ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno Vili. No. 382 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei. 128 ★ RICORDO DI LENIN Trentanni fa, il 21 gennaio 1924, cessava di battere il cuore di Via-dimir Ilič—Leniti, uno dei pii* granai dirigenti aei proletari,alo internazionale e l’artefice della rivoluzione socialista in Russ a. Il ricordo di Lenin è vivo nel cuore dei vecchi rivoluzionari di tutti i paesi. Il suo pensiero è patrimonio del movimento operaio ilnternazio-nale e vivifica la lotta degli oppressi e degli sfruttati per una vita migliore. La Lega dei Comunisti jugoslavi, purificato il leninismo dalle inquinazioni della burocrazia sovietica, si richiama a Lenin nell’edificazione della società socialista. Ricordando Lenin, nel trentesimo anniversario della sua morte, istintivamente ci vengono alla memoria le sue parole: «Accade oggi alla dottrina di Marx ciò che, nel corso della storia, è spesso accaduto alle dottrine dei capi delle classi in lotta per la loro emancipazione. Le classi sfruttatrici hanno ricompensato i grandi rivoluzionari perseguitandoli senza tregua da vivi, la loro dottrina è sempre stata e-sposta al furore più selvaggio, all’odio più feroce, alle campagne di menzogna p\ìi vergognose. Dopo che son0 morti si tenta di conver-t rii in icone inoffensive, di canonizzarli per così dire, di c'rcondare il loro nome di una certa aureo’a allo scopo di «consolare» le classi oppresse e ingannarle, corrompendo nello stesso tempo la sostanza della loro dottrina, smussandone il lato rivoluzionario 2 avvicendo la. La borghesia e gli opportunisti in seno al movimento operaio, sono d’accordo nell'ora attuale per infliggere un trattamento sim le al marxismo.» Noi, oggi, a trentanni dalla Sua morte, possiamo dire che altrettanto è avvenuto del pensiero rivoluzionario di Lenin. Ed i primi a calpestar'© sono stati proprio quelli che avrebbero dovuto continuare la sua opera. Venerandolo al Mausoleo, dove riposano i suoi resti mortati, i dirigenti di quello che fu il Suo partito, offendono la sua memoria operando in nett0 contrasto cön quello che Lenin insegnò sull’edificazione socialista. Ma come ls borghesia e gii opportunisti della II. internazionale non riuscirono ad avvilire le dottrine di Marx e di Engels, così il pensiero di Lenin rimarrà vivo, perchè altre forze nuove se ne sono appropriate e sulle su8 basi costruiscono ulterior-mejnte, nella teoria e neha pratica. La Lega dei comunisti jugoslavi si è assunta il grande onore di con tinuare l’opera di Lenin, soprattutto il quel settore che a causa dei grandi avvenimenti sopraggiunti negli ultimi anni della sua vita, Lenin non ha che iniziato, fissando chiari principi. Si tratta dello studio e dell’a-pplicazione pratica dji processo di «deperimento» dello stato, del periodo cioè di transizione dalla società capitalista a quella comunista. Lenin ha svolto uno studio accurato su questo problema, richiamandosi alle analisi di Marx ed Engels sulla Comune di Parigi. Ne] suo opuscolo «Stato e rivoluzione» egli mette a nudo tutte Je tendenze deviazionistiche dei dirigenti op-portun’sti della li. Internazionale e addita il chiaro processo di trasformazione da una società all’altra. Tralasciando la questione della rivoluzione, che da noi si è svolta nel corso della Lotta di liberazione, va rilevato che anche Letnin vedeva nella Comune, così come Marx, la forma, e la sostanza soprattutto, dell’organizzazione della nuova società. E’ la comune, così come da no; si sta applicando, che nel pensiero di Lenin dovrebbe sostituirsi allo stato, quale strumento di oppressione e di domin: o, quando le classi comincera-nino a sparire, come conseguenza della socializzazione de’ mezzi di produzione. L’esperienza sovietica, la deformazione c:oè della rivoluzione pro let ari a, sta a confermare che senza i' graduale deperimento dello stato, la classe operaia non può conseguire una organizzazione superiore della società. Per questo la nostra opera nel processo di edificazione delle comuni assume, oltre che un significato particolare Per la classe operaia e le nostre masse popolari, un grande rilievo storico di inestimabile valore per il movimento operaio internazionale. Di tutto ciò i nostri lavoratori, la nostra gente in generale, ne sono coscienti. Un simile processo ,non può essere lasciato, come alcuni politicanti pensano, alla mercè della spontaneità. Le forze soggettive, operanti in armonia cori le concrete condizioni obiettive, regolano questo processo-, Lenin, tutta la sua opera lo dimostra, pensava analogamente. Diversamente nep-pure può essere. Una grande mente com’era la sua, vedeva più avanti dell’oggi, la sua dottrina insegna a guardare più avanti dell’oggi. La parte più cosciente della classe o-peraia anche da noi, che vede più avanti, ha il dovere di guidare tutta la società. Le esportazioni jugoslave In reparto al 1953, il valore delle nostre esportazioni è aumentato nel 1954 del 20 per cento circa. Sono state esoortate merci per un valore di oltre 70 miliardi e 700 milioni di dinari. Nel medesimo periodo sono state importate merci varie per •irea 100 miliardi di dinari. Dopo 11 giorni di soggiorno in terra Birmana, il -Presidente della Repubblica Maresciallo Ti-tto ha iniziato il lungo viaggio di ritorno in patria attraverso Tl-nidia, Aden e Suez. Nei colloqui avuti dal Presidente e dal suo seguito con gli uomini di Stato -birmani è stata c-oostatata una profonda somiglianza di vedute su tutte le questioni trattate, sia che riguardassero la situazione intemazip-nale sia i problemi relativi ad una più stretta collaborazione fra i due paesi. Di particolare importanza è stato 11 discorso pronunciato dal Presidente Tito a Rangoon, -dopo la solenne cerimonia con la quale l’Università della capitale birmana gli ha conferito la laurea «Honoris Causa» in scienze giuridiche. Il nostro Presidente si è in particolare soffermato ad analizzare il ruolo dei -nuovi Stati indipendenti nei rapporti intemazionali. Dopo aver rilevato che la convivenza unica forma -di garanzia della pace, non significa per la Jugoslavia politica di -neutralismo ma lotta attiva per la collaborazione intemazionale, il Presidente ha osservato che il sorgere di -nuovi stati indi-pendenti e il loro ruolo nella vita mondiale influiscono siglnifcaitiva-m-ente sullo sviluppo -d-ei rapporti internazionali. Proprio questi paesi —■ ha detto egli —- si adoperano con il massimo degli sforzi per il consolidamento della pace nel mondo. Essi inoltre imprimono una nuova caratteristica ai rapporti. intemazionali, introducono cioè in essi una maggiore -democraticità. La lotta -dei piccoli paesi indipendenti per. la democraticità nei rapporti intemazionali rappresenta un significativo contributo alla causa generale della pace. Molti piccoli stati oppressi si trasformano -in combattenti contro o-gni ingerenza -negli affari interni degli altri paesi. Tutti questi fattori rappresentano in realtà quegli elementi della teoria e della prassi nei rapporti intemazionali noti sempre di più con il no-me di principi della convivenza. Questi principi sono Tunica soluzione possibile per i problemi fonda-mentali che l’attuale realtà intemazionale pone di fronte a noi. Da una parte abbiamo un mondo nel quale 1-a sovranità e Tindipen-denza degli stati rappresentano non soltanto un fatto del quale è necessario tener -conto, ma anche una incontestàbile positiva -e progressiva -garanzia di libero sviluppo interno e di ruolo indipendente -nella vi-ta intemazionale; dall’altra, abbiamo un altrettanto incontestabile processo di realizzazione delle condizioni per un più stretto collegamento ohe esige adeguate forme economiche e politiche. Le elezioni dell'USL nel distretto di Capodistria I RISULTATI Nelle elezioni dell’USL del distretto di Capodistria sono stati registrati i seguenti risultati per ogni singolo Comune. CAPODISTRIA - dintorni: votanti 2990. CAPODISTRIA - dintorno: membri 3591, votanti 3494. DEKANI: membri 1270, votanti 1250. MAREZIGE: membri 933, votanti 932. ISOLA: membri 4167, votanti 3983. P1RANO: membri 1230, votanti 1146. PORTOROSE: membri 1888, Dotanti 1796. ŠMARJE: membri 1876, votanti 1836. SICCIOLE: membri 1022, votanti 970. ČRNIKAL: membri 1077, votanti 1036. GRAČISČE: membri 793, votanti 768. In totale negli 11 Comuni del distretto di Capodistria hanno votato 20.201 membri dell’Unione socialista su 21.079 effettivi, vale a dire il 95,8 complessivamente. Nei uTarena internazionale, tutto questo è inspirato -dalla nostra profonda convinzione nelle possibilità, nella necessarietà della convivenza fra gli stati a diverso ordinamento interno. * E’ giunta in questi giorni a Roma una nostra delegazione economica che, -diretta dalTambasciatore Stane -Pavlič, prosegue nella capitale italiana i negoziati favorevolmente -già iniziati nella metà del dicembra scor- so a Belgrado. Alla fase conclusiva delle trattative parteciperà anche il comp-mo Osman Karabegović. del Consiglio Esecutivo f ederale, che venne invitato a Roma dai ministro italiano per il commercio con Testerò. Martinelli, ai tempi dei negoziati di Belgrado. Le trattative italo-jugoslave trascorrono in una nuova e favorevole atmosfera politica e si propongono di estendere la collaborazione economica fra i due paesi. L’accordo commerciale che verrà concluso prevedere una maggiore liberalizzazione del commercio e una maggiore elasticità negli scambi. * I comitati economici dell’Assemblea Popolare della Slovenia hanno esaminato la scorsa settimana nei suoi dettagli il piano sociale della Repubblica per l’anno 1955. Nella nostra Republica la produzione industriale registrerà un aumento delTll per cento. L’aumento maggio-re, pari al 37%, verrà registrato nella produzione della nafta. Del 13 per cen- to aumenterà la produzione di energia elettrica, del 30 -per cento quella metallurgica e del 26 quella chimica. Sempre in quest’anno la manodapera aumenterà di altre settemila unità. Tra i nuovi obiettivi industriali che entreranno in funzione sono vari gruppi di generatori in alcune centrali termo e idroelettriche e una nuova cartiera che sorgerà presso Krško e che già quest’anno produrrà 5 mila tonnellate di carta. A costruzione ultimata la produzione salirà a 20 mila tonnellate annue. La fabbrica di aUiuminio di Kidričevo porterà la sua produzione a 7.500 tonnellate. Il complessivo incremento industriale consentirà un aumento -del 12 per cento delle esportazioni. I maggiori stanziamenti andranno per l’elevamento del tenore di vita: ‘800 milioni di dinari verranno im-, piegati per Telev-amento economico delle regioni di Kočevje, della Bassa Slovenia e del Litorale. Al vaglio degli avvenimenti che scuotono TAmerica del Sud IL ROUND DELLA “GUERRA DELLE BANANE,, La «guerra delle -banane,» iniziata dali’United Fruit Co nell estate scorsa con l’operazione Armas contro il governo democratico del Guatemala, è ripresa violenta ed ins anguinaia il fertile terreno delle repubbliche del Cemtro-America. Questa volta è di turno il Costarica mentre vi sono sufficenti ragioni per ritenere che anche T-u-ccisione del presidente della repubblica di Panama altro non sia che un episodio di questa guerra che — come, e più, di quella che tormentò l’Indocina — avrebbe diritto al titolo di «sporca guerra» perchè è la dimostrazione di come Timperialismo domini e sfrutti interi popoli solo in nome dei divedendo e dei profitti di un Trust il cui diritto sta unicamente nel proprio capitale. A differenza del caso guatemalteco oggi la United Fruit non può nemmeno tentare di cercare palesi appoggi politici e statali spanale-rendo ‘ pretesti ideologici. L assassinato presidente Remom era nel -Ranama un esponente manifesto della reazione ed una orca-tura del -dipartimento di Stato e delle _ necessita strategiche degli Staiti Uniti che Risiedono in quella repubblica diritti sovrani sulla fascia che circonda il Canale di Bahama. Cosi come il presidente Figueres, nelle varie conferenze panamericane, mai ha osato levare la voce a reclamare il diretto alla propria indipendenza delle piccole repubbliche del Centro America. A differenza del governo guatemalteco di Arbenz, Panama e Costarica non possono vantare riforme sociali interne. Nelle due repubbliche il movimento operaio non ina prati-camente diritto di cittadinanza, non esistono partiti politici «di sinistre!», non esiste un movimento sindacale riconosciuto che possa venir definito un «pericolo ideologico». Insamma nessun Mac Canty -troverebbe nulla da ridire sugli ordinamenti interni panamensi e costaricani. M-a la United Fruit Co, non -guarda tanto per il sottile. Se le riesce, inventa e sfrutta il pretesto politico. Se non le riesce, ne fa a meno e passa lo stesso all’azione, incurante se la mancanza del pretesto ideologico può farle mancare Tappoggio ufficiale del reo governo nazionale. I padroni del Trust delle banane i loro oonti non li fanno sulla falsa riga dell ideologia. Li fanno molto più semplice-mente controllando i profitti. Se aumentano, tutto va bene e qualsiasi governo per i signori della United Fruit i conti non tornano e per farli tornare si spara. Meglio -detto, si fà sparare contro dati presidenti di repubblica o si fa oompiere una «marcia di liberazione» ad un qualsiasi -gruppo di avventurieri. E die questa sia la mentalità colonialista dei padroni della United Fruit gli avvenimenti di Panama • Costarica sono là a dimostrarlo con -la stessa chiarezza con cui dimostrano Tincomsistenza del pretesto ideologico, sbandierato lo scorso anno per distruggere la riforma agraria e le conquiste sociali della popolazione -del Guatemala. In Costarica Figueres era, ed è troppo rispettoso della proprietà (non per nulla è un grande proprietario terriero) per -tentare una riforma agraria o per cercare appoggio fra i lavoratori per una politica di indi-pendenza. Però in Costarica -la -miseria provocata dallo sfruttamento inumano della United Fruit è -troppo -grande perchè il popolo la -tolleri ed allora Figueres pensa che un pò di -demagogia non guasti. Ed il Trust è pronto a permettergli anche la demagogia. Quello che invece non può permettergli è di chiedere che la miseria del -paese, ed il deficit del bilancio statale, siano alleviati aumentando del 10% la parte ohe la United Fruit versa alla repubblica di Costarica quale canone per gli immensi bananeti dai quali ricava fior di milioni di dollari. Però questa -volta la United Fruit ha agito troppo scopertamente e si trova isolata. Nessun membro dell’organizzazione degli stati americani — eccettuato naturalmente il Nicaragua di Somoza — può gustifica-re l’impresa di Costarica. -Nemmeno ,gli Stati U-niti, pur tanto legati al Trust. Ciononostante 'la guerra delle banane continua. Nel Costarica soorre sangue in barba anche alle decisioni della commissione interamericana di inchiesta. Scorra anche perchè al Costarica gli aiuti vengono «promessi» e il Nicaragua invece agli avversari di Figures gli aerei non li promette ma li dà. Però Tepiso-dio è istruttivo e servirà a far cadere molti veli. Non bisogna -dimenticare che Timperialismo finanziario dei Trust per difendere i suoi profitti è costretto a -gettare la maschera anche nel Centro America. Questo può segnare Tini-zio della sua fine, anche perchè i suoi protettori non -potranno difenderlo in nome di ideali di comodo. Che in Italia «l’Affare» delTIsti-tuto Nazionale Gestione Imposte di conremo, meglio conosciuta come -scandalo Ingic», sia ormai ' cosa chiusa non si -può dire, anche se no-n attiene dalla stampa l’onore delle prime pagine. Eppure T«affa-re» c’è stato e lo scandalo anche. Decine, e centinaia, di milioni sono stati distolti dalle casse comunali di città, citta-dine e villaggi; i contribuenti hanno pagato più di quanto dovevano; i milioni sottratti e i tributi pagati in più sono serviti a corrompere ass-esori, snidaci, interi consigli comunali e funzionari di prefettura. Gli arresiti ci s-o-n-o stati a decine ma nessun giornale si è mai voluto curare di -tirare le somme degli arresti e delle corruzioni. Si -direbbe anzi che attorno allo scandalo Ing-ic la consegna sia quella di -tacere, o, come minimo, di non andar oltre la notizia di cronaca. In questi ultimi -tempi da parecchie -parti in Italia se era acousata 1-a stampa di «tendenze scandalisti-che» per aver sfruttato, a scopi di cassetta e di partito, i vari scandali -venuti alla luce in questo non certo facile dopoguerra italiano. Infatti ■non -vi è chi n-on ricordi i -titoloni,-i -memoriali a ripetizione, le -inchieste -giornalistiche e le rivelazioni sensazionali che anche i più piccoli giornali di provincia dedicarono — per -restare agli ultimi in ordine di tempo — agli scandali Montesi e Sot-giu. Per ITn-gic nulla. O quasi nulla, se si eccettuano -le prime -giornate, quando cioè lo scandalo non si era -ancora allargato e, evidentemente, la stampa di una certa parte politica credeva -ancora di essere in vantaggio. Poi lo scandalo si è allargato ed invece -di ocoupare sempre maggior spazio è quasi sparito anche dalla cronaca. Nessun settimanale «scandalistico» si è buttato a pesce sugli arresti e -la faccenda Ingic procede in sordina. Ogni tanto, in fondo ad una colonna di quarta o quinta pagina, senza risalto tipografico, la notizia di altri -arresti è 1-a sola dimostrazione che -la danza dei milioni era molto più vasta e -molto più scandalosa dei semplici episodi oentraJi dei primi giorni. Eppure silenzio. Silenzio -anche sull’interpel-lanza che alouni -deputati — sempre -ned primi -giorni deJT affare — avevano diretto al ministro dell’interno. DEGNI CAMERATI «Il colasso è sopraggiunto, repentino, verso la una di notte. Il Maresciallo superò anche questa crisi, recuperando ben presto tutta la sua -lucidità. Volle ohe fosse avvertito telefonicamente il comandante Italo Sauro, figlio dell’eroe di Capadistri-a, al quale egli era legato da particolare amicizia, e, quando lo -vide giungere, verso le itre, [gli strinse le mani, dicendogli: «Sto per morire, vai -a casa a prendermi T uniform©» . . . Come aveva desiderato poco prima -della morte, Rodolfo Oraziani è stato vestito con la divisa sahariana che aveva indossato al tempo dei due processi e col cappotto militare che indossò durante i mesi -della prigionia e della detenzione in carcere. I reigiis'bri -delle -condoglianze, che si sono andati riempendo di firme, si aprono con il nome di Valerio Borghese.» (Dal «Corriere della Sera» del 12. con.). Nulla di strano che il leggendario «Leone di Neghelli», che il portatore della bimillenaria civiltà italica sulla quarta sponda coi metodi risolutivi adottati nel febbraio 1937 nella capitale del nuovo impero di Giuda, che lo «eroico» Maresciallo d’Italia il quale dal profondo dei «fifaus» portò le formidabili divisioni e quadrate legioni di Mussolini alla strepitosa disfatta di Sidi el Banani; nulla di strano, insomma, che Rodolfo Graziani, detto anche 1 passaporto. . . . Aggiungerò, il governo non aveva ignorato il nostro proposito del viaggio in Cina; aveva la lista con i nostri nomi, presentatigli da parlamentari insigni: si agiva alla luce del sole . . . Non è consentito parlare della tirannia russa o cinese, quando ciò deve servire soltanto per togliere la libertà e il loro buon diritto ai cittadini della democratica e Ubera Italia». PAGINA 2 Il servizio militare oligatorio nei distretti di Buie e Capodisiria (spr- li Bollettàrio Ufficiale della RFPJ essere inviati nelle scuole pei uffi-n. 56 pubblica TOidinamza sulil’ap- ciali -di riserva.» pliicazione delle leggi ed altre disposizioni federali nei territori ai quali è sitata estesa Timmdmsitraziio-ine civile della Repubblica Popolare Federale di Jugoslavia. Tale ordinanza, fra l’altro, nel suo articolo 8. prevede l’estensione ai distretti di Ruie e Capodistria del servizio militare per i residenti stabili dei due distretti. In tale articolo si afferma: «Dal giorno di entrata in vigore della presente ordinanza la Legge sugli obblighi militari dei cittadini della Repubblica Popolare Federale Jugoslava, con tutte le aggiunte e variazioni verrà applicata igradual-memte e cioè: 1) per le persone nate nell’anno 1927 e prima verrà applicata integralmente. Tali persone sono soggette aU’obbliigo di visita medioa e quelle che verranno ritenute' abili o temporaneamente abili al servizio militare, saranno iscritte nell’elenco dei soggetti all’obligo militare. 2) per le persone nate negli anni L’Ordinanza della quale abbiamo pubblicato Tari. 8. giunge quanto mai tempestiva. Servire la nostra Armata è un onore per ogni cittadino. Naturalmente ed sono persone le quali, anche per giustificati mobil (parecchi nostri |giovani sono sposati oon prole) temevano che l’obbligo di leva per i due distretti fosse molto più vasto, comprendendo un numero maggiore di classi. Ci sono anche quelli che, prestando fede alle dicerie ohe ad arte e malintenzionatamente si facevano circolare suH’argomento, hanno abbandnato la propria casa andandosene a Trieste, quasi che, al di là di Scorie, pittima o poi non vigesse un analogo obbligo. Comunque, lo stralcio del’Ordi-oamza che abbiamo pubblicato pone termine a tutte le fandonie in proposito e chiarisce definitivamente la questione. Le persone nate negli anni precedenti al 1935 non sono soggette a nessun obbligo dà leva. Passata la visita medioa, queste ver- corrispondere ai richiamati gli assegni normali per intero. E’ importante sottolineare che lutti coloro che abbiano prestato un servizio militare superiore ai tre mesi in qualsiasi esercito sono esenti da tale obbligo. Per i nati dal 1936 in poi, cioè per coloro che attualmente compiono i 19 anni, è previsto invece l’ob-bligo di leva in base alle disposizioni che emanerà successivamente il Segretario per la difesa nazionale. L’officina gas di Isola ' W< i - : I cantieri «Scoglio Oliìvi» nel 1920 La riunione del Consiglio della Cultura del CPD di Capodistria Maggior numero di films italiani nei cinematografi del distretto inno - • .-„me • i . tiranno iscritte negli elenchi dei sog- 1928 sino al 1935 incluso, vena ap:l»getti aU.dbMjg08 ^ ed a|M stesisi verrà consegnato il libretto plicata integralmente la partire dal 1 gennaio 1955. Tali persone saranno chiamate a visita medica e quelle ohe saranno ritenute idonee e temporaneamente idonee al servizio militare non verranno chiamate al servizio di leva, ma saranno incluse neJl’eiemoo dei soggetti ah’obbld-go militare. Queste presone verranno chiamiate per un periodo d’istruzione in base alTaitt. 26 della Legge sugli obblighi militari dei cittadini della Repubblica Popolare Federale di Jugoslavia a partire dal 5 ottobre 1955 ad eccezione di coloro che hanno prestato servizio nell’Armata Popolare Jugoslava o in altri eserciti al -minimo per -tre mesi. Per le persone nate nel 1936 e più giovani il Segretario di stato gli affari ideila difesa nazionale prescriverà quando queste persone verranno iscritte negli elenchi dei soggetti alTclbbligo militare e quando le stesse verranno chiamate al reclutamento e al servizio di leva. Le disposizioni dei capoversi precedenti riguardano solo igli abitanti stàbili del territorio idi cui al cap. 1 di questa ordinanza. Le persone indicate nei oapoversi 1, e 2. di questo articolo potranno, a condizioni generali, entrare volontariamente negli effettivi permanenti ed militare, come avessero soddisfatto il periodo di ferma militare, anche se in effetti, non lo hanno mai as-' sol to. L’iscrizione negli elenchi dei soggetti ali’obbldigo militare va fatta solo per i casi di emergenza e di richiamo alle armi. Un tanto vale per tutti i nati prima e durante l’anno 1935, oon la differenza che le persone nate negli anni dal 1928 al 1935 incluso saranno chiamate dopo il 5 ottobre 1955 a un periodo distruzione che Part. 26 della Legge prevede per tre mesi, ma che, di solito, è inferiore. Per tale periodo le aziende statali e sociali devono Nella seduta di giovedì scorso dei Comtsligiio piar te Cultura del CPD di Capo,distaila è statò fra Talfero discusso delle proiezioni cinematografiche e del cinema pedagogico nei dlisfbrtìbto. All inizio della discussione si faceva notare che SS numero delle pellicole itaillilainle che giungono nei cinema non soididiisfanoi He, richieste dei nostro pubblico. Il compagino P-rijon Slavko chiariva quindi che la sua impresa, la Globus, non riceve più direttamente i film italiani da Trieste, ma attraverso i centri di d1 istimbuzione >di Lubiana, Zagabria e Belgrado e riesce ad ottonare quanto dai programmi di questi centri è reso disponibile. Il compagno Srečko Vilhar ribatteva che iai pubblici del distret- del fait- Accordo sul Irailico a Udine? Si apprende da Udine che si è riunita venerdì mattina presso il Palazzo della Provincia la Commissione mista italo-jogoslava per l’applicazione idell’art. 7 del Memorandum m’intesa, concernente il traffico delle persone e delle merci attraverso i confini italo - jugoslavi. I circoli ufficiali mantengono la mas-ssdana riservatezza sa quanto riguar- CONI MARINAI DELLA ,MIRM' la prima nave della flotta umaghese (nostra corrispondenza) Mentre solca il mare, allontanandosi dal porto, la prua unitala sul percorso che ha per punto d’arrivo un porto del Vicino Oriente, cerchiamo ancora una volita di leggere il nome sui fianchi delia nave: «Mima1» Urnago. E’ questa la nave costruita e battezzata al cantiere navale «Scoglio Olivi» di Pola lo scorso anno, la prima nave della nuova flotta umaghese che oggi solca i mari con i suoi carichi di merce, con é suo equipaggio composto esclusivamente da uomini nostri, istriani. Prima che levasse l’ancora, abbiamo voluto fare una visita alla nave, quasi per convincerci che è propria quella che abbiamo visto crescere lamiera su lamiera nel cantiere, per sentirci dire dagli uomini che oggi la governano che «la va benon» e che finora non ha subito nessuna aviaria nè al motore nè altrove e che neppure la marce ha mai subito danni. «Mima», nave merc^mitóle umaghese, ha 317 tonnellate idi stazza, -una portata di 420 tonnellate. Non batte una linea fissa. E’ adibita al trasporto di merce varia nel Medi-terraneo. Finora ha conosciuto le coste ed i porti dell’Egitto, del Libano, della Siria, della Turchia. Ha toccato anche d porti italiani fra cui Ravenna e Trieste, trasportando aranci, limoni, cotone, orzo, materiale edile, legname. Entrata per la prima volta in navigazione al principio di aprile del 1954, ha percorso finora circa 29.000 miglia marine. L’equipaggio è formato da mari- Eiezioni] federali nel Capodistriano Si sono riuniti la scorsa settimana a Capodistria in seduta comune il Comitato Distrettuale della Lega dei Comunisti e quello dell’Unione Socialista dei Lavoratori per esaminare i preparativi per le elezioni che hanno avuto luogo domenica. Sono state discusse inoltre alcune questioni inerenti i prossimi avvenimenti politici nel Distretto, e particolarmente per quanto riguarda la costituzione delle comuni. E’ stata rilevata la necessità di intensificare Fattività preliminare. Il presidente del Comitato Popolare Distrettuale, comp. Kralij ha riferito sulla proposta di elezioni complementari nelle località congiunte dell’ex Zona A e sulle elezioni dei deputati per l’assemblea federale e l’assemblea della Repubblica Slovena. E’ stato deciso che le elezioni complementari nelle località neo unite abbiano luo VoBe, Pola’ Parenzo, Bo- diovireibbern reistairsen rem 1*1 petenti — ad una esposiz’o- le tradizioni, l’arte popolare, cioè delie regioni placcate gUnno, Cherso, Predlaka, ne sull arte medioevale ju- ecc. «L istria;— ha detto unc dai centri culturali maggiori, ecc. I valenti pittori di cui studioso di nostra conoscen- tra le influenze delta pittu- sopra hanno copiato oltre si progetta è un territorio ancora po■ ra italiana e tedesca, i pitto- cento metri quadrati di affre- U1UIU ueu dì allestire a Vienna. Lei reo- co studiato da noi. Non par- ri istriani hanno dipinto sul- schi e pitture varie istriane. caratteristico senso OTatdco stra pemumente non avreb- lo delle bellezze naturali, che te pareti, sugli altari delle £’ qUesta un’opera che tenutegli americani non bruci un valore superiore alle fanno dell Istria per^ noi del- chiesette istriane, su semplici de a popolarizzare in Croazia E’ stata 'aperta a Fiume nel Salane delle Mostre in 0g|ni tanna per 'essere primo '*dfre manifestazioni del ige- l Interno aio tche l Adriatico pezzi di tavola e su tele dei ia coltUra istriana, le bellez-Corso la «persdniale» foltagrafica di. Milan Sabor, che al traguardo? Il film ohe in nere organizzate di tanto in è per gli Austriaci e la Co- quadri dove rivive il paesag- ze nascoste della nostra pe- espone una settantina di fotografie di cui tre in agfacolor. questo caso ne uscirà fuori tanto a Zagabria, se rum si sta Azzurra, Miami, ecc. sono gio caratteristico dell Istria, nisola. Ma accanto a questa non sarà cetriamente un’ona- limitasse ad un settore, dicia- per i turisti alla moda. LI- nanno dipinto con cotonimi- esposizione all’Accademia ci pive nel sacco, cioè, in effetto, semizlallciun interesse di produrre 1:11 film. Ma chi ci assicura che Mister Tcidid, coll La foto che pubblichiamo «Pescatore con le reti» è torse non sarà cetriamemte un’ope-una delle migliori fotografie di questo artista dell’ofoiet- ra d’arte ma siccome, diieo- mo, «nuovo»: si tratta di ma- stria è pittoresca, è poeti- tivo. La stessa ha ottenuto dii terzo premio atta mostra no, mister Todd è testardo, feriali raccolti dopo alcuni ca. Ma essa è anche una ricca impasti di naturale freschez- guardare i ii anni di paziente e lodevole fonte di preziosi dati storici, za. Ira u XII e XVI secolo e artistici esposizione ma fantasia, usando linee e si mette all’opera per salva- monumenti storici _ ....... dell’Istria. Dobbia- di materiale artistico, linguisti- * pittori istriani, nelle fasi mo ricordare l’attività svolta Mi fotografica di Ancona e ulna menzione onorevole alila 10 crediamo capacissimo di anni ai paziente Mastra internazionale in Brasile dove su 289 concorrenti rovinare l’opera di Tolstoj, opera, nei villaggi e nelle cit- . r ■ , . -, • . --------- --------- ------ con 816 fotografe ne solno stati ammassi solamente 91 facendone ujna «limonata», tedine dell Istria. L Istria ha co, architettonico, sociale an- chiamate romaniche, gotiche dall’Istituto per la conserva- eoa 167 opere, fra Ie quali quelle di Milan Salbor che a pur d’ sputarla sul suo con- diffatti a Zagabria un ascen- cova non esaminato, analizza■ e rinascimentali, hanno di- zione dei monumenti, fondatale Mostra rappresentava la Jugoslavia, a fianco dei corrente italiano. dente, è più considerata, si to» pinto tipi di uomini dalle ca- to a Zagabria qualche anno migliori fotografi degli USA Greca, Ungheria, Brasile, Quest’ultimo avrebbe do- può affermare, di altre regio- La mostra permanente, al- rattenstiche slave, hanno fir- dopo la liberazione. Nei la- Bele-io Cina India ed altri. vuto andarsene a Belgrado ni della Repubblica se non cestita alla Gliptoteca, ha a- mato m latino o m glagolico boratori di questo Istituto si ______________________________ vuto un ottimo successo. Alla le proprie opere. Si hanno in restaurano pitture e sculture mostra — che fa parte di u- Istria due nomi maggiori, due e fa un anno appena> amino, grande esposizione che scuole: Vincenzo da Castua chi ubH nmnoscritti e stam. I Accademia ha l intenzione e Anton da Kaščerga, Alla u d torchio> stampe> ma_ di allestire sotto il titolo di Gliptoteca, di Vincenzo da teriaU d’archivio, ecc. Su «L Istria nel corso dei seco- Castua tra le altre sono e- questi tavoU è stata restaurali» comprendente tutti i set- sposte le copie degli pffre- ta una <>> nuovamente nella no in possesso della Galleria danza della morte» dove egli chiesa di Lussinarande Oui di copie dell Accademia, op- ironizza i suoi \contempora- S0„0 state restaurate altre te- pure immagazzinati presso nei. Le pitture di Anton da ie e dipinti su legno rinvenu- vane istituzioni. Qui sono e- Kaščerga stupiscono per la ti nelle chiese, nei monasteri, sposte le copie di numerosi ;orsa dei loro colori. Una co- presso famiglie private in I- affreschi murali, operate da pia rappresentante gli angeli stria e nella Dalmazia settennati pittori’ accademici qua■ suonatori, della chiesetta di trionale. Una Madonna Bene- li l. Auer, f>. tsutic, l. Kali- Vermo, di autore sconosciuto, dettino di impronta rinasci- ricorda i bimbi del Botticel- mentale, opera di autore sco- ai quali sono quasi con- nosciuto, conservata nel mo- li n gruppo di attori jugoslavi sugli spaiti dell’Arena di Pola UNA NUOVA “PREMIER AL TEATRO DEL POPOLO DI FIUME Nella tournée si corre il pericolo che “La Locandiera,, non abbia un successo di pubblico adeguato alla regia e all’interpretazione FIUME, gennaio — Dopo la ste quindi il pericolo che nella «La Locandiera» di Goldoni è torno. Fiancc«co ^ T brillante e ottima commedia «Pa- tournée il successo di pubblico un perfetto modello di grazia, di no '’ara ,c£moerafia dj Anton na, H. KujundŽiĆ, Z. Hege- il dramma italiano del non sia adeguato a quello della briosa caricatura. Pur contenen- Pubblico non troppo nu- dušić, B. Dogan e S. Perič, /j teatro che tro- T . . , . 1 . / / ------------------------------------------------- meroso, anche perchè il lavoro è La pittura istriana colpisce temporanei. Le sculture qui nastero di S. Maria a Zara è stato dato in concomitanza con le pßT ICL '$11(1 Semplicità, fdTlZi porino», - Teatro del Popolo di Fiume ha regia e della interpretazione. do i germi di un dato recentemente un’altra «pri- Ma chiudiamo que-ta parentesi vera i suoi sviluppi nell’Ottocen- concomitanza con le per ui sua sempuouu, )unzi rv v„ „ n4,ovt. ottenendo un ottimo uc- sulla scelta per venire alla com- to, la commedia si accorda stu- «a ° d compagnia per la SUO innocente, popola- [t} V’ XU, f peT. j Sre Tnfnl la commedia scelta media. Questa, già al suo primo pendamele con l’ambiente ag- «to d* * Li- resna raimresentazione: essa XV SeCoh> " Pörffln0 deV tClW 1 pnmf * . SL mente restaurata. Qui sono state restaurate tavolette, i- ma», cesso sia per _— — ... , , italiana sta ora preparando la bril- reseci rappresentazione; essa „ come anche per la regia e l’in- apparire, nel dicembre del 752, graziato, gentile e sereno del suo «Lohengrin» ha però degli Stili duramen- I antico f regio sUlVO di ptO terpretazione dei componenti il fu salutata con pratìcola^ favo- secolo di Aldo De Benedetti. te canonizzati caratteristici dazione prettamente popola- complesso italiano. re dal pubblico e fu giudicata la Osvaldo Ramous, perciò ha vo Nulla da ridire sulla scelta del più parfetta opera, non dialet- luto rimanere ligio e fedele a regista Osvaldo Ramous, il qua- tale, scritta dal Goldoni. «I.a Lo- questo ambiento della Firenze del le" mettendo in scena «La Locan- candiera», difatti, occupa un po- 1700 e ha mosso tutti i perso-diera», ha presentato al pubblico sto a sé nel teatro goldoniano, naggi con mano maestra e sicu-fiumano uno dei migliori lavori Essa non appartiene nè allo com- ra, dando ad ognuno la propria di Carlo Goldoni, diremo, uno medie di carattere propriamente personalità e carattere, dei lavori più noti dell’illustre dette, ne a quelle di puro intrec- Gianna Depoli è stata una Mi-commediografo veneziano. Ma for- cio nè a quelle di ambiente. E .randolina tutta verve e grazia, a so proprio in questa notorietà condotta da un diagolo che segue momenti civettuola, a moment, consiste il lato debole della cel- e modella gli stati d’animo dei melanconica. Vicino a lei ha coa- ta poiché il nostro pubblico, quel- due personaggi principali (Miran- diuvato con tono appropriato lo dell’Istria occidentale in par- dolina e il Cavaliere di Ripofrat- Carlo Montini, nelle vesti del ticolar modo, ha avuto occasione ta) con un metodo che precorre Cavaliere di Ripafratta e così pu-più volte di assistere alla pre- quello del teatro psicologico ol- re Angelo Benetelli e Nereo Sca-sentazione de «La Locandiera» e, tecentesco. Tuttavia, come sempre glia, rispettivamente il Marche-guardando realisticamente le cose, Carlo Goldoni non spinge alle se di Forlipopoli e il Conte si tratta di un pubblico che nella ultime conseguenze gli impubi d’Albafiorita. Un buon Fabrizio è maggior parte al teatro non va che danno vita ai personaggi e stato Raniero Brunini e così Ma-per l’arte, ma per lo svago c di spirito all’azione, ma mantiene in ria Piro e Nidia Sfilìgoi nei ruo-conseguenza saranno rari i casi di una cornice di composta bonarie- R delle due comiche Ortensia e persone che andranno assistere più tà e di briosa leggiardia la sua com- Deianira che si fanno spacciare volte alla presentazione della stes- media, non sconfinando mai nel per gran dame, ma che ben presa trama, benché presentata in campo della critica aspra o del sto svelano quello che effetti-modo diverso e superiore. Esi- dramma. vamente sono. Nei ruoli di con- Urnia veduta pianoro micia dii Parenzo cone, tritici, altre pitture medioevoli sulle quali ci sono due tre e quattro strati di colore, che sono rotte o tarmate, scolorite per l’azione .. dell’umidità e del salgemma, § rovinata per la trascuratezza 0 per la azione del tempo. Dopo l’ultimo viaggio a scopo di studio, organizzato dall’Accademia, di Zagabria e al quale parteciparono numerosi pittori, scrittori, pubblicisti, musicisti zagabrési, i quali visitarono molti villaggi e cittadine dell’Istria raccogliendo dati, informazioni, impressioni, abbiamo sentito di un altro viaggio, sempre da parte dell’Accademia, che questa volta comprenderebbe 1 centri dell’Istria non visitati in precedenza, ivi compresa l’ex zona B. LA PRESIDENTESSA (The President’s Lady) è uno dei film della 20-ith Century Fox dii maggiore suicidasse», in|tieiiipireitìa%) dia Susan Haywoint e Caritom, Husfco/n. Regia dii Henry Levin. ’ ! i i ■1 Nel 1789 arriva Un una piccola e primitivtva cittadina di', confine Hendry Jackson, giovane avvocato. La prima donila che agli; incontra è Reehel Damefson, della quale si innamora. Essa è sposata e, pur conducendo vita infelice, non vuol© separarsi dial marcito. Visto però che la vita coniugale Inon accenna a migliorare, Re-chei parte verso il sud, accompagnata da J ackson. Durian^ ii viaggio, il toro amore aumenta, e li rende persuasi, che l’un0 senza l'altro non potrebbe vivere. Arn.vaiti al termine del loro viaggio ricevono ,1’amnun-cio dhe il marito di Reehel ■ha ottenuto il divorzio per abbandono del tetto coniugale. Jacksona assicura la aonna che nessuno più le potrà fare il minimo affronto. I due si sposano, Jackson intanto itaàzia Ha calmiera pdiiitioa. Uin giamo, mentre 'assistono a delle corse di cavalli un’uomo offende Jiacfcson, rinfacciandogli di aver rubato la donna d’altri, I due si battono in duello. Jackson rimane gravemente ferito, mentre il suo 'avversario viene ucciso, iij.i pericolo di morte, egli giura POI NON RIMASE DI AGATA CHRISTIE Vera Claythome era a letto, completamente sveglia, e fissava il soffitto. La Juce accanto al letto era accesa. Aveva terrore del buio. Pensava: «Hugo . . . Hugo . . . Perchè sento che mi sei così vicino stanotte? . . . Qui, qui, vicinissimo . . . Dove sei, invece? Non so. Non lo saprò mai. Se ne è andato, se ne è semplicemente andato via, fuori dalla mia vita». Era inutile tentare di non pensare a Hugo. Le era vicino. Doveva pensare a lui . . . ricordare ... Cornovaglia ... Le rocce nere, la sabbia giallo e liscia. La signora Hamilton, robusta, sempre di buon umore. Cyril, che piagnucolava sempre un poco, tirandola per la mano: «Voglio nuotare fino allo scoglio, signorina Claythome. Perchè non posso nuotare fino allo scoglio?» ... E se guardava su, incontrava gli occhi di Hugo fissi su di lei. Le sere, dopo che Cyril era andato a letto . . . «Venite fuori a passeggiare un poco, signorina Claythome . . .» «Si, grazie, credo che mi farà piacere . . .» La decorosa passeggiala giù fino alla spiaggia. Il chiaro di luna . . . L’aria dolce dell’Atlantico. E poi, le braccia di Hugo che la circondavano improvvisamente. «Io vi amo, vi amo. Voi lo sapete che vi amo, Vera?» Si, lo sapeva. (O credeva di saperlo.) «Non ti posso chiedere di sposarmi. Non ho un soldo. Riesco appena a bastare a me stesso. Strano, sai, una volta, per tre mesi, ho avuto dianzi a me la possibilità di diventare ricco. Cyril è nato solo tre mesi dopo che Maurice era morto. Se fosse stato una bambina . . .» Se fosse stata una bambina, Hugo avrebbe ereditato tutto.. Era stato un disappunto, lo ammetteva lui stesso. «Non che ci contassi, clMisam#nt«, carte. Ma insomma è itato un colpo. Oh, bana, la fortuna è fortuna! Cyril è un caro bambino. Io gli voglio un gran bene.» E gli voleva davvero bene, sempre pronto a inventare giochi a divertire il nipotino. Non esisteva il rancore nella natura di Hugo. Cyril non godeva ottima salute, però. Un bimbetto gracile senza vigore. Uno di quei bambini, forse, che non diventeranno mai adulti .. . E poi? «Signorina Claythome, perchè non posso nuotare fino allo scoglio?» Aveva evitato la gente dopo di ciò, si era come ritirato nel suo guscio. Non è piacevole aver l’impressione che la gente parli di voi e vi giudichi dietro le spalle. Tutto era accaduto tanto tempo fa. Ed ora si dimostrava inutile, senza scopo. Leslie si era affievolita nel suo ricordo, col passar© degli anni, e anche Arthur Richmond. Niente di quanto era avvenuto sembrava avere importanza ormai. Ma si -era sentito solo, nella vita. Aveva evitato a poco a poco i vecchi amici del reggimento. (Se Armitage aveva parlato, dovevano saper tutto.) Ed ora. quella sera stessa, una voce nascosta aveva gridato, a pieni polmoni, quella storia segreta. Ma si era comportato dignitosamente, lui? Aveva serbato il dovuto contegno? Aveva manifestalo in dovuta misura il risentimento, l’indignazione, il disgusto, e non la colpa, non l’apparenza della sconfitta? Difficile e stabilirsi. Certo nessuno poteva aver preso quelle accuse seriamente. Un mucchio di scemenze, tirate fuori, chissà di dove. E quella graziosa ragazza, che la voce aveva accusato di aver affogato un bambino! Semplice-mente idiota! Qualche pazzo che si divertiva a lanciare ai quattro venti accuse pazzesche! E anche Emily Brent la nipote del vecchio Tom Brent del reggimento. L’avevano accusata di assassinio! Chiunque poteva vedere, anche a occhi chiusi, che quella donna era un angelo; d^l tipo che può stare alla pari con i sacerdoti. Dannala curiosa faccenda tutta quella storia! Pazzesca, ecco. E fin da quando erano arrivati in quello strano posto . . . quando era stato? Ma come, certo, soltanto quel pomeriggio! E sembrava che fosse passato tanto tempo! Pensò: «Mi domando quando ce ne andremo. Domani, sicuro, quando arriverà il metoscafo». z Strano, proprio in quel momento non desiderava troppo andarsene via dall’isola . . . Tornarsene nel continente, alla sua piccola casa, a tutti i suoi fastidi e le sue preoccupazioni. Dalla finestra aperta poteva udire le onde che andavano a infrangersi sugli scogli: un pò più forte, ora, che nelle prime ore della sera. Il vento si faceva più forte, anche. Pensò: «Suono piacevole, piacevole posto . . . Quello che è di buono nelle isole, è che una volta arrivati, non si può andare più avanti ,è come una conclusione . . .» Capì, improvvisamente, che non voleva lasciare l’isola. Irritante e insistente piagnucolio! «E’ troppo lontano, Cyril». «Ma, signorina Claythome . . .» Vera balzò dal letto. Andò alla toletta e ingoiò tre aspirine, pensò: «Vorrei avere qualche buon sonnifero». E seguitò: «Se io volessi davvero finirla, prenderei una buona dose di veronal, o qualcosa di simile, non del cianuro!» Rabbrividì., ricordando la faccia paonazza è convulsa di Anthony Marston. Passando davanti al caminetto, guardò la poesiola in cornice. Dieci piccoli bimbi indiani andarono a pranzo: Uno si strozzò bevendo e poi rimasero in nove. Ebbe un pensiero, subitaneo: «è orribile, proprio come noi questa sera ... Perchè Anthony Marston aveva voluto morire? Lei non voleva .morire ... La morte era fatta . . . per altri . . . Il dott. Armastrong sognava . . . Era caldissimo nella sala operatoria ... Ma non era troppo alta, la temperatura? Il sudore gli- colava dal viso. Le mani erano umidicce. Difficile tenere bene il bisturi . . . Come era bene affilato . . . Facile assassinare con una: arma simile. E naturalmente lui stava commettendo un assassinio . . . Il corpo della donna aveva un aspetto differente da quello che-ricordava. Era stato un corpo largo e pesante. Questo era un corpo-piuttosto magro. E il viso era nascosto. Chi era colei che doveva uccidere? Non poteva ricordare. Eppure doveva saperlo! Doveva domandarlo all’infermiera? Questa lo stava osservando. No, non poteva-domandarglielo. Era sospettosa, si capiva bene. Ma chi era lì, sulla tavola operatoria? Non avrebbero dovuto* coprire così quel viso ... Se soltanto potesse vederlo, quel viso . . • Ah, così andava bene. Un giovane studente stava tirando via il Emily Brent, naturalmente. Era Emily Brent ehe doveva uccidere. Come erano maligni quegli occhi! Le labbra di lei si stavano movendo. Che diceva? «In qualunque momento della nostra vita siamo destinati a morire . . .». Ora quel viso rideva. «No, infermiera, non rimettete quel fazzoletto, devo vedere. Devo dare l’anestetico. Dov’è l’etere? Devo aver portato l’etere con me. Che ne avete fatto dell’etere, infermiera? Chateau Neuf du Pape? si, questo andrà benissimo. Togliete quel fazzoletto, infermiera». Ma naturalmente! L’avevo sempre saputo! E Anthony Marston! La faccia è paonazza e convulsa. Ma non è morto: ride. «Vi dico che ride! sta squotendo tutta la tavola operatoria. Attento, per ca rità, attento. Infermiera, tenete ferma la tavola, tenetela ferma . . Con un sobbalzo il dottor Armostrong si destò. Era mattina. I raggi del sole inondavano la camera. E qualcuno stava chino i-u di lui, lo squoteva. Era Rogers, pallido in volto, che diceva: — Dottore . . . dottore! Il dottor Armstrong si svegliò completamente. Sedette sul letto, e chiese con una certa asprezza: — Che cos’è? — E’ mia moglie, dottore. Non riesco a svegliarla. Mio Dio: Non mi riesce, non mi riesce. E . . . mi sembra che non sia normale, che non sia normale affatto. ■ Il dottor Amstrong agì subito come al solito, rapido ed efficente. Le prese la mano gelata, le sollevò una palpebra. Passò qualche minuto prima che si drizzasse di nuovo e voltasse le spalle al letto. Rogers mormorò: — E’ . . . E’ ... ? — si passò la lìngua ;sulle labbra aride. Armstrong annuì. — E’ così, è finita. Rimase a fissare, pensieroso, l’uomo che gli stava dinanzi. Poi guardò il tavolino da notte, il lavabo, poi ancora la donna dormiente. Rogers disse: — E’ stato ... è stato il cuore, dottore? Armostrong indugiò qualche istante, poi domandò: 'la sua salute, normalmente? Rogers risposte: — Soffriva un po di remmatismi. — Nessun dottore l’aveva curata, recentemente? — Dottori? — Rogers sembrava meravigliato. — •stati da un dottor« da anni, tutti • du«. I «continua) Com’era Non siamo alfa mogfe ohe la innalzerà così dn aito, che nessuno pìiiù oserà offenderla. Passano gii anni, Jackson eccelle come soldato e come uomo politico. Uu gimmo gli offrono la candidatura a presidente degli Stata Uniti. Durante un comizio elettorale, te^ultoi da Jackson, Re-ch-el si frammischia fra la folla, per ascoltare inosservata il battagliero marito. Fra la massa uno, urlando contr0 Jackson, gli rinfaccia che è un’assassino, che ha rubato la donna ad altri e eh© nessuno vuole prostituta alila Casa bianca. Reehel viene colta da malo-re o portata a casa dal marito. Gii amici vengono ad annunciarli che è stalto eletto a gran maggioranza presidente degli Stati Uniti? d’America. Egli, può così comunicare alla sofferente moglie ohe essa è ora la prima dama d’America. ( Da presidentessa (infatti ella muore fra le sue braccia. LE BELLE DELLA NOTTE (Le Belles de Nuit) è una coproduzione italo** francese, interpretata da ufna rosa di attori di grande nome, come Gerard Fhilfpe, Martine Carol, Gina Loillo-fbrlgida, e Paolo Stoppa, diretti dal famoso regista francese René Claire. Il giovane professore di musica Claudio vive in u|na piccola città dii provincia. Egli è del parere che la vita non merita vissuta e, per renderla almeno in parte migliore, dorme tutto il tempo disponibile. Durante i lunghi so|anr, sogna di essere direttore d'Orchestra deL Lopera di Parigi e di amare e di essere contraccambiato da una celebre cantante, in effetti u/na delie sue alll/eve di canto. Un’ailtra notte sogna di essere tenente dell’armata francese © di prendere parte aii combatti1 menti per fa conquista delil’Algeria, dove si injnamora di una splendida bellezza orientale, che non è altro che la cassiera deil caffè, dove è solito intrattenersi cc/n gli amici. Poi sogna ancora di prendere parte alla rivolu2àone francese, nella quaig salva la figlia di un noto pattizio, che risulta essere la figlia dell’inquilino dell’appartamejnto di fronte al suo. Così i sogni lo portano sino al periodo dell’età della pietra nel quale gli uomini lo informano dei bei tempi passati. Ma alla fine, svegliafadioisii, sii rende finalmente conto che dopo tutto la vita non è così brutta, tome egli la vedeva sempre. VISITA AI NUOVI PODERI DELLA RIFORMA AGRARIA NEH,A CAMPAGNA ROMANA Tenaci contadini parlano negli ex possedimenti della «propria» terra romani dei Torlonia CARRELLATE SUL MONDO A circa venta chilometri gitani comunità famigliar! lare con orgoglio della «sua potrà tra cSnque anni esse- o sono in via dii oostruzto- da Roma, sulla via Aurelia, del contado. terra». j-e padrone di questa terra ne 260 case, la nostra auto si fermò. Anche se la padrona di La casa in cui abita è che è appena una parte dei Sono state costruite 10 __ Ecco qui incominciano casa s* dimostrò alquanto bella e accogliente, tanche se 300 ettari di superfioi ab- nuove strade per una lun le oroorietà deti colonizzato- CQrtfusa per la presenza di troppo piccola per tutti. La bandonate che apparteneva- ghezza complessiva di 35 ohi ri da beneficiati dalla ri- ospito inaspettata, Carmine terra che egli cura con en- no fino a poco fa a un no- lometri ed è in piano la co- forma" aerarla — ci disse il TeirtilS'ni1 . lullase impassibile tusiasmo, i0 ricompensa rie- taio romano. striatone di altri 19 chilo- idattor Arride Rossi un aito f non 81 niosse dalla stai- camante. Proseguimmo. A destra metri di strade, vane esnerto in economia che doive mungeva la vacca. Nei primi anni riuscivo della via Aurellia, su una. Era mezzogiorno quando in miai tà rii ramoresontan- Dal su° V0UJt° abbronzato e a stento a raccogliere otto strada cosparsa di ghiaia, ci recammo sotto il grande tp delila Società Der la co- s0att4,a'to» soitto un cap- quintali di grano per etta- c’era una tabella : «Ceri», castello antico deli princip© tonizzaziionp «Maremma» voi- peM° unto, trapelava più ro dice Tera igni —. Oggi stava a indicare l’inizio di Torlonia ohe si eleva d un senso da bomanietà oh© dii ne raccolgo 35. Sapete, c'è iun nuovo abi'taifco che si sopra dà Ceri. Questo è or- meraviglia. voluto del tempo parche la sviluppa con le migliait pro- mai grigio e decrepito. An- Tarsigni di raccontò di es- terra, ohe prima- era incoi- ispettive. ' che se il castello è stato la ser nato negli Abruzzi!• oditre ta divenisse fertile. Il doitt. Rossi ci spiega: sciato all suo. proprietario, il ISVIHH He farci vedetre in pratica come sii presentano abitazioni e poidem degli ex adattala- Iti senzateirra, di quei oon- taaTlni cioè che haarin visito f8®“* f8- -Aflil'fJOizlio del n bravo Tarsagai coltiva «Ceri era un possedimen- principe lo ha abbandonato ^ 1952 ©k furono assegnati a igran0 soli tre ettari del- ,to del principe Torionìa. Qui dia lungo tempo. ^gn^^^avor^e^to^pro- stT „asTeSTdi la SUa ®erxa- 11 resK> 10 ha 6® sono stati espropriati 3 Più giù, ali piedi:, del oa- mria terra p di vivere nel- SPa °Ta e iA.eUd,n ™ ter- ßesumato alle vita e ail'a ver mila ettari di terreno, la- stóllo, sorge urna nuova vi L ir», atw™-ìa raw remo. La casa e composta da quia m primo mo,go cairoio- soianidogliene 600 ettari, in ta. E la nuova officina mec- le toro propine case. due stanze, tuona, un ma- uno del p.roiclontj. piu red- ticolare che tale genere di carnea nella quale si stan- A destra della strada il gazzino e te stalle. Oltre a mtizi in questa regione, li terreno non può essere e- no pulendo e ordinando le nostro sguardo venne attrai- ciò la società «Maremma gli carciofi è wl prodamo mag- spropriato. Su questo terre- macchine agricole, e una to da una serie di belle ca- dette £h arnesi ind.spensa- giormemte richiesto neha vi- gran parte boschi e terreno pilcco‘!|a costruzione con la sette bianche, tutte uguali bili ie gli acqu.stò la mucca cina Roma, oltre ad essere sassoso. La leggp, sulla rifar- insegna «Cooperativa coilo- l’uinia all’altra, che nelle su- che stava mungendo e un meteora prima principale per ma agraria sottolinea in piar- nizzàtori» ci ricordava che ci perficfl, lavorate con una pie- paio di buoi per il lavoro |a produzione del «uynar» ho sono state Sistemate si- troviamo nel luogo iin cui in čistome simmetrica costituì- ne|i campi. ÄiMl Taperditivo che in I . _ „ nora 260 famiglie con una un prossimo futuro sorgerà vano un simpatico paesag- — Forse sdiamo in troppi consuma in grandi quanti- medila di sei membri ciascu- un innovo villaggio, ili cen- ©l0- nella nostra famiglia, — ci ità. Quotidianamente auto- ma e ad ognuna, sono staiti tra di un «reparto di coito Entrammo nella prima ca- disse Carmine Tarsigni — carri di carciofi si dirigono assegnati 10—12 ettari di lizzatomi di questa regione. setta, la più vicina alla Via ma non possiamo lamentar- >aà mercati delia Amelia. 01. Lo Stato, tramiite ia so- Tersìgni ha piantato pu- — Questo è la casa dii un0 c!ieità» m3 ba aiutati vera- re 150 ulivi poiché «la ter- dei pitoni beneficiati dalla mente molto. ra faon deve rimanere nu- riforma — ci disse il dottor Carmine Tersigni non ha da . . .». Questa è la logica Rossi: E’ Ha buon contadi- in realità di che lamentarsi, dell’ex aiiutwuario sabbruz- capitaie. Iterra. sono sitate Coisithufte Ratko Zurko Nuova Delhi. La sede dei Parlamento nella capitale indiana. U Maresciallo Tito vi tenne alcun© settimane fa un applaudito discorso a favore della-pace nei mondo Soffocarono il dolore sotto le coltri delUanestesia no e progredisce Ottimamen- Filno a poco fa mezzadro e te. Questa è una de»le mi- servo di aitai, può oggi par- zese, ohe con insistenza ieb-briiie cerca di trarre il mas simo da questa terra roma na un pò asciutta (in realtà passano sei mesi senza una goccia di pioggia). Con la società «Marem- rv Qui non c'è nessun trucco u Il 24 gennaio si compiono da un episodio che ad altri tatoii, il 16 ottobre 1846. 108 anni dalla morte di Ora- sarebbe apparso insignifican- Con sommo stupore dei prezio Wells. Forse pochissimi te. La storica data è il 10 di- senti, il paziente non atyver- ma», Tersigtni ha stipulato sanno chi fu questo grande cambre 1844. In quel epoca, tì alcun dolore. Nacque cosi un contratto per un periodo quanto oscuro omonimo del non essendovi nè radio, nè — o meglio: rinacque! — di trenila, anni durante i noto romanziere inglese. A cinema, nè campionati di l’anestesia mediante inalaZio- quali ha da pagare in 30 j ^ dovuta una splendida calcio, nè sedute parlamenta- ne di etere; ma questa vol-rate la terra, ia casa ed il conquista, quella che oggi è ri, la gente si accontentava ta nacque viva e vitale, e il bestiame, ma egli desidera patrimonio inalienabile del- di più modesti svaghi, fra i battesimo glielo diede lau- l’umanità sofferente, a dispo- quali le pubbliche dimostra- torevole decano dott. Warren sizione di ógni più illustre o zioni degli effetti alquanto con 3® famosa frase: «Gen- modesto chirurgo: l’anestesia! comici prodotti dalla inala- tlemen, this is no humbug!», Per secoli e secoli il chi- zione del protossido di azoto: che si può tradurre: «Signo- rurgo era stato un personag- il cosiddetto «gas esilarante»! ri miei, qui non c’è trucco! gio spaventoso, parente stret- Durante una di tali dimostra- questa è una cosa serial», to' del boia e del macellaio, zioni Wells notò che un 'cer- Morton, che funzionava e- sebbene animato dalle miglio- to signor Cooley si era ferito gli stesso da anestesista, tenti intenzioni. Alla sua opera ad uno stinco senza avvertire ne segreta sulle prime la nasi ricorreva solo quando vi alcun dolore. tura della sostanza adoperasi era proprio costretti, e mol- r- , , , ta, e si decise a rivelarla šoti preferivano morire di mor- J.lasFltv,!?.• ! 1° *n seguito alle crescenti sdebitarsi quanto pauna. E ciò non gli sarà ditiicile poiché la somma che dovrebbe versare annualmente per ogni ettaro di terra risponde al prezzo dà 1,2 quintali di grano. Ed egli, abbiamo detto, ne ha avuto quest’anno 35 quintali. Un pò difficilg sarà invece per quel che ri.-jTai.Ja il bestiame, poiché per una La riforma agraria in Italia dev© risolver^ anche il problema delie abitazioni rurali. Nella foto; un villaggio in Sardegna vi vivivi luuuu invili v ui invi- . j. ».• . vv in ougimu vaccii deve versare alla so- ''m('ura/e anzichè affronta. j*™ * meditazioni, > igw- ioni degU amhienti me- creta 300 mila lire e per un ^ ^ sc erti 1'tonurc namenti ed esperienze che lo ^ pato di buoi 6o0 mila giacché Portarono a scoprire lane- _____________ La famigj a Teragru- h« ^ ignoranza delle norme feSUl e f %PP^arla con oleosi versato i primo anno P ettich? quasi ogni interven. mt risultati nell estrazione 35 mila lire, ü secondo 37 se suito da infezioni le- dei dentL MeUs Pemo ben iza presto di uscire dall’angusto f ni , ^anrie Tstoto la rt operatoria era situata all'ulti- ambiente della sua Hartford to deli/J Piano, sotto il tetto, af- e nel fnnaw 1845 % recò D hfnnn T 673 finchè ddla tracia non si u- pieno, d\ ^ranze a Boston, ^ rag^lunto !e dissew n urU raccapriccianti Per farvi conoscere il suo me- mua me. , ° torlo; ma nell unica prova che Se riuscirà a realizzare R ^ a m seco/o /fl gli fu concesso di fare ebbe Berta' (col cappello) e Malenkov al tempo dei loro buo IMPAZZISCE E FA UNA STRAGE IL MARESCIALLO SENZA CASA ni rapporti. Si apprende ora che nuove mdsure sono-state prese contro i seguaci di Betta suo piamo, ili 40 enne Tersi- O UU. 7„ so7p droehp arinneratr n'cr Poca fortuna, sicché se ne gni, padre di sette bambini, sofe “rogne adoperate per Michele Cannarozzo, il folle mero di alloggi, .e vi si era rimaresciallo delle guardie di fi- volto per averne uno. In seguito nanza autore della strage di il rifiuto di assegnargli un apparta-Ancona, è stato ritrovato giove- mento, nella mente malata de. di scorso morto nei pressi di Cannarozzo sorgeva un comples - S-* ™ar%M°reZZČŽe 1 ,medici IegaU ^ 80 di io"e>” _ )U tvKIJ/H/p ili , i , . l’oppio, l’alcool e ,la mandra- __dente al giovane che si La contrastata Storia dell4affermazione del technicolor gora, ma con risuita^scarlis- era prestato Spontaneamente riscono che ! uomo sm iu'>iio jn quant0 detto sopra sono cer-per un colpo di rivoltella spara- tamente da ricercare i moventi FRA POTENTI TROST E TRIBUNALI simi se non addirittura^nulli Per Ž’esperimento era andata tosi aI cuore e che qumdl 11 cuda' della strage, infatti, in quattro E’ al vrincivio del secolo bene: il protossido di azoto vere sia stato trasclllato dal cor' lettere che il Cannarozzo imbucò XIX che troviamo i primi ™eva funzionato a dovere, so d;acqua sM quah gaUeggtava, prima dell’attentato e dirette ri- tentativi, di stile per così dire ma Poichè Wells operava sen- ASH inizi della scorsa sotti“a”a apettivamente al prefetto di An moderno, rivolti a consegui- Za assistente, sospese troppo al Cannarozzo aveva scagliato cona,. all’on. Sparapani, al cav. -nroof/v 1 ^ i .• n n q firn TinmViP re una vera e propria aneste- Prest0 ^ somministrazione 9»attro bomb® ° sParat0 alcunl Smuraglia, presidente dellTstitu-o sia, cioè la ' soppressione to- de^ S0®» stoohè avvenne che, colPì di rivoltella contro gli spet- Case Popolari, e alla redazione tale del dolore durante gli a °Vemzioni già felicemente tatori che alle ore 21 seguivano le di Ancona de LVUnità». si leggo interventi chirurgici: il chi- terminata, il paziente emise proiezioni di «Pane, amore e ge- fra )>a]tro. «Visto che l’Istituto mico inglese Sir Humphry Un beve lamento. Bastò que- losia» al Teatro Metropolitan di case Popolari di Ancona non ha * Sfn 'np.rr.nc’ rumi Ani; A r~.r>nnn TI trnerim ViiilanGÌO di __________ J; ___________ Sembra ormali che il te- cardiaco e moiri in poche zton,e le pellicole peo1 la pro- chnicotar sila desbinato a ore. duziqme di film a cu sostituirsi ai bianco e nero Per ^^1^ le era quest’uitima fece intendere neilia produzione cinemato- ^ 24 luglio 1924. Tre -a|nni che non aveva nessun diaci grafica mondiale provocan- (àopo, la Società Eastman detto di far conoscere il se- Davy fin dal 1800 aveva 'nre- perchè quel pubblico osti- Ancona, il tragico bilancio di distribuito con criteri di giustizia d.o la rivoluzione che, van- j^odak acquistò il brevetto ©reto della lavorazione. conizzato l’uso del protossido |f decretasse il fallimento questa ventata di follia registra- gli ajioggj. v;st0 che l’on. Spa- t anru or sono, determinò il per la pr0duziioine dei films la Eastman Kodak e d’azoto, ma non andò oltre. deda Pro^a e tacciasse di im- va due morti, due donne, e 44 rapan£ e il cav. Smuraglia, per e- trionfo del film parlato su a iß milllliimetxi e nel 1930 la Technicolor subirono la Nel 1823 il medico inglese P°stura il ipovéro Wells, trop- feriti. Lo scoppio delle bombe vilare uno scandalo hanno pro- quello muto. una potente società anneri- inchiesta della famosa leg- Hickman sperimentò sugli a- P° timido e sensibile per rea- aveva asportato letteralmente il messo senza mantenere d;i farmi iS© quindi Lumiere resta e icana si costituì per sfrutta- ge shermajn, ossia Tanti- nimaU con l’anidride carboni- &ire‘ capo alle due donne- ottenere entro sei mesi un appar- r est era per sempre nella r@ l’mveinzaoine secondo la jtrusit, intesa a combattere i aggiungendo in parte lo Tranne una breve parente- L’autore della strage, sulla te- tamento; visto che i reclami la-storia dei cinema come il tecnica moderna sicché la monopoli, scopo a prezzo di una mezza si di festose accoglienze in stimonianza di alcune persone sciano il tempo che trovano; vi pioniere della ceduloide e il vecchia casa produttrice da . ,. asfissia; ma non riuscì ad ot- Francia (dove però gli entu- che dopo le esplosioni lo aveva- sto che gli alloggi vengono dati più oinjginade inventore del film a colori fondata dal ^ tenere che si provasse il suo siasmi per i vani idoli sono no visto uscire dalla sala agita- metodo anche sull uomo. Bi- f uochi di vaslia!) nutilifh p tissimo, era subito identificato ...i Mv..,irvuv MVJi _ ______________________ _______ _ t________ __ ____ untuiji/t i vLu u tLLVLi svi iv uuvllv v,,,**«. - „o a chi veramente non ne ha bi- secoio ventesimo, al suo no- Keller dovette naturalmente fiesta si venne_ a stabilire metodo anche sull’uomo. Bi- fuochi di paglia!) ostilità e tissimo, era subito identificato, sogno e non a quelli, come me, me dovrà essere aggiunto, subire l’assoluta dipendenza che *e .ru®1 S0016t^ avevano sogna arrivare al 1842 per incomprensione seguitarono a La pronta perquisizione del suo che vivono in coartazione in una per un senso di giustizia, dalla più forte società che istituito l. trust de. cinema trovare nel dott. Crawford circondare Wells e la sua appartamento scopriva uno strano misera stanza scarsa di luce e di quello di un ignoto inge- si assicurò il monopoflio di 01 colon ^ eliminando tutti gli Long, americano, il primo scoperta. Egli si diede'allora «testamento-diario», nel quale si aria; ordino ai sunnominati di tra- girare, spentosi prima di 'tutibi i films in technicolor »htagomsta g partacalarmen- medico che abbia effettuato a sperimentare su sè stesso leggeva fra l’altro: «Voglio com- sferre immediatamente le mie - - te la vecchia, casa Keller con ~—— —*------ perfezionare la sua inven- prodotti nel mondo in quain- -------— --------v, — ^----- . successo un operazione gli effetti del protossido d a- piere attentati in cinema, teatri masserie (letti, perchè dopo 30 zione, fu nel 1950 il non ,to solo nei suoi stabilimenti Liorian. chirurgica sotto anestesia, zoto, dell’etere e del clorofor- e chiese», L’inventario all’armeria di servizio sono nudo e cru- più oscuro protagonajsta di venivano prodotte le pelli- ln 50^3^3, ia Tech^nico- me“™nte4 ^ ÌTUtlazione di ete- mio, che nel frattempo era del corpo al quale il Cannaroz- d°) in un appartamento decente un sensazionate processo al cole ©d i dispositivi per le lor era runiica a produrre ~ tribunale civiie pariigino. riorese cinematografiche. film a coao,rl e la Kodak la Albert Keller Dorian è il ,Bist>Sna però riconoscere soia casa in'grado di forni-, ohe in principio sa eirafno .re pelMcoile. ßU°™?e’m°dest? lr*f®ne: presentato atolme serto dif- loo?1 MuUl0?se’ ^ > t si tolse la vita, segandosi, le fornisce notizie utili per rintrac-Sitanti passi e si può quindi facilmente si alterava. faggi delia conrorrenza». Senza saper nulla di Long, vene> a soli 33 anni di eia. ciare d mares“ad° folle. immaginare corno 1 inven- lDja| 1935 ;aj j.ra ^n_ tribunal© di New York ?aone non suscitò eccessivi tarivi ed esperimenti si db- Jia inchiesta è ancora in al-^ntusiasmi anche % essa yette rivedere i metodi di to e i giudiioi hanno già u. sembrava dlestiniata a rivo.- .realizzazione ,0l diappnijma dossier di cinquecento pagi- ne! 1844 un altro medico ä- (JraSico epilogo che a riuor- 11 giomo successivo la città a-mericano, il dott. Smilie, ope- «? «» altro-inventore disgra- driatica 81 svegliava sotto l’incubo ro un ascesso sotto anestesia ziato Fulton il quale, ded Pazzo terrorista. La gente a- UN TESORO NELL’ ADRIATICU! luzionare la tecnica, della parve che non si potesse ri- ne menta« a Parigi Madia. Decima Musa. Ma Unge- prendere a cotore giaUo m© Kell©r dando il via ad ’v’ in soli 2 minuti e 15” di oombattiimem-to! UN TESTARDO Non c’è più ritorno, nella massima categoria e, in genere, anche nelle altre, seppure qui le eccezioni siano «oomebaok» contro lo stesso Jeffries alquanto numerose. Sembrava che (1902) l’ingenuo Bob crollava sotto una speme di stregoneria governi la una valanga di pugni micidiali, dm- legge del «comeback». Se -ne sono parando -a proprie spese che per il resi conto, a turno, Corbett, Fitzsim-«com-e-baok» non e’era più ritomo, mans, Dempsey, -Louis e altri gran- ., di campioni. Chi non ci credeva è Anche Jack Demsey, il piu gran- at;alt;0 Ezzamd Charles. Induibbiamen--de nome della boxe mondiale e l i- ^ jj pjù testardo che, sembra, abbia dolo delle folle americane, fece la Vo-luto sfatare la leggenda con una stessa fine. Divenuto campione caparbietà che ha dal meraviglioso -diale nel 1919, facendo polpette dil|e c}ie fa certamente onore al suo Jesse Willard a Toledo (k. o. ^’carattere di atleta e di uomo, quinto round) volle il «coanefoadk», Ezzard Charles ha superato da do-co che aveva perduto la corona 'poco i 34 anni. Relativamente è ad opera di Gene lunney nel 1926. dunque ancora -giovane, ma indub-II futuro diplomatico, scrittore e diamente troppo vecchio per poter tragediografo americano fece rispet- gareggiare sul quadrato con awer-tare la tradizione: Dempsey pagò il saKj j qUa]j; anche se in fatto di ar-pedaggio del «oomebaok» nel 1927 ^ pugilistica ne sanno alla pari o a Chicago. addirittura meno di lui, hanno dal- Joe Louis (al secolo Joseph Bar- ^ ü vantaggio della gioventù, row) e ritenuto generalmente il più Ezzard Charles ha combattuto 95 grande p-ugilatOTe di tutti i tempi. vol-te sui ring contro gli avversari Egli conservò il titolo per 11 anni, più quotati, battendone 86 (51 per 8 mesi e 7 giorni, ciò che costituisce l 0_ [) e cedendo soltanto di fron-il record dei records. Dei 71 com- ,te a 9 Una carriera, dunque, vera-battimenti della s-ua lunga carriera urente invidiabile, da paragonare ne perse soltanto 3. I più credettero soltanto a quella del grande Joe che a Joe il «oomebaok» dovesse Louis. Una volta, agli inizi della sua riuscire. Ma anche per lui valse la attività di professionista del pugno, -tradizione: nel 1950 perse malamen- Charles oolpì talmente duro un avte contro Ezzard Charles e, più tar- versano da provocarne la morte, di, al secondo «comeback», Marcia- Ne rimase profondamente addolorano lo spedì, -oo-n un pugno, fuori del to, tanto da voler ritirarsi da ogni ring. attività, ma le folle americane, en- Anche il vecchio Joe Walcott ten- tusiaste dei suoi potenti diretti e tò il comeback» contro Marciano nel uppercut, lo vollero ancora sul ring. 1952, ma senza successo. Anche al Di fronte alla minaccia della mise- L’ultimo combattimento Ezzard Charles e Marciamo all’inizio del primo round ria, Charles «l’omicida», come ama---an-o definirlo i giornali per fargli lubbliicilà, ritornò a picchiare ine-orafoilmente sui quadrati illuminati ie-gli anfiteatri americani, straccari-chi di folle deliranti. Nel 1949 Joe Louis, il migliore amico di Charles, dopo aver difeso il -titolo dagli assalti furiosi di ben 25 avversari, si ritirava volontariamente -a un meritato riposo. Rimanevano a contendersi l’onore della successione i due »challengers« ufficiali: Jersey Joe Walcott e Ezzard Charles. Era l’ora di Charles e non se la lasciò sfuggire. Walcott perse dopo un massacrante combattimento di 15 rounds. La corona di Louis passava a cingere la fronte del suo migliore amico! Tuttavia non durò -molto. Nel 1950 il vecchio Louis fu preso dala nostalgia (dicono -anche dal bisogno di far denarol) e si decise al «comeback». Povero Joel Non l’avesse mai fattoi Contro Charles, il s-u-o intimo amico, fece la figura del pungibal, riducendosi alla fine dei 15 rounds a -un ammasso di carne e ossa che nemmeno si reggeva in piedi. Era l’apice di una carriera e -la fine triste di un grande campione. Ma 1-a gloria passa presto e Charles, nel 1951, perse il tìtolo contro Joe Walcott il vecchio che sui ring aveva fatto la calvizie da eterno «challenger» padre di sei figli e prossimo a diventare nonno! Sembrò l’ironia di un destino per l’uno e per l’altro. Charles pensò subito -al «comeback». Evidentemente contava sul peso degli anni alle spalle di Walcoit. Ma il peso della legge del «comeback» fu più forte e Walcott rimase sul suo piedestallo. Charles morse 1-a polvere. Poco dopo Marciano spodestava il vecchio Walcott, ponendo sulla bilancia le sue giovani energie, accompagnate a una tecnica quasi perfetta. Charles mordeva il freno e non si rappacificava con il -proprio destino, anche se era stato messo nel dimenticatoio. Pensava al secondo «comeback». La via ad esso fu dura. Egli dovette ripercorrere -tutti i gradini della graduatoria dei valori pugilistici prima -di far posare su di se gli occhi dell’opinione pubblica e dei managers. F.u una sorda lotta nell’ombra, sostenuta da una volontà che ha del -meraviglioso e quasi del sovrumano. Ma Charles voleva sfatare la leggenda", e il momento di riprovare venne alfine. Inesorabile, la legge «comeback» sentenziò ancora una volta per la tradizione e Charles fu sconfìtto da Marciano dopo un combattimento durissimo, durato 15 rounds. Bisognava metterci il punto e rasseiggnaisi alla sorte. Ma non era nel carattere di Charles. Reagi a tutto e a tutti: voleva il terzo «co meback». I più lo ritenevano un illuso incorreggibile, un pazzo. Marciano, quando seppe delle sue intenzioni, disse: «Charles è pazzo. Proprio non vuol saperne che non c’è «oomeback» fra i massimi?» La caparbietà di Charles fece si che si venne al grande combattimento. Il 15 settembre 1953 Charlas si presentava sul ring al terzo «comeback». Nell’angolo -opposto del quadrato lo attendeva Marciano, il giustiziere della tradizione. Finì come doveva finire: all’8. round Charles era -prostrato ai piedi di Marciano e non si sollevava più. Era la fine -di un u-omo che -al ring e alla passione insoddisfatta delle folle aveva dedicato i suoi migliori anni e ogni sua energia. Nemmeno la volontà più forte era riuscita a sfatare una -leggenda che, purtroppo, sa troppo di realtà. Ma, in fondo, è una legge della natura quella del «comeback», che vuole il vecchio morire per far vivere il -giovane. Dalle „Partizan" (Continua dalla 1. pagina) I due pugili al quarto round: Charles incassa ancora bene Santijč Drago, dia Buie, si è laureato primo autùtro dei genere n-el La fine di ogni speranza: il vecchio Charles ali piedi di Marciano distretto. Rallegramenti e congratulazioni. Attività a Umago Le società «Partizan» dì Umago e Cittanova si sono incontrate in gare -di tennis da tavolo e scacchi. Sia meil’una che nell’aitaa detle discipline hanlno vinto gli Umiaghesi (3;2 nel tennis da tavolo e 7Vi — Va negli scacchi). SCACCHI Il Ginnasio di Buie alle finali repubblicane Gli studenti del Ginnasio croato di Buie si seji» qualifSoati per le finali dei campionato studentesco di scacchi a squadre della 'Croazia, battendo i loro colleglli del «Da Vinci di Pola» per 5Va -2’A. La final© avrà luogo a Zagabria dal 17 al 20 c. m. Direttore LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile MARIO BARAK Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicasi»»* *ut*rissata CICLISMO: GIRO DELL’EGITTO VESELIN PETROVIČ 3. dopo la tappa a cronometro Tredici! squadre hanno preso 11 via mercoledì scorso al Giro dell’Egitto. La partenza ha avuto luogo regolarmente da Luxor, ma la prima tappa ha subito una noi: voile modifica dii percorso per cu ili g rò non avrà più'14 ma sol!!? teppe. Ecco gii ordini d’arrivo delle prime cinque tappe: I. Tappa: LUXOR — SOHAG (Km. 214) 1. Schepens (Belgio) in 6,38’10”, 2. Vrancken (Belgio'), 3. Todorov (Bulgaria). Segue un gruppo dii 7 corridori con lo stesso tempo. IL Tappa: SOHAG — ASSIOUT (Km. 120) 1. Andersen (Danimarca) djn 3. 21’ 42”, 2. Rusev (Bulgaria), 3. Van IMeenen (Belgio), 4. Kocev (Bulgaria), 5. Rumemijev (Bulgaria), 6. Dira'trescai (Romania) 7. Ognenski (Bulgaria), tutti: con il tempo del vincitore. Primo degli Jugoslavi è giunto VIĐALI in 3.22’24”, classificandosi 14. III. Tappa: ASSIOUT — MINIEH (Km. 125) 1. Schepens (Belgio) in 3.43’16”, 2. Anidersen (Danimarca), 3. Dahl-gaird (Danimarca), 4. Vrancken (Belgio), 5. Van M eenen (Belgio), 6. Rasmuisisen (Danimarca), 7. Di-mlltrescu (Romania), 8. Shiingalia (Libia), 9. PETROVIČ (Jugoslavia), 10. Bartolatti Francia) e 11. Bretin (Gran Bretagna) tutti con il tempo del primo. IV. Tappa: MINIEH -- BENI SOUEF (Km. 126) 1. Shingalta (Libia), in 3.50’42”, 2. Dahlgard (Danimarca), 3. Sche-pemis (Belgio). Seguono altri 12 corridori. con lo stesso tempo, fra cui gli jugoslavi Petrovič e M. Jesič, classificatisi rispettivamente al 5. e 9. posto. ! V. Tappa: BENI SOUEF — FAYOUM (Km. 49) 1. Petrovič (Jugoslavia) in 1. 15’10”, 2. Vermoilen (Fraindi)a), 3. Schepens (Belgio). In classifica generale conduce dopo la quinta tappa il romeno Di-mitresou, seguito a 35” da Motraddin (Libano) e da Veselin Petrovič (Jugoslavia) a 40”. La corsa, malgrado 16 basse medie dii velocità, è molto dura per le asprezze del clima e del percorso. I corridori europei stentano ad acclimatarsi e il pessimo stato della maggior parte delie strade li costringe ;a una fatica massacran-. nuitiJiiiimnrtiiiiiHiiiiiuiiHHiuimMiimuiiiHuiuiiiiHiiiiuuiiiiiiiji SCI Trionfo austriaco | a Kitzbühel KITZBUEHEL, 16 — Hanno | avuto inizio sabato le gare ito.- | iternazionali di sci'., cui parte- = cipa un nutrito stuolo di atte- § ti europei. La prima giornata |j ha dato luogo a Sare Interes- i saniti nella discesa obbligata | femminile e in quella maschile, s La neve gelata ha provocato | numerose cadute e ritiri. Ecco g 4 risultati delle vane diiscipli- ^ ne: I Discesa obbligata (femm-): = 1) Berthod (Svizzera) in 2’52” | 7, 2) Thialière (Francjla) in | 2’59”5, 3) Hoohla miner (Au- | stria) iln 3’00”5, 4) Biattl (Au- p stria) 5) Lainig '(Germania oc- | oidentale). Le italiane Cheinal, g Vidossich e Mairehetili si sono | piazzate rispettivamente all’ll., g 23. e 28., e le jugaslave Župan- | čič e Amitijn al 26. e 29. posto. | Discesa obbligata (maschile): | 1) Malterer (Austria) 2’46”2, 2) | Schuster (Austria) 2’50”0, 3) | Duviilard (Francia) 2,52”3, 4) | Hintersear (Austria) 2’53”1, 5) | Oberaigner (Austria). Tine Mu- | lej, vittima dii una caduta, è | stato costretto ai ritiro, men- | tre gli altri hanno raggiunto | piazzamenti insignificanti. Il | migliore degli italiani, Minante, | è giunto appena 15, mentre | Zecchini, ritenuto uno dei fa- | voriti, è ceduto malamente piaz- | zandosi addirittura 32. Nella seconda giornata si so- 3 no svolte te gai-e dii discesa li- I bera, maschile e femminile, e | di combinata alpino. Ecao i § risutati : § Discesa libera (femminile): | 1. Frandl (Austria), 2. Schopf | (Austria), 3. Lainig (Germania | tìooiid.), 4. Maurice (Francia) e | 5. Hofherr (Austria). La scia- | triice jugoslava Župančič si è | piazzata al 29. posto, mentre la | Ajntič non è riuscita nemmeno = a piazzarsi. = Discesa libera (maschile): 1. | Spiess (Austria), 2. Molterer = (idem), 3. Hinterseer (Austria). | I concorrenti jugoslavi hanno § raggiunto i seguenti risultati: § 36. Mulej, 39. Kušič, 54. Krmelj, | 55. Ilija e 56. Lukane. Dornik è | sitato squalificato dalla giurila e | tolto dalla classifica. Combinata alpina: 1. Molterer | (Austria). Ite. D’altra parte l’organizzazione tecnica delia corsa lascia alquanto a desiderare. Gli ordini d’arrivo in gruppo, ad esempio, vengono stab iliti approssimativamente, senza un accurato controllo all traguardo. Finora sono stati costretti all ritiro ben 40 concorrenti. Visto un tanto, il piazzamento di Veselki Petrovič ail terzo posto in classifica generale, ad appena 40” dal primo, può ben soddisfare la aspettative dei nostri sportivi. SUPPLEMENTO DI CRONACA SPORTIVA AL N. 382 DELL’ORG ANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI BILANCIO E PROPOSITI della „Proleter" Capodistriana AL FRANCESE DALMAS 1 LE GARE DI CHAMONIX \ CHAMONIX, 16 — Ieri e oig- | gi Si sono svolte gare interna- I zionali di sci per giornalisti, | alile quali hanno partecipato an- f ohe rappresentanti jugoslavi. | Nella discesa obbligata ha vin- | It© il francese Louis Dalrnas, che | ha percorso 2 Km., su un di- § slivello di 400 metri con 35, por- | te, in 1’ e 27”. Podobnik s è | classificato 13. in 2’15”3, primo | degli Jugoslavi. Nella gara di discesa libera = Louis 'Dalrnas ha ripetuto la I prodezza, vincendo in 1’ e 54”. 1 Degli jugoslavi Zorko si è piaz- | zat0 12. in 2’ e 30”, ^ Novak 17. 1 in2’37”5. La classifica per squadre vede 1 in testa la Francia, seguita nel | l’ordine da Austria, Svizzera e 1 Jugoslavia. L’inverno si sta avviando a gran passi verso la sua fine, sebbene sino ad oggi non abbia mostrato il rigore abituale. In ogni caso i ciclisti che aspirano ad affrontare ben preparati la nuova stagione sportiva, devono già ora iniziare piano a piano i loro preparativi, per poter riprendere con regolarità i soliti allenamenti bisettimanali su strada nel mese di marzo. Di questo si rendono conto pure i membri della società ciclistica capodisitriana del Proleter, che in questo senso hanno pure preparato il programma degli allenamenti invernali. Infatti, se la Proleter vuole pure ned 1955 ripetere quei successi conseguiti nelle passate stagioni e lottare da pari a pari con i migliori club ciclistici della Jugoslavia, deve curare la preparazione dei propri soci, i quali avranno l’onere e l’onore di defendere pure quest’anno il titolo di campione sia individuale che collettivo dilettanti ed allieve, il primo Federale, il secondo repubblicano, conseguito grazie alle prestazioni di Dellasanta, Bonin, Cimoroni, Visin-tin, Piciga e Ricobon. I nostri ciclisti hanno conseguito pure nel 1945 dei notevoli successi DELLASANTA SILVERIO i quali, anche se sono forse un pò inferiori a quelli degli anni passati, ridotti in cifre ci danno i seguenti risultati: 8 vittorie, 10 secondi posti, 4 terzi, 8 quarti, 9 quinti e 25 piazzamenti entro i primi dieci. Questi sono in complesso, i risultati ottenuti in quattordici gare, nelle quali i membri della Proleter hanno percorso la bellezza di 13.818 km. Pino sguardo sfuggevole ci indica in Visintin, Dellasanta e Brajnik d nomi dei migliori atleti. Accanto a loro bisogna naturalmente mettere pure il nome di Piciga, il quale è stato la rivelazione della passata stagione e sul. quale si puntano molte speranze per la nuova stagione agonistica 1955. Senza dubbio Piciga ha tutte le qualità necessarie per eccellere in questo faticoso sport del pedale. Essendo di costituzione fisica perfetta ha da questo canto un grande vantaggio sugli avversari. Inoltre ha una facile pedalata, un buon passo sia in pianura che in salita ed eccelle in special modo per lo spunto veloce, ohe tante soddisfazioni gli ha dato nelle vittorie in volata. Con un pò più di applicazione e mestiere Piciga potrà diventare un corridore senza dubbio molto quotato in ambito Federale ed ha tutte le possibilità, da acquistarsi il diritto di far BRAJNIK ORESTE parte della rappresentativa nazionale ^già nel corso della prossima stagione. Sta in lui a darci ragione o torto. La stoffa, ne siamo sicuri, c’è, manca ancora più ferrea volontà e [’esperienza che il bravo Rajko potrà acquistare nella stagione, se, come non succede sempre, ascolterà i consigli degli allenatori e dirigenti della Proleter. Se su Piciga si punteranno gli occhi nel 1955, non dimentichiamo però che fra i dilettanti avremo sempre due sicurezze in Dellasanta e Brajnik, i quali, almeno in parte, hanno i dafetti di Piciga, cioè di non prendere con troppa serietà tgli allenamenti iniziali e di presentarsi alle prime gare della stagione in condizioni tutt’altro che soddisfacenti, cosicché i 'risultati ohe ottengono non sono sempre l’indicazione reale delle loro possibilità. Per Dellasanta, almeno ilo speriamo, per quest’anno questo inconveniente sara scongiurato, giacché con la partecipazione attuale al Giio dell’Egitto potrà portare a termine quella preparazione che neili anni passati gli mancava. Per Brajnik invece la questione è del tutto personale. Il suo rendimento non potrà essere maggiore a quello corrispondente agli allenamenti che farà nel corso della stagione invernale. Di contorno ai sunnominati, almeno nelle previsioni, pure nel 1955 avremo i ciclisti già affermati, come una numerosa schiera di nuovi allievi, che tenteranno di trovare nel ciclismo lo sport più adatto alle loro qualità atletiche e ohe senza dubbio ci daranno un nome nuovo che confermerà così la tradizioee, che vuole ogni anno la scoperta di un ciclista che si elevi dàlia mediocrità. CALCIO CAMPIONATO DISTRETTUALE DI CAPOĐISTRIA LA CLASSIFICA UFFICIALE Al termine diel gitone dekiìandaita dal Campionato calcistico dal distretto di Oapodistmia rimangono da disputare alcuni ricuperi. La classifica ufficiale (risolti i oasi controversi e i reclami delle squa--------—.... dre) risulta, partanto, la seguente: CALCIO INTERNAZIONALE Giova,., spinicize ,*„,*a tv «a suitovra a destra): Piciga, Ric0 stene, ivj.,K.iauCič e Visntin Stil Olimpia Stella Rossa Smarje Patena 3 0 0 2 10 2 11 10 3 0 0 4 22:3 6 13:3 5 9:5 5 8:10 2 4:34 0 Nella graduatoria per il primato non sono state incluse Saline Piranu b, Izola b, Aurora b e Jadran, perchè ospiti te prime tre, e fuori concorrenza Putti ma. Tenendo conto invece, di tutti i risultati (eccettuati quelli degli incontri con lo Jadran) la classifica, compilata in base ai oafli e reclami risolti, figurerebbe la seguente : Isola b 6 4 2 0 23:3 K) Stil 6 4 4 1 27:8 9 Sadne Pirano b 5 4 0 1 15:6 9 Olimpia 6 3 1 2 16:8 7 Stella Rossa 6 3 1 2 13:7 7 Šmarje 7 2 0 5 12:20 4 Aurora b 7 1 0 6 4:19 2 Padna 7 I 0 6 8:47 2 Jadran 8 7 0 1 36:19 14 (fuori concorrenza) CAMPIONATO DISTRETTUALE DI BUIE SVOLGIMENTO .PARZIALE La terza giornata del Campionato distrettuale di Buie ha visto uno svolgimento parziale del programma stabilito. Tre soli gli incontri disputati, su campi ridotti a veri pantianaii. Da segnalare che al Campionato parteciperà, a partire da domenica prossima, lia seconda squadra deti’Umago e il gesto ainiti-sportivo delia squadra di Matierada che, per ragioni ingiustificabili, ha abbandonato il campo prima del elil’inciontro con il Buie b. CAMPIONATO BISTRETTUALE DI BUIE I RISULTATI Seghetto - - VUlanova 1:5 S. Lorenzo — Vertqneglio 3 :2 Buie b — Materada 4 :1 i LA CLASSIFICA Buroii 2 2 0 0 9:1 4 Vitianova 2 2 0 0 9:3 4 S. Lorenzo 2 2 0 0: LO :4 4 Buie b 2.2 0 0 4:4 4 Seghetta 3 10 2 8:10 2 Yerteneglio 3 10 2 5:9 2 Materada 2 0 0 2 1:5 0 Momiano 2 0 0 2 2:7 0 Mad. del Carso 2 0 0 2 2:11 0 Umago b 0 0 0 0 0:0 0 ITALIA: Viola, Magnimi, Giaco-mazzi, Bergamaschi, Ferrario, Mol-trasio, Boniperti, (cap.), Ricagni, Galli, Bassetto, Frignato. BELGIO: Meert, Dries, Van Brandt, Huysmrjns, Carré, Mees, Lambrecht, Givard, Coppens, Houf, Mermans (cap.). ARBITRO: Harangozo, coadiuvato dai segnalinee Zsolt e Poleretzky, tutti della Federazione ungherese. MARCATORE : al 43’ Boniperti. NOTE: Tempo bello ton leggero vento. Temperatura primaverile. Terreno r>i ottime condizioni. Spettatori 40 mila circa. Calci d’angolo: 6:4. Tiri in porta: 7:13 dentro e 14:6 fuori. Punizioni a favore 7:4. Fuori/ gioco 3:0. Un palo di Coppens nel primo tempo e una traversa di Boniperti nella ripresa hanno salvato le reti di Viola e Meert da altre segnature. Alle ore 16,30 di domenica, quando l’arbitfo ungherese Haramgoso ha dato il triplice segnale df-ohiu-sura all’inconitro intemazionale di calcio fra le rappresentative nazionali di Italia e Belgio a Bari, il pubblico è scattato in piedi ed ha sonoramente fischiato la squadra italiana, malgrado fosse uscita vincitrice dell’inoontro. Il pubblico, si è così vendicato in parte per l’insuffi-cente prova della nazionale italiana, che non ha soddisfatto affatto, perchè troppo fiacco ed incondudente era stato il suo gioco, rivelatosi vitale solo a sprazzi e precisamente negli ultimi cinque minuti del primo tempo e all’inizio della ripresa. L’attacco italiano ha anche questa volta deluso le aspettative, perdendosi in un gioco inconcludente, privo di mordente e .poco efficace, tanto che si possono contare sulle punta delle dita i pericoli passati dalla rete difesa dal bravissimo Meert. Buono per la squadra che alla mediocre prova degli attaccanti ha fatto riscontro una robusta prestazione della difesa, che è stata sempre all’altezza del proprio campito, controllando alla perfezione l’attacco bel- ga e neutralizzando le punte più pericolose che sono state Coppens e Mermans. La squadra belga di riscontro, pur essendo uscita sconfitta, ha fatto vedere del bel gioco, svelto, spigliato e deciso, che ha messo più di una volta in subbuglio la difesa italiana. Con una mira più precisa, gli attaccanti belgi avrebbero potuto pareggiare e, perchè no, anche vincere. In complesso i belgi si sono dimostrati mobili e decisi all’attacco e saldi nella mediana, imperniata su due eccellenti laterali. Ottimo pure il portiere .distintosi in quelle poche occasioni in cui è stato seriamente impegnato. Puntualmente alle ore 14,30 la partita ha inizio Le due squadre si controllano. I belgi paiono più franchi e si avventurano all’attaooo, ma sino al 15’ non ai sono pericoli per le due reti. Al 15’ Mermans riesce ad eludere la vigilanza del proprio angelo custode e a presentarsi solo dinanzi a Viola, il quale, con un tempestivo tuffo sui piedi del belga, salva la situazione. Al 26’ altro pericolo per la porta italiana. Coppens, ricevuta la palla, stanga con tutta forza verso la rete di Viola, di quale nemmeno accenna alla parata. La palla viene però respinta 'dall’incrocio dei pali. .Si vede che all’attacco italiano manca l’intesa. Al 30’ calcio dal limite per atterramento di Coppens da parte di Bergamaschi senza esito. Cinque minuti più tardi Viola deve nuovamente esibirsi in una difficile parata su tiro di Coppens. Al 36’, su azione di contropiede, .Boniperti viene [imbeccato in piena area di rigore, dove a loro volta accorrono pure Meert e Dries. I due belgi, pur impossessandosi del pallone, entrano in collisione. Meert ha la peggio e rimane per qualche istante stordito a terra. Verso la fine del tempo, l’Italia accenna a riprendersi, portandosi all’attacco. In una di queste azioni al 40’ per poco' Dries non isegna un’autorete girando un pallone di testa, che esce in calcio d’angolo di poco. Un minuto più tardi Galli, servito alla per- LE- TOURNE ES ESTERE DELLE SQUADRE JUGOSLAVE IN GENERE POSITIVO il bilancio degli incontri Le maggiori squadre jugoslave di prima lega, che attualmente si trovano in trasferta nei vari continenti, hanno disputato la settimana passata una decima di incontri contro squadre più o meno forti. La palma delle partite giocate come pure quella dei risultati conseguiti spetta ancora ai belgradesi del Partizan, i quali hanno disputato negli ultimi cinque giorni ben tre incontri, vinti tutti oon risultati netti e convincenti. La prima «vittima» del Partizan è stata la squadra di Amsterdam, battuta per 2:0 grazie alle reti segnate da Jočić e Borozan. Giovedì il Partizan ha disputato rincontro più difficile, incontrando la squadra argentina Newells Old Boys di Rosario, pur battuta per 4:2 (2:1). Domenica il Partizan ha concluso la sua .orima uscita, incontrando a Lussemburgo la locale compagine del-l’Union Sportive, battuta nettamente per 8:0 (4:0). Il Partizan nella sua tournée ha affrontato nel complesso dieci squadre, scelte fra le migliori della Germania Occidentale, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Argentina, totalizzando nell’insieme il soddisfacente bilancio di sette vittorie, un pareggio e due sconfitte, e segnando nel •amplesso 80 reti contro 18 subite. Non sappiamo ancora in quali condizioni fisiche rientreranno i giocatori belgradesi, comunque possiamo sin da ora affermare che le fatiche sostenute in queste numerose partite si’ faranno senza dubbio sentire all’inizio del 'girone di ritorno del campionato di calcio della prima lega. Seguendo l’esempio dei più illustri colleghi, pure il Sarajevo, che si trova nel Medio oriente, ha disputato la scorsa settimana tre incontri, dei quali ne ha vinti due, perdendone invece uno solo. Due volte nel corso della settimana il Sarajevo si è incontrato oon la rappresentativa dell’armata turca, comprendente ben sette giocatori della rappresentativa nazionale. La prima volta il Sarajevo ha vinto per 1:0, la seconda invece ha conosciuto la prima sconfitta, dopo una decina di partite, per 2:0. Durante il riposo settimanale il Sarajevo ha incontrato anche la squadra della prima divisione turca Hadzetepe, battendola nettamente peT 2:0 (1:0). I campioni della Dinamo di Zagabria si sono scelti quest’anno avversari più addomesticabili, almeno a quanto è dato riscontrare dai risultati conosciuti sino ad oggi. Le sue vittorie, infatti, sorpassano i li- miti ragionevoli in incontri fra squadre di forza equivalente o quasi. Oltre ai risultati già collezionati la Dinamo ha battuto domenica a Damasco la rappresentativa locale per 6:0, con reti di Mantala (3), Cone, Čajkovski e Puškić. La Crvena Zvezda, dopo il brillante inizio nel torneo Sudamericano, è caduta alla terza partita disputata contro l’Inidipendiente, perdendo rincontro per 3:0. I belgradesi hanno dato i primi segni di stanchezza, dato che non sono abituati normalmente a sostenere incontri sotto temperature mal riscontrate in Europa nemmeno nei mesi piu caldi dell’anno, quando i giocatori si godono il periodo di vacanze sulle varie spiagge marine. Fra i piu interessanti incontri disputati in Jugoslavia, da registrare il sensazionale risultato ottenuto dalla Sloga di Zara, uscita vincitrice nei confronti deH’Hajduk per 4:3. Dalle ultime notizie giunteci abbiamo appreso, che la nostra rappresentativa nazionale incontrerà nel corso della presente stagione pure la nazionale francese, e precisamente il 1S. novembre allo stadio di Co-lombes a Parigi, mentre domenica prossima avrà luogo ad Atene il preannunciato incontro fra le rappresentative giovanili di Jugoslavia Grecia. Dalle „Partizan" ITALIA - BELGIO 1 i 0 (1 ; 0) Gli azzurri hanno vinto, ma non convinto in una gara hocco e priva di interesse. Uno prodezza personale di Boniperti ha risolto la partita allo scadere del primo tempo feedone da Magnani, sciupa un’attimo pallone tirando alle stelle. Ormai il tempo stava per scadere, si era precisamente al 43’, quando Boniperti riesce a raccogliere uno spiovente in area. Meert gli si fa corraggios amento incontro, ma Boniperti lo scarta e segna senza difficoltà nella rete ormai indifesa. 1:0 per l’Italia. Pronta reazione dei belgi, ma il tiro finale di Mermans termina a lato. La pressione italiana non accenna a scemare neppure all’inizio della ripresa. Infatti g;ia al 1’ Frignata costringe Meert a salvarsi in calcio d’angolo. Due minuti più tardi Galli, da sold quattro metri, tira forte, ma Meert con uno spettacoloso tuffo riesce a salvare la propria rete. I belgi si fanno sotto nuovamente ed al 6’ una bella azione di Mermans viene malamente sciupata da Houf, il quale da buona posizione tira oltre 1 a», traversa. Un’altra facile parata di Viola su 'tiro di Givart, subito imitato da Meert, che deve intervenire su Boniperti. Ancora Viola al 10’ è costretto a salvarsi in angolo di pugno. Al 15’ Boniperti rende la pariglia a Coppens, stampando a sua volta un forte pallone sulla traversa. La partita perde in interesse ed il Belgio si dimostra più sbrigativo, ma non riesce a cambiare il risultato, che rimane invariato sino alla fine. Calendario 1955 ZURIGO, 13 — Il calendario degli incontri intemazionali per il 1955 mette in programma un buon numero di partite. In primo piano appare rincontro che la Russia, per la prima volta nella sua storia calcistica andrà a giocare fuori e precisa-mente a Stoccolma, per la rivincita con la Svezia. IL PROGRAMMA: Gennaio: il 16 a Bari Italia - Belgio; il 19 a Londra Inghilterra -Italia giovani. Marzo: il 17 a Madrid Spagna -Francia e a Marsiglia Francia B -Grecia; il 20 Italia - Austria, il 23 a Sheffield Inghilterra B - Germania B; il 29 ad Augusta o a Monaco Germania - Italia giovani; il 30 a Stoccarda Germania - Italia. Aprile: il 2 a Londra Inghilterra -Scozia; il 3 a Parigi Francia - Svezia, a Rotterdam Olanda - Belgio e ad Anversa Belgio B - Olanda B; il 17 a Limoges Francia dilettanti -Lussemburgo; il 20 a Belfast Irlanda - Galles; il 24 a Vienna Austria-Ungheria e a Budapest Ungheria B -Austria B. Maggio: l’I a Dublino Irlanda -Olanda e Svizzera - Cecoslovacchia; J’8 a Oslo Norvegia - Ungheria e a Brest Francia - Inghilterra dilettanti; il 10 Germania B - Jugoslavia B; I’ll a Stoccolma Svezia - Ungheria; al 15 a Copenhagen Danimarca -Ungheria e a Parigi Francia - Inghilterra; il 17 a Oslo Norvegia -Erlanda; il 18 a Madrid Spagna -Inghilterra; il 29 a Amsterdam Olanda - Svizzera, a Vienna Austria -Scozia e a Helsinki Finlandia - Ungheria; il 29 a Torino Italia - Jugoslavia. Giugno; a Budapest Ungheria - Scozia; di 5 a Stoccolma Svezia -Romania. Agosto: il 3 a Stoccolma Svezia -Russia, il 28 a Stoccolma Svezia -Finlandia. Settembre: Svizzera - Ungheria; a Belgrado Jugoslavia - 'Germania; il 25 a Stoccolma Svezia - Norvegia; il 26 a Budapest Ungheria - Russia. Ottobre: a Budapest Engheria -Aus,tria; il 2 a Copenhaben Danimarca - Inghilterra e a Praga Cecoslovacchia - Ungheria; il 16 a Copenaghen Danimarca - Svezia. Novembre: il 13 a Budapest Ungheria - Svezia; il 20 Ungheria -Italia; il 23 a Londra Inghilterra -Spagna. Preparativi i per la Rassegna regionale Nella riunione de'lTUniojne distrettuale decite Società ginniche «Partizan», svoltesi il 14 c. m. a Capoidistria, si è discusso ampiamente! dellia Rassegna regionale delle «Partizan» che avrà luogo a Gapoddstriia ned giorni 11 e 12 giugno c. a. per le società della Slovenia occidentale. Alia rassegna parteciperanno le società ginniche «Partizan» dei distretti di Lubiana, Oapadisltria,, Nuova. Gorizia, Postojna, Sežana, Tolmino, Kočevje e Radovljica. Mentre per le suddette società la partecipazione sarà obbligatoria, le altre potranino aderirvi vdlon-taxiameinite. Di concreto si sa pure Che nella suddetta riunione è sitato approvato il progetto del manifesto propagandistico, opera del pittore prof. Saksida. Il 30 c. m. sarà convocata a Ca-pedistria La riunione dei Comitato promotore e dei rappresentanti delle Unioni distrettuali interessate. Assemblee annuali POLA Il 9 c. m. ha avuto luogo l’assemblea annuale della società «Partizan», nella qual^ sola» sitati esaminati i risultati ottenuti lo scarso anno, il programma detitet-'tività nel corrente anno e i compiti delia società in genere. A conclusione sono stati eletti nella nuova direzione il comp. Girateti, a presidente, il prof. Cmobori, a segretario, il comp. ZakiC e. a membri, i compagni PeriC, Mladenič, Fazo,- Rakič, Sever, Karadjič e Dorčič. Fra i risultati delio scorso anno meritano segnalati il 7. e il 14. posto conquistati nella gara di pentathlon popolare detla R. P. di Croazia, il 1. posto di CvitàC nei 100 e nei 1.000 m. piani. La società ha organizzato anche diverse accademie gin(niiphe, partecipando, fra l’altro, alle manifestazioni sportive dei Festival della Gioventù slovena e croata. Nel quadro delie attività sociali, va annoverata poi Toirgainiizzaziome deilTncom-:tro di ginnastica fra le rappresentative della Croazia e deUTAiusitria. Buon successo ha arriso pure al campeggio estivo di Umago, cui hanno partecipato 100 membri. Ottimo infitte il bilancio dalia squadra di pallacanestro, che partecipa con onore al campionato repubblicano croato. Fra i compiti futuri, i più significativi e importanti sono; la organizzazione della staffetta per di genetliaco dea Maresciallo Tito nel maggio prossimo, la partecipazione alile grandi manifestazioni ginnico-sportive che variranlno indette in occasione del Decennale delia Liberazione e un maggiore sviluppo della pallacanestro, della pallavolo e delBatietioa leggera neil’ambito della società. ! ABBAZIA Lia società «Partizan» di Abbazia conta attualmente 386 membri attivi. Un tanto è stato reso noto durante l’assemblea antnuale, temutasi il 14 c. m. Di questi, 92 giovani e 140 pionieri. La società dispone di un proprio edificio, per il cui adattamento sono stati spesi 1 milijrtne e 600 dinari. La palestra facilita io sviluppo deilia società e favorisce la sua attività. Fra i risultati dello scorso anno vanno annoverati ; ti riuscito campeggio di Lus-Silnpàiocalo, 5 accademie ginniche (3 a Abbazia e 2 fuori, sede), una serie di incontri con 1© società viciniori, eoe. Ulna dimostrazione di vitalità è data dai fatto che «Partizan» di Abbazia ha conquistato il primo posto nel campionato zonale di pallavolo. Giochi di villaggio Per sviluppare Tatto)riità spartiva anche nei villaggi la «Partizan» di iBuie ha deciso di organizzare per ti corrente anno i «Giochi sportivi del vitiaggioi», ti cui svolgimeinto seguirà la formula dei «Giochi operai» che, altrove, hanno dato ottiimi risulttati. Le gare comprenderanno soltanto le discipline più adatte e afe portata della gioventù della ' campagna. Neil programma verranno inclusi anche ■giochli e gare popolari come ti lancio della pietra, il tiro alla fune, ecc. Questa forma di lavoro su un terreno che potremmo definire quasi vergine, permetterà ai giovani da apprendere e, gustare la bellezza e ti beneficio di attività sportive che non si riducano al sodo calcio. Impulso alla pallavolo Si è svolta recentemente a Fiu-me l’assemblea annuale della Sottolega di pallavolo. Nella relazione delia segreteria si è fatto un elogio aillTaittiviltà svolta i|n tale campo dalla società «Partizan» di Buie. L’assemblea ha discusso anche sul nuovo sistema di gare, decidendo ta costituzione a Pišimo di una soitoiegia a parte. Prima si eira temuto un corso abbreviato per arbitri di pallavolo, a conclusion^ del quale il comp, (Segue in 2. pagina)