Ivan Macut Carta ecumenica (Charta Oecumenica): Percezione cattolica dei temi teologici e pastorali Charta Oecumenica: Catholic Perception of Theological and Pastoral Issues Charta Oecumenica: katoliški pogled na teološka in pastoralna vprašanja Sommario: Con l’introduzione e la conclusione, l’articolo è suddiviso in sette parti in cui vengono presentati alcuni temi teologici e pastorali della Carta ecumenica e gli insegna- menti di papa Francesco e di altri papi su di essi. La prima parte tratta del tema Trinità e unità visibile. La seconda parte pone l'accento sugli argomenti ecumenicamente molto importanti, cioè riconoscimento del Battesimo e dell'Eucaristia. La terza parte parla dei matrimoni misti. Quarta e quinta parte parlano sui temi annuncio comune e purificazione della memoria. Sesta parte ribadisce i temi riconoscimento dei doni e preghiera reciproca. La settima parte, mostra argomenti sui migranti e il mondo creato. La conclusione sottolinea che i temi della Carta ecumenica del 2001 sono ancora attuali. Con i suoi documenti e discorsi, Papa Francesco tocca tutti i temi citati nella Carta. Tutto questo ci dice che anche oggi la Carta ecumenica è un documento importante per le Chiese in Europa. Parole chiave: Carta ecumenica; ecumenismo; Chiesa cattolica; Chiese in Europa; Papa Francesco; Teologia Pastorale Abstract: With an introduction and conclusion, the article is divided into seven parts in which some theological and pastoral themes of the Ecumenical Charter and the teachings of Pope Francis and other popes on them are presented. The first part deals with the theme Trinity and visible unity. The second part emphasises the ecumenically very important topics, namely recognition of Baptism and the Eucharist. The third part speaks on mixed marriages. Fourth and fifth parts speak on the topics of common proclamation and purification of memory. Sixth part reiterates the themes recognition of gifts and mutual prayer. The seventh part deals with topics on migrants and the created world. The conclusion emphasises that the themes Charta Oecumenica of the 2001 are still relevant today. With his documents and speeches, Pope Francis touches on all the themes mentioned in the Charta. All this tells us that even today the Charta Oecumenica is an important document for the Churches in Europe. Edinost in dialog Unity and Dialogue 77 (2022) 2: 213–224 Pregledni znanstveni članek Review scientific paper (1.02) Besedilo prejeto Received: 14. 4. 2022; Sprejeto Accepted: 29. 5. 2022 UDK UDC: 27-67-46 DOI: 10.34291/Edinost/77/02/Macut © 2022 Macut CC BY 4.0 214 Edinost in dialog 77 (2022) 2: 213–224 IVAN MACUT Keywords: Charta Oecumenica; ecumenism; Catholic Church; Churches in Europe; Pope Francis; Pastoral Theology Izvleček: Članek ima poleg uvoda in zaključka sedem delov, v katerih so predstavljene nekate- re teološke in pastoralne teme Ekumenske listine ter z njimi povezani nauki papeža Frančiška in drugih papežev. Prvi del obravnava temo Svete Trojice in vidne enotnosti. V drugem delu je poudarjena ekumensko zelo pomembna tema, tj. priznanje krsta in evharistije. Tretji del govori o mešanih zakonih, četrti in peti del o skupnem oznanjevanju in očiščevanju spomina, šesti del obravnava prepoznavanje darov in vzajemno molitev, sedmi pa govori o migrantih in svetu, ki smo ga oblikovali. V zaključku je poudarjeno, da so teme Ekumenske listine iz leta 2001 aktualne še danes. Papež Frančišek se v svojih dokumentih in govorih dotakne vseh tem, ki jih omenja Listina. Vse to kaže, da je Ekumenska listina še danes pomemben dokument za evropske Cerkve. Ključne besede: Charta Oecumenica, ekumenizem, evropske Cerkve, Katoliška cerkev, papež Frančišek, pastoralna teologija Introduzione Dopo aver presentato i passaggi fondamentali della Carta ecumenica e aver visto i principali punti teologici nel documento sull’origine e sui temi teologici di base, in questo articolo vogliamo parlare alla percezio- ne teologica cattolica dei temi teologici e pastorali della stessa Carta. Metteremo l’accento principalmente su papa Francesco e il suo insegna- mento, ma verranno presi in considerazione anche altri papi e altri docu- menti della Chiesa cattolica. La Carta ecumenica è stata firmata nel 2001. Dopo la firma, ha provocato una vasta gamma di reazioni diverse da parte di molte Chiese cristiane (Mey 2006, 227). Quando si parla di Chiesa cattolica, va notato che la Chiesa ufficiale, cioè il Papa e il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, non hanno mai parlato negativamente della Carta ecume- nica. San Giovanni Paolo II nel suo discorso ai vescovi d'Europa, riuniti al simposio congiunto nel 2002, ha commentato, tra l’altro, l’importanza della Carta ecumenica con le seguenti parole: »La Charta oecumenica per l’Europa, firmata a Strasburgo nell'aprile del 2001, da questo punto di vista segna un passo rilevante per l'incremento della collaborazione fra Chiese e Comunità cristiane. Prego Dio perché che su questo cammino si pro- ceda con sempre crescente fiducia e determinazione.« (2002, 62) Nella sua lettera al cardinale Peter Erdo e al pastore Jean-Arnold de Clermont, Papa Benedetto XVI ha parlato il 7 settembre 2007 dei »segni dei tempi« nel cammino ecumenico che ha percorso finora. Uno di questi segni per papa Benedetto XVI è la Carta ecumenica firmata del 2001 (2007, 816). 215 Unity and Dialogue 77 (2022) 2: 213–224 CARTA ECUMENICA (CHARTA OECUMENICA): PERCEZIONE CATTOLICA DEI TEMI … Infine, in due occasioni, l'attuale Papa Francesco ha parlato pubblicamente in tono positivo della Carta ecumenica. La prima volta è stata nel 2015, quando papa Francesco ha inviato il suo messaggio al comitato misto KEK e CCEE. In questo contesto, Papa Francesco ha affermato che la Carta ecu- menica è un’iniziativa di grande importanza per una fruttuosa cooperazio- ne tra le Chiese in Europa. 1 Seconda volta nella Dichiarazione comune con il patriarca Bartolomeo e arcivescovo di Atena e tutta la Greca Jeronimo II da aprile 2016 invocando la Carta ecumenica, riaffermando con ferma convinzione che per i cristiani la riconciliazione significa promuovere la giustizia sociale nelle e tra le nazioni del mondo, e insieme vogliono contribuire al trattamento dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo in Europa in modo degno dell'uomo. (Francesco e Bartolomeo 2016, 532) 1 Trinità e unità visibile Fede in Dio uno e trino: per Papa Francesco il dialogo ecumenico teolo- gico 2 , il rinnovamento della vita e la conversione del cuore non possono dare frutti se non accompagnati da una preghiera fedele e persistente. Solo in questo caso: »con l'aiuto di Dio, l'Uno e la Trinità, possiamo cam- minare verso il compimento del desiderio del Figlio, Gesù Cristo, che tutti siano uno.« (2013b, 971) Papa Francesco ringrazia anche la Santissima Trinità per la possibilità di incontri ecumenici con i patriarchi (Francesco e Karekin II. 2016, 789). Il Vademecum ecumenico, inoltre, indica che colo- ro che sono battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, quindi nel nome della Santissima Trinità, sono veramente nostri fratelli e sorelle in Cristo (Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unita dei cristiani 2020, 2). 1 »Le recenti Assemblee Ecumeniche Europee e la Charta Oecumenica, redatta a Strasburgo nel 2001, sono fattori di feconda collaborazione tra la Conferenza delle Chiese Europee ed il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. Queste iniziative sono motivo di grande speranza per il supera- mento delle divisioni, pur nella consapevolezza di quanto sia lunga la strada verso la piena e visibile comunione tra tutti i credenti in Cristo.« (Francesco 2015c, 537) 2 Il teologo Tommassi citando il grande teologo Balthasar in un suo lavoro scrive: »il dialogo dei cristiani e della teologia [...] è un duetto dove voci anche antitetiche coesistono, si interpellano, non perdono la loro identità [.]« (Tommasi 2018, 216) 216 Edinost in dialog 77 (2022) 2: 213–224 IVAN MACUT La Carta ecumenica invita a lavorare per la realizzazione dell’unità visibile della Chiesa di Gesù Cristo (Gamberini 2004, 7) e sottolinea che questa unità sarà in definitiva un dono di Dio. Questo lavoro è un compito ecu- menico indispensabile di tutte le Chiese cristiane. Papa Francesco parla più che chiaramente della necessità di lavorare sull'unità visibile della Chiesa. soprattutto Per lui questa unità visibile della Chiesa è un obiettivo realizza- bile. Papa è convinto, seguendo le orme dei suoi predecessori dal Concilio Vaticano II specialmente di san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, come l’unità perfetta si può realizzare solo in Cristo, perché solo Lui è la causa e colui che ci rafforza nel nostro cammino verso l'unità. Quella pienez- za di unità in Cristo che non può essere divisa, secondo l'insegnamento della Chiesa cattolica, ed espressa nell'insegnamento di papa Francesco e dei suoi predecessori, può essere l'unica unità visibile di tutti i discepoli in Cristo. (Francesco 2014a, 70) Questa futura unità visibile della Chiesa sarà un dono di Dio alla Chiesa (Benedict XVI. 2021, 11). 2 Riconoscimento del Battesimo e dell'Eucaristia I due temi spiccatamente teologici della Carta ecumenica sono il ricono- scimento reciproco del battesimo e la comunione eucaristica. Per papa Francesco, il battesimo permette a una persona di entrare in relazione con Gesù Cristo, cioè con la sua morte e risurrezione. È attraverso il sacramento del battesimo che una persona riceve i frutti della passione e risurrezione di Cristo. Questo sacramento permette ai fedeli di vivere non più esclusi- vamente nella dimensione terrena, ma anche nella potenza dello Spirito Santo. Questo sacramento ci conforta e ci rafforza perché ci testimonia che il Signore Gesù è sempre vicino a noi e ci prepara all'annuncio del Vangelo e alla ricezione della salvezza. (2014b, 866) Altrove, il Papa sul battesimo di luterani e cattolici dice che siamo tutti parte dell'unico Corpo di Cristo in cui siamo incarnati dal battesimo (2016a, 1262). Ricordiamo qui che il Vademecum ecumenico insiste anche sul fatto che ogni ecumenismo è ecumenismo battesimale, e se i cristiani riconoscono le persone come loro fratelli e sorelle, quanto più dovrebbero riconoscere la loro relazio- ne reciproca perché i cristiani sono fratelli e sorelle in Cristo (Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unita dei cristiani 2020, 25). Quando si tratta della comunione eucaristica, per papa Francesco è possibile, se- condo l'insegnamento della Chiesa cattolica, quando i cristiani diventano 217 Unity and Dialogue 77 (2022) 2: 213–224 CARTA ECUMENICA (CHARTA OECUMENICA): PERCEZIONE CATTOLICA DEI TEMI … una Chiesa sola. Fino a quel momento, l'impossibilità della comunione eucaristica (Koch 2005, 89–124) con i fratelli e le sorelle cristiani è un momento doloroso ed è anche un forte incentivo ad impegnarsi ancora più prontamente nel dialogo ecumenico e nella ricerca di soluzioni reci- procamente accettabili. 3 Matrimoni misti Oltre ai sacramenti del battesimo e dell’Eucaristia, per i cristiani è impor- tante anche la questione dei matrimoni misti. Naturalmente, per la Chiesa cattolica e quella ortodossa, il matrimonio è uno dei sette santi sacramen- ti. Papa Francesco ha parlato più volte di questo tema. Da un lato, Papa Francesco, in considerazione dell’esistenza dei matrimoni misti, ritiene che in essi possa insorgere il pericolo del relativismo o dell'indifferentismo. D’altra parte, questi matrimoni misti, secondo lo stesso Papa, possono essere anche vere vie di ecumenismo e di promozione dello spirito ecu- menico in armoniosa convivenza. La crisi di tutti i matrimoni, anche misti, certo, è spesso radicata nella crisi della conoscenza illuminata dalla fede, cioè dall'adesione a Dio e al suo progetto di amore realizzato in Gesù Cristo. (2015b, 183) Il Vademecum ecumenico, naturalmente, ha dedicato anche una sezione al discorso dei matrimoni misti e ai problemi ad essi connessi. I vescovi non devono essere indifferenti alle sofferenze cau- sate dalle divisioni cristiane in tali matrimoni misti, e in questo contesto si sottolinea esplicitamente che necessitano di una speciale attenzione e attenzione pastorale (Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unita dei cristiani 2020, 35). Qui non si può non citare l'Esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco Amoris laetitia dove il Papa parla anche di matrimoni misti, significativamente nel contesto di parlare di alcune cir- costanze complesse della vita degli sposi nel sacramento del matrimonio. 4 Annuncio comune Annunciare insieme il Signore Gesù Cristo, cioè il suo vangelo, è un tema estremamente importante della Carta ecumenica. Ci dice cioè che i cristia- ni, sebbene divisi, sono consapevoli che Cristo e anche la sua buona novel- la di salvezza – il Vangelo – non sono divisi e che insieme, escludendo ogni 218 Edinost in dialog 77 (2022) 2: 213–224 IVAN MACUT forma di proselitismo, dovremmo annunciarlo in Europa e nel mondo (Brandes 2020, 310). Papa Francesco ha sottolineato la stessa idea in più punti nei suoi documenti e discorsi. Dobbiamo sempre tenere presente, pensano alcuni teologi, che siamo pellegrini che fanno pellegrinaggi in- sieme (Prisco 2021, 14). Per il papa Francesco questa l’idea significa che dobbiamo avere una fiducia sincera nei nostri compagni, respingendo dubbi e sfiducia, e guardare prima di tutto a ciò che tutti cerchiamo: la pace che risplende dal volto di un solo Dio (2013a, 244). L'attuale Papa sottoli- nea che le divisioni dei cristiani nel mondo feriscono il corpo di Cristo, ma danneggiano anche la testimonianza che siamo chiamati a portare in quel mondo. L'unità dei cristiani, giustamente sottolineata dall'attuale papa, si realizza in una comune processione in cui ci incontriamo come fratelli, preghiamo, lavoriamo insieme nell'annuncio del Vangelo e nel servizio degli ultimi. (2016b, 1366) Lo Spirito Santo unisce i cristiani per entrare in contatto gli uni con gli altri, per fare amicizia e per incoraggiarli nel cammino dell'unità, e questa unità è necessaria per le missioni, cioè per proclamare che Gesù è il Signore (Francesco 2017a, 704). 5 Purificazione della memoria Uno dei temi importanti per il movimento ecumenico moderno è il tema della storia, cioè purificazione della memoria. Anche il Santo Papa Giovanni Paolo II parla di questo argomento nella sua enciclica ecume- nica Ut unum sint. Papa ricorda di incontro storico di papa Paolo VI e il Patriarca Ecumenico Atenagora I. Giovanni Paolo II a proposito di questo evento del 7 dicembre 1965, che è l'ultimo giorno del Concilio Vaticano II, dice che come la sessione plenaria si è conclusa con un atto solenne che è stato al tempo stesso la pulizia della memoria storica, il perdono reci- proco e l'obbligo solidale di ricercare l'unità (Giovanni Paolo II. 1995, 52). Papa Francesco nei suoi discorsi ecumenici in varie occasioni accenna anche al tema della pulizia della memoria storica. Dobbiamo guardare alla storia dal punto di vista della nostra fraternità in Gesù Cristo e nello Spirito Santo. Grazie all'opera dello Spirito Santo, oggi possiamo parlare più fa- cilmente delle dolorose divisioni avvenute in passato. È con la memoria purificata che possiamo osservare fruttuosamente il passato. Di fronte alle dolorose divisioni del passato, c'è proprio oggi una realtà che ci testi- monia che siamo tutti fratelli e sorelle perché Dio è lo stesso per noi. Se il 219 Unity and Dialogue 77 (2022) 2: 213–224 CARTA ECUMENICA (CHARTA OECUMENICA): PERCEZIONE CATTOLICA DEI TEMI … passato non può essere cambiato, il futuro è molto vincolante per noi, pensa il Papa. (2018, 58–59) Il Sommo Pontefice è ben consapevole del fatto che ci sono ferite del passato che continuano a gravare sulla memoria dei cristiani. La storia non può essere cambiata, ma è comunque necessario guardare a un futuro riconciliato. A questo ci chiama lo Spirito Santo, e non rispondere a quella chiamata significherebbe rifiutare la chiamata di Cristo ei segni dei tempi che lo Spirito Santo semina nel cammino delle Chiese. (Francesco 2017c, 1210) Il Vademecum ecumenico parla anche di memorie purificatrici appoggiandosi al pensiero di Papa Giovanni Paolo II: »La me- moria di molte comunità cristiane rimane ferita da una storia di conflitti religiosi e nazionali. Tuttavia, quando comunità separate da divisioni sto- riche sono capaci di pervenire a una comune rilettura della storia, allora diventa possibile una riconciliazione delle memorie.« (Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unita dei cristiani 2020, 24) 6 Riconoscimento dei doni e preghiera reciproca La Carta ecumenica ha sottolineato l'importanza di riconoscere i doni degli altri cristiani e la possibilità di un reciproco arricchimento (Zečević 2002, 28–29). Papa Francesco non dimentica questo tema, anzi lo accenna volen- tieri nel contesto del dialogo ecumenico. »E se realmente crediamo nella libera e generosa azione dello Spirito, quante cose possiamo imparare gli uni dagli altri! Non si tratta solamente di ricevere informazioni sugli altri per conoscerli meglio, ma di raccogliere quello che lo Spirito ha seminato in loro come un dono anche per noi. (…) Attraverso uno scambio di doni, lo Spirito può condurci sempre di più alla verità e al bene.« (2013a, 246) Cercare e sperimentare la diversità significa collaborare con lo Spirito Santo, mentre fare il contrario significa agire contro lo Spirito Santo perché è Lui che arricchisce le comunità di credenti con doni diversi. Nel corso della storia, ci sono stati molti tentativi di cancellare le differenze legittime, e sono proprio queste differenze che sono state la causa del conflitto. Il compito ecumenico oggi è rispettare le differenze legittime e superare quelle differenze che sono incompatibili con l'unità che Dio esige dai cristiani. (Francesco 2016b, 1367) La preghiera reciproca è un altro tema importante della Carta ecumenica. Per Papa Francesco, non c'è dubbio che la preghiera è il luogo in cui tutto 220 Edinost in dialog 77 (2022) 2: 213–224 IVAN MACUT l'ecumenismo – il nostro cammino comune – dovrebbe iniziare, perché l'ecumenismo non è un progetto umano che dobbiamo sviluppare ulte- riormente, ma l'opera dello Spirito Santo ed è lo Spirito Santo che apre e indica la via che abbiamo in comune da percorrere. Per Papa Francesco è chiaro: nella preghiera, come nell'ecumenismo, non si può progredire in modo autonomo, senza gli altri. (2018, 950) Per questo Papa Francesco chiede ai cristiani: quanto preghiamo davvero gli uni per gli altri? Abbiamo bisogno di aiuto reciproco in questo cammino ecumenico. È necessario lavorare insieme e pregare perché, con l'aiuto di Dio, possiamo fare pro- gressi verso l'unità e perché il mondo possa credere. Per Papa Francesco, la preghiera reciproca dei cristiani rientra nella categoria di quelle realtà da cui dipende l'unità futura. Vale a dire, sostiene che se i cristiani non pregano gli uni per gli altri, e se non collaboranodialo tra loro in quelle cose in cui possono per il mondo, l'unità non verrà perché l'unità non è fatta da noi, ma dal Santo Spirito, conclude papa Francesco. (2014a, 71) Il Vademecum ecumenico per i vescovi sottolinea anche l'importanza della reciproca preghiera cristiana e colloca tale preghiera, giustamente, nel quadro dell'ecumenismo spirituale. Questa preghiera può essere prati- cata anche quando ci sono difficoltà nelle relazioni reciproche in alcune comunità, e, nonostante ciò, è necessario continuare a pregare per il bene degli altri cristiani. Si consiglia che questa preghiera diventi parte della preghiera personale, ma anche parte delle preghiere di intercessione nei nostri servizi di culto. (Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unita dei cristiani 2020, 19) 7 I migranti e il mondo creato Infine, ci sono altri due temi importanti della Carta ecumenica, oggi di primaria importanza nel pontificato di papa Francesco: i migranti e il mondo creato. Quando si parla di migranti, possiamo dire che la Chiesa cattolica nel pontificato di papa Francesco pone grande enfasi su questa realtà dolorosa e tragica del mondo moderno. Papa Francesco cita i mi- granti quasi ogni giorno e in ogni suo viaggio apostolico e avverte gli altri cristiani, oltre al mondo e ai leader politici, di non chiudere gli occhi sui migranti. Qui vorremmo ricordare le parole del Papa rivolte alle Chiese in Europa, poiché la Carta ecumenica si riferisce principalmente anche alle Chiese in Europa. Il Papa parte dalla pretesa di ascoltare regolarmente 221 Unity and Dialogue 77 (2022) 2: 213–224 CARTA ECUMENICA (CHARTA OECUMENICA): PERCEZIONE CATTOLICA DEI TEMI … le Chiese in Europa e rileva che c’è un profondo disagio in relazione all'ar- rivo in massa di migranti e rifugiati in Europa. Questo disagio è legato alla crisi economica che ha lasciato grandi conseguenze. Questo disagio è esacerbato dalla riluttanza dei migranti a integrarsi e ad ospitare la so- cietà. Tuttavia, papa Francesco è profondamente convinto che le Chiese in Europa si siano recentemente notevolmente arricchite della presenza di migranti cattolici che hanno portato con sé le loro devozioni ed en- tusiasmo liturgico e apostolico. L’arrivo dei migranti, se visto alla luce dell’annuncio di Gesù Cristo e del Vangelo, è una grande opportunità di testimonianza concreta della fede cristiana nell'amore e nel profondo ri- spetto per i membri delle altre religioni. L'incontro con migranti e rifugiati di altre confessioni e religioni cristiane è un terreno fertile per lo sviluppo di un dialogo interreligioso ed ecumenico sincero e che i cristiani in tale modo si arricchiscono reciprocamente. (2017b, 996–997) Insieme ai migranti e ai poveri, il mondo creato è un altro tema estrema- mente importante del pontificato di Papa Francesco. In effetti, sarebbe molto difficile trovare tutti i luoghi in cui il Papa ha commentato questo argomento. A questo punto non possiamo non citare l'enciclica pontificia Laudato sì. In questa enciclica il Papa dice di voler »dialogare con tutti sulla nostra casa comune« (2015a, 3). Papa Francesco, nei suoi sforzi per creare il mondo, non agisce da solo, ma in modo ecumenico. Vale a dire, nel 2015 l’attuale papa ha deciso che nella Chiesa cattolica, come fa da tempo la Chiesa ortodossa, il 1° settembre dovrebbe essere una giornata di pre- ghiera per la cura del mondo creato. Nei suoi discorsi ecumenici, l’attuale Papa tocca spesso il tema del mondo creato e sottolinea l’interconnessione delle persone tra loro e con il mondo creato, e qui vogliamo sottolineare il suo messaggio con il patriarca Bartolomeo I. I leader delle chiese sotto- lineano che non rispettiamo più la natura come un dono comune, ma la trattiamo come se fosse proprietà privata. Appello urgente e sfida nella cura del mondo creato, l'appello è rivolto a tutta l'umanità a lavorare per uno sviluppo sostenibile e integrale. (Francesco e Bartolomeo 2017, 924) Naturalmente il Vademecum ecumenico per i vescovi non poteva non menzionare la cura del mondo creato. Questo documento colloca la cura del mondo creato nell'ambito dell'ecumenismo pratico, il che significa che, come cristiani, abbiamo il compito di prenderci cura del mondo creato insieme e in modo coordinato. (Pontificio Consiglio per la Promozione dell'unita dei cristiani 2020, 38) 222 Edinost in dialog 77 (2022) 2: 213–224 IVAN MACUT Conclusione I temi della Carta ecumenica, pubblicata nel 2001, sono ancora attua- li. Quando si tratta della Chiesa cattolica e dell’insegnamento di Papa Francesco, allora è più che ovvio che nei suoi documenti, discorsi, ecc. si possono trovare tutti gli argomenti citati nella Carta ecumenica. Questo ci dice due cose. In primo luogo, i problemi che esistevano all'epoca della pubblicazione della Carta ecumenica esistono ancora oggi. In secondo luogo, Papa Francesco e la Chiesa cattolica non sono stati sopraffatti dal pessimismo ecumenico e dalla ritirata di fronte alle sfide e ai problemi ecumenici contemporanei. La fede in Dio e il lavorare insieme per l’uni- tà porteranno frutti. L’unità visibile dei cristiani sarà, alla fine, un dono di Dio, come dice Papa Francesco, accogliendo il parere del Papa emerito Benedetto XVI. La Carta ecumenica è ancora oggi un documento importante per le Chiese in Europa (Mey 2006a). Ecco perché è necessario parlare di lui, affin- ché non cada nell’oblio. È certo che, attraverso l’insegnamento di papa Francesco, i temi ecumenici di questa Carta sono ancora più attuali per i cattolici e per tutti gli altri cristiani. 223 Unity and Dialogue 77 (2022) 2: 213–224 CARTA ECUMENICA (CHARTA OECUMENICA): PERCEZIONE CATTOLICA DEI TEMI … Bibliografia Documenti ecclesiali Benedetto XVI. 2007. Nuntii: Ad Petrum S.R.E. Cardinalem Edto, Praesidem Consiglii Conferentiae piscoporum Europae (CCEE) nec non ad Pastorem Ioannem Arnoldum De Clermont Praesidem Conferentiae Ecclesiarum Europae (KEK). Acta Apostolica Sedis 99/9: 815–817. – – –. 2012. Exhoration apostolique post-si- nodale L’Église au Moyen-Orient. Acta Apostolica Sedis 104/10: 751–796. Francesco. 2013a. Evangelii gaudium. Vaticano: Tipografia Vaticana – – –. 2013b. 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