ANNO V. — N. 3® Sabbato 27 Luglio 1850. Esce una volta per settimana il Sabbato. — Prezzo anticipato d'abbonamento annui fiorini 5. Semestre in proporzione.— h' abbonsmento non va pagato ad altri che alla Redazione. DEL FRIULI \EL SECOLO XV. Nella insigne Biblioteca Marciana di Venezia si cu-stodisce codice manoscritto portante la segnatura CC XXV classe VII (ed e il codice Naniano LXXX) nel quale si registra discorso deli' impero dei Veneziani in Italia, det-tato da autore innominato, il quale lo scrisse ad inchie-sta del cavaliere Domenico Bollani, a cui anehe e in-diretta la dedicazione; quello stesso Bollani (come sembra) il quale intorno il 1500 fu luogotenente per i Veneziani nella Patria del Friuli. L'autore prima di discorrere quanto si propose, passa in rassegna, e deserive le provincie che formava-no quello stato. Abbiamo da quel manoscritto il brano in copia che tratta della procincia del Friuli, e pensiamo non essere opera perduta, il registrarlo in questo gior-naletto; non fosse altro per mostrare come nel 1500 du-rassero notizie e tradizioni che guidano a tempi piii lontani, in modo migliore che non certe supposizioni di tempi posteriori. Moiti commenti potrebbonsi con bel risultato fare a silfatto testo; pero uno solo non vogliamo omrnettere, la dove parla deli'Evangelario scritto da S. Marco, re-gistrando cio che Carlo di Luzenburgo re di Boeinia scrisse di proprio pugno sui quaderni del libro a lui donati, siccome rileviamo dal Codice del secolo XVI. a Ego Carolus quartus Dei gratia Romanorum Rex „ semper Augustus et Bohemiae Rex, vidi librum Evan-,, geliorum saneti Marci de sua propria manu seriptum „\ntegrum ab initio usque ad finem in septem quaternos „ in potestate Patriarchae et Ecclesiae Aquilejensis, qui „ liber in dieta Ecclesia fuit servatus a Beato Hermacora „ et ab Ecclesia Aquilejensi predieta usque in hodiernum ,;diem, qui videlicet Beatus Hermacoras de manu Beati „ Marci eundem librum accepit, et a Beato Petro per re-„ signationem et intercessionem Saneti Marci recepit pre-„ sulatum predietae Aquilejensis Ecclesiae de quo libro „ petitione mea apud Patriarchain et Capitulum dietae A-„ quilejiensis Ecclesiae obtinui istos duos quaternos ul-„timos libri predieti, et alii quinque precedentes reman-„ serunt in Ecclesia Supradicta. Et haec seripsi manu „ mea propria Anno ab incarnato Verbo M. CCC. LV in „ vigilia Omnium Sanclorum, Regnorum meorum anno „ nono. u 11 paese del Friuli e terminato dal Fiume Timavo cho lo separa dal Carso alfre volte detto Japidia, dalle parti di levante, et di ponente dal fiume Livenza che lo divide dal Trivisano, et e coperto di Tramontana dalle Alpi che confinano con la Alemagna, et da mezzodi e cinta dal mar di Adria. Questa fu prima Region dei Carni chiamata: dapoi essendo Aquileja accresciuta a tanta grandezza che fuori solamente che Roma tutte le altre Citta d'Italia trapassava per la nobilta sua, diede il nome alla Provincia chiamandola Territorio Aquilegiense, et levo 1'antico de'Carni, il cui nome si ritrasse dentro delle Alpi: ove ancora lo ritiene chiamandosi Cargna, che 6 compresa nella detta Provincia. Appresso questo istesso Paese, fu denominato dalla Illustre famiglia de' Giulii per cagione del maggior capitano, et pili pregiato Imperatore nell'armi che produsse mai Roma, che fu quel grande G. Cesare, il quale tanto amo questo paese et tanto ser-vitio ne trasse per la guerra di Franza che la volse chia-mar Forum Julij, et ne monti di Cargna edifico il luogo di Giulio Carnico, che ora si chiama Zuglio, et fabbrico per luoghi prima inaccessibili la strada che qui poi fu a-perta commodamente a carri et ultimamente dopo la dislruzione df Aquileja, li cui Cittadini poi andarono ad abitar la Citta di Venezia. Ouesta istessa Provincia fi chiamata Patria del Friuli. Fu grande ed inaudita banignita di quei buoni et d' ogni riverenza degni antichi Padri, li quali non | scancellando 1'antico nome de'Giulii, come per 1'addie-tro esa stato fatto dalli altri, vollero in onor di autore cosi illustre che fermo rimanesse il cognome della Provincia, che era Forum Julij detto Friuli, et aggiungendo il nome di Patria dicendosi da tutti la Patria del Friuli dimonstr.Hrono la grata et dolce memoria che hanno sempre tenuto di quel primo nido et ridotto: onde trassero le Sacre Carte deli'Evangelio scritto in quel luogo dal Beato Mirco, il quale accettando per Prottetore, et non altro Santo d' altre citta vicine, le sue santissime ossa con somma venerazione guardano. Di questo titolo adun-que di Patria, di si nobil citta come Venezia, la Provin-,cia del Friuli ha vera cagiona di andar molto altera, poi che nella fronte porta inserizione si onorata: onde insieme risplende la nobilta di chi gli concesse il primo nome di Giulii, et di chi gli ha aggiunto il secondo di Patria. Questa Patria adunque che cosi mi giova chia-marla a guisa di teatro di perpetui monti e cinta, et racchiusa dalla parte di Tramontana, li quali come si appressano al mare risguardando Levante, si abbassano tanto che lasciano per spazio di miglia 16 assai com-moda, et piana apertura di entrar in Italia che o dal luogo chiamato Lucinisio, insino a panto il mar, et per questo spazio corre il fiume Lisonzo, il quale si pud vadare in tutte le parli fuori che ove si vicina al mare; oltre que-sto fiume verso le parti di Ungaria, come il paese e tutto pieno di colli, ma per la maggior parte assai ste-rili, et sassosi, cosi dalla parte del Friuli e tutta pianu-ra, et quella fertile et buona. A questa Porta adunque cosi larga, et aperta tre strade mettono capo, la pili vicina al mare dalle parti sopra Segna, et Istria, se ne viene per li luoghi di Metlica Coceva et Rimiiizza, caraino dif-ficile, et aspro piu per li sassi che per altezza di colli o inegualita del Paese: 1'altra e di Zagabria a canto il bosco di Santa Ageldruda, et la terza da Terra nuova et Lubiana sopra il detto Bosco. Quesie tre strade ser-vono a coloro che dalle parti da Ungaria, et Crovazia et dalla Carniola venir volessero in Italia, et capitano tutte a Gorizia, luogo non molto lontano dal fiume Lisonzo pošto sopra un alto, et amenissimo poggio. Quinci non molto discosto sopra la ripa di esso fiume nel Friuli e fabbricata Gradišča, Fortezza molto ristretta et picciola, et poco di sopra vi e il Ponte che va a Gorizia e il luo