Dopo il „Patto d’acciaio“ i3 umanità non ha bisogno di Patti Atlantici, ma di pace pane e lavoro. TASSA POSTALE PAGATA ESCE IE SABATO la nostra lotta O R G A 0 DEXL'U.A. L SU'D E L CI R C OND ARTO IS T RIA N O - T E R RI TORIO DI TRIÈ STE Lavoratori, stringetevi attorno alla vostra organizzazione sindacale e lottate strenuamente contro gli opportunisti. DIREZIONE - REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE: Rivi Castelleone * - CAPODISTRIA, tei. 138 ABBONAMENTI: Zon« B: anno Jugl. 300; semestre jugl. 170; trimestre Jugi. 90. Zona A: anno L. 700; semestre L. 370; trimestre L. 190 — Jugoslavia: anno din. 90; semestre din. 48; trimestre dm 29 JGl 7.- L. 15.- DIN. 2 La giornata dell’8 marzo a Trieste Sulla linea del Congresso Costitutivo per i diritti di tutte le donne Alla vigilia dell’8 marzo, le donne democratiche di Trieste si sono riunite nella Casa di cultura di Sorvola per festeggiare la giornata internazionale della donna, per dimostrare chiaramente la-loro volontà di continuare nella lotta pe# ?• diritti delle donne lavoratrici, contro lo sfruttamen-.a, contro l’imperialismo. Purtroppo però, la lotta contro T imperialismo ed in particolare quella per l’affermazione del di ritti della donna, non va a genio di quelli elementi che a Trieste vorrebbero proclamarsi depositari e custodi delle tradizioni rivoluzionarle dal movimento democratico. Non va a genio, per esserti chiari alla frazione vidali- pure del movimento democratico , aperto la riunione: Nel suo di-e rivoluzionario triestino, sono scorso ha messo in rilievo le ricorsi a tutti i mezzi. lotte sostenute dal movimento Da prima hanno sparso la vo- femminile in tutto il mondo, e ce che la manifestazione era sta- I particolarmente la lotta delle ta rimandata all’indomani. A tal donne triestine per la libertà e uopo si sono serviti anche di alcuni tramvierl compiacenti Poi, visti fallire questi tentativi me-' schini. sono ricorsi all’azione diretta, alle minacce ed alle vie di fatto. Hanno minacciato dì lanciar bombe, nella Casa di cultura. Sembra che le «gloriose tradizioni» dei lanciateri di bombe del Vial« e dì Piazza Cavana siano state ereditate dalle aquadre vfde-liete. Tutti gli sforai del liquidatori del movimento democratico trie- ft.a. Questi opportunisti fccancre- j stimo non sono però approdati a niti hanno mostrato anche in que- ! nulla. Ben preste la sala si è sia occasione la loro vera faceta, j riempita totalmente. Gl) ultimi di essere: cioè degli elementi ai ‘ che sappraggmngevano, non riu-qualt importa innanzitutto di scivano più « trovare un posto riuscire nel loro tentativi di di-i per poter assistere alla manlfe-sgregamento delle forze democra- j stazione. Si è dovuto chiudere le fiche. Pur di impedire una mani- porte per evitare una ressa evr ^■stazione voleva essere ed era eessiva. sulla linea della tradizioni piè 1 I« compagna Akna ReSic be per la pace. Essa ha.concluso il suo dire, mettendo in rilievo la unità delle donne democratiche del Territorio di Trieste, con il grande Fronte intemazionale, con alla testa le donne Sovietiche. Ha parlato quindi la compagna Valeria Koeianèié nella lingua slovena. Ai discorsi ha fatto seguito un ricco programma culturale. composto da recitazioni, canzoni ecc. Gli spettatori hanno seguito con grande attenzione va- ri punti. In conclusione sono state presentate anche alcune scene della «Sposa venduta» di Smetana. Con questa manifestazione le dorme democratiche di Trieste hanno dimostrato di voler e di saper fare. Non intendiamo dire ciò soltanto in riferimento alla manifestazione della vigilia del-l’S Marzo. Questa manifestazione ha dimostrato che l'tega-Izza?, ione democratica delie donne, sì è conquistata la simpatia e l’amore di tutte le donne che a Trieste combattono per la propria emancipazione; per la libertà di tutto il popolo, per la pace, per il pane, contro la guerra, contro lo imperialismo. in sua La dorate democratiche tries ti- ! mento femminile, dnnque, che le douglasia, che e^a non Affetta dal- | democratiche triestine hanno la linea che ÌTJDAIS ha traccia- j ta Sa occasione del congresso , . . , _ _ sostitutivo dell’organizzazione. ,"rtlod"e “Portanza. Esso non Tale successo è tanto maggiore ** * tutto H mo* quando si consideri ehe le nostre Vlmunt° ««»»oratico. Se da una donne antifasciste devono lottare Parte testimonia dell’attività Inin condizioni particolarmente dif- faticatali* delle donne democratificai. Dalla Risoluzione dell’Ufficio d’Informarncni il movimento democratico femminile di Trieste ha avuto un colpo che ne ha minacciato non svio le forme organizzative, ma la stessa sua sostanza. 11 dissidio provocato dai politicante Viđali not PC dei Terr, di Trieste è stato da questi allargato ,» tutte le orga-nizzazioni di massa. Non ne è andato esente neppure 1TDAIS. Appoggiandosi ad dementi opportunisti e sciovinisti dett'erga-nìmraecte fearauaBe, Viđali è riuscite a spezzare anche l’UDA- Le organiezacioal msHwha ififtnrista ca ém i G©fHp. » • limi r e Sloki uon per ie ] i dir ien Hid C lei :os lav ì oggi oratori Che, del fattore soggettivo cioè dall'altra ai dirà anche che le forse obbiettive agiscono in una maniera sempre piè decisa. Queste forse Obbiettive sono date dalle condizioni nelle quali vivo- 5« no non soltanto le donne, ma Netta mattinata del W mese, corrente »ono usciti dal carcere i compagni Ukmar, Stoka, Laurenti, Sorta e„ Solieri, I quali sono siati condannati alcuni mesi addietro, come tutti 'ricordano, insieme al Juraga ed al Semiili (i quali peraltro avrebbero voluto essere proteseti a parte) per i fatti connessi allo sciopero generale di 12 giorni del 1946. Abbiamo voluto visitare i compagni scarcerati. Ci è riuscito di trovarne due e precisamente il compagno Ukmar ed il compagno Stoka. Ad essi abbiamo posto alcune domande. Essi ci hanno fornito tutti gli schiarimenti richiesti, indugiandosi particolarmente su alcuni aspetti del processo, della vita carceraria e dei problemi generali che si pongono oggi davanti al movimento democratico triestino. Domanda: «Quale er® la vostra posizione al processo intentato al Comitato dello sciopero?» Risposta: «Noi ei slamo presentati spontaneamente. Eravamo j Risposte: «In un primo tempo siamo stati messi in cella ireie-me a detenuti per reati comuni. Perciò abbiamo combattuto per avere una oella, per noi soli politici. A tal riguardo si deve sottolineare thè per disposizione deil’edtorità giudiziaria, noi non si veniva considerati come detenuti politici. E’ an paradosso; me sta di fatto die nelle carceri triestine i detenuti per reati fascisti sono considerati come detenuti politici, mentre gli antifascisti non lo sono. E’ successo, anzi, il ceso, che un nostro compagno, par aver scritto su una domandina presentata alle autorità del carcere, detenuto politico Per tale motivo è stato richiamato del comandante del carcere, H quale ha Insistito che essi non erano dei detenuti politici. Sulla situazione del carcere ei sarebbero da dire molte cose. Bisogna però rilevare innanzitutto che molto si è parlato, già sin da quando sono venuti gli anglo-americani a Trieste e molto se ne parla tuttora, dell’amnistia. Questa però con è stata ancora concessa. Sarrebbe bene che ciò venisse fatto nei tempo più breve perchè migliaia e m’glieia di persone, direttamente od indirettamente ne possano beneficiare. U,n altro problema che si pone nelle carceri triestine è quello del lavoro SI parla e si dice che le carceri dovrebbero servire alla riabilitazione di uomini che hanno sbagliato effettivamente non ei fa però nulla in tal senso. Si lascia intristire nell’ozio molti uomini che potrebbero esser utili con il loro lavoro alla società.» Domanda; «Quali erano t vostri rapporti con i vidslisti che »a’e del mie mass© popolari triestine hanno ai trovavano nel carcere?» dato in quei giorni battaglia al [ Risposta: «L’atteggiamento di risorgente fascismo. Di fronte al , questi elementi è riprovevole ol- Trìbunale abbiamo dichiarato di essere orgogliosi di aver guidato coscientemente le masse lavoratrici e che ci prendevamo piena responsabilità della grandiosa lotta che rappresenta una delle tre ogni misura: Passiamo dire che essi hanno organizzato, servendosi di esuli, di elementi fascisti fra il personale di custodia ecc. eco- delle vere azióni provocatorie nei nostri confronti. Si è tutte le mass« lavoratrici. Queste forse agìsoono sulla direttrice della lotta, come è anche il caso dei lavoratori metallurgie!, (problema sindacale) e son saranno contorsioni dei frazionisti e degli opportunisti che riescano a deviarle. Alle danne democratiche triestine il nostro plauso perchè hanno saputo interpretare giustamente il significato dei aU’aatmguardia. simo presunti, al processo, questo ai sarebbe risolto ìli una capitolazione davanti ai nemici di classe, davanti alle forze reazionarie. Eravamo convinti che con il Juraga ed il Semilii, le gloriose giornate dello sciopero generale ed m genere tutto il m» pag'ine più belle nella storia del, trattato di offese, minacce e per-movimento democratico triestino. 9jj,0 di vie di fatto. Dall’altra Domsnda: «Come si sono com- f parte questi elementi ha-no importati lo Juraga ed il Samilli di j pedlto che detenuti, cittadini ju-fronte al Tribunale?» I goslavi. si rivolgessero elle au- Risposta: «R loro atteggiameli- •' torità del loro paese perchè quello era definito in generale già. le intervenissero a loro favore, dalla stessa posizione che ! re- ' Hanno vietato ad essi anche ogni visionarti sono ondati assumendo . contatto con la Croce Rossa J tišin dalla pubblicazione della ri-1 gustava.» soluzióne dell’Ufficio informazioni. La vittoria delie aspirazioni di tutti i revisionisti ed opportunisti nel movimento democratico triestino, poteva essere data Soltanto della completa liquidazione dei principi per i quali i democratici triestini si erano fino ad allora battuti. Perciò il Semiili e lo Juraga cercarono di scansare tutto' le responsabilità, facendo apparire lo sciopero dei 12 giorni come un fenomeno spontaneo ed attribuendo alia massa dei lavoratori le responsabilità relative. Del resto questa loro posizione è messa bene in rilievo dalle dichiarateoni del loro avvocato Zennaro, secondo 11 quale il tribunale non dove- vi mento democratico e rivoluzionario triestino segnatamente quello degli ultimi armi, sarebbe- quali avevano fatto di tutto porro stati denigrati. Del resto non i che lo sciopero cessasse.» avevamo nulla da rimproverar- I Domanda: «Come vwaiwate traici. ho sciopero è stato giusto, ha I tati o«i carcere?» Domar da: «Che cose n© pensate deii’uìtimo sciopero del metallurgici?» Risposta: «Ancora prima che lo sciopero terminasse, noi abbiamo pensato giustamente che esso era destinato al più completo insuccesso, dati gli uomini che lo dirigevano. Già Patteggiamento assunto in occasione del nostro processo poteva far prevedere lo cose più brutte per II movimento democrabco triestino e per i lavoratori. Dei capi, i quali cercano ad ogni moda fi compromesso, non possono guidare uno sciopero verso la vittoria. In occasione di quest’ultimo sciopero possiamo constatare «he questo non poteva sortire un altro rf- “ “ z, ; saltato, dato ehe I dirigenti dei va condannare degli uomini, i sindaeat1 s ‘-■“rione e nell’Ufficio centrato i rappresentanti dei partiti politici, rispettivamente dei gruppi pa rteeipanti alle elezioni, scegliendoti tra i nominativi presentati dai delegati delle Mste dei candidati. 2) L’Ordine N. 33 dovrebbe essere compiotato con disposizioni con coi venga stabilito: a) che ì rappresentanti di lista hanno il diritto di assistere dal principio tila Sne alle operazioni degli uffici e-lettorali; b) di poter sedersi ti tavolo o stare accanto ai membri deJl’ufficio elettorale durante lo svolgimento dell» «Sezioni in modo da poter osser vare tutto il loro lavoro; e) di poter mettere a verbale deli’Uffieio elettorale Se proprie obiezioni e osservazioni; d) unitamente ai membri dell’Ufficio elettorale, j rappresentanti di lista dovrebbero sottoscrivere tutti i verbali e gli atti e dovrebbero poter chiedere la loro copia autentica. 3) Che la libertà di rii» mone in locali chiusi e att’a-perto senza la preventiva autorizzazione degli organi di poliria venga esplicitamente garantita durante la campagna elettorale e venga stabilito che i Comuni e gli uffici di diritto pubblico hanno l’obbligo di mettere a disposizione dei partiti politici, rispettivamente dei gruppi, per Se riunioni elettorati i locali a ciò adatti. Il sottoscritto Comitato e lettorato del Fronte popolare italo-slavo Vi prega inoltre, signor generale, di votar concedere prima un’udienza ad una delegazione, composta di tre membri, che avrà il compito, tra l’altro, di darVi spiegariosi particolari in inerita atte proposte di est sopra. Morte al fascismo — libertà ai popotH Trieste, 5 marco 1949. Per il Fronte Popolare Italo-Stavo: (Seg uopo le firme) Trieste — Via Ruggero Manna 39 la forza ed il dinamismo della 1 Confederazione dei S.Ü. Ita clamorosa capitolazione è pertanto il risultato di una politica preventivata, svolta primo subdolamente poi apertamente da ito gruppo df elementi sedicenti comunisti che qui, nello specifico terreno di lotta e nelle obbiettive condizioni in cuf questa si svolge, agisce negli interessi delTimpe-rialismo Italiano e straniero. E che ci sia stato tradimento autentico e non sconfitta determinata da reali condizioni inseritesi sfavorevolmente. alla classe operaia nei rapporti dj forza, lo dimostrano questi fatti. L’agitazione aperta dai Sindacati Unici tre mesi fa è stata fatta sforetare in uno sciopero «deprecato» anche se ufficialmente sostenuto dai dirigenti opportunisti. della .Confederazione dei Sindacati Unici e, ie richieste ridotte al minimo, trascinata all’Ufficio del Lavoro del G.M.A. per essere soffocata ta burocratiche trattative. L’agitazione sgorgata spontanea e generale non è state inquadrata dall’orgaaizzazione sindacale della classe operaia e sostenuta adeguatamente da una parte delle forze democratiche di avanguardia ma lasciata alla mercè e tiruso dei dirigenti della Camera del Lavoro, e si è agito senza determinazione e senza volontà di impiegare tutte te risorse sindacali a disposizione. Non si è voluto fare appello alla coscienza rivoluzionaria dei lavoratori, ad arte intorpidita, per inserirla nella potenziale energia e solidarietà di tutta ta classe lavoratrice alla lotta da una comune esigenza di vita e che attendeva soltanto di essere ben guidata. Si è invece lavorato al disarmo dello spirito di lotta, annacquan-dpio oca atteggiamenti e . discorsi debilitanti ed incoraggiando te tendenze passiviste e .socialdemocratiche dei dirigenti dei S. U. pienamente condivise da quell*, delia sedicènte Camera del Lavoro. La procedura stessa delle trattative nascondeva Finganolo perchè si svolge?® in modo da impedire ohe i lavoratori imprimessero a questa quel temperamento e determinazione che non garbavano ai calcoli di Viđali, Radich, Geppi e compagni, impede,ndo anche, con accorgimenti, che l’ultima e decisiva parola la dicessero, maggiori interessati, i lavoratori. La tattica dello sciopero impiegata è stata tra le più contrastanti con gli elementari principi dél-l’odierno sciopero sindacale. SI è accettato di combattere sul terreno scelto dal datori di lavoro rifiutandosi, così come le masse in lotta lo reclamavano, di portare, sta campo scelto dai lavoratori, i rappresentanti dei padronato. In sede politica e morale si è fatta l’assurda discriminazione di responsabilità tra i datori di lavoro e i loro organi di governo, facendo credere ai lavoratori meno coscienti essere te «caparbie» e «oltranzista» mtrasfgenza dei dirigenti dei CRDA una manifestazione sporadica e personale di «un gruppo di singoli capitalisti di scarsa responsabilità e di poca coscienza civic»», per cui l’appello a®ti organi dei G.M.A. per l’Intervento mediatore doveva essere considerato robbiettivo unico per ia seduzione della vertenza, attribuendo, con originale Improntitudine, agli organi del Governo di occupazione una posizione extra causa adatta ad accogliere paternalmente la sorto dei lavoratori, scordandosi di far pesare anche in questa sede la forza, la volontà di^ lotta e la giustezza delle rivendicazioni della classe lavoratrice tutta. SI ha prosipettato la sconfitte come vittoria per le «premesse» che essa lascia sul campo sconvolto di battaglia atte a raccogliere gli importanti frutti di una «econfftta unitaria», quando invece, forse per la prima volta dalla nascita dei Sindacati Giuliani, mai come in questo momento si doveva e poteva gettare solide fondamenta per una autentica unità di tutta la classe lavoratrice di Trieste, ponendo i dirigenti della C. d. L. di fronte a concrete proposte di lotta per quelle rivendicazioni che i lavoratori indistintamente hanno additato ai capi delle due organizzazioni col perentorio ammonimento di agire per raggiungerle ad ogni costo. Non si sono presi di petto i «sindacalisti» della C. d. L. e trascinati sul «terreno» dei fatti e costretti a dimostrare che sono veramente i rappresentanti di una parte del proletariato. Non si è voluto Interpretare in questo senso le opposizioni alle preposte di capitolazione (e non compromesso) che i due responsabili maggiori delle due organizzazioni brigavano per far accettare ai lavoratori nelTasacmblea generato unitaria di sabato S marzo tenutasi alla C. d. L. Si è rifiutato di tener conto della volontà dei lavoratori che reclamavano il rafforzsmento della lotta, perchè si è voluto ad ogni costo porsi sulla strada della icoitabonazione di classe « detta revisione dei principi del sindacalismo classista. Si è Infine accettata l’introdo-zione di un precedente gravissimo, quello cioè di far concorrere i lavoratori non solo nel «disci-plinamento» dei licenziamenti « sospensioni, ma pure al eoyven-2Ìonamento dei cacciati di fabbrica, tradendo così gli insegna-menti della dottrina marxista sulle caratteristiche del sistema di produzione capitalistico e delle masse operate di riserva, invece che opporsi acche la classe operata sopporti ulteriormente le conseguenze di un regime di produzione incapace di garantire al lavoratori il minimo necessari» per l’esistenza. La stessa procedura delle trattative con gli industriali al Dipartimento del Lavoro del GMA, per la quale si è giunti alla conclusione proprio di domenica e si è annunciato IVacéordo» e la fine dello sciopero attraverso le radio senza far trapelare 3a scon- 1 fitta e mantenendo il segreto di questa fino al giorno inoltrato di lunedì, quando tutti gli olierai avevano ripreso il lavoro magari con legittima diffidenza, indica il tradimento. Il fatto che i lavoratori erano partiti in agitazione con precise rivendicazioni di adeguamento delle retribuzioni e che si è giunti invece a discutere per limitare le pretese contenute nella grande manovra degli industriali, è un’ulteriore prova che i lavoratori hanno ragione di pari are . di capi»-tolazione e tradimento. Che to forze democratiche conseguenti avevano previsto, spiegato e denunciato durante questi otto mesi che vanno dal luglio 1948 ad oggi. La linea politica degli attuali dirigenti della Confederazione del S. P. porta l’orgaicizzazione sin-, dacale su posizioni antielassfste per conciliare, raggiunte queste, la tanto ricercata fusione in alto, con i dirigenti della Camera del Lavoro, cioè, per raggiungere poi unitamente a. questi gli altri obbiettivi, più importanti e decisivi, di cui Viđali ha dato l’abbrivo alla partenza, quelli della revisione del Trattato di Pace e pertanto dell’abbattimento di vai piede-stallo della pace stessa. In funzione di questo, e di peggio ancora, i dirigenti dei S. IX. sono costretti a sconfessare e buttare a mare quale zavorra inutile la forza rivoluzionaria ed il glorioso recent© passato dei Sindacati Unici Ma i lavoratori stanno traerdo dalla duna lezione dei fatti le dovute conseguenze. Non si scoraggiano, lo hanno dimostrato in questi giorni: hanno esperienza e maturità politica sufficenti da capire che certe malattie dell’orgonfzzer 2'one sindacale si guariscono purché i lavoratori lo vogliano anche se con il concorso di drastiche medicine. I lavoratori aderenti alla C.d.t. stessi stanno compredendo finalmente con chi hanno da terq, stanno ricevendo una dura ma per essi quanto mai opportuna lezione dai fatti. Era necessario: nell’interesse di tutta la «leso* lavoratrice di Trieste. Dopo di che, i lavoratori elimi“ nino dall’organ:zzezione sindacale classista tutto ciò che è di nocivo, eliminina soprattuto qu-egiS elementi legati alla cricca viđati ano, ma non attraverso polemiche inconcludenti o con atteggiamenti negativi rispetto l’orga-nizzazione, ma bensì esigendo dai dirigenti la Confederazione dei S. U. la Immediate riapertura dell’agitazione per .l’adeguamento salariate e per, la riassunzione dei licenziati e sospesi. Una tale azione costringerà questi elementi ad abbandonar* definitivamente la maschera • rivelare la natura della toro lìnea politico-sindacale. Questa risulterà quella dei pie*, tolosi piagnistei e dei «perseverando» di Ernesto Radich atta * nascondere ben altro contrabbando e certamente ridicola quand» pretende, a parole soltanto, di far vincere ai lavoratori le battaglie sindacali ai tempi deU’imperiali-smo marshaiìiano. Specialmente quando a quest» azione sindacale di tradimento si associa l’opera delle squadre del socio Viđali, in azione contro ta popolazione democratica, che combatte instancabilmente e nell* forme più adatte ed Intelligenti, per ricostruire quel fronte democratico potente che è stato sconqua'sato da un gruppo di irresponsabili, guidato da ambiziosi pseudo democratici, ma autentici sciovinisti e da un gran e spregiudicato intrigante. B. PETRONIO ......o——■ BELGRADO — La squadra d! calcio austriaca «Vienna» disputerà questo mese a Belgrado due incontri: a prano a 20 marzo con il «Partizan» ed I' secondo il 23 con la «Stalla Rosso», * BELGRADO — L’taviato straordinario e Ministro pleni poten, ziario di Svezia a Belgrado, Birger Johane un, ha presentato là sue credenziali al presidente dei Presidium de!’Assemblea nazionale della R.F.P, di Jugos’avh» dhtft. Ivan Ribaa:, La nostra Lotta L* 8 Marzo noi Circondario Istriano La giornata della donna ricordata su maniera grand® e degna L"8 marzo giornata internazionale Ila donna è stata Asteggiata in maniera veram nte grand- u degna, nel'circondarlo istriano. In tutti i paesi dell’interno, delia .-sta e nelle città le do -ne a .tilascLsts hanno manifestato la loro volontà di essere unite, di dare tutte le loro forze per il c nsc’ìdam.nto del potere popolare e rafforzamento della nostra economia, hanno altresì riaffermato che intridono lottare fino all'estremo emiro le manovre degli Imperialisti che tentano di trascinare il mondo in nuovi sanguinosi ci. -Slitti. Quest® donne hanno espresso la ero clìdarietà verso 'e ročne che in certi paesi lottano le ari. i sotto la bandiera deila libertà contro i governi reazionari che attua'maate sono alle direzioni di quel paesi. Manifestano altresì 11 loro augurio verso tutte le donne che patiscono e soffrono nei paesi dominanti dalia dittatura fascista. Per rafforzare i legami che uniscono le donne lavoratrici della città a quelle de a campagna varie delegazioni di donne doi paesi dell’interno hanno visitato le fabbriche gli ent; ecc. della città, mentre le donne o-peraìe delle fabbriche si sond recate a trovare le compagne delle filiali agricole e dei'. coopera':,. per dar un senso concreto a! vincolo di fratellanza e solidarietà e di collaborazione che lega le donne italo-slov -ne della città e dalia ria.- i ia. Altre delegazioni di donne hanno visitato scuole, asili, nidi d’infanzia ed opseda’i, ed ban- coni di affetto, accompagnate dal doni che testimoniano la loro solidarietà verso la collettività. A Pirano nella sala del teatro Tartini la manifestazione dell'8 marzo è jtata festeggiata in modo particolare oltre ai discorsi è stato presmtato un ricco programma culturale che è stato i.-.'to applaudito. A Capodistria nella sala d-.i Nuovo Cine affollatissima di legazione delle donne antifa ciste di Trieste la compagna 2i- V Jeltram ha parlato alle donne sul significato della data 8 n. zu pe. te donne antifasci 'z del i...ado data, J.ls significa un gran ^asso innanzi per l’emancipazione e per la et nqqista d i diritti della donna. E’ seguito quindi un ricco spettacolo culturale con la partecipazione delle du..uè di Buie, degli studenti di Bute e di Pirano e infine cen i ca-.ti della lotta hanno concluso la festa dell'8 marzo. Pieno successo dei BCG In tutto il Circondario Istriano H saccesso della vachmione n Sabato 20 febbraio ha avuto termine la vaccinazione antitubercolare con il siero B.C.G., praticata nel Circondario. La benemerita e solerte troupe di medici, con a capo il dotti Ursić, ha compiuto un lavoro non indifferente, raggiungendo ottimi risultati nel Circondario. Risultati che appateno tanto più rilevanti quando si consideri che la vaccinazione stessa era assolutamente volontaria. Nella zona dell’interno la popolazione ha risposto alla benefica e filantropica iniziativa nella misura del 100 per cento, nèl mentre nelle Città costiere la percentuale è stata inferiore. Questa differenza è da attribuirsi al disinteresse e alla riottosità preconcetta dimostrata da certi strati di persone per questa provvidenza sanitaria, praticata gratuitamente, per no portato colà le loro espres- la comune difesa dal terribile 1 Monte di Capodistria si lotta par il miglioramento L’incremento, te sviluppo e la prosperità deda nostra economia, g.onna.mente tuo sorgete nativi proo.exni u nuovi compiti, Ü cui riaojvimento « -e cui reatizzazro-he ri-cn-ecteno l'impiego al tutte le »ostre torze e capacità. ir po.po.0 lavora .ore Or Monte di Capoaisiria unno e compatto nell'opera di ricostruzione com© lo era nc-iQ spirito e nei duri sacri* tici de--a tetta, questi nuovi prò-o.eml e coiapiU risa vendali teli» ceìdente co. suo tenace lavoro costruttivo. Questa la giusta strada sulla qua.« esso si è decisamente avviato centa costruzione di un ta-gr.ore avvenire. X ristatati ed i frutti di questo, lavoro, sono evidenti. Chi oggi viene a Monte può vedere con i propri occni ciò che e stato ratto in questi anni li paese, quasi UitanTiunia distrutto dal.a furia e-drila malvagità naz,lasciata, oggi appare risorto dalle distruzioni e rovine Le macerie sono state eliminate oppure lo sono .n Via di eiiiainazteiie- Decine e decine dì ease sono state costruite e sono In costruzione. lui nuova scuola, che è un vero modelte, rispecchia fedelmente ciò che u PP vuoi fare per i irgli del lavoratori dede città e delia campagna. La costruenda casa coopera nvtstìoa contribuirà a far sì un® Monte d.venga un centro economico di grasce importanza in quel settore. Chiunque veda queste realtà. solari, può formarsi il coft-«ecto di quale sia la volontà de-ab.tanti di Mome. e di quale grado Ma lo spirito collettivo che anima questa gente semplice. Ed-altera potrà anche comprendere c-he cosa voglia dire li :PP per loro, che cosa sia fi Potere der Popolo © di quali’ cose è capace Q popolo quando ira U Potere nelle sostai. Certamente le difficoltà non mancano, ma esse, a poco a pòco, vengono superate dallo slancio e aa-M voloma del popolo indoratore. Però Monte non si. ferma dinanzi a questi risultati Oggi nuovi compiti e problemi si presentano dinanzi alla popolazioni di questa località; grandi lavori stanno per iniziarsi. Questi sono previsti dal placo di lavoro per il 1949 che la popolazione assieme al CPL ha elaborato e dal quale facciamo qualche accenno fornendo anche alcuni dati. Nel campo della costruzione e ricostruzione verranno costruite 0 terminate 45 case dl^ abitazione. Per la realizzazione di questo lavoro presteranno la loro opera 200 persone che effettueranno 2000 aiornate lavorative. Il va'ore di questo lavoro, calcolato c-on quello dei materiali ammonta a 47 m.r i'onl. La cooperativa agricola di produzione, reocostittuita. procederà alla costruzione di urta stai-fa 1© cui dimens oni. In ampiezza, saranno df m 40x20. Nel nuovo edificio della casa cooperativistica, verranno eseguiti 1 lavori taternf in triodo da risultate, term inata definitivamente Mitro Il corrente anno. Verranno effettuati lavori di riparazione deli« strade locali s della strada Crociera—Monte. Avranno corso inoltre i lavori per dotare U paese di energia elettrica. Complessivamente l’esecuzione df tutti questi lavori richiederà l’impiego di ben 34.600 ore di lavoro volontario. Nel campo culturale verrà aumentato Ü coro portandolo a 40 membbri. Verrà pure costituito un gruppo filodrammatico, con almeno una trentina di membri. Questo gruppo filodrammatico dovrà dare, entro l'anno. 5 rappresentazioni. Ai ginnasio di Capodietria verranno taviat? 6 giovani e altri 16 a corsi di specializzazione. La biblioteca del CCP verrà arricchita con l'acquisto di altri libi- j e verrà effettuato l’abbona-merito alle riviste letterarie «Razgledi e Obzorniki. Sarà aperta una sala dì lettura nella nuova casa cooperativistica. I’ numero del membri del CCP verrà aumentato con l’inclusione di altri SO nuovi soci. 1 consigli del genitori cdllabo-reranno con gli insegnanti per aievare la cultura dei propri figli. A tale scopo saranno tenute delle riunioni con la preterita de? maestri 1 quali daranno consigli ecc. Questo è in sintesi ciò che la popolazione lavoratrice di Monte farà nel corrente anno, ti nostro augurio é òhe il programma, da essf elaborato, venga reallzzeto quanto prima e ciò per il benessere della coiléttività. Con la rea» lizzartele del programma annuale di ricostruzione, ci sf avvierà d-cisamente a nuove maggiori conou'ste nel eampo del lavoro, ed analogamente ad uno standard di vita migliòre per la popolazione del circondarla moi*x> che miete il maggior numero di vittime nell’umanità. Le conseguenze dolorose e nefaste di questo disinteresse e di questa insulsa riottosità preconcetta, non tarderanno, purtroppo, a rendersi manifest in modo particolare nelle città che hanno voluto contra-distinguersi in tale senso, e ciò perchè le città costiere detengono Il triste primato nalia percentuale di individui sui quali la t.bc ha fatile presa e più rapido svile-pò. Infatti le statistiche dei casi di tubercolosi regi ' ti nelle città e nei paesi di campagna denunciano una percentuale quattro volte maggiore per le città. . . La gran parte della gioventù, rappresentata dalle scolaresche, è stata vaccinata. L’età media dei diecimila ragazzi, d’ambo i sessi, vaccinati, si aggira sugli otto anni. Le prove, compiute sui singoli Individui, hanno dimostrato che il trenta per een-to d ^rgazzi aveva già superato ..nfezione tubercolare primaria giovanile. Quale sia la benefica azione e quali salutari effètti apporti la avvenuta vaccinazione, o dimostreranno i prossimi anni. C’è da aggiungere però un breve commento relativo agli atteggiamenti e al tono assunti, per la circostanza, dalla solita stampa ad occidente della linea di demarcazione. Anche per quest’opera — che rappresenta quanto di più benefico, filantropico ed umanitario possa essere disposto ed attuato da chi ha le raspor/3bl-‘ lità del potere, quindi etiche quella di . proteggere, nel miglior .dei modi e con tutte le possibilità, la salute fisica individuale e collettiva della popolazione — quella stampa ha mobilitato i suoi pennivendoli specializzati nel giallo perette stila «ero articoli infarciti di falsità, menzogne e di ignobili Donne e pionieri invisita ai sordomuti Le donne antifasciste dì Stru-gnano, continuando nella loro zelante opera benefica ed umanitaria, -ono andate in visita all’istituto sordomuti dl Portorose, per dimostrare il loro affette ed e-sprimere parole di conforto « di incoraggiamento ai piccoli ospiti dell’istituto che ivi ricevano le cure e la assistenza educativa -culturale adeguata alle loro con. dizioni. Oltre ciò esse hanno retato in dono 639 kg. di palate, 100 kg di mele ed un grande Involto 31 biscotti, che naturalmente sono stoti bene accetti e meglio graditi dai piccoli sordomuti. La comp. Jalovec Olga ha voluto aggiungere una personale offerta di 500 lire pro Istituto. Sia le patate come le mele vennero raccolte, di casa in casa, dai biavi p’onleri di Sirugnano. Tel confezionamento dei b’s 'liti sì incaricarono invece le dohne antifasciste le quali anche tn questo caso, hanno luminosamente dimostrate quanta comprensione e partleo’are affetto per i afaoto-ti fisici nutrono le nostre donne democratiche. Le loro espressioni di affetto ed incoraggiamento manifestano I sentimenti di tutto il popolo democratico istigano che ha parlato per loro bocca. Con tale visita le donne hanno Inoltre potuto constatare di quante e quali provvidenze beneficino i piccoli sordomuti ospi‘a',1 ne'lo istituto dl Portorose creato e funzionante per vo’ovà del pepo'o che si sobbarca qualsiasi sacrificio purché quest! suoi dlsgra ziatl figli possano godere attraverso una amorevo’e e tu' arte rieducazione. Il dono J*l!a fave'-!a, o, quanto meno, la possibfiìt! di manifestare e rendere com- prensibili I loro sentimenti, bisogni ed affetti. A nome di tutti II -prop. Rupnik, direttore delltiatitu o, »a ringraziato le donne antlfas per la loro opera filantrop ia e per le. calde parole di inco-agglamen-to e di affetto da esse rivolte *1 piccoli ospiti. <—■" - o...... Note agricole Distretto di Buie 2 lavori di aratura invernale sono quasi ultimati in tutto fi territorio del distrette di Buie. Ora gli agricoltori, sd i membri delle cooperative agricole di produzione si stanno preparando per 1« semine. Altri lavori del periodo Invernale furono quelli delle riparazioni de? J arnesi ed attrezzi agricoli da adoperarsi pro» almamente qualora la primavera non ritardi e la pioggia soddisfi, almeno la parte, la sete dei campi. Ne! frattempo la sezione economica del distretto di Buie s‘à ultimando i preparativi oer la pianificazione delle coltivazioni degli ortaggi Conclusa la pianificazione, verrà Iniziata la ro. ti veri one col criterio preferenziale per le singole zone deile specie di ortaggi che più s! addicono per le stesse così da o'tenere una migliore e maggiore »induzione. Un contributo non indifferente sarà dato in questo campo della valle del Quieto, che si presta particolarmente per la eo’civa rione degli ortaggi che opportunamente curala e condotta frutterà certamente abbondanti «dottimi prodotti. Al Plenum dell’ UAIS di Buie Il Programma annuale passo importante per l'avvenire Nel recente plenum dei Consiglio distrettuale defi’UAIS di Bàie è s ata presentata la relazione del lavoro svolto nell’anno 48 daL l'organizzazione antifascista iugoslava in quel distretto. La relazione politica è stata tenuta lai comp. Bujc, quella organizzativa dal comp. Sabattl Clemente. Ha fatto seguito alle relazioni la diri wSlore iella quale sono liter-venuti vari compagni. Sono stufi trattati vari problemi concernenti fl lavoro da svolgere, e modo migliore di eliminare alcuni errori nel quali si è incorsi hello anno passato. Errori ohe, in ogni caso, non saranno ripetuti nel futuro. Si è quindi proceduto alla elezione del nuovo comitato distrettuale dell’UAIS che risulta cosi composto: Gurten Antonio, Sabattl Clemente, Buie Ivan, Volt Antonio, Mlani Nino, Bone'tI Romano, Antonini Rosa, Metlika Maria, Bassanese Gioacchino, Zadnik Mateo, e Manin Giovanni. Fra le decisioni prese dal Plenum prima della sua chiusura, sono le seguenti: Il consiglio distrettuale si riunirà regolarmente ogni tre mesi, per trattare i Vari problemi, 1 nuovi compiti eco. H comi ato esecutivo si riunirà ogni 13 giorni. I membri detiTJAIS perseverando e svilupperanno la loro opera, per il rafforzamento della fratellanza ita’.o-slava nel distretto di Buie. L’organizzazione dellTJAIS mobiliterà le forze sane per la realizzazione del programma annuale di ricostruzione economica. Sarà dedicata una particolare attività per assicurare il massimo Economia razionale nel Circondario Successi e prosperità agricole della Cooperativa „1. Maggio*1 di Buio calunnie, con le quali doveva risultare del tutto svalutata, anzi messa in pessima luce questa grande provvidenza sanitaria, Tutto ciò per la semplicissima ragione che questa opera, altamente benefica ed u-manltarla, veniva attuata in vantaggio delva popolazione de! territorio a P.P„ per sua Iniziativa, col suo largo appoggio, con to sue agevolazioni e con il suo generoso concorso. Così anche in questo caso è luminosamente dimostrato quali funzioni abbia quella stampa, quali fini persegua e duale fondamento di verità abbiano le feroci campagne di odio e di denigrazione da essa gettonate a ripetizione contro ti PJP. della nostra zona e goslavia. Le terre, al paese di Buie, composte di appezzamenti collinosi suddivisi in pìccole proprietà e nel contempo ottimi terreni per la coltura della vite e dell'olivo, hanno dato per lunghi anni ai suoi abitanti u-na vita aiquanto misera e tribolata. La sobrietà, la forte in- ^_____ clinaziorie del contadino buiese svincolare al laverò, non furono sufficenti' ad apport... e alla vita del co *-tadino stesso alcune migliorie, lì deprezzamento del proto to base, il vino, causato dalla concorrenza del mercato e commercio italiano; le esose tasse e le progressive aste forzate a-vevano ridotto le famiglie agricole a condizioni pietose. La popolazione di Buie, essendo composta in maggioranza di piccoli propri lari, non ha. beneficiate che in parte della grand© conquista della lotta di Liberazione* la Riforma Agraria. piccolo contadino di migliorare levano i seguenti risultati: Gra Sin dalla Liberazione i ecr.’a-din! buiesi hanno visto chiudersi le prospettive per ni. ’!-teriore miglioramento delle uro-prie condizioni in quanto n trivi mercati assorbivano, con migliori condizioni, i prodotti locali. Questo nuovo fatto è «no contro la Ju- fra i principali motivi che hanno «feto la possibilità al nostro Epiiego di un tragico tnvmmtimeni® Due anni e due mesi all'autista responsabile delia morte di B. Arco Dinanzi al tribunale popolare circondariale di Capodlstria si è svolto il processo a carico di certo B. A., au .ista, da Trieste, accusato di omicidio colposo per avere investito la sera del 20 nov. 1948 mie ore 20, nei pressi ai Semedela li comp. Boris Arco, il quale procedeva eoa la fin.lanza-ta in direzione di Isola. Nei violento urto II comp. Boris veniva trascinato per circa una decina di metri, quindi proiettato nei fosso marginale. Trasportalo all’ospedale «fi Trieste egli decedeva la notte stessa per te gravità delle ferite riportate. Ltnveetitore, anziché preoccu- Bollettino Stato Civile Nel mese di febbraio sono state registrate le seguenti variazioni ne’J’uff. di stato civile: NASCITE! Degrassi Bruno di Ebano, nato 51 1 febbraio Chicco Sergio di Mario nato il 4 febb., Bozic Anna -Maria di Giovanni nata li 5 febbraio, Massarotto Maria-Pia di Paolo nata il 12. febb., Vascotto .E'yio di Sergio nato a Capodi-».ria !0 28 gena., De'.Ise Ftevte di Remigio nata ü 18 febb- Degras-si Maria-Grazia di Virgilio nata il 21 del 2., Drioll Marino 7»{ ovan f ft /Pomrat La nostra Lotta I UKU Dl SMUK Il sorriso delle donne-poliziotto, in Ungheria, ha cancellato per sempre lo spietato ricordo dei 25 anni in cui spadroneggiavano gli sbirri di Horty Precisazioni dell’Agenzia Taniung SZOLNOK, febbraio. — Chi ih \ conosce a Budapest lx>nci la donna-poii2lotto? La si vede dappertutto: al cror’^hi delle strade affollatissime, davanti ai semafori multicolori, nelle sale au ere dei musei. Guai al passante distratto o indisciplinato che non rispettasse le regole del viver cittadino. Lonci in un batter d’occhio gii è alle costole . er chiedergli, nel più educato dei modi, documenti, generalità e per appioppargli tins bella multa di venti precinsi fiorini. Lonci non ha la caratteristica faccia del nostro «pizzardone» romano che turba i sogni dei «ragazzini» tifosi del foot-ball da strada, nè tanto meno il grugno del celerino a-vido di dorsi proletari. Ma il visetto dolce, sorridente da brava mammina. Lonci non è una donna-poliziotto, ma tutte le donne-poliziotto d’Ungheria. Furono chiamate così tutte quelle operaie, sartine e .massaie che, rispondendo ad un bando del Governo, un anno fa lasciarono le loro occupazioni domestiche o ’a loro disoccupazione per istruirai nell’arte dell’ordine. Ora hanno costituito, nella polizia dello Stato, un corpo speciale con funzioni particolari eh sì chiamano appunto delle Lonci ewero delle Loncike, che è il diminutivo in uso fra i loro colleghi di sesso maschile. Che a Budapest ci siano delie donne-poiiziotto è senza dubbio una novità per un paese come l'Ungheria fino a poco tempo fa arretrato e pieno di pregiudizi chiesastici e feudali, ma il tatto che la >1 tron an- che In un capoluogo di cu....ragna come Szolnok è indice di una vera e propria rivoluzione della concezione della danna avventuriera in questi ultimi anni nella repubblica magiara. A C—>lnek, cittadina con poco più di 50.000 abitanti, la stazione delle guardie t -unicipali è quasi tutta composta da donne. Le comanda una ex-sartina venticinquenne, ebrea, di nome Erszebc.th. I genitori erano stati deportati in Germania e non erano più tornati. Sola, senza un mestiere, Erzeberth incominciò a lavorare presso u-na sartoria. Erszeberth aveva sempre fatto cose più grandi di lei. Da bambina asp’rzva a fare le cose serie, copie un uomo. Durante la guerra aveva lavorato nell'organizzazione e-braica antifascista, dopo la liberazione si era arruolata c me crocerossina nell’Armata Bossa. Fu tra le prime ad organizzare le contadine della v-uaa. Dopo il bando del verno fu la prima a presentarsi al comitato cittadino, dal quale ebbe il difficile compito di trovare delle altre «reclute». Riuscì a raggruppare una diecina dì ragazze disoccupate della zona, figlie di operai e di braccianti a-gricoli. Il primo giorno quando consegnarono loro le divise, nuove fiammanti, le ragazze a-vevano vergogna di presentarsi nelle strade. A Budapest 1 giornali di opposizione, avevano salutato !e prime Lonci con una salve di vignette ironiche raffiguranti per esempio donne-poiiziotto in fuga davanti ad un tafferuglio di nerboruti ubriaconi o alle prese con statue di Cupidi impertinenti nei giardini pubblici. Ma la campagna si era andata subito smorzando dopo poche settimane. I giornali portavano continuamente notizie di donne chiamate a ricoprire alte cariche nell’apparato delio Stato, delia Magistratura, nella di.’o-mazia, e perfino nel Governo per cui la gente non si meravigliava più di vedere in giro to tutti 1 vecchi pregiudizi del p zzato. Ma le sorprese in fatto di donne a TzoSnok non finiscono qui II prefetto della città é anche lui... una donna. Susanna Juhas-, questo è il suo nome, è conosciuta in tutta l’Ungheria per essere la seconda doi a eletta all’alta carica di prefetto.' Le delegate al congresso mondiale delle donne, te- le donne-poliziotto ovvero le mitosi recentemente a Buda- «zie Lonci» come le chiamano oggi 1 bambini di Budapest. A Szolnok invece le cose andarono ancora più rapidamente. Le donne della cittadina, passati i primi giorni di sorpresa, cominciarono ad essere non solo contente, ma perfino ergo-gl’ose delle loro brave poliziotte. Il fenomeno è spiegabilissimo. Erszebeth e compagne avevano preso il posto dei «Csen-dor», i duri e spietati questurini li Hort:, senza cuore e senza anima, esperti delle irruzioni selvagge nelle case del poveri contadini. Durante 1 *5 anni della dittatura del Quisling Horty, il poliziotto personificava il brutale e odiato regime del principi della Chiesa. Per la prima volta nella loro vita gli abitanti di Szolnok hanno potuto parlare, discutere, chiedere notizie e consigliarsi con dei poliziotti che oltre a rappresentare un ordine nuovo non più ingrato, erano delle donne, s i ai problemi cel focolare domestico e del vivere cittadino. Tra le massaie di Szoi-nok e le compagne di Erszebeth si è stabilita un’atmosfera di familiarità tale che ha dissipi- LA LEGGE DEL GHEITO UCCIDE ANCORA Durban capitele dai Notai, eo-,ta tutte le città -det Natal e del me tutte le città del Sud Africa è j Transwaal e. infine, il Governo una città doppia- Con cinque mi- i dall’India protestò richiamando il auf di tram si passa dal centro j suo Alto Commissario, moderno can le sue grandi pai-! le condizioni della popoWio-me che sorgono lungo ffl mare d: J ne far parte delle bande armate dai bianchi stessi per fl massacro degli indlanL Poi, compiuta l’opera, intervengono 1 poliziotti a spazzar vìa assaliti e assalitori. La questione tadtena ha preso cosi una tele ampiezza che per ban tre volte è stata portata davanti alTO.N.U. e regolarmente accantonata per le minacce del Sud Africa di abbandonare l’or-ganizzazlooe e per volontà della Grap Bretagna che ha regolarmente votato m favore ded pa. drarii di schiavi contro l’affermazione dei diritti umani. Gasi, con la tacita complicità delie nazioni cosiddette demo, epatiche, corri'mia in un paese governato da bianchi fl massacro e la degradazione degli indìgeni di ogni colare. TIM HUTCHINSON pest, La hanno udita parlare più volta a nome delle donne ungheresi Susanna Juhasz è figlia di poveri contadini. Da giovinetta aveva lavorato come semplice operaia nella fabbrica Siemens di Budapest. Fu qui che conobbe un bracciante agricolo venuto anch'egli a Budapest in cerca di lavoro, con il quale si unì in matrimonio. Divise con lite i dori anni della dittatura di Horty anni di fame e di disoccupazione, in un i.-lsero abbaino della periferia. Essendo stato arrestato Il marito, Susanna tornò a Szolnok, ove rimase lungo tempo compiendo lavori servili. Quante voi. a Susanna ha ’Givate le scale di quella prefettura che a liberazione avvenuta, doveva p.i vederla assisa al suo massimo seggioI Per quindici turni lavorò nella organizzazione P.C. ungherese. Dopo la libera Ione, Sussana e suo marito ebbero con la riforma a-graria, come tutti i contadini pov-ri, tre ettari di terra. Avevano appena cominciato a eottrairsì il loro primo focolare, allorché chiamarono Susann -> a Budapest, dissero che avevano bisogno dì lei della sua onestà di militante, delia sua esperienza di massaia e deila sua bontà di mamma per dirigere le sorti dei 450 mila a* bitanti del Distretto di Szolnok, uno dei più -Importanti fra i ventic’r. que distretti di tutta l’Ungheria. E Susanna accettò. Riorganizzò fl Consiglio comunale, elaborò il piano di ricostruzione. battè le campagne per spiegare ai contadini il significato del Piano Triennale. Oggi il distretto di Szolnok è Il secondo classificato dì tutta l’Ungheria nella consegna dei prodotti agricoli all’ammasso. Susanna Juhasz ci ha parlato del - vto lavora con uri conoscenza impeccabile. Cl ha spiegato il piano di meccanizzazione, lo sviluppo delle cooperative, E sistema dei premi ai pionieri del lavoro e 1! funzionamento delle consulte popolari. Lavora dalle 7 del mattino alle 8 di sera e studia, studia ininterrottamente il codice e la legislazione. Susanna sa che Tesser prefetto comporta la necessità di a-vere quella cultura che i suoi tre ama di elementari non le hanno potuto dare. Nella Prefettura è entrato con lei uno sp’-'to nuovo. I suoi dipendenti — tutti uomini — sono entusiasti del loro superiore. Il vecchio prefetto, il barone Urbano, era di tutt’altra temerà. Amava circondarsi solo dei nobili e dei ricchi feudatari Oggi. I quadri, le statue e tutta la muffa aristocratica, sono spariti per lasciare posto ai diagrammi di produzione, ai diplomi dei «pionieri» ed ai ritratti di Caterina Varga, di Susanna Kossuth, le eroine della Rivoluzione ungherese del 1948, a quelli di Eta Geisler e della paracadutista Anna Turjanika, morta combattendo contro Fta-vasore nazista, e infine a quell delle viventi Istvan Riez e "Margit Odescalchl ambedue deputatesse al Parlamento. La prima è famosa per i suoi dieci figli e l’altra perchè principessa e ricca proprietaria terriera che llbei „rione avvenuta, seguendo Tesempio del conte Karol yi, distribuì le sue proprietà ai contadini e chiese rt-seriziona ai Partito Comunista, operaia entrando come umile in ima fabbrica Susanna ci ha confessato di sentirsi un po’ a disagio nel grande pa’azzo della Prefettura, e di non amare molto 'a macchina. Preferisce andare a piedi a! suo ođoretto, dove -’! marito continua a lavorare I tre ettari di terra assegnatigli dalla riforma agraria La d:.menica, va di persona Jla stazione a prendere i suoi tre fi* gli che studiano in un collegio popolare di Budapest, Susanna quando va un po’ di tempo si reca sull’aia insieme a suo marito, fra ' massaie, a sgranocchiare le pannocchie di grano-turco. £’ contenta così. ’ Carmine De Lipsia BELGRADO, lo — Nel giornale «Per una pace stabile, per la democrazia popolare» Nekil Buia tovi ć (verosimilmente pseudonimo) ha pubblicato un articolo rivolto contro il nostro Paese e scritto • impegnato delie consuete calunnie. Fra leìdtre menzogne, nel gior-'•ornale vengono citate fra virgolette le seguenti parole che il compagno Tito avrebbe pronunciato a Capodanno. «Che da noi tutte le classi • gli tntellettual! sono uniti e la loro unità è al di sopra degli interessi del Partito» Tale citazione è malintenzionatamente inventata per poter «provare» calunnie rivolte contro Il nostro Paese, e di ciò ogni lettore si può convincere dato che il discorso di Capodanno del compagno Tito è »tato pubblicato. Questo è simili falsi contenuti in detto articolo ed in articoli consimili Illustrano l’usuale sfacciataggine e falsità della ealun nlosa campagna condotta contro E nostro Paese. TECNICA LA CARTA SONORA Recentemente ha avuto luogo a suo poeto E raggio di luoe delia Varsavia la prova di una nuova j cellula fotoelettrico. Invenzione che potrebbe rivolu- Fabbricato In serie, questo ap-zionare il giornalismo e l’edito- ! parecchio dovrebbe venir a coria, cosi come lo Insegnamento} stare meno di una radio normale e non richiede per funzionare altro impianto oltre a quello eie*» scolasttco « la corrispondenza. Dopo lunghe ricerche un Ingegnere polacco, Stankievicz, ha scoperto un liquido che la proprietà di rendere ogni specie di carta, anche la semplice carta da giornale, sensibile al suono, alle stesso modo che la carte per 1$ fotografie è sensibile alla luce. I suoni resi «fissati» sulla carta possono poi esser« riprodotti per mezzo della cellula fotoelettrica e la carta stessa può essere fotografata « «ristampata migliaia di volte con un normale cliché da stampa. Esternamente l’apparecchio ha la forma dten gramafono. Per riprodurre la voce si fa girare la carta sensibilizzata su un disco. Manca però la puntina che gira nei solchi del disco, ma vi è al trico. Le possibilità di quatta invenzione sono infinite: ognuno di' noi potrebbe inviare per posta un* «ietterà sonora», ascoi tese la voce dei propri amid che gli fanno gli auguri « ricambiarli con lo stesso mezzo, registrare le trasmissioni radio, 1« opsre, 1 discorsi e conservarli in una «biblioteca sonora». Tra le altre applicazioni dì questa scoperta si prevedono poi la semplificazione dei segnali a distanza, la dire-ione degli aerei la navigazione marittima, eec, E-videntemente, «e nella pratica la Invenzione si rivelerà efficace come nella esperienza effettua» nei laboratorio. Giorgio Bracchi Comizio fascista al „Bel Mondo" londinese 5IOSLE1 SVIEU: E laE DAMI PIAIGOI© LONDRA W Com’è risaputo, in Inghilterra si é verificato Punico caso ai mondo di un capo di partito fa. sciata che, elite fine delta seconda guerra mondiale combattuta per la distruzione dà fasc.smo, ha potuto ritornare alia vita pubblica e ricostruire ii suo partito. Quest'acino è Mosley ohe oggi come nei periodo d’oro desi fascismo, tiene a Landra, protetto dalla Poesia, comizi in cui do. mina eoa la sua oratoria tipica impregnata di antisemitismo ed amlcotnunismo, A «hi si chiedesse meravigliato carne questo sia possibile i_ggi, nel 1949, a. Landra, si può rispondere più o meno con le stesse parole usate dal Ministro degli Interini britannico quanto al Comuni deve rispondere, e succede spessissimo, ai deputati che Indignati pongono questa domanda: E Ministro risponde come sol tanto dal Governi d.rtatoriari al di' là della cortina di ferro si osa attentare alla libertà propagandistica fascista; nelle Nazioni oeclldentaìS, ove pare invece che E fascismo ala considerato un Ingrediente essenziale della de. mocrazia, questo non è possibile. Data questa situazione, accade che l’opinione pubblica In Gran Bretagna, ed in particolare i e;t-ladini di Londra, pensino per proprio conto a protestare contro queir insulto rappresentato dal comizi di Mosley. L’ultimo episodio di questo genere è E piu notevole di quelli sinora accaduti e sì è registrato lunedi sera nei quartieri tondi, nasi del West-End. Sono questi I quartieri patrizi di Londra, ! quartieri dell’eleganza «frenata e ■del lusso più vistoso; non per niente è proprio qui che abita, in un appartamento principesco, Sidney Stanley, l’uomo famoso in tutto E mondo per aver menato un grave colpo alia reputazione di m’nìstft e sottosegreta, ri del Gabinetto laburista, dal direttore della Banca d’inghll-terra, di deputati ed uomini politici in genere, coinvolgendoli nel tremendo scandalo di cui hanno parlato a lungo tutti i giornali del mondo, classificandolo come fi più grande di questo dopoguerra. Mosley, che di sdito sceglie a scopo provocatorio 1 quartieri operai per i suoi comizi questa volta parlava nella grande sala delle riunioni del municipio al più elegante quartiere di Londra, E quartiere che al fregia, unico, del titolo di reale: il Reale Sobborgo di Kensigton, distinzione concessagli dal sovra. no. Le raglan! detea «celta di Mosley bisogna ricercarle nel fatto che egli parlava a sostegno dei tre candidati dei suo partito alle prossime elezioni municipali in quel quartiere (Londra è divisa in numerosi municipi) dove può essere sicuro d’un certo sostegno fra Ivani Stanley che ci vivono. Sicuramente, Mósley non può presentar« candidati nel quartieri operai. Ma la reazione popolare ì’ha raggiunto sin nel* cuore deii'ele-gantissimo Beale Sobborgo di Kensington. Nel municipio, guardato dai suol fidi, egli parlava ai suoi accoliti ed il suo discorso molto spesso batteva sulla necessita di una crociata anticomunista e sul. rimmed, ato lancio di bombe atomiche sulla Russia; sulla necessità di rendere le Colonie ai-La Germania (non è uno scherzo) e sul progetto di deportare ebrei della Gran Bretagna in Eritrea. Ma adl’impTovviso si produeè-va li primo Incidente: due bombe lacrimogena scoppiavano, nella sala; ed allora, mentre Mosley, spavaldo, continuava a pàr-lare accanto al gagliardetto del partito sino a che cadeva svenuto, gran parte del « boi mondo * intervenuto si dava alla fuga precipitosa, spaventatisi imo, con copiose lagrime che scendevano dagli cechi dipinti o no. Ma, intanto, nelle strade era. no già incominciati 1 tafferugli e la tempesta stava maturando. In segno di protesta, E «43.o Gruppo» — cosi si chiama rassodaci one degli ex combattenti antifascisti — si riuniva e procedeva in corteo par le strade-di Ktäülngtan, portando una corona | Uno schieramento imponente di polizia era stato disposto a protszlonte dei fascisti, come sempre avv.ene In queste occasioni. Più di duecento poliziotti a piedi ed a cavallo pattugliavano le strade ed impedivano l’accesso al municipio- Dalla falla s! levavano grida di protesta sempre più forti e risentite. « Abbasso t fascisti, via Mosley! ». I sostenitori di Mosley che non avevano potuto trovare posto aì-l’ir»termo rispondevano, sino a che 1 primi manipoli, fluito il comizio, uscivano dal municipio e si indrappellavano per la strada, intanando l’inno ufficiai* dei partito nazista hitleriano, lo ’« Horst Wessel », Dalla folia, che cominciava a tumultuare di fronte a simile provocazione, si levava a -amo dsàì’Xnternaztonale. La polizia, allora, non ci ha veduto più ed i vigili a cavallo hanno cominciato a caricare gii antifascisti In modo bestiale. Nella serata nebbiosa e fredda di questa Londra invernale, al vedevano i policemens che galoppavano come in un «rodéo». lanciando i loro cavalli contro 1* folla, senza riguardo al sesso ed all’età. I cavato! si impennavano, scaldavano, scalpitavano sotto le speronato dei cavalièri. I policemens appiedati, dai canto loro, non si tWevsho indietro. I mangaccSti tono-vano te loro dovere. SI trattava di 04fan<*«re la democrazìa e le libertà ai paro«* idei fascisti. A tenne doom* ai vedevano apizite contro fi muro, mentre 1 cavalli acaipi tavamo quasi sul loro piedi. GII ufficiali si spostavano re-p.damante da una parte all’altra della strada, dando ordini concitati, mentre altri poliziotti ai mettevano a protezione dei corteo dei fidi di Mosley che si allontanavamo can., tamdo. Le colluttazioni non hanno ta tristo a verificarsi Più di cento persone sono state condotte all'ospedale vicino, mentre 1« polizia si impossessava di un» decina di antifascisti e fi tra-sitava la prigione. E giorno dopo comparivano in Tribunale « venivamo tutti multati .per aver osato disturbare un comizio fa-teista. CARLO DE CUGIS Xemica àpoitim di fiori con la servita: « Per I nostri fratelli caduti ne&a guerra contro i fascisti, perchè non siano dimesticati»; e dopo averla disparte »’ monumento cine 11 ricorda, inizia un comizio al dà fuori del municipio, a lume di torce, mentre Mosley, In effigie, era stato Impiccato ad un fanale vicino. Per conto loro, pod, alcune migliala di operai, di cittadini di ogni «.eto sociale, erano eco.venuti da tutti i quartieri di Londra, come avviene ogni volta che Mosley fa un suo comizio « si andavano raggruppando nel pres. si dei municipio sempre più numerosi, „ jpaž --v . •>»'' '• ■ Alle volte lo sport assume aspetti ài perfezione mirabile, osservate i’armonìa di questo eclat ore in discesa »u una candida china. 1.8 Dal terrore di Praga all’eroismo di Kravcenko, dall’assedio di Berlino alla Droga di Mindszenty Come fare ingoiare l’olio di fegato di merluzzo ai bimbi della Repubblica Stellala? Da noi si usa tappare loro S naso « costringerli a trangugiare la medicina In modo piuttosto e-nergico. In America no. In una bottiglietta modellata suf personaggi di Walt Disney è contenuto il terribile farmaco che può essere tranquillamente sorbito perchè ridotto con uno spedale trattamento chimico, ad lina sorta di gustoso sciroppo. Nella centralissima Broadway, una stupenda «pln-up-girl» dai capelli rossi, coperta di una vaporosa vestaglia seduta con simpatica scompostezza su una tomba, invite gli americani ad ac-capararsl le sue graz'e ae’I’ai’.di-là e te ammonisce, affinchè la terra possa sembrare loro più leggera, ad incaricare della loro sepoltura l’arenzia dì poto ne. .fu-. pubblicità che domina tutti gU a-spettl della vita americana non poteva mancare al. Dipartimento di Stato che si accingeva, a guerra finita, alla conquista del mondo.. Presentarl agli europei un’America standard, gaia, ricca, accogliente e scanzonata con macchine, belle donne, uomini in 'rack e telefoni bianchi non a-vrebbe ottenuto l’effetto. Bisognava creare una atmosfera. Creare la paura. La fame, le miserie, gli orrori della guerra appena terminata erano fattori «-stremamente favorevoli. La posta in palio era Immensa. Si trattava di smorzare prima di tutto ne! lavoratori europei il fascino che il popolo sovietico aveva saputo accatlvarsi battendosi. Ogni provvedimento americano che schiacciasse la sovranità e l'i-mS'rtanrfpnTo riet nnnnil *.n-Anpi un fatto qualsiasi che, montato, dipingesse l’URSS o i Paesi di nuova democrazia come terre desolate, dominate da uomini spietati, dove E dolore e la morte fossero in agguato In ogni dove. E primo passo verso la guerra fu 11 patto di Bruxelles. Patto squisitamente militare che doveva apparire Ingiustificabile ai popoli dei cinque Paesi firmatari. Nel febbraio del 1948 le destre in Cecoslovacchia tentano il colpo di Stato per estromettere I comunisti dal governo. Prevenute dalla maggioranza del Paese rappresenta m seno ai parlamento, il loro colpo viene sventato, e 11 governo elimina dal suo .seno gli uomini dell’America. E-ra il momento buono. Dnll’Ame-rica parte la grande parola d’ordine: «Le orde bolsceviche allo assalto della Cecoslovacchia. Le fnmntt lipiU’TTUgq___ani rvorte form dirigono all’Intorno 1« grande carneficina. E sangue scorre per le vie di Praga». Radio, gior-^ nali riviste, documentari, fran-• cobolli, fiumi di inchiostro, chi-! .ometti di pellicole Invadono I : paesi occidentali martellando per j settimane noi cervelli degli eu-I ropei sbigottiti: morte, sangue, j terrore. L’atmosfera c’è. Quanto basta perchè intanto, in sordina, quasi segretamente, a Londra I rappresentante tì! cinque Paesi possano sottoscriverà un patto militare che pone a discrezione dello «Strategie Service» americano le vite di milioni di uomini. E trattato di Yalta prevedeva il trattato di pace per la Germania « il ritiro della truppe d’oe-cupazlone. E’ attraverso fi qual* bisogna passare per portare 1* guerra contro l’URSS. Il ritiro de'le truppe anglo - «meritane La EosSra Lolla Sulla questione dei cosiddetti lavori forzati La rivista „Tempinuovi'' SULLA PROPOSTA dell* A. F.L. MOSCA, 11 — L’ultimo numero della rivista «Tempi Nuovi» riporta un articolo il quale tratta delle proposte sovietiche al Consiglio economico e sociale dell’ONU in relazione alla discussione in seno a quella organizzazione circa la questione del cosidetto lavoro forzato. La rivista scrive fra l’altro: «E’ risultato chiaro sin dall'inizio che gli iniziatori del dibattito, i capi deli’AFL ed il Dipartimento di Stato americano si interessavano meno di tutti di uno schiarimento imparziale sulla reale posizione dei lavoratori nelle varie parti del mondo e nel quadro dei vari sistemi! sociali e politici. Il dibattito hai rilevato die i dati presentati al ; Consiglio erano assolutamente < inadeguati, peccavano di par- i zialità ed erano grossolanamen- j te calunniosi e scurrili nei con-! fronti dell’URSS. Bisogna essere veramente j indiscriminato nella scelta dei j propri mezzi per costringere j un’organizzazione ìntemaziona- j le a dedicare M suo tempo e lai sua attenzione al i ’esame di do- j cunienti come ü memorandum j sui «lavori forzati» raeM’TJraione j Sovietica e neiie democrazie j popolari pubblicato daiS'AFL su i richiesta del Dipartimento di Stato e basato sulle affermazioni di criminali fuggiti e su falsificazioni archittetate dal servizio di spionaggio americano. Se documenti cosi dubbi hanno potuto vedere la luce del giorno, bisogna proprio concluderne che i reazionari americani ritengono veramente che tutti i mezzi sono buoni pesr condurre ài atto la toro «guerra fredda» contro le forze deRa democrazia ed il socialismo. Parian- dio della qOest.one del «lavoro forzato» era ugualmente designata in vista della propaganda antisovietica, la procedura che ha dato origine all’odioso «memorandum» consegnato all’Ufficio internazionale del Lavoro. Sia detto fra parentesi è ben noto che gli imperialisti britannici ed americani hanno tenuto in piedi quest’ultimo frammento delle macerie della Lega delle Nazioni solo perchè un organo dei mono- poli. La voce dei lavoratori non può venire udita in realtà nell’ambito di questa organizzazione, di cui i tre quarti tiri seggi sono tenuti dai rappresentanti dei Governi capitalisti e dei datori di tovoro II Governo e il «voratore dell’Unione Sovietica rsoa hanno voluto a-vor nulla a che “ave cosà questa organi zzastone. appunto perchè polla sue forma, attuai® essa serve da schermo p«r ?e rsae-chinaziouj suatkipewùe dei aao-nopoliÄi. Ouasttiagoo®« Inter-nazionale oltre nosi C. obe uno strumento «auto vmmi. i Tessere R-l lavoratori pesanti: Pane di frumento, oppure farina, su un tagliando gr. 700, farina di frumento gr. 16.275 su tutti j tagliandi. Farina di grano-turco sul tagliando R-l K-l gr. 2000. Grassi gr. 1200 sui tagliando R-l 101-102 e 103-104. Zucchero gr. 1500 sui tagliandi 121-122. Carne gr. 3000 sui tagliandi 111-112 e 113-114. Caffè gr. 150 sul tagliando 123-124. Sapone gr. 300 sul tagliando 125. Riso gr. 1000 sul tagliando 126. Pasta, oppure farina bianca gr. 3000 sul tagliando R-l K-2 III. Saponette 100 gr. sul tagliando 127. Conserva dà Pomodoro gr. 500 sul tagliando 128. Tessere K-2 lavoratori medi: Pane di frumento gr. 500 su un tagliando, oppure gr. 11.625 di farina di frumento su tutti i tagliandi. Farina di granoturco gr. 1000 sul tagliando k-2 K-l III. Grassi gr. 1100 sul tagliando 201-202 e 203-204. Zucchero gr. 1200 221-222.. Carile gr. 2400 s'ui tagliandi 211-212 e 213-214. Sapone gr. 300 sul tagliando 225. Caffè gr. 100 sui tagliandi 223-224. Riso gr. 500 sul tagliando 226. Pasta, -oppure farina bianca, gr. 2000 sul tagliando R-2 K-2 III. Sapone per toeletta gr. 100 sul tagliando 227. Conserva di Pomodoro gr. 500 sul tagliando 228. Tessere R-3 lavoratori leggeri: Pane di frumento su un tagliando gr. 400 oppure farina di frumento su tutti i tagliandi gr. 9.300. Farina di granoturco gr. 1000 sul tagliando R-3 K-l III. Grassi gr. 1900 sui tagliandi 301-302 e 303-304. Zucchero gr. 1000 sul tagliando 321-322. Carne gr. 2000 sui tagliandi 311-312 e 313-314. Caffè gr. 100 sui tagliandi 323-324.Il Sapone gr. 300 sul tagliando 325. Riso gr. 500 sul tagliando 32S. Pasta, oppure farina bianca gr. 1000 sul tagliando R-3 K-2 HI. Sapone da toeletta gr. 100 sul tagliando 327. Salsa di pomodoro gr. 500 sul tagliando 328. Tessere D-l basadtini tei 0 «t 2 anni: Pane di frumento su un tagliando gr. 300, oppure farina di frumento su tutti ì tagliandi gr. 6975. Farina di granoturco gr. 1000 sul tagliando D-l K-l III. Grassi gr. 400 sud tagliandi 401-402 e 403-404. Zucchero gr. 750 sui tagliandi 421-422. Carne gr. 600 sui tagliandi 411-412 e 413-414. Cacao gr. 100 sui tagliandi 423- 424. Sapone gr. 300 sul tagliando 425. Gries gr. 1000 sul tagliando D-l K-2 HI. Sapone da toelette gr. 100 sul tagliando 427. Tessere D-3 bambini dai 2 ai 7 amù; Pane di frumento gr. 306 su un tagliando, oppure gr. 6975 di farina di frumento su tutti i tagliandi. Farina di granoturco gr. 1000 sul tagliando D-2 K-l III. Grassi gr. 600 sui tagliandi 501-502 e 503-504. Zucchero gr. 750 sui tagliandi 521-522 e 523-524. Carne gr. 1000 sul tagliandi 511-512 e 513-S14. Cacao gr. 200 sui tagliandi 523-524. Sapone gr. 150 sul tagliando 525. Gries gr. 1000 sui tagliando D-2 K-2 III. Tessero lh-3 barabini tei 7 ai 14 anni: Pane di frumento oppure farina di frumento su un tagliando gr. 380. su tutti I tagliandi gr. 8135. Farina di granoturco gr. 1000 sul tagliando D-3 K-l HI. Grassi gr. 800 sui tagliandi ’601-602 e 603-604. Zucchero gr. 800 sul tagliando 621-622. Carne gr. 1200 sui tagliandi 611-612 e 613-614. Cacao gr. 300 sui tagliandi 823-624. Sapone gr. ISO »al tagliando 126. , Tessere generali G-l: Pane di frumento gr. 300 su un tagliando oppure farina di frumento gr 8975 su tutti i tagliandi. Farina di granoturco gr. 1000 sul tagliando G-l K-l IH. Grassi gr. 600 sui tagliandi 701-702 e 703-704. Zucchero gr. 600 sui tagliandi 721-722. Carne gr. 1600 sui tagliandi 711-712 e 713-714. Sapone gr. 150 sul tagliando 725. Tessere generali inferiori G-2: Pane di frumento su un tagliando, gr. 250, oppure farina di frumento su tutti i tagliandi gt 5810. Farina di granoturco gr. 100 sul tagliando G-2 K-l HI. Grassi gr 400 sul tagliando 401-402 e 403-404. Carne gr. 1000 sui tagliandi 411-412 e 413-414. Tessere per granaglie a prezzi collegati VC-K: Sul tagliando VC-05 gr. rOOOdi farina integrale, sul tagliando VC-06 gr. 5000 di farina di grar noturco. Sul tagliando VC-23 gr. 800 di grassi. Tessera VC-R per sapone e vario a prezzi collegati: Sul tagliando VC-09 gr. 1000 di zuechbEo. Sul tagliando VC-I11 gr. 300 carne, sul tagliando VC-R 112 gr. 300 carne. Sul tagliando VC-110 gr. 300 sapone. Tessere supplementari pe» donne gestanti: Per tutto il mese verranno distribuiti sulle tessere supplementari per donne gestanti i seguenti generi: 500 gr. di grassi, 1600 gr. di zucchero e 1500 gr. di carne. Tabacco: Sui tagliandi 29, 30, 31 e 32 delle tessere dei tabacchi verranno distribuiti su ciascun tagliando 140 gr di’ tabacco o sigarette. Sili tagliandi rossi per donne và distribuite la medesima razione. Petrolio: Sul tagliando 18 A litri 2, sul tagliando 18 B litri 2,50, sul tagliando 18 C litri 3. ISTRUZIONI: I viveri sulle tessere a prezzi collegati VC possono essere venduti solamente dalia cooperative agricole. II resoconto dei tagliandi delle tessere del petrolio và consegnato alla sezione economica distrettuale, che in base agli stessi, farà la nuova assegnazione. Entro il 5 di ogni mese, tutti £ responsabili delle rivendite tabacchi, devono presentane un e--satto carico e scarico del tabacco assieme al rispettivi tagliandi alla sezione economica del CPD. In oaso di inadempienza o di mancanza non verrà fatta loro alcuna assegnazione. E’ severamente proibita ai dettaglianti ed alle cooperative la vendita dei generi alimentari razionati su tagliandi staccati Ogni consumatore all’atto del ritiro della merce, deve presentare la carta annonaria con l’intestazione, dalla stes- gli verranno poi staccati i tagliandi rispettivi. Le eventuali giacenze nei negozi, possono essere d:s ribuite quali acconti in base alle razioni sopra segnate. La distribuzione dei generi razionati viene chiusa H giorno 25 di ogni mese per tutti i viveri, fuorché per il pane e la carne. Grecia libera comunica ATENE — Radio Grecia Libera riferisce che unità dell’Esercito democratico harano inflitto gravi perdite ai monarchico-fascisti nel corso dei combattimenti che -si svolgono dal 1 marzo nel settore di Kardilia. Unità della VI Divisione dell’Esercito democratico hanno fatto la loro apparizione nelle retrovie nemiche impedendo alle forze monarchico, fasciste dì continuare le operazioni. Durante questi combattimenti, nove autocarri monarchico-fascisti sono stati distrutti lungo la strada Salonicco-Serrea. Secondo le prime informazioni dai fronte, I monarch‘co-fasi-isti hanno perduto 600 uomini tra morti e feriti. Sul frante di Vitsl, l’artiglierila dell’Esercito democratico ha diretto fi fuoco sugäll obiettivi «esodai dalla città di Fioria. * Il IckàruiM deità Stara Sfratila Contro i mestatori per la riuseita dei i. Maggio Tee« ere aenosiari« per ti non ricoverati: Agli ammalati non ricoverati verranno distribuiti per mezzo delle tessere supplementari i seguenti generi, per il mese di marzo- 560 gr. di grassi, 1000 gr. <Ü JSiaeteo e 3090 ve. di cara». Coscienti dai nostri doveri, come membri responsabili delia di-, razione della nostra organizzazio- ! ne sport iva, sfamo andati, negli ì ultimi tempi informando degli ' Ki'trigihi e delle macchinazioni degli emissari di Vldali. Ü Valdf-steno, il Cicogna, il Malaien ecc. che questi elementi' svolgono nella direzione della nostra Unione già dal luglio doll’a-nno scorso e specialmente negli ultimi mesi fn relazione al saggio ginnico sportivo che dovrebbe aver luogo in occasione dei festeggiamenti del prossimo 1. maggio. Oggi, quando questi disgregatori ed intriganti della direzione del-i’UCEF scoprono tutte le carte, dobbiamo mettere decisamente in chiaro che I vari Maidistemo vogliono ad ogni costo liquidare l’UCEF. Perchè? 1) A motivo della coerenza, mostrata già nel disgregamento delle altre organizzazioni democratiche. 2) Per spezzare i legami fra gli sportivi ed i ginnasti della zona A e della zona B. 3) Per impedire l’ulteriore mantenimento dei contatti fra gli sportivi' democratici di Trieste e quèl-U della Jugoslavia. Questa attività disgregatrice è stata impedita da rutti noi. insieme a voi, membri delle nostre organizzazioni sportive, poiché sfamo democratici conseguenti e sportivi sinceri. E’ stata impedite perchè non potevamo permettere che le fatiche di un triennio venissero liquidate d’un colpo e che gli sportivi democratici rimanessero privi della propria organizzazione. trovandosi così alla mercè dei reazionari del CONI, ai quali te nostra organizzazione ha costituito fin dai suoi inizi una spina nell’occhio e cite per tale ragione ne henne insidiate l’esistenza. 1 disgregatori in seno alla direzione della nostra Unione .non sf capacitavano però di aver dovuto capi v»vre. Perciò nel frattempo assi continuarono a meditare macchinazioni per distruggere la nostra organizzazione. Scelsero però un’altra tattica ipocrite e falsa. Dicevano di essere per i’unftà dell’UCEF, la quale non ha da intromettersi nel dissidio verificatosi dopo la risoluzione. Contemporaneamente però «Il Lavoratore» pubblicava articoli velenosi all’indirfzzo del giornale «Trieste-Sport». Questi attacchi equivalgono veramente ad un attacco aperto all’UCEF e alla sua unità. Nello stesso tempo ValdSsterao votò nel Comitato deH’USO. estero necessario che questi esca, dal-l’UCEF e si aggreghi al CONI. Aggiungeva ancora: «D:struseremo l’UCEF se ciò sarà necessario». Ai membri della nostra Untene ed a noi dichiaravano di non essere contrari ecchè gii sportivi triestini ci rechino in Jugoslavia. Tra loro Invece decidevano che si doveva impedire ad ogni costo questo trasferte e ciò innanzitutto af circoli spartivi delle fabbriche. Cosi vollero impedire la trasferta del circolo S. Merco a Trbovlje e dell’Arsenale a Lubiana Dovettero però capitolare di fronte alla decisa volontà def membri. Le loro manovre non finiscono però qui. Accuratamente prepararono il piano per sfruttare i festeggiamenti del 1. maggio, ai fini* della loro attività disfrega-trice. In un primo tempo east stessi proposero che l’UCEF insieme al-l’UGA organizzi il saggio gìnnico sportivo. In seguito ritirarono le loro stesse proposte e accusarono noi che avevamo sinceramente desiderato fi pieno successo del saggio del 1. maggio e che perseveravamo sulle prime decisioni concordate. Ciò lo facevaro evidentemente com io scopo di far perdere agli sportivi la fiducia nella direzione, nella stessa Urlone, par demoralizzarli e con ciò prepararli alia liquidazione della nostra organizzazione sportiva. Nella dire« Ione Introdussero M sistema delle votazioni a maggioranza in relazione alle decisioni. Mettevano di proposito ai voti propoeto ohe noi non potevamo accettare perchè erano egli antipodi dall’attività fin qui svolte da’l’UCFfF e contrarto aH’itottà di questa. Questo s «sterna disgrega- tore di votazioni e maggioranza avrebbe dovuto aggiogare l’UCEF al carro politico liquidatore di Vldali ed essere accompagnato dali’eliminazione di quegli sportivi e membri della direzione che non sarebbero stati disposti a servire alle sue macchfnazjonà di politicante. Ginnasti, sportivi, membri dai-l’UCEF! La nostra organizzazione sportiva si trova davanti a momenti decisivi. E’ dovere perciò di ogni sportivo democratico, d>i ogni membro della nostra unione df dare tutto per le conservazione della nostra organizzazione. Smascherare tutti quei disgregatori arrabbiati che vogliono la distruzione della nostra Unione, che non vogliono la collaborazione con gli sportivi della zona B e che a causa della loro cecità mzionaiista impediscono 1« trasferte nella Jugoslavia. La nostra Untene sarà capace di vivere e di crescere solo quando noi si mantenga l’unità deU’orga-nizzazione con i compagni della zona B e ai coltivi i contatti sportivi jugoslavi e con quegli italiani democratici. La ■Ifintt»-z.ione dell’attività alla sola zona A significa soffocare ognf vita, delia nostra Unione. A motivo de), limitato sviluppo dell’organizzazione sportiva democratica ira Italia, i nostri membri possono oggi entrare fn lizza innanzitutto con gli sportivi jugoslavi. Sono stati precisamente questi agoni che hanno elevato la qualità della maggioramiza delie sezioni sportive curate dalla nostra Unione. Smascherate nelle vostre nur nicnl tutti coloro che difendono il penne tramenio dall’inganno af đaimf dei membri e le macchinazioni dei disgregatori In relazione ai festeggiamenti del L maggio! Tutte le masse democratiche, tutti gli sportivi, democratici, tutti i membri dell’UCEF devono aver la possibilità di partecipar« ai festeggiamenti del prose imo L maggio! Esigete che l’UCEF organizzi S saggio ginnico sportivo del 1. maggio, diffondete fra gli sportivi la parola d’ondme del saggio unitario. Rispondete all'appello del Comitato delia sezione ginnica dell’UCEF. preparatevi negli esercizi per ti prossimo 1. maggio, allargate la cerchia dei ginn-lei che vi ai dedicano! Ginnasti, sportivi, membri deb l’UCEF! Il compito che sta davanti a voi_ è grande. La nostra Unione si è sviluppata attraverso le felicito di tutti noi. profuse Per ptù di tre anni. Essa sf è rafforzata in una lotta acuta contro il rea«-zionerio CONI Nel corso di lutti questi tre anni, abbiamo dovuto combattere anche contro glf agenti del CONI nelle nostre fila. Questi disgregatori sono diventati oggi agenti del CONI. Riconoscete ed eliminate gB agenti del CONI dalle vostre file! Smascherate tutti quei membri dell’UCEF e del vostri circoli sportivi che con le loro attività disgregano la nostra Unione! Non giudicateli secondo le parole, ma bensì secondo i fatti! Essi parlano molto dell’unità delì’Uniome. della un’ttà con g’f sportivi della zona B e della collaborazione colla Jugoslavia. Le loro azioni sorao pert diverse. Eleggete nelle assemblee gene», rali dei vo-tri circoli quei* membri dei quali siete sicuri che lavoreranno per l’unità e por un’or-gen.V.zazione sportiva che non sì lascierà aggiogare al cara0 di gretti interèssi frazionisti! Eliminato lutti uoloro che in ridiano h> esistenza della «entra Untone e perciò non sono degni della vostra fiducia! Non oc-mettete che il frutto della lotta degli sportivi democratici. strcttemiente legato alla lotte delle inasto democratiche — la nostra UOEF — venga distrutta « causa dei poììticanitesimo incosciente di atouni elementi od « causa dell’.? rito ita df un pugno di agenti del CONI! Non penn ri tote che i circoli ©Portivi e i singoli sportivi e ginnprti si trovino «11« mercè del nemico mortale dello šport: democratico, del reazionario OGNI! Trieste 5 marzo 1949. Turk Deni’c. Ludov’sl Frane, Pregare Zdravko. Humar Jer- net. tto-lri; fitonkn. to-riot Janko. Soctć Aleksandar.