QUINDICINALE DEI SINDACATI UNICI DEL DISTRETTO DI CAPODISTRIA Anno I - N. 5 Capodistria, 15 dicembre 1946 Prezzo Lire 5.— Realizzazioni del Potere Popolare Riforma agraria Con la legge sulla riforma agraria, decretata dalla III Assemblea Popolare del Comitato [Distrettuale, vengono aboliti definitivamente i privilegi feudali che da secoli gravavano sulle spalle dei lavoratori dei campi, succhiando loro il sangue e rendendoli schiavi. La terra a chi la lavora, il frutto della terra a colui che lavora faticosamente, chino sulla zolla, per strappare da essa l’alimento essenziale alla vita dell’ umanità. Cessano per sempre le umiliazioni, le soffe renze, i timori dei lavoratori della terra. Non più un padrone avido ed esigente, anche se apparentemente buono, di quella bontà da gran signore, che fa l’elemosina, con ciò che ha rubato al contadino che ha lavorato la sua terra ; che presta denaro al colono, quel denaro che il colono stesso ha guadagnato, che si fa credere democratico e difensore | del popolo, semplicemente perchè si degna di conversare con il colono, o perchè con qualche parassita della sua categoria commisera il popolo e versa sospirando, un’ elemosina a qualche pia istituzione. I lavoratori non hanno bisogno dell’elemosina di alcuno, sono essi i creatori della- ricchezza, sono essi perciò coloro che devono goderne i frutti. Si sente spesso dire da coloro che non comprendono, ma Madonizza era buono,... ma Nobile era un tempo socialista... Nobile possiede, solo nei dintorni di Capodistria, nr 5.338.000 di terreno, questo terreno gli rendeva solo d’affitto, in base all’ordinanza del colonato, la bella sommetta annua di Lire 160.000. Sappiano costoro che, quando egli seppe dell’ ordinanza del colonato, tentò di indurre i coloni a consegnargli ugualmente la metà del prodotto, minacciando: «Se vanno via i Poteri Popolari vi impiccherò tutti». Nella sua terra con la metà del prodotto dovevano vìvere 37 coloni con le loro famiglie, mentre l’altra metà era solo per lui. C'è anche chi decanta la bontà del conte Gravisi, che possiede circa ha 130 di terreno e da solo riceveva la metà del prodotto totale, mentre con l’altra metà dovevano vivere 18 coloni con le loro famiglie. Buona la nobile Panaeatopulo che possiede ha 43 di terreno, da sola si godeva la metà'del prodotto totale, mentre con l’altra metà dovevano vivere le famiglie di 6 coloni, e non voleva alloggiare nelle 10 stanze libere della sua casafle famiglie dei coloni che vivevano in promiscuità dannosa ed in malsane cantine? Senza citare i commercianti disonesti, gli avvocati ed il resto, che strozzando il contadino gli portavano via le texre a prezzi di fame. Sono finite le secolari ingiustizie ed anche i lavoratori dei campi uni ti indissolubilmente ai lavoratori delle fàbbriche e degli uffici, stretti tutti attorno al Potere Popolare, frutto della loro lotta, marceranno fino alla completa affermazione della società dei lavoratori. Viva la III assemblea del Potere Popolare Distrettuale. DATE TUTTO IL VOSTRO CONTRIBUTO AL NATALE DEL BAMBINO ""n,,,. Anche il Natale di quest’anno troverà ancora delle famiglie che si dibattono nella miseria e che non avranno in questo giorno nè un po’ di fuoco per riscaldarsi nè la minima possibilità di far lieto il volto dei loro bambini. Lavoratori, neppure voi nuotate nell’abbondanza, le ferite portate dal fascismo e dalla guerra alla vostra economia non sono ancora rimarginate, la vita costa ancora, le paghe sono ancora insufficienti, però non possiamo permettere che figli del popolo, quindi nostri figli, soffrano nel giorno di Natale, facciamo sentire ad essi il calore della nostra solidarietà, dimostriamo loro che la solidarietà popolare non è una parola vana, diamo il nostro contributo per fugare in quel giorno la loro tristezza! Commercianti, negozianti, direttori di fabbrica, cittadinanza tutta, offrite il vostro contributo ! Anche i vostri bambini saranno più contenti se sapranno che in questo giorno anche i più poveri saranno lieti. Le offerte si ricevono presso la segreteria dei Sindacati Unici (piazza Brolo). Ricostruzione dei bruciati nostri paesi dai nazifascisti Nel nostro primo articolo abbiamo promesso di parlare della ricostruzione più particolareggiata e qui intendiamo descrivere la migliore delle nostre cooperative di ricostruzione, che è quella con sede a ! ignazj0j cassiere sono stati i migliori e I lizzato e come già detto raddoppiato il Maresego. Il 14 marzo scorso venti volonterosi, danneggiati e non danneggiati hanno fondato la cooperativa di ricostruzione con sede a Maresego, che doveva abbracciare il territorio che racchiude tutti i paesi partendo da Capodistria verso Vauganel-Ba-bici - Lopar - S. Antonio - Pobeghi, o da li nuovamente verso Capodistrfa. La maggior parte dei fondatori erano ei partigiani e quasi tutti erano di giovane età. Dai loro occhi emergeva lo spirito combattivo acquistato durante la lotta di liberazione e questo era la migliore garanzia per la buona riuscita, cioè quella che per la vedova di guerra, o per altre famiglie bisognose significava il tetto e la fine di tante sofferenze. Inizialmente la cooperativa si occupava con 1’ allargamento delle proprie basi economiche iscrivendo nuovi soci e accaparrandosi le maestranze per 1' esecuzione dei lavori. Nel mese di maggio la cooperativa avrebbe dovuto preparare il suo piano di lavoro per le gare di emulazione che ebbero inizio il 25 dello stesso mese e la conclusione il 25 agosto scorso, ma questo lavoro rappresentava dal lato tecnico un grosso ostacolo. Un reazionario miope, leggendo questo articolo e giungendo a questo punto avrebbe finalmente un filo da poter appendere la sua gioia o la sua critica disfattista, ma il suo godimento sarebbe di breve durata perchè allora e molto prima c’ era una base tecnica, che nonostante il suo vasto territorio di lavoro, ha preveduto tutto ed al momento opportuno ha soltanto tirato le somme là, dove secondo un sano criterio potevano giungere le possibilità della cooperativa nei tre. mesi di lavoro. Il programma che. è stato accettato dai soci della cooperativa comprendeva la ricostruzione di 5 case ed i soci stessi hanno scelto fra di loro le 5 famiglie più bisognose che saranno le prime a ricevere il tetto. Da quel giorno tutti si sono messi in moto, ma in modo esemplare si sono comportati i comitati, amministrativo e quello di controllo. I compagni Sabadin Danilo, presidente del comitato amministrativo, Stok Giovanni, presidente del comitato di controllo e Babič sempre primi, mentre il compagno Bellina Gaudenzio capomuratore della cooperativa è stato un valido consigliere del comitato e coscienzioso capo sui lavori. Speciali meriti vanno al muratore Kr-mac Giovanni, che ha saputo superare tutte le norme di lavoro del 200/0 ed è stato proposto per la ricompensa. Soltanto la dedizione di questi compagni e 1’ aiuto a loro dato dalle organizzazioni U. A. I. S. e della gioventù ha dato modo alla cooperativa di superare tutte le difficoltà inerenti la fornitura di materiali da costruzione e quella più seria ancora, la mancanza di mano d’opera specializzata. Il 25 agosto - chiusura delle gare di emulazione, la cooperativa aveva nel suo attivo 8 tetti nuovi, il chè equivale e supera il programma prefissosi di ricostruire totalmente 5 case. Ma i lavori non finirono qui, bensì 20 giorni più tardi ebbe inizio la nuova gara di emulazione per la nostra annessione alla Jugoslavia, e la cooperativa si ripromise di completare le 8 case, nonché di ricostruire altre due, ma già ora che non siamo ancora giunti alla fine la cooperativa di Maresego conta: a Maresego 2 case ricostruite, 1 in lavoro ; a Lopar 2 case ricostruite, 3 case e 1 stalla in lavoro; a Pobeghi 1 casa ed 1 stalla ricostruite ; a S. Antonio 2 case ricostruite, 1 casa in lavoro ; a Babici 1 casa in lavoro; a Vanganel 1 casa nuova ; a Beržani 1 casa in lavoro ; a Decani 1 stalla ricostruita ; a Berlocchi 1 casg in lavoro ; a Cesari 2 case in lavoro. Assieme case nuove 1, case ricostruite 8, case in via di ricostruzione 10, stalle ricostruite 2, stalle in via di ricostruzione 1. II programma è stato radoppiato e con la fine delle gare e cioè prima delle feste natalizie almeno 20 famiglie avranno il loro tanto desiderato tetto. Con le case sono cresciuti anche i soci coscienti, oggi la cooperativa conta 250 soci. Non dobbiamo dimenticare il lato finanziario. La cooperativa ha avuto un prestito per la ricostruzione, senza interessi a lunga scadenza e che ammonta a Lire 1,300.000.—, e con questo denaro ha rea- suo programma. Il lettore prenda un momento la matita, vedrà quanto costa una casetta ricostruita dalla cooperativa. Poi quando avrà una giornata libera faccia una passeggiata fino Maresego per visitare le casette ricostruite, così potrà palpare il valore di quel lavoro che sorge per volere del popolo e delle autorità popolari. La ricostruzione di cui vi parliamo ha preteso molti sudori e sacrifici, non ci sono state ricompense in denaro, perché la maggior parte dei protagonisti era composta di volontari, ma quale denaro può pagare il piacere di vedere vecchietti, vedove e talvolta anche gli uomini entrare nuovamente nella propria casa con gli occhi gonfi di lagrime per la gioia che provano. ...................'"u,,,..................... per l’annessione alla Jugoslavia Per solennizzare la chiusura del piano trimestrale per l’annessione alla Jugoslavia la Commissione Circondariale ha lanciato l’appello a tutti i lavoratori, affinchè in questo giorno partecipino in massa al lavoro volontario, abbreviando il periodo necessario al risanamento della nostra economia. I Sindacati Unici Distrettuali hanno perciò invitato gli operai di varie fabbriche del Distretto a lavorare il mattino di domenica 15 c. m. devolvendo quindi il totale ricavato di tale lavoro al fondo di ricostruzione. Gii operai, le operaie delle lubriche Jaksetieh e Schnabel, gli operai più coscienti del Cantiere Navale «Istria», gli operai della fabbrica Nardone di Isola, gli operai del cantiere navale «S. Giusto» di Pirano, gli operai e le operaie del saponificio Salvetti di Pirano lavoreranno tutto il mattino di domenica prossima prò fondo di ricostruzione, per un totale complessivo di circa 900 ore, per un valore circa di lire 64.780. Il resoconto di tutto il lavoro svolto nel nostro distretto durante questo piano trimestrale sarà dàto nel prossimo numero di «Ricostruzione». USCIRE Gli attendisti non hanno mai avuto fortuna! DALLE PASSIVITÀ’ lottano Attività dell'U. A. I. S. a Capodistria Da qualche tempo 1’U.A.I.S. a Capodistria ha intensificato la sua attività risolvendo concretamente tutti i problemi che furono posti dalla popolazione nelle assemblee di massa. Fu l’U.A.I.S. che portò concretamente al Comitato Popolare il problema de) latte, aiutandone e facilitandone la soluzione. Fu per volontà della popolazione che nell’assemblea di massa fu risolto il problema della legna, permettendo alla popolazione tutta, di avere la legna ad un prezzo minimo. Tutti coloro cho posero giustamente le loro lagnanze od un loro problema ebbero sempre la soddisfazione di vederlo attuato. Nell’ultima riunione di massa dell’U. A.I.S. la popolazione presente, date le lagnanze che correvano per il paese, incaricò il comitato dell’U.A.I.S. di svolgere un’ inchiesta sul trattamento degli ammalati e sul funzionamento dell’ Ospedale Cittadino. L’ assemblea decise inoltre che il pane debba essere, come un tempo, venduto direttamente dal forno, permettendo in tal modo agli operai e a tutti i lavoratori, che al mattino vanno a lavorare per le ore 8, di comperare il pane fresco. Tutti gli sforzi dell’U.A.I.S. sono oggi rivolti nella lotta per il rafforzamento economico, contro la speculazione e la borsa nera che sono le basi sociali della reazione, che vorrebbe indebolire l’unità fra italiani e sloveni, fra i lavoratori della città e quelli della campagna, per conservare la sua po- sizione di privilegio. Coloro che ancora discutono o criticano per gli angoli, gli inevitabili difetti del giovane Potere Popolare, pongane i loro problemi nelle riunioni di massa dell’U.A.I.S., serviranno cosi la causa del popolo aiutando la soluzione dei loro problemi, migliorando e rafforzando il Potere Popolare. Ogni lunedì alle ore 20 riunione di massa dell’U.A.I.S. alla Casa del Popolo. Partecipate per la soluzione dei vostri problemi. ""Illuni"" Lavoratori ! collaborate al nostro giornale inviando alla redazione articoli e corrispondenze, interessatevi pure della rubrica „Lettere dei lettori" e diffondetelo. Per ragioni tecniche abbiamo dovuto omettere la pubblicazione del nostro giornale alla data del 30 novembre u. s. Il n. 5 che avrebbe dovuto essere quello omesso è invece il presente che porta la data del 15 dicembre 1946. Una situazione che amaramente dobbiamo constatare a Capodistria, quel particolare stato di cose cioè, caratterizzato da un profondo assenteismo per tuttociò che concerne avvenimenti politici, economici o fatti quotidiani degni della massima attenzione, fa si che molte persone, non conoscendo a fondo i vari problemi locali, si chiedano il perchè dell’ esistenza di un proletariato talmente passivo, proprio qui, nel cuore della vecchia Europa, mentre ovunque nel mondo ferve la battaglia decisiva per 1’ eliminazione dei privilegi di classe, per recidere i tentacoli al capitalismo ed infine, per tagliare a tutti i parassiti del lavoro, quelle mani pallide ed allungate delle quali si sono sempre serviti per toglierci il frutto del nostro sudore. Analizzando attentamente l’attività del settore privato nel nostro distretto, non possiamo che constatare la nefanda opera di oppressione che questo ha sempre svolto ai danni dei contadini del circondario e degli operai adibiti alle diverse aziende di Capodistria. Sfruttamento su larga scala della mauo d’opera; apprendisti con retribuzioni irrisorie, donne costrette a faticar« incessantemente per poche lire al mese, questo, il triste bilancio lasciatoci in eredità e che dobbiamo completamente sanare e conseguenza di tuttociò, le penose condizioni sia economiche che culturali del nostro operaio. Non è quindi a caso che l’operaio di Capodistria, parte integrante della grande famiglia proletaria, giudichi erroneamente qualsiasi fenomeno della vita pratica quotidiana perchè abituato a non pensare da sè, ma costretto a spiare attraverso le lenti affumicate che i padroni di ieri gli hanno lasciato in dono. Solamente il fatto di essere stati abituati a pensare contro i propri interessi, e a profitto dei padroni sempre abili ad ingannare il proprio dipendente, può redimere gli operai capodistriani per l’atteggiamento che si ostinano a tenere. Ma gli effetti della lotta che altri operai, in tutti i paesi, sviluppano progressivamente e che pregiudica già irrimediabilmente le posizioni dei nostri affamatori locali, si faranno in breve sentire positivamente anche da noi. Intanto, pensate un po’ ai quintali di farina, grassi, zucchero ecc. trovati durante le recenti perquisizioni al sig. PURGER di Berlocchi e presso altri negozianti, alla merce che la nota negoziante di Isola teneva seppellita ed a tante ricchezze ancora nascoste, ma che verranno lentamente a galla, le quali potrebbero venir appropriatamente usate per dare un po’ di sollievo a tante famiglie decisamente più bisognose dei topi che questi generi stanno in questo momento rosicchiando. D’altra parte, la terra che verrà fra breve tolta a coloro, per i quali è finora stata fonte di illeciti profitti, e data a chi effettivamente lavora e trae da essa i mezzi per sostenere la propria famiglia, è pure conseguenza della lotta senza quartiere che la classe operaia porterà sicuramente a termine. Operai e contadini di Capodistria, perchè insistere nelle vostre errate opinioni mentre tuttociò che accade intorno a voi avrebbe dovuto far mutare la vostra rotta già da un pezzo? Non siate come membri illegittimi di una grande famiglia i cui capi lavorano anche per il vostro bene. Liberatevi una volta per sempre dall’ influenza maligna di tutti coloro che vorrebbero tenervi costantemente all’ oscuro per vivere sulla vostra miseria. Questi cinici predicatori del bene non avranno mai interesse ad aiutarvi veramente oppure a dirvi che: gli operai tutti, affratellati dal lavoro, da quel fe condo legame di unione, finiranno col sbaragliare i propri eterni nemici. E non è lontano il giorno, compagni capodistriani, in cui imparerete ad amare quel rosso vessillo, emblema di lotta oggi, simbolo di pace, lavoro e prosperità domani, che un giorno sventolerà vittorioso sui palazzi municipali di tutte le città. Gli operai del Saponificio Salvetti di Pirano per il risanamento dell’economia popolare Dopo la Liberazione 1’ attività del saponificio «Salvetti» di Pirano, in conseguenza delle difficoltà di rifornimento delle materie prime, andò, via via scemando, fino a ridursi alla completa inattività. Il Potere Popolare non poteva permettere che un’ azienda di cosi vitale importanza, rimanesse inattiva, inviava un delegato esperto onde riattivare la fabbrica e produrre il sapone tanto necessario alla nostra popolazione. Gli sforzi ammirevoli del delegato e degli operai hanno avuto ben presto ragione delle gravi difficoltà, ed oggi i lavoratori possono presentare una fabbrica in piena attività e un bilancio concreto. Ecco l’attiviià della fabbrica espressa in eloquenti cifre : Produzione: Prezzi: febbraio 1946 100°/o 120o/0 marzo 1946 17°/o 87% aprile 1946 0°/o 0% maggio 1946 58% 100% giugno 1946 228% 80% luglio 1946 370% . 63% La tabella dimostra chiaramente che mentre nell’ aprile la produzione era nulla in luglio era giunta a 370°/0, mentre i prezzi erano ribassati fino al 63')/0. Additiamo a tutti i lavoratori del distretto 1’ opera dei lavoratori della fabbrica «Salvetti» affinchè anch’ essi applichino la parola d’ Ordine : ,,Aumentare la produzione, migliorando i prodotti !“ ,,Diminuire il prezzo, rafforzando in j tal modo l’economia popolare!” Importante ! Da Yiila del Nevoso Per le aziende ed i lavoratori Nuove disposizioni per la concessione dei supplementi ai lavoratori La concessione dei supplementi sarà con il primo gennaio regolata come segue : CLASSIFICA GENERALE 1 supplementi della / categoria lavoratori pesanti (T. D.) spettano: Agli ingegneri, tecnici specializzati con professioni speciali, occupati nel ramo dell’ economia che sono compresi nella citata ordinanza dal N. 1 al N. 16 e che si occupano nel procedimento della costruzione, fuochisti presso caldaie nelle grandi fabbriche, presso i centri di saldature, accanto-natori di resistenze, saldatori presso le centrali occupati presso tre o più caldaie, trattoristi, conduttori di grue, facchini che trasportano dallo scaricatoio sacchi oltre 60 chg. e cassette oltre 40 chg., lavandaie presso grandi Alberghi o grandi caldaie, redattori che lavorano per la Repubblica. // categoria. Lavoratori medi (SD.): Ai fuochisti occupati su due caldaie, cocchieri, guardiani notturni u-scieri, dattilografi e stenografi perfetti, stenografi di professione, membri delle cooperative, attori, pittori, cantanti, scrittori, poeti ed altri, secondo il parere dei sindacati, ed in generale tutti i giornalisti e scultori. viventi con il datore di lavoro per tutto 1’ anno. METALLURGICI IN GENERE 1 Categoria: Tornitori, operai presso pesanti macchine intagliatrici, operai presso torchi pesanti, stilistici con una capacità giornaliera di 12 pezzi, vulcanizzatori, fuochisti, fabbri industriali addetti alla fusione del ferro, al getto del metallo, addetti alle finiture dei metalli, carpentieri in ferro, macchinisti ed attrezzatori, automeccanici con lavoro pesante, elettricisti, saldatoci, installatori, fabbri ferrai con lavori pesanti, calderai di grandi industrie, ribattini di industrie con capacità giornaliera di 12.000 pezzi, orlatori con capacità giornaliera di 6000 pezzi, meccanici ortopedici, confezionatori di tubi in piombo, macchinisti di macchine a rotazione nelle tipografie, specialisti nelle officine e sugli idroscali, ausiliari nelle tipografie. Procedura per la distribuzione delle tessere annonarie dei viveri per i lavoratori delta 1, H e III categoria, cioè T.D., S.D., L D. Coloro che rientrano nelle rispettive classi devono denunciare al loro comitato la loro stabile dimora, le loro funzioni. Bilancio di attività sindacale Come in tutta la Jugoslavia, così anche le masse lavoratrici della zona ,,B“ si preparano coscientemente a dare il resoconto del lavoro svolto durante la gara trimestrale per l’annessione alla Jugoslavia. 11 nostro Comitato Cittadino ha 22 liliali, naturai mente le liliali più anziane, hanno guadagnato i primi posti, tuttavia anche le filiali da poco istituite, hanno dimostrato uno slancio straordinario, onde raggiungere ed emulare le filiali più anziane, dimostrando con ciò la ferma e decisa volontà di essere annessi alla Jugoslavia. Dalle relazioni finora prevenuteci si possono detrarre i seguenti risultati, naturalmente non ancora definitivi perchè tut-t’ ora si lavora. Ore emulative fatte N. 18.212 per un valore di L. 546.860. Il primo posto nella gara è detenuto finora dalla filiale economico amministrativa con 6512 ore. Il secondo posto è tenuto dalla filiale della cooperativa di ricostruzione di Pregarje con 2.220 ore. Il terzo posto è detenuto da*La filiale dei ferrovieri con 2.156 ore. Infine il quarto dalla filiale dm-ministrativa forestale Snežnik. Tutte le altre filiali sono al disotto delle 1000 ore. Quattro filiali che lavorano sodo non ci hanno fatto prevenire ancora il resoconto. Grande interesse hanno dimostrato i nostri lavoratori per la „settimana del libro“ fino ad oggi nove filiali hanno costituito le biblioteche comperando dei libri per un valore di L. 58.743. — . Siamo a conoscenza che anche le altre filiali hanno comperato dei libri però attendiamo la relazione. In questo campo il primo posto spetta alla filiale della segheria Toms’č, dove gli operai hanno svolto 347 ore lavorative per un valore di L. 11.238, con le quali si sono comperati i libri per costituire la biblioteca. Ciò è un segno si- curo dei desiderio e della volontà degli operai di elevare la loro cultura. Buoni esiti hanno avuto le varie raccolte in denaro e materiale. Per la settimana della Donna Istriana ad esempio, furono raccolte da 7 filiali L. 14.057. In questa azione il primo posto spetta alle due filiali Segheria Samsa e la 2.a mista di Kreščak con 3000 lire cia»cuna. La sottoscrizione prò Albania ha trovato la completa solidarietà dei lavoratori che hanno dato per un complessivo di L. 62.687. Al primo posto fu la segheria Scarpa con L. 10.432, subito dopo la filiale Industria e legname Urbančič con L. 10.450. La sottoscrizione per la Casa della Gioventù ha dato fino ad oggi la somma di L. 32 567. La sottoscrizione continua perché tutte le filiali si sono assunte l’impegno di de volvere una somma a tale scopo. La filiale della Cooperativa falegnami farà i telai per le finestre e le porte; la filiale Auto-trasporti Regionale, reparto fabbri, farà la ferramenta occorrente. Nella sottoscrizione è al primo posto la filiale della miniera con L. 12.500. Al fondo prò Ricostruzione soltanto la filiale Amministrazione foreste Znečnik ha dato fino ad oggi L. 132.155. Le altre filiali non hanno ancora comunicato l'esito, però siamo a conoscenza che molte di esse lavorano un’ ora al giorno per la ricostruzione. La raccolta di ferro vecchio ha fruttato kg. 15.500 per un valore di L. 77.500. Anche qui il primo posto è preso dallMm-ministrazione foreste Znečnik con ben 10.000 kg. Ora gli operai si stanno preparando per la gara di emulazione di domenica 15 dicembre perchè vogliono essere i primi, come Io sono stati per le gare trimestrali di Tito. Scuola agraria Da Ancorano Ut categoria. Lavoratori leggeri (I.D.): Tutto il personale ausiliario che lavora nelle cooperative ed agenzie, nei magazzini, personale di alberghi, trattorie, ecc., Aiutanti nelle cooperative, guardiani, cocchieri, giardinieri, portinai Con più di 10 abitazioni a carico, giornalai stabili, sacerdoti, caret-tieri, studenti oltre 14 anni di età, studenti di scuole superiori, professionisti culturali, ecc. In generale: Gli operai che sono occupati nelle industrie, negozi, esercizi e ditte, che non lavorano direttamente nella produzione si considerano operai di seconda classe, se il loro lavoro viene descritto come lavoro di operai di prima classe; se invece il loro lavoro viene indicato come lavoro di operai di seconda classe, si considerano come operai di terza classe. Per operai si considerano tutti coloro che lavorano ed hanno una paga stabile, svolgendo un determinato lavoro e che sono assicurati presso l’Istituto per le assicurazioni. Agricoltori: I categoria: Tutti i lavoratori dei campi di frutticoltura e vinificol-tura, dal marzo fino all’ ottobre compreso. Durante l’inverno, se eseguiscono lavori pesanti, questo vale per i lavoratori che non convivono, con il datore di lavoro. II categoria: Tutti gli operai che sono occupati nella frutticoltura e nella vinificazione, che non convivono con il datore di lavoro, nel periodo dal novembre al febbraio. Per i con- II comitato compilerà un estratto delle dichiarazioni quale certificato. Il certificato deve comprendere : I. A quale categoria il lavoratore appartiene ; li. Nome e cognome del consumatore ; III. Dati di nascita ; IV. Dimora fissa; V. Qualifica di lavoro ; VI. Se dipendente da ditta privata o statale ; VII. Timbro della ditta e firma del titolare ; Vili. Timbro dei sindacati e firma del referente sindacale ; IX. Luogo, giorno, mese e anno di emissione del certificato. Il titolare della ditta ed i sindacati devono procedere con attenzione alla classificazione degli operai, perchè ne portano la piena responsabilità. Per gli invalidi che risiedono nella zona, queste dichiarazioni verranno fatte dall’ associazione degli invalidi, in mancanza di questa dal Comitato Popolare locale. Le dichiarazioni devono contenere anche la percentuale d’ invalidità. I certificati per la classificazione devono essere consegnati ai Comitati locali non più tardi del giorno 20 corr. e valgono per il mese seguente. Questo vale per ogni mese senza ulteriore preavviso. I certificati di classificazione dovranno essere allegati al resoconto delle tessere distribuite entro il 25 di ogni mese e consegnati alla Sezione Economica Distrettuale. VII.» VlùH leve Verso il 1900, Grio Nazario di Capodistria allora giovane, scavando nel suo campicello, dissoterrava tre preziose reliquie raffiguranti Santa Barbara, San Bastiano e San Bartolomeo in argento massiccio, con pregievoli incisioni in latino antico. La famiglia Grio, molto devota, senza considerare il valore materiale della scoperta, fece costruire un piccolo scrigno in vetro esponendo le reliquie in una stanza della casa, per attirarsi la grazia divina. La scoperta, non poteva naturalmente rimanere segreta ed in un baleno la notizia si propagò giungendo all’ orecchio della Parrocchia, che inviò immediatamente una fedele devota per investigare nella casa del Grio. Essa tentò di convincere la famiglia del Grio a consegnare i preziosi oggetti alla chiesa, ma nulla potè. Ben presto però, la grazia divina venne in veste di tre sacerdoti, in paramenti solenni tra cui primeggiava il parroco di allora, che pregando, scongiurando e minacciando la scomunica con annesse tutte le pene dell’ inferno, dopo avere biascicato solennemente alcune giaculatorie ed avere innaffiato abbondantemente la casa di acqua benedetta, se ne andarono [portando seco le preziose reliquie e promettendo che esse sarebbero sempre rimaste proprietà del figlio. Passarono 29 anni ed il Grio, ormai non più giovane, essendo in cattive acque, volle rivendicare la proprietà sulle reliquie....va dal par- roco, dal vescovo, scrivi al papa, va dalle autorità civili, nessuna risposta ! le relique non volevano tornare. Ormai il Grio aveva perduta ogni speranza, quando l’anno scorso, un amico, appassionato frequentatore della chiesa, Io invogliò ad assistere ad un sermone di un famoso predicatore che, grande fatalità, trattò proprio il VII comandamento, onde togliere ai fedeli il desiderio della roba d’altri. La predica piacque al Grio che, convinto di essersi imbattuto in un onesto, aprì il cuore alla speranza. Siccome intanto, le condizioni economiche erano peggiorate non pèrse tempo, si presenta dall’ eloquente pre- La scuola agraria di Capodistria avvisa che col 1° gennaio si inizierà un corso regolare di agraria in lingua italiana della durata di un armo, per gli agricoltori del Litorale. Potranno frequentare detto corso, i giovani dai 16 ai 24 anni, purché di sana costituzione tìsica, che presentino domanda in carta libera alla direzione della scuola agraria di Capodistria, entro il 20 di dicembre. Questo corso annuale di agraria ha il compito di educare i giovani tigli dei nostri agricoltori, di insegnar loro nozioni utili e pratiche per la vita. Si insegneranno tutte le materie agrarie e cioè: frutticoltura, enologia, orticoltura, agraria, zootecnica, veterinaria, concitìcio, solvicoltura, apicoltura, economia, contabilità, cooperativismo, e inoltre materia di cultura generale cioè: italiano, matematica, storia, geogratìa, chimica, tìsica, ecc. Questa scuola possiede due proprie tenute di circa 28 ettari di terreno coltivato a vigna, frutteto, prati, campi, ecc.; ha il suo nuovo pollaio razionale, un moderno porcile con 6 maiali adulti e 9 lattonzoli, una stalla con 5 vacche lattifere, numero che sarà aumentato, e 4 cavalli per i lavori agricoli, una concimaia moderna tipo svizzero, una serra per la forzatura delle viti, letti caldi in muratura, un vivaio, una vigna madre. La direzione si preoccupa che la scuola sia perfettamente attrezzata perchè gli alunni possano apprendere tutte le cognizioni agrarie tanto in teoria quanto in pratica, e cosi 1’ agraria, trascurata nelle nostre regioni, possa progredire e i nostri agricoltori possano venire a conoscenza di tutte le nozioni tecniche più moderne in tutti i campi dell' agricoltura moderna. La scuola penserà ad alloggiare e a mantenere completamente gli alunni nel proprio convitto interno, e la quota mensile andrà da lire 1500 a lire 1000 a seconda delle possibilità finanziarie dell’ alunno. Gli agricoltori che lo desiderassero potrebbero anche pagare in natura. Ciascuno provvederà al proprio corredo personale nonché alla biancheria da letto e coperte. La domanda dovrà essere corredata dai seguenti documenti: 1) Fede di nascita; 2) Situazione di famiglia e dichiarazione delle imposte sugli averi ; 3) Dichiarazione dei genitori, o chi per essi, della quota mensile che intenderebbero pagare; 4) Dichiarazione del comportamento proprio e della propria famiglia durante il periodo dell’ occupazione tedesca. Tutti i documenti devono essere confermati dai Comitati di Liberazione locali. dicatore, narrando la storia delle reliquie scoperte e chiede, o il ritorno di esse o un compenso adeguato. La cosa fu passata al parroco Don Bruni, che lo compensò generosamente con lire 2.000, si pensi che le reliquie furono valutate dalla parrocchia in «camera caritatis» 40.000 marchi nel 1910. Il Grio, fece allora chiamare il parroco alla pubblica accusa Popolare; in queste conversazioni il parroco s’impegnò di soddisfare in breve tempo la richiesta del Grio. Dopo 15 giorni fu riportata al Grio una reliquia di S. Barbara, che non ha nulla a che vedere con quella trovata dal Grio, essendo questa in ottone e rozzamente lavorata, mentre l’altra era in argento massicio e finemente incisa. Le reliquie originali non si trovano più! volatilizzate? sparite, senza lasciare alcuna traccia di sè ! Forse che i sacerdoti sono dispensati dal VII co-mandamento ? LO SPORT NELLA ZONA DI ANCARANO E’ un tema questo che oggi è molto discusso ed incoraggiato, dato che la gioventù cerca di conquistarsi quella coscienza sportiva che prima gli era negata dall’oppressione professionistica che veniva praticata solamente a scopo di lucro. Oggi i giovani si vedono aperta la strada sportiva e cercano di percorrerla con entusiasmo. Tanti sono ancora diffidenti; non credono allo sport come uno sport di massa e pensano che solamente gli eletti possono praticarlo. A smentire questi falsi pregiudizi stà la volontà dei giovani organizzati che cercano in tutti i campi dell’attività sportiva di affermarsi. Un piccolo esempio ci viene dato dalla Gioventù organizzata nel C. O. P, Battaglia Belic di Ancarauo. Questo C. C. P., con tanta fatica organizzato da coscienti compagni che capiscono l’importante funzione di un apparato culturale in zone lontane dalie città, ha cercato con tutte le sue giovani forze di organizzare sportivamente la massa giovanile, riuscendo a formare, prima una squadra di calcio, poi un’altra e anche la terza composta di giovanissimi elementi che settimanalmente si allenano sul proprio campo sportivo — da notarsi che il campo è stato fatto su un campo di mine, e che la gioventù medesima ne ha restrellato alcune. Le squadre di calcio funzionano discretamente bene, tanto vero che la prima squadra perfettamente equipaggiata prende parte al torneo di precampionato dell’U. C. E. F. della zona di Muggia ed è la prima in classifica non avendo ancora perso una partita, per cui senza dubbio alcuno, vincerà la coppa. Le altre compagini sono in via di perfezionamento. E’ stata pure formata una squadra di atletica leggera che doveva esibirsi in una festa organizzata dal C. C. P. che poi causa il maltempo è stata rimandata. La squadra di marcia, composta di elementi maschili e femminili, facendo gli allenamenti tre volte alla settimana è riuscita ad affermarsi sui 12 km. in tempo di ore 1 e 15 minuti. Buoni risultati si sono pure avuti nel salto in alto e nella corsa dei 100 maschili e femminili. Da questa attività vediamo che lo sport essendo praticato sotto una forma popolare, dà la possibilità alle masse di educarsi lo spirito in competizioni che si svolgono all’ infuori di quella forma di pro-fessionalismo che fino a ieri impediva di conoscere le vere qualità sportive della massa popolare. Siamo certi nell’affermare che con il ritorno della bella stagione il C. C. P. di Ancarauo riprenderà il lavoro nel campo sportivo e potrà organizzare delle interessanti gare, dando cosi alla zona di Anca-rano Valdoltra fino a ieri smorta ed abbandonata un carattere sportivo ed animato. La squadra di calcio, poi non aspira altro che la formazione ed organizzazione di un torneo calcistico del nostro Distretto per potersi misurare con le altre squadre consorelle. Sia questo breve articolo di sprone al C. C. P. del nostro distretto; di incitamento alla formazione di attività sportive, che nella prossima primavera dovranno iniziare delle competizioni e percorrere la strada che i giovani sportivi sovietici e jugoslavi ci indicano. Redatore responsabile : LORI BRUNO Redazione : Via dell’Annunziata 801"A - Telefono 76 Stab. Tip. GIULIANO - Capodiatria Apelima delle »le piofennali a Pirano e Capodistria Un po’ in ritardo (meglio tardi che mai) anche le scuole professionali di Pirano e Capodistria hanno iniziato le lezioni regolari, appagando l’impaziente desiderio degli apprendisti e degli operai volonterosi di perfezionarsi tecnicamente e professionalmente adeguandosi alle esigenze moderne dell’ industria che richiedono e richiederanno maggiormente nel futuro, operai sempre più capaci e tecnicamente preparati. La difficoltà maggiore era rappresentata dalla scarsa possibilità finanziaria dei nostri sindacati, però accordandoci con la sezione dell* industria della Delegazione Regionale per il Litorale Sloveno di Aidussina, è stato possibile ottenere il credito necessario per il funzionamento delle scuole cittadine. Il credito aperto a nome dei Sindacati Unici del Distretto di Capodistria è di L. 571.000, per l’anno scolastico 1946-1947. Da ciò si può constatare quanta importanza le autorità popolari diano alla formazione di nuovi operai specializzati capaci di portare un grande contributo allo sviluppo industriale nelle nostre zone. Nelle scuole sono stati subito eletti i Comitati di classe dagli alunni stessi, che terranno la disciplina e che porteranno agli insegnanti il desiderio degli allievi e le proposte per il miglioramento sia nel metodo d’insegnamento, come del funzionamento interno delle scuole, stabilendo in tal modo una giusta collaborazione tra insegnanti e allievi. Per gli apprendisti fino ai 18 anni la frequenza della scuola è obbligatoria, dai 18 all’ insù la frequenza è facoltativa. Non tutti gli apprendisti frequentano con amore le lezioni. Si richiama l’attenzione dei genitori sull’importanza di mandare i loro figli, altrimenti essi non saranno domani che operai scarsi o manuali. lettere dei lettóri Schiarimenti sulle Assic. Sociali Nel terzo numero del nostro periodico è apparso un articolo, lo scrittore del quale chiede schiarimenti e muove alcune osservazioni sull’organizzazione e sui funzionamento dell’ IRAS. Egli si lagna per il fatto che l’IRAS non rimborsa tutte le spese che gli assicurati incontrano per l’acquisto dei diversi mezzi terapeutici ausiliari, specialmente per l'acquisto dì occhiali, che gli assicurati devono comperare a Trieste, non potendoli trovare nella nostra zona. L’ IRAS stipulò con una conosciuta ditta di Trieste un accordo mediante il quale questa ditta si è obbligata di fornire gli occhiali agli assicurati dell’ IRAS a prezzi considerevolmente ribassati e di rimettere allTRAS il relativo prezzo corrente Molti assicurati acquistarono effettivamente gli occhiali presso la nominata ditta, pagando il prezzo pattuito. Tali conti, come perfettamente corrispondenti al costo indicato nel prezzo corrente, vennero dall’IRAS rimborsati per intero. Si ebbero però anche dei casi, in cui i nostri assicurati nell’acqui-stare gli occhiali presso altre ditte e talvolta anche presse la ditta suaccennata, pagarono degli importi che soprassarono di parecchio il prezzo concordato. Tali conti, quando presentati all’ IRAS vennero rimborsati soltanto parzialmente, perchè l’Tsti-tituto ritenne che il prezzo più alto derivasse dal fatto che gli assicurati avevano comperato gli occhiaii di lavorazione più ricercata. Dato il ripetersi di simili casi abbiamo chiesto schiarimenti in proposito e la ditta di Trieste ci ha riposto esser possibile che gli assicurati abbiano pagato più del pattuito, per motivo che i medesimi non avevano detto di essere affiliati allTRAS e di aver diritto agli occhiali di prezzo ridotto. Per motivi comprensibili 1TRAS non può esercitare un controllo sulle ditte e sui prezzi di Trieste, come non può allontanare tutte le difficoltà che si presentano, causa la non naturale divisione della Regione Giulia nella zona A e B. Per evitare nel futuro il ripetersi di simili casi, invitiamo tutti gii assicurati che devono curarsi a Trieste e che devono acquistare a Trieste medicine e strumenti', a presentarsi prima al nostro Istituto oppure alle sue Agenzie, devo riceveranno tutte le necessarie istruzioni ed eventualmente anche lettere accompagnatorie. Quegli assicurati però che si recano a Trieste per farsi curare da medici privati o in Sanatori privati, o che acquistano colà varie medicine e altri mezzi terapeutici, senza curarsi dei medici dell’ IRAS, delle sue prescrizioni, delle sue possibilità finanziarie, delle sue istruzioni, tali assicurati devono sopportare «ssi stessi le conseguenze del loro agire arbitrario. Dobbiamo tener presente che i mezzi finanziari sono limitati e che si deve amministrarli con cura ed economia. L’ IRAS, offre agli assicurati e ai loro familiari tutto quello che è prescritto dall’ ordinanza sulle assicurazioni sociali, però non può rimborsare le spese superflue subite, dagli assicurati per non essere a conoscenza delle relative istruzioni. E’ chiaro che dall’ attuale divisione politica della Regione Giulia derivano le difficoltà più svariate e di ciò devono tener conto anche i nostri assicurati aiutandoci a superare queste difficoltà, con la loro eoo perazione.