Vita Giovanile PERIODICO BIMENSILE Si distribuisce gratis. Editrice l'Unione Gio\>. d. c. .,Fides". Redazione e Direzione : Via S. Pietro N. 594 II. p. Capodistria. alla „Vita Giovanile' All' omaggio dei primi numeri del nostro periodico inviati alla Presidenza Generalo della G. C. I., il Comrn. Pericoli rispose c'olia seguente lettera, che, siam (serti, colmerà dì gioia tutti i nostri valorosi giovani: Roma, 30 ottobre 1919. Spctt. Direzione della Vita Giovanile Capodistria ,Ho ricevuto ed ho letto con vero piacere i tre nùmeri di,.Vita Giovanile", argano del movimento sostro giovanile in Capodistria. Esso viene opportunamente a rafforzare l'opera cosi bene iniziata per la organizzazione e l'azione della Gioventù Cattolica Italiana a Trieste e nell'Istria, organizzazione ed azione, della quale non può farsi assolutamente a meno, «e si vuole salvare le nuove generazioni dal male invadente •e formarle efficacemente sotto il triplice aspetto, religioso, movale e sociale, affinchè, dopo formate sè stesse, crescano alla loro volta veramente degne della missione di restaurare in Gesù Cristo la società moderna, che corre alla rotili?. Mentre mi rallegro di cuore della iniziativa che, coliégata con la Presi- denza della Federazione diocesana giovanile di Trieste e dell'Istria, potrà far giungere continuamente' a tutti i soci la voce del centro, faccio voti fervi dissimi perchè sia compresa la importanza della pubblicazione e favorita e incoraggiata da tutti. L'opera della Presidenza Federale sarà allora veramente efficace, quando la sua voce potrà giungere di frequente a tutti gli organizzati per mezzo di una stampa destinata esclusivamente al movimento giovanile. Volendo dimostrare, per quanto si è l'atto in modo tangibile, la soddisfazione della Presidenza Generale della G. C. I. rimetto iui unito un vaglia bancario di Lire 100 (Cento) <• he1 prego voler gradire quale modesto contributo della Presidenza stessa per ,,Vita Giovanile". Ho disposto poi che. siano Spediti gì» ultimi numeri .di ..Gioventù Italica", organo ufficiale della Società, con preghiera di volermi far averè sempre „Vita Giovanile", che conlraccambierò con il nostro , periodico- Con i migliori auguri di fi ùtti copiosi e benefici miscreda aff.mo iti G. C; ;Aw. PA0J.0 PERICOLI ' Psesjdente Generale. ' l'er ogni figlio è ni vero. tesoro, un grande conforto ed rina pura gioia il ricevere F inbor.vggiainepto ed iì plauso dal pad)e silo? • No» or4 gi&mr ìiéti'di ossero figli novslli nella grande famiglia •iella O. C. I-, a cui già per tuia long» «arie dr uuui il Cotuu, Pericoli con zelo wdente e con entusiasmo sempre giovanile funge da padre amoroso. Quale tesoro adunque per noit quale conforto, quale gioia, 1' aver ricevuto da Lui il plauso e & l'incoraggiamento alla modesta opera nostra. Siamo perciò grati a Lui di un tanto favore e mentre lo ringraziamo per le belle parole d'augurio e perla munifica-offerta con cai volle dimostrare una speciale predileaione per il nostro modesto periodico e per tutti i nostri giovani, gli rinnoviamo il proposilo di proseguire alacremente nella santa impresa, sempre fedeli al glorioso vessillo clie porta il motto fatidico : Preghiera, Azione. Sacri fieio. Alba di vita Siamo, è Taro, ancor lonìani dalla vita vera. Purtroppo il cuore sanguinante e l'anima dolente cu lo eicot«o «he l'ideale cristiano che vogliamo ad ogni costo far rifiorire» in questa società incancrenita dai vizi, è ancora disprezzato dai più. Ma l'umida pupilla scorge oltre le tetre nubi dell'odio e «iella codarda persecuzione, nn albore lontano, ??on é esso un albore di pace e di tranquillità, non è l'albore della fratellanza cristiana nel vincolo dell'amore; »8»o èl'a&aunzio della lotta, forse ancor più vite, più laida, più disonesta di quella .condotta finora dall'infame liberalismo, della lotta che affratellerà tutti i figli di ««tana in un amplesso lu-eiferino: liberali, repubblicani, socialisti e simile lordura, per stringerli nella più sozia falange «entro il vessillo candido della democrazia cristiana. Ma esso è albore d> vita, perchè da que'l'urto formidabile riusciremo vincitori pur ificati, temprati e «ereni. Sappiano i nemici che aon «e» paventiamo la lotta, noi siamo figH di martiri, noi sappiamo sa- crificare uoi stessi alla bontà della chu-sa nostra, alla salvezza c«U'nnianttà. La persecuzione la dovrete diventare »o:, i o rossi impostori, voi che avute rapito ti» assassini il tesoro più puro ali anima di chi soffre ed abbisogna «li qualcosa di più del pane materiale; la dovete a-boirire voi libérali, indegni del uome di uomo, che dopo aver attossicato l'a-uima della fede non avete saputo parlar d'altro che di nazionalismo pagano; guardate le ple.b; abbrutite: sono opera vostra. Ma noi sorridiamo a quest'alba di vita anche se ha dei bagliori rossastri. Gesù Cristo nostro Maestro ha dovuta ascendere il Calvario per redimere l'uomo; ascenderemo ancor noi sorridenti il Calvario delta persecuzione, per il trionfo del bene. Noi abbiadilo ancora t'animo giovan»», il nostro cuora sa ancora avere dei palpiti generosi, noi gli sauri fichi» me tutti |>er il trionfo della più santa idem-lità Qui per noi incomincia la vita. Avanti dunque, o giovani amici! Se amate questa povera umanità, se sentita compassione delle suo piaghe sempre più profonde, movetevi ed agii»', agite con la parola, con lesmpio. fate che la nobile fiamma dell' entusiasmo si estorni, infiammi e renda ardenti quelli che sono freddi, quelli che som» indifferenti. Il Cristianesimo è fuoco che hruoia e il fuoco non può mai essere tiepido. Avanti, dobbiamo divenire <%rr>i, bob con la dinamite alla mano, non col pugnale, come vogliono t r..ssi, ma col lavoro, col sacrificio, eoU'immolazioiW» di noi wtensi per l'ideale nostro. Avanti! ASTI SETTARIE La mas;,anuria invadente le nostra-terre, auspico il suo esponente principale, à in questi giorni faticosamente concepito e lufelicemouto partorito u« nuovo mostro d'iniquità nel s'etU.-:-a» • decreto riguardante l'insegnamento re-li,gÌ0->0. Ah! si saranno i suoi fidi emissari, «oloro eha nelle loggie appresero i'odio a quanto v'ha di più sacro, che ai figli d'un popolo credente e fedele insegneranno cosparse di bava settaria le nozioni religiose. E il popolo, cosi ingiurialo dovrebbe chiamarsi contento! Buffoni! Nel decreto, mentre si colpisce con prov vedimenti che possono giungere anche a ques i eccessi, la coscienza popolare. si dichiara di voler rispettare la libertà dei genitori. Possibile che suppongano cosi imbecille questo popolo, da lasciarsi tanto menar per il naso? Alla gogna con tali sicari della libertà! Fin quando al popolo invocante sane riforme, risponderanno costoro coll'ofta anticlericale? Sono beu altre le miserie apportate dalla guerra, che attendono pronto soccorso. Al popolo malcontento e stanco ormai di vedersi cosi turlupinato, si risponde gettando esca al suo malcontento. Ebbene, siano essi i responsabili se un giorno il nostro popolo, che finora xialla religione ha imparato anche ad amai e la propria patria, si unirà alla folla rivoluzionaria che ebbra di insane dottrine vuol portare la distruzione e la rovina dell'ordine sociale. Folli! Troppo tardi si accorgeranno che con tutti i loro sforzi non avranno ottenuto l'effetto desiderato, anzi non avranno fatto nitro che scavarsi la propria fossa. azione giovanile Nelle vario regioni d'Italia si ebbe nelle settimane scorse una mirabile fiori-tnra di convegni.giovanili, tutti animati da), pio schietto entusiasmo, dalla più profonda persuasione della nobiltà dei nostri santi ideali, della giustizia della nostra eausa. Riassumiamo brevemente 1' importante rassegna, che la tirannia dello «pazio non ci consante d'illustrare come «arebb» necessario. A MANTOVA 700 giovani pieni di fede viva e di volontà ferma di lavorare per il trionfo della nostra causa si sono radunati sfidando l'ira degli avversari. Lo stesso giorno si raccolsero anche i giovani cattolici di REGGIO EMILIA per discutere i temi più vitali della v«-str.i organizzai one : buona stampa, preparazione alla vita pubblica, formazione religiosa ecc. Fu presente anche if'Oom. P. Peri■ oli. Più importante ancora fu il Congresse diocesano di Pologna. Più di 1000 gio->ani della vasta diocesi, fortemente infestata dal socialismo, stretti attorno alle loro numerose bandiere si radunarono uel teatro dei Salesiani. Parlarono i più celebri propagandisti della diocesi entn-siasmando 1 giovani e spronandoli ad «n'aziono nempre più intonsa. Il 2fi ottobre a FORLIMPOPOLI si tenne un < 'onvegno diooesano per fon dare W federazione diocesana delle varie società giovanili cattoliche. Al sopraggiungere dell' autunno si chiuse la stagione dei convegni, tanto più che le forze giovanili dovevano concorrere a una nuova battaglia, cioè alla letta elettorale, che mentre usciamo ai decide per tutta l'Italia. Il partito po polare scende in lotta per la salvezza della patria e dell' ordine. Riuscirà vincitore? Celo auguriamo di cuore intanto non potendo far altro inalziamo le nostre preghiere al cielo per la vittoria del bsne. Anche nelle nostre regioni non si doline. Domenica 9 novembre a ISOLA ci fu una beila festa famigliare prò vessillo sociale, alla quale partecipò la nostra banda con alcuni nostri giovani. Sempre avanti, o giovani, rinforzati colla preghiera noi soli potremo ridonare-alla società quella pace che invano cerca fra i diletti del senso, noi soli potremo, salvarla ila certa rovine. ^SS C ROMAC A Da fatto gravissimo venne ad occupare l'atti vi t-à dei cattolici capodistrianì in quesù giorni. Il Commissarfo civile Ciuffelli con nn decreto volle mutare iédisposir.ioru t'inora vigenti per l'inaagrtameiito religioso nella scuole. Contro tale decreto insarto insorsero come un sol uomo tutte le direzioni, inviarono singolarmente dèlie vibrate proteste chiedendo la re "oca di tale disposizione. Domenica poi un mezzo migliaio di persone si pigiò nella Rotonda troppo piccola per contenere tutti quelli che volevano entrare. Dopo una dotta conferenza di un Padre Passiouista sui problemi dell'ora presente fu sviscérato il problema scolastico. Parlarono Mons. Mecchia, Don Sirotich e a nome dei giovani cattolici il nostro presidente A. Minca. Fra scroscianti applausi D. Sirotich propose nn forte ordine del giorno al presidente dei Mi nistri. Una copia ne fa presentata da una deputazione al Commissarialo civile dove fieramente si rinnovò la protesta. L'agitazione però continua. Le S. Missioni terminarono domenica 9 corr. colla Comunione generale. Specialmente alla sera si ebbe sempre un buon concorso. I nostri giovani rispondendo al nostro appello accorsero numerosi ad ascoltare la parola divina. Facciamo voti che da essa maturino frutti copiosi in ogni ramo dell'azione cattolicp. La Giov. Catf. (tal. per i caduti. La S. della G. C. I. s'è fatta promotrice di un Comitato internazionale polla erezione in Roma di un Tempio in memoria e suffragio di tutti i caduti in guerra. Nel nobile appello che rivolge a tutti, romani, italiani, stranieri,e che con grande dispiacere per tirannia di spazio non possiamo pubblicare, non fa distinzione alcuna fra i caduti e sotto la paternità di Dio Creatore e di Cristo Redentore di tutti gli tirtmi"! virole riconosciuti e abbracciati fi attilli in Cristo anche coloro che ieri, purtroppo, chiamammo nemici. Per il giorno 2 novembre indisse una funzione espiatoria per le anime dei ca- duti. a cui vuole concatenate le altre opere espiatorie, che s'impernieraano nell'erezione del Tempio votivo. Raccomandiamo caldamente a tutti 1 buoni quest'opera santa, concorriamo con offerte a che venga presto condotti a termine e ci sentiremo confortati di aver fatto qualche cosa per quei nostri cari che forse lontano da noi in terra straniera riposano il sonno eterno. Avviso Sacro. DOMENICA 23 m. c. nella Chiesa dei P.P. Cappuccini si solennizza la festa di S. EMSA.BE ITA Regina d'Ungheria e Patrona del Terzo Ordine Francescano. Alla mattina, ore 7. S. Messa con Comunione generalo. Alla sera, ore 25: S. Rosario, Panegirico, Benedizione col Venerabile e Preci all'altare dalla Santa. LUNEDI 24 alle ore 6.^0 Messa solenne eoa esequie per i confratelli defunti della Congregazione. I P.P. Cappuccini. PER LA „VITA GIOVANILE". La Pres. Gen. della G. C. /., Roma L. 100.— N. N., Pavento „ 20.— lì. e G. Petronio, Pirano „ 5. — Da „quei d» la partia" „ ti.75 Giocando al domino ,, " 15 Italo Covrich, Vcrteneglio „ 2.— Protestando contro il settario attentato dèi massone Ciuf felli all'insegnamento religioso nelle scuole: da, G. Bau 1, G. Mitier 2. E. Fonda i, U. Supliaa 2, D. B. Vascotto (, O. F. Fornasaro I, .1. Minca 3, G. Dacci 1, C. Luglio 6, N. N. 4 60 M. Basilico 1, Comp. Canova!-za 2 „ 31 .ti') La Conyrjgatione del Terz'Ordine France». di * Anna in occasione della festa della Patrona 8. Elisabetta d'Ungheria, modello delle giovani, delle spose e delle wslri cri stiane, con l'augurio che Ut „Vita Giovanile" nelle nostre terre viva, fiorisca, cresca in Cristo Gesù ed insegni ad amare S. Francesco, il Serafico in ardore „ 20.—