Milko Matičetov - Roberto Dapit Ljubljana CDU 801.311:808.63 (450.365 REZIJA) TOPONIMIRESIANI IN UNA STAMPA PER LITI DELLA FINE DEL SETTECENTO 1.-2. Introduzione 1. In fondo al libro di Aldo Madotto su La Val Resia ed i suoi abitanti, uscito a Udine/Mariano del Friuli durante l'estate 1982, si fa cenno a una raccolta di documenti resiani stesi dal 1382 al 1784 tra Moggio, Udine e Venezia, alcuni in latino, ma nella maggior parte in italiano. Si tratta di una stampa per liti "al taglio", che il compianto amico Aldo gentilmente mi aveva dato in visione, permettendomi cosi di trame: 1) un breve (as)saggio Sulla "Lingua Illirica, o sia Reseana", uscito nello stesso anno (Metodi e Ricerche, N.S., I, n. 2, Udine, 1982, pp. 94-95); 2) un esauriente elenco, fino ad oggi inédito, dei toponimi che nella raccolta di carte resiane 1382-1784 sono disseminati in grande quantitä. II fatto che alcune pagine della suddetta stampa siano giä State presentate in facsimile dallo stesso Madotto (op.cit., 149-155), ci dispensa dal descriverne in questa sede l'aspetto esteriore, tuttavia riproduciamo in dimensione assai ridotta lo strano frontespizio -r» della raccolta di documenti riuniti in un volume único, fatto stampare (non è specificato né dove né quando) da una delle istanze attraverso le quali dovettero passare le cause nel loro iter giudiziario. Per fortuna, la data dell'ultimo degli atti inseriti nella pubblicazione ci consente di stabilire almeno il terminus ante quem non: 13 maggio 1.1. Nei tempi andati, certe cause tra comuni resiani si protraevano per piü generazioni, magari per qualche secolo; quando giá sembrava che stessero per estinguersi, un ricorso imprevisto della parte avversaria le rinfocolava, sicché tornavano a divampare. II motivo principale di queste liti era il godimento di beni comunali: boschi, "monti", pascoli, libero accesso e regresso per strada "cum animalibus". Tali contestazioni e rivendicazioni non campano di certo in aria, ma sono strettamente legate IL POVERO COMMUN DI SAN GIORGIO C O N T R O IL COMMUN DI GNIVA AL TAGLIO. 1784. 81 a località precise (loro confini, propriété, usufrutto) e quei "beni", che hanno provocato più di una "strepitosa Litte", portano sempre un nome proprio (a volte anche due),1 in resiano. 1.2. Accanto a qualche toponimo composto c'è perfino una spiegazione in latino, friulano o italiano. Ecco per esempio che al Malevorch (1382) si accompagna un "Pizol Col" (1503); Chiamorchiaped (1503) vorrebbe dire "Sasso de Camoza" e il Masasnati Clin (1777) è reso con "Costa delli Larisi" (1503); quel corso d'acqua che i resiani 9 tutt'oggi chiamano Bili patôk (il Bieli p. dei loro vicini "Gôrjeni" ) ci viene servito come "Rivo Blanco" (1382), "R. Alvo" (1581) o "Rium album" (1581), mentre per Zagoslô incontriamo forme come "Drio"/ "Dietro Goslô". 1.3. Uno degli scriventi, trovatosi in questo ping-pong giuridico come giocatore e alio stesso tempo come osservatore critico, diede alia congerie di atti, tra i quali non è per nulla facile orientarsi, il nome ironico "filza di scritture" (philtia scripturarum). Orbene, da questa famosa "filza" stiamo per presentare (v. cap. 3) tutti3 i toponimi nei quali ci siamo imbattuti durante il nostro spoglio, condotto con pazienza e attenzione nel 1982. Invece di una sola forma, che potrebbe eventualmente sembrare migliore, più "giusta", più típica delle altre, più consona alia forma che corre sulla bocca dei resiani oggi, o forse più vicina alie ipotetiche o reali forme storiche, abbiamo voluto riprodurre tutte le forme, indistintamente, anche se strampalate,4 dovute ad amanuensi superficiali (o malsicuri, perché digiuni délia lingua locale), che comunque commisero evidenti errori di trascrizione, poi magari accresciuti dagli stampatori.5 1 Per il momento, purtroppo, non sappiamo ancora come spiegare questo muoversi su doppio binario: per es. "Barghin, sive/ovvero Starmaz" (1581, 1717); "Sia [Sija] ovvero Rut" (1654), "Mecia, o sia Rivo Bianco" (1777), "Puludnich, o sia Storimlin" (1749) e simili. Si tratta di semplici doppioni, cioé nomi alternativi, equivalenti, in uso per uno stesso luogo, o piuttosto di due nomi, dei quali uno é limitato solo a una parte di un sito piü esteso? 2 Anche "ti górski", nome resiano per i connazionali dell'Alta Val del Torre (fiume da loro chiamato Ter, res. Tar, che nasce alie falde meridionali del Musi ed ha prestato il nome al loro parlare, "po térskin"). 3 Volontariamente sono stati qui esclusi (perché non ci ripromettevamo alcuna "novitá"!) solo i nomi dei quattro villaggi principali, gia sedi dei quattro vecchi comuni: Bila /S. Giorgio (B), Njiwa /Gniva (N), Oso(j)áne /Oseacco (0), Sólbica /Stolvizza (S) e cosí puré la nuova sede comunale di Rávanca /Prato (R), istituita dopo l'unificazione amministrativa della valle, all'epoca napoleónica. Tuttavia, rileggere le 388 pagine del volume solo per rimediare a questa mancanza, sarebbe una fatica sproporzionata all'eventuale "utile" ricavabile. 4 A titolo di esempio ricordiamo almeno "Uva" e "Vicca" (per Ucjá/Uccea), "Miruhic" e "Mirvich" (per Mirnik) e le finora non identifícate localitá di Cescamcalle, Hirmaf, Mezanesarem, Miravolc ... (la lista con ció non é certo esaurita). Tali nomi, oggi ancora del tutto o in parte oscuri, prima o poi potranno forse perdere la loro misteriositá ed essere identificati in base a nuove testimonianze storico-geografiche o al confronto con nomi, frutto di ulteriori ricerche toponomastiche sul campo. 5 Come errori di stampa si potrebbero riconoscere fra l'altro: Gipovaz e Gripovaz (per Lipovaz), Lastigui pías (per Lastigni p.), Sagoldi (per Sagosdi), Tamacos (per Tamaros), ecc. Non cosi invece 1.3.1. Sï, anche di quest'ultima eventualità bisogna tenere conto. Ne rappresentano la prova alcune correzioni insolite, eseguite direttamente nel testo invece di essere riportate in una lista di "errata corrige" in fondo. Sorvoliamo su certi errori di datazione (oggi irrilevanti, ma allora rettificati con cura, a penna o a stampa) e scegliamo invece qualche toponimo. Sopra uno scorretto Duzzualz (p. 264) è sovrapposto (incollato!) un foglietto con su stampato Puzzualz. Ancora più caratteristica ci sembra una correzione che per maggiore evidenza riproduciamo (dalla p. 300 dell'originale): ——fopra il Sito Supalcinich ap-partenente al folo Comurre di Gniva Viene da chiedersi: chi riuscirebbe a leggere correttamente la dicitura "Supalcinich", se tra le pp. 300-301 non fosse rimasto il foglietto, ormai staccato (la colla dopo 200 anni non teneva più!), con la scritta stampata Sappaludnichl 1.3.2. Tuttavia, se certe parole errate venivano sostituite, coperte con foglietti stampati aggiuntivamente in forma corretta, significa che le stampe per liti (tenendo conto che i singoli foglietti andavano ritagliati e applicati al posto giusto) dovevano avere una tiratura modesta (forse limitata a qualche dozzina di copie?). Nell'esemplare di Aldo Madotto le correzioni di questo genere non si limitano aile due or ora ricordate (Sappaludnich e Puzzualz), ma vi troviamo perlomeno altri due Puzzualz (p. 253) e un Missizza (p. 264; in questi ultimi tre casi nella fotocopia di cui disponiamo, le forme errate non si possono vedere); infine, un foglietto "vagante" tra le pp. 298-299, con la scritta stampata "Aprile" non si sa di preciso dove fosse incollato e che cosa dovesse ricoprire. Un'analisi délia stampa originale e un minuzioso confronto di essa con simili pubblicazioni locali6 potrebbero forse rispondere ad alcune domande relative, per H esempio, aile officine che sfornavano tali prodotti dilettanteschi, destinati non a una il Porclanaz (per Potklanac), che sarà piuttosto un precoce caso di sviluppo interno nel consonantismo resiano, ossia il passaggio dalla d alla r: rna (da "dna"), tuw Wirne (da "Wïdne). 6 Vanno segnalate in primo luogo le seguenti tre: - 1) Raccolta di documenti, stampati in occasione di un processo fra i comuni di Resiutta e Oseacco, vista nel 1873 dal Baudouin de Courtenay nella chiesa di Oseacco. Esemplare incompleto, privo di frontespizio e di parecchie pagine in mezzo, moneo in fondo, in 4o, 44 pp. Riproduceva 14 documenti, i più antichi della fine del Trecento (1393, 23.3 e 22.6). -2) Nella stessa chiesa di Oseacco il BdC vide nel 1873 1' esemplare di un libro stampato "cento anni fa" (cioè intorno al 1775), in 4o. Mancavano le prime 42 pp., alla p. 43 cominciava un "Sommario d'investiture fatte per li magnifici signori governatori di Moggi nótate per me Bernardino Andreussio, cancelliere di Moggio". Le investiture erano del periodo 1561-1639. Nell'aprile 1876 l'esemplare si trovava in mano al BdC e probabilmente peri a Pietroburgo nel 1918. - 3) Stampa di Pontieba, Dogna, Chiusa, Resia contro Moggio, in punto diritto di formar parte del giudizio giurisdizionale de Giurati, 1795, in 4° (G. Valentinelli, Bibliografía del Friuli, Venezia 1861, p. 257); si dice che un esemplare fosse posseduto dalF avvocato Beorchia Nigris di Ampezzo. 7 Questo giudizio si riferisce solo all'aspetto esteriore, gráfico, alla técnica e non al contenuto. 83 lettura nórmale, ma alia ripetuta consultazione da parte di giuristi "addetti ai lavori", e conservati (archiviati) dalle parti contendenti. 1.4. Abbiamo giá toccato, per inciso, qualche toponimo composto (cfr. 1.2.). Si tratta di veri binomi, anche se nei documenti di solito sono resi come un'unitá e non come parti separate. Potrebbe anche darsi che, nel presentarceli uniti, gli scriventi non avessero nozioni chiare sulla loro natura. Comunque, dato che l'ordine delle parole romanzo e slavo differiscono e nei toponimi resiani composti il nome sta al secondo posto, ci sentiamo in dovere di premettere al nostro elenco alfabético del cap. 3 quanto segue. 1.4.1. Tra i circa 120 toponimi emersi dalla stampa per liti tra i comuni di Bila e Nji'wa ci sono sembrati piü attraenti quelli composti, non da preposizioni (del tipo Porclanaz, Tasasgarbina, Saguriziza, Sagosló, Sagosdi, Sapoludnich), ma da aggettivi. Attorno ai 17 nomi generici identificati si sono raggruppati numerosi aggettivi con la funzione di attributi specificanti. Di volta in volta si parte dalla matrice resiana, che, se ricostruita, viene preceduta da un asterisco: per es. *gozd si ricostruisce dai casi obliqui, come ta-na Gozdé loe. sing; lo stesso dicasi di *Plaz e simili, *Brdo (invece di Bardo o Bordo), *Vrh (per Urh, Uvar, Vorch, Vorich e sim.). Sono invece senza asterisco alcuni nomi che hanno un aspetto del tutto idéntico non solo in resiano, ma anche nello sloveno letterario e altrove nel mondo slavo. Se disponiamo i nomi generici in ordine alfabético, si vedranno chiaramente le rispettive frequenze; per evitare il vuoto cronologico i vari nomi sono puré datati. * Brdo: Chilonebordo 1382: Resenebordo8 1749; üahmbardo 1750; * Celo: Chilinzolo9 1382; * Dol/Dul: Trabnilidu 1749; Dolina: Pradolina 1778; Prodolina 1382; Scrimizinadolina 1777; * Gora: Monte Reisdanscaora 1717; * Gozd: Pustigost 1605; * Klin: Masatichen 1503; Masasnati Clin 1777; Kolk: Malicolch, Meligolch 1777; Ravanzinculch 1609; * Laz: Obblas 1667; Mlin: Starimilian 1609, Starimlin 1726, Storimlin 1749; * Pee: Belipeg 1636, Bilapech 1614, Billupeg 1723; Camorzaped 1382, Chiamor-chiaped 1583; Zarnapeigh 1777; Tanavosepeg 1609; 8 Gli attributi di significato (per ora) oscuro sono sottolineati. 9 Sulla riva sinistra del torrente Črni potok, poco prima di immettersi nel Bila, c'è il colle Čel ce (dimin. di Celô/Calô "fronte") con alcuni maggenghi (stavoli), planine dei Sangiorgini o "ti biski". Coloro i quali passavano l'estate con gli armenti a Celc'e erano detti Celčarji. Per l'aggettivo possessivo si puô addurre un ty maš wze'no Čelčino (tu devi sposare una di Celcè - Matičetov 1972 n° 20) 84 * Plaz:10 Bramischiblas 1622; Slonziplas 1382: Slorigi Blas 1581; Potok: Brusinipotoc 1558, Brusignipotoch 1780; Cernipotoch 1775, Cirnipotoc 1614, Zirnipotoch 1680; Circunipotoc 1651; Forchipotoch 1614; Iacumonepotoch 1736; Crisicinipotoch 1651; Lastignipatoch 1580; Licinopetoch 1382; Nischipotoch 1499; Rischipotoch (?) 1654; Oragnipotoch 1654, Uragnipotoc 1757, Uragni potoch 1777; Sachipotoch 1781, Sichipoch 1636, Sighipotoch 1739, Suchipotoch 1777; Zelenipotoch 1777; * Rava(n): Meleznarava (?) 1382;" * Stena/Stinja: Torsca Stigna (Torska = turska stena: "Párete turca"?) 1777; * Strnisca: Stare Stranisca 1382; * Vrh: Malevorch 1382, Malivorich 1503; Tolstiurh 1757, Tolsti uvar 1777. 1.5. Se ci soffermiamo un momento sui toponimi semplici, il nostro occhio indubbiamente si poserá su uno dei nomi che non solo occupa uno dei primi posti nell'elenco alfabético, ma puó anche vantare una grande ricchezza di forme: é il nome del torrente Barmán (1722), affluente sinistro del Bíla o Resia o Wóda k. Per finiré questa lunga nota ancora un accenno all'importanza che puö avere un frammento Ietterario come Kočaca so pövile. Quanti informatori bisognerebbe mobilitare per venire a capo che Kočaca è un plurale! (Nella stessa categoría rientrano probabilmente anche nomi come Križaca, Liščaca e altri). 104 - ...fïno alli confini di Misiza, spogliando con tal meditazione esso povero Commun di Gniva del Sito Puzzualz intermedio tra li veri Confini del Sito B armant, e il detto Misiza... 1780.10.6 (253) - Misizza. 1782.9.7 (311) - Missizza. 1780.4.9 (264, 265) 60. Muzac (B, N)39 - dicti de Resia, & Gniva pascolare valeant in Monte vocato Musi. 1489.1.7 (21) - per l'afïïtto che paga il sudetto Comune all'Ilustr. Consorzio Frangepani per le Montagne di Mussi, e Borgona... 1716.21.9 (335) [ricevuta per 26 libbre di formaggio] - aver siegati le Herbe délia Monte detta di Musi. 1717.3.8. (54) - solita Contribuzione, che devon dare annualmente... per le Montagne di Mussi, e Borgogna come compare dall'Affittanza. 1717.26.8 (335) [ricevuta simile di 26 libbre di formaggio - Giacomo Frangipani] - Division Monte Mussi. 1717.11.9(59) - Vertiva strepitosa Litte... tra l'Onorando Commun di San Giorgio di Resia da una, & l'Honorando Commun di Gniva daU'altra... per il Taglio di parte delle Erbe del Monte chiamato Mussi di ragione dell' Illustris. Consorzio Frangipani. 1717.11.9 (59-60) - Monte chiamato Mussi, che... confina da Levante il Rio Bianco mediante Sasso grandissimo con due Croci segnato, sive Varsaz, Mezzodi il Canal di Mussi, e Pasco goduto dal Commun di Tarcento, & altre Ville annesse. 1717.11.9 (60) - l'inspezione del Monte contenzioso nominato Musi. 1719.9.9. (58) - altra sommità di Musi, & drio Musi, di poi a dritta Linea sino in Campo di Cadin. 1777.29.4 (211) - Musi. 1777.25.2 (214) - Monte Musi. 1779.22.6 (224) - Musi, osia drio Musi. 1779.22.6 (226) - ...il Communale esistente in Mussi, o sia drio Mussi. 1780.10.6 (251) - Il Communale Ju mussi [su Mussi?], e drio Mussi. 1780.4.9 (266) - Pascolo del Monte Musi. 1781.6.3 (278) 39 Stando a una recente informazione (O), i vecchi resiani avrebbero usato per questa montagna il nome generico di Plahüte, ossia lenzuola (Ta-s te Plahiite). Questo termine si adatta bene al ripido versante settentrionale dei Musi, dove - chissà quando - valanghe e lavine asportarono terra e vegetazione lasciando scoperti grandi lastroni di roccia viva, ben visibili da lontano. Nel 1962, invece, il nome Plahiita in una leggenda sulla Hüda Ura, cioè la Tempesta personificata (B), sembrava usato non come termine generico, bensî locale, riferito a un determinate lastrone, sulla destra del Barman, in prossimità del vecchio sentiero che portava a Karnïca /Carnizza. 105 - il Monte Musí nominato Barghin, sive Stermas, che riconosce detto Común di S. Giorgio con titolo separato dalla Casa Frangipani, e che é separato dall'altra parte di Musí dipendente da Titolo d'ambidue li Comuni, e che viene posseduto promiscuamente, abbia a rimaner di detto Común di S. Giorgio, & esso solo debba possederlo senza ingerenza immaginabile del Común di Gniva. 1782.9.7 (312) 61. Niski patók (B)40 - appresso il Rivo di Nischipotoch appresso 1'Alveo del Fiume Resia, appresso un certo Condutorio, o sia Manadore di Legni. 1499.27.4 (22) - Rivo Nischipotoch. 1777.29.4(212) - Rivo di Nischipotoch. 1778.12.3 (219) - Niscipotoch. 1778.12.3 (219) - oltra il Rivo di Nischipotoch. 1780.10.6 (254) - oltre il Rivo Mischipotoch. 1780.4.9 (265) - Rivo Nischipotoch sino al luogo di Sagurisizza. 1782.9.7 (311) 62. Nji'vica: Ta-w Njivici (B), T\i-w Njivici (N)41 - ...super loco Montis Cranize Gnivice. 1547.25.6 (9) - ad locum certae Vallis parvae vocatae Gnivicae. 1547.25.6 (10) - le Montagne di Gnivizza, e Carnizza di ragion di Gniva che cominciano dall'accennato confine Misiza... 1723.9.11 (96-97) - Pendenze di Carniza, e Gniviza. 1723.9.11 (97) 40 L'informatore (B) conosce un Nïski patôk nella zona di Oseacco. 41 II nome qui non è un semplice dim. di njiwa (campo), corne nel caso del villaggio Njivica (Vedronza) nell'alta val del Torre, a sud di Ter (Pradielis), com. di Bardo (Lusevera). La nostra Njïvica (Nella zona di Karnïca/Carnizza) è un diretto rampollo, una "succursale" del villaggio resiano Njïwa, una sua proiezione oltre lo spartiacque tra Tagliamento e Isonzo. Ci troviamo di fronte a una tipica stazione di transumanza estiva, dove il legame di figliolanza è corroborato dai nomi: Njïwa (madré) e Njïvica (figlia). In mancanza di precisi dati suH'origine e Io sviluppo storico di Njïvica sarà meglio ascoltare la leggenda che, tra l'altro, spiega il perché di certe anomalie nella divisione dei pascoli montani (cfr. Maticetov 1968-71). Alla Njïvica di una volta davano il tono di villaggio anche gli osti che potevano servirsi, in montagna, délia "licenza" Ioro concessa per l'esercizio a valle. Il terremoto del 1976 diede perô il colpo di grazia al lento processo di abbandono in atto già prima. La poesia popolare resiana ci offre quasi un inno al curioso "locum certae Vallis parvae vocatae Gnivicae" (1547) che, o per ragioni prosodiche, o semplicemente perché "variatio delectat", diventa ora lipa moja Njyvica ora mâ te lipa Njyvica (O cara mia Gn. -Maticetov 1972 n° 11). L'itinerario fittivo di un giovane innamorato, in cerca délia sua bella di Ucjà, parla di una sosta anche a Njïvica: Co se dusciou uon Gnivizo, / ia se uciutel zittiro (Quando sono arrivato a Gnivizza, ho sentito il suono délia citira - Di Lenardo 1974 n° 18) 106 63. Obláze: Ta-do z Obláze (K), Wobláze (B)42 - primo dalla Forame di Obblas fino in Sagatte tanto d'Erbe vive, quanto d'Erba morta. 1667.16.1 (38) - il Pascolo di Oblaes. 1680.28.3 (44) - Oblas. 1749.15.5 (51), 1753.25.2 (53) 64. Pasigh - Grachicinich..., indi calandosi per il Livinale sino in Mecia, o sia Rivo Bianco, indi verso Ponente in Pasigh. 1777.29.4 (212) 65. Péracace (B)43 - Monte Periachiaz. 1654.5.10(166) - Perachiaz. 1654.5.10(167) - Parachiaz. 1749.3.3 (50) - Perachioz. 1749.3.3 (51) 42 Nel tempo tra la prima (1667) e l'ultima (1753) testimonianza scritta tale nome era attribuito a tutta la pendice, dal fondovalle sulla destra del Bila e su fino al margine Sud dell'altopiano - "fino in Sagatte" (Ta-wné w Zagate) ed é probabile che ancora oggi sia cosí. Appena quando negli anni trenta del sec. scorso fu trasferita sulla destra del Bila la carrabile Resia-Resiutta e da Podklanac in lá la strada venne a trovarsi alie falde della zona Oblaz, questo nome cominció a entrare nella coscienza di un maggior numero di resiani e non solo di quelli dei vecchi comuni di Bila e Njíwa. Fu cosi che il tratto di strada che lambisce Oblaz e va verso il confine comunale resiano, segnato da una majana o cappella detta "Sal verdina", ebbe pian piano il nome "Ta-z Oblázi", passaggio obbligato di tutti i resiani che se non per sopravvivere almeno per guadagnarsi da vivere meglio dovevano "andar via" (jtet proc), cioé emigrare. Doz Obláze póti me, / tu ka mi óíi kázejo... (B - Le mié strade giü attraverso O., lá dove mi mostrano gli occhi - Maticetov 1978, p. 61). Cosi si puó capire perché il poeta Renato Quaglia a una della sue poesie diede ii titolo metafórico di "Ta Oblazawa", che nella traduzione slovena letteraria di Marko Kravos suona "Pot v svet" (R. Quaglia, Baside, Trst, 1985, pp. 66-69). 43 Delle due forme trasmesse per iscritto, quella mase. sg. compare per prima (Perachiaz, 1654), tuttavia non possiamo dichiararla piü attendibile di un posteriore Peragiazza {Mil), specialmente perché quest' ultima vive nella tradizione órale, mentre di Perachiaz non si trova traccia. Puó darsi che, se non si tratta di una (senz'altro falsa!) analogía con Lipovaz e Porklanaz (che compaiono fra l'altro anche assieme in uno stesso documento del 25 feb. 1753) sia da considerarsi una risposta -"Zis Peracac" - alia domanda "da dove vieni?". II tentativo di spiegare "Peracaci"(!) come "porticina" e di accostarlo nientemeno che a una parola turca (v. Maticetov 1993, p. 68, n° 45) é un esempio tipico di etimología affrettata e subordinata a teorie preconcette. Come eventuale parallelo a Peracaca (con accento sulla prima sillaba) si potrebbe accostare il nome di un luogo (non abitato) della Carniola superiore (Gorenjsko): Pirética (viadotto all'uscita O dal traforo della strada tra Ljubno e il santuario di Brezje). Da gentile informazione órale del dr. Dusan Cop, esperto di toponomástica della zona, si viene a sapere che il vero nome del torrente in fondo alia forra sopra la quale si erge il viadotto non é Pirética ma Peráiica (fem.sg.) e che nomi analoghi esistono anche nella conca di Bohinj e altrove in Slovenia. II Nom.pl. p'0ra{ats0 si trova anche in un piccolo . prospetto tipologico dei nomi di luogo resiani (O. Kronsteiner 1975, 119 § 2.2.1), assieme a kr'yi'0ts0, -pl'0{ats0, put/u'alits0 e sim. (con qualche incongruenza grafica; a titolo di esempio abbiamo scelto solo nomi che conosciamo dal nostro elenco). 107 - Perachiaz con li Pascoli attorno la Tavella dal Lipovaz fino in Porclanaz. 1753.25.2 (53) - Peragiazzá. 1777.29.4(210) - Peragiaz. 1777.15.2 (214) - Perachiaz. 1779.22.6 (225) 66. Petro Fartivo - Confinante... a Septentrione cum Petro Fartivo, ac claputii prope primum Albam. 1614.18.8(36) 67. Place (B, N) - Item un'altra Pezza in loco, che si dice Plechie. 1609.16.8 (32) - Plegie. 1680.28.3 (44) - Plachie. 1726.9.4 (47) - Plegie. 1749.15.5 (51) - Inplechie. 1753.25.2 (53) - Plechie. 1778.12.3 (217) 68. Planiníca (B), Plininica (N) - per la Scrassa di Planiniza, & Stansissa... 1605.9.1 (75) (rinnovazion Bando 1597) - Monte di Planiniza. 1622.26.7 (76) - Monte Planiniza. 1622.26.7 (77) - attraversando sotto Planiniza s'estendono fino al Luoco detto Billipeg, e Cirnipotoch. 1723.9.11 (95) - Planiniza. 1723.9.11 (97) - ...pascoleggio degli Animali... fatti condurre nel Monte Planiniza. 1775.27.7 (356) - Animali del Monte Planiniza. 1775.27.7 (357) - pretesi Confini delli Monti Cernipotoch, e Planiniza. 1776.26.6 (360) - la veritá fü, & é, che Scrassa di Planiniza dalle Carte di Confini Chiamata, é sempre stata, & é idénticamente la situazione, e pendenza Credosa, che ha la sua Pianta, e Radice nel Monte di Planiniza... 1776.26.6 (361) - Scrassa di Planizza. 1777.25.2 (214) - Scrasa di Planneniza. 1777.29.4 (211) - la Planiniza di ragione degli Abitanti del Commun di Resiuta. 1777.29.4 (212) - la Monte di Planiniza. 1777.27.5 (363) - Planinizza. 1777.27.5 (363) - La veritá fü, & é, che la Parola Sgrasa in Lingua Illirica, o sia Reseana significa in Italiano Sfesa, o sia Schiapadura. 1777.7.6 (362) 108 - andando suso in Cuzzer, discendendo poi in Scrassa di Planinizza, o sia Forcastina, andando sino alia sommitá del Monte Musi. 1778.12.3 (219) - Sclaza di Planinizza. 1779.22.6 (224) - Scrassa di Planizza. 1779.22.6 (226) - Scraza di Planinizza. 1780.10.6(252) - Scraza di Planinizza. 1780.4.9(266) - Scrazza di Planinizza. 1781.6.3 (279) - Scraza di Planizza. 1782.9.7 (312) 69. Polúdnik/Pulúdnik (B), Pulúdnik (N) - ...in facie Solis in loco vocato Polunich. 1636.11.7 (337) - ...sopra Sappolodnich additando verso la Cima d'essa Pendenza il sito chiamato Palunich a distinzion di Sappolodnich che stendesi al di sotto e a differenza puré di Billipeg, che é l'opposta Pendenza di detto Colle, che scende dall'altra parte sopra il Fiume Resia. 1723.9.11 (96) - Poloduich. 1723.9.11 (97) - Negando espressamente, che il Termine di Poludnich sii diverso da Sappuludnich né che importi diversitá di sito come vorrebbe capziosamente disseminare a studio di equivoco. 1723.9.11 (99) - Sapolodovich, o sii Palvich. 1725.13.1 (112) - negando che i Siti di Sapolodnich, e Palunich siano lo stesso.1736.1.12 (342) - [il Comune di Gniva interpella il Comune di S. Giorgio] a confessar se entro i Confini descritti nell'Investitura 1636 11. Luglio del Sito denominato Palonich sii compreso anco il Sito detto Sappolonich... 1736.15.12 (344) - ...rispetto alia mal professata indentitá di Puludnich, e Sapaludnich. 1737.12.1. (345) [rimanda al suo punto di vista espresso il 9 nov. 1723] - dichiaro... che sia, e s'intenda il Sito controverso entro i Confini del Investitura 1636. 11. Luglio di Paludnich, ovvero Sapoludenich, e particolarmente sino al Rivo Sighipotoch di ragione del Común di Gniva... 1739.9.5 (347) [Sentenza a favore di Gniva] - Puludinich. 1749.15.5 (51) - Puludivich ovvero Storimlin. 1753.25.2 (53) - Paludrich. 1777.29.4 (212) - La sentenza del di 9 Maggio 1739... ha malamente, ed ingiustamente giudicato, che il Sito denominato Sappulodnich sino al Rio Sachipotoch sia di ragione del detto Común di Gniva. 1781.9.4 (349) 70. Potklánac, Ta-pot Kláncon (B) - Porclanaz. 1753.25.2 (53) 109 71. *Potók44 - dal Ponte Resia per il Rivo detto Potoch. 1777.29.4 (211) 72. Pradolína (N), Ta-na Pardúlinej (K) - Montem qui vocatur Prodolina. 1382.9.7 (2) - Stare Starnisca, e Pradolína Monti contigui, e Pascolo apparente (sic!) alli Monti predetti. 1778.12.3 (219) 73. Pucuwálca, Tli-wné na Puciwálcah (K) (?)45 - ...del Sito Puzzualz intermedio trá li veri Confini del Sito Barmant, e il detto Misiza... 1780.10.6 (253) - Puzzualz. 1781.13.2(264) - Puzzualz, che esiste tra li... Confini del sito Barmant e quelli di Missizza. 1780.4.9 (265) [cosi sul foglietto a stampa incollato sopra la forma scorretta Duzzualz] - Puzzualz. 1781.13.2(300) - li Comunali detto Barmant, e Pozualz sino in Misizza. 1782.9.7 (311) 74. Pulice (B) - quel sito preciso...dietro Goslo... e che viene per maggior specificazione denonziato Pollice. 1757.27.2(151) - ...né possa poner mano, e praticar tagli in quel sito preciso denominato dietro Goslo, ...e che viene denominato anco per maggior specificazione, Polizze parte integrante del sudetto sito. 1757.31.12 (145) 75. Püsti Gost (B)46 - passando per Goliz per Somitá di Pustigost discendendo zoso per Plechie sino al Rivo de Cirnipotoch. 1605.9.1 (75) (Rinnovazion Bando 1597) - fino drio Pustigast (!), sino Bresaviza... 1778.12.3 (219) 44 PotókJPatók in resiano sta per 'torrente'. In Resia. Numero único, p. 74, il Rivo Potoch (1672) corrisponderebbe al torrente che scorre tra Oseacco e Gniva che dagli uni viene chiamato Osojski potok 'torrente di Oseacco', dagli altri Nj'Cvaski putók 'torrente di Gniva'. 45 Questo nome, che significa "posto di riposo", si riferisce anche ad altre localitá della valle; la piü famosa sarebbe forse Puíiwalca (S) che si trova alie pendici del Sart dove per parecchio tempo é vissuta la fam. dei 3enov>-Skwerc (S). BdC nei Materiali I § 509, contiene probabilmente il toponimo di cui si fa menzione nel libro delle liti, poiché, in nota a Puíiwálca sta scritto "dove riposano andando per Carnizza". 46 Gli informatori interpellati conoscono solo la localitá-altopiano Püsti Gost (B)/Püsti Óst (S) a nord di Stolvizza. Di questa localitá una volta si cantava: Du béi pussical Pustigost, / vis Sart nu usó Indrinizo, / nu dardu una Perauo? "Chi ha falciato P., / tutto il Sart, tutta Indriniza / e fin sul picco Perauo?" (Di Lenardo 1974 n° 26). 110 76. Rávancin Kúlk (B) í - Item altra Pezza in loco chiamato Ravanzinculch appresso la strada Publica, ed il Pascolo Commune. 1609.16.8 (32) [Investitura] - altro pezzo chiamato Ravanzinculch. 1726.9.4 (48) - Revanziaculch. 1777.12.3 (218) [trascrizione errata delle due forme precedenti] 77. Rebenich - ...item alia Bona Comunalia in Monte vocato Rebenich ab Ortu juxta Prata dictorum de Gnive, a Meridie Rivum Sichipoch, ab Ocasu locum de Belipeg. 1636.11.7 (337) 78. Reisdainscaora - Monte Reisdainscaora, e Paludrich, principiando a Sol a Monte col Rivo Nischipotoch. 1717.29.4(212) 79. Rép: Ta-na Répo, Ta-wné w Répo (B)47 - Item altra Pezza in Reep appresso li Eredi qu: Zuanne Palet, ed il Pascolo Comune, e Strada Pubblica. 1609.16.8 (32) - altro pezzo in Rep. 1726.9.4 (48) - Reep. 1778.12.3 (218) [Investitura; data corretta a penna: 1777 27 febbraio] 80. Resenebordó - in Scarbina per Cuzer per Resenebordó. 1749.15.5 (51) 81. Resiute - Resiutta - Ta-na Bfli (B) - Resiuta. 1654.5.10 (167) (Accordo querelato) - Risciuta. 1660.1.5 (172) 82. Rio Bianco - Bfli Potok (U) - Rivo Blanco. 1382.9.7 (3) - ove nasce lo Rivo Bianco. 1580.9.6 (14) - Rivo vocato Rivo Alvo. 1581.29.5 (25-26) - aMontibus Rium álbum. 1581.29.5 (27) - confina da Levante il Rio Bianco mediante Sasso grandissimo con due Croci segnato sive Varsaz. 1717.11.9 (60) 47 Nella valle ci sono anche altre localitá con lo stesso nome Rep, che designa una striscia di terreno oblunga. 48 Questa forma potrebbe essere in rapporto con oresje 'erica' e brdo. 111 83. Rischipotoch49 - ...a Ponente il Rivo Rischipotoch suso in la sumitá detta Sia ovvero Rut... 1654.5.10 (166) 84. Rop: Ta-h Robu (N) - caminando [dalla Monte Casaria/Karni'ca] suso alia sommitá di Rop seguitando altra sommitá di Musi, & drio Musi,... di poi a dritta Linea sino in Campo di Cadin. 1777.29.4(211) 85. Rüsce (B)50 - Ruschis. 1753.25.2 (53) 86. Rüt (B) - ...in la Sumitá detta Sia ovvero Rut. 1654.5.10 (166) 87. Scrimizinadulina/Serimizinadulina51 - Livinal di Meligolch, seguitando per la Sommitá sino in Serimizinadulina, indi calandosi a Miziza, che confina colla Monte Casaría di esso Commun di Gniva... 1777.29.4 (211) - principiando da Miziza in suso Scrimizinadolina, indi suso Strop... 1777.29.4 (212) 88. Slonziplas/Slorigi Blas - ab oriente Lavinam dictum de Slorigi Blas. 1581.6.6. (27) - confina a Oriente Lavina detta Slonziplas, a Mezzodi Sommitá del Monte, che é sopra il Monte nominato Maggior, a Occidente il Rio detto Stormaz, e il Capo del Rivo nominato Lisbine, ed a Monte il Rio Bianco. 1777.12.3 (220) 89. Stér mlén (B) - Item un altra Pezza in loco detto Starimilian, presso il Pascolo del Commune, appresso i Cretti. 1609.16.8 (32) - altro pezzo chiamato Starimlin appresso il Pascolo, appresso i Creti... 1726.9.4 (47) - Puludinich, o sia Storimlin. 1749.15.5 (51) - Puludivich, ovvero Storimlin. 1753.25.2 (53) - Starimilian. 1778.12.3 (218) [Investitura; correzione a penna: 1777 27 febbraio] 49 Probabilmente si tratta del Bíski patok che rappresenta il primo tratto, a monte, del torrente che scorre attraverso Bila, dove viene chiamato invece Wuznik (B). 50 II nome della sede di transumanza estiva Ruschis è scritta Ruséie (Di Lenardo 1974 n°10), Pa ta na Ruscie bei ni scil "Anche a R. non andrei" (Id. n° 11), Rüíc'e (Merkù 1976 n. 541) o Rüsca (Id. n° 544); l'agg. possessivo nel Nsg f. è RüSéina (Merkù 1976 n° 541). 51 In Resia. Numero único, 1967, a p. 74 compare Smirizina Dolina che ci permette cosí di interpretare il toponimo con più facilita, riconducendolo a smerëka/smrëka 'abete' e a dolina 'valle'. 112 90. Stármac (O) (pascolo) - Pascum nominatum... Barghin, sive Starmaz. 1581.29.5 (25) - un Pasco della Monte di Musi chiamato Barghin, ovvero Starmaz. 1717.2.9 (57) - Item il Pascolo del Monte Musi, ...nominato Barghin, sive Stormaz. 1778.12.3 (220) - Barghin, sive Stermaz. 1781.6.3 (279) - il Monte Musi nominato Barghin, sive Stermas. 1782.9.7 (312) 90.a *Stármac (rio) - ab Ocidente Rium dictum di Hirmaf, & Caput Rivi, vocati Lisbine. 1581.6.6 (27) [nel documento originale forse compariva al posto di Hirmaf la forma Stirmas, con s lunga] - a Occidente il Rio detto Stormaz, e il Capo del Rivo nominato Lisbine. 1778.12.3 (220) 91. Starnisce (B, N) - Montem qui vocatur Stare Stranisca. 1382.9.7 (2) - habentes partem vocatam del Miruhic habeant, & habere debeant liberum accessum, & regressum cum eorum Animalibus, & Gregibus ad dictum Montem per stratam, qua tenditur ad locum appellatum Starnischia. 1580.9.6 (15) - Homines villae Gnivae... elegerunt sibi partem, et portionem Montis Inferioris, qui vocatur de Starnischia. 1580.21.6 (16) - Se in Starnischia e Cirnipotoch Montagne di Ragione di San Giorgio siino Boschi di Fagaro. 1723.9.11 (95) - la Montagna di Starnischia stendesi fin al Fiume di Uva [= Ucja] verso Plez. 1723.9.11 (97) - Starnischia. 1723.9.11 (98) - Stare Stranisca, e Pradolina, Monti contigui. 1778.12.3 (219) 92. Stolvise - Sólbica - Piero Negro nativo di Stolvise... 1722.17.10 (89) 93. Strop52 - Strop. 1382.9.7 (3) - indi suso in Strop. 1777.29.4 (212) - Strop. 1503.5.7 (6) - usque summitatem primi Collis de Strop... in Cacumine dicti Collis, ... in loco eminentiori ad evidentiam ipsorum Confinium in aliquo Lapide Congruo celari 52 In BdC 1895, § 508 compare un toponimo Tána Ströpoe, che dovrebbe corrispondere alia forma antíca riportata in elenco. 113 debeant Signum Crucis... usque ad ultimum Collem dicti Monti (!) de Strop in quo Colle alia Crux celanda sit. 1503.5.7 (7) 94. Studeniz53 - ...a fönte de Studeniz. 1613.24.6 (34) [si riferisce alla 'Concessionem...de Anno 1598.1.5'] 95. Sühi Potök (N) - Rium Sichipotoch; Rivum Sichipoch 1636.11.7 (337) - particolarmente sino al Rivo Sighipotoch. 1739.9.5 (347) - [Bassura di Forchia], indi discendendo, e caminando per il Rivo Suchipotoch sino in altro Rivo Barnian. 1777.29.4 (211) - Suchipotoch. 1779.29.4(212) - Suchipotoch. 1777.27.5 (365) - per il Rivo Suchipotoch fino in altro Rivo Barman. 1779.22.6 (226) 96. Sija (B) - in la Sumitä detta Sia ovvero Rut. 1654.5.10 (166) 97. Skarbina (B), w5n zis Skarbino (L)54 - nel Monte Discarbina; in cima la Monte Scarbina. 1605.9.2. (75) (Rinnovazion Bando 1597) - Item in altro Pezzo sopra il Monte di Sgarbine, in loco chiamato Tanavosepeg appresso il Pascolo Comune d'ogni intorno. 1609.16.8 (32) - de nemore Scarbina. 1613.24.6 (34) - super Montem appellato Sgarbina... 1614.16.8 (36) 53 Tale toponimo è piuttosto frequente nella valle. II significato originario, che è quello 'sorgente', non è più conosciuto perché è stato sostituito da mlaka (cfr. anche Matičetov 1992, 91). Tale supposizione è avvalorata dal fatto che, secondo gli informatori, in tali località sgorgano delle acque, per es. Ta-par Studunčiču/Štulunčiču (B), Tu-w Studínce (O). 54 Un canto resiano registrato a Bila-S. Giorgio nel 1962 inizia cosí: Da jora má Skarbinina,/ ka na ma štiri rožice... (Matičetov 1972 n° 27). "Quel monte di Š. / che ha quattro fiorellini...". Pero trasposto nel linguaggio comune, di ogni giorno, quest'inizio suonerebbe: "II villaggio di Bila ha quattro ragazze da marito." Una vecchia legge poética resiana infatti non permette di dire apertamente il nome del villaggio del quale si vuole cantare, ma suggerisce di ricorrere a certe metafore ben conosciute da tutti. Siccome di fronte a Bila-S. Giorgio sta il massiccio monte Skarbina, per un resiano basta sentir nominare S. che già sa di cosa parla questo canto: di Bila. Lo stesso potrebbe dirsi, per es., in mérito ai canti della Dorina Di Lenardo 1974 n. 1, oppure di P. Merkù 1976 n° 542: Attenzione! Giacché la battuta iniziale, il primo verso accenna a Skarbina, sentiremo senz'altro parlare di Bila e quindi, con la mente, trasferiamoci subito a Bila! Più o meno lo stesso si potrebbe dire anche per altri paesi e frazioni della valle: Kucëra = Liščaca, Sart = Solbica, Canen = Korito, Bañera = zona di Jama... Non dobbiamo naturalmente esagerare, generalizzare; l'argomento comunque richiede di essere approfondito. 114 - Sgarbina. 1680.28.3 (44) - altro pezzo sopra il Monte Sgarbina; altro pezzo pur sopra detto Monte in loco chiamato la Tasasgarbina. 1726.9.4 (47) - in Scarbina per Cuzer per Resenebordó. 1749.15.5 (51) - Las di sopra in Scarbina. 1755.25.2 (53) - Monte di Sgarbine. 1778.12.3 (217) - Scarbina. 1782.9.7 (312) 98. Skráza (B) - Scrasa. 1777.27.5 (365) - Crassa. 1777.27.5 (365) [Zuanne qu: Domenico Beltrame di Resiutta testimonia di aver pascolato per 18-20 anni in quel di Planinica, dove si trova questa Skraza/Costone (363-365)] 99. Stáncije, Stáncje (N) - ...& Stanssissa caminando via per Cadin, Lavori... 1605.9.1 (75) (Rinnovazion Bando 1597) - Stanzis. 1723.9.11 - e di San Giorgio Cernipotoch compreso il Sito chiamato Stanzis. 1723.9.11. (97) - Cadin, indi suso per la Sommitá di Stante, discendendo in Scrasa di Planneniza. 1777.29.4 (211) 100. Stozje (B), Stuzje (N) - Malicolch Estosie. 1777.29.4(211) 101. Támor, Ta-par Támoru (B), do par Témoru (L)55 - usque ad Summitatem dicti Montis Cragnice, in quo loco possit (!) sunt duo Tamaci, unus scilicet, & primus pro usu Animalium dictorum de Gniva, & alius, scilicet, secundus, pro usu Animalium dictorum de S. Georgio parum distantes a certo riuvulo, sive Agare, sive Aqua tunc dividend dictam partem Montis Cranice spectante dictis de S. Giorgio ab alia parte superiore dicti Montis pertinentis dictis de Gniva... 1547.25.6(11) 55 Relativamente al Tamor, da una poesia registrata a Ucjá 1'ultimo giorno di Carnevale 1969, riportiamo il seguente passo: Mi éeua jte nu sforina / nu rauno do par Tamoro / ziz no karéto garmouo (Merkü 1976 n° 524). L'ignoto poeta che, come tutti i montanari di vecchio stampo (dall'alta valle dell'Isonzo fino alia Carnia) usciva sempre con una bella gerla (rez. korba, frl. cárnico cósse) sulla schiena, intrecciata con rami di nocciolo (garm), cosi caratteristica che appare perfino sulla copertina della raccolta Merkü, si é divertito (a Carnevale ogni scherzo vale) a chiamare questo suo "mezzo di trasporto" irónicamente kareta... Pertanto proponiamo una nuova lettura del passo in questione: lo partiró e me ne andró / dritto giü al Tamor / con un carretto di nocciolo (ossia con la gerla sulla schiena). 115 - a lapide praedicto miser (!), usque ad Tamacos. 1547.2.7 (12) - ...tutto il Piano, ch'é nella Radice del Monte Planiniza con tutto il Pecol sino al primo piano del Monte istesso dove si dice il primo Tamoro... 1622.2.8 (77) - restando in detta parte ad uso di detti di Gniva il Tamoro chiamato del Pozzo, ovvero Bramischiblas. 1622.2.8 (77-78) 102. Tanavosepeg - Sopra il Monte di Sgarbina, in loco chiamato Tanavosepeg appresso il Pascolo Comune d'ogni intorno. 1609.16.8 (32) - in luoco chiamato Tanavosepeg. 1726.9.4 (47) - ...sopra il Monte di Sgarbine, in luoco chiamato Tanavosepeg. 1778.12.3 (217) 103. Ta-za Skarbino (N) - Item un altra Pezza sopra detto Monte in loco cognominato Tasasgarbina appresso da tutti i lati in Pascolo Commune. 1609.26.8 (32) - Tasasgarbina. 1778.12.3 (218) [copia della trascrizione del 1609] 104. Tólska Stína / Tórska Stína (N) - Torsca Stigna - ...al luoco chiamato la Forca nel sito poi capitolato, hó sentito qualche volta da Pastori stessi chiamar Torsca Stigna, ma precisamente non mi arricordo, interrogad poi questi stessi perché chiamassero detto sito in due forme, risposero in sostanza significar 1'istesso tanto uno, che l'altro termine, ma esso indifferente il termine per l'espressione della Lingua. 1777.27.5 (364) 105. *Tolsti Vrh - Túlsti Wár (B) - Tolsiurch. 1654.5.10 (167) - Tolstiurh o sia Gosló. 1757.27.2 (151) - del Monte sopra Lipovaz, e Tolstiurh, o siano Gosló, & sino alli Confini di Oseacco... 1757.21.12(142) - Tolstiurch o sia Gosló. 1757.31.12 (145) - Tolsti Uvar. 1777.29.4 (210) 106. Trabnibardo - Trabnibardo. 1750.12.10(52) 107. TYabnilidú56 - Trabnilidü drio Gosló. 1749.15.5 (51) 56 La seconda parte del composto, il -dii finale (da Dol/Dul "vallone"), puô esistere anche autónomamente, come lo dimostra il Dul al margine N di Osoane, scomparso nel 1976 quando le ruspe vi hanno spazzato dentro i resti del più grande villaggio resiano. Forse di qua a mille anni gli archeologi suderanno per riportare alia luce i numerosi ed interessanti elementi architettonici in 116 108. Ucjà - Uccea - ...Stare Stranišča..., Prodolina..., Chilla, omnes Montes contiguos, & ad invicem se tenentes, & Pascuum pertinens ad Montes praedictos et quemlibet ipsorum, cum omnibus juribus, & actionibus realibus, & personalibus ad Montes praedictos, & in eorum quemlibet spectantibus & pertinentibus sitos, & positos in loco dicto Canale de Vicca, & in Rivo Blanco... 1382.9.7 (2-3) - la Montagna di Starnischia di ragion di San Giorgio che stendesi sin al Fiume Uva verso Plez. 1723.9.11 (97) - Stare Stranišča, e Pradolina, Monti contigui, e Pascolo apparente (!) alli Monti predetti con tutte le azioni alli Monti predetti appartenenti situati, e posti in luogo detto Canal di Ucea in Rio Bianco. 1777.27.2 (219) - nelli siti di Ucea... M. Casaría, Livinale Mirnich. 1779.15.9 (229) 109. Varsaz - [Divisione Monte Mussi:] conferiti... sopra il prenominato Monte chiamato Mussi, che unito, confina da Levante il Rio Bianco mediante Sasso grandissimo con due Croci segnato, sive Varsaz, Mezzodi il Canal di Mussi, e Pasco goduto dal Commun di Tarcento, & altre Ville annesse, Sol a Monte la Spetabil Communità di Gemona, o Venzone, & aile Monti la Fabrica délia Rever. Abbazia di Moggio per mità délia Cima d'esso Monte. 1717.11.9 (60-61) - sive Varsaz. 1717.11.9(61) 110. Wránji patôk / Ránji patôk (B)57 - Rivo di Uragnipotoch. 1651.6.5 (161) - Rivo Uragnipotoch. 1654.5.10(166) - Uragnipotoch. 1654.5.10(167) - Rivo Oragnipotoc. 1654.5.10(167) - Rivo Uragnipatoc sino alla sommità del Monte sopra Lipovaz; Rivo Uragnipotoc. 1757.21.12(142) - Rivo Uragnipotoc. 1757.31.12(145) - Rivo Uragnipotoch. 1757.27.2. (151) - Loco vocato Uragni Potoch...Uragnipotoch. 1777.29.4 (210) pietra délia vecchia Oso(j)ane. Ail'ultima padrona del Dul, Pasqua Siega "taw Dúle" o, tout court, Paska Dúlica, morta prima del "potrès", fu risparmiato il cordoglio di vederne la rovina. 57 Accanto all'interpretazione a) "Torrente dei corvi" ne girano nella valle altre due: b) Rejni patok (R), cioè torrente morto "dove abitano le volpi. Molti ma molti anni fa li non scorreva acqua e nessun cacciatore e nessun cane osava andarci" (M. Maticetov, Ce fastu?, 50-51, 1974-75, p. 112); c) Réjnik potôk 'torrente (del) defunto', perché secondo una leggenda (O), in quel luogo sarebbe stato ucciso un prete. 117 - Uragnipotoch. 1779.22.6 (225) - Uragnipotoch. 1780.11.3 (238, 239) - ...due Rivi Uragnipotoch, e Brusignipotoch... 1780.11.3 (241, 243) - Uragnipotoch, e Brusinipotoch. 1780.18.4 (246, 247) 111. Zagáta: Ta-wnë w Zagáti (B)58 - in loco dicto in Sagatta. 1558.31.5 (30) - in loco chiamato Sagata. 1609.16.8 (32) - la forame di Obblas fino in Sagatte. 1667.16.1 (38) - Sagata con suo Pascolo drio Goslô. 1680.28.3 (44) - Sopra Sagata in loco detto drio Goslô. 1749.3.3 (50) - Sagata. 1749.15.5 (51) - Rivo Sotto Sagata. 1750.12.10(52) - Segata. 1753. 25.2 (53) - Sagatta, 1778.27.3 (217) 112. *Zagoričica59 - Andando in suso per Rivo di Nischipotoch sino al loco di Saguriziza, indi al sasso di Bilapeg... 1778.12.3 (219) - Montagne Cernipotoch sino al luogo di Saguriziza... 1780.10.6 (254) - Montagne Cernipotoch sino al luogo di Sagurisiza. 1780.4.9 (265) - Sagurisizza. 1782.9.7(311) 113. *Zagoslo: Ta-za Goslón (B) - unum Sedimen...in loco dicto Satgosló. 1546.4.12(29) - Sagosló. 1558.31.5 (31) - in loco chiamato drio Gosló. 1609.7.10 (33) - in Curnich Sagosló. 1667.12.10(40) - Affittanza Commun di San Giorgio del Monte Sagosló, o sia drio Gosló. 1667.3.11 (42) 58 Tra il 1558 e il 1778 su 9 menzioni di questo toponimo (scritto con una o due t), una sola suona Sagata, forma che ricompare per6 in un recente rilievo da Bila: ...un Segato čieua itií. / 'Cieua pociasu si vilest, / us uinčie te Sagatine... (Ce ne andremo in Sagata./ Con calma supereremo / i tornanti di Segata - Di Lenardo 1974 n° 40). Zagata, completamente "di ragion" (proprietá) di quei di Bila, sarebbe un pendant di Njivica, solo che si trova a 200 m piü in basso e, non essendo attorniata da alte montagne, é meno selvaggia, piü aperta e "domestica". 59 L'informatore (N) conosce a Gozd. la localitá Ta-za Horičico 'Dietro la Piazzetta', luogo dove, in altri tempi, si riunivano i bambini per giocare. 118 - Sentenza a favor del Commun di S. Giorgio contre Danificatori nel Monte Satgosló, o sia drio Goslo. 1668.12.5 (43) - il Bosco drio Goslo, ovvero Curnich. 1668.23.5 (179) - Sagata con suo Pascolo drio Goslo. 1680.28.3 (44) - in un loco drio Goslo ovvero Curnich. 1718.20.10 (181) - e drio Goslo. 1746.29.5 (49) - con la somità del Monte drio Goslo fino alla Confín dei Stoluizani. 1749.3.3 (50) - Trabnilidù drio Goslo. 1749.15.5 (51) - Monte drio Goslo. 1750.12.10(52) - Siti detti dietro Goslo. 1756.5.5 (127) - dietro Goslo. 1756.5.5 (128) - drio Goslo. 1756.5.5 (129) - volgarmente detto drio Goslo. 1757.26.10 (139) - luoghi detti drio Goslo. 1757.21.12 (140) - Pascolo, e Bosco situato dietro Goslo. 1757.21.12 (141) - dietro Goslo. 1757.27.2 (151) - drio Goslo. 1758.8.6(157), 1759.18.4(153), 1777.25.2(214) - un pezzo di Comugna con Bosco, e Selva situata nelle Pertinenze di San Giorgio in loco chiamato drio Goslo. 1778.12.3 (217) - drio Goslo. 1779.22.6 (223, 225), 1780 (235) - drio il Goslo. 1780 (236) - drio Goslo. 1780.18.4 (244, 245) - ...nelli soli siti Boschivi, e Pascolivi Compresi tra il Fiume Resia da una parte e li due Rivi Uragnipotoch, e Brusinipotoch, sino al Confine di Osseacco dall'altra, che comprendano anche una picciola parte delle varie situazioni abbraciate dalla generale denominazione di drio Goslo. 1780.18.4 (246) - drio Goslo. 1780.10.6 (250), 1782.7.2 (319), 1782.12.2 (322) 114. *Za Hozdi: Ta-za Hozdi (N) - tutto lo Monte, comenzando zoso del Fiume Ucea per mezzo, & a rimpetto lo loco detto da Pié del Miruhic, & andando suso per dritta Linea per sino drio Sagosdí, ove che è fatta una Croce in Sasso per sino alla summità di esso Monte, per donde sono sígnate in quatro Sassi quatro Croce, & traversando per de drito verso Stoluizza sino per mezzo lo Rivo chiamato Lastiguipatoch (!), caminando drio due Croce sígnate in due Sassi. 1580.9.6 (14) - indi a Masasnati Clin, indi suso alla sommità di Sagoldi [Sagosdi], ove si trova uno (!) Croce scolpita in un Sasso, indi calandosi per la Monte Sagoldi sino nel Rivo Ucea appresso li Casoni di San Giorgio, indi suso per il Mirnich... 1777.29.4 (212) 119 - calandosi per la Monte Sagosdi fino al Rivo Ucea. 1779.22.6 (227) - Sagosdi. 1780.10.6(253) 115. Zaleni Potok (O), Zeléni Patók (B)60 - ...per il Livinale sino in Mecia, o sia Rivo Bianco, indi verso ponente in Pasigh, e seguitando per traverso sino Zelenipotoch. 1777.29.4 (212) 116. Zapolúdnik, Ta-za Pulúdnik (B)61 - nelli siti, e Territorio di Braman, e Sapoloduvich... 1721.21.11 (79) - i Legnami tagliati nei siti promiscui di Sappolodvich, e Barman. 1722.24.1 (80) - Sopoluduich. 1722.7.3 (82) - Sappolodovich, o sia Sapolunich. 1722.22.3 (84) - Sappolodovich; Sappolodvich. 1722.8.10(86) - Cappolodovich (!); Seppolodovich. 1722.17.10(90) - Sappulodonich. 1723.4.11 (93) - Sappulodnich (94), Sappulodovich (95), Sappulodnich, Sappolodnich (96), Sappuludnich (97, 98, 99) 1723.9.11 - Soppolodvich. 1724.1.4(101, 102) - Sopolodvich. 1724. 27.4 (104) - Sappalodnich. 1724.17.6(196) - Sapolodovich. 1725.13.1 (112), 1725.16.3 (113), 1725.7.5 (117) - un suo pezzo di Medilli nel Monte Sapoludnich chiamato Jacumonepotoch. 1736.13.10(339) - Sapoludnich. 1736.13.10(340) - negando di bel nuovo, che i Siti di Sapolodnich, e Palunich siano lo stesso. 1736.1.12 (342) - Sapulundenich. 1778.12.3 (220) - Sapolunich. 1780.10.6(250) - Sappolludinich. 1780.10.6(254) - Sapalovich. 1780.4.9 (265) - Sappoludnich. 1781.13.2 (300) [correzione a stampa su foglietto giá incollato sopra la dicitura Supolsinich] 60 Questo toponimo, rilevato nella zona di Karnica / Uéja, compare anche nei dintorni di Bila come Zeléni patok (B). 61 Nel nostro elenco alfabético, questo toponimo compare in una ventina di forme, tutte del Settecento, alie quali perd da altri documenti storici si potrebbero aggiungerne altre, piü vecchie e curióse, come per es. un Postpolutnig, ibrido latino-resiano. Per quanto riguarda invece la presenza di Zapolúdnik nella cronaca poética della valle, si veda la nota 38 s.v. M'izica. 120 - Sapolodnich. 1781.6.3 (278) - Sappaludnich; Sapoludnich. 1781.25.8 (353) - Sapolunich. 1782.9.7(311) 117. Zorgnale - andando sino alia Sommitá del Monte Musi, e per Apice da Cadin in Zorgnale, indi in Lavora, poi in Goliz giü per la Creta, fino drio Pustigast, fino a Bresaviza, & indi alia Resia, e Niscipotoch. 1778.12.3 (219) 4. Conclusioni 4. Dopo aver presentato al pubblico scientifico questa discreta raccolta di toponimi resiani, é ora di accomiatarci. Per caratterizzare in breve il valore - almeno relativo -del nostro elenco di nomi resiani, ci é venuta l'idea di ricorrere a un'analogia, traendola dalla numismática. La nostra stampa per liti (fino al 1982 - anno della pubblicazione Madotto - nessuno ne sapeva nulla), dalla quale sono emersi parecchi bei nomi storici, non é forse paragonabile a un vaso di monete ritrovato neU'orto o in una casa diroccata? Vero é pero che non ogni deposito di vecchie monete rappresenta giá di per sé un tesoro favoloso, non tutti i conii sono in metallo prezioso, il loro stato di conservazione non é sempre buono, tra i singoli pezzi molti si ripetono, pochi - o nessuno - sono "pezzi unici", e via di seguito. Comunque, se gli studiosi di numismática sanno apprezzare e valorizzare ogni sia pur modesta scoperta nel loro settore di attivitá, coscienti come sono che é giá un discreto successo quando si possono individuare inattese e valide presenze, frequenze, curióse somiglianze e párentele, diffusione sicura in un dato spazio e/o tempo, perché dovrebbero essere da meno gli studiosi di toponomástica? I nostri toponimi storici, pur incongruenti nella scrittura, non alieni da banali errori di trascrizione o di stampa, limitati al periodo 1382-1784, circoscritti a due comuni della Val Resia (Bila e Nj'iwa), appaiono linguisticamente collegati gli uni con gli altri, come se si dessero la mano, proveniendo da localitá contigue, "ad invicem se tenentes". 4.1. Tuttavia non ce la sentiamo di finiré senza rispondere a una domanda che sappiamo quanto mai viva, anche se non ci é stata rivolta direttamente. Cerchiamo pertanto di daré qui almeno qualche notizia sommaria sul decorso degli studi di toponomástica resiana. Naturalmente non possiamo entrare nei dettagli e citare pubblicazioni dove ricorre solo qualche singolo nome resiano, ma ci limiteremo a scritti di un certo rilievo. 4.1.1. Un lontano precursore ne é senz'altro il ceco Antonin Pisely, capitato nel 1801 per servizio nella valle di Resia o al suo margine occidentale, dove raccolse alcune dozzine di voci resiane. Quasi piü che per via dei dati (modesti: 16 toponimi e non tutti precisi!) il suo contributo merita forse di essere ricordato per la distribuzione sistemática in nomi di villaggi, idronimi, oronimi e microtoponimi.62 121 4.1.2. Strano che - eccetto Pisely - fra quanti dalla fine del Settecento e a tutta la prima metà dell'Ottocento visitarono la valle sotto il Canin, lasciandoci descrizioni di vario genere, memorie o altre tracce scritte,63 nessuno abbia pensato di segnalarci nomi di luogo che escaño dalla cornice convenzionale (nome del capoluogo e pochissimi altri che si possono contare sulle dita). 4.1.3.1 rilievi cartografici che si svolgono su incarico dei Quartieri generali sono sempre segreti ed è perianto logico che cosí sia stato anche col lavoro della commissione del Q. G. austríaco. Sempre ci rimane pero a disposizione almeno il risultato definitivo, fissato sulle carte a piccola scala, con maggiore o minor numero di toponimi, più o meno fedeli a quanto dettato dagli informatori. Ció che scrisse Joseph von Bergmann nel 184864 e nel 184965 non ci consente certo di vedere dietro le quinte del "teatro" geografico-militare austríaco. Per avere chiarimenti sui toponimi resiani e consigli sul modo di trascriverli, il Bergmann si era rivolto a un'autorità indiscussa: il lingüista sloveno F. Miklošič,66 allora bibliotecario nella Biblioteca di Corte viennese. 4.1.4. La seconda metà dell'Ottocento vide approdare nella Resia il famoso lingüista polacco J. Baudouin de Courtenay, salpato perô da un porto della Russia: Pietroburgo. Al suo primo soggiorno nella valle (agosto 1873) seguirono altre visite e soste; sicché, fino alio spirare del secolo, non si puô pensare nulla di filológicamente importante che riguardi Resia senza l'apporto attivo del BdC. Dal momento che la sua figura umana e scientifica domina su tutti e su tutto, non ci deve sorprendere che pure il contributo di tale lingüista alla toponomástica resiana superi ció che in questo campo specifico si è fatto sia prima che dopo di lui, quasi fino al giorno d'oggi.67 62 "Feldkurat", cappellano militare austríaco nel reggimento "K. Kinsky", che per hobby si dedicava alia raccolta folkloristica, con lettera del 14 aprile 1801 invió una colletta di 73 voci resiane a Praga, al suo amico J. Dobrowsky, il quale provvide a pubblicarle: "Über die Slawen im Thale Resia" in Slawin 1,2, 1806, pp. 120-128; una nuova edizione, curata da W. Hanka, usci nel 1834. 63 Oltre J. Potočki (data imprecisata: 1791-1797) sono da ricordare L. L. Linussio ("Solwizza, primo agosto 1821"), M. Tenore (Resiutta, 2 noy. 1824), G. Fresco (1840), I. I. Sreznevski (fine di aprile -1. maggio 1841), S. Vraz (intorno al 10 giugno 1841). 64 Bergmann (1848, 46-50) scrive tra l'altro che pastori e legnaioli di lingua slava, stabilitisi in questa valle (Resia) non si sa quando, denominarono valli e monti, terreni, boschi, ecc. Adduce parecchi toponimi, traendoli dalla sezione del Q. G. austríaco ed apponendovi l'interpretazione del Miklošič. 65 Alio scritto del Bergmann (Das slavische Resiathal, 1849, pp. 29-32) era allegata una cartina geográfica della valle. 66 II contributo del Miklošič alia toponomástica resiana é stato di recente esaminato da H. Steenwijk 1992, cap. 4: Miklošič und resianische Toponyme. 67 Molto, se non tutto il materiale toponímico raccolto dal BdC nel 1873 é sparso nei suoi Materiali I, 1895, ma rintracciabile senza difficoltá tramite il ricco Índice alie pp. 671-2; riunito insieme sta aH'inizio della monografía "Rez'ja i Rez'jane" del 1876; disposto in ordine alfabético si trovera come capitolo a sé nel Vocabolario resiano (Rezijanskij slovar) del BdC, che stanno preparando per la stampa A. Duličenko, M. Matičetov e N. I. Tolstoj. Nuovi toponimi resiani, inediti, raccolti sempre dallo stesso autore, si trovano nell'archivio dell'Accademia di scienze russa, sez. di Pietroburgo (in copia presso 1'Istituto di tradizioni popolari slovene della SAZU a Lubiana). 122 4.1.5. Per recuperare, cioè tirare fuori dalle nebbie medievali certi nomi storici, ci volevano metodi e conoscenze particolari (specialmente in materia di paleografía), che solamente la storiografia puó metterci a disposizione. Fu cosí che prestarono la loro opera - poco meno che di scavo: da parte friulana A. Di Prampero, V. Joppi, da parte slovena F. Kos, da parte tedesca A. Jaksch e altri che qui non è il caso di citare. Non è ¿O lecito pero sottacere un entusiasta di storia dell'alpinismo, A. Gstirner (1906), il quale, risalendo indietro fino dove era possibile, ha saputo trarre da ogni dove nomi storici e poi, avvalendosi délia sua singolare domestichezza con le montagne tutt'intorno a Resia, anche localizzarli con precisione, aggiudicandoli ai loro primi veri o probabili portatori (si pensi per es. a un "Mons Habilis" o altri nomi simili, più o meno refrattari all'identificazione). 4.1.6. Tra gli innamorati délia nostra montagna è doveroso ricordare altri due personaggi: J. Kugy e H. Tuma. Al primo ritorneremo ancora, poiché tra le sue visioni poetiche e altamente umane ci fornisce un meraviglioso passo a commento e chiusura di questo nostro contributo. Del Tuma invece, alpinista e insieme raccoglitore instancabile dei nomi di montagne (il suo scritto forse più noto è dedicato alla "Toponomástica delle Alpi Giulie" 1929), senza voler diminuiré alcun mérito - e ne ha tanti! - pensó che, almeno nel settore resiano, sia sempre valido quel che sta scritto come corollario ai n.ri 5 e 13 di Resia. Bibliografía ragionata (1981). 4.1.7. I nomi di luogo resiani devono aver destato l'attenzione anche di Bruno Guyon, uno slavista originario délia Val Natisone (Barnas/Vernasso 1868 - Napoli 1943); intorno al 1933-34 egli avrebbe scritto per la "Zeitschrift für Ortsnamenforschung" alcuni articoli (fra l'altro: Die mediterranischen toponomastischen Elemente in Resiathal e Die slovenische Echtheit der Resianer aus den Ortsnamen in Resiathal),69 che perô nel suddetto periodico non si trovano.70 4.1.8. Durante il seminario per la lingua, letteratura e cultura slovena che ogni anno si svolge presso l'Università di Lubiana, nel luglio 1972 fu organizzata un'escursione nella Val Resia. Vi prese parte anche il prof. Kronsteiner che, entusiasta dell'incontro con la Valle e coi suoi abitanti, decise di ritornarci per conto proprio. Frutto tangibile délia sua seconda visita è lo scritto Die Toponymie des Resia-Tales del 1975. Egli tentó un esperimento: prendendo per base il patrimonio onomástico resiano segnato sulla carta (CI) dellTstituto Geográfico Militare 1:25.000, si prefisse di controllarne la situazione 60 anni dopo i rilievi fatti nel 1910. Tuttavia, la ristretta scelta degli informatori (provenienti, pare, soprattutto dal villaggio più grande e popolato Oso(j)ane) ha probabilmente limitato i risultati délia ricerca sul campo. Solo cosï è 68 Particolarmente importante il capitolo B: Der Mensch in den Bergen. 69 Notizie tolte dali' articolo di Jem, Bruno Guyon, in Primorski SBL, 6, Gorica, GMD, 1979. 70 Da gent. comunicazione del prof. O. Kronsteiner. Sarebbe interessante appurare quale fine abbiano fatto questi ed altri scritti del Guyon, se stampati altrove o rimasti inediti presso gli eredi o depositati in qualche biblioteca. Ci raccomandiamo per questo alia cortesía degli slavisti dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli. 123 comprensibile la qualifica "ignoto" (unbekannt) a flanco dei nomi che invece si potrebbero benissimo dire "arcinoti": cosï per esempio (restando nei limiti delle prime lettere dell'alfabeto) BRUSSEN PATOK (v. la nostra nota 21), CELZE (v. le note 9 e 31), CLADIE, COCHIAZE (v. nota 38). Per altri nomi credo che non sia stata considerata l'eventualità che ci troviamo di fronte a evidenti sbagli di stampa: per es. ANARCOTA (Auarcota o Warkôta, quindi nessun rapporto col frl. cort "Hof, Bauernhof" che in resiano si chiama dwôr); per GOSTO la forma corretta è Goslô e al posto di DRIO GOSTO dobbiamo vedere un SATGOSLO (1546), *Zagoslô, nel 1993 registrato come Ta-za Goslôn (B; si veda pure la nostra nota 26). Infine il nome IEDAIE "Felsgruppe" (anch'esso "ignoto"!) fu inserito in una poesia moderna: tuw iseh jedajeh/ puncikeh paci (R. Quaglia 1985, 26), che alla lettera dovrebbe suonare: in queste Jedaje / piene di pietre, mentre il poeta diede a jedaje un senso metafórico di "luogo solitario" e di conseguenza il traduttore scrisse: "v tej samoti / polni kamenja." 4.1.9. Ed ecco infine giunto il momento di ritornare al Kugy, poeta sensibilissimo, il quale delle sue montagne predilette - del Triglav per esempio - non esito un istante a dire "che cresceva davanti ai miei occhi fino ad assumere una sua personalità precisa e potente, che m'incatenava tanto più, quanto più a fondo ero riuscito a penetrare nella sua essenza e sviscerare il suo significato". Questi suoi nobili e profondi sentimenti egli era persuaso di poterli condividere con i datori (o "creatori") dei nomi, come egli si esprime, insomma con l'anima del popolo. Se egli ebbe sott'occhio in primo luogo i nomi delle montagne, ció non significa che non si possa estendere il suo ragionamento dagli oronimi agli idronimi e in genere a tutti i toponimi, compresi perfino i microtoponimi. Ed ora riproduciamo, Dalla vita di un alpinista, quanto il nostro corregionale Julius Kugy scrisse nel 1917 - come apposta per noi - e pubblico per la prima volta a Trieste settanta anni fa (Aus dem Leben eines Bergsteigers): «Direi che anche l'anima popolare senta cosi e batta queste vie, creando i nomi dei suoi monti dopo averne afferrati con precisione il carattere e l'individualité attraverso l'osservazione secolare. Per questo bisogna trattare con rispetto e con amore i nomi autoctoni e popolari, bisogna ricercarli dove sono caduti nell'oblio e vegliare gelosamente perché non vengano mutati a capriccio o sostituiti con altri, di maniera. Col loro suono caratteristico e nella loro crudezza originale sono diventati una parte dell'individualité del monte, e spesso sanno ridare, meglio di qualunque descrizione e con vera poesia, l'impressione, per cui i monti uscirono dalla notte dei tempi ed entrarono nel raggio di osservazione e nella coscienza del popolo.» (Versione di E. Pocar, Trieste, 19853, p. 55). * Si specifica che nel presente lavoro i capitoli 1. e 4., le note n. 1-7, 9-13, 19-23, 25-27, 29-36, 38, 39, 41-43,46,50, 54-56, 61-70 sono opera di M. Maticetov; il cap. 2., le note n. 8, 14-18, 24, 28, 37,40,44, 47-49, 51-53, 59, 60 e i Riferimenti bibliografici sono da attribuire a R. Dapit; il cap. 3. e le note n. 45, 46 e 57 sono di entrambi gli autori che insieme hanno cercato di risolvere i vari problemi nati durante l'esecuzione del lavoro in comune, attraverso il reciproco scambio di informazioni ed esperienze. 124 Riferimenti bibliografici BAUDOUIN DE COURTENAY J. - 1876, "Rez'ja i Rez'jane", in Slavjanskij Sbornik, III, 1, Sankt-Peterburg. - 1895, Materialy dlja južnoslovjanskoj dialektologii i etnografii. I. Rez'janskie teksty, Sanktpeterburg. 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Povzetek REZIJANSKA KRAJEVNA IMENA v tiskanem pravdnem zborniku izpod konca 1$. stoletja Ob pomembnih pravdah, posebe medobčinskih, ki so se včasih vlekle v neskončnost, medtem pa so se akti tako namnožili, da se je bilo med njimi skoraj nemogoče znajti, so prizadeti (sami od sebe ali na zahtevo sodišč?) dali celotno dokumentacijo razmnožiti v tiskarni, da bi sodniki, zagovorniki in drugi sodni udeleženci z obeh strani, imeli razpravno gradivo pri rokah v pregledni obliki. Dobro ohranjen, na 388 straneh (4°, s.l., s.a., vendar taqn. 1784) tiskan izvod takega zbornika listin iz pravde med rezijanskima občinama Bila (S. Giorgio) in Njiva (Gniva) je v svoji knjigi La Val Resia ed i sitoi abitanti iz leta 1982 prvič omenil njegov hranitelj, rajni Aldo Madotto. Le-ta je istočasno posodil svoj mikavni zbornik M. Matičetovemu, da si je iz njega izpisal - ad notam et litteram - vsa imena krajev v rezijanski dolini. Kartotečni listki s tistimi imeni so potlej obležali v predalu do letos, ko je furlanski lingvist R. Dapit (ki zbira in obdeluje toponomastiko Rezije za tamkajšnjo občinsko upravo), z veseljem sprejel soavtorjevo ponudbo, ne samo da prenese s starinsko patino prekrita imena iz let 1382-1784 na računalnik, ampak da hkrati tudi preišče, na terenu, koliko jih še živi in kako se glasijo dandanes, ko je od takrat preteklo od šeststo do dvesto let. V uvodnih dveh poglavjih sta avtorja prispevala - vsak zase - najnujnejše informacije o svojem del(ež)u, pa še nekaj spoznanj in priložnostnih misli o teh zgodovinskih zapiskih in njih pomenu za rezijanologijo. Središčni, poglavitni del te objave pa je 3. poglavje, sad skupnega dela, ki prinaša imena, razvrščena abecedno v izvirni podobi (z napakami vred, s ponavljanji, z nekaj konteksti, kjer so navedeni prostorsko med sabo povezani kraji -"Montes contiguos et ad invicem se tenentes" ipd.), zraven pa še imena, kakor jih poznajo domačini v našem času. Na končuje dodan še sklep (pogl. 4), ki naj nakaže - vsaj povrhu - kdo in kako je v zadnjih dveh stoletjih kaj prispeval k poznavanju rezijanskih krajevnih imen. Marsikaj poučnega in branja vrednega pa sta pisca vtaknila v sedemdeset opomb, ki dopolnjujejo vedenje o imenih tudi s podatki, strogo vzeto niti ne čisto jezikoslovne narave. O svojem "hiševanju" sta dolžna dati še tale nadrobni pregled: M. Matičetov je prispeval uvodno poglavje 1 in sklepno pogl. 4, zraven pa še opombe št. 1-7,9-13,19-23,25-27,29-36, 38, 39,41-43,46,50,54-56,58,61-70; R. Dapit je prispeval uvodno poglavje 2, opombe št. 8, 14-18, 24, 28, 37, 40, 44, 47-49, 51-53, 59, 60 in bibliografski pregled. Opombe št. 45, 46 in 57 so skupne. Pisca sta kajpada skupaj in sproti reševala vprašanja, ki so nastajala pri delu in se medsebojno opozarjala na gradivo, ki bi lahko obogatilo skupni prispevek. 126