VIA CARLO ALBERTO 17 CIVIDALE MOJA BANKA BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / Št. 36 (828) • Čedad, četrtek, 19. septembra 1996 abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA Certificati di deposito a 19 mesi annuo lordo MOJA BANKA Seuce, Garmak V PETAK, 20. SETEMBERJA OB 20.30 URI V NEBU LUNA PLAVA Literarni viger Sodelovali bojo: Marjan Tomsic Bruna Dorbolo’ Stiefin Moratto Gioia Dominici Kulturno društvo Rečan Riprendono le lezioni tra impegno e difficoltà Tema: questo nuovo anno scolastico ci dà qualche segnale positivo? Svolgimento: guardando i numeri, trovandoci di fronte ai problemi, non si può essere molto ottimisti. Hanno chiuso le elementari di Stregua e Grimacco, i cui amministratori si trovano alle prese con i problemi di trasporto degli alunni a S. Leonardo. Quest' ultimo comune, di riflesso, si trova a dover gestire una situazione troppo onerosa per le proprie possibilità. E il provveditore Giurleo, abbiamo visto a S. Pietro, tace. L’accorpamento delle scuole, a questo punto, sembra convenga soltanto a lui. I numeri (tocca confrontarci con queste cose, ad o-gni inizio di anno scolastico, e un po’ fa male, perché sap- piamo bene che la scuola è fatta di ben altro che numeri) dicono che nella Benecia cresce l’affluenza alle scuole elementari (+14) e medie (+13), ma diminuisce alle materne (-15). Cresce ancora la scuola privata bilingue di S. Pietro (tra materna ed elementare 12 iscritti in più rispetto allo scorso anno scolastico) e non serve ripetere quale significato ha la crescita continua di questa realtà nelle nostre Valli. L’unico rammarico è che il segnale non viene raccolto da chi di dovere, si veda la vicenda della scuola materna di Grimacco, la cui riapertura - con la sperimentazione bilingue - e-ra stata proposta da un numero consistente di genitori. Come è noto, almeno per quest’anno non se ne farà niente. Tutto questo, che in fondo è solo cronaca, non ci deve far dimenticare la cosa più importante: l’impegno di alunni, studenti, insegnanti e genitori. Le loro fatiche, più di ogni altra cosa, serviranno ad indicarci in modo più chiaro il nostro futuro. Le ragioni DEL DEGRADO, LE PROPOSTE PERLA RINASCITA di Giuseppe Marinig A PAGINA 4 Kulturni večer v spomin na Izidorja Predana v Spietru Kar je Doric sadiu bo še napri rodilo “Slovenci imejmo se radi, naj stari al mladi” se začne piesam, ki jo je Dorič napisu lieta nazaj an pru s telim vabilom, ki je paršu od mladih pieucu Beneških korenin, se je v sriedo 11. setemberja zvičer začela kulturna manifestacija v spomin na Izidorja Predana, ki so jo v Spetru organizirale slovenske organizacije videmske pokrajine. Biu je občuten an topeu vičer, kjer nie bluo obedne besiede ne previč ne premalo, v zahvalo človieku, ki bo vsem manjku, saj je vsakemu pustu njega besiedo. An pru z njega besiedami smo se zmislili na njega življenje an dielo, se mu zahvalili an tudi si 'sami sebe obljubili, de njega besiede nieso padle na tla, de bomo vsi skarbiel, de kar je on sejau bo še napri rodilo. Zaki v Spietru? “Tala cierku sv. Petra” je v njega pridgi na dvojezični maši poviedu famošter don Nisio Mateucig, “ je cierku za vse Nadiške doline. Izidor jih je imeu rad an je puno naredu za nje, pomagu je ljudem iz vsieh naših kraju, an puno je dielu an se boru za naš izik, de se na zgubi. Zatuo bo manjku”. Predan je biu puno liet tudi komunski konsiljer v Garmiku je potlè poviedu v njega pozdravu Fabio Bonini, ki je gu-oril v imenu Gorske skupnosti an Občine Grmak. “Ce bi živeu v kakem drugem kraju, njega je bluo normalno življenje človie-ka močnuo aktivnega v politiki. Pa tle par nas v zadnjih 50 liet nie bluo nič normalno”. beri na 5. strani Regione: Cecotti messo sotto accusa Il Polo chiede l’impeachment per il presidente Sono in molli a chiedersi cosa succederà all’attuale coalizione governativa regionale dopo che il presidente Sergio Cecotti ha partecipato alla manifestazione secessionistica di Venezia. Se tra i partners della maggioranza si minimizza, l’opposizione di centro-destra ha alzato il tiro e chiede l’“impeachment” di Cecotti. I rappresentanti del Polo hanno infatti chiesto al Commissario di governo di destituire la Giunta. edilvalli ARREDI Siamo presenti alla Fiera della Casa moderna Padiglione 2 • Corsia AB • Stand 2/3 - 9 - IO • Esterno settore A/6 DI DORGNACH R. & D. sne Manzano - Via Udine, 8 - Tel. 755148 Pradamano - Via Nazionale, 31 - tel. 671681 Progettazione ed installazione di: • CAMINETTI • CUCINE IN MURATURA • SPOLERT • STUFE IN MAIOLICA • CERAMICHE • SANITARI• RUBINETTERIE • TUTTO CON GARANZIA DI FUNZIONAMENTO Četrtek, 19. septembra 1996 2 “Strade, il peso maggiore per le nostre magre tasche” I problemi del comune di Stregua analizzati dal sindaco Garbaz La viabilità, i trasporti, la scuola, e sullo sfondo il problema di sempre, quello dell’abbandono della montagna. Non ha vita facile Claudio Garbaz, giovane sindaco di Stregna. Lo sapeva, quando lo scorso anno ha preso in mano le redini dell’amministrazione. Lo sa oggi, ancora di più, ma come un anno fa ha le maniche rimboccate. La volontà non manca, insomma. Mancano altre cose, e tra le tante l’aiuto dell’amministrazione regionale “che ci ha deluso”, e questo lo dice il vice-sindaco Adriano Gariup. Con Garbaz invece parliamo di temi locali. La prima questione aperta è la strada sul versante di Obliz-za, in cui è difficoltoso passare. Il tratto peggiore si trova nel comune di Stregna, anche se la strada poi prosegue nel territorio comunale di S. Leonardo. Problemi si verificano e verosimilmente si verificheranno in inverno, con il ghiaccio e la neve. “Mezzi per affidare l’incarico della pulizia a ditte esterne non ci sono - afferma il sindaco - e così dobbiamo arrangiarci da soli, sperando che l’unico operaio disponibile non si ammali”. <*•* '■» - i Il sindaco Claudio Garbaz Strada significa trasporti, per i quali, secondo Garbaz, “andrebbe totalmente rivista la rete pubblica”. La soluzione? “Utilizzare pulmini più piccoli, che fanno più corse nelle zone montane e poi si ritrovano a fondoval-le, da dove potrebbe partire la corriera”. Il sindaco di Stregna ricorda che esiste u-no studio della Provincia, risalente al 1989, per un progetto pilota sul servizio di trasporto pubblico nelle Valli, “ma è rimasto nel cassetto”. Sulla questione scolastica Garbaz è intervenuto recentemente al convegno tenutosi a S. Pietro, davanti al provveditore Giurleo. “Il problema principale - dice ora - è quello di dare agli scolari il miglior servizio possibile, che non si risolve chiudendo la scuola di Stregna, visto che a S. Leonardo hanno ora da risolvere il problema della mensa”. E a proposito di S. Leonardo, come va la convenzione tra Stregna ed il comune vicino? “A parte il risparmio, che si è notato subito - risponde il sindaco - ci aspettiamo un miglioramento della qualità dei servizi. In questa direzione avremo dei passi in avanti”. Si può iniziare a parlare di unione dei comuni? “Per qualcuno è un timore. Quella dell’unione è una domanda che per primi ci siamo posti, ma sappiamo che la convenzione può essere interrotta quando, per un Comune o per l’altro, non è più vantaggiosa”. Si toma a parlare dei problemi della montagna, che “l’unione non risolverà, perché la periferia resta periferia”. E allora? “L’aiuto può venire dalla defiscalizzazione, che potrebbe incentivare l’imprenditorialità locale”. Un breve accenno ai 5B (i progetti presentati da Stregna sono molti, in particolare “speriamo nella riconversione della scuola di Tribil Superiore in un centro servizi polifunzionale per l’informazione turistica e per un museo ambientale”) per concludere con il capitolo cultura. Grazie alla legge regionale che finanzia i Comuni per le attività legate a lingua, cultura e tradizioni locali, a Stregna lo scorso anno si sono tenuti dei corsi organizzati dalla Cooperativa Lipa che “hanno avuto esito positivo, anche se sono stati seguiti da pochi bambini”. Per quest’anno, oltre ad un progetto comune con le altre amministrazioni - una pubblicazione sulle Valli del Natisone - Stregna ha presentato una serie di richieste che riguardano, tra l’altro, un libro sui canti della valle dell’Erbezzo, da distribuire alle famiglie residenti nel comune, e la realizzazione di costumi tradizionali locali. Di quest’ultimo progetto si occuperà l’associazione Oblizza in festa, che organizza il “Dan po starim”. Michele Obit Podtajnik, podtajnica in naš zakon “Vlada bo v kratkem predstavila parlamentu zakon o zaščiti Slovencev, ki bivajo in delujejo v Italiji”. Tako je Lamberto Dini pod žarometi televizijskih kamer in pred notesi številnih časnikarjev formalno izrekel obljubo, ki je iz ust vladnega predstavnika nismo slišali že lepo vrsto let. Dini je povedal tudi nekaj več in dal očitno vedeti, da govori v imenu celotne Prodijeve vlade. Naročil je namreč podtajniku Pieru Fassi-nu, naj se čimprej sreča s predstavniki Slovencev in z njimi dogovori o zakonu in o “detajlih”. To so priznanje špetrske šole, glasbene matice in podpore manjšinskim ustanovam. Žogico je tako vrgel tudi v naše polje. Kaj naj porečemo staremu znancu Fassinu, ko se bo srečal z našim predstavniš- tvom? Izogniti se moramo tradicionalnemu gostobese-dju in stopiti na konkretna tla. Preprečiti moramo, da bi vlada iz zaprašenih predalov izvlekla nesprejemljivi Mac-canicov osnutek, ki uvaja “etnične kletke”, Benečijo pa diskriminira in ponižuje, češ da tod živi le praslovansko ljudstvo, ki mu kvečjemu lahko zaščitimo narečje, dokler ne bo izumrlo samo. Niti ne smemo dovoliti, da bi si vlada privoščila novo zavlačevanje, ki je itak italijanska specialiteta. Vedeti moramo, da imamo zelo malo časa, čeprav bo Prodijeva zakonodajna doba trajala preko leta 2000. Drugo polovico svojega mandata bo namreč parlament posvetil reformam in malo verjetno je, da bo imel čas za drugo. Kvečjemu finančni zakon in kakšna druga malenkost. Zato moramo zaščitni zakon spraviti pod streho v dobrem letu dni. To je mogoče, če za njim stoji demokratična levosredinska večina Oljke in komunistov. Slovenci moramo torej vedeti, da si lahko sedaj realistično privoščimo okviren zakon, ki naj načelno določi katere so naše jezkovne, kulturne, šolske in družbenogospodarske pravice in jih da na razpolago. Poseben mešan odbor predstavnikov države (ali dežele) in naše manjšine pa naj se dogovori o podrobnostih, o času in kraju, kjer bi se zakon izvajal. In kako. Nekaj podobnega je že obljubila v Trstu podtajnica Patrizia Toia, ki pripada Ljudski stranki, vendar je dodala, da bi izvajanje zakonskih norm prepustili Deželi, Pokrajinam in občinskim upravam. Slovencev ni omenila. Tako povedano bi se zdelo, kakor če bi o zaščiti naše manjšine morale odločati... večine, ki se oblikujejo na volitvah. Toda manjšine je treba zaščititi prav pred ... večinami. Čeprav drži tudi teoretska trditev, da je zaščita manjšin demokratična dolžnost večin. Pomislil sem, kako bi to zgledalo v Benečiji in se zgrozit. Saj bi v občinah se kregali samo o tem! Nacionalisti bi dvignili glavo. V naše doline bi se vrnil nemir. Zato povejmo tudi, da smo za realistične rešitve, a ne take, ki bi pokvarile sedanje vzdušje. Nekaj gotovosti pa vendarle potrebujemo vsi, manjšine in večine. Kar bo sklenjeno, naj velja. Enkrat za vselej. Potem pa konec be sedi in zavihajmo si rokave. Stojan Spetič Telenovelas referendumih v Sloveniji Nadaljuje se zgodba o volilnih referendumih v Sloveniji. Ustavno sodišče je pred dnevi razpravljalo o pobudi Janševih socialdemokratov, ki so osporavali zakonitosti odloka parlamenta, ko je sklenil, da bodo razpis štirih volilnih referendumov določili 90 dni po umestitvi novega parlamenta. Ustavno sodišče je ta sklep razveljavil in “vroč krompir” ponovno poslal parlamentu, ki mora v nekaj dneh spremeniti ta odlok tako, da bo v skaldu z zakonom o referendumih in ljud- prisotne tudi zunaj meja Slovenije. Na nedavnem zasedanju Socialistične internacionale v New Yorku je prišlo do močnega pritiska Janševih socidalemokratov, ki so se trudili, da bi Kocjančičevi Združeni listi preprečili polnopravno članstvo v internacionali. Končni obračun pa je bil v korist teh zadnjih, ki so bili sprejeti v tem mednarodnem organizmu, Janševa stranka pa še vedno čaka na vstop. Zato ne čudi, da je socialdemokratski veljak, po prihodu v domovino, razlagal, da je Socialistična IrtZZZ Iv&bSit. Janez Kocjančič in Janez Janša: dve različni socialdemokraciji ski iniciativi. Sklep ustavnih sodnikov ni kako posebej razveselil socialdemokratov, ki so se nanje obrnili, da bi spremenili sklepe parlamenta. Janša je namreč pričakoval, da bo Ustavno sodišče nakazalo pot, ki bi nekako “prisilila” parlament, da najprej izvede referendume in na podlagi izbire ljudi naj se skličejo volitve novega parlamenta. Po vsej verjetnosti pa od vsega tega ne bo nič, tako da bodo novembrske volitve potekale po starem proporcionalnem sistemu z 3,5 odstotnim vstopnim pragom. Zgodba o referendumih pa je očitno bolj pomembna in potrebna v strankarsko-politične namene. O tem ni nobenega dvoma. Dovolj je, da ugotovimo, koliko časa in na kakšen način so slovenski mediji pisali in razpravljali o teh problemih. Sicer predvolilni boj je že v polnem teku in prisoten je v vseh segmentih družbe-no-gospodarskega življenja. Napetosti med strankami so internacionala nekaj povsem nepomembnega. Sicer ne razumemo, zakaj potem vztraja, da bi vanjo vstopil. Medtem v javnost prihaja čedalje več informacij in napovedi, kako se bodo vo-lilci obnašali na novembrskih volitvah. Ce nekako strnemo vsa ta mnenja in javnomnenjske raziskave.J lahko zatrdimo, da bodo Drnovškovi liberlademokrati še vedno ostali najmočnejša slovenska stranka in da bodo odigrali tudi v prihodnjem vodilno in glavno vlogo. O tem ni kakšnih posebnih dvomov skoraj od nikjer. Drugo pa je vprašanje, s kom se bodo povezali, da bi sestavili vladno koalicijo. Tu je na razpolago kar precej različic. Ce moramo verjeti tem raziskavam, potem lahko rečemo, da bomo v Sloveniji tudi v bodočem imeli zmerno levo-sredinsko koalicijo. Jasno pa je, da s tem vsi ne soglašajo in nakazujejo drugačne scenarije. Rudi Pavšič O ticket in Slovenia è più caro Il Presidente del Consiglio Janez Drnovšek si complimenta con Brigita Bukovec e Andraž Vehovar, che hanno conquistato per la Slovenia due medaglie d’argento alle Olimpiadi Proroga dei certificati Il governo sloveno ha prorogato di tre mesi il termine ultimo per la vendita dei certificati che tutti i cittadini avevano ricevuto nell'ambito del processo di privatizzazione. Infatti non sono state poche le difficoltà incontrate nella ri-conversione del capitale sociale in privato. Questo vale in particolare per circa 200 a-ziende che devono mettere in vendita le loro azioni e cedere il pacchetto di maggioranza ai privati. Protesta degli ecologisti Gli ecologisti sloveni hanno alzato la voce contro un folto gruppo di cacciatori italiani che in una riserva nei pressi di Celje avrebbero fatto strage di volatili. 1 cacciatori, come sostengono gli ambientalisti, si sarebbero appostati nei pressi di un laghetto, meta preferita per numerose specie di uccelli, e con l’aiuto di ar- mi semiautomatiche, vietate dalla legge slovena, avrebbero fatto una strage. Ma gli e-cologisti non hanno risparmiato critiche nemmeno alla polizia che, nonostante fosse stato chiesto il suo l’intervento, ha lasciato fare. Salute e soldi Dal primo settembre in Slovenia curarsi costa più caro. Anche Lubiana ha deciso infatti di suddividere i medicinali in tre fascie, di cui solo la prima sarà gratuita per i cittadini, mentre per le altre due bisognerà pagare il cosiddetto ticket che in alcuni casi raggiungerà la ragguardevole cifra di 250 mila lire per medicinale. La decisione è stata presa evidentemente per ridurre le spese del settore sanitario. In questo quadro di austerità entra pure una diminuzione generale degli straordinari per il personale ospedaliero. novi matajur O Kultura Četrtek, 19. septembra 1996 ^ J Dvojezična šola sprejela osemnajst novih učencev V ponedeljek se je v prvem razredu Dvojezične Sole v Spetru zbralo 18 lepih in neZnih prvošolčkov. Nekateri veselo, drugi s solzami v oCeh, vsi pa zelo živa- hno so zaCeli njih prvo šolsko leto. Z učiteljico Sabino Tedoldi so najprej obiskali Solo, pa Čeprav jo skoraj vsi že poznajo saj so veC leti obiskovali dvojezičen vrtec. Tako so se najprej predstavili drugemu razredu, kjer je 20 uCencev, nato so Sli v tretji razred, ki šteje 17 uCencev, v Četrtem jih je 11 v petem pa 10. Vsega skupaj je 76 uCencev, torej 11 uCencev veC kot v lanskem šolskem letu. Tak porast vpisanih je seveda razveseljiv, seveda pa prinaša s seboj tudi precej težav organizacijskega značaja, predvsem glede prevozov, pa tudi s šolskimi klopmi so v špetrski šoli že na tesnem. Šolsko leto je vsekakor steklo normalno in zato se je treba zahvaliti v prvi vrsti uCnemu in drugemu osebju, saj je šola v veliki finančni stiski in v ve-CmeseCni zamudi z izplačevanjem plaC. Vse bolj odloCno se postavlja vprašanje priznanja Dvojezične šole, jasne juri-dicne podlage in seveda tudi veCje finančne gotovosti. Naj že sedaj povemo, da bo tudi letos potekal v Spetru popoldanski pouk oziroma teCaj slovenskega jezika za uCence, ki že obiskujejo nižjo srednjo šolo v Spetru. TeCaj bo vodil prof. Jožek Štucin. Vabilo v Seucè na vičer poezije Vpetak zvečer na pobudo društva Rečan “V nebu luna plava” je liepa iniciativa kulturnega društva ReCan z Lies, ki je posvečena poeziji. Je liepa ne samuo zak nam ponuja kiek liepega za sarce, paC pa tudi ker želi povezovati tiste, ki tle na našem prestoru pišejo v svojem domaCem jeziku. Takuo smo vsako lieto blizu BeneCana poslušali še Furlana, blizu Slovenca še Italijana. Lietos bo literarni veCer v vasi Seuce, v petak 20. spetembra ob 20.30. uri. Iz Slovenije, pruzapru iz Cerknega pride adan od najbuojših slovenskih pisateljev Marjan Tomšič, ki je z veseljem sprejel vabilo društva ReCan, saj bi rad spoznu Benečijo potlè, ki je i-meu parložnost spoznat naše otroke na poletni šoli. Za naše doline bo na veCeru Bruna Dorbolò, ki piše v našem dialektu an jo nie treba posebej predstavljat. Parložnost pogledat v furlansko kulturno delovanje nam jo bo ponudu Stiefin Morato, mlad furlanski pesnik, ki je prejel še dosti priznanj za svoje dielo. Poslušali bomo sevieda tudi poezije v italijanskem jeziku. Prebrala jih bo, parvič v javnosti, Gioia Dominici. Artisti goriziani alla Beneška Due rappresentanti dell’avanguardia artistica goriziana, Herman KosiC e Alessandra Bernardis, espongono in questi giorni alla Beneška galerija di S. Pietro al Natisone. Nel corso della vernice della mostra, avvenuta venerdì scorso, il critico Luca Gerani ha delineato per la Bernardis un mondo figurativo metafisico “dove il senso di attesa saturo di una profonda desolazione trova il suo compimento nella scelta delle tonalità cromatiche”. Per quanto riguarda la pittura di Kosic, essa è “dominata totalmente da una mistica quiete e da un gesto lacerante”. L’arte del giovane pittore goriziano è “un evento sconvolgente nel quale l’artista mette tutto se stesso, tutta la sua energia vitale, tutta questa forza incontenibile che ‘sforma le forme’ e rende vivi i quadri”. La mostra rimarrà aperta al pubblico (o-rario 17-19) fino al 25 settembre. Ciani Pen kluba na dvojezični šoli in v Landarski jami Ugledni slovenski gostje v Benečiji boljši dokaz katerih je visoko število uCencev in malčkov v vrtcu, ki strmo raste iz leta v leto, obenem pa jih je opozorila na težave v prvi vrsti finančne narave, s katerimi se mora naša šola soočati. V šoli so si lahko gostje ogledali tudi priložnostno razstavo, na kateri so bile predstavljene vse knjige in publikacije, ki so jih izdali Slovenci v Furlaniji. Med kosilom so se “pe-novci” zadržali v pogovoru z nekaterimi kulturnimi delavci in predstavniki iz Be- nečije, od msgr. Guiona in župnika Zuanelle, do Brune Dorbolò, Pavla Petricig, Jole Namor in Miha Obit. In prav slednji je v Landarski jami poskrbel za kulturni utrinek. Prebral je v slovenščini nekaj svojih pesmi, nato je ob spremljavi kitare zapel tri svoje nareCne pesmi. Ekskurzijo je vodil umetnostni zgodovinar prof. Emil Cevc, ki je orisal zgodovinske in kulturne znamenitosti Landarske jame in kasneje cerkvice Sv. Luke v Lipi. Med obiskom uglednih gostov iz Slovenije v dvojezičnem šolskem centru V Četrtek je bila na obisku v naših dolinah moCna skupina slovenskih intelektualcev. To je pisateljev, pesnikov in publicistov, ki so združeni v Pen klubu Slovenije, na Celu katerega je tržaški pesnik Marko Kravos in prav njemu se moramo zahvaliti za to pobudo. Po ogledu Cedadskih znamenitosti so ugledni gostje iz Slovenije obiskali Dvojezično šolsko središče v Spetru, kjer jim je ravnateljica Živa Gruden prikazala delovanje in uspehe šole, naj- Konkorš o naši gubanci Smo že pisal o konkoršu “Senk naših dolin - Il dono delle Valli”, ki je posvečen naši gubanci. Lietos se tala iniciativa spet ponovi an organizatorji so odločil, de rata internacional, saj so vabil k sodelovanju tudi tiste, ki pišejo v slovienskem an niemškem jeziku. Kar naj bi pomenilo tudi v našem slovenskem dialektu. Adriano Qualizza je biu lan napisu tri piesmi, dvie po sloviensko an adno po italijansko. Tala ima naslov Otroc: Deb’ gubance metal / dol, kjer metajo bombe. / Deb’ š-trukje strejal / kuhane an oc-varte,/ kjer se odrasli med sabo pobivajo. An.../ deb namest tiste š-trafane gobe, / namest tiste atomike v luhtu / bi zrasu od tli tajšan vesok kruh te o-biejan/ al pa/ tajšna velika, Velikonočna golobica me-ru... Kuo bi se radi smejal/ an se oblizuval/ an okuole letal an uriskal/ usi otroc od sveta ! usi otroc piuremaure. Un coro come il Pod lipo è un bene insostituibile Questo è un S.O.S. Lo lancia il coro Pod lipo, che dopo 22 anni di gloriosa e-sistenza corre il rischio di scomparire. Il motivo? Mancano le voci, soprattutto quelle maschili, ma anche le femminili saranno accolte a braccia aperte. Domenica scorsa, 15 settembre, siamo andati a cantare a Masarolis nella ricorrenza del ventennale del terremoto; il coro era piuttosto ridotto (due soli tenori), eppure funzionava; io, il maestro, lo sentivo in pugno, facevo di lui quello che volevo: era un piacere dirigere e, penso, anche cantare, perchè il coro ha raggiunto un buon livello di preparazione. Dopo ogni brano non potevo far a meno di pensare: un coro così non deve morire, è una ricchezza per la nostra comunità, non possiamo buttare al vento tanta fatica e tanto impegno. Parliamo di ecologia, di protezione dell’ambien- che hanno bisogno di stare assieme, soprattutto ai giovani; vi assicuro che nel coro Pod lipo si sta bene. Un appello ai coristi del Pod lipo rimasti: “trascinate” qualcuno con voi, ricominceremo da capo e vedrete che cresceremo in fretta. Un appello anche ai coristi che son lì, lì per lasciarci: capiamo i vostri impegni, ma se potete....... siamo stati bene con voi. Le prove ufficiali del nuovo anno iniziano lunedì 23 settembre alle ore 20.30 presso la Scuola bilingue di S. Pietro. Gli impegni più immediati: la preparazione della stampa del libro “Pod lipo” con oltre 100 nostri canti a 4 voci, la continuazione dell’incisione della musicassetta, la preparazione del concerto di Natale. Vsi tisti, ki imajo skarb za našo kulturo naj pridejo. Nino a nome del coro Pod lipo Eden od številnih nastopov mešanega pevskega zbora Pod lipo te, certo beni importantissimi, ma anche un coro come il Pod lipo è un bene insostituibile. Ecco allora che faccio un appello a tutti, in particolare ai vecchi coristi del Pod lipo che per motivi sicuramente validi un giorno non hanno più potuto venire con noi, ma che forse oggi... Un appello a tutti i miei allievi della Scuola Media, ora diventati adulti, ai quali ho insegnato soprattutto a cantare, alcuni dei quali hanno voci meravigliose, doni della natura che non si può lasciar perdere. Un appello a tutti coloro Četrtek, 19. septembra 1996 L’impietosa e stimolante analisi di Marinig sul tema “Scuola, territorio, comunità” Veduta di Montefosca . .. - Nel numero scorso abbiamo ampiamente riferito del convegno “Scuola, territorio, comunità”, organizzato sabato 7 settembre a S. Pietro al Natisone dalla Comunità montana. Questa volta pubblichiamo amplissimi passaggi della relazione politica del presidente Marinig che ha analizzato impietosamente le ragioni della crisi della scuola e di tutto il “sistema” delle valli del Natisone, facendo anche proposte concrete riguardo gli interventi necessari. La comunità montana Valli del Natisone ha promosso questo convegno per una prima ed attenta analisi della scuola dell’obbligo neH'ambito del nostro territorio. 11 convegno non si prefigge soltanto di analizzare la situazione demografica e scolastica ma di proporre soluzioni adeguate per la rinascita, lo sviluppo graduale e corretto dell’azione didattica ed educativa in un’area pluriculturale e plurilingue. Non credo sia difficile per un amministratore avveduto analizzare dal punto di vista politico l’attuale situazione scolastica che si presenta drammatica e quasi senza via di uscita. Molte sono le cause che hanno ridotto la nostra comunità ad una così pesante situazione. Certamente ci sono responsabilità politiche che vanno attribuite alla posizione geopolitica delle valli, alla sua tipicità e specificità culturale e, non meno grave, alla mancanza di volontà amministrativa nel cercare di risolvere con criterio e buon senso il problema locale che Le ragioni del degrado, le proposte per la rinascita è sicuramente linguistico. Le cause dello spopolamento La mancanza di un progetto politico e socio-economico di sviluppo della Comunità montana è il primo elemento che dà l’avvio allo spopolamento dei paesi. L’uomo cerca il lavoro e logicamente si trasferisce dove questo lavoro gli viene offerto. In secondo luogo a-spira alla casa, ai servizi, ai trasporti pubblici che rendono meno difficile la vita sociale e civile. Mancando questi elementi si manifesta lo spostamento di massa da aree degradate e disagiate a quelle che si possono chiamare più fortunate e che offrono una qualità della vita sufficientemente buona. Ad aggravare la situazione locale c’è stata una precisa volontà in negativo di risolvere il problema più specifico: quello della presenza sul territorio della comunità slovena. Problema che si poteva risolvere in due modi, entrambi traumatici a seconda dell’angolatura politica dell’interessato: affermare o negare l’esistenza di u-na comunità linguistica slovena da tutelare e valorizzare. Però, purtroppo, non si è minimamente cercato di dare una soluzione obiettiva e rispettosa della realtà locale e si è sempre voluto ignorare l’argomento. Si è voluto forzare, con spirito nazionalistico, il concetto della superiore e prevalente necessità dell’apprendimento della sola lingua italiana, disconoscendo il bisogno di una conoscenza del dialetto locale sloveno, delle tradizioni e del modo di essere sogget- ti con pluricultura e plurilin-gua. Non voglio sostenere che per la mancanza di una corretta impostazione didattico-educativa si fossero aggravati i problemi della nosta comunità, allontanando la gente dai propri paesi e dal territorio delle valli del Natisone. Sono perfettamente cosciente che anche altri fattori hanno contribuito a creare la situazione che oggi viviamo. Particolarmente i fattori economici sono stati determinanti per l’abbandono delle valli e della montagna. Aggiunti a questi si possono inoltre ricordare la totale indisponibilità urbanistica degli anni ’60 e ’70, la mancanza di aree edificabili per quanti, emigranti e residenti, speravano di edificare la propria case nel comune di origine. Si possono inoltre aggiungere altre difficoltà burocratiche quali le servitù militari, i vincoli ambientali, la carenza di mezzi di trasporto e soprattutto l’eterno problema della discriminazione linguistica. Possiamo quindi affermare che vari fattori hanno contribuito a rendere pesante e grave la locale realtà che di riflesso ha influito negativa-mente sulla situazione scolastica. L’inquietudine politica sul confine A questo bisogna aggiungere anche l’inquietudine politica che gravava sul territorio e su tutta la fascia confinaria con l’ex Jugoslavia e le forti pressioni ideo-logico-nazionalistiche che venivano fatte costantemente su genitori e cittadini in generale. Anche la necessità di uscire da un’area fortemente politicizzata, in cerca di tranquillità e pace, ha spinto molte famiglie a valutare l’opportunità di trasferimenti della propria residenza, non meno influente la discriminante politica dei primi anni del dopoguerra. Tutto ciò ha influenzato in forma negativa l’andamento demografico della comunità e quindi, come logica conseguenza, la drastica riduzione della natalità e della frequenza scolastica. Oggi la situazione è di tale gravità che per molti è Il presidente della Comunità montana "Valli del Natisone” Firmino Marinig senza ritorno. Però chi ancora crede e ha fiducia nella rinascita della locale comunità può sperare ed avere prospettive di ripresa a determinate condizioni politiche, sociali, economiche e culturali. Dal punto di vista politico è necessario che le forze partitiche affrontino con coraggio e determinazione il problema “Slavia friulana”, riconoscendo a quanti lo vogliono, il diritto di minoranza linguistica e di conseguenza tutta una serie di agevolazioni e finanziamenti necessari per la tutela, difesa e valorizzazione della lingua slovena e della cultura locale. Sempre dal punto di vista loro avi. Qualcosa in tal senso si sta già attuando, grazie alle possibilità di lavoro che la zona industriale sta offrendo. Si registra quindi una leggera tendenza, che se favorita da concrete opportunità potrà rilanciare tutta la nostra comunità. Per ora dobbiamo solo mantenere quanto è operativo e funzionante sul terriotrio, senza far perdere ulteriori strutture pubbliche di servizio. Un nuovo patto di collaborazione con scuola, famiglia ed enti locali potrà far funzionare meglio le strutture esistenti. Però serve anche una più attenta flessibilità mentale e maggior attenzione al problema linguistico. In poche parole bisogna incominciare ad essere pratici, tralasciando l’ideologia e le vecchie concezioni geopolitiche. Abbiamo bisogno di una scuola radicata alla nostra lingua Una scuola senza la propria cultura è una scuola senza soluzioni e prospettive di radicamento e di crescita. Lo stesso discorso vale per la sopravvivenza delle comunità. Nelle valli serve una scuola moderna, radicata alla nostra lingua, aperta alle proposte di innovazione didattica e soprattutto ad u-na scuola pubblica non chiu- politico è fatto quasi obbligo ai politici rivedere le posizioni passate ed adeguare le normative delle legislazioni nazionale e regionale alle direttive dell’Unione europea in materia di tutela delle lingue e culturi minori. Un riconoscimento ufficiale della locale comunità comporta logicamente anche un progetto di sviluppo globale che deve investire i settori dell’economia, del sociale e sopattutto dei servizi. Solo in condizioni sufficiente-mente buone dal punto di vista dei servizi essenziali sarà garantita la presenza dell’uomo nelle valli e forse sarà anche ipotizzabile un’inversione di tendenza, cioè del ritorno di nostri convalligiani nella terra dei sa alle cose nuove che emergono, ma aperta ai bisogni degli allievi delle famiglie. Una scuola europea, una scuola in cui l’insegnamento delle lingue sia d’obbligo e senza discriminanti alcune. Per poter raggiungere questo traguardo è rilevante e doveroso il convincimento degli insegnanti, delle famiglie e degli amministratori locali sull’esigenza di un’inversione di tendenza politica che veda quale punto base la valorizzazione della parlata locale e quindi dell’insegnamento bi o tri-lingue nelle scuole di confine. Un segnale interessante dalla Regione Un segnale interessante, seppur minimo, è dato dalla disponibilità dell’ammini- stituzioni, se diponibili, possono rilanciare e valorizzare. Diversamente si andrà verso quella forma scientificamente indolore di “genocidio” che inizia sempre con una politica “soft” di etnoci-dio culturale. Non vorremmo essere noi “i becchini” di questo “olocausto” culturale e linguistico. Per queste considerazioni che vorremmo fossero valutate con estrema attenzione e con la dovuta sensibilità. Auspichiamo una ripresa di un dibattito politico sereno e costruttivo sulla nostra comunità, sulla sua storia e su quanto di positivo è stato prodotto e costruito, dove la pluri-cultura sia alla base di ogni seria discussione. Giuseppe F. Marinig PRADAMAJS0 Via Nazionali*Jw2 Tel. 0432-6702! Per la pulizia Pravljico smo povzeli iz revije Rodna gruda, ki izhaja v Ljubljani in je namenjena Slovencem po svetu. Ilustracije je Dunje Kofler Danes, otroci, vam ponujamo v branje lepo pravljico, ki prihaja iz Avstrije, kjer živi srbska manjšina. Tri koze so nekoč Sle v gozd skorjico in lističe grizljat. Prva je imela en trebušček, druga dva in tretja tri. Koza z enim trebuščkom je srečala volka. Vprašal jo je: «Sestrica, koza, kam pa, kam?» «V gozd, skorjico in lističe grizljat.» «Kaj imaš na glavi?» « Rožič ka» «Kaj imaš med nogami?» «Vimence.» «Ham, in te požrem!» Volk je požrl kozo. Čez nekaj časa pride koza z dvema trebuščkoma. Volk jo je vprašal: «Sestrica, koza, kam pa, kam?» «V gozd, skorjice in lističe grizljat.» «Kaj imaš na glavi?» «Rožičke.» «Kaj imaš med nogami?» «Vimence.» «Ham, in te požrem!» Volk je požrl kozo. Nazadnje je prišla koza s tremi trebuščki. Volk je zarentačil, jezno zagodrnjal: «Sestrica, koza, kam pa, kam?» A ta koza je prav tako sitno odgovorila: «V gozd, skorjico in lističe grizljat.» «Kaj imaš na glavi?» «Hlevske vile!» «Kaj imaš med nogami?» «Debelo gorjačo!» «Kaj ti pa tako brunda v trebuhu?» «Moj trebuh je poln lovskih psov!» Tedaj se je volk prestrašil in odnesel je pete. Ko je pridirjal do hiše, je skočil čez plot, a ker je imel tako poln trebuh, je obvisel in si ga razparal (razprau). Prvi dve kozi sta skočili ven in vse tri so se mu škodoželjno smejale, potem so veselo stekle domov v svoj hlevček. Luzisko srbska pravljica Pregovori o sporih Imeli smo priložnost povedati, da se kultura, ljudska kultura nekega naroda prenaša iz roda v rod tudi s pregovori, kjer najdemo dosti krat dosti modrosti, včasih pa tudi kakšen predsodek. Danes vam bomo povedali nekaj pregovorov o sporih, prepirih. Ogenj se začne pri iskri. nemški pregovor Ena huda beseda sprozi (pokliče) drugo. angleški Kdor v prepiru hitro umolkne, je iz drobre družine. slovaški Ne udari strela vedno, kadar se zabliska nemški Kadar je štrena zamo- tana, se več ne zravna. slovenski Hrib in dolina ne prideta skupaj, ljudje pa ja. slovenski Kdor seje veter, Zanje vihar. biblijski Kdor piha v ogenj, mu letijo iskre v oči. nemški Kdor nastavlja mreZo, se bo sam vanjo ujel. biblijski Cim bolj meSaš blato, tem bolj smrdi. francoski Kdor začne prepir, predre jez. biblijski Ce se nimaš s kom prepirati, se poroči. nemški Četrtek, 19. septembra 1996 Partono i campionati dei dilettanti e delle categorie Allievi e Giovanissimi Figc Domenica il calcio d’inizio La Valnatisone dopo il passaggio del turno in Coppa Regione ospita il Vesna di S. Croce Tra gli amatori al via una nuova squadra valligiana, i Merenderos di S. Pietro al Natisone Pronti...via! Iniziano domenica i campionati dilettanti della FIGC e quelli giovanili degli Allievi e dei Giovanissimi. Nel campionato di Eccellenza la neopromossa Ju-ventina di Sant’Andrea e-sordirà ospitando i rossoneri del Pro Fagagna. I biancorossi, dopo l'ottimo campionato della scorsa stagione, cercheranno di conquistare la salvezza. Diversa la situazione del Sovodnje che, nel campionato di Promozione, si recherà a Trieste sul campo del Ponziana. I biancazzurri cercheranno di confermare il buon campionato di vertice della passata stagione. Buone notizie, intanto, per quanto riguarda la Valnatisone che si è qualificata per il turno successivo di Coppa Regione grazie al successo ottenuto dall’U-tion '91 a Torreano nell'ultimo incontro del girone. I La rosa dei Giovanissimi di due anni fa, da domenica impegnati negli Allievi biancoazzurri hanno collezionato 4 punti, seguiti a 3 dalla squadra di Percoto. Ha chiuso il Torreano con un punto. Domenica a S. Pietro al Natisone per la prima giornata di campionato, i san-pietrini ospiteranno il Vesna in un incontro che si preannuncia molto interessante per delineare le ambizioni di promozione dei ragazzi del presidente Andrea Cor-redig. Alle ore 10.30 a Basilia-no gli Allievi esordiranno sul campo del 7 Spighe. I ragazzi allenati da Bruno lussa sembrano ben determinati a disputare un campionato all’altezza della loro fama. Dopo due anni la squadra si è ricomposta nell’organico che l’aveva vista primeggiare a livello regionale. Non fanno parte 00 N O * 3 JJ r * SJ A w *- e» r- w I & s s * . e e « li n n SEM? g n M Ss ó ri ti i Nuova corsa ciclistica organizzata dal Veloclub Parte il “Piccolo giro” Una nuova corsa ciclistica vedrà la sua nascita domenica 22 settembre. Si tratta del “Piccolo giro delle Valli del Natisone” riservato alla categoria Allievi. L’organizzazione è curata dal Veloclub Cividale-Val-natisone. Il via sarà dato alle 9.30 da S. Pietro al Natisone, località Padur, da dove la carovana proseguirà per il circuito che passerà attraverso Azzida, bivio Clenia, Ponte S. Quirino, Vernasso, bivio Tarcetta e S. Pietro da ripetersi quattro volte. Quindi i ciclisti proseguiranno per Azzida, Savogna Masseris (dove ci sarà il Gran premio della montagna), Savogna, Clenia, Ponte S. Quirino. L’arrivo, dopo 92 chilometri, è previsto nella zona industriale di S. Pietro al Natisone. Si tratterrà, dal punto di vista organizzativo, di un altro test impegnativo per il sodalizio cividale-se guidato da Ivano Cont. dell’attuale rosa Fabio Si-maz e Valentino Rubin. In settimana c’è stato a S. Pietro un test amichevole con i cugini della Cividalese, dove si sono messe in mostra due buone formazioni che saranno certamente tra le squadre di vertice. Alla stessa ora a Scrutto gli Esordienti dell’Audace inizieranno le loro fatiche ospitando la volitiva squadra di Cassacco. Per i ragazzi allenati da 1-vano Martinig sarà un’esordio molto difficile contro u-na formazione che la scorsa stagione ha dominato a livello provinciale. Nel frattempo la Savognese ha iniziato gli allenamenti diretti dal nuovo mister Giorgio Mesaglio. Il presidente Bruno Qualizza è alla ricerca dei rinforzi per partire alla caccia della promozione in Seconda categoria. Una grossa novità arriva dagli Amatori che vedranno al via nel campionato di calcio a cinque, oltre alla formazione di Grimacco, una nuova squadra fondata a S. Pietro al Natisone e denominata A.A. Merenderos. Il nuovo sodalizio, guidato dal presidente Simone Vogrig, giocherà le partite interne sul campo di Scrutto. Cambio di campo, infine, per la Valli del Natisone. Gli Skrati, dopo i due campionati giocati a Purgessi-mo, nell’imminente stagione usufruiranno del terreno di Podpolizza di Pulfero. La squadra, impegnata nel campionato di Prima categoria, sarà guidata dal ri-confermato Walter Barbia-ni. Zbornik o športu Branka Lakoviča V zamejstvu je izSlo Ze nekaj knjig in zbornikov, ki govorijo o naSem Športu. Gre predvsem za publikacije, ki so nastale ob priliki obletnic določenih društev ali organizacij. Doslej pa nismo Se dobili v roke almanaha, ki bi pisal o našem celovitem športnem dogajanju skozi sezone in to predvsem z objavo podatkov in statistik. Zato smo toliko bolj veseli zahtevnega dela, ki se ga je lotil kolega Branko Lakovič, novinar na Primorskem dnevniku, ki je pred dvema mesecema izdal “Zbornik slovenskega Sporta v Italiji v sezoni 1995/96”. Zanimivost knjige je tudi v tem, da je napisana v dveh jezikih, slovenskem in italijanskem, kar ponuja tudi italijanskemu bralcu možnost, da spozna bogato in razvejano Športno aktivnost Slovencev v tej državi. Knjiga obsega 190 strani in jo bogatijo Številne fotografije (nad 300), v njej pa dobimo Številne zanimive podatke, kot so naslovi raznih italijanskizh in slovenskih Športnih zvez, medijev in samih društev. V zborniku je tudi predstavljena Športna in rekreacijska dejavnost v Benečiji. Eno od poglavji je namreč namenjeno Beneški planinski družini, daljši Članek pa ponuja celovit pregled Športne dejavnosti v zadnji sezoni pri nas. (r.p.) A sinistra alcuni miniciclisti in attesa del via ad Azzida. Sopra Martino Panzani riceve la coppa del primo classificato Venturini e Panzani i più veloci ad Azzida Organizzata dal Comitato per Azzida, si è disputata sabato 7 settembre nella frazione di S. Pietro al Natisone la la Crono Baby di Mountain-bike. Divisi in due categorie si sono presentati al via venti ragazzi. Nella la categoria, quella dei più piccoli, hanno gareggiato Andrea Venturini, Igor Venturini, Francesco Chiabai, Dominik Podorieszach, Alex Venturini, Davide Venturini, Luca Zufferli, Elisa Marcolin (f). Luca Moratti. Giovanni Tropina ed Agostino Panzani. I più grandicelli, che sono stati inseriti nella 2S categoria, erano Enrico Visentini, Massimo Paolini, Martino Panzani, Patrick Podorieszach, Roberta Cont (f), Nicola Me-neghin, Sara Gosgnach (f), Simone Picon e Simone Gariup. Andrea Venturini ha impiegato 2’07” per percorrere il giro previsto, aggiudicandosi il gradino più alto del podio. Il secondo posto è andato ad Andrea Venturini, seguito nell’ordine da Patrik Podorieszach e Francesco Chiabai. Due sono stati i giri del percorso per la categoria maggiore che ha registrato il successo di Martino Panzani (3’39”) che ha Preceduto Simone Picon, Enrico Visentini, Patrick Podorieszach e Nicola Meneghin. Concludiamo con i risultati ottenuti dalle ragazze che non hanno sfigurato nei con- fronti dei maschi. Roberta Cont ha fatto fermare il cronometro a 4’24”, seconda Sara Gosgnach, terza Elisa Marcolin. Visto il successo di presenze, nella prossima edizione gli organizzatori pensano di allargare l’invito di partecipazione a tutti i ragazzi valligiani. Četrtek, 19. septembra 1996 PODBONESEC Brišča - Podboniesac Novici Giovanni Marseu iz Brišč, ki ga pozna puno ljudi sa’ diela že vič liet na Združenju (Ures) v Čedadu, nie vic lejdih, sa’ v saboto 14. setemberja se je oženu tudi on. Pred utar ga je pejala Angela Manzini iz Podboniesca. Poročila sta se v cierkvi v Landarje an okuole njih se je zbralo puno žlahte an parjatelju. Giovannu an Angeli, ki bota živiela v Podboniescu, želmo vse narbuojse. _SPETER^ Gor.Barnas - Petarnel Nova družina Martina Cernoia - Uero-va iz Kuoste an Stefano Scuderin - Konjacu iz Pe-tarniela sta od sabote 14. setemberja mož an Zena. Za reC njih “ja” sta zbrala lepo cierku v Podutani, živiela pa bota go par Hloc. Martini an Stefanu zel-mo sreCno an veselo skupno življenje. Vse narbuoj-Se jim žele tudi kolegi TKB-BCT. Spietar - Sevegliano Purton za novice V saboto 14. setemberja je bluo zaries puno noviCu tle par nas tode, v nediejo 15. se je v Bagnarii Arsi oženila pa adna CeCa tle z Spietra. Oženila se je Sonia Si-monelig z adnim puobam, ki je iz Sevegliana an se klice Ivan Anzile. Ivan nam jo je “ukradu”, sa’ bota živiela proC tle od-tuod, v rojstnim kraju Ivana. Njim želmo veselo an sreCno življenje. Topoluove - Spietar Dobrojutro Riccardo Od Cetartka 12. setemberja je med nami tudi an pu-obic, ki se klice Riccardo. Njega sreCan tata je Livio Trusgnach - Stiefnu iz To-poluovega, sreCna mama pa Graziana Medveš - Smrie-karjova iz Matajurskih Bare. Riccardo je njih parvi otrok an je parnesu pravo veseje družini an parjate-ljam mladega para. Riccardu, ki bo živeu v Spietre, želmo, de bi rasu zdrav an sreCan. SREDNJE Cernečje - Rim Vesela novica V Cetartak 12. setemberja je biu senjam v KanauCano-vi družini tle z naSe vasi. Njih parvi puob, Paolo (po prejmku Qualizza) se je oženu z ’no lepo an pridno CeCo, ki jo je zapoznu na di-ele. Se klice Natalia an živi v Rime an pru v tistim mie-ste sta jala njih “ja”. Za lepo parložnost se je zbrala okuole njih vsa družina, na poroki so bli tudi parjatelji tle z naših kraju. Mašavu je stric Paola, pater Franco, ki je že puno liet za misjonarja po sviete. Ta par njim sta bla tudi famostar Dorbolò, ki opravlja božjo službo go par CerneCah, an famostar iz rojstne vasi Natalie. Se nam pa huduo zdi, de Paolo na bo živeu tle par nas, troStamo pa se ga videt še tle tode kupe z Natalio an jim želmo vse narbuojše v njih življenju. ^DREKA^ Debenije - S. Gallo Žalostna novica Vse vasnjane v Debeni-jem an v dreškem kamunu je pretresla žalostna novica, ki je paršla iz Zvicere, iz S. Gallo. Po kratki bolizni je 3. setemeberja umru Pietro Furlan, mož Marie Toma-setig Lienarcjove. Imeu je samuo 59 liet. Pietro an Maria sta se bla zapoznala v ZviCeri, kamar sta šla goba s trebuham za kruham, ona iz Debenijega, on iz miesta Oderzo blizu Trevisa. Imiela sta dva otroka, puoba an CeCo: Ivan an Tiziana. ZaCetki niso bli lahko an za nje, že puno liet pa so daržal v S. Gallo znan rito-rant an picerijo. Vse je šlo lepuo an dobro, kadar so Petru ušafal boliezan, ki ga je ukradla ženi an družini tu an miesac. Naj v mieru poCiva. Žalostni družini naj gredo naše kondoljance. Protestna manifestacjon SVET LENART Škrutove Protestna manifestacjon 30. Zenajra je bla na Ce-murje protestna manifestacjon pruot zapartju opekarne (fornaže), pruot brezposelnosti (disoccupazione) ter parsilni emigraciji naših ljudi. Tolo manifestacjon so jo organizal odbor za obnovo Nediških dolin, društvo Re-Can z Lies, društvo Ivan Trinko iz Čedada, Center za kulturne raziskave iz Barda, skupina duhovniku Dom an društvo emigrantu Beneške Slovenije. Dug sprevod dielucu an mladih puobu an CeC se je zaCeu okuole danajste premikati po ciesti do Skruto-vega. Nosil so transparente, kjer so ble napisane protestne besiede, med telimi tudi “Cjemo dielo doma”. Na zborovanju v Skruto- novi matajur Odgovorna urednica: JOLENAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Čedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst/Trieste m Včlanjen v USPI/Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 42.000 lir Postni tekoCi raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500.— SIT Posamezni izvod 40.—SIT Žiro raCun SDK Sežana Štev. 51420-601-27926 OGLASI: 1 modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000+ IVA 19% vem je parvi spreguoriu Clan (socio) odbora za obnovo Nediških dolin Firmino Marinig. Za njim so spreguorili še v imenu društva “ReCan” Aldo Clo-dig, Paolo Petricig, elan federalnega komiteja KPI / PCI (comitato federale), in Izidor Predan, predsednik društva. Vsi so guorili o težavah, v katerih se najdejo Nedi-ške doline an domaci ljudje. V zadnjih 25 letih je šlo iz naši vasi vic kot 15.000 ljudi, od katerih jih je dost umarlo delec od du-oma. Ce se zaCne zaperjat še tuo malo, ki imamo tle par nas, bojo vsi naši ljudje šli po sviete. (Matajur, 15.2.1972) SPETER Zapustu nas je gaspuod Fortunat Blasutig V nediejo 20. februarja smo spremili h zadnjemu počitku v njega rojstni vasi Gorenj Barnas, gaspuoda Fortunata Blasutig, ki je umaru v 59 liet starosti po hudi boliezni v Cedajskem Spitale. Gaspuod Fortunat je biu sin zavedne slovienske družine, njega tata je biu pokojni Eugenio Blasutig, mama pa pokojna Maria Carlig. Je bla družina, ki je dala kar tri duhovnike: gaspuoda Fortunata, ki je biu zadnje lieta župnik v Ippli-su, gaspuoda Čira, asistent znamenitega podpornega zavoda v Modeni an patra Marka, ki je proveditor v Phuketu (Tailandia). Gaspuod Fortunat je biu adan tistih zavednih duhovniku, ki je dost liet opra-vju svojo službo po naših vaseh an zatuo je tudi dobro poznu dušo naših ljudi. Go par svetim Pavle (Cer-neeje) je biu kar 18 liet, še priet pa v Oblici, Fuojdi, Ahtnu an nazadnje v furlanski vasi Ipplis, kjer živi puno naših domačih ljudi. SOVODNJE Umaru je Vigjon KarliC V nediejo 6. februarja je umaru Alojz KarliC - Vigjon iz Barde. Biu je star 63 liet. Vigjon je s svojo ramo-niko razveseljevau vse beneške Slovence skoraj 50 liet. ReC Vigjon je pomenilo reC godac. Ni bluo vasi, ker bi ne igru. Vsi so ga poznali, po vseh naših dolinah. Iz zadnje uiske se je var-nu damu kot velik invalid, a ljubezan do ramonike ga nie nikoli zapustila, sa’ je šele potem zluožu piesam, ki jo izvajajo po cieli Sloveniji “Beneški fantje”. Njega plošCe (diške) pa vartijo po radiu Ljubljana an Koper, narvic pa ljudje po naših dolinah. Kot Človek, ki je zaradi uiske puno pretarpeu, se je vkljuCu v varste naprednih ljudi. Biu je ustanovni Clan (socio fondatore) društva Ivan Trinko, Clan Zveze kompozitorjev Jugoslavije. (Matajur, 29.2.1972) SPETER Cedron Zaprejo mlekarinco Na sauonjskem kamunu se je srecalo okuole 50 Članu zadružne mlekarince, ki je par Cedronah an sklenilo, de bojo zaparli mlekarinco, mlieko pa bojo nosili v mlekarinco v Ažlo, ki je te narbuj velika v Nadiški dolini. Na srečanju so bli tudi šindak iz Sauodnje Cernot-ta, tajnik lokalne “Coltivatori diretti” Cendon an pe-rit Angelo Salvagno, fun-cjonar Ente regionale sviluppo agricoltura. “Mlekarinca par Cedronah prejema premalo mlie-ka, ker ljudje redijo nimar manj žvine” so poviedali na srečanju. (Matajur, 15.3.1972) “LA MARMI DI NEVIO SPECOGNA LAPIDI E MONUMENTI S. Pietro al Natisone Zona industriale 45 tel. 0432-727073 Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje mi-ediha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Man-zan in okolico na številko 750771. Kada vozi litorina lž Čedada v Videm: ob 6.10*, 7.00,7.26*, 7.57,9.*, 10., 11., 11.55, 12.29 *, 12.54, 13.27 *, 14.05, 16.05, 17., 18., 19.08, 20., 22.10.(od pand. do čet an ob praznikih) Iz Vidma v Čedad: ob 6.35*, 7.29,8.*, 8.32,9.32*, 10.32, 11.30, 12.32, 12.57*, 13.30, 14.08 *, 14.40, 16.37, 17.30, 18.30, 19.40, 21.50 (od pand. do čet. an ob praznikih), '22.40 'čezfedan Ambulatorio di igiene ■ Nujne telefonske številke Attestazioni e certificazioni vtorak od 10.30 do 11.30 v četartak od 9.30 do 10.30 Vaccinazioni v četartak od 9. do 10. ure Consultorio familiare SPETER Pediatria v pandiejak od 9.30 do 12.30 v petak od 11.30 do 13.30 Ginecologo: dr. SCAVAZZA v četartak ob 11.00 z apuntamentam, na kor pa impenjative Psicologo: dr. Bolzon v sriedo od 9. do 14. ure Servizio infermieristico Gorska skupnost Nediških dolin (tel. 727565) Za apuntamente an informacije telefonat na 727282 (urnih urada od 8.30 do 10.30, vsak dan, samuo sriedo an saboto ne). Bolnica Čedad 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoč ....113 Komisarjat Čedad....731142 Karabinierji..............112 Ufficio del lavoro 731451 INPS Čedad 700961 URES-INAC 730153 ENEL Čedad 700961 ACI Čedad..............731987 Ronke Letališče.,0481-773224 Muzej Čedad 700700 Cedajska knjižnica ..732444 Dvojezična šola 727490 K.D. Ivan Trinko 731386 Zveza sbv. izseljencev ...732231 Dreka.................721021 Grmek..................725006 Srednje................724094 Sv. Lenart.............723028 Speter.................727272 Sovodnje...............714007 Podbonesec 726017 Tavorjana..............712028 Prapotno...............713003 Tipana.................788020 Bardo..................787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost 727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 23. DO 29. SETEMBERJA Prapotno tel. 713022 - Tavoijana tel. 712 i 81 OD 21. DO 27. SETEMBERJA Cedad (Fontana) tel. 731163 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali cas in za ponoc se more klicat samuo. Ce riceta ima napisano »urgente«. CAMBI-MENJALNICA: martedì-torek 17.09.96 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 11,10 11,70 Ameriški dolar USD 1505,00 1544,00 Nemška marka DEM 998,00 1022,00 Francoski frank FRF 292,00 301,00 Holandski florint NLG 887,00 914,00 Belgijski frank BEF 48,00 50,00 Funt Sterling GBP 2336,00 2407,00 Kanadski dolar CAD 1096,00 1129,00 Japonski jen JPY 13,60 14,10 Švicarski frank CHF 1209,00 1246,00 Avstrijski Šiling ATS 141,20 145,50 Španska peseta ESP 11,70 12,20 Avstralski dolar AUD 1185,00 1221,00 Jugoslovanski dinar YUD — — Hrvaška kuna HR kuna 270,00 300,00 BČliČB BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA A CIVIDALE - V ČEDADU Ul. Carlo Alberto, 17 - Telef. (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 I rendimenti del risparmio Alcuni rendimenti ottenuti la passata settimana: * BOT - Buoni Ordinari del Tesoro, 6,36% a 3 mesi, netto * PT - Pronti contro Termine della Banca 6,85% di Credito di Trieste, 3 mesi, netto * CD - Certificati di Deposito della Banca 7,40% di Credito di Trieste, 13 mesi, lordo * Fondo comune CISALPINO CASH, 8,90% negli ultimi 12 mesi * CD - Certificati di Deposito in Dollari, 12 mesi, lordo 4,75% (Rendimenti soggetti a variazione) MOJA BANKA