INNO YI. Capodistria, 1." ottobre 1872. N. 19. LA PROVINCIA GIlllil'HE OECLl INTERESSI «Itili, S COS. OH Itti, UilIUmTIII DELL' ISTRIA, ED ORGANO UFFICIALE PER GLI ATTI BELLA SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA- 5sct' if ! ed il 16 d'ogni mese- iSSOCT\ZfO\B par un anno f.ni o; semestre e quadrile in proporzione. — Gfi abbonamenti si ricevono presso Redazione. ITI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. Dagli Atti e memorie dell'i, r. Società Agra-u di Gorizia Fasicolo 12, 13 a. c. la Scuola superiore di agronomia «ti Vienna. 1 Assicurato colla legge 3 aprile l'872 il coprimenfco le spese per la « Scuola superiore di Vienna n dai di dello Stato, Sua Maestà ì. t. apostolica si è gramissimamente degnata di approvarne con Sovrana Riduzione del 6 luglio a. e. lo statuto, | Incombe quindi al Governo Imperiale ed in ispe-Jilità al' Ministero d'agricoltura di dare vita a questa Istituzione, e si può ritenere, con sicurezza che la me-tsima verrà attivata nel corso del prossimo autunno, lei mentre il ministero d'agricoltura pubblica la legge jlo statuto, raccomandandoli all'attenzione di chi vi è Jteressato, ritiene esso opportuno di esporre le massaie che guidarono e guideranno anche nell'avvenire il loverno in quest'importantissimo argomento. La scuola Superiore di agronomia deve essere una 1destra della scienza e conservare questo sito carattere. Questo è in poche parole il programma che si tro-;i sviluppato nello statuto ; esso difinisce altresì la pozione occupata nella lotta più che decenne che fu sostituta per l'attivazione dell'Istituto. Dal momento in cui i possenti dettami del Liebig fossero i cardini dell' insegnamento agrario teorico -prato finora impartito nelle Accademie, e che l'idea di i ordinamento puramente scientifico dei maggiori stupì agronomici si acquistò un credito sempre crescen-t—dacché le università e gl'istituti tecnici superiori ?ella Germania, della Svizzera, ed ultimamente anche «Ili della. Francia presero a coltivare discipline pria oscurate dalla scienza — si raffermò sempre più il convincimento. che il supremo grado d'istruzione agraria Articoli comanieati d'interesse generale si stampano gratuitamente ; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, a soldi 5 per linea. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato sol'di 15. — Pagamenti anticipati. può essere raggiunto unicamente mediante la dimostrazione scientifica delle discipline relative all'agronomia, e che giammai possa essere insegnata una, pratica scientifica nè possa uscire dalla scuola un. agronomo compiuto. Nel fondare la Scuola superiore di agronomia il governo si lasciò guidare da questo convincimento francamente e senza fare concessione alcuna alle opinioni divergenti. Questa massima urterà- le idee speciaìmente degli agricoltori per cui forse la frequentazione sarà minore da principio ;. la cospicua meta a cui si tende renderà eziandio non poco difiìcile il rinvenire le idonee forzo insegnanti: nulla potrà nondimeno-indurre ad arrostarsi a. mezna via, a lasciare un acce sso segreto alla pratica, a procu rare ad un semidotto empirismo una splendida insegna, ovvero a far servire un programma grandioso a scopi di mera ambizione. I*'isitut©; che si prefigge il compito di sviluppare al più. a. o gi n L'insegnamento agrario e forestale deve chic- '-r l'uditore regolare abbia ottenuto l'attestato & à per lo studio universitario coli'assolvere ;;ì stu- ii ginnasiali o quelli di una scuola reale superiore. L! istituto accorderà poi allo studente diritti accademici pari a quelli dell' università, quindi anche libertà di studio. Verrà per altro compilato un ragionato piano d'istruzione calcolato per un corso trienne in modo che sia vantaggiosamente impiegato il tempo dello studio. Certe discipline, specialmente di materiefondamen-tali verranno impartite all' Università ovvero all' Istituto tecnico superiore ciocché assicura di già la base scientifica pel successivo svilluppo delle materie speciali agricole e forestali le quali verrannno trattate nella. Scuola superiore d'agronomia. L'organizzazione della scuola corrisponde alle massime ova esposte.- La divisione della Scuola in due sezioni, l'agronomica e la forestale, nonché le attribuzioni dei decani eletti dalle medesime, quelle del collegio dei profee- sori, e quelle del rettore corrispondono al carattere della Scuola. Le ricche collezioni scientifiche della capitale, ed i mezzi d'insegnamento speciali dell' Istituto staranno a disposizione dei professori e degli studenti. Gli stabilimenti sperimentali, ora rappresentati dall' i. r. Stazione sperimentale chimico-agraria di Yienna e dalla Stazione chimico-fisiologica di enologia e pomicoltura di Klostei neuburg verranno riordinati, aumentati e posti in connessione vivificante colla Scuola superiore di agronomia. Gli abbondanti mezzi di comunicazione permettono di visitare stabili ottimamente amministrati, e di trovarvi tutti i desiderabili oggetti di dimostrazione. Per i motivi sopra esposti non verrà all'incontro munito l'Istituto di un proprio podere. Sfavorevoli sono generalmente le sperienze fatte ovunque coi predii d'istruzione; cotali ammiuistrazio.ii giovano poco o niente all'insegnamento teorico, ed in quanto alla pratica è ormai riconosciuto che le scuole in generale e specialmente le scuole superiori non sono in istafco di formare pratici, bensì di preparare gli allievi alla pratica, la quale può essere acquistata unicamente mediante l'effettivo esercizio e portata alla massima perfezione nel più breve tempo possibile soltanto allorquando questa esperienza pratica viene afferrata da una mente dotata di buoni principii scientifici. Queste considerazioni e la voce dei più valenti scienziati che condannano quel connubio della pratica cogli studii superiori giustificheranno la mancanza di un podere d'istruzione. Sia ancor fatto un cenno degli esami rigorosi ai quali vengono ammessi soltanto uditori regolari. Siccome il diploma di un istituto superiore dello Stato involve l'idea che il Governo attesta la piena attitudine dell'esaminato al suo offizio, pur prescindendo da una immediata perfettissima applicazione pratica, cosi dovrassi constatare nell'esame rigoroso se il candidato sappia applicare le sue cognizioni in casi pratici, ciocché per altro sarebbe quasi impossibile senza un preventivo esercizio pratico. Spetta al candidato il procurarselo prima, durante o dopo il corso di studii. Per ora verrà attivata soltanto la sezione agronomica, e la fusione coli'Accademia forestale di Maria-brunn, qual sezione forestale, verrà presa di mira sol-tante in seguito. La sezione agronomica verrà in vece attivata nel venturo ottobre colla maggior parte delle discipline stabilite dallo statuto, in modo che anche gli uditori straordinarii, i quali volessero assistere soltanto a singole prelezioni, troveranno una ricca scelta di materie. Il Governo si occupa in frattanto col provvedere le forze insegnanti tra le migliori capacità dell'interno e dell' estero, ed è già riuscito ad assicurarsi ingegni di cospicua fama. Il piano d'istruzione che verrà pubblicato in breve conterrà le relative indicazioni. Il Governo può fare stato sull'acquisto di valenti capacità speciali, tanto più che esse sono chiamate non soltanto all'insegnamento ma eziandio ad ulteriori indagini scientifiche per le quali la Capitale offre ogni de- siderabile sussidio intellettuale e materiale e la prosp^f ti va dei successi i più felici. Nel mentre il Ministero dell'agricoltura porta a pj gnizione degli agricoltori il programma dell'Istituto, « lusinga esso di trovare in loro un valido appoggio, e spi rè specialmente che le Società agrarie contribuirann a propagare ed a sostenere le massime sulle quali si ha sa questa istituzione. In particelarità sapranno riconoscere i possessoi! di latifondi il pregio di questo per loro tanto impoi' tante stabilimento e vorranno eziandio averlo in part' colare considerazione. Non è a dubitarsi che anzi tutto verrà dai rat desimi il maggior numero di uditori; ma si può altri" sì ritenere che vi concorreranno pure aspiranti a posi di amministratori e cultori delle scienze agrarie, noi chè aspiranti ad impieghi dello Stato desiderosi di pri fezionarsi nelle discipline agricole tanto importanti pe l'Austria. Il Governo non schiva alcun sagrifizio, acciò 1 Scuola superiore d'agronomia riesca quel modello c perfezione che da tanto tempo è chiesto sì energica mente dalle più eminenti autorità scientifiche ed agri cole ; ei spera di trovare appoggio efficace in tutti co loro che vi hanno interesse, poiché grandissimo giova mento ne deriverà al prosperamento della istituzione Statuto della Scuola superiore d'agronomia di YiemÌ sanzionato con Decisione Sovrana del 6 giugno 187ic Scopo deff foértrrto. §. 1. La scuola superiore d' agronomia di Yionna alla di cui fondazione e manutenzione provvede lo Sta to in seguito alla legge 3 aprile 1872, ha il compiti d'impartire la più perfetta istruzione scientifica nell'a gronomia e nella scienza forestale. Essa offre quindi in ispecialità l'occasione di acqui stare le cognizioni necessarie per l'amministrazione <3 latifondi e foraste e pel magistero nell'agronomia nella scienza forestale; essa porge i mezzi d'istituir le relative indagini scientifiche; essa procura eziandi agli studenti politici e legali il modo di munirsi di co gnizioni agronomiche utilizzabili nel loro futuro offizio §. 2. La scuola si divide in due sezioni, una agro nomica e l'altra forestale; ambedue stanno sotto un comune direzione. Materie d'insegnamento. §. 3. L'insegnamento comprende materie fondameli tali, materie principali e materie ausiliari sviluppate ripartite in modo che il corso completo di ciascuna s< zione duri tre anni. •— La definizione, la riunione e 1 divisione delle materie d'insegnamento si regolerà sem prò secondo Io stato e le esigenze della scienza; 1 quantità ed estensione delle medesimo rilevasi dal si guente prospetto: A. Per la sezione agronomica. /. Materie fondamentali. 1. Mineralogia, 2. Geologia, 3. Geognolia, 4. CI elogia, 5. Botanica generale, Fisiologia botanica, 7. logia generale, 8. Fisiologia animale, 9. Fisica getta, 10- Chimica generale, li. Meccanica e Mecca-ia. IJ. Materie principali. 12. Agronomia propedeutica e metodica, 13. Chi-n agricola, 14. Coltivazione delle piante, li* Alle-ìento degli animali, 16. Azienda rurale ed organiz-one dell' amministrazione, 17. Custodia dei fondi tec-, e legale, 18. Enaiclopedia forestale, 19. Coltivazio-lei boschi, 20. Sistemazione dell'azienda forestale, Ingegneria agricola, 22. Tecnologia chimicha, 24. nomia nazionale. JIL Materie ausiliari. 25. Veterinaria, 26. Costruzioni rurali, 27. Tenitu-di libri, 28. Uffizio dell'amministrazione e Ragione-, 29. Storia e Statistica agraria 30. Pomologia. B. Per la sezione forestale. I. Materie fondamentali. 1. Matematica, 2. Agrimensura, 3. Disegno topo-ifico, 4. Mineralogia, 5. Geologia, 6. Geognosia, 7. imatologia, 8. Botanica generale, 9. Fisiologia botani-, 10. Zoologia generale. 11. Fisica generale, 12. Chi-ica generale, 13, Meccanica e Meccanurgia. II Materie principali. ! 14. Scienza forestale propedeutica e metodica, 15. jimica forestale, 16. Coltivazione dei boschi, 17. Uti-aazione dei boschi, 18. Sfereometria forestale, 19. Stili del prodotto e del valore dei boschi, 20 Organiz- Ìione dell'azienda forestale, 21. Custodia dei boschi nica e legale, 22. Enciclopedia agricola, 13. Inge-;ria forestale, 24. Tecnologia meccanica, 26. Tccno-ia chimica, 26. Economia nazionale. III. Materie ausiliari. 27. Arte venatoria, 28. Architettura, 29. Tenitura libri, 30. Uffizio dell' arami (trazione e Ragioneria, 31. kiria e statistica agraria, 32. Pomologia Le prelezioni saranno accompagnate da lavori nel aboratario della Scuola e nella Stazione forestale, da imostrazioni nella stessa Stazione forestale, nonché da "scursioni. §. 4. Il numero delle catedre viene stabibilito il Ministero con riguardo allo scopo dell' Istituto (§. ) e ad indagini scientifiche indipendenti; essi si limi-ranno per altro alle materie principali ed a quelle ma-" de fondamentali ed ausiliari che nell'Università e nell' °fituto tecnico superiore di Vienna non sono rapprendete in modo corrispondente allo scopo. 1 Gli uditori che frequenteranno prelezioni di altre " aterie fondamentali od ausiliari presso gli or citati I-a stati soggiacciono sotto questo rapporto alle norme ivi 3"rienti e godono anche i relativi diritti. Il programma diverrà pubblicato prima dell'apertura del corso stabilirà un regolamento più dettegliato. §. 5. Neil' Istituto della scuola di agronomia vige li-j.betà d'insegnamento e di studio.. Il collegio dei professori di ciascuna sezione compitar à per altro un piano d'istruzione calcolato per un corso triennale, da raccomandarsi agli studenti senza che il medesimo sia obbligatorio. Uditori e loro accettazione. §. 6. L'ammissione degli uditori ha luogo al principio di ogni semestre mediante una commissione del collegio di sezione preseduta dal decano. IJel corso del semestre non si accettano uditori. §. 7 Gli studenti di questa Scuola sono uditori ordinari ovvero straordinari. §. 8. Chi vuol essere ammesso come uditore ordinario dove produrre un certificato di maturità, riconosciuto valido dallo Stato, d'un ginnasio superiore o di una scuola reale superiore Uditori ordinari di altro Istituto d'egual rango ottengono il passaggio mediante un certificato di dira-missione. II Ministero stabilisce di volta in volta quali Istituti sieno da considerarsi di rango eguale. §. 9. Chi non possiede le qualifiche di uditore ordinario può essere accettato come uditore straordinario se ha raggiunta l'età di 28 anni. §. 10. Gli uditori straordinari non possono aspirare all'esenzione della tassa d'istruzione nò al conferimento di uno stipendio dello Stato. 11. Uomini adulti possono essere messi come o-spiti a singole prelezioni e dimostrazioni dal relativo professore o docente previo avviso al decano. §. 12. Tutti gli uditori soggiacciono al regolamento disciplinare della scuola superiore d'agronomia e pelle prelezioni frequentate presso altri Istituti alta norme ivi vigenti (§. 4.) §. 13. Tanto gli uditori ordinari quanto gli straordinari devono essere immatricol iti e pagano una tassa di matricola ed una tassa d'istruzione. §. 14. La tassa di matricola si paga all'atto dell'ammissione,e nuovamente alla riammissione quando gli studii ven< > iute rotti per un anno o più non si accorda esen: ne a! a tassa di matricola. §; 15. Gli n ditori ordinari pagano semestralmento ed antecipatam?nte una tassa d'istruzione per ta prelezioni da frequentarsi nella Scuola stessa. Gli uditori straordinari pagano la tassa d'istruzio-secondo le ore settimanali delta prelezioni per ta quali vengono inscritti, e si calcolano due ore di dimostrazioni o di esercizi pari ad un'ora di prelezione. La tassa d'istruzione per ta prelezioni da sentirsi in altri Istituti viene commisurata dietro le norme colà vigenti. §. 16. La misura delta tasse di matricola e d'istruzione viene stabilita dal Ministero in via di ordinanza. §. 17. In caso di comprovata mancanza di mezzi o di uu buon risultato negli studii, dimostrato con attestati di progresso, gli uditori possono essere esenti del tutto o per metà del pagamento della tassa d'istruzione. La decisione sull'esenzione spetta al collegio dei professori (§. 37.) 18. Per le prelezioni straordinarie dei professori da retribuirsi separatamente, per le prelezioni dei doventi privati e dei maestri non stipendiati dallo Stato, verranno assunte le inscrizioni dai relativi docenti. Esami ed attestati. §. 19. La frequentazione delle prelezioni e la condotta saranno confermate agli uditori ordinari in libretti d'insiuuazione, che veranno per tutto il tempo degli studii, ed agli uditori straordinari in fogli d'insinuazione da rilanciarsi per ogni anno scolastico. Gli uditori ordinari hanno il diritto di farsi esaminare nelle materie da loro sentite (esame di progresso) e di levare un attestato sul risultato. §. 20. Uopo avere assolto una o più materie presso la Scuola superiore di agronomia può 1' uditore regolare, quand'anche egli non avesse fatto alcun esame di progresso (§. 19), chiedare un attestato di dimissione contenente la conferma della frequentazione delle prelezioni^ la condotta e, qualora avesse sostenuti esami di progresso, anche il progresso. §. 21. Lo studente che ha frequentato le prelezioni di tutte le materie principali della sua sezione (§. o) come uditore ordinario può assoggettarsi all'esame di rigore, nel quale sarà esso da esaminarsi non soltanto nelle materie principali, ma anche nelle fondamentali e nelle più importanti materie ausiliari. Con questo esame dovrassi dimostrare l'abilitazione del candidato pel ministerio agricolo o pel forestale, per cui sarà da chiedersi in ispecialità anche l'applicazione pratica delle cognizioni acquistate. §. 22. Per l'esame di rigore va corrisposta una ta-sa da commisurarsi dal Ministero in via di ordinanza. Sul sostenuto esame di rigore verrà rilasciato un diploma. §. 23. Quando l'esame di rigore riesce sfavorevole è permesso di ripeterlo entro un termine da stabilirsi dal collegio dei professori. Per un terzo e recisamente ultimo esame occorre il permesso del Ministero previa proposta della commissione esaminatrice. §. 24. Il Ministero nomina una commissione per tenero gli esami di rigore. Corpo insegnante. §. 25. L'istruzione viene impartita nella Scuola superiore di agronomia da professori ordinari e straordinari, da docenti stipendiati e da docenti privati. In sussidio dei professori possono destinarsi aggiunti ed assistenti. §. 26. I professori ordinari e gli straordinari vengono nominati dall'Imperatore sopra proposta del Ministero, gli aggiunti dal Ministero sopra proposta del collegio di professori. §. 27, I docenti stipendiati vengono nominati dal Ministero; la nomina degli assistenti è fatta per due anni dal collegio dei professori che dovrà chiedere l'approvazione del Ministèro. Passati i due anni può il Ministero accordare la continuazione dell'impiego. §. 28. Docenti privati vengono ammessi per tutte quelle materie che possono contribuire agli scopi del-' l'Istituto. Le condizioni per l'abitazione a docenti privati ver-; ranno stabilite in via di ordinanza. §. 29. I professori ordinari, il di eui numero vie-; ne. determinato con riguardo alle materie principali, so-, no equiparati relativamente al rango ed alle condizioni di servizio ai professori dell'Istituto politecnico di Vienna, stanno nella sesta classe di dieta e percepiscono qual primo emolumento sistemizzato fi. 2500._V. A. con un indennizzo d'alloggio di fi. 400. — L' emolu-, mento sistemizzato di ciascun professore ordinario viene aumentato di fi. 200. — V. A. dopo ogni quinquennio sostenuto in qualità di professore ordinario presso la Scuola superiore di agronomia ovvero presso altro Istituto di pari rango mantenuto dallo Stato, é ciò fine inclusivo il 25.mo anno di servizio. Il diritto a questo aumento quinquennale si acquista pure col servizio prestato come professore ordinario presso un Istituto di pari rango mantenuto dallo Stato quando per dichiarazione di chi mantiene tale Istituto vi è accordata piena reciprocità relativamente ai professori di Istituti dello Stato. Il tempo di servizio che non corrisponde a questo condizioni viene preso in considerazione soltanto allorquando fu riconosciuto espressamente che esso sia da calcolarsi nell' avanzamento. §. 30. I professori straordinari stanno nelle settima classe di dieta e vengono nominati senza stipendio oppure con un emulumeuto da fissarsi di caso in caso. I professori straordinari nominati con emulumen-to percepiscono un indennizzo d'alloggio di fi. 300. — §. 31. Pel pensionamento del personale insegnante della Scuola superiore di agronomia vale la legge 9 a-prile 1870. §. 32. Eccezionalmente possono venire accordati a singoli professori stipendi maggiori dei sistemizzati ed altri benefizii. §. 33. Gli aggiunti stanno nella nona classe di dieta e percepiscono un emulumento di fi. 1200. — più fi. 200. — d'indennizzo d'alloggio. §. 34. Gli assistenti hanno un emulumento di fio. 600. —, e fio. 100 d'indennizzo d'alloggi. §. 35. L'onorario dei docenti stipendiati viene sta-LiUto dal Ministero di caso in caso. §. 36. La Scuola superiore di agronomia dipendi dal Ministero dell' agricoltura il quale a tenor della lej-ge 3 aprile 1872 procederà di concerto col Ministeo dell' istruzione in tutte le misure più importanti relaL ve a questo Istituto. §. 37. La direzione di ogni sezione spetta al rei? tifò collegio di professori (Collegio di sezione.) Ogni collegio di sezione è preseduto da un decao che esso elegge dal proprio seno. Il decano percepisa un assegnamento di funzione di fio. 300. — §. 38. La direzione dell'intiera Scuola d'agrononia è affidata al collegio generale dei professori con alla testa il rettore. Fino a tanto che sussiste la sola sezj'no f agronomia non viene attivato il decanato ed il col-egio di sezione e vi subentra la direzione del collegio li professori e del rettore. §. 39. Il rettore viene eletto dal collegio generale lei professori per la durata di nn anno tra i professo-i ordinari dell'Istituto, e ciò, quando saranno attivate imbedue le sezioni, alternativamente da una e dall'altra sezione. La conferma dell'elezione è. riservata al Ministero.. 11 rettore percepisce un assegnamento di funzione li fi. G0(X —. Egli viene sostituito nel suo officio in caso d'impedimento dal suo predecessore. §. 40. Il collegio di sezione è composto dei professori ordinari e degli straordinari della relativa sezione e di un delegato che gli altri docenti eleggono dal proprio seno. — il collegio generale di professori è formato dai due collegi di sezione. 41. Ogni collegio di sezione è responsabile del buon andamento della relativa sezione tanto dal punto di vista scientifico quanto riguardo alla disciplina. Eguale responsabilità incombe al collegio generale relativamente all'intiera Scuola. 11 Ministero emanerà una speciale istruzione di servizio che regolerà i diritti ed i doveri del rettore, del collegio generale dei professori e dei collegi di sezione. Personale di cancelleria e di servizio. §. 42. Il personale di cancelleria e di servizio viei ne nominato dal Ministero secondo il bisogno. ( Continua ). Sulla ferrata di Laak in relazione all'interesse istriano. ] (Continuazione e fine, vedi n. 18.)' Dopo quanto abbiamo esposto riteniamo che j l'Istria non potrebbe esitare un solo istante nella I scelta fra le due linee, se questa scelta dipendesse da lei. Ma pur troppo le difficoltà che incontra là li- 1 nea da noi preferita nella sua tratta inferiore verso Trieste, sono maggiori di quelle della linea superiore che si dipartirebbe da Divaccia, e la spesa assai più rilevante ; ragioni queste clie induoo-no il Governo, il quale non dà altra importanza alla linea dell'Istria che quella della comunicazione di Pola coli' interno della Monarchia, a preferire la linea superiore. E qui appunto ci viene incontro la ferrata di Laak, la quale sullo sviluppo necessario onde rag-giungiere l'altipiano del Carso si estende Bell'Istria fino a Prebeneg sopra Caresana, e con ciò essa: ci offrirebbe belli e pronti la stazione al mare-sotto Sorvola ed il tratto di strada Servola- Pro-beneg. che riuscirebbero comuni colla- linea infe-: riore dell'Istria, mentre il tratto di seguita della linea di Laak, da Prebeneg a Divaccia sostituirebbe I contemporaneamente l'altra diramazione strategica clic dovrebbe unir Pola all'interno della Monarchia, e che secondo il progetto della linea inferiore dovrebbe dipartirsi dalla prossimità di Xaxid.fino a Divaccia. Con ciò la rete ferroviaria Istriana che per combinare le esigenze strategiche del Governo coi bisogni del paese dovrebbe costituirsi della linea principale Pola-Trieste e della diramazione strategica Xaxid-Divaccia, sarebbe completata colla costruzione del solo tratto Prebeneg- Pola. I vantaggi che da questa combinazione ridonderebbero all' Istria furono svolti nei precedenti articoli, quelli che ne risentirebbe il Governo dal lato finanziaria, limitando le spese di costruzione al solo tratto Prebeneg-Pola, sono troppo palmari perchè sia bisogno di estendersi qui soverchiamente onde farli emergere, tanto più inquantoche essi furono bastantemente dimostrati nei varii articoli che eb-bimo occasione di leggere nei fogli Triestini. Giunti a questo punto non ci rimane che raccomandare ai nostri rappresentanti, ora che si avvicina l'epoca dell'apertura della nostra Dieta, di studiare bene la questione e muovere tutti quei passi che la loro saggezza ed il lóro patriotisma . sapranno- suggerire onde scongiurare il pericolo che ci minaccia di vederci colla costruzione della linea ferroviaria superiore delusi nei nostri più caldi voti e nelle più legittime nostre speranze, che sono la comunicazione dell' Istria con Trieste mediante una linea che percorrendo paesi fertili suscettibili a divenire produttivi, possa aprire la via alla verace e permanente risorsa del nostro paese.- Siccome chi vuole lo scopo deve logicamente volere anche i mezzi, e siccome la linea di Laak ci offre il vero mezzo per raggiungere il nostro : scopo, ne viene di conseguenza che l'Istria oggi non può far- voti per altra linea che per quella di Laak.. Ma. qui. sentiamo già alcuno, che sarà probabilmente snello bene informato del come procedano le.- case stelle alte sfere, il quale vuol vedere l'impossibilità che la linea di Laak possa venire sancita dal Governo nel modo come fu studiata dal rispettivo consorzio e sente i suoi dubbii convalidati da tutti quelli che lessero su alcuni giornali avere il Governo restituito al consorzio della linea Trieste - LaaJc - Launsdorf il progetto presentato, perchè vi pratichi dei notevoli miglioramenti; — noi risponderemo in primo luogo che il consorzio triestino della linea di Laak era già preparato a dover imprendere delle modificazioni al suo progetto ancora prima di presentarlo, e sapeva già allora, cioè subito dopo presa notizia del • rapporto delucidativo che il Governo fece al Rei-chsrath (un brano del quale, e precisamente quello che si riferisce- alla strada istriana, fu anche da noi riportato nei precedenti articoli) che esso Governo non metteva la minima importanza nella combinazione studiata dal consorzio di poter cioè usufruire il primo tronco della ferrata di Laak anche per la linea istriana, considerando però sempre il Governo il solo tratto Trieste -Prebeng ed omettendo da prendere in riflesso il tronco superiore Prebeneg - Divazza che, come fu da noi e-sposto, doveva riuscire anche promiscuo colla linea istriana sostituendo esso la diramazione strategica Xaxid Divazza. Ma il Consorzio fidava sempre : in primo luogo che se il Governo considererà anche i vantaggi che gli deriverebbero dalla promiscuità del secondo tratto, Gambiera d'opinione; ed in secondo luogo poi si lagnava che le cose dovessero procedere regolarmente, cioè come procedono per gli altri consorzi ai quali viene concessa la commissione di revisione prima dell'esame del progetto al tavolo, nel quale incontro succede lo scambio delle idee fra le vedute del Governo e quelle dei rispettivi consorzi e la modificazione dei progetti analogamente alle esigenze dell'una e dell'altra parte; nel quale incontro il consorzio di Laak si riservava appunto di presentare tutte le alternative possibili al suo progetto per combinare il tutto alla meglio possibile. Ma quantunque non siano ancora note le modificazioni che il Governo intende sieno praticate a quel progetto è facile però immaginarle riflettendo cne al Governo, il quale in oggi spende una somma tanto rilevante per Costruire il nuovo porto di Trieste presso la attuale stazione della Meridionale, coli' idea di togliere il porto franco e di formare nel nuovo porto il suo Entre-Pod, non può convenire ne accogliere l'idea di formare un altro porto con una stazione del tutto staccata da quella della Meridionale nella baja di Servola, e quindi non può dichiararsi neppure d'accordo collo sviluppo della linea progettata dal consorzio fino a Prebeneg essendo questo dipendente dalla progettata stazione sotto Servola. E qui noi pure troviamo lo scoglio, sul quale s'infrangeranno forse molte delle nostre speranze concepite per la ferrata istriana; ma se per queste diferenti vedute fra il Consorzio dela Laak ed il Governo avesse da tramontare affatto il progetto della linea di Laak, o se il Consorzio della Laak, che agisce nel solo interesse di Trieste troverà pure di transigere sulla posizione della stazione di Servola e sul conseguente sviluppo verso F Istria, onde venire incontro alle idee del Governo e con ciò ottenere almeno la realizzazione di questa linea indipendente dalla Meridionale, scegliendo così il minore fra i due mali, convien che noi istriani riflettiamo che i nostri interessi sono talmente collegati a quelli di Trieste che il di lei bene ridonda pure in nostro vantaggio. E_ se la linea Laak modificata come forse intende il Governo, non potrà apportare pella nostra ferrata tutti i vantaggi da noi qui sopra e-nunciati, non bisogna perdere di mira che in qualunque altra posizione si vorrà collocare la sua stazione a Trieste, essa potrà divenire sempre comune con quella della linea istriana e che sicco- me pello sviluppo necessario alla linea di La.ik onde raggiungere l'altipiano del Carso il primo tratto di questa linea dovrà sempre protrarsi nel territorio istriano (forse fino a Bolliunz) questo tutto diverrebbe perciò sempre comune colla nostra strada e cadrebbe sempre a difalco della spesa necessaria per congiungersi con Trieste. Questi due vantaggi che ci offrirebbe nella peggiore ipotesi, la linea di Laak sono per se stessi di tanto rilievo per la linea istriana che bastano certamente a convincere che dalla linea di Laak l'Istria avantaggerà sempre. Esponendo queste cose noi crediamo avere adempiuto ad un dovere nell'interesse del nostro paese e ci lusinghiamo che molti condivideranno la nostra opinione; tocca ora ai nostri rappresentanti di fare il resto, se sono d'accordo ehe per il bene dell' Istria sia necessaria la linea inferiore che ci congiunga a Trieste e che per facilitare l'effettuamento di questa si presti la linea di Laak a preferenza di qualsiasi altra. Cormpoisiìeaze. Dall'Istria 19 settembre. Un articolo iteli' Istria, inserito nel N.° 259 del Cittadino, s'occupa della scuola magistrale che secondo lui per lo scivolare di taluno ripetutamente sotto il Semmerinrj, verrebbe traslocata da Itovigno a Capodistria, il quale vagheggiato trasloco non potrà essere però che un breve ed infruttuoso esperimento, do cui il ministero dovrà recedere. Ben lontani da quel gretto municipalismo che, costringendo la carità del natio loco al paese-eli'è patria per nascita o per interessi materiali, vorrebbe abortite piuttosto le utili istituzioni che collocate fuori del suo caro nido, crediamo di far cosa grata a tutti gl'Istriani nel rettificare le idee dell'articolista, il quale se non può influ're sulla decisione del Ministero, potrebbe per avventura disseminare il malumore e la discordia fra le città della nostra provincia. Noteremo in primo luogo non trattasi qui di un Trasloco. L'impossibilità che la scuola magistrale re-sli a llovigno, dove le manca la base di un Istituto da cui alimentarsi, e quindi la possibilità di avere ed allievi e mezzi d'istruzione, fu riconosciuta e pronunciata del Ministero fino dallo scorso gennaro. Xon si trattava dunque di privare la città dì Rovigno d' un Istituto, ma d'impedire che la provincia ne rimanesse priva e gl'Istriani venissero rimessi a studiare nel Preparando di Trieste od in quello di Gorizia. Che se taluno scivolò ripetutamente sotto il Sem-meriny onde ottenere la conservazione all'Istria d'una scuola magistrale, non deve sapergliene grado o-gni Istriano, il quale abbia a cuore la istruzione popolare, il progresso intellettuale e morale della provincia? Eppure l'articolista ritiene, che una scuola magistrale speciale per V Istria sarà sempre una costosa incongruenza e nulla più e per mettere in chiaro il Ino asserto rìdine il nodo dall i questione ad un semplicissimo calcolo aritmetico. Ecc.) la sua argomentazione. „ Gli studenti delle tre città (nelle q tali sono-.. vi delle scuole medie) Pisino, Pirano e Capedini, stria vanno divisi in due grandi categorie: una di ".. studenti poveri che non ponno uscire dal loro pae-l se nativo, e una di stu lenti agiati, poi «inali rie-.. sce indifferente il soggiornare in un luogo piutto--.. sto che in un altro. 11 nuovo contingente, che o-.. gnuna delle tre nominate città potrebbe dare alla „ scuola magistrale fornita di stipendi!*, qualora que-„ sta in una di esse venisse trasferita, si reclutereb-„ be adunque dalla prima categoria, giacche nell'al-„ tra non si trovano giovani di tanta abnegazione, i quali rinuncino a brillante e comodo avvenire „ per sacrificare tutta la vita nel penoso disciplina-mento di garruli e dispettosi fanciulli. Dunque a quanti si riducono questi poveri studenti costretti a troncare il corso ginnasiale? E di questi, quanti ,, si sentiranno propriamente chiamati all'arduo magi-„ stero? Non temiamo di esagerare nello stabilire per „ qualunque città istriana la inedia attuale di itovi-., gno, che pure è la più popolata città dell'Ist ria, „ ia media cioè di cinque allievi. Non è mestieri di molto acume per vedere a primo entro la fallacia di questo calcolo aritmetico ; Anzi tutto è un argomento che giusta l'assioma logico: argumentum, quod nimis probut, nihil probat, non prova niente perchè proverebbe troppo; proverebbe cioè che in Istria nessuno fra gli agiati si dedicherà mai al magistero delle scuole popolari e che anche dei poveri, dovunque mai si collochi il preparando, non più che cinque vorranno dedicarvisi: sicché, volendo avere dei maestri popolari, converrà reputarli a Trieste ed a Gorizia per la parte italiana, e per la slava chiamare degli sloveni onde insegnare l'illirico ai villici della provincia.— Speriamo che l'articolista non sia mica un Istriano Ma il calcolo aritmetico è sbagliato anche per un'altra ragione. 1 più fra gli scolari delle scuole medie non sono nè tanto agiati che riesca loro indifferente il soggiornare in un luogo piuttosto eh.', in un altro nè tanto poveri da non poter uscire dal loro paese natio; c'è una terza categoria a cui appartengono le mol'e famiglie che con sacritizii piti, o meno sensibili mantengono alle scuole medie i loro figliuoli e fra questi, che sono almeno l'ottanta per cento dei frequentanti, potrebbero per avventura trovarsi i futuri maestri delle scuole popolari. Nè la condizione presente dei maestri è tale, da non invogliare i giovani a dedicarvisi, Gli aumentati stipendii, la sicurezza che da o-ra innanzi il pagamento dei medesimi seguirà puntualmente in rate mensili, il calcolo che ogni maestro poò fare sulla pensione, l'appoggio ch'egli trova presso le a lterità scolastiche, rendono la sua posizione ben diversa da quella di prima. S'aggiunga l'aspiro ad un posto nelle scuole cittadine, in quelle di pratica aggiunte alle magistrali, alla possibilità di venir impiegato come docente nelle magistrali stesse, sia nella provincia, sia fuori, e si vedrà che studenti di scule medie, i quali per appartenere a lamiglie meno agiate prevedono di non poter esser mantenuti alle Università, troveranno assai naturale il passare, finito il corso delle classi inferiori, nel- la scuola magistrale in cui, sorretti da stipendi?, a-vraunu in pochi anni l'educazione necessaria per «live i ire maestri popolari. Il sig. articolista parla della grande abnegazione che ci vuole per sacrificare tutta la vita nel penosi> discìplinamento di garruli e dispettosi fanciulli Abnegazione ce ne vuol molta per ogni stato, e chi si mette sulla via degl'impieghi senza ricordarsi che sa di sale lo pane altrui e pensa di assicurarsi un commodo avvenire col proporsi di evitare gl'incom-roodi che seco porterà la futura sua condizione, o non ha cervello, o non ha coscienza. Il disciplina-menlo dei fanciulli presenta senza dubbio della di-fieoltà, ma dipende in gran parte del maestro il renderselo facile. Se trattando i fanciulli con seria benevolenza sa cattivarsi i loro cuoricini, se conosce l'arte di rendere interessante e piacevole l'insegnamento, se col destare la emulazione sa spingerli a gareggiare di attenzione e di ddigenza; il discipli-namento succederà spontaneo e presto, e l'amore de' suoi piccoli allievi, il giornaliero progresso della scuola, la gratitudine dei genitori, la stima del pubblico, risarciranno il maestro della falica impiegata e dolce gli renderanno la vita della scuola. Ma ci vogliono dei bravi maestri ed a questo tende la scuola magistrale, che di pedagoghi senza pedagogia se ne potrebbero trovare a dozzine. Un antico proverbio dice: Pai meglio il poco, che il niente', il sig. Articolista la pensa diversamente o crede che all' Istria torni meglio il non avere U varie pubbliche istituzioni che lui, piuttosto che averle come sono, no i polendo esse prendere per la loro esilità un vantaggioso sviluppo. Confessiamo di non capirlo. Quali sono quest'esili pubbliche istituzioni? In che consiste.la loro esilità? Cesserebbero d'esser esili se la Dieta dell'Istria si fondesse con quella di Gorizia e di Trieste? o dovrebbero tutte quest'esizi pubbliche istituzioni trasportarsi, quale nell'una, quale nell'altra delle città che sono fuori del territorio dell'Istria? Pensiamo essere questa per lo appunto la idea del sig. Articolista: ed ecco trasferirsi a Trieste (assieme colla Dieta) il consiglio scolastico e la commissione per la commisurazione delle imposte che ha sede in Parenzo, trasferirsi colà il Tribunale Provinciale e la Camera di Commercio, che sono a Ko-vigno, trasferirsi, o piuttosto abolirsi i ginuasii di Capodistria e di Pisino, la scuola reale di Pirano, la nautica di Lussinpiceolo, e l'Istria sgravata dat— Vesilità di queste pubbliche istruzioni, essere beatissima nel contemplare il vantaggioso sviluppo ch'esse prendono a Trieste ed a Gorizia!!! — Ma in Provincia non la si pensa cosi: l'Istria vuole risorgere e risorgere per mezzo di pubbliche istituzioni; quindi la Dieta provoca dal Ministero, a loro incremento, annue dotazioni e per toglierle dal— l'esilità a cagione di eia non possono prendere un vantaggioso sviluppo, fa in modo che sieno collocale là, dove meglio potranno svilupparsi a vantaggio della provincia. L'esistenza di una scuola magistrale nell' Istria è un fatto compiuto: siamne riconoscenti al Ministero clic la decretò, al Consiglio scolastico da cui parti la proposta, agli assessori della Dieta provinciale che ne sostennero la necessità, ed un pochino anche a quel taluno che scivolò ripetutamente, cioè prima all'andata e poi al ritorno, sotto il Semmrivg onde ottenerla. La disgrazia dell'Istria non è la sua piccolezza nè la limitaziane dei mezzi di cui può disporre, ma la cronica malattia del Municipalismo, il (piale «„ podere, grazia^ onore e fama „ Teme di perder perdi'altri sormonti, „ Onde s' attrista sì, che il contraro ama. Esso va cessando nei luoghi dove là coltura s' è" più sviluppata, e dovrà cessare dappertutto pel progresso della civiltà che Io colpisce del ridicolo, quan-d'altro non fosse, per là inutHilà del continuare in una lolla in cui sempre reslò soccombente. F.. vr.'Albona 18 settèmbre.. Anche in Albona, iii questo ultimo lembo della italiana terra, ebbero luogo la decorsa settimana, le Municipali elezioni. Rièseiron queste, di piena soddisfazione-deli'intiero paese; ed invero una Rappresentanza più eletta-non poteva sortire, figurandovi in questa quanto di meglio poteva dar®- una piccola, città di Provincia non solo, ma esistendovi nella stessa tali elementi d'accontentare appieno ogni ceto di persone. Non faccia, le meraviglie adunque il lettore se gli dirò che fra gli eletti Rappresentanti, vi sono■ un ex artiere ora sensale di merci, ed altro artigiano che tutto-giorno esercita onestamente il mestiere del calzolajo. Non crediate già, che per esser artigiani non abbiano il loro buon senso, non sappiano ragionare ammodo, e non possan darvi una savia opinione al paro di qualch' altro che se la pretende a coltura! Certo elio sì. L'artiere qui da noi è dotato per natura.d'una tal quale svegliatezza di mente, che, forse, sì comunemente voi non scorgete altrove. Senza voler darci un merito quindi, e senza voler eziandio pretenderla a maestri, ci pare ben fatto che a Rappresentanti Comunali vengano nominati purauco degli artieri, come quelli, elio formando un buon numero della popolazione hanno diritto di prendervi parte, e come quelli, quandoché laboriosi ed onesti, per esser di continuo in contratto con la classe operaia sono in grado di avvisare a ciò che le abbisogna. Nè ciò basta. Ma un altro vantaggio morale che a parer mio ne ridonda colla nomina di qualche artiere a Rappresentante Comunale si è quello dell'amor proprio soddisfatto della classe intiera degli artigiani, la quale sapendosi amata e stimata dal ceto civile, lo ama e lo stima alla sua volta, ed in tal guisa esistendovi armonia fra le due caste, si evitano i facili dissapori, o si provvede di comune accordo senza neppure accorgersi, al bene ed al prosperamento del proprio paese. In .proposito a elezioni Municipali però, tutto ro.se e fiori nemmanco qui vi era, che anzi il temporale sorgeva bastantemente minaccioso. E volete che ve la racconti in breve. I nostri contadini, o come dice quella cima del Ferrari, i nostri buoni villici,_ guidati da alcuni caporioni fanatici , altrettanto che ignoranti, i quali alla lor volta avevan ricevuto l'imbeccata da quella tal casta antiprogressista che in nero s'ammanta e che vorrebbe in questa povera Istria slavisarci anche l'anima se potesse, si eran fitti in capo di voler avere la supremazia nel Consiglio Municipale di Albona, e ciò per quel diritto che loro accorda una difettosa legge elettorale dopo l'aggregazione dei Comuni di campagna al capoluogo, per cui costituiscono nelle elezioni una imponente maggioranza; si eran fitto in capo dico, di aver là supremazia, e di 30. Rappresentanti eh' eran da nominarsi, avevan stabilito eli eleggere niente meno che-2Q: contadini analfabeti onde così poter dispotizzare, sragionare a modo- loro e prender alcune delibera/,ioni delle quali pel pudore al progresso è meglio tacere. Senonchè a scongiurare tale malanno si posero a capo alcune delle persone piiE intelligenti^ le quali coadiuvate dalla intiera popolazione, con modi e maniere persuasive chiarirono questi poveri vil'ici del danno che a se sfossi audavansi, facendo, col porre alla testa della pubblica azienda persone ignare d'ogni amministrazione e di ogni, legge, ed intente unicamente ad una sola meta, quella cioè del manomettere e far lor prò delle pubbliche sostanze. Ottennero il loro intento-, li convinsero in modo, che lacerate-le-schede ad essi molto bene apparecchiate dai loro- caporioni, nominarono a Rappresentanti quelli, i quali per- intelligenza ed integerrimità son chiamati a-coprire le pubbliche cariche. Non vennero esclusi però dal tutto, nemmanco i contadini, che ci:iq,ue pur di questi formano parte della lieo eletta Municipale Rappresentanza.. Quantunque persuaso che poco oltre la cerchia di questa, diletta Patria si avrà la pazienza di legger la presente mia chiachierata, tuttavia giacché presi in mano la penna, non voglio darvi rompimento prima di dirvi, che Albona sebben fra le più piccole e segregate delle Istriane città, pur possiede il suo teatro con una società di Filodrammatici, la quale bene o male dal novembre al maTzo dà un corso-di rappresentazioni, e così istruendosi-e ricreandosi, istruisce e ricrea; che in Albona? vi esiste una scuola di musica e possiede perciò una discreta banda di 18j Filarmonici, i quali fan bella mostra di se nella pubblica piazza suonando le feste della estiva stagione ; che col prossimo venturo ottobre sarà un anno dacch' ebbe vita una società di Mutuo Soccorso, la. quale istituitasi mercè l'iniziativa di alcuni mecenati cui. sta a cuore il bene ed il miglioramento della classe operàja, progredì in modo e pru-spera si bene, da contare in oggi 1-40. Soci ordinari, che col tenue versamento di 10 Soldi settimanali e colle spontanee elargizioni dei soci onorari, possiede in oggi un capitale di oltre i 700 fi.ni eoi quali il socio artigiano provvede ai suoi bisogni in caso di malattia senza esser costretto a chieder l'elemosina. Non è gran cosa lo so, ma qualora si rifletta non contare Albona più che 1300. abitanti, ed esser la Società ancora bambina, parmi in un' anno siasi fatto abbastanza, e colla perseveranza, colla concordia e senza infortunj, c'è motivo di bene sperare come noi ci promettiamo. Abbiamo pure da un' anno a questa parte le scuole popolari bene organizzate con bravi maestri e maestre. Assistemmo agli esami animali effettuatisi sullo scorcio del passato agosto in b ion numero di cittadini d'ambo i sessi; e quando vi dirò della piena generale soddisfazione dei progressi di quei cari fanciulli, di quella franchezza nel rispondere, della pronuncia inappuntabile, delle nozioni apprese in aritmetica, geografia, storia, lavori donneschi ecc. mi è forza confessare che non si potè fare a meno d'indirizzare all'unanimità un franco e ben meritato elogio ai docenti noii meno che agli allievi. E così faccio fine conchiudendo, clie anche qui si vive e si cerca di camparsela il meglio possibile in buona pace ed armonia, procurando d'introdurre tutto che di utile e di bello ci viene man mano chiarendo il progresso e l'incivilimento, compatibile colle deboli nostre forze, e studiando di superare gli ostacoli che per avventura si frappongono. Ux "Cittadino. Pirano 25 settembre. Domeniìa 22 settembre, qui ebbe luogo 1'.inaugurazione d;l vessillo della Società di mutuo soc-corso. La fu una vera festa e eosì appunto, perchè sentita da tutte la classi della popolazione; e veramente sii Tolto a tutti leggevi un non so che di solenne ;he appalesava l'intima e sincera ap-pnovaziom. >> Malvado la problematica opposizione di certi neo-illuninati,;la bandiera, testimoni novo delle nostre Ielle ed ingenue fanciulle, venne benedetta dal notro buon arciprete che con poche ma calde parolf ci fece intendere che la religione, se bene compesa, in ogni tempo può e deve stare in armonia col progresso; e coi bisogni sempre più sa-liM' della società. Dalla chiesa si, passò trionfalmente a suon di barda nella sala municipale, ove ly egregio JXr Ve-nùr con quella facilità e buon gusto che notamente lo distinguono, a stipatissimo uditorio tenne for-bto ed assennato discorso, bene compreso da tutti, rpplaudito dal numero maggiore, dico dagl'intelligenti. Ebbimo e canti e suoni e danze e fuochi d' artificio, ripeto la fu una vera festa. Mi rincresce infinitamente, ma non posso fare a meno di tacere un'osservazioncella a chi si spetta, tanto più perchè anche suggeritami da quattro belle parole che udii uscire di bocca ad uno dei nostri bravi popolani. Si volle che la bandiera portasse lo stemma cittadino : benissimo, ma si doveva porre attenzione che non venisse adulterato, azzuro è il suo campo e non verde come lo vedono anche i ciechi. Mi sembra a indovinare a cosa tendesse lo sbaglio . . . scusino, dovevano innanzi tutto pensare che bisogna riverire quanto quale legato ci tramandarono i poveri nostri vecchi: se gli stemmi dalle famiglie vengono con speciale riverenza con-: servati, credo -che con maggiore lo deggiano esse-Ire dalle corporazioni, dalle città, in ispecie poi ove Iparlino di un passato abbastanza glorioso e senza macchia. Torno alla festa: abbia due parole d'encomio il facente funzione di maestro di musica, il bravo ed attivissimo Giraldi. o-obieI .8 Mt)-»V «JcsJO. oia ib erno/l om.Bg > ufUJ» enijiw? WMA oiurII ib ìi.ffij-.D •■"' iob «aigieY «JsoH .'(nbcÀ ?. Prospello delle scuole laiche dell'Istria e della loro rendita nel 1741 ecc. {vedi ultimo numero) „ NOTA della rendita annua delle veneran-„ de Scuole di questa Città, Provincia, e suoi Ter-„ torij, ridivisa da quella dipendente da Capitali „ di Soldo concesso a livello francabile, con la cor-„ risponsione del sei per cento, giusto al pratica-„ to in questa Provincia. „ Il tutto raccolto dall'Illilustrissimo et Ec-„ celentissimo Signor Paolo Condulmier Podestà jj e Capitano. „ LUOGHI E NOMI DELLE SCUOLE f—! OH f CAPODISTRIA Sant'Antonie abate Ospitale SS.mo Sacramento S. Francesco SS.mo Nome di Giesfe S. Nazario B. V. delia Ridonda S.a Barbara S. Bastian S. Cristoforo B. V. de' Servi S. Nicolò S. Giacomo Sant'Andrea S.a Croce Tutti i Santi Territorio Villa de Cani, SS.mo Sacramento SS.mi Concecion Comun S. Lunardo S. Bastian S. Rocco , Villa di Rosario!. S. Rocco S. Gregorio S. Giorgio S. Bastian S. Giacomo Villa d'intignali. SS.mo Sacramento S. Biasio S. Michel S.a Maria Madalena Villa d'Ospo. S. Pietro S. Tomaso S. Luca Villa di Gabrvviza. S. Nicolò Villa di Besovisa. Reata Tergine S.a Apolonia Villa di Lonche. SS.mo Sacramento S.a Cecilia B.a Vergine Bendila annui m livelli L m altro L. 1890 4430 311 339 377 585 151 74 229 180 117 22 139 8 377 54 269 66 67 59 78 47 9 12 50 26 35 75 62 47 81 75 46 16 33 27 10 53 66 23 5 li: 2 6 13 1624 1256 9 22 124 60 20 156 16 60 175 154 78 62 8i 30 55 32 25 30 36 56 87 100 35 efì 14? 60 60 94 56 LUOGHI E NOMI DELLE SCUOLE Rendita annua ni livelli L. in altro L. Villa di Popeehio. S.a Elena S. Socco B.a Vergine SS. Vincenzo e Paolo Villa de XasL. S. Marlin Villa de Svanigrud. S. Stefano S.a Lucia Villa DuoL S. Zuanne \illa di Crittoglia. S.a Marieca SS.a Ternità S a Catterina S. Batista S. Marco Villa di Rachilovich.. Beata Vergine S.a Croce Villa di Couedo. Beata Vergine S. Bastiau S. Michel S. Florian Villa di Velmourasa. Beata Vergine S. Pietro S. Rocco S. Zorzi Villa di Figarola. S.a Maria Madateoa S. Antonio Abbate Villa di. Gracischie. S. Nicolò S. Antonio Villa di $. Antoniot. S. Zuanne S. Rocco S. Antonio Abbate SS.mo Sacramento Villa di Monte.. SS. Conce-ina S. Biasio S. Antonio Abbate Villa di Custubona.. S. Andrea S. Lunardo S. Cosmo S.mo Sacramento Villa di Carcame. SS.mo Sacramento S. Micbiet S. Mauro S. Stefano Villa Nova. Beata Vergine Villa di Puzzole. Beata Vergine Villa di Padena. S.a Caterina Villa di Borst. Beata Vergine Villa di Truche-Beata Vergino 58 100 25 __ 30 27 24 72 30 206 — 50 37 ,, t 50 9 30 2 IO 60 110 60 90 15 36 64 ... 30 41 ___ 36 31 15 23 9 16 98 8 — 87 62 2 15 30 11 .... 33, 15 20 146 — 50 131 36 56 ___ ____ 12 55 --- 45 47. 30- 58 -- ---- 77. ___ 20 10 18 50 10 7 70 24 __ 100 20 ___ HO IO 18 50 37. ... 114 — 60 72 li ---- ______ ... 66 ____ — 46 ______ ___ 30 --- — 30 mmmt___ _ 20 7. 280 ...... — 90 30 10 59 2^1 17 60 ---- — 120 -- — . 80 9 14 49 27 ... 20 LUOGHI E NOMI DELLE SCUOLE Reudita annua ci livelli L. in altro L. Villa di Paugnan. Beata Vergine SS.mo S Zorzi S. Steffano Villa di Mar esigo. S. Vincenzo e Paolo S.a Croce Villa di Trebesse. S. Martin Lazaretto_ Beata Vergine S.a Croce S. Valentin Villa di Gason. S. Pietro Vi ti a di Merischie. S. Bastia» Villa d'Oscurus. S. Zorzi Villa di S. Pietro. S. Pietro MUGGIA SS.mo Sacramento. RS.mo Rosario ____! S. Martin- SS.mo Crocefisso La Carita Tutti i Santi Beata Vergine S. Michele S. Giacomo e Cristoforo S. Andrea S. Bortolomio S. Bastian S. Nicolò S. Francesco B. V.ne di Concecione S. Rocco S.ta Brigida S.ta Lucia S. Rocco S.ta Catterina S. Ruffo S. Bortolomio ISOLA. S. Mauro S. Bocco S. Nicolò S. Zuanne S. Michiel S. Antonio Abbate SS.mo Rosario S. Dona SS.mo Sacramento Beata Vergine S. Isidoro Beata Vergine SS.mo Nome di Dio Beata Vergine della Centura Cam.a di S. Mauro Beata Vergina del Carmine S. Andrea S.ta Elisabetta 11 5 44 7 23 7 19 46t la 113 55 21 10 125 16 132 9 25 19 28 24 10 18 16 14 10 8 4 14 51 17 76 12 27 8 35 24 14 30 50 30 30 Rendila annua ();;HI E NOMI BEI,LE SCUOLE in ivelli I,. in altro L. U M A G 0. S. Rocco 127 10 5 _ SS.uio Sacremento 2 — 97 — SS.ino No ma di Giesù — — 39 — S. Giovanni Batta 6 — 25 a S. P^legrini 162 — 27 — S. intonio 61 — 30 — S.ts Catterina — — 47 — Territorio Dai la S. Lorenzo 293 16 92 la Villa di Materada. Beata Vergine 92 11 48 — B. Stellano 56 4 100 — S. Nicolò 20 16 35 — Villa di Petrovìa. S. Staffano 7 4 8 10 S. Andrea 2 8 54 — S. Bortolomio 21 18 la — S. Benedetto 4 — — — Piemonte. Beata Vergine del Dome — — 667 3 S. Felician — — 600 — S. Pietro — — 200 — S. Pauto — — 75 — S. Zorzi — — 250 — S. Antonio di Padova — — 170 — S. Rocco — — 90 — Beata Vergine di Carm.e — — 140 — S. Andrea — — 550 — SS. Rosario 4 a — 210 — S. Salvador — — 80 — V A L L E. Chiesa Mag.r 102 _ 181 _ SS.nio Sacramento 79 16 191 2 S. Giuliano 158 1 67 2 SS.ino Rosario 39 — 9 — Carmini 21 \ — — S. Mattio 77 3 24 — S. Mauro 185 16 — — S. Giacomo Sospeso 26 6 55 16 S.ta Maria Alta 171 4 — — S. Gervasio 47 — 68 — S. Bmiedetto ■133 8 141 — S.ta Maria Piccola 17 16 1 10 S.ta Maria Madalena 40 7 14 — S.ta Croce — — 28 10 S. Eliseo 204 7 — — S. Andrea 4 19 10 15 S. Pilero 17 7 45 9 S. Salvador 48 16 10 — S Antonio Abbate 81 3 22 18 S. Martin — — 19 1 S. Michiel Sospeso 10 10 '— . — S. Nicolò Novo 6 12 6 S. Elio Sospeso 31 10 3 — S.ta Elena 33 18 — — S. Rocco J S: Zuanne ] Spirito Santo 15 14 1 è 19 (Continua) Sul eredito in riguardo all' agricoltura uelF Istria. Le difficoltà che si oppongono allo sviluppo del credito agrario, sono in parte dipendenti da una viziosa legislazione, parte insite nella natura delle cose. Il cardine della legislazione rurale immobiliare si è un buon cadastro. — La semplice descrizione geodetica del territorio è lungi dal bastare a tutti i bisogni, senza l'ajuto di una completa e minuta statistica agraria, che determini periodicamente le condizioni della pubblica sussistenza, le diverse produzioni rurali, le loro zone, i loro valori. — A queste ed altre pii dettagliate investigazioni credo procedono quid pnori che sono adetti alla revisione del cadastro ntrapresa oggi, come in tutto l'impero, nella provincia nostra colla legge 2-4 maggio 1869. — Agevoleranno pure ad ottenere la perfetta conoscenza delle forze produttive sagrane della nostra provincia altri studj statistico-illustrativi, fatti per cura del governo, e la carta geognostico-agraria che si eseguisce dai professori della regia stazione sperimentale in Udine per incombenza della società agraria istriana dietro lodevole iniziativa del comizio agrario di Capodistria. — Tutto ciò renderà più facile la regolazione del cadastro, la perequazione dell' imposta fondiaria, e la conoscenza di tutti quei dati, inerenti allo sviluppo colturale nello varie località, che facilitano il capitale ad accorrere in ajuto all'agricoltura. — Difatti i soli istitituti di credito ai quali più o meno ricorrono oggidì alcuni possidenti della provincia, sono istituti di credito fondiario, cioè tali che si adattano di venire incontro al possidente giusta la quantità e qualità della sua possidenza : in una parola credito agrario, quello cioè che si fa al producente in relazione alle sue qualità personali, e speciali attitudini applicate in assunte intraprese agricole per noi non esiste, nè esisterà, fino a tanto che l'intelligenza, l'istruzione, l'esattezza nel soddisfare gli obblighi contratti, non si paleseranno più comuni alla classe rurale. Per far fronte a tutte le emergenze contingibili gli istituti di credito fondiario esigono almeno un valore doppio di fondi ipotecabili a garanzia delle somme imprestate. — I fattori principali giustificanti questa esigenza sono: a. l'ipoteca posante su di una data quantità di beni fondi liberi che copra il valore della somma imprestata. b. più una riserva di precauzione per far fronte all' ammontare di una quantità di frutti arretratti. c. più l'equivalente delle spese possibili per questioni e per giudizj di espropriazione all'epoca della restituzione. — In una parola tutto questo non figura ehe qual capitale obnorio ili sicurtà, il quale viene poi eem U. 4082 pre in pratica misurato relativamente a ch-iasche-duno dei riceventi l'imprestito:: il complesso della garanzia richiesta dipende dalla conoscenza acquisita del loro carattere della loro moralità, della loro attitudine. — La parte del censo che può esigersi non è stabilita che dalia concorrenza di quelli che vogliono ottenere l'imprestito, l'affluenza dei quali aumenta con i vantaggi che ne attendono, e cessa quando-questi vantaggi'non compensano l' interesse domandato. Se si eccettuano quelle poche comuni della provincia nostra, nelle quali il- credito ipotecario e più offerto che richiesto, e nonostante il' noto a-dagio plus est cautiones in re quam in persona, il credito personale vi si diffonde : in tutte dovrebbe-si preparare il terreno allo sviluppo del credito a-grarior con le strade, coli'istruzione, con un buon sistema ipotecario; fino allora pei grossi capitali di sicurtà ehe, come abbiamo accennato, dovranno sobbarcarsi a vincolare r debitori possidenti ; questi stenteranno ad accorrere ai sunominati istituti o facendolo, il più delle- volte si danneggieranno. — Ciò- riscontrasi in tutti q-uè paesi ove l'agricoltura e la rurale economia deve fare molto Cammino per giungere ad uno stadio soddisfacente ; poiché in questi la facilità di poter incontrare dei prestiti eon-i giunta ad una certa noncuranza o leggerezza nel soddisfarli, e- più spesso, per le suaccennate condizioni, all'incapacità- di potere saviamente impiegare il denaro a vantaggio agricolo, produce in pratica danni anziché utilità. — Anche in pa< -i ove il credito è maggiormente diffuso tuff' mio<*te o-perazioni che possono in dati casi assrcn re urta rendita straordinaria', richieggono ni1:: gì ide abilità ed attitudine nei possidenti, lochè ì lungi dal poter essere conseguito in modo generale: perla qual cosa molti agricoltori che leggermente si azzardano a queste perigliose intraprese finiscono col rimanere in preda ad un completo dissesto. — IV o t i z i e. La sera del 24 settembre scorso il nostro Teatro si aperse alla IL" rappresentazione datasi dai nostri bravi dilettanti. - La scelta cadde sulla commedia del Sig. David Chiossone "l'ingegno e la dote,,. Nella parte di "Laura, che ne è la protagonista, esordì la Signorina Chiara Gravisi, sostenendo veramente bene quel carattere nobile, appassionato e dotato di miracolosa annegazione. Squisita intelligenza, nobiltà di modi, voce bella, insinuante - sono doti non comuni, che adornano questa novella nostra dilettante, la quale si è acquistato già l'amore del pubblico. La Sig.ua Anna del Bello, nella parte di E lem, riconfermò splendidamente quanto abbiamo detto in sua lode fin dalla prima recita, data nello scorso maggio. Ottimamente sostenne la parte della cameriera Rosina la Sig.n» Anna Cobol, che si distinse per intelligenza pesfetta,. e compostezza graziosa. Del merito e capacità dei nostri giovinotti diremo, che siamo rimasti pure soddisfatti. Il Sig, Giuseppe Giovannini bene, anzi benissimo la parte del procuratore Faustino Cavilli; ottimamente il Sig. Giovanni D' Andri quella del fastoso mercante di vino Gaspem Torta - con passione e sentimento quella del leggero Marchese di Montefosco il Sig. Anteo Gravisi, e con tutta verità il Sig. de Fa-vento- Giorgio ~ il Sig. Nicolò D.r del Bello, e l'esordiente Sig. Biaggi&jColol quelle del luogotenente' Claudio- del Conte Rinaldo e del cameriere Domenico-. Avressimo un qualche desiderio a manifestare ----equale ? ve lo- diremo un'altra volta ove fòsse per occorrere. La nostra brava orchestra ci fece gustare negli intervalli degli atti dei ottimi pezzi di musica. La scena- addobbata splendidamente, offerse fra altro all'ammirazione del pubblico una fuga di ricche sale eseguite sopra disegno del valente nostro pittore Sig. Bartolomeo Gianelli. Un pubblico scelto e numeroso vi concorse e gl'i applausi scoppiarono frequenti, spontanei. — Tutti lasciarono il Teatro col desiderio di udirò con più frequenza produzioni così bene e diligentemente rappresentaìe. L'ononevole Direzione di questo Ginnasio superiore ci ha favorito in dono gli atti pubblicati, e relativi all'anno scolastico 1871-72. — Abbiamo letto in essi con molta attenzione il Saggio di ima Storia dell'Istria dai primi tempi sino-all'epoca della dominazione romana. È un paziente ed erudito lavoro del sig. Professore B. D.r Benussi istriano. Abbiamo letto con vera id;sfaìione nella Gazzetta di Venezia del 22 dallo scorso settembre che fra i premiati nell'Vili. Congresso pe-dagocico tenutosi in quella illustre città, figura distinto con medaglia di argento il Professore Francesco de Combi, istriano. La Philoxera vastatrix tremendo insetto che devasta le Viti della Francia pare sia penetrato nella Grecia, ed è purtroppo penetrato nella vicina Ungheria. Raccomandiamo pertanto caldamente a tutti di ben guardarsi dal ritirare vitigni da quei paesi poiché con essi potrebbero di leggieri importare la rovina della nostra viticultura. Pubblico ringraziamento. Il signor Felice Pupola quale promotore della gita di piacere per Pirano avvenuta l'8 corr., inviò a quest'Ospitale provinciale, a nome dell'Impresa l'importo di f-10 quale civanzo dettrate le spese. La sottoscritta, nel porgere i più caldi ringraziamenti si sente in dovere di portare a pubblica conoscenza quest' atto di generosità. Capodistria 15 settembre 1872. La Direzione. IIP. DI GIUSEPPE TONDELLI. NICOLO' 4e MADOMZZA Redattore.