261Irena Prosenc: VARIAZIONI SULLA ROSA Irena Prosenc Oddelek za romanske jezike in književnosti Filozofska fakulteta Univerze v Ljubljani irena.prosenc@ff.uni-lj.si VARIAZIONI SULLA ROSA Catalfamo, Antonio (2014) Variazioni sulla rosa. Chieti: Edizioni Tabula fati. ISBN 978-88-7475-388-8, 115 pp., 10 € Variazioni sulla rosa è l’ultima raccolta di poesie di Antonio Catalfamo, un poliedrico in- tellettuale siciliano i cui vari interessi culturali si esprimono nel notevole corpus dei testi da lui pubblicati. L’autore è attivo come poeta, saggista, operatore culturale, ricercatore e critico letterario. Ha pubblicato, dal 1989 al 2009, sette raccolte di poesie (Il solco della vita, Origini, Passato e presente, L’eterno cammino, Diario pavesiano, Le gialle colline e il mare e Frammenti di memoria) e un libro di racconti (Un filo di sangue), vincendo vari premi letterari. Dal 2004 ha prodotto saggi su Dario Fo, Antonio Gramsci, Giulio Cesare Croce e altri; ha studiato la letteratura popolare, la poesia sociale, la filosofia e scienza nell’opera letteraria e il racconto della realtà. Uno dei suoi principali interessi critici è Cesare Pavese: dal 2001 Catalfamo ha curato la pubblicazione di sedici edizioni della ras- segna di saggi di critica pavesiana. Ha, inoltre, collaborato con le Università di Messina e di Cassino, mentre il suo impegno sociale segue un orientamento politico comunista. I molteplici interessi che si sono realizzati attraverso un’attività instancabile da parte dell’autore trovano una loro espressione anche nella sua ultima raccolta di poesie che comprende una sessantina di liriche. In esse si riflettono alcune caratteristiche delle sue raccolte precedenti: l’importanza della sua terra e delle sue origini, l’attenzione alla realtà sociale del presente e del passato, un onnipresente sottofondo militante ispirato agli ideali comunisti e, infine, una carica di vitalità e di fiducia nel futuro, notata anche da Eleonora Cavallini per la quale le liriche di Catalfamo sono “intrise di una linfa tutta mediterranea, vitalissima e solare” (Cavallini 2014: 7). Dal punto di vista stilistico, l’autore continua a produrre versi brevi, essenziali, di tono narrativo, ed esplicita questa tendenza della sua poetica: “Vorrei ripetere le parole semplici / che nessuno più sa dire” (Le mani); “Io uso solo le parole del cuore, / che se- guono il ritmo naturale / di diastole e sistole” (Salvazione). Come abbiamo potuto osservare per la sua penultima raccolta di poesie, Frammenti di memoria (Catalfamo 2009), la parola chiave della poesia dell’autore siciliano sem- bra essere la passione per la lotta politica e per la vita stessa (Prosenc 2011: 286). In DOI: 10.4312/vestnik.8.261-264 Vestnik za tuje jezike 2016_FINAL.indd 261 21.12.2016 8:56:37 262 VESTNIK ZA TUJE JEZIKE/JOURNAL FOR FOREIGN LANGUAGES Variazioni sulla rosa questa componente si esprime in maniera complessa, in una fusione della passione erotica e dell’impegno sociale attraverso una risemantizzazione del mito. L’immagine centrale sulla quale si impernia la raccolta è quella della rosa. Essa rappresenta la donna amata: “io amo / e respiro te, / mia rosa” (La guerra delle rose); “Canto ancora una rosa, / un triste sorriso / su labbra carnose” (Ancora una rosa). La rosa ha un forte legame con il desiderio erotico: “Dormi con me, amore, / ti lascerò una rosa / tra i seni duri / levigati dalle piogge” (Dormi con me, amore), e si identifica con la figura femminile: “la mia compagna / dal nome di rosa” (Il nostro sogno). Dall’altra parte, l’immagine della rosa, i cui petali rossi sono “come gloriose bandie- re” (Ritorno di rosa), diventa strettamente legata ad aspirazioni sociali e politiche: “Noi comunisti / dobbiamo guadagnarci / il diritto ad amare, / a respirare le rose” (La guerra delle rose). È in questo modo che l’immagine della rosa viene interpretata da Višnja Bandalo; la studiosa la definisce “il simbolo fondamentale” dell’universo poetico della raccolta, simbolo che suggerisce “l’idea della fede, fiducia, resistenza e opposizione, un modo per esprimere valori civili” (Bandalo senza data: 3)1. In un modo emblematico dell’intera raccolta, le due interpretazioni della rosa si fon- dono e la passione erotica viene legata in un modo indissolubile agli ideali comunisti. La donna diventa la “compagna rosa”, con la quale l’io lirico vuole dividere “il pane fragran- te, / il vino e l’olio / nelle buone stagioni, / l’amore e il letto / di bianchi lini” (Variazioni sulla rosa). La donna amata condivide pienamente gli ideali politici dell’io lirico e lo rassicura sulla sorte di questi ultimi: “[...] la mia rosa rinasce, / dischiude nuovamente / i boccioli dei seni, / e mi dice che il comunismo / [...] resisterà ad ogni tempesta” (Rina- scita della rosa). L’impegno politico diventa una condizione per poter amare: “non so / se ti amo, / se sei il mio comunismo, / che cresce tra gente comune, / la mia rivoluzione, / che sembra spenta, / ma che riesplode, all’improvviso, / come una rosa” (Vorrei cantare). Alla figura femminile sottende una natura primordiale, pertanto, la donna rappre- senta i “quattro elementi vitali” (Tu sei la natura). Numerose immagini della passione amorosa sono legate al mare: le narici della donna “si dilatano / all’odore di salsedine” (Vorrei cantare) che diventa lo stesso odore suo: “Dormi con me, amore, / fammi sentire / il tuo respiro / come risacca / nel silenzio della notte, / il tuo odore di salsedine” (Dormi con me, amore) o ancora: “l’odore del mare / sulla tua pelle bianca, / il vento che fischia / nelle tue grotte segrete” (Il tuo respiro). Gli occhi della donna sono “occhi d’alga ma- rina” (Dominio), “occhi di perla, / strappata alle viscere del mare” (Vorrei cantare). Il mare rappresenta l’elemento che accomuna la figura maschile e quella femminile: “An- che tu vieni dal mare, / riproponi il mistero della risacca, / delle voci racchiuse / nella conchiglia” (Il nome). Il mare è caratteristico della terra che il poeta canta e della quale vengono sottolineate le origini culturali greche. Messina è descritta come la terra della 1 Testo originale croato: “ruža je bazični simbol u ovom pjesničkom kozmosu [...] sugerira ideju vjere, povjerenja, otpora i odolijevanja, način da izrazi civilne vrijednosti” (traduzione di I. Prosenc). Vestnik za tuje jezike 2016_FINAL.indd 262 21.12.2016 8:56:37 263Irena Prosenc: VARIAZIONI SULLA ROSA “lissa”2, definita dall’io poetico l’“inquietudine d’origine greca” (La lissa). L’io lirico usa l’espressione “la mia grecità” (Signora delle vigne) e parla del “nostro destino / di greci inconsapevoli” (Le mani); il personaggio femminile da lui cantato condivide non solo il suo orientamento politico bensì anche la sua natura greca: “tu rosa greca nel nome / e nelle radici, / anch’io greco nei cromosomi” (La stele di Rosetta). In tal modo, alla fusione dell’impegno politico e della passione amorosa si aggiunge il motivo delle origini comuni: “Ora giungi a me, radiosa, / anche tu greca, anche tu compagna, / chiedi e offri amore, senza limiti” (Non so). La Sicilia, sempre presente nelle poesie di Antonio Catalfamo, viene indicata anche attraverso la presenza della sua gente: contadini (Il nostro comunismo), braccianti (Pic- colo amore; Processo), raccoglitrici di olive (Ragazza calabra; L’uliveto), cernitrici e spiritari3 (Iconografia ufficiale; Non so). La Sicilia è legata al mito, un altro motivo chiave della raccolta. Nelle poesie “il mito ritorna con nuove sembianze” (Il nome) e l’intenzione del poeta è quella di “riproporre i miti greci, / che lievitano nei secoli / in mille varianti” (Leucotea). Il mito viene riseman- tizzato nel contesto dell’impegno politico: se Leucotea “dà la vita e la morte: / madre, moglie, amante” (Leucotea), Demetra è interpretata come “il comunismo primordiale, / che abbatte gli steccati, / a tutti dona la felicità, / senza chiedere nulla” (Demetra). Le poesie di Antonio Catalfamo sono permeate di riferimenti intertestuali fra i quali primeggiano quelli alle opere di Cesare Pavese con, ad esempio, l’immagine della col- lina-mammella: “mammelle ricolme / come verdi colline” (Ancora una rosa); “la mam- mella e la collina” (La seconda volta). È notevole la presenza di riferimenti a Conversa- zione in Sicilia di Elio Vittorini attraverso i personaggi del Gran Lombardo, dell’Uomo Porfirio, dell’Uomo Ezechiele e dell’arrotino Calogero che vengono assimilati a “tanti altri compagni che lottano” e soffrono per il mondo offeso (Rime semiserie; Mito e logos). Fra i numerosi altri riferimenti menzioniamo quelli che sono riconducibili alla Divina commedia (Virtuale-reale); nello specifico, all’Inferno XXVI (La tua casa; La stele di Rosetta), e, nella poesia d’apertura, un’interessante fusione fra il Nido pavesiano in festa e l’ariostesco castello del mago Atlante (Il nido). In conclusione, riportiamo versi che rappresentano in maniera esemplare la fusione dei motivi poetici centrali alla raccolta. Da una parte, viene proposta una visione asso- lutamente positiva degli ideali comunisti, illustrati, in un’altra poesia, dalla negazione dell’esistenza storica “delle stragi, / delle fosse comuni, / degli stupri di massa, / della pu- lizia etnica” da parte di gruppi di orientamento comunista (Preghiere). Queste idee poli- tiche si sovrappongono alla “grecità” della Sicilia nonché all’immagine della donna come “compagna rosa”: “Tutto qui è / tragicamente greco, / nella terra di Persefone / fiorita di rose. [...] Compagna rosa, / noi non vedremo il comunismo / coi nostri occhi. / Dobbiamo soffrire e lottare, / grecamente, / tragicamente, / per costruirlo” (Il nostro comunismo). 2 Il termine siciliano denota la noia, la malinconia. 3 Come spiega l’autore in nota a Iconografia ufficiale, uno spiritaro era un “[l]avoratore che traeva dagli agrumi le essenze, destinate all’industria dei profumi”. Vestnik za tuje jezike 2016_FINAL.indd 263 21.12.2016 8:56:37 264 VESTNIK ZA TUJE JEZIKE/JOURNAL FOR FOREIGN LANGUAGES BIBLIOGRAFIA BANDALO, V. (senza data) “Mitografska zbilja u poeziji Antonia Catalfama [La realtà mitografica nella poesia di Antonio Catalfamo]”. https://www.academia.edu/27049686/La_realt%C3%A0_mitografica_nella_poesia_di_ Antonio_Catalfamo_Mitografska_zbilja_u_poeziji_Antonia_Catalfama_ (pagina consultata il 18.11.2016). CATALFAMO, A. (2009) Frammenti di memoria. Milano: Teti. CAVALLINI, E. (2014) Presentazione. A. Catalfamo, Variazioni sulla rosa. Chieti: Edi- zioni Tabula fati. PROSENC, I. (2011) Antonio Catalfamo, Frammenti di memoria, Milano, Teti, 2009. Misure critiche, 10, 1/2, 285-286. Vestnik za tuje jezike 2016_FINAL.indd 264 21.12.2016 8:56:37