. Ven. impoctato pure in Ita il ritmo pacifico della ie concludere che tra 15-20 i-1 bacino e secco: Quando tempo sì sta cercando di corta nave è pronta, jl varo av- rere ai ripari. Già molti tec-viene sempLcememte jmmel- miti pensano che potranno tendo r-acqua nel bacino... essere costruite del!e navi Dall’inizio del secolo Tac- le cui macchine saranno a-ciaio detiene il primo posto utamatiohe pi tutto, renden-fra i materiali da costruzio- do superflua la presenza ni navali, ma ha trovato contìnua dei macchinisti, anch’eisso il suo concorrente. Nessuno sulla nave saprà coin questi ultimi arini. I me- Sa accade nei chiuso della satani leggeri concentrano le la macchine, in quanto dei-attenzioni degli armatori e fe leve azioneranno ogni code; tecnici. Ci sono poi le sa dal ponte di comando, materie plastiche e sinteti- Ai conservatori che ag--che che offrono infinite pos- grotta-no la fronte davanti a sibilità per r-arredame-nto prospettive del gemere, direinterno, dove aveva regnato mo che ogni giorno e ogni f:nora jnco-nitrastato il legno, notte velocissimi aerei attra-E’ stato possibile, fra Tal- versano l’Oceano Atlantico, tro, riuscire ad incollare la sono molto più piccoli delle materia plastica al metallo, navi, hanm0 motori che so-Via d; questo passo, si pre- no controllati esclusivamen- In- loro costruzione e a correre snni a tavoro dei cantieri Una violenta rivoluzione, te dalRa cabina del pilota e navali subirà una drastica Cl1.SOl^° gif coraggiosi, pie- non hanno nessuna possi-molto tempo trasformazione. C,°h C0'st™ttOTl che pensano bi.lita _di essere riparati in è capace di eliminare ogni sensazione di paura nel ^ Q iai ripa,ri. paziente c-he deve farsi to- gLitterr® sotto questo nome, -glliere un dente, facilitando “1 deluse a compagnia -Non passerà molto tempo >«~*«*u«wvue. d} poter varare delle navi volo. Perchè non dovrebbe eoisì il lavoro al medico. O-l. 's°hering che lo aveva acqui- e questa gara jrigagg ata tra La differenza tra gl; oidi- completamente costruite di essere così anche per le natre a ciò, accorcia il perle- ®tat^ inoanCd ffl dottor ; mezzi dell’aria e del mare ermi cantieri e quelli del pe- leghe legge-re e di materia vi? -do di dottori della parierten- Gord°ri Wilkinson di cerca- rivelerà risultati stupefacenti, triodo tra fe due guerre è plastica. -Sarebbe un vantaggio per te che, allentando i muscoli re in C*?e„COSf cons-steva 1 a- Non è lontano il g omo, ad già notevole. Forse è arris- il 90o/„ dei cantieri del tutti se ogni genere di ripa-«siste il fatto che la TV retribuisce bene i suo} dipendenti, permette al corpo di rilas- detta piroga. Jl^ri&uj- esempio, del-varo dell* pri- ichiato prevedere nel prassi- rooìndo si trova oggi neipres- razione delle navi fosse ese- Certo è che sono pochj coloro ohe potrebbero permettersi sarsi, fatto che affretta il tato fu il cambiamento di ma nave azionata esclusi va- m0 futuro la eliminazione Si delle fonti di materia pri- guit0 a terra. In tal caso « lusso di rifiutare la bellezza di 35.000 dollari, come ha »arto- Elimma ia paura" nei ^ent® dalFenergia atomica, dell’inyasatura di varo sul- ma, oppure vicino a def por- elimtoerebbe un non jnd^Lfe- fra & o,'hp ri pvn-rio AfisArA iAisicac vuui 1 1 ' ~ ° 11 ■L- fatto la «divina» Greta allorché le erta stata offerta tale -sottoposti a un qualsiasi :-n- 210 Per dimenticare». somma in camb o di una sua apparizione, per sol; dieci tervento medico e aiuta gli Ai giornalisti che gli chie- fermat0 recentemente che la è certo che la costruzione di minuti, alla televisione. alcolizzati cro-niC; che soffro- devan0 come avviene la neu. propulsione atomica sta per grand; navi con ia sovrap ■i ... t ■ ........... ........................- — -Uno dei più noti tecnici in- lo scalo e la rinuncia ali’u- ti che possano- garantire il rente numero di membri del-glesi, Amos L. Ayre, ha af- so di costruirvi sopra, però rifornimento del carbone, l’equipaggio, come meccani- mmm POI NON RIMASE 19 DI AGATA CHRISTIE Il dottore rispose tranquillamente: — Perfettamente capace, avendo lo strumento adatto, che potrebbe essere stato, per esempio, una »lava di gomma. — Non avrebbe richiesto uno sforzo straordinario? — Niento affatto. Il giudice Wargrave piegò il suo collo di tartaruga. Poi proseguì: — Le altre due morti sono il risultato della somministrazione di droghe. E questo, nessuno vorrà metterlo in dubbio, è opera che può pompiere facilmente una persona della minima forza fisica. Vera gridò con furia: — Credo che siate pazzo! Gli occhi del giudice si volsero lentamente finché non si arrestarono su di lei. Era lo sguardo spassionato di un uomo uso a misurare l’umanità. Vera pensò: «Mi stà guardando come . . v come si guarda un campione di qualche cosa». E un pensiero le sorse che la sorprese profondamente «io non gli piaccio troppo, no davvero!» In tono misurato il giudice stava dicendo: — Mia cara signorina, cercate di moderare i vostri sentimenti. Io non sto accusando voi. S’inchinò verso la signorina Brent. — Io spero, signorina Brent, che voi non siate offesa dalla mia insistenza a considerare noi tutti passibili idei medesimo isospetto. Emily Brent continuava a sferruzzare. Non sollevò lo sguardo. In tono freddo rispose: — L’idea che io sia accusata di togliere la vita a una creatura umana, un fratello, per non dire la vita di tre creature umane, è certamente assurda per chiunque conosca alcunché del mio carattere. Ma mi rendo perfettamente conto del fatto che tutti qui siamo estranei l’uno all’altro e che date le circostanze, nessuno può essere esonerato dal sospetto senza prove esaurienti. C’è, come ripeto, un diavolo fra di noi. Il giudice concluse: — Dunque tutti siamo d’accordo. Non si può fare eliminazione sulla semplice base del carattere e della posizione. Lombard disse: — E Rogers? Il giudice lo guardò senza batter ciglio: — Rogers, che cosa? Lombard obiettò: — Bè, secondo me, Rogers mi sembra abbastanza fuori questione. Il giudice Wargrave ribattè: — Davvero! Su quale base? Lombard rispose: — Non ha il cervello che ci vuol», per prima cosa. E poi sua moglie è stata una delle vittime. La sopracciglia del giudice si arcuarono maggiormente. — Ai miei tempi, giovanotto, parecchie persone mi sono venute dinanzi acciiSate di aver assassinato le proprie mogli: e sono risultate colpevoli. — Oh! sono d’accordo. L’assassinio della moglie è possibilissimo: quasi naturale, direi! Mà non in questo particolare caso! Posso credere in Rogers che uccide la moglie perchè aveva paura che cedesse a parlare e scoprisse gli altarini, o perchè aveva preso a detestarla, o perchè preferiva unirsi a qualche ragazza più in gamba. Ma non posso vederlo nei piani del lunatico signor Owen occupato a far giustizia nel suo metodo pazzesco, cominciando dalla propria moglie, per un delitto che hanno commesso di comune accordo. Il giudice Wargrave disse: -— State accettando come prova un semplice sentito dire. Noi non sappiamo positivamente se Rogers della frase. La piccola voco fredda continuò. — La vostra indignazione è ašsai naturale. Tuttavia dovete ammettere che i fatti debbono essere affrontati. Sia voi che Rogers potete aver somministrato una dose fatale con la massima facilità. Ora consideriamo la posizione delle altre persone qui presenti. Che opportunità ho avuto io, hanno avuto l’ispettore Biore, la signorina Brent, la signora Claythome, il signor Lombard di somministrare il veleno? Può qualcuno di noi essere completamente e assolutamente eliminato? — Fece una pausa. — Io credo di no. Vera disse rabbiosa: — I<> non sono mai stata vicino alla donna. Questo è quanto posso giurare. Il giudice Wargrave attese un minuto. — A quanto mi dice la mia memoria, i fatti sono questi: vuole chiunque di voi per favore correggermi se non sono preciso? La signorina Rogers fu sollevata sua moglie abbiano cospirato insieme all’assassinio delia loro padrona. - adagiata sul divano da Anthony Marston e dal signor Lombard, e il Può essere stata anche una falsa accusa, affinchè Rogers possa apparirci nella nostra medesima posizione. Il terrore della signora Rogers, ieri sera può essere dovuto al fatto che essa stessa si rendeva conto della mente poco a posto di suo marito. Lombard cedette: — Sia come volete voi. U. N. Owen è uno di noi. Senza eccezioni. Nessuno di noi manca delle qualifiche necessarie. Il giudice Wargrave continuò: — Il mio punto di vista è che non ci possano essere eccezioni ammissibili sulla base del carattere, della posizione, o della probabilità. Quanto dobbiamo ora esaminare è la possibilità di eliminare una o più persone che non possano aver amministrato sia cianuro di potassio ad Anthony Marston, che una dose esagerata di sonnifero alla signora Rogers, e che non possa aver avuto l’opportunità di inferire il colpo che la ucciso il generalo Macharthur. Il viso piuttosto fosco di Biore si schiarì. Si chinò avanti verso il giudice: — Questo sì che si chiama parlare, signore! — esclamò. — Questi sono argomenti positivi! Vediamo di approfondire la cosa. Per quanto riguarda Anthony Marston non credo che si possa risolvere nulla. E’ già stato suggerito che qualcuno da fuori della finestra -possa aver versato qualcosa nel fondo del suo bicchiere prima che lo riempisse per l’ultima volta. E una persona nella stanza avrebbe potuto farlo ancora più facilmente. Non mi ricordo se Rogers fosse nel salotto, ma certo chiunque! altro di noi potrebbe averlo fatto. Fece una pausa o continuò: — Ora consideriamo il caso della signora Rogers. Le persone che emergono nelle probabilità sono il dottor Armstrong le andò accanto. Mandò Rogers a prendere del cognac. Si presentò in quel momento il problema .di scoprire da dove fosse venuta la voce allora udita. Tutti cì recammo nella stanza vicina ad eccezione della signorina Brent che rimase nel salotto: sola con •la donna svenuta. Una macchina paonazza apparve sulle guance della signorina deill’aocllaio, La nave più veloce -dei mondo, l’U riited State, detentore ^ del nastro azzurro eoe. iPoifcrefobè cx ed àltri specialisti. Oggi, succedere che la costruzione particolarmente stille navi d-elle navi in leghe di allumi- passeggeri, ci sono troppi u-nio, la specializzazione dei omini di ciurma. In certi metodi di montaggio e, in- grandi transatlantic; c’è ad-sornma, la maggiore dipeli- dirittura un membro dell’e-denza dei cantieri verso nu- quipaggio per ogni passeg- Brent. Smise di lavorare. Gridò: -— Ma questa è enorme! La piccola impassibile voce continuò: — Quando ritornammo àn questa stanza, voi signorina Brent stavate china sulla donna distesa sul -divano. Emily Brent disse, fredda: — Rappresenta dunque un crimine un atto di pura umanità? Il giudice Wargrave replicò: Io sto solo ^ stabilendo dei fatti. Quindi Rogers entrò nella stanza con il cognac ove fonti, provochino la chi- gero. che, naturalmente avrebbe potuto benissimo esser stato dosato prima usura degli Stessi, anzi il che lui entrasse qui. Il cognac fu comministrato alla donna e poco lóro trasferimento da! lUO- '*J,° ®Pazfe è quello che con-dopo il marito e il dottore aiutarono la donna ad andare a Ietto dove gh; tradizionali ad altri DUO- suJIa -nave. Per questo moil dott. Armstrong le fece bere un sedativo. vi. tivo è da credere che la sala Biore disse: — Questo è quanto avvenne. E questo lascerebbo Forse Ci siamo spinti trop- 'macchine S-arà Sistemata a fuori il giudice, il signor Lombard, me e la signorina Claythorne. po avanti. Ad ogni modo, P°PP'a. I Costruttori Comun- La voce di lui era sonora o giubilante. Il giudice rivolgendogli come l’aereo ha influenza- *IUe tengono conto di tutti j un’occhiata agghiacciante, mormorò: — Ah, ma davvero, li lascia ì-q anche esteriormente la ^aLori qui brevemente acc-en- fuori? Noi dobbiamo considerare ogni possibile eventualità. nave, dandole in prestito natL Biore trasalì. •— Non vi capisco. _ una linea aerodinamica, non 11 giudice spiegò: — Su nella sua camera, la signora Rogers è detto Che non continui . a è un film finlandese con Mir jaimi Kuosmanen, Kalervo Nis sila, Ake Lindman, Jouni Ta piala e Arvo Lehesma. Regi; di Erik Blomberg. Casa distri -butrice: Vesna-film, Lubiana -Nel Nord della Finlandii vivano ancor oggi, lontani dal mondo civile, stirpi d Lapponi, i quali, nella lori semplicità e primitivismo, ere don-o negli spiriti maligni. O gni collinetta, ogni roccia, o gni albero mal cresciuto ed o gni capanna abbandonata so no, secondo loro, nascondigli! di qualohe spirito, il qual« deve venir rispettato e vene rato dai mortali. Credono -pu re nelle streghe e sono con vinti, che esse, attraverso gl spiriti maligni comandino a gli uomini, aiutandoli o dan neggiandoli. I Lapponi conoscono -anco oggi la leggenda della «Ren na -bianca», sulla quale è im perniata la trama del film. Molti anni addietro, duran te una notte infernale, sotti una bufera di neve, una don na, in procinto di partorire cercava rifugio nella stepp; sconfinata. Dopo lungo pere grinare, riesce a trovare un; capanna abbandonata, nell; quale dà alla luce la figlia Pi rita. Quella notte stessa 1; donna mu-ore, .mentre Pirit; viene allevata dalla gente. Cresciuta, Pirita diventa i vanto dei Lapponi, la più bel la donna della loro stirpe Tutti i giovani fanno a gar. per conquistarla. Ma Pirita re siste, o meglio sembra che i suo cuore sia ’di ghiaccio; In una giornata di festa viene organizzata la corsa delle renne, alla quale partecipai' tutti i giovani ed unica donna, Pirita. Questa avrebbe pure vinto se non si fosse presentito ails partenza Aslak, venuto da Nord solo per prendere parte alla gara. Esso, durante ls gara, si appaia a Pirita, ls prende fra le braccia e la porta nel bosco, dove la bacia I due si sposano. Passano gl: anni, ma Tamore di As-lal sembra si sia congelato. Piri-rita, impotente, chiede consiglio ad una strega, la quale le dice di sacrificare agli de: la cosa più cara, così Tamore di Aslak ritornerà. In una bella notte di luna Pirita si porta in cima al monte con la renna bianca, ricevuta in dono da Aslak. Ma quando ü coltello affonda nel collo, della povera bestia, Pirita si trasforma in una bella renna bianca che cerca conforto nelle vaste steppe della Lappo-nia. giace nel suo letto. Il sedativo che il dottore le ha somministrato farle da modello. Nel qual comincia a fare il suo effetto. E’ presa dal sonno e daH’inqoscien- caso, SII capisce, tutto è pOS- marito e il dottore. Ambedue possono aver compiuto l’opera loro così za. Supponiamo che in quel momento si bussi alla porta e qualcuno sibilo. Già Ora fumaiuoli e facilmente come si batte una palpebra ... entri offrendole, diciamo, una tavoletta o un sorso di qualche superflue sovrastrutture SOIlO Armstrong balzò in piedi. Tremava ... — Io protesto ... E’ una cosa, recando il messaggio che «il dottore ha detto di prender questo», sparite ; quest’ul'time tendono calunnia inqualificabile. Giuro che la dose che le ho dato era perfetta- Credete che la donna non l’avrebbe ingoiato obbediente, senza ,a fäTSi Sempre più razionali, mento . . . pensarci due volte? Più razionale, meno COS- — Dottor Armstrong. — La sottile acida voce del giudice vibrava Ci fu un silenzio. Biore agitò i piedi e corrugò la fronte. Philip toso e più potente diventa di comando. Il dottor® s’interrupp® con un gesto violento a mezzo. Lombard disse: — Non credo a questa storia neppure per un minuto. anch.e l’apparato motore del- Sarebbe il caso di scommettere che nella gara con igli aerei, che tolgono sempre più meirci e passeggeri ziavi, i cantieri ci riserveranno grandi sorprese. Memorie A. C. HARDY ■dei «Financial Times» di Londra LO SCRITTORE Paul Lei aiut-at pubblica ora un suo libro dj memorie che doveva uscire solo dopo la sua morte. Ne ha spiegato la ragione. Questa: «C( sono molti viV} che diventano posteri prima ancora di essere morti». il M m 8$ 0 m gg m » ggirxP>m SUPPLEMENTO DI CRONACA SPORTIVA AL N. 293 DELL’ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI LA XVII. GIORNATA DEL CAMPIONATO JUGOSLAVO DI CALCIO — I. LEGA Partizan e Hajduk continuano a mietere vittorie a punteggio sonante La Dinamo raggiunta in testa dagli spalatini e dal B. S. K. è minacciata da vicino anche dallo squadrone di Čajkovski Molti prevedevano una vittoria dell’Hafduk a Zagabria contro la Dinamo, giacché la squadra campione aveva dato nelle ultime partite sintomi di crisi, ma nessuno si aspettava di assistere ad un crollo vero e proprio dei blù zagahresi di fronte ad wi’Hajduk scatenato, freddo calcolatore ed implacabile giustiziere. Ben sei reti■ sono finite nella rete del pur bravo Kralj, reti che riducono di molto le possibilità di una vittoria della Dinamo nel presente campionato. Infatti, quasi che la disgrazia di domenica contro V Hajduk non bastasse, la Dinamo dovrì portarsi domenica prossima a Belgrado per affrontare il Partizan, giudicato da tutti come la migliore squadra in Jugoslavia nel periodo attuale. Il Partizan è infatti passato facilmente con cinque di reti contro quella squadra, che le due precedenti domeniche aveva sottratto un punto tanto alla Dinamo, quanto all’Haj-duk. Quattro sono i punti che divi-) dono ora ü Partizan dal nuovo hn-, zetto di testa: Hajduk, Dinamo e BSK. Mancano nove giornate alia fi-. ne. Dinamo e Hajduk devono passare ancora per Belgrado. Se continuerà con il ritmo delle prime quattro giornate del girone di ritorno, molti che ritenevano il Partizan ormai spacciato, si ricrederanno e punteranno nuovamente su una sua vittoria finale. Da non scordare però il BSK, squadra non di grido, modesta e priva di grandi nomi, ma che, con la continuità dei risultati, è riuscita a sedersi nelle poltrone di prima fila. Molte sono state le sue vittime. Domenica è toccato alla Crvena . zvezda, di certo non la prima venuta, la quale non ha potuto far altro che inchinarsi alla migliore tenuta della BSK, che ha vinto meritata-mente per 3 a 1. Un po’ di respiro si sono assicurati Radnički e Železničar con le loro altisonanti vittorie su Lokomotiva Zagreb, dato che Lokomotiva e Vardar sono rimaste a bocca asciutta e sentono ormai vicino il baratro cella retrocessione. Quando tutto sembrava finito, dobbiamo nuovamente dire che il campionato incomincia appena domenica prossima, Chi vincerà? Chi vivrà vedrà! CRONACHE DAGLI STADI HAJDUK — DINAMO 6:0 (3:0). Oltre 40.000 spettatori, nella stragrande maggioranza sostenitori della Dinamo, hanno lasciato mogi mogi lo stadio Maximir di Zagabria alla fine dell’incontro di cartello Di-namo-Hajduk. La loro squadra campione ufficiale e massima aspirante al titolo di quest’anno, nem è stata solo sconfitta, ma umiliata addirittura dai «campioni del mare» dell’HajCuk di Spalato. La Di a imo aveva accusato i primi segni di una inoombente crisi già nelle prime partite, ma nessuno supponeva potesse crollare in simile modo di fronte ai diretti avversari dcll’Hajduk. Ma questa volta nulla c’era da fare. LfHajjduik ha giocato luna grande partita, con Vukas addirittura gigantesco, il quale dominava a proprio piacimento la partita, perchè nessuno era in grado di controllarlo e tanto meno di fermarlo nelle azioni offensive. Non passavano infatti che 7’ di gioco, quando la prestigiosa mezz’ala continentale batteva Kralj. Tre minuti dopo, su un’altra delle sue prodezze, metteva Vidošević in condizione di segnare la seconda rete. Alla mezz’ora Rebec, su azione personale, portava a tre le reti per' ("Hajduk, proprio nel periodo die vedeva la Dinamo invano protesa all’attacco nel tentativo di diminuire le distanze. Sulla terza rete, la Dinamo crollava e lasciava via libera agli avversari, i quali approfittavano e segnavano altre tre reti neìla ripresa: al 4’ con Vidošević, al 20’ con Rebac ed al 22’ nuovamente con Vukas. BSK — CRVENA ZVEZDA 3:1 (2:1). Continuando nella sua sicura marcia di avvicinamento alla prima poltrona della classifica, il BSK è riuscito domenica a conseguire la sua IV vittoria consecutiva, questa volta la Crvena zvezda, messa in ginocchio da tre reti dell’ottimo centro attacco del BSK, Markovič, il quale le segnava al 22’ e 28’ del primo tempo ed all’8’ della ripresa. La Crvena zvezda segnava la rete dell’onore al 23’ del primo tempo con Ve-selinov. PARTIZAN — PROLETER 5:2 (3:0). Tutti speravano che ,dopo le buone prove sostenute dal Proleter oontro Hajduk e Dinamo, ai quali era riuscito a caipier un punto, pure il Partizan non dovesse avere vita facile a Osijek. I primi minuti di gioco confermavano questa tesi. Ma solo per dieci minuti circa. Infatti, dopo il primo periodo di attesa, il Partizan prendeva in mano le azioni e costringeva il Proleter ad una difesa ad oltranza, mettendolo poi in ginocchio con una cinquantina di reti della più bella fattura. Era Va-olk al 16’ ad aprire la marcatura i-mitato al 23’ da Čajkovski, il quale realizzava su calcio di rigore. Prima della fine del tempo, segnava la terza rete Mihajlović. La musica non cambiava nella ripresa, anche se il Partizan, ormai pago del successo, non insisteva più all’attacco. LEGA INTERREPUBBLICANA SL OVENO — CROATA Ljubljana - Scoglio Olivi 0:0 LJUBLJANA: Jereb, Pandur, Čretnik, Gruden, Maruša, Čehovin, Ver-telj, Razbomik, Dolenc, Čekov, Hader. SCOGLIO OLIVI: Rakić, Lorenzin, Butković, Vlačić, Pavkovič, Nin-čevdć, Marinović, Dimitrijević, Cer-njul, Drozina, Bujić. ARBITRO: Ilič, di Zagabria. LUBIANA, 3 — Il pareggio dei cantderini sul difficile campo di Lubiana viene a toglierci la pessimistica impressione riportata dopo la1 sconfitta subita domenica soorsa in casa ad opera del Branik di Maribor. L’undici polesano non ha tuttavia brillato per tecnica e velocità di gioco, però ha dimostrato molta volontà e un notevole anticipo, co- LEGA INTERREPUBBLICANA SLOVENO — CROATA I RISULTATI Segesta — Šibenik 0:0 Ljubljana — Scoglio Olivi 0.0 Borovo — Branik 2:1 Trešnjevka — Kladivar 2:0 Tekstilac - - železničar 0:0 Rijeka — Split 1:0 LA CLASSIFICA Rijeka 13 7 4 2 12:6 18 Borovo 13 9 0 4 24:14 18 Trešnjevka 13 7 3 3 27:12 17 Tekstilac 13 6 4 3 19:16 16 Split 13 7 2 4 21:17 16 Segesta 13 7 1 5 19:18 15 Ljubljana 13 5 3 5 26:16 13 Scoglio Oliv: 13 3 4 6 11:14 10 Branik 13 4 2 7 19:25 10 železničar 13 4 2 7 17:27 10 Šibenik 13 3 3 7 18 25 9 Kladivar 13 2 1 10 16:39 5 I me anche un’intelligente tattica, sapendo sfruttare gli errori degli avversari. Sono elementi da non sottovalutare, poiché sono indice di un morale riacquistato. Il reparto migliore della squadra è stata la difesa e in paTticolar modo, secondo l’u-manime consenso del pubblico e della critica lubianese, il portiere Rakić, e Lorenzin, mentre nella mediana la migliore prestazione è stata data da Ninčevič e Pavkovič. Il quintetto di punta ha risentito un po’ dei suoi soliti difetti: troppi giochetti al centro, indecisione e imprecisione nel tiro a rete, e da queste mancanze non sono rimasti esenti nemmeno i suoi uomini migliori, Cer-njul e Drozina. Segnava però anoera al 28’ con Milutinovič ed al 34’ con Bobek. Il Proleter segnava le sue due reti nella ripresa e precisamente al 7’ ed al 38’ con Abađžić. RADNIČKI — LOKOMOTIVA 4:0 (1:0). La Lokomotiva di Zagabria, ormai rassegnata alla retroces-soine, non è riuscita ad opporre una valida resistenza agli attaccanti del Radnički, i quali sono passati per ben quattro volte, pur non avendo disputato una partita che si eleva oltre la mediocrità. I belgradesi passavano in vantaggio al 15’ del primo tempo con Jezeikié. Nella ripresa consolidavano il successo con altre tre reti, realizzate al 1’ da Ognjanovič, al 23’ da Prlinčević ed al 34’ ancora da Ognjanovič. SPARTAK — SARAJEVO 1:1 (0:1). Il Sarajevo ha perso domenica un delle più belle occasioni per portarsi a casa ambedue i punti. La squadra ospite è stata senza dubbio CAMPIONATO JUGOSLAVO I. Lega I RISULTATI Dinamo — Hajduk 0:6 Proleter — Partizan 2:5 Radnički — Lokomotiva 4:0 Željezničar — Zagreb 5:1 Spartak — Sarajevo 1:1 B.S.K. — Crvena zvezda 3:1 Vojvodina — Vardar 2:1 LA CLASSIFICA Hajduk 17 10 5 2 47:17 25 Dinamo 17 11 3 3 37:23 25 BSK 17 12 1 4 43:28 25 Partizan 17 9 3 5 46:24 21 Vojvodina 17 6 8 3 29:21 20 Sarajevo 17 7 5 5 30:20 19 Crv. zvezda 17 6 5 6 31:26 17 Spartak 17 7 3 7 35:38 17 Zagreb 17 5 5 7 26:26 15 Proleter 17 5 5 7 22:28 15 Radnički 17 5 2 10 18:25 12 željezničar 17 5 1 11 23:40 11 Vardar 17 2 i 10 14:31 9 Lokomotiva 17 3 1 12 18:56 7 La partita non ha offerto spunti interessanti, salvo alla mezz’ora del primo tempo quando il gioco, per i continui attacchi e contrattacchi, si è fatto più vivace. Fino allora i lu-bianesi, che avevano mantenuto un certo predominio territoriale, mancavano alcune facili occasioni al 6’, al 16’ e al 21’. Al 31’, una stecca di Dolenc da distanza ravvicinata veniva respinta dalla traversa, raccolta da Cekov il cui tiro, perieolosis- Msimo, era deviato in angolo da Rakić. Alla fine del primo tempo sono gli ospiti a fare più gioco e al 37’, a conclusione di una bellisima azione, il portiere Jereb para un pericoloso tiro di Drozina. La ripresa non cambia sostanzialmente le cose. I iubianesi calano ancora di tono e le loro «gaffes» sollevano spesso l’ilarità del pubblico che incomincia a fare il tifo per-gji ospiti. Verso la fine dei 90 minuti, i rabbiosi attacchi dei padroni di casa non danno alcun frutto grazie soltanto alla ottima prestazione dei difensori polesi. b. d. Rijeka-Split 1:0 (0:0) RIJEKA: Superbia, Legan, Vlah, Žiiković, Mihovilović, Dunaj, Milkovič, Rađaković, Veselica, Canjjuga, Šalihović. SPLIT: Vidovič, Celan, Boban, Duplančić, Krstulović, Baranovič, Katavič, Ivaniševič, Kliskić, Grabić, Perle. i MARCATORE: al 31’ Rađaković. ARBITRO: Gvardjančič di Lubiana. FIUME, 3 —■ I fiumani hanno battuto di stretta misura lo Spli, loro diretto avversario in testa alla classifica. La partita non ha offerto emozioni al numeroso pubblico. Le squadre hanno giocato svogliatamente e la vittoria ha premiato i locali per aver essi saputo sfruttare una delle numerose occaaiotni da goal, sciupate malamente dai due attacchi. Dopo il primo tempo concluso in parità, nel quale i due undici si sono equivalsi, la ripresa non ha mutato' faccia. Più pericoloso, ma anche più impreciso è stato lo Split che avrebbe meritato un pareggio. L’unico goal della giornata è stato ottenuto alla mezz’ora della ripresa da Rađaković ohe concludeva al volo un’azione impostata da Šalihović e proseguita da Veselica. e. trionfatore della giornata. Opposto al coriaceo Panjkota, lo ha tempestato di colpi al viso ed ai fianchi per tutte le tre riprese. Quando lo zagabrese, una vera maschera di sangue, al terzo round stava per andare al tappeto, l’arbitro sollevò il braccio a Bogunié decretando il giusto k. o. t. e aggiudicando la sesta vittoria polese deH’incontro. Sul 12 a 6, ormai vincitori, il match Krizmanié-Jelčić non poteva preoccupare più nessuno. Vicino al -gigantesco massimo, Jelčić scompariva, ma nonostante la differenza di statura il polese trovò due o tre volte lo spiraglio per toccarlo duramente al mento con diretti precisi. Irritato, il campione si scatenò e alla seconda ripresa Jelčić pago, abbandonava, approvato dal pubblico. Degli arbihfi, Barbieri di Fiume, Ricjas di Zagabria e Pettener di Polla, diremo ohe sono stati precisi e i loro verdetti applauditi. Buona l’organizzazione. Ed ecoo i risultati tecnici: MOSCA: Burić (P) batte Beimar-dić (M) %i punti. GALLO: Hin (P) batte Janin (M) ri punti. Le piste tornano a rivivere dopo fa stas,- invernale, trascorsa dagli atleti nelle palestre la migliore in campo, ma un po’ per l’imprecisione dei propri attaccanti, un po’ per la bravura del portiere Kampa dello Spartak, ha dovuto accontentarsi della divisione dei punti. Il Sarajevo si portava in vantaggio al 15’ del primo tempo con una rete di Lovjrič. Pur attaccando di più, non riusciva" a passare nuovamente. Lo Spartak partiva alla riscossa solo negli ultimi minuti di gioco e, proprio allo scadere del tempo, riusciva a segnare la rete del pareggio con Tomašević. Železničar — Zagreb st (2:0). Davanti ad oltre 10.000 spettatori, Io Železničar di Sarajevo ha vinto nettamente rincontro con l’undici dello Zagreb. I padroni di casa hanno messo al sicuro di risultato già nel primo tempo con due reti di Pašič al 2’ e 32’. Nella ripresa segnavano ancora Dubravčić al 11’ con autorete, Handžić al 30’ e Kur-tovié al 35’. La rete deU’onore per 10 Zagreb la realizzava Benčič al 31’. VOJVODINA — VARDAR 2:1 (1:0). La Voijvodidma ha dovuto .impegnarsi oltre il previsto per ridurre alla ragione il pericolante Vardar, 11 quale ha cercato, con una difesa a riccio, di portarsi .a casa almeno un punto. L’impresa non gli è riuscita, perchè la Vojvodina, malgrado la sterilità del proprio attacco, è riuscita a segnare due volte, contro una degli avversari. PUGILATO Scoglio Olivi -Metalac 12:8 POLA, 3 — Ancora una vittoria! Un vero trionfo di una squadra ch’è risorta forte e potente, forte più di prima. Una vittoria smagliante, ottenuta in virtù della generosità e della costanza di uomini dotati di una volontà ferrea e con tutte le carte in regola per presentarsi, e ben figurare nella elite del pugilato nazionale. Dunque piegato anche di «Metalao» del capitan Krizmanié, battuto da una squadra che ancora non ha raggiunto il non plus ultra del suo potenziale atletico. Quando gli uomini ohe la compongono a-vranno completato la preparazione, forse allora il solo Partizan di Belgrado potrà fermarli. Della formazione standard mancavamo due pugili: Aldo Banovac e Silvano Brenčič perchè ammalati. A sostituirli furono due giovani d quali persero più per inesperienze ohe per la superiorità tecnica dei loro avversari. Tkalčič ,il campione federale, apposto ad una volpe come Banovac, non se la sarebbe cavata così facilmente e tanto meno il più volte nazionale Popovič, nei medi, con un Brenčič in netta ripresa. Esprimere questo giudizio, in base a quanto visto al pattinaggio, non è peT nulla azzardato. Pola possiede squadra e uomini magnifici. Krstić 'spettacoloso, dotato di una tecnica e intelligenza non cornimi, ha letteralmente demolito il suo avversario con poderosi «croquet» al viso e corti ganci al fegato e al cuore. Bogunié, tuttavia è stato il vero BOLOGNA — GENOA 2:1 (1:0). •— Il Bologna è andato in vantaggio al 6’ con una bella azione del reparto sinistro dell’attacco: a conclusione di una lunga fuga, Cervelluti ha tirato in porta e Franzosi ha respinto di pugno. La palla, raccolta da BonasiSiin è passata a Pivatelli che di corsa tirava fortissimo e segnava. Il Genoa ha l’azione favorevale al 20’ quando Bessi, da posizione, angolatissima, tira sul palo sinistro della porta del Bologna. La palla finisce a Dal Monte che tira alto. Al 37’ Bessi è solo davanti alla rete del Bologna, ma Giorcelli gli si tuffa sui piedi e salva. AU’8’ della ripresa De Angelas tira da pochi passi, ma la palla rimbalza sotto la traversa e toma in campo. Il Genoa raggiunge il pareggio al 3J’ su calcio di rigore batutto da Dal Monte con una carica alle spalle ai danni di Carapellese. Sei minuti . dopo, l’arbitro concede un altro rigore, stavolta a favore del Bologna per una palla deviata con il braccio da un difensore del Genoa. La massima punizione è battuta da Pivatelli che segna. MILAN — INTERNAZIONALE 1:1 (0:0). — A quattro minuti dall’inizio della ripresa, Hinter è andata in vantaggio e, a quattro minuti dalla fine, quando si credeva che la partita fosse già decisa, il Milan ha pareggiato. La gara è stata piut tosto disordinata a causa della tattica usata da entrambe le squadre, e se Pinter può addurre scusanti, quali l’indisposizione all’ultimo momen- CAMPIONATO ITALIANO Serie A I RISULTATI Bologna — Genoa 2:1 Fiorentina — Pro Patria 1:0 Internazionale — Milan 1:1 Juventus — Roma 1:1 Lazio — Catania 1:0 Novara — Napolj 2:1 Sampdoria — Torino 1:1 Spai — Udinese 1:4 Triestina — Atalanta 3:1 Milan 25 14 8 3 52:25 36 Bologna 25 12 7 6 44:34 31 Udinese 24 12 6 7 40:29 39 Fiorentina 25 12 6 7 34:28 30 Roma 25 9 12 4 38:38 30 luventus 25 9 10 6 42:37 28 Inter 25 9 9 7 38:34 27 Torino 25 10 7. 8 29:30 27 Sampdoria 25 8 9 8 35:30 25 Triestina 24 8 8 8 27:37 24 Napoli 25 7 10 8 31:29 24 Lazio 25 10 4 11 31:38 24 Novara 25 9 4 12 27:34 22 Genoa 25 5 11 9 23:27 21 Catania 25 6 9 10 2U:31 21 Atalanta 24 4 11 10 22:30 19 Spai 25 3 11 11 16:31 17 Pro Patria 25 3 6 16 17:40 12 su Rdcagni, l’arbitro concede il rigore al Milan. Nordahl si incarica del tiro, ma manda a lato. Poi la gara' continua con fasi alterne finché, al 41’, Nordahl ottiene il pareggio. SAMPDORIA — TORINO 1:1 (1:1). — Una partita nel suo oom-ipte(SSO piuttosto mediocre, e non soltanto per colpa del vento. Le due squadre, infatti hanno accumulato errori, seppure non hanno mai difettato d’impegno. Il primo tempo si è chiuso con una rete per parte. Ha segnato per prima la Sampdoria, dopo appena 40 secondi, a seguito di un calcio d’angolo battuto da Arrigoni e diretto in rete da Conti. Il Torino ha pareggiato al 27’ su azione Sentimenti-Antoniotti, conclusa da Bacci da una posizione difficilissima con una bella rovesciata. Nel secondo tempo il gioco si è fatto più aperto e le due squadre hanno avuto a portata di mano il successo, specie la Sampdoria che, al 38’, su calcio d’angolo tirato da Baldini, ha sfiorato il successo con Agostinelli, ma Levato ha salvato con una sicura parata. NOVARA — NAPOLI 2:1 (1:1). — Di fronte al giooo migliore del Napoli, ha prevalso la volontà e lo spirito agonisitoo del Novara. Il Novara, adottando il catenaccio nel primo tempo, dopo aver segnato in apertura di gioco, ha arretrato Mar-zani a guardia di Vitali ed ha saputo oosì neutralizzare le pericolose puntate dei partenopei. L’attacco del Napoli, ben sorretto da una mediana efficare, ha messo più volte in pericolo la difessa novarese, dopo che Arce, ad appena 50 secondi dalFinizio dei gioco, aveva segnato la prima rete su passaggio di Piccioni. If Napoli è partito decisamente al contrattacco e, dopo aver sfiorato più volte il successo, al 39’, in seguito ad un calcio d’angolo battuto da Granata, Gorin di testa ha CAMPIONATO REPUBBLICANO SLOVENO — Girone occidentale Aurora-Isola 1:0 (1:0) to di Giaooomazzi, sostituito da Neri, il Milan, come squadra capolista, non ha giustificazioni. Gli attaccanti dell’Inter si sono dimostrati più pericolosi ad onta degli artifici difensivi del Milan. La prima linea rosso-nera invece, priva di Fontana, ohe giocava arretrato a guardia di Lorenzi, praticamente non ha fatto giooo. Dopo un primo tempo quantitativamente equilibrato e qualitativamente in favore dei campioni, Hinter è andata in vantaggio al 4’ della ripresa. Azione sulla destra di Lorenzi, ohe supera Fontana, poi centra, intercetta il portiere milanista, ma non arresta il pallone. Bri-ghenti ,da pochi passi, manda in rete. Al 9’, per un fallo di Padulazzi L’awenimento di centro delle gare sportive del Campionato repubblicano occidentale era costituito dal derby capodistriano che ha visto domenica scendere al campo comunale le campagini dell’Aurora e dell’Isola. La scelta del campo favorisce gli ospiti e l’undici aurorino è costretto a giocare controvento. Il pronostico è incerto in quanto ili vantaggio di giocare in casa risulta annullato al’Aurora dalla bora che soffia con una certa intensità,’ sollevando nubi di polvere. Del resto, le prime battute mostrano le due squadre nell’atteggiamento di saggiarsi reciprocamente e per i primi dieci minuti non c’è assolutamente niente che la cronaca possa segnalare. Ma ecco all’ll’ l’Aurora impegna il portiere avversario, il quale agguanta un pallone veramente pericoloso. Cinque minuti dopo, altra situazione pericolosa in area isolana. Russignan I, gettatosi a tuffo, si fa sfuggire la palla sulla quale accorrono gli attaccanti aurorini. Il portiere isolano riesce pesto a ricuperare la sfera in extremis, brancicando sul terreno. La gara, che non aveva avuto fino allora un volto preciso, si fa di netta marca aurorina. L’undici avversario stenta a ritrovarsi, gli uomini caracollano per il campo senza che i loro reparti riescano a far ingranare una qualche azione ben CAMPIONATO REPUBBLICANO SLOVENO I RISULTATI Slovan — Grafičar 3:0 Aurora — Isola 1:0 Pirano —■ Branik 2:3 Nova Gorica — Triglav 7:2 Krim — Postojna 2:0 LA CLASSIFICA Krim 10 8 1 1 44:9 17 Nova Gorica 10 8 1 1 43:10 17 Grafičar 10 7 1 2 43:10 15 Isola 10 4 2 4 18:18 10 Slovan 10 5 0 5 18:23 10 Aurora 10 4 1 5 11:21 9 Postojna 10 3 2 5 8:15 8 Pirano 10 3 0 7 14:26 6 Branik 10 2 1 7 9 35 5 Triglav 10 1 1 8 12:30 3 SPORT INTERNAZIONALE CALCIO Partizan-Sporting per il Campionato europeo Parigi, 3 — La Commissione organizzatrice della Coppa Europa di (calcio riservata ai clubs, costituita ieri a Parigi, hà deciso i seguenti accoppiamenti per la prima g ornata di. gare: Chelsea (Londra) — Gyurgarden (Svezia); Reai (Ma-tìr.d) — Servette (Ginevra); Partizan (Belgrado) — Sporting (Lisbona); Rotweiss (Essen) — Hibernians (Glasgow); Honved (Budapest) — Anderlent (Bruxelles); Reims (Reims) — Bold Club (Copenaghen); Rapid (Vienna ) — Holland Sport (Amsterdam) e Milan (Milano) — Saarbrücken (Saar). Queste partite avranno luogo dal 1 agosto ai 31 ottobre di ques’anno. LA XXV. GIORNATA DEL CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO — SERIE A LA 13. PARTITA UTILE consecutiva deirUdinese La Triestina, vittoriosa in casa sull'Atalanta, raggiunge la zona di sicurezza Alcuni risultati A Stoccarda: GERMANIA OCCID. — ITALIA 1:2 (1:2) A Monaco di Baviera: GERMANIA SUD-EST — ITALIA NORD 1:2 (1:0) Ad Amsterdam: OLANDA — BELGIO 1:0 (1:0) A Parigi: FRANCIA — SVEZIA 2:0 (1:0) A Santiago: ARGENTINA — CILE 1:0 (1:0) intercettato la sfera, deviando in rete a destra di Corti. Nella ripresa, il Novara modifica il sistema difensivo e il suo gioco assume maggior incisività. La rete del Napoli ha corso per tre volte consecutive un serio pericolo. Al 28’ atterramento in area di Formemtin da parte di Castelli. Il rigore viene realizzato da Arce. JUVENTUS — ROMA 1:1 (1:1). — La Juventus ha preso subito l’iniziativa .svolgendo le azioni con - varietà di temi, impegnando a fondo la difesa romana. Malgrado la pressione dei padroni di casa, sono stati gli ospiti a segnare per primi, al 21 dopo rimessa laterale operata da Nyers. TRIESTINA — ATALANTA 3:1 (2:0). — Nel primo tempo hanno segnato al 25’ Secchi, ben lanciato da Sabbatella, e allo scadere del tempo Dorigo, ancora su passaggio di Sabatella. Terzo goal al 24 della ripresa, segnato ancora da Secchi su azione Sabbatella-Lucentini-See-chi. La rete della bandiera nero-azzurra è stata segnata al 29’ da Rasmussen, su allungo di Brugola. Calci d’angolo 7 a 6 per la Triestina. LAZIO — CATANIA 1:0 (0 0). — In una partita guastata dal forte vento, la Lazio ha dovuto attendere ben 64 minuti per battere il Catania, dopo aver sempre tenuto in mano le Tedini del gioco. E’ stato un goal casuale segnato da John Hansen, che ha dato la vittoria agh azzurri. Ciò avveniva al 21’ della ripresa. Subito dopo il Catania abbandonava il catenaccio al quale si era attenuto fino a quel momento e, al 31’, Ghiandi, da sinistra, tirava fortissimo. Parava Zibetti a terra, riprendeva Karl Hansen e il suo liro veniva deviato in rete da Giovan-nini. (Segue in II. pagina) CICLISMO A Fausto Coppi il Giro della Campania NAPOLI, 3 — Fausto Coppi ha vinto con distacco il giro della Campania, prima prova del Campionato italiano di ciclismo, precedendo Fiorenzo Magni, second©' arrivato, di 4’30”. Coppi ha coperto i 280 km. del percorso in 7 ore, 39’34”, alla media oraria di km. 36,562. Terzo si è piazzato Astrua, quarto Minardi e quinto Coletto. Domenica pross:ma Fausto Coppi partec-perà alla grande corsa francese Parigi — Roubaix. ATLETICA LEGGERA Cross balcanico ©KOPLJE, 3 — a; è corso per la prima volta nella capitale macedone il Cross balcanico, cu; hanno preso parte j migliori fondisti jugoslavi, gred e turchi. Com’era previsto, la vittoria è andata a Štritof, del Partizan di Belgrado, che ha percorso i 10 km. jn 31’21”6. Secondo sì è classificato il turco Onel in 31’33”, terzo CetTnić (Jugoslavia), quarto Ko-chai (Turchia), quinto Ceraj (Jugoslavia) ecc. La classifica per nazioni vede pertanto al primo posto la Jugoslavia, seguita, nell’ordine, da Tur-ichia e Grecia, combinata. Insomma, l’Isola sorprende il numeroso pubblico: non è neppure Hombra di quella bella squadra che appena una domenica prima aveva batuto d’autorità per 8 a 2 il non modesto PArano. Al 34’ si scatena un’azione infuocata dell’Aurora. Vatovec scarta u-no dietro l’altro tre avversari e quindi tira. A Russignan I, uscito in anticipo, sfugge la palla e Hočevar è pronto a calciarla in rete. Ci si attende che il vantaggio^ aurorino sproni gli ospiti, invece l’Isola rie-(Segue in II. pagina) NUOTO Nuovo record nei 100 metri farfalla NEW HAVEN, 3 — Il nuotatore Statunitense Wiggins ha stabilito il nuovo record mondiale sui 100 m. a farfalla, ih l’l”5. Il primato precedente era detenuto dali’unghere-Se Tumpek con 1 tempo di 1*2”. Nelle altre gare sono stati' ottenuti ottimi risultati anche da Ford Konno nei 440 yarde in 4’28”2, tempo di un solo decimo d: secondo superiore al record mondiale dell’australiano Marshall, e da Rios (Messico) nelle 220 yarde in 2’32”. PALLANUOTO U.R.S.S. - Olanda 6 : fi AMSTERDAM, 3 — La nazionale sovietica di pallanuoto ha battuto que'l'a olandese pgr 6:4. Il primo tempo era terminato con il punteggio d; 4:2, sempre a favore dei sovietici. Mornar - Neptune 11:3 TOURCOING, 3 — Dopo la vittoria conseguita sabato contro la Squadra campione d' Franc-a, il Mornar dj Spalato ha battuto anche il Neptune di Tourcoing per 11:3. Primo tempo 6:0 CENTRO CAPODISTRIA Šmarje - Olimpia 0:0 ŠMARJE : Djurdjevič, GlaV'ha I., Hrvatin, Prodan, Zgonec, Kocjančič I., Štadina, Bržan, Vidovič, Glavina II., Kocjančič II. OLIMPIA: Bertok N., Goia, Benčič, Bertok P., Parovel, Kocjančič A., Bertok G., Bosnič, Stankovič, Vasiperčič, Umer. ARBITRO: Mazzucato dl Capo-distria. ŠMARJE, 3 — Partita combattuta con grande slancio. Il vento ha disturbato notevolmente i giocatori nel controllo della palla. Dop0 un primo tempo di netta lmarca ospite (compl'ce il vento a Sfavore), la ripresa ha avuto un a-spetto del tutto opposto per le Stesse ragioni. Nel primo .come nel secondo tempo le due partj hanno sbagliato qualche occasione favorevole, cosicché il risultato può dirsi reale. v.v.v «VéVj mmsa SOTTOLEGA ISTRIANA CAMPIONATO REPUBBLICANO SLOVENO DfflAGO - ALBDNA i : 2 (0:0) UMAGO: Colic, Angelov, Jankovič, Laschizza, Petrovič, Gamer, Zdelar, Jenišek, Gorkič, Krečir, Bolla. ALBONA: Golo, Poldrago, Vidas, Rna-pič, Brezac I., Moliorovič, Bie-zac II., Kovarih, Ilič, Ružič, Fosco. ARBITRO: -K-odniik, di Pola. MARCATORI: al 64’ Brozac IL, al 65’ Caimer e al 66’ Angelov (autogoal). UMAGO, 3 -— L’inoontro non è stato per la verità dei migliori. II SOTTOLEGA ISTRIANA I RISULTATI Umago — Albona 1:2 Parenzo — Rovigno 1:5 Kudar — Pisino 2:0 Avjatičar — Dignano 0:1 Buie — Cittanova (non disputata) LA CLASSIFICA Rudar 11 7 4 0 36:14 18 Rovigno 11 8 1 2 35:13 17 P'sino 11 7 1 3 37:18 15 Buie 10 5 2 3 31:22 12 Albona II 5 2 4 19:24 12 Avjatičar Il 4 2 5 26:21 10 Parenzo 11 4 0 7 18:42 8 Umago 10 3 1 6 14:22 7 Cittanova 9 2 1 6 9:21 5 D’gnano 11 1 0 10 8:36 2 gioco di ambo le squadre lia lasciato, infatti, parecchio a desiderare. Il forte vento di tramontana ha contributo non poco a rendere difficile e difettoso il controllo della palla. Dopo il primo tempo, conclusosi in parità (0:0) con il vento a sfavore ideigli ospiti, le previsioni per la ripresa non erano certo della migliori per i locali. Invece, benché rincontro si sia concluso con la sconfitta degli azzurri umaghesi, il risultato non rispecchia i valori visti in campo nel secando tempo. I padroni di casa hanno premuto, infatti, a lungo in area avversaria, intessendo azioni talvolta di pregevole fattura tecnica e minacciando seriamente la rete di Golo. La partita ha avuto il suo epilogo ' in soli tre minuti. Al 64’, su un’azione di contropiede, iVJić, solo dinanzi al portiere, veniva sgambettato a tergo in piena area di rigore e l’arbitro decretava la massima punizione, che Brezac IL s’incaricava di realizzare. Palla al centro e dopo soli 30” il pareggio era fatto. A conclusione di una ve- . giooo si faceva duro, -mentre la stanchezza incominciava a -pesare sugli atleti, costretti a una fatica -improba dal forte vento che si sbizzarriva a far viaggiare a proprio piacere la -palla. La retro-guardia ospite si ritirava a salvaguardare -il vantaggio e gli attacchi dei locali non ap-aipprodavano a nulla. Angoli 5:1 per TAlbona. Spettatori 250. p. r. Rudar-Pisino^ 2:01(2:0) RUDAR: Almer, Lazarić, -Gobbo, Tuta, Tenčić, Božić, Rajkovič, Qn-garo L, Farag-una, Hrvatin, Ongaro IL PISINO: Braiikovié L, Pina-k. Hre-Iija, Raunié, Bratkovič IL, Turkovič, Krajcor, Fcrenčić, Lesjak, Antoni, Mileta. MARCATORI: al 36’ Hrvatin e al 44’ Rajkovič. ARSIA, 3 ■- • Con la vittoria di oggi i minatori hanno praticamente estromesso dall’inseguimento al titolo imo dei diretti e più pericolosi concorrenti. Non è stata facile -la loro vittoria, ottenuta tutta nel primo tempo, quando la loro superiorità di gioco e territoriale era netta, poiché i pisin-oti, alla indubbia superiorità tecnica degli avversari, hanno saputo contrapo-rre una volontà di ferro con la quale però, e solo nel secondo tempo, hanno potuto controbilanciare l'fm.Jidiosa pressione idje'gli arsiani. Sp®** * Mi v v j&Wii $ Una- visione panoramica della città alTmpkuToa di Roma. In fondo a sinistra si scorge ;1 grande stadio calcistico, capace -di ospitare 100 mila spettatori CICLISMO: LA COPPA «STOJAN« A. FIUME DOMINANO IL CAMPO gli allievi della „Proleter” L’HFFERIUE Di ISSITI CENTRO BUIE I RISULTATI Buie B — Seghetto 4:2 Villanova — Momiano 2t0 S. Lorenzo — M. del Carso 7:4 Buroli — Verteneglio 2:0 LA CLASSIFICA Burolj 10 10 0 0 44: :10 20 S. Lorenzo 9 6 0 3 32 :18 12 Villanova 9 6 0 3 24: :17 13 Buie B 9 6 0 3 25 : 19 12 Seghetto 10 5 0 5 34 :24 10 Verteneglio 10 5 0 5 24 :24 10 Materada 9 2 0 7 14: :26 4 M. del Carso 10 2 0 8 22 :42 4 Momiano 10 0 0 10 7 :47 -0 1-oce discesa da centro campo, Čamer realizzava imparabilmente. Ma non erano ancora cessati, gli applausi e la gioia dei tifosi, ohe Golič doveva inchinarsi a raccogliere in fondo al sacco il pallone della sconfitta. Era stato un difensore a deviarcela nel tentativo di intercettare un tiro dii Knapič su un’irruente azione -deill’attacco albonese. Sul 2:1 a favore -degli ospiti, il FIUME, 3 — La PROLETER di Capod! stria ha riconfermato domenica la superiorità, detenuta nel campo del ciclismo jugoslavo da alcuni anni a questa, parte, imponendosi nettamente neill’importante 'gara ciclistica «Ccppa Stojan», organizzata dairattiviissi-mo club ciclistico di Fiume. Gli alli evi della Proleter hanno dominato il campo, conducendo lagana a proprio piacimento, senza che la forte coalizione delle squadre avversarie potesse importunarli. Piciga e Visintin, glj artefici principiali della grande vittoria, si sono dimostratj ancora una voha i veri domi natori nap campo degli allievi, avendo condotto, una gara alla Coppi dei tempj migliori o di Cappi del giro della Campania di domenica. E’ proprio un peccato che lo sfortunato Piciga, dc-po a-ver dato jl tono a tutta la gara as-isieme a Visintin, abbia dovuto rinunci'are alia vittoria ormai prossima, a. causa di un grave malore 'che lo ha colpito a soli due chilometri dall’arrivo. M-a se Piiciga e Visintin sono -stati quelli che maggiormente hanno brillato nella «Coippa Stojan», non dobbiamo dimenticare la intelligente gara di Bešič e Ricobon, i quali, dopo che ì due alfieri della Proleter erano partiti insalutati ospiti, -hanno saputo controllare con perizia ogni azione del gruppo rendendo vano ogni tentali vo di attacco organizzato. Sono stati loro due, infatti, a comandare sempre nelle prime posizioni degl, inseguitali, rallentando l-a marcia, quando hanno saputo che ormai Piciga e Visintin Sj trovavano in condizione di vincere l’importante gara con distacco. Sono mancati aliai lesa invece i ciclisti pofes-anj, e fiumani, i quali hanno dimostrato di non essere ancora ih quella forma da poter im-nacci-are da vicino la superiorità dei ciclisti gapodiiStriani. Oltre quaranta fra i mi gliori ciclisti sloveni e croati erano presenti all’appello d; partenza. Le mi-gii'iari squadre ciclisti che di Fiume-Polla,, Zaira, Luitìia-na, Maribor e Oapodistria partivano tutte con le migliori speranze. Nei: primi chilometri il gruppo prccedeya -compatto. Ogni sciatto veniva prontamente rintuzzato dai -vigili ca-pisquadra delle varie società. Nei pressi di Rupa, in un momento di stas,- del gruppo, partiva improvvisamente come una saetta Piciga, il quale si prendeva in breve un centi naio di metri dj vantaggio. Visto che il compagno disquadra era ormai in buona posizione, Visintin partiva a sua volta, senza che ì componenti dei gruppo potessero stargli al!Ha ruota. In breve tempo \ due aumentavano ili proprio vantaggio, portandolo ad un livello massimo di tre minuti. Dopo metà percorso, il gruppo inseguitore si e-ra intanto di radato. Una decina dei migliori allievi pedalavano con vigoria, condottj da Bešič e Ricobon. Mancavano due soli chilometri allRarriivo. Si era ormai a Oa-ntrida, quando' Piciga dava segni d'i non poteT proseguire. Un’iimprovviso malore lo costringeva a -smontare dalla sella e ripesare. Intanto Visintin, visto che non c’era nulla d-a fare, ripartiva da solo e si presentava al traguardo applaudito da una grande folla di popolo in festa. Piciga invece, dopo la prima dolorosa sorpresa. riuisciva a rimó-n-tare in sella e ad agganciarsi al gruppetto degli inseguitori, con i quali s; presentava, al traguardo, finendo i-n ultima posizione. La volata dei second,- veniva vinta dal p.dosano S-ainzt-n su Baijlo e Star-čevič. Grazie al piazzamento di Visintin, Bešič e Ricobon la «Coppa tnwimtirimtHHflmmtwwwitwtiwmtmiiiiititiiimiiimtiitMinmtNiimiiiiiitiMiiHiiiNiiiiiiiiiiiiFiiiiMiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiimiiiiuiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiir La televisione e lol 2:3 (0:1) e Beckstei-ner operano uno scatto, guadagnando una ventina di. metri. Visto che nessuno tenta di reagire, i due forzano in tempo, aumentando progressivamente il proprio vantaggio, che aumenta vertiginosamente, perchè il gruppo non riesce a trovare la coesione necessaria per organizzare una caccia con probabilità d; riuscita. Deila-santa e Varga si controllano a vicenda, invece di coadiuvarsi e tentare la caccia degli avversari. Gli austriaci m cinquanta chilometri mettono fra loro e gli insegu tori un vantaggio incolmabile, ascendente ad un quarto d’ora. Troppo tairdj Deliaisanta tentava di reagire e non riusciva a far altro che a far diminuì re il distacco a 10 minuti. Al traguardo, Masha si imponeva facilmente al proprio compagno di squadra, mentre Della-sanla regolava facilmente in volata il gruppo degli -nseguitori, comprendente dieci unità, conquistando così LI terzo pci.o. ORDINE DI ARRIVO 1) MASHA Stefan, «Union» di Vienna, che compie i 120 km. del percorso jn 3 ore 3F38'’ alla media oraria di km. 34. 2) Becksteiner Frane, idem, ad una macchina; 3) Deilasanta Sii-verio, Proleter, a 10T2”; 4) Seomi-na Uhberto, «Rijeka»; 5) Buseck Ernest, «Union»; 6) Jugo, «Rijeka»; 7) Wid Walter, «Union»; 8) Curk, «Branik»; 9) Žižek, idem; 10) V arga, «Vojvodina»; li) Bonin, «•Proleter», tutti con il tempo di Deilasanta. Direttore LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile MARIO BARAK Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria PIRANO: Krušič, Fonda, Giraldi, Hvastja, D-udine, Manfreda, Jakomin, Stefani, Dapretto, Pilepič, Bernardi. BRANIK: Furia-n, Dogano, Gukić, Marušič, Oblak L, Kovačič, Černe, Brezigar, Černigoj, Oblaik IL, Rusija. MARCATORI: al 34’ Černigoj, al 58’ Brezigar, al 71’ Rusija ,a-M 77’ Pilepič e all’80’ Stefani. ARBITRO: Kraljič, di Kranj. PIRANO, 3 — Partita -povera di contenuto tecnico quella disputata sul campo di s. Lucia fra la locale Saline Pirano e il Branik di Nuova Gorizia. Ha vinto meritatamente la squadra ospite che, pur senza far. vedere nulla di notevole, ha avuto il merito di -dare' al proprio gioco maggiore concretezza. Ha giocato, insomma, per Finterà posta in palio con idee ben chiare. L’incontro è stato disturbato per tutta la sua -durata -da u-n forte vento di tramontana che ha ostacolato nno poco il controllo della -palla. Partiva subito all’attacco il Pirano con vento a favore e premeva in area avversaria per una buona mezz’ora. Tuttavia senza successo e, permettendosi p-ure il lusso di sbagliare grossolanamente una facilissima occasione con Jakomin, che sparava a lato da poohi passi. Su azione di contropiede, segnavà invece al 34’, Černigoj per il Branik, dopo aver superato in velocità Du-dine. Reagiva poi il Pirano e al 37’ il' pareggio sembrava -già fatto, ma Gilkič salvava la rete fermando con le mani. L’arbitro oonce-deva la massima punizione, aia anche quest’occasione veniva sciupata malamente: Dudine calciava debole in bocca al portiere. Allo scadere del tempo, u-na rete del Branik veniva annullata per fuori gioco. o La ripresa trovava mi-oviaimente il Pirano all’attacco. Al 1’ Stefani, solo davanti al portiere, -sprecava un facilissimo pallone. Come per una beffa, al 13’ segnava il B-rani-k, su papera di Krušič, con Brezigar che insaccava -a porta vuota. Al 21’ Černigoj colpiva la traversa a portiere battuto, ma al 26’ -passava ancora con R-ustja che concludeva la più .bella azione della giornata. Sembrava ciré a questo punto il Pirano si sfasciasse. Invece, i padroni di casa avevano un bel ritorno. Al 32’ segnava -Pilepič, imitato tre minuti -dopo da Stefani. I due goal ridavano al Pirano la speranza di raggiungere almeno il pareggio. I suoi attacchi si facevano sempre più insistenti, ma la difesa ospite si asserragliava in difesa ad arginare 'l’offensiva in difesa del risultato. Nonostante la bravura -della retroguardia goriziana, il Pirano avrebbe però potuto pareggiare se Bernardi non avesse avuto un attimo di indecisione poco prima -del termine. s. f. - Aurora-lsolal:0 (Continua dalla I. pagina) see soltanto a difendersi, invero un po’ confusamente, da attacchi su attacchi. Al 41’ l’Isola batte un calcio angolo che si trasforma in rigore per fallo di mano. Batte il rigore Zaro, l’attaccante isolano che nella partita col Pirano si fece ammirale per autentiche belle azioni personali. Il tiro di Zaro è però debole e Dobrigna riesce a pararlo. Quindi neppure il rigore ha potuto ristabilire l’equilibrio nel punteggio. Affiiniizio 'del "■secondo tempo, è opinione quasi comune che la compagine isolana finirà con l’incassare altri duri colpi, anche perchè ora è essa ,a giocare contro vento. Vediamo invece unfal'tra squadra, di colpo ringiovanita. Se i capoidistriani si rivelano ancora i più precisi e i meglio piazzati, gli ospiti fanno sfoggio di aggresiisvìtà e di un vigore La televisione acquista di giorno in giorno una maggior diffusione. Essa è penetrata ormai in ogni ramo di attività, quivi compreso lo sport. Una partita internazionale di calcio, un «match» pugilistico, gare automobilistiche, motociclistiche, ciclistiche ecc., non sono più delle rarità degli schermi televisivi in quei paesi, beninteso, che già possiedono una rete affermata, specialmente negli Stati Uniti d’America e in Gran Bretagna, dove l'apparecchio della televisione è entrato, si può dire, in ogni casa. Le compagnie televisive si disputano, pertanto, i diritti d’esclusività delle trasmissioni dagli stadi e dalle piste a suon di milioni. La televisione sta soppiantando letteralmente la radio e la concorrenza fra le due assume talvolta l’aspetto di una vera e propria lotta a chi si accaparrerà i diritti e, con essi, i tifosi Il rapido affermarsi della televisione nel campo dello sport porta un danno non indifferente anche alle casse degli stadi. STADI VUOTI Nell’Europa occidentale la televisione è già molto diffusa, anche se non raggiunge l’intensità, diciamo, dell’America. Ciononostante porta notevoli danni materiali allo sport, nel senso che moltissimi tifosi preferiscono rimanere in casa a godersi lo spettacolo comodamente sdraiati sul sofà, invece di pigiarsi nella calca delle tribune, sotto la sferza del vento o della' pioggia. Comunque questo fenomeno è qui appena percettibile. Gli apparecchi televisivi in Europa sono ancora un lusso che i più non riescono a soddisfare. Altra cosa invece è in America. Negli Stati Uniti ci sono oltre 25 milioni eli apparecchi televisivi (tino su ogni 70 abitanti circa) e il loro mumero tende ancora a salire. Oggi si può dire che nemmeno una delle manifestazioni sportive più importanti sfugge all’occhio magico del televisore. Con i tifosi in casa o al bar dinanzi all’apparecchio, le tribune degli stadi sono quasi vuote e altrettanto lo sono le casse sociali. Ma c’è di più: le piccole società di provincia non attirano più appassionati, i quali possono godersi spettacoli sportivi ben più interessanti alla te-televisione che allo stadio locale, dove gli atleti, il più spesso, oltre la loro buona volontà, altro non possono offrire allo spettacolo. La televisione ha rovinato finanziariamente migliaia e migliaia di piccoli club e società, che allo sport davano i migliori campioni. Le società maggiori, che fruiscono di sovvenzioni di SPORTj qualche ricco industriale o proprie-, = torio, possono ancora vivere, ma più | d’uria fra esse è destinata a dissan- I guarsì per la mancanza di nuovi ta- 1 lenti sportivi che prima affluivano i nel suoi ranghi dalle società minori, § ora languenti. LA TECNICA AL SERVIZIO 1 DELLO SPORT Questo grave pericolo ha costretto. 1 gli organismi interessati a studiare § i modi e i mezzi per rimediarvi o,' | per lo meno, frenare la decadenza I dei valori dello sport. Di mezzo ci § s’è messa, naturalmente, anche la tee- | nica. Tre delle sue ultime conquiste = dovrebbero, infatti, costitire il toc- | casana della situazione. Esse sono: | 10 skiatron, il telemetro e la fonovi- 1 sione. Tutti e tre sono, alTincirca | dei «raccoglitori obbligati di fondi» | in favore dello sport. = Il primo è un perfezionamento ul- | terrore ded’ apparecchio televisivo che | con la semplice immissione d’una 1 moneta, rende l’immagine più niti- I da. La fonovisione collega, invece, § la televisione al comune telefono: | Per ora il 98% dei programmi tele- g visivi viaggia nell’etere e, soltanto il § resto, per i fili del telefono fino a 1 uno schermo, collegato all’apparec- g chio ricevente da un centralino te- | lefonico. L’immagine è confusa fin- g chè chi desidera seguire un program- | ma non chiami il centralino che = provvederà, previo pagamento di u- § na quota stabilita per quel dato pro- | gramma, a collegare lo schermo con | 11 recettore televisivo centrale. Negli ambienti sportivi si sostie- | ne l’opportunità di introdurre nella § televisione quesife ultime novità, ri- f tenendo che con ciò si possa sanare | radicalmente le necessità materiali § dello sport in sfacelo. Si spera in | tal modo di raccogliere denaro suf- g ficente a finanziare, con le sovven- § zioni tratte dai fondi espressamente | costituiti, le società più bisognose e 1 t rami dell’attività sportiva più po- š veri. s BRUNO VISINTIN Stojan» veniva conquistata per la terza volta dalla Proleter di Capo-d'stria. ORDINE DI ARRIVO 1) VISINTIN Bruno, «Proleter» Ca-yodistria, che ha percorso i 76 km. della gara pi 2 ore 15’25„ alla media oraria di km. 34. 2) Sancin Antonio, «Scoglio Olivi» Pola, a l’Ol”; 3) Bajlo Sime «I. maggio» di Zara; 4)Slarčevič Željko; 5) Fattur Josip; ambedue «Rijeka; 6) Bešič Marino, «Prole-ter»; 7) Traven Janez, »železničar» Lubiana; 8) Ricobon, «Proleter»; 9) Piciga Rajko, idem; 10) Marotti Bruno, «Rijeka», tutti con il tempo di Sanzin. CLASSIFICA A SQUADRE 1) PROLETER di Capodistria tvismiim Besic, Ricobon), in 2 ore 4817” 2) C.C. «Rijeka» di Fiume Bajlo, Starčevič e Ma-rottj 2 l’01”. 3) «Scoglio Olivi», di Fola. DELLASANTÄ 3. Ira i dilettanti Oltre una trentina dii dilettanti s; sono misurati domenica sull percorso Piume—Pivka—Fiume per complessivi 120 km. In campo, oltre ai ciclisti della Prole-ter dj Capodistria , Scoglio Olivi dj Pola, Fiume, Zara, Lubiana, Maribor e 'Vojvodina, erano p-ure nove ciclisti appartenenti al club ciclìstico UNION di Vienna. Nessun tentativo di fuga nei primi chilometri. Gli austriaci sì dimostrano molto attivi e saggiano con vari scattj la resistenza degli avversari. Dopo M-attuglie, Maisha Le maggiori manifestazioni sportive del 1955 in Europa APRILE Il — Francoforte: Campionati europei di ginnastica. 16, — 24 — Utrecht: Campionati mondiali di tennis da tavolo. 21 — 24 —- Karlsruhe: Campionati mondiali di lotta greco-romana. MAGGIO 14. V — 5. VI — Giro d’Italia (ciclismo). 24. V— 5. vi —' Parigi: Torneo internazionale di tennis. 27. V — 4. VI — Berlino: Campionati europei di pugilato. 28. V — 3. VI — Milano: Campionati mondiali di hockeij a rotelle. GIUGNO 8 — 19 — Budapest: Campionati europei di pallacanestro. 11 — 18 — Tour de Suisse (ciclismo). 15 — 26 — Bucarest: Campionati europei di pallavolo. 20. VI — 2. VII. —- Wimblédon: Torneo intemazionale di tennis. 21 — 30 — Barcellona: Giochi mediterranei. LUGLIO 1 — 10 — Aachen: Campionati mondiali di corsa a ostacoli (ippica). 3 — IO —• Germania occid.: Campionati mondiali di pallamano. 7 — 31 — Tour de France (ciclismo). 23 24 — Lubiana (Tacen): Campionati mondiali di slalom in kajak. 30 — 31 — Zaandam: Campionati europei di kajak. AGOSTO 4 — 7 Bucarest: Campionati europei di canottaggio (femminile). 9 — 16 San Sebsatiano: Campionato internazionale studentesco di canottaggio. 21 —-28 — Roma: Campionati del mondo di ciclismo. 25 —-28 — Ginevra: Campionati europei di canottaggio (maschile). SETTEMBRE 25 ■— Parigi: Gran Prix des Nations (ciclismo). OTTOBRE 5 — 9 — Monaco di Baviera: Campionati mondiali di sollevamento pesi. 7 — 23 — Roma: Campionati mondiali di scherma. 16 — Magglingen: Campionati mondiali di pentathlon moderno. nuovo. Infatti, la gran parte del secondo -tempo si giocherà nella metà campo dell’Aurora. La pressione isolana cresce di intensità, alle volte interrotta da qualche improvvisa azione dell’Aurora. Sembra, comunque, ohe l’undici ospite, senz’altro riabilitatosi, stia per marciare al riscatto. E infatti più volte i tifosi aurorirtì hanno trettenuto il fiato. E’ nostra opinione -personale che l’Iso- SOTTOLEGA DI FIUME I RISULTATI Nafta. — Klana 4:0 Crikvenica — Torpedo 1:0 Abbazia — Hidroelektra 3:0 p. r. Naprijed — Orijent 1:1 Borac — Nehaj 3:2 Mladost — Locomotiva 0:0 Jedinstvo — Goran 7:5 LA CLASSIFICA Orijent 16 15 1 0 59:16 31 Crikvenica 15 12 0 3 45:17 24 Jedinstvo 16 10 2 4 60:31 22 Torpedo 16 9 3 4 28:16 21 Locomotiva 16 8 3 5 51:30 19 Naprijed 15 6 5 4 29:20 17 Mladost 17 6 4 7 28:33 16 Abbazia 17 6 3 8 34:31 15 Borac 17 6 2 9 32:40 14 Goran 15 5 3 7 38:42 13 Nehaj 17 6 1 10 35:40 13 Nafta 16 4 1 11 32:49 9 Klana 16 3 1 12 28:61 7 Hidroelek. 15 1 1 13 14:77 3 la si meritava il pareggio. La sorte ha valuto -però esserle avversa e la partita si è conclusa con 1 a 0. AURORA: Dobrigna, Orlati, San-tin, T-určdmović, Ramani, Burlin, Pec-chdari, No-rbedo, Hočevar, Della Valle, Vatovec. ISO-LA: Russi-g-nan I, Benvenuti, Tomiljanović, V-ascottp I, Sorgo, Va-scott-o II, Felluga, Depase, Zaro, Degrassi, Russign-an li. Campionato italiano (Continua dalla I. pagina) UDINESE -SPAL 4:1 10:0). — Un improvviso tiro di Selmoss-on al 6’ della ripresa, che ha trovato spiazzato Persico, ha portato al crollo della Spai, Si sono susseguiti, poi, al 13’ un goal -di Castaldo su passaggio di Menegotti, uno di Bottini al 24’, uno -di La Forgia al 30’ e ancora uno di Bottini al 33’, a coronamento di una brillante azione di Se-lmossc-n. La Spai ha ottenuto la rete della bandiera a un minuto dalla fine con Rossi, ben lanciato da Olivieri. Dalle "Partizan,, PARENZO, 3 — Si sono»svolte qui alcune gare di pallacanestro, piccola pallamano e pallavolo fra le squadre delle società ginniche «Partizan» di Buie, Citt-anova e Pa-renzo. Ecco .i risultati:: PALLAVOLO ( maschile): Cittanova — Parenzo 2:0 PALLAVOLO (femminile): Parenzo — Cittanova 2:0 PICCOLA PALLAMANO: Buie — Parenzo 24:4 Cittanova — Parenz0 8:7 PALLACANESTRO CAMPIONATO ISTRIANO POLA, 3 — Nella seconda giornata dei campionato paillacestistico della Sottole-ga Istriana l,a sor-pres;a maggiore l'ha data l’esordiente squadra de,- Cementi di Pola che in. Arsia si è affermata sul quel Rudar che dametrica scorsa aveva pareggiato con il Buie sul campo avverso. Normali gli a-l-tri. confronti nelle partite di Parenzo-, Rovigno e Pola. Ecco i risultati tecnici : Maschile Buie — Parenzo 52:32 Rovigno — Scoglio Olivi 29:50 Pola — Pisino 65:17 Rudar — Cementi 35:42 Femminile Part. Pola — Part. Pisino 24:11 Part. Rovigno —■ Se. Olivi 21:12 ROVIGNO, 3 — Ha a-vuto inizi o oggi il campionato di -pallacanestro della Sottolega istriana. A Rovign0 Sono stat,e giocate tre partite che si sano concluse con due vittorie dei locali e un’affermazione dello Scaglio Olivi. Ecc0 i risultati: pionieri: Partizan Rovigno — Scoglio OliVj 19:5 (12:0); femminile; Partizan Rovi-feno — Scaglio Olivi 21:12 (9:6); seniores maschile: Scoglio Olivi — Partizan Rovigno 50:29 (24:15). PUGILATO Lo Scoglio Olivi batte il Metalac (Continua dalla I. pagina) PIUMA: Berbakov <(P) batte Hi (M) ai punti. LEGGERI: Tkalčič I (M) bat Popovič (P) per k. o. it. alla II. rip WELTER: Tkalčič II (M) bat Caiucich (P) -per mancata present: izo-ne. WELTER: Bonić (P) -batte Tic: nič (M) ai punti. WELTER PESANTI: Krstić (I batte Rupl-jac (M) ai punti. MEDI: Popovič (M) batte Fai per k. o. t. alla III ripresa. MEDIO MASSIMI: Bogunić (I batte Panjkoto (M) per k. o. t. al] III. MASSIMI: Krizmandć (M) batt Jelčić per ik. o. t. alla II ripresi