RASSEGNA UFFICIALE DEL COMITATO POPOLARE DISTRETTUALE DI CAPODISTRIA Anno 3X CaipodistTÌa, lì 20 novembre 1953 N.to 9 SOMMARIO: PRESCRIZIONI DEL COMITATO POPOLARE DISTRETTUALE 64. Decisione sulla tariffa per la vendita dell’energia elettrica nel distretto di Capodistria. 65. Decreto sugli esercizi alberghieri 66. Decreto sul eoirpo dei vigili del fuoco professionali. VERBALE DELL’VIII. SEDUTA COMUNE DELLA CAMERA DISTRETTUALE E DELLA CAMERA DEI PRODUTTORI DEL CPD DI CAPODISTRIA DD. 13. X. 1953. VERBALE (continuazione) DELL’VIII. SEDUTA COMUNE DELLA CAMERA DISTRETTUALE E DELLA CAMERA DEI PRODUTTORI DEL CPD DI CAPO-DISTRIA DD. 17. X. 1953. VERBALE DELLA V. SEDUTA ORDINARIA DELLA CAMERA DISTRETTUALE DEL CPD DI CAPODI-STRIA DD. 17. X. 1953. VERBALE DELLA VII. SEDUTA DELLA CAMERA DEI PRODUTTORI DEL CPD DI CAPODISTRIA DD. 17. X. 1953. VERBALE (continuazione) DELLA VII. SEDUTA DELLA CAMERA DEI PRODUTTORI DEL CPD DI CAFODISTR1A DD. 19. X. 1953. REVOCA DI DOCUMENTI SMARRITI. Prescrizioni del Comitato popolare distreiiuale 64. In base all’art. 24 del decreto del ORCI sulla direzione pianificata deU’economia nazionale del giorno 11 aprile 1952 nonché dell’alt. 15 e del punto 5 deliairt. 64 della legge della Repubblica popolare di Slovenia sui comitati popolari 'distrettuali del giorno 8 luglio • 1952, estesa al distretto di Capodiistria coll’Ordine N.ro 31/52 del Comandante l’Amministrazione Militare delFAPJ della Zona jugoslava del TLT, il Comitato popolare distrettuale di Capodistria nella seduta 'di ambedue le Camere del giorno 3 novembre 1953, accoglie la seguente DECISIONE SULLA TARIFFA PER LA VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA NEL DISTRETTO DI CAPODISTRIA I. D isposizioni generali 1. Il consumo dell’eneirgia elettrica viene conteggiato secondo una delle sotitoiindìiicate tariffe e precisamente: a) tariffa per grandi utenze, b) tariffa, per piccole utenze. 3. Secondo' la tariffa per grandi utenze viene conteggiato il consumo: a) degli utenti che hanno stipulato con il fornitore il contratto per il prelievo dalla rete del fornitore durante ranno solare di almeno 50.000 kWh, b) degli utenti che nei propri impianti tengono allacciato un apparecchio idi utenza (motore o simile) con effetto di 30 kW o più. 3. Il consumo degli aititi utenti viene conteggiato secondo la tariffa per piccole utenze. 4. Il prelievo dei rivenditori dell’energia elettrica e il consumo della miniera di carbon fossile di Siedale non sono conteggiati secondo le norme della presente tariffa ed il prezzo dell’energia viene stabilito con contratto speciale.. 5. Il contéggio del consumo dell’energia elettrica viene fatto mensilmente mediante lettura dei contatori, da farsi possibilmente nello stesso giorno. 6. In quanto il prezzo secondo le norme della presente tariffa dipende dal consumo dell’energia elettrica diurno o notturno va considerato: a) consumo diurno dalle ore 6 alle 22, b) consumo notturno dalle ore 22 alle 6. Se l’utente viene fornito dell’energia elettrica da più allacciamenti dal punto di vista tariffario, ogni allacciamento viene considerato come utente autonomo. II. Tariffa per piccole utenze 1. prezzo di vendita dell’energia elettrica consta del: a) contributo base, b) prezzo delle kWh consumate. Categorie tariffali 2. La tariffa per piccole utenze si divide nelle seguenti categorie : a) economia domestica. b) illuminazione dei locali d’affari, c) motori e apparecchi, d) illuminazione pubblica. 3. Secondo la categoria tariffale per l’economia domestica è conteggiato il consumo dell’energia elettrica per scopi d’economia domestica, cioè per l’iHuminazione delle abitazioni coi relativi vani accessori ed economi, ci e per l’illuminazione degli accessi alle case d’abitazione; per la preparazione dei cibi, per fare il bucato, per stirare e cucire; per la pulizia delle abitazioni, -per il riscaldamento e la refrigerazione, per apparecchi radio e grammofoni, per pompare l’acqua, per scopi d’economia domestica, se la potenza del rispettivo motore non sorpassa 1 kW e simili. Lo stesso vale per le case del bambino, dello studente, per le case degli operai e invalidi e per le case dei vecchi e pensionati. Il consumo dell’energia nei locali d’amministrazione di dette case viene conteggiato secondo la categoria tariffale vigente per l’illuminazione dei locali d’affari. 4. Secondo -la categoria tariffale per l’illuminazione dei locali d’affari viene conteggiato il consumo dell’energia elettrica per 'l’illuminazione, se tale consumo non rientra nei punti 3 e 6 del presente capitolo. Analogamente viene conteggiato il consumo del-ì’emergia elettrica consumata sporadicamente da apparecchiature termiche dei locali d’affari, in quanto tali apparecchiature -non vengano usate per scopi di lucro. o. Secondo la categoria tariffale per motori e apparecchi viene conteggiato il consumo dell’energia elettrica per tutti i motori e apparecchi, in quanto questi non rientrino nei punti 3 e 4 del presente capitolo, come pure quando la luce prodotta dall’energia elettrica venga usata direttamente per scopi produttivi (ad es. nelle stamperie, dai fotografi, ecc.). 6. Secondo la categoria tariffale per ril-l-uminazione pubblica si conteggia dii consumo dell’energia per l’illuminazione delle vie, strade e piazze negli abitati. 7. Gli utenti vengono immessi nella rispettiva categoria di piccola utenza dal fornitore. In merito alle controversie che riguardano Uliimmilssione decide ili tribunale rispettvamente l’arbitrato. Contributo 8. Il contributo base si riscuote mensilmente in anticipo ed ammonta: a) -per l’economia domestica din 50,— b) per l’dlluminazione dei locali d’affari din 100.-— c) -per motori e apparecchi din 200.-— d) per ¡’illuminazione pubblica è considerato contributo base iil nolo dei cantatori e interruttori ad orologeria di proprietà del fornitore che viene riscosso nell’ammontare stabilito al punto 11/34. 9. Il contributo va conteggiato per tutto il mese se ¡’al- lacciamento fu notificato prima del 15 mese rispettivamente ise l’allaccàaimanto fu disdettato do. po il 15 dei mese, nel caso contrario il contributo non va conteggiato per tale mese. Prezzo per chilowatt ora 10, Il prezzo del consumo di kWh nell’economia domestica, per l’illuminazione dei locala d’affari e per motori e apparecchi è da due specie e precisamente: a) prezzo superiore 20 din per kWh b) prezzo inferiore 3 din per kWh 11. Il presso del consumo di kW per l’illuminazione pubblica è unitàrio ed ammonta a din 10 per 1 kW. 12. Al prezzo superiore di cui al punto 11/10 viene conteggiata all’utente una data quantità di kWh che dipende dalla categoria di utenza e dal numero delle unità tariffali. -Oltrepassando l’utente tale quantità, l’eccedenza -gli si conteggia al prezzo inferiore. 13. Là quantità di kWh che viene conteggiata al prezzo superiore ammonta mensilmente per un’unità tariffale: a) per l’economia domestica 4 kWh, b) per ¡’illuminazione dei locali d’affari 30 kWh, c) per motori -ed apparecchi 75 kWh. 14. Disponendo l’Utente d’un proprio contatore bitarif-fale gli vengono diffalcate dalla quantità di kWh, che gli dovrebbe venir conteggiata al prezzo inferiore, -le kW«h consumate di notte conteggiandole al prezzo n-tfturno inferiore che ammonita a din 2 per kW-h. Unità tariffali 15. Le unità tariffali vengano stabilite dal fornitore al -sensi -delle norme più sotto riportate. •16. L’utente deve, dare al fornitore tutti i dati necessari per poter stabilire il numero delle unità-tariffali. Al più -tardi fino alla prima -successiva lettura dei eonta-- tori egli deve comunicare al . fornitore ogni variazione che potesse influire sul numero delle unità tariffali. Il dovere -di denuncia è stato adempiuto appena -allorquando, il fornitore abbia confermato per iscritto il ricevimento della denuncia. 17. Non denunciando l’utente in tempo debito le avvenute variazioni che hanno influito sull’aumento delle unità tariffali, il fornitore conteggia per ogni Unità tariffale non denunciata tante kWh al mese al prezzo superiore quante son-o previste per quella data categoria al punto 11/13 e precisamente dal giorno in cui è subentrata la variazione. Non essendo possibile stfbi-lire il tempo in cui è subentrata la variazione, le- kWh aggiunte -vengono conteggiate dai giorno in cui ultimamente sono state stabilite le unità tariff ali, al massimo però per sei mesi indietro. 18. Delle variazioni che sono decisive per la -diminuzione del numero delle unità tariffali tiene conto il fornitore dal mese di denuncia e cioè: a) le unità tariffali -disdettate fino al 15 del mese e denunciate dopo il 15 -del mese non vengono conteggiate per quel -mese; b) le disdette dopo il 15 del mese vengono- conteggiate airinizio del mese successivo ; c) le denuneie fino al 15 del mese vengono conteggiate nel mese corrente. 19. Qualora l’utente -non renda possibile al fornitore determinare il numero delle unità tariffa-li, tutto il consumo gli viene conteggiato al prezzo superiore. 20. Per ogni posto di prelievo viene all’utente conteggia^-ta almeno- un’unità tariffale. Determinazione delle unità tariffali nell’economia domestica 21. E’ considerato unità tariffale: a) -ogni vano d’abitazione senza riguardo all’entità dell’impianto elettrico in esso installato, !» b) ned vani d’abitazione sopra i 40 m!, ogni ulteriore superficie di suolo oltre i 40 m2 iniziati, c) per le pompe d’acqua quelle unità tariffali1 che sono state accertate secondo le disposizioni della categoria tariffale per motori ed apparecchi. £2. Non sono considerata unità tariffali: a) vani con superficie inferiore ad 6m2, b) atrid non arredati e verande aperte, scalinate, bagni, gabinetti, cantine e vani di cantina, lisciale, legnaie, soffitte e simili, c) rimesisè e locali economici per es. granai, depositi, stalle, fienili e simili. I vani indicati ai punti b) e c) non sono considerati unità tariffali se usati solio per gli scopi predetti e se non vengono utilizzati per scopi artigiani. 23. La cucina è considerata unità tariffale anche se non occupa 6m2'di superficie di suolo. 24. Qualora ì vani indicati ai'punto 11/22 vengano usati da più affittuari, oppure se gli afcrii e le scalinate sono adibiti ad uso alloggio si considerano unità tar riffaili nelle case adibite precipuamente ad 'abitazione ogni 40 m2 di superficie di suolo complessiva dei detti vani. E’considerata casa adibita precipuamente ad uso abitazione quella casa in cui 'le abitazioni occupano più del 50% della superficie complessiva dei vani. 25. Qualora i vani indicati al punto 11/22 vengono usati per scopi artigiani, le unità tariffali si determinano analogamente come per i locali d’affari. Le stesso vale qualora i singoli vani delle abitatomi vengono utilizzati- per scopi artigiani o professionali (per es. officine, negozi, uffici, consultori, ambulatori, sale d’aspetto ecc.). Determinazione delle unità tariffali per rilluminazione dei locali d’affari 26. Vale per unità tariffale ogni inizio di: 20 m2 di superficie di suolo complessiva di- negozi, uffici, officine, sale d’aspetto, aule scolastiche, stanze alberghiere, camere ospedaliere, ambulatori, locali d’ai, fari e simili, 60 m2 di superficie complessiva delle sale, sale di convegno, magazini ecc., 100 m2 di superficie complessiva -di stalle, tettoie, cantine, scalinate, corridoi ecc. 27. Per rilluminazione pubblicitaria (vetrine, scritti, il-lumilnaziioni ecc.) e per ilftlluminaziane all’aperto vale per 'unità tariffale ogni allacciamento di 150 Watt punti 'di luce iniziali, per tale scopo le lampadine fino a 60 Watt si calcolano per 40 Watt, le lampadine invece sopra i 60 Watt secondo la loro potenza normale. Determinazione delle unità tariffali per motori ed apparecchi 28 L’unità tariffale è rappresentata dalla metà del kW tariffale. I kW tariffali isi arrotondano' alla metà del kW in su o in giù. -Per il calcolo vale il rapporto: 1 HP = 1 kVa = 0,75 kW 29. Non vengono compresi nei1 kW tariffali i motorini fino alla potenza complessiva di 250 Watt se il consumo di tali impianti viene misurato cumulativamente con il consumo conteggiato in base ad un’altra categoria. 30. Qualora l'utente ha più impianti che possono contem-poreaneamente prelevare l’energia elettrica, d kW tariffali vengono determinati nel modo seguente: l’impianto più forte va considerato per intero, rimpianto susseguente per ordine di potenza con 2/3, tutti gli altri rimanenti impianti con 1/3. 31. Se in virtù di speciali complessi tecnici sia impossibile usare tutti gli 'impianti contemporaneamente, agli effetti della determinazione dei kW tariffali vengono considerati quei gruppi di maggior potenza che sono in grado di prelevare l’energia elettrica contemporaneamente. 32. Gl impianti di riscaldamento (per esempio per cucinare, cuocere, arrostire, arroventare, temperare, saldare, stirare ecc.) vengono compresi nel kW tariffali1 se utilizzati per scopi di esercitelo. Corrente svariata 33. Il fornitore conteggia all’utente 'l’eccessivo consumo deirenergia svariata al prezzo di din 1.— per 1 kVArh. E’ considerato eccessivo consumo dell’energia svariata il consumo che supera il 75% dell’energia variata (cos fi =f 0,80). Nolo degli impianti di misurazione 31. Per gli impianti aggiuntivi di misurazione che non sono decisivi1 per la fatturazione viene conteggiato il nolo . Il nolo mensile ammonta a: per contatore monofase din 30,— per cantatore plurifase din 60.— per interruttore ad orologeria din 200.— Prelievo per diverse categorie a mezzo di uno stesso contatore 35. Se il prelievo per diverse categorie tariffali viene effettuato attraverso un’Unico contatore: a) si conteggia il contributo base per ciascuna categoria, b) si determina la quantità di kWh che va fatturata al prezzo superiore in considerazione al numero delle unità tariffali di ciascuna categoria, c) il consumo di kWh si conteggia complessivamente. 36. Il conteggio dei consumo per rilluminazione pubblica conglobato col consumo per qualsiasi altra categoria non è lecito. Prelievo abusivo 37. E’ considerato prelievo abusivo dell’energia elettrica il consumo dovuto all’allacciamento deH’irnpianto fatto dall’utente prima del contatore o se questi ha spostato il contatore rispettivamente influito in qualche modo sul contatore cosi che dallo stesso non risultasse il 'complessivo consumo dell’utente. 38. E’ considerato abusivo il prelievo deil’utente il cut-consumo dell’energia è calcolato a forfait, l'utilizzazione -di mezzi o impianti non denunciati rispettivamente di impianti di potenza maggore di quella denunciata per l’accertamento dei consumo a forfait. A tale scopo si considerano in uso tutti i mezzi o impianti detenuti dall’utente la cui utilizzazione non sia impossibilitata. ?9. La quantità dell’energia elettrica consumata nell’abusivo prelievo viene determinata in base all’accertamento del rappresentante autorizzato del fornitore e si considera che gli .apparecchi dell'utente non autorizzato furono inseriti : lampadine e ferii da stiro per 6 ore, altri apparecchi utilizzatori d’energia per almeno 12 ore giornaliere. Se l’accertamento dell’inizio dalla manomissione non è paciifileo, si considera che la manomissione durava dal giorno dell’ultima revisione ufficiale degli impianti dell’utente, tuttavia, limitando il conteggio al massimo 6 mesi indietro. 40. Al conteggio per il prelievo abusivo secando le disposizioni del punto XI/38 della presente tariffa e dal conteggio delle unità tariffali non denunciate secando le disposizioni del punto 11/17 della presente tariffa si aggiungono te spese di controllo ammontanti a: t . A din 300.— per 1’ingiustificato consumo fino a 250 kWh o fino a 2 unità tariffali non denunciate, din 500.— per l’ingiustificato consumo fino a 750 kWh o fino a 5 unità tariffali non denunciate, din 1000.— per Tingiuistìficato consumo sopra i 750 kWh o per più di 5 unità tariffali non dienunciate. Determinazione del consumo a forfait 41. Il consumo a forfait dell’energia elettrica viene star bilito nei casi in cui tale consumo sia accertabile con sufficiente esattezza e quando .sussistono impedimenti tecnici per l’nstallazione dei mezzi di misurazione rispettivamente quando gli stessi mancano al fornitore. Il fornitore è tuttavia in diritto di installare in qualsiasi momento i contatori e conteggiare la fornitura dell’energia elettrica in base agli stessi. 42. Per railacciamento di piccoli apparrechi (trasformar tori per suoneria, orologi sincronizzatori ed altri) il cui consumo non è registrato dai mezzi di misurazione si conteggiano 10.— ¡din al mese per ogni impianto a titolo' di contributo. 43. Il consumo degli apparecchi utilizzatori è valutato mensibilmente : per lampadine fino a 15 watt per lampadine fino a 25 e 40 watt per lampadine fino a 60 watt per lampadine fino a 75 watt per lampadine fino a 100 watt per lampadine idi maggior effeto a 1 kWh a 2 kWh a 3 kWh a 4 kWh a 5 kWh a 50 ore di luce per lampadine deh’illuminazione pubblica: per tutta la notte a 360 ore di luce per metà notte a 180 ore di luce per apparecchi radio a 8 kWh per ferri da stiro per massaie a 7 kWh per ferri da stiro nelPartigiamato : fina a 700 wat 20 kWh oltre 700 watt 40 kWh per fornelli, apparecchi di riscaldamento e forni secondo il valore d’allacciamento e cioè: per apparecchio utilizzato- re idi maggior patenza a 80 ore dii di consumo per il secondo in ordine di patenza a 40 ore di consumo per il terzo in ordine di potenza a 20 ore di consumo. 44. Il consumo delle piastre elettriche è valutato in base al diverso numero di ore idi consumo, se te piastre possono venir utilizzate singolarmente. 45. Il fornitore può allacciare a forfait anche gli appsbrecchi utilizzatori non menzionati al punto 11/43, tuttavia stìlo previe accordo con l’utente sulla durar ta di utilizzazione di tali apparecchi. 46. L’utilizzazione di piastre elettriche allacciate a forfait per il riscaldamento di vani non è permessa. A chi lo fa, tale consumo viene conteggiato come prelievo abusivo. ■III. Tariffa per grandi utenze 1. Il prezzo di vendita dell’energia elettrica consta: a) del contributo che viene commisurato secondo il carico di punita, b) del prezzo per le kWh consumate. Contributo 2. II contributo mensile per ogni carico di punta mensile di kW ammonta a 400 dinari. 3. Il carico di punta mensile è la potenza media massima del mese delle durata di 15 minuti. In ogni caso per il conteggio del contributo va tenuto conto da almeno la metà della potenza contrattuale, anche se il carico di punta registrato fosse minore. 4. Fino a quando per una ragione qualsiasi non sia possibile allacci,are il contatare con il congegno per la misurazione del carico di punta, il fornitore procede aU’accertamento del carico di punta della durata di 15 minuti, secondo il quale si calcola il contributo e ciò mediante impianti di misurazione esistenti e con il cronometro. Il fornitore può scegliere a suo piacimento l’ora di misurazione del carico di punta, ne! mentre l’utente ha facoltà idi assistervi da solo o tra-mite persona di sua fiducia. 5. ¡Se gli impianti di misurazione registrano separata^ mente il carico ¡di punta diurno e notturno, l’eccedenza del carico di punta notturno sul diurno viene considerata agli effetti del calcolo del contributo solo per 1/3 dell’eccedenza misurata. Il predetto procedimento per il conteggio del carico di punta notturno può venir applicato dal fornitore per il calcolo del carico di punta raggiunto nelle domeniche (dalle ¡ore 14 del sabato alle ore 6 de! lunedì), se l’organo del fornitore in base alla denuncila dell’utente ha letto il contatore all’inizio ed alla fine del consumo domenicale. Il predetto si applica per analogia anche ai giorni festivi. Il fornitore è in diritto di mettere all’utente separatamente in conto le spese di lettura suppletiva dei contatori 6. Se l’utente ha più allacciamenti, i carichi dii punta misurati nei singoli posti vengono sommati aritmeticamente. 7. Per gli impianti nelle bonifiche (pompe) non viene conteggiato il contributo bensì si pagano solo te kWh consumate. Prezzo per chilowatt ora 8. Il prezzo di ogni kWh consumato è di din 10.— ■9. Qualora l’utente renda possibile mediante adeguati strumenti di misurazione Ua lettura separata del consumo diurno e notturno dell’energìa elettrica, l’energia elèttrica prelevata nelle ore notturne gli viene conteggiata al prezzo notturno inferiore, quar lora il prelievo notturno superi del 10% il prelievo diurno. Il prezzo notturno inferiore per 1 kWh ammonta a din 4.—. Per i grandi utenti che non dispongono di adeguati strumenti di misurazione del consumo notturno o-ddumo, tutto il consumo va conteggiato al prezzo diurno superiore. 10. Il fornitore conteggia all’utente l’eccessivo consumo della corrente svaittata, vale a ¡dire se il consumo di questa supera .il 75% dell’energia vattata consumata (cos fi = 0,80) e ciò al prezzo di 1.— din per kVArh. Tensione snl posto di misurazione 11. I prezzi indicati nel presente capitolo valgono nei casi in cui le misurazioni siano fatte dalla parte di alta tensione. In quanto le misurazioni vengano fatte dalla parte di bassa tensione, all’importo della fattura calcolato in conformità alle precedenti disposizioni, viene addizionato il 3% a titolo di perdita di trasformatore. 12. L’alta tensione è la tensione della rete di distribuzione di .alta tensione alla quale Ilútente è allacciar to direttamente o per trasformazione rispettivamente la ¡tensione primaria del ¡trasformatore che trar sforma l’energia alla massima tensione d’esercizio dell’utente. IV. Disposizioni finali 1. li presente decreto ¡entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Rassegna ufficiale del CPD di Capodistria, viene però applicato a partire dal 1. novembre 1953. 2. Con l’entrata in vigore della presente tariffa vengono abrogate tutte le tariffe finora vigenti per la vendita dell’energia elettrica nel distretto di Capo-distila. N.ro 1701/29 Capodistria, li 3 novembre 1953. Il presidente del CPD : f.to Frane Kralj 65. In base ¡al comma primo deU’art. 15 e al punto 5 del-l’art. 64 della legge della RPS sui comitati popolari distrettuali di data 8 luglio 1952 estesa al ¡distretto di Capodistria con l’Ordine del Comandante l’Amministrazione Militare dell’APJ N.ro 31/52, il Comitato popolare distrettuale di Capodistria nella seduta delle due Camere in data 3 novembre 1953 ha accolto il seguente DECRETO SUGLI ESERCIZI ALBERGHIERI 1. Esercizi alberghieri pubblici, cooperativistici e sociali Art. 1 Tenendo conto della sistemazione, deli’arredamento e della qualità delle prestazioni alberghiere, gli esercizi alberghieri sono ripartiti nelle seguenti specie: a) alberghi (hotel) che contemporaneamente possono offrire a più di 20 clienti le stanze e pasti letto arredati con maggior comodità e con personale di numero e abilitazione professianale corrispondente all’entità e categoria dell’esercizio; b) alberghi (posti di pernottamento) che offrano la possibilità di pernottamento contemporanea fino a 20 persone in stanze e posti letto con arredamento più semplice e con il corrispondente personale abilitato ; c) ristoranti che in locali con miglior e più confortevole arredamento preparano e servono dei cibi caldi e freddi, rinfreschi e tutte le specie di bevande con personale professionalmente abilitato corrispondente all’entità e categoria dell’esercizio, atti a servire di contempo più dii 50 clienti ; d) trattorie, che con arredamento e attrezzatura più semplici servono vitto e ogni specie di bevande, non sono però in grado di servire contemporaneamente più di 50 clienti ; possono tenere pure camere per pernottamento ; e) spacci e buffet, che ¡di regola preparano e offrono solamente ¡cibi ¡freddi ed ogni specie ¡di bevande, con ■personale ridotto o col sistema che il Oliente si serva da se; f) caffè che offrono in genere solo rinfreschi, alco-olioi, bevande calde e non alcooliche, pasticceria e cibi freddi e caldi di semplice preparazione; g) bar ohe gestiscono il servizio di caffè precipuamente durante le ore notturne ed offrono ai clienti anche la possibilità .di ballare; h) pasticcerie e latterie, ove si preparano ed offrono latte, caffè tè, latticini e pasticceria diversa ; i) pensioni ohe offrono ai clienti la pensione completa; j) mense che offrono vitto e bevande di ¡regola solo agli abbonati e che sono aperte solo durante le ore dei pasti principali; k) osterie che offrono bevande semplici. Gli esercizi dell’industria ■ alberghiera si suddividono, riguardo la loro sistemazione, arredamento, comodità e qualità di servizio, nelle categorie A, B, C e D conforme le prescrizioni dell’ordinanza del Comitato esecutivo, del CPCI sulla categorizzazione -degli esercizi alberghieri di data 22 giugno 1949 ¡(Boll. uff. CPCI N.ro 5-37/49). Per assicurare ai clienti un trattamento quanto più completo e decorso, ¡gli esercizi alberghieri possono gestire attività secondarie quali: avere economie agricole proprie, esercizi artigiani per vari servizi ai clienti, gestione di attività commerciale di minor entità (vendita di' tar bacchi, cartoline, oggetti ricordo), poi servizi di tra^ sporto e sportivi (trasporto- di viaggiatori e bagagli, stabilimenti balneari, trattenimenti e simili), .per cui essi non necessitano una licenza .speciale in quanto servono esclusivamente all’esercizio alberghiero ed ai clienti. Gli esercizi alberghieri sono temiti a denunciare al segretariato per l’economia e gli affari comunali del comitato popolare distrettuale tale attività. Alt. 2 Ogni esercizio alberghiero dev’essere gestito in cori tiri uità in modo da offrire ai clienti durante le ore di esercizio le prestazioni che sono oggetto della sua attività. Il comitato popolare comunale può permettere che d’esercizio altarcghìero venga chiuso per un certo periodo se sussistono dei motivi plausibili. Gli esercizi dell’industria alberghiera devono nell’e-eerczio della loro attività attenersi ai principi di .trattamento civile e ¡di sana concorenza con le imprese affini. Art. 3 Gli esercizi alberghieri devono tenere i registri regolamentari d’esercizio dai quali' risultano la gestione e lo stato patrimoniale. Art. 4 Gli esercizi alberghieri devono essere gestiti in modo da possifoilitare in ogni tempo il controllo della loro gestione (esposizione di listini, emissione di fatture su ri-ichiesta dei clienti e amili). Art. 5 Gli esercizi possono effettuare le prestazioni alberghiere -di regola solo nei locali d’esercizio. Per la prestazione fuori del locale d’esercizio il comitato popolare comunale emette la licenza per al massimo di due giorni, per un tempo maggiore la licenza viene emessa dal segretariato per l’economia e gli affari comunali del comitato popolare distrettuale. -Ciò vale specialmente per la mescita -di bevande in giorni di mercato quando, per il grande afflusso, i locali d’esercizio non bastano per il servizio dei clienti. Art. 6 I locali d’esercizio alberghieri devono soddisfare alle prescritte condizioni per la sicurezza tecnica e tecnico-sanitaria tìtel lavoro ed in modo particolare per ciò che riguarda il trattamento regolare ed igienico -delle merci. Art. 7 Quali locali -d’esercizio ai sensi dei presente decreto non si considerano solo i locali nei quali si serve -ai dienti, ma anche quelli nei quali si effettua qualsiasi lavoro necessario all’attuazione delie prestazioni -alberghiere. Ciò vaie in modo particolare per le cucine, le cantine e le autorimesse. Art. 8 L’esercizio alberghiero può venir gestito solo con licenza rilasciata dal segretariato per l’economia e gli affari comunali del comitato popolare distrettuale, tenendo conto dei bisogni locali, del piano della rete alberghiera e del parere della commissione distrettuale di controllo -dei locali d’eserciZio che, i locali corrispondano alle condizioni di cui -all’art. 6 del -presente decreto e che il personale occupato nell’esercizio abbia la necessaria abilitazione professionale, come pure in base al parere della -Camera distrettuale di commercio e industria alberghièra e del competente comitato popolare comunale. Di regola si rilasciano le licenze per gli esercizi alberghieri stabili di -uso pubblico. -Possono venir rilasciate però se ritenuto opportuno, a condizioni eguali anche per gli esercizi stagionali e temporanei come pure per quelli di uso limitato. Art. 9 li personale professionale occupato negli esercizi alberghieri -deve avere la necessaria istruzione professionale ottenuta con l’assolvimento con buon profitto della scuola per personale alberghiero oppure con un minimo di un triennio di lavoro pratico in un esercizio alberghiero unito -al superamento con buon esito -dell’essame professionale ovvero con il lavoro pratico quinquennale conforme le vigenti prescrizioni sull’istruzione professionale del personale occupato neilindustria alberghiera. Art. 10 Ogni licenza emessa per l’esercizio deU’-attirvità alberghiera deve venir registrata nei registro degli esercizi alberghieri dei comitato popolare distrettuale. Art. 11 La domanda -di licenza -deve contenere ai sensi dal-l’art. 8 del presente decreto 1 dati seguenti: a) la denominazione dell’esercizio o il nome dei richiedente e la sede dell’esercizio alberghiero, b) l’indicazione della specie dell’esercizio conforme l’art. 1 del presente decreto, c) i dati sull’abilitazione professionale -del personale, d) i dati sulla persona che firmerà i documenti finanziari. XI. Esercizi alberghieri -privati Art. 12 Nelle località ove vi è necessità sociale di costituire un esercizio alberghiero Che però l’organo pubblico, le organizzazioni economiche e sociali non hanno interesse di fondare, può il segretariato per l’economia e gli affari comunali del comitato popolare -distrettuale concedere la costituzione di un esercizio alberghiero idi minoT entità a privati. In relazione a ciò la persona privata deve adempiere ai seguenti requisiti: avere la residenza stabile nella Zona jugoslava del TLT, non essere interdetto, che con decreto giudiziario non gli sia inibito l’esercizio delle prestazioni alberghiere, che goda dei diritti civili e che abbia la necessaria -atailiitaziane professionale e propri mezzi di gestione. L’esercizio -albreghiero privato può venir gestito solo dal titolare della licenza e non -può occupare mano d’opera estranea. L’esercizio alberghiero privato può in casi eccezionali occupare temporaneamente -la mano d’opera ausiliaria altrui, però soltanto previo permesso scritto del competente comitato popolare comunale. In casi -spe--ciali di assenza giustificata del titolare della licenza (richiamo alle -armi, malattia prolungata e simili), il segretariato -par l’economia e gli affari comunali -del comitato* -popolare -distrettuale, sentito il parere della Camera di commercio e industria alberghiera, può concedere affinchè il -titolare assuma un gerente. In caso idi morte del -titolare si può concedere alla vedova o ai figli minorenni di -continuare l’esercizio e cioè la vedova fino al nuovo matrimonio e i -figli -minorenni fino -al raggiungimento -della maggior età. Art. 13 Il segretariato per reconomiia e gli affari comunali del comitato ipopolare dSrirettuale può con decisione togliere al titolare la licenza d’esercizio albreghiero nei seguenti casi: a) qualora senza autorizzazione interrompa l’esercizio per più di un mese; b) qualora in relazione alla gestione dell’esercizio alberghiero ria stato condannato per reato di speculazione o simile o ripetutamente punito per trasgressione conforme il presente decreto; c) qualora ceda la direzione dell’esercizio ad altra persona .senza la dovuta autorizzazione ai' sensi del comma terzo deli’art. 12; d) qualora gestisca l’esercizio alberghiero in contrad-idizlone ai finii sociali 'alberghieri oiwero se nel termine fissato non adempie alle condizioni prescritte in base alle quali la licenza venne rilasciata ; e) qualora gestisca l’esercizio alberghiero in contraddizione alle norme igieniche e sanitarie oppure se è stato condannato dal giurì d’onore della Camera di commercio e industria alberghiera per infrazione alla morale socialista nella gestione. Art. 14 La licenza concessa al privato per l’esercizio alberghiero perde la sua validità se: a) si trasferisce permanentemente dalla Zona jugoslava del TLT oppure viene interdetto; b) viene condannato al divieto di gestione alberghiera oppure alla pena di reclusione superiore ai due anni. Art. 15 Gli esercizi alberghieri minori oppure esercizi singoli' Costituiti daU/organo pubblico o dalle organizzazioni' economiche o sociali possono venir ceduti in affitto a privati coll’autorizzazione dei comitato' popolare distrettuale I rapporti contrattuali vengono regolati con contratr to in cui dev’essere convenuto: la durata dell’affittanza, ¡’ammontare del canone, il modo di pagamento, il valore dei mezzi fondamentali e d’aserciZio ceduti in uso all’af-fittuario, i doveri dell’affittuar.io circa la manutenzione dei locali d’esercizio e la prestazione dei servizi alberghieri, di modo e le cause di 'rescissione contrattuale, i termini -contrattualli ed infine da penalità in caso che u-na delle parti non rispetti le condizioni contrattuali. Le norme di cui agli articoli 13 e 14 del presente decreto si applicano analogamente anche agli affittuari. 'Gli esercizi alberghieri vengono ceduti in 'affitto solo, per asta ¡pubblica e l’affittante deve denunciare al comitato popolare distrettuale l’ammontare d’affitto che dovrà venir pagato all’.affittuario. Il comitato popolare distrettuale può disporre affinchè la parte del canone che supera l’ammortamento dei mezzi fondamentali versati nel-i’esercizio, non venga pagata 'all’affitante bensì versata nel preventivo distrettuale per i bisogni dell’attività comunale e per l’inoremento dell’industria albheghiera Art. 16 Le prescrizioni degli articoli 1—8 del presente decreto Si .applicano analogamente anche agli esercizi alberghieri privati. in. Disposizioni generali e finali Art, 17 Il consiglio per l’economia del comitato popolare distrettuale dispone tutto ài necessario pei la gestione regolare degli esercizi alberghieri ed emette secondo il bisogno istruzioni per l’esecuzione del presente decreto. Art. 18 Gli esercizi ¡alberghieri1 che hanno iniziato la loro gestione prima dell’entrata in vigore del presente decreto, devono confermare la loro organizzazione e gestione alle prescrizioni del presente decreto entro il 31 dicembre 1953. Art. 19 Commette trasgressione e viene punito con la pena pecuniaria fino a 3.000 dinari colui che gestisce o apre un esercizio alberghiero senza la licenza o in contrasto con le prescrizioni degli1 articoli 2, 3, 4, 5, 6, 8 e 18, oppure non si regola in conformità alle istruzioni emesse dal Consiglio per l’economia del comitato popolare distrettuale in conformità all’art. 17 del presente decreto. Art. 20 Contro al trasgressore 'di cui1 .aU’art. 18 del presente decreto il capo del segretariato per .l’economia e gli affari comunali del comitato popolare distrettuale può emettere decisione con la quale gli vengono confiscati i mezzi ottenuti con la gestione in contrasto con le prescrizioni del presente decreto. Art. 21 Le licenze concesse per esercizi alberghieri prima dell’entrata in vigore -del presente decreto restano valide per quegli esercizi alberghieri che in base alla licenza rilasciata sono attivi il giorno in cui il presente decreto entra in vigore. Art. 22 li presente decreto entra in vigore col giorno della sua pubblicazione nella Rassegna ufficiale del Comitato popolare distrettuale 'di Capodi'stria. N.ro 6286/1 Capodistria, lì 3 novembre 1953. Il presidente del CPD: f.to Frane Kralj 66 In base agli articoli 15 e 64 della Legge della RPS sui comitati popolari distrettuali dell’8 luglio 1952, estesa al distretto di Capodistria con l’Ordine del Comandante rAmmini'strazione Militare dell’APJ della Zona jugoslava del TLT N.ro 31/52, nonché agli articoli 1 e 3 del decreto-legge sui gradi e -sulle retribuzioni dei vigili del fuoco del 5 gennaio 1953, esteso alla Zona jugoslava del TLT con l’Ordine del Comandante l’Amministrazione Militare 'dell’APJ N.ro 21/53, il Comitato popolare distrettuale di Capodistria, nella seduta di ambedue le Camere del 3 novembre 1953, emette il seguente DECRETO SUL CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO PROFESSIONALI I. Disposizioni generali Art. 1 Per il distretto di Capodistria viene costituito il corpo dei vigili del fuoco professionali (indicato sucess'va-mente come «corpo»). La denominazione del corpo è: «Corpo dei vigili del fuoco professionali del distretto di Capodistria». Il corpo è unità tecnica del comitato popolare distrettuale alle dirette dipendenze del capo del segretariato per gli affari interni'. Art. 2 Compiti del corpo sono: .a) spegnere gli incendi e soccorrere in caso di cataclismi o di catastrofi; (b) Collaborare con le formazioni dei vigili del fuoco volontari e con i vigili del fuoco professionali del Comitato popolare del comune della città di Pi-ramo e offrire loro l’aiuto necessario, specie nel-l’ab Citazione professionale ; c) organizzare corsi e conferenze popolari aventi lo scopo di far conoscere ai cittadini l’esatta esecuzione dei provvedimenti antincendio e del servizio dei1 vigili del fuoco; d) controllare l’attuazione delle prescrizioni' antincendio; e) sorvegliare i pericoli d’incendio nei tea/tri e nei luoghi, ove risulti necessaria la sorveglianza. Art. 3 Il corpo è formato da vigili del fuoco professionali, dipendenti dal comitato popolare distrettuale. Oli appartenenti al corpo vengano nominati e revocati sor proposta e dii comune accordo col capo del segretarialto per gli affari interni, dal presidente del comitato popolare distrettuale. Le spese personali e materiali per la manutenzione del corpo sono a carico del comitato popolare distrettuale. Art. 4 I vigili del fuoco professionali del Comitato popolare del comune della città di Pirano, siri posto dell’incendio devono sottostare agli ordini del corpo dei vigili del fuoco professionali del distretto idi Capoddstria. Art. 5 Può venir arruolato nel corpo chi in base alle prescrizioni per i dipendenti pubblici, sia in possesso idei requisiti necessari e non abbia ancora superato i 30 anni d’età. Chi ha prestato servizio quale vigile del fuoco attivo per più di 5 anni din un’unità industriale dei vigili del fuoco ovvero in un’unità dei vigili del fuoco volontari ovvero sia comunque abilitato professionalmente al servizio di vigile del fuoco, può essere arruolato nel corpo anche se abbia già superato ì 30 anni d’età. Mediante apposita visita medica viene accertato se il candidato è fisicamente bene sviluppato, moralmente e fisicamente sano e di conseguenza abile per il servizio di vigile del fuoco. Gli appartamenti al corpo sono di sesso maschile. Art. 6 Gli appartenenti al corpo celibi o vedovi senza prole ovvero divorziati senza prole nonché ammogliati la cui famiglia non vive sul territorio del idistretto di Capotìi-stria, devono abitare nell’appostamento distrettuale dei vigili del fuoco. In tale caso hanno diritto all’alloggio, riscaldamento e luce gratuiti. Gli appartenenti al corpo che non abitano nell’appostamento distrettuale dei vigili del fuoco, devono abitare nelle vicinanze deU’appostamento stesso. Art. 7 Il vigile del fuoco appartenente al corpo può venir trasferito in un’altra unità organizzativa solo qualora diventi inabile al servizio dai vigili del fuoco per malattia o infortunio oppure sussistano motivi plausibili per i quali non è più in grado di prestare il servizio di vigile del fuoco. Art. 8 Gli appartenenti al corpo hanno diritto all’uniforme ed alle calzature di servizio. In servizio devono indossare l’uniforme di servizio e portare i distintivi della loro funzione. Il consiglio per gli affari interni emanerà dettagliate disposizioni riguardo ¡al taglio, al colore, all’uso ed alla, composizione delle varie partì dell’uniforme, nonché ai distintivi degli' appartenenti al corpo. Art. 9 In seno al corpo vi sono i seguenti gradi : comandante dei corpo, caposquadra, vigile del fuoco. Gli appartenenti al corpo vengano sistemati ai gradi di cui al comma precedente, su proposta del capo del segretariato per gli affari interni, dai presidente del comitato popolare distrettuale, tenendo in considerazione ie capacità di ogni singolo. II. Posti di servizio Art. 10 Il corpo comprende 21 posti di servizio e cioè : a) il comandante del corpo, b) 2 capisquadra, c) 16 vigili del fuoco, suddivisi in due squadre, d) 2 vigili del fuoco di riserva. I dipendenti possono venir collocati solamente ai posti di servizio stabiliti ned comma precedente. i III. Gradi e classificazione nei gruppi di paga Art. 11 Nel corpo si hanno i seguenti gradi, ohe vengono classificati nei seguenti gruppi di paga: A Vigile del fuoco XVIII., XVII., XVI. e XV. gruppo (di paga B Vigile del fuoco qualificato XVTI., XVI., XV. e XIV. gruppo di paga Vigile del fuoco tecnico aggiùnto XIII., XII. e XI. gruppo di paga C Vigile del fuoco tecnico XV., Xrv., XHI. XII. e XI. gruppo di paga Vigile del fuoco tecnico qualificato XI., X. e IX. gruppo di paga Per il grado di vigile del fuoco è richiesta la licenza di scuola elementare ; per il grado di vigile del fuoco qualificato e idi vigile del fuoco tecnico aggiunto, la scuola media incompiuta o 'un’istruzione professionale equivalente ; per di grado di vigile del fuoco tecnico e di vigile del fuoco tecnico qualificato, la licenza di scuola media o un’istruzione professionale equivalente. Per il vigile del fuoco addetto alia cancelleria, si richiede l’abilitazione per il grado di sostituto referente di cancelleria a norma delle disposizioni vigenti. L’appartenente al corpo che ricopre la funzione di comandante del corpo, può essere classifioato e promosso anche in gruppi di paga superiori al IX., qualora abbia ovvero consegue un’istruzione professionale superiore. Art. 12 ¡Per gli appartenenti al corpo sono previsti 3 aumenti periodici nel XV., XIV., XI. e IX. gruppo di paga. Gli aumenti periodici ammontano a 300 dinari mensili per il XV. gruppo di paga, a 400 dinari mensili per il XIV. gruppo idi paga, a 500 dinari mensili per l’XI. gruppo di paga ed a 600 dinari mensili per il IX. gruppo di paga. Gli aumenti periodici, vengono corrisposti d’ufficio dopo ogni tre anni di servizio effettivo. IV. Periodo di addestramento, Art. 13 Per i gradi di vigile del fuoco, vigile del fuoco qualificato e vigile del fuoco ¡tecnico all perodo di addestramento è di 3 anni. L’allievo ha facoltà di sostenere gli esami professionali ¡dopo trascorsi due anni di periodo preparatorio. L’allievo viene classificato nel gruppo di paga iniziale del grado per il quale si istruisce. Dopo aver assalto l’esame professionale e completato il periodo ¡di addestramento viene classificato in quel grado per il quale si è preparato ed avanza nel gruppo di paga immediatamente. superiore 'di detto grado. V. Avanzamenti Art. 14 Il vigile del fuoco può avanzare al grado ¡di vigile del fuoco qualificato qualora albbia almeno 9 anni di servizio di vigile del fuoco, irvi compreso il periodo di addestramento, ed assolva l’esame professionale per il grado di vigile del fuoco qualificato. Il vigile del fuoco qualificato può avanzare ad grado di vigile ¡del fuoco tecnico aggiunto qualora abbia almeno 9 armi di servizio di vigile ¡del fuoco tecnico aggiunto ed preso il periodo di addestramento, ed ¡assolva l’esame professionale per il grado di vigile del fuoco tecnico aggiunto. Il vigile del fuoco tecnico aggiunto può avanzare al grado di vigile del fuoco tecnico, qualora abbia almeno 9 ¡armi di servizio di vigile del fuoco tecnico aggiunto ed assolva 1’esame professionale per il grado di vigile del fuoco tecnico. Il vigile del fuoco tecnico può avanzare al grado di vigile del fuoco tecnico qualificato qualora abbia almeno 9 ¡anni ¡di' servizio di vigile del fuoco teonico, ivi compreso il periodo d’addestramento, ed assolva l’esame professionale per il grado di vigile del fuoco tecnico qualificato. Ohi a norma delle disposizioni dei comma precedenti avanza ad un grado superiore, viene classificato nel prt-mo gruppo di paga immediatamente superiore del grado stesso. Vi. Aggiunte Art. 15 Per le funzioni di comandante del corpo e di, caposquadra vengono fissate le aggiunte mensili di funzione come segue: a) per il comandante dei corpo da 1.000 a 1.500 dinari b) per il caposquadra da 500 a 800 dinari L’aggiunta di funzione viene corrisposta mensilmente ed antecipatamente e spetta dal primo giorno dei mese successivo all’assunzione della funzione e fino alla fine del mese, nel quale il dipendente è stato esonerato dalla funzione per la quale è prevista raggiunta di funzione. Art. 16 Gli appartenenti al corpo percepiscono un’aggiunta speciale oscillante tra i 500 ed d 3.000 dinari mensili. L’entità di detta aggiunta viene fissata dal presidente del comitato popolare distrettuale, su proposta del capo del segretariato per gli affari interni, entro i limiti fissati dal comma precedente, tenendo conto del pericolo connesso alla prestazione del servizio nonché dell’attività straordinaria e notturna prestata dai rispettivo appartenente al cOipo. VII. Attività Art. 17 Il servizio nel corpo viene prestato in base al turno d'avvicendamento di 24 a 24 ore, non considerando nè le domeniche, nè le festività. In casi eccezionali (grande incendio, diversi incendi in varie località, cataclismi, ecc.), gli1 appartenenti al corpo devono essere a disposizione del comandante, se sono o se non sono in turno di servizio. L’appartenente al corpo fuori turno di servizio che desidera assentarsi1 dal luogo1 di servizio, dev’essere in possesso dei permesso rilasciato dal superiore competente. Deve notificare la sua partenza al superioae di servizio e indicare la località della destinazione, altrettanto deve notificare il suo ritorno. Art. 18 Se durante il periodo di servizio non vi sono azioni da svolgere, gli appartenenti al corpo vengono occupati nelle officine deill’appostainento ¡dei vigili del fuoco nella pulizia o ¡riparazione dei veicoli, degli attrezzi e dell’equipaggiamento ovvero si istruiscono professionalmente in base al piano di studio fissato dal capo del segretariato per gli affari interni. Gli appartenenti al corpo non devono venir itapiegati in attività che non sono attinenti allo spegnimento degli incendi ovvero alle prestazioni di soccorso, nè possono venir occupati all’infuori dell’officiina rispettivamente dell’appostamento dei vigili del fuoco. Il consiglio per gli affari interni emanerà dettagliate dispozioni sull ’or din amento interno e sull’attività del corpo. Vili. Diis,posizione tramisitoxilia Art. 19 I militi della Difesa popolare che ài giorno deh’antrata fa vigore del presente decreto si trovano in servizio presso i vigili del fuoco vengono sistemati nei gradi ohe spettano loro fa base alle prescrizioni del presente decreto e del decreto-legge sud gradi e sullle retribuzioni dei vigili del fuoco. All’appartanente ad corpo, direttamente assunto fa servizio dal comitato popolare distrettuale, vengono riconosciute le retribuzioni fa base all’alt. 11 del presente decreto inoltre gli spetta anche l’eventuale differenza tra la nuova retribuzione base e quella che percepiva quale milite della Difesa popolare. IX. Disposizioni finali Art. 20 Se dal presente decreto non viene stabilito diversa-mente, le disposizioni contemplate dal decreto*legge fondamentale sui gradi e sulle retribuzioni dei dipendenti degli organi statali, vengono applicate anche agli appartenenti al corpo. Art. 21 II consiglio per gli affari fatemi emanerà disposizioni dettagliate sugli esami professionali, contemplati dagli ■articoli 13 e 14 del presente decreto. Art. 22 Il presente decreto entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Rassegna ufficiale del Comitato popolare distrettuale di Capod;stria. N.ro 6285/1 Capodistria, lì 3 novembre 1S53. Il presidente del CPD: f.to Frane Kralj VERBALE deirVIII. seduta comune della camera distrettuale e della camera dei produttori del CPD di Capodistria, tenutasi li 13 ottobre 1953 alle ore 8 nel ridotto del Teatro del popolo di Capodistria La seduta è stata aperta dal presidente del comitato popolare distrettuale di Capodistria che ha rivolto il saluto a tutti i presenti e particolarmente all’ospite comp. Jože Borštnar, delegato del Consiglio esecutivo della RPS presso l’Amministrazione Militare dell’APJ a Capodistria. Contemporaneamente il presidente ha accertato che la seduta è deliberativa, poiché dei 49 delegati alla camera distrettuale vi erano 34 presenti, 7 assenti giustificati e 8 assenti ingiustificati. Dei 26 delegati alla camera dei produttori, 25 presenti e 1 assente ingiustificato. Ordine del giorno: 1. Apertura della seduta e accertamento della deiibe-ratività. 2. Nomina dei verbalizzanti' e dei verificatori del verbale. 3. Approvazione del verbale della VII. seduta comune della camera distrettuale e della camera dei produttori. 4-a) Proposta della risoluzione da inviarsi all’ONU ; b) completamento dell’Ordine N.ro 39/53 con il quale è stata estessa su questo territorio la validità del decreto-legge del Governo della RFPJ sull’organizzazione del servizio di protezione antiaerea; c) proposta al Comandante l’AMAPJ sul bando delle elezioni. 5. Relazione dèi giudice per le trasgressioni. 6. Decreti e deliberazioni. 7. Evasione di domande delle imprese economiche per l’aumento di guadagno e approvazione dei conti consuntivi. 8. Varie. Ad 1 Deliberazione: di ambo le camere che ai sensi dell’art. 63 della legge sui comitati popolari distrettuali si discuterà in comune, La votazione però sarà separata per ogni camera. Si rileva che ambo le camere sono deliberative. Ad 2 Deliberazione: Sono nominati con consenso u-nanime a verbalizzanti: Mija Sesek ed Elda Stare ed a verificatori del verbale Delise Nevio e PeòariS SreCko. Ad 3 Deliberazione: Viene approvato il verbale della VII. seduta comune della camera distrettuale e della camera dei produttori. Ad 4-a) Il presidente Frane Kralj parla dello sdegno di tutti i popoli della Jugoslavia e come quest’ondata di indignazione si dilaga fa ogni villaggio. Dà poi lettura della risoluzione ohe propone, venga inviata all’Organiz-zaziione delle Nazioni unite. Deliberazione: La risoluzione è stata accolta con acclamazioni unanimi. Hanno parlato in proposito pure Jakin Valerij, Ca-harija Leopold e JUlij Belbram. Ad 4-b Considerando la situazione internazionale e quella particolare che riguarda questo territorio diretta-mente minacciato, si rende necessario che, il servizio di protezione antiaerea divenga obbligatorio pure su questo territorio. Deliberazione: Si propone al Comandante l’AMAPJ di abrogare lìart. 2 delFO.rdine sul servizio di protezione antiaerea e precisamente così ohe questo servizi© addivenga obbligatorio pure su questo territorio. Ad 4-c) Il presidente Frane Kralj rileva la necessità che tanche su questo territorio vengano bandite le elezioni alla camera dei produttori dei comitato popolare distrettuale e perciò si rende necessario di formulare la proposta al Comandante dell’Amministrazione Militare dell’APJ di emettere l’Ordine sul bando delle elezioni in data dai 6 al 13 'dicembre 1953. Sul significato delle elezioni ha parlato pure Julij Beltram. Deliberazione: E’ da proporre al Comandante l’AMAPJ di indire le elezioni alla camera dei produttori del comitato popolare distrettuale 'di Capoidistria e precisa-mente fa base all’alt. 2 dell’Ordine N.ro 33 del 16 agosto 1952 e in base l’art. 18 della legge della RPS sugli emendamenti $ completamenti della legge sulle elezioni e revoca dei delegati ai comitati popolari dd. 16 settembre 1953. Ad 5 II comp. Beltram fa la proposta di sospendere la seduta per il fatto che alte ore 15 vi sarà un manifestazione dii protesta e parlerà il comp. Boris Kraigher. I delegati presenti dovrebbero avvisare dii ciò i propri elettori invitandoli a partecipare in massa. Deliberazione : La seduta viene sospesa alle ore 9,30 e verrà ripresa sabato prossimo 17 ottobre 1953 alle ore 8 senza uno speciale invito scritto. Il presidente del CPD: f.to Frane Kralj VERBALE della continuazione dell’VIII. seduta comune della camera distrettuale e della camera dei produttori del Comitato popolare distrettuale di Capodistria che ha avuto luogo il 17 ottobre 1953 nel ridotto del Teatro del popolo di Capo distri a 11 presidente dei CPD Franc Kralj apre la seduta alle ore 8,30 ed accerta ohe dei 75 delegati ne sono 50 presenti. Poi propone uno spostamento dei punti 5 e 6 dell’ordine del giorne in modo che dopo i decreti venga sentita la relazione del giudice per le trasgressioni1. Deliberazione: La proposta è accolta ad unanimità. Ad 6 Considerando che il testo dei decreti è stato distribuito a tutti i delegati già il giorno 13. X. 1953, il presidente propone di omettere l’ulteriore lettura e di passare subito alla discussione. Gojkovič propone che data l’importanza del decreto sugli esercizi alberghieri, questi venga letto, mentre i rimanenti decreti venissero accolti senza lettura. Deliberazione: La proposta è accolta ad unanimità. Decreto sugli esercizi alberghieri. II eomp. Franc Kralj riferendosi al settore privato osserva che vi sono attualmente nel distretto troppi esercizi privati e fa la proposta di sottoporre il decreto sull’industria alberghiera ad un ulteriore e profondo esame e di presentarlo poi per l’approvazione alla prossima seduta. Sullo stesso tema hanno parlato pure Knez, Markič, Tomasin Plinio e Caiharija. Deliberazione: La proposizione di Frane Kralj è sta-ta accettata col consenso unanime. Ordinanza sulla determinazione delle attività economiche. Il decreto sulla determinazione economica è stato relato ed accolto ad unanimità. Il decreto sulla designazione del rimborso forfettario delle spese idi viaggio è stato pure letto ed accolto ad unanimità previa discussione cui hanno partecipato Knez Ivan, Sokol e Gojkovič. Decisione sulla costituzione dell'impresa economica «A-genzia per le mediazioni» in Capodistria. Markič Janko ha parlato sulla necessità urgente di tale istituzione e la decisione è stata accolta ad unanimità. La relazione sui prelevamenti dall fondo di riserva del bilancio preventivo viene letta per deliberazione del CPD da Frane Kralj il che si dovrà fare in ogni seduta. Deliberazione: La relazione viene accolta ad unanimità, come pure è stato accolto che nel preventivo delle spese dal OPD di Capodistria per Tanno 1953 alla partita 1—12 venga aperta una nuova posta 1—h con la dicitura «Costruzione della casa culturale a Krkavče». Nomina della commissione per l’evasione dei ricorsi per le imposte. Deliberazione: I membri componenti la commissione pei l’evasione dei ricorsi sono accettati. Nomina delle commissioni per l’espropriazione. I proposti membri delle commissioni per l’espropriazione degli immobili per la costruzione della casa cooperativistica di Pobegi—Cezarji e per la costruzione della lavanderia cittadina, del bagno e del dispensario' antitubercolare di Capodistria sono' stati accettati ad unanimità. Commissione per la verifica dei conti consuntivi. Alla camera del produttori è stato reso noto che è pronto il materiale par l’evasione e approvazione di competenza della camera e che venga all’uopo stabilita la data della seduta. La decisione sull’istituzione di scuole ottemnali a Ma-resige e a Sicciole è stata accolta ad unanimità. Sul finire della seduta ha parlato ancora il comp. Janko Markič sui provvedimenti escogitati dal consiglio per Teconomia concernenti il commercilo: e per fronteggiare la situazione originata dalla questione di Trieste. Gli (speculatori sfruttano lo stato attuale ooll’accapairirarsi delle provviste in quantità esorbitanti avvero avevano l’intenzione ¡di farlo il che è però stato impedito con gli accorgimenti predetti. A tutti, i commercianti sono state impartite delle istruzioni per la vendita dei generi di consumo che può venir effettuata ai olienti come di consueto però per quantitativi non maggiori al fabbisogno mensile per ogni famiglia. Sono stati incaricati 5 ispettori per il dovuto controllo. La seduta in comune ha termine alle ore 11,15. La Camera dei produttori continuerà la propria sessione nella sala delle sedute del Comitato popolare del comune della città di Capodistria mentre la camera distrettuale continuerà la propria seduta nel medesimo locale. Il presidente del CPD : f.to Franc Kralj VERBALE della V. seduta ordinaria della Camera distrettuale del Comitato popolare distrettuale di Capodistria tenutasi il 17 ottobre 1953 nel ridotto del Teatro del popolo di Capodi-sitria Il presidente della seduta Plinio Tomasin apre la stessa alle ore 12. Dei 49 membri della Camera distrettuale sono presenti 26. Il presidente propone il seguente ordine del giorno: 1. Relazione del giudice per le trasgressioni presso il CPD di Capodistria. 2. Varie. Deliberazione: L’ordine del giamo è accolto ad unanimità. A verbalizzanti vengono proposte Mija Sešek e Elda Starc e a verificatori Crollimi Elia e Klun Karel. Deliberazine : Le verbalizzanti e i verificatori sono accolti ad unanimità. Ad 1 II delegato del Consiglio esecutivo della Repubblica popolare della Slovenia presso TAmministrazione Militare dell’APJ a Capodistria, Borštnar Jože dichiara in merito alla relazione del giudice per le trasgressioni dott. Suša Karel che, questa non è troppo confortante per questo distretto. Osserva inoltre che la relazione è arida non essendovi menzionati tutti i problemi. Il fatto è che le imprese, enti e vari uffici dimostrano poco interesse, rispettivamente poco si curano affinchè le prescrizioni di legge vengano osservate. La vicinanza di Trieste influisce in parte a questo stato di cose. Sarebbe errato passare que- eto lavoro agli affari interni. E’ dovere di ognuno di lottare per l’osservanza delle leggi il che importa anche la lotta contro le speculazioni. Questo campo d’azione dovrebbe interessare dì più la Lega socialista del popolo lavoratore e la Lega dei comunisti. Sulla relazione del giudice per le trasgressioni hanno parlato 'ancora Jakomin Valerij e Suša Karel. Ad 2 II comp. Beltram Julij ribatte di essere pure compito dell’assemblea di condannare il comportamento dell’Unione sovietica per il fatto di aver presentato la nota. Propone dii nominare una commissione col compito-di redare una risoluzione con la quale si bollerebbe la nota dell’Unione sovietica come provocatoria. Deliberazione: La proposta venne accolta per acclamazione e nominati i membri dèlia commissione: Bei-tram Julij, Franc Kralj e Karel Klun. La seduta termina alle ore 13,30. Il presidente: ’ fjto Plinio Tomasin VERBALE della VII. seduta della Camera dei produttori del Comitato popolare distrettuale di Capodistria tenutasi il giorno 17 ottobre 1953 nella sala delle sedute del Comitato popolare del comune della città di Capodistria Il presidente della ¡seduta Požar Ivan apre la stessa ¡alle ore 11,35 ed accetta che dei 26 delegati della Camera 'dei ¡produttori vi sano presenti 23 e assenti 3. Vengono proposti a verbalizzanti Daneu Ardita e Lavo-slav Mlinar. Approvati ad unanimità. A verificatori vengono proposti Pečarič Srečko e Buriini Francesco, ambidue approvati ad unanimità. Il presidente dà lettura dell’ordine del giorno. 1. Commercio in genere 6. A., Capodistria — decisione per il diffalco delle uscite dei viaggi di servizio dal fondo paghe. 2. Impresa «Edilit®, Isola — decisione sul permesso del lavoro straordinario. 3. Tipografia Jadran, Capodistria — decisione sull’aumento del guadagno medio del 5%. 4. Cantieri navali di Pirana — decisione suli’aumen-to dell’utile del 10%. 5. Ufficio progetti, Capodistria — decisione sull’aumento del guadagno del 20%. 6. Impresa costruzioni navali1, Fiume — decisione sul permesso del lavoro straordinario. 7. Officine gas di Isola e Pirano — decisione sull’aumento del guadagna del 10%. 8. OMNIA, Capodistria — decisione sull’aumento dei guadagno. Ad 1 La domanda dell’impresa è accolta ad unani-(jnita- Ad 2 La domanda dell’impresa «-Edilit» viene accettata ad unanimità a condizione che il lavoro straordinario sia acconsentito soltanto per le costruzioni a Capodi-Istria e a Hrvoj. Ad 3 In riguardo alla tipografia «Jadran», Janko Markič propone di -rinviare la decisione alla prossima seduta dovendo il Consiglio per l’economia vagliare la domanda. In questi termini parla pure Boltezar Gorup. Deliberazione: La proposta di Janko Markič è accolta ad unanimità. Ad 4 La domanda dei Cantieri navali di Pirano accolta iad unanimità. Ad 5 Si respinge ad unanimità la domanda dell’Ufficio progetti idi Capodistria rispettivamente ohe la faccenda venga trattata durante la seduta del Consiglio economico. Ad 6 La domanda dellfTmpresa costruzioni navali di iFiume viene accolta ad unanimità. Ad 7 II comp. Franc Kralj parla della gestione interna delle imprese ed espone brevemente la sua opinione per quanto riguarda le Officine gas di Isola e Pirano. Deliberazione : Le domande delle due Officine gas sono accolte ad unanimità. Ad 8 II comp. Pečarič Srečko rimarca nel proprio discorso di respingere la richiesta dell’impresa OMNIA di ¡Capodistria essendo la stessa attiva. Deliberazione: La domanda dell’impresa OMNIA di Capodistria viene ¡rigettata. Il comp. Franc Kralj fa una breve relazione sulla situazione odierna in relazione alle questione di Trieste e propone di inviare all’Organizzazione delle Nazioni Unite una risoluzione conforme la decisa deliberazione delle Nazioni e del Governo jugoslavi ;in relazione alla nota presentata dali'Unione sovietica il cui tenore è in pieno contrasto con le giuste rivendicazioni dei popoli jugoslavi. La nota poi non è nemmeno in grado di regolare l’attuale tensione internazionale esistente tra la Jugoslavia e l’Italia, anzi1 è loro intenzione ¡di inasprire maggiormente la controversia. La politica dèlI’Umiane sovietica non differenzia affatto da quella dell’imperialismo italiano. Questa realtà bisogna esporre al popolo in tutte le adunanze degli elettori in modo che venendo a giusta conoscenza dei fatti, questi possono venir condannati dagli elettori stessi. La Camera distrettuale ha proposto la commisione e sono stati nominati: Beltram Julij, Franc Kralj e Karel Klun. La camera dei produttori ha accolto ad unanimità la proposta per la nomina dei membri della commissione e con ovazioni e- applausi approva la relazione del comp, Franc Kralj. Il presidente Ivan Požar chiude la seduta alle ore 14, dopo 'aver invitato i presenti a ripresentarsi il 19 ottobre 1953 nello stesso luogo alle ore 8 per procedere all’approvazione dei conti consuntivi della varie imprese. Il presidente: f.to Ivan Požar VERBALE della continuazione della VII. seduta della Camera dei produttori del Comitato popolare distrettuale di Capodi-istria tenutasi il giorno 19 ottobre 1953 alle ore 9 nella sala delle riunioni del Comitato popolare del comune della città di Capodistria Il presidente Požar Ivan apre la seduta alle ore 9, (constata ohe sono presenti 18 delegati e che la seduta è deliberativa. Il presidente fa relazione dei conti consuntivi delle seugenti imprese: 1. «Rifoa» Isola, 2. «Odpad» Capodistria, 3. «Mesopro-met» Capodistria, 4. «Fruotus» Capodistria, 5. «Vodograd-jnja» Fiume, 6. «Molina» del Rižana, 7. Distilleria «Corrado» Capodistria, 8. Impresa per l’economia locale, Isola, 9. «Istra-Benz» Capodistria, 10. Commercio in genere !S. A. Capodistria, 11. Acquedotto distrettuale Capodistria. 12. Sanamente delle imprese: a) Officina gas Pirano, b) ELTE Isola, c) Impresa «Vino» Capodistria, d) Tipografia «Jadran» Capodistria, e) Impresa per l’economia locale, Capodìstrìa. Ad I Prendono parte alla discussione Deliise, Orlando e Požar. Deliberazione: Il conto consutivo è approvato. Ad 2 Prendono parte alla discussione Boltezar- Gorup,, Franc Kralj, Stanko Medved e Srečko Pečarič. II comp. Orlando Olindo propone che l’impresa non divida gli utili. Deliberazione: il conto consutivo è approvato. Ad 3 Alla discussione prendono parte Franc Kralj e Ivan Požar. Deliberazione : L’utile dell’impresa viene suddiviso per la metà nel fondo paghe e l’altra metà negli investimenti. Ad 4 Ivan Požar nella discussione concernente l’impresa «Fructus» dichiara che essendo quest’impresa un’impresa cooperativistica dovrebbe sulla suddivisione dell’utile pronunciarsi la Federazione delle cooperative. Durante la discussione parla pure Franc Kralj che desidera sapere come verrà suddiviso l’utile e se questo va a beneficio della Federazione delle cooperative. Parlano poi ancora Srečko Pečarič e Alojz Knez. Il comp. Franc Kralj ribatte che l'impresa ha avuto un enorme guadagno. Accenna anche alla necessità di moralizzare il commercio riportandolo nei confini socia-listici e non nel sistema speculativo. Tra l’impresa e la Federazione cooperativistica si è venuti in questo riguardo ad un certo atrito. L’utile è stato realizzato in massima con le compensazioni e quindi l’utile raggiunto non è un merito dei produttori ma la conseguenza delle particolari circostanze contiingenti. Perciò non sarebbe necessario che questo utile venisse suddiviso nell’agricoltura. Con la proposta della commissione sono concordi pure Srečko Pečarič e Ivan Požar. Il comp. Franc Kralj nella continuazione della discussione menziona pure che bisogna adeguare quest’utile a quello delle altre imprese e che pertanto è giusto che una parte di detto utile vada a favore della comunità. Il comp. Delise propone affinchè l’impresa distribuisca ai contadini dei concimi chimici invece del denaro. La contabile dell’impresa chiede se si potessero acquistare vestiti di lavoro dal fondo a libera disposizione ed esente d’imposta. Il comp. Kralj risponde che bisogna inoltre la debita domanda aU’aipprovazione del Consiglio per l’economia. Deliberazione : La proposta della commissione è accolta ad unanimità. Il presidente Ivan Požar propone di sospendere la seduta per mezz’ora che si effettua alle ore 11,15. Deliberazione: La proposta è accolta ad unanimità. Alle ore 11,45 la seduta viene ripresa seguendo il medesimo ordine del giorno. Ad 5 II conto consuntivo dell’impresa viene accolto ad unanimità. Ad 6 II conto consuntivo viene approvato. Ad 7 II comp. Hodzar che rappresenta la commissione di revisione chiarisce che la distilleria «Corrado» ha esercitato durante l’anno 1952 la propria attività autonoma per soli 10 mesi passando poi in affittanza all’impresa «Vino». La perdita riscontrata presso la distilleria «Corrado» per il periodo della gestione quale impresa privata, è dovuta ad un errore essendosi registrate le spese sostenute per una riparazione in conto entrate sul reddito generale. La distilleria non era partecipe alla gestione dell’impresa «Vino» ed è passiva per il periodo della propria gestione autonoma. Possedendo quest’impresa dei mezzi disponibili, questa perdita verrà ammortizzata in più anni. Questi mez. zi consistono in macchinario e attrezzature diverse. Deliberazione: La proposta della commissione è accolta ad unanimità. Ad 8 II comp. Hodzar fa presente che si tratta già del terzo conto consuntivo che pure è stato parzialmente modificato. I rimanenti due conti sono stati respinti perchè non regolarmente impostati. Avendo la commissione ritenuto il fondo paghe a disposizione troppo elevato, questo è stato ridotto. Deliberazione: La proposta della commissione è accolta ad. unanimità. Ad 9 La commissione ha dovuto modificare quasi completamente il conto, in quanto l’impresa ha pianificato un fondo di sicurezza dati i prezzi instabili della benzina il che non è permesso dalla legge. Deliberaz'one : La proposta della commissione è accolta ad unanimità. Ad 10 La commissione ha adeguato il conto consuntivo con le prescrizioni vigenti per le imprese d’esportazione ed importazione che stabil'teoono che le perdite devono venir sanate. Il fondo paghe a libera disposizione è stato ridotto. L’impresa si mantiene con le provvigioni. Deliberazione: La proposta della commissione viene accolta ad unanimità. Ad 11 La commissione ha dovuto modificare il bilancio in più poste. In base alle disposizioni vigenti l’utile ’ deve venir suddiviso tra il fondo di riserva, fondo paghe, quello d’ammortamento ed il bilancio di previsione. Deliberazione: La proposta della commissione con le modifiche del conto è stata accolta ad unanimità. Ad 12 La commissione propone la sanazione delle seguenti imprese: Officina gas, Pirano, «Elte», Isola, impresa «Vino», Capodistria, tipografia «Jadran», Capodistria e l’Impresa per l’economia locale, Capodistria. La commissione avverte che in futuro le imprese dovranno prestare magg'or attenzione ai regolamenti tariffali. Deliberazione: La proposta della commissione è stata accoltà ad unanimità. Alla fine della seduta il comp. Delise Giovanni parla sulla giusta ripari'¡zione del terreno e rispettiva impasta. Il comp. Buriini Francesco per contro dice che bisogna porre maggior attenzione in merito al prezzo d’acquisto del vino affinchè i prezzi poco stabili non vadano a danno dei piccoli produttori. II comp. Pečarič Srečko parla in merito alla riorganizzazione del catasto e propone l’assunziione di nuove forze lavorative. Il presidente della Camera dei produttori comp. Ivan Požar chiude la seduta alile ore 13,45. Il presidente : f.to Ivan Požar REVOCA DI DOCUMENTO SMARRITO Da sottoindicata persona ha smarrito la propria carta ditìenitità che viene dichiarata nulla: RAVALICO Jolanda di Rodolfo e di Remameli© Valeria, nata a Portorose IT III. 1932, etì ivi abitante al N.ro 206, carta d’identità N.ro 12856/2849 emessa dal CPC di Portorose il 15. 9. 52. Editore: Comitato popolare distrettuale di Capodistria — Direttore responsabile doto. Božidar Zega — Stampato nella tipografia «Jadran», Capodistria