ČEDAD /CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajui@spin.it • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale grappo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1,00 evro Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di lldine TAXEPERCUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy št. 32 (1264) Čedad, četrtek, 30. avgusta 2007 d KBcen er ppUJ >■ Korzo/Corso Verdi, 51 Gorica/Gorizia KBcen er Korzo/Corso Verdi, 51 Gorica/Gorizia Deželni odbor seje sestal v jami v Zavarliu Centrale a biomasse, un incontro a Pulfero tednik Slovencev videmske pokrajine Deželna vlada Riccarda lllyja je ubrala pot tesnejšega stika s teritorjem in njegovimi problemi, zato se je sestala v različnih krajih, najbolj nenavadna je bila seja v Terski dolini, saj je potekala v jami v Zavarhu, 40 m. pod zemljo. Beri na strani 5 Si terrà giovedì 6 settembre alle 20.30, presso la sala consigliare del Comune di Pulfero, un incontro con la popolazione per la presentazione del progetto dell'impianto di teleriscaldamento a biomasse legnose che verrà realizzato nel corso dei prossimi mesi nel capoluogo. L'incontro è aperto al pubblico ed ha lo scopo di spiegare il funzionamento della centrale a cippato, i meccanismi di approvvigionamento del materiale legnoso, i sistemi di distribuzione del calore attraverso la rete di teleriscaldamento nonché il sistema di controllo e di gestione dell'impianto. All’incontro parteciperanno il sindaco del Comune di Pulfero, Piergiorgio Domeniš, e i tecnici che hanno seguito i lavori preparatori e di progettazione. Il Ministero dell’istruzione ha predisposto il documento con cui condivide, e quindi approva, la richiesta del Direttore scolastico regionale per l’istituzione della scuola media statale con insegnamento bilingue italiano-sloveno a San Pietro al Natisone. Lo ha fatto sapere al sottosegretario Miloš Budin che a sua volta ha dichiarato: “Senza scuola non ci sono prospettive per nessuna comunità, per nessuna cultura e nessuna lingua. Per questo il primo obiettivo della legge di tutela era che lo stato si assumesse l’impegno della scuola bilingue di San Pietro al Natisone. E così è stato, ora il governo ha dato l’assenso anche all’istituzione della scuola media”. La determinazione dei genitori, che sono stati i protagonisti principali di questa battaglia e di quanti hanno creduto e sostenuto a livello locale e regionale il progetto del completamento dell’educazione bilingue nella fascia dell’obbligo, sono stati premiati. Il riconoscimento più significativo della giustezza di questa richiesta viene ancora u-na volta dal territorio e dalle famiglie. La prima media bilingue che dovrebbe quindi iniziare regolarmente il prossimo 12 settembre, ha infatti 15 iscritti. segue a pagina 6 Dal Ministero arriva il “sì” Camion con masso si ribalta sulla strada Venerdì 17 agosto è stato un giorno poco fortunato per un camionista della Julia Marmi. Poteva andare peggio se qualche altro automezzo fosse transitato in quel momento sulla strada per Clastra. Il camion si è infatti rovesciato sulla strada che da Clastra porta a Scrutto, facendo cadere sulla strada un blocco di pietra piasenti-na del peso di circa 15 tonnellate. La dinamica dei fatti non è chiara, anche se alcune voci parlano di una non corretta collocazione del blocco di pietra nel cassone del rimorchio che, oscillando a causa dei numerosi avvallamenti della strada, è ribaltato assieme al veicolo e ha spezzato il gancio di traino. Il camion è stato raddrizzato da un potente mezzo da scavo arrivato dalla vicina cava - pare che per rimuovere il mezzo sia stato comunque necessario tranciarlo - e le lesioni sull'asfalto prodotte dal masso e dai cingoli dell'escavatore sono state riparate alla meno peggio con delle toppe di asfalto steso a freddo. Sulla vicenda è stato redatto un verbale dai carabinieri della stazione di S. Leonardo. “Non è la prima volta che camion da cantiere sono coinvolti in incidenti sulle nostre strade - ricorda in una nota il Comitato “Difendiamo il Craguenza” nato per difendere il territorio dall’insorgenza delle attività estrattive - e ancora ricordiamo la recente fuoriuscita di strada di un camion lungo la salita che corre poco sotto ad Azzida. Imprudenza degli autisti? Guasti meccanici in mezzi a volte obsoleti? Camion carichi oltre i limiti di legge? Probabilmente sì. Speriamo - osserva il Comitato - di non dover registrare in futuro conseguenze più gravi alle cose e alle persone. Di sicuro la sicurezza sulle strade percorse da mezzi spesso sovraccarichi e le condizioni di sicurezza spesso approssimative con cui vengono effettuati i trasporti sono un altro problema legato alla presenza nel nostro territorio delle cave di pietra piasentina.” (m.o.) leggi a pagina 4 V ponedeljek, 27. avgusta sta v Ljubljani italijanski notranji minister Giuliano Amato in njegov slovenski kolega Dragutin Mate podpisala podroben protokol, ki vsebuje 13 strani in 27 členov o sodelovanju italijanske in slovenske policije. Sporazum ne potrebuje ratifikacije in bo postal veljaven takoj.. Do sporazuma je prišlo predvsem v vidiku vstopa Slovenije v Schengen. Podpisani dokument sta ministra Italijanski in slovenski minister na srečanju v slovenski prestolnici 27. avgusta Minister Giuliano Amato na obisku v Ljubljani Dogovor o intenzivnejšem sodelovanju med policijama Lorenzo Cemetig, il ritorno del prefetto ocenila kot normalno sodelovanje dveh policij sosednjih držav, ki sta skupaj v EU in v Schengenu. Ta meja se bo s pričetkom prihodnjega leta premaknila na pas med Slovenijo in Hrvaško ter Madžarsko, kar pomeni za Slovenijo in tudi Italijo skupno odgovornost in, predvsem za Slovenijo, obremenitev. Morala bo namreč okrepiti nadzor nad vzhodno mejo in to z osebjem, s katerim lahko manjša država razpolaga. beri na strani 4 INTERVISTA A PAG. 7 O zaščiti manjšin ' zborovanje v Vidnu V torek 11. septembra bo v slavnostni dvorani univerze v Vidnu (trg Kolbe) veliko zborovanje predstavnikov inštitucij ter kulturnih in družbenih sredin na temo “Jeziki in identitete Furlanije v novi Evropi in globalni vasi”. Pobudo za srečanje so dali Univerza v Vidnu, tednik La vita cattolica, Odbor 482, ki združuje furlanska, slovenska in nemška društva videnske pokrajine, Odbor za avtonomijo in razvoj Furlanije ter privami radijski postaji Spazio 103 in Onde furlane. Uvodni govor bo imel rektor Furio Honsell. S to pobudo prireditelji želijo dvigniti kulturni nivo razprave o zaščiti jezikovnih manjšin v deželi FJK ter obenem poudariti potrebo, da dežela čimprej sprejeme zakon za Slovence in Furlane, ki bosta vsebinsko v skladu s pričakovanji obeh skupnosti in z delom strokovnih komisij. četrtek, 30. avgusta 2007 2 La Lista civica evidenzia le responsabilità del sindaco Manzini ‘la scuola bilingue è un lustro per S. Pietro” La Lista Civica di San Pietro al Natisone intende rendere chiara la posizione (e la conseguente responsabilità) del sindaco Manzini e della maggioranza consigliare in merito all’istituzione della scuola media bilingue. E’ chiaro ormai a tutti -sottolinea in una nota - che non ci saranno costi aggiuntivi a carico dell’ Amministrazione comunale di S. Pietro, e ciò è scritto nero su bianco anche nella delibera dell’Unione dei comuni che farà aprire la nuova scuola: non è quindi molto corretto nei confronti dei cittadini di S. Pietro ripetere, come fa il sindaco Manzini, che ci sono “difficoltà di ordine logistico ed economico”. Si farebbe bene - continua la nota della Lista Civica - a non far passare il messaggio secondo cui il comune di S. Pietro spende per la scuola bilingue, dal momento che per essa riceve annualmente dei finanziamenti dalla Comunità Montana grazie alla legge nazionale 38/2001 per le spese di gestione; inoltre, è da ricordare come l’attuale scuola bilingue, dive- nuta statale nel 2001, non abbia rappresentato un costo per l’Amministrazione comunale dal momento che gli arredi e la messa a norma sono stati ereditati “gratis” dal comune e infine non sono mai stati realizzati né predisposti investimenti straordinari - che pure necessitano - dal comune di S. Pietro. Ciò che invece non viene detto dal sindaco è che la scuola bilingue (da settembre “Istituto comprensivo bilingue”) rappresenta un motivo d’orgo- glio e un lustro per un comune piccolo come San Pietro, con importanti ricadute sul territorio in termini di posti di lavoro e indotto creato, che fortunatamente cresceranno già dal prossimo anno scolastico nonostante la volontà contraria del sindaco Manzini e della sua maggioranza, evidentemente incapaci di valorizzare i punti di forza del territorio che amministrano. Infine il sindaco menziona l’assenza dell’istituzione delle medie bilingui nelle linee programmatiche di inizio legislatura, non considerando che le stesse linee programmatiche se non la prevedono nemmeno la escludono, e in questo svelando la vera natura, tutta vetero-politica, del suo ostinato diniego fin dal primo momento. Sono ormai lontani i tempi - conclude la nota della Lista Civica - in cui il sindaco Manzini, conscio di essere l’espressione di una minoranza di elettori sanpietrini (meno del 47%), si proponeva meritoriamente come “sindaco di tutti”: oggi invece mostra la sua vera faccia, quella di un sindaco o-staggio dei ricatti del centrodestra locale la cui linea politica viene smentita addirittura dai propri vertici regionali. La presa di posizione unanime a favore della scuola bilingue del Comitato Paritetico è lì a dimostrarlo. Organizira ga 2. septembra Gorska skupnost - Opudan maša na varhu 31. Gorski praznik na Matajurju Parvo nediejo setemberja je že 31 liet gorski praznik na Matajurju. Takuo bo an li-etos v nediejo 2. setemberja. Organizala ga je nediška gorska skupnost, s pomočjo občine Sauodnja, slovenskega an italijanskega planinskega društva, prò loco Vartača an še matajurske Acli. Ko po navadi bo športni dan, saj bo an lietos kolesarska dirka dol od Muosta gor na Matajur, ki se začne ob 10.30 an sojo posvetil spominu Marina Jussig. Se priet, ob 8. uri zjutra, se na iniciativo Cai Nediških dolin, denejo na pot planinci, ki puodejo od Gorenjega Bamasa do varha Matajurja, kamar bi muorli prit pred pu-dnem, ko bo sveta maša. Ku po navadi jo bo molu po italijansko an po sloviensko mata-jurski gaspuod Božo Zuanella. Tisti, ki imajo radi naravo na drugo vižo, se lahko zberejo ob 10. uri pred kočo Peliz-zo, kjer bo profesorica Raffaella Zorza pomagala s sistemom Dryades spoznat rastline, ki rastejo tle par nas. Ob dvieh popudan naprej bo igru pa Pihalni orkester Goriška Brda. ima Stojan Spetič m Cas počitnic se naglo izteka. Večina se je že vrnila na delovna mesta in si za oddih privošči kvečjemu konec tedna, če je vreme usmiljeno. Ko pa se čez nebo pojavijo temni oblaki, zavrzi južni veter in ob steklo udarijo prve kapljice dežja, na polici poiščemo knjigo, ki je pri morju ali v hribih nismo uspeli prebrati. Da me ni doletela usoda prijateljice, ki ji je viharni veter raztrgal šotorska krila na istrski obali, sem se letos odpravil dlje, na dalmatinske otoke, kjer pravijo, da skoraj nikoli ne dežuje. Resnici na ljubo, nas je namočilo trikrat v dveh tednih, kar dokazuje, da so klimatske spremembe, o katerih govori ves svet, otipljiva stvarnost, s katero bomo morali voditi računa. Ko so se iznad dinarskih vrhov spustili na morje temni nevihtni oblaki, sem iz posebnega nahrbtnika vzel knjigo in poi- skal zavetje. Nič lepšega, kot občutek, da z očmi skozi vrstice stopiš v svet domišljije, pustolovščin, zagonetnih primerov, psihološke zapletenosti, globokih in uničujočih čustev. Vse to so knjige, brez katerih bi najbrž svet bil bolj divji in prostaški, kot sicer je. Vsako leto za moj nahrbtnik pobrskam najprej v lastni knjižnici in poiščem knjigo, ki je nisem uspel prebrati ali bi jo rad še enkrat. Potem za kratek čas še nekaj klasičnih kriminalk, končno še najnovejšo literaturo, ki jo seveda kupim. Slovenskih čedalje manj, ker so predrage in tudi izbira je premajhna. Lani in predlanskim je bil med uspešnicami tudi Dan Brown s svojimi konstrukti o Jezusu in Mariji Magdaleni, zamrznjenih skrivnostih Arktike in krvavih sporih med Vatikanom in znanostjo. Tri knjige, ki jim nikakor ne gre pripisati velikega pomena za svetovno kulturo, niti ne dosegajo dovršenosti kriminalke, ki jo je napisala Agatha Christie. Pač, poletno branje. Letos sem s seboj raje vzel Augiasovo knjigo o zgodovinski osebnosti Jezusa Kristusa, ki je v Vatikanu naletela na negativno reakcijo zaradi njenega relativizma, pa sem sklenil, da prej ali slej kupim tudi Ratzingerjevo. Papežu gre priznanje, da jo je izdal in prepustil kritiki javnosti, ne da bi poudarjal, da je to čista resnica, kot naprimer njegov predhodnik, ki je celo krvoločni film Mela Gibsona ocenil kot prepis dejstev, takih, kot so res bila. Dogajanje na področju vere in v cerkvah vzbuja zanimanje tudi pri agnostikih in ateistih, saj pogojujejo svetovno zgodovino, danes celo vojno in mir. Zanimivejše so tudi knjige, ki nam odstirajo zavese dogajanja v Vatikanu, kjer se od nekdaj bije ostra bitka za oblast, ki včasih terja tudi človeške žrtve. Danu Brownu je sledil ducat piscev s svojimi izmišljotinami, našel pa se je tudi kardinal, vsaj tako pravijo, ki je s psevdonimom opisal razmere za zidovi najmanjše državice na svetu. Niz kriminalk o Vatikanu pa je z zgodovinsko natančnostjo in verodostojnostjo objavil Giulio Andreotti, ki je svoja študentska leta med vojno preživel prav v vatikanski knjižnici in je pravi mojster za spletke. Splača se jih prebrati. Bilateralno srečanje Janša-Sanader V slovenski javnosti je vladalo veliko pričakovanje za srečanje predsednikov vlad Slovenije in Hrvaške, ki je pred nekaj dnevi potekalo na Bledu. “Obstaja načelno in neformalno soglasje, da nerešena vprašanja v zvezi z mejo med državama predamo v reševanje mednarodnemu sodišču v Haagu, preostala pa bomo še naprej poskušali reševati na bilateralni ravni,” je po skoraj enournem pogovoru s hrvaškim premierom Ivom Sanaderjem povedal slovenski premier Janez Janša. V prihodnjih tednih so po njegovih besedah predvidena srečanja ministrov, ki naj bi poskušali potisniti zadeve naprej pri problemih, kakršna sta vprašanje hrvaških varčevalcev Ljubljanske banke in Jedrske elektrarne Krško. Glede sporne meje sta se premiera načeloma dogovorila, da so lahko predmet presoje mednarodnega sodišča tako meja na morju kot sporni deli meje na kopnem. Oživili naj bi delo diplomatske komisije in mešane komisije za meje in dokončali natančen seznam spornih točk, ki bo potem predan v reševanje sodišču. Janša je poudaril, da pri razsojanju o meji med državama obstaja načelno soglasje, da izhajajo iz stanja na dan 25. junija 1991, kot je bilo to dogovorjeno v brionski deklaraciji. Mešana skupina pravnih strokovnjakov naj bi na teh temeljih oblikovala predlog sporazuma o predložitvi mejnega spora haaškemu sodišču, predlog pa naj bi še pred tem obravnavala parlamenta obeh držav. Rezultati dogovorov naj bi bili znani do konca leta. Janša je posebej poudaril zadovoljstvo, ker obe strani pri reševanju problemov tokrat izhajata iz stališča, da mora obstajati široko soglasje političnih strank, kar naj bi bilo zagotovilo, da bodo rešitve trajne. V preteklosti pogosto ni bilo tako, je dejal, zato so bili tudi parafirani nekateri sporazumi, ki potem niso bili sprejeti. Tokrat želita obe strani doseči, da bo imel do- * Premier Janez Janša govor, ki bo sklenjen, široko politično podporo v obeh državah. Druga pomembna zadeva je po Janševih besedah dejstvo, da reševanje problemov tokrat ni povezano v paket, da bosta obe strani posamezne probleme reševali ločeno in da reševanje enega problema ne bo povezano s koncesijami pri drugem odprtem vprašanju. Zunanji minister Dimitrij Rupel je pred samim srečanjem premierov izrazil optimizem glede reševanja odprtih vprašanj med državama. “Upam, da bomo prišli skupaj, takšen je namen,” je dejal. Opozoril pa je, da je pripravljenost sicer velika in da optimizem obstaja, ampak za dogovor sta vedno potrebni dve strani. V zvezi z dosedanjimi predlogi je bilo po Ruplovih besedah kar veliko razprav in pričakovanj. Slovenija pričakuje, da bo Hrvaška povedala, kaj si misli o teh razpravah in različnih predlogih. Strateški forum Bled, ki je letos potekal pod naslovom Evropska Unija 2020: združena in enotna, je bil posvečen trenutno najbolj aktualnim vprašanjem in največjim izzivom, s katerimi se sooča unija. Kot je povedal zunanji minister, so bile glavne teme širitev EU, Zahodni Balkan, pomen EU kot globalnega akterja, podnebne spremembe in energetska varnost. Izbira letošnje teme pa je bila povezana s pripravami Slovenije na predsedovanje uniji. Foruma se je udeležilo več kot 400 udeležencev iz 50 držav in šestih mednarodnih organizacij. (r.p.) Arbitrato tra Slovenia e Croazia Per la presidenza UE L’allargamento dell’UE, il futuro dei Balcani occidentali, dell’integrazione europea, i rapporti di forza nel mondo, i mutamenti climatici e la sicurezza energetica. Sono stati questi i temi al centro dell’attenzione del Forum strategico intemazionale che si è aperto domenica 26 agosto a Bled in Slovenia e che rientra nell’ambito delle iniziative preparatorie in vista della presidenza dell’UE da parte della Slovenia nella prima metà dell’anno 2008. Vi hanno par-tecipato400 alti rappresentanti di 50 paesi. Arbitrato de L’Aja A Bled c’è stato un incontro bilaterale tra il premier sloveno Janez Janša e quello croato Ivo Sanader che hanno concordato di affidare alla Corte intemazionale di giustizia dell’Aja la risoluzione del contenzioso sul confine tra i due paesi sia sulla terraferma sia nel golfo di Pirano. A questo scopo ognuna delle due parti nominerà una commissione di esperti che prepareranno le proposte di accordo per il tribunale intemazionale, mentre il contenzioso sulla centrale nucleare di Krško e sui depositi nella filiale di Zagabria della Ljubljanska banka rimarranno materia di negoziato bilaterale. L’accordo informale tra i due premier è stato sottoposto martedì 28 agosto ad entrambi i parlamenti, prima di venire formalizzato, ma non ha convinto tutti. O meglio, Sanader a Zagabria ha avuto il consenso di tutte le forze politiche, mentre a Lubiana Janša si è trovato a fronteggiare le perplessità dei partiti nazionale e liberaldemocratico dell’opposizione e dei popolari, partner di governo. I sondaggi per Peterlè Se le elezioni si tenessero domenica prossima, secondo un sondaggio della società Spem, Lojze Peterlè andrebbe al ballottaggio con il 24% dei voti assieme a Danilo Tiirk con la metà dei consensi (12%), mentre Gaspari e Jelinčič avrebbero il 9% entrambi. Se si votasse invece per il parlamento, il maggior consenso andrebbe ai socialdemocratici (SD) di Pahor, secondo il partito democratico (SDS) di Janša, al terzo posto i liberaldemocratici (LDS). Due deputati per la Pečarič Elena Pečarič, presidente delTAssociazione per la teoria e la cultura dell’handicap, ha avuto il sostegno di due deputati alla candidatura a presidente della repubblica, Slavko Gaber e Roberto Battelli, oltre a quella di 800 elettori. La Pečarič ha espresso l’auspicio che ancora un deputato firmi per la sua candidatura e le eviti così di dover raccogliere le 3000 firme necessarie. Cambio al vertice Nel prossimo mese di novembre avverrà un avvicendamento alla guida dell’Università del Litorale - Univerza na Primorskem di Capodistria. Scadrà infatti il mandato dell’attuale rettore, il primo dall’istituzione dell’Università, la prof. Lucija Cok, che ha annunciato di voler ritornare all’insegnamento e all’attività scientifica e di non volersi ricandidare. Il 27 agosto é scaduto il termine per la presentazione delle candidature. Il più accreditato futuro rettore é Rado Bohinc, docente universitario e già ministro per le attività scientifiche. Cannabis sequestrata Nei giorni scorsi la polizia di Celje ha sequestrato una quantità record di cannabis. Ben 2054 le piante, di un'altezza che va dai 30 cm ai 3 metri, già pronte per essere raccolte ed essicate. — Kultura ...................... ^“Dialog”, immagini a distanza dall0 settembre a Muggia Sabato 1° settembre, alle 12, nella sala comunale d'arte “G. Negrisin” in piazza Repubblica, a Muggia, verrà inaugurata la mostra fotografica “Dialog” di Tin Piemu e Luca Laureati. La rassegna, inserita nell'ambito del festival internazionale di fotografia “Triestèfotografia”, è organizzata dal Centro studi NediZa e dall'associazione Photo-Imago. Si tratta di un dialogo a distanza: cinquant’anni separano queste due serie di ritratti e cinquanta chilometri il luogo d’origine dei loro autori. Cinquant’anni e cin- quanta chilometri che segnano una distanza incolmabile tra le loro esperienze esistenziali, ricomposta con “Dialog” su un terreno comune d’indagine: la comunità che viveva e vive alle pendici del Matajur, ritratta alla metà del Novecento con “scientifica” serialità da Tin Piemu come servizio ai conterranei - le sue fotografie in buona misura servivano per corredare documenti d’identità - e rivisitata nel 2005 da Luca Laureati, interessato a registrare i cambiamenti intervenuti nel “paesaggio umano” di questi luoghi in questo arco di tempo, esemplicativi di quanto è accaduto o sta accadendo in altre porzioni di mondo. L’antefatto è la riscoperta dell’importante giacimento fotografico di Tin Piemu, da cui è stata selezionata una galleria di volti in cui possiamo cogliere come tratto universale la “prova” di esistenze confinate nell’istante dello scatto, ma che è anche palinsesto su cui scrivere e riscrivere frammenti di biografie che compongono storie individuali e la storia collettiva di un luogo. La bidimensionalità dell’immagine in cornice diventa il tramite per addentrarsi nella profondità molteplice, talvolta contraddittoria, del racconto; ciò permette di tracciare la mappatura narrativa di un’area geografica, come se fosse impressa nelle fisionomie delle persone. Luca Laureati, rifacendosi alla lezione di Richard Ave-don, ha ripercorso questi luoghi armato di Hasselblad, innescando a sua volta un dialogo con i suoi soggetti, fatto di sguardi filtrati dall’obiettivo, di un lampo che rivela una possibilità della persona ritratta. Anche in questo caso, quindi, l’attenzione del fotografo si concentra sulla figura umana e sulla sua forza comunicativa: atteggiamenti, e-spressioni, posture ma anche dettagli d’abbigliamento, veicolati attraverso l’adozione di un linguaggio semplice e diretto che, come in una sorta di gioco di specchi, si moltiplica poi nei rimandi tra soggetto e ciascun osservatore. La mostra resterà aperta fino al 20 settembre con il seguente orario: lunedì-sabato 10-12 e 17-19. “Projekt Koderjana” je nastal v okviru umetniške prireditve Postaja Topolove. Koderjana je potok, ki teče pod omenjeno vasjo. Topo-lovski aktivisti so si projekt zamislili ob zgledu projekta “RanitzDruck” avstrijskega zaloZnika Christiana Thanha-userja. Gre za to, da umetnika, do sedaj pesnika in pisatelja, povabijo v Topolovo. Tu za daljši čas prebiva v eni izmed rezidenCnih hiš, se srečuje z ljudmi in okoljem ter ustvarja. Prireditelji-gostitelji si od gostov povsem naravno pričakujejo nek izdelek, konkretno sled o umetnikovem bivanju v Topolovem. Letošnji gost Topolovega je bil znani slovenski pisatelj, esejist, dramatik in vsestranski pisec Drago Jančar. V Topolovem je kaj kmalu prejel za pero in ljubljansko Delo je že objavilo njegova razmišljanja, ki gredo iz Benečije v Slovenijo in preko. Drago Jančar je v Sloveniji trenutno najbolj čislan pisatelj. Med slovenskimi besednimi ustvarjalci pa je tudi tisti, ki je v Evropi najbolj prevajan. Prejel je pomembne nagrade v Sloveniji in Evropi. V Italiji sta letos izšli dve njegovi prevedeni knjigi. Lani pa je bil v Topolovem gost slovenski pesnik, pisatelj, publicist, esejist, prevajalec, slikar in še marsikaj Iztok Osojnik. V Topolovem je bi- sedami seZem pod vodo po zrak?/Nikogar. In vendar se v naslednjem trenutku potapljam še globlje/.” V pesmi “Prihod v Slovenijo” pa piči takole: “Vem, kako je to./Izbirajo ljudje,/ povezani med sabo, /in če nisi z njimi, ko popivajo v gostilni,/te ni,/ ne obstajaš,/izbri-šejo te/. Tu misli Osojnik na konkretno literarno srenjo v Ljubljani, ki deluje kot lobi ter te po vezeh in koristih določenega avtorja ali poviša ali izbriše mimo kakovosti njegovega dela. O tem je Osojnik pisal tudi v časopisih. Vsekakor so torej Osojnikovi verzi značilni, večkrat rezki in tudi cinični. Obit jih je učinkovito prevedel v italijanščino in s tem še enkrat vložil trud v svojo posredniško vlogo. Projekt Koderjana je namreč koristen, ker vabi v Benečijo vidnejše slovenske (-vsaj doslej) intelektualce, da se lahko seznanijo z našo stvarnostjo neposredno. Po drugi strani nudi italijanskim bralcem dodatno moZnost, da se srečajo z osrednjim slovenskim umetniškim ustvarjanjem. Zal je tudi ta krog še vedno pretesen. Včasih živimo kot sosedi v stanovanjskem bloku sredi Milana, kjer eden ne ve za drugega. Topolovo je morda primernejši prostor za medčloveške stike. A.M. novi mata jur četrtek, 30. avgusta 2007 KRAŠKA HLSA _ GALLERIA CARSICA _ REPEN LJUDJE _ GENTE Sergio Ferrari Odprtje razstave bo v petek, 31. avgusta ob 20. uri Avtorja bo predstavil Marij Cuk V okviru večera bo potekala predstavitev dvojezične pesniške zbirke Roberta Dedenara PLASTIČNE PREGRADE, KLJUBOVALNO CVETLICENJE SINTETICHE SIEPI, OSTINATE INFIORAZIONI pesnika bo predstavil Marko Kravos Razstava bo odprta ob nedeljah in pmznikih od 11. do 12.30 in od 15. do 17. Značilni verzi Osojnika nastali v vasi Topolovem Drago Jančar truplo v Indiji/in tistega zlobnega jogija ob njem. Zunaj slišim glasove v puhovkah...” V mešanju stilov, ki gredo od konkretnega zapisa do nadrealistične podobe je tudi Osojnikovo duhovno stanje razpeto med bivanjsko samoto in konkretno družbeno kritiko. Pesnik zapiše: “Koga pa slišim, kadar z molčečimi be- ki jih je v italijanščino prevedel urednik Michele Obit. Publikacijo bogatijo fotografije Antona Roce “Projekt roka”. Katalonski umetnik, ki živi v Ceseni, je slikal dlani roke 28 oseb v Topolovem. Del teh fotografij je objavljen v knjigi- Največji prispevek v zbirki “111 ur” je seveda Osojnikov. Bralcu poezije, ki ni ne literarni zgodovinar in niti kritik se seveda odpirajo le nekateri aspekti njegove poezije. Pesniki pa itak niso najboljši ocenjevalci dela drugih. Kljub temu nekaj besed o vsebini. Iztok Osojnik ima v svoji pesniški izpovedi nekatere povsem očitne značilnosti, ki jih ni potrebno iskati s povečevalno lečo. Značilnosti so opazne, s čemer je poročevalčevo delo bistveno olajšano (veliko je pesniških zbirk brez osebnega pečata in ne veš, kaj bi o njih povedal). Tudi v zbirki iz Topolovega uporablja Osojnik dolg verz. Slednji je funkcionalen avtorjevemu načinu pesnjenja. Včasih je verz čisto konkreten, pripoveden: “ Ja, bili so/televizijci. Posneli so pogovor z mano. /Reporterka je bila simpatična. Je rekla, da je imela tak štedilnik njena nona.” Od tod se pesnik spusti v nadrealistične metafore:” Čeprav mi je tisto v gozdu nad vasjo všeč. Recimo/akvarij v stari omari, ali pa duralumini-jast kanuist v pesku v grapi, / ki me spomni na pol sežgano Iztok Osojnik val od 13.do 19.novembra 2006. Iz te izkušnje je nastala knjiga “111 ur”. Osojnik objavlja v knjigi svoje pesmi, La vedova scalza Proseguiamo la pubblicazione di alcune schede di lettura su autori italiani contemporanei realizzate da studentesse di /-talianistica della Facolà di Filosofia di Lubiana nel corso di un seminario sulla letteratura contemporanea. Salvatore Niffoi Salvatore Niffoi, La vedova scalza, Milano: A-delphi 2006 Si predstavljate v črno oblečeno Zensko, s klobukom na glavi? Pravkar se je vrnila s pogreba svojega moZa, se ulegla na kavč, si sezula čevlje in pomislila: "Končno svobodna." Tako sem si predstavljala začetek knjige z naslovom La vedova scalza. A Ze ob branju Prve strani sem ugotovila, da bo zgodba čisto drugačna. Bralec se namreč nemudoma znajde pred podobo mlade Zenske, ki so ji prinesli iznakaženo in umazano moževo truplo. Prvoosebna pripovedovalka prizor naslika tako živo, da zlahka vidimo vsako podrobnost, hkrati pa v nas vzbudi zanimanje. Zgodbo, ki jo je Mintonia, glavna junakinja, zapisala, da bi razložila, zakaj se je maščevala za umor in jo poslala svoji nečakinji, bi lahko imenovali zgodba o strasti - o strasti do življenja, do ljublje- ne osebe, do branja, do pisanja in nenazadnje do maščevanja. Dogajanje je postavljeno na Sardinijo v trideseta leta prejšnjega stoletja. Glavna junakinja v tem okolju izstopa zaradi svoje izobraženosti, upornosti in odločnosti. Svojevrsten je tudi njen pogled na dogodke in ljudi. Zlasti slednji so pogosto predstavljeni poenostavljeno, skorajda karikirano, a opisi so prav zato zelo zabavni in nemalokrat izvabijo nasmeh. Zgodba ni predstavljena linearno, veliko je miselnih in časovnih preskokov, kar poudari občutek, da beremo spomine, obenem pa ne vpliva na razumevanje. V dialogih in v izštevankah ob koncu skoraj vsakega poglavja najdemo nekaj besed v sardinskem jeziku, ki niso vedno razumljive, a dajejo zgodbi pridih skrivnostnosti. Niffoi s sebi lastnim slogom bralca prevzame, mu s primerami, poosebitvami in številnimi drugimi sredstvi pričara Sardinijo v vseh njenih vonjih, barvah in zvokih, pri tem pa v pripoved vtke še številne vraže in ljudska verovanja. Ce je bilo za zgodbo rečeno, da je preprosta, o slogu tega nikakor ne moremo trditi. Avtor namreč sicer preprosto besedišče prepleta s tako pretanjenostjo, da ugaja še tako zahtevnemu bralcu. Nekaj koherentnosti odvzame romanu le konec, ki utegne izzveneti nekoliko banalno, navzlic temu pa je knjiga vredna branja, kar dokazuje tudi dejstvo, da je lani osvojila nagrado Campiello in če jo boste vzeli s seboj na počitnice, vam gotovo ne bo Zal. Tina Cerne četrtek, 30. avgusta 2007 Qui e sotto le conseguenze dell'incidente sul tratto stradale Cave, S. Leonardo chiede alla Regione più controlli dalla prima pagina L’accaduto pone anche la questione sul perché un camion della Julia Marmi, che opera sull’altro versante, adoperi la strada che da Clastra porta a valle, nel comune di S. Leonardo. La risposta sta nei lavori di ripristino che interessano un tratto della strada normalmente usata dai camion della ditta cividalese presso Tarpezzo. Lavori che, realizzati con finanziamenti pubblici, rendono al momento la strada non percorribile. Intanto il consiglio comunale ha approvato ______________ all’unanimità, su proposta dei consiglieri di opposizione Antonio Comugnaro e Marco Susani, un ordine del giorno in cui si impegna sindaco e giunta municipale “a farsi parte attiva presso le competenti autorità regionali invitandole a controllare più attentamente le concessioni di autorizzazione ed i permessi di coltivazioni.” Nel documento si chiede anche alla Re- gione di “ispezionare periodicamente in sito l’attività e-strattiva, di coltivazione e del successivo ripristino ambientale del dismesso lotto coltivato, a rivedere le norme in vigore” e di “rivedere le norme in vigore, dando alle amministrazioni comunali l’effettiva autorità di decidere e-ventuali autorizzazioni di a-pertura delle cave”. Si chiede infine di “autorizzare la coltivazione dei soli lotti da cui poter estrarre la pietra ornamentale e limitando le autorizzazioni all'estrazione di pietra da scogliera al fine di evitare quel degrado ambientale visibile in quasi tutte le valli.” Un ordine del giorno che risente anche di fatti recenti come l’esposto presentato da un cittadino contro una ditta operante a Clastra. La ditta ha avuto comminata, per il mancato rispetto delle prescrizioni previste nell’autorizzazione di ampliamento della cava, una multa amministrativa. Ma anche questa vicenda potrebbe avere un seguito, (m.o.) Rezija in protislovenska propaganda Primer polemik glede Rezije, pripadnosti rezijanščine slovenskim narečjem ali ne, umestnosti, ali ne, uvajanja v Reziji zaščitnega zakona je tipičen primer izkrivljene demokracije, poljubnega gledanja na pravice in končno, miselnosti, da so zakoni za to, da jih lahko interpretiraš glede na trenutno korist tega ali onega. Pojdimo po vrsti. Povojna Italija si je opomogla od vojne iz dveh bistvenih razlogov. Odporniško gibanje, ki je nastalo po zlomu fašizma, je omogočilo Italiji, da so ji zavezniki “odpustili” fašizem in je lahko nova država lahko sama odločala o svoji usodi. Drugače je bilo z Nemčijo in Avstrijo. Vojna je Italijo izčrpala, iz stisk sta ji pomagala Marshallov plan gospodarske pomoči ter trajno in po svoje previlegirano partnerstvo z ZDA. V bisnu država ni doživela v svojih “aparatih" defašisti-zacije in ni nikoli opravila jasnega obračuna s svojo fašistično preteklostjo. Za generacije študentov se je npr. zgodovina zaključila s prvo svetovno vojno. Verjetno so bili ti elementi odločilni (zavezništvo z ZDA, hladna vojna, neporavnan račun s fašizmom), da je gospodarska rast države, in še posebno severa, preprosto pozabila na obmejni pas v videmski pokrajini. Pas, kamor sodijo Benečija, Rezija in tudi Kanalska dolina, je doživel vsakovrstne pritiske: ekonomske, kulturne, politične, policijske, podtalne, vohunske itd. Vasi in ljudje niso mogli “zadihati" in se naužiti dobrin, ki jih je prinesel gospodarski “čudež”. Eden izmed razlogov, da v beneške, rezijanske in kanalske doline ni prišel kanček blagostanja, je bilo nedvomno nacionalno vprašanje. Italijanska država je tu izostrila dve meji: etnično med italijanstvom in slo- Sporazum o sodelovanju policij s prve strani Sporazum med Italijo in Slovenijo predvideva zato veliko skupnega in konkretnega dela: od zbiranja in izmenjave podatkov o sumljivih osebah vse do konkretnih intervencij. Policijski agenti bodo lahko v sodelovanju sledili osumljencem, iskali bodo orožje, ma- mila itd. Skupaj bodo pazili na sumljive mejne prehode in torej sami (agentje) prekoračevali, to, kar je danes meja. Dve policiji bosta na skupnem Le due delegazioni hanno discusso i problemi più urgenti riguardanti le Valli Sinistra Democratica e socialisti, primo incontro Recentemente, su richiesta del coordinamento provinciale di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, si è tenuto un incontro politico con una delegazione dei socialisti delle Valli del Natisone. Il motivo dell'incontro è stato illustrato da Fabrizio Dorbolò e Guerrino Cecotti di Sinistra Democratica a seguito della decisione della corrente che faceva capo al ministro Mussi all'intemo dei Democratici di Sinistra di non a-derire al costituendo Partito Democratico. Il responsabile locale dei Socialisti Democratici Italiani, Giuseppe Firmino Marinig, ha considerato positivo l'incontro, sottolineando una serie di problemi locali che le due forze politiche potrebbero riprendere e rilanciare sia nei Comuni della Slavia friulana che nella Comunità montana Torre-Natisone-Collio. Altri problemi sollevati richiedono interventi urgenti riguardo la cooperazione transfrontaliera, il rispetto dei diritti culturali e linguistici della Comunità delle Valli del Natisone e l'azione di stimolo nei confronti delle amministrazioni locali che, a detta dei presenti all'incontro, segnano il passo perchè prive di progettualità, di i-dee e di programmi cruciali per la rinascita delle Valli del Natisone. vanskim svetom ter politično med komunizmom in kapitalizmom ter “demokracijo" (za Benečijo lahko damo besedo med navednice). Bistveno je, da je bilo ljudem onemogočeno, da se v novi republiki kulturno, politično in gospodarsko emancipirajo. Država je nad življenja postavila kamen. Nove razmere, kulturna in tudi gospodarska rast tistih, ki so ostali, so prinesli v ves obmejni pas vendarle novo življenje, čeprav nič ni več napolnilo vasi ter ni povsem izničilo strahov in sovraštva. Vsega je manj, a obstaja. V tej zgodbi je Rezija po svoje “šibek" člen. Res je, da je italijanska država vendarle dopolnila ustavo in izglasovala zakon v korist od italijanskega drugačnih jezikov in kultur (zakon št.482) ter zaščitni zakon za Slovence. V Reziji se je dovoljšnje število svetnikov opredelilo za to, da je lahko paritetni odbor vstavil Rezijo v seznam občin, kjer naj v svoji polnosti velja zaščitni zakon št. 38. To hočeš nočeš pomeni implicitno priznanje, da sodi rezijansko narečje med slovenska narečja. V to smer so vodila in vodijo kulturna dejanja v Reziji. Tamkajšne besedne ustvarjalce (Silvano Paletti, Renata Quaglio in druge) npr. brez pasu dejansko delovali kot povezana enota. Sodelovanje je logično in koristno za varnost. Zanimivo pa je, da je npr. tržaški Piccolo, ki se v zadnjih Časih mnogokrat vra-Ca na svoje stare pozicije, sporazum predstavil z barvitim Člankom, kjer slovenski policijski avtomobili zasledujejo bežeči avtomobil pred trgom Unità, ki ostaja simbol italijanstva. Gre za očitne dokaze, da se del dežele FJK s težavo navaja na sodelovanje med Italijo in Slovenijo ter na dejstvo, da bodo v kratkem med državama odpadle "šprange”. Sodelovanje z avstrijsko ali nemško policijo bi nikogar ne motilo, ko gre pa za slovensko, so stvari za marsikogar še vedno drugačne... (ma) njihovega oporekanja uvrščamo v okvir slovenskega narečnega pesništva. Quaglia je prejel celo nagrado iz Prešernovega sklada, ki jo podeljuje slovenskim umetnikom Slovenija. Skratka, obstaja volja pomembnega dela Rezijanov, da ne zanikajo tega, kar trdijo jezikoslovci: rezijanščina je slovensko narečje. To pa pomeni, da imajo Rezijani pravico uživati tako zakon št. 482 kot zakon št. 38, ki je namenjen slovenski manjšini v Italiji. Proti tem dejstvom se zaganja skupinica domačih “politikov”, ki so vodeni iz Vidma in ki jih podpira celo predsednik Pokrajine Videm Strassoldo, ki je imel kot rektor univerze bolj prosvetljene poglede. Cilj “protislovenske” propagande, ki zagovarja neko nedoločeno avtohtonost govoric, je pridobiti peščico glasov, hkrati pa utrditi misel, da v celotni Furlaniji Slovencev v resnici ni. Slo naj bi za avtohtone in od širšega sveta odrezane govorice in govorce, ki so kot kostanj ob ognjišču. Rezija je bolj “ranljiva", ker je njeno narečje arhaično in posebno. Tako lahko postane vsak tretjerazreden politik četrt orazreden filolog in pri tem izkoristi nikoli mrtvo nezaupanje navadnih ljudi, ki so v življenju videli več težav kot veselja. Ostanki italijanskega nacionalizma so torej še vedno aktualni in očitno politično vnovčljivi. Kulturno je seveda to ena sama velika rniže-rija. A kaj, živimo v državi, kjer lahko vsedržavni politični voditelj napoveduje, da bo s puško streljal na davčne izti-rjevalce. Patria indipendente è il periodico che l’ANPI pubblica da 56 anni. L’ultimo numero, il 7 del 2007, porta la data del 22 luglio e dedica la copertina al Comandante Emesto “Che” Guevara, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario dalla morte, avvenuta il 9 ottobre 1967 in Bolivia. Il “Che”, fatto prigioniero e ferito, venne condotto nella scuola di un piccolo paesino e massacrato a raffiche di mitraglietta dopo un sommario interrogatorio da parte delle truppe governative boliviane e di uomini della CIA. Dopo la morte, il corpo venne disteso su u-na barella, poi poggiata su una specie di lavatoio. Come scrissero e raccontarono tutti "pareva un Cristo appena tirato giù dalla croce". All’interno della Rivista compare un’interessante intervista allo storico Lutz K-linkhammer sulla tragica vicenda di Cefalonia; secondo lo studioso nessuno ha voluto giustizia per la strage in cui perirono circa 9.000 soldati italiani per mano della Wermacht nazista. A Cefalonia, i capi militari eseguirono alla lettera le direttive di Hitler, che a-vcva ordinato di non fare prigionieri, pur nella consapevolezza di violare ogni regola internazionale. Il Tribunale di Norimberga riconobbe, attraverso una delibera, che quel massacro | rappresentava un crimine contro l’umanità. La Germania non ha mai condan- i nato un suo soldato per crimini commessi sul suolo i- I taliano. Joanna M. Sondel ricostruisce in un lungo articolo : i massacri e le fucilazioni perpetrate dai nazisti nel tentativo di cancellare la cultura polacca. "A pochi giorni dalla vittoria militare sulla Polonia i tedeschi intrapresero un’azione siste- 1 matica di “snaturalizzazio- ; ne” e di colonizzazione, con lo sterminio di tutti coloro che si presumeva potessero in qualche modo organizzare un'azione di resi- j stenza", si legge. Per l’inserto fotografico i “Le Fotostorie” viene ripercorsa l’esistenza del rivoluzionario argentino Emesto “Che” Guevara. Attraverso ' immagini della spensierata : gioventù, dei giorni dell’epica rivoluzione cubana, vissuta intensamente assieme ai fratelli Castro, a Ca- ! millo Cienfuegos, si giunge ! alle terribili fotografie del “Che” appena ucciso e della reazione di sconcerto e dolore della popolazione ; cubana all’annuncio della ; morte. S. Messa sul Monte Guarda a ricordo di Paolo Chinese, sabato 11 agosto Il saluto tra i nuovi e vecchi camerari di Stolvizza Somo šli ta-w Ibjano Te rozajanski kultiirski čirkolo “Rozajanski Dum" pa litus an jè organizal no lipo g’ito ta-w Slovenijo. W eatàrtak 16 dnuw avo-šta, te din na Sin Rok, prè-dnon pujiitrè somo se Spartile z Rezije, na korjera judi. To parve mèstu za vì'dèt to jè bila Crknica. Somo se wstavili ito zajto ka tu-w Cr-knici so Zi'vili pa ni naši, ni solbaški anu kiri jè ostai pa itàn. Tu-w Crknici somo mèli mišo kbj za-nas za wse naše jiidi, ka so hudi'li to do tà. Ziz nami je bila pa na Zana, ka na se kli'Cè da Mirjam. Nji dèd an mèl ji'mè da Simon Negro. Isi nji dèd bil oZènjèn dwakret: ziz to parwo Zano an jè mèl pet otruk anu ziz to driigo an jè mèl tri, dna od i-sèh tri to jè bila mati od Mirjam. Po miši na jè nin pokazala, da kè ni so mèli hišo isi Negro. Od isaga dèda na vi kbj da an jè bil naZinan tu-w Reziji parvi din avrila, da ko za no létu na ni vi anu an jè wmar lèta 1918. Za obèd somo se wstavili jèst bli'zu Ibjane. Somo lopu pili anu jèdli anu stali wkop. Pòpuldnè somo šli gorè w Ibjano. Ito somo šli ziz funi-kolarjo dardu won na grad. Tu-wnè na gradu se lopu vidi vas targ. Ko somo rizlèzli nuzdole somo mèli SCè nu malu Casa za v'idèt to vili'ko cirkuw, katedral. Izdè to tèZè bet lopu mèt SCè nu malu časa za v'idèt kej več od isaga lipaga mèsta. Tu-w prit na nazèd somo se wstavili za si wzet kej tu-wnè w Rateče anu tu-w dèvat or somo bili spet sa doma. (LN) La Giunta regionale si è riunita la settimana scorsa nell’insolito scenario della Grotta nuova di Villanova, a circa quaranta metri sotto il livello dell’ingresso della grotta stessa. “Un’occasione per conoscere questa splendida grotta che è certamente la più originale tra le sedi delle nostre giunte itineranti”, ha detto il presidente della Regione Riccardo Illy. Il sindaco di Lusevera, Claudio Noacco, ha illustrato la situazione e le aspettative di questo comune montano, con 800 abitanti, quattro frazioni ed un territorio di 65 chilometri quadrati, un territorio che ha bisogno di particolari attenzioni perché per decenni è stato penalizzato dalla vicinanza al confine e dalla Guerra fredda. Per l’area dell’Alta Val Torre, un futuro di sviluppo è possibile, secondo Noacco, se si riuscirà a favorire la permanenza della popolazione sul territorio, anche allo scopo di conservare e curare l’ambiente. Per raggiungere questo obiettivo il sindaco ha sottolineato l’importanza della forza d’attrazione turistica delle Grotte di Villanova, la necessità di realizzare una centralina idroelettrica che porti anche risorse economiche all’Amministrazione comunale, la sistemazione della viabilità. Mauro Pinosa, presidente del Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova, che gestisce le Grotte, ha ringraziato l’Amministrazione regionale per i finanziamenti che hanno consentito il potenziamento della valoriz- Anche qui grande partecipazione soprattutto domenica che è stata allietata dalle esibizioni di numerosi gruppi folk-loristici provenienti dalla regione e dall’Austria. Lo spettacolo pirotecnico finale ha concluso, con grandi botti e colorati fuochi artificiali, la serie dei festeggiamenti estivi. A margine delle principali festività si sono svolti anche e-venti e cerimonie minori ma anch’essi seguiti da numerosi partecipanti. Tra questi, l’11 agosto sul monte Guarda è stato ricordato, con una S. Messa, Paolo Chinese che, nell’ottobre dello scorso anno, è precipitato in un dirupo dietro la Baba Piccola. Martedì 14 invece è stato inaugurato, dal Parco delle Prealpi Giulie, l’ecomuseo della Val Resia che comprende 4 percorsi tematici ad anello che iniziano e finiscono rispettivamente a S. Giorgio, a Gniva, a Oseacco e a Stolvizza. Dietro a tutti questi eventi c’è il duro lavoro e l’impegno principalmente delle associazioni locali che si prodigano nel mantenere ogni anno le feste e nel renderle possibilmente sempre più belle ed interessanti. Un grande plauso a tutti coloro che operano nelle associazioni e comitati che hanno lavorato, offerto il proprio tempo libero, le proprie giornate di riposo per rendere la nostra valle sempre interessante e meritevole di una visita. E se i festeggiamenti estivi sono finiti, sono già iniziati i preparativi per quelli autunnali: prossimo appuntamento con la festa della Transumanza e la mostra mercato dei prodotti locali, il secondo e terzo fine settimana di settembre! LN Intensa e vivace estate resiana all’insegna della tradizione Dalla fine del mese di luglio e per un mese circa i paesi della Val Resia si rianimano con l’arrivo dei numerosi re-siani che vivono fuori valle, anche da molto lontano. E’ il mese delle ferie estive e chi può fa ritorno al paese nativo per riaprire la casa, per andare allo stavolo e fare qualche lavoro, per riunirsi ai familiari, per partecipare alle feste, soprattutto alla Šmarna Miša, per riposare e andare al fiume, per fare qualche passeggiata nei boschi. Ci si ritrova per le vie, in osteria, nella bottega del paese, un saluto e quattro chiacchiere sulla salute, sul lavoro, sull’età che avanza e sulle ultime novità. Vivace è stata anche quest’anno l’estate resiana con o- II cameraro uscente Domenico Lettig, Juri gni fine settimana ricco di e-venti. A Stolvizza, per la festa di S. Anna, domenica 29 luglio si è svolto il tradizionale cambio della Cameranza. I camerari u- scenti, Domenico Lettig e Roberto Brida hanno consegnato la somma raccolta ai fabbricieri mentre il cestino e la preziosa scatola d’argento, contenente tabacco da fiuto, li hanno Iz Rezije so šli na pot 25. vočta, drug dan so bili pri Mariji starogorski Na Staro goro ko naši te stari Skupina Rezijanov je tudi letos romala na Staro goro. Hodil so dva dni in prespali v Kobaridu. Prišli so zgodaj popoldne 26. vošta affidati ai nuovi camerari, Elsa Madotto, Maria Lettig ed Eros Tassotto. I nuovi camerari sono stati accolti dai festosi applausi della popolazione riunita sul sacrato della chiesa dopo la celebrazione della Santa Messa. La domenica successiva è stata dedicata a Coritis con la celebrazione della tradizionale Sagra. Anche qui è stata celebrata la messa con il tradizionale dono del formaggio. Per antica tradizione la seconda domenica di agosto ricorre la celebrazione della consacrazione della chiesa di Stolvizza, che qui viene detta “Sera”. Da una decina di anni si festeggia anche la Festa dell’Arrotino che richiama sempre molti visitatori. Anche quest’anno gli arrotini, dislocati sulla via principale del paese, hanno lavorato tutto il giorno attorniati da nugoli di visitatori. Molto successo hanno avuto anche i punti enoga-stronomici dislocati in varie località del paese: tra le specialità proposte anche i fióri d’aglio in insalata. Il giorno dell’Assunzione è festa grande per Resia, è la Srnama Miša. Anche qui per antica tradizione nella Pieve di Prato è stata celebrata la S. Messa solenne e, nel pomeriggio, si è svolta la processione con la Madonna. In piazza mercato e mercatino degli hobbisti. Dal 16 al 20 di agosto O-seacco ha concluso alla grande i festeggiamenti resiani con la Festa del Frico Resiano. Lusevera, lo sviluppo é possibile gionale Alessandro Tesini, che ha sottolineato peculiarità ed esigenze del territorio dell’Alta Val Torre e si è soffermato sulla ripresa delle attività del Consiglio regionale che, fino a dicembre, ha un intenso calendario di lavori. Per il presidente Illy, lo sviluppo turistico, anche in relazione alle Grotte di Villanova, dovrebbe utilizzare il modello dell’albergo diffuso, particolarmente adatto alle a-ree montane. Per quanto riguarda la realizzazione della centralina idroelettrica, Illy ha assicurato che l’argomento sarà affrontato e sottolineato l’opportunità di un intervento pubblico-privato. zazione turistica di questo patrimonio naturale, auspicando che l’attenzione regionale continui anche in futuro per aumentare la fruibilità turistica del complesso. Il sindaco Claudio Noacco saluta la Giunta regionale nelle grotte di Villanova All’apertura dei lavori della Giunta è intervenuto anche il presidente del Consiglio re- Aktualno Media bilingue, a S. Pietro grande la soddisfazione segue dalla prima Grande soddisfazione per la possibilità di proseguire con l’educazione bilingue in tutto il primo ciclo scolastico è stata espressa anche dalla dirigente del centro scolastico bilingue di San Pietro al Natisone Živa Gruden. “I nostri allievi potranno così mantenere e sviluppare ulteriormente le competenze linguistiche ed assieme ad esse la conoscenza della propria cultura, rafforzando i-noltre la propria partecipazione allo spazio culturale della Slavia e dell’area slovena in generale.” Ricordando il lungo cammino necessario per raggiungere l’ambito traguardo, la prof. Gruden ringrazia quanti hanno operato per il suo conseguimento, in primo luogo i genitori, le associazioni slovene, l’Unione dei comuni, l’assessore Roberto Antonaz ed i consiglieri regionali, il sottosegretario Miloš Budin che ha seguito passo passo la vicenda. Un grazie va anche alla prof. Per il secondo anno consecutivo è stato realizzato nelle Valli del Torre un laboratorio estivo per i ragazzi di Lusevera e Taipana che nella settimana dal 30 luglio al 4 agosto hanno avuto la possibilità di frequentare un laboratorio musicale con il maestro Fabio Devetak ed uno creativo condotto dal-l'illustratrice Luisa Tomasetig. L'iniziativa, che è promossa dalle associazioni Centro di ricerche culturali di Lusevera e Naše vasi di Taipana, è stata realizzata in collaborazione con l'Istituto per l'istruzione slovena - Zavod za slovensko izobraževanje nell'ambito del progetto OD ME-JE finanziato dalla regione in base al programma Obiettivo 2. L'iniziativa ha avuto un buon seguito e dimostrato di essere un importante stimolo alla creatività, Silvana Schiavi Fachin che ha seguito il progetto dal punto di vista scientifico ed ha offerto la sua collaborazione anche per il futuro. I ritardi con cui il progetto è stato avviato sono dovuti all’opposizione del sindaco di San Pietro e poi al periodo e-stivo, tuttavia il semaforo verde è stato acceso in tempo per compiere i necessari adempimenti formali ed organizzare l’insegnamento, aggiunge la prof. Gruden che, inoltre, ci tiene a rassicurare tutti. Problemi di spazio non ce ne sono, la prima media sarà ospitata in- un'ottima occasione di socializzazione e di crescita culturale. Le due associazioni hanno deciso di dare continuità all'iniziativa. Così più o meno dall’inizio dell’anno scolastico il sabato pomeriggio per i ragazzi delle scuole elementari e medie dei comuni di Lusevera e Taipana si terrà un corso di musica con il docente prof. Fabio Devetak. fatti nel centro bilingue e sarà assicurata anche la mensa scolastica. ^ VSpetru I informativni sestanek Didaktično ravnateljstvo s slovensko-italijan-' skim dvojezičnim poukom obvešCa starše, da se bo redni pouk v vrtcu in osnovni šoli priCel v sredo, 12. septembra. Informativni sestanek ob zaCetku šolskega leta pa bo na šoli v ponedeljek, 3. septembra, ob 18. uri. La Direzione didattica con insegnamento bilingue sloveno-italiano di S. Pietro al Natisone comunica che mercoledì 12 settembre inizieranno le regolari attività delle scuole dell'infanzia e primaria. La riunione informativa di avvio dell'anno scolastico si terrà lunedì 3 settembre alle 18. Secondo appuntamento, sabato 8 settembre, alle 11.30, sulla rete radiofonica regionale della RAI, di “Girandolando, itinerari naturalistici alla scoperta del FVG” con l’escursione sul “Sentiero delle leggende-Pot prave”. Guidati da Abramo Trinco, si percorrerà un itinerario, ai piedi del monte Matajur, partendo dalla località di Montemaggiore. Krivapete, škrati e balavanti accompagneranno l’ascoltatore alla scoperta di boschi, pascoli e paesi nel cuore delle Valli del Natisone. Corsi in Val Torre Debeli Rtič, tudi letos gledališka delavnica in glasbo, Alida Bevk za gledališče in Gabriel Agavriloaei za ples, spremljevalke so bile pa Vida Skvor in Martina Berginc. Ob rednih dejavnosti, ki sodijo v gledališko delavnico, so se lotih tudi teksta "Sen kresne noči". Seveda ni manjkalo niti zabave, kot se seveda spodobi za vsako letovanje ob morju in je normalno, kjer je veliko mladih. Domenica 20 agosto a Debeli RtiC ha preso avvio il laboratorio teatrale "Štiriperesna deteljica" giunto ormai alla sua 11. edizione. Partito nel 1997 in Carinzia, si è svolto nel corso degli anni in varie località della Slovenia e vi hanno preso parte ragazzi delle valli dell'Alto Isonzo e delle Valli del Natisone. Skupinska slika in . posnetek s slovensko pevko Lauro Baruco 2e deseto leto je avgusta potekala gledališka delavnica za otroke, ki jo vodi režiser Marjan Bevk. Odvijala se je od 20. do 25. avgusta na Debelem RtiCu, udeležilo se jo je 25 mladih iz Nadiških dolin, osnovne šole Simon Gregorčič iz Kobarida in osnovne šole Bovec. Ob gledaliških vešči- nah in nastopu na odru so mladi iz različnih slovenskih krajev imeli tudi lepo priložnost, da so se med seboj spoznali in spoprijateljili. Kot rečeno je delavnico vodil režiser Maijan Bevk, kije bil leta 1997 pobudnik važne kulturno - izobraževalne pobude, mentorij so bili pa Davide Clodig za petje Mentre in altre Regioni l'esperienza dei campi di volontariato ambientale di Legam-biente è consolidata, per il circolo udinese si è trattato della prima esperienza in tal senso. La formula è nota: durante il campo i volontari effettuano lavori di pulizia sentieri per il Comune per circa mezza giornata, con un giorno libero per riposare od effettuare una gita. Per sostenere l'iniziativa, quindi, abbiamo stipulato due convenzioni con la Pro Loco delle Valli del Natisone e con il Comune di Savogna per coprire le spese di trasporto al sito di lavoro, per il vitto e l'alloggio. La sera di martedì 8 agosto ci siamo ritrovati in sette nella ex scuola di Cepletischis: Roberto di Genova, Mirko di Monza e Paolo da Milano, A-lessandro da Brescia, Giuseppe e Lidia da Trento, Luigi da Udine. Assieme a noi c'era Karen, la responsabile del campo, e Marino, il presidente del circolo di Udine; due giorni dopo si è aggiunta anche Federica, sempre da Genova. Il lavoro che il sindaco di arrivate più di trenta persone veramente interessate! Al termine del campo, quindi, vogliamo ringraziare chi, in questi giorni, ci ha aiutato con il proprio impegno materiale e morale: il Comune di Savogna, per l'ampiezza e la funzionalità dell'alloggio nell'ex scuola di Cepletischis; un pensiero particolare al vi-cesindaco Germano ed alla moglie Luisa, ottimi organizzatori della sagra di Montemaggiore; la Pro Loco Ne-diške Doline, soprattutto nella persona del presidente, Antonio, che si è costantemente preoccupato per la nostra accoglienza; il CAI delle Valli per averci prestato validi attrezzi; gli abitanti di Polava, Pio ed Antonia, che oltre ad imbandire ottimamente il rinfresco della serata sull'orso, ci hanno sempre fatto sentire il loro calore; gli abitanti di Iel-lina che, mentre lavoravamo sotto la pioggia, ci hanno ristorato con una merenda con i fiocchi; la signora Maria del ristorante "Alla Posta" che, come sempre, ha stupito gli ospiti con l'equilibrio e la ricercatezza dei suoi piatti; la Coop consumatori nordest per la spesa donata. I volontari di Legambiente Legambiente, giovani volontari all’opera sui sentieri di Savogna Savogna ci ha assegnato consisteva nella pulizia del sentiero VartaCa-Masscris, già sistemato anni addietro con fondi dell'obiettivo 5B. Per dir la verità il sentiero era comunque in uno stato ancora discreto, in particolare nei tratti di bosco con alberi d'alto fusto; abbiamo dovuto ve- ramente impegnarci a fondo solamente nel tratto sottostante a Iellina, dove i rovi (ed anche i cinghiali) ormai la fanno da padroni. Sempre seguendo le indicazioni dell'amministrazione comunale, abbiamo approfittato del tempo che ci rimaneva per pulire anche il sentiero che arriva a Tercimonte e quello da Cepletischis a VartaCa. Nel tempo libero, con la disponibilità di chi era giunto fin nelle valli in auto, siamo riusciti a visitare la grotta di S. Giovanni d'Antro, Civida-le, Udine, l'Isonzo, il Matajur. In alcune sere, invece, abbiamo dato una mano a distribuire i premi della pesca di beneficenza alla sagra di Montemaggiore. Una sorpresa particolare ce l'ha riservata la serata che siamo riusciti ad organizzare con il dott. Filacorda dell'Università sulla presenza dell'orso nelle Valli. Con soli due cartelloni esposti il giorno prima, a Cepletischis sono Intervju “Sono legato alle al Friuli. Da lì arriva la voglia, la determinazione di riuscire nella vita, ancora più forte perché provengo da posti dove si sa che, per riuscire, occorre lavorar “Tutti i trentotto nella Polizia di Stato mi hanno insegnato qualcosa. E’ stata un’esperienza meravigliosa, credo che se dovessi rinascere la rifarei tale e quale” Nostra intervista al funzionario del Governo italiano, originario di Stregna, da poco insediatosi a Udine Prefetto Cernetig, accade di frequente o è un’eccezione che a svolgere questa funzione venga chiamata u-na persona originaria del territorio? “Non è una cosa frequentissima ma neanche rara, di prefetti nelle mie condizioni ce ne sono stati e ci sono. Da parte mia, sento la cosa con grande responsabilità, in Friuli conosco tanta gente e spero di non deluderla, di non deludere nessuno.” Può spiegare quali sono esattamente le funzioni di un prefetto? “E’ il rappresentante del Governo nella provincia. Essenzialmente ha due compiti: fare da cerniera tra gli uffici dello Stato centrale e quelli delle autonomie locali, quindi cercare di far funzionare al meglio il collegamento tra queste istituzioni, e poi è il responsabile provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica: sovrintende all’attività di tutte le forze di polizia. Tenendo conto di questi due compiti, il prefetto deve garantire in ogni maniera la libertà ed i diritti dei cittadini, di tutti i cittadini.” Cosa porta una persona giovane delle Valli del Nati-sone, alla fine degli anni ’60, ad intraprendere una carriera nella Polizia di Stato? “Posso dirle due cose: sono legato alle Valli, ma anche al Friuli. Da lì viene la voglia, la determinazione di riuscire nella vita, ancora più forte perché provengo da posti dove si sa che, per riuscire, occorre lavorare di più. Ci sono tanti friulani che si sono fatti valere nel mondo, è una voglia generalizzata. Comunque, finito il liceo a Cividale, l’università più vicina era a Dai primi giorni di agosto è il prefetto di Udine. Una nomina inattesa, non richiesta, ma più che ben accetta. Per Lorenzo Cernetig, 63 anni, è un ritorno a casa. Nativo di Stregna, laureato in Giurisprudenza, ha frequentato il primo Corso dell’Accademia della Polizia, la Scuola di guerra dell’Esercito, l’Istituto di Stato maggiore Interforze e la Scuola Interforze di Polizia. Quindi è stato questore di Oristano, Como, Trieste e Venezia, ha diretto per tre anni la Direzione interregionale della Polizia per il Veneto, il Friuli ed il Trentino, ed è stato prefetto a Belluno ed Alessandria. Lorenzo Cernetig è una persona gioviale. E’ il primo impatto quello che colpisce, non tanto il sorriso quanto il tono della voce, Il prefetto di Udine Lorenzo Cernetig. Qui sopra un’immagine del paese di Cernetig, nel comune di Stregna Lei è stato coinvolto anche nei fatti di Genova del 2001. Cosa ricorda? “A Genova sono stato chiamato dal ministero a svolgere un’inchiesta amministrativa per quanto riguardava il comportamento delle forze dell’ordine in piazza, in particolare su eventuali eccessi. Ho presentato le mie conclusioni al Capo della Polizia e basta. Ma sa, una cosa è condurre un’operazione in prima persona, un’altra è andare a vedere cosa hanno fatto gli altri.”. Veniamo ad oggi. Come affronta questa esperienza? “Devo dire che non ho a-vuto alcuna avvisaglia del cambio, mi trovavo ad Alessandria da poco più di un anno. Non l’ho chiesto, per altro. Ma ne sono contentissimo. Ringrazio il ministero che mi ha concesso la sua fiducia trasferendomi nella mia terra d’origine.” II suo predecessore è stato messo al corrente della vicenda della richiesta di un gruppo di genitori di istituire una classe media bilingue a S. Pietro al Natisone. Lei cosa ne pensa? E più in generale, come vede la questione della minoranza slovena, della volontà di mantenere una lingua ed una cultura nel proprio territorio? “Sulla media bilingue non ho ancora letto tutto il fascicolo, preferirei avere una visione globale prima di rispondere. Mi dicono, comunque, che siamo in dirittura d’arrivo. Per il resto, uno: deve decidere la popolazione, e due: qualsiasi iniziativa che serva a conservare la cultura in una parte di territorio è la benvenuta, è sicuramente un arricchimento per tutti. Le cose, certo, vanno fatte con le dovute accortezze, ma ciò che serve a mettere in risalto le quello di chi ha proprio piacere di incontrare qualcuno, di potergli raccontare qualcosa o di stare semplicemente ad ascoltare. La riprova in un paio di telefonate durante l’intervista - tra queste quella di un onorevole friulano - durante le quali mantiene il tono amichevole, cordiale. L’intervista, o meglio la chiacchierata, non può non toccare il tema delle origini e del rapporto del nuovo prefetto di Udine con la sua terra. Serve però anche a chiarire quali sono le effettive funzioni di questo importante incarico governativo, e per conoscere meglio - in definitiva - una delle non poche persone delle Valli del Natisone che hanno raggiunto traguardi importanti. Padova, poi ho iniziato a pensare che dovevo fare dei concorsi, ed ho scelto quello per entrare nella Polizia di Stato. Piano piano, grado per grado, lavorando sempre più... Sono stato, però, anche fortunato, certa gente più brava di me non ha avuto altrettanta fortuna. Sono comunque orgoglioso di essere nato nelle Valli del Natisone, se posso mi ci rifugio, solo lì riesco a trovare la tranquillità giusta per riflettere.” Se si legge la rassegna stampa, anche quella recente, ora che è diventato prefetto a Udine, lei viene definito friulano, o cividalese, quasi mai viene citata Stregna... “Ma vede, se si toglie il Friuli, le Valli del Natisone non sono granché conosciute. Io parlo sempre del Friuli e anche della Venezia Giulia, siamo una regione con delle peculiarità, insieme dobbia- mo crescere, senza particolarismi.” Cosa ricorda della Stregna di quand’era bambino? “Intanto, l’ho già detto, la voglia che aveva la gente di uscire, e di riuscire, di emergere. E poi le persone, ancora oggi alcuni degli amici più cari sono quelli di quand’ero bambino. Eravamo tanto amici con LenkiC, ci vedevamo sempre...” Nel corso della sua carriera quale è stata l’esperienza che l’ha più segnata? “Tutti i 38 anni trascorsi nella Polizia mi hanno insegnato qualcosa. E’ stata un’esperienza meravigliosa, credo che se dovessi rinascere la rifarei tale e quale. Certo, dei fatti ci sono stati, su tutti direi il sequestro del generale Do-zier e l’assalto al campanile di S. Marco. Sono state esperienze operative, coinvolgenti perché avevo delle responsabilità.” tradizioni, la lingua, la cultura, è ben accetto.” Le Valli del Natisone, l’emigrazione e quindi lo spopolamento, le conseguenze della Guerra fredda, la presenza di un confine che ormai sta per cadere definitivamente. Lei come vede, alla luce del passato, il presente ed il futuro di questa zona? “Io credo che le Valli del Natisone siano un luogo eccezionale che non ha ancora sviluppato la grandissima parte delle sue potenzialità. Si è fatto qualcosa con la zona industriale, ma per esempio si è appena iniziato un cammino dal punto di vista turistico. Occorre lavorare assieme e u-sare la fantasia, lo spirito imprenditoriale. Sono convinto che, anche se forse non nell’immediato, quei luoghi rifioriranno. Le potenzialità ci sono.” Michele Obit Aktualno Izmenjava daril, na levi Anica Komačar, ki je dala pobudo za srečanje Pesem obuja spomine, celi rane in bolečine, ustvarja nove spomine in naredi, da Cas hitro mine. Pod tem geslom, kot so same povedale, pojejo Ljudske pevke iz Žejnega pri CateZu na Dolenjskem, ki so v soboto 25. avgusta na sejmu v Kravarju pripravile prav lep poklon Slovencem, v bistvu so bile Slovenke, ki živijo v Benečiji. Zenski oktet je zapel splet ljudskih večglasnih pesmi. Bile so pesmi bolečine in domotožja, nekatere tudi zelo stare, vdober del od njih jih poznamo tudi tle par nas. Slovenke iz Slovenije, ki žive po beneških vaseh, so se v Kravarje parvic zbrale na pobudo Anice KomaCar an čeglih ni bila stvar prav podrobno organizirana se jih je zbralo kakih dvajset. “Se dosti jih pa pogrešam” je rekla Anica. Parva štopienja je nimar težka, hlietu pru Sigurno se jih zbere vic. Bluo je lepuo an veselo. Ze med koncertom so tudi tiste žene, ki so sediele na klopeh, po tiho prepevale. Po koncertu pa so še dugo se med sabo pogovarjale, saj vsi vemo, je lepuo se ušafat med svojimi an sevieda so jo tudi še zapiele. Kot je navada je bil tudi moment, ko so si izmenjali darila med društvom Stan-drež iz Kravarja an pevskim zborom. Potle pa je zaCel gost ansambel Lojzeta Slaka. An so vsi veselo zaplesal. Na svidenje druge lieto spet v Kravarju. Etnoploč a Domžale A Domžale, cittadina nei pressi di Ljubljana, venerdì 31 agosto, alle ore 18.15, nelPambito dell’undicesimo Etno rock festival, si esibirà l’EtnoploC trio composto da Aleksander Ipavec alla fisarmonica, Piero Purini, tenore e soprano sassofono, Matej Špacapan, tromba. Il trio ha a-vuto modo di presentarsi molte volte ad un pubblico molto vasto in Italia e all’estero, prendendo parte a manifestazioni di un certo rilievo. Molte le occasioni in cui si è fatto apprezzare anche nel cividale-se e nelle Valli del Natisone. Aleksander Ipavec è inoltre un’instancabile collaboratore ed insegnante della Glasbena matica - glasbena šola di San Pietro al Natisone. TRIBUNALE DI UDINE SEZIONE DISTACCATA DI CIVIDALE DEL FRIULI Il Giudice, letto il ricorso presentato da Braida Marco, di data 21.04.2005, - visti gli atti del procedimento R.G. n. 63/05 promosso con ricorso ai sensi dell'art. 3 L. n. 346/1976 da Braida Marco, nato a Udine il 08.09.1967, residente a Stregna in loc. Baiar 1 ; - esaminati i documenti prodotti e constatato che sono state osservate le prescritte formalità e non sono state presentate opposizioni; - ritenuto che l'assenza di costituzione delle parti convenute, e dunque la mancata opposizione all'originario ricorso, oltre all'assunzione delle testimonianze, può far adeguatamente ritenere come accertata la sussistenza dei fatti indicati nel ricorso medesimo e dunque si può sostenere che emerge dagli atti tutti che i ricorrenti hanno usucapito il bene immobile sottoindicato per possesso di buona fede ultraquindecennale; RICONOSCE E DECRETA - a favore di Braida Marco nato a Udine il 08.09.1967, residente a Stregna in loc. Baiar 1, cod. fis. BRDMRC67P08L483V, l'esclusiva proprietà degli immobili meglio appresso indicati. Comune di Stregna (UD) - loc. Baiar: Foglio 11 Part. 244 Fabbricato cat. A/5 d. 2 - 4,5 vani; Foglio 11 Part. 454 Bosco Ceduo superficie 13 are 80 ca; beni intestati alla Belvedere s.r.l. Foglio 11 Part. 390 Prato 02 are 90 ca; Foglio 11 Part. 388 Semin. Arb, 02 are 60 ca; Foglio 11 Part. 448 Samin. Arb. 01 are 55 ca; Foglio 11 Part. 450 Prato 00 are 60 ca; Foglio 11 Part. 452 Prato 01 are 27 ca; Foglio 11 Part. 554 Prato 03 are 01 ca; Foglio 11 Part. 557 Prato 01 are 53 ca; Foglio 11 Part. 551 Semin. Arb. 00 are 50 ca; Foglio 11 Part. 553 Semin. Arb. 01 are 55 ca; DISPONE Che la proprietà di detto fondo venga intestata per intervenuta usucapione a favore di Braida Marco, per come sopra generalizzato; DISPONE I ) che del presente decreto sia data pubblicità mediante affissione per 90 giorni nell'albo del Comune di Stregna e del Tribunale di Cividale del Friuli con avvertimento che entro 60 giorni dalla scadenza del termine è ammessa opposizione da parte di chiunque ne abbia interesse. 2) Dispone inoltre che nelle medesime forme sia attuata anche la notifica ai soggetti di cui all'art. 3 comma 2 L. n. 346/76. 3) Il presente decreto, adempiute le formalità di pubblicità prescritte di cui all'art. 3 della L. 10.05.1976 n. 346, ove contro di esso non sia proposta opposizione, costituirà titolo per la trascrizione ai sensi dell'art. 2961 c.c. Notifiche autorizzate anche ai sensi dell'art. 143 c.p.c. Manda alla Cancelleria per gli adempimenti di sua competenza. Cividale del Friuli, 12 giù. 2007 Il Giudice Dott. Giuseppe Lombardi II Cancelliere C1 Casco Beppina 239 Jà-saii-kuxu rnàStu zà-obtt, in JtmÓ-ju fi polita, anzàt Jbraò jltì po-milž«; an zà-drjèvt jund-jlti, na-suùbu; ànu zàjtrn JbmÒ-jltk fródbj [„l(stj3 jesenflwo, diwjakòwo*] sèjj. 240 Mwoj - brlltar a - Sòw po - mààu, on - Ja - saigàtS; zàjtra 241 o - nià - jìtb 6pèka pó-pu. A jà - niàn - jbtì. zàjtra x< tbj - Btàrbj -Koniijkl sèjj sino,.... sušttS pràj, rotroBÌtS, zàt poyràbìtS, stórta (»naredftb») tu-Iònica, azitt-potili razdrjèt»; kàr bo 242 yòrko, posušite, ya - stortè - tòw - kòpu. Kàr ja sino, obrjèstb stože, ai[ jc-«pičite tuw-tlà ljèpo-ràwno, ano zakllnite s- kà-minjei), naj bò snyfirno, nr^zit - potili tu-kòpu, naredite 243 ókn - Btožk kopu. Momó - obrjòste dall - èìof (-tì>f), kàr na-bo - finiààna kòpa; azàt loštb tàz-gori, zakè na-na-jbmè (-j-trnì.) wéda; pòtin obrjèstb nu-tàrtu an jù-wpnètb zà - ’n-kòw [*mÒjno*], za-kó-ne vjètar jà - na - nése, auu plàs ot -snàya. 244 Poten (pòtui) iuomò- obrjèstb djélowca ano tàrta ino vìdatb cwóklìna, jo-loštb na-nwòya ai\ wzét („wzètb*) nu-pàlicu ànu jltì yorì pS - rje, po-sàuo, ànu je- zvezàtb ljèpo; aiizàt jo- za-denitb ua-xarbàt, aiyzàt je-nestt di.mwòj, poèiwàtb, kar tà (kar ta - à) bizùga; anu zàt spéka yòr - (*yorè - *) wzètb anu jità Sà no - màio nàprbt. 246 Zàt pridamo tàx-klàe, àiizàt yremò yòr-po-ljèstnicax anu wbriamo-je tòw-toblàt; je dizyéàamo, wizàt yremò jjèst mfešntk, Io cuocevo una tenera polentina per colazione e vogliamo anche condirla e dopo andremo a prendere un fascio di legna fine e stassera andremo dalla morosa. Domani andremo a tagliare un fascio di frasche di frassino spontanee per le capre. Mio fratello è andato a prendere un fascio di legna fine, ma la brucierà e domani dovrà tornare a prenderne ancora. Io domani dovrò andare da queiranziana Kanaika a tagliare il fieno. Dovrò sparpagliarlo, farlo asciugare, rastrellarlo, raccoglierlo in piccoli covoni, poi disfarli e ridistendere al sole il fieno per asciugarlo alla perfezione e pressarlo in un unico covone (stabile). Bisognerà che io trovi il palo, lo impianti nel terreno ben a piombo... dovrò puntellarlo intorno, intomo perché sia ben sicuro, fermo. Poi dovremo mettere intorno al palo il fieno e calpestandolo ridurre il volume. Sistemato il fieno a pera intorno al palo, ben compresso, bisognerà cercare una zolla di terra da mettere in cima al palo, sopra una ciambella di fieno preparata ad arte perché l’acqua non penetri dalla cima a guastare il fieno. Poi si cerca una liana e si lega la som-' mità del palo ad un capo della liana e l’altro capo si fissa ad un cuneo conficcato nel terreno per lo più scosceso per evitare che il vento ribalti il covone. Dopo si devono trovare i lavoratori e le liane (trte sono pal- loni di nocciolo privati della loro rigidità girandoli su se stessi tenendo un capo fermo col piede sinistro e avvolgendoli) (liane non sono “trte” e dobbiamo cercare cwok-lina?) metterlo in piedi, prendere un bastone e andare sul covone a prendere il fieno, legarlo bene (in un fascio) issarlo sulla schiena e portarlo a casa fermandosi a riposare quanto occorre e dopo su di nuovo: prendere (un altro fascio) e andare avanti un po’ (trasportare a tappe, i fasci). Arrivati a casa andiamo sulla scala del fienile, rovesciando dentro il fascio di fieno, lo sleghiamo e dopo andiamo a mangiare la polentina (mošnek). Traduzione Bruna Balloch Quando a Topolò i ragazzi cantavano a ogni ora della notte Doncaster East, 26.1.01 Cara Vilma Seloukina e sottoscritti, ho letto l’articolo sul Novi Matajur a riguardo il disagio che dovete subire durante, la Postaja. Sono rimasta a bocca aperta. Non posso credere che avete così poca memoria. Ma non vi rendete conto che solo nella vostra famiglia, Vilma, eravate otto figli, e nella nostra pure otto, nelle altre non meno di cinque o sei. Parlo di gorenja vas. Non ho mai dimenticato quanto ci si rincorreva la sera per le landrone o si giocava a nascondino, pensateci! che di chiasso ne abbiamo fatto la nostra parte, una generazione dopo l’altra, non per due settimane, ma anno dopo anno fino che il paese non si è svuotato completamente. Tante volte ho perfino nostalgia di quei tempi. I ragazzi cantavano per il paese a tutte le ore della notte, per la comunità del paese tutto questo era solo molto naturale. Non posso pensare che qualcuno avrebbe il coraggio di fermare questi bambini o ragazzini che si ritrovano dopo un anno (diciamo pure anche “urlare”). Per me sono i più bei giorni della loro vita. Alma Znidarjova Australia Spettabile redazione, frequentando assieme a degli amici nativi il paese dì Topolò, più volte durante l’anno ci troviamo in questo borgo montano delle Valli del Natisone per passare qualche ora assieme in allegria. Da una lettera pubblicata sul vostro giornale ultimamente, sembra che altri paesani abbiano protestato per i troppi schiamazzi di bambini ed adulti a tutte le ore del giorno. Non abbiamo ben capito se i firmatari si riferissero solo ai giorni della “Stazione di Topolò” o anche ad altri momenti e se le nostre “bisbocce” serali fossero sul banco degli imputati. In ogni modo nostra intenzione era ed è solo passare bei momenti in compagnia cui peraltro tutti i paesani sono invitati e graditi. Anche qualche canzone, accanto a un buon bicchiere di vino, può far rivivere i nostri paesi di montagna, senza esagerare, natural- mente, e con rispetto dei devoti frequentatori. Giovanni Cozzarolo Abbiamo ricevuto un’ulteriore lettera sui presunti disagi accaduti a Topolò durante la Postaja, ma a-nonima. Cogliamo Toccasione per ricordare ai nostri lettori che le lettere inviate al giornale devono essere firmate e non anonime, e che per motivi di spazio non devono superare le 1500 battute. Ljudske pevke iz Žejnega pri Čatežu V Kravarju veselo srečanje Slovencev Kronaka Tudi lietos so prehodil par-bližno stuo kilometru par nogah za iti na ruomanje iz naših liepih dolin do kajšne cierkve ali svetišča (santuario). Je skupina planincu Planinske družine Benečije. Do seda so šli na Staro goro, na Svete Višarje, na Sveto goro, v Brezje... lietos so zbral cierku v Repnu (Monrupino). Lepuo so jo pomislili, saj. glih lietos je bla v tisti vasi tradicionalna Kraška ohcet. Tuo-le rata vsake dvie lieta, kar an puob an adna čeča se oženejo po starih navadah: pejejo balo od nevieste do hiše, kjer bo ži-viela; je fantovščina (addio al celibato); nastavejo purtone; je zadnji ples noviče v lejdih stanu... v nediejo je pa poroka, an vsi, od noviču do svatu (invitati), od parjatelju do vasnjanu, so obliečeni v narodnih nošah (costumi tradizionali). V vsaki osmici, v vsaki gostilni pa kuhajo stare, domače dobruote. Je velik senjam za vse, tudi za ljudi, ki pridejo gledat telo posebno poroko, ki nas peje na stare cajte. Takuo je šlo, de tisti od Pia- Planinska je šla na Kraško ojcet Kajšan je prehodu 50 km, kajšan pa stuo, so pa vsi pridni! naši planinci so se spet diel na pot an paršli do Gradca, blizu Repna (Monrupino). Prehodil so drugih petdeset kilometru. "Oh, ni bluo težkuo, saj posebno muoC nam ga je dau teran!" so nam jal naši planinci. Teran je tiste dobro, moCnuo vino, ki ga predielajo na Krasu. V nediejo 26. smo se par-lozli teli skupini listi, ki smo se pejal do Repna s koriero. Vsi smo šli do cierkve, kjer je bla poroka. Po poroki smo šli v vas an preživiel poseban dan. Veselil smo se z novici an z vsiern tistim, ki so bli v Repnu. Popudan smo šli se v janto pri Briščikih (Grotta gigante). "Se na more dopoviedat, kakuo je liepa, kor jo prid gledat!", so nam jale Gilda, Virginia, Beppino, Gemma an drugi, ki so se v jamo spustil. Priet, ku smo se diel spet na pot za se vamit damu, smo vsi kupe pojedli an popil, kar so nam parpravli tisti od Planinske, zapiel smo tudi kako pie-sam. Ob osmi smo bli v Spic-tre, veseli, de smo preživiel v liepi družbi posebno nediejo. Parvih 50 km par nogah so jih prehodile tudi Luisa, Flavia an Carmen (druga, tre ja an peta iz Peparne roke)... Gor na varh an part tistih, ki so šli s Planinsko na Kraško ojcet an v jamo pri Briščikih (Grotta Gigante). Tle par kraj Katja, Dana an Caterina an gor na varh Ernesta iz Zverinca kupe s Pičicam, ki so ble pru ponosne bit obliečene, ku ankrat njega dni. Tle na varh: naši Benečani pod velikim purtonam, ki so ga v Repnu parpravli za Jano in Toma, ki sta se poročila po stari navadi ninske, ki so šli par nogah so se podal iz Saržente v petak 24. vošta zjutra. Prehodil so parbližno 50 kilometru za prit do Varha Svetega Mihaela. Za vicerjo so skuhal pašto- šuto pri učitelju Damjanu, ki že tarkaj liet uCi na naši dvojezični Suoli v Spietre. Prespal so pa v hiši njega tetè. Zaries prijazni an za tuole se jim pru lepuo zahvalemo. Drugi dan A Rodda c ’è anche il “pust” estivo Saluti a tutti i Pustinari... Ebbene sì, anche questa volta ce l'abbiamo fatta!!!!!! Siamo arrivati alla 14A edizione del carnevale estivo che, purtroppo, sembra si stia "spegnendo", ma anche in pochi siamo riusciti a portarlo a termine... 11 agosto: partenza ore 11 (dovevano essere le 10...) dai pressi della chiesa verso Scubi-na (estremo nord), poi via via tutti i paesi fino a Zeiaz (estremo sud) . Otto ore di allegria accompagnati dalla fisarmonica del nostro amico Bellino di Cormons (nativo di Rodda ), dalle forche del solito casinaro "Zluòdi" e dai colorati Pustje. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che ci hanno accolto con calore e tavole imbandite con ogni leccornia, permettendoci di continuare con questa "nuova" tradizione e quindi... arrivederci al prossimo anno! (Moz) Calcio giovanile, preoccupante il calo di interesse Nei palazzi romani sono i-niziate le grandi manovre in ambito calcistico dei dilettanti e del settore giovanile. Il settore giovanile è stato incorporato nella Lega dilettanti, aumentando così i problemi organizzativi ed i disagi delle nostre piccole società di calcio locali. Nella nostra regione, per quanto riguarda il settore giovanile, si registra un costante calo di società che partecipano ai campionati di questo settore. Se non saranno addottati provvedimenti di salvaguardia e di sostegno, l’attuale gruppo è destinato a ridursi al lumicino. Le avvisaglie in loco si sono materializzate con la costituzione del settore giovanile "Insieme”, nato dalla fattiva collaborazione tra la Valnatisone, il Moimacco e la Torreanese a livello di squadre Allievi e Giovanissimi. Per la prossima stagione dovrebbe aggregarsi anche la Forum Julii di Cividale, che collabora da tre annate, con risultati soddisfacenti, nella categoria Junio-res con la Valnatisone. Purtroppo si registra anche un calo di partecipazione ed interesse, sia di dirigenti che di praticanti, verso il settore giovanile locale con l’emigrazione di ragazzi verso altri lidi, accompagnati dall’ illusione di potere intraprendere una carriera calcistica “milionaria” che difficilmente si materializzerà. Alle riunioni si parla tanto, forse troppo e si razzola male, senza prendere i provvedimenti che servano a tamponare questa grave disaffezione per il gioco del calcio. (P-c.) Četrtek, 30. avgusta 2007 10 La competizione tra borghi pulferesi alla 18. edizione Alle “Vecchie glorie” il torneo di Podpolizza Si è conclusa sabato 18 a-gosto a Podpolizza di Pulfero la 18. edizione del torneo dei Borghi di calcio a 7. Il tradizionale appuntamento annuale ha visto la vittoria della squadra delle "Vecchie glorie”, formazione mista formata da ex giocatori che in passato hanno difeso i colori dell’A.S. Pulfero e del Reai Pulfero. La compagine, dopo avere chiuso la gara finale in parità, si è affermata grazie ai calci di rigore nei confronti della valida antagonista, la squadra di Pulfero. Sul terzo gradino del podio è salita la formazione di Montefosca che nella finalina ha superato di misura la squadra di Mersino. I premi individuali sono stati assegnati al capocannoniere Antonio Dugaro ed al miglior portiere del torneo Mauro Specogna. A destra la premiazione della compagine vincente, sotto, nell'ordine da sinistra, le squadre che si sono piazzate nei posti d’onore Domenica 2 settembre alle 16 a S. Pietro al Natisone prenderà il via la stagione ufficiale 2007/08 della Valnatisone, impegnata nella prima gara eliminatoria della Coppa Regione con la OL3. La formazione del presidente Andrea Specogna giocherà quindi mercoledì 5 sera a Tarcen-to e domenica 9 in casa ospitando la Torreanese. La squadra allenata da Ezio Casta-gnaviz ha partecipato sabato al triangolare amichevole con la Forum Julii e la Torreanese. In attesa dell’esordio in Coppa Regione, la Valnatisone affronterà il Buttrio stasera, giovedì 30 agosto, alle 20.45, per la finalissima del torneo Zimolo a Trivignano. L’Audace di S. Leonardo inizierà il suo cammino nel campionato di Terza Categoria domenica 23 settembre. Gli Juniores della Forum Julij saranno al via sabato 6 ottobre. Finalmente sono stati comunicati i gironi dei campionati giovanili regionali e la data d’inizio dei provinciali. Il nuovo settore giovanile "Insieme”, comprendente Valnatisone, Moimacco e Torreanese, è stato inserito nel girone B dei Giovanissimi assieme a Sacilese, San Giovanni Trieste, Virtus Corno, Itala San Marco Gradisca, Torviscosa, Comunale Fiume Veneto Bannia, Bearzi, Torre Pordenone e Cormor Udine. L’inizio del campionato è fissato per domenica 16 settembre alle 10.30. Oltre ai giovanissimi “Insieme”, la Valnatisone esordirà domenica 7 ottobre alle 10.30 con la squadra Sperimentale. Di fronte si troverà le seguenti avversarie: Bearzi Udine, Cormor Udine, Dona-tello/B, Itala San Marco/A, Pro Romans, Sangiorgina S. Giorgio di Nogaro, Tre Stelle, Union ’91 e Virtus Como. In attesa dell’esordio in Coppa Regione la squadra impegnata nel torneo Zimolo Valnatisone al nastro di partenza L'Audace inizia il campionato il 23 settembre - Diramati i gironi dei campionati giovanili Sono iniziati gli allena- desiderano giocare a pallone: si dalle 16 al campo sportivo che gli allenamenti dei Pulci- menti degli Esordienti della ci sono ancora posti disponi- di San Pietro al Natisone. ni e dei ragazzi dei primi cal-Valnatisone. Un appello ai ra- bili in questa categoria. Gli Hanno preso il via, sul ci dell’Audace di San Leo-gazzi dai 10 ai 12 anni che interessati possono presentar- campo di Merso di Sopra, an- nardo. Bella avventura tra i Tre Rifugi Prosegue a gran ritmo l’attività del Gsa Pulfero, che ha visto gli atleti di Giuseppe Puller protagonisti in diverse manifestazioni podistiche. Venerdì 17 agosto, nella staffetta di Ciconicco, Giorgio Iuri, Stefano Paus-sa e Luigi Cicerone si sono classificati al cinquanta-duesimo posto, mentre la staffetta femminile composta da Gabriella Rodante, Oriana Drosigh e Chiara Trevisan ha chiuso al ses-santacinquesimo posto della classifica generale. Ottime prove sono state ottenute anche nel Palio di S. Donato a Cividale con il migliore tempo di frazione ottenuto da Raffaele Nardini. Della staffetta vincente, quella di Borgo San Pietro, facevano parte Lorenzo Paussa, Mattia lussa, Giuseppe Toso e Lorenzo Cozzarolo. Al secondo posto è giunto Borgo San Domenico con Guido Scai-ni, Mario Miani, Stefano Puzzo e Davide Misson. Domenica 19 agosto si è disputata a Collina la ”45A staffetta 3 Rifugi”. La classica manifestazione podistica è la più “attesa” delle staffette alpine, un appuntamento che ormai chiata fino al paese di Collina (1250 mt) percorrendo la distanza di 17,5 km totali , divisa tra i tre frazionisti. Un grande successo organizzativo con 105 squadre partecipanti. Al primo posto si è classificata la squadra A di Collina con il tempo complessivo di Ih 10’45”, seconda la Aldo Moro di Paluzza A in lhl3’38”, terza la formazione slovena K2 Sport A in lhló’OO”. Una bella avventura vissuta, naturalmente, anche dai pulsa nel cuore di tutti gli a-tleti della corsa in montagna, e che ogni anno dopo Ferragosto accende l’adrenalina ... La staffetta intemazionale ha richiamato atleti di fama mondiale che hanno preso il via alle 10 da Collina (1250 mt s.l.m), dissipandosi tra le folte pinete fino al primo cambio al Rifugio Lamber-tenghi (1970 mt), frazione di salita, proseguendo poi per il sentiero Spinotti (2350 mt), secondo cambio al rifugio Marinelli, frazione di attraversata, infine discesa in pic- Gli atleti e gli accompagnatori che sono stati impegnati nella “Staffetta 3 Rifugi" nostri “alpini di Pulfero”, che, tra gli atleti neocampioni mondiali della specialità presenti si sono difesi piuttosto bene. Al quarantottesimo posto si è classificata la squadra A composta da Amedeo Sturam (Moz), Flavio Mlinz (Fluch) ed Enrico Visentini in lh42’25”. Al settantatreesimo posto si è invece piazzata la squadra B con Michele Maion, Gianni Iuri ed Ivano De Faccio (Cox) in lh50’19”. novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst/Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Cedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: novimatajur@spin.it Reg Tribunale di Udine n. 20/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n, 250 Naročnina-Abbonamento Italija: 32 evro Druge dr2ave: 38 evro Amerika (po letalski posti): 62 evro Avstralija (po letalski posti): 65 evro Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Cedad-Cividaie 18726331 Včlanjen v USPI Associato all'USPI Alla bella età età di 92 anni ci ha lasciati per sempre Pierina Cesira Qualizza, vedova Zani. Era la prima di cinque figli della famiglia BarCanjova di Dolegna e viveva a Udine. Oltre a lei c'era Gino, che ci ha lasciati nel 1968, quindi c'è Lina, che vive a Cosizza presso la famiglia PeCenova, Maria, che vive a Trieste e Guido, che vive a Moimacco. Cesira assieme al marito viveva a Udine dove avevano un negozio di alimentari. Dopo la morte del marito Anseimo, lei ha continuato a lavorare presso il suo negozio di abbigliamento. Viveva assieme alla figlia Paola. Essendo la sorella maggiore, Cesira ha fatto da baby sitter ai fratelli più piccoli, in particolare a Guido, che in seguito ha anche ospitato a Udine permettendogli così di poter continuare gli studi. Con la sua morte lascia un grande vuoto in tutti quelli che le hanno voluto bene e questo anche per il suo bel carattere e la sua generosità. CAI - Sottosezione Val Natisone 2 settembre 2007 MATAJUR Festa della montagna Ore 7.30 - Partenza escursione da Sottovemassino per raccordarsi con il sentiero CAI 749 ore 12.00 - Amvo in cima al Matajur, Santa Messa ore 16.00 - Partenza per la discesa Si ricorda che, per il notevole dislivello e la lunghezza del percorso, la gita è riservata a camminatori ben allenati. Per motivi assicurativi i non soci del CAI sono invitati a comunicare la loro partecipazione entro il giovedì precedente all'uscita. (Cell. 349.2983555) Per informazioni: Massimiliano (349.2983555) četrtek, 30. avgusta 2007 Kaki lepi kraji tle blizu nas! Iz Kravarja so šli v Pulo, Brij oni an v Rovinj SOVODNJE Matajur Imiel smo noviče Purton pred cierkvijo v Matajurju je vsem na Rožin-co oznanu lepo novico, de smo imiel noviče. An ries v saboto 11. voSta se je oZenu Stefano Gosgnach - Urbanu iz naše vasi, ki pa nie šu deleč po neviesto, le do Mašere. Oženu se je z Natašo Velicaz, Velikacovo. Okuole njih, ku po navadi za vsako ojcet, se je zbralo puno žlahte an parjatelju. Zlo veseli so bli an so tudi vasnjani, saj bo nova družina ostala v matajurski vasi. Mlademu paru želijo vsi v-se dobre v skupnem življenju. SVET LENART Kozca Zbuogam sestra Cesira Tu nediejo 26.vošta je v mieru Božjim zapustila tel sviet moja sestra Pierina Cesira Qualizza, uduova Zani. Učakala je dugo življenje, 92 liet, zatuo je muorla prenašat na dugim tudi težave an nadloge, pa nimar na čast Boga, ku vse naše te stare žene. Cesira je bila ta parva od pet otruok iz Barčanjove družine v Dolienjanim: ona, ki je Ziviela v Vidme; Gino, ki nas je zapustiu šele mlad lieta 1968; Lina, ki živi v Pečenovi družini v Kozci; Maria, ki živi v Tarste an ist, Guido, pa v Mojmage. Oženila se je bla dol v Videm, kjer kupe z nje možam sta imiela butigo. Tudi potlè, ki je uma-ru nje mož Anseimo, je ostala v Vidmu, kjer je imiela butigo oblieke, an kjer je živiela do zadnjega z nje ljubjeno hčero Paolo. Mene ostane pru an liep spomin od moje sestre Cesire, ker je bila moja pisturina (baby-sitter), an šele se zmi-slem, kuo me je ljubeznivo nosila kolonce po vasi, an se zmislem tudi, ki dost mi je pomagala an potlè, ki sam zrasu. Sa' ji bom muoru bit nimar hvaležen zatuo, ki sem biu pet liet dol par nji v Vidme, kjer sem mogu študjat za perita (geometra). Moja draga Cesira, četudi Buog ti je določiu no dugo življenje, si useglih pustila veliko žalost med nami, ker si bila barka an radodarna, an si zvestuo dala 'no roko vsakemu s tojim dobrim sarcam. Toja ljubjena hči Paola an vsi mi drugi, te lepuo zahvalemo za vse, kar si za nas nardila. Ku prideš gor v Nebesa, moč-nuo objem našo mamo Rožco Bluo je an par miescu od tega, kar 'no jutro smo se nabasal na koriero an smo se pobral na pot pruot Sloveniji. Namien je biu iti v Istrijo se ogledat tiste lepe kraje. Koriera je bla puna an četud' je bla samuo šesta zju-tra, so bli vsi lepuo zbujeni. Narpriet smo se ustavli v Puli, kjer smo paršli oku 11. ure, malo pred miestam smo se ustavli na pot za pobrat našo guido, ki naj bi nan lepuo opisu tele kraje an njih bogastvo. Pula je zlo liepo turistično miesto, posebno liepa je Romanska Arena iz III. stuolie-tia, kjer že vič liet se darže koncerti an festivali. Pustil smo Pulo, ki smo bli že nomalo lačni, takuo smo rauno šli na kosilo v zlo liep prestor pred muorjan. Po kosile smo se pejal v Fažano, liepa vasica, ki stoji pred Brijonskin otokam, tle nas je čaku batel, ki nas je pe-ju do Brijona. Brijonski otoki so ratali naravni park, parco naturale, že lieta 1983. Donašnji dan je prestor, kjer živi poliete har-vaški president. Tel prestor je zlo liep an mieran, kjer žive tud Zvine usega sveta, ki so jih bli daržavni predsedniki šenkali Titu, kar so ga hodil gledat. Pejal so nas tud' s treninan an takuo smo videl vse lepote tele izole. Na tuo smo se var-nil pruot duomu čez Rovinj. Niesmo pa mogli zamudit parložnosti se ustavt tan blizu, v "Canale di Lemme" za videt od blizu tolo varjeno lepoto narave. Sele od rimljanske dominacije, tala dolina je bla meja med takratnimi rimljanskimi provincami, ki donas sta mie-sta Poreč an Pula. Uarnil smo se damu oku desete zvičer an nesli smo za sabo an kupac zgodovine, štorije, ki jo je uriedno spoznat. (lp) an bratra Gina, an kadar pride moja ura, se pa vsi kupe obje-memo. Zbuogam sestrica moja, v mieru počivi. Tuoj brat Guidac Iz NediSkih dolin na planini Razor Vsako leto na nedeljo blizo 20. julija, tolminski planinci praznujejo na planini Razor obletnico ustanovitve parvega slovensega planinskega društva na Tolminskem. Letošnje srečanje je bilo 22. luja in so praznovali 111-letnico ustanovitve, to pomeni, da je bilo ustanovljeno leta 1896. Ze vrsto let tega dogodka se udeležijo tudi beneški planinci. In to postane pravo srečanje planincev, raznih društev iz Primorskega in Gorenjskega. Na slikah vidimo del planincev Planinske družine Benečije na planini Razor in pod vrhom Vogla, kjer na vrhu je tako močno pihalo, da ni blo mogoče niti se slikati. Tako tisti, ki nismo šli s Planinsko v Piemonte, smo tole nedeljo preživeli med prijatelji, ki so poskarbeli za kulturni program, z nastopom pevskega zbora in folklorne skupine, ter domačo narodno glasbo. Joško tofivtfgfV VREMENSKA NAPOVED ZA FURLANIJO JULIJSKO KRAJINO DREKA SPETER doh. Maria Laurà 0432.510188-723481 Kras: vsriedood 13. do 13.30 Trinko: v sriedo od 13.30 do 14. GRMEK doh. Lucio Quargnoio 0432. 723094 - 700730 Hlocje: v pandiejak an sriedo od 11.30 do 12. v četartak od 15. do 15.30 doh. Maria Laurà Hlocje: v pandiejak , sriedo an petak od 15.00 do 15.30 PODBONESEC doh. Vito Cavallaro 0432.700871-726378 Podbuniesac: v pandiejak, torak, sriedo, petak an saboto od 8.15 do 9.30 v pandiejak, četartak an petak tudi od 17. do 19. Camivarh: vtorakod 14.30 do 15.30 RI DNJE E doh. Lucio Quargnoio Sriednje: vtorakod 15. do 15.30 v petak od 11.30 do 12. doh. Maria Laurà Sriednje v torak an četartak od 11.30 do 12. tOVODNJI doh. Pietro Pellegriti 0432.732461-727076 Sovodnje v pandiejak an petak od 11.30 do 12.30 v sriedo od 9. do 10.30 doh. Tullio Valentino 0432.504098-727558 Spietar: v pandiejak, četartak an saboto od 8.30 do 10. v torak an petak od 16.30 do 18. doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak an petak od9. do11. v četartak od 9. do 12. vtorakod 16. do 18. vsriedood 16. do 18.30 doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Spietar: pandiejak, torak an četartak od9. do 11. srieda, petak od 16.30 do 18.30 PEDIATRA (z apuntamentam) doh. Flavia Principato 0432.727910 / 339.8466355 Spietar: pandiejak, torak an četartak od 17. do 18.30 v sriedo an petak od 10. do 11.30 mmsmammm doh. Lucio Quargnoio Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 8. do 11. v torak an četartak od 16. do 19. doh. Maria Laurà Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 16. do 19. v torak an četartak od 8. do11. Za vse tiste bunike al pa judi, ki imajo posebne težave an na morejo iti sami do Spitala “za prelieve", je na razpolago “servizio infermieristico" (tel. 708614). Pridejo oni na vaš duom. SPLOSNA SLIKA Proti nam prehodno še pritekajo vlažni in topli sredozemski tokovi. V petek bo začel pritekati od severovzhoda bolj svež in bolj suh zrak. OBETI V soboto bo zmerno oblačno ob suhem zraku in prijetnih temperaturah. Ob morju bo še pihala šibka burja, ki bo čez dan oslabela. Našačeča iz Dreke varje kraljico Elizabeto! Samuo, če lepuo pogledate obraz, zastopete, de tel sudat na strazi, s sablo v roki, je čeča. Ima 19 liet an pred palačo Windsor v Londonu varje angleško kraljico. An kar kraljica potuje na Škotsko al drugam, med sudati na konju, ki hodijo za njo an jo ahtajo je tudi ona. Današnji dan so povserode po Evropi odparli vrata kasarn tudi ženam, zatuo ne bi bilo nič posebnega, če se ne bi klicala Gemma Cicigoi. "Ne viem, če je kajšan iz Dreke Ze varvu angleško kraljico!", nam je jau vas orgoljožast nje nono Mario, Mihielcu iz Laz, ki je paršu za RoZinco damu. "Mi pravijo de sem monarkik", je doluožu, "pa nie ries. Ries je, de v Angliji je demokracija an vsak si zbere življenje, ki ga Zeli". Lietos je glih petdeset liet, odkar je Mario zapustu domače doline an šu po sviete. "Ah ne, v Belgijo nisem biu nikdar šu. Sem videu kako dielo je bluo... Tenčas so gor od nas na puno hodil an v Avstralijo... dva miesca poti je bluo dol do nje". On je pa od parjatelja zavie-du za dielo v Angliji, je šu gor lieta 1957 an ti- sta je bila njega sreča. Petdeset liet Ze živi v Walsu, Gallesu, niema blizu sebe obednega Slovenca an gauorit z njim po sloviensko, je parvi užitak. Eko, če ne priet z njim zastopiš, ki pride reč materni izik: tist, ki se ga navadiš v maternem naruočju an ti ostane za celo življenje. "Ne nisem, emigrant", pravi Mario. “Sem biu, potlè pa sem zbrau, kje je buojš stat an sem ostou gore". Gore v Gallesu je ušafu dielo, to parvo v mini, potle v feroviji od sparvič teZkuo, potle nimar buojš. Gore je sreču ljubezan, njega Zeno Ann Constance an je ratu tata treh puobu: Martin, Steven an Philip, ki je tudi oča naše Gemme. Kupe z njo ima 8 navuodu an je tudi Ze bizno-no. An še po obrazu, kjer se mu lieta prou nič na poznajo, se vidi, de ima srečno, lepo Življenje. Njemu, njega navuodi Gemmi an cieli njega družini želmo še puno dobrega v življenjem “LA MARMI” di NEVIO SPECOGNA LAPIDI E MONUMENTI PAVIMENTI SCALE PIANI CUCINA TOP BAGNO NEI MIGLIORI GRANITI SAN PIETRO AL NATISONE Zona Industriale n. 45 - Tel. 0432.727073 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 31. VOSTA DO 6. SETEMBERJA Cedad (Fomasaro) tel. 731264 Prapotno tel. 713022 - Spietar tel. 727023 Kam po bencino / Distributori di turno NEDIEJA 2. SETEMBERJA Azla (kjer so fabrike) - Q8 Cedad 1 novi matajur___________________________________________________________________________________________ ^ , X ^ četrtek, 30 .avgusta 2007 ÌSlX OYldKd « m m Mh w • * “ Miedihi v Benečiji DE2ELNA METEOROLOŠKA OPAZOVALNICA FJK ARPA OSMER . Tel. 0432934111 - www.meteo.Ivg.itslovensko@osmer.tvg.lt Ure sonca i S01’'* ! ... Zm»njt»nr ----------------------------- —.—----------------------- mogi» ; Megla vld|v0lt j«no zmtmoobl., tpr«m#nlj oblačno pratalnoo» nizka obl £) = — 12 ali v*e ! 9-12 9-9 9-9 9 al manj : Srednji veter lokalni zmtran mofan 9-9 m/l Padavine (od polnofil do 24h). nhlo zmtrn« mo (n* obilno i t 4 4 4 4 I 4 4 4 4 4 4 0-5 mm 6-10 mm 10-90 mm >90 mm Nevihta ČETRTEK, 30. AVGUSTA Ob morju bo spremenljivo, čez dan bo vroče in soprano. Pihal bo zmeren do občasno močan jugo. V nižinah bo oblačno, v gorah pretežno oblačno. V seh predelih se bodo pojavljale zmerne do močne padavine, deloma nevihte, ki bodo ponekod lahko močne z zelo obilnimi padavinami. Zvečer bo ob morju zapihala močna burja. Ni2lna Obala Najni2ja temperatura (°C) 18/21 22/25 NajviSja temperatura (°C) 25/28 26/29 Srednja temperatura na 1000 m: 16°C Srednja temperatura na 2000 m: 10°C PETEK, 31. AVGUSTA Dopoldne bo pretežno oblačno, pojavljale se bodo poslednje zmerne padavine. Pihala bo močna burja s sunki do okrog 100 kmh. V popoldanskih urah se bo od severozahoda izboljšalo in delno razjasnilo. Občutno se bo ohladilo. Nl2ina Obala Najni2ja temperatura (°C) 12/25 15/18 NajviSja temperatura (°C) 20/23 20/23 Srednja temperatura na 1000 m: 12°C Srednja temperatura na 2000 m: 6°C An če je šlo napri že nomalo cajta, želim še ankrat reč "Veseu rojstni dan!" moji noni Claudiji, ki na 7. junija je dopunla 60 liet. Nona, je cajt, de greš v "penzjon"! Se na smiem pozabit poviedat, de le tisti dan je naša pro-teta Lidia iz Topoluovega dopunla 80 liet, an na 17. junija pa nona Romilda'iz Oblice. Se ankrat, veseu rojstni dan nona Claudia, nona Romilda, prozia Lidia! Ah! Ist san Serena Predah (tata je Stefano Starnadicju iz Oblice, marna Patrizia Flipova iz Bijač). Na fotografiji je tudi muoj kužin Luca Spagnut (tata je Stefano Flipu, mama Franca iz Hostnega) Srečno življenje, Alessandro Takuo minen, an nono Bepo mu je že kupu ramoniko! Ah teli noni, ki takuo figo-tajo njih navuode! Alessandro, takuo se kliče tel liep an šimpatik puobič, se je rodiu na 24. obrila lietos. Njega tata je Andrea Martinig - Gu šten-gah tih (al pa Lapužu) iz Ceplešišča, mama je pa Francesca Iellina - Suolarjova iz Jeline. Mlada družina živi v kraju Cemeglons an puobič je njih parvi otrok. Tata an mama sta zlo vesela, de se jim je rodiu tajšan liep otrok, veseli so tudi noni Bepo an Bernarda v Ceplešišču an Giovanni an Giovanna v Jelini. Vsi parskočejo zvestuo na pomuoč, kar ga je za povarvat, tudi strici, tetè, kužini... Alessandro ima tudi biznono, se kliče Maria Vogrig an živi tam v Milane. Vsi mu Zeljo srečno Življenje.... nono Bepo pa na vide ure, de Alessandro mu zagode kako veselo na ramoniko!