MOJA BANKA « .MITRI- VIDI S! FILIALE DI CIVIDALE FILIALA ČEDAD novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir St. 9 (801) • Čedad, Četrtek, 29. februarja 1996 ertifica i deposi a 19 mes 8,53% netto oltre 100 Milioni MOJA BANKA BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA *5l hobles 5b, contenzioso e le Comunità C’é in atto un contenzioso tra l’Ersa e le Comunità montane per il ruolo di soggetto integratore tra i vari progetti presentati nell’ambito dell’Obiettivo 5b. Sull’argomento é intervenuto lunedì sera Nino Cicco-ne, nel corso del consiglio comunale di S. Pietro al Natisone. Ciccone, che é anche assessore al turismo nella Comunità montana delle Valli del Natisone, ha fatto il punto della situazione sull’iter che stanno a-vendo i progetti relativi ai 5b. leggi a pagina 2 Ripassa il friulano in Regione Modificata solo lievemente, é passata martedì in consiglio regionale la legge sulla tutela della lingua friulana che era stata rinviata qualche mese fa dal Governo con alcune contestazioni sulla competenza della Regione in materia linguistica. La legge é stata approvata con i soli voti contrari di Alleanza nazionale (Casula si é però astenuto) e di Gambassini, della Lista per Trieste, il quale ha annunciato un ricorso al prefetto. Secondo il relatore della legge in consiglio regionale, il pi-diessino Sergio Cado-rini, il testo é stato cambiato solo di alcune parole. La speranza, suffragata da quella che pare una maggiore disponibilità di Roma, é che ora la legge di tutela del friulano passi senza problemi. Il provvedimento é stato definito da tutti i partiti che hanno dato voto favorevole un passo avanti per l’affermazione dell’unità della regione. Produzione e vendita di infìssi in legno lamellare su misura certificati e garantiti. Med Slovenci Bratina in Koglot L’assessore regionale Fasola promuove il piano per l’ospedale di Cividale Kandidati L’uomo della sanità dice sì Nel corso di un dibattito l'assenso di massima al progetto che prevede la realizzazione di un reparto geriatrico sotto l'ala dell'ateneo udinese in strategije Odločitev predsednika vlade Lamberta Dinija, da se bo na volitvah priključil Prodijevi Oljki, bo znala bistveno vplivati na zmago levo-sredine, sa bi prav Dinijeva stranka znala odSčipniti desnemu polu nekaj odstotkov glasov. Medtem pa je Bossi odločil, da bo tekmoval sam, čeravno s tem se znotraj Severne lige vsi ne strinjajo. V' teh dneh, preden zapade rok za vložitev kandidatur, beležimo celo vrsto imen, ki naj bi konkurirala v ra-z n i strankah za dosego 20. mest v Rimu (7 senatorjev in 13 poslancev). V zadnji številki smo rekli, da ima dosedanji slovenski senator Darko Bratina dobre možnosti za ponovno kandidaturo. Od drugih Slovencev, ki naj bi konkurirali za rimski parlament, večkrat beremo ime novinarja Demetrija Volčiča (Oljka), ki bi moral kandidirati v Trstu ali Gorici. Kandidat Severne lige za senat v našem gori-sko-beneškem okrožju bi h Diego Carpenedo moral biti Slovenec Milan Koglot, pokrajinski svetovalec v Gorici. Toliko o Slovencih. Kar zadeva ostale kandidature, lahko rečemo, da v Severni ligi bi morala imeti zasigurano kandidaturo Rinaldo Bosco, Roberto Visentin in Roberto Asquini. V polu svoboščin je skoraj gotova kandidatura senatorja Romo-lija in po-s 1 a n c a Colavini-ja- Berlu-sconijevo-Finijevo zavezništvo, potem ko mu je spodletel poskus, da bi v svoje vrste kandi-d i r a 1 i predsednika industrijcev Melzija, skuša prepričati predsednika videmske Trgovinske zbornice Querinija. V levem-centru naj bi bili gotovi kandidaturi senatorja Ljudske stranke Diega Carpeneda in pokrajinskega tajnika LS Cescuttija. Med možnimi kandidati leve-sredine naj bi bil tudi novinar tržaškega “Il Piccolo” Paolo Ru-miz, govori se celo o možni kandidaturi socialistov Renzullija oziroma Zanfagninija. “Mi sembra una proposta interessante, la risposta a come si riempiono i 70 posti letto dell’ospedale di Civida-le c’é. I contenuti possono essere accolti e soddisfatti”. Giampiero Fasola, assessore regionale alla sanità, ha “promosso” il progetto presentato dal sindaco Bernardi che prevede, per l’ospedale ducale, l’istituzione di un reparto geriatrico sotto l’ala dell’ateneo di Udine. Fasola ha comunque sottolineato di aver preso visione della proposta da poche ore, ma evidentemente gli sono bastate per farsene un’idea. L’assessore della Lega Nord é intervenuto venerdì sera a Cividale ad un incontro organizzato dal circolo “Orizzonti”, presenti anche l’assessore regionale Giorgio Mattassi (Pds) ed i consiglieri Roberto Antonaz (Re), Magda Sdraulig (Fi), Roberto Molinaro (Ppi) e Sergio Dressi (An). Oltre al via libera al piano di Bernardi il dibattito non ha portato però altre novità. Fasola, per dirla in breve, é rimasto sulle sue, perché “voglio vedere se la prossima Finanziaria farà altri tagli come terremo in piedi il servizio pubblico” e poi “proposte alternative non ne ho viste”. A sorpresa Antonaz, a proposito del referendum sulla sanità, ha affermato che “la Swg sta telefonando ai cittadini per sapere cosa pensa del referendum, evidentemente chi ha commissionato questa inchiesta ha paura di perdere”. Per il resto, con l’eccezione di Claudia Chia-bai, rappresentante del comitato locale, solo domande ai politici regionali - erano le regole del dibattito - e tanto spazio per le risposte che però poco hanno convinto il pubblico. Come sulla questione dell’ospedale di riferimento per Cividale, che é S. Daniele e non Udine. Fasola ha ribattuto che “il paziente ha pieno diritto di accesso a tutte le strutture” ma il problema - ribatte la gente - é che la richiesta di accoglimento in un ospedale non é automatica. Tanto di cappello, poi, a Molinaro che ha ammesso che qualcosa in quella legge - la contestualità tra la diminuzione dei posti letto e l’attivazione dei servizi sul territorio - non ha funzionato. Ma nulla di più, si é rimasti così, da una parte Fasola, Mattassi e Molinaro a difendere la ristrutturazione sanitaria regionale, dall’altra Sdraulig, Dressi e Antonaz a criticarla. La gente, quella che ha assistito al dibattito, quella che ha firmato per i referendum e tra poco, salvo sorprese, andrà al voto, sembra più lontana. Michele Obit A sinistra l’assessore regionale alla sanità Giampiero Fasola, sopra la presidente del comitato di difesa dell’ospedale di Cividale Claudia Chiabai HOBLES SpA - 33049 San Pietro al Natisone (Udine) - Speter (Videm) Zona industriale - Telefono 0432/727286 - Telefax 0432/727321 četrtek, 29. februarja 1996 2 Accordo per alcuni servizi in comune tra S. Leonardo e Stregna Convenzione per due L'assemblea comunale guidata da Lorenzo Zanutto ha approvato il bilancio di previsione per il 1996 - Tre voti contrari ed un astensione nella minoranza Nel giorno dell’approvazione del bilancio di previsione per il 1996, il consiglio comunale di S. Leonardo, riunitosi venerdì scorso, ha anche affrontato il tema della convenzione che l’amministrazione guidata da Lorenzo Zanutto ha intenzione di stipulare con quella di Stregna. La novità, in sostanza un accordo perché alcuni servizi vengano svolti dalle stesse persone per l’uno e l’altro comune, non figura, in realtà, nel bilancio - come ha avuto modo di osservare Giuseppe Chiuch - ma di fatto, ha affermato il sindaco, é già in atto per quanto riguarda l’ufficio tecnico e dovrebbe in futuro riguardare anche il segretario comunale. Sul bilancio molte sono state le osservazioni presentate da Giuliano Sittaro, consigliere di minoranza, che si é distinto soprattutto per i continui riferimenti alla precedente amministrazione. Sittaro ha parlato di “cifre non veritiere, che sembrano gonfiate” (ma il Zanutto ha ricordato che anni fa erano di gran lunga maggiori). Meno combattivo del solito, ma comunque efficace, Giuseppe Chiuch, anch’egli all’opposizione, che ha rilevato “un affanno della giunta che mette in dubbio la sua capacità amministrativa”. La replica di Zanutto: “Non lo vedo questo affanno, nella situazione economica modesta attuale agiamo nella normalità”. Chiuch ha anche tirato in ballo, a proposito della previsione di spesa di 500 mila lire per il settore agricolo, l’assessore Francesco Sidar, ricordando che “cinque anni fa ha votato, dai banchi della maggioranza, contro il bilancio perché prevedeva, per l’agricoltura, un intervento di un milione 500 mila lire”. Sidar ha risposto che “il voto di cinque anni fa era una provocazione, speravo che l’allora assessore Cendon risolvesse i problemi della gestione lattiero-casearia, ma non é successo”. Il bilancio é passato con gli otto voti della maggioranza. Tre i voti contrari (di Giuliano Sittaro, Paolo Crucil e Giuseppe Chiuch), una l’astensione, quella di Renzo Chiuch. Michele Obit Consiglio comunale a S. Pietro “5b, la Comunità duella con PErsa” L’assessore Francesco Sidar Si é incentrato sulla delega alla Comunità montana per la predisposizione del progetto integrato relativo agli ambiti 5b il consiglio comunale tenutosi lunedì a S. Pietro al Natiso-ne. La minoranza, rappresentata dalla lista “Insieme per S. Pietro” e dal rappresentante della Lega Nord Renato O-sgnach, si é a-stenuta perché “le scelte di intervento che riguardano S. Pietro avrebbero dovuto essere discusse in consiglio comunale”. Il tutto, invece, ha spiegato il sindaco Giuseppe Marinig, verrà portato all’approvazione dell’assemblea della Comunità montana. Il punto all’ordi- ne del giorno é servito a fare il punto sulla situazione per quanto riguarda i 5b. Il finanziamento - ha affermato l’assessore Nino Ciccone - sarà complessivamente di circa 20 miliardi in 5 anni. Il progetto integrato - ha aggiunto - é però in fase critica, esiste un contenzioso in merito all’individuazione di chi deve svolgere la funzione di soggetto integratore. L’Ersa, ente regionale per lo sviluppo delfagricoltura, avocherebbe infatti a sé questa funzione a scapito delle Comunità montane. Per quanto riguarda il comune di S. Pietro, i progetti riguardano il recupero e la valorizzazione dei borghi rurali e lo sviluppo del turismo tematico, quest’ultimo con la realizzazione di un campeggio sulle sponde del Natisone che servirebbe a completare il recupero della zona dell’ex mulino Gubana, già programmato dalla Provincia, (m.o.) Novo vo sindikata novinaijev Deželni novinarski sindikat ima novo vodstvo. Na volitvah sta se pomerili dve skupini. Prvo je vodil dosedanji predsednik Gon, drugo pa so sestavljali sindikalni predstavniki uredništev Rai, Messaggera Veneta in Piccola. Med izvoljenimi v deželnem vodstvu je tudi novinar slovenskega sedeža Rai Miro Opelt. V nadzornem odboru pa je bil izvoljen tudi Ezio Gosgnach, novinar videmskega Škofijskega tednika “La Vita Cattolica”. Oddaja o Benečiji, ki je nismo videli V nedeljo zvečer je slovenski sedež Rai predvajal enourno oddajo z naslovom “Prebujajo se Čedermaci”, ki je bila v celoti namenjena stvarnosti pri nas in so jo posneli v Spetrski občinski dvorani. Z voditeljem oddaje Jožetom Peterlinom so se pogovarjali različni predstavniki beneške kulturne, verske, gospodarske, šolske in informativne stvarnosti. Skoda, da oddaje o Benečiji Benečani niso videli, saj pri nas slovenskih programov tretje mreže Rai ne vidimo. Gostje televizijske oddaje “Prebujajo se Čedermaci” Il “caso” foibe, parliamone senza strumentalizzare “Invece di guardare al futuro stiamo tornando al capolinea di un passato che ebbe risvolti anche truci: la guerra in cui morirono anche migliaia di innocenti. La legge in guerra non esiste; la guerra è tragedia. Il colpevole, però, c’è sempre: è colui che l’ha provocata”. Così scrive Miro Kocjan sul “Piccolo” a proposito delle foibe di cui in queste ultime settime si è ritornato a scrivere, strumentalizzandole a dismisura. Nei giorni scorsi sulla “Stampa” abbiamo letto un’articolo a firma di Giuseppe Mayda. Leggendolo attentamente si riuscirà a capire chi è il vero colpevole, anche delle foibe. “Negli archivi dell’Onu dove si conservano le documentazioni sui crimini commessi durante la seconda guerra mondiale vi è -fra i nomi di italiani come Pietro Badoglio, Rodolfo Graziani, Gastone Gamba-ra, Mario Roatta - anche quello del generale Alessandro Pirzio Biroli, nato a Campobasso nel 1877 e morto a Roma nel 1962, che dall’ ottobre '41 al luglio '43 era stato governatore del Montenegro dove, di fronte all’ insurrezione popolare, le nostre autorità di occupazione erano ricorse alle esecuzioni di massa e alle deportazioni. 1 delitti compiuti in Jugoslavia nel ’4I-’43 dalle nostre truppe di occupazione - come attesta l’Istituto per la storia del movimento operaio di Lubiana - avvennero proprio in Monte-negro, in Croazia e in Slovenia; nella provincia di Lubiana le autorità italiane fecero fucilare 1500 ostaggi civili (e altri 2500 civili furono uccisi nel corso di rastrellamenti), 900 partigiani catturati vennero passati per le armi e 7000 morirono nei campi di concentramento (in totale i morti ammontarono a 12.086). Questa politica di durissima repressione è ampiamente testimoniata dall’I-stituto di Lubiana. C’è anche un telegramma tristemente famoso, a firma del Rapporti amichevoli Una delegazione della Regione Veneto, guidata dal presidente Giancarlo Galan, è stata ricevuta dal presidente sloveno Milan Kučan. Durante l’incontro sono state prese in esame le possibilità di un’ulteriore collaborazione economica e culturale. Partiti regionalisti A Maribor è nata l’Associazione dei partiti regionalisti in vista delle prossime e-lezioni politiche. Soci fondatori della nuova aggregazione politica sono il Partito regionale della Stiria (Štajerska), la Lega per il Litorale Si uniscono i regionalisti (Zveza za Primorsko), la Lega per la Camiola (Zveza za Gorenjsko) e la Lega per Lubiana. Accusato l’ex fidanzato E’ stata la gelosia a scatenare l’ira del ventiquattrenne meccanico Zlatko B. di Bilje, vicino Nova Gorica, che ha ucciso la sua ex fidanzata, la diciasettenne Nada Trepič di Renče. La giovana è stata trovata dal patrigno nel giardino di casa, dove è stata strangolata durante la notte. Gli inquirenti hanno dapprima pensato ad un gesto di gelosia del giovane con il quale la ragazza usciva da alcuni mesi. Le indagini, però, si sono successivamente indirizzate verso l’ex fidanzato che negli ultimi mesi seguiva la ragazza in ogni suo spostamento. Gros ine...avolato 11 sindaco di Kranj Vitomir Gros, esponente della destra slovena e pittoresca figura nel panorama politico, ha deciso di risolvere a modo suo il contenzioso con lo Stato. Il sindaco ha vietato ai funzionari e agli impiegati della prefettura di Kranj, che è ubicata nello stesso palazzo in cui ha sede il Municipio, di entrare negli uffici. La decisione di Gros è stata presa in quanto l’amministrazione statale da alcuni mesi non paga l’affitto dello stabile. Premi ai menager La Camera per l’economia slovena ha premiato al- cuni manager sloveni che si sono particolarmente distinti nel 1995. I riconoscimenti sono andati a Janko Kosmina, direttore dell'Istrabenz, a Silvester Lemut (Agroind di Vipava), a Leopold Oblak (Kovinoplastika di Lože), a Karel Recer (Vino Bizeljsko di Brežice), a Boris Završnik (terme Atomske toplice), a Janez Ajec (AJM di Kozjak), a Andrej Cufer (AKA di Lesce), a Andrejina e Jože Kogoj (AJ Kogoj di Mema) ed a Božo Luzar (Elektromeha-nika ed Emonec cafe di Capodistria). generale Mario Robotti, spedito il 4 agosto '42 dal comando del 2. corpo d’armata che dice testualmente: “02/10126 alt Dispongo che chiunque sia trovato in possesso di stampati per tessere comuniste o documenti analoghi sia passato per le armi alt Le abitazioni in cui saranno trovati documenti di cui sopra dovranno essere distrutte”. E’ sintomatico che, col ripetersi delle feroci rappresaglie, il 3 marzo '43 il generale Gastone Gamba-ra, assunto il comando dell’XI corpo d’armata diramasse questa direttiva: “Per ovvii motivi sarebbe opportuno che nei verbali o in altre partecipazioni di decessi venisse omesso per le autorità civili il particolare “fucilato” o “passato per le armi" adottando invece la formula generica “in uno scontro con le noi stre truppe è rimasto ucciso il ribelle...". Il 3 agosto '42 il generale Robotti, in calce al telegramma del generale Orlando che gli comunicava la cattura di “tre partigiani comunisti feriti", annotava: “Perchè non li ha fucilati? Fargli questo appunto (e fuciliamoli noi)”. Al generale Ruggero che gli comunicava la fucilazione di un solo partigiano, Robotti scriveva: “Si ammazza ancora troppo poco”. Al generale Fabbri, comandante del 5. raggruppamento “Guardia alla Frontiera” che lo infor[ mava di aver ucciso nove partigiani in combattimento fucilandone subito dopo altri 32 negli abitati di Ok-rug, Krasicevica e Kovace - Cos, telegrafava: “Bravo Fabbri, lei non ha certo gli scrupoli di Ruggero". Le autorità militari italiane in Jugoslavia deportarono nei campi di concentramento interi paesi con donne, vecchi e bambini perchè la circolare nr. 3!C emanata il 1. marzo '42 dal Comando Superiore delle Forze Armate Slovenia - Dalmazia prescriveva che “si deve internare a titolo protettivo, precauzionale o repressivo famiglie, categorie di individui delle città e delle campagne e, se occorre, intere popolazioni di villaggi e zone rurali. La misura della rappresaglia stabilita dalle nostre autorità militari di occupazione in Jugoslavia non era infine per nulla inferiore a quella nazista: uno a dieci”. La guerra è tragedia. Il colpevole, però, c’è sempre: è colui che l’ha provocata. Ed è in quest’ ottica che sarebbe opportuno parlare e discutere delle foibe, senza strumentalizzazioni a fini politici ed e-lettoralistici come sta accadendo di questi tempi. Rudi Pavšič Kultura Le origini della tragedia jugoslava in una conferenza a Rosazzo I perché della dissoluzione II professor Jože Pirjevec ha disegnato il quadro storico di un millennio e mezzo, dalla spartizione della penisola balcanica alla caduta del muro Alle origini della tragedia jugoslava. E’ il titolo di un’interessante conferenza-dibattito tenutasi domenica scorsa nell’Abbazia di Corno di Rosazzo, relatore il professor Jože Pirjevec, sloveno di Trieste, docente di Storia moderna all’Università di Padova e personalità tra le più note, in campo culturale, tra gli sloveni d’Italia. Presentato da don Dino Pezzetta, anima dell’attività spirituale, culturale e d’incontro dell’Abbazia, alla presenza di due delegazioni, una slovena ed una croata, di intellettuali cattolici, il professor Pirjevec ha disegnato un quadro storico di un millennio e mezzo, dalla spartizione della penisola balcanica in Impero d’Occi-dente e d’Oriente fino alla dissoluzione della Jugoslavia, per chiarire le cause della fine di questa entità statale. La risposta sta nell’inconciliabilità tra culture diverse, la cui matrice viene da Roma per Sloveni e Croati, da Bisanzio per Serbi, Macedoni e Montenegrini. Da qui due aspetti della stessa religione cristiana -quello cattolico e quello ortodosso - due grafie, latina e cirillica, due modi di concepire il ruolo della Chiesa e dello Stato, ma anche uno sviluppo socio-economico diverso, legato da un lato all’Europa, dall’altro al mondo slavo orientale. Jože Pirjevec Scontri ci furono, nel Medioevo, anche tra stati slavi indipendenti (Caranta-nia slovena, Regno croato, Regno bosniaco, Impero serbo), Impero franco al nord e Impero ottomano al sud, che portarono all’isla-mizzazione della Bosnia e di altre regioni jugoslave ed al trasferimento forzato di popolazioni serbe dal sud al nord del Paese. Tutto questo ha portato alla situazione antecedente la dissoluzione. Come mai, nonostante tutto ciò - si é chiesto il relatore - la Jugoslavia é sopravvissuta per oltre 70 anni? Perché serviva, nel 1918 come baluardo contro il bolscevismo ed il pericolo germanico, nel 1945 per l’equilibrio delle forze tra russi e americani in Europa. Caduto il muro, la Jugoslavia perde la propria ragion d'essere ed é travolta dal centralismo serbo. L’invito agli intellettuali cattolici per un prossimo incontro é per il mese di maggio in Croazia, a Orsera e Parenzo, dove verrà discusso il tema “Il pluralismo e gli intellettuali cattolici nell’Europa centrale”. Marino Vertovec Obisk LDS pri SKGZ V petek bo na obisku pri Skgz stranka Liberalne demokracije Slovenije. Prisotni bodo Dimitrij Rupel, predsednik stranskega odbora za mednarodne odnose in župan Ljubljane, Roman JakiC, vodja službe za mednarodne odnose, Jadranka Sturm-Kocjan, vodja delovne skupine za manjšine v parlamentu, ter Marjan Šetinc, poslanec LDS. Delegacija bo v Gregorčičevi dvorani v Trstu sodelovala na javnem srečanju na temo “Odnosi Italija-Slovenija in vprašanje slovenske narodnostne skupnosti v Italiji”. Kulturni večer z zborom Pod lipo Mešani pevski zbor Pod lipo iz Barnasa, ki ga vodi Nino Specogna, bo danes, v Četrtek, nastopil na Prešernovi proslavi, ki jo v kulturnem središču na Bukovju (Občina Steverjan) prireja kulturno društvo Briški grič. Spored kulturnega večera, ki se bo pričel ob 20.30 pod geslom “Pesem nas bogati, pesem uči, pesem govori, želi in ohranja", bodo ob naših pevkah in pevcih oblikovali še gojenki go-riške Glasbene matice Neva Klanjšček (klavir) in Simone Bajs (violina) ter recitatorska skupina, v kateri so Ingrid, Janja, Katja, Maja, Rafaela, Tanja, Kristijan, Fabjan, Mitja in Primož. Priložnostni nagovor na števerjanskem večeru bo i-mel predsednik Zveze slovenskih kulturnih društev za Goriško Rudi Pavšič. Reviji bosta v Reziji in na Trbižu V soboto, 9. marca, se bo zaCela 27. revija pevskih zborov Primorska poje. Letošnja izvedba je zabeležila rekordno udeležbo pevskih skupin, saj se je prijavilo skoraj 140 zborov z obeh strani meje. V organizacijo množične zborovske prireditve so se vključili tudi Slovenci iz videmske pokrajine, ki bodo pripravili dva od 23. koncertov, ki se bodo zvrstili do 14. aprila na obmejnem območju. Prvi bo v nedeljo, 31. marca ob 17. uri v Reziji (v kulturnem srediSCu), drugi pa v nedeljo, 14. aprila, ob 17. uri v kulturnem srediSCu na Trbižu. Na letošnji Primorski poje sodelujeta tudi dva naša zbora. Mešana pevska skupina Pod lipo bo nastopila v soboto, 30. marca v Desklah, rezijanske pevke “Rože majave” pa se bodo predstavile v nedeljo, 31. marca v Selu. Kar zadeva zamejstvo, koncerti bodo Se v Trebčah (17. 3.), Miljah (23. 3.), Repenta-bru (24. 3.), Gorici (29. 3.), Trstu (30. 3.) in Sovodnjah (12. 4.). Na nedeljskem koncertu v Reziji bodo nastopili ZPZ Društva upokojencev iz Ajdovščine, moški pevski zbor Simon Jenko iz Temnice, moški pevski zbor Skala iz Gabrji, Tržaški oktet ter moški pevski zbor Slavina. Na trbiskem koncertu, ki ga prireditelji organizirajo v sodelovanju s kulturnim društvom Planika, se bodo predstavili ViSarski kvintet, pevska skupina s Koroške, moški pevski zbor Trta iz Miklavčevega, moSki pevski zbor Fran Zgonik iz Branika ter moški pevski zbor Valentin Vodnik iz Doline. Resia, il terremoto ricordato con le foto Immagini in mostra a ventanni dal sisma In occasione del ventesimo anniversario del terremoto del 1976 l’Amministrazione comunale di Resia ha in programma l’organizzazione di una serie di iniziative volte a ricordare l’evento tragico che vent’anni fa scosse la nostra comunità. Tra le varie iniziative in programma il Comune di Resia pensa di allestire per il 6 maggio una mostra fotografica che ripercorra con le immagini quegli anni fino ai giorni nostri (i danni del sisma, i primi soccorsi, le tendopoli, l’esodo nelle località marine, la ricostruzione, ecc.). Al fine di raccogliere più materiale possibile il Comune di Resia chiede la collaborazione a tutti coloro che volessero contribuire alla riuscita della mostra. Considerati i tempi ristretti il materiale dovrà pervenire entro il 30 marzo. Le foto che verranno scelte per l’allestimento della mostra saranno ristampate daH’Amministra-zione comunale e gli originali riconsegnati ai proprietari. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Comune di Resia. SLOVENSKO DRUŠTVO PLANIKA Naborjet, Beneška palača petek, 1. marca ob 19. uri DAN SLOVENSKE KULTURE Spored: • Pozdravni nagovor • Mladinski komorni zbor “Jubilate” iz Kranjske gore in Rateč • Recitacije otrok, ki obiskujejo tečaje slovenskega jezika • Nastop gledališke igralke Berte Bojetu • Nastop operne pevke Milene Morace Beneški gledališčniki gostovali na Opčinah Beneško gledališče je prejšnjo nedeljo na Opčinah doživelo lep uspeh. Na povabilo kulturnega društva Tabor so predstavili narečno komedijo Brune Dorbolò “Vsak minut je na palanka”, ki so jo prvič predstavili na letošnjem Dnevu emigranta. Polna dvorana openskega prosvetnega doma je dogajanje na odru nagradila z večkratnim ploskanjem, v imenu Beneškega gledališča pa se je za izraženo gostolju-blje zahvalil podpredsednik Adriano Gari-up. Povejmo še, da je na Opčinah nastopil tudi beneški kantavtor Davide Clodig, ki je predstavil nekaj svojih skladb . 2e v prvi polovici marca bodo naši gledališčniki z delom Brune Dorbolò nastopili na Goriškem. Medtem pa teCejo priprave za gledališko predstavo, ki bo v Spetru ob mednarodnem dnevu žena, 8. marca. Novost je v tem, da bo šlo za pevsko gledališko predstavo z naslovom “Brez skarbi, sa smo tle mi”, pri kateri bo sodelovalo kakih dvajset mladih nastopajočih. KRATKE NOVICE Carnia Alpe Verde Da quest’anno il Premio Carnia Alpe Verde diventa referente della sezione italiana del Premio Industria Ambiente, promosso dall’Unione Europea con il patrocinio dell’Onu. 1 progetti o le documentazioni di attività dovranno pervenire entro il 30 aprile alla segreteria del premio presso il seguente recapito: Premio Carnia Alpe Verde, Via Grazzano 4, 33100 Udine. Per ulteriori informazioni telefonare, dalle 9.00 alle 13.00 dei giorni feriali, allo 0432-512186. Nagrada “Tončič” V torek, 5. marca, bodo v Gregorčičevi dvorani v Trstu podelili nagrado iz sklada Franceta Tončiča. Nagrada je namenjena disertacijam s področja humanističnih oziroma znanstvenih ved, ki pomenijo obogatitev slovenske kulture, zgodovine in znanosti. Festival popevk Radio Maribor razpisuje javni natečaj za Festival narečnih popevk, ki bo 5. oktobra v Mariboru. Natečaja se lahko udeležijo vsi ustvarjlaci zabavne glasbe s skladbami, ki še niso bile javno predvajane ali posnete in z neobjavljenimi narečnimi besedili. K sodelovanju so prireditelji povabili tudi skupine in posameznike iz zamejstva. Skladbe je treba poslati najkasneje do 15. marca na naslov: Radio Maribor, Ilichova 33, 62000 Maribor s pripisom “Za festival”. Avtorji in sodelavci Se-njama beneške pesmi korajžno na delo! Srečanje Zskd-Arci V torek je deželno vodstvo Zveze slovenskih kulturnih društev obiskal Tom Benetollo, vsedržavni predsednik federacije Arci. Srečanja se je udeležil tudi Lucio Palazzini, elan vsedržavnega vodstva. Na srečanju so se dogovorili o vlogi Arci po zadnjem kongresu in po razpustitvi konfederacije, o dogovoru z Zskd -glede vprašanja oporečnikov (obiettori) ter o izhodiščih in programskih točkah za sestavo protokola sodelovanja med Zskd in združenjem Arci. Albertazzi al Kulturni Anche nel mese di marzo il cartellone delle manifestazioni presso il Kulturni dom di Gorizia si presenta molto ricco ed interessante. Domenica 3 marzo si esibirà l’orchestra sinfonica del Verdi, diretta dal prof. M. Zanetti. Nell’ambito della stagione teatrale, martedì 5 marzo, sarà di scena “L’asino d’oro” interpretato e diretto da Paolo Poli. Lunedì 18 marzo, invece, sarà presentato il lavoro di Vitalino Brancati “La governante” con Giorgio Albertazzi e Paola Pitagora. Mercoledì 6 marzo sarà di scena l’orchestra tzigana di Budapest. Četrtek, 29. februarja 1996 Poviedla mi jo je moja teta, ki se jo zmisle čepru tenčas je imiela samuo šest liet Resnična zgodba iz lieta ’43 Pravce, ki nam jih pravejo naši te stari nam storejo zviedet vič stvari o naši zgodovini ku tiste bukva, ki jih nucamo v Suoli - Telkrat “pravca' nam parhaja iz Landarja Nas le napri vsi vprašajo, de naj publikamo “temine” tistih, ki so sodeloval na konkoršu “Naš domaci jezik”, ki ga je organizu špietarski kamun. Smo že objavili dielo tistih, ki so paršli na parve an druge mesto. Telekrat so na varsti tisti, ki so paršli na trecje mesto. Manjka spis, “tema” od Rema Chiabudini, ki pa ga publikamo drugi krat. Gor na varh Antonio Banchig, tle na čeparni Andreina Trusgnach Tela zgodba, ki vam jo bom poviedu, nie na pravca, je resnica. Poviedla mi jo je moja tetà, ki Četudi tenCas je imiela samuo šest liet, se jo zmisne, kot de bi se zgodila deset liet od tega. Zgodilo se je šestega otu-berja 43. lieta v Landarje. Bluo je tamavo jutro; ob šesti uri judje so Cul hodit an rausat dol po laštu puno su-dadu. Od guorjenja so za-stopil, de so bli Niemci. So šli naprej dol pruot BijaCah. Za nomalo cajta so se nazaj varnil v vas, zak blizu Bijač partigjani so jim bli ubil nega mula an ranil nega suda-da. Sli so po vsieh hišah an so vegnal uon vse ljudi, ki so ušafal, možje, žene, mlade, stare an otrokè. Pejal so jih du klanac, ki je ku an duor miez hiš. Na sredu je biu an čebar pun uode; Niemci so kuazal ljudem, naj se denejo okuole njega. Tist cajt, ki ljudje so Čakal, su-dadi so hodil po vasi an po vsieh hišah, po kambrah an metal vse po luhtu za videt, če je biu kajšan partigjan al Ce so bli ušafal kajšno njih pušo. Vsakega mladega so uprašal: “Si ti partigjan?”. An mož, ki se je klicu Fonšo, kar je vidu, da Niemci so hodil po hišah, je leteu v klobat an se je skriu Ce pod senuo. Niemci so za-Cel gledat, kode se je skriu; so šli v klobat an so zaCel stokat z bajoneto tu taso od sena. Fonšo pun strahu se je biu stisnu tah zidu an bajoneta mu je ankrat pasala blizu glave, ma par sreC ga nie taknila. Tu adni kambri je ries spau an partigjan, ki nie niC uoné. Imeu je vse njega oblieke an orožje... An Nie-mac pride gor po štengah an stopne Ce na paju; tenCas pas, ki je spau ta pred kam-bro, se zaderè an zaCne lajat tu telega Niemca. Gor na tuole partigjan se zbudi, Cuje sudada uekat po niemško, skoCne gor, odpre okno an na adnò vinjiko, ki je spiezla po zidu, skrije njega partigijansko obljeko an pušo. Takuo tele pas je riešu vas, zaki Ce so bli ušafal partigjana, njega oblieke an armi, Sigurno Niemci so bli zažgal vas an ubil vse ljudi. Muoja tetà prave, da bi bluo trieba narest an mo-nument telemu pisti, ki je ri- ešu vas an ljudi. Takuo tud tist partigjan je paršu na klanac an se je deu blizu druzih ljudi. Okuole njih Niemci so bli puntal pet mitralji, par vsaki je biu an sudad, ki je Caku ukaz za jih ustrelit. Za nomalo so parpejal tudi gaspu-oda Kramarja, ki tenCas je biu famoštar v Landarje. Sudadi so ga potiskal an tu-kli s kasan od puše. Gaspu-od Kramaro, kar se je ušafu ta pred ljudmi, jin je jau: “Sada bomo molil grievingo an bomo prosil Boga, naj nam odpusti naše griehe”. Imeu je bukva tu pest an štolo, ki jo je deu gor za ši-jo. Vsi so molil an jokal; nazadnjo gaspuod jih je po-žegnu an jim je dau odvezo, ašolucion. Sada so vsi Čakal, de Niemci zaCnejo strejat. Kaj-šnemu je paršlo slavo. Muoja nona je guorila muoji teti an stricam: “MuCajta, bota vidli, da nas ne ubijejo; zaki nas imajo ubit? Sa niesmo niC slavega nardil”. Adna muoja tetà tenCas je imiela samuo šest miescu an je spala doma tu zibieli. Kar so vegnal vse ljudi du Klanac, am sudad je ostù ta par nji s pištolo tu roki, da jo ubije, kar so bli ustrelil vse te druge. Ljudje so Čakal du Klance do pudan an pu, kar je paršu an ukaz za jih pustit fraj. Niemci so pa pejal za sabo nekatere može an puo-be, ki so se nazaj varnil drug dan. Vsi se troštamo, da na svietu se na bo gajalo vic takih strašnih reci. Antonio Banchig Cu, kar se je gajalo tan Stupienje mojga tat go na hlodenove štenge (Glih donas je dananpetdeset liet, ki so se mama an tata ženil). Mislem na parvi dan lieta, kar smo vas zadnji krat videl. Hitro al počaso, že 17 liet so stekli. Tiste caj-te san pogostu gledala skuoze okno, kada pridete nazaj damu, tata... Pa glaž je biu čudno zmarznjen an suze so mi motile oči, takuo san Čakala an čakala an Čakala...le napri...zastonj! San gledala c ja uon, dol pod hram, kier san viedla, de je sviet, pa niesan vidla usedno niC riesnjega an, brez tiet, moje misli so se lovile an zvijale tu glavi an takuo san Sla odzad, dokjer, ta pred tist in okne, blizu Spurgeta, san ratala nazaj majhana... ... “Tum - tum - tum" Cujen žlage go na hlodenove Stenge, “Nini ustan,je ura... Alò, lenorita, ganise, de na boS pozna”. Mama je Sele tu hlieve, ki daje pomijo kravan, tata pa me kliče za iti v Suolo. Lenorita!!! Kua san bla jezna, kar me je takua klicu: ist, ki san imiela nimar sarbancè tu rit an niesan imiela inkul pokoja ku voda!!! Pa je takua lepua Se nomalo pokuCal ta pod gorko koutro, kar tu uanè vietar gule an trese lastre od okn. “Tum -tum - tum” Nazaj!!! “A! ustaneS al muaran parnest gor an korac marzie uode?” Sada nie pa pru nič za čakat: ničku uon skočnit, priet ku je moc, zak inkrat, tist korac vode vsak dan obecjan, mi je zaries zmoču go-bac kar san bla Sele tu pastieji!!! Mama precieja mlieko glih vemu-zeno... me na gleda! Takuo - po skri-uS - hitro vesujen Se 'no žličico cu-kerja tu muojfruStih... an tel žlah mi je Slo dobro! Go na stolicju je napravljena bana za se umit. Brisauka se grieje go na želieza od Spurgeta an go na pokrove od kotla pa bla-gua za se obliec. Ku vsak dan mama me nabuta srajc, guci, gučic, antà hlače te duge an te kratke, an barge-Ske z gautran an čerievlje (nimar preobiune zak “sa lekar noga ti zrase” ). Pogostu se zmislen, kar so mi bli Senkal nieke čerievlje - od na vi-en koga - ki so imiele tajSan velik an tard obuat, de san mogla cepit go na njin riepo an jabuke za žvin! Vsi otroc so bli navoSljiv, zavoj tega, an, čelih čerievlje so ble straSnua garde, mene me je takua lepua mazalo dede. Priet ku iti uoz hiSe tata me upra-Sa: “Nini, a! si uzela facu za sabo?” “Ja de, zaki?” “Takua, če se kie glavo arzstučeS, boS imiela kan jo zavit za jo nazaj damu parnest”. Je poznu lepua moje navade za se pli- est go po drievljah, davje go na te narbuj vesokin varhu, kjer vie j e so ratavaie nomalo prešibke za te druge, ki so se bal dol fleskent (pa ne ist, ki san bla madia ku Sčink). Če kaj Sin krat - hum, c jen ree “pogostu” - san se potočila kar san letala an skakala ku busk - an tata me je ču jokat - me je upraSu, od deleča, “Ka’ s’ se udarla?” “Ja, an Se ka-kua, san se takua porazila dede...!” “Ben nu, puj tle h mene de ti bon pomagu gor se pobrat”. Ka b' san dela, ku se zasmejat go na take debele, ki jih je buru. Ku smo Sle čez prah mama se je žegenla, brento na ramanah an lonac tu pest “Buoh prit pred nan an za nan” anta potlè smo po cieli pot molil dokjer, po stazi smo parhabatal gu Platac: ona v mlekarenco ist pa v Suolo. Andreina Trusgnach E’ Roberto Corsano il nuovo assessore ai lavori pubblici C’é un giovane laureando alla corte del sindaco ducale Lunedì scorso il sindaco di Cividale Giuseppe Bernardi ha nominato il nuovo assessore ai lavori pubblici, all’ambiente, al traffico ed alla vigilanza del comune ducale. Si tratta di Roberto Corsano, 27 anni, cividalese, studente universitario in dirittura d’arrivo (si laureerà il 4 marzo in architettura, indirizzo urbanistico, a Venezia). Quello del neo-assessore é un nome nuovo nel panorama politico ducale, anche se Bernardi fa sapere che Corsano sarebbe entrato nella sua lista, la scorsa primavera, se non avesse avuto l’impegno universitario. Roberto Corsano Il nome di Corsano é u-scito da una rosa di nomi stilata nel corso di una riunione del gruppo di Bernar- di avvenuta la scorsa settimana. Corsano dovrebbe partecipare, a fine settimana, alla sua prima riunione di giunta. Il sindaco lo descrive come “un giovane altamente qualificato per ricoprire quell'incarico”, incarico, ricordiamo, che fino a due settimane fa era ricoperto dall'ingegner Maurizio De Luca, dimessosi per una serie di divergenze con Bernardi. Il ruolo di assessore ai lavori pubblici di Cividale rivestirà grande importanza nel prossimo futuro, sia in vista della definizione del nuovo piano per il traffico sia per la stesura del Piano regolatore generale. Interrogazione in Regione sull’iter dell’Obiettivo 2 La richiesta di chiarimenti da parte dei consiglieri di Rifondazione L’Ulivo discute del programma Venerdì lu marzo, alle 20.30, nella sala dell’albergo Belvedere di S. Pietro al Natisone si terrà una assemblea di iscritti e simpatizzanti del Comitato Prodi delle Valli del Natisone durante la quale verrà analizzata l’attuale fase politica e le prospettive dell’Ulivo in vista delle elezioni politiche. Sabato 2 e domenica 3 marzo, poi, nell’auditorium Tomadini di Udine, verranno dibattute a livello provinciale le tesi di programma dell’Ulivo e quindi votati gli emendamenti. Saranno anche eletti i delegati all’assemblea nazionale. Con una interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale e all’assessore competente i consiglieri di Rifondazione comunista Elena Gobbi e Gianluigi Pegolo chiedono quali siano “le motivazioni della mancata pubblicazione del bando di concorso per l’Obiettivo 2 dei fondi strutturali della Cee”. I consiglieri ricordano come, per quanto riguarda l’Obiettivo 5b, i bandi di concorso siano stati pubblicati il le febbraio scorso. Per l’Obiettivo 2 - riguardante gli interventi a favore delle aree a rischio di deindustrializzazione e per il recupero ambientale - il termine ultimo per l’avvio della fase di realizzazione dei progetti é previsto perentoriamente per il prossimo 31 dicembre. Re ricorda “la vitale importanza di questi strumenti comunitari per attivare sinergie in grado di sostenere la riconversione ed il rilancio produttivo di aree fortemente penalizzate dai processi di deindustrializzazione in atto”. Kronaka Na fotografiji gor na varh videmo Vanesso, ta par nji sta Nicola an Sabrina Crainich. Njih tata je Marino Kejacu, mama pa Anna Maria an je taz Spanje. Tle par kraj kupe z Vanesso sta sestrice Lorena an Alicya. Njih tata je Marino Bergnach -Mateužinu, mama je pa Belgijanka an se kliče Fabienne. Fotografije so ble posnete i/ Belgiji, kamar je bla šla Vanessa za božične praznike Vanessa piše parjateljam v Belgiji “Vas čakan tle doma!” Vanessa Chiabai na zna Se pisat, sa’ hode Sele v aži-lo, takuo sta ji parskocila na pomuoč mama Loretta Vo-grig an tata Pio Uogrinken iz Velikega Garmika an ji pomagala napisat tele dvije rije: “Za božične praznike san Sla z mamo s tatan v Belgijo gledat kraje, kjer je moja mama ziviela, kar je bla mikena. Za telo parlo-znost san zapoznala puno otročiču, ki so ratali moji parjatelji. Skoda, de žive takuo delec tle od duoma an se na moren sreCat z njinvsaki krat, ki bi tiela. Jih zelin pa pozdravit an jin poviedat, de jih Cakan tle doma. Pridita duon, bota vi-dli kakuo bomo lepuo nor-Cinal vsi kupe. Zelin tudi zahvalit, kupe z mamo an s tatan, vse tiste, ki so tiel kupe z nan preZiviet tiste dneve v Belgiji, predvsem Franco Jurcovo iz Gorenjega Barnasa an nje moža Elia Mateužina iz Gniduce, ki so nas pru lepuo sparjel v njih hisi, ku de bi bli njih. Vemo, de se obnašajo takuo z vsien tistin tle odtuod, ki jih gredo gledat. So zaries pridni an simpatik an se tro-stan, de jih bon preča videla. Ciao, Vanessa.” rave.. Iz Ješičjega an Kravarja za nam poviedat, de je pust Lietos je pustinalo zaries malo ljudi tle par nas tode Ka’ se je zgodilo lietos po srienjskih vaseh? Al so vsi zaspal al pa so se pozabil, de je pust? Okuole po naSih vaseh ni bluo videt tiste, ki po navadi so nas za telo parlo-žnost veselil: ni bluo ObliCanu, ni bluo tistih iz vasi gorenjega kraja kamuna (Gorenj Tarbi, Polica an Gniduca), pru takuo ni bluo tistih, iz dolenjega kraja (Sriednje, Cernecje, Varh, Dolenj Tarbi, Preserje, Podsriednje...). Se bruozar, de v nediejo 18. februarja so nas parSli gledat tisti od skupine Sant’Andrea taz Kravarja an JeSiCjega, de so nam parnesli nomalo veselja an duh Pusta. Al sta videli, kakuo so se tudi lietos lepuo naStimali? Za lepuo zaključit njih pustno nediejo so se zvicer ustavli v Ušivci, kjer so skuhal dobro pastoSuto za vse. jih Kadar smo bli mi-druz mladi se ni moglo hodit gledat mu-roze vsaki dan, ku seda, ker CeCe so dielale tu gruntu dokjer se j’ kiek videlo, an zvicer so muorle iti pa v stalo krave must takuo, de niso imiele cajta se umit an preoblieC ki-kjo vsako viCer, pa samuo dvakrat na tie-dan. Zatuo naši te stari so pravli tel pregovor: “Tu pandiejak hodijo pijanci, tu to-rak lenorit, tu sriedo lažnivci an tu petak niCarji!”. Takuo, de mladi puobi so muorli hodit uas samuo tu Cetartak an saboto, an kajsankrat tu nediejo, Ce je biu senjam tu vasi od muroze. Tudi Giovanin, Četudi ni biu an puob zlo zbujen, je imeu njega murozo Tarezi-jo tam v ti drugi dolin, an vsak Cetartak an vsako saboto se j’ pobrau Cez brieg an Su uas, ku vsi te drugi puobi. ’No saboto vicer se j’ parkazu na duom Tarezije buj zagoda, ku po navadi an ku jo je zagledu, ji je jau: - Tarezija, naco jo Cern videt, mi jo muo-reš pokazat! - Oh ne, muoj Giovanin, srna dakordo te tuole bo ratalo samuo potlè, ki me oženeš! -je razburjeno odguo-rila Tarezija. - Ne, ne, naco jo Cern videt, Cene te na oZenem nikdar vic! ji je hitro an nomalo jezno odguoriu Giovanin. - Ben nu - je jala nomalo prestrašena Tarezija - Ce je samuo za jo videt... na, pogledi jo! - Ah, ah, ah, al vi-deS, ki jo imaš, an dol v moji vasi pravejo, de si jo dala proč!!! Besiede naših te starih nam storejo odkrit našo zgodovino Kamenca, kjer ankrat smo imiel puno parjatelju Med parvo an drugo uejsko življenje v Kamenci je teklo mernuo napri: vasnjani so bli postrojil porušene hiše, so le napri dielal po njivah an senožetih. Kar je zaCela druga svetovna uejska, adni vasnjani so šli živet v VolCe (UCjo), drugi so ostal v vasi, možje so šli pa vojskovat na frontah. V družini Rutar so bli mama Marija Rutar, poročena Rutar, klaše 1889, smuova Max (klaša 1911), Bepi (klaša 1914) an hci Mila (klaša 1926). Max je šu kot sudat v Eritreo. Varnù se je damu an lieta 1940 se je oženu an šu živet v VolCe (UCja). Bepi je šu za sudata lieta 1935/36 v Treviso, Modena an Spi-limbergo, kjer se je tudi oboleu an zavojo tegà, ga nieso vic poklical h sudatem. 24. februarja italjanski sudatje so ujel njega an njega strica Francesca (adan od tistih štierih bratu, ki so vojskoval z Avstrijo v parvi svetovni uiski). Parvo so jih pejal v kasarno v Cigin, potlè v Poliubino. Tle so jih zaparli v zapor Ceš, da so pomagal partizanam. Od tu so jih pejal v Tarst v Coroneo, kjer so ostal nih 14 dni. Na zadnjo so jih pejal v lager, v taborišču v Cairo Monte-notte (Savona). 8. setemberja lieta 1943, ko je biu “armistizio”, namest jih spustit Mila ima še puno parjatelju v Dreki so jim jal za potarpiet še nomalo, sa’ pride an vlak, an treno, samuo za nje, ki jih popeje rauno damu. Pa takuo se ni zgodilo. Paršli so Niem-ci, nabasal so jih na treno, v vagonah za Zvino an od tu pošjal v Vidam, kjer so ostal zaparti 14 dni pod soncan an brez obedne pomoCi. Iz Vidma so jih pejal v Mathausen, kjer so se ustavli an kjer so jim storli dielat ku Zvine. Sevieda, brez jest an brez obedne skarbi za njih stanje. Damu so jih pošjal 26. Zenarja lieta 1944. Bepi je pezu 35 kilu, stric Francesco še manj. An pru zavojo tega je 6. februarja umaru. Zlahta prave, de je biu šu takuo v nic, de v trugli, v kaseli, ki je bla za anj napra-vla sama družina (štier brejoni kupe s čvekam zabiti) so muorli podluožt puno cunj, da se gaje moglo videt. Bepi poCaso poCaso pa je ozdraveu. (gre napri) Sergio “Maggioriti sedliške republike”, così si chiamano queste “majorettes” e se non mettono allegria e buon u-more, alzate la mano. E così anche quest’anno Lusevera ha vissuto il suo carnevale organizzato, come succede da diversi anni, dali ex-emigrati di Lusevera e Micottis. La tradizione vuole che un anno si festeggi a Lusevera (Bardo) e un anno a Micottis (SedlišCa). Quest’anno era la volta di Micottis. Il “veliki pust” ha avuto luogo sabato 17 febbraio. Non è una semplice sfilata per il paese, ma i “partecipanti” danno luogo a vere e proprie “rappresentazioni teatrali” (Pustni party). Il carnevale non è che una delle tante iniziative curate dagli ex emigrati. Da ricordare, fra queste, anche il Polovin, il falò per l’Epifania. Se ci sono “incassi”, questi vengono devoluti in beneficienza alla Croce rossa di Tarcento e ai Donatori di sangue di Lusevera (che, tra l’altro, quest’anno festeggiano il 20. di fondazione). 6 Minimatajur Quell'inverno del 1941 a Mosca pareva non finire mai. Finalmente il 1. maggio appariva il sole e la primavera sembrava vicina. I palazzi e gli edifici pubblici della città erano pavesati di giganteschi drappi rossi con le insegne e gli slogan del Partito, enormi ritratti di Stalin e Lenin pendevano dalle finestre insieme a quelli dei capi del politbu-ro. Sulla Piazza Rossa la lancetta dell’orologio della Torre Spasskaja raggiungeva le nove per scandire le ore e i capi delTURSS con i marescialli pieni di medaglie salivano in cima al mausoleo di Lenin. Un comando secco ha dato il via alla parata. Per due ore i reggimenti dell’armata rossa sono sfilati in ordine più che mai perfetto. Gli occhi dei diplomatici e degli addetti militari stranieri si sono puntati, più che sull’ordine gerarchico dei capi del Cremlino, sulle nuove armi, sui nuovi modelli di cannoni, sui moderni carri d’assalto e le centinaia di aerei in cielo: un impressionante spettacolo di forza e di ordine. I diplomatici non sono riusciti a fugare l’impressione che i sovietici abbiano approfittato di questo movimento per mascherare gli spostamenti di truppe in direzione di Minsk e di Leningrado. Sul mausoleo ha parlato il ministro della difesa TimoSenko: ha rivendicato all’URSS una politica indipendente e di buoni rapporti con i vicini, ispirata ad assicurare la pace al suo paese, intento alla costruzione del socialismo. L’indomani pareva di nuovo inverno. La grande parata di Mosca è un nuovo campanello di allarme per La parata del I9 maggio a Mosca, nel 1941 - Parte quarta / 4 Olga Klevdarjova L'aggressione della Germania hitleriana vista dai sovietici Hitler, ma non basta. C’è un terzo segnale da Mosca. Il 7 maggio è apparsa sulla Pravda una notizia che ha fatto immediatamente il giro del mondo: il Praesidium del Soviet Supremo ha nominato il “gospodin” Iosif Visario-novic Stalin Presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo dell’URSS. Fino a quel giorno Stalin, segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, non aveva mai rivestito alcuna carica pubblica o di stato. A differenza di Hitler, cancelliere e presidente del Reich o di Mussolini, capo del governo da quasi venti anni e ministro con numerosi portafogli, Stalin è collocato al di sopra degli eventi quotidiani. Il suo potere è immenso, ma non risponde di niente. Ora, con l’atto di assumere la massima carica e-secutiva, ha lanciato un messaggio dal significato chiarissimo. Si è fatto carico di ogni responsabilità e questo è inteso come un atto di coraggio. Hitler ora sa con chi deve misurarsi. “La domenica 22 giugno 1941 alle ore 4 del mattino scattò l’operazione «Barbarossa». La Germania hitleriana rompendo improvvisamente il patto di non aggressione sovietico - germanico, attaccò l’URSS. Massicci reparti nemici si riversarono sul nostro territorio, lungo tutto il confine occidentale dal Baltico al Mar Nero. Dal cielo le squadriglie fasciste scaricarono il loro carico mortale sulle tranquille città e i paesi ancora I sovietici alla difesa della fortezza di Brest. Particolare di un quadro di P. Krivonogov immersi nel sonno. All’invasione presero parte 190 divisioni, di cui 135 motorizzate, un esercito con 5 milioni e mezzo di soldati, 48 mila cannoni, 4 mila carri armati, 5 mila aerei da combattimento”. Ai giovani sovietici così verrà raccontata un giorno nei libri di storia della “Grande Guerra Patriottica 1941-1945”, l’evento più importante, insieme alla rivoluzione d’ottobre, di questo secolo di grandi trasformazioni e di indicibili sofferenze: “Gli imperialisti tedeschi decisero di annientare lo stato socialista, di impadronirsi delle sue terre e delle sue ricchezze, di sterminare con ogni mezzo i popoli sovietici e ridurre in schiavitù i sopravissuti. Invadendo la terra sovietica gli hitleriani commisero ogni nefandezza, organizzarono esecuzioni e fucilazioni di massa. In un messaggio del co- mando hitleriano ai soldati del fronte orientale nel 1941 era scritto: “Non a-vrai nè cuore nè nervi. Farai tacere la pietà: uccidi i russi e non arrestarti neanche di fronte a un vecchio, una donna, una ragazza o un bambino...” Così sul popolo sovietico si abbattè la terribile minaccia dello sterminio e della schiavitù. Fu questione di vita o di morte per lo stato sovietico. Il partito comunista e il governo sovietico si appellarono all’esercito e al popolo perchè si levassero in difesa della Patria accorrendo alla Grande Guerra Patriottica contro gli occu-patori. “La nostra causa -concludeva l’appello - è giusta. Il nemico sarà sconfitto. La vittoria sarà nostra!” Un grande moto patriottico colse la nostra gente - racconteranno ancora i libri di storia - nelle campagne e nelle fabbriche il popolo raccolse l’appello, ciascuno lasciò le occupazioni del tempo di pace, gli uomini accorsero ai punti indicati per essere avviati ai reparti dell’esercito. Giovani e anziani accorsero volontari nella milizia popolare.” “Al momento dell’invasione dell’URSS la Germania aveva un temporaneo vantaggio: per la sua economia militarizzata, per gli armamenti, il numero di soldati e le esperienze acquisite nel corso delle sue attività militari degli ultimi anni, per le sue colossali risorse belliche, pressocchè pari a quelle di tutti gli stati dell’Europa occidentale. In più aveva dalla sua parte l’elemento della sorpresa. Fu necessario all’URSS un certo tempo per la ristrutturazione dell’industria di guerra, per la mobilitazione e la formazione di nuove unità combattenti. Per questo all’inizio delle ostilità i reparti dell’armata rossa dovettero arretrare. Nei combattimenti difensivi tuttavia logorarono le armate del nemico, gli infersero gravi danni e perdite e lo trattennero nel profondo del paese. Sotto Smolensk i combattimenti si protrassero per due mesi, a Kiev per 70 giorni, a Odessa 73. Nel 1941 Hitler perse centinaia di migliaia di soldati ed ufficiali delle sue migliori divisioni. Mai l’esercito germanico aveva affrontato u-na lotta così dura, come nel corso delle battaglie contro le armate sovietiche”. La storia prosegue: “I generali hitleriani avevano calcolato di concludere la guerra contro l’URSS in otto settimane, ma il loro piano della “guerra lampo” fallì perchè con uno sforzo eroico l’armata rossa sostenne la massiccia pressione delle divisioni tedesche. Da quel momento la vita del popolo sovietico venne riorganizzata per le esigenze della difesa. Le fabbriche furono convertite alla produzione degli armamenti e delle munizioni, carri armati, aerei, pezzi di artiglieria. Gli impianti industriali insediati nelle regioni occidentali del paese vennero smontati e trasferiti ad est. In tre mesi furono evacuati, con centinaia di treni, più di 10 milioni di persone e più di 1360 fabbriche importanti. Esse ripresero la produzione dopo 3-4 settimane. Si formarono nuove u-nità dell’armata rossa e nuovi reparti della milizia popolare che partirono per il fronte. Mentre le tradotte militari trasportavano verso ovest i soldati e gli armamenti tutto il popolo sovietico si levò in difesa della Patria. L’inno più popolare di quei giorni fu: Vstavaj, stranà ogrom-naja Vstavaj na smiertnyj boj... E’ un canto marziale e solenne. Lo ricordano anche i tre alpini della Bene-eia che scendono con la “Julia” lungo la Cjornaja Kalitva. Lo cantava Vania, il bambino della bella Na-tal’ja Semjonova dell’izbà di LisiC’jevo. Chiamava il grande paese a sollevarsi per la lotta mortale. E annunciava la guerra di popolo, la guerra santa. Idjot vojna narodnaja SviaSčennaja vojnà! M.P. (segue) “Tajšni smo mi otroc, ki hodemo v dvojezični vartac v Spietar” Na levi gor na varh Sara Canalaz an tazdol Giorgia Benvenuto, na desni Carin Periovizza an Mattia Spaziani Na stuojta studierat, de otroc, ki ho-dejo v vartac, v ažilo, na ku norCinajo cieu dan. Dielajo, an Se kakuo! Sevieda, na znajo Se pisat, tiste se bojo učil buj napri, kar prestopejo vrata osnovne Suole. Pa kakuo se darži ’no peno, svinčnike (lapise) v roki an kakuo se riSe, tiste pa ja, znajo. An Se kakuo. Takuo, kar te drugi dan učiteljce dvojezičnega vartaca iz Spietra so jal te malim, tistim, ki so začel hodit lie-tos v vartac, naj narišejo, diZenjajo kajsni so, smo vidli, de znajo tudi na-rest že “autoritrate”. Midruz, brez pogledat ta zad njih imena, smo zagonal duo so! Zbral so te prave barve za oči, lase... an kar prebereta njih imena, porčeta tudi vi, “Oh, glih tajsni so!”. Niemamo, ki se bat, čez nekaj liet uSafamo njih umetnine, njih kuadre objeSene na kajsni razstavi v Beneški galeriji v Spietre! Šport novi matajur Četrtek, 29. februarja 1996 Risultati Promozione Valnatisone Maniago 0-1 Juventina - Manzano 1-0 Sovodnje - Aiello 1-1 3. Categoria Pulfero - Nimis 1-1 Pulfero - Savognese rinv. Juniores Valnatisone -Lucinico 3-0 Sovodnje - Bearzicolugna 0-4 Giovanissimi Tavagnacco - Audace 1-2 Amatori Reai Pulfero - Vacile 4-1 Bergnach Piaino 1-0 Valli Natisone - Anni 80 1-1 Ziracco - Poi. Valnatisone 1-1 Bar Campanile - Tennis garden 3-0 Pallavolo femminile Tolmezzo - Pol. S. Leonardo 3-0 Pallavolo maschile Pol. S. Leonardo - Ospedaletto 3-0 Prossimo turno Promozione 7 Spighe Valnatisone Ponziana - Juventina Cussignacco - Sovodnje 3. Categoria Rangers Pulfero Savognese - Com. Faedis Savognese - Cormor JUNIORES Bearzicolugna - Valnatisone Serenissima - Sovodnje Giovanissimi Audace - Majanese Amatori Tolmezzo - Reai Pulfero Warriors - Reai Pulfero (6/3) Ziracco - Valli Natisone Ziracco - Bergnach Polisportiva Valnatisone - Povoletto Pozzuolo - Bar Campanile Pallavolo femminile Dlf Udine - Pol. S. Leonardo Pallavolo maschile Pol. S. Leonardo - Asfjr Classifiche Promozione Tamai 42; Fanna Cavasso 39; Tolmezzo 38; Pro Aviano 36; Azzanese 34; Tricesimo 33; Caneva 32; Cordenons 31; Fontanafredda, Bearzicolugna 30; Porcia 28; Zop-pola, Juniors 16; Valnatisone 15; Maniago 14; 7 Spighe 12. 3. Categoria Natisone. Lumignacco 48; Ciseriis 45; Savognese, Moimacco 43; Com. Faedis 41; Rangers 31; Gaglianese, Paviese 30; But-trio, Stella Azzurra 27; Nimis, Cormor 23; Pulfero 14; Fulgor 10; Fortissimi 0. Savognese due partite in meno, Pulfero e Com. Faedis una partita in meno. JUNIORES Union 91 42; Bearzicolugna 40; Pieris 31 ; Natisone 30; Lucinico 29; Cividalese 28; Valnatisone 27; Chiavris 26; Buonacquisto 24; Serenissima 21; Turriaco 20; Torreane-se 9; Sovodnje 6; Corno 5. Valnatisone, Turriaco, Lucinico e Sovodnje una partita in meno. Giovanissimi Savorgnano 42; Majanese 40; Cividalese 39; Audace 36; Rive d'Arcano 29; Cussignacco 28; Buonacquisto 27; Bressa 26; Pagnacco 25; S. Gottardo 21; Tavagnacco 14; Basaldella 10; Astra 92 9; Comunale Pozzuolo 3. Audace e S. Gottardo una partita in meno. Amatori (Eccellenza) Reai Pulfero 22; S. Daniele 20; Pantianicco 19; Chiopris, Invillino 16; Warriors 14; Chiasiel-lis 13; Tolmezzo 11 ; Montegnacco 10; Vacile 9. Reai Pulfero tre partite in meno, S. Daniele, Warriors e Pantianicco una partita in meno. Amatori (2. Categoria) Anni 80 30; Valli del Natisone 24; Termo-tecnica Bergnach 23; Ziracco 22; Rodea-no 20; Remanzacco 17; S. Margherita 12; Pasian di Prato 11; Piaino 10; Collerumiz 8; Martignacco 3. Rodeano e Piaino una partita in meno. Amatori (3. Categoria) Rojalese 26; Ziracco 24; S. Lorenzo 21; Xavier 19; Cargnacco, Cavalicco 18; Povoletto 12; Vides 10; Polisportiva Valnatisone 9; Real S. Domenico 7; Ghana stars 3. 7 Una rete del Maniago nei primi minuti castiga i ragazzi allenati da Castagnaviz Valnatisone al tappeto Gli Juniores ritornano al successo dopo un lungo digiuno - Una vittoria stentata per i Giovanissimi a Tavagnacco - Il Reai “emigra” a Scrutto e travolge il Vacile Zmagala jo je slovenska smučarka Urška Hrovat v slalomski preizkušnji Bronasta kolajna iz Sierre Nevade V Sierri Nevadi se je zaključilo svetovno prvenstvo v alpskem smučanju, ki je bilo posebej pozitivno za italijansko reprezentanco, ki je osvojila kar 4 zlate in eno srebrno kolajno in s tem postala evropska smučarska velesila. Slabše od pričakovanj pa so se odrezali Švicarji in Avstrijci, ki so pričakovali veCjo število medalj. Z nastopi pa so lahko zadovoljni slovenski smuCarkji, ki so iz Španije prišli z bronasto kolajno, ki jo je dosegla Ljubljančanka UrSka Hrovat v slalomu. Pred njo sta se uvrstili Svedinja Perniila Wiberg in Francozinja Patricia Chauvet, ki je Hrovatovo prehitela le za stotinko sekunde, to se pravi le za nekaj centimetrov. Pod pričakovanji pa je smuCal Jure Košir, ki je v drugem teku slalomske preizkušnje zapravil vsakrSno možnost, da bi lahko stopil na zmagovalčeve stopnice. V zamejskih košarkarskih krogih vlada veliko pričakovanje za nastop Jadrana v play offu, kjer se bo sre-Cal s peterkami iz Bielle, Čedada, San Lazzara, Padove in Forlija. Na podlagi dosedanjih rezultatov, najveC možnosti za konCen uspeh imata Biella (zmagala je v A skupini) in San Lazzaro (druga v B skupini), (r.p.) Urška Hrovat, ki je dosegla tretje mesto v slalomu VHt»**,* S. Leonardo, risultati alterni nella pallavolo Continuano con alterne fortune i campionati di 1. divisione maschile e femminile della Polisportiva S. Leonardo. I ragazzi stanno riprendendosi da! black-out iniziale: ora hanno raggiunto in classifica /’ Ospedaletto, battuto con un netto 3-0. E' andata male, invece, alle ragazze sconfìtte a Tolmezzo. Con questo risultato la Poli-sportiva é stata raggiunta dalle comiche al secondo posto in classifica, dietro alla formazione di Aquileia. Nel momento decisivo del campionato la Valnatisone si é sciolta come neve al sole subendo una sconfitta casalinga con il Maniago. E’ stata una prestazione, quella dei sanpietrini, insufficiente. Sotto di u-na rete dopo soli dieci minuti non sono riusciti a rimontarla. Domenica prossima, a Basiliano, contro il 7 Spighe, ultimo in classifica, c’é la speranza di una riscossa per poter ancora sperare nella salvezza. Nel recupero di giovedì scorso a Premariacco il Pulfero non é riuscito a mantenere il vantaggio ottenuto grazie ad una rete di Federico Spe-cogna, venendo raggiunto dalla segnatura del Nimis. Vittoria casalinga degli Juniores sul Lucinico. Dopo 10’ é andato in rete Luca Mottes. Per atterramento dello stesso giocatore, all'inizio della ripresa, gli azzurri usufruivano di un calcio di rigore che Andrea Po-drecca mandava alle stelle. Il raddoppio era opera di Luca Bledig. Al 30’ della ripresa, per atterramento in area di Davide Del Gallo, veniva concesso un nuovo rigore. Sul dischetto andava ancora Podrecca che, dopo tre tentativi consecutivi a vuoto, riusciva a trasformare la massima punizione. Hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie i Giovanissimi dell’Audace, impegnati nella trasferta di Tavagnacco. I padroni di casa passavano in vantaggio per primi, subendo al 15’ il pari grazie alla rete di Ivan Duriavig. A metà ripresa andava a segno Alessandro Mas-sera che consentiva ai biancazzurri di conquistare tre punti preziosi per la loro già buona classifica. Ancora una trasferta in quel di Scrutto per il Reai Pulfero a causa del ghiaccio che ha ricoperto il terreno di Podpolizza. I rossoneri sono andati a segno per quattro volte con Liberale, Stefano Dugaro (autore di una doppietta) ed Antonio Dugaro. Mercoledì 6 marzo verrà recuperata la gara esterna con il Warriors, che sarà seguita mercoledì 13 dall’altro recupero che verrà giocato sul campo di S. Pietro. Nel match clou di Purgessimo che vedeva la capoclassifica Anni 80 di Udine affrontare la Valli del Natisone si è registrato il risultato di parità. Gli Skrati sono passati per primi in vantaggio con Mauro Cla-vora. Il loro vantaggio è durato solo una decina di minuti che sono bastati agli ospiti per ristabilire le sorti. A Scrutto la Termotecnica Ber- D ghiaccio ferma un derby sentito PULFERO - SAVOGNESE rinviata A destra Stefano Dugaro del Reai Pulfero. Sopra i Giovanissimi dell’Audace di S. Leonardo gnach, grazie a una rete di Gianni Qualla, ha superato il Piaino affiancando così in classifica al secondo posto i cugini di San Pietro. La Polisportiva Valnatisone di Cividale ha disputato un’ottima gara a Ziracco, passando in vantaggio nei minuti finali con Catania che metteva in rete il pallone respinto dal palo sulla precedente conclusione di Dominici. Alcune decisioni arbitrali insensate agevolavano il contestatissimo gol del pareggio giunto a tempo largamente scaduto. Gli Over 35 del Bar Campanile di Cividale con 2 reti di Zappami-glio ed una di Iuretig hanno avuto ragione del Tennis Garden. Domenica concluderanno la prima fase. quindi alle due squadre, Pulfero e Reai, di disputare gli incontri casalinghi -non si è potuto giocare, domenica, l’atteso derby valligiano tra Savognese e Pulfero. La squadra di Sa-vogna dovrà quindi recuperare anche questa gara oltre a quella casalinga con la Comunale Faedis, in programma per mercoledì 28. La classifica, naturalmente non veritiera visti i molti rinvii, vede in testa il Natisone ed il Lumignacco, seguiti dal Ciseriis. Al quarto posto c’é la squadra del presidente Bruno Qualizza appaiata al Moimacco, che continua la sua corsa verso le posizioni di vertice. Vista la situazione, per la Savognese é d’obbligo il doppio successo nei recuperi, che consentirebbe alla squadra il ritorno al comando del girone. Ricordiamo che per la promozione in Seconda categoria ci sono a disposizione solo due posti. La prima classificata verrà promossa direttamente mentre la seconda verrà impegnata negli spareggi con le altre seconde classificate della Terza categoria. Pulfero: Caporale, Gianni Trinco, Specogna, Dugaro, Pace, N. Blasu-tig, Chiuch, Floreancig, Lombai, Pigani, Saccavi-ni. A disp. Birtig, Zuffer-li, Berghini, Mulloni. All. Bellida. Savognese: Pigani, Drecogna, Iuretig, Cau-cig, Chiacig, Meneghin, Cernotta, Dorbolò, Podo-rieszach, Terlicher, Rot. A disp. Codromaz, Paus-sa, Stacola, Stulin, Fabio Trinco. All. Chiacig. Pulfero, 25 febbraio -A causa del terreno ghiac- ciato - le nevicate passate ed il freddo impediscono al campo di scongelarsi e Četrtek, 29. februarja 1996 SVET LENART Skrutove Je parSu Leonardo Plavi flok so obiesli na vrateh hise v Skrutovem, kjer živi mlada družina, veselili pa so se tudi v Seve an v Gorenjim Marsine, sa’ Leonardo, takuo se kliče puobic, ki se je rodiu v Vidme v torak 20. februarja, ima mamo an tata iz telih vasi. Mama je Marinella Pauletig - Nježna iz Sevca, tata je pa Dorino Crucil - Krucju iz Gorenjega Marsina. Leonardo je parvi otrok para an je parnesu puno ve-seja vsi zlahti, posebno no-nam, ki so ga pru težkuo Čakal, an parjateljam. Leonardo, de bi ti rasu zdrav an veseu ti vsi iz sar-ca Zelmo. SREDNJE Duge - Oblica Smart parlietne lene Tle doma je za venčno zaspala Stefania Borgii u-duova Predan. Učakala je zaries vesoko starost: 93 liet. Nuna Stefanja je bla Go na dolin tih iz Oblice, zadnje lieta svojega življenja jih je pa preZiviela par hčeri Bruni, ki je Sla za nevie-sto v Rusacovo družino na Duge. Na telim svietu je zapustila njo, sina Renata an Se te drugo hči Libano, nevie-sto, zeta, navuode an vso drugo žlahto. Nje pogreb je biu v Oblici v saboto 24. februarja. SOVODNJE Dus Žalostna novica V čedajskem Spitale je umarla Pierina Zabrieszach uduova Dus. Učakala je 86 liet. V Žalost je pustila sina, hčere, nevieste, zete, navuode, pranavuode an v-so Zlahto. Na pogrebu, ki je biu v nediejo 25. februarja popu-dan na Tarčmune, puno ju-di ji je paršlo dajat zadnji pozdrav. SPETER Sarženta Hitra smart Na naglim je na svojim duomu umaru nas vasnjan Olivo Spagnut. Imeu je 81 liet. Njega hitra smart je v veliki žalost pustila Zeno, sinuove, neviesto, zet, majhane navuode an vso drugo žlahto. Njega pogreb je biu v Spietre v pandiejak 26. februarja. P0DB0NESEC Tarčet Pogreb v vasi Za venčno nas je zapustu Valentino Manig. Imeu je 88 liet. Njega pogreb je biu v Landarje v saboto 24. fe-bruarja.Valentino je biu Ti-načove družine iz Landarja, puno liet pa je živeu v Tarčet. Na telim svietu je zapustu Zeno Marijo, ki je biu zapoznu v Rusiji an ki po uejski je biu parpeju živet tle h nam, sina, hčere, neviesto an vso drugo Zlahto. NEDISKE DOLINE Gorska skupnost je dala kontribute Gorska skupnost Ne-diskih dolin je razdelila kontribute skupinam, ki dielajo na našem teritorju. Kontributi so za dielo, ki tele skupine so napravle v teku lieta 1995. Tle vam prepišemo kamii an ki dost so dal: Konsorcijo za ohranitev znaka (marchio) “Gu-banca” (Spietar) L. 4.000.000; Zadruga Lipa (Spietar) 2.000.000; Skupina “Vabilo na kosilo” (Podboniesac) L. 6.000.000; komitat za praznovanja “Perdon dell’addo-lorata” (Tavorjana) L. 500.000; Associazione Studi storici Čedad (Ce- Takali so čudeži, ki samuo narava jih zna narest. Ni padlo ku nomalo snega an pari an drugi sviet, pa je | le tisti, ki že 1 lieta an lieta vasnjani iz Lies an bližnjih vasi 4 ni vide jo, ko gredo čez muost na J Liesah dad) L. 500.000; organizacija Pust (Čedad) L. 1.000.000; Polisportiva Valnatisone (Čedad) 500.000; skupina Valchiarò (Tavorjana) L. 1.500.000; GSL Audace (Svet Lienart) L. 4.000.000; zbor iz Svetega Lienarta L. 500.000; Polisportiva Monte Matajur (Sauodnja) L. 2.000.000; podutanska fara za cierku v Hlasti (Svet Lienart) L. 1.000.000; sauonjska fara za cierku v CepleSiSču (Sauodnja) L. 4.500.000; U.C. Valnatisone (Čedad) L. 500.000; fiera Montefia-scone (Prapotno) L. 5.000.000; organizacija za jesenski targ go par Muoste (Spietar) L. 10.000.000; Forum Julii Speleo (Čedad) L. 500.000; amaterska nogometna skupina Dreka (Dreka) L. 500.000; U.S. Torreanese (Tavorjana) L. 500.000. V Špietre so odpar NEDISKE DOLINE Premjane oSterije tudi tle par nas Na sedmem provincialnem konkorsu so premjal puno hotelu an oštariji, tuole zak njih gaspodarji so postrojil an zbuojsal lokale. Med temi je tudi planinska koča (rifugio alpino) v vasi Matajur (rifugio Ci-vidale), ki jo vodi domačin Giuseppe Zuanella an oš-terija “par Škofe / al Vescovo” v Podboniescu. (Matajur, 31.1.1965) novi matajur Odgovorna urednica: JOLF. NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Čedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst/Trieste m Včlanjen v USPI/Associato all’USPl Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 42.000 lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - SeZana Tel. 067-73373 Letna naročnina 1500.— SIT Posamezni izvod 40.—SIT 2iro raCun SDK SeZana Stev. 51420-601-27926 OGLASI: I modulo 18 mm x I col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% SPETER Dielo doma za nase /ene Pred nedugim so v Spie-tru odparli pledilnico, kjer se mlade čeče učijo plest na makine vunene majce an druge reči. Za seda so uzel na dielo samuo deset čeč, kar bo dielo upeljeno, uzamejo Se kako. Ce se bo tiste dielo ob-daržalo, ne bo korlo domačim čečam hodit za dik-lo dol po Italiji al po svie-te, kot hodijo seda. Gorenj Barnas So zaparli vartac Število ljudi v Gorenjim Barnase an bližnjih vasi (Puoje, Kuosta, Podbar-nas) je tele zadnje lieta zlo padlo. Ni mladih družin an zavojo tega tudi otruok ne takuo so muorli zapriet vartac, ažilo. Za de na bojo te mali prepuščeni sami sebe medtem, ko njih matera dielajo na njivah an v senožetih, je špietarska kamunska a-ministracjon poskarbiela, de jih bo vsak dan odpeljala v otroški vartac, ki je dol v Azli. DREKA Vič po sviete ku doma Konstatal so, de je na koncu lanskega lieta bluo vič domačih ljudi po sviete, kot domà. PoStudierita, lietos, an smo samuo na začektu, so Sli po sviete Se drugi vasnjani. (Matajur, 15.2.1965) PODBONESEC Gorenja vas Velika skala udarla v kapelico Judje iz Gorenje vasi so se zlo prestrasli, kar so čul močan Sum: iz Ivanca se je utargala velika skala, ki je pezala vič ku deset kuinta-lu an se je privalila rauno h kapelici svetega Juožefa an udarla v njo. Ze dugo cajta je kazalo, de se bo tista skala utargala, a judje so se troStal, de na bo takuo hitro. Kapelica je potarpiela nih 300 taužent Škode, Se bruozar pa, da ni bluo ljudi atù okuole. Zasulo je le ciesto, ki pa so jo preča očedli. (Matajur, 31.3.1965) SOVODNJE Matajur Napravejo skilift na varhu Matajura Vodstvo, glava turističnega društva “Pro Valli del Natisone”, ki se je srečalo v Spietre, se je pomenu o več problemu, ki se tičejo turizem v Ne-diskih dolinah. Guoril so tudi kakuo speljat na varh Matajura dva skilifta v doužini 1.200 metru. Tuo bi park-licalo tle h nam Se vič smučarju, Siatorju iz ciele dežele, ku do seda. (Matajur, 30.4.1965) ITALIJA 42.000 lir EVROPA, AMERIKA AVSTRALIJA IN DRUGE DRŽAVE (po navadni pošti) 52.000 lir Informacije za vse GUARDIA MEDICA Za tistega, ki potrebuje miediha po-noC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvi-Cer do 8. zjutra an saboto od 2. popu-dan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediske doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. AMBULATORIO DI IGIENE Attestazioni e certificazioni v torak od 10.30 do 11.30 v Cctartak od 9.30 do 10.30 Vaccinazioni v Cetartak od 9. do 10. ure CONSULTORIO FAMILIARE SPETER Pediatria v pandiejak od 9.30 do 12.30 v petak od 11.30 do 13.30 Ginecologo: dr. SCAVAZZA v Cetartak ob 11.00 z apuntamentam, na kor pa impenjative Psicologo: dr. Bolzoi. v sriedo od 9. do 14. ure Servizio infermieristico Gorska skupnost Nediških dolin (tel. 727565) Za apuntamente an informacije telefona! na 727282 (umih urada od 8.30 do 10.30, vsak dan, samuo sriedo an saboto ne). KADA VOZI LITORINA Iz Čedada v Videm: ob 6.10 (Cez tiedan), 7.00, 7.26 (Cez tiedan), 7.57, 9.(Cez tiedan), 10., 11., 1 1.55, 12.29(cez tiedan), 12.54, 13.27 (Cez tiedan), 14.05, 16.05, 17., 18., 19.08, 20., 22.10.(od pand. do Cet. an ob praznikih) Iz Vidma v Čedad: ob 6.35 (Cez tiedan), 7.29, 8. (Cez tiedan), 8.32, 9.32 (cez tiedan), 10.32, 11.30, 12.32, 12.57(Cez tiedan), 13.30, 14.08(cez tiedan), 14.40, 16.37, 17.30, 18.30, 19.40, 21.50 (od pand. do Cet. an ob praznikih), 22.40 NUJNE TELEFONSKE ŠTEVILKE Bolnica - Ospedale Čedad 7081 Bolnica - Ospedale Videm.........5521 Policija - Prva pomoč.............113 Komisariat Čedad ....731142-731429 Karabinjerji......................112 Uffficio del lavoro Collocamento...................731451 INPS Čedad.....................700961 URES-INAC......................730153 ENEL Čedad 700961 -700995 ACI...............................116 ACI Čedad......................731987 Avtobusna postaja Rosina.........................731046 Aeroporto Ronke Letališče 0481 -773224/773225 Muzej Čedad....................700700 Cedajska knjižnica.............732444 DvojezCni center Speter........727490 K.D. Ivan Trinko....... .......731386 Zveza slov. izseljencev........732231 OBČINE - COMUNI Dreka..........................721021 Grmek..........................725006 Srednje........................724094 Sv. Lenart.....................723028 Speter.........................727272 Sovodnje.......................714007 Podbonesec.....................726017 Tavorjana......................712028 Prapotno.......................713003 Tipana.........................788020 Bardo..........................787032 Rezija...........0433-53001/2 Gorska skupnost-Speter.........727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno Sauodnja tel. 714206 - Premarjag tel. 729012 Njivica - Vedrortza (Lusevera) tel.787078 OD 2. DO 8. MARCA Čedad (Fomasaro) tel. 731264 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali cas in za ponoc se more klicat samuo, Ce ričeta ima napisano »urgente«. CAMBI-MENJALNICA: martedi-torek 27.02.96 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 11,40 11,90 Ameriški dolar USD 1532,00 1578,00 NemSka marka DEM 1059,00 1091,00 Francoski frank FRF 308,00 317,00 Holandski florint NLG 944,00 973,00 Belgijski frank BEF 51,10 53,20 Funt Sterllng GBP 2366,00 2438,00 Kanadski dolar CAD 1116,00 1150,00 Japonski jen JPY 14,70 15,30 Švicarski frank CHF 1300,00 1340,00 Avstrijski Šiling ATS 150,40 154,90 Španska peseta ESP 12,50 13,10 Avstralski dolar AUD 1162,00 1197,00 Jugoslovanski dinar YUD — — Hrvaška kuna HR kuna 265,00 290,00 BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA A CIVIDALE - V ČEDADU Ul. Carlo Alberto, 17 - Telef. (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 I rendimenti del risparmio Alcuni rendimenti ottenuti la passata settimana: * BOT - Buoni Ordinari del Tesoro, a 3 mesi, netto ♦ PT - Pronti contro Termine della Banca di Credito di Trieste, 3 mesi, netto * CD - Certificati di Deposito della Banca di Credito di Trieste, 19 mesi, netto * CD - Certificati di Deposito a 19 mesi oltre 100 M. * Fondo comune CISALPINO CASH, negli ultimi 12 mesi * CD - Certificati di Deposito in Dollari, 12 mesi, lordo 6,76% 7,75% 8,09% 8,53% 9,50% 4,85% MOJA BANKA