S0TI2IE UFFICIALI DELL'ARMATA. /d ao Agosto (jr H ncmici hanno dinunziato l'armrstizio , li 11 a niezzogiorno , dichiarando che le ostilitk cominciereb- O r « bero li 17 dopo mezza notte. Neilo stesso tempo il Sig. Coate di Metternich , ministro, delle relazioni estere d'Austria, spedi twaa nota al Sig. Conte di Narbonne, colla quale gli fece conosce-re che 1'Austria dichiarava la guerra alia Francia. Li 17 alia mattina le disposizioni delle due arma-te erano le seguenti : Li 4.0 1 a.° e 7.0 corpi, sotto gli ordini del Duca di Reggio, erano a Dalmie. II Principe d'Eckmühl, col suo corpo, al quale eran-si riuniti i Danesi, carapeggiava davanti Amburgo, aven-do cgli il suo quartiei*<»generale a Bergedorf. Il 3.° corpo era a Liegnitz, sotto gli ordini del Principe della Moskowa. II 5.° corpo era a Goldberg, sotto gli ordini del Generale Lauriston. II 1corpo era a Loewenbcrg, soffo gli ordini ¿el Duca di Tarento. II ö.° corpo, comandato dal Duca di Ragusi era a Bun^au. II 8.° corpo, sotto gli ordini del Principe Ponia-towslvY era a Zittau. Ii Maresciallo Saint Cyr era, col i4-° corpo, ap-poggiando la sinistra all'Elba, al campo di Koenigstein cd a cavallo sulla strada grande da Praga a Dresda, avanzando con de'corpi d'osseryazione fin alie strette di Marienborg. ïl ii.° corpo giungeva a Drfsda ed il 2t.° corpo & Zittan. Dresda, Torgau, Yittemberga, Madeburgo ed Am-burgo aveano ciascuno la loro guarnigioue , erano cd armati c provveduti. L'armata nemica era, per quanlo si puô giudicarne, »ella seguente posizione : Ottanta miSa Russi e Prussiani erano entrati , fin Jal 10 alla matlina, in Boemia, e doveano giungere , verso li 'i 1 , sull'Elba. Questa armata sta sotto gli ordini dell'Impoi atore Alessandro , e del Re di P ussia, dei Generali Russi Barclay de Tolly , Wittgenstein e Milo-radowicli, e del Generale Prussiano Kleist. La guardia Russa e Prussiana ne fa parte; cjuesto corpo, assicnie coll'armata del Principe Schwarzenberg, formava la grau-a nna ta composta di 200,000 uomini. Qucst'armata do-veva operare sulla riva sinistía dell'Llba, passando quemo fiurae in Boemia. L'armala di Silesia, comandala dai generali Blücher « York Prussiani, e d;ii generali Sacken e Langeron rnssi , pareva riunirsi sopra Brcsîavia, e comprendeva 100,000 uomini. Parecchj corpi prussiani, svedesi e délie truppe »1' insurrezione coprivano Berlino ed era 110 opposti ad Amburgo ed al duca di Reggio. Si portava a 100,000 nomini il numero delle truppe che coprivano Berlino. Tuttc queste operazioni del nemico erano fatte ueH'opinione che l'Imperatoue ripasscrebbe sulla riva sinistra del 1'Elba. La guardia Imperiale, partí ta da Dresda, si porto li j5 a Bautzen, e li 18 a Goerlitz. Il 19, l'Imper atore .si. p'ort¿> a Zittau, focó subito marc i are le truppe del Principe Poniatowsky j espugno gli sbocchi della Boemia ; passo la serie delle montagne che separatio la Boemia dalla Lusazia ed entro a Gabel^ m'entre che il Generale Lefevré-Desnouetles, con »na divisiotîè di fanteria e di ca\ajeria della guardia, s'impadroniva di Rumburg, passava le golé delle montagne di Georgenthal , e che il generale Poîonese Re-minski s'irupossesso íli Fricdland e di Reichenbcrj^.— Questa operr.zioue aveva per iscopo d'inquietar gli aîîft^i. Pfaga, e di urocuia^Sf delle notiiie siciu-c relative ai lqro pro^eui. Sî Ai c¡¿ cTie le no. sire ¿pie aveano già fatto conosçere. che l'akt dei}'armata Russa e Prussiana traversava la Boemia îiunendosi »ulla riva sinistra dell'Elba. Le nostre pattngiie s'avauzarono fino a iô leghe da Praga. L'Imperatore era di ritorno dalla Boemia a Zittau , li ao a un'ora dopo mezza notte. Egli lascio il Duca di Belluno col 2.0 corpo a Zittau per sostener il corpo del Principe Poniatowskv; egli posto il Generale Tandamme col corpo a Rumbuig per appoggiare il Generale Lefevre-Desnouettes, questi due generali occupando con lorza le gole, e facendo costruire de'fortînî suii'emi-nenza che signoreggia le gole. L'Imperàtore si porto per Lauban in Silesia, ove giunse li 20, prima delle oie 7 di sera. L'armata nemica di Silesia aveva violato Fàrmisti-zio, traversai] do il territorio neutrale fin dal 12. Li i5 essi avevano insultato tutti i nostri avvaniposti, e preso ale 11 ne vedette. Li 16. un corpo Russo si stabil! tra la Bober ed il posto Spiller, oecupato da 200 uomini della divisio-ne Charpentier. Questi vaîorosi che si riposavano sulla fede delle convenzioni, passarono su! ventre dei ncmici « Ji dispersero ; essi furono comandati dal capo di bal-Lagiione Guillermie. Li 18, il duca di Taranto diede ordine al genérale Zucchi di prendere la piccola città di Lahn , egli i s'i porto con una brigata italiana ¿ egli esegul vaporosamente il suo ordine e fece perdeve al nemico più di 5oo uomini. Il generale Zucchi è un uffiziale d'u a me rilo distinto. Le tr.-ppe italiano-hanno attaccato, a bajonnelta in cana, i Russi i quali erano superiori in numero. Li 19., il nemico. è %enulo campeggiare a Zobten, XJn corpa di 12,000 Russi ha passato il Bober ed atla-cato il posto di Siebenicken, difeso da tire compagnie leggieri. Il generale Lauriston fa prender le armi ad una part« del suo corpo, parte da Lcewenberg, s'inca-mina verso il nemico e lo precipita nella Bober. La brigata del genciale LaiittCj díñla. diusio ne ilo chambea u¿ è dietinta* -¿4 Agosxff Frattanto i/Imperatore giunto li 10 a Lauban, s? ¿tovava li '''(it, sullo spuntar del giorno, a Loewenberg; c faeeva gettar de'ponti sulla Bober. II corpo del generare- Lauriston vi passo a mezzogiorno.. II generale Mai-iK>n col suo solíto valore sconfiggeva turto quello che si voleva opporre al suo passaggioj srmpadroni. di tutte le posizioni e lo inseguiva oltre a Goldberg. II 5.° ed il 11.a corppL lo secondavauo alia sinistra. II principe della Moskowa- col 5.*° corpo fece attaccare il generale Sacken a Bunzlau, lo precipito, lo mise in rotta e gli. fece de' prigionieri. II nemico si diede alia fuga . Un combaltimento ebbe luogo, li 25 agosto, davanti Goldberg^ II generale Lauriston vi si trovava alia testa del i.° e n ® corpo. Egli aveva dinanzi i Russi -che coprivano la posizione del Flensberg , ed i Prussiani che si cstendevano alia destra sulla strada di Lie-^nitz . Reí momento che il genérale Gerard usciva alia Jk|üistra sopra Kiedeiau,. una coioima di 2 5,ooo prussiani X5(fijtette %btx\$)iz ber Sirmee, SJoiu 20» ^iuöuji, ©♦»r '^etnb \)ou SCecAio, waren ¿1» Dahme, •2)er gitrfi t)on (Scfinui*;! fampirte mit feinem Storps unb ben mit bemfeiben oercinigten ©am'n vor ipamburg; fein ^aupf<|uariit-r war ju S3t'r^ebötf» 3te RoxyS war ja ßiejai^ unter ben 23efei;ien be^ gurjten ooti ber Qßosftfwa. 5te ^orv^ war 51t ÖDibber^ unier ben Söefe{>(en be$ (General Sauriftou- 1 in- SSorpö war jn Suwenberg unter ben len beö iperjogS »on Kavent. . 6ic unter bem S)trjog yon SJa^ufa / war ,ju 23unjlau. Äorp^, unter ben S3efef)ien bei §ur(ien ^po* niatowsfp war jü 3ittrtU* . 5>er 93iarfd)a[i ©t. ^yr war mit bem J4ten Äorp^ , bie linle plante an bie (je|iu0t, im 2a$er ju nig^itein , unb auf beibett «Seiten ber 2anD|irajfc twn ^rag naeö ©reiben, unb pmtfitrte bas 23eobaci;tun35^rp9 biö an bie engm ^affe oi>" iWariruberg. ®a$ ite ÄPipi langte ¿u 2>rt$ben unb bül 2te juBU« tau an, Steden , Sorgau , SBittembevg , SJiagbebitrg unb Hamburg galten il>re ©avntfoneu , waren in gutem 33er» tpeibiguug?iianb , unb mit ßcbenimitteln oerj^etu £>ir feinblici;e 3irmee mar, fi) piel man uui;eiltu fonn* te, in folgenoer (Stellung : Slc^tjig Saufenb Siuffeu unb ^reuffen waren feit bem lOien iDiorgens tu ^¿b'neu eiugerücft, unb feilten je« gen beu 21 an ber. @Ibe aui'ümmen. 2)iefe Slimee war t>on bem Äaifer öiie|anber unb -bem Ärniige üpu 'Preußen, ben ru(fifd;en ©cneraien- S3arciap be ZoiU) , 28tttflrn|letu uub Morabowitfcf), unb bnu preujfffc(>en©eneral iCteijl befehligt. iDte ritfflfc^en unb preuffif^jen öar'Ocn mad)« ten einem tyeil bavon au»'. £>;efe Slnnee, mit jener be? gürflett (Schwarzenberg oerbunben, bilbete bie grojlc S(rmee unb eine jjeeresmaffe von 200000 SUann. ¿tefe ?lrmee foilfe auf bem linfen Ufer ber (Slbe willen, weichen §iuf? jic in S3Öi>uten ubafe^t i;atte. 5Dte SCrmee öon <5cf)(cfieii, unter ben föefe^ieu ber prcujjtfcfyen Generale S5luci;er unb^oif, unb ber ruffi# fc^en ©enerale «Sacfen uub gangeren , f^ien ftcf) bei 58rel(au 511 bereinigen, unb war iocooo 2Jiaun fiarf. Söie^rere vreu(fifd;e unb ft^webifc()e ( unb Su? furref'tiousStruppen beefteu lÖeriiu, unb waren gegen Hamburg, unb bem ¿fWfl »0n Sieggio gerichtet. 2)ian gab bie ©tdrfe biefer Äorpö/ bie Berlin beerten, auf 110,000 SDTann an. Stile biefe Operationen be$ ^efc^a^eh in ber SReinung, ber J^atfet wui^e auf baö lince Sibe Ufer juriicf geben. 2)ie ÄaifeKid?e ©arbe gieng bon Bresben ab, unb marfi^uie beu .«5 auf^aujgeu uub brn jß auf öorii^. 2(m 19, gieng ber Jtaifrr nad? $itiau, ließ bie Gruppen beö ^uv(!.en «J)ouiafow$fptmarf^iren, forctr< ie bic (fmgdunc t>cu Stirnen. fei3te über bie grose^erg* ¿"bei ein, "wa&rcnb ber ©eneral iefebre = ^eöitouetieg, mit einer Infanterie ©ioifio«, unb ber Saoalierte ber ©arbe fid) Don Hamburg bemächtigte unb in bie ^äife von ©eorgenti;al einbrang, unb ber polnifd;e General Die# min^fp fid) ber Ctfote gritbianb unb ^ctc^mbcrg bt* O * S- «IT , iDiefe Operation ^afte ben / bte SlJtrfen wegen «Pra^ ju beunruhigen, unb über #re ^lane geWijfeSTla^ Tinten etnjujiei;en, £>a erfuhr itron beim, was aua> unfere ©pionen fd;on el;e berichtet bitten, ba^ ber itern ber preuffU fc^eu unb ruffifc£;m Slvmee burci) »dornen joae, unt fid) auf bem linfen ^Ibe Ufer ju bereinigen. Unfere fliegenben Gruppen pouflirten U$ auf 16 ©tuuben bon ^prag. 2lm 20. um 1 Ufr SKorgen^ um ber Äaifer aul «Bommen wteber $u Stttau an. <£r lieg beoperjog oon Muno mit bem 2* «Äotp^ »»n ^rpS be^ Surften ^ouiatowlfp ju uuterilu^n; er |teüie beu ©enewl Banbamme mit bem 1. Äorp* o« ^umburg auf, um ben ©eneral 2efe»re 3>e5notfC!te« 5" «uterlruijen : biefe beiben ©enevale befr&tcn mit 231 at&t beu Umgang, unb legten auf ben ¿figel/ ber ben V4 bomnit, S5ebDuten.au. Cer Äaifer gieng über £auban nad; ©t^iw ften, wo er am 20 um 7 Ul»r 3lbenb$ anlangte» 2>ie feiublid;e 9(rmee ^atte in ©tfjlefteu mit iöcrle^uug bc^ SBaffinftillflanbeS,bom 12. au, ba5 neutrale Gebiet oer-Utyt. ©iel;atte am ^aHfunfere SJotpejten tn uitut, unb einiae Sßibetten aufgepübetu 2lm 6. (teilte ftd> ein ruf|lfci;e§ Äorp$ pifiten ber »ober unb unfern Sofien ji*©pittvT, ber oon -ioo.iDianu bon ber »ioifion (¿i;airentier befc^t war- ^iefeibiaoen, bie fid) aufbir-UuberleSlicbfeit t>ee ^raftateu oertufen, griffen ju ben SBaffevi, früvjten fÜ; auf öte^cinbe, unb jerftreuten fte. 5)er iiataiOou^ ^»»towt f&frtce (te aiu 2lm 18. gab ber iprrjog bou Kavent bem ©eneral 3ucd)i beu SÖefii)l, ba& etabtd>en 2ai;n ¿u uepmeu. ßr gieng mit einer italienifd).u JÖrigabc auf |eibe^ 1 oi , colljog' mutbig feinen '¿lufttag, uub braute bem gcütöc einen 2$e;lu|f oon 500 «Kann bei. ®er ©eneral BuccU ifl cm XJffijier oon auSgejeitf* netem 23erbienfi. 'Die italtenifc&cn Gruppen gi.fjui b:e 91 u|fen, bie ibnen an 3a\)i weit überlegen waren, mit bem »Bajonette an. 2Jm 19. fam ber geinb nad> S^tcri, uub fampirte : (5in Äorp3 oon 12,000 muffe» f^te übet bte Öcber «nb griff ben ju ©iebenniefen an, i^er ben brei leisten Äompagnien bert^eibiget war. Der ©enerai 2a tijiou lirg einen 2l;eif feinet Äorpl 5» beu Waffen geeü fen, betliep Sowenberg, marfdiirte auf; Ken ^e nb, unb warf i^n in bie 93ober. 2>ie iörigabe be$ General pttc oon brt 2Jiuijton 2tod;ambeau i) it iid; au^fjeutymV Sl-jin 24. 5lugu|l.. SnSeffen war ber &üferA ber am 20. jir SaubaitaiK fam, am 2ivmit^g^ s2lubrucb ¿u ioibeukrg, unb lieg Druden über tie iBober werfen. be5 ©eticral Saurifion pafftrte unt Wittag. SDer ©eneral iOTatfon warf mit ftinei gcwöljntidjfn iapfcrPett,. ade', wa^ ftcf) t^m entgegenfe^en wollte, nai)m aiie CStellun= gen be^ geinbeö »erfolgte tbn bis ©oloberg. i $tt nnbi untfrjlu^tf i^n«. Stuf ber ItnUn gi|ifeliif ii?r §ür(l.oenber2Ko0fowaben@cneraI(Bacfeabuid) bai ^te itoTp^ pöinjart^ &unfciau angreifen, waif ibr!Abtad;ie U;tl iuUnorbnung, unb. nabm i^m ©efangrne ab* S)er geiub begab fid) auf ben öiucfjug. 2im 23 Slwguft batie ein ©efec^t uor ©olbberg flatt. ©eneral £aurifion befanb fid) ba an ber ©pije bei ^ten nnb Uten-Jtotpl €r batte bie Muffen cor fi4> / weU d)e bip ^pojltion bei §Ipn3berg^ beefren , unb bif ^>reuf-fen, bie |\d> rec^il auf ber ©iraffe oon £iegni£ au^ Öreiteun* 3m ^ugenblicfe, Wi) ber General ©ttarb linfi Ï4 comparve su qucslo punto; eg^.i la^fecc attaccarp fra Te baraclie delTaniíco campo; essa Jfu rotfa dappertutio; i Prussiarni tentarono pareccliie cariclic di cavalleria, che furouo rispinte col piu gran vigore* essi furono scaccíati da tutte loro posizioni e lasciaiono sul ca¡Uj»o di batta-glia circa 5,ooo morti, dei prigionieri eco. A.I¡a destra, il Flensberg fu preso a r i preso piu volíe ; finalmente il i5.j.° reggimento si precipito su! nemico e io sconíisse intieramente. II nemico ha perduto su questo punto i,ooo morti e 4)ao° leriti. L'armata degii alleati si rítiro iu disordine ed íu éomma fretía sopra J.iuer. t>opo aver talmente batfato il nemico iu Silesia r l'ímper.vtork prese seco lui ií Principe' delía Moskovva f lascio al Duca di Tarento il camátrdo deljarmatá di Silesia , e giunse li i5 a Stoipeü. Queste 4.0 leghe fu-ron falte in quaítro giorni dalla guardia vecchia e gio-viue f. fanteria , cavalleria ed artigHevia. ií? 28 agosto Li 26, alie ore 8 della mattina, 1'Imperatork entro in Dresda L'armata grande, ruása prussiana ed austriaca, comandala dai Sovrani era in preseoia; eila coronava tutte le colline che attortfiauo Dresda, alia distanza d'una piccola lega per ia riva sinistra. il ma-• resciallo Saint-Cyr, col í 4.0 corpo e colla guarnígione di Dresda occupava il campo fortificato, porto dei ber-saçiieri adorno le palfizzate che circoudavano i sob-boi ghi. Tutto era tranquillo a mezzo giorno, ma, perToc-cuio esercitalo, questa calma era il presagio della tempesta: un altacco pareva imminente. A quattro ore dopo pranzo, al segnale di 3 colpí di cannone, sei colonne nemiche, precedute ciasruna da 5o pezzi d'artiglieria , si formarono , e poda istanti dopo discesero nella pianura, dirigendosi su i fortini. In nieno d'un quarto d'ora il cannqnamento divenne terribile. Il fnoco d'un fortino essendo estinto, gli asse-diatori l'avevano giralo, facendo de'sforzi al piè delle palizzate dei sobborglii ; ove in gran numero trovaron la moite. Verso le cinque ore una parte delle riserve era im-peguata.; qualclie obici furono gettati nella città, il momento pareva urgente. L'ImpurAroaE ordini al Pœ di Napoli di portarsi col coxqio di cavalleria del Generale Latour-Maubourg sul fianco destro del netnico, ed al Dnca di 'Jreviso di portarsi sul fianco sinistro. Le quattro divisiUi- della guardia giovine, sotto gli ordini dei generali Dumontier, Barrois , Decouz et Rognet , sortirono allora, due per la parte di Pi ma e dne per qnella di Plauen. Il Principe della Moskowa usci alla testa della divisione Bar-rois. Queste divisioni atterrarono tutto quello che loro si opponeva; l'attacco si allontano sull'istante dai centro alla circonferenza e tosto fu portato sulle colline. Il campo di battaglia rimase coperto di morti, df.can-noni e di avanzi. Il generale Dumontier è ferito, come pure il generale Bayeidieu . Tyfidal e C ombelles. L'uííiziale di ordinauza Iieranger è mortalmcute ferito; era questi mi giovine di speranza. Il Générale Gros della guardia , s'era gittafo il primo nella fossa di un fortino, ove alcuni zappatori nemici erano già occupât! a tagliarc le paliizzate : egli è ferito di uu colpo di bajonetta. La notte divenne oscura ed il fuoeo cessa, l'inimi-co avendo incagliato nel suo attacCo e lasciato più di aooo prigionieri sul campo di baUagîùr, coperto di ferai e di morti. II 27, il tempo era terribile, la pioggia ladeva a torrenti. Il soldato aveva passato la notte nel fan«o e nell'acqua. Aile oie 9 ddia mattina si vide distlntamen-Ifuè! ^OTCpalMUO^V^Jj ëêAtÙ°i^m- ki l>mu unb warf ßanjiici;. £'er geinb oerlor aa btefeut -Orte 1000 2obte/ unb 4000 SÖernmnbeie, aOirte ?irmee ftcf; in Unorbuung unb gr5fter (Itle auf Sauer juruef. STad>bem ber §ett?b alfo in <5cbfefien gefi)lagen war, nal;m ber ^infer beir ^urftrn wn ber ^fto^fjiua mit cbft liei? ba3 Äamtnanbo oon ©cOlefteu bent J^er^og üon rent, unb langie am 25. ju ötuipen an. 2>te alte unb junge ©arbe, Infanterie, ivaoaüerie unb SlrtilleTier macf)ie*bicfe 40 2ieue$ in t>ier Jagen. SSom 2 8» Siugu^ S?m 26 um 3 Uf?r «Ptorgeni fa.n i>ec Äaife?»i« treibe« att. iDie ciro]?c ruffifd-c, preuftfd)e unb pflcircic^.fc^e Slvmre, 00.1 beu »boui>ceal;:et! befi^ü^t, irar im Sfnaefdjjt. öic baite aKe 9sn!jo!)eu tinie, meiere 'Övesbeti in öee erfeo. Z)cv. «ötarfa;«Sf ©t. Cpr mit bim >4. tfttb b:e ajefaöutta von Dtciben bef cöie bar 6«fc(li$te£agir/ unb fieHte &d)e,cffd)h$tn binicr bie laufen^ iveicbe bie 23ur(iäbie umgaben, itlfe? mar um S)liita<5: aie. für ein geübte^ 5lu^e »mr biefe <5tiUe ber 2Jj>r-# bc'tb; oes? -il-iaeiUiücre!; bev $H;iariff teilten öa i. Um oter Ui)c naeOmitta^u auf bai ^cicf^ca breicr JUnoncn fcOiiiTc/ tiubiicn ftd^ fcd>i fe meaigeiv^lui geitbl:«Pctt in bie (¿bciic ljcrab; fie nabmen bic9tiebtunj ge.aeii Lu üíxyxf. dalla- Stampetia del Gövet'fyol e:ne ante bc» sob "gefunbejt ba(. war bei 5 Ubr: ein Sbfil ber 5Fefer»en be¿ 14ten $orp$ war i;n fechte; einige ^aubi^eu fielen in bie ©rabí; ber 2Iugeubli(f fd)ien briiriaib. 2)er Äaifer be* fvil;f bem Jt5uig oon Neapel, mit b;m ^aoaderies Äorp^ ©eneral ßatoui i SJianbourg auf bie rechte 'Jlanfe beé geinbeé lo$jugeí;en, unb bem ^erjog uon Xreoifo auf bie linfe glanfe. 3Die t>ier íD'wijtonen ber jungen ©arbc" unter ben ©eneralen S)umoutier, S3arroi¿, ©ecouj unb SRogtict, bebOHd;irten hierauf, jroei burcl; ba¿ ^)irnaer $i;or, unb iwec burc^ ba¿ ^lautier Zipr. S>ergnrfloon bev Ü)?o$fowa beboudjirte an ber (5pi0e ber 2>ioifton Öarroti. £)iefe £>it>iftonni warfen aiiel oor ftd; nieber; ba? geuer entfernte fiá; fogleic^ 00m Beutrum / gegen beu Umfretá, unb warb alsbalb gegen bie 3lnl;5i;en jus rutígeroorfen. Sal ©d/lacl;tfeib war mit lobten, Äanoi nen unb Prummern bebedft. ©er ©eneral Shtmouiier i(i oermunbit, fo wie bie (Senerale Öopelbieu, Spithal uub GmbetUf. 2)er £>rbottanj Offizier SSerenger itf löblich Oivwnnbct; er war ein hoffnungsvoller junger tOienfcö. 2)er ©eneral »on ber öarbe warf jid) ber erjle in bett (graben einer 9íebotiíe, wo bie fernblieben (Sappeurl febon arbeiteten, bie ^aliffaben umju^auen; er warb mit einem SJojonetirid; öerwuubet. S)ie 3Tacf;t warb ¿tfler, unb ba£ Seuer ^5rte auf / nad^bem bem Jeinbe fein 2lngri(f mißlungen war , unb er über 2000 ©efaugeni auf dem ©4>laci)t'felbe gelaffen, bal mit SJenounbeten unb lobten bebeeft war. Slni 27. war 2J3etter ft^rerflic^; ber Siegen fiel fironunmet'fe. Der Soibat l)aíte bie 9íací;t im ©d)lamm unb SSBaffcr jugcbracbl. Um 9 Ut)r morgend fa]) man beuííicfj ben geinb feine liefe glanfe verlängern # unb bie ipitgel bebeefen, weiche t>ou feinem 3entrum burc^ baéJplftuneríéal abgtfoubert würeu. 2>er Äonig oon 3?ea> peí airna mit bau ^orp? be» ijerjog^ uon Builuno unb unb btboaefeirte auf ber ioifioucA welrf;; biefen glúgel bilDeten, wuiben geworfen unb jer* fíreuí. 2)ie ^alfte, mit ben faenen uub Kanonen, warb gefangen gemacht, unb barunter befiuben mel;rer ^arfc^aß oerbanb unferen linfen gel mit bem Bmírum, bvi¿ oon bem iCciff be^ i^erjog^ twn ¿Kaqtifa gebildet war. Um jwet US;r nachmittag cntfd;fof ftcf> ber geinb $um 9\íic?¿ug; er paite feine große MoimnanKation mit rnen auf fmem l tu fett unb rechten glugel »erloretu £)¡e e ful i a te biefeé Xageá finb 25 bif 30,000 ©e« fang eñe, 40 garúen , tuíb óx> Kanonen. SJtau fann an* nehmen, bo.f? ber geinb óü,ooo weniger l)abe. Uns fer ajcrlm jí belauft fid) an SJerwuubeíen, lobten ober ©efangenen auf 4,000 St walleric bat fid) mit SCu^m bebeeft. 2)?r ©taab ber JCaoalleíie wirb bie eirtjflnen UmjUnbr uub biejeni« gen befanut tn^d)eu, bie ftdh auágeíí-i^net haben. £ie jurí^e ©arbe yrrbtení baß 2cb ber gunjen Slrmee» Sie aíte ^arbe í;afte jwei Bataillon im treffen ; bie ans bem Bataillone waTen in ber Otabt al-3 SS efe roe aufbe^ halten. £>ie swei ^atailtoner bie int Kampfe toaren, (ja» ben aíh'é mit bem SS-ijoitetie niebergemac^r. £íie <£tabt Ureében waib in grojfe. ©djrrcfén gefe(jí,-rtnb lief groffe ^fapr. áftrffjcn ber ^rntrobner Wvir fo begaffen, wie . man e£ üon e.nem aíliuen 2?oífe eru>arten mu^te. S5er 5ionig oon <5ad)fen blieb mit feiner gamilie in ^re^ben^ uno gab ba>5 2>eifpiel bes 31»trauend. 2lm 28« 29. un& 30. i;aben wir unfere SJortbeile oerfolgti.;' ¡£>it Generale Gavtef, ^outnerc unb b'^ube^ uarbe, 00m J^orp5 be¿ ©enerol Eatour;i£Kaubourg bu* bin über taiifeivb SRiimsion?*böigen genommen, unb Oiel ©efaugrnt eingebracht, ^.e Dörfer |lnb oolf blefir^ ter geiube^mau red;net beren über 10 laufertb*. geinb ueríor nací) ber Viuéfagc ber befangenen acht öeneiaie t tobt, ober oerwunbet. S^er ^erjog oon Stagufa mehrere 9lffiiiren bet fítíantgivbe, welche bie Uuerfd;rocfen^eit feiner 2ruppe>t bc3;ugenv ©eneraf SJanbamme, i^ommaubant beé iten' jtorpé , bel)intd)irfe am 25.. buvel; Äonigftein,-unb be=-wÄdKtgte fid; am 2ó. bpy ¿ager$ oon ^)iena , ber <£tabt,-unb ^ohc:iborf¿. €r fd^nUt bie widrige 23erbinbuitg ^rag^ mit ©reiben ab. 2)er $ev¿og oon ^Butlern« berg l;atte beir ISuftrag, biefcf ^£>ebouti)ee mit 15000-2Rann Muffen ^u beobachten. Slm 28' griff ihn ®es neral ^anbamme an, fáíug i^n, nai;m ihm 2000 ©e-fangeue, 6 Kanonen , unb bríiátr ihn nadh Dörnen, ©er Síuif?, Öri^abe* ©eneral,- ein -O-.f^ier oon grof*: feu Serbienfien warb getbbeef. 2lm Sage be¿ 29» jMlrc fid) ©encraí 5¡Tanbamme auf ben fyófyetf-^öo«S36hmt'n auf unb naí;m bort feine (Stellung, <£t burd) fftegenbe Gruppen bal 8anb burebí1 fireifen, um 00m §eiitbe .tunbe fmjujie^nv ihn juu beunruhigen^ nnb fid) ber SJÍagdjíne ¿u bema^tigen. 5?er guiflt oon (ftfmuol war am 24. ju €>$wert!ir u>ib hiuf« feine finji^p ¿íjfairv oon 25ebeutung gehabte jöle sauen hatten {idfc úi< tui'^eren fieinett- slffairem auégejeid)net»' ^)ev Anfang beS ^rb^uge§ if!- f'fyt gian^enb unb be« teet jir großen Hoffnungen. 2)'te SBefd;affenbeit un^ Í«rer-^nfanícrie ufcermjft bet jene S^inbe^