ANNO III. Capodistria, 16 Aprile 1869. N. R. LÀ PROVINCIA GIORNALE DEGLI INTERESSI Cimi. ECONOMICI ED AMMINISTRATIVI 1 DELL'ISTRIA, Esce il 4 ed il 16 ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno f.ni 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Banca ipotecaria di crediti Il lentissimo svolgersi delle condizioni economiche della nostra provincia si deve attribuire in gran parte al diletto "di quelle utili istituzioni, sì frequenti in o-gni paese civile d'Europa, che agevolando la circolazione del denaro, aprono facile la via alle intraprese, e alle speculazioni, ai commerci e alle industrie,, che sono la sorgente più viva di prosperità e di ricchezza. Un ostacolo formidabile si oppose sempre al credito della nostra possidenza, in quanto che se eccezionalmente favorito dalla fiducia, non Io è però in guisa da rendere tranquillo e sicuro il capitalista. Quest'ostacolo risiede in principalità nel vieto sistema i|K)lecatjp> detto delle Motifiche, che sussiste ancora da noi, e che atteso il suo rozzo, o almeno imperfètto congegno, non serve all'aquisiaione di alcun diritto reale, limitandosi ad accordare solo una preminenza a' creditori in ordine alla iscrizione de'loro titoli. A malgrado ciò sta in prospettiva una Società che si proporrebbe di fondare una Banca ipotecaria uè solo per Trieste, ma anco per l'Istria, affidando riguardo a quest' ultima le sue operazioni ad altri criterj, che non sia assolutamente a quello deducibile dai libri delle Notifìclie, i quali ad ogni modo ponno bastare, risalendo a treni' anni addietro, a mostrare lo stato delle eventuali iscrizioni avvenute in questo periodo. Ci affieniamo quindi di pubblicare il relativo progetto, e preghiamo tulli quelli che avessero modificazioni da consigliare, di volercele far tenere, perchè la peggiore sciagura che possa toccare ad ogni buona proposta si è la congiura del silenzio. PROGETTO di una banca ipotecaria da fondarsi a trieste Denominazione 1. Viene costituita fra i sottoscritti uua. Società sotto la denominazione banca ipotecaria triestina istriana Scopo della Società. -• La società ha per oggetto di accordare sovvenzioni sopra beni immobili situati nel territorio di Trieste e dell'Istria sino alla prima metà del valore ipotecario emettendo in confronto delle lettere di pegno. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, asoldi 5 per linea. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Pagamenti antecipati. o. È lasciata facoltà ai debitore di rimborsare la somma ap-teoipata mediante quote annuali d'ammortizzazione, oppure d'effettuare il pagamento in una volta, all' epoca fissata nel contratto; Capitale sociale. 4. Il fondò sociale è stabilito ad un Milione di fiorini rappresentato da 5000 Azioni a f. 200 effettivi d'argento, pari a fr. 300. Azioni e Versamento. 5. Le azioni vengono emesse a nome od al portatore, e sono indivisibili. 6. All'atto della formazione della società ogni a/.ionista è tenuto a versare nella cassa della Ranca 25 0[o sul valore nominale delle azioni. 7. Nessun azionista è obbligato per una somma maggiore di quella rappresentata dàUe azioni da lui firmate. 8. II Consiglio d'amministrazione decide suy opportunità di chiamare nuovi versamenti, e provvede ai mezzi più acconci in caso di rifiuto da parte di qualche azionista. 9. Fintantoché un' azione non sia pagata per intero, essa non potrà venir emessa che a nome, e per essere legalmente ceduta, dovrà ottenere l'approvazione del Consiglio d'amministrazione. Assemblea generale. 10. Ogni azionista ha diritto di voto all'Assemblea generale. Nessuno potrà disporre di un numero di voti maggiore di Cinque qualunque sia il numero delle azioni possedute. 11. L'assemblea generale appena costituita la Società, elegge fra il suo grembo il Consiglio d'Amministrazione a maggioranza di voti. 12. E&sa si riunisce ordinariamente una volta all'anno per prendere ad. esame l'esercizio passato ed il bilancio, per sentire il rapporto della direzione, per passare alle eventuali elezioni, per l'applicazione di misure importanti, o per mutamenti negli statuti sociali. lo. Si riunisce straordinariamente tutte le volte che il consiglio d'amministrazione decide la sua convocazione a semplice maggioranza. o se la sua riunione venisse reclamata da un numero d'A-zionisti rappresentanti la decima parte del Capitale sociale. Consiglio d'Amministrazione. 14. Il Consiglio d'amministrazione composto di 14 Membri viene eletto dall' Assemblea generale, e nomina fra il suo grembo, un Presidente; ed un \icc Presidente. 15. II Presidente,, ed il Vice Presidente sono nominati per 5 cnni, e potranno venir rieletti. 16. Il Presidente, od in sua vece il Vice Presidente amministra gli affari della Società d'accordo con i Direttori, occupa il seggio presidenziale alle assemblee generali, e nelle sedute della Direzione, nomina il personale amministrativo dietro pio-posta dei Direttori, e rappresenta unitamente a questi Ja società, verso l'autorità e verso i privati. 1". Alla fine di ciascun anno cesseranno dalle loro funzioni due consiglieri d'amministrazione, il di cui nome verrà estratto a sorte, e P Assemblea generale provvederà al loro rimpiazzo. 18. 11 Consiglio d'amministrazione ha l'obbligo di sorvegliare rigorosamente la Direzione affinchè non si allontani dalle prescrizioni dello statuto sociale, e non intraprenda delle operazioni che possano riuscire dannose agli interessi della società. 19. In ogni seduta della Direzione ove si debba decidere sopra prestiti d'accordarsi contro ipoteca, almeno tre Membri dèi Consiglio non compreso il Presidente debbono assistervi, e nessun prestito potrà venir accordato senza la loro adesione. 20. 11 consiglio ha diritto di prendere ispezione dei registri della contabilità e della cassa, tutte le volte che lo crederà opportuno, e sarà in obbligo di farlo almeno ogni trimestre pubblicando il reso conto della situazione nei pubblici giornali. 21. E pure dovere del Consiglio di controllare rigorosamente l'emissione delle lettere di Pegno che dovrà essere proporzionata ai prestiti ipotecarj accordati, impedendo immediatamente ogni atto riconosciuto in opposizione agli statuti. 22. Il Consiglio d' Amministrazione elegge i due direttori per un tempo determinalo, e ne sospende le funzioni in caso di bisogno. Direzione. 2™. La Direzione nominata dal Consiglio ammortizzati giudizialmente, e dal momento della successa ammortizzazione cessa per essi Ja garanzia della società, ed ii iwu importo passa al fondo di Riserva. 36. Gl'interessi delle lettere di pegno vengono pagati" semestralmente alla Cassa della società verso la .presentazione dei relativi tagliandi (Coupons). 37. La Banca si riserva di stabilire il pagamento dei coupons anche in altre piazze, ove la maggiore estensione degli affari Jó reclamasse. Prestiti Ipotecari. 58. La Banca accorda .crediti sino alla prima metà del reale valore dell'immobile che none gravalo di altre intavolazioni. o verso il quale i creditori che hanno diritto di priorità la cedono alla Banca. 59. Accorda antecipazionj sopra beni non iscritti nel libro tavolare soltanto nel caso in cui si possa provare la libera pro-pnietà dell' Immobile in modo ineccézionabile. 40. Contemporaneamente alla domanda di prestiti devisi rimettere tutti i titoli di proprietà, cioè contratti d'acquisto, di cessione o di permuta, l'estratto dal Libro delle imposte e delle sicurtà contro il fuoco, nonché un estratto tavolare ove le pubbliche tavole sono in attività. 41. La Banca si riserva iuoltre di chiedere altri documenti e particolarmente nuovi estimi giudiziali o notarili, contratti d'affittanze, oppure l'esame materiale sopra luogo dell'oggetto da ipotecarsi. nonché dei relativi libri d'amministrazione, quando i documenti ottenuti non fossero sufficienti. Il tutto a spese del richiedente. 42. La .direzione d' accordo col Consiglio d'amministrazioue destina sul valore e sui crediti d'accordarsi agli immobili, in base 1 alle stime, ed alle informazioni ottenute. 43. Il debitore deve sopportare non soltanto tutte le altre spese necessarie per l'effettuazione del prestito, ma è tenuto altresì d'indennizzare la Banca di tutti i danni e perdite d'interessi cagionate dalla non esecuzione degli obblighi assunti. 44. A copertura di questi eventuali indennizzi, verrà aggiunto al capitale intavolato un' ipoteca cauzionale in proporzione del 1.0 Ojq sulla somma del prestito accordata. . 45. Il prestito viene effettuato colle lettere di pegno portanti interesse, calcolate al loro valor nominale, e la Banca è obbligata ili riceverle in pagamento, alle condizioni medesime quando trattasi 4i restituzione del capitale ipotecato. . 46. La Banca è autorizzata di fare il pagamento del prestito anche in moneta effettiva impiegando per proprio conto le corrispondenti lettere di pegno, ma in tal caso il debitore deve obbligarsi di farne la restituzione, nella stessa identica specie e non altrimenti. 47. Però finché la Banca non dichiara di voler for uso di questa facoltà, resta fermo il pagamento con lettere di pegno alle suespresse condizioni. ' 48. Dietro espresso desiderio delle parti la Banca s'incarica della negoziazione dei titoli per suo conto, senz' alcun diritto di provvigione, e salto deduzione sol tanta delle spese realmente incontrate. 49. L'interesse fissato pei prestiti ipotecari è di'4'/20|o annuo, per cui il debitore dovrà corrispondere oltre al 40io decor-ribile sulle lettere di pegno, un altro• Va Per ^b fronte alle spese generali e d'amministrazione, pei' coprire il rischio derivante dai prestiti, ed in confronto della garanzia assunta dalla Banca, peli'esatto pagaimnta degli interessi e, peH'estinziou3 delle lettere di pegno. 50: Ove il debitore non stabilisca di rimborsale la Ronca a breve termine ed in una solu volta, l'estinzione del debito succederà in via d'ammortizzazione, ed a questo scopo dovrà aggiungere 1 O|0 sul tasso d'interessi fissato pagando cioè 5%0[Q annuo sul Capitale ottenuto per interessi d' ammortizzazione. Delie annualità. 51. Le annualità da pagarsi dal debitore possono effettuarsi sia in contanti, che-(mediante coupops maturati delle lettere di pegno della Banca ipotecaria, e saranno da versarsi nelle Casse della società in due rate semestrali a si lecitale alle epoche da stabilirsi. 82. Le quote semestrali d'ammortizzazione ed interessi saranno destinate al fondo d'ammortizzazione delle lettere di pegno. 55. Mediante questa quota annuale i relativi capitali saranno estinti dopo anni o&Vs- 54. Le annualità stabilite all'atto di contrarre il prestito devono venir pagate per intero sino che sia trascorso il periodo d'ammortizzazione. 55. Diffalchi o diminuzioni, noni sono ammissibili sotto alcun titolo. • • Restituzione del Capitale prestatoi 56. La Banca avrà diritto di reclamare la restituzione del prestilo prima dell'espiro del piano d'ammortizzazione, quando il valore dell'immobile siasi tanto peggiorato da porre iu dubbio gì' interessi della Società, oppure nel caso che il debitore volendo vendere una parte dello stabile, la Banca »i trovasse costretta di chiedere la totale o parziale restituzione del prestito accordato. 57. Il debitore all'incontro ha la facoltà di rimborsare alla Banca, tutta o porzione dell' eventuale rimanenza del capitale senz'alcun preavviso, prima dell'espiro dell'epoca d'ammortizzazione, e può farne il pagamento sia in contanti che in lettere di pegno della Banca,, o mediante coupons scaduti, delle stesse, quando non fosse convenuto esclusivamente che il rimborso debba aver luogo solo in contante. 58._ Parziali rimborsi non possono effettuarsi che in popzio- . ni decimali della somma del prestito, e non potranno essere minori dell'importo di un' annualità. . • 59. Le differenze risultanti di conseguenza a vantaggio deli debitore, saranno compensate di comune accordo. 60. Una volta eseguito il rimborso totale del capitale prestato, il debitore riceve di ritorno la lettera originale d'ipotéca quitan-zata ed estinta. 4 61. Nel caso in cui il debitore non si prestasse all'adempimento dei suoi obblighi pagando puntualmente in iscadenza le annualità convenute, il debitore dovrà corrispondere alla Banca l'interesse di mora dell' 1 Ojq dalla scadenza al giorno del pagamento e trascorso il termine di 6 mesi senza che lo abbia peranco effettuato, la Banca ha il diritto di chiedere la restituzione del capitale prestato provocando anche all'effetto la vendita sforzata dell' immobile. 63. Mediante questo fondo vengono pagati gl'interessi semestrali delle lettere di pegno, e vengono ritirate dalla circolazione, mediante estrazione a sorte, un numero di lettere di pegno, proporzionate al fondo disponibile; 64. I numeri delle lettere estratte saranno pubblicate nei fogli locali, e le lettere di pegno sortite saranno pagate in contanti pel loro valore nominale dalla Cassa della Banca ipotecaria, sei mesi dopo la successa estrazione. 65. Avvenuto che sia il loro ritiro e successivo pagamento, le lettere di pegno estratte saranno annullate. Fondo, di Riserva. 66. Hi fondo di Riserva è formato : J) dai versamenti fatti sulle azioni sociali. 2) dalla parte riservata a questo fondo nella ripartizione degli utili. 3) dai coupofts e dalle lettere di pegno pregiudicate, appai-Art. 55. 67. In caso di perdita che comprometta il fondo, di riserva nella sua totalità od in massima parte, gli Azionisti saranno tenuti dietro invito del Consiglio d'amministrazione a fare dei nuovi versamenti sino alla concorrenza del valore nominale dell' azione. Impiego del Fondo di Riserva. 68-. II Capitale del fondo di Biserva può venir impiegato: a) Accordando antecipazioni sino a % del valore reale sulle proprie lettere di pegno ad epoca non più lunga di sei mesi. b) Accordando antecipazioni sopra le lettere di pegno che venissero rimesse alla .Direzione pella vendita. c) Scontando le proprie azioni estratte edi coupons scadenti entro un mese. d) Accordando antecipazioni sopra qualsiasi valore ammesso al listino ufficiale di Borsa. e) Infine scontando solide cambiali pagabili in effettivo munite di tre firme, o col giro di altro stabilimento locale a scadenza non più lunga di tre mesi, e pagabili sia a Trieste che all'estero. • Utile della Società. 69. Il prodotto del capitale sociale, le provvigioni ecc il Vs°K> in più negl'interessi, pagato dai debitori della Banca, deduzione fatta delle spese d'amministrazione e degli onorar], costituisce l'utile della Società. Bilàncio della Società. 7D. AliSI decembrc di.ogni anno, si chiuderanno i registri e sarà formato il Bilancio. Questo sarà reso ostensibile nei quindici giorni precedenti l'assemblea generale, nei locali della Società, alla revisione degli azionisti, e ciò dovrà essere annunciato alla convocazione dell'Assemblea generale. 71. L'assemblea nomina fra i suoi membri tre Bevisori e tre supplenti che avranno l'incarico di esaminare attentamente i Libri ed i Documenti, e darne reso conto all' assemblèa. Divisone degli Utili. 72. Compiuto che sia il bilancio, l'utile risultato sarà diviso coree segue : \ ) Verrà trattenuta uria somma corrispondente al 40[() sul capitale versato quale interesse da dividersi fra gli azionisti come segue : 2) 70Off) agli azionisti 3) liiOjo al Consiglio d'amrr.mislrrzione 4) o0«) alla Direzione 5) 100i() al fondo di riserva. Scioglimento della Società. 73. Lo scioglimento della società non può aver luogo cbe allorquando le perdite sopportate nelle transazioni sociali, raggiungono la metà del fondo del capitale della riserva. 74. Proposte per lo scioglimento della Società non possono venir prese in considerazione che net caso esse veugano fatte da % degli azionisti presenti all'assemblea generale. 75. Dopo accettata una simile proposta deve venir convocata una nuova assemblea generale la quale può decidere lo scioglimen-tOj se Yi degli Azionisti aventi diritto a votare, trovansi presenti. 76. Non raggiungendo il numero sufficiente in quella seduta, lo scioglimento verrà deciso a semplice maggioranza di voti, nella successiva riunione, qualunque sia il numero intervenuto. .77. Deciso che sia lo scioglimento, la Banca deve cessare immediatamente d'accordare nuovi prestiti. Da quel momento avrà principio la liquidazione. 78. La Banca però sarà calcolata per sciolta definitivamente allora soltanto che abbia estinte o cedute le intavolazioni fatte a suo «favore. Fintantoché ciò non sia avvenuto, non può aver luogo lo scioglimento del fondo di riserva e ammortizzazione. atti della società' agraria istriana Con nota -12 febbrajo a. c. N.° 49 la Società a-graria di Parenzo cedeva ogni ingerenza relativa alla sovvenzione accordata dallo stato alla Società agraria istriana pel miglioramento deHe razze degli animali utili all'economia rurale, ed essa ne prendeva in esame la preceduta pertrattazione nella sua terza seduta presidenziale tenuta a Rovigno li fa di febbrajo. Nella slcssa deliberavasi di assumere la ingerenza cortesemente offerta dalla Società di Parenzo, di tener ferme le condizioni stabilite dalla stessa anche relativamente all'età degli animali aspiranti a premi, giacché per quanto sieno degne di riguardo le osservazioni ministeriali, pure le condizioni della provincia od il più tardo sviluppo degli animali pareauo esigerlo. D'altra parte ciò dovea valere per quest'anno soltanto ed in via di prova, e le esperienze di questa prima esposizione e gli appunti clic eventualmente sarebbero per farsi porrebbero la presidenza in grado di adottare utili mutamenti. La formazione del giurì essere però suscettibile di riforma, attesa la costituzione della Socielà agraria istriana. Doversi frattanto chiedere al Ministero la somma assegnata all'Istria per premi bovini pel 1868 e pel 1869, domandare alla Società agraria di Vienna più minute infoi inazioni sulla razza bovina della Bretagna, ed accogliere con piacere le vedute del Ministero in- torno ai premi per pecore, riservandosi la Presidenza di occuparsi in seguito più minutamente della maggior estensione da darsi alla cosa. In questi sensi fu diretto al Ministero di Agricoltura il rapporto 28 febbrajo a. c. IN.0 79, ed appena giunta la evasione sarà pubblicata. Nella quinta seduta presidenziale della Società ingrana istriana dei 9 di Marzo a. c. furono discussi i cambiamenti da farsi nella formazione del giurì e stabilite le giornate di esposizione. Fu quindi preso.: a.) Doversi comporre il giuri; di un rappresentante del Governo, '2.° di un veterinario o di un medico, 3.° di due fiduciari, 4.° di un rappresentante della Socielà agraria istriana. b.) La nomina -dei due fiduciari è riservata alla Presidenza della Società agraria istriana dietro proposta delle rappresentanze comunali dei capoluoghi giudiziari dello scompartimento di esposizione. c.) Ove uno scompartimento sia composto di due capoluoghi giudiziari (III. Albona e Pisino - IV. Mou-tona e Parenzo - V. Castelnuovo e Volosca - VI. Pinguente e Capodistria - VII. Buje e Pirano) ognuna delle due rappresentanze comunali proporrà un fiduciario senza essere limitata nella sua proposizione ai membri della Società agraria istriana o delia parentina. d.) Ove lo scompartimento consista di tre capoluoghi giudiziari allora i due fiduciari verranno proposti soltanto da due rappresentanze comunali dello scompartimento, e sarà esclusa del diritto di proposizione la rappresentanza di quel capoluogo ove avrà sede il giurì (I. II. scompartimento). e.) Il giurì avrà sede: a Castelnuovo a Pinguente , a Buje a Montona a Digitano ad Albona a Veglia f.) i capoluoghi giudiziari Veglia e Dignano non e-leggono un fiduciario. g.) L'esposizione avrà luogo.: a Castelnuovo li 22 Maggio a Pinguente li 24 Maggio a Buje li 26 » a Montona li 29 » a Dignano li 1 Giugno ad Albona li 5 » a Veglia li 7 » Ferrovia da Trieste a Pola. Mentre ci ponevamo ad esprimere le nostre idee riguardo alla ferrovia dell' Istria, conforme alla promessa latta nel numero antecedente, ci venne dato di leggere un ottimo articolo sullo stesso argomeuto nell' Osservatore Triestino. Esso fe informato al medesimo nostro concetto, e svolge egregiamente le considerazioni identiche che volevamo noi porre innanzi ai nostri lettori, l'er non ripetere adunque, con altre parole, quello che fu già discorso nel miglior modo, riproduciamo il detto articolo. La nostra provincia deve assolutamente mettere lutto il suo impegno intorno a tale questione, di' è fuor di dubbio di primaria importanza. Ma nel fare questo, ha da proporsi ad unico scopo ottenere la congiunzione di Pola con Trieste. Ogni altra linea servirebbe ad altro, ma non a noi. E se non ci fosse consentilo di vedere appagato, in questo senso, il nostro voto, ci rimarrebbe il conforto di aver fatto quanto stava nelle nostre forze, per rappresentare il vero interesse dell' Istria rispetto alla progettala ferrovia, e in ogni modo di avere dimostrato intelligenza delle nostre ragioni, le quali sono comuni colle ragioni della città di Trieste, e troveranno quindi in essa, non ne dubitiamo, un validissimo ausiliare a propugnarle efficacemente contro progetti che portassero il fischio della locomotiva lungi dal nostro centro civile ed economico. Quello di concreto che proponiamo noi si è che la nostra Giunta Provinciale, la quale comprende certo tutto il grandissimo valore di tale argomento, si ponga d'accordo, in via di tutta urgenza, colla Giunta di Trieste, e che un loro memoriale sia tosto spedito ai deputali delle due Diete al Parlamento, perchè essi abbiano a scongiurare il pericolo, clve la progettata ferrovia dell'Istria non sia annoverata tra quelle a cui Io Stato presta garanzia, e a conseguire, che il progetto porti netlaniente la congiunzione di Pola con Trieste. Ecco intanto il citato articolo: La costruzione di una strada ferrata nell'Istria s'impone con tale necessità alla mente ed al cuore di quanti s'interessano alle sorti della nostra provincia, che tornò di sorpresa il silenzio che se ne serba nel progetto di legge sulle strade ferrate presentato nel mese scorso alle Camere dei Deputati dal ministro di commercio de Plener. In questo progetto, cioè, tulle le linee di strade ferrale di cui il ministro ritenne urgente la costruzione vengono provvedute della garanzia da parte dello Stato degli interessi dei capitali all'uopo necessarj. Cotesle linee privilegiale sono quattordici, tra le quali dieci ottengono la garanzia degli interessi in principio, mentre alle altre quattro la viene accordata tosto con legge speciale. La linea dell' Istria si cerca invano fra le quattordici prescelte, il che vuol dire naturalmente che il ministro non la ritenne fra le urgenti. Eppure se c' è provincia della Monarchia che meritasse di essere rammentata dal Governo in argomento di sì vitale importanza lo è certamente l'Istria: invece tutte le altre provincie furono rammentale ma la nostra no. Diventò ormai un luogo comune la verità che principale causa di ogni miseria nostra fu il deplora- si? bile abbandono delle nostre vie di comunicazione, che lece ristagnare ogni nostra vita e ritardò per tanto tempo quello spirito di associazione e di solidarietà che, grazie a Dio, incomincia muovere anche noi. Da qualche anno le noslre strade furono migliorate, furono accresciute, ma non è ciò che più ci basti. Adesso non basta più dare alla provincia il modo di camminare senza aversi a rompere le gambe; adesso che tutti gli altri corrono, bisogna le si dia modo di correre lei pure, se non si vuole condannarla a restare sempre addietro di lutti gli altri, sirut erat in principio. La cosa è evidentissima. Nella febbrile e benefica gara industriale dei varj paesi sta meglio chi arriva al mercato prima, chi vi porta più fresca la merce, chi la può dare a prezzo minore. Sotto tutti questi rapporti 11 Istria si trova in posizione che le rende impossibile il mettersi in vantaggiosa concorrenza con le altre provincie intorno. Il suo mercato primo è Trieste, i suoi concorrenti il Veneto, il Goriziano e la Carinola. Questi sono uniti a Trieste con legami naturali meno stretti di noi, e ne sono geograficamente separati, mentre geograficamente noi facciamo tutto una cosa con essa. Eppure noi vi giungiamo sempre ultimi per la semplice ragione che gli altri vi sono portati in brevi ore dal vapore, quando noi dobbiamo tenere dietro ai passi dei nostri asini, o peggio dei lenti buoi, e ci mettiamo nel viaggio qualche giornata: e si arriva tutti stracchi, tanto la merce, quanto la bestia che la porta, qnanto noi che la accompagniamo. Il danno di simile condizione di cose si vedrebbe ancora meglio ove si volesse calcolare tutto quello che i nostri prodotti ci vengono in ultimo a costare portati che siano sul mercato, ove si pensasse alle giornale di lavoro infruttuosamente perdute, agii strapazzi di un cammino lungo e faticosissimo, che logorano salale e forze. L'industria più naturale e più rispondente alle forze economiche dell'Istria, è per ammissione diluiti, l'agricoltura, almeno per i luoghi fra terra: i luoghi a mare ponno associarvi l'altra della navigazione. Dunque dalla costruzione della strada ferrata in progetto dipende l'intero nostro avvenire economico, perchè ormai le strade ferrate sono condizione sino qua non di qualunque prosperità. Fa d'uopo che questa strada venga a legare i nostri paesi tanto vicini per disianze e pure tanto lontani per comunicazioni e per scambio d" idee, a suscitare nuova vita nelle segregate valli dell' Istria interna, a unirle, ad iniziarle al movimento intellettuale, industriale e commerciale di Trieste, che sta e deve stare alla nostra testa. Imperciocché si comprende bene che parlando di una strada ferrata istriana non si può intendere per essa altra strada che quella che cominciando da Pola vada a terminare a Trieste, dove soltanto possiamo trovare e-sempio ed aiuto di fruttuosa operosità. Saremo forse ottimisti troppo, ma noi abbiamo ferma fiducia che una nuova e fortunata epoca daterà per l'attività industriale della nostra provincia dal giorno in cui il primo fischio della locomotiva saluterà le campagne istriane col festoso saluto della c'r t@ Verremo quindi compatiti se ci s« fosse vero ci si perdoni, se di sf rappresentanze istriane. abbiano .sinora adoperato] iiopi damante per acquistare ed.assicurar? ni tiostrti . questo potente ed lo&Uitrilc ws:.. ir.; ,è solo il regno dei cieli che patisce a iolenza su questa terra, e al conseguimento di un grande bene abbisognò sempre persistenza e fervore di propositi. Lo scopo di questo qualunque nostro articolo è-appunto di dare il grido d'allarme peri nostri Muni-eipj, per la nostra Camera di Commercio, per la nostra Società agraria, per la nostra Dieta e per la Gian-la della nostra Dieta, perchè si muovano, perchè scongiurino il pericolo di vedere messo ai santi riposi e riservato per gli avvenire mi progetto che è pronto e che in due anui potrebbe essere una realtà. Noi Istriani siamo pochi, e la nostra voce è assai piccina hi capitolo, bisogna dunque aiutarsi, bisogna che tutte le nostre rappresentanze accordino le loro voci insieme,, si, da comporne una che riesca ad arrivare là dove imporla ch'essa arrivi. Si rifletta che ogni anno di ritardo, oltre il danno dei beneficj ritardati, imporla il danno dell'inferiorità nostra mantenuta permanente di confronto agli alili paesi privilegiati. Staremo stazionar] mentre gli altri galoppano di bel passo, e questi avranno già spicciate le gambe e appreso ad afferrare il ciuffo della fortuna quando noi avremo a fa^e appena il tirocinio. Rè crediamo che Trieste si rimarrà indifferente a simile questione. Oltre all'interesse ch'essa ci avrà per trattarsi di una provincia si intimamente unita a lei, essa ci ha pure un interesse tutto suo speciale. Con una strada ferrata che attraversando la penisola istriana metta capo a Trieste, l'Istria, come vi porterebbe tutti i suoi prodotti, vi làrebbe tulle le sue provvigioni, sicché quella sarebbe il suo mercato di vendila e il suo mercato d'acquisto. Tolte poi cosi le distanze, la provincia nostra diventerebbe la campagna di Trieste. Terminiamo perchè viescimmo già troppo lunghi, ma non possiamo ommeltcre di raccomandare un'altra volta la cosa specialmente al patriottismo ed all'operosità della nostra Giunta. L'urgenza del pivweói-menlo non domanderebbe forse che si spedisse apposita Commissione a Piemia ? Ne furono mandate tante in affari di tanto minore importanza. Ma statini, statini ob summum in mora periculumy e sempre strada ferrata da Fola a Trieste. UN ALTRO PO* DI STATISTICA Abbiamo veduto in un precedente articolo quello ehe vien versato dalla provincia aJ fondo provinciale, e quali sono le spese di sua amministrazione. Ora daremo conto del come furono adoperati i suoi proventi nel periodo di quindici anni, cioè dal 1853 al 1867. Per ammalati fni. 185,980.56; pe'maniaci fiorini -1 15,246. 57%: per vaccinazione fni. 57,104.1 ; pe'trovatelli fni. 37,74. 76; per partorienti fni. 2754.42; pe'sordo-muti fni. 5085.66; in causa di epidemie Ini. 953.Vs; pe'corrigendi fni. 15,478.59; per trasporti militari fni. 1)4,206.56; per aquartieramento di gendarmeria fni. 130,666.72; pegli sfrattali fni. 58,780.55; per slipendj e sussidj scolastici fni. 21,(154.80; per premj a distruggere animali feroci fni; 1172.50, e ad allevare buoi e cavalli fni. 1570; per strade provinciali fni. 81,749.15%, e per lavori idraulici fni. 2456.38. 11 medio annuo per ammalati fu di fni. 12,578:70; pe'maniaci di fni. 7685.10; per la vaccinazione di fni. 2475.60; pe'trovatelli di fni. 251. 65; per partorienti di fni. 183.65; pe'sordo-muli di fni. 205.58; per epidemie di liiL 65.5; pe'corrigendi di fui. 1052; per trasporti militari di fni. 7280.56; per aquartieramento della gendarmeria fni. 8711.11; pegli sfrattati di fni. 2585.56; per slipendj e sussidj scolastici fili. 1345.32; per premj a distruggere animali feroci fni. 78^17; e per allevare buoi e cavalli fni. 91.55; in strade provinciali fni. 5449.94; e in lavori idraulici fni. 162.42. Il massimo dispendio per ammalati fu di f. 37,486.92 nel 1867; il minimo nel 1859 di f. 200.55. 11 massimo pe" maniaci nel 1867, che imporlo fni. 20,436.74; il minimo nel 1865 fni. 79.1. Per la vaccinazione il massimo di f. 3478>55 nel 1864 ; il minimo nel 1856 di f. 1712.51%. Per corrigendi il massimo nel 1867 di fni. 2867. 16, e il minimo nel 1862 di fni. 162. 56%. Il massimo pe'trasporti militari nel 1860, che valse fni. 12.527; il minimo nel 1861 fni. 1729^ 59%. Per aquaiiierameuto della genr darmeria il massimo nel 1855, che fu di ini. 21,000 54; il minimo nel 1853 di fiorini 1314.64. Il massimo pegli sfrattali nel 1861 di f. 4672.55; il minimo nel 1837 di f. 517.24. Riguardo a strade provincali il massimo nel 1866 fiorini 36,977.$, e il minimo nel 1855 fiorini 1. 56%> In lavori idraulici il massimo nei 1858 fni. 1524.56, e il minimo nel 1865 f. 200. Porgeremo ora, come abbiamo promesso, i risultati dell'amministrazione dei fondi provinciali, e di e-sonero, dalla loro istituzione fino alli 51 decembre 1867. Le addizionali d'imposta in genere introitate dal l'ondo provinciale dal 1853 al 1867 ascendono a fni. 640,741; le prestanze avute a fni. 195,166.98%; le percezioni in causa d'altri titoli a f. 211,590.5%. Tul-l'assieme f. 1,047,498.66%. Le restanze attive, compreso il civniiZo di cassa, consistono in fui. 97,88-".87. Le addizionali d'imposta pqi versale dai censiti al fondo di esonero dal 1851 al 1867 sommano a f. 595,128,15 : te prestanze avute dallo Stato a f. 658,848.75Vs, e per conto di capitali e rendite dai contribuenti con altri introiti, f. 5,004,285.10%; vale a dire in complesso f. 4,238,262.07, mentre il civanzo attivo, compreso il ci-vanzo di cassa, consiste per addizionali in f. 65,666.41, e per altri titoli in f. 1,211,556.89%. Di contro agl'introiti accennali stanno gli esiti, che riguardo al fondo provinciale sono di f. 127.777.85V» per spese di amministrazione; di f. 101,501,98% per prestanze restituite, e per altri titoli di f. 818,151.76* Le reslanze passive per prestanze sono di f. 76,665, e per altri titoli di f. 95,774.36. Per ciò che concerne il fondo di esonero, importarono le spese di amministrazione fni. 155,890.11; le prestanze restituite allo Stato f. 554,132.92; i capitali e rendile ai percipienli, ed altri esiti fni. 5,758,575.11, per cui rimase un civanzo di cassa di f. ,21,865.95. Se non che hannovi le restanze passive che ascendono per prestanze a fni. 284,715,81%, e per altri titoli a fni. 1,214,475.65. Nel periodo adunque di diciassette, anni pagarono ì censiti per addizionali provinciali f. 640,741.64, e per addizionali di esonero f. 595,128.13, ossia in uno f 1,235,869.77. A fronte di ciò sussiste ancora un debito da soddisfarsi al fondo provinciale di f. 170.439 56, e al fondo di esonero di f. 284,715.81V2 che porgono un complessivo di fni. 455,155.17%. Laonde ripartendo l'erogazione totale di fni. 1,691,024.94% per l'accennato periodo di amministrazione, la medesima va a corrispondere ad un.esito di fui. 99,472.5 all'anno, ^è il debito di f. 455,J 55.17 i/2 giova bilanciare con le restanze attive dovute ai jlue fondi per addizionali provinciali con Ini. 97.885.87; per rimborso di spese o-spilalizie con f. 58,540.5; e per addizionali di esonero roti f. 65,666.41, imperciocché il loro complesso di f. 202,092.55 sta a carico della classe più pover-a dei censiti con f. 465,552.28, ed a carico dei Comuni con Ini. 58,540.-5. di modo che tanto i debili, quanto i crediti di entrambi i fondi vogliono essere soddisfalli sempre dai censiti. D'altronde tra le restanze attive del fondo di e-sonero di fili. 1.277,025.50 4/2, oltre alle arretrate addizionali di (ni. 65.666.44, ed al civanzo di cassa di f. 21,865.93, figura la somma di fili. 541,901.74 4/2 pel terzo addossato alla provincia sui capitali d'indennizzo, liquidati a carico dei contribuenti,'quale quota di credito deb fonda e rispettivamente di debito,, della provincia dovrà a suo tempo venir soddisfatta pure dai censiti. Per l'amministrazione péd de'detti fondi si dovettero sostenere le spese pel provinciale ' con fiorini 127,777.83 4/2, e per quello di esonero con fiorini 423,890.41, sono assieme fui. 251,667.94 4/2, cioè dall'anno 1861, in cui fu assunta la relativa gestione dalla Rappresentanza provinciale, e quindi per otto anni con fui. 492,252 50, che corrispondono a f. 24,031.54 all'anno, e pel tempo anteriore con f. 59,415.441/2. A sì intricata selva di cifre, ne aggiugneremo ancora alcune poche, che si rapportano alle restanze addizionali d'imposta verso il fondo provinciale a carico dei distretti, cioè a carico di Albona fui. 4245.73; di Buje fui. 6603,64; di Capodistria ini. 1-4,714.91 • di Caslelnuovo fai 1855.64 1/2; di Cherso fui. 999. 21.4/2; di Dignano fui. 5097.77; di Lussino fui 574 751/3; di Monlona fui. 45,322. 14 t/2; di Parenzo Ini. 44,752.161/2; di Pinguente fni. 5627.57 1/2: di Pi-rano fui. 10,521.87 1/2; di Pisino fni. 7859,58 1/2: di Pola fni. 5926,89 1/2; di Rovigno fni. 719355; di Veglia fui. 55118; di Volosca fili. 5579,50 1/2. Insieme la somma già più addietro accennata di fiorini 97,885.87. Le prestanze avute, come s'indicò, sono di fni. 195,166.98 4/2, e le restituite di fni. 101,501.981/2, per suisa che la differenza passiva è tuttora di fni. .95,665. e per ciò che furono condonati fni. 17000; di fni. 76,665, cioè Verso l'Austria inferiore di. fi. 20,000; a Gorizia Ini. 8000; a Trieste fni, 6665; alle Confra-terne fni. 5000; ed allo Stato fni. 57,000. Le reslanze passive sono verso ospedali di,fni. 78,449; verso il Manicomio di fni. 13,52440; vèrso il Militare di fni. 150202 1/2; e per strade ed altro fui! 698.851/2, unitamente di fili. 95,774,56. Aggiunti, i Ini. 76,665 da restituirsi, le restanze passive offrono un ammontare di fui 170.459.56. Le reslanze addizionali infine per ragione di esonero a carico dei distretti sono: a carico di Albona fni. 899.2f 1/2; di Buje fni. 5013.90 1/2; di Capodistria fili. 8107.74; di Castelnuovo fni. 1437.42; di Cherso fni. 78278; di Dignano fni. 2219.161/2; di Lussino fni. 1040.58; dì Monlona fili. 10,057.45 1/2; di Parenzo fui. 9655.25; di Pinguente fni. 5678.1/2; di Pirano fni. 8542.541/2; di Pisino fni. 5696:26 4/2; di Pola fui. 2401.59; di Rovigno fni. 6749.52 1/2; di Veglia fni. 455.2; di Volosca fni. 974.55. Perciò in complesso fui. 65,666.41, Le prestanze avute furono di fni. 638,848;.75t/2; le restituite di fni. 554,152.92. Da restituirsi fiorini 284,715.81 4/2. Le restanze attive di scaduta esazione fiorini 706,712.921/2; di non scaduta fni. 570,310.88. Insieme fni. 1,277,025.50 1/2. Le passive di scaduto pagamento fui. 546,646.46 1/2; di non scaduto fui, 4,152,545. Insieme fni. 1,499,189.46.1/2. Pola, Aprile. (k) Voi chiedete perchè ad onta delle ripetute vostre sollecitatorie poh v'abbia ancora tenuto parola delle nuove elezioni comunali. La ragione è semplice : perchè vedendo sin da principio che'le cose si avviavano per una strada che non si reputava la vera, si c credulo bene astenersi dal prendervi alcuna ingerenza, e fin anco dall'occuparsene. So bene che voi non approverete questo modo di condarsi, ed anzi ci taccierete di viltà per avere abbandonato il terreno prima ancora della lotta; ma io vi rispondo che ogni regola patisce la sua eccezione, e che noi ci troviamo appunto in uno di questi casi eccezionali. :• Se la lotta si accende fra persone animate dai medesimi principii e dalle stesse buone intenzioni, ma divergenti fra loro soltanto nel modo di farle valere, si può lottare con coràggio, si deve anzi gareggiare di influenza ed impiegare tutte le forze alla buona riuscita della propria causa; ma se una delle parti può essere sospettata, come lo saressimo slati noi, di sostenere la lotta per la meschina ambizione di tenersi aggrappati ai seggi municipali, o perii mattopiacere di esercitare sui nostri concittadini degli atti di arbitrario dispotismo, ovvero per provvedere unicamente a privali interessi, od al sodisfàcimenlo di ignobili ire e vendette personali; allora panni indeclinabile necessita di ciascun individuo, cui la passione non fàccia velo all'intelletto, ritirarsi affatto dalla pubblica cosa, ed attendere dal tempo che gli sia resa giustizia. Che questa sia appunto la nostra situazione, ne avrete una prova nella circolare litografata, che a dì passati fu diramata segretamente dall'unico Comitato elettorale qui costituitosi, composto in parte da cittadini, ed in parte da ii. rr. impiegati di Marina, il cui tenore vi trascrivo qui letteralmente. Signore ! In data 21 mese corr. i due comitati elettorali dei cittadini e degli ii. rr. impiegati legalmente costituiti, si fusero in un solo, onde compatti ed uniti nella prossima elezione far prevalere i loro candidati, quali rappresentanti nel neo patrio consiglio. Di quanto u-tile possa essere tale unione per il bene morale è materiale della nostra patria, chiaro emerge, da non abbisognare della benché più minima dilucidazione. Sarà pervenuto a conoscenza di Vostra Signoria, eli un partito del presente Municipio, per atti arbitru-rii, per dispotismo ed ingiustizia, ebbe un solenne voto di sfiducia e di biasimo del intiera popolazione, par- ic iilo ehe trovasi vincolalo da parentetici-, amicizie, e più che altro da interessi privali. Questo partito avverso alla maggioranza dì questa popolazione ed alVL »v Maì'ina, che si dice e si lascia predicare dai suoi consorti per indispensabile, che tenta con ogni mezzo possibile di rimanere al patere, fa d'uopo che sia spodestato dal suo seggio even-ghi_ rimpiazzalo da altri di lutto altro tendenze, che sappiano amministrarci secondo equità e giustizia. Il Comitato unita che prese la divisa da Comitato elettorale costituzionale progressista, basalo sii g.uesli incrollabili e sacrossanli principii è cerio di iìvvare favore ed appoggio presso V. S. Siccome poi i nostri avversarli sono polenti, non per il numero, ma per la loro posizione odierna, e per le tenebrose macchinazioni, subdole arti ben calcolati raggiri, cosi si rende indispensabile l'esercizio di tutta l'influenza che F. S. crederà di adoperare presso i proprìi amministrati per ottenere il desideralo intento. Sarà indispensabile inoltre che V. S. in tulta coscienza ci indichi la persona pili atta a rappresentare il proprio paese per poterla proporre nel numero dei candidali che con a^osilo appello è intenzionato il comitato di rivolgere a suo tempo alla popolazione. Dalla compartecipazione a questo invilo non dubita punto il comitato elettorale, ed attende quanto prima un riscontro in proposito, per cui con la più sentita stima si firma pel Comitato elettorale costituzionale progressista. Il Vicepresidente II Presidente. Dalla lettura di questo documento comprenderete, che allorquando le idee più semplici e volgari si trovano talmente spostale, da persuadere alcuni pochi individui di avere latto con ciò opera meritoria e di profitto alla patria; allorquando parecchi altri ciliadini delle cui rette ed oneste intenzioni non è lecito dubitare, subiscono una fatale influenza per guisa di ritenere in buona fede utilissima agli interessi comunali una fusione la quale non ha altra ragione di. esistere all'infuori della prospettiva di un effimero trionfo sui pro-prii avversarli; allorquando in fine un Comitato elettorale legalmente costituito tiene contro di essi un linguaggio così aspro e violento come è quello della suaccennata circolare, ogni lotta diventa per costoro impossibile, e i soli partiti che ad essi rimangano da prendere, sieno due: o battere le vie de'Giiuiizii penali, ovvero trincierarsi in una completa astensione. Dal primo di questi partiti, era debito rifuggire, per non imitare gli altri nelPacciecamento della passione, e per risparmiare ai medesimi le disastrose conseguenze di una condanna penale; e quindi di necessità, bisognava appigliarsi al secondo. Ed ora, se ne avete il coraggio, scagliateci la prima pietra. Leviamo dal pregevoìe opuscolo del professor Federico Haberlandt « studii più1 regesti istoruo al baco da s-eta e alle sde malathe » alcuni cenni sulla maniera di eseguire la depurazione radicale dei locali destinati all'allevamento dei: bachi e di tutti gli attrezzi relativi, perocché a debellare la malattia delle macchie o là pebrina, valga assai più,, che non i rimedii. terapeutici all'uopo proposti,, dedicare il massimo impegno possibile nel mettere in pratica tutti ì mezzi opportuni in linea dietetica e sanitaria, e nell'adottare tutti tsus-sidj meccanici, convenienti.. Nelle relazióni che interno allh eomparsa dèlie malattie contagiose dei bachi da seta di questo anno spedirono all'I. R. Ministero d'Agricoltura i numerosi concorsi bacoGli della metà occidentale dell' Impero, venne confermato ripetutamente il fatto importante, che le partite fortunate furono precisamente quelle, che si tennero in locali dóve per la prima volta si allevarono bachi da seta. Laonde si può da questo a ragione conchiudere, che la grande mortalità dei bachi osservata in altri luoghi dipende appunto dalle baeberie. e che le misure praticate fiu.quì per depurarle non sono sufficienti a produrre una completa disinfezione-. Fa d'uopo quindi dedicare un maggior impegno ad una depurazione radicale dei locali destinati all' allevamento dei bachi e di tutti gli attrezzi relativi, perciò non credo superfluo di descrivere con. poche parole la maniera di eseguirla, come la si praticò qui nelle camere dei più grandi esperimenti. Le pareti, in primavera 14 giorni prima che comincino gli allevamenti. furono di frseco imbiancate con latte di calce; il pavimento, gli usci, le imposte ed- i telai delle finestre, e tutti gli utensili furono lavati generosamente con una soluzione di vitriolo dì zineo abbastanza concentrata (10 parti di vitriolo in 100 di acqua.) Tutti gli oggetti dopo la prima lavatura, che si fece con una ruvida spazzola, vennero ammonticchiali neHa camera ancor umida ma chiusa perchè si asciughino assai lentamente; dopo alcuni giorni furono di nuovo lavati con una soluzione egualmente concentrato, ed anche dopo di questa si procurò, che assai lento seguisse l'asciugamento. Un'esatta osservazione constatò, che tutti gli oggetti così trattati avevano la superficie dopo l'asciugamento coperta uniformemente di un leggier velo di solfato di zinco. Presindendo dal fatto, ch'i i corpuscoli debbono per effetto di questa soluzione perdere la capacità di svilupparsi, in quanto che i vitrioli di zinco, e ili rame si mostrarono, come i mezzi più efficaci per uccidere la vitalità germinale delle spore fungose, se ne avrebbe sempre il vantaggio che i corpuscoli aderenti alla superficie degli utensili sarebbero imprigionati dalla sotti! crosta del solfato di zinco e resi quindi impotenti a diffondere il loro polverio seminale durante l'allevamento. Dal detto fin qui apparisce evidente la possibilità di ovviare con sicurezza la pebriua o la malattia delle macchie, che viene generata dai corpuscoli. Scelta vigorosa delle sementi in base all'esame microscopico delle farfalle, disinfezione generale e radicale delle bacherie sono le esigenze proposte per arrivare a questo scopo. Lo desidererei che la fiducia da me concepita.....