Abbonamento postale gruppo 2/50% - Tednik / settimanale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale - 45% - art2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine - TAXE PERCUE- TASSA RISCOSSA - 33100 Udine - ITALY - cena 1,20 € w¥fw.faceboak.i;osn/novi.matajur Nejc Gazvoda gost Univerze v Vidnu Valcanale e Canal del Ferro nella 18* Uti della regione STRAN 5 PAGINA 8 naš časopis tudi na spletni strani www.novimatajur.it imata! ur tednik Slovencev videnske pokrajine št. 20(1897) Čedad, sreda, 20. maja 2015 Meglio altrove che da noi La settimana trascorsa ci ha regalato due occasioni importanti per far conoscere agli italiani e al mondo la nostra realtà. I BK evolution nel loro linguaggio in equilibrio tra tradizione e modernità hanno musicato i nostri dialetti sloveni all'Expo, ‘ospiti’ (si fa per dire, perché crediamo si siano sentiti di casa) del padiglione Slovenia. L'Istituto per la cultura slovena di San Pietro invece - e menomale che esiste - ha portato la nostra cultura in tutte le sue espressioni, antiche e recenti, al Museo nazionale delle arti e delle tradizioni popolari. A Roma, per la rassegna Gli italiani dell'Altrove. Due eventi a riprova del fatto che è davvero possibile vivere con consapevolezza la nostra identità culturale slovena, senza contrapposizioni nazionaliste, al di sopra di un conflitto instillato ad arte nella mente delle persone un'epoca storica fa e che oggi non ha più alcuna ragione logica di esistere. Poi però, dobbiamo tornare qui nelle nostre vallate ed occuparci di chi invece delle nostre contrapposizioni non può proprio fare a meno. E pur di non riconoscere (né rispettare) ciò che invece dovrebbe renderci orgogliosi, si abbassa a metodi squadristi, già di per sé sufficienti a qualificarne il (non)pensiero. Intanto la Regione, di fronte all'unità di intenti delle vicine Valcanale e Canal del Ferro, concede un'Unione territoriale più piccola e più adatta alle necessità di quel territorio: montano, di confine e caratterizzato dalla presenza di minoranze linguistiche. Qui invece, sempre per quella sorta di dipendenza tossica che ha sviluppato l’opposizione alle idee sensate, soprattutto se arrivano da chi non è ostile all'aggettivo sloveno, ha prevalso l'idea di far decidere del nostro destino ad altri. Chichessia, purché non sloveno. Certo, anche qui vale quella severa regola generale per cui è molto più faticoso costruire che distruggere. Per fortuna c'è però chi non si arrende e continua a costruire. Se in futuro resterà qualcosa della nostra identità lo dovremo a questi. In caso contrario, facendo tutti gli scongiuri possibili, sapremo di chi sono le responsabilità. Minimi i t> stran pagina 9 Vse naše piesmi zbrane v pesmarici Prav tako “Sc nikoli nismo nastopili na tako obiskanem in |M)sebnem prizorišču.” Luca Clinaz, član benda BK evolution, v izjavi za Primorski dnevnik ob dnevu Slovencev v Italiji na Expu JI Kar hodemo po gorah, al pa smo v korieri, ki nas peje kam odkrivat lepote našega sveta, jo zvestuo zapiejemo. Zgodi se pa, de ne vsi znamo vse naše piesmi, tiste, ki so jih pieli naši ljudje stuo liet nazaj... “Zaki jih na zbereta vse tu kako pesmarico?” nas je vič ku kajšan vprašu. Takuo je šlo, de po ‘velikem’ trudu, smo jih tisti od Planinske družine zbral zaries pu-no v pesmarico ‘Strani Matajura’. Spomin gre na dragega Izidorja Predana - Doriča, ki je biu napisu piesam ‘S strani Matajura’, pa tudi na našo goro: ‘Strani Matajura - le pagine del Matajur’. Pesmarico bomo predstavli telo saboto, 23. maja, ob 20.30 uri v slovienskem kulturnem domu v Špie-tre. Za telo parložnost bota piela zbora Planinska roža iz Kobarida an mešani pevski zbor Dvojezične šuole iz Špietra. Pred predstavitvijo bo ob 19. uri, ku vsako saboto v Špietre, sveta maša po sloviensko. Tudi tu bo parložnost poslušat naše domače slovienske pobožne piesmi: zapiejeta jih le Planinska roža iz Kobarida an vierniki naših dolin, kijih lepuo znajo. Sveto mašo jo zmole mons. Marino Qualizza. J Srečanje s Slovenci iz Videnske pokrajine Med predstavitvijo slovenske skupnosti na Videnskem v Rimu V Muzeju ljudskih umetnosti in tradicije je bil v ponedeljek, 18. maja, ‘slovenski dan’. Na srečanju z naslovom ‘Slovenci, od Julijskih Alp do Jadrana’ v sklopu projekta Ministrstva za kulturo ‘Italijani iz drugih krajev (Gli Italiani dell’Altrove)’ so imeli udeleženci možnost spoznati razvejano stvarnost Slovencev v Italiji, in še zlasti tisto v Videnški pokrajini. Glavni govorniki so bili Giorgio Banchig, Živa Gruden in Iole Namor. Popoldne je Donatella Ruttar predstavila krajinski in pripovedni muzej SMO v Špetru. Nato pa so pozornost namenili še ilustrirani zgodbi Cosima Miorelhja “Jezik skozi čas”, Govoreči knjižnici in projektu Ko-derjana. Dan seje zaključil z nastopom Rezijanske folklorne skupine. O obisku v Rimu bomo podrobneje poročali v naslednji številki. V Rimu v sklopu projekta Ministrstva za kulturo “Gli Italiani dell’Altrove” Slovienski paviljon, na levi nastop benda BK evolution Biu je poseben dan tud zak je deževalo an temperatura nie bla pru primierna, za takšne izkušnje. Pa niesmo mogli parmanjkat, v petak, 15. maja, v slovienskem paviljonu na milanskem Expu, na predstavitev kjer so Slovenci v Italiji parkazal suoje kulinarske dobruote, suojo folkloro an suojo glasbo. Med protagonisti prireditve je bla tudi beneška bend BK evolution, ki je predstavla piesmi z besedili v različnih slovienskih narečjih, ki se guorijo v Benečiji. beri na 7. strani 2 Bilancio e prospettive del Torre Natisone Gal per un turismo “slow” L'occasione per fare il punto sui risultati conseguiti nel corso della precedente programmazione, ma anche per proiettare lo sguardo al futuro del consorzio Torre Natisone Gal e, più in generale, allo sviluppo turistico di questo territorio. Questi i temi della conferenza stampa tenutasi nella sede del Gal di Tar-cento lo scorso 18 maggio. Sono intervenuti i componenti del consiglio d'amministrazione dell'ente che ha concluso il proprio mandato ed è in attesa di rinnovo, in particolare il presidente Mauro Veneto, il direttore Guglielmo Favi e il vicepresidente Paolo Comelli. Insieme a loro hanno preso la parola il commissario della Comunità montana del Torre, Natisone e Collio (socio di riferimento del consorzio) Sandro Rocco e il direttore generale di Turismo Fvg Michele Bregant. “In questi due anni e mezzo - ha spiegato il vicepresidente Comelli - abbiamo stimolato la creazione di reti di produttori soprattutto di quei prodotti che sono più rappresentativi del nostro territorio. Questa zona - ha concluso Comelli - dopo essere stata a lungo marginale ha oggi enormi potenzialità di sviluppo. L'auspicio è che anche nel prossimo periodo si possa continuare su questa strada.” “Abbiamo iniziato con molte difficoltà sin dal nostro insediamento - ha dichiarato in seguito il presidente Veneto - ma, considerate le condizioni in cui abbiamo operato, giudico comunque buoni i risultati conseguiti. Abbiamo infatti ‘coperto’ l'80% dei fondi della Programmazione di sviluppo rurale pur avendo avuto a disposizione solo poco più di due anni, finanziando 42 domande sulle 65 risultate ammissibili. Abbiamo inoltre completato alcune ‘azioni dirette’ per la valorizzazione di prodotti agricoli e di marketing territoriale. Grazie all'impegno di tutti i soci e dei due commissari che si sono succeduti alla guida della Comunità montana (Giuseppe Sibau e Sandro Rocco), in questi due anni siamo riusciti a conseguire un obiettivo che al nostro insediamento sembrava difficile: sopravvivere come società. Ora, con un occhio al nuovo Psr, vorremmo che ci fosse un filo conduttore con questo recente passato in modo che si possa agire sul recupero paesaggistico e sulla promozione del territorio.” Secondo il direttore Favi le- risorse turistiche del territorio sono molteplici e variegate da un punto di vista culturale - con la ricca storia delle vallate e Cividale patrimonio dell'Unesco - e naturalistico. Trasformare queste risorse in un prodotto fruibile dai visitatori attraverso la creazione di reti di imprese è stato l'obiettivo dell'azione del Gal. Questo tema - ha annunciato Favi - verrà ulteriormente analizzato in un prossimo convegno organizzato dall'ente il prossimo 12 giugno nel castello di Attimis. Bregant ha poi sottolineato come il piano di sviluppo turistico predi- Zufferii neDa Consulta dei Piccoli Comuni In occasione del recente rinnovo della Consulta regionale dei Piccoli Comuni, organismo appartenente all’An-ci, il sindaco di Drenchia Mario Zufferli è stato nominato, assieme ad alcuni suoi colleghi, membro dela Consulta nazionale che riunisce le amministrazioni aderenti all’Anci che hanno una popolazione residente inferiore ai 5000 abitanti. La Consulta dei Piccoli Comuni svolge attività di proposta, promozione e programmazione delle iniziative politiche e tecniche rivolte al conseguimento degli obiettivi di interesse dei Piccoli •Comuni ed alla loro valorizzazione su tutto il territorio nazionale, operando anche in funzione di raccordo con le realtà regionali. Nella nostra regione i Comuni sotto i 5000 abitanti sono 159, poco più di 5700 quelli presente nell’intero territorio nazionale. sposto dalla Regione abbia sposato propio la filosofia del turismo ‘slow’ che più si confa a una destinazione come quella delle valli del Natisone e del Torre. Spazio infine per alcune considerazioni sul futuro istituzionale del consorzio, in una fase in cui la Regione sta definendo la riforma degli enti locali con cui le Comunità montane verrano soppresse e (salvo improbabili colpi di scena) valli del Natisone e valli del Torre si ritroveranno in due Unioni territo- riali diverse. Secondo Veneto e Favi una conferenza permanente dei sindaci dei Comuni in cui agisce il Torre Natisone Gal potrebbe essere lo strumento ‘snello’ in cui determinare l'indirizzo politico dell'ente. Una soluzione che - ha precisato Veneto - potremmo proporre alla Regione in questa fase di incertezza. Il presidente del Gal ha anche ribadito come valli del Torre, del Natisone e l'alta valle dell'Isonzo in So-venia siano da considerarsi come un Da sinistra: Guglielmo Favi, Mauro Veneto e Paolo Comelli alla conferenza stampa del Torre Natisone Gal territorio unico dal punto di vista del turismo; nonostante nella regione slovena, facilitati anche da una burocrazia più snella, siano riusciti a sviluppare decisamente di più questo settore - ha precisato -, per poter essere competitivi è necessario integrare l'offerta turistica. In questa direzione - ha infine aggiunto Favi - va l’accordo di programma sottoscritto dal Gal e dall’ ufficio turistico di Tolmino, da considerarsi la base di partenza per le azioni future. Kaj se dogaja v Sloveniji Biti mlad v Evropi danes, kritičen je prehod na trg dela Eurostat je pripravil publikacijo “Biti mlad v Evropi danes”, v kateri so objavljeni podatki, ki zadevajo položaj otrok (do 15. leta) in mladine (od 16. do 29. leta) na različnih področjih: družina in družba, zdravje, izobrazba, dostop in sodelovanje na trgu dela, življenjske razmere in digitalni svet. Od 507 milijonov prebivalcev EU jih je le 169 milijonov, torej tretjina, mlajših od 30 let, njihov delež se vztrajno manjša. Iz raziskav izhaja, daje v Sloveniji med prebivalci 14,6% otrok, kar je malo pod evropskim povprečjem, poroča slovenski dnevnik Delo. Najnižji delež otrok imajo v Nemčiji (13,1%), Bolgariji (13,7%) in Italiji (13,9%). Največji delež otrok živi na Irskem (22%), sledita Francija in Velika Britanija. Sicer pa je leta 2014 skupno živelo v EU 10 milijonov otrok manj kot leta 1994. Mladi v EU se v povprečju osamosvojijo od staršev, ko so stari 26,1 let. Najbolj zgodnji so pri tem Švedi (19,6%), pa tudi sicer mladi v skandinavskih državah zapustijo domača gnezda prej kot drugje. Slovenci so doma do povprečno do 28,8 leta. Najdlje ostajajo doma Hrvati (31,9 let), na tretjem mestu so Italijani (29,9 let). Slovenija ima na področju vključevanja otrok v vzgoj-no-izobraževalni sistem nadpovprečne statistike: poleg Danske in Portugalske beleži največji delež predšolskih otrok v vrtcih in več kot 97,5-odstotno vključenost otrok v osnovno šolo. Z leti se vključenost v izobraževanje po- vsod niža. Kar zadeva starostno skupino med 20 in 24 let je delež mladih, ki študirajo, najvišji v Sloveniji in Litvi (56 odstotkov). Problemi pa se pojavljajo pri prehodu na trg dela, kar velja tudi za Slovenijo. Leta 2013 je 13% državljanov EU, starih med 15 in 24 let, že zaključilo šolanje in bilo brezposelnih (največ v Bolgariji in Italiji, 22%). Delež mladih, ki se niti ne izobražujejo niti niso zaposleni, se je v skupini od 25 do 29 let povečal na 21 odstotkov. Slovenija je blizu EU povprečja, v Italiji pa je takih primerov približno za tretjino. Andreja Čmak Meglič z Inštituta RS za socialno varstvo je za Delo ocenila, da podatki potrjujejo, da je Slovenija pri vsem, kar je povezano z javnim sistemom, torej s šolstvom in zdravstvom, po kvantitativnih podatkih pri vrhu. “Po kvalitativnih na šolskem področju pa se pokaže, da nismo tako zelo uspešni, kot bi si želeli. Potrjuje se, daje naš šolski sistem pretirano usmerjen v memoriranje in premalo v kreativnost,” pravi sociologinja. Opozorila je tudi, da so velike težave pri prehajanju na trg dela. Slovenija pri tem pade v spodnjo polovico, med države, ki jih je kriza najbolj prizadela: Grčija, Španija, Portugalska, Ciper. Delež brezposelnosti med mladimi je večji kot v celotni populaciji, bistveno več jih je vpetih v negotove oblike dela. “Pri reševanju brezposelnosti mladih gre bolje tistim državam, ki imajo zelo dobro povezavo med izobraževalnim sistemom in trgom dela, denimo Nizozemska, Danska, Avstrija.” V Sloveniji je eden od problemov namreč neusklajenost izobraževalnega sistema s potrebami trga. kratke.si Violeta Bulc, commissario europeo per i trasporti, contro le vignette autostradali Il commissario europeo Violeta Bulc, responsabile del settore dei trasporti, vorrebbe l’eliminazione delle vignette auto-stradali e sta preparando una proposta apposita. Non sarebbe il primo tentativo della Commissione europea di introdurre in tutti i paesi membri il pedaggio autostradale sulla base dei chilometri percorsi ovvero il pedaggio elettronico che è stato già adottato dalla Germania per gli autocarri. Se così fosse dovrebbe cambiare sistema anche la Slovenia. Finora però per gli interessi dei singoli paesi le proposte in questo senso non hanno avuto esito favorevole. La Slovenia tra i paesi più “bike friendly” in Europa Secondo il “Barometro ciclistico”, la classifica dei paesi più “bike friendly” stilata dall’Unione ciclistica europea, pubblicato il 18 maggio, la Slovenia è il paese con più biciclette vendute per abitante in Europa (120 su 1000 abitanti). Secondo gli analisti del barometro la Slovenia ha fatto recentemente i maggiori passi avanti per diventare più accessibile ai ciclisti, superando Gran Bretagna, Francia ed assestandosi al 7. posto. Il paese più bike friendly risulta la Danimarca, seguita dall’Olanda. La bicicletta viene utilizzata ogni giorno come mezzo di trasporto dall’8% degli sloveni (contro il 35% degli olandesi). La Corte dei conti chiede riforme per abbassare il debito pubblico La Corte dei conti slovena ha analizzato l’andamento del debito pubblico del paese. Nel documento ha posto l’accento sul deficit strutturale che provoca il debito. Secondo gli analisti è necessario riformare il sistema pensionistico, la sanità e le autonomie locali, razionalizzare il settore pubblico, rinnovare le politiche per il personale e ripensare il livello dello stato sociale. Le spese per pensioni e transfer sociali, ad esempio, rappresentano il 30% (16% + 14%) di tutte le uscite. Alla fine del 2014 il debito pubblico prò capite ammontava a 14.600 euro (ovvero più di 37.600 euro se si contano i lavorativamente attivi). L’ambasciatore sloveno Iztok Mirošič da Roma verso Belgrado? Dovrebbero essere venti gli avvicendamenti previsti in Slovenia per le cariche di ambasciatori o consoli generali. Dei cambiamenti sono in programma sicuramente anche a Belgrado, Roma, Pechino e alla sede della Nato a Bruxelles. Secondo alcune indiscrezioni il nuovo ambasciatore sloveno a Roma potrebbe essere Bogdan Benko, mentre Iztok Mirošič dovrebbe continuare la propria carriera diplomatica a Belgrado, dove il posto è vacante dal dicembre scorso. Per il posto a Bruxelles si parla anche di Jelko Kacin. A Zagabria dovrebbe andare Aleksander Geržina, già ambasciatore in Austria. 1 3 aktualno Egr. Sig. Sindaco, mi permetto di rivolgerLe un appello che è, se vuole, un richiamo al carattere democratico che ispira la Repubblica italiana dal tempo della vittoria della Resistenza par-tigiana sulla barbarie fascista. L’assemblea che Lei ha erroneamente indetto in Vernasso il 7 maggio è stata, come Lei si è ben reso conto, una ripresa, purtroppo, di quel clima di intolleranza che viene oggi assai subdolamente spacciata per democrazia. L’amarezza che mi spinge a prendere carta e penna e, per la prima volta nella mia vita, a scrivere a un rappresentante delle istituzioni è grande. Il chiasso furibondo con cui alcune persone del paese hanno impedito a mia moglie Adriana Scri-gnaro di sostenere le ragioni dell’intitolazione di una via del paese all’architetto Valentino Simonitti per l’ormai colpevolmente trascorso 25° anno della sua scomparsa è stato a dir poco inqualificabile. Inqualificabile ancora di più è stato il Suo comportamento e quello del sindaco uscente, facente parte della Sua attuale giunta comunale, perché dalle due autorità più importanti presenti all’assemblea non è stato mosso un dito per fermare la barbarie, nemmeno quando il sottoscritto, dopo interminabili minuti di urla, è energicamente intervenuto (e chi non avrebbe difeso sua moglie?) battendo un pugno sul tavolo per interrompere quella selvaggia e consapevole manifestazione che definire disturbo è un eufemismo. Ma nessuna voce si è levata in nostra difesa. Anzi, la situazione è persino peggiorata. Se è proprio di un “pagliaccio” prendere le difese di una donna, come deve essere definito chi la osteggia verbalmente o maleducatamente non le presta attenzione? Questo fa male. A me e alla mia famiglia (era lì presente anche mia figlia di 14 anni). Fa male al paese di Vernasso. Fa male al Comune di S. Pietro e alla Sua Amministrazione. Non rende onore ad alcuno che pensi ancora di definirsi cittadino d’Italia. Di quale Italia poi? Di quella delle decimazioni durante la I Guerra Mondiale? Di quella che brucia il Narodni dom di Trieste nel 1920? Di quella del 1936 che aggredisce la popolazione etiope con i gas asfissianti per proclamare un risibile impero? Di quella del 1938 che promulga le leggi razziali? Di quella del 1940 che aggredisce la Francia già in ginocchio? Di quella del 1941 che aggredisce l’inconsapevole popolo greco, o la Jugoslavia che si trovava nel mezzo, o la lontana Urss? Di quella che vorrebbe ributtare in mare i profughi disperati? In quell’assemblea che Lei ha indetto avevo solo due possibilità: o rimanere aggravando ancora di più la situazione, o andarmene, lasciando sola mia moglie nella bolgia. Il senso di responsabilità e il rispetto che ancora ho per Vernasso mi hanno fatto fare la scelta che Lei conosce. Lei sostiene che da quando me ne sono andato si è preoccupato per l’incolumità di mia moglie. Se così è, la situazione era ben grave. E il tutto è nato per avere “osato” (per l’amicizia che legava la sorella dell’architetto a mio suocero) proporre una via da intitolare all’architetto Valentino Simonitti, un uomo di Lettera aperta al sindaco di San Pietro al Natisone Dopo l’assemblea di Vernasso serve un gesto di riconciliazione la famiglia d’origine. Mi considero un moderato, uno di quelli che cercano, perlomeno cercano, di praticare la mansuetudine, suggerita se non altro dall’esperienza, talvolta dolorosissima, dall’inevitabile trascorrere degli anni e dalla lunga frequentazione di luoghi e persone. Se questa è la risposta alla nostra, mia e di mia moglie, personale moderazione, che in tutta questa vicenda ha rasentato la prostrazione, mi domando cosa succederebbe se in Vernasso venissero integralmente messi in atto i principi e le norme previsti dall’articolo 6 della Costituzione della Repubblica italiana, dalla legge 38 dello Stato italiano che riconosce i diritti delle minoranze linguistiche, dalla legge 482 che tutela le minoranze storiche. È stato detto in quell’occasione: “Qui siamo in Italia!”. Ma l’Italia che è, come Vernasso, un paese civile, rispetta le minoranze come si fa in ogni democrazia occidentale. Dovrebbe essere rispettata anche la minoranza slovena (che differenza c’è rispetto a quella tedesca o francofona o friulana o albanese? Provi a spiegarmelo o lo chieda a quelli che la pensano diversamente e La consigliano con tanta sicurezza). Una minoranza che è stata certificata anche da quella che Lei ha definito assemblea, la quale pur nella tensione di quella serata, ha espresso con una dozzina di scelte, devo dire coraggiose, la realtà dei toponimi Dolegnis, Goregnis e Mo-horins (anzi Mocorins, mi scusi). Sbaglio o tutto è già tristemente visto? A proposito di quest’ultimo nome di luogo, mi permetto di farLe osservare che deriva, come nome di persona, da Sant’Ermacora, il San- to Patrono del Patriarcato di Aqui-leia che storicamente comprendeva anche la Carinzia e la Slovenia. Oggi è addirittura Patrono del Friuli. Ma tant’è. Il cieco furore (assai abilmente montato, devo riconoscerlo, ma non onnipotente) ha tentato di cancellare anche ciò che sloveno non è, pur di fare piazza pulita e non lasciare alcun dubbio. Mi vengono i brividi sig. Sindaco e ho paura. Ho percorso la storia del ‘900 in lungo e in largo, meditando per anni, per decermi ascoltando la gente anche della Carnia, la mia terra d’origine, e della Be-necia, la mia terra d’adozione, tacendo in disparte prima di dire sciocchezze (anche se talora pure a me sono sfuggite, è umano). Ma mi permetto di ricordarLe, e tomo così all’appello iniziale, che i più grandi orrori dell’umanità sono nati in questo modo, nel modo in cui Lei e il Suo predecessore, hanno indetto e tenuto l’assemblea di Vernasso. Dotte persone, di genere femminile tra l’altro, hanno parlato della “banalità del male”. E mi permetto ancora di ricordarLe, a Lei ma anche al Suo predecessore, che il primo compito di un uomo, e nel Suo caso anche di un pubblico ufficiale, è quello di tutelare e di proteggere una donna, soprattutto quando questa donna sostiene un’idea diversa dalla sua. Soprattutto, se me lo consente, se quest’idea ha un nobile scopo. Lei ha affermato che ha cercato di tutelare mia moglie. Io le credo, sinceramente. Ma adesso faccia qualcosa che ne sia la prova, un gesto che sia per la pace e la riconciliazione. Inequivocabile. Con accorato rispetto Ezio Banelli Vernasso che, pur privato di un braccio all’età di dieci anni, è diventato Presidente dell’Ordine de- gli Architetti della Provincia di Udine, si è prodigato per il riscatto della sua terra dopo il terremoto del ’76 progettando scuole e restaurando chiese con uguale passione. Quest’uomo tenace e coraggioso, esemplare per le generazioni future, me lo ritrovo nella sua (sua di Lei Sig. Sindaco) inguardabile convocazione abilmente “desloveniz-zata” in “ballottaggio” (non so come definire l’operazione) con “Via del Mulino”, mulino che era la povera abitazione del- Načrt za razvoj podeželja, Bolzonello z županoma iz Benečije Podpredsednik Dežele Sergio Bolzonello seje pred kratkim srečal v Vidnu z županoma Špetra in Podutane, Marianom Zufferlijem in Antoniom Comugnarom. S predstavnikom deželnega odbora je tekla beseda o turizmu, razvoju teritorija in kmetijstvu Nadiških dolin, s katerim se bo odslej ukvaijal novoimenovani odbornik za kmetijstvo iz Fojde, Cristiano Shaurli. Župana sta Bolzonellu predstavila dve zahtevi: udejanjenje deželnih posegov v podporo kmetijskim in gozdarskim dejavnostim ter predvidenih načrtov za vzdrževanje podeželskega okolja za ovrednotenje teritorija tudi s turističnega in rekreativnega vidika. “Gre za načrtovanje - je objasnil Bolzonello - ki je dosledno z usmeritvijo Načrta za razvoj podeželja 2014-2020, ki vsebuje možnosti v korist razvoja sinergij med kmetijskimi, gozdarskimi in turističnimi dejavnostmi, ki pa predvideva vključitev krajevnih skupnosti in še predvsem podjetij, ki delujejo na teritoriju.« Odobritev s strani Evropske komisije deželnega Načrta za razvoj podeželja je tik pred zdajci. Bolzonello bo po vsej verjetnosti na začetku prihodnjega meseca na uradnem obisku v Špetru in Podutani. n mio cammino verso Santiago di Compostela Mislemo, de vsi, al malomanj vsi, vesta, kaj je ‘Cammino di Santiago’: se gre po starih stazah an potieh, po katerih so hodili vierniki že stuojke lieta nazaj, za prit do cierkve v Composteli, potle, ki si prehodu 800 an še vič kilometru iz Francije do Spanje. Pruzapru je vič poti, tela pa je tista buj poznana an buj prehojena. Kar se preživi na tisti dugi hoji, sam človek ki gre, vie kaj je, an na bo mu ankul dopoviedat drugemu. Marco iz Černeč je vsak dan napisu kiek na fa-cebook, an jih je bluo zaries puno, ki so pre-bieral njega besiede. Vič ku kajšan nas je vprašu za jih diet na Novi Matajur, an mi vam jih zvestuo prepišemo. 30 settembre 2014 • Alla fine ieri sera ha piovuto e questa mattina l'aria è fresca. In previsione di un'andatura lenta, mi alzo e parto presto. H collo del piede si è leggermente gonfiato. Prendo un’antin-fiammatorio, massaggio col ghiaccio e via. Procedo con il piede sinistro buttato verso l'esterno, cercando di non muovere troppo la caviglia, appoggiando il piede di piatto, con il corpo leggermente in avanti, zigzagando per cercare il terreno più in piano possibile. Ad ogni piccolo avvallamento sento dolore, con a volte una stilettata che risale tutto il muscolo. Non deve essere una bella camminata, vista da dietro. Oggi apprezzo i brevi tratti di asfalto. Almeno provo a immedesimarmi nelle persone che percorrono il camino con evidenti difficoltà. Penso alla signora slovacca di ieri mattina che in sovrappeso, le caviglie fasciate e uno zaino informe e gonfio, procedeva piano piano, ma sorridente. Grande! Uscendo da Reliegos si segue uno sterrato che corre a fianco della strada, tutto in piano fino a Mansilla de las Mulas, bella e antica città con muri di protezione che, con i primi raggi del sole, acquista più fascino. Faccio colazione e all'uscita, nell'attraversare un ponte, mi cade sotto un bastoncino, in mezzo a rovi, ortiche e cespugli fitti. Riesco a recuperarlo, superando un Marco Cernetig canale di fango e la vegetazione incolta. Sarebbe stato più difficoltoso procedere con uno solo. Si continua sempre per strade bianche affiancate ad una strada nazionale, con molto traffico, attraversando vari paesi, fino ad arrivare alla periferia di Leon. Per strada incontro un simpatico cane che o mi augura “Buon camino” o me ne sta dicendo di tutti i colori. Dopo giorni di strade piatte e dritte, oggi un po’ di saliscendi. Proprio oggi! Dopo una passerella che permette di attraversare la strada nazionale, si scorge Leon e la cattedrale. Si prosegue per la periferia, in compagnia di un simpatico anziano, per arrivare al centro e aU’alber-gue nel monastero delle Benedettine de Santa Maria de Carbajal. Impacco con il ghiaccio e pomata più bustina dopo pranzato. Doccia e bucato e un giro per la città. Cattedrale gotica, con la caratteristica dei 1800 mq di vetrate. Casa Botines progettata da Gaudi, un hostal ex convento di San Marco. Cena sempre nel ristorante dell'attiguo ho-spederia monastetriale (un hotel). Dopo cena si partecipa alla recita della ‘compieta’, ultima preghiera del giorno delle suore benedettine, con benedizione finale. Alle 22.30 chiudono la porta e spengono la luce. Notte, tanto domani mi alzo con calma e quando parto, parto. (10 - contìnua) aktualno lililifilfi Kolovrat paridiče nimar vič suoi tudi uon z nase dežele Samuo v parvih dvieh tiednih maja so na Kolovratu “pokukali” razredi različnih šuol, ki parhajajo tudi uon z naše dežele. Parkli-čejo jih, sevieda, ostanki parve svetovne vojne, ki so lepuo “presdstavljeni” posebno na slovienski strani Kolovrata. Vse jih sprejme Pro loco Nediške doline, ki pokaže dijakom an profesorjem tiste, kar je še ostalo od tiste ujske, ki je zajela tudi naše kraje stuo liet od tega. Namien obisku je ponavadi tudi, de se povie kajšna neumnost je ujska an kuo je trieba, de se donas mlade generacije ‘borijo’ za mier an za sožitje. Tle na fotografijah vidmo pod naslovom dijake petega razreda liceja Marconi iz Co-negliana, na čepami gor na varhu obisk drugega razreda nižje srednje šuole iz Valva-sona, dolzdol pa od četartega razreda osnovne šuole iz Pradamana. L'opposizione di San Pietro al Natisone è decisa a dare battaglia sull'affaire Simonitti. Al centro delle contestazioni il travagliato iter sull'intitolazione di una via della frazione di Vernasso al noto architetto, originario della frazio- Sulla mancata intitolazione della via di Vernasso richiesto un consiglio comunale straordinario Caso Simonitti, l’opposizione annuncia battaglia ne, scomparso nel 1989. Un percorso intrapreso da un gruppo di Dragi Giorgio, ... da boš vedno zdrav in vesel in naj se ti uresničijo vse tvoje sanje in želje. To je vse tisto, kar ti jaz iz srca želim. Vesel rojstni dan! La salute, che tu possa essere sempre febee e che tutti i tuoi sogni e desideri si avverino... questo è ciò che io ti auguro con tutto il cuore. Buon compleanno! Valentina cittadini del paese e culminato con l’assemblea pubblica indetta dal sindaco Mariano Zufferli in cui una delle cittadine proponenti, Adriana Scrignaro, intervenuta per spiegare la ‘rinuncia’ della famiglia Simonitti all'intitolazione sentitasi offesa per la decisione del Comune di proporre un ballottaggio con la denominazione “Via del Mulino”, è stata zittita e insultata da un gruppo di compaesani. I consiglieri di opposizione fanno sapere di aver richiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario in cui proporranno una serie di mozioni, di solidarietà alle famiglie Simonitti e Banelli-Scrignaro e di stigmatiz- Mlhili zazione di quanto avvenuto nel corso dell'assemblea di Vernasso. La richiesta è anche quella di impegnare l'amministrazione a conferire un riconoscimento ufficiale alla figura dell'architetto debe valli del Natisone. Gli eletti della Lista civica-La nostra terra, comunicano inoltre l'intenzione di impugnare la denominazione delle vie di Vernasso (di cui contestano merito e metodo) presso la Deputazione Storia Patria per il Friuli, organo tenuto a fornire pareri consultivi sulle denominazioni toponomastiche. Non solo: interessando eventualemen-te della questione gli organi competenti, chiederanno la denominazione bilingue (italiano e sloveno) per tutti i toponimi comunali in ossequio alla legislazione di tutela della minoranza linguistica slovena. IL MATAJUR E LA SUA CENTE | Giuseppe Osguach Josko A causa di questa e di altre iniziative simili, Mjuta si accapigliava continuamente con il marito. A Cadorna tutto questo dispiaceva assai. Un giorno, non riuscendo a farla smettere, prese la scure e l’agitò contro di lei, gridando: - Mjuta, fai il segno del- la Santa Croce, perché ho deciso di ammazzarti!... -. Lei, senza scomporsi minimamente, continuò a lanciare insulti ed epiteti. Il bonario Cadorna, incapace di concretizzare la minaccia, mise la scure in un angolo e la afferrò per il collo spingendola contro lo stipite della porta di casa. Ma non servì a nulla. Mjuta continuava a strillare ed a coprirlo di insulti, facendolo incollerire ancora di più. Continuarono quindi a litigare in cucina ed intorno al focolaio. Dovunque passavano, restavano le tracce della loro colluttazione. Capovolsero gli alari, sconvolsero la legna sul fuoco, la brace e la cenere. Ribaltarono la caffettiera, scaraventarono in terra i secchi, il ramaiolo dell’acquaio (šeglar) e le stoviglie della piattaia (gràtula). Rovesciarono la tavola e le sedie, quindi uscirono per continuare la zuffa all’aperto, nonostante piovesse a dirotto. Cadorna, che voleva far tacere la moglie, gri- dò: - Mjuta, stai zitta!... -. E lei, di rimando: - Non tacerò mai, mai e poi mai! -. Ripetè alcune volte queste parole, finché Cadorna, al colmo dell’esasperazione, prese una manciata di fango e, con tutta la forza, gliela scaraventò in viso. Contemporaneamente urlò come una bestia inferocita: -Mjuta, muuuč... (taci) -. Urlò così forte che i compaesani uscirono dalle case curiosi di vedere che cosa stesse accadendo. Nè con il fango né con le minacce egli riuscì a spaventare Mjuta che continuava a gracidare come una mitraglia. Alla fine, afferrando del fango con entrambe le mani, riuscì ad infilarglielo proprio in bocca mentre meno se l’aspettava. E mentre lei sputava la fanghiglia lui, rivolto ai compaesani che guardavano, gridò sconcertato: - Popolani, in nessun modo posso domare la mia insopportabile Mjuta! Sono sfinito!... -. Non ricordo più come riuscirono in seguito a riappacificarsi. Come ho già detto, tutti conoscevano quest’uomo come uno che sempre e dappertutto voleva distinguersi; non faceva mai le cose secondo la tradizione, normalmente, come tutti gli altri, ma introduceva sempre qualche novità, qualcosa di singolare, di estroso. Lo conferma, tra gli altri, il fatto seguente. Era usanza che, varie volte, all’anno, la gente, specie quella della Slavia orientale, si recasse in pellegrinaggio a Castelmonte (Stara gora). Il cammino, lungo un sentiero stretto e ripido che conduce a Čemur (Čemur) a Pi-con (Pikoni) da qui a Castelmonte non era piacevole. Il pellegrinaggio impiegava tre ore abbondanti per arrivare all’antica chiesa sul monte, dove pregava Dio che gli perdonasse i suoi peccati e concedesse, alla famiglia, al bestiame ed a lui, buona fortuna. (42 - continua) GIUSEPPE OSGNACH-JOSKO ajur ente rm mm Nejc Gazvoda, pogovor na univerzi V Vidnu je bil gost mladi slovenski pisatelj, avtor gledaliških dram in režiser Nejc Gazvoda je zelo mlad, prihodnji mesec bo praznoval trideseti rojstni dan, a je v svojem umetniškem delovanju že objavil več romanov, kratkih zgodb in gledaliških dram, leta 2008 prejel akademsko Prešernovo nagrado, napisal scenarij uspešnega filma ‘Razredni sovražnik’ in celovečernega prvenca ‘Izlet’, ki gaje tudi sam režiral. Z njim so se pogovarjale študentke slovenskega jezika Univerze v Vidnu pod vodstvom profesorjev Marie Bidovec in Roberta Dapita ter lektorice Eve Srebrnič. Gazvoda, kije bil prvič v Vidnu, je na začetku povedal nekaj o svoji izkušnji kot študent (diplomiral je iz filmske režije na Akademiji za gledališče, radio, film in televizijo na Univerzi v Ljubljani) in razložil namen svojega dela za diplomsko nalogo, ki se je osredotočilo na povezavo med literarnim in filmskim jezikom: “Literatura vedno temelji na zaupanju bralca, v filmu pa si to zaupanje vseskozi ustvarjaš sam.” Beseda je nato tekla o tematikah, kot so angažiranost slovenskih režiserjev, uporaba sloven- skega jezika (“V Ljubljani je pri mladini 90 odstotkov besednjaka v angleščini"), prihodnost neke izgubljene generacije, kije tudi med temami več Gazvodovih del. Študentke so na koncu prebrale nekaj krajših odlomkov njegovih del in prevode, ki so jih pripravili za to priložnost. Zanimivo je, da bodo v okviru Mittelfesta v Čedadu meseca julija uprizorili gledališki avtorski projekt Nejca Gazvoda ‘Divjad’, ki ga je v italijanščino prevedel Miran Košuta. “Divjad je predstava o moji generaciji,” je povedal pisatelj in režiser iz Novega mesta, “z njo nadaljujem svojo pot, ki sem jo začel v literaturi in nadaljeval v filmu.” Zgoraj Nejc Gazvoda, na levi s skupino oddelka slovenskega jezika videnske univerze S predavanjem ikonografa, teologa in slikarja Paola Orlanda se je v petek, 15. maja, zaključil prvi tečaj slikanja ikon, ki sta ga priredila Beneška galerija in Inštitut za slovensko kulturo v Špetru. Orlando, kije tečaj vodil skupaj s Piero Gortan, je govoril o debati, ki se je razvila glede tega, če je pri slikanju ikon potrebna ubogljivost, poslušnost Bogu oziroma zvestoba tradiciji ali če je treba uveljaviti kreativnost, izvirnost. Predavanje pa je zaključil z napotki udeležencem, na kaj vse morajo biti pozorni, ko slikajo ikone, oziroma kateri elementi so najbolj Ikone med poslušnostjo Bogu in kreativnostjo V Špetru se je zaključil prvi tečaj ikonografije, ki sta ga priredila ISK in Beneška galerija pomembni (okvir, svetloba, detajli itd.). Srečanja se je udeležil tudi pater Pasquale Zuanella, ki je prisotnim povedal, kako je sam začel kot samouk slikati ikone, pa čeprav je imel nato številne stike z znanimi mojstri. Ob koncu pa je nove ikone, ki so jih izdelali udeleženci tečaja, blagoslovil don Božo Zuanella. Redni občni zbor Kulturnega društva Ivan Trinko bo na sedežu društva v ulici Ivan Trinko 8 v Čedadu v četrtek, 28. maja 2015, ob 12.00 v prvem sklieu v petek, 29. maja 2015, ob 18.00 v drugem sklicu Dnevni red: - Poročilo o delovanju v letu 2014; - Odobritev obračuna za leto 2014; - Program delovanja za leto 2015; - Odobritev predračuna za leto 2015; - Obnova Upravnega in Nadzornega odbora; I - Razno. Pokrajinski kongres SKGZ za Vidensko Ito v ponedeljek, 25. maja 2015, ob 19. uri na sedežu SKGZ v Čedadu (Ul. Ivan Trinko 8). Dnevni red: 1. otvoritev, 2. izvolitev in umestitev delovnega predsedstva, 3. poročilo pokrajinske predsednice, 4. razprava in sklepi, 5. razrešnica pokrajinskim organom, 6. določitev pokrajinskih delegatov za Deželni kongres, 7. določitev pokrajinskih kandidatov za Deželni svet, Nadzorni odbor in Razsodišče, 8. izvolitev pokrajinskega predsednika, 9. razno. Incontro a Podresca Domenica 24 mgggio, presso la sede del Centro Studi Podresca (Prepotto) la dott.ssa Irene Tessarin terrà l’incontro di studio del ciclo ‘La relazione di coppia’ trattando un tema importantissimo: come ideare e realizzare insieme i progetti. ‘La relazione di coppia’ è un percorso formativo capace di rispondere in modo esatto ed efficace alle esigenze presenti nella società contemporanea, sia nella risoluzione dei problemi che nella conquista di nuove mete. I corsi sono laboratori dinamici in cui si alternano la comprensione dei temi di studio, gli esercizi di comunicazione, la condivisione in gruppo, la consulenza personale e l’ideazione di programmi da attuare nel concreto. La somma di queste esperienze fa maturare inedite abilità di relazione, accende motivazioni autentiche e stimola al miglioramento continuo. Il corso di studio è dedicato alle famiglie e a tutti coloro che desiderano elevare la propria relazione di coppia. Per informazioni contattare la segreteria del Centro Studi Podresca da lunedì a venerdì chiamando 0432713319 o scrivendo a info@podre-sca.it. L’intervento Perché la riforma della scuola così non va Centinaia di migliaia di studenti, professori, personale Ata e normali cittadini sono scesi nelle piazze in questa primavera come nello scorso autunno. Tra le tantissime sigle presenti nelle piazze c'era (e ci sarà) anche la Rete degli Studenti Medi. Un sindacato studentesco apartitico, anti-razzista, contro l'omofobia, antifascista, per la solidarietà, promotore di tantissime iniziative - anche in Fvg - con Libera, Arci, Legambiente, Cgil, Spi, Anpi... In Friuli Venezia Giulia abbiamo due basi confederati, a Udine e a Pordenone. Quella di Udine l'ho fondata insieme ad una decina di ragazzi nell'ottobre 2014. Ora siamo il triplo e stiamo portando avanti numerose battaglie. Il 26 maggio avremo il nostro primo congresso, alla quale i giovani e e le giovani lettrici di questo settimanale sono ovviamente invitati/e. Prima di analizzare la proposta governativa di riforma della scuola chiamata dal Governo ‘Buona Scuola’, è necessario capire in che condizione si trova la scuola pubblica italiana. In Italia secondo Save thè Children ci sono 2,4 milioni di giovani in povertà relativa e 1 milione e 400mila minori in povertà assoluta. I giovani che non lavorano e non studiano (chiamati tecnicamente NEET) sono 3.500.000. La disoccupazione giovanile è al 43,1% (ci sono regioni come la Calabria in cui raggiunge una percentuale del 60%). Il tasso di dispersione scolastica è al 18,2% (in Friuli Venezia Giulia attorno all'11%). L'Italia ha diversi record: il tasso di dispersione scolastica più alto d’Europa, la più bassa percentuale di giovani laureati d'Europa, siamo tra i peggiori per spesa pubblica destinata alla cultura e alla scuola (pubblica) dell'area Ocse e abbiamo gli insegnanti peggio pagati di tutt'Europa. Questi dati sono inconfutabili. E per ognuno di esso va trovata una soluzione ragionevole, che pensiamo non sia la proposta ‘Buona Scuola’ voluta dal governo Renzi. Come Rete degli Studenti Medi del Friuli Venezia Giulia, martedì 12 maggio, assieme alla Cgil, Cisl e Uil, abbiamo incontrato Debora Ser-racchiani a Trieste. Le abbiamo portato tutte le nostre critiche e le nostre contro-proposte per una scuola pubblica, gratuita, laica e di qualità. L'Italia investe solo il 4% del Pii nellTstru-zione, 2 punti in meno della media Europea, 17 miliardi in meno rispetto ai paesi dell'area Ocse. Per una scuola decorosa e giusta, quindi occorrerebbero 17 miliardi di euro. Il governo Renzi nell'ultima legge di stabilità ha tagliato di 1,4 miliardi di euro i fondi alla scuo- la pubblica. Nelle oltre 140 pagine della ‘Buona Scuola’ non è mai nominato il Diritto allo Studio che è l'unico modo per combattere la dispersione scolastica. Nei sei capitoti della ‘Buona Scuola’ non c’è alcun riferimento a tutti quei servizi e strumenti che garantiscono la piena gratuità del sistema scolastico. Il governo, a nostro avviso, si deve impegnare a fornire i necessari finanziamenti agli enti locati perchè possano investire in materia di Diritto allo Studio. Solo in questo modo si possono garantire a tutti gli studenti gli stessi strumenti per intraprendere e perseguire un percorso scolastico fino ai più alti livelli d’istruzione. Dobbiamo garantire a tutti gli studenti le possibilità, sotto forma di servizi erogati, di accedere in maniera completamente gratuita allTstruzione Pubblica, a prescindere dalla Regione in cui svolgono il percorso formativo. Nella proposta del governo manca anche l'innalzamento dell'obbtigo scolastico a 18 anni, come in tutt'Europa. Per quanto riguarda il capitolo valutazione, all’interno del Piano Scuola viene presentato nuovamente lo stesso modello SNV (Sistema Nazionale di Valutazione), con un potenziamento del ruolo dell’INVALSI. Ancora una volta si cerca di attuare una logica premiale per la quale la scuola con buone condizioni di partenza, e quindi con maggiori possibilità di investire per migliorarsi, viene ulteriormente finanziata. La scuola che invece riceve un punteggio più basso viene penalizzata non ricevendo alcun tipo di finanziamento. Sulla stessa falsa riga è pensata anche la valutazione degli insegnanti che con un sistema di crediti permetterà, ogni tre anni, di avere gli scatti stipendiati e che prevede la pubblicazione di un albo nazionale pensato anch’esso co- me una classifica. Crediamo, in generale, che la valutazione non debba dare premi e punizioni ma far venire a conoscenza dei punti deboli e dei punti forti e, di conseguenza, intervenire dove necessario. Ciò vale per gli studenti, per i docenti, per le istituzioni scolastiche e per lo Stato, che deve sapere dove investire per migliorare il sistema scolastico. Sull'alternanza scuola lavoro crediamo che sia necessaria anche nei licei poiché è insostenibile un sistema che differenzia ancora tra studenti di serie A (i pensatori) e di serie B (la mano d'opera). Detto ciò la proposta del governo è utopica e profondamente liberista. Un ragazzo di 15 anni - secondo la ‘Buona Scuola’ -dovrebbe fare 200 ore annue di alternanza scuola lavoro. Probabilmente Matteo Renzi non si è posto il problema di come un insegnante con 30 ragazzi possa seguire i propri alunni nelle diverse aziende garantendo un minimo di controllo contro eventuali sfruttamenti delle stesse aziende, seguendo il percorso formativo, elaborando relazioni per il preside, quando lo stesso insegnante si è visto bloccare i rinnovi contrattuati negli ultimi 7 anni e dedica tantissime ore (anche pomeridiane) per la correzione dei compiti o in attività scolatische. La Rete degli Studenti Medi chiede uno statuto per gli studenti in stages in grado di escludere ogni possibilità di sfruttamento da parte delle aziende nei confronti degli stagisti. Per quanto riguarda i finanziamenti crediamo che lo Stato debba essere l'unico a prendere per mano la scuola pubblica e accompagnarla verso il XXI secolo. Fondamentale è un piano di investimenti pubblici chiari, precisi e ingenti, innanzitutto per raggiungere almeno gli obiettivi di Europa2020. Continuiamo a pensare che l’Istruzione sia il primo investimento possibile sul futuro e ci sembra assurdo sostenere che lo Stato da solo non può farcela a finanziarlo. Capitolo precari. Quelli della scuola sono circa 250.000, il ministro aveva promesso che ne avrebbe stabilizzati 148.100, ora siamo scesi a 100.701. Ma una sentenza della Corte Europea sancisce che i precari della scuola con più di 36 mesi di servizio hanno diritto all’assunzione a tempo indeterminato. Non si possono ogni volta cambiare le carte in tavola. Ci vuole un piano di stabilizzazione, per il quale serve un decreto specifico e immediato. Capitolo edilizia scolastica. Nel 2014 sono stati avviati 633 interventi per la messa in sicurezza delle scuole (progetto #scuolesicure), 400 cantieri del progetto #scuolenuove e due decreti ministeriali per interventi antisismici: una goccia nel mare considerando che, secondo Legambiente, ancora più di 41 mila edifici scolastici italiani hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza, e secondo la Protezione civile sarebbero necessari 13 miliardi per ridurre concretamente l’emergenza. In ogni caso noi studenti e studentesse non perderemo la determinazione, l'impegno e l'entusiasmo necessari per cambiare questa impostazione di Scuola che dopo le riforme Ber-lunguer, Moratti, Gelmini e ora Renzi sta erodendo sempre di più la qualità della nostra istruzione e del nostro futuro. Emanuel Gian studente e coordinatore della Rete degli Studenti Medi Udine V vrtcu se učijo slovenščino tudi v Bračanu Otroški vrtec ‘Mavrica’ je eno-oddelčni državni vrtec s slovenskim učnim jezikom. Letos ga obiskuje 27 otrok, ki prihajajo, poleg iz krminske občine, tudi iz obmejnih mest. Njihove družine izvirajo iz V3aj treh različnih kulturnih in jezikovnih skupnosti (Slovenci, Italijani, Furlani). Med njimi kot pogovorni jezik pa prevladuje italijanščina. Zato učiteljici Anita Kerpan in Ksenija Buz-zinelli, ki že več let poučujeta v tem vrtcu, vlagata veliko truda v učenje slovenščine. Otroci se lažje naučijo novih jezikov v tako zgodnjem otroštvu. Celo strokovnjaki trdijo, da so otroci, ki so že pred 6. letom starosti dvojezični, v kasnejših letih mentalno sposobnejši in lažje ter hitreje osvajajo nova znanja. Letni vzgojno-učni načrt vrtca omogoča, da se otroci preko igre in različnih dejavnosti vsestransko razvijejo na umskem, motoričnem in čustvenem področju. V podrobnosti je usmerjen k otrokovi pripravi na osnovno šolo. Od šolskega leta 2010-11 vrtec ‘Mavrica’ sestavlja skupaj z osnovno šolo ‘Ludvika Zorzuta’ slovensko šolsko središče v Krminu. Nahajata se sicer v isti stavbi v Bračanu. To je ojačilo didaktično kontinuiteto med dvema stopnjama šol. Možnejša so skupna druženja, izmenjave izkušenj in sodelovanja. Otroci vrtca ‘Mavrica’ sodelujejo tudi s sosednjim italijanskim vrtcem in na pojav, temveč predvsem zato, ker se jima je zdel najprimernejši za okolje, kjer se vrtec nahaja. Sosledica različnih barv mavrice naj bi predstavljala kulturno in jezikovno različnost, njihovo prepletanje pa, da je medsebojno sožitje možno in nas lahko obogati in pozitivno spodbuja. Lani je bilo pomembno leto tudi zato, ker so obnoviti šolsko dvorišče. Po zaslugi staršev, ki so se za to ak- občasnih javnih prireditvah, ki jih nudi teritorij. Vsi njihovi izleti temeljijo na spoznavanju naravnega, družbenega in kulturnega bližnjega okolja. Lani je bilo uradno poimenovanje vrtca. Učiteljici sta izbrati naziv ‘Mavrica’ ne samo, ker je lep, očarljiv naravni tivno zavzeti, je bilo na dvorišče postavljeno veliko igralo, primerno tako za otroke vrtca kot za učence osnovne šole. Za nabavo igrala so prispevale različne javne in privatne ustanove ter sami starši. Letos je Občina Krmin priskrbela še nove lesene klopi z mizami in dvomestno gugalnico. Vse to se ne bi uresničilo, če slovensko središče ne bi imelo staršev, ki sta jim vrtec in šola tako pri srcu in ki radi sodelujejo, da bi bila šolska vzgojno-izobraževalna po- nudba vedno zanimiva in bogata. Starši so gotovo tudi pripomogli, daje število vpisanih otrok naraslo, saj si med sabo izmenjujejo mnenja, informacije in nasvete. Za prihodnje šolsko leto ima vrtec ‘Mavrica’ veliko število vpisov. Govori se o možnosti, da bi odprti drugo sekcijo, kar pa zahteva kar nekaj upravnih postopkov in časa. Zaenkrat ni še nič gotovega! Treba bo počakati naslednje šolsko leto. MOR-skih alustvo tone pavc EN J VETROVI BlJRJA^koRiN. M 4 ES .Val. SKI PJt AOS:M O VI. GRe/slaìhca y kristal, Gor na varh dvie fotografiji slovienskega paviljona, tle na čeparni skupina BK evolution, tle zdol pa drugi momenti obiska univerzalne razstave Pravijo, de za pogledat cieu Expo je trieba imiet manjku tri dni cajta. Lohni tudi an tiedan. Je zaries miesto v miestu, s paviljoni, ki so na eni an na drugi strani velike cieste duge an kilometer an pu. “Kuo se gibat, kam iti,” se vprašaš ko vstopiš v tisti nov sviet, ki cje parkazat, kakuo različne daržave gledajo na problem hrane (‘Hraniti planet’je tema telega velikega dogodka), kaj predstavijo posebnega, kaj imajo skupnega al različnega z nami. Problem nastane že, ko vidiš varste pred adnim paviljonom, ki te zanima. Pomisleš, de se uarneš, kar bo manj ljudi, pa vieš tudi, de bo težkuo. Pogledaš ‘Drevuo življenja’, inštalacijo, ki si jo že puno krat vidu po te-levižjone, greš napri, parvi prestori so posvečeni Italiji, potle se začne zaries odperjat an sviet. Puno kraju se predstavlja z uporabo narbuj novih tehnologij, ku turistična zanimivost, druge daržave pa so zaries posvetile posebno pozornost (attenzione) hrani. Na kak način, na kako vižo, je Expo tudi dokaz, kuo je nimar buj velika razdalja med tistimi, ki imajo puno sudu, an tistimi, kijih niemajo; med tistimi, ki živijo v težkih situacijah (za reč ad-no, imajo uisko v njih daržavi), an tistimi, ki žive par mieru an dobro. Tudi med bogatimi daržavami so pa razlike: adne so znale poviedat an pokazat lepuo suo-jo realnost an druge, ki pa se nieso potrudile pru nič an brez obedne fantazije. V paviljonu Slovenije, ki te sprejme z velikim napisom pesnika an esejista Toneta Pavčka, so v petak, 15. maja, posvetih dan Slovienjam, ki žive v Italiji. Varsto dogodku so soorganizirali SDGZ, Kmečka zveza, SKGZ an SSO, prisotna sta bla med drugim slo-vienski minister za zamejce Gorazd Žmavc an slo-vienski ambasador v Italiji Iztok Mirošič. Slovien-ska skuonost iz naše dežele se je predstavla s kuhinjo, plesom an glasbo. Na koncu, je bluo že zvičer, je beneški bend BK evolution ponudu publiki suoj bogat repertoar: pie-smi v slovienskih narečjih, ki se guorijo v Nediški an Terski dolini an v Reziji, (m.o.) Expo, miesto v miestu, kjer sviet se predstavlja 8 KANALSKA DOLI N A/VALCAN ALE Riforma degli enti locali Valcanale e Canal del Ferro nella diciottesima Uti della Regione Il Consiglio regionale ha approvato una modifica ad hoc alla legge di riordino I comuni della Valcanale e Canal del Ferro avranno una propria Unione territoriale intercomunale. Con un emendamento votato all'unanimità infatti, il Consiglio regionale, nella seduta dello scorso 13 maggio, ha approvato un apposito emendamento che ne sancisce l'istituzione. II testo ha recepito quindi l'istanza dei 14 comuni interessati (fra cui Resia, Tarvisio e Mal-borghetto-Valbruna) che avevano chiesto, in virtù delle peculiarità del territorio, la modifica al piano di riordino della Regione, anche in deroga ai criteri generali per la costituzione delle nuove Unioni sta- biliti dalla legge 26/2014. Sollevata in Consiglio da Roberto Reve-lant (Autonomia responsabile) la questione è stata poi “tradotta” nell'emendamento illustrato dall'( allora) capogruppo Pd Cristiano Shaurli e sottoscritto anche dai capigruppo di Sei Giulio Lauri, dei Cittadini Cesare Paviotti, di NCD Stefano Colautti, di FI Riccardo Riccardi, e dallo stesso Re-velant (AR); firmatari della proposta anche i Pd Enzo Marsilio, Enio Agnola, Diego Moretti e Igor Gabrovec della Slovenska skupnost. L'Uti Valcanale-Canal del Ferro diventa così la diciottesima unio- ne con cui sarà organizzata la Regione a partire (con un graduale aumento delle funzioni esercitate) dal primo gennaio 2016. Soddisfazione unanime da parte dei partiti che compongono l'assemblea regionale. Il consigliere della Slovenska skupnost Gabrovec ha anche sottolineato come l'approvazione di questo emendamento possa costituire un importante “pre-cendente” anche per altre realtà fra cui quella della Benečija-Slavia. Rispetto alla situazione che si è delineata in Valcanale-Canal del Ferro però, la proposta analoga di cui pure si è discusso nelle valli del Na-tisone e del Torre, sull'Istituzione di un'Uti sulla base dell'attuale Comunità montana, è stata bocciata dalla maggior parte dei comuni interessati. fL£ZIJA/Ps£SIA Rezijanska slovnica za otroke Izdala jo je Občina s prispevkom iz deželnega zakona za Slovence “Navvučimo se po nàs! Impariamo il resiano!” je naslov prve rezijanske slovnice za otroke, ki jo je izdala Občina Rezija s prispevkom iz deželnega zakona za Slovence 26/2007. Publikacijo, ki jo je uprava že podarila vsem otrokom, Id obiskujejo osnovno in nižjo srednjo šolo v Reziji, so predstavili v dvorani občinskega sveta na Ravanci v sredo, 13. maja. Osnova za otroško slovnico je bila slovnica prof. Hana Steenwijka “Grammatica pratica resiana: il sostantivo” iz leta 1999, pri pripravi nove publikacije pa so upoštevali pravopisna pravila, ki jih je določila občinska uprava župana Sergia Chine-seja novembra 2009, ko je s posebnim odlokom sprejela novo uradno rezijansko pisavo. Župan in ostali upravitelji namreč trdijo, da je rezijan-ščina samostojen slovanski jezik, ne pa slovensko narečje, kar zadeva pisavo pa so prepričani, daje potrebno 'italijansko' zapisovanje glasov, češ da je sicer nihče ne bi znal brati (npr. črka s namesto z oziroma z namesto c, op.ur.). Knjigo sta uredili Katia Quaglia in Angela Di Lenardo, ki je med drugim poučevala režij anščino na tečajih KD Rozajanski dum (nadomestila je prof. Mateja Šeklija). Knjiga je razdeljena na pet delov, ki so označeni vsak s svojo barvo. Publikacija vsebuje namreč osnovna slovnična pravila za “standardno režij anščino” in za krajevne različice, ki so značilne za Osojane, Njivo, Bilo in Solbico. Knjiga je tudi zelo lepo ilustrirana in poleg slovničnih razlag vsebuje tudi številne vaje. Na predstavitvi slovnice za otroke, na katero so povabili učence in dijake, je župan Rezije Sergio Chinese poudaril, da se njegova uprava zelo zavzema za to, da bi lahko ohranili krajevno šolo, “ker se naša skupnost razlikuje od drugih po jeziku in kulturi”. Prav tako pa jo zanima tudi to, da rezijanščina ne bi izumrla. “Pred leti smo z vašo pomočjo pripravili tisto posebno ‘škado za čevlje’, igro oziroma slovar, s katerim smo se učili izgovarjati besede (v okviru projekta Rajbàt so otroci izdelali vrsto ilustriranih kart, op.ur.). Marsikdo pa me je nato opozoril, da ne moremo govoriti po rezijansko, če ne znamo sestavljati stavkov. In zato smo se odločiti, da pripravimo slovnico,” je otrokom povedal Chinese in jih povabil, naj doma s starši uporabljajo rezi-j anščino. Ravnatelj večstopenjske šole iz Trasaghisa, pod katero spadajo tudi vrtec, osnovna in nižja srednja šola v Reziji, Nevio Bonutti pa je poudaril, “da je šola sredstvo, za ohranjanje jezikovne posebnosti, kulture in navad.” Zahvalil se je tudi županu za pomembno delo, ki ga s tega vidika opravlja njegova uprava in vse prisotne razveselil z novico, da so mu potrditi, da bo kljub zmanjšanemu številu dijakov tudi naslednje leto nižja srednja šola v Reziji imela na razpolago enak organik kot letos. O Scimi publikaciji pa je bolj podrobno spregovorila podžupanja in odbornica za kulturo Cristina Butto-Io. Povedala je, daje rezijanščina težek in zapleten manjšinski jezik, zaradi česar se tisti, ki jo poznajo, lažje naučijo drugih, slovnično veliko bolj enostavnih jezikov. “Naš jezik je kot neke vrste ‘passepartout’ in smo ponosni, da ga govorimo.” Podžupanja je tudi razložila, zakaj je potrebna tudi standardna oblika režij anščine, ki jo na primer dosledno uporablja uprava, ko objavlja uradne akte. “Prav je, da se ohranijo vse krajevne variante, vendar pa potrebujemo tudi nek enoten jezik, ki združuje vse te oblike.” O sami slovnici pa je povedala, da gre v bistvu za pripomoček, s katerim bo lahko vsak razumel, zakaj imajo rezijanske besede različne končnice oziroma kaj so skloni, kakšne so pridevniške oblike, kako se spregajo glagoli, kot posebnost rezi-janščine pa je izpostavila dvojino. NAVVUČIMČ SE PO NAS! IMPARIAMO IL RESIANO! m St©©-*? Gramatika «a utruke TEMKA DOLINA/VALLE DELTOKM Estate in Terska dolina: corsi di lingua, d’arte e di faunistica Diverse sono le attività culturali rivolte a residenti, turisti e interessati che a breve prenderanno il via nella Terska dolina. E in programma per mercoledì 27 maggio alle ore 18.30 presso il Centro Lemgo di Ter la prima di dieci lezioni di lingua slovena. Il corso, completamente gratuito, sarà strutturato in due moduli: le prime due ore saranno dedicate ai principianti, l’ultima a chi ha già una conoscenza più avanzata della lingua. Ci si può iscrivere on line, compilando il modulo predisposto sul sito del comune di Lusevera, ovvero presentandosi direttamente alla prima lezione. C’è invece tempo fino all’8 giugno per iscriversi alla sesta edizione della Summer School "Tecniche di monitoraggio sulla fauna selvatica omeoterma", corso universitario organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientati dell'Università di Udine in collaborazione con il Parco Naturale delle Prealpi Giulie. Il corso si terrà dal 21 al 27 giugno presso la foresteria di Pian dei Ciclamini e si propone di fornire conoscenze teoriche (22 ore) e pratiche (40 ore) nel campo della ricerca faunistica. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di fornire conoscenze e tecniche utili alla redazione e realizzazione di piani di monitoraggio in relazione alle caratteristiche biologiche ed ecologiche della fauna in esame (in particolare orso, lupo, lince, sciacallo, lontra, grifoni e altri rapaci e ungulati) per poter successivamente applicare sul campo le principati tecniche di monitoraggio diretto e indiretto, quali osservazione diretta, fo-totrappolaggio, stimolazione sonora, raccolta di campioni biologici con hair traps, cattura e manipolazione della fauna selvatica, inanellamento e radiotelemetria. La partecipazione al corso consentirà agli universitari di richiedere il riconoscimento di 4 crediti formativi. Per informazioni e iscrizioni contattare scuoladi- fauna@gmail.com ovvero il numero 3384059251. Per chi volesse saperne di più su tati argomenti è già in programma per venerdì 22 maggio alle ore 18.30 presso la Trattoria Alle Sorgenti di Mužac una serata dedicata all’orso, con degli ospiti di eccezione: Vanda Bonardo, responsabile Legambiente Alpi, Marco Buzziolo, cacciatore e Emiliano Morandi, pastore. Per info e prenotazioni contattare il numero 333-7812383. È inoltre già possibile iscriversi ai corsi d’arte che si terranno quest’estate a partire dal 25 giugno a Njivica presso l’atelier del prof. Calogero Condello. Quest’ultimo insieme a Marco Sorzio, Roberta Ruggiero, Paolo Furlanis, Stefano Tubare, Aldo Ghirardello, Roberto Lugli proporrà laboratori di scultura, teatro, disegno, fotografia, acquerello e percussioni aperti a tutti, anche ai bambini. H 21 giugno alle ore 18.00 si terrà la presentazione ufficiale dell’iniziativa. Nell’occasione i docenti allestiranno una mostra di opere pittoriche, scultoree e fotografiche, e verrà eseguita una performance di teatro e percussioni. Il sito www.play-art.it offre tutte le informazioni in merito ai costi e programmi. tipania/taipana A Platischis si inaugura il monumento al Corpo Forestale Sabato 23 maggio a Platischis verrà inaugurato il monumento dedicato al Corpo Forestale che è stato ristrutturato qualche anno fa con la collaborazione del Comune di Taipana, dei volontari della Pro loco di Plastischis e con un contributo della CRUP. Ritrovo presso il monumento alle 10, seguirà l’intervento delle autorità ed alle 11 la scopertura ufficiale. È previsto anche il rinfresco. 9 novi matajur pp «PTiOIi! Kultura, Izleti & ... Corso per videomaker sabato 23 maggio Presso il Centro culturale sloveno di S. Pietro alle 13.30 inizierà il corso per videomaker. Le lezioni saranno finalizzate alla realizzazione di videoclip musicali. E indirizzato anche agli interessati di fotografia e .alla realizzazione e montaggio di video. H corso è gratuito per i soci dell’associazione Beneške korenine (2 euro per gli altri). Info: s.simoncig@gmail.com. Srečanje alpinov na Solarjih vnediejo, 24. maja Srečanje organizava sekcija A.N.A. M. Nero - A. Picco iz Čedada ob stuo-letinci velike uijske an smarti Riccarda Giusta. Zbirališče na Solarjih ob 10. uri, ob 10.30 bojo dvignili zastavo. Po govorih bo dvojezična maša, pieu bo zbor La Voce della Valle, somaševal pa bo vojaški kurat g. Milan Pregelj. Parsotna bo “Fanfara di Orzano”. Poskarbljeno bo za šotor, hrano an pijačo. Alpino Riccardo Giusto domenica 24 maggio ‘Alpino Riccardo Giusto’, la docu-fiction girata nelle Valli del Natisone dedicata al primo soldato italiano morto durante la Prima guerra mondiale, fatto accaduto a passo Solarje il 24 maggio 1915, verrà proiettata alle 18.30 nel teatro Ristori a Cividale. Tek prijateljstva s Planinsko v soboto, 30. maja Planinska družina Benečije vabi na tek prijateljstva iz Sužida v No-kulo. Štart bo ob 9.00, zbirališče za Benečane in prijatelje iz italijanske strani meje pa je v Sarženti ob 8.15. Prevoz do Sužida bo s kombijem PdB. Po teku bo kopanje v Nadiži. Dan se bo zaključil v Slovenskem kulturnem domu v Špetru, kjer bo poskrbljeno za hrano in pijačo. Zaželjen je predvpis, vpisnina znaša 5 evrov. Info: Igor Tuli (tel. 0432/727631 v večernih urah). Cicloturistica S. Candido - Lienz domenica 31 maggio Il CAI Val Natisone organizza un’escursione ciclistica sulla famosa pista che costeggia il fiume Drava da S. Candido a Lienz. Ritrovo alle ore 7.30 presso il piazzale scuole di S. Pietro. Arrivati a Lienz si prende il treno per S. Candido alle 9.50 (costo 6.80 euro, 2 euro in più per la bici). A S. Candido si può noleggiare la bici. La quota (21 euro adulti e 15 euro bambini) comprende oltre al noleggio, la degustazione dei prodotti locali alla partenza, l’assistenza lungo la pista ciclabile, ed il ritiro della bicicletta a San Candido. Il percorso è lungo 43 km con un dislivello in discesa di circa 500 metri. La durata prevista è di 2-3 ore, durante l'itinerario sarà possibile visitare gli stabilimenti della famosa produttrice dei wafers Loac-ker. Per informazioni ed eventuale prenotazione bici contattare Ivana (327 4755182) entro il 25 maggio. Si consiglia di portare a seguito il casco. V Olimje s Srebrno kapljo v nedeljo, 14. junija Društvo Srebrna kaplja organizira celodnevni avtobusni izlet v Olimje, Celje in Žiče, kjer si bo mogoče ogledati minoritski samostan, vrst zdravilnih rastlin, domačo čokoladnico in pivovarno. Zbirališče ob 6. uri pred županstvom v Špetru. Ob 8. uri kava na avtocesti, prihod v Olimje je predviden ob 11. uri. Ob 12.30 bo kosilo v pivovarni, sledijo ogledi Kartuzije v Žičah in Celja. Med potjo domov bo postanek v Trojanah, kjer prodajajo krofe. Povratek v Špeter je predviden okrog 22. ure. Cena izleta (vključuje avtobusni prevoz in kosilo) je 49 evrov. Kdor bi se rad udeležil izleta Srebrne kaplje, se mora prijaviti pri INAC v Čedadu (0432 703119) do konca maja. Na Mittelteatru v Čedadu 22. maja predstava dvojezične šole Prejšnji teden seje začel tradicionalni Mittelteatro, gledališki festival mladih za mlade. V okviru te prireditve bodo danes, 20. maja, obeležili tudi stoletnico prve svetovne vojne s pohodom za mir in spominskim koncertom, ki bo posvečen pokojnemu režiserju Marjanu Bevku, ki je bil lani med drugim pobudnik Amfiteatra za mir za mlade prav na Kolovratu. Dogodka se bo udeležilo približno 500 otrok in mladih iz naše dežele, Avstrije in Slovenije. Sodelovala bo tudi dvojezična šola iz Špetra. V primeru slabega vremena bodo program izvedli v športni dvorani v Čedadu. V petek, 22. maja, pa bodo dopoldne med protagonisti v gledališču Ristori v Čedadu tudi dijaki dvojezične nižje srednje šole s svojo predstavo. Jutranji del nastopov v okviru letošnjega Mittelteatra bo med 10.30 in 12.30. Dopoldne bo svojo predstavo uprizorila tudi Osnovna šola Simona Gregorčiča iz Kobarida. Popoldne (vedno v petek) pa bodo na vrsto prišli učenci špetrske dvojezične šole s svojo gledališko predstavo “Una scuola da ridere - Na ustih šole smeh”. Začetek ob 17.30. Approfondimenti UNA SCUOLA CA RIDERE v NA USTIH SOLE SUE H J* A1 a o II 22. iTtija Tisoč let Volčan 1015-2015: stoletnica vasi med frontama Volče praznujejo letos tisoč let od prve pisne omembe vasi. Zato bodo do jeseni obuj ah zgodbe in podobe volčanske preteklosti in sedanjosti. Konec tedna se bodo spomnili stoletnice, odkar so Volče postale vas med frontama. Maja 1915 so namreč šli Volčani v begunstvo, prazna vas pa se je znašla med frontnima črtama enega največjih spopadov v zgodovini. Ko so se čez tri leta vrnili, je bilo skoraj vse porušeno. V eni od zasilnih barak na Čiginju se je rodil Ferdo Kavčič, kasnejši francoski pesnik Jean Vodaine. Po gozdovih so še vedno ležali mrliči, granate in drugi ostanki iz jarkov pa so postali predmet uporabnega oblikovanja: bodeče žice so postale obešalniki za koruzo, čelade pa zajemalke za gnojevko. Prireditev “Vas med frontama” se bo začela v petek, 22. maja, ob 20. uri v bivši mlekarni, kjer bo otvoritev razstave o dediščini prve svetovne vojne. Ob 21. uri bodo na volčanskem ‘placu’ predvajali dokumentarni film Anje Medved in Nadje Velušček “Niso letele ptice”. V soboto, 23. maja, bo pohod po poti Erwina Rommla. Start ob 9. uri z razgledne točke na Vršah. Ob 11. uri si bodo lahko pohodniki pri muzejskih jarkih na Gradu ogledali Živalski mrtvaški ples 1914-1918 (predstavitev slike Društva za domače raziskave in Katarine Toman Kracina). Ob vrnitvi postanek in malica pri lovski koči LD Volče. Ob 20. uri bo pri Lukatelu predavanje in dokumentarni film dr. Igorja Kranjca o Tonetu Kralju, slikarju obnove volčanskih cerkva. Kranjc bo nato v nedeljo, 24. maja, ob 10.30 v cerkvi sv. Lenarta tudi vodil ogled njegovih slik in fresk. Ob zadostni udeležbi sledi še ogled Kraljevega dela v cerkvi na Mengorah. “I luoghi della tradizione in Friuli” V četrtek v Vidnu predstavitev knjige v spomin na Giovannija Pelizza Ob prvi obletnici smrti odvetnika Giovannija Pelizza sta Pokraji- na Videm in Fundacija Crup dali pobudo za izdajo knjige v spomin na bivšega predsednika, ki je pustil neizbrisno sled na kulturnem, upravnem in gospodarskem področju v furlanskem svetu. Knjiga nosi naslov »I luoghi della tradizione in Friuli« in jo je uredil antropolog in raziskovalec Stefano Morandi-ni. Predstavitev publikacije bo jutri, četrtek, 21. maja, ob 11.30 v palači Belgrado. Knjiga vsebuje deset esejev in bogato fotografsko gradivo, ki prikazuje krajino, obrambne sisteme, kamnolome, ladjedelnice, pa še planšarije, gostilne, vodnjake, predmestja. Na naslovni strani je slika kresa v kraju Lignano Sabbiadoro; namen knjige je namreč predstavitev furlanskih navad in običajev, ki so se precej spremenili predvsem po potresu leta 1976. »Knjiga je posvečena spominu odvetnika Pelizza - poudarja predsednik Fontanini - saj opisuje deželo, za dobro katere se je Pelizzo vedno trudil. V obdobju njegovega predsedovanja so bila vsa področja, ki so v pristojnosti Pokrajine, ovrednotena; to bogastvo je treba ohraniti.« Na predstavitvi bodo sodelovali Pietro Fontanini, predsednik Pokrajine Videm; Lionello D’Agostini, predsednik Fundacije Crup; Pietro Pittare, predsednik društva Ente Friuli nel Mondo; profesor Angelo Vianello z videnske univerze in urednik Stefano Moran-dini. Koncert benda BK evolution na Fieste da viarte v Krminu Na tradicionalni Fieste da viarte, ki jo v Krminu/Cormons runajo že petnajst liet, so tel krat doluožli an dan v znamenju multikulturnosti, ki bo imieu naslov “Šepeta; zvoki, besede in znaki miru” an šieri idejo miru preko spoznavanja, soočanja, literature, glasbe an umetnosti. V občinski dvorani (sala civica) na targu XXIV. maj a v Krminu bo v saboto, 23. maja, ob 20.30 narpriet branje pesmi, ki so jih napisal dijaki Večstopenjskega zavoda iz Krmina. Nato bo na varsti glasba. Na kon- certu bojo nastopili večjezična skupina Gabriella Gabrielli & Border Trio, furlanski kantavtor Stefano Fedele an naš slovienski beneški bend BK evolution. Bojo odparli tudi skupinsko razstavo “6 x 6”, ki jo je parpravlo društvo Kultur Impuls Seeboden iz avstrijske Koroške. Razstavljajo umetniki Astrid Pazelt, Erika Drumel, Ge-rold Stering, Ingeborg Gruber, Luzie Pinkas an Gerhart Weihs. Dogodek organizava društvo Associazione Culturaglobale. šport Mentre la Valnatisone sta programmando il futuro La Juventina rimane in Promozione Nel secondo turno dei play-off la Juventina di Štandrež/S. Andrea con la sconfitta rimediata a Trieste per 3:1 contro il S. Luigi, al termine di una gara tiratissima, ha dato l'addio alla possibilità di giocare nella prossima stagione calcistica in Eccellenza. A contendersi il posto saranno il S. Luigi ed il Flaibano. A bocce ferme la Valnatisone si sta attrezzando per il futuro, con la conferma alla guida della squadra che parteciperà al campionato di Promozione di Roberto Peressoni. Dopo un'annata di pausa la società del presidente Christian Bosco è intenzionata a presentarsi al via nel campionato regionale Juniores. Nel girone A di Coppa Collinare l'Alta Val Torre è stata superata nel terzo turno dalla Pappagallo in gabbia. La formazione valli-giana partecipa alla manifestazione schierando in campo i giocatori che in campionato sono sta- ti meno utilizzati. Sabato 23 a Pra-dielis l'Alta Val Torre ospiterà la formazione del Dignano. Buone prove degli Esordienti della Valnatisone A che hanno ospitato il Cussignacco e che domani, giovedì 21, alle 18.30 ospiteranno l'Academy Udinese nella gara di recupero. La formazione B invece ha dovuto ammainare bandiera con la Futsal Udinese, domani sera alle 18.45 i ragazzi guidati da Carlo Gazzino saranno impegnati nelle eliminatorie del '9. memorial Marino Piaini, dove si misureranno con la Virtus Corno e la Cometazzurra. Le squadre degli Esordienti concluderanno il campionato rispettivamente a Colugna la squadra A di Luca Pecchia ed a Man-zano la squadra B. Lunedì sera i Pulcini A e B della Valnatisone hanno recuperato la gara di Manzano. Sabato alle ore 15.30 nell'ultima gara del cam- pionato ospiteranno la formazione del Bearzi. Grande attesa per la manifestazione finale di domenica 24 maggio dalle ore 10, che si svolgerà presso il polisportivo 'Angelo Specogna' di San Pietro al Na-tisone, che concluderà la serie Primaverile del raggruppamento D dei Piccoli Amici. Alla finale del raggruppamento giocheranno, oltre ai padroni di casa, dodici società: Aurora Buonacquisto, Azzurra Premariacco, Buttrio, Forum Julii, Manzanese, Moimacco, 013, Serenissima Pradamano, S. Gottardo, Torreanese, Union '91 e Virtus Corno. Protagonisti della giornata 130 giovani calciatori dai cinque agli otto anni di età. Proseguono le eliminatorie nella coppa Friuli di calcio a cinque. Il Paradiso dei golosi è stato eliminato nei quarti di finale 4:0 dalla Torriana a Gradisca. I valligiani in questa manifestazione si so- I Piccoli Amici vi aspettano domenica a San Pietro al Natisone dalle ore 10 no presentati agli appuntamenti ridotti all'osso, ma dopo la vittoria del campionato di Eccellenza il mese di giugno sarano impegnati nelle finali nazionali di Rimini. Anche i Merenderos hanno salutato la coppa, perdendo la semifinale 2:4 con la Modus di Tar-cento. Per la squadra di San Pietro al Natisone è stata la classica gara di fine stagione che, dopo la promozione ottenuta al termine del campionato in Eccellenza, si è presentata in coppa con diverse assenze. La finalissima del trofeo della UISP si giocherà sabato 6 giugno a Tarcento tra la Modus e la vincente della gara Santamaria-Torriana. Paolo Caffi Domenica 10 maggio a S. Pietro al Natisone si sono svolte le gare del Trail delle Valli organizzato dalla Vallimpiadi. Tre le manifestazioni rispettivamente di 8 chilometri (non competitiva), di 25 chilometri e 40 chilometri queste ultime competitive. Nella 25 km. hanno preso il via 109 podisti rap- Gli arrivi di Paolo Oballa e Maria Teresa Cernoia (entrambi Gsa Pulfero), la partenza della 25 km con in primo piano sulla destra i vincitori ed un’immagine delle premiazioni Il Memorial Vlady il 2 giugno ad Azzida Martedì 2 giugno (festa della Repubblica) ad Azzida di S. Pietro al Natisone si disputerà la undicesima edizione del "Memorial Vlady". La manifestazione a coppie (non obbligatoria) in due frazioni ciclo (mountain bike) e podistica è organizzata dal G.S. Azzida "Valli del Natisone", su un percorso di media difficoltà. La frazione in bicicletta è di 16 km, mentre quella podistica misura 9 km. Il ritrovo è fissato dalle ore 8.30 presso la trattoria Rinascita di Azzida, mentre la partenza è alle ore 10.30 nella zona del canile a Clenia di S. Pietro al Natisone. Per maggiori informazioni: 333/4002636 e 339/7799442. Tadei Pivk evropski prvak Štiriintridesetletni slovenski gorski tekač Tadei Pivk iz Žabnic je osvojil naslov evropskega prvaka na gorskem maratonu svetovne serije Skyrunning, ki je bil v baskovskem mestu Žagama. Proga je bila dolga 42,195 km, tekači pa so se povzpeli na štiri najvišje vrhove v Baskiji, in sicer Aratz, Aiz-korri, Akategi in Aitxuri. Kot poroča Primorski dnevnik je Pivk je progo pretekel v 3 urah 51 minutah in 11 sekundah. Tekač iz Žabnic se v tej seriji preizkuša od leta 2013, takrat je bil na omenjeni baskovski progi tretji. Dvakrat je tretje mesto osvojil tudi v Dolomitih, tokrat pa je strl odpor vseh ostalih tekmovalcev in se veselil nepričakovanega uspeha. Skyrunning je vrsta gorskega teka, kjer se tekmovanja odvijajo na nadmorski višini nad 2.000 m, povprečna strmina proge pa je nad 30%. Grande successo per il Trail delle Valli Buone prove dei valligiani alla gara organizzata dalVAss. Vallimpiadi presentanti di società regionali e della vicina Slovenia. A tagliare per primo il traguardo con il tempo di 2hl3' l’atleta carnico Paolo Lazzara (Aldo Moro Paluzza); distanziato di soli 3" Flavio Mlinz (Aldo Moro Paluzza) 1. di catego- ria. In questa gara di seguito i piazzamenti ottenuti dai podisti del Gsa Pulfero e Gs. Natisone. 7. Stefano Del Zotto 2h27'10 (1. cat.); 12. Roberto Clarig 2h33'56 (5. cat.); 20. Luca Bruni 2h44'01 (7. cat.); 21. Paolo Oballa 2h44'32 (7. cat.); 23. Lorenzo. Cozzarolo 2h45'37 (5. cat.); 49. Alessia Re-mondini 3h05'32 (5. cat.); 65. Orietta Bucovaz (Gs. Natisone) 3h23'3 (7. cat.); 67. Michela Ara (Gs. Natisone) 3h24'07 (5. cat.); 73. Pierluigi Parpinel 3h30'57 (26. cat.); 78. Maria Teresa Cernoia 3h33'16 ((10 cat.); 86. Roberto Dorbolò (Gs. Natisone) 3h43'19 (14. cat.); 101. Eliana Tomasetig (Gs. Natisone) 4hll’30 (8. cat.). Nella 40 chilometri, in gara 28 podisti, ha visto passare per primo sotto lo striscione dell'arrivo Ivan Cudin (G.M. Udinesi UOEI) con il tempo di 4h57’13; all'ottavo posto si è classificato l'unico atleta valligiano presente Fabrizio Podorie-szach del Gsa Pulfero che ha chiuso con il tempo di 5h58'3, per lui il 3. posto di categoria. Nella categoria femminile vincitrice Susanna De Giorgio della Jalmicco corse in 6h59'32. Sreda, 20. maja 2015 11 Postrojeno znamunje tudi v Hostnem Pohvala an zahvala tistim, ki so pomagal, de tuole rata “Bohloni vsiem” je jau gaspuod Federico Saracino na koncu soje pridge, potle kije požegnu postrojeno znamunje v Hostnem. Zgodilo se je v nediejo, 3. maja, kar so v tisti vasi počastil svetega Matija apostola an svetega Flipa, ki sta njih varuha, an le za tisto parlož-nost odkril postrojeno znamunje. Zbralo seje puno ljudi, so bli va-snjani, an tisti, ki žive zuna, pa tudi drugi farani lieške fare. Za postrojit kapelco je dielo kupe moči vič ljudi: vasnjani, ki so v komitatu svetega Matija an vse kar so zbral, kar so napravli za jest an za pit za sejme, so do seda dal za Tle par nas je bluo tu vsaki vasi adno znamuje ai vič. Par vič kraj so se podarli, saj na žalost nie vič ljudi, ki bi skarbiel za jih daržat na mest. So pa še taki kraji, kjer znamunja bojo imiel še dugo, dugo življenje. Na našim domačih sejmah je nimar puno ramonik, an h te “starimi” godcem se zvestuo parložejo tudi te mladi njih cierku, pru takuo za staro znamunje; Paolo Venturini, ki je na-redu zastonj proget za postrojit kapelco; Remigio Cernotta, Roberto Bergnach an Lino Gosgnach, ki so še ankrat pokazal an dokazal, kaj-šni pridni zidarji so, an, sevieda, vsi tisti, ki so parskočil na pomuoč, an še parskočejo, za plačat vas po-triebni material an vse kar kor, za spejat do konca dielo. Dokjer bojo tajšni ljudje po naših dolinah, imamo še kak trošt, de na puode vse v pozabo an zgubje-no an de pustimo še kiek našega mladim generacijam, ki pridejo zad za nam tle par nas. An potle, ku nimar, po molitvah, po žegnu, po govorih an zahvale.... senjam. Jasna nam piše, de seje rodila Sanja! Želim vam predstaviti mojo sestrico Sanjo, ki ima že vič ku adan miesac, saj seje rodila 9. obrila lie-tos. Zlo sam vesela an ponosna nanjo. Na začetku junja lani, kar smo novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine po hoji 250 kilometru paršli v Santiago de Compostela, sta me mama an tata pejal-a na grob svetega Jakoba. Vprašala sam, kaj se diela v tistem kraju. »Tle se moli, za tiste, kar se želi,« mi je odguorila mama. »Jest bi rada imiela sestrico,« sam hitro poviedala. Moja želja je bla uslišana. PRODAJAM diatonično harmoniko CFB za 1.000 evrov. Tel. 335 5387249 STIRO Signora si offre per stiro (anche occasionalmente) al proprio domicilio. Per info: 335 8055830 Vič cajta so mi pravli, de bo lahko bratrac, pa jest tuolega niesam tiela še čuti. Viedela sam, de bo sestrica. An kar je dotoreša povie- dala, de bo pru čečica, sam vzdignila roke v luht an zaveknila. Potlé smo doma zbierali ime. Sanja mi je bluo vseč, zaki je slovensko ime, ku moje. Celuo le tiste čarke (letere) ima. Težkuo sam čakala, de pride na dan. Zatuo sam šla z mamo an tato v špitau an videla, kakuo se je rodila. Bla je zlo majhana. Sada je že nomalo zrastla, pa na vidim ure an cajta, de se bomo kupe igrale an lovile po našim Ma-tajure. Poviedala sam vsiem, dejo bom jest učila hoditi in guoriti, se-viede tudi po slovensko. Kaj vam mam še poviedati? Ja, de so Sanje zlo veseli mama Erica, tata Ezio, none Perina an Giam-paola, nono Lorenzo an njega žena Silvana, kužina Samuele an Tommaso, tete, strici an vsa žlah-ta. Jasna Gosgnach Odgovorni urednik: MICHELE OBIT Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst/Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: in1o@novimatajur.it; novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 40 evrov • Druge države: 45 evrov Amerika (z letalsko pošto): 62 evrov Avstralija (z letalsko pošto): 65 evrov Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT 03 S 01030 63740 000001081165 SWIFT: PASCITMMXXX Včlanjen v FIEG Associato alla FIEG m IM Včlanjen v USPI Associato all’USPI Oglaševanje Pubblicità / Oglaševanje: Tmedia s.r.l. www.tmedia.it Sede / Sedež: Gorizia/Gorica, via/ul. Malta, 6 Filiale / Podružnica: Trieste /Trst, via/ul. 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Pietro al Nat, via Klančič 4 Consultorio familiare 0432.708611 Servizio infermier. domic. 0432.708614 Kada vozi litorina Železniška postaja / Stazione di Cividale: tel. 0432/731032 SETTEMBRE/GIUGNO lž Čedada v Videm: ob 6.00*, 6.30*, 7.00,7.30*, 8.00, 9.00, 10.00, 11.00, 12.00, 12.30*, 13.00, 13.30*, 14.00, 15.00, 16.00, 16.30*, 17.00, 17.30*, 18.00, 18.30*, 19.00, 19.30*, 20,00, 22.00,23.00** Iz Vidma v Čedad: ob 6.33*, 7.03*, 7.33, 8.03*, 8.33,9.33, 10.33, 11.33, 12.33, 13.03*, 13.33, 14.03*, 14.33, 15.33, 16.33, 17.03*, 17.33, 18.03*, 18.33, 19.03*, 19.33, 20.03*, 20.33, 22.33, 23.33** * samuo čez tiedan **samuo pred prazniki Nujne telefonske številke Bolnica Čedad....................... 7081 Bolnica Videm........................5521 Policija - Prva pomoč..................113 Komisarjat Čedad....................703046 Karabinjerji ......................112 Ufficio del lavoro.................731451 INPS Čedad.........................705611 URES-INAC...........................730153 ENEL............................167-845097 Kmečka zveza Čedad 703119 Ronke Letališče 0481-773224 Muzej Čedad.........................700700 Čedajska knjižnica..................732444 Dvojezična šola.....................717208 K.D. IvanTrinko.....................731386 Zveza slov. izseljencev 732231 Dreka...........................721021 Grmek...........................725006 Srednje.........................724094 Sv. Lenart......................723028 Špeter..........................727272 Sovodnje........................714007 Podbonesec......................726017 Tavorjana.......................712028 Prapotno........................713003 Tipana..........................788020 Bardo...........................787032 Rezija.................. 0433-53001/2 Gorska skupnost.................727325 Dežurne lekarne Farmacie di turno OD 22. DO 28. MAJA Čedad (Minisirii) 0432 731175 Podboniesac 726150 Tarbiž 0428 2046 Creazioni Floreali SONIA BIRT1G 'f Si eseguono preventivi personalizzati per matrimoni, cura nei dettagli e massima professionalità (diploma di fiorista europeo ) FIORERIA SONIA BIRTIG. Via Matteotti. 19 REMANZACCO (Zona scuole) tel. 0432.667416 email: fiorena-soniabirtig &libero.it Tle par kraj: po naših hostieh se “skrivajo” še kazoni, kjer smo ankrat hranil listje za postejat žvino tu hlieve. Tle par kraj: nieso bli trudni če po dugi hoji so jim še tekle noge za jo zaplesat. Tle zdol: med pohodom se jim je tu an žlah parkazalo, kar videta tle zdol V nediejo, 10. maja, je par Mašerah že ku je ustajalo sonce mar-golielo ljudi. Kaj seje gajalo? Kiek posebnega an zlo liepega: Planinska družina Benečije, Cai Nediških dolin an tisti iz Čedada, so kupe or-ganizal pohod, kije stuoru spoznat tistim, kijih nieso še poznal, skrite prestore po Matajurju: studence, staže, ki pejejo v skrit sviet, kjer rasejo vsake sort rože, an miez drievi so pa čudoviti pogledi okuo-le an okuole sauonjske doline an ime sosedom v Sloveniji. Na varh tega je bluo lepo vzdušje miez vsiemi, ki so paršli (nih 120 ljudi). Bla je parložnost preži-viet kupe liep dan s paijatelji, kijih videš pogostu, pa tudi srečat tiste, ki bi jih rad vidu buj pogostu, pa opravila, dielo, vsakdanje življenje na parpomagajo pu-no, de tuole rata. Zgodilo pa se je tudi, de so se rodile nova parjateljstva. Kar so se uarnil v Mašero, je bluo le-puo presenečenje za vse iti gledat muzeje, ki so jih an par miescu od tega odparli v teli vasici: kovačija, marzia kliet an muzej vasi Mataju-ra. Vič ku kajšan je jau, de se uarne še jih gledat. An potle ramonike, ples, piesmi do vi-čera. Pru lepuo je bluo! (Fotografije, kijih videta, je nardila an nam jih posodila Alessia Elia) Studenci an muzeji par Mašerah za an liep pohod Tle par kraj: ljudje se zbierajo... pa nieso še vsi! Tle zdol na čeparni: Renato (s klabukam) se je kupe z drugimi parjatelji od Planinske an od Cai Čedad - Cai Nediških dolin puno potrudiu za lepuo organizat tel pohod. Poskarbiel so tudi za očet staže. Le tle zdol: na dugi hoji so imiel parložnost pokušat frišno an dobro uodo naših studencu Se srečata dva parjatelja. Adan je vas arzpraskan an ima arzstargano srajco. - Kaj ti je ratalo5 - Sam se glih varnu s pogreba moje tašče. - Antà? - Nie tiela, dejo podkopamo!!! Karabinieri an policjoti so se odločil, da bojo šli kupe na izlet, an zatuo so naročil an avtobus na dve nadstropji, plana. Policjoti, ki so gor na varhu, uečejo, piejejo, se zabavajo, tazdol je pa vse tiho. An policjot gre gledat, kaj je ratalo an vide, de vsi karabinieri stoje sključeni an se tresejo. - Pa zaki stojta takuo? - Vi niemate problemu, zak imata avti-sta, mi pa ga niemamo!!! An odvetnik (avokat) pride na dielo v suoj urad an dije tajnici, de če ga pride gledat kajšan, ki bi teu guorit z njim, naj ga priet obvesti. Deset minut potle tajnica pride mu pravit: - Gaspuod odvetnik, tle je an mož, ki bi teu guorit z vami. - Dobro, dobro, hvala. Odvetnik se počeše, se usede za skriva-nijo, vzame telefon an začne sam guorit. Ko mož stopne v urad, on le napri guori an prave, kuo se je znu lepuo obnašat na zadnjih procesih, kuo so vse njega stranke zado- voljne z njim, an takuo napri. Na koncu dije: - Sada te muoram pustit, imam tle ad-nega moža, se čujemo... Mi boš že poviedu, kuo je šlo na tistem procesu an če bo kiek narobe, denem ist vse na mest. Potle se obarne možu: - Dobar dan, povjejte mi, kuo vam morem pomagat? - Pruzapru sam ist, ki lahko pomagam vam. Sam tisti, ki je paršu za povezat vaš telefon z linijo!