MtteMgenz - Blatt zur Nmvacher Leitung '" ^- 123. Kamssag den l3. Grtober ^833. Nreisämtliche ^erlautbarunZen. A NOT! FIG AZION E peri' Arrenda dell» Jlluinina/Jone noiturna deJla Gii.la di Trieste, per il- corso di anni sei, decorribili dal di i/ Novembre i852 in poi. Stabilito avendo 1' I. R. Magistrato di «uesla Cilia coa approvaiione dell fcccelso 1. U. Govern* di data i. ricevuto i5 bew leuibrea. c Nr. 17Ö76' di provedere dal di ,. del ventnro uiese di JNoveinbre m poi per aim sei mini consecutivi, mediantc Arrenda, all' imporlaiue servigio pubblieo dcU'illuuiinazioue noilurna di quests Cilia, quindi e, ehe col presefcie viene porlato a pubblica notizia, cbe il di 5 del yen u-ro mese di Oltobre nolle consueite itc di ufluio verra proccduto nelU Saia degli in-canti presso quest' I, R. Magistrato ad una pubblica Snbasta per 1' arrenda del I a delta illuiuinaziorie, aile seguenti condizioni: i.) Cliiuiicjue vorra fare una oftcrta al prosentc iiicanto di anendu dovra depositare a ma-lii delta Corminssioiic sia in contaiui , sia in obbiii;.-i/ioni dello Siaio, calcolabiJi die-iro 1' uluna listinu della Borsa di Vienna la sotntn.»
  • er allro libcro di ritira-re axiche durantc 1' arrenda il faito deposi-lo in contemn qnalora sappia «oslituirc uuu legale ed nccei Lit bile cai.uioue lavolare »0-pra realita situate ejjiro il circondario di Trieste. — 2.) Approvato cbe sara dali' i^ceelso I. R Govcrno il Pj-olocoUo d' in— cantu-.f il reLiiivo contriitto e la presiata. cauzioJie^ seguiia da parte dell1 I, R, Magi-äti-aio, dietro re^olnre inYentario la con-se^na di tulle le atlualmoüle esistenil Ian-tcirie della Citta, e di uitti gli otensili .•>peiunui all' nzienda delV illuminazione not-tumii,/'del che i' arreudature fara cjuietan- Ea a pie dell' inventario obblignndosi« —* -5.) Di conscrvare a proprie spese tutti gli oggeui nello slato in cui gli saranno stati conscgnali, e di reilituirgii nello stato me«* desimo allo spirare del suo coniratto di ar*> renda , con patto di risarcire ogni mancan-2:1, ed ogni deterioramento, it ane il solo na 111 rale ed ordinario loro consumo male-riale. — 4.) L' arrendalorc sara obbligalo di risarcire, conservare, e resiiluire egual-mente, e verso inventario e quieunza'tufi-te quelle lanierne che all' I. R. Magijirato piacesse d* ora in avatiti di stabilise nella Citta, c dovj-a pure mantonerJe tutte Leu incolorile ad oglio. — 5.) Sara dove re dell' Arrendalore d'illurninarc tutie le pie* senli e fuinre lanterne della Citiä con buou ot^lio di olivo, c luci^noli di coicne tall die pcrfeliumenie corrispondano allo scope* deMa sua inipresa, cioe all' otlima illnmi-nazione di lime le slrade dell* intiera Cilia, giaccbe \» dislribnzione, ed il col la men to dcile Iflnierne stesse resta mai sempre riser-vat» alia cnspr>sixiünQ dell' I. B. Ma^isirato, al qualc ultimo resta pure riservato dl cant-biare in ogni tempo tutte o in pane le lanterne di terza ciasse, -sostituendo olle nie-desime quelle di prima o seconda ciasse. — 6.) La coiupana cltlla Torre del porjio darä ogni sera il scgnaje delV acccudiraen-to di luite le Jantcrncj Essa cioe "suoncra per till quarto d' ora senza inlerruzionc , talcbe all' ultimo sim to ceo tutte assoluta-menle le lanlerne speiami all' arrcmlaiore dovranno trovarsi irroinisibilmente «ia ac-cese, e qnalunque miniino ritardo clie vi intwverrä, sara di volt'a in volta punito con una mulia di kni. 5 per ooni lanternaj salvo pero ajl' arrentlatore rmiltato il dirit-to di regresNO verso quello o qt.ie.lli dci suoi snbakerni e cbe ne ssranno colpevoli, — "j ) L* ora in cui .ciascuua lanierna dovra csserc gia iJluminaly c quella iino a cui la sna illuminazione dovra es^eie irnmancabil-uiente conservata^ vewgono regoJaie secon-do la maggioje, o minore lungbezza dell.e notti ncl corso di ruuo]'anno,a modo ehe i loro caiJibumcnti seguano di 14 in 14 gior-m , siccome trovasi essailaniente espresso nell* orario che qui vicne inserito , c sara per enseguunza qtioiidianaincnle osservato dal suoaatore deiJa cantpaiia del Porto. — 5s8 — II seguente sara dunquc T orario per V acAcndiuicnto delle fanlerne della Citta, e per Ja durata del ioro iume, ., n. ,. . Ora in cui oeni lanterna Ora sino acui deve resta- ; ¦ A *> deve esscrc »ia accesa re uccesa ogiu laiiteitia 1 1 4 1 f Genaio [ daI Prim0 sino ,aI & 10 dalle ore 4 l/ä & sera H\\e ore 6 3/4 di matiina ' ' ' l dalli 16 sino i' ultimo „ 5 „ »7 •• Fcbbrajof d,alrTSinÜpaI/ri l5 » J> ^ . « „ 6 3/4 ' I dalli 16 sino 1 ultimo ' ,,, S l/l „ ' „ 61/2 „ Marzo ( da' /I)tiino sill0„ai (ü J5 « 6 w « ö l dalli 16 sino 1 ultjrno „ 6 1/2 ,„ T, ft ^ Aprile J ^31 P.rirwa sino al di l5 » 7 * « ^3/4 „ 1 ^ dalli 16 sino T i,thini,o 1, J \s% „ ,„ 4 1,/a „ Maggio 1 ^P.1'""0 sinopaVn l5 M 7 3/4 „ „ 4 1/4 00 ( jdalli 16 sino 1 ultimo „ 8 „ „ 4 „ :Giugao dal prinio sino X ultimo .„ * 8 \s% „ „ 3 1/2 „ Luglio i:d5J{:.ri1"0 ?inoral,d.i l5 « f1/2 " ' » 3-V4 • 1 .dalu 16 sino d ulitmo M 8 ,, «4 » Agostof ^/.f?""10.81110,81,^ !5 - 7'/i „ „ 41/4 0 I dulli i;6 sino V uliiino , -H 7 ,„ „ 4 1/3 „ Seuedibrc da.l primo sino V ultimo n Q 3/4 M 5 „ Ouobrcj ¦^¦primo_sinoald\ i5 „ 6 „ I 5 3/4 « ( dalii 16 sino I ultmit* „ O 3J% „ : ^ .6 „ ¦°Km#\ d.,Hi i6.9i:;or ultimo 1 „5 „ 6 3/4 DocembJl^.P1"^0."110/1.^15 » 4 3/4 „ „ 7 ^ J dalh 16 sino 1 ultimo „ 4 i/2 „ „ ¦ .7 1/4 „ 8.) Ogni lanternä dovra immancalvi-, mente arde.rc dalia prestajbiliia ora del suo accendiiziento fiao ajl' ora egualrnentc pre-stabilita del suo estinguimentoj talche, per tutte quelle die si sniorzeranno dopo 1/2 ora seguente all' ultimo to.eco della cain-pnna del Porto, c prima dc-H' ora prescrit-ta per il loro ©siin»uiuicnto del matiu-tino., 1' Arrendatore dovra pagfire una raulta di fnr. 1 per ogni lautorna che cosi rostoni amorzata. Ne di quesia multa potra cgli "venire assolto, se non se gius.tisicando.clie 1' amorzamenlo segui senza colpsi ne di lui, ne dc' suoi subaltern, e che entro alio spa-7,10 della immediatamente seguonte mczz' o,ra sia cssa stata in&llibilinente riaccesa. Anchc per tali mancanze avra Is Arrendatore il suo regresso sempre verso quello de* suoi subalterni che ne sarä colpevole, 9.) Qualora avyenisse che la parte maggio-. re dclle laoterne di una data strslda non fosse gia aecesa all' ultimo tocco drlla cam-pana, o che nel corso dclle ore fissate del-ia note se ne ^morzassero i Junji, allora la .inulta ordinata ,uel §, 6. sara del iripla, e de.1 quintuplo quella del §. 8. E se mai in-tervciiisse 1* inv^rosimile caso di un ritardo deiraccendimento di tuttc 1c lai^teroc della Citta^ ^l^re a,ll' «Ltimo tocco della cum-pana ^ 1' arrendatore sossrirä la multa di iiorint 200 per ogni sera di tale ritardo, — 1O>) Qualora poi aocadesse, che il G[u\ supposto ritardo si estendesse ad un' ora intiera dopo V ultimo tocco della o.ampanu, allora V ispettorato dell' illiuiimaztone sara coll' assistenza dell1 I. 11. Di-rezione di Po-lizia, ^iuLoriz£,ato di far accendere sail' istari-t te tutLe \q lanierne da altri individui a lm-10 pcricolo e spese dell' arrendatore, il (juale ohre cio sarä multato coa iini. 5oo, e deoadera dall* arrenda, che ad arhiirio dell* 1» It. Magislrato sara esposta a nuovo incanlo, egualnicntc a .tutto pqricolo e spc-se deil'arrendatorc medesimo. -— 11.) Sara 1' arrendatore ohblitrato di conservare non aolo la mterna, ed esterna nettezza di ciascuna lanterna , ed una sempre perfeua irasparenza e luccntezza dei loro vetri, ma hen anco il .chiarorc del lucignolo ardente per tutto il tempo prescritto deli' orario,.. ,520 — Per ooni lanterno ehe venisse truvala in divcrsonstato di neUczza interna o estcf.--,ia e per ogni hie.iSnolo, .cfce a*desse1^ eucndi c trop-v) foÄcam.ente, doyra 1 ar-Jendaioro (salvo sempre il sviddetLo ,suo diritio ^V" strato prendera cono»cCiUa <, * ¦ . f, • i • l ¦ ... P|>i.« / ,. , .o ftu<> sin drill *• *l, iJ.i- nhene sanmu) slate taticM , \„ ö . i iY r • cii r'ail Isjjct-L laLo eich. rcnonc di Puhzia, "* '*a'. . f scyicnic 1 irre£tOcftbi!e e non am- cisiono cho saia n Tulte lo meiura ricorso a'cuno. — l?.; . lultc lo mu le, che per qnesLC dc.Qis.oiii # ranrxö r»poSte RÜ' orrendntftW, «raimo pn-nota-le a «no carico presso la Cassa Uvica., acciö alia sine del m.ese ne facia al aicdc-siino la dedaziono d«U' imporLo che sara da pngargli per mensuale sua rUa di prez-ao di.arrencU. Pero: 14.) L' I. K. Magi.^tra-to fara..dal1a sua Cassa Givica e ne» gior-no siesso della prolerita decisione pagare all' I. R. Dirczione di Polizia up terao dejl' impArto d-cUa uiulta ordinaiasi, acciö essa la disponga per riinunerazionc delle »ua.r-die o di chi altri avra fatt© la «orrispei-M-va denunzia. — i50 ^csla stabilito^ ci^e I1 orario deli' illuminazione dovra essure .osservato in tutti i giorni, tempi, e sta-"ioni dell' amio, ed anche quando splen-de la luna nella inaggiore sua picucz.za, e con perfcttissima sereniua di jeiolo ., affifuie neuimeno questa circostanza possa essere considerata'per iscusa-re 1' arrendatore da nuAlutiquc anchc minima sua Qiiimissione, o per 'diminuirgliene la multa. — j6.) Ö«ni qualvolta allM. R. Magisirato places se°per qualsivoglia siraordinaria circosl.in-za di aurnentare per una o pm sere o per qualunque altra progressione di lempojl imm.ero ordinario delle la.uterne medianie la distribuzione e collocainenio di a'.tre lan-terne o fanali inieriaiali, dovra 1' arrenda-tore prestarsi all' illuminazione anche di queste, -yerso pero il pa^amento del prez-, zo inedesimo che resta fissato per le Ian-terne ordiiiarie c stabili. — if,) Per in-vigilare iiimiediatamcnte sulla osservanza di tutti i doveri fin qiri speziticali, e che debbono essere assunti dais arrendaiore., vengono per dovere d' uffizio costituiu: a } il civico Ispettore deU'illuniuiazione del-la citta;.ii.di cui diriui e doveri soao sta- 7 , ' biliti nclla sna istriizionc dJ uffizio.; b.) i jCowaiissftrj e soilo Cominlssarj di piazza3 c) IVtUla Civica ijuardia di Polizia nella sua "qiialiA di comluUrice delle Patluglic nouuine. Saronno ,p-i invitaii ad ipvigi-la.re ei^nalmcnte: d) T.utti indistintamcnte v\i Aliuanti della ciua; specialmente poi ; #.) X'i'ii proprieL.irj di'case per le lantcr-ae, cue vi s6-t\o att'ccalc-s f.) Tutti i bot-togaj cd iuqutliini di casa per quelle Ian-tcrne cbe suno piu pro&sime alle loro abi-uzi:)iii, .b'httogke,' e magazini; eg.) piü isn-cora di iuUi" questi gli albergalori^ locan-d"wM'i, osierieri , heitplieri, e cafifelieri» — Pe,reJQ ri8.) Qias.cuno ,dei pri.roi dovra per proprio nflizio , e ciisicuoo dci se:condi po-tra per pubblica uMflita? .tosto che avrä osscrvato una delle prcaccetmate irasgres* s oni, dame parie, gli uhi ^11' I. ,R Dire-zionc cli Polizia e noininatamente a qucllo ,4ei su 'i Gommissafj, cbe ne sara special-^ :mentc incaricato^ gH -altri o all' Antoxiia modesima, od ai conduttoji delle Patluglie nott,urae, ovye.ro d piu prossimo di que-gl? individui ai quali incombe 1' uffizio di talc vigilanza,.anincbe V I. R. Magi^iraio pos-sa p,rocetiere ditelro regivlare denunzia o dell* I. R Dirczione di Polizia, o del civico Ispeltore dclV iiliiniiniiz.ione. Notando p^raluo che i reg«)lfl;"i rapporii delle Pal-tuglie noitiirne, f.ati all' I. R. Direzione di Polizia, ifaran.HO seinpre piena prova a savo-re, che cuiiiro 1' arrendatorej a cui peral-tro sara riservato ncl secotido caso il dint-to di chiedere la resiituziOiSio o lo'Storno dolla multa qualura ai prosiiiu] „otto gior-ni pps^a legahnenle giustificare la falsitk della CTrtravenzione impmatagli. *— lo.) II tiumero dclic lanierne allualmente e?i-stenti nella cina e funnaiiti ,F oggctto sicu-ro della presente arrenda e qucllo di 685, cioe iao grasdi uuove, 3o6 grandi vec-chie, e 269 me.ZRane, il marucniuiento delle quali cüsiö al civ-ico erario nello sca-.dente sessennio Ja sonuna di iior, 2355<;>: 11 annui, ossiano fior. 4g per ogni lamer-aa grande di nuova cosiruzione, di_sior. 5j : 4 iisd [>er ogni lauLerna grande di vecoh a costruzioiie/e di fior. 24 : 27 5/8 per ogni lanterna meszana. — 20) II pre.7.7.0 di sisco della presente arrow da san« queUo di fiori-ni 2356o : H col difalco del .15 p. o/o , che risulta a fiorini 2003b: 9 1/2, quindi F arrenda sara aggiudicaia a qnegli che nc restera delibcratario al prezzo min ore dell' importo saddetto. di siorini 20026 : g 1/2. — 21«) Per luite qu:-ko laulenie poi, che 53a öltre alte suddette gii esistenti 635, saran-lio successivaniente stabile, pcrcepira T arrendatore il suo pagamento in proporzione del prezzo -dcsinitivo di sua aggiudi.-azkuie calcolaio feolla scoru del ragualio ind.i-cato al §, lg. per ciascuna lanierna dclle diverse grandezze. — 22 ) U p'rczzo di ag-giudicazione dels arrenda sarä pagato all' arrendutore in 12 rate mcnsuali postecipu-te, talclie egii nel primo giorno .feriale di Ogni mese, mcomindando dal 2, rieevera dalla Cassa Civica versa rcgolarc quietan-za il coutnrnento della duodecima partc del prezzo di aggiudieazione, previa la dedu-zione di lütte quelle muhe, alle qtiali fosse per esscre stato condannato nel corsa di quel niese» — 23) i-*a succiiata cauzione, a favore del civico erario, pötra esscre pre-^ stata dull' arrendatore a sao piacimunto sia in moncta contanle od obUligazioni dcJJo Stato, sia con intavolazionc nol terniitic per quest" ultima di un mese, decorribilc dal di daiY approvazione del protocoilo d' in-catito. —¦ 24.) Sara. nel libero arbitrio doll' arrendator ¦ lo stab.ilirc in uno o piu mn-gazzini^ ed in qualunquc parr.e della eilta il suo lab-.rotorio pel servigio dcüö linier-ne. —- sö.) sja presence arrenda deli' il-luniinazionc della r.itta durei'a pel corso di sei anni consecuiivi, incominciando co! di primo des pros.sinio mese di Novembrc anno corrente, e spirera 1' ultimo di Otto-bre j838 (trentaolto ) — 26¦) Tutte le spese di contrattü, bolü, tasse d' intayola-zioni, nonehe le apese della stanipa degü övvisi, e della inserzione dei medesimi nel-la gaz-zetu, resteranno intieramente a ca-rico dell' arrendatore. — 27.) It delibera-tario dels ordino incanto resta obbligato verso 1' I. ii. MagLsttato dal mo-rnenlo in cut ne avrii soiioscriuo il protocollo , ed il prescnle prospetto dclle condizioni di arrenda ; ali' incouü'o il Magislrato non \i sa-tjL i)hb\i°i\to ehe dopo seguitano V appro-\am>ne da pane dell' Ecceho I, H. Go-¦vtiniO. — 28-) Seguita quest' approvazio-11c, il relative» protocollo terra luogo di ibinialc contralto, copia del quale verru rilasciata in aulenlu'a Cnnm a sopra bollo conipetente per tutto T imporio dell1 ag-giudicfizioue all' nnprenditore« Trieste, il di 17 SeUcmbrc l832* LOLUiNZO Dr.-MiNLUSSI, I. B, Gonsiglicre di Govorno, ß Preside Magistratnale. DaU'lmperialeRegio iVIagistruto polit, econ. ANTONIO Bar. PASG0TJJN1, S.ejjrctstrio, vermischte ^7erlautbarttngett. Z. lZ4^. s2) Nr. llZs. Licitatisn,executloe. Vom Nczils^erichlc zu Sittich »I'ird hicmit bekannt gemacht: W ^ci auf A^sucken d?s Ioscsh KaNar, Rec,l>i.ilcnl.'esi^els von Zchüye, gegcn 3)iolD tin Oocn (Htrciner) Hübler zu Radolendorf. n^, gen einer Forcenlng ps. 110 ft. sr. bewectdelct, Fadlnisse, dewMi<;et. und hiezu drei Taa^0u>'aen, als: am 3a. October, 3o. Ncvem« der itt32 lnid ><>. Jänner »823, im Orte oerRca, lttät, lebesmal um 10 Ubr BormittagK, mtt dem Nelsahe angeordnet worden, daß, rrcun liefe vor, zügllch schöne, mit sol'denGedäuden velfeheneRea» licät und die Fährnisse weder bei der ersten noch zwe'llen Feildietungsl-agslihung um den SchäVungK-wertb oder darüber an Mann gebracht rvereen < bet der dritten auch untel demselben hintangegeöen werben würden Jeder Licitant hat deu zehnten Theil des Sckäyungs. und Allslufsprcifcs als Vadi»,n, wel, chcs den Nickterstcheln rück^esttNt, tem Mcistbie», ter aber in den K^ufschiliing eingerechnet wird, zu. erleben, fo!)in dieser binnen »4 ^agen um die Meisidol » und L quidirnngö . T.agsadung dlerocts anzufangen, in ,4 Taqen nach zugefjclilcr Erlcdi« gung nnc t>er Ausjladlur,q in jencn Fllsten zu l?o«. ginnen , die ihm bei 0er Ta^f^ung üder tie Meist, botserthcilunij fcft^escßc ircröen. als sonst aufOin, schreiten eine» cinzlqcn Yi^psthtkar» Gläudlgcrs die Äealilät nach § 33U oer a. V. O. glrich bci einer einzigen Ber< lauf'-nln lll!)aci>ll. R^ckstänbcn und v.''badender Anstiftung iu (Hldedunch des Activ» und Passiver, mogenSstündes dieser ^lci Ruckstäntter gcw^igct^ und zur Bocnühme solcher Amtshandlung dieses gefertigte Ne;U'?sgcrlcht bclegirt. lös »rird demnach b»emit as!i>zmcin kund gemacht, dah zur Anmel» duna der Forderungen und Liquidirung der Schul. t>en tu,r2>. November d. I., Vormittags und Nach« mictaqS liei di,efem Nczlrtögcrichcc Kceutderg be» stimmt wird: wozu aUe Jene z« erscheinen haben, lvelche an das Vermögen der genatsnlen drei Un» terthancn Geolg Wuscheg, Johann F»rrn und Mar, tm Heuschober entweder eine Fotderung zli stcNen haden oder ader in datzselde ctwaS schulten. Bti'ltügenchc Kleutberg am 5. Octodec »^2.